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Password 6 - l'accesso mirato all'informazione numero di dicembre 2014
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COPIA GRATUITA www.leggopassword.it l’accesso mirato all’informazione Parla l’attrice jesina FEDERICA QUAGLIERI “Uno, nessuno, centomila modi di essere donna” Vallesina LETTERINE DI NATALE Documenti e testimonianze dal passato Tradizione a tavola LEGUMI Un piatto povero, ma completo Scienza LA STELLA COMETA Un corpo celeste tutto da scoprire Letteratura Infanzia IL DOTTOR SEUSS Un libro sotto l’albero n° 6 - DICEMBRE 2014 PASSWORD Federica QUAGLIERI “NATALE è TORNARE AI RICORDI E RITROVARE SE STESSI” GRAFICA STAMPA WEB EVENTI SOCIAL MEDIA AUGURA A TUTTI BUONE FESTE! studio gamma.it
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COPI

A G

RATU

ITA

www.leggopassword.it

l’accesso mirato all’informazione

Parla l’attrice jesina federica quaglieri “Uno, nessuno, centomila modi di essere donna” Vallesina letterine di natale Documenti e testimonianze dal passato Tradizione a tavola legumi Un piatto povero, ma completo Scienza la stella cometa Un corpo celeste tutto da scoprire

Letteratura Infanzia il dottor seuss Un libro sotto l’albero

n° 6 - DICEMBRE 2014

PASSWORD

Feder ica QUAGLIERI

“Natale è torNare ai ricordi e ritrovare se stessi”

grafica

stampa

web

eventi

social media

augura a tutti buone feste!studio gamma.it

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Un immenso grazie a tutte le personeche ci hanno aiutato a crescere ...questo ci spinge a mettere sempre

più impegno e professionalità in quello

che facciamo.Vi aspettiamo nel nostro salone dovetroverete semplicità e tanto calore ...

I nostri più cari auguri di Buone Feste!!!via clementina, 32 - castelbelliNo (aN)

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il seNsodel Natale di Chiara Cascio

|EDITORIALE|

Le città si illuminano dei colori del Natale già dagli ultimi giorni di novembre. Le pub-blicità dei regali in tivù sulle note di "White Christmas" iniziano ancor prima. E se per decorare l’albero si attendeva, da tradizione, l’8 dicembre, per quel giorno nelle case degli Italiani sarà già allestito probabilmente anche il presepio.Gli imperat di una società soffocata dal consumismo impongono ritmi sempre più veloci e incalzanti, tant’è che dopo Ferragosto possiamo già preoccuparci di come festeggere-mo il Capodanno. È sempre più difficile, in questo tempo scandito dalla corsa allo shop-ping, cogliere il vero senso delle festività che stanno per arrivare. Valori che una volta si

intrecciavano con le tradizioni e univano le famiglie, e che oggi a malapena intravediamo nell’agenda del nostro smartphone. Quanti bambini oggi scri-vono più la “letterina”? Se lo fanno, probabilmente, è per richiedere un regalo al caro Babbo Natale. Pochi sanno che, nella prima metà del secolo scorso, i più piccoli erano soliti utilizzarle per esprimere pensieri affettuosi di buon augurio e di promesse ai genitori.In questo numero di Password, a conclusione di questo 2014, vogliamo proporvi un viaggio per riscoprire il senso del Natale, dalla raccolta di te-stimonianze e documenti storici che parlano di un’epoca diversa rispetto alla nostra allo studio della cometa, dalla riscoperta di regali preziosi come i libri e alle parole di Federica Quaglieri, attrice jesina che non confonde le luci della ribalta con il calore che solo la famiglia può restituirle a Natale.La redazione di Password vi augura una buona lettura e soprattutto … Buone Feste. Vi aspettiamo nel 2015.

Password – l’accesso mirato all’informazione periodico d’informazione - n° 6 - Dicembre 2014 Direttore responsabile: Chiara Cascio EditoreeProgettoGrafico:StudioGamma Foto di Copertina: Loredana Vanini Coordinamentogenerale:GiannaScortechini Collaboratori:

Avv. Monica Checchini - Roberto LongoFrancescoCascio-CatiusciaCeccarelli-RiccardoCeccarelliSilviaPiangerelli-RobertoCeci-TalitaFrezzi- Matteo BaleaniRegistratoalTribunalediAnconan.5/09del23.03.2009

Reg. Periodici Stampa:TipografiaTJ-Jesi

Sede,Direzione,Redazione:viaRisorgimento189/a MoiediMaiolatiSpontini(An), tel.0731701404,fax.0731706476

www.leggopassword.it - [email protected] redazione@leggopassword.itCopyright-Tuttiidirittiriservati-MarchioegraficaregistratiVietatalariproduzioneancheparziale. L’editore si riserva il diritto di segnalare alle autorità competenti coloro che in malafede comunicano annunci non corrispondenti a verità.

"Onorerò il Natale nel mio cuore e cercherò di tenerlo con me tutto l’anno".

(charles dickens)

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LEttERInE DI nataLEa cura di Riccardo Ceccarelli

|CURIOSANDO|

Credo, ma vorrei sbagliarmi, che siano passate di moda. La tradizione le fa risalire ai primi decenni del Settecento. Ricordo di averle scritte anch’io e sono trascorsi non pochi decenni. Erano le insegnanti che durante la scuola elementare ci invitavano a scrivere una letterina in occasione del Natale rivolta ai genitori, o a qualche parente (magari uno zio) presso il quale ci si recava per il pranzo di Natale. La lettera si metteva sotto il piatto del babbo, con la complicità della mamma. Il babbo o lo zio già lo sapevano, mostravano comunque di rimanere sorpresi, la leggevano tra la curiosità dei commensali, ci si complimentava con chi l’aveva scritta cui non si faceva mancare un bacio affettuoso e un piccolo regalo. Il “rituale” si svolgeva anche nelle case dei più poveri. La letterina esprimeva buoni propositi, pro-

messe impegnative, qualche sincero pentimento, espressioni augurali. Il ricordo della nascita di Gesù diventava un’occasio-ne di sentimenti sinceri, di colloquio scritto a tu per tu, di un ritrovarsi tutti accanto alla culla di Betlemme con propositi di bontà. Altri tempi forse, altri modi per celebrare il Natale di Gesù. Il messaggio comunque è sempre il medesimo. Il Bam-bino che nasce ci recupera alla vita, ad una vita nuova, alla gioia, ad una speranza che non muore. Il Natale del consumo non è il Natale di Gesù. Le letterine di Natale con loro sem-plicità provavano a dirlo. E si vedeva anche graficamente. C’erano ovviamente anche quelle “laiche” con disegni che esulavano dal Natate: un rosa, bambini che suonavano, un fiore, la sola scritta “Sinceri Auguri”, la maggior parte però riportavano la scena della Nascita o il Bambin Gesù con accanto gli angeli, altre ancora, Gesù nella culla o adulto con un bambino: le immagini incollate che, spesso, tiran-do un linguetta di carta, si potevano muovere con altre creando un effetto tridimensionale. Il bordo del foglio era per lo più sempre arricchito da cornici dorate o da decorazioni a secco, quasi finissime merlettature a ri-camo. Non ho più quelle che scrissi ai mei genitori, ne ho trovate alcune datate 1930, venti anni prima delle mie, guardandole ho provato gli stessi sentimenti di al-lora: mi sono passati davanti agli occhi quei momenti di gioia, quelle sensazioni genuine e quelle emozioni sempre vive. Non c’erano allora né televisione, né vi-deogiochi o “gingilli” elettronici con cui trastullarsi in solitario anche il giorno di Natale. La letterina scritta a genitori ci faceva essere felici. Ci bastava poco. Forse “gustavamo” di più il Natale, quello di Gesù. Non ho un’inutile nostalgia di allora. Farne memoria e ricor-dare queste letterine, credo serva a non perdere un segmento della propria vita.

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Natale come occasione per riscoprire a tavola i sapori autentici della tradizione. Nei laboratori della pasticceria Note di dolce, stanno già cuocendo i golosi panettoni e pandori di propria produzione, pronti da sfor-nare e confezionare, da servire a tavola o regalare in famiglia, per addolcire ancor di più i momenti di festa. E poi biscotti e dolci farciti con creme di ogni sorta per solleticare tutti i palati.Note di dolce è la pasticceria, caffetteria, cioccolateria e aperi-tiveria di esclusiva produzione artigianale con sede a Jesi, in via Cesare Battisti 9/b (vicino piazza Grammercato). Lo chef Francesca tili, nota per aver realizzato la torta nuziale di Alice Bellagamba, è cake designer e realizza servizi completi per ogni tipo di cerimonia, buffet o meeting, anche prodotti senza glutine, zucchero o lattosio. Non poteva che essere lei a presenziare l’evento “sposiamoci” (sabato 13 e domenica 14 dicembre a Villa Salvati) con il buffet di apertura e la Gran Torta finale che offrirà a tutti i presenti a conclusione della manifestazione.Il locale è aperto tutti i giorni, anche a pranzo e dispone di un’ampia sala, gratuitamente a disposizione della clientela per feste o cerimonie.

Per un Natale ricco di ... Note di Dolce veri e propri capolavori di pasticceria e di buoN gusto

via cesare battisti 9/b (vicino piazza grammercato) - Jesicell. 320 6269744 - [email protected]

Nella splendida cornice di villa salvati, a pianello vallesina, avvolta dalla magica atmosfera natalizia, torna “Sposiamoci”, il più grande evento sposi della Vallesina. Una due giornate, il 13 e il 14 dicembre, dedicate alle nozze per conoscere le aziende leader d’eccellenza nel settore: ristoranti, catering e ban-queting, bomboniere e wedding cakers, liste nozze, agenzie viaggi e tour operator, professionisti foto e video, aziende di abbigliamento, accessori, boutique sposa e sposo, location e auto da cerimonia, incontre-ranno gli interessati per soddisfare il loro desiderio di vivere un sogno. L’iniziativa è promossa e realizzata dall’agenzia di comunicazione studio gamma con il patrocinio di confartgianato e dei Comuni di Monte

roberto e castelbellino.Terza edizione dell’evento, quest’anno la scelta rica-de su una data invernale con proposte anche per chi decide di sposarsi nei mesi più freddi. Un clima de-cisamente più romantico e magico, vicino al Natale, in una location storica, scenograficamente illuminata. Un’attenzione particolare va anche alle nuove ten-denze bio con le novità green weeding, per un matri-monio da sogno in armonia con l’ambiente e ricco di dettagli “eco-chic”.Si inizia sabato 13 con l’inaugurazione della mostra e un ricco buffet preparato dalla pasticceria “Note di dolce”, seguito da bio degustazioni e aperitivi fino a tarda serata. Alle ore 18.30, piccolo momento di

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Carrozzeria BarChiesi & C. s.n.C.

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moda e intrattenimento con i bambini che leggeranno pensierini di Natale vestiti con la moda del negozio “il girotondo”. domenica 14 dicembre la mostra riapre alle ore 10.30. Aperitivi e bio - degustazioni a pranzo e alle ore 17.30 l’attesissimo defilé di moda, condotto dalla presentatrice catiuscia ceccarelli, con gli abiti da sposa e cerimonia della collezione 2015 di Micheletti, i capi d’abbigliamento de il pepe e la moda bimbi 0/14 de il girotondo. Il make up delle modelle sarà a cura dell’istituto di bellezza He-doné, le pettinature, invece, saranno realizzate dalle parrucchiere del salone trés Jolie. Sarà possibile visitare tutti i piani della Villa curiosando tra le pro-poste dei vari espositori: saranno presenti il ristorante “le Noci”, per la moda sposi e cerimonia lo stilista Matteo duca, sguardi, Mea domina e Fabi teres, per i fiori la gardenia e il floreal designer andrea duca, per i viaggi l’ agenzia Federico ii - Zepponi

group, per arredamento e accessori casa Novaflex Materassi e vi.Ma arredo, per i servizi fotografici photo in, le agenzie di weeding planning “loving Marche Wedding” e “lily White”. Presente anche lavasecco Washing primavera per il trattamento e lavaggio dell’abito nuziale. Bio degustazioni e aperitivi a cura di la Nicchia di Mercato e ca’ elena, vini dell’azienda agricola cherubini. Fuori dalla Villa, l’ambientazione scenografica con le lune e i coni il-luminati di airlighting.Dopo il defilè di domenica, la serata si concluderà con la torta gran Finale preparata dalla cake designer Francesca tili della pasticceria Note di dolce e offerta a tutti i presenti.Ufficio stampa dell’evento a cura della redazione di password – Magazine, web marketing gruppo “social Media Jesi & vallesina”Partner Sponsor rve con la diretta radio dell’evento.

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Il 12, 13 e 14 dicembre, presso il Palatriccoli di Jesi, l’associazione sportiva dilettantistica Ma.Mo. dance organizza la 14a Edizione di Jesi opeN, la gara di danza sportiva in grado di richiamare balle-rini provenienti da tutto il mondo. La danza sportiva è una disciplina riconosciuta dal CONI e regolata dalla Federazione Italiana Danza Sportiva (FIDS) e dalla W.D.S.F. (World Dance Sport Federation) a livello internazionale.La competizione è inserita nel calendario ufficia-le della FIDS e nel ranking Mondiale della WDSF. A conferma dell’importanza della manifestazione sono previsti premi in denaro. Tenuto conto del successo delle precedenti edizio-ni, è prevista una partecipazione di oltre 900 coppie di ballerini - un centinaio in più rispetto al 2013 - provenienti dall’Italia e dall’Estero. La gara, che af-follerà la città di Jesi per l’intero week-end, sarà organizzata su tre intere giornate, richiamando una numerosa affluenza del pubblico locale di tutti

i Comuni e le Province delle Marche. Già lo scorso anno, il Palatriccoli ha visto la par-tecipazione di un pubblico di circa 4000 perso-ne, curioso di assistere alle esibizioni di danza di ballerini di tutte le categorie, dalla 6-9 anni fino alla “70 oltre” con tutte le Classi a partire dalla B3, livello di accesso minimo, fino alla classe In-ternazionale AS.A giudicarli, uno staff tecnico di oltre 80 Giudici di cui 11 provenienti dall’estero.Le danze Latino Americane e le Danze standard saranno le protagoniste.In uno scenario trasformato per il palazzetto di Jesi, si potranno prenotare sedie e tavoli a bordo pista per godersi al meglio lo spettacolo.La gara inizierà venerdì 12 alle ore 14.00 e ter-minerà alle 22.30 circa.Ripartirà l’indomani dalle 9.00 fino alle 23.00 per poi proseguire per tutta la giornata di domenica dalle 9.00 alle 21.30.

I biglietti posso essere acquistati in pre-vendita al costo di 8 euro anzichè 10 presso la tabac-cheria “Il Quadrifoglio” (via Cavour 10 - Jesi), Parrucchieri Alternative (Centro Commerciale La Fornace), Stop&Go Bar (Distributore Esso via Pasquinelli Jesi).

Tutte le info sul sito: www.jesiopen.it

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Il coraggio di provare a realizzare il sogno di diventare attrice e seguire la dire-zione indicata da due mostri sacri come Valeria Moriconi e Mariangela Melato. La fragilità di una donna che si trova a lottare in un mondo di uomini. La bel-lezza come pedaggio per poter camminare sulla strada lastricata d’oro verso il successo pur non essendo nel magico mondo di Oz. Il desiderio di mettersi a nudo, su un palco come sulle pagine di un libro autobiografico. E la forza di accettare di non essere mai entrata in quella grande illusione. Una, nessuna, centomila: le facce della poliedrica artista jesina Federica Quaglieri. Attrice tea-trale, della tv e del cinema, capace di passare con disinvoltura da ruoli comici a drammatici, ma anche cabarettista, testimonial e scrittrice. Ma soprattutto una donna che si è messa in gioco, sfidando tutto e tutti.si è diplomata presso la scuola di teatro ‘alessandra galante garrone’ di bologna che ha frequentato su consiglio di valeria Moriconi e di Marian-gela Melato: mica da tutti! per lei cosa rappresentano questi due mostri sacri ancora oggi?“Mariangela Melato per me è stata una stella cometa da seguire. Valeria Mo-riconi è appartenenza, è jesinità. Mariangela è il tipo di attrice cui tendo per le sue caratteristiche di grande ironia e al contempo di serietà, una donna dalla straordinaria vis comica ma enorme quando si calava nei ruoli drammatici”.Nella sua carriera artistica l’abbiamo ammirata come attrice (tra il 2000 e il 2003 ha lavorato per la tv nelle serie ‘ricominciare’, ‘incantesimo’, ‘commesse’ e ‘don Matteo’; nel 2004 è nel cast del film ‘le cinque gior-nate di Milano’ di carlo lizzani) ma anche cabarettista, conduttrice (dal 2013 conduce il programma d’intrattenimento gastronomico-musicale ‘spadelliamo’, in onda sulla web radio radio tribù) e scrittrice: quale di queste anime sente più sua?

“Certamente la recitazione, mi sento un’attrice teatrale per-ché sono rapita dalle parole. Però ho sempre avuto una grande passione per le lettere, le parole per me sono come caramelle per un bambino e mi sono cimentata nella stesura di un libro di poesie (“Gocce di pensieri sull’Albero della vita” pubblicato nel 2012, ndr.)”.la sua famiglia come ha vissuto la sua scelta di intrapren-dere la carriera artistica?“Malissimo! Da piccola pensavano che fosse un capriccio, un vezzo. Siamo tre fratelli, gli altri due fanno lavori normali. Ma poi quando fui presa nei percorsi reali di lavoro è stata guer-ra. Purtroppo il concetto di attrice viene stranamente abbina-to all’idea di meretrice, non è considerato un lavoro. Le cose sono cambiate quando mi hanno visto in teatro e negli occhi della mia famiglia ho visto lo stupore. E’ che io mi sento scelta dall’arte, senza fare questo avrei difficoltà a vivere”.arte e beneficienza: questo imprinting benefico lei ce l’ha nel dna, ereditato da mamma anna Maria Quaglieri stima-ta presidente dell’istituto oncologico di Jesi (iom). a suo

|L’INTERVISTA|

UnO, nESSUnO, CEntOMILa MODI DI ESSERE DOnna

L’Attrice FEDERICa QUagLIERI Si rAccontA: mASchere, PAure e SPerAnze

di Talita Frezzi

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modo come si mette a disposizione?“Mi sono sempre sentita scelta dall’arte e credo che chi ha il privilegio di poter diventare un attore, deve mettersi a disposizione degli altri. Usare il proprio ruolo, il proprio volto non solo per la soddisfazione di un ego personale ma anche per fare del bene. Sono reduce da ‘Lo Spettacolo più bello del mondo’, cabaret e solidarietà insieme a Stefano Vigilante al Te-atro Studio Valeria Moriconi di Jesi in favore dello Iom. Poi, sto portando in giro un format contro il femminicidio, “Storie di donne morte ammazzate”, che il 18 novembre ha avuto il Premio Nazionale alla Cultura ed è promosso in collaborazione con l’Associazione Punto D e il Centro Uomini Maltrattanti di Roma, ini-ziato nei teatri e poi portato nei centri com-merciali Coop Adriatica”.Qual’è il suo senso del Natale?“Natale è il ricordo di bambina; è la famiglia d’origine che ora non c’è più. E’ profumi, evo-cazione di gioia attraverso il rito dell’albero, dei dolci. Oggi se potessi chiedere qualcosa a Babbo Natale rivorrei il Natale di allora. Natale a casa Quaglieri è peggio del Natale in Casa

Cupiello, col gineceo delle donne Quaglieri in cucina in una sorta di tradizionale Masterchef in cui Marche e Puglia si incontrano”.Quale è l’ostacolo più grande per una don-na di spettacolo, per giunta bella?“E’ l’accettare di non essere mai entrata in quel mondo dorato in cui il talento viene chiesto di non usarlo. E’ un mondo di uomini in cui i ruoli femminili sono minori o stere-otipati, superficiali, cliché eppure nel mondo è il contrario: ci sono uomini di superficie e donne vere. I meccanismi di entrata spesso sono di compromesso e per dignità personale e rispetto verso me stessa ho capito che era un pedaggio troppo alto. Il talento si paga col talento, il resto è svendersi. Così ho scelto di avere meno fama e più successo cercando altre strade artistiche”.un augurio a tutti i lettori di password?“Con piacere...auguro a tutti di recuperare le forze per uscire dalla mancanza di fiducia verso se stessi e riappropriarsi della propria vita”.

(Foto di Loredana Vanini)

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Silvia Piangerelli è laureata in Lettere e ha conseguito un Master in Editoria con una tesi sulla letteratura per l’infanzia e sull’im-portanza delle fiabe per lo sviluppo psicologico del bambino. Lavora come re-dattrice e ideatrice di testi per una casa editrice, per cui scrive articoli, racconti, testi di varia natura desti-nati ai bambini e alle inse-gnanti.

|LETTERATURA PER L’INFANZIA|

Le rime deL dottor SeuSS

“Be what you are, and say what you feel, because those who care don’t matter, and those that matter don’t care”.

dr. Seuss

Anche se in Italia il suo nome è poco conosciuto, il dottor Seuss è uno degli scrit-tori americani più stimati di tutti i tempi. Il suo vero nome è Theodor Seuss Geisel, ma preferì firmare i suoi libri con un nome d’arte per sottolineare con ironia le speranze disilluse del padre, che lo voleva laureato ad Oxford. Le sue storie sono caratterizzate da un umorismo irresistibile, da una musicalità della frase in rima che racconta le avventure di personaggi strampalati, improbabili mezzi di traspor-to e assurdi animali che si fanno portatori di semplici, ma importanti messaggi educativi. La maggior parte dei suoi libri è scritta in versi e in rima, con un metro preciso: il tetrametro anapestico che dona un fascino e un ritmo unici alla frase (“Che grigia giornata, / che pioggia, che vento / non resta nient’altro / che starce-ne dentro. (…) A un tratto sentiamo / un fortissimo BUMP! / E i nostri due cuori / sobbalzan TUMP TUMP!”).Anche se le traduzioni italiane sono attente a riprodurre questa musicalità delle parole e, in parte, ci riescono, le storie del dottor Seuss rendono meglio se lette in lingua originale, ad esempio come supporto all’insegnamento della lingua inglese. I bambini sono sempre affascinati dalle rime, le trovano molto divertenti e riescono a memorizzarle con facilità. Interiorizzano così i concetti espressi e imparano nuo-ve parole. Ma le opere dello scrittore americano non sono solo ritmo e fantasia: i personaggi inverosimili e un po’ strambi, come gli Snicci e il gatto con il cappello, affrontano temi difficili, come il rispetto ambientale, la folle corsa agli armamenti, l’adozione, la fedeltà alla parola data, la tutela delle minoranze e dei loro diritti, mostrando come spesso gli adulti abbiano difficoltà ad andare oltre la realtà e rimangano troppo ancorati nelle proprie posizioni. Proprio come successe ai Rax dell’omonimo libro, due esseri pelosi che passarono la vita a litigare su chi avrebbe dovuto cedere per primo il passo all’altro (“È ovvio che il mondo lì non si fermò / e

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dopo due anni una strada arrivò / che corre al di sopra di quei due testoni / ancora lì immobi-li nelle lor posizioni). Le sue filastrocche sono, quindi, solo apparentemente prive di senso, e ci insegnano a guardare la vita da ogni angolazio-ne, con umorismo, delicatezza e fantasia! Forse è anche questo il motivo dell’enorme successo dei suoi libri (quasi 300 milioni di co-pie vendute!), un successo che ha avuto il suo riconoscimento nel 1984 quando Seuss venne insignito del premio Pulitzer “per il suo contri-buto di quasi mezzo secolo all’educazione e al divertimento dei bambini americani e dei loro genitori”.Il vero successo del dottor Seuss nel mondo si deve, però, al cinema e alla TV: tanti sono i lavori dello scrittore adattati per il grande schermo, come il cartone “Ortone e il mondo dei Chi”, tratto dal libro “Horton hears a who” che narra la storia dell’elefante Ortone, chia-mato dal destino a proteggere il popolo dei Chi, insediato su un granello di polvere di un fiore.

Ma è sicuramente “Il Grinch” ad essere consi-derata la migliore opera dello scrittore e adatta-ta in undici special televisivi, tre lungometrag-gi e un musical di Broadway. Il Grinch è oggi considerato, specialmente nei Paesi di origine anglosassone, un personaggio tradizionale del Natale, e i mass media si riferiscono “al Grinch” quando il periodo di festa viene rovinato da atti vandalici o furti. Questo libro, come gli altri di Seuss, può essere un regalo da mettere sotto l’albero e da leggere insieme per divertirsi e ridere durante il giorno di Natale.

Le favole del Dott. Seuss sono le protago-niste anche delle letture animate in lingua inglese organizzate e promosse dalla scuola The Victoria Company per bambini dai 3 ai 6 anni e dai 7 ai 12 anni. Per informazioni sui prossimi appuntamenti, rivolgersi a The Victoria Company.

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LEgUMI: a nataLE Un pIattO pOvERO Ma COMpLEtOa cura di Roberto CeciDottore in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione UmanaNutrizionista

info: [email protected]

|NUTRIZIONE|

Durante i mesi invernali siamo sicuramente più propensi a consumare cibi caldi in particolare sottoforma di zuppe e minestroni. In questo contesto si inseriscono benissimo i legumi come fagioli,ceci,lenticchie,piselli, soia e fave. Definiti in passato “la carne dei poveri”, oggi possiamo invece considerarli un utilissimo alleato a tavola per le loro proprietà nutrizionali e il loro prezzo contenuto. La zuppa di legumi sembra essere fondamentale anche in condizioni estreme tanto che questo alimento ha trovato posto anche nella dieta della nostra astronauta samantha cristoforetti, appena partita per sei mesi in orbita e che condurrà anche studi sulla nutrizione in condizioni estreme. L’astronauta ha infatti scelto una dieta a base di cibi con proprietà antiossidanti, compresi i legumi nella tradizionale preparazione di zuppa. Il miglior abbinamento possibile dei legumi è proprio con i cereali, in quanto la loro combinazione produce un profilo amminoaci-dico completo. I cereali integrali infatti contengono gli amminoacidi metionina e cistina ma sono scarsi di lisina, che al contrario è abbondante nei legumi. La loro complementarietà rende indubbiamente il piatto una valida alternativa alle proteine animali. I legumi sono ali menti ric chi di fibre per questo con cor rono alla pre ven zione di diversi tipi di pato lo gie, come per esem pio le malat tie car dio va sco lari, il diabete e il sovrappeso nonché sono un valido strumento per combattere livelli elevati di colesterolo nel sangue. Inoltre aiutano chi soffre di stitichezza perché favoriscono il transito intestinale e sono indicati nei casi di diabete perché le fibre contenute nei legumi rallentano l’assorbimento degli zuccheri. Una delle principali problematiche legate ai legumi, e che spesso ne limitano il consumo, è il fatto che in molti soggetti causa gonfiore addominale. I problemi di gonfiore sono principalmente causati da composti oligosaccaridi (carboidrati a catena corta) che fermentano nell’intestino. Per ovviare a questi spiacevoli effetti possiamo adottare semplici ma utili accorgimenti. Un’ idea può essere quella di fare un pas sato di legumi in modo da fran tu marne la buc cia poiché le sostanze responsabili della difficile digestione sono contenute soprattutto in essa. Anche l’abbi na mento con aromi, quali aglio, alloro, corian dolo, sal via, timo, pepe ron cino o l’alga kombu pos sono aiu tare a tale scopo. Tutti que sti vege tali hanno la capa cità di assor-bire e ridurre i problemi dei gas. È comunque importante inserirli nella nostra dieta in maniera graduale così da dare il tempo all’organismo di abituarsi. È bene preferire, soprattutto all’inizio, i legumi decorticati come le lenticchie rosse. Altro accorgimento utile a ridurre i possibili fastidi digestivi è quello di lasciare i legumi in ammollo per 10-12 ore e cuocere per almeno 2 ore, pratica che spesso viene sottovalutata ma fondamentale anche per eliminare i fattori antinutrizionali contenuti nei legumi crudi. Per motivi di tempo molte persone ripiegano sul prodotto in scatola ma è meglio non abusarne dal momento che in questo modo si rinuncia ad impor-tanti proprietà benefiche che si vanno perdendo durante i processi di lavorazione. Nei soggetti che soffrono di ipertensione meglio evitare il prodotto in scatola vista la presenza importante di sale. I legumi, da sempre considerati un piatto povero ma allo stesso tempo completo, è molto utile nei casi di intenso lavoro psico-fisico. Possono essere consumati con tranquillità anche dai celiaci da momento che non contengono glutine. Parliamo quindi di un alimento sano ma poco costoso, indubbiamente da rivalutare in questo contesto.

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Vieni a scoprire le tante idee regalo per un favoloso Natale

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aLLa RICERCa DELLa COMEta

a cura di Roberto Longo

|SPECIALE SCIENZA|

Roberto Longo nasce a Jesi il 4 Gennaio 1978. Dopo ever ottenuto la laurea in ingegneria elettroni-ca presso l’ Università Politecni-ca delle Marche, si trasferisce in Belgio, dove consegue il Ph.D in ingegneria biomedica presso l’ Università Libera di Bruxelles. Nel Gennaio 2012 viene accettato all’ Università Montpellier 2, Francia, come ricercatore post dottorato, e nel Settembre 2013 riceve la cari-ca di professore associato presso l’ ESEO “grande école d’ingénieurs”, Angers. Autore di numerose pubbli-cazioni di livello internazionale, col-labora con diversi istituti di ricerca interessati allo studio e l’ utilizzo di ultrasuoni per la medicina e la biologia.. Per contattarlo scrivete a: [email protected]

L’ uomo, nel corso della sua storia, ha sempre subìto il fascino dei corpi celesti. Volgere lo sguardo veso l’alto, osservare il moto dei pianeti e le lontane stelle ci fanno sentire parte di un grande disegno, dove forse risiedono le risposte alle domande che da sempre ci poniamo circa la nostra origine e il nostro futuro. Tra i corpi celesti legati al Natale, spicca senza dubbio la Cometa che, come da tradizione, indicò la strada ai Re Magi verso la grotta di Gesù Bambino, portatrice di una buona novella e di un evento eccezionale che avrebbe cambiato la storia dell’umanità. Altre tradizioni, con radici ancora più antiche di quella cri-stiana, vedevano invece l’apparizione di una cometa nel cielo come un vero enigma,capace di generare un profondo senso di inquietudine per il futuro.Ma cos’é veramente una cometa? Sappiamo che questo corpo celeste ha le dimensioni simili a un asteroide ed é formato prevelentemente di ghiaccio. Possiamo quindi immaginarla come un’enorme palla di neve lanciata nella volta celeste, chissa perché e per volere di chi. Il nome “cometa” deriva dai Greci che la vedevano come una chioma di cappelli appesa nel cielo.Le origini delle comete non sono ancora chiare: gli astronomi pensano che si siano formate dai residui rimasti dalla condensazione della nebulosa da cui si formò il sistema solare. Il loro ruolo invece, per la comparsa degli esseri viventi, sembra determinante. Alcune teorie, infatti le vedono portatrici di acqua e quindi di vita, nel caso in cui durante il loro vagare per il cielo, arrivassero a scontrarsi con un giovane pianeta.La cronaca recente ha riportato questo corpo celeste al centro dell’attenzione, con la mis-sione Rosetta. In questa straordinaria esperienza, per la prima volta, una sonda costruita dall’uomo é riuscita ad atterrare sulla superficie di una cometa (la cometa 67P/Churyumov Gerasimenko), il giorno 12 Novembre 2014, alla fine di un viaggio cominciato circa 10 anni fa. È interessante notare che la missione fu battezzata con il nome di Rosetta per ricordare la stele di Rosetta (manufatto dell’antichità ritrovato dalle truppe napoleoniche in Egitto nel 1799), che riportava uno stesso testo in tre lingue diverse, tra cui il geroglifi-co, permettendo di tradurre l’antica lingua egizia, fino ad allora rimasta incomprensibile. Per analogia, la sonda Rosetta fu pensata come strumento per una migliore compren-sione del sisitema solare. Prima di esaurire l’energia della batteria, il piccolo lander della missione Rosetta (chiamato Philae) é riuscito a compiere diversi esperimenti e inviarne i risultati a Terra, dove gli scienziati hanno potuto analizzarli. Alcune informazioni sono diventate disponibili quasi subito. Prima fra tutte, il lander sarebbe finito sopra un blocco di ghiaccio durisimmo, tanto da rompere gli strumenti di perforazione di cui era dotato. Ma non è tutto. Philae ha anche rilevato tracce di molecole organiche, che sono quelle contenenti carbonio e che sono presenti an-che negli esseri viventi. Risultati incredibili che hanno già iniziato a cambiare la nostra visione delle comete. Non ci resta che attendere il risve-glio di Philae, previsto per Natale ( bella coincidenza, non trovate?) quando la luce del Sole avrà ricaricato, tra-mite dei pannelli fotovoltaici, le sue batterie. Nuove emozioni ci aspettano, alla ricerca della cometa.

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