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Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

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Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali
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Page 1: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

Parte prima

Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali

Page 2: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

TIPOLOGIE

imprese agricole

imprese di trasformazio

ne

imprese di distribuzion

e

Le dinamiche delle imprese della filiera agroalimentare

Page 3: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

Le IMPRESE AGRICOLE

Page 4: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

Persistenza di numerose micro-aziende e

riduzione di quelle di grandi dimensioni

Aziende di piccole dimensioni (<1 ha)

Aziende di medie dimensioni

Aziende di grandi dimensioni (oltre 100ha)

PersistenzaAumento ((1 - 20 ha)

Forte aumento (30 - 100 ha)

Drastica riduzione=

Netta differenziazione tra il ruolo produttivo e quello sociale dell’agricoltura

Le aziende agricole italiane Le aziende agricole italiane oggioggi

Page 5: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

Distribuzione delle diverse tipologie di aziende agricole sul territorio

Regioni nord-occidentali e nord-orientaliRegioni nord-occidentali e nord-orientali

Maggiore concentrazione di aziende di dimensione medio-grande, mono-attive o pluri-attive, a carattere individuale o societario e con un elevato grado di meccanizzazione

Maggiore concentrazione di piccole e medie aziende con lavoratori prevalentemente familiari o occupati a tempo determinato, scarso livello di meccanizzazione, il tutto legato ad una eccessiva parcellizzazione delle superfici agricole e a produzioni a bassa redditività

Regioni centro-meridionaliRegioni centro-meridionali

Forte squilibrio tra nord e sudForte squilibrio tra nord e sud

Page 6: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

Dalla conduzione alle moderne forme di

imprenditoria agricola

Generale prevalenza di conduttori di sesso maschile

Presenza di imprenditoria femminile soprattutto nel Mezzogiorno

Aumento, negli ultimi anni, di giovani agricoltori (età inferiore ai 35 anni) grazie a forme di incentivazione dell’imprenditoria giovanile (es. misura 4.15 POR 2000-2006)

Prevalenza di conduttori con età superiore ai 65 anni in aziende di piccole dimensioni con bassa densità colturale per lo scarso ricambio generazionale

Diffusa presenza di aziende a carattere familiare ed affermazione delle cosiddette aziende part-time

Page 7: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

IL SISTEMA AGROINDUSTRIALE

Page 8: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

• Il sistema agroindustriale costituisce un complesso di attività in cui l’agricoltura interagisce con tutti i settori ad essa collegati: produzione di mezzi tecnici (fertilizzanti, antiparassitari, mangimi, energia, ecc), industria alimentare, distribuzione al consumo e ristorazione collettiva

• Per l’anno 2005 la dimensione economica del complesso agroindustriale viene stimata, ai prezzi base, pari a circa 221 mld di euro, (15,6% del Pil).

Le principali componenti sono rappresentate da:

◊ 28,8 mld di VA agricolo ◊ 19,3 mld di consumi intermedi agricoli ◊ 17,5 mld di investimenti agroindustriali ◊ 23,3 mld circa di VA dell’industria alimentare ◊ 33,2 mld di VA dei Servizi di ristorazione ◊ 85,2 mld di valore della Commercializzazione e distribuzione

L’agroindustriaL’agroindustria

Page 9: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

L’industria alimentare tende a crescere per assorbimento soprattutto delle imprese a controllo familiare

L’aumento dimensionale fa sì che le imprese conseguano posizioni di oligopolio sul mercato interno

Riorganizzazione dell’intero comparto a seguito della privatizzazione della IRI-SME

Dimensioni maggiori in ottica di economie di scala, per poter raggiungere quote di mercato significative e per affrontare i processi di integrazione europea e i nuovi

scenari di competitività delle economie globali

Gli sviluppi dell’Industria di trasformazione Gli sviluppi dell’Industria di trasformazione

agro-alimentare dagli anni ‘90 ad oggiagro-alimentare dagli anni ‘90 ad oggi

Page 10: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

L’industria di trasformazione agro-L’industria di trasformazione agro-alimentare oggialimentare oggi

E’ possibile classificarla in relazione ad almeno due aspetti

processo produttivo dimensione aziendale

Aziende con bio–

industrializzazione

eAziende artigianali

Grande Industria

ePiccole e medie imprese

Page 11: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

Industria alimentare: i principali Industria alimentare: i principali aggregati macroeconomici al aggregati macroeconomici al

20062006

Anno 2006

Occupati totali 476,1 (UL000)

Di cui dipendenti 349,0 (UL000)

Il settore dell’industria alimentare e bevande, in base a dati ISTAT e Federalimentare, annovera, al 2006, circa 78.000 imprese, di cui solo il 3,7% con

almeno 20 addetti

Permangono forti squilibri di diffusione territoriale: nel Centro-Nord si concentrano rispettivamente il 70% degli

occupati e il 78% del valore aggiunto ai prezzi base dell’industria alimentare italiana.

Produzione del settore: + 0,6% (molto al di sotto della media dell’intero comparto industriale, pari a circa il +2,7%).

Il Valore Aggiunto dell’industria alimentare ha evidenziato, un aumento, in valore, del 3,4% rispetto al 2005

Page 12: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

Tipologia di prodotti 2006 %

Lattiero-caseario 14.200 12.9

Dolciario 10.146 9.2

Vino 10.700 9.7

Carni bovine 5.800 5.3

Mangimistico 4.950 4.5

Avicolo 3.900 3.5

Pasta 3.519 3.2

Conserve vegetali 3.220 2.9

Olio d’oliva e di semi 4.200 3.8

Molitorio 2.407 2.2

Surgelati 2.100 1.9

Birra 2.450 2.2

Zucchero 1.100 1.0

Succhi di frutta 1.060 1.0

Riso 870 0.8

Ittici 900 0.8

Altri comparti 31.108 28.4

Totale 110.000

Fatturato dell’industria alimentare italiana per settori, 2006 Fatturato dell’industria alimentare italiana per settori, 2006 (Mil €)(Mil €)

Fonte: Federalimentare, 2006

Page 13: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

Tipologia di prodotti Variazione % 2006/2005

Lavorazione granaglie -2,2

Pasta -0,5

Riso lavorato -8,8

Biscotti e panificazione 2,7

Lavorazione ortofrutticoli 3,0

Oli e grassi vegetali e animali -8,9

Macellazione e lavorazione carni

0,7

Lattiero-caseario 3,2

Produzione zucchero -60,1

Dolciario 2,3

Condimenti e spezie -3,8

Vino 3,4

Birra 0,8

Acque minerali e bibite analcoliche

1,8

Mangimi -1,7

Totale 0,6

Variazione della produzione, in quantità, Variazione della produzione, in quantità, dell’industria alimentare italiana per compartidell’industria alimentare italiana per comparti

Fonte: Inea,

Annuario agricoltura italiana, 2006

Page 14: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

Industria alimentare nell’UE (Mil €)Industria alimentare nell’UE (Mil €)

Nel 2002, la produzione dell’industria alimentare nella UE è rimasta mediamente stabile, mentre l’occupazione ha registrato

un leggero arretramento

Produzione Valore aggiunto%

Occupati .000 unità

VA/occupato .000 €

Industrie di cui:

carne 29.534 1,7 973 30.4lattiero-caseari 17.505 1.0 396 44.2

ortofrutta 28.771 1.6 574 50.1

pane e pasta 65.332 3.7 1.908 34.2

Prodotti ittici 3.225 0.2 124 26.0

bevande 33.411 1.9 447 74.7

Totale UE 25 177.778 10,1 4.422 40.2

Bulgaria 266 - 95 2.8

Romania 919 - 202 4.5

Fonte: Eurostat, 2005

Page 15: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

LE IMPRESE DI DISTRIBUZIONE

Page 16: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

• La rete commerciale al dettaglio fisso, a fine 2006, ha fatto registrare una consistenza di 194.205 esercizi, con un incremento di 2.089 unità (+1,1%) rispetto al 2005.

• Ciò a causa di un diverso andamento degli esercizi non specializzati, che registrano un aumento di 3.585 unità (+4,1%) e degli specializzati che, viceversa, diminuiscono per le carni di 442 unità (-1,2%), l’ortofrutta di 640 unità (-2,9%) e gli altri specializzati di 658 unità (-3,3%).

Fenomeno quest’ultimo imputabile anche alla tendenza, ormai diffusa, alla registrazione delle nuove aperture come categorie genericamente alimentari, dopo il venir meno delle tabelle merceologiche.

Le recenti tendenze della distribuzione

Page 17: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

• A livello territoriale, la consistenza della rete alimentare presenta tendenze diversificate con un aumento più accentuato nel Centro (+3,4%)

Esercizi commerciali alimentari, 2006

Nordn. %

Centron. %

Sudn. %

Italian. %

ortofrutta 8042 11,8 4382 13,4 9336 10,2 21760 11,2

carni 10815 15,8

5972 17,9 19911 21,8

36698 18,9

Prodottiittici

1556 2,3 1430 4,2 5377 5,9 8363 4,3

Pane-pasticceria

6009 8,8 2064 6,1 4747 5,2 12820 6,6

Vini, olibevande

2231 3,3 1139 3,1 1775 1,9 5145 2,6

Altri alim special

6696 9,8 2747 8,5 9706 10,7 19149 9,9

Altri alim non special

32863 48,2

17124 4 6,8 40283 44,2

90270 46,5

Totale 68212 100,0

34858 100,0 91135 100,0

194205 100,0

hiphip

Fonte: Osservatorio Nazionale del Commercio, Ministero delle Attività Produttive

Page 18: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

• Nel 2005 il valore delle vendite alimentari del commercio fisso al dettaglio è aumentato dello 0,9%, con un incremento nella GD (1,2%) ed una diminuzione delle imprese operanti su piccole superfici (-0,7%)

• Per ripartizione territoriale, le vendite sono aumentate nel Nord-Ovest (1,4%) e diminuite nel Mezzogiorno (-0,9%)

Il dettaglio tradizionaleLe venditeLe vendite

Page 19: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

Al 1°gennaio 2006 sono stati censiti 8181 supermercatisupermercati (+ 4,6% rispetto al 2005)

• Le unità di vendita presentano una crescita di maggiore intensità nel Mezzogiorno (+7,7%).

• Aumenta la superficie complessiva di vendita (+5,5%)• Aumenta l’occupazione con un totale di circa 150.000 addetti (+4,8%).

Gli ipermercatiGli ipermercati sono in aumento, raggiungendo 459 unità (+10,1%), con una superficie complessiva di vendita di oltre 2,7 mln di mq (+11,6%) e circa 76000 addetti (+5,3%)

• Nel Mezzogiorno si è registrata la crescita più elevata della loro consistenza (+28,3%), superficie (+30,7%) ed addetti (+12,6%).

Nel 2006 le venditeNel 2006 le vendite dei supermercati sono aumentate, in valore, dell’1,4% mentre quelle degli ipermercati sono cresciute del 2,5% e quelle degli hard

discount del 3,7%.

La Grande Distribuzione

Page 20: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

Grande distribuzione alimentare per ripartizione territoriale, 2005

U.O. Addetti

numero Var %2006/2005

numero Var %2006/200

5

Nord 4694 3,6 138.585 3,9

Centro 1660 4,0 46.182 3,6

Sud e isole 2286 8,3 41.164 10,5

Totale 8640 4,9 225.931 5,0

Fonte: Osservatorio Nazionale del Commercio, Ministero delle Attività Produttive

Page 21: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

La Commissione Europea ha varato la riforma del regolamento 2081/92 che istituiva un sistema di protezione delle denominazioni geografiche alimentari.

Il nuovo regolamento 510/2006 si conforma alle regole della WTO (dopo i contenziosi sollevati da alcuni Paesi terzi che lamentavano una discriminazione di trattamento dei propri produttori rispetto a quelli dell’Unione riguardo alla registrazione delle domande, all’equivalenza e al controllo).

La struttura del reg. è pressochè inalterata, ci sono modifiche solo a livello procedurale: l’innovazione riguarda l’abrogazione del “principio di reciprocità” ovvero il paese interessato alla registrazione di una produzione non deve più disporre di un sistema equivalente (all’Unione) di protezione geografica

L’Italia,L’Italia, continua a detenere il primato UE dei riconoscimenti DOP/IGP:

159 i prodotti registrati, che rappresentano il 21% 159 i prodotti registrati, che rappresentano il 21% dell’intero paniere comunitariodell’intero paniere comunitario

La maggior parte riguarda:La maggior parte riguarda:

Ortofrutticoli (30,8%) – Oli extra vergine (24%) – Formaggi (20%)

Le imprese e i prodotti a marchio di origine

Page 22: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

Il valore della produzione delle Dop e Igp si aggira sui 4,6 mld di euro: formaggi e salumi totalizzano nel complesso il 95%, l’ortofrutta all’incirca il 3%, l’olio di oliva appena l’1%.

Più del 60% del valore della produzione è attribuibile a soli 4 prodotti: Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Prosciutto di Parma e San Daniele.

Nel Nord si registra il maggior numero di denominazioni riconosciute, il livello più alto di produzione certificata e il valore più elevato del fatturato

Il Sud, ad eccezione della Campania, continua a non sfruttare le proprie potenzialità, nonostante l’idonea collocazione geografica e la gamma dei prodotti registrati.

I valori Dop e Igp

Page 23: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

DOCG DOC IGTPiemonte 9 45 -

Valle d’Aosta - 1 -

Lombardia 3 15 14

Trentino Alto Adige

- 8 4

Veneto 3 25 10

Friuli-Venezia Giulia

2 9 3

Liguria - 8 3

Emilia Romagna 1 20 10

Toscana 7 36 6

Umbria 2 11 6

Marche 2 14 1

Lazio - 26 4

Abruzzo 1 3 9

Molise - 3 2

Campania Campania 33 1717 88Puglia - 25 6

Basilicata - 3 2

Calabria - 12 13

Sicilia 1 22 6

Sardegna 1 19 15ItaliaItalia 35 35 315315 118 118

Vini Vini DOCG, DOC e IGTDOCG, DOC e IGT per regione per regione

A giugno 2007

Fonte: Inea, Annuario agricoltura italiana, 2007

Page 24: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

Nel 2006 le esportazioni agroindustriali crescono (6,2%), anche se a ritmi meno accentuati, superando di un punto percentuale le importazioni (5,2%)

• Positivo l’effetto sul saldo della bilancia con un miglioramento del 13,3% del valore rispetto al 2005

• I differenti ritmi di crescita dei flussi in entrata e in uscita determinano un miglioramento degli indici che rivelano l’apertura commerciale dell’Italia, come la propensione ad esportare e il grado di copertura commerciale

Rispetto agli scambi totali dell’Italia verso il mondo, il peso della componente agroalimentare è pari all’8,8% per le importazioni e al 6,9% per le esportazioni, entrambi in leggera diminuzione rispetto al 2005.

L’UE si conferma il nostro partner commerciale più importante : la quota di scambi dell’Italia con i

25 Paesi dell’Unione per le esportazioni ammonta al 68,3%, in leggera diminuzione rispetto al 2005;

- per le importazioni si attesta al 70,1%, praticamente invariata rispetto all’anno precedente

A livello nazionale sono Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Puglia, Sicilia e Toscana le

regioni che maggiormente esportano prodotti agricoli • I primi 5 prodotti agroalimentari esportati dall’ItaliaI primi 5 prodotti agroalimentari esportati dall’Italia sono rappresentativi della tradizione

produttiva del made in Italy (vini VQPRD, paste, conserve di pomodoro,olio di oliva e pasticceria), • Mentre i primi 5 prodotti importatiMentre i primi 5 prodotti importati si concentrano su comparti strutturalmente più deboli in

Italia come zootecnia e prodotti ittici (carni suine e bovine, olio di oliva, crostacei, molluschi congelati e bovini da allevamento)

Il commercio esteroIl commercio estero

Page 25: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

Bilancia agroindustriale eBilancia agroindustriale e

sistema agroindustrialesistema agroindustriale

2000 2005 2006Aggregati macroeconomici*Tot produzione agroindustriale*

67.899 71.422 72.349

Importazioni 25.134 29.139 30.660

Esportazioni 16.778 21.120 22.419

Saldo -8.356 -9.500 -8.241

Volume di commercio*

41.912 50.259 53.079

Consumo apparente*

76.255 79.441 80.590

*1 Produzione agricoltura, silvicoltura e pesca e valore aggiunto dell’industria alimentare a prezzi base

*2 Somma delle esportazioni e delle importazioni

*3 Produzione agroindustriale più le importazioni e meno le esportazioni

* Valori in Milioni di euro* Valori in Milioni di euroFonte: Inea, Annuario agricoltura italiana, 2006

Page 26: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

L’industria alimentare in Italia pilastro dell’economia nazionale

• Seconda industria manifatturiera• Prima filiera economica (insieme ad agricoltura,

indotto e distribuzione)• Acquista e trasforma circa il 70% del prodotto

agricolo nazionale• Ambasciatrice del made in Italy nel mondo:oltre il

76% dell’export alimentare italiano è rappresentato da prodotti industriali di marca

Scenari e sfide per la Scenari e sfide per la competitività dell’agroalimentare competitività dell’agroalimentare

italianoitaliano

Page 27: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

• Tradizionale classico 71 mld di euro 64%

• Tradizionale evoluto 19 mld di euro 17%

• Denominazioni protette 9,5 mld di euro 9%

• Nuovi prodotti 9,5 mld di euro 9%

• Biologico 1 mld di euro 1%

Industria alimentare italianaIndustria alimentare italiana

fatturato per tipologia di prodottofatturato per tipologia di prodotto

(stime Federalimentare, 2006)(stime Federalimentare, 2006)

Page 28: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

Specializzazioni Unità• Controllo e gestione qualità e sicurezza 85.800

• Logistica e magazzino 35.100

• Commerciale 74.100

• Amministrazione e finanza 27.300

• Produzione 167.700

Totale 390.000

Industria alimentare italianaIndustria alimentare italiana

Composizione dell’occupazione direttaComposizione dell’occupazione diretta Stime Federalimentare, 2006Stime Federalimentare, 2006

Page 29: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

1. Competitività

2. Made in Italy

3. Sicurezza alimentare

I fattori critici emergentiI fattori critici emergenti

Page 30: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

• Settore polverizzato• Insufficiente innovazione (specie tra le

PMI)• Effetti negativi degli alti costi sulla

logistica (servizi, energia, rete infrastrutturale)

Contrazione della redditività aziendaleContrazione della redditività aziendale

I fattori critici emergentiI fattori critici emergenti

La CompetitivitàLa Competitività

Page 31: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

• L’Italia è scesa dall’8°al 7° posto come paese esportatore di prodotti agroalimentari

• Il valore unitario dell’export alimentare è diminuito, nel 2005, dello 0,9%

• Euro forte• Competitors aggressivi

Perdita di competitività sui mercati Perdita di competitività sui mercati

nazionali ed esteri nazionali ed esteri

Page 32: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

• Crescita lenta dell’export vs i Paesi concorrenti

• Effetto contraffazione, Italian sounding

PRIORITA’ STRATEGICAPRIORITA’ STRATEGICATutela dei MARCHI

Difesa, promozione e valorizzazione del MADE IN ITALY

I fattori critici emergentiI fattori critici emergenti

Il Made in ItalyIl Made in Italy

Page 33: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

La popolazione italiana tra i 30 e i 60 anni ha La popolazione italiana tra i 30 e i 60 anni ha fiducia:fiducia:

• 80% degli alimenti prodotti in Italia• 74% nella sicurezza del cibo che porta in

tavola• 64% dei sistemi di autocontrollo privati e

dei controlli pubblici• Solo il 4% degli italiani ha cambiato

radicalmente i propri comportamenti alimentari in seguito a recenti avvenimenti

Sondaggio Federalimentare, 2006

I fattori critici emergentiI fattori critici emergenti

La Sicurezza alimentareLa Sicurezza alimentare

Page 34: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

1.1. Rilancio della filieraRilancio della filiera

2.2. Politica industrialePolitica industriale

3.3. Dimensione d’impresaDimensione d’impresa

4.4. Promozione del Made in ItalyPromozione del Made in Italy

5.5. Innovazione e sviluppoInnovazione e sviluppo

Cinque priorità per diventare Cinque priorità per diventare competitivicompetitivi

Page 35: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

Recuperare una logica di sistema all’interno della filiera e ridurne i costi esterni

Sviluppare i rapporti di filiera

I tre segmenti della filiera devono ricercare:Concrete iniziative comuniConcrete iniziative comuni

Concertate e integrate da accordi quadro con la componente agricola

e progetti condivisi con la distribuzione

Cinque priorità per diventare Cinque priorità per diventare competitivicompetitivi

Rilancio della FilieraRilancio della Filiera

Page 36: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

Differenziare le politiche industriali in relazione alla dimensione d’impresa

e alla localizzazione territoriale

Cinque priorità per diventare Cinque priorità per diventare competitivicompetitivi

Politica industriale Politica industriale

Page 37: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

• Incrementare la dimensione d’impresa, soprattutto nel Meridione

Politica di incentivi adeguata, con reali impatti sulla crescita dimensionale delle aziende e sulla capacità imprenditoriale

Cinque priorità per diventare Cinque priorità per diventare competitivicompetitivi

Dimensione d’impresa Dimensione d’impresa

Page 38: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

• Elaborare nuove strategie di promozione dei prodotti italiani:

il Made in Italy non basta più….

…….Rilanciare la competitività.Rilanciare la competitività

Obiettivi:Obiettivi:• Modernizzazione del Paese • Miglioramento della competitività del Sistema Italia

Come:Come:• Riduzione del carico fiscale• Liberalizzazione• Riduzione del costo dell’energia• Ricerca e innovazione: PIATTAFIORMA TECNOLOGICA EUROPEAPIATTAFIORMA TECNOLOGICA EUROPEA

Cinque priorità per diventare Cinque priorità per diventare competitivicompetitivi

Promozione del Made in Italy Promozione del Made in Italy

Page 39: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

Formazione del capitale umanoFormazione del capitale umano

Investimenti in progetti di ricercaInvestimenti in progetti di ricerca

Trasferimento tecnologicoTrasferimento tecnologico

Innovazione di prodotto e di servizio per offrire Innovazione di prodotto e di servizio per offrire al consumatore:al consumatore:

Vasta gamma di prodotti/praticità Vasta gamma di prodotti/praticità d’usod’uso

Adeguate esigenze nutrizionaliAdeguate esigenze nutrizionali Convenienza rapporto qualità/prezzoConvenienza rapporto qualità/prezzo

Cinque priorità per diventare Cinque priorità per diventare competitivicompetitivi

Innovazione e sviluppo Innovazione e sviluppo

Page 40: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

2.700 milioni di euro2.700 milioni di euro

- 2,6% del fatturato annuo -- 2,6% del fatturato annuo -

destinati alla ricerca applicatadestinati alla ricerca applicata

L’industria alimentare italiana e la L’industria alimentare italiana e la sfida sfida

della ricercadella ricerca

Page 41: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

deve necessariamente passare attraverso:

1.1. SPECIALIZZAZIONESPECIALIZZAZIONE

2.2. RICERCARICERCA

3.3. INNOVAZIONE TECNOLOGICA INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Il Made in Italy di domani….Il Made in Italy di domani….

Page 42: Parte prima Competitività e sviluppo delle imprese agroalimentari nelle economie globali.

FARE SISTEMAFARE SISTEMA

• PromozionePromozione del Sistema Italia e valorizzazione dell’italian style

• PromozionePromozione integrata: food – turismo – cultura• PromozionePromozione, valorizzazione e

“commercializzazione” dello “stile di vita” italiano ai nuovi 500 milioni di consumatori del mercato globale

Per competere sui mercati globaliPer competere sui mercati globali


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