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PARTE INTRODUTTIVA

Date post: 09-Feb-2016
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PARTE INTRODUTTIVA. La Contabilità Pubblica. Scienza autonoma Disciplina giuridica quale emanazione del diritto pubblico con propria autonomia scientifica Disciplina giuridica quale branca del diritto amministrativo o del diritto finanziario - PowerPoint PPT Presentation
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R egione S iciliana - Presidenza C orso per dipendentiregionali L’A PPLIC A ZIO NE DELLE REG OLE IN A M BITO AM M IN ISTR A TIV O E CO NTABILE PERCORSO BASE AMMINISTRATIVO-CONTABILE NO ZIO N ID IC O N TA B ILITA’ PU B B LIC A (Bilancio regionale ed atti connessi alla gestione) ___________ a cura di: GIOVANNI SAPIE NZA ___________________ Palerm o – G ennaio 2006
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Page 1: PARTE INTRODUTTIVA

Regione Siciliana - Presidenza

Corso per dipendenti regionali

L’APPLICAZIONE DELLE REGOLE IN AMBITO AMMINISTRATIVO E CONTABILE

PERCORSO BASE AMMINISTRATIVO-CONTABILE

NOZIONI DI CONTABILITA’ PUBBLICA (Bilancio regionale ed atti connessi alla gestione)

___________

a cura di: GIOVANNI SAPIENZA

___________________ Palermo – Gennaio 2006

Page 2: PARTE INTRODUTTIVA

PARTE INTRODUTTIVA

Page 3: PARTE INTRODUTTIVA

La Contabilità PubblicaScienza autonomaDisciplina giuridica quale emanazione del

diritto pubblico con propria autonomia scientifica

Disciplina giuridica quale branca del diritto amministrativo o del diritto finanziario

Branca tecnica delle discipline economico - aziendali (organizzazione, gestione e rilevazione nelle aziende pubbliche di erogazione)

Page 4: PARTE INTRODUTTIVA

Oggetto della Contabilità PubblicaStudio dell’organizzazione finanziario-contabile dello

Stato e degli altri enti del settore pubblico, della gestione del patrimonio e del bilancio, dei contratti, del sistema dei controlli e delle responsabilità

In concreto, i compiti della CP consistono:• nell’esporre ed analizzare le norme che regolano la gestione dello

Stato e degli altri enti pubblici e cioè l’attività diretta al procacciamento delle risorse e all’erogazione dei servizi pubblici;

• nell’illustrare le più moderne tecniche economico - aziendali e fornire gli strumenti per il perseguimento delle condizioni di economicità delle decisioni.

Page 5: PARTE INTRODUTTIVA

La contabilità regionaleNormativa principale di riferimento

L. R. n. 47 dell’8 luglio 1977 e successive modifiche ed integrazioni

L. R. n. 6 del 3 maggio 2001 (art. 52)Varie altre norme regionaliNorme di contabilità dello Stato (per le parti non

disciplinate dalla legge regionale di contabilità - in particolare: RD 2440/1923, RD 827/1924, L. 468/1978)

D.P. 17 marzo 2004 - Testo coordinato delle norme contabili applicabili alla Regione siciliana

Page 6: PARTE INTRODUTTIVA

Le scritture contabili: metodi e sistemi

Metodi Elementari A partita doppia

Sistemi Patrimoniale Capitale e risultato

economico (reddito) Finanziario

Page 7: PARTE INTRODUTTIVA

La contabilità nella Regione siciliana

Contabilità finanziaria e patrimoniale(attuale)

Contabilità economica (in aggiunta alla contabilità

finanziaria e patrimoniale)

(dal 2006)Il termine per l'introduzione della contabilità

economica è stato differito dal 2005 al 2006 dall'art. 62, comma 1, della legge regionale n. 15/2004

Page 8: PARTE INTRODUTTIVA

PARTE PRIMA

LA GESTIONE PATRIMONIALE

Page 9: PARTE INTRODUTTIVA

Cenni sui beni pubbliciBeni: mezzi atti a soddisfare un bisognoBeni economici: beni disponibili in quantità

limitataBeni privati e beni pubblici (art. 42 Costituzione)

Beni pubblici:Beni demaniali (solo beni immobili o universalità di

beni mobili)Beni patrimoniali: immobili e mobili disponibili e indisponibili

Page 10: PARTE INTRODUTTIVA

Beni demaniali (art.822 c.c.)Demanio necessario (art. 822, 1° c, c.c.) (demanio marittimo,

idrico, militare) Demanio accidentale (art. 822, 2° c, c.c.) (demanio stradale,

ferroviario, aeronautico, storico-artistico archeologico e culturale, acquedotti)

Fruizione dei beni demaniali: uso ordinario generale (conforme alla destinazione primaria del bene e

consentito a tutti; es. uso delle strade) uso ordinario speciale (conforme alla destinazione primaria del bene ma

consentito solo ad alcuni in base ad un titolo; es. utenza rete idrica) uso eccezionale (diverso dalla normale destinazione del bene, es. concessione

stabilimento balneare sulla spiaggia) Cessazione demanialità: evento naturale o atto volontario della PA

(sdemanializzazione)I beni demaniali sono inalienabili e imprescrittibili

Page 11: PARTE INTRODUTTIVA

Beni patrimoniali (art. 826 c.c.) Beni patrimoniali indisponibili appartenenti solo allo Stato (foreste,

miniere, cave e torbiere, cose di interesse storico, ecc., caserme, armamenti, aeromobili e navi da guerra, dotazione del Presidente della Repubblica) (per la R.S. veggasi art. 33 Statuto)

Beni patrimoniali indisponibili appartenenti anche ad altri enti territoriali (edifici destinati ad uffici pubblici e loro arredi)

Beni patrimoniali disponibili (tutti gli altri beni: servono a soddisfare indirettamente i bisogni pubblici mediante l’impiego dei mezzi che essi forniscono)

Passaggio dei beni indisponibili alla categoria di quelli disponibili (verbale di dismissione)

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Beni della Regione SicilianaBeni demaniali: art. 32 Statuto ( beni del demanio statale esistenti in Sicilia, esclusi quelli interessanti la difesa dello Stato o i servizi di carattere nazionale)Beni patrimoniali indisponibili: art. 33 Statuto (foreste, miniere cave e torbiere, cose di interesse storico artistico, ecc., edifici destinati ad uffici pubblici regionali e loro arredi) Con DPR 1825 del 1961 si è data attuazione alle indicate norme statutarie, con esclusione del demanio marittimo che è stato trasferito con DPR 684 del 1977Attribuzioni: demanio marittimo: Assessorato territorio e ambienteAltri beni: Presidenza Regione (dipartimento personale e ss,gg.)Gestione: amministrazioni competenti

Page 13: PARTE INTRODUTTIVA

Gli InventariComplesso di operazioni volte alla ricerca, classificazione,

descrizione e valutazione degli elementi del patrimonioDocumento contabile in cui sono esposti e, ove del caso,

valutati gli elementi patrimoniali in un determinato istanteL’inventario dei beni demaniali è solo descrittivo, quello dei

beni patrimoniali è anche estimativo I beni mobili, in particolare, si distinguono in beni

inventariabili (mobili, macchine, attrezzi, azioni, ecc.) e beni registrabili (cancelleria, stampati, materiale di consumo, ecc.)

Tutti i beni patrimoniali sono iscritti annualmente nel Conto generale del patrimonio

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Contabilità dei beni mobiliDPR 254/2002

Beni inventariabili: Mod. 94 CG (inventario) (ex 2/PM) Mod. 96 CG (giornale di entrata e uscita) (ex 1/PM) Mod. 98 CG (prospetto delle variazioni) Mod. 99 CG (passaggio di gestione) Mod. 130 PGS (bollettario di carico e scarico) Mod. 227 PGS (scheda beni mobili)

Beni registrabili: Registro beni di consumo ed oggetti fragiliNella Regione la materia è disciplinata dalle circolari 16/6/2003

della Presidenza e 14/7/2004, n. 7 del Bilancio

Page 15: PARTE INTRODUTTIVA

Contabilità dei beni mobili(segue)

L’inventario rileva la consistenza dei beni ad una determinata data e contiene: Il luogo dove sono custoditi i beni La denominazione e la descrizione La destinazione d’uso La qualità o il numero degli oggetti La classificazione (nuovi,usati, fuori uso) Il valoreIl giornale di entrata e di uscita mette in evidenza le quantità in aumento e

quelle in diminuzioneIl prospetto delle variazioni evidenzia quantità e valori all’inizio dell’esercizio,

le variazioni, quantità e valori alla fineLa scheda, affissa in ogni locale, elenca i beni ivi esistentiIl conto giudiziale contiene il carico, lo scarico, le rimanenze dei beni (il conto

giudiziale è presentato alla Corte dei conti solo dai consegnatari per debito di custodia)

Page 16: PARTE INTRODUTTIVA

PARTE SECONDA

I CONTRATTI

Page 17: PARTE INTRODUTTIVA

Cenni sui contratti della P.A.Contratti attivi (entrate) e contratti

passivi (spese)Fasi contrattuali:fase preliminare (predisposizione ed approvazione

schema contrattuale, previ eventuali pareri giuridici o tecnici)

scelta del contraentestipulazione ed approvazione del contrattoesecuzione del contratto

Page 18: PARTE INTRODUTTIVA

Fase preliminareLo schema contrattuale è corredato dei capitolati

di oneri (generali e/o speciali) e munito degli eventuali pareri

I capitolati contengono varie clausole:Durata del contrattoDivieto di corresponsione di interessiEventuale divieto di subappaltoGaranzieDivieto di esenzione da tributiSpese contrattuali a carico dei contraenti con la PA, ecc.

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Fase preliminare (segue) I pareri, ove previsti, possono essere: Giuridico-amministrativi (Consiglio di Stato - CGA nella R.S.) Legali (Avvocatura dello Stato, Ufficio legislativo) Tecnici (Consiglio Superiore LL.PP. - Commissione reg. LL.PP. nella

R.S., Genio Civile) Parere CdS obbligatorio solo su schemi di contratto, accordi e convenzioni (art. 17

L.127/1997) Parere Avv. Stato obbligatorio per atti di transazione, acquisto immobili,

accettazione cauzioni ai fini accertamento proprietà Parere CSLP obbligatorio per oo.pp. superiori a 25 mln di euro (art. 6 L.

109/1994; norma non recepita dalla Regione)Nella RS ( art. 5 l. r. 7/2002) i pareri tecnici sono resi da: Responsabile procedimento per lavori inferiori soglia comunitaria Conferenza speciale di servizi presso Genio civile per lavori superiori, fino a tre

volte, soglia comunitaria Commissione regionale ll.pp. per lavori superiori a tre volte soglia comunitaria

Page 20: PARTE INTRODUTTIVA

Scelta del contraente

Forme di contrattazione:asta pubblica (o pubblico incanto)licitazione privataappalto - concorsotrattativa privataservizi in economialavori in concessione

Page 21: PARTE INTRODUTTIVA

Normativalavori pubblici: legge 109/1994appalti di servizi: d. leg.vo 157/1995appalti nei settori esclusi: d. leg.vo 158/1995forniture: d. leg.vo 358/1992Regione siciliana: l.r. 7/2002 e succ. modifiche

(applicazione delle norme nazionali con varie modifiche)

Page 22: PARTE INTRODUTTIVA

Asta pubblica o pubblico incanto(gara ad evidenza pubblica)

Gara estesa a tutti coloro che possiedono i requisiti per parteciparvi

Predisposizione e pubblicazione avviso d’asta (bando) Svolgimento della gara: offerte segrete da confrontare

con prezzo segreto; offerte segrete da confrontare con prezzo base d’asta; pubblico banditore

Aggiudicazione: prezzo più basso, offerta economicamente più vantaggiosa (l’aggiudicazione può essere provvisoria o definitiva)

Page 23: PARTE INTRODUTTIVA

Licitazione privataGara estesa solo a coloro che sono invitati dalla

PA Invio lettere di invito a presentare le offerte nel luogo,

giorno ed ora stabiliti Invio schema offerta-contratto con invito a restituirlo con

l’indicazione del prezzo offertoAggiudicazione: prezzo più basso, offerta

economicamente più vantaggiosa

Page 24: PARTE INTRODUTTIVA

Appalto-concorsoLavori o forniture che richiedono una speciale

competenza tecnica, artistica o scientificaLe offerte di prezzo sono accompagnate dal

progetto da realizzareAggiudicazione a favore dell’offerta di maggior

pregio congiuntamente al miglior prezzoAmpia discrezionalità della PA

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Trattativa privataLa PA si rivolge direttamente ad una ditta con la quale

stipula il contratto, previo interpello di un certo numero di ditte del ramo (gara informale o ufficiosa) ovvero previa emanazione di un bando (gara formale)

Quando si può effettuare (art. 41 reg. cont. gen.): asta o licitazione deserta beni prodotti da monopolista o aventi specifici requisiti

che solo una ditta può assicurare affitto di locali da adibire a servizi governativi urgenza al disotto di una soglia di importo Aggiudicazione: prezzo più basso

Page 26: PARTE INTRODUTTIVA

Servizi in economiae lavori in concessione

Servizi in economia (consentiti fino a un determinato importo, gara ufficiosa):

amministrazione diretta cottimo fiduciarioLavori in concessione: affidamento a terzi di determinati

lavoriLa concessione può riguardare, oltre che l’esecuzione,

anche la gestione dell’opera Il concessionario può provvedere direttamente o dare in

appalto i lavori

Page 27: PARTE INTRODUTTIVA

Stipulazione dei contrattiForma scritta a pena di nullitàForma pubblica (notaio)Forma pubblico-amministrativa (funzionario rogante)Forma privata per i contratti a trattativa privata

(scrittura privata, atto di sottomissione in calce al capitolato, corrispondenza commerciale)

I contratti sono immediatamente impegnativi per il contraente privato; per la PA occorre l’approvazione e la registrazione

Page 28: PARTE INTRODUTTIVA

Esecuzione dei contratti Consegna dei lavori o inizio delle prestazioni di servizi o

forniture di beni Quinto d’obbligo (aumento o diminuzione dei lavori,

prestazioni e forniture per non più del 20% del prezzo di appalto)

Collaudo in corso d’opera e collaudo finale Emissione certificato di collaudo (collaudatore); o certificato di

regolare esecuzione (direttore lavori) fino a determinati importi Pagamento del prezzo: acconti in corso dei lavori o delle

prestazioni (non più del 95%) e saldo a fine lavori o al completamento delle prestazioni

Page 29: PARTE INTRODUTTIVA

I contratti nella RS – Lavori pubbliciSi applica la legge 109/1994 con modifiche e integrazioni di cui alla l. r. 7/2002 e succ. mod. e alla l.r. 16/2005Scelta del contraente: Appalti: pubblico incanto; appalto-concorso per speciali lavori ad elevata componente tecnologica;

trattativa privata per lavori fino a 150 mila euro (oltre solo per ripristino opere danneggiate da eventi calamitosi)

Concessioni: licitazione privata I lavori in economia sono ammessi fino a 200 mila euro e i lavori a cottimo fino a 150 mila euroCriteri di aggiudicazione: Pubblico incanto (importi superiori alla soglia comunitaria): prezzo più basso, previa esclusione delle

offerte anomale, ovvero offerta economicamente più vantaggiosa in caso di prevalenza della componente tecnica

Pubblico incanto (importi inferiori alla soglia comunitaria): offerta che più si avvicina per difetto alla media aritmetica delle offerte rimaste dopo l’esclusione automatica delle offerte di maggiore o minore ribasso

Licitazione privata: offerta economicamente più vantaggiosa Appalto-concorso: offerta economicamente più vantaggiosa Trattativa privata: massimo ribasso, previa esclusione offerte che presentano ribasso oltre il 20% rispetto

alla media aritmetica delle offerte ammessePubblicità: Importi pari o superiori a soglia comunitaria: GUCE, GURS, 1 quotidiano nazionale, 3 quotidiani regionali Importi pari o superiori a 1 mln di euro: GURS, 1 quotidiano nazionale, 3 quotidiani regionali, 1 periodico

a diffusione regionale, 1 periodico edito da ARS o Fondazione Federico II Importi fra 200 mila e 1 mln di euro: GURS, 3 quotidiani a diffusione provinciale, 1 periodico a diffusione

regionale Importi inferiori a 200 mila euro: albo pretorio del comune ove si eseguono i lavori

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I contratti nella RS – Fornitura beniSi applica il decreto legislativo 358/1992 per forniture di importo pari o superiore a 200 mila euro (art. 31 l. r. 7/2002)Scelta del contraente: Pubblico incanto Licitazione privata Appalto-concorso Trattativa privataLa trattativa privata può essere esperita, previo bando, dopo pubblici incanti, licitazioni o appalti-concorso in cui sono state

presentate offerte irregolariLe forniture possono essere aggiudicate a trattativa privata senza bando di gara: In mancanza di offerte in pubblici incanti, licitazioni o appalti-concorso Per prodotti fabbricati a scopo di ricerca o studio Per prodotti che solo una determinata ditta può fornire Per forniture complementari effettuate dal fornitore originarioForniture per importi inferiori alla soglia comunitaria (art. 31 e 34 l. r. 7/2002): I contratti di fornitura di importo inferiore alla soglia comunitaria e superiori a 100 mila euro sono disciplinati dai regolamenti

degli enti interessati I contratti di fornitura di importo fino a 100 mila euro sono affidati mediante gara informale e sono disciplinati dai regolamenti

degli enti interessati Nelle more dell’approvazione dei regolamenti la trattativa privata è consentita, senza previa autorizzazione, per importi non

superiori a 25 mila euro Decreto Assessore Presidenza 13/10/2005 disciplina forniture beni da acquisire in economia mediante gara informale per

importi non superiori a 100.000 euro IVA esclusa (richiesta almeno 5 offerte salvo per importi non superiori a 20.000 euro); aggiudicazione: prezzo più basso o offerta economicamente più vantaggiosa se adeguatamente motivata

Pubblicità: Importi superiori a 200mila euro: GURS, 3 quotidiani e 1 periodico regionali (fatta salva la pubblicazione nella GUCE per

importi pari o superiori a soglia comunitaria) Importi superiori a 100 mila euro: GURS, albo degli enti Importi fino a 100 mila euro: albo degli enti

Page 31: PARTE INTRODUTTIVA

I contratti nella RS – Fornitura di serviziSi applica il decreto legislativo 157/1995 per servizi di importo pari o superiore a 200 mila euro (art. 32 l. r. 7/2002)Campo di applicazione: servizi di trasporto, telecomunicazioni, servizi finanziari, servizi informatici, consulenza gestionale, ecc.Scelta del contraente: Pubblico incanto Licitazione privata Appalto-concorso Trattativa privataLa trattativa privata può essere esperita, previo bando: Dopo pubblici incanti, licitazioni o appalti-concorso in cui sono state presentate offerte irregolari In casi eccezionali quando la natura dei servizi non consente la fissazione di un prezzo Quando è impossibile stabilire le specifiche degli appalti con sufficiente precisioneI servizi possono essere aggiudicati a trattativa privata senza bando di gara: In mancanza di offerte in pubblici incanti, licitazioni o appalti-concorso Per servizi che solo una determinata ditta può fornire Quando l’appalto fa seguito a un concorso di progettazione e deve essere aggiudicato al vincitore del concorso Per impellente urgenza quando non possono essere osservati i termini per la pubblicazione di un bando Per servizi complementari effettuati dal fornitore originario Per nuovi servizi consistenti nella ripetizione di servizi analoghi già affidati allo stesso prestatoreServizi per importi inferiori alla soglia comunitaria (art. 32 e 34 l. r. 7/2002): Gli appalti di servizi di importo inferiore alla soglia comunitaria sono disciplinati dai regolamenti degli enti interessati e possono essere affidati a

trattativa privata mediante gara informale (esclusi i servizi di consulenza gestionale, scientifica e tecnica) Nelle more dell’approvazione dei regolamenti la trattativa privata è consentita, senza previa autorizzazione, per importi non superiori a 25 mila

euro Decreto Assessore Presidenza 13/10/2005 disciplina forniture servizi (e lavori manutenzione) da acquisire in economia mediante gara informale

per importi non superiori a 100.000 euro IVA esclusa (richiesta almeno 5 offerte salvo per importi non superiori a 20.000 euro); aggiudicazione: prezzo più basso o offerta economicamente più vantaggiosa se adeguatamente motivata

Pubblicità: Importi superiori a 200mila euro: GURS, 3 quotidiani e 1 periodico regionali (fatta salva la pubblicazione nella GUCE per importi pari o superiori

a soglia comunitaria) Importi superiori a 100 mila euro: GURS, albo degli enti Importi fino a 100 mila euro: albo degli enti

Page 32: PARTE INTRODUTTIVA

I contratti nella RS – Settori esclusiSi applica il decreto legislativo 158/1995 per appalti di importo pari o superiore alle soglie comunitarie (art. 33 l.

r. 7/2002)Campo di applicazione: appalti di lavori, forniture e servizi (lavori di edilizia o genio civile, acquisto, leasing

o locazione di prodotti, prestazioni di cui agli allegati XVI-A e XVI-B del decreto quali servizi legali, sanitari, ricreativi, ecc.

Soggetti: Pubbliche amministrazioni, imprese pubbliche, soggetti privati che si avvalgono di diritti speciali o esclusivi

Settori operativi: acqua, energia elettrica, gas, energia termica, idrocarburi, combustibili solidi, telecomunicazioni, trasporti

Valore degli appalti: per i lavori 5 mln di euro, per le forniture da 400 a 600 mila euro a seconda dei soggetti appaltanti

Procedure di aggiudicazione: Procedura aperta ( per le PA Pubblico incanto) Procedura ristretta (per le PA Licitazione privata e appalto-concorso) Procedura negoziata (per le PA Trattativa privata preceduta da bando)Servizi per importi inferiori alla soglia comunitaria (art. 33 l. r. 7/2002): Gli appalti di importo inferiore alla soglia comunitaria sono disciplinati dai regolamenti degli enti interessati

(esclusi i servizi di consulenza gestionale, scientifica e tecnica) Pubblicità: Importi superiori a 200mila euro: GURS, 3 quotidiani e 1 periodico regionali (fatta salva la pubblicazione

nella GUCE per importi pari o superiori a soglia comunitaria) Importi superiori a 100 mila euro: GURS, albo degli enti Importi fino a 100 mila euro: albo degli enti

Page 33: PARTE INTRODUTTIVA

PARTE TERZA

GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE

ECONOMICO - FINANZIARIA

Page 34: PARTE INTRODUTTIVA

Gli strumenti di programmazione economico-finanziaria

Il documento di programmazione economico - finanziaria (DPEF)

La legge finanziaria (LF)Il bilancio annuale di previsione (BA)Il bilancio pluriennale di previsione (BP)

Page 35: PARTE INTRODUTTIVA

LA PROGRAMMAZIONE REGIONALENORMATIVA DI RIFERIMENTO

L. R. 10 LUGLIO 1978, N. 16 (Comitato di esperti)L. R. 19 MAGGIO 1988, N. 6

Piano regionale di Sviluppo (PRS), Programma annuale (PA), Progetti di attuazione

L. R. 30 MARZO 1998, N. 5 (ARTICOLO 9)Programmazione negoziata (rif. legge 662 del 1996)

L. R. 27 APRILE 1999, N. 10 (ARTICOLI 1 E 2)Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF)

Page 36: PARTE INTRODUTTIVA

La programmazione ante riforma 1999Quadro d’insieme

PIANO REGIONALE DI SVILUPPO (PRS)(TRIENNALE)

PROGRAMMA ANNUALE (PA)

BILANCIO PLURIENNALE (BP)

(TRIENNALE)

BILANCIO ANNUALE (BA)

Page 37: PARTE INTRODUTTIVA

La programmazione ante riforma 1999Il metodo

La Regione siciliana adotta il metodo della programmazione

in armonia con gli obiettivi della programmazione economica nazionale

con il concorso degli enti locali territorialiin raccordo con le forze sociali ed economiche

operanti nella Regione

Page 38: PARTE INTRODUTTIVA

OBIETTIVI GENERALI DELLA PROGRAMMAZIONE DEL 1988

a) massima occupazioneb) piena valorizzazione del lavoroc) equilibrati incrementi di redditod) superamento degli squilibri economici,

settoriali e territoriali all’interno della Regione e nei confronti della Comunità nazionale

Page 39: PARTE INTRODUTTIVA

I NUOVI STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA

INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA

ACCORDI DI PROGRAMMA QUADRO

PATTI TERRITORIALI CONTRATTI DI AREA

Page 40: PARTE INTRODUTTIVA

INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA (12 SETTEMBRE 1999)

OBIETTIVI:o Massimizzazione

occupazione produttivao Sviluppo sistema

produttivoo Minimizzazione impatto

ambientaleo Riequilibrio territorialeo Miglioramento vita

associata

16 settori di intervento 10 accordi di programma

quadro (APQ) viabilità stradale collegamenti ferroviari aeroporti porti risorse idriche energia ricerca e formazione sviluppo locale legalità, pari opportunità, recupero

marginalità sociale sanità

Page 41: PARTE INTRODUTTIVA

ACCORDODI PROGRAMMA

QUADRO

RISORSEORDINARIEREGIONE

FONDO AREE

DEPRESSE

RISORSEORDINARIE

STATO

PON POR

RISORSEENTI LOCALI

E PRIVATI

Quadro finanziario di un APQ

Page 42: PARTE INTRODUTTIVA

Assi prioritari del POR Sicilia 2000-06

Risorse naturaliRisorse culturaliRisorse umaneSviluppo localeCittàReti e nodi di servizio

Gli assi sono suddivisi in settori e misure di intervento specificati nel complemento di programmazione

Finanziamento:FESR, FEAOG,

FSE, SFOP,cofinanziamenti Stato e Regione

Page 43: PARTE INTRODUTTIVA

POR Sicilia 2000-06 Ripartizione fondi per assi prioritari (mil. di €)

Assi prioritari Risorse UE Risorse Stato

Risorse Regione

Totale risorse

pubbliche

Risorse Privati (da rendicont.)

Costo totale

Risorse naturali 946,0 752,9 322,7 2.021,6 - 2.021,6 Risorse culturali 496,8 409,0 175,3 1.081,1 - 1.081,1 Risorse umane 773,8 264,9 113,5 1.152,2 - 1.152,2 Sistemi locali 1.395,9 928,3 397,8 2.722,0 27,4 2.749,4 Città 245,0 202,2 86,7 533,9 - 533,9 Reti e nodi di servizio 415,6 337,9 144,8 898,3 - 898,3 Assistenza tecnica 10,5 9,0 3,9 23,4 - 23,4 Totale 4.283,6 2.904,2 1.244,7 8.432,5 27,4 8.459,9

Page 44: PARTE INTRODUTTIVA

POR Sicilia 2000-06 Ripartizione risorse per fondi strutturali (mil. di €)

Fondo Risorse UE Comp. % Risorse Stato Comp. % Risorse Regione Comp. % Totale RP Comp. %FEOGA 859,0 20,1% 459,9 15,8% 197,1 15,8% 1.516,0 18,0%FESR 2.524,1 58,9% 2.159,5 74,4% 925,5 74,4% 5.609,1 66,5%FSE 846,5 19,8% 253,9 8,7% 108,8 8,7% 1.209,2 14,3%SFOP 54,0 1,3% 30,9 1,1% 13,3 1,1% 98,2 1,2%Totale 4.283,6 100,0% 2.904,2 100,0% 1.244,7 100,0% 8.432,5 100,0%Inc. % 50,8% 34,4% 14,8% 100,0%

Page 45: PARTE INTRODUTTIVA

POR Sicilia 2000-06 Ripartizione risorse per anni (mil. di €)

Anni Risorse UE Comp. % Risorse Stato Comp. % Risorse Regione Comp. % Totale RP Comp. %

2000 502,7 11,7% 346,2 11,9% 148,4 11,9% 997,3 11,8%

2001 515,0 12,0% 348,2 12,0% 149,3 12,0% 1.012,5 12,0%

2002 527,8 12,3% 356,9 12,3% 152,9 12,3% 1.037,6 12,3%

2003 683,6 16,0% 462,3 15,9% 198,0 15,9% 1.343,9 15,9%

2004 660,8 15,4% 447,0 15,4% 191,6 15,4% 1.299,4 15,4%

2005 690,0 16,1% 466,8 16,1% 200,1 16,1% 1.356,9 16,1%

2006 703,7 16,4% 476,8 16,4% 204,4 16,4% 1.384,9 16,4%

Totale 4.283,6 100,0% 2.904,2 100,0% 1.244,7 100,0% 8.432,5 100,0%

Page 46: PARTE INTRODUTTIVA

POR Sicilia 2000-06 Attuazione a fine esercizio 2004

Impegni (obbligazioni giuridicamente vincolanti) 34,3%

Pagamenti 18,9%6 misure non ancora

attivate20 misure presentano un

tasso di attivazione inferiore al 20%

0,0%10,0%20,0%30,0%40,0%50,0%60,0%70,0%80,0%90,0%

100,0%

Imp. Pag.

TOT al2004TOTCOMPL

Page 47: PARTE INTRODUTTIVA

I NUOVI STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE (L.R. 10/99)

DOCUMENTO DIPROGRAMMAZ.ECONOMICO -FINANZIARIA

LEGGEFINANZIARIA

BILANCIOANNUALE

BILANCIOPLURIENNALE

Page 48: PARTE INTRODUTTIVA

IL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA (DPEF)

Il DPEF indica: i parametri economici essenziali per l’identificazione dei flussi del

settore pubblico regionale (in base alla legislazione vigente) gli obiettivi macro economici (in particolare reddito ed

occupazione) gli obiettivi finanziari (ricorso al mercato e saldo netto da

finanziare) gli obiettivi di riduzione del fabbisogno complessivo gli indirizzi per le variazioni delle entrate e delle spese del bilancio gli indirizzi per la legislazione di spesa regionale i criteri e le regole per la predisposizione del disegno di legge

finanziaria

Page 49: PARTE INTRODUTTIVA

OBIETTIVI MACROECONOMICI E STRATEGIE DI RISANAMENTO FINANZIARIO

DEL PRIMO DPEF 2000-2002 (15-9-1999)

OBIETTIVI Tasso di crescita non inferiore a quello previsto per il Mezzogiorno Incremento dell’occupazione tale da ridurre il tasso di

disoccupazione di mezzo punto all’anno nel triennio Mantenimento o lieve incremento del valore aggiunto del prodotto

del settore industrialeSTRATEGIE Tamponamento della crisi di liquidità (prestito 1.700 mld di lire) Quantificazione del debito di tesoreria immediatamente esigibile Contenimento del deficit di bilancio 1999 mediante una legge

finanziaria rigorosa e un piano di riequilibrio triennale concordato con il Ministero del Tesoro

Page 50: PARTE INTRODUTTIVA

OBIETTIVI E STRATEGIE DEL DPEF 2005 -2007 (29-9-2004)

Obiettivi macroeconomici:Crescita PIL regionale (nominale): 4,8% 2005;

5,5% 2006; 5,5% 2007Crescita occupazione 4% nel triennioIncremento valore aggiunto dell’industria

almeno 5% annuoRiduzione gap infrastrutturale rispetto alla

media nazionale (utilizzo fondi ex art. 38)

Page 51: PARTE INTRODUTTIVA

OBIETTIVI E STRATEGIE DEL DPEF 2005 -2007 (segue)

Politica di bilancio: Razionalizzazione risorse acquisibili Riduzione spesa corrente della Regione e degli enti vigilati Valorizzazione patrimonio regionale Contenimento e razionalizzazione spesa sanitaria Misure per il risparmio negli enti finanziati dalla RegioneCon dette strategie, di cui non viene però fornita quantificazione,

bisogna coprire il disavanzo tendenziale così stimato:anno 2005: € 1.414 milionianno 2006: € 1.304 “anno 2007: € 629 “

Page 52: PARTE INTRODUTTIVA

OBIETTIVI E STRATEGIE DEL DPEF 2006 -2008 (10-11-2005)

Obiettivi macroeconomici:Crescita PIL regionale (nominale): 3,8% 2006;

4,0% 2007; 3,7% 2008 (il PIL 2005 viene ridotto dal 4,8% al 2,4%)

Crescita occupazione 3% nel triennioIncremento (reale) valore aggiunto

dell’industria almeno 2,6% annuoRiduzione gap infrastrutturale rispetto alla

media nazionale (utilizzo fondi ex art. 38)

Page 53: PARTE INTRODUTTIVA

OBIETTIVI E STRATEGIE DEL DPEF 2006 -2008 (segue)

Politiche di sviluppo per il raggiungimento degli obiettivi macroeconomici:

Realizzazione interventi inseriti negli APQ Attuazione POR mediante azione più incisiva sulla spesa Attuazione programmi di iniziativa comunitaria (PIC) Attuazione PIT e PIR Sostegno alle imprese favorendo l’accesso al credito Incentivazioni fiscali alle imprese che realizzano investimenti in

determinate aree Semplificazione e riduzione oneri burocratici Costituzione di un Fondo pensioni integrativo per i lavoratori

della Sicilia

Page 54: PARTE INTRODUTTIVA

OBIETTIVI E STRATEGIE DEL DPEF 2006 -2008 (segue)

Politica di bilancio:Definizione articoli 37 e 38 StatutoContenimento spesa corrente e in particolare spesa

sanitariaValorizzazione patrimonio immobiliareCon dette strategie bisognerebbe coprire il disavanzo

tendenziale così stimato:anno 2006: € 1.225 milioni di euroanno 2007: € 1.006 “anno 2008: € 940 “

Page 55: PARTE INTRODUTTIVA

Saldi di bilancio ipotizzati dai DPEFemanati sino ad ora

Ricorso al mercato programmato (milioni di euro)

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

DPEF 2000 – 2002 (Capodicasa) -600 -410 0 - - - - - -

DPEF 2001 – 2003 (Leanza) - -516 -413 0 - - - - -

DPEF 2002 – 2004 (Cuffaro) - - -413 -413 -258 - - - -

DPEF 2003 – 2006 (Cuffaro) - - - -413 -205 0 0 - -

DPEF 2004 – 2006 (Cuffaro) - - - - -258 0 0 - -

DPEF 2005 – 2007 (Cuffaro) - - - - - 0 0 0 -

DPEF 2006 – 2008 (Cuffaro) - - - - - - 0 0 0

Page 56: PARTE INTRODUTTIVA

LA LEGGE FINANZIARIA (LF)determina il quadro di riferimento finanziario in

coerenza con gli obiettivi e gli indirizzi del DPEF e stabilisce:

le misure che possono incidere sul gettito delle entrate il limite massimo del ricorso al mercato finanziario e del saldo

netto da finanziare l’eventuale rifinanziamento di spese in c/capitale autorizzate da

norme vigenti (non più di un anno) l’eventuale riduzione di autorizzazioni legislative di spesa la rimodulazione delle quote a carico di ciascun anno delle

spese a carattere pluriennale l’eventuale abrogazione di leggi di spesa non più attuali con

relativi effetti finanziari la determinazione di contributi ad enti e altre spese

continuative nuovi limiti di impegno e quote spesa la cui quantificazione è

rimessa alla L.F. La dotazione finanziaria dei fondi globali

Page 57: PARTE INTRODUTTIVA

LEGGE FINANZIARIA 2005 (L.R. 17/2004)

Contenuti: Risultati differenziali del bilancio (saldo netto da impiegare: € 305,35

ml per l’anno 2005, € 314,50 ml per il 2006 e € 327,02 ml per il 2007; ricorso al mercato: 0 per tutti gli anni)

Importi da iscrivere nei fondi globali per ciascun anno del triennio 2005-2007

Varie tabelle allegate contenenti gli elementi previsti dall’art. 3 della L.R. 10/1999 (rimodulazioni, limiti di impegno, rifinanziamenti, abrogazioni, ecc.)

Disposizioni di carattere finanziario e contabile Norme per la razionalizzazione e la riduzione delle spese Disposizioni in materia di controlli Interventi a sostegno dello sviluppo Disposizioni varie (numerosa serie di interventi in vari settori e

modifica e integrazione di una consistente parte del vigente ordinamento legislativo regionale)

Effetti della manovra finanziaria (in allegato prospetto)

Page 58: PARTE INTRODUTTIVA

EFFETTI DELLA MANOVRA FINANZIARIA PER IL TRIENNIO 2005 – 2007 (Art. 129 legge finanziaria n. 17/2004)

(importi in migliaia di €)OGGETTO 2005 2006 2007

A – RISORSEA1. MAGGIORI ENTRATE FINALI 653.000 317.000 153.000A2. MINORI SPESE FINALI 272.913 353.175 388.981

TOTALE MAGGIORI RISORSE (A) 925.913 670.175 541.981B – ONERI

B1.MINORI ENTRATE FINALI 700 750 800B2.MAGGIORI SPESE FINALI 926.763 759.586 539.631

TOTALE MAGGIORI ONERI (B) 927.463 760.336 540.431SALDO NETTO DA COPRIRE (-) O DA IMPIEGARE (C) = (A -B) -1.550 -90.161 1.550

SALDO NETTO DA FINANZIARE (-) O DA IMPIEGARE RISULTANTE DAL BILANCIO ALEGISLAZIONE VIGENTE (D) 306.900 404.662 325.472SALDO NETTO DA FINANZIARE (-) O DA IMPIEGARE A SEGUITO DELLA MANOVRAFINANZIARIA (E) = (C + D) 305.350 314.501 327.022RIMBORSO PRESTITI (F) -305.350 -314.501 -327.022RICORSO AL MERCATO A SEGUITO DELLA MANOVRA FINANZIARIA (G) = (E + F) 0 0 0

Page 59: PARTE INTRODUTTIVA

LEGGE FINANZIARIA 2006 (L.R. …/2006)

Contenuti: Risultati differenziali del bilancio Importi da iscrivere nei fondi globali per ciascun anno del

triennio 2006-2008 Varie tabelle allegate contenenti gli elementi previsti dall’art.

3 della L.R. 10/1999 (rimodulazioni, limiti di impegno, rifinanziamenti, abrogazioni, ecc.)

Disposizioni di carattere finanziario e contabile (entrate ex art. 37 Statuto, eliminazione residui, incentivazione riscossione tributi locali)

Norme per la razionalizzazione e la riduzione delle spese (spese correnti inf. 2% imp. 2004, tagli spese rappresentanza e autovetture, riduzione componenti uffici diretta collaborazione ecc.)

Altri interventi (costituzione fondi pensione, soppressione tasse regionali a basso gettito, abrogazioni e modifiche di norme, ecc.)

Effetti della manovra finanziaria (in allegato prospetto)

Page 60: PARTE INTRODUTTIVA

EFFETTI DELLA MANOVRA FINANZIARIA PER IL TRIENNIO 2006 – 2008

EFFETTI DELLA MANOVRA FINANZIARIA PER IL TRIENNIO 2006 – 2008 (Art. 14 legge finanziaria)

(importi in migliaia di €)

OGGETTO 2006 2007 2008

A – RISORSE

A1. MAGGIORI ENTRATE FINALI 180.216 150.000 0

A2. MINORI SPESE FINALI 263.121 80.528 1.480.174

TOTALE MAGGIORI RISORSE (A) 443.337 230.528 1.480.174

B – ONERI

B1.MINORI ENTRATE FINALI 0 0 0

B2.MAGGIORI SPESE FINALI 443.337 232.078 1.478.624

TOTALE MAGGIORI ONERI (B) 443.337 232.078 1.478.624

SALDO NETTO DA COPRIRE (-) O DA IMPIEGARE (C) = (A -B) 0 -1.550 1.550

SALDO NETTO DA FINANZIARE (-) O DA IMPIEGARE RISULTANTE DAL BILANCIO A LEGISLAZIONE VIGENTE (D) 311.546 328.321 293.870

SALDO NETTO DA FINANZIARE (-) O DA IMPIEGARE A SEGUITO DELLA MANOVRA FINANZIARIA (E) = (C + D)311.546 326.771 295.420

RIMBORSO PRESTITI (F) -311.546 -326.771 -295.420

RICORSO AL MERCATO A SEGUITO DELLA MANOVRA FINANZIARIA (G) = (E + F) 0 0 0

Page 61: PARTE INTRODUTTIVA

PARTE QUARTA

LAGESTIONE FINANZIARIA

Page 62: PARTE INTRODUTTIVA

Bilancio di previsione

Bilancio consuntivo

Il Bilancio

Page 63: PARTE INTRODUTTIVA

Il bilancio di previsionePrevisioni: Generali Parziali Breve termine Medio termine Lungo termine

Bilancio di previsione: Annuale Pluriennale

Bilancio di previsione: Finanziario (entrate ed uscite) di competenza (accertamenti e

impegni, avanzo/disavanzo finanziario)

di cassa (riscossioni e pagamenti, avanzo di cassa)

Economico (costi e ricavi, avanzo/disavanzo economico)

Patrimoniale (attività e passività ovvero impieghi e fonti di finanziamento, patrimonio netto/deficit patrimoniale)

Page 64: PARTE INTRODUTTIVA

IL BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE DELLA R. S.

bilancio di competenza e di cassa (dal 2002) a legislazione vigente (dopo l’approvazione della LF diviene

programmatico) bilancio politico: strutturato per UPB (in ambito classificazione

per centri di responsabilità, titoli ed aggregati economici) bilancio gestionale: strutturato per capitoli (allegato tecnico) strettamente correlato al BP collegato al DPEF strumento di programmazione finanziaria a breve termine

(bilancio politico) e di gestione operativa (bilancio gestionale)

Page 65: PARTE INTRODUTTIVA

IL BILANCIO PLURIENNALE durata triennale scorrevole redatto in termini di competenza quadro delle risorse e degli impieghi nel triennio, sia in base

alla legislazione vigente che in base agli effetti degli interventi programmati con il DPEF (bilancio programmatico)

strumento di programmazione finanziaria a medio termine non ha valore autorizzativo sede per il riscontro della copertura finanziaria delle nuove

o maggiori spese

Page 66: PARTE INTRODUTTIVA

QUANTIFICAZIONE DELLE PREVISIONI DI BILANCIO

Tecnica del bilancio incrementale le previsioni sono basate sul consolidato degli anni

precedenti

Tecnica del bilancio a base zero le previsioni non tengono conto dei dati storici e

sono correlate alla capacità di spesa ed ai programmi (obbligatorio in base alle norme vigenti)

Page 67: PARTE INTRODUTTIVA

PROCEDURE DI ELABORAZIONE ED APPROVAZIONE DELLA FINANZIARIA E DEI BILANCI

S ISTEMA INF O RMATIVOASSESS O RATO BILANCIO

ELAB O RAZ IO NE DATI

P RO MULG AZ IO NE E PUBB LICAZIO NEFINAN ZIARIA E B ILANCIO

G .U .R.S .

ASS EMB LEA RE G IO NALEVO TAZ IO NE F INALE F INANZ IARIA E B ILANCIO

PRE SENTAZ IO NE NO TA DI VARIAZ IO NI(DAL B ILANCIO TE NDENZ IALE A Q UELLO PRO G RAMMATICO )

AS SE MBLEA REG IO NALEESAME E DISCUSS IO NE DDL F INANZ IARIA E B ILANCIO

G IUNTA REG IO NALEAPP RO VAZ IO NE D .D.L.

B ILANCIO E F INANZ IARIA

AS SE SSO RATO B ILANCIOELABO RAZIO NE P REVIS IO NE

AS SES SO RATIFO RMULAZIO NE P RO PO S TE

AS SE SSO RATO B ILANCIOCIRCO LARE E B O Z Z O NE PREVIS IO N E

Page 68: PARTE INTRODUTTIVA

LA STRUTTURA DEL BILANCIO

classificazione amministrativa (amministrazioni e rubriche ovvero centri di responsabilità)

classificazione economica (titoli ed aggregati economici)

UPB (bilancio politico) Capitoli (bilancio gestionale)

Codici di analisi economica e funzionale (funzioni obiettivo), fondi

liberi e vincolati

Nomenclatore degli atti e indice cronologico degli

atti

Page 69: PARTE INTRODUTTIVA

Classificazione economicaEntrate Spese

Titolo 1 Entrate correnti Titolo 1 Spese correnti

1 Tributi erariali spettanti alla Regione 1 Spese di funzionamento

2 Altre entrate erariali spettanti alla Regione 2 Spese per trattamenti di quiescenza e altri

trattamenti integrativi o sostitutivi

3 Tributi propri 3 Spese per interventi di parte corrente

4 Entrate proprie extra-tributarie 4 Spese per oneri del debito pubblico

regionale

5 Trasferimenti correnti 5 Oneri comuni relativi a spese di parte

corrente

Titolo 2 Entrate in conto capitale Titolo 2 Spese in conto capitale

6 Trasferimenti in conto capitale 6 Spese per investimenti

7 Altre entrate in conto capitale 7 Altre spese per interventi in conto capitale

8 Oneri comuni relativi a spese in conto

capitale

Titolo 3 Entrate per accensione di prestiti Titolo 3 Spese per rimborso di prestiti

8 Entrate per accensione di prestiti 9 Spese per rimborso di prestiti

Page 70: PARTE INTRODUTTIVA

Analisi economica delle speseSpese correnti Spese in conto capitale

Redditi di lavoro dipendente Investimenti fissi lordi e acquisti di terreni

Consumi intermedi Contributi agli investimenti ad amministrazioni

pubbliche

Imposte pagate sulla produzione Contributi agli investimenti ad imprese

Trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche Contributi agli investimenti a famiglie e istituzioni

sociali

Trasferimenti correnti a famiglie e istituzioni sociali Altri trasferimenti in conto capitale

Trasferimenti correnti a imprese Acquisizioni di attività finanziarie

Interessi passivi e redditi da capitale Spese per rimborso di prestiti

Poste correttive e compensative Rimborso passività finanziarie

Ammortamenti

Altre uscite correnti

Page 71: PARTE INTRODUTTIVA

Analisi funzionale delle spese(funzioni-obiettivo)

1. Servizi generali P.A.

2. Protezione civile

3. Ordine pubblico e sicurezza

4. Affari economici

5. Protezione ambiente

6. Abitazione ed assetto territoriale

7. Sanità

8. Attività ricreative, culturali e di culto

9. Istruzione

10. Protezione sociale

11. Interventi a favore della finanza locale

Page 72: PARTE INTRODUTTIVA

ELASTICITA’ DEL BILANCIOIN SEDE DI FORMAZIONE

elementi di rigidità assoluta: spese predeterminate da leggi servizio e rimborso prestiti fondi vincolati elementi di rigidità relativa: organi e personale beni e servizi fondamentali spese pluriennali con quote non predeterminate fondi di riserva elementi di flessibilità: fondi globali spese cosiddette “libere”

Page 73: PARTE INTRODUTTIVA

IL QUADRO GENERALE RIASSUNTIVOE I RISULTATI DIFFERENZIALI

il QGR del BP e del BA solo in termini di competenza

i risultati differenziali: risparmio pubblico (entrate correnti meno spese correnti) indebitamento o accreditamento netto (entrate meno

spese escluse operazioni finanziarie) saldo netto da finanziare (fabbisogno) o da impiegare

(entrate finali meno spese finali) ricorso al mercato (entrate finali meno totale spese)Nota: entrate finali = totale entrate - accensione prestiti; spese finali = totale

spese - rimborso prestiti

Page 74: PARTE INTRODUTTIVA

Allegati al bilancio e Nota preliminareRiepilogo delle spese per amministrazioni e funzioni-obiettivo

(alleg. 1)Riepilogo delle spese per amministrazioni e categorie secondo

l’analisi economica (alleg. 2)Elenco delle entrate a destinazione vincolata e delle correlative

spese (POR, altri interventi comunitari, FSR, finanziamenti statali e di altri enti, cofinanziamenti regionali) (alleg. 3)

Allegato tecnico (ripartizione in capitoli delle UPB)Elenchi (da 1 a 5)La nota preliminare (illustrazione delle previsioni e dei criteri

di quantificazione)

Page 75: PARTE INTRODUTTIVA

BILANCIO DI PREVISIONE DI COMPETENZA PER IL TRIENNIO 2005-07 (legge n. 18/2004)ENTRATE (migliaia di euro) 2005 2006 2007 TOTALE

TRIENNIO

Entrate correnti 13.003.555 13.060.378 13.490.909 39.554.842 Entrate in conto capitale 2.307.877 1.342.820 823.077 4.473.774 (di cui rimborso crediti) 56.620 128.935 35.602 221.157 Totale entrate finali 15.311.432 14.403.198 14.313.986 44.028.616 Entrate per accensione di prestiti - - - - Totale entrate finali e accensione prestiti 15.311.432 14.403.198 14.313.986 44.028.616 Avanzo finanziario presunto 6.745.584 - - 6.745.584

Totale generale entrate 22.057.016 14.403.198 14.313.986 50.774.200

SPESE (migliaia di euro) 2005 2006 2007 TOTALETRIENNIO

Spese correnti (al netto accantonamento avanzo) 12.986.117 12.007.724 12.281.338 37.275.179 Fondo accantonamento avanzo 1.745.584 1.745.584 Spese in conto capitale 7.014.669 2.071.759 1.695.997 10.782.425 (di cui attività finanziarie) 127.570 126.670 126.670 380.910 Totale spese finali 21.746.370 14.079.483 13.977.335 49.803.188 Spese per rimborso di prestiti 310.646 323.715 336.651 971.012 Totale spese finali e rimborso prestiti 22.057.016 14.403.198 14.313.986 50.774.200

Totale generale spese 22.057.016 14.403.198 14.313.986 50.774.200

Risultati differenziali 2005 2006 2007 TOTALETRIENNIO

Risparmio pubblico 17.438 1.052.654 1.209.571 2.279.663 Saldo netto da impiegare o da finanziare (-) 310.646 323.715 336.651 971.012 Accreditamento o indebitamento netto (-) 381.596 321.450 427.719 1.130.765 Ricorso al mercato - - - -

Page 76: PARTE INTRODUTTIVA

BILANCIO DI PREVISIONE DI CASSAPER L’ANNO 2005 (legge n. 18/2004) (migliaia di euro)

AMMINISTRAZIONI PREVISIONI DI CASSA 2005ENTRATE SPESE

Fondo iniziale di cassa 80.000 -Presidenza della Regione 233.867 888.963Agricoltura e foreste 13.466 736.970Famiglia, politiche sociali ed autonomie locali 0 925.060Bilancio e finanze 15.471.904 4.142.879Industria 880 193.600Lavori pubblici 100.044 427.440Lavoro, previdenza sociale, formazione prof. ed emigrazione 956 767.950Cooperazione, commercio, artigianato e pesca 930 222.950Beni culturali, ambientali e pubblica istruzione 9.410 499.732Sanità 112.212 6.429.271Territorio ed ambiente 18.500 281.710Turismo, comunicazioni e trasporti 97.806 623.450

Totale generale 16.139.975 16.139.975di cui:Interventi regionali 11.138.384 11.138.384Interventi, comunitari, statali e connessi cofinanziamenti 5.001.591 5.001.591

Page 77: PARTE INTRODUTTIVA

BILANCIO DI PREVISIONE DI COMPETENZA PER IL TRIENNIO 2006-08 (legge n. ../2006)

ENTRATE (migliaia di euro) 2006 2007 2008 TOTALE TRIENNIO

Entrate correnti 13.075.420 13.371.182 13.766.549 40.213.151

Entrate in conto capitale 2.868.599 281.646 192.542 3.342.787

(di cui rimborso crediti) 38.845 36.995 125.406 201.246

Totale entrate finali 15.944.019 13.652.828 13.959.091 43.555.938

Entrate per accensione di prestiti - - - 0

Totale entrate finali e accensione prestiti 15.944.019 13.652.828 13.959.091 43.555.938

Avanzo finanziario presunto 6.372.579 - - 6.372.579

Totale generale entrate 22.316.598 13.652.828 13.959.091 49.928.517

SPESE (migliaia di euro) 2006 2007 2008 TOTALE TRIENNIO

Spese correnti (al netto accantonamento avanzo) 12.826.777 12.290.259 12.675.971 37.793.007

Fondo accantonamento avanzo 1.872.579 1.872.579

Spese in conto capitale 7.305.696 1.035.798 987.700 9.329.194

(di cui attività finanziarie) 142.200 126.000 126.000 394.200

Totale spese finali 22.005.052 13.326.057 13.663.671 48.994.780

Spese per rimborso di prestiti 311.546 326.771 295.420 933.737

Totale spese finali e rimborso prestiti 22.316.598 13.652.828 13.959.091 49.928.517

Totale generale spese 22.316.598 13.652.828 13.959.091 49.928.517

Risultati differenziali 2006 2007 2008 TOTALE TRIENNIO

Risparmio pubblico 248.643 1.080.923 1.090.578 2.420.144

Saldo netto da impiegare o da finanziare (-) 311.546 326.771 295.420 933.737

Accreditamento o indebitamento netto (-) 414.901 415.776 296.014 1.126.691

Ricorso al mercato 0 0 0 0

Page 78: PARTE INTRODUTTIVA

BILANCIO DI PREVISIONE DI CASSAPER L’ANNO 2006 (legge n. ../2006) (migliaia di euro)

AMMINISTRAZIONI PREVISIONI DI CASSA 2006

ENTRATE SPESE

Fondo iniziale di cassa 80.000 -

Presidenza della Regione 253.866 766.543

Agricoltura e foreste 8.800 762.050

Famiglia, politiche sociali ed autonomie locali 0 765.000

Bilancio e finanze 16.215.000 3.879.095

Industria 850 269.500

Lavori pubblici 95.397 559.200

Lavoro, previdenza sociale, formazione prof. ed emigrazione 3.006 791.400

Cooperazione, commercio, artigianato e pesca 900 253.200

Beni culturali, ambientali e pubblica istruzione 9.415 671.660

Sanità 774 7.094.550

Territorio ed ambiente 18.500 271.170

Turismo, comunicazioni e trasporti 45.300 648.440

Totale generale 16.731.808 16.731.808

di cui:

Interventi regionali 11.011.488 11.011.488

Interventi, comunitari, statali e connessi cofinanziamenti 5.720.320 5.720.320

Page 79: PARTE INTRODUTTIVA

ELASTICITA’ NELLA GESTIONE DEL BILANCIO LE VARIAZIONI DI BILANCIO

variazioni di bilancio derivanti da leggi leggi di assestamento e variazione di bilancio variazioni di bilancio per nuove o maggiori spese con prelevamenti

dai fondi di riserva per spese obbligatorie e d’ordine, per reiscrizione di somme perente, per spese impreviste

variazioni di bilancio per nuove o maggiori spese connesse a nuove o maggiori entrate

variazioni di bilancio per spese inderogabili (allo scoperto) altre variazioni

Page 80: PARTE INTRODUTTIVA

Variazioni di bilancio derivanti da leggiLa copertura finanziaria

Utilizzo somme accantonate nei fondi globaliRiduzione precedenti autorizzazioni di spesaNuove o maggiori entrateI disegni di legge devono essere corredati da una scheda tecnica

che specifica per: Spese correnti: onere annuale fino alla completa attuazione delle

norme Spese in conto capitale: ammontare complessivo e onere annuale

per il triennio Copertura finanziaria: per tutte le spese: onere per l’anno in corso

e per ciascun anno del triennio che deve trovare riscontro nel BP

Page 81: PARTE INTRODUTTIVA

Legge di assestamento e leggi di variazione di bilancio

Legge di assestamento: presentazione all’ARS entro il 15 luglio

Si iscrive in bilancio la differenza fra l’avanzo (o disavanzo) accertato con il rendiconto dell’esercizio precedente e quello presunto iscritto nel bilancio di previsione; si ridetermina altresì il fondo iniziale di cassa (effettivo)

Si possono effettuare altre variazioni al bilancio di previsione

Durante l’anno si possono approvare più leggi di variazione di bilancio

Page 82: PARTE INTRODUTTIVA

Provvedimenti amministrativi di variazione di bilancio

Prelevamenti dal fondo di riserva per le spese obbligatorie e d’ordine (parte corrente) (art. 7 L.468 - decreti RGR) (elenco 1)

Prelevamenti dal fondo di riserva per la reiscrizione di residui perenti (conto capitale) (art. 8 L. 468 - decreti RGR)

Prelevamenti dal fondo di riserva per le spese impreviste (art. 9 L. 468 - decreti Pres. Reg.) (elenco 2)

Allo scoperto per: restituzione tributi indebitamente riscossi, integrazione stipendi, incremento fondi per riassegnazione residui perenti (art. 12, 1° c., L. 468 - decreti Pres. Reg. sentita GR) (elenco 3)

In corrispondenza con gli accertamenti dell’entrata (art. 12, 2° c., L. 468 e art. 12 LF reg. 2006 - decreti RGR) (elenco 4)

Prelevamenti dai fondi di riserva di cassa per integrare le dotazioni di cassa (art. 9 ter L. 468 - decreti Ass. bilancio e finanze)

Page 83: PARTE INTRODUTTIVA

Provvedimenti amministrativi di variazione di bilancio (segue)

Attuazione leggi regionali e provvedimenti Stato e UE, comprese quelle relative al Fondo sanitario (art. 12 LF 2006 - decreti RGR)

Compensative fra capitoli concernenti emolumenti al personale (art. 12 LF 2006 - decreti RGR)

Compensative fra entrate per mutui e prestiti obbligazionari e fra spese per rimborso mutui e prestiti obbligazionari (art. 12 LF 2006 - decreti RGR)

Recupero somme anticipate per conto dello Stato e dell’UE (art. 12 LF 2006 - decreti RGR)

Regolazione contabile di tributi di spettanza regionale riscossi con modalità D. Leg. 241/1997 (entro 31 marzo anno successivo) (art. 12 LF 2006 - decreti RGR)

In applicazione art. 39 L.R. 8/2000 (somme previste nel Complemento di programmazione) (decreti Ass. bilancio e finanze)

Page 84: PARTE INTRODUTTIVA

Provvedimenti amministrativi di variazione di bilancio (segue)

Assegnazioni UE, Stato e altri enti e relativi cofinanziamenti (art. 8, c. 1, l.r. 47/77 - decreti RGR)

Riproduzione economie relative a spese con vincolo di specifica destinazione (art. 55 l.r. 6/2001 - decreti RGR)

Applicazione contratti collettivi regionali di lavoro (art. 12 LF 2006 - decreti RGR)

Integrazione stanziamenti di capitoli relativi a limiti poliennali di impegno (art. 24,c. 2, l. r. 23/2002 - decreti RGR)

Reiscrizione somme eliminate dal conto generale del patrimonio (art. 5 LF 2006 - decreti RGR)

Reintegro disponibilità a seguito dei mandati da regolare in conto sospeso o per regolazioni contabili a seguito pignoramenti (art. 55 l.r. 6/2001 - decreti RGR)

Iscrizione somme eliminate dai sottoconti di tesoreria mediante prelevamento da appositi fondi di riserva (somme eliminate poiché non utilizzate da oltre tre anni) (art. 21, c. 1 ter, lr 6/97 – decreti RGR)

Page 85: PARTE INTRODUTTIVA

Variazione di bilancio effettuabilidall’Assessore competente

Variazioni compensative fra capitoli di spesa della medesima UPB

(escluse le spese di natura obbligatoria, in annualità e quelle direttamente regolate con legge)

Tali variazioni devono essere comunicate anche con evidenze informatiche all’assessore bilancio e finanze

Page 86: PARTE INTRODUTTIVA

La gestione del bilancio - le entrateArtt. 36, 37 e 38 Statuto

Correnti Tributarie:- tributi erariali (irpef, iva, ecc.)- tributi propri (conc. reg.li, ecc.)

Correnti Extra tributarie- proprie (fitti, interessi, ecc.)- trasferimenti correnti (da Stato, UE, Altri)

Mutui e prestiti

Conto capitale- trasferimenti in c/capitale (da Stato, UE, Altri)- altre (vendita beni immobili, rimb. crediti, ecc,)

Avanzo (fondi regionali, fondi extra reg.li)

Page 87: PARTE INTRODUTTIVA

FASI DELLE ENTRATEACCERTAMENTO: appuramento credito determinazione ammontare individuazione debitoreSI EFFETTUA: mediante ruoli Dichiarazione Vigilanza(Per le entrate erariali spettanti alla Regione si intendono accertate le somme versate

nelle apposite contabilità speciali o direttamente nella cassa regionale) RISCOSSIONE: Diretta tramite agenti VERSAMENTO: cassa regionale (fattura di versamento - quietanza)

Page 88: PARTE INTRODUTTIVA

La gestione del bilancio - le speseCorrenti redditi di lavoro dipendente (personale) consumi intermedi (beni e servizi) trasferimenti correnti interessi passivi ammortamenti altre (fondi di riserva e globali)

C/capitale investimenti fissi lordi e acquisti di terreni contributi agli investimenti acquisizioni di attività finanziarie fondi di riserva e globali

Rimborso prestiti rimborso passività finanziarie (mutui e prestiti obbligazionari)

Page 89: PARTE INTRODUTTIVA

FASI DELLE SPESE

IMPEGNO (obbligazione giuridicamente perfezionata entro il termine dell’esercizio)

LIQUIDAZIONE (determinazione ammontare e individuazione creditore)

ORDINAZIONE (emissione titolo di spesa)PAGAMENTO (estinzione titolo di spesa)

Page 90: PARTE INTRODUTTIVA

Impegni

Perfetti o propri (obbligazioni giuridicamente perfezionate)

Prenotazioni di impegni (decadono a fine esercizio se non sono trasformati in impegni, salvo per le gare di appalto bandite)

Page 91: PARTE INTRODUTTIVA

Ordinazione delle spese

Mandati diretti (individuali e collettivi)Ordini di accreditamento (ordinativi e buoni

di prelevamento)Ruoli di spesa fissa o variabile (ordinativi sui

ruoli)

Page 92: PARTE INTRODUTTIVA

Pagamento delle spese

Quietanza diretta Accreditamento in c/c bancario o postale Assegno circolare (o vaglia bancario) Accreditamento in conti correnti di tesoreria

unica (per gli enti soggetti)

Page 93: PARTE INTRODUTTIVA

I funzionari delegati(ordinatori secondari di spesa)

Gli O.A. possono essere emessi per:1. opere e altri interventi a carico della Regione2. beni e servizi per funzionamento uffici3. personale uffici periferici4. restituzioni e rimborsi di tributi5. erogazioni conseguenti ad attività espletata da uffici periferici

Trasporto O.A. (su richiesta spese correnti, di ufficio c/capitale)

Variazioni O.A. (mod. 28 CG)

Rendiconto O.A. (entro 60 gg da chiusura esercizio e ad esaurimento mediante certificazione spese e dichiarazione di esistenza documentazione)

Sanzione pecuniaria

Page 94: PARTE INTRODUTTIVA

I residui attivi e passiviResidui attivi:somme accertate e non riscosse + somme

riscosse e non versateResidui passivi:perfetti: somme impegnate e non pagatedi stanziamento: somme conservate per un

anno (conto capitale per opere e lavori pubblici)

Page 95: PARTE INTRODUTTIVA

I residui perenti

I residui passivi propri (perfetti) divengono perenti, ove non pagati:

entro un anno, se spese correnti entro due anni, se spese in conto capitale (*) I residui perenti possono essere reiscritti in

bilancio(*) la norma che consentiva il mantenimento per 5 anni dei residui relativi ad

investimenti fissi lordi ed acquisti di terreni è stata abrogata dall’art. 62, comma 2, della L.R. 15/2004

Page 96: PARTE INTRODUTTIVA

La tesoreria unica regionale (art. 21 l.r. 6/97)

Soggetti: enti del settore pubblico regionaleCausa: controllo della liquiditàUn conto per ogni ente, suddiviso in sottocontiPrelevamenti: mediante buoni corredati da

elenco degli ordinativi di pagamento dell’enteRevoca somme: ove non utilizzate da almeno 3

anni dall’ultimo prelevamento

Page 97: PARTE INTRODUTTIVA

Il bilancio consuntivo

Aziende di produzione (imprese)

Stato patrimonialeConto economicoNota integrativa(art. 2423 e seguenti del

cod. civ.)

Aziende di erogazione (enti non profit)

Conto consuntivo del bilancio

Conto generale del patrimonio

Conto delle rendite e delle spese

Page 98: PARTE INTRODUTTIVA

Il bilancio consuntivo della R. S.(Rendiconto Generale Consuntivo)

Conto consuntivo del bilancioConto generale del patrimonio

(articoli 21, 22, 23 e 24 della L. 468/1978)

Page 99: PARTE INTRODUTTIVA

IL CONTO CONSUNTIVO DEL BILANCIO LE ENTRATE

PREVISIONI DEFINITIVEACCERTAMENTIRISCOSSIONI C/COMPETENZAVERSAMENTI C/COMPETENZARESIDUI ATTIVI AL 1/1RISCOSSIONI C/RESIDUIVERSAMENTI C/RESIDUISOMME RIMASTE DA RISCUOTERE AL 31/12SOMME RIMASTE DA VERSARE AL 31/12

Page 100: PARTE INTRODUTTIVA

IL CONTO CONSUNTIVO DEL BILANCIO LE SPESE

PREVISIONI DEFINITIVEIMPEGNIPAGAMENTI C/COMPETENZARESIDUI PASSIVI AL 1/1PAGAMENTI C/RESIDUISOMME RIMASTE DA PAGARE AL 31/12

Page 101: PARTE INTRODUTTIVA

SCHEMA DI DETERMINAZIONE DELL’AVANZO O DISAVANZO DI GESTIONE

SALDO FINANZIARIO AL 1/1 + ACCERTAMENTI DI ENTRATA - IMPEGNI DI SPESA + AUMENTI NEI RESIDUI ATTIVI - DIMINUZIONI NEI RESIDUI ATTIVI + DIMINUZIONI NEI RESIDUI PASSIVI = SALDO FINANZIARIO AL 31/12

OPPURE FONDO CASSA AL 31/12 + RESIDUI ATTIVI E CREDITI TESORERIA AL 31/12 - RESIDUI PASSIVI E DEBITI TESORERIA AL 31/12 = SALDO FINANZIARIO AL 31/12

Page 102: PARTE INTRODUTTIVA

Situazione finanziaria 2004 (mil. di €)

Avanzo al 1/1/2004 (+) 7.249,8Accertamenti dell’esercizio (+) 16.322,8Impegni dell’esercizio (-) 16.305,3Minori residui passivi (+) 1.694,2Minori residui attivi (-) 720,3Avanzo al 31/12/2004 (=) 8.241,2Avanzo presunto iscritto nel bilancio 2005 (-) 6.745,6Maggiore Avanzo da iscrivere con assestamento 2005 (=) (*)

1.495,6

(*) Di cui 1.418,6 fondi vincolati

Page 103: PARTE INTRODUTTIVA

IL CONTO GENERALE DEL PATRIMONIO

ATTIVITA’1 ATTIVITA’ FINANZIARIE (residui attivi, crediti tesoreria,

cassa)2 CREDITI E PARTECIPAZIONI3 BENI PATRIMONIALI (immobili e mobili)

PASSIVITA’4 PASSIVITA’ FINANZIARIE (residui passivi, debiti tesoreria)5 PASSIVITA’ PATRIMONIALI (debito pubblico, residui

perenti)ATTIVITA’ >PASSIVITA’ = NETTO PATRIMONIALEATTIVITA’<PASSIVITA’ = DEFICIT PATRIMONIALE

Page 104: PARTE INTRODUTTIVA

Situazione patrimoniale 2004 (mil. di €)Attività finanziarie

16.313,6 Passività finanziarie

8.072,4

Crediti e partecipazioni

2.733,0 Passività patrimoniali

6.831,3

Beni patrimoniali

564,0 Totale Passività 14.903,7

Totale Attività 19.610,6 Patrimonio netto

4.706,9

Page 105: PARTE INTRODUTTIVA

Dettaglio passività 2004 (mil. di €)

Residui passivi 5.719,4Debiti di tesoreria 2.353,0Totale passività finanziarie 8.072,4Debito pubblico (debito residuo mutui e prestiti) 3.140.0Residui perenti e debiti vari 3.691,3Totale passività patrimoniali 6.831,3Totale passività 14.903,7

Page 106: PARTE INTRODUTTIVA

IL CONTO ECONOMICO (conto delle rendite e delle spese)

PROVENTICOSTI

PROVENTI > COSTI = AVANZO ECONOMICOPROVENTI < COSTI = DISAVANZO

ECONOMICO

RISULTATO ECONOMICO = INCREMENTO O DECREMENTO SUBITO DAL PATRIMONIO

Page 107: PARTE INTRODUTTIVA

Allegati al Conto Generale del Patrimonio

Conto del Dare e dell’Avere del tesoriere con allegati: Movimento generale di cassa Situazione del tesoro Situazione dei debiti e crediti di tesoreria Elenchi relativi a: Crediti Partecipazioni Immobili Mobili Debito patrimoniale Residui passivi perenti Nota preliminare: raffronto risultati dell’esercizio con quelli

dell’esercizio precedente

Page 108: PARTE INTRODUTTIVA

Formazione del rendicontoPredisposto dal Dipartimento bilancio e

tesoro in base ai risultati della gestione scaturenti dal S.I. (preliminarmente viene emanata la circolare sulla chiusura della contabilità)

Trasmesso alla Corte dei Conti entro il 31 maggio

Parificato dalla Corte dei Conti, a sezioni riunite, entro il mese di giugno

Approvato dall’ARS con legge (formale)


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