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PEMESSA
Il presente progettostabilisce i profili e le caratteristiche più significative dei lavori da
eseguirsi, necessari per la successiva elaborazione dei successivi livelli di
progettazione da realizzarsi,in funzione delle dimensioni economiche e della
tipologia e categoria dell’intervento, ed è composto, oltre che dalla presenterelazione
tecnica- e dallo studio di prefattibilità ambientale dai seguenti elaborati:
indagini archeologiche preliminari;
planimetria generale e schemi grafici;
prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza;
calcolo sommario della spesa.
capitolato speciale prestazionale.
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
Premessa
L’intervento si inserisce all’interno di una strategia complessiva di recupero e
riqualificazione del centro storico, volta a salvaguardare e valorizzare il consistente
patrimonio storico-architettonico come parte essenziale dell’identità locale e
dell’offerta turistica vibonese. Tale strategia, finalizzata ad aumentare l’attrattività
della città nei confronti di un turismo culturale di qualità, è esemplificata nel PISU “Il
Valore del Tempo”.
Il PISU ha come asse portante il percorso ovest-est tra il Municipio ed il Castello
Normanno Svevo (costituito da Corso Vittorio Emanuele III, Via Roma e Via Capialbi),
sul quale si innestano, secondo uno schema “a doppio pettine”, una serie di spazi e
percorsi trasversali nord-sud che collegano le principali emergenze storico-
archeologiche ed architettoniche del centro di Vibo, tra cui Palazzo Gagliardi, il Duomo
di S. Leoluca e il Valentianum, l’area archeologica di S. Aloe, l’Ex Convento dei Padri
Minori Osservanti. Il “dente” principale del pettine è naturalmente l’asse Corso Umberto
I-Via De Gasperi: le linee strutturanti del progetto si riallacciano quindi al sistema
ortogonale cardo-decumano che era alla base dell’impianto della città in epoca romana.
Il PISU mira a sviluppare questa “struttura portante” dell’insediamento storico come
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percorso di fruizione turistica, sistema di accesso al centro storico, riscoperto e
riqualificato, e ai suoi valori storici e architettonici, nonché armatura su cui innestare
futuri interventi di riqualificazione edilizia diffusa, rifunzionalizzazione, rigenerazione
commerciale, ecc. Gli assi (strade) e i punti focali (piazze, sagrati, punti di accesso alle
aree archeologiche, luoghi panoramici) di questo percorso dovranno essere caratterizzati
in maniera unitaria da elementi (luce, colore o altro) che li rendano immediatamente
riconoscibili all’interno del tessuto urbano. Il filo conduttore del PISU è il TEMPO:
- attraversando il centro storico, il visitatore intraprende un viaggio a ritroso nel
tempo che lo conduce alle radici stesse della città (rappresentate dai reperti del
Museo Archeologico, dal Parco archeologico di S. Aloe, dagli scavi dell’area del
Municipio e, più oltre, dalle aree sacre greche e dai ruderi delle Mura Greche);
- il progetto può svilupparsi nel tempo in maniera graduale: gli interventi sui “denti”
del pettine possono essere agevolmente “diluiti” nel tempo in base alla loro priorità;
- il progetto può acquisire una prospettiva temporale più ampia, in quanto può essere
ulteriormente sviluppato prolungando i due assi principali: l’asse Corso Umberto I-
Via De Gasperi fino all’Area Sacra Belvedere Telegrafo (Parco delle
Rimembranze); l’asse Corso Vittorio Emanuele III-Via Roma-Via Capialbi verso le
Mura Greche e le Aree Sacre Cava Cordopatri e Cofino, fino a raggiungere,
idealmente, il porto e le Serre, in coerenza con la Vision del Piano Strategico;
- il tempo potrà costituire, in prospettiva, il tema di una “Biennale di Arte Moderna”
che potrà essere organizzata come evento trainante di un futuro Sistema Turistico
Locale (un tema più volte emerso nel corso del processo di pianificazione
strategica). La Biennale sarà un’occasione per caratterizzare i punti focali del
percorso: in ogni edizione, tra gli artisti partecipanti verranno selezionate una o più
opere scultoree da collocare in uno di essi.
Coerenza con il Piano Strategico Comunale:
L’intervento è già inserito nel Piano Strategico, come parte del Progetto Guida SP17
“Vibo Valentia, il Valore della Cultura”, all’interno del Macroprogetto n. 4 “La Rete
dei Beni Culturali e Ambientali per il Turismo”, finalizzato, in un’ottica complessiva
di fruizione turistica del territorio vibonese, alla costituzione di una rete integrata di
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siti di interesse culturale ed ambientale, un itinerario tra costa ed entroterra di cui il
centro storico di Vibo Valentia costituirà il fulcro e la cerniera.
L’intervento si inserisce, perciò, nella politica complessiva di riqualificazione e
valorizzazione del centro storico di Vibo Valentia già compresa nella strategia di
sviluppo condivisa del Piano Strategico “Vibo Futura 2015”. In particolare:
- A livello di strategia complessiva, l’intervento è coerente con la Vision del Piano,
“Vibo Futura 2015: un Territorio di Valore”, la quale implica la “riscoperta” ed il
riconoscimento del valore delle risorse endogene del territorio vibonese, prime tra
tutte quelle relative al patrimonio storico e culturale, al fine di restituire loro valore
ed appeal, di renderle “motore” dello sviluppo locale e di rafforzare nei cittadini
quel senso di appartenenza e di identità collettiva che può costituire la base di
partenza per progettare il futuro in maniera condivisa; in questo senso, la
riqualificazione del centro storico interviene su una componente importante ed
altamente simbolica dell’identità della città, oltre che su uno dei principali luoghi di
interesse turistico-culturale dell’area provinciale, rendendo il centro storico
maggiormente attrattivo, fruibile e vivibile da parte sia degli abitanti, sia dei
visitatori.
- Ad un livello più specifico, l’intervento risponde, in primo luogo, agli obiettivi
della Linea d’Azione 1 “Il Valore dell’Identità e della Cultura”, finalizzata, tra
l’altro, a: innescare processi auto-identitari; valorizzare il patrimonio storico-
architettonico ed ambientale, adottando una logica di sistema; rigenerare, dal punto
di vista fisico e funzionale, il centro storico, recuperandone l’identità e
restituendolo alla fruizione quotidiana dei vibonesi.
- In secondo luogo, data l’importanza del centro storico per lo sviluppo turistico della
città, la proposta contribuisce anche al conseguimento degli obiettivi della Linea
d’Azione 2 “Il Valore dell’Accoglienza turistica”, in particolare di quello relativo
all’avvio di un processo coordinato di riqualificazione urbana, al fine di aumentare
la qualità complessiva e l’attrattività degli insediamenti.
- La proposta concorre anche al miglioramento della vivibilità del centro storico,
contribuendo al raggiungimento degli obiettivi della Linea d’Azione 4 “Il Valore
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della vita quotidiana” e sviluppando relazioni di coerenza e sinergia con l’Azione
4.3 “Riqualificazione edilizia ed urbana del centro storico e delle aree degradate e/o
periferiche”.
Relazione con gli altri interventi presente nel PISU:
L’idea forza del PISU è la considerazione sistemica delle emergenze culturali e
ambientali del centro storico, presentata al turista sotto forma di un itinerario di
fruizione (archeologico, pre-novecentesco, ambientale, ecc.) che collega i principali
edifici storici, aree archeologiche e spazi pubblici dell’area.
L’intervento realizza una porzione fondamentale di questo itinerario di fruizione
turistico-culturale del centro storico, riqualificando e recuperando alla pubblica
fruizione la piazza antistante l’edificio di culto più importante della città, la quale
funge anche da “terminale” di Corso Umberto I, uno degli assi viari storici
strutturanti il centro storico. Di conseguenza, l’intervento è strettamente
interconnesso e sinergico con l’intervento n. 1 del PISU: entrambi gli interventi sono
infatti incentrati sulla riqualificazione di spazi pubblici.
Integrazione e sinergie con i Piani e i Programmi territoriali e di settore:
Grazie alla politica di coordinamento e di elaborazione “in parallelo” tra Piano
Strategico e PSC portata avanti dall’Amministrazione comunale, l’intervento è
perfettamente in linea con l’obiettivo di recupero/conservazione della città storica
prefissato dal PSC. Per quanto riguarda la pianificazione sovraordinata, l’intervento è
in linea:
- con il PTCP in itinere, in quanto il PISU nel suo complesso entrerebbe a far parte
dell’Itinerario storico del parco archeologico nel Monteporo e Vibo Valentia, uno
dei percorsi di valenza storico-urbanistica e turistica per lo sviluppo del Vibonese
identificati dalla Provincia;
con il QTR, laddove identifica una strategia specifica per la valorizzazione dei centri
storici delle grandi e medie città, nei quali “Particolare attenzione dovrà essere
rivolta alla riqualificazione degli spazi aperti e delle piazze […]”.
Intervento progettuale
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L’intervento consiste nella riqualificazione della piazza antistante il Duomo di S.
Leoluca.
L’aspetto attuale della piazza è un esempio della scarsa attenzione che Vibo Valentia
ha finora prestato ai propri spazi urbani storici: infatti, nonostante sia il sagrato
dell’edificio di culto più importante della città ed il terminale di uno dei principali
tracciati storici del centro (Corso Umberto I), nonché limite settentrionale
dell’insediamento storico, l’area è attualmente utilizzata come parcheggio.
L’intervento mira a restituire a questo spazio il ruolo che gli compete, restituendolo ai
cittadini e facendone di nuovo luogo della memoria storica collettiva e punto di
ritrovo della comunità.
Le principali operazioni previste, finalizzate alla pedonalizzazione della piazza,
saranno il rifacimento delle pavimentazioni, il ridisegno dell’illuminazione pubblica e
l’inserimento di elementi di arredo urbano e di dissuasori di sosta. L’intervento
coniugherà la configurazione di uno spazio pubblico moderno ed accogliente, privo
di barriere architettoniche, con la minimizzazione dell’impatto sul paesaggio urbano e
sull’ambiente; in particolare, la scelta dei materiali rispetterà anche cromaticamente
l’assetto storico della piazza e l’aspetto degli edifici circostanti.
FOTO AEREA LUOGO INTERVENTO
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Esposizione della fattibilità dell’intervento.
REGOLE E NORME TECNICHE DA RISPETTARE
a) disciplina dei lavori pubblici specifica:
DPR 21.12.1994 n° 554 “Regolamento di attuazione della Legge quadro sui
lavori pubblici”; Legge 11.02.1994 N° 109 e successive modifiche “Legge
quadro in materia di lavori pubblici”; D.M. 19.04.2000 n° 145 “ Regolamento
recante il capitolato generale d’appalto dei lavori pubblici”;
D.Lgs. 163/06 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/ 17/ CE e 2004/ 18/ CE
b) disciplina in materia di igienico-sanitaria
RD 27.07.1934 “ Approvazione del testo unico delle leggi sanitarie”; DPR
1.03.1991 “ Limiti massimi di esposizione al rumore in ambienti abitativi e
all’esterno”; DL 25.01.1992 n° 77 “
Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione ad agenti chimici, fisici
e biologici durante il lavoro”D.L.gs. 2.01.1997 “ Attuazione direttive relative
ai dispositivi di protezione individuale;
c) norme tecniche sugli impianti
Legge 28.06.1986 n° 339 “ Nuove norme per la disciplina della costruzione e
dell’esercizio di linee elettriche esterne”; DM 21.03.1988 Approvazione norme
tecniche per la progettazione, l’esecuzione e l’esercizio delle linee elettriche
aeree esterne”; Legge 5.03.1990 n° 46 “ Norme per la sicurezza degli
impianti”;DPR 6.12.1991 n° 447 “ Regolamento di attuazione delle legge
46/90”.
d) altre nome di riferimento
Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti del Novembre 2001
“Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade. Decreto del
Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti 10 Luglio 2002 “ Disciplinare
tecnico relativo agli schemi segnaletici differenziati per categoria di strade.
Decreto Legge 285/92 ( Nuovo codice della strada) e successivo regolamento
di attuazione DPR 495/92. DPR 503/96 “ Norme per l’eliminazione delle
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barriere architettoniche negli edifici e spazi pubblici”. D.Lgs. 19.09.1994 n°
626 e succ. mod. ( D.L.gs 359/99 e D.L.gs. 242/96)“ Norme generali per la
prevenzione degli infortuni”. L. 494/1996 integrato dal D.L.gs528/1999 “
Attuazione delle direttive CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza
e salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili”. D. Lgs. 30.4.1992 n. 285
“Nuovo Codice della Strada”.
Ordinanza PCM 3519 (28/04/2006)“Criteri generali per l'individuazione delle
zone sismiche e per la formazione e l'aggiornamento degli elenchi delle
medesime zone” (G.U. n.108 del 11/05/2006)
Ordinanza PCM 3431 (03/05/2005)Ulteriori modifiche ed integrazioni
all'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo
2003, recante «Primi elementi in materia di criteri generali per la
classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le
costruzioni in zona sismica».
Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/09/05 (G.U. n. 222 del 23/11/2005)
Ordinanza PCM 3274 (20/03/2003)“Primi elementi in materia di criteri
generali per la classificazione del territorio nazionale e di normative tecniche”
(G.U. n.105 del 08/05/2003).
Inoltre l’ area da utilizzarsi sono di piena proprietà del Comune di Vibo Valentia.
Nel rispetto delle normative sopra esposte l’intervento è fattibile.
Cronoprogramma delle fasi attuative
Di seguito si riporta il crono programma delle fasi attuative relative al procedimento
tecnico amministrativo dell’intervento di cui sopra:
dalla data di comunicazione di finanziamento avvenuto
Adempimento Giorni Progressivi
1 Predisposizione progettazione definitiva 30
2 Approvazione progetto definitivo
3 Predisposizione progettazione esecutiva 40
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4Convalida progetto esecutivo
5 Approvazione progetto esecutivo
6 Determinazione a contrattare
7 Indizione gara per l’affidamento
8 Periodo pubblicazione bandi 30
9 Esame domande selezione
10 Invio lettere di invito
11 Presentazione offerte
12 Aggiudicazione dei lavori 30
13 Sottoscrizione contratto30
14 Inizio lavori 15
15 Fine dei lavori 250
16 Collaudi 30
17 Altro
Calcolo sommario della spesa
Il calcolo sommario della spesa è effettuato, applicando alle quantità caratteristiche
degli stessi, i corrispondenti costi standardizzati determinati dall'Osservatorio dei
lavori pubblici. In assenza di costi standardizzati, applicando parametri desunti da
interventi similari realizzati, ovvero redigendo un computo metrico-estimativo di
massima con prezzi unitari ricavati dai prezziari o dai listini ufficiali vigenti nell’area
interessata;
Il costo dell’intervento risulta dal seguente quadro economico:
Lavori Pavimentazione, rifacimentoimpianti
1.380.258,60
Oneri di sicurezza 27.605,17Totale 1.407.863,78Iva 10% 140.786,38Totale lavori + iva 1.548.650,16Spese tecniche (12%) Procedure di gara, progettazione,
coordinamento sicurezza, direzionelavori, collaudo
168.943,65
Oneri 4% 56.314,55Totale (spese+oneri) 225.258,20Iva 20% 45.051,64
totale 1.818.960,00