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Perception

Date post: 27-Mar-2016
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CAtegorie percettive ricerca visiva Claudia livia i corso a.a. 2010/2011 ISIA FIRENZE prof. S. Simoncini
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Page 1: Perception

CAtegorie percettivericerca visiva

Claudia livia i corso a.a. 2010/2011 ISIA FIRENZE prof. S. Simoncini

Page 2: Perception

indiceEqilibrio

forma

configurazione

sviluppo

tensione

colore

luce

spazio

movimento

espressione

introduzioneTutti gli elaborati che ho svolto per questa disciplina, mi hanno aiutato a vedere quello che mi circonda con un ottica diversa.Mi hanno aiutato a separare la visione dalla percezione, e così facendo mi sono allenata a scomporli e a poterli utilizzare con facilità e come meglio credo.

Nell’impaginare e nello svolgere delle esercita-zioni, ho trovato un tema comune e ho cercato, per quanto mi fosse possibile, di svolgere tutte le categorie seguendo il tema dell’abitazione. Ogni categoria é abbinata a spazi o elementi della casa. Per questa ragione gli esercizi sono nomi-nati con nomi di oggetti.

Page 3: Perception

equilibrioL’equilibrio dimostra come anche una con-figurazione semplice sia strutturata. All’in-terno di essa esisterà una sorta di campo di forze che costruisce dei poli di attrazione, gli elementi che ci si disegnano sopra quindi, interferiscono con questo campo di forze e possono dare l’impressione di maggiore o minore equilibrio.

Quello che però mi sembra più importante è che con questo campo di forze gli elementi interagiscono in modo attivo, alterandolo, per cui più è complessa la configurazione più diventa complesso predire l’effetto finale.

Page 4: Perception

Sveglia: nessun oggetto viene per-cepito come isolato dal resto, si tende sempre ad assegnargl il suo posto nel tutto.

Camera da letto

Page 5: Perception

comodino: La struttura regola l’equilibrio dell’immagine. si tende a man-tenere configurazioni strutturalmente semplici.

Page 6: Perception

Letto: La difformità è causa di un rapporto formale equilibrato; a meno che non alteri il valore semantico ren-dendo l’immagine meno fluida.

Simmetria assimmetria Alterazione semantica

Page 7: Perception

lampada: Un elemento che si trovi al centro della composizione, o vicino ad esso, o sull’asse di centro verticale, ha un minor peso compositivo di altri elementi che si trovano fuori dai tracciati principali della “struttura indotta”.

Page 8: Perception

orologio: ciò che si trova nella parte supe-riore della composizione è piu’ pesante di ciò che si trova nella parte inferiore.

orologio: ciò che si trova nella parte destra della composizione è piu’ pesante di ciò che si trova nella parte sinistra. Il peso di un elemento cre-sce in proporzione alla sua distanza dal centro.

Page 9: Perception

Poltroncina: Piu’ gli oggetti sono collocati lon-tano dall’osservatore piu’ peso hanno.

Page 10: Perception

Poltroncina: A parità di fattori il colore chiaro prevale su quello scuro.

Page 11: Perception

Portacandele: L’isolamento costituisce un fattore di peso.

Page 12: Perception

libreria: La for-ma costituisce un valore di peso. Le forme regolari hanno piu’ peso di quelle irregolari. (anche la com-pattezza ha più peso)

Page 13: Perception

Sedia: Le forme ver-ticali hanno più peso di quelle oblique.

Page 14: Perception

libreria: La direzione costituisce un fattore di peso. Le composizioni diagonali sini-stra/destra pesa di più di quella destra/sinistra.

Page 15: Perception

formaCosa significa rappresentare un oggetto? La risposta classica che ci fa andare in bestia è che deve somigliare al vero. Quindi l’arte è buona quando ’somiglia al vero’. Al che, la seconda contromossa che ci dovrebbe man-dare in bestia è che l’artista dipinge quello che ‘sente dentro‘, ma ’somiglianza al vero’ non significa niente detta così, e l’arte non è riducibile alla pura soggettività. Il pun-to è che il riferimento a un contenuto non può essere ridotto a una proiezione pura e semplice delle sensazioni: ogni tipo di rap-presentazione esclude qualcosa, si tratta di selezionare gli aspetti che devo rappresenta-re. Per questa ragione si fa uso della forma, l’origine, il punto di partenza di ogni cosa.

Page 16: Perception

cucina

sedia: In una rappresentazione l’orientamento di qualsiasi unità è de-terminata dagli assi principali. Ne consegue che:

a. Ogni forma che esplicita cadenze verticali e orizzontali è un corpo stabile in riposo, semplice.

b. Le forme che fondano il proprio equilibrio sull’obliquità dei suoi lati, sono percettivamente più dinamiche.

Page 17: Perception

tavolino: Quando una forma ha un asse prevalente al punto che nessun altro può competere con esso, se capovolta assume una configurazione differente anche se dal punto di visa formale nulla è cambiato.

Page 18: Perception

maniglia: La simmetria di una forma è riconosciuta ap-pieno soltanto quando il suo asse è orientato verticalmente.

a. Rapporto con l’orientamento verticale

b. Contrasto con l’orientamento verticale

Page 19: Perception

Cassettiera: La distinzione. Le proiezioni privilegiate sono quelle che producono figure dalla forma più semplice.

Page 20: Perception

utensili da cucina: La sovrapposizione. Essa intensifica il rapporto formale intensificando uno schema più unifica-to. Inoltre consente la selezione.

Page 21: Perception

porta oggetti: La posizione obliqua delle forme viene concepita come devia-zione in graduale aumento, dalla posizione stabile dell’orizzon-tale e della verticale.

Page 22: Perception

lavabo: L’obliquità prospettica. In questo caso la forma può apparire come se si gonfiasse pas-sando da una dimensione piccola ad una grande.

Page 23: Perception

pennello per alimenti: A seconda di come viene percepito l’effetto di-namico, la forma potrà avere risultanze diverse.

A prima vista gli oggetti sembrano due di diversa grandezza, ma in realtà sono un unico oggetto visto da un lato e di fianco.

Page 24: Perception

vista della cucina: b. Questo dipende anche dall’attitudine sogget-tiva dell’osservatore.

Page 25: Perception

Geometrici Formali

CUCINA: Stile di rappresentazione delle forme. Allo stesso modo di come noi per-cepiamo un oggetto attraverso sti-moli percettivi proiettati sulla retina, così si rappresentiamo una forma dandogli un pattern formale idoneo.

Quali tipi?

Ornamentale

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Stilizzati

Schematici

Page 27: Perception

configurazione La configurazione si occupa in modo più diretto di quelle che vengono definite le leg-gi della Gestalt. Per come la capisco io: se l’insieme di tracce che vedo non costrui-sce nulla di coerente e strutturato, i vari particolari rimaranno appesi al nulla e muti, incapaci da soli di ricostruire una configu-razione.La configurazione quindi è il modo di esprimere e costruire un percetto che riesca a comunicare, con i giusti mezzi, una certa cosa all’intera popolazione. Per que-sto entrano maggiormente in gioco le leggi universali della percezione, come quella per cui, per fare un esempio, quando ci sono più configurazioni possibili noi scegliamo la più semplice.

Page 28: Perception

salotto

divano:niscono l’identità di un oggetto percepito e creano un sistema integrato che è, a sua volta,

qualità secondarie.

Page 29: Perception

lampade da terra:vista in maniera tale che la struttura che ne risulti sia tanto più semplice quanto le condizioni lo consentano.

Principio di semplicità, non intesa come “economia”. Ciò che rende la percezione più semplice è la semplicità d’esperienza che ne risulta, e dipende da:

a. Dalla semplicità dello stimolo che dà origine al percetto. L’immagine nota è certamente più semplice.

Ogni figura tende ad essere vista

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Lampada da tavolo: b. Configurazioni con elementi che ne richiama-no alla memoria altri.

Page 31: Perception

pennetta USb lucchetto: b2.

“mascheramento”, che impedisce il ricono-scimento immediato.

Configurazioni la cui condizione genera

radio: c. Dalla semplicità del si-gnificato che dev’essere trasmesso dal precetto.

Page 32: Perception

dal rapporto che sussiste tra significato e precetto.

a. rapporto omologo

Page 33: Perception

Gondolieri | Venezia © Orazio Minnella Gondoliere, 1914

d3. Rapporto concettualed2. Rapporto analogo

Aleksandr Porfir'evič Archipenko

Page 34: Perception

?

????: e. Dall’atteggiamento mentale del singolo osservatore a cui il linguaggio è sconosciuto e tende quindi ad attivare modelli sbagliati.

Page 35: Perception

Pinpression

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Sedia girevole: La condi-zione di semplicità viene meno quando si perviene all’indebolimento dello stimolo percettivo.

a. La lontananza del percetto b. la velocità del percetto

Page 37: Perception

c. la scarsità d’illuminazione d. quando ci troviamo in presenza di percetti ambigui; la percezione LIVELLA se preferisce la simmetria, altrimen-ti, ACCENTUA deformando il percetto.

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Poltrona: “...ciò che appare deve separarsi dal resto per apparire” Goethe.

Page 39: Perception

OGGETTISTICA: Leggi dell’unificazione formale o di raggruppamento. Le regole deri-vano tutte dal principio di somiglianza; infatti, se sono simili le paerti verranno vissute come legate tra loro.

a. Somiglianza di dimensione

Page 40: Perception

b. Somiglianza di forma

Page 41: Perception

c. Somiglianza di colore

Page 42: Perception

d. Somiglianza di posizione

Page 43: Perception

e. Somiglianza di orientamento spaziale

Page 44: Perception

f. caso limite della somiglianza, la con-tinuità! se non ci sono intervalli tra le varie figure, ne risulta un oggetto compatto.

Page 45: Perception

SviluppoCon lo sviluppo si mostra come il mondo si evolve, come le cose cambiano e mi-gliorano. Lo stato più avanzato di una forma, di un’oggetto, può essere raggiunto solo per mezzo di altri, più elementari.La forma si evolve da pattern semplici a quelli più complessi con l’andare del tem-po.L’uomo come già noto tende alla sempli-cità, e così tende quindi a semplificare le forme per evolverle.

Page 46: Perception

cameretta

cavallo a dondolo: Sviluppo per stadi di una forma. La forma qui su svi-luppa con un progressivo aumento di comples-sità che va dall’oggetto anni ‘50 all’oggetto più attuale.

Page 47: Perception

Scarpette e decorazioni: Una forma esprime ottimamente il proprio “carattere”in un determinato medium. Col termine medium si fa riferimento non soltanto alla proprietà fisica del materiale ma anche alllo stile di rappresentazione proprio di una specifica cultura o di un singolo autore.

a. Medium fisico

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b. Medium culturale c. Medium espressivo

Roy Lichtenstein, THE MELODY HAUNTS MY REVERIE, 1965, lithograph on paper

Page 49: Perception

specchio: Anche la replica di una for-ma se non è duplicata con lo stesso medium non ci dà la stessa rappresentazione.

a. specchio nella sua forma originale b. specchio replicato con una tecnica “fumettistica” con la quale si ottiene una rap-presentazione simile ma estranea all’originale.

Page 50: Perception

Keith Haring “Cuore”

quadri: il concetto “rappresentativo” è tale che la struttura può venir rappresentata tramite un determinato me-dium. Più di ogni altra cosa distingue l’artista dal non artista.

Page 51: Perception

gia

llor

os

so b l u g

iall

oros s o b lu

gia

llorossob

disegni: Disegnare, dipingere, modellare fanno parte del comportamento motorio umano, sviluppati da:

Movimento fisionomico: Ossia, valenze espressive mediate da con-nessioni di natura emotiva che si manifestano in alcune forme in certe circostanze.

Movimento descrittivo: evoluzioni formali relative a gesti deliberati intesi a rappresentare qualità percettive, gesti del corpo.

a. sviluppo irrazionale. Questo disegno non ha scopo preciso, ispirato dalla canzo-ne “london calling” The clash, dovrebbe quindi derivare da uno sviluppo irrazionale. (per quanto ci fosse il condizionamento dell’esercizio di per se).

movimento fisionomico

Page 52: Perception

b. sviluppo razionale. Questo disegno considera il movimeto eseguito dall’omino in una sintesi di relazioni spaziali e cinestetiche che ven-gono eseguite in sequenza.

movimento descrittivo

Page 53: Perception

a. primo omino b. tendo a fare meno tratti (linea del-le gambe unica) e a prestare meno attenzio-ne (cerchio della testa più trascurato)

c. tendo a fare sempre meno tratti (linea del corpo e delle gambe unita, linea delle braccia unica) e a prestare sempre meno attenzione (cerchio della testa sem-pre più trascurato e piede dimenticato del tutto)

disegni: Qualsiasi operazione manuale arriva dopo un certo tempo al conseguimento di movimenti scorrevoli in forme semplici.

Page 54: Perception

Luce, tavolo e sedute: La percezione tende spontaneamente verso la rotondità. Una strut-tura circolare o arrotondata attira l’attenzione per-chè il cerchio è la forma perfetta dell’equilibrio.

Page 55: Perception

mani: Non ci sono linee rette in natura, esse sono in verità emminentemente astratte. La linea ret-ta è essenzialmente un prodotto dell’uomo, creata per i vantaggi della semplicità.

a. prodotto dell’uomo

b. prodotto della natura

Page 56: Perception

a. LEGO grandezza normale b. LEGO portaoggetti a.

b.

LEGO portaoggetti: La forma e l’ubica-zione di un oggetto non risultano menomate da un cambiamento di dimensione. Perchè le differenze di grandezze appaiono quando i rapporti di natura spaziale e motivi simbolici lo richiedono.

Page 57: Perception

disegni bambini: Dallo sviluppo della for-ma alla rappresentazione dello spazio. Il disegno, nei primi stadi mostra una concezione dello spazio che è dovuta a rapporti qualitativi anizhè a neces-sità metriche.

Page 58: Perception

tensioneOgni forma ha una tensione, nessuna è sta-tica, immobile come crediamo. C’è tensione nelle pieghe, nelle curve, perchè ogni compo-sizione appare come se applicasse uno sfor-zo in determinate direzioni. Questa tensione implicita nelle cose proviene dall’ esperien-za, perciò sta a noi riuscire a comunicare questa tensione, riuscendo a rendere dina-miche anche immagini di oggetti inanimati o di corpi durante un’azione. Come si dirà per la categoria del movimento, è impossibile da mostrare interamente con delle immagini il movimento, ma con l’utilizzo della tensione si può comunicare.

Page 59: Perception

bagno

rubinetto: Si può vedere movimento anche dove esso non si verifica sul piano fisico. Si muove perpetuamente nella sua immobilità.

Page 60: Perception

orologio: In ogni composizione le forme appaiono come se applicassero uno sforzo in determnate direzioni. Quest’oggetto provoca una tensione visiva.

Page 61: Perception

specchi: Il test del movimento gamma.

a. Tensione uniforme in tutte le direzioni

b. Tensione sui lati c. Tensione sulle diagonali

a.

c.

d. Tensione oscillatoria e. Tensione verso gli angoli ( inclinando la forma)

e.

d.

Page 62: Perception

PORTAROTOLO: Segue la direzione perpendicolare, perciò è un oggetto di “seconda scelta”.

scopinO: Gli oggetti visivi mostrano preferenza a muover-si nella direzione del loro asse principale.

Page 63: Perception

candele: Come il movimento anche la tensione di-pende dalla proporzione. Variando i rapporti dimensionali si genera tensione nelle proporzioni.

Contenitori: Sulla qualità dinamica delle forme a “cuneo”. Va ricordato che il gradiente percettivo costitui-sce di per sé una tensione.

a. in figure piane che tendono ad essere viste tridimensio-nalmente c’è sempre una “tensione nella direzione che porta alle forme semplici.

Page 64: Perception

b. Un decrescendo di larghezza fa in modo che sembri svilupparsi dinamicamente.

c. Anche le rampe adempiono ad una simile fun-zione, facendo si che l’oggetto emerga gradatamente.

Page 65: Perception

bicchieri: Le linee convergenti mantengono come elemento statico il fatto che il gradiente della larghezza ha un ordine costante.

a. forma a cuneo base b. divergenza accresciuta c. divergenza addolcita

Esempio A

Esempio B:

la tensione è ancora più esplicita quando negli oggetti si verificano dei cambiamenti di orienta mento lineare.

Page 66: Perception

lavabo: Ci si avvale di forme curve rigonfie per ac-crescere la tensione della composizione.

staffe: L’orientamento obliquo è probabilmente il mez-zo più elementare per ottenere una tensione guidata. Vie-ne percepita spontaneamente come deviazione dallo schema basilare della direzione verticale/orizzonatale.

Page 67: Perception

piastrelle: Anche la trama costituisce un elemento dinamico mediante le ombreggiature e sfumature orientate obliquamente.

mobiletto: L’effetto dell’obliquità talvolta è rinfor-zato dalla conoscenza della posizione normale dell’oggetto.

Page 68: Perception

porta-asciugamani: La condizione primaria affin-che° l’obliquità pervenga ad un effetto di maggiore dinamismo è data dal quantitativo di deviazione della verticale e dall’oriz-zontale.

a. fermo b. si muovono appena c. mostrano massimo movimeto

Page 69: Perception

Immagine di giornale: Ogni immagine che raffigua l’azione è vissuta come se rappresentasse il massimo di ten-sione e dell’azione stessa.

porta-riviste: La tensione della deformazione. Quanto più è deformato tanto più esplicita la sua tensione.

1. 2. 3. 4. 5.

Page 70: Perception

lampada: L’incompiutezza della forma che sia bene strutturata produce una tensione verso la chiusura.

BagnoBagno BagnoBagnoBagno

Bagno

Scritte: La scrittura è un diagramma vivente di forze psicologiche.

Page 71: Perception

Caravaggio. La vocazione di san Matteo. Dett. 1597-1603.

Cézanne. Madame Cèzanne sulla poltrona.

Mondrian. Alberi in fiore 1912

quadro: Quanto più ci si distacca dai temi legati alla vita tanto più c’è il livellamento di ogni traccia personale nella trama pittorica.

Page 72: Perception

coloreGli oggetti e gli ambienti che ci circonda-no sono in gran parte colorati. Ciò dipende dal fatto che la luce si diffonde attraverso onde di diversa lunghezza: ad ogni onda cor-risponde un colore.La sensazione è il pro-cesso elementare mediante il quale il nostro organismo riceve energia fisica dall’ambiente esterno; è un processo passivo che avviene nell’organo di senso e non presuppone ne-cessariamente il coinvolgimento cosciente.La percezione è invece il processo evoluto mediante il quale organizziamo e interpre-tiamo la sensazione; è un processo attivo che avviene nel cervello, e che riferisce la sensazione all’oggetto esterno, coinvolgendo anche l’esperienza.Il colore è uno degli aspetti più affascinan-ti e caratteristici della percezione.

Page 73: Perception

Scrivanie e sedie Trasparente lucido/opaco

freddo/caldo

Page 74: Perception

Soleggiato/ombreggiato

riposante/eccitante

Page 75: Perception

leggero/pesante

Sottile/denso

Page 76: Perception

Vicino/lontano

umido/asciutto

Page 77: Perception

arredare con il colore

a. colore industriale

b. colore equilibrato

c. colore drammatico

d. colore ingenuo

Page 78: Perception

Vuoto , profondo. PAURA Vicino, avvolgente, GRANDE GIOIA Breve, denso, sinuoso DISAGIO

Lontano, DISTACCATO cosparso, ANTIPATIA Vicino, SICUREZZA

Page 79: Perception

Amplio BENESSERE Immobile RILASSATEZZA

Perlato TRANQUILLITA’ Opalino FREDDEZZA

Page 80: Perception

LuceLa luce è ciò che ci permette di percepire uno spazio, e di vedere l’ambiente circo-stante completo di tutte le cose, grandi e piccole di cui è formato. Senza di essa la visione sarebbe impos-sibile, i colori dipendono da essa, la vita dipende da essa, come le piante senza la quale non potrebbero esistere. La luce ci fa distinguere le forme, la di-rezione e la distanza delle cose.

Page 81: Perception

elementi vari fotografia: Il fenomeno della luce viene sottoposto ad un’attenzione selettiva.

a. Attenzione per l’inconsueto,un bagliore.

b. Consuetudine per il fenomeno della luce, che determina le gradazioni di chiarezza e ombra che definiscono la forma.

Page 82: Perception

balcone: La chiarezza degli oggetti viene vista fonda-mentalmente come l’effetto di un riflesso. Gli oggetti sono sostanzialmente dei piccoli emanatori di luce.

Page 83: Perception

vaso: La risultanza di chia-rezza di un oggetto dipenderà dalla vicinanza con altri gradienti di lu-centezza.In questo esempio, il vaso a. po-sto accanto al vaso b. più chiaro risulta scuro. Invece, lo stesso vaso a, posto vicino ad un vaso c. più scuro risulta chiaro.

a. b.

c.

a.

Page 84: Perception

gatto: Il fenomeno della lucentezza prova la relatività dei valori di chiarezza. Una delle con-dizioni perchè si determini la sensazione di lucen-tezza è che l’oggetto possegga un valore di chia-rezza molto ad di sopra della scala del restante campo visivo.

televisore: a. Mantenimento della chiarezza apparente. La luce cambia ma l’oggetto rimane più o meno lo stesso, come in questo caso in cui si può scurire o schiarire la lucentezza senza per questo modificare l’immagine trasmessa.

Page 85: Perception

tavolino: b. Il color bianco riflesso e il bianco di questa pagine, vengono percepiti uguali d’intensità luminosa, ma se si isolano ci accorgiamo che non sono effettivamente uguali.

pellicola proteggi ipad: La trasparenza. Non si separano in due i colori ma si fondono in un unico.

Page 86: Perception

portadocumenti: Ombra e luminosità contrastate senza passaggi intermedi. Netta divisione tra chiaro e scuro.

scatole: Transazione graduale. Qui si trova un pas-saggio graduale che va dalla chiarezza all’o-scurità passando per molteplici mezzi toni.

Page 87: Perception

Pouf: La luce crea spazio.

a. “luce uniforme”si ha un ridotto ef-fetto di spazio. Essa riduce la tidimen-sionalità dello spazio.

b. “sorgente di luce” con un unica sorgente luminosa si crea lo spazio, aumentando l’effetto di profondità. La parete da cui sorge la luce è più in ombra.

a. b.

Page 88: Perception

ombre: Le ombre portate agiscono come vettori direzionali.

a. Orientamento diretto: l’ombra cade sul piano dov’è appoggiato l’oggetto, creando con la lluce la propria ombra

b. Orientamento indiretto; ombre proprie.

Page 89: Perception

ombre: Le ombre portate creana spazio attorno all’oggetto.

Page 90: Perception

quadri: Simbolismo del-la luce.

a. stile lineare:concezione di una natura costante e stabile. L’om-breggiatura è usata come elemento supplementare che viene aggiunto per ottenere tridimensionalità.

b. stile pittoricistico: la na-tura è definita soltanto dalle sue forme. L’illuminazione è applicata come principio globale.

Géricault, Le Radeau de la Méduse, 1819Hiroshige, "The Plum Garden in Kameido" 1857

Page 91: Perception

spazio Lo spazio tratta dei rapporti tra figura e sfondo: in una configurazione una parte sarà vista come figura e il resto fungerà da sfon-do. I rapporti sono indicativi di relazioni spa-ziali, la figura è il primo piano che si staglia sullo sfondo. Io penso che sia più utile svincolarsi rela-tivamente dalle relazioni spaziali e vedere la figura come l’oggetto verso cui siamo diret-ti intenzionalmente, la parte della scena che interagisce con noi. Qui si vede bene come lo sguardo è qualco-sa di attivo, non una registrazione passiva di stimoli.

Page 92: Perception

esterno villetta: I problemi di definire lo spazio dipendono dalla profondità. Gli indizi di profondità:

a. Grandezza relativa.

Page 93: Perception

b. Prospettiva.

c. Sovrapposizione.

Page 94: Perception

d. Gradiente dell’intensità di tessitura.

Page 95: Perception

albero: Quanto più grande ci appare la figura, tanto più debole è l’influenza della linea di confine sull’interno.

a. la figura piccola è maggior-mente concentrata e aumenta l’in-fluenza della linea di confine all’in-terno della stessa.

b. la figura più grande avrà la linea di contorno molto più debole rispetto all’interno.

Page 96: Perception

Portone: La superficie racchiusa tende a diventa-re figura mentre la racchiudente tenderà ad apparire come sfondo. Ciò implica un ulte-riore principio, secondo il quale, l’area più piccola è capace di divenire figura.

Page 97: Perception

giardino: L’orientamento alto/basso. La metà superiore e la metà inferiore non sono di equal peso in queste due versioni della stessa immagine.

balcone: La convessità. Essa tende ad avere la me-glio sulla concavità.

Page 98: Perception

frisbiee gonfiabile: La concavità sia il volume vuoto possono essere considerati elementi legittimi della plasticità.

albero: La deformazione crea spazio. L’ogget-to deformato è visto come deviazione da un’altra cosa conosciuta a sua volta dalla consapevolezza.

a. deformazione.

b. punto di vista più comune.

a.

b.

Page 99: Perception

automobile: Quanro più la profondità viene perce-pita accuratamente tanto più vengono compensate le deformità formali.

a. accrocia le distanzeb. visione che accentua la tridimensio-nalità.

a.

b.

Page 100: Perception

letto: Gradiente di colore. Si ottiene attraverso la resa degli oggetti in modo “sbiadito” con l’aumentare delle distan-ze.

Page 101: Perception

comodino: Gradiente di precisione. Nello spazio fisico vediamo gli oggetti più vicini più chiaramente di quelli lontani.

Page 102: Perception

mensole: Gradiente della luminosità.Il massimo della chiarezza avviene nel livello più prossimo.

Page 103: Perception

movimentoil movimento è forse la dimensione più po-tente dello stimolo visivo.

L’esistenza del movimento non può essere dimostrata. Noi per ricrearlo disegniamo due oggetti identici in due posizioni diverse, o quando guardiamo una pellicola ne vediamo solo i fotogrammi “congelati”, statici.Il movimento può soltanto essere “visto”, ma non può essere afferrato o “documen-tato”.

Page 104: Perception

decorazioni

statue: le forze rappresentate da una composizione sono definite in primo luogo dallo spazio. La direzione-la forma-la grandezza-la collocazione- delle forme, de-terminano quanto esse siano “forti e quale orientamento abbiano.

a. Sequenza spaziale-permanenza. Movimento indotto.

b.Sequenza temporale-mutamento

a.

b.

Page 105: Perception

fotoricordo: forze definite dallo spazio.

fotoritocco: a. immagini racchiuse; la figura tende a muoversi, lo sfondo a stare fermo.

Page 106: Perception

b. la Variabilità se un oggetto cambia qualcosa e l’altro rimane co-stante l’immagine assume il carattere del movimento.

c. Differenza di grandezza, l’oggetto più piccolo sempbra met-tersi in moto.

Page 107: Perception

d. Chiarezza. L’oggetto scu-ro si muove mentre quello chiaro è statico.

Page 108: Perception

poster: Proprietà specifi-che del movimento.

Velocità:

a. Alta velocità

Dimensione

b. Lentezza

Page 109: Perception

Parimetrazione

Proporzionalità

Page 110: Perception

Direzione

smontaggio: a. rappresen-tazione di una sequenza come conseguenza di causa effetto.

Page 111: Perception

Mela&chiave: complessi immobili. La coerenza intima di due parti non conduce nessun lega-me, se la struttura all’in-terno del pattern li separa una dall’altra.

conchiglia: tutto ciò che possiede un’atti-vità viene considerato vivo e cosciente a presceindere dal fatto che si muova o meno.

TRICICLO: il movimento crea la differenza. il trici-clo è cosciente mentre la sedia no.

Page 112: Perception

dinosauro robot: si basano le distinzioni sul fatto che loggetto sia in gra-do di produrre da se il mo-vimento o lo riceva da fuori. Quanto è più complesso lo schema di forze del compor-tamento motorio tanto più “umano” appare.

cubismo: si semplifica la struttura inor-ganica.

surrealismo: si semplifica la struttura organica.

vangogh: rappresentazione tramite curve e linee sinuose, umanizzando le forme.

moore: a partire da rigidi cubi sino a giungere a curve si-nuose.

Page 113: Perception

ESPRESSIONEL’espressione é ciò che da un senso a tutte le categorie percettive, è il contenuto della visione. Essa a differenza di altre categorie è molto soggettiva, perchè dipende dalla no-stra interiorità, dalle nostre esprienze.Qualsiasi artista (e non solo), comunica at-traverso i mezzi che lui stesso ha creato, tramite l’espressione di sè stesso, l’espres-sione di qualcosa a lui caro, di un messag-gio che vuole comunicare con il resto del mondo.

L’espressione è la più importante categoria a mio parere, perchè senza di essa qualsiasi cosa sarebbe priva di significato.

Page 114: Perception

sculture: La coscienza espressiva si acquisisce soltanto attraverso l’esperienza o tramite il potere d’associazione e della ragione? a. tesi tradizionale: l’espressione viene acquisita gradatamenente fino a diveni-re istintiva.b. tesi recente: L’espressione tra-smetterebbe un messaggio soltanto in virtù di ciò che abbiano appreso in-torno ad essa traendoli nell’ambiente sociale.

scultura; Le qualità visive come la veloci-tà, la forma, la direzione, sono im-mediatamente accessibili all’occhio; sembra legittimo supporre siano por-tatrici di espressione.

movimento: lento percorso: breve forme: tattili, liscio il cubo, ruvido l’uomotensione: alta

Page 115: Perception

Relatività; statua egizia

Specificità; la Pietà di Miche-langelo

sculture: Quando ci concen-triamo solo sulle qualità tecnicho/geometriche abbiamo un riscontro in immagine di Relatività.

Quando ci affidiamo alla visione spon-tanea e cerchiamo di mediare la re-lazione che intercorre fra lo stato emotivo, ciò che stimola e quanto deve essere comunicato, abbiamo un riscontro un immagine di Specificità.

sigaretta: a. Tautologia; l’ogget-to viene vissuto come oggetto.

b. Metafora; l’ogget-to viene vissuto come soggetto.

Page 116: Perception

immagini: Le piante possidono al-trettanta espressione del corpo umano.

Girasole - Felicità

Salice - Tristezza

Page 117: Perception
Page 118: Perception

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