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SISTEMA DI QUALITA ’ CERTIFICATO
UNI EN ISO 9001:2000
Progettazione ed erogazione di servizi sociali, ludico, didattici e ricreativi. Projecting and supply of: social, educational and recreational services.
Cooperativa Sociale Le Mille e Una Notte
Sede Operativa: Via Cheren, 8/10 - 00199 Roma (RM) – Italia
Sede Legale: Via Laterina, 15 - 00138 Roma (RM) – Italia
Tel / Fax : 06.86210833 - E-Mail [email protected] - Web www.lemilleeunanotte.coop
PIVA 05183141000 - Iscriz. CCIAA Roma 148965/97 - Iscriz. Albo Soc. Coop. A163620
La Coop. Soc. Le Mille e Una Notte e la Riserva Regionale Naturale Tevere Farfa
Tra il 1953 e il 1955 l'ENEL costruì, per la produzione di energia
elettrica, uno sbarramento sul fiume Tevere poco più a valle della confluenza
con il Torrente Farfa. In seguito alla realizzazione di questa diga, subito a
monte di quest'ultima, si innalzò il livello dell'acqua, con la conseguente
inondazione dei terreni circostanti. Si formò così una specie di "lago", chiamato poi in seguito di Nazzano ed esteso per circa 300 ettari, in grado di
ospitare un gran numero di specie di uccelli durante le loro rotte migratorie.
L'importanza naturalistica del "Lago di Nazzano" portò quindi nel 1968 alla creazione di una "Oasi di protezione della fauna", istituita grazie all'intesa fra ENEL, Comune di Nazzano e WWF Italia. In seguito a questa protezione,
gli uccelli aumentarono ancora al punto da rendere l'area meritevole di essere inserita nel 1977, con Decreto del
Ministero dell'Agricoltura e Foreste, nell'elenco delle "Zone umide di importanza internazionale" tutelate dalla
"Convenzione di Ramsar".
Nel 1979, nell'area della vecchia Oasi e in alcune zone limitrofe (occupate da boschi e campi coltivati o a pascolo)
, la Regione Lazio - con la legge 4 aprile 1979, n. 21 - istituì la "Riserva Naturale Tevere-Farfa", la prima
Riserva Naturale Regionale d'Italia comprendente parte dei territori dei Comuni di Nazzano e Torrita Tiberina.
Oggi nella Riserva, divenuta "area di interesse regionale" secondo
quanto disciplinato dalla legge della Regione Lazio n. 27 del 1999, si può
visitare il Museo della notte, il Museo del Fiume, poter girare in battello a
pannelli solari, poter effettuare studi, ricerche, pubblicazioni, laboratori,
escursioni, ma soprattutto educazione ambientale nel senso più ampio del
termine. La Cooperativa Sociale Le Mille e Una notte, ha in concessione le
attività educative e le visite guidate e alcuni servizi connessi, come la
gestione del “Museo della Notte” e la possibilità di effettuare noleggio e
gestione di bici all’interno della riserva.
Una visita alla Riserva offre ai bambini e ai ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado la possibilità di svolgere
attività studiate per sensibilizzare i giovani al rispetto della natura e dell'ambiente, per renderli maggiormente
partecipi e consapevoli dei principi dell'ecologia e per stimolare le loro capacità di osservazione e creatività attraverso
la riscoperta della propria manualità e sensorialità.
Le iniziative per le scuole prevedono, oltre alle classiche visite guidate in Riserva, anche visite al Museo del Fiume
o Museo della Notte, nonché escursioni con Battello con pannelli solari sul Tevere, inoltre interventi in classe da parte
di operatori della Cooperativa, prima o dopo l’uscita didattica, attività di consulenza per gli insegnanti, ecc. potete
chiedere i programmi specifici e/o le schede complete delle attività al nostro ufficio Campi e Scuola.
Informazioni e prenotazione: Tel /Fax (+39) 06.86210833
E-Mail [email protected] - Web www.lemilleeunanotte.coop
SISTEMA DI QUALITA ’ CERTIFICATO
UNI EN ISO 9001:2000
Progettazione ed erogazione di servizi sociali, ludico, didattici e ricreativi. Projecting and supply of: social, educational and recreational services.
Cooperativa Sociale Le Mille e Una Notte Onlus
Sede Operativa: Via Cheren, 8/10 - 00199 Roma (RM) – Italia
Sede Legale: Via Laterina, 15 - 00138 Roma (RM) – Italia
Tel / Fax : 06.86210833 - E-Mail [email protected] - Web www.lemilleeunanotte.coop
PIVA 05183141000 - Iscriz. CCIAA Roma 148965/97 - Iscriz. Albo Soc. Coop. A163620
La Cooperativa Sociale Le mille e una notte e “l’ambiente”
La Cooperativa Sociale Le mille e una notte nasce nel 1996 da un gruppo di persone tra animatori ed
educatori vari, che da dieci anni a questa parte hanno sempre cercato di recepire al meglio le esigenze degli
ormai numerosi utenti e prestando sempre più attenzioni alla qualità dei servizi da noi offerti.
In questi anni la nostra Cooperativa è cresciuta e si è enormemente specializzata, e nonostante la
dimensione raggiunta ha continuato a basare l’impegno professionale sulla fiducia e la personalizzazione dei
rapporti, infatti, è questa impostazione, che ha caratterizzato la fondazione e le tappe di sviluppo della nostra
struttura.
A conferma di tali requisiti e di talune offerte, la Cooperativa, ha ottenuto nel 2004 la Certificazione di
Qualità UNI EN ISO 9001 da parte del CSQ per la “Progettazione ed erogazione di servizi sociali, ludico,
didattici e ricreativi”, certificazione assegnata attualmente solo a pochissime strutture. Tale certificazione
assicura l’aderenza alle “linee guida” approvate dagli Enti Pubblici che hanno istituito un Albo di Accreditamento.
Il settore Campi Scuola della Cooperativa è accreditato al Comune di Roma – Dipartimento XI.
Il ruolo e l'impegno della Cooperativa Sociale Le mille e una notte per l’ “Educazione Ambientale” è
cresciuto in maniera significativa nel corso degli ultimi anni, grazie ai vari progetti realizzati su diversi fronti.
Abbiamo avuto una fase iniziale in cui, attraverso i campi scuola, veniva dato impulso a programmi di educazione e
sensibilizzazione al concetto di sostenibilità ambientale, di pari passo con i programmi di studi previsti dalle
scuole elementari e medie inferiore, si è passati ad una seconda fase, in cui il Settore Scuola della Cooperativa è
diventato direttamente promotore di progetti e programmi di studio grazie anche all’aiuto di finanziamenti della
Pubblica Amministrazione locale e provinciale. Citiamo alcuni tra i progetti che ci hanno visto coinvolti fino a
questo momento come il Progetto Natura in Biblioteca e altri ancora di cui ci stiamo occupando adesso come il
progetto Laboratori Gioca Natura e Art Attack svolto grazie al contributo del Municipio Roma III, e infine
ma non ultimo il Progetto Ecologica-mente, legato all’ Educazione Ambientale e rivolto alle scuole medie inferiori
del III Municipio.
La Cooperativa inoltre è impegnata e coinvolta da diversi anni con il Municipio III e il Municipio IV della
città di Roma nell’ideazione e realizzazione delle Domeniche Ecologiche
Il lago di Nazzano esteso per circa 300 ettari, ha a-vuto origine dall’ampliamento dell’alveo del fiume Tevere in se-guito alla costruzione da parte dell’Enel, tra il 1953 e il 1955, di uno sbarramento artificiale per produrre energia elettrica. Il più lento scorrimento delle acque flu-viali frenate dalla diga e la conflu-enza del torrente Farfa, hanno creato questo nuovo habitat che nel corso degli anni si è popolato di specie di flora e fauna tipiche delle zone umide. Gradualmente salici, pioppi ed ontani hanno colonizzato le spon-de del bacino, formando una vera e propria “boscaglia ripariale”, mentre la cannuccia di palude e la tifa hanno rivestito i banchi di de-trito che con il tempo si sono ac-cumulati presso le rive o al centro del lago, formando dei caratteristi-ci isolotti. Il lago di Nazzano, si-tuato in un punto strategico per le migrazioni degli uccelli, è presto divenuto un luogo di richiamo per molte specie volatili tanto che, nel 1968, grazie all’intesa tra Enel, Comune di Nazzano e WWF Ita-lia, è stata istituita un’“Oasi di pro-tezione della fauna”. Lo straordi-nario valore ambientale di questo territorio è testimoniato anche dall’inserimento del lago, nel 1977, nell’elenco delle “zone umi-de d’interesse internazionale”, e dall’istituzione, con legge regiona-le n.21 del 4 aprile 1979, della pri-ma area protetta della Regione
Idee per escursioni, laboratori, campi scuola e viaggi per un turismo responsabile e sostenibile
Via Cheren, 8/10
00199 Roma (RM) - IT
Tel.: 06-86210833
Fax.: 06-86210833
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www.le1000e1notte.it
COOPERATIVA SOCIALE
LE M ILLE E UNA NOTTE
LAZIO
ARTISTI NATURALISTI
Lazio: la Riserva Naturale Regio-nale di Nazzano-Tevere Farfa. Nel-la Riserva di circa 700 ettari ricado-no i comuni di Nazzano, Torrita Ti-berina e Montopoli di Sabina. L’ambiente naturale Il paesaggio della Riserva Naturale è caratterizzato dalla morfologia del fiume che in questo tratto scor-re lentamente formando ampie an-se e meandri, la ricca presenza d’uccelli nell’ambiente lacustre, co-stituisce uno dei motivi di maggior interesse per i visitatori. E’ questo il regno di moltissimi uccelli come il cannareccione, la cannaiola, il por-ciglione, la gallinella d’acqua e di un mammifero caratteristico, la nu-tria, un grosso roditore d’origine
8-11 anni
Riserva Naturale Regionale
Nazzano,Tevere-Farfa
Da una diga… un’area protetta!
Fuori classe… IN RISERVA
Come arrivare: In auto: da Roma con la SP Tiberina fino a Fiano Romano, seguono le indicazioni per Nazzano e Torrita Tiberina, nonché per la Riserva Naturale Tevere – Farfa. Dall’Autostrada A1, uscita di Fiano Romano, dopo il casello si prosegue in direzione Rieti e poi per Nazzano e Torrita Tiberina. In bus: da Saxa Rubra (via Flaminia) linee extraurbane Cotral. In treno: treno metropolitano (linea FM 1 Fiumicino – Orte) Stazione di Poggio Mirteto Scalo
Tipicità da non perdere: Fave e pecorino La fava è tra gli ortaggi più tipici della zona, che la tradizione vuole accompagnata dal saporito pecorino romano (marchio DOP dal 1996). La coltivazione della fava migliora le qualità del terreno, arricchendolo di sostanze nutrienti. La produzione del pecorino avviene con uso esclusivo di latte fresco di pecora. Il suo sapore dipende dalla stagionatura: 5 mesi per il formaggio da tavola, e almeno 8 per quello da grattugiare. La pastorizia è stata per secoli il motore dell’economia di interi territori, e era praticata con transumanza: in estate le greggi risalivano verso le montagne abruzzesi per poi ridiscen-dere ai primi freddi verso la campa-gna romana
ARTISTI NATURALISTI IN COLLABORAZIONE CON
Visita al Museo del Fiume, Escur-sione a piedi e in Battello in Riserva
Obiettivo specifico: la Riserva offre nu-merosi spunti per conoscere le molteplici strategie, adattamenti degli organismi viventi. Attività didattiche e giochi di supporto alla visita: L'oggetto inventato, Missioni naturalistiche, Becchi e zampe, La massa dell'albero. Orari di apertura del Museo e svolgimento attività: Il martedì e il giovedì, inoltre apertura negli altri giorni feriali su prenotazione per gruppi superiori alle 20 unità. Numero di partecipanti: Minimo 40 partecipanti. Due classi Costi: 15,00 euro per studente, gratuità per 4 insegnanti / accompagnatori. Note: Tutte le proposte prevedono le attività con guide presso il Museo, Il Battello e la Riserva. Fascia scolastica consigliata: elementari e medie inferiori
americana naturalizzatosi da al-cuni decenni in gran parte delle zone umide italiane. Laddove il canneto si dirada, nelle zone in cui l’acqua è stagnante, si può osservare il potamogeto, l’azolla americana e la curiosa lenticchia d’acqua dalle minuscole foglie tondeggianti. Questo habitat è molto importante per la riprodu-zione di pesci, insetti ed anfibi come il tritone punteggiato e la rana verde. Il canneto, costituito prevalentemente dalla cannuccia e dalla tifa, è talvolta impreziosito dalla gialla fioritura dell’iris di pa-lude, mentre sui terreni argillosi, tra le radici dei salici bianchi e rossi, troviamo la bardana e l’equiseto, dalla tipica forma a ferro di cavallo. Oltre agli anatidi come il germano reale, l’alzavola, il fischione e la moret-ta, è possibile osservare i gab-biani, lo svasso maggiore, la fo-laga, il martin pescatore e rapaci come il falco di palude e il falco pescatore. Le zone coltivate e i pascoli dell’ampia piana di Naz-zano sono prevalentemente fre-quentati dai corvidi, come la cor-nacchia e la gazza, ma sono an-che i luoghi dove è più facile os-servare l’allodola, il tasso e i ret-tili come il biacco e la vipera. Spostandosi verso la terraferma si possono osservare alcuni tra i pochissimi esemplari superstiti di bosco ripariale dell’intero basso corso del Tevere, formati da pioppi bianchi e neri, allori, onta-ni e da qualche farnia.
“Qui le anse del Tevere rallentano il corso delle sue acque originando un area umida di importanza internazionale”
Il lago di Nazzano esteso per circa 300 ettari, ha a-vuto origine dall’ampliamento dell’alveo del fiume Tevere in se-guito alla costruzione da parte dell’Enel, tra il 1953 e il 1955, di uno sbarramento artificiale per produrre energia elettrica. Il più lento scorrimento delle acque flu-viali frenate dalla diga e la conflu-enza del torrente Farfa, hanno creato questo nuovo habitat che nel corso degli anni si è popolato di specie di flora e fauna tipiche delle zone umide. Gradualmente salici, pioppi ed ontani hanno colonizzato le spon-de del bacino, formando una vera e propria “boscaglia ripariale”, mentre la cannuccia di palude e la tifa hanno rivestito i banchi di de-trito che con il tempo si sono ac-cumulati presso le rive o al centro del lago, formando dei caratteristi-ci isolotti. Il lago di Nazzano, si-tuato in un punto strategico per le migrazioni degli uccelli, è presto divenuto un luogo di richiamo per molte specie volatili tanto che, nel 1968, grazie all’intesa tra Enel, Comune di Nazzano e WWF Ita-lia, è stata istituita un’“Oasi di pro-tezione della fauna”. Lo straordi-nario valore ambientale di questo territorio è testimoniato anche dall’inserimento del lago, nel 1977, nell’elenco delle “zone umi-de d’interesse internazionale”, e dall’istituzione, con legge regiona-le n.21 del 4 aprile 1979, della pri-ma area protetta della Regione
Idee per escursioni, laboratori, campi scuola e viaggi per un turismo responsabile e sostenibile
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COOPERATIVA SOCIALE
LE M ILLE E UNA NOTTE
LAZIO
CARE E AMARE DOLCI ACQUE
Lazio: la Riserva Naturale Regio-nale di Nazzano-Tevere Farfa. Nel-la Riserva di circa 700 ettari ricado-no i comuni di Nazzano, Torrita Ti-berina e Montopoli di Sabina. L’ambiente naturale Il paesaggio della Riserva Naturale è caratterizzato dalla morfologia del fiume che in questo tratto scor-re lentamente formando ampie an-se e meandri, la ricca presenza d’uccelli nell’ambiente lacustre, co-stituisce uno dei motivi di maggior interesse per i visitatori. E’ questo il regno di moltissimi uccelli come il cannareccione, la cannaiola, il por-ciglione, la gallinella d’acqua e di un mammifero caratteristico, la nu-tria, un grosso roditore d’origine americana naturalizzatosi da alcuni decenni in gran parte delle zone umide italiane. Laddove il canneto si dirada, nelle zone in cui l’acqua
8-11 anni
Riserva Naturale Regionale
Nazzano,Tevere-Farfa
Da una diga… un’area protetta!
Fuori classe… IN RISERVA
Come arrivare: In auto: da Roma con la SP Tiberina fino a Fiano Romano, seguono le indicazioni per Nazzano e Torrita Tiberina, nonché per la Riserva Naturale Tevere – Farfa. Dall’Autostrada A1, uscita di Fiano Romano, dopo il casello si prosegue in direzione Rieti e poi per Nazzano e Torrita Tiberina. In bus: da Saxa Rubra (via Flaminia) linee extraurbane Cotral. In treno: treno metropolitano (linea FM 1 Fiumicino – Orte) Stazione di Poggio Mirteto Scalo
Tipicità da non perdere: Fave e pecorino La fava è tra gli ortaggi più tipici della zona, che la tradizione vuole accompagnata dal saporito pecorino romano (marchio DOP dal 1996). La coltivazione della fava migliora le qualità del terreno, arricchendolo di sostanze nutrienti. La produzione del pecorino avviene con uso esclusivo di latte fresco di pecora. Il suo sapore dipende dalla stagionatura: 5 mesi per il formaggio da tavola, e almeno 8 per quello da grattugiare. La pastorizia è stata per secoli il motore dell’economia di interi territori, e era praticata con transumanza: in estate le greggi risalivano verso le montagne abruzzesi per poi ridiscen-dere ai primi freddi verso la campa-gna romana
CARE E AMARE DOLCI ACQUE IN COLLABORAZIONE CON
Visita al Museo del Fiume, Escursione a piedi e in Battello in Riserva
Obiettivo specifico: Conoscere le stra-ordinarie capacità e risorse dell’acqua, la geologia e la biologia di un fiume e stu-diare le relazioni che intercorrono tra la moltitudine di specie animali e vegetali che abitano le acque dolci della Riserva. Attività didattiche e giochi di supporto alla visita: Relazioni e biodiversita', Chi aiuta e chi minaccia. Orari di apertura del Museo e svolgimento attività: Il martedì e il giovedì, inoltre apertura negli altri giorni feriali su prenotazione per gruppi superiori alle 20 unità. Numero di partecipanti: Minimo 40 partecipanti. Due classi Costi: 15,00 euro per studente, gratuità per 4 insegnanti / accompagnatori. Note: Tutte le proposte prevedono le attività con guide presso il Museo, Il Battello e la Riserva. Fascia scolastica consigliata: medie inferiori e superiori
è stagnante, si può osservare il potamogeto, l’azolla americana e la curiosa lenticchia d’acqua dal-le minuscole foglie tondeggianti. Questo habitat è molto importan-te per la riproduzione di pesci, insetti ed anfibi come il tritone punteggiato e la rana verde. Il canneto, costituito prevalente-mente dalla cannuccia e dalla tifa, è talvolta impreziosito dalla gialla fioritura dell’iris di palude, mentre sui terreni argillosi, tra le radici dei salici bianchi e rossi, troviamo la bardana e l’equiseto, dalla tipica forma a ferro di caval-lo. Oltre agli anatidi come il ger-mano reale, l’alzavola, il fischio-ne e la moretta, è possibile os-servare i gabbiani, lo svasso maggiore, la folaga, il martin pe-scatore e rapaci come il falco di palude e il falco pescatore. Le zone coltivate e i pascoli dell’ampia piana di Nazzano so-no prevalentemente frequentati dai corvidi, come la cornacchia e la gazza, ma sono anche i luoghi dove è più facile osservare l’allodola, il tasso e i rettili come il biacco e la vipera. Spostandosi verso la terraferma si possono osservare alcuni tra i pochissimi esemplari superstiti di bosco ri-pariale dell’intero basso corso del Tevere, formati da pioppi bianchi e neri, allori, ontani e da qualche farnia.
“Qui le anse del Tevere rallentano il corso delle sue acque originando un area umida di importanza internazionale”
Il lago di Nazzano esteso per circa 300 ettari, ha avuto origine dall’ampliamento dell’alveo del fiume Tevere in seguito alla costruzione da parte dell’Enel, tra il 1953 e il 1955, di uno sbarramento artificiale per produrre energia elettrica. Il più lento scorrimento delle acque fluviali frenate dalla diga e la confluenza del torrente Farfa, hanno creato questo nuovo habitat che nel corso degli anni si è popolato di specie di flora e fauna tipiche delle zone umide. Gradualmente salici, pioppi ed ontani hanno colonizzato le sponde del bacino, formando una vera e propria “boscaglia ripariale”, mentre la cannuccia di palude e la tifa hanno rivestito i banchi di detrito che con il tempo si sono accumulati presso le rive o al centro del lago, formando dei caratteristici isolotti. Il lago di Nazzano, situato in un punto strategico per le migrazioni degli uccelli, è presto divenuto un luo-go di richiamo per molte specie volatili tanto che, nel 1968, gra-zie all’intesa tra Enel, Comune di Nazzano e WWF Italia, è stata istituita un’“Oasi di protezione della fauna”. Lo straordinario va-lore ambientale di questo territo-rio è testimoniato anche dall’inserimento del lago, nel 1977, nell’elenco delle “zone u-mide d’interesse internazionale”,
Idee per escursioni, laboratori, campi scuola e viaggi per un turismo responsabile e sostenibile
Via Cheren, 8/10
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COOPERATIVA SOCIALE
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GIOCANDO IN RIVA
AL FIUME
e dall’istituzione, con legge regio-nale n.21 del 4 aprile 1979, della prima area protetta della Regione Lazio: la Riserva Naturale Regio-nale di Nazzano-Tevere Farfa. Nella Riserva di circa 700 ettari ricadono i comuni di Nazzano, Torrita Tiberina e Montopoli di Sabina. L’ambiente naturale Il paesaggio della Riserva Natura-le è caratterizzato dalla morfologi-a del fiume che in questo tratto scorre lentamente formando am-pie anse e meandri, la ricca pre-senza d’uccelli nell’ambiente la-custre, costituisce uno dei motivi di maggior interesse per i visitato-ri. E’ questo il regno di moltissimi uccelli come il cannareccione, la cannaiola, il porciglione, la galli-nella d’acqua e di un mammifero caratteristico, la nutria, un grosso roditore d’origine americana natu-
4-8 anni
Riserva Naturale Regionale
Nazzano,Tevere-Farfa
Da una diga… un’area protetta!
Fuori classe… IN RISERVA
Come arrivare: In auto: da Roma con la SP Tiberina fino a Fiano Romano, seguono le indicazioni per Nazzano e Torrita Tiberina, nonché per la Riserva Naturale Tevere – Farfa. Dall’Autostrada A1, uscita di Fiano Romano, dopo il casello si prosegue in direzione Rieti e poi per Nazzano e Torrita Tiberina. In bus: da Saxa Rubra (via Flaminia) linee extraurbane Cotral. In treno: treno metropolitano (linea FM 1 Fiumicino – Orte) Stazione di Poggio Mirteto Scalo
Tipicità da non perdere: Fave e pecorino La fava è tra gli ortaggi più tipici della zona, che la tradizione vuole accompagnata dal saporito pecorino romano (marchio DOP dal 1996). La coltivazione della fava migliora le qualità del terreno, arricchendolo di sostanze nutrienti. La produzione del pecorino avviene con uso esclusivo di latte fresco di pecora. Il suo sapore dipende dalla stagionatura: 5 mesi per il formaggio da tavola, e almeno 8 per quello da grattugiare. La pastorizia è stata per secoli il motore dell’economia di interi territori, e era praticata con transumanza: in estate le greggi risalivano verso le montagne abruzzesi per poi ridiscen-dere ai primi freddi verso la campa-gna romana
GIOCANDO IN RIVA AL FIUME IN COLLABORAZIONE CON
Visita al Museo del Fiume, Escursione a piedi e in Battello in Riserva
Obiettivo specifico: un laboratorio indi-cato soprattutto per i più piccini, pronti a scoprire, anche con attività ludiche, che cosa si nasconde in riva ad un fiume. Fra storie e leggende, corsi d’acqua e piante secolari, abitanti timidi e silenziosi, si par-te per una grande avventura sulle tracce del vecchio re del fiume. Orari di apertura del Museo e svolgimento attività: Il martedì e il giovedì, inoltre apertura negli altri giorni feriali su prenotazione per gruppi superiori alle 20 unità. Numero di partecipanti: Minimo 40 partecipanti. Due classi Costi: 15,00 euro per studente, gratuità per 4 insegnanti / accompagnatori. Note: Tutte le proposte prevedono le attività con guide presso il Museo, Il Battello e la Riserva. Fascia scolastica consigliata: materne e primo ciclo elementari.
ralizzatosi da alcuni decenni in gran parte delle zone umide italiane. Laddove il canneto si dirada, nelle zone in cui l’acqua è stagnante, si può osservare il potamogeto, l’azolla americana e la curiosa lenticchia d’acqua dalle minuscole foglie tondeg-gianti. Questo habitat è molto importante per la riproduzione di pesci, insetti ed anfibi come il tritone punteggiato e la rana verde. Il canneto, costituito pre-valentemente dalla cannuccia e dalla tifa, è talvolta impreziosito dalla gialla fioritura dell’iris di palude, mentre sui terreni argil-losi, tra le radici dei salici bian-chi e rossi, troviamo la bardana e l’equiseto, dalla tipica forma a ferro di cavallo. Oltre agli anati-di come il germano reale, l’alzavola, il fischione e la mo-retta, è possibile osservare i gabbiani, lo svasso maggiore, la folaga, il martin pescatore e rapaci come il falco di palude e il falco pescatore. Le zone col-tivate e i pascoli dell’ampia pia-na di Nazzano sono prevalente-mente frequentati dai corvidi, come la cornacchia e la gazza, ma sono anche i luoghi dove è più facile osservare l’allodola, il tasso e i rettili come il biacco e la vipera. Spostandosi verso la terraferma si possono osserva-re alcuni tra i pochissimi esem-plari superstiti di bosco ripariale dell’intero basso corso del Te-vere, formati da pioppi bianchi e neri, allori, ontani e da qual-che farnia.
“Qui le anse del Tevere rallentano il corso delle sue acque originando un area umida di importanza internazionale”
Il lago di Nazzano esteso per circa 300 ettari, ha avuto origine dall’ampliamento dell’alveo del fiume Tevere in seguito alla costruzione da parte dell’Enel, tra il 1953 e il 1955, di uno sbarramento artificiale per produrre energia elettrica. Il più lento scorrimento delle acque fluviali frenate dalla diga e la confluenza del torrente Farfa, hanno creato questo nuovo habitat che nel corso degli anni si è popolato di specie di flora e fauna tipiche delle zone umide. Gradualmente salici, pioppi ed ontani hanno colonizzato le sponde del bacino, formando una vera e propria “boscaglia ripariale”, mentre la cannuccia di palude e la tifa hanno rivestito i banchi di detrito che con il tempo si sono accumulati presso le rive o al centro del lago, formando dei caratteristici isolotti. Il lago di Nazzano, situato in un punto strategico per le migrazioni degli uccelli, è presto divenuto un luo-go di richiamo per molte specie volatili tanto che, nel 1968, gra-zie all’intesa tra Enel, Comune di Nazzano e WWF Italia, è stata istituita un’“Oasi di protezione della fauna”. Lo straordinario va-lore ambientale di questo territo-rio è testimoniato anche dall’inserimento del lago, nel 1977, nell’elenco delle “zone u-mide d’interesse internazionale”,
Idee per escursioni, laboratori, campi scuola e viaggi per un turismo responsabile e sostenibile
Via Cheren, 8/10
00199 Roma (RM) - IT
Tel.: 06-86210833
Fax.: 06-86210833
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COOPERATIVA SOCIALE
LE M ILLE E UNA NOTTE
LAZIO
IL POPOLO MIGRATORE
e dall’istituzione, con legge regio-nale n.21 del 4 aprile 1979, della prima area protetta della Regione Lazio: la Riserva Naturale Regio-nale di Nazzano-Tevere Farfa. Nella Riserva di circa 700 ettari ricadono i comuni di Nazzano, Torrita Tiberina e Montopoli di Sabina. L’ambiente naturale Il paesaggio della Riserva Natura-le è caratterizzato dalla morfologi-a del fiume che in questo tratto scorre lentamente formando am-pie anse e meandri, la ricca pre-senza d’uccelli nell’ambiente la-custre, costituisce uno dei motivi di maggior interesse per i visitato-ri. E’ questo il regno di moltissimi uccelli come il cannareccione, la cannaiola, il porciglione, la galli-nella d’acqua e di un mammifero caratteristico, la nutria, un grosso roditore d’origine americana natu-ralizzatosi da alcuni decenni in gran parte delle zone umide italia-ne. Laddove il canneto si dirada, nelle zone in cui l’acqua è sta-
8-11 anni
Riserva Naturale Regionale
Nazzano,Tevere-Farfa
Da una diga… un’area protetta!
Fuori classe… IN RISERVA
Come arrivare: In auto: da Roma con la SP Tiberina fino a Fiano Romano, seguono le indicazioni per Nazzano e Torrita Tiberina, nonché per la Riserva Naturale Tevere – Farfa. Dall’Autostrada A1, uscita di Fiano Romano, dopo il casello si prosegue in direzione Rieti e poi per Nazzano e Torrita Tiberina. In bus: da Saxa Rubra (via Flaminia) linee extraurbane Cotral. In treno: treno metropolitano (linea FM 1 Fiumicino – Orte) Stazione di Poggio Mirteto Scalo
Tipicità da non perdere: Fave e pecorino La fava è tra gli ortaggi più tipici della zona, che la tradizione vuole accompagnata dal saporito pecorino romano (marchio DOP dal 1996). La coltivazione della fava migliora le qualità del terreno, arricchendolo di sostanze nutrienti. La produzione del pecorino avviene con uso esclusivo di latte fresco di pecora. Il suo sapore dipende dalla stagionatura: 5 mesi per il formaggio da tavola, e almeno 8 per quello da grattugiare. La pastorizia è stata per secoli il motore dell’economia di interi territori, e era praticata con transumanza: in estate le greggi risalivano verso le montagne abruzzesi per poi ridiscen-dere ai primi freddi verso la campa-gna romana
IL POPOLO MIGRATORE IN COLLABORAZIONE CON
Visita al Museo del Fiume, Escursione a piedi e in Battello in Riserva
Obiettivo specifico: sfruttando la varietà ornitica della Riserva, ci si immergera' nell'affascinante mondo degli uccelli. Attività didattiche e giochi di supporto alla visita: Pipistrello e falena, Preda-predatore. Orari di apertura del Museo e svolgimento attività: Il martedì e il giovedì, inoltre apertura negli altri giorni feriali su prenotazione per gruppi superiori alle 20 unità. Numero di partecipanti: Minimo 40 partecipanti. Due classi Costi: 15,00 euro per studente, gratuità per 4 insegnanti / accompagnatori. Note: Tutte le proposte prevedono le attività con guide presso il Museo, Il Battello e la Riserva. Fascia scolastica consigliata: secondo ciclo elementari e primo ciclo scuola media.
gnante, si può osservare il po-tamogeto, l’azolla americana e la curiosa lenticchia d’acqua dalle minuscole foglie tondeg-gianti. Questo habitat è molto importante per la riproduzione di pesci, insetti ed anfibi come il tritone punteggiato e la rana verde. Il canneto, costituito pre-valentemente dalla cannuccia e dalla tifa, è talvolta impreziosito dalla gialla fioritura dell’iris di palude, mentre sui terreni argil-losi, tra le radici dei salici bian-chi e rossi, troviamo la bardana e l’equiseto, dalla tipica forma a ferro di cavallo. Oltre agli anati-di come il germano reale, l’alzavola, il fischione e la mo-retta, è possibile osservare i gabbiani, lo svasso maggiore, la folaga, il martin pescatore e rapaci come il falco di palude e il falco pescatore. Le zone col-tivate e i pascoli dell’ampia pia-na di Nazzano sono prevalente-mente frequentati dai corvidi, come la cornacchia e la gazza, ma sono anche i luoghi dove è più facile osservare l’allodola, il tasso e i rettili come il biacco e la vipera. Spostandosi verso la terraferma si possono osserva-re alcuni tra i pochissimi esem-plari superstiti di bosco ripariale dell’intero basso corso del Te-vere, formati da pioppi bianchi e neri, allori, ontani e da qual-che farnia.
“Qui le anse del Tevere rallentano il corso delle sue acque originando un area umida di importanza internazionale”
Il lago di Nazzano esteso per circa 300 ettari, ha avuto origine dall’ampliamento dell’alveo del fiume Tevere in seguito alla costruzione da parte dell’Enel, tra il 1953 e il 1955, di uno sbarramento artificiale per produrre energia elettrica. Il più lento scorrimento delle acque fluviali frenate dalla diga e la confluenza del torrente Farfa, hanno creato questo nuovo habitat che nel corso degli anni si è popolato di specie di flora e fauna tipiche delle zone umide. Gradualmente salici, pioppi ed ontani hanno colonizzato le sponde del bacino, formando una vera e propria “boscaglia ripariale”, mentre la cannuccia di palude e la tifa hanno rivestito i banchi di detrito che con il tempo si sono accumulati presso le rive o al centro del lago, formando dei caratteristici isolotti. Il lago di Nazzano, situato in un punto strategico per le migrazioni degli uccelli, è presto divenuto un luo-
go di richia-mo per molte specie volatili tanto che, nel 1968, g r a z i e all’intesa tra Enel, Comu-ne di Naz-zano e WWF Italia, è stata
Idee per escursioni, laboratori, campi scuola e viaggi per un turismo responsabile e sostenibile
Via Cheren, 8/10
00199 Roma (RM) - IT
Tel.: 06-86210833
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LAZIO
IN CERCA DI TRACCE, A CACCIA
DI IMPRONTE
istituita un’“Oasi di protezione del-la fauna”. Lo straordinario valore ambientale di questo territorio è t e s t i m o n i a t o a n c h e dall’inserimento del lago, nel 1977, nell’elenco delle “zone umi-de d’interesse internazionale”, e dall’istituzione, con legge regiona-le n.21 del 4 aprile 1979, della prima area protetta della Regione Lazio: la Riserva Naturale Regio-
nale di Nazza-n o - T e v e r e Farfa. Nella Riserva di cir-ca 700 ettari ricadono i co-muni di Naz-zano, Torrita Tiberina e Montopoli di Sabina.
L’ambiente naturale Il paesaggio della Riserva Natura-le è caratterizzato dalla morfologi-a del fiume che in questo tratto scorre lentamente formando am-pie anse e meandri, la ricca pre-senza d’uccelli nell’ambiente la-custre, costituisce uno dei motivi di maggior interesse per i visitato-ri. E’ questo il regno di moltissimi uccelli come il cannareccione, la cannaiola, il porciglione, la galli-nella d’acqua e di un mammifero caratteristico, la nutria, un grosso roditore d’origine americana natu-ralizzatosi da alcuni decenni in
8-11 anni
Riserva Naturale Regionale
Nazzano,Tevere-Farfa
Da una diga… un’area protetta!
Fuori classe… IN RISERVA
Come arrivare: In auto: da Roma con la SP Tiberina fino a Fiano Romano, seguono le indicazioni per Nazzano e Torrita Tiberina, nonché per la Riserva Naturale Tevere – Farfa. Dall’Autostrada A1, uscita di Fiano Romano, dopo il casello si prosegue in direzione Rieti e poi per Nazzano e Torrita Tiberina. In bus: da Saxa Rubra (via Flaminia) linee extraurbane Cotral. In treno: treno metropolitano (linea FM 1 Fiumicino – Orte) Stazione di Poggio Mirteto Scalo
Tipicità da non perdere: Fave e pecorino La fava è tra gli ortaggi più tipici della zona, che la tradizione vuole accompagnata dal saporito pecorino romano (marchio DOP dal 1996). La coltivazione della fava migliora le qualità del terreno, arricchendolo di sostanze nutrienti. La produzione del pecorino avviene con uso esclusivo di latte fresco di pecora. Il suo sapore dipende dalla stagionatura: 5 mesi per il formaggio da tavola, e almeno 8 per quello da grattugiare. La pastorizia è stata per secoli il motore dell’economia di interi territori, e era praticata con transumanza: in estate le greggi risalivano verso le montagne abruzzesi per poi ridiscen-dere ai primi freddi verso la campa-gna romana
IN CERCA DI TRACCE, A CACCIA DI IMPRONTE IN COLLABORAZIONE CON
Visita al Museo del Fiume, Escursione a piedi e in Battello in Riserva
Obiettivo specifico: gli alunni, tramite la ricerca di tracce, impronte e ascolto dei versi, si avvicineranno al misterioso mon-do degli animali, anche quelli più difficili da vedere. Attività didattiche e giochi di supporto alla visita: Ricerca tracce, Raccolta di suoni e immagini. Orari di apertura del Museo e svolgimento attività: Il martedì e il giovedì, inoltre apertura negli altri giorni feriali su prenotazione per gruppi superiori alle 20 unità. Numero di partecipanti: Minimo 40 partecipanti. Due classi Costi: 15,00 euro per studente, gratuità per 4 insegnanti / accompagnatori. Note: Tutte le proposte prevedono le attività con guide presso il Museo, Il Battello e la Riserva. Fascia scolastica consigliata: secondo ciclo ele-mentari e primo ciclo scuola media.
gran parte delle zone umide italiane. Laddove il canneto si dirada, nelle zone in cui l’acqua è stagnante, si può osservare il potamogeto, l’azolla americana e la curiosa lenticchia d’acqua dalle minuscole foglie tondeg-gianti. Questo habitat è molto importante per la riproduzione di pesci, insetti ed anfibi come il tritone punteggiato e la rana verde. Il canneto, costituito pre-valentemente dalla cannuccia e dalla tifa, è talvolta impreziosito dalla gialla fioritura dell’iris di palude, mentre sui terreni argil-losi, tra le radici dei salici bian-chi e rossi, troviamo la bardana e l’equiseto, dalla tipica forma a ferro di cavallo. Oltre agli anati-di come il germano reale, l’alzavola, il fischione e la mo-retta, è possibile osservare i gabbiani, lo svasso maggiore, la folaga, il martin pescatore e rapaci come il falco di palude e il falco pescatore. Le zone col-tivate e i pascoli dell’ampia pia-na di Nazzano sono prevalente-mente frequentati dai corvidi, come la cornacchia e la gazza, ma sono anche i luoghi dove è più facile osservare l’allodola, il tasso e i rettili come il biacco e la vipera. Spostandosi verso la terraferma si possono osserva-re alcuni tra i pochissimi esem-plari superstiti di bosco ripariale dell’intero basso corso del Te-vere, formati da pioppi bianchi e neri, allori, ontani e da qual-che farnia.
“Qui le anse del Tevere rallentano il corso delle sue acque originando un area umida di importanza internazionale”
Il lago di Nazzano esteso per circa 300 ettari, ha avuto origine dall’ampliamento dell’alveo del fiume Tevere in seguito alla costruzione da parte dell’Enel, tra il 1953 e il 1955, di uno sbarramento artificiale per produrre energia elettrica. Il più lento scorrimento delle acque fluviali frenate dalla diga e la confluenza del torrente Farfa, hanno creato questo nuovo habitat che nel corso degli anni si è popolato di specie di flora e fauna tipiche delle zone umide. Gradualmente salici, pioppi ed ontani hanno colonizzato le sponde del bacino, formando una vera e propria “boscaglia ripariale”, mentre la cannuccia di palude e la tifa hanno rivestito i banchi di detrito che con il tempo si sono accumulati presso le rive o al centro del lago, formando dei caratteristici isolotti. Il lago di Nazzano, situato in un punto strategico per le migrazioni degli uccelli, è presto divenuto un luo-go di richiamo per molte specie volatili tanto che, nel 1968, gra-zie all’intesa tra Enel, Comune di Nazzano e WWF Italia, è stata istituita un’“Oasi di protezione della fauna”. Lo straordinario va-lore ambientale di questo territo-rio è testimoniato anche dall’inserimento del lago, nel 1977, nell’elenco delle “zone u-mide d’interesse internazionale”,
Idee per escursioni, laboratori, campi scuola e viaggi per un turismo responsabile e sostenibile
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MICROCOSMOS IL MONDO INTORNO
A NOI
e dall’istituzione, con legge regio-nale n.21 del 4 aprile 1979, della prima area protetta della Regione Lazio: la Riserva Naturale Regio-nale di Nazzano-Tevere Farfa. Nella Riserva di circa 700 ettari ricadono i comuni di Nazzano, Torrita Tiberina e Montopoli di Sabina. L’ambiente naturale Il paesaggio della Riserva Natura-le è caratterizzato dalla morfologi-a del fiume che in questo tratto scorre lentamente formando am-pie anse e meandri, la ricca pre-senza d’uccelli nell’ambiente la-custre, costituisce uno dei motivi di maggior interesse per i visitato-ri. E’ questo il regno di moltissimi uccelli come il cannareccione, la cannaiola, il porciglione, la galli-nella d’acqua e di un mammifero caratteristico, la nutria, un grosso roditore d’origine americana natu-ralizzatosi da alcuni decenni in gran parte delle zone umide italia-
4-8 anni
Riserva Naturale Regionale
Nazzano,Tevere-Farfa
Da una diga… un’area protetta!
Fuori classe… IN RISERVA
Come arrivare: In auto: da Roma con la SP Tiberina fino a Fiano Romano, seguono le indicazioni per Nazzano e Torrita Tiberina, nonché per la Riserva Naturale Tevere – Farfa. Dall’Autostrada A1, uscita di Fiano Romano, dopo il casello si prosegue in direzione Rieti e poi per Nazzano e Torrita Tiberina. In bus: da Saxa Rubra (via Flaminia) linee extraurbane Cotral. In treno: treno metropolitano (linea FM 1 Fiumicino – Orte) Stazione di Poggio Mirteto Scalo
Tipicità da non perdere: Fave e pecorino La fava è tra gli ortaggi più tipici della zona, che la tradizione vuole accompagnata dal saporito pecorino romano (marchio DOP dal 1996). La coltivazione della fava migliora le qualità del terreno, arricchendolo di sostanze nutrienti. La produzione del pecorino avviene con uso esclusivo di latte fresco di pecora. Il suo sapore dipende dalla stagionatura: 5 mesi per il formaggio da tavola, e almeno 8 per quello da grattugiare. La pastorizia è stata per secoli il motore dell’economia di interi territori, e era praticata con transumanza: in estate le greggi risalivano verso le montagne abruzzesi per poi ridiscen-dere ai primi freddi verso la campa-gna romana
GIOCANDO IN RIVA AL FIUME IN COLLABORAZIONE CON
Visita al Museo del Fiume, Escursione a piedi e in Battello in Riserva
Obiettivo specifico: attraverso i sensi i bambini saranno guidati alla scoperta profonda dell'ambiente, immergendosi in un mondo pieno di sorprese. Attività didattiche e giochi di supporto alla visita: Bosco-non bosco, Mappa dei sensi, Scatole magiche, L'albero perduto. Orari di apertura del Museo e svolgimento attività: Il martedì e il giovedì, inoltre apertura negli altri giorni feriali su prenotazione per gruppi superiori alle 20 unità. Numero di partecipanti: Minimo 40 partecipanti. Due classi Costi: 15,00 euro per studente, gratuità per 4 insegnanti / accompagnatori. Note: Tutte le proposte prevedono le attività con guide presso il Museo, Il Battello e la Riserva. Fascia scolastica consigliata: materne e primo ciclo elementari.
ne. Laddove il canneto si dira-da, nelle zone in cui l’acqua è stagnante, si può osservare il potamogeto, l’azolla americana e la curiosa lenticchia d’acqua dalle minuscole foglie tondeg-gianti. Questo habitat è molto importante per la riproduzione di pesci, insetti ed anfibi come il tritone punteggiato e la rana verde. Il canneto, costituito pre-valentemente dalla cannuccia e dalla tifa, è talvolta impreziosito dalla gialla fioritura dell’iris di palude, mentre sui terreni argil-losi, tra le radici dei salici bian-chi e rossi, troviamo la bardana e l’equiseto, dalla tipica forma a ferro di cavallo. Oltre agli anati-di come il germano reale, l’alzavola, il fischione e la mo-retta, è possibile osservare i gabbiani, lo svasso maggiore, la folaga, il martin pescatore e rapaci come il falco di palude e il falco pescatore. Le zone col-tivate e i pascoli dell’ampia pia-na di Nazzano sono prevalente-mente frequentati dai corvidi, come la cornacchia e la gazza, ma sono anche i luoghi dove è più facile osservare l’allodola, il tasso e i rettili come il biacco e la vipera. Spostandosi verso la terraferma si possono osserva-re alcuni tra i pochissimi esem-plari superstiti di bosco ripariale dell’intero basso corso del Te-vere, formati da pioppi bianchi e neri, allori, ontani e da qual-che farnia.
“Qui le anse del Tevere rallentano il corso delle sue acque originando un area umida di importanza internazionale”
Il lago di Nazzano esteso per circa 300 ettari, ha avuto origine dall’ampliamento dell’alveo del fiume Tevere in seguito alla costruzione da parte dell’Enel, tra il 1953 e il 1955, di uno sbarramento artificiale per produrre energia elettrica. Il più lento scorrimento delle acque fluviali frenate dalla diga e la confluenza del torrente Farfa, hanno creato questo nuovo habitat che nel corso degli anni si è popolato di specie di flora e fauna tipiche delle zone umide. Gradualmente salici, pioppi ed ontani hanno colonizzato le sponde del bacino, formando una vera e propria “boscaglia ripariale”, mentre la cannuccia di palude e la tifa hanno rivestito i banchi di detrito che con il tempo si sono accumulati presso le rive o al centro del lago, formando dei caratteristici isolotti. Il lago di Nazzano, situato in un punto strategico per le migrazioni degli uccelli, è presto divenuto un luo-go di richiamo per molte specie volatili tanto che, nel 1968, gra-zie all’intesa tra Enel, Comune di Nazzano e WWF Italia, è stata istituita un’“Oasi di protezione della fauna”. Lo straordinario va-lore ambientale di questo territo-rio è testimoniato anche dall’inserimento del lago, nel 1977, nell’elenco delle “zone u-mide d’interesse internazionale”,
Idee per escursioni, laboratori, campi scuola e viaggi per un turismo responsabile e sostenibile
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PICCOLI ESPLORATORI ALLA RICERCA DI FORME
E FUNZIONI
e dall’istituzione, con legge regio-nale n.21 del 4 aprile 1979, della prima area protetta della Regione Lazio: la Riserva Naturale Regio-nale di Nazzano-Tevere Farfa. Nella Riserva di circa 700 ettari ricadono i comuni di Nazzano, Torrita Tiberina e Montopoli di Sabina. L’ambiente naturale Il paesaggio della Riserva Natura-le è caratterizzato dalla morfologi-a del fiume che in questo tratto scorre lentamente formando am-pie anse e meandri, la ricca pre-senza d’uccelli nell’ambiente la-custre, costituisce uno dei motivi di maggior interesse per i visitato-ri. E’ questo il regno di moltissimi uccelli come il cannareccione, la cannaiola, il porciglione, la galli-nella d’acqua e di un mammifero caratteristico, la nutria, un grosso roditore d’origine americana natu-ralizzatosi da alcuni decenni in gran parte delle zone umide italia-ne. Laddove il canneto si dirada, nelle zone in cui l’acqua è sta-
8-11 anni
Riserva Naturale Regionale
Nazzano,Tevere-Farfa
Da una diga… un’area protetta!
Fuori classe… IN RISERVA
Come arrivare: In auto: da Roma con la SP Tiberina fino a Fiano Romano, seguono le indicazioni per Nazzano e Torrita Tiberina, nonché per la Riserva Naturale Tevere – Farfa. Dall’Autostrada A1, uscita di Fiano Romano, dopo il casello si prosegue in direzione Rieti e poi per Nazzano e Torrita Tiberina. In bus: da Saxa Rubra (via Flaminia) linee extraurbane Cotral. In treno: treno metropolitano (linea FM 1 Fiumicino – Orte) Stazione di Poggio Mirteto Scalo
Tipicità da non perdere: Fave e pecorino La fava è tra gli ortaggi più tipici della zona, che la tradizione vuole accompagnata dal saporito pecorino romano (marchio DOP dal 1996). La coltivazione della fava migliora le qualità del terreno, arricchendolo di sostanze nutrienti. La produzione del pecorino avviene con uso esclusivo di latte fresco di pecora. Il suo sapore dipende dalla stagionatura: 5 mesi per il formaggio da tavola, e almeno 8 per quello da grattugiare. La pastorizia è stata per secoli il motore dell’economia di interi territori, e era praticata con transumanza: in estate le greggi risalivano verso le montagne abruzzesi per poi ridiscen-dere ai primi freddi verso la campa-gna romana
PICCOLI ESPLORATORI ALLA RICERCA DI FORME E FUNZIONI IN COLLABORAZIONE CON
Visita al Museo del Fiume, Escursione a piedi e in Battello in Riserva
Obiettivo specifico: la Riserva offre nu-merosi spunti per conoscere le molteplici strategie, adattamenti degli organismi viventi. Attività didattiche e giochi di supporto alla visita: L'oggetto inventato, Missioni naturalistiche, Becchi e zampe, La massa dell'albero. Orari di apertura del Museo e svolgimento attività: Il martedì e il giovedì, inoltre apertura negli altri giorni feriali su prenotazione per gruppi superiori alle 20 unità. Numero di partecipanti: Minimo 40 partecipanti. Due classi Costi: 15,00 euro per studente, gratuità per 4 insegnanti / accompagnatori. Note: Tutte le proposte prevedono le attività con guide presso il Museo, Il Battello e la Riserva. Fascia scolastica consigliata: materne e primo ciclo elementari.
gnante, si può osservare il po-tamogeto, l’azolla americana e la curiosa lenticchia d’acqua dalle minuscole foglie tondeg-gianti. Questo habitat è molto importante per la riproduzione di pesci, insetti ed anfibi come il tritone punteggiato e la rana verde. Il canneto, costituito pre-valentemente dalla cannuccia e dalla tifa, è talvolta impreziosito dalla gialla fioritura dell’iris di palude, mentre sui terreni argil-losi, tra le radici dei salici bian-chi e rossi, troviamo la bardana e l’equiseto, dalla tipica forma a ferro di cavallo. Oltre agli anati-di come il germano reale, l’alzavola, il fischione e la mo-retta, è possibile osservare i gabbiani, lo svasso maggiore, la folaga, il martin pescatore e rapaci come il falco di palude e il falco pescatore. Le zone col-tivate e i pascoli dell’ampia pia-na di Nazzano sono prevalente-mente frequentati dai corvidi, come la cornacchia e la gazza, ma sono anche i luoghi dove è più facile osservare l’allodola, il tasso e i rettili come il biacco e la vipera. Spostandosi verso la terraferma si possono osserva-re alcuni tra i pochissimi esem-plari superstiti di bosco ripariale dell’intero basso corso del Te-vere, formati da pioppi bianchi e neri, allori, ontani e da qual-che farnia.
“Qui le anse del Tevere rallentano il corso delle sue acque originando un area umida di importanza internazionale”
Il Lago di Nazzano: di origine naturale, è in realtà i l rigonfiamento del fiume Tevere, formatosi in seguito alla costruzione di una diga nel 1956. Divenuta Riserva Regionale Naturale Nazzano,Tevere–Farfa nel 1979 è la prima area protetta istituita dalla Regione; la zona è inseri ta nel l 'e lenco del la Convenzione di Ramsar come “area umida di importanza internazionale”. Il bosco ripariale è frequentato da alzavole e porciglioni, volpi e nutrie. Rane e tritoni sono gli anfibi che abitano tra i tappeti di lenticchia d’acqua, mentre i pendolini costruiscono il loro caratteristico nido sui rami dei salici. Numerosi gli anatidi come il germano reale, l’alzavola, il fischione, la moretta, lo svasso maggiore, la folaga, il martin pescatore e i rapaci come il falco di palude e il falco pescatore. Ricca anche l’ittiofauna che comprende una dozzina di specie di pesci di ambiente fluviale e lacustre. Il canneto, fittissimo, è dominato dalla c a n n u c c i a d i p a l u d e , accompagnata dal la t i fa, impreziosito dalll’iris di palude. Nel Lago di Nazzano è possibile p e s c a r e c a v e d a n i , scardole, alborelle, lucioperca e
SCUOLA, NATURA E MUSEO Idee per escursioni, laboratori, campi scuola
e viaggi per un turismo responsabile e sostenibile
Via Cheren, 8/10
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“Dalla Sorgente alla foce”
pigo. La Riserva Naturale può essere percorsa a piedi, in bici o a cavallo lungo le sponde del Tevere. Da Torrita Tiberina e da Nazzano, si percorre una strada che conduce ad una zona paludo-sa, vicina al vecchio porto di Nazzano, e che costeggia il Tevere, dove passerelle di legno e capanni permettono di contemplare gli animali acquatici. Un altro modo per osservare la vita fluviale è farlo a bordo dei battelli elettrici dell’ Associazione “Rafting Marmore”, imbarcazioni
11-14 anni
Riserva Naturale Regionale
Nazzano,Tevere-Farfa
Il Lago di Nazzano un ambiente naturale di grande pregio
rispettose dell’ambiente che per-corrono lo specchio d’acqua compreso tra Nazzano e Torrita, consentendo anche la visita al Museo del Fiume. La Cooperativa Le Mille e una notte organizza stage di educazione ambientale per ragazzi e adulti, gruppi e scuole, escursioni con guide naturalistiche e storico artistiche, noleggio di biciclette, accoglienza e ristorazione tramite le due strutture che gestisce sul territorio, la Foresteria della Riserva e il Palazzo Baronale di Torrita Tiberina. Il Museo del Fiume 21 Collocato al centro del paese Di Nazzano, ai piedi del Castello Savelli, il Museo del Fiume è un piccolo gioiello dedicato alla scoperta dei segreti del Tevere; dagli aspetti geologici che caratterizzano la sua valle, alle piante e agli animali che lo popolano, fino al suo legame con le comunità e ai problemi dell’inquinamento. Microscopi che ingrandiscono sabbie colorate, gocce d’acqua in cui
Come arrivare: In auto: da Roma con la SP Tiberina fino a Fiano Romano, seguono le indicazioni per Nazzano e Torrita Tiberina, nonché per la Riserva Naturale Tevere – Farfa. Dall’Autostrada A1, uscita di Fiano Romano, dopo il casello si prosegue in direzione Rieti e poi per Nazzano e Torrita Tiberina. In bus: da Saxa Rubra (via Flaminia) linee extraurbane Cotral. In treno: treno metropolitano (linea FM 1 Fiumicino – Orte) Stazione di Poggio Mirteto Scalo
Tipicità da non perdere: Fave e pecorino
La fava è tra gli ortaggi più tipici della zona, che la tradizione vuole accompagnata dal saporito pecorino romano (marchio DOP dal 1996). La coltivazione della fava migliora le qualità del terreno, arricchendolo di sostanze nutrienti. La produzione del pecorino avviene con uso esclusivo di latte fresco di pecora. Il suo sapore dipende dalla stagionatura: 5 mesi per il formaggio da tavola, e almeno 8 per quello da grattugiare. La pastorizia è stata per secoli il motore dell’economia di interi territori, e era praticata con transumanza: in estate le greggi risalivano verso le montagne abruzzesi per poi ridiscen-dere ai primi freddi verso la campa-gna romana
v i vono m inusco l i ab i t an t i , ricostruzioni di habitat fluviali, una collezione ornitologica di specie locali con i loro diversi adattamenti all ’ambiente e un percorso paleontologico in una grotta, garantiscono una visita ricca di suggestioni e indizi per esplorare la Riserva da veri naturalisti.
“Qui le anse del Tevere rallentano il corso delle sue acque originando un area umida di importanza internazionale”
“Dalla sorgente alla foce”
11 - 14 ANNI
Visita al Museo del Fiume, escursione a piedi e in Battello nella Riserva Tevere Farfa Scoprire il mondo della geologia e della biologia di un fiume è possibile attraverso l’uso di audiovisivi, la manipolazione di rocce di origine fluviolacustre e l’osservazione di invertebrati acquatici. Gli Interventi saranno di introduzione all’esplorazione del Fiume Tevere nell’area della Riserva in un’affascinante escursione dedicata alla lettura del pae-saggio, alla comprensione dell’età e della salute di un fiume, alla conoscenza della diversità degli organismi che lo abitano. Orari di apertura del Museo e svolgimento attività: Il martedì e il giovedì, inoltre apertura negli altri giorni feriali su prenotazione per gruppi superio-ri alle 20 unità. Numero di partecipanti: Minimo 40 partecipanti. Due classi Costi: 13,00 euro per studente, gratuità per 4 insegnanti / accompagnatori. Note: Tutte le proposte prevedono le attività con guide presso il Museo, Il Battello e la Riserva.
Il Lago di Nazzano: di origine naturale, è in realtà i l rigonfiamento del fiume Tevere, formatosi in seguito alla costruzione di una diga nel 1956. Divenuta Riserva Regionale Naturale Nazzano,Tevere–Farfa nel 1979 è la prima area protetta istituita dalla Regione; la zona è inseri ta nel l 'e lenco del la Convenzione di Ramsar come “area umida di importanza internazionale”. Il bosco ripariale è frequentato da alzavole e porciglioni, volpi e nutrie. Rane e tritoni sono gli anfibi che abitano tra i tappeti di lenticchia d’acqua, mentre i pendolini costruiscono il loro caratteristico nido sui rami dei salici. Numerosi gli anatidi come il germano reale, l’alzavola, il fischione, la moretta, lo svasso maggiore, la folaga, il martin pescatore e i rapaci come il falco di palude e il falco pescatore. Ricca anche l’ittiofauna che comprende una dozzina di specie di pesci di ambiente fluviale e lacustre. Il canneto, fittissimo, è dominato dalla c a n n u c c i a d i p a l u d e , accompagnata dal la t i fa, impreziosito dalll’iris di palude. Nel Lago di Nazzano è possibile p e s c a r e c a v e d a n i , scardole, alborelle, lucioperca e
SCUOLA, NATURA E MUSEO Idee per escursioni, laboratori, campi scuola
e viaggi per un turismo responsabile e sostenibile
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“DI CHE ACQUE PARLIAMO?”
pigo. La Riserva Naturale può essere percorsa a piedi, in bici o a cavallo lungo le sponde del Tevere. Da Torrita Tiberina e da Nazzano, si percorre una strada che conduce ad una zona paludo-sa, vicina al vecchio porto di Nazzano, e che costeggia il Tevere, dove passerelle di legno e capanni permettono di contemplare gli animali acquatici. Un altro modo per osservare la vita fluviale è farlo a bordo dei battelli elettrici dell’ Associazione “Rafting Marmore”, imbarcazioni
8-14 anni
Riserva Naturale Regionale
Nazzano,Tevere-Farfa
Il Lago di Nazzano un ambiente naturale di grande pregio
rispettose dell’ambiente che per-corrono lo specchio d’acqua compreso tra Nazzano e Torrita, consentendo anche la visita al Museo del Fiume. La Cooperativa Le Mille e una notte organizza stage di educazione ambientale per ragazzi e adulti, gruppi e scuole, escursioni con guide naturalistiche e storico artistiche, noleggio di biciclette, accoglienza e ristorazione tramite le due strutture che gestisce sul territorio, la Foresteria della Riserva e il Palazzo Baronale di Torrita Tiberina. Il Museo del Fiume 21 Collocato al centro del paese Di Nazzano, ai piedi del Castello Savelli, il Museo del Fiume è un piccolo gioiello dedicato alla scoperta dei segreti del Tevere; dagli aspetti geologici che caratterizzano la sua valle, alle piante e agli animali che lo popolano, fino al suo legame con le comunità e ai problemi dell’inquinamento. Microscopi che ingrandiscono sabbie colorate, gocce d’acqua in cui
Come arrivare: In auto: da Roma con la SP Tiberina fino a Fiano Romano, seguono le indicazioni per Nazzano e Torrita Tiberina, nonché per la Riserva Naturale Tevere – Farfa. Dall’Autostrada A1, uscita di Fiano Romano, dopo il casello si prosegue in direzione Rieti e poi per Nazzano e Torrita Tiberina. In bus: da Saxa Rubra (via Flaminia) linee extraurbane Cotral. In treno: treno metropolitano (linea FM 1 Fiumicino – Orte) Stazione di Poggio Mirteto Scalo
Tipicità da non perdere: Fave e pecorino
La fava è tra gli ortaggi più tipici della zona, che la tradizione vuole accompagnata dal saporito pecorino romano (marchio DOP dal 1996). La coltivazione della fava migliora le qualità del terreno, arricchendolo di sostanze nutrienti. La produzione del pecorino avviene con uso esclusivo di latte fresco di pecora. Il suo sapore dipende dalla stagionatura: 5 mesi per il formaggio da tavola, e almeno 8 per quello da grattugiare. La pastorizia è stata per secoli il motore dell’economia di interi territori, e era praticata con transumanza: in estate le greggi risalivano verso le montagne abruzzesi per poi ridiscen-dere ai primi freddi verso la campa-gna romana
v i vono m inusco l i ab i t an t i , ricostruzioni di habitat fluviali, una collezione ornitologica di specie locali con i loro diversi adattamenti all ’ambiente e un percorso paleontologico in una grotta, garantiscono una visita ricca di suggestioni e indizi per esplorare la Riserva da veri naturalisti.
“DI CHE ACQUE PARLIAMO?”
8 - 14 ANNI
Visita al Museo del Fiume, escursione a piedi e in Battello sul Tevere in Riserva Comprendere perché l’acqua di mare è salata e come le rocce interagiscono con il ciclo dell’acqua. Scoprire, attraverso l’osservazione di fossili e preparati, le principali forme di vita che, nel corso del tempo, hanno colonizzato i mari e i fiumi. Orientarsi nella scelta di un’acqua minerale e acquisire gli strumenti di base per valutare la qualità dell’acqua di fiume. Orari di apertura del Museo e svolgimento attività: Il martedì e il giovedì, inoltre apertura negli altri giorni feriali su prenotazione per gruppi superiori alle 20 unità. Numero di partecipanti: Minimo 40 partecipanti. Due classi Costi: 13,00 euro per studente, gratuità per 4 insegnanti / accompagnatori. Note: Tutte le proposte prevedono le attività con guide presso il Museo, Il Battello e la Riserva.
“Qui le anse del Tevere rallentano il corso delle sue acque originando un area umida di importanza internazionale”
Il Lago di Nazzano: di origine naturale, è in realtà i l rigonfiamento del fiume Tevere, formatosi in seguito alla costruzione di una diga nel 1956. Divenuta Riserva Regionale Naturale Nazzano,Tevere–Farfa nel 1979 è la prima area protetta istituita dalla Regione; la zona è inseri ta nel l 'e lenco del la Convenzione di Ramsar come “area umida di importanza internazionale”. Il bosco ripariale è frequentato da alzavole e porciglioni, volpi e nutrie. Rane e tritoni sono gli anfibi che abitano tra i tappeti di lenticchia d’acqua, mentre i pendolini costruiscono il loro caratteristico nido sui rami dei salici. Numerosi gli anatidi come il germano reale, l’alzavola, il fischione, la moretta, lo svasso maggiore, la folaga, il martin pescatore e i rapaci come il falco di palude e il falco pescatore. Ricca anche l’ittiofauna che comprende una dozzina di specie di pesci di ambiente fluviale e lacustre. Il canneto, fittissimo, è dominato dalla c a n n u c c i a d i p a l u d e , accompagnata dal la t i fa, impreziosito dalll’iris di palude. Nel Lago di Nazzano è possibile p e s c a r e c a v e d a n i , scardole, alborelle, lucioperca e
SCUOLA, NATURA E MUSEO Idee per escursioni, laboratori, campi scuola
e viaggi per un turismo responsabile e sostenibile
Via Cheren, 8/10
00199 Roma (RM) - IT
Tel.: 06-86210833
Fax.: 06-86210833
www.lemilleeunanotte.coop
www.le1000e1notte.it
COOPERATIVA SOCIALE
LE M ILLE E UNA NOTTE
LAZIO
“Immergersi in una goccia d’ acqua”
pigo. La Riserva Naturale può essere percorsa a piedi, in bici o a cavallo lungo le sponde del Tevere. Da Torrita Tiberina e da Nazzano, si percorre una strada che conduce ad una zona paludo-sa, vicina al vecchio porto di Nazzano, e che costeggia il Tevere, dove passerelle di legno e capanni permettono di contemplare gli animali acquatici. Un altro modo per osservare la vita fluviale è farlo a bordo dei battelli elettrici dell’ Associazione “Rafting Marmore”, imbarcazioni
8-11 anni
Riserva Naturale Regionale
Nazzano,Tevere-Farfa
Il Lago di Nazzano un ambiente naturale di grande pregio
rispettose dell’ambiente che per-corrono lo specchio d’acqua compreso tra Nazzano e Torrita, consentendo anche la visita al Museo del Fiume. La Cooperativa Le Mille e una notte organizza stage di educazione ambientale per ragazzi e adulti, gruppi e scuole, escursioni con guide naturalistiche e storico artistiche, noleggio di biciclette, accoglienza e ristorazione tramite le due strutture che gestisce sul territorio, la Foresteria della Riserva e il Palazzo Baronale di Torrita Tiberina. Il Museo del Fiume 21 Collocato al centro del paese Di Nazzano, ai piedi del Castello Savelli, il Museo del Fiume è un piccolo gioiello dedicato alla scoperta dei segreti del Tevere; dagli aspetti geologici che caratterizzano la sua valle, alle piante e agli animali che lo popolano, fino al suo legame con le comunità e ai problemi dell’inquinamento. Microscopi che ingrandiscono sabbie colorate, gocce d’acqua in cui
Come arrivare: In auto: da Roma con la SP Tiberina fino a Fiano Romano, seguono le indicazioni per Nazzano e Torrita Tiberina, nonché per la Riserva Naturale Tevere – Farfa. Dall’Autostrada A1, uscita di Fiano Romano, dopo il casello si prosegue in direzione Rieti e poi per Nazzano e Torrita Tiberina. In bus: da Saxa Rubra (via Flaminia) linee extraurbane Cotral. In treno: treno metropolitano (linea FM 1 Fiumicino – Orte) Stazione di Poggio Mirteto Scalo
Tipicità da non perdere: Fave e pecorino La fava è tra gli ortaggi più tipici della zona, che la tradizione vuole accompagnata dal saporito pecorino romano (marchio DOP dal 1996). La coltivazione della fava migliora le qualità del terreno, arricchendolo di sostanze nutrienti. La produzione del pecorino avviene con uso esclusivo di latte fresco di pecora. Il suo sapore dipende dalla stagionatura: 5 mesi per il formaggio da tavola, e almeno 8 per quello da grattugiare. La pastorizia è stata per secoli il motore dell’economia di interi territori, e era praticata con transumanza: in estate le greggi risalivano verso le montagne abruzzesi per poi ridiscen-dere ai primi freddi verso la campa-gna romana
v i vono m inusco l i ab i t an t i , ricostruzioni di habitat fluviali, una collezione ornitologica di specie locali con i loro diversi adattamenti all ’ambiente e un percorso paleontologico in una grotta, garantiscono una visita ricca di suggestioni e indizi per esplorare la Riserva da veri naturalisti.
“Qui le anse del Tevere rallentano il corso delle sue acque originando un area umida di importanza internazionale”
“Immergersi in una goccia d’ acqua”
8 - 11 ANNI
Visita al Museo del Fiume, Escursione a
piedi e in Battello nella Riserva Tevere
Farfa
Cogliere la varietà di forme di vita presenti
in un cucchiaio di acqua stagnante e
analizzare i rapporti tra prede e predatori
in una dimensione microscopica: tutto
questo è possibile manipolando collezioni di
insetti, invertebrati e preparati in alcol,
scoprendo chi vive nell’acqua attraverso i
microscopi del Museo e soprattutto,
esplorando un vero fontanile lungo i sentieri
del Fiume.
Orari di apertura del Museo e svolgimento attività: Il martedì e il giovedì, inoltre apertura negli altri giorni feriali su prenotazione per gruppi superiori alle 20 unità. Numero di partecipanti: Minimo 40 partecipanti. Due classi Costi: 13,00 euro per studente, gratui-tà per 4 insegnanti / accompagnatori. Note: Tutte le proposte prevedono le attività con guide presso il Museo, Il Battello e la Riserva.
Il Lago di Nazzano: di origine naturale, è in realtà i l rigonfiamento del fiume Tevere, formatosi in seguito alla costruzione di una diga nel 1956. Divenuta Riserva Regionale Naturale Nazzano,Tevere–Farfa nel 1979 è la prima area protetta istituita dalla Regione; la zona è inseri ta nel l 'e lenco del la Convenzione di Ramsar come “area umida di importanza internazionale”. Il bosco ripariale è frequentato da alzavole e porciglioni, volpi e nutrie. Rane e tritoni sono gli anfibi che abitano tra i tappeti di lenticchia d’acqua, mentre i pendolini costruiscono il loro caratteristico nido sui rami dei salici. Numerosi gli anatidi come il germano reale, l’alzavola, il fischione, la moretta, lo svasso maggiore, la folaga, il martin pescatore e i rapaci come il falco di palude e il falco pescatore. Ricca anche l’ittiofauna che comprende una dozzina di specie di pesci di ambiente fluviale e lacustre. Il canneto, fittissimo, è dominato dalla c a n n u c c i a d i p a l u d e , accompagnata dal la t i fa, impreziosito dalll’iris di palude. Nel Lago di Nazzano è possibile p e s c a r e c a v e d a n i , scardole, alborelle, lucioperca e
SCUOLA, NATURA E MUSEO Idee per escursioni, laboratori, campi scuola
e viaggi per un turismo responsabile e sostenibile
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LAZIO
“Liberi di Volare e Nuotare”
pigo. La Riserva Naturale può essere percorsa a piedi, in bici o a cavallo lungo le sponde del Tevere. Da Torrita Tiberina e da Nazzano, si percorre una strada che conduce ad una zona paludo-sa, vicina al vecchio porto di Nazzano, e che costeggia il Tevere, dove passerelle di legno e capanni permettono di contemplare gli animali acquatici. Un altro modo per osservare la vita fluviale è farlo a bordo dei battelli elettrici dell’ Associazione “Rafting Marmore”, imbarcazioni
6-8 anni
Riserva Naturale Regionale
Nazzano,Tevere-Farfa
Il Lago di Nazzano un ambiente naturale di grande pregio
rispettose dell’ambiente che per-corrono lo specchio d’acqua compreso tra Nazzano e Torrita, consentendo anche la visita al Museo del Fiume. La Cooperativa Le Mille e una notte organizza stage di educazione ambientale per ragazzi e adulti, gruppi e scuole, escursioni con guide naturalistiche e storico artistiche, noleggio di biciclette, accoglienza e ristorazione tramite le due strutture che gestisce sul territorio, la Foresteria della Riserva e il Palazzo Baronale di Torrita Tiberina. Il Museo del Fiume 21 Collocato al centro del paese Di Nazzano, ai piedi del Castello Savelli, il Museo del Fiume è un piccolo gioiello dedicato alla scoperta dei segreti del Tevere; dagli aspetti geologici che caratterizzano la sua valle, alle piante e agli animali che lo popolano, fino al suo legame con le comunità e ai problemi dell’inquinamento. Microscopi che ingrandiscono sabbie
Come arrivare: In auto: da Roma con la SP Tiberina fino a Fiano Romano, seguono le indicazioni per Nazzano e Torrita Tiberina, nonché per la Riserva Naturale Tevere – Farfa. Dall’Autostrada A1, uscita di Fiano Romano, dopo il casello si prosegue in direzione Rieti e poi per Nazzano e Torrita Tiberina. In bus: da Saxa Rubra (via Flaminia) linee extraurbane Cotral. In treno: treno metropolitano (linea FM 1 Fiumicino – Orte) Stazione di Poggio Mirteto Scalo
Tipicità da non perdere: Fave e pecorino
La fava è tra gli ortaggi più tipici della zona, che la tradizione vuole accompagnata dal saporito pecorino romano (marchio DOP dal 1996). La coltivazione della fava migliora le qualità del terreno, arricchendolo di sostanze nutrienti. La produzione del pecorino avviene con uso esclusivo di latte fresco di pecora. Il suo sapore dipende dalla stagionatura: 5 mesi per il formaggio da tavola, e almeno 8 per quello da grattugiare. La pastorizia è stata per secoli il motore dell’economia di interi territori, e era praticata con transumanza: in estate le greggi risalivano verso le montagne abruzzesi per poi ridiscen-dere ai primi freddi verso la campa-gna romana
colorate, gocce d’acqua in cui vivo-no minuscoli abitanti, rico-struzioni di habitat fluviali, una colle-zione ornitologica di specie locali con i loro diversi adattamenti all ’ambiente e un percorso paleontologico in una grotta, garantiscono una visita ricca di suggestioni e indizi per esplorare la Riserva da veri naturalisti.
“Qui le anse del Tevere rallentano il corso delle sue acque originando un area umida di importanza internazionale”
“Liberi di Volare e Nuotare” 6-8 anni
Visita al Museo del Fiume, escursione a piedi e in Battello nella Riserva Tevere Farfa Attraverso la manipolazione di penne, uccelli imbalsamati e semi alati, l’osservazione al microscopio di insetti acquatici, lo studio del nuoto dei pesci negli acquari e la visione diretta della flora e della fauna nell’ambiente esterno è possibile scoprire gli adattamenti e le soluzioni che i diversi organismi, animali e vegetali, hanno adottato nel corso del tempo per volare e per nuotare. Orari di apertura del Museo e svolgimento attività: Il martedì e il giovedì, inoltre apertura negli altri giorni feriali su prenotazione per gruppi superiori alle 20 unità. Numero di partecipanti: Minimo 40 partecipanti. Due classi Costi: 13,00 euro per studente, gratuità per 4 insegnanti / accompagnatori. Note: Tutte le proposte prevedono le attività con guide presso il Museo, il Battello e la Riserva.
Le mille e una notte ormai da anni pro-pone il suo LUDOBUS a scuole ed enti pubblici riscuotendo molto successo. Il LUDOBUS è un servizio di animazio-ne itinerante capace di sollecitare oc-casioni spontanee e organizzate di incontro e di gioco. Nato per consenti-re di migliorare la possibilità di gioco e di esperienze nelle strade, nelle piaz-ze, nelle aree verdi, nei quartieri so-prattutto quelli periferici e svantaggiati
e nelle aree più depresse e isolate del territorio, promuovendo la conoscenza, l’utilizzo e la riqualificazione dello spa-zio urbano come luogo di aggregazio-ne e partecipazione sociale, ben si è adattato alle scuole che hanno ne han-no visto un modo per dare dignità al gioco, al tempo e allo spazio per il gio-co. Il LUDOBUS si propone infatti di sotto-lineare la centralità e l’importanza del gioco, assegnare al tempo del gioco la giusta dignità, promuovere il gioco at-traverso la rielaborazione di giochi tra-dizionali e la sperimentazione di nuove forme ludiche, promuovere occasioni di incontro tra i bambini/e e ragazzi/e, decentrare sul territorio azioni di infor-mazione, contatto, sensibilizzazione su
LUDOBUS Idee di intrattenimento ludico, didattico e
ricreativo
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Fax.: -06-86210833
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Direttamente nella vostra
scuola
Feste di inizio e fine anno,
Natale, Carnevale e ogni occasione in
cui si vuole regalare
divertimento e allegria
tematiche sociali e culturali attraverso il gioco, favorire lo scambio culturale e so-ciale, qualificare e animare iniziative e manifestazioni pubbliche.
Il LUDOBUS de Le mille e una notte svolge animazione ludica e sarà di volta in volta carico di piccoli e grandi giochi, da quelli tradizionali a quelli di nuova concezione, da quelli realizzati con mate-riale di recupero ai più entusiasmanti gio-chi gonfiabili. Gli straordinari animatori e animatrici organizzeranno i giochi, allesti-ranno percorsi ludici, realizzeranno gran-di parate e spettacoli con musica, clown, acrobati, giocolieri e maghi, regaleranno a tutti pop corn e zucchero filato, sculture di palloncini.
L’intervento del LUDOBUS troverà ideale inserimento in tutte quelle occasioni in cui si vuole regalare ai bambini/e e ragazzi/e momenti di allegria e diverti-mento al di fuori delle consuete attività didattiche, quali per esempio la festa d’inaugurazione dell’anno scolastico o la festa per la conclusione, la festa di Nata-le o quella di Carnevale.
Per bambini e bambine di tutte le età
Il ludobus… ...per dare dignità al
gioco, al tempo e allo spazio per il
gioco...
Spettacolo tratto da un rac-
conto di B. Minne e R. Lemmes,
(Spuki Bu, Ed. Ape Junior) adatto
alle scuole dell’infanzia e alle pri-
me classi della scuola primaria, ha
la finalità generale di avviare i pic-
coli spettatori alla consapevolezza e
al superamento delle proprie paure
stimolando emozioni con la
“s”drammatizzazione teatrale.
Attraverso l’esperienza per-
sonale di Giorgino alle prese con
un innocuo fantasmino si vuole sti-
molare i bambini e le bambine alla
consapevolezza e al rafforzamento
della propria identità, alla capacità
di sentirsi parte di un gruppo che
razionalizza e quindi esorcizza le
proprie paure, e ironizza su queste
e su quelle altrui.
Spesso infatti nel raccontare
storie e fiabe della tradizione, alcu-
ni bambini e bambine mostrano
Spettacolo “Il Fantasma Formaggino”
Idee di intrattenimento ludico, didattico e
ricreativo
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Direttamente nella vostra
scuola
Feste di inizio e fine anno, Halloween,
Carnevale e ogni occasione in cui si
vuole regalare divertimento e
allegria
paure eccessive, rifiutando
l’ascolto e mostrando eccessivo
disagio.
Così anche quando si im-
pongono limiti o divieti a singole
azioni invocando figure spaventose
come il lupo nero, l’orco o i fanta-
smi.
Spettacolo divertente con simpati-
che coreografie ed accattivanti ef-
fetti luce per trascorrere una matti-
nata in allegria seppur con qualche
piccolo brivido. L’intrattenimento
inizia con lo spettacolo, per ulti-
mare con il donare a tutti i parteci-
panti un fantasmino di zucchero
filato e un palloncino-fantasmino.
L’intrattenimento prevede:
√ Spettacolo “Il fantasma for-
maggino”
√ Zucchero filato
√ Sculture di palloncini
E’ inoltre possibile integrare lo
spettacolo con dei laboratori didat-
tici, artistici, ludico-pedagogici e di
lettura animata, da svolgere nelle
giornate precedenti o successive lo
spettacolo.
Per bambini e bambine delle scuole
dell’infanzia e delle prime classi della scuola primaria
…Brrr, che paura!!!
...ma non
preoccupatevi
i fantasmi esistono
solo nella fantasia!!!
Spettacolo adatto alle scuole
dell’infanzia e alle prime classi del-
la scuola primaria, la cui finalità
generale è quella di regalare a bam-
bini e bambine momenti spensierati
di puro divertimento.
L’intervento giocoso e spiritoso
dei personaggi dello spettacolo la-
sciano inoltre ai piccoli spettatori
un messaggio di impegno per impa-
rare cose nuove, di solidarietà, di
altruismo e amicizia attraverso la
fantasia e il divertimento.
Il Maestro è un Mago un
po’ strampalato e molto severo e
suoi alunni, dei clown un po’ goffi
ed impacciati, non conoscono ne-
anche le minime nozioni circensi.
Il Maestro attraverso le sue
dure lezioni, riuscirà ad insegnare
gli elementi basilari e a ricevere
così da loro grande riconoscenza.
Ma il merito è anche dei
suoi alunni che attraverso
l’impegno, l’aiuto reciproco e quel-
lo degli spettatori, con un pò di fan-
tasia e tanta allegria riescono ad
imparare in fretta.
Spettacolo “Scuola di Clown” Idee di intrattenimento ludico, didattico e
ricreativo
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Direttamente nella vostra
scuola
Feste di inizio e fine anno,
Natale, Carnevale e ogni occasione in
cui si vuole regalare
divertimento e allegria
Circa due ore di intrattenimento
per trascorrere una mattinata di
festa a scuola in compagnia di nuo-
vi amici, attraverso un percorso
che inizia con lo spettacolo, inte-
rattivo e divertente con gag, musi-
ca e un pizzico di magia, passando
per dei balli collettivi, per ultimare
con il donare a tutti i partecipanti
uno zucchero filato (in alternativa
un sacchetto di pop corn) e una
scultura di palloncini.
L’intrattenimento prevede:
♦ Spettacolo “Scuola di clown”
♦ Balli collettivi
♦ Zucchero filato o pop corn
♦ Sculture di palloncini
E’ inoltre possibile integrare lo
spettacolo con dei laboratori moto-
ri o artistici da svolgere nelle gior-
nate precedenti o successive lo
spettacolo.
Per bambini e bambine delle scuole
dell’infanzia e delle prime classi della scuola primaria
…anche i clown
vanno
a scuola!!!