Istituto Comprensivo “Don S. Bavaro - Marconi"
SCUOLA PRIMARIA STATALE
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
CLASSI QUINTE
Piano Annuale disciplinare
Piano annuale disciplinare 2016/17
2
INDICE pag.
Italiano 4
Lingua Inglese 15
Storia 22
Geografia 27
Matematica 33
Scienze 41
Musica 48
Arte e immagine 52
Educazione fisica 57
Tecnologia 63
plesso: “Don Saverio Bavaro”
classe: 5a A 5a B
insegnanti:
Sette Vincenza Pappagallo Maddalena
Spaccavento Maddalena
Sette Vincenza Pappagallo Maddalena
Spaccavento Maddalena Dagostino Gaetano
plesso: “Papa Giovanni 23°”
classe: 5a A 5a B 5a C
insegnanti:
Brancato Maria Silvestri Margherita
Ciccolella Silvia Depalo Anna
Sciancalepore Grazia
Brancato Maria Silvestri Margherita
Ciccolella Silvia De Lucia Francesca
Sciancalepore Grazia
Balacco Laura Grazia Depalo Antonietta Ricchiuti Grazia Zelazko Urszula
Piano annuale disciplinare 2016/17
3
FINALITÀ GENERALI
La scuola primaria, secondo le attuali disposizioni delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo, è inserita nel primo ciclo d’istruzione insieme alla
scuola secondaria di primo grado. La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona all’interno dei principi della Costitu-
zione italiana e della tradizione culturale europea. La scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la
pratica consapevole della cittadinanza attiva, favorisce l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura e cura l’ambiente di apprendimento.
L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia (art. 30), nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi non-
ché con le altre formazioni sociali ove si svolge la personalità di ciascuno (art 2).
Piano annuale disciplinare 2016/17
4
ITALIANO PREMESSA
Condizione indispensabile per la crescita della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza è lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure. Compito della scuola primaria sarà, pertanto, quello di far acquisire gli strumenti necessari ad una “alfabetizzazione funzionale”: gli alunni, in altre parole, saranno stimolati ad ampliare il loro patrimonio orale e impareranno a leggere e scrivere correttamente con un crescente arric-chimento del lessico. Nell’ottica della realizzazione di queste finalità, l’attenzione che si porrà alla comunicazione orale darà la possibilità al bambino di entrare in rapporto con gli altri, di elaborare il proprio pensiero, di comprendere discorsi e testi di vario tipo, di ampliare il lessico, di ascoltare e produrre discorsi via via più articolati e meglio pianificati. La pratica della lettura sarà proposta come momento di socializzazione e di discussione dell’apprendimento di contenuti, ma anche come momento di ricerca autonoma e individuale, in grado di sviluppare la capacità di concentrazione e di riflessione critica, quindi come attività particolarmente utile per favorire il processo di maturazione del bambino. Nella pratica della scrittura l’allievo sarà guidato inizialmente a leggere e scrivere parole e frasi legate a bisogni comunicativi e inserite in contesti motivanti e, successivamente, a “frequentare assiduamente” testi di vario tipo per individuarne i modelli che ne sono alla base e assumerli come riferimento nelle proprie produzioni. Si promuoverà, inoltre, all’interno di attività orali, di lettura e di scrittura, la competenza lessicale. Infine, basandosi sul-la naturale predisposizione del bambino a riflettere sulla lingua, lo si guiderà gradualmente verso forme di “grammatica esplicita” affinché pos-sa, da adulto, usare in modo critico e libero la lingua.
Piano annuale disciplinare 2016/17
5
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il tur-
no e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione.
Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.
Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie
di lettura adeguate agli scopi.
Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in rela-
zione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.
Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di
essi giudizi personali.
Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora
testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati
alle discipline di studio.
Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguisti-
che sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.
È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo).
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice,
alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.
Piano annuale disciplinare 2016/17
6
A. ASCOLTO E PARLATO
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
A.1 Interagire in modo collabo-rativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti di esperienza di-retta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi.
A.2 Comprendere il tema e le informazioni essenziali di un’esposizione (diretta o tra-smessa); comprendere lo sco-po e l’argomento di messaggi trasmessi dai media (annunci, bollettini ...).
A.3 Formulare domande preci-se e pertinenti di spiegazione e di approfondimento durante o dopo l’ascolto.
A.4 Comprendere consegne e istruzioni per l’esecuzione di attività scolastiche ed extra-scolastiche.
A.5 Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai com-pagni ed esprimere la propria opinione su un argomento in modo chiaro e pertinente.
A.6 Raccontare esperienze personali o storie inventate or-ganizzando il racconto in modo chiaro, rispettando l’ordine
Argomenti di esperienza diretta
Messaggi orali Pertinenza di interventi Consegne e istruzioni Opinioni e punti di vista Vissuti e racconti
Lavori di gruppo
Lezioni espositive
Mappe concettuali
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Metacognizione
Cooperative Learning
Tutoring
Approccio comportamentista
(apprendimento tramite rinfor-
zo)
Didattica laboratoriale
Discussione
Lezione frontale
Peer education (educazione
tra pari)
Problem solving
Metodo autobiografico
Osservazioni sistematiche
Prova oggettiva
Prova soggettiva
Prova orale
Prove scritte (testi, schede
strutturate; domande a scelta
multipla, domande a risposta
aperta…)
Prova pratica
Prova metacognitiva
Piano annuale disciplinare 2016/17
7
cronologico e logico e inseren-do gli opportuni elementi de-scrittivi e informativi.
A.7 Organizzare un semplice discorso orale su un tema af-frontato in classe con un breve intervento preparato in prece-denza o un’esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta.
Argomenti di studio e temi a carattere generale
Piano annuale disciplinare 2016/17
8
B. LETTURA
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
B.1 Impiegare tecniche di lettu-
ra silenziosa e di lettura e-
spressiva ad alta voce.
B.2 Usare, nella lettura di vari
tipi di testo, opportune strate-
gie per analizzare il contenuto;
porsi domande all’inizio e du-
rante la lettura del testo; co-
gliere indizi utili a risolvere i
nodi della comprensione.
B.3 Sfruttare le informazioni
della titolazione, delle immagini
e delle didascalie per farsi
un’idea del testo che si intende
leggere.
B.4 Leggere e confrontare in-
formazioni provenienti da testi
diversi per farsi un’idea di un
argomento, per trovare spunti
a partire dai quali parlare o
scrivere.
B.5 Ricercare informazioni in
testi di diversa natura e prove-
nienza (compresi moduli, orari,
grafici, mappe ecc.) per scopi
pratici o conoscitivi, applicando
Tecniche di lettura
Strategie di studio
Testi espositivo-informativi e
argomentativi
Il giornale
Mappe, grafici, tabelle…
Lezioni espositive
Mappe concettuali
Didattica laboratoriale
Discussione
Lezione frontale
Peer education (educazione
tra pari)
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Metacognizione
Osservazioni sistematiche
Prova oggettiva
Prova soggettiva
Prova orale
Prove scritte (testi, schede
strutturate; domande a scelta
multipla, domande a risposta
aperta…)
Prova pratica
Piano annuale disciplinare 2016/17
9
tecniche di supporto alla com-
prensione (quali, ad esempio,
sottolineare, annotare informa-
zioni, costruire mappe e sche-
mi ecc.).
B.6 Seguire istruzioni scritte per
realizzare prodotti, per regola-
re comportamenti, per svolgere
un’attività, per realizzare un
procedimento.
B.7 Leggere testi narrativi e de-
scrittivi, sia realistici sia fanta-
stici, distinguendo l’invenzione
letteraria dalla realtà.
B.8 Leggere testi letterari narra-
tivi, in lingua italiana contem-
poranea, e semplici testi poeti-
ci cogliendone il senso, le ca-
ratteristiche formali più eviden-
ti, l’intenzione comunicativa
dell’autore ed esprimendo un
motivato parere personale.
Testi regolativi.
Testi narrativi e descrittivi
Testi letterari e poetici
Piano annuale disciplinare 2016/17
10
C. SCRITTURA
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
C.1 Raccogliere le idee, orga-nizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza.
C.2 Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri che contengano le in-formazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situa-zioni, azioni.
C.3 Scrivere lettere indirizzate a destinatari noti, lettere aperte o brevi articoli di cronaca per il giornalino scolastico o per il si-to web della scuola, adeguan-do il testo ai destinatari e alle situazioni.
C.4 Esprimere per iscritto espe-rienze, emozioni, stati d’animo sotto forma di diario.
C.5 Rielaborare testi (ad esem-pio: parafrasare o riassumere un testo, trasformarlo, comple-tarlo) e redigerne di nuovi, an-che utilizzando programmi di videoscrittura.
C.6 Scrivere semplici testi rego-lativi o progetti schematici per l’esecuzione di attività (ad e-sempio: regole di gioco, ricette, ecc.).
Piani di produzione: racconti
umoristici, fantascientifici, gial-li, terrore, storici…
Racconti di esperienze Il quotidiano e articoli di crona-
ca Pagine di diario La lettera Parafrasi, riassunti, trasforma-
zioni e completamenti di testi Testi regolativi
Lavori di gruppo
Mappe concettuali
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Metacognizione
Cooperative Learning
Tutoring
Approccio comportamentista
(apprendimento tramite rinfor-
zo)
Didattica laboratoriale
Discussione
Lezione frontale
Peer education (educazione
tra pari)
Simulazione/Role playing
Osservazioni sistematiche
Prova oggettiva
Prova soggettiva
Prove scritte (testi, schede
strutturate, domande a scelta
multipla, domande a risposta
aperta…)
Prova pratica
Piano annuale disciplinare 2016/17
11
C.7 Realizzare testi collettivi per relazionare su esperienze sco-lastiche e argomenti di studio.
C.8 Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastroc-che, racconti brevi, poesie).
C.9 Sperimentare liberamente, anche con l’utilizzo del compu-ter, diverse forme di scrittura, adattando il lessico, la struttura del testo, l’impaginazione, le soluzioni grafiche alla forma testuale scelta e integrando eventualmente il testo verbale con materiali multimediali.
C.10 Produrre testi sostanzial-mente corretti dal punto di vi-sta ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le fun-zioni sintattiche dei principali segni interpuntivi.
Testi collettivi Testi creativi Testi digitali
Revisione orto-sintattica
Piano annuale disciplinare 2016/17
12
D. ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
D.1 Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad al-to uso).
D.2 Arricchire il patrimonio les-sicale attraverso attività comu-nicative orali, di lettura e di scrittura e attivando la cono-scenza delle principali relazioni di significato tra le parole (so-miglianze, differenze, apparte-nenza a un campo semantico).
D.3 Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e in-dividuare l’accezione specifica di una parola in un testo.
D.4 Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l’uso e il significato figurato delle parole.
D.5 Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio.
D.6 Utilizzare il dizionario come
strumento di consultazione
Lessico Relazioni di significato tra le
parole Parole e significati Terminologia specifica delle
discipline di studio Dizionario
Lavori di gruppo
Lezioni espositive
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Metacognizione
Cooperative Learning
Tutoring
Approccio comportamentista
(apprendimento tramite rinfor-
zo)
Didattica laboratoriale
Discussione
Lezione frontale
Peer education (educazione
tra pari)
Problem solving
Simulazione/Role playing
Osservazioni sistematiche
Prova oggettiva
Prova soggettiva
Prova orale
Prove scritte (testi, schede
strutturate, domande a scelta
multipla, domande a risposta
aperta…)
Prova pratica
Prova metacognitiva
Piano annuale disciplinare 2016/17
13
E. ELEMENTI DI GRAMMATICA ESPLICITA E RIFLESSIONE SUGLI USI DELLA LINGUA
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
E.1 Relativamente a testi o in situazioni di esperienza diret-ta, riconoscere la variabilità della lingua nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo.
E.2 Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole (parole semplici, derivate, composte).
E.3 Comprendere le principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differen-ze, appartenenza a un campo semantico).
E.4 Riconoscere la struttura del nucleo della frase sempli-ce (la cosiddetta frase mini-ma): predicato, soggetto, altri elementi richiesti dal verbo.
E.5 Riconoscere in una frase o in un testo le parti del discor-so, o categorie lessicali, rico-noscerne i principali tratti grammaticali; riconoscere le congiunzioni di uso più fre-quente (come e, ma, infatti, perché, quando)
E.6 Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e
Evoluzione della lingua italia-
na Radice, prefisso e suffisso Sinonimi, omonimi e antonimi La frase e i suoi elementi fon-
damentali Parti variabili e invariabili del
discorso I segni di punteggiatura Le convenzioni ortografiche
Lavori di gruppo
Lezioni espositive
Mappe concettuali
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Metacognizione
Tutoring
Approccio comportamentista
(apprendimento tramite rinfor-
zo)
Cooperative Learning
Didattica laboratoriale
Discussione
Lezione frontale
Peer education (educazione
tra pari)
Problem solving
Simulazione/Role playing
Osservazioni sistematiche
Prova oggettiva
Prova soggettiva
Prova orale
Prove scritte (testi, schede struttu-
rate domande a scelta multipla,
domande a risposta aperta…)
Prova pratica
Prova metacognitiva
Piano annuale disciplinare 2016/17
14
servirsi di questa conoscenza per rivedere la propria produ-zione scritta e correggere e-ventuali errori.
Piano annuale disciplinare 2016/17
15
INGLESE
PREMESSA
La lingua inglese nella Scuola Primaria aiuta gli alunni a sviluppare una coscienza di cittadino europeo, “plurilingue e pluriculturale”. Imposses-sarsi della lingua straniera in tutte le sue accezioni, listening, reading, speaking e writing permette loro di poter entrare in relazione con compagni provenienti da altri paesi e comprendere un diverso punto di vista. Facile e quasi innata per i giovani è l’acquisizione delle lingue e di una pro-nuncia diversa dalla propria. Compito dell’insegnante è, attraverso attività mirate ed accattivanti, quello di sviluppare questa naturale disposizio-ne degli alunni. Attraverso canzoni, rime, giochi, attività che implicano l’utilizzo del corpo e della mimica sarà più semplice coinvolgere gli alunni nell’acquisizione della lingua straniera. Un lavoro parallelo che coinvolga strutture in lingua madre e lingua straniera potrebbe facilitare lo svilup-po “linguistico-cognitivo”. Si potrà far conoscere anche aspetti relativi alla cultura e alla civiltà di quei paesi in cui la lingua straniera è in uso per metterli a confronto con i propri. Accanto alla lingua parlata e scritta si potranno affiancare gradualmente attività di riflessione linguistica per per-mettere all’alunno di acquisire le diverse convenzioni della lingua stessa.
Piano annuale disciplinare 2016/17
16
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bi-sogni immediati.
Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.
Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni.
Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.
Piano annuale disciplinare 2016/17
17
Classe Quinta
A. ASCOLTO (comprensione orale)
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
A.1 Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e identificare il te-ma generale di un discorso in cui si parla di argomenti cono-sciuti.
A.2 Comprendere brevi testi multimediali identificandone pa-role chiave e il senso generale.
Espressioni e frasi di uso quoti-
diano
I numeri fino a 1000
La natura
I lavori
Le azioni di vita quotidiana
L’orologio
I negozi e il denaro
Le vacanze
Il tempo libero
I principali aspetti della cultura
anglosassone (Galles, Irlanda,
Scozia)
Feste e ricorrenze (Halloween,
Christmas, Easter …)
Lezioni espositive
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Cooperative Learning
Didattica laboratoriale
Discussione
E-learning
Lezione frontale
Problem solving
Simulazione/Role playing
Osservazioni sistematiche
Prova oggettiva
Prova soggettiva
Prova orale
Piano annuale disciplinare 2016/17
18
B. PARLATO (produzione e interazione orale)
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
B.1 Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ascoltando e/o leggendo.
B.2 Riferire semplici informa-zioni afferenti alla sfera perso-nale, integrando il significato di ciò che si dice con mimica e gesti.
B.3 Interagire in modo com-prensibile con un compagno o un adulto con cui si ha familia-rità, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.
Espressioni e frasi di uso quo-
tidiano
I numeri fino a 1000
La natura
I lavori
Le azioni di vita quotidiana
L’orologio
I negozi e il denaro
Le vacanze
Il tempo libero
I principali aspetti della cultura
anglosassone (Galles, Irlanda,
Scozia)
L’inglese nel mondo
Feste e ricorrenze (Halloween,
Christmas, Easter …)
Lezioni espositive
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Cooperative Learning
Didattica laboratoriale
Discussione
E-learning
Lezione frontale
Problem solving
Simulazione/Role playing
Osservazioni sistematiche
Prova oggettiva
Prova soggettiva
Prova orale
Piano annuale disciplinare 2016/17
19
C. LETTURA (comprensione scritta)
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
C.1 Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accom-pagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo il loro significato globale e identifi-cando parole e frasi familiari.
Espressioni e frasi di uso quo-
tidiano
I numeri fino a 1000
La natura
I lavori
Le azioni di vita quotidiana
L’orologio
I negozi e il denaro
Le vacanze
Il tempo libero
I principali aspetti della cultura
anglosassone (Galles, Irlanda,
Scozia)
L’inglese nel mondo
Feste e ricorrenze (Halloween,
Christmas, Easter …)
Lezioni espositive
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Cooperative Learning
Didattica laboratoriale
E-learning
Lezione frontale
Simulazione/Role playing
Osservazioni sistematiche
Prova oggettiva
Prova soggettiva
Prova orale
Piano annuale disciplinare 2016/17
20
D. SCRITTURA (produzione scritta)
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
D.1 Scrivere in forma compren-sibile messaggi semplici e bre-vi per presentarsi, per fare gli auguri, per ringraziare o invita-re qualcuno, per chiedere o dare notizie, ecc.
Espressioni e frasi di uso quo-
tidiano
I numeri fino a 1000
La natura
I lavori
Le azioni di vita quotidiana
L’orologio
I negozi e il denaro
Le vacanze
Il tempo libero
I principali aspetti della cultura
anglosassone (Galles, Irlanda,
Scozia)
L’inglese nel mondo
Feste e ricorrenze (Halloween,
Christmas, Easter …)
Lezioni espositive
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Cooperative Learning
Didattica laboratoriale
Lavori di gruppo
Osservazioni sistematiche
Prova oggettiva
Prova soggettiva
Prova scritte (testi, schede
strutturate, problemi; domande
a scelta multipla, domande a
risposta aperta…)
Prova pratica
Piano annuale disciplinare 2016/17
21
E. RIFLESSIONE SULLA LINGUA E SULL’APPRENDIMENTO
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
E.1 Osservare coppie di parole simili come suono e distin-guerne il significato.
E.2 Osservare parole ed e-spressioni nei contesti d’uso e coglierne i rapporti di significa-to.
E.3 Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione co-strutti e intenzioni comunicati-ve.
E.4 Riconoscere che cosa si è imparato e che cosa si deve imparare.
Gli articoli partitivi
Le preposizioni
Il genitivo sassone
Gli aggettivi possessivi
Gli aggettivi dimostrativi
I pronomi personali
Gli avverbi
I verbi: to be; to have
Can/can’t; I like/I don’t like
Present simple
Past simple
Present continuous
Imperative
Brainstorming
Didattica laboratoriale
Discussione
E-learning
Lezione frontale
Osservazioni sistematiche
Prova orale
Prove scritte (testi, schede
strutturate, problemi; domande
a scelta multipla, domande a
risposta aperta…)
Open-dialogue
Close-tests
Piano annuale disciplinare 2016/17
22
STORIA PREMESSA
La storia, nel nostro paese, rappresenta non solo una disciplina di studio. La storia permea le nostre città con monumenti, siti archeologici e trac-ce del passato. Essa rappresenta la memoria del nostro paese che la Costituzione si impegna a tutelare attraverso la scuola. Conoscere il pas-sato per vivere meglio il presente e costruire il futuro. Lo studio della storia “contribuisce a formare la coscienza storica dei cittadini e li motiva al senso di responsabilità nei confronti del patrimonio e dei beni comuni”. Il lavoro di ricerca dentro e fuori lo spazio classe di testimonianze e do-cumenti, le attività laboratoriali, l’utilizzo di mezzi multimediali possono aiutare gli insegnanti a trasmettere agli alunni la passione per lo studio della storia e quindi una più precisa conoscenza e coscienza delle proprie radici. La lettura di libri, l’esplorazione di siti web dedicati, le attività la-boratoriali possono avvicinare gli alunni alla ricostruzione di un “fatto storico”. L’interpretazione di fonti, il confronto tra diverse teorie, la formula-zione di ipotesi su avvenimenti vicini e poi sempre più lontani sia nel tempo che nello spazio, rispetto alla realtà dell’alunno consente uno studio attivo di questa disciplina. “Ricerca storica e ragionamento critico rafforzano altresì la possibilità di confronto e dialogo intorno alla complessità del passato e del presente fra le diverse componenti di una società multiculturale e multietnica.” La conoscenza delle relazioni, delle guerre, delle conquiste, avvenute nel tempo fra le popolazioni del Mediterraneo e quelle di altre regioni del mondo, rende più semplice comprendere il presente e le vicende che lo caratterizzano; è necessario, quindi, un continuo parallelismo tra presen-te e passato. “La storia… nella scuola primaria è deputata a far scoprire agli alunni il mondo storico mediante la costruzione di un sistema di conoscenze ri-guardanti quadri di civiltà o quadri storico sociali senza tralasciare i fatti storici fondamentali.” Interconnessione vi è tra la storia e le altre discipline, in particolare con la geografia per comprendere il legame tra il territorio e le popolazioni che lo abitano; tra storia e lingua per l’arricchimento del lessico specifico e la rielaborazione delle conoscenze in testi coesi e coerenti che miglio-rano la loro esposizione orale. L’insegnamento e l’apprendimento della storia concorrono alla formazione di cittadini attivi. La conoscenza delle tracce del passato presenti sul nostro territorio fa apprezzare il valore del patrimonio culturale ed artistico del nostro paese.
Piano annuale disciplinare 2016/17
23
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodiz-zazioni. Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.
Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.
Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.
Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.
Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertu-ra e di confronto con la contemporaneità.
Piano annuale disciplinare 2016/17
24
Classe Quinta
A. USO DELLE FONTI
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
A.1 Produrre informazioni con fonti di diversa natura utili alla ricostruzione di un fenomeno storico.
A.2 Rappresentare, in un qua-dro storico-sociale, le informa-zioni che scaturiscono dalle tracce del passato presenti sul territorio vissuto.
Le fonti storiche.
I quadri di civiltà
Lavori di gruppo
Lezioni espositive
Percorsi individualizzati
Didattica laboratoriale
Lezione frontale
Prove scritte (testi, schede
strutturate, domande a scelta
multipla)
B. ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
B.1 Rappresentare, in un qua-dro storico-sociale, le informa-zioni che scaturiscono dalle tracce del passato presenti sul territorio vissuto.
B.2 Usare cronologie e carte storico-geografiche per rap-presentare le conoscenze.
B.3 Confrontare i quadri storici delle civiltà affrontate.
Le tracce del passato presenti
sul proprio territorio.
Le carte storico-geografiche e
le linee del tempo.
I quadri storici
Lavori di gruppo
Lezioni espositive
Cooperative Learning
Ricerca-azione
Didattica laboratoriale
Osservazioni sistematiche
Prova orale
Prova pratica
Prova scritte (testi, schede
strutturate, problemi; domande
a scelta multipla, domande a
Piano annuale disciplinare 2016/17
25
risposta aperta…)
C. STRUMENTI CONCETTUALI
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
C.1 Usare il sistema di misura occidentale del tempo storico (avanti Cristo – dopo Cristo) e comprendere i sistemi di misu-ra del tempo storico di altre ci-viltà.
C.2 Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studia-te, mettendo in rilievo le rela-zioni fra gli elementi caratteriz-zanti.
I sistemi di misura del tempo storico.
Le relazioni fra gli elementi sa-lienti delle società esaminate.
Lavori di gruppo
Lezioni espositive
Cooperative Learning
Ricerca-azione
Didattica laboratoriale
Lezione frontale
Osservazioni sistematiche
Prova orale
Prova pratica
Prova scritte (testi, schede
strutturate, problemi; domande
a scelta multipla, domande a
risposta aperta…)
Prova soggettiva
Piano annuale disciplinare 2016/17
26
D. PRODUZIONE SCRITTA E ORALE
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
D.1 Confrontare aspetti caratte-rizzanti le diverse società stu-diate anche in rapporto al pre-sente.
D.2 Ricavare e produrre infor-mazioni da grafici, tabelle, car-te storiche, reperti iconografici e consultare testi di genere di-verso, manualistici e non, car-tacei e digitali.
D.3 Esporre con coerenza co-noscenze e concetti appresi, usando il linguaggio specifico della disciplina.
D.4 Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali.
La civiltà greca ed ellenistica Le origini di Roma La Roma monarchica La Roma imperiale La crisi dell’Impero La fine dell’Impero Romano
Il linguaggio settoriale
I testi scritti
Lavori di gruppo
Lezioni espositive
Cooperative Learning
Ricerca-azione
Didattica laboratoriale
Lezione frontale
Approccio comportamentista
(apprendimento tramite rinfor-
zo)
Peer education (educazione
tra pari)
Osservazioni sistematiche
Prova orale
Prova pratica
Prova scritte (testi, schede
strutturate, problemi; domande
a scelta multipla, domande a
risposta aperta…)
Prova soggettiva
Prova oggettiva
Prova metacognitiva
Piano annuale disciplinare 2016/17
27
GEOGRAFIA
PREMESSA
La geografia studia i rapporti tra popolazione e territorio. È la disciplina che consente di mettere in relazione temi economici, giuridici, antropolo-gici, scientifici e ambientali. In una società multiculturale, come quella odierna, la geografia permette il confronto e la conoscenza delle caratteristiche dei differenti luoghi di nascita o di origine famigliare degli alunni che provengono da paesi diversi. La geografia fa comprendere i processi di trasformazione dell’ambiente da parte dell’uomo o per cause naturali di diverso tipo. “L’apertura al mondo attuale è necessaria anche per sviluppare competenze relative alla cittadinanza attiva, come la consapevolezza di far parte di una comunità territoriale organizzata.” Profondo è il legame tra geografia e storia poiché le trasformazione dell’ambiente sono avvenute in tempi diversi e per cause ben precise che solo lo studio della storia può aiutare a spigare. “La presenza della geografia nel curricolo contribuisce a fornire gli strumenti per formare persone autonome e critiche, che siano in grado di as-sumere decisioni responsabili nella gestione del territorio e nella tutela dell’ambiente, con un consapevole sguardo al futuro.” Si partirà, nello studio della geografia dall’osservazione diretta dell’ambiente circostante per comprendere poi un sempre più complesso sistema territoriale. Gli allievi impareranno ad orientarsi nel territorio attraverso coordinate spaziali, con l’utilizzo di riduzioni in scala e diversi tipi di rappresentazioni cartografiche.
Piano annuale disciplinare 2016/17
28
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali.
Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.
Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie).
Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.).
Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti.
Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale.
Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
Piano annuale disciplinare 2016/17
29
Classe Quinta
A. ORIENTAMENTO
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
A.1 Orientarsi utilizzando la bussola e i punti cardinali an-che in relazione al Sole.
A.2 Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano, all’Europa e ai diversi conti-nenti, attraverso gli strumenti dell’osservazione indiretta (fil-mati e fotografie, documenti cartografici, immagini da teleri-levamento, elaborazioni digita-li, ecc.).
L’orientamento
Gli strumenti di osservazione
indiretta
Lavori di gruppo
Lezioni espositive
Mappe concettuali
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Metacognizione
Cooperative Learning
Approccio comportamentista
(apprendimento tramite rinfor-
zo):
Didattica laboratoriale
Discussione
Lezione frontale
Peer education (educazione
tra pari)
Osservazioni sistematiche
Prova oggettiva
Prova soggettiva
Prova orale
Prove scritte (testi, schede
strutturate, domande a scelta
multipla, domande a risposta
aperta…)
Prova pratica
Prova metacognitiva
Piano annuale disciplinare 2016/17
30
B. LINGUAGGIO DELLA GEO-GRAFICITÀ
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
B.1 Analizzare i principali carat-teri fisici del territorio, fatti e fe-nomeni locali e globali, inter-pretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, re-pertori statistici relativi a indi-catori socio-demografici ed e-conomici.
B.2 Localizzare sulla carta geo-grafica dell’Italia le regioni fisi-che, storiche e amministrative; localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell’Italia in Europa e nel mondo.
B.3 Localizza le regioni fisiche principali e i grandi caratteri dei diversi continenti e degli ocea-ni.
La cartografia.
La carta geografica dell’Italia e
dell’Europa L’Europa sul planisfero
Lavori di gruppo
Lezioni espositive
Mappe concettuali
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Metacognizione
Cooperative Learning
Approccio comportamentista
(apprendimento tramite rinfor-
zo):
Didattica laboratoriale
Discussione
Lezione frontale
Peer education (educazione
tra pari)
Osservazioni sistematiche
Prova oggettiva
Prova soggettiva
Prova orale
Prove scritte (testi, schede
strutturate, domande a scelta
multipla, domande a risposta
aperta…)
Prova pratica
Prova metacognitiva
Piano annuale disciplinare 2016/17
31
C. PAESAGGIO
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
C.1 Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali pae-saggi italiani, europei e mon-diali, individuando le analogie e le differenze (anche in rela-zione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di parti-colare valore ambientale e cul-turale da tutelare e valorizzare.
L’Italia e l’Unione europea.
L’Italia e le Organizzazioni In-ternazionali.
Le regioni italiane
Lavori di gruppo
Lezioni espositive
Mappe concettuali
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Metacognizione
Cooperative Learning
Approccio comportamentista
(apprendimento tramite rinfor-
zo)
Didattica laboratoriale
Discussione
Lezione frontale
Peer education (educazione
tra pari)
Osservazioni sistematiche
Prova oggettiva
Prova soggettiva
Prova orale
Prove scritte (testi, schede
strutturate, domande a scelta
multipla, domande a risposta
aperta…)
Prova pratica
Prova metacognitiva
Piano annuale disciplinare 2016/17
32
D. REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
D.1 Acquisire il concetto di re-gione geografica (fisica, clima-tica, storico-culturale, ammini-strativa) e utilizzarlo a partire dal contesto italiano.
D.2 Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita.
Lo Stato italiano e gli enti locali L’uomo e l’ambiente
Lavori di gruppo
Lezioni espositive
Mappe concettuali
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Metacognizione
Cooperative Learning
Approccio comportamentista
(apprendimento tramite rinfor-
zo)
Didattica laboratoriale
Discussione
Lezione frontale
Peer education (educazione
tra pari)
Osservazioni sistematiche
Prova oggettiva
Prova soggettiva
Prova orale
Prove scritte (testi, schede
strutturate, domande a scelta
multipla, domande a risposta
aperta…)
Prova pratica
Prova metacognitiva
Piano annuale disciplinare 2016/17
33
MATEMATICA PREMESSA
La matematica apre le porte verso il mondo più ampio delle altre scienze contribuendo “alla formazione culturale delle persone e delle comunità” in quanto, l’acquisizione di conoscenze, di capacità e di attitudini, contribuiscono allo sviluppo delle competenze negli altri campi del sapere. In particolare la Matematica sviluppa le capacità di critica e di giudizio, favorisce il confronto e il dialogo, offre la possibilità di argomentare moti-vando le proprie affermazioni, rispettando il punto di vista degli altri. Tale competenza aiuta gli individui a riconoscere il ruolo che riveste la ma-tematica nel mondo, a utilizzarla e a interpretarla, a operare valutazioni e a prendere decisioni fondate che consentano loro di essere cittadini impegnati, riflessivi e con un ruolo costruttivo. Nell’apprendimento della Matematica, tutto si costruisce partendo da situazioni problematiche concrete: i problemi, rivestono un ruolo cruciale anche per lo sviluppo di abilità procedurali (mentali, scritte, grafiche, di calcolo). Il Problem Sol-ving nelle Indicazioni diventa trasversale perché non solo fornisce mezzi per agire nel quotidiano ma offre risorse utili in tutti i campi del sapere (è necessario che gli apprendimenti emergano dall’esperienza). Il laboratorio diventa una modalità didattica fondamentale, da utilizzare in modo sistematico, “inteso sia come luogo fisico sia come momento in cui l’alunno è attivo”, discute e argomenta le proprie scelte, costruisce significati, progetta e sperimenta, impara a raccogliere dati e a con-frontarli con le ipotesi formulate, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture la costruzione delle conoscenze personali e collettive. Infatti, il laboratorio, attraverso il fare e l’agire, attraverso la risoluzione di problemi, prevede la costruzione e l'esplorazione di oggetti matematici (oggetti realizzati con materiale di uso comune), ricorrendo, quindi, ad attività pratiche e sperimentali e a osservazioni sul campo.
Sarà cura del docente creare le condizioni più favorevoli ad un apprendimento significativo e collaborativo, mettendo in atto strategie di metodo
che portino l’alunno ad essere protagonista attivo. Anche l’uso consapevole e motivato di calcolatrici va incoraggiato “per verificare la correttezza di calcoli mentali e scritti”, così come l’utilizzo del-le tecnologie digitali permetterà agli alunni di “esplorare il mondo dei numeri e delle forme” acquisendo, in modo ludico, concetti e tecniche ma-tematiche. L’itinerario metodologico è orientato verso l’utilizzo di una metodologia trasmissiva che viene arricchita e potenziata da strumenti che agevolano l’acquisizione di contenuti e competenze. La didattica trasmissiva stabilisce un’interazione con i bambini, stimola alle domande, agli interventi, assumendo la forma di lezione partecipata. I bambini della scuola primaria acquisiscono i concetti matematici passando necessariamente attraverso attività di manipolazione, per arrivare progressivamente all’astrazione. La LIM e il laboratorio informatico possono essere strumenti adatti a favorire tale passaggio dal concreto all’astratto: fungeranno da supporto all'esposizione dell'insegnante influendo positivamente sull'attenzione, la motivazione e il coinvolgimento degli alunni, essendo amplificatori cognitivi che forniscono informazioni più ricche e complete mediante i canali multimediali. L’insegnante avrà cura di progettare attività significative, all’interno di un percorso di apprendimento eff icace e duraturo, che miri all’arricchimento della personalità dell’individuo e nell’ottica di una scuola inclusiva che persegua concretamente il successo formativo.
Piano annuale disciplinare 2016/17
34
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatri-
ce.
Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.
Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti
di vario tipo.
Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...).
Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in
tabelle e grafici
Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.
Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive
il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.
Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri.
Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...).
Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli stru-
menti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.
Piano annuale disciplinare 2016/17
35
Classe Quinta
A. NUMERI
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
A.1 Leggere, scrivere, confron-tare numeri decimali.
A.2 Eseguire le quattro opera-zioni con sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al cal-colo mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle si-tuazioni.
A.3 Eseguire la divisione con resto fra numeri naturali; indi-viduare multipli e divisori di un numero.
A.4 Stimare il risultato di una operazione.
A.5 Operare con le frazioni e ri-conoscere frazioni equivalenti.
A.6 Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per de-scrivere situazioni quotidiane.
A.7 Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti.
A.8 Rappresentare i numeri co-nosciuti sulla retta e utilizzare scale graduate in contesti si-gnificativi per le scienze e per la tecnica.
A.9 Conoscere sistemi di nota-zione dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi,
I numeri naturali nell’ordine dei
miliardi, decimali, relativi.
Le potenze.
I polinomi.
Le frazioni.
Le percentuali
Algoritmi delle quattro opera-
zioni
Le proprietà delle operazioni e
strategie di calcolo
Arrotondamento o approssi-
mazione
Diagrammi ed espressioni nu-
meriche
I numeri primi. I multipli e i di-
visori e i criteri di divisibilità.
Le situazioni problematiche.
Sistemi di numerazione diversi
nello spazio e nel tempo (nu-
Lavori di gruppo
Mappe concettuali
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Tutoring
Lezione frontale
Problem solving
Simulazione
Osservazioni sistematiche
Prove oggettive
Prove orali
Prove scritte
Piano annuale disciplinare 2016/17
37
B. SPAZIO E FIGURE
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
B.1 Descrivere, denominare e classificare figure geometriche, identificando elementi signifi-cativi e simmetrie, anche al fi-ne di farle riprodurre da altri.
B.2 Riprodurre una figura in ba-se a una descrizione, utiliz-zando gli strumenti opportuni (carta a quadretti, riga e com-passo, squadre, software di geometria).
B.3 Utilizzare il piano cartesia-no per localizzare punti.
B.4 Costruire e utilizzare mo-delli materiali nello spazio e nel piano come supporto a una prima capacità di visualizza-zione.
B.5 Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse.
B.6 Confrontare e misurare an-goli utilizzando proprietà e strumenti.
B.7 Utilizzare e distinguere fra loro i concetti di perpendicolari-tà, parallelismo, orizzontalità, verticalità, parallelismo.
B.8 Riprodurre in scala una fi-gura assegnata (utilizzando, ad esempio, la carta a quadret-ti).
Rette, semirette, segmenti,
perpendicolarità e parallelismo.
Gli angoli, i poligoni, i non poli-
goni. L’apotema.
Il piano cartesiano, assi, iso-
metrie del piano cartesiano
(simmetrie, traslazioni, rotazio-
ni, tassellazioni)
Riduzioni e ingrandimenti
Aree e perimetri
Circonferenza e cerchio
I solidi
Misure di lunghezza, superfi-
cie, volume
Le situazioni problematiche
Lavori di gruppo
Mappe concettuali
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Tutoring
Didattica laboratoriale
Lezione frontale
Problem solving
Simulazione
Osservazioni sistematiche
Prove oggettive
Prove orali
Prove scritte
Piano annuale disciplinare 2016/17
38
B.9 Determinare il perimetro di una figura utilizzando le più comuni formule o altri proce-dimenti.
B.10 Determinare l’area di ret-tangoli e triangoli e di altre fi-gure per scomposizione o uti-lizzando le più comuni formule.
B.11 Riconoscere rappresenta-zioni piane di oggetti tridimen-sionali, identificare punti di vi-sta diversi di uno stesso ogget-to (dall’alto, di fronte, ecc.).
Piano annuale disciplinare 2016/17
39
C. RELAZIONI, DATI, PREVISIONI
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
C.1 Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significati-ve, utilizzare le rappresenta-zioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni.
C.2 Usare le nozioni di frequen-za, di moda e di media aritme-tica, se adeguata alla tipologia dei dati a disposizione.
C.3 Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne e-sprimono la struttura.
C.4 Utilizzare le principali unità di misura per lunghezze, ango-li, aree, volumi/capacità, inter-valli temporali, masse, pesi per effettuare misure e stime.
C.5 Passare da un’unità di mi-sura a un’altra, limitatamente alle unità di uso più comune, anche nel contesto del sistema monetario.
C.6 In situazioni concrete, di una coppia di eventi intuire e cominciare ad argomentare qual è il più probabile, dando una prima quantificazione nei casi più semplici, oppure rico-noscere se si tratta di eventi
Dati in tabelle e grafici (aero-
grammi, istogrammi…)
Moda, media, mediana
Probabilità e percentuale
Grandezze e unità di misura:
lunghezza, peso, capacità,
monete e banconote, tempo.
Compravendita
Le fasi risolutive di un proble-
ma e loro rappresentazioni con
diagrammi
Nel mondo dei codici
Lavori di gruppo
Mappe concettuali
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Tutoring
Didattica laboratoriale
Lezione frontale
Problem solving
Simulazione
Osservazioni sistematiche
Prove oggettive
Prove orali
Prove scritte
Piano annuale disciplinare 2016/17
40
ugualmente probabili. C.7 Riconoscere e descrivere
regolarità in una sequenza di numeri o di figure
Piano annuale disciplinare 2016/17
41
SCIENZE
PREMESSA Nelle nuove indicazioni l’insegnamento delle scienze nella scuola primaria è caratterizzato da una forte impronta metodologica che privilegia il metodo d’indagine centrato sull’ osservazione dei fatti e sullo spirito di ricerca, attraverso i quali l’alunno è stimolato a porre domande sui feno-meni e le cose, a progettare esperimenti/esplorazioni seguendo ipotesi di lavoro. “Tutte le attività didattiche dovranno essere caratterizzate da esperienze concrete ed operative”. Il punto di partenza è l'esperienza di vita reale dei bambini e i fatti e i fenomeni che succedono quotidiana-mente intorno, per fare ricorso nella scuola a contenuti che trattino di se stessi, del mondo esterno (l'ambiente naturale e artificiale, gli oggetti e i materiali, i fenomeni e i fatti che succedono) del vivere, nascere, crescere, di quello che si percepisce, si conosce, si capisce. È indispensabile partire dalla realtà quotidiana, quella di cui i bambini sanno parlare, su cui hanno potuto muovere le mani, distruggere o modificare, che hanno conosciuto attraverso i cinque sensi, su cui si sono costruiti un'idea, per aiutarli a padroneggiare realtà più complesse; è quanto succede a se stessi e nel mondo esterno che incuriosisce, che fa porre domande, che spinge a cercare soluzioni e risposte ai problemi e in questo percorso sono presenti sia le idee dei bambini che le idee e le conoscenze delle insegnanti. “Le esperienze concrete potranno essere realizzate in aula o in spazi naturali o scientifici” perciò l’aula, il laboratorio scientifico, il giardino saranno i luoghi in cui vivere concretamente le esperienze di osser-vazione: avviare piccole coltivazioni permette di accorgersi dei cicli di vita delle piante, dei loro modi di vivere, crescere, morire; fare una torta in cucina, impastare, sciogliere zucchero e sale, fondere il cioccolato, mescolare diversi liquidi avvia esperienze sulle trasformazioni dei materiali e delle sostanze. Questa modalità di insegnamento richiede gradualità, le esperienze hanno bisogno di tempo che permetta di osservare le situa-zioni, approfondirle, riflettere, ipotizzare, verificare. C'è bisogno di dare tempo alle parole, al dialogo, alla discussione per confrontarsi, per de-scrivere, per immaginare, per porsi domande e cercare risposte. Così come occorre tempo per guardare, toccare, esplorare, fare con le mani. Questa attività, dall’osservazione alla verifica delle ipotesi, avviene attraverso “lo sviluppo dei linguaggi e delle capacità di comunicazione”. ll lin-guaggio infatti è lo strumento che permette di cogliere quello che i bambini già sanno, quello su cui pongono attenzione, le parole fanno emerge-re la loro capacità di descrivere e dare forma ai pensieri, favoriscono lo scambio delle idee. Anche per l'insegnante parlare con i bambini è una situazione che costruisce comunicazione e strategie interattive: non è scontato parlare con i bambini in quanto essi guardano al mondo in modo diverso dagli adulti. “É opportuno potenziare l’impostazione metodologica, mettendo in evidenza i modi di ragionare, le strutture di pensiero e le informazioni trasversali”. Partendo dal brainstorming che consente di far emergere le idee dei bambini che vengono poi analizzate, migliorando la creatività in quanto si fanno emergere il maggior numero di idee su un fenomeno. Attraverso il problem solving vengono analizzate, affrontate e risolte positivamente le situazioni problematiche emerse all’interno delle esperienze poste in atto. Importante anche l’approccio metacognitivo costituito dalla riflessione dei bambini su quello che stanno facendo e/o imparando: "come hai fatto a", "come te ne sei accorto", "come ti è venu-ta questa idea", “se tu dovessi rifarlo, cosa cambieresti", "cosa succede se", aiuta i bambini a trovare spiegazioni, a provare anche ripetutamen-te, a dimostrare le proprie idee, a cogliere le difficoltà, a rendersi conto del valore degli errori, a prendere via via consapevolezza di sé oltre che a capire come si fa a capire. È importante imparare con gli altri, tutte le attività si basano sulla condivisione; lavorare insieme, aiutarsi, collaborare, sono i presupposti per dare valore ai risultati che si raggiungono. I bambini, come gli insegnanti e gli adulti intorno formano una fitta rete di rela-zioni indispensabili per il raggiungimento di obiettivi che aiutano a crescere, a conoscere se stessi e gli altri.
Piano annuale disciplinare 2016/17
42
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.
Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svol-
gersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.
Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali.
Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici
modelli.
Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzio-
namento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.
Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e natura-
le.
Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.
Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.
Piano annuale disciplinare 2016/17
43
Classe Quinta
A. OGGETTI, MATERIALI E TRASFORMAZIONI
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
A.1 Individuare, nell’osservazione di esperien-ze concrete, alcuni concetti scientifici quali: dimensioni spaziali, peso, peso specifico, forza, movimento, pressione, temperatura, calore, ecc.
A.2 Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a co-struire in modo elementare il concetto di energia.
A.3 Osservare, utilizzare e, quando è possibile, costruire semplici strumenti di misura: recipienti per misure di volu-mi/capacità (bilance a molla, ecc.) imparando a servirsi di unità convenzionali.
A.4 Individuare le proprietà di alcuni materiali come, ad e-sempio: la durezza, il peso, l’elasticità, la trasparenza, la densità, ecc.; realizzare speri-mentalmente semplici soluzioni in acqua (acqua e zucchero, acqua e inchiostro, ecc.).
A.5 Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, co-
L’atomo e il numero atomico
I composti e le reazioni chimi-
che.
Le forze: l’attrito.
La forza di gravità.
L’elettricità positiva e negativa
La pila di Volta.
La forza e le onde elettroma-
gnetiche.
L’energia e le sue forme.
Le fonti di energia rinnovabili e
non
Macchine e lavoro: le leve.
I recettori termici: il calore e la
temperatura.
Lezione espositiva
Mappe concettuali
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Didattica laboratoriale
Discussione
E-lerning
Problem solving
Ricerca sperimentale
Osservazioni sistematiche
Prova oggettiva
Prova orale
Prova pratica
Piano annuale disciplinare 2016/17
44
struendo semplici modelli in-terpretativi e provando ad e-sprimere in forma grafica le re-lazioni tra variabili individuate (temperatura in funzione del tempo, ecc.).
Piano annuale disciplinare 2016/17
45
B. OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
B.1 Proseguire nelle osserva-zioni frequenti e regolari, a oc-chio nudo o con appropriati strumenti, con i compagni e autonomamente, di una por-zione di ambiente vicino; indi-viduare gli elementi che lo ca-ratterizzano e i loro cambia-menti nel tempo.
B.2 Conoscere la struttura del suolo sperimentando con roc-ce, sassi e terricci; osservare le caratteristiche dell’acqua e il suo ruolo nell’ambiente.
B.3 Ricostruire e interpretare il movimento dei diversi oggetti celesti, rielaborandoli anche at-traverso giochi col corpo.
La luce: i fenomeni luminosi. I
colori.
Il suono: la voce e le corde vo-
cali. Le caratteristiche del suo-
no. La riflessione del suono.
Il microscopio.
Il suolo.
L’acqua e il suo ruolo
nell’ambiente.
Il Sistema solare: i pianeti del
Sole. La Terra e i suoi movi-
menti.
Lezione espositiva
Mappe concettuali
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Didattica laboratoriale
Discussione
E-lerning
Problem solving
Ricerca sperimentale
Osservazioni sistematiche
Prova oggettiva
Prova orale
Prova pratica
Piano annuale disciplinare 2016/17
46
C. L’UOMO I VIVENTI E L’AMBIENTE
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
C.1 Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo come sistema complesso situato in un ambiente; costruire modelli plausibili sul funzionamento dei diversi apparati, elaborare pri-mi modelli intuitivi di struttura cellulare.
C.2 Avere cura della propria sa-lute anche dal punto di vista a-limentare e motorio. Acquisire le prime informazioni sulla ri-produzione e la sessualità.
C.3 Riconoscere, attraverso l’esperienza di coltivazioni, al-levamenti, ecc. che la vita di ogni organismo è in relazione con altre e differenti forme di vita.
C.4 Elaborare i primi elementi di classificazione animale e vege-tale sulla base di osservazioni personali.
C.5 Proseguire l’osservazione e l’interpretazione delle trasfor-mazioni ambientali, ivi com-prese quelle globali, in partico-lare quelle conseguenti all’azione modificatrice dell’uomo.
Il corpo umano: dalle cellule agli
apparati.
Il sistema nervoso: il sistema
nervoso centrale e periferico.
L’encefalo. Le cellule nervose e i
riflessi.
I cinque sensi: il tatto. La vista. Il
gusto. L’olfatto. L’udito.
Il sistema scheletrico: le ossa. Lo
scheletro.
Il sistema muscolare: i muscoli
volontari e involontari. Il cuore. Il
movimento e le articolazioni.
L’apparato respiratorio: la respi-
razione. Le vie aeree. I polmoni.
L’apparato circolatorio: il sangue.
Il cuore. I gruppi sanguigni.
L’apparato digerente: digestione,
nella bocca, nello stomaco,
nell’intestino
L’apparato escretore: i polmoni.
La pelle. L’intestino. L’apparato
urinario
L’apparato riproduttore: la ripro-
duzione e la sessualità.
Il sistema linfatico
Lezione espositiva
Mappe concettuali
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Didattica laboratoriale
Discussione
E-lerning
Problem solving
Ricerca sperimentale
Osservazioni sistematiche
Prova oggettiva
Prova orale
Prova pratica
Piano annuale disciplinare 2016/17
47
La buona salute del corpo umano
L’impatto ambientale conseguen-
te allo sfruttamento delle fonti
energetiche.
Il rapporto tra uomo e ambiente.
Piano annuale disciplinare 2016/17
48
MUSICA
PREMESSA
La musica promuove l’attivazione di processi di cooperazione e socializzazione, la valorizzazione della creatività, il senso di appartenenza a una comunità e l’interazione fra culture diverse. L’apprendimento della musica si articola su due dimensioni: a) la produzione, attraverso l’attività corale e la conoscenza, l’esplorazione e l’uso di materiali sonori; b) la fruizione di fatti ed eventi sonori, opere del presente e del passato. Attraverso l’esperienza del far musica insieme, ogni alunno potrà cominciare a leggere e a scrivere la musica, a produrla anche attraverso l’improvvisazione. Per essere creativi è necessario saper ascoltare se stessi e gli altri mentre si canta e si suona; naturalmente è fondamentale anche l’ascolto critico e consapevole di musiche di qualità di epoche, luoghi e generi diversi: ascoltare è un gesto creativo, fonte di continue sco-perte. L’apprendimento della musica esplica specifiche funzioni formative, tra loro interdipendenti: cognitivo-culturale, linguistico-comunicativa, emotivo-affettiva, identitaria e interculturale, relazionale, critico-estetica. Mediante la funzione cognitivo-culturale gli alunni sviluppano la capacità di rappresentazione simbolica della realtà, un pensiero flessibile, in-tuitivo, creativo e si avvicinano al patrimonio musicale di altre culture. Mediante la funzione linguistico-comunicativa gli alunni imparano ad esprimersi e a comunicare attraverso gli strumenti e le tecniche specifi-che del linguaggio musicale. Mediante la funzione emotivo-affettiva gli alunni, nel rapporto con l’opera d’arte, sviluppano la riflessione sulla formalizzazione simbolica delle emozioni. Mediante la funzione identitaria e interculturale la musica rende gli alunni consapevoli della loro appartenenza a una tradizione culturale e nel contempo promuove la conoscenza, il confronto e il rispetto delle tradizioni culturali e religiose di altri Paesi. Mediante la funzione relazionale essa favorisce relazioni interpersonali e di gruppo, fondate sulla partecipazione e sull’ascolto condiviso. Mediante la funzione critico-estetica la musica sviluppa negli alunni una sensibilità artistica basata sull’interpretazione sia di messaggi sonori sia di opere d’arte; promuove altresì la capacità critica e la fruizione estetica del patrimonio culturale. La musica interagisce costantemente con i vari ambiti del sapere e con le altre arti, in quanto mezzo di espressione e di comunicazione.
Piano annuale disciplinare 2016/17
49
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.
Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.
Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.
Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti di-dattici e auto-costruiti.
Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica.
Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
Piano annuale disciplinare 2016/17
50
Classe Quinta
A. FRUIZIONE/PRODUZIONE
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
A.1 Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all’interno di brani di vario ge-nere e provenienza.
A.2 Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione.
A.3 Rappresentare gli elementi basilari di brani musicali e di eventi sonori attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali.
A.4 Eseguire collettivamente e individualmente brani voca-li/strumentali anche polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.
A.5 Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazio-ne al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi.
I parametri del suono Gli elementi di base Le possibilità della voce e degli strumenti La tecnologia nella musica La notazione convenzionale: il pentagramma e le note musicali Musica d’insieme Canti dal mondo Stili e generi musicali
Lavori di gruppo
Mappe concettuali
Brainstorming
Approccio comportamentista
(apprendimento tramite rinforzo)
Didattica laboratoriale
Discussione
Lezione frontale
Problem solving
Ricerca-azione
Simulazione/Role playing
Osservazioni sistematiche
Prova oggettiva
Prova orale
Prova scritta (testi, schede
strutturate; domande a scelta mul-
tipla, domande a risposta aper-
ta…)
Prova pratica
Piano annuale disciplinare 2016/17
51
A.6 Riconoscere gli usi, le fun-zioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multime-diale (cinema, televisione, computer).
La musica e la multimedialità
Piano annuale disciplinare 2016/17
52
ARTE E IMMAGINE
PREMESSA
Finalità della disciplina è quella di sviluppare e potenziare nell’alunno la capacità di esprimersi e comunicare in modo creativo e personale; di os-servare, leggere e interpretare immagini e opere d’arte; di sviluppare il gusto estetico e una particolare attenzione verso il patrimonio artistico e ambientale, da tutelare e conservare. Partendo dall’espressione spontanea l’alunno sarà stimolato a “comunicare” attraverso forme espressive via via sempre più strutturate e consa-pevoli, sperimentando le tecniche e i codici propri del linguaggio visivo e audiovisivo. La familiarità con le immagini di qualità e le opere d’arte favorirà nell’alunno lo sviluppo delle capacità creative, estetiche ed espressive e lo edu-cherà a una cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso una didattica di tipo laboratoriale e le esperienze dirette sul territorio e nei musei, si susciterà nell’alunno la curiosità e l’interesse ver-so il mondo dell’arte e si promuoverà la conoscenza e il confronto tra culture diverse. Affinché la disciplina possa contribuire allo sviluppo di tutti gli aspetti della personalità dell’alunno, è necessario che il suo apprendimento sia rea-lizzato attraverso l’integrazione di tutti i suoi aspetti: sensoriale; linguistico-comunicativo; storico-culturale; comunicativo-espressivo; patrimoniale.
Piano annuale disciplinare 2016/17
53
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multime-diali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)
Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture d iverse dalla pro-pria.
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
Piano annuale disciplinare 2016/17
54
Classe Quinta
A. ESPRIMERSI E COMUNICARE
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
A.1 Elaborare creativamente produzioni personali e autenti-che per esprimere sensazioni ed emozioni; rappresentare e comunicare la realtà percepita.
A.2 Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali.
A.3 Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali.
A.4 Introdurre nelle proprie pro-duzioni creative elementi lin-guistici e stilistici scoperti os-servando immagini e opere d’arte.
Le emozioni La realtà La percezione visiva di immagi-ni e di oggetti Gli strumenti e le tecniche e-spressive Spunti per creare e/o rielabora-re
Lavori di gruppo
Mappe concettuali
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Didattica laboratoriale
Discussione
Lezione frontale
Problem solving
Ricerca-azione
Osservazioni sistematiche
Prova oggettiva
Prova orale
Prova pratica
Piano annuale disciplinare 2016/17
55
B. OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
B.1 Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente descrivendo gli elementi formali, utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientamento nello spazio.
B.2 Riconoscere in un testo i-conico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del lin-guaggio visivo (linee, colori, forme, volume, spazio) indivi-duando il loro significato e-spressivo.
B.3 Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisi-vo le diverse tipologie di codici, le sequenze narrative e deco-dificare in forma elementare i diversi significati.
Gli elementi del linguaggio gra-fico-pittorico
Le opere degli artisti
Il fumetto
Le immagini audiovisive
Lavori di gruppo
Mappe concettuali
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Didattica laboratoriale
Discussione
Lezione frontale
Problem solving
Ricerca-azione
Osservazioni sistematiche
Prova oggettiva
Prova orale
Prova pratica
Piano annuale disciplinare 2016/17
56
C. COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
C.1 Individuare in un’opera d’arte, sia antica che moderna, gli elementi essenziali della forma, del linguaggio, della tecnica e dello stile dell’artista per comprenderne il messag-gio e la funzione.
C.2 Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianale appartenenti alla propria e ad altre culture.
C.3 Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del patrimonio ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico-artistici.
Le opere d’arte
Le opere artigianali
Il patrimonio ambientale, urba-nistico e storico-artistico del terri-torio
Lavori di gruppo
Mappe concettuali
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Didattica laboratoriale
Discussione
Lezione frontale
Problem solving
Ricerca-azione
Osservazioni sistematiche
Prova oggettiva
Prova orale
Prova pratica
Piano annuale disciplinare 2016/17
57
EDUCAZIONE FISICA
PREMESSA
L’educazione fisica promuove la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione con l’ambiente, gli altri, gli oggetti. Contri-buisce, inoltre, alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché del continuo bisogno del movimento come cura costante della propria persona e del proprio benessere, acquisendo stili di vita cor-retti e salutari, come presupposto di una cultura personale che valorizzi le esperienze motorie e sportive, come attività di prevenzione di cattive abitudini. L’educazione fisica crea occasioni per promuovere esperienze cognitive, sociali, culturali e affettive. L’attività sportiva promuove il valore del rispetto di regole concordate e condivise e i valori etici che sono alla base della convivenza civile. Utilizzando il bagaglio motorio di ciascuno, l’insegnante solleciterà gli alunni a soluzioni motorie differenti, attraverso il metodo per risoluzione dei problemi. Si proporranno attività legate ai diversi linguaggi (visivi, musicali e motori) finalizzate alla realizzazione di un “alfabeto motorio” che conduca gli alunni a comunicare stati d’animo, idee, emozioni e messaggi, individualmente e collettivamente. L’approccio ludico-espressivo stimolerà l’intelligenza del corpo e contribuirà ad attivare tutti i canali di ricezione. Gli alunni effettueranno scoperte attraverso proposte organizzate in forma ludica, variata, introducendo di volta in volta, elementi di novità nei contenuti, nelle procedure, negli attrezzi da utilizzare. L’intero percorso metodologico mirerà a trasmettere e a far vivere agli alunni i principi di una cultura sportiva portatrice di rispetto per sé e per l’avversario, di lealtà, di senso di appartenenza e di responsabilità, di controllo dell’aggressività, di negazione di qualunque forma di violen-za.
Piano annuale disciplinare 2016/17
58
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche.
Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco-sport anche come orientamento alla futura prati-ca sportiva.
Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.
Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competen-za nell’ambiente scolastico ed extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimen-tare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza.
Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.
Piano annuale disciplinare 2016/17
59
Classe Quinta
A. IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
A.1 Coordinare e utilizzare di-versi schemi motori combinati tra loro inizialmente in forma successiva e poi in forma si-multanea (correre/saltare, af-ferrare/lanciare,ecc.).
B.1 Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi ese-cutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movi-mento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri.
Coordinazione
Schemi motori
Capacità condizionali
Giochi di rapidità decisionale
Velocità e forza veloce
Attività di gruppo
Attività individuali
Tutoring
Approccio comportamentista
Simulazione
Osservazioni sistematiche
Prova pratica
Piano annuale disciplinare 2016/17
60
B. IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITÀ COMUNICATIVO-ESPRESSIVA
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
B.1 Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emo-zionali.
B.2 Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movi-mento o semplici coreografie individuali e collettive.
Destrezza
Fantasia motoria
Strutturazione ritmica
La cooperazione
Attività di gruppo
Attività individuali
Tutoring
Approccio comportamentista
Simulazione
Osservazioni sistematiche
Prova orale
Prova pratica
Piano annuale disciplinare 2016/17
61
C. IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
C.1 Conoscere e applicare cor-rettamente modalità esecutive di diverse proposte di gioco-sport.
C.2 Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indica-zioni e regole.
C.3 Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organiz-zate anche in forma di gara, collaborando con gli altri.
C.4 Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta con equi-librio, e vivere la vittoria espri-mendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le di-versità, manifestando senso di responsabilità.
Rispetto delle regole
Coordinazione oculo-manuale
Coordinazione oculo-podalica
Coordinazione intersegmenta-
ria
Collaborazione
Il gioco-sport
Attività di gruppo
Tutoring
Approccio comportamentista
Simulazione
Osservazioni sistematiche
Prova pratica
Piano annuale disciplinare 2016/17
62
D. SALUTE E BENESSERE, PREVENZIONE E SICUREZZA
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
D.1 Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurez-za nei vari ambienti di vita.
D.2 Riconoscere il rapporto tra alimentazione, ed esercizio fi-sico in relazione a sani stili di vita. Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (car-dio-respiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in rela-zione all’esercizio fisico.
Precisione del movimento
Allungamento muscolare
Variazione del ritmo cardiaco
in relazione alla velocità di e-
secuzione dei movimenti
Alimentazione e igiene perso-
nale
Attività di gruppo
Attività individuali
Tutoring
Approccio comportamentista
Simulazione
Brainstorming
Osservazioni sistematiche
Prova orale
Prova pratica
Piano annuale disciplinare 2016/17
63
TECNOLOGIA
PREMESSA
“Lo studio e l’esercizio della tecnologia favoriscono e stimolano la generale attitudine umana a porre e a trattare problemi, facendo dialogare e collaborare abilità di tipo cognitivo, operativo, metodologico e sociale.” In questa prospettiva la problematizzazione svolge un ruolo funzionale in-sostituibile: sollecita gli alunni a individuare problemi, a sollevare domande, a mettere in discussione le conoscenze già elaborate, a trovare piste d’indagine adeguate ai problemi. La tecnologia è la disciplina che si occupa degli interventi di manipolazione e trasformazione che l’uomo, da sempre, ha operato nei confronti dell’ambiente naturale per soddisfare i propri bisogni e per migliorare le proprie condizioni di vita. La cultura tecnica maturata a scuola deve, infatti, avviarli ad un uso etico-sociale responsabile dell’uso della tecnologia che renda gli alunni con-sapevoli che tutti gli interventi sull’ambiente non devono favorire le condizioni del singolo o di un gruppo ma attivarsi a beneficio dell’intera collet-tività. Viene sottolineata l’importanza della tecnologia come risposta ai bisogni dell’uomo per cui lo studio della tecnologia deve avere come oggetto lo studio e la conoscenza di strumenti, dispositivi, macchine “che l’uomo progetta, realizza e usa per gestire o risolvere problemi o semplicemente per migliorare le proprie condizioni di vita.” Occorre stimolare negli alunni lo spirito critico che li porti a valutare gli interventi dell’uomo sull’ambiente secondo un uso consapevole e intelligente delle risorse. Partendo da tematiche vicine all’esperienza degli alunni è possibile acquisire padronanza dei concetti fondamentali della tecnologia che partono dai bisogni, per sviluppare interventi sull’ambiente e strumenti, dei quali si deve saper valutare l’impatto positivo o negativo rapportato al bisogno di partenza attraverso una didattica laboratoriale. La connotazione di laboratorio che emerge dalle Indicazioni consiste in una metodologia che valorizza l'approccio sperimentale alla risoluzione di problemi e ne esalta le potenzialità formative, prevedendo una sequenza di attività in cui l'alunno non è un esecutore che mette in pratica opera-zioni suggerite, ma colui che riflette sulle sequenze e sulle modalità con cui condurre il processo, lo realizza, ne raccoglie i dati, analizza i risultati e li comunica. Nella scuola primaria fondamentale è l’osservazione di oggetti e strumenti di complessità differente, che fanno parte dell’esperienza dell’alunno e del suo uso comune, per comprenderne, anche attraverso attività di smontaggio, le più semplici fasi del processo di fabbricazione o costruzione fino alle corrette modalità di smaltimento delle sue parti. Questo approccio, “caratteristico della tecnologia, favorisce lo sviluppo nei ragazzi di un atteggiamento responsabile verso ogni azione trasfor-mativa dell’ambiente e di una sensibilità al rapporto, sempre esistente e spesso conflittuale, tra interesse individuale e bene collettivo, decisiva per il formarsi di un autentico senso civico”. Infatti i nuovi linguaggi e i nuovi strumenti della multimedialità che rappresentano ormai un elemento fondamentale per ogni disciplina, trovano nella metodologia tipica della tecnologia, la progettazione e la simulazione, la possibilità di comprendere sistemi più complessi. Inoltre, per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione e le tecnologie digitali, oltre alla padronanza degli strumenti, che spesso è già acquisita al di fuori del contesto scolastico, la scuola deve far sviluppare una maggiore consapevolezza di un uso più consapevole mettendo a fuoco le problematiche relazionali, psicologiche, ambientali e sanitarie che un uso scorretto potrebbe far scaturire.
Piano annuale disciplinare 2016/17
64
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale.
È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale.
Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spie-garne il funzionamento.
Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale.
Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni.
Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.
Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.
Piano annuale disciplinare 2016/17
65
Classe Quinta
A. VEDERE E OSSERVARE
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
A.1 Eseguire semplici misura-zioni e rilievi fotografici sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione.
A.2 Leggere e ricavare infor-mazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio.
A.3 Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresen-tare semplici oggetti.
A.4 Effettuare prove ed espe-rienze sulle proprietà dei mate-riali più comuni.
A.5 Riconoscere e documenta-re le funzioni principali di una nuova applicazione informati-ca.
A.6 Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, di-segni, testi.
Le misurazioni dell’ambiente
scolastico o domestico
Le informazioni di semplici
guide d’uso o istruzioni di mon-
taggio
Gli sviluppi geometrici
Le proprietà dei materiali più
comuni
L’applicazione informatica
Le rappresentazioni di dati.
Lavori di gruppo
Mappe concettuali
Percorsi individualizzati
Discussione
Osservazioni sistematiche
Prova orale
Prova pratica
Piano annuale disciplinare 2016/17
66
B. PREVEDERE E IMMAGINARE
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
B.1 Effettuare stime approssi-mative su pesi o misure di og-getti dell’ambiente scolastico.
B.2 Prevedere le conseguenze di decisioni o comportamenti personali o relative alla propria classe.
B.3 Riconoscere i difetti di un oggetto e immaginarne possi-bili miglioramenti.
B.4 Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elen-cando gli strumenti e i materiali necessari.
B.5 Organizzare una gita o una visita ad un museo usando internet per reperire notizie e informazioni.
Le stime su pesi e misure di
oggetti dell’ambiente scolasti-
co.
Le conseguenze di decisioni o
comportamenti personali o re-
lativi alla propria classe
Le caratteristiche di un oggetto
La pianificazione della fabbri-
cazione di un semplice oggetto
La ricerca in internet.
Brainstorming
Percorsi individualizzati
Discussione
Problem solving
Osservazioni sistematiche
Prova orale
Prova pratica
E-lerning
Piano annuale disciplinare 2016/17
67
C. INTERVENIRE E TRASFORMARE
Obiettivi Contenuti Strategie didattiche Modalità di verifica
C.1 Smontare semplici oggetti e meccanismi, apparecchiature obsolete o altri dispositivi co-muni.
C.2 Utilizzare semplici procedu-re per la selezione, la prepara-zione e la presentazione degli alimenti.
C.3 Eseguire interventi di deco-razione, riparazione e manu-tenzione sul proprio corredo scolastico.
C.4 Realizzare un oggetto in cartoncino descrivendo e do-cumentando la sequenza delle operazioni.
C.5 Cercare, selezionare, scari-care e installare sul computer un comune programma di utili-tà.
Le caratteristiche di semplici
oggetti e strumenti di uso quo-
tidiano.
La manutenzione del proprio
corredo scolastico.
La realizzazione di un oggetto
in cartoncino.
Semplici programmi di utilità al
computer.
Cooperative learning
Percorsi individualizzati
Tutoring
Ricerca azione
Osservazioni sistematiche
Prova orale
Prova pratica
E-lerning
Piano annuale disciplinare 2016/17
68
\
Giovinazzo, 24 ottobre 2016
Le insegnanti
Balacco Laura Grazia
Brancato Maria
Ciccolella Silvia
Dagostino Gaetano
De Lucia Francesca
Depalo Anna
Depalo Antonietta
Pappagallo Maddalena
Ricchiuti Grazia
Silvestri Margherita
Sciancalepore Grazia
Sette Vincenza
Spaccavento Maddalena
Zelazko Urszula