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PROFESSIONEARCHITETTO.IT (WEB)

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PRESS 02/2015 NEWS HOME EVENTI FORMAZIONE CONCORSI NOTIZIE VIAGGI LAVORO CATALOGO BACHECA TOOLS DESIGN Petali d'acciaio per la «Maison de la Paix» a Ginevra Un centro per la promozione della pace e della cooperazione internazionale, firmato dall'arch. Eric Ott Nel cuore del distretto internazionale di Ginevra, nei pressi della sede europea delle Nazioni Unite, è stata completata la costruzione della «Maison de la Paix», un campus per 850 studenti che ospita i dipartimenti di ricerca e amministrazione dell'Institut de hautes études internationales et du développement (IHEID), un importante istituto di ricerca e di formazione specializzato in relazioni internazionali. A progettarlo è Eric Ott, dello studio elvetico IPAS Architectes, vincitore nel 2008 di un concorso internazionale di progettazione. © Oskar Dariz La «Maison de la Paix» rappresenta una piattaforma importante a livello mondiale per le questioni legate alla pace, alla sicurezza e allo sviluppo. Questo edificio di vetro e acciaio ha una forma particolare che ricalca il disegno di sei petali. Nel campus troveranno posto tre organismi finanziati dal governo svizzero: il Centro per il controllo democratico delle forze armate (DCAF), il Centro di politica di sicurezza (GCSP) e il Centro internazionale per lo sminamento umanitario (GICHD). L'edificio ospiterà infine diverse altre organizzazioni che si occupano di promuovere la pace, la sicurezza e lo sviluppo a livello mondiale. Insieme, l'Istituto e i tre Centri, rendono la «Maison de la Paix» un importante polo di competenza internazionale che rappresenta il contributo della Svizzera alla promozione a livello mondiale della pace e della cooperazione internazionale. p+A news l'attualità che riguarda l'Architettura in Italia e nel mondo, le notizie serie e le meno serie.... I PIÙ LETTI OGGI archivio notizie di architettura febbraio 2015 LE ULTIME NOTIZIE DI ARCHITETTURA Home notizie di architettura cerca nel sito... Petali d'acciaio per la «Maison de la Paix» a Ginevra 1 / 4 PROFESSIONEARCHITETTO.IT (WEB) Data Pagina Foglio 12-02-2015
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PRESS 02/2015

NEWS HOME EVENTI FORMAZIONE CONCORSI NOTIZIE VIAGGI LAVORO CATALOGO BACHECA TOOLS DESIGN

Petali d'acciaio per la «Maison de la Paix» a GinevraUn centro per la promozione della pace e della cooperazione internazionale, firmato dall'arch. Eric Ott

Nel cuore del distretto internazionale di Ginevra, nei pressi della sede europea delle Nazioni Unite, è statacompletata la costruzione della «Maison de la Paix», un campus per 850 studenti che ospita i dipartimenti diricerca e amministrazione dell'Institut de hautes études internationales et du développement(IHEID), un importante istituto di ricerca e di formazione specializzato in relazioni internazionali.

A progettarlo è Eric Ott, dello studio elvetico IPAS Architectes, vincitore nel 2008 di un concorsointernazionale di progettazione.

© Oskar Dariz

La «Maison de la Paix» rappresenta una piattaforma importante a livello mondiale per le questioni legatealla pace, alla sicurezza e allo sviluppo. Questo edificio di vetro e acciaio ha una forma particolare che ricalcail disegno di sei petali. Nel campus troveranno posto tre organismi finanziati dal governo svizzero: il Centroper il controllo democratico delle forze armate (DCAF), il Centro di politica di sicurezza (GCSP) e ilCentro internazionale per lo sminamento umanitario (GICHD). L'edificio ospiterà infine diverse altreorganizzazioni che si occupano di promuovere la pace, la sicurezza e lo sviluppo a livello mondiale.

Insieme, l'Istituto e i tre Centri, rendono la «Maison de la Paix» un importante polo di competenzainternazionale che rappresenta il contributo della Svizzera alla promozione a livello mondiale della pacee della cooperazione internazionale.

p+A newsl'attualità che riguarda l'Architettura in Italia e nel mondo, lenotizie serie e le meno serie....

I PIÙ LETTI OGGI

archivio notizie di architettura febbraio 2015

LE ULTIME NOTIZIE DI ARCHITETTURA

Home notizie di architettura cerca nel sito...Petali d'acciaio per la «Maison de la Paix» a Ginevra

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La posizione della Maison de la Paix è unica per la sua dislocazione nel cuore della Ginevra internazionale,vicino all'aeroporto e alla stazione ferroviaria centrale, e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.L'architetto Eric Ott è stato selezionato per l'originalità della proposta in risposta alle necessità di spazio econcetti dell'edificio. Il disegno dalla forma rettangolare allungata ricorda i petali di un fiore, tanto che, fin dasubito, "Petalo" è diventato il termine per descrivere ogni parte dell'edificio.

Le linee curve del vetro che riveste le facciate, e le differenze di altezza di ogni petalo, creano una strutturamutevole, che prende vita e si evolve mano a mano che il visitatore si muove intorno ad essa. Lamolteplicità delle curve all'interno dell'edificio, in assenza di un unico muro rettilineo, crea stanze originali esuggestive.

La strutturaL'edificio è costituito in parte da cemento armato in lastre fondato su una struttura tubolare, rinforzato datravi visibili sulla facciata a forma di croce. L'intera struttura è ancorata a terra con pali fino a 20 metri diprofondità. All'ingresso principale, una sporgenza di 21 metri è stata realizzata grazie ad un traliccio ad arcoposto nella facciata del primo petalo. Nella sala principale, l'imponente struttura tridimensionale che poggiasu sei colonne consente panorami sconfinati. Infine, i 37 metri di luce libera che coprono le scale sotto ilquarto petalo, hanno richiesto un traliccio ad arco nella facciata del petalo (Elementi orizzontali con traviHEM260 collegati attraverso ROR 323,9 x 25 mm.).

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Per quanto riguarda la struttura, realizzata da Stahlbau Pichler, i 6 "petali" sono costituiti da acciaio S355,le strutture portanti verticali sono costituite da tubi tondi ROR 323,9 x 25 mm. Controvento verticale atraliccio a croce di. S. Andrea e dispositivi anti-foratura fanno parte della struttura metallica in forma distrutture trasversali. Tutto l'assemblaggio è stato realizzato sul posto.

Le facciateAncora a Stahlbau Pichler è toccato il prestigioso compito di sviluppare le facciate dell'intera "Casa". Oltre15.000 mq di facciate in acciaio a doppia pelle. La facciata dell'edificio è a doppio strato. Lo strato interno èdotato di vetro triplo ad elevate prestazioni, che garantisce protezione termica massima, e un sistemaautomatico che gestisce la quantità ideale di sole negli uffici, nonché un ottimale irradiamento del calore.

Un secondo strato di doppio vetro, separato dal primo strato da una passerella per la manutenzione, offreuno schermo acustico supplementare e protezione dall'inquinamento della ferrovia e della città.

Le facciate a doppia pelle creano un microclima interno ed una ottima qualità dell'aria indoor. Il paramentoesterno è un vetro camera basso-emissivo, e quello interno, apribile per consentire l'accessoall'intercapedine, è costituito da una lastra di vetro singolo. L'intercapedine ventilata include il dispositivo dischermatura della radiazione solare.

Il sistema di facciate proposto da Stahlbau Pichler è in grado di resistere ai carichi di progetto (vento, pesoproprio, neve, etc..) agenti sull'edificio in base alla sua ubicazione, e di proteggere l'edificio dall'ambienteesterno (variazioni di clima, intemperie,..). Viene pensato per garantire caratteristiche termiche e acusticheottimali e per assicurare la protezione dal fuoco in diverse forme.

Crediti

Project manager e committente: The Graduate Institute Architetto: Eric Ott, bureau IPAS Architectes SA, Neuchâtel General contractor Steiner SA Strutture d'acciaio e facciate (progettazione, costruzione e installazione):Stahlbau Pichler

Date

Concorso internazionale di progettazione, proclamazione vincitore: dicembre 2008Domanda di concessione edilizia: maggio 2010Accordo con general contractor e apertura del cantiere: luglio 2011

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Mit freundlichen Grüßen/Kind Regards/Saludos/ Meilleures Salutations/Tanti Saluti/ Met Vriendelijke Groeten

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Expo 2015. Palazzo ItaliaSPECIALE Ispirato a una

“foresta urbana”, Palazzo Italia costituisce il principale landmark dell’area Expo Milano 2015 (foto di Nemesi&Partners) Lo spazio

della comunitàa cura di Giuseppe La Franca

A pochi mesi dall’apertura di Expo Milano 2015, l’attenzione dei media continua a concentrarsi sugli aspetti

più interessanti per chi si occupa di cronaca, ma meno significativi per chi ritiene che “Nutrire il Pianeta –

Energia per la Vita” possa costituire un’occasione importante – forse la più importante – per affermare la

centralità dei valori fondamentali della storia, della cultura e dell’ingegno italiani.

Qualità dello spazio costruito, design accurato dei dettagli, ricerca e innovazione tecnologica, sostenibilità

energetica e ambientale: Palazzo Italia – vero e proprio edificio-evento - declina tutte queste caratteristi-

che secondo modalità uniche nel loro genere, frutto di un percorso progettuale integrato che ha coinvolto

professionisti, imprese e produttori. Evoluzione del progetto vincitore di un concorso internazionale di

progettazione, l’edificio (circa 12.800 metri quadrati su 6 livelli fuori terra) è situato al vertice settentrionale

del Cardo, uno dei due assi che strutturano il master plan dell’area espositiva, e costituirà il principale

landmark della manifestazione. Questo simbolo della creatività italiana contemporanea è ispirato al concetto

di comunità. La “foresta urbana” che disegna lo strato massivo esterno dell’involucro racchiude la piazza

destinata all’accoglienza dei visitatori, “cuore” simbolico e luogo di origine dell’intero percorso espositivo.

Superfici piane, inclinate e curve, strutture opache e trasparenti, l’ampia scalinata che si stacca dalla

piazza: insieme conferiscono fluidità e dinamismo agli spazi e ai percorsi che si snodano verso e attraverso

i quattro volumi edificati, che ospitano l’area espositiva (ovest), l’auditorium (sud), le attività di rappre-

sentanza e le sale meeting (est). Il progetto restituisce un organismo dinamico e vibrante, tanto complesso

nell’articolazione dello spazio architettonico quanto efficace nella sua capacità di restituire un’immagine

unitaria, avvolgente e accogliente, che esprime tutta la positività dell’esperienza – fondamentale nelle nostre

vite - dello “stare insieme”. Il progetto è connotato da un’elevata sperimentalità, che ha richiesto un’attenta

integrazione fra diverse competenze professionali e imprenditoriali. Il concept architettonico di Nemesi è

stato ingegnerizzato da Bms Progetti e da Proger, per gli aspetti strutturali e impiantistici, con la consulen-

za di Livio De Santoli per la sostenibilità. Sostenuti da un articolato scheletro strutturale in calcestruzzo

armato e acciaio, i volumi sembrano sospesi attorno alla piazza, permettendone l’accesso da tutti i fronti.

Le contenute superfici d’appoggio celano i nodi della circolazione verticale e gli spazi tecnici e di supporto.

La strategia energetica garantisce ottimali condizioni di benessere riducendo al minimo i consumi, ma

l’attenzione ai principi della sostenibilità ambientale è estesa anche all’ampio ricorso alle fonti rinnovabili,

al contenimento delle emissioni e all’uso di materiali ambientalmente compatibili e riciclabili.

L’impiego di soluzioni e tecnologie costruttive uniche nel loro genere ha richiesto la partecipazione diretta

di alcune delle principali aziende italiane del settore: Italcementi e Styl-Comp Group hanno messo a punto

l’innovativa facciata in cemento biodinamico, coronata dalla spettacolare copertura vetrata fotovoltaica

affidata a Stahlbau Pichler.

SCHEDACommittente

Expo 2015

Progetto architettonico

Nemesi & Partners_Michele Molè, Susanna

Tradati

Engineering, cost management

Proger_Toni Franco Nigro, Michele Arena

Strutture e impianti

Bms Progetti_Aldo Bottini (strutture),

Nicola Malatesta, Sergio Sgambati, Luca

Stefanutti (impianti)

Sostenibilità energetica

Livio de Santoli

Consulenti

Dario Paini (acustica), Abec

(ingegnerizzazione facciate vetrate), Mario

Nanni (illuminotecnica), Systematica

(flussi),Energo (fluidodinamica), Gta

(fattibilità ambientale) Zomraude Chantal

Chalouhi (antincendio), Fsc Engineering Srl

/ Ramboll Group (fire engineering), Studio

Montanari & Partners (ristorazione)

Scavi e fondazioni

Mantovani Group

Opere edili

Italiana Costruzioni, Consorzio Veneto

Cooperativo

Involucro

Italcementi, StylComp Group

Copertura

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Expo 2015. Palazzo Italia

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Una piazza per la comunitàMichele Molè è fondatore e direttore creativo

di Nemesi: «Il progetto vincitore del concorso

internazionale era caratterizzato da precise ca-

ratteristiche identitarie, ma anche da un poten-

ziale in parte inespresso. Durante il successivo

sviluppo siamo riusciti a conservare le prime

e, allo stesso tempo, a esprimere in forma più

compiuta e soddisfacente il secondo».

Attorno a quale concetto avete progettato

Palazzo Italia?

«L’idea di “comunità” ha costituito il cardine

della riflessione. La piazza – luogo dell’identità,

dell’incontro e delle relazioni – occupa il posto

centrale nella composizione architettonica.

Attorno ad essa si riuniscono i volumi che

compongono Palazzo Italia, che riporta forme

vegetali stilizzate sulle facciate come simbolo

dell’uso corretto delle risorse e condizione di una

crescita capace di restituire frutti al territorio

nel quale è radicata».

Sul fronte della sostenibilità, i risultati ottenuti

sono notevoli. «Il progetto risponde ai criteri

normativi previsti per gli edifici realizzati a

partire dal 2017. Palazzo Italia è classificabile

A+ e produce direttamente buona parte dell’e-

nergia che consuma, grazie a sistemi costruttivi

finalizzati al contenimento delle dispersioni

termiche, all’adozione di tecnologie innovative

per il condizionamento, al ricorso a strategie

bioclimatiche. Ad esempio, l’attenta definizione

volumetrico-spaziale e lo studio dei moti convet-

tivi fra interno ed esterno consente di ottenere,

in regime estivo, una temperatura dell’aria nella

piazza inferiore di 3 °C rispetto a quella esterna,

senza l’impiego di sistemi attivi di ventilazione».

In apertura, Susanna Tradati e Michele Molè (foto di Davide Milana)1 Vista a volo d’uccello da nord-ovest (foto di Nemesi&Partners) 2 Prospetto sud: le forme stilizzate assumono un valore simbolico rispetto

al tema di Expo Milano 2015 (foto si Nemesi&Partners)3 La piazza interna a Palazzo Italia è il luogo simbolico dell’idea di comunità, origine del percorso espositivo (foto si Nemesi&Partners)

La “foresta urbana” in cemento biodinamico realizza uno strato massivo esterno che ombreggia l’involucro

In copertura, le vetrate fotovoltaiche permettono lo sfruttamento dell’energia solare schermando la piazza

I pannelli di rivestimento celano anche i punti d’appoggio della struttura, che accolgono spazi connettivi e tecnici

Una scala conduce dalla piazza agli spazi interni, dedicati ad attività espositive, divulgative e di rappresentanza

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Legenda1 Scala principale d’ingresso2 Ingresso3 Spazio eventi4 Area Expo5 Area uffici6 Area delegati7 Ristorante8 Superficie comune e foyer9 Collegamenti verticali10 Area tecnica11 Terrazza

Expo Center è la sede al copertoper eventi pubblici, composta daun auditorium e da aree meeting

Lake Arena, l'ampio spazio apertodedicato alle manifestazioni collettive,conclude il Cardo in direzione nord

Palazzo Italia è l'edificioprincipale del Cardo eaccoglie le attività rivolteal pubblico della delegazioneospitante

L'Italia e i paesi partecipantisi incontrano simbolicamentenella piazza centrale, fulcrodei percorsi all'aperto

Lungo circa un chilometroe mezzo, il Decumanodistribuisce i padiglioninazionali e i cluster espositivi

Dalla Collina Mediterranea, piantumatacon vegetazione e colture tipiche, si puòosservare l'intera esposizione

L'Open Air Theatre è il polodedicato a spettacoli e concerti,dotato di un palco coperto

www.progettarearchitettura.it/51ECT

Innovazione e complessitàPalazzo Italia offre interessanti spunti anche nella speri-

mentazione di materiali e tecnologie innovative.

«Il progetto è espressione di quanto di meglio l’impren-

ditoria, la creatività e la ricerca italiane possono offrire

oggi al mondo delle costruzioni.

È il caso del cemento biodinamico, appositamente svilup-

pato da Italcementi per la realizzazione della pelle esterna,

in sinergia con Styl-Comp, che si è occupata dell’ingegne-

rizzazione e della costruzione degli oltre novemila metri

quadrati di casseforme, tutte diverse l’una dall’altra,

necessarie alla produzione dei pannelli di rivestimento.

Si tratta di un sistema in grado di offrire un’immagine

scultorea alle facciate di Palazzo Italia, qualità che si

ritrova anche nella copertura vetrata della piazza, messa

a punto e prodotta da Stahlbau Pichler impiegando su-

perfici vetrate ad alto contenuto tecnologico, dalle forme

articolate e con differenti tipologie di finitura».

Qual è la chiave di lettura di Palazzo Italia?

«Il progetto ha suscitato apprezzamenti e – com’è giusto

che sia – anche critiche, queste ultime focalizzate prin-

cipalmente sulla sua elevata complessità. Al riguardo

riteniamo che, nel nostro paese, dovremmo tutti condurre

una battaglia contro la banalità.

In questi ultimi anni il “Sistema Italia” sta conoscendo

una sorta di involuzione, soprattutto in edilizia: sembra

che non ci sia più la volontà di puntare in alto, né di darsi

obiettivi ambiziosi. Ovviamente non siamo interessati a

una complessità fine sé stessa – conclude l’arch. Molè -

ma crediamo fermamente che il portato della ricchezza e

della varietà del nostro patrimonio culturale e artistico

possa trovare nuove modalità espressive anche nell’archi-

tettura contemporanea, coniugando i tempi rapidi della

comunicazione con modalità di fruizione dello spazio

costruito che stimolano a una lettura “in profondità”».

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4 Masterplan dell’area Expo Milano 2015: l’area espositiva dedicata all’Italia è situata lungo il Cardo (foto di Nemesi&Partners)5 Assieme agli edifici provvisori, Palazzo Italia compone l’area espositiva dedicata al nostro paese (foto si Nemesi&Partners) 6 Pianta primo piano (foto si Nemesi&Partners)

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Sinergia ingegneristicaAldo Bottini è socio fondatore della so-

cietà di ingegneria Bms Progetti, nonché

responsabile della progettazione delle

strutture e degli impianti con i soci e col-

leghi Nicola Malatesta e Sergio Sgambati.

«Per orientare il lavoro collettivo ab-

biamo definito un “brief” complesso e

articolato, al quale ci siamo attenuti

scrupolosamente. Tutti gli attori hanno

contribuito al progetto per le rispettive

competenze, secondo uno spirito di totale

consonanza metodologica, progettuale e

operativa. Il progetto non è perciò frutto

di un lavoro a “più mani”, piuttosto è il

risultato di un’unica mano che rispon-

deva agli input provenienti da diverse

intelligenze».

Quali peculiarità distinguono le strut-

ture progettate?

«Lo scheletro portante è caratterizzato da

luci libere estremamente ampie al piano

terra, ideali per conferire rappresenta-

tività e flessibilità alla piazza. I punti a

contatto con il terreno, molto distanti fra

loro, accolgono scale ed elevatori oltre

ai cavedi impiantistici, e costituiscono i

“tronchi” a sostegno di quella “foresta mi-

nerale” che compone le facciate esterne.

La struttura è formata da grandi elementi

in acciaio e in calcestruzzo realizzati in

opera e da componenti prefabbricati, allo

scopo di semplificare e velocizzare le

attività in cantiere. La progettazione ha

richiesto numerose modellazioni affinché

le geometrie rispondesse al meglio alle

esigenze statiche, senza compromessi

rispetto all’immagine architettonica

desiderata. Abbiamo perciò combinato

sistemi industrializzati con lavorazioni

d’impronta più artigianale, in modo

che le rispettive fasi potessero essere

sovrapposte dal punto di vista temporale

in corso di costruzione».

Trave reticolare di facciata

Profili metallici piolati Soletta piena gettata su predalles (spessore 200 mm)

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Attivazione termica della massaImpianto fotovoltaico

Tetto verde

Schermaturasolare

Ventilazionenaturale

Energia geotermica da acqua di falda

www.progettarearchitettura.it/XqmUT

Sistemi edilizi integratiI ridottissimi consumi energetici sono uno degli

aspetti caratterizzanti del progetto. «In tutte le

sue declinazioni la sostenibilità – argomento

centrale nell’ottica dell’intera Expo Milano 2015

- è stata il filo conduttore della progettazione.

L’elevata integrazione fra i sistemi edilizi ha co-

stituito il catalizzatore di questa concezione che,

nel caso della scelta delle tecnologie termotecni-

che, ci ha fatto propendere per un impianto ad

attivazione della massa. Si tratta di una soluzione

innovativa per il nostro paese, che presenta due

importanti vantaggi tecnici. In primo luogo la sua

realizzazione è contestuale alla costruzione dello

scheletro strutturale, e consente una riduzione

dei tempi di costruzione. I canali in alluminio

nei quali transiterà il fluido termovettore sono

infatti annegati nei getti di completamento dei

solai. In fase di funzionamento, questa tipologia

impiantistica consente di portare lentamente ma

costantemente le masse costruite alle temperature

previste. In questo modo vengono drasticamente

contenuti gli eventuali picchi di domanda energe-

tica causati dalle condizioni atmosferiche esterne,

assicurando al contempo le condizioni di comfort

termico ottimali negli ambienti ad uso continua-

tivo, a fronte di consumi contenuti rispetto ad

altre soluzioni. In pratica abbiamo dimensionato

le strutture anche in funzione del loro ruolo di ac-

cumulatori termici, mentre per la climatizzazione

della piazza è stata modellata una geometria di

pieni e di vuoti atta a favorire i flussi d’aria che

l’edificio genera nel suo rapporto con il contesto.

Questa funzione di contrasto all’effetto-serra è

stata verificata attraverso accurate simulazioni

software dei flussi aerodinamici e termici. L’in-

sieme – conclude Bottini - restituisce un edificio

estremamente performante se consideriamo la

sua destinazione d’uso».

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In apertura, Aldo Bottini, Bms Progetti1 Il disegno dinamico delle facciate, ispirato alla crescita vegetale, crea un’immagine unitaria e avvolgente (foto si Nemesi&Partners)2 Modello tridimensionale dello scheletro strutturale (foto di Bms Progetti)3 Sezione trasversale: lo scheletro portante è caratterizzato da luci libere estremamente

ampie al piano terra (foto di Nemesi&Partners) 4 Il progetto è un lavoro a “più mani” basato su un brief al quale tutti i progettisti si sono attenuti scrupolosamente (foto di Nemesi&Partners)5 Diagramma di funzionamento bioclimatico (foto di Bms Progetti)6 Trave reticolare del corpo uffici e dettagli costruttivi (foto di Bms Progetti)

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Expo 2015. Palazzo Italia

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La foresta di cementoRoberta Alfani è responsabile del team di ri-

cerca “Malte, Premiscelati e Prodotti finiti” di

Italcementi e ha diretto lo sviluppo del i.active

Biodymanic, il cemento utilizzato per la realiz-

zazione delle facciate di Palazzo Italia.

«Si tratta di un prodotto appositamente con-

cepito per rispondere alle esigenze dei pro-

gettisti, che erano alla ricerca di soluzioni per

realizzare una struttura di rivestimento sottile,

resistente e dalle forme complesse, oltre che

ambientalmente sostenibile. Abbiamo messo

a punto un materiale per usi non strutturali

caratterizzato da diverse proprietà specifiche:

elevata resistenza a flesso-trazione, fluidità

iniziale tre volte maggiore rispetto a quella di

una malta standard, composizione per l’80% di

aggregati riciclati fra cui sfridi di lavorazione

del marmo di Carrara. Lo studio di una curva

granulometrica e di additivi ad hoc restituisce

un grado di fluidità prolungata nel tempo, tale

da facilitarne una vera e propria “dinamicità”

nella distribuzione anche nelle sezioni più

sottili delle casseforme. Il risultato è un mate-

riale molto compatto, privo di vuoti ed esente

da fessurazioni, capace di assecondare forme

plastiche complesse. Grazie all’uso di materiali

riciclati di origine “nobile”, la sua superficie è

bella da vedere e da toccare. Inoltre, per effetto

del principio attivo TX Active, inoltre, svolge

un’azione fotocatalitica per l’abbattimento

degli inquinanti presenti nell’atmosfera. Come

nel caso della partecipazione all’Expo 2010 di

Shanghai con il cemento trasparente i.light,

siamo estremamente soddisfatti del lavoro com-

piuto. Il team, composto da quindici ricercatori

impegnati per oltre diecimila ore di lavoro, sta

tutt’ora collaborando con i tecnici di Styl Comp

per gli aspetti connessi alla produzione prefab-

bricata dei componenti».

www.progettarearchitettura.it/9Xqcp

In apertura, Roberta Alfani, Responsabile team di ricerca “Malte, Premiscelati e Prodotti finiti” di Italcementi(foto di Italcementi) 1 Il cemento e le casseforme utilizzate per le facciate sono stati sviluppati ad hoc da Italcementi e Syl-Comp Group (foto diNemesi&Partners)2 Realizzata con i.active Biodynamic,

Entreepic evoca un sistema vegetale simile a quello delle facciate di Palazzo Italia (foto di Mario Carrieri)3 Getto di un pannello con finitura monofacciale: i.active Biodymanic presenta una fluidità prolungata nel tempo (foto diStyl-Comp - Camillo Bonfanti)4 Particolare modanature e forature

Frammentato e caotico, il disegno si ispira a un sistema entropico-morfico dalla figuratività primitiva

La materia plasmata è il cemento premiscelato “organico” caratterizzato da inerti quali il marmo di Carrara

La selva delle linee genera alternanze fra vuoti e pieni, luci e ombre, conferendo un’immagine naturale all’installazione

Per sviluppare i 770 pannelli (circa 9.500 metri quadrati) sono stati realizzati oltre 6.000 disegni

La miscela del cemento i.active Biodymanic contiene circa l’80% da aggregati riciclati di elevata qualità

Ogni pannello misura 4 per 4 metri ed è composto da quattro layer tridimensionali

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Stilisti in 3DIvo Allas è Marketing & Sales manager di Styl-Comp Group.

«Siamo specializzati nella prefabbricazione customizzata

- il “su misura” sartoriale con la potenza dell’industria.

Approcciamo ogni realizzazione come un’opera unica

curando tutte le fasi di ingegnerizzazione, produzione e

installazione dei prodotti, in stretta collaborazione con

progettisti, imprese e fornitori dei materiali. Le tre azien-

de del gruppo hanno tutte collaborato alla commessa. Il

nostro Amministratore delegato, arch. Sergio Zambelli,

ha coordinato e indirizzato in prima persona la ricerca

delle soluzioni produttive, sviluppate dal dipartimento

di ingegneria interno diretto dall’ing. Claudio Pagani».

Quali tecnologie avete impiegato?

«La progettazione in 3D (circa 6.000 disegni realizzati,

per un totale di 770 pannelli dalla superficie complessiva

di circa 9.500 metri quadrati) consente di governare il

complesso della produzione degli elementi di facciata,

le rispettive connessioni regolabili per struttura in c.a.

o acciaio e le fasi di montaggio. Ogni pannello è stato

modellato con software specialistici e quindi avviato alla

produzione, utilizzando una tecnologia robotizzata di

derivazione nautica per ottenere dei veri e propri “stampi”

in resina sintetica. Parallelamente abbiamo messo a punto

un sistema dedicato per la miscelazione e l’iniezione. Il

processo industrializzato e l’uso di casseri dalle superfici

accurate assicura un’elevatissima qualità estetica finale

su tutti i lati dei manufatti, che presentano tipicamente

dimensioni di 4 metri per lato con differenti spessori

e con una presenza di volumi vuoti fino al 80%. Infine

abbiamo studiato le migliori modalità di posa in opera

che, data la complessità formale degli elementi e la loro

giacitura nello spazio, sarà effettuata con una macchina

espressamente concepita».

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In apertura, Ivo Allas, Manager marketing & sales di Styl-Comp Group (foto di Styl-Comp - Camillo Bonfanti)1 Dettaglio delle connessioni regolabili sui tre assi cartesiani per l’aggancio dei moduli (foto di Ufficio Tecnico Styl-Comp Group)2 Il processo industrializzato e l’uso di casseri dalle

superfici accurate assicura un’alta qualità finale dei manufatti3 Resa estetica finale e qualità tattile della superficie si abbinano all’azione fotocatalitica del principio attivo Tx Active (foto di Styl-Comp - Camillo Bonfanti)4 Basamento stoccaggio e pannello campione5 Cantiere Styl-Comp

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SPECIALE

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Expo 2015. Palazzo Italia

Trasparenze customizzate Luca Benetti è direttore commerciale di Stahlbau

Pichler, impresa altoatesina che si è aggiudicata

l’appalto specialistico per la realizzazione della

vela di copertura, ampia circa 4.500 metri quadrati

e caratterizzata da un complesso disegno tridi-

mensionale, che raccorda i fabbricati perimetrali

esaltando la spazialità della piazza interna.

«Coniugare una forma non convenzionale con

le numerose funzioni tecniche, tipiche di una

superficie trasparente (protezione dagli agenti

atmosferici, illuminazione e ventilazione naturali,

tenuta termica, produzione di energia, etc.), ha

costituito la sfida principale di questa commessa.

Abbiamo puntato soprattutto sulla messa a punto

dell’interfaccia fra i sottosistemi strutturale e di

rivestimento, con una soluzione customizzata

che risolve sia le problematiche legate all’uso di

lastre trasparenti dalla forma quadrangolare,

molte delle quali piegate in una e anche in due

direzioni, sia la necessità di facilitarne la rego-

lazione in cantiere. Si tratta di elementi puntuali

– una combinazione di componenti in acciaio e in

alluminio estruso - che consentono di calibrare la

posizione di ciascun pannello vetrato in rapporto

agli altri e alla struttura in acciaio che li sostiene

tutti, nel rispetto delle tolleranze caratteristiche

di ciascun materiale. Il “momento della verità”

nello sviluppo del progetto costruttivo è stato la

realizzazione di un mock-up di dimensioni ade-

guate, completato nell’estate scorsa. Progettisti,

direzione lavori e i tecnici delle altre imprese

hanno potuto verificarne in prima persona la

resa estetica, la funzionalità e le prestazioni

attese. L’aspetto più significativo del percorso

finora compiuto è stato sicuramente lo spirito di

fattiva collaborazione fra i diversi attori coinvolti,

perciò guardiamo con fiducia all’ultima fase – la

realizzazione in opera – che inizieremo a breve».

www.progettarearchitettura.it/YGQ7E

Legenda1 Lastra stratificata vetro extrachiaro: temperato Hst (12 + 0,76 pvb + 10 mm), indurito e interposizione celle fotovoltaiche2 Lastra esterna selettiva: temperato Hst (8 + 0,76 pvb + 8 mm) interposizione celle fotovoltaicheIntercapedine (18 mm) con argon 90%Lastra interna: stratificato temperato Hst (6 + 0,76 pvb + 6 mm) indurito3 Orditura primaria, tubolare superiore4 Routulle customizzate5 Distanziatore d’appoggio (80 x 75 mm) profilo a U – Unp 80x45x66 Sigillatura in silicone resistente ai raggi ultravioletti7 Orditura secondaria8 Orditura primaria, tubolare inferiore9 Puntone verticale

In apertura, Luca Benetti, Direttore commerciale Stahlbau Pichler1 Prova in stabilimento2 Dettaglio della struttura metallica spaziale, con

individuazione dei principali componenti portanti (foto di Stahlbau Pichler)3 Dettaglio del nodo tipo fra vetro fotovoltaico in vetro camera (a sinistra) e vetro fotovoltaico

stratificato (a destra) (foto di Stahlbau Pichler)4 Modello tridimensionale della struttura di copertura con evidenziati i punti d’appoggio (foto di Stahlbau Pichler)

Puntone verticale piatto sagomato

Orditura primaria, tubolare inferiore (sezione circolare diametro 168 mm)

Orditura secondaria (sezione circolare diametro 168 mm)

Routulle customizzate in acciaio inox

Orditura primaria, tubolare superiore (sezione circolare diametro 168 mm)

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Con questo articolo tratteremo gli obblighi ai quali i soggetti coinvolti inun’opera devono ottemperare ai sensi della normativa nazionale per i prodotti dacostruzione (Ntc 2008) e del Regolamento Europeo delle Costruzioni (Cpr305/2011).

La Torre Diamante a Milano. ©Stahlbau Pichler.

Si riportano a titolo esemplificativo, nella figura 2, i soggetti che possono esserecoinvolti nella fornitura dei prodotti per la realizzazione di un’opera; ciascuno diessi è tenuto a ottemperare a doveri e obblighi ben precisi.Si evince che l’acciaio è un materiale sicuro in quanto la tracciabilità delprodotto viene garantita dalle normative su tutta la filiera.

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Acciaio | Norme tecniche per le costruzioni e Cpr 305/2011

La tracciabilità dei prodotti in acciaioNella fornitura dei prodotti per la realizzazione di un’opera i soggetti coinvolti devonoottemperare, ai sensi della normativa nazionale per i prodotti da costruzione e delRegolamento Europeo delle Costruzioni, a doveri e obblighi ben precisi. Circa l’acciaio,la tracciabilità del prodotto viene garantita dalle normative su tutta la filiera.di Redazione | 4 febbraio 2015 in Materiali&Sistemi, Strutture · 0 Commenti

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Schema dei soggetti coinvolti nella fornitura di prodotti per la realizzazione di un’opera.

NORMATIVE PER I PRODOTTI AD USO STRUTTURALESi riportano alcune delle principali normative armonizzate che riguardano iprodotti strutturali in acciaio.Per i prodotti laminati a caldo: Uni En 10025-1:2005, Prodotti laminati acaldo di acciai non legati per impieghi strutturali. Condizioni tecniche difornitura.Per i prodotti tubolari: Uni En 10210-1:2006, Profilati cavi finiti a caldo diacciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali. Condizioni tecniche difornitura; Uni En 10219-1:2006, Profilati cavi formati a freddo di acciai non legatie a grano fine per strutture saldate – Condizioni tecniche di fornitura.Per la bulloneria strutturale: Uni En 14399-1:2005 Bulloneria strutturale adalta resistenza a serraggio controllato – Parte 1: Requisiti generali; Uni En15048-1:2007 Bulloneria strutturale non a serraggio controllato – Parte 1:Requisiti generali.Per gli acciai inossidabili: Uni En 10088-4:2009 Acciai inossidabili – Parte 4:Condizioni tecniche di fornitura dei fogli, delle lamiere e dei nastri di acciaioresistente alla corrosione per impieghi nelle costruzioni; Uni En 10088-5:2009Acciai inossidabili – Parte 5: Condizioni tecniche di fornitura delle barre,vergelle, filo, profilati e prodotti trasformati a freddo di acciaio resistente allacorrosione per impieghi nelle costruzioni.Per i pannelli coibentati autoportanti: I pannelli coibentati vengonorealizzati secondo la seguente normativa di riferimento e devono avere lamarcatura Ce, per essere utilizzati nelle costruzioni: Uni En 14509:2013Pannelli isolanti autoportanti a doppio rivestimento con paramenti metallici –Prodotti industriali – Specifiche.

Travi | Prodotti laminati a caldo. ©ArcelorMittal

La normativa riserva particolare attenzione all’esecuzione di strutture inacciaio: Uni En 1090-1:2012 Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio –Parte 1: Requisiti per la valutazione di conformità dei componenti strutturali(periodo di coesistenza fino al 1 luglio 2014). Normativa alla quale dovrannosottostare per esempio i profili sottili e le lamiere grecate, che dovrannoessere marcati Ce a partire dal 1 luglio 2014.

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Da sottolineare che la normativa italiana prevede che la materia prima dautilizzarsi per la realizzazione di questi profili deve essere prodotta inottemperanza alle seguenti normative armonizzate:

Uni En10025-1:2005, Prodotti laminati a caldo di acciai non legati perimpieghi strutturali. Condizioni tecniche di fornitura; (prodotti con obbligo dimarcatura Ce per la commercializzazione).

Uni En10346:2009, Prodotti piani di acciaio rivestiti per immersione a caldoin continuo – Condizioni tecniche di fornitura.

Uni En10149-1:1997, Prodotti piani laminati a caldo di acciai ad alto limite disnervamento per formatura a freddo. Condizioni generali di fornitura.

I prodotti piani realizzati ai sensi delle norme Uni En 10346:2009 e Uni En10149-1:1997 non sono obbligati ad avere la marcatura Ce; l’uso strutturale èconsentito con il benestare del Cslp – Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici -,mediante il relativo Attestato di Qualificazione.

MARCATURA CE PER I PRODOTTI IN ACCIAIO PER USO STRUTTURALELe norme armonizzate, superato il periodo di coesistenza, diventanoobbligatorie e occorre quindi apporre sul prodotto la relativa marcatura Ce perla libera circolazione nel Mercato Europeo. Ciascuna norma armonizzatacontiene il cosiddetto «Allegato za» che identifica i paragrafi della norma cheappartengono alla parte «armonizzata» della norma stessa e che quindidiventano cogenti ai sensi del Reg.(Ue) 305/2011 (già per la Dir. 89/106/Cee)

Pannelli coibentati autoportanti. © Rw Panel

I prodotti da costruzione, fino al 2011, sono stati regolamentati dalla DirettivaEuropea 89/106/Cee (Cpd, recepita in Italia con il Dpr n.246/93, modificato poidal Dpr 499/97). Questa Direttiva, che ha accompagnato il mondo dell’ediliziaper più di venti anni, è stata sostituita dal nuovo Cpr, acronimo di«Construction Products Regulation» ovvero «Regolamento Europeo per iProdotti da Costruzione» n. 305/2011. Essendo un Regolamento Europeo èdivenuto automaticamente applicabile e interamente attuativo in tutti gli Statimembri dell’Unione a partire dal 1 luglio 2013.Da sottolineare che il Nuovo Regolamento (Cpr) ha inteso chiarire i concettibase della marcatura Ce, donando una maggiore attendibilità al sistemaattraverso l’imposizione di requisiti più rigorosi. Oggi il Regolamento introduceun concetto nuovo: all’articolo 1 vengono fissate le condizioni per l’immissionesul mercato dei prodotti da costruzione, stabilendo disposizioni armonizzateper la descrizione delle prestazioni dei prodotti in relazione alle lorocaratteristiche essenziali e all’uso della marcatura Ce.

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Expo 2015: l'architettura del PadiglioneItalia

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A maggio prenderà il via l 'Expo 2015, l’esposizione universale diMilano dove i 150 Paesi circa presenti, si occuperanno di come nutrireil Pianeta nei prossimi anni.

Dal primo maggio al 31 ottobre 2015 Milano diventerà una vetrinamondiale in cui i Paesi mostreranno il meglio delle proprie tecnologieper dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantirecibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta edei suoi equilibri.

Un’area espositiva di 1,1 milioni di metri quadri, più di 140 Paesi eOrganizzazioni internazionali coinvolti, oltre 20 milioni di visitatoriattesi. Sono questi i numeri dell’evento internazionale più importante chesi terrà nel nostro Paese.

Il progetto del Padiglione Italia

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Il progetto del Padiglione Italia

I l proget to del Padigl ione I ta l ia è i l r isul tato di un concorsointernazionale di progettazione aggiudicato da Expo 2015 S.p.A.nell’Aprile 2013; su 68 studi partecipanti, è risultato vincitore il progettodi Nemesi&Partners realizzato con Proger e BMS Progetti per la parteingegneristica, relativa alle strutture e agli impianti, e con il Prof. LivioDe Santoli per la sostenibilità dell’edificio.

Il Padiglione Italia prevede la realizzazione di Palazzo Italia (circa13.200 mq su 6 livelli fuori terra) e degli edifici temporanei del Cardo(circa 13.700 mq su 3 livelli fuori terra).

L'interno del padiglione Italia

Il progetto è connotato da una forte sperimentalità; l’architettura diNemesi, c o n t r a d d i s t i n t a d a p r o g e t t i u n i c i c o nattenzione all’innovazione tecnologica e approccio sostenibile, fannodel Padiglione Italia il simbolo della grande fabbrica creativacontemporanea.

L'architettura di Palazzo Italia

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L'architettura del padiglione Italia

Palazzo Italia è ispirato a una “foresta urbana” ; la “pelle” ramificatadisegnata dallo Studio Nemesi come involucro esterno dell’edificioevoca una figuratività primitiva e tecnologica al tempo stesso.

La struttura del Padiglione Italia

La tessitura di linee genera alternanze di luci e di ombre, di vuoti e dipieni dando vita a un’architettura-scultura che rimanda ad opere diLand Art.

Per l’architettura di Palazzo Italia lo studio Nemesi è partito dall’idea dicoesione, intesa come forza di attrazione che genera un ritrovato sensodi comuni tà e di appar tenenza. L ’energia del la comuni tà èrappresentata dalla piazza interna; cuore simbolico e partenza delpercorso espositivo, riunisce attorno a sé i quattro volumi che dannoforma a Palazzo Italia.

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La struttura di Palazzo Italia

I volumi architettonici, metafora di grandi alberi, presentano degliappoggi massivi a terra che simulano delle grandi radici che affondanonel terreno; gli stessi volumi, visti dalla piazza interna, aprendosi eallungandosi verso l’alto si liberano come chiome attraverso la grandecopertura vetrata.

A dar risalto alle forme scultoree di Palazzo Italia è la ricca t ramaramificata dell’involucro esterno . Per il design di questa “pelle”Nemesi ha dato vita a una texture geometrica unica ed originale cheevoca l’intreccio casuale di rami, dando vita a un’architetturanell’architettura.

L'organizzazione di Palazzo Italia

Nemesi ha immaginato il percorso espositivo di Palazzo Italia come unagraduale scoperta e conquista delle forme e dei contenuti di questaarchitettura-paesaggio.

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Il percorso inizia nella piazza interna, grande hall di accoglienza deivisitatori, dove superfici inclinate e curve conferiscono fluidità edinamismo alle volumetrie architettoniche disegnando uno spaziosuggestivo.

Palazzo Italia comprende : spazi per eventi al piano terra e ai livellisuperiori spazi espositivi, di rappresentanza, per conferenze/meeting,per ristorazione, tra cui un ristorante VIP posto al quarto livello e unaterrazza panoramica. L’edificio ospiterà spazi istituzionali e dirappresentanza del Governo Italiano, eccellenze del Made in Italy.

Padiglione Italia: approccio sostenibile e innovativo

Palazzo Italia è stato progettato in un’ottica sostenibile e concepitocome edificio a energia quasi zero grazie anche al contributo del vetrofotovoltaico in copertura e alle proprietà fotocatalitiche del nuovocemento per l’involucro esterno.

L’intera superficie esterna di Palazzo Italia, 9.000 mq, sarà costituita da900 pannelli di cemento “i.active BIODYNAMIC” con principio attivo TXActive brevettato da Italcementi. A contatto con la luce del sole, ilprincipio presente nel materiale consente di “catturare” alcuni inquinantipresenti nell’aria trasformandoli in sali inerti e contribuendo così aliberare l’atmosfera dallo smog.

La malta prevede l’utilizzo per l’80% di aggregati riciclati, in parteprovenienti dagli sfridi di lavorazione del marmo di Carrara, checonferiscono una brillanza superiore ai cementi bianchi tradizionali.

La “dinamicità” è una caratteristica propria del nuovo materiale chepresenta una fluidità tale da consentire la realizzazione di formecomplesse come quelle che caratterizzano i pannelli di Palazzo Italia.

I pannel l i per l ’ involucro es terno , pezzi unici diversi tra loro,verranno realizzati con la tecnologia di Styl-Comp.

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A copertura di Palazzo Italia Nemesi ha progettato una “ vela” daldesign innovativo che verrà realizzata da Stahlbau Pichler. Unacopertura che interpreta l’immagine della chioma di una foresta;caratterizzata da vetro fotovoltaico e da campiture geometriche per lopiù quadrangolari, sia piane che curve, assieme all’involucro ramificatodell’edificio è espressione d’innovazione sia in termini di progettazioneche di tecnologia.

Per saperne di più vai su Padiglione Italia 2015

Credits:

Foto di Nemesi & Partners

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Tags: • city life • expo 2015 • milano • nemesi & partners • padiglione italia • palazzo italia

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Startseite » Wirtschaft » Lokal Artikel vom Dienstag, 3. Februar 2015

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Klare Signale von der Politik gefordertSüdtirols Jugend ist gut ausgebildet, innovativ und motiviert. Viele interessieren sichfür die Selbständigkeit. „Was es braucht sind klare Signale der Politik an diese Jugend,denn sie ist der Innovations-Motor für die Zukunft“, sind sich die Vertreter der JungenWirtschaft einig.

Die Vertreter der Jungendorganisationen haben hierzu klare Vorstellungen, die ineinem Konzept festgehalten sind. Nun geht die Gruppe einen Schritt weiter.

„Bei einem gemeinsamen Tag unter dem Motto „Junge Wirtschaft im Gespräch“suchten wir den Austausch mit wichtigen Akteuren in Südtirol, um über unsereAnliegen zu diskutieren und diese in der Praxis weiterzudenken“, erklärt AndreasMair, Landessekretär der Südtiroler Bauernjugend. Neben dem Besuch des TISinnovation park, standen eine Aussprache bei der Handelskammer und derBesuch des Unternehmens Stahlbau Pichler auf dem Programm.Unterstützung in Beratungen und Kompetenzen

Das Konzept der Jungen Wirtschaft stellt weniger die finanzielle Förderung vonjungen Unternehmern in den Mittelpunkt, als vielmehr die Unterstützung in eineumfassende Beratung. „Jeder Neugründer oder Übernehmer braucht eineumfassende Beratung bei finanziellen, steuerlichen und rechtlichen Aspekten,aber auch bei der Erarbeitung des Businessplans“, erklärt Thomas Moriggl,Präsident der Gruppe der Jungunternehmer im Unternehmerverband Südtirol.

„Mit einem Voucher-Heft könnten die Jungunternehmer diese Beratungsangebotebei den verschiedenen Stellen völlig unkompliziert einlösen“, ergänzt JasminFischnaller, Vorsitzende der Junghandwerker.

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EDILIZIA, ARCHITETTURA, OPERE PUBBLICHE

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Un nuovo Padiglione arricchiscel’Acquario di Genova

Figg. 1, 2 – Il nuovo Padiglione,con una lunghezza di 94 m, 28di larghezza e 23 di altezza, èstato costruito ingalleggiamento nel bacino dicarenaggio nel porto di LaSpezia e trasportato al cantieredi Genova Voltri per i lavori dicompletamento. Solo in unsecondo tempo, quandol’opera era ormai quasicompleta, è giunto nel PortoAntico di Genova, dove è statozavorrato. In seguito, è stataeffettuata la realizzazione deicollegamenti con l’Acquarioesistente e con la Nave Blu.

Tale realizzazione, progettata da Renzo Piano, si inte-gra alla perfezione nel complesso del Porto Antico, grazie asuperfici vetrate del lato sud ed all’altezza del percorso visi-

Ha da poco visto la luce un importante ampliamento del-l’Acquario di Genova: il nuovo Padiglione dei Cetacei, posto tral’acquario e la Grande Nave Blu, oggi Padiglione Biodiversità.

2

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4 INOSSIDABILE 199

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tuiti dall’unione di due profilati aperti (55 per 12 mm) in ac-ciaio inox EN 1.4401; i traversi secondari, anch’essi realizzaticon lo stesso materiale, presentano dimensioni di 5 per 12mm e 32 per 12 mm. La facciata viene completata da una ve-trocamera costituita da una lastra esterna in vetro extrachia-ro, da un’intercapedine di 20 mm riempita di gas Argon e dauna lastra interna a bassa emissività in vetro extrachiaro.

Il percorso di visita è strutturato su due livelli e consente alpubblico di osservare gli animali sia dall’alto sia da una prospet-tiva subacquea. Al piano superiore è stata posta una piattaformaa cielo aperto, progettata per i visitatori con disabilità motorie,che possono, quindi, ammirare la vasca a pochi passi dai delfini.

Poi, dopo circa 50 metri di percorso, il pubblico può ac-cedere al Padiglione Biodiversità, attraversato il quale rientranel Padiglione dei Cetacei passando all’interno di un tunnelvetrato lungo circa 15 metri. Esso, grazie alla sua forma cur-va, si addentra in parte nel volume della vasca espositivaprincipale, per la gioia dei visitatori, a cui è data la possibilitàdi godere di incantevoli scorci della vita acquatica, con i del-fini che nuotano anche al di sopra della testa dei visitatori.

I riferimenti agli articoli sono a pag. 15

Fig. 3 – Vista interna delPadiglione dei Cetacei, in cui ivisitatori possono addentrarsiper ammirare da vicino la vitadei delfini.

Fig. 5 – Un particolare deiserramenti, tutti realizzati inacciaio inossidabile EN 1.4401(AISI 316) in una foto risalentealla fase di lavorazione.

tabile, che si eleva di appenatre metri al di sopra del livellodel mare. Vi sono quattro va-sche a cielo aperto (suddivisein vasca espositiva principale,nursery, vasca medica e va-sca curatoriale), in grado diospitare fino a dieci delfini.

Il nuovo Padiglione è co-stituito da 1.000 m di facciatecieche, con pannellature incalcestruzzo e 1.700 m circadi facciate vetrate. La facciatacontinua è vincolata alle strut-ture portanti attraverso staffein acciaio e si sviluppa conmontanti principali costituitidall’unione di due profilati chemisurano 55 per 12 mm inprofili aperti in acciaio inossi-dabile EN 1.4401 (AISI 316); itraversi principali sono costi-

Fig. 4 – Una foto esterna delPadiglione, in cui è visibile ilparapetto, anch’esso realizzatoin acciaio inossidabile EN1.4401 (AISI 316).

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GIULIA MATTIOLI (NEXTA) 19/02/2015

E’ uno dei progetti più attesi di EXPO 2015, rappresentante del nostro paese e

vero e proprio landmark all’interno dell’area espositiva: il Padiglione Italia sta

sorgendo su progetto di Nemesi&Partners, realizzato con Proger e BMSProgetti (per la parte ingegneristica relativa alle strutture e agli impianti) e con ilprof. Livio De Santoli (per quanto riguarda la sostenibilità). Situato lungo ilCardo, uno dei due assi perpendicolari che strutturano l’area di EXPO, il

Padiglione Italia si compone di Palazzo Italia e degli edifici temporanei delCardo. Ma è Palazzo Italia il vero protagonista, emblema di innovazionetecnologica, estetica, know-how italiano e grande fabbrica creativa che ha fattodella sostenibilità un tratto distintivo.

Dal punto di vista architettonico, lo Studio Nemesi ha concepito un involucro,

una ‘pelle’ che avvolge l’edificio come una foresta urbana, quasi un groviglioorganico di liane e rami, che abbracciano il Palazzo dando un senso diprotezione, coesione e forza, e con volumi architettonici che ricordano i grandialberi, gli appoggi che evocano grosse radici e, da alcune prospettive, le formeche appaiono come fronde rigogliose. Alla natura si ispira e alla natura fa

omaggio nelle sue sfaccettature green. Palazzo Italia è un edificio ad energiaquasi zero, grazie all’utilizzo del fotovoltaico e delle proprietà fotocatalitichedell’involucro esterno.

L’intera superficie del palazzo, 9000 metri quadrati, è costituita di pannelli di

cemento 'i.active BIODYNAMIC' con principio attivo TX Active brevettato daItalcementi. Questi, a contatto con la luce solare, catturano gli agenti inquinantiatmosferici e li rende inerti, contribuendo così a liberare l’aria circostante dallosmog. La malta è composta per l’80% da aggregati riciclati, parte dei qualiprovengono da sfridi di lavorazione di marmo di Carrara, elemento checonferisce lucentezza e brillantezza. I pannelli per l’involucro esterno, pezziunici diversi tra loro, vengono realizzati con la tecnologia di Styl-Comp. Perquanto riguarda l’energia, la ‘chioma’ che sovrasta il palazzo come copertura è

realizzata da Stahlbau Pichler, e si tratta di vetro fotovoltaico. Infine, per

sfruttare la luce naturale Nemesi ha progettato un grande lucernario vetrato diforma conica sospeso sulla piazza interna dell’edificio, che irradia la stessa e le la

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Progettista: Eric Ott, bureau IPAS Architectes SA, Neuchâtel

Luogo: Ginevra, SVIZZERA

Committente: Steiner SA

Superficie di intervento: 38.000 mq

Foto: Oskar Dariz

Azienda Fornitrice: STAHLBAU PICHLER

Cronologia realizzazione: 2008-2014

Maison de la Paixè è un progetto architettonico cuore del Campus de la Paix e rappresenta una piattaformaimportante a livello mondiale per le questioni legate alla pace, alla sicurezza e allo sviluppo. L’obiettivo dellaConfederazione di rafforzare il ruolo della Svizzera quale Stato ospitante organismi ed eventi internazionali trovaconcretezza in progetti d’infrastruttura come questo che consolidano l’offerta “intellettuale” di Ginevra.

Questo edificio spettacolare di vetro con una forma particolare che ricalca il disegno di sei petali, situato nelcuore del distretto internazionale di Ginevra, nei pressi della sede europea delle Nazioni Unite, nasce peraccogliere i dipartimenti di ricerca e amministrazione dell’IHEID, oltre che un campus per gli 850 studenti, primasparsi in tutta la città. Inoltre, qui troveranno posto tre organismi finanziati dal governo svizzero: il Centro per ilcontrollo democratico delle forze armate (DCAF), il Centro di politica di sicurezza (GCSP) e il Centro

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internazionale per lo sminamento umanitario (GICHD). L’edificio ospiterà infine diverse altre organizzazioni che sioccupano di promuovere la pace, la sicurezza e lo sviluppo a livello mondiale.Insieme, l’Istituto e i tre Centri, rendono la Maison de la Paix un importante polo di competenza internazionaleche rappresenta il contributo della Svizzera alla promozione a livello mondiale della pace e della cooperazioneinternazionale.La posizione della Maison de la Paix è unica per la sua dislocazione nel cuore della Ginevra internazionale,vicino all’aeroporto e alla stazione ferroviaria centrale, e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.A seguito di un concorso internazionale di architettura, l’architetto Eric Ott (IPAS, Neuchâtel) è statoselezionato per l’originalità della proposta in risposta alle necessità di spazio e concetti dell’edificio.

Il disegno dalla forma rettangolare allungata ricorda i petali di un fiore, tanto che, fin da subito,”Petalo” èdiventato il termine per descrivere ogni parte dell’edificio.La leggerezza del volume dell’edificio dunque si materializza in petali diversi tutti riposti su un unico basamento.Le linee curve del vetro che riveste le facciate, e le differenze di altezza di ogni petalo, creano una strutturaspettacolare ed elegante, che prende vita e si evolve a mano a mano che il visitatore si muove intorno ad esso.

La molteplicità delle curve all’interno dell’edificio, in assenza di un unico muro rettilineo, crea stanze originali esuggestive.

Gli ambienti più suggestivi sono l’auditorium Ivan Pictet, la scala a chiocciola nell’atrio del primo petalo e la leconnessioni curve tra i due livelli della libreria. Oltre al movimento apportato all’intero complesso, questi spazi

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conferiscono all’edificio una forte identità basata su di una notevole armonia.

L’area riservata per l’Istituto comprende:

600 posti dell’auditorium Ivan Pictet, suddivisibile in due sale più piccole da 400 e 200 posti

Un auditorium da 100 posti

La Biblioteca Kathryn e Shelby Cullom Davis, che copre 4.500 mq su due livelli con 330 postazioni dilavoro

11 aule e 10 sale per seminari

Una caffetteria con 170 posti, nonché una terrazza con 60 posti a sedere

L’edificio è costituito in parte da cemento armato in lastre fondato su una struttura tubolare, rinforzato da travivisibili sulla facciata a forma di croce. L’intera struttura è ancorata a terra con pali fino a 20 metri di profondità.All’ingresso principale, una sporgenza di 21 metri è stata realizzatagrazie ad un traliccio ad arco posto nellafacciata del primo petalo. Nella sala principale, l’imponente struttura tridimensionale che poggia su sei colonneconsente panoramisconfinati. Infine, i 37 metri diluce libera che coprono le scale sotto il quarto petalo, hannorichiesto un traliccio ad arco nella facciata del petalo (Elementi orizzontali con travi HEM260collegati attraversoROR 323,9 x 25 mm.).

Per quanto riguarda la struttura, realizzata da Stahlbau Pichler, i 6 “petali” sono costituiti da acciaio S355,le strutture portanti verticali sono costituite da tubi tondi ROR 323,9 x 25 mm. Controvento verticale a traliccioa croce di. S. Andrea e dispositivi anti-foratura fanno parte della struttura metallica in forma di strutturetrasversali.

Tutto l’assemblaggio è stato realizzato sul posto.

La struttura

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19/06/2007 AZIENDE

Nuova sede Stahlbau Pichler: grandisuperfici e spazi luminosi

Il complesso, che si sviluppa suuna superficie coperta di 8240metri quadri, comprende lapalazzina degli uffici articolata susette piani e l’officina su due...

Ancora a Stahlbau Pichler è toccato il prestigioso compito di sviluppare le facciate dell’intera “Casa”.Oltre 15.000 mq di facciate in acciaio a doppia pelle.

La facciata dell’edificio è a doppio strato. Lo strato interno è dotato di vetro triplo ad elevate prestazioni, chegarantisce protezione termica massima, e un sistema automatico che gestisce la quantità ideale di sole negliuffici, nonché un ottimale irradiamento del calore. Un secondo strato di doppio vetro, separato dal primo stratoda una passerella per la manutenzione, offre uno schermo acustico supplementare e protezionedall’inquinamento della ferrovia e della città. Le facciate a doppia pelle sono ideali per creare un microclimainterno ed una qualità dell’aria indoor migliore rispetto ad un sistema di rivestimento tradizionale: costituendouna doppia pelle, il paramento esterno è un vetro camera basso-emissivo, e quello interno, apribile perconsentire l’accesso all’intercapedine, è costituito da una lastra di vetro singolo. L’intercapedine ventilata includeil dispositivo di schermatura della radiazione solare.

Il sistema di facciate proposto da Stahlbau Pichlerè in grado di resistere ai carichi di progetto (vento, pesoproprio, neve,…) agenti sull’edificio in base alla sua ubicazione, proteggere l’edificio dall’ambiente esterno(variazioni di clima, intemperie,..), garantendo che non ci siano per esempio infiltrazioni di acqua e garantisce lemigliori caratteristiche termiche e acustiche, assicura la protezione dal fuoco in diverse forme e le sueprestazioni durano nel tempo conferendo all’edificio un determinato valore estetico nel rispetto della suafunzionalità.

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Le facciate

Notizie di STAHLBAU PICHLER

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23 febbraio 2015

Vi segnaliamo

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Padiglione Italia, l'ecosostenibilità ad EXPO 2015Il progettosostenibiledella grandestrutturadedicataall'Italia(Lastampa.it) diGiulia Mattioli - E'uno dei progetti piùattesi di EXPO2015,rappresentante delnostro paese evero e propriolandmark all'internodell'areaespositiva: ilPadiglione Italia sta

sorgendo su progetto di Nemesi&Partners, realizzato con Proger e BMS Progetti (per la parteingegneristica relativa alle strutture e agli impianti) e con il prof. Livio De Santoli (per quanto riguarda lasostenibilità). Situato lungo il Cardo, uno dei due assi perpendicolari che strutturano l'area di EXPO, ilPadiglione Italia si compone di Palazzo Italia e degli edifici temporanei del Cardo. Ma è Palazzo Italia ilvero protagonista, emblema di innovazione tecnologica, estetica, know-how italiano e grande fabbricacreativa che ha fatto della sostenibilità un tratto distintivo. Dal punto di vista architettonico, lo StudioNemesi ha concepito un involucro, una 'pelle' che avvolge l'edificio come una foresta urbana, quasi ungroviglio organico di liane e rami, che abbracciano il Palazzo dando un senso di protezione, coesione eforza, e con volumi architettonici che ricordano i grandi alberi, gli appoggi che evocano grosse radici e,da alcune prospettive, le forme che appaiono come fronde rigogliose. Alla natura si ispira e alla naturafa omaggio nelle sue sfaccettature green. Palazzo Italia è un edificio ad energia quasi zero, grazieall'utilizzo del fotovoltaico e delle proprietà fotocatalitiche dell'involucro esterno. L'intera superficie delpalazzo, 9000 metri quadrati, è costituita di pannelli di cemento 'i.active BIODYNAMIC' con principioattivo TX Active brevettato da Italcementi. Questi, a contatto con la luce solare, catturano gli agentiinquinanti atmosferici e li rende inerti, contribuendo così a liberare l'aria circostante dallo smog. Lamalta è composta per l'80% da aggregati riciclati, parte dei quali provengono da sfridi di lavorazione dimarmo di Carrara, elemento che conferisce lucentezza e brillantezza. I pannelli per l'involucro esterno,pezzi unici diversi tra loro, vengono realizzati con la tecnologia di Styl-Comp. Per quanto riguardal'energia, la 'chioma' che sovrasta il palazzo come copertura è realizzata da Stahlbau Pichler, e si trattadi vetro fotovoltaico. Infine, per sfruttare la luce naturale Nemesi ha progettato un grande lucernariovetrato di forma conica sospeso sulla piazza interna dell'edificio, che irradia la stessa e le la scalacentrale nelle ore diurne.

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News

La costruzione in acciaio fa il suoingresso a MADE expo24 febbraio 2015

Fondazione Promozione Acciaio ha riunito 19 realtà aziendali del comparto per

dare spazio e visibilità ai più importanti progetti realizzati con l’acciaio in

occasione di Expo 2015

Per la prima volta la Fondazione Promozione Acciaio insieme a 19 aziende del

comparto acciaio parteciperà a MADE expo presso il polo fieristico di Rho: questa

sarà l’occasione per il settore dell’acciaio di mostrare al mondo la propria forza,

aprendo proprio con questa prima presenza alla exhibition milanese l’anno

dell’Expo 2015 di cui questo materiale si è rivelato l’indiscusso protagonista.

L’acciaio, che ancora oggi in Italia viene troppo spesso associato esclusivamente a

grandi opere infrastrutturali e industriali, è stato scelto per la realizzazione del

costruito di ben il 75% dei progetti Expo e addirittura del 90% del costruito dei

padiglioni dei Paesi Stranieri che partecipano alla manifestazione universale.

Quando si parla di innovazione, bellezza e sostenibilità, cuore del messaggio di

questa edizione di Made expo, l’acciaio trova un perfetto inserimento per quelle che

sono le sue caratteristiche prestazionali: la sostenibilità, la rapidità costruttiva, la

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Lo studio di Simone Micheli ha realizzatoun'operazione di interior design e illuminazioneper i nuovi uffici e lo show... See More

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durabilità, la sicurezza antisismica, la flessibilità, la leggerezza e l’economicità.

Il Progetto Isola d’Acciaio riunisce importanti realtà del settore delle costruzioni in

acciaio:

– Associazione Italiana Zincatura (associazione)

– Arcelotrmittal Commercial Italy srl (produttore)

– Assofermet (associazione)

– BLM Group – Adige Sys spa (tecnologia taglio laser)

– Commerciale Siderurgica Bresciana spa (distribuzione)

– Duferdofin Nucor srl (produttore)

– Gruppo Beltrame AFV Acciaierie Beltrame spa (produttore)

– Knauf di Lothar Knauf sas (produttore)

– Nord Zinc spa (tecnologie durabilità)

– Tenaris – Dalmine (produttore)

– TTM Laser spa (tecnologia taglio laser)

– CMS srl – Costruzioni Metalliche Santonicola (costruttore metallico)

– Cogi srl (costruttore metallico)

– Giugliano Costruzioni Metalliche srl (costruttore metallico)

– ILK srl (costruttore metallico)

– Lorenzon srl Engineering & Technology (costruttore metallico)

– M.B.M. spa (costruttore metallico)

– Stahlbau Pichler (costruttore metallico)

Presso il Padiglione 1 Stand G27/H28 si potranno visionare i progetti in anteprima,

con approfondimenti, planimetrie, in particolare grazie all’uso della realtà

aumentata che permetterà di immergersi nei progetti e nelle realizzazioni, con la

disponibilità a fissare incontri con i protagonisti di questi interventi che potranno

esporre e analizzare nel dettaglio gli studi alla base di ogni intervento.

Tag: acciaio Expo 2015 MADE expo milano

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Fare architettura a Milano?16 febbraio 2015 - 16 marzo 2015 Milano

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IperPoli di Trento, Stahlbau Pichlerpartner del progettoL'azienda ha collaborato alla realizzazione con 930.000 kg di acciaioper le strutture, un intervento per l’involucro e le strutture metallichea sostegno dell’ascensoreMartedì 24 Febbraio 2015

opo quasi un anno dall'inizio dei lavori di demolizione di un vecchiocapannone di Trento Nord, è stato inaugurato in questi giorni il nuovo storePoli, che da anni opera nel settore della Grande Distribuzione Organizzata. Unipermercato che presenta l’impianto integrato a CO2 più grande d’Italia, 648

pannelli fotovoltaici a produrre 230.000 kw, 803 apparecchi a led, 2500 mq di superficie;un’opera che ha coinvolto architetti, ingegneri, tecnici, operai, aziende con 720.000 oredi lavoro.

SOTTOSTRUTTURA METALLICA PER L'IMPIANTO FV. Di questo progetto ha fatto parteanche Stahlbau Pichler che ha collaborato alla realizzazione con 930.000 kg di acciaioper le strutture e un intervento anche per l’involucro e le strutture metalliche asostegno dell’ascensore. L’edificio, riprogettato dall’architetto Walter Pichler, consistedi un’autorimessa nel seminterrato, un pianoterra destinato al supermercato ed unprimo piano destinato a parcheggi e negozi. Sopra i parcheggi del primo pianol'azienda ha realizzato una sottostruttura metallica appositamente studiata perl’impianto fotovoltaico. L’opera dunque si sviluppa con struttura composta acciaio-calcestruzzo per il primo ed il secondo impalcato e della struttura metallica incopertura.

PROVE DI RESISTENZA. L'azione della neve e quella del vento sono state studiate sucopertura, impianto fotovoltaico e solaio; ampi studi sono stati effettuati sullaresistenza al sisma, così come apposite analisi sono state eseguite sull’azione d’urto al

BREVI

CALABRIA, BANDO DA 40 MILIONI PER LA MESSAIN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI Rivolto ai comuni e alle province, l'avviso pubblicopunta alla alla sicurezza antisismica, all'efficienzaenergetica e alla dotazione tecnologica delle scuolecalabresi

MARCHE, ARRIVA IL CONTRATTO DIAPPRENDISTATO PER I PROFESSIONISTIPRATICANTI Presentato l’accordo siglato tra Regione Marche eConfprofessioni Marche per la disciplina dell'altoapprendistato per l'accesso alle professioniordinistiche

STRADA DI SCORRIMENTO A MARE DI GENOVA,NUOVI INTERVENTI PER UN INVESTIMENTO DI130 MLN Quasi la metà ancora da realizzare a caricodell’accordo di programma di Cornigliano del 2010

PREVENZIONE SISMICA, ASSEGNATI DALLAGIUNTA REGIONALE UMBRA OLTRE 600MILAEURO PER EDIFICI PRIVATI Le domande prevenute erano 64, i fondi sono statiassegnati alle prime 26 in graduatoria

PIANO PAESAGGISTICO DELLA TOSCANA, LEPROTESTE DELLE ASSOCIAZIONIAMBIENTALISTE Fai, Legambiente, Wwf Italia e Italia Nostra hannodichiarato il proprio sconcerto di fronte alleproposte di emendamento al piano paesaggisticodella Toscana

In Calabria il primo impianto ibrido ammesso agli incentivi ...

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passaggio delle autovetture sulle rampe che portano al parcheggio. Le travi compostedel 1° impalcato sono travi del tipo Slim Floor, modellate come travi continue con 6campate. La trave sopra il portone, viene calcolata come trave con singola campata. Letravi composte del 2° impalcato sono dimensionati come travi a singola campata. Lelastre alveolari si appoggiano sulla flangia superiore della trave in acciaio.

INVOLUCRO. Per quanto concerne l’involucro, sempre affidato a Stahlbau Pichler, siritrovano facciate vetrate a montanti e traversi al piano terra nella zona Sud e nellazona Est e nell’ingresso principale della zona Ovest, ove sono stati scelti serramenti anastro. Facciate a montanti e traversi sono state montate anche nella palazzinadedicata ai negozi. Laddove si trovano le strutture metalliche a supporto dell’impiantofotovoltaico nella zona di perimetro sono state installate velette costruite conAquapanel e laterali in Alucobond per dare al contempo stabilità e flessibilità. Perterminare, il rivestimento è stato realizzato con pannello sandwich e pannello in pvc. Alprimo piano le facciate sono completate con lamiere Fils in alluminio preverniciate,allocate sopra i pannelli sandwich.

STRUTTURA PER L'ASCENSORE. La struttura metallica, realizzata da Stahlbau Pichler,posta a sostegno dell’ascensore è stata saldata senza giunti e predisposta con vetri dicoronamento per lasciare l’ascensore a vista.

Se vuoi rimanere aggiornato su"Stahlbau Pichler"

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Redazionale L'acciaio protagonista a MADE Expo 2015

L'acciaio protagonista a MADE Expo 2015Fondazione Promozione Acciaio lancia 'Steel feeds innovation', spazio speciale al MADE Expo 2015 perscoprire i padiglioni in acciaio per l'Esposizione Universale

La costruzione in acciaio 'debutta' ufficialmente a MADE Expo 2015 (Fiera Milano Rho,18-21 marzo 2015). Riunite da Fondazione promozione acciaio, 19 aziende attive nelcomparto saranno presenti alla prossima edizione del MADE nel progetto 'Steel FeedsInnovation', un'Isola dell'acciaio realizzata in un anno cruciale per il materiale, protagonistaassoluto di moltissime costruzioni realizzate per Expo 2015. Ad esempio la Vela dicopertura di Palazzo Italia, il Padiglione della Santa Sede, le Tende del Cardo edel Decumano: solo alcune delle numerose opere che hanno trovato nell’acciaio la soluzionecostruttiva piu performante e che saranno presentati proprio all'interno dell'Isola dell'acciaiodi Fondazione promozione acciaio al MADE.

Vela di copertura di Palazzo Italia. Progetto architettonico e immagini: Nemesi & Partners

L’acciaio, che ancora oggi in Italia viene troppo spesso associato esclusivamente a grandiopere infrastrutturali e industriali, eppure e stato scelto infatti per la realizzazione delcostruito di ben il 75% dei progetti Expo e addirittura del 90% del costruito deipadiglioni dei Paesi Stranieri che partecipano alla manifestazione universale. Per molti di

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Di Redazione Pubblicato sul Canale Redazionale il 25 febbraio 2015 Commenti

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questi progetti la scelta dell'acciaio è stata legata alle caratteristiche di innovazione, bellezza esostenibilita, che sono anche il cuore del messaggio di questa edizione di MADE Expo.L’acciaio trova infatti un perfetto inserimento per quelle che sono le sue caratteristicheprestazionali: la sostenibilita appunto, la rapidita costruttiva, la durabilita, la sicurezzaantisismica, la flessibilita, la leggerezza e l’economicita.

Expo Center E Padiglione 0 - Progetto architettonico e immagine: aMDL Michele De Lucchisrl

Da qui nasce l'Isola dell'acciaio durante MADE Expo 2015: presso il Pad. 1 Stand G27/H28 sipotranno visionare i progetti dell'Esposizione Universale in anteprima, conapprofondimenti, planimetrie, in particolare grazie all’uso della realta aumentatache permettera di immergersi nei progetti e nelle realizzazioni, con la disponibilita a fissareincontri con i protagonisti di questi interventi che potranno esporre e analizzare nel dettagliogli studi alla base di ogni intervento.

Queste le realtà del settore delle costruzioni in acciaio presenti al MADE:

ASSOCIAZIONE ITALIANA ZINCATURA associazione

ARCELORMITTAL COMMERCIAL ITALY SRL produttore

ASSOFERMET associazione

BLM GROUP – ADIGE SYS SPA tecnologia taglio laser

COMMERCIALE SIDERURGICA BRESCIANA SPA distribuzione

DUFERDOFIN NUCOR SRL produttore

GRUPPO BELTRAME AFV ACCIAIERIE BELTRAME SPA produttore

KNAUF DI LOTHAR KNAUF SAS produttore

NORD ZINC SPA tecnologie durabilita

TENARIS –DALMINE produttore

TTM LASER SPA tecnologie taglio laser

Insieme a loro, anche i costruttori metallici

CMS SRL - COSTRUZIONI METALLICHE SANTONICOLA COGI SRL

GIUGLIANO COSTRUZIONI METALLICHE SRL ILK SRL

LORENZON SRL ENGINEERING & TECHNOLOGY M.B.M. SPA

STAHLBAU PICHLER SRL

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