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PARLA NICO DALLA VIA, PRESIDENTE DI “VIVILEGNAGO” · 2020-05-05 · per il paese». Nico Dalla...

Date post: 23-Jul-2020
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MARTEDÌ 5 MAGGIO 2020 - NUMERO 35 - ANNO 1 - Redazione: Via Fiume 13, 37045 Legnago (VR) - Telefono: 0442 752165 E-mail: [email protected] - Sito web: cronacabassoveronese.com - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI Visita il sito web cronacabassoveronese.com e seguici sui social network Quotidiano della sera Una decisione sofferta ma presso- ché obbligata. La marcia “Prova a prendermi a Spinimbecco”, che viene organizzata dall’omonimo gruppo podistico e si svolge nel comune di Villa Bartolomea, quest’anno non si terrà. Quella in programma il prossimo 14 giugno sarebbe stata la sesta edizione della manifestazione, la cui impor- tanza è cresciuta costantemente nel corso degli anni (nel 2019 ha registrato oltra 1700 presenze indi- viduali). A darne notizia è stato il presidente del direttivo Davide Zamperlin. «Il miglioramento delle condizioni sociali e sanitarie che si sta verificando nell'ultimo periodo non è sufficiente per organizzare in sicurezza un evento come una mar- cia», afferma Zamperlin, «Dispiace, tanto, ma prima di tutto viene la salute. Sono sicuro che in un futu- ro non così lontano troveremo un altro modo per stare tutti assieme e festeggiare». (A. F.) Una marcia podistica Cancellata la marcia podistica SPINIMBECCO di Federico Zuliani E’ fortemente preoccupato Nico Dalla Via, presidente di “ViviLegnago”, l’associazione che raggruppa buona parte dei commercianti del centro storico cittadino, rispetto alla situazione delle attività economiche “di vicinato” alle prese con la crisi causata dall’emergenza Coronavirus, il conseguente “lockdown” e una riapertura dei negozi che tarda a trovare una strada. E la sua preoccupazio- ne la esprime senza tanti giri di parole: «Purtroppo, non potrà essere tutto come prima finché non ci sarà un vaccino, che ci permetterà di uscire con sereni- tà e passeggiare per la piazza. E fino ad allora la vedo dura, sempre di più». Un pensiero che all’imprenditore 44enne scaturisce anche dal dialogo con alcuni degli associati che rappresenta: «Confrontandosi con qualche commerciante del territorio viene il nodo in gola, perché si sente il dispiacere e la tristezza di queste persone nell’avere l’attività chiusa e non poter fare niente». Ma, aggiun- ge Dalla Via: «Fino all’ultimo il commerciante non molla mai, finché c’è un attimo di fiato den- tro si fa valere, sentire e si pro- muove». E, in questo, una mano ha provato a darla quan- tomeno la cittadinanza: «La popolazione - afferma ancora il presidente di “ViviLegnago” - si è dimostrata solidale, magari preferendo l’acquisto in uno dei negozi di vicinato invece che farlo online, o presso la grande distribuzione o un punto delle grandi catene». Il grande “assente”, dal punto di vista di Dalla Via è, invece, il Governo centrale: «Questa settimana doveva essere quella della svol- ta, ma così non è. La “fase 2”, per come l’ha voluta il premier Giuseppe Conte, non ha cami- biato più di tanto le cose. A parte l’abbigliamento per bambini, se guardiamo al resto, agli altri negozi dell’abbigliamento...». SEGUE A PAG. 2 «Siamo pronti a riaprire» Legnago, piazza Garibaldi vuota e con i negozi chiusi PARLA NICO DALLA VIA, PRESIDENTE DI “VIVILEGNAGO” Mercati di Legnago Servizio a pag. 4
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Page 1: PARLA NICO DALLA VIA, PRESIDENTE DI “VIVILEGNAGO” · 2020-05-05 · per il paese». Nico Dalla Via (pres. “ViviLegnago”) Commercianti contro il Governo NELLA CITTÀ DI ANTONIO

MARTEDÌ 5 MAGGIO 2020 - NUMERO 35 - ANNO 1 - Redazione: Via Fiume 13, 37045 Legnago (VR) - Telefono: 0442 752165 E-mail: [email protected] - Sito web: cronacabassoveronese.com - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

Visita il sito web cronacabassoveronese.com e seguici sui social network

Quotidiano della sera

Una decisione sofferta ma presso-ché obbligata. La marcia “Prova a prendermi a Spinimbecco”, che viene organizzata dall’omonimo gruppo podistico e si svolge nel comune di Villa Bartolomea, quest’anno non si terrà. Quella in programma il prossimo 14 giugno sarebbe stata la sesta edizione della manifestazione, la cui impor-tanza è cresciuta costantemente nel corso degli anni (nel 2019 ha registrato oltra 1700 presenze indi-

viduali). A darne notizia è stato il presidente del direttivo Davide Zamperlin. «Il miglioramento delle condizioni sociali e sanitarie che si sta verificando nell'ultimo periodo non è sufficiente per organizzare in sicurezza un evento come una mar-cia», afferma Zamperlin, «Dispiace, tanto, ma prima di tutto viene la salute. Sono sicuro che in un futu-ro non così lontano troveremo un altro modo per stare tutti assieme e festeggiare». (A. F.) Una marcia podistica

Cancellata la marcia

podistica

SPINIMBECCO

di Federico Zuliani E’ fortemente preoccupato Nico Dalla Via, presidente di “ViviLegnago”, l’associazione che raggruppa buona parte dei commercianti del centro storico cittadino, rispetto alla situazione delle attività economiche “di vicinato” alle prese con la crisi causata dall’emergenza Coronavirus, il conseguente “lockdown” e una riapertura dei negozi che tarda a trovare una strada. E la sua preoccupazio-ne la esprime senza tanti giri di parole: «Purtroppo, non potrà essere tutto come prima finché non ci sarà un vaccino, che ci permetterà di uscire con sereni-tà e passeggiare per la piazza. E fino ad allora la vedo dura, sempre di più». Un pensiero che all’imprenditore 44enne scaturisce anche dal dialogo con alcuni degli associati che rappresenta: «Confrontandosi con qualche commerciante del

territorio viene il nodo in gola, perché si sente il dispiacere e la tristezza di queste persone nell’avere l’attività chiusa e non poter fare niente». Ma, aggiun-ge Dalla Via: «Fino all’ultimo il

commerciante non molla mai, finché c’è un attimo di fiato den-tro si fa valere, sentire e si pro-muove». E, in questo, una mano ha provato a darla quan-tomeno la cittadinanza: «La

popolazione - afferma ancora il presidente di “ViviLegnago” - si è dimostrata solidale, magari preferendo l’acquisto in uno dei negozi di vicinato invece che farlo online, o presso la grande distribuzione o un punto delle grandi catene». Il grande “assente”, dal punto di vista di Dalla Via è, invece, il Governo

centrale: «Questa settimana doveva essere quella della svol-ta, ma così non è. La “fase 2”, per come l’ha voluta il premier Giuseppe Conte, non ha cami-biato più di tanto le cose. A parte l’abbigliamento per bambini, se guardiamo al resto, agli altri negozi dell’abbigliamento...».

SEGUE A PAG. 2

«Siamo pronti a riaprire»

Legnago, piazza Garibaldi vuota e con i negozi chiusi

PARLA NICO DALLA VIA, PRESIDENTE DI “VIVILEGNAGO”

Mercati di Legnago

Servizio a pag. 4

Page 2: PARLA NICO DALLA VIA, PRESIDENTE DI “VIVILEGNAGO” · 2020-05-05 · per il paese». Nico Dalla Via (pres. “ViviLegnago”) Commercianti contro il Governo NELLA CITTÀ DI ANTONIO

2 • 5 maggio 2020

la Cronaca del Basso Veronese - Supplemento a la Cronaca di Verona - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Coordinatore di redazione: FEDERICO ZULIANI - Collaboratori: ALEX FERRANTE

«A Legnago questi negozi creano un’economia circolare con cui vive una comunità»SEGUE DALLA PRIMA «Penso poi alla ristorazione», prosegue Dalla Via, «in gran-de, grandissima crisi. Le atti-vità legate alla somministra-zione, come appunto i risto-ranti, i bar, non riescono a vedere neanche un barlume di luce in fondo al tunnel. C’è solo buio pesto, e il Governo è totalmente incurante di que-sta situazione». Ma cosa con-testate, come categoria, all’Esecutivo? «Ad esempio, l’utilizzo di due pesi e due misure rispetto ad altre attivi-tà. Ok, la grande distribuzio-ne è necessaria per quanto riguarda il comparto alimen-

tare, però ultimamente nei supermercati si vedono assembramenti incontrollati che nei negozi di vicinato non si vedrebbero mai, proprio per la conformazione dell’atti-vità. Che non hanno l’affluen-za che può avere la grande distribuzione, per cui se Tizio riapre il suo negozio che, in una stagione standard produ-ce 30-40 scontrini al giorno, non crea assembramenti pericolosi, ma ricomincia a sostere la sua famiglia e la sua attività. Legnago è un paese sicuro, e questi negozi creano un’economia circolare con cui vive una comunità, e adesso è come avere una

bella auto cui hanno tolto la benzina e tagliato tre gomme». E la vostra “ricetta”, come associazione, quale sarebbe? «Per quanto riguar-da “ViviLegnago”, abbiamo quattro punti fermi: missione, visione, obiettivi e strategia. Sono punti correlati l’uno all’altro e, quando la situazio-ne si sarà finalmente “norma-lizzata”, saranno l’abc per aiutare le attività economi-che, sempre con il sostegno da parte dell’Amministrazione comunale. E, in ogni caso, l’associazione difenderà sempre a spada tratta le atti-vità, perché sono un valore per il paese».

Nico Dalla Via (pres. “ViviLegnago”)

Commercianti contro il GovernoNELLA CITTÀ DI ANTONIO SALIERI CRESCE IL MALCONTENTO PER LA “FASE 2”

STUDIO: UN NEGOZIO SU QUATTRO PRONTO A CHIUDERE DEFINITIVAMENTE

A margine dell’intervista, il presidente Nico Dalla Via ha illustrato anche i termini di uno studio effettuato di recen-te e che fotografa una situa-zione tutt’altro che rosea per le attività commerciali del ter-ritorio. «Ci sono molte grosse pizzerie della zona che pen-sano di non riaprire più», rac-conta Dalla Via. Che poi

aggiunge: «L’opportunità di fare consegne aiuta relativa-mente: non è un salvataggio da un punto di vista economi-co, è per avere la mente impegnata in qualcosa. La realtà è in uno studio che dice che almeno il 20% dei negozi non riaprirà più. Percentuale che sale al 27-28% nelle nostre zone. E’ importante

come dato perché, su una base di circa quattrocento negozi, significa che potreb-bero essercene oltre cento in meno. E questo vuol dire tante cose in meno: meno servizi per la comunità, meno vetrine illuminate, meno oneri in favore del Comune - per-ché se chiudo non pago più l’Abaco, la Tasi, la tassa rifiuti

- e, soprattutto, meno posti di lavoro. E dove vanno poi i dipendenti che perdono il lavoro a mangiare?». (F. Z.)

In bilico oltre cento attività, si rischia il “dormitorio”

Una pizzeria

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3 • 5 maggio 2020

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4 • 5 maggio 2020

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SI RIPARTE DOMANI A PORTO, QUINDI “CHILOMETRO ZERO” E CENTRO STORICO

Percorsi obbligati, spazi transennati e obbligo di mascherine e distanze per tutti

Anche Legnago si prepara a vedere riaperti i propri merca-ti rionali. Da domani, infatti, riprenderà l’attività quello in località Porto, cui seguiranno giovedì lo spazio per prodotti a “chilometro zero” in piazza della Libertà e infine, sabato, sarà la volta di quello nel cen-tro storico cittadino. Chiaramente, rispetto all’im-pianto originario, vi saranno delle variazioni per consenti-re di attuare le misure neces-sarie allo svolgimento in tota-le sicurezza, seguendo le norme comportamentali (mascherine, ecc.) per con-trastare la diffusione del Coronavirus. E così, ad esempio, il mercato di Porto si terrà esclusivamente in piazza della Costituzione, con 15 banchi autorizzati a posizionarsi per la vendita dei propri prodotti. Cambiamento minimale, invece, per il mer-catino del giovedì: si terrà sempre all’ombra del Torrione, ma con qualche banco di meno, circa una decina. Ma il cambiamento

più significativo, invece, riguarderà l’appuntamento del sabato a Legnago centro. «Qui - spiega l’assessore alle Attività economiche, Nicola Scapini - il mercato sarà strutturato su tre vie: via Marsala, via Roma e via Duomo. La prima avrà la fun-zione di entrata, mentre la terza quella di uscita, con piazza della Libertà che ser-virà da “polmone” di sfogo per i flussi, evitando assem-bramenti». L’esponente della Giunta, fornisce poi ulteriori dettagli: «I percorsi saranno indirizzati, con l’utilizzo di transenne e del nastro per indicare i percorsi obbligatori. I mercati si svolgeranno con la presenza della Polizia locale per monitorare la situa-zione, con il supporto della Protezione civile e dell’Ana». «Ripartono le attività merca-tali - conclude Scapini - e non posso che esserne contento, perché questo è un inizio di normalità, sperando di poter tornare al più presto alla con-dizione originaria». (F. Z.)

A Legnago riaprono tutti i mercati

NOVITÀ PER IL TEATRO SALIERI DI LEGNAGO

Il sindaco pronto al rilancio della Cultura

Graziano Lorenzetti, sinda-co di Legnago, ha deciso di mettere mano anche all’ambi-to della Cultura, materia su cui ha voluto mantenere per sé la delega, immaginando che anche questo settore possa influire in maniera importante, nella ripartenza della città. «Legnago - procla-ma Lorenzetti - pensa già al dopo Coronavirus, volendo tornare a essere una città viva più che mai. In questa missione, il “Salieri”, come teatro e come istituzione rico-prirà un ruolo importante, con la sua funzione di catalizzato-re di buona parte dell’offerta artistica e culturale». In virtù di questo, spiega il primo cit-tadino: «Dovranno essere affrontati due aspetti; da una

parte recuperare, per quanto possibile, gli spettacoli pro-grammati e non dati, nel rispetto della sicurezza degli spettatori. Per ciò è stato pro-lungato l’incarico fino al 31 dicembre all’attuale direttore Federico Pupo, a Legnago da circa dieci anni. Dall’altra, riallacciare i legami con le realtà locali e territoriali per essere pronti con una valida offerta nel momento in cui si potrà ritornare a fare cultura e spettacolo, dentro e fuori il teatro. Di questo mi assumo il compito avendo mantenuto la delega alla Cultura, coadiuva-to dalla professionista Paola Mattiazzi, musicista di note-vole esperienza, molto cono-sciuta non solo nella nostra realtà». (F. Z.)

La facciata del Teatro Salieri di Legnago

L’ultima volta del mercato di Porto prima del lockdown

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5 • 5 maggio 2020

Segnalazioni? Scriveteci alla nostra email: [email protected]

LETTERA APERTA PER INVOCARE IL RILANCIO DEL SETTORE DEL MOBILE

«Vi chiediamo di abbandonare ogni posizione d’attesa e di aiutarci concretamente»È un vero e proprio appello alla comunità locale, che fa leva per un verso sull’orgoglio e la voglia di riscatto e, dall’al-tro, sul senso di responsabili-tà, quello lanciato – attraverso una lettera aperta – da “Lignum”, il Consorzio di tute-la del mobile la cui mission consiste nel promuovere ini-ziative finalizzate al rilancio del settore. «Non basta chie-dere agli altri, alla politica di essere rappresentati. È giusto farlo, ma non è sufficiente. Perché sia possibile fornire una rappresentazione forte del comparto dobbiamo costruire dall’interno un setto-re forte e compatto, un Distretto di nome e di fatto», si legge nel documento firmato dai membri del direttivo, tra i quali figurano il presidente Paolo Piubelli e il direttore Nicolò Fazioni. «Il comparto dell’arredo si è sgretolato in una serie di iniziative perso-nalistiche, private, comunali, rionali, egoistiche, che ci hanno visto additare il nostro vicino come il peggiore dei competitor. Da qui la perdita di importanza del Distretto del Mobile, cresciuta quanto più noi stessi producevamo l’idea di un territorio dal passato glo-rioso ma senza futuro, senza ricambio generazionale», denunciano i vertici di “Lignum”, che poi affrontano il problema Coronavirus. «Oggi, in piena emergenza

Covid-19, da molte parti si alzano plausi alle azioni del Distretto e a quelle della Regione che hanno imposto a livello nazionale il dibattito su un comparto che, è bene ricordarlo, conta 1200 azien-de attive, 6750 addetti impie-gati, 1079 milioni complessivi di fatturato, export verso più di 50 paesi nel mondo», argo-mentano, «Lignum ha tra le sue ragioni d’esistere questo obiettivo fin dalla sua nascita: aiuta le aziende a migliorare i

loro numeri, offre attività di formazione, ma è soprattutto un modo per affermare e rilanciare il territorio». Gli esponenti del Consorzio di tutela del mobile ribadiscono qual è la filosofia alla base dell’associazione: «”Lignum” si fonda su una totale traspa-renza economico-finanziaria e su un codice etico. Non garantiamo solamente gli interessi di singole aziende, ci muoviamo a favore di un terri-torio intero, rappresentando,

indipendentemente dalla loro attività o passività, le 1200 aziende di Verona, Padova e Rovigo. Lo facciamo senza schieramenti politici, ma colla-borando con tutte le ammini-strazioni elette e le figure che possano spendersi a favore del settore». A tali considera-zioni segue un quesito di fon-damentale importanza: «Abbiamo sempre poco tempo e ci sembra di non poterne dedicare per il rilancio del territorio. Il passato ci insegna, però, che con le visioni a breve termine rischiamo l’estinzione. Vi chie-diamo, allora, cosa volete fare per il nostro comparto, per il nostro territorio?». «Aiutando Lignum non aiutate un gruppo privato ma il territorio intero, la sua immagine e la sua aper-tura sul mondo, sui mercati europei, russi, americani, arabi, asiatici», si sottolinea con forza. La lettera si chiude con un’esortazione ad essere coraggiosi: «Vi chiediamo di abbandonare ogni posizione d’attesa e di aiutarci concreta-mente. Nessun rischio, nes-sun vincolo, ma per tutte le aziende, grandi o piccole, la possibilità di partecipare a loro modo, con minore o mag-gior coinvolgimento in un obiettivo che non possiamo più rimandare, il rilancio del mobile a Verona, Padova e Rovigo».

Alex Ferrante

Paolo Piubelli, presidente di “Lignum”

“Lignum” invita ad essere coraggiosi

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6 • 5 maggio 2020

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