PARROCCHIA SAN BARTOLOMEO APOSTOLO GAGGIO DI MARCON (VE)

COMUNITA’ IN CAMMINO

N° 71

PASQUA 2013

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…NON DISPERARE MAI DELL’AMORE DI DIO…

Quest’anno al posto di un lungo discorso, sento il dovere di far spazio alla preghiera per presentarvi i miei più fraterni auguri di Pasqua. Il cammino verso le collaborazioni pastorali non è semplice. Il numero dei sacerdoti sta diminuendo e dobbiamo educarci tutti insieme ad un nuovo modo di essere chiesa e, quindi di essere parrocchia. La parola “conversione” allora non è scontata, anzi è quanto mai urgente se vogliamo davvero diventare discepoli del Signore, famiglia di Dio radunata attorno alla Parola e all’Eucaristia per vivere la Carità. Spero che questa preghiera di Enzo Bianchi – priore della comunità di Bose – ci aiuti a trovare le strade giuste per realizzare questo nuovo progetto delle “Collaborazioni Pastorali” sul quale la chiesa di Treviso si è incamminata, cammino sul quale anche le nostre tre parrocchie sono chiamate ad incamminarsi.

Fratello, se vedi il tuo peccato sei più grande di chi risuscita i morti! Quando guardi gli uomini di’ nel tuo cuore: tutti saranno salvati, io solo sarò dannato. Se pensi all’inferno, credi che esso esiste ma solo per te che sei peccatore. Conserva il tuo spirito all’inferno ma non disperare mai dell’amore di Dio. Se pensi di andare all’inferno, pensa che anche là potrai sempre cantare l’amore di Dio per te. Se il tuo Signore è asceso nell’alto, egli è pure disceso in basso, all’inferno! Se il tuo Signore ha regnato nel legno ha regnato e regna anche per te! Se il tuo Signore ha preso l’ultimo posto, il più basso, tu non potrai mai rubarglielo! Se scenderai agli inferi troverai il Signore, se salirai nei cieli egli ti attende! Da quel giorno, da quell’alba pasquale, il Tabor e il Golgotha sono unico monte!

ENZO BIANCHI della comunità di Bose

A voi e alle vostre famiglie, i miei più sentiti e fraterni auguri di Buona Pasqua 2013

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don Silvano SETTIMANA SANTA E PASQUA 2013

Domenica delle Palme 24 marzo 2013 Le messe saranno celebrate alle 9.15 a Gaggio e alle 10.45 a San Liberale Adorazione detta delle “Quarantore”:

• Lunedì 25 marzo, martedì 26 marzo e mercoledì 27 marzo dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30. (Con Messa o Vespri finali)

Confessioni comunitarie:

• Martedì 26 marzo (per Gaggio e San Liberale) a Gaggio alle 20.45 • Mercoledì 27 marzo a Marcon (in chiesa grande) alle 20.45

TRIDUO PASQUALE: Giovedì Santo 28 marzo 2013:

• Dalle 15.30 alle 18.00 confessioni individuali • Alle 20.30 Santa Messa in “Coena Domini” con lavanda dei piedi (I cresimandi laveranno i piedi ai comunicandi)

Venerdì Santo 29 marzo 2013:

• Confessioni individuali dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 • Alle 15.00: Via Crucis in chiesa con – alla fine della celebrazione – bacio

al crocifisso; • Alle 20.30: Solenne Azione Liturgica nella morte del Signore con il

bacio al crocifisso, la Comunione Eucaristica e la processione finale (ecco il percorso: Piazza I° Maggio - Via Pio X° - Via Ceolin - Via Caboto - ritorno Piazza I° Maggio)

Sabato Santo 30 marzo 2013:

• Confessioni individuali dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.00

• Veglia pasquale alle 21.00 (con partecipazione dei cresimati), con la Benedizione del Fuoco, la Liturgia della luce, l’acclamazione del Solenne annuncio di Pasqua e la liturgia della Parola.

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Domenica di Pasqua 31 marzo 2013

• Sante Messe alle 9.30 e 11.00 Lunedì dell’angelo 1° aprile 2013

• Santa Messa alle 9.30 a Gaggio • Santa Messa alle 11.00 a San Liberale

Raccomando vivamente la preparazione spirituale alla Pasqua, con la celebrazione del sacramento della Riconciliazione e l’Adorazione Eucaristica delle 40 ore. E’ importante partecipare a tutte le celebrazioni del Triduo Pasquale (passione, morte e risurrezione del Signore) perché formano un unico e solo evento.

Chi volesse potrà sostenere la parrocchia con la busta per le offerte che trovate qui nel libretto:GRAZIE di cuore a chi vorrà donare!

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Aria fresca - un’esperienza

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Alzi la mano chi sa cos’è un capodanno di Taizé. O alzi la mano chi sa cos’è Taizé. Taizé è un paesino della Francia che conta pochissimi abitanti. Eppure tutte le settimane degli ultimi settant’anni quelle colline hanno ospitato e ospitano centinaia e centinaia, migliaia di giovani da tutta Europa, soprattutto d’estate, ma non solo. Cos’ha di speciale questo posto? Semplicemente, ospita una comunità di monaci (o meglio, di frere) che accolgono chiunque bussi alla loro porta. E dico proprio chiunque, perché a Taizé si respira l’aria fresca e buona dell’ecumenismo. I monaci stessi sono tutti cristiani, ma alcuni sono cattolici, altri protestanti, altri ancora ortodossi. Vengono da ogni paese del mondo, Francia, Germania, Spagna, Stati Uniti d’America, Polonia. Estremo oriente. Sì, proprio da ogni luogo in cui sia arrivata la buona notizia del Vangelo. E così a Taizé c’è posto per tutti, per tutti i cristiani, per tutte le confessioni, per tutte le lingue, per tutti i colori della pelle. E l’aria fresca di Taizé, da poco più di trent’anni a questa parte, alla fine di ogni anno si muove per l’Europa. Di volta in volta una città diversa viene scelta per ospitare l’incontro europeo dei giovani di Taizé e ogni capodanno sono in 40-50 mila quelli che si caricano lo zaino sulle spalle e si danno appuntamento per festeggiare insieme, per ritrovarsi, per conoscere posti nuovi, gente nuova. Per pregare assieme. Perché il capodanno di Taizé è anche e soprattutto preghiera e meditazione. È occasione di incontro con Dio. E come sia possibile che persone che vengono continuamente descritte come irrimediabilmente diverse (per condizione sociale, provenienza, credo religioso) possano trovarsi assieme e condividere proprio gli aspetti che dovrebbero dividerci… ha del miracoloso. È l’aria fresca di Taizé. Quella che ti entra nel cuore. E centinaia di famiglie aprono le porte delle loro case e del loro cuore a sconosciuti, persone che probabilmente non conosceranno una sola parola della loro lingua. Per cinque giorni danno loro un letto, un bagno, qualcosa da mangiare a colazione. Accoglienza. Calore. Disponibilità. Tempo. Famiglia. Il mio primo capodanno è stato quello 2003-2004. Amburgo. Avevo sedici anni, ne avrei compiuti 17 mentre ero via. E da allora… Lisbona. Milano l’ho saltato e quanto me ne sono pentita… E poi Zagabria. Ginevra. Bruxelles. Poznan. Rotterdam. Berlino. Roma. Sì. Quest’anno era a Roma. Ed è stato speciale. Ho deciso di partecipare all’incontro come volontaria, che significava partire due giorni prima del solito per aiutare i frere nella preparazione delle ultime cose. Mi hanno assegnato il servizio del “PRESS TEAM”, gruppo stampa. Significava in sostanza accogliere i giornalisti, dare loro un pass per assistere alle preghiere e avere il permesso di filmare e registrare, fornire loro informazioni. Un calmo lavoro d’ufficio. Almeno

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finché frere David non ha deciso di incaricarmi dell’assistenza ai giornalisti RAI, che in due giorni dovevano intervistare decine di persone (pellegrini, frere, cardinali, sacerdoti...), riprendere tutti i momenti salienti e cercare di raccogliere più materiale possibile per montare il servizio speciale andato poi in onda su Rai Storia. È stata davvero dura riuscire a star dietro a tutte le loro necessità, allo stress del telefonino che suonava sempre, di nuove cose da sistemare o procurare... Ma è proprio vero: “Vi è più gioia nel dare che nel ricevere” (At 20, 35). Il 27 dicembre a San Giovanni in Laterano noi volontari abbiamo avuto l’ultima preghiera coi frere prima dell’arrivo dei giovani, previsto per il giorno dopo. Ricorderò per sempre ciò che ha detto il priore di Taizé, frere Alois: “Finora avete dato, ma da domani comincerete anche voi a ricevere”. Io ero incredula. Credevo di aver già ricevuto più di quanto avessi dato, credevo non potessi più ricevere oltre. Ero già felice così, più che felice. Ma era solo l’inizio. E l’apice l’abbiamo raggiunto in piazza San Pietro, sabato 29 dicembre, alla preghiera serale con il Santo Padre. Per la quale, oltre tutto, noi volontari avevamo un pass speciale, che ci ha permesso di stare molto vicini all’altare. Praticamente di fianco. Al momento del silenzio, in quella piazza gremita, riempita da 45.000 giovani pellegrini europei, c’era una quiete e una calma surreale. Quella piazza enorme, immensa, invasa da decine di migliaia di persone, di fede diversa, di lingua diversa e non un rumore, non un colpo di tosse, non un telefonino che suona. Quella piazza immensa si è fatta silenziosa, forse mai così silenziosa, se non nei momenti in cui Dio si è fatto più vicino all’uomo. Ecco, quella sera è stato così, Dio era lì, a fianco di ognuno di noi, per amare, gioire, condividere. Ero così commossa da piangere, vinta da un senso di gratitudine per un regalo inaspettato e meraviglioso. L’aria fresca di Taizé, la brezza della fratellanza in Cristo, il respiro di Dio. Nonostante tutto quello che ho fatto finora, non ho mai vissuto un momento come quello prima. E con difficoltà potrò eguagliarlo in futuro. Nel frattempo... L’anno prossimo l’incontro è a Strasburgo, chi viene con me? Giorgia

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Gruppo Coppie nel tempo di Quaresima All'inizio della Quaresima, in un momento di preghiera ci siamo soffermati sulla provocazione "Convertiti e credi al vangelo". La conversione - trasformazione, cambiamento - è per tutti i credenti un'occasione per fare il punto sulla propria esistenza cristiana e ripartire di nuovo, col cuore pieno d'amore e con l'entusiasmo di chi si avvicina alla fede per la prima volta. La conversione non riguarda tanto i comportamenti esteriori, quanto il cuore. E' lo stesso atteggiamento che stiamo cercando di valorizzare e fare nostro nel gruppo. Una delle ultime riflessioni fatte si soffermava sul fatto che essere coppia non vuol dire diventare uguali, il progetto matrimonio è un'altra cosa. Se si prendono le differenze nella coppia come "pericolose" chiederò al mio coniuge di cambiare e lo stesso lui farà con me. Il matrimonio in questo modo rischia di trasformarsi in un luogo di mutilazioni ed impoverimento… la tomba dell’amore. La diversità è, invece, preziosa nella coppia. Le differenze non vanno soppresse, perché sono importanti: vanno scoperte, rispettate e valorizzate. Sono il “luogo” dove come coppia possiamo convertirci, confrontarci, rinunciare un po’ a noi stessi e ai nostri egoismi per crescere insieme. Convertirsi vuol dire abbandonare certi nostri atteggiamenti negativi e superficiali che molte volte caratterizzano il nostro quotidiano, significa rendersi conto della necessità di praticare “un’inversione di rotta” nel cammino della vita. Spesso non è semplice, è per questo che bisogna sapersi confrontare con la propria moglie o col proprio marito, facendo tesoro delle diversità che ognuno porta con sé. Una bella notizia: il gruppo in questi mesi è cresciuto, coinvolgendo altre due coppie.

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LA MIA ESPERIENZA AGLI INCONTRI PER LE CATECHISTE ...... Ancora un’altra sera fuori casa….basta sono stanca…. Ci sono delle settimane che sono proprio finita, i miei figli mi dicono .”Ma mamma anche questa sera fuori? E a noi non pensi? Poi sorridono, mi abbracciano….. è il loro modo in fondo in fondo di approvare!

Questo è quello che ho pensato e vissuto quando si è aggiunto a vari altri impegni serali un ulteriore uscita, per partecipare a degli incontri per tutte le catechiste; proposti e seguiti dai nostri tre parroci Don Silvano Perissinotto, Don Silvano Filippetto e Don Dario. Lo scopo degli incontri era di approfondimento, confronto e riflessione sulla parola di Dio, e come esserne testimoni veri soprattutto verso i bambini e ragazzi del catechismo.

Confesso che è stata un’esperienza molto positiva e profonda. Ricordo lo stupore del primo incontro, quando ho visto che eravamo tantissime, circa una settantina, e tutte, curiose di capire cosa ci aspettava in questi quattro incontri che avevano perfino fatto sospendere il catechismo! Dopo il primo incontro dedicato anche al conoscerci un po’ tra di noi, eravamo tutte pronte a partire per una nuova “ avventura” (mi piace chiamarla così perché capire la parola di Dio è sempre sorprendente e quindi avventuroso). Ora raccontare tutti gli incontri sarebbe troppo lungo, però quello che ho portato a casa da questa esperienza è stato molto positivo, ho capito infatti che l’unica cosa che conta nel mio cammino di fede è proprio l’accostarsi con umiltà alla parola di Dio e soffermarsi in essa, capire ciò che ha da dirmi e abbandonarmi all’ascolto, poi se hai la possibilità di meditarla con altre persone e mettere a confronto le proprie riflessioni diventa ancora più ricca e sorprendente. Questa per me è la strada giusta per un cammino verso una FEDE MATURA e ADULTA. ANITA

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Con l'arrivo della quaresima il calendario ci impone, come ogni anno, di stilare il bilancio consuntivo per il 2012 e preventivo per il 2013. Anche quest'anno, senza entrare troppo nei dettagli (per i quali rimando alla riunione indetta per il 4 aprile in sala parrocchiale), devo dire che il bilancio per quanto riguarda la parte economica è sostanzialmente in positivo con un leggero avanzo. Per quanto riguarda le attività svolte siamo rimasti in linea con quelle dell'anno precedente salvo alcune, che non siamo riusciti a portare a termine, tra queste la festa di carnevale e l'uscita sulla neve. Ormai è da un paio d'anni che le uscite, con qualunque destinazione, non vanno a buon fine. Pensando al costo complessivo a cui una famiglia va incontro per muoversi una giornata in gita di questi tempi, la cosa non ci sorprende più di tanto. Purtroppo per rientrare dal costo del pullman è necessario riempirlo a pieno e trovare circa cinquanta persone non è così semplice. Dispiace di più per la mancanza di adesioni alla festa di carnevale, poteva essere un bel evento, come lo è stato quello dell'ultimo dell'anno, dove la festa è stata a detta di tutti molto divertente. Questo ci impone una riflessione per il futuro, che però a mio avviso va fatta sulla base di un'idea di fondo che spinga necessariamente verso un'ottica di collaborazione pastorale tra le parrocchie. Ahi ! ho infilato il dito nella piaga, già vedo parrocchiani dileguarsi nascondendosi nei rispettivi campanili, altri in preda a convulsioni come morsi da tarantole. Dopo anni di tentativi (quasi otto), devo dire che se c'è un punto in cui il Noi non funziona è proprio nella collaborazione tra parrocchie anche se questo a mio avviso è soltanto lo specchio della realtà parrocchiale. Tra Gaggio e San Liberale esiste come Noidue una comunione di intenti, ma le risorse che San Liberale mette in campo sono troppo esigue per pensare ad uno sviluppo delle attività. Con Marcon invece non si riesce ad avere nessun contatto effettivo, loro vanno per conto loro punto e basta. Il risultato a Gaggio come piccola realtà e che, al di là delle attività mirate (uscite, feste, concerti ecc), non si riesce a fare oratorio per la carenza di bambini. E’ vero che i ragazzi sono coinvolti in tantissime attività

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extrascolastiche che impediscono loro di fatto di esserci, ma manca la sinergia che possa riunire le forze su singoli eventi condivisi. Per capirsi attività come la castagnata, giochi di primavera, Grest tornei di calcio estivi per riuscire in realtà piccole come la nostra, hanno bisogno della collaborazione anche della parrocchia di Marcon, che potrebbe fungere da trascinatore. Anche i genitori non sembrano essere particolarmente interessati alla proposta, sia per quanto riguarda la partecipazione dei figli, che nella volontà di mettersi in campo, di dare disponibilità del loro tempo. E' lo specchio della nostra società individualistica dove ognuno pensa a se stesso o al massimo alla propria famiglia pensando di aver fatto il massimo avendo raggiunto il benessere economico. La lezione che la crisi ci sta dando è proprio che non basta agire da soli, solo una società compatta e motivata basata concretamente su valori cristiani alla lunga può reggere. Viceversa oggi molti cristiani sono distratti, non si spendono per il vangelo riducendosi ad un cristianesimo di facciata, la società priva di mutua assistenza ne risente, le famiglie si sfaldano, i giovani vanno alla deriva, le disuguaglianze sociali si allargano. Auspico, come molti di noi, per la nostra comunità una inversione di tendenza, che metta in primo piano unità di intenti, condivisione di valori e obbiettivi, reciproca assistenza affinché la comunità cristiana del comune di Marcon possa essere esempio per tutti. Colgo l'occasione per un augurio di buona Pasqua a tutti voi da parte del direttivo Michele Baratella.

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IL GRUPPO DI 3° E 4° SUPERIORE

Siamo il gruppo di 3° e 4° superiore di Gaggio e San Liberale e stiamo continuando il nostro percorso iniziato ad Ottobre partecipando a numerose attività benefiche. A febbraio abbiamo organizzato una vendita di frittelle e galani il cui ricavato è stato devoluto in beneficenza. All'inizio eravamo molto incerti e timorosi, tuttavia l’iniziativa ha riscosso un grande successo. Inoltre il 2 marzo abbiamo visitato il "Museo dei Sogni, Memoria, Coscienza e Presepi" a Facen di Pedavena, è stata un’esperienza suggestiva e particolare, molto difficile da spiegare a parole ma che consigliamo a tutti. Nei prossimi mesi abbiamo in programma anche altre iniziative, a tal proposito sabato 30 marzo presso il centro commerciale Valecenter parteciperemo alla manifestazione nazionale "Bonsai AID AIDS". Per chi volesse venirci a trovare, saremo presenti con un mercatino di Bonsai. Organizzeremo, inoltre, altre attività di cui vi terremo sicuramente informati e ringraziamo tutte le persone che ci hanno sostenuto durante questo periodo. Gloria, Mauro, Giulia, Riccardo, Giovanna, Annalaura, Silvia, Susanna, Noemi, Giorgia, Davide, Giacomo, Elisa.

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I MINISTRI STRAORDINARI DELL’EUCARESTIA

Sono passati ormai diversi anni da quando si è costituito il gruppo dei Ministri straordinari dell’Eucarestia e le nostre esperienze non si sono limitate alla presenza nelle funzioni in chiesa, ma anche nella visita ai malati e alle persone anziane, costretti nelle loro case. E col passare del tempo si creano delle belle amicizie, non solo con loro, ma anche con tutta la famiglia che ci accoglie! Non vedono l’ora di scambiare qualche parola, di sapere come sta la gente del paese, di sapere cosa succede fuori della loro casa… E ci aprono il loro cuore, perché creano con noi un rapporto anche di fiducia… E compito del Ministro è anche quello di ascoltare! Sapete, noi cerchiamo di aiutare don Silvano nella visita alle famiglie (laddove sia possibile), alleggerendogli un po’ il carico di lavoro! Questa fiducia che ci dimostrano è per noi fonte di gioia e soddisfazione, perché li vedi che sono lì che aspettano la visita di qualcuno fidato, e sanno che la comunità si ricorda di loro, specialmente quando viene Natale o Pasqua e noi portiamo loro dei pensierini fatti dalle donne o dai giovani della parrocchia: ah quanto li apprezzano! Purtroppo ogni tanto qualcuno ci lascia, e ci spiace molto visto l’affetto che ci legava, ma qualche altro “amico” è sempre pronto ad aprirci le porte di casa! Un grande augurio di una santa Pasqua nel Signore! Luigi, Bertina, Mariangela

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“ACQUA per l’ AFRICA”

prenotatevi al

Pranzo di Beneficenza

con la presenza di

Sua Eminenza Bartelemy Yaouda Hourgo Vescovo della Diocesi di Yagoua - Cameroun

presso

Antony Palace Hotel via E. Mattei 26, Marcon

Domenica 14 Aprile 2013

ore 12.30

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:

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MARIANGELA 041 – 456 90 72

Cari Amici, desidero scrivere questa lettera per ringraziare e dare un formale segno di riconoscenza a tutti quelli che contribuiranno alla realizzazione del progetto“ACQUA PER L’AFRICA” e a tutte le persone che continuano a sostenere tale opera, frutto della sensibilità e dell’impegno di tutti. Che Dio vi benedica e vi protegga, io prego per tutti voi e le vostre famiglie.

Diocèse de Yagoua, Eveque Tél.: (00237) 75 25 69 50 / 91 17 48 19

e-mail: bayaouda@yahoo.fr hourgwa@gmail.com

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NOTIZIE DAL BRASILE…

Benedette delusioni

Dalla partenza per l’Amazzonia, nel 1973, ad oggi il Signore mi ha aiutato a fare molte opere di bene, con la generosità di tutti gli amici, parenti e conoscenti, fra i quali Gaggio primeggia in fedeltà. Ma devo riconoscere che uno dei sentimenti che spesso ho vissuto é stata la delusione. In questi giorni ho trovato queste riflessioni che vi invio come auguri sinceri di una Pasqua Santa e Felice. La prima delusione che proviamo é quella rispetto agli altri: la società,

la chiesa, la famiglia, la scuola, la politica: quasi tutto, prima o poi, ci delude. Scopriamo che la realtà non é sono come ci fu presentata; e veniamo a conoscenza di incoerenze, mancanze, interessi nascosti, infedeltà, peccati. La storia ha fatto cadere tutti gli “idoli”. “Noi credevamo..., invece!”. (Lc 24,21)

La seconda é quella di noi stessi. Abbiamo cominciato a voler cambiare il mondo; volevamo almeno migliorare il nostro piccolo territorio; credevamo di costruire per lo meno una famiglia migliore di tante altre. Dobbiamo riconoscere che non riusciamo a cambiare nemmeno noi stessi: siamo sempre uguali, ci é così difficile migliorare! E dobbiamo ammettere amaramente che “in fondo non sono migliore degli altri”. (1Re 20,4)

La terza delusione é quella di Dio! Ci fu insegnato nel catechismo che lui é l’Onnipotente, l’Onnisciente... Ma perché i buoni soffrono, sono perseguitati e uccisi? Perché i furbi la vincono sempre? Perché certe malattie o certi fatti? Perché la verità non vince mentre gli imbrogli trionfano? Il Dio, padre buono, perché non interviene? É il grido di Gesú che si ripete nella storia: “Mio Dio, perché mi hai abbandonato?”. (Mt 27,46)

Alla fine delle varie delusioni, se vissute con sincerità e verificate con amore, con l’aiuto del Signore che mai ci abbandona, arriveremo a un coraggioso atto di totale fiducia, buttandoci in braccio al Signore: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito” (Lc 23,46). Sarà la vittoria della

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FEDE, l’unica vittoria che durerà. Personalmente riconosco che, se per arrivare a questa conclusione mi é stato necessario attraversare tutte le avventure vissute, “ne é valsa la pena” e ne sono felice.

Ho sognato che stavo camminando, in una spiaggia, assieme al Signore, mentre in cielo apparivano scene della mia vita. Per ogni scena,

apparivano sulla sabbia le impronte di due paia di piedi: i miei e quelli del Signore. All’ultima scena, mi sono voltato indietro e ho notato che, molte volte, nel cammino della mia vita c’era solo un paio di orme e mi é parso che questo era capitato proprio nei momenti più difficili. Questo mi rese

triste e mi lamentai con il Signore. “Signore, tu mi hai garantito che saresti stato sempre al mio fianco. Noto però che nei momenti più difficili

della mia vita c’era solo un paio di orme. Come mai mi hai lasciato solo?”.

Il Signore mi rispose: “Figlio, mai ti avrei abbandonato, ancor meno nel pericolo. Quelle orme solitarie erano le mie, perché stavo portandoti in

braccio in quei momenti tristi”. (Mary Stevenson +1936).

Buona Pasqua a tutti e ricordiamoci nel Signore. E auguriamoci di vivere una intensa Giornata Mondiale della Gioventù, che quest’anno sarà ben brasiliana! Ciao!

IL MERCATINO DI DANILO PORETTO

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DANILO PORETTO gestisce un mercatino missionario per sostenere chi personalmente affronta situazioni di grande povertà. Il mercatino missionario si alimenta di ciò che, con grande generosità, molti hanno donato nel corso degli anni e continuano a donare: bomboniere di tutti i tipi, soprammobili e piccoli oggetti in genere, anche se vecchi (in vetro, legno, gesso, onice, ceramica, metallo…), collane, bambole, giocattoli vari e fumetti. (Topolino, Tex Willer, Harmony…) Gli oggetti vengono ritirati a domicilio da Danilo Poretto in via G. Marconi 4/5 a Gaggio tel. 041/4568561 oppure portati in parrocchia a Don Silvano (tel. 041/4569268.) I missionari da sostenere sono tre: - dott.sa suor Tiziana Maule dell’ordine delle dorotee in Costa d’Avorio; - padre Giancarlo Vecchiato del PIME , in Brasile; - padre Mauro Maculan del PIME, in Italia per cure mediche ma sempre in contatto con la sua missione in Brasile. Tramite loro si aiutano bambini e adulti che vivono in una situazione di grande povertà. Un piccolo fuoco di reale solidarietà è stato acceso, tutti possiamo alimentarlo! GRAZIE!

ASSOCIAZIONE PARROCCHIALE SAN BARTOLOMEO APOSTOLO

Di novità in realtà non ce ne sono, ma cogliamo l’occasione per ricordare che dietro alla sagra, alle feste del Baccalà e alle altre occasioni di festa della nostra comunità c’è sempre un fervente gruppo di persone che si dà da fare affinché tutto funzioni alla perfezione… ma non siamo mai troppi!! Quindi se qualche persona di buona volontà volesse unirsi a noi… sarebbe il benvenuto! Un sincero augurio di buona Pasqua dal consiglio direttivo! Irene

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Notizie utili

Normalmente don Silvano è in canonica a Gaggio o a San Liberale: Dal lunedì al venerdì pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00, sabato dalle 9.00 alle 12.30 Pranza e dorme nella canonica di Marcon Telefono fisso in canonica: Gaggio 041.4569268; cellulare: 331.302780 Orari delle sante messe: Feriali: a San Liberale: lunedì e mercoledì alle 18.30 e il venerdì alle 8.30 a Gaggio: martedì e giovedì alle 18.30 Festive: sabato sera 18.30 a Gaggio; domenica 9.30 a Gaggio ; ore 11.00 a San Liberale Attenzione: se viene celebrato un funerale la messa feriale serale non avrà luogo. Per prenotare intenzioni per le sante messe: Basta venire in sacrestia (a Gaggio come a San Liberale) dopo le messe di orario o telefonare almeno 15 giorni prima della data in cui si desidera che le messa sia celebrata. Telefono dei ministri straordinari dell’eucaristia, per visita ai malati e

anziani in casa: A Gaggio Luigi Pieretto: 041.4569587 Mariangela Segato: 347.1078467 Bertina De Facci: 041.4569478 A San Liberale Orfeo Morandin: 041.4568811 Giuseppina Durighetto: 333.9739432 Celebrazione dei Battesimi comunitari: ogni primo sabato del mese alle

18.30 a Gaggio e ogni prima domenica del mese alle 11.00 a San Liberale durante le Messe. Per prenotare telefonare a don Silvano. Per i criteri di scelta dei padrini parlare con il parroco.

Celebrazione dei matrimoni a Gaggio e a San Liberale: sono celebrati prevalentemente al sabato. Per la data e la celebrazione prendere contatto per tempo col parroco e cioè almeno 6 mesi prima della data scelta per le nozze.

A Gaggio, su richiesta della coppia di sposi, la liturgia sarà animata dal coro parrocchiale.

PARROCCHIA DI SAN BARTOLOMEO AP. IN GAGGIO DI MARCON C.I.P. MARZO 2013 TEL/FAX 041-4569268