| Date post: | 19-Mar-2017 |
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L’efficienza energetica al centro della strategia delle imprese: dalla Diagnosi all’implementazione di un Sistema di Gestione
Ing. Sandro Picchiolutto – Esperto CTI / ACCREDIA
Giovedì 16 febbraio 2017 – Sardegna Hotel, Cagliari
Percorrere la strategia dell’efficienza energetica nella propria azienda -l’implementazione di un Sistema di Gestione dell’Energia ISO 50001
Il D.Lgs. 102/2014
La pubblicazione del D.Lgs. 102 di recepimento della Direttiva2012/27/UE conferisce alla diagnosi energetica un ruolo di assolutoprimo piano nel sistema industriale italiano.
La Direttiva-madre sottolinea come la diagnosi energetica rappresentilo strumento fondamentale per il miglioramento della efficienzaenergetica ma, nello stesso tempo, evidenzia come adottare un Sistemadi Gestione dell’Energia che risponda a determinati requisiti siaequivalente alla effettuazione di una diagnosi energetica.
Sandro Picchiolutto – Esperto CTI / ACCREDIA
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Tale assunto si concretizza nel D.Lgs. 102 che:• da un lato istituisce l’obbligo, per la grande industria ed il sistema produttivo
energivoro, di effettuare diagnosi energetiche con cadenza quadriennale -ovvero adottare adeguati Sistemi di Gestione dell’Energia;
• dall’altro recepisce - anche se nettamente con minore efficacia della Direttivadi riferimento - la sollecitazione verso gli Stati Membri a sensibilizzare le PMIsu come l’implementazione di Sistemi di Gestione dell‘Energia possa aiutarlenelle loro attività.
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A tale proposito, il MiSE cofinanzia annualmente i programmi Regionalia sostegno delle PMI per la realizzazione di Diagnosi Energetiche,ovvero S.G.E. secondo ISO 50001.
Le risorse finanziarie (15 M€/anno – raddoppiate dalle regioni) sottoforma di contributo del 50% delle spese sostenute, sono distribuite in:
• circa 10 M€ per le Diagnosi Energetiche, (si considerano 10.000 PMI/anno,con un costo di 4.000 euro/diagnosi);
• circa 5 M€ per l’adozione di Sistemi di Gestione dell’Energia ISO 50001.
Gli incentivi sono erogati solo a seguito della effettiva realizzazionedelle misure di efficientamento energetico identificate dalladiagnosi energetica o dell'ottenimento della certificazione ISO 50001.
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Diagnosi o analisi energetica?
Sebbene l’Art. 8 del D.Lgs. 102 “equipari” concettualmente unaDiagnosi Energetica “a norma” alla Analisi Energetica della ISO 50001purchè effettuata in modo tale da rispondere ai requisiti dell’allegato 2del Decreto stesso, tali processi, apparentemente simili e comparabilianche in termini di impegno e di risorse necessarie alla loroimplementazione, sono in grado di incidere in modo apprezzabilmentediverso sulla organizzazione che li adotta.
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Un primo punto focale riguardo la diagnosi energetica è rappresentatodal fatto che tale strumento dovrebbe garantire il miglioramentodell’efficienza energetica nel rispetto delle esigenze esplicitate dalcommittente.
A tale proposito, invece, non è infrequente che la diagnosi energetica sisviluppi senza che i due attori (committente ed Auditor energeticoesterno) abbiano preventivamente individuato e condiviso fattori ingrado di influenzare pesantemente la piena riuscita del processo didiagnosi, quali (a titolo esemplificativo e non esaustivo):
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• la maggiore o minore correlazione tra le azioni di miglioramentodell’efficienza energetica ed il miglioramento della prestazione energeticaaziendale globale, ove la pura efficienza energetica rappresenta solo uno deivari parametri in gioco;
• i criteri di determinazione della aliquota minima dei consumi energeticiaziendali da considerare nell’ambito delle operazioni di miglioramento, talida assicurare un livello minimo di efficacia delle operazioni proposte, cosìcome del livello minimo di miglioramento della prestazione energeticaaccettabile, in modo da ottimizzare l’individuazione delle azioni dimiglioramento proponibili;
• la piena integrazione delle azioni di miglioramento proposte con la politica ela pianificazione aziendale.
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La diagnosi energetica:• ha un costo complessivamente limitato;
• viene effettuata da un estraneo alla azienda;
• non richiede alla azienda alcun “cambio di mentalità” nella modalità digestione dell’energia né, tantomeno, nella struttura organizzativa emanageriale.
Questo rende la sua implementazione semplice e complessivamente“indolore”, particolarmente ove le sue risultanze si limitino aprevedere azioni di miglioramento tecnologico.
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Caratteristiche della Diagnosi Energetica
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L’analisi energetica all’interno di un S.G.E., sebbene concettualmentesimile alla diagnosi energetica, si caratterizza invece:
• per la piena individuazione e condivisione tra azienda e team responsabiledella analisi energetica di criteri chiave quali “prestazione energetica” ed“uso significativo dell'energia”, così – ad esempio - da stabilire in modooggettivo le caratteristiche e le soglie che qualificano certi consumi energeticicome “sostanziali”, ovvero le caratteristiche e le soglie di miglioramento dellaprestazione energetica richieste alle azioni che dovranno/potranno venireintraprese. Tutto questo permetterà alla azienda di individuare piùagevolmente le priorità nella gestione dell'energia, nelle azioni diefficientamento e nella stessa allocazione delle risorse umane e finanziarie;
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• per la visione olistica che si accompagna a tale valutazione, includendoconsiderazioni su come il fattore umano o anche fattori esterni impattinosulla prestazione energetica e come usi significativi dell'energia interagiscanol’un l’altro nel determinare le prestazioni energetiche;
• per l’elevato livello di integrazione con le strategie di politica epianificazione adottate in azienda, assicurandone la sua condivisione a tuttii livelli dell’organizzazione e, in ultima analisi, agevolandone la realizzazione.
Tale ultimo fattore è assicurato e rafforzato dal ruolo che il Rappresentantedella direzione svolge, per conto e di concerto alla Direzione aziendale, nellaimplementazione del S.G.E..
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Caratteristica dei Sistemi di Gestione dell’Energia
L’adozione di un S.G.E.:• è un percorso più complesso caratterizzato da costi generalmente maggiori;
• richiede a tutta la azienda di farsi parte attiva nel miglioramento delleproprie prestazioni energetiche;
• può portare a risultati tali da mettere in discussione organizzazione, sistemagestionale e la stessa politica manageriale e di direzione aziendale.
È chiaro come non tutte le aziende – ed in fattispecie le PMI - sianodisponibili, o più semplicemente ritengano opportuno, intraprendereuno sforzo di tale portata.
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I S.G.E. nella realtà italiana
Nell’ottobre 2016 è stata pubblicata la “Indagine sui S.G.E. certificatiISO 50001 in Italia, evoluzione, problematiche e dati” frutto di unacollaborazione tra FIRE, CEI e CTI per valutarne stato di attuazione eproblematiche inerenti.
L’indagine, svolta su un campione significativo di organizzazionicertificate, di EGE e di ODC accreditati, mostra come il solo campioneanalizzato abbia investito circa 16 M€ in miglioramento energetico,programmandone circa altrettanti nei prossimi anni!
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Le organizzazioni certificate ISO 50001 sono in prevalenza industriali(75%), il terziario si attesta al 22%, mentre la P.A. conta solo il 3%.
Le PMI hanno rappresentato il 18% del totale, essendo equamentedistribuite in PMI non energivore e PMI energivore.
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Il grafico successivo indica quali siano stati i motivi principali dellaimplementazione del S.G.E..
È palese come l’art. 8 del D.Lgs. 102/2014 abbia sostanzialmentestimolato il mercato della ISO 50001, anche se – stranamente - lapossibilità di ridurre i costi energetici avrebbe giocato un ruolofondamentale solo secondo gli OdC e gli esperti.
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Per quanto riguarda i benefici attesi, sono stati considerati il pareredelle organizzazioni e degli esperti.
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In termini di risparmi energetici conseguiti, anche se gli esperti simostrano più ottimisti rispetto alle organizzazioni, il 55% di questeultime ammette risultati in linea o superiori alle attese, con ritorni degliinvestimenti uguali o superiori al previsto nel 96% dei casi!
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Parallelamente, è importante evidenziare il valore degli investimentirealizzati e programmati dai diversi soggetti:
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Per quanto riguarda i differenti benefici riscontrati si ha:
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In conclusione: ferma restando la richiesta di introdurre in Italiaincentivi per chi si certifica ISO 50001, si rilevano:
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Ing. Sandro Picchiolutto
Esperto in Gestione dell’Energia Cert. UNI-CEI 11339 / D.Lgs. 102/14 macroattivitàCivile ed Industriale: Certt. SECEM numm. 148-SI-EGE-2016 e 147-SC-EGE -2016
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