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Petherapy Lab Mag 0

Date post: 31-Mar-2016
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Il magazine ufficiale di Petherapy Lab - Luglio 2014
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EDUCARE IL CANE Petherapy lab ANNO I - NUMERO 0 - MENSILE - LUGLIO 2014 I CONSIGLI DEL NOSTRO ESPERTO La razza del mese Ragdoll Spiagge per i cani Vacanze Medicina a 4 zampe Pet-therapy MAGAZINE IL MAGAZINE UFFICIALE DI COPIA DI CORTESIA
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EDUCAREIL CANE

PetherapylabANNO I - NUMERO 0 - MENSILE - LUGLIO 2014

I CONSIGLIDEL NOSTRO

ESPERTO

La razza del mese

Ragdoll

Spiagge per i cani

Vacanze

Medicina a 4 zampe

Pet-therapy

MA

GA

ZIN

E

IL MAGAZINE UFFICIALE DI

COPIA

DI CO

RTESIA

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SCEGLI UN’ESTATE MIGLIORE PER IL TUO AMICO A QUATTROZAMPE.Quest’estate pianifica le tue vacanze in compagnia di Fido e Micio nelle tante strutture pet-friendly in tutta Italia. Scopri hotel, case vacanze, campeggi, spiagge e ristoranti che li accettano scaricando, gratuitamente, la app VacanzeBestiali, disponibile sugli store Apple e Android o tramite il QR code apposito. Troverai anche tanti consigli di viaggio. Informati su enpa.it e vacanzebestiali.org. Perché l’abbandono non è un’alternativa.

ONLUS

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Petherapylab MA

GA

ZIN

E

4Consigli utiliprima della partenza

Guide

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14Aprirà a Milano entro il 2014, la prima clinica veterinaria pubblica

Iniziative

Luglio 2014

Anno I - Numero 0

Sommario

6Anche per i nostri amici animali è finalmente arrivato il momento delle strameritate vacanze

Vacanze

26Fairydolls Milano:la casa delle bambole

L'allevatore48

Quando il cane prova amore, si affida all'odore

Scoperte

32Ragdoll, ragdoll,fortissimamente ragdoll...

Gatti 2.0

10L'isola dove i maiali sono ... veri tipi da spiaggia

Curiosità

34La meravigliosa storiadel Cheetah Conservation Fund e di Chewbaaka

Storie8

I gatti hanno anchesette... benefattrici

Iniziative

16L'Associazione Pet Levrieri è in prima fila contro lo sfruttamentodi greyhound e galgo

Associazioni

38Petherapy Lab:la certezze di un aiuto nell'attimo di una carezza

Attività

42Petherapy: regolee figure professionali

Focus

54Rescue Dogs di Soragna

a cura di Patatino.it

Associazioni

56Dove adottarei nostri amici "pelosi"

Adozioni

55 Vetrina

52Brasile 2014: lo ricorderemo comeun Mondiale... da cani

Curiosità

50Come gestire in maniera corretta il millenario rapporto di amiciziatra uomo e cane

Consigli

20Il ragdoll: meravigliosa creatura dal pelo morbido e setoso e dai profondi occhi blu

La razza

30Il ragdoll: davverouna bambola di pezza?

Il punto

MAGAZINE ON-LINE DI CULTURA ANIMALEORGANO UFFICIALE DI PETHERAPy LABANNO 1 - NUMERO 0 - Mensile - Luglio 2014EDITORE: Associazione Rapid Dogs Rescue Onlus

Direttore responsabile: MARCO SIVEROArt director, grafica e impaginazione: DANIELE COLZANISegretaria di redazione: EMANUELA CATTANEORedazione: PAOLA LUSSO - PAOLA ZAPPAROLI

Hanno collaborato a questo numero:ALDINOBy360 - ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE MILLEVITE ZEME LOMELLINA - ASSOCIAZIONE ONLUS RESCUE DOGS SORAGNA - ASSOCIAZIONE PET LEVRIERI ONLUS - CHEETAH CONSERVATION FUND - ENPA ENTE NAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI - FAIRyDOLLS RAGDOLL CATTERy MILANO - GATTOLANDIA ONLUS MONZA - GLI AMICI DEL RANDAGIO MARIANO COMENSE - IL FANTASTICO MONDO DEI RAGDOLL - MONDO GATTO ONLUS MILANO - PATATINO.IT - SQUADRA4ZAMPE MILANO - WWF WORLD WILDLIFE FUND ITALIA

www.petherapylab.com @petherapylab

+39 334 2783245Petherapylab +39 342 3793402

[email protected]

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PIÙ SALUTE,MENO STRESS...

SE VIAGGI IN AUTO,FALLI STARE AL SICURO...

PRIMA DI PARTIRE RICORDA DI:1) verificare con il tuo veterinario di fiducia se il tuo animale deve essere sottoposto a vaccinazioni specifiche;2) verifica di essere in regola con le leggi veterinarie del paese straniero che ospiterà il suo animale.

Verifica le raccomandazioni del nuovo Codice della Strada per il trasporto in sicurezza dei tuoi amici animali (D. Leg. 285 30/04/1992 - art. 169 "Trasporto di persone, animali ed oggetti sui veicoli a motore).

1) TRASPORTINO RIGIDO O IN NyLONSe viaggi con un gatto2) RETI DIVISORIE RIGIDE E MORBIDESe i tuoi animali viaggiano nel bagagliaio sono facili da montare e sempre compatibili con tutti i modelli.3) CINTURE DI SICUREZZAPettorina e aggancio auto omologati se vuoi che sia più libero sul sedile. Ideali per chi non vuole ingombri.

UN BUON VIAGGIO INIZIACON UN'AUTO PULITAPREPARA IL SUO SET DA VIAGGIO:1) Telo auto: ideale sia per i sedili che per il bagagliaio, protegge la tua auto, è rituilizzabile e facile da pulire.2) Traversine: in tessuto non tessuto, assorbono i liquidi ed evitano cattivi odori e faticose pulizie.3) Salviettine detergenti: ideali per una rapida detersione, lasciano un gradevole profumo.4) Borsa porta-oggetti: utile per contenere tutto ciò che ti serve, può essere appesa dietro al sedile per averla sempre a portata di mano in caso di bisogno.

Consigli utili prima della partenza...

della Redazione

di Petherapy Lab

Vademecum

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FALLO VIAGGIARE COMODOQuando fai una pausa, fatela insieme e permetti al tuo amico cane di fare una corsetta per sgranchirsi le zampe.

1) riempi una ciotola d'acqua (ne esistono anche di quelle "collassabili" che una volta utilizzate si ripigano su sè stesse per occupare meno spazio).2) dagli qualche croccantino.3) non lasciare MAI il tuo amico solo in auto: se proprio non puoi farlo abbi la precauzione di parcheggiare l'auto all'ombra.4) lascia un finestrino abbassato e utilizza la griglia per il finestrino per evitare che il tuo amico esca dall'abitacolo e fugga.

QUALUNQUE SIA LA META FAI CHE IL VIAGGIO SIA CONFORTEVOLE ANCHEPER IL TUO AMICO A 4 ZAMPEMETTI IN VALIGIA QUALCOSA ANCHE PER LUI:1) Ciotola in silicone pieghevole: occupa poco spazio, è ideale per tutte le situazioni, per l'acqua e la pappa.2) Borraccia: quando l'acqua non c'è; ne esistono anche di modelli simili a bottigliette con abbeveratoio incorporato.3) Bag portacrocchette: per l'ora dello spuntino.4) Dispenser porta-sacchetti: necessari per raccogliere i suoi bisognini e non sporcare.5) Il suo "giochino" preferito...

NON PERDERE MAI LE SUE TRACCE1) una medaglietta con il suo nome e il tuo numero di telefono.2) microchip sottocutaneo per l'immediata identificazione in caso di smarrimento/ritrovamento.

BUONE VACANZE!!!

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La prima struttura completamente dedicata ai nostri amici a quattro zampe fu la “Bau Beach” di Maccarese, in provincia di Roma, inaugurata nel 1998.

Da allora sempre più aree sono state convertite e adattate a mi-sura di cane, che in queste strutture avrà la possibilità di stare sotto l’ombrellone con i suoi padroni, a volte di fare il bagno in mare (molte Regioni lo proibiscono), di sgranchirsi le zampe grazie a percorsi di agility, di poter utilizare docce e piccole piscine per rinfrescarsi, di avere a disposizione una ciotola con l’acqua fresca per dissetarsi e anche qualche croccantino per uno snack.Comunque sia, l’Italia non si distingue certo per essere, in questo campo, un Paese e amico degli animali. Su circa 12 mila Bagni pre-senti sui 4000 km di costa balneabile (uno in media ogni 350 me-tri) soltanto circa 120 sono pet frendly. In pratica un modesissimo 1 per cento. Agli stabilimenti balneari si aggiunge qualche spiaggia libera (soprattutto al Sud e al Centro), in genere arenili in posizioni periferiche e raramente con docce o servizi di alcun genere.Le Regioni più all’avanguarda in questo campo sono al Nord, con Emilia Romagna, Veneto e Liguria in testa per maggior numero di stabilimenti attrezzati; fanalino di coda il Sud e le Isole. La provin-cia più “virtuosa” è Rimini con una ventina di bagni seguita a pari merito da Ravenna e Ferrara.

di Petherapy Lab

della Redazione

Vacanze

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Anche per i nostri amici animaliè finalmente arrivato il momento

delle strameritate vacanze

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ECCO LE REGOLEDELLA “BAU-BEACH”Sono pochi ma essenziali i requisiti minimi richiesti per accederea questa tipologia di spiaggia:• sono benvenuti i cani non aggressivi e generalmente non tenuti al guinzaglio;• non sono accettate le femmine in periodo estrale;• è richiesto il libretto sanitario del cane per il controllo delle vaccinazioni;• non possono entrare i cuccioli minori di tre mesi;• l’animale deve essere in regola con la iscrizione all’anagrafe canina (tatuaggio o microchip),ma se così alcune strutture metteono a disposizione il Veterinario di riferimento locale per provvedere a tale mancanza.L’elenco delle spiagge (e delle strutture) dedicate ai nostri amici pelosi è consultabile a questi indirizzi web www.amici.it oppure www.vacanzebestiali.org gestito direttamente dall’ENPA (Ente nazionale Protezione Animali).

IL DIVERTIMENTO

È ASSICURATO

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Anche per i nostri amici animaliè finalmente arrivato il momento

delle strameritate vacanze

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... E I MICI

RINGRAZIANO

Dopo le proverbiali sette vite, ora i gatti hanno anche sette... benefattrici. Nel capoluogo lombardo, infatti, un gruppo di escort si è rivolta all’AIDAA (Associa-

zione Italiana Difesa Animali e Ambiente) per sostenere la causa dei “Micetti di Brindisi”. Le professioniste del sesso con la passione per gli animali devolveranno ogni mese il 5% dei loro profitti, per una cifra che si aggira intorno ai tremila euro. “Le signore, quando lo riterranno opportuno e in forma assolutamente anonima, verseranno i loro contributi vo-lontari su un conto. Serviranno ogni mese a sostenere un progetto diretto per la tutela degli animali di AIDAA e di altre associazioni”, spiegano all’ Associazione.Oltre al cibo per i gatti senza padrone, i soldi saranno usati per “sterilizzare cani e aiutare tutti gli animali che hanno bisogno”.

UN GRUPPO DI ESCORT MILANESI AIUTERÀ I GATTI RANDAGI DI BRINDISI CON UN "CONTRIBUTO" DI TREMILA EURO AL MESE

I gatti hanno anchesette... benefattrici

di Petherapy Lab

della Redazione

Iniziative

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SARANNO GARANTITI

PASTI E VACCINAZIONI

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Altro che la famosa Baia dei Porci, questa è proprio l’isola dei Ma-iali: si chiama Big Major Cay, è

nel distretto di Exuma, piccolo paradiso terrestre dell’arcipelago delle Bahamas, un’isola famosa nel mondo non soltan-to per la natura incontaminata e le sue acque cristalline.

Le sue spiagge sono rinomate per ospitare... un nutrito gruppo di maiali. E non stiamo parlando di uomini “ma-landrini”, ma di veri e propri suini, che liberi e felici prendono il sole, dormo-no all’ombra delle palme e nuotano in mare. Battezzata Pig Beach (viene da sé il motivo) l’isola attira ogni anno mi-gliaia di visitatori, incuriositi dalla biz-zarra presenza dei porcellini, che quan-do non riposano, sono soliti accogliere a nuoto le barche di turisti.

Perchè accontentarsi di fare il bagno con i delfini se puoi scegliere i maiali? Si può fare anche una nuotata in loro compagnia, saranno felici di sguazzare in acqua con voi, ma attenzione!

Come ogni maialino che si rispetti, si aspettano da voi un’adeguata ri-compensa. Non si è ancora ben capi-to come questi suini siano approdati sull’isola: si pensa siano stati lasciati da marinai come scorta alimentare di emergenza, ma che poi non siano più tornati a reclamare il cibo. E loro... sono cresciuti e si sono moltiplicati su que-ste spiagge a dir poco meravigliose!

STRANI BAGNANTI

L'INCREDILE SCATTO

DI "PIG BEACH"

AMICI

DEGLI UOMINI

L'isola dove i maiali sono... veri tipi da spiaggiaASPETTANO I TURISTI, NUOTANO INTORNO ALLE BARCHE, FANNO IL BAGNO NELLE ACQUE TRASPARENTI: C’È UN PARADISO ANCHE PER I PORCELLINI

di Petherapy Lab

della Redazione

Curiosità

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CUCCIOLI

A MOLLO...

L'isola dove i maiali sono... veri tipi da spiaggia

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SCEGLI UN’ESTATE MIGLIORE PER IL TUO AMICO A QUATTROZAMPE.Quest’estate pianifica le tue vacanze in compagnia di Fido e Micio nelle tante strutture pet-friendly in tutta Italia. Scopri hotel, case vacanze, campeggi, spiagge e ristoranti che li accettano scaricando, gratuitamente, la app VacanzeBestiali, disponibile sugli store Apple e Android o tramite il QR code apposito. Troverai anche tanti consigli di viaggio. Informati su enpa.it e vacanzebestiali.org. Perché l’abbandono non è un’alternativa.

ONLUS

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SCEGLI UN’ESTATE MIGLIORE PER IL TUO AMICO A QUATTROZAMPE.Quest’estate pianifica le tue vacanze in compagnia di Fido e Micio nelle tante strutture pet-friendly in tutta Italia. Scopri hotel, case vacanze, campeggi, spiagge e ristoranti che li accettano scaricando, gratuitamente, la app VacanzeBestiali, disponibile sugli store Apple e Android o tramite il QR code apposito. Troverai anche tanti consigli di viaggio. Informati su enpa.it e vacanzebestiali.org. Perché l’abbandono non è un’alternativa.

ONLUS

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Una clinica veterinaria pubblica, con spazi dedicati alla cura e alla degenza di animali dome-

stici. La prima di Milano.La sede di quella che sarà una vera e propria ‘Casa degli animali’ è già stata individuata: 200 metri qua-dri in via Senigallia 60, quartiere di Bruzzano.L’amministrazione comunale ha dato il via formale all’iter che doterà la città di questa struttura, la prima in assoluto nel suo genere, entro il 2014. Sono state approvate le linee guida del bando pubblico che sarà costruito e pubblicato nelle prossi-me settimane.La struttura, si legge in una nota di Palazzo Marino, sarà concessa gratuitamente ad associazioni senza scopo di lucro; sarà se-lezionato un progetto che garan-tisca la fruizione pubblica del luogo prescelto e la vocazione sociale del progetto.Gli spazi individuati verranno con-cessi a titolo gratuito per un

Aprirà a Milano entro il 2014, la prima clinica veterinaria pubblicaLA "CASA DEGLI ANIMALI” SARÀ UNA STRUTTURA PER CURARE GRATUITAMENTE CANI, GATTI & CO. ANIMALI E ANCHE CHI SI TROVA IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE POTRÀ USUFRUIRE DI UN SERVIZIO VETERINARIO DI QUALITÀ

città di questa struttura, la prima in assoluto nel suo genere, entro il 2014. Sono state approvate le linee guida del bando pubblico che sarà costruito e pubblicato nelle prossi-me settimane.La struttura, si legge in una nota di Palazzo Marino, sarà concessa gratuitamente ad associazioni senza scopo di lucro; sarà se-lezionato un progetto che garan-tisca la fruizione pubblica del luogo prescelto e la vocazione sociale del progetto.Gli spazi individuati verranno con-cessi a titolo gratuito per un

posta progettuale dovranno iniziare entro due mesi dall’assegnazione degli spazi.Altra buona notizia per gli amanti

degli animali: ha superato la soglia delle 50.000 ade-

sioni la petizione promossa dall’AM-VI Associazione Medici Veterinari Italiani che ri-volgeva ai po-litici una serie

di richieste, tra le quali:- riduzio-ne al 10% ( a t t u a l -mente al 21, tra le più alte d’Euro-

periodo massimo di tre anni, con possibilità di un rinnovo della con-cessione per altri tre anni dopo la presentazione di un nuovo piano di attività.Lo spazio dovrà essere aperto gra-tuitamente ai cittadini milanesi che non sono in grado di far fronte alle spese per curare i propri animali.Nascerà un’area polifunzionale dove coloro che si trovano in difficoltà economiche, attestate dagli indica-tori Isee, potranno usufruire di un servizio veterinario di qualità e for-nito di attrezzature adeguate. Ma non solo.La ‘Casa degli animali’ dovrà offrire spazi anche a quelle associazioni dedite alla protezione animali che necessitano di un sostegno.Le spese di conduzione e manu-

tenzione or-dinaria del-lo spazio s a ranno a carico del vinci-tore del bando e le attività

o g g e t t o della pro-

Iniziative

di Petherapy Lab

della Redazione

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Aprirà a Milano entro il 2014, la prima clinica veterinaria pubblicaAprirà a Milano entro il 2014, la prima clinica veterinaria pubblica

pa) dell’IVA sulle prestazioni veteri-narie e sui mangimi;- esenzione dall’IVA delle pre-stazioni di prevenzione vete-trinaria quali inserimento di microchip e sterilizzazione- innalzamento a 1000 euro del massimale che riguarda la de-trazione delle spese veterinarie soste-nute.

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L'associazione Pet Levrieri è in prima fila contro lo sfruttamento di greyhound e galgo

I n Spagna, nel Regno Unito e in Irlanda i levrieri, cioè galgo, grey-hound e lurcher, sono costretti a

un’esistenza fatta di maltrattamenti e crudeltà e decine di migliaia di loro sono massacrati. Si stima che ogni anno anno vengano eliminati circa ventimila greyhound e cinquantamila galgo: perchè troppo lenti, perchè or-mai inutili e dunque costosi da man-tenere, perchè inadatti, perchè malati o feriti.Questi cani vivono un’esistenza orribile e triste: stipati in buche e baracche in Spagna, chiusi quasi tutto il giorno in un box nei paesi anglosassoni.Quando non servono più vengono uccisi e spesso in maniera crudele: impiccati, bastonati, colpiti da un proiettile nella testa.La pratica della caccia a vista e l’industria delle corse sono attività cruente e indegne di paesi civili, a nostra giudizio paragonabili ai combattimenti dei cani: gli animali vengono sfruttati e sacrificati per profitto e divertimento.Dunque, noi di Pet levrieri riteniamo che siano da abolire integralmente, non solo per ragioni etiche e di civiltà, ma anche pratiche: solo così sarà possibile porre fine alla condizione di sofferenza che producono.La nostra associazione, Pet Levrieri Onlus, partecipa attivamente alle campagne internazionali contro l’industria e contro la caccia, in collaborazione con altre associazioni e gruppi antiracing europei. Noi crediamo che occorra contribuire

a creare e partecipare ad un vasto movimento di mobilitazione civile internazionale che possa cambiare i modi di pensare ai levrieri, possa far maturare una coscienza di condanna civile a livello europeo e nei paesi dove le corse e la caccia con i levrieri sono legali, ottenere leggi di tutela dei levrieri che portino a chiudere i cinodromi, a dichiarare illegale la caccia e a far punire i reati commessi. Soltanto così si potrà porre fine al massacro che si perpetra ogni anno

sotto i nostri occhi e di cui sono vittime i greyhound, i galgo e i lurcher in Europa e nel resto del mondo.L’adozione non è la soluzione, per quanto sia un atto importante che permette di salvare alcuni di loro.Noi siamo riconoscenti ad ogni famiglia adottiva, perché aprendo il suo cuore ai galgo e grey tramite l’adozione, li strappa alla morte, fa conoscere loro una vita di amore e di rispetto, contribuisce a farli apprezzare alla gente come

 Nazareno

Presidente Pet Levrieri

di Stefania Traini

Associazioni

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Copito

L'associazione Pet Levrieri è in prima fila contro lo sfruttamento di greyhound e galgo

meravigliosi animali di affezioni.La nostra associazione si occupa di dare in adozione i greyhound, i lurcher e i galgo, in collaborazione con rifugi indipendenti come quello di Limerick Animal Welfare in Irlanda o Scooby Medina in Spagna. Potete conoscere tutti i grey, lurcher e galgo che sono in adozione visitando il nostro sito nella sezione ADOZIONI (http://www.petlevrieri.it/category/adozione-grey-lurcher/). Lì trovate tutte le info sul carattere e la storia

di ciascun cane, nonchè tante foto. La procedura di adozione inizia con la compilazione di un modulo di richiesta dati disponibile sul nostro sito http://www.petlevrieri.it/modulo-di-adozione/; quindi prosegue con un colloquio telefonico e, se ci sono le condizioni, con la visita

preaffido. L’obiettivo è verificare l’idoneità dei richiedenti, in secondo luogo di scegliere il cane giusto per ogni famiglia e la famiglia giusta per ogni cane. I levrieri sono grandi pet, grandi animali d’affezione e, contrariamente a quanto si pensa, non hanno

Jacob

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bisogno di molto spazio ma, come tutti i cani, di attenzioni, di una vita sana e di un rapporto profondo con gli esseri umani. Un rapporto che comprenda passeggiate, tempo trascorso insieme ma anche attività che ne allenino l’intelligenza, come per esempio la mobility dog, che noi promuoviamo.Sono cani docili, dolci e molto “intelligenti”, impiegati anche nella pet-therapy e in progetti con bambini autistici e dislessici. Sono inoltre molto bravi con i bambini e spesso possono convivere con i gatti, purché l’inserimento venga effettuato in maniera corretta.Alcuni di questi cani hanno alle spalle esperienze molto difficili. Anche per questo noi abbiamo una rete di persone che si occupa di loro prima di darli in adozione e che comprende

esperti del mondo cinofilo: in questo modo è possibile prepararli in modo che possano essere pronti a vivere al meglio la loro nuova vita.Adottare uno di questi cani è non solo un atto di amore, ma anche un modo per scoprire grandi pet. Noi diamo in adozione i levrieri, ma non ci limitiamo a questo, poichè riteniamo indispensabile promuoverne il benessere anche quando sono nelle nuove case, organizzando attività che permettano di migliorare il rapporto con gli adottanti, favorendone una piena integrazione nelle famiglie e nel mondo nuovo in cui vengono a vivere. Pensiamo che chi adotta deve essere seguito anche dopo l’adozione, accompagnandolo nel percorso di inserimento del cane e favorendo

Dillon

Queen

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Associazione Pet Levrieri ONLUS

Vuoi adottare uno dei nostri levrieri?Vieni a conoscerli su nostro sito

http://www.petlevrieri.it/category/adozione-grey-lurcher/

http://www.petlevrieri.it/category/adozione-galgo/

GREYHOUND

GALGO

MODULO ADOZIONE http://www.petlevrieri.it/modulo-di-adozione/

[email protected]: +39 338 9541011 / 345 4543054

www.petlevrieri.it

Compila il modulo di adozione

Sarai contattato da un nostro socioe se tutto andrà bene donerai una vita di amore

e di rispetto ad un levriero

una positiva convivenza che tuteli e promuova il benessere non solo del nuovo arrivato ma anche degli altri animali di casa e degli umani. Ci avvaliamo nella valutazione preaffido e nell’affiancamento post affido di persone esperte, preparate e qualificate.Siamo infatti contrari al fai da te che spesso è presente tra chi salva i cani. Pensiamo che noi soci per primi dobbiamo formarci a livello di cultura cinofila e inoltre ci avvaliamo della consulenza costante di veterinari comportamentalisti, istruttori ed educatori cinofili che possano aiutare noi e i nostri adottanti nell’adozione e nella costruzioni di una relazione positiva e sana con i propri cani.Abbiamo avviato anche un progetto fostering, che ha ottenuto il sostegno della Lush (http://www.petlevrieri.it/2014/05/24/lush-sostiene-pet-levrieri-e-il-progetto-fostering/)Il sistema dei foster consiste nel pre-inserimento del levriero in

una famiglia temporanea, che lo prepara all’adozione: soci e volontari, opportunamente formati, ospitano i cani, che provengono da rifugi, nelle loro case, in modo da conoscerne meglio il carattere, educarli alla convivenza con i gatti in contesto domestico, offrire loro esperienze positive di socializzazione con gli altri cani, di conoscenza del mondo, di sviluppo dell’autostima e di abilità, in attesa di incontrare la famiglia giusta per loro In alcuni casi, il foster è un prerequisito essenziale per un lavoro di recupero nel caso di cani molto inibiti e spaventati.Per chi fosse interessato ad aderirvi può scrivere a [email protected] nostra associazione si finanzia attraverso le quote associative e le donazioni. Chi vuole saperne di più, diventare socio, adottare o sottoscrivere, può visitare www.petlevrieri.it o la pagina FB https://www.facebook.com/petlevrieri

Jacob, grey adottato. Ha fatto tutta la carriera agonistica di racer. Quan-do è stato recuperato, era in uno stato terribile: scheletrico, sporco, con il pelo bruttissimo, i denti tutti rovinati. E' cieco all'occhio sinistro, a causa di un trauma cranico provoca-ta probabilmente da una caduta in gara. Qui è con una nostra socia, po-chi giorni dopo il suo arrivo in Italia

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L'origine di questa dolcissima razza ancora oggi è avvolta nel mistero. Ad allevare i primi Ra-

gdoll fu la signora Ann Baker fonda-trice della razza. Secondo le sue te-stimonianze i primi cuccioli nacquero a River Side in California nel 1963, da Josephine (foto a lato) una gatta bianca, tipo angora che apparteneva alla sig.ra Pennels, una vicina di casa di Ann Baker.Questa gatta era piuttosto schiva e i suoi cuccioli le assomigliavano ma un giorno venne investita da un auto riportando un trauma cranico, fu curata e guarì. I cuccioli nati dopo quell'incidente erano miti, socievoli e rilassati.Da una successiva cucciolata la sig.ra Baker scelse tre cuccioli, Buckwe-at una gattina nera, Fugianna una bicolore e Raggedy Ann Daddy War bucks, il primo mitted per iniziare ad allevare con l'affisso di Raggedy Ann.Nel 1975 Ann Baker brevettò i suoi gatti con il nome di Ragdoll e fondò l'IRCA (International Ragdoll Cat Asso-ciation).Nulla di certo sappiamo su chi siano i papà dei Ragdoll, ma si suppone che si tratti di un Persiano, un Burmese e un Sacro di Birmania. In Italia i primi esemplari arrivarono all'inizio degli anni '90.Oggi i Ragdoll sono sempre più ap-

Il ragdoll: meravigliosa creatura dal pelo morbido e setoso e dai profondi occhi blu

sua particolarità consiste nella capa-cità di rilassarsi totalmente quando viene preso in braccio fino a diventa-re molle come una “bambola di pez-za”, traduzione del nome Ragdoll.Ama passare ore in braccio al suo padrone soprattutto a pancia all'a-ria, in alcune occasioni ha delle pose veramente buffe, è un adorabile coc-colone perfetto per la vita di appar-tamento, se si decide di lasciarlo ag-girare all'esterno è opportuno tenerlo costantemente d'occhioEssendo un gatto molto pacifico, pa-ziente e gentile è particolarmente adatto a vivere insieme ad altri ani-mali domestici, con i quali instaura in breve tempo rapporti di amicizia, o in famiglie con bambini piccoli ed è l'ideale per tutte quelle persone che desiderano avere una tenera presen-za nella loro vita.Proprio per tutte le qualità che vi abbiamo fino ad ora descritto viene spesso utilizzato anche nella Pet te-raphy ed è consigliato per le persone anziane.

GLI STANDARD DELLA RAZZAIl Ragdoll è un gatto di taglia gran-de, alcuni maschi arrivano a pesare 8/9 chili, con una ossatura lunga e imponente.Il suo è uno sviluppo lento che dura anche fino ai 3-4 anni di etàIl pelo è semilungo soffice e setoso,

prezzati grazie alla loro bellezza ma soprattutto grazie al loro carattere stupendo.

IL CARATTEREIl Ragdoll è un gatto affettuoso, estremamente dolce e mansueto. Ama il suo padrone con tutto il suo cuore e lo segue ovunque, adattan-dosi anche a fare lunghi viaggi pur di stargli accanto, lo aspetta davanti alla porta e non se ne separa mai.Curioso e intelligente studia ogni mossa del suo compagno in modo discreto e attento senza mai risul-tare invadente. Incline alle fusa, ama molto le coccole e il contatto fisico, la

L'allevatrice Ann Baker

www.ragdollmilano.it

Testi tratti dal sito

La razza

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Page 21: Petherapy Lab Mag 0

Il ragdoll: meravigliosa creatura dal pelo morbido e setoso e dai profondi occhi blucon un collare importante, la coda lunga e folta, piuttosto spessa alla base e proporzionata al corpo.Le zampe sono lunghe e muscolose e quelle posteriori sono più alte delle anteriori, i piedi sono rotondi e pre-sentano ciuffi di pelo tra le dita.La testa è triangolare e larga con una zona piatta tra le orecchie. Il muso è arrotondato e di lunghezza media, il naso è senza stop, il mento ben sviluppato.Le orecchie sono a punta arrotonda-ta, leggermente inclinate in avanti e mediamente pelose.Gli occhi grandi, ovali del blu più in-tenso possibile rapportato al colore del mantello.

LE VARIETÁLe varietà riconosciute nel Ragdoll si differenziano per la colorazione delle punte e sono sostanzialmente tre:

1) COLOURPOINTI soggetti di questa varietà presenta-no le colorazioni tipiche del siamese, ovvero le punte (orecchie, muso, zam-

pe e coda) presentano una pigmen-tazione più scura rispetto alle altre parti del corpo che resta di un colore più chiaro in armonia con le punte. In questa varietà è assente il bianco.

2) MITTED o GUANTATOI soggetti di questa varietà sono an-che loro colourpoint ma in più hanno le zampe guantate di bianco che in quelle anteriori devono essere uguali e in quelle posteriori devono arrivare al garretto.Il bianco si manifesta anche sul men-to e da questo parte una striscia bianca che attraversa la pancia fino alla base della coda. Possiamo infine trovare una fiamma bianca tra gli oc-chi o sul naso.

3) BICOLOREI bicolori hanno tutta la parte inferio-re del corpo bianca, zampe pancia e collare compresi e presentano una V rovesciata ugualmente bianca e pre-feribilmente simmetrica tra gli occhi La colorazione scura figura su parte del muso, orecchie e coda. Il corpo è

più chiaro delle punte.

I COLORI• SEAL POINT: il colore delle punte è marrone scuro-foca con le estremità che possono arrivare fino al nero.• BLUE POINT: il colore delle punte è blue grigio scuro.• CHOCOLATE POINT: il colore delle punte è marrone chiaro.• LILIAC POINT: il colore delle punte è grigio – rosato.• RED POINT: il colore delle punte è rosso.• CREAM POINT: il colore delle punte è crema.• TORTIE POINT: il colore delle punte non è uniforme ma presenta un di-segno tigrato che forma una M sulla fronte e sopra il naso.• TABBY O LINX POINT: il colore delle punte non è uniforme ma presenta un disegno tigrato che forma una M sulla fronte e sopra il naso.• TORBIE POINT: il colore in quest'ul-timo ha le stesse caratteristiche del Tortie ma presenta anche la caratte-ristica tabby.

Bisou del Fairydolls,esemplare "Blue Tabby Bicolore"

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Rossella del Fairydolls, esemplare "Seal Bicolor High Mitted"

Rupert del Fairydolls, esemplare di "Seal Bicolor High Mitted"

Rufus del Fairydolls, esemplare di "Blue Mitted con fiamma"I TRE "FRATELLONI"

DEL FAIRYDOLLS

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Sebastian del Fairydolls, esemplare di "Seal Mitted con fiamma"

Camillo del Fairydolls, esemplare "Blue tabby point+white"

Wallace del Fairydolls, esemplare di "Blu point bicolor"

Ruben del Fairydolls, esemplare "Blue tabby point con white"

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Sissi del Fairydolls, esemplare "Blue bicolor" Gandalf del Fairydolls, esemplare "Blue Tabby Mitted"

Corinne del Fairydolls, esemplare "Seal torbie mitted"

L'allevatrice Laura Pezzopane del Fairydolls Ragdoll Cattery di Milano con Velhia (a sinistra) esemplare "Seal bicolore" e Virgilio esemplare "Blue bicolore"

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La mia passione per gli animali nasce con me, sono figlia unica e da bambina sognavo un sof-

fice, morbido e tenero compagno di giochi. Tante volte ho chiesto ai miei genitori un gattino o un cagnolino ma loro non erano molto propensi.L’estate la trascorrevamo al mare in un piccolo paese in Abruzzo. Negli anni ottanta il randagismo da quelle parti era parecchio diffuso e io non perdevo occasione per cercare di aiu-tare tutte quelle povere creature che di amore non ne avevano mai rice-vuto, puntualmente mi attaccavo a qualche micetto e quando finivano le vacanze mi struggevo al pensiero di dovermi separare da lui, con la con-sapevolezza che l’anno successivo non l’avrei ritrovato.L’estate dei sette anni incontrai Puc-ci, il mio primo gatto, era un bell’e-semplare, probabilmente un incrocio tra un certosino e un persiano, vive-va con una coppia di mezza età al piano terra nel ns condominio e ave-va sui sette mesi.Quando l’estate finì queste persone pensarono bene di scaricare il micet-to che rimase per giorni a gironzolare disorientato all’interno del loro giar-dino. Non so se furono le mie lacrime a intenerire i miei genitori o il gesto ignobile commesso dai due a far sì che Pucci entrasse a far parte della nostra famiglia.Decisamente un’esperienza meravi-gliosa, questo micio aveva un carat-tere dolcissimo e divenne il mio com-pagno inseparabile.Purtroppo venne a mancare otto anni dopo e io soffrii moltissimo. I miei non volevano assolutamente concedermi un altro gatto e mia non-na materna per consolarmi mi regalò un Siberian Husky.Avevo un cane tutto mio, Bora. Inco-minciai a documentarmi sulla razza e mi feci regalare un abbonamento a Quattrozampe.Andavo a vedere esposizioni e ascol-tavo affascinata i discorsi degli al-levatori. Qui nacque il mio desiderio profondo di allevare. La passione per

Lonerock Phoenix del Fairydolls, esemplare " Lilac Tabby Bicolore"

gli Husky non aveva però cancellato il mio amore per i gatti e la voglia di avere un altro micio.Un giorno sfogliando Quattrozampe mi imbattei in un articolo sui ragdoll. Avevano intervistato Florence Lom-bardi, allevatrice bravissima che sti-mo moltissimo, la prima ad aver por-tato in Italia questa razza magnifica.All’epoca il ragdoll era un perfetto sconosciuto, si parla dei primi anni novanta, e quando lessi le caratte-ristiche di questo possente e affa-scinante gentilgatto decisi che quello

sarebbe stato il prossimo componen-te del mio nucleo familiare. Non fu possibile, i miei genitori furono ir-removibili, così attesi qualche altro anno per realizzare il mio sogno, con-tinuando a carpire notizie su questi splendidi mici.Nel 2002 incontrai Maurizio, mio ma-rito, e gli espressi il desiderio di avere un ragdoll. Bora era mancata qualche mese prima e io lavorando non pote-vo concedermi un altro cane. Passa-rono due anni e finalmente portam-mo a casa il nostro primo cucciolo,

Fairydolls: la casa delle "bambole"...

del Fairydolls Ragdoll Cattery Milano

di Laura Pezzopane

L'allevamento

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Matisse un maschietto seal Color-point da show.La sua dolcezza ci conquistò oltre ogni immaginazione, avevo sentito tanto decantare il carattere del rag-doll ma mai avrei immaginato di in-contrare una creatura così amorevole e intelligente.Decidemmo di dargli una compagna e visto che non sapevamo deciderci tra due cucciole le prendemmo en-trambe, adesso avevamo tre ragdoll. Da lì in poi la ns famiglia si è un po’ allargata, Matisse era sterile e così prendemmo Maverick in America dall’allevamento Soulmates. Nacque-ro i primi cuccioli e buona parte ri-masero con noi, ci avvalemmo di un paio di monte esterne per ampliare la linea.Alleviamo con grandissimo amore nel rispetto delle ns gatte, facendo una selezione sui riproduttori, lo scopo di un buon allevatore dovrebbe sempre essere quello di migliorare la razza; negli anni ho imparato a selezionare solo gatti con distribuzione di colo-re sul mantello corretta e con una buona struttura ma soprattutto ho imparato a valutare l’indole di ogni cucciolo.I ragdoll sono gatti profondamente buoni e dall’animo gentile, ma sono sempre esseri viventi con una loro personalità, i miei criteri di scelta si

basano innanzi tutto sul carattere, poi sulla perfezione del marking e della struttura.Quando le persone arrivano da noi desiderose di adottare un cucciolino io cerco sempre di conoscerle e di capire che tipo di compagno stanno cercando, e di consigliarle per il me-glio. Maschio? Femmina? Seal, Choco-late, Blue, Lilac, Red, Cream? Vivace e giocherellone o profondamente calmo?Spesso le persone restano basite di fronte a tante diverse combinazioni che non riescono nemmeno a imma-

ginare, certo noi qualche esemplare adulto da mostrare lo abbiamo ma non certo uno per ogni tipologia.Alla nascita i ragdoll sono tutti bian-chi ed è impossibile riconoscerne co-lore e varietà, ma con il passare dei giorni le caratteristiche si delineano abbastanza chiaramente.Seal (marrone scuro), blue (grigio ac-ciaio) e red (rosso arancio) sono co-lori più decisi, conosciuti come tra-dizionali, chocolate (marrone chiaro), lilac (grigio rosa) e cream (arancione pallido) sono diluiti ossia più tenui ri-spetto ai primi tre.I diluiti possono nascere solo da sog-getti diluiti o carrier del gene diluito. Un trucco per scoprire se un cucciolo sia tradizionale o diluito è osservar-gli le orecchie dall’alto, se l’orecchio presenta una colorazione omogenea si tratta di un tradizionale, se è un diluito avrà colorato più intensamen-te il bordo e all’interno risulterà quasi bianco.Le varietà sono molto semplici da in-dividuare e già dopo pochi giorni si è in grado di classificare se il cucciolo sia colorpoint (punte colorate assen-za di bianco sul corpo, naso in tinta con il corpo), mitted (guanti e stiva-letti bianchi, mento bianco e striscia bianca sulla pancia, naso in tinta con il corpo) o bicolore (zampe e pancia bianca, V rovesciata sul muso e naso rosa).Solo nelle femmine può essere pre-

La "famiglia" del Fairydolls Ragdoll Cattery di Milano al completo. Da sinistra Ginevra, "mamma" Laura, Ludovica, "papà" Maurizio e ovviamente... un ragdoll

Horus Lady Isabelle, esemplare "Seal tortie color Point" e Lonerock Phoenix con i loro cuccioli

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sente il gene rosso o cream unita-mente al colore tradizionale o diluito che genera delle gatte a tre colori che vengono definite Tortie.Ultimo step il gatto può essere ti-grato e in questo caso viene definito tabby, torbie sono le femmine tortie tigrate. Il segreto per riconoscere un tigrato è osservare il bordo interno dell’orecchio se è bianco è tigrato se segue il colore del mantello non lo è. Certo la prima cosa che generalmen-te colpisce di questa razza è l’aspetto estetico, ed è abbastanza frequente che chi vuole adottare un gattino ab-bia già un desiderio preciso.Mio marito ed io siamo soliti parlare a lungo e poniamo diverse doman-de per capire chi abbiamo di fronte, e cerchiamo per quanto possibile di consigliare il cucciolo più adatto. uolo molto importante gioca l’empa-tia che si forma tra il cucciolo e colui che vuole adottarlo, di solito scaturi-sce qualcosa che ci indica che quel-lo e proprio quello è il nostro futuro compagno di vitaLa cosa più importante però deve sempre rimanere il carattere. I ma-schi in genere sono più coccoloni e serafici, le femmine magnifiche com-pagne di vita attente e mai invadenti risultano però più vivaci. Questa razza è poi molto indicata per anziani, dato il loro carattere affet-

tuoso e mansueto, e per i bambini ai quali concedono qualsiasi cosa. La nostra famiglia si è allargata a di-cembre 2010 con la nascita della no-stra primogenita Ginevra e a settem-bre 2012 è arrivata anche Ludovica.

Io sono rimasta senza lavoro e così sono diventata una mamma a tempo pieno a tutti gli effetti, sia umani che pelosi. Il grande amore che mi lega alle mie figlie e ai miei gatti mi con-sente di far vivere tutta la famiglia in un equilibrio perfetto.Loro hanno una vera e propria pas-sione per tutti gli animali e condivi-dono naturalmente ogni momento con i nostri mici.I gatti dal canto loro sembrano gradi-re anche quando vengono tempesta-ti dai baci e dagli abbracci della più piccola, che ci si sdraia perfino sopra, fanno le fusa e se lei si sposta la se-guono, ne hanno comunque un gran-de rispetto pur essendo così piccole.E’ meraviglioso vederli insieme e per-sonalmente ritengo che le mie bimbe siano molto fortunate anche se poi devo spiegare loro che non tutti gli animali sono come i nostri gatti.A volte gestire gatti e famiglia è stan-cante ma se vi state chiedendo se lo rifarei la risposta è sì mille volte an-

Ludovica interagisce con Trillidel Fairydolls, esemplare "Seal mitted"

Ginevra con Daisy del Fairydolls, esemplare "Blue tabby bicolore"

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cora, provate a condividere la vostra vita con un ragdoll e vi chiederete come facevate prima del suo arrivo.Purtroppo allevare significa fare an-che una selezione, cambiare i ripro-duttori per migliorare le linee e per non affaticarli troppo, e a volte biso-gna fare delle scelte e separarsi da qualcuno. Vi assicuro che è profondamente triste e dentro ti resta un vuoto e un gran senso di colpa. Però ci sono persone meravigliose disposte ad accogliere questi gatti che vanno “in pensione” che io desidero ringrazia-re di cuore per l’amore che danno ai nostri mici.In particolare nel mio cuore ci sono due dei nostri primi gatti Rossella e suo fratello Rupert, amati immen-

samente dalle loro nuove "mamme" Emanuela Cattaneo e Mariangela Ghirardi. Un grazie va anche a tutte le persone che hanno adottato uno dei piccolini del Fairydolls che ci dimostrano af-fetto e stima, tenendoci informati e mandandoci periodicamente foto, ci rendete felici e orgogliosiUn’ultima cosa importantissima, quando scegliete un cucciolo anda-te sempre di persona a vedere dove vive, come viene trattato e chiedete sempre le certificazioni sanitarieRicordate chi ama i propri animali li cura come membri della famiglia, non gioca con la salute, li tiene nel pulito e li nutre adeguatamente. Dovreb-bero essere cose scontate ma non sempre è così.

Ginevra e Rupert del Fairydolls

Ludovica e Cosmo del Fairydolls

FAIRYDOLLS RAGDOLL CATTERY - MILANOwww.ragdollmilano.it - [email protected] - FB Fairydolls Ragdoll

Il Ragdoll Cat Club Italiano è una as-sociazione amatoriale, volontaria e senza scopo di lucro, fondata con l'essenziale ausilio del maggior nu-mero dei principali allevamenti.Le finalità del Club sono indirizza-te essenzialmente alla salvaguardia della razza Ragdoll tramite selettivi programmi di allevamento, con una attenzione particolare al benessere ed al totale rispetto dei gatti, alla serietà di comportamento ed alle metodiche di allevamento degli al-levatori aderenti.il suo "CODICE ETICO" riguarda la re-golamentazione su: ambienti di al-levamento; standard sulla qualità di vita dei gatti; salute degli adulti e dei cuccioli; assistenza veterinaria; riproduzione; cessione di cuccioli o di gatti adulti; controllo agli alleva-menti.

www.ragdollclubitalia.it

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Lo guardi, il ragdoll con quel-le sue pose buffe, magari a pancia in su, zampe anteriori

come fossero le manine di un neo-nato, la panciotta e il muso tondo, gli occhioni blu sempre un po’ me-ravigliati. E sì è proprio un bambo-lotto.Poi, d’improvviso, vede un insetto, fa uno scatto che nulla ha da invi-diare a tutti i felini del mondo ed eccolo lì, con la sua preda. Ma chi è davvero il ragdoll? Cos’ha in co-

Il ragdoll: davvero una bambola di pezza?mune e cosa di differente con gli altri gatti?Indubbiamente il ragdoll è di indo-le pacifica, socievole con gli esseri umani e anche con gli altri anima-li. E’ un giocherellone, molto legato alle persone che condividono con lui l’abitazione. Segue gli uma-ni come un’ombra, partecipando a tutto ciò che avviene in casa: “sbri-ga” con noi le faccende domestiche, corre alla porta se arriva qualcuno, stà con gli ospiti, partecipa alle no-

stre abluzioni, sedendosi sul bordo della vasca, gioca coi bambini, è, in-somma una costante presenza che non ci fa mai sentire soli.Se non abbiamo tempo per lui, ci viene a cercare, ci chiama, vuole che gli porgiamo attenzione, che giochiamo con lui, che gli facciamo le coccole. Può capitare che, se non lo guardiamo, diventi noioso, mia-goli insistentemente, fino a quando non gli dedichiamo del tempo.Ha bisogno della nostra compagnia e noi piano piano ne veniamo cat-turati e non possiamo più fare a meno della sua. Eppure, eppure.....è un gatto. A volte non si abbandona in braccio, a volte non vuole neanche starci in brac-cio, a volte (raramente) vuole stare per conto suo, a volte si arrampi-ca, a volte graffia quello che non deve graffiare, a volte è spericolato (troppo), a volte non ha pazienza, a volte si ricorda di essere un indi-viduo ben preciso, col suo proprio carattere, le sue inclinazioni, la sua psicologia.Già, perché quando parliamo di ra-gdoll comprendiamo un’infinità di piccoli individui, ognuno con la sua personalità. E chi conosce i gatti (e i ragdoll non fanno eccezione) sa bene come possano essere diversi tra loro! Ci sono ragdoll timidi e ragdoll spa-valdi, ragdoll mangioni e ragdoll inap-petenti, ragdoll pigri e ragdoll che non stanno fermi un minuto. E allora? Chi è il ragdoll? E’ davvero una bambola di pezza? No, non è una bambola, né di pezza, né di nessun altro materiale.Il ragdoll è innanzitutto un individuo con caratteristiche sue proprie, a cui si aggiungono le caratteristiche della specie, è un gatto insomma, a tutti gli effetti, ma (e qui mettiamoci un grande “ma”) con una marcia in più.Chiunque ha la fortuna di condivide-re la propria vita con un ragdoll sa quanta serenità, quanta gioia, quan-to amore sono in grado di donare queste meravigliose creature dai profondi occhi blu.

Rachel del Fairydolls, esemplare "Blue colorpoint"

Il puntodi Paola Lusso

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Thinker Bell del fairydolls, esemplare "Blue mitted"

Gli amici di Petherapy Lab che condividono la loro vita con un ragdoll sono invitati a spedire le foto dei loro a-MICI all'indirizzo mail [email protected]: la redazione sceglierà le migliori che saranno pubblicate nel prossimo numero in una speciale fotogallery, e tutte, ma proprio tutte finiranno in un album fotografico "ad hoc" creato sul profilo FB di Petherapy Lab.

Il gruppo "Il fantastico Mondo dei Ragdoll" nasce nel 2011 con la

finalità di dar modo agli iscritti di ritrovarsi per parlare, scambiare infor-mazioni e consigli e pub-blicare fotografie e video dei propri mici. Nella se-zione "file" (opensource) si possono inoltre tro-vare una serie di docu-menti utili per la cura dei gatti. Sono iscritti al gruppo al momento 434 persone tra allevatori, "possessori" e amanti di questa bellissima razza.Ci trovi su Facebook di-gitando "Il fantastico Mondo dei Ragdoll".

Ragdoll, ragdoll fortissimamente ragdoll...

Gatti 2.0di Paola Lusso

Le fotogallery

I file di pubblica utilitá...

https://www.facebook.com/groups/102928439809199/

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TUTTI IN POSA! MANDATECI LE FOTO DEI VOSTRI RAGDOLL...

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COS’È LA PET-THERAPY

ATTIVITÀ E PROGETTI

La Pet-Therapy nasce negli anni ‘60 negli USA con l’ausilio degli animali per il miglio-ramento dello stato di benessere, attraverso un rapporto interpersonale tra uomo ed animale con effetti psico-emozionali.Può essere definita come un intervento assistenziale e coterapeutico che consiste in una serie di sedute finalizzate a migliorare, attraverso specifici stimoli, il benessere della persona mediante la relazione uomo-animale coadiuvando le terapie normal-mente effettuate per il tipo di patologia considerato.

I progetti che Petherapy Lab sta sviluppando si differenziano per target di riferi-mento, obiettivi e finalità da raggiungere, metodologie attuative e tempistiche di svoglimento. PROGETTO PER ASILI NIDOL’obiettivo generale del Progetto sarà quello di favorire lo sviluppo sensoriale ed emotivo del bambino e il suo apprendimento attraverso la conoscenza degli animali e l’interazione con essi PROGETTO DI EDUCAZIONE NELLE SCUOLEIl Progetto “Scuoladinzolando” ha l’ambizione di creare nelle nuove generazioni l’educazione agli Animali favorendo l’interazione bambino/animale e la presa di co-scienza delle diversità. PROGETTO PER SOGGETTI ALLETTATILe terapie assistite dall’Animale (TAA) sono interventi finalizzati al raggiungimento di obiettivi specifici predefiniti, all’interno dei quali l’Animale che risponde a determi-nati requisiti risulta essere parte integrante del trattamento.

CONTA

TTI

www.petherapylab.com

Petherapylab

@petherapylab

+39 342 3793402+39 334 2783245

[email protected]

IL NOSTRO TEAM

DIEGO E COCCO,CONIGLI ARIETENANO BIANCO

ZANNA, METICCIOFEMMINA, PROVENIENTEDA CANILE E RECUPERATA

ALLA PET-THERAPy

PAOLA, OPERATRICE DIPET-THERAPy E MARLENE,

LABRADOR DI 7 ANNI

MARCO,EDUCATORE CINOFILO

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DA PIÚ DI VENT'ANNI L'ATTIVITÁ DEL CENTRO È IMPRONTATA ALLA SAL-VAGUARDIA E REINTRODUZIONE NEL PROPRIO HABITAT NATURALE DI UNO DEI FELINI PIÚ MAESTOSI PRESENTI SUL PIANETA: IL GHEPARDO.

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Rappresentante del CCFCheetah Conservation Fund

di Betty von Hoenning

Storie

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Il Cheetah Conservation Funde il suo ambasciatore Chewbaaka

IIl Cheetah Conservation Fund (CCF) nasce nel 1990 quando la Dott.ssa Laurie Marker, biologa americana im-

pegnata in prima linea già dal lontano 1974 nella cura e tutela dei ghepardi, decide di fondare un’organizzazione no-profit per la salvaguardia e reintro-duzione nel proprio habitat di questi splendidi felini.Dagli Stati Uniti decide quindi di trasfe-rirsi in Namibia, paese nel quale vive (e sopravvive) la comunità più nume-rosa di ghepardi al mondo. Vende tutto quanto possiede e acquista ettari di terreno sui quali sorgerà il CCF, il cui quartier generale del CCF sorge a circa 45 km ad est di Otjiwarongo, nella par-te settentrionale del paese.Oggi il CCF è certamente l’organo più prestigioso al mondo per quanto con-cerne la ricerca, conservazione, salva-guardia, e reintroduzione del ghepardo nel proprio ambiente naturale. Durante gli anni di attività, il CCF ha sviluppato numerosi progetti orientati al benes-sere dei felini ma non solo.Grande attenzione è dedicata anche a tutto quanto ruota intorno alla vita del ghepardo: gli allevatori africani che vivono e lavorano nella regione vengono educati e direttamente sup-

portati dal CCF perché si raggiunga e stabilisca una convivenza pacifica fra uomo-greggi-ghepardo (progetto “cani da pastore dell’Anatolia”, allevati al centro ed affidati alle famiglie di alle-vatori per proteggere il bestiame), le risorse naturali del territorio vengono utilizzate per produrre nuove risorse (progetto “bushblok”, tronchetti di erba e sterpaglia del bush pressate e uti-lizzate come combustibile naturale al pari della legna da ardere).Il CCF opera attivamente anche nel set-tore della ricerca scientifica e genetica dei ghepardi: gli esemplari che arrivano al Centro, reduci da attacchi da parte dei bracconieri, oppure cuccioli rimasti

orfani e ancora ghepardi feriti, vengo-no sottoposti ad analisi complete per verificarne lo stato di salute, ricevo-no le cure adeguate per una pronta reintroduzione nell’ambiente (quando possibile) e per ogni individuo vengono prelevati campioni di DNA per l’elabo-razione di database, nei quali verranno riportate dettagliatamente tutte le in-formazioni su ciascun esemplare.Il CCF, per questa ed altre attività, col-labora con numerose fondazioni, centri di recupero, zoo e parchi naturali di-slocati in tutto il mondo: regolarmente viene redatto lo Studbook, un vero e proprio manuale riportante i dati cen-siti a livello mondiale sullo stato gene-

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rale di salute e sviluppo dei ghepardi, sia quelli in cattività sia quelli ancora allo stato libero.Il CCF, come indicato in principio, è un’organizzazione no-profit che sov-venziona quindi le proprie attività tra-mite donazioni volontarie, donazioni che in gran parte arrivano da privati che sostengono la causa ma anche da associazioni ed enti di vario genere che, per un fine comune, optano per una sorta di “sponsorizzazione”.Negli Stati Uniti, in Canada e Regno Uni-to sono attive le diverse “filiali” del CCF, ma in molti altri paesi operano alcune associazioni e gruppi di sostegno che si fanno promotori della causa provve-dendo sul proprio territorio alla divul-gazione di informazioni nonché all’or-ganizzazione di eventi per la raccolta di fondi destinati ai ghepardi dell’Africa.Le iniziative per la raccolta fondi sono eventi di varia natura: da una semplice cena fra sostenitori ed amici, ad una serata di informazione con proiezioni di foto e filmati, o come successo an-che nel 2011 a Chicago, Phoenix e altre città americane, con una maratona a

Un bellissimo scatto che ritrae la dottoressa Marker insieme a Chewbaaka, ghepardo simbolo del CCF

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sostegno dei ghepardi, “Run For The Cheetah”.Chewbaaka è stato per molti anni l’ambasciatore ufficiale del CCF: rima-sto orfano e soccorso quando aveva pochi giorni è cresciuto accanto alla Dott.ssa Marker, passeggiando con lei nel bush, ed affiancandola negli incon-tri ed eventi ufficiali nel Centro.La sua scomparsa, nell'aprile del 2012, ha lasciato un vuoto profondo nel cuo-re di Laurie e di tutte le persone che hanno avuto la straordinaria opportu-nità di conoscerlo.Per maggiori informazioni sulle attività del CCF, i progetti, gli obiettivi raggiunti, le iniziative potete visitate il sito uffi-ciale www.cheetah.orgPer donazioni, informazioni e volon-tariato scrivere a Betty von Hoenning, Rappresentante Europea del Cheetah Conservation Fund, all'indirizzo mail [email protected] su www.cheetah.org e partecipa al Chewbaaka Memorial Challenge! Per ogni dollaro donato la donazione rad-doppia fino a 192.500$.

A cura di Paola Zuccolotto

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Un cane da pastore dell'Anatolia che viene impiegato al CCF per proteggere i greggi di capre

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Da ormai 6 mesi è attivo a Man-tova Petherapylab, un labora-torio itinerante formato da un

team di esperti: psicologa, operatori di pet-therapy, educatore cinofilo, vete-rinaria che perseguendo l’obiettivo di interazione uomo/animale, contribui-scono con quest’ultimo allo sviluppo di un rapporto costruttivo e duraturo coadiuvando e supportando le con-suete terapie mediche (ad es.: è pro-vato che accarezzare un coniglio ral-lenti il battito cardiaco contribuendo a tranquilizzare il Paziente).

Petherapy Lab: la certezza di un aiuto nell'attimo di una carezza

Altro scopo di Petherapylab è quello di utilizzare, dopo adeguata valutazione e preparazione, animali provenienti da canili o da situazioni particolari con-tribuendo così anche al recupero di creature che sarebbero altrimenti de-stinate ad una vita in canile o peggio.Attualmente il “Team a 4 Zampe” è composto da: Diego e Cocco, due conigli ariete nano bianco; Marlene, labrador femmina di 6 anni, fattrice, non più utilizzata per la riproduzione; Zanna meticcio di pastore tedesco di 9 anni, recuperata da una situazione

difficile in un canile pugliese 7 anni fa.Sono già attivi alcuni progetti dei qua-li uno con pazienti diversamente abili, due con asili nido e stiamo lavorando ad ulteriori progetti con psicoterapeu-ti in diversi centri.Il nostro motto è: “La certezza di un aiuto nell’attimo di una carezza” e davvero una carezza può fare molto.La filosofia che ispira al nostro ope-rato è che noi favoriamo attraverso gli incontri con gli animali, una inte-razione basata sulla spontaneità re-lazionale, in cui l'operatore si trova a mediare la relazione incentivando le potenzialità individuali e portare allo scambio empatico e conseguente-mente ad una comunicazione equi-librata tra uomo e animale, che si sviluppa attraverso il linguaggio non verbale, dando ampio spazio ad uno scambio di sensazioni, attraverso ca-nali percettivi diversi.

Diego e Cocco, i due conigli presenti nello staff di Petherapy Lab

Operatrice Pet Therapy

di Paola Zapparoli

Attivitá

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Il comportamento dell'animale non è indotto a comportamenti prestabiliti, ma lo stesso animale si esprime libe-ramente, producendo una spinta emo-zionale che porta a stimolare la perso-na coinvolta in una relazione di affetto.Ogni Animale ha una propria modali-tà per comunicare e l'operatore deva favorire la comunicazione cercando di decodificare i segnali comunicativi.Quando si è creato un contatto,la re-lazione tra uomo e Animale, dal punto di vista affettivo ed emozionale, è in grado di produrre benessere sul piano emotivo e psicologico, e questo be-nessere porta ad un miglioramento psicofisico generale.

PROGETTO PER STRUTTURERESIDENZIALI PER ANZIANIQuesto tipo di attività è finalizzata ad un miglioramento delle condizioni fisi-che, sociali ed emotive.I meccanismi d’azione fondamen-tale di questo tipo d’intervento,con l’introduzione di un animale, sono quelli di far nascere nuovi interessi in persone che ne sono prive, mi-gliorare lo stato generale psicofisico, il tono dell’umore e nel corso degli incontri gli anziani verranno guidati in un percorso di attività assistite finalizzato al recupero delle capaci-tà relazionali comunicative, stimolati alla memoria,al recupero del vissuto, all’aumento dell’autostima, al legame affettivo rassicurante e stimolante che si sviluppa con l’animale inco-raggiando alla relazione con gli altri all’interno del gruppo in un clima di serenità e cooperazione.

PROGETTO PET THERAPyPER SOGGETTI ALLETTATILa Pet Therapy nasce negli anni 60 negli USA con l’ausilio degli anima-li per il miglioramento dello stato di benessere, attraverso un rapporto in-terpersonale tra uomo ed animale con effetti psico-emozionali.Può essere definita come un interven-to assistenziale e coterapeutico che consiste in una serie di sedute fina-lizzate a migliorare, attraverso speci-fici stimoli, il benessere della persona mediante la relazione uomo-animale coadiuvando le terapie normalmente

effettuate per il tipo di patologia con-siderato.Le terapie assistite dall’Animale (TAA) sono interventi finalizzati al raggiun-gimento di obiettivi specifici predefi-niti, all’interno dei quali l’Animale che risponde a determinati requisiti risul-ta essere parte integrante del tratta-mento.Tra gli obiettivi: • Il miglioramento delle funzioni fisi-che, sociali, emotive e/o cognitive; • L’incremento dell’autonomia resi-duale di movimento, delle abilità lin-guistiche e della soglia di attenzione; • Il mantenimento/potenziamento delle capacità residue.Le sedute, che si svolgono di norma individualmente, sono documentate con riprese fotografiche e video, gri-glie di registrazione)

Gli Interventi Assistiti con Animali (at-tività di educazione e/o terapia), sono stati altresì riconosciuti a livello na-zionale nel 2003 con decreto emanato dall’allora Ministro Sirchia.Queste attività sono state sancite da tale decreto per la prima volta nella storia del nostro Paese e prevedono il coinvolgimento del ruolo che un ani-male può avere nella vita affettiva di una persona nonchè valenza educati-va e/o terapeutica.

PROGETTO PER ASILI NIDOI bambini si avvicinano all’Animale in-staurando un rapporto mimico e ge-stuale, dando a quest’ultimo la pos-sibilità di comunicare con il linguaggio non verbale, usufruendo ed impa-rando così a gestire i segnali esterni di piacere o di fastidio dell’Amico a

Un bellissimo scatto che ritrae Marlene e Diego in un momento di relax

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4 zampe. Questo tipo di conoscenza è importante perché diventa fonda-mentale nella vita sociale tra coetanei e adulti.Il gioco con gli Animali guidato da un adulto esperto, rappresenta un mo-mento educativo fondamentale in cui i bambini possono scoprire quell’uni-verso di emozioni e sentimenti che solo un amico a 4 zampe può regalare.Interagire con un coniglio già in età di prima infanzia può contribuire al rag-giungimento di processi di apprendi-mento più veloci ed insegnare a pren-dersi cura di qualcuno diverso da sé.L’animale per il bambino è caricato

di una grande valenza emotiva e le azioni per accarezzarlo e coccolarlo originano un gradevole e sereno con-tatto fisico che è per eccellenza uno dei principali fattori di comunicazione interpersonale in quanto orienta la stimolazione della creatività, del desi-derio di conoscere e delle capacità di osservazione attraverso un percorso di conoscenza percettivo/emotivo.Si tende a creare un momento edu-cativo fondamentale, uno strumento atto a favorire nei bambini i processi cognitivi di propriocezione, scoperta, memoria, comunicazione, ricerca, spe-rimentazione, superamento di forme

di timidezza, con-trollo dell’agressivi-tà e dell’iperattività.L’animale è diver-tente essendo otti-

mo stimolatore di sorrisi e soprattutto non giudica.Il coniglio da noi scelto, Diego, è spe-ciale per la sua docile indole, tran-quillità; per le ridotte dimensioni che non soverchiano i bambini e per il suo comportamento non invadente rite-nendolo adatto anche a bambini che temono l’approccio con animali.Attraverso questi laboratori il bam-bino impara a distinguere le azioni non verbali che generano sensazioni di benessere da quelle che generano malessere.L’interazione con un animale significa imparare a socializzare, a prendersi cura di ciò a cui si è affezionati, ad osservare il mondo circostante ca-pendo i meccanismi di azione/rea-zione.L’obiettivo generale del Progetto sarà quello di favorire lo sviluppo senso-riale ed emotivo e l’apprendimento attraverso la conoscenza degli ani-mali e l’interazione con essi con l’in-tento di suscitare nel bambino l’inte-resse per il mondo animale favorendo atteggiamenti di protezione e cura, di proporre una dimensione di scoperta e di piacevolezza emotiva, favorire il superamento di timori e ansie.La presenza di un animale abbassa i livelli di stress, riduce la solitudine, stimola la socializzazione aumentan-do la fiducia in sé stessi nel prender-si cura di loro, offrendo un legame di affettività e protezione.

Zanna, rinata a nuova vita grazie alla pet therapy dopo il recupero da un canile

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C on il termine pet therapy (in italiano zooterapia) s'intende, generalmente, una terapia dol-

ce, basata sull'interazione uomo-ani-male.Si tratta di una terapia che integra, rafforza e coadiuva le tradizionali te-rapie e può essere impiegata su pa-zienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento com-portamentale, fisico, cognitivo, psico-sociale e psicologico-emotivo.La pet therapy è una co-terapia che affianca una terapia tradizionale in corso. Lo scopo di queste co-terapie è quello di facilitare l'approccio me-dico e terapeutico delle varie figure mediche e riabilitative soprattutto nei casi in cui il paziente non dimo-stra collaborazione spontanea.La presenza di un animale permette in molti casi di consolidare un rap-porto emotivo con il paziente e, tra-mite questo rapporto, stabilire sia un canale di comunicazione paziente-a-nimale-medico sia stimolare la parte-cipazione attiva del paziente.Fu lo psichiatra infantile, Boris Levin-son, a enunciare per la prima volta, intorno al 1960, le sue teorie sui be-nefici della compagnia degli animali, che egli stesso applicò nella cura dei suoi pazienti: constatò che prendersi cura di un animale può calmare l'an-sia, può trasmettere calore affettivo, e aiutare a superare lo stress e la depressioneNel 1981, viene fondata negli Stati Uniti la Delta Society, che si occupa di studiare gli effetti terapeutici lega-ti alla compagnia degli animali.Oggi la pet therapy, che solo recen-temente ha ottenuto il giusto ricono-scimento, trova ampia applicazione in svariati settori socio-assistenziali, tra i quali: case di riposo, ospedali, comunità di recupero.

LA PET THERAPy OGGIAd oggi, fatta eccezione per la regio-ne Veneto, non esiste una netta defi-nizione giuridica per quanto riguarda le procedure ed i requisiti minimi ne-cessari per poter effettuare l'attivi-

Petherapy: regole e figure professionali

tà della pet therapy. Ciò è dovuto al fatto che spetta alle singole regioni normare sulla materia.Questo ha portato al formarsi di un panorama eterogeneo di ambienti di lavoro auto gestito (e spesso auto certificato) con metodologie opera-tive spesso molto differenti da una realtà all'altra.Tali approcci si sono spesso rive-lati dannosi sia per il paziente che per l'animale coinvolto, a causa della mancanza di un'equipe che potesse monitorare contemporaneamente sia lo stato del paziente che dell'animale coinvolto nel progetto.Per ovviare a queste problematiche la regione Veneto, recependo la legge regionale 3/2005, ha redatto il MOR

(Manuale Operativo Regionale regione Veneto) ed avviato un progetto di rete regionale per la pet therapy (net Pet Therapy).Questo manuale definisce le A. A. A. (Attivitá Assistite con Animali), le T. A. A. (Terapie Assistite con Anima-li), l'equipe prescrittivo progettuale, l'equipe operativa e le schede di va-lutazione.

LE A.A.A.Le Attività Assistite con Animali con-sistono in interventi di tipo educati-vo-ricreativo e di supporto psico-re-lazionale, finalizzati al miglioramento della qualità di vita di varie categorie di utenti (bambini, soggetti portatori di handicap, pazienti ospedalizzati,

di Petherapy Lab

della Redazione

Focus

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Page 43: Petherapy Lab Mag 0

pazienti psichiatrici, anziani, dete-nuti) e realizzati mediante animali in possesso di adeguate caratteristiche.Non essendo attività con valenza di tipo terapeutico, non è necessaria una specifica prescrizione medica.Tuttavia è comunque opportuna l’in-dicazione da parte di un professioni-sta del settore sanitario o educativo che abbia in carico il soggetto desti-natario dell’intervento.Le AAA vengono progettate dalla EPP ed effettuate dalla EO.

(fonte: Estratto dalle Linee Guida Regio-nali relative agli interventi assistiti dagli animali D.G.R.V. n. 4130 del 19/12/2006 e della Legge Regionale del Veneto n. 3 del 3/01/2005).

LE T.A.A.Le Terapie Assistite con Animali sono interventi individualizzati sul pazien-te, utilizzati a supporto delle tera-pie tradizionali (e pertanto definite co-terapie), per la cura della patolo-gia di cui egli è affetto e sono prati-cati mediante animali appositamen-

te educati. Esse sono finalizzate al miglioramento di disturbi della sfera fisica, motoria, psichica, cognitiva o emotiva.Sono progettate sulla base delle in-dicazioni sanitarie e psico-relazionali fornite dal medico e/o dallo psicologo di riferimento del paziente e preve-dono precisi obiettivi ed indicatori di efficacia.

(fonte: Estratto dalle Linee Guida Regio-nali relative agli interventi assistiti dagli animali D.G.R.V. n. 4130 del 19/12/2006 e della Legge Regionale del Veneto n. 3 del 3/01/2005)

L’INTERVENTO RIABILITATIVOL'intervento riabilitativo iene finaliz-zato verso 4 obiettivi: ) il recupero di una competenza fun-zionale che, per ragioni patologiche, è andata perduta;2) l’evocazione di una competenza che non è comparsa nel corso dello sviluppo;3) la necessità di porre una barriera alla regressione funzionale, cercando

di modificare la storia naturale delle malattie croniche e degenerative ri-ducendone i fattori di rischio e domi-nandone la progressione;4) la possibilità di reperire formule fa-cilitanti alternative.(fonte: Estratto da linee guida nazionali del Ministero Salute per le attività di ri-abilitazione G.U. 30 maggio 1998, n. 124)Chi può prescrivere queste attività? Le figure sono il medico di medici-na generale del paziente, il medico specialista di riferimento del paziente oppure lo psicologo/psicoterapeuta che ha in carico il pazienteLe T.A.A. vengono progettate dalla E.P.P. ed effettuate dalla E.O.(fonte: MOR regione Veneto)

LE éQUIPE COINVOLTESecondo le linee guida della regione Veneto le attività di pet therapy de-vono venire dapprima progettate da una équipe "prescrittivo progettuale" (E.P.P.) e poi venir attivate da una éq-uipe "operativa" (E.O.).Questa innovazione permette di sta-

Marlene, bellissimo esemplare di labrador femmina di 6 anni, fa parte dello staff di Petherapy Lab

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Page 44: Petherapy Lab Mag 0

bilire una procedura univoca (proto-collo operativo) da seguire che tenga conto sia del benessere della perso-na che dell'animale coinvolto.Per entrambe le tipologie di attività (A.A.A. e T.A.A.) si prevedono le se-guenti figure:• Responsabile di progetto (un pro-fessionista del campo sanitario per le A.A.A. e clinico per le T.A.A.).• Medico veterinario (valuta i requisiti comportamentali e sanitari dell'ani-male, l'aspetto igienico sanitario ed il benessere animale).• Coordinatore d'intervento (nelle A.A.A. può essere: psicologo, educa-tore, infermiere/assistente sanitario, OSS, laureato in scienze motorie, insegnante; nelle T.A.A. può essere: psicologo/psicoterapeuta, infermie-re/assistente sanitario, educatore, terapeuta della riabilitazione, tera-peuta occupazionale, psicomotricista.• Coadiutore dell'animale (promuove la relazione uomo animale e monito-ra lo stato di salute ed il benessere

LA FORMAZIONELe figure professionali coinvolte de-vono (o dovrebbero) avere una prepa-razione specifica per quanto riguarda le caratteristiche generali degli ani-mali coinvolti nella pet therapy, come la possibilità di zoonosi e l'etologia degli animali a disposizione.L'intervento degli enti pubblici, quali università e gli enti sanitari regionali, costituiscono oggigiorno l'unico modo per permettere una formazione il più possibile uniforme ed accessibile dal punto di vista economico, in modo da abbattere in parte gli esorbitanti co-sti della macchina della pet therapy.

GLI ANIMALI COINVOLTIL'E.P.P. individua l'animale corretto per il singolo paziente in base alle prefe-rente personali, alle capacità psico-fi-siche, all'analisi delle eventuali fobie specifiche, alle allergie ed in base alla risposta emotiva nelle prime sedute.Ad esempio nel caso si dispongano di più cani si dovrà definire l'abbina-mento cane-paziente tenendo conto della taglia del cane, dell'indole, del tipo di pelo...Nella pet therapy è possibile utiliz-zare anche altri animali come: gatti, cani e conigli; cavalli (Ippoterapia); asini (Onoterapia) e delfini (Delfinote-rapia).

Lo staff di Petherapy Lab: Paola, l'operatrice in compagnia di Marlene

dell'animale in collaborazione con il veterinario).

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Quando il cane prova amore,si affida all'odore

A naso... ti voglio bene! Per i cani sembra infatti che sia l’olfatto a caratterizzare i loro senti-

menti: dolce o rude, forte o naturale, quale sia il profumo delle persone a cui sono affezionati poco importa: per nostri amici a quattro zampe l’o-dore delle persone familiari è buono come quello di una porzione di pap-pa, e come tale lo percepiscono.

Così come nei precedenti studi, dove si è appreso il funzionamento del cervello del cane e la sua ormai innegabile capacità di provare emo-zioni, gli scienziati si sono avvalsi della risonanza magnetica per com-

prendere come il cane reagisca a stimolazioni ambientali e ai ropporti con i suoi... cari.

Tutti gli animali impiegati nello stu-dio sono adeguatamente addestrati per sottoporsi in perfetta serenità alla risonanza, indagine diagnostica assolutamente indolore.

In particolare, gli studi condotti dal team del neurologo Gregory Berns da oltre tre anni si focalizzano su quelle aree del cervello del cane che han-no un funzionamento simile a quello dell’uomo, così da avere un termine di paragone e stabilire, senza troppo margine di dubbio, se gli animali pro-

vino effettivamente delle emozioni.In questa nuova sezione della ri-

cerca, 12 cani sono stati sottoposti a risonanza magnetica funzionale per capire la reazione agli odori.

A ogni esemplare sono stati propo-sti cinque profumi diversi: quelli di un umano conosciuto, quelli di un estra-neo, di un cane del proprio quartiere, di un cane mai visto prima e il loro stesso odore.

L’esperimento ha svelato come il nucleo caudato, un’area del cervello connessa con le aspettative positive, si attivi maggiormente con l’odore di una persona conosciuta.

SECONDO UNA RICERCA DI UN TEAM DI SCIENZIATI, È L’OLFATTO IL PIÙ GRANDE VEICOLODEI SENTIMENTI E DELLE PASSIONI DI QUESTO ANIMALE

Educatore cinofilo

di Marco Sivero

Scoperte

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IL SENSODELL'OLFATTOLa principale caratteristica distintiva del cane è il senso dell'olfatto, dovuto alla sua innata attività di cacciatore. Parte fondamentale del suo processo di riconoscimento degli odori è la conformazione del suo naso (il tartufo) e soprattutto la potente mucosa interna, in grado di distinguere una sola molecola di una sostanza su milioni di altre. Il tartufo rappresenta l'estremità terminale del naso del cane.L'impronta delle circonvoluzioni che lo contraddistinguono è specifica dell'individuo e, al pari delle impronte digitali dell'essere umano, può essere usata come efficace sistema di riconoscimento.La mucosa che riveste internamente il naso del cane svolge gli stessi compiti di qualsivoglia altro mammifero: alla sua estremità ci sono le froge o cavità per aspirare l'aria e, come in altri mammiferi, al confine mucosocutaneo, è dotato di vibrisse laterali, grossi peli con funzioni sensoriali molto importanti.Quello che la rende speciale sono diverse funzioni aggiuntive. Innanzitutto è un eccezionale organo di senso, soprattutto in senso termico, dinamico (perché la mucosa che lo riveste è provvista di ghiandole sudoripare, mentre la pelle del cane ne è quasi totalmente priva) e tattile, essendo in grado di registrare anche lievissime asperità e vibrazioni che altrimenti sfuggirebbero all'animale.Queste eccezionali capacità dell'olfatto del cane rappresentano il principale motivo per cui molti cani vengono addestrati e utilizzati per la ricerca di

animali, persone, tartufi o sostanze particolari,

come gli stupefacenti

o gli esplosivi.

Questo suggerisce non solo come il fiuto permetta a fido di elaborare sentimenti positivi dalla presenza del proprietario, ma anche come provi piacere dall’annusare qualcosa di così familiare, un compiacimento fisico e psicologico simile alle sensazioni ti-piche dell’alimentazione.

Solo con l’odore del proprietario il cervello di Fido risponde in modo così intenso, sebbene risultati va-gamente vicini si siano manifestati con l’esperimento sul profumo di un cane conosciuto. In tutti gli altri casi, la risonanza non ha svelato reazioni apprezzabili.

Questa scoperta, comprese le altre già effettuate in passato dalla stessa università, sono molto importanti per elaborare nuove tattiche di addestra-mento dei cani, soprattutto per colo-

sostanze particolari, come gli

stupefacenti o gli

esplosivi.

ro che saranno deputati alla pet-the-rapy o all’assistenza dei malati.

Ad esempio, si potrebbe velociz-zare l’insegnamento facendo impar-tire comandi e segnali da una persona a cui l’animale è particolarmente legato e, allo stesso tem-po, aumentare le chance di suc-cesso del trai-ning.

L’olfatto sarà fondamentale insomma per intrattenere raaporti con i nostri amici cani: quindi... non cambiate spesso profumo!

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Come gestire in maniera correttail millenario rapporto di amicizia

tra uomo e cane

Quando qualcuno mi chiede consigli sull’educazione del proprio cane, parto dal pres-

supposto che:

"Non c’è nulla che tu possa inse-gnare al cane che lui già non sap-pia e che faccia finta di non sapere dandoti l’illusione e la soddisfazio-ne di averglielo insegnato..."

Ciò che mi interessa non è insegnare lo stare seduto, il “terra”, ecc. ecc. il tutto quasi sempre fine a sé stesso e sovente di poca utilità se non calato in un contesto ben più ampio di vita quotidiana, bensì creare un rapporto di fiducia, di reciprocità e di compli-cità che consenta di creare un rap-porto stabile e duraturo con tutti i membri del branco/famiglia ciascuno nel rispetto dei propri spazi e delle gerarchie.Chiamerò questa nuova rubrica, "Scuoladinzolando", intendendo con tale termine dare una visione dell’e-ducazione del cane anche dalla parte di quest’ultimo, ovvero come il cane recepisce un nostro comando, oltre che a partire ovviamente e necessa-riamente dall’aspetto umano.

Non sono mai stato un “nozionista” e non lo sarò mai dato che le frasi fatte e gli atteggiamenti stereotipati non fanno parte del mio concetto edu-cativo del cane, tenendo altresì ben presente che ogni cane ha una situa-zione a sé, determinata da molteplici fattori e la capacità e l’abilità di un buon educatore cinofilo stanno nel capire le anche talvolta lievi sfuma-ture di un atteggiamento apparente-mente consueto e normale ma che in realtà così non sono, trasformandole in un vantaggio che diventa spesso

determinante nell’educazione stessa del proprietario e dell’Animale.Risponderò alle domande che di volta in volta mi verranno sottoposte dan-do suggerimenti che potranno ma-gari sembrare semplici ma che sono frutto di un’esperienza pluriennale “sul campo” e di una continua osser-vazione dei comportamenti umani e canini. Potete quindi scrivermi alla mail [email protected]: aspetto con ansia le Vostre domande e sarò felicissimo di rispondervi.

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Èun progetto singolare quello ideato e realizzato da Eric Is-selée, fotografo belga classe

1966, che ha fuso le immagini di cani con le maglie delle squadre degli ul-timi Mondiali di Calcio. Un’occasione importante che unisce la passione per gli animali con un importante evento calcistico intercontinentale.I fotomontaggi da lui prodotti sono molto ben riusciti, i cani sembrano davvero indossare le maglie dei vari team. E per ogni nazionale l’artista ha scelto una razza particolareQuindi un bellissimo Pastore tede-sco ha indossato l’omonima maglia di calcio, un tenebroso cane Corso quella della nazionale italiana, un Brazilian Mastiff quella del Brasile, un Akita Inu la maglia giapponese e un Galgo spagnolo la divisa dell’omoni-ma nazionale.L’elenco ovviamente prosegue con razze ad hoc per ogni nazionale di calcio, l’immagine è così reale che i cani sembrano realmente vestire le t-shirt che i giocatori ha indossato sul campo da giocoDel resto l’artista non è nuovo a

Brasile 2014: lo ricorderemo come un Mondiale da... "cani"IL FOTOGRAFO ERIC ISSÉLE HA REALIZZATO ALCUNI FOTOMONTAGGI MOLTO DIVERTENTI: GLI ATLETI RITRATTI IN QUESTO MAGNIFICO SERVIZIO SONO ‘FIGURINE’ MOLTO PARTI-COLARI DOVE OGNI NAZIONE PARTECIPANTE HA IL SUO CUCCIOLO CAMPIONE!

CANE CORSO

ITALIA

CHIHUAHUA

MESSICO

PITBULL

STATI UNITI

BULLDOG

INGHILTERRA

PASTORE

BELGIO

BOULEDOGUE

FRANCIA

queste fotografie, in passato aveva creato simpatici mix unendo cani dai musetti impettiti con abiti di vario genere.Dalla veste casual con camicia a fio-ri all’abito in costume, dall’abbiglia-mento anni ’80 allo stile Barocco.Per Eric gli animali non sono più un mistero, da anni ne studia movenze ed espressioni che cattura con pa-zienza e attenzione. Il suo amore per il mondo animale è

diventato quotidianità quando, alla fine degli anni ’90, di ritorno da un viaggio in Africa ha creato Life on White.Un progetto multimediale ca-ratterizzato dall’esperienza data dai molti viaggi in tutto il mondo, occasione impor-tante per catturare immagini e vite degli animali in libertà.Da allora 450 specie sono sta-te immortalate in 10.000 scatti,

Curiositàdella Redazione

di Petherapy Lab

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Brasile 2014: lo ricorderemo come un Mondiale da... "cani"

Il fotografo belga Eric Isselée, appassionato di animali, è l’ironi-

co realizzatore di questo progetto

DOGO

ARGENTINA

MASTIFF

DALMATA

CROAZIAPASTORE

GERMANIA

LEVRIERO

SPAGNA

CAO DE AGUA

PORTOGALLO

AKITA INU

GIAPPONE

DINGO

AUSTRALIA

con alle loro spalle un semplice sfon-do bianco immacolato. Senza fronzo-li, senza artifici, gli animali appaiono

nella loro totale bellezza.Il progetto ha incontrato l’inte-resse di molti estimatori pron-ti ad acquistare le immagini, con i ricavati il fotografo può sovvenzionare la soprav-vivenza di animali in via di estinzione presenti in rifugi e

santuari.

Il fotografo belga Eric Isselée, appassionato di animali, è l’ironi-

co realizzatore di questo progetto

MASTIFF

PASTORE

GERMANIA

IL FOTOGRAFO

DEGLI ANIMALI

BRASILE

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L’Associazione Onlus Rescue Dogs, nata nel Marzo 2013 per volontà del fondatore Jair Zurolo

e grazie a un’operazione di totale au-tofinanziamento, ha sede a Soragna, in provincia di Parma e rappresenta attualmente l’unica realtà sul territorio in grado di realizzare salvataggi, soc-corsi e recuperi di ogni tipo di animale,

Rescue Dogs di Soragna

di Petherapy Lab

della Redazione

Associazioni

mero attivo e realmente funzionante 24 ore su 24, grazie a un turn over di 90 volontari , perfettamente strutturato e predisposto per riuscire a coprire tutto l’arco della giornata. I volontari iniziano l’attività sul campo dopo aver seguito corsi altamente qualificati, con figure quali veterinari, esperti in materia giu-ridica, rappresentanti delle unità sani-tarie locali, addestratori, vigili del fuoco, guardie forestali.La formazione prevede quindi un corso presso l'università di scienze veterina-rie di Parma e Bologna oltre a un pe-riodo di affiancamento con i volontari più esperti, per poter in breve tempo diventare autonomi e percepire l'abili-tazione.I volontari sono attualmente 90 e hanno realizzato finora piu di 400 in-terventi e imprese delle più ardue,co-me il recupero di un cane all’interno di un’auto completamente distrutta, dopo un incidente mortale. Ma non mancano costantemente salvataggi di ogni spe-cie, come rapaci, rettili, roditori. Insomma, le competenze sono tali da poter garantire l’intervento in ogni caso, per tutte le richieste di aiuto e in pochissimo tempo (nella prassi dei soccorritori viene sempre precisato il tempo di arrivo).Attualmente dotati di tre mezzi di soc-corso, tra cui un’ambulanza perfetta-mente dotata di tutto il necessario per il soccorso animale, i Rescue Dogs sono diventati un fondamentale punto di ri-

ferimento anche per le stesse strutture istituzionali che dovrebbero ufficial-mernte farsi carico di interventi simili.Sembra l’uovo di Colombo, ma finora nulla del genere esisteva e tuttora l’e-sistenza di quest’Associazione suscita incredulità: trovare un animale ferito e sapere di avere sicura assistenza era utopia, fino a poco tempo fa e lo è tut-tora pressoché ovunque in Italia, rima-ne pertanto solo da sperare che simili realtà crescano a dismisura e che l’at-tività dei Rescue Dogs, anziché cadere nelle reti infernali delle competizioni associazionistiche, riesca invece a pro-liferare, grazie a reali e concreti appoggi istituzionali, che ne permettano anche la creazione di distaccamenti.Per informazioni, richiesta di apertura di Centri Rescue Dogs in tutta Italia: [email protected] / www.rescue-dogs.it / Tel. 3886443131

24 ore su 24, colmando in tal modo le gravi lacune istituzionali in quest’ambi-to: come sappiamo, chiunque trovi un animale ferito, disperso o comunque in difficoltà, molto raramente riesce anche solo a trovare qualcuno che gli presti attenzione (e dopo infiniti giri di telefo-nate e rimpalli).L’associazione dispone invece di un nu-

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per l'eliminazione delle croste e del muco. Coadiuvante nella diminuzione delle autolesioni dovute a grattamento, coadiuvante come disinfettante, antinfiammatorio, per i frequentissimi casi di arrossamento, lacrimazione, dopo l'asportazione di corpi estranei.

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Dove adottare i nostri amici "pelosi"MONDO GATTO - MILANOMondo Gatto Gruppo Volontari è una onlus ed è un circolo della Legambiente che dal 1985 si occupa del randagismo felino in modo concreto, intervenendo di-rettamente sul territorio urbano. Interviene, su segna-lazione dei cittadini o delle istituzioni, per difendere i gatti che vivono in libertà, per assicurare loro un am-biente adeguato e per risolvere gli eventuali problemi che la loro presenza può provocare. Provvede a garan-tire agli animali buone condizioni di salute, limitando la crescita delle colonie feline attraverso la sterilizzazione, a sensibilizzare l'opinione pubblica affinchè ne abbia cura e rispetto. I gatti non autosufficienti o che non dispongono di un ambiente adeguato in cui vivere vengono ospitati presso il nostro rifugio, in attesa di trovare una nuova famiglia che li accolga. Gran parte dell' attività dell'associazio-ne - dalle decine di interventi richiesti giornalmente dai cittadini, alle sterilizzazioni e cure veterinarie ai randagi, alla gestione del rifugio - sono possibili grazie al volontariato e agli introiti delle iscrizioni e delle offerte.

www.mondogatto.org / [email protected] / Tel. 02.89.19.01.33www.facebook.com/pages/Mondo-Gatto/73656518236?fref=ts

MILLEVITE - ZEME LOMELLINA (PV)"MILLEVITE” è un’Associazione di Promozione Sociale senza scopo di lucro che si autofinanzia e vive grazie al sostegno dei donatori, che si occupa principalmente della gestione di colonie feline sul territorio casalese e pavese; si occupa di far ste-rilizzare sia con veterinari privati che con l’aiuto della ASL competente i gatti liberi sul territorio. Attualmente la struttura è in fase di evoluzione e ristrutturazione, ma comprende già diverse zone. Una parte di essa è adibita al ricovero di quei gat-ti che non verranno mai adottati perché o troppo forastici o troppo anziani. L’altra parte è adibita a tutti quei gatti in cerca di casa. Facciamo del nostro meglio per non far mancare nulla ai mici che passano per la nostra associazione, ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per renderla sempre più accogliente.

www.millevite.it - [email protected] - Tel. 339.65.09.967 (Stefania)www.facebook.com/IgattidiMillevite

di Pet Therapy Lab

della Redazione

Adozioni

GATTOLANDIA - MONZAGattolandia ONLUS è il realizzarsi di un sogno che ha acco-munato all'inizio le fondatrici dell'Associazione ma che ha poi contagiato e inglobato una comunità variegata ed eterogenea di persone accomunate da una grande passione, quella per i mici, e da quel sogno... un'oasi, intesa come posto fisico ma anche luogo virtuale, dove potere coltivare la propria passio-ne, dove poter mettere in essere iniziative, le più diverse, vol-te ad un solo unico scopo: la tutela dei gatti. Le inziative sono tante: Gestione del rifugio denominato Gattoparco; Program-mi di sterilizzazione, cura, mantenimento e messa in sicurez-za di colonie feline; Corsi di formazione per tutor di colonie

feline; Campagne mediatiche di sensibilizzazione su sterilizzazioni, abbandoni, profilassi sanitarie preventive, malattie invettive; Programma di recupero e socializzazione di mici selvatici non reimmettibili nel territorio; Programma di as-sistenza per mici positivi alla leucemia felina; Programma di cura e svezzamento di cuccioli orfani o prematuramente sottratti alle mamme. Forse non cambieremo il mondo, ma di certo il mondo non cambierà Gattolandia. L'impegno di Gattolandia è quello di rimanere sempre e per sempre dei gattari che, per quanto visionari, fanno dei gatti di nessuno o che nessuno più vuole, i propri gatti e per i quali, in quanto tali, ne perseguono il benessere pieno.www. gattolandia.org / [email protected] / Tel. 320.40.72.865 (Eliana) - 345.86.57.757 (Manuela) - 349.86.41.637 (Laura) - 348.70.34.244 (Olga, dopo le 18.30) - www.facebook.com/GattolandiaOnlus?fref=ts

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L’associazione Squadra 4 Zampe si occupa di prendere in affido cani e altri animali d’affezione di proprietari privati in difficoltà, non più in grado di prendersene cura . Collabora alla gestione di canili di proprietà o convenzionati con Enti pubblici o con canili privati in difficoltà. Partecipa ai corsi di formazione per guardie zoofile e protezione dell’ambiente e degli animali. Realizza programmi di informazione ed educazione sui temi del rispetto per le altre specie e per l’ambiente da svolgere nelle scuole e sul territorio, anche in collaborazione con Enti pubblici. L'associazione ha lo scopo di ridurre il problema del randagismo (prevalentemente canino) con la realizzazio-ne e la collaborazione alla gestione di un centro di accoglienza o rifugio sanitario per animali randagi, abbandonati, smarriti o di persone in temporanea difficoltà che oltre alla custodia, cura e mantenimento sia punto di riferimento per tutte le iniziative di affidamento o adozione. Per ridurre il fenomeno del randagismo felino l'associazione si oc-cupa della sterilizzazione dei soggetti femminili delle colonie. Scopo primario e' l'assicurare all’animale il diritto e la possibilità concreta di vivere negli spazi urbani, adottando tutte le iniziative e i regolamenti necessari a garantire una esistenza priva di sofferenze, armonizzando la migliore loro convivenza nella società degli umani. Squadra 4 zampe si adopera di organizzare le difese legali nei confronti dei diritti degli animali e delle persone che di questi si occupano e che ne sono proprietarie, contro abusi, maltrattamenti ed eventuali persecuzioni.L’associazione Squadra 4 Zampe si appoggia prevalentemente a un rifugio della provincia di Bergamo che accoglie i suoi cani (25/30 in media) in attesa di adozione. I nostri cani provengono principalmente dalla Sardegna, Palermo, Roma, Spagna e molti anche dalla Lombardia. I gatti in cerca di casa dell’associazione sono tenuti in stallo dalle vo-lontarie che se ne prendono cura fino all’adozione. Molti di loro sono vittime di maltrattamenti, incuria, sequestri e presso di noi trovano quasi sempre un recupero psico-fisico tale da poter essere inseriti in nuove famiglie selezionate tramite colloqui, pre-affidi e post controlli. Il nostro obbiettivo è dare, ad ogni famiglia che ci contatta per un’adozione, il cane o il gatto che per le sue caratteristiche meglio si adatta al nucleo familiare e alle sue dinamiche. A quei pochi cani per cui per motivi di salute, vecchiaia o problematiche comportamentali non riusciamo a trovare un’idonea fami-glia cerchiamo di garantire una vita dignitosa e con tutte le cure necessarie al loro sostentamento… ma soprattutto tante tante coccole e amore.

www.squadra4zampe.com / [email protected] / Tel. 3343056807 (Paola Daniela)www.facebook.com/squadra.quattrozampe?fref=ts

GLI AMICI DEL RANDAGIO - MARIANO COMENSEL'Associazione Animalista "Gli Amici del Randagio" è nata nel 1992 dalla passione e il comune amo-re per i cani di un gruppo di amici: l'obiettivo era quello di migliorare le condizioni di vita dei cani

randagi ospitati al Canile di Mariano Comense. Dal 1992 ha in gestione il canile consortile di Mariano Comense (CO) e dal 1994 anche quello di Erba: da allora l'opera che presta all’interno delle strutture è totalmente volontaria e senza alcuno scopo di lucro. "Gli Amici del Randagio" hanno in custodia complessivamente circa 250 cani.In particolare l'Organizzazione nel corso degli anni:- Ha portato avanti il progetto "Dog for Children" accompagnando nel reparto pediatria degli Ospedali e in case di riposo della zona, alcuni dei cani ospiti del canile di Mariano Comense. Scopo del progetto è donare ai ricoverati mo-menti di gioco, affetto, responsabilizzazione, sfruttando le proprietà terapeutiche del contatto con l'animale anche per insegnare un rapporto sano e corretto con il miglior amico dell'uomo.- Ha partecipato al Bando di gara della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca con un progetto di integrazione cani - disabili e ottenuto parte dei fondi per realizzarlo- Ha organizzato puppy-class, momenti di incontro con le famiglie che hanno adottato cuccioli presso il nostro canile. Un esperto spiega come crescere un cane sano, equilibrato, affidabile e felice.- Ha promosso sul territorio campagne di sensibilizzazione sul tema dell'abbandono e del randagismo, campagne a favore della sterilizzazione, volte a sfatare molti luoghi comuni che ostacolano la diffusione di questa pratica. campa-gne di informazioni sul microchip e sull'iscrizione all'anagrafe canina e organizzato campagne d'adozione definitiva dei randagi ospiti dei rifugi, anche attraverso interventi sui quotidiani locali, alla radio o in televisione.

www.gliamicidelrandagio.it /[email protected] / Tel. 031 751653https://www.facebook.com/pages/Gli-Amici-Del-Randagio/187317891288639?fref=ts

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L’AMAZZONIA STA SPARENDO

Ogni annoperdiamo 1,5 milionidi ettari di forestaamazzonica. Centinaia gli incendi ogni giorno.L’Amazzonia ospita il 10% di tutte le specie conosciute, è la vita del giaguaro, del delfinodi fiume e dei bambini di 350comunità indigene.È aria, acqua, cibo, energia. È il polmone verde del Pianeta.

AIUTACI A SALVARLAwwf.it/amazzoniaC/C Postale 323006

SE L’AMAZZONIA RESPIRA, RESPIRI ANCHE TU.

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