Organo di chi cammina anche con la testa
Stampato in proprio – Distribuzione gratuita
Anno 20 n. 125 Settembre – Ottobre 2016
DOPO LE VACANZE… RIFLESSIONI E PROPOSTE
Passate le ferie è tempo di ripensamenti e progetti. In attesa del-
le novità che emergeranno dal nuovo calendario e
dall’assemblea FIASP in seduta elettiva, IL PUNGOLO riflette
sul vissuto del periodo precedente per puntualizzare in merito a
qualche argomento.
In tema di regolarità di iscrizioni e di sicurezza sui percorsi, an-
che in seguito alle raccomandazioni dell’ultimo regolamento
FIASP, si sta raggiungendo un livello accettabile. Si potrebbero
affiancare ai regolamentari segnali (direzione, pericolo, numero
di emergenza) anche cartelli indicatori della presenza di luoghi
di interesse storico o paesaggistico lungo il percorso.
Vorremmo però suggerire qualche modifica in tema di ristori
che appaiono troppo spartani quando si applicano alla lettera i
“precetti” FIASP. È peraltro vero che ora in alcune manifesta-
zione si sostituisce il biscotto e la marmellata, o la nutella, con
un fetta di crostata o di altro dolce semplice e casalingo. In que-
sto caso perché non servire dolci caratteristici di produzione
locale, visto che il nostro Paese offre una grande varietà di ri-
cette? Perché non si promuovono, con assaggi, altri prodotti
alimentari locali come già avviene in qualche caso? Perché, so-
prattutto in estate, non si affianca al the e all’acqua una bibita
(in qualche manifestazione si può già gustare “acqua e menta”)
o della frutta (ora è in voga in qualche occasione l’anguria)?
Sempre in estate non è difficile, anche in mancanza di un ru-
scello provvidenziale, fornire bevande fresche utilizzando i
moderni sistemi di raffreddamento come si usa nei pranzi “al
sacco”.
In tema di riconoscimenti attualmente, forse grazie alla crisi, si
trovano quasi sempre pacchi di alimenti che, salvo qualche ec-
cezione di offerta di prodotti locali o di buon livello, rasentano
le forniture del “banco alimentare”. Scomparse le medaglie, le
magliette e i quadretti (che sono di impegno economico per i
gruppi organizzatori), perché non approntare fascicoletti che
illustrano i luoghi del percorso e la loro storia così da lasciare ai
partecipanti un ricordo che possono conservare?
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Su iniziativa di alcuni marciatori di Pordenone e Portogruaro è organizzata una
GIORNATA ALLA MEMORIA DI TUTTI I MARCIATORI DEFUNTI
che trovano scolpiti i loro nomi sul monumento al marciatore
Il monumento si trova in località BELFIOREnel comune di Pramaggiore (VE)
La commemorazione è estesa anche a coloro che per motivi vari non figurano nell’elenco
PROGRAMMA
Sabato 29 ottobre 2016 Ore 8.oo – 9.oo raduno presso il monumento di Belfiore. Iscrizioni.
Km 13 Partenza sul percorso circolare permanente Flavio Della Bianca.* Presso il Cimitero di Pramaggiore la famiglia Della Bianca offrirà un ristoro in memoria di Flavio di cui facoltativamnte si potà visitare la tomba. Km 5 Per i più lenti
Lungo i due percorsi si potrà visitare il complesso museale di Villa Pasqua (ore 9.30/11.30). Ore 11.30 santa Messa nella chiesa di Belfiore (a m 50 dal monumento) celebrata da Don Gino marciatore e parroco di Pradipozzo. Al termine della Messa benedizione del monumento e deposizione di una corona d’alloro. Vidimazione dei libretti IVV e Gamba D’Argento
La mattinata finisce con un pranzo (facoltativo) presso il ristorante “Filippi” di Belfiore
Prezzi: Cartellino di partecipazione obbligatorio € 3 Pranzo (primo secondo vino e caffè) facoltativo € 10 Somme da versarsi all’atto della iscrizione
Informazioni: Sergio Zadro tel. 340 6018960 Oronzo Di Molfetta tel. 339 4440074
* Vedi IL PUNGOLO n.105 - maggio giugno 2010
Come raggiungere Belfiore In auto: A4 Milano-Trieste. Uscita a S. Stino di Livenza, da qui
prendere la SP 61 in direzione Annone Veneto, a destra SR 53 a Blessaglia prendere la strada Postumia fino a Belfiore
In treno: linea Venezia-Trieste fermata Portogruaro. Da Portogruaro autobus fino a Belfiore (fermata rist. Filippi).
Info Autostazione di Portogruaro Tel.: 0421594652
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percorsi circolari permanenti a cura di Franca Tarantola
percorso permanente spartano
L’anello classico che da oltre 10 anni con il nome di “RENATE E I SUOI DINTORNI” che si svolge in gran parte nel Parco regionale della valle del Lambro, ha riscosso le simpatie dei camminatori. Al suo esordio prendeva le mosse da Renate (MB), ma nel 2015 era stato spostato il luogo di partenza e arrivo da Renate a Capriano (IL PUNGOLO n. 117 maggio-giugno 2015). Nel corrente anno, il percorso organizzato dal Gruppo Amici di Renate, che ora si chiama semplicemente “Gli Amici”, ha visto modificato il tracciato nel tratto dei 12 km, mantenendo inalterato il luogo della partenza e arrivo a Capriano, e ha cambiato il nome in percorso permanente spartano
Per maggior chiarezza pubblichiamo le due mappe con le indicazioni per effettuare il nuovo percorso. Capriano: mappa del punto di partenza e arrivo
PERCORSO PERMANENTE SPARTANO Località: Capriano di Briosco (MB) Apertura: dal 1° gennaio al 31 dicembre (chiuso Lunedì) Iscrizioni: Il Dollaro e la Curt Vegia Via Garibaldi 1, Capriano di Briosco (MB) Partenza/Arrivo: luogo di iscrizione Timbri concorsi: luogo di iscrizione Itinerari: Km 12 - 15 – 21 Percorrenza: 8.30 / 15.00 periodo invernale ed estivo (salvo diversa disposizione) Informazioni: Salvatore Nobili, tel. 339 4041623 Ente: G.P. Gli Amici, c/o Il Dollaro, Via Garibaldi 1,
20040 Capriano di Briosco (MB)
Percorso 2015 Nuovo percorso
Come raggiungere Capriano In auto: Superstrada Milano-Sesto S. Giovanni - Lecco: uscita Briosco poi seguire la segnaletica fino a Capriano.
Con i mezzi pubblici: in autobus: la linea z242 Desio-Monticello Brianza transita dalle stazioni FS di Seregno e di Renate e ha una fermata a Briosco Capriano - Chiesa vicina alla partenza (info: www.monzabrianza.autoguidovie.it). in treno: linea Monza-Molteno-Lecco: stazione di Renate Veduggio, autobus z242. Oppure: dalla stazione di Renate si raggiunge facilmente il percorso (sottopassando la ferrovia - via Madonnina) e lo si segue in direzione di Veduggio fino a Capriano, prendendo nota dei simboli dei controlli, per effettuare l’iscrizione e completare poi l’itinerario secondo il chilome-traggio scelto concludendolo di nuovo nei pressi della stazione di Renate (consigliato in particolare per i 12 km).
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Il Parco della Valle del Lambro è stato istituito con Legge Regionale numero 82 del 16 settembre 1983. All'atto istitutivo comprendeva 33 Comuni e le Province di Milano e Como. Con la Legge Regionale 1/96 il numero di comuni è passato a 35 (con l'ingresso nel Consorzio dei Comuni di Correzzana e Casate-novo) e si è aggiunta la Provincia di Lecco di nuova istituzione. La sua attuale superficie è quindi di 8.107 ha di cui 4.080 ha di parco natu-rale. Briosco e Veduggio sono comuni del Parco. Il Parco si estende da Monza a Erba lungo il corso del fiume Lambro per circa 25 chilometri, in un territorio compreso tra i laghi di Pusia-no e di Alserio a nord e il Parco della Villa Reale di Monza a sud. Il territorio del Parco comprende il tratto collinare del fiume Lambro. In questo tratto il fiume scorre in una valle naturale di origine glacia-le. L'importanza del fiume è testimoniata dalla presenza di 31 antichi mulini, disposti lungo le rive settentrionali del fiume. L'area del par-co è caratterizzata da ambienti molto differenti tra loro, ma comun-que accomunati dalla forte impronta lasciata dall'uomo e dalle sue attività. Meravigliosi boschi di robinia, carpini, farnie, ontani e fras-sini. La fauna, grazie alla varietà di ambienti presenti, è ben diversifi-cata, soprattutto per quel che concerne gli uccelli.
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Il Percorso Circolare Permanente di Rovereto (TN) sul colle di miravalle è soppresso poiché il supermercato dove si potevano otte-nere cartellino e timbri è chiuso. Naturalmente nulla vieta di effettuare una semplice passeggiata in un luogo molto bello.
40° anno di attività di del GRUPPO SPORTIVO OTTESOLA
Nell’appennino Piacentino, al cospetto dei calanchi della val Chiavenna, un piccolo borgo dominato dal castello in cima a un
colle su cui spiccano i vigneti, una chiesa: questa è Prato Ottesola, la frazione più piccola di Lu-
gagnano val d’Arda.
Era il 1975 e le marce non competitive prendevano sempre più piede nella zona. Il giovane par-
roco, Don Bernardo Tiramani, con l’intento di aggregare e coinvolgere le fa-
miglie in un progetto di socializzazione e di salvaguardia e valorizzazione del
territorio - offrendo anche ai giovani un motivo di coesione - anche con la
collaborazione del castellano, Agostino Fioruzzi erede dell’antica famiglia dei
Mancassola Pusterla,* che aveva sostenuto la parrocchia realizzando strutture sportive in loco, propone di or-
ganizzare una marcia.
Una marcia impone agli organizzatori di “pulire” il percorso, curando così l’ambiente, e di allestire dei punti di ristoro. Per
l’occasione furono scelte le aie messe a disposizione dalle famiglie. È pur vero che una marcia offre anche
la possibilità di promuovere il territorio facendolo conoscere a molte persone e stimolare i consumi. In-
somma è un buon mezzo di marketing sociale e territoriale.
Il 21 settembre prende il via la prima «Marcia dei vigneti dell’Alta Val Chiavenna». In “una splendida
mattinata di sole settembrino, salutare, distensiva, amichevole camminata lungo le strade della simpatica valle del
Chiavenna”, come recita l’articolo del giornale “Libertà”. Naturalmente il tutto all’insegna della più assoluta
non competitività con riconoscimenti personali (una bottiglia di vino) e un trofeo per il gruppo più nume-
roso. Un successo, tenendo conto anche della “novità” e della difficoltà di raggiugere un luogo così remoto:
200 i partecipanti.
Sull’onda del buon successo ottenuto, la marcia si ripeté nel 1976 e 1977.
Purtroppo, con la prematura scomparsa di Don Bernardo si ebbe un momento di sospensione.
La marcia fu, poi, temporaneamente riorganizzata, nel 1987 e nel 1988, dal CRAL della Cassa di Rispar-
mio di Piacenza.
Nel 1990, al suo arrivo, il nuovo parroco don Cesare Lugani diede nuova vita alla mani-
festazione, così… Prato Ottesola poté «riprendersi» la sua tradizione.
Nel 1991 la ripartenza ,con il G.P. Prato Ottesola che dà vita alla “1ª marcia dei vigneti”
con omologazione FIASP. Un “successone”. Più di 1000 i partecipanti: coppe, targhe e
premi in natura per tutti.
Il 14 giugno 2001 è il momento del cambio generazionale: presso il salone parrocchiale si ri-
trovano 15 giovani che costituiscono ufficialmente il «Gruppo Sportivo Ottesola» che aderisce alla FIASP.
Segue a pag. 4 ______________________________ * La famiglia Mancassola è una delle più antiche famiglie della nobiltà piacentina. Già nei secoli XI e XIII risulta proprietaria di grandi beni fondiari nelle valli del Chero, del Nure e dell'Arda, nonché dei castelli di Rezzano e Valconasso. Il ramo dei Mancassola - che aggiunse al proprio cognome quello dell'estinta fami-glia dei Pusterla all'inizio del sec. XVIII - discende da Antonio, vivente nel 1460. Nel 1666 Gian Ludovico e Daniotto III acquistarono i feudi di Prato Ottesola e di Montepolo ed ebbero il titolo di conti. Possedettero, oltre al castello di Prato Ottesola, beni a Montepolo e a Croce Grossa nonché un palazzo in Piacenza, in via Santa Franca, ora demolito.
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Il primo consiglio è composto da: Fabrizio Camorali (Presidente), Stefano Saccomani (Vicepresidente), Filippo Boiardi (segretario),
Adele Barbuti (tesoriere). Consiglieri sono Damiano Migliorini, Massimo Bacchetta, Luigino Castellana, Luciano Camorali, Stefano
Boiardi; amici e collaboratori Walter Segalini, Renato Testa, Angela Lampredi.
L’intento del neonato consiglio è operare per valorizzare il paese e mantenere il senso di comunità oltre che ottimizzare il
Marketing sul territorio con un nuovo logo da utilizzare come etichetta sulle bottiglie, con nuove magliette, con la ricerca di
nuovi sponsor anche all’esterno dei produttori e dedicare i ricavati a fini sociali. Nel 2008 si verifica una crisi nel Comitato FIASP di Piacenza e alcuni gruppi, tra cui il gruppo di Prato Ottesola escono dalla Fe-
derazione e aderiscono al CSI di Piacenza.
Il secondo direttivo tuttora in carica fu eletto 17 Novembre 2010 ed è formato da Valeria Saccardi (Presidente), Stefano Sacco-
mani (vicepresidente), Michela Castellana (tesoriere), Angela Lampredi (segretaria). Consiglieri sono
Stefano Boiardi, Damiano Migliorini, Ilario Boiardi, Filippo Boiardi, Fabio Buzzetti, Fabrizio Camorali, Renato Testa, Sabina Terzoni, Cesare
Orsi, Cinzia Fummi.
Naturalmente l’impegno maggiore del Gruppo è dedicato all’organizzazione della Marcia dei vigneti che è giunta alla 26ª edizione che propone
ben 6 differenti percorsi rispettivamente di 3,5/6/12/19/25/30 Km, offre una iscrizione gratuita ai bambini, accoglie tutti con ricchi ristori e
vanta un bilancio lusinghiero: il numero dei partecipanti, stimato in 6030 dall’inizio fino al 2000 e certifi-
cato in 9545 dal 2001 al 2015, è stato 15575. Oltre 700 i gruppi. Considerata una percorrenza media
di 8km di ogni partecipante in val Chiavenna si sono percorsi 125000 chilometri.
L’impegno sociale si è concretizzato nel destinare il ricavato della marcia:
•a favore dell’Asilo di Prato Ottesola
•a favore della Pubblica Assistenza Val d’Arda
•per l’acquisto di gadget da regalare ai bambini
•per l’attenzione ai Centro disabili di Fiorenzuola d’Arda
•a favore del Comune di Mirandola, colpito dal terremoto, grazie all’organizzazione di una marcia speci-
fica e all’organizzazione di una cena presso il ristorante Torretta, i cui proprietari hanno contribuito in modo significativo.
I membri del gruppo non solo dedicano la loro attività alla organizzazione della marcia; ogni domenica si possono incontrare nelle numerose
manifestazioni del Piacentino.
Dal 2003 il Gruppo partecipa al concorso «Straviareggio» e negli anni 2013-2014-2015 ha ricevuto il riconoscimento come “Gruppo con il
maggior numero di partecipanti”.
MARCIANDO…MARCIANDO…
Le cronache di Angela
CASALDONATO 2016 Piacenza è la provincia in Emilia Romagna con la più alta frano-
sità se si considera il territorio montano, per cui lo straordi-
nario lavoro di risanamento svolto con caparbia volontà dalle
persone del Gruppo Marciatori Alta Val Nure nell’approntare i
percorsi viene a coprire un ruolo sociale.
Le persone passano, i gesti restano. Il costante sforzo di tutti
i collaboratori, squadra ben affiatata, si rimette ormai più vol-
te in un anno, con percorsi collaudati, al giudizio inappellabile
dei marciatori. Sembrava arduo poter estrarre dal cilindro
nuovi itinerari. I Marciatori dell’Alta Val Nure ci sono riusciti.
La partenza e l’arrivo, dell’ 11ª edizione della marcia non com-
petitiva sul Monte Carevolo denominata: Una marcia in più, era-
no in quel posto incantato che è lo Chalet Rocca dei folli.
A Casaldonato si sono potuti ammirare degli scorci unici. Ci
sono posti in cui toccare il cielo con un dito non è solo un modo
di dire. Se il tutto è accompagnato da ristori super sui per-
corsi e all’arrivo, si può dire che si è veramente arrivati in al-
to, non solo metaforicamente.
CASTELLANA DI GROPPARELLO Ciascuno di noi ha delle tradizioni di famiglia. Le più importan-
ti sono inerenti al modo in cui viviamo e sopravvivranno dopo
di noi. Così pensava nonna Livia attorno agli anni 70, quando
aprì un’osteria nella quale si serviva prevalentemente vino, ma
anche una cucina famigliare e relativa “palta” (rivendita di ta-
bacchi), in quel di Castellana di Gropparello. Il marito buon-
tempone la chiamava con un dolce appellativo “Vigiotta”, che
venne associato all’attività svolta dando così il nome al locale.
Lasciò, anni dopo, l’esercizio alla figlia Luisa. Si ebbe poi un
avvicendamento nella gestione del locale, che abbandonò le
tradizioni popolari del luogo.
Ma ora con la venuta di Roberta, terza Vigiotta della famiglia,
che ha voluto mantenere il nome all’ambiente per onorare la
memoria della capostipite, si vuol ritornare alle antiche tradi-
zioni, organizzando cene e convivi a tema.
La trattoria ha da sempre rappresentato un punto di aggrega-
zione per tutti gli abitanti, ma ora che ne sono rimasti pochi, si
sono stretti ancora di più tra di loro, trovando
quell’affiatamento e congiunzione di intenti che hanno permes-
so di organizzare la 1ª Marcia della Vigiotta che ha avuto
l’omologazione del CSI Marce Piacenza. La partenza era dalla
storica cantina Segalini, il cui proprietario con i figli ha messo a
disposizione le sue strutture, ed anche tanti altri sponsor han-
no contribuito fattivamente.
Si è voluto dare un tocco in più, sottotitolandola “La Via dei
Vecchi Mulini”, perché lungo il percorso se ne toccavano tre, il
primo denominato solamente Mulino, con una grande ruota
funzionante; il secondo era a casa Burrone dove era posizio-
nato anche un ristoro, il terzo era a casa Sandè.
In località Oliva c’era la divisione dei percorsi dopo un ulte-
riore ristoro.
Il percorso di 15 chilometri saliva a poggio Micheli, Busucco e
ai Carini, in località Binelli costeggiava il torrente Vezzeno,
attraversandolo su un ponticello per riprendere la via del ri-
torno. All’arrivo ristoro per tutti più che abbondante, accom-
pagnato dal sorriso dell’attuale Vigiotta, ma anche dai tanti
volontari presenti. Segue a pag. 5
n. 125 Pag. 5 ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
La Vigiotta ha approntato anche un pranzo per i marciatori a
un prezzo contenuto, il tutto annaffiato da un ottimo Guttur-
nio e Monterosso della cantina sunnominata.
Bravi a tutti. Angela Lampredi
Le cronache di Wanda
UN TRAGUARDO STREPITOSO È stata un successo la “due giorni” delle manifestazioni orga-
nizzate dal gruppo Podistico Monte Cervino di Chatillon (AO) il
2 e 3 luglio dedicate a marce guidate il 2 e a marce per tutti
dai maratoneti a chi cammina con il proprio cane il 3.
Sabato 2 luglio a Chatillon tre camminate guidate di 5/6/13
chilometri per conoscere i luoghi: Chatillon, S.Vincent e Beau-
combe.
Scelgo S.Vincent e alle ore 15,30 ci incamminiamo sulla pedo-
nale per S. Vincent, che si trova a fondo valle e il cui territo-
rio si estende dalla sponda della Dora Baltea fino al Col de
Joux, che lo collega con la Val d'Ayas, e al Monte Zerbion.
Ci guida un bravo accompagnatore che ci farà conoscere luo-
ghi nascosti della cittadina. Entriamo in un hotel famoso, il
Billia, che è sta-
to ristrutturato
un po’ alla volta
e che, al di là
delle funzioni di
ospitalità, offre
mostre ed avve-
nimenti famosi.
Ci avviamo verso
il centro storico
sempre bello e
qui entriamo
nella chiesa di
san Vincenzo,
romanica con
una cripta pre-
romanica dedi-
cata a Saint
Vincent. Il pro-
tettore della
cittadina è però
S. Maurizio che si trova raffigurato in grandi affreschi e an-
che sul suo stemma. Il nostro zelante accompagnatore ci por-
ta a vedere anche il ponte romano sul torrente Cillian, lungo la
via delle Gallie. Si ritorna a Chatillon dopo una sosta per
l’aperitivo. Stanca ma soddisfatta.
Domenica 3 luglio è per tutti, maratoneti e no, una data da
ricordare. In quel di Chatillon si compie una alchimia da parte
di un gruppo che organizza una manifestazione per tutti. Qui
fra il silenzio della natura e la bellezza delle montagne si
svolgono una camminate per tutte le possibili scelte di vari
chilometri e la 7ª Alpemarathon di 42 km, competitiva e no,
che si inerpica sullo Zerbion ed ha una partecipazione nume-
rosa. Anche la 12a balconata del monte Zerbion e la 10 a mar-cia con Fido sono impareggiabili e su tutti i percorsi la natura
si presenta nella sua bellezza. Quest’anno è stata l’edizione
migliore di tutti gli anni e ciò grazie all’accoglienza e ai ristori
sempre forniti, anche con un eccesso di partecipanti. Ai ri-
stori i camminatori si distinguevano perché sempre gentili ed
educati nonostante l’affollamento. Il sole splendeva e salutava
tutti.
C’È UNA STRADA NEL BOSCO 10 luglio: mi reco a Briosco dove il gruppo ASD Amici dello
sport organizzava il 46° Mini Giro brianzolo di km 8/14/21. Un
percorso duro che si svolgeva per la maggior parte nei boschi
attorno a Briosco nel Parco del Lambro con salite e discese
facili e in parte nell’ombra. Quando un cartello ci preannuncia
che “qui inizia il bosco” si entra in un luogo magico: un sentie-
rino all’ombra che non ha fine. Si passa un ruscello e si conti-
nua fino ad un ristoro. Acqua fresca e menta. Il sole non dà
tregua, incontro due elfi che mi danno un bastone e proseguo
tranquilla.
Camminando mi ricordo del nostro amico Dell’Oca, recente-
mente scomparso. Si percepisce la sua presenza anche nel
nuovo percorso che, attraverso la traccia di un sentiero, mi
ha portato al traguardo.
1350 i partecipanti, e tutto ok. Grazie per la bella camminata.
IN BRIANZA SOTTO IL DILUVIO Venerdì 5 agosto, con un amico, decido di andare a Capriano
per sperimentare il nuovo Percorso Circolare Spartano. Par-
tiamo da Milano con la pioggia. A Capriano, dove è fissata la
partenza, aveva cessato di piovere ma erano evidenti i segni
del recente maltempo. Ci avviamo quindi sul percorso dei 12
km verso Renate scegliendo la strada asfaltata al posto
dell’itinerario nel bosco divenuto impraticabile. Intanto aveva
cominciato a diluviare e sotto cateratte d’acqua siamo arrivati
a Renate. Da qui abbiamo tentato di prendere il percorso
normale, ma la strada che sottopassa la ferrovia era allagata
quindi impercorribile. Siamo risaliti alla stazione cercando un
percorso alternativo. Ci hanno consigliato, viste le condizioni
ambientali, di percorrere la via ordinaria che, passando per
Veduggio arrivava a Capriano proprio sulla strada del percorso
che portava all’arrivo dove ci siamo fermati zuppi, ma soddi-
sfatti: il percorso, pur su vie alternative, era stato coperto.
Resta da segnalare che il Percorso Spartano non può essere
effettuato in caso di prolungato maltempo.
TRA I VIGNETI Domenica 21 agosto in quel di S. Maria La Versa si svolgeva
una camminata di 7/13/20 sulle colline sovrastanti. Un per-
corso su asfalto ma con una vista impareggiabile: filari di vite
con frutti neri e bianchi che mi dicevano mangiami. Un sole
caldo abbinato ad una umidità massima, ma in alcuni punti
qualche bava di vento. Dolci saliscendi. Ristori nella norma.
Riconoscimento valido. Una camminata sempre all’altezza Wanda Zucchi
Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le alte montagne sono per me un sentimento.
Reinhold Messner
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I nostri lutti
Un nostro amico, PIETRO CESCHIN ci ha lasciato il 25 giugno. Era uno della vecchia guardia che ha par-
tecipato alle 100 chilometri, alla Marcia del freddo, alla Marcia del vino bianco ed era presente in tutte le cammi-
nate del Veneto Orientale. Maresciallo dell’aeronautica militare era stato insignito del titolo di Cavaliere della Re-
pubblica. Aveva 91 anni e ci ha lasciato il ricordo di tante esperienze da lui vissute. Il suo motto: “Non sono le cose
che abbiamo fatto importanti, ma le orme che abbiamo lasciato”.
Ciao Pietro, non sei solo lassù.
Un altro amico, GUIDO BOLDORI se ne è andato il 18 agosto. Era conosciuto da tutti i marciatori come GUI-
DO n. 1 perché nelle camminate indossava una maglia da ciclista con il numero 1. Una persona che sprizzava di gioia
non repressa e lo dava a vedere con gesti inusuali come quando, in una camminata a Bibione improvvisò un balletto
in un ristoro, o quando alle marce indossava vesti originali e colorate. Amico di tutti, cordiale e sincero. Fanatico del
ciclismo e in particolare di Coppi, di cui possedeva la maglia. Un forte marciatore che non aveva paura di niente. Nei
suoi ultimi giorni è crollato e non ha avuto la forza di reagire nonostante gli amici gli fossero rimasti vicini.
Era nato il 27 marzo 1935.
Ciao Guido. Lassù porterai ai nostri cari che ti accoglieranno un’improvvisa originale allegria.
CONDOGLIANZE
La redattrice Wanda Zucchi piange la scomparsa del marito Luigi.
Un abbraccio degli amici e collaboratori in questo momento di dolore.
L’amico Angelo Coronelli piange la perdita del fratello Don Renato.
Nella certezza che dal Cielo l’amato fratello proteggerà tutti i marciatori, siamo particolarmente vicini ad Angelo.
Riceviamo dall’ amico Alessandro Molteni, presidente dei “Gruppi Podistici Nord Milano” e volentieri pubblichiamo
“Sono rimasto veramente sconcertato nell'apprendere, leggendo il Pungolo, che il mio omonimo e quasi parente Giorgio Molteni è
venuto a mancare. Stranamente in quel periodo ci siamo recati a camminare nel Varesotto e nessuno mi ha comunicato che il caris-
simo Giorgio non era più tra noi appassionati dello sport podistico.
Porgo, anche se con ritardo, le mie più sentite condoglianze ai famigliari e agli amici dei Marciacaratesi.
Anche tutti i Gruppi Podistici Nord Milano, ricordando uno dei pionieri e bravissimo organizzatore di tante manifestazioni, non sol-
tanto brianzole, si uniscono nel ricordo per un ultimo saluto a Giorgio Molteni.
Il Presidente dei G.P.N.M. Alessandro Molteni”. _____________________________________________-
CONCORSO GAMBA D’ARGENTO2017 Dal 1° ottobre 2016 saranno aperte le iscrizioni per il prossimo anno alla 44ª edizione del concorso Gamba d’Argento. Il concorso è riservato ai marciatori tenaci che nel corso dell’anno avranno percorso almeno 500 km. Sono riconosciuti i km percorsi in ogni manifestazione podistica competitiva o non competitiva (marcia, corsa, retrorunnig, fitwalking, ecomaratone e trail omologati), in brevetti Audax (podistici e di sci) italiani ed europei, sui percorsi circolari permanenti italiani ed europei omologati dalle federazioni nazionali e in-
ternazionali, nei Cammini di Santiago di Compostela, Francesco, S. Benedetto, Via Francigena e nelle prove di sci di fondo. Dal 2017 sono ammessi al concorso anche i Gruppi di cammino. Il regolamento e le modalità di iscrizione si possono trovare sul sito www.camminandoeuropa.wordpress.com, sul volantino a disposizione dei partecipanti al tavolo delle manifestazioni o telefonando alla responsabile Wanda Zucchi al n. 338 4721969.
Organo di chi cammina anche con la
testa
Via Broggi 15 – 20129 MILANO
FAX 02 45473796
E mail: [email protected]
IN REDAZIONE:
Wanda Zucchi
Franca Tarantola (impaginazione e grafica)
Enrico Maestri (disegni e vignette)
CORRISPONDENTI PER: Veneto: Giannino Emanuelli
Marce estere: Francesco Vanoli
Rapporti con la scuola: Paola Sensi
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