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«PADRE, HO VERSO lL CIELO E DAVANTI A2016/03/06  · de, ebbe compassione. gli corse incontro, gli...

Date post: 27-Jan-2021
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«QMni, eru Mcora lontano, 9uo padra to lida, ebbe conpa.ssirne, gU cone iùcontro, gA si gettò d coUo e lo baÌiò». «PADRE, HO PECCATO VERSO lL CIELO E DAVANTI A TE» Tì0P0 Ia lunga s( hiaviru egizjana, gli Ebrei sono fnal I-rmenl€ entrari ùnoriosi netla renà promessa, possono cibarsi dei suoi fiutti e [ellà gioia celehare con la Pasqua la festa della liberazione. E Iiialnente carcellata I'onta d'Egltta (l Lettum).l\aJ.Ée1o si sofferma $rl ritomo del fi- glio, figura de['umanità, qua,le dopo il suo prepotente a]- lonlanamento da.Ì Padre e la sconsiderab petdita di iutti gli alerì e soprarufi,o della orcpria dignja, si riaffa.cià no n- ilso allà casa paterna, La scena mette in eviderìza la sor- plendente accoglienza da paite del Patke, il grarde offeso, che manifesta iÌ suo amore àttraverso la misericotdia, consi- deraia eccessivÀ dal fraieìlo ilepreDsibile. Nella paxabola è racchiusa tutia la stolia della nostra salvezza, dominata dalla misericordia divina che ci fa diventaìe "giustizia di Dio",libeMrdoci dalla schiavitu del peccato. San Paoto (fl ,rlturo) {assùme tutto nella paxola "riconciliazione", €he viene da Dio mediante Cristo attraverso il ministerc della Chiesa. Sorprendente fimane la nostm pe$istent€ difrden, za vellso Dio, che costringe l'Apostolo a suìrplicarci di la- sciàti riconciliàre (ron Dìo! Tarcisio §tèmare, osJ a ln questo Anno Santo struotdinario la lettu- ra della parubola del tigliol ptodigo acquista un pafticolare signilicato. ln essa nconoscia- fio ]a miseicorda di Db Padre che viene in- contro a nol in Gesit, il suo Figlio amato, e no- strc fatello. ANlltoNA D'INGRESS0 (C1i ls 66.I0-l l) inp6di Rallégrati, Gerusalemme, e voi tutti che l'amate, riunitevi. Esultate e gioite, voi che eravate nella tristezza: saziatevi dèll'abbon- danza della vostra consolazione, Celebrante - Nel nome del Padre e del Figaio e dello Spirito Santo. Assemblea - Amen. C - La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l'amore diDio Padre e la comunionedéllo Spiriìo Santo sia con tutti voi. A - E con il tuo spirito. AIIO PÉNIIENZIATE C - All'inizio di questa celebrazione euca stica chiediamo la conveFione delcuore, fonte di con- ciliazione e dicomunione con Dioe con ifratelli. (Bteve pausa di siténzio). C - Siqnore, volto umano dell'infinita misèricor- dia di Dio, abb: pìeta di noi. A - Signore, pieià. C - C sto, parola fedele del Padrè, che ciésor- lialla conversione, abbi pietà di noi. A - Cristo, pietà. C - Signore, cuore umano di Dio, che haìcom- passione della noslra fragitita. abbiprèta di noi. A - Signore, piètà. C - Dio onniporente abbia .rìisericordia di noi, pèrdoni i nostri pèccati e ci conduca alla vita eterna. A - Amèn. CoLLElTA - Padre, che pèr mezzo del tuo Figlio operi mirabilmente la nostra redenzione, concedl al popolo cristiano di allretlarsicon fede viva e ge- neroso impegno verso la Pasqua ormai vicina. Perilnoslro Signorè Gesii Cristo... A - Amen. O lacaltena oelt A.Fo C, dat Messale lt eo- oag- 971: C - O Dio, Padre buono e grande nél peadono, accogli nell'abbraccio del tuo amore tutti i figli chetomano alè con animo penlito; ricoprilidel- le splendide vesti disalvezza, perché possano gustare la tua gioia nella cèna pasquale dell'Agnello. Eqliè Dio e vive... A - Amen. IV DOMÉNICA DI OUARESIMA.23
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  • «QMni, eru Mcora lontano, 9uo padrato lida, ebbe conpa.ssirne, gU coneiùcontro, gA si gettò d coUo e lo baÌiò».

    «PADRE, HO PECCATO VERSOlL CIELO E DAVANTI A TE»Tì0P0 Ia lunga s( hiaviru egizjana, gli Ebrei sono fnalI-rmenl€ entrari ùnoriosi netla renà promessa, possonocibarsi dei suoi fiutti e [ellà gioia celehare con la Pasquala festa della liberazione. E Iiialnente carcellata I'ontad'Egltta (l Lettum).l\aJ.Ée1o si sofferma $rl ritomo del fi-glio, figura de['umanità, qua,le dopo il suo prepotente a]-lonlanamento da.Ì Padre e la sconsiderab petdita di iuttigli alerì e soprarufi,o della orcpria dignja, si riaffa.cià no n-ilso allà casa paterna, La scena mette in eviderìza la sor-plendente accoglienza da paite del Patke, il grarde offeso,che manifesta iÌ suo amore àttraverso la misericotdia, consi-deraia eccessivÀ dal fraieìlo ilepreDsibile. Nella paxabolaè racchiusa tutia la stolia della nostra salvezza, dominatadalla misericordia divina che ci fa diventaìe "giustizia diDio",libeMrdoci dalla schiavitu del peccato. San Paoto (fl,rlturo) {assùme tutto nella paxola "riconciliazione", €heviene da Dio mediante Cristo attraverso il ministerc dellaChiesa. Sorprendente fimane la nostm pe$istent€ difrden,za vellso Dio, che costringe l'Apostolo a suìrplicarci di la-sciàti riconciliàre (ron Dìo! Tarcisio §tèmare, osJ

    a ln questo Anno Santo struotdinario la lettu-ra della parubola del tigliol ptodigo acquistaun pafticolare signilicato. ln essa nconoscia-fio ]a miseicorda di Db Padre che viene in-contro a nol in Gesit, il suo Figlio amato, e no-strc fatello.

    ANlltoNA D'INGRESS0 (C1i ls 66.I0-l l) inp6diRallégrati, Gerusalemme, e voi tutti chel'amate, riunitevi. Esultate e gioite, voi cheeravate nella tristezza: saziatevi dèll'abbon-danza della vostra consolazione,

    Celebrante - Nel nome del Padre e del Figaio edello Spirito Santo. Assemblea - Amen.C - La grazia del Signore nostro Gesù Cristo,l'amore diDio Padre e la comunionedéllo SpiriìoSanto sia con tutti voi. A - E con il tuo spirito.

    AIIO PÉNIIENZIATEC - All'inizio di questa celebrazione euca sticachiediamo la conveFione delcuore, fonte di con-ciliazione e dicomunione con Dioe con ifratelli.(Bteve pausa di siténzio).

    C - Siqnore, volto umano dell'infinita misèricor-

    dia di Dio, abb: pìeta di noi. A - Signore, pieià.C - C sto, parola fedele del Padrè, che ciésor-lialla conversione, abbi pietà di noi.

    A - Cristo, pietà.C - Signore, cuore umano di Dio, che haìcom-passione della noslra fragitita. abbiprèta di noi.

    A - Signore, piètà.

    C - Dio onniporente abbia .rìisericordia di noi,pèrdoni i nostri pèccati e ci conduca alla vitaeterna. A - Amèn.

    CoLLElTA - Padre, che pèr mezzo del tuo Figliooperi mirabilmente la nostra redenzione, concedlal popolo cristiano di allretlarsicon fede viva e ge-neroso impegno verso la Pasqua ormai vicina.Perilnoslro Signorè Gesii Cristo... A - Amen.O lacaltena oelt A.Fo C, dat Messale lt eo- oag- 971:

    C - O Dio, Padre buono e grande nél peadono,accogli nell'abbraccio del tuo amore tutti i figlichetomano alè con animo penlito; ricoprilidel-le splendide vesti disalvezza, perché possanogustare la tua gioia nella cèna pasqualedell'Agnello. Eqliè Dio e vive... A - Amen.

    IV DOMÉNICA DI OUARESIMA.23

  • PRlfi,lA IEIIURA seduiill popolo di Dio, entrato nella tefia promess,a, cele-ba la Pasque: è I prcludio della Pasqua cistianache ope@ la pienè liberézione e k nuova alleanzain Gesù Ctisto.Dal libro di Giosuè (5,9a.10-'12)

    ln queigiomi.'il Signore disse a Giosuè: "Oggiho allontanato da voi I'infamia d€ll'E0itto". ,oclilsraeliti rimasero accampali a Gàlgaia e celebra-rono la Pasqua al quattordici del mese, alla sera,nelle steppe di Gàico. rill giorno dopo Ia Pasquamangiarono i prcdotli délla tera, àzimi e lrumen-to abbru§olito in quello stesso gjomo. ì,E a parti-re dalgiomo seguente. come ebbéro mangiato iprodotti della terra, la manna cessò. Gli Israelilinon ebbero più manna: quellanno mangiarono ifrutti della lerra di Canaan.

    A- Rèndiamo grazie a Oio,

    SAI.MO RESPONSORIAI.I (So13Y34,2'7)

    --

    Gu- sta -tee ve - de-ie cofi'è

    ln questo salfio, dice sanl'Agoslino, è Cisto sles-so che invita luni gli uomini a lodare il Pacle insie-me con lui. Per questo cantiamo (o diciatuo):T.l Gustate e vedetè com'è buono il Signore.

    buo - noil Si - gno - re.Benedirò il Signore in ognitempo, / sulla miabocca sempre la sua lode. / to mi glorio nél Si'gnore: /ipoveri ascoltino e si rallegdno. BMagnilicatècon me il Signore, /esalliamo insie-me il suo nome. / Ho cercalo ilSignore: miha ri-sposto / e da ogni mia paura mi ha liberaio. IGuardate a luie sarète raggianti, / ivostrivoltinon dovranno arrosske. / Questo povero gridae il Signore lo ascolta, /lo salva da tutte le sueangosce. BSECONDA I.TIIURA

    "Lasciatevi iconciliare con Dio": così ci esorla ]a I-turyia per bocca clell'apostolo Paolo. La Pasqua or-tuai vicina deve larc di noi delle "crcaturc nuove" inCisto. ll Battesino icevuto va rawivato.Dalla sèconda lèttera di san Paolo apostoloaiCorìnzi (5,17-21)

    Fraielli, r?se uno è in Cristo, è uha nuovacreatu.a; Ie cose vecchie sono passata; ecco,ne sono nate di nuove. 'sTutlo questo pero vie-

    24 TEMPO DI OUAFESIMA

    nè da Dio, che ci ha riconciliaticon sé medianteCristo e ha affidalo a noiilministero della dcon-ciliazìone. 'Era Dio infattiche riconciliava a séilmondo in Crislo. non imputardo agliuominilelorocoìpe è aflidando a noila parola della ricon-ciliazione. aln nome di Crislo, dunque, siamoambascialori: per mezzo nosko è Dio st€ssoche esorta. Vi supplichiamo in nome di Crislo:Iasciaievi riconciliarè con Dio. , Colui chè nonaveva conosciuto peccato, Dio lo fece péccatoin noslro favore, perché in lui noi potéssimo di-ventare giustizia di Dio.Parola diDio. A - Fendiamo grdiè a Dio.

    + Lodè e onore a te, Siqnore Gesù!Mialzerò, andrò da mio padre e glidirò: Padre,ho peccato verso il Cielo e davanti a te.

    B Lodee onore a te, Signore cesùlVANGETO

    ln questa stupenda parabola del ligliol prodigo lascena è dominata dall'afiorc del Padrc. ll meseag-gio centrale non sta nelconnovente itano del liglio perduto, fia nella gioia e nell'accogliènza delpadrc, che non sono codivise dal t'iglio naggiore.

    Dl- Dal Vangelo secondo Lucal- (r5,1-3.11-32)A- Gloria a te, o Signore.

    ln quel tempo, rsi awicinavano a Gesù tuttii pubblicani e i peccatori p€r ascollarlo. I iari-sei 'é gli scribi mormoravano dicendo: "Co-slui accoglie i peccatori e manqia con loro-.3Ed eglidisse loro questa parabola: 1,"Un uo"mo aveva due figli. ,,llpiir giovane deiduè dis-se al padre: 'Padre. dammi la parle di patrimo-nio che mr spetla'. Ed egli divise tra loro lèsue sostanze. rPochi giornidopo. il liglio piugiovane, raccolle lè sue cose, partì per unpaese lontano e la sperperò il suo patrimoniovivendo in modo dissoluto-

    llQuando ebbe speso tutto, sopraggiunsein quel paese una grand€ carestia ed egli co-minciò a trovarsi nel bisogno. 'sAllora andò ameÌtersi a seMzio di uno degli abitanti di queLla regione. che lo mandò nei suoi campi a pa-scolare i porci. 'oAvrebbe voiuto saziarsicon leca(ube di cui si nutrivano iporci; ma nessunogli dava nulla. ?Ailora ritornò in sé e disse:'Quanti salariati di mio padre hanno pane in ab-bondanza è io qui muoio di famel ,31\ri alzèrò,andròda mio padré é glidirò: Padre, ho pecca-to verso il Cielo è davanti a te: '"non sono piudegno di essere chiamato tuo figlio. Trattamicome uno deituoi salariali . àSi alzò e tornò dasuo padre.

    Quando era ancora lontano. suo padre lo vi

    CAtllo AL VAIIGEIo (Lc I5,18) in pi€di

  • de, ebbe compassione. gli corse incontro, glisi geltò al collo e lo baciò. "ll figlio oli disse:"Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti ate; non sono più degno di essere chiamatotuo figlio'.zMa ilpadre disse aiservi: "Presto,portate qui ii vestilo piÌl bello e fateglielo in-dossarè, metloteqli l'anello al dito e i sandaliai piedi. ."Prendete ilvitello grasso, ammazza-telo, mangiamo e facciamo festa, "perchequesto mio Iiglio era morto ed è tornato in vi'ta. èra perduto ed è stato rikovalo". E comin-ciarono a far festa.

    sllfiglio maggiore sitrovava neicampi. Al ri-tomo, quando fu vicino a casa. udi Ia musica elè danze;-chiamò uno deiservie qlidomandòche cosa iossè tulto quèslo. zoudllo qli rispo-se: 'Tuo fratello è qui e tuo padre ha tatto am-mazzare il vitello grasso, perché lo ha riavutosano e salvo'. r6Eglisi indignò, e non voleva en-trare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. éMaegli rispose a suo padre: 'Ecco. ò li servo datantiannie non ho maidisobbedito a un tuo co-mando. e tu non mi hai mai dato un caprettoperfarfestacon i miei amici. 5Ma ora ché è toÉnato queslo tuo figlio, ilquale ha divorato lè tuesostanze con le proslitute. per lui hai ammaz-zalo ilvitello grasso'. rGli rispose ilpadre:'Fi-glio.lu seisemprècon me e tutto cìò che è mioè tuo: r,ma bisognava far fesla e rallegrarsi,perchequesto tuo fratélloera morto ed è loma-to in vita, era perdlto èd è stato dtrovato'" .Paola dslSignore. A - Lodea te, o Cristo.

    Nel tempo di Quare$ima, suggerisce il MessaleRornano (ll ed.. pag. 306). si può rinnovare laorclessione di {ede con il Sinbolo deto "degliApostoli".' ll celebanle awisi per tempo I assemblea liturgi-ca diouesta scèltà

    lo cR;Do lN Dlo, Padre onnipotente, / crearo-re dél cielo e della terra; / e in Gesù Cristo,suo unico Flglio, nosttosjgnore (Alle paro-le .l euale lu concepito... Mat;a Veroine..lufitI incitnano t il quale fu canceDito di gpiriio San'to. / nacque da Mada Vergine, / patì sotto Pon-zio Pilato, / fu crocifisso. mor'r e fu sepolto; / di-scese agli inferi. / il terzo giomo risuscitò damoÉe; / salì al cielo, / siede alla desra di DioPadre onnipolente; / di là vena a giudicare i viùe imorli. / Credo nello Spirito Santo, / la santaChiesa cattolica, / la comùnlone dei santi, / la re-missione dei peccali, / la dsufiezion€ della car-ne- /la vila etema Amèn

    PROTESSIOT{E DI fEDE

    PREGHIIRA OEI fIDET!

    in piedi

    si può odollorc

    C - Fratelli e sorelle, abbiamo un Dio-Padreche non giudica e attende con liducia il ritornodei ligli smarnli. Per questo osiamo invocarecon fiducia ilsuo aiuto e diciamo.

    IV DOMENICA 41

    A- Ascolla, Signore, la nostra supplica.1. Per la Chiesa. santa e somDre bisoonosa dipurificazione, perché sia nelniondo se-qno c,e-dibile della prèsenza € dell'amore di Dio versol'uomo pecc€tore, preghiamo:

    2. Perquesto mondo lacerato dallodio, dalle in.giustizie e da ogni sorta diviolenze. perché gliuomini aprano il loro cuoré alla reciproca com-passione, al perdonoe alla conciliazione, pre-ghiamo:

    3. Per lefamiglie, perché meditando la parabo-del figliol prodigo mostrino comprensione neimomenli difficili peruna riconciliazione sinceraed un clima diamicizia rinnovala, preghiamo:4. Per questa assemblèa liturgica, perché unavolia sperimentata la misericordia dèl Signore.nel sacramenlodella Penitenza, si mostri mise-ricordiosa verso i fratélli, preghiamo:I nten zio ni de ll a com u nità loca I e.C -O Padre, che hai cura dei deboli, dvolgiiltuosguardo mise cordioso su quantiattendono illuo pédono, perché restituiti alla speranza dal-la morle redentrice del tuo Fiqlio, innalzino a tei, canto di riconoscenzae di lodè. PerCristo no-

    C - lioffriamo con qioia, Siqnore. oue$icloniDeril sacdficio: aiutacià celebÈdo con fede sincilrae a offrirlo degnamenie per la salvezza dèl mon-

    stro Signore. A - Amen.

    suttE otfERIt in pjedi

    do. Per Cfisto nosiro Signore.

    ùovato». (Lc 15,32)

    (S' 6uqsensc6 rr Petazio oi QùaÉsina l: tt s@d@to &iti@tedél/a Ou.Eem. Messare tted., paq. 320). -

    ANIIFoNA AtLA CoMUl,lloNE - "Rallégrari, fi-glio mio, perché tuo fratello era mo o edè tornato in vila, era perduto ed è stato ri-

    Pausa di ingraziamento alla Comunione.DOPol,A COMUI{loNE - O Dio. che illuminiooniuomo che viene in questo moido, ia' risplenile-re su di noi la luce del luo volto, Derché i noslripènsieri siano sempre coniormi'a lla lua sapien-zae possiamo amarlicon cuore sincoro. Per Cri-sto nostro Signore. A- Amen.

    PROPOSIE PER I CANfli da Beoertoio na-zionale, Canti per la Liturqia, ElteDioi/Cei 2009./nÈio. Apd le lue braccia {256); Soccorri i tuoifigli (98). Sa/mo resporsoriale: da Il canto delSa/mo (ElleDioi, Leumann 20l1): Rrtomello:Esuliai, quando mi dlssèro l32O\- Prccessioneotfertoriale: O Signore, raccogli i tuoi figli1369). Comunione: cftzie ti voqlio rendere(280)i Passa questo mondo (300). Conqedo..Ouello che abbiamo udito (301).

  • Scintile dolatrte I'Anno Santo

    PER I]NA CONVEBSIONEPEBMANENTERearperiamo iI aabre deun Penltaiza

    n oN,IE si puo passare dalla .onfessione alla conver\/ "r0ne: "fta conJèssione c con\ersionc.è un lega.me moÌio siretio. - l{a spiegato l'arcivescow Mons.orazio Soricelli di Analfi ' Cava der Tirreni. - La eon-fessione è un inconho sacramentale con Crjsto, chenel farciriconos.erc i nosl,ri pe.cali,.; risana. cì purifica e ci offre b. grazia del perdono.

    Là conv€Nione è un cammino di dnnovamento divita, che Èeeede la eonfessione € deve coniinuare aÌr-che dopo. L'amarezzà dellà colpà, iÌ desiderio di unavird sanra e la grandezza delh mbericordia di Dio,.isospingono neliiitinerario di eonyersione.

    Là riconciliazioÌÌe sacraìnentale ci fa sp€rimenta-re la éoia del perdono e ci àiuta à liberaxci daì pecca'.o. La conJpssione non e un aoo aìitomatico,.he riim-munizza dai dflessi del male.

    Dobbiamo ftrc i conti ron là msha &agilità, con "qùelguarzabuglio del cuore unìano" - come solela dire il l,'tan'zoni - che ci pofia a sbaélrare e cadere. Nel ftrcho cuore al-belgano .ofraddinoni: desidcriamo il bene. ma ci Dwia.n0 a corìpierc il nale. L'àutentica conveì§ion€ opera lamttula con il male ed eslrime la buoÌìa mlontà dell'uomo,

    I segni di una conve$io-ne sono la concretezza, lacoslanza, la mdicalità el'amore. NeÌ cÀmmino dicoÌnersione è bene non con-6dare soltanio sùlÌe pmpiefol7É, mà poggiaNi sulÌa for-za che viene da Cristo € la-scia,Ni toacarc ùlla sùa !o-telua gnadtrice. Un pro'gramna divita platico, inieÌ'ligente € redjsiico, sest€nu'to daÌla preghiera e ilhmiÌla-to daÌla Parola di Dio, potràesser€ unà valida ditusa allanostra deboleua e farci pI&gredke sìrlla strada dellasaftità,. L!.isciallor€i@

    ,a,t Pio, al secol, Fruncesrc foryione, Mqu" a Pi*trehinq Dresso Bewù to il25 masqio 1887 EntròneAodiu dei Fmri nimt .tippwcini Prona$o atprcsbitcmt, ( t g l0), 6nitò eon s.adbina d?.lizittre il niibtcro saiardotal€ EoodAttutu) n l coNento,lisdÌ GioùaÀai Rotondo. Simi D?lla preshieru enaq\unilùa il popolo d; Dio dtàawÉo la diftziotp spiù ak,la rieoniiiaziotu d?i Denitenti e wa Da! tinktrc cui per i nulori e i poùarl Pienarnentz coafigudrtoa M. Clrctftto, portò d cornoinento it ÉM Mtin t$reno il 23 settenb,e 1968. ht tounnzzatn it 16gillgtu 2U2 da sat GittLvrùn Pdolo II lBldtÈgta lo ti@ruIa il 23 seftenbre.

    q6n,].,016,Dl'enoEEs@ffib16]Nz I GN!Tè.or7x45B.Faor7 s. .Abhmsbai@€14lmrnr.-

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    IV SETIIMANA DI qUARET}IMA(7 - l2màtl,oJ L ursia dela Ore: ]v settirùarul

    7 L fi esalterò, §iÉnoE, perehé mi hai risolevdo. Ilfùuìonario del re si 'ftetie in cammino" sulla pa.rola mssicuranie di Gesù. Di qui l'esDressi0ne 'peregrinazionedella fede', che ron è un inut e lEgàle, ma seeuire un!ércolso sicuo. Ss. Palpril?d e Felicita; S. Cavdbso; S.TaÌesa M- Ratli.IÈ 66,17-2r; SaI 29,2.4-6.11-13ì Gv 4,43-54.

    8 M Dio è per noi riftgto e sakerza. opp. C{n la tuepre6M Bslmi, Signorc. La guaigione non richiestadel laraÌiiico mostra Gesù aìl'ope.a rclla sua qnalta dirigio. AlÌa creazione, delastata ilal peccato, Gesi' resti-rui$e lÀ perfezione al suo sùalo origrnario s, Groldzridi Dio; S. Ponzia; S. Prauino. Ez 47,Ì-9.12i Sal45,2-3.5-6.8-9 ! Gv 5,r-16.

    I M Mirericodioso e pietoso è il Si$ore. Gesù rivela Ìasìra ideniità di Fielio, amato dal Padrc, dal quàle ha rice-r'lrto ogni lotere sula vita e sulla sote degli ùomini. Ilpassaggio dalla mone alia vira dipende dalla fedp in lùi.S. Frarcesca Ronana; S. Cqterina d,a. Bolosna. Is49,& 15i Sal 144,&9.l3'l,l.l7-18; Gv 5,17-30.

    10 G Ricordati di roi, SigÌorc, pcl anor€ del tuo popGÌo. À conferma deÌle sue etrern'azioni Gesù adduce li te-stimonianza di Giovanni Battista e sopmttulto le opeÉche il P re gli ha daio da conpierc e l'auto tà delleS.rirurF. Sb. rdio , Àresrdrd to; S- Vitk:n?; S ti pliria.Es 32,7-14i Sal 105,19-23; & 5,31-47.11 VtrSienoreèdcinoacliIailcuor€sprzz8t .Quan'to è difrcile la stessa convivenza di Gesù con l'umanitàlCercano addiritiura di uccideflo, costringendolo a mùo-versi di nascnsto. Garànzia della sua lite sono i tempi 6s-saii dal Padre. ^x Srro?rq S. Pkni.,; S. EL,losia. Sap2,1à.12-22; Sal 33,17-22i Gy 7,1'2.10.25-30.

    12 S Si$mq nio Dio, tu te Lo trol,ato ilùgto. La pre-senze di Gesù soileva molte perplessiià: la folÌa si int€noga sùÌla su origine ùm 4 Ìe gùardie dmangono inatti-ve, bloccaie dalle sue paroìei ila gli stessi awelsari nasce ìl dissenso. ,S. ,{orstz{,ioriri S. IM\M I; B. F[m.Oer Ii,t8-20i Sal ?,2-3.9-I2i Ov ?,4{153.

    113 D V Donmica di Suaresinu / C (5. Sabino) Is{3,16-21; Saì 125,1-6;Fil3,8-14iGv8,1-1i1.

    lMisio SEMù., o,

    Sigto.e, tu oA.lUÌ i) gtido del, po1)aio a lo sqbt- Iot; h, e?ftotr B tù ,ni hai i,sposto, l;.b$awlont; dq ogn;pwra e d,., tutté le mie oxtsosce. I powri si ruUzsriw 6bfladicaw can nz il Si{nore, esaltandn il flo rant.

    I PAOIJM IN ASCOLTO DI PAPA FRANCESCO LaComunjìà rel.gìosa deua Socicta San Paolo diUcenz4ac.osliendo Iinvito della locale Diocesi, osDira Eia dalmese di agosio 2015 oltre tlo profugli p$venienti da\igerià, EtiopiÀ, Silia, Tra4 e Gìana. I Ves.ovi euopeiehiedono non un accoglieua disordinata, qua o pìuttcsto 'una int€gBzione rispeltosa e collaboratim perchi hav€ramente bisogno".

    ò


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