ODERZO TUTTI in PIAZZA - L'Azione · piazza Grande pochi ombrelli in una giornata all'inse-gna del...

L’AZiONe 4 aprile 2006I L L U S T R A T A

Anno XCII - Euro 0,90 - copia omaggio - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB TV I.P.

4 aprile 200614

L’AZiONeL’AZiONeS e t t i m a n a l e d e l l a D i o c e s i d i V i t t o r i o V e n e t o

TUTTIinPIAZZA

ODERZOMOTTA

Come sonocambiati

e comecambieranno

i cuori pulsanti

di Oderzoe Motta

I L L U S T R AI L L U S T R A TT AA

Pu n t e g g i a n opiazza Grandepochi ombrelli

in una giornata all'inse-gna del brutto tempo.La giostra installata da-vanti a palazzo dei Bat-tuti è chiusa da un ten-done rosso. In lontanan-za, sotto il portico delbar, un flauto strascicaun motivo del reperto-rio classico.

La politica domenica-le - un ridottissimo ca-pannello - è concentratasul depuratore di Frattareo di oscurare i profu-mi di primavera. Unbanchetto davanti allafarmacia offre gardeniedi solidarietà. Passa laronda di due agenti ingonnella della polizia ur-bana. È giorno di mer-catino, scoraggiato dallapioggia.

Qualche bancarellaoffre oggetti d'antiqua-riato in chiave musicale.Sotto il Toresin, luccical'ottone di un gram-mofono a tromba. Ma-

schere africane di mo-gano dai visi allungati,animali, piccoli str u-menti a percussione fat-ti di pelli maculate. Inpiazzetta Tomitano,miele per i palati fini. Ai

Quattro Cantoni un sas-sofono intona SpringField.

A giorni, il centrostorico si animerà, la do-

menica come nei giornidi mercato.

Nella stagione mi-gliore, la piazza è ungrande salotto all'aper-to, una vetrina, un luogodi affari come si convie-

ne ad una città che nel-l'etimologia ritrova lapropria vocazione.

Dal Toresin dove lapolizia urbana, agli ordi-ni del comandante DinoPiovesana, ha eletto ilquartier generale, è unagrande bella vista supiazza Grande, un tem-po non lontano ancoradenominata piazza Vit-torio Emanuele.

Qualche anno fa l'ar-chitetto Toni Follina,

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4 L’AZiONe 4 aprile 2006I L L U S T R A T A

Indigeni o forestieri che siano, per la festa delle Palme la città apre le porte simboliche a chiunque voglia assaporare

il fascino che emana dai mosaici romani

È primavera, fiorisce piazza Grande

5L’AZiONe 4 aprile 2006I L L U S T R A T A

impegnato ora a ridise-gnare piazzetta Carduc-ci e campiello Duomo,volle mettere fine allepolemiche sul restaurodella piazza principalecon uno slancio di viva-cità ulteriore: lo “sbat-tezzamento” di piazzaVittorio Emanuele II.Come avrebbe potuto

un primo cittadino astu-to come Bepi Covre de-clinare l'invito a nozze?Prendere due piccionicon una fava era un'oc-casione unica: dare uncalcio alla dinastia sa-bauda e cogliere al volouna ghiottoneria da nonperdere.

Nell'inaugurare la

nuova piazza, il sindaco-deputato si ricordò dichi si era imposto sullepolemiche roventi e suun agguerrito comitatodi opposizione: Fulgen-zio Zulian, vittima sacri-ficale del ciclone pada-no. E, concedendoglil'onore delle armi, lochiamò al suo fianco per

il taglio del nastro trico-lore.

Zulian non si era per-so d'animo davanti alleraccolte di firme e ai co-mitati: il primo contro laristrutturazione radica-le della piazza, il secon-do contro i lampioni distile moderno che ave-vano messo in luce il

temperamento batta-gliero e generoso dellavulcanica Graziella Ca-milotto.

E non si era scorag-giato nemmeno di fron-te alle critiche aspre cheavevano accompagnatola realizzazione dell'ope-ra, costata circa cinquemiliardi di lire.

L'incarico af fidatonell'82, dal sindaco Da-niele Martin, all'archi-tetto Follina riguardavasemplicemente la collo-cazione di una fontanache avrebbe dovuto ab-bellire la piazza ancoraattraversata da un inten-so traffico, che lambivail Duomo per scaricarsisu piazzetta Carducci evia Mazzini.

Vittorio Emanuele II,Carducci, Mazzini: tuttipersonaggi dell'800 lai-co e tutti attorno alla cit-tadella religiosa: forsenon a caso, se collochia-mo la denominazione diquesti luoghi nel diffusoclima anticlericale del-l'epoca e ricordiamo l'e-pisodio di Porta Pia.

C'è chi, benevolmen-te, lesse il ritorno all'an-tica “Piazza Grande” co-me un superamento del-le divisioni politiche ereligiose.

Oggi, tutti, anche dafuori, riconoscono la


Èuna piazza pensata a misura d'uomo,nella quale le persone vi si ritrovano,

passeggiano, discutono, commentano... È piaz-za Grande: palcoscenico straordinario, armo-nia architettonica, luogo d'incontro. Se da sem-pre piazza Grande è il cuore di Oderzo, la suavocazione di luogo d'incontro è stata sottoli-neata dal progetto di sistemazione che ha avu-to origine ancora nel lontano 1982. È bastatoeliminare la circolazione delle automobili e pe-donalizzarla, iniziativa che allora suscitò diver-se polemiche, per restituire la piazza alle per-sone. Una fruizione molto diversa rispetto avent'anni fa, quando bisognava fare i conti conle automobili che vi transitavano. La “nuova”piazza Grande ha stimolato gli opitergini, i qua-li si sono inventati iniziative che prima non c'e-rano, subito accolte con entusiasmo da pubbli-co e critica. Prima fra tutte l'Opera In Piazza Fe-stival, felice intuizione dell'associazione OderAtto II, che ha visto nella piazza un ottimo pal-coscenico sorretto da una buona acustica. Laprima rappresentazione avvenne il 13 giugno 1991 quando 250 artisti del tea-tro dell'Opera di Maribor mandarono in scena la “Traviata” di Giuseppe Verdi.Fu un successo, l'avvio di una felice stagione tuttora vigorosa, che ha comin-ciato ad essere copiata da altri centri del Veneto. Seguono il mercatino del-l'antiquariato, che una volta l'anno si svolge qui, le sfilate di moda e gli spetta-coli durante le Fiere della Maddalena, i concerti delle band giovanili (sia purefra qualche protesta), le mostre di automobili e così via. È nella quotidianitàche piazza Grande manifesta il suo carattere. Bambini che corrono e giocano,uomini e donne d'affari che l'attraversano a passo spedito, qualche persona se-duta sulle panchine a leggere il giornale, gruppetti di giovani che chiacchiera-no. Se durante il giorno i bambini sono numerosi, di sera sono i giovani a far-la da padrone, numerosi affollano i quattro caffè che s'affacciano sulla piazza.Pensare che tutto ebbe inizio dall'idea di realizzare, in quella che allora sichiamava piazza Vittorio Emanuele II, una fontana!

Annalisa Fregonese

Chiusa alle autoaperta

agli opitergini


Piazza Grande è stata una delle esperienze che hanno se-gnato la sua vita. Considerato che il progetto si è dipanato

nell'arco di vent'anni, e non è ancora attuato del tutto. I lavori peril completamento di piazza Carducci e di campiello del Duomo,infatti, dovrebbero iniziare solo in questi giorni. «E' stata un'e-sperienza fondamentale - commenta Toni Follina, l'architetto ar-tefice della trasformazione del cuore cittadino -.

Determinante è stato il sostegno che il Comune mi ha semprefornito, anche quando c'erano le battaglie dei comitati». Comita-ti che oggi considerano piazza

Grande il fiore all'occhiello della città, tant'è che hanno pro-posto che il mercato ambulante sia trasferito altrove. «Sul pianoprogettuale - prosegue l'architetto Follina - la piazza è allusiva al-la centuriazione romana. È una rappresentazione di un centesimodi una centuria. Ho voluto introdurre un elemento che mi è sem-pre stato caro per il suo invito a soffermarsi sul Tempo e sulla na-tura: la meridiana. Essa segna le ore 12 quando l'ombra della cu-spide più alta del Duomo coincide con il tratto di curva, che sichiama lemniscata, disegnata sulla piazza, corrispondente al me-se in corso».

Per TONI FOLLINAè il progetto di una vita

bellezza, l'utilità, la fun-zione aggregante diquesto spazio posto nelcuore della città, su cuisi affacciano il Duomo ela Torre Civica.

Di giorno, sul lastri-cato, si rincorrono bam-bini festanti; zigzaganoin bicicletta i più grandi-celli con tanto di cascoprotettivo; si scambianonotizie utili le mamme;parlano di lavoro gli uo-mini; i neo-papà spingo-no disinvoltamente ipasseggini, segno che iltempo non è passato in-vano; si ritrovano fraconnazionali le collabo-ratrici familiari venutedall'est.

Dentro i bar, consu-mano seduti al tavolo so-prattutto giovani, in cop-pia o in gruppo. Fuori

dell'ex far-macia unat e r r a z z aaccoglie iforzati del-la sigaret-ta. Pochisuperstitifanno il gi-ro delleo m b r e ,con im-mancabilecapolineanel tempiodelle osterie “da Capeo-tin”, dove il diacono Al-do ha ambientato le suechiacchiere “religiose”e i più preferiscono di-scutere di calcio o dimotori.

La sera, i fari posti incima alla facciata dei pa-lazzi riflettono una lucediffusa sulla trachite at-

traversata da un'impo-nente meridiana.

Dalla torre illumina-ta parte un concerto dicampane che annunciala prossima funzione re-ligiosa. Un tripudio dirintocchi che sovrasta ilvocio della gente.

A giorni scoppierà laprimavera e la festosità

delle Palme coroneràl'aper tura delle por tesimboliche a chiunque(indigeno o straniero)abbia voglia di assapora-re il ritorno della bellastagione ed il fascino se-colare che emana dagliantichi mosaici e daogni pietra.

Giuseppe Migotto


Pietra trachitelavorata a pri-ma mola, in

modo da catturare la lu-ce ed ottenere quell'ori-ginale effetto di una pa-vimentazione in movi-mento. È prevista perpiazzetta Carducci, i la-vori di rifacimento dellaquale sono al via. Sem-pre trachite dunque maposata in modo diversorispetto a piazza Gran-de, in modo da creare ilvoluto distacco da que-st'ultima. Non va dimen-ticato infatti che piazzet-ta Carducci è in praticail sagrato del Duomo. Lanuova pavimentazionefarà risaltare ancor dipiù la monumentalechiesa cittadina, sortasecoli or sono su quelloche era un tempio roma-no. Per poter avviare ilcantiere, il mercato set-timanale che aveva luo-go in questa zona dellacittà, composto dallebancarelle di alimentari,viene spostato in piazzaCastello. Una volta rifat-

ta la piazzetta verrà eli-minato il parcheggioche ora costeggiava ilDuomo, fatti salvi alcuniposti per i disabili. Èquesto lo scotto da pa-gare per avere il com-pletamento di piazzaGrande.

Il parcheggio a lato

del Duomo era infatti as-sai utilizzato da opitergi-ni e non, considerato pu-re che la sosta era rego-lata da disco orario enon era a pagamento.Assieme a piazzetta Car-ducci si metterà manoanche al pavimento delcampiello del Duomo.Qui l'architetto ToniFollina, progettista, hasuggerito che vengamantenuto l'acciottola-to, quale memoria stori-ca di quest'angolo diOderzo.

Dato che l'impresaesecutrice, la Setten

Genesio srl,è d'accordo,se il quadroeconomicolo consen-tirà ver ràr e a l i z z a t oun “acciotto-lato taglia-to”, la puntadei ciottoliver rà cioèsmussata inmodo daconsentireun agevoletransito deipedoni. Na-turalmenteè necessarioil parerepreventivodella Soprin-tendenza ai

Beni Architettonici, allaquale è già stata inviatala specifica richiesta.Una volta aperto, il can-tiere proseguirà fino allafine per i lavori sia dipiazzetta Carducci chedel campiello del Duo-mo. Non ci saranno dun-que esecuzioni a stralcicon conseguenti mag-giori disagi per i cittadi-ni. Le opere dovrebberoessere terminate per lu-glio prossimo, primadelle Fiere della Madda-lena e dell'Opera in piaz-za Festival.

Annalisa Fregonese


I progetti per la zona adiacente al Duomo

Trachite in piazzettaciottoli nel campiello

Piazza del ForoRomano e piaz-za Carlo Stefa-

nel: sono le ultime duenate, in ordine di tempo,nella città opitergina.Due spazi di grande va-lenza che però non han-no ancora trovato unaloro identità e fruizioneben precisa.

Piazza del Foro Ro-mano è situata in pienocentro storico, ricavataall’interno del grandecomplesso Kappa. Quiun tempo c’erano i ma-gazzini di laterizi e ma-teriale per l’edilizia delladitta Simonetti. Durantela trasformazione inarea residenziale sonoemersi splendidi ed im-portanti reperti archeo-logici. Sono resti di pavi-menti a mosaico di ma-gnifiche ville romane,sono le vestigia di quel-lo che era il Foro, cioè lapiazza dell’Opitergiumromana. I reperti sonotuttora visibili, meta fre-quente di visite guidatee di turisti attenti che

giungono soprattuttonella bella stagione

La piazza sovrastanteche è stata creata, prov-vista pure di un bell’anfi-teatro, non è riuscitaperò a diventare un polod’attrazione. Chissà poiper quale misteriosomotivo. E’ quasi semprevuota, un luogo di tran-sito più che di sosta. Lepersone l’attraversano apasso spedito, non siformano capannelli digente intenta a chiac-chierare. Non ci sono lefrotte di bambini checorrono e si divertono

come accade in piazzaGrande.

Forse ci vorrebbequalche iniziativa in più,non solo musicale, perriuscire a dare vivacità aquesto spazio cittadino.Senza dubbio servireb-be anche una manuten-zione generale delle rin-ghiere e delle passerel-le, che versano in condi-zioni tutt’altro che digni-tose.

L’altra piazza nata inepoca moderna è quellaintitolata al noto impren-ditore tessile Carlo Ste-fanel. Si trova alla fine di

via Garibaldi, in praticasopra il sottopassoBrandolini, di fronte avilla Berti-Stefanel. E’stata realizzata a metà.Manca il tratto fino allalinea ferroviaria. E’ unangolo opitergino im-portante soprattutto percoloro che giungonodalla vicina stazione fer-roviaria.

Per questo motivoavrebbe bisogno di es-sere finita ed arredata alpiù presto. Nelle bellesere d’estate potrebbeospitare concerti, mo-stre all’aperto, diventa-re un punto di riferi-mento della lunga pas-seggiata che si snodasotto i portici di via Ga-ribaldi.

In modo che anch’es-sa possa diventare luo-go d’incontro e d’aggre-gazione. (AF)


Due spazi importanti a cui ora bisogna dare una identità

Foro Romano e Stefaneldue piazze da lanciare


La piazza: un luo-go di ritrovoper definizione,

forse il luogo di ritrovoper eccellenza, il più po-polare perché, ovvia-mente, aperto a tutti…ma è davvero così nellefrazioni di Oderzo?

Nelle frazioni opiter-gine la piazza corrispon-de quasi sempre al par-cheggio o al sagrato del-la chiesa. Oppure, nellesituazioni peggiori, alledue cose contempora-neamente.

Queste “piazze im-provvisate” sono quindicosì frequentate solo inprossimità delle cele-brazioni liturgiche, oquasi. Anche perché

non so-no dota-te dei“requisi-ti mini-mi” pere s s e r ed i c h i a -rate tali,p e r c h ésono po-co o pern i e n t eabbelli-te o nonsono pe-donali onon sono in prossimitàdi esercizi pubblici. Agliabitanti delle frazioni ilpiù delle volte non restaquindi che emigrare incentro per trovare un

po’ di movimento.L’unica frazione ad

avere una piazza vera epropria è Piavon, non acaso un tempo sede co-munale, con la sua piaz-

za Marco D’Aviano. “Infondo alla classifica”stanno anche in questoambito Rustignè e Faèdove però, se nella pri-ma si sta già muovendoqualcosa grazie ai nuovicentri sociali e parroc-chiali, nella seconda èsolo questione di tempocon l’avviamento di alcu-ni lavori.

A Camino la zonacomprendente il sagra-to, il piazzale del patro-nato e i giardinetti dellaex scuola elementarepuò essere considerataalla stregua di una piaz-za; a metà strada stannoColfrancui e Fratta. An-che in questi casi è ri-spettata, o quasi, l’ugua-glianza piazza=sagra-to=parcheggio.

Andrea Pizzinat

Centri senz’anima nelle frazioni opitergine

Soltanto Piavonha una vera piazza

Due scorci della “piazza” di Camino


Chi ben comin-cia è a metàd e l l ' o p e r a .

Proverbio più che azzec-cato per il Comune diFontanelle, che da annista pensando di riqualifi-care piazza Marconi.Dai pensieri si è passatiai fatti con un concorsodi idee, bandito dal Co-mune, finanziato dallaRegione Veneto con lacollaborazione dell'Or-dine Architetti Paesag-gisti e Pianificatori diTreviso e la FondazioneArchitetti di Treviso esostenuto dall'associa-zione Fontanelle Incan-ta.

La proposta ha regi-strato la partecipazionedi numerosi studi pro-fessionistici. «Il temaproposto - commentanoil sindaco di FontanelleAntonio D'Amico e l'as-sessore ai Lavori Pub-blici, Pierangelo Tur-

chetto - era lariqualificazio-ne del cuoredel paese, perdargli un'iden-tità for te, unsenso del luo-go centrale tra-mite una nuo-va piazza, il re-cupero della vi-cina ex scuolae l e m e n t a r etrasformando-la in polo socio-cultura-le, la possibilità di inte-grare il patrimonio natu-rale che è il fiume Mon-ticano con il centro diFontanelle».

La giuria del concor-so ha premiato il proget-to presentato dall' archi-tetto Dario Colmellerecon studio a Coneglia-no, responsabile delgruppo temporaneo diprogettazione costituitoda Colmellere insiemeagli architetti Sara Car-

bonera, Marta Baretti eFrancesca Toppazzini. Ilprogetto sviluppa concoerenza e originalitàtutti i temi definiti dalbando, fornendo unaprospettiva di interven-to sulla piazza di Fonta-nelle che riguarda nonsolo la pavimentazione ele opere di arredo con-nesse, ma l'idea stessadel luogo. La propostadi riordino dei volumiedilizi e la loro ricompo-sizione in un ambito ur-bano - che si spinge ol-

tre la strada per coinvol-gere, al di là di via Ro-ma, il complesso di edi-fici compresi tra via Fer-mi e la rotonda realizza-ta nei pressi del munici-pio, - appare ben con-trollata e potrà costitui-re il progetto guida del-l'intervento di riordinodell'intero ambito urba-no. Il progetto premiatoè esecutivo. Si tratta oradi trovare i soldi per fi-nanziarlo e dare il via ailavori.

Annalisa Fregonese

Fontanelle ha scelto l’idea per rinnovare il centro

Fatto il concorso,bisogna fare la piazza


Il centro di Mottaè cambiato radi-calmente negli ul-

timi cinque anni. PiazzaLuzzatti, infatti, era finoa non molto tempo fasnodo del traffico viarioe lungo via 4 Novembre,l'arteria che passa da-vanti il palazzo munici-pale, si transitava in au-to. Si è allora ipotizzato,fin dagli anni Novanta,di rendere la piazza pe-donale. L'attuale sinda-co Graziano Panighel,durante il periodo della

Ridisegnata anche piazzetta Predonzani

È partita da piazza Luzzattila rivoluzione del centro di Motta

Piazza Luzzatti al tempo dei lavori

sua prima giunta di coa-lizione, ha spesso parla-to di piazza Luzzatti co-me “salotto dei motten-si”. L'idea, poi concretiz-zata, è stata quella dichiuderla al traffico conla vicina piazzetta Pre-donzani, per renderlamaggiormente “appeti-bile” anche sotto il profi-lo commerciale.

Da qui i lavori, prose-guiti per oltre un anno enon senza intoppi tecni-ci, che hanno portato al-la piazza così come oggila vediamo. La sceltadell'amministrazione èstata quella di ripavi-mentare completamen-te l'intera area, per cer-care di rendere mag-giormente accoglientel'ingresso in città. Inol-tre è stata posizionataun'illuminazione parti-colare, che riflette la lu-ce dai condomini checontornano il centrostorico.

È stata inserita unastatua, opera dello scul-tore Jakov Brdar, che

rappresenta il vicino fiu-me Livenza. Poco più inlà alcune frasi, scolpite eapplicate sul pavimento,di alcuni mottensi illu-stri.

Completamente ridi-segnata anche piazzettaPredonzani, spiazzo ter-minale di piazza Luzzat-ti: qui è stata inseritauna piccola loggia perdare il senso di conti-nuità con la piazza mag-giore; inoltre sono stateinserite una fontana ed

una piccola piscina pro-prio per sottolineare illegame storico e geo-grafico tra la città liven-tina e il suo fiume. Dasegnalare la presenza dimolte rappresentazionidi Leoni della Serenissi-ma segno della vicinan-za con Venezia.

Ma anche due leoni,sotto il Toresin, che ri-chiamano i leoni delDuomo di Treviso, se-gno della vicinanza diMotta con il suo capo-

luogo di provincia. L'ar-chitetto fu Boris Podrec-ca, professionista di fa-ma sovra-nazionale chepresentò di persona l'o-pera in municipio.

La chiusura dellapiazza al traffico cittadi-no fu all'epoca sceltanon priva di polemiche.Oggi la sfida che atten-de il futuro della città èquella di valorizzare,una volta completato,l'intero centro storico.

Gianandrea Rorato



Si sono recente-mente conclusii lavori di ri-

strutturazione, iniziatilo scorso maggio, diPiazza dei Grani, ossial'ultima parte di piazzaLuzzatti, non interessa-ta dal restauro di qual-che anno fa.

È stata cioè rifatta lapavimentazione dell'a-rea di fronte al palazzocomunale de La Loggia,all'ingresso di via IV no-vembre. Anche qui, co-me nel resto della piaz-za, si è sancita la chiusu-ra al traffico automobili-stico. La piazza dei Gra-ni completa il progettocomplessivo del sistemadelle piazze di cui è ca-ratterizzato il centro sto-rico di Motta.

«Il carattere del luo-go urbano - si legge nel-la relazione tecnica - èdefinito come ultimo

tratto della “Traversatadella Piazza” che costi-tuisce il primo nucleoabitato al di fuori del ca-stello che conserva an-cora oggi l'assetto origi-nario». Le opere dellanuova piazza compren-dono la pavimentazionecon pietra piacentinacon pendenze legger-mente orientate. L'illu-minazione è stata realiz-zata con luci ad incassoposte nella pavimenta-zione con la funzione diilluminare con ef fettisuggestivi il piano dinotte con guadagno diattrattiva, secondo i cu-ratori dell'opera, per leattività commerciali.«La pavimentazione - hadetto il sindaco Grazia-no Panighel - è voluta-mente simile a quellausata per il rifacimentodi piazza Castello».

Ed è anche molta la

carne al fuoco per quan-to riguarda i lavori pub-blici in questi ultimi me-si. Basti pensare che adue passi da piazza deiGrani verrà rinnovato ilsottopasso che collegavia Cordamola a borgoMarconi. O al rifacimen-to attuale di via RivieraScarpa o alla realizzazio-ne del nuovo parcheg-gio dell'Alzaia, che per-metterà di creare deci-

ne di nuovi parcheggi adue passi dal centro. Ilparcheggio sarà colle-gato con il centro da unapasserella pedonale: daqui si potrà giungereproprio in piazza deiGrani o in piazzetta Pre-donzani. I pezzi dellanuova passerella si stan-no realizzando in questesettimane: a primaveral'installazione.

Gìanandrea Rorato

Coronamento della rinascita del sistema delle piazze

Piazza dei Granicompleta il mosaico

Piazza San Roc-co è l'ultimapiazza del cen-

tro storico che sarà inte-ressata dal rinnovo. At-tualmente la piazza èsnodo viario che collegaborgo Marconi, e dun-que la zona del Pordeno-nese, al sud della città.Riveste quindi grandeimportanza nella cinturaperimetrale automobili-stica che circoscrive ilcentro storico. Inoltre èzona di trasporti pubbli-ci: qui si fermano le cor-riere di linea, a due pas-si c'è la stazione ferro-viaria. Ma c'è una novità:«Un concorso di idee -spiega l'assessore ai la-vori pubblici GiampaoloGargan - per rinnovareradicalmente anche

piazza San Rocco». Un'i-niziativa da presentareentro l'anno e da cui sca-turiranno diversi proget-ti, che l'amministrazionecomunale prenderà inconsiderazione per ap-portare un radicale mi-glioramento a piazzaSan Rocco. Idee già cene sono e il giovane mot-tense Andrea Rossetti,25enne neolaureato inarchitettura, non ne famistero. E cioè quella diriportare il mercato cit-tadino nell'antica sede,proprio piazza San Roc-co, chiamata in passatoproprio piazza del Mer-cato. «Il progetto che hopresentato discutendo lamia tesi - spiega il giova-ne -, vuole riportare unodegli angoli più impor-

tanti di Motta, la piazzadetta del Mercato, ossiapiazza San Rocco, a luo-go di incontro e nonsemplice parcheggio,come avviene in questianni. E dunque ho stu-diato la modalità per re-stituire a questo piccolocentro la funzione percui è nato, sottolineandol'importanza della piaz-za come luogo di incon-tro e non di semplice po-steggio. L'amministra-zione comunale ha lavo-rato molto per ricavareun gran numero di po-steggi il più vicino possi-bile al centro: e alloraperché non fare di que-sta piazza un luogo de-stinato all'incontro e allasocializzazione, più cheal semplice parcheg-

gio?» Da qui l'idea di una

“mediateca”, da affian-care alla biblioteca: «laquale- prosegue Rosset-ti- in questo luogo sareb-be in posizione maggior-mente centrale rispettoall'attuale ubicazione.Inoltre con il recuperodella zona della Castella,ora è proprio piazza SanRocco l'ultima parte delcentro che dovrà essereoggetto di lavori. La miaè una semplice idea, nonpretende nulla di più chedi aprire un dibattito trai professionisti per rin-novare uno degli angolipiù impor tanti dellacittà, dopo il rinnovo ra-dicale del resto del cen-tro storico».

Gianandrea Rorato


La tesi di Andrea Rossetti: portiamoci il mercato

Cercasi ideeper piazza San Rocco


Ma i banchidel merca-to di Motta,

invece, sembra possanotornare in piazza Luzzat-ti, dov'erano fino a pochianni fa, prima dell'inte-grale restauro del cen-tro storico. Il sindacoPanighel è stato chiaro:il mercato entro brevetornerà in centro. L'at-tuale maggioranza ave-va previsto nel program-ma elettorale proprio ilritorno dei banchi inpiazza Luzzatti. «Ma co-

me si farà ad organizza-re - spiega un commer-ciante - di nuovo gli spa-zi in una piazza che haridotto la propria capa-cità? O si riducono i me-tri per banco, o si fa unagraduatoria, o altrimen-ti non so quale sarà il cri-terio per la riorganizza-zione del mercato». Ad-dirittura una signora,abituale cliente, propo-ne: «Perché non orga-nizzare il mercato nelparcheggio della stazio-ne ferroviaria? Spazio a

volontà e posteggi per leauto». «Il mercato sia inogni caso compatto - di-ce un ambulante - e nondispersivo. Solo conun'organizzazione sem-plice ma chiara il merca-to potrà sopravvivere. Inun'area deve essere pre-vista l'offerta alimenta-re, in un'altra quella del-l 'abbigliamento, inun'altra ancora altremerci e così via. Solo co-sì i clienti frequenteran-no il mercato motten-se». Dunque i banchi

tornano in piazza: laquestione, dopo il pas-saggio in Giunta, è orasul tavolo della Poliziamunicipale per l'orga-nizzazione concreta de-gli spazi. Secondo unarecente ricerca dell'A-scom, pare che la perdi-ta stimata relativa al tra-sferimento si aggiri in-torno al 30%; da qui la ri-chiesta dell'associazio-ne di tornare, si speraentro qualche mese, incentro.

Gianandrea Rorato

La Giunta sceglie piazza Luzzatti, ma non tutti concordano

Le bancarelle,dove le metto?

Èstata intitolataa GiuseppeVerdi, sommo

compositore e musici-sta italiano. È la nuovapiazza di Gorgo al Mon-ticano, realizzata pochianni fa grazie alla sceltacoraggiosa dell'alloraamministrazione comu-nale guidata da Giam-paolo Vallardi, con vicesindaco l'attuale primocittadino Firmino Vetto-ri.

Gli amministratorigorghensi sono partitida un fatto concreto: ilpaese non aveva unapiazza. Un luogo cioèdeputato al ritrovarsidei cittadini, ad ospitareeventi, a simboleggiareil capoluogo.

Un aspetto che Gor-go condivideva con nu-merosi altri Comuni del-l'Opitergino-Mottense,

ma con un fat-tore aggiunti-vo assai pesan-te: la strada re-gionale Postu-mia, che attra-versa tutto ilcomune, contutti i disagiche ne conse-guono.

L'idea dun-que è stata direalizzare unapiazza in cen-tro al paese, cogliendonel contempo l'occasio-ne di costruire un sotto-passo ciclopedonale permettere in sicurezza l'at-traversamento della Po-stumia. Un interventocomplesso, realizzatobrillantemente.

Grazie al sottopasso,andare da una parte al-l'altra della strada Po-stumia non è più un pe-

ricolo mortale. La nuova piazza ha

pure la caratteristica dianfiteatro e riesce così asvolgere benissimo ilruolo di palcoscenico al-l'aperto per svariate ma-nifestazioni. Ricordia-mo, fra le altre, quellache si svolge in luglio,con la presentazione edegustazione dei vini inuna tiepida sera d'esta-te.

Oppure ilmer ca t inodi Nataleche si tienein dicem-bre, con lecaratteristi-che casettedi legno cheinvoglianocoloro chetransi tanosulla vicinastrada Po-stumia a vi-

sitarle. La piazza svolge il

massimo del suo ruolosoprattutto d'estate,quand'è frequentata daibambini, dalle famiglie,da chi di sera con un ge-lato in mano si siede sullungo sedile di pietra ap-positamente costruito escambia quattro chiac-chiere con gli amici.

Annalisa Fregonese

Piazza Verdi è un ottimo palcoscenico per manifestazioni

L’anfiteatro di Gorgo


Vista dall'altoappare comeuno spiazzo

anonimo, senza un'iden-tità. Nonostante essa siaintitolata ad un grandeletterato, FrancescoDall'Ongaro. È la piazzaprincipale di Mansuè,quella che si trova anti-stante la chiesa parroc-chiale di San Mansueto.Il contrasto fra questospazio anonimo e la

chiesa è ancor più evi-dente dopo i complessilavori eseguiti dalla par-rocchia di San Mansue-to, che hanno visto il ri-facimento della facciatadella chiesa, il consoli-damento e la ridipinturadel campanile. Il com-plesso degli edifici par-rocchiali è maestoso,motivo di orgoglio per imansuetani, e più d'uncittadino sottolinea co-

me ci sarebbe bisognodi una radicale sistema-zione della piazza. Inter-vento tutt'altro che sem-plice da mettere in ope-ra. I problemi sono di-versi, primo fra tuttiquello economico. La ri-strutturazione del muni-cipio ha infatti impegna-to le risorse del paese

per numerosi anni futurie dunque trovare i soldiè arduo. Oltre a questoproblema vi è quello deiposti auto. Oggi la piaz-za è in pratica un grandeparcheggio. Un suo rifa-cimento presupponeche le automobili venga-no spostate altrove, magli spazi non è che ab-bondino. Diverse dun-que le problematichesul tappeto, materia pri-ma per un concorso diidee. Il Comune potreb-be lanciarlo, i costi sonopiù che accessibili. Ilprimo passo è appuntol'esecuzione di un pro-getto. Il quale prelude atutti i passi successiviche potrebbero avveni-re per stralci nel tempo.Piazza Grande a Oderzoinsegna: per completar-la ci sono voluti vent'an-ni.

Annalisa Fregonese


Sindaco Vizzotto, perché non pensi ad un concorso di idee?

Piazza Dall’Ongaro a Mansuè, solo uno spazio anonimo

Piazze delle fra-zioni mottensi:molto è fatto,

ma ancora c’è da fare.Per quanto riguarda Vil-lanova, la piazza è stataristrutturata di recentee ripulito tutto il cen-tro del paese; sonostati spostati i ci-pressi per dare mag-giore ampiezza visi-va e verrà realizzatauna rotonda per mi-gliorare la viabilitàche passerà da pro-vinciale a comunale.

Stesso discorsoper Malintrada, do-ve piazza Zornitta èstata di recente og-getto di riqualifica-zione urbana. Quiverrà realizzato unnuovo polivalenteper le attività del co-mitato frazionale;una zona strategica, vi-sto che nell’area a mag-gio è in previsione l’or-ganizzazione della pri-ma sagra dell’anno, cheapre il calendario dei fe-steggiamenti paesani aMotta.

Lorenzaga: qui sipensa di concludere lazona del centro, dopo ilavori di asilo e chiesa,con il completamentodell’ex latteria, l’ultimolavoro del centro delpaese che attende con

urgenza di essere con-cluso. Qui verrà realiz-zata pure una nuova pi-sta ciclabile per garanti-re maggior sicurezzasulla strada che unisceMotta a Caorle, molto

traf ficata specienella stagione esti-va.

Anche la zona diSan Giovanni saràinteressata da lavo-ri, con la realizza-zione di una nuovapista ciclabile ap r o l u n g a m e n t odell’attuale, in dire-

zione Meduna di Liven-za. Per quanto riguardail centro storico, di fron-te alla chiesa, non sonoprevisti lavori particola-ri, eccetto la conclusio-ne della realizzazionedel nuovo cimitero mo-numentale, prevista perqueste settimane.

Gianandrea Rorato

Villanova, Malintrada, Lorenzaga, San Giovanni

Le piazze del mottensecambiano il loro volto


28 L’AZiONe 4 aprile 2006I L L U S T R A T AGli orari della Sanità

POLIAMBULATORIO DI ODERZO

ALLERGOLOGIAEquipe allergologia Treviso Visite allergologiche + test 14.30-17.30

ANGIOLOGIADr.ssa Silvia Penzo ̂

Visita angiollogica 8,00-9,00 8,30-9,10

CARDIOLOGIAEquipe Medicina Oderzo ECG 10.30-11.00

Visite cardiologiche 14.00-15.10 14.00-15.10

Cicloergom etro (lista attesa) 8.00-10.00

Ecocardiografia (2° giovedì di ogni m ese) 14,30-17,30

Holter 11.00-12.00 11.00-12.00

dr. Ferri Marcello Visite cardiologiche + ECG 8,00-9,00

Ecocardiografia 8.30-10.30

Dr. Fassa Giovanni ^visita + ECG 7.45-12.45 7.45-12.45

m artedì 1posto riservato a vis. Prioritarie

CENTRO TRASFUSIONALEEquipe di Treviso 9.00-11.00 9.00-11.00 9.00-11.00 9.00-11.00 9.00-11.00

CHIRURGIA GENERALEEquipe chirurgica Piccoli interventi 8.00-13.00 9.00-12.00 8.30-12.30 autogestiti

Visite chirurgiche generali 15.00-16.00 15.00-16.00 15.00-16.00

Am bulatorio Flebologia 15.00-17.00

Am bulatorio Senologia 16.15-17.00

Am bulatorio Proctologia 15.00-17.00

Scleroterapia 10.00-11.00

M edicazioni 15.00-17.00 15.00-17.00 15.30-17.00 15.00-17.00 15.00-17.00

CHIRURGIA PLASTICAdr. Silvestro Tanini ^ (Lista Attesa)m edicazioni 14.00-14.45

visite chirurgia plastica 14.45-16.30 2 volte al m ese

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato NOTE

29L’AZiONe 4 aprile 2006I L L U S T R A T A Orari Sanità

DERMATOLOGIADr. Tositti Gianfranco ^ 8.00-13.30 8.00-13.30 8.00-13.00

13.30-18.00

DIABETOLOGIAAm bulatorio 8.00-13.00 8.00-13.00 8.00-13.00 prenotazioni

13.30-18.30 (1 sabato al m ese) autogestite

DIETOLOGIAEquipe Trevisoprim e valutazioni e controlli 8,30-12,00

14,00-16,00


30 L’AZiONe 4 aprile 2006I L L U S T R A T AOrari Sanità

ECO COLOR DOPPLER Equipe Medicina Oderzo 14.00-17.00 a settim ane alterne

Dr. Ferri Marcello 10.25-10.45 solo TSA

Dr.ssa Silvia Penzo ^ 9.00-13.00 9.10-13.30

15.00-17.00

EMODIALISIEquipe Treviso per visite nefrologiche 9.30-12.00

15,00-17,30

ENDOCRINOLOGIADr.ssa M onica Albin ̂ 9.00-12.00 9.00-13.00 09.00-13.00

Eq. M edicina Oderzo (lista attesa) 8.30-9.30

ENDOSCOPIA DIGESTIVA

Dr. M arcello 8,30-10,00a settim ane alterne

Eq. Treviso 8.30-12.00 8,30-16,30 8,30-16,30 8,30-13,00 8,30-16,30 a settim ane alterne

Urea breath test 7,30 (6 posti)

FISIOPATOLOGIA RESPIRATORIA Eq. Pneumologia TrevisoVisite pneum ologiche 14.30-17.10

broncoscopia (solo per ricoverati) 15.00-17.00

spirom etria sem plice8,30-10,30 a settim ane

alterne

spirom etria con test m etacolina11.00-16.00 a settim ane

alterne

MEDICINAEquipe medica Visite Internistiche 14.00-15.10 14.00-15.10

NEUROLOGIAEq. Treviso: solo EEG 9,00-12,00

Dr.ssa Marini Delia ^ (solo Visite) 8.00-13.00 8.00-13.00

NEUROCHIRURGIAEq. TrevisoPrim a visita neurochirurgica 15.00-17.00



OCULISTICADr. Gambino Federico (lista attesa)prim e visite e controlli 14.00-18.00 14.00-18.00

Eq. Oculistica OderzoAm b. Prim e visite/controlli (lista attesa) 8,00-13.00 8.00-13.00 8.00-13.00 8.00-11.00 8.00-12,10

14.00-17.40 14.00-18.00 14.00-18.00 14.00-17.00 14.00-18.00

Am bulatorio bam bini (0-8 anni) 8.00-12.00 8-10.30 10.00-12.30

Am bulatorio visite per patologia 14.00-18.00 10.30-13.00 11.00-12.30 14.00-17,00

Am bulatorio visite per glaucom a 15.00-16.30

Am bulatorio diabetici 14.15-18.00

Am bulatorio post-operati (autogestito dal reparto)

8.00-10.00 8.00-10.00

Am bulatorio LASER 8.00-12.00

Am bulatorio ecografie oculari 16.00-18.00

FAG 7 posti dalle 8.00 7 posti dalle 8.00

Pachim etria corneale 10.00-12.30


Cam pim etrie 8.15-13,30 8,15-12,45 8,15-12,45 8,15-12,45 8,15-13,30

14,00-15,10 17,00-18,00 14,00-15,00

Valutazioni ortottiche (inclusi gli esercizi ---- ---- 8,10-12,40 ----

ortottici) ---- 15,30-17,00 14,00-17,10 14,40-15,10

32 L’AZiONe 4 aprile 2006I L L U S T R A T AOrari Sanità

ODONTOIATRIADr. M azzilli Raffaele ̂ 9.00-13.00 9.00-16.00 9.00-12.30

13.30-15.30 13.00-15.30

Dr. Pulella Antonio ̂ 8.00-13.00

13.30-16.30

ONCOLOGIAEquipe di Treviso 14.30-15.30

(prenotazione c/o segreteria Poliam bul.)

ORTOPEDIAEquipe ortopedicaAm b. Prim e visite e controlli 9,00-9,45 14,30-15,15

Am b. visite Arto superiore (lista attesa) 15.00-16.00

Visione esam i 9,45-10,00 15,15-15,30

Am b. Visite post-operati (escluse protesi) 10,00-11,50 15,30-17,20

M edicazioni / Infiltrazioni 14,30-16,50 14,30-16,50

Controlli sala gessi (prenotazione c/osala gessi)

14,30-18,30 14,30-18,30

OTOIATRIA

dr. Congedo Fabio ^ 9,00-12,00 9,00-12,00

dr. Guadagnin Tiziano ^ 8,00-13,00 8,30-13,00

dr. Savoca Vincenzo ^ 8-13,00

14,00-16,00

OSTETRICIA-GINECOLOGIAEquipe ostetrico-ginecologica

visite, ecografie e colposcopie ginecologiche 15.00-18.00 15.00-18.00

Visita ostetrica, ecografia m orfologica, visita onco-ginecologica (gestione dr. Soave)

15.00-17.40

Am bulatorio per la Sterilità coniugale 15.00-17.20

Dr. Franzè Alfredo ^ visite ginecologiche ed ostetriche 9.00-13.00

14.00-17.00

ECOGRAFIE GINECOLOGICHEeseguite c/o Distretto 4 V.le Madonna Motta di Livenzadr.ssa M. Marzoliniecografie transvaginali 9.30-11.30



ECOGRAFIE OSTETRICHEeseguite c/o Distretto 4 V.le Madonna Motta di Livenza

dr.ssa M. Marzolinieco 1'e3' trim estre 8.30-9.30

eco per interruzione gravidanza 11.30-12.30

dr. M. Di Bartoloeco 1'e3' trim estre/eco m orfologiche 9.00-13.00 9.00-13.00

14.00-18.00 14.00-18.00

dr.ssa A. Maieroneco 1'e3' trim estre/eco m orfologiche 9.30-13.00 9.30-13.00

14.00-16.00 13.30-16.00

PSICHIATRIAEquipe psichiatrica 14.30-15.30 14.30-15.30 AUTOGESTIONE

RADIOLOGIAEquipe radiologica Diagnostica 8,00-11,30 8,00-11,30 8,00-11,30 8,00-11,30 8,00-11,30

R M ginocchio 8,00-10,30 8,00-10,30 8,00-10,30 8,00-10,30 8,00-10,30

TAC (prenotazioni in reparto) 8.00-14.00 8.00-14.00 8.00-14.00 8.00-14.00 8.00-14.00

Ecografia 8,00-10,00 8,00-10,00 8,00-10,00 8,00-10,00 8,00-10,00



FARMACIEFARMACIA DAL MAGRO- piazza M. d’Aviano 7

(Piavon)- telefono 0422-752950FARMACIA MARCHETTI- via Garibaldi 18- telefono 0422-712241FARMACIA SCOTTO- via Umberto I 28- telefono 0422-712221FARMACIA TREVISAN- piazza Grande 18- telefono 0422-717644

PEDIATRIRIZZA MICHELE - via degli Alpini 10/1- telefono 0422-717990RIZZA SEBASTIANO

- via degli Alpini 10/1- telefono 0422-716693

MEDICI DI BASEALVISI PIERANTONIO - via delle Grazie 3- telefono 0422-718380CALCINOTTO ALDO - via Luzzatti 48/6- telefono 0422-716392CASAGRANDE GIANLUIGI- via Valentigo 1 (Pia-

von)- telefono 0422-752033CREMA GIUSEPPE- via San Pio X 28 (Col-

francui)- telefono 0422-815357DE FAVERI MARIA RITA

- viale Gasparinetti 1- telefono 0422-712640FERRI ANGELO- corso Umberto I 7/2- telefono 0422-815284LISCIANDRA GASPARE- via Diaz 4- telefono 0422-717524PIOVESANA CLAUDIO- via Luzzatti 48- telefono 0422-716920ROSSI GIUSEPPE- viale Gasparinetti 2- telefono 0422-710828SESSOLO PIER LUIGI- via Martini 11- telefono 0422-712229TESSER LUIGI- via Dall’Ongaro 7/1- telefono 0422-814986

GUARDIA MEDICAIl servizio di Guardia Medica garantisce l’assistenza medi-ca di base, domiciliare e territoriale, per situazioni che ri-vestono carattere di urgenza notturna, festiva e prefestiva.L’orario del servizio è il seguente: dalle 20 alle 8 di tuttii giorni feriali; dalle 10 del sabato alle 8 del lunedì; dal-le 10 del giorno prefestivo alle 8 del giorno successivo alfestivo.Il servizio di Guardia Medica garantisce altresì le visite am-bulatoriali, solo nei casi urgenti.ODERZO, via Luzzatti 33 (presso ospedale), telefono 0422-715242 (Comuni: Cessalto, Chiarano, Cimadolmo, Fontanel-le, Gorgo al Monticano, Mansuè, Meduna di Livenza, Mot-ta di Livenza, Oderzo, Ormelle, Ponte di Piave, Portobuffolè,Salgareda, San Polo di Piave).

SERVIZIO di URGENZAED EMERGENZA MEDICA(SUEM) - 118È la struttura che garantisce in tutto il territorio della re-gione Veneto il soccorso sanitario urgente alla popolazio-ne.TREVISO EMERGENZA è il servizio di urgenza ed emergen-za per la provincia di Treviso. FARM

ACIE

E ME

DICI

A OD

ERZO

REUMATOLOGIADr.ssa Pianon Margherita ^Visita reum atologica (lista attesa) 8.30-13.30

UROLOGIAEquipe di Treviso Visite Urologiche (lista attesa) 14.00-17.00 14.30-15.30

Uroflussim etria (lista attesa) 8.00-9.00

agobiopsie ecoguidate 17.00-17.45

Eq. Anestesia OderzoVisita anestesiologica 14.45-15.30 14.45-15.30 14.45-15.30 14.45-15.30

(Le prestazioni vengono eseguite al 2' piano dell'ex reparto di Pediatria presso l'Ospedale di M otta di Livenza)

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ODERZO TUTTI in PIAZZA - L'Azione · piazza Grande pochi ombrelli in una giornata all'inse-gna del...

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