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PARLIAMONE TERREMOTO IN AGSM E POSSIBILI ......2020/08/06  · SEGUICI SUI SOCIAL NETWORK...

Date post: 07-Aug-2020
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Visita cronacadiverona.com, scrivici su [email protected] 6 AGOSTO 2020 - NUMERO 2715 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI Alberto Minali L’ex Ceo di Cattolica Assicurazioni è stato nominato da Papa Bergoglio come membro del Consiglio Vati- cano per l’Economia. Una bella riv- incita: dal lungadige al lungotevere... Giampiero Beltotto “Schiaffoni in pubblico” ai giornalisti colpevoli di non fare buone recen- sioni al Teatro Stabile del Veneto. É il discutibile invito fatto dal presidente ai suoi dipendenti. Scoppia la bufera. KO OK TERREMOTO IN AGSM E POSSIBILI SCENARI Le dimissioni del presidente hanno colto di sorpresa (quasi) tutti: nel mirino i partiti. Intanto Roma scippa a Verona parte dei militari Ha tolto il disturbo, è il caso di dirlo. Forse s'è pure tolto un peso, l'ex pre- sidente Finocchiaro. Perchè dev'es- sere dura comunque, lavorare ai ver- tici dell'Agsm, ma diventa durissima se intorno non hai che qualche (peraltro importante, sia chiaro) con- senso. Non gli è bastato il "credo" di Sboarina, che lì l'aveva piazzato e che l'ha sempre difeso. "Mi dimetto" ha detto in un pomeriggio d'agosto, chiamando la Politica a fare ora le proprie scelte. La Politica, in realtà, le scelte le aveva fatte da tempo e in quelle scelte, lui, Finocchiaro, c'en- trava davvero poco, forse niente. E allora, deve aver pensato, meglio togliere il disturbo. Detto e fatto. E adesso, per favore, serve chiarezza. Servono scelte logiche, coerenti, tra- sparenti. Azzeriamo le polemiche e ripartiamo, tanto la strada maestra è stata indicata da tutti, chi prima, chi dopo. Verona non ha bisogno di "col- pi di magia", ma di equilibrio, serietà, raziocinio. A volte, anche della capa- cità di tornare indietro, se una strada è troppo complicata. In fondo, a Finocchiaro questo va riconosciuto. Non l'ha detto, ma l'ha pensato: "E' un vicolo cieco". Torniamo indietro, allora. Siamo ancora in tempo... PARLIAMONE Agsm, adesso serve chiarezza di Raffaele Tomelleri
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Page 1: PARLIAMONE TERREMOTO IN AGSM E POSSIBILI ......2020/08/06  · SEGUICI SUI SOCIAL NETWORK Finocchiaro, Sboarina, Polato 2 • 6 agosto 2020 3 • 6 agosto 2020 GUARDA IL SITO SEGUICI

Visita cronacadiverona.com, scrivici su [email protected]

6 AGOSTO 2020 - NUMERO 2715 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

Alberto MinaliL’ex Ceo di Cattolica Assicurazioni è stato nominato da Papa Bergoglio come membro del Consiglio Vati-cano per l’Economia. Una bella riv-incita: dal lungadige al lungotevere...

Giampiero Beltotto“Schiaffoni in pubblico” ai giornalisti colpevoli di non fare buone recen-sioni al Teatro Stabile del Veneto. É il discutibile invito fatto dal presidente ai suoi dipendenti. Scoppia la bufera.

KOOK

TERREMOTO IN AGSM E POSSIBILI SCENARI

Le dimissioni del presidente hanno colto di sorpresa (quasi) tutti: nel mirino i partiti. Intanto Roma scippa a Verona parte dei militari

Ha tolto il disturbo, è il caso di dirlo. Forse s'è pure tolto un peso, l'ex pre-sidente Finocchiaro. Perchè dev'es-sere dura comunque, lavorare ai ver-tici dell'Agsm, ma diventa durissima se intorno non hai che qualche (peraltro importante, sia chiaro) con-senso. Non gli è bastato il "credo" di Sboarina, che lì l'aveva piazzato e che l'ha sempre difeso. "Mi dimetto" ha detto in un pomeriggio d'agosto, chiamando la Politica a fare ora le proprie scelte. La Politica, in realtà, le scelte le aveva fatte da tempo e in quelle scelte, lui, Finocchiaro, c'en-trava davvero poco, forse niente. E allora, deve aver pensato, meglio togliere il disturbo. Detto e fatto. E adesso, per favore, serve chiarezza. Servono scelte logiche, coerenti, tra-sparenti. Azzeriamo le polemiche e ripartiamo, tanto la strada maestra è stata indicata da tutti, chi prima, chi dopo. Verona non ha bisogno di "col-pi di magia", ma di equilibrio, serietà, raziocinio. A volte, anche della capa-cità di tornare indietro, se una strada è troppo complicata. In fondo, a Finocchiaro questo va riconosciuto. Non l'ha detto, ma l'ha pensato: "E' un vicolo cieco". Torniamo indietro, allora. Siamo ancora in tempo...

PARLIAMONE

Agsm, adesso serve chiarezza

di Raffaele

Tomelleri

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Le dimissioni del presidente di Agsm Daniele Finoc chia ro hanno sconquas sa to il Palazzo. Qualcuno se le a -spettava, è vero. Ma nes suno immaginava che il ma na ger, in una lettera al sin daco - diventata subito di do mi nio pubblico - mettesse in fila con tanta durezza e tra sparenza le ragioni del suo gesto. Le quali portano a un'u nica conclusione: in 16 mesi nessuno ha deciso di deci -dere sull'aggregazio ne né sui piani futuri. «A dif ferenza di quanto dovrebbe accadere nei cda, tranne poc he ec -cezioni», ha di chiarato Finoc -chiaro, «i com ponenti del Consiglio non si sono mai pronunciati sui con tenuti del progetto industria le. Il piano è stato oggetto di infinite pre -sen tazioni. Nel corso di questi incontri ho po tuto verificare come, con po che eccezioni, non ci sia la volontà di pro muovere un vero sviluppo in dustriale, quanto piuttosto di mante ne -re le status quo e le attuali inefficienze, con inge renze e rendite di posizione che han -no condot to all'immo bili smo di questi ultimi 15 anni». La maggio ranza, nel cda, è rappre sentata da Lega e Ve -rona Domani: non è com pli -cato capire i desti na tari delle ac cuse. Sboarina ha avuto pa role di stima per l'ormai ex presidente della municipaliz -za ta: «La cor ret t ezza l'ha sem pre contrad distinto, ed è stato così an che in questo frangente. Il presi dente si è dimesso perché è terminato il man dato tecnico che gli ho con ferito. Sarà la politica e il nuovo presidente che nomi -ne rò nelle prossime set -timane a decidere quale stra -da bisogna prendere da vanti a queste bivio pro gettuale e

non più tecnico. Ringrazio Finocchiaro per l'im pegno e la competenza messe a di -sposizione della nostra cit tà». Il futuro, in som ma, è an cora tutto da scri vere. Il presente, invece, ha scip pa to a Verona 10 dei 27 mi litari che il Comune aveva chiesto e faticosa mente otte nuto per aumen tare la sicu rezza. Il governo aveva ceduto, ma dopo soli 3 mesi si è ripreso

il con tingente e l'ha inviato al Sud per l'e mergenza sbar chi. L'as sessore alla Sicurez za, Pola to, ha caricato a te sta bassa: «Siamo davanti a un governo schizofrenico che cambia idea da un mo mento all'altro senza tener conto di quanto si sta facen do. Invece di tutelare i confini coi blocchi navali e di con trollare gli arrivi, ci to glie quei pochi uomini che ab biamo per ché

non sa ge stire l'im -migrazione. Ave va mo chie sto di poter im pie gare questi militari sul ter ritorio e nei quartieri per af frontare le situazioni che ci vengono se -gnalate dai cit tadini e come deterrente. Ro ma ha deciso di privarci di queste risorse fondamentali». Ancora una volta il governo centrale ha trattato Verona come la pe -riferia dell'impero.

DURA LETTERA D’ADDIO DEL PRESIDENTE

Intanto Polato si scaglia contro il governo: “Scippo di militari inaccettabile” “Hanno preferito le inefficienze...”

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Finocchiaro, Sboarina, Polato

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LE REAZIONI ALLE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE DI AGSM

"Finocchiaro se n'è andato? E' una sconfitta di Sboarina""E comunque sono tardive, doveva andarsene molto tempo fa"Un fulmine a ciel sereno, le dimissioni di Finocchiaro da presidente dell'Agsm. Un ful-mine che, ovviamente, ha scatenato reazioni da parte di tutte le forze politiche. "Rite-niamo le dimissioni di Finoc-chiaro un atto dovuto e, anzi, tardivo" dice Michele Croce, ex presidente di Agsm. "La vendita di Agsm alla mila-nese A2A non avrebbe porta-to alcun vantaggio per Verona ed è stata tentata violando le norme di legge sulle gare europee. Ciò lo abbiamo dimostrato addirittura interve-nendo e vincendo un ricorso cautelare proprio contro A2A (ordinanza TAR Lombardia n. 869 del 26/06/2020). Siamo stati costretti a forma-lizzare nei confronti del dott. Finocchiaro e del sindaco di Verona esposti e denunce, alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti ed all’ANAC, oltre che diffide dal proseguire l’illecito percorso di fusione, l’ultima delle quali proprio poche ore fa, il 4 ago-sto. Per tutti questi motivi, nella qualità di cittadini di Verona e, quindi, di azionisti di Agsm, prima ancora di past presi-dent di questa gloriosa socie-tà, accogliamo le dimissioni del dott. Finocchiaro come atto dovuto e finale di una gestione arbitraria e contra legem, che la Giustizia non tarderà in ogni caso a certifi-care". Sulla medesima linea le paro-le di Ugoli, segretario del Pd, condivise dai consiglieri La Paglia, Benini e Vallani. "Le dimissioni di Finocchiaro era-

no inevitabili, non avendo più maggioranza in cda già da giugno, ma rappresentano un grave danno per la città, in quanto bloccano un percorso di rafforzamento della nostra principale multiutility, Agsm, di cui c’è ancora assoluto biso-gno, anche dopo l’avvio del processo di fusione con Aim. Di questa sconfitta il Sindaco deve assumersi tutte le responsabilità e trarne le con-seguenze: diversamente da quanto promesso in consiglio comunale, non ha saputo garantire una maggioranza e un percorso adeguatamente trasparente ad un processo di crescita che avrebbe dovuto coinvolgere e riflettersi su tut-ta la città. Ora Sboarina deve trovare una soluzione per portare avanti, fino alla gara pubblica, il confronto tra le offerte arri-vare da A2A, Hera, Alperia e Dolomiti Energia. Altrimenti

non gli resta che prendere atto dell’ennesimo grave falli-mento e mandare a casa l’in-tera maggioranza", conclude la nota del Pd. Sulle dimissioni di Finocchia-ro anche l'intervento di Orietta Salemi, Italia Viva. “Le dimis-sioni di Finocchiaro rappre-sentano l'ennesimo atto di una città ormai votata alla paralisi di iniziative e un’op-portunità persa a causa di veti e controveti che rispondono solo a logiche provincialiste. Se la politica abdica al suo ruolo, non c'è crescita e svi-luppo, non c'è futuro. La poli-tica è responsabilità e corag-gio: questa amministrazione, assodata la correttezza di una procedura, doveva uscire dal-la miopia di una non scelta, ma "il coraggio, uno, se non ce l'ha, mica se lo può dare", come diceva Manzoni. Così i professionisti se ne vanno e la città è sempre più povera".

"Maggioranza incapace e

dilaniata da lotte interne"

”Le dimissioni di Finocchiaro sono l'ennesima sconfitta per Sboarina che si dimostra ancora una volta incapace di dare una direzione precisa ad Agsm". Così Tommaso Ferra-ri, consigliere di Traguardi. "L’alternarsi di due presidenti di Agsm in tre anni rappresen-ta un record imbarazzante per questa amministrazione, inca-pace e dilaniata da scontri interni, interessata solo a logi-che di potere. La Lega infatti, principale responsabile, punta alla stallo chiedendo di fermarsi all’ag-gregazione con Aim Vicenza, noi invece, come Traguardi, offriamo con la nostra mozio-ne uno scenario opposto: con-tinuare con i percorsi di aggre-gazione con logiche traspa-renti e di mercato, con una visione industriale a lungo ter-mine. La totale incapacità gestiona-le, vittima di una lotta fratricida tra i partiti della maggioranza, reca invece grande danno alla città e rende evidente l'inade-guatezza dell'attuale maggio-ranza", prosegue Ferrari, che poi va oltre. "Finocchiaro nella sua lettera dichiara che ora la politica deve battere un colpo: noi le idee le abbiamo chiare e le abbiamo scritte nero su bian-co:proseguire con meccani-smi di aggregazione, procedu-re trasparenti e competitive e taglio dei CdA. Se si vuole uscire dalla politica che oppri-me la gestione di AGSM vanno fatte scelte chiare. Verona ha urgente bisogno di una svolta e di una classe dirigente nuo-va che metta alle spalle le recenti gestioni Tosi-Sboari-na".

TRAGUARDI

Elisa La Paglia (Pd) e Tommaso Ferrari (Traguardi)

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«Le dimissioni di Daniele Finocchiaro da presidente di Agsm sono una sconfitta per Verona, un duro colpo alla cre-dibilità della città e la dimostra-zione che è impossibile gestire qualsiasi operazione, tanto-meno una delicata come l'ag-gregazione, senza il coinvolgi-mento profondo e trasparente di tutte le parti sociali e della Politica, che deve tornare a

essere protagonista nelle scelte dell'azienda», com-menta Massimo Giorgetti, di Fratelli d'Italia, vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto. «L'errore strategico è del sindaco, ma adesso non si perda tempo con le polemiche e si rimetta in moto la macchi-na con la nomina di un nuovo presidente che abbia espe-rienza, autorevolezza agli

occhi delle forze politiche ed economiche e, soprattutto, sappia interpretare gli indirizzi degli azionisti. Perché non accada come con Amia, sulla quale nulla ancora è stato deciso, nonostante il Consiglio comunale si sia espresso chiaramente sulla gestione dei servizi ambientali, che deve rimanere in capo al Comune di Verona»

4 • 6 agosto 2020

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L'INTERVENTO DEL VICEPRESIDENTE DELLA REGIONE

"Bene le dimissioni di Finoc-chiaro che dimostrano che ha compreso come la linea mila-nese che voleva imporre era totalmente sbagliata" osserva Stefano Casali, consigliere regionale, esponente di Vero-na Domani". Proprio Verona Domani s'era esposto in maniera molto diretta e molto dura, con un intervento del presidente Gasparato, nei giorni scorsi. "In primis si è dimostrato come non esistes-se l’infungibilita’ di A2A in una possibile operazione con AGSM, se la politica non aves-se aperto gli occhi al manager probabilmente si sarebbero generate gravi illegittimità con imprevedibili conseguenze giudiziarie", prosegue Casali. "Infatti alla faccia dell’asserita infungibilità sono pervenute ad oggi già tre proposte oltre a quella fatta senza gara da A2A . Noi siamo per altro per aprire al massimo e con asso-luta trasparenza a tutte le real-tà esistenti prima di valutare se necessario fare una fusio-ne cosa che non è nemmeno certa . Infatti i bilanci di AGSM sono buoni e i clienti veronesi sono fedeli e sostengono la loro multiutility che è al 100% di priorità dei Veronesi. Meno male che la politica ha inse-gnato la strada giusta a mana-

ger non del territorio". "Si riconosce a Finocchiaro il merito di non aver perseverato nell’errore manifesto, che ora è evidente anche a chi prima era distratto. Si prosegua ora con Vicenza rafforzando la multiutilty del veneto occiden-tale", conclude la nota di Ste-fano Casali.

Giorgetti: "L'errore firmato Sboarina"

CASO AGSM, LE REAZIONI ALLE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE

"Noi l'avevamo già detto; ora avanti, Verona lo chiede"

Casali: Finocchiaro ha capito Quella strada era sbagliata...

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IL CAPOGRUPPO DI VERONA E SINISTRA IN COMUNE CANDIDATO ALLE REGIONALI

“La Regione Veneto guidata da Zaia è sempre stata lontanissima dalla nostra città”“Mi è stato chiesto di mettere a disposizione del progetto politico de “Il Veneto che Vogliamo” l’esperienza e le competenze maturate in que-sti quasi dieci anni di percorso politico e amministrativo a Verona, dapprima come can-didato Sindaco della coalizio-ne di centrosinistra a guida Pd e poi come consigliere della coalizione di movimenti civici e gruppi politici della Sinistra, e prima ancora nella venten-nale esperienza da presidente di Legambiente”. Si è presentato così Michele Bertucco al Caffè degli artisti di Via Leoncino per annuncia-re la sua candidatura al con-siglio regionale. “Con Lorenzoni - ha detto Ber-tucco - ho avuto occasione di confrontarmi fin dall’inizio sul questo progetto regionale che punta a federare e dare espressione politica e istitu-zionale alle varie tematiche di ordine economico, sociale e ambientale che nascono diret-tamente dal territorio e che spesso vengono portate alla ribalta solo grazie all’impegno di tanti cittadini che si mettono in gioco in prima persona in associazioni e comitati. Basti vedere quanto accaduto con la vicenda dell’inquinamento da Pfas: all’inizio, inquina-mento, negato dalla Regione che minacciava di querelare le mamme”. Non è mancato naturalmente un richiamo alle clamorose dimissioni del presidente di Agsm. “Al di là delle divergenze poli-tiche sul futuro di Agsm,-ha detto il capogruppo in consi-glio comunale di Verona e Sinistra in Comune - le dimis-sioni di Finocchiaro sono un brutto colpo per la città, perché oltre a bruciare il terzo presi-

dente di Agsm in tre anni, lasciano l’azienda nel guado di una delicata transizione che rischia di mettere in pericolo anche il futuro del personale della multiutility veronese. Si dimostra ancora una volta l’in-capacità del Sindaco nel gesti-

re la propria maggioranza, pri-ma compattamente a favore dell’operazione per la ricerca del partner industriale, senza gara ad evidenza pubblica, ma poi divisa quando si è trat-tato di arrivare al “dunque”. Il compiacimento espresso da

Gasparato di Verona Domani, mostra come l’unico valore capace di guidare le scelte della maggioranza sia la spar-tizione delle poltrone nelle aziende”. Per tornare ai temi elettorale ha concluso dicendo che “La Regione guidata da Zaia è sempre stata lontanissima da Verona anche sui temi della cultura e in particolare della Fondazione Arena, che negli anni più bui ha potuto contare soltanto sul sostegno dello Stato e sull’impegno dei lavo-ratori. Salvo qualche rara eccezione, la Regione guidata dal centrodestra ha rinunciato ad esercitare il suo ruolo su tutte le grandi crisi aziendali che in questi anni hanno con-tribuito a depotenziare la strut-tura produttiva manifatturiera veronese e a precarizzare il lavoro”.

Bertucco punta su Venezia con Lorenzoni

Michele Bertucco sarà candidato in Regione con Lorenzoni (foto Clementi)

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"Alla fine è arrivata la resa dei conti : Zaia non perdona", afferma Giorgio Pasetto, +Europa Veneto. "Dopo essersi servito della professionalità del prof. Cri-santi per esibire un modello di sanità veneta di cui attribuirsi il merito politico, dopo aver tol-lerato con fastidio il rigore scientifico del Professore padovano quando non gli con-sentiva di fare della lotta al

Covid un suo spettacolo per-sonale, dopo aver cercato ancora di arruolarlo tra i suoi esperti nel momento in cui tut-ta Italia ne riconosceva i meriti, ora Zaia ha deciso che si può permettere di punire Crisanti come un pericoloso eretico. Non c'è differenza tra Zaia e Salvini: anche Zaia applica il metodo di Salvini dell'epura-zione dei personaggi a lui non graditi. La cosa incredibile è

che per farlo Zaia sottrae all'uomo di scienza che ha sal-vato vite, gli strumenti per poter continuare ad operare: per togliergli prestigio cerca di impedirgli di continuare a lavo-rare per la salute dei veneti. Spostare l'istituto di microbio-logia da Padova a Treviso è un gesto punitivo degno del più bieco regime totalitario. Chi non si allinea con il doge divenuto antidemocratico, vie-

ne punito e gettato nell'ombra. Purtroppo per Zaia nella poli-tica ci sono ancora voci libere come la nostra: se il Veneto è uscito bene dall'emergenza Covid è per merito di chi, come il prof. Crisanti, si vota alla ricerca scientifica e non alla fedeltà a un presidente che ha perso davvero il senso della misura"

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L'INTERVENTO DI PASETTO (+EUROPA VENETO)

QUESTA MATTINA DAVANTI ALL'OSPEDALE DI NEGRAR

Questa mattina presidio dei lavoratori della sanità privata, davanti all'Ospedale di Negrar, per protestare contro il mancato accordo. "I rappre-sentanti dei datori di lavoro AIOP ed ARIS non hanno apposto la firma definitiva al Contratto Collettivo Nazionale della sanita privata dopo che gli stessi si erano impegnati con la preintesa del 10 giugno. La rottura con sindacati e lavo-ratori è avvenuta nonostante la Conferenza delle Regioni ed il Ministero della Salute si fossero impegnati a sostenere il 50% dei costi per il rinnovo contrattuale attraverso la revi-sione delle tariffe per il paga-mento delle prestazioni. Un sistema di remunerazione oramai regionalizzato con dif-ferenze eclatanti da regione a regione, tutte a carico dei bilanci regionali che garanti-scono un monopolio straordi-

nario all'impresa privata oltre-ché ingenti profitti, spesso for-temente ingiustificati nel con-fronto tra regioni. Tali e tanti profitti da permettersi di tirare la corda ed infrangere ogni regola nel confronto tra le parti sociali con l'esito di lasciare 100.000 lavoratori con il con-tratto fermo da 14 anni" si leg-ge nella nota pubblicata da Cigl, Cisl e Uil. "Siamo purtroppo di fronte ad uno scenario mai visto nella storia degli ultimi decenni. Non è più accettabile che i lavoratori ed i loro diritti pesino “zero” nei rapporti contrattuali tra sistema pubblico e gestori privati. La realtà scaligera, in quella veneta in generale, è caratte-rizzata da un’importante per-centuale di sanità privata, a differenza di altre Regioni: bene, proprio per questo, a fronte di quanto accaduto, il

vero intervento della politica nella nostra Regione dovreb-be essere ora quello di azze-rare tutti i miglioramenti eco-nomici previsti dal Tariffario Regionale rispetto al Tariffario Nazionale. Si sospendano tut-te le convenzioni con i gestori

privati e si avvii contempora-neamente un percorso di rias-sorbimento del personale all'interno del sistema pubbli-co. Così non è più possibile andare avanti", conclude la nota dei sindacati uniti nella battaglia.

Sanità privata, presidio dei lavoratoriI sindacati: "Situazione insostenibile, gà dimenticate le promesse di un paio di mesi fa"

"Zaia usa il...metodo Salvini E manda in castigo Crisanti""Microbiologia spostata da Padova a Treviso? E' la punizione"

Il presidio dei lavoratori all'ospedale di Negrar

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7 • 6 agosto 2020

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8 • 6 agosto 2020

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Il ministro Azzolina: "Tra personale docente e personale Ata, come avevamo detto" "Priorità assoluta per scuola dell'infanzia e primaria. Definite le nuove linee guida"

Oltre 50mila posti in più fra docenti e personale Ata, con una priorità per la scuola del-l'infanzia e la primaria. E' quanto prevede l'ordinanza fir-mata dal ministro dell'Istruzio-ne, Lucia Azzolina. "Grazie a questo incremento di organico potremo finalmente superare quelle norme che hanno por-tato al sovraffollamento delle classi. Con il decreto Rilancio abbiamo infatti previsto la pos-sibilità di ridurre progressiva-mente il numero di alunni per classe". "Dopo aver ultimato tutti i pas-saggi istituzionali e con le for-ze sociali - ha spiegato Azzo-lina - ho firmato l'ordinanza che stabilisce i criteri di ripar-tizione delle risorse per l'orga-nico aggiuntivo previste dal decreto Rilancio. Si tratta di oltre 977 milioni che saranno assegnati per il 50% sulla base del numero degli alunni presenti sul territorio e per il 50% sulla base delle richieste avanzate dagli Uffici scolastici regionali che hanno fatto la rilevazione delle esigenze del-le scuole". Il ministro ha poi aggiunto che "gli stessi criteri previsti dall'or-dinanza di oggi saranno utiliz-zati per ripartire anche le altre risorse per l'organico che deri-veranno dallo scostamento di bilancio che prevede 1,3 miliardi per la scuola. Una par-te di queste sarà, infatti, dedi-cata a un ulteriore incremento di personale. Nel decreto leg-ge di agosto saranno inoltre previste apposite risorse, per gli Enti locali, per l'affitto degli spazi aggiuntivi e il pagamen-to delle relative utenze". Intanto, sono state definite le nuove linee guida da 0 a 6 anni.

Le misure prevedono l'uso obbligatorio della mascherina solo per insegnanti e persona-le amministrativo, divisione in sezioni fisse e una riconver-sione degli spazi esterni per

ospitare le attività didattiche “Si tratta di un altro tassello importante perché le bambine e i bambini sono quelli che più hanno sofferto il periodo di chiusura. Stiamo riservando

particolare attenzione affinché sia il rientro sereno e in sicu-rezza”, ha spiegato la ministra Azzolina.

Una delle prime direttive con-tenute nel documento riguar-da l’obbligo di mascherina, valido solo per i docenti e il personale amministrativo e non per i bambini. Non ci sarà nessuna misurazione della temperatura all’ingresso del-l’edificio, ma è richiesto che chi presenta una sintomatolo-gia respiratoria o abbia la feb-bre oltre i 37, 5 gradi rimanga a casa.

POST COVID 19: TUTTO PRONTO PER LA RIPARTENZA DI SETTEMBRE

"Scuola, previsti 50 mila posti in più"

"Mascherine solo per

docenti e personale.

E divisione in sezioni

fisse"

Grande attenzione per la scuola dell'infanzia. In basso, il ministro Azzolina: ok

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Il bando indetto dal commis-sario Arcuri per la produzione dei banchi scolastici fa acqua da tutte le parti. Continuano le proteste da parte delle azien-de italiane che, ancora una volta, s'infuriano per le richie-ste sui generis del ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina: "Le cose impossibili restano impossibili", spiega con una nota Assufficio di Federlegno Arredo. Definirlo ''impossibile'' è quasi un eufemismo. Se aveva suscitato qualche perplessità la richiesta dei ''banchi dina-mici'' (dotati di rotelle e seduta mobile) quella dei banchi tra-dizionali (monoposto e in legno) rappresenta una delle criticità maggiori in seno al bando indetto dal commissa-rio Arcuri lo scorso 20 luglio. Il motivo è che i requisiti conte-nuti nel versione originale, ma anche nella rivisitazione suc-cessiva, non tengono conto della reale capacità produttiva

delle aziende italiane che potrebbero parteciparvi. I tempi dettati dalla Azzolina sono eccessivamente strin-genti rispetto al numero di sup-porti da realizzare (1,5 milioni entro fine agosto) e i costi rela-tivi all'approvvigionamento delle materie sforano di gran lunga le stime forfettarie aboz-zate in queste settimane. "Abbiamo continuato ad ana-lizzare in maniera approfondi-ta il bando e studiato con for-nitori di prodotti e servizi coin-volti ogni soluzione possibile che potesse garantire il rispet-to dei requisiti riportati nel ban-do stesso, purtroppo giungen-do sempre alla medesima conclusione: missione impos-sibile. Ma Assufficio - spiega in una nota - è andata oltre per non lasciare niente di intentato ed è riuscita ad aggregare tutti i suoi associati produttori di arredi scolastici - che realizza-no circa l'80% del fatturato nazionale del settore - in un'unica grande ATI (associa-zione temporanea di imprese) in modo da presentare un'of-ferta che risponde però a modalità e tempistiche diverse da quelle indicate nel bando". Data l'irrealizzabilità delle richieste, fino ad oggi, c'è stato il rischio concreto che il bando andasse deserto, ovvero, che non vi fossero adesioni. Tutta-via, il commissario Arcuri ha pocanzi comunicato che alla chiusura della gara europea, fissata alle ore 14 di mercoledì 5 agosto, risultano pervenute 14 offerte. "Sono state presen-tate 14 offerte, un risultato rite-nuto soddisfacente - spiega la nota dell'ufficio stampa del commissario straordinario - Oltre alle imprese italiane, tra i proponenti vi sono anche aziende estere. La Commis-sione giudicatrice si è subito insediata e si è messa al lavo-ro per poter aggiudicare la gara entro il 12 agosto, come previsto dal bando".

9 • 6 agosto 2020

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POST COVID 19: (QUASI) TUTTO PRONTO PER LA RIPARTENZA DI SETTEMBRE

Ma il bando sui banchi fa acqua dappertutto: le aziende infuriate !

Con la ferma volontà di tro-vare un compromesso tra le parti, FerlegnoArredo ha avanzato una controfferta: "Nessuno può dirci che non ci abbiamo provato e messo la buona volontà, ma le cose impossibili restano impossibili. Mobil-ferro srl, Vastarredo srl, Camillo Sirianni sas, Sud Arredi srl, Arreda la scuola srl, Paci srl, Biga srl pre-senteranno pertanto un'of-ferta ma rispondente a

requisiti che sappiamo di poter soddisfare. Da imprenditori - conclude la nota di Assuficio - siamo abituati a misurarci con la realtà e anche questa volta l'abbiamo fatto con chia-rezza e onestà e abbiamo messo sul tavolo quanto è realisticamente fattibile. Non siamo abituati a sfo-gliare il libro dei sogni irrea-lizzabili. Ci auguriamo che finalmente si facciano i conti con la realtà.

"L'IMPOSSIBILE RESTA IMPOSSIBILE"

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10 • 6 agosto 2020

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COLLABORAZIONE TRA UNIVERSIDADE DA CORUÑA E L’ATENEO VERONESE

Manuel Garrobo Peral ha studiato lingue e letterature comparate europee ed extraeuropeeManuel Garrobo Peral è il pri-mo laureato magistrale dop-pio titolo in Lingue e letterature comparate europee ed extra-europee. Lo studente ha discusso la tesi di laurea in via telematica nel corso della ses-sione estiva completando il proprio percorso formativo frutto della collaborazione tra l’universidade da Coruña e il dipartimento di Lingue e lette-rature straniere dell’ateneo veronese. La sua tesi, dal titolo “Fiesta que se hizo en Aranjuez por los años de Felipe IV en 1622: hacia una edición digital aca-démica de una relación de sucesos”, ha ottenuto un pun-teggio di 9/10. “Sono molto contento – dichia-ra il co-relatore della tesi Ste-fano Neri, docente di Lettera-

tura spagnola - di aver portato a termine con successo il per-corso di questo studente, nonostante le difficoltà del-

l’emergenza sanitaria e gli ine-vitabili problemi che ogni “pri-ma volta” comporta”. "Fortu-natamente, nonostante il

Covid-19, la doppia laurea magistrale si è dimostrata un’esperienza interculturale veramente istruttiva e gratifi-cante – rileva lo studente - A Verona si respira una buona atmosfera universitaria e di accoglienza nei confronti degli studenti stranieri. Peraltro, la breve didattica in presenza e online sono state magnifiche e adeguate al programma". La situazione di emergenza, anche in questo caso, ha com-portato la necessità da parte dello studente, dei docenti e del personale coinvolto di svolgere le attività da remoto, nel rispetto delle norme sani-tarie. “Nonostante le difficoltà – conclude il delegato del Magnifico Rettore all’Interna-zionalizzazione Felice Gam-bin - .

Manuel Garrobo Peral

É il primo laureato con doppio titolo

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dalle 9 alle 13 - il Mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 14:30 alle 17 - il Giovedì dalle 8:30 alle 13:30 - il Sabato dalle 9 alle 12:30)

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11 • 6 agosto 2020

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L’AZIENDA LEADER NEL SETTORE DELLE COPERTURE

La produzione nel secondo trimestre segna un -15,4%. Prevista un’attenuazione della cadutaNel secondo trimestre del 2020 la produzione industriale a Verona scende del 15,4% rispetto allo stesso periodo del 2019, in peggioramento rispetto ai risultati del primo tri-mestre (-3,4%). Le prospettive per il terzo tri-mestre, complice la ripresa delle attività, prevedono un’at-tenuazione con la caduta che si dimezza e si ferma al -7,7%. Peggiora drasticamente l’uti-lizzo della capacità produttiva, quasi 7 aziende su dieci si dichiarano insoddisfatte con-tro le 4 dello scorso trimestre. Solo per il 31% degli intervi-stati la capacità produttiva è normale o soddisfacente. Crollano le vendite. Il mercato interno è quello che soffre di più e segna un -17,7%. Negativa anche la dinamica dell’export con il mercato UE che ha una flessione pari a -11,6% e l’area extra-UE che si attesta al -10,2%. Gli ordini scendono del 13,6% nel secondo trimestre 2020, assicurando comunque a una

buona parte delle aziende (60%) prospettive di lavoro a medio e lungo termine. L’occupazione cala in modo contenuto (-1,24%), risenten-do del contesto economico negativo e nel terzo trimestre dovrebbe mantenersi presso-

ché stabile (-0,7%). Peggiora anche il terziario con il 67% delle imprese dei servizi che registra una diminuzione del fatturato contro il 63% dello scorso trimestre. “I numeri del secondo trime-stre ci fotografano una Verona in bianco e nero. Anche se la produzione infatti segna un calo a doppia cifra, seppur più contenuto rispetto alle previsioni, più della metà delle aziende dichiara di avere prospettive di lavoro a medio e lungo termine e oltre il 70% degli intervistati segnala una liquidità buona o normale. Segni di un tessuto variegato che risponde alla crisi in modo diverso e ci consente di man-tenere numeri meno negativi rispetto alle prospettive nazio-nali. In questo ci leggo probabil-mente settori che tengono pur in un contesto difficile e settori che probabilmente faticano a ripartire. Per il prossimo trimestre, sep-pur la caduta sia prevista in

attenuazione, rimane alta la preoccupazione. Dal punto di vista economico dovremo vedere come e per quanto tempo i dati sul calo del PIL USA e tedesco, che rap-presentano i nostri mercati di riferimento per tante produzio-ni, incideranno sulle nostre esportazioni. Dal punto di vista istituzionale, invece, vedremo come il Governo intenda spingere e sostenere la domanda interna. Penso alla messa a terra del decreto Semplificazioni che potrebbe avviare tanti investi-menti, ma penso anche al sostegno all’occupazione e a politiche attive del lavoro mol-to più efficaci nel generare cre-scita economica rispetto a quelle passive. Sullo sfondo rimane l’incertez-za per l’evoluzione della situa-zione sanitaria con tanti paesi ancora in piena emergenza ed altri alle nostre porte che sem-brano in procinto di affrontare nuovi momenti particolarmen-te critici.

Michele Bauli

Economia veronese, foto in bianco e nero

Gazebo Flash, unica azienda veronese presente alla 111esima edizione de “La Milano – Sanremo”. Al via l’8 agosto la prima Classica monumento della stagione ciclistica con partenza da Milano alle 11.35 e arrivo a Sanremo alle 18.30, un per-

corso di 291 chilometri. Gaze-bo Flash ha siglato per questo atteso evento un accordo di partnership importante con il gruppo RCS. L’azienda vero-nese che dal 2003 è leader nel settore delle coperture perso-nalizzate, sarà presente a “La Classicissima”, il suo marchio,

sarà l’unico protagonista della salita del Poggio, ovvero 3,7 chilometri di tratto a soli 9 chi-lometri dall’arrivo. Gazebo Flash è una realtà aziendale, con sede a Cerea (Vr), fatta di giovani, l’età media infatti è di 40 anni, gui-data da Michele Mescolini, il

quale, messa da parte la pro-fessione di odontotecnico ha deciso di seguire un sogno, che è diventato realtà.

Gazebo Flash è protagonista della classica Milano-Sanremo

Michele Mescolini

CONFINDUSTRIA ALLE PRESE CON L’EFFETTO COVID

12 • 6 agosto 2020

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13 • 6 agosto 2020

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14 • 6 agosto 2020

A SAN GIOVANNI LUPATOTO NUOVA LINEA PRODUTTIVA AUTOMATIZZATA

Il presidente: “Il nostro unico obiettivo è sempre quello di offrire il massimo della qualità”Nuova linea con automazione completa del processo produt-tivo e un investimento pari a 4 milioni di euro. Il Gruppo Vicenzi, leader della pasticce-ria italiana nel mondo, si affida a robot di ultima generazione, gestiti da intelligenza artificia-le, per produrre i celebri Boc-concini di sfoglia. Grazie all’impianto appena inaugurato nello stabilimento di San Giovanni Lupatoto, questa produzione è comple-tamente affidata ai robot che seguono ogni passo del pro-cesso: dalla formatura tramite la moulding machine, la mac-china che “stampa” i singoli pezzi, alla farcitura, passando per l’etichettatura fino alla pal-lettizzazione, ogni passaggio è gestito dalle macchine che curano con estrema “delica-tezza” l’integrità dei bocconci-ni. “Il nostro unico obiettivo – spiega il presidente Giuseppe Vicenzi – è sempre quello di offrire il massimo della qualità. Per poterla garantire e, allo stesso tempo, essere compe-titivi sul mercato è necessario investire e innovare. La Vicen-zi ha fatto propria questa filo-sofia e la realizzazione della nuova linea è solo l’ultimo investimento che abbiamo portato a termine e che sarà completato prossimamente”. Il prodotto, una volta cotto, deve essere farcito, raccolto in contenitori appositi e confe-zionato. Le operazioni di pre-lievo e imballaggio richiedono velocità, precisione e destrez-za ininterrotte. “Si tratta di atti-vità – illustra Filippo Ceffoli direttore generale del gruppo dolciario – interamente realiz-zate da robot che completano ogni azione ad alta velocità senza pause e, soprattutto, senza diminuire la soglia di

attenzione. Le macchine non sono pensate per sostituire le persone, ma per affiancarle imitando i gesti del pasticcere tradizionale con estrema pre-cisione e garantendo la miglio-re costanza e qualità. In que-

sto modo, i robot gestiti dall’in-telligenza artificiale si sincro-nizzano tra loro raccogliendo e imballando 1100 pasticcini al minuto su una linea”. La nuova linea si inserisce in un importante programma di

investimento realizzati dalla storica azienda con sede a San Giovanni Lupatoto già a partire dal 2016. Negli ultimi tre anni sono stati investiti 15 milioni di euro sia in ricerca & sviluppo che nell’ammoderna-mento degli impianti. Una cifra che è stata programmata anche per il prossimo triennio. L’elevata automazione della nuova linea permette di desti-nare il personale ad attività meno ripetitive e più elevate, migliorando anche la qualità di vita aziendale. Allo stesso tempo, consente di seleziona-re biscotti con requisiti quali-tativi migliori, visto che il con-trollo della qualità visiva del prodotto (colore, forma) è affi-dato a un visore ottico della macchina, in grado di agire sulla base di un algoritmo soft-ware che riconosce i pezzi migliori. In questo modo si ottengono riduzione dei costi e dei tempi, riduzione di errori e fermi macchina, maggiore tracciabilità di filiera e riduzio-ne degli scarti.

Vicenzi, ai bocconcini ci pensa il robot

Filippo Ceffoli e sotto Giuseppe Vicenzi

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spostato nel Salone Principale

ARTEMATICA

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16 • 6 agosto 2020

INAUGURATO IL CENTRO POLIFUNZIONALE IN VIA QUINZANO

I nuovi spazi ospitano le attività di WWF, FAI Verona, Il Carpino e BirdwatchingNon manca proprio nulla al nuovo centro polifunzionale inaugurato in seconda Circo-scrizione, tra via Quinzano e via Agno. Un edificio nuovo di zecca, moderno e confortevole, che gode anche di ampi spazi esterni già attrezzati per acco-gliere i bambini e le loro fami-glie. Il nuovo centro risolve definitivamente i problemi di spazio del parlamentino a cui fanno riferimento i quartieri di Borgo Trento, Avesa, Quinza-no e le zone limitrofe. Da anni, infatti, residenti e associazioni chiedevano che il territorio fos-se dotato di un luogo fisico dove svolgere eventi, iniziati-ve e attività di vario genere, culturali ma anche ricreative. Il nuovo centro polifunzionale risponde appieno a queste esigenze. Non solo, perchè qui trovano casa anche quat-tro associazioni che hanno vista accolta dal Comune la richiesta di nuovi spazi in cui poter svolgere la propria atti-vità. Si tratta di WWF Verona, FAI Verona, Il Carpino e Vero-na Birdwatching, tutte realtà ben radicate sul territorio e accomunate dalla passione verso temi ambientalisti. Per loro, sono già pronte alcu-ne stanze del nuovo centro, il cui cuore nevralgico è rappre-sentato dalla grande sala poli-funzionale, che potrà ospitare eventi di vario tipo. Di certo non mancheranno gli spetta-coli, a cominciare da quelli del-le rassegne teatrali che sono un appuntamento fisso per la Circoscrizione. La pedana posizionata in fondo alla sala ha infatti tutta l'aria di essere un palco a disposizione di atto-ri e artisti di vario genere. Il nuovo centro nasce come opera compensativa di un complesso residenziale rea-

lizzato di recente in via Agno. Il luogo è stato scelto perchè soddisfa l'esigenza di tranquil-lità, è facilmente raggiungibile e dispone di un ampio par-cheggio. Formato da spazi interni per circa 250 metri qua-drati di superficie, la struttura vanta anche un'area verde di 600 metri quadrati e altri 1300 metri quadrati di spazio ester-no di pertinenza che può esse-re usato per manifestazioni e iniziative all'aperto. Un proget-to che coinvolge l'assessorato al Decentramento ma anche quello al Patrimonio, impe-

gnato nel soddisfare le esi-genze delle associazioni in termini di spazi, che vengono concessi a canoni molto bassi e dopo aver valutato che le attività di riferimento siano a favore della comunità. Questa mattina, al taglio del nastro, erano perciò presenti gli assessori al Decentramento e al Patrimonio, oltre al presi-dente della seconda Circoscri-zione e alcuni consiglieri comunali e di Circoscrizione. Per le associazioni hanno par-tecipato il capo delegazione Verona del FAI Attilia Tode-

schini e i vice presidenti del WWF Verona Luigi Facincani e di Verona Birdwatching Car-la Chiappisi. "Un centro di cui si sentiva davvero la mancan-za - ha detto l'assessore al Decentramento-, con asso-ciazioni e realtà che più volte hanno dovuto chiedere ospi-talità altrove per poter realiz-zare le proprie iniziative. La vivacità delle Circoscrizioni dimostra che i cittadini parte-cipano con entusiasmo alle proposte, grazie anche ad una progettualità che soddisfa tut-te le fasce di età. Uno spazio così bello mancava proprio, sono certo che sarà apprez-zato e vissuto al meglio". "Sono circa cinquecento le associazioni veronesi che tro-vano casa in alloggi comunali - precisa l'assessore al Patri-monio-. Sono tutte realtà meri-tevoli, che operano con scopi prevalentemente sociali e che l'amministrazione è impegna-ta a sostenere. Il caso vuole che nel nuovo centro polifun-zionale trovino sede anche quattro associazioni ambien-taliste, un'occasione per avvi-cinare i cittadini a questi temi".

Gli ambientalisti hanno trovato casa

Il nuovo centro polifunzionale di Via Quinzano

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17 • 6 agosto 2020

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LE PREOCCUPAZIONI DI COLDIRETTI

Incognite della vendemmia mancano 4 mila stagionaliLa reazione dei produttori veronesi salva un’annata complicataUna vendemmia all’insegna dell’incertezza a causa dei cambiamenti climatici che hanno disorientato anche la fenologia della vite. A preoc-cupare le cantine anche l’in-cognita della manodopera bloccata nei Paesi d’origine a causa dell’emergenza sanita-ria. Secondo Coldiretti manca-no all’appello 4mila stagionali, di cui oltre 3mila nel veronese, per la maggior parte di nazio-nalità rumena che nel terzo tri-mestre dell’anno registrano il picco degli ingressi in Veneto. Sulla questione concordano i tecnici e gli esperti che Veneto Agricoltura ha riunito oggi in occasione del focus sulle pre-visioni vendemmiali 2020. Per Coldiretti Veneto questa è l’annata che si distingue per la reazione strategica dei pro-duttori che, nonostante le dif-ficoltà riscontrate durante il lock down. Recuperati i ritardi accumulati, si comincia il 17 agosto – precisa Coldiretti Veneto – con i primi grappoli di Pinot Grigio dei vigneti gio-vani veronesi, poi tocca al Pinot Nero per la produzione delle basi spumanti per il Pro-secco Rosè nel trevigiano. Qualità eccellente, sia per il livello sanitario che per l’equi-librio acidità e zuccheri, che al momento garantisce il top per le bollicine i bianchi fermi. Otti-me condizioni per i rossi – commenta Coldiretti Veneto anche se per la conferma occorre aspettare la fine di questo mese”. Quantità stabile in Veneto i volumi dovrebbero posizio-narsi sui livelli dell’anno scor-so – dice Coldiretti - diminui-

scono i quantitativi del Pinot Grigio nel Veneto Orientale ma tengono in quello Occiden-tale. Prosecco in leggero calo. In crescita le rese del Soave e della Valpolicella. Prospettive positive anche per i rossi da vitigni internazionali di Colli Euganei e Colli Berici, dove l’andamento ha favorito antici-po di maturazione e accumuli, sia di zuccheri che di colore, grazie ad una produzione con-tenuta. Le viti sono in salute soprattutto nell’area occiden-tale della regione, dove in vaste zone non è stata riscon-trata neanche la presenza di Peronospora e marciumi. Ma più del Covid 19, tra i filari, spa-venta la Flavescenza dorata

(monitorata con attenzione per meglio supportare i vitivi-nicoltori già segnati dalla crisi del mercato. Soddisfazione anche per i viti-coltori biologici e biodinamici – conclude Coldiretti Veneto - che nella maggior parte delle zone del Veneto ha potuto difendere bene i grappoli con metodi alternativi alla chimica rispondendo alle esigenze dei consumatori più esigenti. Col-diretti, infine, registra l’attività concordata tra enti ed istituzio-ni che hanno gestito con misu-re determinanti e urgenti il dif-ficile contesto economico del-la ripresa per affrontare una fase3 all’insegna della soste-nibilità del vigneto veneto.

Lavoratori agricoli

irregolari

"La situazione critica a seguito dell'emergenza Covid non può e non deve diventare pretesto per giustificare il record nega-tivo del Veneto e specificata-mente della provincia di Vero-na , con stime rispettivamente di 10.000 e 5.000 lavoratori irregolari nei campi. L'obiettivo di una regione come il Veneto che ha nella produzione agri-cola un cardine economico e un vanto di qualità , deve esse-re l'azzeramento del fenome-no del lavoro clandestino". La presa di posizione è del con-sigliere regionale grillino Manuel Brusco. Il Governo ha messo in campo strumenti per fare emergere il fenomeno, apprezzati anche dalle organizzazioni sindacali, ma serve un impegno specifi-co della Regione: la proposta è di una certificazione regio-nale per le aziende che dimo-strino la regolarità dei contratti di lavoro, senza la quale non si possa accedere a campa-gne di promozione e parteci-pare a fiere e manifestazioni che abbiano la Regione come promotrice o partner. Secondo Brusco la medesima certifica-zione dovrebbe essere condi-visa anche su scala provincia-le e comunale, oltre ad avere la partecipazione delle asso-ciazioni di categoria.

Manuel Brusco

VERONA MAGLIA NERA

Si avvicina il tempo della vendemmia

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18 • 6 agosto 2020

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DENTRO LA STORIA: GLI EVENTI CHE HANNO SEGNATO UN'EPOCA (1)

Ore 8:15 di una mattina di ago-sto, precisamente del 6 agosto 1945. Hiroshima si è svegliata come ogni giorno, con il rumore del mare che riempiva le vie e l’odore del pesce che inebriava l’aria. Poi, in meno di una fra-zione di secondo, tutto è stato distrutto: da città portuale nel sud-ovest del Giappone, Hiro-shima è diventata la prima città obiettivo di un attacco nucleare della storia. Quella mattina di agosto di set-tantacinque anni fa, un aereo statunitense – chiamato Enola Gay – ha sganciato sulla città giapponese una bomba all’Uranio, con il nome in codice “Little Boy”. La bomba conte-neva 64,3 chilogrammi di Ura-nio all’80% e, al momento del-l’esplosione, ha liberato un’energia pari a 12,5 - 20 chi-loton: sono dati che a noi pos-sono non dire molto, ma sono le loro conseguenze a parlare. La bomba Little Boy è esplosa, un lampo di luce ha brillato nel cielo, un suono atroce ha

squarciato il silenzio mattutino e, in dieci secondi, l’onda d’urto di quel marchingegno scono-sciuto ha polverizzato il territo-rio per un raggio di 8km, ucci-dendo istantaneamente 80mila persone. Quello che pare, inizialmente, paradossale è il fatto che que-ste decine e decine di migliaia di vittime morte sul momento, senza consapevolezza di quanto stava accadendo loro, siano state in realtà più “fortu-nate” di coloro che sono sopravvissuti a Little Boy. Gli uomini e le donne che in quel momento stavano camminan-do per le strade di Hiroshima non sapevano cosa fosse una bomba nucleare: la sola idea non apparteneva al loro imma-ginario collettivo. Non possia-mo che immaginare la paura, la confusione, il terrore che devono averli assaliti davanti a quel bagliore violento e a quello stridore metallico. Si sono tro-vati, in una manciata di secon-di, nel mezzo di una città fan-

tasma completamente distrut-ta, senza più muri, case, punti di riferimento. Persi in un ocea-no di fumo e grida, immersi in un caldo devastante, non sop-portabile, sono stati colpiti da una pioggia radioattiva nera: molti, per tentare di placare la sofferenza che li soffocava e le scottature che bruciavano loro le interiora, hanno tentato di buttarsi nel fiume Ota, che separa le isolette sulle quali sorge la città di Hiroshima. Elettra Solignani

Un aereo americano, Enola Gay, sgancia l'atomica sul Giappone: è disastro nucleare

6 agosto 1945: tragedia a Hiroshima

80 mila persone

uccise in un attimo.

Chi si salva non potrà

dimenticare quell'orrore

Cultura

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19 • 6 agosto 2020

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DENTRO LA STORIA: GLI EVENTI CHE HANNO SEGNATO UN'EPOCA (2)

I morti furono 40 mila all'istante e altrettanti nei due tremendi mesi successivi

Tre giorni dopo, la bomba a NagasakiUn destino simile, catastrofi-co, è toccato anche alla citta-dina di Nagasaki, tre giorni dopo. Un aereo americano ha sganciato la bomba “Fat Man”, portando alla morte istantanea di 40mila persone e di altrettante nei due mesi successivi. In entrambe le città sono stati eretti dei memoriali per ricor-dare i defunti di queste trage-die nucleari: a Hiroshima sono stati costruiti monumen-ti (compresa la cupola dell’ex padiglione della fiera indu-striale, una tra le pochissime costruzioni non distrutte dalla bomba), un museo e un par-co. È proprio all’interno del parco (Peace Memorial Park) che l’anno scorso, alle 8:15 del 6 agosto, circa 50mila persone hanno ascoltato i rin-tocchi della campana e han-no osservato il minuto di silenzio in ricordo delle vitti-me. Si può presupporre che alla cerimonia di commemo-razione fossero presenti anche gli “hibakusha”, termi-ne designato per indicare coloro che sono sopravvissu-ti alle catastrofi nucleari giap-ponesi. È rilevante anche sot-tolineare la presenza dei rap-presentati di 92 nazioni. Alcuni anni fa, in occasione della commemorazione del 68° anniversario della strage tenutasi sempre al Peace Memorial Park, il premier Shinzo Abe ha dichiarato questo: “L’eliminazione delle armi nucleari è l’unica strada praticabile”. La stessa linea di pensiero è stata ripresa anche l’anno scorso dal sin-daco di Hiroshima, Kazumi Matsui, che ha sollecitato i leader del mondo a impe-gnarsi per una pace che escluda ordigni atomici. E.S.

"Dobbiamo lottare sempre perchè

questo non si debba

ripetere mai più"

Cultura

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20 • 6 agosto 2020

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"Un cartellone di grande spessore, che anticipa il futuro" spiegano Sboarina e Gasdia

L’edizione straordinaria del Festival d’estate 2020 prose-gue con l’incontro musicale tra i due rivali dell’Opera: il poten-te sinfonismo di Richard Wagner torna all’Arena dopo decenni di assenza e si con-fronta con l’intensità dramma-tica dell’italianissimo Giusep-pe Verdi. I due programmi, diversi e originali, sono affidati a grandi interpreti nei rispettivi repertori: Ricarda Merbeth, Eleonora Buratto, Francesco Meli e Luca Salsi, diretti dai grandi maestri Gustav Kuhn e Daniel Oren. "In un anno così difficile, il nostro Festival prosegue con successo, puntando dritto al futuro. – spiega il sindaco Federico Sboarina, presiden-te di Fondazione Arena – Dopo l’emozione e la commo-zione delle prime due serate, in omaggio al personale sani-tario impegnato durante l’emergenza e a ricordo di tutte le vittime del Coronavirus, l’Arena continua a dar voce alla tradizione dell’opera, coniugandola con la speri-mentazione, in vista della prossima stagione. Data la straordinarietà del momento che stiamo vivendo, con le serate evento di quest’anno abbiamo voluto dar vita ad un percorso conoscitivo dei più grandi compositori di tutti i tempi. Occasioni uniche che il pubblico sta dimostrando di apprezzare, grazie anche alla presenza sul palcoscenico di artisti di indubbia qualità e reputazione, esattamente centrati sui repertori su cui sono più forti e convincenti. Un cartellone che ci proietta al 2021 e che avrà una sua con-tinuità nel festival dell’anno prossimo». Quello di venerdì è quindi un

ritorno attesissimo che antici-pa un grande evento del 2021, come dichiara il Sovrintenden-te e Direttore Artistico Cecilia Gasdia: «Abbiamo iniziato a parlare di Wagner con Jonas Kaufmann già due anni fa e il primo a cantare in tedesco sul nostro palco avrebbe dovuto essere lui, se la pandemia non ci avesse costretti a ridisegna-re la stagione. Lui debutterà finalmente nel 2021: mi piace sottolinearlo, perché voglio ricordare che nel mondo dell’Opera si deve sempre ragionare con grande anticipo e creare un percorso artistico impeccabile attraverso le sta-gioni. L’emergenza del 2020 è

stata in fondo uno stimolo effi-cace ed ora abbiamo con noi artisti solidissimi nell’universo wagneriano, una serata dav-vero speciale che apre nuovi orizzonti, nel segno di musica e qualità. La serata verdiana subito seguente per gli amanti dell’opera è una chicca imper-dibile, davvero da “Scala d’estate”, come si usava dire una volta. Accostare Verdi e Wagner continua anche uno dei giochi preferiti da tutti noi appassionati: la gara immagi-naria, un po’ per scherzo, un po’ seriamente, tra i due colos-si dell’opera ottocentesca». Sabato 8 agosto, per il Verdi Gala, il maestro Daniel Oren

incontra l’amato pubblico veronese dirigendo un pro-gramma che accosta pagine note del cigno di Busseto e capolavori poco o mai rappre-sentati all’Arena: Rigoletto, Otello, Un ballo in maschera, ma anche Don Carlo, Simon Boccanegra, Luisa Miller, Macbeth. Le voci scelte per salire sul grande palcoscenico centrale sono quelle di giovani italiani già affermati : il soprano mantovano Eleonora Buratto, il tenore genovese Francesco Meli, il baritono parmense Luca Salsi. Le tre voci, si uni-ranno nel finale I de Il Trova-tore, titolo tra i più amati nelle ultime stagioni del Festival.

LA STAGIONE PROPONE DUE BIG, DOMANI E SABATO

Wagner e Verdi, l'Arena si illumina

"Sono serate che aprono

a una musi-ca

di qualità. Sono tutte "chicche"

imperdibili"

Spettacoli

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21 • 6 agosto 2020

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LA FONDAZIONE AIDA IN SCENA ALLE ORE 21

La rivisitazione di Marguerite Yourcenar, diretta da Isabella Caserta e Jana BalkanDomani alle ore 21 debutta in prima nazionale al Teatro Romano di Verona per Estate Teatrale Veronese 2020 “Cli-tennestra” di e da Marguerite Yourcenar diretto e interpreta-to da Isabella Caserta e Jana Balkan con musica dal vivo di Cristina Mazza (sax alto), Bru-no Marini (sax baritono – flau-to), Andrea Cortelazzo (piano-forte digitale). Produzione Teatro Scientifico – Teatro Laboratorio. Un amore deva-stante che travalica la morte. Clitennestra: vittima o carnefi-ce? La rivisitazione del mito classico proposto in chiave di contemporaneità da Margue-rite Yourcenar, che sorregge la partitura letteraria con costan-te afflato poetico, offre agli spettatori - giudici di oggi - l'as-sassinio di Agamennone, per-petrato dalla moglie Clitenne-stra. Nella mitologia greca Agamennone le aveva ucciso

il primo marito e il figlio neo-nato, poi sposatala aveva avu-to con lei quattro figli e sacri-ficato alla dea Artemide la figlia Ifigenia per propiziarsi il viaggio verso Troia. Dopo die-ci anni di assenza torna por-tando con sé Cassandra, bot-tino di guerra/concubina. Cli-tennestra, con l'aiuto del suo amante Egisto, uccide Aga-

mennone. Nella rilettura di Yourcenar Clitennestra ha già compiuto l'assassinio e lo rie-voca fondendo passato e pre-sente in uno spazio atempo-rale, mettendo a nudo il suo cuore sanguinante e ancora, nonostante tutto, follemente innamorata di Agamennone. Fuochi di Yourcenar, di cui fa parte Clitennestra, presenta

una serie di ritratti interiori frut-to di una violenta esperienza d’amore dell'autrice. Nello spettacolo, che incarna la fusione dei due progetti del Teatro Scientifico Femminile-trapassatopresente e #amor-lietomalatonegato, la voce di Clitennestra si interseca e alterna con i pensieri dell'au-trice, in un raddoppiamento del personaggio. Clitennestra è una donna che prima di essere carnefice è stata vitti-ma, che si libera della nomea di criminale a cui la storia l'ha condannata: una donna che si ribella alla violenza che ha subito come moglie e madre e che pagherà il suo gesto con la vita (sarà uccisa dal suo stesso figlio), una donna che ci porta in una dimensione estrema dei sentimenti, una donna che come assassina non può essere assolta, ma forse capita.

Ecco Clitennestra in prima nazionale

Questa sera per La città dei ragazzi e l’Estate Teatrale Veronese Fondazione Aida presenterà Il Principe Felice, spettacolo per bambini da 5 a 10 anni tratto da una delle fiabe più ironiche e commoventi che Oscar Wilde ha scritto per i figli, Cyril e Vyvyan, sull’amicizia.

Un sentimento, come l’amore, che gratifica e dà entusiasmo ma che richiede spirito di sacri-ficio e dedizione. Sentimenti nobili che saranno raccontati da Marta Boscaini e Fabio Sle-mer attraverso la storia di un rondinotto, che ritarda fatal-mente la migrazione per rima-

ne vicino all’amico, un principe pentito. Compresa la situazio-ne di disagio che imperversa nella città, il principe rinuncia ai suoi beni e alla sua vista per sostenere i bisognosi. Lo spet-tacolo alle ore 21a Forte Gisel-la (via Mantovana 117 Verona). Gi appuntamenti con il teatro

ragazzi di Fondazione Aida proseguiranno il 13 agosto. Pinocchio nella versione a cura di Bam Bam. La rassegna è organizzata in collaborazione con il Comune di Verona Assessorati alla Cultura, Politi-che Giovanili e Decentramen-to, Consorzio ZAI e Unicredit.

Stasera c'è il Principe felice Oscar Wilde a Forte Gisella

DOMNI SERA, ORE 21, AL TEATRO ROMANO

Spettacoli

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22 • 6 agosto 2020

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Inventò il Processo alla Tappa, la trasmissione che cambiò il mondo del ciclismo

Addio a Zavoli, l'uomo del ProcessoLA SCOMPARSA DI UN GRANDISSIMO DEL GIORNALISMO E DELLA CULTURA

Durante, Battistini, Lievore, Minieri, Negri, Assirelli. Alzi la mano chi li ricorda, chi ricorda qualcosa su questi protaginisti di tappa del Giro d’Italia anni '60? Ma anche sul ben più noto Franco Balmamion che conquistò addirittura due edi-zioni tra le meno memorabili della corsa rosa moderna. Eppure quei Giri appassiona-rono tantissimo gli spettatori e il merito — più che dei corri-dori, che pure fecero il loro dovere — fu del Processo alla Tappa, il «salottino» che anda-va in onda subito dopo l’arrivo e che Sergio Zavoli riuscì per la prima volta a trasportare in video (era il 20 maggio) dalla radio dove l’aveva fatto debut-tare nel 1958. Il segreto? Il passaggio dei corridori da ruolo di semplici pedalatori a quello di protago-nisti sul teleschermo. Per spiegare, raccontare, attaccare chi li attaccava e giu-stificare le loro crisi o mosse sbagliate, incalzati da Zavoli e da un gruppo di giornalisti che includeva le migliori firme della carta stampata. Zavoli stesso, prima della diretta, seguiva il gruppo su una macchina sco-perta e realizzava brevi e total-

mente inedite interviste con i corridori (cui dava rigorosa-mente del lei) in fuga o irrime-diabilmente staccati. Di atleti di cui leggevano solo nei quo-tidiani o ascoltavano brevi dichiarazioni nei cinegiornali, gli italiani impararono a cono-scere le voci, i dialetti e l’uma-nità. Nella puntata più celebre delle otto edizioni zavoliane, quella in cui il cronista rimine-se raccolse il pianto di Eddy Merckx per la sua positività dopo la Parma-Savona del

Giro 1969 (era l’ultima serie curata da Zavoli) in studio a commentare la vicenda c’era-no Gianni Brera, Enzo Biagi e Indro Montanelli. Al Processo non mancavano le contamina-zioni, con intellettuali come Pierpaolo Pasolini che non disdegnavano regolari incur-sioni. Il Processo portò al Giro e allo sport innovazioni tecno-logiche fondamentali per arric-chire il racconto come collega-menti radio-telefonici, teleca-mere mobili, una sorta di

moviola e banchi di montaggio in grado di realizzare in pochi minuti dei mini reportage sui fatti di corsa. Il Processo ebbe i suoi eroi, dall’elegante Vitto-rio Adorni — forse il primo a conquistarsi il ruolo di amba-sciatore dello sport sul piccolo schermo — al timido Felice Gimondi, al ruspante Vito Tac-cone, l’abruzzese che con la sua parlantina moltiplicò la sua fama di buon corridore e fece sorridere milioni di spet-tator.

Due momenti indimenticabili del Processo alla Tappa, ideato da Zavoli

Trasformò i corridori

in autentici personaggi senza mai trascurare gli ultimi

del gruppo: i gregari

Sport

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36 • 10 maggio 2020

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La "Divina" dello sport mondiale, ormai veronese, ha festeggiato ieri i suoi 32 anni

IL COMPLEANNO DI UNA FUORICLASSE INIMITABILE

Federica, nuotiamo tutti con te !

"Gli stimoli non mancano

l'idea di essere ancora protagonista mi dà grande

carica"

"Anche se ero pronta

per il 2020, non è l'anno

in più che mi deve

preoccupare"

Sport

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24 • 6 agosto 2020

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LA MINISTRA INCONTRA L’ASSESSORA

Tra Azzolina e Donazzan la distanza rimane lunga A un mese dalla riapertura delle scuole permane l’incertezza

L’Assessore all’Istruzione e alla Formazione della Regione del Veneto ha incontrato il Mini-stro Lucia Azzolina, assieme ai colleghi assessori regionali con delega all’istruzione, per discutere di organici e di riaper-tura scuole. “Siamo a meno di un mese dalla riapertura delle scuole ed al momento non c’è ancora nulla di certo - spiega l’Assessore regionale -. Non è chiaro il riparto degli organici, per quanto tempo ci sarà la copertura finanziaria per soste-nere il numero di docenti necessari per sopperire alle indicazioni dettate dalle linee guida Covid, non è stata anco-ra data risposta relativamente al materiale di arredo, ovvero in che tempi questi banchi saranno consegnati a chi ne ha bisogno. Nessun passo in avanti per quanto concerne il problema dei trasporti che così come è stato immaginato il pia-

no è semplicemente inattuabi-le”. “Ho chiesto specificata-mente che i docenti siano ripar-titi con criteri oggettivi e il Mini-stro si è limitata a rispondere che dobbiamo fidarci dei diri-genti del Ministero -continua l’Assessore -. Infatti, io mi fido moltissimo del nostro Dirigente dell’USR che dopo un monito-raggio puntuale fatto con i diri-genti degli Istituti del Veneto ha quantificato la reale necessità riassumibile in 3.900 unità aggiuntive di personale docen-te e 2.800 figure con qualifica di personale ATA. Come mai allora alcuni chiedono 14mila, 17mila docenti in più? Queste richieste arrivano da quelle regioni dalle quali spesso pro-vengono i docenti in esubero, che poi trovano spazio nei nostri istituti”. “Rimane del tutto insoddisfa-cente la riunione odierna, giun-ta tardivamente rispetto alle

scadenze delle riaperture delle scuole e anche inutile per certi aspetti, perché tutto il lavoro vero lo stanno facendo gli USR e i Tavoli Regionali - conclude l’assessore all’Istruzione -. Il Ministro è fuori tempo massimo sia per le soluzioni che ancora non ha trovato, sia per i rapporti con le Regioni, incontrate due sole volte e dopo essere stata richiamata dal Presidente Bonaccini. La mia preoccupa-zione cresce con il passare del tempo, perché restano diverse questioni ancora irrisolte: il pro-blema del trasporto scolastico dei ragazzi, l’incombenza dei Dirigenti Scolastici che si tro-vano a dover organizzare il calendario delle lezioni senza avere il numero esatto dei docenti e delle relative materie, infine la partita delle scuole paritarie, alle quali il Ministero praticamente non c’ha ancora pensato”.

Scoperti 66 lavoratori

in nero

“Brava la Guardia di Finanza di Este che, con questa ope-razione, ha fatto pulizia in un ambito nel quale si assomma-no illegalità e incivilità”. Così, il Presidente della Regione del Veneto rivolge i suoi complimenti alle Fiamme Gialle estensi, le cui indagini hanno portato alla scoperta di 66 lavoratori in nero, 4 dei qua-li percepivano anche indebita-mente il reddito di cittadinan-za. “Il lavoro nero – aggiunge il Governatore – oltre che un reato, è una piaga ancora trop-po diffusa, che da un lato sfrut-ta le persone e dall’altro arreca danno agli imprenditori onesti che mettono in regola i loro dipendenti e alla società in generale, soprattutto in un momento come questo, in cui la presenza di persone irrego-lari può essere anche un pro-blema per la diffusione del Covid”. “Non parliamo poi – conclude il Presidente della Regione – della truffa del reddito di citta-dinanza non dovuto: sono sol-di pubblici, e chi se ne appro-pria illegalmente, di fatto li ruba dalle tasche della gente onesta”.

Luca Zaia

GDF A ESTE

Lucia Azzolina e Elena Donazzan

Cronaca del Veneto

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25 • 6 agosto 2020

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26 • 6 agosto 2020

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6 AGOSTO 2020 - NUMERO 355 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

Agosto è il mese per gettare le basi per il futuro. L’opportunità di formazione e di immediata assunzione arriva dalla nuova sinergia tra ADHR Group e la giovane impresa veneta Hevelop, specializzata in svi-luppo di siti e-commerce. Le due realtà aprono le selezioni per il corso di alta formazione “E-commerce Developer - Magento 2”, aperto a 12 candi-dati under 28 appassionati di informatica, anche senza esperienza o neo diplomati, che saranno scelti in queste settimane. Il corso, che si terrà a Padova in presenza dal 31 agosto al 16 settembre 2020, permetterà ai partecipanti di acquisire competenze tecni-che richiestissime dall’attuale mercato, diventando uno svi-luppatore di siti E-commerce pronto ad entrare operativa-mente, e subito, nel mondo del lavoro. I migliori usciti dal corso “E-commerce Developer - Magento 2”, infatti, saranno immediatamente assunti da

Hevelop – realtà che a oggi conta su un team di 25 perso-ne tutte under 30 anni, di cui 21 sviluppatori, tutte a tempo indeterminato – mentre gli altri avranno acquisito una sicura professionalità da spendere con altre aziende alla costante ricerca di figure specializzate in questa branca dell’informati-ca. Il corso, decisamente tec-nico e tenuto da docenti certifi-cati Magento, farà apprende-

re, approfondire e mettere in pratica ai candidati i linguaggi di programmazione e markup (php, js, css e html), l’utilizzo della piattaforma e-commerce Magento 2 open source ed enterprise, così come stru-menti e funzionalità di back-end e front-end, oltre a ulteriori strumenti e strategie funzionali a sviluppare un sito e-com-merce di successo, di facile fruizione e d’impatto. I migliori

corsisti, che entreranno quindi nel team di sviluppatori Hevelop, inizieranno il muovo lavoro con un percorso di “Training on the job”, affiancati da un team di sviluppatori con esperienza. Davide Barlassina il 33enne CEO e co-founder di Hevelop, nata 5 anni fa e uscita dal 2019 con alle spalle un fattura-to di oltre un milione di euro, ha affermato: “Cerchiamo gio-vani che vogliano davvero cre-scere, capaci di lavorare in team e di mettersi nei panni dell’utente finale, sapendo di avere alle spalle un’azienda innovativa, in forte crescita e che punta all’eccellenza. Per lavorare bene nel settore dell’E-commerce”, ha argo-mentato Barlassina, “è neces-saria un’alta competenza tec-nica e una forte specializzazio-ne, per trovare soluzioni effica-ci e soddisfare al massimo le esigenze del cliente, imparan-do a gestire situazioni com-plesse e a risolvere i passaggi più ostici”.

Carlo MessinaSASALELE CaronteL’autorità dei trasporti sostiene che la società operi in regime di monopolio per quanto riguarda i passeggeri con auto. Prezzi troppo alti. Lo Stretto viene venduto a peso d’oro

SCENDECENDELa banca chiude il primo semestre con un utile netto pari a 2,6 miliardi di euro. Dopo l’acquisizione di Ubi si tima che l’utile salirà a 5 miliardi.

L’E-COMMERCE E LE OPPORTUNITÀ DI FORMAZIONE

ADHR Group in prntership con la giovane e solida azienda veneta Hevelop apre le iscrizioni al primo corso gratuito di alta formazione per diventare “e-commerce developer”

Il lavoro che c’è: formati e assunti

Poster disponibili per under 28 appassionati di informatica

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27 • 6 agosto 2020

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28 • 6 agosto 2020


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