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piano 2015 1 - Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Lodi · periodo di osservazione dal...

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI Piano di Formazione Aziendale 2015 DIREZIONEFORMAZIONE Piano di formazione 2015
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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

Piano di formazione

2015

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

� PRESENTAZIONE � Relazione sulla formazione 2014

Riesame e Audit interni Riesame e Audit interni Riesame e Audit interni Riesame e Audit interni

Analisi delle non Analisi delle non Analisi delle non Analisi delle non conformità, azioni correttive e conformità, azioni correttive e conformità, azioni correttive e conformità, azioni correttive e

preventivepreventivepreventivepreventive

Rapporto di audit esterno:gestione delle raccomandazioni_2012Rapporto di audit esterno:gestione delle raccomandazioni_2012Rapporto di audit esterno:gestione delle raccomandazioni_2012Rapporto di audit esterno:gestione delle raccomandazioni_2012

Analisi delle informazioni di ritorno dei clientiAnalisi delle informazioni di ritorno dei clientiAnalisi delle informazioni di ritorno dei clientiAnalisi delle informazioni di ritorno dei clienti

Analisi degli indicatori della qualitàAnalisi degli indicatori della qualitàAnalisi degli indicatori della qualitàAnalisi degli indicatori della qualità

Eventuali necessità di addestramentoEventuali necessità di addestramentoEventuali necessità di addestramentoEventuali necessità di addestramento

Consuntivo dei corsi effeConsuntivo dei corsi effeConsuntivo dei corsi effeConsuntivo dei corsi effettuati con valutazione della ttuati con valutazione della ttuati con valutazione della ttuati con valutazione della

efficacia degli stessiefficacia degli stessiefficacia degli stessiefficacia degli stessi

Valutazione dei fornitoriValutazione dei fornitoriValutazione dei fornitoriValutazione dei fornitori

Valutazione della applicazione del sgq nel periodo di Valutazione della applicazione del sgq nel periodo di Valutazione della applicazione del sgq nel periodo di Valutazione della applicazione del sgq nel periodo di

osservazioneosservazioneosservazioneosservazione

Bisogno di risorseBisogno di risorseBisogno di risorseBisogno di risorse

� Gli obiettivi e gli indicatori della formazione 2014 � Gli obiettivi della USS formazione 2015 � La rilevazione dei bisogni formativi � La sostenibilità della progettazione formativa � Bibliografia

indice

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

presentazione

Quello che segue è il Piano di Formazione Aziendale per l’anno 2015; la sua ـ

struttura, proprio perché nasce da un processo consolidato della formazione

trova nell’analisi dei bisogni formativi, nell’identificazione delle iniziative da

erogare e nella valutazione della formazione le tappe principali che ne

ripercorrono il contenuto.

La prima parte è dedicata alla presentazione della formazione del 2014 dove ـ

l’accento è posto sia sull’analisi dei dati quantitativi, per quelli quantitativi si

rimanda alla redazione della relazione sulla valutazione della ricaduta formativa

di seguito pubblicata sul sito aziendale.

La seconda raccoglie i dati per la pianificazione della formazione 2015 tenendo ـ

in considerazione gli elementi riferibili alla Azienda e quelli dei diversi

professionisti coniugandoli con le norme di riferimento che orientano il pensare e

fare formazione all’interno di una organizzazione come quella ospedaliera, configurandosi come l’analisi dei bisogni formativi.

La terza parte con la definizione di nuovi obiettivi della Alta Direzione vuole ـ

rappresentare l’investimento formativo aziendale per l’anno 2015. Il mantenimento,

consolidamento, il potenziamento di alcune attività rappresentano la volontà

programmatica di garantire un servizio che va oltre l’erogazione dei corsi, è un

impegno ulteriore alla coerenza con la Mission aziendale. Si traduce, in tal modo,

il “pensare formazione” in “fare formazione”: i bisogni emersi sono interpretati in

iniziative formative differenziate per tipologia e orientate in relazioni alle diverse

professionalità, ma nel contempo vuole, attraverso la continuità formativa dei

progetti, dare un impulso alla multidisciplinarietà dell’agire. L’ultima parte comprende l’investimento economico programmato secondo criteri ـ

definiti.

Il Piano mantiene per sua natura e per intima convinzione della Direzione Formazione uno strumento flessibile che fatte salve le condizioni necessariamente programmatiche deve raccogliere nel tempo nuove esigenze formative. Per questo motivo il Piano Formativo Aziendale e le iniziative formative inserite nei diversi progetti o che sostengono il raggiungimento degli obiettivi rappresentano uno strumento work in progress. Sarà possibile l’attivazione di iniziative sponsorizzate, secondo le modalità indicate dai sistemi di accreditamento ECM/CPD, come da allegata dichiarazione unitamente all’adesione a corsi di formazione in simulazione avanzata.

Il Responsabile Dr. Lucio Raimondi

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Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

Relazione sulla formazione 2014

RIESAMI E AUDIT INTERNIRIESAMI E AUDIT INTERNIRIESAMI E AUDIT INTERNIRIESAMI E AUDIT INTERNI U.S.S. Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica Responsabile di Struttura Dr. Lucio Raimondi Responsabile di Qualità Eugenia D’Imico

Data del riesame: 30/05/2014 Luogo: Ufficio DST Partecipanti: Il riesame della USS Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica ha inizio alle ore 08.30 alla presenza delle persone citate in elenco: Dott. Lucio Raimondi (DST), IP Eugenia D’Imico (RQST)

Dal 17/04/2014 al 30/05/2014

� DESCRIZIONE NON CONFORMITÀ AGGIORNAMENTO INTERNO RILEVATE DAL RESPONSABILE DELLA FORMAZIONE: non sono state rilevate nc nel settore formazione, superato con esito positivo l’istruttoria principale del piano formativo 2014 ( comunicazione Eupolis Lombardia, del 24/04/2014 prot. n. RSF 2014000004099).

• DESCRIZIONE NON CONFORMITÀ AGGIORNAMENTO ESTERNO ANNO 2014 RILEVATE

DALLA SEGRETERIA AGGIORNAMENTO ESTERNO ( allegato 1): periodo di osservazione dal 01/01/2014 al 30/05/2014

Rispetto al periodo analizzato nel 2013, si osserva che c’è stata una netta diminuzione delle nc minori, contrariamente a quanto invece accaduto per le nc maggiori; in ogni modo tutte sono state risolte prontamente e celermente ed attualmente non ci sono nc aperte. Tutte le NC vengono registrate in un database creato per l’aggiornamento esterno dall’Ufficio Qualità ed è presente nella postazione PC della Sig.ra Anna Cattaneo che registra l’aggiornamento Esterno. Rispetto al seguente processo è stata modificata la procedura dell’Aggiornamento Esterno (PGA.FA.3), Cap 9, paragrafo 9.2 relativo alla partecipazione a corsi di formazione esterni all’AO sponsorizzati da organizzazioni esterne. Essendo stata modificata la procedura rispetto alla partecipazione tramite “invito, è stata aperta un’azione preventiva che tenga monitorizzato il processo, ovvero l’invio del conflitto d’interessi da parte del dipende alla Formazione.

PERIODO DI OSSERVAZIONEPERIODO DI OSSERVAZIONEPERIODO DI OSSERVAZIONEPERIODO DI OSSERVAZIONE

ANALISI DELLE NON CONFORMITÀ, AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVEANALISI DELLE NON CONFORMITÀ, AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVEANALISI DELLE NON CONFORMITÀ, AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVEANALISI DELLE NON CONFORMITÀ, AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE

tipo_nc Conteggio_nc mag_min

Mancanza di Attestato 9 minori

Arrivata in ritardo 4 minori

Mancanza di relazione 9 minori

Pervenuta a Corso già avvenuto 7 MAGGIORI

Programma mancante 1 minori

Totali rilevate 30

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Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

A seguito dell’ Audit Esterno effettuato il 10 giugno 2013 sono state rilevate 2 raccomandazioni; riportata

tabella con azioni correttive eseguite ed esito verificato dal Responsabile della Formazione n. Norma e requisito Descrizione Azione correttiva ESITO

01 8.1

Si raccomanda di completare il trattamento delle non conformità con le eventuali motivazioni in caso di ritardo, in modo che sia possibile sottoporle a nuova verifica per dimostrarne la conformità dei requisiti

Eseguita revisione della procedura non conforme (PGA.FA.3 Aggiornamento Esterno) : aggiunto paragrafo 9.6 trattamento/azione NC

� Trattamento eseguito e formalizzato

02 8.2.4.

Si raccomanda di riesaminare il punteggio di valutazione del docente (accettabile 30 massimo 60) giustificando la parte non appropriata al raggiungimento del valore massimo obiettivo

Eseguita revisione del modulo PGA.FA.2-M.4 valutazione del docente, modificati i parametri di valutazione: docenza accettabile da 40 a 60

� Trattamento

eseguito e formalizzato

In data 5/5/2014 eseguito un Audit Interno condotto da Pasquale Esposito (Responsabile gruppo di Audit) e Giuseppina Badiini (Auditor). E’ stata verificata la gestione delle due raccomandazioni dello scorso anno proposte dal Dott. Emilio Festa, Ispettore designato. Verificati i seguenti processi :

• Aggiornamento esterno Verificata la progettazione ed erogazione di eventi formativi interni

• Aggiornamento esterno Verificata applicazione della procedura Verificate richieste di partecipazione

Il dettaglio è contenuto nell’allegato al rapporto di audit interno del 05/05/2014 dal gruppo di audit interno. Rispetto a tale verifica sono scaturite 3 raccomandazioni, di seguito dettagliate:

• Raccomandazione n°1 Rilevata da: Pasquale Esposito Struttura/Settore:Documentazione del sistema gestione qualità Descrizione: Capitolo della Norma ISO 9001:2008: 4. 2.3 Si raccomanda di aggiornare la documentazione di sistema con precisi riferimenti, laddove possibile, agli Standard Regionali per il miglioramento della qualità e sicurezza del paziente-2014. Area della Qualificazione del Personale Trattamento Aggiornate le procedure PGA.FA.1-ELABORAZIONE DEL PIANO DI FORMAZIONE AZIENDALE, PGA.FA.2-ATTUAZIONE DELLE INIZIATIVE FORMATIVE, PGA.FA.3 AGGIORNAMENTO ESTERNO: inserita attinenza nel paragrafo “documenti di riferimento”.

• Raccomandazione n°2 Rilevata da: Giuseppina Badiini Struttura/Settore: Produzione ed erogazione del servizio: identificazione e rintracciabilità

RAPPORTO DI AUDIT ESTERNO:GESTIONE DELLE RACCRAPPORTO DI AUDIT ESTERNO:GESTIONE DELLE RACCRAPPORTO DI AUDIT ESTERNO:GESTIONE DELLE RACCRAPPORTO DI AUDIT ESTERNO:GESTIONE DELLE RACCOMANDAZIONI_2013OMANDAZIONI_2013OMANDAZIONI_2013OMANDAZIONI_2013

RAPPORTO DI AUDIT INTERNO:GESTIONE DELLE RACCOMANDAZIONI

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Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

Descrizione: Capit olo della Norma ISO 9001:2008: 7.5.3 e 4.2.4 Si raccomanda di garantire sempre la identificazion e di tutti gli attori coinvolti, a qualsiasi titolo , negli eventi formativi. La partecipazione in qualità di “testimonial” di MC , coordinatrice infermieristica dell’AO di Bergamo, non era rintracciabile. Trattamento La presenza del “testimonial” in aula non era prevista dal programma ed è una situazione che non si è mai verificata prima; non potendo fornire elementi riguardo la tracciabilità della sua presenza, la tutor del corso “Doriana Pezzoli” conferma, in quanto presente, la sua testimonianza riguardo il modello organizzativo di cui si fa portavoce; Se si verificasse tale situazione, sarà cura del Tutor, predisporre un ulteriore foglio firma per giustificare la sua presenza in aula.

• Raccomandazione n°3 Rilevata da: Pasquale Esposito Struttura/Settore:gestione della documentazione Descrizione: Capit olo della Norma ISO 9001:2008: 4.2.4 Si raccomanda di aggiornare con tempestività i formati dei documenti in uso rispetto alle responsabilità delle funzioni coinvolte. Una recente comunicazione ( 17/04/2014) relativa alle sponsorizzazioni recava ancora quale riferimento apicale dell’USS Formazione l’afferenza all’Area di Supporto Direzionale per l’Organizzazione e lo sviluppo (ASDOS). Trattamento Eseguita modifica della carta intestata da parte del collaboratore addetto alla comunicazione con gli sponsor.

ANALISI DEGLI INDICATORI DELLA QUALITÀ’ ED OBIETTIVIANALISI DEGLI INDICATORI DELLA QUALITÀ’ ED OBIETTIVIANALISI DEGLI INDICATORI DELLA QUALITÀ’ ED OBIETTIVIANALISI DEGLI INDICATORI DELLA QUALITÀ’ ED OBIETTIVI Per l’elaborazione degli indicatori si rimanda all’ allegato 3 degli indicatori ed è reperibile attrave rso il sistema informatico utilizzato dalla Formazione ed accessibile da qualsiasi postazione dei collaboratori/segreteria. Risulta evidente un mantenimento dei dati quali/qua ntitativi sovrapponibile agli anni precedenti. Il potenziamento riguarderà indicatori economici ri feriti ai costi indiretti della formazione (costi o rari di partecipazione). Per il 2014 verranno mantenuti gli stessi indicator i, e saranno rivisti durante l’anno a seguito di nuove indicazioni. Elaborazione obiettivi 2014 Obiettivo: 1 Titolo Tempistica Monitoraggio Responsabile Responsabile Verifica Razionalizzazione delle risorse strumentali

12 mesi semestrale RQST RQST/DST

Attività Tempistica Responsabile Evidenza Data verifica

Firma

verificatore

Note descrittive sull’avanzamento del progetto

Individuazione di nuove modalità organizzative al fine di diminuire l’utilizzo di mezzi tradizionali e potenziamento degli strumenti informatici

1 anno

Tutti i collaboratori DF con attività di formatori

Riduzione della stampa degli attestati

Dicembre 2014

LUCIO RAIMONDI

DAL1/1/2014 PUBBLICAZIONE ATTESTATI WEB “ANGOLO DEL DIPENDENTE”

Implementazione degli strumenti informatici e messa in rete delle informazioni

1 anno

Tutti i collaboratori DF con attività di formatori

Modulo agg. Esterno compilabile dal sito aziendale

Dicembre 2014

LUCIO RAIMONDI

NON APPLICABILE PER COSTI

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Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

Sviluppo di nuove metodologie tese a rafforzare la funzione di accountability nei confronti dei dipendenti, a seguito del maggior utilizzo di strumenti informatici aziendali

1 anno

Tutti i collaboratori DF con attività di formatori

Avvio attività legata al dossier formativo

Dicembre 2014

LUCIO RAIMONDI

ELABORATO DOSSIERFORMATIVO USS. FORMAZIONE ANGOLO DEL DIPENDENTE”

Obiettivo: 2 Titolo Tempistica Monitoraggio Responsabile Responsabile Verifica

Migliorare il coordinamento dei RDF/Tutor 12 mesi annuale DST/RQST DST/RQST

Attività Tempistica Responsabile Evidenza Data verifica

Firma verificatore

Note descrittive sull’avanzamento del progetto

Attivare almeno 2 iniziative formative specifiche per RDF e Tutor

6 mesi DST Milena Moroni

Erogazione corsi

Dicembre 2014

LUCIO RAIMONDI”

ATTIVATE N. 3 INIZIATIVE FORMATIVE 20130277/237/751

Affiancamento dei RDF al collaboratore della DF nella fasi ritenute critiche della progettazione: utilizzo della POST.PR.1 per iniziative dipartimentali

1 anno

DST Marinella Quaglia Anna Cattaneo

Sperimentazione del piano di progetto per le iniziative che necessitano di affiancamento del collaboratore DF al RDF

Dicembre 2013

LUCIO RAIMONDI

AFFIANCAMENTO ATTUATO, PROSEGUE

Restituzione report attività formativa primo semestre

6 mesi DST Restituzione indicatori

Giugno 2014

LUCIO RAIMONDI

SOLO SE RICHIESTI DAL RESPONSABILE

Obiettivo: 3 Titolo Tempistica Monitoraggio Responsabile Responsabile Verifica

Avviare certificazione per corsi di eccellenza 12 mesi annuale DST/RQST DST/RQST

Attività Tempistica Responsabile Evidenza Data verifica Firmaverificatore Note descrittive sull’avanzamento del progetto

Raccolta delle informazioni e prima stesura documenti certificati

1 anno

DST Eugenia D’Imico

Bozza procedura Dicembre 2014 LUCIO RAIMONDI

NON SONO POSSIBILI CERTIFICAZIONI PER CORSI DI ECCELLENZA

Obiettivo: 4 Titolo Tempistica Monitoraggio Responsabile Responsabile Verifica Elaborare la procedura per gestione della biblioteca aziendale 12 mesi annuale RQST DST/RQST

Attività Tempistica Responsabile Evidenza Data verifica Firma verificatore

Note descrittive sull’avanzamento del progetto

Analisi delle attività correlate 1 anno DST

RQST bozza procedura

Giugno 2014 LUCIO RAIMONDI

NON APPLICABILE: PROCESSO NON PIU’ A CAPO DELLA FORMAZIONE

elaborazione della procedura 1 anno

DST RQST

procedura elaborata

Dicembre 2014 LUCIO RAIMONDI

NON APPLICABILE: PROCESSO NON PIU’ A CAPO DELLA FORMAZIONE

Obiettivo: 5

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Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

Potenziamento della formazione a distanza (FAD

1 anno RQST Avvio di almeno una inziativa formativa in FAD

Dicembre 2014 LUCIO RAIMONDI

EROGATO CORSO FAD IMPLEMENTAZIONE DELLE PROCEDURE AZIENDALI PROGETTATO CORSO “SOGGETTO FRAGILE”

Rete HPH 1 anno Barbara Grecchi

Prosecuzione attuazione programma

Dicembre 2014 LUCIO RAIMONDI

PIANO HPH/WHP

Per il 2014 sono stati mantenuti gli stessi indicatori (allegato 2), inserendone nuovi per la mappatura degli obiettivi formativi perseguiti con le iniziative formative. Ad oggi non sono stati definiti gli obiettivi di mandato. Definiti gli obiettivi 2014 (allegato 1), i quali potranno essere integrati durante l’anno una volta che saranno definiti anche quelli di mandato.

EVENTUALI NECESSITA’ DI ADDESTRAMENTOEVENTUALI NECESSITA’ DI ADDESTRAMENTOEVENTUALI NECESSITA’ DI ADDESTRAMENTOEVENTUALI NECESSITA’ DI ADDESTRAMENTO Decisioni assunte: Non ci sono stati nuovi inserimenti.

CONSUNTIVO DEI CORSI EFFETTUATI CON VALUTAZIONE DELLA CONSUNTIVO DEI CORSI EFFETTUATI CON VALUTAZIONE DELLA CONSUNTIVO DEI CORSI EFFETTUATI CON VALUTAZIONE DELLA CONSUNTIVO DEI CORSI EFFETTUATI CON VALUTAZIONE DELLA EFFICACIA DEGLI STESSIEFFICACIA DEGLI STESSIEFFICACIA DEGLI STESSIEFFICACIA DEGLI STESSI Decisioni assunte: Elaborata dal Responsabile della USS Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica una procedura ad hoc; pubblicata sul sito aziendale il Piano di Formazione 2014 e la relazione sulla ricaduta formativa 2013. Tutti gli obiettivi di mandato, del Direttore Generale, quali legati alle risorse aggiuntive sono stati pienamente raggiunti (relazione del Responsabile USS Formazione del 09/01/2014).

VALUTAZIONE DEI FORNITORIVALUTAZIONE DEI FORNITORIVALUTAZIONE DEI FORNITORIVALUTAZIONE DEI FORNITORI Decisioni assunte: La valutazione delle iniziative formative tiene conto non solo del gradimento della docenza esterna laddove presente effettuata dai discenti, ma pure di quella dei Tutor d’aula dove previsti; dalla valutazione dei docenti emerge una buona qualità del servizio reso. Non si sono evidenziate criticità significative nei corsi erogati. Nel 2013 sono stati utilizzati 226 fornitori esterni e 253 interni (docenti, relatori, docenti/relatori non ecm); i curriculum vitae sono conservati in formato elettronico ed in originale all’interno della documentazione dei corsi, ed hanno validità triennale, secondo quanto previsto nel d.g.r n.1006 del 11/02/2013 “IL SISTEMA LOMBARDO DI EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA-SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO(ECM-CPD): INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ANNO 2013.

VALUTAZIONE DELLA APPLICAZIONE DEL SGQ NEL PERIODO DI VALUTAZIONE DELLA APPLICAZIONE DEL SGQ NEL PERIODO DI VALUTAZIONE DELLA APPLICAZIONE DEL SGQ NEL PERIODO DI VALUTAZIONE DELLA APPLICAZIONE DEL SGQ NEL PERIODO DI OSSERVAZIONEOSSERVAZIONEOSSERVAZIONEOSSERVAZIONE L’applicazione del SGQ, nel 2014, in termini di rispetto delle procedure, utilizzo della modulistica di sistema e coinvolgimento, ha raggiunto buoni livelli. La documentazione del SGQ viene periodicamente rivista. Per l’aggiornamento dei documenti in uso dalla USS Formazione e Corso di Laurea in Infermieristica, si rimanda al modulo PGA.CD.1-M.1 Elenco della documentazione interna. E’ in fase di sperimentazione le job description e dossier formativo individuale, redatto dal Responsabile della Formazione Dott. Lucio Raimondi.

BISOGNO DI RISORSEBISOGNO DI RISORSEBISOGNO DI RISORSEBISOGNO DI RISORSE Resta inteso che, nonostante un significativo aumento della offerta formativa e conseguentemente aumento delle ore di formazione e crediti erogati, rimane critica la possibilità dei dipendenti di partecipare a tutte le iniziative programmate, poiché l’ambito organizzativo non consente un distaccamento sistematico del personale. La struttura formazione oltre all’attenzione riservata al personale con obbligo ECM, ha sempre inteso la formazione come elemento trasversale a tutti gli operatori, garantendo iniziative formative al personale di supporto ed amministrativo.

RISORSE TECNOLOGICHE :RISORSE TECNOLOGICHE :RISORSE TECNOLOGICHE :RISORSE TECNOLOGICHE : Altri applicativi sono di sicuro impatto per il miglioramento del servizio reso; è possibile accedere per tutto il personale al proprio dossier formativo e stampare gli attestati di corsi effettuati dall’azienda ospedaliera attraverso l’area personale presente nell’home aziendale.

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Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

E’ in valutazione la possibilità di creare un link nell’area formazione per iscriversi online ad alcune iniziative formative. E’ in fase di conclusione il corso FAD avviato nel 2013 sulle procedure aziendali; Per il 2014 è stata programmata l’attività di progettazione di nuovi corsi FAD, in particolare: � Corso neo-assunti [da riprogrammare] � L’utilizzo della biblioteca aziendale online e SBBL [da riprogrammare] � Il soggetto fragile (legato agli obiettivi di budget) � Corso di formazione sulla sepsi nell’azienda ospedaliera della provincia di lodi (conoscenza delle

procedure legato agli obiettivi di budget) � Implementazione della procedura stress lavoro correlato � La prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegittimità nella P.A.

Parimenti utile sarebbe la gestione della formazione a distanza per la trasmissione di conoscenze legate alla produzione ed implementazione della documentazione aziendale (Protocolli/Procedure/PDT), dei neo-assunti e delle norme che regolamentano il SSN/SSR, a tal fine sono state avviati acquisti ah hoc, così come segnalato più sopra. Sebbene tali affermazioni siano identiche a quelle già espresse l’anno precedente alcuni avanzamenti sono stati prodotti:

RISORSE ECONOMICHERISORSE ECONOMICHERISORSE ECONOMICHERISORSE ECONOMICHE � In relazione della interpretazione data sulle indicazioni di riduzioni di spesa della pubblica

amministrazione, il budget stanziato per l’anno 2014 è pari a 165.000 €; � Rispetto all’utilizzo del medesimo budget nel 2013, si sottolinea che una quota economica relativa

alla formazione 2013 è stata recuperata attraverso: o Attività di sponsorizzazioni o Iscrizioni corsi da personale esterno o Finanziamenti Provinciali o Fondi inps

RISORSE STRUMENTALIRISORSE STRUMENTALIRISORSE STRUMENTALIRISORSE STRUMENTALI � Resta la necessità di implementare l’informatizzazione dei sistemi di visualizzazione, ribaltamento,

reportistica della Struttura.

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Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

Gli obiettivi e gli indicatori della

formazione 2014 1 novembre 2014

Azione Indicatore Raggiungimento Responsabilità Eliminazione della stampa di tutti gli attestati di partecipazione ad iniziative interne e pubblicazione sull’angolo del dipendente.

n. di partecipazioni/ n.

attestati = 0 100% Raimondi

Eliminazione della stampa delle registrazioni delle attività formative per tutti i dipendenti e pubblicazione sull’angolo del dipendente.

n. dipendenti/n. registrazioni (CV)

= 0 100% Raimondi

Implementazione dell’utilizzo del Protocollo informatizzato.

protocollo installato su tutte le postazioni PC

ed utilizzo

50% (formazione effettuata)

Raimondi-Riboni

Avvio della nuova trasmissione dei flussi ECM/CPD.

Istruzione Operativa prodotta

100% Raimondi

Stesura e adozione della Istruzione Operativa Titolario di Classificazione e Massimario di Scarto per la documentazione del Corso di Laurea in Infermieristica

Istruzione Operativa prodotta

50% (mappatura dei

documenti) Riboni

Eliminazione della stampa del materiale didattico agli studenti del Corso di Laurea in Infermieristica

Riduzione n. fotocopie

100% Riboni

Eliminazione della stampa delle relazioni degli studenti del Corso di Laurea in Infermieristica

Riduzione n. fotocopie 100% Riboni

Stesura della Procedura Fascicolo Personale Procedura elaborata

90% (in visione) Raimondi

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Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

Nello specifico la Rete WHP, viene chiesto un avvio e/o sviluppo del programma (nello specifico adesione ad almeno 3 aree sulle 6 individuate).

Codice area

Codice

Buona

Pratica

Descrizione

Cronoprogramma 2014

1quad.

2quad.

3.quadr.

a)1. Area tematica

ALIMENTAZIONE*

1.1 Avvio dell’introduzione attraverso il

coinvolgimento dell’USC

Approvigionamento ed economato per

l’introduzione nella gara d’appalto del

pane a basso contenuto di sale

X

1.2 interventi sui distributori automatici X X

1.3 interventi presso l'area di refezione X X X

1.5 Iniziativa Codice colore presso la mensa

aziendale

X

f)2. Area

BENESSERE E

CONCILIAZIONE

FAMIGLIA LAVORO

6.2 Attività di formazione: Percorso di almeno 8

ore per le prime linee di management per

sviluppare una cultura aziendale attorno ai

temi della conciliazione vita-lavoro, del

benessere organizzativo, della motivazione

dei lavoratori, della responsabilità

X

6.3 Integrazione all’indennità per maternità e

congedo parentale con incentivazione

all’utilizzo

dei congedi da parte dei padri.

X

6.4 Flessibilità dell’orario

Part-time temporaneo reversibile previsto

nella contrattazione di secondo livello o

concesso di fatto

X

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Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

Di seguito alcuni dati riferiti alla formazione PREGRESSA

in linea con gli anni precedenti.

Si confermano in sostanza i rapporti di partecipazione ai corsiSi confermano in sostanza i rapporti di partecipazione ai corsiSi confermano in sostanza i rapporti di partecipazione ai corsiSi confermano in sostanza i rapporti di partecipazione ai corsi

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

Si confermano i rapporti di partecipazione ai corsiSi confermano i rapporti di partecipazione ai corsiSi confermano i rapporti di partecipazione ai corsiSi confermano i rapporti di partecipazione ai corsi

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Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

Si confermano i rapporti di partecipSi confermano i rapporti di partecipSi confermano i rapporti di partecipSi confermano i rapporti di partecipazione dei crediti formativi erogatiazione dei crediti formativi erogatiazione dei crediti formativi erogatiazione dei crediti formativi erogati 495 iniziative erogate 2013495 iniziative erogate 2013495 iniziative erogate 2013495 iniziative erogate 2013 560 iniziative erogate 2014560 iniziative erogate 2014560 iniziative erogate 2014560 iniziative erogate 2014

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Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

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Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

Percentuale di frequenza ai corsi: solo poco più 6% degli iscritti non ha partecipato alle iniziative. Percentuale di frequenza ai corsi: solo poco più 6% degli iscritti non ha partecipato alle iniziative. Percentuale di frequenza ai corsi: solo poco più 6% degli iscritti non ha partecipato alle iniziative. Percentuale di frequenza ai corsi: solo poco più 6% degli iscritti non ha partecipato alle iniziative. Si evince una grande sensibilità alla formazione.Si evince una grande sensibilità alla formazione.Si evince una grande sensibilità alla formazione.Si evince una grande sensibilità alla formazione.

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Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

Anche la gradibilità delle iniziative resta molto altaAnche la gradibilità delle iniziative resta molto altaAnche la gradibilità delle iniziative resta molto altaAnche la gradibilità delle iniziative resta molto alta

Gli obiettivi della USS Formazione 2015

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Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

• Mantenere l’accreditamento Mantenere l’accreditamento Mantenere l’accreditamento Mantenere l’accreditamento standard standard standard standard quale Provider Regionalequale Provider Regionalequale Provider Regionalequale Provider Regionale

• MatenimentoMatenimentoMatenimentoMatenimento delle indicazioni per l’avvio all’accreditamento all’eccellenza delle indicazioni per l’avvio all’accreditamento all’eccellenza delle indicazioni per l’avvio all’accreditamento all’eccellenza delle indicazioni per l’avvio all’accreditamento all’eccellenza

della della della della FormazioneFormazioneFormazioneFormazione Vengono mantenute tutte le indicazione per acquisire certificazione all’eccellenza della Struttura.

• Sostegno al modello formativo aziendale: i Referenti Dipartimentali di Sostegno al modello formativo aziendale: i Referenti Dipartimentali di Sostegno al modello formativo aziendale: i Referenti Dipartimentali di Sostegno al modello formativo aziendale: i Referenti Dipartimentali di FoFoFoFormazione e i Tutor d’aularmazione e i Tutor d’aularmazione e i Tutor d’aularmazione e i Tutor d’aula

La ri-definizione dell’architettura aziendale che nel tempo è venuta a delinearsi porta ad avere una ulteriore attenzione alla diffusione delle conoscenze del modello e dei processi legati alla formazione. In tal senso l’attenzione è stata posta alla verifica delle modifiche organizzative che possono essere sostenute dalla formazione attraverso le diverse figure, quali i Referenti Dipartimentali di Formazione, i Tutor d’aula e i Responsabili/Coordinatori delle diverse U.O./Servizi/Uffici che hanno contribuito nella fase di analisi dei bisogni formativi, nella progettazione, erogazione e valutazione delle iniziative formative. A loro e a tutti i docenti sono stati dedicati momenti di approfondimento sulla progettualità della formazione e sulle diverse metodiche didattiche impiegabili nella formazione. ELENCO REFERENTI DIPRTIMENTALI DI FORMAZIONE AGGIORNATOELENCO REFERENTI DIPRTIMENTALI DI FORMAZIONE AGGIORNATOELENCO REFERENTI DIPRTIMENTALI DI FORMAZIONE AGGIORNATOELENCO REFERENTI DIPRTIMENTALI DI FORMAZIONE AGGIORNATO Dipartimento GestionaleDipartimento GestionaleDipartimento GestionaleDipartimento Gestionale

Direttore di Direttore di Direttore di Direttore di DipartimentoDipartimentoDipartimentoDipartimento

ReferenteReferenteReferenteReferente eeee----mailmailmailmail

1. Dipartimento Chirurgico Prof. Angelo Argenteri

Mauro Meles [email protected]

2. Dipartimento Medico oncologico

Dr. Giovanni Ucci

Riva Maurizio [email protected]

Anna Maria Coviello [email protected]

3. Dipartimento Diagnostico Roberto Riva

Marisa Nardella [email protected] Stringa Alessandro [email protected] Mariangela Cotta Remusino [email protected] Matteo Orlandi [email protected] Alessandro schiavi [email protected]

4. Dipartimento Emergenza Urgenza

Dott. Giuseppe Rivolta

Villani Miriam Giovanna Raffaglio

[email protected] [email protected]

5. Dipartimento Materno Infantile

Dott. Gianluigi Gargantini

Giuseppe Carrera [email protected]

6. Dipartimento delle Cure Intermedie e Riabilitazione

Dott. Paola Bernocchi

Nelia Cremascoli [email protected]

7. Diaprtimento Salute Mentale

Dott. Eligio Gatti Franca Guerrini [email protected]

8. Dipartimento Tecnico-amministrativo

Dott. Maurizio Bracchi

In attesa di definizione

• Nuovi modelli organizzativiNuovi modelli organizzativiNuovi modelli organizzativiNuovi modelli organizzativi

Ad accompagnare le modifiche organizzative si può fronti è intervenuta la formazione con l’obiettivo di riportare la centralità della persona assistita nelle prime fasi di ricovero in particolare con le iniziative dirette a tutti i Coordinatori Aziendale all’atraverso l’erogazione di iniziative formative che hanno messo in evidenza:

• il nuovo modello organizzativo regionale • il nuovo modello organizzativo del SITRA Aziendale • La formazione dei Responsabili di Area Dipartimentale (RAD) • La formazione congiunta da RAD e Coordinatori. • La formazione dei Referenti della Qualità

Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• La qualità aziendale, il Risk Management, la Medicina LegaleLa qualità aziendale, il Risk Management, la Medicina LegaleLa qualità aziendale, il Risk Management, la Medicina LegaleLa qualità aziendale, il Risk Management, la Medicina Legale Formazione specifica è stata legata ai progetti della qualità e del Risk Management, e della Medicina Legale, erogando iniziative formative ad hoc, legate alla elaborazione implementazione di procedure; la tenuta sotto controllo della documentazione sanitaria e le responsabilità collegate. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

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Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

• Il Corso di Laurea in InfermieristicaIl Corso di Laurea in InfermieristicaIl Corso di Laurea in InfermieristicaIl Corso di Laurea in Infermieristica In numerose iniziative formative sono stati invitati a partecipare sia il personale afferente al Coro di Laurea sia gli studenti al fine di avvicinare il mondo aziendale con quello universitario. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Progetto congiunto inserimento neoProgetto congiunto inserimento neoProgetto congiunto inserimento neoProgetto congiunto inserimento neo----assuntoassuntoassuntoassunto

• L’accoglienzaL’accoglienzaL’accoglienzaL’accoglienza Una scelta di principio quella aziendale di attivazione del Servizio Accoglienza che ha visto la formazione come sostegno alle competenze delle operatrici attraverso l’acquisizione di competenze linguistiche e di sensibilizzazione alla persona straniera, unitamente alla produzione della Carta dei Servizi Sanitari Aziendali ed a nuove attività legate all’avvicinamento della Azienda al Cittadino. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• I percorsi DiagnosticoI percorsi DiagnosticoI percorsi DiagnosticoI percorsi Diagnostico----TerapeuticiTerapeuticiTerapeuticiTerapeutici La definizione di percorsi diagnostico-terapeutici più comuni nel Dipartimento Medico ha dato avvio ad una serie di iniziative per la loro diffusione. Il grande successo di partecipazione e la presentazione competente dei docenti hanno determinato la volontà di perseguire tali percorsi per il 2010 su tutti i dipartimenti. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• Potenziamento della formazione On The JobPotenziamento della formazione On The JobPotenziamento della formazione On The JobPotenziamento della formazione On The Job Così come definito dalla D.g.r. 12 aprile 2006 – n. 8/2372 la Formazione On The Job rappresenta una tipologia di formazione professione in cui le sequenze rilevanti delle abilità e competenze da apprendere vengono insegnate all’interno di situazioni in cui il soggetto esercita già attività lavorative a cui il programma vuole preparare. Si configurano come attività di formazione sul campo le seguenti tipologia (D.G.R. n.VII/18576 del 5 agosto 2005): USS Formazione continua a mantenere aggiornati i suoi interlocutori attraverso la partecipazione ad iniziative che hanno tali contenuti. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• Consolidamento della Formazione Individuale in AutoformazioneConsolidamento della Formazione Individuale in AutoformazioneConsolidamento della Formazione Individuale in AutoformazioneConsolidamento della Formazione Individuale in Autoformazione È continuata la raccolta di documentazione sulla formazione individuale e Autoformazione. È ormai prassi consolidata il recupero dei dai e l’invio di tale attività attraverso flussi informativi alla Regione; la nostra Azienda è stata una delle prime a promuovere tale attestazione formativa. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• Il sostegno alla Ricerca ScientificaIl sostegno alla Ricerca ScientificaIl sostegno alla Ricerca ScientificaIl sostegno alla Ricerca Scientifica Anche per l’anno 2014 sono continuate le iniziative per favorire la conoscenza degli strumenti informatici aziendali finalizzati al recupero della documentazione scientifica. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• La partecipazione all’aggiornamento esternoLa partecipazione all’aggiornamento esternoLa partecipazione all’aggiornamento esternoLa partecipazione all’aggiornamento esterno Sono state monitorate le richieste di aggiornamento esterno e per tutte dati gli step di autorizzazione risultano congruenti sia alla disciplina di appartenenza del dipendente che all’area dell’esercizio. Per meglio finalizzare le richieste di aggiornamento obbligatorio è in essere la volontà che l’istituto possa essere richiesto solo per attività formative residenziali di corsi teorico-pratici con un numero di partecipazioni adeguato alla tipologia formativa e stage presso altre aziende che abbiano caratteristiche di aggiornamento esterno e non di missione o comando. È stata rivista ed aggiornata la procedura di accesso all’aggiornamento esterno anche per i Medici Specialisti Ambulatoriale. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• Centro di riferimento IRCCentro di riferimento IRCCentro di riferimento IRCCentro di riferimento IRC La USS Formazione su proposta del Responsabile S.S.U.E.M. 118 dell’Azienda di Lodi in merito all’organizzazione dei corsi di formazione sull’emergenza da erogare1 si fa carico di tali iniziative

1 Deliberazione n. 552 del 20/09/2002

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Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

mantenendo collegamenti tra Istruttori Interni (con l’eventuale costituzione di un albo per istruttori Accreditati) ed aziende Esterne. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• La biblioteca onlineLa biblioteca onlineLa biblioteca onlineLa biblioteca online Ogni anno viene effettuata una ricognizione sulle necessità di aggiornamento attraverso la lettura di documentazione scientifica rintracciabile dalla biblioteca on-line aziendale. Questo ha comportato una sistematicità nella valutazione di eventuali non arrivi delle riviste stesse e nel farsi carico di tutte le procedure legate alle nuove attivazioni. Una attenta analisi di tutti gli accessi alle riviste consentirà questo anno di determinare le priorità di acquisizione delle riviste e la dismissione di quelle inutilizzate. Sono e si mantengono avviati i rapporti con il SBBL che hanno portato all’attivazione e visualizzazione di ulteriori Editori. Sono state progettate ed erogane numerose iniziative formative per l’acquisizione della competenza all’utilizzo della biblioteca online aziendale. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• I collegamenti tra formazione e valutazione del personaleI collegamenti tra formazione e valutazione del personaleI collegamenti tra formazione e valutazione del personaleI collegamenti tra formazione e valutazione del personale

Vi è stata una stretta collaborazione con tutti i Servizi/Uffici che a pieno titolo partecipano alla gestione della valutazione del personale sulla scorta delle indicazione delle USC Gestione e Sviluppo Risorse Umane, finalizzata alla implementazione del sistema. Uno sguardo prospettico per il 2011 nella presa in carico di tutto il sistema dal punto di vista della formazione dei valutatori e della produzione di un aggiornamento dello strumento in uso. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

• Il dossier formativoIl dossier formativoIl dossier formativoIl dossier formativo Le indicazioni sia ministeriale che regionali hanno introdotto il concetto del Dossier Formativo; la Formazione si è attrezzata sia nella organizzazione di iniziative formative orientate al raggiungimento dei diversi obiettivi, sia nell’informatizzazione che per la tracciabilità dello stesso. Proseguimento attività formaProseguimento attività formaProseguimento attività formaProseguimento attività formativa tiva tiva tiva

• Accompagnamento ai progetti Risorse Aggiuntive RegionaliAccompagnamento ai progetti Risorse Aggiuntive RegionaliAccompagnamento ai progetti Risorse Aggiuntive RegionaliAccompagnamento ai progetti Risorse Aggiuntive Regionali L’attività formativa per l’anno 2014 ha accompagnato tutti i progetti legati alle risorse aggiuntive in accordo e con il sostegno delle diverse responsabilità individuate.

• Predisposizione diPredisposizione diPredisposizione diPredisposizione di un piano di formazione per Medici Specialisti un piano di formazione per Medici Specialisti un piano di formazione per Medici Specialisti un piano di formazione per Medici Specialisti AmbulatorialiAmbulatorialiAmbulatorialiAmbulatoriali

Anche questo anno è stato prodotto un piano di formazione per i Medici Specialisti Ambulatoriali che conserva tutte le caratteristiche di offerta sia interna che esterna che per tutti i dipendenti. La formazione ha inteso raccogliere e presidiare anche i progetti a loro legati, con attività formative ad hoc. Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa Proseguimento attività formativa

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Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

Rilevazione dei bisogni

Relativamente agli strumenti utilizzati per l’analisi dei fabbisogni formativiRelativamente agli strumenti utilizzati per l’analisi dei fabbisogni formativiRelativamente agli strumenti utilizzati per l’analisi dei fabbisogni formativiRelativamente agli strumenti utilizzati per l’analisi dei fabbisogni formativi sono sono sono sono rappresentati da:rappresentati da:rappresentati da:rappresentati da: STRUMENTOSTRUMENTOSTRUMENTOSTRUMENTO TARGETTARGETTARGETTARGET CONDUZIONECONDUZIONECONDUZIONECONDUZIONE PERIODICITÀPERIODICITÀPERIODICITÀPERIODICITÀ

Interviste semi-strutturata

Direttori di Dipartimento Vertice Strategico

Responsabile Formazione e Referente Dipartimentale di Formazione

Annuale

Scheda per analisi sistema di attese

Responsabili e Coordinatori di UO/Servizi/Uffici

Collaboratori USS Formazione Annuale

Questionario bisogni formativi

Tutto il personale che partecipa ad attività formative

Collaboratori USS Formazione Annuale (ad ogni corso di formazione)

Ogni annoOgni annoOgni annoOgni anno la USS Formazione attiva la ricerca sui bisogni formativi con modalità permanenti di ascolto delle istanze culturali dei collaboratori. In particolare orienta l’azione alla ricognizione di : � stato della motivazione al sapere ed all’uso del sapere del collaboratore attraverso le interviste al

Vertice Strategico, ai Direttori di Dipartimento, ai Direttori degli Uffici di Staff; � istanze personali del sapere che provengono dall’ambiente e che possono trasformarsi in

fabbisogni ai quali l’azienda Provider può orientare risposte formative, soprattutto in riferimento agli ambiti specialistici dei professionisti (formazione sul campo; aggiornamento esterno);

� livello di empowerment dei saperi impliciti forniti dalla personale esperienza aziendale dei collaboratori o frutto di un bilancio dei saperi effettuato dal Provider sul singolo, attraverso l’indagine sugli stakeholder (l’analisi del sistema di attese con la richiesta a tutti i Responsabili/Coordinatori di attività formative da erogare nell’anno successivo);

In ogni indagine i bisogni formativi sono ricercati secondo direttrici, quali: • Ambito tecnico Ambito tecnico Ambito tecnico Ambito tecnico –––– professionaleprofessionaleprofessionaleprofessionale (risulta essere il fulcro più ricorrente e stabile delle indagini). • Ambito manageriale.Ambito manageriale.Ambito manageriale.Ambito manageriale. • Ambito socioAmbito socioAmbito socioAmbito socio----sanitario:sanitario:sanitario:sanitario: (i comportamenti e gli atteggiamenti degli Operatori sanitari devono

essere congruenti con gli obiettivi più generali della programmazione aziendale,regionale e nazionale).

• Ambito individuale:Ambito individuale:Ambito individuale:Ambito individuale: legato alle istanze di espressione della formazione fruita dal lavoratore e quindi con azioni orientate al mantenimento dei saperi.

L’incontro tra domanda e bisogno di formazione avviene attraverso: � Analisi delle fonti esterne all’Azienda:Analisi delle fonti esterne all’Azienda:Analisi delle fonti esterne all’Azienda:Analisi delle fonti esterne all’Azienda: � Obiettivi Nazionali [Conferenza Stato Regioni 1 agosto 2007: riordino del sistema di Formazione continua

in Medicina]; � Obiettivi Regionali [Determinazione in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale]; � CCNL; � Norme e Regolamenti a carattere Generale legate alla formazione � Sistema Regole Regionali � Analisi delle fonti interne:Analisi delle fonti interne:Analisi delle fonti interne:Analisi delle fonti interne: � Formazione pregressa (quali/quantitativa) interna ed esterna; � Indagini sulla Customer; Eventi critici; Reclami ed encomi, � Interviste semi-strutturate al Vertice Strategico ed agli Uffici in Staff;) � Analisi del sistema di attese (ai Responsabili/Coordinatori) � Analisi relazioni Aggiornamento Esterno � Piano Aziendale di implementazione Joint Commission � Piano Aziendale Risk Management 2012 � Piano Aziendale in materia di Sicurezza � Piano Aziendale HPH � Piano Aziendale di Comunicazione � RAR Dirigenza e Comparto � Obiettivi Direttore Generale � Progetti AO/ASL � Analisi del sistema organizzativo attraverso il Piano di Organizzazione e di Funzionamento Aziendale.

Interviste dipartimentali_201Interviste dipartimentali_201Interviste dipartimentali_201Interviste dipartimentali_2015555

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

Data 10.12.2014

Luogo Lodi

Tipo Informativo/decisionale

Durata prevista 1 ora

Durata effettiva 1 ora

Partecipanti

Lista di distribuzione del verbale

Ordine del giorno previsto

ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista

Raimondi-Guerrini-Gatti DF Responsabile USS RDF

ORDINE DEL GIORNO

Intervista Responsabile di SALUTE MENTALE

RELATORI

INTERVENUTI Tutti Analisi sistema di attese [4-5]

Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione

INF

OR

MA

ZIO

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SM

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SE

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CIS

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I AS

SU

NT

E

1. Breve analisi dei dati relativi alle attività formative svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi della programmazione formativa relativa al secondo semestre.

2. Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito alla manutenzione e/accrescimento delle conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?

3. Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle quali intende investire e/o incrementare?

4. Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti di forza?

5. Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a livello organizzativo, relazionale, tecnico-professionale?

6. Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili? 7. Quale formazione potrebbe esserLe utile? 8. Altro?

1. Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione nella USS;

2. Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione delle iniziative erogate

3. Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS Aziendali

• avvio e proseguimento progetto formativo riorganizzazione del dipartimento

• attività di gruppi di miglioramento

• le teoriche dell’assistenza infermieristica

• accreditamento all’eccellenza

• elaborazione della carta dei servizi

• progetto Adolescenti e Psichiatria:

− Gruppo di miglioramento per stesura protocollo (aspetti organizzativi; diagnostico-terapeutici ed assistenziali)

− corsi residenziali: Pediatria/PS/SPDC+ Tutti i Resp. E Coord del Dip. Salute mentale

• Aggiornamenti in tema di riabilitazione psichiatrica

• Il ruolo dei volontari nel Dipartimento 4. Formazione pregressa; attenzione al “cliente esterno”;

certificazione.

Buona la ricaduta formativa

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

Data 12.12.2013

Luogo Lodi

Tipo Informativo/decisionale

Durata prevista 1 ora

Durata effettiva 1 ora

Partecipanti

Lista di distribuzione del verbale

Ordine del giorno previsto

ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista

Raimondi-Pittali, Cotta Ramusino, Stringa DF Responsabile USS RDF

ORDINE DEL GIORNO

Intervista Responsabile DIPARTIMENTO DIAGNOSTICO - LABORATORIO

RELATORI

INTERVENUTI Tutti Analisi sistema di attese [4-5]

Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione

INF

OR

MA

ZIO

NI T

RA

SM

ES

SE

/DE

CIS

ION

I

AS

SU

NT

E

1. Breve analisi dei dati relativi alle attività formative svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi della programmazione formativa relativa al secondo semestre.

2. Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito alla manutenzione e/accrescimento delle conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?

3. Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle quali intende investire e/o incrementare?

4. Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti di forza?

5. Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a livello organizzativo, relazionale, tecnico-professionale?

6. Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili? 7. Quale formazione potrebbe esserLe utile? 8. Altro?

1. Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione nelle USS;

2. Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione delle nuove tecnologie

3. Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS Aziendali in relazione della Procedura di Laboratorio ;

• revisione dei profili di esami

• gruppi di miglioramento per la determoinazione dei profili di esami

• gruppi di miglioramento per l’analisi della appropriatezza prescrittiva

• avvio i progettazioni formative per mmg

• gli esami della coagulazione

• Team working 4. Formazione pregressa; attenzione al “cliente esterno”;

certificazione. 5. /6/7/8

Buona la ricaduta formativa

Data 5.12.2014

Luogo Lodi

Tipo Informativo/decisionale

Durata prevista 1 ora

Durata effettiva 1 ora

Partecipanti

Lista di distribuzione del verbale

Ordine del giorno previsto

ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista

Raimondi-POGGI-ORLANDI SCHIAVI DF Responsabile USS RDF

ORDINE DEL GIORNO

Intervista Responsabile DIPARTIMENTO DIAGNOSTICO - RADIOLOGIA

RELATORI

INTERVENUTI Tutti Analisi sistema di attese [4-5]

Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione

INF

OR

MA

ZIO

NI T

RA

SM

ES

SE

/DE

CIS

ION

I

AS

SU

NT

E

1. Breve analisi dei dati relativi alle attività formative svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi della programmazione formativa relativa al secondo semestre.

2. Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito alla manutenzione e/accrescimento delle conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?

3. Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle quali intende investire e/o incrementare?

4. Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti di forza?

5. Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a livello organizzativo, relazionale, tecnico-professionale?

6. Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili? 7. Quale formazione potrebbe esserLe utile? 8. Altro?

1. Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione nelle USS;

2. Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione delle nuove tecnologie

3. Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS Aziendali in relazione della Procedura di Laboratorio ;

• Appropriatezza prescrittiva : interna ed esterna

• Attività interventistiche in radiologia

• Attività convegnistica sulle immagini del bacino

• Collaborazioni legate all’utilizzo dell’esame ecograficoi

• Il rischio clinico in radiologia 4. 5/6/7/8

Buona la ricaduta formativa

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

Data 3.12.2014

Luogo Lodi

Tipo Informativo/decisionale

Durata prevista 1 ora

Durata effettiva 1 ora

Partecipanti

Lista di distribuzione del verbale

Ordine del giorno previsto

ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista Raimondi-BUVOLI-RAFFAGLIO-VILLANI

DF Responsabile USS RDF

ORDINE DEL GIORNO

Intervista Responsabile DIPARTIMENTO EMERGENZA

RELATORI

INTERVENUTI Tutti Analisi sistema di attese [4-5]

Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione

INF

OR

MA

ZIO

NI T

RA

SM

ES

SE

/DE

CIS

ION

I AS

SU

NT

E

1. Breve analisi dei dati relativi alle attività formative svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi della programmazione formativa relativa al secondo semestre.

2. Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito alla manutenzione e/accrescimento delle conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?

3. Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle quali intende investire e/o incrementare?

4. Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti di forza?

5. Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a livello organizzativo, relazionale, tecnico-professionale?

6. Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili? 7. Quale formazione potrebbe esserLe utile? 8. Altro?

1. Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione nelle USS;

2. Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione dello specifico tecnico-professionale

3. Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS Aziendali in relazione della gestione della emergenza interna

• Ampliamento della attività formativa sul Modello di intensità di cura, in particolare:

• Blocco operatorio (scenari nazionali/internazionali di organizzazione)

• Pronto soccorso (scenari nazionali/internazionali di organizzazione)

• Avvio della sperimentazione tra job/valutazione/dossier formativo della Terapia sub-intensiva come proseguimento della formazione iniziata e del pronto soccorso

• Attenzione alla privacy (osservazione diretta e d intervento formativo)

• Mettere a sistema la gestione della emergenza

• Collaborazione altri dipartimenti su tematiche come il Dolore

• Proseguimento formazione ecografica

• Attenzione all’anziano in pronto soccorso 4. Sensibilità alla formazione 5. Non legati alla formazione 6. /7/8

Buona la ricaduta formativa

Data 5.12.2013

Luogo Lodi

Tipo Informativo/decisionale

Durata prevista 1 ora

Durata effettiva 1 ora

Partecipanti

Lista di distribuzione del verbale

Ordine del giorno previsto

ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista

Raimondi-UCCI-Pozzoli-Grossi- Collemi DF Responsabile USS RDF

ORDINE DEL GIORNO

Intervista Responsabile DIPARTIMENTO MEDICO ONCOLOGICO

RELATORI

INTERVENUTI Tutti Analisi sistema di attese [4-5]

Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione

INF

OR

MA

ZIO

NI T

RA

SM

ES

SE

/DE

CIS

ION

I AS

SU

NT

E

1. Breve analisi dei dati relativi alle attività formative svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi della programmazione formativa relativa al secondo semestre.

2. Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito alla manutenzione e/accrescimento delle conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?

3. Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle quali intende investire e/o incrementare?

4. Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti di forza?

5. Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a livello organizzativo, relazionale, tecnico-professionale?

6. Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili? 7. Quale formazione potrebbe esserLe utile? 8. Altro?

1. Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione nelle USS;

2. Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione dello specifico tecnico-professionale

3. Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS Aziendali in relazione della gestione della emergenza interna

• Ampliamento della attività formativa sul Modello di intensità di cura, in particolare: MEDICINA SPECIALISTICA (Cardio-Pneumo)

• Le cure palliative non oncologiche (cardio/pneumo/nefro/neuro)

• L’assistenza domiciliare

• La riabilitazione respiratoria

• La cartella informatizzata UO Codogno

• Gruppo di lavoro Operatori – volontari di tutti i presidi in ambito oncologico

• Gruppo di lavoro protocollo Liverpool care

• Proseguimento attività per PIC

• Coordinamento protocollo Dolore

• Convegno cure simultanee con Cittadinanza

• Team working diparti menate

• Team worhing cardio/medicina Codogno

• Il ritardo evitabile cardiologico e neutrologico 4. /5/6/7/8

Buona la ricaduta formativa

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

Data 12.12.2014

Luogo Lodi

Tipo Informativo/decisionale

Durata prevista 1 ora

Durata effettiva 1 ora

Partecipanti

Lista di distribuzione del verbale

Ordine del giorno previsto

ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista

Raimondi-Carrera Gargantini DF Responsabile USS RDF

ORDINE DEL GIORNO

Intervista Responsabile DIPARTIMENTO MATERNO IN FANTILE

RELATORI

INTERVENUTI Tutti Analisi sistema di attese [4-5]

Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione

INF

OR

MA

ZIO

NI T

RA

SM

ES

SE

/DE

CIS

ION

I AS

SU

NT

E

1. Breve analisi dei dati relativi alle attività formative svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi della programmazione formativa relativa al secondo semestre.

2. Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito alla manutenzione e/accrescimento delle conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?

3. Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle quali intende investire e/o incrementare?

4. Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti di forza?

5. Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a livello organizzativo, relazionale, tecnico-professionale?

6. Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili? 7. Quale formazione potrebbe esserLe utile? 8. Altro?

1. Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione nelle 0USS;

2. Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione degli argomenti trattati sia in campo Ostetrico/Ginecologico che Pediatrico

3. Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS afferenti al Dipartimento; Unicità della produzione ed implementazione della documentazione del Dipartimento

• Proseguimento progetto: o Sviluppo della parte tecnico-specialistica o Sviluppo parte manageriale (anche corso di

laurea, uff infermieristico, risk, ecc) o Sviluppo della modellistica organizzativa

(tipo intensità cure/complessità assistenziale)

• Il ruolo dei volontari

• Team Working (la comunicazione efficace, la gestione del conflitto)

• Assistenza al bambino critico

• Il dolore pediatrico

• Avvio progettazione formazione per neonatologia

• La gestione delle emergenze in sala parto

• PBLS

• La riabilitazione del pavimento pleurico

• ELPLS (IRC - formazione formatori Emergenza )

• Attività formativa ASL – AO

Buona la ricaduta formativa

Data 12.12.2013

Luogo Lodi

Tipo Informativo/decisionale

Durata prevista 1 ora

Durata effettiva 1 ora

Partecipanti

Lista di distribuzione del verbale

Ordine del giorno previsto

ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista

Raimondi-Bernocchi-Cremascoli- Cioccala DF Responsabile USS RDF

ORDINE DEL GIORNO

Intervista Responsabile DIPARTIMENTO CURE INTERMEDIE E RIABILITAZIONE

RELATORI

INTERVENUTI Tutti Analisi sistema di attese [4-5]

Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione

INF

OR

MA

ZIO

NI T

RA

SM

ES

SE

/DE

CIS

ION

I AS

SU

NT

E 1. Breve analisi dei dati relativi alle attività formative

svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi della programmazione formativa relativa al secondo semestre.

2. Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito alla manutenzione e/accrescimento delle conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?

3. Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle quali intende investire e/o incrementare?

4. Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti di forza?

5. Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a livello organizzativo, relazionale, tecnico-professionale?

6. Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili? 7. Quale formazione potrebbe esserLe utile? 8. Altro?

1. Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione nella USS;

2. Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione delle iniziative erogate

3. Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS Aziendali:

• Collegamento formativa con la TIS

• Convegno sulle eccellenze del Dipartimento

• Corsi sull’appropriatezza prescrittiva (interna e per MMG)

• Come stendere un PDTAR

• l’Orto-Geriatria – Stesura protocollo

• Omogeneizzare la Cartella Riabilitativa

• Rieducazione Posturale

• Corso miofasciale 4. Formazione pregressa; attenzione al “cliente esterno”;

certificazione.

Buona la ricaduta formativa:

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

Data 10.12.2014

Luogo Lodi

Tipo Informativo/decisionale

Durata prevista 1 ora

Durata effettiva 1 ora

Partecipanti

Lista di distribuzione del verbale

Ordine del giorno previsto

ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: intervista

Raimondi-Meles-Boschiroli DF Responsabile USS RDF

ORDINE DEL GIORNO

Intervista Responsabile DIPARTIMENTO CHIRURGICO

RELATORI

INTERVENUTI Tutti Analisi sistema di attese [4-5]

Definita dal Referente Dipartimentale di Formazione

INF

OR

MA

ZIO

NI T

RA

SM

ES

SE

/DE

CIS

ION

I

AS

SU

NT

E

1. Breve analisi dei dati relativi alle attività formative svolte dal Dipartimento nell’anno in corso e analisi della programmazione formativa relativa al secondo semestre.

2. Ritiene che la formazione pregressa abbia contribuito alla manutenzione e/accrescimento delle conoscenze/abilità/comportamenti dell’equipe?

3. Quali sono gli obiettivi generali previsti per l’anno successivo, quali i possibili progetti o le aree sulle quali intende investire e/o incrementare?

4. Quali sono, a suo parere, i fattori di successo, i punti di forza?

5. Quali sono, a suo parere, le aree di debolezza a livello organizzativo, relazionale, tecnico-professionale?

6. Quali iniziative di formazione potrebbero essere utili? 7. Quale formazione potrebbe esserLe utile? 8. Altro?

1. Mantenimento del trend quali-quantitativa della formazione nelle USS;

2. Adeguamento delle conoscenze e abilità in relazione dello specifico tecnico-professionale

3. Adeguamento delle conoscenze in relazione della specificità della USS e diffusione delle conoscenze a diverse USS Aziendali in relazione della gestione del pz chirurgico nelle diverse specialità:

• Proseguimento dei gruppi di miglioramento e attivazione nelle altre U.O.

• Progettazione attività convegnistica 5. 6. / 7. / 8. / 9. /

SONO STATE EFFETTUATE INTERVISTE AL Direttore Dipartimento Amministrativo e Direttore Sanitario, per entrambi è prioritaria l’identificazione di bisogni formativi in relazione alle nuove regole del SSR

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Analisi dei fabbisogni

Come ogni anno è necessario prevedere una attività formativa che possa sostanza ad alcune variabili determinate dalle diverse discipline agite in ambito aziendale dal singolo o dalla famiglia professionale, dagli obiettivi aziendali, da quelli nazionali e regionali. Ecco, dunque che l’apporto della formazione aziendale deve contenere nella fase di programmazione tali elementi che possano accompagnare il singolo, il gruppo e l’intera Azienda verso il raggiungimento di obiettivi prefisati. Di seguito vengono segnalati i percorsi non definiti che si intendono 2015.

Attività formativa legata alle Determinazioni in ordine alla Gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l'esercizio 201

In attesa delle deliberazioni

risultati questionari obiettivi

Restituiti Restituiti Restituiti Restituiti 1645164516451645 questionariquestionariquestionariquestionari

PRIORITÀ PRIORITÀ PRIORITÀ PRIORITÀ

In relazione delle priorità individuate dai partecipanti ai diversi corsi nel 201In relazione delle priorità individuate dai partecipanti ai diversi corsi nel 201In relazione delle priorità individuate dai partecipanti ai diversi corsi nel 201In relazione delle priorità individuate dai partecipanti ai diversi corsi nel 201corsi in relazione a quanto espressocorsi in relazione a quanto espressocorsi in relazione a quanto espressocorsi in relazione a quanto espresso

ACCREDITAMENTO E QUALITA'

EBP

CONTENUTI TECNICI

PROMOZIONE DELLA SALUTE

ETICA

INTEGRAZIONE OSPEDALE TERRITORIO

LA SICUREZZA DEL PAZIENTE

DOCUMENTAZIONE CLINICA

SICUREZZA DEL LAVORO

TRATTAMENTO DEL DOLORE

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Pi

DIREZIONE FORMAZIONE

Analisi dei fabbisogni

Come ogni anno è necessario prevedere una attività formativa che possa sostanza ad alcune variabili determinate dalle diverse discipline agite in ambito aziendale dal singolo o dalla famiglia professionale, dagli obiettivi aziendali, da quelli nazionali e regionali. Ecco, dunque che

one aziendale deve contenere nella fase di programmazione tali elementi che possano accompagnare il singolo, il gruppo e l’intera Azienda verso il raggiungimento di obiettivi prefisati. Di seguito vengono segnalati i percorsi non definiti che si intendono

Attività formativa legata alle Determinazioni in ordine alla Gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l'esercizio 2015

ni

risultati questionari obiettivi

formativi_2014

In relazione delle priorità individuate dai partecipanti ai diversi corsi nel 201In relazione delle priorità individuate dai partecipanti ai diversi corsi nel 201In relazione delle priorità individuate dai partecipanti ai diversi corsi nel 201In relazione delle priorità individuate dai partecipanti ai diversi corsi nel 201corsi in relazione a quanto espressocorsi in relazione a quanto espressocorsi in relazione a quanto espressocorsi in relazione a quanto espresso

5,1 5,2 5,3 5,4 5,5 5,6 5,7 5,8

ACCREDITAMENTO E QUALITA'

EBP

CONTENUTI TECNICI

PROMOZIONE DELLA SALUTE

ETICA

INTEGRAZIONE OSPEDALE TERRITORIO

LA SICUREZZA DEL PAZIENTE

DOCUMENTAZIONE CLINICA

SICUREZZA DEL LAVORO

TRATTAMENTO DEL DOLORE

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

Come ogni anno è necessario prevedere una attività formativa che possa rispondere in buona sostanza ad alcune variabili determinate dalle diverse discipline agite in ambito aziendale dal singolo o dalla famiglia professionale, dagli obiettivi aziendali, da quelli nazionali e regionali. Ecco, dunque che

one aziendale deve contenere nella fase di programmazione tali elementi che possano accompagnare il singolo, il gruppo e l’intera Azienda verso il raggiungimento di obiettivi prefisati. Di seguito vengono segnalati i percorsi non definiti che si intendono perseguire per l’anno

Attività formativa legata alle Determinazioni in ordine alla Gestione del Servizio Socio

risultati questionari obiettivi

In relazione delle priorità individuate dai partecipanti ai diversi corsi nel 201In relazione delle priorità individuate dai partecipanti ai diversi corsi nel 201In relazione delle priorità individuate dai partecipanti ai diversi corsi nel 201In relazione delle priorità individuate dai partecipanti ai diversi corsi nel 2014444 avvieremo avvieremo avvieremo avvieremo

5,8 5,9 6 6,1

Serie1

Page 28: piano 2015 1 - Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Lodi · periodo di osservazione dal 01/01/2014 al 30/05/2014 Mancanza di Attestato ... 01 8.1 Si raccomanda di completare il

In riferimento alla ricaduta delle attività emerge quanto segue:In riferimento alla ricaduta delle attività emerge quanto segue:In riferimento alla ricaduta delle attività emerge quanto segue:In riferimento alla ricaduta delle attività emerge quanto segue:

Ritiene che i contenuti affrontati nelle iniziative formative a cui ha partecipato in passato fossero pertinenti rispetto all

Ritiene che i contenuti affrontati nelle iniziative formative fossero pertinenti rispetto alle prestazioni da erogare?

Ritiene che i contenuti affrontati nelle iniziative formative abbiano avuto una ricaduta organizzativa?

rispetto all'obiettivorispetto all'obiettivorispetto all'obiettivorispetto all'obiettivo

rispetto all'esercizio professionalerispetto all'esercizio professionalerispetto all'esercizio professionalerispetto all'esercizio professionale

rispetto alla ricaduta organizzativarispetto alla ricaduta organizzativarispetto alla ricaduta organizzativarispetto alla ricaduta organizzativa

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Pi

DIREZIONE FORMAZIONE

In riferimento alla ricaduta delle attività emerge quanto segue:In riferimento alla ricaduta delle attività emerge quanto segue:In riferimento alla ricaduta delle attività emerge quanto segue:In riferimento alla ricaduta delle attività emerge quanto segue:

Ritiene che i contenuti affrontati nelle iniziative formative a cui ha partecipato in passato fossero pertinenti rispetto all

Ritiene che i contenuti affrontati nelle iniziative formative fossero pertinenti rispetto alle prestazioni da erogare?

Ritiene che i contenuti affrontati nelle iniziative formative abbiano avuto una ricaduta organizzativa?

94%

no

6%

94%

no

6%rispetto all'esercizio professionalerispetto all'esercizio professionalerispetto all'esercizio professionalerispetto all'esercizio professionale

94%

no

6%rispetto alla ricaduta organizzativarispetto alla ricaduta organizzativarispetto alla ricaduta organizzativarispetto alla ricaduta organizzativa

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

Ritiene che i contenuti affrontati nelle iniziative formative a cui ha partecipato in passato fossero pertinenti rispetto all’obiettivo?

Ritiene che i contenuti affrontati nelle iniziative formative fossero pertinenti rispetto alle prestazioni da erogare?

Page 29: piano 2015 1 - Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Lodi · periodo di osservazione dal 01/01/2014 al 30/05/2014 Mancanza di Attestato ... 01 8.1 Si raccomanda di completare il

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

A TRADUZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI_2015 Il Piano di formazione della Direzione Generale Salute2

Si sottolinea come il ruolo degli interventi formativi previsti dal Piano di formazione regionale per il personale del Sistema Sanitario Regionale rivesta particolare importanza per gli operatori sanitari, tecnici e amministrativi delle aziende sanitarie pubbliche in quanto costituisce uno degli strumenti attraverso cui la Direzione Generale Salute contribuisce allo sviluppo delle competenze dei professionisti e condivide i messaggi strategici organizzativi, clinici e gestionali relativi alle linee di programmazione regionali, annuali e pluriennali. Il Piano di formazione aziendale

La partecipazione agli eventi formativi consente l’aggiornamento professionale e l’acquisizione di crediti formativi inerenti l’Educazione Continua in Medicina, favorisce la condivisione di modalità attuative operative aziendali. Al fine di prevedere una integrazione tra la formazione proposta a livello regionale e i Piani di formazione aziendali, si auspica una ricaduta formativa a livello aziendale dei temi strategici affrontati a livello regionale con particolare attenzione alle tematiche: rischio clinico, attività di controllo e ispettive, continuità assistenziale, appropriatezza, cronicità e rapporto tra ospedale e territorio, formazione sugli adeguamenti normativi, programmi integrati di promozione di stili di vita favorevoli alla salute. I Piani di formazione aziendali dovranno favorire il trasferimento delle conoscenze e l’integrazione tra i professionisti che operano - con diverse figure professionali e con diversi ruoli - all’interno delle filiere di processo aziendali. Interventi per la razionalizzazione della spesa in ambito formativo

Si ritiene opportuno perseguire politiche di razionalizzazione della spesa in ambito formativo, anche alla luce delle indicazioni previste dall’art. 6 comma 13 del D.L. 78/2010 convertito in legge n. 122/2010, quali disposizioni di principio al fine del coordinamento della finanza pubblica. A tal fine dovranno essere privilegiate le metodologie a basso impatto economico, quali la formazione sul campo, gli audit clinici, l’affiancamento, la FAD blanded, sviluppando programmi FAD anche attraverso i consorzi degli acquisti. Inoltre l’utilizzo di formatori interni all’Ente consente una minor spesa e una maggiore integrazione dei professionisti aziendali, una valorizzazione delle conoscenze e una diffusione delle best practices aziendali. Forme di economie di spesa possono essere realizzate soprattutto con contenimento della quota prevista nei piani di formazione aziendali per la partecipazione ad eventi formativi a pagamento al di fuori delle Aziende Ospedaliere o Sanitarie, quali convegni e congressi fuori sede. A tal fine le AO e le ASL devono sviluppare la capacità di attrazione di fondi da Sponsor privati, nel rispetto della normativa ECM sulle sponsorizzazioni, per realizzare il più possibile “in sede” gli eventi formativi e congressuali aperti sia ai professionisti regionali che esterni; ciò consentirà di sviluppare attrattività verso professionisti di altre regioni e forme di economie sia in ambito formativo che, più in generale, nell’ambito delle spese per il personale (missioni, trasporti, quote di iscrizione ad eventi esterni). La partecipazione agli eventi esterni – fatti salvi i congressi annuali per ogni categoria professionale - è subordinata ad una rilevanza scientifica accertata da parte dei responsabili autorizzativi aziendali, che ne verificano l’elevata qualità scientifica formativa e l’attinenza al ruolo aziendale del professionista che chiede la partecipazione all’evento.

ECM-Provider

Nel 2015 si proseguirà con l’attuazione del sistema già consolidato che prevede: 1. Il ruolo di Regione Lombardia quale soggetto che procede all'accreditamento dei provider, autonomo nel dotarsi di manuali regolatori di accreditamento; 2. il ruolo dei diversi attori che concorrono al funzionamento del sistema lombardo ECM, in particolare: ─ Éupolis Lombardia, quale soggetto al quale è affidata l'attuazione di tutti gli adempimenti inerenti la procedura relativa all'istruttoria di accreditamento; ─ Lombardia Informatica S.p.A. per la implementazione dell'attuale sistema informativo specifico di gestione.

2 DELIBERAZIONE N° X / 2989 Seduta del 23/12/2014 DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLA GESTIONE DEL SERVIZIO SOCIO SANITARIO REGIONALE PER L'ESERCIZIO 2015 - (DI CONCERTO CON L'ASSESSORE CANTU’ E MELAZZINI)

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

PROGETTI AZIENDALI/ASDOSPROGETTI AZIENDALI/ASDOSPROGETTI AZIENDALI/ASDOSPROGETTI AZIENDALI/ASDOS---- SI CONFERMA LSI CONFERMA LSI CONFERMA LSI CONFERMA LA PROSECUZIONE DELLE ATTIVITÀ 2015A PROSECUZIONE DELLE ATTIVITÀ 2015A PROSECUZIONE DELLE ATTIVITÀ 2015A PROSECUZIONE DELLE ATTIVITÀ 2015 DIPARTIMENTO

UINITA' OPERATIVA/SERVIZIO/UFFICIO

TIPOLOGIA FORMATIVA TITOLO

TOTALI ORE

N. OPERATORI

PROFESSIONI RICADUTA evidenza

DIREZIONE GENERALE Direzione Generale

Corso residenziale Modelli Organizzativi per il Governo clinico 400 24 Medici

Avvio riprogettazione aziendale

Adozione POA

DIREZIONE GENERALE Coordinamento trapianti

Corso residenziale

Procedura per l’attivazione del blocco operatorio in caso di prelievo multiorgano

640 160 Tutte Utilizzo sistema informatico

n. accessi

DIREZIONE GENERALE Coordinamento trapianti Corso

residenziale Comunicare con la famiglia 360 90 Medici,

Infermieri Aumento. Prelievi

Tapporto tra n. prelievi anno 2010/2011

DIREZIONE GENERALE Coordinamento trapianti

Corso residenziale L’una decisione condivisa 120 30 Medici

Aumento. Prelievi

Tapporto tra n. prelievi anno 2010/2011

DIREZIONE GENERALE Coordinamento trapianti Corso

residenziale L’allestimento della sala operatoria per prelievo multiorgano 240 60 Medici,

Infermieri Adesione alla procedura

Procedura

DIREZIONE GENERALE Coordinamento trapianti Corso

residenziale Il prelievo e trapianto di organi e tessuti per MMG 480 120 Medici Adesione alla

procedura Procedura

DIREZIONE GENERALE Coordinamento trapianti Corso

residenziale Scintille di vita 240 60 Medici,

Infermieri Adesione alla procedura

Procedura

DIREZIONE GENERALE

Sistemi informativi e Tecnologie di rete

Corso residenziale

Infomatizzazione [braccialetto+cartella+farmaci] 5760 640 Tutte Utilizzo sistematico del programma

adozione del programma

DIREZIONE GENERALE

Servizio di Prevenzione e Protezione

Corso residenziale

Movimentazione Manuale dei pazienti e carichi 800 100 Tutte Riduzione infortuni

% di nfortuni

DIREZIONE GENERALE

Servizio di Prevenzione e Protezione

Corso residenziale

Lo stess lavoro correlato 800 100 Tutte Riduzione infortuni

% di nfortuni

DIREZIONE GENERALE

Servizio di Prevenzione e Protezione

Corso residenziale

Corso sicurezza Dirigenti e Preposti 1440 60 Tutte Superamento esame

DIREZIONE GENERALE

Servizio di Prevenzione e Protezione

Corso residenziale

Corso antincendio aggiornamento addetti Antincendio 320 80 Tutte Superamento esame

DIREZIONE GENERALE

Servizio di Prevenzione e Protezione

Corso residenziale

Corso Antiblastici 240 30 Tutte Adesione alla procedura

% segnalazioni infortuni

DIREZIONE GENERALE

Servizio di Prevenzione e Protezione

Corso residenziale

Rischio biologico 800 80 Medici, Infermieri

Adesione alla procedura

% segnalazioni infortuni

DIREZIONE GENERALE

Servizio di Prevenzione e Protezione

Corso residenziale

Formazione preposti 240 60 Medici Aggiornamento delle conoscenze

DIREZIONE GENERALE

Servizio di Prevenzione e Protezione

Corso residenziale

Corso Neo-assunti – 4 ore 720 180 Tutte Aggiornamento delle conoscenze

DIREZIONE GENERALE

Servizio di Prevenzione e Protezione

Corso residenziale

Rischio biologico manutentori 80 20 Tecnici Adesione alla procedura

% segnalazioni infortuni

DIREZIONE GENERALE

Servizio di Prevenzione e Protezione

Corso residenziale

corso per Rischio esposizione Campi Elettro Magnetici (CEM)

160 40 Tecnici; medici

Aggiornamento delle conoscenze

DIREZIONE GENERALE

Servizio di Prevenzione e Protezione

Corso residenziale

Radioprotezione 160 40 Tecnici Aggiornamento delle conoscenze

DIREZIONE GENERALE

Servizio di Prevenzione e Protezione

Gruppo di miglioramento Valutazione rischio farmaci 160 40 Tecnici

Aggiornamento delle conoscenze

DIREZIONE GENERALE

Servizio di Prevenzione e Protezione

Gruppo di miglioramento Valutazione rischio videoterminali 160 40 Tecnici

Aggiornamento delle conoscenze

Amministrativo USS Formazione e CdL

Corso residenziale LA GESTIONE DELLE EMERGENZE: BLSD 800 100 Tutte

Aggiornamento delle conoscenze

Amministrativo USS Formazione e CdL Corso

residenziale LA GESTIONE DELLE EMERGENZE: BLSD RETRAINING 400 100 Tutte

Aggiornamento delle conoscenze

Amministrativo USS Formazione e CdL Corso

residenziale LA GESTIONE DELLE EMERGENZE: PBLS 399 50 Tutte

Aggiornamento delle conoscenze

Amministrativo USS Formazione e CdL Corso

residenziale LA GESTIONE DELLE EMERGENZE: PBLS RETRAINING 400 50 Tutte

Aggiornamento delle conoscenze

Amministrativo USS Formazione e CdL Corso

residenziale FORMAZIONE FORMATORI 320 40 Tutte Adesione alle buone prassi

Amministrativo USS Formazione e CdL Corso

residenziale IL CONSENSO INFORMATO 800 50 Medici Correttezze dei consensi

%consensi in Cartella clinica

Amministrativo USS Formazione e CdL Corso

residenziale ALFABETIZZAZIONE DI LINGUA INGLESE: INGLESE SCIENTIFICO

6000 100 Tutte Aggiornamento delle conoscenze

Amministrativo USS Formazione e CdL Corso

residenziale LA RICERCA BIBLIOGRAFICA: STRUMENTI AZIENDALI 2500 500 Tutte

Aumento utilizzo biblioteca

% nuovi accessi

Amministrativo USS Formazione e CdL

Gruppo di miglioramento

LE NUOVE REGOLE ECM; IL DOSSIER FORMATIVO 320 8 Infermieri Elaborazione dossier formativo

Documento prodotto

Amministrativo USS Formazione e CdL Focus

Group I CANTIERI DEL PRONTO SOCCORSO 480 120 Tutte

Analisi dei bisogni formativi

Amministrativo USS Formazione e CdL Corso

residenziale FOLLOW-UP: PRIMARY ULTRASOUND FOR PRIMARY HEALTHCARE

400 50 Tutte Aggiornamento delle conoscenze

Amministrativo USS Formazione e CdL Corso

residenziale LA GESTIONE DEL PAZIENTE AGGRESSIVO E PREVENZIONE DEI CONFLITTI

400 50 Tutte Aggiornamento delle

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

conoscenze

Amministrativo USS Formazione e CdL

Gruppo di miglioramento

GRUPPO DI MIGLIORAMENTO DELLA USS FORMAZIONE 2015

400 50 Tutte Aggiornamento delle conoscenze

Amministrativo USS Formazione e CdL

Amministrativo USS Formazione e CdL Corso

residenziale LA VALUTAZIONE A FORMAZIONE 400 50 Tutte

Aggiornamento delle conoscenze

Amministrativo USS Formazione e CdL

Gruppo di miglioramento

GRUPPO DI MIGLIORAMENTO SITRA-RAD 400 5 Tutte Aggiornamento delle conoscenze

Amministrativo USS Formazione e CdL

Amministrativo USS Formazione e CdL Corso

residenziale AGGIORNAMENTO NUOVE LINEE GUIDA IRC PER ISTRUTTORI DI BLSD 400 50 Tutte

Aggiornamento delle conoscenze

Amministrativo USS Formazione e CdL Corso

residenziale TEAMWORKING: PEDIATRIA 400 50 Tutte

Aggiornamento delle conoscenze

Amministrativo USS Formazione e CdL ADDESTRA

MENTO ADDESTRAMENTO - ULTRASOUND LIFE SUPPORT 400 50 Tutte

Aggiornamento delle conoscenze

Amministrativo USS Formazione e CdL Corso

residenziale LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE. PERCORSO FORMATIVO MULTIDISCIPLINARE 400 50 Tutte

Aggiornamento delle conoscenze

Amministrativo USS Formazione e CdL Convegno WORKSHOP: LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE.

PERCORSO FORMATIVO MULTIDISCIPLINARE 400 50 Tutte

Aggiornamento delle conoscenze

Amministrativo USS Formazione e CdL Corso

residenziale LA JOB DESCRIPTION DEI REFERENTI INTERCULTURALI

400 50 Tutte Aggiornamento delle conoscenze

Amministrativo USS Formazione e CdL Corso

residenziale CORSO INDUZIONE MIOFASCIALE-II MODULO: 1 LIVELLO/2

400 50 Tutte Aggiornamento delle conoscenze

Amministrativo USS Formazione e CdL

Gruppo di miglioramento

REVISIONE - 5 - PGA AUDIT INTERNI_2015 400 50 Tutte Aggiornamento delle conoscenze

Amministrativo USS Formazione e CdL Convegno

CORSO DI FORMAZIONE PER UTENTI ED OPERATORI SANITARI SUGLI ASPETTI DELLA GENITORIALITA':e dei cicli di vita legate alla conciliazione casa-lavoro

50 Tutte Aggiornamento delle conoscenze

Amministrativo USS Formazione e CdL Corso

residenziale CORSO INTERAZIENDALE SULLA FORMAZIONE AO E ASL

240 30 Tutte Adesione alle buone prassi

Amministrativo USS Formazione e CdL Corso

residenziale L'ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI 800 200 Tutte

Adesione alle buone prassi

Amministrativo USS Formazione - HPH

Corso residenziale

OSPEDALE SENZA DOLORE 480 120 Tutte Utilizzo della scheda

% di utilizzo

Amministrativo USS Formazione

Corso residenziale

OSPEDALE DONNA 120 30 Tutte Acquisizione bollini rosa

Amministrativo USS Formazione

Corso residenziale

VIOLENZA 240 60 Tutte Elaborazione documento

Documento prodotto

Amministrativo USS Formazione

Corso residenziale

LA COMUNICAZIONE NEL FRONT OFFICE 1440 180 Tutte Riduzione delle segnalazioni

Amministrativo USS Formazione

Corso residenziale

PROMOZIONE DELLA SALUTE 720 30 Tutte Elaborazione documento

Documento prodotto

Amministrativo USS Formazione

Corso residenziale

LA DISABILITÀ 720 30 Tutte Elaborazione documento

Documento prodotto

Amministrativo USS Formazione

Corso residenziale

Concilazione casa-lavoro 720 30 Tutte Elaborazione documento

Documento prodotto

Amministrativo URP Convegno LA MORTE 1600 200 Tutte

Superamento apprendimento

Amministrativo URP

Corso residenziale

L'ACCOGLIENZA: UNA SCELTA STRATEGICA 800 200 Tutte Elaborazione documento

Documento prodotto

DIREZIONE AMMINIST.

Gestione e Sviluppo Risorse Umane

Addestramento

PROCEDURE AMMINISTRATIVE 128 2 Amministrativi

Superamento addestramento

Valutazione positiva

DIREZIONE AMMINIST.

Gestione e Sviluppo Risorse Umane

Gruppo di miglioramento

LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE 80 10 Tutte Superamento addestramento Valutazione positiva

DIREZIONE AMMINIST.

Gestione e Sviluppo Risorse Umane

Gruppo di miglioramento

CONTROLLO DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE 128 16 Amministrativi

Elaborazione documento

Documento prodotto

DIREZIONE SANITARIA

Comitato Buon uso del sangue

Comitato/Commissioni

MANTENIMENTO DELLA RETE 100 10 Tutte Elaborazione documento

Documento prodotto

DIREZIONE SANITARIA

Comitato Infezioni Ospedaliere

Gruppo di miglioramento

MONITORAGGIO E IMPLEMENTAZIONE DEI CONTROLLI [CODOGNO] 100 10 Tutte Elaborazione

documento Documento prodotto

DIREZIONE SANITARIA

Comitato Infezioni Ospedaliere

Gruppo di miglioramento

AVVIO E POTENZIAMENTO DELLE CURE INTERMEDIE [CODOGNO] 100 10 Tutte Elaborazione

documento Documento prodotto

DIREZIONE SANITARIA

Comitato valutazione cartelle cliniche

Comitato/Commissioni

MONITORAGGIO DELLA COMPLETEZZA DOCUMENTAZIONE SANITARIA

100 10 Tutte Elaborazione report

DIREZIONE SANITARIA Farmacia Ospedaliera Gruppo di

miglioramento Dispositivi medici 40 4 Tutte Elaborazione documento

Documento prodotto

DIREZIONE SANITARIA Farmacia Ospedaliera Corso

residenziale IMPIEGO DI FARMACI GENERICI 50 5 Tutte Elaborazione

documento Documento prodotto

DIREZIONE SANITARIA Farmacia Ospedaliera

Gruppo di miglioramento

ANALISI DELLE MODALITÀ OPERATIVE NELL'ATTIVITÀ DI ALLESTIMENTO E DISTRIBUZIONE FARMACI 2012

50 5 Tutte Elaborazione documento

Documento prodotto

DIREZIONE SANITARIA

Servizio di Ingegneria Clinica

Corso residenziale

AGGIORNAMENTI SULLE NORME E DISPOSITIVI MEDICI 3600 900 Infermieri Elaborazione documento

Documento prodotto

DIREZIONE SANITARIA

Servizio di Igiene Ospedaliera

Corso residenziale

IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI - SEPSI 1200 300 Tutte Aggiornamento delle conoscenze

DIREZIONE SANITARIA Servizio Dietetico

Gruppo di miglioramento

L'ACCESSO DEL CITTADINO AL SERVIZIO DIETISTICO 60 3 dietiste Elaborazione documento

Documento prodotto

DIREZIONE SANITARIA Servizio Dietetico

Gruppo di miglioramento

REVISIONE DEI MENÙ MULTILINGUA 60 3 dietiste Elaborazione documento Documento prodotto

DIREZIONE SANITARIA

Servizio Infermieristico e delle Professioni Sanitarie

Corso residenziale

IL RUOLO DEL COORDINATORE E DEL RAD 210 70 Infermieri Elaborazione documento

Documento prodotto

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

USS Formazione

Corso di Laurea In Infermieristica

Gruppo di miglioramento

Accompagnamento dello studente 1440 60 Infermieri Aggiornamento delle conoscenze

USS Formazione

Corso di Laurea In Infermieristica

Corso residenziale

Metodiche didattiche per l’apprendimento e dell abilità 320 20 Infermieri Aggiornamento delle conoscenze

USS Formazione

Corso di Laurea In Infermieristica

Corso residenziale

Evidence Based Nursing: dalle prove di efficacia alla pratica infermieristica

320 20 Infermieri Aggiornamento delle conoscenze

DIREZIONE SANITARIA Servizio Sterilizzazione

Gruppo di Miglioramento

IL PROCESSO DI STERILIZZAZIONE 40 5 Infermieri Elaborazione documento

Documento prodotto

DIREZIONE SANITARIA CUP

Gruppo di Miglioramento

ADEGUAMENTI PROCEDURALE RELATIVI ALLE NORME 480 60 Infermieri Elaborazione documento

Documento prodotto

DIREZIONE SANITARIA Servizio Sterilizzazione

Addestramento

NEO-INSERITO/ASSUNTO 32 2 Infermieri Aggiornamento delle conoscenze

DIREZIONE SANITARIA Poliambulatori Lodi

Addestramento

PRINCIPALI PATOLOGIE AFFERENTI AI POLIAMBULATORI 64 1 Infermieri

Aggiornamento delle conoscenze

DIREZIONE SANITARIA Poliambulatori Casale

Addestramento

PRINCIPALI PATOLOGIE AFFERENTI AI POLIAMBULATORI

64 1 Infermieri Aggiornamento delle conoscenze

DIREZIONE SANITARIA Poliambulatori Codogno

Addestramento NEO-INSERITO/ASSUNTO 64 1 Infermieri

Aggiornamento delle conoscenze

DIREZIONE SANITARIA Poliambulatori S. Angelo

Addestramento

NEO-INSERITO/ASSUNTO 64 1 Infermieri Aggiornamento delle conoscenze

RESTANO AGLI ATTI TUTTE LE INIZIATIVE FORMATIVE RESTANO AGLI ATTI TUTTE LE INIZIATIVE FORMATIVE RESTANO AGLI ATTI TUTTE LE INIZIATIVE FORMATIVE RESTANO AGLI ATTI TUTTE LE INIZIATIVE FORMATIVE

DIPARTIMENTALIDIPARTIMENTALIDIPARTIMENTALIDIPARTIMENTALI

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

Progetti di interesse aziendaleProgetti di interesse aziendaleProgetti di interesse aziendaleProgetti di interesse aziendale

� Implementazione del Modello Clinico Assistenziale per Intensità di Cura: la Medicina Specialistica � IL DOSSIER FORMATIVO. Una sperimentazione per l’AO di Lodi – Pronto Soccorso Codogno � LE COMPETENZE PER UN NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO IN PSICHIATRIA . Un modello organizzativo che cambia follow-up � TEAMWORKING: il lavoro di gruppo come fattore di successo dell’equipe -U.O. Pediatria � UNA PEDIATRIA CHE CRESCE. Percorso di miglioramento e sviluppo organizzativo-relazionale – la prosecuzione della certificazione � TEAMWORKING: il lavoro di gruppo come fattore di successo dell’equipe -U.O. Pronto soccorso Lodi-Codogno

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PrPrPrProiezione attività formativa 2015oiezione attività formativa 2015oiezione attività formativa 2015oiezione attività formativa 2015

ORE TOTALI DIPARTIMENTI/UFFICI IN STAFF

N. PARTECIPAZIONI DIPARTIMENTI/UFFICI IN STAFF

CATEGORIE MEDICI

TUTTE LE PROFESSIONI

MEDICI, INFERMIERI

TECNICI

INFERMIERI

AMMINISTRATIVI

INFERMIERI, OPERATORI DI SUPPORTO

MEDICI, INFERMIERI, FISIOTERAPISTI

FISIOTERAPISTI

MEDICI, INFERMIERI, OSTETRICHE

INFERMIERI, EDUCATORI, OPERATORI DI SUPPORTO, PSICOLOGI

INFERMIERI, MEDICI, MMG, PSICOLOGI

TIPOLOGIE CENTRALI CONVEGNO 20CORSO RESIDENZIALE 70GRUPPI DI MIGLIORAMENTO 38RICERCHE 1ADDESTRAMENTO 40COMITATI/COMMISSIONI 3AUDIT CLINICO 2

DIS TRIBUZIONE P ER TIP OLOGIA FO RM ATIV A

18 %

1% 5% 2%

9%

3%

12%

1%

2%

3%

4% 6%6% 7%

DISTRIBUZIONE PER FIGURE PROFESSIONALI

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Pi

DIREZIONE FORMAZIONE

oiezione attività formativa 2015oiezione attività formativa 2015oiezione attività formativa 2015oiezione attività formativa 2015

ORE TOTALI DIPARTIMENTI/UFFICI IN STAFF

INFERMIERI, EDUCATORI, OPERATORI DI SUPPORTO, PSICOLOGI

20 70 38

1 40

3 2

DIS TRIBUZIONE P ER TIP OLOGIA FO RM ATIV A

5 %

6 6%

3%

CONVE GNO

GRUPP I DI M IGLIORAM ENT O

RI CE RCHE

ADDEST RAM E NT O

COM IT AT I / COM M ISSIONI

AUDIT CLINI CO

7%

40%

DISTRIBUZIONE PER FIGURE PROFESSIONALI

MEDICI

MEDICI, INFERMIERI

TECNICI

INFERMIERI

AMMINISTRATIVI

INFERMIERI, OPERATORI DI SUPPORTO

MEDICI, INFERMIERI, FISIOTERAPISTI

FISIOTERAPISTI

MEDICI, INFERMIERI, OSTETRICHE

INFERMIERI, EDUCATORI, OPERATORI DI SUPPORTO, PSICOLOGI

INFERMIERI, MEDICI, MMG, PSICOLOGI

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

10.00

0

8000

300 1000 700 400

1600 800 200

1000 100

1000 800 200

CONVE GNO

GRUPP I DI M IGLIORAM ENT O

RI CE RCHE

ADDEST RAM E NT O

COM IT AT I / COM M ISSIONI

AUDIT CLINI CO

INFERMIERI, OPERATORI DI SUPPORTO

MEDICI, INFERMIERI, FISIOTERAPISTI

MEDICI, INFERMIERI, OSTETRICHE

INFERMIERI, EDUCATORI, OPERATORI DI SUPPORTO, PSICOLOGI

INFERMIERI, MEDICI, MMG, PSICOLOGI

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

INIZIATIVE

DIPARTIMENTALI DIPARTIMENTODIPARTIMENTODIPARTIMENTODIPARTIMENTO

UINITA' UINITA' UINITA' UINITA'

OPERATIVA/SERVOPERATIVA/SERVOPERATIVA/SERVOPERATIVA/SERV

IZIO/UFFICIOIZIO/UFFICIOIZIO/UFFICIOIZIO/UFFICIO

TIPOLOGIA TIPOLOGIA TIPOLOGIA TIPOLOGIA

FORMATIVAFORMATIVAFORMATIVAFORMATIVA TITOLOTITOLOTITOLOTITOLO

TOTTOTTOTTOT

ALI ALI ALI ALI

OREOREOREORE

N. N. N. N.

OPEROPEROPEROPER

ATORATORATORATOR

IIII

PROFESSIONIPROFESSIONIPROFESSIONIPROFESSIONI RICADUTARICADUTARICADUTARICADUTA

DIPARTIMENTO EMERGENZA URGENZADIPARTIMENTO EMERGENZA URGENZADIPARTIMENTO EMERGENZA URGENZADIPARTIMENTO EMERGENZA URGENZA

DIPARTIMENTO DI

EMERGENZA Pronto Soccorso 1

Corso

residenziale

LA QUALITA' PERCEPITA E LA QUALITA' DELLA PRESTAZIONE NEL

PRONTO SOCCORSO DI LODI 240

0 100 Tutte Riduzioni reclami

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Pronto soccorso 1 Corso

residenziale La gestione delle relazioni difficili 400 100 Tutte

Adesione ai risultati

prodotti

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Pronto soccorso 1 Addestrament

o Addestramento alle emergenze 400 100 Tutte

Adesione ai risultati

prodotti

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Pronto Soccorso 2 Corso

residenziale Ecografia di base 240 30 Tutte

Adesione ai risultati

prodotti

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Pronto Soccorso 2 Addestrament

o Uso del Protossido – sedo analgesia 240 30 Tutte

Adesione ai risultati

prodotti

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Pronto Soccorso 2 Corso

residenziale Corso NIV 240 30 Tutte

Adesione ai risultati

prodotti

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Pronto Soccorso 2 Audit Clinico Casi clinici 480 30 Tutte Adesione ai risultati

prodotti

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Pronto Soccorso 2 Convegno I grandi temi della emergenza 480 30 Tutte Adesione ai risultati

prodotti

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Centrale 118 Gruppo di

miglioramento Modifiche organizzative ed integrazione 480 30 Tutte

Adesione ai risultati

prodotti

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Centrale 118 Corso

residenziale ALS 480 30 Sanitari Superamento test

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Centrale 118 PTC 480 30 Sanitari Superamento test

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Rianimazione 1 Gruppo di

miglioramento Gruppi di miglioramento per la Rianimazione di Lodi 240 30 Tutte

Adesione ai risultati

prodotti

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Rianimazione 1 Gruppo di

miglioramento Il progetto counseling con psicologo dell’emergenza 240 30 Tutte

Adesione ai risultati

prodotti

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Rianimazione 1 Corso

residenziale Aggiornamento sulle tematiche interventistiche 240 30 Tutte Superamento test

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Rianimazione 1 Corso

residenziale Metodiche CRRT applicate alla sepsi 480 30 Tutte

Superamento test

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Rianimazione 1 Corso

residenziale Introduzione dell’opzione terapeutica ECCOR 480 30 Tutte

Superamento test

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Rianimazione 1 Convegno Antibiotico terapia e sepsi 400 100 Tutte

Superamento test

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Rianimazione 1 Convegno “Emergenza intraospedaliera 400 100 Tutte

Superamento test

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Rianimazione 2 Gruppo

miglioramento Revisione procedure interne 240 30 Tutte

Adesione ai risultati

prodotti

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Sale Operatorie Corso

residenziale Addestramento neo inseriti 250 5 Tutte

Addestramento

superato

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Sale Operatorie Corso

residenziale La valutazione preoperatoria 250 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Sale Operatorie Corso

residenziale modello per intensità di cura 250 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Sale Operatorie Corso

residenziale Corso teorico-pratico di ecografia in ALR, per interni ed esterni 250 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Sale Operatorie Corso

residenziale La gestione delle vie aeree in anestesia e rianimazione 246 26 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Sale Operatorie Corso

residenziale La Ventilazione in anestesia: attualità 247 27 Tutte

Test di

apprendimento

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Sale Operatorie Gruppi di

miglioramento Aggiornamento periodico interno “Il caffè dell’Anestesista”, 248 28 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Sale Operatorie Corso

residenziale La check list infermieristica informatizzata. 249 29 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Sale Operatorie Corso

residenziale

Percorsi teorici di addestramento alla strumentazione –

oculistica/ginecologia 249 29 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Sale Operatorie Corso

residenziale I posizionamenti complessi sul tavolo operatorio 249 29 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Sale Operatorie Convegno Tecniche anestesiologiche ed outcome nella patologia tumorale. 250 150 Tutte Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Sale Operatorie Corso

residenziale La gestione del dolore postoperatorio nei reparti di degenza 251 31 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Sale Operatorie Corso

residenziale

Percorsi teorici di addestramento alla strumentazione:

oculistica/ginecologia/urologia 250 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Sale Operatorie Corso

residenziale I posizionamenti complessi sul tavolo operatorio 250 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

EMERGENZA

URGENZA

Sale Operatorie Corso

residenziale nuovi orientamenti in laparoscopia 250 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO SALUTE MENTALEDIPARTIMENTO SALUTE MENTALEDIPARTIMENTO SALUTE MENTALEDIPARTIMENTO SALUTE MENTALE

DIPARTIMENTO

SALUTE MENTALE

Neuropsichiatria

Infantile

Corso

residenziale

Programma di arricchimento strumentale cognitivo (PAS Basic) level

2 – La metodica Feverstein 960 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

SALUTE MENTALE

Neuropsichiatria

Infantile

Gruppo di

miglioramento Discussione presa in carica in NPI: discussione criticità 1000 20 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

SALUTE MENTALE Psichiatria

Gruppo di

miglioramento

le teoriche dell’assistenza infermieristica

240 30 Tutte Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

SALUTE MENTALE Psichiatria

Gruppo di

miglioramento

accreditamento all’eccellenza

240 30 Tutte Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

SALUTE MENTALE Psichiatria

Addestrament

o Addestramento neo assunto/Inserito 540 3 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

SALUTE MENTALE Psichiatria

Corso

residenziale I Il ruolo dei volontari nel Dipartimento 120 30 Tutte

Test di

apprendimento DIPARTIMENTO

SALUTE MENTALE Psichiatria

Corso

residenziale La cartella clinica secondo i criteri joint commission 120 30 Tutte

Test di

apprendimento DIPARTIMENTO

SALUTE MENTALE Psichiatria

Corso

residenziale Gestire l’emergenza urgenza in SODC 600 30 Tutte

Test di

apprendimento DIPARTIMENTO

SALUTE MENTALE Psichiatria

Corso

residenziale Revisione ed aggiornamento "PSICHE" 120 30 Tutte

Test di

apprendimento DIPARTIMENTO

SALUTE MENTALE Psichiatria

Gruppo di

miglioramento Elaborazione della carta dei servizi

240

0 200 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

SALUTE MENTALE Psichiatria Convegno Ri-costruzione (progetto innovativo)

240

0 200 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

SALUTE MENTALE Psichiatria

Gruppo di

miglioramento Aggiornamenti in tema di riabilitazione psichiatrica 240 30 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

SALUTE MENTALE Psichiatria

Gruppo di

miglioramento Procedure e protocolli in SPDC 450 30 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

SALUTE MENTALE Psichiatria

Gruppo di

miglioramento I casi clinici del CPS di Lodi 80 10 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

SALUTE MENTALE Psichiatria

Gruppo di

miglioramento I casi clinici del CPS di Casale 80 10 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

SALUTE MENTALE Psichiatria

Gruppo di

miglioramento I casi clinici del CPS di Sant’Angelo 80 10 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

SALUTE MENTALE Psichiatria

Gruppo di

miglioramento I casi clinici della C.R.A. 80 10 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

SALUTE MENTALE Psichiatria

Corso

residenziale Aspetti medico legali del ricovero del minore in spdc 80 10 Tutte

Test di

apprendime

nto

DIPARTIMENTO DIAGNOSTICODIPARTIMENTO DIAGNOSTICODIPARTIMENTO DIAGNOSTICODIPARTIMENTO DIAGNOSTICO

DIPARTIMENTO

DIAGNOSTICO

Medicina

trasfusionale

Gruppo di

miglioramento HLA e Malattie Immunomediate 720 30 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

DIAGNOSTICO

Medicina

trasfusionale

Gruppo di

miglioramento

I Edizione 201 Corso avanzato in immunoematologia, medicina

trasfusionale, biologia molecolare ed emocoagulazione. Nuove

frontiere

720 30 Tutte Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

DIAGNOSTICO

Medicina

trasfusionale

Gruppo di

miglioramento II Edizione 201 720 30 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

DIAGNOSTICO

Anatomia e

istologia

patologica

Gruppi di

miglioramento Gruppi di miglioramento per l’analisi della appropriatezza prescrittiva 80 10 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

DIAGNOSTICO

Anatomia e

istologia

patologica

Gruppi di

miglioramento Gruppi di miglioramento per la determoinazione dei profili di esami 80 10 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

Anatomia e

istologia

patologica

Gruppi di

miglioramento Avvio i progettazioni formative per mmg 80 10 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

DIPARTIMENTO

DIAGNOSTICO

Anatomia e

istologia

patologica

Gruppi di

miglioramento Revisione dei profili di esami 80 10 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

DIAGNOSTICO Laboratorio analisi 1

Corso

residenziale gli esami della coagulazione 240 30 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

DIAGNOSTICO Laboratorio analisi 1

Corso

residenziale Team working 240 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

DIAGNOSTICO Radiologia

Corso

residenziale Collaborazioni legate all’utilizzo dell’esame ecograficoi 240 30 Tutte

Test di

apprendimento DIPARTIMENTO

DIAGNOSTICO Radiologia Convegno Attività convegnistica sulle immagini del bacino 240 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

DIAGNOSTICO Radiologia Corso

residenziale Attività interventistiche in radiologia 240 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

DIAGNOSTICO Radiologia Corso

residenziale Appropriatezza prescrittiva : interna ed esterna 240 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

DIAGNOSTICO Radiologia Corso

residenziale LE INFEZIONI IN GRAVIDANZA, FETALI E NEONATALI 240 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

DIAGNOSTICO Radiologia Corso

residenziale LE INFEZIONI IN GRAVIDANZA, FETALI E NEONATALI 240 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO CHIRURGICODIPARTIMENTO CHIRURGICODIPARTIMENTO CHIRURGICODIPARTIMENTO CHIRURGICO

DIPARTIMENTO

CHIRURGICO

Chirurgia generale

1 Convegno Sindromi dismetaboliche e chirurgia maggiore 800 100 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

CHIRURGICO

Chirurgia generale

3

Gruppo di

miglioramento Gruppo di miglioramento in chirurgia 2015 400 100 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

CHIRURGICO Oculistica

Corso

residenziale Corso di aggiornamento per il personale dell’U.O. di Oculistica 120 12 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

CHIRURGICO Oculistica

Gruppo di

miglioramento Aggiornamento dei protocolli in uso nell’U.O. di Oculistica 200 10 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

CHIRURGICO Otorino / 120 30 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

CHIRURGICO Urologia /

DIPARTIMENTO

CHIRURGICO Chirurgia Plastica /

DIPARTIMENTO

CHIRURGICO

Chirurgia

Mininvasiva /

DIPARTIMENTO

CHIRURGICO Ortopedia 2

Corso

residenziale Orto geriatria 120 30 Sanitari

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

CHIRURGICO Ortopedia 1

Corso

residenziale Orto geriatria 120 30 Sanitari

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO MEDICO ONCOLOGICODIPARTIMENTO MEDICO ONCOLOGICODIPARTIMENTO MEDICO ONCOLOGICODIPARTIMENTO MEDICO ONCOLOGICO

DIPARTIMENTO

MEDICO Cardiologia 1

Gruppo di

miglioramento Gruppo di miglioramento della cardiologia 2015 400 20 Medici

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

MEDICO Cardiologia 1

Gruppo di

miglioramento Gruppo di miglioramento coordin. Dipartimento 400 10 Infermieri

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

MEDICO Medicina 1

Corso

residenziale L’ascite refrattaria 300 30 Medici

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

MEDICO Medicina 2

Corso

residenziale L’informatizzazione della cartella 300 30 Tutti

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

MEDICO Nefrologia e Dialisi

Addestrament

o Addestramento neo-inseriti 200 3 Infermieri

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

MEDICO Neurologia

Corso

residenziale Incontriamoci in neurologia 2011 500 50 Tutte

Test di

apprendimento DIPARTIMENTO

MEDICO Neurologia Audit clinico Audit clinici neurologia 2011 300 20 Tutte

Test di

apprendimento DIPARTIMENTO

MEDICO

Pneumologia/cardi

ologia

Corso

residenziale Argomenti specialisti 240 60 Tutte

Test di

apprendimento DIPARTIMENTO

MEDICO

Pneumologia/cardi

ologia

Corso

residenziale L’intensità delle cure / Tutte

Test di

apprendimento DIPARTIMENTO

MEDICO Malattie Infettive

Corso

residenziale Legge 135/90 1080 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

MEDICO Dipartimentale

Corso

residenziale Le cure palliative non oncologiche (cardio/pneumo/nefro/neuro) 1080 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

MEDICO Dipartimentale Corso

residenziale L’assistenza domiciliare 1080 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

MEDICO Dipartimentale Corso

residenziale La riabilitazione respiratoria 1080 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

MEDICO Dipartimentale Gruppo di

miglioramento Gruppo di lavoro Operatori – volontari di tutti i presidi in ambito oncologico 1080 30 Tutte Aggiornamento

delle conoscenze DIPARTIMENTO

MEDICO Dipartimentale Gruppo di

miglioramento Gruppo di lavoro protocollo Liverpool care 1080 30 Tutte Aggiornamento

delle conoscenze DIPARTIMENTO

MEDICO Dipartimentale Corso

residenziale Proseguimento attività per PIC 1080 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

MEDICO Dipartimentale Gruppo di

miglioramento Coordinamento protocollo Dolore 1080 30 Tutte

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO

MEDICO Dipartimentale Corso

residenziale Legge 135/90 1080 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

MEDICO Dipartimentale Corso

residenziale Legge 135/90 1080 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

MEDICO Dipartimentale Corso

residenziale Legge 135/90 1080 30 Tutte

Test di

apprendimento

DIPARTIMENTO

MEDICO Dipartimentale Corso

residenziale Legge 135/90 1080 30 Tutte

Test di

apprendimento

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILEDIPARTIMENTO MATERNO INFANTILEDIPARTIMENTO MATERNO INFANTILEDIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE

DIPARTIMENTO MATERNO

INFANTILE

Audit clinici ed

organizzativi Analisi di casi e modellistica organizzativa territoriale e ospedaliera 120 30

Medici,

osteriche,

infermieri

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO MATERNO

INFANTILE

Corso

residenziale

Metodiche farmacologiche e non farmacologiche per la

prevenzione e il trattamento del dolore, compresa la formazione e

l’addestramento sull’utilizzo della miscela di N2O/O2 per procedure

pediatriche

120 30

Medici,

osteriche,

infermieri

Superamento test

apprendimento

DIPARTIMENTO MATERNO

INFANTILE

Corso

residenziale Formazione di operatori competenti nel massaggio del neonato 120 30

Medici,

osteriche,

infermieri

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO MATERNO

INFANTILE

Corso

residenziale Informazione, comunicazione a bambini/adolescenti e famiglia 120 30

Medici,

osteriche,

infermieri

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO MATERNO

INFANTILE

Corso

residenziale Formazione sul Lavoro in team 120 30

Medici,

osteriche,

infermieri

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO MATERNO

INFANTILE

Corso

residenziale Formazione sulle tematiche emergenti della Certificazione 120 30

Medici,

osteriche,

infermieri

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO MATERNO

INFANTILE

Corso

residenziale Formazione su aspetti tecnico-specialistici 120 30

Medici,

osteriche,

infermieri

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO MATERNO

INFANTILE

Corso

residenziale

Valutazione infermieristica dei bisogni assistenziali e definizione

strumenti 700 100

Medici,

osteriche,

infermieri

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO MATERNO

INFANTILE

Corso

residenziale I Formazione condivisa pediatri ASL-AO 150 30

Medici,

osteriche,

infermieri

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO MATERNO

INFANTILE

Corso

residenziale Completamento formazione PBLSD 150 30

Medici,

osteriche,

infermieri

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO MATERNO

INFANTILE

Corso

residenziale

i Acquisizione di competenze ecografiche per: valutazione polmone

e posizione cateteri centrali 900 30

Medici,

osteriche,

infermieri

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO MATERNO

INFANTILE

Corso

residenziale La lettura dell’ECG in pediatria e neonatologia 150 30

Medici,

osteriche,

infermieri

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO MATERNO

INFANTILE

Corso

residenziale ILa gestione del conflitto 240 30

Medici,

osteriche,

infermieri

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO MATERNO

INFANTILE

Corso

residenziale Assistenza al bambino critico 180 30

Medici,

osteriche,

infermieri

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO MATERNO

INFANTILE

Corso

residenziale Il percorso gravidanza fisiologica 150 30

Medici,

osteriche,

infermieri

Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO MATERNO

INFANTILE

Corso

residenziale La gestione delle emergenze interne 240 60 ostetriche Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO MATERNO

INFANTILE

Corso

residenziale La riabilitazione del pavimento pelvico 40 10 Medici Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO MATERNO

INFANTILE

Corso

residenziale La gestione delle emergenze interne 240 60 Tutte Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO MATERNO

INFANTILE

Corso

residenziale Infertilità e sterilità nella pratica clinica 40 10 Medici Aggiornamento

delle conoscenze

DIPARTIMENTO CURE INTERMEDIE E RIABILITAZIONEDIPARTIMENTO CURE INTERMEDIE E RIABILITAZIONEDIPARTIMENTO CURE INTERMEDIE E RIABILITAZIONEDIPARTIMENTO CURE INTERMEDIE E RIABILITAZIONE

DIPARTIMENTO CURE INTERMEDIE

E RIABILITAZIONE

Gruppo di

miglioramento Rieducazione Posturale 760 20 Tutte

Aggiornamento delle

conoscenze

DIPARTIMENTO CURE INTERMEDIE

E RIABILITAZIONE

Corso

residenziale Omogeneizzare la Cartella Riabilitativa 16 20 Tutte

Aggiornamento delle

conoscenze

DIPARTIMENTO CURE INTERMEDIE

E RIABILITAZIONE

Corso

residenziale Riabilitazione respiratoria: il riallenamento allo sforzo 16 20 Tutte

Aggiornamento delle

conoscenze

DIPARTIMENTO CURE INTERMEDIE

E RIABILITAZIONE

Corso

residenziale Collegamento formativa con la TIS 16 20 Tutte

Aggiornamento delle

conoscenze

DIPARTIMENTO CURE INTERMEDIE

E RIABILITAZIONE

Corso

residenziale Corsi sull’appropriatezza prescrittiva (interna e per MMG) 16 20 Tutte

Aggiornamento delle

conoscenze

DIPARTIMENTO CURE INTERMEDIE

E RIABILITAZIONE Convegno Convegno sulle eccellenze del Dipartimento 400 100 Tutte

Aggiornamento delle

conoscenze

DIPARTIMENTO CURE INTERMEDIE

E RIABILITAZIONE

Corso

residenziale Come stendere un PDTAR 16 20 Tutte

Aggiornamento delle

conoscenze

DIPARTIMENTO CURE INTERMEDIE

E RIABILITAZIONE

Gruppo di

miglioramento l’Orto-Geriatria – Stesura protocollo 12 20 Tutte

Aggiornamento delle

conoscenze

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32%

1%

TIPOLOGIE

DIPARTIMENTALI

CONVEGNO 20CORSO RESIDENZIALE 80GRUPPI DI MIGLIORAMENTO 80RICERCHE 1ADDESTRAMENTO 20AUDIT CLINICO 4

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Pi

DIREZIONE FORMAZIONE

11%

51%

3% 2% CONVEGNO

CORSO RESIDENZIALE

GRUPPI DI

MIGLIORAMENTO

RICERCHE

ADDESTRAMENTO

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

CONVEGNO

CORSO RESIDENZIALE

GRUPPI DI

MIGLIORAMENTO

ADDESTRAMENTO

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4

oiezione attività formativa 2015 LA SOSTENIBILITÀ DELLA PROGETTAZIONE LA SOSTENIBILITÀ DELLA PROGETTAZIONE LA SOSTENIBILITÀ DELLA PROGETTAZIONE LA SOSTENIBILITÀ DELLA PROGETTAZIONE FORMATIVAFORMATIVAFORMATIVAFORMATIVA

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4

COERENZA DELCOERENZA DELCOERENZA DELCOERENZA DEL BUDGETBUDGETBUDGETBUDGET La progettazione delle attività formative, per essere efficace ed in grado di conseguire i risultati prefissati, deve

soddisfare due esigenze primarie: � Essere sostenibile; � Essere strutturata su misura (risultante dall’analisi dei fabbisogni formativi)

I requisiti di sostenibilità e compatibilità – che sul terreno progettuale si integrano tra loro – costituiscono un permanente parametro di riferimento. Il requisito della sostenibilità deve infatti essere soddisfatto e a tal fine in relazione della Direttiva n. 10/2010 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica, unitamente alle prime indicazione delle Regole di Sistema Regione Lombardia, il budget della formazione potrà subire una riduzione. A tal fine si cercherà di mantenere alta l’offerta formativa interna valutando di volta in volta sulla scorta delle indicazioni del Vertice Strategico e dei Direttori di Dipartimento la possibilità di fruire dell’aggiornamento esterno. Saranno privilegiate le iniziative esterne solo se corredate di crediti formativi unitamente ad istituti che non generano ore straordinarie.

Per la realizzazione del piano di formazione, si chiede di rende disponibile un finanziamento di euro, 155.000 che saranno così ripartiti:

Budget Totale 155.000 Euro

Formazione Trasversale Inter-professionale Formazione Dipartimentale 85.000 Euro 70.000 Euro I criteri, consolidati nel tempo, per la ripartizione del budget sono:I criteri, consolidati nel tempo, per la ripartizione del budget sono:I criteri, consolidati nel tempo, per la ripartizione del budget sono:I criteri, consolidati nel tempo, per la ripartizione del budget sono:

� N. di professionisti N. di professionisti N. di professionisti N. di professionisti afferentiafferentiafferentiafferenti � Diversificazione delle famiglie professionaliDiversificazione delle famiglie professionaliDiversificazione delle famiglie professionaliDiversificazione delle famiglie professionali � Complessità organizzativaComplessità organizzativaComplessità organizzativaComplessità organizzativa � Attività formativa interna pregressaAttività formativa interna pregressaAttività formativa interna pregressaAttività formativa interna pregressa � Attività formativa esterna pregressaAttività formativa esterna pregressaAttività formativa esterna pregressaAttività formativa esterna pregressa

Il budget definito è comprensivo della quota prevista dai CCNL della Dirigenza

Il budget definito è vincolante rispetto all'area, ma non nella ripartizione per U.O

Il Piano mantiene per sua natura e per intima convinzione della Il Piano mantiene per sua natura e per intima convinzione della Il Piano mantiene per sua natura e per intima convinzione della Il Piano mantiene per sua natura e per intima convinzione della USSUSSUSSUSS Formazione uno strumento Formazione uno strumento Formazione uno strumento Formazione uno strumento flessibile che fatte salve le condizioni necessariamente programmatiche deve raccogliere nel tempo flessibile che fatte salve le condizioni necessariamente programmatiche deve raccogliere nel tempo flessibile che fatte salve le condizioni necessariamente programmatiche deve raccogliere nel tempo flessibile che fatte salve le condizioni necessariamente programmatiche deve raccogliere nel tempo nuove esigenze formative. Per questo motivo il Piano Formativo Aziendale e le iniziative formative inserite nuove esigenze formative. Per questo motivo il Piano Formativo Aziendale e le iniziative formative inserite nuove esigenze formative. Per questo motivo il Piano Formativo Aziendale e le iniziative formative inserite nuove esigenze formative. Per questo motivo il Piano Formativo Aziendale e le iniziative formative inserite nei diversi progetti o nei diversi progetti o nei diversi progetti o nei diversi progetti o che sostengono il raggiungimento degli obiettivi rappresentano uno strumento che sostengono il raggiungimento degli obiettivi rappresentano uno strumento che sostengono il raggiungimento degli obiettivi rappresentano uno strumento che sostengono il raggiungimento degli obiettivi rappresentano uno strumento workworkworkwork in progress.in progress.in progress.in progress.

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4

Progetto conciliazione

SCHEDA TECNICA PROPOSTA PROGETTUALE

PARTE I: IL SOGGETTO PROPONENTE

1 Denominazione del soggetto giuridico proponente: AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Indirizzo sede legale dell’ente: VIA FISSIRAGA, 15 – 26900 LODI (via, n., CAP, città)

Codice fiscale 03426440966 Partita IVA 03426440966

Telefono: 0371.371 Fax 0371.373438

e-mail: [email protected]

Sito web: www.ao.lodi.it

2 Legale rappresentante del soggetto proponente

Cognome: ROSSI

Nome: GIUSEPPE

Indirizzo: VIA FISSIRAGA, 15

Telefono: 0371.376401

E-mail: [email protected]

3 Responsabile dell'attuazione del progetto

Cognome: RAIMONDI

Nome: LUCIO

Indirizzo: VIA SERRAVALLE, 5

CAP: 26900

Città: LODI

Provincia: LO

Telefono: 0371.372980

Fax: 0371.372987

e-mail: [email protected]

Titolo di studio: LAUREA MAGISTRALE SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE

Professione: DIRIGENTE – RESPONSABILE USS FORMAZIONE E CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA

4 Altre proposte progettuali

Il soggetto proponente fa parte di altre Alleanze che hanno presentato proposte progettuali relativamente al presente avviso?

X No

� Sì (specificare quali progetti)

_______________________________________________________________________________________

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4

PARTE II: L'ALLEANZA LOCALE

(riportare i Soggetti che partecipano alla proposta progettuale in qualità di partner, compilando una riga per ogni soggetto coinvolto e indicare per ciascuno il/i ruolo/i svolto/i nell’ambito della presente proposta progettuale)

5 Componenti dell'Alleanza

N.ro

Denominazione completa del Soggetto partner

(se trattasi di Ente pubblico, specificare anche l’Ufficio o il servizio coinvolto)

Ruolo di progettazione

Ruolo di coordinamento

Ruolo di realizzazione

Ruolo di verifica

Note (tipologia ente*)

AO DI LODI /_�/ /_�_/ � /_�_/ 1

ASL LODI

/�/ /__/ � /__/ 1

ASP SANTA CHIARA – LODI

/_�_/ /__/ � /__/ 1

PROVINCIA DI LODI

/_�_/ /__/ � /__/ 1

UFFICIO DI PIANO /__/ /__/ � /_�_/ 1

UNIVERSITA’ CATTOLICA /_�_/ /__/ /__/ /__/ 2

ORGANIZZAZIONI DEL TERZO SETTORE /�/ /__/ � /�/ 3

* legenda: 1) soggetto pubblico, 2) soggetto privato profit, 3) soggetto privato no profit, 4 ) MPMI o Grande impresa 5) altro (specificare)

N.B.: per ciascun partner indicato nel quadro 5 allegare la scheda partnership compilata (All. B.1.2)

Caratteristiche dell’Alleanza 5.1 L'alleanza intende costituirsi con una modalità:

X Aperta □ Chiusa

Note ______________________________________________________________________________________________ 5.2 L'alleanza si configura in collegamento alla programmazione zonale:

X Sì □ No

5.3 Se sì, indicare con quale modalità:

□ presenza dell'Ufficio di Piano nell'Alleanza (partnership) X presentazione lettera dell’Ufficio di Piano di condivisione degli obiettivi della proposta progettuale □ altre (specificare)

6 Valore aggiunto messo in campo dai Soggetti compone nti la partnership

Soggetto Capofila Continuità delle sperimentazioni precedenti in tema di conciliazione, numerosità dei dipendenti, co-finanziamento

Provincia di Lodi Continuità delle sperimentazioni precedenti in tema di conciliazione, numerosità dei dipendenti, co- finanziamento

Asp Santa Chiara Continuità delle sperimentazioni precedenti in tema di conciliazione, numerosità dei dipendenti, co- finanziamento

Asl di Lodi Continuità delle sperimentazioni precedenti in tema di conciliazione, numerosità dei dipendenti, co- finanziamento

Piano di Zona Conoscenza e permeabilità nel territorio

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4

Forum delle Associazioni familiari

Aval lodigiana

Cooperativa Emmanuele

Università Cattolica Attività di ricerca scientifica e formazione sulle tematiche inerenti la partecipazione volontaria nelle fasi avanzate di vita e la promozione di iniziative volte a favorire la solidarietà tra le generazioni e la conciliazione famiglia - lavoro.

Descrivere, per ciascun componente l’alleanza, il valore aggiunto messo in campo per il raggiungimento dei risultati che si intendono realizzare attraverso la proposta progettuale presentata (co-finanziamento, competenze, relazioni, capacità di fund raising, etc.)

PARTE III: LA PROPOSTA PROGETTUALE

7 Titolo della proposta progettuale

L’INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA “FAMILY FRIENDLY ORIENT ED”

8 Continuazione/sviluppo di sperimentazioni poste in essere sul territorio nel biennio 2011 -2013 ed identificate come buone prassi rivolte a cittadini, famiglie e lavoratori

X SI

□ NO

Note:

9 Area/e di intervento cui si riferisce la propos ta progettuale (barrare la/le area/e di interesse):

X a) Concessione di incentivi alle persone per il ricorso a servizi di cura e a servizi socio educativi per l’infanzia

□ b) Concessione di incentivi diretti per attività sperimentali che rispondano ad esigenze di conciliazione dei lavoratori/trici e delle famiglie

□ c) Sostegno alle imprese che introducono nuove modalità di lavoro family friendly (es.: flessibilità oraria)

X d) Sostegno alle imprese che introducono nuovi interventi di welfare aziendale e interaziendale (es. trasporto, baby sitter o badante di emergenza, micronido aziendale o interaziendale): PRONTO NONNO

X e) Sostegno per la promozione di azioni volte a favorire i piani personalizzati di congedo di maternità-paternità / parentali alle lavoratrici madri/lavoratori padri

X f) Concessione di incentivi diretti alle persone e alle imprese per attività sperimentali che rispondano ad esigenze di conciliazione dei lavoratori/trici e delle famiglie

X g) Aggiornamento e orientamento per favorire l’occupazione nei servizi legati alla conciliazione famiglia-lavoro

10 Beneficiari finali della proposta progettuale

Tipologia target Valore previsionale (stima)

Note

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4

Famiglie/persone con esigenze di conciliazione

X lavoratori con figli da 0 a 3 anni X lavoratori con figli da 3 a 5 anni X lavoratori con figli da 6 a 13 anni X lavoratori con figli da 14 a 17 anni X lavoratori con familiari anziani e/o disabili � altre esigenze (specificare)

Il 50% dei dipendenti delle aziende pubbliche preposte alla cura.

La proposta progettuale è in continuità e migliora la sperimentazione “Conciliare il lavoro di cura con la cura della famiglia” prevista dal precedente Piano di Lavoro territoriale.

Lavoratori dipendenti di MPMI

� lavoratori con figli da 0 a 3 anni � lavoratori con figli da 3 a 5 anni � lavoratori con figli da 6 a 13 anni � lavoratori con figli da 14 a 17 anni � lavoratori con familiari anziani e/o disabili � altre esigenze (specificare)

Lavoratori dipendenti di Grandi Imprese

X lavoratori con figli da 0 a 3 anni X lavoratori con figli da 3 a 5 anni X lavoratori con figli da 6 a 13 anni X lavoratori con figli da 14 a 17 anni X lavoratori con familiari anziani e/o disabili � altre esigenze (specificare)

Il 50% dei dipendenti delle aziende pubbliche preposte alla cura.

Piano territoriale per la conciliazione 2014-2015 Grandi Imprese: AO della Provincia di Lodi, Asp Santa Chiara, Asl di Lodi

Buone prassi 2011 - 2013

� lavoratori con figli da 0 a 3 anni � lavoratori con figli da 3 a 5 anni � lavoratori con figli da 6 a 13 anni � lavoratori con figli da 14 a 17 anni � lavoratori con familiari anziani e/o disabili � altre esigenze (specificare)

Il 35% dei dipendenti delle aziende pubbliche preposte alla cura.

La proposta progettuale è in continuità e migliora la sperimentazione “Conciliare il lavoro di cura con la cura della famiglia” prevista dal precedente Piano di Lavoro territoriale.

Imprese

� MPMI (specificare) � Grandi Imprese (specificare)

11 Ambito/i distrettuale/i su cui insiste la propo sta progettuale (barrare):

X distretto di Lodi X distretto del Basso Lodigiano □ distretto di Sant'Angelo Lodigiano

12 Durata del progetto

Data prevista di inizio progetto ___LUGLIO 2014___________________ Data prevista di fine progetto _____GENNAIO 2016__________________

13 Analisi e descrizione del contesto specifico e rile vazione dettagliata dei bisogni/problemi territoriali ai quali si intende rispondere con la proposta progettuale (indicare fonti anche allegando documentazione utilizzata)

Dal 2011 le aziende partner sono impegnate nella mappatura del fenomeno di conciliazione famiglia lavoro e conseguentemente avviare l’attività di sensibilizzazione attraverso la formazione di interlocutori privilegiati impattanti sulle politiche family friendly unitamente all’avvio di sperimentazioni che nel tempo sono andate a regime. A tal fine si allegano le diverse ricerche effettuate e le rendicontazioni del progetto precedente. Dagli stessi documenti si evincono quali elementi prendere in considerazione per l’avvio di nuove progettualità come quella proposta. In particolare la recente ricerca condotta dall’Osservatorio sulla Famiglia della Provincia di Lodi suggerisce alcune aree di intervento: Area Famiglia e cura delle relazioni Area Famiglia ed educazione Area Famiglia e risorse Area Famiglia ed ambiente Per tutte queste aree il progetto vuole intervenire con azioni di miglioramento nelle aziende aderenti

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14 Descrizione degli obiettivi che la proposta proget tuale si propone di raggiungere in relazione al bis ogno territoriale sopra descritto

� IL FLEXY MANAGEMENT – LA FLESSIBILITÀ DELL’ORGANZZAZIONE IN AMBITO WORK L IFE BALANCE • Flessibilità in entrata / uscita (1 ora) per giornalieri e lavoratori d’ufficio • Flessibilità nella gestione delle ferie programmate • Part time orizzontale e verticale (applicato in forme diverse) • Flessibilità per coniugi turnisti • Possibilità di cambio turno con colleghi nel rispetto delle 11 ore di riposo tra 2 turni • Opportunità di telelavoro [ASL Lodi] • Permessi retribuiti (giornalieri o ad ore) • Applicazione Legge 104: 3 giorni/mese oppure 8 ore programmate con l’organizzazione (flessibilità sul modo di utilizzo) • Banca delle ore [Provincia di Lodi] e recupero ore [ASL Lodi e A.O.]

� PLM MANAGEMENT – LA GESTIONE DELLA MATERNITÀ E DELL E LUNGHE ASSENZE

• Angolo del dipendente sul sito aziendale • Modulistica per i dipendenti sul sito aziendale • La presenza del servizio farmacia / accoglienza (anche rispetto alla Doppia Conciliazione) • Convenzioni con i Centri Estivi per i minori, figli di dipendenti (negli A.A. 2012 e 2013) • Apertura di alcune U.O. per periodi più lunghi • Orari continuati

� WELFARE AZIENDALE – I SERVIZI DELL’ORGANIZZAZIONE P ER LA CONCILIAZIONE FAMIGLIA LAVORO

• Avvio del progetto “GENITORIALITÀ CONDIVISA” nuovi Nonni per nuovi Nipoti e non solo – Laboratori ed interventi “intergenerazionali, nonni genitori e figli per conciliare i tempi delle famiglie anche interculturali

• Sostegno per la realizzazione di attività formative in materia di Conciliazione • Famiglia Lavoro in sinergia con ASL Lodi e ASP S. Chiara [Accordo Territoriale

11.07.12] avente quali destinatari i Responsabili, i Dirigenti ed i Coordinatori; • Servizio di counseling ed orientamento sul tema dell’anziano; • Centro Estivi con accesso a tariffa agevolata [A.O. Lodi – ASL Lodi – ASP S. Chiara]; • Contributo di € 30/40 a settimana per ciascun figlio frequentante il Centro estivo,

per ogni settimana frequentata; • Servizio di lavanderia con prezzi agevolati e sede aziendale; • Servizio di Centro Diurno per anziani, con accesso a tariffa agevolata; • Corsi di ginnastica dolce, a prezzi ed orari agevolati; • Angolo del dipendente, con la messa a disposizione di CUD, cedolino, timbrature,

informative varie, curriculum vitae e crediti; • Telelavoro; • Sportello per cittadini di “orientamento e fragilità”; • Servizio di parcheggio in convenzione, per fascia diurna e notturna. • Attivazione della Formazione a distanza per corsi di formazione finalizzata alla fruibilità sia dentro che fuori orario di servizio

15 Illustrazione delle strategie/modalità con cui l 'Alleanza intende procedere per il raggiungimento degli obiettivi individuati

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4

� IL FLEXY MANAGEMENT – LA FLESSIBILITÀ DELL’ORGANZZA ZIONE IN AMBITO WORK LIFE BALANCE

• Costruzione di un regolamento aziendale sulle opportunità di flessibilità organizzativa, sulla normativa nazionale e sui contratti della P.A. • Valorizzazione delle buone pratiche già esistenti • Rendere noto il regolamento a tutti i dipendenti

� PLM MANAGEMENT – LA GESTIONE DELLA MATERNITÀ E DELL E LUNGHE ASSENZE

• Tradurre in procedura le buone prassi aziendali di: assegnazione della madre lavoratrice ad U.O. idonea • Identificare o formalizzare il ruolo/referente della Conciliazione Famiglia Lavoro • Potenziare l’Angolo del dipendente, rendendolo inter-settoriale ed utilizzandolo come spazio di indagine con questionari / interviste • Preparare un’indagine sui bisogni di servizi di supporto, come babysitting in convenzione, assistenti familiari, ecc… tramite un

questionario pubblicabile e somministrabile attraverso l’Angolo del dipendente sul sito aziendale � WELFARE AZIENDALE – I SERVIZI DELL’ORGANIZZAZIONE P ER LA CONCILIAZIONE FAMIGLIA LAVORO

• Progettare l’attività formativa ad hoc per il referente di conciliazione • Potenziare le attività già esistenti • Avviare le attività legate ai nuovi servizi offerti (pronto nonno) • Elaborazione di un catalogo anche informatizzato dei servizi offerti • Progettare l’attività formativa ad hoc per il referente di conciliazione • Potenziare le attività già esistenti • Avviare le nuove attività legate ai nuovi servizi offerti • Elaborazione di un catalogo anche informatizzato dei servizi offerti complessivamente dal territorio a cura dell’UFFICIO DI PIANO • Realizzazione del progetto “Genitorialità condivisa” in collaborazione con le organizzazioni del Terzo Settore a Lodi e Casalpusterlengo.

16 Descrizione delle fasi del progetto

Il progetto mette a regime le iniziative che nel tempo si sono avviate sia n termini formativi che di concrete azioni di conciliazione. In particolare l’aspetto innovativo è la considerazione dei tre grandi cicli di vita e dei servizi collegati:

• L’infanzia: avvio e continuità dei contributi per i centri estivi e la messa in rete dei servizi di affico (asilo, materna, babysitter, ecc) • Lavoratrice: gestione della maternità e lunghe assenze • Active ageing: progetto pronto nonno collocato presso le sedi di Aval/Acli e Società Cooperativa Emmanuele nelle rispettive sedi di Lodi e

Casalpusterlengo, centri diurni Il progetto si prefigge di aumentare l’offerta culturale e dei servizi attraverso la produzione (anche informatica) dei “prodotti di conciliazione” che più si avvicinano alle aziende aderenti. In particolare:

A. Messa in sinergia di quanto già in essere per le aree organizzative di riferimento: a. Il flexy management – la flessibilità dell’organizzazione in ambito work life balance b. PLM management – la gestione della maternità e delle lunghe assenze c. Welfare aziendale – i servizi dell’organizzazione per la conciliazione famiglia lavoro – voucher per centri estivi ed altri servizi

family friendly B. Avvio della formazione per la definizione di figure chiave aziendali di conciliazione famiglia-lavoro C. Avvio della formazione di laboratori intergenerazionali anche legata alla componente emergente interculturale

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4

17 Per ciascun obiettivo indicare azioni previste, soggetti coinvolti, destinatari, risultati attesi e d indicatori (coerenti e misurabili)

Obiettivo

Azioni

(riferire le stesse alle aree intervento quadro 9)

Soggetti coinvolti (capofila e/o partner) Destinatari Risultati attesi

Indicatori

Il flexy management – la flessibilità dell’organizzazione in ambito work life balance

Sostegno alle imprese che introducono nuove modalità di lavoro family friendly (es.: flessibilità oraria)

Azienda Ospedaliera Lodi ASL lodi ASP Santa Chiara Provincia di Lodi Associazioni di Volontariato e Altri Enti

Personale della Aziende/Enti

Costruzione di un regolamento aziendale sulle opportunità di flessibilità organizzativa, sulla normativa nazionale e sui contratti della P.A.

Regolamento redatto

Valorizzazione delle buone pratiche già esistenti Elenco e diffusione buone prassi

Rendere noto il regolamento a tutti i dipendenti Regolamento diffuso

PLM management – la gestione della maternità e delle lunghe assenze

Sostegno per la promozione di azioni volte a favorire i piani personalizzati di congedo di maternità-paternità / parentali alle lavoratrici madri/lavoratori padri

Azienda Ospedaliera Lodi ASL lodi ASP Santa Chiara Associazioni di Volontariato e Altri Enti

Personale della Aziende/Enti

Tradurre in procedura le buone prassi aziendali di: assegnazione della madre lavoratrice ad U.O. idonea

Elaborazione bozza di procedura

Identificare o formalizzare il ruolo/referente della Conciliazione Famiglia Lavoro Referente identificato

Potenziare l’Angolo del dipendente, rendendolo inter-settoriale ed utilizzandolo come spazio di indagine con questionari / interviste

Angolo del dipendente potenziato con nuove funzionalità

Preparare un’indagine sui bisogni di servizi di supporto, come baby sitting in convenzione, assistenti familiari, ecc… tramite un questionario pubblicabile e somministrabile attraverso l’Angolo del dipendente sul sito aziendale

Indagine effettuata

Welfare aziendale – i servizi dell’organizzazione per la conciliazione famiglia lavoro

Sostegno alle imprese che introducono nuovi interventi di welfare aziendale e interaziendale (es. trasporto, baby sitter o badante di emergenza, micronido aziendale o interaziendale)

Azienda Ospedaliera Lodi ASL lodi ASP Santa Chiara Associazioni di Volontariato e Altri Enti

Personale della Aziende/Enti

Progettare l’attività formativa ad hoc per il referente di conciliazione

Progettazione ed erogazione corso di formazione

Potenziare le attività già esistenti Avviare le nuove attività legate ai nuovi servizi offerti

Come indicato nel quadro 14

Elaborazione di un catalogo anche informatizzato dei servizi offerti Catalogo elaborato

Stesura del progetto “Genitorialità condivisa” Progetto steso

Avvio della formazione per la definizione di figure chiave aziendali di conciliazione famiglia-lavoro

Sostegno alle imprese che introducono nuove modalità di lavoro family friendly (es.: flessibilità oraria)

Azienda Ospedaliera Lodi ASL lodi ASP Santa Chiara Associazioni di Volontariato e Altri Enti

Personale della Aziende/Enti

Formazione Referente di conciliazione family friendly Elenco dei referenti

Avvio della formazione di laboratori intergenerazionali anche

Sostegno alle imprese che introducono nuovi interventi di welfare aziendale e interaziendale

Azienda Ospedaliera Lodi ASL lodi ASP Santa Chiara

Personale della Aziende/Enti

Stesura ed avvio di una sperimentazione del progetto

Sperimentazione avviata e valutata

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legata alla componente emergente interculturale

(es. trasporto, baby sitter o badante di emergenza, micronido aziendale o interaziendale)

Associazioni di Volontariato e Altri Enti

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5

17 18 CRONOPROGRAMMA

ANNO 2014

Fasi Azioni GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC

A

flexy management – la flessibilità dell’organizzazione in ambito work life balance

PLM management – la gestione della maternità e delle lunghe assenze

Welfare aziendale – i servizi dell’organizzazione per la conciliazione famiglia lavoro

B Avvio della formazione per la definizione di figure chiave aziendali di conciliazione famiglia-lavoro

C Avvio della formazione di laboratori intergenerazionali anche legata alla componente emergente interculturale

18.1 CRONOPROGRAMMA

ANNO 2015

Fasi Azioni GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC

A

flexy management – la flessibilità dell’organizzazione in ambito work life balance

PLM management – la gestione della maternità e delle lunghe assenze

Welfare aziendale – i servizi dell’organizzazione per la conciliazione famiglia lavoro

B Avvio della formazione per la definizione di figure chiave aziendali di conciliazione famiglia-lavoro

C Avvio della formazione di laboratori intergenerazionali anche legata alla componente emergente interculturale

18.2 CRONOPROGRAMMA

ANNO 2016

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5

Fasi Azioni GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC

A

flexy management – la flessibilità dell’organizzazione in ambito work life balance

PLM management – la gestione della maternità e delle lunghe assenze

Welfare aziendale – i servizi dell’organizzazione per la conciliazione famiglia lavoro

B Avvio della formazione per la definizione di figure chiave aziendali di conciliazione famiglia-lavoro

C Avvio della formazione di laboratori intergenerazionali anche legata alla componente emergente interculturale

19 Sostenibilità nel tempo delle azioni previste dalla proposta progettuale

Descrizione di eventuali azioni capaci di promuovere risorse a sostegno del consolidamento del progetto anche una volta concluso

Portare a sistema le iniziative anche con deliberazioni aziendali

20 Strumenti di valutazione, di coordinamento e di mon itoraggio

Descrizione delle modalità di monitoraggio e di valutazione previste, specificando gli strumenti che si prevede di utilizzare Verifica anche attraverso soggetti terzi dello stato di avanzamento

1 Ipotesi di sviluppo del progetto in caso di attribuz ione premialità o in presenza di ulteriori fondi (azioni aggiuntive per la seconda annualità di realizzazione del progetto o ampliamento target)

Potenziamento del progetta sulla Genitorialità condivisa PARTE IV: I COSTI DELLA PROPOSTA PROGETTUALE

Descrizione delle spese che si prevede di sostenere per la realizzazione della proposta progettuale e che andranno rendicontate a conclusione del progetto. I costi si espongono comprensivi di IVA e degli oneri fiscali

22 COSTI DEL PERSONALE RETRIBUITO (compilare una riga per ciascuna persona che si prevede di impegnare nel progetto)

22.1 PERSONALE - ENTE CAPOFILA

PERSONALE INTERNO Figura professionale Ruolo nel progetto Numero ore previsto Costo orario Costo Totale per figura professionale

Responsabile coordinatore 50 30 1.500 Collaboratore Coadiutore 15 25 375

TOTALE (A)1.875 € PERSONALE ESTERNO

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5

Figura professionale Ruolo nel progetto Numero ore previsto Costo orario Costo Totale per figura professionale Formatore Docente 40 35 1.400

TOTALE (B) 1.400 €

22.2 PERSONALE - ENTI PARTNER

PERSONALE INTERNO Professione ed Ente di

appartenenza Ruolo nel progetto Numero ore previsto Costo orari o Costo Totale per figura professionale

Operatore psicosociale – Asp Santa Chiara

30 25 750

Funzionario/operatore Politiche sociali- Provincia di

Lodi

100 25 2.500

Funzionari - Asl di Lodi 10 25 250 Ricercatore - Università

Cattolica

10 40 400

Operatori sportelli di conciliazione – Aval Lodigiana

40 25 1.000

Operatori sportelli conciliazione – Cooperativa

Emmanuele

40 25 1.000

TOTALE (C) 6.150 € PERSONALE ESTERNO

Professione Ruolo nel progetto Numero ore previsto Costo orario Costo Totale per figura professionale Docente Formazione 100 30 3.000

TOTALE (D) 3.000 €

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

23 STIMA DEL VALORE DEL LAVORO VOLONTARIO

Professione ed Ente di appartenenza N. ore previste Stima valore orario Costo totale Fonte tariffaria per la

stima del valore orario Volontari associazionismo familiare (forum delle associazioni familiari)

80 20 € 1600 € Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, costo orario lavoratrici/lavoratori delle cooperative sociali

Volontari sportello Aval lodigiana

200 20 € 4000 € Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, costo orario lavoratrici/lavoratori delle cooperative sociali

TOTALE (E) 5.600€

24 SPESE DIRETTE AI DESTINATARI (si fa riferimento alla concessione di incentivi alle persone e alle imprese per le attività di cui al quadro 9)

Tipologie di spesa - descrizione N.ro destinatari previsti Costo previsto

a) Concessione di incentivi alle persone per il ricorso a servizi di cura e a servizi socio educativi per l’infanzia: CENTRI ESTIVI, VOUCHER

20 famiglie 2.000€

d) Sostegno alle imprese che introducono nuovi interventi di welfare aziendale e interaziendale (es. trasporto, baby sitter o badante di emergenza, micronido aziendale o interaziendale): PRONTO NONNO, RIENTRO MATERNITA’ FLESSIBILITA’ ECC.

3.000 dipendenti di aziende preposte alla cura.

4.000€

e) Sostegno per la promozione di azioni volte a favorire i piani personalizzati di congedo di maternità-paternità / parentali alle lavoratrici madri/lavoratori padri

3.000 dipendenti di aziende preposte alla cura.

2.000€

f) Concessione di incentivi diretti alle persone e alle imprese per attività sperimentali che rispondano ad esigenze di conciliazione dei lavoratori/trici e delle famiglie: PRONTO NONNO

dipendenti di aziende preposte alla cura

4.000€

g) Aggiornamento e orientamento per favorire l’occupazione nei servizi legati alla conciliazione famiglia-lavoro

Altri lavoratori/Cittadinanza

3.600€

TOTALE (F) 15.600€

25 SPESE DI GESTIONE - MAX 5% del costo complessivo del progetto (escluse spese per interventi strutturali, di ammortamento mutui e manutenzione straordinaria)

Descrizione

Costo previsto

Utenze, sedi sportelli, telefonia

1.000 €

TOTALE (G) 1.000€

26

SPESE DI COMUNICAZIONE - MAX 3% del costo complessivo del progetto

Descrizione

Costo previsto

Materiali divulgativi

750 €

TOTALE (H) 500 €

27

COSTO DELLE ATTREZZATURE

Descrizione

Costo previsto

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2015

DIREZIONE FORMAZIONE

Strumentazioni, cancelleria, ecc.

375 €

TOTALE (I) 375 €

28

ALTRE SPESE

Descrizione

Costo previsto

TOTALE (L)

PARTE V: COSTI COMPLESSIVI E FONTI DI FINANZIAMENTO DELLA PROPOSTA PROGETTUALE Riportare i costi complessivi previsti per la realizzazione della proposta progettuale

29 COSTI DELLA PROPOSTA PROGETTUALE

Voci di spesa € A cofinanziamento A contributo Personale retribuito ente capofila (A)+(B) 1.000€ 2.275€ Personale retribuito enti partner (C)+(D) 2.700€ 6.200€ Personale volontario (E) 2.000€ 3.600€ Spese dirette ai destinatari (F) 4.000€ 11.600€ Spese di gestione (G) 400€ 600€ Spese di comunicazione (H) 100€ 650€ Costo delle attrezzature (I) 300€ 75€ Altre spese (L) COSTO COMPLESSIVO

(O) 35.500

(M) 10.500€

(N) 25.000€

N.B.: - il contributo richiesto (N) non può superare il 70% del costo complessivo del progetto; - il cofinanziamento minimo è pari al 30% del costo complessivo del progetto e può esprimersi tramite risorse economiche e/o valorizzazioni (ore lavoro di personale, di volontariato, attrezzature, attività gestionale, attività di comunicazione, altro). 29.1 Indicare la percentuale di cofinanziamento assicurata dall’Alleanza rispetto al costo complessivo del progetto: _____30% (min. 30%)

Finanziamento ottenuto, 24.400 €

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2014

DIREZIONE FORMAZIONE

ANNO 2015

Nodo Budget Budget

€ 155.000 USS FORMAZIONE Nodo Budget Budget

80.0000 € Budget

7,000,00 €

Area Direzione Sanitaria Aziendale

Gestione Servizi Tecnici e Patrimoniali 500

Gestione Gare e Servizi Legale 500

Gestione Risorse Economico Finanziarie 500

Gestione e Sviluppo Risorse Umane 1000

Gestione Beni e Servizi 1000

Affari Generali 500

Farmacia 1000

Direzione Medica di Presidio 2000

Budget

4.000, 00 €

DIPARTIMENTO delle Cure Intermedie Riabilitazione Geriatrica 1000

Geriatria 500

Riabilitazione specialistica 2000

Riabilitazione Respiratoria 500

DIPARTIMENTO Medico Oncologico Budget

13.000,00 €

Pneumologia 1000

Neurologia 1000

Nefrologia e Dialisi 1000

Medicina Lungodegenti/SA 1000

Medicina Generale 3/CAS 2000

Medicina Generale 1 2500

Malattie infettive 1000

Dermatologia 1000

Cardiologia 2/COD 500

Cardiologia 1 2000

DIPARTIMENTO Salute Mentale Budget

8,000,00 €

Psicologia Aziendale 1000

Psichiatria 5000

Neuropsichiatria Infantile 2000

DIPARTIMENTO Materno Infantile Budget

6,000,00 €

Patologia neonatale 1000

Pediatria 1 3000

Ostetricia e Ginecologia 2 1500

Ostetricia e Ginecologia 1 500

DIPARTIMENTO Emergenza Budget

11,000,00 €

Pronto Soccorso 2/COD 2000

Pronto Soccorso 1 4000

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2014

DIREZIONE FORMAZIONE

Anestesia e Rianimazione e 118 5000

DIPARTIMENTO Diagnostico Budget

8,000,00 €

Radiologia 2/COD 500

Radiologia 1 2000

Medicina Trasfusionale 2000

Laboratorio Analisi 2/COD 1500

Laboratorio Analisi 1 2000

DIPARTIMENTO Chirurgico Budget

10,000,00 €

Urologia 1000

Otorinolaringoiatra 1000

Ortopedia e Traumatologia 2 1000

Ortopedia e Traumatologia 1 500

Oculistica 1000

Chirurgia vascolare 1000

Chirurgia plastica 1000

Chirurgia mini invasiva 500

Chirurgia genrale 3 1000

Chirurgia generale 1 1000

Chirurgia dell'apparato digerente 1000

Budget

Direzione generale 8,000,00 €

Totale budget 75.000,00 € USS FORMAZIONE 80.000 € TOTALE BUDGET 155,000,00 €

Il budget definito è comprensivo della quata prevista dai CCNL della Dirigenza Il budget definitoè è vincolante rispetto all'area ma non nella ripartizione per U.O.

���� Attività di AGGIORNAMENTO

INTERNO

Attività di formazione “residenziale”

� Partecipazione a congressi 10.000 €

� Partecipazione a corsi residenziali 90.000,00 €

� FAD 5.000 €

Attività di formazione “sul campo”

� Partecipazioni a commissioni e/o comitati 4.000 €

� Audit clinico 5.000 €

� Partecipazione a gruppi di miglioramento 5.000 €

� Attività di addestramento 6.000 €���� Attività di AGGIORNAMENTO

ESTERNO 30.000 €

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AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Piano di Formazione Aziendale 2014

DIREZIONE FORMAZIONE

bibliografia • CCNL comparto sanità 1998/2001-1° CCNL CONTRATTO MEDICI 1994/97-1° • CCNL DIP. PARTE NORM. 1994/97- CCNL comparto sanità 2002/2005 • DPR 348/83 • D.LGS 626/94 • CIRCOLARE MIN.SALUTE 05/03/02 G.U. N. 110 DEL 13/13/2002 • D.LGS19/06/99 N.229 • PIANO SOCIO SANITARIO REGIONALE 2002/2004 • UNI EN ISO 9000/2000 - 9001/2000 – 9004/2000 – 19011 FEBBRAIO 2003 • DELIBERA N. 1011 DEL 03/08/01 PROGETTO REFERENTE DIPARTIMENTALE DI FORMAZIONE • INTERVENTI DIRETTI AL MIGLIOR FUNZIONAMENTO DELLE AZIENDE SANITARIE LOMBARDE • MODIFICHE ALLA L.R. N. 31/97 NORME PER IL RIORDINO DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE E SUA INTEGRAZIONE CON LE ATTIVITA’ DEI SERVIZI SOCIALI • D.G.R. 06/08/98 N. 6/38133 ATTUAZIONE DELL’ART. 12 COMMA 3 E 4 DELLA L.R. 11/07/97 N.31 DEFINIZIONE DEI REQUISITI E INDICATORI PER L’ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE

SANITARIE ( A SEGUITO DI PARERE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE COMPETENTE • D. LGS 30/12/92 N. 502 RIORDINO DELLA DISCIPLINA IN MATERIA SANITARIA A FORMA DELL’ART. 1 DELLA L. 23/10/92 • D.LGS 07/12/93 N. 517 TESTO AGGIORNAMENTO DEL D. LGS 30/12/92 N. 502 RECANTE: RIORDINO DELLA DISCIPLINA IN MATERIA SANITARIA, A NORMA DELL’ART. 1 DELLA LEGGE 23/10/92 N.

421 • LINEE GUIDA (NAZ.) DEL 05/08/99 SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO DIFESA DAGLI AGENTI CANCEROGENI • DM.M. COSTITUZIONE DELLA COMMISSIONE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA • DM.M. SUI CONTRIBUTI DA PAGARE PER SVOLGERE ATTIVITA’ ECM • CIRCOLARE 05/03/2002 M. DIRP. 3/AG/448 PROGRAMMA NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA ECM CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRRA LO STATO LE REGIONI E LE

PROVINCE AUTONOME DI BOLZANO E TRENTO – ACCORDO 20/12/2001 • ECM CIRC. D.O.R.O./SEGR. 37 OGGETTO: ECM FORMAZIONE CONTINUA • D.M. 10/03/98 CORSI DI FORMAZIONE PER I LAVORATORI INCARICATI DI ATTUARE LE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE NEI LUGHI DI

LAVORO • ACCORDO STATO REGIONI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OSPEDALE SENZA DOLORE PROVVEDIMENTO 7/24/5/01 • DELIB. N. 282 DEL 06/06/02 PROVVEDIMENTO 24/05/01 DELLA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO,

ACCORDO TRA IL MINISTERO DELLA SANITA’, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME SUL DOCUMENTO DI LINEE GUIDA INERENTI IL PROGETTO “OSPEDALE SENZA DOLORE” ADEMPIMENTI CONSEGUENTI

• LEGGE 31/12/96 N. 675 TUTELA DELLE PERSONE E DI ALTRI SOGGETTI RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI • D. LGS. 155 DEL 26/05/97 HACCP • LEGGE 05/06/90 N. 135 PROGRAMMA DI INTERVENTI URGENTI PER LA PREVENZIONE E AL LOTTA CONTRO L’AIDS • CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DEL LAVORO 2002/2005 • PIANO SANITARIO NAZIONALE 2003/2005 • DECRETO LEGISLATIVO 30/06/03 N. 196 CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI • PRIVACY – CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI – CODICE PRIVACY • DELIBERA N.18576 SEDUTA DEL 05/08/2004 • PROGRAMMA TRIENNALE PER L’IMPLEMENTAZIONE DI VALUTAZIONE DELLE AZIENDE SANITARIE ACCREDITATE E DEL MANAGEMENT DELLE AZIENDE SANITARIE PUBBLICHE • DELIBERA N. 172 DEL 23/02/2005 “ DETERMINAZIONI IN MERITO ALLA UNITA’ OPERATIVA SEMPLICE USS FORMAZIONE” • DELIBERA N.VII/20767 DEL 16.02.2005 “DETERMINAZIONI IN MERITO AL PROGETTO OPERATIVO PER L’ATTUAZIONE DEL SISTEMA LOMBARDO ECM-SVILUPPO PROFESSIONALE

CONTINUO(CPD) ED AGLI OBIETTIVI FORMATIVI DI INTERESSE REGIONALE • DECRETO N. 16760 DEL 16.11.2005 “ACCREDITAMENTO PROVIDER ECM-CPD (EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA-SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO) DELL’AZIENDA OSPEDALIERA

DELLA PROVINCIA DI LODI. • DELIBERAZIONE N° VIII/001375 DEL 14.12.2005 “DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLA GESTIONE DEL SERVIZIO SOCIO SANITARIO REGIONALE PER L’ESERCIZIO 2006” • DELIBERAZIONE N° VIII/001525 DEL 22.12.2005 “DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI AZIENDALI DI INTERESSE REGIONALE E DEI RISULTATI ATTESI DEI DIRETTORI GENERALI DELLE AZIENDE

OSPEDALIERE PER L’ANNO 2006, NONCHE’ DELLA MODALITA’ DI VERIFICA DEL LORO RAGGIUNGIMENTO • LEGGE 23.12.2005 N. 266 DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE DELLO STATO (LEGGE FINANZIARIA 2006) • DECRETO N. 53 DEL 03.01.2006 “EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA-SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO(ECM-CPD): SPECIFICAZIONI OPERATIVE ANNUALITA’ 2005 E IMPOSTAZIONI

2006 • DELIBERA GIUNTA REGIONALE N.8/2372 DEL 12.04.2006 DETERMINAZIONI IN MERITO ALL’ATTUAZIONE DEL SISTEMA LOMBARDO ECM/CPD (EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA-SVILUPPO

PROFESSIONALE CONTINUO) ANNO 2006-I° PROVVEDIMENTO • PIANO SANITARIO NAZIONALE 2005/2008 • DECRETO USS GENERALE SANITA’ N.5728 DEL 24.05.2006- EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA, SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO(ECM-CPD): ATTESTATO PER LA FORMAZIONE SUL

CAMPO 2005. • CIRCOLARE N° 22/SAN: INDICAZIONI E MODALITA’ OPERATIVE PER LA TRASMISSIONE INFORMATICA DEL TRACCIATO RECORD RELATIVO ALL’ATTRIBUZIONE DEI CREDITI FORMATIVI • DECRETO USS GENERALE SANITA’ N. 7606 DEL 03/07/2006 EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA, SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO(ECM-CPD): ATTESTATO PER ATTIVITA’ DI

FORMAZIONE A DISTANZA E DI AUTOFORMAZIONE • BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE LOMBARDIA DEL 27-12-2006: LINEE GUIDA IN MATERIA DI ISTITUZIONE, ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEI COMITATI ETICI • GIUNTA REGIONALE USS SANITA’ PROT. H1.2007.0001584: INDICAZIONI PER LA PRESENTAZIONE DEI PIANI DI FORMAZIONE AZIENDALI 2007 • CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCIE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO- N. 2709 DEL 14 .12.2006: PROROGA DEL REGIME

SPERIMENTALE DEL PROGRAMMA DI EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA • DECRETO USS GENERALE SANITA’ N. 344 DEL 18.01.2007: SPECIFICHE OPERATIVE ANNUALITA’ 2007 • CONFERIMENTO ALL’I.R.E.F.-“ISTITUTO REGIONALE LOMBARDO PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE” DELL’INCARICO PER LA PROGETTAZIONE, IL

COORDINAMENTO E LA REALIZZAZIONE DI CORSI DI FORMAZIONE PER IL PERSONALE DEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE-ANNO 2007 • DELIBERAZIONE N. VIII/4576 DEL 18.04.2007- DETERMINAZIONI IN MERITO ALL’ATTUAZIONE DEL SISTEMA LOMBARDO ECM-CPD(EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA-SVILUPPO

PROFESSIONALE CONTINUO)-ANNO 2007-(DI CONCERTO CON ASSESSORE ABELLI)

• DELIBERAZIONE N. 605 OGGETTO: DIPARTIMENTI AZIENDALI. ULTERIORI DENOMINAZIONI IN MERITO AL P.O.A. • DELIBERAZIONE N. 142 DEL 09.02.2007 OGGETTO: CONFERIMENTO INCARICO DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA AI SENSI DEGLI ART. 20 E 21 DEL C.C.N.L. 7 APRILE 1999:”COORDINAMENTO

DELLE ATTIVITA’ DEL SETTORE FORMAZIONE” • PIANO DI EMERGENZA INTERNO IN CASO DI INCENDIO-DLGS 19 SETTEMBRE 1994 N.626 E DM 10 MARZO 1998 • DELIBERAZIONE N. 453 DEL 15.05.2007 OGGETTO: MODIFICHE AL PIANO DI FUNZIONAMENTO AZIENDALE E NOMINA DEI DIRETTORI DI DIPARTIMENTO • DELIBERAZIONE N.VIII/005010 DEL 26.06.07 OGGETTO: PROGRAMMAZIONE REGIONALE DEI CORSI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER IL PERSONALE CHE OPERA NEI

REPARTI DI MALATTIE INFETTIVE O IMPEGNATI NELL’ASSISTENZA AI CASI DI AIDS AI SENSI DELLA L.N. 135/1990-ANNO FORMATIVO 2007 • ATTI N. 168/C5R DEL 1 AGOSTO 2007: ACCORDO, AI SENSI DELL’ARTICOLO 4 DEL D.LGS 28 AGOSTO 1997, N. 281, TRA IL GOVERNO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E DI

BOLZANO, CONCERNENTE “RIORDINO DEL SISTEMA DI FORMAZIONE CONTINUA IN MEDICINA” • DELIB. N.1 DEL 2 GENNAIO 2008 OGGETTO:PRESA D’ATTO DELLA NOMINA DEL DR. ROSSI GIUSEPPE QUALE DIRETTORE GENERALE DELL’AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI • DELIBERAZIONE N.1219 DEL 21 DICEMBRE 2007 OGGETTO: PROGRAMMI DI FORMAZIONE E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL PERSONALE PER L’ANNO 2008 • DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DEL 26 OTTOBRE 1972, N. 642- DISCIPLINA DELL’IMPOSTA DI BOLLO • BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE LOMBARDIA DEL 18 MARZO 2008-1° SUPPLEMENTO STRAORDINARIO:APPROVAZIONE DEI REQUISITI E DELLE MODALITA’ OPERATIVE PER LA RICHIESTA DI

ACCREDITAMENTO DEGLI OPERATORI PUBBLICI E PRIVATI ALLO SVOLGIMENTO DEI SERVIZI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE • BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE LOMBARDIA DEL 3 APRILE 2008-2° SUPPLEMENTO STRAORDINARIO:LINEE DI INDIRIZZO REGIONALI PER LA NEUROPSICHIATRIA DELL’INFANZIA E

DELL’ADOLESCENZA • DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81: ATTUAZIONE DELL’ARTICOLO 1 DELLA LEGGE 3 AGOSTO 2007, N. 123, IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI

LAVORO • DECRETO LEGISLATIVO 25 GIUGNO 2008, N. 112: DISPOSIZIONI URGENTI PER LO SVILUPPO ECONOMICO, LA SEMPLIFICAZIONE, LA COMPETITIVITA’, LA STABILIZZAZIONE DELLA FINANZIARIA

PUBBLICA E LA PEREQUAZIONE TRIBUTARIA • DOCUMENTI BUONE PRASSI FORMAZIONE REGIONE LOMBARDIA

• DELIBERAZIONE N° X / 2989 Seduta del 23/12/2014 "DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLA GESTIONE DEL SERVIZIO SOCIO SANITARIO REGIONALE PER L'ESERCIZIO 201 - (DI CONCERTO CON L'ASSESSORE CANTU’)”.

• Piano Nazionale della Prevenzione • Patto per la salute 2014-2016


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