Il lavoro di ricerca
Esplorare le pratiche consolidate nei servizi 0-6 del Comune di Genova in relazione al rapporto con le famiglie
Comprendere gli spazi e le modalità di presa in carico del nucleo famigliare
Esplorare la relazione tra le pratiche e le teorie implicite degli operatori
I PARTECIPANTI
FUNZIONARI E RESPONSABILIGENITORI
EDUCATORI E INSEGNANTI
Le fasi del lavoro
Conduzione di quattro
focus group con
educatori ed insegnanti
12 servizi educativi coinvolti
Maggio 2016
Conduzione di due focus group con
genitori di bambini che frequentano nidi e scuole
d’infanzia
12 servizi educativi coinvolti
Novembre 2016
Conduzione di un focus group con
funzionari e referenti
Dicembre 2016
Predisposizione del documento
di linee guida e buone prassi
Gennaio 2017
Sperimentazione e verifica
Uno spazio per…
Pensarsi nella relazione con
l’altro e con se stesso
Poter pensare all’altroCostruire una
conoscenza comune
Presentiamoci… Ricordo bene il primo colloquio con le famiglie che ho fatto
Prima di iniziare un colloquio mi sento tranquilla
Mi sembra che i genitori non partecipino ai colloqui
Se potessi farei fare tutti i colloqui alle mie colleghe
Mi sento più a mio agio con le mamme che con i papà
Ci sono alcune situazioni in cui non trovo le parole
Ho una adeguata formazione professionale alla conduzione del colloquio
Ho buone qualità personali che mi aiutano nella conduzione dei colloqui
• ACCOGLIENZA• ASSENZA DI GIUDIZIO
• EMPATIA• IRONIA• ASCOLTO
• BUONA DIALETTICA• ENTUSIAMO
• PREPARAZIONE (obiettivo chiaro, osservazione, griglia argomenti)
• LINGUAGGIO SEMPLICE• SAPER FARE/SENTIRSI PARTE DI UNA RETE
• ATTENZIONE AI «NON DETTI»• ORIENTAMENTO AL POSITIVO
• DOMANDE APERTE• TIMING
• MANCANZA DI INFORMAZIONI SUL BAMBINO O SULLA
FAMIGLIA• DIFFICOLTA’ CON IL
BAMBINO• DIFFICOLTA’ DEL
BAMBINO
Contatto quotidiano e colloquio Quello che volevo dire io è che a me è capitato un confronto sia con il
primo figlio che fa la seconda, SOPRATTUTTO NEI COLLOQUI INDIVIDUALI, nei quali le maestre dopo la presentazione delle osservazioni che avevano sul bambino.. è capitato che dicessero i loro obiettivi e comunque ci si confrontasse sugli obiettivi anche dei genitori riguardo al bambino..
vedo che parlano con qualche genitore del bambino e… sono contenta che rendono partecipi e che chiedono collaborazione perché ti dicono magari.. anche a casa fanno cosi? Voi cercate di fare come noi alla materna e noi cerchiamo di fare come fate voi a casa… però, questo non tutti i giorni… È UNA COSA CHE PUÒ SUCCEDERE OGGI DOMANI POI MAGARI PER UN MESE, DUE MESI NON C’È NIENTE DA DIRE…
c’è stato detto sulla porta, cosi quando andavo a prenderla, ma MOMENTI DI CONFRONTO CONFRONTO, almeno su questo argomento, non ci sono stati..
Attenzione al genitore…
Soffermarci a riflettere sul perché di certi atteggiamenti… o scelte.. comunque un luogo in più per dire che ha aiutato a RIFLETTERE DI PIÙ SUL MIO RUOLO e sul mio agire che a pensare al bambino in se.
…quando invece sono andata al colloquio abbiamo parlato più di me, per dire, che del bambino… perché poi la maestra, una in particolare, cercava di valorizzare le cose che faccio io quotidiane.. quindi MI SONO SENTITA MOLTO ACCOLTA..
noi ci siamo sentiti sostenuti, migliori, quindi capaci di affrontare il problema.. chiaramente quando sei li, li per li, hai un po’ strizza di sapere cosa sarà cosa non sarà, andrà bene andrà male etc. no? Ecco il fatto comunque che loro ci riconoscessero un po’, anche la fiducia comunque nel dire «ma si vedete di andare avanti e vedere come aiutare il bambino», quindi anche questa cosa di riconoscere magari l’impegno che magari c’è stato… in questo senso qua... È STATO IMPORTANTE UN LORO RICONOSCIMENTO.
…devo dire che per me le maestre sono sempre state un alter ego perché magari mi aiutavano a interpretare alcuni comportamenti, a superare certe difficoltà
Il colloquio non è una conversazione
Non è un'intervista nel senso giornalistico del termine
Il colloquio è… Momento di incontro in cui si scambiano
conoscenze, si conosce e ci si fa conoscere, si crea un’alleanza basata sulla fiducia
Conoscenza e condivisione per creare un’alleanza
Accoglienza, sostegno, creazione di collaborazione
Alleanza, condivisione, sostegno per abbattere muri (tra colleghi, tra genitori ed educatori)
Un momento per fasi conoscere e guadagnare fiducia
La condivisione di un progetto educativo, momento di scambio di informazioni e ascolto
CONVERSAZIONE
DISCUSSIONE
INTERROGATORIO
MONOLOGO
CONFESSIONE
DIAGNOSI
INTERVISTA
Nido
Esperienza
Confronto tra più teste
Accoglienza
Ascolto
Empatia
Semplicità nella comunicazione
Capacità di mediare
Astensione dal giudizio
Saper trasmettere tranquillità
Saper spiegare
Dare sempre una risposta
Nel nostro gruppo…
Partecipazione = vomitare
Fuga
Solo accoglienza?
Poco rispetto
Come contenere l’ansia?
Non dovere, si piacere
Ho dato le risposte che volevano?
Paura
Importanza dell’istituzione, ma anche di trovare un’alleanza con la singola famiglia
Nido
Childrenfocussed
Family Oriented
IL PRIMO COLLOQUIO E’ L’OCCASIONE PER COSTRUIRE UN
PATTO CON LA FAMIGLIA
COME CI PREPARIAMO AL COLLOQUIO?
IL PRIMO COLLOQUIO
Quali obiettivi?
Quali sono gli elementi importanti per definire il setting?
Quali sono le informazioni più importanti da raccogliere?
Cosa è importante comunicare alla famiglia?
IL COLLOQUIO DI FINE ANNO
Due colloqui
Stanza che garantisca riservatezza
Assenza bambino
Entrambi i genitori
Durata prestabilita (45 minuti)
Invito con telefonata
Nido
Stabilire un contatto con la FAMIGLIA
Accogliere la famiglia
Condividere il progetto
Conoscere la FAMIGLIA
Cosa comunicare:• Funzionamento servizio, orari,
allerte• Ruolo educatrice• Nostri obiettivi (lavoriamo insieme
in questa direzione)
• Fiducia (di chi? Verso chi?), tranquillità, disponibilità
Cosa raccogliere:• Salute del bambino• Abitudini del b. (sonno, pappa…)• Problematiche del b. • Gravidanza e allattamento• Rete familiare• Motivazioni dell’iscrizione al
servizio
La famiglia è sola o sostenuta nel compito di
cura? La coppia come si è ri-organizzata a
fronte dell’assunzione dei compiti genitoriali?
Come vivono la loro genitorialità? Sono
consapevoli delle loro scelte educative?
Nido
COME SI SENTE IL
GENITORE?
Tutto questo non facilita lo sviluppo di un clima basato sulla fiducia e sul riconoscimento
Rischi…• Essere troppo direttivi• Traccia che «imprigiona»… si guarda più il foglio
che la mamma• Tono monocorde, asettico, non c’è spazio per
un sorriso• Scelta delle parole… «problemi» «questa
domanda è complicata»• Accettare la delega «tanto mi direte tutto voi»• Dare per scontato il significato delle proposte,
perdendo un’occasione per valorizzare il proprio lavoro «la prima settimana starà qui con noi…»
• Fare tante domande, spesso già orientate sulla base nella nostra idea
• Fare tante domande insieme• Non lasciare spazio all’altro, perdere occasioni
di dialogo e approfondimento «ah,ok»• Difficoltà a leggere comunicazione non verbale
Quali sono le strategie funzionali di questo colloquio?
Che cosa mi porto a casa?
«Dico che mi piace il mio lavoro!»
Nell’incontro con l’altro cerchiamo…
RiconoscimentoIntimità
RispecchiamentoIdentificazioneDifferenziazione
Confronto
1. Cosa sta avvenendo?
2. Come sto? Come sta/stanno?
3. Cosa posso fare? In che direzione andare?
4. Come intervenire?
Domande da porsi…
CAPACITA’ DI ASCOLTARE ASPETTI
ETICI
CAPACITA’ DI ASCOLTARSI
E’ nell’autenticità dello sforzo di comprensione
che risiedono sia il valore etico sia
il valore professionale dell’operatore
Come mi predispongo al colloquio?
Come lo progetto? Lo considero un’occasione per costruire un patto?
Ho in mente l’importanza della relazione?
Sono capace di accogliere e riconoscere l’altro?
Quali sono i miei punti di forza e di debolezza in questo ambito?
Quando tendo a difendermi/schermarmi di più?
Quando tendo a coinvolgermi troppo?
In quali situazioni mi sento più facilmente a disagio, esposto, inadeguato?
Dove ho più fretta di fare, di concludere?
In quali occasioni ho di più la tentazione di dare consigli e ricette?
Ascoltarsi…