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perché tutte le immagini portano scritto:«più in là» · vanno le stelle, tremolano l’onde....

Date post: 19-Feb-2019
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PER CASO O PER TE? “…perché tutte le immagini portano scritto:«più in là»" In questi anni, attraverso le mostre che abbiamo realizzato, ci siamo resi conto che da sempre l’uomo cerca un rapporto con il Mistero. Ogni volta siamo arrivati alla conclusione che da sempre il Mistero “risponde” all’uomo attraverso una modalità ben precisa: sono poche le persone che possono dire di aver avuto una manifestazione diretta di Dio (apparizioni, miracoli,…); questi sono avvenimenti STRA-ORDINARI. Nell’ORDINARIO, nella quotidianità, Dio sceglie di manifestarsi attraverso dei SEGNI, degli INDIZI che possano rivelare all’uomo la Sua presenza. Il titolo “PER CASO O PER TE?” nasce dalla consapevolezza che il segno è DATO, è un dono… il compito dell’uomo è quello di riconoscerlo e per farlo occorre indagare seriamente la realtà dato che è nella realtà stessa che “si nasconde” Dio. Le maestre di prima, durante il momento dell’accoglienza, hanno regalato ai loro alunni delle lenti d’ingrandimento; in questo modo anche i più piccoli hanno capito che nulla è scontato ma che bisogna educare uno sguardo a scorgere ogni sfaccettatura della realtà. Tutti gli alunni saranno chiamati ad indagare la realtà: diventeranno dei piccoli detective e dentro tutto ciò che ci circonda troveranno dei segni, delle tracce che li aiuteranno a scoprire un grande segreto: tutto è fatto per noi. Le opere d’arte scelte per rappresentare bene tutto questo sono “Sahara 12” di Congdon e “Mont Sainte - Victoire” di Cezanne. “Hai mai pensato che quando cammini in una città non lasci impronte; tutti vanno e si agitano, ma del cammino di ciascuno non resta alcuna traccia?... nel deserto non è così: il peso del tuo corpo lascia sulla sabbia un’orma indelebile. Almeno fino a quando una tempesta di vento o di sabbia non la cancellerà… la sabbia vede che ci sei e registra la tua presenza. Sarà per questa sensazione che ho voluto imprimere il mio piede i n un quadro”.
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PER CASO O PER TE? “…perché tutte le immagini portano scritto:«più in là»"

In questi anni, attraverso le mostre che abbiamo realizzato, ci siamo resi conto che da sempre l’uomo cerca un rapporto con il Mistero. Ogni volta siamo arrivati alla conclusione che da sempre il Mistero “risponde” all’uomo attraverso una modalità ben precisa: sono poche le persone che possono dire di aver avuto una manifestazione diretta di Dio (apparizioni, miracoli,…); questi sono avvenimenti STRA-ORDINARI. Nell’ORDINARIO, nella quotidianità, Dio sceglie di manifestarsi attraverso dei SEGNI, degli INDIZI che possano rivelare all’uomo la Sua presenza. Il titolo “PER CASO O PER TE?” nasce dalla consapevolezza che il segno è DATO, è un dono… il compito dell’uomo è quello di riconoscerlo e per farlo occorre indagare seriamente la realtà dato che è nella realtà stessa che “si nasconde” Dio. Le maestre di prima, durante il momento dell’accoglienza, hanno regalato ai loro alunni delle lenti d’ingrandimento; in questo modo anche i più piccoli hanno capito che nulla è scontato ma che bisogna educare uno sguardo a scorgere ogni sfaccettatura della realtà. Tutti gli alunni saranno chiamati ad indagare la realtà: diventeranno dei piccoli detective e dentro tutto ciò che ci circonda troveranno dei segni, delle tracce che li aiuteranno a scoprire un grande segreto: tutto è fatto per noi. Le opere d’arte scelte per rappresentare bene tutto questo sono “Sahara 12” di Congdon e “Mont Sainte -Victoire” di Cezanne. “Hai mai pensato che quando cammini in una città non lasci impronte; tutti vanno e si agitano, ma del cammino di ciascuno non resta alcuna traccia?... nel deserto non è così: il peso del tuo corpo lascia sulla sabbia un’orma indelebile. Almeno fino a quando una tempesta di vento o di sabbia non la cancellerà… la sabbia vede che ci sei e registra la tua presenza. Sarà per questa sensazione che ho voluto imprimere il mio piede i n un quadro”.

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Congdon sta davanti ad una realtà naturale che lo colpisce e che, per questo, è segno. (“sono emerso dall’aereo nella luce, tra due cieli, l’uno di luce, l’altro di sabbia”) Cezanne dipinge 60 volte questo monte e arriva ad adottare la strategia di lasciare alcuni spazi bianchi sulla tela perché si accorge che nella tavolozza non ha una ricchezza di colori sufficiente per esprimere la totalità del reale. “Non so raggiungere l’intensità che si manifesta davanti ai miei sensi, non ho quella magnifica ricchezza di colori che anima la natura”. Il canto “La traccia”, insegnato ai bambini il primo giorno di scuola, ci è sembrato il più adatto a introdurre il tema dell’anno.

La Traccia

C'è una lunga, lunga traccia verso la terra del sogno dove canta l'usignolo nel chiaror lunar.

C'è una lunga, lunga attesa finché ogni sogno si avveri e io possa alfin tornare sulla lunga traccia con te.

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SPIEGAZIONE DEL TEMA DELL’ANNO E DEL CARTELLONE NELLE CLASSI Le maestre e la direttrice ci hanno spiegato che quest’anno saremo chiamati ad indagare la realtà. Saremo proprio dei bravi detective e dentro tutto ciò che ci circonda troveremo dei segni, delle tracce che ci aiuteranno a scoprire un grande segreto: tutto è fatto per noi! CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE

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CLASSI QUARTE CLASSI QUINTE Nulla sarà scontato, indagheremo a fondo ogni cosa con occhi nuovi, curiosi e capaci di stupirsi perché: “LE COSE DI OGNI GIORNO RACCONTANO SEGRETI A CHI LE SA GUARDARE ED ASCOLTARE…”

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LAVORO DIDATTICO CLASSE 1° Stiamo intraprendendo un nuovo cammino. Siamo come aquiloni che si innalzano nel cielo. Ma l’aquilone è il segno di qualcos’altro: quando lo vediamo volare in alto intuiamo infatti che c’è qualcuno che lo conduce. Anche noi ci accingiamo a spiccare il volo guidati da volti amici che ci indicano la strada. Ogni aquilone racchiude la foto e il nome di ogni bambino. Ognuno di noi ha un nome con un significato particolare. Abbiamo letto il significato di ogni nome e abbiamo chiesto ai genitori di rispondere a questa domanda: “Perché avete scelto questo nome per me?” Ad esempio: Benedetta significa: colei che augura il bene. I genitori di Benedetta hanno risposto: “Perché sei nata alcuni mesi prima, piccolina – piccolina e avevi bisogno di essere voluta bene e “benedetta” in modo speciale. Abbiamo poi letto in classe tutte le risposte e abbiamo concluso che il nostro nome è un “segno” importante che ci permette di conoscerci. Il nome non ci è stato dato a caso ma è scelto proprio per noi, è il primo segno che qualcuno ci vuole bene.

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CLASSE 2° Abbiamo capito insieme ai bambini che le scoperte fatte dall’uomo (sia quelle grandi, sia quelle di tutti i giorni), hanno in comune lo stesso punto di partenza: uno sguardo “speciale”, uno sguardo attento e curioso sul mondo, pronto a scorgere ogni indizio. Per portare i bambini a comprendere che il metodo usato dagli studiosi per scoprire nuove cose è imposto da ciò che ho davanti e che quindi per avere delle risposte dobbiamo interrogare la realtà, abbiamo deciso di proporre un approccio alla didattica partendo dalla realtà stessa. Nell’area logico-matematica, e più propriamente nella risoluzione di problemi, abbiamo parlato di Euclide, di come egli ha scoperto un importantissimo teorema partendo dall’ osservazione degli oggetti di cui era circondato; abbiamo raccontato l’episodio di Newton e della mela che gli ha permesso di scoprire la legge di gravità. ALLA SCOPERTA DEI PROBLEMI Affrontare i problemi in matematica non è diverso da come affrontiamo quelli di tutti i giorni, perché in ogni problema sono nascosti degli indizi utili che ci permettono di risolverlo. Bisogna solo diventare dei piccoli investigatori. Siamo partiti da situazioni concrete che si verificavano nella quotidianità della vita scolastica (esempio: i buoni della mensa da contare, le merendine da distribuire…) e abbiamo invitato i bambini a trovare le soluzioni. DETECTIVE ALL’OPERA! Abbiamo detto ai bambini che, proprio come fanno i veri detective, anche noi dobbiamo guardare attentamente, come se avessimo in mano una grande lente di ingrandimento. In questo modo possiamo trovare gli indizi che ci portano alla soluzione. Nell’area linguistica studieremo la poesia di Giovanni Pascoli “Mare” M’affaccio alla finestra e vedo il mare: vanno le stelle, tremolano l’onde. Vedo stelle passare, onde passare; un guizzo chiama, un palpito risponde. Ecco, sospira l’acqua, alita il vento; sul mare è apparso un bel ponte d’argento. Ponte gettato sui laghi sereni, per chi dunque sei fatto e dove meni? Analizzeremo la poesia utilizzando dei disegni e facendo la parafrasi. Ci soffermeremo sulla domanda del poeta e proveremo a dare delle risposte. Infine realizzeremo un cartellone raffigurante il ponte d’argento.

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Nell’area scientifica (cl. terza) abbiamo studiato il metodo scientifico. Abbiamo spiegato ai bambini come lo scienziato studia i fenomeni naturali e fisici, e come il suo metodo rigoroso è indispensabile per dare una risposta a tante domande e problemi. L’esperimento è una domanda che viene rivolta alla natura; la natura ci dà sempre una risposta esatta purché la domanda sia stata formulata in modo giusto: dobbiamo cioè preparare un esperimento adatto. Lo scopo principale di un esperimento è quello di metterci in grado di capire da soli quali sono le risposte giuste per le nostre domande CLASSE 3° VISIONE DEL FILM “KUNG FU PANDA”

Nell'antica Cina, Po è un pigro e imbranato panda che lavora come cameriere presso il chiosco di spaghetti del padre. Il padre vorrebbe che Po prendesse il suo posto continuando la tradizione di famiglia di esperti spaghettinari, ma Po sogna di diventare un esperto di kung fu. Per quelle che sembrano essere una serie di coincidenze il saggio Oogway nomina Po come il "Prescelto" destinato a diventare il Guerriero Dragone, colui che secondo una profezia salverà la Valle della Pace, minacciata dal perfido Tai Lung, appena evaso di prigione. Nonostante la sua fisicità lo ostacoli, Po dovrà imparare il kung fu, trovando un enorme ostacolo nello scetticismo del maestro Shifu e dei suoi allievi, i Cinque Cicloni, che faticano a riconoscere un disegno buono dietro la scelta di Oogway. Seguendo le indicazioni del suo maestro e sfruttando la sua fisicità Po riuscirà a sconfiggere Tai Lung.

Riflessioni in classe Insieme a Po e ai suoi amici anche noi abbiamo imparato che, come ripete spesso il maestro Oogway, “nulla è per caso”, ma che tutto è parte di un progetto sulla nostra vita. Proprio grazie alla sua ciccia Po bloccherà l’attacco di Tai Lung e lo sconfiggerà. Egli infatti è stato creato con le caratteristiche necessarie per salvare la Valle della Pace dal nemico. POESIA COMPOSTA DAI BAMBINI DI III A SIAMO TORNATI Anche quast’anno eccoci qua, com’è cambiata la terza A! Vogliamo imparare cose nuove e belle affascinanti come le stelle. Guardando il mondo immenso e sconfinato Ti sei chiesto chi l’abbia creato? Di fronte a tanto splendore Un desiderio si muove nel cuore: capire come, dove, perché… tutte le cose sono fatte per te!

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POESIA PICCOLE COSE Spunta qua e là tra i sassi della strada Qualche ciuffetto d’erba e qualche stelo, vi brilla su una goccia di rugiada, e in quella goccia si riflette il cielo. Se guardi bene le piccole cose Trovi le grandi le meravigliose. Lina Schwarz L’autore vuole comunicarci che tutta la realtà, anche la più piccola e misteriosa, nasconde un segreto grande: la Presenza del suo Creatore! L’esempio della goccia di rugiada è bellissimo e commovente: se noi guardiamo una piccola e fragile gocciolina che brilla sull’erba o su un fiore, ci accorgiamo che quello che vediamo è in realtà il riflesso del cielo. È stupefacente pensare come qualcosa di infinitamente grande (il cielo) possa essere contenuto in qualcos’altro di piccolo e semplice (la goccia). Eppure è proprio così! Anche Dio, per manifestarsi in tutta la Sua grandezza, sceglie di usare le piccole cose che ci sono intorno a noi e mette dentro di loro il Suo riflesso.

CLASSE 4° OGNI MATTINA Ogni mattina è una giornata che riceviamo dalle tue mani o Dio, tu ci doni una giornata da te stesso preparata per noi. Non vi è nulla di troppo e nulla di “abbastanza” nulla di indifferente, nulla di inutile. È un capolavoro di giornata che viene a chiederci di essere vissuto. Noi spesso la guardiamo come una pagina d’agenda segnata da una cifra e da un mese la trattiamo alla leggera, come un foglio di carta. Se potessimo frugare il mondo e vedere questo giorno elaborarsi e nascere nel fondo dei secoli, comprenderemmo il valore di un solo giorno umano donato da Te, o Signore.

Madeleine Delbrel Riflessione Questa preghiera ci richiama al fatto che ogni giornata ci è offerta come dono prezioso dalle mani di Dio ed è donata a noi per essere vissuta con entusiasmo e gratitudine. Anche noi, nel nostro quotidiano possiamo scorgere i segni di questo dono nel rapporto con i compagni, con gli adulti e così capire che la loro presenza non è un caso ma è pensata proprio per ognuno di noi!

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L’IMPRONTA SULLA SABBIA Quando giunse l’undicesimo anno della mia permanenza nell’isola, […] mi venne la voglia di tornare ad esplorare la parte di essa dove ero naufragato. […] Giunto nei pressi del porto dove avevo messo al riparo la piroga, ad un tratto vidi una cosa che mi fece trasecolare. Bella nitida, stampata sulla sabbia, c’era l’orma di un piede nudo d’uomo. Non c’era ombra di dubbio e fu come se un fulmine mi venisse ad esplodere accanto o come se vedessi un’apparizione soprannaturale. Lo strano era che c’era quella sola; benché mi guardassi intorno, benché frugassi qua e là a lungo, non ne trovai altre.

Daniel Defoe, Robinson Crusoe Il brano di Defoe ci aiuta a capire che una traccia è segno di una presenza. Per caso o per te? Di fronte al mare, alla terra e al cielo e a tutte le cose che si muovono in esso, io non sto impassibile, sono commosso da quel che vedo: che cosa è questo (che ho davanti)? Perché questo? Una cosa che si vede e si tocca e che nel vederla e toccarla mi muove verso l’altro, come si chiama? Segno. Se io entrando in camera tua vedessi un bicchiere con un bel mazzetto delle prime viole e dicessi:”Bello chi te l’ha dato?” e tu non mi rispondessi, e io insistessi: “Chi ti ha messo lì quel mazzetto?” e allora tu mi dicessi:”è lì perché è lì”, fino a quando tu persistessi in questa posizione io sarei insoddisfatto, finché tu:”Me l’ha dato mia mamma”, “Ah”, direi allora io, acquietato. La presenza del vasetto di fiori è infatti segno di altro. Il mondo funziona come un segno, dimostra “Dio” come un segno dimostra ciò di cui è segno. Luigi Giussani Cosa significa essere commosso davanti a ciò che vedo? Significa che mi lascio sollecitare dalla realtà che ho davanti. La realtà stessa mi pone delle domande. -Da dove viene? -Perché questo fenomeno? Solo con gli occhi del cuore, della ragione posso dare risposta a domande profonde che mi circondano ad affermare che: la realtà è segno, presenza del mistero, presenza certa di Dio.

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CLASSE 5° LETTURA DELLA STORIA: “LA LEGGENDA DEL PIRATA MARTINO E DI BARBANERA” Abbiamo letto in classe il primo libro scritto dalla nostra direttrice Carlina per la scuola: “La leggenda del pirata Martino e di Barbanera”. Questo libro racconta il viaggio del pirata Martino e di Barbanera alla ricerca del tesoro. Ecco le frasi che ci hanno maggiormente colpito: Martino si era ritrovato a pensare, mentre si preparava una ricca macedonia, che lì tutto era per lui Nulla è per caso ma ogni cosa è pensata per noi. C’è sempre bisogno di qualcuno che ci mostri una traccia da seguire per arrivare al senso della vita. Ognuno di noi ha bisogno nella vita di seguire qualcuno di più Grande. Come potevano sapere il suo nome e, soprattutto, come potevano sapere che lui sarebbe arrivato proprio quel giorno? Tutto è pensato per noi fin dall’eternità. È l’Amico, è colui che tutti aspettavamo. Anche nella vita quotidiana è più bello e meno faticoso condurre il cammino con qualcuno.

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Questa notte ho fatto un sogno, ho sognato che ho camminato sulla sabbia accompagnato dal Signore e sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita. Ho guardato indietro e ho visto che ad ogni giorno della mia vita, apparivano due orme sulla sabbia: una mia e una del Signore. Così sono andato avanti, finché tutti i miei giorni si esaurirono. Allora mi fermai guardando indietro, notando che in certi punti c'era solo un'orma... Questi posti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita; i giorni di maggior angustia, di maggiore paura e di maggior dolore. Ho domandato, allora: "Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me in tutti i giorni della mia vita, ed io ho accettato di vivere con te, perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti più difficili?". Ed il Signore rispose: "Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato con te e che non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo: i giorni in cui tu hai visto solo un'orma sulla sabbia, sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio". ~ Margaret Fishback Powers ~

Ciascuno di noi nel corso della propria vita ha vissuto momenti di sconforto e difficoltà durante i quali si è sentito solo, è ha creduto che Dio l’avesse abbandonato. Leggendo attentamente la poesia, però, abbiamo capito che è proprio nei momenti più difficili che Dio ci è più vicino e ci sostiene.

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Quante volte abbiamo chiesto e ottenuto una carezza, un sorriso, segni magari del perdono dalla mamma, del papà o di un amico. Chi ci ama è pronto ad abbracciare tutto di noi, anche i nostri errori. Ogni cosa quindi ha un valore degno di essere amato, abbracciato se noi lo permettiamo, lo desideriamo. Lo sguardo di Caravaggio è uno sguardo indagatore al quale la realtà interessa tutta, anche nei suoi aspetti meno elevati, consapevole del fatto che anche ciò che apparentemente non ha valore, come il male, se è abbracciato e perdonato, è fonte di poesia. Per questo, nel “Canestro di frutta” la mela in primo piano è bacata, i grappoli d’uva hanno acini schiacciati, mancanti, ormai troppo maturi; tra un frutto e l’altro le foglie sono accartocciate e mangiucchiate. Nulla viene censurato, sono scelte figurative funzionali ad uno sguardo che abbraccia tutta la realtà, con rispetto, avendo a cuore la naturalezza del vero. Per aiutare i bambini a leggere e considerare la realtà nella sua totalità come un dono dato, abbiamo deciso di invitare un volontario dell’”inguaribile voglia di vivere”, associazione che si occupa di far compagnia agli ammalati di SLA poiché ciò che ci definisce non è la condizione che viviamo ma il desiderio di infinito che ciascuno di noi ha nel cuore. MOMENTI DI VITA INSIEME All’ingresso della scuola abbiamo disposto una bacheca sulla quale attaccheremo dei pannelli con immagini (foto) o sintesi di quanto dicono i bambini in classe, con il desiderio che anche ai genitori arrivi tutto quel lavoro che quotidianamente rischia di rimanere sommerso.

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ALCUNI ESEMPI DI LAVORO NELLE CLASSI CLASSI PRIME: “Mi accorgo della realtà intorno a me”: - osservando e analizzando la realtà circostante i bambini acquisiranno la consapevolezza che il

mondo è bello ed è stato creato per noi; - la presenza di persone date per diventare grande (genitori, amici, maestri…) verrà riconosciuta

come un dono. Italiano: la lettoscrittura verrà presentata come occasione per riconoscere e dare un nome alle cose belle che ci circondano. Matematica: i giochi di logica come “unisci i puntini” aiuteranno i bambini a fare esperienza della presenza di un segreto (il disegno completo) suggerito da indizi (i puntini stessi). Scienze: i bambini potranno scoprire e conoscere la realtà anche attraverso i cinque sensi di cui sono dotati. Geografia: il momento dell’accoglienza e del racconto delle vacanze estive sarà l’occasione per analizzare i vari ambienti geografici. CLASSI SECONDE: “I segni speciali”: - la stella cometa; - i miracoli di Gesù: segni che permettono ai suoi discepoli di riconoscerLo come Messia (ad

esempio la pesca miracolosa, la cena di Emmaus…). Italiano: l’analisi grammaticale verrà presentata come occasione per conoscere e analizzare il nome delle cose belle che ci circondano. Scienze: l’analisi del particolare sarà la modalità per conoscere il tutto: le parti delle piante, dei fiori, la classificazione degli animali… Storia: un’occasione importante sarà la partecipazione alla “festa della famiglia” che si terrà a Milano durante il mese di giugno dell’anno 2012 (anno dedicato alla famiglia) e che sottolineerà l’importanza della famiglia come riconoscimento dell’appartenenza ad una storia e che aiuterà i bambini a sentirsi destinatari di un dono prezioso: tutte le persone che li amano e che sono segno di un Amore più grande. CLASSI TERZE: “L'uomo fin dalle sue origini è alla ricerca di segni che testimonino la presenza e l’amore di Dio”. Italiano: all’interno dei diversi generi testuali i bambini potranno riconoscere le domande di senso che attraversano la storia. Il mito, ad esempio, è nato perché l’uomo intuisce nella realtà qualcosa di più grande e che non sa spiegare. Storia: l’evento del Big-Bang è il segno del desiderio di Dio di donare una casa all’uomo. L’uomo, a sua volta, è da sempre alla ricerca del divino: gli uomini primitivi, ad esempio, mostrano il proprio senso religioso attraverso la sepoltura e il rispetto dei morti e attraverso l’arte e la nascita delle varie forme di espressione di sé (danze, canti, riunioni sacre intorno al fuoco…). In generale tutte le discipline saranno presentate ai bambini come strumento di conoscenza e di analisi della realtà intesa come campo di indagine per la ricerca di segni che indicano la presenza di Colui che ha creato il mondo e l’ha donato all’uomo. CLASSI QUARTE: “I sacramenti, segni della presenza dello Spirito Santo nelle nostre vite”: - è l’anno in cui faranno la Prima Comunione.

Italiano: attraverso l’analisi del “Cantico delle creature” di San Francesco i bambini potranno riconoscere tutte le creature come segni del Creatore. Storia: la civiltà degli egizi ci educherà a considerare la realtà come talmente bella da dover essere preservata anche oltre la morte (ad esempio la mummificazione dei corpi).

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Geografia: le carte del geografo saranno uno strumento per indagare la realtà e ricercare in essa i segni della presenza di Colui che l’ha creata per donarla a noi. Attraverso un lavoro sull’orientamento i bambini potranno fare esperienza dell’importanza dei segni all’interno di un cammino da percorrere. CLASSI QUINTE: “Il segno più grande: l’uomo, fatto a immagine e somiglianza del suo Creatore”. Italiano: si analizzerà la poesia di Montale “Maestrale” sottolineando l’ultimo verso “[…]perché tutte le immagini portano scritto:<<più in là!>>”. Scienze: attraverso lo studio del corpo umano i bambini scopriranno le meraviglie nascoste dentro di loro. Si riconosceranno essi stessi un segno della grandezza del Creatore. L’analisi dei sentimenti permetterà loro di percepire l’esistenza di qualcosa che va oltre la fisicità: l’anima. Storia: lo studio degli antichi Romani e della nascita del cristianesimo permetterà agli alunni di identificarsi come appartenenti ad un popolo, segno tangibile del rinnovamento portato da Gesù agli uomini. PER TUTTE LE CLASSI: - Laboratorio origami: durante la creazione degli origami i bambini saranno guidati alla scoperta della geometria e in essa riconosceranno la perfezione nascosta in tutte le cose, segno del loro Creatore. - Inglese: la bandiera del Regno Unito verrà presentata come segno di appartenenza di un popolo.

NELLE COSE PIU’ OVVIE E ORDINARIE E’ NASCOSTO UN VERTIGINOSO SENSO DELL’INFINITA’ E DELLA TRASCENDENZA.

Pavel Florenskij


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