Date post: | 06-Mar-2016 |
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OLTRE I PUNTI
ELENCO Suggerimenti grafici e alternative possibili agli elenchi puntati e numerati
Gli elenchi puntati sono utili al relatore per raccogliere le idee, ma, per la loro impostazione
grafica, tendono a peggiorare la comunicazione. Esistono però delle alternative che soddisfano
relatore e pubblico. Questa breve guida ne illustra alcune.
CRISTINA RIGUTTO
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Sommario
Introduzione ............. 1
Elenchi puntati ......... 2
Elenchi visivi ............ 5
Elenchi tabellari ........ 6
Elenchi su più slide... 8
OLTRE I
PUNTI
ELENCO Suggerimenti grafici e alternative
possibili agli elenchi puntati e numerati
Introduzione
La nuova generazione di presentazioni zen, ci ha
abituati a sostituire i concetti con le immagini, a
limitare lo scritto all'essenziale e soprattutto ci ha
messo addosso la fobia dei punti elenco. Una
ragione c'è: i punti elenco vengono quasi sempre
usati a beneficio del relatore, gli servono per
ricordarsi cosa deve dire, e non per aiutare il
pubblico a capire, a fissare le idee. Ecco perché slide
ricche di punti elenco si traducono quasi sempre in
presentazioni di scarsa efficacia comunicativa; sono
pensate per il relatore, non per il pubblico.
Ma ci sono dei casi in cui l'uso di elenchi non solo è
accettabile, ma anche consigliato: per brevi elenchi,
per indicare gli argomenti principali della nostra
presentazione, per evidenziare dei concetti chiave,
per ricordare i passaggi principali di un processo,
per permettere al pubblico di fissare le idee
all'interno di una presentazione complessa, o
paradossalmente troppo zen.
Come fare allora per usare i punti elenco, e nello
stesso tempo comunicare efficacemente? Basta
usare qualche piccolo accorgimento grafico per
rendere la slide più leggibile e l'informazione
immediatamente accessibile.
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Gli elenchi puntati Caratteristiche generali
Possiamo usare gli elenchi puntati? In alcuni casi dobbiamo sicuramente
usarli: negli indici, negli elenchi molto lunghi di parole, quando
dobbiamo operare una comparazione.
Non dobbiamo usarli invece per elencare interi paragrafi, o per frasi
molto lunghe che potrebbero essere proposte su più slide. E se proprio
non riusciamo a farne a meno, seguiamo qualche piccolo accorgimento
per rendere la presentazione più efficace dal punto di vista della
comunicazione.
La prima regola è sintetizzare. Sintetizzare il più possibile. Ridurre i
paragrafi eliminando tutte le parole superflue e cercare di esprimere il
concetto in un paio di righe, meglio se una sola. Meno parole contiene la
slide e più agevole sarà la lettura da parte di chi vi ascolta.
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Una volta strutturato il testo, questo va inserito seguendo piccoli
accorgimenti di stile:
(a) Power Point, per default, propone il simbolo del punto elenco ogni
volta che si inizia a scrivere dentro la diapositiva. Se pensiamo di inserire una sola frase, ricordiamoci di togliere il simbolo puntato,
perché altrimenti farebbe apparire incompleta la slide.
(b) Per lo stesso motivo, quando si inizia a scrivere bisogna avere
allora l’accortezza di non iniziare il paragrafo con un numero, in
modo da evitare l’uso contemporaneo di elenchi puntati ed elenchi numerati
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(c) Infine, per una migliore leggibilità, quando si usano i punti
elenco, è meglio far rientrare tutto il paragrafo uniformemente e
non solo la prima riga,.
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Gli elenchi visivi Sostituire i punti con le immagini
Se i punti elenco non sono molti, da due a cinque al massimo, e se i
testi possono essere riassunti in poche parole in modo da essere
contenuti in un elemento grafico, anziché ricorrere all’impostazione
tradizionale, si possono usare delle immagini.
Uno degli espedienti che uso più frequentemente è quello di usare la
slide come una lavagna digitale, dove, con una semplice animazione,
incollo uno alla volta dei post-it che contengono i punti chiave della mia
esposizione. Non illustro la tecnica per costruire l’animazione perché
potete scaricare gratuitamente un template già pronto dalla pagina del
mio blog http://tuttoslide.blogspot.com/p/risorse-in-rete.html
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Gli elenchi tabellari Sostituire i punti con le tabelle
A volte non ci è proprio possibile procedere seguendo i suggerimenti già
visti, e dobbiamo mantenere dei paragrafi anche un po’ corposi nelle
nostre slide. Possiamo comunque migliorarne l’aspetto per rendere
l’informazione più accessibile e chiara.
Vediamo come, partendo da una slide organizzata secondo lo schema
standard proposto da power point, e riorganizzandone la disposizione
dei contenuti in modo più efficace.
Per prima cosa individuiamo la parola chiave di ogni paragrafo, che
fungerà da titolo di sezione, e scriviamola con caratteri tipografici
diversi dal resto del testo, ad esempio usando il font Arial black. Nella
slide in esame possiamo individuare due sezioni distinte: “Formazione”
ed “Europee”. Anziché separare orizzontalmente le due sezioni,
separiamole verticalmente, con l’aiuto di una tabella.
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Rimuoviamo il segno grafico del punto elenco e sostituiamolo con una
frase o parola chiave, il sottotitolo, in grassetto. (“seminari/visite di
studio” e coordinamento, partecipazione”). A destra di ogni titolo
inseriamo il testo descrittivo.
L’informazione risulta ora organizzata, i sommari rendono immediata
la percezione dell’informazione e i contenuti sono ben delimitati dallo
spazio bianco. Il testo organizzato in colonne risulta più leggibile e
nitido, e la slide che otteniamo ha finalmente l’ impatto visivo
desiderato.
L’organizzazione del testo in tabella è utile anche in fase di scrittura e
non solo di lettura. La tabella infatti, obbliga ad una disciplina
nell’organizzazione delle informazioni. Mentre i punti elenco spesso si
riducono ad una lista casuale di tutto ciò che si intende dire, la tabella
obbliga a decidere l’ordine delle informazioni, a scegliere il testo, a
sintetizzarlo, e soprattutto aiuta ad accertarsi che l’informazione sia
completa. Una casella bianca vicino al titolo, ci dice subito che manca
una notizia.
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Elenchi su più slide Riorganizzare la struttura
Un ultimo metodo per rielaborare gli elenchi numerati, è quello di
dividerli, inserendo ogni punto su una slide diversa. Si può inserire in
ogni diapositiva solo il testo, oppure se l’intenzione è quella di dare la
massima enfasi ai punti che vogliamo trattare, possiamo inserire
anche un elenco numerico, ma destrutturando la slide.
Il numero non sarà all’inizio del paragrafo, ma centrale nella diapositiva,
ed evidenziato con un font più grande e un colore diverso, come
nell’esempio di questa pagina.
Un’ultima regola da ricordare è che l’elenco, quale che sia la sua forma,
non va mai letto al pubblico, ma commentato.
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Per maggiori informazioni:
CRISTINA RIGUTTO
http://tuttoslide.com/