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P. Pasini...2012/11/29  · Il Valore del patrimonio dati aziendale: alcuni concetti di base 2. La...

Date post: 13-Aug-2020
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Copyright SDA Bocconi, Paolo Pasini 1 Creare valore con i dati e le informazioni P. Pasini I.S. SDA Professor
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Copyright SDA Bocconi, Paolo Pasini 1

Creare valore con i dati e le informazioni

P. Pasini

I.S. SDA Professor

Copyright SDA Bocconi, Paolo Pasini 2

Indice

1. Il Valore del patrimonio dati aziendale: alcuni

concetti di base

2. La Complessità aziendale e i dati per la

gestione d’impresa

3. Data Quality Management: i tre elementi

essenziali

4. Big Data e BI/Analytics Governance

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Il patrimonio dati:

alcuni concetti fondamentali

I dati rappresentano la realtà d’impresa in tutte le sue forme e manifestazioni, sono la materia prima per la produzione delle informazioni con le quali si possono generare insight e conoscenza aziendale

Scopo della Data Governance è costruire un patrimonio dati che consenta di produrre in modo ampio, affidabile e tempestivo tutte le informazioni necessarie in azienda

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Il valore (anche quantitativo) del patrimonio dati

dipende da:

Capacità di produrre le informazioni necessarie

(algoritmi e modellizzazione logica strutturata e non, metadati e

classificazioni, ricerca dei dati, formati integrabili, arricchimento dei

dati, …)

Caratteristiche intrinseche dei dati

(Completezza e Unicità della rilevazione, Modalità di rappresentazione, Omogeneità e

semantica, Velocità e Fasatura temporale, Fruibilità, Sicurezza)

Strumenti specializzati impiegati per la Data Governance

(data mapping, ETL tools, metadata tools, data modelling, DB management, data security, …)

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GRADO DI IMPATTO AZIENDALE (portata e rilevanza)

Risparmio di tempo ( nella data governance (IT)

e nella data analysis

(utenti)

QUALITA’ DEI DATI E DELLE INFORMAZIONI

INNOVAZIONE DEI PROCESSI OPERATIVI

(adattabilità, velocità)

Riduzione dei Costi operativi

di data governance

e data analysis

(efficienza)

DIF

FIC

OLTA

’ DI M

ISU

RA

ZIO

NE

QU

AN

TIT

AT

IVA

Il valore di business della Data Analysis

(BI/Analytics) dipende dall’Obiettivo di

impiego

CONOSCENZA AZIENDALE

INNOVAZIONE DI

PRODOTTO/SERVIZIO

VA

LO

RE

DE

GL

I INT

AN

GIB

LE

S

INNOVAZIONE DEI

PROCESSI DECISIONALI

DIREZIONALI

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Come rappresentare una realtà aziendale

sempre più complessa e dinamica?

La curva di esperienza nell’impiego dei dati in azienda segue alcune tipiche fasi di Maturity: 1° fase: dati Financial (ufficiali e strutturati) 2° fase: dati non Financial (più o meno ufficiali e strutturati)

Il passaggio dal trattamento dei dati “financial” ai “non financial” è

fondamentale, ma è ancora faticoso (es. Balanced Scorecards,

Value-Based Mgmt, …, oppure i sensor/meter data o gli M2M data!)

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Come rappresentare una realtà aziendale

sempre più complessa e dinamica?

3° fase: dati non strutturati

generare abitudine e capacità nel trattamento di dati qualitativi,

soft e in forma non numerica (testuale, grafica, video, audio,

…), generati da fonti interne (email documenti dematerializzati,

…) ed esterne (web log, social data, web content, …)

4° fase: dati con mix crescenti di Volumi, Velocità (di

generazione, raccolta ed elaborazione) e Varietà (fonti e formati) -> Big Data

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La qualità dei dati tra certificazione e

pragmatismo!

• Il passaggio a fasi di maturity più avanzate cambia i paradigmi della

qualità dei dati – Es. misure e indicatori non financial spesso usano dati non ufficiali e non certificati, ma “auto-

certificati” (es. n. team, tempo impiegato in un’attività, clima organizzativo, ...)

– Es. la semantica dei dati e delle informazioni spesso non è condivisa, ma è un’opinione,

soprattutto nei problemi manageriali (es. customer satisfaction, potenziale di mercato, progetto,

produttività, …)

– Es. il tempo di latenza dei dati (si riduce fino al real time)

• Il cambiamento aziendale accresce il livello di complessità della

qualità dei dati (es. acquisizioni, canali distributivi nuovi, nuovi prodotti

o di mercato, nuovi metodi di management, …)

• La qualità dei dati necessari per produrre le informazioni non è un

progetto, non è un intervento una-tantum o saltuario, ma è

“continuos effort and improvement”

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La qualità dei dati è il risultato di tre

elementi complementari

La collaborazione e le relazioni tra IT e utenti è fondamentale per condividere i

problemi e le opportunità della qualità dei dati

Il committment della direzione è fondamentale sia per l’assegnazione delle

risorse economiche, sia per dirimere i conflitti di semantica dei dati e nel

definire le regole di business

Ownership chiara dei dati

Competenze specialistiche: Data manager, DB manager, Data designer o modeler, …

Tecnologie di

data gov.

Pratiche e

Procedure

Aziendali

Persone

IT e di business

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La qualità dei dati è il risultato di tre

elementi complementari

• RDBMS, MDBMS e Administration tools

• ETL tools (high level)

• DW, DM, OLAP design and management

• Data security

• Metadata tools

• SW di deduplica

• …

Tecnologie di

data gov.

Pratiche e

Procedure

Aziendali

Persone

IT e di business

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La qualità dei dati è il risultato di tre

elementi complementari

Arricchimento dei dati anagrafici (quali campi, quali fonti, …) Unicità e consistenza Procedure di certificazione dei dati Ruoli definiti: chi è accountable? chi è responsible?

Es. Cambiamento dell’Albero mercelogico o delle Zone di vendita

Es. Aggiornamento dei dati Nuovi progetti IT approvati solo dopo la valutazione dell’impatto sul

modello dati aziendale (Data Impact Analysis) …

Tecnologie di

data gov.

Pratiche e

Procedure

Aziendali

Persone

IT e di business

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Il Maturity Model della Data Governance

VALORE

AZIENDALE

DEI DATI

GESTIONE

RE\ATTIVA NON

GESTITA

DATA

GOVERNANCE

GESTIONE

PROA\\TTIVA

Tecnologie di

data mgmt

Pratiche e

Procedure

Aziendali

Persone

IT e di business

Tecnologie di

data gov.

Pratiche e

Procedure

Aziendali

Persone

IT e di business

Tecnologie di

data gov.

Pratiche e

Procedure

Aziendali

Persone

IT e di business

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Ogni persona o cosa o evento

naturale, ogni oggetto o evento

di business generano attorno a

sé in modo sempre più

automatico dati digitali (nel

privato, nell’ambiente fisico e

relazionale o in azienda); non

solo sul web!

Le origini dei BIG DATA

Nuove

Tecnologie di

data mgmt e

di data

analysis Capacità di

analisi e

interpretazione

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Transazioni

Documenti cartacei digitalizzati

Email

Social networks e social media (es. Twitter, FB, blogs, forum, …)

Clickstream – Web Log

Registrazioni video

Registrazioni audio

Immagini

Dati di geo-posizionamento (GPS)

Dati generati da trasmettitori e sensori (cellulari, wifi, bluetooth, Rfid, NFC,

…), o misuratori digitali (digital meters)

M2M (Machine to Machine) data - Internet of Things

Automazione processi produttivi

Digitalizzazione dei processi di R&D (es. nella bioinformatica e

biogenetica, chimica, climatologia, ecc.)

Dati Pubblici e Open Data

Le Fonti dei BIG DATA si ampliano e

arricchiscono i dati interni

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Data Governance e Big Data richiedono una

maggiore BI Governance: il BI/Analytics

Maturity Model

1. Strategia aziendale di BI

2. Budget dedicato alla BI

3. Diffusione/penetrazione dei sistemi di BI

4. Grado di Copertura dei fabbisogni informativi

5. Grado di esperienza nella BI

6. Architettura BI

7. Standard tecnologici

8. Data Quality Management

9. Ownership e Accountability della BI

10. Unità organizzative dedicate alla BI

11. Relazioni specialisti-utenti e SLA

12. Analisi costi/benefici

13. Misurazione dei risultati

14. BI sourcing

Valori Medi delle imprese italiane, dati 2008

BI Strategy

BI Diffusion

BI Architecture

BI Organization

BI Measurement

BI Sourcing

Fase 1

Sperimenta-

zione

Fase 2

Crescita

Fase 3

Integra-

zione

Fase 4

Ottimizza-

zione

Fase 5

Distintività

Assessment

BI Governance

Profilo

Punti di

forza e di

debolezza

Piano di

sviluppo

della BI


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