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ORDINE: Un Farmaco INFARTO, arrabbiarsi può scatenarlo ... · • PRP (Platelet –Rich Plasma)...

Date post: 10-Aug-2020
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Anno IV Numero 974 Giovedì 20 Ottobre 2016, S. Orsola AVVISO Ordine 1. ORDINE: FAD in farmaDAY 2. ORDINE: Concorso straordinario 3. ORDINE: Un Farmaco per Tutti Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Il punto sulle infiltrazioni (iniezioni intra articolari) Prevenzione e Salute 5. “Infarto, arrabbiarsi può scatenarlo”, vero o falso? 6. Soffrite di calcoli renali? provate a farvi un giro sulle montagne russe 7. Diabete: quanto esercizio fisico per prevenirlo? Meteo Napoli Venerdì 21 Ottobre Variabile Minima: 15°C Massima: 20°C Umidità: Mattina = 61% Pomeriggio =66% INFARTO, arrabbiarsi può scatenarlo”, VERO O FALSO? Alcuni credono che “arrabbiarsi a morte” e cioè arrabbiarsi così tanto da sentire il cuore scoppiare, possa scatenare l’infarto. Vero o falso? L’abbiamo chiesto alla dott.ssa Maddalena Lettino, resp. dell’Unità operativa di Cardiologia dello Scompenso Humanitas. Arrabbiarsi tanto può scatenare davvero l’infarto soprattutto nelle persone che già presentano una malattia coronarica ancora asintomatica o che presentano alti livelli di rischio cardiovascolare come le persone obese, ipertese, affette da sindrome metabolica spiega l’esperta. In realtà, soprattutto quando ad arrabbiarsi sono le donne, talvolta può svilupparsi quella che negli ultimi cinque anni è diventata una malattia sempre più nota, ovvero la cardiomiopatia da stress, malattia del muscolo cardiaco che si presenta con tutti i segni dell’ infarto senza esserlo realmente e senza presentare spesso una prognosi così sfavorevole. All’esordio si manifestano condizioni identiche a quelle che sperimenta un paziente con infarto cardiaco come malessere, sudorazione e dolore toracico; persino l’elettrocardiogramma e l’ecocardiogramma mostrano un quadro di infarto senza che si possa trovare alcuna patologia coronarica. L’evoluzione di questa cardiomiopatia è fortunatamente spesso benigna. La sua causa è ancora ignota, anche se si sa che arrabbiarsi può scatenarla, che spesso si risolve completamente nel tempo senza lasciare esiti e che non si tratta con i farmaci che si impiegano nella cura dell’ infarto. Va da sè che imparare a gestire lo stress anche attraverso attività fisiche “tranquillizzanti”, come lo yoga e il pilates anche praticato in acqua, non solo aiuterebbe a non arrabbiarsi così tanto ma anche a prevenire diverse forme di malattie cardiovascolare.” (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi….…….. Facesse na culata (bucato) e ascesse o sole! Me ne andasse bene una VERO
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Page 1: ORDINE: Un Farmaco INFARTO, arrabbiarsi può scatenarlo ... · • PRP (Platelet –Rich Plasma) anche detti fattori di accrescimento CORTICOSTERIOIDEI Sono sicuramente le sostanze

Anno IV – Numero 974 Giovedì 20 Ottobre 2016, S. Orsola

AVVISO Ordine

1. ORDINE: FAD in

farmaDAY

2. ORDINE: Concorso

straordinario

3. ORDINE: Un Farmaco

per Tutti

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 4. Il punto sulle

infiltrazioni

(iniezioni intra articolari)

Prevenzione e Salute

5. “Infarto, arrabbiarsi può

scatenarlo”, vero o falso?

6. Soffrite di calcoli renali?

provate a farvi un giro

sulle montagne russe

7. Diabete: quanto

esercizio fisico per

prevenirlo?

Meteo Napoli

Venerdì 21 Ottobre

Variabile

Minima: 15°C Massima: 20°C Umidità: Mattina = 61%

Pomeriggio =66%

“INFARTO, arrabbiarsi può scatenarlo”, VERO O FALSO?

Alcuni credono che “arrabbiarsi a morte” e cioè arrabbiarsi così tanto da sentire il cuore scoppiare, possa scatenare l’infarto. Vero o falso?

L’abbiamo chiesto alla dott.ssa Maddalena Lettino, resp. dell’Unità operativa di Cardiologia dello Scompenso Humanitas.

“Arrabbiarsi tanto può scatenare davvero l’infarto soprattutto nelle

persone che già presentano una malattia coronarica ancora asintomatica o che presentano alti livelli di rischio cardiovascolare come le persone obese, ipertese, affette da sindrome metabolica – spiega l’esperta. In realtà, soprattutto quando ad arrabbiarsi sono le donne, talvolta può svilupparsi quella che negli ultimi cinque anni è diventata una malattia sempre più nota, ovvero la cardiomiopatia da stress, malattia del muscolo cardiaco che si presenta con tutti i segni dell’infarto senza esserlo realmente e senza presentare spesso una prognosi così sfavorevole. All’esordio si manifestano condizioni identiche a quelle che sperimenta un paziente con infarto cardiaco come malessere, sudorazione e dolore toracico; persino l’elettrocardiogramma e l’ecocardiogramma mostrano un quadro di infarto senza che si possa trovare alcuna patologia coronarica. L’evoluzione di questa cardiomiopatia è fortunatamente spesso benigna. La sua causa è ancora ignota, anche se si sa che arrabbiarsi può scatenarla, che spesso si risolve completamente nel tempo senza lasciare esiti e che non si tratta con i farmaci che si impiegano nella cura dell’infarto. Va da sè che imparare a gestire lo stress anche attraverso attività fisiche “tranquillizzanti”, come lo yoga e il pilates anche praticato in acqua, non solo aiuterebbe a non arrabbiarsi così tanto ma anche a prevenire diverse forme di malattie cardiovascolare.” (Salute, Humanitas)

SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli

iBook Farmaday

Proverbio di oggi….…….. Facesse na culata (bucato) e ascesse o sole!

Me ne andasse bene una

VERO

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PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 974

PREVENZIONE E SALUTE

SOFFRITE DI CALCOLI RENALI? PROVATE A FARVI UN GIRO SULLE MONTAGNE RUSSE

Un esperimento ha confermato che muoversi facilita l’espulsione spontanea di piccoli calcoli. La novità è che funzionano molto bene gli scossoni provocati dalle giostre

Due ricercatori della Michigan State University hanno portato la scienza al luna park: dopo aver sentito in studio il racconto di diversi pazienti che riferivano di aver espulso i loro calcoli renali dopo un giro sulla “Big Thunder Mountain Railroad” di Disney-Orlando hanno deciso di provare di persona. ADRENALINA E SCOSSONI

David Wartinger e il collega Marc Mitchell hanno costruito un modellino di rene umano in gel di silicone trasparente e l’hanno riempito con veri e propri calcoli renali umani. Sono saliti sulla giostra in questione tenendo il rene artificiale tra di loro in uno zaino posizionato all’altezza dei reni. Hanno fatto 20 giri seduti sulla prima vettura e poi in coda. I dati specifici dell’esperimento (ripetuto poi per 200 volte) sono stati riassunti in un articolo pubblicato sul Journal of the American Osteopathic Association: nelle corse in testa al treno il rene finto ha espulso 4 calcoli su 24, in quelle in coda ne ha eliminati 23 su 36. Esperimento che conferma una pratica

«Si tratta appunto di “un esperimento” — commenta il dottor Umberto Capitanio, urologo presso l’IRCCS - Ospedale San Raffaele di Milano —, perché il modellino in plastica di un rene non riesce comunque a riprodurre le caratteristiche peculiari dell’organo umano, come la peristalsi, perciò risponde solo in parte al calcolo delle probabilità di fuoriuscita di un calcolo. Inoltre, in natura non esiste un rene uguale a un altro». È risaputo che il movimento faciliti l’eliminazione dei calcoli renali e infatti viene consigliato nella pratica medica. «Il tipico racconto è quello del paziente che espelle calcoli scendendo le scale o durante una piccola corsa attorno a casa — conferma il professor Capitanio —. Sono tra l’altro le due attività che indichiamo alle persone in cura».

«Vibrazioni positive»

«La “Roller Coaster Big Thunder Mountain” non è un tipo di giostra particolarmente veloce — dice Wartinger —, né alta, però curva bruscamente a sinistra e a destra con forti vibrazioni in questo senso». E questo sembra essere il tipo di movimento più “utile” all’espulsione dei calcoli: gli scossoni. «Scendere le scale è un movimento “traumatico”. Non è mai capitata a un paziente la fuoriuscita di calcoli dopo aver fatto cinque piani in salita, ma cinque piani in discesa sì. La differenza notata dagli studiosi Usa tra il sedersi davanti o dietro sulle montagne russe riguarda proprio le vibrazioni/oscillazioni: è come sedersi in fondo a un autobus o in coda sull’aereo: se ne percepiscono di più».

; Il beneficio sembra fermarsi ai calcoli di dimensioni ridotte (compresi tra i 2 e i 6 mm di diametro), «calcoli che al 50% sarebbero espulsi naturalmente dal nostro corpo». «Se sai

di avere un calcolo renale piccolo, puoi provare le giostre», invita Wartinger. «La difficoltà solitamente è convincere il paziente a muoversi, visto che spesso può avere nausea, dolore al fianco e malessere generale; però se se la sente di provare le montagne russe.… allora si sieda dietro!». (Salute, Corriere)

EFFICACE SU CALCOLI PICCOLI

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PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 974

SCIENZA E SALUTE IL PUNTO SULLE INFILTRAZIONI (INIEZIONI INTRA ARTICOLARI)

La terapia infiltrativa è una procedura largamente utilizzata nelle patologie infiammatorie e degenerative delle articolazioni dei vari distretti corporei. E' importante conoscere i reali vantaggi e gli svantaggi delle sostanze utilizzate.

Per iniezione intra articolare si intende l’introduzione di una sostanza all’interno dell’articolazione attraverso un portale che in genere è realizzato da un ago. Questa procedura viene in genere utilizzata nelle patologie infiammatorie e/o degenerative delle articolazioni dei vari distretti corporei. Esistono farmaci/sostanze che abitualmente vengono utilizzati per questo scopo al fine di trattare le patologie infiammatorie e/o degenerative delle articolazioni e questi sono: • Corticosteroidei • Acido Ialuronico • PRP (Platelet –Rich Plasma) anche detti fattori di accrescimento CORTICOSTERIOIDEI Sono sicuramente le sostanze più utilizzate sia in senso temporale che in senso quantitativo. Questo farmaco infatti è da lungo tempo utilizzato come trattamento locale delle articolazioni affette da patologie infiammatorie e degenerative. L’utilizzo intra articolare di corticosteroidei può ridurre in modo evidente il dolore e ha sicuramente un effetto anti infiammatorio sulle articolazioni affette da osteoartrite o da patologia degenerativa. Ogni infiltrazione produce infatti generalmente una riduzione statisticamente significativa del dolore nell’articolazione trattata. L’efficacia comincia molto presto, in genere entro la prima settimana e il beneficio quasi sempre si prolunga per circa 4-6 settimane ma raramente prosegue per molto tempo ancora. In letteratura infatti soltanto uno studio randomizzato riferisce di un prolungamento dell’efficacia per oltre 3 mesi. Questi farmaci quindi sono molto utili e molto utilizzati nel trattamento del dolore e dell’infiammazione articolare a seguito di osteoartrite o osteoartrosi sia per la facilità/familiarità di utilizzo che per i risultati che comportano a breve-medio termine. Esistono tuttavia delle controversie sull’uso sistematico delle infiltrazioni con corticosteroidei in quanto da più studi sembra emergere, come conseguenza di questa procedura, un danno degenerativo della cartilagine articolare (condrodegenerazione). In ogni caso in letteratura non si consiglia di eseguire più di tre infiltrazioni nelle articolazioni affette da tali patologie. ACIDO IALURONICO: L’infiltrazione intra articolare con Sodio Ialuronato (Acido Ialuronico HA), è detta anche VISCOSUPPLEMENTAZIONE. Ad oggi risulta essere la pratica più diffusa in campo di infiltrazioni articolari. Questa procedura si è dimostrata sicura ed efficace nel trattamento delle patologie articolari infiammatorie. Numerosi studi, condotti anche attraverso metanalisi ed eseguite in collaborazione con COCHRANE, concludono che questa terapia è sicura ed efficace nei pazienti affetti da osteoartrite del ginocchio.

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PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 974

L’associazione US Food and Drug Administration ha approvato l’uso di diversi Acidi Ialuronici per iniezione intra articolare nel trattamento del dolore articolare in presenza di osteoartrite; questo elenco comprende: molecole estratte naturalmente, prodotti non cross-linkati prodotti cross linkati.

Tutti gli Acidi Ialuronici in commercio (negli Stati Uniti) sono ottenuti per estrazione dalle creste di gallo eccetto un prodotto che invece è ottenuto attraverso un processo di fermentazione batterica (streptococco). L’FDA comunque non distingue i vantaggi e gli svantaggi derivanti dalla modalità di estrazione e quindi considera tutti i prodotti con caratteristiche sovrapponibili. La classe degli Acidi Ialuronici si è dimostrata essere nel complesso un ottimo e sicuro presidio nel trattamento delle artropatie croniche e acute. Infatti, se si escludono le allergie specifiche, non vengono descritti effetti collaterali rilevanti, l’unico evento avverso riportato in letteratura è il dolore locale da iniezione. Si raccomanda quindi di eseguire la terapia infiltrativa solo da specialisti esperti in tale pratica. In alcuni casi a seguito di infiltrazione articolare, sia essa di Corticosteroidei che di Acido Ialuronico, si può verificare un episodio di reazione infiammatoria acuta locale che si manifesta come una reazione infiammatoria severa acuta (SAIR) o come un evento pseudosettico. Sembra che la causa di tutto ciò sia l’attivazione di un meccanismo immunologico locale (evento più frequente con l’utilizzo di Acidi Ialuronici cross-linked). In genere la reazione è autolimitantesi, di breve durata e si attenua fortemente con l’impiego locale di ghiaccio. In letteratura è stato notato come la durata dell’efficacia della terapia infiltrativa non sia correlata con la permanenza intra articolare della sostanza iniettata ma duri molto più a lungo. Per spiegare questo fenomeno sono stati chiamati in causa soprattutto i meccanismi biologici che queste molecole attiverebbero all’interno dell’articolazione. Per questo motivo negli Stati Uniti queste molecole sono considerate dei veri e propri farmaci e quindi assoggettate alla stessa regolamentazione. L’esatto meccanismo di azione dell’Acido Ialuronico è comunque a tutt’oggi non completamente chiarito. Sono state formulate una serie di ipotesi avvalorate anche scientificamente e queste sono conseguenza di un legame diretto con i recettori presenti sulla sinovia e sulla cartilagine (CD44) delle articolazioni che a sua volta provocherebbe una attivazione biologica; questa attivazione biologica comporterebbe: • Una produzione endogena di Ialuronato • Una barriera meccanica nei confronti dei nocicettori • Una inibizione dei mediatori del dolore (PGE,bradichinine), • Un effetto antiinfiammatorio (inibizione delle cellule mediatrici di infiammazione, inibizione

dell’attività delle proinfiammatoria delle cytokine), • Un effetto benefico sulle cellule immunitarie • Un effetto antiossidante • Un ripristino delle caratteristiche viscoelastiche del liquido sinoviale (viscoelasticità). Uno studio infine ha ipotizzato che l’Acido Ialuronico inibisca la produzione dell’interleuchina 1beta metalloproteinasi nel tessuto sinoviale delle articolazioni affette da osteoartrite. L’infiltrazione di Acido Ialuronico sembrerebbe avere anche una funzione di condroprotezione quando usata precocemente nelle osteortriti. La terapia infiltrativa con queste sostanze dovrebbe essere presa in considerazione come presidio nel management delle patologie infiammatorie delle articolazioni.

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PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 974

Per PRP si intende il plasma arricchito di piastrine prelevato e ricavato dal sangue dello stesso individuo. L’utilizzo di PRP per infiltrazione intra articolare sta iniziando ad

essere una pratica abbastanza diffusa nel trattamento dell’osteoartrite e dell'osteoartrosi. Questa procedura rilascerebbe un concentrato di fattori di crescita direttamente nella sede di patologia. In uno studio randomizzato di individui affetti da osteoartrite viene dimostrato come l’efficacia sul dolore e sull’infiammazione di questa procedura sia molto evidente e il risultato si mantenga per 3-6 mesi. Questa procedura dovrebbe comunque essere realizzata seguendo delle procedure ben determinate al fine di evitare conseguenze che possono essere anche gravi. Sono comunque in corso diversi studi clinici volti a dimostrarne il reale rapporto costo beneficio e i rischi derivanti l’utilizzo di plasma umano per iniezione intra articolare. (Salute, la Stampa) PREVENZIONE E SALUTE DIABETE: QUANTO ESERCIZIO FISICO per PREVENIRLO?

Con 150 minuti settimanali si vedono già notevoli benefici. Chi fa di più vede diminuire ulteriormente il rischio

UN PO' FA BENE, DI PIÙ FA MEGLIO". Con questo motto si potrebbero riassumere i risultati di una rassegna di studi appena pubblicata sulla rivista Diabetologia. Si tratta dello studio più completo mai svolto sull'impatto dell'esercizio sul rischio di una persona di sviluppare il diabete di tipo 2, indipendentemente da altre variabili e fattori comportamentali come per esempio la dieta.

150 minuti a settimana E' emerso che attenendosi alla raccomandazione generale di muoversi per almeno 150 minuti a settimana, camminando di buon passo, andando in bicicletta o giocando un doppio a tennis, oppure con un mix di tutte queste cose, il rischio di sviluppare la malattia può essere ridotto fino al 26%. Analizzando i dati provenienti da 23 studi condotti tra Stati Uniti, Asia, Australia ed Europa, che hanno coinvolto complessivamente oltre un milione di persone, i ricercatori sono riusciti a isolare l'effetto dell'attività fisica da altri fattori comportamentali, per valutare al meglio il suo impatto sul rischio diabete. Dopo aver studiato i dati hanno raggiunto due conclusioni importanti. La prima è che: qualsiasi quantità di esercizio fisico fa bene.

In sostanza non occorre diventare dei pentatleti per veder ridurre il rischio di sviluppare la malattia. La seconda è che i benefici aumentano con l'aumentare del tempo dedicato all'attività fisica.

Un'ora al giorno. Si scopre così che le persone che svolgono un'ora di esercizio da moderato a

vigoroso ogni giorno, invece di limitarsi ai 150 minuti settimanali, possono veder ridurre il rischio di contrarre il diabete di tipo 2 anche del 40%. La rilevanza di questi risultati dipende dal fatto che la prevalenza del diabete di tipo 2 è in rapida crescita a causa dell'aumento dei livelli di obesità e dovrebbe raggiungere quasi 600 milioni di casi in tutto il mondo entro il 2035. "Sappiamo già che l'attività fisica ha un ruolo importante da svolgere nella lotta contro la crescente epidemia mondiale di diabete di tipo 2". "Questi nuovi risultati aggiungono ulteriori dettagli alla nostra comprensione di come i cambiamenti nei livelli di attività fisica in tutte le popolazioni potrebbero avere un impatto sull'incidenza della malattia. Essi inoltre prestano sostegno alle politiche per aumentare l'attività fisica a tutti i livelli. Ciò significa costruire ambienti che rendano l'attività fisica parte della vita di tutti i giorni". (Salute, Panorama)

PRP (Platelet – Rich Plasma)

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PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 974

Ordine: Corsi ECM 2016 – MESE DI OTTOBRE Di seguito gli eventi formativi organizzati dall’Ordine

MESE DATA TITOLO CF NOTE

Ottobre

Venerdì 21 Ottobre Ore 20.45

Sessione I° Parte

Corso Teorico - Pratico di Primo Soccorso (PHTC, Pre Hospitalization Trauma Care)

12 per

4 Sessioni

Prof. M. Santomauro

Domenica 23 Ottobre

Ore 9.00

Sessione 2 Omeopatia Omeopatia e Omotossicologia. I farmaci omotossicologici e gli integratori alimentari

fondamentali nelle malattie di pertinenza ORL e Pneumo

Lunedì 24 Ottobre Ore 20.45

Serata MONOTEMATICA

Conoscere e Prevenire il Melanoma: Ruolo del Farmacista

10

FAD

Prof. P. Ascierto Ist. Naz. Tumori

“G. Pascale” Martedì

25 Ottobre Ore 19.30

L’Omeopatia: verità e stato dell’arte

Venerdì 28 Ottobre Ore 20.45

Sessione II° Parte

Corso Teorico-Pratico di Primo Soccorso (PHTC, Pre Hospitalization Trauma Care)

12 per

4 Sessioni

Prof. M. Santomauro

COME PRENOTARSI: RECARSI DIRETTAMENTE in SEDE PRIMA dell’EVENTO oppure è possibile prenotare i Corsi ECM

collegandosi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it / sezione ECM ;

Venerdì 21 Ottobre, ore 20.45

L’obiettivo primario del corso sarà quello di far acquisire ai partecipanti un metodo che permetta il rapido riconoscimento delle situazioni di rischio di complicanze per un traumatizzato e di acquisire le conoscenze ed abilitá pratiche per assicurare sia la stabilizzazione con manovre di base, sia la modalitá di un rapido allertamento delle equipe avanzate (118);

Lunedì 24 Ottobre, ore 20.45

Parteciperà all’evento il Prof. Paolo Ascierto, Ist. Nazionale Tumori “G. Pascale”

Nel corso dell’evento si parlerà dei Fattori predisponenti, Prevenzione e Diagnosi, Come individuare il Melanoma, Il Trattamento, Ruolo del Farmacista

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

Conoscere e Prevenire il Melanoma: Ruolo del Farmacista , 10 CF FAD

OBIETTIVO del Corso Teorico Pratico di Primo Soccorso PHTC, 12 CF

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PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 974

Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” :

Progetto per contrastare la povertà sanitaria.

FARMACIE COME ADERIRE:

Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere

le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del

contenitore per la raccolta dei farmaci.

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-un-farmaco-per-tutti

I

Colleghi VOLONTARI che intendono partecipare al progetto potranno farlo contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo:

[email protected]

RACCOLTI FINORA 23.000 CONFEZIONI di

FARMACI e DISPOSITIVI Donati ai seguenti ENTI

ASSISTENZIALI:

La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency,

UNITALSI Campania, Stelle in Strada,

Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta,

Ordine di Malta, Croce Rossa

FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire

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PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 974

REGIONE CAMPANIA: COMMISSIONE CONCORSO STRAORDINARIO:

“Pubblicata sul BURC la Commissione

BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016

Di seguito la composizione della commissione:

Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli

Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute

Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno

Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare

Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia

Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania

ORDINE: 22 Ottobre GIUBILEO Anno Santo della Misericordia

L’Ordine in collaborazione con la Federazione e con l’Unione Cattolica Farmacisti Italiani (UCFI), ha deciso, in occasione del Giubileo, di prendere parte all’udienza papale dedicata a tutti gli operatori sanitari italiani e denominata “Giubileo degli Operatori Sanitari”, che si svolgerà il prossimo 22 Ottobre 2016.

Hanno aderito all’evento 75 Colleghi. PROGRAMMA

Sabato 22 ottobre: Giubileo degli Operatori Sanitari Italiani Ore 6,40: Partenza da Napoli – Stazione centrale Ore 8.30: Accesso in Piazza San Pietro e sistemazione in un settore dedicato Ore 10.00: Udienza Giubilare di Papa Francesco (è stata richiesta udienza riservata) Ore 12.00: Rito di attraversamento della Porta Santa Ore 13,00: Santa Messa In un momento di particolare attenzione ed impegno nella nostra Categoria, I'evento si propone come occasione di riflessione ed aggregazione.

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PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 974

Modulo 6/D La MALATTIA CRONICA e L’ALIMENTAZIONE

CONSAPEVOLE

OBESITÀ 5

LA MEDICINA NASCE CON L’USO DEL CIBO

La nascita della medicina, a Oriente e a Occidente, ha nell’uso dei cibi il suo elemento fondante. L’antico ideogramma cinese Yi, che indica medicina, è composto, in alto, dall’immagine di un uomo malato e, in basso, dal carattere jiu, che vuol dire vino, laddove con il vino si intende l’uso degli alimenti, anche modificati dal medico, come medicina.

Nel Huang Di Nei Jing, il classico che fonda la medicina cinese, la cui redazione è coeva a buona parte dei testi del Corpus hippocraticum (V sec a.C.), la centralità del cibo viene così sintetizzata: “Cura con i farmaci, guarisci con i cibi”.

Ancor oggi, la dietetica, che nei secoli è stata organizzata in un sistema complesso, occupa un posto centrale nel sistema medico conosciuto con il nome di Medicina Tradizionale Cinese, che larga diffusione sta avendo anche tra i medici e le

popolazioni occidentali.

La medicina è la scoperta dell’uso sapiente del cibo (Ippocrate)

Il legame che esiste tra cibo e salute è ben evidenziato in questo percorso:

Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.

www.ecm-corsi.it

CUCINARE

Elaborazione cibo vista come sottomissione della natura

Acquisizione del significato di magia, alchimia e trasformazione


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