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Passeggiata a RomaPasseggiata a Roma 3 Infatti in quest'opera Bernini, mettendo a frutto la sua...

Date post: 02-Feb-2021
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Passeggiata a Roma 13/01/2016, Classe IV E
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  • Passeggiata a Roma 13/01/2016, Classe IV E

  • Passeggiata a Roma

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    Opere

    L’Estasi di Santa Teresa ......................................................................................... 2

    San Carlo Alle Quattro Fontane ................................................................................ 5

    Fontana di Trevi .................................................................................................. 7

    Caravaggio a San Luigi Dei Francesi ........................................................................... 8

    Affreschi di Andrea Pozzo a Sant’Ignazio .................................................................... 12

    Galleria Spada ................................................................................................... 14

  • Passeggiata a Roma

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    L’Estasi di Santa Teresa

    La Transverberazione di santa Teresa d'Avila, o anche Estasi di

    Santa Teresa, è una scultura in marmo e bronzo dorato posta nella

    chiesa di Santa Maria della Vittoria in Roma, nella cappella

    Cornaro. È unanimemente considerata dalla critica come uno dei

    capolavori scultorei, se non il massimo, di Gian Lorenzo Bernini.

    Lo stesso Bernini, riferendosi all'intera cappella, la definì come la

    sua «men cattiva opera».

    Nel 1647, la carriera di Bernini era in un periodo di leggero

    appannamento, tuttavia nello stesso anno sotto il papa Innocenzo

    X, la famiglia Cornaro (più precisamente il cardinale Federico

    Cornaro), commissiona a Bernini una parte del transetto sinistro

    della chiesa di Santa Maria della Vittoria destinato a essere

    l’ubicazione dell’Estasi di Santa Teresa e di tutta la cappella

    Cornaro.

    L’opera presenta una vera

    e propria

    rappresentazione teatrale

    tipicamente Barocca in

    grado di stupire

    l’osservatore con tanto di

    mezzi busti dei suoi

    committenti che, situati ai

    lati della cappella, fungono da spettatori della scultorea

    rappresentazione teatrale. Per rendere ancora più reale la scena,

    Bernini li scolpisce intenti a scambiarsi commenti sullo spettacolo.

    Autore:

    Gian Lorenzo

    Bernini

    Data:

    1647-1652

    Committenza:

    Cardinale Federico

    Cornaro

    Materiali:

    Marmo e bronzo dorato

    Altezza:

    350 cm

    Ubicazione:

    Chiesa di Santa Maria

    della Vittoria

    Stile:

    Barocco

  • Passeggiata a Roma

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    Infatti in quest'opera Bernini, mettendo a frutto la sua esperienza diretta di organizzatore di spettacoli

    teatrali, trasforma, in senso letterale, lo spazio della cappella in teatro.Per far ciò egli amplia

    innanzitutto la profondità del transetto; poi, aprendo sulla parete di fondo una finestra con i vetri

    gialli, pensata per rimanere nascosta dal timpano dell'altare, si procura una fonte di luce che agisce

    dall'alto, come un riflettore, e che conferisce un senso realistico alla irruzione sulla scena di un fascio

    di raggi in bronzo dorato, così la luce che scende sul gruppo, attraverso i raggi, sembra momentanea,

    transitoria e instabile in modo da rafforzare la sensazione di provvisorietà dell'evento. Anche la

    freccia originaria retta dall'angelo, ora sostituita da un semplice dardo, venne realizzata con dei raggi

    che scaturivano dalla sua punta, a rappresentarne il fuoco del "grande amore di Dio", come santa

    Teresa stessa ebbe a dire nella sua autobiografia.

    L'elegante edicola barocca, realizzata con marmi policromi, nella quale Bernini colloca la scena della

    Transverberazione di Santa Teresa, funge da boccascena del teatro: essa mostra la figura della santa

    posata su una vaporosa nuvola che la trasporta verso il cielo.

    La veste ampia e vaporosa della santa, lasciata cadere in modo disordinato sul corpo, è un capolavoro

    di virtuosismo tecnico, per effetto del quale il

    marmo perde ogni rigidezza e la scultura sembra

    voler contendere alla pittura il primato nella

    rappresentazione del movimento.

    La raffigurazione delle estasi mistiche dei santi e

    delle loro visioni del divino, rappresenta uno dei

    temi più cari all'arte barocca

    Anche sotto questo aspetto, della raffigurazione

    dell’estasi, l'opera realizzata da Bernini nella

    cappella Cornaro, sarà destinata a far scuola e ad

    essere presa a modello innumerevoli volte nella

    storia dell'arte sacra.

    Sul piano iconografico la Transverberazione di

    santa Teresa è direttamente ispirata ad un celebre

    passo degli scritti della santa, in cui ella descrive

    una delle sue numerose esperienze di rapimento

    celeste.

    Il resoconto che la santa ci offre è raffigurato quasi

    alla lettera da Bernini nella sua composizione

    marmorea, con il corpo completamente

    abbandonato della santa, il suo volto dolcissimo

    con gli occhi socchiusi rivolti al cielo e le labbra

    che si aprono per emettere un gemito, mentre un

    cherubino dall’aspetto di fanciullo giocoso, con in

    mano un dardo, simbolo dell'Amore di Dio, scosta

  • Passeggiata a Roma

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    le vesti della santa per colpirla nel cuore.

    _____________________________________________

    In 1647, the venetian cardinal

    Federico Cornaro, gave Bernini the

    job of designing a funerary chapel

    for his family, inside the church of

    Our lady of Victory in Rome.

    The entire chapel is covered with

    valuable and coloured marble. To

    decorate the altar, Bernini chose the

    catholic theme of the ecstasy of

    Saint Teresa. The artist placed his

    work into an architectural frame,

    transforming the chapel into a sort

    of proscenium, so to involve the

    viewer. The focus of attention is the

    sculptural group of the Ecstasy of Saint Teresa. She seems to be hanging upon a cloud, completely

    enraptured; her eyes are half-closed, her mouth half-open, and her arms are let drop. A smiling angel

    shifts Teresa's tunic, and he's about to hit her heart with a golden arrow, which symbolizes the divine

    love. Saint Teresa's expression could appear ambiguous: some critics talk about a 'holy eroticism';

    Bernini was actually inspired by the words of Teresa's herself. In fact she wrote that she was

    screaming with pain, but at the same time she experienced such a pleasant feeling that she hoped the

    pain would last forever, and that feeling was caused by God, who was gently touching Saint Teresa's

    soul. The entire sculptural group is lit up by the natural light, reflected on the artificial bronze rays,

    which symbolizes the divine light that invests the Saint.

    Autori: Fabrizio Attene e Francesca Andreucci

  • Passeggiata a Roma

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    San Carlo Alle Quattro Fontane

    La chiesa di San Carlino

    alle Quattro Fontane fu il

    primo importante incarico

    di Borromini, insieme al

    quale gli fu affidata la

    progettazione del convento

    dall'ordine spagnolo dei

    Trinitari scalzi.

    L'edificio é dedicato a San

    Carlo Borromeo ed è noto

    come “San Carlino” per le

    sue piccole dimensioni (l'edificio occupa lo spazio di un pilone della

    cupola di San pietro).

    Disegnando il piccolo chiostro rettangolare del convento, Borromini

    creò un'inconsueta tipologia di edificio distribuendo gli intervalli delle

    colonne con ritmi alterni ed eliminando gli angoli, creando corpi

    convessi.

    La pianta si trasforma in un ottagono irregolare. L'alzata ha un doppio

    ordine di colonne, quelle inferiori sono tuscaniche con un capitello con

    abacco prolungato, e creano un architrave continuo, retto nelle porzioni

    di muro e curvo negli archi. Con questo intervento Borromini si rivelò

    fondamentale nell'affrontare il tema della continuità ottico-spaziale.

    Borromini non fa mai incontrare due superfici piane, cerca sempre di

    addolcire gli spigoli e di eliminare qualsiasi forma di discontinuità.

    Nella chiesa lo schema della pianta è sovrapposta dal perimetro

    mistilineo dell'edificio.

    La pianta ha un fortissimo effetto di contrazione spaziale. La trabeazione

    sostiene una zona a pennacchi sulla quale si innalza una cupola ellittica

    decorata a cassettoni

    ottagonali, esagonali e

    cruciformi che

    diminuiscono di

    dimensione verso il centro,

    creando l'illusione che sia

    molto più grande.

    Autore:

    Borromini

    Data:

    1638-1641

    Committenza:

    Ordine dei Trinitari

    Scalzi

    Stile:

    Barocco

  • Passeggiata a Roma

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    La facciata fu progettata vent'anni dopo. Articolata da un ordine piccolo e grande si distingue per la

    sua verticalità.

    La parte inferiore è divisa

    verticalmente in tre zone: le due

    esteriori concave, la centrale

    convessa.

    Nella parte superiore tutti i settori

    sono concavi, in cima un

    medaglione ellittico è sorretto da

    angeli.

    Autore: Elisa Martini

  • Passeggiata a Roma

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    Fontana di Trevi

    The Trevi Fountain is a fountain in the Trevi district in Rome, Italy,

    designed by the Italian architect Nicola Salvi and completed by

    Pietro Bracci.

    It is the largest

    Baroque fountain in

    the city and one of

    the most famous

    fountains in the

    world. In 1730,

    Pope Clement XII

    organized a contest

    in which Nicola

    Salvi was awarded

    the commission anyway. Salvi died in 1751, with his work half

    finished; Pietro Bracci substituted him and finished the work in

    1764.

    The central figure of the fountain, standing in a large niche, is

    Neptune, god of the sea. He rides a shell-shaped chariot that is

    pulled by two sea horses. Each se horse is guided by a Triton. One of

    the horses is calm and obedient, the other one restive. They

    symbolize the fluctuating moods of the sea. A legend says that if you

    throw a coin the fountain’s basis, you can make a wish.

    Autore: Nicola Civetta

    Autore:

    Nicola Salvi, Pietro

    Bracci

    Data:

    1732-1762

    Committenza:

    Papa Clemente XII

    Materiali:

    travertino, marmo,

    intonaco, stucco,

    metalli

    Altezza:

    2600 cm

    Ubicazione:

    Piazza di Trevi

    Stile:

    Barocco

    https://it.wikipedia.org/wiki/1732https://it.wikipedia.org/wiki/1762

  • Passeggiata a Roma

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    Caravaggio a San Luigi Dei Francesi

    In San Luigi dei Francesi, there are three masterpieces by Caravaggio.

    They are in the Contarelli Chapel. In fact, Matteo Contarelli had left in

    his will funds and specific instructions for the decoration of a chapel,

    based on the story of Saint Matthew. Cardinal Francesco del Monte,

    Caravaggio’s patron, interved to obtain his first major commission. The

    three works represent “The Calling of St. Matthew”, “Saint Matthew

    and the Angel” and “The Martyrdom of St. Matthew”.

    La Vocazione di San Matteo

    La vocazione di San Matteo

    è la prima opera, eseguita

    da Caravaggio, per una

    destinazione pubblica. Il

    dipinto è realizzato su due

    piani paralleli, quello più

    alto vuoto, occupato solo

    dalla finestra, mentre quello

    in basso raffigura il

    momento preciso in

    cui Cristo indicando san

    Matteo, lo chiama all'apostolato. San Matteo è seduto ad un tavolo con

    un gruppo di persone, vestite come i contemporanei del Caravaggio,

    come in una scena da osteria. La tela è densa di significati allegorici. In

    primo luogo proprio la luce, grande protagonista della raffigurazione

    pittorica, assurge a simbolo della Grazia divina (non a caso non

    proviene dalla finestra dipinta in alto a destra che, anzi, resta del tutto

    priva di luminosità, ma dalle spalle di Cristo ), Grazia che investe tutti

    gli uomini pur lasciandoli liberi di aderire o meno al Mistero della

    Rivelazione; non bisogna dimenticare, poi, che la chiesa di San

    Luigi rappresentava la nazione francese, e l'allora Re di Francia, Enrico

    IV, si era appena convertito al Cattolicesimo, scegliendo così la

    Salvezza.

    E così, solo alcuni dei personaggi investiti dalla luce (i destinatari della

    "vocazione" insieme a Matteo il Pubblicano) volgono lo sguardo

    verso Gesù, mentre gli altri preferiscono restare a capo chino, distratti

    dalle proprie solite occupazioni. Forse non è casuale che uno dei

    compagni di Matteo porti gli occhiali, quasi che fosse accecato dal

    denaro. La luce inoltre ha la funzione di dare direzione di lettura alla

    scena, che va da destra a sinistra e torna indietro quando incontra

    Autore:

    Caravaggio

    Data:

    1600-1602

    Committenza:

    Cardinale Francesco

    Del Monte

    Ubicazione:

    Chiesa di San Luigi dei

    Francesi

    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Cristohttps://it.m.wikipedia.org/wiki/San_Matteohttps://it.m.wikipedia.org/wiki/San_Matteo

  • Passeggiata a Roma

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    l'umanissima espressione sbigottita ed il gesto di San Matteo che punta il dito contro se stesso al fine

    di ricevere una conferma, come se chiedesse a Cristo e a San Pietro: "State chiamando proprio me?".

    Di grande intensità e valenza simbolica, nella Vocazione, è il dialogo dei gesti che si svolge tra

    Cristo, Pietro e Matteo. Il gesto di Cristo (che altro non è che l'immagine speculare della mano

    protesa nella famosissima scena della Creazione di Adamo – Cristo è il "nuovo Adamo"! – della

    Cappella Sistina michelangiolesca, che Caravaggio avrà certo avuto modo di studiare ed apprezzare)

    viene ripetuto da Pietro, simbolo della Chiesa Cattolica Romana che media tra il mondo divino e

    quello umano (siamo in periodo di Controriforma) e a sua volta ripetuto da Matteo.

    _____________________________________________

    The “Calling of St. Matthew” represents the moment when Jesus convinced Matthew to follow him,

    becoming one of his apostles. All the characters are in a tavern. They are all dressed in the XVII

    century way, except two of them: they are Jesus and St. Peter, dresseed in the way of their time. The

    other characters are doing different things.

    Jesus and Peter point Matthew, who points himself astonished. The protagonist of the work is the

    light, that breaks the darkness of the room and represents the Divine Grace. The painting reflects on

    how men can reach salvation: are we saved by Grace or by actions? The painting answers

    representing both: God gives the Grace, but men have to answer the calling. In the painting, only two

    characters aswer the calling: Matthew and the young man near him. Saint Peter was added later and

    represents the return of the Huguenots in the Catholic Church.

    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Creazione_di_Adamo_%28Michelangelo%29https://it.m.wikipedia.org/wiki/Controriforma

  • Passeggiata a Roma

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    San Matteo e l’angelo

    Nel 1602 Caravaggio si impegnò a

    dipingere il quadro destinato all'altare

    della cappella. Il soggetto era San

    Matteo e l'angelo. Nell’opera,

    l'evangelista doveva mostrarsi intento a

    scrivere il proprio vangelo. La prima

    versione di quest'opera fu rifiutata in

    quanto venne ritenuta inappropriata; san

    Matteo infatti è raffigurato come un

    vecchio impacciato, rozzo, vestito come

    un ricoverato in un ospizio e con i piedi

    sporchi in primo piano. Inoltre, l'angelo

    guidava la mano incerta dell'evangelista

    aiutandolo materialmente nelle

    operazioni di scrittura. Questo dipinto

    fu distrutto nella seconda guerra

    mondiale. Nella seconda versione

    invece l'evangelista è vestito come un

    vecchio filosofo e il messaggero divino,

    che volteggia sopra di lui, gli ricorda quali sono i concetti principali da tenere a mente. La posa del

    santo, inginocchiato sopra una panchetta, non è proprio ortodossa. La gamba del sedile su cui si

    appoggia Matteo infatti, ha una gamba fuori dal pavimento, particolare che suggerisce la possibilità

    che il santo stia per cadere a terra.

    _____________________________________________

    The first version of this work was refused, because Matthew seemed an illiterate. In the version that

    was accepted, Matthew is represented as an old philosopher, while he’s writing. It looks like he’s

    rapidly taking notes: his position on the stool is unstable. The angel is helping him remembering the

    most important concepts that he must write in the gospel

    .

  • Passeggiata a Roma

    11

    Il Martirio di San Matteo

    Il momento che viene rappresentato

    proprio l’esatto istante in cui San

    Matteo sta per essere ucciso da un

    soldato che è stato inviato dal re di

    Etiopia, il quale era stato ammonito

    dal santo poiché aveva oltraggiato

    Dio in precedenza. Nella scena

    dipinta da Caravaggio possiamo

    vedere il santo a terra che viene

    tenuto per un braccio dal soldato il

    quale sta preparando la spada per

    ucciderlo; attorno ai due c’è una

    folla che mostra delle reazioni

    diverse davanti a questo evento: c’è

    chi è terrorizzato, chi è stupito e chi

    non sa cosa sta succedendo. Molto

    interessante il volto dell’assassino, il

    quale con la bocca aperta sembra

    che stia digrignando i denti, in preda al furore che sta per trasformarsi nell’omicidio del santo;

    notiamo la presenza nella parte alta della tela di un angelo, che dall’alto della sua nuvola sta tendendo

    a San Matteo la palma del martirio, trasformando così il semplice evento della sua morte nel topico

    momento del suo martirio; a tal proposito, non è ben chiaro se San Matteo con il braccio destro stia

    cercando di difendersi dal suo aggressore o se stia invece cercando di afferrare la palma che gli sta

    tendendo l’angelo.

    _____________________________________________

    The work represents the moment when St. Matthew is going to be killed by a soldire, sent by the

    Ethiopian king, who was admonished by the Saint because he had offended God. Saint Matthew is on

    the ground while the soldier is preapering his sword to kill him. There are some people around them

    and they all have different reactions: one is terrified, one is astonished, one doesn’t know what’s

    happening. It’s interesting the presence of the angel, who is bringing the martyr’s palm to the Saint.

    It’s not clear if Matthew is defending himself with his arm or if he’s trying to take the palm.

    Autori: Alessandra Tamburro e Anna Ferrarotti

  • Passeggiata a Roma

    12

    Affreschi di Andrea Pozzo a Sant’Ignazio

    Padre Oliva commissionò

    ad Andrea Pozzo la

    decorazione per la chiesa di

    Sant'Ignazio a Roma.

    Andrea Pozzo influenzò

    moltissimo l'arte del '700 in

    Italia e nei territori tedeschi.

    Iniziò a lavorare per la

    Compagnia di Gesù e si

    trasferì a Roma nel 1681.

    Decorò la volta della Chiesa

    con il Trionfo di

    Sant'Ignazio, dipinto tra il

    1688 e il 1694.

    L'iconografia e lo stile

    dell'opera traducono il

    programma gesuitico ed

    evidenziano l'intento

    propagandistico della

    commissione. Le

    personificazioni dei 4 continenti allora conosciuti sono dipinte nei

    pennacchi e alludono alla diffusione mondiale dell'ordine. È creato

    un profondo spazio illusorio per mezzo di colonne e arconi dipinti ed

    inoltre la chiesa sembra aprirsi su un cielo che accoglie il santo in

    gloria.

    _____________________________________

    Andrea Pozzo, a Jesuit lay

    brother, painted the grandiose

    fresco that stretches across the

    nave ceiling (after 1685). It

    celebrates the work of Saint

    Ignatius and the Society of

    Jesus in the world presenting

    the saint welcomed into

    paradise by Christ and the Virgin Mary and surrounded by

    allegorical representations of all four continents. Pozzo worked to

    open up, even dissolve the actual surface of the nave's barrel vault

    illusionistically, arranging a perspectival projection to make an

    observer see a huge and lofty cupola, open to the bright sky, and

    Autore:

    Andrea Pozzo

    Data:

    1688-1694

    Committenza:

    Padre Oliva

    Ubicazione:

    Chiesa di Sant’Ignazio

    Stile:

    Barocco

    https://en.wikipedia.org/wiki/Andrea_Pozzohttps://en.wikipedia.org/wiki/Lay_brotherhttps://en.wikipedia.org/wiki/Lay_brother

  • Passeggiata a Roma

    13

    filled with upward floating figures. A marble disk set into the middle of the nave floor marks the ideal

    spot from which observers might fully experience the illusion. A second marker in the nave floor

    further east provides the ideal vantage point for the trompe l'oeil painting on canvas that covers the

    crossing and depicts a tall, ribbed and coffered dome. The cupola one expects to see here was never

    built and in its place, in 1685, Andrea Pozzo supplied a painting on canvas with a perspectival

    projection of a cupola. Destroyed in 1891, the painting was subsequently replaced. Pozzo also

    frescoed the pendentives in the crossing with Old Testament figures: Judith, David, Samson, and

    Jaele.

    Pozzo also painted the frescoes in the eastern apse depicting the life and apotheosis of St Ignatius.

    The Siege of Pamplona in the tall panel on the left commemorates the wounding of Ignatius, which

    led to the convalescence that transformed his life. The panel over the high altar, Vision of St Ignatius

    at the Chapel of La Storta, commemorates the vision that gave the saint his divine calling. St Ignatius

    sends St Francis Xavier to India recalls the aggressive Jesuit missionary work in foreign countries,

    and finally, St Ignatius Receiving Francesco Borgia recalls the recruitment of the Spanish noble who

    would become General of the Company of Jesuits. Pozzo is also responsible for the fresco in the

    conch depicting St. Ignatius Healing the Pestilent.

    Autori: Aurora Scaglione e Francesco Scopece

    https://en.wikipedia.org/wiki/St_Francis_Xavierhttps://en.wikipedia.org/wiki/Francesco_Borgia

  • Passeggiata a Roma

    14

    Galleria Spada

    È un capolavoro di

    Borromini che risale

    agli anni 1652-53. Il

    palazzo prende il nome

    dal cardinale Bernardino

    Spada, che lo acquistò

    nel 1632 incaricando

    Borromini di

    ristrutturarlo. La galleria

    sembra monumentale e

    molto profonda (circa

    37 metri); dall'ingresso

    si scorge una scultura

    che si direbbe di altezza

    naturale. In realtà si

    tratta di un artificio

    prospettico: la galleria è

    lunga poco più di 8

    metri e la scultura è alta

    appena 80 centimetri.

    Le colonne diventano

    via via più corte, le

    volte cassettonate

    diventato invece più

    basse e il pavimento si eleva di quota. Questo edificio è uno degli esempi

    più suggestivi del Barocco che deve meravigliare colui che guarda l'opera

    d'arte.

    _____________________________________

    The palace is named after the cardinal Bernardino Spada who purchased it

    in 1632 commissioning Borromini to renovate it for him.

    Crossing the courtyard we can notice the gallery which seems to be

    monumental and not less than 37 meters long , with a sculpture at the end

    which as well seems to be lifesize. But if we start walking along the

    corridor we will immediately find out that it is only a perspective trick: the

    gallery is 8 meters long and the sculpture is only 80 centimeters high.

    Borromini created this perspective optical illusion diminishing the height

    of the columns, rising the floor and lowering the coffered vaults.

    Even if the official aim of the gallery was to condemn the sensory illusion,

    this building is an evidence of the baroch's desire to amaze the spectator.

    Autore:

    Borromini

    Data:

    1652-53

    Committenza:

    Bernardino Spada

    Ubicazione:

    Palazzo Spada

    Stile:

    Barocco

  • Passeggiata a Roma

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    Autori: Claudia Caldarella e Benedetta Capobianco

  • Passeggiata a Roma

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