Organizzazione del corso
Malattie Parassitarie degli Animali Acquatici
(8 CFU – 80 ore)
MODULO 1
MALATTIE PARASSITARIE DEI
PESCI (60 ore)
MODULO 2
MALATTIE PARASSITARIE DI
CROSTACEI E MOLLUSCHI (20 ore)
Docente: Maria Letizia Fioravanti Docente: Andrea Gustinelli
Obiettivo:
acquisire conoscenze di base sulla parassitologia e
sull’importanza delle malattie parassitarie di molluschi e
crostacei
MODULO 2
MALATTIE PARASSITARIE DI CROSTACEI E MOLLUSCHI (20 ore)
16 ore teoriche + 4 ore pratiche
Esame finale del corso di Malattie Parassitarie degli Animali Acquatici (Modulo 1 + Modulo 2):
riconoscimento al microscopio di un agente parassitario di animali acquatici e descrizione (su apposita scheda) della malattia parassitaria da esso sostenuta + 2 domande orali su 1 malattia parassitaria dei pesci ed 1 malattia parassitaria di molluschi e/o crostacei trattate durante il corso
Temi e competenze acquisite Argomenti Contenuti specifici Ore
1. INTRODUZIONE AL CORSO (TOT. ORE 1)
Conoscere l’organizzazione del corso; acquisire
conoscenze di base sulla parassitologia e
sull’importanza delle malattie parassitarie in
molluschi e crostacei
Organizzazione
del Corso
Presentazione dei contenuti e delle modalità di
svolgimento del corso 1
2. MALATTIE PARASSITARIE DEI MOLLUSCHI BIVALVI I
(TOT. ORE 4)
Conoscere l’eziopatogenesi delle malattie
parassitarie sostenute da protozoi nei molluschi
bivalvi e le relative misure di prevenzione e
controllo
Malattie
parassitarie
sostenute da
protozoi
Perkinsosi 1
Bonamiosi 1
Marteiliosi 1
Haplosporidiosi 1
3. MALATTIE PARASSITARIE DEI MOLLUSCHI BIVALVI –
II
(TOT. ORE 3)
Conoscere l’eziopatogenesi delle malattie
parassitarie sostenute da digenei, anellidi policheti
e crostacei copepodi e le relative misure di
prevenzione e controllo
Malattie
parassitarie
sostenute da
metazoi
Infestazioni da Trematodi digenei: Bacciger
bacciger e Cercaria pettinata 1
Infestazioni da anellidi policheti 1
Infestazioni da crostacei copepodi: Mytilicola
intestinalis 1
4 MALATTIE PARASSITARIE DEI MOLLUSCHI
CEFALOPODI
(TOT. ORE 2)
Conoscere l’eziopatogenesi delle malattie
parassitarie dei molluschi cefalopodi.
Malattie
parassitarie di
maggiore
importanza per i
molluschi
cefalopodi
Infestazioni da Aggregata spp.
2 Infestazioni da protozoi
Infestazioni da metazoi.
LEZIONI
Temi e competenze acquisite Argomenti Contenuti specifici Ore
5. MALATTIE PARASSITARIE DEI CROSTACEI I
(TOT. ORE 2)
Conoscere l’eziopatogenesi delle malattie
parassitarie sostenute da protozoi nei crostacei e
le relative misure di prevenzione e controllo
Malattie
parassitarie
sostenute da
protozoi
Infestazioni da ciliati peritrichi sessili e mobili:
Tetrahymena piriformis
2 Infestazioni da dinoflagellati: Hematoodinium spp.
Infestazioni da amebe: Paramoeba perniciosa
6. MALATTIE PARASSITARIE DEI CROSTACEI II
(TOT. ORE 2)
Conoscere l’eziopatogenesi delle principali
malattie parassitarie da metazoi nei crostacei, i
risvolti in Sanità Pubblica e le relative misure di
prevenzione e controllo.
Malattie
parassitarie
sostenute da
metazoi
Infestazioni da digenei, cestodi, nematodi,
acantocefali, branchiobdellidi
2 Zoonosi parassitarie da consumo di crostacei:
distomatosi polmonare da Paragonimus spp.
7. MALATTIE PARASSITARIE DEI CROSTACEI
(TOT. ORE 2)
Conoscere l’eziopatogenesi delle principali
malattie micotiche dei crostacei e le relative
misure di prevenzione e controllo anche in base
alla normativa vigente
Malattie
micotiche
Afanomicosi da Aphanomyces astaci
2 Microsporidiosi: Telohaniasi, Enterocytozoonosi
Saprolegniosi e Fusariosi
LEZIONI
8. DIAGNOSI DELLE MALATTIE
PARASSITARIE DI MOLLUSCHI E
CROSTACEI
(TOT. ORE 4)
Acquisire competenze sulle
metodiche diagnostiche utili al
rilevamento dei principali parassiti di
molluschi e crostacei
Tecniche standard di conduzione dell'esame parassitologico a fresco in
molluschi bivalvi per il rilevamento di ecto ed endoparassiti.
Prelievo dell’emolinfa in diverse tipologie di molluschi bivalvi.
Corretta conduzione di preparati per l’osservazione microscopica a fresco e/o
previa colorazione di strisci ed impronte d’organo.
Prelievo degli organi per la conduzione dell’esame istologico.
2
Tecniche standard di conduzione dell'esame parassitologico a fresco in
crostacei per il rilevamento di ecto ed endoparassiti e di agenti micotici.
Prelievo dell’emolinfa in diverse tipologie di crostacei decapodi.
Corretta conduzione di preparati per l’osservazione microscopica a fresco e/o
previa colorazione di strisci ed impronte d’organo.
Prelievo degli organi per la conduzione dell’esame istologico. Osservazione
di preparati
2
ESERCITAZIONI
Laurea in Acquacoltura e Igiene delle Produzioni Ittiche Dipartimento Scienze Mediche Veterinarie
Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Anno Accademico 2016/2017
Andrea Gustinelli
Malattie parassitarie degli Animali Acquatici
Modulo 2
MALATTIE PARASSITARIE DEI MOLLUSCHI BIVALVI
IMPATTO DELLE MALATTIE SULLA
MOLLUSCHICOLTURA
Le malattie rappresentano ancora un fattore ad elevato
impatto economico sulla crescita della molluschicoltura
a livello mondiale Le perdite imputabili a Marteilia refringens e Bonamia ostreae
nell’ostricoltura francese nel periodo 1980-1983 sono state stimate attorno
a US$ 31 milioni di dollari (Grizel and Héral, 1991).
Mortalità di Abalone ad eziologia sconosciuta sono costate in Taiwan
US$11 milioni di dollari (Bondad-Reantaso and Subasinghe, 2005), in
Australia US$ 4.5 milioni in esportazioni (Lannen, 2007).
In Galicia, Spagna nord-occidentale, nel 1988 perdite da M. refringens
stimate a 19 milioni di dollari (Villalba et al., 1997)
Interazioni Parassita-Ospite-Ambiente
Impatto dell'ambiente sull’ospite:
effetto dell'ambiente (incluso
l'inquinamento) sulla suscettibilità
dell'ospite nei confronti del patogeno.
Ad esempio Perkinsus spp. e
Haplosporidium nelsoni in ostriche in
USA. Effetti tossici diretti
Impatto del patogeno per l'ambiente scenario del focolaio: gli eventi di mortalità da parassiti
possono alterare la densità degli ospiti portando a grandi cambiamenti nell'ecologia di un'area.
Infestazioni ripetute da Marteilia sp. hanno portato all'estinzione commerciale di Ostrea edulis dal
Golfo di Thessalonaiki (Virvilis e Angelides, 2006).
Impatto dell‘ospite sulla diffusione del
patogeno: scambio di patogeni tra
popolazioni selvatiche e allevate di
una specie ospite.
Movimentazioni di specie ospiti
suscettibili
La distribuzione, la prevalenza e
l'intensità delle malattie modellano il
loro impatto ecologico ed evolutivo
sugli ospiti colpiti. Per definizione sono
necessari almeno un ospite e uno o
più agenti eziologici. Gli andamenti
spazio-temporali di una malattia
riflettono la nicchia dell’area ospitante e
dell'agente eziologico (ad esempio,
macro o micro-parassita), la presenza
di vettori dell'agente eziologico, i fattori
ambientali che influenzano
l’immunocompetenza dell’ospite, il ciclo
biologico di parassita e ospite nonché
le interazioni biologiche con altre
specie. La forza di questi fattori
dipende da una scala che varia da
centimetri a migliaia di chilometri e da
giorni ad anni.
Interazioni Parassita-Ospite-Ambiente
Fattori spaziali che influenzano la distribuzione delle malattie dei molluschi
L.D. Coen, M.J. Bishop. Journal of Invertebrate Pathology 131 (2015) 177–211
Alcuni agenti eziologici hanno stadi a vita libera che si disperdono nell'ambiente esterno, ed altri che rimangono entro i loro ospiti per il loro intero ciclo di vita e quindi sono completamente dipendenti dagli schemi di movimento dei loro ospiti per la dispersione. In particolare nel caso di parassiti che dipendono dal loro ospite per la dispersione, la traslocazione di specie a scopo zootecnico (acquacoltura e acquariofilia) o accidentale (introduzione di parassiti ''hitchhiking”) sono processi chiave che influenzano la diffusione delle malattie.
Interazioni Parassita-Ospite-Ambiente
Nel settore della molluschicoltura in particolare, tra le diverse aree geografiche ci sono rapporti commerciali
economicamente di grande importanza. Ciò deve essere tenuto in considerazione nello spiegare la
diffusione di alcune malattie in diversi paesi di tutto il mondo. Il progressivo aumento dell’interesse per la
molluschicoltura ha reso sempre più evidente che le mortalità e morbilità di massa sono i principali problemi
che richiedono una soluzione. Infatti, epizoozie in specie commercialmente sfruttate hanno ripetutamente
colpito le industrie connesse, a volte causando la virtuale estinzione della specie (Renault, 1996).
Importance of transfers Recorded transfers of C. gigas in the world
In the context of global mollusc aquaculture, transfers and introductions are highly significant
and currently recognized as a major source of epizootics and mass mortality outbreaks
Risk associated to transfers
Importance of transfers
Introduction of Bonamia ostreae to Europe
The introduction is believed to
have occurred with transfers of
Flat Oyster, Ostrea edulis
Stocks were moved from
California to France and Spain;
the French outbreak revealed the
parasite in Europe
The origin of the disease remains
unclear
In gran parte a causa del gran numero
di industrie di acquacoltura che
svolgono la loro attività in questo
settore, i molluschi sono tra i taxa
acquatici più traslocati: su scala locale
e regionale gli allevatori movimentano
spesso molluschi tra incubatoi e
strutture destinate all’ingrasso,
all'interno di diversi corpi idrici ed in
diverse fasi del loro ciclo per sfruttare
le condizioni ambientali ottimali per la
crescita e la sopravvivenza degli
animali. Lo spostamento di molluschi
da aree endemiche per una malattia ad
aree che si presumono essere non
infette, può avere gravi conseguenze
Interazioni Parassita-Ospite-Ambiente
Importance of likely introduction vectors for alien species (excluding cryptogenic species) per country (black = ballast water, dark
grey = aquaculture & stocking, light grey = hull fouling, white = unclear vector, square shaded = unknown vector, dot shaded =
other vectors). From: The Transfer of Harmful Aquatic Organisms and Pathogens with Ballast Water and Their Impacts.
Gollasch et al., 2015
Interazioni Parassita-Ospite-Ambiente
Inoltre le condizioni di allevamento possono concentrare i molluschi in densità di popolazione
sufficientemente elevate da:
- provocare stress (mancanza di cibo, di spazio, presenza di inquinamento, degradazione dell’habitat) e
aumentare la suscettibilità alle malattie
- stabulare i molluschi in ambienti più favorevoli per la trasmissione e la sopravvivenza del parassita
- aumentare la vicinanza dei molluschi con altri serbatoi di malattie (specie non-host e host)
Interazioni Parassita-Ospite-Ambiente
Management of diseases
Health management in impacted zones
In an area free of a disease, the key
point is to avoid any introduction of
infected stocks, standards, guidelines
and recommendations are provided at
international, regional and national
levels, efforts have been made to
improve diagnostic methods for
diseases of molluscs¸ however,
transfers are not the unique route of
disease introduction or emergence
Management of diseases
Le popolazioni selvatiche possono fungere da serbatoio per le
infezioni che riguardano anche l'acquacoltura. Anche le condizioni di
allevamento potrebbero amplificare malattie impattanti per le
popolazioni selvatiche.
Malattie emergenti, nuove malattie o malattie in rapida espansione
geografica o di incidenza, sono spesso legate alla frammentazione
degli habitat, ai «salti» di specie, al cambio della rete trofica, ai
cambiamenti climatici e altri cambiamenti di origine antropica, a fattori
di stress e a contaminanti e/o inquinanti, nonché a fattori abiotici quali
temperatura, salinità e basso ossigeno disciolto
Interazioni Parassita-Ospite-Ambiente
Su scala continentale, introduzioni di molluschi non nativi per l'acquacoltura possono
influenzare negativamente le infestazioni parassitarie in molluschi autoctoni tramite
gli effetti di spillover e spillback (Kelly et al., 2009).
Diagramma dei concetti di parasite spillover e parasite spillback. La dimensione di ogni bivalve dello schema è proporzionale alla dimensione
ipotetica della popolazione di una specie di bivalve; l’ovale grigio rappresenta la pressione parassitaria. Spillover: avviene quando una specie non
indigena (NIS) introduce in un ambiente indigeno un parassita a cui una specie indigena di mollusco è suscettibile. Il ruolo di serbatoio del mollusco
non indigeno fa sì che il parassita colonizzi la popolazione di mollusco indigeno determinandone la diminuzione. Spillback avviene quando una specie
di mollusco non indigena viene infestata da un parassita presente nell’ambiente e nei molluschi indigeni e ne determina un ampliamento della
presenza anche nei molluschi indigeni con una diminuzione della numerosità della popolazione di questi (Kelly et al., 2009).
Interazioni Parassita-Ospite-Ambiente
A causa del valore commerciale delle specie coltivate, molta più attenzione è stata
data ai parassiti e alle malattie legate ad esse rispetto a quelle legate alle
popolazioni selvatiche.
Tuttavia, nei casi in cui le malattie dei molluschi allevati sono state comparate con
quelle delle popolazioni selvatiche, spesso nella stessa specie e nello stesso
ambiente di crescita i due gruppi hanno mostrano modelli di infezione molto diversi.
Le popolazioni di molluschi allevate sono frequentemente frutto di una selezione
volta ad aumentare la resistenza verso alcune malattie e quindi ci si aspetterebbe
una ridotta incidenza della malattia rispetto alle popolazioni selvatiche.
Alcuni studi indicano che in assenza di tale intervento gestionale, le popolazioni
allevate spesso mostrano un comportamento rispetto alle malattie esattamente
opposto.
I programmi di riproduzione selettiva sono stati ampiamente applicati per le industrie di
molluschicoltura per la produzione di linee resistenti alle malattie causata da protozoi
parassiti.
Questi programmi utilizzano in genere un approccio di selezione di massa, dove
più generazioni di animali vengono esposti a epizoozie e i sopravvissuti vengono
successivamente incrociati tra loro.
Come invertebrati i molluschi mancano di un’immunità adattativa (anche se alcuni
autori hanno ipotizzato una certa memoria immunologica. Per questo al momento nessun
approccio di profilassi indiretta (vaccinazione) sembra realizzabile e le strategie d’intervento
si limitano alla gestione delle risorse per consentire la commercializzazione di individui
infetti prima del drammatico declino della salute o il sopraggiungimento della morte.
Anche se l'allevamento selettivo di individui resistenti ai parassiti protozoi ha avuto risultati
alterni, rimane ancora come l'alternativa più promettente.
Inoltre l'individuazione e l'uso di presidi terapeutici sono stati ostacolati dalle difficoltà nel
trattamento di aree produttive dedite alla molluschicoltura, sia a causa della tossicità
ambientale intrinseca di alcuni dei composti, sia per l’impossibilità di trattare gli ambienti
produttivi a causa della loro estensione.
Interazioni Parassita-Ospite-Ambiente
I fattori abiotici possono influenzare notevolmente i modelli di malattia nelle
popolazioni selvatiche ed allevate influenzando:
(1) La distribuzione dell’ospite o ‘Macrohabitat‘ del parassita
(2) Il 'Microhabitat' di un determinato parassita
(3) La sopravvivenza del parassita durante le eventuali fasi a vita libera, in cui è
lontano dall’ospite (ad esempio le fasi a vita libera dei trematodi digenei)
(4) Le interazioni tra un ospite e uno o più parassiti
Questi fattori abiotici possono essere naturali o essere gli esiti di sviluppo costiero
ed antropizzazione (ad esempio l'inquinamento) e possono avere un impatto
sull'espressione delle malattie direttamente o indirettamente.
Per la maggior parte dei molluschi bivalvi le epizoozie sembrano essere avviate
dai fattori abiotici, in particolare le temperature ed i regimi di salinità.
In molte zone la presenza di acqua dolce, i tassi di evaporazione estivi e di
precipitazione svolgono un ruolo importante, in gran parte perché influenzano la
temperatura e salinità nonché altri fattori ambientali.
I fattori abiotici
Mentre i fattori abiotici sono in grado di influenzare e determinare le nicchie ecologiche di
parassiti e ospiti, i fattori biotici possono anche essere importanti nell'influenzare la dinamica
della malattia.
In particolare, alcuni caratteri degli ospiti, come ad esempio la dimensione, l'età, la densità, la
condizione e la funzionalità immunitaria, assieme al ciclo di vita dei parassiti sono di estrema
importanza nell’insorgenza di infestazioni e di malattie.
Il rapporto tra prevalenza della malattia e l'età (e dimensioni) dell’ospite può essere positivo,
neutro o negativo.
La suscettibilità dei bivalvi alle infezioni virali e batteriche è generalmente maggiore per i
giovani rispetto agli adulti. Allo stesso modo, un certo numero di malattie causate da protozoi e
digenei sembrano colpire più frequentemente certe classi di età o di dimensione.
Ad esempio, la prevalenza di Bonamia sp. in Crassostrea ariakensis in North Carolina è
risultata maggiore tra gli individui più piccoli (<40 mm h guscio) rispetto ai grandi (Bishop et al.,
2006). Per contro, la prevalenza di Bonamiasi in ostriche piatte, Ostrea edulis, generalmente
aumenta con l'età e le dimensioni.
Analogamente, una più alta prevalenza di infestazione da trematodi Bucephalidae è frequente
negli individui di Mytlis galloprovincialis di maggiori dimensioni
I fattori biotici
I fattori biotici
(A) Trematodi digenei che infestano i fasolari a livello del piede ne impediscono
l’attecchimento al substrato, rendendoli maggiormente predabili da parte dell’ospite
definitivo di questi digenei. Questo può portare a modificare la struttura della
comunità diminuendo l’impatto dei fasolari e favorendo in questo modo
l’attecchimento di altri taxa (Mouritsen and Poulin, 2002);
Schema che illustra come i parassiti possono avere un impatto di grande portata
sulla struttura di comunità di un determinato ambiente quando vanno a infestare
organismi in grado di alterare l’ecosistema in cui vivono (ecosystem engineers).
I fattori biotici
(B) Trematodi digenei che causano castrazione parassitaria degli ospiti
molluschi impedendone la riproduzione e la diffusione, possono alterare le
comunità che vivono sulle coste rocciose diminuendo l’azione trofica dei
molluschi sui vegetali presenti che possono proliferare e cambiare
completamente l’ecosistema locale (Mouritsen and Poulin, 2002)
(C) Le ostriche sono considerate ecosystem engineers che supportano con la loro
presenza intere comunità di pesci e invertebrate sia dal punto di vista trofico che per la
filtrazione delle acque (Beck et al., 2011). L’impatto di un parassita con aumento della
mortalità della popolazione di ostriche può avere effetti indiretti importanti sull’intero
ecosistema.
I fattori biotici
Influenza dei fattori biotici
Sempre più spesso, le agenzie governative di tutto il mondo avviano l'attuazione
di programmi di Biosicurezza in risposta alle escalation di focolai di malattie tra i
molluschi e altre specie allevate.
In genere, questi programmi includono:
(1) la prevenzione delle malattie;
(2) il monitoraggio della malattia;
(3) la pulizia e la disinfezione tra i cicli di produzione;
(4) misure di Biosicurezza in generale.
Alcuni programmi sono principalmente indirizzati a minimizzare la traslocazione
di malattie attraverso la traslocazione dell’ospite.
BIOSICUREZZA
La prevenzione delle malattie può includere l'approvvigionamento di seme o
giovanili da luoghi certificati come liberi da determinate malattie.
Anche la stabulazione di animali in quarantena per un periodo adeguato a
verificare l’assenza della malattia, rappresenta un fattore di Biosicurezza
estremamente importante.
BIOSICUREZZA
Il monitoraggio della malattia implica
valutazioni periodiche della ''qualità''
dell’acqua in cui i molluschi sono
stabulati e lo stato di salute degli
animali, utilizzando campionamenti
invasivi e non.
Oltre ai programmi di gestione specifici per
molluschi, negli anni recenti si è cercato di
associare piani di gestione delle acque e di
implementare il controllo sulla traslocazione
delle malattie attraverso l’acqua di zavorra o
di specie «hull-fouling» (specie aliene)
(Convenzione internazionale (IMO) del 2004
per il controllo e la gestione della zavorra
delle navi e dei relativi sedimenti).
BIOSICUREZZA
MALATTIE NOTIFICABILI PER OIE
1. Usually grow-out cultured mollusc populations are reared semi-intensively (in trays, bags, nets, or on
ropes, stakes, and using bottom culture methods) and they have extensive interaction with natural
environments;
2. Cultured mollusc populations frequently have components of their life cycle occurring in a wild state
(e.g. collection of wild spat for further grow-out) and such populations are not always accessible for
observation and sampling;
3. Multiple culture methods for the same species may exist within the same jurisdiction and thus
represent different populations with respect to risk characteristics;
4. Extremely large geographic areas may comprise many small contiguous farms or production units with
different ownership and management. This can present challenges when designing sampling
programmes based on stock ownership;
5. Molluscs can be sessile (e.g. adult oysters) at some points during their life cycle and very mobile at
other stages (e.g. oyster larvae);
6. Mollusc populations, particularly wild molluscs, may be difficult to locate due to their habitat (e.g. buried
clams, subtidal populations);
7. Geographical areas frequently contain many species and age classes of molluscs derived from
different sources, causing difficulty in identifying separate mollusc populations to which surveillance
programmes can be targeted;
8. Wild mollusc populations are very important for the disease status of a country but are not necessarily
available for sampling at specific times.
OIE
Guide for Aquatic Animal Health Surveillance
MALATTIE ESOTICHE
MALATTIE DI MOLLUSCHI E CROSTACEI INSERITE NELLA DIRETTIVA 2006/88
MALATTIE NON ESOTICHE
MALATTIE DI MOLLUSCHI E CROSTACEI INSERITE NELLA DIRETTIVA 2006/88