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Periodico dell’Associazione Nazionale Ufficiali Aeronautica … · 2014-03-16 · Periodico...

Date post: 29-Jul-2020
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Periodico dell’Associazione Nazionale Ufficiali Aeronautica fondato da Luigi Tozzi N. 9/2010 Anno LVIII - Poste Italiane S.p.A. - Spediz. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Roma
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Periodico dell’Associazione Nazionale Ufficiali Aeronautica fondato da Luigi Tozzi

N. 9/2010

Anno

LVIII

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Periodico dell’Associazione NazionaleUfficiali Aeronautica (ANUA)

fondato da Luigi Tozzi

Anno LVIII“Il Corriere dell’Aviatore”

N. 9 - Settembre 2010

c/c postale 37906005 ANUAAssociazione Nazionale Ufficiali Aeronautica

Ufficio Presidenza Nazionale0192 Roma - Via Marcantonio Colonna, 25

Tel. 0632111740 - Fax 064450786E-mail: [email protected]

Direzione - Redazione - Amministrazione:00192 Roma - Via Marcantonio Colonna, 25

Tel. 0632111740 - Fax 064450786E-mail: [email protected]

Direttore editorialeMario Majorani

Direttore responsabileMario Tancredi

Coordinatore della redazioneGiuliano Giannone

RedazioneAlessandro Aquilino, Guido Enrico Bergomi,

Guido Campopiano, Angelo Pagliuca,Sergio Pietruccioli, Luciano Sadini

Responsabile AmministrativoCesare D’Ippolito

Autorizzazione Tribunale di Roma 2546 del 12-2-52ANUA/Centro Studi Editrice proprietaria

Associato all’U.S.P.I.Iscrizione al R.O.C. n. 10496

Stampa:

STILGRAFICA srl00159 Roma • Via Ignazio Pettinengo, 31/33

Tel. 0643588200 • Fax 064385693www.stilgrafica.com • [email protected]

Stampato nel mese di ottobre 2010

Numero a 32 pagine

I contributi scritti sono forniti a titolo gratuito ed in formatoelettronico; essi non debbono superare le tre cartelle edevono essere liberi da vincoli editoriali. La Direzione siriserva di pubblicarli o meno in funzione delle proprieesigenze.La responsabilità di quanto pubblicato su questo periodico èattribuita per intero agli autori il cui scritto rispecchia le ideepersonali e non quelle dell’ANUA.Elaborati e foto, che si intendono inviati a titolo di liberalità,non si restituiscono, anche se non pubblicati.La Direzione del periodico risponde, soltanto, di quantoprevisto dalla legge sulla stampa.

A coloro che invieranno un contributo volontario minimo di 20 Euro, a sostegnodell’Associazione, come riconoscimento saranno inviati i 6 numeri del periodico

Nuovi SociNuovi SociMagg. CIUFFREDA Matteo - FoggiaS.Ten. CIUFFREDA Raffaele - FoggiaDott. SEPE Ennio - LatinaCol. MELIS Efisio - LatinaProf.ssa BARATTA Ida - LatinaGen. FRANCIONI Rinaldo - LatinaCol. VINCIGUERRA Michele - LatinaTen. E.I. BIANCHI Valerio - MilanoTen. PiI. PERANI Enea - LodiGen. B.A. SIMEONE Cesare - TarantoGen. CIANCHETTA Giacomo -TarantoGen. S.A. GARGINI Giampiero - FerraraC.A. Pil. MARINARI Italo - CataniaSig. SPIRITO Claudio - RomaS.Ten. CSA DAL MONTE Prof. Antonio - Roma

La Presidenza Nazionale dell’ANUA porge il più cor-diale benvenuto ai nuovi Soci.

Contributi volontariContributi volontariCol. ACCADIA Enrico - Napoli - ! 50 - in ricordo deicolleghi del Corso Drago 3° non più tra noiD.O. AMBROSIONI DE SANTIS Silvana - Ciampino -! 50 - in ricordo del Gen. Angelo AMBROSIONICol. ANGELINI Alberto - Bologna - ! 35Ten. ANDREUZZI - Massimo - Roma - ! 100D.O. APPIANI TOSATO Paola Maria - Vicenza - ! 55in memoria del marito Gen. Pietro APPIANIGen. Isp. ARENA Lucio - Catania - ! 200Col. BADIN Egidio - Roma - ! 15Gen. D.A. BECHIS Giuseppe - Roma ! 15D.O. BERGAMINI KROSS Edith - Vicenza - ! 50Col. BOVE Michele - Roma - ! 15Sig. BRAMATO Paolo - Milano - ! 22Magg. CAMERLINGO Giacomo - Napoli - ! 15D.O. CAPRA Vitale Andreina - Roma - ! 50 - in me-moria del marito Gen. Pietro CAPRAD.O. CATALANO BERARDI Maria - Roma - ! 50 - inricordo del marito Gen. D.A. Mauro CATALANOD.O. CERUTTI BONCOMPAGNI Emma - Roma - ! 50 -in memoria del marito Gen. S.A. Alessandro CERUTTIGen. S.A. COMIN Egidio - Pesaro Urbino - ! 35D.O. CORAZZA Luciana - Roma - ! 35D.O. CUNTERI VIGANÒ Giannina - Milano - ! 30 - inmemoria del marito Gen. D.A. Beniamino CUNTERIGen. B.A. DE PIERO Piero - Verona - ! 20 - in ricordodei Soci della Sezione di Verona assenti giustificatiD.O. DE ROSA RAMONDINI Angela - Napoli - ! 35D.O. DI DONNA Laura - Bari - ! 30 - in memoria delmarito Gen. Div. Michele DI DONNAD.O. DI GIOVANNI MANISCALCO Lia - Pisa ! 25 - inmemoria del marito Cap. Pil. Filippo DI GIOVANNID.O. FODALE VALCADO Wilma - Vicenza - ! 50 - inmemoria del marito Gen. S.A. Riccardo FODALETen. Gen. GASPERINI Roberto - Roma - ! 15D.O. GIANELLO BRAIDA Gemma - Roma - ! 40 - inricordo del marito Gen. Mario GIANELLOSig.ra GIGNOLI Giovanna - Roma - ! 50 - in memoriadel Gen. Ugo CAMPANELLIT.Col. GNECCHI Luigi - Lecco - ! 30Col. GRISAFI Giovanni - Roma - ! 35 - in memoria delpapà SalvatoreD.O. GUERCI ERCOLI Angelina - Roma - ! 35D.O. IMBIMBO PIROLI Anna - Napoli - ! 30

D.O. LORUSSO Antonia - Cisternino (BR) - ! 50 - inmemoria del fratello Gen. S.A. Oronzo LORUSSOD.O. LUALDI LOTTO Norina - Vicenza - ! 26 - in ri-cordo del marito Gen. S.A. Angelo LUALDID.O. MANASSERO BARBERIS Elena - Bordighera - ! 35Col. MARTIGNANI Vittorio - Padova - ! 25 - in memo-ria della figlia Cristina nell’8° anniversario (10.4.2010)Gen. B.A. MARTINELLI Enrico - Roma - ! 30Col MEACCI Francesco - Guidonia - ! 37Gen. S.A. MELCHIORRE Antonio - Milano - ! 50 - inmemoria dei carissimi compagni del Corso VulcanoscomparsiD.O. DE MICHELI HOST Caterina - Firenze - ! 35D.O. MICHELINI Elisabetta - Roma - ! 35Ten. MONTICONE Massimiliano - Alessandria - ! 27Gen. B.A. MUOLLO Salvatore - Roma - ! 15 - in ri-cordo dei Caduti del Corso Centauro 3°D.O. NASTRO MANSI Anna - Napoli - ! 20D.O. ONOFRI ROSSATI Anna - Milano - ! 20 - in ri-cordo del marito Gen. Luigi ONOFRICol. PAGANO Alberto - Roma - ! 15Gen. D.A. PANFILO Francesco - Padova - ! 25 - inmemoria del figlio MassimoD.O. PAOLETTI NAVAS Maria Cristina - Pozzuoli (NA)- ! 50Gen. PIZZITOLA Roberto - Conegliano Veneto (TV) -! 15D.O. POLIZZY ROSSI Nella - Ghezzano (PI) - ! 30D.O. REGOLI CASELLI Mina - Roma - ! 50 - in me-moria del marito Gen. Renato REGOLID.O. ROBONE Isabella - Roma - ! 50 - in ricordo delpadre Gen. S.A. Guido ROBONE e della madre D.O.Clotilde MENGONI ved. ROBONEGen. Isp. Capo ROTONDO Gaetano - Brescia - ! 35Col. SAVINELLI Luigi - Novara - ! 15Dr. SCARPA Elio - Catania - ! 35D.O. SCHEGGI LOI Marina - Roma - ! 30 - nel ricor-do del marito Col. Massimo SCHEGGIGen. S.A. SPINELLI Domenico - Roma - ! 15 - in me-moria dei Colleghi del Corso Vulcano defuntiGen. B.A. TACCHIO Nicola - Roma - ! 15Gen. B.A. TEMPESTA Pierpaolo - Torvaianica (RM) - ! 15D.O. TRAMONTINI BARBUIO Bruna - ! 35Gen. B.A. TRIMARCHI Giuseppe - Tremesteri Etneo(CT) - ! 30 - in memoria del figlio Magg. Pil. Miche-langelo

La Presidenza Nazionale dell’ANUA e la Direzione delCorriere dell’Aviatore ringraziano le Dame d’Onore egli Associati per i contributi versati.

Sono volati più in altoSono volati più in altoGen. DE FAZIO Salvatore - Taranto (febb. 2010)Ten. Pil. DONÀ Antonio - Vicenza (20.02.2010)S.Ten. DI STEFANO Francesco - Milano (30.04.2010)Col. CAPOLONGO Carmine - Taranto (2010)Gen. S.A. BERNARDINI Umberto - Riano (RM)(20.05.2010)Col. BOVE Michele - Roma (17.05.2010)Gen. S.A. SANFILIPPO Vincenzo - Roma (20.05.2010)D.O. PIGNATO TAGLIAPIETRA Elsa - Roma (luglio 2010)Gen. B.A. TRAVISI Angelo - Ciampino (RM) (sett. 2010)

Ai familiari il sincero cordoglio della Presidenza Nazio-nale e dell’Associazione.

QQuuoottaa aassssoocciiaattiivvaa ppeerr iill 22001100

S i comunica che a seguito delle deliberazioni dell’Assemblea Generale la quota associativa per il 2010 èaumentata a 35 Euro.

Per le nuove iscrizioni, come per il rinnovo delle quote sociali, gli interessati possono:- rivolgersi alle Sezioni territoriali ANUA;- effettuare il versamento sul c/c postale n. 37906005 intestato a: ANUA – via Marcantonio Colonna, 25 – 00192 Roma;- ricorrere a bonifico bancario intestato a: ANUA – via Marcantonio Colonna, 25 – 00192 Roma, codice IBAN:

IT07N0760103200000037906005.

In copertina: Il Caproni 100 sulla pista dell’aeroporto di Trento.Olio su tela di Lavinia M.P. Delfanti - Indirizzo e-mail = [email protected]

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Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010 1

Editoriale

GRAZIEGRAZIE

LL a recente elezione a Presidente della nostra Associazione, avvenuta con l’Assemblea Generale del 28maggio scors o, mi riempie di orgoglio. Il dover rappresentare i Signori Ufficiali della nostra AeronauticaSoci del sodalizio e l’Associazione nella sua interezza è un mandato rilevante non solo da un punto di vi-

sta umano e professionale, ma impone un impegno personale particolarmente gravoso.Deludere le aspettative rappresenterebbe per me un affronto insuperabile verso chi ha riposto fiducia nella

mia disponibilità che vuole essere degna di chi mi ha preceduto . Questo impegno proseguirà a concretizzarsi inun quotidiano confronto di idee con i colleghi che vorranno offrire generosamente il loro supporto e che merita-no il più sentito apprezzamento per la Loro dedizione, senza mai nulla chiedere quale contropartita dell’attivitàsvolta e dei risultati conseguiti, anche in presenza di difficoltà crescenti, innegabili e ben note.

L’Associazione si trova in una situazione ai limiti della sopravvivenza, come ritengo per altri sodalizi, e la ri-sorsa economica deve poter contare sulla crescente generosità delle Dame d’Onore, dei Soci Onorari e diAziende interessate al mondo aeronautico e fiduciose dell’interesse che susciterà il nostro periodico in terminipromozionali, con la concessione di spazi dedicati al settore tecnologico ed aeronautico.

I problemi ai quali dedicheremo l’attenzione per il raggiungimento di risultati utili sono:- una revisione dell’attuale distribuzione dei locali della prestigiosa Palazzina Dohuet, per ospitare in uno

spazio accettabile la Presidenza, il Centro Studi, il Corriere dell’Aviatore, le Dame d’Onore e la Sezione di Roma;- la disponibilità da parte della F.A. di strumenti informatici indispensabili per la funzionalità gestionale del-

l’Associazione;- l’assegnazione di arredi consoni all’importanza della sede e dei sodalizi ospitati nella palazzina;- le attività manutentive ed i necessari adeguamenti infrastrutturali, indispensabili per il funzionamento dei

locali assegnati;- facilitazioni e supporti all’Associazione da parte delle Autorità Militari come avviene per altri sodalizi con fi-

nalità similari.Confido pertanto in un ottimismo che non si affievolisca quando si è costretti ad affrontare una realtà orga-

nizzativa e gestionale complessa.L’assenza di Soci disponibili ad avanzare la propria candidatura alla Presidenza e la contestuale manifesta-

zione di stima e di affetto da parte dei colleghi più anziani verso di me sono stati gli elementi determinanti a far-mi accettare l’incarico onde contribuire ad evitare la cancellazione, dopo sessanta anni, di questa invidiabile real-tà che è l’ANUA.

L’essere stato eletto nel Consiglio Direttivo Nazionale e da questo, all’unanimità, a Presidente dell’ Asso-ciazione è una testimonianza di stima, che merita il mio più sentito GRAZIE, con la formale promessa di reitera-re l’impegno per raggiungere i risultati auspicati evitando sterili quanto inutili polemiche e lamentele verso i de-stinatari delle richieste.

La disponibilità dell’ANUA a collaborare con la F.A. si tramuterà in concrete proposte che, ci si augura, sa-ranno accolte dai Responsabili, incentivando così l’impegno dei Soci chiamati a testimoniare lo spirito di appar-tenenza con la disponibilità e generosità consueta.

Premesso ciò, considero la situazione che vivo quotidianamente una sfida concreta: da una parte rinunciare all’in-carico con la più che probabile dismissione del Sodalizio e dall’altra continuare a presiedere l’Associazione reagendocon determinazione, grinta e passione, caratteristiche che mi vanto di possedere, perché il Sodalizio possa continuarea rappresentare quel baluardo di valori ed ideali invidiato da molti, nonostante le difficoltà esistenti.

L’entusiasmo, ritengo, rappresenta lo strumento fondamentale perché l’ANUA possa non solo sopravvive-re, ma ottenere il necessario riconoscimento della sua validità ed importanza.

E, ovviamente, la disponibilità e generosità dei Soci contribuiranno in termini determinanti perché la passio-ne e lo spirito di appartenenza continuino a rappresentarci in termini inequivocabili.

Queste considerazioni si tramutano in ottimismo che può, al pari dell’entusiasmo, rivelarsi la strategia vin-cente in quella sfida citata prima.

Rivolgo, con l’intera Associazione, un sincero ed affettuoso apprezzamento al Generale Tancredi e al Gene-rale Giannone, ai quali si deve, a partire da questo numero, la pubblicazione del nostro Corriere. La Loro imme-diata disponibilità ad accogliere l’invito della Presidenza è stata esemplare. Le loro capacità , sono certo, con-sentiranno di affrontare le difficoltà e superarle come hanno gia fatto in tutte le occasioni che li hanno visti pro-tagonisti nei lustri trascorsi in Forza Armata, guadagnandosi stima e affetto da parte di tutti. Sono altresì convin-to, in qualità di responsabile editoriale, che la nuova Redazione saprà rispondere alla fiducia in Loro riposta e ilperiodico otterrà i consensi auspicati da parte dei lettori.

Grazie cari amici e colleghi. Il vostro gesto merita l’apprezzamento incondizionato da parte mia e di tutti iSoci e sono certo contribuirà alla crescita dell’Associazione nei termini auspicati e concreti per la testimonianzada Voi offerta sull’esistenza di quei valori e ideali che onorano i Soci del ANUA nella Loro interezza.

Il Presidente NazionaleGen. SA Mario Majorani

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2 Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010

In questo numero:

Grazie...! 1Gen. SA Mario Majorani

Insieme come sempre... 3Gen. Sq. Mario Tancredi

Relazione del Presidente Nazionale 4Gen. SA Mario Majorani

Una festa tricolore 7

ANUA 60ª Assemblea 8Manca firma

Nuove Tecnologie: le fontienergetiche rinnovabili 11

La vittoriosa impresadi diciannove bombardieri 13

Cento anni dal primo volo Caproninello stupore degli occhidi Francesco 17

Le Murge - Il fronte della nuovaguerra fredda 18

Trattamento pensionisticodefinitivo 21L’avvocato risponde 22

La scomparsa del GeneraleAniceto Pollice 27

Il Circolo Ufficialidell’Aeronautica Militarenostra Casa dell’Aviatore 28

2 giugno - La RepubblicaItaliana è in festa 32

Att iv i tà ANUA 31

Dame d’onore 30

In questi mesi d’estatericordiamo … 23

Informazioni utili

Sul le a l i dei r icordi

Centro Studi

Not iz ie a l volo 10

Oggi par l iamo di . . .

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Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010 3

II l Consiglio Direttivo Nazionale della no-stra Associazione ha voluto che la miacollaborazione al Corriere, in qualche

modo temporaneamente interrotta da mieesigenze personali, riprendesse concretiz-zandola con un nuovo tipo d’impegno. Edeccomi come direttore responsabile, regi-strato all’Ordine nell’elenco speciale previ-sto per testate con finalità associative eprofessionali. Ringrazio vivamente, per ilcredito di fiducia accordatomi, i Consiglieri,il Segretario Generale ed “in primis” il Pre-sidente Mario Majorani.

Non nascondo che ho voluto dare una“scorsa” al pertinente codice deontologico,ma poi ho lasciato perdere quando mi sonoreso conto che il modus vivendi militaresperimentato consente di non avere riservelà dove si debbano rispettare i canoni dellaverità, della correttezza e del rispetto dellepersone. Un prestigioso collega nel parteci-parmi le proprie congratulazioni per il “Cor-riere dell’Aviatore” ha scritto“l’Aeronauticaha bisogno di fiancheggiatori disostanza”. Allora come potrei non interpre-tare queste congratulazioni come un invito ed un incitamento ad impegnarmi in un compito chenelle esperienze dei decenni trascorsi ha avuto Esecutori di grande cultura, capacità ed iniziati-va? L’idea del fiancheggiatore mi piace e cercherò di capire ed aggiornarmi su cosa si aspetta-no dall’attività informativa e divulgativa del Corriere dell’Aviatore sia i Soci di questa Associa-zione Ufficiali che il più vasto ambito istituzionale dell’intera Forza Armata. Questo nostro “Cor-riere” continuerà nella linea grafica editoriale, con qualche piccola modifica, suggerita per evi-denziare la radice storica del Corriere, ed avvalendosi anche di collaborazione di artisti che ela-boreranno opere a carattere aeronautico riproducibili, come quelle dell’attuale copertina.L’A.N.U.A. confidando nell’utilità strumentale del Corriere intende essere produttiva con un in-cremento della disponibilità di contributi di conoscenza e di esperienze professionali da offrireall’intera Comunità Aeronautica. Aviatori di ieri e di oggi avvertono questo bisogno ed il loroCorriere vorrà mantener fede all’impegno sviluppando temi su settori che pur tradizionali hannocontinua evoluzione: Tecnologie , Storia, Istituzioni, Risorse umane. Conosco ed ammirol’entusiasmo partecipativo delle Dame d’Onore e credo nella fruttuosità dei loro apporti di pen-siero, come pure immagino quanto plauso potranno meritare i contributi di donne Ufficiali del-l’Aeronautica Militare. Questo nostro essere Ufficiali e Dame che possono avere disponibile ilCorriere dell’Aviatore, come pure la Casa dell’Aviatore, induce infine a riflettere sull’opportunitàdi interagire sempre più per quel bene che è idealizzato nei rispettivi statuti.

Gen.Sq. Mario Tancredi

INSIEME COME SEMPREINSIEME COME SEMPRE

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CC ome da tradizione consolidata, la mia rela-zione illustrerà le attività svolte, la program-mazione e gli obiettivi approvati dal CDN.

Ma ritengo innanzi tutto doveroso esprimere il miopiù sentito apprezzamento ai Soci che hanno volutopresenziare a questa Assemblea e alle Dame d’O-nore, il cui ruolo è di sprone per tutti noi.

Questa Assemblea è particolarmente significativa,in quanto viene effettuata a seguito della entrata in vi-gore delle varianti allo Statuto approvate dalla F.A., conla conseguente rielezione di tutte le cariche sociali.

Nel rinnovato Statuto al Socio viene affidato ilruolo predominante e ai suoi Rappresentanti, in qua-lità di Consiglieri Nazionali, la gestione del Sodalizio.

È il caso di ricordare che il ritardo per l’iter di ap-provazione subito deve addebitarsi al tentativo diunificazione delle Associazioni auspicato dal Capo diStato Maggiore pro tempore senza, purtroppo, con-seguire il risultato desiderato.

Ancora prima di illustrare i risultati raggiunti e iprogrammi futuri, desidero evidenziare le comples-sità di alcune vicende che hanno visto l’Associazio-ne protagonista in assoluto.

Utilizzo qui il termine complessità e non difficoltà,in quanto l’ottimismo deve proseguire e consentire ilconseguimento dei risultati auspicati da tutti i Soci.

cui avvicendamento ha rappresentato una svolta al-l’organizzazione e funzionamento dell’Associazione;

- l’insuccesso del già accennato tentativo avvia-to dal Capo di S.M.A pro tempore di unificare le As-sociazioni e Sodalizi appartenenti all’A.M. Giova ri-cordare che l’ANUA aveva a suo tempo presentatouna proposta di soluzione che è stata rigettata , sen-za valutare i contenuti proposti;

- la situazione finanziaria dell’Associazione, il cuibilancio risente del progressivo decremento del nu-mero di Soci, con una proiezione sfavorevole per il fu-turo e che impone l’individuazione di adeguate strate-gie che assicurino le necessarie risorse economiche;

- le defezioni della base associativa, dovute an-che a motivi di salute.

Le vicende suddette si sono verificate nel cor-rente anno ed ad esse i Soci hanno reagito con lagrinta propria degli Ufficiali dell’A.M. Solo grazie allaloro disponibilità e generosità, l’ANUA è riuscita asopravvivere e continua a svolgere il ruolo di baluar-do delle tradizioni che ha contraddistinto il Sodalizionel passato, consentendogli di rappresentare persessanta anni un riferimento costante per gli Ufficia-li della F.A. in servizio e in congedo.

Nel merito delle attività svolte è opportuno ri-cordare:

- il conferimento del titolo di Socio Onorario apersonalità meritevoli di tale riconoscimento per l’in-teresse e l’attaccamento dimostrato verso la F.A. eper il contributo offerto a favore dei Soci;

- l’organizzazione e realizzazione di gite e viaggia sfondo culturale;

- lo svolgimento di eventi sociali, sportivi e ri-creativi;

- l’impegno concreto e costante per favorire ilproselitismo.

Altre attività avviate sono:- la realizzazione di convegni e seminari su ma-

terie di natura tecnologica, scientifica, etico-socialee professionale (pensionistica e amministrativa);

- la ricerca di responsabili aziendali disponibili adiffondere studi e progetti di specifica competenza,atti a contribuire in termini economici alla stampadel periodico e alla sua diffusione;

- l’accordo, attraverso specifiche convenzioni,con Aziende e attività commerciali per vantaggi dariservare ai Soci;

- la diffusione tempestiva delle informazioni diinteresse dei Soci con il Bollettino periodico ANUAinviato via e-mail alle Sezioni ed ai Soci;

- l’istituzione di un Gruppo di Lavoro dedicato al-le esigenze dei Soci per problematiche di natura pen-sionistica;

4 Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010

LA RELAZIONELA RELAZIONEDEL PRESIDENTE NAZIONALEDEL PRESIDENTE NAZIONALE

Le vicende cui mi riferisco riguardano:- il trasferimento della sede dell’Associazione

con il rientro alla Palazzina Dohuet, sua Sede storica,dopo circa 10 anni di permanenza presso il PalazzoAeronautica in cui l’ANUA sperava aver trovato lasua Sede definitiva, senza tuttavia essere riuscita adufficializzare tale soluzione, indubbiamente moltovantaggiosa per vari aspetti facilmente comprensibili;

- le dimissioni del Presidente pro tempore e delDirettore Responsabile del Corriere dell’Aviatore, av-venute in occasione dell’A.G. del 19 maggio 2009, il

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Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010 5

- il supporto concreto e costante alle Dame d’O-nore per la risoluzione di problematiche di varia na-tura a beneficio delle Stesse.

Per quanto riguarda i programmi approvati nei CDNeffettuati nell’ultimo anno, ho qui l’occasione di citare:

- l’elaborazione di un protocollo d’intesa A.M. -ANUA per rendere disponibili risorse professionalidell’Associazione;

- sviluppo di sinergie fra ANUA e Circolo Ufficia-li-Casa dell’Aviatore;

- l’istituzione di Gruppi di Lavoro specializzati insettori di potenziale interesse dei Soci, quali coope-rative edilizie, partecipazione ad attività formative acarattere aeronautico, presenza attiva in attività dinatura sociale, designazione in commissioni di varianatura, a testimonianza dell’interesse da parte dellaPresidenza verso i Soci disponibili ad offrire un pro-prio contributo a favore dei Soci stessi, dell’Associa-zione e della F.A.;

- un maggior supporto della Presidenza alle Se-zioni, incoraggiando lo svolgimento di attività ade-guate per il proselitismo e l’esistenza dell’ANUA,adoperandosi, inoltre, per la costituzione di nuoveSezioni con possibili sinergie, in ambito periferico,con sodalizi similari;

- l’avvio delle procedure rivolte a ottenere i sussidieconomici previsti dalla legge in vigore a favore dell’e-ditoria da destinare alla pubblicazione del periodico;

- la formulazione di protocolli d’intesa con Asso-ciazioni similari che presentino analogie con le finali-tà dell’ANUA e per diffondere anche all’esterno l’im-magine del Sodalizio;

- l’anticipazione di notizie relative a eventi di in-teresse dei Soci, per consentire e facilitare la parte-cipazione a tali eventi;

- la partecipazione della Presidenza alle attivitàed eventi organizzati presso le Sezioni periferiche, atestimonianza dell’importanza che rivestono tali ri-unioni per il Sodalizio.

- Brescia: con l’organizzazione dell’infaticabilePresidente Col. Vanni Scacco, alcuni giovani studen-ti, denominati Pulcini, hanno visitato l’AccademiaAeronautica di Pozzuoli, manifestando grande inte-resse alle attività che vedono quotidianamente im-pegnati i Cadetti. Complimenti.

- Latina: alla cerimonia funebre per il Gen. Mim-mo Mesiano, indimenticabile Presidente della Sezio-ne, hanno partecipato numerosi colleghi del Corso“Turbine 2°”, i Soci ANUA, oltre a conoscenti e ami-ci del compianto Ufficiale. Analoga manifestazionedi affetto si è evidenziata alla messa celebrata nellaChiesa di Centocelle, in occasione della ricorrenzadel funerale.

Il 29 aprile 2010 la Sezione, in collaborazionecon il Comune della Città, ha organizzato una confe-renza sul Diritto Internazionale Umanitario presso ilTeatro Ponchielli. L’evento ha riscosso rilevante inte-resse grazie alle competenze dei relatori, particolar-mente esperti nel settore.

Il 26 maggio 2010, ospitato dalla BTA di BorgoPiave, ha svolto un seminario avente come oggettole problematiche pensionistiche.

- Milano: il 16 novembre 2008 sono stati com-memorati dai Soci i 13 Aviatori morti a Kindu nel lon-tano 1961. L’evento è stato particolarmente com-movente per l’indirizzo di saluto rivolto ai presentidal Socio Gen. Antonio Pasquali, all’epoca Coman-dante del Contingente italiano a Kindu. Sempre aMilano i Soci hanno partecipato il 13 dicembre 2008allo scambio di auguri natalizi alla presenza del Co-mandante della 1a Regione Aerea, Generale S.A.Nello Barale.

Il 12 dicembre 2009 la Sezione ha partecipatocon il Labaro alla celebrazione della ricorrenza dellanostra Patrona. Il Gen. Barale ha rinnovato il Suo af-fetto all’Associazione e ai Soci nella splendida Basili-ca di San Francesco Di Paola.

- Napoli: si è svolto, il 7 marzo 2009 sulla Baseaerea di Grazzanise, il gemellaggio tra la SezioneANUA di Napoli e il 9° Stormo Francesco Baracca.Nell’occasione è stata presentata una commedia daltitolo “La gente vuol ridere ancora” con attori dellaCompagnia Stabile F. Baracca. L’evento ha riscossoentusiastici apprezzamenti da parte dei numerosi in-tervenuti.

A partire dal 12 giugno 2009 hanno avuto luogotre serate di beneficenza a favore dell’ONLUS Car-mine Gallo, organizzate dalla Sezione in collaborazio-ne con la Compagnia Prove di Teatro. Molti apprez-zamenti sono stati rivolti ai Generali Lenzi e Calvello,organizzatori infaticabili dell’evento;

Il 6 giugno 2009, ospiti graditi del Circolo Uffi-ciali della Marina, la Sezione ha promosso un incon-tro con due famosi fotografi-giornalisti a livello inter-nazionale, Bob Lawson e Karsuhiko Tokunaga, i qua-li hanno illustrato vicende e avvenimenti di caratteremilitare e sociale.

- Roma: Il 7 novembre 2009, organizzata dalGen. Ballerini, si è svolta una visita culturale all’A-

Passerò ora a una breve illustrazione delle at-tività e degli eventi di cui sono state protagonistele varie entità dell’ANUA sia nel trascorso 2009che nei primi mesi di quest’anno. Inizierò dalleSezioni.

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bazia di Casamari e alla cittadina di Anagni, cheha riscosso consensi unanimi da parte degli inter-venuti.

Il 7 novembre 2009 è stato concesso all’ANUAla deposizione di una corona di alloro presso i “TreArchi” del Palazzo Aeronautica, a ricordo dei Cadu-ti, i cui nomi indelebili riempiono le Lapidi ivi dislo-cate. Ha partecipato per la F.A. il Gen. Sq. Martinel-li, che ha anche presenziato alla Santa Messa offi-ciata dal Cappellano militare presso la Chiesetta delCOMAER. È seguito un Pranzo Sociale presso laCasa dell’Aviatore, che ha visto Ospiti graditi alcuniSoci Onorari.

L’11 dicembre 2009, presso la Casa dell’Aviato-re, la Sezione ha organizzato il consueto pranzo perlo scambio di auguri, preceduto dalla celebrazionedella Santa Messa. Erano presenti oltre 60 Soci connumerosi Soci Onorari, che hanno testimoniato il lo-ro affetto verso l’Associazione.

Il 30 gennaio 2010 la Sezione ha organizzatouna visita guidata ai Musei Vaticani cui hanno parte-cipato oltre 50 Soci e familiari. La scelta del percor-so e la validità professionale della guida ha reso lavisita particolarmente interessante e l’organizzatore,Gen. Capaldini, ha ricevuto attestazioni di stima datutti i presenti.

Il 17 febbraio 2010 una numerosa rappresen-tanza dell’ANUA ha partecipato all’incontro con ilSanto Padre presso la Sala Nervi. La posizione privi-legiata riservata alla ANUA e la citazione della pre-senza da parte di Innocenzo 16° ha raccolto i com-menti entusiastici degli intervenuti che hanno spon-taneamente salutato il Pontefice con il tradizionale“Gheregheghez”, riscuotendo il sorriso e la benedi-zione del Papa.

Tra le altre attività della Sezione, desidero citare:- il Corso di bridge per principianti riservato ai

Soci ed effettuato ogni martedì presso la Casa del-l’Aviatore grazie alla disponibilità e generosità deiGenerali Arturo Zandonà e Stefano Rosati. Merite-voli di menzione i risultati conseguiti dai parteci-panti, alcuni dei quali hanno partecipato ad un tor-neo di bridge ufficiale che ha visto presenti ben 98giocatori;

- alcuni tornei di bridge, di cui due presso il Dis-taccamento A.M. del Terminillo, patrocinati dal Co-mando Generale Scuole.

- Il 4° Torneo di Bridge Interforze del 14 maggioscorso presso la Casa dell’Aviatore, cui hanno parteci-pato 98 giocatori appartenenti alle FFAA e Corpi Ar-mati dello Stato. L’evento è stato patrocinato dal Co-mando della Squadra Aerea e dal Comando Logistico.

Desidero anche ricordare che l’ANUA si è resapromotrice con i LYONS di una serata di beneficen-za, che prevede un torneo di bridge ed uno di burra-co, da svolgersi il 9 giugno 2010 presso la Casa del-l’Aviatore: i proventi andranno in Africa per la realiz-zazione di un impianto idrico.

- Taranto: il 7 maggio 2010 è stato organizzatoun evento sociale per il conferimento del titolo di

Socio Onorario a personalità istituzionali propostedal Presidente, Dott. Aldo Marturano. L’incontro,svoltosi presso il Circolo Ufficiali della Scuola AMe, nell’occasione, il Comandante, Col. D’Andria, èstato nominato Socio Benemerito dell’Associazio-ne per la disponibilità dimostrata verso la Sezionee i suoi Soci.

Centro Studi: la sua attività è stata particolar-mente penalizzata dal trasferimento della Sede e dal-la indisponibilità di locali adeguati. Va tuttavia ricono-sciuto al Direttore il merito di aver organizzato, per laprima volta dell’ANUA,con la collaborazione ed il sup-porto del Comando Logistico, un convegno sulle fon-ti energetiche alternative, che ha riscosso un plausoincondizionato da parte degli intervenuti (ufficiali,personalità accademiche e realtà imprenditoriali).Considerato il successo ottenuto, un particolare rin-graziamento va al Generale Marani. Il Centro Studiintende proseguire su questo percorso di attività.

Corriere dell’Aviatore: rappresenta lo strumentodi propagazione dell’immagine e dello spirito del-l’Associazione. Si è reso promotore di alcune modi-fiche alla precedente versione (grafica e contenuti),riscuotendo consensi. Si prevedono ulteriori miglio-ramenti grazie alla disponibilità di Sponsor a finanzia-re il periodico, come già avvenuto di recente. Alcu-ne nuove rubriche, tra le quali “l’Avvocato risponde”e le problematiche pensionistiche, assicureranno uncrescente interesse dei Soci e dei lettori.

Dame d’Onore: la loro presenza nell’Associazio-ne è fondamentale per noi tutti. Costituiscono l’es-senza dell’ANUA e rappresentano un certo riferi-mento per il futuro del Sodalizio. Alla DottoressaFiacchino e a tutte le Dame d’Onore il nostro piùsentito e sincero grazie.

Concludo qui questa relazione, al termine delmio mandato, con un sentito apprezzamento e ungrazie di cuore che rivolgo alla Presidenza nella suainterezza, ai Consiglieri Nazionali, ai Sindaci, ai Probi-viri e alla redazione del Corriere. Un riconoscimentoparticolare va tributato al Vice Presidente ed al Se-gretario Generale per il contributo non solo altamen-te significativo, ma direi determinante, per la gestio-ne e il funzionamento dell’Associazione. Con il loroattaccamento e spirito di appartenenza al Sodalizio,con le loro qualità umane, comportamentali e pro-fessionali siamo riusciti a realizzare nell’anno tra-scorso un rapporto collaborativo che ha facilitato losvolgimento delle varie attività svolte e ha consenti-to di raggiungere determinati traguardi.

Posso ragionevolmente ritenere che siano que-sti i presupposti perché l’ANUA, con coloro che sa-ranno i nuovi eletti alle cariche di vertice, possa cre-scere e migliorare, come auspicato e perseguito dacoloro che ci hanno preceduto e che, certamente,meritano tutto il nostro affetto e la stima più incon-dizionata.

Grazie per l’attenzione.Il Presidente Nazionale

Gen. S.A. Mario Majorani

6 Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010

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PP er celebrare il cinquantesimo anniversario della Pattu-glia Acrobatica Nazionale, otto pattuglie acrobatiche edi velivoli dell’Aeronautica Militare hanno dato vita, in

due giornate, ad oltre 14 ore di spettacolo in volo. Una manife-stazione aerea che ha visto impegnati oltre 1.500 uomini edonne dell’Aeronautica Militare, oltre 1000 agenti delle Forzedell’Ordine (tra Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza,GuardiaForestale, Polizia Provinciale di Udine e Polizie Munici-pali), 1.300 uomini e donne della Protezione Civile, circa 60operatori del 118 e 300 della Croce Rossa Italiana. Una grandemacchina organizzativa che ha gestito con successo l’afflusso,la presenza e il deflusso delle centinaia di migliaia di parteci-panti permettendo, altresì, alla Forza Armata di accrescere la

propria capacità di cooperazione con altre Istituzio-ni in attività così complesse. Sui prati dell’aeroportonon meno di 400 mila persone hanno assistito alleevoluzioni delle pattuglie acrobatiche di Croazia, Polo-nia, Svizzera, Giordania, Francia, Spagna e Inghilterra.50 anni di storia delle Frecce Tricolori significano 50anni di valori dell’Aeronautica Militare portati tra lagente. L’abbraccio delle centinaia di migliaia di perso-ne, che sono venute a Rivolto da tutta Italia e da ogniparte del mondo, è la dimostrazione della condivisionedegli ideali e della passione italiana per il volo. Grandeanche il successo della raccolta fondi a favore dell’As-sociazione Italiana Ricerca sul Cancro (AIRC), Istituzio-ne alla quale l’Aeronautica Militare ha voluto essere alfianco, mantenendo viva la tradizione di legare suoieventi pubblici ad attività di utilità sociale.

Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010 7

UNA FESTA TRICOLOREUNA FESTA TRICOLORE11 e 12 settembre a Rivolto11 e 12 settembre a Rivolto

Da sinistra: Ministro La Russa, Capo SMD Gen. Camporini,Com.te PAN T.Col. Lant, Capo SMA Gen. Bernardis

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II l 28 maggio 2010, nella sala “Baracca” della Ca-sa dell’Aviatore in Roma, preceduta da dall’indi-rizzo di benvenuto del Comandante del CO-

MAEREO, Gen. Sq. Mario Martinelli, espresso a no-me del Capo di SMA, si è svolta l’Assemblea Gene-rale Ordinaria 2010 dei Soci ANUA.

Questo l’OdG, la cui discussione ha avuto inizioalle ore 10.30:

1. nomina del Presidente e del Segretario del-l’Assemblea e di tre scrutatori per le votazioni;

2. relazione del Presidente Nazionale e anda-mento del periodico ANUA;

3. Bilancio Consuntivo 2009 e Preventivo 2010:- Relazione del Segretario Generale;- Relazione del Collegio dei Sindaci;- Votazione;4. entità delle quote sociali;5. elezione e nomina dei membri del CDN;6. elezione e nomina dei Sindaci;7. elezione e nomina dei Probiviri;8. varie ed eventuali.Erano presenti, i delegati delle varie Sezioni, in

rappresentanza dei Soci collegati alle Sezioni stesse.Il Presidente Nazionale, Gen. S.A. Mario Majo-

rani, dopo i saluti di rito, rivolti in particolare al Gen.S.A. Stelio Nardini, già Capo di SMA e al Gen. Gio-vanni Tricomi, Presidente Onorario dell’ANUA, ha in-vitato i convenuti ad un minuto di raccoglimento perun doveroso e sentito omaggio ai Caduti del passa-to e ai Soci scomparsi.

Per dare inizio al dibattito ha subito propostoquale Presidente dell’Assemblea e quale Segretarioverbalizzante, rispettivamente, il Gen. Sq. AntonioMelchiorre ed il Gen. Br. Giuliano Giannone, otte-nendone l’approvazione per acclamazione. Qualiscrutatori sono stati designati il Generali Ennio Bal-lerini e Guido Capaldini con il Ten. Giorgio Carretti.

Il Gen. Melchiorre, assunta la presidenza, ha ce-duto la parola al Gen. Majorani per l’esposizione del-la sua relazione (il cui testo è riportato a pag. 00).

Al termine dell’intervento, in cui sono statidettagliatamente trattati gli avvenimenti di mag-gior rilievo dell’ultimo anno, nonché gli intendi-menti dell’ANUA riguardanti alcune interessantiattività in itinere (assistenza ai Soci per le proble-matiche di carattere giudiziario e pensionistico,Convenzione con l’Associazione Donne Aviatrici)o previste per il prossimo futuro (protocollo d’in-tesa con l’AM per utilizzazione da parte dei Socidelle infrastrutture AM per il tempo libero, miglio-re fruizione della Casa dell’Aviatore), il dibattito siè particolarmente incentrato sul Corriere dell’A-viatore. Al riguardo alcuni convenuti, pur manife-stando un generale apprezzamento per la partegrafica, hanno avanzato osservazioni finalizzate adottenere una più adeguata divulgazione degli

8 Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010

ANUA - 60ª ASSEMBLEAANUA - 60ª ASSEMBLEAGENERALE ORDINARIAGENERALE ORDINARIA

Ha quindi reso noto che lo Statuto sociale a suotempo revisionato dall’Assemblea Generale, ha re-centemente ottenuto la formale approvazione daparte dello Stato Maggiore Aeronautica e che, per-tanto, il rinnovo delle cariche sociali previsto nellapresente seduta verrà effettuato in conformità diquanto stabilito in detto Statuto.

Sulla base dei risultati delle votazioni sono statieletti Membri del CDN i seguenti Ufficiali:

- Gen. S.A. Mario Majorani (Sez. di Roma)- Gen. D.A. Mario Castelli (Sez. di Milano)- Gen. D.A. Arturo Zandonà (Sez. di Roma)- Gen. Br. Giuliano Giannone (Sez. di Roma)- Gen. Br. Palmo Radogna (Sez. di Roma)- Br. Gen. Giuseppe Lenzi (Sez. di Napoli)- Col. Vanni Scacco (Sez. di Brescia)- Magg. d’Ippolito (Sez. di Latina)- Magg. Aldo Marturano (Sez. di Taranto)- 1° Cap. Antonio De Simone (Sez. di Milano)

Il CDN, riunitosi subito dopo la conclusione del-l’Assemblea Generale, ha eletto all’unanimità:

- il Gen. S.A. Mario MAJORANI alla carica diPresidente Nazionale dell’ANUA;

- il Gen. Br. Palmo RADOGNA alla carica diVice Presidente Nazionale dell’ANUA;

- il Magg. Cesare d’IPPOLITO alla carica diSegretario Generale dell’ANUA.

Consiglio DirettivoNazionale (CDN)

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Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010 9

eventi locali e quindi delle notizie riguardanti la vi-ta delle Sezioni, in quanto il bollettino inviato perE.mail non è ritenuto in grado di raggiungere lamaggior parte dei Soci.

La problematica concernente l’entità della quotasociale è stata sinteticamente trattata dal Gen. Ma-jorani, il quale dopo aver richiamato le precedentidifficoltà manifestate da vari Soci nei riguardi di unannunciato aumento a 50 Euro, si è detto dell’avvisodi mantenere anche per il prossimo anno l’attualequota di 35 Euro, facendo affidamento sui contributidei sostenitori e sull’auspicabile reperimento di ap-propriate sponsorizzazioni.

Sono stati eletti membri effettivi:- Gen. Isp. Gaetano Zaffiro- Br. Gen. Norberto Vassalli de Duchenhausen- Gen. Br. Tonino Cortese

e membri supplenti:- Gen. Br. Raffaele Cariglia- Gen. Br. Ennio Ballerini.

Il Presidente del Collegio verrà eletto nel corsodella prima riunione dei membri effettivi.

Collegio dei Sindaci

Sono stati eletti membri effettivi:- Gen. Isp. Lucio Arena- Br. Gen. Vincenzo Gentili- Br. Gen. Federico Calvello

e membri supplenti:- Br. Gen. Aldo Giuliano- Col. Diamante Bove.

Il Presidente del Collegio verrà eletto nel corsodella prima riunione dei membri effettivi.

Collegio dei Probiviri

Secondo quanto deliberato dall’Assemblea, cheha approvato all’unanimità la Relazione del Presiden-te Nazionale, la materia verrà approfondita nell’am-bito del Consiglio Direttivo Nazionale.

Successivamente, ha preso la parola il Maggio-re d’Ippolito, Segretario Generale, per esporre la suarelazione sui Bilanci consuntivo 2009 e preventivo2010, terminata la quale ha fornito ai convenuti alcu-ni chiarimenti, in particolare per quel che concernedeterminati aumenti di costi in alcune voci (aumentidovuti al trasferimento di sede) e un’eventuale di-versa ripartizione delle entrate tra la Presidenza Na-zionale e le Sezioni, oltre ad un possibile aumentodella quota sociale. Subito dopo il Presidente delCollegio dei Sindaci, Gen. Isp. Gaetano Zaffiro, hadato lettura della relazione di detto Collegio, facen-do rilevare che il bilancio del 2009 si è chiuso in ma-niera più positiva rispetto a quello dell’anno prece-dente per effetto di un certo aumento delle offertevolontarie e anche per l’oculata gestione delle risor-se finanziarie.

L’Assemblea Generale preso atto di quanto rela-zionato dal Segretario Generale e dal Presidente delCollegio dei Sindaci, ha approvato all’unanimità i Bi-lanci consuntivo 2009 e preventivo 2010.

I partecipanti all’Assemblea

L’Assemblea si è dichiarata pienamente concor-de su tale posizione ed ha anche dato mandato alConsiglio Direttivo di esplorare la possibilità di per-venire ad una diversa ripartizione della quota socialefra le Sezioni e la Presidenza Nazionale.

Dopo la consegna delle schede per consentireai Soci effettivi di eleggere i membri del ConsiglioDirettivo Nazionale, dei Sindaci e dei Probiviri, la se-duta è stata temporaneamente sospesa, per il pran-zo sociale e per dar modo agli scrutatori di effettua-re le operazioni di spoglio delle schede di voto.

Al termine dello spoglio, il Gen. Melchiorre haproceduto alla proclamazione degli eletti (v. box). In-fine, dopo aver ceduto la parola al Col. Scacco peruna breve illustrazione di un nuovo distintivo da oc-chiello da lui proposto e che costituirà oggetto di ap-profondimento a cura del Consiglio Direttivo, il Pre-sidente dell’Assemblea, ha dichiarato conclusa la60a Assemblea Nazionale Ordinaria dei Soci ANUA.

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SCOMPARSO L’INVENTOREDELLA “SCATOLA NERA”

Il 19 luglio scorso è morto David Warren, l’autoredi un’invenzione inizialmente giudicata poco utile dalleautorità australiane, ma che in seguito è divenuta unelemento fondamentale per tutti gli aeroplani.

Nato a Groote Eylandt, in Australia, all’età di noveanni perse il padre in un incidente aereo, evento che pro-babilmente lo segnò se si considera che nel 1953 avevalavorato nei laboratori di ricerca aeronautica e partecipatoalle indagini sui disastri dei primi aerei jet Comet, conclu-dendo che un registratore a nastro nella cabina di pilotag-gio avrebbe fornito indizi vitali. Anni dopo realizzò un pro-totipo usando un registratore a prova di incendio e di ur-to, che fu poi sviluppato dalle autorità britanniche.

Oggi il dispositivo è molto diverso da quello diWarren: ogni aereo dispone di due scatole nere, in real-tà di colore arancione, che registrano sia i dati di voloche le comunicazioni della cabina di pilotaggio; presen-tano una altissima resistenza agli impatti ed alle altetemperature nonché a forti pressioni esterne quali quel-le in ambito sottomarino e alta capacità di registrazione.I dati estratti vengono utilizzati per facilitare l’individua-zione delle cause di incidenti o mancati incidenti.

Il successo della scatola nera è testimoniato anchedal fatto che il dispositivo, oltre che sugli aerei, ora vieneinstallato su altri mezzi di trasporto: sui treni e, in versionepiù semplice, sulle automobili, per registrare la velocità.

CROCERISTA COLPITO DI ICTUS SOC-CORSO DALL’AERON. MILITARE

Lo scorso 15 agosto, un elicottero dell’AM ha soc-corso un passeggero tedesco colpito da ictus a bordodi una nave da crociera che da Palma di Maiorca navi-gava verso Tunisi.

L’elicottero, un AB 212, è decollato poco dopo le18.00 dall’aeroporto di Decimomannu per raggiungere,dopo circa 40 minuti di volo, la nave, che nel frattempoaveva invertito la rotta per avvicinarsi alla costa.

Gli aerosoccorritori, calatisi sulla nave con il verri-cello, hanno recuperato il malato, insieme a un medico

presente a bordo della nave, per trasportarlo immedia-tamente presso l’Ospedale Marino di Cagliari, dove ègiunto poco prima delle ore 20.

A SIGONELLA IL GLOBAL HAWK RQ-4BDestinato alla Naval Air Station della Marina statuni-

tense dislocata sull’aeroporto di Sigonella, è il primo veli-volo Global Hawk RQ-4B delle forze aeree statunitensiche sarà rischierato sulla base siciliana nel quadro dell’ac-cordo stipulato tra Italia e Stati Uniti nell’aprile del 2008.

10 Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010

Notiz ie a l volo

Il Global Hawk RQ-4B è un aereo senza pilota dellacategoria High Altitude Long Endurance con elevate ca-pacità nel settore intelligence, sorveglianza e ricognizione.

Prodotto dalla Northrop Grumman, è in grado divolare anche al di sopra delle aerovie del traffico civile,operare fino a 36 ore consecutive e fornire immaginiad alta risoluzione delle aree sorvolate.

Presso la Naval Air Station sarà costituito un dis-taccamento Global Hawk, che comprenderà anche delpersonale statunitense per la gestione del sistema.

ESERCITAZIONE ITALO-FRANCESE DIDIFESA AEREA

Il 13 settembre scorso, presso la base francese diIstres, si è svolta la prima esercitazione combinata travelivoli Eurofighter “Typhoon” (F2000) dell’AeronauticaMilitare e velivoli Mirage 2000 dell’Armée de l’Air.

L’obiettivo era quello di dimostrare, con una tipicamissione di difesa aerea, l’interoperabilità dei due as-setti, utilizzati dai due Paesi.

La coppia di velivoli francesi ha finto l’intercetta-zione di un velivolo non identificato, simulato da unDassault-Dornier Alphajet, che hanno poi passato inconsegna alla coppia di velivoli italiana, due F-2000 ap-partenenti al 36° Stormo di Gioia del Colle.

Effettuate le operazioni di identificazione e scortadel velivolo fuori dall’area di competenza, gli F2000hanno ricongiunto con la coppia di Mirage francesi perterminare la missione.

L’evento ha dimostrato la capacità di interagire traforze aree diverse supportate da una complessa attivi-tà di coordinamento e controllo della missione stessa.

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Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010 11

II l 18 maggio 2010 si è tenuto ilSeminario in titolo presso ilCentro Sperimentale Volo

(CSV)-Aeroporto “M. De Bernar-di”-Pratica di Mare.Il Seminario èstato promosso dall’ANUA trami-te il suo Centro Studi con l’altopatronato del Comando Logisticodell’A.M. ed il supporto del CSV.IlComandante Logistico Gen. S.A.Giuseppe Marani ha aperto il con-vegno con un indirizzo di saluto aipartecipanti.

Il tema del Seminario è statointrodotto dal Presidente Naziona-le dell’ANUA Gen. S.A. Mario Ma-jorani.“ L’ANUA segue con atten-zione e sensibilità i cambiamentisignificativi, che stanno avvenen-

do nelle FF.AA., riguardanti le pos-sibilità dell’utilizzazione delle fontienergetiche rinnovabili in grado diridurre la dipendenza dalle fontitradizionali basate sui combustibilifossili. La materia entra nel piùampio contesto della strategiaenergetica nazionale; anche la Di-fesa è chiamata ad affrontare latematica della razionalizzazionedelle esigenze energetiche delleFF.AA. avvalendosi della legge n.99/2009. Tale legge prevede lapossibilità di affidare in concessio-ne o di utilizzare direttamente i si-ti militari per l’installazione di im-pianti energetici, ciò al fine di unmiglioramento degli approvvigio-namenti, sia per ottenere una

flessibilità e diversificazione del-l’offerta sia per conseguire signifi-cativi contenimenti della spesa. IlSeminario ha, pertanto, offerto unconcreto approccio ai diversiaspetti di carattere tecnico, giuri-dico e amministrativo per contri-buire all’individuazione delle piùvalide soluzioni”.

Il Gen. Marani (foto) ha evi-denziato e puntualizzato alcuniaspetti tecnico-giuridici di cui sidovrà necessariamente tenereconto ai fini della sicurezza del vo-lo.Il Prof. Ing. Ugo Bilardo dell’U-niversità di Roma “La Sapienza”ha quindi iniziato i lavori di esposi-zione sul tema delle strettoie diuna strategia energetica italiana,

Centro Studi

NUOVE TECNOLOGIENUOVE TECNOLOGIELe fonti energetiche rinnovabili e le loro applicazioniLe fonti energetiche rinnovabili e le loro applicazioni

nell’ambito delle infrastrutture militarinell’ambito delle infrastrutture militari

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tra vincoli della sostenibilità am-bientale e obblighi socio economi-ci dello sviluppo.

Un approccio concreto all’in-dividuazione delle applicazioni inseno alla Forza Armata è statofornito dal Brigadier GeneraleCarlo Peluso, in servizio pressola Direzione Generale dei Lavori edel Demanio (GENIODIFE) e Pre-sidente del Gruppo di Lavoro Per-manente sull’uso dei siti militari,che, nel suo intervento “Utilizza-zione dei sedimi militari. Espe-rienze e programmi dell’AM” haillustrato gli obiettivi della Difesain materia di riduzione dei consu-mi, di economicità e di tutela am-bientale.

I risultati di uno studio com-missionato dal Comando Logisti-co, finalizzato alla valutazionedelle potenziali interferenze sulleattività di volo qualora fosseroinstallati impianti fotovoltaici neisedimi aeroportuali, sono statipresentati da tre ufficiali appar-tenenti al CSV: il Tenente Colon-nello Dario Di Blasio del RepartoMedicina Aeronautica e Spazia-le, il Tenente Colonnello EnricoDati del Reparto Chimico ed ilMaggiore Luigi Borghi del Repar-to Sperimentale Volo. Sono statipresentati i modelli di riflessioneda superfici fotovoltaiche e la ca-ratterizzazione dell’entità della ri-flessione validata anche da mi-surazioni sul campo e completa-ta da una simulazione dinamicasu un sedime aeroportuale. Lacorrelazione con l’effetto di ab-bagliamento è stata esposta do-po un’approfondita presentazio-ne sulla fisiologia dell’occhioumano e l’acuità visiva. A segui-re sono state illustrate metodo-logie e linee guida volte a miti-gare le potenziali interferenze.Al fine di eliminare il fenomenodi abbagliamento una soluzionepercorribile è quella del tratta-mento superficiale per abbatterei raggi riflessi, una seconda ri-guarda invece l’opportuna dislo-cazione degli impianti combinataappropriata metodologia di misu-razione.

Come ha ribadito il GeneraleMarani, questo studio è un primo

congiunta di energia elettrica, ter-mica e frigorifera) da oli vegetali;

- EFI Technology Esco Srl, sulrisparmio energetico nell’illumina-zione.

Il Generale Majorani ha conclu-so il Seminario ringraziando viva-mente il Comandante Logistico e ilCSV che hanno permesso l’effet-tuazione del convegno contribuen-do anche con il proprio pensiero al-lo sviluppo della tematica. Un plau-so particolare è stato infine rivoltoal Gen. Angelo Pagliuca e collabo-ratori che hanno portato il peso del-l’organizzazione del Seminario.

contributi redazionali:Gen. Raffaele Cariglia e

Cap. Alessandra Bandiera

12 Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010

Soluzione mitigante con vetro scatterante

Soluzione con pannelli di silicio amorfo

approccio per la valutazione diquello che sarà il prossimo futurodi fonti alternative e rinnovabili neisedimi militari.

Il seminario si è poi protrattonel pomeriggio con una serie dicinque interessanti presentazionida parte di Aziende del settore:

- ISCOM SpA, (nomi) su affi-dabilità delle coperture nell’inte-grazione fotovoltaica;

- UNI-SOLAR, sulla tecnologiafotovoltaica in ambito aeronauti-co;

- EVOLVE Srl, sulle tecnologieinnovative per il controllo deglisprechi;

- ICQ Holding SpA, sulla trige-nerazione (sistema di produzione

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Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010 13

SS in dalla fine della “Batta-glia d’Inghilterra” la RoyalAir Force, pur non ancora

dotata di una significativa forzad’attacco, analizzava gli obiettivistrategicamente remunerativiubicati sul territorio delle nazionidell’Asse e, particolarmente,quelli della Germania, con predi-lezione per i centri produttivi dellaRuhr. Tra questi erano Essen, So-l ingen, Wuppertal, Duisburg,Dortmund, Gelsenkirchen. Con iltrascorrere dei mesi di guerra,questa zona della Germania, im-

pero del carbone e dell’acciaio,era diventata un vero fortilizioprotetto da un’artiglieria contrae-rei (Flak) di primissimo ordine perqualità, quantità ed organizzazio-ne. E non mancavano agguerritireparti di caccia diurni e notturniin grado di infliggere doloroseperdite agli attaccanti. Gli equi-paggi del Bomber Command, contipico humour britannico, parlava-no della Ruhr come della “HappyValley” o come della “Flak Al-ley”, ma non vi si recavano conentusiasmo e, quando ne erano

lontani, non venivano colti danostalgia di ritornarvi. Ma il bassomorale degli aviatori del BomberCommand derivava anche dal fat-to che la Ruhr era un obiettivo“difficile”. Le sue varie compo-nenti urbane, confusamente estrettamente congiunte, formava-no agglomerati vastissimi cherendevano estremamente diffi-coltosa l’identificazione dei puntidi mira prescelti. Anche nelle not-ti di luna piena il terreno non siprestava ad osservazioni accurateperché costantemente reso indi-

Un episodio significativoUn episodio significativodel secondo conflitto mondialedel secondo conflitto mondiale

LA VITTORIOSA IMPRESALA VITTORIOSA IMPRESADI DICIANNOVE BOMBARDIERIDI DICIANNOVE BOMBARDIERI

Sul le a l i dei r icordi

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stinto da nebbie e foschie o dalpesante smog industriale.

La serie dei successi, o deisuccessi limitati, si ruppe soltantola sera del 5 marzo 1943, data delprimo significativo bombardamen-to di Essen, ottenuto attraversol’impiego di “Oboe” (ingegnososistema di radioguida dipendenteda stazioni a terra) integrato con illancio di artifizi illuminanti, nei co-lori stabiliti di volta in volta, e per-fezionato con il procedere delleostilità. Ma un altro e ben diversocolpo stava per essere assestato.Le industrie della Ruhr erano pre-minenti per lo sforzo bellico delTerzo Reich, ma la produzionepresupponeva un elevato consu-mo di energia. Una non piccolaparte di tale energia veniva pro-dotta da un sistema di dighe (delMöhne, dell’Eder, del Sorpe) lequali, complessivamente, poteva-no contenere oltre 346 milioni dimetri cubi d’acqua.

cilindrico alto un metro e cinquan-tadue per un diametro di un me-tro e ventisette. Pesava 4.196 Kg.e conteneva 2.994 Kg. di altoesplosivo, cioè oltre il 71% delpeso totale. L’ordigno era inoltredotato di un congegno destinatoad imprimergli un moto di rotazio-ne in senso opposto a quello delladirezione di lancio.

Era previsto che la bomba ro-tante dovesse essere agganciatasotto il ventre di bombardieri“Lancaster” modificati all’uopo esganciata poi, a volo radente, sul-l’acqua degli invasi. Rimbalzandosulla superficie liquida in modoprecalcolato, la bomba avrebbeanche evitato le reti parasiluro. Erapoi previsto che lo scoppio nonsarebbe avvenuto al momentodell’impatto con la diga, ma quan-do l’ordigno fosse scivolato lungoil muro ad una certa profondità,dove si sarebbe ottenuto un effet-to migliore. La bomba era anchedotata di un meccanismo di auto-distruzione, che sarebbe entratoin funzione se lo scoppio non fos-se avvenuto, impedendo, così, alnemico di venirle in possesso diquesto ordigno straordinario.

I calcoli del dott. Wallis stabi-lirono che le bombe dovesseroessere sganciate da 18 metri diquota (60 piedi) alla velocità di354 Km orari (220 miglia) e ad unadistanza compresa tra i 366 e i421 metri (400/460 yards).

Guy Penrose Gibson, presti-gioso comandante del 617° Grup-po, che era stato costituito con gliuomini migliori del Bomber Com-mand, si trovò a dover risolveredue problemi fondamentali: comefar volare di notte pesantissimiaeroplani a 18 metri costanti sul-l’acqua e come sganciare la bom-ba rotante alla distanza prevista.Non esisteva, infatti, un altimetroche misurasse la quota al metro,come non era disponibile un tra-guardo di puntamento che indi-casse, in orizzontale, la distanzaintercorrente tra il velivolo in avvi-cinamento e la parete della diga.

Nessuno, nemmeno il cervel-lo matematico di Wallis, avevauna soluzione. Però, quando si di-ce il caso! Una sera Gibson andò

14 Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010

seriamente ridotto la produzionedi energia idroelettrica, impeditol’alimentazione idrica delle indu-strie e sconvolto il sistema deitrasporti, con risultati, forse, glo-balmente migliori di quelli ottenu-ti, sino ad allora, con bombarda-menti convenzionali.

Colpire le dighe, tuttavia, nonera impresa da poco. Era estre-mamente improbabile colpirle conmunizionamento “free fall”, a ca-duta libera, ma anche poco utileperché le bombe, cadendo in ver-ticale, non avrebbero generatol’effetto necessario per la frantu-mazione dei muraglioni di conteni-mento delle acque. Forse l’impre-sa - nei pensieri dei pianificatori -si sarebbe potuta tentare con l’u-so di siluri, ma, dai calcoli eseguitirisultò che nessuno dei siluri dis-ponibili possedeva la potenza ne-cessaria ad incrinare i muraglioni.I quali muraglioni, oltre tutto, era-no protetti da robuste reti parasi-

La diga del Möhne

L’acqua era anche indispensa-bile per le acciaierie: ne erano ne-cessarie otto tonnellate per la pro-duzione di una tonnellata d’ac-ciaio. Le dighe regolavano, inoltre,il livello dei molteplici canali e fiu-mi navigabili che permettevanoun facile trasporto dei combustibi-li e dei materiali prodotti. La rottu-ra delle dighe - secondo gli esper-ti britannici - oltre che provocaredisastrose inondazioni, avrebbe

luro. La R.A.F. si rivolse al dott.Barnes Neville Wallis, progettistadella Vickers, un geniaccio dellescienze matematiche, il quale pre-se la cosa molto sul serio e con-dusse esperimenti che talvoltasembravano stranezze. Alla fine,però, lo scienziato realizzò un or-digno assolutamente innovativo:la bomba rotante.

Questa, nel suo aspetto fina-le, era un aggeggio perfettamente

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Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010 15

l’attacco venne previ-sto per maggio, perio-do di massimo livellodell’acqua negli invasi.

Il 16 maggio 1943,diciannove aeroplaniavrebbero effettuatol’azione. Una prima for-mazione di nove velivo-li, suddivisa, in tre se-zioni distaccate, conGibson quale capo-for-mazione, si sarebbe di-retta sulla diga delMöhne, seguendo unarotta Sud. Quando la di-ga fosse stata devasta-ta, i velivoli che nonavevano ancora sgan-ciato, si sarebbero dedi-cati alla diga dell’Eder.

La seconda onda-ta, di soli cinque velivo-li, avrebbe seguito una

rotta settentrionale ed avrebbe at-taccato la diga del Sorpe. La terzaondata, di cinque velivoli, avrebbedecollato più tardi, fungendo da ri-serva mobile.

L’azione non incominciò beneper la seconda formazione: duevelivoli furono costretti abbastan-za presto al ritiro per guasti mec-canici e due scomparvero senzalasciar traccia, forse preda dellacaccia notturna.

L’ondata guidata da Gibson,invece, procedeva regolarmente.Tuttavia, passati a Nord di Es-sen, sfilati tra Münster e Dort-mund, già nelle vicinanze dell’o-biettivo furono accolti da un fuo-co infernale. Gibson sorvolò lealture alla estremità Est del lagolasciando i gregari in attesa, sci-volò poi fra i rilievi boscosi ediniziò la corsa d’attacco con le lu-ci gialle che segnavano la quotasull’acqua ma facilitavano ancheil fuoco della contraerea siste-mata ai lati del lago e sulla digastessa. Sganciò l’ordigno e que-sto colpì la diga come previsto,con un’enorme esplosione sub-acquea ed un’alta e ribollentecolonna liquida. Ma la diga noncrollò. Tra una fitta ragnatela ditraccianti, Gibson richiamò e fu

Il Wing commander Guy Penrose Gibson

a teatro a vedere un balletto e fuaffascinato dal gioco delle luci delpalcoscenico. Nel guardarle si ac-corse che bastava angolare dueproiettori in modo che i fasci di lu-ce convergessero nello stessopunto per ottenere un valore fissodella distanza. In altre parole, ladistanza all’incrocio non era che lamisura della bisettrice di un trian-golo i cui angoli opposti al verticeerano le fonti luminose. Ponendoun riflettore sotto il muso di un“Lancaster” ed uno sotto la codaed opportunamente angolandoli,si poteva quindi ottenere un cer-chio luminoso indice della quotasull’acqua. Per la risoluzione del-l’altro problema (misura della di-stanza dalla diga) intervenne il Mi-nistero della Produzione aeronau-tica che, tenuto conto del fattoche sulle dighe erano due torri di-stanti 180 metri l’una dall’altra,propose quale traguardo un...triangolo di legno che su due an-goli recava due chiodi (a distanzadefinita) e sull’altro un modestooculare. Quando i chiodi, visti at-traverso 1’oculare, combaciavanocon le torri, la distanza era quelladi sgancio. Furono fatte prove ingran numero: il sistema funziona-va egregiamente.

A conclusione di un mese diduro addestramento, che ricalca-va le particolarità della missione,

Il bombardiere Lancaster

Alle 21.10 decollò la secon-da ondata: la rotta settentrionaleprevedeva un percorso più lungoed era necessario partire prima.Alle 21.39 ebbero inizio le par-tenze dei vel ivol i del gruppoprincipale, mentre la terza onda-ta si mosse dopo la mezzanottedel 17.

fuori tiro, quindi ordinò al primodei suoi gregari di attaccare asua volta.

Il secondo “Lancaster”, attra-versando lo sbarramento di trac-cianti delle mitragliere, fu colpitoad un motore. Poi perse un’ala.La bomba finì fuori campo. Ovvia-mente non vi furono superstiti.

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Gibson comunicò agli altriche sarebbe tornato sulla diga perrichiamare l’attenzione dei difen-sori ed alleggerire così le condi-zioni dei nuovi attaccanti. In effet-ti il terzo velivolo fu soggetto adoffesa minore ma, tuttavia, fu col-pito ad un serbatoio e agli aletto-ni. La bomba cadde corta.

Il quarto velivolo attraversòquella specie di inferno mentreGibson ed il terzo “Lancaster”,sorvolando la diga, cercavano diconfondere gli artiglieri. Sganciòla bomba senza il minimo erroreed una nuova esplosione si verifi-cò nello stesso punto colpito dallabomba di Gibson. Ma anche il se-condo colpo fu sopportato.

Con le due luci accese, unquinto velivolo rombò sul lago trafile ininterrotte di traccianti multi-colori. La bomba rimbalzò comeda progetto e colpì la diga alla ba-se producendo alte colonne d’ac-qua. Anche questa volta sembròche non fossero stati inferti danniesiziali. Poi comparve una fendi-tura che si trasformò in largabreccia, mentre centodieci milio-ni di tonnellate d’acqua si rove-sciavano nella valle. Erano le 0.56del 17 maggio e Gibson fece tra-smettere “Nigger”, parola con-venzionale che indicava il succes-so ottenuto.

Rimanevano a Gibson quattro“Lancaster” ancora armati dellaloro bomba. Come da pianificazio-

ne, volò con essi verso la digadell’Eder. Fu un avvicinamento la-borioso perché la valle dell’Ederera invasa dalla nebbia. Ed era unobiettivo difficile perché la digaera incastrata tra alte colline: risul-tava azzardoso tuffarsi verso il la-go con un angolo ripido e richia-mare alla distanza giusta, però laposizione della diga tra i rilieviaveva indotto i tedeschi a nonmunirla di difese. Le colline, a loroavviso, sarebbero bastate. Ciò fa-cilitava il compito.

Il primo degli attaccanti de-scrisse un ampio cerchio sullecolline ed iniziò la corsa d’attacco,ma era lungo, cioè alto e veloce.Non fu in grado di sganciare e amalapena riuscì a superare le altu-re oltre la diga. Riprovò cinquevolte senza risultati. Gibson chia-mò un secondo velivolo. Questocorse sul lago alla velocità e allaquota giuste, sganciò e la bombacolpì la diga producendo le solitecolonne liquide. Poi si infransecontro una collina.

Il velivolo che aveva fatto iprimi, inutili tentativi provò anco-ra due volte. Ora riuscì e la digafu scossa da un’esplosione apo-cal itt ica, ma rimase in piedi,schiaffeggiata dall’ acqua che ri-cadeva. Il terzo colpo fu assesta-to subito dopo dal penultimo ae-roplano. La diga fu frantumata al-le 01.54. La valle era più ripida diquella del Möhne e l’effetto del-

l’acqua che vi si rovesciava fu piùrovinoso.

Prima di rientrare Gibson volòancora sulla diga del Möhne peraccertarsi del successo. Duranteil volo di ritorno, due dei velivolifurono abbattuti dalla caccia not-turna.

L’unico sopravvissuto dellaseconda ondata continuò il voloverso la diga del Sorpe, che fu lo-calizzata con grande difficoltà acausa della nebbia. La bomba fusganciata, il muraglione si sbrec-ciò nella parte alta, ma la diga fuin grado di resistere.

Sorte migliore non ebbero ivelivoli dell’ondata di riserva. Duevelivoli scomparvero. Uno non fuin grado di trovare alcun obiettivo.Un altro attaccò la diga delloSchwelme, ma non furono osser-vati effetti. L’ultimo attaccò la di-ga del Sorpe, già colpita, fececentro ma la diga non crollò. Pro-babilmente avrebbe avuto biso-gno di un terzo colpo, non dispo-nibile.

Dalla missione rientrarono un-dici bombardieri sui diciannovepartiti. La percentuale delle perdi-te fu quindi del 42,1 per cento,ma la perdita più significativa fuquella di cinquantasei aviatori, trai migliori del Bomber Command.(Gibson, sopravvissuto a questapericolosa impresa, morirà in unincidente aereo in Olanda nel1944: aveva 26 anni).

I danni causati dall’incursionefurono immensi: trenta chilometriquadrati di territorio sommerso con125 fabbriche, 25 ponti, sistemi dicanali, nodi ferroviari ed un paio dimigliaia di persone annegate.

Sono trascorsi 67 anni daquel tempo. Con distacco “stori-co” si può affermare che si trattòdi una grande impresa aviatoria eche il successo di quest’operazio-ne eccezionale fu permessa dalladisponibilità di risorse quali l’origi-nalità di pensiero, 1’ostinazione eun coraggio superiore a quelloche il dovere richiede. Essa fu an-che la vittoria dell’iniziativa e dellaingegnosità sulla forza che, al mo-mento, il Terzo Reich ancora pos-sedeva.

Guglielmo P. Canham

16 Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010

La diga del Möhne alcune ore dopo l’fincursione

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Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010 17

SS tudiare la storia con i gio-cattoli, fare scuola attra-verso la manualità e...il

volo italiano può diventare Storia.L’Ing. Gianni Caproni ha rac-

contato il Paese dal 1910 al 1957progettando e realizzando aerei,fissandone, nel contempo, l’evo-luzione e la trasformazione.

Anche gli aerei, infatti, tra-smettono sapere, produconoemozioni come i fatti e creano laStoria contribuendo a com-prenderla e interpretarla.

L’aereo può rappresentarel’espressione di un viaggio, ilviaggio della nostra memoria,il mezzo per trasmettere avve-nimenti che hanno segnato il‘900 e l’epoca attuale attraver-so la testimonianza concreta ela capacità di trasformarsi inpatrimonio culturale, qualefonte di ricchezza da conse-gnare ai giovani per meglio af-frontare il futuro.

Ecco come ogni iniziativache tenda a promuovere attivi-tà comunque connesse con ilmondo aeronautico, assuma icontorni di un vero e proprioinvestimento.

La contessa Maria FedeCaproni, con grande sensibili-tà, ha inteso ricordare i 100 an-ni del primo volo Caproni in unambito non certo consueto aquelle che sono manifestazioniattinenti ad una personalità qua-le quella dell’Ing. Gianni Capro-ni, suo padre. (nell’immagineuna riproduzione dell’invito rea-lizzato per l’occasione).

Dopo essersi laureato in in-gegneria civile a soli 21 annipresso il Politecnico di Monacodi Baviera, l’ing. Caproni ottennedalla Direzione del Genio Milita-re di Milano la disponibilità di uncampo, utilizzato per le esercita-

zioni della cavalleria, al fine diprovare il suo biplano realizzatocon la collaborazione di unasquadra di operai e sospinto daun motore di 25 cavalli, prodottodalla Miller di Torino. Il collaudodel Ca. 1 venne affidato al sig.Ugo Tabacchi di Verona, operaiodell’officina. Il velivolo decollòalla prima prova il 27 maggio1910 ma, per la mancanza diabilità e di esperienza dell’im-

provvisato pilota, nella fase diatterraggio si distrusse quasi to-talmente. Il ricordo dell’avveni-mento ha avuto come cornicel’inaugurazione del padiglionedel giocattolo presso il Museo diPiana delle Orme sito a BorgoFaiti in provincia di Latina il 6marzo 2010. La delicatezza dellaContessa si evidenzia nella mi-sura in cui, benché l’invito pergli ospiti fosse stato finalizzato

all’evento, non ha fatto alcuncenno a quanto realizzato dal pa-dre, neppure nel corso della Ta-vola rotonda dal titolo “I prota-gonisti del volo si raccontano”da lei stessa presieduta.

In tale cornice Fiorenza deBernardi ha incantato la platea at-traverso il ricordo delle vicendefamiliari e personali; Maria Con-cetta Micheli ha poi promosso lafemminilità dell’essere pilota in

un’epoca codificata da una rigo-rosa tradizione: una lezione distoria originale, rivolta ad un fol-to pubblico, contributo utile allacostruzione di una memoriacondivisa, soprattutto da partedei giovani. Memoria che haconsentito alla grande Storiacon la S maiuscola, di congiun-gersi con la storia quotidianadegli Italiani. Ed ecco che il pic-colo Francesco si avvicina spon-taneamente ai piccoli aereiesposti, realizzati in scala ridottada artisti appassionati. Ogni mo-dello costituisce un tassello distoria patria, filo conduttore del-la vita di una Nazione, passataattraverso vicende incredibili econtraddittorie per raggiungeretraguardi sempre più stimolanti.

Non sappiamo se France-sco, da grande, diventerà un pi-lota. Certo è che lo stupore deisuoi occhi di fronte a quei mo-delli di aeroplano lascia intuire

la Storia che porta dentro di sé.Il Gen. Alberto Briganti, suo

bisnonno, ultimo Comandantedell’Aeronautica dell’Egeo, gli hainconsapevolmente trasmessouna identità forte e propulsiva.Quei piccoli modelli hanno risve-gliato nel bambino immagini edemozioni simbolicamente rac-chiuse nella grande Storia avia-toria italiana.

Paola Delfanti

CENTO ANNI DAL PRIMO VOLOCENTO ANNI DAL PRIMO VOLOCAPRONI NELLO STUPORECAPRONI NELLO STUPORE

DEGLI OCCHI DI FRANCESCODEGLI OCCHI DI FRANCESCO

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LL o scorso mese di giugno la Murgia puglie-se ha ospitato le riprese del documentario“Le Murge - il Fronte della Guerra Fred-

da”, prodotto dalla casa torinese Zenit Arti Audio-visive(2).

Le riprese, dirette dal regista Fabrizio Galateadi Torino, coadiuvato da un gruppo di giovani pro-fessionisti molto motivati ed affiatati, erano so-stenute da Apulia Film Commission e dal Pro-gramma Media dell’Unione Europea, che ha per-messo alla produzione di fare le ricerche e i so-pralluoghi necessari per individuare i luoghi e ipersonaggi, protagonisti delle varie riprese.

sto ai missili “a medio raggio” già installati dalPatto di Varsavia(3) i missili Thor nel Regno Unitoed i missili Jupiter in Italia e Turchia, nel fiancoSud del suo schieramento.

L’Italia, al momento, già disponeva dei missiliNike superficie-aria, impiegati nel ruolo di difesaaerea per il settore Nord-Est, mentre l’installazio-ne dei missili I.R.B.M. Jupiter aveva interessatole province di Bari, Taranto e Matera.

Il Comando della 36a Aerobrigata InterdizioneStrategica, questo il nominativo di quella importan-te Unità missilistica Jupiter, era dislocato sull’aero-porto di Gioia del Colle (BA), al cui comando si era-no avvicendati, nel breve periodo della sua intensaattività operativa, il Colonnello AArn Pilota EdoardoMedaglia (1960), il Generale B.A. M.O.V.M. GiulioCesare Graziani (1961-1962)(4) ed il Generale B.A.Oreste Genta (1962-1963)(5), tutti valorosi combat-tenti del secondo conflitto mondiale.

L’Aerobrigata era costituita dal Comando del Ie II Reparto Missili, la cui responsabilità operativaera affidata rispettivamente ai Colonnelli AArn Pil.Mario Spreafico e Aldo Buzzanca(6).

Ciascun Reparto aveva alle proprie dipendenzecinque Gruppi Jupiter, dislocati rispettivamente, inampia dispersione geografica, a Gioia del Colle (BA),Laterza (TA), Mottola (TA), Altamura A (BA), Altamu-ra B (BA), Gravina di Puglia (BA), Spinazzola (BA, Irsi-na (MT), Acquaviva delle Fonti (BA) e Matera.

Ciascun Gruppo disponeva di una Zona Logi-stica, costruita nella immediata periferia della se-de del Gruppo e di un’Area di Lancio, decentratarispetto alla Zona Logistica, per evidenti motivi disicurezza.

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“LE MURGE - IL FRONTE“LE MURGE - IL FRONTEDELLA GUERRA FREDDA”DELLA GUERRA FREDDA”

di Giovanni Battista Cersòsimo(1)

Il documentario racconta un momento crucia-le della Storia Mondiale, le cui sorti sono state de-cise proprio nella Murgia pugliese negli anni1960/1963, quando la N.A.T.O. aveva contrappo-

(1) Già “Launch Control Officer” del Comando 59° Grup-po Jupiter della 36a Aerobrigata Interdizione Strategica di Gioiadel Colle (1960-1963), Comandante della 66a Squadriglia Inter-cettori Teleguidati del Comando Ia Aerobrigata I. T. di Padova(1966-1967)., Capo Ufficio Comando della III Regione Aerea diBari (1975-1977), Il Corriere ha già pubblicato altri suoi articolid’interesse specifico, fra i quali “Sulle ali della memoria: unameravigliosa avventura” (N.7/8 2000), “C’era una volta la guer-ra fredda: 40 anni fa un MIG/17 del Patto di Varsavia violavaclamorosamente il nostro spazio aereo” (N. 3/2002), “La cittàdi Bari e l’Aeronautica: dalla IV Z.A.T. alla III Regione Aerea”(N. 5/2003), “La Ia Brigata Aerea e i missili NIKE” (N 3/2004).

(2) Cfr. “Le Murge e la guerra fredda, un documentario:al via le riprese”, comunicato stampa di Apulia Film Commis-sion, pubblicato da “La Gazzetta del Mezzogiorno” di Bari,martedì 8 giugno 2010.

(3) Cfr. “L’Italia avrà i suoi missili come li hanno i Paesid’oltrecortina”, pubblicato da “La Gazzetta del mezzogiorno”di Bari il 1° ottobre 1958, pag. 1.

(4) Cfr. “Giulio Cesare Graziani, un eroe di guerra, un Co-mandante carismatico” (N. 3-4/2007, pag. 27).

(5) Promosso Generale di Squadra Aerea con decorrenza31.12.1968, Comandante della III Regione Aerea di Bari neglianni 1969-1972, cfr“La città di Bari e l’Aeronautica: dalla IVZ.A.T. alla III Regione Aerea” (N. 5/2003).

(6) Già Comandante int. del 36° Stormo Trasporti (1954-1955) nel grado di Ten. Col. AArn Pil, cfr Giovanni Palantra“36° Stormo - Diario di 70 di gloria”, Grafiche Vito Radio Edi-tore, Putignano (BA) 2009, pag. 5.

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Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010 19

Al comando dei Gruppi erano stati designatiUfficiali Superiori del Ruolo Naviganti, che aveva-no già frequentato un “Corso per Comandanti diUnità I.R.B.M.” negli U.S.A.

Ciascun Gruppo era costituito da tre “Squa-dre di Lancio”, in grado di assicurare i turni diH24, le Squadre erano composte da dieci uomini,ciascuna al comando di un Ufficiale Inferiore, delruolo naviganti o dell’allora ruolo servizi, con fun-zioni di “Launch Control Officer” (L.C.O.).

Tutto il personale in servizio operativo al Co-mando dell’Aerobrigata, Ufficiali, Sottufficiali ePersonale Specialista aveva frequentato, a Lac-kland A.F.B. - San Antonio (Texas) e Redstone Ar-senal - Huntsville (Alabama), appositi Corsi di spe-cializzazione e, al termine dell’addestramento, erastato destinato all’aeroporto di Gioia del Colle,che al momento era un grande cantiere, in funzio-ne della nuova destinazione della Base(7).

Dopo l’assegnazione ai vari Gruppi Missili, ilpersonale operativo aveva assicurato i turni di servi-zio H24 con serietà, determinazione e sacrificio,consapevole della importanza del ruolo assegnato aciascun operatore del sistema d’arma in dotazione.

Il 22 dicembre 1961, il Colonnello USAF Ro-bert J. Rogers, Ispettore Generale dell’USAFE aWiesbaden, dopo la sua visita all’Area di Lanciodel 59° Gruppo I. S. di Acquaviva delle Fonti, ave-va fatto pervenire all’autore, Launch Control Offi-cer che lo aveva ricevuto, “il suo vivo elogio perla competenza dimostrata” e per “l’efficienza delGruppo”.All’elogio dell’Ispettore Generale, il Co-mandante dell’Aerobrigata, Gen. B.A. Giulio Cesa-re Graziani, aveva aggiunto “il suo personalecompiacimento”(8).

L’attività operativa dell’Aerobrigata Jupiter -dopo la grave crisi internazionale del mese di ot-tobre 1962(9) quando l’Unione Sovietica aveva da-to inizio all’installazione dei suoi missili a medioraggio in grado di colpire gli Stati Uniti d’Americadall’isola di Cuba - aveva avuto termine nel 1963,quando le Unità Jupiter erano state sostituite daipiù sofisticati missili Polaris, installati a bordo deisottomarini nucleari statunitensi operativi nel Me-diterraneo, considerati al momento meno vulnera-bili rispetto ai missili Jupiter, ben visibili dalle lorobasi sulla terra ferma.

L’aeroporto di Gioia del Colle aveva allora ospi-tato il Comando della Base Aerea, affidato ai Co-lonnelli AArn Pil. Gaetano Mastrodicasa (1963)(10),Alessandro Mettimano (1963-1964)(11), EnnioChierici (1964-1965), Vittorio Zamboni (1965-1966)e dal 1966 il Comando del 36° Stormo Caccia, a ri-cordo del 36° Stormo Bombardamento Terrestre(1938-1941), Aerosiluranti (1941-1943), Notturno(1944-1948), Trasporti (1948-1955), Aerobrigata In-terdizione Strategica (1960-1963) e infine StormoCaccia, quale è attualmente.

Il sistema d’Arma Jupiter era stato violato cla-morosamente nel gennaio del 1962, quando unMIG/17 del Patto di Varsavia, pilotato dal giovaneSottotenente bulgaro Milusk Solakof, aveva tenta-to di fotografare l’Area di Lancio del 59° GruppoJupiter di Acquaviva delle Fonti, a soli pochi chilo-metri dal Mare Adriatico, che il giovane pilota ave-va attraversato a“volo radente”, allo scopo di elu-dere la sorveglianza dei RADAR, di cui era alloradotato lo schieramento N.A.T.O.

La vicenda del pilota bulgaro ha già costituitooggetto di particolareggiata ricostruzione da partedell’autore nell’articolo pubblicato dal Corriere nelnumero di marzo del 2002(12), quando gli StatiUniti d’America avevano da tempo “declassifica-to” la delicata materia e consentito la pubblicazio-ne del libro di Philip Nash “The other missiles ofOctober”(13).

Al libro di Philip Nash era seguita la pubblica-zione in Italia della Tesi di Laurea di Deborah Sor-renti, studiosa di storia contemporanea, laureata inLettere Moderne e Scienze Politiche, che il 2003aveva pubblicato “L’Italia nella Guerra fredda”(14).

Nel suo libro, la studiosa, che aveva preventi-vamente contattato molti degli Ufficiali e Sottuffi-ciali già in servizio al Comando della 36a Aerobriga-ta Jupiter, aveva trattato gli aspetti sociali, politici etecnici dell’installazione dei missili a medio raggiosul territorio italiano alla fine degli anni Cinquanta.

La copertina del libro di Deborah Sorrenti,consente la eccezionale visione di un missile Ju-

(7) Cfr. Gen. S. A. © Edoardo Medaglia: “36a AerobrigataInterdizione Strategica” (N. 2/1999).

(8) Fg prot. N° 00/0929/605/R del Comando 36a Aerobri-gata I. S. datato Gioia del Colle 22 dicembre 1961.

(9) Cfr. Philip Nash: “The other missiles of October”,The University of North Carolina Press, Chapel Hill & Lon-don, 1997.

(10) Già Vice Comandante della 36a Aerobrigata I. S.(1962-1963).

(11) Comandante della III Regione Aerea di Bari negli anni1975-1976 e Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica neglianni 1977-1980, cfr N. 5/2003, pag. 4 e N. 7/2005, pag. 16.

(12) Cfr. “C’era una volta la guerra fredda: 40 anni fa unMIG/17 del Patto di Varsavia violava clamorosamente il no-stro spazio aereo” (N. 3/2002).

(13) Cfr. Philip Nash: “The other missiles of October”,The University of North Carolina Press, Chapel Hill & Lon-don, 1997, già citato.

(14) Edizioni Associate, Editrice Internazionale S.r.l. Ro-ma 2003.

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piter, ben visibile sulla sua “rampa di lancio”, im-possibile da recuperare altrimenti, considerato lostretto riserbo che aveva caratterizzato l’argo-mento prima della pubblicazione del libro.

messo a disposizione della troupe cinematografi-ca due Sottufficiali del suo Comando, i quali han-no accompagnato gli operatori per tutto il periododelle riprese.

Alle domande incalzanti del regista, l’autore èidealmente tornato indietro nel tempo, per rico-struire, sul filo dei ricordi, quel breve, ma intensoperiodo della sua permanenza a Gioia del Colle, ri-vivendo, in una ideale proiezione nel tempo, la suapermanenza in una “postazione di lancio” del tut-to simile a quella che stava visitando, anche se lafitta vegetazione boschiva subentrata nel tempo,rendeva difficoltoso il riconoscimento dell’area.

Il documentario cinematografico realizzato dal-la casa di produzione torinese Zenit Arti Audiovisi-ve verrà montato in versione definitiva entro la finedell’anno - ha assicurato il regista - e verrà destina-to agli Archivi interessati a mantenere vivo il ricor-do di quel particolare periodo della nostra Storia.

Bibliografia

1. De Falco Antonio: “La storia segreta dei missili”,pubblicato da STORIA ILLUSTRATA, N. 152, luglio1970

2. Cersòsimo Giovanni Battista: “C’era una volta laguerra fredda”. Il Corriere dell’Aviatore, n. 3/2002

3. Cersòsimo Giovanni Battista: “La 1a Brigata Aereae i missili Nike”. Il Corriere dell’Aviatore, n. 3/2004

4. Doria Pasquale - Oliva Emilio: “I protagonisti - Irsi-na, i ricordi della base dei tanti misteri”, La Gaz-zetta del Mezzogiorno, 9 febbraio 1999

5. Fizzarotti Armando: “La spia che cadde fra gli uli-vi”, ibidem

6. Fizzarotti Armando: “La vera storia dei missili alSud”, La Gazzetta del Mezzogiorno 8 febbraio1999

7. Gaddis John Lewis: “La guerra fredda”, ArnoldoMondatori Editore, Milano 2007

8. Medaglia Edoardo: “36a Aerobrigata InterdizioneStrategica”, Il Corriere dell’Aviatore, n. 2/1999

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10. Nebbia Giorgio: “Missili nucleari come funghispuntarono in Puglia”, La Gazzetta del Mezzogior-no 7 febbraio 1999

11. Nuti Leopoldo: “L’Aerobrigata fantasma”, RivistaAeronautica, n. 1/2000

12. Palantra Giovanni: “36° Stormo - Diario di 70 annidi gloria”, Grafiche Vito Radio Editore, Putignano(BA), 2009

13. Sguerri Ferdinando: “Quell’aereo abbattuto nelcielo di Sverdlovsk”, mensile dell’A.A.A. AERO-NAUTICA, n.2/1997

14. Sorrenti Deborah: “L’Italia nella guerra fredda”,Edizioni Associate, Editrice Internazionale S.r.l. Ro-ma, 2003

20 Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010

Le riprese cinematografiche prodotte lo scor-so giugno dalla Zenit Arti Audiovisive, a distanzadi cinquant’anni dagli eventi, hanno riportato inevidenza quel momento cruciale della Storia Mon-diale di cui solo pochi hanno ancora memoria.

Protagonisti del documentario di Fabrizio Ga-latea sono stati alcuni storici, giornalisti e testimo-ni che hanno vissuto in prima persona gli avveni-menti. Fra loro l’autore, allora in servizio al Co-mando del 59° Gruppo I. S. di Acquaviva delleFonti (BA), il quale, in un ideale nostalgic revival,ha accompagnato la troupe cinematografica nelcorso della visita all’Area di Lancio del GruppoMissili di Gravina di Puglia (BA), una delle meglioconservate a cinquant’anni dallo smantellamentodei missili Jupiter, grazie alla sua ideale posizionegeografica, al centro della zona boschiva circo-stante la cittadina murgese. L’area ha potuto es-sere agevolmente visitata grazie anche alla dispo-nibilità del Comando VV.UU. locale che aveva

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Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010 21

II vari Enti del Ministero della Difesa responsa-bili, negli anni, per la redazione dei decretipensionistici definitivi (Difepensioni, Persomil,

Previmil) hanno proceduto sempre alla formalizza-zione del suddetto documento a notevole distan-za di tempo rispetto al transito all’INPDAP.

Quanto sopra ha tenuto, e continua a tenere, isoggetti interessati nell’incertezza sull’importo defi-nitivo della pensione (diretta o di reversibilità) risul-tante dal decreto registrato dalla Corte dei Conti.

In molti casi tale disfunzione ha creato situa-zioni di sofferenza e/o difficoltà ove l’importo defi-nitivo si discosti sensibilmente da quello attribuitoin via provvisoria.

Da un lato, infatti, il pensionato riceverebbe -da parte dello Stato - le differenze non percepitementre, dall’altro, dovrebbe restituire ingentisomme lievitate per il lasso di tempo decorso.

Dai fatti suesposti emergono i contorni di unaintollerabile ingiustizia, giacché risulta frustrata lagiusta aspettativa a vedere consolidata la propriasituazione pensionistica.

Fino ad oggi, i pensionati sono stati costretti aversare le somme richieste dall’INPDAP in ottem-peranza alla sentenza n. 1/99/QM della Corte deiconti a sezioni unite e in conformità all’art. 162,comma 7, del DPR 1092/73.

A seguito di successivi, ancorché contrastanti,orientamenti tra le sezioni giurisdizionali d’appellodella Corte, l’adita sezione centrale ha disposto latrasmissione degli atti nuovamente alle sezioniunite, che con sentenza N 7/2007/QM, attuandogiurisprudenza innovativa, ha affermato che il re-cupero dell’indebito formatosi durante il tratta-mento provvisorio può effettuarsi entro il limitetemporale stabilito dai regolamenti del Ministerodel Tesoro competente in materia pensionistica.

Nella materia pensionistica il predetto dica-stero aveva emanato tre successivi decreti (cfr.dec. N. 304 del 23 marzo 1992, n. 299 dell’8 giu-gno 1993, n. 325 del 5 agosto 1997) con i quali ladefinizione dei procedimenti pensionistici è statafissata in giorni 180 dal congedo (per il personalein ausiliaria tale termine decorre dal termine dellastessa) anche ai fini di quanto stabilito dall’art. 2della legge 241/90.

Tale sentenza consente di respingere qualsia-si richiesta di addebito oltre i limiti fissati per laconclusione del procedimento pensionistico esottrae i soggetti interessati alla precedente in-

coercibile variabilità di comportamento tenuto inprecedenza dai vari uffici.

È da rilevare che il termine di 180 gg., mentreda un lato dà rilevanza all’interesse del pensiona-to ad ottenere celermente le somme dovute, dal-l’altro nega all’Amministrazione ogni ulteriore pos-sibilità di esercizio del potere di recupero.

Corre tuttavia l’obbligo di rilevare che, malgradola chiara giurisprudenza innovativa sopra illustrata,l’INPDAP, in caso di debiti accertati a carico dei pen-sionati, continua a pretendere di recuperare le som-me indebitamente erogate, affermando che la deci-sione dell’organo giurisdizionale di controllo non puòessere applicata a soggetti estranei a quelli presentiin giudizio, ostandovi sia il principio di carattere ge-nerale del limite invalicabile della cosa giudicata san-cito dall’art. 2909 del c.c., sia, nella specifica materiain esame, la mancanza di copertura finanziaria (giu-sta l’art. 11/ter, comma 7, introdotto nella legge 468del 5 agosto1978, della legge 362 del 23 agosto1988 e successive integrazioni e modificazioni).

Si auspica un ripensamento, anche a seguitodi un intervento risolutorio sulla materia da partedei ministeri vigilanti (Lavoro, Economia e Finan-ze) già sollecitato dalla ANUPSA.

Nelle more, in caso di richiesta da parte del-l’INPDAP di somme per indebiti derivanti da de-creti di pensione definitiva emanati oltre i terminisopramenzionati ( 180 gg.), si suggerisce di nonsubire passivamente la richiesta di ristoro, adot-tando la seguente procedura:

- richiedere alla sede provinciale INPDAP, ovenon spontaneamente allegato, il prospetto analiti-co dei calcoli dai quali poter rilevare la causa del-l’addebito, indicando i motivi per cui lo stesso nonè dovuto sulla base della sentenza della Corte deiConti n.7 del 7/8/2007;

- chiedere il nominativo del responsabile delprocedimento.

Nell’ipotesi di risposta negativa è necessariopresentare ricorso alla Corte dei Conti.

A tal proposito l’ANUA ha ottenuto la disponi-bilità dell’Avv. Massimo G. Andreuzzi, Socio ono-rario dell’Associazione, con studio in Roma, via A.Allegri 1 CAP 00196 - tel. 06 3226950, per la for-mulazione del ricorso.

L’ANUA stessa continuerà a seguire la mate-ria ed a predisporre ogni ulteriore forma di tutelaed assistenza ai propri associati.

Brig. Gen. Giuseppe Lucchese

Informazioni utili

TTrattamento pensionistico definitivorattamento pensionistico definitivoQuando gli indebiti richiesti dall’INPDAP non sono dovutiQuando gli indebiti richiesti dall’INPDAP non sono dovuti

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22 Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010

LL’avvocato risponde’avvocato rispondeDomanda:

Il Cap. F.M. ci pone il seguente quesito: è legitti-ma la decurtazione del punteggio dalla patente in casodi mancata identificazione del conducente autore dellatrasgressione ad una norma del codice della strada?

Risposta:La decurtazione dei punti dalla patente è illegit-

tima. Il problema è stato affrontato dalla Corte Co-stituzionale la quale, con sentenza n. 27 del 12-24gennaio 2005, ha accertato la illegittimità dell’art.

126 bis comma 2 D.Lgs. 285/92, nella parte in cuidisponeva che in caso di mancata identificazione delconducente del veicolo autore della violazione e dimancata successiva comunicazione dei relativi datipersonali entro il termine di 30 gg. dalla notifica, ilproprietario del veicolo avrebbe subito la decurtazio-ne del punteggio dalla patente.

Ne deriva che al trasgressore non potrà esseredecurtato alcunché, mentre rimarrà obbligato a cor-rispondere la sanzione pecuniaria prevista dall’art.180, comma 8 del Codice della Strada.

Domanda:Il T.Col. G.P. desidera conoscere se può intra-

prendere un’azione legale nei confronti di una societàche avrebbe accertato una presunta violazione san-zionatagli tramite autovelox lungo una strada statale.

Risposta:Una recente sentenza della Corte di Cassazio-

ne ha ribadito che sono annullabili le multe sanzio-

nate con l’autovelox se accertate interamente dasoggetti privati, atteso che l’assistenza tecnica disoggetti privati deve limitarsi alla istallazione delleapparecchiature elettroniche e non alla lettura deirisultati delle violazioni stesse, alla verbalizzazione ealla notifica dei verbali, considerato che i servizi dipolizia stradale sono di esclusiva competenza deipubblici ufficiali.

(a cura dell’Avv. Massimo Andreuzzi)

All’INPDAPSede di .........................................................Via.................................................................Città ..............................................................

Il sottoscritto ......................................................nato a...............................il giorno ..............................residente in ..............................................................................Via.................................................................codice fiscale ............................................................titolare di pensione n. .................................................,con riferimento alla comunicazione dell’INPDAP del giorno..........................................................pervenutaal domicilio dello scrivente in data...........................................................e relativa alla notifica del presuntoindebito di ! ...............................................richiesto da codesto Ente a titolo di presunte maggiori sommepercepite dallo scrivente nella fase di trasformazione della pensione da provvisoria in definitiva ed a cau-sa del quale lo scrivente medesimo subisce la trattenuta mensile sulla pensione di ! ................................(oppure: lo scrivente ha già subito il recupero totale della somma che l’INPDAP assume indebitamentecorrisposta),

consideratoche la natura del presunto indebito non è da imputarsi al sottoscritto per colpa o dolo per cui lo scriventeritiene che il provvedimento adottato dall’INPDAP assuma i contorni della illiceità in quanto adottato inaperto contrasto con quanto disposto dalla sentenza della Corte dei Conti a sezioni unite n. 7/2007/QMdel giorno 11.10.2007

diffidacodesto Ente dal proseguire in ordine a tale indebito prelievo ed a restituire quanto coattivamente tratte-nuto oltre interessi legali dal giorno di ogni singolo prelievo al saldo.

Il sottoscritto, come sopra generalizzato richiede inoltre, con carattere di urgenza, la trasmissione alproprio domicilio del prospetto analitico dei calcoli da quali poter rilevare l’origine dell’addebito del prelie-vo, comunicando - nel contempo - il nominativo del soggetto responsabile del procedimento.

FIRMA

FAC SIMILE DI DIFFIDA

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Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010 23

Nel mese di maggio

IL PRIMO APPONTAGGIO

5 maggio 1948: il primo vero Jet esegue un ap-pontaggio su una portaerei americana.

Si tratta del caccia Mc Donnel FH Phantom I, unbimotore con turbogetti Westinghouse J 30 WE20da 726 Kg di spinta, che raggiunge una velocità di771 Km/h ed è armato con 4 mitragliatrici da 12,7 e8 razzi da 127 mm.

Costruito in 60 esemplari, verrà presto sostitui-to dal più moderno Banshee.

I PRIMI ELICOTTERI IN ITALIA

16 maggio 1949: in base al Piano Marshall ven-gono consegnati a Cagliari Elmas i primi due elicot-teri Bell 47.

Verranno subito impiegati in tutta la Sardegnanella lotta contro la malaria e la mosca olearia.

Il Bell 47, nato nel 1945 e motorizzato con unmotore a pistoni Lycoming TVO-435 da 220 cavalli èstato il primo elicottero al mondo ad ottenere il cer-tificato di navigabilità per uso civile.

ECCO L’A.M.X.

15 maggio 1984: con il Comandante Mario Qua-rantelli spicca il primo volo dall’aeroporto di TorinoCaselle il caccia tattico di Alenia, l’A.M.X.

Derivato da un progetto italo-brasiliano, è unaviogetto di piccole dimensioni munito di motoreRolls Royce (Fiat Avio) Spey Rb168-807 di 5.000 Kgdi spinta. Ha una velocità massima di 950 Km/h. edun peso massimo di 13.000 Kg. È armato con uncannone Vulcan da 20 mm. più una serie di razzi epuò portare, appeso alle ali, un carico bellico di3.800 Kg. Verrà approntata anche una versione bipo-sto per addestramento.

Non avrà vita facile a causa di numerosi incon-venienti ed incidenti, ma in seguito sembra arriva-to ad una condizione di relativa affidabilità ed effi-cienza.

UN INTRUSO NELLA PIAZZA ROSSA

28 maggio 1987: alle ore 19.00 locali circa il gio-vane tedesco Mathias Rust atterra a Mosca vicinoalla piazza Rossa.

Il diciannovenne pilota civile era partito da Ue-tersen, vicino ad Amburgo il 13 maggio a bordo diun Cessna 172 noleggiato, dirigendosi prima in Is-landa, poi in Norvegia ed infine in Finlandia.

Ad Helsinki compila un piano di volo verso laSvezia e, il 28 maggio decolla e si dirige verso

In questi mesi d’estate ricordiamo …

Un po’ di storia aeronautica

Il Bell 47G, versione successiva

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ovest, ma una voltagiunto sul mare in-verte la rotta por-tandosi verso sud-est, attraversa l’E-stonia ed entra nel-lo spazio aereo dellaRussia.

Volando a circa2.000 piedi vienescoperto da vari entidi controllo e ancheintercettato da duecaccia Mig, uno deiquali chiede - senzaottenerlo - i l per-messo di abbatterlo.

Infine, arrivato in vista di Mosca, riesce ad atter-rare senza danni sopra un ponte e si dirige rullandonella Piazza Rossa.

Molte persone responsabili vengono poi rimos-se e punite mentre, il giovane Mathias subisce unperiodo di detenzione per essere successivamenterilasciato. La sua impresa non manca di suscitarevasta eco nel mondo.

Nel mese di giugno

L’ULTIMO VOLODI FRANCESCO BARACCA

18 giugno 1918: presso Nervesa della Battagliaviene abbattuto, in circostanze non chiare, l’asso de-gli assi della Prima guerra mondiale.

Nato a Lugo di Romagna nel 1888, studia a Fi-renze per poi frequentare l’Accademia Militare diModena e diventare ufficiale di carriera nella Ca-valleria.

Si appassiona ben presto all’aviazione e, su suarichiesta viene inviato presso il Battaglione Speciali-sti e quindi a Reims per imparare a volare: ottiene ilbrevetto di Pilota nel luglio 1912. Scoppiata la guer-ra, vola con i Nieuport Ni 10 e incomincia le sue bat-

taglie aeree con la prima vittoria il 7 aprile 1916. Neseguono molte altre fino a un totale di 34, diventan-do il migliore asso della nostra caccia.

Vola con diversi tipi di aereo, l’ultimo è lo SPADXIII.

MANIFESTAZIONE AEREA A LINATE

5 giugno 1938: si conclude il Giro Aereo dellaLombardia, terminato a Linate con la vittoria del mi-lanese Mario Maccanti su Breda 15 S.

Nella stessa gara per la velocità, si classifica alprimo posto Edoardo Pugliese, che su Nardi FN 315raggiunge i 275,47 Km/h.

La giornata prosegue con una manifestazioneaerea, alla quale partecipano alcuni campioni acroba-tici, e con le esibizioni di quattro alianti uno dei qualiè pilotato da Adriano Mantelli e una pattuglia di CR32, comandata dal capitano Simeone Marsan.

IL BOEING 314

7 giugno 1938: nel Puget Sound di Seattle pren-de il volo il grande idrovolante Boeing 314.

È un monoplano quadrimotore a scafo centralecon alette stabilizzatrici, propulso da motori WrightCiclone GR 2600 da 1.600 cavalli che gli conferisco-

24 Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010

L’allora Tenente Mantelli

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Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010 25

no una velocità massima di 340 Km/h e di crocieradi 302, mentre l’autonomia è di 5.896 Km. Ha unpeso massimo di 38.000 Kg ed è destinato ai volitransatlantici. Può trasportare 77 passeggeri ed è at-trezzato sia per i voli diurni (con le poltroncine) siaper i voli notturni (con le cuccette).

Un fatto curioso: in tempi recenti nell’aviori-messa di Guidonia per le riprese di un film è stataricostruita in legno una posticcia parte della cabinae parte di ala, con visibile un motore di provenien-za DC3.

MIG 15 CONTRO F. 86NELLA GUERRA DI COREA

25 giugno 1950: forze armate comuniste dellaCorea del Nord intraprendono un’offensiva al 38°parallelo per invadere la Corea del Sud, che è unaRepubblica Democratica.

In breve l’esercito comunista invade quasi tuttala Corea del Sud, ma l’intervento massiccio delleforze aeree alleate, oltre alle forze di terra, porta a ri-conquistare non solo le posizioni perdute, ma anchebuona parte della zona del Nord. Tuttavia, la succes-siva entrata in scena della Cina comunista ribalta dinuovo la situazione.

Le alterne vicende di questa sanguinosa guerravedranno protagonisti di primo piano i nuovi jet russiMig 15, contrapposti agli americani F. 86 Sabre. Que-sti ultimi, leggermente inferiori come caratteristichedi volo, riescono a ottenere significativi risultati per ilmigliore addestramento dei piloti, nonché per le piùsofisticate apparecchiature di puntamento.

Nel mese di luglio

ECCO IL BEAUFIGHTER

17 luglio 1939: dall’aeroporto inglese di Filtonprende il volo il Bristol R 2952 Beaufighter.

Si tratta di uno dei più famosi velivoli protago-nisti della Seconda guerra mondiale, nato come bi-

motore da caccia a lungo raggio ma che, nella sualunga carriera, svolgerà molteplici compiti. Il proto-tipo è disarmato, ma ben presto vedrà l’applicazio-ne di diversi tipi di armamento: con quattro canno-ni da 20 mm. nel muso e sei mitragliatrici da 7,7mm. nelle ali, potrà portare otto razzi da 76 mm.,oppure un siluro di vario tipo, oppure due bombeda 227 Kg.

I motori nel prototipo sono due Bristol Herculesda 1.400 cavalli, ma in seguito ne potrà montare didiversi tipi: sia i radiali Bristol sia quelli in linea RollsRoyce, con potenze fino a 1.735 CV. La velocità po-trà raggiungere i 531 Km/h.

L’equipaggio è composto da un pilota e un os-servatore/navigatore/radarista. Si dimostrerà unosso duro da battere, soprattutto nella guerra sulmare.

VOLA IL RE 2001

Luglio 1940: dall’aeroporto di Reggio Emilia, aicomandi di Pietro Scapinelli, spicca il primo volo ilReggiane RE 2001.

È un monoplano monorotore da caccia che,contrariamente al suo predecessore, monta un mo-tore in linea Daimler Benz DB 601-1 da 1.175 cavalli,mantenendone per il resto la struttura.

È armato con due mitragliatrici da 12,7 montatesul muso e sparanti attraverso l’elica con meccani-smo di sincronizzazione.

Con la prima serie riceve il battesimo del fuoconel 1942 a Malta.

Il prototipo del Beaufighter

Il prototipo del RE 2001

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Ne vengono costruite numerose versioni, perun totale di 252 esemplari.

ANCHE L’IDROVOLANTE È A GETTO

16 luglio 1947: vola il Saunders Roe SR.A/1.Si tratta del primo tentativo di costruire un cac-

cia idrovolante a getto. È un velivolo monoposto condue turbogetti Metrovicks F 2/4 da 1.590 Kg di spin-ta ciascuno, che può raggiungere una velocità mas-sima di 824 Km/h.

Armato con 4 cannoni da 20 mm., può portaredue bombe da 465 Kg oppure vari tipi di razzi. Nevengono realizzati solo tre esemplari e, probabil-mente per i risultati deludenti, non viene poi costrui-to in serie.

IL SEGGIOLINO EIETTABILE

24 luglio 1946: avviene ilprimo lancio con un seggioli-no catapultabile di una perso-na umana da un jet volantead alta velocità.

Dopo una interminabileserie di progetti e di esperi-menti iniziati alcuni anni primadal progettista aeronauticoJames Martin, finalmente ar-riva il giorno della prova piùimportante e decisiva: sulGloster Meteor, pilotato dalcapitano Scott a 2.400 metridi quota e alla velocità di 510Km/h, è sistemato il meccani-co Benny Lynch legato al suoseggiolino.

Al segnale prestabilitoBenny aziona il meccanismo di espulsione e si trovaa rotolare nell’aria, ma poi tutta la sequenza del lan-cio avviene regolarmente e il coraggioso sperimen-tatore atterra felicemente sulla pista dell’aeroportodi Chalgrove nell’Oxfordshire.

Ha così inizio una nuova era per i salvataggi conparacadute dai velocissimi jet da caccia e non.

Nel mese di agosto

IL CANT Z 506

19 agosto 1935: pilotato da Mario Stoppani,compie il primo volo il CANT Z 506.

Si tratta di un idrovolante trimotore, che verràconsiderato il capolavoro di Zappata: velivolo di co-struzione interamente lignea con i soli due galleg-gianti in duralluminio. L’aereo dimostra ottime carat-teristiche sia di volo che marine e sarà quasi subitodetentore di numerosi primati mondiali.

Nella produzione di serie avrà tre motori radialiAlfa Romeo R 126 RC 34 da 780 cavalli. Nato comevelivolo civile per trasportare 18 passeggeri e co-struito in 38 esemplari, verrà seguito dalla versionemilitare 506 B, che sarà armata anche con l’aggiuntadi una protuberanza inferiore per poter portare bom-be o attrezzature di soccorso. In questo ultimo ruolosarà protagonista indiscusso nella Seconda guerramondiale, contribuendo al salvataggio di numerosis-simi equipaggi caduti in mare.

Della versione B verranno costruiti 281 esem-plari, alcuni dei quali sopravvivranno fino ai tardi An-ni cinquanta.

LA SECONDA ATOMICA

9 agosto 1945: viene sganciata su Nagasaki laseconda bomba atomica.

26 Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010

Una recente versione diseggiolino eiettabile

Il velivolo Gloster Meteor

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Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010 27

Il volo del bombardiere B 29, denominato “Box-car” con a bordo l’atomica chiamata “Fat Man”, sidirige inizialmente sull’obiettivo primario, la città diKokura. Ma le nubi impediscono il puntamento e ilvelivolo si porta allora sull’obiettivo secondario, cheè, appunto, Nagasaki. Anche questa località risultacoperta da nuvolosità, ma il pilota prende ugualmen-te la decisione di sganciare con l’aiuto del radar.

L’obiettivo non viene colpito in pieno e questosalva parte della popolazione che, comunque, conte-rà numerose vittime: tra morti, feriti e contaminaticirca 80.000 persone.

ARRIVA IL C 130

28 agosto 1954: ha luogo il primo volo di unodei due prototipi del Lockeed C 130.

Pilotato da Stanley Betz e Roy Wimmer, l’aereodecolla dall’aeroporto di Burbank in California.

È un quadrimotore turboelica da trasporto mili-tare, creato per soddisfare le esigenze di sposta-mento di truppe e materiali, specie dopo lo scoppiodella guerra di Corea.

Ha una apertura alare di m. 40,41 ed è munitodi turboeliche Allison T56-A-9-

L’A.T.R. 42

16 agosto 1984: vola il prototipo dell’Aerospazia-le/Aeritalia ATR 42 (Aereo da Trasporto Regionale).

È un bimotore turboelica con motori Pratt &Whitney of Canada PW 120 da 1.800 cavalli-asse.Può trasportare da 42 a 50 passeggeri e raggiungeuna velocità massima di 400 Km/h.

Avrà un notevole successo presso molte Com-pagnie mondiali e verrà costruito in diverse varianti,tra cui la serie 72, più lunga e potente nonché conmaggior possibilità di carico.

(a cura di Guido Bergomi)

LA SCOMPARSA DEL GENERALE ANICETO POLLICELo scorso 23 luglio è venuto a mancare il Generale S.A. Aniceto Pollice.Come i nostri Soci ricorderanno, l’alto Ufficiale, dopo una lunga e prestigiosa carriera in Aeronautica Mili-

tare, in cui aveva ricoperto numerosi importanti incarichi, è stato Presidente Nazionale della nostra Associa-zione dal 27 aprile 1992 al 28 aprile 2000.

Il Generale S.A. Mario Majorani, attuale Presidente Nazionale dell’ANUA, che insieme ad altri Associatiha presenziato al rito funebre dello scomparso, a nome di tutto il Sodalizio ha espresso ai familiari e, in parti-colare, al figlio, Gen. S. A. Carmine Pollice, i sentimenti di sentita e dolorosa partecipazione.

La Redazione del Corriere dell’Aviatore, nel formulare le proprie condoglianze, intende anche aggiungerealle espressioni del Gen. Majorani questo breve e commosso ricordo di un collaboratore del periodico, chenel passato in varie occasioni ha avuto modo di operare con il Generale Pollice.

Addio Generale AnicetoCi siamo conosciuti nel lontano 1952 ad Elmas quando io ero ancora allievo e poi Sottotenente Istruttore

e Lei era Capitano. Comandava la 4a Squadriglia mentre io ero alle dipendenze dell’allora Capitano Mura, alla6a. Ho volato molto con Lei e per Lei con tutti gli aeroplani dell’epoca.

Poi ci siamo rincontrati a Guidonia. Lei Comandava l’Aerocooperazione ed io ero Direttore della Scuola diVolo a Vela dell’Aero Club di Roma. Anche lì abbiamo volato assieme, perché qualche volta lo portai con meper il traino alianti sull’L.5.

Poi ho fatto parte della Commissione Sicurezza Volo dell’Aero Club d’Italia, di cui Lei era Presidente eassieme abbiamo fatto molte conferenze in giro per l’Italia.

Il mio ricordo è improntato ad una sincera profonda ammirazione per ogni lato della Sua professionalità,della Sua immensa passione per il volo, ma anche della grande umanità e signorilità con cui trattava argo-menti di ogni genere.

Addio, signor Generale, penso che, data la mia età, tra non molto ci rivedremo tra coloro che, come siusa dire tra noi, sono volati più in alto.

Comandante Guido Bergomi

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NN el quotidiano vivere di Ufficiali in servizio o incongedo si è sempre avvertita l’esigenza didisporre di strutture idonee a soddisfare inizia-

tive connesse con il benessere personale proprio, non-ché di familiari ed amici; come pure per il bisogno disocializzare con chi vive altri tipi di esperienze, avereopportunità di crescita culturale, godere di un supportologistico alberghiero e di ristoro in occasione di partico-

lari situazioni ed eventi ufficiali o semplicemente priva-ti. Ecco, per tutto questo, gli Ufficiali dell’AeronauticaMilitare Italiana hanno da 77 anni la disponibilità dellaCasa dell’Aviatore; fu infatti costituita nel 1933ed eretta ad Ente Morale nel 1938. Fra pochimesi, nel 2011, questa Istituzione vivrà il cin-quantesimo anno del suo rinnovamento. Infattinel 1961 fu inaugurata la bella e moderna sedein Viale dell’Università, alle spalle del monumen-tale Palazzo Aeronautica a Roma.

Era il periodo in cui si risentiva molto del-l’atmosfera di rinnovamento stimolata dalleOlimpiadi romane del 1960. Quella stessa atmo-sfera vorremmo scoprire rivitalizzata nell’attuali-tà e mantenuta per sempre. A proposito di at-mosfera è interessante riguardare culturalmen-te gli stimoli realizzativi in auge all’epoca (annitrenta) in cui nasceva questo nostro Circolo conla dizione di Casa dell’Aviatore.

In occasione della V triennale di Milano, del1933, tre architetti friulani, Midena Scoccimarro,Zanini, avevano progettato un edificio denominato Ca-sa dell’Aviatore che, posizionato nel parco del CastelloSforzesco, venne ritenuto da autorevoli critici italiani estranieri una delle costruzioni più belle, se non la più

bella. Si trattava di una tipica costruzione di caratteremodernissimo, adattata nell’insieme e nei particolari aquelli che erano i bisogni di un aviatore; poteva ospita-re un velivolo (ad ali ripiegate), l’automobile, una pale-stra e persino una pertica per calarsi al pianterreno.

Con tali stimoli morali, nella realtà odierna in cuinon mancano momenti di disorientamento se puòmancare il carburante per addestrare i naviganti, sem-

bra naturale porre in evidenza l’esigenza di difen-dere e consolidare l’attenzione verso questo ti-po di istituzione. La Redazione di questo “perio-dico” pone dunque una riflessione e si chiedese vi sia semplicemente un gioco di affinità diparole nel confrontare il nome del Corriere del-l’Aviatore con quello della Casa dell’Aviatore.Due dizioni, a prescindere dalle loro funzioni efinalità, in cui la preposizione articolata fissa em-blematicamente l’entità di appartenenza. Un’ap-partenenza che è di famiglia e “che-bella-fami-glia” questa degli Aviatori che deve esseresempre più conosciuta e difesa. Corriere e Casasono quindi due entità strumentali di cui ci sen-tiamo orgogliosi e che vogliamo interagiscanoper essere meglio conosciute. Non si tratta diprevedere una configurazione in cui l’uno siamessaggero dell’altra o questa sia a supporto

del primo, ma entrambe, assieme, esaltino il loro esse-re dedicati agli Aviatori.

m.t.

(Nei riquadri che seguono sono riprodotte informa-zioni di dettaglio, anche economiche, sugli attuali servi-zi godibili)

28 Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010

IL CIRCOLO UFFICIALIIL CIRCOLO UFFICIALIDELL’AERONAUTICA MILITAREDELL’AERONAUTICA MILITARENOSTRA CASA DELL’AVIATORENOSTRA CASA DELL’AVIATORE

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Queste le tabelle aggiornate riferite alle quote annuali e alle tariffe, stabilite nella riunione delConsiglio Direttivo del 22 luglio scorso.

Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010 29

Tariffe Viale dell’Universitàdal lunedì al giovedì compreso

Soci effettiviSingola 45,00 Euro(aumento di 5 ! rispetto alla tariffa attuale)Doppia 65,00 Euro(aumento di 5 ! rispetto alla tariffa attuale)Suite 80,00 Euro (nessuna variazione)

Associazioni - altre categorie di SociSingola 60,00 Euro(aumento di 5 ! rispetto alla tariffa attuale)Doppia 110,00 Euro(aumento di 5 ! rispetto alla tariffa attuale)Suite 95,00 Euro(nessuna variazione)

OspitiSingola 80,00 Euro(aumento di 5 ! rispetto alla tariffa attuale)Doppia 110,00 Euro(aumento di 10 ! rispetto alla tariffa attuale)Suite 120,00 Euro (nessuna variazione)

Tariffe Viale dell’Universitàdal venerdì alla domenica compresa

Soci effettiviSingola 35,00 Euro(riduzione di 5 ! rispetto alla tariffa attuale)Doppia 65,00 Euro(riduzione di 10 ! rispetto alla tariffa attuale)

Suite 80,00 Euro (nessuna variazione)

Associazioni - altre categorie di SociSingola 50,00 Euro(riduzione di 5 ! rispetto alla tariffa attuale)Doppia 65,00 Euro(riduzione di 10 ! rispetto alla tariffa attuale)Suite 95,00 Euro(nessuna variazione)Ospiti 70,00 Euro(riduzione di 5 ! rispetto alla tariffa attuale)Doppia 95,00 Euro(riduzione di 5 ! rispetto alla tariffa attuale)Suite 120,00 Euro (nessuna variazione)

Tariffe di Via Spallanzani tutti i giorni

Soci effettiviSingola 35,00 Euro(nessuna variazione)Doppia 55,00 Euro(nessuna variazione)

Associazioni - altre categorie di SociSingola 50,00 Euro(nessuna variazione)Doppia 95,00 Euro(nessuna variazione)

OspitiSingola 70,00 Euro(riduzione di 3 ! rispetto alla tariffa attuale)Doppia 95,00 Euro(nessuna variazione)

LE QUOTE ANNUALIEuro 100,00 per i Soci pensionatiEuro 96,00 per i Soci effettivi dal grado di Aspirante a quello di MaggioreEuro 120,00 per i Soci effettivi con il grado di T.ColonnelloEuro 180,00 per i Soci effettivi con il grado di Colonnello fino a quello di Gen.Div.Euro 240,00 per i Soci effettivi con il grado di Gen. S.A.Esclusione definitiva dal pagamento per i Soci di età superiore a 85 anni con almeno 40 anni di contribuzione.Le nuove quote entrano in vigore il 1° gennaio 2011.

LE TARIFFE ALBERGHIEREPer la struttura di Viale dell’Università è stato stabilito un aumento della tariffa di 5 Euro a persona per i pri-mi quattro giorni della settimana e una riduzione di 5 Euro a persona per i restanti tre giorni.Per la struttura di Via Spallanzani è stata deliberata la riduzione da 73 a 70 Euro della tariffa ospiti in camerasingola. Nel dettaglio:

LE VARIAZIONI AL LISTINO PASTIBuffet ospite festivo 19,00 Euro (aumento di 1 !)Buffet Socio festivo 16,00 Euro (aumento di 1 !)Buffet ospite feriale 15,00 Euro (aumento di 1 !)Foresteria tariffa unica festiva 19,00 Euro (aumento di 1 !)Resta invariato il listino per le altre tipologie di pasti.Le nuove tariffe alberghiere e del listino pasti hanno effetto dal 1° settembre 2010.

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ÈÈ come il governo di un ba-stimento.Intento alla navigazione, lo

sguardo rivolto ora alle stelle, oraalle onde, nell’ansia di seguire larotta e di evitare le insidie degliscogli, non mi sono avveduto deltempo trascorso ai turni serrati diguardia.

Non odo più, infatti, le gridaleggere che mi facevano volgeree sorridere dei piccoli marinai cheformavano lo stato maggiore, el’equipaggio insieme, di questobastimento ideale; non li vedo piùaggirarsi felici sulla tolda, indican-dosi l’un l’altro il volo dei gabbianie ricondursi la sera rasserenati estanchi sotto coperta.

Pensavo che gli anni corresse-ro solo per me. Ora i giochi sonosempre meno infantili, le loro vocimeno garrule. E dall’alto del pontescorgo i due più grandi che si ac-costano troppo spesso alla scialup-pa e mi chiedono di lontano, con losguardo, quando li lascerò sbarca-re. Non lo so. Ma sento che prestotroppo fitti e chiassosi voltegge-ranno i gabbiani sulla nostra scia.

E da terra giunge uno stranovento che ha profumo di rose.

Roberto Fiacchino, mio padreGenerale di B.A. pilota

Questo piccolo brano fu scrit-to negli anni lontani della nostrafanciullezza.

Eravamo sei fratelli, il primo,Francis, pilota anche lui, caduto aRimini il 5 agosto 1960.

Dedico queste parole teneree profonde dei nostri antenati atutti coloro che, ancora, nonostan-te tutto, credono nei legami d’a-more che non finiscono mai.

E aggiungo che mio padre futrattenuto in servizio al Ministeroper undici anni dopo la pensioneperché ritenuto “insostituibile”.

Lo dico sorridendo, comeavrebbe fatto anche lui.

la vostraFranca Fiacchino

Delegata NazionaleDame d’Onore

30 Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010

Rubrica Dame d’Onore

NUOVE DAME D’ONORESig.ra VENEZIANI Patrizia - Roma

Sig.ra BOVE Stefania - RomaSig.ra CAPALDO MICHELUZZI Anna Maria - Roma

Sig.ra CIPRIAN GAMBERINI DI SCARFEA Maria Lucilla - Vicenza

La Presidenza Nazionale dell’ANUAporge il più cordiale benvenuto

alle gentili Signore, nuove Dame d’Onore

IL PORTOIL PORTO

NUOVE DAME D’ONORESig.ra VENEZIANI Patrizia - Roma

Sig.ra BOVE Stefania - RomaSig.ra CAPALDO MICHELUZZI Anna Maria - Roma

Sig.ra CIPRIAN GAMBERINI DI SCARFEA Maria Lucilla - Vicenza

La Presidenza Nazionale dell’ANUAporge il più cordiale benvenuto

alle gentili Signore, nuove Dame d’Onore

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Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010 31

In data 11 giugno 2010, presso l’aeroporto mili-tare di Milano Linate, alla presenza di autorità civili emilitari di Milano, si è svolta la cerimonia del cambiodi Comando delle “Forze Aeree da Combattimento”tra il Generale D.A. Roberto Corsini ed il subentran-te Generale B.A. Enrico Camerotto.

La Sezione A.N.U.A. di Milano era presente conil labaro, il Presidente della Sezione Gen. D.A. MarioCastelli ed un folto numero di Soci.

La Sezione ha anche allo studio l’effettuazionedei sottonotati eventi:

- conferenza sul tema: Meteorologia in Antarti-de, relatore il Brig. Gen. Giuseppe Frustaci;

- visita alla Nave scuola della Marina Militare,Amerigo Vespucci;

- visita alla Alenia Torino;- visita allo stabilimento Ferrari di Maranello.Inoltre, da informazioni pervenute dal comu-

ne di Milano la Sezione ha appreso che è statoapprovato un provvedimento della Giunta Comu-nale per l’intitolazione di un giardino con appositatarga in onore “AI TREDICI AVIATORI CADUTI AKINDU”. La data per la cerimonia di inaugurazio-ne verrà comunicata non appena definita dal Co-mune.

Email: [email protected]

Dal le Sezioni

(le novità e gli eventi segnalati dalle nostre Sezioni)

GLI EVENTI RECENTIGLI EVENTI RECENTI

In occasione della Festività della Repubblica, co-me di consueto, il Labaro dell’ANUA, montato suuna camionetta, scortato dal Gen. Guido Capaldini edal Col. Vincenzo Natale e con la partecipazione dei

Generali Vincenzo Gentili e Michele Possetto, ac-compagnati dalle Dame d’Onore Franca Fiacchino eAnnamaria Poerio, ha percorso la Via dei Fori Impe-riali (art. a pag. 00).

FESTA DEL 2 GIUGNOFESTA DEL 2 GIUGNO

Il 5 giugno scorso la Sezione ha organizzatouna gita socio-culturale a Montecassino e Cassino,alla quale hanno preso parte numerosi Soci, fra cuiil Presidente Nazionale dell’ANUA, Gen. MarioMajorani.

A Montecassino sono stati visitati la magnificaBasilica e la parte antica dell’Abbazia, nonché l’atti-

guo museo, ricco di opere d’arte; nel pomeriggio,sono la visita è stata dedicata agli interessanti sitidella zona archeologica di Cassino e al Museo Ar-cheologico Nazionale.

L’evento ha suscitato grande apprezzamento daparte dei partecipanti.

Email: [email protected]

GITA A MONTECASSINO E CASSINOGITA A MONTECASSINO E CASSINO

A tumulazione avvenuta la Sezione di Taranto èvenuta a conoscenza del decesso del Generale di S.A. Salvatore De Fazio.

I Soci, profondamente costernati, partecipano algrande dolore della moglie G.D. Prof.ssa ViolanteRotondo e delle adorate figlie Adriana e Marcella.

Il Generale De Fazio era insignito della Medagliad’Argento al Valore Militare, della Medaglia d’Oro diLunga Navigazione Aerea, e del Diploma d’Onore

quale Combattente della Libertà d’Italia.Il ricordo del Generale De Fazio è un dovere per

tutti coloro i quali, avendolo conosciuto sia in servi-zio che nella vita civile, ne hanno apprezzato le note-voli doti professionali e la nobile umanità con la qua-le si imponeva. “Caro Generale, con i Soci, sugli at-tenti, Ti rendiamo gli onori grati per il patrimonio checi hai lasciato, il cui bene intangibile è il dovere”.

Email: [email protected]

TARANTO - UN LUTTOTARANTO - UN LUTTO

MILANOMILANO

ROMAROMA

TTARANTOARANTO

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ÈÈ un giorno particolare il 2 giugno per l’Italiatutta. È la festa della Repubblica, la festa ditutto il popolo italiano, dove le differenze po-

litiche, culturali e sociali si annullano d’incanto per ri-unire tutti , vecchie e nuove generazioni, uomini edonne, ricchi e poveri, intorno a quel tricolore splen-dido ed incantevole, sintesi della gloriosa storia d’I-talia ed orgoglio dell’italianità intera.

Ed ecco che i cittadini di Roma e di tante altreparti d’Italia si sono riversati lungo il percorso deiFori Imperiali per dare, con la loro presenza, ancorauna volta una testimonianza forte, concreta ed esibi-ta, del proprio attaccamento alla nostra Repubblica.

Come sempre, il nostro Presidente GiorgioNapolitano, orgogliosamente commosso, ha pre-sieduto la festa e ha rivolto il saluto e sentite paro-le di vero patriottismo alla intera Nazione, dandorisalto, tra l’altro, alle azioni di pace che le ForzeArmate italiane hanno svolto e continuano a svol-gere, con piena consapevolezza ed autentico spiri-to di sacrificio, in molte parti del mondo devastatedalla violenza.

Intorno al Presidente della Repubblica abbiamopotuto notare la presenza partecipe e sentita delle

più alte Cariche dello Stato, unite nel rendere omag-gio alla Repubblica Italiana.

Alla Parata militare, svoltasi senza mezzi terre-stri ed aerei per ragioni di contenimento dei costi,come già accaduto negli ultimi anni, hanno presoparte anche Delegazioni dell’ONU, della NATO, del-l’Unione Europea e di Reparti Multinazionali, chehanno inteso testimoniare così la propria amicizia al-l’Italia. Questo è sicuramente un aspetto molto si-gnificativo perché è il riconoscimento tangibile delruolo delle Forze Armate italiane e dell’opera di paceche svolgono nel mondo.

Il Labaro dell’ANUA - scortato dal Gen. GuidoCapaldini e dal Col. Vincenzo Natale, partecipanti ilGen. Vincenzo Gentili, il Gen. Michele Possetto e leDame d’Onore Franca Fiacchino e Annamaria Poerio- ha percorso, in un tripudio di bandiere, la via deiFori Imperiali, ricca di storia e di gloria, degna corni-ce di questa grande e sentita manifestazione.

Il passaggio delle Frecce Tricolori ha suggellatouna giornata indimenticabile per Roma e per tutti gliitaliani, obbligando migliaia di persone a guardare suin alto, nel cielo, entusiaste ed orgogliose.

Gen. Guido Capaldini

32 Il Corriere dell’Aviatore N. 9/2010

2 giugno2 giugno

LA REPUBBLICA ITALIANALA REPUBBLICA ITALIANAÈ IN FESTAÈ IN FESTA


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