Regione Campania – Fondi Strutturali Comunitari
Obiettivo 1
POR CAMPANIA 2000-2006 – ASSE II GRANDI ATTRATTORI CULTURALI
Progetto Integrato Paestum_Velia
PIANO DI COMUNICAZIONE
INDICE 1. IL RUOLO DELLA COMUNICAZIONE ........................................................................................... 2
1.1 La comunicazione nei Regolamenti Europei .................................................................................. 2
1.2 La comunicazione nella Regione Campania................................................................................... 3
2.ANALISI DEL CONTESTO DI RIFERIMENTO: IL PI GAC PAESTUM VELIA ........................... 4
2.1 Il Programma Operativo Regionale 2000-2006 e la comunicazione nei Progetti Integrati ............ 4
2.2 Il PI GAC Paestum Velia ................................................................................................................ 6
2.2.1 Il Territorio di riferimento........................................................................................................ 7
2.2.2 La strategia d’intervento .......................................................................................................... 8
2.2.3 L’iter e gli strumenti di attuazione del Progetto Integrato ...................................................... 9
2.3 Comunicare il PI Paestum Velia: Prime esperienze...................................................................... 10
3. LO STRUMENTO DI COMUNICAZIONE...................................................................................... 13
3.1 Obiettivi strategici......................................................................................................................... 13
3.2 Il Target di riferimento.................................................................................................................. 16
3.3 Strumenti operativi........................................................................................................................ 17
3.4 Monitoraggio e verifica................................................................................................................. 21
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1. IL RUOLO DELLA COMUNICAZIONE
1.1 La comunicazione nei Regolamenti Europei
L’attività di comunicazione ed informazione è disciplinata in ambito europeo da una serie di
regolamenti comunitari Le principali normative per le attività d’informazione e comunicazione sono:
Il Regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio recante disposizioni generali sui Fondi
strutturali:
il quale stabilisce che le attività ed i piani inerenti i Fondi “devono essere resi pubblici” e che l’Autorità
di Gestione “ha la responsabilità di assicurare che l’intervento sia reso pubblico” nei confronti dei
“potenziali beneficiari finali, le organizzazioni professionali, le parti economiche e sociali, gli
organismi per la promozione della parità tra uomini e donne e le organizzazioni non governative
interessate in merito alla possibilità offerte dall’intervento”. Inoltre, stabilisce che è compito
dell’Autorità di gestione informare “l’opinione pubblica in merito al ruolo svolto dalla Commissione in
favore dell’intervento ed ai risultati conseguiti”.
Regolamento (CE) n. 1159/2000 relativo alle azioni di informazione e pubblicità a cura degli
Stati Membri sugli interventi dei Fondi strutturali:
enuncia il concetto di trasparenza e di omogeneità dell’informazione negli Stati, oltre alla
responsabilità dell’Autorità di Gestione in merito al rispetto degli obblighi in materia di informazione e
pubblicità. Le azioni informative e pubblicitarie sugli interventi “mirano ad aumentare la notorietà e la
trasparenza dell’azione dell’Unione Europea”, a dare in tutti gli Stati membri “un’immagine omogenea
degli interventi”. E’ necessario “garantire la trasparenza nei confronti dei potenziali beneficiari ed
informare in maniera esauriente sull’andamento degli interventi”, e, dunque, è altrettanto importante
“garantire la visibilità delle realizzazioni” informando “esaurientemente sull’andamento degli
interventi durante tutto il periodo della programmazione”.
Legge 150/2000 "Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche
amministrazioni":
fissa punti fermi in materia di comunicazione pubblica, e obbliga le amministrazioni a ridisegnare strategie e modalità organizzative per garantire una maggiore efficacia alle azioni di informazione e pubblicità.
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1.2 La comunicazione nella Regione Campania
La Regione Campania, nel recepire i principi dei regolamenti europei (Delibera di Giunta Regionale n.714 del 20.02.2003), ha attivato azioni per informare i cittadini e le cittadine della Campania sulle opportunità e sull’utilizzo delle risorse economiche per la realizzazione degli interventi del P.O.R. Campania 2000-2006.
Il piano di comunicazione della Regione Campania si propone di implementare la strategia di comunicazione che risulta dalle disposizioni del regolamento n. 1159/2000, con l’obiettivo di dare specifica rilevanza alle peculiarità della Regione Campania. In particolare vengono seguite le indicazioni del regolamento n. 1159/2000 che costituiscono un indispensabile indirizzo strategico per la fase di programmazione delle azioni di comunicazione nel periodo 2000-2006.
Tali indicazioni riguardano le azioni informative e pubblicitarie sugli interventi dei fondi strutturali che devono mirare ad aumentare la notorietà e la trasparenza dell’azione dell’Unione Europea e a dare in tutti gli Stati membri un’immagine omogenea degli interventi
Le azioni informative e pubblicitarie hanno lo scopo di: informare i potenziali beneficiari finali sulle possibilità offerte dagli interventi; informare l’opinione pubblica sul ruolo svolto dall’Unione Europea.; Garantire la trasparenza.
E’ compito dell’Autorità di gestione provvedere, in particolare: a pubblicare il documento dell’intervento stesso, indicando la partecipazione dei fondi strutturali; - ad informare sull’andamento degli interventi; ad attuare iniziative di informazione sulla gestione, la sorveglianza e la valutazione degli interventi; Informare l’opinione pubblica
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2.ANALISI DEL CONTESTO DI RIFERIMENTO: IL PI GAC PAESTUM VELIA
2.1 Il Programma Operativo Regionale 2000-2006 e la comunicazione nei Progetti Integrati
La Programmazione 2000-2006 per il Mezzogiorno - basata sui principi della sostenibilità, della
concentrazione, dell’integrazione, della sussidiarietà e del decentramento, della concertazione, del
partenariato e delle pari opportunità - ed il rafforzamento dell’orientamento delle politiche per lo
sviluppo verso gli elementi strutturali della crescita costituiscono per la Campania un quadro di grandi
opportunità, anche per la definitiva rottura che esse introducono rispetto alle politiche di
compensazione dei divari basati su sussidi generalizzati al lavoro ed al capitale, oltre che alle politiche
di trasferimento di reddito: politiche che anche nella nostra Regione hanno contribuito ad indebolire le
forze che spingevano all’impegno individuale e alla mobilità dei fattori, distorcendo l’allocazione delle
risorse ed accentuando quindi i fenomeni di dipendenza. Analogamente, un’opportunità per lo sviluppo
della Campania è costituita dall’affermazione del carattere “di missione” della politica economica
nazionale per il Mezzogiorno, ossia di un carattere di forte motivazione strategica e culturale,
chiaramente mirata negli obiettivi, capace di orientare la parte più ampia delle risorse finanziarie
disponibili, in grado di realizzare una vera e propria «rottura» degli attuali equilibri di stagnazione.
In questo contesto, il POR Campania ha condiviso la necessità, individuata dal Quadro
Comunitario di Sostegno per le Regioni Obiettivo 1 2000-2006 (QCS), di imprimere un “balzo” allo
sviluppo regionale, introducendo discontinuità significative nei comportamenti degli operatori
economici e sociali, nei meccanismi di funzionamento dell’economia e dei mercati della regione, nel
ruolo, nei comportamenti e nell’efficienza delle Amministrazioni pubbliche, ai diversi livelli
territoriali. Il nucleo centrale della strategia di sviluppo delineata nel POR prevede infatti di
concentrare gli interventi sui grandi nodi dello sviluppo regionale, in una prospettiva di accelerazione
della crescita regionale e di drastico abbattimento della disoccupazione e del disagio sociale, sia
attraverso un’azione di riequilibrio e di irrobustimento dei fattori di contesto; sia puntando sulla
competitività regionale e su un modello di sviluppo sostenibile, fondato principalmente sul
riconoscimento e la valorizzazione del potenziale endogeno regionale che va organizzandosi attorno
agli strumenti della programmazione negoziata, per aggregazioni produttive distrettuali sul territorio, in
centri di eccellenza e nelle Università regionali, nello sviluppo di sistemi produttivi basati sulla
conservazione delle risorse naturali.
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Il ruolo che viene assegnato all’azione regionale nell’attuazione del Programma è di
promuovere l’organizzazione del potenziale endogeno in sistema, applicando i principi di
concertazione e partenariato, sussidiarietà e decentramento.
In modo coerente con questi obiettivi e con questi principi, il POR individua nei “progetti
integrati” lo strumento centrale per realizzare la strategia regionale di sviluppo, in modo da assicurare
da un lato una forte concentrazione agli interventi, collocando una massa critica di risorse sulla
creazione di discontinuità nell’economia di un ambito territoriale circoscritto, dall’altro piena
espressione alla domanda di sviluppo delle collettività locali e alle potenzialità di sviluppo emerse
dall’analisi, mediante la concertazione ed il partenariato socio – istituzionale.
La Regione Campania, che ha destinato più di un terzo delle risorse finanziarie del P.O.R.
Campania 2000-2006 alla Progettazione Integrata, considera questa modalità come lo strumento
privilegiato di attuazione del principio di integrazione tra le diverse risorse e i diversi soggetti
impegnati nello sviluppo locale.
L’Autorità di Gestione del P.O.R. Campania 2000-2006 è particolarmente interessata a che
nelle diverse fasi di progettazione, attuazione e pubblicizzazione degli interventi previsti dai Progetti
Integrati, siano garantiti:
a. Il rispetto dei regolamenti comunitari in materia di informazione e comunicazione e la coerenza con
quanto definito in materia di obiettivi e strategie dal Piano di Comunicazione del P.O.R. Campani e dal
presente Programma esecutivo;
b. L’attuazione del principio della trasparenza che si sostanzia nell’informazione ai potenziali
beneficiari/destinatari degli interventi sulle opportunità disponibili e nell’attività volta a rendere
accessibili le procedure di partecipazione.
Per rispondere a tali esigenze, l’Unità Operativa per la pubblicità e l’informazione del P.O.R.
Campania:
• opera affinché in tutte le azioni di informazione e comunicazione intraprese per diffondere presso il
grande pubblico e presso i pubblici di riferimento le strategie ed i risultati del P.O.R. Campania, sia
data ampia rilevanza alla progettazione integrata garantendone adeguata evidenza nelle iniziative
editoriali, sia cartacee che digitali, nel ciclo di eventi programmati, in convegni e seminari, nelle
campagne di comunicazione;
• fornisce supporto ai responsabili e/o referenti regionali dei Progetti Integrati nel coordinamento e
nella progettazione delle azioni di informazione e comunicazione relative agli interventi previsti dalla
progettazione integrata;
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• è impegnata nella realizzazione e implementazione della sezione dedicata ai Progetti Integrati
nell’ambito delle pagine P.O.R. Campania del portale regionale allo scopo di rendere disponibili ad
un’utenza diversa, che va dagli addetti ai lavori al grande pubblico, le informazioni sui contenuti, le
procedure, gli stati di attuazione ed i soggetti coinvolti nella progettazione integrata;
• contribuisce attraverso la Community P.O.R. ed altri strumenti di comunicazione a mettere in rete i
soggetti istituzionali e del partenariato economico e sociale, coinvolti nella gestione dei Progetti
Integrati;
• mette a punto iniziative diverse (pubblicazioni, seminari, convegni) volte a sensibilizzare le strutture
di informazione e comunicazione degli Enti coinvolti dei Progetti Integrati alla necessità che in tutte le
azioni intraprese rivolte al grande pubblico e ai destinatari finali sia garantito il rispetto dei principi
stabiliti in materia di comunicazione dai Regolamenti comunitari.
2.2 Il PI GAC Paestum Velia
Il Progetto Integrato Territoriale “Paestum-Velia” è uno dei sei Grandi Attrattori Culturali individuati
dalla Regione Campania, d’intesa con il Ministero BAC, come emblemi della identità e dei grandi
valori culturali della Campania. L’Accordo di Programma Quadro in materia di Beni ed Attività
Culturali siglato il 2 marzo 2001 definisce i grandi attrattori culturali come sistemi architettonici,
archeologici e paesistici di riconosciuto rilievo nazionale ed internazionale motore primario dello
sviluppo locale (Patrimonio UNESCO): Reggia di Caserta, Pompei-Ercolano e sistema archeologico
vesuviano, Campi Flegrei, Paestum-Velia e Certosa di Padula (il centro antico di Napoli – sistema
museale è stato integrato in un secondo momento).
Il POR Campania 2000-2006 stabilisce che gli obiettivi specifici dell’Asse 2 – Risorse Culturali si
realizzano esclusivamente attraverso Progetti Integrati, poiché viene riconosciuta la necessità di
ricondurre in un quadro unitario il complesso degli strumenti e delle risorse. Gli ambiti strategici di
intervento sono, appunto, i Grandi Attrattori e gli Itinerari Culturali Regionali.
Nella Progettazione Integrata gli interventi progettuali vengono individuati e raccordati logicamente
intorno ad un’Idea Forza, che si definisce come una intuizione strategica fortemente focalizzata, in
grado di suscitare tendenze di sviluppo in senso virtuoso, e di valorizzare le risorse locali sinora
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sottoutilizzate, introducendo una discontinuità rispetto ai punti di debolezza della situazione in essere
sul territorio.
L’idea forza dei grandi attrattori si fonda su un’ipotesi di uso innovativo e di valorizzazione della
risorsa culturale, ai fini dello sviluppo sostenibile del territorio e della crescita dell’occupazione nei
settori del turismo culturale e dei servizi ad esso collegati.
2.2.1 Il Territorio di riferimento
Il territorio interessato dal Progetto integrato comprende aree di eccezionale valore culturale e
paesaggistico, il cui interesse è riconosciuto a livello internazionale (Patrimonio UNESCO).
L’area di Paestum, in particolare, era conosciuta, negli ambienti del turismo culturale, sin dagli inizi del
Grand Tour. Era, infatti, proprio dallo specchio di mare antistante la Piana di Paestum che aveva inizio
il “Viaggio in Italia”. La vocazione culturale, e specificamente archeologica dell’area di Paestum, in
particolare, è attualmente confermata, tra l’altro, dalla “Borsa Internazionale del Turismo
Archeologico”, un evento consolidato già da alcuni anni. Dal punto di vista naturalistico ed ambientale,
il territorio è in gran parte protetto dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, caratterizzato,
principalmente, per la ricchezza degli habitat naturali, tra i più rappresentativi della Regione, per la
conservazione in loco della diversità biologica, per la sopravvivenza di specie animali a rischio di
estinzione e per la presenza di specie esclusive del luogo. Tale caratteristica costituisce un evidente
valore aggiunto per il sistema territoriale, ed offre l’opportunità di arricchire le problematiche di
conservazione del patrimonio archeologico con i temi della valorizzazione delle culture locali e di
sviluppo socioeconomico delle comunità. Il sistema di produzione agricolo contraddistingue in modo
tipico il paesaggio rurale, sia nelle aree di pianura sia in quelle di collina, con elementi di pregio e di
qualità rilevante. La relazione tra le aree interne e la fascia costiera si configura per l’equilibrio dei
valori paesistici espressi. La risorsa marina, tuttavia,
è stata spesso, nel corso del tempo, sottovalutata e depauperata. Sono evidenti i danni prodotti negli
ultimi decenni dall’espansione turistica non programmata né pianificata, lasciata allo spontaneismo ed
all’improvvisazione. L’offerta turistica, in massima parte esercizi ricettivi di 2a e 3a categoria, offrono
una disponibilità non adeguata, per cui, allo stato attuale, se i flussi turistici dovessero aumentare, come
prospettato, non potrebbero essere, paradossalmente, accolti. La maggior parte di essi, tuttavia, rimane
inoperante oltre la stagione estiva. L’immagine turistica finora espressa, di conseguenza, è quella,
ristretta e alquanto dequalificata, della vacanza balneare estiva per gruppi familiari a basso reddito, con
evidenti fenomeni di congestione peggiore che nelle città, nei mesi di luglio ed agosto.
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2.2.2 La strategia d’intervento
Il Progetto Integrato Grande Attrattore Culturale Paestum-Velia trova la sua attuazione nell’ambito
dell’ASSE II “RISORSE CULTURALI” del POR Campania 2000-2006, la cui strategia d’azione è la
valorizzazione dei beni culturali della Regione, quale elemento in grado di determinare sviluppo
economico e produttivo.
Le misure con cui si realizza sono:
Misura 2.1. Promozione e valorizzazione integrata del sistema dei beni Culturali
Misura 2.2. Sostegno allo sviluppo di Imprese della filiera dei Beni Culturali
Misura 3.19 (ex 2.3) Sviluppo delle competenze, del potenziale umano e dell’imprenditorialità nel
settore della cultura e del tempo libero
La misura 2.1. è volta alla promozione e valorizzazione integrata del sistema dei beni Culturali La
misura interviene nell'ambito della conservazione e della valorizzazione del patrimonio storico
culturale, anche attraverso la realizzazione di piani di gestione, per creare: - condizioni favorevoli
all'innesco di processi di sviluppo locale, promuovendo lo sviluppo di iniziative imprenditoriali
collegate alla valorizzazione del bene culturale nei settori dell'artigianato, del turismo, dei servizi, del
restauro; - condizioni per l'attrazione di capitali privati nel ciclo di recupero, valorizzazione e gestione
dei beni culturali, anche promuovendo la Finanza di progetto.
La misura 2.2. punta a sostenere lo sviluppo di microfiliere imprenditoriali legate alla valorizzazione e
gestione del sistema dei beni culturali nei settori dell'artigianato tipico, del restauro, del recupero, della
piccola ricettività turistica, dei servizi turistici e delle attività commerciali strettamente connesse alla
fruizione dell'offerta culturale. La misura prevede l'erogazione di aiuti alle piccole e medie imprese per
la riqualificazione e/o l'ampliamento di attività in essere o per nuove attività, nell’ambito dei PI Asse II
La misura 3.19 (ex 2.3) intende favorire l’integrazione tra le risorse culturali e le attività economiche
collegate, attraverso percorsi formativi rivolti allo sviluppo delle competenze e dell’imprenditorialità.
La misura interviene utilizzando la formazione come strumento di ampliamento della gamma di
opportunità per la creazione di impresa, mediante l’offerta di concrete occasioni lavorative a soggetti
nuovi e in settori emergenti, quali quelli della valorizzazione e tutela del patrimonio culturale.
La strategia d’intervento del Progetto Integrato Paestum-Velia ruota intorno agli
interventi di restauro e valorizzazione messi in atto dalla Soprintendenza Archeologica di Salerno nei
siti di Paestum e di Velia nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro Beni Culturali 2 marzo 2001,
il “motore” del P.I. e volano per le azioni, collegate ed integrative, promosse con il POR Campania
2000-2006. Il Tavolo di Concertazione, infatti, nel prendere atto delle previsioni dell’AdiPQ, ha reso
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proprie sia le progettazioni, sia, in generale, le strategie d’intervento complessive, espresse dalla
Soprintendenza negli Studi di Fattibilità (ex del. CIPE 70/98 per Paestum, ex L. 64/86 per Velia). Nel
Comune di Capaccio è in corso di realizzazione l’intervento relativo al riassetto dei collegamenti viari
intorno alle mura, che risponde all’esigenza di riconsiderare il ruolo del percorso che circonda ad anello
le mura e di riorganizzare il sistema dei parcheggi. Anche ad Ascea gli interventi infrastrutturali
finanziati mirano a rendere il Parco Archeologico l’elemento trainante di un sistema di attrezzature e di
servizi di accoglienza per un turismo interessato non solo al mare, ma anche e soprattutto ad una
fruizione di qualità della storia, del paesaggio e delle tradizioni locali: sistemazione dei servizi di
accoglienza al Parco Archeologico, percorsi pedonali lungo la SS. 447 che collega il Parco
Archeologico con il centro abitato di Ascea Marina, riqualificazione dei collegamenti pedonali verso il
mare e del lungomare.
Per quanto riguarda i regimi di aiuto alle imprese, sono stati finanziati dalla misura 2.2, nell’ambito del
P.I, 71 interventi di iniziativa privata, relativi al miglioramento dei servizi ricettivi e di accoglienza, e
del sistema produttivo nel campo dell'artigianato tradizionale, del restauro e dei servizi legati alla
gestione del patrimonio culturale. Sono, invece, state attuate solo parzialmente le previsioni progettuali
relative agli interventi di formazione (misure del FSE) con 5 progetti realizzati e 180 allievi
partecipanti alle attività.
2.2.3 L’iter e gli strumenti di attuazione del Progetto Integrato
Il PI Paestum-Velia è stato approvato dal Tavolo di Concertazione nel giugno del 2002 ed è entrato
nella sua fase attuativa, dopo le necessarie approvazioni da parte delle strutture regionali, nei primi
mesi del 2003 (maggio). Con le risorse assegnate alla misura 2.1 nella prima fase di programmazione
sono stati finanziati i citati interventi di restauro e valorizzazione nei siti di Paestum e di Velia e gli
interventi ad Ascea-Velia ed a Capaccio-Paestum. Il PI Paestum-Velia, insieme ai grandi attrattori
Reggia di Caserta e Certosa di Padula, vanta di un primato particolare, quello dei primi PI approvati,
che hanno permesso al POR Campania il primo accesso alla “premialità”. Dopo la riprogrammazione
di metà periodo sono state assegnate al PI ulteriori risorse finanziarie a valere sulla misura 2.1, pari ad
euro 4.500.000,00 che si sono aggiunte alle risorse riassegnate dalla misura dopo il consolidamento
delle economie conseguite in sede di gara, pari ad euro 984.455,18 (le economie di gara degli interventi
APQ vengono infatti riutilizzate nell’ambito dell’intesa Istituzionale dei Programma). Si è aperta così
una nuova fase di progettazione, che ha riguardato il sistema locale che costituisce l’ambito di
riferimento territoriale del grande attrattore: a Giungano è stato restaurato l’antico Cimitero
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Benedettino con la Cappella di San Giovanni, a Castel San Lorenzo la chiesa di Santa Maria del Monte,
a Roccadaspide un primo lotto del palazzo signorile un tempo sede della casa comunale, ad Ascea
paese lo storico Palazzo Ricci.
2.3 Comunicare il PI Paestum Velia: Prime esperienze
Nel corso dell’attuazione del PI GAC Paestum Velia, nel rispetto di quanto previsto nell’allegato 2.1
del Complemento di Programmazione del P.O.R. Campania, sono state svolte azioni informative e
pubblicitarie, come di seguito sinteticamente specificato:
INFORMAZIONE ISTITUZIONALE
Bandi progetti a titolarità regionale Misura 2.2:
- Delibera di G.R. n. 147 del 30 gennaio 2004 pubblicata sul BURC n. 8 del 23 febbraio 2004 -
POR Campania 2000-2006: misura 2.2 “Sostegno allo Sviluppo di imprese della filiera dei beni
culturali”. Approvazione dei criteri generali e indirizzi per i bandi. Disciplinare degli aiuti alle
piccole imprese, concessi in applicazione della misura 2.2;
- Decreto Dirigenziale n. 297 del 23 febbraio 2004 pubblicato sul BURC n. 11 del 09 marzo 2004
- Bando per la concessione dei contributi previsti dal Programma Operativo Regionale
2000/2006 Asse prioritario di riferimento 2 - Risorse Culturali - Misura 2.2 - Sostegno allo
Sviluppo di Imprese della Filiera dei Beni Culturali PIT Grande Attrattore Culturale “Paestum-
Velia”;
- Delibera di G.R. n. 2384 del 22 dicembre 2004 pubblicata sul BURC n° 2 del 10 gennaio 2005 -
Ulteriore termine di scadenza per la presentazione delle domande al 31gennaio 2005
- Decreto Dirigenziale n. 324 del 08 novembre 2004 pubblicato sul BURC n. 57 del 22 novembre
2004 - Graduatoria delle iniziative valutate ammissibili ed idonee pervenute nel trimestre marzo
- giugno 2004 ed elenco delle domande non ammesse.
- Decreto Dirigenziale n° 19 del 25 gennaio 2005 pubblicato sul BURC n. 11 del 14 febbraio
2005 Graduatoria delle iniziative valutate ammissibili ed idonee pervenute nel trimestre luglio -
settembre 2004 ed elenco delle domande non ammesse.
- Decreto Dirigenziale n. 222 del 26 aprile 2005 pubblicato sul BURC n. 26 del 16 maggio 2005
Graduatoria delle iniziative valutate ammissibili ed idonee pervenute nel trimestre ottobre-
dicembre 2004 ed elenco delle domande non ammesse.
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- Decreto Dirigenziale N. 357 del 30 giugno 2005 pubblicato sul BURC n. 36 del 25 luglio 2005
Graduatoria delle iniziative valutate ammissibili ed idonee pervenute al 31 gennaio 2005 con
relativo impegno, ed elenco delle domande non ammesse.
Bandi progetti a titolarità regionale Misura 3.19 (ex 2.3):
- Deliberazione n. 2444 del 1 agosto 2003 pubblicata sul BURC n°52 del 10 novembre 2003 -
POR Campania 2000-2006 - Misura 2.3 - azione e) Progetti Integrati Grandi Attrattori Culturali
"Campi-Flegrei" - "Paestum-Velia" "Pompei-Ercolano e sistema archeologico vesuviano" -
"Napoli" Progetti di animazione e sensibilizzazione Approvazione capitolati speciali d'appalto -
(Con allegati).
- Decreto Dirigenziale n° 1676 del 16 Settembre 2003 pubblicato sul BURC n°52 del 10
novembre 2003 - POR Campania 2000-2006 – Misura 2.3 – azione e) – Progetto Integrato
Grande Attrattore Culturale “Paestum-Velia” - Progetto di animazione e sensibilizzazione –
approvazione bando (con allegati).
- Decreto Dirigenziale del Settore Formazione Professionale n. 124 del 25 maggio 2005,
pubblicato sul B.U.R.C. n. 29/2005 - Avviso pubblico multimisura per l’attuazione degli
interventi formativi programmati nell’ambito dei Progetti Integrati “Grandi Attrattori
Culturali”;
- Bando multimisura grandi attrattori D.D. N. 12 del 26 gennaio 2006 pubblicato sul BURC N. 7
– del 06 febbraio 2006 Avviso pubblico multimisura per l’attuazione degli interventi formativi
programmati nell’ambito dei Progetti Integrati “Grandi Attrattori Culturali”- Approvazione
graduatoria dei progetti valutati. COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE:
Attività finalizzate alla pubblicità degli interventi e delle opere realizzate nell’ambito del P.I.:
1) Rassegna Urbanistica – Congresso INU 2003 - Milano 26 - 28 giugno 2003
2) Incontri della misura 2.2.
3) Intervento Codice F REG 000 005 – Titolo “Progetto di Animazione e Sensibilizzazione per la
Valorizzazione delle risorse Archeologiche, Architettoniche e Paesistiche e dello sviluppo del
Patrimonio Storico – Culturale” – entro tetto misura 3.19 (ex 2.3) azione e) Costo € 98.177,00
Le attività si sono svolte dal 25 ottobre 2004 al 25 maggio 2005.
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4) Intervento Codice F REG 000 004 – Titolo “Ricerca-Azione ed indagine territoriale” –entro tetto
misura 2.1 azione d) Costo € 242.000,00
Le attività, iniziate il 12 gennaio 2006, si sono concluse il 12 luglio 2007 in un incontro pubblico
presso la Camera di Commercio di Salerno.
5) Campania > artecard – “I grandi cantieri di restauro aprono le porte al pubblico”
Sabato 3 e domenica 4 marzo 2007.
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3. LO STRUMENTO DI COMUNICAZIONE
3.1 Obiettivi strategici
Obiettivo del presente documento è quello di individuare, nell’ambito del suddetto piano, modalità e
tempistica di realizzazione delle azioni concrete necessarie al conseguimento degli obiettivi di
informazione e comunicazione.
In linea con l’obiettivo globale il Piano di comunicazione intende conferire una connotazione comune
ed omogenea al PI, al fine di trasmettere ai destinatari una visione chiara ed organica degli interventi
inseriti nel PI ed il loro livello di attuazione, nonché informare sulle iniziative previste.
Obiettivo Strategico 1: notorietà e trasparenza del Progetto Integrato. Garantire i diritti di
informazione e di accesso che vengono sanciti dal Regolamento 1159 della Commissione Europea. Si
attua attraverso l’informazione rivolta ai potenziali beneficiari sulle opportunità disponibili, rendendo
le procedure accessibili, nonché informando su l’azione congiunta tra l’Unione Europea e gli Stati
Membri e sui risultati raggiunti.
Obiettivi specifici:
• Informare sulle possibilità offerte dagli interventi realizzati congiuntamente dall'Unione
europea e dagli Stati membri, in modo da garantirne la trasparenza;
• Informare l'opinione pubblica sul ruolo svolto dall'Unione europea, in collaborazione
con gli Stati membri, in favore dell'intervento sui risultati ottenuti da quest'ultimo.
Azioni di Comunicazione:
Azioni informative dirette ai mezzi di comunicazione di massa a livello nazionale o
regionale (stampa, radio, televisione), sull'avvio degli interventi e le fasi salienti di
realizzazione degli stessi. Sarà utile ricorrere, tra l'altro, a comunicati stampa, inserti,
supplementi nei giornali più idonei e visite di cantieri. Si potranno utilizzare anche altri
mezzi d'informazione e di comunicazione, come ad esempio siti web, pubblicazioni su
progetti riusciti e concorsi basati sulle migliori esperienze.
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Obiettivo Strategico 2: Rafforzamento dell’organizzazione interna del PI. Questo obiettivo è legato
alla complessità dell’impianto organizzativo del Pi ed alla necessità di potenziare e consolidare le
compagini favorendo, allo stesso tempo, pieno accesso alle decisioni;
Obiettivi specifici:
• Rafforzare il senso di appartenenza all’organizzazione - Mettere in rete le Istituzioni
coinvolte nel Pit
• Creare un clima di fiducia nel processo “Progettazione Integrata” –
• Favorire una “partecipazione informata” dei soggetti coinvolti condividendo gli
obiettivi, i processi e i ruoli di comunicazione con i soggetti coinvolti e con gli
organismi di pianificazione territoriale
• Alimentare i flussi di comunicazione interna ed esterna attraverso il monitoraggio e la
riattivazione continua dei contenuti e degli strumenti di comunicazione
Azioni di Comunicazione:
− Azioni di comunicazione “di servizio” alla rete, e cioè: Informare sul
funzionamento, l’organizzazione, le modalità di gestione, le procedure, gli incontri
cui partecipare, ecc…
− Azioni di comunicazione tese a rafforzare l’identità e l’immagine
dell’organizzazione interna del Pit
− Sviluppare azioni di verifica della comunicazione ed immettere nuove azioni nei
processi comunicativi
Obiettivo Strategico 3: Identità territoriale del PI Paestum Velia. Consiste nel veicolare la visione
identitaria del Progetto Integrato al territorio correggendo eventuali distorsioni rispetto all’immagine
che nel territorio stesso si è andata formando;
Obiettivi specifici:
• Rafforzare l’identità intorno ad un’Idea-Forza
• Comunicare l’identità del Pit
• Rendere l’immagine che si sta formando nel territorio coerente con l’identità del Pit
Azioni di Comunicazione:
− Azioni di socializzazione dell’Idea-Forza, creazione di un marchio associato
all’Idea-Forza, azioni di comunicazione simbolica (ad esempio: il racconto dei miti
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del territorio e del Progetto Integrato)
− Comunicazione degli interventi del PI dando visibilità alle realizzazioni ed
all’attuazione
− Comunicazione dei vantaggi concreti attraverso esempi extraterritoriali e paragoni
ad hoc
− Ricerca e condivisione di un sistema di simboli, segni, racconti adatti alla
comunicazione del PI e coordinamento dell’immagine, dei contenuti e delle proposte
per creare reti informative e reti tematiche
− Raccogliere e riproporre momenti di azione collettiva del territorio identificativi
legandoli alle attività del PI
Obiettivo Strategico 4: Mobilitazione delle risorse materiali ed immateriali del territorio che
mirano a mettere in rete Istituzioni e Territorio e a formare una pluralità di competenze e di “anime”
dello sviluppo locale;
Obiettivi specifici:
• Mettere in rete Istituzioni e Territorio
• Mobilitare le risorse materiali ed immateriali presenti in una determinata area
• formare una pluralità di competenze e di “anime” dello sviluppo locale favorendo le
relazioni tra lo strumento PI PaestumVelia e gli altri strumenti presenti sul territorio
Azioni di Comunicazione:
− Azioni di comunicazione/formazione su potenziali agenti di sviluppo
− Individuare e strutturare le reti già presenti sul territorio cnsolidandole con gli
interventi del PI
− Creare una rete degli interventi attivi e delle buone prassi
− Attivare azioni di marketing partendo dall’esistente
Obiettivo Strategico 5: Accompagnamento e servizio. L’obiettivo mira ad informare/formare i
potenziali destinatari finali riguardo agli interventi che il Progetto metterà in campo;
Obiettivi specifici:
• Accompagnare i potenziali destinatari finali degli interventi alle scelte e all’acquisizione
dei benefici in termini economici e sociali
• Creare strumenti permanenti di comunicazione e di gestione tecnica del sistema creato
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• Esportare il sistema Paestum Velia attraverso azioni di promozione e marketing
territoriale
Azioni di Comunicazione:
− Attivare sinergie in vista della nuova programmazione strutturale e della nuova
normativa sul turismo
− Promozione e marketing volto anche all’internazionalizzazione del sistema
− Proposta di programmazione di nuove iniziative al fine di completare la rete,
attuando azioni correttive dove sono state rilevate debolezze e rafforzando gli
elementi migliori del sistema.
3.2 Il Target di riferimento
La comunicazione ha come finalità propria la modificazione dei comportamenti dei soggetti ai quali
essa è destinata. Sono proprio le caratteristiche (natura, quantità e qualità) dei destinatari a far sì che si
adottino messaggi e modalità comunicative diverse; la suddivisione dei pubblici di riferimento, dunque,
è un passaggio fondamentale nella costruzione del nostro Piano di Comunicazione.
In un Progetto Integrato il target di riferimento è strettamente connesso al percorso verticale e al
percorso orizzontale che compiono i flussi di comunicazione; essi coinvolgono in qualità di emittenti e
di riceventi, una molteplicità di attori tra loro molto diversi (diversità di linguaggio, natura istituzionale
e non istituzionale, ecc…).
I gruppi/pubblici di riferimento possono essere individuati attraverso questa macro-segmentazione:
Beneficiari: potenziali beneficiari finali degli interventi del Progetto Integrato
Istituzioni: della compagine partenariale che costituisce l’organizzazione interna del Pit
Media: stampa, televisione, web, ecc..
Stakeholders, opinion leaders, opinion makers: personaggi influenti che possono condizionare le
opinioni degli altri gruppi .
In riferimento agli obiettivi strategici è possibile operare una ulteriore segmentazione dei destinatari.
Obiettivi di notorietà e trasparenza: potenziali beneficiari finali, autorità locali, altre autorità pubbliche
competenti, organizzazioni professionali, ambienti economici, parti economiche e sociali,
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organizzazioni non governative in particolare gli organismi per la promozione delle pari opportunità,
chi opera per la tutela e il miglioramento dell'ambiente,opinione pubblica
Obiettivi di rafforzamento dell’organizzazione interna: Partenariato Istituzionale (Comuni, Province,
Regione, Comunità Montane, Enti Parco, ecc…; partenariato socioeconomico (Rappresentanze
imprenditoriali, sindacati, rappresentanza del Terzo Settore), Organo di Gestione
Obiettivi di identità ed immagine: Opinione pubblica, potenziali beneficiari finali, partenariato
istituzionale e socioeconomico
Obiettivi di mobilitazione delle risorse: Stakeholders territoriali, potenziali beneficiari finali, opinione
pubblica, media; Potenziali agenti di sviluppo locali
Obiettivi di accompagnamento e di servizi: beneficiari finali
3.3 Strumenti operativi
Il Complemento di Programmazione del POR Campania 2001-2006, approvato dalla Commissione
Europea, contempla al suo interno il Piano di Comunicazione. La redazione del Piano è demandata al
Responsabile del PI di concerto con il Tavolo di Concertazione, quale obbligo sottoscritto nell'Accordo
di Programma del PI. Il responsabile del PI, d’intesa con il Tavolo di Concertazione e con gli altri
responsabili dei PI grandi attrattori culturali, ha ritenuto che il Piano di Comunicazione dovesse essere
opportunamente formalizzato nel rispetto delle strategie e degli obiettivi definiti nel “Piano di
Comunicazione del POR Campania 2000-2006” e degli standard in esso indicati, richiedendo, a tal
fine, l’attivazione dell’assistenza tecnica del Servizio Comunicazione Integrata – Unità Operativa per
l’informazione, la pubblicità ed il sistema informativo del POR. In attesa del supporto dell'assistenza
tecnica dedicata, la stesura del presente documento è stata effettuata con l’ausilio delle “linee guida per
comunicare il POR Campania” redatte dalla Regione e delle “linee guida sulla comunicazione dei
progetti integrati” redatte dal Formez.
Le tabelle di riportate alle pagine seguenti utilizzano lo schema fornito dal responsabile della misura
7.2, con nota prot. n. 0170887 del 22/02/2007, in occasione della rilevazione delle attività di
informazione e pubblicità dei PI.
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Attività di comunicazione istituzionale effettuate
Attività Strumento Data/Luogo/Argomento/Titolo
2003 / in occasione del Convegno INU -
Rassegna Urbanistica Milano – spazio
congressi ed eventi della Triennale / 26 -
28 giugno 2003 Prodotti digitali, multimediali, applicazioni per l’interattività, la creazione di comunità on line, audiovisivi
Cd-Rom/Dvd/Vhs
2007 / nell’ ambito del progetto “Ricerca –
Azione” misura 2.1 POR
Volumi
2003 / in occasione della Seconda
Rassegna Urbanistica Regionale INU
Campania aprile 2003 / Mostra “Progetti
Integrati sui Grandi Attrattori Culturali e
sugli Itinerari Culturali Regionali”.
“P.O.R. Campania > asse 2 progetti
integrati grandi attrattori e itinerari
culturali” Napoli Mostra d’Oltremare / 9 –
12 aprile 2003
Depliant/Brochure
2005 - Nell’ambito del progetto di
Animazione e Sensibilizzazione – Misura
2.3 POR
Prodotti editoriali, stampati, pubblicità dinamica, affissioni
Manifesti per affissioni
2005 - Nell’ambito del progetto di
Animazione e Sensibilizzazione -
Attività di contatto diretto, eventi, manifestazioni fieristiche
Seminari, incontri, workshop
21 gennaio 2005 / Marina di Ascea - Sala
Fondazione Alario / Evento iniziale: “Le
opportunità del P.I. G.A.C.
Paestum_Velia” nell’ambito del progetto
di Animazione e Sensibilizzazione
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21 marzo 2005 / Capaccio Scalo – Sala
Erica / Manifestazione di rilancio a tema:
“P.I. G.A.C. Paestum_Velia: gli interventi
in attuazione” nell’ambito del progetto di
Animazione e Sensibilizzazione
22 giugno 2005 / Albanella - Nuovo
Centro Sociale / Evento Finale:
“Programmare e Puntare al patrimonio
Culturale esperienze di buone pratiche a
confronto” nell’ambito del progetto di
Animazione e Sensibilizzazione
1° febbraio 2007 e 23 febbraio 2007 /
Comune di Capaccio – Sala Erika / Focus
group / nell’ ambito del progetto “Ricerca
– Azione” misura 2.1 azione d POR
Numero verde, call center, help desk
Gennaio-giugno 2005 / Numero verde
nell’ambito del progetto di Animazione e
Sensibilizzazione
Partecipazione a eventi con lo stand istituzionale
26 - 28 giugno 2003 / Milano – spazio
congressi ed eventi della Triennale /
Convegno INU - Rassegna Urbanistica
Partecipazione a convegni
26 - 28 giugno 2003 / Milano – spazio
congressi ed eventi della Triennale /
Convegno INU - Rassegna Urbanistica
Mass Media Pubblicità Radio
Aprile 2005 / Spot Radio di 30”
nell’ambito del progetto di Animazione e
Sensibilizzazione
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Strumenti operativi che si intende porre in essere con il Piano di Comunicazione:
In attesa di ricevere indicazioni da parte dell’Asse II e del Servizio Comunicazione Integrata, per
procedere alla comunicazione coordinata dei grandi attrattori culturali, la struttura di coordinamento del
PI ha pianificato, nell’ambito del Programma di utilizzo i fondi della misura 7.2, alcune azione
“minime”:
- la partecipazione ad almeno 2 eventi esterni a carattere transregionale e transnazionale (conferenze,
seminari, mostre, workshop, ecc) in relazione al tema dello sviluppo regionale e locale, con presenza in
apposito stand ed esposizione di materiale promozionale (brochure e CD ROM- PRESENTAZIONE) :
La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, edizione 2008 (novembre) ed il
Salone dell'Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali di Ferrara,
edizione 2008 (aprile);
- la realizzazione di una brochure/catalogo dei progetti, in formato elettronico e cartaceo (1000
copie) per presentare tutti i singoli progetti realizzati con il PI, il loro ambito d’intervento e il loro
impatto rispetto agli obiettivi preposti, con relativo CD ROM di presentazione;
- la creazione di una sezione web dedicata, da inserire nei siti istituzionali dei comuni del PI, delle
Soprintendenze ed, eventualmente, della Provincia di Salerno e della Regione Campania.
La tabella che segue riporta gli strumenti di comunicazione che si intendono attivare
Attività Strumento Data/Luogo/Argomento/Titolo
Pagine web portale digitale
creazione di una sezione web dedicata, da
inserire all’interno dei siti istituzionali dei
comuni del PI e delle Soprintentendenze
nonchè – se possibile - nel sito della
Regione
Pagine web su altri sitiSe possibile, ad esempio: Azienda
Autonoma Soggiorno Turismo;
Prodotti digitali, multimediali, applicazioni per l’interattività, la creazione di comunità on line, audiovisivi
Cd-Rom/Dvd/Vhs
CD rom di presentazione del PI,
nell’ambito del Programma di utilizzo dei
fondi misura 7.2
Prodotti editoriali, stampati, pubblicità dinamica, affissioni
Volumi Se possibile, di presentazione del PI
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Attività di contatto diretto, eventi, manifestazioni fieristiche
Partecipazione a eventi con lo stand istituzionale
Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico - Paestum novembre 2008 Salone del Restauro – Ferrara 2- 5 aprile 2008
Al di fuori del coordinamento “grandi attrattori culturali” non si ritiene di attivare, invece, i seguenti
strumenti di comunicazione:
- Sito web autonomo cofinanziato dal P.O.R.;
- Mailing list per invio di newsletter, inviti, modulistica;
- Newsletter digitali;
- Newsletter cartacee;
- Collane editoriali;
- Quaderni;
- Cartelline/Block notes;
- Pubblicità dinamica;
- Camper itineranti;
- Comunicati stampa;
- Conferenza stampa;
- Televideo;
- Pubblicità su stampa;
- Pubblicità TV/Cinema
- Partecipazione a programmi;
- TV/Radio
3.4 Monitoraggio e verifica
La realizzazione di un Piano di comunicazione efficace, sia per una questione di trasparenza, sia per
rendere possibile un miglioramento continuo, non può prescindere dall’attuazione di una coerente
funzione valutativa, basata sui seguenti pre-requisiti:
- esistenza di una cultura del rendimento
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- concezione della comunicazione come funzione strategica
- modalità di condivisione da parte di tutti gli operatori
- occasioni frequenti di verifica in itinere.
Le attività di monitoraggio consentono di sistematizzare e quantificare le azioni realizzate per
promuovere il Progetto Integrato e rapportarle alla numerosità della popolazione di riferimento. Il
monitoraggio, in questo senso, si propone come modalità di:
• archiviazione delle azioni di comunicazione realizzate nell’ambito del Progetto Integrato;
• registrazione dei dati relativi alla partecipazione ed al coinvolgimento degli attori locali;
• elaborazione dei risultati conseguiti in termini di conoscenza del processo e adesione alle
iniziative del Progetto Integrato.
Gli strumenti per la valutazione dell’efficacia della comunicazione saranno scelti in relazione alla
finalità della misurazione, alla numerosità del target, ai costi per la realizzazione della valutazione, ai
tempi. Allo scopo saranno utilizzati i format predisposti ed indicati dalla Regione Campania, in
rapporto alla fase del Progetto Integrato e alle scelte compiute dalla struttura preposta alla gestione,
secondo i criteri delle linee guida regionali.
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