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PERIODICO TRIMESTRALE DEL COLLEGIO LOMBARDO … · Convegno ANACI, presso l ... Gli articoli...

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Periti & Perizie ANNO XVII N.2 LUGLIO 2008 PERIODICO TRIMESTRALE DEL COLLEGIO LOMBARDO PERITI ESPERTI CONSULENTI 4 Convegno Assoprofessioni 5 Convegno sull’importanza della figura del perito esperto consulente nel ramo preziosi. 7 Assemblea ordinaria del 17 aprile 2008 15 Attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici 19 Danni all’autoveicolo: costo delle riparazioni o valore antesinistro? 23 Un centro di documentazione sul mobile lombardo per il Collegio Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB PC
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Periti&PerizieANNO XVII N.2 LUGLIO 2008

PERIODICO TRIMESTRALE DEL COLLEGIO LOMBARDO PERITI ESPERTI CONSULENTI

4 Convegno Assoprofessioni

5 Convegno sull’importanza della figura del perito esperto consulente nel ramo preziosi.

7 Assemblea ordinaria del 17 aprile 2008

15 Attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici

19 Danni all’autoveicolo: costo delle riparazioni o valore antesinistro?

23 Un centro di documentazione sul mobile lombardo per il Collegio

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2Periti e Perizie

COLLEGIO LOMBARDOPERITI ESPERTI CONSULENTI

FONDAZIONE 1909 – AMBROGINO D’ORO 1980

RICONOSCIMENTO GIURIDICO 1993

Corso Vittorio Emanuele II n. 30 – 20122 Milano

Tel. +39.02.77331531 – Fax +39.02.780165

Codice Fiscale 80135470153

E-mail: [email protected]

Web: www.collegiolombardo.it

utente SKYPE collegiolombardo

GLI UFFICI SARANNO CHIUSI DAL 1 AGOSTO AL 31 AGOSTO

Corso sul tema: Il Condizionamento residenziale e commerciale per i committenti 10 marzo

Seminario sul tema: Codice del Consumo 10 aprile

Convegno CISGEM, presso la Camera di Commercio di Milano sul tema:Contratti tipo e linee guida per il settore orafo. 7 aprile

Tour enogastronomico "Week-end tra lago e fiori", tenutosi a Nebbiuno 27 aprile

In collaborazione con l’Agenzia delle Entrate giornata di studio sul tema: Dichiarazioni Fiscali 20085 maggio

Convegno ANACI, presso l’Università Bocconi sul tema: L’evoluzione del Condominio. 16 maggio

Corso di formazione in materia di certificazione energetica degli edifici 29 maggio/24 luglio

Seminario sul tema: Codice del Consumo (Seconda edizione) 4 settembre

Corso di aggiornamento tecnico, con la KERAKOLL GROUP sul tema: Fondi e posa; Impermeabilizzazioni; Risanamento/Deumidificazione; Degrado del calcestruzzo; I colori in edilizia.

In preparazione un convegno sulla realtà del ruolo peritale, anche nei confronti degli Enti Locali, conil patrocinio del Comune di Milano, da tenersi entro la fine di settembre presso una delle sale delComune.

Direttore Responsabile:

Massimo Nardi (presidenza@ collegiolombardo.it)

Vice Direttore Responsabile:

Gino Attilio Timo (tecnotimo@ tiscalinet.it)

Redattore Capo: Marco Lorenzo Bessi ([email protected])

Comitato di Redazione:

Altieri Cinzia ([email protected])Tosi Gianni ([email protected])Silbernagl Armin ([email protected])Antonio Timo ([email protected])

Studio grafico: Areaimmagine snc (MI) Stampa: Tipografia MaseratiReg. Trib. Milano n. 579 del 7.8.1987

Gli articoli firmati non impegnano la Rivista

ma solo gli Autori

Vita di Collegio

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L’attuale numero del nostrobollettino vi raggiungerà,quasi certamente, duranteil periodo delle vacanzeestive e, pertanto, questapagina è l’occasione perporgere a tutte le gentiliColleghe ed i cari Colleghi ipiù cordiali auguri di buonevacanze e meritato riposoda parte del Consiglio e delpersonale di segreteria.I primi sei mesi di attivitàsono stati caratterizzati dairiallacciati rapporti con laCamera di Commercio,attraverso l’ottimo lavorosvolto dai commissari delsettore 13° - Preziosi, inparticolar modo i colleghiPiva e Grassi (vedasiservizio all’interno delpresente numero), con ilTribunale, oltre che ilproseguimento di quantoiniziato con Ape diBergamo.Si è verificata, inoltre, unamaggior propensione alleattività di formazionepermanente da parte deisettori categorici, il che faben sperare per il pienoraggiungimento dellaistituzione completa deicorsi per la formazione e/oaggiornamento con ilconseguimento di relativicrediti formativi. Tra questi

piace ricordare ciò che ilsettore 8° sta organizzandosui materiali usati inedilizia, i due seminari delsettore 17° sull’ Araldica ela Stampa, del 6° sulleAuto d’Epoca e sul Codicedel Consumo, oltre alleconsuete giornate Fiscalidei settori 12 e 15.Quanto sin qui scritto senzatralasciare il contributo cheil Collegio apportaall’attività diAssoprofessioni (vedasiservizio all’interno).Molti sono gli sviluppi checi attendono alla ripresasettembrina tra i qualipossiamo enunciare nuovie più stretti rapporti conl’Agenzia delle Entrate (peri ns. iscritti dei settori 12 e15), nuove giornate distudio per la formazionedei Consulenti Tecnicid’Ufficio e i Conciliatori,senza omettere quelladedicata all’attività peritaleche, tra settembre eottobre, ci vedrà impegnaticon il Comune di Milanoanche in vista delcentenario del ns. Ente chevivrà il proprio culmine ilprossimo anno.L’ufficio preposto, oltre averconcluso un accordo con laProdest e l’Iriapa per lo

svolgimento di corsiriconosciuti e/o patrocinatidagli Enti locali, staportando avanti il discorsoper l’accreditamento dellans. Scuola presso ilMinistero di Giustizia.Continuano, inoltre, iperiodici incontri dellaCommissione del“Progetto Conciliamo” iquali consentono ilcontatto con gli altriordinamenti professionali. Come ognuno può leggere,le premesse sono più chebuone e ci auguriamo chel’anno possa concludersiin modo positivo ondepoter dedicare al ricordatoCentenario di costituzionedella ns. Organizzazione lagiusta rilevanza che meritae compete, possibilmentealla presenza delle Autoritàcittadine proprio per lapeculiarità che definisce,Lombardo, il ns. CollegioPeriti Esperti Consulenti.A tutti giungano,nuovamente, i più cordialiauguri di buone vacanzeestesi a familiari ecollaboratori con l’auspicio di un buon e proficuo rientro ed una ottima ripresa dell’attivitàlavorativa.

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Buone Vacanze

EDITORIALE

Periti e Perizie

IL PRESIDENTE

Un’occasione peraugurare a tutte le

gentili Colleghe e aicari Colleghi una meritata

buona vacanza.

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Partecipazione del Presidente al convegno di ASSOPROFESSIONI

CONVEGNI

MASSIMO NARDI

26 marzo a Roma sul tema:

“La riforma delleprofessioni che

vogliamo”.

Signor Presidentedell’Assemblea, signorPresidente Nazionale,Onorevoli Deputati,signori relatori, gentilipartecipanti,ringrazio il PresidenteBerloffa per l’invitorivoltomi in qualità diSegretario Nazionale dellaCicapec, organismo cheraggruppa i Collegi Periti

Esperti Consulenti d’Italiae, tra questi, quello dellaLombardia che ho l’onoredi presiedere, adintervenire, sia purbrevemente nel dibattitooggetto dell’odiernoconvegno.Personalmente, nel corsodegli anni, ho potutoseguire, con alcuni colleghidel nazionale, i vari iter,che si sono succeduti perla riforma delle professioniintellettuali, purtropposenza successo.Il penultimo, porta proprioil nome dell’OnorevoleVietti oggi qui presente connoi e l’ultimo quellodell’On. Mantini.Per ciò che riguarda ilnostro compartoprofessionale, presente sulmercato da quasi 100 anni(antesignano, si potrebbedire, del contenuto di unarticolo apparso proprioieri, 25 marzo su “Il Sole24 ore”) non posso checonfermare il parerefavorevole all’esistenza diun sistema duale cheregoli, se così si può dire,l’intero ambito delle libereprofessioni.Questo deve esserefondato sul reciprocoriconoscimento e, non più,su una competizione che

nell’economia attuale delPaese, e soprattutto, incampo europeo oggi nonha più alcun senso.

Una grande mano l’haofferta, al legislatoreitaliano, la direttiva U.E.2005/36 recepita dalDecreto Legislativo206/2007 che, a nostromodo di vedere, puòessere un’ottima base dipartenza per raggiungere ilfine, da anni perseguito, diuna riforma di cui si sonosempre delineati i principi,ma mai giunta al termine,come precedentementeaccennato.Una cosa sola mi permettodi aggiungere, adintegrazione, ove possibile,di quanto stabilito in sedecomunitaria e cioè lapossibilità, anche per leAssociazioni, di poterliquidare le parcelle deipropri iscritti.Titoli di studio di scuolamedia superiore o diplomadi laurea, percorsi diaggiornamentoprofessionale periodici,codici deontologici, statutiche rispettino lademocrazia interna sono,tanto per citare alcunielementi, la base,indispensabile, per un serio

riconoscimento associativo.Ma, credo di poter dire,che la mancataautorizzazione allaliquidazione delle parcellenon completerebbe queldignitoso status che,finalmente, i professionistinon ordinati potrebberoraggiungere.Infatti senza questostrumento sappiamo beneche il poter ricevere lagiusta remunerazione,ancorché pattuita,costringe tutt’oggi un certonumero di operatori delsettore ad adire le viegiudiziarie il cui esito èsempre incerto.Inoltre, e termino, unaseconda questione cheriteniamo debba essereaffrontata è quella di unacassa di previdenza,affrancata dall’INPS (cheattualmente riscuotecontributi elevati, ma erogapensioni da fame) cheabbia un regolamento e,soprattutto, un sistemacontributivo e diattuarializzazione, ai finipensionistici, non dissimilerispetto quella degliappartenenti agli ordinicosiddetti canonici.Ringrazio per il tempoconcessomi e per la gentileattenzione prestatami.

4Periti e Perizie

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5Periti e Perizie

Partecipazione del Presidente al convegno sull’importanza dellafigura del perito esperto consulentenel ramo preziosi. Si riporta lo stralcio del discorso.

CONVEGNI

MASSIMO NARDI

7 aprile 2008Intervento

del Presidente quale relatore

sull’importanza dellafigura del perito

esperto consulentenel ramo preziosi.

Il Collegio Lombardo PeritiEsperti Consulenti,componente della CICAPEC– CNP, che rappresenta alivello nazionale i CollegiRegionali, strutturato in 24comparti categoriali, èsorto nel 1909 ad operaproprio di alcuni periti nelcampo delle Antichità-BelleArti e settori connessi.Sono quindi quasi 100anni di reale presenza sulmercato lombardo ed extraregione e da un biennio ècomponente delPROGETTO CONCILIAMO,proprio in materiaconciliativa e dellaConsulta Regionale

Lombarda delleProfessioni.Da alcuni lustri, ancorprima del RiconoscimentoGiuridico ottenuto dalMinistro della Giustizia nel1993, l’accesso al nostroEnte è regolamentato pertitoli, esperienza e tesi;vale a dire che al titolo distudio di scuola mediasuperiore o laurea, oltre aduna comprovata esperienzaultraquinquennale, ilcandidato viene sottopostoa regolare esame scritto edorale, ovvero alla stesura diun elaborato per quellespecialità che lorichiedono.Il tutto è portato al vagliodella CommissioneSettoriale esaminatrice edalla successivaapprovazione, o meno, delComitato di Presidenza.L’ammissione non è,pertanto, una sempliceformalità ma un modo didimostrare e confrontare ilproprio sapere.Da sempre, ma soprattuttonell’attuale momentoeconomico, comparti qualiil 13° - Preziosi – 17° -Antichità e Belle Arti – e

21° - Argenteria antica,assumono un’importanzastrategica sia per lavalutazione come per ilriconoscimento della realeautenticità dei manufatti.La categoria Preziosi èsuddivisa in sei specialità:• Argenteria• Coralli – pietre dure –

perle• Gioielleria e pietre

preziose• Gioielleria antica• Metalli preziosi• OrologeriaMentre l’argenteria antica –categoria 21° in:• Europea• Francese• Italiana• Inglese• Russa• Olandese• Austriaca• Tedesca• Spagnola• Nord Americana• Diagnostica per restauri• Analisi chimico fisiche e

metallurgiche sulle legheantiche d’argento

Come anticipato unmomento fa, proprio per lasua grande complessitàoccorre particolare severità

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6Periti e Perizie

nell’ammissione alCollegio.La conoscenza deve essereampia, sicura e certa perdistinguere i manufattiartigianali di pregio daquelli di fusione;riconoscere i vari metalli;essere esperti ingemmologia e, pertanto,esprimere il giusto prezzo.La grande esperienzaacquisita nel tempo neiluoghi di lavoro comelaboratori, negozi, mercatinazionali ed internazionali,fanno del Perito un puntocardine nelle valutazionigiuridiche presso iTribunali, le Dogane e negliaccessi alle cassette disicurezza.La sua presenza èdeterminante in situazioniproblematiche diversecome quelle ereditarie o,

assicurative ovverocontroversie di qualsiasigenere nelle quali lestesure delle perizie sono atestimoniare,confermando, l’importanzadella professionemedesima.Per ottenere i risultati di cuisopra la commissione èsempre alla ricerca di nuoviaggiornamenti da proporree divulgare, nellaprogrammazione di incontrie nell’organizzare dibattiti escambi di opinioni.Sostanzialmente haanticipato di alcuni anniquella che saràl’obbligatoria formazionepermanente che, in basealla recente DirettivaEuropea 2005/36/CErecepita dal Dlgs206/2007, è una dellecaratteristiche peculiari per

il riconoscimento delleAssociazioni da parte delcompetente Ministero,unitamente, all’importanzadell’esistenza di un CodiceDeontologico.Auspichiamo, da questasede, che tutte leOrganizzazionicomprendenti Periti nelsettore in parola, necontrollino la qualificazionee curino, periodicamente,l’aggiornamento e,parallelamente, a sericontrolli pongano in esseregraduatorie qualitative.In tutto questo contesto, èda sottolineare l’importanteimpegno che laCommissione Settoriale 13ha avuto, unitamente allaCamera di Commerciorappresentata dallaDott.ssa Soperchi, nellastesura delle “Linee guida”

per un'unica metodologia dianalisi a valere su tutto ilterritorio nazionale, conuno scambio di sinergieche potrebbe essereprologo e premessa asuccessive collaborazioni inaltri ambiti.Numerosi ulterioriargomenti di interessesono già in programma edin fase di studio.Quanto prima sarà nostracura relazionare sullerelative conclusioni.

Il Presidente ed il Consigliorivolgono un ringraziamentoper la fattiva opera svoltain sede di commissioneC.C.I.A.A. ai colleghi GrassiRuggero e Piva Robertoassicurando loro, in paritempo, l’appoggio per ilproseguimento di taleiniziativa.

Un Museo dedicato all’arte contemporanea si apre con un excursus storicoal mondo del design ed al comparto produttivo ad esso collegato. Accade aLissone dove, dal mese di maggio e fino al 21 settembre, è in corso lamostra “Segnali di Stile. Il premio Lissone. Territorio Uomini Idee”. Unprogetto ambizioso teso ad approfondire quel dialogo che nel ventenniosuccessivo alla Seconda Guerra Mondiale, e precisamente dal 1946 al1967, si instaura tra la produzione artistica e quella industriale di mobili edarredi a Lissone e in Brianza.Il Premio di pittura Lissone matura come idea grazie alla Famiglia Artisticalocale e perviene alla sua prima edizione nel 1946, aprendosi subito dopoalle richieste di partecipazione di artisti stranieri. Le giurie del Premiovedono sfilare artisti aggiornati sulle nuove tendenze dell’arte,dall’astrattismo all’informale, dallo spazialismo di Lucio Fontana alla popart fino all’arte gestuale ed oggettuale, quest’ultima connubio di pittura eplasticità. Nel 1952 ottengono il primo premio ex aequo Ennio Morlotti conImmagine e Mauro Reggiani con Composizione, di carattere astratto; nel1955 (la manifestazione ora sarà biennale) vince Renato Birolli conOndulazione marina, dipinto fortemente gestuale e di intenso colorismo;nel 1965 il XIV Premio Lissone viene conquistato da Piero Dorazio conWithin and Without, ricerca astratta improntata sui reticoli ed infine nel1965 è la volta di Valerio Adami con l’opera Camel, fusione di pop art,

surrealismo e cultura dei fumetti.Nella rassegna, le opere premiate ed

acquisite nella collezione delMuseo si intrecciano con i

nuovi progetti di mobili edarredi delle SettimaneLissonesi, diventandosegnali di stile….La crescita di Lissoneparte dal boom degli

anni Cinquanta, dai consumi di massa e dalla diffusione dell’edilizia nelleperiferie intorno a Milano. Le sue piccole industrie forniscono mobilimoderni ad un prezzo accessibile ai più, utilizzano i primi pannelli dilegname compensato e i sottili fogli di impiallacciatura, ricavati anche daessenze pregiate. Nel 1954 alla X Triennale di Milano i produttori diLissone realizzano arredamenti di costo minimo su progetto di giovaniarchitetti quali Gregotti, Meneghetti, Stoppino,…; nel 1955 vieneinaugurato nella cittadina l’Ipsia, primo istituto professionale del mobile inItalia e sul finire degli anni Cinquanta viene realizzato il Palazzo del Mobilesulla Valassina. In mostra vi è una foto storica con numerose auto sullagrande arteria che congiunge Milano a Lecco ed è riportata la scritta: “Ilvisitatore che era partito da Milano con la sua macchina per recarsi adacquistare i mobili in Brianza potrà ritenersi soddisfatto di aver trovatoquanto cercava dopo solo 20 minuti di macchina”.Le prestigiose Settimane del mobile si concludono con l’edizione del 1973,per la quale vengono realizzati i prototipi dei mobili per il quartiere IACP diVia Fulvio Testi a Milano.La rassegna comprende anche una selezione di oggetti di design,espressione del gusto e della moda di quel ventennio e riscoperti comevintage ai giorni nostri. Tra questi citiamo la sedia Superleggera di Giò Pontiper Cassina, 1957; la Poltrona Girasole prodotta da Frigerio di Desio,1960, con struttura in acciaio e affogata in poliuretano schiumato afreddo; il sistema di sedute Serpentone di Cini Boeri per Arflex, 1971;soffici stanze multifunzionali, create col poliuretano negli anni Sessanta. Non si può non spendere due parole per l’edificio del Museo d’ArteContemporanea, sede dell’evento, composto da un avancorpo originarioottocentesco cui è stata aggiunta una nuova e grandiosa strutturaarchitettonica. È collocato nella vasta piazza della stazione ferroviaria equindi è facilmente raggiungibile col treno. (info: 039.2145174)

Vittoria Colpi

Pittura, design e storia a Lissone

Joe Colombo, poltrona Nastro, per Bonacina, 1964.

ARTE

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Periti e Perizie

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Assemblea ordinaria del 17 aprile 2008Presso la Sala Verde, Basilica di San Carlo al Corso, corso Matteotti 14, Milano

ASSEMBLEA

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10Periti e Perizie

ASSEMBLEA

INTERVENTO

del PresidenteMassimo Nardi.

Domenica e lunedì scorsi sisono tenute le elezioni peril rinnovo del Parlamentoitaliano con il risultato atutti noto.Il Corpo Elettorale haespresso una largamaggioranza,auspicabilmente, stabileper l’intera Legislatura.A questo punto, una voltaformato il Governo,verificheremo come ilnuovo Esecutivo intenderàaffrontare il problema dellaRiforma del settore liberoprofessionistico.Certamente, comeabbiamo potuto accennarepiù volte nel recentepassato, un notevole aiutoè stato offerto dall’Europaattraverso la direttiva2005/36/CE recepita dalDlgs 206/2007 in base allaquale, come OrganismoNazionale, ci siamo attivati. Però, è ovvio, che dovràessere delineata, con lostesso criterio, tutta lanormativa inerente.Le problematiche sonosotto gli occhi di ciascunodi noi e, tra le piùimportanti, è benerammentare non soltantogli ambiti, o meglio ancora,le non sovrapposizioni deicampi di applicazione tra lematerie trattate e

professate dagli Ordini eCollegi riconosciuti e quellecaratterizzanti leAssociazioni che, con unadefinizione generica emolto ampia, sonochiamate NuoveProfessioni, ma anche ilineamenti di queste ultimeai quali potrebbe esserelegato proprio l’argomentopregnante delle nuovanormativa.Sempre che il destino nonripeta ancora i risultatidelle ultime legislature.È ovvio che anche noiiscritti dobbiamo svolgerela nostra parte.La partecipazione agliaggiornamenti organizzatidalla Scuola, ancheattraverso Enti accreditatipresso la Regione e/o loStato ed il rispetto delCodice Deontologico e,pertanto, dei rapporti tranoi professionisti e tra noiprofessionisti ed il Collegio,sono i momenti che,distinguendoci, faranno delnostro Ente, sia pure nelcontesto nazionale, unastruttura degna diriconoscimento.Certamente, comeabbiamo sottolineato nelnostro intervento durante ilconvegno organizzato daAssoprofessioni nello

scorso mese di marzo allapresenza di parlamentari divari schieramenti politici,questo ottenimento nonpuò prescindere dallaautorizzazione allaliquidazione delle parcelle.Qualsiasi Associazionepriva di tale potestà, almomento attribuitaesclusivamente agli Ordini,sarebbe composta dadegni professionisti, masempre di serie B inquanto costretti arincorrere, alle volte, lapropria giusta mercede peril tramite dell’AutoritàGiudiziaria in procedimentilunghi e dall’esito nonsempre certo.Chiaramente faremo lanostra parte affinché non civenga negata questa giustaistanza.Sotto il profilo strettamentecollegiale, la lettura delbilancio si commenta dasola. La situazioneeconomica e patrimonialeè soddisfacente e gliaccordi stretti con l’Agenziadelle Entrate sia ai finiistituzionali, per i nostriiscritti dei settori 12 e 15,come pure dal punto divista dell’aggiornamento edella formazionedovrebbero contribuire adun incremento categoriale.

ordinaria del 17 aprile 2008

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11Periti e Perizie

Come già accennato,stiamo trattando con alcuniEnti di formazioneaccreditati presso laRegione e, in parallelo, è initinere lo studio di fattibilitàper ottenere ilriconoscimento dellaScuola da parte delMinistero.Uno dei risultati è datodalla possibilità disvolgimento di un corsoche, negli ultimi tempi, vaassumendo una importanzastrategica di rilievo e cioèquello per CertificatoriEnergetici che, tra il 2009ed il 2010 vedrebbe questiprofessionisti al centro dicompravendite, locazioni e,appunto, certificazioni disingole unità ovvero diinteri complessiimmobiliari.Non solo ma, anche, ilpoter dar vita a percorsi

formativi e diaggiornamento interamentefinanziati dai Fondiregionali.Un’altra opportunità civerrà offerta nel mese disettembre/ottobre con losvolgimento di unconvegno sull’Importanzadella figura del Perito, sottol’egida del Comune inprevisione della ricorrenzadel nostro centenario difondazione.L’Avv. Santarelli, nostrodocente e Vice Presidentedel Consiglio Comunale diMilano, ha promesso ilproprio interessamento intal senso.Da ultimo, ma non perinteresse, è opportuno nonperdere di vista, come giàaccennato, l’importanzadell’attività didattica eformativa della nostraScuola in Tecnica Peritale.

Ricordiamo solo, ancheperché trattasi di Enteautonomo, che si èverificato certamente unosviluppo del suo ruolorispetto al passato.Però è assolutamenteindispensabile che, ovepossibile, i settori indichinopercorsi di formazione edaggiornamento stabilizzati enon solo periodici osporadici.In questo ci potrebbeessere di guida quantosvolto ed ottenuto dalnostro settore 13° -preziosi attraverso l’operadel Coordinatore RobertoPiva e del Collega RuggeroGrassi nei rapporti con laCamera di Commercio diMilano che ha adottato,facendole proprie, le lineeguida che i periti in talespecialità devono osservarenell’ambito della propria

professione.L’attività che ci attende èpiù ristrutturativa che nondi combattimento, come sipotrebbe dire, masicuramente di taleimportanza che rifletterà ipropri risultati negli anni avenire.Tutti noi dobbiamocooperare, per quanto nellenostre forze e capacità,affinché il Collegio che, nel2009, vivrà il compimentodei suoi primi 100 anni,possa progredire emantenere quellacaratteristica diavanguardia nell’ideare erealizzare filosofieprogettuali che non solol’hanno contraddistinto,come precursore, sino adoggi, ma che dovrà essereil principale fondamentodella sua esistenza edattività nel terzo millennio.

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12Periti e Perizie

ordinaria del 17 aprile 2008

ASSEMBLEA

INTERVENTO

di Gino Attilio Timo.

Care Colleghe, CariColleghi:Come ha già illustrato inmaniera più che esaustivail nostro Presidente, ilriconoscimento delle libereprofessioni intellettuali e ilriconoscimento delleAssociazioni cheannoverano i precitatiprofessionisti, ci stannoportando a intensificare lanostra azione in seno adASSOPROFESSIONI.In data 26 marzo u.s. si ètenuto a Roma un incontroal quale sono state invitatetutte le forze politiche chesi sono misurate nell’ultimacompetizione elettorale.Come è sempre accadutoin passato il nostro Enteera presente ed è stataparte fattiva apportando ailavori un contributo che èstato molto apprezzato daipresenti.Nel nostro Paese almomento ci sono diversepriorità rispetto alriconoscimento e allaregolamentazione dellelibere professioni, tuttavia ilnuovo Governo dovrà giocoforza perfezionare quantoprevisto dal Dlgs 206/07,Decreto che tratta lamateria, che appare essereincompleto e ben lontano

dall’aver correttamente ecompiutamente definitol’argomento.Non sarà certamente ilprimo obiettivo del nuovoGoverno ma prima o poiandrà affrontato e il nostroCollegio farà di tutto perfarsi trovare prontoall’appuntamento.Abbiamo già ricompattatola C.I.C.A.P.E.C., la nostraConfederazione che operaa livello nazionale, eabbiamo adempiuto a tuttele formalità richieste in viapreliminare dal Dlgs. citatoin precedenza.I prossimi passi sarannoquelli di presenziare aiprossimi incontri in seno adASSOPROFESSIONI permettere a punto lestrategie necessarie perraggiungere nel migliore deimodi l’obiettivo.L’eventuale auspicatoriconoscimento permetteràdi rilasciare un attestato dicompetenza che a tutti glieffetti fungerà da certificatodi qualità sulle competenzestesse, sempre che ilGoverno che verrà nonriterrà che, quello cheappare essere un sigillo digaranzia per l’utenza,l’“attestato di competenza”o il “certificato di qualità”,

debbano essere rilasciatida ente terzo.Anche per questa ragioneabbiamo invitato tutti gliIscritti a potenziare leattività della nostra Scuola,che deve essere pronta asoddisfare nel miglioremodo possibile sottol’aspetto qualitativo e acosti ragionevoli e possibili,la futura richiesta diformazione e diaggiornamento pergarantire quella FormazionePermanente chepermetterà agli Associati dipotersi fregiaredell’attestato. Mi auguro, unitamente alPresidente e a tutti iConsiglieri, che molti tranoi comprendano ladelicatezza e l’importanzadel momento e voglianocostruttivamente efattivamente aiutare ilCollegio ad affrontarequesta sfida: a questoproposito mi permetto dielogiare pubblicamentel’operato dei ColleghiRoberto Piva e RuggeroGrassi i quali hanno saputoelaborare e perfezionare unprogetto estremamenteambizioso che ha coinvoltol’Ente Camera diCommercio.

Partecipare ai corsi inessere e fornire i giustisuggerimenti per avviarnedi altri mi auguro diventinoi giusti obiettivi perciascuno di noi. Per quanto attiene adalcune materie specificheanche la collaborazionecon il C.I.N.E.A.S. sarà unastrada da percorrere.Durante l’incontro natalizioho accennato allapossibilità di collaborarecon le Associazioni deiConsumatori.A oggi le trattative sono instand-by a causa dellacompetizione elettorale.Nelle prossime settimanetorneremo alla carica perriavviare le trattative,trattative che già negliintenti, apparivano moltointeressanti; se sonorose…In vista del prossimo anno,quello del centenario delnostro Ente, mi sembra dipoter dire che qualcosinaabbiamo fatto e ancoratanto abbiamo in mente difare.Per quanto possibile,compatibilmente con leesigenze del nostro piccoloorticello, collaboriamo allacrescita del nostro ormaiquasi secolare sodalizio!

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13Periti e Perizie

Il bilancio, per il periodo inparola, chiude con unavanzo di gestione pari ad € 5.619,75 al nettodell’azzeramento dellaquota residua di € 5.000,00 del credito Cicapec.Conseguentemente, inassenza di questaoperazione il netto attivosarebbe ammontato ad € 10.619,75.Per quanto attiene le varievoci di costo (vedi contoeconomico) osserviamo,per i titoli maggiormenterappresentativi, undecremento nelle voci:consulenza amministrativa,costi del notiziario, spesepostali, pulizie uffici e costidel personale.Un maggior incremento neicosti di illuminazione,spese di rappresentanza eviaggi mentre,sostanzialmente immutati,risultano le quote diammortamento e gliaccantonamenti.Tra le spese dirappresentanza ed i viaggi,oltre alla annualeistituzionale festa delCollegio, occorre tenerepresente la partecipazionedel Presidente e delSegretario alle varie

manifestazioni diAssoprofessioni, piuttostoche di FAC, ovvero ad invitinei confronti di Presidentiod Ordini Professionali invista della Riforma sullalibere professioni e, inparte, sulle obbligazionisorte in capo al nostro Ente(in quanto principalepartner della Cicapec)all’attuazione del Dlgs206/2007 per ilriconoscimentodell’Associazione nazionale.Sono state recuperate, perquanto riguarda le quotedegli iscritti, diversi importirelativi a più annualità ilche, tenuto conto degliultimi accadimenti inmateria comunitaria e nelleprevisioni di quantopotrebbe avvenire incampo nazionale, facautamente ben sperareper il futuro.La voce rapporti con Entiesterni derivadall’approvazione da partedel Comitato di Presidenza,nelle sedute del 2/05/07 e23/07/07, dell’incaricoaffidato per il collegamentoed i rapporti con gli EntiEsterni (CollegiProfessionali, PubblicheIstituzioni, Enti locali eaccreditati per la

formazione permanente)oltre che per dar corso emantenere l’Ente nazionaleal passo con quantorichiesto dalla legislazionesia per ottenere ilriconoscimento, come pureper le verifiche triennali dimantenimento.Alcuni di questi argomentisono già stati trattatinell’intervento delPresidente tenutosiall’Assemblea di fine annoper cui, chi avrà la bontà dileggerlo, sul numero1/2008 del nostronotiziario, potrà essereulteriormente aggiornato.L’anticipato termine della

Legislatura hamomentaneamentesterilizzata la situazione alperiodo attuale.Certamente il giornodell’assemblea, 17 aprile,saremo a conoscenza dellaeventuale futuramaggioranza che potrà, omeno, governare il Paese.Ad ogni buon conto lanostra primapreoccupazione sarà lapolitica dell’Esecutivo neiconfronti delle LibereAssociazioni.Vi invitiamo ad approvare ilbilancio e rinviare l’avanzodi gestione a patrimonio.

Relazione del Consiglio Direttivo

RELAZIONE

Bilancio 31/12/2007

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14Periti e Perizie

Spese Generali

Consulenza Amministrativa-legale € 8.500,00

Notiziario € 10.000,00

Rapporti con Enti diversi € 7.500,00

Affitti e spese € 13.000,00

Luce e telefoniche € 4.500,00

Assicurazione € 3.000,00

Spese di rappresentanza € 7.000,00

Bancarie – Postali € 5.000,00

Pulizia uffici € 5.000,00

Manutenzione macchine ufficio € 4.000,00

Viaggi – abbonamenti € 3.000,00

Cancelleria € 2.000,00

Associazioni € 6.000,00

Annuario € 3.000,00

Costi del personale € 32.000,00

(stipendi,contributi, TFR, enti

bilaterali)

Ammortamenti – Accantonamenti € 3.000,00

Altri costi € 8.000,00

Totale a pareggio € 124.500,00

Ricavi

Quote soci € 120.000,00

Quote in contenzioso € 4.000,00

Altri ricaviInteressi attivi – utili – abbuoni € 500,00

Totale a pareggio € 124.500,00

CONTO ECONOMICOAL 31-12-2008

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15Periti e Perizie

Attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici

CONVEGNI

MASSIMO LUALDI

Le regole riscritte daldecreto ministeriale

22/1/2008 n. 37.

Una novella legislativa di

primario interesse sta

pericolosamente

passando inosservata da

parte di molti tecnici.

In questo articolo, di

matrice tecnico-giuridica,

cerchiamo quindi di

richiamare l’attenzione

sui contenuti salienti

della norma

recentemente entrata

in vigore.

È entrato in vigore loscorso 27 marzo ildecreto ministeriale 22gennaio 2008 n. 37, cherappresenta il nuovoregolamento in materiadi attività di installazionedegli impianti all’internodegli edifici. Con la suapositivizzazionenell’ordinamento giuridicosono stati abrogati il D.P.R.447/1991, gli artt. da 107a 121 del D.P.R. 380/2001e le previsioni della L.46/1990 ad eccezionedegli artt. 8, 14 e 16. Nonostante lafondamentaleimportanza che talefonte normativarappresenta per i tecniciinstallatori, essa èinspiegabilmenterimasta poco nota ai più,con il rischio di creare

gravissimi problemi siadi natura amministrativache civile e penale. Conquesto articolo, quindi,cercheremo di esporre inmodo sintetico i contenutidi maggiore rilievo dellanuova normativa, tenendo,in ogni caso, presente cheove esista una disposizionedi sicurezza specificabasata su norme emanatea livello comunitariocontrastante con la fontegiuridica in parola, lanorma europea prevale suquella nazionale. Il decreto si applica atutti gli impianti “posti alservizio degli edifici” esituati all’interno deimedesimi o delle loroattinenze. Sono quindiesclusi dall’ambito diapplicazione dellanormativa tutti gliimpianti industriali eproduttivi, anche se inalcuni casi l’edificio èprogettato, realizzato e/ogestito in funzionedell’impianto produttivoche deve ospitare.Peraltro, anche inambito industriale eproduttivo esistonoalcuni impianti “posti alservizio degli edifici” eche quindi rientranonell’alveo della norma: si

pensi, a mero titolod’esempio, agli impiantidi illuminazione eclimatizzazione degliambienti di lavoro, agliimpianti idrico-sanitari edi sicurezza.Gli impianti sono ordinatiin sette (7) categorieche si riconoscono, inlinea di principio, per iltipo di competenzetecniche necessarie perla progettazione e larealizzazione. Lacatalogazione non èmolto diversa da quellaindicata, a suo tempo,dalla L. 46/1990, anchese alcune diversitàsignificanti sono presenti(testo sottolineato):1. impianti elettrici di

potenza, ovvero diproduzione,distribuzione edutilizzo dell’energiaelettrica in quantotale, caratterizzatigenericamente dauna tensioneabbastanza elevata;sono compresi inquesta categoria gliimpianti di protezionedalle scaricheatmosferiche, gliimpianti diautomazione di porte,cancelli o altro e gli

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16Periti e Perizie

impianti di messa aterra;

2. gli impiantiradiotelevisivi, leantenne e gli impiantielettronici in genere.Anche essi utilizzanol’energia elettrica,ma solo comesupporto di segnalee, quindi,comunemente atensioni e potenzemolto basse;

3. gli impianti che

richiedono una

preparazione

termotecnica: dagliimpianti di sempliceriscaldamento orefrigerazione degliambienti a quelli, piùcomplessi, dicondizionamentodell'aria. In questa

categoria ricadono

chiaramente anche gli

impianti di

refrigerazione, con

ragionevole riferimento

alle celle frigorifere di

conservazione di

provviste alimentari o

altri prodotti avariabili,

nonché le opere di

liberazioni di eventuali

prodotti della

combustione e di

aerazione o

ventilazione dei locali;

4. gli impianti idrici e

sanitari;

5. gli impianti di

distribuzione ed utilizzo

di gas di qualunquetipo, comprese le operedi evacuazioni dieventuali prodotti dellacombustione e diaerazione o ventilazionedei locali;

6. gli impianti di

sollevamento:

ascensori,montacarichi, scalemobili e simili;

7. gli impianti di

protezione antincendio.

Il provvedimento, poi,individua con attenzioneil perimetro degliimpianti facendoriferimento al “punto diconsegna”, individuatocome il punto in cui ilvettore energetico,l’acqua o il gas vengono

resi disponibili all’utente,chiarendo, al di là di ognidubbio, che fanno partedell’impianto asservitoall’edificio ancheeventuali serbatoicollocati in comodatopresso l’utente.La potenza impegnata,parametro cherappresenta lacomplessità e larilevanza dell’impianto, èindividuata come ilvalore maggiore tra lapotenza impegnata inambito negoziale con ilfornitore di energia e lapotenza nominale dieventuali impianti diautoproduzione;problema questo che conla L. 46/1990 non sirinveniva.Sono esclusi dall’ambitodi applicazione deldecreto gliequipaggiamenti elettricidelle macchine, degliutensili e degliapparecchi in genere,mentre rientrano tra gliimpianti elettrici quelli diautoproduzione fino a 20

kW nominali.Per quel che riguarda leimprese abilitateall’installazione,trasformazione,ampliamento emanutenzionestraordinaria degliimpianti, esse sonoindividuate con quelleiscritte nell’appositoregistro (D.P.R.581/1995) o nell’Alboprovinciale delle impreseartigiane (L. 443/1985),quando il responsabiletecnico prepostoall’attività sia inpossesso di alcunirequisiti professionalispecifici.Un’importante novitàintrodotta dal decreto37/2008 in tale ambitoriguarda il fatto che unsoggetto può essereresponsabile tecnico diuna sola impresa e taleruolo è inconciliabile conqualsiasi altra attivitàcontinuativa.Per iniziare l’attività èsufficiente che leimprese interessate

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17Periti e Perizie

esibiscano dichiarazioneformale, ai sensi della L.241/1990, precisandoper quale categoria diimpianti, tra quelle cheabbiamo sopratratteggiato, intendeoperare, dichiarando alcontempo di essere inpossesso dei requisitiprofessionali richiesti.La norma non appareinvece particolarmentecompiuta per quel cheriguarda le imprese giàoperanti, anche se a rigordi logica dovrebbero esseretenute a perfezionare ladichiarazione quelleimprese la cui situazionenon corrispondeovviamente alle nuovemisure delineate dallanormativa. È bene ricordare che,come previsto anche dalprevigente dispostonormativo, le impresenon installatrici chedispongono di ufficitecnici al loro internopossono realizzare ecorreggere gli impianti aservizio delle proprie

strutture interne, neilimiti della tipologia dilavori per i quali ilresponsabile tecnicopossiede i requisiti.Tutte le imprese citate,comprese le ultime viste,hanno diritto di chiederee conseguire uncertificato diriconoscimento deirequisiti tecnici eprofessionali da partedelle competenticommissioni provincialiper l’artigianato ocamere di commercio.Tale documento è il soloche consente alcommittente diaccertare l’effettivaabilitazione dell’impresain relazione agli impiantiinteressati e ai lavori darealizzare.Sotto l’aspetto deirequisiti tecnico-professionali, il decretonon apporta particolari esignificative novità rispettoalla normativa precedente.È richiesta sempre unalaurea tecnica specifica,anche senza esperienza,

o un diploma superiorecon specializzazionerelativa al settore diattività e due anni diesperienza successiva econtinuativa nel settorespecifico, o un attestatodi formazioneprofessionale coninserimento per 4 anni inun’impresa del settore o,in ultima analisi, unasemplice prestazionelavorativa come operaiospecializzato per unperiodo non inferiore atre anni.Un’importante novità,invece, introdotta daldecreto è l’aver statuitoche per l’installazione, lavariazione el’ampliamento di tutti gliimpianti è necessaria laredazione di un progetto.Questo aspetto èparticolarmenteimportante perché inItalia, anche in alcunesentenze dellaCassazione, si confondel’attività intellettuale diprogettazione dell’operacon i documenti

finalizzati ad una suacorretta realizzazione e,ancor peggio, con idocumenti necessari adottenere le prescritteautorizzazioni.La normativa impone deicasi o dei limitidimensionali al di sopradei quali è comunquenecessario un progettoda parte di unprofessionista delsettore abilitato eprecisamente:a. per gli impianti

elettrici: tutte leutenze condominiali,le utenze conpotenze impegnatasuperiore a 6 kW o disuperficie superiore a400mq per singoleunità abitative o200mq per immobiliadibiti ad altri usi,tutti gli impianti dipotenza maggiore a1200 VA o alimentatia tensione superiorea 1000 V;

b. per gli impiantielettronici, quandocoesistano con

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18Periti e Perizie

impianti elettricisoggetti ad obbligo diprogettazione;

c. per gli impianti termicio di condizionamento erefrigerazione, quandoprevedano cannefumarie collettiveramificate o abbianopotenzialità frigoriferapari o superiore40.000 frigorie/ora;

d. per gli impianti a gas,quando si tratti di gascombustibili conportata termicasuperiore a 50 kW,quando prevedanocanne fumarie collettiveramificate o quandosiano relative a gasmedicali ad usoospedaliero;

e. per gli impianti diprotezione antincendio,quando siano inseriti inattività soggetta alrilascio del certificato diprevenzione incendi oquando gli idranti sianoin numero superiore a3 o gli apparecchi dirilevamento sianosuperiori a 9.

I progetti realizzatidovranno essereelaborati “a regola

d’arte” e includere glischemi di impianto, idisegni planimetrici eduna relazione tecnicasulla consistenza etipologiadell’installazione, conspecifico riguardo allecaratteristiche deimateriali e deicomponenti da utilizzareed alle misure disicurezza e prevenzioneda adottare. Tali progettidovranno essererecapitati, entro 30giorni dalla conclusionedei lavori, allo sportellounico per l’edilizia delcomune di competenza.Al termine dei lavori,l’impresa è tenuta arilasciare la dichiarazionedi conformità, redattasecondo il modelloallegato alprovvedimento, nellaquale sono ricomprese larelazione sui materialiimpiegati ed il progettodell’impianto, che puòessere costituito da unsemplice elaboratotecnico “rappresentatoalmeno dallo schemadell’impianto darealizzare, inteso comedescrizione funzionale ed

effettiva dell’opera”.Nel caso diristrutturazione parzialedi un impianto, ladichiarazione diconformità si riferiscealla sola parteinteressatadall’intervento, ma deveessere indicatachiaramente lacompatibilità tecnicadell’intervento con laparte di impiantopreesistente.Altra questione che ilnuovo decreto ha risolto,è quella inerente allamessa in regola formaledi impianti realizzati omodificati primadell’entrata in vigore delnuovo regolamento maper i quali non è stataprodotta o non sia piùreperibile la dichiarazionedi conformità originale. Inquesti casi, tale atto puòessere sostituito da unadichiarazione dirispondenza ai criteri disicurezza resa da unprofessionista iscrittoall’albo o da unresponsabile tecnicodell’impresa installatrice,nel caso di impianti chenon richiedono la

redazione di un progettoda parte di unprofessionista.La documentazionetecnica edamministrativa relativaagli impianti, nonché leistruzioni di uso emanutenzione, vaconservata da parte delproprietariodell’immobile e rimessaal successore in caso ditrasferimentodell’immobile medesimoa qualsiasi titolo. L’attodi trasferimento deveriportare chiaramente lagaranzia del venditore inordine alla conformitàdegli impianti allanormativa in materia disicurezza vigenteall’epoca dellacostruzione o ultimamodifica degli impianti.In ultimo le sanzioni:esse sono raddoppiatenel loro valoreeconomico ma rimasteessenzialmenteidentiche alla previgentemisura nella lorostruttura. Di particolareimportanza è, sul pianocivilistico, la nullità deicontratti stipulati daimprese non abilitate.

Massimo Lualdi, consulente giuridico e pubblicista è partner fondatore di

Consultmedia.it, prima struttura italiana di competenze e a più livelli in ambito

editoriale e radiotelevisivo e direttore del periodico telematico di informazione

tecnica, giuridica, economica e politica Newslinet.it. Già componente della

Sezione Normativa della Commissione per l'assetto del sistema radiotelevisivo,

istituita presso il Ministero delle Comunicazioni,

è laureato in Giurisprudenza e in Sociologia

delle comunicazioni di massa.

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19Periti e Perizie

Danni all’autoveicolo: costo delle riparazioni o valore antesinistro?

ASSICURAZIONI

AVV. RAFFAELE PLENTEDA

Le regole riscritte daldecreto ministeriale

22/1/2008 n. 37.

Nei Tribunali e, soprattutto,negli uffici dei Giudici diPace di tutta Italia, sonoall’ordine del giorno lediscussioni tra avvocati deidanneggiati ed avvocati “dicompagnia”, chepropongono ai giudicicontrapposte soluzioni alproblema dellaquantificazione del dannoal mezzo nel caso in cui icosti necessari allariparazione del veicolosiano superiori al valore dimercato che la vetturaaveva all’epoca del sinistro.Nella diatriba, moltospesso sono coinvoltianche i consulenti tecnici,ai quali il giudice affida ilcompito di quantificare ildanno e sulla cui relazione,in ultima analisi, il Giudicefonderà la propriadecisione.Il problema dellaquantificazione del dannorisarcibile tra costo dellariparazione e valore delsinistro, in realtà, sottendeuna questione di carattereprettamente giuridico, che,come tale, dovrebberimanere estraneaall’operato del consulente,il quale adempie “bene efedelmente” l’incaricoconferitogli dall’Ufficiorispondendo correttamente

ai quesiti sottopostigli dalgiudice. Ciò nonostante,considerata la contiguitàlogica esistente tral’aspetto tecnico el’aspetto più propriamentegiuridico della questione, èutile che anche chi ècoinvolto nel processo inqualità di consulentetecnico d’ufficio (e di parte)abbia chiari quanto meno itermini generali dellaquestione, nella prospettivadi un esercizio piùconsapevole della propriafunzione, rivolta al comuneobiettivo di migliorare ilrisultato finale del“prodotto-giustizia”.Ebbene, il principiogiuridico sotteso allaquestione dellaquantificazione del dannoin caso di c.d. “riparazioniantieconomiche” delveicolo attiene, in terminigenerali, al rapporto tra ledue modalità dirisarcimento del danno,definitive rispettivamente“risarcimento in formaspecifica” e risarcimento“per equivalente”.Il risarcimento in formaspecifica consiste nellarestitutio in integrum deldanneggiato, ossia in unintervento riparatorio che

ponga il danneggiato nellostesso stato in cui sitrovava prima di esserevittima dell’evento didanno.In tema di danni al veicolo,questa forma dirisarcimento si realizzaassegnando al proprietariouna somma di denarocorrispondente alle spesenecessarie a riparare ilveicolo: in questo modo, ilproprietario danneggiatopotrà provvedere allariparazione della vettura e,senza sopportare alcunaspese, ritrovarsi un veicolonelle stesse condizioni incui si trovava prima diessere danneggiata.Per la verità, ci sarebbe giàda osservare che unavettura “incidentata”, perquanto perfettamenteriparata, subiscecomunque una perdita divalore, un deprezzamento,con la conseguenza che la“semplice” riparazione delveicolo non sarebbe, dasola sufficiente, areintegrare il danneggiatodalla diminuzionepatrimoniale subita acausa del sinistro stradale.Sul punto, si rinvengononella giurisprudenza dimerito alcune pronunceche riconoscono al

monografia dal titolo

“LA RESPONSABILITÁDELL'AVVOCATO Rischirisarcitori e strumenti

di tutela”.

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20Periti e Perizie

danneggiato, oltre allesomme necessarie ariparare il veicolo, unulteriore importo rivolto acompensare ildeprezzamento riportatodal veicolo, oltre alrisarcimento da c.d. “fermotecnico”, altra posta didanno troppo spessotrascurata da avvocati,giudici e periti.Il risarcimento “perequivalente”, viceversa,consiste nellacorresponsione di unasomma di denaroequivalente alla perditapatrimoniale subita daldanneggiato inconseguenza dell’evento didanno.In tema di danni al veicolo,questa forma dirisarcimento si realizzaassegnando al proprietariodel veicolo danneggiato unimporto pari al valoreeconomico di mercato cheil bene aveva prima dirimanere coinvolto nelsinistro stradale.Fatte queste necessariepremesse, occorre passarea considerare il rapportotra le due forme di

risarcimento, al fine dichiarire quando bisognaricorrere all’una e quandoall’altra delle due.Per regola generale, ildanneggiato haordinariamente la facoltà dichiedere la reintegrazionein forma specifica. Questaforma di risarcimento,pertanto, è considerata dallegislatore come quellapreferibile, dal momentoche è quella maggiormentein grado di realizzare lafinalità sottesa all’interosistema dellaresponsabilità civile, che èda ricercarsi nellaeliminazione delleconseguenze dannose cheil danneggiato ha riportatoin conseguenza di unevento dannoso.La facoltà di chiedere lareintegrazione in formaspecifica, tuttavia, incontraalcune limitazioni.La prima di questelimitazioni consiste nellaimpossibilità di ripristinodella situazioneprecedente.Ciò si verifica, volendocircoscrivere ilragionamento ai danni

all’automezzo, in tutti i casiin cui il veicolo danneggiatodal sinistro stradale siaandato completamentedistrutto o, comunque, nonpossa essere riparato.Ricorrendo questa ipotesi,la reintegrazione in formaspecifica non puòmaterialmente avere luogo.Ne deriva che ilrisarcimento del dannodebba necessariamenteavvenire attraverso laformula “per equivalente”,ossia mediante ilpagamento di una sommadi denaro pari alla perditapatrimoniale subita daldanneggiato per effettodell’evento di danno. Taleperdita patrimoniale vienetradizionalmenteidentificata nel valore che ilmezzo aveva al momentodel sinistro.La seconda limitazione èprevista dall’art. 2058 co.2 C.C., il quale prevedeche, nonostante larichiesta di risarcimento informa specificapromanante daldanneggiato, il giudicepossa disporre che ilrisarcimento avvenga solo

per equivalente, se larestitutio in integrum risultieccessivamente onerosaper il debitore.Viene da concludere, indefinitiva, che ilrisarcimento in formaspecifica è escluso nonsolo quando il ripristinodella situazione precedentesia oggettivamenteimpossibile, ma anchequando tale ripristino risultieccessivamente oneroso.Sulla nozione di eccessivaonerosità si possonoscrivere, come sono statiscritti, fiumi di inchiostro.Limitando il ragionamentoal problema delrisarcimento dei danniall’autoveicolo, sono due iprincipi giuridici che devonoessere desunti dalladisposizione di leggeappena richiamata.Per un verso, variconosciuto che ilconcetto di “eccessivaonerosità per il debitore”sottende unnecessariamente untermine di raffronto tra duetipi di prestazione. Occorredomandarsi, in altri termini,rispetto a che cosa la

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riparazione in formaspecifica debbaconfigurarsi come“eccessivamente onerosa”affinché possa essereesclusa dal giudice. In unambito nel quale sirinviene un’unicaobbligazione, quellarisarcitoria, che grava acarico della partedanneggiante, il raffrontonon può essere certooperato tra prestazionicorrispettive, comeavviene in tema dirisoluzione del contratto.L’unico termine diparagone, che sembrapossibile prendere inconsiderazione ed inragione del quale èpredicabile un giudizio dicomparazione, èrappresentato dall’altraforma di risarcimento,ossia dal risarcimento perequivalente.Non sembra possibile, indefinitiva, sfuggire dallalogica del confronto, daoperarsi peraltro dal puntodi vista del soggettoobbligato al risarcimento,tra costo delle riparazionidel veicolo (risarcimento in

forma specifica) e valoreantesinistro del mezzo(risarcimento perequivalente).L’altro principio daconsiderare, invece,attiene al metro delconfronto tra le due formedi riparazione, che la leggenon identifica nella“semplice” onerosità, manella “eccessiva”onerosità.È proprio da questariflessione, troppo spessotrascurata da giudici,avvocati e consulenti, chediscendono i principalicorollari applicativi in temadi risarcimento ai danni alveicoli.Intanto, il riferimento aduna onerosità che deveessere “eccessiva” imponedi escludere rilevanza alconfronto algebrico tra ilcosto della riparazione edil valore antesinistro delveicolo, falsa opinionepropinata dalle Compagniedi Assicurazioni ed a cuitroppo frettolosamente sidà credito nelle aule digiustizia. Per escludere lariparazione del veicolo,quest’ultima deve

presentarsi comeeccessivamente piùcostosa rispetto al valoredel veicolo. Certo, si trattadi una valutazione lasciataal prudenteapprezzamento delgiudice, il quale, tuttavia,non può risolverla in unsemplice giudizio in terminidi “più caro o meno caro”.In secondo luogo, ilgiudizio di eccessivaonerosità deve esserecompiuto rispetto alcorretto contenuto cheè destinato adassumere il risarcimentoper equivalente, il qualenon comprendeesclusivamente il valore dimercato antesinistro delveicolo danneggiato, madeve considerare, altresì,lo stato di manutenzionedel veicolo “incidentato” ecomprendere, inoltre, ilrimborso delle spese dirottamazione del veicolo edi quelle per laimmatricolazione di unnuovo veicolo, nonché unristoro, da quantificarsi invia equitativa, legato alledifficoltà che, secondo l’idquod prelumque accidit,

incontrerà il danneggiatonella ricerca sul mercato diuna vettura usata dallecaratteristiche analoghe aquelle del veicolo persoed, infine, il ristoro delledifficoltà derivantidall’indisponibilità dellavettura per il temponecessario allarottamazione, alreperimento di un’altraautovettura e alla nuovaimmatricolazione opassaggio di proprietàdella vettura usata.Nei limiti del possibile, inaltri termini, ogni posta didanno deve essereponderata e quantificatanella sua entitàcomplessiva, di modo cheil danneggiato siaeffettivamente sollevatodalle conseguenzedannose derivategli dalfatto illecito altrui.Una corretta ricostruzione“per equivalente” deldanno al veicolo, inoltre,consente di ricavare ilgiusto parametro diraffronto e, quindi, diindividuare la forma dirisarcimento a cui fare, divolta in volta, ricorso.

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22Periti e Perizie

FORTE CONCORRENZA CINESE

Grande è stata la partecipazione delle aziende cinesi alla recente manifestazionefieristica expo bagno che si è svolta nei bellissimi padiglioni della nuova strutturadella fiera Milano quartiere Rho. Numerosi sono stati gli espositori presenti e traquesti anche molte aziende asiatiche che purtroppo non sempre rispettano icanoni di sicurezza, delle normative vigenti in Europa, dando spesso adito a unaconcorrenza sleale di prodotti copiati, spesso contraffatti e realizati con materialenon conforme. È stato proprio il caso emblematico che ha fatto notizia e hacreato molta perplessità negli operatori della scoperta di alcune parti di amiantoin alcuni caloriferi realizzati da una fabbrica cinese. La scoperta è stata fatta dallaguardia di finanza che ha sequestrato alcuni campioni e da analisi fatte pare chesia stata riscontrata una alta percentuale di presenza di amianto. Si attendono ora le controanalisi, si sperachiaramente in un solo episodio subito isolato, prontamente scoperto grazie al fiuto delle fiamme gialle, ma purtroppoil problema della concorrenza sleale rimane anche a scalpito della salute pubblica.Bisogna affrontare subito in problema facendo sedere intorno ad un tavolo i paesi asiatici come India e Cinachiedendo di rispettare delle regole etico morali e predendendo in rispetto del principio dell' equa concorrenza, questonon vuol dire protezionismo, ma bisogna far rispettare e punire drasticamente le violazioni delle normative già invigore. Questa parte deve intervenire di forza la politica creando dei presupposti di tutela con regole chiare punendosia chi produce ma anche chi acquista prodotti non conformi alle rigide regole di qualità e sicurezza che devonotutelare l' utente finale.

Claudio Ferretti

SALONE DEL MOBILE

Il salone del mobile 2008 ha chiuso i battenti con un meritatissimo successo sia per quanto riguarda gli espositori, siaper la massiccia partecipazione degli addetti ai lavori e del pubblico. In fatti nella giornata di domenica era consentitol’accesso anche al pubblico, che è stato numeroso e molto attento alle novità presentate dagli operatori dei varisettori. È stata una grande occasione di business per i 280.00 visitatori provenienti da oltre 140 Paesi per unarappresentazione fieristica che occupa l’intero quartiere di 530.000mq su un area espositiva di 230.000 mq per2450 aziende partecipanti.È “stato il salone della svolta ha commentato Rosario Messina, presidente di Cosmit, perchè ha forse fatto capire cheil settore è ancora in crescita infatti il 2007 il tasso di crescita di fatturato è stato più del 4% trainato fortemente dalmercato delle esportazioni, che rimangono la componente più dinamica della domanda. Per il 2008 stiamo a guardarein quanto il rallentamento dell’economia mondiale, l’aumento delle materie prime, e le tensioni sui mercatiinternazionali ci fanno guardare i mercati non facendo previsioni azzardate ma piuttosto al ribasso.anche se cerchiamodi essere moderatamente ottimisti. Bisogna inoltre considerare sino ad oggi la congiuntura italiana che per miglioraredeve contare su uno scenario economico politico stabile, capace di orientare i settori trainanti del mady in italy allacrescita. In questo senso più degli altri anni il salone del mobile ci ha aiutato le aziende a capire meglio la situazionenei prossimi mesi.

Ma il salone è stato anche promotore di cultura, infatti spiega Manlio Armellini,amministratore delegato di Cosmit, la manifestazione fieristica ha regato allacittà di Milano, momenti unici di cultura e incontri artistici di alto livello. Loabbiamo fatto con investimenti diretti perché crediamo che sia importantepromuovere occasioni di approfondimento che possono in qualche modocreare un logico collegamento tra le diverse componenti del bello. L’ arte e lacultura da una parte e la creatività e design dall’ altra. Per concludere unanticipazione per la prossima edizione, verrà organizzata la mostra delle tavolemeravigliose, che consiste in una selezione di oggetti dedicati alla tavola ideataallo scopo di avvicinare secondo la tendenza più attuale, il mondo dell’arredamento a quello della tavola.

Claudio Ferretti

EXPOBAGNO

FIERE

SPECIALE

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Un centro di documentazionesul mobile lombardo per il Collegio

CONVEGNI

Come in molti altri campi,anche in quellodell’antiquariato si avvertela necessità dispecializzazione perrispondere ad una realtàsempre più complessa sulpiano professionale.In particolare, per chiunquesi occupa di mobili e arrediantichi - sia esso unmercante d’arte, unoperatore di casa d’Aste oun perito – sempre piùdifficilmente può essereelusa l’esigenza diidentificare un mobile inmodo puntuale.Per contribuire a questoprocesso – sebbene, perora, limitatamente almobile lombardo – è statocostituto il CEDOMAL(CEntro DOcumentazione

Mobile Antico Lombardo),un’associazione culturaleprivata senza fini di lucro.Esso opera dal 2005 alfine di:a) catalogare e classificare

il maggior numeropossibile di esemplari dimobili lombardi,conservati in collezionipubbliche e private opassati sul mercato, perconfrontarli con quantopubblicato in letteraturae far emergere famiglieomogenee, riconducibilia specifici ambiti locali;

b) costruire un dizionariodegli artefici del legnoattivi in Lombardia.

Lo scopo, in altre parole, èquello di sottrarre allagenerica definizione di

“lombardo”, ritenuta ormainon più sufficiente, ilmaggior numero diesemplari di mobili, perassegnarli a realtàspecifiche che si stannodefinendo con chiarezzasotto il profilo storico eartigianale. Non soloBergamo o Brescia, per lequali la comune matriceveneta costituisce una piùimmediata chiaveinterpretativa, ma ancheMantova e Cremona,oppure ancora altre realtàmisconosciute – ma nonmeno caratteristiche ecaratterizzanti – come Lodi,Pavia e via via tutte lealtre.Lo studio di questi ambitilocali consente anche di faremergere varie figure diartefici e qualchesignificativo risultato èstato ottenutonell’affiancare a questinomi alcuni mobili apparsicome anonimi sul mercato.In concreto, per quantoriguarda i rapporti con ilCollegio Lombardo,qualunque membro, che sitrovi nella circostanza distudiare o valutare unmobile, può avvalersidell’archivio di immaginiper gli opportuni confrontiche consentano di

identificarlo, oppure puòottenere notizie su tutti gliartefici fino ad ora censiti.Per contro, sarà graditaqualunque segnalazione dimobili firmati o diprovenienza certa. La sedeè a Milano 20131, Via A. Costa 8 (c/o. Andrea Bardelli), tel. 02 - 26820188Accanto al Cedomal,funziona il sito ANTIQUA.MI(www.antiqua.mi.it), attivodal 2005, che si occupaprevalentemente di mobili,arredi e scultura lignea,con particolare riferimentoai manufatti di autore noto,senza limiti di carattereregionale.Il suo obiettivo è l’attivitàricerca e divulgazionescientifica rivolta aglioperatori del settore, ai collezionisti e ai semplici appassionati. Antiqua.mi vuole ancheessere un luogo diaggregazione per studiosiche intendono pubblicare il risultato dei propri lavori. In proposito, è precisaintenzione allargare prestoil campo d’indagine anche ad altri comparti, come quellodegli argenti, delle ceramiche e dei bronzi.

È stato costituto ilCEDOMAL (CEntro

DOcumentazioneMobile Antico

Lombardo).

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Consulenze & Perizie in:Alimentazione / Prodotti derivati

Legno / ArredamentoAbbigliamento / Tessili / Pellicceria / Pelletteria

Meccanica / Elettricità / Tecnologie inerentiChimica / Combustibili / Industrie estrattive

Automezzi / Infortunistica stradaleCarta / Stampa / Editoria

Edilizia / Vetro / Ceramica / ImpiantisticaTurismo / Ospitalità / Spettacolo

Attività marittime / Aeree / TrasportiTecnica assicurativa

Organizzazioni aziendaliPreziosi

Lingue EstereServizi tributari e amministrativi

Gestione beni immobiliBelle arti / Antiquariato

Attività grafologicheMedici / PsicologiArgenteria antica

Promotori immobiliari

COLLEGIOLOMBARDOPERITI ESPERTICONSULENTIC.so Vittorio Emanuele II, 30Milano Tel. 02 77331531Fax 02 780165

e-mail: [email protected]


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