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Ottobre2014

Date post: 06-Apr-2016
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Pagina 1 News UNITREOSIMO 25° Anno Accademico 2014 - 2015 A cura della Presidenza Numero 1 Ottobre 2014 Sede: Piazza Sant’Agostino, 2 Osimo Email: [email protected] Alle UNITRE tutte Ai Presidenti, ai Consigli Direttivi, agli Associati Docenti e Studenti, ai Volontari Amiche e amici carissimi, al cominciare di questo nuovo Anno Accademico 2014-2015 rivolgo a tutti Voi un grato pensiero per la competente dedizione e il puro spiri- to di volontariato con i quali portate alta nei luoghi più diversi d’Italia la bandiera della Nostra Associazione. Mi accingo anche io ad intraprendere il mio Anno Accademico, il mio primo anno come neo eletto Presidente Nazionale, e colgo l’occa- sione per ringraziare quanti di Voi mi hanno invitato a presenziare alle Cerimonie di apertura dei Corsi: dove non potrò essere con Voi fisica- mente, lo sarò con il pensiero e con il cuore. L’immensa eredità di valori e di impegni che la Presidente, ora Ono- raria, Irma Maria Re mi ha lasciato, e ci ha lasciato, mi onora e mi sti- mola a continuare per la strada maestra da Ella tracciata, teso, insieme a Voi, a realizzare le finalità dello Statuto che tutti avete condiviso nell’atto della Vostra associazione all’UNITRE. Come ebbi a scriverVi all’indomani del mio insediamento, Vi esor- to, ora all’inizio delle nuovo anno, a tenere sempre presenti, nella programmazione delle Vostre attività accademiche, i concetti forti di educazione permanente e ricorrente, di apertura al terri- torio, al diverso e al volontariato sociale, e in particolare di alimentare il dialogo tra le genera- zioni, con gli strumenti di quella cultura viva e tarata sulla dimensione umana della persona che abbiamo a disposizione. Siamo ora, più che mai, Università delle Tre Età: mentre il mondo sembra franare nella disil- lusione dell’edonismo sfrenato e nella fine del consumismo senza limiti, poniamo noi un’an- cora di certezze con questa sacra alleanza fra generazioni cronologicamente opposte, ma emo- tivamente e idealmente unite. Segue a pagina 2 Sommario: 1. Saluti del Presidente Nazionale G. Cuccini, pag. 1- 2; 2. Estate Salentina 2014 di Rosalba Recchia, pag. 3; 3. Ci Risiamo di Rossana Giorgetti Pesaro, pag. 4; 4. C’era una volta il Me- dioevo…. di Rossana Giorgetti Pesaro, pag. 5; 5. Dalla cucina dell’UniTre ricetta, pag. 6; 6. Il Melograno Notizie Scientifiche, pag. 7; 7. I Guaritori del dott. Bach di Mauro Guerrini pag. 8. Siamo su Internet http://www.unitreosimo.it Seguici su Facebook www.facebook.com/uni.osimo unitre.osimo
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Page 1: Ottobre2014

Pagina 1

News

UNITREOSIMO 25° Anno Accademico

2014 - 2015

A cura della Presidenza

Numero 1 Ottobre 2014 Sede: Piazza Sant’Agostino, 2 Osimo Email: [email protected]

Alle UNITRE tutte

Ai Presidenti, ai Consigli Direttivi, agli Associati Docenti e Studenti, ai Volontari

Amiche e amici carissimi,

al cominciare di questo nuovo Anno Accademico 2014-2015 rivolgo

a tutti Voi un grato pensiero per la competente dedizione e il puro spiri-

to di volontariato con i quali portate alta nei luoghi più diversi d’Italia

la bandiera della Nostra Associazione.

Mi accingo anche io ad intraprendere il mio Anno Accademico, il

mio primo anno come neo eletto Presidente Nazionale, e colgo l’occa-

sione per ringraziare quanti di Voi mi hanno invitato a presenziare alle

Cerimonie di apertura dei Corsi: dove non potrò essere con Voi fisica-

mente, lo sarò con il pensiero e con il cuore.

L’immensa eredità di valori e di impegni che la Presidente, ora Ono-

raria, Irma Maria Re mi ha lasciato, e ci ha lasciato, mi onora e mi sti-

mola a continuare per la strada maestra da Ella tracciata, teso, insieme

a Voi, a realizzare le finalità dello Statuto che tutti avete condiviso

nell’atto della Vostra associazione all’UNITRE.

Come ebbi a scriverVi all’indomani del mio insediamento, Vi esor-

to, ora all’inizio delle nuovo anno, a tenere sempre presenti, nella programmazione delle Vostre

attività accademiche, i concetti forti di educazione permanente e ricorrente, di apertura al terri-

torio, al diverso e al volontariato sociale, e in particolare di alimentare il dialogo tra le genera-

zioni, con gli strumenti di quella cultura viva e tarata sulla dimensione umana della persona che

abbiamo a disposizione.

Siamo ora, più che mai, Università delle Tre Età: mentre il mondo sembra franare nella disil-

lusione dell’edonismo sfrenato e nella fine del consumismo senza limiti, poniamo noi un’an-

cora di certezze con questa sacra alleanza fra generazioni cronologicamente opposte, ma emo-

tivamente e idealmente unite. Segue a pagina 2

Sommario:

1. Saluti del Presidente

Nazionale G. Cuccini,

pag. 1- 2;

2. Estate Salentina 2014 di

Rosalba Recchia, pag. 3;

3. Ci Risiamo di Rossana

Giorgetti Pesaro, pag. 4;

4. C’era una volta il Me-

dioevo…. di Rossana

Giorgetti Pesaro, pag. 5;

5. Dalla cucina dell’UniTre

ricetta, pag. 6;

6. Il Melograno Notizie

Scientifiche, pag. 7;

7. I Guaritori del dott.

Bach di Mauro Guerrini

pag. 8.

Siamo su Internet

http://www.unitreosimo.it

Seguici su Facebook

www.facebook.com/uni.osimo

unitre.osimo

Page 2: Ottobre2014

Pagina 2

Da pagina 1

Giovani e anziani devono, e possono, recuperare insieme e ricostruire un progetto di vita posi-

tivo ispirato ad un criterio di naturalità comprendere lo sviluppo culturale e la crescita umana di

entrambi.

L’UNITRE è palestra di un Umanesimo integrale senza

compromessi, che ci distingue, lo dico con orgoglio, dall’ar-

cipelago indistinto dell’associazionismo.

Per questo non dobbiamo temere il confronto: Vi invito ad

uscire dalle aule, a presentarVi nel contesto della società e

del quotidiano con manifestazioni le più varie sul territorio

per portare agli altri l’idea nostra di cultura con convegni,

mostre, dibattiti, azioni decise anche di volontariato, come

del resto molti di Voi già fanno. Sempre troverete nell’Asso-

ciazione Nazionale, e nella mia persona che La rappresenta, un conforto totale, un appoggio in-

condizionato e un punto di coordinamento.

Non siamo entità separate, ma un unico corpo che agisce

in comunità di intenti e stretta cooperazione. Nelle Assem-

blee regionali delle Sedi locali, che ho iniziato a indire par-

tendo dal Piemonte occidentale e dalla Sardegna, rafforzere-

mo questa idea identitaria di appartenenza su una base pro-

positiva e decisamente progettuale.

Ringrazio di cuore i Componenti l’Esecutivo Nazionale,

senza il supporto e la competenza dei quali non potrei de-

gnamente onorare l’incarico che ricopro; ringrazio i Consiglieri Nazionali, elemento prezioso di

raccordo sul territorio ed espressione democratica della Nostra vita associativa.

Un pensiero grato, affettuoso alla Presidente Onoraria Irma Maria Re.

Vi abbraccio con fraterna amicizia, con l’augurio che il nuovo anno esalti ancora di più l’inge-

gno e la creatività che sempre ha contraddistinto il Vostro essere UNITRE, e che possiate racco-

gliere frutti di soddisfazione interiore nel segno dell’amicizia, della solidarietà e del bene comune.

Gustavo Cuccini

Presidente Nazionale UNITRE

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Riceviamo e pubblichiamo da

Rosalba RECCHIA

Estate Salentina 2014

Pur essendo pugliese di origine, non ero mai stata nel Salento terra di cui avevo, negli ulti-

mi tempi, sentito parlare enfaticamente sia da chi ci era già sta-

to, sia da alcuni servizi televisivi.

Sono rimasta davvero affascinata dal mare blu, cristallino, con

un tondo sabbioso sempre pulito e trasparente, in virtù di alcu-

ne correnti sotterranee di acqua dolce che lo mantengono sem-

pre pulito.

Molti italiani vanno in giro per il mondo a cercare paradisi incontaminati, mentre li abbiamo

qui, a portata di mano (e forse più economici).

Sembrava di essere alle Maldive o in Grecia anche perché tutte

le case, all'esterno, sono bianche poiché sono pitturate con la

calce tutti gli anni.

Ho visitato la bella grotta della Zinzulusa e, a bordo di una barca,

abbiamo visto alcune piccole grotte che non hanno nulla da invi-

diare ad altre località molto più rinomate. Sono stata anche a

Santa Maria di Leuca, a Otranto, ai Laghi Alimini e in altri Co-

muni dell'interno molto tipici e caratteristici del luogo.

Mi hanno colpito l’ospitalità e la cordialità della gente, sempre

sorridente e con miti pretese, ho gustato frutta e altri cibi dì cui

avevo quasi dimenticato profumi e sapori forse perché la terra

scura dì questa zona è molto fertile e generosa.

E' stata una bella esperienza che spero di poter ripetere ancora in futuro.

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CI RISIAMO! di Rossana Giorgetti Pesaro

E’ un appuntamento a cui non si può mancare se si vuole

mantenere in esercizio la mente, valutare la propria memoria

e mantenere viva la curiosità: l’UNITRE ha riaperto i battenti,

dopo le vacanze estive, diminuiscono i divaghi e sopravvie-

ne un po’ di melanconia; si sente allora il bisogno di tornare

sui banchi di scuola, per ritrovare i compagni di corso e co-

noscerne di nuovi, per incontrare i docenti e arricchire le pro-

prie conoscenze, infine per condividere con gli altri momenti

di gioia, e varie emozioni. Quest’anno l’UniTre festeggia i

venticinque anni di vita e lo farà degnamente a cominciare

dall’Inaugurazione, presente il Presidente Nazionale dell’As-

sociazione, a seguire con altre interessanti iniziative che Le

daranno una visibilità maggiore e il valore che merita nella

comunità.

Presente in rete e in Facebook, l’UniTre si è percorsa strada

ed ha ottenuto l’apprezzamento delle autorità e della gente,

grazie al lavoro quotidiano del Presidente, del Vice, respon-

sabile dell’informazione computerizzata e dei vari e volente-

rosi collaboratori. La scelta dei Corsi è vasta e diversificata,

si va dall’Arte alla Letteratura, dalla Teologia alla Numerolo-

gia, non tralasciando il Diritto e la Criminologia, dal corso di

Graphic Design a quello di FaceYoga, dalla Filosofia alla

Visione Olistica. Non manca la cura del corpo con i Corsi di

Ginnastica e di Salute e Benessere, per terminare con la

cura dello spirito con “I primi secoli di storia dopo Cristo". Se

aggiungiamo l’Informazione sul Mondo Bancario, la visione

di Film. le Gite, le Conferenze e il Teatro e i Concerti non

possiamo esimerci dall’esclamare: Grazie di cuore UNITRE!

Page 5: Ottobre2014

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C’ERA UNA VOLTA IL MEDIOEVO… di Rossana Giorgetti Pesaro

Una lectio magistralis con questo titolo accattivante ha

dato il via a un ciclo d’incontri sul Medioevo con cui

l’UNITRE intende

celebrare i venti-

cinque anni della

sua fondazione,

grazie anche alla

preziosa collabo-

razione dell’Istitu-

to Campana. Il 25 ottobre l’Aula Magna ha accolto un

pubblico numeroso, ricevuto dalla Presidente dell’Uni-

Tre Antonietta Mattioli e dal prof. Paolo Polenta,

Presidente dell’Istituto di Cultura Permanente Campa-

na. Dopo il saluto di benvenuto delle suddette persona-

lità, ha preso la parola il relatore, prof. Francesco Pi-

rani dell’Università degli Studi di Macerata che anche

l’anno scorso aveva tenuto una conferenza per l’Uni-

Tre nella mitica Biblioteca del Campana. Per mezzo di

slides il relatore ha impostato l’argomento, vertendo

sulla genesi del giudizio di valore dato a quel periodo

storico ma di quale Medioevo trattare? Il prof. Pirani,

ne ha analizzato i vari aspetti: da un lato é considerato

come un luogo non contemporaneo che si oppone alla

modernità, è il Medioevo nordico, stigmatizzato come

il tempo della fame, della peste, delle superstizioni; è

qualcosa che vogliamo rimuovere perché negativo e

barbarico, come del resto lo considera Voltaire nel

700. Dall’altro lato, ne viene considerato l’aspetto

positivo: è il tempo dell’amor cortese, dei castelli,

delle dame difese dai

cavalieri, è un tempo

che suscita un certo

rimpianto per quel

mondo sibillino, magi-

co e fiabesco.

Bisogna arrivare

all’800 romanti-

co per sentire il

desiderio di at-

tingere dal pas-

sato, è allora che

si instaurano i

rapporti tra l’an-

tico e il moder-

no e si sente il bisogno di ritrovare le proprie radici.

Quindi sono molti i Medioevi concepiti: da quello che

ritrova nel passato l’idea delle banche, dell’associa-

zionismo, l’idea delle piccole patrie e dell’Europa , a

quello che predilige il lato mistico del Medioevo, co-

me ha fatto Dario Fo nel suo “Mistero buffo”

Pirani ha infine concluso, trattando del Medievalismo

ottocentesco come

fautore del romanzo

gotico, del romanzo

storico, delle opere

liriche, delle figurine

e dei francobolli A

questo punto della serata, come in tutte le fiabe che si

rispettano, è apparsa in sala Madonna Lucia Mazzie-

ri, promotrice di questo e dei futuri incontri medieva-

li, che ha invitato tutti i presenti:“a manducare senza

indugio, secondo le lor desianze”. Infatti, nella sala

attigua, gli ospiti hanno trovato tre tavoli imbanditi

secondo l’uso medievale, con i piatti tipici della cuci-

na del tempo, disposti ad

arte tra candele accese e

ornamenti floreali, il tutto

predisposto e preparato,

magistralmente, da Serena

Ravaglioli Mazzieri.

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Dalla CUCINA dell’UniTRE

Arista di maiale alla melagrana

INGREDIENTI: Arista di maiale gr. 600

Melagrana 2

Porro 1

Olio e.v.o. 3 cucchiai colmi

Birra 1 bicchiere

Prezzemolo 1 ciuffetto tritato

Brodo vegetale Q.b.

Sale Q.b.

Pepe Q.b.

PROCEDIMENTO:

Levare la parte verde esterna del porro, quindi lavare, tagliare a rondelle e sfumarlo in casse-ruola nei 3 cucchiai colmi di olio e.v.o.;

Unire l'arista di maiale e farla rosolare su tutti i lati; Bagnare con i bicchiere di birra e far cuocere, a fuoco moderato, per 30 minuti nella casseruo-

la con il coperchio; Aggiungere i chicchi di melagrana (ben puliti dalla membrana) avendo l'accortezza di lasciar-

ne un po' da parte per le decorazioni; Aggiustare di sale e pepe e far cuocere per altri 20 minuti aggiungendo se necessario del bro-

do vegetale; Ultimate la cottura verificando infilzando uno spiedino nella carne e vedere se esce ancora

liquido rosato; Togliere la carne dal tegame e far restringere il fondo di cottura aggiungendo la melagrana

lasciata da parte; Tagliare la carne a fette ed accomodarla nel piatto di portata guarnendo le fette con il prezze-

molo tritato e del pepe nero macinato fresco; Subito prima di servire irrorare le fette guarnite con la salsa (o fondo di cottura).

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Habitat: Pianta originaria della Persia, oggi si trova nelle zone a clima mediterraneo. Raccolta: Il periodo per la raccolta del melograno è l’au-tunno. La Spagna gli ha dedicato una città: Granada. In Turchia viene spaccata dalla sposa per sapere. in

base ai chicchi che cadono quanti figli avrà. In Grecia era sacra ad Afrodite. Le spose romane in-

trecciavano tra i capelli rami di melograno in segno propiziatorio.

In Egitto era molto apprezzata per le qualità terapeuti-che.

Nell'arte sacra è spesso presente una melagrana nella ma-no di Gesù bambino. alludendo alla nuova vita donataci dallo stesso Gesù. L'albero del melo-grano è invece simbolo di resurrezione.

Pianta bellissima ed ornamentale. con il suo fusto intrecciato ed i frutti vermigli. nel linguaggio floreale esprime amore ardente.

MELOGRANO (Punica granatum)

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I Guaritori del dott. Bach

di Mauro Guerrini

Fu medico e ricercatore. Alcuni lo ritengono ancora oggi un pioniere: le sue scoperte sui batteri

intestinali rappresentano un contributo importante alla medicina contemporanea. Noi invece co-

nosciamo il dott. Edward Bach (1886-1936) per averci indicato un nuovo percorso evolutivo indi-

viduale grazie al quale ciascuno può arrivare ad essere in armonia con sé stesso coniugando la ri-

cerca della salute con il perseguimento dello scopo

della nostra vita. Per il dott. Bach le due cose non so-

no separate, egli scriveva:

“La salute è la nostra eredità, il nostro diritto, è la

completa unione tra Spirito, Anima e Corpo, e questo

non è un ideale arduo ed irraggiungibile, ma è tal-

mente semplice che parecchi di noi l’hanno trascurato. Tutto ciò che è terreno è soltanto l’inter-

pretazione di ciò che è spirituale. L’atto più piccolo ed insignificante ha uno scopo divino. Ognu-

no di noi ha una missione divina in questo mondo, e le nostre anime utilizzano le nostre menti e

corpi come strumenti per compiere questo scopo, cosicché quando tutti e tre stanno lavorando

all’unisono, il risultato sarà la salute e felicità perfetta. Una missione divina non significa sacrificio,

il ritirarsi dal mondo, il rifiutarsi le gioie della bellezza e della natura; al contrario significa un mi-

gliore e più pieno godimento di tutte le cose: significa fare il lavoro che amiamo, farlo con tutto

il nostro cuore e la nostra anima, o fare la casalinga, l’agricoltore, il

pittore, l’attore o servire il nostro prossimo nei negozi o nelle case.

E questo lavoro, qualunque sia, se lo amiamo più di qualunque al-

tro, è l’ordine preciso della nostra anima; il lavoro che abbiamo da

fare in questo modo nel quale noi soli possiamo essere veramente

noi stessi. Quindi possiamo valutare dalla nostra salute e felicità

quanto bene stiamo interpretando questo messaggio”. (da: “Libera te stesso” - E. Bach - pag. 25)

“Dunque dietro le malattie ci sono le nostre paure, le nostre ansie, la nostra avidità, i nostri desi-

deri insoddisfatti e le nostre frustrazioni. Scoviamoli e curiamoli: con la loro guarigione se ne an-

drà anche la malattia che ci fa soffrire”. (da: “I 12 guaritori e altri rimedi” - E. Bach – pag. 5)

Nella sua continua ricerca di un metodo che consentisse di curare il malato, l’essere umano soffe-

rente piuttosto che la malattia ed i suoi sintomi più esteriori, spinto da un impulso che ci pare an-

cora oggi, tutto sommato, misterioso, nel 1928 il dott. Bach cominciò a cercare in quella che Ma-

ria Treben chiama “La Farmacia del Signore”, collegò determinati fiori alla personalità ed al com-

portamento di determinati pazienti e cominciò a somministrare loro in preparazioni ottenute co-

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Mise anche in rapporto questi fiori con alcune famiglie di sintomi:

Per chi vive nella paura

Per chi vive nell’incertezza

Per chi non prova interesse per il presente

Per chi vive la solitudine

Per chi si lascia facilmente condizionare

Per chi vive lo sconforto e la disperazione

Per chi si preoccupa troppo del benessere altrui

Benché l’idea del dott. Bach fosse quella di dare la possi-

bilità a ciascuno di usarli per curarsi da soli in modo sem-

plice ed efficace, anche senza possedere particolari cono-

scenze mediche o capacità personali, l’OMS ha inserito i “Fiori di Bach” tra le metodiche delle

medicine complementari. Essi sono compresi anche nel Repertorio Omeopatico Inglese e vengo-

no anche rimborsati dalle assicurazioni sanitarie di Svizzera e Germania.

Per chi fosse interessato, il martedì, negli incontri quindicinali del progetto Visione Olistica dell’U-

NI3 di Osimo, si approfondiranno proprio questi argomenti.

I Guaritori del dott. Bach

di Mauro Guerrini


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