ISTITUTO COMPRENSIVO “R. F. EVOLA”
via G. Bommarito, 16 – 90041 Balestrate
tel. 091/8980071 – fax 091/8980082 [email protected]
c.f.:80027700824 – cod. ministeriale paic83700c
www.icbalestrate.edu.it
PIANO
TRIENNALE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
AA.SS. 2019-2022
AGGIORNAMENTI A.S. 2019/20
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Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’Istituto comprensivo Rettore F. Evola è stato elaborato dal collegio dei
docenti nella seduta del 30/10/2019 con delibera n. 52 sulla base dell’atto di indirizzo del dirigente prot. 4873/C4 del
28/09/2019 ed è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 30/10/2019 con delibera n. 93.
Annualità di riferimento: 2019-2020.
INDICE SEZIONI PTOF
SCUOLA E CONTESTO
TERRITORIALE
1. Il territorio
2. Analisi del contesto e dei bisogni
3. Caratteristiche principali della scuola
4. Risorse professionali
SCELTE STRATEGICHE
Priorità desunte dal RAV
Obiettivi formativi prioritari
Piano di miglioramento
Principali elementi di innovazione
OFFERTA FORMATIVA
1. Traguardi attesi in uscita
2. Insegnamenti e quadri orario
3. Curricolo di Istituto
4. Progetti di Ampliamento curriculare 2019-20
5. Attività previste in relazione al PNSD
6. Piano uscite didattiche e viaggi di istruzione
7. Piano integrato degli interventi
8. Gemellaggi e scambi culturali
9. Azioni della scuola per l’inclusione scolastica
10. Valutazione degli apprendimenti
ORGANIZZAZIONE
Modello Organizzativo
Organizzazione uffici e modalità di rapporto con l’utenza
Piano formazione personale ATA
Piano Formazione personale docente
Reti e convenzioni attive o attivate
MONITORAGGIO,
VERIFICA E
RENDICONTAZIONE
Attività di monitoraggio e verifica dei processi
Rendicontazione sociale
3
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1. Scuola e contesto territoriale
1.1. Il territorio
Balestrate e Trappeto si trovano al centro del golfo di Castellammare che è una vasta e profonda insenatura
naturale che va da Capo Rama (in prossimità di Terrasini, in provincia di Palermo) a Capi San Vito (in
prossimità di San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani). I territori sono situati nella costa settentrionale
della Sicilia, tra le province di Palermo e Trapani e sono affacciati sul Mari Tirreno.
Il golfo di Castellammare comprende complessivamente circa 360 km2 di spiagge di cui quasi tutto su un
litorale sabbioso si trova in territorio di Balestrate e di Trappeto i centri abitati dei quali si rialzano, rispetto
alle dune di sabbia, grazie alla presenza di promontori dove sono stati fondati i borghi marinari. Grazie al
loro clima e alle loro bellezze naturali costituiscono delle mete turistico-balneari tra le più apprezzate di tutta
la Sicilia.
BALESTRATE al 31 dicembre 2018 conta 6.491 abitanti e 2783 famiglie su una superficie di
679 ettari. Sorge in una zona pianeggiante, posta a dai 20 ai 40 metri sopra il livello del mare.
La principale risorsa economica balestratese fino agli anni 80 è stata l’agricoltura, con
colture intensive specializzate. Recente è il fenomeno economico legato al turismo balneare,
che viene incrementandosi di anno in anno con visitatori provenienti da ogni parte di Italia,
dall’Europa e da altri continenti, in maggioranza dall’America.
TRAPPETO al 31 dicembre 2018 conta 3140 abitanti e 1442 famiglie su 418 ettari. Come
Balestrate sorge su un promontorio pianeggiante ad una altezza tra i 20 e i 40 metri sul livello
del mare. Ancora oggi l’agricoltura rappresenta la principale attività economica vi si producono
prevalentemente agrumi, ortaggi, uva, olive e pesche. La pesca è ancora praticata ma avanzano
il settore terziario e il turismo legato alla balneazione.
1.1.1 La storia di due borghi 1
BALESTRATE. Anche se nel suo territorio sono presenti i resti di una tomba (thòlos) di una probabile
necropoli greca, la fondazione di Balestrate come centro abitato, nel sito attuale, risale al periodo in cui in
Sicilia dominano i bizantini, che attorno ad un torrione (denominato nei documenti ‘'Calatacupuni’'), inserito
tra le torri di difesa del territorio del Golfo di Castellammare, vanno costruendo un piccolo borgo marinaro.
Nel periodo arabo, nel IX secolo, il piccolo borgo si espande. Gli arabi, trasformano la parecchiata bizantina
e costruiscono un sistema di irrigazioni, la "sìqayah" (che i siciliani chiamano "Secchiaria"), attraverso il
quale irrigano gli orti e la canna da zucchero. Li vicino Calatubo già eretto nel 1093 costituisce l’avamposto
più sicuro delle torri e forti tra Trapani e Palermo (vedi mappa di Idrisi sotto riportata)..
Il paesaggio marino e della costa si presentava con immense dune di sabbia che circondavano i tre promontori
su cui il borgo si andava espandendo. Ai piedi dei promontori i caricatori rendevano il commercio florido,
che spesso veniva esercitato contrabbandando le merci per aggirare l'imposizione dei dazi e delle esose tasse
messe dai governatori dell’Isola. Esteso per circa 10 km verso sud, un grande bosco costituito
prevalentemente da querce, proteggeva il piccolo borgo marinaro e offriva la possibilità di esercitare la
pastorizia oltre a ricavare legna e tanti altri materiali. Le case di quel tempo erano delle capanne costruite
con la legna e le canne, che abbondano nei luoghi.
Nell’alto e basso medioevo, oltre alla torre di difesa e il caricatore, altro luogo importante è la foce del fiume
Iato (Bathis), che è segnato in tutte le carte nautiche fin dalla dominazione greca, perché dava la possibilità
alle flotte di navi militari di rifornirsi in breve tempo di acqua potabile come si evince sulle mappe sotto
riportate.
Calatacupuni rimane un caricatore marittimo attivo anche durante il periodo arabo-normanno poi a partire dal 1290
fino al 1400, durante le guerre tra angioini ed aragonesi, cade in decadenza e anche il borgo si spopola. Gli abitanti si
1 Fonte Wikipedia alle voci Balestrate e Trappeto
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rifugiano nel vicino bosco che è luogo inaccessibile alle scorribande militari, che al loro passaggio tutto distruggono.
Rimangono solo Calatacupuni e la Secchiaria (che più avanti nel tempo diventerà Sicciara) come toponimi per
indicare i luoghi del borgo marinaro. Superato il periodo arabo-normanno, bisogna aspettare il 1307 per trovare una
nuova denominazione dei territori "le balestrate’'", precisamente nel decreto di istituzione dell'Abbazia di Altofonte,
Privilegio voluto dal re Federico II d'Aragona, con il quale assegna ai cistercensi (ordine cistercense) anche la foresta
di Partinico, riservando per se le terre demarcate per "Jactum Balistae”.
Mappa di Idrisi del 1154 Mappa di Tolomeo del 1482
Nel 1456 la denominazione Balestrate venne usata in senso stretto da Alfonso il Magnanimo in un documento che
attesta la donazione del territorio tra i torrenti San Cataldo e Calatubo al camerlengo Nicolò de Leofante, anche se nei
documenti notarili si fa riferimento ai due nomi con cui si chiamava in quel tempo il borgo: Sicciara seu Calatacupuni.
Dei toponimi di "Sicchiaria" o "Secchiaria", che gli spagnoli pronunciano senza la "h", e di “Calatacuponi", rimangono
tracce nelle carte nautiche o nei documenti notarili del XVII secolo. Nel 1517 fu autorizzata da Carlo V, imperatore
spagnolo, a favore di Giacomo Fardella principe di Trapani, la costruzione della tonnara. Ma la tonnara di "Sìcchiara"
prese avvio nel 1599 dopo che Fardella e Bologna risolsero un lungo contenzioso per poi rimanere attiva per meno di
due secoli. (Di questa costruzione rimane un cippo di pietra, collocato nell'attuale Belvedere della Croce, come
testimonianza del passato di Balestrate. Questo cippo di pietra, assieme ad altri, veniva utilizzato, quando non esisteva
ancora un porto, per le operazioni di ancoraggio dei piroscafi che caricavano il vino prodotto nel territorio di Balestrate.)
Oltre a rendere produttivi i territori per ottenere più ricavi con le tasse, attraverso le enfiteusi e le concessioni demaniali,
nel XVI secolo il Senato palermitano è impegnato ad assicurare alla Capitale dell'Isola e ai centri costieri ad essa vicini,
un sistema di guardia a difesa del litorale. Dell'antico torrione di Calatacupone si occupano due ingegneri spagnoli che
pensano di riattivarlo[13]. Tanto Spannocchi nel 1578[14]che Camilliani nel 1583[15], propongono di costruire una
nuova torre. Ma sarà la tonnara a diventare motivo dell'espansione ulteriore dell’abitato. Nel 1678 Giacomo Santoro
ricostruisce la fattoria leofantina (nei pressi dell'attuale piazzetta Sant’Anna, oggi San Pietro) per fornire una dimora ai
contadini che lavoravano nelle terre vicine.[16] A fine seicento venne costruita la chiesetta di Sant’Anna (1681), che
venne riconosciuta dal Vescovo Papé nel 1744, divenne parrocchia nel 1800. Nel settecento la Sicciara rientra sotto la
giurisdizione del vescovo di Mazara del Vallo. In loco la produzione agricola si incrementa e nasce l’interesse negli
inglesi a commerciare i prodotti vitivinicoli delle terre delle Balestrate. Si vengono ad erigere le prime case fatte con le
pietre della tonnara e della torre. Regio decreto per l'istituzione del comune
di Balestrate (29 marzo 1820)
Il 29 marzo 1820, per volere del re Ferdinando di Borbone, fu istituito
il comune di Balestrate, che comprendeva le borgate di Sicciara e trappeto.
Nello stemma del comune vi sono i richiami ai nomi "Balestrate" e
"Sicciara" (al suo interno una seppia e una balestra. È molto probabile che,
nel settecento, i nuovi abitanti dei luoghi abbiano associato il nome di
"Sícchiaria" oppure di “Sicheria” (così segnato nelle carte nautiche e
geografiche del settecento) alla presenza abbondante nel litorale di seppie di
cui sono però pescosi tutti i litorali della Sicilia e nel linguaggio popolare da
quel periodo si è associato Sicciara alla parola “siccia” seppie. Nel periodo
che va dal 1835 al 1840, nel territorio di Balestrate sorsero stabilimenti
enologici dei Woodhouse, degli Ingham e dei Florio, che sono classificati
come edifici di archeologia industriale. In particolare venivano prodotte uve
a bacca rossa denominate "perricone", il cui mosto veniva trasportato in botti
di legno fino alla città di Marsala, per la produzione dell'omonimo vino
marsala. Nel 1860 Giuseppe Garibaldi pernottò a Balestrate nella casa del
sindaco di quel tempo, dove è visibile una lapide commemorativa
dell'evento.
A partire dal 1881 diventò operativa una linea ferroviaria che passa attraverso il territorio di Balestrate, crocevia di un
intenso scambio commerciale del vino prodotto dai balestratesi. Balestrate si espande fino ad arrivare ad una
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popolazione di 5000 anime. Durante il ventesimo secolo Balestrate continua ad espandersi ma è a partire dal 1970 che
subisce, con una violenza inaudita, l’abuso edilizio da parte di tutta la comunità e di coloro che a Balestrate vogliono
villeggiare in estate. Il fenomeno dell’abuso edilizio cambia tutte le previsioni urbanistiche. Nel 1994, il comune avvia
l’iter per l’approvazione di una Piano regolatore ma ancora oggi questo strumento non è stato approvato. Nel 2002 è
stato ultimato un porto allo scopo di rilanciare il settore turistico della zona. Ad oggi la città continua a orientarsi verso
un’economia turistica ma la mancanza di uno piano regolatore generale ne ostacola lo sviluppo complessivo. La crisi di
questi ultimi 10 anni ha comportato una forte contrazione delle attività produttive a favore di strutture di consumo.
Monumenti e personaggi storici di Balestrate
La Chiesa di Sant’Anna è il luogo sacro principale della zona e a differenza di altre chiese
ha una costruzione piuttosto recente, infatti la prima pietra venne posta il 13 marzo
1842 e dopo otto lunghi anni venne finalmente aperta al pubblico. La pianta romanica
comprende tre navate, ci sono inoltre due campanili e
il tutto è chiuso da una grande cupola.
Il personaggio più rappresentativo di Balestrate è
Filippo Evola (1812 – 1887), sacerdote, medico, scienziato, primo storico di
Balestrate, pari di Sicilia, rettore di casa professa, presidente della Biblioteca
Nazionale di Palermo. Egli è passato alla storia perché costruttore della Chiesa madre
di Balestrate, la cui piazza al centro del paese gli è stata intitolata e per avere scritto
un’opera di Economia che fece da supporto all’enciclica Rerum Novarum di Papa
Leone XIII. La nostra scuola è intitolata a questo illustre figlio.
Nella lotta alla mafia Balestrate ha pagato il suo
contributo con la caduta in un agguato dell’appuntato
Giuseppe Bommarito (1944-1983) in cui venne ucciso
insieme al collega Pietro Morici anch'egli di scorta al capitano Mario D’Aleo.
All’appuntato venne conferita la medaglia d’oro al valore civile con la seguente
motivazione «In servizio in una Compagnia Carabinieri operante in zona ad alto indice
di criminalità organizzata, pur consapevole dei gravi rischi cui si esponeva, con elevato
senso del dovere e sprezzo del pericolo svolgeva tenacemente opera intesa a contrastare
la sfida sempre più minacciosa delle organizzazioni mafiose. Barbaramente trucidato in
un proditorio agguato tesogli con efferata ferocia, sacrificava la sua giovane vita in difesa
dello Stato e delle istituzioni. Palermo, 13 giugno 1983.»
TRAPPETO. Dopo la sua fondazione avvenuta nel XV secolo a ridosso della selva Partenia, in regio demanio
di Federico II di Aragona che lo utilizzava per le sue battute di caccia, Trappeto si è evoluto come fertile centro agricolo
e tra le attività principali figura la pesca e il turismo. Conosciuto come "Trappetum cannamelarum"[3] per la
macina della canna da zucchero che qui aveva impiantato nel 1480 il ricco possidente Francesco Bologna, ebbe
un periodo di fortuna durante tutto il XVI secolo. Agli inizi del 1600 fu abbandonato dai suoi abitanti, che qui
vi ritornarono alla fine del 1700 per coltivare la vite. Stabili abitanti si ebbero agli inizi del 1800 nelle casette
costruite attorno alla vecchia Chiesa dell'Annunziata.
Già frazione di Balestrate, Trappeto ottenne l'autonomia il 24 giugno 1954, con Legge regionale n. 19 del
3/7/1954. ,Trappeto vive, per le scarse opportunità di lavoro che offre, il fenomeno dell’emigrazione. Il tasso di
disoccupazione è del 20%. Il paese, oggi, considerato una graziosa località turistica, è anche famoso per
l'attività sociale e di lotta non violenta del sociologo triestino Danilo Dolci, che vi ha costruito il Centro studi
"Borgo di Dio".
1.2. Analisi del contesto e dei bisogni del territorio Sono presenti sul territorio agenzie culturali, coinvolte nella realizzazione di attività' formative ed educative e
nell'attuazione di iniziative e manifestazioni scolastiche aventi rilevanza esterna. La scuola, in particolar modo,
collabora con le Associazioni Culturali: la “R. F. Evola” e la “ProLoco” che, dal 1980, sono un punto di riferimento per
le manifestazioni turistico-culturali a Balestrate; di recente altre associazioni sono sorte per la difesa delle tradizioni
popolari: la “Terzo Millennio” e “Il bllo dei Pastori”, associazioni che promuovono interessanti attività
demoetnoantropologiche, artistiche e musicali, coinvolgendo i giovani e meno giovani del paese. Una Associazione
rifondata nel 1995 dal comune e dalla parrocchia è la banda Musicale “ Vincenzo Bellini”, composta da giovani
di età compresa fra gli 8 e i 60 anni, il cui direttore per diversi anni è stato decente in questa scuola. Sono presenti
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altre associazioni di volontariato senza scopo di lucro che perseguono finalità di solidarietà sociale e promuove
iniziative per coinvolgere ragazzi e adulti disabili. Dal 2011 è attivo anche un centro studi universitari che collabora nei
progetti scolastici. Dal 2016 è stata fondata la sezione dell’Uciim che propone diverse iniziative di formazione in
servizio oltre a convegni sulle scienze dell’educazione. La collaborazione con l’ente locale, Comune di Balestrate è
indispensabile per la realizzazione di progetti quali gemellaggi e iniziative culturali. Se eroga le risorse disponibili e
collabora attivamente nelle attività di potenziamento si raggiungono esiti positivi nella progettualità di istituto.
Le due comunità sviluppando sempre più una cultura ecologica sostiene iniziative di salvaguardia e tutela dei beni
naturali come il mare, le spiagge e i tratti di bosco (sito SIC di Balestrate). Le politiche dei due comuni tendono al
raggiungimento della bandiera blu che è sinonimo di spiagge a mare pulito e di una organizzazione turistica a
dimensione di uomo.
Le condizioni familiari ed economiche alquanto modeste incidono ancora fortemente sul percorso scolastico, sia nella
scelta degli indirizzi, sia nei risultati. Ne consegue una scarsa motivazione allo studio, una modesta partecipazione
alle attività didattiche e uno scarso rendimento nelle prestazioni. A causa del basso livello di alfabetizzazione la
popolazione non ha sviluppato competenze imprenditoriali. Scarsa è la diffusione della seconda lingua comunitaria
ancorchè la città necessiti di acquisire competenze linguistiche per accogliere i turisti e balneanti che in estate
preferiscono Balestrate e Trappeto come mete balneari. Nelle due comunità è diffusa l’abitudine di usare il dialetto
nelle conversazioni familiari e nei gruppi dei pari. Scarse sono le competenze tecnologiche che si limitano alla
fruizione di software finalizzati all’utilizza dei social network.
In aumento sono i livelli di povertà e la conseguenziale emarginazione, le separazioni coniugali (in numero crescente
nel territorio) concorrono a causare dispersione scolastica e difficoltà a creare relazioni positive. Spesso è proprio il
"patrimonio culturale" della famiglia a fare da discriminante tra gli alunni (proponendo modelli di socializzazione e
predisponendo le capacità effettivo-relazionali e di apprendimento).
LA prima finalità educativa e formativa tende a favorire l’investimento sui patrimoni culturali mettendo a disposizione
dei singoli bambini e ragazzi esperienze formative significative puntando all’eliminazione delle disuguaglianze e
favorire il successo scolastico a tutti e a ciascuno
1.3. Caratteristiche principali della scuola
L’IC di Balestrate “Rettore F. Evola”, nella configurazione attuale, nasce il primo settembre 2012 a seguito del
dimensionamento della Direzione didattica attuato in applicazione della legge n. 111/11. Fino al 31 agosto 2012
estistevano l’I.C. Evola, sorto nell’anno scolastico 2001-2002 dalla fusione delle due scuole medie statali (di
Balestrate e di Trappeto), della Primaria e dell’Infanzia (di Trappeto) e la Direzione didattica di Balestrate con un plesso
di scuola primaria e due du scuola del’infanzia.
L’Istituto, oggi si articola in sette plessi, situati nel territorio di Balestrate e di Trappeto (PA). La sede centrale e la
segreteria a Balestrate (PA) nell’edificio in via G. Bommarito titolato al rettore Evola. L’IC risulta così formato:
ubicati nel comune di Balestrate:
due plessi di scuola dell’infanzia
due plessi di scuola primaria;
un plesso di scuola secondaria di primo grado
ubicati nel comune di Trappeto
un plesso di scuola dell’infanzia
un plesso di scuola primaria e di scuola secondaria di primo grado.
BALESTRATE
SCUOLE DELL’INFANZIA
Sono ubicate a Balestrate rispettivamente in via S. Aldisio e via P. Mattarella.
La struttura della Scuola dell’Infanzia “S. Aldisio” è dislocata tutta al piano terra. All’esterno c’è un ampio giardino
con alberi e aiuole. All’interno un ampio atrio, tre grandi aule dove trovano posto le tre sezioni, uno spazio-cucina con
un piccolo ripostiglio e i servizi igienici.
La struttura scolastica della Scuola dell’infanzia “P. Mattarella” è suddivisa in piano rialzato e 1° piano. Al piano
rialzato si trova la sezione della Scuola dell’Infanzia regionale e una sezione della Scuola dell’Infanzia statale, i servizi
igienici, spazi adibiti a ripostiglio, sala adibita a refettorio. Al 1° piano ci sono tre sezioni, un atrio interno, i servizi
igienici, un ripostiglio, un salone adibito a refettorio. All’esterno c’è un piccolo giardino.
Recapiti telefonici: Scuola dell’Infanzia Aldisio” 0918787110 - Scuola dell’Infanzia “Mattarella” 0918980070
LE SCUOLE PRIMARIE
Il Plesso “Aldo Moro”, è sito in via della Regione n°2. Si tratta di una struttura che si sviluppa su due piani. Al piano
terra vi si trova la mensa e l’aula multimediale con 11 computer con collegamento internet. E ’dotata di 5 aule al
piano terreno di cui una adibita a laboratorio di matematica e scienze. All’ingresso c’è un’auletta ad uso dei docenti.
All’interno si trova un ampio atrio. Al primo piano si trovano 5 aule e la scala esterna antincendio. All’esterno la scuola
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è fornita di un ampio giardino, uno spiazzale in cemento dal quale si sono ricavati gli spazi per un campo di
pallacanestro e due di pallavolo.
Il Plesso “Principe di Napoli” si trova in via V. E. Orlando. Anche questa struttura si sviluppa su due piani:
superato l’ingresso principale si trova un atrio esterno semicoperto con scala antincendio esterna. Al piano terra c’è un
piccolo spazio interno che viene usato come aula di musica , ci sono quattro aule di cui due con Lim con
collegamento internet, una stanza per i collaboratori scolastici, un ripostiglio sottoscala. Al primo piano sono
ubicate 4 aule, un’aula multimediale con 10 computer con collegamento internet, , una stampante e uno
scanner. Attualmente la scuola non è in uso in quanto sottoposta a lavori adeguamenti ristrutturali ; gli alunni sono
ospitati presso l’I.C. Evola e la scuola A. Moro.
Recapiti telefonici: Scuola Primaria “P.pe di Napoli” 091 8980076. Scuola Primaria “A. Moro” 091898006
LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
La strada dove è ubicata la scuola è intitolata all’appuntato dei carabinieri G. Bommarito vittima di mafia. È un
edificio che si sviluppa su due piani: al pianoterra si trovano la presidenza e i tre locali adibiti a segreteria, una sala
docenti dotata di LIM con collegamento internet, le aule per le attività didattiche tre delle quali dotati di LIM con
collegamento internet , una saletta medica e un’aula magna; al piano superiore si trovano le aule per le attività
didattiche, la biblioteca, un laboratorio di musica, un laboratorio artistico, un laboratorio di cucina, un’aula multimediale
con 19 computer con collegamento internet e un laboratorio scientifico. È sprovvista di palestra e le attività pratiche
di scienze motorie si svolgono presso la palestra tenso-statica comunale sita in via Giardini. Per la messa in scena di
rappresentazioni teatrali o per altre manifestazioni aperte al pubblico la scuola si avvale di locali del Comune posti in
via Del Mare. Nei sotterranei si trova l’archivio.
recapito telefonico : 091- 8980071
TRAPPETO
LA SCUOLA DELL’INFANZIA DI TRAPPETO
La scuola dell’infanzia di Trappeto è sita in via Fiume. L’edificio trova posto al pianoterra e comprende tre aule con
annessi servizi, un salone, una sala insegnanti, un locale per il personale A.T.A.
Recapito telefonico: 0918788097
SCUOLA PRIMARIA E LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Il plesso scolastico di scuola primaria e di 1° grado "Danilo Dolci" intitolata dal 2012 al sociologo triestino Danilo
Dolci che visse e operò a Trappeto, è un edificio che si sviluppa su tre piani ed è dotato di un sotterraneo. I suoi spazi
fisici sono costituiti da quindici aule per le attività didattiche, una palestra, un auditorium, un laboratorio musicale , una
presidenza, una sala professori con annessa biblioteca, un locale per il personale A.T.A, due laboratori di informatica
con.26 computer con collegamento internet e un laboratorio di artistica.
Recapito telefonico: 091-8989012
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1.4 RISORSE PROFESSIONALI
OPPORTUNITA'
L’I. C. Evola dispone di un organico stabile (vedasi indicatore della scuola) e ciò costituisce un’opportunità notevole
sia per garantire la continuità della proposta educativa, sia per portare avanti piani di lavoro pluriennali. La continuità
del processo educativo è ,quindi , un fattore rilevante per la positività dell'esperienza scolastica di ogni alunno (compresi
gli alunni con handicap), infatti, nella scienza educativa, il concetto di continuità educativo-didattica fa riferimento ad
uno sviluppo e ad una crescita dell’individuo da realizzarsi "senza macroscopici salti o incidenti": ogni momento
formativo deve essere legittimato dal precedente per ricercare successive ipotesi educative ricche di senso e di
significato per l’autentica, armonica integrazione funzionale degli alunni nella considerazione delle esperienze e degli
apprendimenti compiuti ed acquisiti.
VINCOLI
Costituisce un limite della scuola il fatto che solo il 5,05% dei docenti disponga della patente europea in quanto
l’insegnamento supportato dall’informatica offrirebbe maggiori opportunità ai discenti. L’impiego di risorse
informatiche nella metodologia favorisce lo sviluppo della creatività - per la molteplicità di modi che offre per affrontare
e risolvere un problema; aiuta a padroneggiare la complessità e sviluppa il ragionamento accurato e preciso - la scrittura
di programmi che funzionano bene richiede l’esattezza in ogni dettaglio. Questo mostra che il ruolo dell’informatica
nella scuola primaria e secondaria, come quello della matematica, è duplice, sia pratico che formativo: • dal punto di
vista pratico l’informatica è un’abilità utile per gli studenti perché qualunque lavoro svolgeranno in futuro la
componente digitale sarà importante; • dal punto di vista formativo l’informatica è un validissimo strumento intellettuale
per sviluppare abilità concettuali essenziali che saranno utili agli studenti, qualunque sia il loro sviluppo professionale.
si auspica un crescente interesse da parte dei docenti a potenziare le competenze informatiche per usarle nella pratica
educativo-metodologica. l’età costituisce un fattore negativo.
RISORSE UMANE – PERSONALE DELL’ISTITUTO
Balestrate e Trappeto
Docenti Sc. secondaria di I grado 39 posto comune
04 sostegno
Scuola dell’Infanzia
18
02 sostegno
1 religione
Insegnanti Primaria
27 Posto comune
9 Sostegno
1 Inglese
2 Religione
Totale docenti 103
Personale ATA:
DSGA
Ass. Amm.vi
Collab. scolastici
1
5
15
9
9
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ORGANIGRAMMA A.S. 2019/20
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Filippo Barbera
COLLABORATORI
del
DIRIGENTE
Tonino Palazzolo I Collaboratore con funzioni vicarie
Rita Leggio II Collaboratore
RESPONSABILI DI
PLESSO
Infanzia Mattarella Bologna G..
RESPONSABILI DI
PLESSO
Infanzia Aldisio Orlando M.
Infanzia Trappeto Bologna R.
Primaria -P.pe di Napoli -A. Moro Palazzolo T.
Primaria - M. P.di Savoia Cottone F.
Secondaria - Rettore F. Evola Leggio R.
Secondaria - D. Dolci Salvaggio R.
FUNZIONI
STRUMENTALI
Area 1 Lo Piccolo B. PTOF
Area 2 Salvaggio R.
Uscite Didattiche -Visite
Guidate - Viaggi di Istruzione
scuola secondaria I grado
Area 3 Cottone F. Continuità, Orientamento
Dispersione
Area 4 Pentella C. Inclusione – Disabilità
Area 5 Piccichè M.T. Inclusione – Altri Bes
Area 6 Vitale S. Progetti d’Istituto
PON -POR- FESR
COMMISSIONI Sicurezza Bologna G., Orlando M., Bologna R, Cottone F.,
Palazzolo T., Leggio R., Salvaggio R.
Invalsi Lipari V. - Palazzolo T. – Tuzzo M. S. - Lo Vasco
M. Sciascia - G. Vitale S.
Inclusione Pentella C.- Finazzo E.– Piccichè M.T.-Misuraca
P.- Bologna E.-Caserta V.
Ptof - Rav - Pdm Lo Piccolo B.- Leggio R.-Bologna R. – Patti C.
DIPARTIMENTI Secondaria Primaria
Linguistico
Espressivo
Cocchiara D. Palazzolo Anna
Matematico
Scientifico
Rocca A. Cottone F.
Lingue straniere Di Giuseppe A. Palazzolo Anna
Sostegno Trupia F. Piccichè M.T.
Espressivo (delle
Educazioni)
Marabeti F.A. Palazzolo Anna
Responsabile PNSD Finazzo E.
Responsabili
Laboratori
Campofranco S.- Leggio R.- Enia F.P.- Inzerillo A.
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10
FUNZIONIGRAMMA DI ISTITUTO
PREMESSA
L’Istituto Comprensivo, in quanto luogo in cui molti soggetti interagiscono per realizzare un progetto formativo,
rappresenta un sistema organizzativo complesso.
È necessario, pertanto, che il modello organizzativo scolastico sia coerente con la specificità del servizio da un lato si
caratterizzi come aperto, flessibile e adattabile a situazioni differenziate, dall’altro sia regolato da principi e modalità
operative (quali il coordinamento delle risorse umane e l’interazione) che consentano di assicurare il perseguimento
dell’efficacia in tutto l’Istituto delle attività effettuate e dei servizi erogati.
Il Funzionigramma consente di descrivere l’organizzazione complessa del nostro Istituto e di rappresentare una mappa
delle competenze e responsabilità dei soggetti e delle specifiche funzioni.
Il Dirigente Scolastico, gli organismi gestionali (Consiglio di Istituto, Collegio Docenti, Comitato di valutazione,
Consigli di Intersezione, Interclasse, Consigli di Classe), le figure intermedie (collaboratori, funzioni strumentali,
responsabili di plesso, e DSGA), i singoli docenti operano in modo collaborativo e s’impegnano nell’obiettivo di offrire
agli alunni un servizio scolastico di qualità. Le modalità di lavoro, quindi, si fondano sulla collegialità, sulla
condivisione e sull’impegno di ciascuno, nel riconoscimento dei differenti ruoli e livelli di responsabilità gestionale,
nonché della diversità di opinioni mirata ad individuare scopi comuni di lavoro.
Il Funzionigramma costituisce la mappa delle interazioni che definiscono il processo di governo del nostro Istituto con
l’identificazione delle deleghe specifiche per una governance partecipata. È definito annualmente con provvedimento
dirigenziale e in esso sono indicate le risorse professionali assegnate all’ Istituto scolastico con i relativi incarichi.
Il Dirigente scolastico
Il dirigente scolastico Prof. Filippo Barbera
Il Dirigente Scolastico è il capo d'istituto, ha la responsabilità di guidare la scuola ed è garante del suo buon
funzionamento, a norma dell’art. 25 del D. Lgs. 165/2001:
assicura la gestione unitaria della scuola;
valorizza le risorse umane;
è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali;
è responsabile dei risultati del servizio;
organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia;
promuove tutti gli interventi necessari per assicurare la qualità dei processi formativi, la collaborazione
delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche, l’esercizio della libertà di insegnamento intesa
anche come libertà di ricerca metodologica e didattica, l’esercizio della libertà di scelta educativa delle
famiglie, l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni.
Il Dirigente Scolastico ha il compito di organizzare e controllare la vita scolastica, di coinvolgere gli studenti
promuovendo la loro partecipazione attraverso i rappresentanti di classe. Inoltre promuove e favorisce i rapporti tra
docenti, genitori ed alunni, tenendo conto dei principi ispiratori del PTOF.
11
11
Staff dirigenziale
Incarico Nominativo Compiti 1º
coll
ab
ora
tore
Ins.te
Tonino
Palazzolo
accoglie i nuovi docenti;
coordina e conferisce coerenza alle iniziative di continuità verticale rapportandosi
alle figure di sistema competenti;
collabora con i coordinatori di plesso e/o fiduciari;
cura le esecuzioni dei deliberati dei Consigli di interclasse e del Collegio dei
Docenti, rappresentando al Dirigente situazioni e problemi;
è segretario verbalizzante delle sedute del Collegio dei Docenti;
organizza e predispone gli orari settimanali della Scuola Primaria di Balestrate;
organizza l’orario, gli adattamenti di orario e di altre forme di sevizio in caso di
partecipazione degli insegnanti a scioperi, assemblee sindacali (Scuola Primaria);
propone la formazione delle classi, sezioni, di concerto con il Dirigente;
Segue l’assegnazione dei docenti alle classi/sez. di scuola primaria ed infanzia, di
concerto con il Dirigente Scolastico;
è referente dell'organizzazione di iniziative esterne/interne alunni/docenti;
cura i rapporti con i genitori;
vigila sull'orario di servizio e sul puntuale svolgimento delle mansioni del
personale;
Vigila sul buon andamento dell’istituzione scolastica e sul diligente adempimento
degli obblighi contrattuali da parte dei dipendenti, riferendo al Dirigente anomalie
o violazioni e collabora con le funzioni strumentali;
organizza le attività collegiali d'intesa con il Dirigente scolastico;
In caso di assenza o impedimento del Dirigente, lo sostituisce alla Presidenza
degli organi collegiali (collegio dei docenti, Giunta Esecutiva).
calendarizza gli incontri di programmazione, gli incontri con le famiglie e gli
scrutini;
controlla le firme dei docenti alle attività collegiali programmate;
controlla il rispetto del Regolamento d'Istituto da parte degli alunni (disciplina,
ritardi, uscite anticipate, ecc.);
collabora alla diffusione delle comunicazioni ordinarie nonché alla circolazione
delle informazioni non previste;
provvede alla ricognizione quotidiana e tempestiva dei docenti assenti e alla loro
sostituzione, avendo cura di non lasciare mai gruppi classe o singoli alunni privi
di vigilanza, avvalendosi della collaborazione del personale di segreteria addetto
al personale e ai fiduciari di plesso;
Collabora con il referente Invalsi nella predisposizione delle prove INVALSI;
Cura i colloqui con le famiglie, con gli alunni e con gli enti esterni, concordando
previamente con il Dirigente le linee di condotta da tenere;
redige comunicazioni ai docenti e/o circolari alunni su argomenti specifici;
cura i rapporti con il MPI, l'USR, l'USP ed altri Enti (Regione, Provincia,
Comune, ASL, ecc.);
partecipa alle riunioni periodiche promosse dal Dirigente Scolastico;
è di supporto al lavoro del Dirigente Scolastico.
l’insegnante Palazzolo Tonino svolge nel plesso di servizio (A. Moro/ P.pe di
Napoli) anche i compiti previsti come responsabile di plesso.
La S.V. Concorderà con il DS e con lo Staff dirigenziale, nonché con eventuale
altro personale della scuola che si mettesse a disposizione, gli orari e le giornate
di servizio presso l'istituto, al fine di definire una copertura settimanale efficace
durante il periodo di lezione e una equilibrata turnazione per il periodo estivo e
per gli altri periodi di sospensione dell' attività didattica. Tale incarico verrà
remunerato col fondo di istituto nella misura stabilita in contrattazione
integrativa.
12
12
Incarico Nominativo Compiti S
eco
nd
o c
oll
ab
ora
tore
Prof.ssa Rita
Leggio
Sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza, per impedimento del
Primo Collaboratore Vicario, e ne assume i compiti;
accoglie i nuovi docenti;
coordina e conferisce coerenza alle iniziative di continuità verticale
rapportandosi alle figure di sistema competenti;
collabora con i coordinatori e/o fiduciari di plesso;
cura le esecuzioni dei deliberati dei Consigli di classe, rappresentando al
Dirigente situazioni e problemi;
organizza l'orario, gli adattamenti di orario e di altre forme di sevizio in
caso di partecipazione dei Professori a scioperi, assemblee sindacali
(Scuola Secondaria di I grado);
propone la formazione delle classi di concerto con il Dirigente scolastico;
Segue l'assegnazione dei docenti alle classi di scuola Secondaria di I
grado, di concerto con il Dirigente Scolastico;
Coordina le iniziative esterne/interne degli alunni/docenti;
cura i rapporti con i genitori della Scuola Secondaria di I grado.
vigila sull'orario di servizio e sul puntuale svolgimento delle mansioni del
personale;
Vigila sul buon andamento dell'Istituzione scolastica e sul diligente
adempimento degli obblighi contrattuali da parte dei dipendenti, riferendo
al Dirigente anomalie o violazioni.
collabora con le Funzioni Strumentali e i Referenti di area;
organizza le attività collegiali d'intesa con il Dirigente scolastico;
calendarizza gli incontri dei consigli di classe, dei ricevimenti genitori,
degli scrutini e degli esami di stato.
controlla la presenza dei docenti alle attività collegiali programmate;
controlla il rispetto del Regolamento d'Istituto da parte degli alunni
(disciplina, ritardi, uscite anticipate, ecc.);
adotta provvedimenti disciplinari urgenti a carico degli alunni, di concerto
con il Dirigente scolastico;
collabora alla diffusione delle comunicazioni ordinarie nonché alla
circolazione delle informazioni non previste;
provvede alla ricognizione quotidiana e tempestiva dei docenti assenti nel
plesso e alla loro sostituzione, avendo cura di non lasciare mai gruppi
classe o singoli alunni privi di vigilanza, avvalendosi della collaborazione
del personale di segreteria addetto al personale;
vigila sul regolare svolgimento delle lezioni e delle attività laboratoriali;
Cura i colloqui e i rapporti con le famiglie e con gli alunni, concordando
previamente con il Dirigente le linee di condotta da tenere;
redige comunicazioni ai docenti e/o circolari alunni su argomenti
specifici, concordando previamente i contenuti con il Dirigente
Scolastico;
partecipa alle riunioni periodiche promosse dal Dirigente Scolastico;
supporta il Dirigente Scolastico in tutti gli adempimenti di competenza,
unitamente con il Primo Collaboratore Vicario;
Collabora con il DSGA;
svolge nel plesso di servizio (Rettore F. Evola)) anche i compiti previsti
come responsabile di plesso.
13
13
Funzioni strumentali
Incarico Nominativo Compiti
Area 1 -
F.S.
PTOF
Prof. Benedetto
Lo Piccolo redazione e gestione del POF, revisione annuale, correzione, ampliamento,
miglioramento e aggiornamento;
monitoraggio del POF in ingresso, in itinere e finale;
realizzazione di un deplians o pieghevole pubblicitario da consegnare
all'utenza durante l'iscrizione degli alunni;
Coordinamento delle progettazioni intra ed extracurriculari in coerenza con
il P.T.O.F;
Analizza i bisogni formativi, coordina e gestisce il piano annuale di
formazione di aggiornamento;
responsabile della valutazione di istituto interna e esterna, del monitoraggio
e della
Coordinamento delle progettazioni intra ed extracurriculari in coerenza con
il P.T.O.F;
Analizza i bisogni formativi, coordina e gestisce il piano annuale di
formazione di aggiornamento;
responsabile della valutazione di istituto interna e esterna, del monitoraggio
e della elaborazione di proposte migliorative.
Gestione e coordinamento delle attività previste nel P.T.O.F.;
coordinamento di FOCUS di gruppo quadrimestrali con i rappresentanti di
classe per rilevare eventuali proposte migliorative per l'organizzazione e il
buon funzionamento della scuola nell’ottica della rendicontazione sociale;
promuovere azioni di miglioramento del processo educativo e del sistema
scuola;
gestisce le attività di autoanalisi e di autovalutazione dell’istituto fornendo
informazioni riguardo alla qualità dei processi messi in atto, ai risultati
prodotti e al grado di soddisfazione raggiunto;
Incarico Nominativo Compiti
Area 2- F.S.
Uscite
Didattiche,
Visite
Guidate,
Viaggi d'
istruzione,
Scambi
culturali e
Gemellaggi
Prof.ssa
Salvaggio
Rosanna
(Secondaria di l)
Informa il Collegio dei docenti, i Consigli di Classe e il Consiglio d'
Istituto sulle norme e le procedure da seguire nella progettazione delle
Uscite Didattiche, Visite Guidate, Viaggi d' istruzione, Scambi culturali
e Gemellaggi e Per l' individuazione delle mete possibili·,
Predisporre la procedura per l'effettuazione di Uscite Didattiche, Visite
Guidate, Viaggi d'istruzione, Scambi culturali e Gemellaggi,
raccordandosi con i referenti dei progetti e/o degli accompagnatori, con
I Presidenti dei consigli d'lnterclasse e classe;
Esprime al Collegio dei docenti la proposta elle indicazioni generali per
l'organizzazione delle Uscite Didattiche Visite Guidate, Viaggi
d'istruzione, Scambi culturali e Gemellaggi.
Supervisiona il programma di effettuazione dei viaggi redatto dai docenti
accompagnatori sulla base della programmazione didattica e delle
proposte dei Consigli di classe, di interclasse e di intersezione,
valutandone la fattibilità dal punto di vista economico, organizzativo e
logistico curandone tutte le procedure, ivi compreso gli itinerari e le
prenotazioni;
Cura i rapporti con l' area amministrativa e gestionale della segreteria d'
istituto e con il D.S., effettua lavoro di supporto per la richiesta dei
preventivi alle Agenzie di viaggio, per la redazione dei prospetti
comparativi delle offerte ricevute e per la conseguente scelta dell'
aggiudicata;
Promuove le attività e le iniziative volte a supportare e sostanziare la
relazione di interscambio e crescita scuola -territorio;
Coordina tutte le azioni inerenti la progettualità internazionale (stage e
viaggi all'estero, campi scuola, gemellaggi e scambi culturali);
14
14
Cura i rapporti con le Agenzie di Viaggio e supporta i gruppi in partenza
ed in viaggio.
Organizza manifestazioni e mostre.
Cura inoltre le fasi di implementazione del Piano ed elabora i dati per
valutazione finale che dovrà avvenire:
1) con somministrazione di schede anonime ai partecipanti che dovranno
esprimere il gradimento;
2) con relazione del/dei Responsabile/i cui spettano gli adempimenti
previsti nel Regolamento interno delle Uscite Didattiche, Visite Guidate,
Viaggi d' istruzione, Scambi culturali e Gemellaggi;
Cura i rapporti con le famiglie con il D.S.G.A, e con il D.S.
Incarico Nominativo Compiti
Area 3 - F.S.
Alunni ,
orientamento,
continuità e
dispersione
scolastica.
lns.te COTTONE
FRANCESCA
favorire il passaggio fra i diversi ordini di scuola attraverso azioni
che coinvolgono insegnanti e alunni e coordinamento dei rapporti
di collaborazione tra i diversi organi scolastici
coordinare il confronto tra docenti per trovare punti di accordo
sull'idea di scuola, sulle caratteristiche e sui bisogni degli alunni;
promuovere iniziative ìn materia dì Indicazioni nazionali;
monìtoraggio dei percorsi individuali in ogni ordine dì scuola;
promuovere iniziative e redigere il progetto specifico per
l'orientamento scolastico degli alunni delle scuole secondarie dì Il
grado;
coordinamento dispersione scolastica e comunicazione dei
risultati delle iniziative e attività programmate;
cura dei rapporti scuola-famiglia rapporto con l'osservatorio sulla
Dispersione scolastica e le famiglie degli alunni ìn merito alle assenze
effettuate;
progettare e gestire ì progetti dì alternanza scuola-lavoro;
promuovere le eccellenze e valorizzazione degli alunni meritevoli;
rilevazione delle assenze degli alunni dì tutti gli ordini dì scuola nei
diversi plessi;
responsabile dell'accoglienza;
Predispone iniziative dì sostegno/recupero e dì valorizzazione
delle eccellenze finalizzate al potenziamento della qualità
dell'istruzione;
Coordina la promozione e la gestione degli stages in linea con i
profili d'indirizzo dell'Istituto;
Raccoglie e scambia informazioni riguardo a situazioni di
disadattamento/disagio problemi di studio/apprendimento,
svantaggio disabilità e, lavorando a stretto contatto con i colleghi, in
particolare con le Funzioni strumentali, Inclusione (104/92 e
170/10), e "Inclusione e benessere a scuola";
condivide iniziative per affrontare le difficoltà e assicurare a tutti gli
studenti esperienze di successo formativo;
Collabora con gli studenti supportandoli in tutte le attività e
iniziative, soprattutto con i rappresentanti di classe e d'istituto
svolgimento delle loro funzioni;
Collaborazione e Coordinamento con le altre Funzioni Strumentali.
15
15
Incarico Nominativo Compiti
Area 4- F.S.
INCLUSIONE
PER
DISABILI (L
104/92)
lns.te Pentella
Carla
Progettazione, elaborazione e coordinamento del piano per l' inclusione;
Coordinamento delle attività degli insegnanti di sostegno e degli
insegnanti delle classi per rilevare le situazioni di bisogno;
Collaborazione con gli operatori socio-sanitari del distretto ;
Supporto al lavoro dei docenti negli incontri di coordinamento curricolare
e collaborazione nella compilazione dei PEI, e dei registri e della
modulistica e nella gestione delle risorse;
Partecipazione agli incontri dei GLH dei rispettivi ordini di scuola e del
GLI;
Raccolta e distribuzione della modulistica inviata dai'USP e dall' U:S:R: ;
Organizzazione e acquisto di materiale didattico per alunni H e OSA;
Partecipazione a corsi di aggiornamento e convegni riguardanti le
!ematiche degli alunni H e OSA e divulgazione delle esperienze
significative;
Coordinamento Gruppo H;
Cura l'accoglienza e l'inserimento degli studenti con bisogni speciali
Cura l' accoglienza dei nuovi insegnanti di sostegno e degli operatori
addetti all'assistenza;
Concorda con il Dirigente Scolastico la ripartizione delle ore degli
insegnanti di sostegno e collabora con il DSGA per la gestione degli
operatori addetti all'assistenza specialistica;
Coordina i GLH operativi e il GLH d'istituto;
Diffonde la cultura dell'inclusione;
Comunica progetti e iniziative a favore degli studenti con bisogni speciali
;
Rileva i bisogni formativi dei docenti, propone la partecipazione a corsi
di aggiornamento e di formazione sui temi dell'inclusione;
Offre consulenza sulle difficoltà degli studenti
con bisogni speciali;
Suggerisce l'acquisto di sussidi didattici per supportare il lavoro degli
insegnanti e facilitare l'autonomia, la comunicazione e l'attività di
apprendimento degli studenti;
Prende contatto con Enti e strutture esterne
Svolge attività di raccordo tra gli insegnanti, i genitori, e gli specialisti
esterni
Condivide con il Dirigente scolastico, lo
staff dirigenziale e le altre F.S. impegni e responsabilità per sostenere il
processo di inclusione degli studenti con bisogni speciali
Promuove attività di sensibilizzazione e di
riflessione didattico/pedagogica per coinvolgere e impegnare l'intera
comunità scolastica nel processo di inclusione.
Collaborazione e coordinamento con le altre funzioni strumentali;
Rapporti con le famiglie, con i docenti di sezione/classe e con l' ASL.;
Coordinatrice commissione Inclusione.
16
16
Incarico Nominativo Compiti
Area 5- F.S.
INCLUSIONE
ALTRI BES
(L. 170/10)
lns.te MARIA
TERESA
PICCICHÉ
Progettazione, elaborazione e coordinamento del piano per l'inclusione;
collaborazione con gli operatori sociosanitari del distretto;
supporto al lavoro dei docenti negli incontri di coordinamento
curricolare e collaborazione nella compilazione del PDP e dei registri e
della modulistica e nella gestione delle risorse;
partecipazione agli incontri dei GLH dei rispettivi ordini di scuola e del
GLI
organizzazione e acquisto di materiale didattico per alunni H e OSA;
partecipazione a corsi di aggiornamento e convegni riguardanti le
!ematiche degli alunni H - OSA e divulgazione delle esperienze
significative;
coordinamento D.S.A. ;
responsabile degli interventi a favore degli alunni con OSA e degli
alunni stranieri;
Cura l'accoglienza e l'inserimento degli studenti con bisogni specifici;
Diffonde la cultura dell'inclusione;
Comunica progetti e iniziative a favore degli studenti con bisogni
speciali ;
Rileva i bisogni formativi dei docenti, propone la partecipazione a corsi
di aggiornamento e di formazione sui temi dell'inclusione;
Offre consulenza sulle difficoltà degli studenti con bisogni speciali;
Suggerisce l'acquisto di sussidi didattici per supportare il lavoro degli
insegnanti e facilitare l'autonomia, la comunicazione e l'attività di
apprendimento degli studenti;
Prende contatto con Enti e strutture esterne
Svolge attività di raccordo tra gli insegnanti, i genitori, e gli specialisti
esterni
Condivide con il Dirigente scolastico, lo staff dirigenziale e le altre
F.S. impegni e responsabilità per sostenere il processo di inclusione degli
studenti con bisogni speciali
Promuove attività di sensibilizzazione e di riflessione
didattico/pedagogica per coinvolgere e impegnare l'intera comunità
scolastica nel processo di inclusione;
Collaborazione e coordinamento con le altre funzioni strumentali.
Rapporti con le famiglie, con i docenti di sezione/classe e con l' ASL.
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17
Incarico Nominativo Compiti
Area 6- F.S. Progetti: PON,
POR, POR
D'Istituto -
REGISTRO
ELETTRONICO
lns.te Vitale
Eufemia Sabrina
analisi dei bisogni formativi dei docenti e gestione del piano e
aggiornamento dei docenti;
redazione dei progetti delle classi e dei progetti provinciali, regionali,
POR e PON e del MIUR;
Coordina le operazioni per la formulazione del piano integrato d' Istituto
FSE- FERS PON- POR SICILIA;
raccordarsi con gli Enti Locali , associazioni e cooperative;
coordinamento progetti per il territorio;
Coordinamento di attività di recupero/potenziamento e di svolgimento
dei PON e POR garantendo il monitoraggio in itinere e finale e la
calendarizzazione delle verifiche;
Coordinamento delle attività culturali, sportive, teatrali;
organizzazione del tempo prolungato;
Cura la documentazione progettuale, informando i docenti in merito
alla sperimentazione/realizzazione di buone pratiche metodologiche, e
didattico-educative, all' efficacia e utilizzo di nuovi supporti tecnologici
applicati alla didattica;
Guida e supporto costante ai docenti all' uso del registro elettronico
nella secondaria e nella primaria, verificandone puntualmente il
corretto utilizzo in ogni fase dell' anno;
Rapporti con Argo per la risoluzione dei problemi legati al registro
elettronico;
Guida e supporto costante alla segreteria, per quanto attiene al registro
elettronico;
Formazione ai docenti della Scuola Primaria e/o secondaria di l grado
per lo sviluppo delle conoscenze informatiche;
Rapporti con le famiglie garantendo modalità e termini di accesso al
registro elettronico;
Collaborazione e coordinamento con le altre Funzioni Strumentali.
Supporto e assistenza informatica: Registro digitale, scrutini on line,
pacchetto scuola Argo/Next.
18
18
2. SCELTE STRATEGICHE
2.1. Priorità desunte dal RAV
Il Rapporto di Autovalutazione è un documento introdotto dal DPR 80 del 28/03/2013 con cui si regolamenta il Sistema
Nazionale di Valutazione. Al fine di migliorare la qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti, ha il compito di
valutare l’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione.
Il Rapporto di autovalutazione, chiamato anche RAV, è lo strumento che accompagna e documenta il primo processo di
valutazione previsto dall'SNV: l'autovalutazione.
Il rapporto fornisce una rappresentazione della scuola attraverso un'analisi del suo funzionamento e costituisce inoltre
la base per individuare le priorità di sviluppo verso cui orientare il piano di miglioramento.
Le priorità si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare nel lungo periodo attraverso l'azione
di miglioramento. Le priorità che la scuola si pone devono necessariamente riguardare gli esiti degli studenti. Si
suggerisce di specificare quale delle quattro aree degli Esiti si intenda affrontare (Risultati scolastici, Risultati nelle prove
standardizzate nazionali, Competenze chiave europee, Risultati a distanza) e di articolare all'interno quali priorità si
intenda perseguire (es. Diminuzione dell'abbandono scolastico nel primo anno di secondaria di II grado; Riduzione della
variabilità fra le classi; Sviluppo delle competenze sociali degli studenti di secondaria di I grado, ecc.). Si suggerisce di
individuare un numero limitato di priorità (1 o 2 per scuola) selezionandole all’interno di una stessa area o al massimo di
due aree degli Esiti degli studenti. I traguardi sono di lungo periodo e riguardano i risultati attesi in relazione alle priorità.
Si tratta di risultati previsti a lungo termine (3 anni). Essi articolano in forma osservabile e/o misurabile i contenuti delle
priorità e rappresentano le mete verso cui la scuola tende nella sua azione di miglioramento. Per ogni priorità individuata
deve essere articolato il relativo traguardo di lungo periodo. Essi pertanto sono riferiti alle aree degli Esiti degli studenti
(es. in relazione alla priorità strategica "Diminuzione dell'abbandono scolastico nel primo anno di secondaria di II grado",
il traguardo di lungo periodo puo' essere definito come "Rientrare nella media di abbandoni regionali pari al 4%, e
precisamente portare gli abbandoni della scuola al di sotto del 4%"). E' opportuno evidenziare che per la definizione del
traguardo che si intende raggiungere non e' sempre necessario indicare una percentuale, ma una tendenza costituita da
traguardi di riferimento a cui la scuola mira per migliorare, ovvero alle scuole o alle situazioni con cui è opportuno
confrontarsi.
2.2. Obiettivi formativi prioritari
Ambiti PRIORITÀ TRAGUARDI
Risultati scolastici
L’azione della scuola sarà indirizzata a
ridurre la dimensione del gap formativo
degli studenti rispetto alle scuole di Italia
Riduzione del 5%
Risultati nelle prove
standardizzate nazionali
Migliorare le prestazioni nelle prove
INVALSI riducendo la variabilità tra le
classi
Riduzione del 5%
Competenze chiave
europee
Promuovere le nuove competenze:
competenza alfabetica funzionale.
competenza multilinguistica. competenza
matematica e competenza in scienze,
tecnologie. competenza digitale.
competenza personale, sociale e capacità di
imparare a imparare. competenza in materia
di cittadinanza.
Incrementare il lavoro di gruppo all'interno
delle singole classi al fine di aumentare le
competenze chiave europee.
Risultati a distanza Monitorare l'esito degli alunni usciti al
termine del I anno di scuola secondaria 40% degli alunni in uscita
19
19
2.2.1. Individuazione delle priorità
A) RISULTATI SCOLASTICI
Obiettivi di processo collegati alla priorità e al traguardo
1. Ambiente di apprendimento: potenziamento di attività laboratoriali
2. Inclusione e differenziazione: Favorire processi inclusivi e di integrazione attraverso la pratica della didattica
collaborativa ed in particolare il "peer to peer".
3. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane: Accrescere la motivazione dei docenti alla formazione soprattutto
sull'utilizzo delle nuove tecnologie
B) RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI
Obiettivi di processo collegati alla priorità e al traguardo
1. Curricolo, progettazione e valutazione: Inserire nella programmazione criteri comuni di valutazione in verticale,
con rubriche ben dettagliate.
2. Ambiente di apprendimento: potenziamento di attività laboratoriali
C) COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
Obiettivi di processo collegati alla priorità e al traguardo
1. Ambiente di apprendimento: potenziamento di attività laboratoriali
2. Inclusione e differenziazione: Favorire processi inclusivi e di integrazione attraverso la pratica della didattica
collaborativa ed in particolare il "peer to peer".
D) RISULTATI A DISTANZA
Obiettivi di processo collegati alla priorità e al traguardo
1. Curricolo, progettazione e valutazione: Inserire nella programmazione criteri comuni di valutazione in verticale,
con rubriche ben dettagliate.
2. Ambiente di apprendimento: potenziamento di attività laboratoriali
3. Inclusione e differenziazione: Favorire processi inclusivi e di integrazione attraverso la pratica della didattica
collaborativa ed in particolare il
"peer to peer".
4. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane: Accrescere la motivazione dei docenti alla formazione soprattutto
sull'utilizzo delle nuove tecnologie
2.3 Piano di miglioramento aa.ss. 2018-21
Tabella: Esiti, priorità e traguardi
Esiti degli studenti
Priorità Traguardo Risultati I anno Risultati II anno Risultati III anno
Risultati scolastici
Ridurre la dimensione del gap formativo degli alunni
Migliorare del 3% gli esiti in tutte le discipline
Migliorare del 3% i risultati relativi alle valutazioni in italiano matematica
Migliorare del 3% gli esiti relativi alle valutazioni in italiano, matematica, scienze, lingue straniere
Migliorare del 3% il risultato nelle rimanenti discipline
Risultati nelle prove standardizzate
Migliorare I risultati di italiano e matematica nelle prove standardizzate.
Raggiungere I risultati di italiano e matematica delle scuole con lo stesso escs
Accostamento al valore ESCS individuato dall’ INVALSI di almeno 3 punti per le classi II e di almeno 2 punti per le classi V
Accostamento al valore ESCS individuato dall’ INVALSI di almeno 3 punti per le classi II e di almeno 2 punti per le classi V
Accostamento al valore ESCS individuato dall’ INVALSI di almeno 4,2 punti per le classi II e di almeno 2,2 punti per le classi V
Competenze chiave e di cittadinanza
Promuovere competenze sociali e civiche
Incrementare il lavoro di gruppo all'interno delle singole classi al fine di aumentare le competenze di convivenza civile e di partecipazione
Coinvolgimento di almeno il 15% dei docenti nella progettazione e applicazione del metodo cooperativo
Coinvolgimento di almeno il 30% dei docenti nella progettazione e applicazione del metodo cooperativo
Coinvolgimento di almeno il 40% dei docenti nella progettazione e applicazione del metodo cooperativo
Risultati a distanza
20
20
Sezione 1: Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari
Tabella 1: Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche
Obiettivi di processo Priorità 1 - Risultati
scolastici
Priorità 2 - prove
standardizzate nazionali
Priorità 3 -competenze
chiave e di cittadinanza
Promuovere l'utilizzo di modalità didattiche
innovative.
X x X
Accrescere la motivazione dei docenti alla formazione
soprattutto sull'utilizzo delle nuove tecnologie.
X x X
Tabella 2: Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità e impatto
Obiettivi di processo elencati
in tabella 1
Fattibilità (da 1 a 5) Impatto (da 1 a 5) Prodotto (valore che
identifica la rilevanza
dell’intervento)
Ambiente di apprendimento Promuovere l'utilizzo di modalità
didattiche innovative.
3 3 12
Sviluppo e valorizzazione
delle risorse umane
Promuovere l'utilizzo di modalità
didattiche innovative.
3 3 9
Tabella 3: Risultati attesi e monitoraggio
Obiettivi di processo in via
di attuazione
Risultati attesi Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
2
(12)
Promuovere l'utilizzo di
modalità didattiche innovative.
Motivazione ad apprendere,
attiva partecipazione,
maggiore autonomia e
responsabilizzazione degli
alunni con miglioramento dei
risultati scolastici e degli esiti
delle prove standardizzate
nazionali.
Valutazioni quadrimestrali
ed esiti prove
standardizzate.
Registrazione dei
voti attribuiti agli
alunni;
registrazione esiti
prove INVALSI
9 Accrescere la motivazione dei
docenti alla formazione
soprattutto sull'utilizzo delle
nuove tecnologie.
Uso adeguato e generalizzato
del registro elettronico;
utilizzazione di LIM nella
concreta pratica didattica;
partecipazione a progetti di
gemellaggio elettronico;
partecipazione volontaria a
corsi di formazione sulle
tecnologie informatiche.
Uso adeguato e corretto di
strumenti; numerosità dei
partecipanti (per almeno
due terzi delle ore previste)
a corsi di formazione e
gemellaggi elettronici.
Verifica di
sistema;
registrazione e
calcolo delle ore di
presenza.
21
21
Sezione 2: Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo
Tabella 4: Valutazione effetti positivi e negativi delle azioni
Obiettivi di
processo in via
di attuazione
Azioni previste Effetti positivi
all’interno
della scuola a
medio termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno
della scuola a
lungo termine
Promuovere l'utilizzo di
modalità didattiche
innovative
Indagine conoscitiva su modelli didattici, mediatori e tecniche
utilizzate.
Formazione o autoformazione
sulle metodologie orizzontali e sulla didattica informatica
interattiva.
Registrazione volontaria dei docenti sulla piattaforma
etwinning e attivazione di
progetti.
Presa di coscienza di competenze possedute
e in via di acquisizione.
Stimolazione di abilità metacognitive,
creatività nel corpo
docente.
Facilitazione
dell’apprendimento.
Rilevante impiego di tempo ed energie
psicofisiche
Percezione della scuola come
comunità di
pratiche e di dialogo.
Deresponsabilizzazione di alcuni ed
eccessivo carico di
lavoro e responsabilità di
altri.
Accrescere la
motivazione dei
docenti alla formazione
soprattutto
sull'utilizzo delle nuove
tecnologie
Organizzazione di focus group
finalizzati all’esplicitazione di
opinioni qualitative sull’uso didattico delle nuove tecnologie.
Ricerca sul sito e-twinning di
progetti interattivi elettronici già realizzati.
Incontri con gli ambasciatori e
twinning.
Uso consapevole e
adeguato della
tecnologia disponibile nella
scuola.
Condivisione di buone pratiche.
Eccessivo interesse
per le nuove
tecnologie a discapito di quelle
tradizionali.
Governare e
orientare il
cambiamento
Predominio del
virtuale
sul reale
Tabella 5: Caratteri innovativi
Obiettivi di processo in via
di attuazione
Caratteri innovativi obiettivi indicati al comma 7
dell’art. 1 legge 107\2015
collegati
Orizzonti processi innovativi della
scuola individuati dal movimento
delle avanguardie educative
collegati
Promuovere l'utilizzo di
modalità didattiche innovative
Il perseguimento dell’obiettivo
promuove la riflessività nei docenti e li stimola alla ricerca-azione.
- competenze digitali, pensiero
computazionale, uso consapevole dei social network;
- metodologie laboratoriali.
Sfruttare le opportunità
offerte dalle ICT
Accrescere la motivazione dei
docenti alla formazione
soprattutto sull'utilizzo delle nuove tecnologie
Stimolare l’interesse dei
docenti per una didattica
multimediale interattiva
f) competenze nell’uso dei media
e nelle tecniche relative.
Creare nuovi spazi per
l’apprendimento.
Riconnettere i saperi della scuola a quelli della società della
conoscenza
Tabella 6: Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
professionali
Tipologia di
attività
Ore
aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
Dirigente scolastico coordinamento Quelle necessarie
Docente FS Elaborazione e monitoraggio del PDM 12 FIS
Docenti Realizzazione del PDM 24 FIS
Personale ATA Supporto realizzazione PDM FIS
Tabella 7: Descrivere l’impegno di risorse umane esterne alla scuola
Figure professionali Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte
finanziaria
Consulente pedagogico Consulenza pedagogico-didattica, organizzativa e giuridica
Istruttori associazioni sportive e
culturali
Consulenza sportiva e culturale
22
22
Tabella 8: Tempistica delle attività
N.ordine e
punteggio
Obiettivi di processo in via di
attuazione
Azioni previste Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Ma Giu Lug
1
Promuovere l'utilizzo di
modalità didattiche innovative
Indagine conoscitiva su modelli didattici,
mediatori e tecniche utilizzati. x
12 Formazione o autoformazione sulle metodologie orizzontali e sulla didattica
informatica interattiva. x
Registrazione volontaria dei docenti
sulla piattaforma e-twinning e
attivazione di progetti. x x x x x x
2 Accrescere la motivazione
dei docenti alla formazione
soprattutto sull'utilizzo delle nuove tecnologie
Organizzazione di focus group
finalizzati all’esplicitazione di opinioni
qualitative sull’uso didattico delle nuove tecnologie.
x
9 Ricerca sul sito e-twinning di progetti
interattivi elettronici già realizzati. x x x x
Incontri con gli ambasciatori e-twinning x
Tabella 9: Monitoraggio delle azioni
Data di
rilevazione e
nominativo
responsabile
monitoraggio
Azioni da
monitorare
Indicatori di
monitoraggio del processo
Strumento
di misurazione
Criticità
rilevate
(testo
libero)
Progressi
rilevati
(testo
libero)
Modifiche\neces
sità
di
aggiustamento
(testo libero)
1 (12) Docenti componenti PTOF
Indagine conoscitiva su modelli didattici,
mediatori e tecniche
utilizzati
Raccolta dati relativi a modelli mediatori e tecniche
didattiche.
Griglia di registrazione dati .
Formazione o
autoformazione sulle
metodologie orizzontali e sulla
didattica informatica
interattiva.
Organizzazione di incontri
finalizzati
Verbali riunioni
Registrazione
volontaria dei docenti
sulla piattaforma etwinning e attivazione
di progetti.
Registrazioni e attivazione di
progetti
Griglia rilevazione
registrazioni docenti e
attivazione progetti
2 (9) Docenti
component
commissione PTOF
Organizzazione di
focus group
finalizzati all’esplicitazione di
opinioni qualitative
sull’uso didattico delle nuove
tecnologie.
Organizzazione di incontri
finalizzati
Verbali riunioni
Ricerca sul sito e-
twinning di progetti
interattivi elettronici già realizzati.
Raccolta progetti etwinning
già realizzati
Griglia di analisi dei
progetti selezionali
Incontri con gli
ambasciatori e-twinning.
Pianificazione incontri Verbale riunioni
23
23
Sezione 4: Valutare, condividere e diffondere i risultati del PDM (I anno) Tabella 10: Valutazione in itinere dei traguardi legati agli esiti
Priorità 1 Traguardo dalla
sezione 5 del RAV
Data rilevazione
e nominativo
responsabile
Indicatori
scelti
Risultati attesi Risultati
riscontrati
Differenza Considerazioni
critiche e proposte di
integrazione e\o
modifica
Migliorare del
10% in tutte le
discipline
Risultati
scolastici finali
Migliorare del 3% i risultati relativi
alle valutazioni in italiano
matematica e lingue straniere.
Priorità 2 Aggiungere i
risultati in Italiano
e matematica delle scuole con lo
stesso escs.
Comparazione
tra risultati
prove INVALSI e scuole con
medesimo
ESCS
Accostamento al
valore ESCS individuato dall’
INVALSI di almeno 3 punti per le classi II e di almeno 2
punti per le classi V
Priorità 3 Incrementare il lavoro di gruppo all'interno
delle singole classi al
fine di aumentare le competenza di
convivenza
Numero docenti che progettano
ed
applicano il metodo
cooperativo
Coinvolgimento di almeno il 30% dei docenti
Tabella 11: Condivisione interna dell’andamento del piano di miglioramento
Strategie di condivisione del PDM all’interno della scuola
Momenti di condivisione interna Persone coinvolte Strumenti Considerazioni nate dalla
condivisione
Riunioni organi collegiali Docenti, dirigente, ATA, consulente
pedagogico
Focus group, Tavola rotonda
Tabella 12: Azioni di diffusione dei risultati del PDM all’interno della scuola
Metodi\strumenti Destinatari Tempi
Riunioni organi collegiali;
Assemblee dei genitori;
Comunità scolastica Conclusione anno scolastico
Tabella 13: Azioni di diffusione dei risultati del PDM all’esterno della scuola
Azioni di diffusione dei risultati del PDM all’ esterno della scuola
Metodi\strumenti Destinatari Tempi
Pubblicazione sito web scuola
Riunione dei rappresentanti agenzie educative
territoriali
Stakeholder Conclusione anno scolastico
Tabella 14: Composizione del nucleo di valutazione
Cognome e nome Ru
olo Barbera Filippo Dirigente
Lo Piccolo Benedetto Docente Funzione strumentale PTOF
Patti Caterina Docente scuola primaria
Bologna Rosalia Docente scuola Infanzia
24
24
Principali elementi di innovazione. Il nostro Istituto, da tempo impegnato nel processo di innovazione digitale, condivide principi e finalità del P.N.S.D.
Riteniamo infatti che lo sviluppo di conoscenze, abilità e competenze possa trovare nell'utilizzo delle tecnologie
multimediali un concreto sostegno alla didattica tradizionale con un miglioramento nell'apprendimento dell'alunno. Gli
alunni devono imparare ad usare le TIC per cercare, esplorare, scambiare e presentare informazioni in modo
responsabile, creativo e con senso critico ed essere in grado di avere un rapido accesso a idee ed esperienze provenienti
da persone, comunità e culture diverse.
Tale impegno ha già toccato i tre settori previsti dal P.N.S.D.
Dal punto di vista degli strumenti, la Scuola ha dato delle risposte alle necessità di innovazione mediante la
partecipazione ai bandi PON-FESR sia mirati all'allestimento di spazi e ambienti di apprendimento: alcune aule sono
state dotate di LIM connesse alla rete interna della Scuola e alla rete Internet con la realizzazione dell'ampliamento delle
reti LAN-WLAN. Sempre, in questo ambito, la Scuola ha raggiunto livelli soddisfacenti nel campo dell'amministrazione
digitale. In tal senso bisogna citare gli sforzi nella predisposizione della struttura digitale rappresentata dal registro
elettronico, manutenzione e aggiornamento del sito istituzionale, con la possibilità di dematerializzare molta
documentazione messa a disposizione del personale e dell'utenza scolastica (albo pretorio, avvisi, circolari, bandi, etc.).
Per quanto riguarda le competenze e i contenuti digitali il corpo docente è sempre stato sensibile alle indicazioni
ministeriali nella scelta dei materiali didattici e dei libri di testo che, ad oggi, sono tutti fruibili nella versione digitale
fornita dalle case editrici, con le relative espansioni, gli esercizi interattivi, ulteriori contenuti per il Pc e LIM.
Per quel che concerne la formazione e l'accompagnamento la Scuola ha provveduto alla nomina dell'Animatore Digitale
e dei docenti del Team dell'Innovazione che, a seguito della formazione, hanno dato avvio alle attività previste dal PNSD.
La sfida che il nostro Istituto si sta ponendo in questi anni è quella di passare da un modello trasmissivo centrato
sull'insegnamento ad uno centrato sullo studente e basato su apprendimenti attivi, co-costruttivi, laboratoriali e azioni
di innovazione del curricolo:
1. Laboratori di creatività digitale per lo sviluppo del pensiero computazionale(coding) e della creatività
attraverso la programmazione digitale (robotica educativa, storytelling, giornalino online...).
2. Formazione e sperimentazione di percorsi didattici basati sull'utilizzo di dispositivi individuali (BYOD).
3. Formazione sull'uso del Coding nella didattica.
4. Formazione su metodologie innovative: Flipped Classroom e cooperative learning.
25
25
OFFERTA FORMATIVA
3.1 Traguardi attesi in uscita
TRAGUARDI FORMATIVI
Delineano con precisione quali sono i risultati di apprendimento attesi in termini di competenze, abilità, conoscenze. Ogni
competenza chiave è declinata nelle competenze culturali (disciplinari) che più concorrono a costruirla. Le abilità presenti
nel curricolo sono rielaborate a partire dagli Obiettivi di apprendimento delle Indicazioni e dalle programmazioni
d’Istituto utilizzate negli anni precedenti e le conoscenze sono tratte dagli stessi Obiettivi.
A distanza di 12 anni, la nuova Raccomandazione sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente rinnova e
sostituisce il precedente dispositivo del 2006. Il documento tiene conto da un lato delle profonde trasformazioni
economiche, sociali e culturali degli ultimi anni, dall’altro della persistenza di gravi difficoltà nello sviluppo delle
competenze di base dei più giovani. Emerge una crescente necessità di maggiori competenze imprenditoriali, sociali e
civiche, ritenute indispensabili “per assicurare resilienza e capacità di adattarsi ai cambiamenti”.
Apprezzabile è la forte curvatura che il documento testimonia verso il valore della sostenibilità, evidenziando la necessità
– per tutti i giovani – di partecipare ad una formazione che promuova stili di vita sostenibili, i diritti umani, la parità di
genere, la solidarietà e l’inclusione, la cultura nonviolenta, la diversità culturale, il principio della cittadinanza globale.
Le otto competenze individuate modificano, in qualche caso in modo sostanziale, l’assetto definito nel 2006.
In allegato Curriculo di Istituto e La Valutazione
Insegnamenti e quadri orari
Monte ore delle discipline curriculari della primaria
3.2 CURRICOLO VERTICALE
Il Curricolo verticale dell’Istituto Comprensivo Filippo Rettore Evola è costruito secondo i seguenti riferimenti
normativi:
1. Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 22 maggio 2018 (sostituisce la raccomandazione del
Parlamento Europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l’apprendimento
permanente).
2. Le nuove Indicazioni per il Curricolo per la scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione
del 22/02/2018
3. D.M. n. 139 del 22 agosto 2007 (Regolamento recante norme in materia di adempimento
dell’obbligo di istruzione)
4. Competenze chiave di cittadinanza;
5. Indicazioni Nazionali del 4/09/2012;
Le nuove Indicazioni nazionali del primo ciclo scolastico del 22.02.2018 sono il punto di riferimento per la progettazione
del curricolo da parte delle istituzioni scolastiche attraverso la lente delle competenze di cittadinanza, di cui si propone il
rilancio e il rafforzamento. Dalle lingue (quella madre e quelle straniere), al digitale, all’educazione alla sostenibilità, ai
temi della Costituzione con il coinvolgimento trasversale delle arti, della geografia, della storia, del pensiero matematico
e computazionale. Particolare cura sarà posta alla salvaguardia e alla conservazione del patrimonio artistico e ambientale
e, per la storia, particolare attenzione alle vicende del Novecento.
26
26
Nel curricolo vengono definite le finalità di apprendimento cioè i risultati attesi, le strategie, i mezzi, i tempi, gli strumenti
e i criteri di valutazione, le risorse interne ed esterne e la rete di relazioni che permetteranno agli allievi di conseguire le
competenze. Permette di evitare frammentazioni, segmentazioni, ripetitività del sapere e permette di tracciare un percorso
formativo unitario contribuendo alla costruzione di una collaborazione buona fra gli ordini scuola.
È suddiviso in scuola dell’infanzia (organizzata per campi di esperienze) e in primaria e secondaria di primo grado
(organizzate per discipline).
SCUOLA INFANZIA
Il tempo scuola nella scuola dell’infanzia prevede due opzioni: tempo pieno e tempo ridotto:
Luogo Tempo pieno Tempo ridotto
BALESTRATE 7 2
TRAPPETO 3 0
SCUOLA PRIMARIA
ORE SETTIMANALI
Disciplina Classi prime Classi seconde Classi terze Classi quarte Classi quinte
Italiano 8 8 7 7 7
Matematica 7 5 5 5 5
Storia 2 2 2 2 2
Geografia 2 2 2 2 2
Scienze 2 2 2 2 2
Musica 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2
Arte immagine 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2
Scienze motorie 2 2 2 2 2
L2 inglese 1 2 3 3 3
IRC 2 2 2 2 2
Attività opzionali
--------
-------
-------
--------
Mensa ------- -------- -------- Classe V sez. B
Informatica Trasversale a tutte le discipline Tot. Ore27 T.N
e 40 T.P
27
27
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Il tempo scuola nella scuola secondaria di primo grado prevede due opzioni: tempo ordinario (30 ore settimanali di
attività didattica antimeridiana) e tempo prolungato (32 ore settimanali di attività didattica antimeridiana, 4 pomeridiane
e la possibilità di usufruire di 2 ore di servizio mensa)
TEMPO NORMALE
Discipline o gruppi di discipline I classe II classe III classe
Italiano, Storia, Geografia Citt./ Cost. 9 9 9
Matematica e Scienze 6 6 6
Tecnologia 2 2 2
Inglese 3 3 3
Seconda lingua comunitaria 2 2 2
Arte e immagine 2 2 2
Scienze motoria e sportive 2 2 2
Musica 2 2 2
Religione cattolica 1 1 1
Attività di approfondimento in materie letterarie 1 1 1
Totale orario settimanale 30 30 30
TEMPO PROLUNGATO
Discipline o gruppi di discipline I classe II classe III classe
Italiano, Storia, Geografia 9 9 9
Matematica e Scienze 6 6 6
Tecnologia 2 2 2
Inglese 3 3 3
Seconda lingua comunitaria 2 2 2
Arte e immagine 2 2 2
Scienze motoria e sportive 2 2 2
Musica 2 2 2
Religione cattolica 1 1 1
Attività di approfondimento in materie letterarie 1 1 1
Mensa 2 2 2
Interscuola (laboratori, attività varie) 4 4 4
Totale orario settimanale 36 36 36
28
28
3.3 Progetti di Ampliamento curriculare 2019-20 PROGETTI CURRICOLARI
Titolo Scuola Classe
“Betlemme anno zero” Scuola Primaria - “A. Moro” Balestrate Quarta sez. A-B-C
Progetto Natale “Il tempo della bontà” Scuola Primaria - “P.pe di Napoli”
Balestrate
Seconda sez. A
“Natale” 2019 Scuola Primaria - “A. Moro” Balestrate Quinta sez.B
“Trappeto, feste tradizionali in cucina” Scuola dell’Infanzia Trappeto Tutte le sezioni
“Natale nella vecchia fattoria” Scuola Primaria - “A. Moro” Balestrate Terza sez. B/C
“Natale di pace” Scuola Primaria - “A. Moro” Balestrate Seconda sez. B
“Un Natale di solidarietà e amore” Scuola Primaria - “P.pe di Napoli”
Balestrate
Prima sez. A
“Natale in rima e in musica” Scuola Primaria - “A. Moro” Balestrate Prima sez. B
“Il Natale” Scuola Primaria - “P.pe di Napoli”
Balestrate
Terza Sez. A
“Natale in prima pagina” Scuola Primaria - “A. Moro” Balestrate Prima sez. C
“La magia del Natale” Scuola Primaria - “A. Moro” Balestrate Seconda sez. C
“Laboratorio teatro tempo prolungato:
recita di Natale”
Scuola Secondaria di primo grado di
Trappeto
Prima sez. E
“Il gioco degli scacchi come strumento
pedagogico nella Scuola Primaria”
Scuola Primaria “P.pe di Napoli”
Balestrate
Quinta sez. A / C
Laboratorio tecnologia “Sviluppo
sostenibile”: “Realizzazione modelli
centrali ad energia sostenibile”
Scuola Secondaria di primo grado di
Trappeto
Terrza sez. E /F
“Attività alternativa alla religione
cattolica”
Scuola Primaria “P.pe di Napoli”
Balestrate
Prima sez. A
“Educazione all’affettività e alla
convivenza civile” (attività alternativa
alla religione cattolica)
Scuola Primaria “P.pe di Napoli”
Balestrate
n. 2 alunni della classe
seconda sez. B
“Combattiamo le dipendenze: fumo,
alcool, droga e gioco”
Scuola Secondaria Trappeto Terza sez. E
“Il CLIL nella scuola secondaria di primo
grado”
Scuola Secondaria Trappeto Prima sez. E
Terza Sez. E
“Cucina laboratorio tempo prolungato:
realizziamo le pecorelle di Pasqua”
Scuola Secondaria Trappeto Prima sez. E
“Le api, sentinelle dell’ambiente” Scuola Primaria “P.pe di Napoli”
Balestrate
Prima e seconda sez A
“Progetto orientamento” Scuola Secondaria di Balestrate e Trappeto Terze
“Imparo con i lapbooks” Scuola Primaria Trappeto Quarta sez. A/B
“Il cibo…tanti colori…sapori e
tradizioni”
Scuola dell’Infanzia “Mattarella” Tutte le sezioni
“Attività alternativa alla religione
cattolica”
Scuola primaria “A. Moro” Balestrate n. 2 alunni della classe
quarta sez. B
“Progetto inclusione” Scuola Secondaria Balestrate Tutti gli alunni disabili
“Giochi matematici”
Centro Pristem-Bocconi (MI)
Scuola Primaria di Balestrate
Scuola Secondaria di Balestrate e Trappeto
Quinte Sez. A/B/C
Tutte le sezioni
“Salviamo il mare con una zattera” Scuola Secondaria Balestrate Prima sez. B
Seconda sez. B
29
29
PROGETTI EXTRACURRICOLARI
Titolo Scuola Classe
“Vous parlez français ?” Scuola Primaria di Trappeto Quinta sez. A
“SOS Prove Invalsi di matematica” Scuola Primaria “P.pe di Napoli” di
Balestrate
Quinta sez. A/C
“Miglioramento Prove Invalsi” Scuola Primaria “P.pe di Napoli”
Balestrate
Seconda sez. B
“Recuperiamo il nostro pianeta” Scuola Primaria “A. Moro” Balestrate Prima sez. B/C
“Restiamo in forma con l’alimentazione e
lo sport”
Scuola Secondaria Balestrate e Trappeto
Seconde e terze
“Una scuola per tutti-Recupero e
consolidamento delle abilità di letto-
scrittura”
Scuola Primaria di Balestrate Prima sez. A/B/C
(n. 15 alunni)
“Mi alleno” Scuola Primaria
“A. Moro” Balestrate
Quinta sez. B
“Le api, sentinelle dell’ambiente”
Scuola Primaria
“P.pe di Napoli” Balestrate
Prima e seconda
sez A
“Verso le Prove INVALSI” Scuola Secondaria
Balestrate
Terze sez. A/B/C
“Verso le Prove INVALSI” Scuola Secondaria di
Trappeto
Terza sez. E/F
“Fuoriclasse” Il giornalino scolastico on
line
Scuola secondaria
Balestrate
Seconde sez. A/C/D
(n. 20 alunni)
“Altare di San Giuseppe”
Scuola dell’Infanzia “Aldisio”
Balestrate
Tutte le sezioni
“Recupero, consolidamento e
potenziamento delle abilità di base della
lingua italiana”
Scuola Secondaria Trappeto Terze sez. E/F
“Mi alleno” –Laboratorio di italiano e
matematica
Scuola Primaria Trappeto Quarta Sez. A/B
“Giochi matematici”
Centro Pristem-Bocconi (MI)
Scuola Primaria di Balestrate
Scuola Secondaria di Balestrate e
Trappeto
Quinte Sez. A/B/C
Tutte le sezioni
“Salvare l’ambiente” Scuola Primaria Balestrate Quarte
30
30
PROGETTI CON LE ASSOCIAZIONI
TITOLO PROGETTO ENTE PROPONENTE CLASSI INTERESSATE PLESSO
Manifestazione del 4
novembre
Comune di Trappeto -CLASSE PRIMA SEZ. E/F -CLASSE SECONDA SEZ.
E/F
-CLASSE TERZA SEZ. E/F
SCUOLA SECONDARIA TRAPPETO
“Riciclo creativo” Comune di Trappeto -CLASSE QUARTA SEZ.
A/B
SCUOLA PRIMARIA TRAPPETO
-Sez. C/A/B SCUOLA DELL’INFANZIA
TRAPPETO
“Una sola Terra: possiamo
contribuire a salvarla”
Associazione
“G. Bommarito”
-CLASSE QUARTA SEZ A SCUOLA PRIMARIA TRAPPETO
-CLASSE SECONDA SEZ A SCUOLA PRIMARIA
BALESTRATE
“Fare scuola con i libri per
ragazzi”
Associazione “La Medusa Ed. “
-CLASSE SECONDA SEZ A SCUOLA PRIMARIA BALESTRATE
-CLASSE TERZA SEZ. B/C SCUOLA PRIMARIA
BALESTRATE
“Natale 2019- Fiaccolata” Comune di Trappeto -Sez. C/A/B SCUOLA INFANZIA TRAPPETO
27 Gennaio- Giornata della
Memoria
Comune di Trappeto -CLASSE TERZA SEZ. F/E SCUOLA SECONDARIA TRAPPETO
Raccolta rifiuti a mare , nel
bosco, per strada”
UCIM -CLASSE PRIMA SEZ. E SCUOLA SECONDARIA
TRAPPETO
-CLASSE QUARTA SEZ. A/B SCUOLA PRIMARIA
BALESTRATE
-CLASSE SECONDA SEZ A SCUOLA PRIMARIA
BALESTRATE
“Coloriamo la città e la
spiaggia”
UCIM -CLASSE QUARTA SEZ. A/B SCUOLA PRIMARIA
BALESTRATE
-CLASSE SECONDA SEZ A SCUOLA PRIMARIA
BALESTRATE
“Fauna e flora nel nostro
mare”
UCIM -CLASSE PRIMA SEZ. E SCUOLA SECONDARIA
TRAPPETO
-CLASSE QUARTA SEZ. A/B SCUOLA PRIMARIA
BALESTRATE
-CLASSE SECONDA SEZ A SCUOLA PRIMARIA
BALESTRATE
“Se ascolto non dimentico,se
vedo ricordo, se faccio capisco”
Comune di Trappeto -CLASSE SECONDA SEZ. E/F
SCUOLA SECONDARIA TRAPPETO
-CLASSE QUARTA SEZ
A/B
SCUOLA PRIMARIA DI
TRAPPETO
AGESP “Giornata formativa
alla corretta raccolta
differenziata”
Comune di Trappeto -CLASSE PRIMA SEZ. F/E SCUOLA SECONDARIA TRAPPETO
-CLASSE QUARTA SEZ
A/B
SCUOLA PRIMARIA DI
TRAPPETO
“Giornata di sensibilizzazione
sul bullismo”
Comune di Trappeto -CLASSE PRIMA SEZ E SCUOLA SECONDARIA TRAPPETO
“Il gioco sport nello zaino” ASD FORTITUDO
Balestrate
-CLASSE PRIMA SEZ E SCUOLA SECONDARIA
TRAPPETO
-CLASSE SECONDA SEZ. A SCUOLA PRIMARIA DI BALESTRATE
-CLASSE QUARTA SEZ
A/B/C
SCUOLA PRIMARIA DI
BALESTRATE
Attività di comunicazione e
sensibilizzazione ambientale”
COMUNE DI
BALESTRATE
-CLASSE QUARTA SEZ
A/B/C
SCUOLA PRIMARIA DI
BALESTRATE
“Festa dell’albero” COMUNE DI
BALESTRATE
-CLASSE QUARTA SEZ
A/B/C
SCUOLA PRIMARIA DI
BALESTRATE
“Scuola in movimento” ASC Città di Balestrate -CLASSE QUARTA SEZ
A/B/C
SCUOLA PRIMARIA DI
BALESTRATE
SRR:
attività di comunicazione e
sensibilizzazione ambientale
COMUNE DI
BALESTRATE
-CLASSE QUARTA SEZ
A/B/C
SCUOLA PRIMARIA DI
BALESTRATE
“Giornata internazionale per
l’eliminazione della violenza
contro le donne - 25
novembre”
COMUNE DI BALESTRATE
-CLASSE TERZA SEZ . A/B/C
SCUOLA SECONDARIA BALESTRATE
“Il giorno della memoria”
COMUNE DI
BALESTRATE
-CLASSE TERZA SEZ .
A/B/C
SCUOLA SECONDARIA
BALESTRATE
31
31
3.4 Attività previste in relazione al PNSD
Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) è un documento pensato per guidare le scuole in un percorso di
innovazione e digitalizzazione, come previsto nella riforma della Scuola (Legge 107/2015 – La Buona Scuola). Il
documento ha funzione di indirizzo; punta a introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di
apprendimento permanente (life-long learning) ed estendere il concetto di scuola dal luogo fisico a spazi di
apprendimento virtuali. In quest’ottica l’I.C Rettore Evola ha stilato un piano di interventi, di durata triennale (2016/17-
2017/18-2018/19), che prevede la formazione interna del personale docente (metodologie innovative),il coinvolgimento
della comunità scolastica (alunni e famiglie), la soluzione di ambienti innovativi per la didattica. Il Project
Work PNSD è parte integrante del presente documento.
PREMESSA
Il Miur, con D.M. N.851 del 27-10-2015, ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) che è lo strumento
con cui attua una parte strategica della legge 170/2015. Il Piano Nazionale Scuola Digitale è stato ideato nella
profonda convinzione che l'ambiente Scuola non può rimanere tagliato fuori dall'innovazione digitale che connota la
società attuale ma, al contrario, può e deve farsi promotore, da protagonista. del cambiamento.
Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) è un documento pensato per guidare le scuole in un percorso di
innovazione e digitalizzazione, ha funzione di indirizzo, punta a introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, a
diffondere l’idea di apprendimento permanente (lifelong learning) ed estendere il concetto di scuola da luogo fisico a
spazi di apprendimento virtuali. Il PNSD rappresenta un Piano di innovazione che non è solo strutturale ma anche di
contenuti, ma soprattutto prefigura un nuovo modello educativo della scuola nell’era digitale.
Il nostro PNSD si prefigge di incentivare l’uso delle nuove tecnologie a supporto della didattica e dell’intera
organizzazione d’Istituto e nasce con uno slogan: “Il laboratorio in classe e non la classe in laboratorio”
Inserendo il PNSD in un triennio si diluiscono i tempi e si può cominciare a pensare concretamente a nuove
modalità didattiche costruttive e cooperative per far interagire studenti e docenti anche attraverso ambienti o strumenti
di apprendimento come socialclassroom o applicativi di coding, o attraverso l’utilizzo del sito web d’istituto
come vetrina per accedere ad ulteriori risorse e sistemi; il tutto per superare l’impostazione frontale della lezione
e favorire una didattica meno trasmissiva e più operativa. Il piano nazionale della scuola digitale punta soprattutto al
digitale, il quale offre notevoli vantaggi e opportunità. Il digitale infatti:
consente un apprendimento personalizzato per ogni alunno e pone attenzione ai diversi stili di apprendimento degli
allievi (soprattutto con gli alunni con BES)
consente una maggiore facilità di comprensione degli argomenti poiché l’alunno interagisce con i contenuti
in maniera più funzionale alle conoscenze
offre la possibilità di fare ricerche in molteplici fonti e/o di condividere i contenuti in tempo reale permette
il riutilizzo del materiale già «digitale»
previene il senso d’inadeguatezza degli alunni e quindi la dispersione scolastica incrementa la motivazione e il
coinvolgimento degli alunni
trasforma i device in oggetti di apprendimento (tablet, notebook e smatphone a supporto della didattica)
presuppone un nuovo ruolo dell’insegnante
è utile perché la Rete è una miniera d’oro.
Il nostro PNSD si propone le seguenti finalità - monitorare, attraverso un questionario predisposto, la conoscenza e
l’utilizzo delle TIC per la didattica per inquadrare lo stato di partenza dei docenti nonché per un’analisi della
situazione d’istituto e quella che si vorrà realizzare,
sfruttare il potenziale offerto dalle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione al fine di migliorare
l’organizzazione e gli ambienti di apprendimento della scuola e di innalzare le competenze digitali di docenti e
alunni,
migliorare la qualità dell’apprendimento attraverso nuove metodologie e strategie come la costruzione di classi
virtuali o social-classroom - favorire la costruzione delle competenze attraverso l’uso delle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione,
diminuire la distanza tra esperienza comune, cultura scientifica e cultura umanistica con l’attivazione di una
biblioteca digitale d’istituto,
migliorare l’organizzazione della scuola attraverso servizi informatizzati come l’uso del registro elettronico, della
posta elettronica, comunicazioni scuola – famiglia attraverso l’aggiornamento costante del sito web.
Alcune delle innovazioni richieste dal PNSD sono già attive nel nostro Istituto, altre sono in via di sviluppo altre ancora
sono programmate a partire dal prossimo triennio.
32
32
Azioni intraprese dalla scuola
ed aggiornamento annuale sia in autoformazione on line sia in presenza per l’intero collegio docenti sulla didattica
digitale.
di software didattici come nuove pratiche e nuove strategie per una didattica più avvincente e inclusiva.
Formazione ed aggiornamento in autoformazione on line e in presenza per l’intero collegio docenti sulla didattica
digitale.
Avvio all’uso critico consapevole e responsabile dei social media per la didattica.
3.5 USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Il nostro Istituto organizza mirate uscite didattiche e visite/viaggi di istruzione che si pongono come occasione di
incontro diretto con la realtà circostante e momento di socializzazione.
Obiettivi:
Educare al viaggio, alla curiosità del visitare e dell'osservare.
Rendere consapevoli gli allievi delle norme e delle condizioni che caratterizzano un'esperienza di gruppo
e favorire il senso di responsabilità.
Favorire la socializzazione tra gli alunni di classi diverse in una realtà extra scolastica.
Sviluppare atteggiamenti idonei ai luoghi e agli ambienti visitati.
Approfondire le conoscenze dei beni storici e culturali, in particolare del patrimonio artistico.
Promuovere attività di ricerca e organizzazione delle informazioni.
Promuovere la partecipazione di tutti gli alunni alle iniziative proposte.
Assicurare una buona organizzazione e una buona riuscita delle iniziative.
I nuovi scenari socio-educativi danno alla dimensione internazionale preminenza nei curricoli scolastici e nel percorso
formativo.
L’Istituto Rettore Evola dal presente A.S. 2018/19 realizza progetti di gemellaggio, in realtà culturali,
sociali, produttive che stanno sempre più caratterizzando spazi “formativi” allargati.
Attraverso i gemellaggi si vuole offrire ai discenti l’opportunità di acquisire e rafforzare le competenze linguistiche che
il crescente contesto globale richiede. Oltre che a dare la spinta a conoscere altre realtà per arricchire il proprio bagaglio
culturale e di studi. Le esperienze di studio e formazione all’estero degli studenti vengono considerate parte integrante
dei percorsi di formazione ed istruzione. La partecipazione a tali attività rappresenta una esperienza pedagogica a
livello internazionale anche per gli insegnanti coinvolti e offre l’occasione sia di sviluppare la dimensione europea
della scuola, sia di stabilire una cooperazione tra la scuola di provenienza e quella ospitante.
Il contatto con i Paesi stranieri previsto dalla modalità dello scambio stimola i nostri studenti a rinforzare le proprie
competenze comunicative mediante “full immersion” nella realtà e nella quotidianità del Paese visitato, al di là delle
modalità prettamente scolastiche di insegnamento.
Oltre al potenziamento dell'apprendimento delle lingue e culture straniere e alla formazione di una dimensione
europea ed educazione interculturale, lo scambio si prefigge di promuovere nei giovani la sensibilità al
multiculturalismo e al multilinguismo attraverso l'incontro con Paesi Europei.
PIANO USCITE DIDATTICHE – VISITE GUIDATE - VIAGGI D'ISTRUZIONE – GEMELLAGGI E
SCAMBI CULTURALI
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO A.S. 2019/20
Classe/
sez
N. alunni
partecipanti
(indicare n.
div. abili)
Tipologia uscita
e durata
Itinerario/
destinazione
Data/
periodo
Mezzo di
trasporto
Docenti
accompagnatori
Docenti
sostituti
I A 14 +1 H Visita guidata
(ore 8-17)
Palermo, Orto Botanico
(con guida) e chiesa della
Maggione
16/04/20 Pullman Toia,
Lo Vasco (sostegno)
Marabeti,
Di Marco,
Loria
11+ 1 H Uscita didattica
(ore 8-14)
Monreale, visita con guida
al Duomo, Museo
diocesano, sale espositive della torre di Guglielmo,
giardino e terrazze del
Duomo
21/04/20 Pullman Marabeti,
Lo Vasco (sostegno)
Vitale
33
33
II A
20 + 1 H Uscita didattica
(8,30 -14)
Alcamo, spettacolo
teatrale
06/12/19 Pullman Leggio G. M.,
Finazzo
14 + 1 H Viaggio d'Istruzione:
(2 giorni – 1
pernottamento)
1^ giorno: Siracusa: visita con guida del Parco
archeologico, il Tempio
Greco, l'orecchio di Dionisio; nel pomeriggio:
rappresentazione teatrale,
ritorno in hotel, cena e pernottamento.
2^ giorno: colazione in
hotel e partenza; visita con guida della città di Noto,
pranzo; nel pomeriggio
visita a Siracusa Ortigia. Rientro a Balestrate.
13 e 14 Maggio
2020
Pullman Leggio G.M., Finazzo E.
Lipari
19 + 1 H Visita guidata
(ore 8-14)
Palermo,"Giornale di
Sicilia"
15/01/20 Pullman Leggio G. M.,
Finazzo
Loria
1 Gemellaggio Italia - Francia
Belley 16-23 Marzo 2020
Aereo + pullman
Di Giuseppe, Di Marco,
Lipari
III A
18 Visita guidata (ore 8-14)
Palermo, "Giornale di Sicilia"
15/01/20 Pullman Galante, Toia
Loria
5 Gemellaggio Italia - Francia
Belley 16-23 Marzo 2020
Aereo + pullman
Di Giuseppe, Di Marco,
Lipari
7 Visita guidata
(partenza da
Balestrate ore 16; inizio spettacolo
ore 18:30)
Palermo, "teatro
Massimo"
27/11/19 pullman Leggio G. M.,
Finazzo
Loria
I B 16 Visita guidata (ore 8-17)
Palermo, Orto Botanico (con guida) e chiesa della
Maggione
16/04/20 Pullman Rocca, Vitale
Marabeti, Di Marco,
Loria
II B
III B 5 Gemellaggio
Italia - Francia
Belley 16-23 Marzo
2020
Aereo +
pullman
Di Giuseppe,
Di Marco,
Lipari
8 Visita guidata
(partenza da
Balestrate ore 16; inizio spettacolo
ore 18:30)
Palermo, "teatro
Massimo"
27/11/19 Pullman Leggio G. M.,
Finazzo
Loria
I C 14 + 1 H Visita guidata (ore 8-17)
Palermo, Orto Botanico (con guida) e chiesa della
Maggione
16/04/20 Pullman
Lo Grande, Cataldo (sostegno)
Marabeti, Di Marco,
Loria
Romano
II C
13 + 1 H Visita guidata
(ore 8-14)
Palermo, "Giornale di
Sicilia"
15/01/20 Pullman Leggio R.,
Trupia (sostegno)
Loria
15 + 1 H Uscita didattica
(ore 8,30 -14)
Alcamo, spettacolo
teatrale
06/12/19 Pullman Loria,
Trupia (sostegno)
5 Gemellaggio Italia – Francia
Belley 16-23 Marzo 2020
Aereo + pullman
Di Giuseppe, Di Marco,
Lipari
10 Viaggio d'Istruzione: (2
giorni – 1
pernottamento)
1^ giorno: Siracusa: visita con guida del Parco
archeologico, il Tempio
Greco, l'orecchio di Dionisio; nel pomeriggio:
rappresentazione teatrale,
13-14 Maggio
2020
Pullman Leggio R. Di Simone
34
34
ritorno in hotel, cena e
pernottamento.
2^ giorno: colazione in
hotel e partenza; visita con
guida della città di Noto, pranzo; e nel pomeriggio
visita a Siracusa Ortigia.
Rientro a Balestrate.
III C 19 Uscita didattica
(ore 8,30 -14)
Alcamo, spettacolo
teatrale
6/12/2019
Pullman
Romano
1 Gemellaggio
Italia – Francia
Belley 16-23 Marzo
2020
Aereo +
pullman
Di Giuseppe,
Di Marco,
Lipari
7 Visita guidata
(partenza da
Balestrate ore 16; inizio spettacolo
ore 18:30)
Palermo, "teatro
Massimo"
27/11/19 Pullman Leggio G. M.,
Finazzo
Loria
18 Uscita didattica (ore 8-14)
Monreale, visita al parco eolico
29/04/20 Pullman Romano, Loria
Marabeti
II D
15 Uscita didattica (ore 8,30 -14)
Alcamo, spettacolo teatrale
06/12/19 Pullman Leggio R.
16 Visita guidata (ore 8-14)
Palermo, "Giornale di Sicilia"
15/01/20 Pullman Di Giuseppe Loria
3 Gemellaggio
Italia – Francia
Belley 16-23 marzo
2020
Aereo +
pullman
Di Giuseppe,
Di Marco,
Lipari
14 Viaggio
d'Istruzione:
(2 giorni – 1 pernottamento)
1^ giorno: Siracusa: visita
con guida del Parco
archeologico, il Tempio Greco, l'orecchio di
Dionisio; nel pomeriggio:
rappresentazione teatrale, ritorno in hotel, cena e
pernottamento.
2^ giorno: colazione in
hotel e partenza; visita con
guida della città di Noto,
pranzo; nel pomeriggio visita a Siracusa Ortigia.
Rientro a Balestrate.
13-14
maggio
2020
Pullman Loria G., Calagna
I E
9 Uscita didattica (ore 8-14)
Monreale, visita con guida al Duomo, Museo
diocesano, sale espositive
della torre di Guglielmo, giardino e terrazze del
duomo
21/04/20 Pullman Vitale Enia
10 Uscita didattica
(ore 8,30 -14)
Alcamo, spettacolo
teatrale
06/12/19 Pullman Furfari
II E
11 +1 H Uscita didattica
(ore 8,30 -14)
Alcamo, spettacolo
teatrale
06/12/19
Pullman
Salvaggio,
Nania (sostegno)
Villa
4
Gemellaggio Italia – Francia
Belley 16-23 Marzo 2020
Aereo + pullman
Di Giuseppe, Di Marco,
Lipari
35
35
7 + 1 H Viaggio
d'Istruzione:
(2 giorni – 1
pernottamento)
1^ giorno: Siracusa: visita
con guida del Parco
archeologico, il Tempio
Greco, l'orecchio di
Dionisio; nel pomeriggio: rappresentazione teatrale,
ritorno in hotel, cena e
pernottamento. 2^ giorno: colazione in
hotel e partenza; visita con
guida della città di Noto, pranzo; nel pomeriggio
visita a Siracusa Ortigia.
Rientro a Balestrate.
13-14
Maggio
2020
Pullman Salvaggio,
Nania (sostegno)
Enia
III E
1 Gemellaggio
Italia - Francia
Belley 16-23 Marzo
2020
aereo +
pullman
Di Giuseppe,
Di Marco,
Lipari
13 Uscita didattica
(ore 8-14)
Monreale, visita al parco
eolico
29 Aprile
2020
Pullman Enia Di Simone
12 Viaggio
d'Istruzione:
(2 giorni – 1
pernottamento)
Catania: visita della città,
del centro culturale "Le
Ciminiere", escursione
sull'Etna.
23-24 Aprile
2020
Pullman Enia Di Simone,
Lo Piccolo
I F
13 Uscita didattica
(ore 8-14)
Monreale, visita con guida
al Duomo, Museo
diocesano, sale espositive della torre di Guglielmo,
giardino e terrazze del
Duomo
21/04/20 Pullman Quatrosi,
Salvia
Villa
13 Uscita didattica
(ore 8,30 -14)
Alcamo, spettacolo
teatrale
06/12/19 Pullman Quatrosi,
Salvia
II F
2 Gemellaggio
Italia - Francia
Belley 16-23 Marzo
2020
Aereo +
pullman
Di Giuseppe,
Di Marco, Lipari
8 Viaggio
d'Istruzione: (2 giorni – 1
pernottamento)
1^ giorno: Siracusa: visita
con guida del Parco archeologico, il Tempio
Greco, l'orecchio di
Dionisio; nel pomeriggio: rappresentazione teatrale,
ritorno in hotel, cena e
pernottamento. 2^ giorno: colazione in
hotel e partenza; visita con
guida della città di Noto, pranzo; nel pomeriggio
visita a Siracusa Ortigia.
Rientro a Balestrate.
13 e 14
Maggio 2020
Pullman Quatrosi Salvia
10 Uscita didattica
(ore 8,30 -14)
Alcamo, spettacolo
teatrale
06/12/19 Pullman Quatrosi,
Salvia
Villa
III F 3
Gemellaggio
Italia – Francia
Belley
16-23 Marzo
2020
Aereo +
pullman
Di Giuseppe,
Di Marco,
Lipari
15 Viaggio
d'Istruzione: (2 giorni -1
pernottamento
con mezza pensione)
Catania (visita della città,
del centro culturale "Le Ciminiere", escursione
sull'Etna.
23 -24
Aprile 2020
Pullman Salvaggio,
Salvia
Furfari
12 Uscita didattica
(ore 8-14)
Monreale, visita al parco
eolico
29/04/20 Pullman Furfari,
Villa
Salvia
36
36
SCUOLA INFANZIA “ALDISIO E MATTARELLA” – BALESTRATE
Sezione N. alunni
(indicare n. div.
abili) +Altri
partecipanti
Tipologia uscita
e durata
Itinerario/
destinazione
Data/
periodo
Mezzo di
trasporto
Docenti
accompagnatori
Docente
sostituto
A ALDISIO
13 + 1 (genitore rappresentante di
sezione)
TOTALE N. 14
Uscita didattica (ore 8:15/13:15)
Fattoria didattica “Augustali”
Alcamo
22/04/20 Pullman -Cavataio M. Vincenza -Crupi Claudia
Rappa Eleonora
B/C/D MATTARELLA
42 + 1 H + 2
(Assistenti alla comunicazione e
OSA) + 4 (genitore
rappresentante di sezione)
TOTALE N. 49
Uscita didattica
(ore 8:15/13:15)
Fattoria didattica
“Augustali”
Alcamo
22/04/20 Pullman -Caruso Enza
-Colombo Rosalia -Caserta Vitalba
-Bologna Giuseppa
-Governanti Daria -Ferrante Pellegrina
-Lo Cricchio M. Latizia
TOTALE N. 7
-Rappa
Eleonora
SCUOLA PRIMARIA DI BALESTRATE
Classe/
Sezione
N. alunni
(indicare n. div.
abili) +Altri
partecipanti
Tipologia uscita
e durata
Itinerario/
destinazione
Data/
periodo
Mezzo di
trasporto
Docenti
accompagnatori
Docenti
sostituti
2^ A
16 + 1 H + 1
(genitore
rappresentante di sezione)
TOTALE N. 18
Visita Guidata
(ore 8:00/13:30)
“Fabbrica delle
Candele” e “Mostra
del Carretto Siciliano – Palazzo D’Aumale
- Terrasini
30/04/20 Pullman -Rinaldi G. Paola
-Palazzolo Tonino
-Liuzza Rosalia
TOTALE N. 3
-D’Anna
Claudia
4^ A/B/C 47 + 2H + 3
(genitori
rappresentanti di classe)
TOTALE N. 52
Visita Guidata
(ore 8:00/17:30)
-Area Archeologica
di Selinunte
-Tempio e Anfiteatro di Segesta
30/04/20 Pullman -Messineo Caterina
-La Franca Antonella
-Badaglialacqua Caterina -Lo Piccolo Benedetto
-Riccobono M. Letizia
-Milotta Marcella
TOTALE N. 6
-D’Anna
Claudia
-Vermiglio Margherita
-La Franca
Anna Maria
5^ A/C 14 + 2 (genitori
rappresentanti di
classe)
TOTALE N. 16
Gemellaggio con
I.C. “Cannizzaro-
Galatti” (2 giorni e 1
pernottamento)
Partenza ore
07:00 Arrivo ore 22:30
MESSINA Dal 6
Aprile al 7 Aprile 2020
Pullman -Vitale E. Sabrina
-La Franca Anna Maria
TOTALE N. 2
-D’Anna
Claudia
-Vermiglio Margherita
Regolamento scambi e gemellaggi culturali PREMESSA
I gemellaggi e gli scambi culturali con le scuole italiane ed estere, al pari delle uscite didattiche, delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione,
costituiscono iniziative complementari alle attività curricolari della scuola; pertanto non hanno finalità meramente ricreative o di evasione dagli
impegni scolastici, bensì finalità educative e culturali e concorrono alla formazione globale degli studenti. Le iniziative svolte, al di fuori delle attività
curricolari, in occasione dei gemellaggi sono considerate “tempo scuola” a tutti gli effetti, pertanto i partecipanti sono tenuti a osservare le norme di
comportamento stabilite dall’Istituto per la salvaguardia della propria ed altrui sicurezza e per una corretta convivenza civile.
Art. 1 - Definizioni
ll gemellaggio è un legame simbolico stabilito tra Istituzioni Scolastiche per sviluppare relazioni culturali, volte a favorire rapporti umani tra i soggetti. Le Istituzioni Scolastiche impegnate nei gemellaggi portano avanti varie iniziative atte a rafforzare il rapporto tra gli Istituti gemellati e a far conoscere
le loro realtà all'altro. Tra le varie iniziative si possono annoverare scambi culturali, progetti condivisi, concerti, convegni e mostre.
Lo scambio culturale è il soggiorno degli studenti in una famiglia ospitante e rappresenta un'esperienza interculturale volta ad agevolare l'integrazione
dell'alunno nel paese e nella cultura della famiglia ospitante. L'alunno che sarà ospitato dovrà frequentare la scuola ospitante se previsto dal
programma di scambio.
Art. 2 - Oggetto del regolamento
Il presente regolamento disciplina le modalità, i limiti e le procedure da seguire per la realizzazione dei gemellaggi e degli scambi culturali tra Istituzioni Scolastiche.
37
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Art. 3 - Scopo e durata dei gemellaggi
Lo scopo dei gemellaggi, che possono durare da uno a tre anni, è quello di dare la possibilità a insegnanti e alunni delle scuole gemellate
di lavorare insieme su uno o più temi di interesse comune, nell'ambito della normale attività scolastica, con l'obiettivo di scambiare esperienze,
esplorare aspetti della diversità culturale, sociale ed economica, migliorare la propria cultura generale e imparare a comprendere meglio ed apprezzare i reciproci punti di vista.
Art. 4 - Finalità e durata degli scambi culturali
La principale finalità dello scambio è la crescita personale dei partecipanti attraverso l'ampliamento degli orizzonti culturali e l'educazione
alla comprensione e alla pace. Gli scambi assumono valenza prioritaria nella definizione di progetti educativi trasversali alle discipline, finalizzati a
obiettivi relativi a: l'educazione interculturale, l'educazione all'ambiente, l'educazione alla salute, alla solidarietà o connessi a interventi mirati alla prevenzione del disagio e alla riduzione del fenomeno dell'insuccesso scolastico.
Nel caso di scambi internazionali le iniziative devono essere inserite nella Programmazione Didattica per quanto riguarda la definizione degli obiettivi formativi, l'individuazione delle strategie metodologiche, l'elaborazione delle sequenze didattico organizzative, la verifica e valutazione
degli esiti raggiunti.
Nella programmazione di uno scambio è possibile realizzare un vero e proprio progetto didattico comune con una o più scuole italiane e/o
straniere (scambi bilaterali o scambi multilaterali) da svolgere nel corso di uno o più anni scolastici.
Gli scambi possono realizzarsi attraverso la programmazione di un progetto didattico che coinvolga un'intera classe o gruppi di studenti aggregati di
diverse classi.
Gli scambi culturali di norma possono durare da un minimo di una settimana ad un massimo di tre settimane ed essere realizzati nel corso dell'intero
anno scolastico. Essi prevedono:
- una fase in cui ogni studente ospita il proprio corrispondente della scuola gemella;
- una fase, eventualmente, in cui lo stesso viene ospitato per un periodo di tempo analogo all’ospitalità prestata.
Eventuali deroghe a tali limiti di tempo dovranno essere approvate dagli Organi Collegiali.
Gli scambi possono essere effettuati nel periodo di sospensione delle attività didattiche soltanto qualora siano in corso, nella scuola ospitante, le normali attività didattiche.
Art. 5 - Ruolo e compiti delle famiglie ospitanti
Una famiglia ospitante in quanto tale non fornisce semplicemente vitto e alloggio, ma ha anche due ulteriori funzioni fondamentali per il benessere
dell'alunno e la buona riuscita del suo soggiorno. Intermediario
Il soggiorno in una famiglia ospitante rappresenta una parte molto importante del processo di apprendimento dell'alunno. Attraverso l'interazione
quotidiana con la famiglia ospitante, l'alunno acquisisce preziose informazioni sulle differenze culturali nonché, nel caso di scambi all'estero, competenze in una lingua straniera. È pertanto importante che l'alunno non sia trattato come ospite o inquilino, ma venga integrato per quanto possibile
nella vita familiare.
Potestà parentale
L'alunno è un giovane con poca o nessuna esperienza pregressa della cultura e delle mentalità del paese ospitante e, di conseguenza, avrà bisogno di
aiuto in relazione a molti aspetti della vita quotidiana. Ciò implica fornire linee guida chiare per il suo comportamento, cos'è o meno accettabile,
come farebbe un genitore o tutore.
Si sottolinea l’importanza del fatto che ad accogliere gli studenti sia un nucleo familiare, nell’ambito del
quale sia presente almeno una persona adulta.
La famiglia ospitante deve esercitare la potestà genitoriale nei confronti dell'alunno ospitato durante l'intero soggiorno. In generale, la famiglia
ospitante deve trattare l'alunno allo stesso modo in cui vorrebbe che il proprio figlio fosse trattato durante un soggiorno presso un'altra famiglia.
La famiglia ospitante deve impegnarsi a garantire vitto e alloggio per tutta la durata dello scambio.
I pasti principali (colazione, pranzo e cena) possono essere consumati a casa o fuori casa, a scelta della famiglia, ma sono comunque a carico di chi
ospita. Nella scelta degli alimenti è necessario tener conto di eventuali allergie o intolleranze alimentari segnalate dallo studente ospitato.
La famiglia ospitante deve inoltre garantire condizioni di accoglienza rispettose delle fondamentali regole igienico-sanitarie: pulizia dell’ambiente
riservato all’ospite, lenzuola e asciugamani freschi di bucato all’arrivo (da cambiare una o due volte durante la permanenza, se essa dovesse essere
prolungata), prodotti da bagno, etc.
L'alunno ospitato partecipa alla vita della famiglia, prendendo parte alle attività consuete e a eventuali escursioni o visite che la famiglia intenda
programmare individualmente senza aggravi di spesa per lo studente ospitato.
La famiglia ospitante si impegna inoltre affinché:
- sia fornito un ambiente sicuro e accogliente, in modo da creare un rapporto di fiducia e amicizia tra lo studente e la famiglia;
- faccia sentire l'alunno parte della famiglia, con gli stessi obblighi e privilegi degli altri membri;
- lo studente ospitato sia incoraggiato, con gentilezza, ad adattarsi alle regole domestiche della famiglia;
- lo studente ospitato non sia lasciato solo di notte;
- conosca sempre il luogo in cui si trova l'alunno ospitato;
- lo studente ospitato frequenti la scuola regolarmente e partecipi alle attività programmate dallo scambio;
- lo studente ospitato non procuri danno a sé o ad altri sia durante la permanenza presso la propria abitazione, sia durante i tragitti da questa ai
luoghi di incontro con il personale della scuola;
- sia avvertito tempestivamente il docente referente della scuola ospitante qualora si presentino criticità nella permanenza dello studente presso
la propria famiglia;
- non sia interrotto il soggiorno dell'alunno all'improvviso e in modo unilaterale senza un precedente tentativo di mediazione;
- tutti i dati personali relativi all'alunno siano trattati come riservati.
In caso di differenze inconciliabili tra la famiglia ospitante e l'alunno e laddove sia stato effettuato un
tentativo di mediazione senza giungere a una soluzione accettabile, la scuola ospitante si impegnerà a cercare una sistemazione alternativa e nel caso
al rimpatrio dell'alunno. In caso di rimpatrio, i costi del viaggio saranno a carico dei genitori dell'alunno.
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Art. 6 - Ruolo e compiti delle famiglie degli studenti ospitati
Le famiglie degli studenti ospitati sono tenute ad attenersi ad alcuni aspetti organizzativi fondamentali:
- fornire agli studenti i documenti personali validi (documento di identità/passaporto; tessera sanitaria) e verificarne il possesso al
momento della partenza;
- fornire un abbigliamento adatto alla stagione e al luogo in cui si svolge il soggiorno;
- informare i docenti accompagnatori di eventuali problemi di salute del figlio;
- leggere attentamente, assieme ai propri figli, il programma di viaggio, gli orari e le norme in esso indicate;
- consegnare tutta la documentazione richiesta dagli accompagnatori entro i termini stabiliti, avendo cura di indicare almeno un recapito
telefonico al quale essere sempre raggiungibili;
- sensibilizzare i figli a collaborare con i docenti per la buona riuscita dello scambio rispettando orari, programma, persone, cose e ambiente;
- raggiungere telefonicamente i docenti accompagnatori solamente in caso di reale e comprovata necessità al cellulare che sarà comunicato dal referente.
Nell’eventualità che uno studente abbia problemi di salute, la famiglia degli studenti ospitati deve
informare preventivamente la scuola riguardo all’assunzione di farmaci o diete da seguire, in modo che la stessa possa trasmettere l'informazione
alle famiglie ospitanti. Nei casi più seri potrà essere richiesto il certificato medico che autorizzi la partecipazione all'attività, nella massima tutela della riservatezza dei dati.
Art. 7 - Responsabilità
La scuola ospitante è responsabile degli studenti all'interno dell'edificio scolastico e durante le uscite programmate nel programma di scambio.
Durante la permanenza a casa, nei percorsi casa - scuole e viceversa e durante i tragitti dalla casa ai luoghi di incontro, la responsabilità è della famiglia ospitante.
È importante che le famiglie e gli studenti segnalino tempestivamente agli insegnanti accompagnatori e alla scuola eventuali inconvenienti.
Durante la permanenza presso l'Istituto gemellato lo studente ospitato vivrà la giornata tipo del proprio corrispondente, prenderà parte alle attività
organizzate dalla scuola e sarà affidato alla cura e alla responsabilità delle famiglie in ogni momento che esuli dal programma comune concordato fra gli istituti gemellati.
Durante le attività scolastiche la guida didattica e la sorveglianza degli studenti è affidata ai docenti dell’istituto ospitante; durante le escursioni e nelle attività comuni esse sono a carico dei docenti accompagnatori.
I docenti accompagnatori supportano gli studenti coordinando le attività didattiche, prestando assistenza qualora dovessero insorgere difficoltà (in qualunque ambito), mediando con i colleghi e con l’istituto ospitante.
È opportuno che gli istituti gemellati concordino un tema comune intorno al quale organizzare gruppi e attività di lavoro per un confronto culturale a più sfaccettature, che risulti utile per una maggiore conoscenza reciproca e per la crescita e la formazione degli studenti coinvolti.
Art. 8 - Insegnanti accompagnatori e loro compiti
Gli insegnanti accompagnatori, individuati in ragione del numero degli alunni partecipanti, saranno 1 docente ogni 10 alunni, elevabili fino ad un
numero di 14.
Gli insegnanti accompagnatori dovranno assicurare di:
- vigilare sul comportamento degli studenti affidati alla loro responsabilità per tutta la durata dello scambio; - fare rispettare gli orari e le norme indicate nel programma dello scambio;
- assistere gli studenti per qualsiasi necessità o bisogno dovessero avere;
- vivere insieme agli studenti le attività della scuola ospitante affinché i medesimi traggano profitto - dall’esperienza effettuata;
- seguire il programma predisposto dalla scuola ospitante e illustrarlo agli studenti ai fini di una proficua realizzazione.
Art. 9 - Norme di comportamento degli studenti ospitati
Durante lo svolgimento dello scambio gli studenti ospitati sono tenuti:
- a portare sempre con sé una copia del documento di riconoscimento, l’indirizzo completo e il numero di telefono della famiglia ospitante
e dei docenti accompagnatori, la copia del programma di scambio;
- al rispetto delle regole indicate dai docenti accompagnatori, dai docenti dell’istituto partner e dalla
famiglia ospitante;
- alla massima puntualità nel rispetto del gruppo, della famiglia ospitante e dell’organizzazione in
generale;
- al rispetto dell’ambiente inteso sia come paesaggio naturale che come strutture (sedi delle lezioni,
mezzi di locomozione, musei, etc);
- a mantenere nei confronti dei diversi prestatori di servizi (autisti, guide, ecc.) un comportamento corretto e rispettoso;
- a non allontanarsi e a non intraprendere iniziative personali senza l'autorizzazione del docente responsabile o della famiglia ospitante;
- a partecipare a tutte le attività didattiche previste dal programma, sotto la direzione e la sorveglianza dei docenti incaricati, senza assumere iniziative autonome;
- a essere facilmente contattabili dagli insegnanti accompagnatori in caso di necessità;
- a lasciare il cellulare acceso in modo da poter essere sempre raggiunti telefonicamente, tranne durante lo svolgimento dell'attività didattica
svolta nella scuola ospitante, visto che in tal caso possono essere raggiunti al telefono della scuola;
- rispettare gli orari per il proprio e altrui riposo al fine di fruire al massimo delle opportunità culturali offerte dallo scambio;
- tenere presente che eventuali danni arrecati a persone o cose saranno addebitati al responsabile e considerare il danno di immagine che incidenti
di questo tipo arrecano all'intera comunità scolastica.
Qualora uno studente, seppur per motivi indipendenti dalla sua volontà, fosse impedito a continuare l'esperienza dello scambio, saranno i genitori, in assenza di un docente accompagnatore che possa continuare a supportarlo, ad organizzarne il rientro, in accordo e con l’assistenza delle
scuole.
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39
Si raccomanda inoltre agli studenti ospitati:
- il massimo rispetto verso la famiglia ospitante e il luogo dove essa vive;
- capacità di adattamento allo stile di vita della famiglia;
- la partecipazione attiva a tutte le attività programmate;
- di interagire attivamente con la scuola e la famiglia ospitante, al fine di ottimizzare la ricaduta dal punto di vista sociale e interculturale.
In caso di grave violazione delle norme da parte dell'alunno, la famiglia ospitante può chiedere
l'immediata interruzione del soggiorno dell'alunno e richiedere che la scuola ospitante organizzi una sistemazione alternativa o il rimpatrio. In caso di rimpatrio, i costi del viaggio saranno a carico dei genitori dell'alunno. Eventuali episodi di violazione alle presenti norme di
comportamento degli studenti saranno segnalate dai docenti accompagnatori e sarà compito del Consiglio di Classe prendere gli opportuni
provvedimenti disciplinari.
Eventuali danni saranno risarciti dagli stessi allievi o in solido dalle famiglie.
Art. 10 - Norme di comportamento degli studenti ospitanti
La scuola ospitante provvederà a predisporre gli abbinamenti tra gli alunni ospitanti e gli ospitanti. Nell’abbinamento si dovrà tener conto, oltre
che di eventuali affinità manifestate, anche di eventuali particolari esigenze (ad es. allergie ad animali domestici o a particolari situazioni ambientali).
Durante lo svolgimento dello scambio gli studenti ospitanti sono tenuti:
- a facilitare l'inserimento dello studente ospitato nella propria scuola e nella propria famiglia;
- al rispetto delle regole indicate dal presente Regolamento, da quello d'Istituto e dai docenti;
- alla massima puntualità nel rispetto del gruppo e dell’organizzazione in generale;
- al rispetto dell’ambiente inteso sia come paesaggio naturale che come strutture (sedi del soggiorno
e delle lezioni, mezzi di locomozione, musei, etc);
- a mantenere nei confronti dei diversi prestatori di servizi (autisti, guide, ecc.) un comportamento corretto e rispettoso;
- a non allontanarsi e a non intraprendere iniziative personali senza l'autorizzazione del docente responsabile;
- a partecipare a tutte le attività didattiche previste dal programma, sotto la direzione e la sorveglianza dei docenti incaricati, senza assumere
iniziative autonome;
- a rispettare gli orari per il proprio e altrui riposo al fine di fruire al massimo delle opportunità
culturali offerte dallo scambio;
-a tenere presente che eventuali danni arrecati a persone o cose saranno addebitati al responsabile e considerare il danno di immagine che incidenti di questo tipo arrecano all'intera comunità scolastica.
Eventuali episodi di violazione alle presenti norme di comportamento degli studenti saranno segnalate dai docenti e sarà compito del Consiglio di Classe prendere gli opportuni provvedimenti disciplinari.
Eventuali danni saranno risarciti dagli stessi allievi o in solido dalle famiglie.
Art. 11 - Spese e Pagamenti
Per partecipare allo scambio è necessario che le famiglie degli allievi si iscrivano compilando con la massima cura i moduli allegati e versino, su uno dei conti correnti dell'Istituto Comprensivo Rettore Evola, un acconto il cui importo varierà a seconda dei costi previsti. L'iscrizione allo
scambio è vincolante, salvo eventuali gravi e comprovati motivi. Le spese di viaggio e per le attività connesse allo scambio (pullman per uscite
didattiche, ingresso musei, ecc.) sono a carico esclusivo delle famiglie degli allievi che vi partecipano, mentre le spese di soggiorno (vitto e alloggio) sono a carico delle famiglie ospitanti, salvo diverso accordo con la scuola partner.
Le escursioni collettive organizzate dalla scuola ospitante sono a carico dei singoli partecipanti.
Le spese di viaggio, vitto e alloggio dei docenti accompagnatori, se non costituiscono gratuità, saranno a carico dei medesimi.
Una volta ricevuta l'iscrizione l'Istituto comincerà la gestione della prenotazione del trasporto e delle
altre attività programmate. Nelle more di definizione del costo definitivo, ciascuna famiglia provvederà
a versare un acconto a copertura dei costi relativi al viaggio ed al transfert.
A determina del costo definitivo individuale e prima della partenza (nei tempi stabiliti dall’Istituzione scolastica) ciascuna famiglia provvederà a
versare il saldo della propria quota di partecipazione all'Istituto, indicando il nome e cognome dell’alunno, la classe e la scuola di appartenenza, entro
la data che verrà comunicata e comunque prima della partenza. Ogni famiglia tratterrà la ricevuta del versamento, mentre l'attestazione del versamento dovrà essere consegnato presso la segreteria amministrativa dell'Istituto.
La scuola si riserva il diritto di cancellare l’iscrizione allo scambio se non dovesse ricevere il saldo entro i termini stabiliti.
La partenza per lo scambio sarà consentita solamente nel caso di pagamento dell'intera quota prevista.
La rinuncia allo scambio comporta la perdita delle somme di denaro spese dall'Istituto per far fronte al
pagamento di beni o servizi relativi all’attività.
La scuola non risponde dello smarrimento di oggetti e/o degli effetti personali degli studenti.
Art. 12 – Disposizioni finali
Durante il periodo del gemellaggio e/o scambio culturale, i docenti avranno cura di effettuare attività didattiche di recupero e consolidamento, meglio
conosciute come “pause didattiche”, al fine di evitare che il percorso di crescita didattico-educativa risulti non condiviso dall’intera classe.
Per quanto non contemplato dagli articoli di questo regolamento si rinvia alla normativa vigente.
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40
3.6 PIANO INTEGRATO DEGLI INTERVENTI
Il progetto di Piano Integrato, si motiva, si sviluppa e si inserisce in maniera coerente e qualificante nel P.T.O.F. l’istituto
che è connotato da un’alta finalità formativa secondo la quale la scuola non può limitare e circoscrivere la sua
funzione a quella esclusiva di agenzia didattico-educativa, ma deve proporsi per divenire centro di promozione e
di formazione nel contesto ambientale e socio - culturale, in cui si trova adoperare. Anche in accoglimento di
un’emergente domanda formativa del territorio, si è voluto elaborare un percorso educativo integrato che fornisse e
promuovesse, innanzitutto, un adeguato e corretto rapporto cittadini - istituzione, nel quale la scuola non venisse più
considerata come “altra”, “ostile”, “estranea”, ma come luogo d’aggregazione e promozione sociale e culturale, non
solo per gli alunni, ma anche per i genitori. Inoltre, Il Piano Integrato d’Istituto è un insieme di progetti relativi alle
Azioni previste dai Programmi Operativi Nazionali: per sostenere l’innovazione e la qualità del sistema scolastico, per
ridurre la percentuale di dispersione scolastica e per innalzare il livello di competenze degli allievi. Il piano proposto è
volto, in particolare, ad innalzare le competenze degli alunni nella lingua madre e nelle scienze, giacché queste sono le
discipline in cui gli alunni dimostrano di possedere maggiori lacune o necessitano di attenzione, secondo quanto emerso
al termine dell’esito delle valutazioni quadrimestrali, dal monitoraggio effettuato dalla Referente per la valutazione e
da un’accurata indagine dei bisogni formativi dell’utenza scolastica.
3.7 Azioni della scuola per l’inclusione scolastica
Piano Annuale per l’Inclusione
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti: A.S. 2018/19 n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
minorati vista 0
minorati udito 1
Psicofisici 14
2. disturbi evolutivi specifici
DSA 11
ADHD/DOP /
Borderline cognitivo /
Altro /
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico 14
Linguistico-culturale /
41
41
Disagio comportamentale/relazionale 0
Altro : stranieri 8
Totali 48
% su popolazione scolastica 5,69%
N° PEI redatti dai GLHO 15
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 11
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 22
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo Si
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Si
AEC Attività individualizzate e di
piccolo gruppo No
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
No
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di
piccolo gruppo Si
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Si
Funzioni strumentali / coordinamento Si
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Si
Psicopedagogisti e affini esterni Si
Docenti tutor No
Altro:
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI Si
Rapporti con famiglie Si
Tutoraggio alunni Si
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva Si
Altro: /
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI Si
Rapporti con famiglie Si
Tutoraggio alunni Si
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva Si
Altro:
42
42
Altri docenti
Partecipazione a GLI Si
Rapporti con famiglie Si
Tutoraggio alunni Si
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva Si
Altro:
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili Si
Progetti di inclusione / laboratori integrati Si
Altro:
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva No
Coinvolgimento in progetti di inclusione Si
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante No
Altro:
F. Rapporti con servizi sociosanitari
territoriali e istituzioni deputate
alla sicurezza. Rapporti con CTS
/ CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità Si
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili Si
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità Si
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili Si
Progetti territoriali integrati Si
Progetti integrati a livello di singola scuola Si
Rapporti con CTS / CTI No
Altro:
G. Rapporti con privato sociale e
volontariato
Progetti territoriali integrati Si
Progetti integrati a livello di singola scuola Si
Progetti a livello di reti di scuole No
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-
didattiche / gestione della classe Si
Didattica speciale e progetti educativo-
didattici a prevalente tematica inclusiva Si
Didattica interculturale / italiano L2 No
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Si
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis.
Intellettive, sensoriali…) Si
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti; X
43
43
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi; X
Valorizzazione delle risorse esistenti X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo. X
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle
pratiche di intervento, ecc.)
Premessa
Compito della scuola è quello di perseguire l’uguaglianza delle opportunità formative: la scuola non è uguale
per tutti, ma diversa per ciascuno.
La scuola deve essere capace di garantire a tutti il pieno esercizio del diritto allo studio, creando i presupposti
per il successo scolastico: in una scuola in cui non si persegua esclusivamente la standardizzazione delle
prestazioni attese, ma la personalizzazione dei percorsi, il successo scolastico diventa la possibilità per
ciascuno di ottenere il massimo possibile, secondo le sue aspirazioni e le sue capacità. La scuola quindi
persegue la valorizzazione delle differenze.
La scuola promuove non una semplice trasmissione di sapere, ma un processo di coevoluzione educativa.
La scuola persegue l’inclusione di tutti gli alunni. Con inclusione si intende il riconoscere e il rispondere
efficacemente al diritto di individualizzazione di tutti gli alunni, in particolare quelli che hanno bisogni
educativi speciali.
Il concetto di Bisogno Educativo Speciale è una macrocategoria che comprende dentro di sé tutte le possibili
difficoltà educative e apprendimento degli alunni sia in situazioni considerate tradizionalmente come
disabilità mentale, fisica, sensoriale, sia quelle di deficit in apprendimenti clinicamente significative, i
disturbi specifici di apprendimento, il disturbo da deficit attentivo con o senza iperattività e altre varie
situazioni di problematicità psicologica, comportamentale, relazionale, apprendimento, di contesto socio-
culturale, ecc.
L'area dei Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.), comprende:
Disabilità
Svantaggio socio-economico e linguistico-culturale
Disturbi specifici di apprendimento
Disturbi evolutivi specifici
Difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a
culture diverse
Definizione di Bisogni Educativi Speciali
Sono da considerare con B.E.S. gli alunni con certificazione ASL o di specialisti privati, anche se non rientranti
nell’art. 3 della legge 104/92. Negli altri casi, la scuola non certifica lo stato di alunno con bisogni educativi speciali.
Può tuttavia valutare se l’alunno necessiti o meno di in Piano Didattico Personalizzato, perché non sono considerate
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sufficienti le forme di personalizzazione progettate per tutti gli alunni. In questo caso il piano didattico personalizzato
sarà limitato ad aree specifiche, potrà avere un carattere provvisorio e potrà essere utilizzato per un periodo limitato.
Soggetti coinvolti
Istituzione scolastica, famiglie, ASL, associazioni ed altri enti presenti sul territorio.
Risorse Umane d’Istituto:
Funzione strumentale per l’Inclusione
il docente che avrà l’incarico di F.S. per l’inclusione collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della
scuola per svolgere:
coordinamento delle attività previste per gli alunni con BES;
coordinamento per la stesura del PAI e predisposizione di modulistica;
formula azioni di formazione per il personale scolastico e progetti in base ai bisogni educativi emersi
nell’Istituto;
propone materiali inerenti le metodologie e le strategie didattiche;
referente per i rapporti interistituzionali.
accoglienza e tutoraggio dei nuovi docenti nell’area sostegno;
coordinamento con l’equipe medica e il GLH provinciale;
organizzazione delle attività di sostegno, richiede la convocazione del Gruppo di Lavoro, coordina il Gruppo
di Lavoro nello svolgimento delle varie attività;
aggiornamento sull’andamento generale degli alunni certificati.
azione di accoglienza e orientamento degli alunni con certificazione secondo la recente normativa;
pianificazione degli incontri famiglia – docenti;
provvede all’eventuale convocazione degli specialisti e dei genitori al C.d.C, su esplicita richiesta della
famiglia;
consegna la documentazione al C.d.C. nel primo consiglio dopo il ricevimento della documentazione;
supporto per la compilazione del Piano Didattico Personalizzato;
supporto didattico – metodologico ai docenti;
operazioni di monitoraggio per l’ISTAT, per alunni con spettro autistico, ecc.
accoglienza e orientamento degli alunni stranieri;
partecipa periodicamente a corsi di formazione e aggiornamento per migliorare la qualità dell’inclusione
scolastica.
Altre figure di supporto:
Funzioni strumentali d’istituto;
Docenti per le attività di sostegno;
Docenti per il potenziamento;
Coordinatori di classe;
Personale ATA.
Organi Collegiali:
Gruppo di Lavoro per l’Inclusione svolge i seguenti compiti:
Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione;
Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici;
Consulenza e supporto ai docenti sulle strategie e metodologie di gestione delle classi;
Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi;
Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”;
Interfaccia con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio ecc.
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Nel mese di giugno discute e recepisce la proposta di “Piano Annuale per l’inclusione”.
Nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in base alle risorse assegnate alla scuola.
Il PAI viene predisposto dal GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione):
E' composto da una rappresentanza dei docenti di sostegno, da una rappresentanza dei docenti curricolari, i
nominativi dei soggetti compartecipi saranno individuati nel primo incontro del Collegio Docenti a.s.
2019/20.
Analizza la situazione complessiva dell’Istituto con riferimento alle strutture, alle risorse umane e materiali,
agli alunni in situazioni di disabilità, con DSA e BES.
Cura i rapporti con le A.S.P, con le associazioni delle persone disabili, con i servizi sociali.
Formula proposte di tipo organizzativo e progettuale per il miglioramento dell’integrazione degli alunni
disabili, DSA e BES nell’istituto.
Propone le spese per l’acquisto di materiali ed attrezzature per le varie attività didattiche previste per ciascun
P.E.I. e per i P.D.P.
Monitora e verifica l’esito delle attività comprese nel PAI
Elabora e delibera il PAI per l’a. s. 2019/2020
Nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in base alle risorse assegnate alla
scuola.
Il Dirigente Scolastico predispone:
Incontri periodici del GLI che hanno la finalità di programmare le scelte organizzative e di monitorare la
situazione in itinere.
Organizza la formazione dei docenti.
Rendiconta al Collegio dei Docenti gli organici di diritto e di fatto relativamente agli alunni BES.
Favorisce i contatti e il passaggio di informazioni tra gli ordini di scuola e il territorio.
I Consigli di classe, d’interclasse, d’intersezione.
Individuano in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di misure compensative o dispensative.
Gli alunni con BES saranno individuati sulla base di osservazioni oggettive.
L’osservazione dei Consigli di classe, per quanto concerne i BES di tipo socio economico culturale, sarà
sottoposta a verifica da parte degli operatori dei servizi sociali.
Osservano, analizzano dati rilevati, prendono atto della diagnosi clinica, definiscono, condividono e attuano
il Profilo Dinamico Funzionale(PDF).
Partecipano alla redazione dei PEI.
Elaborano, attivano e verificano i PDP per DSA e BES.
Condividono i PDP con gli studenti e le famiglie (patto formativo).
Negli interventi personalizzati, mirano ad organizzare l’unitarietà dell’insegnamento/apprendimento basato
sui contenuti irrinunciabili e lo sviluppo/consolidamento delle competenze di base utili all’orientamento
personale e sociale.
I Dipartimenti
Propongono le prove di verifica in ingresso, in itinere e di fine anno adeguate alla tipologia di disabilità;
propongono criteri di valutazione comuni.
Scelgono strumenti e sussidi didattici specifici riferiti alle NTD.
Propongono attività di formazione relativamente ai BES.
L’ASP
Effettua l’accertamento, fa la diagnosi e redige una relazione.
Incontra la famiglia per la restituzione relativa all’accertamento effettuato.
Fornisce supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere in assenza della collaborazione
della famiglia.
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Funzione strumentale Autovalutazione d’Istituto
Attraverso il monitoraggio e l’autovalutazione delle attività verifica i risultati delle azioni inclusive
evidenziando punti di forza e criticità per avviare progetti/attività di miglioramento.
Criteri per la definizione degli alunni con BES
Gruppo di Lavoro Operativo per alunni con disabilità (già GLHO)
Composizione: Dirigente scolastico, Docente referente se necessario, Docente coordinatore, Docenti di sostegno
dell’alunno disabile, Genitori dell’alunno disabile, Operatori Asl, altro personale che opera con l’alunno disabile.
Nel caso in cui fosse necessario, si prevede la possibilità di riunire G.L.H.O. straordinari, concordando la presenza
degli operatori sanitari.
Funzioni:
progettazione e verifica del PEI;
stesura e verifica del PDF;
individuazione e programmazione delle modalità operative, delle strategie, degli interventi e degli strumenti
necessari all’integrazione dell’alunno disabile.
Collegio dei Docenti:
discute e delibera i criteri per l’individuazione degli alunni con BES;
all’inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le attività
da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione.
Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti.
Percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Interventi di formazione su:
metodologie didattiche e pedagogia inclusiva;
Tutoraggio degli alunni con DSA;
strumenti compensativi e dispensativi per l'inclusione;
nuove tecnologie per l'inclusione;
le norme a favore dell'inclusione;
valutazione autentica e strumenti;
strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni;
uso di strumenti per il monitoraggio della qualità dell'inclusione;
Gruppo dei pari e apprendimento cooperativo come strategia compensativa per i BES.
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Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Tutti gli alunni riconosciuti hanno diritto ad uno specifico piano:
a) Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni
con disabilità a cui si fa riferimento per la valutazione.
b) Piano Didattico Personalizzato per gli alunni con DSA secondo quanto previsto dalla legge 170 del
8/10/2010 e le relative Linee guida del 12/07/2012
c)Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES secondo quanto previsto dalla Direttiva BES e CTS
27/12/29012 e Circolare applicativa n.8 del 6/03/2013
Tutti gli alunni riconosciuti hanno diritto ad uno specifico piano. Occorre adottare strategie coerenti, tenendo
conto del singolo caso.
Rispetto alla valutazione tenere conto:
degli obiettivi previsti nel Piano Personalizzato;
del punto di partenza dell’alunno;
della valutazione formativa;
della valutazione autentica.
sistemi di valutazione programmati e condivisi in modo verticale ed orizzontale
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola:
Dirigente scolastico
Funzione strumentale Inclusione
Referente (BES certificati e non): uno per Balestrate e uno per Trappeto
Psico-pedagogista di coordinamento
Docenti di sostegno
Docenti curricolari
Docenti di potenziamento
Assistenti all’autonomia e comunicazione
Assistenti igienico-personale
Servizio educativo scolastico e servizio civile:
Supportano i docenti della classe, se idonei, nelle stesse attività condotte dai docenti di sostegno; in caso
contrario collaborano secondo quanto organizzato dai docenti.
Sostegno linguistico docenti L2:
Attiva percorsi di apprendimento/approfondimento secondo i bisogni degli alunni in accordo con i docenti di
classe. (Secondo la Legge 170/2010 che dispone: le istituzioni scolastiche garantiscano “l’uso di una didattica
individualizzata e personalizzata” come strumento di garanzia del diritto allo studio introducendo strumenti
compensativi e misure dispensative).
Pari:
Sostengono i compagni in difficoltà consapevoli degli obiettivi (relativi a conoscenze abilità e competenze) che
è necessario raggiungere (minimi e massimi, i più utili per chi è in difficoltà). Si applicherà il metodo
“cooperative learning” e il metodo “peer education”.
Associazioni:
“A.T.H.A” - Cooperativa “Nido d’Argento” - -“Io Comunico” - -“A.I.A.S.”- - Centro A.B.A.
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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi
esistenti
Psicopedagogista del MIUR (OPT di Partinico);
enti, associazioni onlus;
assistente sociale del Comune;
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano
l’organizzazione delle attività educative
Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi attraverso:
la condivisione delle scelte effettuate;
la condivisione degli interventi e strategie nella redazione dei PEI e dei PDP;
nei passaggi essenziali del percorso scolastico dei propri figli, anche come assunzione diretta di corresponsabilità
educativa;
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
Nell’elaborazione/revisione continua del curricolo si terranno in considerazione:
Contenuti irrinunciabili (conoscenze essenziali da costruire);
Obiettivi minimi (finalizzati alla crescita della persona e ad una complessiva e generale autonomia personale e
culturale);
Ricerca e laboratorialità nei metodi didattici;
Metacognizione;
Didattica inclusiva ed orientativa;
Interdisciplinarità;
Interculturalità;
Competenze di Cittadinanza: dialogica, civica, partecipativa, empatica, interculturale, ambientale.
Valorizzazione delle risorse esistenti
Miglioramento del raccordo e dell’organizzazione di:
Ricognizione delle competenze dei docenti interni e valorizzazione delle stesse nella progettazione di momenti
di formazione;
I docenti funzioni strumentali;
Esperto O.P.T.
forte collaborazione tra docenti di sostegno e docenti curricolari;
docenti formati su DSA;
classi con LIM;
Laboratori attrezzati (Laboratorio artistico-espressivo, laboratorio musicale, laboratorio scientifico, laboratorio
di attività motoria);
Biblioteca con sezione specifica per disabili, alunni con DSA e BES.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
Per poter attivare, monitorare, verificare e valutare gli esiti di un progetto di inclusione sarebbero
Necessarie:
Risorse umane
Oltre la formazione dei docenti che si ritiene indispensabile e obbligatoria (personalizzazione, gestione dell’aula,
apprendimento cooperativo, altre strategie inclusive):
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49
un minor numero di alunni per classe risolvibile con la presenza di un docente di sostegno per ogni classe
specialmente se sono presenti alunni con DSA e BES. La personalizzazione degli interventi può dare risultati se
si hanno gruppi meno numerosi;
un numero maggiore di ore di sostegno nelle classi con alunni disabili;
uno Sportello d’Ascolto(OPT) per docenti e genitori;
Tutor per gli alunni DSA;
Mediatore linguistico per gli alunni con svantaggio linguistico-culturale.
Risorse materiali e tecnologie
LIM in ogni classe o aule 3.0;
notebook per ciascun alunno in situazione di difficoltà;
stampanti wifi;
aule attrezzate per laboratori specifici;
Sintesi vocali;
software didattici e riabilitativi;
libri di testo in adozione gratuiti per chi ha svantaggio socio-economico culturale;
materiali per certificati 104 gravi (palloni, tappeti, attrezzature varie);
arricchire sezioni specifiche della biblioteca con materiali, anche multimediali, utili alla personalizzazione.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra
i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Sarà cura del docente F.S. per la continuità e orientamento assolvere alle fasi di transizione tra un ordine di scuola e
l’altro.
4. 10 Valutazione degli apprendimenti.
Risultati scolastici
Nell’anno scolastico 2017/18, la percentuale di alunni scrutinati con successo è risultata elevata, il 91,1 ha raggiunto il
traguardo della promozione (vedasi indicatore scuola), con un incremento del 12,3% di alunni promossi rispetto all'anno
scolastico precedente. I fattori che hanno inciso positivamente sulle prestazioni scolastiche sono state: 1. Capacità innate e
conoscenze ed abilità apprese nei precedenti anni di studio.2. Strategie d’apprendimento 3. Motivazione personale Tali
elementi in unione alle strategie messe in campo dai docenti hanno creato le condizioni favorevoli al successo scolastico. I
docenti hanno instaurato un clima sereno e rassicurante, attuando una progettazione aperta e flessibile, adattabile alle
esigenze evolutive e alle singolarità di ogni individuo, arricchendo l’offerta formativa di nuovi contenuti e risorse.
Se si esaminano le percentuali di ammessi alle classi II e III scuola secondaria di I grado, dell'anno scolastico 2017/18 ,
queste risultano al di sotto della media degli esiti di Palermo, Sicilia ed Italia. A ciò si aggiunge il dato della dispersione
scolastica che si attesta lievemente al di sopra della media di Palermo, Sicilia ed Italia. La percentuale di non promossi si
registra nella scuola secondaria di I grado, quando l'alunno entra nella fase preadolescenziale mostrandosi talora reattivo e
poco incline a seguire i consigli dei docenti ed esplodono in maniera più evidente le criticità. A fronte di ciò, i docenti della
scuola secondaria di I grado, pur tenendo conto dei livelli di sviluppo e di apprendimento individuali e puntando a garantire
il successo formativo di tutti i discenti, trovano difficoltà nella mancanza di risorse materiali per l’attivazione di percorsi
individualizzati di apprendimento e formazione della personalità. Pertanto, talora, in condivisione con le famiglie, si ritiene
proficuo fermare l’alunno per permettergli di colmare le lacune e rinforzare conoscenze e competenze, necessarie per un più
sereno proseguimento del percorso.
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
Il livello raggiunto dagli studenti nelle prove INVALSI e' ritenuto affidabile (vedasi indicatore della scuola), conoscendo
l'andamento abituale delle classi, non ci sono motivi per sospettare comportamenti anomali sia da parte dei docenti sia da
parte dei discenti. La scuola riesce parzialmente ad assicurare esiti uniformi tra le varie classi. In Italiano e Matematica, nelle
classi seconde e quinte della scuola primaria, è risultata elevata la variabilità dei punteggi tra le classi, minore all'interno
delle classi, rispetto al Sud e Isole, Sicilia e all'Italia. Nella scuola secondaria, nettamente inferiore risulta il dato della
variabilità tra le classi sia i Italiano sia in matematica, rispetto al Sud ed Italia, mentre la variabilità all'interno è elevata, ed è
espressione dell'eterogeneità dei gruppi classe. Le disparità a livello di risultati tra gli alunni meno dotati e quelli più dotati
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sono stazionarie, non si registrano regressioni durante il percorso, se non in pochi casi. Le disparità sono distribuite tra le
sedi, gli indirizzi e le sezioni. Si ipotizza che siano da attribuire alle capacità individuali degli alunni.
Attraverso il processo di diagnosi, ovvero, dalla lettura ed interpretazione dei test SNV delle classi coinvolte nell’a.s.
2017/2018, si evincono maggiori criticità in Matematica. Alcune classi hanno registrato dati significativamente negativi,
altre si collocano al di sopra delle medie regionali e del Sud, sia in Italiano che in Matematica. In considerazione del dato di
discrepanza nella valutazione degli studenti nel passaggio dalla primaria alla secondaria e di forti differenze nelle prove
invalsi delle classi seconde e quinta della primaria, emergono criticità evidenti e la necessità di migliorare alcuni aspetti della
continuità. In primo luogo, occorrerà meglio operare nella formazione delle prime classi della primaria, affinché si evitino
forti disparità nei gruppi classe; in secondo luogo, sarebbe opportuno attivare focus tra insegnanti della primaria e della
secondaria sulla valutazione, sulle metodologie di insegnamento e su quelle di apprendimento richieste agli alunni,
intensificando l'attenzione sulla rispondenza dei profili in uscita dalla scuola primaria e sulle modalità di valutazione della
scuola secondaria di I grado. In tal senso, la commissione continuità dovrebbe essere allargata a più insegnanti, prevedendo
incontri di confronto non limitati al semplice passaggio di informazioni e alla organizzazione di visite guidate alla "nuova"
scuola, ma orientati ad un confronto più centrato sulla didattica e sulle metodologie fra ordini di scuola diversi.
Competenze chiave europee
La scuola valuta le competenze di cittadinanza degli studenti dando valore al rispetto delle regole e allo sviluppo del senso
di responsabilità, esprimendo un voto di comportamento come risultato dell'osservazione della crescita e maturazione
dell'alunno in tale sfera. Il livello raggiunto è buono, pur permanendo le eterogeneità fra individui, classi e plessi.
Il punto di debolezza consiste nel fatto che le competenze sociali e civiche non sono integrate in modo strutturato nei percorsi
educativo-didattici . Si pensi, ad esempio, alla valorizzazione nelle attività di cooperative learning delle competenze sociali
e di cittadinanza, così come ad una maggiore attenzione al portfolio dell'alunno per meglio tenere in considerazione il suo
spendersi nel sociale e per il sociale.
Risultati a distanza
Gli studenti usciti dalla scuola primaria non hanno riportato complessivamente un risultato soddisfacente nella scuola
secondaria di I grado. Nel passaggio tra gli ordini di scuola, nonostante il curricolo verticale utilizzato dai docenti, si registra
una difficoltà, da parte degli studenti, ad affrontare nuovi ritmi scolastici e la parcellizzazione delle discipline. Per quanto
concerne gli alunni usciti dalla scuola secondaria di I grado, dai feedback informali, ovvero colloqui con ex alunni e genitori
degli stessi, si registrano esiti positivi nel primo anno di frequenza delle scuole secondarie di II grado verso le quali sono
stati indirizzati, tramite consiglio orientativo che, nella maggior parte dei casi, viene seguito. Apprezzamenti in generale per
i risultati dei nostri alunni si ricevono anche dai colleghi delle scuole superiori in visita annuale, in occasione del periodo di
orientamento, che confermano il trend positivo dei nostri discenti, sia dal punto di vista dell'impegno scolastico che nella
interiorizzazione di competenze di cittadinanza.
Allo stato attuale non è stato messo a punto uno strumento di monitoraggio oggettivo dell'andamento dei nostri discenti
durante il primo anno di frequenza alle scuole secondarie di II grado; è obiettivo della scuola dotarsi di tale strumento e
attivarlo nei prossimi anni scolastici, in modo da avere un riferimento più oggettivo su cui fondare il giudizio sul nostro
operato educativo-didattico.
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4. L’ORGANIZZAZIONE
4.1 Modello organizzativo Per svolgere correttamente le funzioni istituzionali, consentire la puntuale realizzazione del PTOF e garantire le necessarie
relazioni con l’utenza, il personale, ed il pubblico, l’orario di lavoro prevede un’organizzazione e delle prestazioni come
delineate nel punto successivo.
4.2 Organizzazione uffici e modalità di rapporto con l’utenza
Il DSGA
Il DSGA organizza la propria presenza in servizio e il proprio tempo di lavoro in 36 ore settimanali adottando la flessibilità
oraria, assicurando il rispetto di tutte le scadenze amministrative e la presenza negli organi collegiali, di norma dalle 7.30
alle ore 14.15 da lunedì a Venerdì e Giovedì pomeriggio dalle ore 14.45 alle ore 17.00.
Compiti
Svolge attività lavorative di rilevanza interna ed esterna;
sovrintende, organizzare attività amministrativo-contabili, predisponendo e formalizzando anche gli atti;
coordina, promuove e verifica i risultati ottenuti dal personale ATA alle sue dipendenze;
formula, all'inizio di ogni anno, un piano per lo svolgimento delie prestazioni del personale ATA;
Svolge funzioni delegate ed è l'ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili; Svolgere attività di Tutoring,
aggiornamento e formazione nei confronti del personale;
ricopre, talvolta, incarichi ispettivi nell'ambito delle istituzioni scolastiche.
Ha anche altri compiti inerenti alla contrattazione interna d'istituto, il DSGA infatti effettua il controllo sul contratto di
istituto e predispone una relazione sulla compatibilità finanziaria occupandosi anche di:
Redigere e aggiornare le schede illustrative finanziarie dei singoli progetti scolastici;
Predisporre una relazione ai fini della verifica amministrativo-contabile che il consiglio deve eseguire entro il 30/06;
Firmare con il Dirigente le reversali di incasso e mandati di pagamento;
Provvedere alla liquidazione delle spese;
Provvedere alla Gestione del fondo delle minute spese;
Predisporre il Conto Consuntivo entro il 15/03;
Tenere e Curare l'inventario in veste di Consegnatario;
Svolgere le eventuali attività negoziali delegategli da! Dirigente e provvedere a documentarle;
Espletare tunzioni di uffìciale rogante stipulando atti che rìchiedono forma pubblica;
Tenere e Curare l'inventario in veste di Consegnatario;
Svolgere le eventuali attività negoziali delegategli da! Dirigente e provvedere a documentarle;
Espletare funzioni di ufficiale rogante stipulando atti che richiedono forma pubblica;
Redìgere certificati di regolare prestazione per i contratti di fornitura di servizi periodici;
Custodire il registro dei verbali dei Revisori dei conti;
Il DSGA riceve lunedì – mercoledì - venerdì dalle ore 11,30 alle ore 13,00.
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
La segreteria è composta da:
Sig Giosuè Delia area alunni
Sig.ra Maria Di Maio area personale a tempo indeterminato e
area personale a tempo determinato
Sig.ra Longo Maria Anna area finanziaria e contabile
Sig.ra Benedetta Cataldo area acquisti e magazzino
Sig. Gioacchino Vitale area protocollo
GLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI di ciascuna area, in qualità di incaricati del trattamento dei dati, sono
responsabili degli adempimenti in materia di trasparenza (L. 241/90) e sicurezza così come previsto dal D, Lgs. N.
196/2003 e dal D.Lgs 108/18 sulla privacy.
Hanno rapporto con l'utenza ed assolvono i servizi esterni connessi con il proprio lavoro. Assicurano il rispetto di tutte
le scadenze amministrative.
Gli uffici sono aperti al pubblico nei seguenti giorni:
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- Lunedì/Mercoledì/Venerdì dalle ore 11,300 alle ore 13,00;
- Martedì e il Giovedì dalle ore 15,00 alle ore 17,00.
Tramite i seguenti recapiti è possibile contattare il personale di segreteria:
Tel: 091/8980071
Mail: [email protected] - Pec: [email protected]
COLLABORATORI SCOLASTICI
Distribuzione del personale ai Plessi articolazione oraria e Assegnazione reparti.
SEDE Balestrate Scuola secondaria 1°grado: n. 4 unità.
N. 3 collaboratori scolastici effettueranno tutta la settimana il seguente orario 7,30 alle 14,42.
N. 1 collaboratore scolastico effettuerà il seguente orario: martedì e giovedì dalle 10.30 alle 17.42
SEDE Balestrate plesso A. Moro: n. 3 unità. L’orario di servizio dei collaboratori scolastici è dalle ore 07.30 - 14,42.
SEDE Balestrate plesso P.PE di Napoli: n. 2 unità. Riapertura plesso prevista per il 7 gennaio 2020. Attualmente
indisponibile per lavori di adeguamento.
SEDE Trappeto Scuola dell’infanzia: n. 1 unità. Dal Lunedì al Venerdì: ore 07,30 - 14,42
SEDE Trappeto Scuola Primaria e Secondaria di I Grado: N. 3 unità.
N. 2 collaboratori scolastici effettueranno tutta la settimana il seguente orario 7,30-14,42.
N. 1 collaboratore scolastico effettuerà il seguente orario: dalle 10:30 alle 17:42
SEDE Balestrate plesso Infanzia Mattarella: n. 2 unità.
Orario a tempo ridotto dalle ore 7.30 alle ore 14.42 (periodi di assenza servizio mensa).
L’orario di servizio dei collaboratori scolastici con l’orario a tempo normale è il seguente da Lunedì al Venerdì
N° 1 Collaboratore Scolastico dalle ore 07.30- 14.42. L’altro Collaboratore scolastico a turno settimanale svolgerà il
seguente orario 10.30 -17.12 dal Lunedì al Venerdì.
SEDE Balestrate plesso Infanzia Aldisio: n. 2 unità.
I Collaboratori Scolastici svolgeranno l’orario settimanale (36 ore) su 5 giorni lavorativi con la seguente
articolazione: n°1 Collaboratore Scolastico dalle ore 07.30- 14.42. N°1 Collaboratore Scolastico a turnazione giornaliera
svolgerà il seguente orario 10.00 -17.12 da Lunedì a venerdì.
4.3 Attività di formazione ed aggiornamento ATA In ossequio alla normativa prevista per la formazione e tenuto conto sia deil'artl4 del DPR 275/2000 che dell'art.66 del
CCNL 29/11/2007, il DSGA procederà con successiva comunicazione al Dirigente Scolastico a formalizzare un progetto
di formazione per tutto il personale ATA.
Si propone la formazione per la sicurezza ai collaboratori scolastici privi di attestati comprovanti la partecipazione a
corsi di formazione sul primo soccorso e l’antincendio rischio alto, alla RLS e al preposto alla sicurezza ai fini degli
adempimenti della legge 81/08.Per gli assistenti amministrativi formazione destinata all’apprendimento relativi agli
adempimenti e utilizzo del mercato elettronico RDO Formazione sull’applicativo Passweb, formazione sul CAD e
dematerializzazione e conservazione sostitutiva dei documenti cartacei da porre in essere attraverso il programma
GECODOC di ARGO.
4.4 PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE
Triennio 2019-2022
La formazione in servizio ai sensi della nuova legge 107/2015 è “obbligatoria, permanente e strutturale” e rappresenta
un fattore decisivo per la qualificazione dell’Istituzione scolastica e per la crescita professionale del personale stesso.
Sulla base delle direttive del MIUR relative al piano di formazione dei docenti e alle seguenti priorità
l’Istituto programma ed approva un Piano di Formazione e Aggiornamento (PFT), che rappresenta un supporto utile al
raggiungimento di obiettivi attinenti ai bisogni formativi del personale docente e favorevoli al raggiungimento degli
obiettivi del PTOF.
Considerato che
il Collegio dei Docenti riconosce l’aggiornamento, sia individuale che collegiale, come un aspetto
irrinunciabile e qualificante della funzione docente, funzionale alla promozione dell’efficacia del sistema
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scolastico e della qualità dell’offerta formativa e che esso deve essere inteso come un processo sistematico e
progressivo di consolidamento delle competenze;
l’attività di formazione va correlata al Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto (RAV) e al Piano di
Miglioramento dell’Istituto (PDM);
l’attività formativa va programmata in funzione dei bisogni formativi rilevati tra i docenti mediante un’indagine
conoscitiva (somministrazione di uno specifico questionario):
a) le richieste avanzate dai docenti che richiedono la progettazione di nuovi percorsi didattici
all’acquisizione di abilità e competenze nelle nuove tecnologie;
b) la necessità di migliorare le competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento;
c) la necessità di attivare interventi riferiti la presenza di alunni diversamente abili, DSA e BES in molte
classi dell’istituto;
d) della valutazione degli apprendimenti e del miglioramento raggiunto;
vanno favorite anche le iniziative formative di libera iniziativa dei docenti, da ricondurre comunque ad una
dimensione professionale utile ad arricchire le competenze degli insegnanti e quindi la qualità
dell’insegnamento e di autoformazione attraverso carta elettronica per i singoli docenti (v. DPCM 23 settembre
2015);
vanno programmate attività formative obbligatorie sulla sicurezza del lavoro e/o inerenti la stessa (D.Lgs.
81/2008);
le numerose innovazioni, l’autonomia scolastica e il processo di riordino dettato dalla riforma della scuola,
hanno reso in questi anni ancora più pressante la necessità di una formazione e di un aggiornamento continuo.
Tenuto conto degli esiti del rapporto di Autovalutazione dell’a.s. 2018/19 dal quale si evince una carenza nelle
competenze linguistiche e logico-matematico desunte dalle prove Invalsi e che l’istituto necessita di implementare
strategie inclusive che tengono conto delle esigenze di tutti.
Considerato che nel Piano di Miglioramento si prevedono interventi metodologici di costruzione di ambienti inclusivi
e contestualmente l’applicazione di strategie didattiche di sviluppo e recupero dell’attività linguistiche e delle attività
logico-matematiche.
Visto che il dipartimento Matematico-scientifico di scuola secondaria di primo grado ha messo in evidenza la necessità
per l’anno scolastico corrente di una formazione per l’applicazione del Coding e formazione in lingua straniera.
Visto che il dipartimento Linguistico e Umanistico e Lingue Straniere di scuola secondaria di primo grado propone, per
l’anno scolastico corrente, un corso di formazione sulla Didattica Innovativa e digitale e un corso sulla Didattica per
competenze.
Visto che il dipartimento Espressivo (delle educazioni) di scuola secondaria di primo grado propone un corso di
formazione sull’Ambiente, per l’anno scolastico corrente, con personale specializzato e attività laboratoriali.
Viste le proposte del dipartimento trasversale di sostegno che prevedono: un corso per le tecniche ABA, un corso per
docenti e genitori sui DSA, un corso di disostruzione e utilizzo del defibrillatore in casi di emergenza, un corso sulle
tecnologie informatiche per gli alunni disabili e DSA.
Tenuto conto delle proposte dei dipartimenti di scuola primaria Linguistico-umanistico-espressivo e lingua straniera,
Matematico e scientifico.
Considerato l’alto tasso di Cheating evidenziato nelle prove Invalsi e la forte diversificazione degli esiti ottenuti.
È stato deliberato il Piano di Formazione Triennale delle attività di formazione e aggiornamento del personale docente
determinato nelle seguenti azioni volte ad innovare:
la progettazione curriculare verticale;
la progettazione di strategie inclusive;
la Progettazione e valutazione per competenze;
l’uso delle tecnologie didattiche per operare con le adeguate strategie didattiche negli ambienti digitali.
Pertanto, l’attività di formazione sarà ispirata a:
consentire al personale docente di approfondire, sperimentare ed implementare informazioni e competenze a
supporto della didattica (utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e/o multimediali);
sostenere la ricerca didattico-pedagogica in riferimento alle innovazioni di struttura e di ordinamento;
facilitare l’inclusione e l’integrazione di eventuali alunni stranieri, degli alunni disabili, DSA e BES.
INIZIATIVE COMPRESE NEL PIANO
Il Piano di Formazione è stato redatto tenendo conto delle linee generali indicate annualmente dal MIUR e degli
orientamenti strategici del RAV e del PDM e dalle proposte dei docenti fatte in sede dei Dipartimenti disciplinari; ciò
ha avuto lo scopo di valutare, con maggiore attendibilità, la possibilità di organizzare specifici corsi di aggiornamento
rispondenti ai bisogni dei docenti e alle reali esigenze della scuola e dell’offerta formativa.
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Esso comprende:
corsi di formazione organizzati da MIUR, USR e ATP per rispondere a specifiche esigenze connesse agli
insegnamenti previsti dagli ordinamenti o a innovazioni di carattere strutturale o metodologico decise
dall’Amministrazione;
corsi proposti dal MIUR, USR, enti e associazioni professionali, accreditati presso il Ministero, coerenti con
gli obiettivi sopra enunciati;
corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce;
interventi formativi dell’Istituto, in presenza di tutor esterni o interni (adeguatamente formati), autonomamente
progettati e realizzati dalla scuola a supporto degli obiettivi previsti dal PTOF;
interventi di formazione on line;
interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (Decreto Legislativo
81/2008).
Il POFT di istituto contempla, accanto ad attività formative rivolte a tutti i docenti, altre indirizzate prevalentemente a
gruppi distinti o figure specifiche quali:
gruppi di miglioramento (impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al PDM);
docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica (nel quadro delle
azioni definite nel PNSD);
consigli di classe, team docenti, personale comunque coinvolto nei processi di inclusione e integrazione;
figure sensibili impegnate ai vari livelli di responsabilità sui temi della sicurezza, prevenzione, primo soccorso,
ecc. anche per far fronte agli obblighi di formazione di cui al D.lgs. 81/2008.
Alcune attività formative rivolte a tutti i docenti o a categorie specifiche/figure di riferimento, sono attivate già dal
corrente anno scolastico. Altre vengono declinate nel triennio di riferimento del PTOF.
Ogni docente parteciperà alle azioni formative, deliberate dal Collegio dei docenti nell’ambito del PTOF, anche in una
logica di sviluppo pluriennale.
Per ciascuna delle iniziative deliberate saranno predisposte le unità formative.
Il presente Piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in volta proposte a
livello nazionale, regionale e provinciale, cui l’Istituto aderisce.
Nei casi in cui non sia possibile consultare l’organo collegiale, è delegata al Dirigente Scolastico la potestà di autorizzare
la partecipazione del personale ad eventuali corsi coerenti con gli obiettivi prefissati e le linee programmatiche del
PTOF, organizzati successivamente all’approvazione e integrazione del presente piano.
4.5 Reti e Convenzioni attivate Il nostro Istituto afferisce all’ Ambito 20 USR Sicilia ed ha stipulato un accordo di rete con l’Istituto Tecnico “Dalla
Chiesa” di Partinico, scuola polo di formazione per l'ambito territoriale n. 20- Palermo.