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PER LORO NEMICO PUBBLICO NR 1 PER NOI UN EROE · liamo con tutte le nostre forze, ... tanta novità...

Date post: 16-Feb-2019
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www.informabano.it

PER LORO NEMICO PUBBLICO NR 1...

...PER NOI UN

EROE

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D unque abbiamo cambiato sin-daco e non lo sapevamo. Sì, perché ad Abano il burattinaio ha cambiato il sindaco, magi-

camente, senza tanto bisogno di elezioni de-mocratiche. Ormai la notizia si è diffusa abbastanza e tutti adesso sanno che Bronzato non è più di fatto il sindaco di Abano. Continua – fi guriamoci! – a ritirare lo stipendio, a fi rmare un po’ di carte, a farsi vedere ogni tanto con la fascia tricolore e, in ultima, a farsi riprendere con la telecamera per il sito del comune in penose esibizioni e annunci che nessuno ovviamente guarda, ma sa bene di vivere in pieno regi-me di amministrazione controllata e forse ne approfi tta per riposarsi dalle faticacce degli ultimi tre anni, spesi a parare le pugnalate che i suoi assessori gli sferravano a ogni piè sospinto per farlo cadere e prenderne il po-sto. Il poveretto è insomma completamente out, bollito e fi nito da tempo, continuamente sull’orlo di una crisi di nervi politica: allora, stop!, si cambia. Lo ha deciso senza tante inu-tili balle il suo padrino politico, quel Leonardo Padrin, residente a Montegrotto ma molto in-teressato a comandare su Abano, che per far-si rieleggere a marzo in Regione ha bisogno che ad Abano ci sia qualcuno che lo appoggi senza se e senza ma, un fedelissimo sicuro al cento per cento. E così ha pensato bene di far venire da Este un suo amico e sodale di parti-to, dotato – lui sì – di regolamentari attributi e lo ha piazzato al vertice del comune di Abano, affi dandogli la tutela del Bronzato spompato, anzi mettendo ai suoi ordini il Bronzato me-desimo che non si sogna nemmeno di fi atare. (Agli ordini di Padrin il povero Bronzato a es-sere precisi lo è sempre stato, perché senza Padrin lui non è nulla e Padrin come lo ha fatto così lo disferà.) Ed eccoci dunque serviti, noi poveri aponensi baùchi, colonizzati dall’Uomo di Este su incarico fi duciario del Burattinaio di Montegrotto. Ma chi è questo qui di Este che il Padrin ha messo a fare il sindaco di Abano senza bisogno di consultare i cittadini eletto-ri? Si chiama Maurizio Lucca, un politico che fa il capogruppo Pdl al Comune di Este e che, nel suo sito internet, professa amicizia (sen-za se e senza ma) per il Padrin che chiama affettuosamente Leo. E’ arrivato nella nostra città con la carica formale di segretario co-

munale, il cui lauto stipendio di oltre 70.000 euro è stato immediatamente aumentato di altri 35.000 euro, corrispondenti al (non ob-bligatorio) incarico di direttore generale, ma con il vero mandato di fare il sindaco. Dunque il Lucca arriva ai primi di novembre e comincia subito a dettare la linea, ordinando alla giunta di deliberare sulla parola (la sua) questo e quello, si fa così, si fa colà e nessuno fi ata. Anzi, i poveri assessori e gli ignari con-siglieri comunali della risicata maggioranza, dopo tanta melassa, si sentono fi nalmente guidati da qualcuno che comanda per davve-ro e pendono dalle sue labbra come da quelle del nuovo condottiero. Lui comincia subito a combinare sfracelli e la giunta comunale (comunque una delle giunte più squalifi cate della storia amministrativa di Abano) sempre dietro come un cagnolino, approvando sen-za discutere tutti i provvedimenti che lui le impone di approvare, peggio che se fi rmasse una cambiale in bianco! E il Lucca avan-ti: fa e disfa il bilancio, sposta a suo capriccio lavoratori da un comparto all’altro, cancella o riduce servizi e iniziative importanti per la città con la scusa falsa marcia che “non ci sono soldi” (ci sono, ci sono per i loro porci comodi, tipo auto blu), soprattutto comincia una persecuzione radicale e spietata contro il Comandante della Polizia Locale Benedetto Allegro, in assoluto uno dei dirigenti migliori che il Comune di Abano ha sin qui avuto. Una persecuzione che – occhio alle date! – co-mincia in modo plateale proprio con l’ arrivo di Lucca ad Abano, per cui nessun dubbio circa il fatto che costui sia la perfetta longa manus di Padrin che, messo sotto tutela il Bronzato, vuole ora comandare a bacchetta su Abano. Di conseguenza quando persone intelligenti, capaci, oneste e preparate come il Comandante della Polizia Locale Benedetto Allegro, si rifi utano di venir meno ai loro sa-crosanti doveri di funzionari al servizio della comunità, allora bisogna colpire duro e senza pietà. E Lucca esegue. “Col-pevole” unicamente di aver fatto rispettare la legge e i regolamenti anche ai ricchi (spesso e volentieri fi nanziatori dei politici al potere) e ai potenti che prima del suo arrivo avevano licenza di fare quello che volevano, tolleranza degli abusi edilizi commessi dagli “amici” in testa, il dott. Allegro si trova improvvisamente

ABANO Depurazione delle acque reflue, il “canone non dovuto” fa insorgere i con-tribuentiContribuenti delle Terme e dintorni, unitevi. È l’appello reso pubblico dallo Sportello consumatori, sponsorizzato dalla civica “Con la gente per la gente”, per far ottenere agli aventi diritto il rimborso del canone di depu-razione delle acque reflue. Dopo aver archi-viato con successo la battaglia per il rimbor-so dell’Iva, riconosciuta come non dovuta, sull’asporto dei rifiuti, lo sportello ingaggia così un altro duello con i poteri burocratici. Lo fa sulla scorta di una sentenza con cui, nell’ottobre del 2008, la Corte costituzionale ha sancito come illegittima la corresponsione delle bollette per l’allacciamento al depu-ratore, laddove l’impianto non esista o non sia funzionante. La pronuncia degli Ermellini ha subito messo al lavoro gli esperti dello sportello. Impegnati ora a renderla nota alle decine e decine di proprietari di case sparse che utilizzano ancora le vecchie “biologiche” isolate. Ma oltre a loro, il pronunciamento interessa i proprietari delle nuove urbanizza-zioni non ancora collegati con il depuratore centrale. Che pure hanno corrisposto il cano-ne, ritenendolo dovuto. L’effetto sta così otte-nendo diffusione esponenziale. Aumentano di settimana in settimana le telefonate allo sportello del consumatore di Abano per otte-nere tutte le istruzione d’uso per il rimborso. Tutt’altro che difficili nelle modalità di compi-lazione. «È sufficiente - ha spiegato il refe-rente dello sportello, Giorgio Grazzini - invia-

re un apposito modello agli uffici di Aps-Acegas di corso Stati Uniti a Padova per dichiarare che l’abitazione non è collegata ad impianti centrali di depurazione. Alla richiesta segui-rà il sopralluogo di un tecnico dell’azienda. Il rimborso successivo dovrebbe essere dispo-sto dall’Autorità territo-riale di bacino».Poco ma sicuro che le richieste di rimborso, a prescindere dal loro numero, saran-no sicuramente “pesanti”. Molte famiglie non allacciate al depuratore, infatti, hanno corrisposto il tributo non dovuto anche per decine di anni. Non mancano ovviamente i corollari di polemica politica, da parte della battagliera civica.«Il comune nel contesto della propria attività informativa - ha spiegato il leader di “Con la gente per la gente, Aldo Francisci - avrebbe dovuto ragguagliare di questa possibilità i cittadini. Ma si è guardato bene di spiegare loro il contenuto di un loro diritto sacrosanto».LA CORTE COSTITUZIONALERidisegnato il rapporto tra utenti e gestoriPorta la data dell’11 ottobre 2008 la sen-tenza n. 335 con cui la Corte costituzionale ha ridisegnato il rapporto fra gli utenti ed i gestori di pubblici servizi, stabilendo che se

nel comune non sono presenti o non funzio-nanti i depuratori per le acque reflue non è nemmeno dovuto il pagamento della bolletta. La suprema corte, ha così dichiarato l’inco-stituzionalità della legge 5 gennaio 1994 n. 36 nella parte in cui prevede che il corrispet-tivo è dovuto dagli utenti «anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi». Lo Sportello del consumatore di Abano ha subito preso la palla al balzo patrocinando ricorsi in base all’assunto che il canone non è un tributo ma il corrispettivo di un servizio. E che quindi non va corrisposto se manca l’allacciamento all’impianto.Rassegna stampa: Lucio Piva«IL GAZZETTINO» 17 gennaio 2010

Abano Terme......... Spett. ACEGAS - APS C.so Stati Uniti 5a 35127 PADOVA

Il sottoscritto.............................. residente in Abano Terme (PD) via....................................

CHIEDEil rimborso di tutte le somme versate per la depurazione delle acque reflue, anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvi-sta di impianti centralizzati di depurazione o che questi siano temporaneamente inattivi come nel mio caso e che la sentenza della Corte Costituzionale n. 335/2008 ha dichiarato tale cano-ne riscosso illecitamente.In fede firma del richiedente

Al ricevimento della richiesta ACEGAS-APS invie-rà un proprio tecnico per effettuare il sopraluogo con lo scopo di verificare se la richiesta rientra nelle condizioni necessarie per avere il rimborso così come previsto dalla sentenza della Corte Costituzionale.Dopo questo sopraluogo il richiedente riceverà una lettera esplicativa di accettazione della richiesta di rimborso.

In ogni caso inviate fotocopia della rispostaal Presidente ALDO FRANCISCI «con la GENTE per la GENTE»Casella Postale 11135031 ABANO TERME al fine di seguire l’intera pratica GRATUITAMENTE fino a rimborso avvenuto.

MODULO PER LA RICHIESTA DI RIMBORSO

La richiesta di rimborso può essere inoltrata anche via mail al seguente indirizzo:[email protected]

attaccato sui giornali da un Bronzato tele-guidato e invitato a cambiare aria. Lui che è semplicemente uno che fa il proprio dovere senza guardare in faccia a nessuno, soprat-tutto cercando di venire incontro alla povera gente difendendone i diritti di cui nessuno prima si preoccupava (un grande insomma!), vogliono mandarlo via. Noi a questa ignobile persecuzione ci ribel-liamo con tutte le nostre forze, ci batteremo senza quartiere perché non avvenga e sare-mo sempre al fi anco di questo fedele servito-re della comunità aponense: no pasaran! Questo numero del nostro giornale è pieno di testimonianze di stima e di solidarietà per il Comandante Allegro. Vi aggiungo la mia, con-vinta e totale, invitando tutti i cittadini a fi r-mare la petizione perché egli venga lasciato al comando della nostra Polizia Locale, pro-mossa in questi giorni dal Movimento «Con la Gente per la Gente». Tutti insieme per Benedetto Allegro, ora e sempre Comandante!

Aldo Francisci Presidente del Movimento «con la GENTE per la GENTE»

DIFENDIAMO UN VERO SERVITORE DELLA COMUNITÀ APONENSE!

noi sempre al tuo fi anco

noi sempre al tuo fi anco

RICHIEDI IL RIMBORSO DEL CANONE NON DOVUTO PER NON ESSERE ALLACCIATO ALLA FOGNATURA

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il Caso 7

“novità”, di rinascita, di pulizia, tanta novità che le facce son sempre le stesse e i dirigenti pure (e ne vedremo più avanti le conseguenze). Si sa, quando si pestano i piedi a gente che non è abituata a ricevere pestoni, qualche dissapore lo si crea, qualche storta di naso viene fatta se il piccolo feudo, costruito con tanta pazienza, inizia a subire contraccolpi non preventivati, se il campo da gioco non è più lo stesso e la libertà d’azione

viene a mancare all’improvviso; “con questo personaggio (riferito al Comandante) ad Abano non c’è più trippa per gatti” la frase pronunciata da un noto imprenditore

aponense, in qualche modo da il senso della misura. Se l’azione tende a riportare tutto sul piano della legalità è ovvio che non sono più tollerabili gli otto appartamenti ricavati alla luce del sole su un manufatto destinato a capanno per attrezzi, di proprietà di un notissimo albergatore locale, come pure una sorta di night club nato per incanto al posto di un salone per le feste, all’interno di un suo albergo; se a pronunciarsi nel merito della faccenda il comune chiama un famoso avvocato che risulta essere, guarda caso, lo stesso che assisteva l’albergatore, per altri casi, direi che siamo proprio alla frutta! Ma è certo che se uno che fa il proprio dovere non può chiudere non uno ma due occhi su un intero piano d’albergo per un totale di 42 stanze mai denunciate, come pure

non può passar sopra al fatto che varie società edili fossero

abituate ad un certo favoritismo e

agissero di

conseguenza: le multe salatissime sono arrivate: “non c’è più trippa per gatti” appunto! Per non parlare poi dello scandaloso persistere delle fioriere di via Montevenda che inibiscono ai cittadini di transitare liberamente su una strada comunale, il tutto a vantaggio di qualche albergatore, oppure allo strano “stato ippico autonomo” di villa Bassi, una struttura pubblica, finanziata con soldi pubblici, ma ad uso privato e di cui solo il privato introita i guadagni, completamente priva di agibilità, che ospita manifestazioni ippiche, anche di un certo livello, perché lì c’è solo da augurarsi che qualcuno allenandosi non si faccia del male! Sono arrivate pure, le multe ad assessori e consiglieri ed amichetti vari a dar fastidio, mettici poi i controlli effettuati su alberghi, bar ed attività commerciali, si vocifera che non esistesse ad Abano un verbale di controllo su tali attività prima dell’insediamento di questo comandante. Le multe sulla mancata autorizzazione per l’esposizione pubblicitaria poi sono un caso emblematico, com’è possibile che ad Abano quasi tutte le attività commerciali non fossero in regola? Se c’è la legge che impone per esempio di guidare indossando il casco, la devi rispettare, sennò vieni multato e non ti puoi lamentare; certo se uno vede le riprese televisive di Napoli (non me ne vogliano i napoletani) noterà l’opposto e cioè che sono in pochi ad indossarlo e questo perché? Solo perché ai motociclisti napoletani viene in qualche modo consentito, vuoi per mancanza di controlli, vuoi per volontà politica, vuoi per poco senso civico, fatto sta che ciò è illegale, non è giusto nel rispetto di chi la legge la osserva indossando il casco, qui nella fattispecie idem. Il forzato addio di un assessore e la messa al bando di un presidente del consiglio comunale la dicono lunga sullo strano equivoco politico che si vive ad Abano Terme; cavolo! questo è l’unico posto in Italia dove un importante rappresentante del PdL siede sui banchi dell’opposizione rispetto a un governo cittadino di centro destra e con il beneplacito del proprio partito! Noi che siamo ingenui continuiamo a credere che ciò avvenga per caso! La politica è una cosa strana, fa in modo, per esempio, che un ufficio condoni a tempo di record locali trovati in difetto e completamente non dichiarati, ovviamente di proprietà di un albergatore amico degli amici per poi acconsentire allo stesso ufficio una sorta di soporifera svista che permetta ad un altro albergatore, vistosi non obbiettare nulla per mancanza di risposta nei 30 giorni dalla presentazione della domanda (silenzio - assenso), di poter ampliare di

5mila metri cubi (alla faccia!) una propria struttura, tutto legale per carità, ma ovviamente queste “provvidenzialità” non sarebbero mai capitate a noi comuni cittadini. In questi giorni poi si vive una situazione un po’ strana, determinati poteri di Polizia Locale sono passati di colpo in mano al segretario generale grazie ad una delibera “particolare” che decapita di fatto il comando della Polizia Locale, fotocopia un po’ di quel che è successo al comune di Padova dove per segretario generale troviamo, guarda caso, il padre della dott.ssa Eva Contino, quest’ultima vice segretario ad Abano, dirigente molto attenta, insediata dall’ex giunta di sinistra e condivisa dall’attuale potere; che sia un caso che Padova

ed Abano vivano una quasi identica situazione con la propria Polizia? Secondo me si, fatto sta che, sempre agganciandomi ai motori di ricerca su internet e ipotizzando che l’ultimo degli imbecilli digiti la frase: ”demansionamento funzioni Comandante” si ritrovi innanzi a una nutrita giurisprudenza amministrativa che vieta, in modo assoluto e inequivocabile, l’assoggettamento di questa figura ad altri dirigenti comunali tanto meno alla figura del

segretario e/o direttore generale, il che conduce la situazione determinatasi ad Abano nella sfera di illegittimità. Nel bel mezzo di questo scenario idilliaco e di pura trasparenza è arrivato l’avviso di garanzia al sindaco per i pass gratuiti e subito i politici pronti a manifestare la propria solidarietà al primo cittadino; non si è sentita una sola voce a favore dell’azione intrapresa, su indicazione della magistratura, da parte del comandante Benedetto Allegro, neanche dall’opposizione, solo attacchi diretti e tentativi poi risultati vacui di coinvolgerlo nelle responsabilità sui rilasci. Ma Benedetto caro, che tipo di solidarietà avrebbe mai dovuto ricevere lei e il suo beneamato curriculum d’onesto? Se neanche una parola di solidarietà era stata spesa, a favore della Polizia Locale, in occasione dell’attentato subito con l’incendio della vettura di servizio, figuriamoci in tale frangente! Anzi Il primo a prenderne le distanze e voltarle le spalle è stato proprio chi l’ha portata ad Abano Terme e cioè l’assessore Livio Pezzato con la sua incondizionata fiducia espressa al sindaco Andrea Bronzato; ed è facile intuirne il perché, visti gli elenchi apparsi in seguito sui quotidiani locali, quello si temeva. Di quei pass ne erano in possesso un po’ tutti, mogli, padri, figli, amici e società amiche dei governanti & soci, tutti tranne, guarda caso gli uomini e donne della Polizia Locale. Leggo le dichiarazioni dell’assessore Faggion, dopo l’uscita del gioco dell’Oco Pass e rimango di stucco: «Un’azione intollerabile. Francisci continua a confondere la titolarità dei

PER LORO NEMICO PUBBLICO NR 1... ...PER NOI UN EROE

S e provate a collegarvi a internet e digitare nei motori di ricerca l’espressione “mafia ad Abano”, strano ma vero, venite subito

catapultati in un blog “informazione veneta”, dove si traccia, in modo un po’ spiccio un’opinione “fuori dal coro locale”, ma comunque sia un’opinione che fa capire quale sia l’impressione destata dalla vicenda dei pass, nelle persone esterne ad Abano. Ne riporto una breve sintesi iniziale: “Un tipico comportamento Veneto può essere esemplificato in questa vicenda di Abano Terme. L’uso delle poltrone per interesse personale e per riaffermare un potere personale di intimidazione e di ricatto. È un tipico esempio di come agisce la mafia del Veneto: tu non ti metti in ginocchio davanti a me che sono il tuo padrone (el to paron!) e io ti danneggio o ti distruggo.” I toni sono un po’ forti, la parola “mafia” pure e in prima battuta sembrano decisamente inappropriati, però insinuano un sospetto, meritano delle considerazioni, degli approfondimenti... c’è qualcosa che non mi torna. Mi sono incrociato un paio di volte con il comandante Benedetto Allegro per questioni nelle quali ero direttamente interessato, la prima quando scrissi sul Gazzettino in merito alla vicenda sulle multe ai commercianti; non riuscendo ad ottenere alcun aggancio con il medesimo chiesi al sindaco Andrea Bronzato di “intercedere” a mo’ che potessi ottenere dal comandante più polpa sull’articolo che andavo a comporre, l’udienza ci fu, ma in quell’occasione si sbottonò gran poco. Al tempo il sindaco era molto proficuo in aperture tant’era interessato a fornirmi elementi utili per altri articoli (strada della zona artigianale, antenne, sbarra di via Puccini) che in qualche modo tarpassero la voglia di espandersi ed apparire del proprio vice (Cosentino), una sorta di lotta interna autofagogitante di potere, comunque sia stava bene pure a me, avevo sempre elementi utili per far cronaca. La seconda volta chiesi informazioni al comandante riguardo a determinate operazioni che la Polizia Locale stava svolgendo e di cui ero venuto a conoscenza, ma anche in questo frangente non si sbottonò affatto, fu irreprensibilmente alieno dall’apparire, non voleva in alcun modo fregiarsi pubblicamente del proprio operato; mannaggia a lui pensai! Ma

riflettendoci bene mi dissi che infondo non faceva altro che fare la cosa per cui era pagato e in quanto pubblico ufficiale la cosa per la quale aveva prestato giuramento... il proprio dovere, riferito alla scrupolosa osservanza delle leggi, senza tanti fronzoli. E da qui parte tutto. Leggo del defenestramento e mi chiedo... com’è possibile che si voglia “togliere di mezzo” un uomo che sta facendo con puntiglioso appiglio, fuori da ogni subordinazione, il proprio dovere, tradotto... un uomo che applica la legge e che vede nella legalità il principio ispiratore delle proprie azioni? E l’’occhio corre ancora veloce su una frase del blog che non mi si schioda dalla testa :”A noi non interessa discutere per sapere da che parte stanno le ragioni.” In pratica non vogliamo entrare nel merito della vicenda ma ne osserviamo il pessimo risultato, senza tanti giri di parole. Noi invece proviamo a farlo, proviamo a

scavare più a fondo evitando conclusioni affrettate. Cosa ha reso questo comandante tanto indigeribile al governo cittadino? Era stato portato in palmo di mani dall’attuale

assessore Livio Pezzato, presentato come integerrimo difensore della legalità, gli avevano appioppato addosso tutti gli aggettivi più magnificenti per elogiarne le doti in quanto a preparazione e professionalità, ma dopo neanche un anno però, per i padroni del vapore, era già carne avariata, insopportabile elemento di disturbo, tanto da vedersi rinnovato di un ulteriore anno il proprio mandato ma con “ammonizione”. Cosa avrà combinato di tanto grave per mettersi in rotta di collisione con le idee di rinnovamento sbandierate da questa giunta, tutta propensa a fare del tema della sicurezza il suo cavallo di battaglia e a proclamare che, finalmente, dopo decenni di governo di sinistra, qui ad Abano c’era aria di

il Caso

“È un tipico esempio di come agisce la mafia in Veneto...”

“...un intero piano d’albergo per un

totale di 42 stanze mai

denunciate...”

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noi sempre al tuo fi anco

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“Più patenti ritirate e più posti di controllo sulle

strade. Nove ubriachi sorpresi

alla guida”

(... e la storia continua)

ABANO Il bilancio 2009 della polizia muni-cipale nel segno della “tolleranza zero”La parola d’ordine declinata dalla polizia loca-le nel 2009 è stata severità. Lo confermano i dati delle statistiche annuali, che evidenziano per l’anno appena passato l’azione del pugno di ferro nella repressione degli abusi al codice della strada. Non hanno dunque lesinato fogli nel blocchetto delle multe i vigili aponensi, portando da 3353 a 3746 le contravvenzioni per divieto di sosta e da 1106 a 1352 quel-le per altre norme di comportamento non osservate. La tolleranza zero è stato il codice di comportamento anche per il ritiro delle patenti passate da un anno all’altro da 43 a 51 grazie al lavoro svolto ininterrottamente con il telelaser e con l’autovelox (1165 i ser-vizi effettuati nel 2009 contro i 258 di un anno prima). Si è innalzato anche il numero delle carte di circolazione ritirate, passate da 73

a 100. Che le divise comunali, sulla stra-da abbiano lavorato sodo lo scorso anno, lo attesta anche il numero dei veico-li controllati che è schizzato dai 4821 del 2008 ai 8678 di un anno fa. In con-trotendenza rispetto al numero delle con-travvenzioni elevate è il dato dei reati comunicati all’auto-rità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza. Ai 13 casi di due anni fa, fanno riscontro i 9 dell’anno passato. Aumentano comunque di un’unità, rispetto ai 2 casi del 2008 i rilevamenti di incidenti mortali. All’interno

dell’ufficio invece, è stata l’immigrazione ad ingombrare le scrivanie di agenti ed ispettori. I vigili di Abano infatti, hanno effettuato nel

2009 1089 controlli anagra-fici, rispetto ai 672 dell’anno precedente, portando a 360 il numero delle ispezioni di ido-neità dell’alloggio conseguenti alla richiesta di ricongiungi-mento famigliare richiesta dai residenti di oltre frontiera. La città si è rivelata molto più disciplinata nell’osservanza delle norme edilizie. I 9 abusi censiti nel 2008 sono diventati 3 nelle statistiche dello scor-so anno. Fa sorridere invece all’indomani di “parcheggiopo-

li” il numero dei pass per la sosta gratuita. Lievitati da 482 a 593 in dodici mesi.

Rassegna stampa: Lucio Piva«IL GAZZETTINO» 23 gennaio 2010

VIGILI INFLESSIBILI: 5 MILA MULTEpermessi con la proprietà delle auto: a prescindere dal veicolo che utilizzo, il pass è a nome mio. Nessun altro se ne può servire», questo fa leggermente a pugni con la realtà, prendo per buono che uno ne sia convinto e abbia un po’ di confusione in testa; se su un’auto parcheggiata viene apposto il pass per non pagare la sosta, il controllore preposto osserverà tale documento nel quale compare solo la zona d’autorizzazione ed il numero di targa, che dovrà corrispondere con la vettura in questione, del nome dell’intestatario dell’auto o del titolare del pass manco l’ombra. Siccome le targhe delle auto corrispondevano invece non ai titolari dei pass ma come già detto a loro “conoscenti”, la cosa a un magistrato un po’ sveglio non è sembrata del tutto chiara, da qui l’indagine avviata e vedremo in seguito dove porterà. Noi diamo fiducia e vogliamo ben sperare che in realtà dei pass non ne usufruissero i parenti piuttosto che le società amiche ma bensì i titolari originari, ma sai com’è, siamo italiani, popolo che in genere in queste occasioni non ne approfitta. Ma cos’ha Abano Terme di tanto speciale, che la propria amministrazione si possa concedere lussi che in altre cittadine non si sognano di arrogarsi? Circa 18mila abitanti, 120 dipendenti comunali, e sindaco che viaggia con autista, giustamente retribuito in auto blu; Albignasego e Selvazzano, che hanno cadauno un numero leggermente superiore di abitanti 71 dipendenti comunali il primo (tolti i 13 della Polizia Locale non più alle dipendenze del comune) e 87 il secondo e di auto blu non se ne parla proprio. Ma è ovvio che trattasi di un paese ricco allora! Talmente ricco che non si può permettere di aiutare la madre di un disabile ad affrontare la propria difficile quotidianità; le hanno messo in mano 500 euro all’anno e consigliato che quel figlio dovrebbe essere rinchiuso in un istituto che provveda con maggior adeguatezza alla sua crescita. Ebbene che dire; quella madre non vuole veder rinchiuso il proprio figlio, vuole poterlo comunque crescere, vuole potergli trasmettere quello che un istituto non potrà mai e poi mai offrirgli e cioè le attenzioni e soprattutto l’amore che ha ricevuto finora; ma non ce la fa più economicamente: mi spiace qui non ci son soldi! Ma come, non stiamo parlando di un paese ricco? Di un paese che può permettersi un’auto blu da oltre 60mila euro ed eroga un “premio” annuo di 35mila euro al proprio segretario comunale per la nomina a direttore generale, (oltre ai 70mila che già percepisce), nomina di cui non se ne capisce la necessità, visto pure che una recentissima legge non prevede tale carica dirigenziale in comuni con popolazione inferiore ai 60 mila abitanti. Che sono i 500 euro mensili di cui avrebbe bisogno quel ragazzo, nella sua grave situazione, per un paese

“ricco”? Nulla a confronto dei circa 700 mila imposti dal sindaco alla Polizia Locale per far quadrare il bilancio di questa politica così visionaria e per ottenere meglio questo risultato il buon Andrea Bronzato ha provveduto pure a ridurne i ranghi, passando quindi dai precedenti 21 agenti agli attuali 16 (-1 che è in procinto d’essere trasferito). Non so bene dove verranno recuperati, visto che: gli amici non possono essere multati, nelle attività commerciali meglio non metterci il naso, sull’edile ci si scotta, gli alberghi poi sono materia troppo off limits e le macchinette autovelox meglio non farle vedere troppo in giro, soprattutto in periodo pre-elettorale, forse sarà

meglio dedicarsi alle multe per sosta vietata, mannaggia, sapete cosa vi dico: a ‘sto punto meglio procurarsi un pass! Battute a parte, che dire in conclusione? Non so bene dove porterà l’indagine avviata dalla magistratura, ma poco conta (men che meno per un assolutista come il sottoscritto), quello che ne esce è un quadro sconfortante di come la politica

comunque sia venga utilizzata, non nel segno di un vantaggio collettivo, ma nel perseverare a generare errori che poi inevitabilmente si ritorcono sulla collettività, una spirale talmente miope che aumenta giorno dopo giorno il proprio distacco da noi poveri mortali. Prova ne è il pasticciato annuncio relativo all’uscita del nuovo pass fatto dal vice sindaco Andrea Cosentino: “Abbiamo voluto fare la dovuta chiarezza per evitare altre speculazioni, introducendo un nuovo sistema messo a punto prima che l’inchiesta venisse avviata» in pratica ora il pass sarà riferito ad un unico nominativo e conterrà più numeri di targa!...... ah ah ah e chi se ne frega, dico io! La miopia sta proprio qui, cari politici ma non capite proprio che questo viene vissuto dalle persone come un vero e proprio privilegio, qual’è la discriminante per la quale il cittadino comune deve pagare il parcheggio e il politico no? Magari al sindaco e a due o tre assessori,dovrebbe essere concesso, ma allora che senso ha l’auto blu con tanto di autista? E vorrebbe passarci per “ochi” e farci credere che il nuovo sistema è stato messo a punto prima che l’inchiesta venisse avviata! Ma se l’indagine della magistratura sarà partita, come minimo, prima di novembre!! Ci avete messo tre mesi a partorire una genialata del genere: fare un pass unico con più numeri di targa anziché più pass con un unico numero di targa, e guarda caso, la delibera di giunta è stata prodotta il giorno dopo l’uscita del gioco satirico dell’Oco Pass. Ma di quale chiarezza andiamo parlando, di quali speculazioni? Cavolo non sopporto chi parla di speculazioni solo perché viene giustamente criticato e tenta di spostare il tiro senza dare motivazioni valide, avreste fatto più bella figura a

dire che effettivamente era una cosa sbagliata, e si trattava di una grossolana svista, infondo sono spiccioli, errare è umano, è il perseverare che diventa diabolico. Certo l’assessore Livio Pezzato ha fatto giustamente intendere in un’intervista che il tutto era una prassi introdotta anche dalle amministrazioni precedenti e goduta per anni da quelli stessi politici che ora gridano allo scandalo! A parte che si è ben guardato dal dire che, per esempio, l’amministrazione precedente aveva in carico un numero estremamente esiguo di pass, circa una ventina, mentre l’attuale quasi un centinaio e non era per niente una prassi consolidata dalle amministrazioni precedenti, tant’è che l’unica amministrazione ad averli introdotti in Abano Terme è stata solo la precedente (con uso parsimonioso), mentre l’attuale, grazie alla delibera del giugno 2007, se ne permise un utilizzo per così dire “splendido”, parafrasando il vice sindaco Cosentino: “giusto per fare la dovuta chiarezza”. Il nocciolo della questione sta proprio qui, la svolta nella politica annunciata al momento dell’insediamento dov’è? Il lavorare per il bene comune dov’è? A guardare queste cifre, se svolta c’è stata, si è indirizzata verso un baratro. Mi spiace, non ci siamo proprio e il forte rammarico si concretizza nell’unico che alla fine dei conti ne pagherà le conseguenze, poiché indicato come il nemico reale di questa politica così affaccendata nell’autocompiacersi: il comandante Benedetto Allegro. L’unico che ha messo a repentaglio la propria immagine, il proprio stipendio, il proprio futuro lavorativo e la propria carriera, l’unico insieme a quei suoi uomini che gli sono rimasti fedelmente accanto, in queste acque burrascose, remando sul serio nella direzione in cui tutti, a parole, dicono di andare: il rispetto delle regole della giustizia e della legalità che devono essere uguali per tutti e quando dico uguali per tutti intendo proprio per tutti. I percorsi classici di delegittimazione sono stati compiuti, ci potete scommettere che oramai il dado è tratto, ci si aspetta solo l’allontanamento con relativa messa al bando e pubblico ludibrio, non mi meraviglierei pure per il degradamento senza l’onore delle armi. Bella prospettiva per quest’Abano e per il suo futuro, le cose devono andare come qualcuno vuole che vadano e come sono sempre andate, questo è il potere, a prescindere se nel canestro la testa decapitata sarà quella di un martire, non conta, l’obbiettivo è che tutto resti il più possibile immutato, non sono ammesse defezioni, tutti zitti e allineati, guai a chi non china il capo. Non cadete in questa trappola, le cui pareti trasparenti fan vedere ciò che in realtà non è, onore a questo comandante e ai suoi uomini che lo hanno seguito nel segno di ideali così alti e che ci accomunano, noi denunciamo con amarezza lo sconforto per questa situazione, dove, a farne le spese è come sempre il più debole, un nemico per la solita combriccola, ma un Eroe agli occhi nostri.

Fabio Brasiliani

“...la cosa ad un magistrato

un po’ sveglio non è sembrata del tutto chiara...”

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Lettere al ComandanteScriveteci a:

InformAbano & MontegrottoC.P. 111 - 35031 Abano Terme

Oppure: [email protected] posta deve essere firmata, su vostra richiesta

possiamo omettere i dati personali e apporrela dicitura “lettera firmata”.

Se il giornale per qualche

disguidonon vi arrivatelefonate al 349 0808404ve lo porterà

a casa vostra personalmente

l’editoreAldo Francisci

SOLIDARIETA’ AL COMANDANTE ALLEGRO

QUESTO E’ BENNY

Sono Agostini Luigi via Donizzetti 13 Abano Terme scrivo queste poche righe al sign. Sindaco Andrea Bronzato e al Dott. Livio Pezzato esponendo tutta la mia e come tanti altri solidarietà al Comandante della Polizia Locale Benedetto Allegro visto che è stato fortemente voluto da voi e che si è sempre espresso nel migliore dei modi compiendo il suo lavoro dentro e fuori. Ora mi sembra ingiusto metterlo in disparte in questo modo. State scontentando mezzo Paese camminan-do sento il parere di molta gente scontenta.Signor Sindaco io sono un suo iscritto e vorrei che queste poche righe fossero prese da Lei in considerazione anche dal Dott. Livio Pezzato il percorso della vita è duro e lungo e di cose giuste e sbagliate ne facciamo tutti l’importante è capire e capirsi. Luigi Agostini - Abano Terme

Conosco Benedetto da circa 10 anni e fin dall’inizio si è sempre dimostrato una per-sona aperta, leale e corretta, sia nel lavoro che nella vita privata.Allegro di nome e di fatto, tanto da rincuorare sempre gli animi anche nei momenti più tristi e difficili, persona di compagnia ma anche di grande umanità e spessore morale.Ligio nell’applicazione delle leggi, sembra sia convinto che la giustizia non sia solo una questione metafisica e perciò non sia da demandare a Colui che tutto governa nell’Al-dilà ma debba cominciare da ciascuno di noi, da ogni piccolo e perciò grande contributo che ciascuno puo’ dare, perchè, come dice sempre lui “è con tante piccole gocce d’ac-qua che si formano gli oceani”.Disponibile e leale anche nei confronti dei subalterni con i quali ha sempre instaurato un rapporto professionale ma al tempo stes-so “alla pari”. Non ha mai fatto sentire il peso della sua autorità ma ha sempre accolto con entusiasmo l’apporto di ciascuno con le pro-prie esperienze e qualità personali riuscendo così a creare un clima di armonia e serenità che gli ha sempre consentito di beneficiare della collaborazione delle persone con cui lavora e in generale in tutti gli ambiti della vita.Lavorare con lui diventa un piacere più che un dovere fine a se stesso, anche di fronte alle mille difficoltà che nell’attività della

Gentile Redazione,Le scrivo per manifestare la mia solidarietá al Comandante. Sono certo che la sua onestà e la dedizione saranno premiate. F. B. - Abano Terme

www.informabano.it e-mail: [email protected] indipendente delle Terme EuganeeAnno XV - n. 84 gennaio 2010

Editore Francisci Editori srlDirettore Responsabile Aldo FrancisciHanno collaborato a questo numero Aldo Francisci - Giorgio Grazzini - Fabio BrasilianiFrancoTassetto - Piera Piantoni - AssmaaChahouat - Movimento «con la GENTE per la GENTE»Associazione Culturale «Amici del Libro e delle Arti»Servizi fotograficiArchivio Francisci Editori srl

Direzione, redazione, pubblicità e amministrazioneFrancisci Editori srl - Casella Postale 111 - 35031 Abano Terme(PD)Tel. e fax 049 810956 - cell. 349 0808404Tutti i diritti riservati. Riproduzione anche parziale vietata senza il consenso scritto dell’Editore.

Iscritto al Registro Stampa del Tribunale di Padova al n. 733 del 1/6/1982Diffusione gratuita alle famiglie e alle attività economiche

Polizia Locale si possono incontrare.Si espone sempre in prima persona sia sul piano umano che professionale.E’ una persona costruttiva con la quale si può crescere confrontandosi grazie anche alla sua apertura mentale e sensibilità a 360 gradi.La sua naturale predisposizione ad aiutare chi è in difficoltà e i più deboli è ammirevole e davvero unica. Non potrò mai dimenticare quanto si è adoperato per aiutare me e la mia famiglia ad affrontare il momento più difficile della nostra vita, ovvero la perdita improvvisa di una persona cara.Spero che lui possa sempre raccogliere i frutti del suo impegno e del bene che ha sempre fatto a tutti quelli che hanno avuto modo di incontrarlo Luca Grigio

UN EX ELETTORE DEL SINDACO

IN AIUTO AL COMANDANTE BENEDETTO ALLEGRO

COMANDANTE O MIO COMANDANTE

TROPPE PAROLE INUTILI

QUESTIONE PASS ABUSIVI

Ritengo piu’ che doveroso appoggia-re professionalmente e amichevolmente il Comandante di Abano Terme il Dott. Benedetto Allegro, in un presente, dove fa strada solo chi scende a compromessi, solo chi mette da parte i propri principi, solo chi non rispetta gli obblighi peraltro dettati dalla legge del proprio lavoro. Benedetto, è una persona altamente preparata, dedita, a volte anche troppo, al proprio lavoro o meglio servizio, che si è sempre contraddi-stinto nel campo della Polizia Municipale, ora Polizia Locale. Tutti coloro che lo conoscono, e non solo nell’ambito lavorativo, possono descriverlo come un persona speciale, sem-pre disponibile, pronto a scherzare ma allo stesso tempo essere serio nei momenti che contano. Luca Faggin

CIRCA DIECI ANNI FA ,MESE PIU’ MESE MENO, HO AVUTO LA FORTUNA DI CONOSCERE IL SIG. BENEDETTO ALLEGRO.DA SUBITO MI E’ APPARSO COME UNA PERSONA EDUCATA E DI MODI GENTILI.SOLO CON IL TRASCORRERE DEL TEMPO HO POTUTO NOTARE, APPREZZARE ANCHE IL SUO LATO UMANO, LA SUA PERENNE DISPONIBILITA’ AD AIUTARE LE PERSONE IN DIFFICOLTA’, AD ESSERE SEMPRE MOLTO PRECISO NEL SUO LAVORO E NELLE SUE AMICIZIE, A DARE IL CUORE PER OGNI COSA CHE ACCADEVA. FORSE NEGLI ULTIMI TEMPI SI E’ DETTO TROPPO SULLA SUA PERSONA, IO CREDO SIA PROFESSIONALMENTE CHE PERSONALMENTE IN MANIERA INUTILE.CE NE FOSSERO DI PIU’ DI PERSONE COSI’..... Masiero G.

Gentile Direttore,voglio esprimere tutta la mia solidarietà al Comandante Allegro Benedetto per la vicenda delle Autorizzazioni abusive. Il Comandante della Polizia Locale concretizza gli indirizzi dell’Amministrazione ma deve fare rispet-tare le leggi, tutte le leggi della repubblica, non vedo perchè il Sindaco, parte coinvolta, debba usare l’arma del ricatto e arrivare a togliere l’incarico ad Allegro quando questi compie il suo dovere. Magari ce ne fossero

di più Comandanti di Polizia Locale come Allegro, che compiono il loro dovere in modo integerrimo! Sicuramente non perderemmo fiducia nelle istituzioni! Lorenzo BenettiSig. Francisci Aldo

Volevo dire al piccolo berlusconi di provincia (il sindaco che tuona anche contro gli avver-sari politici) che si è permesso di offendere la dignità e l’onore del Comandante con l’affer-mazione apparsa nell’articolo del Gazzettino di Padova del 21 gennaio 2009 “ho lasciato il compito al direttore generale - ha spiegato il sindaco- di trovargli la sistemazione ritenuta più opportuna. Lo metta dove vuole. Tranne che al Comando della Polizia Locale”, che si vergogni e vada a casa. Quale stima ha il sindaco delle persone se le considera meno di un vaso da notte (almeno quello sa dove metterlo!). Complimenti caro sindaco per questa schifezza di affermazione. Un suo EX elettore

VADA AVANTI COMANDANTE

Sono un cittadino di Abano e sono onorato di testimoniare al Comandante della Polizia Locale Benedetto Allegro la mia solidarietà e vicinanza per quanto di incredibile gli sta succedendo. Da sostenitore delle sue “bat-taglie” mi sento di incoraggiarlo, di andare avanti munito solo appunto, come è nel suo stile, della sua rettitudine e della sua onestà.Personalmente ho conosciuto il Comandante Allegro in occasione di un incontro per una grave problema che io e la mia famiglia subiamo da tempo.Posso dire che il dr. Allegro ha preso subito a cuore la mia vicenda, si è mosso immediata-mente e senza guardare in faccia a nessuno sta risolvendo la situazione.Vada avanti comandante, con il coraggio e l’onestà che forse pochi in questo paese possono vantarsi di avere. Alberto Dinali - Abano Terme

Carissimi cittadini, io sono una come voi, che vuole le cose pulite, ma da tempo Abano era diventata una piccola fogna, tutto accompa-gnato da raccomandazioni, bustarelle ecc, e questo succedeva nel nostro bel comune di Abano. Io ora scrivo per il comandante dei vigili Benedetto Allegro, persona troppo pulita per essere accettata dai nostri capi albergatori assessori sindaco ecc, allora che ne dite per una volta tanto di unirci e dare una mano ad un uomo serio, incorrutibile, e che sta dalla parte della legge pulita. Io credo che tutti voi cittadini capirete. Pensate per esempio di chiedere un appuntamento con il comadante: io vi dico che vi verrà dato e vi troverete una persona davanti a voi semplice e disponibile, con tutti e per tutti. Prima non era così: per primi arrivavano gli albergatori gente altolocata ecc ora possiamo avere tra noi una persona pulita, perche’ allora per-derla???? Tutti insieme possiamo far restare il comandante al suo posto, posto che merita con la M maiuscola, io spero in voi, nel vostro aiuto scrivete! Più gente siamo più possiamo avere anche noi una persona ad Abano che è anche dalla parte dei cittadini semplici.... Donatella Gennaro - Abano Terme

SOLIDARIETA’ AL COMANDANTEE RISPOSTE DAL SINDACO

Con stupore e sconcerto abbiamo appreso la notizia della mancata riconferma dell’in-carico al comandante di polizia municipale Benedetto Allegro.La notizia ci giunge del tutto inaspettata, dal momento che il comandante Allegro aveva dato un’impronta nuova ed onesta al rappor-to tra cittadino e istituzione di polizia. Egli confidava nella collaborazione dei citta-dini stessi per migliorare la vita in città. Dal suo comportamento traspariva la volontà di ispirare fiducia nella cittadinanza, in modo da superare l’atteggiamento di diffidenza che associa nel senso comune l’immagine della forza pubblica alla mera azione punitiva.Visto che in generale la fiducia dei cittadini italiani nei confronti delle istituzioni va calan-do sempre più, la prospettiva di un recupero di serenità e collaborazione tra cittadini e le varie istituzioni comunali ci appare quanto di più desiderabile.Data la gravità della suddetta mancata ricon-ferma, vorremmo essere informati delle moti-vazioni alla base di tale decisione.Rinnoviamo la nostra solidarietà al coman-dante Allegro e restiamo in attesa di risposta da parte dell’Amministrazione.

Prof.ssa Annalisa Mazzoldi Ing. Luca Finzi Contini Dott.ssa Sofia Talas

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GRAZIE COMANDANTE!

COMANDANTE ! LE PERSONE ONESTE SONO TUTTE CON LEI

UN DIPENDENTE DEL COMUNE

TUTTI MOBILITATIPER IL NOSTRO COMANDANTE

Quando circa un anno fa arrivò, ad Abano il nuovo Comandante Benedetto Allegro tutti lo salutarono con grande entusiasmo. Venne dipinto dagli attuali amministratori come uomo capace e preparato, munito di espe-rienza e professionalità, in poche parole un “leader” in grado di “capitanare” una squa-dra -quella della Polizia locale- dove efficien-za, determinazione e rigorosa applicazione della legge sono elementi fondamentali per far girare al meglio il “Comando”. Nel corso dei mesi il lavoro del Comandante ha comin-ciato a dare i suoi buoni frutti ma gli stessi politici che lo avevano fortemente voluto hanno cominciato a mettergli i bastoni tra le ruote. Come mai? Forse troppo “rigore”? Forse troppo“zelo”? Forse troppi i coperchi sollevati? Forse troppo infastiditi “gli amici degli amici”?Pensiamo proprio sia così da uomo”capace” a uomo “scomodo”. E allora? E allora ecco partire il disegno per mettere “un freno” alla sua “esuberanza” per porre un limite alla sua onestà, per ridimensionare la sua corretteza, per limitare la sua efficienza , per screditare la sua figura. Noi invece esprimiamo decisi la nostra soli-darietà al Comandante Benedetto Allegro, esortandolo ad andare avanti con coraggio, invitandolo a non arrendersi mai, ringrazian-dolo per quello che ha fatto e vorrà fare per Abano, ricordandogli che solo le persone oneste come lui, unite alle persone oneste come noi, potranno davvero cambiare le cose. Non è uno slogan politico ma una sin-cera esortazione: “cittadini di Abano uniamo-ci” . Testimoniamo numerosi il nostro soste-gno ad un uomo che sta difendendo -anche per noi- l’onestà, la legalità e la giustizia in questa nostra città.Grazie Comandante! Un gruppo di onesti cittadini

Con quale coraggio si è chiamato ad Abano un Comandante della Polizia Locale come Benedetto Allegro, scelto per le sue grandi qualità professionali e poi per ragioni che nessuno riesce a comprendere o, meglio, per ragioni che sono sotto gli occhi di tutti, viene mandato via. Il bilancio sull’attività della Polizia Locale di Abano sono eccellenti.

Il comportamento del Comandante Allegro è sempre stato più che corretto.Addirittura quando un magistrato lo ha inca-ricato di notificare un avviso di garanzia al Sindaco di Abano Bronzato per lo scandalo dei pass lui ha eseguito l’ordine come si addice ad un onesto servitore dello Stato. Le azioni del Sindaco nei confronti del Comandante, invece, sono state a dir poco inqualificabili.Ha attaccato il Comandante senza alcun ritegno con gravi offese anche sul piano della dignità della persona. Basti ricordare quello che ha dichiarato a «il Gazzettino» del 21 gennaio 2010 “«Ho lasciato il compito al direttore generale - ha spiegato il sindaco - di trovargli la siste-mazione ritenuta più opportuna. Lo metta dove vuole. Tranne che al comando della poli-zia locale». Una persona che pronuncia una simile frase non merita di ricoprire la carica di primo cittadino della nostra città.Io personalmente parlo con molta gente e sento con sempre più frequenza le stesse domande: “... ma non se ne sono ancora andati a casa loro...”. “quando se ne andran-no via?” “da che buco lo hanno tirato fuori questo quà?” E ogni giorno che passa sem-pre più la gente resta sbalordita dal compor-tamento di questi politici.Forza Comandante, le persone oneste sono tutte con lei! Franco Tassetto - Abano Terme

LA MIA GRATITUDINE AL COMANDANTE ALLEGRO

Sono uno che ha l’opportunità di incontrare molte persone, per svariati motivi, ma in modo particolare per essere animatore di comitati di base che hanno lavorato e lavo-rano per migliorare la qualità della vita ad Abano Terme. Da quando è scoppiato il caso del Comandante della Polizia Locale, dott. Benedetto Allegro, aggredito ogni altro giorno dal Sindaco in un modo che lascia noi cittadini allibiti, scon-certati e soprattutto gravemente disorientati, trattandosi di un’assurda aggressione da parte di un amministratore che avrebbe invece dovuto tenersi accanto un persona valida e retta come il Capitano Allegro quale prezioso collaboratore per garantire in modo efficace la sicurezza della città, su ciò io ho personalmente avuto modo di confrontarmi quasi ogni giorno con tanti cittadini e posso garantire che moltissime persone mi hanno espresso la loro riprovazione per il modo di comportarsi del Sindaco e convinto apprez-zamento per il lavoro svolto in questi tre anni

di servizio dal Comandante Allegro. Di questo voglio dare con questo scritto piena testimonianza ed esprimere al dott. Benedetto Allegro tutta la mia gratitudine per quello che ha fatto a favore di noi cittadini e la più completa solidarietà in un momento così difficile per lui, degnissima persona che non merita in alcun modo essere così ingiu-stamente perseguitata, solo per aver fatto sempre il proprio dovere, con rigore e senza compromessi. Un operatore sociale

In questo clima di caccia alle streghe e di ritorsioni che c’è nel comune di Abano mi dispiace che non posso firmare questa lettera anche se il mio nome lo sapete, ma voglio dire lo stesso che in questo comune fanno carriera solo i leccaculi di Bronzato e di assessori vari che se la spassano dalla mattina alla sera, e invece quelli che fanno il loro dovere li perseguitano. Posso dirlo, per esperienza personale io e altri colleghi che lavoriamo sotto gente ben stipendiata che non fa niente o per meglio dire fa porcate, anche se è una cosa che c’è non da oggi! Lo scandalo vero è che premiano i fanulloni e puniscono quelli che fanno il loro dovere! Anche se io nel comune di Abano conto poco voglio dirlo lo stesso e dovete credermi che i Capo dei Vigili dottor Benedetto Allegro è uno che fa il suo dovere fino in fondo, ed è perseguitato perché i ricconi e i potenti lui non li tiene come una categoria di privilegiati ma se sbagliano devono pagare. Come per esempio se uno va in giro con la macchina ubriaco spolpo è giusto multarlo e togliergli la patente e fregarsene delle mazzette che ti offre o dei santi in paradiso che fa inter-venire. In questo io ve lo posso assicurare il comandante Allegro è una persona senza compromessi, retta e degnissima, che ha sempre fatto il suo dovere. Io vi dico in tutta coscienza che il dott. Allegro il nostro comu-ne e tutta Abano dovrebbero tenerlo come un onore e un vanto per la città, per le sue capacità e per la sua onestà, e magari ce ne fossero tanti come lui!Percio’ se mi pubblicate questa lettera, voglio dirgli tutta la mia solidarietà al Comandante Allegro e che sono in tanti i cittadini e anche i lavoratori del comune a pensarla come me.Grazie, distinti saluti Un lavoratore che sa come stanno le cose in Comune a Abano

Leggendo i giornali, mi ha interessato la vicenda del Sindaco di Abano contro il Comandante dei Vigili. Gli articoli apparsi con cadenza quasi quotidiana sui giornali ha incuriosito non solo me ma anche un gruppo di persone sensibili a questa campagna di stampa, così abbiamo cominciato a segiure con interesse la vicenda; abbaimo capito che questo Comandante che ha avuto il coraggio di adempiere al suo dovere rischiando in prima persona, compromettendo anche il suo posto di lavoro. Perchè ci chiediamo? La risposta ci viene naturale: per difendere i diritti di tutti i cittadini. Conoscendo il Comandante ci siamo trovati di fronte ad una persona che ci ha ridato la speranza che esistano ancora dei valori in cui credere per i quali è giusto lottare, una persona che ci ha ricordato che le ingiustizie quotidiane che molti di noi subiscono devono cessare. Noi, come lettori di qesta vicenda di Abano abbiamo sentito questa straordinaria forza d’animo e pensiamo che questa forza e que-sta voglia di chiarezza, dovrebbe ormai aver contagiato molte persone.Sappiamo che spetta alla Magistratura chia-rire eventuali responsabilità degli ammini-stratori di Abano.Ma vorremmo fare una considerazione:il Comandante dei Vigili ha svolto tali inda-gini sul suo datore di lavoro per conto della Magistratura, ha perciò anteposto il Dovere alla conservazione del suo posto di lavoro.Se lasciamo cadere nel silenzio questa storia lasciando che finisca così questa sarà una sconfitta non solo per Benedetto Allegro, ma anche per tutti noi, per tutti i cittadini che nel fondo dell’animo credono ancora che un po’ di onestà, un po’ di senso del dovere, siano ancora le cose più importanti per vivere in una società che voglia ancora definirsi “civile”.Se lasciamo cadere nel silenzio questa storia facciamo cadere nel silenzio anche il nostro diritto di avere diritti.

Letizia Lanaro, Paolo Zanetti, Ezio Bisatti, Alberta Zamorani, Giuseppe Donà, Daniele Canella, Martha Lanaro, Roberta Ferraretto, Andrea Bergamo, Luigi Lanaro, Marina Benedetti, Alexandra Mahyr, Erminia e Roberto Bisello, Margatesa Patria, Otello Ceccato, Daniela Rinaldi, Marco Tognon, Maria Bastianello, Michela Ghirardello, Alessandra Greco ...

noi sempre al tuo fi anco

Ci scusiamo con i nostri lettori che per ragioni di spazio non hanno visto pubblicatele loro numerose lettere di solidarietà al Comandante Benedetto Allegro, pervenute in redazione.

Saranno comunque pubblicate nel prossimo numero. Un grazie sincero per la sensibilità dimostrata.

Al Signor Sindaco di Abano Terme Al Signor Prefetto di Padova

NOI SOTTOSCRITTI CITTADINI DI ABANO TERMEappresa la notizia secondo cui con decorrenza dal 16 febbraio 2010 potrebbero venire tolte al dott. Benedetto Allegro le funzioni di Comandante della Polizia Locale di Abano Terme per motivi che non risultano né chiari né tantomeno plausibili,

ESPRIMENDOal dott. Allegro la nostra piena stima e un totale apprezzamento per la qualificata professionalità, la diuturna dedizione, l’impeccabile correttezza con cui ha ricoperto tale carica, insieme alla più sen-tita riconoscenza per il positivo lavoro da lui svolto nel corso del suo mandato a favore della comunità abanese,

CHIEDIAMOche, per il bene della nostra città, il dott. Benedetto Allegro resti al suo posto di comando e che continui quindi a essergli affidato l’incarico di Comandante della Polizia Locale di Abano Terme.

FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE info 349 0808404

DANIELE POLITONON E’ UN MENGATO QUALSIASI

bene i conti di quanti sono i consiglieri di maggioranza. Gli 11 contro 10 sono diventati 10 contro 11. Perché? Dopo aver esautorato brutalmente, vergognosamente e con la soli-ta iattanza, l’assessore Livio Pezzato dai suoi referati, mettendolo così alla pubblica berli-na, credono che il suo collega di lista e fra-terno amico da sempre Daniele Polito possa rimanere in questa maggioranza. Sarebbe veramente il colmo se ciò si verificasse! E’ vero che circolano voci maligne che sostengono che Polito tradirà per una pol-troncina la stima e l’amicizia per Pezzato che, tra l’altro, accettando la nomina ad assessore gli ha lasciato anche il posto di consigliere! Ma io che Polito lo conosco penso siano solo assurdità. Daniele Polito non è un Mengato qualsiasi! E’ una persona seria, onesta e fedele ai suoi principi morali e, soprattutto non è mai stato interessato a poltrone o a prebende. Tra l’altro è anche il mio medico di famiglia da decenni e gli devo molto perché rifugge dal prescrivere medicinali inutili e forse se sono arrivato alla mia tenera età in buona salute lo devo, oltre che al Cielo, anche a lui. Ma se le voci maligne fossero invece vere? Stavolta sarebbe proprio tutto finito, spazzato via dall’opportunismo, dal carrierismo, dal clientelismo: “La musica è finita! Gli amici se ne vanno...”Allora a noi non resta che alzarci con nuova forza, guardare la luce di una nuova alba e il cuore della città ritorna a pulsare. Giorgio Grazzini

Dopo il pensionamento del caro Costantino Gori, l’incarico di Capo della Polizia Locale di Abano Terme fu affidato dal sindaco al nuovo Comandante Benedetto Allegro su indicazione dell’assessore Livio Pezzato, il quale dichiarò pubblicamente di conoscerne e apprezzarne le doti dimostrate presso il comune di Asiago (il notissimo centro di soggiorno che raggiungere nei periodi di alta stagione fino a 100.000 residenti) dal Comandante Allegro alla guida di un settore così difficile da gestire e non sempre suf-ficientemente apprezzato, magari anche in presenza dei migliori risultati.E per il Comandate Allegro fu un nuovo incarico e i soliti vecchi, spesso incancreniti problemi che lui affrontò con determinazione ed efficienza, con impegno serrato e anche con la legittima ambizione professionale di chi vuole dimostrare di saper risolvere anche le questioni più intricate e pesanti.Quello che però non sapeva era che l’attuale nostra amministrazione comunale è presie-duta da un Sindaco, che molti dicono sia inesistente, ma che invece purtroppo esiste, per di più con l’aggiunta di una sequela di assessore inesperti, incompetenti e in costante litigiosità tra loro. Per questo, date le loro scarse doti gestionali, costoro intendono attorniarsi solo di funzionari tali e quali a loro, perché altri funzionari, intelligenti, capaci e pieni di inventiva, farebbero risaltare troppo la loro meschinità e inconsistenza.Questa volta però si sono scavati la fossa con le loro stesse mani, perché non hanno fatto

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GHEMO PROPRIO TOCÀ EL FONDO‘NA PORCARIA COSSÌ

NO LA SE GÀ MAI VISTA. ‘Na roba la ze certa e sicura: Noialtri no’ moleremo mai

almeno finchè ‘sti politici quà no’ i ze andà a casa!Tuti par uno uno par tuti! Tuti par el comandante!

El comandante no’ se toca! Semo tuti co’ lu senza se e senza ma. No’ se toca le persone oneste e parben.

Tuta la Gente la ze col Comandante! Chi che fà el suo dovere da persona onesta el gà da

restare al suo posto parchè el ze al servizio de’ la gente. Chi che invese sperpera i schei de la zente e no’ fa gniente par la popolassion gà da andar a casa!!!!

Chi che no ze bon gnanca de stropare le buse su le stra-de e i marciapìe e che el ghe da la colpa ai veci parchè i

casca no ze tanto aposto co’ la suca baruca.No femose ilussion: sti quattro magna magna i vole

stare là fin l’ano che vien incolà su la carega. Ma a noialtri no me interesa gnente, Dio no’ paga al

sabato ma paga..., gavemo pazienza e savemo spetare come quando se faseva el militare. Contemo i zorni a

la roversa: e alora scominsiomoi a contali - 450 all’alba e ogni volta che se parlemo i sarà sempre 60 de manco.

FORSA E CORAGIO....

In libreria

copertina ghiro.indd 1 30/09/09 10:30

La Prima Guerra Mondiale mise le premesse e la Seconda ne applicò tragicamente le conseguenze. Le scienze europee che fino al allora dialogavano in un confronto serrato e costruttivo, furono utilizzate per le esigenze del potere e dei i suoi strumenti: la guerra, il terrore, lo sterminio. L’umanesimo fu accantonato e con lui le sue scienze-coscien-ze-conoscenze. Recuperare questo inestimabile

patrimonio di idee è possibile ma neces-sita di “Intellettuali” che lo riportino alla luce.Alecssandr Bielca (Sasha) era uno di questi: la psicologia sua scienza-passio-ne.Ne narriamo la storia o almeno quello che ne è rimasto perché, lui stesso, fu vitti-ma di quel proces-so straniativo che distorce, mistifica e porta l’oblio. Ebbe la

fortuna di conoscere persone quali Freud (che lo coccolò), Pavlov (ne fu segretario particolare), Vygotskij (sincero amico), Anochin (collaboratore), Lurija (amico e collaboratore), Lacan ( nel mezzo della “contestazione” del 68), Skinner (ne fu con-sulente), Chomsky, Kandel e.. molti altri.Li ritroveremo in questo racconto di umana e scientifica “avventura”.

Nonostante i controlli, la patente a punti e l’alcool test, non si riesce ancora ad estirpare il malcostume di guidare in stato di ebbrezza. Il vizio - soprattutto italia-no- richiederebbe misure restrittive, misure già adottate, del resto, nella maggior parte dei paesi europei. Non è questione solo di incidenti, ma di ritiro della patente, multe salatissime e rischio detenzione. In attesa di adeguamento a standard più civili, dunque, che fare? Per chi non resiste al brindisi di

troppo, esistono soluzioni fai da te, sempli-ci ed efficaci. Ad esempio, il “solito noto” amico sobrio, il cui compito, a fine serata, sarà di riportare a casa il resto del gruppo. In alternativa, un sistema alla portata di tutti è il taxi, poco utilizzato, ma che in molti casi salva portafoglio e patente.Ad Abano e dintorni opera la società ARTE TAXI, realtà con diversi anni di esperienza alle spalle. Il servizio è attivo anche di notte e fine settimana, e non si limita al trasporto

standard, accettando anche prenotazioni.

Dunque meglio un giro in taxi che mettere a rischio la vita propria e quella altrui.La cooperativa “Arte Taxi” offre il proprio contributo, con servizi individuali e di comi-tiva per le compagnie dirette in discoteca al fine settimana.I prezzi concorren-ziali sono finora stati sperimentati per i locali nell’area delle terme e dei colli. L’arricchimento della flotta, che conta ora 27 vetture e 5 pulmini, consente “percorsi di sicurezza” anche per i locali più distanti. Roberto Zambon

Alessandro Ghiro, Specchi inconsci labirinti delle coscienze. Una storia pag.185, Cleup 13,00

“UN RACCONTO DI UMANA E SCIENTIFICA AVVENTURA TRA LE TERME

ED I COLLI EUGANEI”

I TASSISTI PRONTIPER I VIAGGI DEL SABATO SERA

el Massarioto 9

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Un piccolo dono per la befana le famiglie di Abano l’hanno ricevuto anche dal

Movimento Con la Gente per la Gente che ha distribuito il bellissimo Gioco dell’Oco Pass. Si tratta di una prege-vole realizzazione artistica firmata dal pubblicitario Fabio Brasiliani, che, col-laborando all’ini-ziativa con il leader del Movimento Aldo Francisci, ha voluto mettere il suo talen-to a disposizione di un impegno dall’alto valore civile. Nello snodarsi – casella dopo casella – del Gioco dell’Oco

Pass al modo dei classici gioco dell’oca e del monopoli, la fantasia degli autori si è sposata con quello che pensa la gente di questo scandalo di cui si sta concretamente occu-pando anche la Magistratura. Ed è proprio il caso di dire che anche stavolta la realtà supera la fantasia: è bastato infatti che un brillante creativo facesse, diciamo così, da notaio alla realtà ed ecco nascere il Gioco dell’Oco Pass.Si tratta di una originale interpretazione satirica dello scandalo dei pass parking che da un mese a questa parte sta terremotando dalle fondamenta la giunta comunale di Abano Terme, con il sindaco Bronzato che, in attesa di rinvio a giudizio, si vuole sull’orlo delle dimissioni, insidiato dai suoi aspiranti successori, oggi formalmente ancora suoi assessori ma prontissimi a sferrare alla prima occasione il colpo di mano decisivo. Una giunta che d’altro canto si basa su una

un “castigat ridendo mores” – lo scopo del bell’oggetto che si propone di mettere alla berlina i pubblici vizi dei detentori del potere comunale per mezzo di una salace e intelli-gente operazione di satira politica. Ed è appunto la satira del potere l’essenza di que-sto nuovo e curio-so gioco, ideato con l’obiettivo di sventare le mano-vre del potere per nascondere certe sue faccende non propriamen-te commendevoli.

maggioranza sempre più minoranza, dopo che ha tradito il man-dato degli elettori che l’aveva votata in abbinamento con la Lista dei Cittadini per il Cambiamento, unico fatto nuovo delle elezioni 2006 insieme al Movimento Con la Gente per la Gente che ottenne oltre l’8%.Fin dalla distribuzione dei primi esemplari consegnati in dono ai cittadini aponensi il nuovo gioco satirico di società è anda-to letteralmente a ruba, rischiando di diventare il vero cult dell’anno che si è aperto. Probabilmente fra qualche anno diventerà anche un prezioso pezzo da collezione. La stampa quotidiana e le reti televisive venete ne hanno peraltro dato uno straor-dinario rilievo all’evento, dedicando alla pubblica-zione del Gioco dell’Oco Pass – come possiamo vedere anche in queste pagine – un’attenzione veramente grandissima.Il Gioco dell’Oco Pass è in realtà un vero e proprio gioco di società, dove nelle varie caselle, i cui spazi di percorso ricorda-no i posteggi a pagamen-to (fondo grigio asfalto e bordini azzurri), tra i vari segnali che obbliga-no a seguire un determi-nato percorso, appaiono amministratori e dirigenti comunali utilizzatori un po’ diciamo così impropri delle gratuità per i par-cheggi (spesso anche per coniugi, sodali di partito, amici, parenti vari).Si potrebbe anche definirlo alla latina – con

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IL GIOCO DELL’OCO PASS UNA BRILLANTECREAZIONE DI SATIRA POLITICA

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Più precisamen-te si tratta di far conoscere alla gente la voracità di privilegi che hanno gli attuali amministrato-ri del Comune di Abano Terme: crediamo che

l’allegro mosaico dell’Oco Pass ci riesca magistral-mente. Oltretutto i testi che vengono riportati nel gioco sono tutti citazioni letterali di brani apparsi sulla stam-pa quotidiana, utilizzati con straordinaria leggerezza e spumeggiante spirito d’iro-nia. E in ogni particolare del percorso il riso e il sorriso si alternano, anche per il facile riconoscimento dei personaggi politici cita-ti, dei quali si può ridere senza grevità, ma senza per

questo scordare il severo moni-to rivolto al loro comportamento e alle loro curio-se dichiarazioni. L’elegante realiz-zazione grafica – di grande forma-to e plastificata – è straordina-riamente accat-tivante e risulta di uno spas-so unico i testi (spesso esilaran-ti citazioni dalla stampa locale) che illustrano le varie caselle del gioco, ideale per

l’intrattenimento in famiglia e tra amici. Insomma la «Parcheggiopoli» di Abano è diventata anche un gioco, semi-serio ma divertentissimo, di modo che il Gioco dell’Oco Pass si presenta così come un intratteni-mento schiettamente popolare, da giocare in famiglia e con gli amici, dove ritrovare i pro-tagonisti – purtroppo in negativo – dell’ormai moribonda amministrazione comunale locale e poterci ridere sopra (per non piangere). In ogni caso i fatti sono fatti ed è inutile che i politici colti con le mani nel sacco si scanda-lizzino tanto: noi, mentre giochiamo all’Oco Pass, aspettiamo serenamente le decisioni della Magistratura.

Redazione informAbano

Pass ci riesca magistral-mente. Oltretutto i testi che vengono riportati nel gioco sono tutti citazioni letterali di brani apparsi sulla stam-pa quotidiana, utilizzati con straordinaria leggerezza e spumeggiante spirito d’iro-nia. E in ogni particolare del percorso il riso e il sorriso si alternano, anche per il facile riconoscimento dei personaggi politici cita-ti, dei quali si può ridere senza grevità, ma senza per

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Oggi si tratta un tema scottante, che io stes-so affronto ormai sempre più frequentemente: i condomini ritardatari nel versamento dei contributi. L’amministratore stesso è portato a valutare atten-tamente questo problema in quanto, secondo l’art. 1130 c.c., ha il dovere di riscuotere i contributi per il pagamento delle spese del condominio. Spesso ci si trova a essere tolleranti, a inviare solleciti che non sortiscono nessun effetto risolutore perché i condomini ritardatari saranno eter-namente in ritardo nei pagamenti con la con-seguente difficoltà di gestire il condominio stesso. Ma quando deve ritenersi moroso un condomino ritardatario? Quando è opportuno rivolgersi all’Autorità Giudiziaria dove l’am-

ministratore può chiedere e ottenere un decreto ingiuntivo? Per evitare che ogni caso venga valutato, se pur involonta-riamente, con considerazioni soggettive, sarebbe opportuno che il regolamento

condominiale disciplinasse la questione, le penalità per i ritardi e quando l’amministratore sia tenuto ad agire giu-dizialmente. In questi casi, dopo aver esperito tentativi bonari, si può applicare in seguito una penalità (indennità di mora) espressa in per-centuale alla rata dalla data di scadenza. Se nessuna disposizione

è prevista nel regolamento di condominio, l’interesse di mora è quello previsto dalla legge. Per l’amministratore la responsabilità è gravosa: agire per vie legali costituisce un onere per il condominio, disagi, diatribe, ma anche la prolungata tolleranza potrebbe portare a disservizi e/o peggio a debiti nei confronti di terzi.

Nulla ottenendo, la disposizione dell’art. 63 disp. att. c.c. , offre un rapido mezzo per agire contro i condomini morosi a condizione che il preventivo di spesa e relativo riparto siano stati regolarmente approvati dall’as-semblea. L’ottenimento di un decreto ingiun-tivo immediatamente esecutivo nonostante opposizione, ha maggior forza se i bilanci vengono allegati al verbale e controfirmati dal presidente dell’assemblea deliberante, perché il verbale non possiede titolo esecu-tivo ma valore probatorio. Lo stesso articolo autorizza l’amministratore, nel caso in cui la mora si sia protratta per un semestre e se è previsto dal regolamento, a “sospendere l’utilizzazione dei servizi comuni suscettibili di godimento separato”.In definitiva, affinchè l’amministratore svol-ga il suo compito al meglio, è necessario adottare tutti i suddetti mezzi magari tramite l’ausilio dei condomini e l’adozione di speci-fici criteri nel regolamento.

MOROSITA’ IN CONDOMINIO

Vita di condominioa cura Enrico Gardiniwww.amministrazionigardini.com [email protected] 049 8611299

Diciamolo subito senza tanti giri di parole: vita grama quella dei nonni fatta più di doveri che di diritti!Tenterò molto brevemente di spie-garvi il perché prendendo lo spun-to da un paio di recenti vicende giudiziali. La prima riguarda il tentativo da parte di un nonno di intervenire nell’ambito di un procedimento di separazione giu-diziale per far presente al Giudice il proprio desiderio di poter continuare ad avere rap-porti affettivi col nipotino atteso che la nuora gliene impediva la frequentazione. Ebbene, nonostante la legge riconosca espressamente il diritto dei minori a mantenere vivi i rapporti con gli ascendenti, i nonni non possono allo stato intervenire nel procedimento giudiziale perché (lo dice la Cassazione) manca una precisa disposizione normativa in tal senso.

Sembra assurdo solo a leggere l’art. 155 del c.c. che dispone che in caso di separa-zione personale dei genitori il figlio mino-

re ha diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti (nonni), ma tant’è. A questo punto ai

nonni che non vogliono darsi per vinti non resterà che promuovere un procedimento che abbia ad oggetto l’accertamento della condotta pregiudizievole del genitore nei confronti del figlio (art. 333 c.c.) ed insiste-re perché il Giudice emetta un provvedimento che faccia valere la loro posizione giuridica contro chi ostacola il rapporto con i nipoti. In compenso, (ma si fa per dire!) in capo ai nonni gravano veri e propri doveri. Infatti

la legge prevede un obbligo primario di man-tenimento dei minori da parte di entrambi i genitori, e secondario degli ascendenti (quindi dei nonni), quando i genitori non hanno mezzi sufficienti. In termini pratici, il genitore beneficiario dell’assegno di man-tenimento a favore del figlio che non riceva più in tutto o in parte detto assegno da parte del coniuge gravato, potrà chiedere (ove necessario anche giudizialmente) anche agli ascendenti di provvedere al mantenimento del proprio nipote. Ovviamente, in caso di contrasto, il Giudice dovrà porre a carico dei nonni (sia materni che paterni) un assegno commisurato alle rispettive possibilità eco-nomiche in modo tale da contemperare gli sforzi contributivi di costoro. Un caro saluto a tutti i lettori

TRA MOGLIE E MARITO...

La rubrica dell’avvocatoa cura dell’Avv. Claudio Calvellowww.studiolegalecalvello.it [email protected]

“Il ruolodei nonni”

“L’ingiunzione al pagamento disciplinatadal codice”

Per segnalareSOPRUSI

DEGRADOINGIUSTIZIE...

telefonateallo 049 810956

cell. 349 0808404

Numerosi cittadini possessori di conto corrente presso le Poste Italiane ci hanno segnalato di essere stati truffati da ignoti che via mail, spac-ciandosi per le stesse Poste italiane, richiedevano al destinatario i codici segreti per accedere al proprio conto corrente, pena la chiusura del conto stesso. Molti hanno risposto comunicando i dati richiesti e si sono ritro-vati con il conto svuotato. Questi cittadini truffati hanno sporto denuncia ai carabinieri. Sarà la Polizia postale ad individuare i responsabili. Nel 95% dei casi però queste truffe provengono da paesi africani e in questo caso ci sarà ben poco da sperare.

ATTENTENZIONE QUINDI A NON DARE MAI A NESSUNO PASSWORD E I CODICI SEGRETI. (NEANCHE ALLE STESSE POSTE ITALIANE)

ATTENTI ALLE TRUFFE INFORMATICHE

noi sempre al tuo fi anco

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A cura di Aldo Francisci

• Baccalà al pomodoroMondare del buon baccalà “ragno” ben battuto e lasciato a mollo per 4 giorni, cambiando ogni giorno l’acqua. Ta-gliare il baccalà a pezzi, infarinarli appena e rosolarli in un trito di cipolla abbondante e aglio, con olio di oliva. Bagna-re con vino bianco. Salare con pezzetti di acciuga. Coprire con abbondante passato di pomodoro fresco, o con salsa, diluito in brodo. Rifinire a cottura ormai completa con un trito di prezzemolo e di giallo di limone. Salare secondo il gusto, servire ben caldo con polenta.

PROVERBI VENETI A cura di Aldo FrancisciAncuo val più i schei de la virtùA pensar mal, no se fala maiBisogna aver i oci anca de drioNo farte mai capir che ti sa tutoTuto va e vien, e gnente se mantienCorendo drio al piaçere, se si aviçina al dolore A chi nasse desfortunà, ghe piove sul culo stando sentà Chi tropo se inchina, mostra ‘l culoVardete da quei che te loda: o chi i t’ha imbroià o che i sta per imbroiarte Signor fè che no sia beco: se ghe son, fé che no lo sapia:se, ‘l so, fé che no ghe bada El segreto de le femene no lo sa nessun, altro che mi è vu e tuto ‘l comun El cafè l’è bon con tre S: sentà scotando e scrocando Dio te varda da un magnador che no beve I cani mostra i coioni e i coioni mostra i schei Fin che ghe xe pan in convento, frati no manca Togno fa la roba, el sior Antonio la gode, e el conte Antonio la magna Ghe xe chi pol pissar in letto e dir che l’ha suà I popoli se mazza e i re se abraza

dal 13 al 20 febbraioFARMACIA COLOMBOVia Volta, 31 ABANOTel. 049 8668043dal 20 al 27 febbraioFARMACIA ALLE TERMEViale Stazione, 5 MONTEGROTTO Tel. 049 793395 - 794455dal 27 febbraio al 6 marzoFARMACIA BONADIMANIVia Santuario,92 (Monteortone) ABANO Tel. 049 8669005dal 6 al 13 marzoFARMACIA INTERNAZIONALEVia Pietro D’Abano 12 ABANO Tel. 049 8669049dal 13 al 20 marzoFARMACIA AL CORSOCorso Terme, 4 MONTEGROTTOTel. 049 793922dal 20 al 27 marzoFARMACIA SAN LORENZOVia Matteotti, 91 ABANOTel. 049 811335dal 27 marzo al 3 aprileFARMACIA COLOMBOVia Volta, 31 ABANOTel. 049 8668043dal 3 al 10 aprileFARMACIA ALLE TERMEViale Stazione, 5 MONTEGROTTO Tel. 049 793395 - 794455dal 10 al 17 aprileFARMACIA BONADIMANIVia Santuario,92 (Monteortone) ABANO Tel. 049 8669005dal 17 al 24 aprileFARMACIA INTERNAZIONALEVia Pietro D’Abano 12 ABANO Tel. 049 8669049

TURNI FEBBRAIO - APRILEA cura di Aldo Francisci, Assmaa Chahouat e Piera PiantoniIn collaborazione con il «Rifugio del Cane di Rubano» PER ADOZIONI (anche a distanza) 049 685265 email: [email protected] sito: www.legadelcane-padova.it

«LEGA NAZIONALE PER LA DIFESA DEL CANE»Sezione di Padova

“Adotta un cane adulto,

la felicità non ha età”

MACHE maschio, medio piccolo, buono..finchè non vede il veterinario,non ama iniezioni e manipolazioni. Presina.

TOM maschio, 7 anni,taglia G, diffidente all’inizio ma con un buon carattere. Frapiero.

VAX maschio, piccolo,ha un difetto alle zampe anteriori a causa di un vecchio incidente,5 anni, adatto a appartamento comunque da tenere in casa. Presina.

SAM segugio, maschio.giovane, e molto vivace. Rubano.

SPLEEN maschio,taglia media, non più giovane ma desideroso anche lui di una nuova famiglia. Rubano.

ETTORE E BINGO sono due maschi di taglia media, in canile da 2004 (entrati poco più che cuccioloni).inseparabili,preferibile adozio-ne in coppia. Frapiero.

KIM incrocio pastore tedesco,Maschio, 3 anni, Necessita dei spazi adeguati. Frapiero.

SHEEBA femmina, taglia grande,adatto per casa con giardino. Frapiero.

TIM pincher, maschio.5 anni, abituato in appartamento. Rubano.

“Rol, Richi, Birillo, Bingo e Gigio” ringraziano il giornale

per averli aiutati a trovare casa. Non si dimenticano però

dei loro amici ancora in rifugio”

ORARI SANTE MESSEPARROCCHIA SAN LORENZO

LUNEDI’-VENERDI’ ore 18.00 SABATO ore 18.30 DOMENICA ore 7.00 - 8.30 -10.00-11.30-19.00

PARROCCHIA DI MONTEORTONELUNEDI’-VENERDI’ ore17.00 SABATO ore 17.00

DOMENICA ore 7.00 - 9.00 - 11.00 - 17.00PARROCCHIA DI S. BARTOLOMEO - MONTEROSSO

MARTEDI’-GIOVEDI’-VENERDI’ ore16.00 SABATO ore 19.00 DOMENICA ore 9,30 - 11.00

PARROCCHIA DEL SACRO CUORE DI GESU’LUNEDI’-VENERDI’ ore 8.30 -18.15 SABATO ore 18.15

DOMENICA ore 9.00 - 10,00 - 11,00 - 12,00 - 18,15PARROCCHIA CUORE IMMOCOLATO DI MARIA - GIARRE

LUNEDI’-VENERDI’ ore 18.00 SABATO ore 18.00 DOMENICA ore 7.00 - 9.30 - 11.00

Quattrozampe

amministrazioneimmobiliare euganea

S.A.I.E s.n.c. Via A. Volta, 39 Cond. San Giorgio Tel. 049 667918 - 667277 - Abano Terme

EMERGENZA - Numeri utiliPOLIZIA DI STATO 113 TELEFONO AZZURRO 19696CARABINIERI 112 CASA DI CURA Abano 049 8221211VIGILI DEL FUOCO 115 GUASTI GAS 800900999EMEGENZA SANITA’ 118 GUASTI ACQUA 800900777 SOCCORSO STRADALE 803116 GUASTI LUCE 800900800CORPO FORESTALE 1515 GUARDIA MEDICA 049 8912777GUARDIA DI FINANZA 117 POLSTRADA 112 ABANO TERMETAXI (A.R.T.E. Consorzio Autonoleggi MUNICIPIO centralino 049 8245111Radiotaxi (Terme Euganee)049 8910923 POLIZIA LOCALE 049 8245352TAXI Abano Terme 049 8630307 BIBLIOTECA CIVICA 049 8617901CARABINIERI 112 MONTEGROTTO TERMESTAZIONE 049 8617700 MUNICIPIO centralino 049 8245111 POLIZIA LOCALE 049 8245352 BIBLIOTECA CIVICA 049 8617901


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