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ORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI MODENA BOLLETTINO N. 8 - MENSILE - Sped. A.P. ANNO LIII - SETTEMBRE 2004 L’ORDALIA (M. P ANTUSA) LA CHIRURGIA DELLOBESITÀ GRAVE (S. BONILAURI E ALTRI) L’ORDINE DEI MEDICI IN UNA SOCIETÀ CHE CAMBIA (G.P. PRANDSTRALLER) P AP TEST : È STATO ATTIVATO UN NUOVO SISTEMA DI REFERTAZIONE (S. BORSARI E ALTRI) ANNO LIII - n. 8 settembre 2004 - Pubbl. mensile 1,00 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.l. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Modena - Direz. e Amm.: Modena, p.le Boschetti, 8 - Tel. 059/247711 - Fax 059/247719 - E mail: [email protected] www.ordinemedicimodena.it
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ORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI MODENA

BOLLETTINO

N. 8 - MENSILE - Sped. A.P. ANNO LIII - SETTEMBRE 2004

L’ORDALIA (M. PANTUSA)

LA CHIRURGIA DELL’OBESITÀ GRAVE (S. BONILAURI E ALTRI)

L’ORDINE DEI MEDICI IN UNA SOCIETÀ CHE CAMBIA (G.P. PRANDSTRALLER)

PAP TEST: È STATO ATTIVATO UN NUOVO SISTEMA DI REFERTAZIONE

(S. BORSARI E ALTRI)

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Bollettino n. 8 settembre 2004

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In copertina: “Erminia e Tancredi”

olio su tela cm. 120x170 - Opera di Ludovico LanaMuseo Civico di Modena

EDITORIALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

LETTERE ALLA REDAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5

ATTIVITÀ DELL’ORDINE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

FEDERAZIONE NAZIONALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

DI PARTICOLARE INTERESSE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

INSERTO CENTRALE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17

ONAOSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21

ARTE E DINTORNI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

BIBLIOTECA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25

CORSI CONVEGNI E CONGRESSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

TACCUINO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33

BOLLETTINOORDINE PROVINCIALE

DEI MEDICI CHIRURGHIE DEGLI ODONTOIATRI

DI MODENACONSIGLIO DIRETTIVO

Presidentedr Nicolino D’Autilia

Vice Presidentedr Marco Baraldi

Consigliere Segretariodr Michele Pantusa

Consigliere Tesorieredr Stefano Reggiani

Consiglieridr Antonino Addamo - dr Lodovico Arginelli

dr Luigi Bertani - dr Adriano Dallari dr.ssa Azzurra Guerra - dr Giacinto Locontedr Beniamino Lo Monaco - dr Paolo Martone

prof Francesco Rivasi - dr Francesco Saladr.ssa Laura Scaltriti

Consiglieri Odontoiatridr Marco Fresa - dr Roberto Gozzi

COLLEGIO REVISORI DEI CONTIPresidente

dr Giovanni BertoldiComponenti:

dr Geminiano Bandieradr Roberto Olivi

Revisore dei conti supplente:dr.ssa Silvia Bellei

COMMISSIONE ODONTOIATRIPresidente

dr Roberto GozziSegretario

dr Vincenzo MalaraComponenti

dr Riccardo Cunsolodr Giancarlo Del Grosso

dr Marco FresaDirezione e Amministrazione:

Modena, p.le Boschetti, 8Tel. 059/247711 Fax 059/247719

Email: [email protected]

Direttore ResponsabileDott. Nicolino D’Autilia

Iscr. Trib. MON° 83 del 28/6/52

EditoreOrdine dei Medici Chirurghi e

Odontoiatri di ModenaComitato di Redazione:

dr A. Addamo - dr L. Arginellidr L. Bertani - dr A. Dallari

dr.ssa A. Guerra - dr P. Martonedr R. Olivi - dr M. Pantusa - prof F. Rivasi

Collabora il prof G. TedeschiRealizzazione Editoriale:

Pol. Mucchi - Via Emilia Est, 1525 - ModenaTel. 059/374096 - Fax 059/281977

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Anna B., Anna M., An-tonella, Federica e Simo-netta, profondamente com-mosse e addolorate, si strin-gono al collega Mario Mirrinel momento di grave luttoche ha colpito la sua fa-miglia per la tragica scom-parsa del figlio

ANDREA

Il Consiglio dell’Ordine deimedici e degli odontoiatridi Modena con tutti i colle-ghi della nostra provinciapartecipa al grave lutto cheha colpito il signor MarioMirri con la perdita delfiglio

ANDREA

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Bollettino n. 7 luglio-agosto 2004

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L'ORDALIA

S i è chiusa una annosa vicenda. Laristrutturazione della sededell'Ordine che ha provocato l'ira

funesta di un nostro collega ha concluso il suo iterprocedurale fino all'ultimo livello di giudizio conrisultati che sanciscono l'assoluta mancanza di rilie-vi da muovere al Presidente D'Autilia per quantoattiene a illeciti amministrativi.I fatti sono noti. Sei anni fa, in occasione della ristrutturazione dellasede, a causa di un cedimento strutturale, ilPresidente Nicolino D'Autilia, nel mese di agosto,autorizzò, stante la situazione di estrema criticità eurgenza, i lavori di consolidamento (che prefigura-vano un incremento della spesa non previsto nelbilancio) senza la previa approvazione delConsiglio.Per qualcuno sarebbe forse stato meglio lasciare cheparte del palazzo crollasse?L'assemblea degli iscritti, sovrana in questo ambito,ratificò il bilancio (che si chiuse con un attivo siapure inferiore a quello degli anni passati), sanandodi fatto qualunque ipotetica irregolarità contabilepregressa.Ma si sa! La lotta elettorale non dà e non chiedequartiere e così in occasione delle successive elezio-ni un nostro collega fornì agli organi di informazio-ne una sua versione degli accadimenti provocandouna campagna di stampa denigratoria nei confrontidel dottor D'Autilia e della lista elettorale che lososteneva.L'informazione prese per buono quanto appreso e,evitando accuratamente qualunque controllo chesarebbe bastato a chiarire gli eventi, propose unaserie di articoli che accusavano D'Autilia di illecitoamministrativo e insinuavano sospetti anche piùgravi.Le elezioni si conclusero con una schiacciante vit-toria di D'Autilia e della sua lista.Ma questo non bastò. Il collega presentò un espostopresso la Federazione nazionale e pretese una verifi-ca. La Federazione chiese chiarimenti, gli stessifurono forniti insieme ai documenti contabili e ichiarimenti stessi furono considerati esaustivi.Ma il collega, ancora insoddisfatto, richiese unintervento del Ministero della Salute che imposealla Federazione un'ispezione, che, puntualmenteeseguita, concluse per l'assenza di rilievi procedura-li. Davide voleva però abbattere Golia e pertantoancora il Ministero della Salute consigliò "calda-mente" la discussione del caso Modena nellaCommissione Centrale per gli esercenti le profes-sioni sanitarie (così detta Commissione di

Disciplina). La commissione si è finalmente pro-nunciata assolvendo il nostro Presidente perché ilfatto non sussiste.Il passo successivo sarà probabilmente l'ordalia seanche il Padreterno vorrà dar voce alle pretese delnostro collega.Ho esposto i fatti perché forse non noti a tutti e per-ché a distanza di tanti anni anche i più attenti allequestioni ordinistiche potrebbero non ricordarne letappe.Mi sia consentito ora fare alcune considerazioni.Viviamo purtroppo in un mondo di grandi barbarieche pone l'insulto, il sospetto ingiustificato, lacalunnia, il discredito dell'avversario a regola com-portamentale quando non si hanno argomenti pro-positivi da porre in campo.Pensavo che questo atteggiamento fosse propriodella classe politica o degli ambienti ristretti in cuila carriera è legata al concetto di "mors tua, vitamea".Invece devo rilevare con sconcerto che anche inuna categoria come la nostra, legata da un pattoquale il giuramento di Ippocrate e dotata di uncodice deontologico che dovrebbe determinarecomportamenti etici nei rapporti tra colleghi, illivore prende il posto della ragione.Pensavo che, in una società che stigmatizza con lamassima enfasi il più piccolo errore medico edimentica i milioni di interventi risolutori e l'abne-gazione di innumerevoli colleghi, non ci fosse biso-gno di un medico che aizzi la folla contro un altromedico.Forse il sottoscritto ha una visione medioevale dellaprofessione, ma ritiene che quanto descritto abbiagettato discredito su una intera categoria.Non voglio dire che un collega, avuto il sospetto diqualcosa di irregolare accaduto nell'Ordine, nondovesse avere chiarimenti, ma che gli stessi, ampia-mente forniti in tutte le sedi possibili e deliberanti,avrebbero dovuto fargli considerare la possibilità diessere lui stesso in torto e non il suo avversario poli-tico. Il tempo è tuttavia galantuomo e ha reso pienagiustizia a un professionista, Nicolino D'Autilia,che da anni, con spirito di servizio, competenza eabnegazione, dedica gran parte del suo tempo a tuttinoi attraverso il suo lavoro nell'Ordine dei medici.

M. Pantusa

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Bollettino n. 8 settembre 2004

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Modena, 30 luglio 2004

In merito a quanto pubblicato a pag. 4 dell'ultimo numero del Bollettino, mi preme informarvi che iotolgo SEMPRE il cellofan, altrimenti non potrei leggere le Storielle di Roberto Olivi (che ringrazio) cherappresentano ormai l'unico motivo di interesse della rivista, oltre alle "NoteTristi". Ricordo che untempo il Bollettino pubblicava le lezioni magistrali dei grandi clinici, ora pubblica patetiche poesie dia-lettali (quelle di Arginelli sono comunque le migliori). Cordiali saluti.

G. Zanghieri

Caro collega,devo anzitutto esprimere la mia soddisfazione per il fatto che tu ti sia apertamente schierato fra coloro che il cello-fan lo tolgono. Il che, credimi, non è poco. Poi c’è da congratularsi con l’altro aspetto, non certo secondario, con-cernente la lettura da parte tua delle storielle di Roberto Olivi (che infatti piacciono a tutti noi), delle note tristi (ilche indica una particolare sensibilità non proprio comune al giorno d’oggi) ed infine delle poesie dialettali, anche seil giudizio sulla qualità dell’operato dei colleghi non è dei più lusinghieri. Ecco, dobbiamo confessare che nel comi-tato di redazione siamo già contenti. Abbiamo registrato infatti dopo il ricevimento dell’ultimo numero delBollettino, quello del cellofan per intenderci, una unanimità di attestazioni positive sul destino della pubblicazione.D’altro canto la nostra era e resta una provocazione, rivolta soprattutto a quei colleghi che si lamentano per unascarsità di informazioni da parte del loro Ordine, salvo poi verificare che gli stessi non leggono l’organo storico dicomunicazione. Ma la nostra contentezza finisce qui.Perché forse anche il collega non legge il Bollettino, e questo può essere comprensibile perché noi medici siamo som-mersi da una stampa di settore quantitativamente enorme (anche se qualitativamente scarsa), per cui è obiettiva-mente difficile tener dietro a tutto quanto viene quotidianamente depositato nelle nostre cassette dai postini.E forse gli saranno sfuggiti i contributi su molti temi peculiari della nostra professione come la Bioetica, la privacy,la responsabilità professionale, il dibattito tenutosi per molti mesi sulle pagine del Bollettino sulla TOS, solo percitarne alcuni, e questo senza contare le informazioni sulle iniziative dell’Ordine per la formazione e l’aggiorna-mento – informatica, medical english, Bioetica – alle quali hanno partecipato alcune centinaia di colleghi, pare pro-prio con molta soddisfazione di tutti per la qualità delle stesse.Per quanto riguarda poi “le lezioni magistrali dei grandi clinici”, non c’è dubbio che quelli fossero dei bei tempi.Oggi purtroppo sono altri tempi. O non ci sono più i “grandi” clinici, e non lo ritengo plausibile, oppure non ci sono più i “piccoli” medici di unavolta che dovevano leggere la “lezione magistrale” sul Bollettino per aggiornarsi. Oggi, come il collega sa, sono talie tante le fonti di aggiornamento, ma soprattutto le modalità di una formazione differente, che la forma della “lezio-ne magistrale” non risponde più alle esigenze dei medici e degli odontoiatri. Avendo vissuto da tre anni a questaparte l’esperienza della commissione regionale ECM posso attestare quanto sia obiettivamente difficoltoso coniu-gare esigenze di formazione dei colleghi con tipologia degli eventi formativi. E posso garantire che comunque la“lezione frontale” è all’ultimo posto nell’indice di gradimento dei colleghi, nessuno escluso. Un motivo ci sarà pure.O no?La realtà del nostro Bollettino resta quella di una pubblicazione aperta al contributo di tutti coloro, grandi clinici epiccoli medici, che vogliono partecipare alla costruzione di un Ordine più vicino alla professione. E se ce lo richiedono un po’ da tutt’Italia un motivo ci deve pur essere. Comprese le storielle di Roberto Olivi e lepatetiche poesie dialettali.

Per il comitato di redazione del BollettinoIl presidente

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Modena, 9 luglio 2004

Si è concluso alle ore 23 del 29 giugno u.s. il Corso di Bioetica organizzato dall’Ordine dei MediciChirurghi e Odontoiatri di Modena.Fin dalla prima seduta, in data 8 marzo, l’interesse è stato tangibile e crescente, insieme a una certa ini-ziale curiosità, Infatti l’ora della chiusura dei lavori arrivava improvvisa e inattesa da tutti.Ciò era dovuto senz’altro al contenuto coinvolgente degli argomenti trattati, ma anche e soprattutto allanotevole levatura culturale degli oratori, sempre puntuali e brillanti.Primo fra tutti, senza naturalmente sminuire gli altri, il Prof. Spinsanti, vera autorità nel campo, ma umi-lissimo nell’esposizione della sua “Circumnavigazione intorno alla Bioetica” e molto affabile nel con-fronto finale.Ho vissuto anche qualche attimo di nostalgia, incontrando colleghi che non vedevo dai tempidell’Università.In quei momenti ho notato il vero cambiamento della “medicina” almeno dal punto di vista “fisico”.Senza entrare nei minimi particolari, non è lo scopo di questa riflessione, i temi trattati sono stati di pre-gnante attualità e pungolo per animati scambi di idee alla fine di ogni seduta.Problemi come il consenso informato, la medicina interculturale, i viaggi in internet, sono ormai all’or-dine del giorno e non si può più far finta di non conoscerli.Mi sono ritenuto fortunato per essere riuscito a far parte del “gruppo dei 35”. Questo corso mi ha aiuta-to a guardare all’”Ars Medica” con uno spirito diverso.Ringrazio perciò il pregiatissimo Presidente per aver reso possibile tutto ciò e auspico una riedizione delcorso soprattutto per i colleghi che non sono riusciti, questa volta, a far parte dei 35 fortunati.

Grazie e cordiali salutiM. Cinque

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eSEDUTSEDUTA DI CONSIGLIO DIRETTIVOA DI CONSIGLIO DIRETTIVO - 20 luglio 2004- 20 luglio 2004

Il giorno 20 luglio 2004 alle ore 21,15 presso la Sala delle adunanze di quest’Ordine si è riunito il Consiglio Direttivo. Consiglieri: Dott. Antonino Addamo, Dott. Marco Baraldi, Dott. Adriano Dallari, Dott. Nicolino D’Autilia, D.ssaAzzurra Guerra, Dott. Giacinto Loconte, Dott. Paolo Martone, Dott. Stefano Reggiani, Prof. Francesco Rivasi, D.ssaLaura Scaltriti.Consiglieri odontoiatri: Dott. Marco Fresa, Dott. Roberto Gozzi. Ordine del giorno:1. approvazione verbale seduta di Consiglio del 7.6.042. variazioni agli albi professionali;3. comunicazioni del Presidente;4. report dal Consiglio Nazionale FNOMCeO del 9-10 luglio 2004 (D'Autilia);5. designazione nominativi per Comitato Etico;6. parere del Consiglio di Stato sulla obbligatorietà di iscrizione all'Albo professionale dei sanitari dipendenti da

Pubblica Amministrazione;7. situazione economica al 30.6.2004 (Reggiani);8. delibere amministrative;9. delibere di pubblicità sanitaria;10. delibere del personale dipendente;11. varie ed eventuali.

VVARIAZIONI AGLI ALBI PROFESSIONALI - Seduta di Consiglio del 20.7.04 ARIAZIONI AGLI ALBI PROFESSIONALI - Seduta di Consiglio del 20.7.04

Prima iscrizione N. Iscriz.FERRARI UMBERTO 5837MEHMETI HILDA 5838VICENZI LISA 5839Iscrizione per trasferimentoDI GENNARO PIERO 5840FINI SERGIO 5841GHINOI ALESSANDRA 5842MASTRONICOLA CRISTINA 5843PENSABENE LUCA PIETRO ANTONIO AURELIO 5844Inserimento elenco speciale Medici Competenti in Medicina del Lavoro ai sensi Dl.vo 277/91CASTAGNETTI ANGELO 3297Ottenimento cittadinanza italiana AOUDE RIAD 5539Cancellazione DOMENICHINI GIACOMO 1863

ALBO MEDICI CHIRURGHI

UNA SENTENZA AUNA SENTENZA ATTESATTESA

Il 7 maggio di questo nostro 2004 si è conclusa una vicenda relativa alla gestione amministrativa dell’Ordine diModena nel 1999 e seguita all’esposto del collega Daniele Giovanardi al Ministero della Salute. Dopo numerosiaccertamenti espletati da differenti organismi la Commissione Centrale Esercenti le Professioni Sanitarie presso ilMinistero della Salute, “…omissis ritenuto, pertanto, che nell’iniziativa del Presidente dell’Ordine di Modena nonsia da ravvisare alcuna ipotesi di illecito disciplinare; ha disposto l’archiviazione degli atti del procedimento”. A distanza di sei anni si chiude un capitolo della vita ordinistica modenese. Proprio perchè la maggior parte dei colleghi non ha compreso appieno la rilevanza degli addebiti formulati nei con-fronti del presidente perché questi erano sufficientemente estranei, per la loro stessa natura amministrativa, all’ha-bitus mentale dei professionisti della salute, riteniamo di dover sottolineare la felice conclusione di questo iter che havisto a ogni tornata elettorale un riaccendersi delle polemiche.In questi sei anni l’Ordine di Modena ha continuato a lavorare per i colleghi e con i colleghi della nostra provincia,della nostra regione e del nostro paese.Serenamente e con la massima disponibilità di tutti, Consiglio e personale d’ufficio. Come sempre.

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eGAROZZO SALVATORE 5161MONNA GIUSEPPE 4732SPENNATO ANTONIO 1296VENTURELLI ALDO 702

Prima iscrizione N. Iscriz.BRUNI SIMONE 519

******SEDUTSEDUTA DI COMMISSIONE ALBO A DI COMMISSIONE ALBO MEDICIMEDICI - 21 giugno 2004- 21 giugno 2004

La Commissione Albo Medici Chirurghi riunita nella sede di P.le Boschetti n. 8 in Modena alle ore 21,00 del21.6.2004, composta dai Commissari:Dott. Antonino Addamo, Dott. Marco Baraldi, Dott. Luigi Bertani, Dott. Nicolino D’Autilia (Presidente), Dott.Giacinto Loconte, Dott. Paolo Martone, Dott. Michele Pantusa, Dott. Stefano Reggiani, Prof. Francesco Rivasi, ha adottato le seguenti decisioni:conclusione procedimento disciplinare avverso Dott. M.R.M. nessuna sanzioneapertura di procedimento disciplinare avverso il Dott. A.Z.apertura di procedimento disciplinare avverso il Dott. L.T.

******SEDUTSEDUTA DI COMMISSIONE ALBO A DI COMMISSIONE ALBO MEDICIMEDICI - 20 luglio 2004- 20 luglio 2004

La Commissione Albo Medici Chirurghi riunita nella sede di P.le Boschetti n. 8 in Modena alle ore 21,00 del20.7.2004, composta dai Commissari:Presidente:Dott. Nicolino D'Autilia Componenti: Dott. Antonino Addamo, Dott. Marco Baraldi, Dott. Adriano Dallari, D.ssa Azzurra Guerra, Dott.Giacinto Loconte, Dott. Paolo Martone, Dott. Stefano Reggiani, Prof. Francesco Rivasi, Dott.ssa Laura Scaltriti,ha discusso il seguente ordine del giorno:

1. Proposta di nominativo/i alla FRER-Ordini per rappresentante medici chirurghi nel coordinamento regionaleprevisto dalla delibera n.327/04.

******SEDUTSEDUTA DI COMMISSIONE ALBO A DI COMMISSIONE ALBO ODONTOIAODONTOIATRITRI - 13 luglio 2004- 13 luglio 2004

Il giorno 13 luglio 2004 - ore 20,00 - presso la Sede di P.le Boschetti, 8 Modena si è riunita la Commissione AlboOdontoiatri.Sono presenti:Dott. Riccardo Cunsolo, Dott. Giancarlo Del Grosso, Dott. Marco Fresa, Dott. Roberto Gozzi (presi-dente), Dott. Vincenzo Malara (segretario).Ordine del giorno:1. approvazione verbale seduta dell’ 8.6.2004;2. comunicazioni del Presidente;3. normativa autorizzazioni: delibera regionale 327 del 23 febbraio 2004;4. opinamento eventuali parcelle odontoiatriche;5. varie ed eventuali.

ALBO ODONTOIATRI

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MOZIONI D’ORDINE DELLA FNOMCeO

I Il Consiglio Nazionale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi eOdontoiatri, riunito a Roma il 9 e 10 luglio 2004

CONSIDERATO CHE- all’impegno sin qui profuso da parte della FNOMCeO e degli Ordini Provinciali nella ela-

borazione e diffusione dei principi e delle metodologie dell’ECM, nonché nella promozionedel coordinamento con tutte le altre Professioni Sanitarie e con le Società Scientifiche, noncorrisponde un doveroso ed adeguato riconoscimento da parte del Ministero della Salute;

- attualmente risulta messa in discussione la funzione da sempre rivendicata dagli Ordini, inconsiderazione del proprio ruolo istituzionale, di registrazione, controllo di qualità e certifi-cazione degli eventi ECM e che gli Ordini sono attualmente relegati a un ruolo residualemeramente notarile;

RILEVATO CHE- il Decreto Ministeriale per l’accreditamento delle Società Scientifiche di fatto nega il ruolo

di provider ad importanti rappresentanti della professione ed assegna un ruolo marginale allaFNOMCeO e agli Ordini, Organi ausiliari dello Stato;

- a tutt’oggi non sono state rimosse, anzi risultano aggravate, le pastoie burocratiche che ren-dono poco agevole e professionalmente fruibile il sistema ECM, nonostante le risorse inca-merate, e che manca peraltro una verifica delle effettive ricadute sul piano clinico assisten-ziale della complessa macchina ECM;

VALUTATO CHE- nonostante il fallimento sostanziale del sistema di valutazione degli eventi affidato a referee,

inizialmente identificato come provvisorio per il tempo di mesi sei, lo stesso viene oggi ricon-fermato a tempo indeterminato;

- l’utilizzo provvisorio di referee non ha dato prova di reale efficacia in considerazione delledisomogeneità di valutazione, che hanno prodotto talvolta ingiuste penalizzazioni di eventisignificativi ed evidenti sopravvalutazioni di eventi di modesto contenuto formativo alpunto da far ipotizzare una gestione quanto meno disattenta del meccanismo di attribuzionedei crediti;

RITENUTO CHE- la condivisione ad oltranza di un sistema ECM divenuto vessatorio, burocratico e dissipato-

re di notevoli risorse umane ed economiche lede l’immagine della FNOMCeO e degli OrdiniProvinciali presso i propri iscritti;

- la formazione permanente non può essere posta a carico dei medici né essere oggetto di spe-culazioni di qualsiasi genere;

PREMESSO CHE- la complessità delle problematiche rende ormai indifferibile una riflessione organica della

Federazione e degli Ordini sui contenuti e sui principi ispiratori stessi del D.L. 229 e norma-tive correlate, e pur riaffermando il dovere deontologico della formazione continua del medi-co quale garanzia per il cittadino e la filosofia collaborativa tra Ordine, Stato e Regioni qualiEnti sinergici nella regolazione, vigilanza e garanzia di qualità dei processi formativi;

CHIEDEl’immediata apertura di un confronto con il Ministero della Salute per una profonda revisionedel Decreto Ministeriale sulle Società Scientifiche e la sua sostituzione con un provvedimen-to che doverosamente riconosca il giusto ruolo alla Federazione e agli Ordini in tema di ECMe per il congelamento ad ogni effetto, per l’anno in corso, del debito di punti ECM da partedei medici e degli odontoiatri, in considerazione del permanente clima di incertezza e di con-fusione;

IMPEGNAtutti i membri medici, a qualunque titolo nominati a far parte della Commissione nazionaleECM, istituita presso il Ministero della Salute, e ove necessario negli Organismi regionali, edin particolare quanti rivestono ruoli di rappresentatività nella Federazione e negli Ordini, a

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rassegnare irrevocabili dimissioni dalla medesima Commissione qualora il Ministero non for-nisca in tempi brevissimi ampie ed esaurienti assicurazioni in merito all’incondizionato acco-glimento della predetta istanza;

IMPEGNA ALTRESI’il Presidente ed il Comitato Centrale della FNOMCeO ad esperire con sollecitudine un’inda-gine presso le Regioni e le Province Autonome per evidenziare se il ricorso a soggetti privatipossa configurare eventuali conflitti di interesse ed a richiedere con urgenza a tutte le forze par-lamentari un chiaro impegno a cambiare le parti carenti della legge per quanto attiene l’ECMe più specificatamente i finanziamenti e le spese;

PROPONE INFINEche, in assenza di atti certi ed univoci da parte del Ministero, si proceda a convocare unConsiglio Nazionale monotematico, esteso a tutti i Consigli Provinciali e alle CommissioniOdontoiatri, per esaminare la praticabilità giuridica di forme anche estreme di protesta, nonescluso l’invito ai medici e agli odontoiatri ad astenersi dal conseguimento di crediti ECM,fermo restando l’obbligo dell’aggiornamento professionale espressamente previsto dal CodiceDeontologico e gli eventuali adempimenti sanciti dagli Accordi Collettivi di categoria.

***

Il Consiglio Nazionale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi eOdontoiatri, riunito a Roma il 9 e 10 luglio 2004, preso in esame il testo della legge 19 feb-braio 2004 contenente “Norme in materia di procreazione medicalmente assistita” rilevapositivamente come la legge abbia inteso colmare un pericoloso vuoto legislativo recuperandoanche alcune norme contenute nel Codice Deontologico del 1998 all’art. 42 sulla“Fecondazione assistita”.Nel contempo il Consiglio Nazionale constata come la legge, nel dare regole ai soggetti cheintendono realizzare il loro legittimo desiderio di genitorialità, al tempo stesso viene a lederel’indipendenza di giudizio del medico, fondamento primo della sua attività professionale, giàrichiamata agli artt. 4, 5, 12 del Codice di Deontologia Medica.La legge ha infatti dettato norme sulle modalità tecniche di effettuazione di una prestazionemedica, e ciò in contrasto con la più recente giurisprudenza della Corte Costituzionale che,nelle sentenze n. 282 del 2002 e n. 382 del 2003, afferma “la regola di fondo è l’autonomia e laresponsabilità del medico che, sempre con il consenso del paziente, opera le scelte professionali basan-dosi sullo stato delle conoscenze a disposizione”.Il Consiglio Nazionale evidenzia come la citata legge, imponendo linee guida vincolanti lescelte professionali dei medici – in contrasto con la produzione scientifica mondiale che con-sidera le linee guida quali raccomandazioni cliniche da vagliare sempre alla luce del singolocaso – di fatto viene a limitare la libertà del medico, nel momento in cui lo obbliga alla gra-dualità dell’intervento terapeutico e lo costringe a scelte contrastanti con le acquisizioni dellascienza e con l’interesse del paziente. L’atto medico deve essere sempre ispirato a criteri di mas-sima beneficialità e pertanto suscitano notevoli perplessità norme che generano condizionicome quella che gli embrioni non possano essere studiati al fine di evitarne l’impianto semalformati, che l’impianto sia obbligatorio, che la donna debba venir sottoposta a molteplicicicli induttivi in caso di insuccesso dell’impianto.Il Consiglio Nazionale della FNOMCeO precisa che i rilievi effettuati alla legge scaturisconodalla necessità inalienabile di mantenere ai medici la loro indipendenza di giudizio a tuteladella salute dei pazienti e non può, pertanto, esimersi dall’esprimere un parere, sul piano tec-nico e scientifico, rispetto ad una legge che coinvolge la professione medica in una questionedi grande delicatezza e dalle forti implicazioni etiche ed umane.

CIO’ PREMESSOIl Consiglio Nazionale della FNOMCeO- condivide e fa proprie le osservazioni contenute nella relazione preliminare;- dà mandato al Presidente Dr. Giuseppe Del Barone di operare affinché si instauri al più pre-

sto un confronto organico con gli altri soggetti interessati, anche attraverso la necessaria edauspicata presenza della FNOMCeO ai tavoli tecnico-istituzionali.

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Decisione del Consiglio di Stato sulla disciplina concorsuale per l’accesso ai con-corsi nel SSN (I e II livello dirigenziale) – Affidamento incarico professionale.

Il Consiglio di Stato, Sez. IV, ha recentemente pronunciato due sentenze depositate il giorno 7 giugno2004 con le quali vengono accolti i ricorsi avverso le sentenze del TAR Lazio che accoglievano il ricor-so di alcuni odontoiatri e dell’ANDI per quanto riguarda la non obbligatorietà del requisito di una spe-cializzazione in campo odontoiatrico per l’accesso ai concorsi nel SSN.In pratica, il Tar Lazio aveva riconosciuto ai laureati in Odontoiatria e Protesi Dentaria la possibilità diaccedere ai concorsi per il personale dirigente del SSN senza necessità del requisito della specializza-zione. Il Tar aveva annullato parzialmente l’art. 28 del DPR 10/12/1997, n. 484.Il Tar aveva riconosciuto che la laurea in Odontoiatria è già di per sé specializzante, per cui non era pos-sibile chiedere a tali laureati l’ulteriore requisito della specializzazione in campo odontoiatrico.Il Consiglio di Stato con la citata decisione ha completamente rovesciato tale interpretazione acco-gliendo il ricorso del Ministero della Sanità e obbligando anche i laureati in Odontoiatria e Protesi Den-taria al possesso di un titolo di specializzazione in campo odontoiatrico per accedere ai concorsi.La normativa di cui all’art. 28 del DPR 484/97 è quindi pienamente applicabile ed obbliga i laureati inOdontoiatria ad ottenere una specializzazione in campo odontoiatrico e, paradossalmente, i medici adavere addirittura una doppia specializzazione, considerando che la prima consentirebbe il sempliceesercizio dell’attività odontoiatrica e la seconda garantirebbe la necessaria qualificazione per l’accessoai concorsi pubblici.La situazione è di estrema gravità visto il danno che potrebbe derivare per tutti, medici e odontoiatri,in relazione all’accesso ai concorsi per l’odontoiatria.Il Comitato Centrale della FNOMCeO a seguito della sentenza del Consiglio di Stato che sanci-sce l’obbligatorietà, anche per i laureati in Odontoiatria, di essere in possesso di una specializzazioneper accedere ai concorsi del SSN, ha approvato una delibera con la quale si affida ad un legale l’incari-co di approfondire e proporre i mezzi giudiziari più opportuni per opporsi a tale decisione.

SSEEDDII:: I corsi si svolgeranno mensilmente nei fine settimana daDicembre a Giugno p.v. presso:

BBOOLLOOGGNNAA:: Policlinico S. Orsola – Inizio 11 dicembre 2004 NNAAPPOOLLII:: 2° Policlinico – Inizio 22 gennaio 2005BBAARRII:: Rondò Residence – Inizio 29 gennaio 2005

DDUURRAATTAA:: Ciascun anno di corso prevede 90 ore di insegnamento acarattere teorico e pratico, più 30 ore di pratica clinica obbligatoria pressoambulatori tenuti da insegnanti della Scuola. Il passaggio all’anno successi-vo è subordinato al superamento di un esame.

AATTTTEESSTTAATTOO FFIINNAALLEE:: Al termine del quarto anno, dopo la discussionedi una tesi, sarà rilasciato l’Attestato Italiano di Agopuntura della F.I.S.A.Tale attestato soddisfa i requisiti per l’iscrizione ai Registri degli Agopuntoriistituiti presso gli Ordini dei Medici Chirurghi provinciali e al Registro deiMedici Agopuntori della F.I.S.A..

AATTTTIIVVIITTAA’’ EE RRIICCEERRCCAA:: L’attività didattica principale è svolta pressogli ambulatori della ASL di Bologna, nell’ambito di una Convenzione per unProgetto Formativo: Poliambulatorio Montebello ASL per le patologie artro-reumatiche; Poliambulatorio ASL Zanolini per le patologie ostetriche e gine-cologiche; ambulatori d’insegnamento dei docenti della Scuola Matteo Riccidistribuiti sul territorio Nazionale.

La Fondazione Matteo Ricci è lo sponsor della Ricerca a carattere nazio-

nale sul “Trattamento dei disturbi della menopausa” che si svolge in 5 cen-tri pubblici nazionali.

PPUUBBBBLLIICCAAZZIIOONNII:: La Fondazione pubblica la Rivista Italiana di MedicinaTradizionale Cinese e Testi Monografici di Medicina Tradizionale Cinese. Perabbonarsi rivolgersi a: tel. e fax 0733/816891 - e mail: [email protected]

AAGGGGIIOORRNNAAMMEENNTTOO:: La Scuola Matteo Ricci offre l’opportunità diaggiornamento attraverso Seminari Clinici e Master di Agopuntura e sog-giorni studio in Cina.

EECCMM:: LLaa SSccuuoollaa MMaatttteeoo RRiiccccii èè rreeggiissttrraattaa pprreessssoo iill MMiinniisstteerroo ddeellllaa SSaalluutteeccoommee EEnnttee oorrggaanniizzzzaattoorree ddii eevveennttii ffoorrmmaattiivvii nneellll''aammbbiittoo ddeellll''EEdduuccaazziioonneeCCoonnttiinnuuaa iinn MMeeddiicciinnaa ((EECCMM)).. GGllii eevveennttii ddii AAggooppuunnttuurraa ssoottttooppoossttii aa vvaalluuttaazziioo--nnee hhaannnnoo ootttteennuuttoo ll’’aasssseeggnnaazziioonnee ddii ccrreeddiittii ffoorrmmaattiivvii ddaa ppaarrttee ddeell MMiinniisstteerroo,,iinn bbaassee aallllaa lloorroo iinn bbaassee aallllaa lloorroo dduurraattaa ee aallllaa lloorroo qquuaalliittàà

Il corpo docente è composto dai dottori: P. Bruno E. De Giacomo, G. DiConcetto, F. Facchinetti, C. M. Giovanardi, G. Grillone, A. Matrà, A. Matteucci,G. Maciocia U. Mazzanti, M. Muccioli, M. Piastrelloni, L. Pippa, M. Romoli,S. Sarafianos, C. Schiantarelli, L. Sotte, C. Ventura, M. Venturini.

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SCUOLA MATTEO RICCIAderente alla F.I.S.A. (Federazione Italiana Società di Agopuntura)

Direttore: Dott. C. M. Giovanardi

Corso Quadriennale di AGOPUNTURARiservato ai laureati in Medicina e Chirurgia

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eLA CHIRURGIA DELL’ OBESITÀ GRAVEINDICAZIONI, TECNICHE ED ESPERIENZA PERSONALE

Introduzione

L’Organizzazione Mondiale della Sanità nel rapportosulla salute in Europa nell'anno 2002, pubblicato dall’Ufficio Regionale Europeo dell’OMS, lancia l’allarme:l’obesità è definita come una vera e propria epidemiaestesa a tutta la Regione Europea. In molti Paesi euro-pei più della metà della popolazione adulta si trova aldi sopra della soglia di “sovrappeso” e circa il 20-30%degli individui adulti rientra nella categoria degli obesi.L’obesità infantile è in continuo aumento e, in moltiPaesi europei, un bambino su cinque è affetto da obe-sità o sovrappeso.Nella “Conferenza sull’obesità, una sfida per l’UnioneEuropea”, tenuta a Copenhagen l’11 e il 12 settembre2002, emerse la reale entità del problema: nel mondo,circa 300 milioni di individui sono obesi; il problema èpiù serio nell’America del Nord ed in Europa, ma è dif-fuso in aree dove, in passato, non era presente se nonin minima entità (Asia, India, Cina, Giappone edanche alcune regioni dell’Africa e del Sud America,comprendendo così anche alcuni Paesi in via di svilup-po); nell’ultimo decennio, l’incidenza in Europa èaumentata del 10-50%; si stima che il 2-8% dei costiglobali per la sanità sia legato all’obesità (fonte:Direzione Generale dei rapporti internazionali e dellepolitiche comunitarie) (e.r. Redazione Ministerosa-lute.it – settembre 2002). L’Italia occupa il secondoposto in Europa per la percentuale di obesi presentinella popolazione, ma detiene il primato per quantoriguarda l’obesità infantile. Questo dato preoccupamolto in quanto l’obesità non deve essere consideratacome un problema estetico bensì come una malattia.Infatti è dimostrato che l’eccesso ponderale, quando ècosì marcato da configurare un quadro di obesità, indu-ce una maggiore incidenza di malattie quali quelle car-diovascolari, respiratorie, artrosiche, diabete ecc; ridu-ce così sia la qualità che la durata della vita. Nei paesidi lingua anglosassone viene utilizzato il termine di"morbid obesity" (obesità morbigena cioé portatrice dialtre patologie) che forse più di tutti riesce a sintetizza-re la problematica connessa a questa condizione. Varicordato infine che l’obesità determina una cospicuaperdita di giornate lavorative con un costo socialeestremamente rilevante. In base a studi effettuati alivello internazionale, si è riscontrato che i costi eco-nomici legati all’obesità e al sovrappeso rappresentanodal 2 al 7% dei costi sanitari totali, a seconda dellemodalità di realizzazione dell’analisi. In Francia, peresempio, il costo diretto delle malattie correlate all’o-besità (compresi assistenza sanitaria personale, assisten-za ospedaliera, servizi medici e farmaci per le patologiecon un rapporto evidente con la stessa) ammonta al2% circa della spesa sanitaria totale. In Olanda, la pro-porzione della spesa totale per l’assistenza medica dibase imputabile a queste patologie è intorno al 3-4%.In Inghilterra, si stima che il costo finanziario annuale

per il trattamento dell’obesità ammonti a 0,5 miliardidi sterline a carico del Servizio Sanitario Nazionale eabbia ripercussioni a livello economico nell’ordine dei2 miliardi di sterline. Il costo umano stimato è di 18milioni di giorni di malattia all’anno e di 30.000 deces-si all’anno, che determinano una perdita di 40.000anni di vita lavorativa e un accorciamento della vita dinove anni in media. In caso di obesità conclamata ladieta nella maggioranza dei casi si rivela inefficace oinadeguata a mantenere un dimagramento accettabilea lungo termine. Infatti se la riduzione del peso corpo-reo è un obiettivo “abbastanza” facile da raggiungere, ilmantenimento del calo ponderale, in assenza di impor-tanti cambiamenti comportamentali, è pressochéimpossibile. E’ dimostrato come il 95% dei pazienti cheperdono peso con una dieta successivamente lo recu-perano con un ulteriore incremento. Per questi pazien-ti l’unica strada attualmente percorribile è quella chi-rurgica. Infatti questo è l’ unico trattamento terapeuti-co che ha mostrato la propria efficacia a lungo termine.

Selezione dei pazientiVi sono criteri di selezione precisi per individuare icandidati a questi interventi. Il primo è che sonoammessi all' intervento solo i pazienti con "Body MassIndex" (B.M.I.) maggiore di 40.Come si calcola il B.M.I. ?

Peso (in Kg)_________________Altezza2 (in m)

Esempio 150 Kg; altezza 1,75 m

150______________ =50(1,75)2

E' ammesso l'intervento anche per pazienti con B.M.I.inferiore a 40, ma comunque superiore a 35, quando giàcoesista una patologia (diabete; ipertensione arteriosa;artrosi; sleep apnea ecc.) che viene curata dal calo pon-derale. Altri criteri di inclusione sono una significativastoria clinica di terapia dietetica inefficace, l’assenza digravi disturbi del comportamento alimentare (bulimia,disturbo dell’alimentazione incontrollata). Data lacomplessità del problema, è fondamentale una attentavalutazione pre-operatoria del paziente che comprendetre momenti fondamentali:

1) Valutazione chirurgica2) Valutazione nutrizionale3) Valutazione psicologico-clinica

Completato questo iter, ritenuti idonei dal team tera-peutico, i pazienti vengono indirizzati alla terapia chi-rurgica. Durante tale studio, volutamente effettuato intempi medio-lunghi (3-6 mesi), il paziente confrontacontinuamente le proprie motivazioni a sottoporsi allachirurgia potendo, in qualsiasi momento, decidere diabbandonare il percorso.

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Terapia chirurgicaNumerosi tipi di interventi vengono oggi effettuati perla cura della obesità. Schematicamente possiamo rag-grupparli questi sotto due categorie:A) INTERVENTI MALASSORBITIVIB) INTERVENTI RESTRITTIVIVa premesso che in caso di pazienti che abusano didolci (i cosiddetti “sweet eaters”) i risultati della tera-pia chirurgica sono generalmente poco soddisfacenti.Gli interventi malassorbitivi, come ben specificato daltermine, hanno lo scopo di ridurre l' assorbimento inte-stinale degli alimenti con conseguente riduzione dell'apporto calorico. Tra questi ricordiamo il by-pass digiu-no-ileale, attualmente pressoché abbandonato nellapratica clinica, e la diversione bilio-pancreatica classi-ca, oltre ad una vasta serie di interventi da essa deriva-ti (duodenal switch, ecc.). In questi interventi gli ali-menti transitano per un tratto più breve dell' intestinoper cui minore è il loro assorbimento. Sono interventiabbastanza "sicuri" per quanto riguarda il risultato(impongono solo poche attenzioni da parte del pazien-te) ma gravati da alcuni inconvenienti: danno aumen-tato numero di scariche alvine pro die ed obbligano ilpaziente ad assumere oligoelementi e polivitaminiciper tutta la vita; qualora il paziente sospenda tale assun-zione si possono verificare gravi deficit nutrizionali emetabolici, tra cui demineralizzazione ossea e polineu-ropatie, spesso irreversibili.Gli interventi restrittivi, invece, hanno lo scopo diridurre l'apporto calorico attraverso una minore intro-duzione di alimenti. Perché ciò sia possibile viene

ridotto il volume dello stomaco. A questa categoriaappartengono il bendaggio gastrico, le gastroplasticheverticali secondo Mason o Mac Lean ed il by-passgastrico. Per gli interventi restrittivi è essenziale la col-laborazione del paziente che deve controllare l’intro-duzione degli alimenti. L'intervento infatti agisce anti-cipando il senso di sazietà, attraverso un complessomeccanismo ormonale che coinvolge, in prima istanza,la grelina, aiutando così il paziente ad alimentarsi conporzioni ridotte di cibo. L'intervento di "gastric ban-ding", o "bendaggio gastrico", consiste nel ridurre lacapacità dello stomaco attraverso il posizionamento diun "bendaggio" regolabile in silicone. Ciò realizza unacamera gastrica con una capacità di circa 20 - 25 mlche trasmette al paziente la sensazione di sazietà anchecon piccole quantità di cibo . Questo si traduce in unadiminuzione dell' apporto calorico con conseguentecalo ponderale. Le gastroplastiche verticali raggiungo-no il medesimo scopo attraverso il confezionamento diuna "tasca" gastrica attraverso suture applicate in puntiparticolari dello stomaco. Negli Stati Uniti l’ interven-to restrittivo più diffuso è il by-pass gastrico che, recen-temente, sta incontrando sempre più successo anche inEuropa. In questo si crea una piccola tasca gastrica inprossimità del cardias che viene anastomizzata con ildigiuno. In questo modo il cibo “cade” direttamentenell’ intestino tenue “saltando” stomaco e duodeno eprovocando una sorta di “dumping syndrome” anores-sizzante. Questi ultimi interventi hanno, nella praticaclinica, migliori risultati a medio-lungo termine rispet-to al bendaggio gastrico. Discorso a parte meritano il

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epalloncino intragastrico e l’elettrostimolatore gastrico.Il primo, posizionato per via endoscopica, trova la suaindicazione come “preparazione” all’ intervento chirur-gico. Pazienti con gravi fattori di rischio anestesiologi-co trovano beneficio, in prospettiva dell’ intervento,dalla riduzione di peso indotta dal palloncino intraga-strico. Esso, potendo essere lasciato in sede al massimoper sei mesi, non ha alcuno scopo per il mantenimentoa lungo termine del calo ponderale. Questa considera-zione ci offre l’opportunità di puntualizzare che lareversibilità delle metodiche chirurgiche non deveessere considerata molto importante in quanto, al paridella terapia dietetica, la recidiva dell’ obesità è presso-ché costante in caso di ripristino delle condizioni ini-ziali. L’ elettrostimolatore gastrico (IGS - implantablegastric stimulation) induce sensazione di sazietà attra-verso impulsi elettrici prodotti da un elettrostimolato-re impiantabile simile ad un pace-maker. Gli studi inmerito a tale sistema sono ancora in corso, taloradiscordanti, e necessitano di validazione.

Post-operatorioIn assenza di complicanze il ricovero, per ogni proce-dura chirurgica bariatrica, si conclude in pochi giorni.Dopo la dimissione il paziente viene inviato nuova-mente presso il Centro nutrizionale per impostare l'i-doneo regime dietetico e, nella maggior parte dei casi,iniziare un lavoro di sostegno psicologico individuale.Questo percorso si realizza con una osservazione post-operatoria clinica, nutrizionale e psicologica protrattaper almeno 2 anni, con incontri ogni 2-3 mesi. Il buonrisultato terapeutico si ottiene con la condivisione diobiettivi e strategie da parte dei pazienti e di tutto ilteam terapeutico.

Ruolo della laparoscopiaL’approccio laparoscopico alla chirurgia dell’obesitàpresenta numerosi vantaggi.L’assenza di grandi incisioni chirurgiche elimina quasicompletamente il dolore post-operatorio non venendocosì a turbare la dinamica respiratoria già compromes-sa di base a causa della conformazione del paziente.Inoltre non va dimenticato come la parete addominaledell’ obeso presenti costantemente una marcata atrofiamuscolare che causa una elevata percentuale di laparo-celi post-operatori. Da ultimo, ma fondamentale per ilchirurgo, la laparoscopia consente un migliore accessoal campo operatorio che, nella chirurgia tradizionalelaparotomica, risulta enormemente limitato a causadelle dimensioni del paziente. Praticamente tutti gliinterventi di chirurgia bariatrica possono essere realiz-zati in laparoscopia.

Considerazioni sull’esperienza personaleDal 1995 presso l’Unità Operativa di ChirurgiaGenerale dell’ Ospedale S. Agostino vengono realizza-ti interventi di chirurgia bariatrica. La prima esperien-za è stata realizzata posizionando il bendaggio gastricoregolabile (LAGB : laparoscopic adjustable gastric ban-ding) che presentava il vantaggio di essere tecnica sem-plice e scevra da particolari complicazioni immediate.Accanto a tali vantaggi abbiamo però rilevato seri pro-

blemi nel medio termine che ci hanno indotto asospenderne l’ applicazione. Scarsità di calo ponderalee, soprattutto, tendenza allo scarso mantenimento dellaperdita di peso sarebbero già motivi sufficienti all’ab-bandono della metodica. Abbiamo però rilevato, con-cordemente con la letteratura, una necessità di reinter-vento tardivo nel 30 % dei casi dovuta a: dislocazionedel bendaggio; erosione gastrica (migrazione del ben-daggio all’ interno dello stomaco); gravi emorragie daerosione di vasi della parete gastrica. Abbiamo quindiscelto di passare alla gastroplastica verticale sec. MacLean (oltre 200 casi). Con questa metodica abbiamoavuto risultati estremamente confortanti gravati dascarse complicanze (fistole 4,9 % che negli ultimi 50casi si sono assestate ad un valore inferiore all’1%).Dove questo intervento trova il suo limite è nei pazien-ti aventi BMI > 50 (pazienti super-obesi). In questi purassistendo ad un importante calo ponderale non abbia-mo raggiunto i livelli sperati. A questi pazienti oggiriserviamo l’ intervento di by-pass gastrico che, attra-verso un meccanismo non ancora del tutto compreso,crea un più marcato e duraturo calo ponderale.L’intervento di by-pass gastrico tuttavia è interventopiù complesso ed invasivo della gastroplastica e pertan-to da riservarsi, nella nostra opinione, a pazienti sele-zionati. Una strada terapeutica moderna prevede l’ef-fettuazione in prima istanza di una gastroplastica riser-vando poi la conversione in by-pass gastrico, tecnica-mente possibile ed anche da noi più volte realizzata, neicasi di inadeguato calo ponderale o del suo manteni-mento. Presso l’Azienda USL di Modena da tempolavora un gruppo multidisciplinare che si occupa deltrattamento dell’ obesità. I pazienti candidati all’inter-vento vengono arruolati con prenotazione CUP pres-so l’ambulatorio di Chirurgia della Obesità Grave dellaUnità Operativa di Chirurgia Generale dell’ OspedaleS. Agostino; successivamente vengono inviati per ilcompletamento delle indagini pre-operatorie, a secon-da del luogo di residenza, o presso l’U.O. diDiabetologia ed il Servizio di Dietetica dell’OspedaleEstense di Modena, o presso il Day HospitalAuxologico dell’Unità Operativa di Medicina dell’Ospedale di Sassuolo. Completa lo studio preoperato-rio la valutazione psicologico-clinica presso il Serviziodi psicologia dell’AUSL presso l’Ospedale Estense. Laconsulenza è articolata in una breve serie di colloqui (3mediamente) finalizzati ad approfondire le specifichemotivazioni all’intervento e a valutare meglio le carat-teristiche di personalità . Il percorso si conclude, qua-lora si siano confermate le indicazioni psicologica,nutrizionale, chirurgica, con il reinvio del pazienteall’Unità Operativa di Chirurgia Generale dell’Ospedale S. Agostino.

Stefano Bonilauri, Fouzia Mecheri, Giorgio Rossi, MicaelaPiccoli, Gianluigi MelottiUnità Operativa di Chirurgia Generale (Primario Dott. Gianluigi Melotti)Ospedale S. Agostino – Azienda USL Modena

Bibliografia disponibile presso gli autori

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I l programma di screening per la diagno-si precoce dei tumori del collo dell’uteroè attivo nella provincia di Modena dal

1996, ed è gestito dall’Azienda USL in collabora-zione con l’Azienda Ospedaliero-UniversitariaPoliclinico di Modena.Tale programma è coordinato a livello regionalecon programmi analoghi applicati in tutte le altreaziende USL della regione.Il servizio è organizzato sui 7 distretti aziendali nei39 punti prelievo dei consultori familiari; la letturadei Pap test viene effettuata presso il Servizio diCitodiagnostica dell’Istituto di AnatomiaPatologica dell’Azienda Policlinico e per i distrettidi Mirandola e Carpi presso l’Unità OperativaLaboratorio di Citopatologia dell’Ospedale diMirandola.Il protocollo dello screening prevede la spedizioneal domicilio di tutte le donne in età 25-65 anni,residenti e domiciliate in provincia, di un invito adeseguire il Pap test nel consultorio familiare di rife-rimento. L’invito viene ripetuto ogni tre anni.Ogni round di screening (triennale) ha coinvoltocirca 180.000 donne e l’adesione al programma èstata di circa il 60%, dato in media con i dati regio-nali e superiore a quello di altri programmi di scree-ning nazionali.Le attività del programma di screening sono sogget-te a valutazioni periodiche sia a livello provincialeche regionale, dove sono attivi gruppi di controllodi qualità rappresentativi dei professionisti operan-ti nello screening. I referenti per il controllo qualitàregionale del nostro screening provinciale sono:Prof. Rivasi e D.ssa De Aloysio del Servizio diCitodiagnostica dell’Istituto di Anatomia Pato-logica dell’Azienda Policlinico; D.ssa GhirardiniU.O. Laboratorio di Citopatologia, Ospedale diMirandola, Azienda USL di Modena.Nell’ambito del lavoro del gruppo regionale di con-trollo di qualità in cito-istologia è stata formulata laproposta di uno studio per l’applicabilità del sistemadi refertazione Bethesda 2001 nei programmi discreening provinciali.Obiettivo dello studio è valutare l’impatto che lanuova refertazione avrà sul programma di scree-ning, sia in termini di qualità della refertazione, diriduzione dei controlli a breve per referto subotti-male e di valutazione del valore predittivo positivodelle varie categorie diagnostiche, in particolarequelle relative alle lesioni borderline qualil’ASCUS (Cellule Squamose Atipiche di Signi-ficato Indeterminato) e l’AGUS (Cellule Ghian-

dolari Atipiche di Significato Indeterminato).La nuova refertazione Bethesda, che si allega, èstata presentata ai professionisti del programma discreening aziendale ad un corso di formazione adhoc realizzato nel 2003.Caratteristiche qualificanti ed innovative dellanuova classificazione citologica Bethesda sono:adeguatezza del preparato: viene eliminata la cate-goria “adeguato ma limitato da…”, che si è conside-rata troppo ambigua e poteva dar adito a ripetizionidel Pap test inopportune; rimangono invece “ade-guato” ed “inadeguato”;classificazione generale: le due definizioni “neilimiti di norma” ed “alterazioni cellulari benigne per flo-gosi” sono raggruppate in “negativo per lesioni intrae-piteliali o malignità” meno enigmatica e più chiara;interpretazione/risultato: termini che nella nuovarefertazione sostituiscono quello di diagnosi, ren-dendo ancora più evidente che la diagnosi derivadall’integrazione di più dati clinici e di laboratorio.Sono inoltre state apportate modifiche nella classi-ficazione delle anormalità delle cellule epiteliali,quali la suddivisione della precedente categoriaASCUS in ASC-US e ASC-H, individuando inquesta ultima categoria elementi di maggiorerischio poiché non si può escludere la presenza diuna lesione di alto grado; per quanto riguarda le cel-lule ghiandolari atipiche la classificazione è stataampiamente rivista, si è eliminata la categoriaAGUS e si sono introdotte l’AGC (CelluleGhiandolari Atipiche) con la differenziazione incellule endometriali e cervicali e l’AIS (adenocar-cinoma in situ).Lo studio ha preso l’avvio il primo luglio in tuttol’ambito provinciale; quindi la refertazione del Paptest ha subito le modifiche su indicate, valutabilicomplessivamente nella classificazione allegata.Una prima valutazione dei risultati verrà fatta a seimesi dall’inizio dello studio e successivamente adun anno, dopodiché si deciderà se mantenere defi-nitivamente questa modalità di classificazione cito-logica del Pap test nell’ ambito dell’attività di scree-ning.Per ulteriori approfondimenti è consultabile il sitointernet: www.saperidoc.it

S. Borsari, M. Turci, F. Rivasi

PAP TEST: È STATO ATTIVATO UN NUOVOSISTEMA DI REFERTAZIONE

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ADEGUATEZZA DEL PREPARATO• Soddisfacente per la valutazione (segnalare la presenza/assenza di cellule cilindriche

endocervicali / di componenti della zona di trasformazione)• Insoddisfacente per la valutazione (specificare la ragione)• Rifiutato e non sottoposto a colorazione (specificare la ragione)

INTERPRETAZIONE/RISULTATONegativo per lesioni intraepiteliali o malignitàOrganismi

• Trichomonas vaginalis• Microrganismi fungini indicativi di Candida spp.• Presenza di flora suggestiva di "vaginosi batterica"• Batteri morfologicamente indicativi di Actinomyces spp.• Alterazioni cellulari associate a Herpes simplex

Modificazioni non neoplastiche• Infiammazione (compresa la riparazione tipica)• Radiazioni• Dispositivo intrauterino (IUD)• Presenza di cellule ghiandolari in post-isterectomia• Atrofia

Altro • Cellule endometriali (in donne di 40 anni di età o maggiore)

Anormalità delle cellule epitelialiCellule squamose

• Cellule squamose atipiche di incerto significato (ASC-US)non si può escludere l'H-SIL (ASC-H)

• Lesioni intraepiteliali squamose di basso grado (L-SIL) includenti:HPV/displasia lieve/CIN 1

• Lesioni intraepiteliali squamose di alto grado (H-SIL) includenti:displasia moderata, grave e carcinoma in situ /CIN 2 e CIN 3/CIS

• Carcinoma squamocellulareCellule ghiandolari

• Cellule ghiandolari atipiche (AGC) (specificare se endocervicali, endometriali o non specificabili)

• Cellule ghiandolari atipiche suggestive di neoplasia (specificare se endocervicali, endometriali o non specificabili)

• Adenocarcinoma endocervicale in situ (AIS)• Adenocarcinoma

Altre neoplasie maligne: specificare

IL SISTEMA BETHESDA 2001

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Pubblichiamo il testo dell’intervento che il Prof. Prandstraller ha tenuto in occa-sione del Convegno organizzato a Perugia dalla FNOMCeO la primavera scorsa.La relazione contiene interessanti spunti di riflessione sul ruolo delle professioniin Europa.

I l titolo di questo Convegno allude aduna società che cambia. E’ necessarioconcretizzarlo nel senso di indicare in

quale direzione vada tale società, cioè che tipo disocietà si profila nel prossimo futuro. Senza questa precisazione il titolo rimarrebbeindeterminato e ciò non gioverebbe agli obietti-vi del Convegno.Per società che cambia intendo una società post-industriale nella quale la conoscenza scientificaassume il ruolo di fondamentale mezzo di produ-zione e di perno nello sviluppo della vita civile.Considerando la cosa dal punto di vista del siste-ma economico che corrisponde a tale società,penso lo si possa definire come "capitalismocognitivo". Che cos'è il capitalismo cognitivo? E' un capitalismo che può sussistere solo se pos-siede un'ampia riserva di conoscenze messe adisposizione dalle scienze e dalle applicazioni tec-nologiche di queste ultime, alimentate mediantecontinui sforzi di ricerca. Un tale capitalismo cesserebbe di esistere sevenissero meno le fonti scientifiche da cui essodipende, oppure diventerebbe fenomeno secon-dario e non influente. Il cambiamento nella società che si prospetta èdunque nel senso che si va verso una societànella quale la conoscenza scientifica diventasempre più importante ed è anzi imprescindibileper lo sviluppo della società e del benessere degliindividui che compongono quest’ultima. Poiché questo Convegno riguarda una Fede-razione di Ordini di Medici Chirurghi e diOdontoiatri, è necessario precisare che in questotipo di società – dominata dalla conoscenzascientifica e inevitabilmente dalla creativitàintellettuale – le professioni intellettuali diven-

tano molto più importanti di quanto fossero nellasocietà industriale, finita questa da circatrent'anni. I professionisti diventano più essenziali perché difatto controllano tutte le grandi organizzazioni diservizio, che senza professionisti non potrebberofunzionare. Servizi come la sanità, la ricerca, l'istruzione, lacomunicazione, i trasporti, la tutela del territo-rio, la difesa, le varie forme di prevenzione, ecc.,non potrebbero funzionare se non fossero gestitie diretti da medici, ingegneri, architetti, biologi,chimici, geologi, veterinari, avvocati, commer-cialisti, economisti, ecc., Perciò è evidente chein una società siffatta è il lavoro professionaleche diventa primario, mentre perde importanza illavoro manuale, comunque lo s'intenda, al qualenon sono più legate decisioni e opzioni direttive,che passano tutte nelle mani di professionisti. L'importanza assunta dai professionisti nel capi-talismo cognitivo implica che in questo tipo disistema l'impresa non può pretendere di avere unruolo predominante, anzi esclusivo. Laddove è necessario il contributo delle scienzeperché l'economia vada avanti, l'impresa nonpuò essere esclusiva sulla scena economica. Essa è importante, ma non potrebbe fare granchése non fosse sostenuta dalle scienze e di conse-guenza dallo sforzo di ricerca scientifica che aprenuovi mercati, nuovi spazi produttivi, con unritmo che negli ultimi trent'anni del XX secolo èstato travolgente. Anche l'Europa dovrebbe capire che non è piùpossibile parlare in continuazione dell'impresa,ignorando che la vera componente propulsivadell'economia attuale è costituita dai "lavorato-ri della conoscenza" ossia da professionisti ecreativi che sono in grado, con le loro conoscen-

L'ORDINE DEI MEDICI IN UNA SOCIETÀ CHE CAMBIA

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ze e la loro creatività, di far progredire la produ-zione, mettendo a punto prodotti e servizi eccel-lenti, tali da vincere lo scontro competitivo cheè in atto tra i paesi cosiddetti avanzati, cioè imembri del G7. Purtroppo la rappresentanza degli interessi nelnostro paese è tenuta da due sole grandi forze cherappresentano rispettivamente gli imprenditori(si tratta di Confindustria) e i lavoratori subordi-nati di tipo non professionale (rappresentati,insieme con i pensionati, dai grandi Sindacati dellavoro dipendente). Si è creato un sistema nel quale le forze interme-die rispetto a questi due monoliti (e soprattutto i“lavoratori della conoscenza”) non hanno alcunarappresentanza generale e sono quindi schiaccia-te in mezzo alle uniche forze che vengono ascol-tate nelle decisioni economiche e di governo. Le forze professionali e creative sono tagliatefuori da tutte le decisioni che contano, nonhanno potere a livello di governo, non possonoinfluire sulle decisioni che riguardano la scuola,l'università, la formazione e la ricerca, che sonogestite sopra le loro teste da personalità spessoimprovvisate e all'oscuro dei problemi cheriguardano i saperi specifici e la cultura in gene-rale. Tale situazione è, a mio parere, di una gravitàinsopportabile. Significa che mentre hanno potere e influenzanole decisioni forze che ignorano e spesso disprezza-no i grandi problemi di fondo della società dellaconoscenza, i professionisti e i creativi – accantoai quali vanno posti gli scienziati, i ricercatori, gliinsegnanti, i tecnici addetti ai grandi servizi e leforze armate professionalizzate (dato che oggi leforze armate sono costituite in larga parte da pro-fessionisti che studiano nelle AccademieMilitari, nelle scuole di guerra, ecc.) – sonotagliati fuori dalla gestione concreta degli ambitioperativi nei quali essi lavorano per il bene ditutti. Consegue che è attuale la frase che ho propostoin altra sede e che suona così: più potere ai know-ledge workers! Occorre conferire cioè maggiori poteri e maggio-ri capacità di decisione ai professionisti, ai tecni-ci, agli scienziati, agli insegnanti, ai creativi,ecc., che rappresentano ormai una larga partedella forza lavoro nei paesi avanzati. Ricordo a questo proposito che Richard Floridanel suo libro The rise of the creative class, del2002, ha affermato che negli USA i creativi,

comprendenti i professionisti, gli ideativi, ecc.,raggiungono ormai la percentuale di circa il 30%della forza lavoro americana.Passando ora all'argomento "Ordine dei Medici",credo sia opportuno ricordare che negli ultimitempi si è formata la convinzione che in Italia gliOrdini professionali vadano salvaguardati. C'èstato uno stacco clamoroso rispetto all'epoca –particolarmente la seconda metà degli anni '90 –nella quale i governi di centro-sinistra avevanoproposto l'abolizione degli Ordini a favore dellelibere associazioni. Ha ostato a questa alternativa un doppio generedi considerazioni: 1) in Italia, come in altri paesi europei, gli Ordinicostituirono la forma di riconoscimento delleprofessioni intellettuali accettata per circa unsecolo; 2) gli Ordini rappresentano l'unica formaefficiente di difesa delle attività intellettuali,dato che le associazioni – a lungo avversate daiGoverni nel periodo tra le due guerre mondiali –non hanno ancora una forza organizzativa suffi-ciente per tutelare gli interessi delle categorieprofessionali. La ventilata abolizione degliOrdini avrebbe quindi significato che l'interosettore del lavoro professionale, comprendentecirca il 90% dell'intero lavoro intellettuale,rimaneva privo di qualunque protezione; cosaquesta intollerabile in un sistema in cui, comedetto, le categorie intellettuali hanno ben pocopotere a fronte di quelle imprenditoriali e sinda-cali.Tenuto anche presente che nei paesi anglosasso-ni, dove vige il sistema di riconoscimentomediante associazioni, queste ultime hanno unpotere di gran lunga superiore ai nostri Ordini(vedi medici e avvocati in USA e Inghilterra),negli ultimi anni del secolo sono stati messi apunto in Italia due successivi disegni di legge(d.l. Mirone e d.l. Fassino) che reintroducevanola disciplina delle professioni mediante Ordini elasciavano uno spazio alle associazioni medianteun riconoscimento affidato (a fronte d’ uno spe-cifico preciso e diverso da quelli esistenti) alCNEL o a qualche altro organo dello Stato chefosse in grado di delibare l'esistenza reale di talespecifico. Successivamente con il Governo di centro-destra, il Sottosegretario Vietti metteva a puntoun disegno di legge che manteneva il sistemadegli Ordini pur garantendo alle associazioni unriconoscimento di secondo piano. Manteneva inoltre la formazione universitaria,

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l'esame di stato (del resto previsto dalla costitu-zione), il regolamento della società di professio-nisti, la necessità di un'etica professionale, ecc.. Ho avuto modo di ascoltare il sottosegretarioVietti nel Convegno degli Architetti che haavuto luogo presso la Triennale di Milano il 6maggio scorso. Egli ha ribadito l'orientamento infavore degli Ordini, lamentando solo che pur-troppo il Disegno di Legge che era stato formatocon il consenso del CUP (Comitato UnitarioProfessioni) e praticamente di tutti gli esponentidelle professioni, fosse stato accantonato per leinesplicabili ragioni della politica. Nei giorniscorsi il Ministro Castelli e il Ministro La Loggiahanno portato avanti un D.lgs che determina lecompetenze delle Stato e delle Regioni in mate-ria di professioni intellettuali. In questo docu-mento viene attribuita allo Stato la competenzasull'esame di stato, sull'individuazione delle figu-re professionali, sul riconoscimento dei titolinecessari all'accesso alle professioni, sull'organiz-zazione degli Ordini, sulle attività attinentiall'ordine pubblico, sulla responsabilità dei pro-fessionisti, sull'iscrizione obbligatoria agli Albi,sull'organizzazione amministrativa e sulle compe-tenze degli Ordini, ecc.; cioè su una serie dimaterie che garantiscono agli Ordini una posi-zione di preminenza e sicurezza nell'ordinamentoitaliano. Tutto ciò fa pensare che il sistema ordinisticodiventerà essenziale per il futuro delle professio-ni e che per entrare in una professione bisogneràessere ammessi ad un Ordine; che inoltre gliOrdini saranno determinanti in Italia nei prossi-mi decenni per quanto concerne la disciplina dellavoro professionale. E’ giusto quindi che gli Ordini si aspettino abreve una legge-quadro che fissi questa realtà. Anche se è chiaro che la fortuna delle professio-ni dipende dall’azione delle professioni stesse,assai più che dall’aiuto che lo stato può dare allemedesime.Tutto ciò significa, a mio avviso, che le profes-sioni intellettuali (e quella del medico in parti-colare) saranno sempre più attività specifichebasate su corpi teorici provenienti dalle scienzenelle quali si entrerà attraverso studi universitariseguiti da una pratica professionale, e che ver-ranno esercìte sulla base di un'etica condensatain un codice etico.Ciò a mio parere è rassicurante per il futuro delleprofessioni in Italia perché garantisce che vi saràuna seria preparazione per chiunque voglia acce-

dere ad una professione intellettuale riconosciu-ta. Naturalmente, vi può essere l'esigenza di rico-noscere nuove professioni, ma sempre sulla basedi un sapere fondato su nozioni e principi scien-tifici e su studi che garantiscano la conoscenza daparte degli aspiranti delle materie necessarie peresercìre una data professione. Contesto che si possa parlare di corporativismoper quanto riguarda le professioni intellettuali inItalia. Come tutte le attività che presuppongonoun "esame di ammissione" e cioè la valutazionedella “conoscenza" di un determinato corpo dimaterie basilari, anche le professioni implicanouna distinzione tra gli ammessi e i non ammessi.Ma ciò non significa che vi sia una mentalitàcorporativa nei professionisti. Anche le grandi associazioni imprenditoriali esindacali implicano una distinzione tra coloroche hanno i requisiti per essere ammessi e coloroche non li hanno. Ma nessuno in questi casi parla di corporativi-smo. Non vedo quindi perché si debbano accusa-re proprio le professioni (infinitamente più debo-li dal punto di vista organizzativo di quelle gran-di organizzazioni) di avere simile caratteristica. Tornando sull'argomento con cui ho introdottoquesto intervento, e cioè la sostanziale esclusio-ne delle forze professionali dalle forze che conta-no nelle decisioni economiche e politiche gene-rali, credo di dover ricordare che da parecchiotempo ho proposto che venga costituita una"Confederazione Generale delle Professioni edelle Attività Intellettuali" che possa raggruppa-re le professioni riconosciute nonché le associa-zioni che rappresentano gli scienziati, i ricercato-ri, gli insegnanti e i creativi, oltre alle eventualiFederazioni di tali entità organizzative. Se esistesse in Italia una ConfederazioneGenerale delle Professioni e delle AttivitàIntellettuali, in un tempo relativamente breve sipotrebbe porre rimedio all’esclusione dei profes-sionisti e in genere dei lavoratori della conoscen-za rispetto alle forme di rappresentanza degliinteressi preminenti in questo paese. Questa sarebbe un'innovazione di grande porta-ta, che potrebbe ovviare alla presente situazionenella quale gli interessi dei ceti che veramentesostengono lo sviluppo culturale e sociale delpaese sono trascurati e alla mercé di persone eorganizzazioni che ben poco hanno a vedere colmondo professionale e intellettuale.

G. P. Prandstraller

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F I S I O C H I N E S I T E R A P I A

RIACEF SRL

POLIAMBULATORIO SPECIALISTICOFISIOCHINESITERAPIARIABILITAZIONE ORTOPEDICA ESPORTIVAIDROCHINESITERAPIAVALUTAZIONI ATLETO - FUNZIONALICENTRO RICERCHEPERSONAL TRAINING

DIRETTORE SANITARIOPROF. DOTT. MARCO MONTELEONE

Lettera aperta ai collegni riguardo a nuova metodica terapeuticain ambito ortopedico, fisiatrico e reumatologico.

Egregio collega,con la presente desideriamo informarti che presso il CENTROFISIOTERAPICO RIACEF è in funzione da oltre due anni laTERAPIA EXTRACORPOREA AD ONDE D’URTO.La terapia ad onde d’urto, nata in origine con indicazionealla disgregazione dei calcoli renali, ha recentemente trovatonuovi campi d’applicazione nelle patologie osteo-articolarie muscolo-tendinee che si riscontrano con frequenza in campoortopedico-traumatologico, fisiatrico e reumatologico.Tale terapia si fonda sulla generazione extracorporea di onded’urto che vengono introdotte nel corpo del paziente per mezzodi un cuscino di accoppiamento e focalizzate con precisione,sotto controllo ecografico, sulla zona da trattare.Le principali patolgie per le quali è indicato questo tratta-mento, e per le quali nella nostra già vasta casistica i Pazientihanno tratto particolare beneficio, sono rappresentate da:tendinopatie semplici e/o calcifiche, osteofitosi, entesopatieinserzionali, fibrosi cicatriziali in esiti di lesioni muscolari dastrappo, pseudoartrosi.I vantaggi di questo tipo di terapia si possono così riassumere:- è una terapia non invasiva- può essere ripetuta- può essere effettuata senza anestesia- non comporta effetti collaterali.

Ti ringraziamo per la cortese attenzione e restiamo a disposi-zione per eventuali chiarimenti.

Prof. Marco MonteleoneDirettore Sanitario Poliambulatorio RIACEF

Dr. Claudio GavioliResponsabile riabilitazione Pol. RIACEF

VIA CANALETTO SUD 26641100 MODENATEL. 059 328332FAX 059 454419www.riacef.it

Riceviamo da Riacef un testo rivolto ai colleghi

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IL CONTRIBUTO ALL’ONAOSI

C on l’art. 52, comma 23, della leggen. 289/2002, è stato esteso dal 2003l’obbligo della contribuzione

ONAOSI a tutti i Sanitari (medici chirurghi,odontoiatri, farmacisti e medici veterinari) iscrittiai rispettivi Ordini Professionali. In precedenzal’obbligo riguardava esclusivamente i sanitaridipendenti di Enti ed Amministrazioni Pubblicheche assolvono al contributo mediante trattenutadirettamente in busta paga.

UN CENNO SUI 120 ANNI DI STORIA

DELL’ONAOSI

L’Opera Nazionale per l’Assistenza agli Orfani deiSanitari Italiani (ONAOSI), che ha sede centrale aPerugia, è un ente senza scopo di lucro, che nasceda un’idea di un medico di Forlì, Luigi Casati: fon-dare una istituzione per dare assistenza agli orfani dicolleghi più sfortunati. I finanziamenti per soste-nerla provengono esclusivamente e per intero dallecategorie sanitarie senza alcun intervento pubblicodiretto o indiretto. Nel 1901 nasce a Perugia ilprimo “Collegio-convitto per gli orfani dei Sanitari

italiani”. La legge 7 luglio 1901, n. 306, per darecertezza di vita all’istituzione, istituisce il contribu-to obbligatorio per i Sanitari dipendenti daPubbliche Amministrazioni. Nel 1994, in base aldecreto legislativo n. 509, l’ONAOSI, rimanendoinalterata la finalità assistenziale di natura pubblici-stica, si trasforma (insieme ad ENPAM, ENPAV,ENPAF ed altre Casse di previdenza) da ente pub-blico in fondazione privata. L’ONAOSI per legge èsottoposta a vigilanza ministeriale e di una appositaCommissione parlamentare, nonché a controllodella Corte dei Conti, che hanno confermato lasana gestione dell’Ente.

SERVIZI FORNITI DALLA FONDAZIONE

L’ONAOSI assicura una serie di prestazioni (con-tributi in denaro a circa 4000 giovani assistiti;nuovi interventi speciali per soggetti assistiti disa-bili; possibilità di partecipazione a corsi di forma-zione aziendale; un totale di circa 900 posti studioin varie città sedi di prestigiose Università italiane(Torino, Pavia, Padova, Bologna, Perugia, Bari,Messina), la cui ricettività è già stata di recente ele-

ONAOSI: la posizione dell’Ordine di Modena

Nel mese di agosto i medici e gli odontoiatri italiani, oltre ai farmacisti e veterinari, si sono visti recapitare alproprio domicilio il bollettino di pagamento per un contributo all’ente ONAOSI, Ente Nazionale AssistenzaOrfani Sanitari Italiani. In realtà il contributo veniva già pagato da molti anni dai colleghi dipendenti che se lovedevano detratto sul loro stipendio. La novità quindi riguarda tutti gli altri professionisti. Sebbene le problematiche scaturite dalle lamentele dei colleghi non siano di stretta pertinenza ordinistica inquanto l’ONAOSI è una fondazione privata, ciononostante il Consiglio dell’Ordine di Modena si è riunito inpieno agosto per discutere dell’argomento. Fermo restando che l’obbligatorietà del tributo deriva da un articolo inserito nella finanziaria del 2003, appro-vata nel 2002, ed è quindi legge dello Stato a tutti gli effetti, il Consiglio dell’Ordine ha ritenuto di portare all’at-tenzione dei dirigenti dell’ONAOSI i seguenti punti:

• È mancata una adeguata campagna di informazione da parte dell’Ente ai sanitari con l’illustrazione dellefinalità e dei programmi che essa si prefigge

• Abbiamo richiesto che si studino modalità differenti di contribuzione per i giovani medici, interessatisoprattutto in un momento in cui essi soffrono per particolari difficoltà economiche

• La partecipazione di tutti i medici e gli odontoiatri italiani alla contribuzione obbligatoria impone che si rea-lizzi una più fattiva partecipazione degli Ordini dei medici alla gestione dell’ONAOSI

• Rilevando come, fra le istanze dei colleghi, vi sia anche la programmazione di interventi mirati ai sanitarianziani, abbiamo sottoposto all’Ente la proposta di investire maggiori risorse nella creazione di adeguatestrutture per i medici anziani.

Questa la posizione dell’Ordine di Modena che in tal senso si è mosso a livello nazionale tramite il proprio pre-sidente dr. D’Autilia.E poiché uno dei problemi emersi è stato proprio quello dell’informazione abbiamo ritenuto di venire incontroalle giuste esigenze di trasparenza avanzate dai colleghi riportando una nota di spiegazione dell’attività svoltadall’ONAOSI. Ulteriori eventuali evoluzioni della vicenda ONAOSI potranno essere reperite sul sitodell’Ordine che, lo ricordiamo, è www.ordinemedicimodena.it

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POLIZZA SANITARIA INTEGRATIVA ENPAM

In nuovo termina di scadenza della polizza sanitaria integrativa ENPAM (in deroga a quantoindicato sul modulo di adesione) è ora il 31 ottobre 2004.Per tutti coloro che aderiscono dall’1 agosto al 31 ottobre 2004, la decorrenza della garan-zia è fissata dalla data di effettivo pagamento del Mav (come attestato dal timbro postale o ban-cario).

vata; strutture per vacanze estive ed invernali(Porto Verde, Ispani, Nevegal e Pré St. Didier);borse di studio per specializzazioni post lauream;borse per premi di cultura per laureati, ecc.). Visono anche le condizioni per un graduale amplia-mento dei servizi a pagamento (oltre quelli cui giàpossono accedere i figli e gli stessi contribuenti). E’attiva dal luglio 2004 a Perugia la Residenza diMontebello per Sanitari anziani.

LA CONTRIBUZIONE PER L’ANNO 2003 E IL 2004Come riportato nell’ art. 4 del Regolamento diriscossione dei contributi obbligatori e volontariONAOSI, approvato in data 31 luglio 2003, invigore dalla stessa data, l’entità del contributoannuo (2003 e 2004) obbligatorio è così fissata:- € 36,00 (trentasei/00) per i contribuenti aventi

un’età inferiore ai 33 anni;- €18,00 (diciotto/00) per i contribuenti aventi

un’età superiore ai 67 anni. Questi ultimipotranno scegliere, in alternativa, di versare unasomma una tantum ed in unica soluzione pari a€ 100,00 (cento/00), con cui è assolto definiti-vamente qualsiasi obbligo vita natural durante;

- €144,00 (centoquarantaquattro/00) per i con-tribuenti di età compresa tra i 33 ed i 67 anni.

Il CdA recentemente ha deliberato una ulterioreriduzione della quota a partire dal gennaio del2005, rispetto all’anno precedente, attualmente alvaglio dell’ Autorità di Vigilanza.In esecuzione del Regolamento citato, dal 1 agosto2003 l’obbligo contributivo prevede un versamentodiretto a “Bergamo Esattorie S.p.A.”, Società delgruppo bancario BPU BANCA, incaricata dellariscossione.L’importo richiesto è comprensivo della quota 2004e dei 5/12 di quella 2003. Il contributo è stato cal-colato sulla base dell’età anagrafica compiuta,rispettivamente, al 31.12.2002 per il contributo2003 e al 31.12.2003 per il contributo 2004. Ai contribuenti nati fino al 31.12.1935 è datafacoltà – in alternativa al totale di € 25,50, - diadempiere definitivamente all’obbligo Onaosi ver-sando, una tantum, la somma di € 100,00. In talcaso non riceveranno per il futuro ulteriori richie-

ste di pagamento, intendendosi così assolto, vitanatural durante, l’obbligo contributivo.Per i nati nel corso del 1936 è data facoltà – inalternativa al solo importo riferito all’anno 2004(€18,00) – di adempiere definitivamente all’ob-bligo ONAOSI versando, una tantum, la sommadi €100,00. In tal caso non riceveranno per ilfuturo ulteriori richieste di pagamento, intenden-dosi così assolto, vita natural durante, l’obbligocontributivo.Per coloro che erano già iscritti alla Fondazionecome contribuenti volontari, il calcolo della quotarichiesta è il risultato di un conguaglio tra quantoversato ai sensi della vecchia normativa e quantodovuto con riferimento alla nuova. La preghiamosegnalarlo per lettera al seguente indirizzo:“Fondazione ONAOSI” Via XX Settembre, 15606124 PERUGIA o tramite e-mail all’[email protected].

TOTALE DEDUCIBILITÀ FISCALE DEL CONTRIBUTOONAOSIIl contributo ONAOSI è interamente deducibiledal reddito e pertanto l’onere effettivo si riduceulteriormente. Per la deduzione fiscale, è sufficien-te conservare la prova del relativo versamento, cioèla ricevuta rilasciata dal soggetto presso il quale èeffettuato.

COME CONTATTARE L’ONAOSIPer ulteriori informazioni sulla contribuzione e sulleprestazioni erogate dalla Fondazione ONAOSI icontribuenti possono:• contattare il numero telefonico 199166060 atti-

vo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 21. • consultare il sito internet http://www.onaosi.it• inviare un messaggio di posta elettronica al

seguente indirizzo ‘[email protected]’• per comunicazioni relative a inesattezze nei dati

anagrafici, o alla eventuale condizione di dipen-denza presso un Ente pubblico, le segnalazionipossono essere inviate per lettera al seguenteindirizzo: “Fondazione ONAOSI” Via XX Settembre,156 06124 PERUGIA o tramite e-mail all’in-dirizzo [email protected].

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iStorielle a cura di Roberto Olivi

• Psicanalisi:Quello che Freud è per la psicanalisi, io lo sono per il vino.

Sam Aaron

• Medicina:L'Ospedale è il solo appropriato collegio in cui educare un vero discepolo di Esculapio.

John Abernethy

• Legge di Potter:La virulenza delle polemiche su un argomento è inversamente proporzionale alla reale importanzadell’argomento stesso.

• Legge della via d’uscita:Lasciate sempre spazio per una spiegazione del perché non ha funzionato.

PITTORI MODENESI DAL 500 AD OGGIA CURA DI LODOVICO ARGINELLI

LUDOVICO LANANacque a Codigoro di Ferrara nel 1597, dove si era per qualche tempo stabilita la sua famiglia che era di derivazio-ne bresciana.Dopo una prima formazione a Ferrara, forse nella scuola dello Scarsellino, e dopo una prima produzione di cui nonresta traccia, il Lana dovette ben presto trasferirsi a Modena, forse nel 1619, se si presta fede ad una dichiarazionedello stesso artista, che nel 1633 afferma di risiedere nella capitale estense già da 14 anni.Talune opere, come “la storia dei Ss. Francesco Saverio e Ignazio di Loyola” nella Chiesa di S. Bartolomeo aModena, e la grande tela con “Martirio dei tre Santi”, in S. Pietro, sempre a Modena, mostrano un’educazione for-temente ferrarese, nel solco dello Scarsellino e del Bonone, e denotano una prima attenzione al Guercino.Fu inoltre influenzato dall’idealismo “reniano” e dal “naturalismo” del Guercino.E’ anche documentata una sua attività di ritrattista: il 19 gennaio 1635 egli riceve 350 ducati “per sua mercede dihaver copiato dei ritratti; uno del Ser. Sig. Duca et uno della Ser.ma et per Havere fatto uno del SerenissimoPrincipino”.Va ricordato inoltre il ritratto equestre di Francesco I nel Palazzo Ducale di Sassuolo, del quale si conoscononumerose copie.Di grande importanza risultò il suo insegnamento nella locale Accademia di pittura.Fra i suoi allievi va ricordato Francesco Stringa.

Alcune sue opere:S. Francesco Saverio salva un uomo caduto in un pozzo, olio su tela, cm 91x180, Modena – S. Bartolomeo;Erminia e Tancredi, olio su tela, cm 120x170, Modena – Museo Civico (in copertina);Dedalo e Icaro, olio su tela, cm 120x166, Roma – Galleria Doria Pamphilj;Pala del Voto, olio su tela, cm 445x290, Modena – Chiesa del Voto;La natività della Vergine, olio su tela, cm 247x162, Cento – Pinacoteca Civile.

L. Arginelli

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IL MANUALE PER IL TUTOR

D al 2004, su tutto ilterritorio nazionale,per il DM 445/01

(riforma dell’esame di stato per l’abilita-zione della professione medica), il neo-laureato verrà valutato per un mese pres-so lo studio di un medico di famiglia, tu-tor valutatore .Non si può valutare ciò che non si è inse-gnato! Perciò a Modena dal 2002 l’inse-gnamento della Medicina Generale(MG)/Medicina di Famiglia fa parte delcurriculum di tutti gli studenti di Medici-na, quindi come attività didattico-praticaobbligatoria. Dopo Modena, numerosealtre sedi universitarie hanno seguito l’e-sempio. L’insegnamento della MedicinaGenerale spetta al Medico di MedicinaGenerale (MMG) in quanto la MedicinaGenerale può essere appresa solo sul cam-po, a domicilio e in studio accanto al me-dico generale tutor. “Voler imparare la Me-dicina Generale in una clinica universitaria ècome voler apprendere la selvicoltura in undeposito di legname.” (J.E.Verby, JAMA,1981)E poiché tutor "non si nasce" e "non cisi improvvisa", è necessaria una formazio-ne ad hoc per poter acquisire la consape-volezza di quello che si sta facendo e dicome lo si deve fare. L’insegnamento vastrutturato in un progetto integrato di didattica se-minariale e pratica dove i setting di intervento deltutor sono diversi, a seconda dello studente da for-mare: studente di medicina, neolaureato in tiroci-nio valutativo per l’esame di Stato, tirocinante delCorso di Formazione Specifica, studente di ScienzeInfermieristiche, specializzando delle Scuole di spe-cialità (ad esempio Medicina di Comunità, Geria-tria, ecc…). Diversi sono quindi i contenuti e lepriorità di insegnamento. ll tutor trasmette allo stu-dente non ancora laureato la conoscenza della Me-dicina Generale e delle peculiarità per cui essa sidifferenzia dalle altre specialità, aiutandolo ad os-servare in maniera critica e consapevole il pazientee il suo mondo al di fuori dell'ospedale, mettendo inevidenza la necessità crescente di integrazione fraterritorio e ospedale, fra medico generale e medicospecialista.Diverso è il compito del tutor che valuta il neolau-

reato nell’ambito dell’esame di Stato: qui si devonoessenzialmente valutare alcune capacità acquisitedurante il corso, quale la capacità di offrire una pri-ma risposta ai bisogni dei pazienti.Tenuto conto di queste esigenze, è parsa chiara lanecessità di scrivere un manuale dedicato al MMGtutor (dello studente e del neolaureato per l’esamedi Stato) per l’insegnamento universitario dellaMG. Questo manuale, giunto alla seconda edizione,è stato riveduto e arricchito, ed ha l’obiettivo di:- fornire al MMG tutor una guida per poter segui-

re il programma didattico in studio e a domiciliodel paziente con maggior attenzione e coerenza;

- consentire al tutor di definire con chiarezza ilcontratto formativo con il tirocinante, sul qualeiniziare la relazione educativa e la sua valutazio-ne;

- permettere al team dei tutors, attraverso la dota-zione degli stessi strumenti di apprendimento e

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di valutazione, di utilizzare una metodologiacondivisa che favorisca l’apprendimento dellecaratteristiche peculiari della Medicina Genera-le agli studenti;

- focalizzare il programma didattico sulle prioritàdei contenuti da far apprendere. Non si vuole in-segnare “tutta” la Medicina Generale, ma foca-lizzare l’attenzione sul metodo, su algoritmi diapproccio ai problemi che si presentano al medi-co di Medicina Generale, sia che si tratti di maldi testa, di mal di gola, di angina, di attacco dipanico…ecc;

- sensibilizzare e diffondere nel mondo accademi-co l’idea che lo studente debba conoscere, primadella laurea, la Medicina Generale, sia perchél’assistenza della persona non inizia e non finiscein Ospedale, tutt’ora unico campo di apprendi-mento-addestramento dello studente italiano,sia perché sarà valutato per l‘abilitazione all’eser-cizio della professione anche dal medico genera-le!

A Modena il Manuale per il tutor è integrato dall’u-so di un Manuale per lo studente, uno strumentocomune a tutti gli studenti, come diario di bordo , perseguire passo passo l’attività programmata. Vieneconsegnato allo studente, all’inizio dell’attività di-

dattica, perché il tutor possa meglio definire con luiil contratto educativo e valutativo.Il manuale si compone di varie parti:

1. una parte generale introduttiva: le premes-se, il progetto, il core curriculum, i bisognidegli studenti, ecc;

2. il corso di formazione di base del tutor;3. il manuale propriamente detto con il mo-

dello ottimale di insegnamento universita-rio della MG, proposto a livello nazionale,con schede per l'attività didattica e per lavalutazione;

4. la formazione per la valutazione pre-abili-tazione presso gli studi dei MMG;

5. le prospettive e le proposte.

Ci si augura che il Manuale possa diventare unostrumento in grado di fornire stimoli culturali aiMMG docenti di Medicina Generale e che la cultu-ra dei MMG non sia solo esperienza tramandata einsegnata sul campo come nella bottega dell’artigia-no ma venga anche tramandata con elaborati, ma-nuali e trattati affinchè possa essere grande patri-monio di tutta la classe medica.

L. Mantovani

41100 MODENA - Via Emilia Est, 1525Tel. 059/374096 - Fax 059/281977

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CESARE RAGAZZI COMPANY:NON SOLO PROBLEMI DI CALVIZIE

L’azienda Nata nel 1968 in un piccolo laboratorio, la Cesare RagazziCompany Spa è oggi un’azienda che conta 70 centri, 10 all’e-stero, 3 laboratori di ricerca e produzione, 700 collaborato-ri e le certificazioni di qualità.L’Azienda si occupa da 36 anni della prevenzione legata almondo cute e capelli ed ha sempre trattato il tema della cal-vizie , irreversibile e temporanea, non sottovalutando mai ilprofondo disagio emotivo che essa provoca in chi ne è col-pito.Le principali divisioni della Cesare Ragazzi Company sonoquindi 3: Divisione Infoltimento – Divisione AlopecieTemporanee e la Divisione Tricologia.

Il CNC® - Capelli Naturali a Contatto, è un sistema di infol-timento non chirurgico e reversibile che sostituisce capellimancanti o infoltisce zone diradate con capelli naturali. Ilsistema, unico nel suo genere, è sicuro, dermocompatibile,esteticamente perfetto e funzionale. Per i casi di alopecietemporanee derivanti da trattamenti chemioterapici , cureormonali e situazioni post-parto, invece, l’azienda ha creatouna linea di protesi naturali e di fibra. Infine, dalla Ricerca &Sviluppo della Cesare Ragazzi Company è nata la linea diprodotti tricologici dermatologicamente testata dalCentro di Cosmetologia dell’Università di Ferrara:Tricomethod ® gamma completa di prodotti, creata appo-sitamente per il canale farmacia.

Non solo problemi di calvizie L’azienda sostiene la Fondazione Centro Studi sullaCalvizie – voluta da Cesare Ragazzi – un ente di ricercascientifica senza scopo di lucro finalizzato a stimolare il con-fronto tra professionisti appartenenti a diverse discipline perpromuovere lo sviluppo e favorire il miglioramento delleconoscenze, delle tecniche e delle metodologie in ambitotricologico. I risultati del lavoro svolto vengono messi adisposizione della comunità e degli operatori del settoreattraverso la realizzazione di corsi di formazione e aggiorna-mento, incontri, eventi culturali e pubblicazione. LaFondazione promuove il rispetto e la corretta comprensio-ne del problema della calvizie, in quanto malattia, che provo-ca un disagio psicologico nell’individuo, che solo chi ne è col-pito può comprendere.

Il progetto Farmacia vuole dare una risposta a tutti colo-ro che si rivolgono al farmacista per trovare una soluzioneai loro problemi di calvizie.

Infine la Cesare Ragazzi Company è dal febbraio 2003 for-nitore ufficiale del Centro Protesi INAIL di Vigorsodi Budrio (BO), per i danni permanenti al cuoio capellutodovuti ad infortuni sul lavoro.

Per informazioni o approfondimenti800-239413

L’ASSOCIAZIONE Ulmus organizza un ciclo di conferenze gratuite sulla

BIOTERAPIA NUTRIZIONALE tenute dalla d.ssa Anna D’Eugenio

dalle ore 20 alle ore 23 presso la sala dell’Ordine dei Medici - P.le Boschetti, 8 - Modena

- 25 ottobre 2004ALIMENTAZIONE E METABOLISMORiflessioni sulla velocità e profondità di azione degli alimenti nei meccanismi fisiopatologici

- 8 novembre 2004APPROCCIO NUTRIZIONALE NELLE PIU’ COMUNI PATOLOGIE AMBULATORIALI –SOLUZIONI – (stipsi, ipertensione arteriosa, influenza, malattie esantematiche, sindromeemorroidaria acuta, metrorragie)

- 22 novembre 2004APPROCCIO NUTRIZIONALE PATOLOGIE ALLERGICHECome difendersi dalle patologie allergiche sempre più numerose. E’ sufficiente escludere glialimenti?

Per informazioni: Sig.ra Patrizia - tel. 059 748099 - e-mail:[email protected]

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ASSOCIAZIONE DEI MEDICI LEGALI ESTENSE

con il patrocinio di

FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI MEDICO-LEGALI ITALIANEHESPERIA HOSPITAL

ORDINE DEI MEDICI DI MODENA

incontro di aggiornamento professionale sul tema

PATOLOGIE OCULARI:DALL’ANATOMIA AL RISARCIMENTO

MODENA, 13 NOVEMBRE 2004

SALA CONGRESSI DELL’HESPERIA HOSPITAL

VIA ARQUÀ, 80/B

8,00 Registrazione dei partecipanti

8,30 Saluti (Prof. Farneti, Presidente Federazione delle Associazioni medico-legaliitaliane; Prof. Malena, Direttore Generale Ospedale Privato Hesperia Hospi-tal; Dott. Lugli, Presidente del Tribunale di Modena; Dott. D’Autilia, Presi-dente dell’Ordine dei Medici di Modena);

9,00 Presentazione (Dott.ssa Tornotti, Presidente dell’Associazione medico-legale estense)

9,15 Anatomia e fisiologia dell’occhio (Dott. Vito Basile)

9,50 Le indagini specialistiche oftalmologiche in medicina legale: quando, come eperché (Prof. Massimo Busin)

10,25 Patologie oculari post-traumatiche (Prof. Demetrio Spinelli)

11,00 Discussione

11,20 Coffee Break

11,40 Lesioni iatrogene in chirurgia oculistica (Prof. Carlo Mazza)

12,15 Il danno oculare: la parola al medico-legale (Prof. Alessandro Bucarelli)

12,50 Discussione

13,30 Chiusura dei lavoriconsegna questionario di valutazione dell’apprendimento

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIADIPARTIMENTO DI MEDICINE E SPECIALITÀ MEDICHE

CATTEDRA DI ENDOCRINOLOGIA E MALATTIE DEL METABOLISMODIRETTORE : C. CARANI

SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN ENDOCRINOLOGIA E MALATTIE DEL RICAMBIODIRETTORE: A. VELARDO

CICLO DI SEMINARI SCIENTIFICI ITINERANTI OBESITA’ E SISTEMA ENDOCRINO

SABATO 20 NOVEMBRE 2004 – ORE 8.30CENTRO CONGRESSI HOTEL REAL FINI - VIA EMILIA EST, 135 - MODENA

Coordinato da: M. Mancini – A. Pinchera Presidenti: C. Carani – A. Velardo

PROGRAMMA

Ore 8.30 Registrazione dei partecipanti e consegna dei questionari ECMOre 9.00 INTRODUZIONE AL CONVEGNO

C. Carani (Modena)I SESSIONEModeratori : E. degli Uberti (Ferrara) – A. Pinchera (Pisa)

0re 9.15 EPIDEMIOLOGIA DELL’OBESITA’M. Mancini (Napoli)

Ore 9.35 ASPETTI FISIOPATOGENETICIF. Santini (Pisa)

Ore 9.55 CAUSE ENDOCRINEL. Chiovato (Pavia)

Ore 10.15 OBESITA’ E STEROIDI SESSUALIE. Rochira (Modena)

Ore 10.35 DiscussioneOre 11.00 Coffee break

II SESSIONEModeratori : M. Mancini (Napoli) – R. Pasquali (Bologna)

Ore 11.15 MALATTIE CORRELATE ALL’OBESITA’R. Menozzi (Modena)

Ore 11.35 TERAPIA DIETETICA ED ESERCIZIO FISICO (discussione di un casoclinico) M. Bondi (Modena)

Ore 11.55 TERAPIA FARMACOLOGICAA. Velardo (Modena)

Ore 12.15 TERAPIA CHIRURGICAG. Gaggiotti (Ancona)

Ore 13.15 Conclusioni C. Carani (Modena) – A. Pinchera (Pisa)

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Dipartimento di Salute MentaleSettore Dipendenze Patologiche

Modena – “Sala Rossa” Ospedale Civile - via Berengario,26

Giovedì 25 Novembre 2004 14,30/18,00

Aspetti internistici dell’abuso-dipendenza

da alcol

Programma:

14,30 Registrazione dei partecipanti – somministrazione pre-test14,45 Presentazione dei lavori: dott. Claudio Ferretti Direttore Settore Dipendenze

Patologiche Azienda USL Modena15,00 dott.Tommaso Trenti (Direttore Dip.to di Patologia Clinica Az. USL Modena)

“Alcol e patologia clinica, cito ed isto-tossicità”15,30 dott. Paolo Gibertini (medico resp.le divisione internistica Ospedale Privato “Hesperia

Hospital Modena”)“L’approccio clinico al paziente alcolista, aspetti di semeiotica e diagnostica”

16,00 coffee break16,20 dott. Stefano Bellentani specialista gastroenterologo stabilimento ospedaliero di

Carpi“Trattamento e recupero delle patologie alcol-correlate: update sulla farmacoterapia”

16,50 spazio per dibattito ed approfondimento17,30 conclusione dei lavori e somministrazione post-test

Moderatore : dr. Massimo Bigarelli Dirigente Medico Farmacologia e Tossicologia clinica ServizioDipendenze Patologiche - Distretto di Carpi

Info-line e segreteria scientifica ed organizzativa [email protected] 659924 (sert carpi)

la partecipazione al convegno è gratuita, chiusura delle iscrizioni 15/11/2004

Si accolgono un massimo di 95 adesioniÈ stato richiesto l’accreditamento E.C.M.

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UN’ORA DI LAVORO CHE CAMBIA LA VITA

C ari Colleghi, ci sia-mo fatti volentieripromotori, per la

nostra provincia, di una campagna disolidarietà a favore delle Strutture sani-tarie cattoliche non-profit in Uganda.Queste strutture (27 Ospedali, 220Unità sanitarie di 1° livello, 12 Scuoleinfermieri) sono coordinate dall’UCMB(Uganda Catholic Medical Bureau),istituito dalla Conferenza EpiscopaleUgandese e diretto dal dr. Daniele Giu-sti, medico comboniano, in Uganda dal1978.In Uganda il settore sanitario non-profitha sempre garantito la possibilità di cu-ra negli angoli più remoti del paese, sob-barcandosi la quasi totalità degli inter-

venti sanitari dagli anni ’70 fino agli inizi degli anni ’90, durante la dittatura e nei periodi di collasso dellestrutture governative. Ancora adesso eroga più di 1/3 del volume dei servizi sanitari presenti nell’intero pae-se. Purtroppo la sopravvivenza di queste strutture sanitarie cattoliche necessita, dopo una fase di riordino e dirazionalizzazione delle risorse economiche sanitarie disponibili, di un ulteriore aiuto per uscire definitiva-mente dalla grande crisi attraversata negli anni ’90 e continuare a rispondere alla elevatissima domanda di sa-lute presente.Per sostenere questo progetto l’associazione Medicina & Persona, l’AMCI (Associazione Medici CattoliciItaliani) e l’AVSI (Associazione Volontari per il Servizio Internazionale) propongono questa campagna di so-lidarietà rivolta ai M.M.G. e ai dipendenti dell’AUSL e dell’Az. Policlinico (medici, infermieri, operatori sa-nitari tutti): un gesto efficace per il sostegno economico che ne deriva ma anche di richiamo per ciascuno alsenso del proprio lavoro in sanità, rivolto innanzitutto all’Uomo. Per questo il titolo dell’iniziativa è:

“un’ora di lavoro che cambia la vita”

Le proposte sono:- offrire l’equivalente di un’ora di lavoro per i dipendenti; - offrire l’equivalente di una quota capitaria/anno (30 Euro) per i MMG;- eseguire un bonifico per chiunque (libero professionista, dipendente di struttura privata …) voglia aderire

alla iniziativa.Abbiamo trovato nei responsabili delle due Aziende sanitarie modenesi una grande sensibilità e un fattivo so-stegno alla iniziativa. Grazie a questa disponibilità anche le modalità tecniche di adesione saranno garantitedagli uffici competenti delle due aziende. Naturalmente vi invitiamo ad aderire alla iniziativa e a diffonderla. Siamo a vostra disposizione per richiesteo suggerimenti. Sono disponibili un filmato (DVD o WHS) e un articolo esaustivi sui contenuti e le motiva-zioni della iniziativa.

Mauro [email protected]

NOTE TRISTILa Direzione del Bollettino, a nome di tutti i medici della provincia, formula le più sentite con-doglianze:Al Dott. Antonio Luciani per la scomparsa del padre.Ai colleghi Federico Olivi e Roberto Olivi per la scomparsa dello zio Prof. Oliviero Olivi.

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oIl sito dell’Ordine è consultabile all’indirizzo Internet

www.ordinemedicimodena.it

Da aprile è on line sul sito Internet la sezione LA PROFESSIONEHome page con accesso allaricerca anagrafica nazionaledegli iscritti agli Ordini diItalia.

Orari di apertura al pubblico degliuffici. Orari di ricevimento dei colle-ghi.Possibilità di scaricare tutta la modu-listica on line di interesse per gliiscritti senza dovere accedere ainostri uffici.Indirizzi di posta elettronica dei ser-vizi ordinistici per comunicare rapi-damente con l’Ordine.

Testi normativi disponibili on line intema di:� deontologia professionale� contratti di lavoro e convenzioni� normative amministrative e ordi-

nisticheConsultazione gratuita delle GazzetteUfficiali dello Stato pubblicate negliultimi 60 giorni.

Consultazione degli ultimi 12 numeridel Bollettino dell’Ordine di Modena,scaricabile integralmente in formatopdf e in formato html per gli articolidi principale interesse.

Pubblicazione degli elenchi aggior-nati dei nominativi e relativo recapitodi colleghi disponibili per le sostitu-zioni di medici di base e pediatri.Principali riferimenti normativi per ilconteggio dei compensi.

Raccolta delle tematiche di particola-re interesse per l’esercizio professio-nale: privacy, consenso informato,autorizzazioni sanitarie al funziona-mento dell’ambulatorio e/o studio,direzione sanitaria, pubblicità sanita-ria, rifiuti sanitari, linee guida inambito sanitario nazionale e locale.

Rubrica aggiornata quotidianamentea cura della Segreteria dell’Ordine

con notizie, scadenze e comunica-zioni di interesse per gli iscritti.

Tutto sul programma nazionale diECM e sulle iniziative dell’Ordine diModena in materia di aggiornamentoprofessionale e culturale degli iscritti.Modalità e modulistica per la richie-sta del patrocinio dell’Ordine.

Link con le istituzioni sanitarie,accesso ai principali motori di ricercain ambito sanitario, link con i siti dimaggiore interesse suddivisi per spe-cialità medica, collegamento ai sitiInternet degli Ordini dell’EmiliaRomagna.

Pubblicazione del calendario di guar-dia odontoiatrica festiva organizzatodalla commissione Odontoiatridell’Ordine, sedi e recapiti telefonicidi guardia medica, link con le azien-de sanitarie, farmacie di turno, prin-cipi sul ruolo dell’Ordine nella tuteladei diritti del cittadino.

Servizi al cittadino

Risorse di rete

Aggiornamento Professionale

Ultime notizie

La professione

Sostituzioni

Bollettino

Normativa

Segreteria e organi istituzionali

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Riceviamo da Hesperia Hospital testo rivolto ai colleghi

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