Date post: | 18-Mar-2016 |
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L’amore per l’azzurronon ha confini
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Q uasi come fossimo una società
sportiva, anche noi di Pallavolo
Supervolley ci siamo gettati sul
mercato per piazzare due colpi importanti.
Due firme che vanno ad arricchire un
“organico”, sempre per usare la terminologia
sportiva, già di primissimo piano, ma che
da oggi assume un valore ancora più
importante. I nomi sono quelli di Francesca
Piccinini e Leo Turrini. Una giocatrice e un
giornalista, due grandi amici della pallavolo,
che hanno accettato con grande piacere
di mettere la propria firma su Pallavolo
Supervolley.
Francesca è, insieme a Maurizia Cacciatori,
la più popolare fra le pallavoliste italiane.
Perché è da sempre riuscita, a suon di
schiacciate e ricezioni, a strapparsi di dosso
l’etichetta della “belloccia” che poco aveva
a che fare con il volley. Francesca non è
così. Quando il suo rendimento è calato ha
perso la nazionale, subito dopo l’ha ritrovata
giocando forse il suo miglior campionato
di A1 e un Mondiale di altissimo livello. A
lei ho chiesto di entrare nelle pieghe della
pallavolo in rosa, di mettere nero su bianco
per voi lettori alcune curiosità, di raccontare
quel “dietro le quinte” che non potete vedere
stando in tribuna o davanti alla televisione.
E state certi che lo farà.
Come Francesca, nemmeno
Leo Turrini ha bisogno di
presentazioni. Semplicemente
perché per il vecchio
Supervolley ha rappresentato
a lungo una delle colonne
portanti. Ha scritto la
pallavolo seguendola sul
campo, prima di allontanarsi
dalle palestre per seguire
un diverso percorso
professionale. Ma questo sport lo sente suo,
gli scorre nel sangue, come a noi e a voi che
ci leggete. E mi fa un enorme piacere poter
dire che da questo numero anche Leo torna
a far parte della nostra scuderia.
La stessa scuderia che vi dà appuntamento
a Volley Land, nella Terra della Pallavolo, per
fare festa insieme, per respirare l’entusiasmo
e l’energia che solo il nostro sport sa
regalare in occasioni come queste.
Editoriale
Alchimie
Editoriale
PallavoloSupervolley 3
E ro troppo giovane, nel 1978, per vivere
il Gabbiano d’Argento. Ero un bambino
quando gli azzurri di Pittera riuscirono
nel miracolo di conquistare la finale mondiale
di fronte al pubblico di Roma. Emozioni che
ho raccolto attraverso i racconti, le parole, le
immagini. Brividi che sono rimasti nella storia
della nostra pallavolo, che da quel momento
ha acquisito la consapevolezza di potersi
ritagliare un posto importante nella scena
internazionale.
Non c’ero, a Roma, in quel 1978. Ma ero
presente al PalaEur cinque anni fa, in un
2005 che resterà per sempre stampato nella
mia memoria e in quella, ne sono sicuro, di
chiunque abbia respirato anche per poche ore
la stessa incredibile atmosfera. In palio c’era
l’Europa, non il mondo. E la nostra nazionale
ci aveva abituato a vincere, mentre oggi
rischiamo di assuefarci al digiuno. Se penso
però al Mondiale 2010, alla grande occasione
che la nostra pallavolo maschile ha di tornare
protagonista a tutti gli effetti, ecco, il salto è
inevitabilmente a quelle sensazioni magiche:
il palasport pieno, le code ai botteghini, tutti
pronti a remare in un’unica direzione, la pelle
d’oca all’Inno di Mameli, i tricolori ovunque. E
il trionfo di un gruppo di ragazzi bravissimi a
infiammare i tifosi e da loro farsi trascinare.
Alcuni di quei giocatori vestono
ancora la maglia azzurra. Ed è ai
campioni del 2005 che si chiede
di diventare il motore naturale
della nazionale di Anastasi.
Sono loro i primi in grado di
trasmettere i ricordi, le gioie,
le paure, l’alchimia unica che li
portò fino alla medaglia d’oro.
Loro che, prima di chiunque
altro, sognano di rivivere quei
momenti, a Roma, nello stesso
palazzetto, insieme alla stessa
gente. Il Mondiale dell’Italia comincia da qui,
dalla disperata necessità di tracciare un unico
filo conduttore che leghi passato e presente.
Il Mondiale 2010 è l’Occasione con la O
maiuscola. Lo è anche dal punto di vista
organizzativo, perché lo sforzo della
Federazione per avere e mettere in piedi una
manifestazione tanto importante è stato e
sarà enorme. Ma lo è soprattutto per i nostri
azzurri. Che non dovranno commettere
mai l’errore di pensare agli avversari come
irraggiungibili. Nemmeno il Brasile lo è.
Nemmeno la squadra che ha dominato
l’ultimo decennio. In casa, davanti alla nostra
gente, tutto è possibile. E allora via, a testa
bassa, insieme a una macchia tricolore che
vuole tifare fino in fondo, fino al 10 ottobre.
P.S. Il numero che state sfogliando si presenta
inevitabilmente orfano di alcune delle nostre
storiche rubriche. La presentazione del
Mondiale 2010 ci ha costretto a fare scelte
che, ci auguriamo, possano restare circoscritte
a questa unica uscita. Ai nostri fedeli lettori
chiediamo di pazientare e di farlo anche
quando il prossimo mese, per attendere l’esito
del Mondiale, arriveremo in edicola con
qualche giorno di calcolato ritardo.
di Stefano Michelini
NON perdete il prossimo numero di Pallavolo Supervolley, in
edicola dal 15 ottobre
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Quelli che avevano le magliette con le maniche lunghe e i pantaloncini corti corti. Quelli che schiacciavano palloni rigorosamente bianchi. Quelli che infiammavano il pubblico. Quelli che sono da imitare. Quelli che ai Mondiali del ’78 a Roma giocavano per l’oro.
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SOMIGLIANZECaso di separati dalla nascita che intreccia il mondo del volley a quello del basket. I due in questione sono il cestista Pau Gasol, ala dei Lakers, ed il centrale brasiliano Lucas. Altezza, stessa barba di qualche giorno, stessi riccioli scompigliati durante le partite. Guardare per credere.
L’angolo della Kultura DA VEDERE - “Troy”. Il polpettone epico con Orlando
Bloom ed Eric Bana, ha tra i protagonisti anche un Brad
Pitt, in forma strepitosa, nel ruolo di Achille. Forte come un
super eroe, come da tradizione muore per una freccia nel
tallone, unico punto debole del semidio omerico. Sempre di
Achille, ma questa volta è il tendine, è il punto debole del
tecnico della nazionale maschile brasiliana Bernardinho.
Durante il Memorial Wagner, ha subito lo strappo del
tendine sinistro. Lo “spiritato” tecnico in passato era già
incorso in un infortunio simile: in quella occasione il tendine saltò dopo un’esultanza durante
una gara di campionato femminile verdeoro. Lo vedremo più pacato a Verona?
DA VEDERE – Per una volta il film lo facciamo scegliere a voi. Noi ci mettiamo una
location unica. Il PalaBam di Mantova, sede del ritiro degli azzurri di Anastasi. Tra le ultime
novità introdotte negli allenamenti dal tecnico mantovano c’è, infatti, un maxischermo che
proietta in tempo reale situazioni da eseguire o errori di gioco da evitare. Una prova tv
schiacciante nel vero senso della parola.
PallavoloSupervolley8
Play (er) Play (er) ListListLui è lo stesso di sempre. La squadra anche, la Lube Banca Marche Macerata. È il ruolo che cambia. Stiamo parlando di Alessandro PaparoniAlessandro Paparoni che lo scorso 30 agosto ha iniziato ufficialmente la seconda fase della sua carriera abbracciando il ruolo di libero consigliatogli da tanti. «Erano anni che mi parlavano di valutare questo ruolo, anche per avere una carriera più brillante. Alla fine a questo cambio ci siamo arrivati, in un momento in cui io sono molto consapevole della scelta. Fare il libero non è una rinuncia. Sono molto tranquillo per la stagione, non voglio essere presuntuoso, ma sarebbe molto più grave per la squadra se fossi teso o spaventato. Per quanto riguarda musica e film con me cascate male. Le mie conoscenze musicali dipendono da quello che passa in radio o dagli hard disk dei miei compagni, per questo motivo preferisco dirvi le tre frequenze che ho memorizzate nella mia autoradio». In fatto di cinema va un po’ meglio ma Alessandro non si sbilancia, il suo genere preferito
sono i thriller con scene splatter.
Radio DeejayRadio 105
Francesca Ferretti
Un extraterrestre scende sulla terra, spiegagli chi è Francesca Ferretti.«Una ragazza semplice, solare e molto spontanea, piena di iniziativa».
Qual è il tuo ultimo pensiero prima di entrare in campo? «Gioca sciolta e tranquilla. E ripasso la tattica».
La qualità che più apprezzi in una compagna di squadra. «L’umiltà e il prendersi le proprie responsabilità».
E in un’avversaria?«Trascinare la propria squadra».
Il tuo sogno sportivo.«La Champions League».
Un incubo ricorrente.«Il terremoto: c’é stato quando avevo 13 anni e da lì sono terrorizzata».
L’occasione mancata.«La Coppa Italia nel 2007».
Ti ricordi il tuo primo palleggio?«Non proprio. Mi piaceva schiacciare avendo iniziato come attaccante!».
Match point: la palla scotta, pesa o scivola? «Scotta ma mi piace poter scegliere a chi darla. Devo essere lucida».
Hai un gesto o un oggetto scaramantico?«Pochi, uso sempre lo stesso top per giocare».
La rinuncia più dolorosa.«Allontanarmi dalla mia famiglia e dagli amici cosi presto».
Un complimento inaspettato.«Sei una giocatrice che quando conta non sbaglia la partita».
Il tuo motto?«Ricorda di osare sempre».
Una compagna di squadra che avresti voluto.«Paula Pequenho».
E un allenatore?«L’ho già avuto: Zè Roberto… ora vorrei Mourinho!».
Il compagno ideale per una pallavolista?«Secondo me uno sportivo che abbia lo stesso stile e ritmo di vita».
Se non fossi diventata professionista cosa avresti fatto? «Bella domanda, forse avrei aperto una mia attività».
Un tuo pregio.«Buona e altruista».
Un tuo difetto.«Troppo impulsiva».
Il libro da tenere sul comodino.«“L’ombra del vento” di Zafon, stupendo».
Il tuo slogan per questa stagione.«Non mollare mai».
Fuori in 60 secondiFuori in 60 secondi
di Eleonora Cottarelli
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OCCHIALI SÌ, OCCHIALI NOUn World Grand Prix da incorniciare per la centrale U.S.A Foluke Akinradewo. Le sue fast altissime e i suoi muri le sono valsi il titolo di Mvp e quello di miglior muro della final six. Della spettacolare giocatrice abbiamo notato anche il gioco dell’occhiale. In prima linea sfoggiava un paio di occhiali, lenti trasparenti, a mascherina tipo beacher. Sulla linea dei nove metri si presentava senza, affidandoli all’uscente Sykora. Scaramanzia o una protezione per gli occhi?
I “MUST”Brasile-Cuba (Verona, 27 settembre). È la partita delle
partite, almeno per quanto riguarda
la fase a gironi. Gli strafavoriti contro
le rivelazioni dei Caraibi. Partita da
vedere dal vivo, ad ogni costo. Anche
perché in tivù non la si può trasmette-
re: tutti i giocatori cubani sono infatti
palesemente minorenni, e alcuni papà
non hanno fi rmato la liberatoria per le
riprese in segno di protesta contro il nostro sfrenato capitalismo mediatico.
Germania-Polonia (Trieste, 26 settembre). Sfi da attesissima, animata da
vecchie ruggini. La federvolley tedesca ha già invaso Danzica.
Argentina-Venezuela (Reggio Calabria, 25 settembre). Grande volley e grande folklore.
A bordo campo saranno presenti Shakira, Jennifer Lopez, la pin-up Sofi a Vergara e ov-
viamente Diego Armando Maradona, chiassosissimo e a torso nudo. Purtroppo arrivano
anche brutte notizie: la presenza del Pibe ha imposto la convocazione di Palermo e
Mascherano, che comporranno la diagonale principale dell’Albiceleste.
Giappone-Egitto (Milano, 27 settembre). Samurai contro Mummie.
Beccati questo, Twilight!
I “MUST NOT”Italia-Iran (Milano, 27 settembre). Partita pericolosissima per il pubblico,
a causa di un malinteso. Gli iraniani hanno infatti male interpretato il nome “Lega
Volley”, e ora sono convinti di affrontare una selezione del Carroccio. Indignati, al
fi schio d’inizio daranno vita a un’intifada a base di fetide ginocchiere mai lavate.
Stati Uniti-Messico (Reggio Calabria, 25 settembre). Grazie alla speciale deroga della
Fivb, le due squadre si contenderanno i punti in palio in un rodeo texano. Schizzi di
fango e incornate agli ignari spettatori saranno la regola.
Polonia-Serbia (Trieste, 27 settembre). Sconsigliatissima. C’è infatti
il rischio di scoprire quante squadre siano più forti dell’Italia, con notevoli effetti
depressivi.
LE INCOGNITEAustralia-Camerun (Modena, 27 settembre). Non si sa ancora a quale
sport si sfi deranno le due squadre. I Canguri hanno proposto un touch rugby, visto che
si gioca sette contro sette, ma i Leoni d’Africa temono che ci sia la fregatura.
Russia-Portorico (Modena, 27 settembre). Partita dall’esito assolu-
tamente incerto. I terribili sovietici spazzeranno via gli avversari con un secco 3-0,
oppure un gigantesco meteorite colpirà il PalaPanini? ❖
Un Mondiale da non perdere (?)Un Mondiale da non perdere (?)S
ignore e Signori, fi nalmente ci
siamo: il Mondiale maschile di
pallavolo approda in Italia dopo
un’attesa interminabile, durante la
quale è successo di tutto. Dieci città
in fi brillazione, decine di migliaia di
tifosi a caccia degli ultimi biglietti, e un
centinaio di giocatori pronti a tutto pur
di vincere. Saranno sfi de fantastiche.
Ma anche no. Vediamo allora quali sono
le partite da non perdere per nulla al
mondo, e quelle da evitare come la
varicella.
Un Mondiale da non perdere (?)Un Mondiale da non perdere (?)
Dagli altri campi
PallavoloSupervolley10
Dagli altri campidi Fabrizio Monari
12
8 Volley bazar
10 Dagli altri campi
14 L’invitato specialeCarlo Salvatori
16 Sestetti del meseAndrey ZhekovYuri BerezhkoIvan MiljkovicWilfredo LeónBruno Mossa RezendeBartosz Kurek
TUTTO SU ITALIA 2010
30 Nazionale maschile Anastasi: ci siamo anche noi
36 Azzurri ai raggi xLe schede dei protagonisti
44 Città mondialiLe dieci sedi italiane
SommarioSommario 50 Personaggio
Alessandro Fei
57 Non solo schemidi Andrea Giani
58 AlfabetoMatej Cernic
62 A tu x tuCarlo Magri
64 Le avversarieViste da Fefè De Giorgi
68 Fuori di quiAustralia
69 PostaLettere e mail
70 Verso i Mondiali Bernardi, Lucchetta, RosalbaPasinato, Martinelli, GirettoGiappone 1998, Argentina 2002, Giappone 2006
74 Nazionale femminileBronzo al Grand Prix
50505050
PallavoloSupervolley
30303030
Direttore responsabile:Stefano [email protected]
Direttore editoriale:Vladimir Pistacchio
Vice direttore:Isabella Mignani
Redazione:Eleonora [email protected]
Grafica e impaginazione:Guido Benigni - Sabina [email protected]
Hanno collaborato a questo numero:Camilla Cataldo, Sandro Filippini, Andrea Giani, Carlo Gobbi, Karolina Korbecka, Andrea Lucchetta, Fabrizio Monari, Diletta Nicastro, Gian Luca Pasini, Francesca Piccinini, Adelio Pistelli, Carlo Salvatori, Marco Tentella, Leo Turrini.
Fotografie di: Fiorenzo Galbiati, Fabio Blaco, Daniela Tarantini, Fivb, Giancarlo Gobbi, Antonio Ferroni, Roberto Riboldi, Filippo Rubin, Marco Trabalza, Fabrizio Zani.
In copertina: Alessandro Fei(foto Fiorenzo Galbiati)
srl
Via Nazionale, 166 - 64018 Tortoreto (TE)
Registrazione al tribunale di Forlì n. 9 del 19 aprile 2001.
Direzione, redazione, ufficio abbonamenti, direzione commerciale, amministrazione:Pallavolo Supervolley
Medianet s.r.l.
Via Nazionale 166
64018 Tortoreto (TE)
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Fax 0861–775124
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Segreteria e amministrazione: [email protected]
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Stampa: Tiber SpA
Via della Volta, 179
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Arretrati . . . .€ 7,00
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Per abbonarsi effettuare un versamentosu c/c n. 53996138 intestato a: Medianet s.r.l.
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E-mail: [email protected]
Sito Ufficiale: www.pallavolo.org
Questo numero è stato chiuso giovedì 2 settembre 2010
75 Hello Francy di Francesca Piccinini
76 PersonaggioAntonella Del Core
83 StorieSpike Team
84 A1 maschile
86 Il calendario di A1 maschile
87 Il calendario di A2 maschile
88 A1 femminile
90 Il calendario di A1 femminile
91 Il calendario di A2 femminile
92 Zoom
97 Foto & Storie
98 Leo libero di Leo Turrini
9.10
76767676
PallavoloSupervolley14
L’Invitato speciale
C i siamo. È stato un lungo cammino quello che
ci ha portato a questo Mondiale. Un cammino
entusiasmante fatto di grande lavoro, fatica,
soddisfazioni e anche, inevitabilmente, problemi, che
grazie all’impegno e allo sforzo di tutti siamo riusciti
a superare. La candidatura di un paese a un grande
evento, come lo è il Mondiale di pallavolo, mette
necessariamente in gioco diversi fattori.
Uno di questi non può che essere l’indotto
economico per una nazione che ha lavorato per
l’organizzazione di una rassegna iridata. Nel nostro
caso, l’effetto si estende a tutto il territorio, perché
il Mondiale attraversa l’Italia da nord a sud. Tutta
l’attenzione del mondo si concentrerà su di noi:
un’opportunità per dimostrare ancora una volta la
forza del “Sistema Italia”.
Abbiamo molto da offrire ai tanti turisti che,
arrivando per seguire le partite, coglieranno
l’occasione di godersi e respirare il nostro “splendido”
paese.
Organizzare il Mondiale vuol dire nuovi posti di
lavoro, vuol dire valorizzare le nostre aziende e
di Carlo Salvatori
L’impegno e lo sforzo fatti per organizzare questo evento sono stati altissimi.Per l’Italia sarà una grande opportunità
Un Mondiale Un Mondiale indimenticabile indimenticabile
PRESIDENTE. Carlo Salvatori è alla guida del Comitato Organizzatore del Mondiale
le nostre professionalità. Vuol dire
concludere importanti accordi e creare
i presupposti per svilupparne di nuovi
anche quando i riflettori si spengeranno.
Perché i riflettori si spengeranno sul
Mondiale maschile, ma si continuerà
a lavorare come e più di prima visti i
grandi impegni futuri che attendono
la Federazione: dal Mondiale di beach
volley del 2011 a quello femminile di
pallavolo del 2014, per citarne alcuni.
Con questo Mondiale abbiamo la
possibilità di lasciare strutture nuove
o ammodernate, professionalità
formate, dirigenti e tecnici. Questo è il
patrimonio a cui puntiamo, anche grazie
al grande impegno della Federazione, di un movimento
forte che cresce con il tempo e che ha nei giovani il suo
punto di forza.
Il nostro Mondiale sarà vinto se riusciremo a lasciare
un segno: strutture, professionalità, organizzazione.
Questa sarà la nostra vittoria e per questo abbiamo
lavorato e lavoreremo.
Il Mondiale è arrivato sicuramente in un momento
difficile per il nostro paese e per il resto del mondo dal
punto di vista economico. La crisi non ha risparmiato
nessuno, ma non ci siamo fatti abbattere e abbiamo
guardato oltre la rete. Abbiamo vissuto questo evento
come un’opportunità. Per noi, per le aziende coinvolte,
le istituzioni e i privati. Come dicevo, arriveranno i
turisti che seguiranno la propria squadra e noi dovremo
essere pronti ad accoglierli. Le dieci città stanno
lavorando da tempo per questo e l’impegno di tutti i
Comitati Locali è stato enorme. Un impegno fatto di
grande professionalità e passione, oltre che di sacrificio
anche economico.
E poi c’è la Rai, che ha acquistato i diritti delle partite.
Più che un partner, un compagno di viaggio. La Rai ci ha
accompagnato lungo questa lunga avventura che sta per
partire. La squadra messa in campo dalla tv di Stato è la
dimostrazione e la garanzia della forza e dell’importanza di
questo Mondiale. E l’accordo stipulato con Rai è un ulteriore
punto di forza per il successo mediatico dell’evento.
Infine, ma non per ultimo, il nostro impegno sociale. Il
nostro sarà un Mondiale a impatto ambientale zero, grazie
al progetto “Green Volley” che abbiamo deciso di portare
avanti e che si svilupperà durante la manifestazione. E sarà
anche un Mondiale che guarderà a chi soffre, viste le tante
iniziative che si terranno durante la rassegna iridata e il
progetto “Il Mondiale dei Sorrisi” che ci ha visti protagonisti
di un cammino fatto al fianco di Operation Smile Italia, la
Onlus composta da medici volontari che operano in tutto il
mondo i bambini nati con gravi malformazioni facciali.
Insomma, non resta che aspettare le emozioni che ci
regaleranno gli atleti sotto rete. Certi e sicuri che sarà un
Mondiale indimenticabile. ❖
PallavoloSupervolley 15
Un Mondiale indimenticabile
PAPA. Omaggi “mondiali” per Benedetto XVI da parte dei presidenti Magri e Salvatori
D al 24 settembre al 10 ottobre l’Italia ospiterà i
Campionati Mondiali maschili di pallavolo 2010, con
finale a Roma, che vedranno protagoniste alcune
delle più prestigiose nazionali maschili come quelle di
Stati Uniti, Russia, Spagna, Francia e Canada, di
cui Mizuno è sponsor e fornitore di scarpe ed
abbigliamento da molti anni.
Sponsorizzazioni ai massimi livelli, con la
nazionale USA vincitrice delle olimpiadi di
Pechino e terza nel ranking mondiale; con la
nazionale russa, seconda alla Coppa del mondo
2007 e nel ranking mondiale. Per non parlare della
Spagna, campione d’Europa 2007.
Ai piedi dei giocatori del Mondiale di volley ci saranno gli
ultimi modelli della collezione autunno inverno 2010, scarpe
dall’alto contenuto tecnico per garantire performance
ottimali.
Tutta la linea di calzature volley Mizuno ha
come caratteristica esclusiva una piastra dal
profilo ad onda, chiamata Wave, posta
nell’intersuola, con caratteristiche di
ammortizzamento e stabilità analoghe
a quelle delle scarpe da running ma
applicata a modelli specifici per il
volley, per un migliore controllo delle
torsioni, anche laterali e delle fasi di
spinta e salto.
Novità della stagione è la Mizuno Wave Runcourt, nata dall’esigenza sempre più
diffusa nel volley di trovare delle calzature
altamente ammortizzanti: è caratterizzata infatti
da una intersuola nata dal running ma integrata
da una tomaia e da una suola disegnata
specificamente per il volley. Il design
aggressivo si abbina all’utilizzo di
tecnologie avanzatissime specifiche
per lo sport indoor: il
Composite Fan Shaped Wave, che conferisce
ulteriore stabilità
laterale e
protegge le articolazioni di piedi e ginocchia dai movimenti
laterali rapidi e intensi, tipici della pallavolo; l’intersuola in
CMEVA a basso profilo che garantisce ammortizzamento e
flessibilità necessari al movimento veloce; l’Air Mesh, speciale
stratificazione della rete della tomaia, che fornisce un’ottima
ventilazione per ridurre l’umidità interna; la suola in gomma
con tagli e scanalature che assecondano la flessione del piede;
la linguetta con disegno 3D per rendere anche la calzata il più
confortevole possibile.
La Wave Runcourt è destinata ad avere una vasta diffusione
tra i pallavolisti più esigenti, che al momento utilizzano
prevalentemente la Wave Lightning , scarpa top della
gamma Mizuno.
La Wave Lightning, integrando l'intersuola in AP
con un inserto VS-1, garantisce un assorbimento
degli shock di prim'ordine. Oltre alla tomaia in
Air Mesh per la ventilazione, i rinforzi in pelle
sintetica, la saldatura ad alta frequenza ed
il paracolpi sul puntale, le Wave Lightning
PallavoloSupervolley28
Ai Mondiali 2010, Ai Mondiali 2010, Mizuno grandeMizuno grandeprotagonistaprotagonista
Wave Lightning
Wave Runcourt
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assicurano anche stabilità, protezione e lunga
durata. L’alta tecnologia è presente anche nella
suola, con pannelli modulari in gomma HG che
permettono libertà di movimento e trazione
ottimale; contemporaneamente il SensorPoint crea
un collegamento diretto tra la superficie di gioco
e la piastra Wave, incrementando l'assorbimento
degli shock.
Sia nella versione low che in quella mid,
l'innovativa tecnologia Dynamotion Fit mantiene
totale aderenza e libertà di movimento nella zona
della caviglia e garantisce una calzata ottimale
durante tutte le fasi di appoggio del piede.
Ma a ciascun atleta la sua scarpa: oltre alla
Wave Lightning e alla Wave Runcourt, Mizuno va incontro alle esigenze più svariate
con altri modelli come Wave Tornado e
Wave Blocker, ciascuna con caratteristiche
peculiari. La Tornado presenta l’Infinity Wave
in pebax specifico per il volley, inserito per tutta
la lunghezza della scarpa, la calzata Kuraliner
Fit, sostenitiva e adattabile attorno alla caviglia,
il sistema Intercool che riduce sviluppo di
umidità e calore del piede. La Blocker invece è
dotata del Fan Shaped Wave con rinforzo nella
parte mediale, per ammortizzamento e stabilità
perfetti, dell’intersuola CMEVA per sostegno e
stabilizzazione e di una suola con tagli studiati
appositamente per l’indoor.
La collezione autunno/inverno Mizuno
si completa con una ricca
gamma di accessori, dalle
ginocchiere alle calze,
permettendo così a ciascun
atleta di scegliere un
partner tecnico su misura, di
livello… mondiale. ❖
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Wave Blocker
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PallavoloSupervolley 29
PallavoloSupervolley30
MondialeVerso il
PallavoloSupervolley30
L ’idea gli è venuta su una spiaggia di Rodi, in
una delle due settimane di vacanza subito
dopo la finale di World League. Era sdraiato
al mare - di fianco alla signora Erica - quando
si è accesa la lampadina. «Avevo già deciso di
rinunciare al computer per evitare di passare tutto
il tempo collegato, ma al blocco degli appunti no.
L’ho tenuto sempre a portata di mano e in quella
occasione ho mentito a mia moglie: “no, nulla di
importante”, le ho detto quando mi ha visto molto
attento. Poi mi sono preso l’appunto. “Confronti
faccia a faccia”».
Sei-sette settimane di preparazione sono un
tempo importante, ma non consente di fare
rivoluzioni, soprattutto alla vigilia di un Mondiale
da giocare in casa. Fortunatamente Andrea
Anastasi mostra di avere le idee chiare. «Ci
sono degli aggiustamenti da fare. Il nostro è un
gruppo abbastanza complicato. Abbiamo dei
bei caratterini. Mi ci metto anche io nel mezzo.
E il risultato è che non è facile venirne fuori». E
racconta un episodio che può spiegare meglio il
clima, a volte surriscaldato. «A Belgrado, in World
League, c’è stato uno “scazzo” pesante fra me e
Travica, durante la partita con la Serbia. Poi, anche
se lui non se lo aspettava, gli ho fatto finire quella
partita, dopo la litigata fra un set e l’altro. È così, in un
gruppo come questo è difficile pensare che tutto s’incastri
alla perfezione. Ci sono troppi caratteri tosti, bisogna
darsi “un’aggiustatina” e trovare la maniera migliore per
convivere».
Sorride, ride, ingrossa le spalle e mette in mostra i
muscoli che allena quasi tutti i giorni. Il sorriso non ha
bisogno di prestamparlo, Andrea Anastasi è una persona
positiva, per natura (almeno negli ultimi anni) decisa a
guardare sempre il bicchiere mezzo pieno e a non curarsi
della parte che manca. Pensare positivo e concretezza
operativa, dopo la prima parte della stagione il Ct ha
fissato i punti. «La testa. Quindi dirsi quello che c’è da
dire, stabilire un contatto diretto, fra giocatore e tecnico.
Fargli sapere quello che mi aspetto da ciascuno di loro.
Ma anche aprire una comunicazione da giocatore ad
allenatore, se hanno qualcosa da dirmi».
La psicologia va bene, ma i muscoli sono altrettanto (se
non più) importanti…
«La World League mi ha dato molti segnali. Intanto ho
avuto la conferma che è fondamentale - in vista del
Mondiale - curare l’aspetto fisico, perché per poter giocare
allo stesso livello delle squadre di prima fascia dovremo
essere al massimo della condizione. Nei primi giorni del
lavoro ho fatto una riunione con lo staff a Mantova
per chiarire quello che deve essere il nostro obiettivo:
Sfruttare il faccia a faccia per migliorare l’equilibrio del gruppo, lavorare per una condizione fisica al top, puntare deciso sulla diagonale ma con un occhio altrettanto importante sul gioco di squadra. Il Ct azzurro Andrea Anastasi vuole affrontare il Mondiale con una grande attenzione ai dettagli
Ci siamoCi siamo anche noi anche noi
MondialeVerso il
PallavoloSupervolley30
di Gian Luca Pasini
portare la squadra al massimo per il girone di Catania (il secondo, ndr).
Sia chiaro: non penso che a Milano, nelle prime tre partite, sarà tutto
facile. Non ci sarà nulla di scontato in questo torneo. Ma non voglio che la
squadra sia perfetta il 25, bensì più avanti. Prima spero e vorrei riuscire a
vincere anche senza giocare il volley migliore».
Anastasi ha le idee chiare anche sulla scaletta del lavoro. «Cureremo quei
particolari in cui siamo mancati nella parte finale della World League.
Perché in realtà nella fase di qualificazione tanti problemi eravamo
riusciti a risolverli. Eravamo diventati una buona squadra: poi purtroppo
l’ultima gara con Cuba ci ha lasciato tanta amarezza. Ma io penso che
quegli equilibri sapremo ritrovarli. Ho già deciso di utilizzare le partite
amichevoli pre-Mondiali (e gli allenamenti
congiunti con altre nazionali, già programmati
prima dell’esordio al Forum di Milano, ndr)
per provare tutte le soluzioni tattiche, per farci
trovare pronti all’esordio il 25 settembre».
Quindi turnover di schiacciatori e centrali, con
un’ossatura di squadra già decisa, poggiata
graniticamente sulla diagonale Vermiglio-
Fei. Portare questa coppia al massimo della
condizione, nella testa di Anastasi, sarà decisivo
per dare una svolta al Mondiale dell’Italia. Ma
il Ct azzurro ha un altro credo pallavolistico.
«Assolutamente. Lo sanno tutti che la penso
così: ma mi pare che sia il risultato a cui arrivano
tanti allenatori. Una squadra che non riceve
fatica a giocare e, alla lunga, la paga».
❝Voglio che la squadra sia al massimo a Catania❞
PallavoloSupervolley32
MondialeVerso il
PallavoloSupervolley32
Il passato è passato, anche per la nostra nazionale, che
un tempo di World League ne vinceva a ripetizione. Oggi
la musica non è più la stessa. Ecco perché c’è da mettere
fra le cose da salvare la qualificazione dell’Italia alle
finali di Cordoba. Un passo
avanti che Anastasi si tiene
stretto, un punto di partenza
da cui ripartire per costruire
una squadra che possa
migliorare fino a giocarsi le
proprie chance di vittoria
mondiale. Basta questo, basta il cammino positivo di un
gruppo che da sei anni non conquistava sul campo l’accesso
alla fase finale. Basta sapere che di fronte al pubblico di casa
gli azzurri hanno perso una sola volta, al tie break, contro la
Serbia. Così come al quinto set si sono arresi nelle altre due
sole gare perse in trasferta, a Parigi e Belgrado.
Già il fatto di esserci, alle finali di Cordoba, in Argentina, è
stato importante. Il campo ha bocciato l’Italia, capace di
lottare alla pari (e perdere di nuovo al tie break) con la Russia
e di cedere più nettamente allo strapotere fisico di Cuba. La
World League della nazionale è finita così, con un bagaglio
positivo fondamentale per pensare al Mondiale e sapere che
il margine per fare un altro salto di qualità c’è.
Sul gradino più alto del podio è salito il Brasile, primo per
la nona volta nella storia della manifestazione, con otto
successi nelle ultime dieci edizioni. La squadra di Bernardinho
si conferma quella da battere e scalza l’Italia al comando di
un albo d’oro in cui gli azzurri restano fermi a quota otto. Alle
spalle del Brasile hanno chiuso la Russia di Daniele Bagnoli
e la Serbia orfana di Grbic e Miljkovic. Poi Cuba, Argentina e
Italia. ❖
Un passoUn passo avantiavanti
Il Brasile, dopo la vittoria della nona World League, resta
la grande favorita, ma dietro l’equilibrio è un dato di
fatto, non un modo di dire. «Non scopro certo l’acqua
calda quando dico che c’è un grande equilibrio nella
pallavolo di oggi. Dopo questa World League il nostro
posto nel ranking mondiale è il quinto, siamo cresciuti
negli ultimi anni, visto che partivamo dal 10° posto, ma
ci manca ancora qualcosa per rientrare nella zona del
podio, non tantissimo. Per cui sono uscito rinfrancato
dalle finali di Cordoba. Sono certo che con un altro
piccolo passo potremo essere ulteriormente competitivi
per il Mondiale. Là davanti c’è il Brasile che ha acquistato
una certa maturità, anche nei giocatori che stanno in
panchina. E lo si è visto bene in World League, quando
hanno vinto anche senza mettere in mostra il gioco
migliore. Poi c’è la Russia: presto o tardi una squadra con
quelle potenzialità e quelle qualità fisiche non può non
arrivare. Ma dietro di loro ci sono molte squadre quasi
sullo stesso piano».
I suoi colleghi allenatori dicono che con un calendario
come quello che si è fatto l’Italia ha un’autostrada
costruita davanti alle ruote per arrivare quantomeno
alle semifinali. «Potete anche non credermi, ma non ho
fatto neanche un calcolo. Non ho visto nulla, non mi sono
immaginato chi potremo trovare. Voglio solo pensare
alla mia squadra e a quello che dovremo fare noi. Noi e
il pubblico. In queste settimane ho ripensato spesso a
quello che è successo a Gioia del Colle, quando i tifosi ci
hanno letteralmente trascinato con il loro sostegno (non
è retorica), fino all’Europeo del prossimo anno. Se per
una qualificazione c’è stato tutto questo affetto, non oso
immaginare cosa potremo trovare al Mondiale».
Come (forse) Andrea non sa dove potrà arrivare la sua
squadra…
P.s. Forse qualcuno arriccerà il naso: mancano domande
sul futuro, sul “dopo”. Vero, ma la scelta non è casuale.
Cosa accadrà dopo il 10 ottobre è tutto da verificare.
Qualche mese fa - ad esempio - Anastasi sembrava
destinato a non restare sulla panchina azzurra, anche
vincendo il Mondiale. Ma le cose cambiano e ad Andrea
in questa fase non volevamo fare domande banali che
avrebbero avuto risposte altrettanto affrettate e di
maniera. ❖
32
MondialeVerso il
32 PallavoloSupervolley
I l leader nello sport ASICS, acronimo
di Anima Sana in Corpore
Sano, già partner
da molti anni delle
nazionali italiane
maschile e femminile di
volley sarà sponsor tecnico
dell’evento più atteso dal
volley internazionale, i Mondiali
maschili 2010 in Italia.
Un impegno non nuovo per il marchio
giapponese, indimenticabile protagonista
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“italiane” Torino 2006, da sempre
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Il marchio giapponese da sempre
progetta tecnologie per valorizzare le
potenzialità degli atleti, migliorare
le performance e ottimizzare il
comfort. Per farlo investe nella
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allenatori e campioni dello sport nascono
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tecnologie sviluppate. A Kobe, all’Institute of
Sport Science, il centro della ricerca ASICS,
in 16.000 m2,100 ricercatori, tra scienziati
e ingegneri, dedicati allo studio della
biomeccanica applicata allo sport, raccolgono
sempre nuovi dati, registrano e analizzano
i fattori di sforzo di ciascuna disciplina, le
differenze tra piede e piede, tra uomo e donna e
la tecnologia fa passi avanti.
PallavoloSupervolley34
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Esperienza e competenza che dal 25 settembre
al 10 ottobre saranno a disposizione del gotha
mondiale del volley.
Nelle 10 tappe che percorreranno l’Italia, nello
spazio ASICS, in vendita una collezione dedicata
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Verso il
Mondiale
PallavoloSupervolley36
Luigi Mastrangelo # 1# 1
Ruolo: centraleClub: BRE BANCA LANNUTTI CUNEOVittorie in azzurro: Europei 1999, 2003 e 2005, World League 1999 e 2000. Partecipazioni ai Mondiali: Argentina 2002, Giappone 2006.
1. Che frase vorresti dire ad Anastasi alla vigilia del Mondiale? Abbi fi ducia.2. Il tuo motto mondiale per Italia 2010. Roma arriveremo.3. La fi nale che vorresti e perché? Brasile, è un po’ che non lo battiamo.4. Non succede, ma se succede… Festeggio a modo mio (in mutande sul podio).
R
C
V
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1
Simone Parodi # 3# 3
Ruolo: schiacciatore Club: BRE BANCA LANNUTTI CUNEOVittorie in azzurro: - Partecipazioni ai Mondiali: -
1. Che frase vorresti dire ad Anastasi alla vigilia del Mondiale? Siamo pronti.2. Il tuo motto mondiale per Italia 2010. Quando manca la pelle del leone bisogna usare quella della volpe…3. La fi nale che vorresti e perché? Brasile, perché sono i campioni in carica. 4. Non succede, ma se succede… Faccio il DJ alla festa mondiale.
S
R
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Davide Marra # 2# 2
Ruolo: liberoClub: COPRA PIACENZA Vittorie in azzurro: - Partecipazioni ai Mondiali: -
1. Che frase vorresti dire ad Anastasi alla vigilia del Mondiale? Coach, il lavoro paga e noi siamo pronti. 2. Il tuo motto mondiale per Italia 2010. Fino all’ultima palla… 3. La fi nale che vorresti e perché? Cuba, per riscattare la World League. 4. Non succede, ma se succede… Cosa farò? Il giorno dopo non me lo ricorderò sicuramente.
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Michal Lasko # 7# 7
Ruolo: oppostoClub: MARMI LANZA VERONA Vittorie in azzurro: Europei 2005.Partecipazioni ai Mondiali: Giappone 2006.
1. Che frase vorresti dire ad Anastasi alla vigilia del Mondiale?
Qualsiasi cosa perché vorrebbe dire che ci sono. 2. Il tuo motto mondiale per Italia 2010. Yes we can. 3. La fi nale che vorresti e perché? Brasile, è una grande classica ed è un po’ che non vinciamo. 4. Non succede, ma se succede… Mi faccio un tatuaggio.
R
C
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Valerio Vermiglio # 5# 5
Ruolo: palleggiatore Club: LUBE BANCA MARCHE MACERATA Vittorie in azzurro: Europei 2003 e 2005, World League 1999.Partecipazioni ai Mondiali: Argentina 2002, Giappone 2006.
1. Che frase vorresti dire ad Anastasi alla vigilia del Mondiale?
Chi la dura la vince.
2. Il tuo motto mondiale per Italia 2010. Uniti si vince. 3. La fi nale che vorresti e perché? Russia, ricordando il 2005.4. Non succede, ma se succede… Lo vedrete sul campo, se succede.
Andrea Bari # 4# 4
Ruolo: liberoClub: ITAS DIATEC TRENTINOVittorie in azzurro: - Partecipazioni ai Mondiali: -
1. Che frase vorresti dire ad Anastasi alla vigilia del Mondiale? In bocca al lupo. 2. Il tuo motto mondiale per Italia 2010. Chi si estrae dalla lotta…3. La fi nale che vorresti e perché? Intanto la fi nale, poi va bene chiunque…4. Non succede, ma se succede… Festeggerò come non mai.
A
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RRu
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11.
CC22.
33.
44.
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Gabriele Maruotti # 8# 8
Ruolo: schiacciatore Club: SISLEY TREVISO Vittorie in azzurro: - Partecipazioni ai Mondiali: -
1. Che frase vorresti dire ad Anastasi alla vigilia del Mondiale? Quando vorrai sarò pronto. 2. Il tuo motto mondiale per Italia 2010. Il dado è tratto!3. La fi nale che vorresti e perché? Brasile, perché negli ultimi anni ha vinto tutto. 4. Non succede, ma se succede… Mi ubriaco di gioia.
G
R
C
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Simone Buti # 12# 12
Ruolo: centraleClub: ACQUA PARADISO MONZAVittorie in azzurro: - Partecipazioni ai Mondiali: -
1. Che frase vorresti dire ad Anastasi alla vigilia del Mondiale? Coach, Maremma maiala, guardiamo di fare un bel lavoro. 2. Il tuo motto mondiale per Italia 2010. Vincere e basta!3. La fi nale che vorresti e perché? Brasile, per vincere contro il più forte e spodestarlo. 4. Non succede, ma se succede… Salgo sul podio con un fazzoletto della contrada della Torre.
Cristian Savani # 11# 11
Ruolo: schiacciatore Club: LUBE BANCA MARCHE MACERATA
Vittorie in azzurro: Europei 2003 e 2005. Partecipazioni ai Mondiali: Giappone 2006.
1. Che frase vorresti dire ad Anastasi alla vigilia del Mondiale? Andiamo a Roma a vedere il Papa. 2. Il tuo motto mondiale per Italia 2010. Addoss che il muntun l’è gros (leggetela in bresciano). 3. La fi nale che vorresti e perché? Brasile, perché vincono sempre loro. 4. Non succede, ma se succede… Corro da mia moglie e la bacio.
PallavoloSupervolley 39
Emanuele Birarelli # 15# 15
Ruolo: centraleClub: ITAS DIATEC TRENTINO Vittorie in azzurro: - Partecipazioni ai Mondiali: -
1. Che frase vorresti dire ad Anastasi alla vigilia del Mondiale?
Noi stiamo studiando parecchio, tu comunque suggerisci agli esami. 2. Il tuo motto mondiale per Italia 2010. Rispetto per tutti, paura di nessuno. 3. La fi nale che vorresti e perché? Brasile, perché è ora di cambiare. 4. Non succede, ma se succede… La mattina dopo ancora in preda all’euforia mi compro la macchina nuova.
R
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Dragan Travica # 13# 13
Ruolo: palleggiatoreClub: ACQUA PARADISO MONZAVittorie in azzurro: - Partecipazioni ai Mondiali: -
1. Che frase vorresti dire ad Anastasi alla vigilia del Mondiale? Fammi giocare. 2. Il tuo motto mondiale per Italia 2010. Volere è potere. 3. La fi nale che vorresti e perché? Brasile, la più forte. 4. Non succede, ma se succede… Mi faccio un tatuaggio.
D
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CCCl
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Alessandro Fei # 14# 14
Ruolo: oppostoClub: SISLEY TREVISO
Vittorie in azzurro: Mondiale 1998, Europei 1999, 2003 e 2005, World League 1999 e 2000.
Partecipazioni ai Mondiali: Giappone 1998, Argentina 2002, Giappone 2006.
1. Che frase vorresti dire ad Anastasi alla vigilia del Mondiale? Tu sei tranquillo?2. Il tuo motto mondiale per Italia 2010. Tutti insieme… disperatamente3. La fi nale che vorresti e perché? Russia, vedendo com’è andata nel 2005.4. Non succede, ma se succede… Niente… succede.
Verso il
Mondiale
PallavoloSupervolley40
Andrea Sala # 17# 17
Ruolo: centrale Club: Itas Diatec TrentinoVittorie in azzurro: - Partecipazioni ai Mondiali: -
1. Che frase vorresti dire ad Anastasi alla vigilia del Mondiale? Speriamo che ce la caviamo. 2. Il tuo motto mondiale per Italia 2010. Io speriamo che me la cavo. 3. La fi nale che vorresti e perché? Se siamo in fi nale va bene anche Mazinga Zeta. 4. Non succede, ma se succede… Mi faccio un tatuaggio.
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Ivan Zaytsev # 19# 19
Ruolo: schiacciatoreClub: M.ROMA VOLLEY Vittorie in azzurro: - Partecipazioni ai Mondiali: -
1. Che frase vorresti dire ad Anastasi alla vigilia del Mondiale?
Portami via che non te ne pentirai. 2. Il tuo motto mondiale per Italia 2010. Insieme si può. 3. La fi nale che vorresti e perché? Brasile, perché è bello vincere contro i più forti. 4. Non succede, ma se succede… Mi sposo!
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Matej Cernic # 18# 18
Ruolo: schiacciatoreClub: ASSECO RESOVIA RZESZOWVittorie in azzurro: Europei 2003 e 2005.Partecipazioni ai Mondiali: Giappone 2006.
1. Che frase vorresti dire ad Anastasi alla vigilia del Mondiale? Portaci alla vittoria. 2. Il tuo motto mondiale per Italia 2010. Yes we can!3. La fi nale che vorresti e perché? Brasile, perché non l’ho mai battuto. 4. Non succede, ma se succede… Porto tutti a fare un giro con la barca che mi compro!
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Mondiale
PallavoloSupervolley44
Le cittàLe città deidei mondialimondiali◗◗ ROMA ROMA PalaLottomatica - Piazzale dello Sport Eur
Come arrivare al palazzetto Auto - Direttamente dal Grande Raccordo Anulare (uscita 26)Aereo - 15 minuti dall’aeroporto Roma Fiumicino.Treno - 15 minuti dalla Stazione TerminiMetro - Linea B Fermata Eur Palasport, 15 minuti dalla Stazione TerminiAutobus - 20 minuti da Piazza VeneziaLinee ATAC autobus per piazza Nervi: 671A 671R 714A 714R 780A 780R 791A 791R
Roma vista da... MaruottiMaruottiL’aspetto positivo è... la bellezza storica e culturale.Mi legano alla città... gli amici e la famiglia. Mi aspetto un pubblico... numeroso ed “essaggerato”. Da non perdere... San Pietro C.O.L. ROMA
via G. Sacconi 4/b - 00196 Romatel +39 06 95.21.53.00 | fax +39 06 95.21.53.14
Email: [email protected]
◗◗ MILANOMILANO Mediolanum Forum - Via Di Vittorio 6 – Assago (Mi)
Come arrivare al palazzettoAuto - Tangenziale Ovest, uscita viale Liguria/Assago.Autostrada A7 Milano-Genova uscita Assago (provenendo da Milano l’uscita si trova prima del casello, provenendo da Genova l’uscita è situata subito dopo il casello). Seguire le indicazioni per Forum.Treno - Dalla Stazione Centrale e dalla Stazione Garibaldi, MM2 (verde) fermata Famagosta. Da qui bus ATM 320 oppure 328 fi no all’area Forum.Mezzi pubblici - MM2 (verde) fermata Famagosta. Da qui bus ATM 320 oppure 328 fi no all’area Forum.Aeroporto Malpensa - Shuttle fi no alla Stazione Centrale poi MM2 (verde) fer-mata Famagosta. Da qui bus ATM 320 oppure 328 fi no all’area Forum.
Milano vista da... Sala Sala L’aspetto positivo è... l’internazionalità.Mi lega alla città... il Mondiale. Mi aspetto un’accoglienza... numerosa e accogliente. Da non perdere... la piazza del Carrobbio e le palle del Toro sotto la galleria.
C.O.L. MILANOc/o Fabbrica del Vapore
Via Giulio Cesare Procaccini. 420154 Milano
Tel: +39 02 87087846 +39 02 92889806 +39 02 92889825Fax: +39 02 87087847
Email: [email protected]
PallavoloSupervolley 45
◗◗ ANCONA ANCONA PalaRossini - Banca Marche Palace
Str.Prov.Cameranense - Loc. Varano - Ancona
Come arrivare al palazzetto
Auto - A14, uscita Ancona Sud. In direzione Ancona, seguire le indicazioni per Impianti Sportivi o Stadio del Conero.Treno - Stazione FS Ancona Centro + busStazione FS di Ancona Passo Varano a 500 mt dal pala-sport che è raggiungibile anche a piediAereo - Aeroporto Ancona Falconara “Raffaello Sanzio”. Superstrada in dire-zione Ancona, uscita Ancona Sud quindi seguire le indicazioni per Impianti Sportivi o Stadio del Conero.
Ancona vista da... Birarelli BirarelliL’aspetto positivo è... la simpatia della gente. Mi legano alla città... la carriera pallavolistica. Mi aspetto un pubblico... passionale e competente. Da non perdere... il panorama del passetto.
C.O.L. ANCONAC/O CR FIPAV Marche- Stadio del Conero Curva Nord
Strada Provinciale Cameranense - 60029 ( An )Tel +39.071.2901016 | Fax +39.071.2908029
Email: [email protected]
◗◗ CATANIA CATANIA PalaCatania - Corso Indipendenza
Come arrivare al palazzetto
Aereo - Aeroporto Fontanarossa Catania Auto - Dalla tangenziale ovest di Catania, uscita circonvallazione e poi proseguire verso Corso Indipendenza.
Catania vista da... Vermiglio Vermiglio L’aspetto positivo è... l’accoglienza della gente. Mi legano alla città... le sfi de sportive e le Universiadi del 1997. Mi aspetto un’accoglienza... calorosa e numerosa. Da non perdere... il lungomare.
C.O.L. CATANIAVia Delle Terme, 32 D - 95024
Acireale (Ct)Tel: +39 095 601334
Fax: +39 095 7635856 Email: [email protected]
Verso il
Mondiale
PallavoloSupervolley46
◗◗ FIRENZE FIRENZE Nelson Mandela Forum - Viale Pasquale Paoli n. 3
Come arrivare al palazzetto
Treno - Dalla stazione Santa Maria NovellaIn autobus: Linee 10, 17, 20Aereo - Dall’aeroportoIn autobus: collegamenti Aeroporto/Stazione S.Maria Novella: ogni mezz’ora con la linea “Volain-bus”. Auto - Autostrada A1. Uscita Firenze Sud: percor-rere il raccordo fi no al termine in corrispondenza del semaforo. Qui tenersi a sinistra seguendo le indicazioni per Firenze Città e Stadio. Percorrere Lungar-no Aldo Moro e Lungarno Colombo. Svoltare a destra in Via del Campofi ore. Proseguire oltre Piazza Alberti, passare sopra il cavalcavia ferroviario e conti-nuare diritto (Via Lungo l’Affrico); dopo il secondo semaforo tenersi a sinistra e svoltare alla seconda traversa a sinistra imboccando Viale Cialdini che conduce all’ingresso principale del Mandela Forum (Viale Paoli).
Firenze vista da... ButiButiL’aspetto positivo è... che sembra di entrare nel Rinascimento. Mi legano alla città... le visite culturali e le passeggiate in centro. Mi aspetto un pubblico... caloroso. Da non perdere... Piazza Santa Croce e la sua chiesa.
◗◗ MODENA MODENA PalaPanini - Viale dello Sport 25
Come arrivare al palazzetto
Auto - Dal casello Modena Nord Tangenziale direzio-ne Bologna e uscita Palazzo dello Sport. Dal casello Modena Sud Via Vignolese direzione Modena poi Tan-genziale tutte le direzioni terza uscita a destra dopo incrocio con Via Emilia. Mezzi pubblici - Dalle FF.SS. autobus n. 7 fi no a Largo Garibaldi quindi autobus n. 8.
Modena vista da... TravicaL’aspetto positivo è... il cibo, in particolare gnocco e tigelle. Mi legano alla città... gli amici. Mi aspetto un’accoglienza... calorosa. Da non perdere... la Ghirlandina e l’osteria La Secchia.
C.O.L. FIRENZEc/o Mandela Forum, viale Malta, 6
50137 FirenzeTel: +39 055 584299Fax: +39 055 581628
Email: infofi [email protected]
C.O.L. MODENAc/o PalaPanini viale dello Sport, 25
41100 ModenaTel: +39 059 8753447
Fax: +39 059 4821999Email: [email protected]
PallavoloSupervolley 47
◗◗ REGGIO REGGIO CALABRIACALABRIA PalaCalafi ore - Largo Pentimele
Come arrivare al palazzetto
Treno - Dalla Stazione Lido dista circa 2 kmAuto - Dall’uscita autostradale di “Reggio Calabria Porto” dista 1 km
Reggio Calabria vista da... Marra MarraL’aspetto positivo è... La crescita che c’è stata nell’ultimo periodo. Mi lega alla città... il calore della gente. Mi aspetto un’accoglienza... entusiastica. Da non perdere... I Bronzi e una passeggiata sul lungomare.
C.O.L. REGGIO CALABRIAVia XXIV Maggio, 23
89125 Reggio CalabriaTel +39.0965.28851 - +39 0965.625656
Fax +39.0965.300642 - +39 0965.625928Email: [email protected]
◗◗ TORINO TORINO PalaRuffi ni - Viale Burdin, 10
Come arrivare al palazzetto
Auto - Una fi tta rete autostradale mette Torino in comunicazione rapida con le maggiori città italiane: Genova, Milano, Bologna, Roma e Napoli. I collegamenti con la rete autostradale: Torino-Milano/Venezia (A4) / Torino-Savona (A6) / Torino-Aosta (A5) / Torino-Piacenza/Brescia/ Torino-Pinerolo / Torino-Bardonecchia (A32).Treno - (Stazioni ferroviarie equidistanti dal Palazzo dello Sport)Torino Porta Susa – pullman n. 56 o n. 71 (con fermata di fronte al Palazzo dello Sport) o Torino Porta Nuova – pullman n. 64 (con fermata di fronte al Palazzo dello Sport). Portano all’impianto i seguenti au-tobus urbani: n. 56 e n. 15 Metropolitana da Porta Susa (direzione Rivoli) fermata Piazza Massaia poi autobus n. 2Aereo - Aeroporto di Torino Caselle. C’è un treno dalla Stazione Dora per raggiun-gere l’aeroporto (e viceversa)
Torino vista da... Parodi Parodi L’aspetto positivo è... la multietnicità. Mi legano alla città... gli amici. Mi aspetto un pubblico... affamato di pallavolo. Da non perdere... la Mole Antonelliana.
C.O.L. TORINOc/o CR FIPAV Piemonte Strada del
Meisino, 1910132 Torino
Tel. +39.011.8902019Email: [email protected]
Verso il
Mondiale
PallavoloSupervolley48
◗◗ TRIESTE TRIESTE Palatrieste - Via Flavia, 3
Come arrivare al palazzetto
Auto - Autostrada A4, casello del Lisert, SS202 direzione Stadio Rocco – via Flavia.Autostrada A4 Venezia Trieste, casello del Lisert, uscita “Sistiana” e SS.14 “Costiera”.Treno - Dalla Stazione Trieste Centrale, bus n.ri 19-20-21 Fermata Via Flavia - Pala-sportAereo - Aeroporto di Ronchi dei Legionari – bus navetta fi no alla Stazione Centrale.
Trieste vista da... Cernic CernicL’aspetto positivo è... la storia e la fi erezza. Mi lega alla città... il mare. Mi aspetto un pubblico... curioso. Da non perdere... la Rosa dei venti sul molo.
C.O.L. TRIESTEc/o FIPAV Trieste c/o Stadio Nereo Rocco
Via dei Macelli,5 34100 TriesteTel. +39.040.89908227 | +39.040.89908227
Fax +39.040.89908227Email: [email protected]
◗◗ VERONA VERONA PalaOlimpia - P.le Atleti Azzurri d’Italia, 1
Il Palaolimpia è situato a pochi passi dallo stadio Bentegodi, presso il Piazzale Atleti Azzurri d’Italia: dista una decina di minuti a piedi dalla stazione, poco più di 5 minuti in auto dal casello Verona Nord, e circa 15 minuti in auto dall’aeroporto cittadino.
Verona vista da... LaskoLasko L’aspetto positivo è... l’arte e la cultura. Mi legano alla città... sette anni di esperienze sportive e non. Mi aspetto un pubblico... da tutto esaurito. Da non perdere... Re Teodorico di notte.
C.O.L. VERONAc/o Stadio Bentegodi, Piazzale Olimpia
Curva Sud – cancello E/2037138 Verona
Mailingc/o Palasport di Verona – Piazzale Atleti
Azzurri d’Italia, 1 - 37138 VeronaTel. +39.045.580192 - Fax +39.045.580325
Email: [email protected]
A tu x tu
T utto è pronto. Il Mondiale italiano, che torna
nei nostri palazzetti per la prima volta dopo
il 1978, sta per spiccare il volo. È l’occasione
per dimostrare che la pallavolo azzurra può ancora
essere protagonista a livello tecnico, ma anche
che organizzativamente la struttura guidata dal
presidente federale Carlo Magri può primeggiare
nel mondo.
Presidente, a pochi giorni dal Mondiale come si sente? «Mi sento agitato perché io per natura lo sono
sempre, però anche a posto con la coscienza.
Abbiamo lavorato con tutte le energie che
avevamo, sia a livello politico per avere il Mondiale,
sia a livello organizzativo».
L’organizzazione è andata come si immaginava? «In questa direzione sono tranquillo,, conoscendo
la nostra struttura e i nostri comitati, per quello
che è stato fatto e quello che si farà durante
l’evento. C’è chi sostiene che in pochi sanno che
ci sarà questo Mondiale. Io credo invece che non
sia così e che con dieci città coinvolte lo sappiano
in tanti. Avremo anche bisogno dei giornali e
delle televisioni. La Rai trasmetterà decine e
decine di partite: questo era quello che dovevamo
proporre noi e ci siamo riusciti fino in fondo. Poi,
per quella che è la nostra struttura, non possiamo
permetterci di concentrarci su un solo evento.
Pensate solo che la settimana prima del Mondiale
maschile organizzeremo in Italia la qualificazione
al prossimo Grand Prix femminile. Credo che
non ci siano altre Federazioni che hanno queste
problematiche, ma noi ce le teniamo strette».
Pensa che la pallavolo sfrutterà l’occasione per uscire dai propri confini? «Dai propri confini io dico che la pallavolo è uscita
da un pezzo. A volte si fa fatica ad ammetterlo, ma
lo ha fatto come risultati e come manifestazioni
organizzate in casa. Per il Congresso Mondiale
arrivano in Italia, nell’anno in cui si sta lavorando
alla candidatura per l’Olimpiade di Roma del 2020,
267 nazioni. È un’opportunità che questo Mondiale
di pallavolo offre a tutto lo sport italiano».
Parliamo anche di pallavolo giocata: cosa si aspetta dagli azzurri? «Dalla nazionale io mi aspetto sempre il massimo.
Sono conscio che ormai c’è tanta concorrenza e il
livello internazionale è cresciuto tantissimo. Sono
tornati prepotentemente alla ribalta i paesi dell’Est,
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Il presidente della Fipav, Carlo
Magri,è ottimistaalla vigilia
del Mondiale.«Abbiamo
lavorato bene. I palazzetti saranno in
ordine e spero con parecchio
pubblico.Gli azzurri
sono cresciutie da loro
mi aspettoil massimo»
Voglio una Voglio una bella Italiabella Italia
di Stefano Michelini
ma nella World League ho visto che l’Italia è cresciuta. Ho
ancora nella memoria l’ultima Olimpiade e con un pizzico
di fortuna in più avremmo potuto fare ancora meglio
del quarto posto. Ora giochiamo in casa e mi aspetto
una bella Italia, poi che Dio ce la mandi buona. Io sono
ottimista».
Cosa dirà ad Anastasi alla vigilia del Mondiale? «Tutti sanno che i miei allenatori li stanco prima, ma nei
dieci giorni che precedono le manifestazioni mi fermo.
La mia passione a volte mi porta a entrare in compiti che
non sono i miei. Quindi ad Andrea dico di stare tranquillo
perchè uno dei miei
propositi è quello di non
innervosire gli allenatori».
Se la sente di indicare le tre squadre che saliranno sul podio? «Dico quattro nomi,
perché metto anche
l’Italia. Poi aggiungo
Brasile, Russia e Stati
Uniti».
Come si augura di vedere i dieci palazzetti che ospiteranno il Mondiale? «Le visite della commissione internazionale
sono state positive. Dove giocherà l’Italia
sarà ovviamente più semplice, ma mi pare,
seguendo anche la prevendita, che ci sia
molto interesse anche da parte di alcune altre
nazioni. Sono sicuro che troveremo i nostri
impianti in ordine e mi auguro con parecchio
pubblico».
A fine manifestazione si potrà dire soddisfatto se… «Non mi basta il successo organizzativo. Chi mi conosce sa
che lo baratterei volentieri con un successo tecnico. Però
dico anche che questa esperienza ci servirà tantissimo
anche in previsione del Mondiale femminile che
organizzeremo nel 2014. Perciò mi riterrò soddisfatto se
riusciremo a realizzare entrambe le componenti. Appena
caduta l’ultima palla, poi, sposteremo la concentrazione
sulle ragazze che giocheranno il Mondiale in Giappone».
Appunto, dalla nazionale di Barbolini cosa si aspetta invece? «Abbiamo una squadra forte e fino ad ora abbiamo
affrontato i soliti avversari
con cui qualche volta
si vince e altre si perde.
L’esperienza del Grand
Prix è stata interessante,
qualche giovane è salita
alla ribalta e anche questa
manifestazione servirà a
Massimo per le decisioni che
dovrà prendere in vista di un
Mondiale in cui ovviamente
spero si possa vincere».❖
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PAR CONDICIO. In alto con il ministro Giorgia Meloni. A destra con il vice direttore di Sky Sport, Lorenzo Dallari. In basso con la giornalista Rai, Simona Rolandi
PallavoloSupervolley64
MondialeVerso il
PallavoloSupervolley64 PallavoloSupervolley64
H a vinto tre Mondiali di fila, lui. Nel 1990
a Rio de Janeiro, nel 1994 ad Atene e nel
1998 a Tokyo. E proprio con un Mondiale
- quello del 2002 in Argentina a 41 anni suonati
- ha chiuso la carriera da giocatore. Con un certo
Andrea Anastasi in panchina. Detto questo, è
facile capire perché tra tanti addetti ai lavori,
abbiamo scelto Ferdinando “Fefè” De Giorgi per
fare le carte agli avversari dell’Italia. Ma il suo
rapporto con i Mondiali 2010 non finisce qui,
Fefè tornerà a commentare per la Rai tutte le
partite degli azzurri e proprio il giorno della finale
a Roma, il 10 ottobre, festeggerà in diretta i suoi
49 anni.
Quindi Fefè, sa tutto su Giappone, Egitto ed
Iran? «Confesso – commenta l’ex tecnico
di Macerata – che mi sono confrontato con
Alessandro Piroli (scoutman della nazionale
azzurra, ndr) prima».
NIENTE CALCOLIAndiamo in ordine cronologico. L’esordio è
il 25 settembre a Milano contro i nipponici,
che sconfitti dalla Corea del Sud non
parteciperanno alla World League 2011. Inizio
morbido quindi? «Il Giappone è la solita squadra
da tenere d’occhio invece, perché in ogni
manifestazione azzecca qualche partita. Ma ha
una solidità tecnica inferiore alla nostra e se gli
mettiamo pressione al servizio poi fa fatica ad
esprimere il consueto gioco veloce. Attenzione
allo schiacciatore Yu Koshikawa però, per il
secondo anno maglia numero 7 della Pallavolo
Padova».
Fefè De Giorgi fa le carte alle avversarie che contenderanno il Mondiale all’Italia. «La sorpresa sarebbe se non vincessero né Brasile né Russia. E qui entrerebbero in gioco Cuba, Polonia, Serbia, Bulgaria e ovviamente gli azzurri»
BalliamoBalliamo sul mondosul mondo
MondialeVerso il
PallavoloSupervolley64
di Eleonora Cozzari
PallavoloSupervolley 65
Il giorno dopo va in scena Italia-Egitto. Qui cominciamo a
fare sul serio. «Sono gli avversari più pericolosi della prima
fase. Da diversi anni sono allenati da un italiano, Antonio
Giacobbe. È la squadra che ha più esperienza a livello
internazionale, dove ha mostrato buone cose. Il palleggiatore
titolare è Abdalla Ahmed, che in Italia si ricordano tutti
per la stagione (2006-07, ndr) a Treviso, dove si è fatto
apprezzare per le ottime doti sia come alzatore che al
servizio. Attenzione quindi».
Lunedì 27, l’Italia chiude il primo girone con l’Iran. «A livello
giovanile l’Iran raggiunge sempre buoni risultati. Una grossa
conoscenza di questa squadra non c’è e andranno studiati al
momento. Forse sono gli stessi giocatori un po’ più cresciuti
(ironizza Fefè, ndr). Quindi l’unica precauzione da prendere
contro di loro è di natura psicologica. Non giudichiamoli
prima, non mettiamo limiti su cosa sia sufficiente per
batterli, perché poi potrebbe non bastare. Andiamo dritti per
la nostra strada e non avremo problemi».
MA QUALCHE PREVISIONE SÌAnastasi l’ha detto: da Catania in poi dovremo essere al
top. De Giorgi, i giornalisti, i tifosi, Anastasi stesso non
prescindono da un dato: l’Italia passa da prima e va a
giocarsi il secondo turno a Catania, dal 30 settembre
al 2 ottobre, inserita nelle tre squadre del girone G.
Dando questo per assodato – da noi però, non certo
dai giocatori in campo che mai devono sottovalutare
una partita, un set e neanche una palla – facciamo due
conti.
Se l’Italia passa da prima, nel secondo turno dovrà
incontrare la seconda del girone C e la terza del girone
F. Questa volta i pronostici sono duplici: sul grado di
difficoltà degli avversari, ma anche sugli avversari
stessi. Torniamo ad interpellare Fefè. «A Modena,
dando per quasi certo che sarà la Russia a passare da
prima, il secondo posto se lo giocheranno Porto Rico e
Australia. Ed entrambe, in previsione, sono sfide fattibili.
PallavoloSupervolley 65
PallavoloSupervolley66
MondialeVerso il
PallavoloSupervolley66 PallavoloSupervolley66
È dal girone di Trieste che invece potrebbe uscire
l’avversaria temibile per l’Italia. Perché Serbia, Polonia
e Germania hanno le stesse possibilità di passare
come prima, come seconda o come terza. La Germania
sulla carta è la meno forte delle tre. Ma basta che
faccia risultato la prima giornata che tutto verrebbe
stravolto».
Dalla terza fase in poi (4-6 ottobre) fare pronostici
diventa un azzardo. L’unica certezza che il calendario ci
riserva è che le sedi dei 4 gironi (12 squadre in totale)
sono Roma e Firenze. Si dovrà aspettare la fine della
seconda fase per sapere gli accoppiamenti. Se l’Italia
passasse come prima, quasi per certo giocherebbe a
Roma. Uno stimolo in più per i ragazzi di Anastasi, che
puntano ad avere dalla loro il caloroso pubblico del
PalaLottomatica. Fefè De Giorgi concorda e rilancia.
«Da Catania in avanti… ma anche indietro (scherza, ndr)
l’Italia dovrà cercare la sua identità e poi andare dritto per
dritto. Senza calcoli, annullando i pensieri. E crescendo
partita dopo partita, i ragazzi dovranno essere bravi nelle
sfide dove ci sarà da battagliare. Dopo di che, penso che
l’Italia possa puntare ad arrivare tra le prime 4. Poi in
semifinale e in finale può succedere di tutto».
LE FAVORITECi sono in ogni manifestazione e hanno i fari puntati
addosso. Se vincono, hanno fatto il loro dovere. Se
sbagliano il tiro, è un fallimento. Piccolo o grande,
dipende dalla caduta. Dura regola dello sport. Chi è
la favorita per Fefè De Giorgi? «Io dico Brasile. Perché
cambia cambia, ma il livello di gioco resta altissimo.
Accanto metto la Russia. Non arriva sempre prima,
d’accordo, ma ha fatto un’infinità di finali. È lì ogni volta
e ci devi fare i conti». E poi? «Poi c’è una fascia di squadre
importanti: Cuba, Polonia, Serbia, Bulgaria e ovviamente
l’Italia».
Andiamo con ordine. «I cubani sono tosti, bravi, belli da
veder giocare e il più “anziano” ha 23 anni. Ecco, solo la
continuità e la poca esperienza potrebbe fregarli.
66
MondialeVerso il
66 PallavoloSupervolley
MI PIACE. De Giorgi apprezza molto il lavoro che Silvano Prandi sta facendo con la nazionale bulgara, che arriva da un bronzo europeo
PallavoloSupervolley 67
La Polonia è campione d’Europa, non
dimentichiamolo. E ha ottenuto quel risultato
con tre senatori infortunati. La Serbia in queste
competizioni fa sempre ottime cose e la Bulgaria di
Prandi a me piace molto».
LE SORPRESE«Nei Mondiali grandi
sorprese non ce ne sono
mai - continua Fefè -.
Francia e Germania
possono dare fastidio
però. Specie la Francia,
che non vincerà ma è una
formazione rognosa».
Quindi? «Quindi la sorpresa
potrebbe essere che il
Mondiale non lo vinca né
Brasile né Russia, ma una
delle cinque squadre che
ho nominato prima».
Speriamo in una sorpresa
di colore azzurro, allora.❖
CONTRO L’ITALIA. Gli azzurri scendono in campo il 25 settembre contro il Giappone (in basso). La sfida più impegnativa la giocheranno il giorno dopo con l’Egitto (a destra il suo tecnico Giacobbe) e chiuderanno il 27 con l’Iran (in alto)
PallavoloSupervolley9898 PallavoloSupervolley
di Leo Turrini
Forzae coraggio
Firme
A h, che bello! Ci sono i Mondiali! A casa nostra! Magari arrivano con una ventina di anni di ritardo, perché ho sempre pensato che sarebbe
stato bellissimo offrire il palcoscenico nazionale agli azzurri dell’era Velasco. Hanno vinto ovunque, immagino sarebbero stati felici di conquistare il titolo iridato non soltanto in Brasile (1990), Grecia (1994) e Giappone (1998, con il mitico Bebeto in panca al posto di Giulietto) ma anche davanti al loro pubblico, alle loro famiglie, ai loro amici.D’altronde, la Storia, con la maiuscola, non si cambia. E allora, in uno sforzo di realismo, conviene paragonare l’Italia di Anastasi, l’Italia del 2010, a quella di Carmeluzzo Pittera nel 1978. In quei giorni, che ho vissuto da diciottenne alla stregua di una favola, nessuno osava scommettere una lira (non c’era l’euro) sulle prospettive degli azzurri. Invece Marco Negri, Pupone Dall’Olio, Nassi, Greco, Scilipoti, Di Bernardo eccetera consumarono un sogno pazzesco, arrivarono in finale, presero l’argento, furono sconfitti solo dalla leggendaria Unione Sovietica e per la prima volta la pallavolo finì nel Tg1 delle ore 20…Questo è il mio augurio, dagli anfratti di un cuore invecchiato. Lo so, lo so. Tecnicamente
forse non avremo scampo, contro avversari che hanno uno spessore diverso. Lo so, lo so, non siamo più l’Italia di Velasco e di Bebeto, i più grandi maestri di volley che mi sia capitato di incontrare (ovviamente, essendo uno argentino e l’altro brasiliano, affettuosamente si detestavano, ma silenziosamente si stimavano e tanto). Ma posso peccare di ottimismo? Bene: se c’è uno che può cavare il sangue dalle rape, beh, è il Nano, il nostro commissario tecnico.Non ho compreso ancora come abbia potuto vincere un titolo europeo con la Spagna, accidenti. E francamente, con il senno di poi, persino il quarto posto dell’Olimpiade di Pechino era un risultato strepitoso. Dunque, forza e coraggio.Infine, una cosa curiosa. Ho già raccontato, credo, di essere stato in Sud Africa per i Mondiali di calcio. Lì, quando negli stadi arrivava Pelè, il più grande calciatore del secolo scorso, facevano a gara per accoglierlo festosamente.Qualcuno può dirmi perché Lollo Bernardi, il più grande pallavolista del Novecento, deve pagare il biglietto per le partite del Mondiale italiano del 2010?!? !?! ❖
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