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Nuovogranoaprile2014

Date post: 29-Mar-2016
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In questo numero: a Milano arriva la spesa "no stress" - Droni e satelliti per il pomodoro lombardo - Vino, quanta burocrazia - Le prossime scadenze fiscali - La nuova mappa delle acque sotterranee in Lombardia
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SOMMARIO 4 - A Milano la spesa “no stress” 6 - Arriva la “Tomato Air Force” 7 - UeCoop, nuovo codice etico 10 - Vino, quanta burocrazia 13 - Giovani, un futuro in vigna 17 - Colture, variazioni online 18 - Fisco, ecco le prossime scadenze 19 - Acque, nuova mappa in Lombardia Poste Italiane SpA Spedizione in abb. postale 70x100 LO/MI APRILE 2014 l DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE VIA FILZI, 27/A 20124 MILANO TELEFONO 02/5829871 Fuori le banche dalla Pac 4 ANNO XXII
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SOMMARIO 4 - A Milano la spesa “no stress” 6 - Arriva la “Tomato Air Force” 7 - UeCoop, nuovo codice etico 10 - Vino, quanta burocrazia

13 - Giovani, un futuro in vigna17 - Colture, variazioni online18 - Fisco, ecco le prossime scadenze19 - Acque, nuova mappa in Lombardia

Poste Italiane SpA Spedizione in abb. postale 70x100 LO/MI APRILE 2014 l DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE VIA FILZI, 27/A 20124 MILANO TELEFONO 02/5829871

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COLDIRETTI INTERPROVINCIALE DI MILANO, LODI, MONZA E BRIANZAIndirizzo: via Fabio Filzi, 27 – Milano - Tel: 02.58.29.871 - Fax: 02.58.30.35.49Presidente: Alessandro Ubiali - Direttore: Giovanni Benedetti

UFFICIO ZONA DI ABBIATEGRASSOIndirizzo: Viale G. Sforza, 62 - Tel: 02.58.29.85.00 - Fax: 02.58.29.85.19Segretario di zona: Enzo LocatelliOrari di apertura uffici. lunedì: 9.00/12.30 – 13.30/17.00; martedì: 9.00/12.30; mercoledì: 9.00/12.30 – 13.30/17.00; giovedì: 9.00/12.30; venerdì: 9.00/12.30 – 13.30/17.00

UFFICIO ZONA DI CODOGNO Indirizzo: Via G. Carducci, 9 - Tel: 02.58.29.85.20 - Fax: 02.58.29.85.39Segretario di zona: Francesca ToscaniOrari di apertura uffici: lunedì: 9.00/12.30; martedì: 9.00/12.30 – 13.30/17.00; mercoledì: 9.00/12.30; giovedì: 9.00/12.30 – 13.30/17.00; venerdì: 9.00/12.30

UFFICIO ZONA DI CUGGIONOIndirizzo: Viale Roma, 2 – Piazzale Kuster - Tel: 02.58.29.85.40 - Fax: 02.58.29.85.59Segretario di zona: Orfeo FavottoOrari di apertura uffici: lunedì: 9.00/12.30; martedì: 9.00/12.30 – 13.30/17.00; mercoledì: 9.00/12.30; giovedì: 9.00/12.30 – 13.30/17.00; venerdì: 9.00/12.30

UFFICIO ZONA DI LODIIndirizzo: Via Haussmann, 11/i - Tel: 02.58.29.85.60 - Fax: 02.58.29.85.79Segretario di zona: Stefano BressaniOrari di apertura uffici: lunedì: 9.00/12.30; martedì: 9.00/12.30 – 13.30/17.00; mercoledì: 9.00/12.30; giovedì: 9.00/12.30 – 13.30/17.00; venerdì: 9.00/12.30

RECAPITO DI MAGENTAIndirizzo: Via C. Cattaneo, 26 - Tel: 02.58.29.85.80 - Fax: 02.58.29.85.99Segretario di riferimento: Orfeo FavottoOrari di apertura uffici: lunedì: 9.00/12.30Recapito Epaca, Anna Bardelli: martedì, mercoledì e giovedì 9.00/12.30

UFFICIO ZONA DI MELEGNANOIndirizzo: Via J. Lennon, 4 - Tel: 02.58.29.88.00 - Fax: 02.58.29.88.19Segretario di zona: Luigi SimonazziOrari di apertura uffici: lunedì: 9.00/12.30 – 13.30/15.00; martedì 9.00/12.30 – 13.30/15.00; mercoledì: 9.00/12.30 – 13.30/15.00; giovedì 9.00/12.30 – 13.30/15.00; venerdì: 9.00/12.30 – 13.30/15.00

UFFICIO ZONA DI MELZOIndirizzo: Via C. Colombo, 37/a - Tel: 02.58.29.88.20 - Fax: 02.58.29.88.39Segretario di zona: Sergio MeroniOrari di apertura uffici: lunedì: 9.00/12.30 – 13.30/17.00; martedì: 9.00/12.30; mercoledì: 9.00/12.30; giovedì: 9.00/12.30 – 13.30/17.00; venerdì: 9.00/12.30

UFFICIO ZONA DI MILANOIndirizzo: Via F. Filzi, 27 - Tel: 02.58.29.871 - Fax: 02.58.30.35.49Segretario di zona: Luigi SimonazziOrari di apertura uffici fiscale e CAA: lunedì: 9.00/12.30 – 13.30/17.00; martedì: 9.00/12.30; mercoledì: 9.00/12.30 – 13.30/17.00; giovedì: 9.00/12.30; venerdì: 13.30/17.00

Uffici Epaca: via Patecchio, 2 - Tel: 02.58.29.87.63orari di apertura: lunedì: 9.00/12.30 – 13.30/17.00; martedì: 9.00/12.30 – 13.30/17.00; mercoledì: 9.00/12.30 – 13.30/17.00; giovedì: 9.00/12.30 . 13.30/17.00; venerdì: 9.00/12.30

UFFICIO ZONA DI VILLASANTAIndirizzo: Via E. Mattei, 2 – Tel: 02.58.29.88.40 - Fax: 02.58.29.88.59Segretario di zona: Tiziano TencaOrari di apertura uffici: lunedì: 9.00/12.30; martedì: 9.00/12.30 – 13.30/17.00; mercoledì: 9.00/12.30 – 13.30/17.00; giovedì*: 9.00/12.30; venerdì: 9.00/12.30 – 13.30/17.00

* L’Ufficio Epaca rimane chiuso il giovedì per tutta la giornata

DIRETTORE RESPONSABILEGiovanni Benedetti

DIREZIONEe AMMINISTRAZIONE

Via F. Filzi, 27/A - MILANO02 5829871 (r.a.)

REDAZIONEDaniela Maggi

REGISTRAZIONE TRIBUNALEdi MILANO

n. 82 dell’8/02/1992

HANNO COLLABORATOA QUESTO NUMERO:

Fabio Bonaccorso Massimo Bocci

PROGETTO GRAFICOe IMPAGINAZIONE

PMP - Lodi

FOTOGRAFIEArchivio “il Cittadino”

STAMPALitostampa Istituto Grafico srl

Bergamo

Per contattare la redazione

scrivere una mail all'indirizzo:

[email protected]

La Coldiretti Interprovincialetra Milano, Lodi, Monza e Brianza

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Il Presidente Coldiretti Roberto Moncalvo con il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina

Stop ai soldi della Pac a banche e assicurazioni. Lo aveva chie-sto a gran voce il Presidente

di Coldiretti, Roberto Moncalvo, in occasione del lancio di #campoli-bero, il piano di azioni per l’agroa-limentare presentato dal Governo. Ora, arriva la risposta del ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina che, in un’intervista al giornale “La Stampa” di Torino, assicura: “L’Ita-lia allargherà la black list europea dei soggetti che non potranno più ricevere contributi”. In sostanza, sempre secondo le parole del mi-nistro, “l’Italia toglierà i contributi agricoli a banche, assicurazioni, società immobiliari ed enti pubbli-ci. Tremila soggetti che rappresen-tano lo 0,2 per cento della platea dei beneficiari, ma che in questi anni hanno assorbito il 15 per cen-to del sostegno all’agricoltura”. Gli stessi numeri denunciati da Col-diretti, che plaude alla posizione assunta da Maurizio Martina e dal capo del governo Matteo Renzi. “Condividiamo e sosteniamo la vo-lontà di dire basta alle rendite di una casta di intoccabili che non vive certo di agricoltura annuncia-ta dal Ministro - ha commentato il presidente della Coldiretti, Rober-to Moncalvo, nel sottolineare che l’intervento fa seguito alle positi-

Ok alle richieste Coldiretti: basta soldi Pac a banche e assicurazioni

Governo contro la casta dei contributiPresentato #campolibero, piano di azioni per l’agroalimentare

ve dichiarazioni del premier Mat-teo Renzi che ha annunciato per il 15 maggio il deciso cambiamento nella programmazione nazionale dei fondi comunitari che non de-vono più andare ai “soliti noti che prendono sempre i soliti soldi”. “La lotta a tutte le rendite sembra finalmente rientrata nell’agenda della buona politica e di questo la Coldiretti se ne compiace perché - ha continuato Moncalvo - sono necessarie grandi discontinuità sui temi della giustizia e dell’equità sociale per troppo tempo negati. In questo momento difficile per il Paese è inaccettabile mantenere questi insostenibili privilegi e siamo ansiosi di collaborare per concen-trare le poche risorse disponibili a chi vive e lavora in agricoltura” ha concluso il presidente della Col-diretti. A dimostrare la strategici-tà del settore agricolo è giunta la presentazione di #Campolibero, il Piano di azioni per semplificazio-ni, lavoro, competitività e sicurez-za agroalimentare. Diciotto gli in-terventi previsti nell’ambito di tre grandi macro-aree tematiche. La prima riguarda competitività e lavo-ro con: mutui a tasso zero per im-prese agricole condotte da giovani under 40; incentivi all’assunzione di giovani (sgravio di un terzo della

retribuzione lorda); stabilizzazione ed emersione dei rapporti di lavoro (contratto agricolo stabile); credito d’imposta per e-commerce; credito d’imposta per piattaforme distribu-tive all’estero; termine per l’attua-zione della legge sull’etichettatura e avvio consultazione pubblica; ta-glio dei costi Enti e Società vigilate dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali; avvio Siste-ma nazionale consulenza aziendale agricola. Sul fronte delle semplifi-cazioni sono previsti: registro uni-co dei controlli aziendali; apertura Società agricola in 60 giorni (Ridu-zione dei tempi del silenzio assen-so); estensione generalizzata della diffida prima delle sanzioni ammi-nistrative pecuniarie; semplificazio-ni per la vendita diretta; sportello telematico automobilistico anche per settore agricolo; semplificazioni per settori biologico e vitivinicolo; dematerializzazione registri carico/scarico per diversi prodotti; esten-sione della possibilità di adempi-mento volontario laddove è già consentito il pagamento in misura ridotta. Infine, per la sicurezza si in-tende intervenire sul rafforzamento azioni per interventi nella Terra dei fuochi e garantire più poteri di con-fisca dei beni contro chi trae profit-to dal traffico illecito di rifiuti.

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Milano, arriva la spesa no stress con “Ca’ Alma”Al via la nuova bottega agricola di viale Monza

Ca’ Alma, i gestori della nuova bottega davanti al negozio

L’Expo Tourverso Milano

Spesa no stress, anche nel nome. Infatti l’ultima nata fra le 15 botteghe agricole di Col-

diretti in Lombardia, che si trova in viale Monza 325 a Milano, si chiama “Ca’alma” proprio per raccontare un diverso approccio alla vita, almeno nella spesa. “Si tratta – spiega Ales-sia Belfiore, 32 anni, ex impiegata - di un nome che vuole raccontare un luogo dove si esce dalla frenesia quotidiana per fare acquisti con con-sapevolezza ed è anche un nome che racconta di noi due che gestiamo la bottega, io e il mio fidanzato Marco”. Ca’ è infatti la contrazione dialettale del termine Cascina, mentre “Alma” sta per Alessia e Marco, i due titola-ri. Prima di dedicarsi ai prodotti agri-coli, lei ha lavorato come impiegata e poi nel mondo della ristorazione. Lui, 33 anni, è stato dipendente di un’azienda che produce riso a Gius-sago nel Pavese. “L’idea di aprire un posto dove poter fare la spesa e al tempo stesso mangiare ce l’aveva-mo da qualche tempo e alla fine ci siamo buttati” racconta Alessia. In una decina di giorni, da quando ha aperto, la bottega è già diventata un punto di riferimento per gli abitanti della zona per la spesa di famiglie e pensionati e per gli impiegati in pau-sa pranzo. “Da noi trovano solo pro-

dotti di stagione e cerchiamo di of-frire tipologie diverse da quelle che possono trovare nei supermercati – spiega Alessia – ad esempio ab-biamo il lonzino di maiale che è una specie di bresaola di suino oppure delle caciottine di un’azienda agri-cola del Lodigiano che ogni mese le aromatizza in modo diverso, con la birra o con il pepe rosa ad esempio”. L’idea di Ca’alma, come di tutte le 15 botteghe agricole aperte in Lombar-dia – spiega la Coldiretti di Milano Lodi e Monza Brianza – è quella di restituire una dimensione umana e un servizio di vicinato a una esigenza quotidiana come la spesa alimenta-re. In Lombardia le botteghe aperte da agricoltori o da titolari che hanno deciso di stringere un’alleanza con gli agricoltori e di rifornirsi solo da loro, si trovano a Caravaggio e Cal-cinate per la provincia di Bergamo, a Mariano Comense, a Cremona, a Milano in Corso San Gottardo e alla Cascina Cuccagna, mentre sempre nel Milanese ma fuori dal capoluogo le troviamo a Pontevecchio di Ma-genta, a Trezzano sul Naviglio e Ce-riano Laghetto, ci sono poi quelle di Monza, Varese, Cremona e Crema, di Casei Gerola nel Pavese e infine quella in apertura a Valmadrera in provincia di Lecco.

Milano si prepara ad ospitare il Lombardia Expo Tour, il viaggio tra le province lombarde orga-nizzato da Regione e da Coldiret-ti Lombardia per far conoscere i temi dell’Expo 2015 ai cittadi-ni. L’appuntamento nella città della Madonnina è previsto per domenica 18 maggio. La Coldi-retti Lombardia insieme alla Col-diretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, sta predisponendo tutti gli appuntamenti della giornata: dal convegno previsto durante la mattinata al farmers’ market nel cuore della città. Ancora top secret i dettagli dei vari eventi, anche se qualcosa è già trape-lato: nel contesto del mercato degli agricoltori, che ospiterà una settantina di banchi, si svol-geranno le Olimpiadi del cibo italiano con la corsa con il Grana Padano. A conclusione di gior-nata, infine, ci sarà il concerto spettacolo del cantautore lom-bardo Davide Van De Sfroos che si esibirà con alcuni gruppi del territorio che cantano in dialetto milanese. In attesa della tappa meneghina, il Lombardia Expo Tour si è recentemente svolto a Pavia dove il Presidente Nazio-nale di Coldiretti, Roberto Mon-calvo, è intervenuto al convegno sulla Filiera firmata dagli Agri-coltori Italiani accanto al Pre-sidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianni Fava, al Presidente di Coldiret-ti Lombardia, Ettore Prandini, al capo segreteria del ministro dell’Agricoltura, Angelo Zucchi, al sottosegretario Expo Regio-ne Lombardia, Fabrizio Sala, e a Stefano Albertazzi direttore ge-nerale Iper – La grande i.

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A Codogno tornail mercato a Km 0

A Vaprio d’Adda la carica dei baby pasticceri

L’antica arte della falconeriaalla Fiera delle Palme di Melzo

Il laboratorio didattico sul volo dei falconi

Alla 395° edizione della Fie-ra delle Palme di Melzo (Mi), quest’anno è arrivata l’antica

arte della falconeria, grazie ai labo-ratori didattici per adulti e bambini organizzati da “I falconieri di Sua maestà” dell’azienda agricola “Il re-gno dei rapaci” di Gessate. I titolari sono Anna Flumeri e Dino Bendot-ti: appassionati di animali e natura, entrambi sono falconieri professio-nisti. A Melzo hanno portato alcuni dei loro rapaci notturni: dal gufo reale all’allocco, dal barbagianni all’assiolo dalla faccia bianca, dalla civetta della Nuova Zelanda al gufo delle nevi. Predatori dotati di vista e udito molto sviluppati, che anche in assenza di luce riescono a indivi-duare con precisione la loro preda. “Nella giornata di domenica 13 aprile – spiega Anna Flumeri – ab-

biamo svolto un’attività didattica per tutti i visitatori: abbiamo mo-strato i nostri animali e spiega-to da dove provengono, qual è il loro habitat e come si allevano”. Alla Fiera delle Palme – spiega la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – è stato anche possibile acquistare i prodotti agricoli locali nel farmers’ market di Campagna Amica, che si è tenuto in via Buo-zzi sabato 12, dalle ore 13 alle 20, e domenica 13 dalle ore 8 alle 19. In vendita il meglio della produzio-ne agroalimentare del territorio: dai

formaggi di capra e bufala alla birra artigianale, dal miele al vino. Si sti-ma che la fiera della Palme richia-mi ogni anno circa 20 mila visitatori provenienti dai vicini Comuni della Martesana. – conclude la Coldiretti interprovinciale – Per questo rap-presenta un momento di incontro tra campagna e città. Attraverso gli stand enogastronomici e le mostre degli animali, i consumatori posso-no entrare in contatto con i prodotti locali e i ritmi della tradizione conta-dina che ancora caratterizza questo territorio.

Baby pasticceri per un gior-no. Grande successo per il la-boratorio gratuito organizzato dall’ufficio zona di Melzo e de-dicato ai bambini delle scuole. L’appuntamento si è svolto saba-to 12 aprile, dalle ore 9.30 alla 12, al farmers’ market di Vaprio d’Adda (Mi) in viale Melzi d’Eril. Ai bambini presenti sono stati spie-gati i segreti per preparare biscot-ti a forma di animali con lo stesso impasto del salame di cioccolato. L’iniziativa nasce dalla filosofia delle fattorie didattiche dove si impara “facendo”, attraverso at-tività pratiche ed esperienze di-

rette come seminare, raccogliere, trasformare, manipolare e creare. Un’attività che stimola la loro manualità e la loro curiosità.

Al termine del laboratorio a ogni bambino partecipante è stato ri-lasciato un attestato da “baby pa-sticcere” e il cappellino da cuoco.

Dino Bendotti con un rapace

Due momenti della giornata a Vaprio d’Adda

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Corsa all’oro rosso 2.0:in arrivo droni e satelliti

Boom dei kiwi: +35% in 7 anniBoom delle piante di kiwi in Lombardia, che in questo perio-do sono piene di gemme: in set-te anni le coltivazioni sono cre-sciute di oltre il 35% passando dai 409,5 ettari del 2007 a 554,6 attuali, con quasi l’80% della produzione concentrata in pro-vincia di Mantova con 441 ettari. Il kiwi è diventato a buon diritto uno degli ambasciatori del Made in Italy nel mondo ed è anche uno dei campioni delle nostre esportazioni, spiega la Coldiretti Lombardia. E il trend commer-ciale positivo, con nuovi mercati negli Emirati Arabi, Russia e Co-rea del Sud, spinge gli agricolto-ri ad aumentare le coltivazioni. Il prezzo all’ingrosso oscilla fra l’euro e 30 centesimi e l’euro e 40 centesimi, con quotazioni va-riabili a seconda del calibro dei frutti. E se adesso è il momento dei germogli, fra ottobre e no-vembre sarà quello del raccolto, con una resa fra i 350 e i 370 quintali per ettaro. A livello lom-bardo, oltre a Mantova, dove si è passati da 319,4 a 441,1 etta-ri, altre province hanno fatto re-gistrare crescite importante dei frutteti a kiwi: Brescia (da 32,4 a 54,6 ettari con un +69%), Sondrio (da 14,5 a 16,2 ettari) e Pavia (da 8,4 a 10). A Cremona invece gli impianti sono diminu-iti passando da 23 a 21 ettari e anche a Bergamo si è scesi da 8,2 a 6,1 ettari. Varese e Lecco sono stabili a 1,8 ettari ciascuno e Milano sale da 0,5 a 1,2 ettari.

Droni in volo sulla corsa all’oro rosso in Lombardia ed Emi-lia Romagna. Sono scattati

i trapianti di pomodoro su un’area di circa 4 mila ettari fra Cremona, Mantova e Brescia e appena saran-no conclusi – spiega la Coldiretti Lombardia – una pattuglia di dro-ni inizierà le prime missioni aeree per tenere sotto controllo campi e piantine. Il quartier generale della TAF “Tomato Air Force” – aggiun-ge la Coldiretti Lombardia – si tro-va a Rivarolo del Re, fra Cremona e Mantova, nello stabilimento del Consorzio Casalasco del Pomodo-ro, una delle più importanti realtà italiane del settore, con oltre 300 soci agricoltori. Sui droni volanti sono installate speciali fotocamere che rilevano la situazioni dei terreni e dall’interpretazione delle imma-gini, a diverse lunghezza d’onda, è possibile ottenere indicazioni sul-le quantità di acqua e di sostanze nutritive necessarie al campo. Un sistema GPS inoltre regola l’attività degli irrigatori e degli spandiconci-me seguendo le mappe disegnate durante i voli di ricognizione su ogni singolo appezzamento, migliorando la qualità dei raccolti e tagliando i costi. “Vogliamo usare la tecnologia per migliorare la qualità della vita degli agricoltori e aumentare la si-curezza dei consumatori – spiega Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti

Cremona e Presidente del Consorzio Casalasco del Pomodoro – crediamo che un’agricoltura moderna debba guardare al futuro conservando la tradizione, garantendo sempre di più l’origine e la qualità dei prodot-ti”. Oltre ai droni, il Consorzio Ca-salasco usa anche un altro sistema di controllo: su tutte le confezioni di Pomi’ basta leggere il numero di lotto, il giorno e l’orario di lavora-zione, inserire questi dati sul sito e si otterrà la fotografia satellitare del campo da cui arriva il pomodoro usato per la passata. Quest’anno – spiega la Coldiretti Lombardia – in tutto il nord Italia si stima una pro-duzione di pomodori di circa 24 mi-lioni di quintali. “Ma tutto dipenderà sia dalle programmazioni aziendali che dalle condizioni” spiega Voltini. Entro il 10 giugno si concluderan-no le operazioni di messa in campo delle piantine e dal 20 luglio scat-teranno le prime raccolte. La resa media per ettaro oscilla di solito fra i 650 e i 750 quintali per ettaro. A livello nazionale la produzione negli ultimi anni oscilla fra i 4 milioni e i 4 milioni e mezzo di tonnellate. Nel bacino del Mediterraneo i principali concorrenti sono Spagna, Portogallo e Turchia, con produzioni fra i 1,2 e 2,2 milioni di tonnellate. Nel mondo invece, il record spetta a California e China con quasi 18 milioni di ton-nellate totali.

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La Giunta Esecutiva di UeCoop con il Presidente Coldiretti Roberto Moncalvo

Un codice etico che vieta di con-ferire cariche amministrative o incarichi gestionali a coloro che

abbiano riportato condanne defini-tive o patteggiate con ammissione di colpa, tutela i diritti dei soci con-tro lo sfruttamento per combattere azioni che possono minare la credi-bilità, l’etica e l’immagine del movi-mento cooperativo e garantisce tra-sparenza, equidistanza e autonomia nei rapporti con la Politica e la Pub-blica Amministrazione. Sono questi i contenuti principali del Codice Etico Comportamentale approvato dalla Giunta Esecutiva di UE.COOP e che UECOOP offre al mondo cooperati-vo come atto tangibile di impegno nel prendere le distanze da condotte riprovevoli. “Arrivare alla determina-zione di un Codice Etico Comporta-mentale – ha detto il neo presidente di UE.COOP Gianpietro Losapio – era uno dei primi obiettivi che insieme alla nuova Giunta esecutiva ci era-vamo posti all’inizio di questo man-dato, ispirato al rigoroso rispetto dei principi costituzionali e normativi alla base della mutualità, il quale di-venta ora la barra cui ancorare l’a-gire dell’intera UE.COOP”. “Abbiamo voluto questo importante strumento – ha proseguito Losapio - in quanto oggi più che mai, riscontriamo una

Votato un documento per garantire la legalità nella cooperazione

Un codice etico per tutelare i soci Scatta il divieto di conferire cariche e ruoli a condannati definitivi

profonda crisi etica prima ancora che economica, e la cooperazione italiana non ne è immune, data la recente vergogna di Lampedusa con i migranti trattati da una cooperati-va di accoglienza come prigionieri di un campo di lavoro del Nordcorea fino alle tante e troppe vicende che riguardano l’alta dirigenza di grandi cooperative che rappresentano an-che importanti Associazioni”. “Una situazione preoccupante che ci ha portato ad adottare il codice etico di autoregolamentazione per guidare tutti i comportamenti delle associate e di quanti sono chiamati a svolgere funzioni dirigenziali nel rispetto dei principi fondatori della cooperazio-ne.” Il codice prevede, tra l’altro, che ogni soggetto aderente a UECOOP si impegna a conformare la propria condotta al rispetto dei diritti fonda-mentali degli individui in conformità con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ONU, dei lavoratori e dei consumatori, astenendosi dal compiere azioni che possano mina-re la credibilità, l’etica e l’immagine del movimento cooperativo. In linea con tali precetti UECOOP ha posto il divieto di conferire cariche am-ministrative o incarichi gestionali a coloro che abbiano riportato con-danne definitive o patteggiate con

ammissione di colpa, tra l’altro, per reati di mafia o contro la pubblica amministrazione ponendo altresì il divieto di elargire attribuzioni eco-nomiche, regali o altre utilità a parti-ti, movimenti o gruppi politici ovvero a candidati a qualsiasi elezione, per poter concretamente garantire l’in-dipendenza del movimento coopera-tivo dalla rappresentanza politica. Il codice etico regolamenta nel segno della trasparenza anche i rappor-ti con la Pubblica Amministrazione. Ogni soggetto aderente a UECOOP si deve astenere dal promettere, richiedere, offrire o ricevere a/da pubblici ufficiali, incaricati di pub-blico servizio o dipendenti in genere della Pubblica Amministrazione o di soggetti comunque concessionari di servizi pubblici o partecipati, in qualsiasi misura, da soggetti pubbli-ci, vantaggi sotto qualsiasi forma. E’ fatto divieto, nei rapporti con pubbli-ci ufficiali e/o incaricati di pubblico servizio, di attribuire regali o bene-ficio gratuito, promesso, richiesto, offerto o ricevuto, che possa essere interpretata come eccedente le nor-mali pratiche commerciali o di corte-sia, o comunque rivolta ad acquisire trattamenti di favore nella conduzio-ne di qualsiasi operazione riconduci-bile all’attività sociale.

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Da Donne Impresa e Federpensionati un viaggio di cinque giorni

Tra arte e fede per conoscere Madre VeraDa Caserta a Tolentino alla scoperta delle bellezze dell’Italia

Un viaggio tra arte e religione per nutrire l’anima con le bellezze racchiuse nell’Italia Centrale. E’ quello proposto dal gruppo Donne Impresa e dalla Federpensionati della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza. Rivolto a tutti i soci e ai loro famigliari, il viaggio è organizzato dall’Associazione La Luce Onlus di Borghetto Lodigiano.

Cinque giorni, dall’1 al 5 settembre, per un itinerario ricco di storia, cultura e natura. Caserta, Ercolano, Sorrento, Procida, Pescara e Tolentino le tappe in calendario. È previsto l’incontro con Madre Vera, direttrice della congregazio-ne delle Figlie dell’amore di Gesù e Maria a Brecciarola (Chieti) con cui si dedica all’animazione dei gruppi di preghie-ra familiari, al catechismo a domicilio e alla collaborazione alle opere parrocchiali e missionarie. Famoso il presepe vivente organizzato dalla comunità delle suore, messo in scena ogni anno grazie alla partecipazione di centinaia di figuranti. Il costo dell’intero viaggio, che prevede sistemazioni in hotel di lusso, è di 450 euro (escluse le entrate ai monumenti e le guide). Il ricavato sarà devoluto in beneficenza alla congregazione di Madre Vera. Ci si può iscrivere fino al prossimo 25 maggio, recandosi presso gli uffici zona della Coldiretti Interprovinciale. Di seguito il programma.

Lunedì 1 settembre 2014Ore 6.30: partenza dai vari centri

Ore 12.30: pranzo

Nel pomeriggio viaggio per Caserta e sistemazione in hotel 4 stelle superior

Ore 20.00: cena

Venerdì 5 settembre 2014Ore 8.30: partenza per Tolentino. Visita guidata della Basilica di San Nucika

Ore 13: pranzo

Nel pomeriggio: rientro nelle varie sedi.

Martedì 2 settembre 2014Ore 8.00: partenza per Ercolano con visita guidata agli scavi

Ore 12.30: pranzo

Nel pomeriggio: trasferimento a Sorrento con visita guidata

Ore 20.00: cena con serata musicale

Mercoledì 3 settembre 2014Partenza e imbarco per Procida, visita guidata in taxi per l’isola

Ore 12.30: pranzo

Nel tardo pomeriggio: imbarco da Procida e rientro in hotel

Ore 20.00: cena e sprettacolo di musica itinerante con Pulcinella

Giovedì 4 settembre 2014Ore 8.00; partenza e trasferimento per Pescara.

Ore 12.30: pranzo

Ore 16.00; incontro con Madre Vera e suore

Ore 20.00: cena con pernottamento in hotel quattro stelle superior

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Dal vigneto alla bottiglia è ne-cessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono

20 diversi soggetti e che richiedono almeno 100 giornate di lavoro per ogni impresa vitivinicola per sod-disfare le 4.000 pagine di norma-tiva che regolamentano il settore. E’ questo l’allarme lanciato dalla Coldiretti al Vinitaly dove è stata presentata dal presidente della Col-diretti Roberto Moncalvo la propo-sta di semplificazione per tagliare la burocrazia nel settore vitivinicolo. Secondo la Coldiretti è importante procedere verso un registro uni-co dei controlli come annunciato dal Ministro delle Politiche Agri-cole Maurizio Martina al Vinitaly, ma è necessario modificare radi-calmente l’approccio al sistema dei controlli nel settore, mettendo al centro e valorizzando l’autocon-trollo aziendale che già oggi viene normalmente e scrupolosamente effettuato dalle aziende mentre è necessario effettuare i controlli par-tendo sempre da un’analisi dei rischi. Di fronte a un carico amministrativo che causa oneri insostenibili per le imprese e ha provocato un calo del-la superficie vitata destinata a Doc e Docg, con una pericolosa spinta alla delocalizzazione, la Coldiretti propo-ne un sistema dei controlli virtuoso a vantaggio dei consumatori e nel rispetto del lavoro dei produttori: - Sportello unico degli adempi-menti attraverso il fascicolo azien-dale, valorizzando l’autocontrollo dell’impresa; - Controlli a campio-ne basati sull’analisi dei rischi ed estesi sul mercato al consumo; - Coordinamento del sistema san-zionatorio (Dlgs. 61; L.82; Dlgs. 260) e distinzione netta tra le ir-regolarità formali e sanabili (a cui estendere l’istituto della diffida) e i casi reali di frodi e sofisticazioni (con inasprimento delle sanzioni). ll fascicolo aziendale – sostiene la Coldiretti - deve diventare lo “strumento unico” dell’impresa vi-tivinicola che raccoglie tutte le in-formazioni previste dalle norme (comunicazioni, dichiarazioni, altre) e i dati aggiornati e certificati che sono messi a disposizione di chi ha

Dalla vigna alla bottiglia 70 pratiche per cento giorni di lavoro

Vino, il piano anti-burocrazia di ColdirettiFascicolo aziendale come strumento unico per la raccolta dati

titolo. Viene aggiornato mediante autocertificazione o richiesta di ve-rifica preventiva dei dati immessi ed è quindi l’interfaccia unica tra il produttore, la Pubblica Amministra-zione e gli altri soggetti coinvolti. Per sostenere le esportazioni che rappresentano la maggioranza del vino commercializzato occorre - suggerisce la Coldiretti - crea-re uno sportello unico per l’export dei vini che fornisca le informa-zioni relative a tutti gli adem-pimenti e superare i vincoli che impediscono la vendita diretta di vino in ambito intracomunitario. A tutela delle Denominazioni di origine e delle Indicazioni ge-ografiche la Coldiretti chiede: - Semplificazione degli adempimen-ti, garantendo la qualità e distintivi-tà del sistema produttivo nazionale e valorizzando la centralità del vi-gneto e del produttore nella filiera. - Unicità degli adempimenti per i produttori mediante il coordi-namento fra le amministrazio-ni e i diversi soggetti coinvolti. - Mantenimento dell’attuale pira-mide qualitativa garantendo un’a-

deguata differenziazione tra Docg, Doc, Igt (rispetto ai requisiti e al si-stema di certificazione e controllo). - Garanzia della tracciabilità e rin-tracciabilità delle partite di vino. - Introduzione del principio dell’autocontrollo aziendale. - Autocontrollo aziendale delle analisi chimico-fisiche e analisi or-ganolettiche su base volontaria. - Sistema di controlli a campione ba-sati su analisi dei rischi e loro intensi-ficazione in caso di “non conformità”. - Individuazione ad opera del sog-getto di vigilanza pubblica (Ic-qrf) di un campione unico nazio-nale degli operatori controllati. - Struttura di controllo unica (per tutte le produzioni dell’impre-sa) e non per denominazione. - Libera scelta da parte dell’a-zienda della struttura di controllo. - Nuova classificazione del-le “non conformità” distinte in: lievi, gravi ma soggette a diffi-da, gravi soggette a sanzioni. - Adozione di un sistema di control-li sul prodotto in commerciobene registro unico dei controlli ma non basta.

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LE VINITA

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Crollano gli acquisti di vino delle famiglie italiane del 7 per cento nel 2013 e i consumi nazionali

scendono al minimo storico dall’U-nità d’Italia a circa 22 milioni di et-tolitri, dietro Stati Uniti e Francia. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea. Dallo studio è significativo rilevare che, per quanto riguarda i consu-mi, Italia e Francia nel vino rosso sono stati superati addirittura dalla Cina che ne è diventata il maggior consumatore mondiale nel 2013, con un incremento record del 136 per cento rispetto al 2008, mentre nello stesso periodo si è verificato un calo del 18 per cento in Fran-cia e del 5,8 per cento in Italia. Per effetto della crisi e del cam-biamento degli stili di vita, gli ita-liani hanno detto addio a quasi un bicchiere di vino su quattro negli ultimi dieci anni e se la media di consumo è di 37 litri a persona, solo il 21 per cento degli italiani beve vino tutti i giorni e addirittu-ra quasi la metà non lo beve mai. Si beve meno, ma si beve meglio con il formato più venduto che

Consumi interni mai così bassi: nel 2013 registrato il minimo storico

In Italia addio a un bicchiere su quattroPiù importazioni a “chilometro illimitato” dai Paesi extra europei

è stato quello delle bottiglie da 75 cl a denominazione d’origine. Il risultato è che la quantità di vino Made in Italy consumato all’inter-no dei confini nazionali è risultata addirittura inferiore di quella con-sumata nel mondo dove l’Italia è il primo esportatore mondiale. Sul piano della produzione, nel 2013 per la prima volta la Spagna ha sorpassato l’Italia ed è diventa-ta il primo produttore mondiale di vino e mosti lasciando rispettiva-mente all’Italia e alla Francia il se-condo ed il terzo posto del podio. “Nonostante il settore del vino ha affrontato una grave crisi dei con-sumi interni ha saputo creare red-dito e occupazione in Italia perché ha saputo puntare sulla qualità, sulla distintività e sul legame con il territorio creando le condizioni per una valorizzazione sul mer-cato nazionale ed estero dove è diventato simbolo del Made in Italy”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Nel frattempo, sottolinea la Col-diretti, nel 2013 sono aumentate del 58 per cento le importazioni in

Italia di vino proveniente da Paesi extracomunitari in cisterne per un quantitativo di 72 milioni di chili. Oltre 45 milioni di chili arriva-no dagli Stati Uniti, 19 milioni dal Sudafrica e 3 milioni dall’Australia in confezioni superiori ai due litri. La parte più rilevante delle impor-tazioni di vino arriva in realtà dai Paesi dell’Unione Europea che spe-discono in Italia ben 155 milioni di chili di vino sfuso da imbottigliare che porta il totale mondiale degli arrivi a 227 milioni di chili, pari al 5 per cento della produzione ita-liana. Occorre fare chiarezza sulle destinazioni finali di queste pro-duzioni “a chilometro illimitato” e - sottolinea la Coldiretti - rendere quindi pubblici i nomi delle azien-de che le importano per consenti-re ai consumatori piena libertà di scelta. Un quantitativo elevato che viene probabilmente imbottigliato in Italia e che se non viene garan-tita la trasparenza e la tracciabilità rischia - conclude la Coldiretti - di fare concorrenza sleale ai produt-tori nazionali e di ingannare i con-sumatori.

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In Italia cresce la ricerca di qualità, mentre l’export traina il settore

Nelle vigne oltre un milione di personeDa Coldiretti un portale per incrociare domanda e offerta di lavoro

Gli italiani bevono meno, ma ri-cercano vini di maggior qualità. Il risultato è che il fatturato re-

alizzato sul mercato nazionale è au-mentato: nel 2013 le vendite di vini e spumanti sono risultate pari a 4,2 mi-liardi (+1,5%). Ma è l’export a regi-strare uno storico record, sfondando per la prima volta il muro dei 5 miliar-di di euro (+7% sul 2012). In totale, quindi, il fatturato di vino e spumanti nel 2013 è cresciuto del 3 per cen-to, raggiungendo il record di oltre 9 miliardi di euro. Vendite in aumento un po’ ovunque, dalla Gran Bretagna (+15 per cento) alla Francia (+9 un per cento), alla Germania (+6 per cento). Balzo avanti anche in Russia, con un +14 per cento, ma le bottiglie tricolori spopolano anche negli Stati Uniti con un +7 per cento mentre si inverte la tendenza e crollano invece

per la prima volta le esportazioni di vino italiano in Cina con un calo del 3 per cento in valore a 74,8 milioni di euro. Una crescita complessiva che ha offerto opportunità di lavoro ad un milione e duecentocinquantamila ita-liani nel 2013 tra quanti sono impe-gnati direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi: dall’industria vetra-ria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli acces-sori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall’e-noturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall’editoria alla pub-blicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vini-ficazione (vinacce e raspi). Il settore del vino è uno dei più ambiti dai gio-vani sia per fare un’esperienza lavora-tiva, sia per investire come dimostra il fatto che sono ben 19.423 le aziende agricole specializzate in viticoltura su 141 mila ettari di vigneto condotte da under 40 anni e rappresentano ben il 12 per cento del totale delle 161.716 aziende agricole “giovani”, secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati relativi all’ultimo censimento. In altre parole più di un giovane su dieci che diven-ta imprenditore in agricoltura sceglie di scommettere sul vino. La Coldiret-ti ha attivato un sistema informatico autorizzato dal Ministro del Lavoro che opera attraverso un apposito sito

web nazionale nel quale verranno ac-quisite, archiviate e rese disponibili in forma pubblica tanto le richieste di manodopera delle imprese agricole che i curricula e le disponibilità dei la-voratori. Uno strumento per favorire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro al quale potranno accedere mi-gliaia di giovani che in Italia aspirano anche ad un’esperienza di vita nel vi-gneto o in cantina. Il servizio peraltro non si limita comunque all’impresa, ma è rivolto anche al giovane che ri-cerchi la possibilità di effettuare uno stage aziendale, allo studente a cac-cia di un’occupazione durante il pe-riodo delle vacanze estive o invernali attraverso un’offerta di lavoro occa-sionale accessorio (voucher) e al pen-sionato che voglia integrare il proprio reddito da pensione sempre tramite i buoni lavoro. Sul fronte delle vendite, inoltre, cresce la spesa in cantina: se-condo un sondaggio online condotto sul sito di Coldiretti, nel 2013 sette italiani su dieci (71 per cento) hanno acquistato almeno una volta il vino direttamente dal produttore per una spesa complessiva stimata in circa 1,5 miliardi di euro. Sono oltre 26mila - conclude la Coldiretti - le aziende agricole italiane che vendono diretta-mente il proprio vino in cantina, ma negli ultimi anni in Italia si sono mol-tiplicate le possibilità di acquisto sen-za intermediazione con l’apertura di mercati e botteghe degli agricoltori di Campagna Amica che ha creato la più vasta rete europea di acquisti diretti dal produttore.

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SPECIA

LE VINITA

LYLa Coldiretti Lombardia analizza i dati resi noti dall’Università Statale

Enologia, boom di iscrizioni a MilanoDal 2010 a oggi un aumento del 38 per cento per la laurea in viticoltura

In Lombardia i giovani sognano sempre più un futuro in vigna. Tra 2010 e 2014, all’Università

Statale di Milano, le iscrizioni al cor-so di laurea di primo livello in “Viti-coltura Ed Enologia” hanno fatto re-gistrare un boom del 38 per cento. E’ quanto emerge da un’elaborazio-

ne della Coldiretti regionale realiz-zata in occasione della 48° edizione di Vinitaly. Gli studenti che hanno scelto viticoltura ed enologia – spie-ga la Coldiretti Lombardia – sono passati dai 319 dell’anno accademi-co 2010/2011 ai 440 attuali. A sce-gliere questo corso di laurea sono in prevalenza i ragazzi, anche se il numero di quote rosa sta aumen-tando: se nel 2010 le iscritte erano 73, oggi sono 108 (+48%). La lau-rea del gruppo agrario ed enologico si colloca sul podio tra quelle con i migliori esiti lavorativi occupazionali con l’82,5 per cento dei laureati che è occupato a cinque anni dalla con-clusione del ciclo di studi contro il 74,2 per cento di quelli del gruppo giuridico, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Almalaurea. “La vitivinicoltura rappresenta una delle eccellenze della nostra agricoltura – spiega Ettore Prandini, Presiden-te di Coldiretti Lombardia –. Con le sue 42 etichette a denominazione, contribuisce a rendere grande il nome del Made in Lombardia agro-alimentare nel mondo. Non a caso nel 2013 l’export dei vini lombardi ha registrato un incremento a dop-pia cifra: l’11,6% rispetto a una

media nazionale del 7,3%”. Ed è proprio nel settore del vino Made in Italy che Coldiretti ha attivato al Vinitaly di Verona la prima banca dati riconosciuta dal Ministero del Lavoro per favorire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro nelle aziende agricole, alla quale potran-no accedere migliaia di giovani che in Italia aspirano ad una esperienza nel vigneto o in cantina. Secondo i dati della Camera di Commercio di Milano relativi al 2013 – continua la Coldiretti – in Lombardia nell’intero comparto operano 4.457 imprese, in calo del 3,7% rispetto al 2009, mentre gli addetti sono circa 6.300. La coltivazione di uva è la prima at-tività con quasi 3.200 imprese, di cui oltre 1.700 in provincia di Pavia. Le altre zone maggiormente voca-te alla produzione sono: Brescia, Sondrio, Bergamo e Mantova. Tra le zone di eccellenza c’è anche quel-la del San Colombano, l’unico vino doc di Milano. Nel 2013, le superfici vitate in provincia di Milano, Lodi e Monza Brianza erano pari a 217 ettari. Nella vendemmia 2012, inve-ce, la produzione rivendicata per il San Colombano è stata di 3.121,20 ettolitri.

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A distanza di appena un anno dal-la denuncia della vendita di wine kit per produrre falso vino a dan-

no dei vini italiani più prestigiosi che ha provocato l’intervento dell’Interpol per fermare il commercio in Europa, i furbetti del “vino in polvere” si sono attrezzati per sfuggire alle leggi cam-biando semplicemente e fantasiosa-mente i nomi e così il Barolo è diven-tato Barolla, il Brunello di Montalcino ora si chiama Montecino, il Valpolicella divenuto Vinoncella, mentre il nuovo nome del Chianti è Cantia che suona molto simile con la pronuncia inglese. Lo ha denunciato la Coldiretti al Vini-taly di Verona dove nel proprio stand sono stati esposti gli esempi più ecla-tanti degli espedienti messi in atto per dribblare le normative vigenti a dan-no delle produzioni italiane che sono tuttora in vendita in Gran Bretagna. L’annunciato blocco delle vendite in Gran Bretagna annunciato il 17 luglio dall’allora Ministro delle Politiche Agri-cole Nunzia De Girolamo, a seguito della positiva azione dell’Interpol, sol-lecitata dalle Autorità nazionali, non ha avuto purtroppo il risultato spera-to, secondo l’antico adagio popolare “fatta le legge trovato l’inganno”. In questo caso – sottolinea la Coldiretti – l’inganno è globale con le ditte produt-

Il Barolo è diventato Barolla e il Valpolicella ora si chiama Vinoncella

La truffa dei furbetti dei “wine kit”Controlli Interpol beffati ancora

trici che si trovano negli Usa ed in Ca-nada, ma anche in Svezia dove i wine kit che dichiarano di ottenere in soli 5 giorni, in casa, Lambrusco, Gewur-ztraminer, Frascati, Sangiovese o Pri-mitivo, sono stati venduti addirittura con i marchi Cantina e Doc’s. La situa-zione non è migliorata neanche fuori dall’Unione Europea dove uno dei piu’ grandi produttori di wine kit si trova in Canada http://www.vinecowine.com/ e, con i marchi California Con-noisseur, KenRidge, Cellar Craft, Euro-pean Select, vende kit di Verdicchio, Chianti, Barolo, Amarone, Valpolicella ai quali - denuncia la Coldiretti - si è limitato ad aggiungere semplicemente l’aggettivo “style”. La società che pro-duce wine kit fa capo al secondo pro-duttore canadese di vino Andrew Pel-ler Limited http://www.andrewpeller.com che in passato ha anche esposto i propri vini al Vinitaly. E preoccupante notare – continua la Coldiretti – che la falsificazione continui a prosperare in un Paese come il Canada con cui la Commissione europea ha recentemen-te raggiunto un accordo politico sugli elementi chiave dell’Accordo economi-co commerciale globale (noto anche con l’acronimo in inglese CETA) per dirimere le controversie in corso sulla tutela delle denominazioni, dai salumi

ai formaggi. “L’Italia non puo’ tollerare che nell’Unione Europea del rigore nei conti si permetta che almeno venti mi-lioni di bottiglie di pseudo vino siano ottenuti da polveri miracolose conte-nute in wine-kit che promettono in po-chi giorni di ottenere le etichette piu’ prestigiose”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “è necessario stringe-re le maglie larghe di una legislazione per fermare uno scempio intollerabile che mette a rischio con l’inganno l’im-magine e la credibilità dei nostri vini piu’ prestigiosi conquistata nel tempo grazie agli sforzi fatti per la valorizza-zione di un prodotto che esprime qua-lità, tradizione, cultura e territorio”. Il problema - continua la Coldiretti - non è legato solo all’utilizzo delle pregiate denominazioni del Belpaese poiché in base alla normativa europea del vino, non è possibile aggiungere acqua nel vino o nei mosti. La definizione euro-pea del vino non contempla l’aggiunta di acqua come peraltro consentito in altri stati del nuovo mondo (Sud Afri-ca) che continuano a richiedere alla Ue di autorizzare tale pratica per fa-vorire le loro esportazioni. Anche per questo il commercio dei wine kit su tutto il territorio europeo - conclude la Coldiretti - andrebbe vietato.

I wine kit prima e dopo i controlli dell’Interpol

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Dal Bordolino al Kresseccola cantina dei tarocchi

Crisi, boom frodi:+ 107 per cento

Dal Bordolino nella versione bianco e rosso con tanto di bandiera tricolore al Meer-

secco, ma ci sono anche il Barbe-ra bianco prodotto in Romania e il Chianti fatto in California, il Marsala sudamericano e quello statunitense e il Kressecco tedesco nella canti-na dell’orrore allestita dalla Col-diretti nel proprio stand al Vinitaly per denunciare nuovi e incredibili casi di contraffazioni e imitazioni dei nostri vini e liquori piu’ presti-giosi che complessivamente provo-cano perdite stimabili in circa un miliardo di euro sui mercati mon-diali alle produzioni Made in Italy. La falsificazione colpisce anche i liquori nazionali più prestigiosi come dimostrano il Fernet Vene-to e quello Capri rigorosamen-te Made in Argentina esposti nell’occasione dalla Coldiretti. “La stagnazione dei consumi inter-ni, insieme alla crescita dei mercati

esteri, rende più urgente l’interven-to delle Istituzioni per tutelare le esportazioni di vino Made in Italy di fronte ai numerosi tentativi di banalizzazione delle produzioni na-zionali”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Oltre alla perdita economica, a preoccupare è soprattutto il dan-no di immagine che provocano tra i consumatori emergenti dove – ha precisato Moncalvo - non si è an-cora affermata la cultura del vino”. Se l’Italia resta saldamente il mag-gior esportatore di vino nel mondo, dove quasi una bottiglia scambiata su cinque è Made in Italy, crescono parallelamente i casi di contraffazio-ne a conferma del fatto che il vino italiano è il più amato, ma anche il più imitato all’estero dove - ha con-cluso la Coldiretti - sono molte dif-fuse “copie” che mettono a rischio l’immagine del prodotto e le oppor-tunità di penetrazione dei mercati.

Cesto con imitazioni dei vini e liquori italiani scovati dalla Coldiretti nel mondo

Dall’inizio della crisi sono più che raddoppiate le frodi nel settore del vino e degli alcolici con un incremento record del 107 per cento del valore di cibi e bevande sequestrate perché adulterate, contraffate o falsifi-cate. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base della preziosa attività svolta dai carabinieri dei Nas dal 2007 al 2013. Sono stati sequestrati dai Nas nel 2013 vini ed alcolici per un valore di 31 milioni con 15 persone arrestate, 51 segnala-te all’autorità giudiziaria e 267 all’autorità amministrativa. Nel 2013 - sottolinea la Coldiret-ti - sono stati effettuati dai Nas sequestri nel settore dei vini e degli alcolici per 30,7 milioni di euro con 15 persone arrestate, 51 segnalate all’autorità giudi-ziaria e ben 10.911 segnalate all’autorità amministrativa. Con-sistente - continua la Coldiretti - è stata anche l’attività del Nu-clei Antifrodi Carabinieri (Nac) durante l’azione di contrasto svolta nel 2013 che ha portato al sequestro di 9.308 tonnellate di vino non conforme ai disciplinari di produzione, non tracciato e, in alcuni casi, risultato adulterato con varie sostanze non consenti-te, acqua ed etanolo. In partico-lare nel periodo natalizio grazie all’azione dei Nac sono stati ri-tirati dal mercato 37mila ettolitri di vino sfuso e 150mila bottiglie di vino spumante adulterato che stava per essere immesso in circolazione proprio durante le festività, peraltro insieme ad un circuito illegale di falso champa-gne. “Gli ottimi risultati dell’atti-vità delle forze dell’ordine con-fermano l’efficacia del sistema di controlli in Italia contro un crimine particolarmente odioso perché si fonda sull’inganno e colpisce soprattutto quanti di-spongono di una ridotta capacità di spesa e sono costretti a rivol-gersi ad alimenti a basso costo”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “occorre distin-guere la burocrazia buona che tutela produttori e consumatori da quella cattiva che serve solo a stampare carte dietro le quali si nascondono i troppi furbetti del bicchiere, a danno dei veri produttori”.

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Chi dopo anni di lavoro nei campi non soffre di dolori alla schiena, alle gambe, alle

mani? Quanti agricoltori e lavora-tori soffrono, ad esempio, di aller-gie che limitano la loro possibilità di lavoro in alcuni periodi dell’anno. Sono queste alcune delle più co-muni patologie che possono anche essere di origine lavorativa e che vengono comunemente chiamate malattie professionali. In molti casi, infatti, si tratta di patologie che sono determinate dal protrarsi nel tempo di determinate lavorazioni. A seguito della presentazione di un’apposita istanza, l’Inail può ri-conoscere la malattia professiona-le e corrispondere indennizzi di natura economica. È un aspetto molto spesso sottovalutato, che

Sos malattie professionali:con Epaca assistenza gratuita

IL PATRONATO EPACA TRA MILANO, LODI E MONZA

può determinare anche perdite da un punto di vista economico, a vol-te anche rilevanti. Per valutare se eventuali patologie possono avere origine lavorativa, e quindi essere indennizzate, il patronato Epaca ha predisposto un servizio di assisten-za, a tariffe convenzionate, con un medico specialista nel settore, che valuterà la situazione fisica a tutti coloro che ne avessero bisogno. Gli operatori del Patronato Epaca predisporranno poi tutta la succes-siva documentazione e l’eventuale assistenza gratuita in caso di un contenzioso medico legale. Per in-formazioni ed assistenza è possibile rivolgersi agli operatori del Patrona-to presenti negli uffici della Coldi-retti di Milano e Lodi, indicati nello schema qui sotto.

CITTA’ INDIRIZZO TELEFONO Codogno Via G. Carducci, 9 02.58.29.85.20 Cuggiono Viale Roma 2 – P.le Kuster 02.58.29.85.40 Lodi Via Haussmann, 11/i 02.58.29.85.60 Melzo Via C. Colombo, 37/a 02.58.29.88.20 Milano Via Patecchio, 2 02.58.29.87.63 Monza (Villasanta) Via E. Mattei 02.58.29.88.40

Infortuni lavoro:ecco cosa fareUn infortunio sul lavoro si ve-rifica ogni volta che un lavora-tore subisce un incidente per una causa improvvisa, ester-na e repentina (colpo, taglio, caduta, etc), ricollegabile alla prestazione lavorativa (è am-messa la tutela anche per gli infortuni che avvengono nel tragitto da casa al lavoro e vi-ceversa). Il titolare dell’azienda ha l’obbligo di sporgere denun-cia sugli infortuni subiti dai pro-pri dipendenti, dai collaboratori familiari e da se stesso ogni volta che l’infortunio provoca la morte o il pericolo di mor-te per la persona infortunata, oppure la prognosi sia supe-riore ai tre giorni. La denuncia deve essere inviata (anche via fax), entro 24 ore dal momen-to dell’incidente, all’Inail del luogo in cui è domiciliato l’in-fortunato, e all’Autorità di Pub-blica Sicurezza del luogo dove è avvenuto l’incidente entro i 2 giorni successivi a quello di ri-cezione della certificazione sa-nitaria che attesta l’infortunio. Laddove non sia presente un comando di polizia, l’au-torità di pubblica sicurezza è rappresentata dal Sindaco. Se la “scadenza” per que-sta comunicazione cade in un giorno festivo, l’obbligo di denuncia all’Inail slitta al primo giorno successivo non festivo. Per tutti i giorni di inattività forzata superiori al terzo, l’Inail eroga un’inden-nità giornaliera per ogni gior-nata di astensione dal lavoro. Se non denuncia l’accaduto il titolare rischia sanzioni pe-cuniarie fino a 7.746,85 euro. Per ogni informazione, gli spor-telli Epaca della Coldiretti di Milano, Lodi, Monza e Brianza rimangono a disposizione dei coltivatori diretti, anche for-nendo assistenza gratuita per la compilazione della denuncia e per l’inoltro della stessa all’I-nail e alle autorità competen-ti. Per una tutela più efficace, l’infortunato deve portare tem-pestivamente agli uffici Epaca tutta la documentazione relati-va all’infortunio.

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“Restyling” aziendale:25 milioni dalla Regione

È stato pubblicato sul Bollettino ufficiale di Regione Lombardia (Burl) il decreto della Direzio-

ne generale Agricoltura, che stanzia 25 milioni di euro con la Misura 121 per l’ammodernamento delle azien-de agricole. Fino al 31 maggio, sarà possibile presentare le domande di finanziamento, con alcune novità: è stata eliminata la possibilità di pre-sentare la richiesta con la modalità “pacchetto giovani”; è stata innal-zata la soglia di punteggio minimo per l’ammissione all’istruttoria delle domande di contributo; è stato in-trodotto un punteggio di priorità, la cui attribuzione è subordinata all’ap-provazione del Comitato di sorve-

glianza, collegato a interventi azien-dali nell’ambito della manifestazione Expo 2015. Più dettagliatamente, sarà assegnato un punteggio di prio-rità all’introduzione di innovazioni di prodotto, relative alla trasformazione della materia prima aziendale, finaliz-zate allo sviluppo di sbocchi di merca-to o della vendita diretta nell’ambito di Expo 2015. Il contributo, espresso in percentuale della spesa ammes-sa, varia dal 35 per cento al 50 per cento, sulla base del tipo di azien-da (condotta da giovane o da non giovane) e dell’ubicazione dell’azien-da richiedente (zona non svantag-giata o zona svantaggiata di monta-gna).

Stranieri stagionali,via alle domandeVia libera alla presentazione delle domande di nulla osta per i lavoratori stagionali. Il termine ultimo scadrà alla mezzanotte del 31 dicem-bre 2014. In tutto saranno 15 mila gli stranieri non comu-nitari che verranno ammessi in Italia per lavori stagionali, soprattutto nelle campagne. Un provvedimento atteso dagli agricoltori italiani – spiega la Coldiretti Lombardia – perché i prodotti delle nostre terre pas-sano nelle mani dei lavoratori stranieri, che rappresentano circa il 25 per cento del nu-mero complessivo di giorna-te di occupazione del settore. Nel decreto del Presiden-te del Consiglio si precisa che nell’ambito della quota di 15.00 unità, si riserva una quota di 3.000 unità per i la-voratori non comunitari che abbiano fatto ingresso in Italia per prestare lavoro subordina-to stagionale per almeno due anni consecutivi e per i quali il datore di lavoro presenti richie-sta di nulla osta pluriennale. Inoltre, è previsto che siano ammessi in Italia per motivi di lavoro non stagionale per l’an-no 2014, 2.000 cittadini dei Pa-esi non comunitari partecipanti all’Expo 2015. Per informazioni sulle modalità di presentazione di nulla osta, è possibile rivol-gersi all’ufficio zona di Coldiret-ti più vicino a voi.

A Codogno tornail mercato a Km 0

Comunicazione variazioni colturali in Lombardia:da quest’anno attuabile con la Domanda UnicaVariazioni colturali comunicate via internet, da oggi si può. La Coldiretti Lombardia informa che da quest’anno tale adempimento potrà essere effet-tuato attraverso la Domanda Unica. Una soluzione messa in atto dall’Organismo Pagatore Regionale della Lombardia a seguito delle nuove disposizioni normative, tra cui anche il Provvedimento numero 49.783 del 16 ottobre 2012 del direttore dell’allora Agenzia del Territorio, oggi inglobata nell’Agenzia delle Entrate. La modalità di comunicazione infor-matica – precisa la Coldiretti regionale – non è ob-bligatoria. Il conduttore, infatti, potrà scegliere se fornire l’assenso o meno sottoscrivendo l’apposita dichiarazione. In caso di dissenso, la comunicazio-

ne dovrà essere effettuata per via ordinaria: il pro-prietario dei terreni dovrà recarsi al catasto, men-tre nel caso il conduttore sia un affittuario, dovrà informare il proprietario delle eventuali variazioni e demandare allo stesso la comunicazione pres-so gli uffici catastali. Il mancato aggiornamento al catasto delle variazioni comporta sanzioni da 1.000 a 2.500 euro per ogni particella. Tra i dati da co-municare la normativa prevede anche l’indicazione di almeno un codice fiscale del titolare della parti-cella. Per qualsiasi chiarimento e approfondimen-to, la Coldiretti Lombardia invita i propri associati a rivolgersi all’ufficio zona più vicino. I recapiti e gli indirizzi li trovate a pagina 2 di questo giornale.

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Le principali scadenze fiscali in arrivo:tra maggio e giugno le date da ricordare

Di seguito riportiamo le principali scadenze fiscali dei mesi di maggio e giugno. Si precisa che le date di sca-denza riportate indicano il termine ultimo degli adempimenti fiscali pertanto la documentazione relativa deve essere consegnata con un consono anticipo al fine di adempiere correttamente entro scadenza. Per qualsiasi

informazione o chiarimento è possibile contattare l’ufficio zona a voi più vicino. I recapiti sono indicati a pagina 2 di questo giornale.

Scadenza fiscale Descrizione

15/05/2014 Annotazione separata nel registro corrispettivi delle operazioni effettuate nel mese solare precedente per le quali è stato rilasciato scontrino

15/05/2014 Fatturazione differita per beni consegnati o spediti nel mese precedente 16/05/2014 Liquidazione mensile IVA Aprile 2014 16/05/2014 Liquidazione 1° Trimestre IVA 2014

16/05/2014 F24 ritenute sui redditi di lavoro autonomo, dipendente e su provvigioni corrisposte nel mese precedente

26/05/2014 Elenco Intrastat Aprile 2014 03/06/2014 Comunicazione operazioni Black List Aprile 2014

15/06/2014 Annotazione separata nel registro corrispettivi delle operazioni effettuate nel mese solare precedente per le quali è stato rilasciato scontrino

15/06/2014 Fatturazione differita per beni consegnati o spediti nel mese precedente 16/06/2014 Liquidazione mensile IVA Maggio 2014 16/06/2014 F24 1° rata acconto per il 2014 dell'Imposta Municipale Propria 16/06/2014 Versamento in unica soluzione TASI

16/06/2014 F24 ritenute sui redditi di lavoro autonomo, dipendente e su provvigioni corrisposte nel mese precedente

17/06/2014 F24 saldo 2013 e 1° acconto 2014 imposte sui redditi da dichiarazioni annuali + diritto camerale 25/06/2014 Elenco Intrastat Maggio 2014

30/06/2014 Termine ultimo per il versamento dell'imposta sostitutiva per la rideterminazione del valore di acquisto dei terreni e quote sociali posseduti alla data del 01/01/2014

30/06/2014 Comunicazione operazioni Black List Maggio 2014

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Mappa delle acque sotterranee lombardePossibili sopralluoghi nelle aziende

Una nuova mappa per le vie d’acqua sotterranee dei settori di fondovalle e di pianura. E’

quella che Regione Lombardia vuole realizzare con il progetto “Accompa-gnamento a supporto del proces-so di revisione del Piano di Tutela delle Acque” attraverso la società Eupolis Lombardia. A tal fine l’atti-vità prevede la ricostruzione delle direzioni dei flussi idrici sotterranei, a sua volta operata mediante la progettazione di una rete piezome-trica (integrativa a quella esistente usata da ARPA Lombardia), la suc-cessiva realizzazione di due campa-gne piezometriche correlata con le misure dei livelli idrici nei principali corsi d’acqua; l’analisi e l’elabora-zione con modalità geostatistiche dei dati raccolti per la ricostruzione delle superfici piezometriche. L’atti-vità include infine la costruzione del modello concettuale della struttura idrogeologica dei settori di fondo-valle e di pianura, rispetto a quanto operato in precedenza negli studi del Programma di Tutela e Uso del-le Acque (2006) e del Programma di Gestione del Po (2010). Scopo dell’iniziativa è la ricostruzione dei

flussi idrici sotterranei per individua-re poi le misure di intervento volte a migliorare la qualità e la quantità delle acque al fine di consentire gli usi plurimi della risorsa, in un’ottica di sostenibilità del lungo periodo. L’operatore socio economico che ha vinto la gara per la gestione delle attività necessarie al monitoraggio è lo Studio Idrogeotecnico Sas (in RTI con la Società Idrogea Servizi Srl), che, per l’esecuzione delle atti-vità suddette potrà aver bisogno di contattare direttamente le aziende agricole per chiarimenti, verifiche e/o per accesso ai luoghi (in corri-spondenza di pozzi/piezometri) di misura. Per ogni pozzo/piezometro sono previste tre diversi sopralluo-ghi: il primo finalizzato alla verifica di possibilità di accesso e misura-zione (durata della vista di circa 15 minuti), il secondo e il terzo finaliz-zati alla raccolta delle misure per la campagna piezometrica (la prima a maggio e la seconda probabilmente a settembre – durata della visita di 5 minuti). Le misure riguarderanno solamente gli aspetti quantitativi della risorsa e quindi la profondità della falda dal piano campagna.

Esenzione Sistricon Cascina PulitaCon la recente introduzione all’obbligo di iscrizione al SISTRI per i produttori di rifiuti speciali, molti produttori di rifiuti hanno già ricevuto comunicazione da parte del proprio smaltitore che non sarà più possibile la raccolta alle aziende non iscritte. Come sottolineato da Coldiretti, nien-te Sistri per le imprese agricole che conferiscono i propri rifiuti nell’ambito di un circuito or-ganizzato di raccolta. Coldiret-ti Lombardia ha stipulato con Cascina Pulita, una specifica “Convenzione per la gestione di rifiuti speciali non assimilati pro-venienti da attività agricole”. Ca-scina Pulita quindi opera quale “circuito di raccolta organizzato convenzionato” consentendo alle aziende clienti una raccolta in esenzione SISTRI. La conven-zione, attualmente in corso di validità, è utilizzabile per acco-gliere le aziende non iscritte al SISTRI che desiderano operare approfittando delle semplifica-zioni a loro riservate. Eventuali aziende che volessero aderire al circuito di raccolta autorizzato per ottenere la semplificazio-ne possono contattare gli uffici zona della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza.

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