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PIANO NAZIONALE DI ORIENTAMENTO: PROGETTO DEL...

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 1 PIANO NAZIONALE DI ORIENTAMENTO: PROGETTO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA GRUPPO DI COORDINAMENTO REGIONALE SULL’ORIENTAMENTO Referente regionale per l’orientamento D.T. Bruno Seravalli GRUPPO DI LAVORO REGIONALE Responsabile del Progetto Tomaso Di Girolamo, Dirigente Scolastico Liceo Scientifico “Marinelli” di Udine Coordinatore Mariella Laurenti, membro del Gruppo di Coordinamento Regionale sull’orientamento, docente del Liceo scientifico “Marinelli” di Udine Autori delle “buone pratiche” selezionate in ambito regionale e docenti esperti Alessandra Conte Romani, Dirigente Scolastico dell’ I.C. “Randaccio” di Monfalcone Gabriella Burba, tutor al Seminario nazionale di Abano Terme, docente dell’ ISIS “Malignani” di Cervignano Marta Cesare, docente della SMS “Manzoni & Fermi” di Udine Renata Dobrilla, docente dell’ I.C. “Randaccio” di Monfalcone Marilena Lisetto, docente della SMS “Costantini” di Pasiano di Pordenone Tiziana Lizzi, docente del Liceo Scientifico “Marinelli” di Udine Daniela Pighin, docente dell’ ITG “Pertini” di Pordenone Marina Pinat, docente dell’ I.C. “Randaccio” di Monfalcone Sylviane Beltrame, docente del Liceo Scientifico “Marinelli” di Udine Maria Marangon, docente dell’ ITG “Pertini” di Pordenone
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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 1

PIANO NAZIONALE DI ORIENTAMENTO: PROGETTO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

GRUPPO DI COORDINAMENTO REGIONALE SULL’ORIENTAMENTO Referente regionale per l’orientamento

D.T. Bruno Seravalli

GRUPPO DI LAVORO REGIONALE

Responsabile del Progetto

Tomaso Di Girolamo, Dirigente Scolastico Liceo Scientifico “Marinelli” di Udine

Coordinatore

Mariella Laurenti, membro del Gruppo di Coordinamento Regionale sull’orientamento, docente del Liceo

scientifico “Marinelli” di Udine

Autori delle “buone pratiche” selezionate in ambito regionale e docenti esperti

Alessandra Conte Romani, Dirigente Scolastico dell’ I.C. “Randaccio” di Monfalcone

Gabriella Burba, tutor al Seminario nazionale di Abano Terme, docente dell’ ISIS “Malignani” di Cervignano

Marta Cesare, docente della SMS “Manzoni & Fermi” di Udine

Renata Dobrilla, docente dell’ I.C. “Randaccio” di Monfalcone

Marilena Lisetto, docente della SMS “Costantini” di Pasiano di Pordenone

Tiziana Lizzi, docente del Liceo Scientifico “Marinelli” di Udine

Daniela Pighin, docente dell’ ITG “Pertini” di Pordenone

Marina Pinat, docente dell’ I.C. “Randaccio” di Monfalcone

Sylviane Beltrame, docente del Liceo Scientifico “Marinelli” di Udine

Maria Marangon, docente dell’ ITG “Pertini” di Pordenone

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 2

SCUOLE E DOCENTI CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO IC “Giacich” (GO): Marina Parladori

IC “Verni” Fogliano (GO): Francesca Calligaris, Luciana Deponte, Maria Teresa Gallo, Arianna Nadalutti,

Donatella Petean, Francesca Zamar

SM “Corridoni” Fogliano (GO): Silvia Dreossi , Liviana Persolia

IC Polo Grado (GO): Ornella Tabani

IC Lucinico (GO): Maurizia Marini

IC “Randaccio” Monfalcone (GO): Daniela Grillo, Paola Petullà, Alessandro Romano

SM “Lozer” (PN): Salvatrice Nicoletti, Roberta Pagotto, Riccarda Rigo, Danila Turchet

IC Azzano Decimo (PN): Annamaria Ceccarello, Nadia Crestan, Alessandro Venerus

IC Pasiano (PN): Liliana Da Riol, Ornella Lazzaro

IC Porcia (PN): Claudia Bigaton, Rachele Dall'Aglio

IC “Altipiano” (TS): DS Rita Manzara, Emanuela Galasso

SM “Manzoni & Fermi” (UD): Filomena Morsa, Francesca Pilotti

SM “Bianchi” Codroipo (UD): Giuseppe Paludo, Luisa Piccini, Elena Rossi

IC Faedis (UD): Gabriella Cecotti, Lucia Pellizzari, Alessandra Zamolo

SM “Cantore” Gemona (UD): Dania Cargnelutti, Lisetta Contessi, Donatella Santi, Francesca Turchetto

SM Lestizza (UD): Marianna Feruglio, Loredana Plasenzotti, Rosa Sacchetti

IC “Carducci” Lignano (UD): Antonio Bencivenga, Dina Girardi, Rita Picotti

IC Majano Forgaria (UD): Fiorella Floramo

IC Mortegliano Castions di Strada (UD): Raffaella Boschetti

IC Pagnacco (UD): Maria Bitonto, Daniele Bosco, Marina Cristofoli, Daniela Guerra

SM Talmassons (UD): Giulia Peresani , Alessandra Testa

IC Tarcento (UD): Paola Coradazzi, Rossella Gomboso, Paola Iacuzzi , Andrea Marelli, Michela Sbuelz

IC Tavagnacco (UD): Monica Delfrate, Silvia Magri, Giovanna Zampieri

IPC “Cossar” (GO): Maria Teresa Micailovich, Lucia Zanuttig

IPSIA "Da Vinci" (GO): Dario Giustizieri

IPSIA "Zanussi" (PN): DS Pina De Martino, Cristina Peresson, Marusca Savini

IPSIA “Mattioni” Cividale (UD): Laura Acone, Maria Paola Comes, Michelina Giavedoni

ISIP Monfalcone (GO): Roberta Galuppo, Gianna Cera

ISIS “Malignani 2000” Cervignano (UD): Fulvia Albanese, Mariarosaria Esposito

ISIS “Solari” Tolmezzo (UD): Giovanni Garlatti

ITAS “Deledda” (TS): DS Maria Cristina Rocco

ITG “Pertini” (PN): Paola Del Fiol, Lorella Taiariol, Danilo Mauro

ITI “Kennedy” (PN): Antonella Mazzotta

ITI Cervignano (UD): Lucia Trevisan

Liceo “Alighieri” (GO): Antonella Codispodi, Alessio Sokol

Liceo “Buonarroti” Monfalcone (GO): Marzia Battistutti, Maria Sole Politti, Giulia Realdon

Liceo “Grigoletti” (PN): Pierpaola Busetto, Nadia Del Savio, Luigi Grimaldi, Fabiola Montico, Paola

Schincariol

Liceo “Majorana” (PN): Augusta Calderan, Michele Casella, Maria Grazia Martino, Angela Piazza

Liceo “Petrarca” (TS): Sabina Poillucci, Emilia Sponza, Anita Taverna

Liceo “Marinelli” (UD): Elisa Angeli, Graziella Covre, Emanuela Toninato, Riccardo Sangoi

Liceo “Magrini” Gemona (UD): Laura Candotti, Antonella Peressini , Antonella Rumiz

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 3

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia - Direzione Generale

Servizio Ispettivo

La pubblicazione che segue presenta la documentazione del lavoro svolto da uno dei due gruppi, coordinati a livello regionale dall’USR, che dal 2009 si sono occupati dell’orientamento, dedicandosi uno all’orientamento in uscita dalla scuola secondaria di secondo grado (prosieguo degli studi accademici, percorsi post diploma e problematiche connesse all’inserimento nel mondo del lavoro), l’altro al delicato passaggio dalla scuola secondaria di 1° a quella di 2° grado, in un’ottica di continuità curricolare. La peculiarità del lavoro, oltre al valore didattico rappresentato da una attività di ricerca - azione svolta in cooperazione ed integrazione tra docenti dei due ordini di scuola, è consistita nell’affrontare il nodo della progettazione didattica per competenze, che è “ la cifra” più significativa della riforma in atto nel sistema scolastico del Paese. In sintesi il lavoro si è concentrato sullo sviluppo di alcune tematiche relative all’orientamento in entrata al biennio dell’obbligo della scuola secondaria di II grado (in uscita dalla scuola secondaria di I grado) tramite la realizzazione di interventi, articolati a livello provinciale con azioni integrate tra scuole del I e II ciclo di istruzione, di analisi, studio e predisposizione di metodologie, strumenti e mezzi, raccolta e diffusione delle buone pratiche e interventi di ricerca-azione, volti a colmare il gap tra i due ordini di scuole. Le finalità sono state raggiunte attraverso la costruzione di un modello di curricolo verticale tra l’ultimo anno della scuola media e il biennio delle superiori finalizzato all’acquisizione delle conoscenze, abilità, e competenze dell’obbligo di istruzione attraverso l’analisi, il confronto e la condivisione di descrittori ed indicatori nonché contenuti degli apprendimenti di fine primo ciclo rispetto a quelli relativi al conseguimento dei risultati degli apprendimenti fissati per l’obbligo di istruzione descritti nei quattro assi culturali e nelle otto competenze chiave e la predisposizione di modelli e strumenti atti a verifica, valutazione e certificazione degli elementi essenziali dei traguardi raggiunti. Tali materiali didattici possono costituire un buon riferimento operativo per la realizzazione concreta e quotidiana di quanto previsto per il primo biennio della scuola secondaria di secondo grado dai nuovi regolamenti in corso di emanazione. Bruno Seravalli Dirigente Tecnico presso USR FVG Coordinatore del gruppo regionale sull’orientamento

LICEO SCIENTIFICO “GIOVANNI MARINELLI” DI UDINE

L’attuale stagione del sistema nazionale di istruzione e di formazione si caratterizza per le sue connotazioni d’innovazione – per molti aspetti ancor più incisive e rivoluzionarie delle stagioni della partecipazione e della sperimentazione che nel trentennio precedente hanno innervato l’impianto tradizionale della scuola italiana – in termini sia di consolidamento dell’autonomia scolastica sia di sintonia con i sistemi nazionali degli altri stati eurocomunitari. Per assicurare al nuovo impianto formativo scolastico le debite connotazioni di qualità, efficacia ed adeguatezza - in armonia con le direttive ministeriali per il Piano Nazionale per l’Orientamento - per impulso dell’U.S.R.-F.V.G. è stata costituita la rete regionale delle istituzioni scolastiche che ha prodotto il Progetto di Rete D.O.C.C., imperniato sulla ricerca-azione e sulla disseminazione delle best practice in una prima fase a livello di sperimentazione didattica e nella fase di regime a livello di sistema.

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 4

La produttività progettuale della rete afferisce a quel particolare momento del percorso formativo del soggetto in formazione permanente costituito dalla transizione dal primo al secondo grado del settore dell’istruzione secondaria quale paradigma per i successivi momenti di transizione all’accesso all’istruzione accademica, all’inserimento nel mondo del lavoro, alle riconversioni professionali ed alla fuoriuscita dal ciclo lavorativo. Il percorso progettuale annovera quali pietre miliari, ancorate all’acronimo D.O.C.C., la didattica orientante alla transizione scolastica durante la stagione adolescenziale e le competenze di continuità per il futuro esercizio della cittadinanza attiva durante l’età adulta. I gruppi di lavoro del progetto D.O.C.C. hanno partorito un prodotto prezioso – scientificamente valido ed operativamente efficace – per la sua utilizzazione nella quotidianità scolastica, che ora viene messo a disposizione dell’intera platea delle istituzioni scolastiche secondarie della Regione Friuli Venezia Giulia, anche con l’ambizioso intento di sollecitare – per effetto domino – ulteriori produzioni di ricerca-azione da parte di altre reti di istituzioni scolastiche o di altri soggetti comunque consorziati. L’effetto virtuoso delle buone pratiche, veicolate con questo strumento didattico-progettuale, contribuirà certamente al raggiungimento di due obiettivi (l’incremento del successo scolastico e formativo degli alunni e la valorizzazione professionale dei docenti) ineludibili per riposizionare il sistema scolastico italiano nella graduatoria internazionale dei sistemi scolastici nazionali in una posizione finalmente degna di una nazione che – oltre ad essere stata nei secoli scorsi un’incubatrice di civiltà e di cultura – anche nel terzo millennio è candidata a ricoprire ruoli di leadership umanistica, scientifica, pedagogica, artistica, economica, tecnologica e sociale.

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO D.O.C.C. Dirigente Scolastico Tomaso Di Girolamo

Alla conclusione, speriamo provvisoria, dei lavori, vogliamo ringraziare l’USR, gli illuminati Dirigenti che hanno reso disponibili i più motivati insegnanti delle proprie scuole ed i moltissimi Docenti che, dimostrando di aver mantenuto vivi in sé l’entusiasmo e la voglia di confrontarsi e di innovare il proprio metodo di lavoro, hanno contribuito alla realizzazione del progetto. L’attività svolta, che ci ha visti impegnati dal febbraio 2009 al 2010, ha permesso di raggiungere, superando le prevedibili difficoltà, gli obiettivi primari del gruppo di lavoro: 107 insegnanti di diversi ordini e indirizzi scolastici di tutte le province della regione si sono confrontati sulle competenze chiave di cittadinanza ed hanno coinvolto 1282 studenti nella sperimentazione in atto ed in una prova comune, realizzata sul modello di OCSE PISA. La somministrazione, la valutazione e l’analisi dei risultati hanno consentito anche di avviare, all’interno dei Consigli di Classe coinvolti, una riflessione globale sui singoli studenti, al di là della specificità delle discipline. I questionari metacognitivi proposti alla conclusione delle prove hanno consentito di creare i presupposti per un processo di auto orientamento da parte degli studenti. Le prove, consapevolmente proposte come esercitazioni suscettibili di correzioni, modifiche, integrazioni, hanno consentito di ricavare un quadro, sia pur parziale, approssimativo e provvisorio, di alcune delle competenze chiave di cittadinanza in possesso degli studenti della secondaria di primo e di secondo grado della Regione. Con la speranza che qualità, intensità ed entusiasmo dell’impegno profuso dagli insegnanti, nell’interesse degli studenti e più in generale della scuola, non debbano andare dispersi, ci auguriamo che l’attività iniziata possa avere un degno seguito.

Il gruppo di lavoro

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 5

IL PROGETTO

In rapporto di continuità con il piano nazionale di orientamento del MIUR, che ha concluso la sua prima tappa con il convegno di Abano, l’USR Friuli V.G. ha costituito un gruppo regionale di lavoro per diffondere nelle scuole pratiche di didattica orientante da sperimentare e portare gradualmente a sistema. In questa prima fase è stata effettuata l’opzione di intervenire su due cruciali snodi del percorso formativo dello studente: la transizione fra scuola secondaria di primo e secondo grado e quella fra la conclusione degli studi secondari e il mondo dell’Università e del lavoro. Il lavoro di preparazione è stato suddiviso fra due sottogruppi che, con lo stesso approccio di didattica orientante in continuità, hanno elaborato i materiali da presentare e discutere con gli insegnanti delle scuole aderenti al progetto. In questo ambito verranno proposte le motivazioni delle scelte effettuate dal sottogruppo che si è occupato dei percorsi in continuità fra scuola secondaria di primo e secondo grado. È comune consapevolezza che la scelta della scuola “superiore” rappresenta per studenti ancora molto giovani una fase cruciale e molto delicata nella progressiva definizione di un proprio progetto per il futuro. Essa interviene in un momento evolutivo particolarmente difficile, in cui interessi, attitudini, valori, aspirazioni, identità sono ancora in fieri, costituendo la prima vera decisione importante nella vita di uno studente. In un contesto sociale caratterizzato dal passaggio da ruoli ascritti a ruoli liberamente scelti, tale scelta non solo risulta molto impegnativa e condizionata da molteplici fattori, ma spesso, purtroppo, se non rispondente alle reali esigenze e competenze dello studente, produce esiti di insuccesso e dispersione scolastica. Anche se il gruppo di lavoro condivide totalmente l’opzione di Abano per un orientamento lungo tutto l’arco della vita, non vi è dubbio che le azioni orientanti debbano farsi più mirate e specifiche nei momenti di transizione, come supporto alla scelta, all’autovalutazione e all’auto-orientamento. In quest’ottica si è pensato di coniugare in un percorso unitario tre aspetti della formazione oggi ritenuti essenziali: la didattica orientante, il curricolo verticale, l’apprendimento di competenze chiave per l’esercizio di una cittadinanza attiva. È lo stesso D.M. 22/08/07 sul nuovo obbligo di istruzione a proporre, nelle linee guida, una saldatura fra progetti di continuità e raccordo curriculare, orientamento e apprendimento per competenze. Le competenze chiave di cittadinanza sono infatti tutte anche competenze orientanti. In questa prima fase di sperimentazione il gruppo di lavoro ne ha scelte due, che necessariamente implicano anche le altre: comunicare e risolvere problemi. Si può infatti ipotizzare che la competenza del risolvere problemi coinvolga tutte le altre e si declini poi nell’imparare ad imparare e nell’agire in modo autonomo e responsabile. Concretamente sono state quindi realizzate due prove da sperimentare nelle classi terze della secondaria di primo grado e nelle classi prime della secondaria di secondo grado, in un percorso di continuità ed orientamento sintetizzato dal logo del progetto. La prova sulla competenza del comunicare è articolata in:

1. “Lettura” della pagina 2. Comprensione del testo 3. Comprensione delle consegne 4. Competenza lessicale

La prova sulla competenza del risolvere problemi propone sei quesiti nell’area matematico scientifica e storico-sociale.

INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE E SITOGRAFICHE http://www.pubblica.istruzione.it/dg_post_secondaria/obbligo_istruzione.shtml (D.M. 139 del 22/08/07 e allegati) http://www.indire.it/indicazioni/ (indicazioni per il curricolo) http://www.indire.it/obbligoistruzione/ http://gold.indire.it/gold2/ (archivio buone pratiche) http://www.invalsi.it/invalsi/index.php (valutazione del sistema di istruzione) http://www.regione.fvg.it/rafvg/istruzione/areaArgomento.act?dir=/rafvg/cms/RAFVG/AT2/ARG3/ (or. regionale) http://www.abruzzo.istruzione.it/icaq/allegati/competenze.pdf (articolo sulle competenze chiave di cittadinanza) http://www.ipbz.it/Generale/VisualizzaDescrSezione.aspx?area=7&id=527 (bibliografia sulle competenze) http://www.csc-er.it/documentazione_1/nuova_sezione_8/default.aspx (strategie, progettazione, monitoraggio, valutazione, certificazione) http://www.qualitascuola.com/portalequalita/Normativa/misureaccompagnamentoCERTIFICAZIONE_COMPETENZE.pdf

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 6

www.memorbalia.it/competenze/sitobibliografiaok.htm http://www.jobtel.it/Default.aspx?sezid=04&action=temal&idtema=604&idmacro=6 (bibliografia sull’orientamento) Pombeni, M. L., Chiesa, R., Il gruppo nel processo di orientamento, Carocci, Roma (2009) Gentilini P., Manildo G, Fuso S.: Competenza razionale e didattica dei saperi di base (Franco Angeli 2007) F. Batini (a cura di), manuale per orientatori. metodi e scenari per l'empowerment personale e professionale Erickson, Trento F. Batini e L. Pastorelli (a cura di), L’orientamento allo specchio Ed. Pensa Multimedia, Lecce F. Marostica, Competenze@competenze per il successo formativo e non in "Innovazione Educativa" n.4/2003 F.Marostica, Costruire competenze orientative propedeutiche: la didattica orientativa in "Innovazione educativa" n.2/2003 Competenze chiave. Un concetto in divenire nell'istruzione obbligatoria, Rapporto sui curricoli dell’obbligo in 15 paesi europei svolto da Eurydice (2002) Competenze chiave per una positiva vita attiva e per il buon funzionamento della società. Rapporto finale della ricerca OCSE DeSeCo, Definition and Selection of Competencies: Theoretical and Conceptual Foundations (2003) AAVV (a cura di), Apprendimento di competenze strategiche. L’innovazione dei processi formativi nella società della conoscenza, Franco Angeli, Milano 2004 P.Marmocchi, C. Dall'Aglio e M. Tannini, Educare le Life Skills Come promuovere le abilità psico-sociali e affettive secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, Erickson, Trento 2004 M. Pellerey, Le competenze individuali e il portfolio, La Nuova Italia, Milano 2004 P. G. Bresciani, Bilancio di competenze, formazione e approccio biografico-narrativo in Professionalità»n.80/2004 R. Frega, La logica della ‘competenza’: un problema aperto, in «Professionalità» n.80/2004 P. G. Bresciani, Le competenze tra linguaggi, pratiche e sistemi di regolazione in«Professionalità» n.83/2004 P. G. Bresciani, Riconoscere e certificare le competenze. Ragioni, problemi, aporie in «Professionalità» n.87/2005 P. G. Bresciani, Competenze sul lavoro e competenze nei curricoli formativi in «Professionalità» n.90/2005 A. Cenerini, Curricoli: le tendenze internazionali, Relazione tenuta al Seminario di Fano del 2004 Competenze e standard nella scuola di oggi. Intervista a Lucio Guasti in «Scuola insieme» n.2/2004 (dicembre) S. Meghnagi, Il sapere professionale. Competenze, diritti, democrazia, Feltrinelli, Milano 2005 F. Almacolle, V. Missio, L. Zanini, Sviluppo delle competenze: prepararsi al futuro. Metamorfosi, un programma per il potenziamento delle abilità cognitive-emotive, FrancoAngeli, Milano 2005 G. Gola, Competenze e formazione. Dal concetto di competenza alla progettazione formativa in «Professionalità» n.86/2005 T. Maglia, Lo sviluppo della conoscenza. Dalle conoscenze alle competenze in «Scuola insieme» n.5/2005 (giugno) G. Ferrante, Dalle conoscenze alle competenze in «Scuola insieme» n.1/2005 F. Bednarz, C. Marinoni, Apprendere risolvendo problemi. Le competenze informatiche tra specializzazione e imprenditorialità in «Professionalità» n.90/2005 M. Lozzi, Competenze essenziali e accertamento. La necessità di un gioco a carte scoperte in «Professionalità» n.90/2005 G. Cerini, M. Spinosi (a cura di), Voci della scuola 2006, Tecnodid, Napoli 2005 C.mPetracca, Competenze e standard formativi; S. Ferreri, Competenze linguistiche; B. Martini, Competenze matematiche; C. Fiorentini, Competenze scientifiche

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 7

DIARIO DI BORDO

Gennaio/ marzo 2009: raccolta delle “buone pratiche” della Regione (Secondarie di primo e di

secondo grado) relative all’orientamento in entrata ed alla programmazione per competenze.

Marzo/settembre 2009: formazione del gruppo di lavoro regionale, stesura del progetto,

predisposizione del materiale ed organizzazione delle successive attività. Raccolta delle adesioni

delle scuole secondarie di primo e di secondo grado della Regione.

23 settembre 2009. Primo incontro del gruppo al completo.

I parte. Riunione plenaria : ∙ presentazione del progetto ∙ presentazione del materiale prodotto dal gruppo di lavoro

II parte. Condivisione del materiale all’interno di gruppi eterogenei e formulazione di ipotesi di

percorsi all’interno dei vari Consigli di Classe

Settembre/ottobre 2009. Incontri del gruppo di lavoro per la predisposizione della prova del 19

ottobre

19 ottobre 2009. Somministrazione sperimentale I prova DOCC

18 novembre 2009. Secondo incontro del gruppo al completo ∙ I parte. Lavoro di gruppo: riflessione sulle attività svolte nelle classi ∙ II parte. Riunione plenaria per la condivisione delle osservazioni emerse precedentemente

16 dicembre 2009. Somministrazione a livello regionale della prova DOCC e compilazione della

scheda di rilevazione dati

dicembre /gennaio. Tabulazione dei dati e predisposizione del materiale

24 febbraio 2010. Terzo incontro del gruppo al completo ∙ I parte. Riunione plenaria per la presentazione dei risultati ∙ II parte. Lavoro di gruppo: riflessione conclusiva sul lavoro svolto e consegna della

pubblicazione ∙ III parte. Relazione in plenaria dei referenti dei vari gruppi e consegna degli attestati

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 8

COMPETENZE DI CITTADINANZA EUROPEA INDICATORI E LIVELLI DI PADRONANZA

COMPRENDERE: ASCOLTO

INDICATORI LIVELLI DI PADRONANZA

BASE INTERMEDIO AVANZATO

ASC

OLT

O

1 Attenzione (prerequisito da verificare con griglia ed osservatore)

Assume un atteggiamento corporeo adeguato razionale

Elimina i distrattori

È disponibile al compito

2 Comprensione

Comprende il tipo di messaggio

Gli attribuisce un significato ( argomento)

Sa rispondere ad alcune domande logiche sul testo

Coglie la struttura del messaggio nelle sue articolazioni principali (unità costitutive)

Distingue fra informazioni necessarie/ accessorie , principali / secondarie

Coglie la struttura del messaggio nelle sue specificità

Comprende i vari significati dei messaggi

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 9

COMPRENDERE: LETTURA

INDICATORI LIVELLI DI PADRONANZA

BASE INTERMEDIO AVANZATO

LETT

UR

A

1 Comprensione consegne

Individua quante operazioni deve fare

Individua quali operazioni deve fare

Individua gli eventuali “segnali facilitatori”

Individua le consegne implicite

2 Lettura della pagina

Indica il titolo

Indica i sottotitoli

Indica il numero dei paragrafi presenti

Indica le parole evidenziate

Indica la presenza di immagini di vario tipo (foto, riproduzione di opere d’arte…)

Indica la presenza di grafici e/o cartine

Indica l’argomento principale

Individua la funzione degli elementi presenti sulla pagina

Individua le relazioni logiche tra gli elementi presenti sulla pagina.

3 Comprensione

Comprende in modo globale messaggi di vario genere (pubblicitari, multimediali, istruzioni, inserzioni….)

Ricava informazioni essenziali da grafici, tabelle, schede, mappe…

Comprende i significati espliciti dei diversi messaggi, anche multimediali

Ricava informazioni esplicite da grafici, tabelle, schede, mappe

Comprende i significati espliciti ed impliciti dei diversi messaggi anche multimediali

Mette in relazione e

interpreta informazioni

esplicite da grafici,

tabelle, schede, mappe…

4 Competenza lessicale Comprensione dei linguaggi specifici

Attribuisce ai termini di uso comune un significato legato al contesto

Comprende il lessico di base dei linguaggi settoriali

Comprende la simbologia fondamentale delle varie discipline (rappresentazioni cartografiche, formule, disegni…)

Comprende gran parte del significato dei termini nel contesto

Comprende buona parte del lessico dei linguaggi settoriali

Comprende la simbologia delle varie discipline

Coglie il significato metaforico di termini di uso comune

Comprende pienamente il lessico dei linguaggi settoriali

Comprende la struttura di un enunciato espresso in un linguaggio settoriale

Comprende appieno la

simbologia delle varie

discipline

(rappresentazioni

cartografiche, formule…)

Riesce a cogliere il senso e dettagli precisi di un enunciato elaborato

Analizza testi diversi applicando metodi adeguati alle singole tipologie

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RISOLVERE PROBLEMI

INDICATORI LIVELLI DI PADRONANZA

BASE INTERMEDIO AVANZATO

RIS

OLV

ERE

PR

OB

LEM

I

1 Focalizzazione dell’obiettivo

Individua l’obiettivo in modo essenziale.

Individua e definisce l’obiettivo.

Individua e definisce l’obiettivo anche in situazioni complesse.

2 Riconoscimento delle informazioni (dati/osservazioni) fornite dal testo o situazione sperimentale

Riconosce le informazioni essenziali

Coglie tutte le informazioni utili.

Coglie tutte le informazioni e le gerarchizza.

3 Individuazione delle conoscenze collegate al problema

Individua l’ambito delle conoscenze.

Individua le conoscenze collegate alle informazioni.

Individua più conoscenze collegate alle informazioni e le integra

4 Individuazione degli strumenti adeguati alla ricerca di soluzioni

Propone alcuni strumenti utili alla ricerca della soluzione

Propone gli strumenti essenziali per la ricerca della soluzione

Propone gli strumenti più adeguati alla ricerca, effettuando ipotesi alternative.

5 Formulazione di congetture/ipotesi

Formula congetture plausibili , non sempre significative ai fini della risoluzione del problema.

Formula congetture plausibili e pertinenti al processo di ricerca.

Formula congetture plausibili e pertinenti al processo di ricerca in situazioni complesse.

6 Progettazione di una strategia risolutiva.

Formula una strategia globalmente corretta.

Formula una strategia ordinata e coerente.

Formula una strategia che ottimizza il percorso della ricerca.

7 Modellizzazione della situazione concreta con schemi formalizzati

Individua (con vari tentativi) un semplice schema formale per tradurre il problema.

Individua (dopo pochi tentativi) uno o più schemi formali idonei alla risoluzione del problema.

Individua immediatamente lo schema formale più idoneo, oppure ipotizza diversi schemi formali, optando per quello/i che portano in modo chiaro e rapido alla risoluzione del problema.

8 Raggiungimento della soluzione

La soluzione è sostanzialmente corretta, formulata in modo elementare, utilizzando un linguaggio non sempre specifico.

La soluzione è corretta e formulata in modo chiaro anche nell’uso del linguaggio.

La soluzione è corretta, formulata in modo chiaro ed articolato, con un linguaggio specifico del tutto adeguato

9 Argomentazione del procedimento con un linguaggio adeguato al tipo di problema

Argomenta col supporto dell’insegnante (o di uno schema) il procedimento seguito.

Argomenta in maniera autonoma il procedimento seguito.

Argomenta in modo chiaro, articolato e consapevole il percorso seguito.

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PIANO NAZIONALE DI ORIENTAMENTO: PROGETTO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

DIDATTICA ORIENTANTE COMPETENZE IN CONTINUITÀ PROPOSTA DI PROVA IN ITINERE

COMUNICARE – COMPRENDERE

“Lettura” della pagina

Comprensione del testo

Comprensione delle consegne

Competenza lessicale

RISOLVERE PROBLEMI

SCUOLA

CLASSE

ALUNNO

DATA

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ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE Per le risposte dovete utilizzare solo la penna. Alla fine di ogni prova ricordatevi di scrivere nome, cognome e classe nell’apposito riquadro Nella prova di oggi dovrete rispondere a due tipi di domande, a risposte aperte o chiuse.

Domande a risposte chiuse: per ogni domanda vi vengono presentate 3 o 4 risposte (una sola della quali è giusta), precedute da una lettera. Scegliete la risposta giusta cerchiando la lettera corrispondente.

ESEMPIO

Per la maggior parte degli studenti l’attività di orientamento della scuola è:

a Indispensabile

b Utile

c Poco utile

d Irrilevante

Se pensi di aver sbagliato scrivi NO vicino alla risposta che avevi scelto e cerchia quella giusta. Per la maggior parte degli studenti l’attività di orientamento della scuola è:

a Indispensabile

b Utile

c Poco utile

d Irrilevante

Domande a risposte aperte: dopo queste domande vi viene lasciato uno spazio nel quale dovete inserire la vostra risposta. In alcuni casi vi verrà anche chiesto di motivarla.

NO

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PROVA DI “LETTURA DELLA PAGINA”

Alunno

……………………………………

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1. Qual è l’argomento generale trattato in questa parte del libro? a. Il suono b. L’intensità c. Onde d. Altezza

2. E in particolare di cosa si parla? a. Altezza dei suoni b. Decibel c. Caratteri distintivi del suono d. Intensità dei suoni acuti e gravi

3. Secondo te di che tipo di testo si tratta? a. Intrattenimento b. Storia c. Musicale d. Scientifico

4. Da cosa lo hai capito? a. Presenza di disegni e di tabelle b. Presenza di grafici e domande c. Presenza di tabelle e grafici d. Presenza di domande e di disegni

5. Qual è la parola evidenziata nella seconda colonna? a. Shuttle b. Decibel c. Timbro d. Abbassare

6. Ci sono collegamenti fra il testo e le immagini? a Nella prima e seconda colonna b Nella prima colonna c Nella seconda colonna d No

7. La figura 16 a) si riferisce nel testo: a Alla didascalia b Alla colonna a sinistra c Alla colonna a sinistra e alla didascalia d A nessuna parte nel testo

8. Leggendo il grafico 16 b) ci sono due curve A e B da cui si capisce: a Che le ampiezze non cambiano b Che l’ampiezza nella curva A è minore di quella B c Che l’ampiezza nella curva A è maggiore di quella B d Che l’ampiezza ella curva B è minore di quella A

9. La figura 17 mette in evidenza: a Le diverse velocità di locomozione b Fornisce degli esempi di suoni acuti come vengono percepiti dall’uomo c Fornisce alcuni esempi di suoni d Le diverse intensità sonore percepite dal nostro orecchio

10. Le domande della prima colonna si riferiscono: a Alla parte seguente del testo b Introducono il prossimo argomento c Alla parte precedente del testo d Servono per incuriosire il lettore

CLASSE…………….. ALUNNO (nome - cognome)……………………………………..

LIVELLI

B I A

TOTALE “LETTURA DELLA PAGINA”

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PROVA DI COMPRENSIONE DEL TESTO Leggi attentamente e silenziosamente il testo, poi rispondi alle successive domande.

OCSE PISA 2006 A. L’indagine

“PISA 2006 è la terza fase di PISA (Programme for International Student Assessment), di cui condivide gli obiettivi fondamentali. Che cosa è PISA. La principale domanda di ricerca cui PISA 2006 intende rispondere è la seguente: ''Come cittadini, che cosa è importante conoscere, apprezzare ed essere in grado di fare in situazioni che richiedono un riferimento alla scienza e alla tecnologia?' Come nelle due precedenti fasi di PISA, la popolazione oggetto di indagine è quella degli studenti quindicenni. Il concetto che è alla base di PISA 2006 è quello di ''scientific literacy'' (''competenza scientifica funzionale''), che si riferisce non soltanto al possesso di specifiche conoscenze scientifiche, ma anche alla capacità di utilizzare in modo funzionale tali conoscenze in contesti di vita reale. Come nelle due precedenti fasi di PISA, la popolazione oggetto di indagine è quella degli studenti quindicenni.”

1. Qual è l’argomento principale del testo?

a. L’OCSE PISA b. Una ricerca c. Una scoperta scientifica d. La preparazione degli studenti

2. A chi si rivolge l’indagine? a. A tutti gli studenti b. A tutti gli studenti quindicenni delle scuole superiori c. A tutti gli studenti quindicenni delle scuole medie d. A tutti gli studenti quindicenni

3. Qual è l’obiettivo dell’indagine? a. Valutare la preparazione degli studenti b. Valutare le attitudini degli studenti c. Stabilire quali siano le conoscenze scientifiche necessarie ai cittadini d. Verificare quali Paesi preparino meglio gli studenti

4. Qual è il significato dell’espressione scientific literacy? a. Letteratura scientifica b. Possesso di conoscenze scientifiche c. Possesso di conoscenze scientifiche e capacità di utilizzarle d. Capacità di utilizzare le conoscenze scientifiche

B. Questi sono i risultati della prova di Scienze somministrata nel 2006 (media OCSE 500)

1. Chi coinvolge l’indagine OCSE PISA? a Tutto il mondo b I principali Stati europei c Europa, Asia, Africa d Europa, Asia, America e Oceania

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2. Dai dati del grafico è possibile ricavare i risultati ottenuti da

Canada Sì No

Islanda Sì No

Stati Uniti Sì No

Spagna Sì No

India Sì No

Gli studenti degli Istituti Tecnici Sì No

3. La differenza di punteggio tra Italia e Finlandia è di

a Circa 50 punti b Circa 100 punti c Più di 200 punti

C. Questi sono i risultati della prova di scienze in Italia (media nazionale 475)

1. Quali sono le zone d’Italia al di sopra della media nazionale?

a Il nord b Il nord ovest e il nord est c Il nord ovest, il nord est e il centro d Il nord est

2. E’ possibile dedurre il risultato del Nord Italia?

a Sì b No

3. Dove collocheresti, nel primo grafico, il Nord Est dell’Italia? a Fra Slovenia e Finlandia b Tra Francia e Croazia c Dove si trova l’Italia d Vicino all’Ungheria

4. In conclusione, come pensi si possano valutare i risultati dell’Italia? a positivi b parzialmente positivi c negativi

Perché?

CLASSE…………….. ALUNNO (nome - cognome)……………………………………..

LIVELLI

B I A

TOTALE COMPRENSIONE DEL TESTO

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PROVA DI COMPRENSIONE DELLE CONSEGNE Leggi con attenzione quello che segue e poi rispondi. “Ricerca sui quotidiani dell’ultima settimana notizie sulle violazioni dei diritti umani nel mondo. Compila una scheda e confrontala con quella dei tuoi compagni. Poi, tutti insieme, preparate un unico elenco dei più gravi abusi compiuti ai danni di esseri umani e discutetene in classe.”

1. Quante azioni devi compiere per eseguire in modo completo quanto richiesto? a 3 b 4 c 5 d 7

2. Le azioni che devi compiere sono tutte individuali?

a Sì b No

3. Troverai di seguito un elenco di azioni. Individua solo quelle presenti nel brano.

a Analizzare dei giornali per trovare le informazioni richieste b Analizzare i giornali più recenti per trovare le informazioni richieste c Analizzare le notizie su Internet per trovare le informazioni richieste

4. Troverai di seguito un elenco di azioni. Individua solo quelle presenti nel brano.

a Confrontare le informazioni con i tuoi compagni b Confrontare le informazioni con i tuoi compagni dopo averle sintetizzate in uno schema c Confrontare le informazioni con i tuoi compagni dopo averle sintetizzate in una scheda

5. Troverai di seguito un elenco di azioni. Individua solo quelle presenti nel brano.

a Compilare una lista degli abusi b Compilare una lista dei diritti umani c Compilare un elenco delle notizie più importanti

6. Troverai di seguito un elenco di azioni. Individua solo quelle presenti nel brano.

a Parlare in classe, tutti insieme, dei diritti umani b Fare una relazione orale sulle notizie più importanti c Confrontare, in classe, le vostre idee su quello che avete scoperto

7. Nella seconda riga appare la parola “confrontala”. Che cosa significa concretamente?

a Che è necessario evidenziare le eventuali diversità e somiglianze tra il tuo schema e quello dei tuoi compagni

b Che è necessario trovare le eventuali diversità e somiglianze tra la tua scheda e quelle compilate dai tuoi compagni

c Che è necessario evidenziare le eventuali diversità tra la tua scheda e l’elenco preparato dalla classe d Che è necessario colorare le eventuali diversità e somiglianze tra il tuo schema e quello dei tuoi

compagni 8. Quale sarà il prodotto finale del tuo lavoro individuale?

a Un testo b Una scheda c Una relazione orale d Un grafico

9. Qual è lo scopo finale?

a Creare un elenco b Fornire spunti per elaborare un testo c Fornire spunti per completare una scheda d Fornire spunti per una discussione in classe

10. Per eseguire nel migliore dei modi quanto richiesto dal brano, devi “creare” qualcosa che non è ancora in

tuo possesso, ma che è indispensabile. Sapresti individuare che cosa?

__________________________________________________________________________

CLASSE…………….. ALUNNO (nome - cognome)……………………………………..

LIVELLI

B I A

TOTALE COMPRENSIONE DELLE CONSEGNE

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PROVA DI COMPETENZA LESSICALE

A. COMPRENSIONE DEI TERMINI NEL CONTESTO

Ecosistemi fragili e turismo Zanzare che sfidano i rettili Le zanzare delle Galapagos si sono adattate a pungere anche tartarughe e iguane marine, rischiando di contagiare questi animali con malattie importate attraverso il sempre più intenso flusso turistico

Le tartarughe giganti delle Galapagos e altre specie caratteristiche di quelle straordinarie isole rischiano di dover affrontare una nuova pericolosa sfida: le malattie che possono essere trasmesse da alcune zanzare locali che hanno sviluppato una singolare attrazione per il sangue dei rettili. Come riferiscono in un articolo pubblicato sui "Proceedings of the National Academy of Sciences" (PNAS), i ricercatori della Zoological Society of London e del Parco Nazionale delle Galapagos hanno infatti scoperto che mentre le zanzare continentali della specie Aedes taeniorhynchus continuano a preferire il sangue dei mammiferi e occasionalmente degli uccelli, quelle che vivono sulle Galapagos hanno spostato le loro "attenzioni" verso i rettili (e in particolare le tartarughe giganti e le iguane marine), un fatto che, alla luce del continuo aumento del flusso turistico, alimenta i timori che questi cambiamenti possano devastare un ecosistema unico. Grazie a una serie di analisi genetiche, i ricercatori hanno mostrato come le zanzare che hanno colonizzato le Galapagos non siano state introdotte dall'uomo, come finora si pensava, ma che vi arrivarono circa 200.000 anni fa, un tempo sufficiente a spiegare tutta un'altra serie di adattamenti che hanno potuto riscontrare. A differenza delle popolazioni continentali che normalmente vivono nelle paludi e nelle foreste di mangrovie costiere, le zanzare delle Galapagos vivono e si riproducono anche all'interno delle isole e fino a un'altitudine di 700 metri. Secondo i ricercatori l'adattamento ai rettili fu legato alla scarsità di mammiferi sulle isole prima che vi arrivasse l'uomo 500 anni fa. “The genetic differences of the Galapagos mosquitoes from their mainland relatives are as large as those between different species, suggesting that the mosquito in Galapagos may be in the process of evolving into a new species.” ha detto Arnaud Bataille, uno dei ricercatori. "Con il turismo in rapida crescita, aumentano molto le possibilità che una zanzara affetta da qualche malattia sia trasportata per aereo dal continente", ha aggiunto Andrew Cunningham, un altro degli autori dello studio. "Se un nuovo patogeno arriverà per questa via, c'è il timore che possa essere assorbito dalle zanzare locali per poi diffondersi a tutto l'arcipelago." Le autorità dell'Ecuador hanno stabilito proprio recentemente che gli aerei per le Galapagos siano sottoposti a periodica disinfestazione dalle zanzare, ma i ricercatori sperano che tale misura sia presto assunta anche nei confronti delle navi, da carico e no.

A. Individua il significato che assumono i seguenti termini, nel contesto in cui si trovano:

1. “sfida” a Gara b Provocazione c Lotta per la sopravvivenza d Invito a combattere

2. "attenzioni" a Paure b Atti di gentilezza c Preferenze d Cure

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 19

3. “flusso” a Corrente b Arrivo c Scambio d Alta marea

4. “alimenta” a Mantiene in vita b Accresce c Dà importanza d Cancella

5. “unico” a Unitario b Diverso da tutti gli altri c Superiore a tutti gli altri d Omogeneo

6. “autorità” a Persone più importanti b Detentori del potere c Ministri d Persone più colte

7. “genetic” a Relating to genes or genetics b Relating to a genius c Relating to intelligence

8. “relatives” a Referring to numbers b Members of a family c Pronouns

9. “species” a A group of similar animals or plants b Abbreviation of speciality c American spelling of spices

10. “process” a Series of things or actions b To move or to walk c To judge a criminal

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B. COMPRENSIONE DEI LINGUAGGI SPECIFICI B1 Osserva attentamente la seguente piantina e rispondi alla successive domande

CARTINA DELLA RISERVA DELLA FOCE DELL’ISONZO (ISOLA DELLA CONA) 1. Quanti sono gli ingressi alla riserva?

a 2 b 5 c 7 d 4

2. Nella cartina sono indicate le strade con le

direzioni per alcune città, quali sono?

a Trieste, Venezia, Monfalcone b Fiumicello, Grado, Staranzano c Trieste d Venezia, Trieste

3. Ci sono indicazioni per:

a Aeroporto, stazione ferroviaria b Aeroporto, ospedale c Stazione taxi, aeroporto d Stazione ferroviaria, ospedale

4. Quale località si trova all’interno della

riserva?

a Isola Morosini b Alberoni c Monfalcone d Laguna di Grado

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B2 Trova la definizione più appropriata per i seguenti termini

1. “massa”: a Forza con cui un corpo è attratto verso il centro della terra b Quantità di materia che forma un corpo c Rapporto fra il peso e il volume di un corpo d Rapporto fra peso e superficie

2. “organismo vegetale”: a Organismo in grado di compiere la fotosintesi b Organismo con scheletro interno c Organismo appartenente al Regno dei Funghi d Organismo appartenente al Phylum Vertebrati

3. “clima” a Complesso delle condizioni meteorologiche che si manifestano durante una settimana b Complesso delle condizioni meteorologiche che caratterizzano una certa regione, nel corso delle

stagioni c Complesso delle previsioni meteorologiche effettuate in una certa regione, nel corso delle stagioni d Alternarsi delle stagioni

4. “settore secondario”

a Attività che trasforma le materie prime b Attività che vende i prodotti finiti c Attività che produce materie prime d Artigianato

5. “circonferenza” a Insieme infinito di punti in cui l’inizio e la fine coincidono b Curva chiusa c Insieme di punti che hanno la stessa distanza da un punto d Figura rotonda

6. “village” a Area or land with its own president or government b Synonym of landscape c Small town in the countryside

7. “noisy” a Unpleasant b Someone with a big nose c Opposite of quiet

8. Scegli fra le formule scritte in seguito quella che rappresenta l’area

di questa figura:

CLASSE . . . . . . . . . . . . ALUNNO (Nome – Cognome) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

LIVELLI

B I A

TOTALE COMPRENSIONE DEI TERMINI

TOTALE COMPRENSIONE DEI LINGUAGGI SPECIFICI

a 3ab b 2ab+a

2

c a2

+ 2 a2b

d ab + 40

b

2a a

a

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RISOLVERE PROBLEMI

A. IL TANGRAM

Il Tangram è un antico gioco cinese formato da un quadrato scomposto in sette figure:

Due triangoli grandi congruenti fra loro (pezzi 1 e 2)

Un triangolo medio (pezzo 7)

Due triangoli piccoli congruenti tra loro ( pezzi 3 e 5)

Un quadrato (pezzo 4)

Un parallelogramma (pezzo 6) A1 Osservando il modello esprimi con una frazione che parte, dell’intero quadrato, è ciascun pezzo:

1. Pezzo n°1 (triangolo grande): . . . . . . . .

2. Pezzo n° 6 (parallelogramma): . . . . . . . .

3. Pezzo n° 7 (triangolo medio): . . . . . . . .

4. Scrivi il ragionamento:

A2

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1. Scomponi ora il seguente quadrato nei sette pezzi del tangram:

2. Descrivi il procedimento seguito:

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B. I NUMERI FIGURATI

I seguenti sono numeri “figurati” perché li possiamo rappresentare con una figura geometrica e in questo modo possiamo intuire come trovare il successivo

1. Continua tu disegnando F6 e F7 e determina il loro valore

2. Sapresti determinare il valore di F101 individuando una regola che eviti tanti calcoli? F101 = …….

Regola:

F1=1 F2 = 4 F3 = 7 F4 = 10 F5 = 13

F6 = …. F7 =…..

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CC.. VVAACCAANNZZEE UUNN PPOO’’ SSAALLAATTEE ……

((ttrraattttoo ddaa PPrreessiiddiioo IISSSS ddii PPoorrddeennoonnee:: hhttttpp::////wwwwww..iittccmmaattttiiuussssii..iitt//IISSSS..hhttmm))

Al suo ritorno da un viaggio Giuseppe ha portato alcune foto delle sue vacanze. La più divertente è questa.

Ha però portato una bottiglia di plastica che contiene 1L di acqua salata e tu devi indovinare da quale mare o oceano proviene.

(L = litro)

Se disponi di:

- piastra riscaldante

- cilindro graduato

- beakers (contenitore in vetro) di varie capacità

- bilancia

1. Quale esperimento puoi progettare per risolvere il problema?

2. Elenca la sequenza delle azioni che puoi compiere indicando gli strumenti da utilizzare

Giuseppe ha bevuto dell’acqua salata, ma non ha

voluto dire di quale mare si tratta!

Salinità dei mari e degli oceani.

Mari e oceani Concentrazione

Oceano Atlantico 31,5 g / L

Mar Nero 17,6 g / L

Mar Rosso 43 g / L

Mar Morto 270 g / L

Mar Baltico 4,8 g / L

Mar Mediterraneo 36,6 g / L

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D. VERIFICA DI UN’IPOTESI

D1 Quali sbarre metteresti a confronto, per vedere se le sbarre più lunghe sono più flessibili (cioè si piegano più facilmente) di quelle più corte? Scegli una sola risposta fra le coppie elencate.

a 1e 8 b 1e 6 c 1e 4 d 1e 3 e 1e 2

D2 In riferimento alla risposta che hai dato, indica: 1. quali sono le proprietà, che puoi ricavare dalla figura, che caratterizzano ogni sbarra.

2. la motivazione della tua scelta

D3 Quali sbarre metteresti a confronto per stabilire qual è il materiale più flessibile?

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E. IL CASCO RITROVATO

Hai trovato in un angolo della stazione ferroviaria un casco da motociclista nuovo di zecca. Ti chiedi che fare nell’ambito della legalità: tenertelo o … Per la risoluzione del problema ti vengono proposti i seguenti materiali:

Art. 923 Cose suscettibili di occupazione Le cose mobili che non sono proprietà di alcuno si acquistano con l'occupazione . Tali sono le cose abbandonate e gli animali che formano oggetto di caccia o di pesca [Secondo l’art. 1, L. 27 dicembre 1977, n. 968, la fauna selvatica costituisce patrimonio indisponibile dello Stato]. Art. 927 Cose ritrovate Chi trova una cosa mobile deve restituirla al proprietario, e, se non lo conosce, deve consegnarla senza ritardo al sindaco del luogo in cui l'ha trovata, indicando le circostanze del ritrovamento. Art. 928 Pubblicazione del ritrovamento Il sindaco rende nota la consegna per mezzo di pubblicazione nell'albo pretorio del comune, da farsi per due domeniche successive e da restare affissa per tre giorni ogni volta. Art. 929 Acquisto di proprietà della cosa ritrovata Trascorso un anno dall'ultimo giorno della pubblicazione senza che si presenti il proprietario, la cosa oppure il suo prezzo, se le circostanze ne hanno richiesto la vendita, appartiene a chi l'ha trovata. Così il proprietario come il ritrovatore, riprendendo la cosa o ricevendo il prezzo, devono pagare le spese occorse. Art. 930 Premio dovuto al ritrovatore Il proprietario deve pagare a titolo di premio al ritrovatore, se questi lo richiede, il decimo della somma o del prezzo della cosa ritrovata. Se tale somma o prezzo eccede le diecimila lire, il premio per il sovrappiù è solo del ventesimo. Se la cosa non ha valore commerciale, la misura del premio e fissata dal giudice secondo il suo prudente apprezzamento.

SOLUZIONE:

MOTIVAZIONE DELLA SOLUZIONE:

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F. L’ ITALIA POSTINDUSTRIALE Rappresenta graficamente la probabile distribuzione degli occupati nei tre settori (agricoltura, industria, servizi) nell’Italia postindustriale di oggi. SOLUZIONE

MOTIVAZIONE DELLA SOLUZIONE:

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 29

GRIGLIA DI VALUTAZIONE FINALE DELLE COMPETENZE ALUNNO …………………………………. CLASSE……………

LETTURA

LIVELLI

BASE INTERMEDIO

AVANZATO

LETTURA DELLA PAGINA

COMPRENSIONE DEL TESTO

COMPRENSIONE DELLE CONSEGNE

COMPRENSIONE DEI TERMINI NEL CONTESTO

COMPRENSIONE DEI LINGUAGGI SPECIFICI

TOTALE

RISOLVERE PROBLEMI

LIVELLI

BASE INTERMEDIO AVANZATO

TOTALE

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QUESTIONARIO DI ORIENTAMENTO Studente……………………….

1. Quale prova hai trovato di più facile soluzione? a Lettura della pagina b Comprensione del testo c Comprensione dei linguaggi specifici d Risolvere problemi

2. Quale dei problemi proposti ti è sembrato più facile? a TANGRAM b I NUMERI FIGURATI c VACANZE UN PO’ SALATE d VERIFICA DI UN’IPOTESI e IL CASCO RITROVATO f L’ITALIA POSTINDUSTRIALE

3. Quale prova ti è apparsa più interessante?

a Lettura della pagina b Comprensione del testo c Comprensione dei linguaggi specifici d Risolvere problemi

4. Quale problema ti è apparso più interessante? a. TANGRAM b. I NUMERI FIGURATI c. VACANZE UN PO’ SALATE d. VERIFICA DI UN’IPOTESI e. IL CASCO RITROVATO f. L’ITALIA POSTINDUSTRIALE

5. Quale o quali ritieni siano le tue competenze “forti”? (max. 2 risposte) a lettura e comprensione del testo b padronanza dei linguaggi specifici c risoluzione di problemi matematici d risoluzione di problemi scientifici e risoluzione di problemi storico-sociali f nessuna in particolare g tutte allo stesso modo

6. Quale, fra le seguenti aree di studio, attira maggiormente il tuo interesse? a italiano b lingue straniere c matematica d scienze e storia-geografia f arte g altro (specificare):

7. Ritieni di avere un approccio alla conoscenza a fondamentalmente teorico b pratico

8. In futuro ti piacerebbe un corso di studi basato fondamentalmente a sull’area umanistica b sull’area matematico-scientifica c sull’area artistica d sull’area delle scienze umane (diritto, economia, psicologia, sociologia) e sull’area musicale f sull’area delle lingue straniere

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9. Per gli studenti della scuola secondaria di primo grado: dopo la scuola media, pensi di indirizzarti a a un corso liceale b un corso tecnico c un corso professionale

10. Come pensi di aver svolto le prove? a mediamente bene b mediamente male c alcune bene e altre male: specifica quali pensi di aver svolto bene e quali no

11. Esprimi un giudizio libero sulle prove svolte (come ti sei sentito, quali difficoltà hai incontrato, come ti sono sembrate rispetto alla tua preparazione scolastica …)

12. Prova a presentare te stesso come sarai fra 5 anni:

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LA SOMMINISTRAZIONE DELLA PROVA

ISTRUZIONI - COPIA PER L’INSEGNANTE (da leggere agli alunni prima che inizi la prova e da consegnare loro assieme ai fascicoli)

Parte Inserita nel fascicolo degli alunni. Per le risposte dovete utilizzare solo la penna. Alla fine di ogni prova ricordatevi di scrivere nome, cognome e classe nell’apposito riquadro Nella prova di oggi dovrete rispondere a due tipi di domande, a risposte aperte o chiuse.

Domande a risposte chiuse: per ogni domanda vi vengono presentate 3 o 4 risposte (una sola della quali è giusta), precedute da una lettera. Scegliete la risposta giusta cerchiando la lettera corrispondente.

ESEMPIO

Per la maggior parte degli studenti l’attività di orientamento della scuola è:

a Indispensabile

b Utile

c Poco utile

d Irrilevante

Se pensi di aver sbagliato scrivi NO vicino alla risposta che avevi scelto e cerchia quella giusta. Per la maggior parte degli studenti l’attività di orientamento della scuola è:

a Indispensabile

b Utile

c Poco utile

d Irrilevante

Domande a risposte aperte: dopo queste domande vi viene lasciato uno spazio nel quale dovete inserire la vostra risposta. In alcuni casi vi verrà anche chiesto di motivarla. Vi sono stati consegnati 2 fascicoli, che costituiscono la prima parte della prova. Il FASCICOLO 1 contiene il il test sulla “Lettura della pagina”, che dovrete compilare in un tempo massimo di 5 minuti. Ora potete aprire il primo fascicolo, che fra 5 minuti ritirerò. (Dopo 5 minuti) Chiudete i fascicoli. Ora passerò a ritirarli. Potete ora passare al FASCICOLO 2 che contiene i test di “Comprensione del testo” e “Comprensione del linguaggi specifici”. Avete a disposizione 25 minuti per completare la prova. Vi raccomando di leggere con molta attenzione i testi e le domande prima di rispondere. (Dopo 25 minuti) Chiudete i fascicoli. Ora passerò a ritirarli. Ora è prevista una pausa di 10 minuti, durante i quali potete alzarvi dal vostro posto e comunicare tra voi. (Dopo 10 minuti) Ritornate ai vostri posti. Vi consegnerò ora il FASCICOLO 3, “Risolvere problemi”. Avete a disposizione 50/60 minuti (I grado/II grado) per completare la prova. (Dopo 50/60 minuti) Chiudete i fascicoli. Ora passerò a ritirarli. Vi propongo ora un breve questionario nel quale vi chiederò di riflettere sul modo in cui avete vissuto la prova che vi è stata proposta. Avete a disposizione 15 minuti per compilarlo.

NO

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 33

MODALITÀ INDIVIDUALI DI APPROCCIO AL LAVORO - GRIGLIA DI OSSERVAZIONE *

STUDENTE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

COMPORTAMENTI

CONCENTRAZIONE 1 Si concentra sul lavoro

2 Si distrae spesso

3 Guarda spesso l’orologio

AUTONOMIA 4 Controlla l’operato dei compagni

5 Chiede consiglio agli insegnanti

6 Cerca aiuto dai compagni

METODO DI LAVORO

7 Legge i testi più volte

8 Legge rapidamente i testi

9 Sceglie rapidamente le risposte

10 Si sofferma sulle possibili risposte

11 Rilegge la prova prima di consegnare le proprie risposte

GESTIONE DEL TEMPO

12 Termina il lavoro prima del tempo

13 Termina il lavoro entro i tempi stabiliti

14 Non riesce a terminare il lavoro

*Proposta operativa per il docente

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 34

GRIGLIE DI CORREZIONE E VALUTAZIONE

LETTURA DELLA PAGINA

Risposte corrette Base

(1 punto) Intermedio

(2 punti) Avanzato (3 punti)

PUNTEGGIO

B I A

1 a x

2 c x

3 d x

4 c x

5 b x

6 a x

7 c x

8 b x

9 d x

10 c x

TOTALE 4 6 9

Legenda:

livello base B punteggio da 4 a 6

livello intermedio I punteggio da 7 a 13

livello avanzato A da 14 a 19

COMPRENSIONE DEL TESTO

Risposte corrette Base

(1 punto) Intermedio

(2 punti) Avanzato (3 punti)

PUNTEGGIO

B I A

A1 b x

A2 d x

A3 c x

A4 c x

B1 d x

B2 Sì-sì-sì-sì-no-no Almeno 3 corrette

Almeno 5 corrette

B3 b x

C1 c x

C2 a x

C3 a x

C4 Argomentazione

semplice

Argomentazione articolata su un

grafico

Argomentazione articolata su

entrambi i grafici

TOTALE 3 10 9

Legenda:

livello base punteggio da 5 a 11

livello intermedio punteggio da 12 a 15

livello avanzato da 16 a 22

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 35

COMPRENSIONE DELLE CONSEGNE

Risposte corrette Base (1 punto)

Intermedio (2 punti)

Avanzato (3 punti)

PUNTEGGIO

B I A

1 c x

2 b x

3 b x

4 c x

5 a x

6 c x

7 b x

8 b x

9 d x

10 scheda x

TOTALE 6 4 6

Legenda:

livello base punteggio da 6 a 9

livello intermedio punteggio da 10 a 12

livello avanzato da 13 a 16

COMPETENZA LESSICALE COMPRENSIONE DEI TERMINI NEL CONTESTO

Risposte corrette

Base (1 punto)

Intermedio (2 punti)

Avanzato (3 punti)

punteggio

B I A

A1 c x

A2 c x

A3 b x

A4 b x

A5 b x

A6 b x

A7 a x

A8 b x

A9 a x

A10 a x

TOTALE 3 10 6

Legenda:

livello base B punteggio da 3 a 5

livello intermedio I punteggio da 6 a 16

livello avanzato A da 17 a 19

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 36

COMPRENSIONE DEI LINGUAGGI SPECIFICI

Risposte corrette

Base (1 punto)

Intermedio (2 punti)

Avanzato (3 punti)

punteggio

B I A

B1 -1 b x

B1 -2 d x

B1-3 a x

B1-4 b x

B2-1 b x

B2-2 a x

B2-3 b x

B2-4 a x

B2-5 c x

B2-6 c x

B2-7 c x

B2-8 b x

TOTALE 3 12 9

Legenda:

livello base B punteggio da 3 a 5

livello intermedio I punteggio da 6 a 18

livello avanzato A da 19 a 24

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RISOLVERE PROBLEMI – AREA MATEMATICA 0 = risposta non data o errata o non elencata fra quelle possibili

A. TANGRAM

PROBLEMA AREA RISPOSTA CORRETTA PUNTI

A.TANGRAM Ptot=8

matematica A1 1.

Pezzo 1: 1

4

2.

Pezzo 6: 1

8

3.

Pezzo 7: 1

8

4. Ragionamento: per confronto fra i diversi pezzi e l’intero;

Pezzo 1: 0.5

Pezzo 6: 1

Pezzo 7: 0.5

2 corretto 1 parziale

A2 1.

2. Descrizione:

tracciare una diagonale e metà dell’altra (triangoli 1 e 2 ); individuare i punti medi degli altri due lati del quadrato e unirli (7); individuare i punti medi di ciascuna delle due parti della diagonale tracciata; individuare il punto medio dell’ipotenusa del triangolo 7; unire uno dei due punti medi di ciascuna delle due parti della diagonale tracciata con il punto medio del lato del quadrato di partenza (3); unire il punto di intersezione delle due diagonali con il punto medio dell’ipotenusa della figura 7 (4); unire il punto medio dell’altra metà diagonale con il punto medio dell’ipotenusa della figura 7 (5 e 6)

2 disegno completo 1 disegno parzialmente corretto o parzialmente eseguito 2 completa 1 parziale

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INDICATORI Prestazioni dello studente (IL TANGRAM)

1 Focalizzazione del problema (obiettivo)

Individuare la frazione corrispondente ad ogni pezzo del puzzle rispetto all’intero quadrato sfruttando l’equiscomposizione

2 Riconoscimento delle informazioni fornite dal testo

La quadrettatura che fa da sfondo fornisce molte informazioni utili a riconoscere le parti e a confrontare i pezzi

3 Individuazione delle conoscenze collegate al problema

Le frazioni figure geometriche e proprietà equiestensione

4 Individuazione degli strumenti adeguati alla ricerca di soluzioni

osservare il modello intero ritagliare i pezzi per confrontarli (sovrapponendoli)

5 Formulazione di congetture (ipotesi) dedurre equiestensione di figure o di parti di figure attraverso

l’osservazione del modello o confronto delle parti

7 Modellizzazione della situazione concreta con schemi formalizzati

ricreare il modello utilizzando un quadrato senza quadrettatura (lo fa solo se ha capito le relazioni tra le figure )

8 Raggiungimento della soluzione ha individuato la frazione corrispondente ad ogni pezzo ha costruito un modello senza quadrettature e con misure

arbitrarie (non il doppio o la metà..)

9 Argomentazione del procedimento con un linguaggio adeguato al tipo di problema

l’alunno descrive passo a passo le sue osservazioni

RISOLVERE PROBLEMI – AREA MATEMATICA B. I NUMERI FIGURATI

PROBLEMA AREA RISPOSTA CORRETTA PUNTI

B.NUMERI FIGURATI Ptot=5

matematica 1. F6 =16, F7 =19

2. F101 =301 (anche se il risultato è stato ottenuto con F7 +3+3+….) Regola: Spiegazione completa e chiara, tipo “conto la fila verticale 101 e aggiungo due volte 100 (a destra e a sinistra)” oppure “conto tre volte 100 e aggiungo il quadratino in mezzo”

2 1 2

INDICATORI Prestazioni dello studente ( I NUMERI FIGURATI)

1 Focalizzazione del problema (obiettivo)

L’obiettivo del problema è dichiarato quindi lo studente deve solo capire il linguaggio degli indici F6 , F7 , F100

2 Riconoscimento delle informazioni fornite dal testo

Riesce a trovare un procedimento iterativo da una figura alla successiva e quindi trova F6 =16, F7 =19 sapendoli rappresentare geometricamente

3 Individuazione delle conoscenze collegate al problema

4 Individuazione degli strumenti adeguati alla ricerca di soluzioni

Disegna F6 e F7

5 Formulazione di congetture (ipotesi) Intuisce che in F101 la colonna verticale centrale è composta da 101 quadretti oppure che attorno a un quadretto di base sono disposti 3 rettangoli composti ognuno da 100 quadretti

6 Progettazione di una strategia risolutiva

Descrive o colora la figura usando dei blocchi (a sinistra, a destra, in verticale….) e in questo modo riesce a generalizzare il procedimento iniziato con F6 e F7

7 Modellizzazione della situazione concreta con schemi formalizzati

Sa tradurre la figura geometrica (insieme di quadretti) in una espressione aritmetica

8 Raggiungimento della soluzione Trova F101 =301 senza calcoli lunghi, sommando ad esempio 101+100+100 oppure 1+100+100+100

9 Argomentazione del procedimento con un linguaggio adeguato al tipo di problema

Descrive la figura geometrica come composta da rettangoli oppure da insiemi di quadretti. Mette in relazione ogni figura con l’espressione corrispondente e la sua spiegazione rende conto di questa corrispondenza.

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RISOLVERE PROBLEMI – AREA SCIENTIFICA C. VACANZE SALATE

PROBLEMA AREA RISPOSTA CORRETTA PUNTI

C.VACANZE SALATE Ptot=5

scientifica 1. far evaporare l’acqua e pesare il residuo solido far evaporare l’acqua senza indicare la pesata successiva o pesare la soluzione (non c’è in realtà corrispondenza diretta fra salinità e densità: ad esempio se la densità a 25°C è di 1024 g/L, la salinità è di circa 36 g/L)

2. sequenza delle azioni e strumenti corretti: verificare la quantità di sali disciolti in un volume preciso di acqua marina: pesata(bilancia) contenitore vuoto(beaker), prelievo (cilindro) volume noto di soluzione, riscaldamento (piastra) fino a secchezza, raffreddamento, pesata, differenza fra beaker vuoto e con il residuo salino e calcoli eventuali in base al volume prelevato. come sopra ma senza la differenza fra le pesate iniziale e finale come sopra con qualche altra omissione non pesa il contenitore prima di usarlo (o dopo), non utilizza un volume preciso di soluzione

2 1 1 3 2 1 0

INDICATORI Prestazioni dello studente (VACANZE UN PO’ SALATE …)

1 Focalizzazione dell’obiettivo Riconoscere che la salinità di un’acqua è legata al valore della concentrazione dei sali disciolti. (1.)

2 Riconoscimento delle informazioni (dati/osservazioni) fornite dal testo o situazione sperimentale

Volume acqua salata utilizzabile e valori delle concentrazioni saline (2.)

3 Individuazione delle conoscenze collegate al problema.

Soluzione e concentrazione (non richiesto esplicitamente)

4 Individuazione degli strumenti adeguati alla ricerca di soluzioni.

Utilizzo corretto degli strumenti proposti (evidenziati in 2.)

5 Formulazione di congetture/ipotesi Proposta di azioni che consentano di ricavare il contenuto di sali disciolti (1.)

6 Progettazione di una strategia risolutiva. Definizione di un esperimento che consenta di ricavare il contenuto di sali disciolti (1.)

7 Modellizzazione della situazione concreta con schemi formalizzati

Schema di flusso della fase sperimentale proposta (2)

8 Raggiungimento della soluzione Proposta di una fase sperimentale sequenziata correttamente e correlata alla tabella di salinità.(2)

9 Argomentazione del procedimento con un linguaggio adeguato al tipo di problema.

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RISOLVERE PROBLEMI – AREA SCIENTIFICA D. VERIFICA DI UN’IPOTESI

PROBLEMA AREA RISPOSTA CORRETTA PUNTI

D.VERIFICA IPOTESI Ptot=8

scientifica

D1 e D2

1. lunghezza (altezza), diametro(larghezza), tipo di materiale indica 2 sole proprietà

2. si devono mantenere invariate 2 proprietà e far variare solo la lunghezza precisa solo la variazione di lunghezza senza sottolineare la costanza delle altre

D3 una coppia a scelta fra le seguenti: 1-5, 2-6, 3-7, 4-8 o sceglie 2 sbarre con stessa lunghezza e diametro ma materiale diverso sceglie 2 sbarre di materiale diverso senza specificare con stessa lunghezza e diametro

2 2 1 2 1 2 2 1

INDICATORI PRESTAZIONI DELLO STUDENTE (VERIFICA di un’IPOTESI)

1 Focalizzazione dell’obiettivo Capire che per operare confronti è necessario, in presenza di più variabili, fissarle tutte tranne 1. (1)

2 Riconoscimento delle informazioni (dati/osservazioni) fornite dal testo o situazione sperimentale

Le proprietà (variabili): lunghezza, diametro, tipo di materiale (2_1)

3 Individuazione delle conoscenze collegate al problema.

4 Individuazione degli strumenti adeguati alla ricerca di soluzioni.

5 Formulazione di congetture/ipotesi Indicazione delle sbarre confrontabili (2_2)

6 Progettazione di una strategia risolutiva. Il criterio di scelta (2_2)

7 Modellizzazione della situazione concreta con schemi formalizzati

8 Raggiungimento della soluzione Risposta corretta per entrambe le domande (1 e 3)

9 Argomentazione del procedimento con un linguaggio adeguato al tipo di problema.

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RISOLVERE PROBLEMI – AREA STORICO-SOCIALE E. L’ ITALIA POSTINDUSTRIALE

PROBLEMA AREA RISPOSTA CORRETTA PUNTI

F. L’ITALIA POSTINDUSTRIALE Ptot=4

storico-sociale Soluzione corretta: più o meno 10% agricoltura (in realtà è meno del 5%), 30% industria, 60% servizi. Graficamente diagramma circolare (o istogrammi) Motivazione: lo sviluppo economico produce prima il passaggio dall’agricoltura all’industria (rivoluzione industriale), poi la crescita del terziario (società postindustriale) La maggior percentuale di addetti all’agricoltura si registra ancora nei Paesi sottosviluppati. Punteggio parziale: riferimento all’Italia come Paese economicamente avanzato

2 (1: distribuzione percentuale corretta 1: per la rappresentazione grafica corretta)

2 1

INDICATORI PRESTAZIONI DELLO STUDENTE ( L’ITALIA POSTINDUSTRIALE)

1 Focalizzazione del problema (obiettivo)

Il problema si può scomporre in due aspetti: comprendere che si tratta di una distribuzione percentuale ed individuare

percentuali attendibili in base all’evoluzione subita dai sistemi agricoli a quelli postindustriali

scegliere una rappresentazione grafica pertinente (normalmente viene utilizzato un diagramma circolare, ma logicamente si potrebbero utilizzare anche istogrammi)

2 Riconoscimento delle informazioni fornite dal testo

Le informazioni che si possono desumere dal testo sono tre: i tre settori sono elencati nell’ordine del loro sviluppo storico il riferimento all’Italia di oggi fa presumere che la distribuzione varia nel tempo

e nello spazio il termine postindustriale indica già la prevalenza del settore terziario il termine probabile indica che non viene richiesta una conoscenza esatta ma

semplicemente la distribuzione verosimile in un Paese postindustriale

3 Individuazione delle conoscenze collegate al problema

Le conoscenze collegate al problema riguardano: geografia economica storia (rivoluzione agricola, rivoluzione industriale, terziarizzazione

dell’economia) rappresentazioni grafiche

4 Individuazione degli strumenti adeguati alla ricerca di soluzioni

In questo problema non sono forniti strumenti, se non quelli ricavabili dal testo

5 Formulazione di congetture (ipotesi)

Le ipotesi riguardanti la distribuzione sono fondamentalmente tre: prevalenza dell’agricoltura (tipica dei Paesi sottosviluppati) prevalenza dell’industria (tipica dei Paesi in via di sviluppo- ipotesi abbastanza

probabile da parte degli studenti) prevalenza dei servizi Le ipotesi relative alla rappresentazione grafica potrebbero essere: grafico cartesiano (non adeguato) istogrammi (accettabili) diagramma circolare (il più utilizzato – ma la fantasia degli studenti non ha

limiti: ho trovato un diagramma circolare a tre cerchi concentrici)

7 Modellizzazione della situazione concreta con schemi formalizzati

Costruzione di un diagramma con più o meno la seguente distribuzione: fino a 10% agricoltura circa 30% industria circa 60% servizi

8 Raggiungimento della soluzione

La soluzione “corretta” (probabile) non si discosta molto dal modello sopraccitato

9 Argomentazione del procedimento con linguaggio adeguato al tipo di problema

L’argomentazione dovrebbe basarsi sul processo storico evolutivo che ha portato prima ad un passaggio dall’agricoltura all’industria e poi dall’industria al terziario.

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RISOLVERE PROBLEMI – AREA STORICO-SOCIALE F. IL CASCO RITROVATO

PROBLEMA AREA RISPOSTA CORRETTA PUNTI

E. IL CASCO RITROVATO Ptot=4

storico-sociale Soluzione corretta (invenzione ex art. 927 C.C.) L’ipotesi di “tenerselo” non solo è scorretta, ma configura un reato. Motivazione: si tratta di cose smarrite e non abbandonate. Il ritrovatore può comunque acquistare la proprietà decorso un anno dalla pubblicazione del ritrovamento se il proprietario non ha rivendicato l’oggetto. In quest’ultimo caso il ritrovatore può chiedere un premio Punteggio parziale: se viene fatto generico riferimento all’art. del Codice civile

2 2 1

INDICATORI PRESTAZIONI DELLO STUDENTE (IL CASCO RITROVATO)

1 Focalizzazione del problema (obiettivo)

Si tratta di individuare il significato di ambito della legalità e cercare la soluzione giuridica e non quella “fattuale”

2 Riconoscimento delle informazioni fornite dal testo

Riconoscimento della differenza fra cose “abbandonate” e cose “ritrovate” (artt. 927 e seg.)

3 Individuazione delle conoscenze collegate al problema

Conoscenze “spontanee” sull’appropriazione di cose che si presumono essere di altri: Art. 647 C.P. Appropriazione di cose smarrite, del tesoro o di cose avute per errore o caso fortuito E' punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a un anno o con la multa da lire sessantamila a seicentomila: 1) chiunque, avendo trovato denaro o cose da altri smarrite, se li appropria, senza osservare le prescrizioni della legge civile sull'acquisto della proprietà di cose trovate; 2) chiunque, avendo trovato un tesoro, si appropria, in tutto o in parte, la quota dovuta al proprietario del fondo; 3) chiunque si appropria cose, delle quali sia venuto in possesso per errore altrui o per caso fortuito. Nei casi preveduti dai numeri 1 e 3, se il colpevole conosceva il proprietario della cosa che si e' appropriata, la pena e' della reclusione fino a due anni e della multa fino a lire seicentomila.

4 Individuazione degli strumenti adeguati alla ricerca di soluzioni

Gli articoli del Codice Civile proposti

5 Formulazione di congetture (ipotesi)

In base al testo potrebbero venir formulate le seguenti ipotesi: si tratta di cosa abbandonata che quindi si può occupare si tratta di cosa smarrita da consegnare al proprietario o al sindaco

(comunque si può diventarne proprietari se non viene rivendicata entro un anno)

7 Modellizzazione della situazione concreta con schemi formalizzati

La situazione potrebbe essere modellizzata con un diagramma ad albero che evidenzi le due ipotesi alternative (occupazione o ritrovamento) con le rispettive conseguenze giuridiche, ma non si tratta di un’operazione indispensabile

8 Raggiungimento della soluzione La soluzione “corretta” è quella di consegnarla al sindaco del luogo o ai carabinieri e poi di verificare se, trascorso un anno, si può acquistare la proprietà od esigere il premio.

9 Argomentazione del procedimento con un linguaggio adeguato al tipo di problema

L’argomentazione si basa sull’analisi ed interpretazione degli art. 927 e seguenti. L’art. 923 è un “distrattore” che impone allo studente di distinguere fra cose abbandonate e smarrite.

RISOLVERE PROBLEMI

Ptotale=34 base intermedio avanzato

15 -21 22-28 29-34

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SCHEDA DI RILEVAZIONE PER I DOCENTI Nome e Cognome del docente somministratore: _____________________________________ Scuola: _____________________________________________________________________ Classe: ________ N. di allievi della classe: __________

N. di allievi che effettuano le prove: ____________ 1. Il docente utilizza di solito prove di questo tipo? Sì No 2. Se sì, per verificare quale tipo di competenze trasversali?

3. Indicare nella tabella problemi di comprensione degli item delle varie prove.

PROVA N° ITEM DESCR. DEL PROBLEMA FREQUENZA

4. Le modalità di somministrazione sono risultate chiare? Sì No 5. Se no, indicare le criticità riscontrate.

6. Le consegne date sono risultate chiare per gli allievi? Sì No

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 44

7. Se no, indicare le criticità riscontrate

8. I tempi stabiliti erano sufficienti? Sì No 9. Se no, indicare le criticità riscontrate

10. I risultati ottenuti sono coerenti con i livelli raggiunti dagli allievi? Sì No Osservazioni

12. Ritiene utile per il suo lavoro la somministrazione di prove di questo tipo? Sì No Osservazioni

Eventuali suggerimenti per il Gruppo di lavoro.

Grazie per la collaborazione

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 45

DOCENTI - SCHEDA DI VALUTAZIONE DELL’ATTIVITÀ PREPARATORIA SVOLTA

1. TIPO DI PERCORSO Interventi metodologici U.A. multidisciplinare/interdisciplinare U.A. disciplinare Altro _________________________

2. DISCIPLINE COINVOLTE

3. TEMPI DI ATTUAZIONE Per singolo intervento : ____ (es.: 10 min x 10 interventi) Totale: _______ (4 ore/ 1 mese)

4. STRATEGIE UTILIZZATE (breve descrizione/far riferimento agli allegati)

5. ELENCO MATERIALI PRODOTTI (da allegare)

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18 NOVEMBRE 2009: SECONDO INCONTRO

La scaletta dei lavori prevedeva una prima parte di attività per gruppi (formati da docenti dei due ordini di secondarie di indirizzo diverso e coordinati da un membro del gruppo regionale) e successivamente una riunione plenaria di condivisione delle osservazioni emerse precedentemente. Lo scopo principale era coinvolgere nell’attività tutti i partecipanti, facendo emergere punti di forza e criticità del progetto per condividere le esperienze effettuate e migliorare l’efficacia delle proposte di DOCC. Le discussioni sono state ampie ed hanno visto una partecipazione vivace e propositiva da parte di quasi tutti i docenti, a tal punto che in alcuni gruppi il tempo a disposizione è parso insufficiente rispetto all’ampiezza dei temi in discussione. Per dare omogeneità e confrontabilità al lavoro dei gruppi, ad ognuno di essi è stata fornita una scaletta con i punti da approfondire.

18 NOVEMBRE 2009: SECONDO INCONTRO I RISULTATI DELLA RIFLESSIONE COLLETTIVA

IMPATTO SUI CONSIGLI DI CLASSE

Il progetto richiedeva esplicitamente il coinvolgimento non di singoli docenti ma di Consigli di Classe. Interessante, quindi, valutare i motivi che hanno portato all’adesione, il tipo di collaborazione e le modalità di organizzazione attivate, nonché le eventuali proposte per affrontare le criticità riscontrate.

Motivi dell’adesione: si passa dall’adesione su richiesta del Dirigente Scolastico, che in alcuni casi ha predisposto dei Consigli in previsione della partecipazione al progetto, alla curiosità nei confronti della proposta, alla consapevolezza dell’impellenza delle certificazioni per competenze, al desiderio di novità e condivisione metodologica, al consenso “passivo” (se alcuni colleghi si rendono disponibili a portare avanti il progetto).

Nello specifico: Il progetto è stato presentato in Collegio Docenti Richiesta esplicita del Dirigente Scolastico, che in un caso ha scelto una classe di livello medio-alto,

e in un altro ha affidato il progetto alla prima dell’ultimo corso (in senso alfabetico). Il Dirigente Scolastico ha formato un C.d.C. in previsione della partecipazione al progetto La curiosità è stata suscitata dalla visione della circolare informativa La proposta di adesione è arrivata da un docente che godeva di particolare influenza nel C.d.C. Il C.d.C. è orientato ad accogliere le novità

Il C.d.C. ha valutato positivamente la disponibilità di materiali offerta dal progetto Il singolo docente o il C.d.C. hanno tenuto conto:

∙ della necessità di iniziare a pensare a delle prove per valutare e certificare le competenze alla fine della scuola secondaria di primo grado, svincolandosi dal disciplinare e da prove “calate dall’alto”

∙ della rilevanza della tematica (strumentale alla valutazione delle competenze) ∙ della presenza di una sensibilità già forte verso la tematica ∙ della possibilità di acquisire ulteriori informazioni sullo studente per una valutazione a tutto

tondo ∙ dell’opportunità per condividere percorsi ∙ della possibilità di effettuare interventi trasversali ∙ della necessitò di compilare la certificazione delle competenze fine ciclo ∙ della possibilità di sviluppare nuove idee per la didattica

Si è avuta un’adesione passiva (dare l’approvazione all’adesione al progetto, se c’è da parte di alcuni colleghi la disponibilità ad occuparsene)

Qualità della collaborazione di colleghi e Consigli: la preparazione alla somministrazione e la correzione di prove trasversali dovrebbe avvenire con la maggiore condivisione e collaborazione possibile.

Ma cosa è avvenuto, in realtà?

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 47

La collaborazione è stata effettiva nel somministrare e tabulare le prove, la condivisione ha contribuito in parte anche a modificare la propria metodologia

L’adesione al progetto è stata preceduta da un lavoro di definizione di competenze per assi

La condivisione ha portato ad una attenzione maggiore sulle aree di debolezza riscontrate dopo la somministrazione delle prove

La collaborazione nella correzione è stata buona In alcuni casi, la collaborazione e la condivisione sono state solo formali, con delega totale ai

colleghi più disponibili In altri casi, c’è stata collaborazione “esecutiva”, ma non propositiva

E’ stata importante l’azione del Dirigente Scolastico, che in alcuni casi ha imposto a più classi la sperimentazione

Il livello di collaborazione e di condivisione è stato elevato quando il C.d.C. era stato creato per il progetto

Le poche occasioni di incontri tra colleghi, hanno reso laboriosa la suddivisione dei compiti e la condivisione delle attività svolte

A volte la collaborazione è mancata per motivi di tempo o sovrapposizione di impegni

All’interno dei C.d.C. alcuni docenti hanno avanzato timori per il lavoro aggiuntivo previsto

Proposte dei Consigli: hanno lo scopo di rendere più efficace la comunicazione all’interno dei Consigli, intervenire in ambito metodologico e stabilire modalità per ottimizzare la somministrazione e la correzione delle prove.

Preparare una sintesi del documento DOCC per spiegare rapidamente ai colleghi e coinvolgerli Inserire l’attività nella programmazione di classe Suddividere la somministrazione delle prove in due fasi: una per Comprendere e una per Risolvere

problemi Suddividere la somministrazione delle prove fra più docenti Effettuare la correzione in classe: se si tratta della correzione delle prime prove proposte dal

progetto può essere utilizzata come fase di percorso Applicare la metodologia a quante più discipline possibile Utilizzare le prove come base per la valutazione effettiva delle competenze da effettuare in giugno Fornire i risultati delle prove ad allievi e genitori

Criticità: si tratta di osservazioni che, a vario titolo, mettono in evidenza le difficoltà riscontrate in una qualsiasi delle fasi delle attività svolte fino alla data del presente incontro.

Dal punto di vista degli allievi:

Alcuni studenti sono parsi privi dei prerequisiti per “problemi”

In generale i livelli evidenziati dalla prova Risolvere problemi sono stati bassi La maggior parte delle difficoltà si può forse far risalire alla scarsa attenzione nella lettura delle

consegne Dal punto di vista dei docenti: Qualche difficoltà nella valutazione delle risposte aperte Qualche difficoltà nel tenere separate le competenze trasversali e disciplinari

In generale basso il livello raggiunto dalle classi nella prove Risolvere problemi, forse perché è una competenza solitamente poco evidenziata dalle prove standard

Difficoltà nel “trasferire” ai colleghi le competenze acquisite nel corso Scarsa condivisione nei Consigli di Classe Lavoro sentito dai colleghi come sovraccarico Poco tempo e pochi fondi per condividere seriamente il lavoro Troppi progetti da seguire Le classi sono sempre più numerose e difficili anche dal punto di vista del comportamento

Proposte dei gruppi per coinvolgere i colleghi: considerato che il progetto prevede ancora un mese di lavoro, come fare per renderlo il più proficuo possibile?

Per coinvolgere maggiormente i colleghi ∙ Portare la scheda di sintesi della prova nei Consiglio di Classe (come validità della prova stessa) ∙ Sottolineare la congruità con le prove INVALSI

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 48

∙ Accettare una realizzazione anche parziale dell’attività ∙ Condividere prove e percorsi anche con colleghi che non seguono direttamente il progetto ∙ Ribadire che la programmazione per competenze coinvolgerà tutti ∙ Utilizzare le prove come strumento per la certificazione delle competenze ∙ Predisporre una sintesi del progetto DOCC mettendo in evidenza gli indicatori come strumento

di lavoro ∙ Sottolineare la certificazione delle competenze finale ∙ Coinvolgere i dirigenti ∙ Diffondere le informazioni

Per facilitare le operazioni di correzione

∙ Correzione integrale dei compiti suddivisi fra docenti

∙ Correzione di gruppo (più docenti assieme per condividere e risolvere perplessità)

∙ Correzione delle prove affidate agli allievi con scambio di prove o uso di codici per la correzione (rende più veloce ed efficace la correzione)

SPERIMENTAZIONE DELLA PROVA La prova disponibile on-line da settembre è stata proposta a 79 classi. Ecco le riflessioni dei docenti interessati. Individuazione delle classi

Quelle dei docenti coinvolti nel progetto

Quelle scelte dai Dirigenti scolastici In base alla prevalenza di maschi o femmine In base al livello medio In base alla disponibilità dei docenti Tutte le classi della scuola rientranti nel target del progetto (classe terza scuola secondaria di primo

grado, classe prima scuola secondaria di secondo grado) Risultati: che cosa si aspettavano i docenti? Cosa hanno rilevato?

Nel complesso risultati corrispondenti alle attese

La sezione Risolvere problemi è risultata più complessa della sezione Comprendere In genere i livelli più bassi sono stati riscontrati nel Risolvere problemi: forse alcuni allievi non

hanno ancora raggiunto un adeguata capacità di astrazione

All’interno della sezione Comprendere, in genere bassi i livelli della prova Comprensione delle consegne

Le prove sono risultate semplici per gli allievi del liceo classico Alcuni docenti hanno evidenziato una certa sorpresa per lo stile della prova In alcuni casi questa prova ha fornito dati in più rispetto alle prove tradizionali La non lettura/comprensione della consegna influenza la risoluzione problemi in modo decisivo ( in

alcuni casi non prestano la stessa “attenzione” di quando viene specificato che l’obiettivo è la comprensione cioè nelle prime prove)

Alcuni allievi, in genere non brillanti nelle prove di tipo tradizionale, ne hanno tratto giovamento in termini di autostima ottenendo esiti decisamente positivi

In alcuni casi alcuni allievi scolasticamente bravi ma “esecutivi” hanno evidenziato le loro difficoltà Nel caso in cui la prova è stata somministrata ad una classe coinvolta nel progetto e ad un classe di

controllo, i risultati migliori sono stati ottenuti nella prima Riscontri con l’ attività didattica: quale ricaduta hanno avuto le attività svolte sull’attività didattica, ci sono stati cambiamenti a livello disciplinare, nella collaborazione e condivisione della metodologia, dei traguardi da raggiungere, negli interventi da attuare? Sono state riscontrate criticità?

Prerequisiti richiesti Dato che la prova è stata somministrata all’inizio dell’anno, in alcuni casi i contenuti e le

conoscenze delle classi non erano sintonizzati sulle richieste della prova al momento della somministrazione

Trasferibilità della prova Utilizzo dello stesso tipo di prova nelle verifiche disciplinari Atteggiamento degli allievi verso la prova Prova motivante, stimolante per i ragazzi che hanno affrontato volentieri e con impegno il test

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 49

Influenza sulla condivisione e collaborazione nel C.d.C. Occasione di confronto inter/pluridisciplinare fra colleghi A livello di programmazione, consapevolezza che alcune competenze erano comuni e quindi si

poteva lavorarci su assieme Colleghi concordi di concentrarsi tutti, per un periodo, su una competenza rivelatasi debole Influenza sulla metodologia Curare ulteriormente le competenze lessicali degli studenti stranieri Sviluppo di metodologie più mirate Suggerimenti utili per modificare la didattica delle discipline in termini di trasversalità Suggerimento per i docenti di utilizzare i distrattori per sviluppare competenze Alcuni docenti hanno preferito aspettare ulteriori elementi per dare una valutazione su questo punto

A. Proposte di utilizzo della prova sperimentale Nei casi in cui queste prove non fossero state ancora somministrate, sono state suggerite alcune modalità di utilizzo

Utilizzarle come supporto per orientare gli allievi Dalle prove possono essere ricavati esercizi da utilizzare in classe come esercitazione

Riproporre a distanza di tempo, dopo lavoro specifico, la stessa prova Usare la prova come valutazione a tutti gli effetti

Farla eseguire a coppie o in piccolo gruppo Suddividere la prova in più parti Darla anche se consapevoli che potrebbe un po’ complessa per una certa classe o che non è stato

lavoro preparatorio specifico al fine di valutare la presenza di “eccellenze” Fare la correzione “ragionata” con i ragazzi sia per individuare le cause di certi fallimenti, sia per

sviluppare la metacognizione Dal punto di vista dei docenti, invece, la prova sperimentale potrebbe:

Essere utile per confrontarsi con prove preparate da altri Essere estesa anche ad altre classi non interessate dal progetto, ma oggetto comunque di

certificazione delle competenze

Consentire di fare una ricerca con gruppi sperimentali e di controllo

Fornire un modello per elaborare prove simili Dare spunti per una eventuale analisi critica delle proprie scelte metodologiche

B. Proposte del gruppo Al fine di migliorare il progetto, i gruppi hanno suggerito ai docenti interessati di:

Rendere significativa la somministrazione per gli allievi (esplicitando modalità e finalità) Coinvolgere i colleghi sulla trasversalità e sugli obiettivi e le finalità sottesi

Rendere familiare , tra i docenti, il significato dei termini utilizzati ; costruire un lessico condiviso e univoco

I docenti presenti hanno suggerito al gruppo di lavoro del progetto:

Controllare i livelli della Competenza lessicale: la prova è sembrata troppo semplice Specificare meglio le risposte corrette soprattutto in Risolvere problemi Allungare i tempi per la prova di Lettura della pagina

Allungare i tempi per la prova Risolvere problemi Evidenziare anche quali domande hanno dato risultati peggiori per poter orientare meglio il lavoro

in classe per lo sviluppo delle competenze Fare attenzione al materiale da inserire: le fotocopie a volte sono pessime Chiarire le consegne della prova di Lettura della pagina

C. PERCORSI Il progetto era interessato particolarmente a suscitare riflessioni di tipo metodologico al fine di “orientare” la didattica verso le competenze. E’ stato quindi chiesto ai docenti di esplicitare come hanno concretamente agito per facilitare i loro allievi ad affrontare le prove: con modifiche dell’approccio metodologico, con attività calibrate sulle competenze da attivare o sulla motivazione per un approccio positivo alle richieste del docente e della prova, con moduli o unità di apprendimento create per il bisogno.

Percorsi effettuati a livello anche pluridisciplinare con moduli o unità di apprendimento

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 50

Non sono stati preparati moduli o unità di apprendimento specifici ma una parte dell’unità oraria in classe è stata dedicata allo sviluppo delle competenze in oggetto

Un percorso congiunto di lettura del territorio in geografia per la cartografia e in lettere per i codici linguistici

Interventi sulla motivazione Discussione con gli allievi del significato della somministrazione: sottolineatura del ruolo di “classi

campione” Somministrazione senza l’ansia della valutazione negativa Utilizzare la correzione collettiva o la restituzione delle prove agli allievi per una riflessione

individuale sulla propria prestazione e sugli errori effettuati Attività specifiche

Utilizzo di item singoli per allenamento Allenamento sullo “stile” delle richieste

Esercizi previsti sui libri di testo Esercizi sulle consegne Esercizi sui linguaggi specifici Giochi di ruolo per sviluppare l’argomentare

Metodologia

Ripensamento e confronto da parte dei docenti coinvolti soprattutto sulle metodologie

Utilizzare le griglie di ascolto anche per le educazioni

Utilizzo degli indicatori come “suggeritori” di pratiche didattiche (vedi scheda “consigli d’uso”) Preparazione nelle normali attività didattiche Correzione in classe Proporre nuovi tipi di verifiche disciplinari

Aree disciplinari coinvolte nel progetto Italiano Inglese

Matematica Scienze

Diritto Economia Geografia Educazione motoria

Riflessioni finali dei docenti partecipanti

Per le discipline che non prevedono prove scritte vanno individuate strategie che “giustifichino” la somministrazione delle prove agli allievi

La prova è un modello trasferibile e modificabile La prova non deve calare dall’alto Bisogna costruire “senso” attorno alla prova La prova non deve essere vista come un qualcosa in più da fare, ma uno strumento in più da

utilizzare per agevolare la prassi quotidiana

La “rivoluzione” metodologica implicata dal progetto è il punto fondante del progetto e il valore

aggiunto sia della prova che del progetto sono tali da richiedere una più larga socializzazione.

Nel futuro sarebbe opportuno collegare la prova alle prove Invalsi e alle Prove di Ingresso delle scuole secondarie di secondo grado

E’ importante coinvolgere i ragazzi nella riflessione sui risultati E’ importante completare i percorsi iniziati Continuare a confrontarsi!!!!!

Riflessioni del gruppo di lavoro Alla fine di questa fase del progetto il gruppo di lavoro ha constatato che:

Il lavoro svolto è stato accolto positivamente dalle scuole aderenti al progetto La scelta di proporre non solo indicatori per le competenze ma anche esempi di prove per valutarle

ha implementato l’interesse e la condivisione del progetto

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 51

La collaborazione e la condivisione fra il gruppo di lavoro e i docenti ha portato a una serie di utilissime “critiche costruttive” di cui si è cercato di tenere conto nella stesura definitiva della prova prevista per dicembre

Alla luce di quanto illustrato finora, il gruppo di lavoro ritiene che i punti di forza del progetto siano i seguenti:

La sorpresa dimostrata da alcuni docenti per lo “stile” della prova La facile adattabilità del lavoro proposto alla normale e quotidiana attività didattica: la maggior

parte dei docenti, infatti, non ha rilevato la necessità di moduli o unità di apprendimento create per il progetto. In realtà sono sufficienti piccoli aggiustamenti metodologici nei tempi e nelle attività proposte

L’occasione di guardare alla propria disciplina da un punto di vista diverso La trasferibilità del materiale proposto a diverse discipline e a diversi tipi di scuole La trasversalità del lavoro proposto e quindi la sua ricaduta sulla condivisione e collaborazione

all’interno dei C.d.C. La presenza di competenze che sono comuni alla maggior parte, se non a tutte, le discipline La possibilità di agire sull’autostima dei ragazzi

La possibilità di avere conferme nei casi in cui la mancanza di impegno domestico impedisca agli allievi di ottenere risultati compatibili con le potenzialità

La possibilità di avere un nuovo punto di vista valutativo per gli allievi i cui buoni risultati sono dovuti più a una particolare applicazione che a effettive capacità.

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DIDATTICA ORIENTANTE - COMPETENZE IN CONTINUITÀ

PROVA REGIONALE SULLE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

COMPRENDERE

“Lettura” della pagina

Comprensione del testo

Comprensione delle consegne

Competenza lessicale

RISOLVERE PROBLEMI

SCUOLA

CLASSE

ALUNNO

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 53

16 DICEMBRE 2009

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE Nella prova di oggi troverete due tipi di domande, a risposte aperte o chiuse.

Domande a risposte chiuse: per ogni domanda vi vengono presentate 3 o 4 risposte. Scegliete la risposta giusta (o, se è indicato, le risposte giuste) cerchiando la lettera corrispondente.

ESEMPIO

Per la maggior parte degli studenti l’attività di orientamento della scuola è:

a Indispensabile

b Utile

c Poco utile

d Irrilevante

Se pensi di aver sbagliato scrivi NO vicino alla risposta che avevi scelto e cerchia quella giusta. Per la maggior parte degli studenti l’attività di orientamento della scuola è:

a. Indispensabile

b. Utile

c. Poco utile

d. Irrilevante

Domande a risposte aperte: dopo queste domande vi viene lasciato uno spazio nel quale dovete inserire la vostra risposta. In alcuni casi vi verrà anche chiesto di motivarla.

NO

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PROVA DI “LETTURA DELLA PAGINA”

A. Osserva la pagina qui riprodotta e, senza leggere tutto il testo, scegli, per ogni quesito, l’alternativa corretta.

1. Il testo principale riguarda a. una battaglia avvenuta in Inghilterra b. una trasformazione nel modo di coltivare c. la Rivoluzione Inglese

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 55

2. Ci sono dei sottotitoli al punto 5) ? a. Sì b. No

3. La pagina presenta carte geografiche? a. Sì b. No

4. La pagina presenta grafici? a. Sì b. No

5. “La Lombardia all’avanguardia” è a. il titolo del capitolo b. l’argomento principale del testo c. il titolo di una didascalia

6. Indica i titoli dei grafici presenti nelle pagine a. Maggese b. Rotazione quadriennale e diffusione dei campi chiusi c. Rotazione triennale d. La recinzione dei terreni nella contea di Gloucester (Inghilterra) e. La Lombardia all’avanguardia f. Canali e fiumi navigabili in Inghilterra g. La crescita della popolazione rurale inglese nel XVIII secolo h. Crescita dei campi chiusi in ettari

7. Indica i titoli delle carte o mappe presenti nelle pagine a. Maggese b. La rotazione quadriennale c. Diffusione dei campi chiusi d. La recinzione dei terreni nella contea di Gloucester (Inghilterra) e. La Lombardia all’avanguardia f. Canali e fiumi navigabili in Inghilterra g. La crescita della popolazione rurale inglese nel XVIII secolo h. L’Inghilterra e la “rivoluzione agricola”

8. Indica solo le parole- chiave presenti nel testo: a. maggio b. tradizione scientifica c. lavoratori d. operai e. braccianti f. rotazione triennale

9. Il grafico intitolato “Rotazione quadriennale” rappresenta: a. i prodotti tipici dell’agricoltura inglese b. il modo in cui si suddivideva il terreno agricolo in tutta l’Inghilterra c. un esempio del nuovo modo di coltivare

10. “La recinzione dei terreni nella contea di Gloucester (Inghilterra)” serve a: a. rappresentare la situazione prima e dopo i campi chiusi b. rappresentare una parte della campagna inglese prima delle recinzioni c. rappresentare una parte della campagna inglese dopo le recinzioni

11. “La crescita della popolazione rurale inglese nel XVIII secolo” vuole evidenziare a. che la popolazione contadina è molto aumentata nel XVIII secolo b. che la popolazione rurale inglese è molto diminuita nel XVIII secolo c. che la popolazione rurale inglese è rimasta stabile per tutto il XVIII secolo

12. “Canali e fiumi navigabili in Inghilterra” fornisce informazioni su: a. la diffusione dei campi chiusi b. le facilitazioni nel trasporto fluviale c. i fiumi inglesi

CLASSE…………….. ALUNNO (nome - cognome) ……………………………………..

LIVELLO

B I A

TOTALE “LETTURA DELLA PAGINA” PUNTI

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PROVA DI COMPRENSIONE DEL TESTO Pandemia? L’influenza è ben conosciuta da secoli ma il virus influenzale è stato identificato solo nel 1933; il virus infetta sia gli uomini che una larga fascia di uccelli e mammiferi. I virus influenzali umani sono raggruppati in tre tipi: A, B e C, l’ultimo dei quali di scarsa importanza per l’uomo. Il virus influenzale di tipo A è quello maggiormente diffuso, causa generalmente malattie più gravi rispetto agli altri due, è la causa della maggior parte delle epidemie stagionali ed è l’unico che abbia generato pandemie. Alla base della epidemiologia dell'influenza vi è la marcata tendenza di tutti i virus influenzali a variare, cioè ad acquisire cambiamenti nelle proteine di superficie che permettono loro di aggirare la barriera immunitaria presente nella popolazione che ha contratto l’infezione negli anni precedenti. (…) Il 24 aprile 2009 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha allertato i governi sui possibili rischi connessi alla diffusione della nuova influenza da virus A(H1N1) nell'uomo e al suo potenziale pandemico, alzando rapidamente il livello di attenzione per la preparazione e la risposta a una pandemia influenzale. L'11 giugno l'OMS ha ufficialmente dichiarato lo stato di pandemia da nuovo virus influenzale con passaggio alla Fase 6 dei livelli di allerta pandemico, individuati dal Piano di preparazione e risposta alle pandemie influenzali. Lo stato di pandemia indica l'aumentata e prolungata trasmissione del virus nella popolazione in numerosi Paesi del mondo. L'Oms ha sottolineato il carattere "moderato" di questa pandemia. Come precisato dal Vice Ministro Ferruccio Fazio il massimo livello di allerta per la nuova influenza "non è dovuto alla gravità clinica dei sintomi, ma alla grande diffusione geografica del virus". (…)

1. Qual è l’argomento principale del testo?

a. Il Ministero della salute b. I virus c. L’influenza A (H1N1) d. L’ influenza

2. Qual è l’obiettivo del testo? a. Informare sull’influenza b. Informare sull’influenza A (H1N1) c. Confrontare i dati di vari paesi d. Indicare le attività dell’OMS

3. La trasmissione dell’influenza è dovuta esclusivamente agli animali? a. Solo per l’influenza A b. Solo per l’influenza B c. Sia per la A che per la C d. No

4. I ceppi più virulenti di influenza per l’uomo sono: a. A e C b. B c. Sono ugualmente virulenti d. A

5. L’espressione stato di pandemia indica: a. l’individuazione del virus dell’influenza b. la diffusione di una malattia in molte regioni del mondo c. la condizione in cui la malattia si manifesta d. la segnalazione individuale dei casi

Fig.1

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6. L’influenza è una malattia recente a. si b. no c. dal 1933 d. non è specificato nel testo

7. L’OMS ha messo in evidenza un carattere di pandemia a. Elevato b. Di fase 5 c. Moderato d. Non preoccupante

8. La comunicazione dell’ OMS del 24 aprile 2009 a quale delle fasi della pandemia fa riferimento? a. fase 1-3 b. fase 4 c. fase 5-6 d. fase discendente e. fase post-pandemica

Situazione epidemiologica La sorveglianza nazionale dell’influenza A(H1N1) si è basata sulla segnalazione individuale dei casi che venivano tutti confermati dal Centro Nazionale Influenza presso l’Istituto Superiore di Sanità fino al 26 luglio 2009. Successivamente, le modalità operative per la sorveglianza epidemiologica e la conferma dei casi sono state aggiornate nella circolare del 27 luglio 2009. (…)

Tabella 1 CASI IN ITALIA (Fonte: Ministero, ISS - Rapporto 14 ottobre 2009)

totale casi casi confermati totale decessi

13238 2807 4

Tabella 2 CASI CONFERMATI IN EUROPA (Fonte: ECDC - Report 30 settembre 2009)

totale casi totale decessi

55044 174

La tabella completa con i casi confermati in laboratorio nei diversi Paesi è consultabile sul sito dell'ECDC che riporta i dati forniti ufficialmente dalle Autorità Sanitarie nazionali.

Tabella 3 CASI CONFERMATI NEL MONDO (Fonte: OMS - Comunicato n. 68 - 2 ottobre 2009)

totale casi totale decessi

343298 4108

La tabella completa con i casi confermati in laboratorio nei diversi Paesi è consultabile sul sito dell'OMS che riporta i dati forniti ufficialmente dalle Autorità Sanitarie nazionali.

9. I casi confermati in Italia sono alla data 14 ottobre:

a. 2807 b. 4 c. 13238 d. 2087

10. Per aggiornarmi sui dati relativi a tutto il mondo devo consultare: a. il sito dell’ECDC b. il rapporto 14 ottobre 2009 c. il sito dell’OMS d. il sito Benessere e Salute

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11. La circolare del 27 luglio 2009 indica le modalità per: a. Confermare i casi e le modalità operative b. Prendere atto della situazione c. Somministrare i farmaci consigliati d. Confermare i casi sospetti

12. Le tabelle riportate dei casi in Europa e nel Mondo sono confrontabili?

a. Si b. No

Perché? _____________________________________________________________________________________________ Tabella 4 (dati ricavati dal sito dell’OMS)

Region

Cumulative total

as of 11 October 2009

Cases* Deaths

WHO Regional Office for Africa (AFRO) 12456 70

WHO Regional Office for the Americas (AMRO) 153697 3406

WHO Regional Office for the Eastern Mediterranean (EMRO) 13855 90

WHO Regional Office for Europe (EURO) Over 61000 At least 207

WHO Regional Office for South-East Asia (SEARO) 39522 530

WHO Regional Office for the Western Pacific (WPRO) 118702 432

Total Over 399232 At least 4735

*considered that countries are no longer required to test and report individual cases, the number of cases reported actually understates the real number of cases.

13. Per avere dati più aggiornati in Europa quale tabella sceglieresti?

a. Tabella 1 b. Tabella 2 c. Tabella 3 d. Tabella 4

14. Osservando i dati riferiti al mondo di quanto sono aumentati i casi nell’arco di una decina di giorni?

a. Di qualche centinaio b. Di qualche migliaio c. Di alcune decine di migliaia d. Di alcune centinaia di migliaia

CLASSE…………….. ALUNNO (nome - cognome)……………………………………..

LIVELLO

B I A

TOTALE “COMPRENSIONE DEL TESTO” PUNTI

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PROVA DI COMPRENSIONE DELLE CONSEGNE Leggi con attenzione quello che segue, analizzalo e poi rispondi.

1. Per poter utilizzare l’apparecchio quante fasi devono essere osservate? a 1 b 2 c 3 d 4

2. Ogni fase è suddivisa in varie sottofasi. Quante sono in tutto? a 10 b 12 c 14 d 15

3. In particolare, da quante sottofasi è composta la seconda fase? a 1 b 2 c 3 d 4

4. Leggi con attenzione la sottofase 1.2. Qual è lo scopo di questa istruzione? a Collegare il DVD all’alimentatore b Utilizzare il cavo scart c Collegare il DVD al televisore d Accendere il DVD

5. Osserva la sottofase 3.2. A cosa serve l’espressione “Nessuna immagine” nella parte evidenziata? a A suggerire quale sfondo inserire sul televisore b A suggerire quale deve essere lo sfondo quando viene visualizzato il menu relativo all’installazione c A suggerire quando premere il tasto TV/AV oppure Channel d A suggerire cosa fare nel caso in cui nel televisore non compaia alcuna immagine

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6. Osserva la sottofase 3.4. Essa ha lo scopo di: a Impostare il display del televisore b Impostare il display del DVD c Impostare la lingua utilizzata nei canali selezionati d Selezionare la lingua dei DVD

Quella che segue è la parte superiore della pagina da cui sono state tratte le istruzioni che hai appena considerato.

7. Prima di seguire le istruzioni devo considerare anche il modello del DVD? a Sì b No

8. Nel disegno a destra, dal televisore parte un triangolo più scuro che ha il un vertice sul televisore stesso e il lato opposto verso il disegno contrassegnato dal numero 4. Che cosa indica il triangolo? a Non appena il DVD è in funzione, dal televisore esce un cono luminoso b Non appena il DVD è in funzione, sul televisore comparirà sempre lo schema contrassegnato dal disegno

numero 4 c Il disegno contrassegnato dal numero 4 raffigura quello che si vedrà sul televisore, se le istruzioni sono state

seguite con precisione e tutto è andato a buon fine. d Il disegno contrassegnato dal numero 4 raffigura quello che si vedrà sul televisore quando il DVD non è

ancora in funzione. 9. C’è qualche fase o sottofase non indicata nei disegni?

a. Sì b. No

10. Se sì, quale/i? a. Fase 1 (tutta) b. Fase 2 (tutta) c. Fase 3 (tutta) d. Fase 1 (sottofase n. ______) e. Fase 2 (sottofase n. ______) f. Fase 3 (sottofase n. ______)

CLASSE…………….. ALUNNO (nome - cognome)……………………………………..

LIVELLO

B I A

TOTALE “COMPRENSIONE DELLE CONSEGNE” PUNTI

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PROVA DI COMPETENZA LESSICALE

A. COMPRENSIONE DEI TERMINI NEL CONTESTO

SPETTACOLI & CULTURA ROMA - Nel 2008, nonostante la crisi, oltre cinque milioni di italiani, 5,6 per l'esattezza, hanno tirato fuori dalle tasche oltre 164 milioni di euro per assistere a 2.175 fra concerti e musical (un costo medio di circa 30 euro a evento). Regina assoluta della stagione, per gli incassi di un singolo concerto, è stata l'esibizione di Madonna all'Olimpico di Roma (oltre 4 milioni di euro), seguita a distanza da Bruce Springsteen (2,8 milioni), Vasco Rossi (2,4 milioni) e Ligabue (2,4milioni), tutti e tre al Meazza di Milano. Ma è il Blasco ad avere totalizzato il bottino maggiore: nella graduatoria dei box office, il Vasco nazionale si è aggiudicato ben sei concerti su dieci, con oltre tredici milioni di euro di incassi. Sono le cifre fornite dal secondo rapporto annuale di Assomusica, l'Associazione italiana organizzatori e produttori spettacoli di musica dal vivo, che con oltre cento imprese associate su tutto il territorio nazionale, copre circa l'80% dei concerti live nel nostro paese. Scorrendo il rapporto, il primo dato che balza agli occhi riguarda una diminuzione del 14,77% degli eventi, rispetto al 2007, a fronte di un aumento del prezzo medio del biglietto di oltre il 19 per cento, mentre il numero degli spettatori è diminuito di appena il 3 per cento. "Il 2008 è stato un anno in cui sono state privilegiate le grandi produzioni - spiega Alessandro Bellucci, presidente di Assomusica dal 22 aprile scorso - Una scelta dettata dal mercato stesso, non c'è stata una pianificazione alle spalle. Le grandi produzioni hanno portato buoni risultati, ma sono anche quelle dove il costo del biglietto è più alto rispetto alle piccole". Bellucci spiega che nonostante la crisi economica, il settore della musica dal vivo, "tiene botta". Anche se si registra una tendenza: "I piccoli concerti, che hanno prezzi più bassi, ma che stanno alla base di tutto, hanno un po' sofferto. Il pubblico fa delle scelte. Là dove un tempo la cultura in generale e la musica dal vivo in particolare, poteva essere usufruita senza fare scelte oggi si preferisce andare a vedere una sola volta Madonna piuttosto che tre-quattro concerti durante l'anno". Il presidente di Assomusica ammette che il prezzo del biglietto è aumentato molto, "ma questo dipende dal fatto - spiega - che gli spettatori hanno scelto di privilegiare spettacoli di grandi produzioni piuttosto che quelli di livello medio, dal punto di vista tecnico - sottolinea - non qualitativo. La produzione di grandi eventi ha costi alti". Bellucci, poi, ribadisce una vecchia polemica dei promoter italiani: "La media del biglietto italiano è inferiore rispetto a quelli europei - dice - Se andiamo a vedere un concerto di Madonna o Springsteen all'estero, spendiamo per il biglietto un 20-25 per cento in più. Teniamo anche conto che il nostro è un settore che non ha contributi". Per quanto riguarda gli eventi città per città, Milano batte Roma, 800 a 126. Ma anche qui c'è una anomalia: "Roma ha l'Auditorium, dove tutti gli spettacoli vengono organizzati da loro. Nel 2008 - cita a memoria Bellucci - sono stati messi in scena circa 500 spettacoli, almeno la metà riguardano sicuramente la musica popolare contemporanea. Roma di concerti ne fa tanti, sicuramente meno di Milano ma è la seconda città del Paese". Fin qui il bilancio dell'anno passato. E per il futuro, i palcoscenici italiani continueranno ad essere occupati dai soliti noti? Bellucci non si sbilancia: "Vorrei che questa lista vedesse nei prossimi anni dei giovani". Ma smessi per un attimo i panni istituzionali, viene fuori l'appassionato di musica: "Ho un rammarico: non esser stato nel 1980 al concerto di Bob Marley a San Siro. E' un rimpianto che custodisco con un misto di sottile gioia. Poi, per il futuro, si parla tanto di una reunion dei Led Zeppelin: mi piacerebbe che venissero in Italia per andarli a vedere". (18 giugno 2009) Questo è ciò che Bruce Springsteen ha dichiarato a proposito del suo grande successo : “The audiences are there as a result of my history with the band but also as a result of my being able to reach people with a tune .” “ I always wanted my music to influence the life you were living emotionally – with your family, your lover, your wife, and, at a certain point, with your children.” A1 Individua il significato che assumono i seguenti termini nel contesto in cui si trovano:

1. “rapporto” a resoconto, relazione finale b differenza proporzionale c bilancio d relazione fra persone

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2. “produzioni”

a opere, lavori b presentazione di documenti , prove, testimoni c attività definibili sul piano tecnico ed economico d attività organizzative, economiche, tecniche che permettono la realizzazione di un evento

3. “settore” a la parte di una superficie b ambito in cui si articola un’attività c ambiente d preparatore di cadaveri per autopsia

4. “tendenza” a attitudine, predisposizione b pendenza c modo di vestire d evoluzione dei gusti e dei comportamenti

5. “contributi” a collaborazione b denaro da distribuire c scritto scientifico o critico che vuole contribuire alla soluzione di una questione d sovvenzione pubblica o privata

6. “anomalia”

a disfunzione ereditaria o congenita b situazione non a norma c assenza di nome d situazione inaspettata

7. “panni istituzionali”

a abiti che i funzionari statali indossano in cerimonie ufficiali b tessuto per confezionare i vestiti utilizzati dai giudici durante i processi c divisa da Presidente d atteggiamento formale, legato al ruolo ufficiale che una persona assume

8. “audience”

a a group of people watching and listening to someone performing in public b synonym of listening c a short performance by an actor or singer

9. “tune” a song b synonym of sound c melody

10. “children” a sons and daughters b young people c boys

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B. COMPRENSIONE DEI LINGUAGGI SPECIFICI

B 1 Osserva attentamente la seguente piantina e rispondi alla successive domande.

1. Quali categorie sono state selezionate?

a Stazione autocorriere, parcheggi, stazione ferroviaria

b Taxi, parcheggi, stazione ferroviaria c Parcheggi, stazione ferroviaria d Ospedali, parcheggi, stazione ferroviaria

2. Il riquadro in basso a destra serve per a spiegare come arrivare a Udine b indicare la città c mostrare dov’è il casello dell’autostrada d fare pubblicità a Udine

3. Quante stazioni dei taxi ci sono? a 4 b 6 c 7 d 8

4. Quali strade sono indicate? a Quelle che immettono in città b Le più importanti c Le più larghe d Quelle con più traffico

B 2 Trova la definizione più appropriata per i seguenti termini

1. “sonetto” a. breve composizione in versi b. lirica c. composizione in versi costituita da due quartine e due terzine d. composizione in versi costituita da stanze di uguale lunghezza

2. “coordinate geografiche” a. latitudine e l’altitudine, necessarie per stabilire la posizione di un punto sulla Terra b. latitudine e longitudine, necessarie per stabilire la posizione di un punto sulla Terra c. longitudine e altitudine, necessarie per stabilire la posizione di un punto sulla Terra d. insieme di linee immaginarie che servono a stabilire l’estensione di un territorio

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3. “ecologia” a. scienza che studia i rapporti fra i vegetali e gli animali b. scienza che studia il comportamento degli animali c. unità funzionale dell’ecosistema d. scienza che studia i rapporti degli organismi con l’ambiente in cui vivono

4. “stato gassoso della materia” a. forma e volume sono definiti, sono comprimibili b. forma e volume non sono definiti, non sono comprimibili c. forma definita, volume non definito, sono comprimibili d. forma non definita, volume non definito, sono comprimibili

5. “prodotto” a. operazione di moltiplicazione fra due numeri b. risultato di due termini messi assieme c. espressione algebrica

B 3 Fai il giusto abbinamento :

1. leave

a. one of the flat green parts of a plant b. inhabit c. go away

2. place

a. square b. area or space c. synonym of post

3. Country

a. village b. area or land with its own president or government… c. synonym of landscape

B4 Qual è la traduzione verbale dell’espressione (a2 + b

2) ?

a la metà del quadrato di due numeri b la metà del quadrato della somma di due numeri c la metà di un quadrato sommata ad un altro quadrato d la metà della somma di due quadrati

CLASSE…………….. ALUNNO (nome - cognome)……………………………………..

LIVELLI

B I A

A - COMPRENSIONE DEI TERMINI NEL CONTESTO PUNTI

B - COMPRENSIONE DEI LINGUAGGI SPECIFICI PUNTI

COMPETENZA LESSICALE TOTALE

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RISOLVERE PROBLEMI

A. CONFRONTO ITALIA-CINA Il PIL è il prodotto interno lordo di uno Stato, cioè la somma espressa in moneta di tutto quanto viene prodotto in uno Stato nel corso di un anno. In pratica il PIL indica la ricchezza totale di un Paese. Qui ti vengono proposte le cifre del PIL 2008 (espresse in milioni di dollari) della Cina e dell’Italia. PIL CINA 2008: 3.941.536 PIL ITALIA 2008: 2.330.005 Secondo te, in quale dei due Paesi il tenore di vita è più elevato? SOLUZIONE _____________________________________________________________________________________________ MOTIVAZIONE DELLA SOLUZIONE

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B. C’ E’ CHI LAVORA E CHI ………

Una farfalla di nome Lycaena avion depone le uova sulle gemme del timo selvatico. Dalle uova si sviluppano larve che si nutrono delle foglie del timo. Dopo circa 20 giorni le larve abbandonano le piante e vagano intorno. Se una formica incontra una larva, le strofina una particolare ghiandola ed essa, in risposta, produce miele che la formica succhia come cibo. La formica trasporta quindi nel formicaio la larva che ci rimarrà per undici mesi. Durante questo periodo, prima di trasformarsi in adulto e volare via, la larva della farfalla ( pupa) si nutrirà di giovani larve di formica. In questa storia strana (ma vera!) ci sono diverse relazioni tra specie. B1 Di quali specie di organismi si parla? ______________________________ B2 Nel testo si parla di una relazione in cui due diversi organismi traggono vantaggio reciproco; Individua i due organismi _______________________________ Qual è il vantaggio del primo? ___________________________ Qual è il vantaggio del secondo? ___________________________________ B3 Riconosci quale organismo si può considerare un predatore? ____________________________ Chi è la sua preda? _______________________________ B4 Alcuni di questi organismi stabiliscono una relazione di parassitismo; chi è il parassita? ____________________________ chi è l’ ospite ?____________________________________ B5 Se, per qualche motivo, dovessero mancare le foglie del timo, quale organismo ne risentirebbe di più? O la farfalla O la formica Motiva la tua risposta:

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C. MOLTIPLICAZIONE EGIZIA

In una conferenza il professore G.T.Bagni ha presentato queste diapositive per spiegare il metodo utilizzato dagli Egizi per moltiplicare due numeri naturali. Nella diapositiva di destra, ha tradotto nel linguaggio moderno la simbologia dei numeri egizi. Ha sottolineato come questo metodo consentiva di moltiplicare due numeri naturali qualsiasi sfruttando solo il raddoppio e l’addizione!

C1 Osservando la diapositiva di destra, leggi con attenzione l’esempio fornito (13 x 18) cercando di capire il metodo utilizzato:

Come è costruita la colonna di sinistra?

Come è costruita la colonna di destra?

Perché nella colonna di sinistra sono segnalati alcuni numeri con le frecce?

Con quale criterio sono stati selezionati i numeri della colonna di destra per ottenere 234 ( risultato della

moltiplicazione 13x18) ?

C2 Scrivi in riga il procedimento della moltiplicazione 13 x 18 ritrovando gli stessi numeri del metodo egizio.

13 x 18 = (1+ 4 + 8) x 18 = _____________________________________________

C3 Calcola 21x15 con il metodo egizio ( usa, come nella diapositiva, le due colonne e le frecce) :

C4 Quale proprietà delle operazioni è utilizzata in questo metodo?_________________________

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D. VIETATO CIRCOLARE………. O NO?

A causa della concentrazione troppo alta di due gas inquinanti ( 2NO = diossido di azoto e CO = monossido di

carbonio) nella città di Milano il giorno 11/1/2004 è scattato il blocco della circolazione delle auto dalle ore 10 alle ore17. I grafici seguenti mostrano la concentrazione dei due gas ora per ora:

D1 Ti sembra che il provvedimento abbia modificato la concentrazione dei due gas?

1 O Sì O No

2 Perché?__________________________________________ D2 Ti pare che l’effetto del provvedimento abbia risolto la situazione in modo: 3 O definitivo O con durata limitata

4 Da che cosa lo deduci?

D3 Quali altri fattori potrebbero aver influito sull’ andamento dei grafici?

D4 Hai altre proposte per limitare l’inquinamento dell’aria nelle città ?

100

150

200

250

300

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

ora del giorno

NO

2

4

5

6

7

8

9

10

11

12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

ora del giorno

CO

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E. IL MOTO DI RIVOLUZIONE DEI PIANETI

I pianeti ruotando attorno al sole descrivono un’ orbita ellittica di cui il sole è uno dei due fuochi (A e B). L’ellisse è una curva il cui modello può essere realizzato fissando in due punti (A e B) un filo le cui estremità sono state annodate; successivamente tenendo ben tesa l’estremità libera dello spago con la matita, si disegna la curva .

Come vedi è possibile osservare in figura numerosi triangoli. Osservando il modello rispondi: E1 I triangoli sono tutti equivalenti tra loro?

1. O Sì O No 2. perché………………………

E2 I triangoli sono tutti isoperimetrici ?

3. O Sì O No 4. perché …………………..

E3 Individua e scrivi tutti i possibili triangoli congruenti tra loro:

E4 Per ogni coppia di triangoli congruenti trova le simmetrie assiali e centrali che trasformano un triangolo nell’altro (per trovare eventuali assi o centri di simmetria opera pure sul disegno, usa le lettere e riporta poi nella tabella le lettere con cui hai indicato sul disegno l’asse, il centro …)

Coppie di triangoli Asse Centro

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F. LA DEMOCRAZIA IN ITALIA Tutti i giovani italiani danno per scontato il fatto di vivere in uno Stato democratico, senza probabilmente chiedersi quale sia il requisito fondamentale di una democrazia e a quale data si possa attribuire l’inizio della democrazia in Italia. Il problema è appunto il seguente: quale può essere considerata la data simbolo della democrazia italiana? Per la risoluzione del problema ti vengono proposte le seguenti informazioni: SOLUZIONE

MOTIVAZIONE DELLA SOLUZIONE

1861: proclamazione del Regno d’Italia (Il diritto di voto alle prime elezioni venne concesso a 418.696 persone, pari all’1,9% del popolo) 1912: suffragio universale maschile (23,2% del popolo) 25 aprile 1945: liberazione dell’Italia dal nazifascismo 2 giugno 1946: referendum fra monarchia e repubblica ed elezioni dell’Assemblea Costituente a suffragio universale (61% del popolo) 1 gennaio 1948: entra in vigore la Costituzione repubblicana 18 aprile 1948: viene eletto il primo Parlamento repubblicano

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE FINALE DELLE COMPETENZE ALUNNO …………………………………. CLASSE……………

COMPRENDERE

LIVELLI

BASE INTERMEDIO

AVANZATO

LETTURA DELLA PAGINA

COMPRENSIONE DEL TESTO

COMPRENSIONE DELLE CONSEGNE

COMPETENZA LESSICALE

TOTALE

RISOLVERE PROBLEMI

LIVELLI

BASE INTERMEDIO AVANZATO

TOTALE

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QUESTIONARIO DI ORIENTAMENTO Studente……………………….

1. Quale prova hai trovato di più facile soluzione? a Lettura della pagina b Comprensione del testo c Comprensione dei linguaggi specifici d Risolvere problemi

2. Quale dei problemi proposti ti è sembrato più facile? a. CONFRONTO ITALIA-CINA b. C’ È CHI LAVORA E CHI ……… c. MOLTIPLICAZIONE EGIZIA d. IL MOTO DI RIVOLUZIONE DEI PIANETI e. VIETATO CIRCOLARE………. O NO? f. LA DEMOCRAZIA IN ITALIA

3. Quale prova ti è apparsa più interessante?

a Lettura della pagina b Comprensione del testo c Comprensione dei linguaggi specifici d Risolvere problemi

4. Quale problema ti è apparso più interessante? a. CONFRONTO ITALIA-CINA b. C’ È CHI LAVORA E CHI ……… c. MOLTIPLICAZIONE EGIZIA d. IL MOTO DI RIVOLUZIONE DEI PIANETI e. VIETATO CIRCOLARE………. O NO? f. LA DEMOCRAZIA IN ITALIA

5. Quale o quali ritieni siano le tue competenze “forti”? (max. 2 risposte)

a Lettura e comprensione del testo b Padronanza dei linguaggi specifici c Risoluzione di problemi matematici d Risoluzione di problemi scientifici e Risoluzione di problemi storico-sociali f Nessuna in particolare g Tutte in ugual misura

6. Quale, fra le seguenti aree di studio, attira maggiormente il tuo interesse? a Italiano b Lingue straniere c Matematica d Scienze e Storia-geografia f Arte g Altro (specificare):

7. Ritieni di avere un approccio alla conoscenza a fondamentalmente teorico b pratico

8. In futuro ti piacerebbe un corso di studi basato fondamentalmente a sull’area umanistica b sull’area matematico-scientifica c sull’area artistica d sull’area delle scienze umane (diritto, economia, psicologia, sociologia) e sull’area musicale f sull’area delle lingue straniere

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9. Per gli studenti della scuola secondaria di primo grado. Dopo la scuola media, pensi di indirizzarti a

a un corso liceale b un corso tecnico c un corso professionale

10. Per gli studenti della secondaria di secondo grado. Che cosa pensi ora, dopo tre mesi, della tua scelta del corso di studi? Perché?

11. Come pensi di aver svolto le prove? a Mediamente bene b Mediamente male c Alcune bene e altre male: specifica quali pensi di aver svolto bene e quali no

12. Esprimi un giudizio libero sulle prove svolte (come ti sei sentito, quali difficoltà hai incontrato, come ti sono sembrate rispetto alla tua preparazione scolastica …)

13. Prova a presentare te stesso come sarai fra 5 anni:

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LA SOMMINISTRAZIONE DELLA PROVA

ISTRUZIONI - COPIA PER L’INSEGNANTE (da leggere agli alunni prima della prova e nelle varie fasi del suo svolgimentoi)

Parte Inserita nel fascicolo-copertina degli alunni Nella prova di oggi dovrete rispondere a due tipi di domande, a risposte aperte o chiuse.

Domande a risposte chiuse: per ogni domanda vi vengono presentate 3 o 4 risposte. Scegliete la risposta giusta (o, se è indicato, le risposte giuste) cerchiando la lettera corrispondente.

ESEMPIO

Per la maggior parte degli studenti l’attività di orientamento della scuola è:

a Indispensabile

b Utile

c Poco utile

d Irrilevante

Se pensi di aver sbagliato scrivi NO vicino alla risposta che avevi scelto e cerchia quella giusta. Per la maggior parte degli studenti l’attività di orientamento della scuola è:

a Indispensabile

b Utile

c Poco utile

d Irrilevante

Domande a risposte aperte: dopo queste domande vi viene lasciato uno spazio nel quale dovete inserire la vostra risposta. In alcuni casi vi verrà anche chiesto di motivarla.

Vi sono stati consegnati 2 fascicoli, che costituiscono la prima parte della prova. Il FASCICOLO 1 contiene il il test sulla “Lettura della pagina”, che dovrete compilare in un tempo massimo di 10 minuti. Ora potete aprire il primo fascicolo, che fra 10 minuti ritirerò. (Dopo 10 minuti) Chiudete i fascicoli. Ora passerò a ritirarli. Potete ora passare al FASCICOLO 2 che contiene i test di “Comprensione del testo” e “Comprensione del linguaggi specifici”. Avete a disposizione 50 minuti per completare la prova. Vi raccomando di leggere con molta attenzione i testi e le domande prima di rispondere. (Dopo 50 minuti) Chiudete i fascicoli. Ora passerò a ritirarli. Ora è prevista una pausa di 10 minuti, durante i quali potete alzarvi dal vostro posto e comunicare tra voi. (Dopo 10 minuti) Ritornate ai vostri posti. Vi consegnerò ora il FASCICOLO 3, “Risolvere problemi”. Avete a disposizione 60 minuti (Dopo 60 minuti) Chiudete i fascicoli. Ora passerò a ritirarli. Vi propongo ora un breve questionario nel quale vi chiederò di riflettere sul modo in cui avete vissuto la prova che vi è stata proposta. Avete a disposizione 15 minuti per compilarlo.

NO

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MODALITÀ INDIVIDUALI DI APPROCCIO AL LAVORO

GRIGLIA DI OSSERVAZIONE *

STUDENTE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

COMPORTAMENTI

CONCENTRAZIONE

1 resta concentrato sul compito

2 tende a distrarsi

AUTONOMIA

3 lavora autonomamente

4 cerca l’aiuto dei compagni e/o del docente

METODO DI LAVORO

5 legge e sceglie la risposta rapidamente

6 rilegge e si sofferma sulle possibili risposte

7 rilegge prima di consegnare

GESTIONE DEL TEMPO

8 Termina il lavoro prima del tempo

9 Termina il lavoro entro i tempi stabiliti

10 Non riesce a terminare il lavoro

*Proposta operativa per il docente

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GRIGLIE DI CORREZIONE E VALUTAZIONE

LETTURA DELLA PAGINA Risposte corrette Base

(1 punto) Intermedio (2 punti)

Avanzato (3 punti)

1 b x

2 b x

3 a x

4 a x

5 c x

6 b-g-h 2 risposte 3 risposte

7 d-e-f 2 risposte 3 risposte

8 b-d-e 2 risposte 3 risposte

9 c x

10 a x

11 a x

12 b x

totale 8 6 12

Legenda:

livello base punteggio da 8 a 10

livello intermedio punteggio da 11 a 17

livello avanzato da 18 a 23

COMPRENSIONE DEL TESTO

Risposte corrette Base

(1 punto) Intermedio

(2 punti) Avanzato (3 punti)

1 c x

2 b x

3 d x

4 d x

5 b x

6 b x

7 c x

8 b x

9 a x

10 c x

11 a x

12 No (non sono indicate

percentuali e neppure il

numero totale della

popolazione)

Non argomenta

Ma risposta corretta

Argomenta in modo

superficiale

Argomenta in modo approfondito

13 d x

14 c x

TOTALE 6 10 15

Legenda:

livello base punteggio da 6 a 8

livello intermedio punteggio da 9 a 18

livello avanzato da 19 a 28

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COMPRENSIONE DELLE CONSEGNE (ISTRUZIONI DVD) Risposte corrette

Base (1 punto)

Intermedio (2 punti)

Avanzato (3 punti)

1 c x

2 d x

3 c x

4 c x

5 d x

6 b x

7 a x

8 c x

9 a x

10 b x

totale 4 6 9

Legenda:

livello base punteggio da 4 a 6

livello intermedio punteggio da 7 a 11

livello avanzato da 12 a 19

COMPETENZA LESSICALE Comprensione dei termini nel contesto - Comprensione dei linguaggi specifici

Risposte corrette

Base (1 punto) Intermedio (2 punti)

Avanzato (3 punti)

A1 a x

A2 d x

A3 b x

A4 d x

A5 d x

A6 d x

A7 d x

A8 a x

A9 a x

A10 a x

B1 -1 b x

B1 -2 a x

B1-3 b x

B1-4 a x

B2-1 c x

B2-2 b x

B2-3 d x

B2-4 d x

B2-5 a x

B3-1 c x

B3- 2 b x

B3-3 b x

B4 d x

totale 6 20 21

Legenda:

livello base punteggio da 6 a 8

livello intermedio punteggio da 9 a 29

livello avanzato da 30 a 48

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RISOLVERE PROBLEMI INDICATORI

INDICATORI PRESTAZIONI DELLO STUDENTE (CONFRONTO ITALIA-CINA)

1 Focalizzazione del problema (obiettivo)

Focalizzare il problema implica riconoscere che il tenore di vita dipende dal rapporto fra il PIL totale e il numero di abitanti (PIL pro-capite)

2 Riconoscimento delle informazioni fornite dal testo

Il testo fornisce scarne informazioni facendo riferimento a due Stati, la cui sproporzione di abitanti è nota a tutti. Viene comunque spiegato cosa è il PIL

3 Individuazione delle conoscenze collegate al problema

Concetto di PIL pro-capite e di tenore di vita

4 Individuazione degli strumenti adeguati alla ricerca di soluzioni

Gli strumenti consistono in una divisione per il numero di abitanti, divisione peraltro che non viene richiesta in termini esatti, ma solo “a spanne” per individuare un risultato molto più elevato per l’Italia in relazione ad un divisore molto inferiore

5 Formulazione di congetture (ipotesi)

Una prima congettura (sbagliata) potrebbe essere che il PIL totale indica il tenore di vita La seconda congettura (corretta) fa riferimento al numero di abitanti Una terza congettura, non però basata sui dati del problema, potrebbe semplicemente far riferimento a dati già noti sul tenore di vita in Italia e in Cina

7 Modellizzazione della situazione concreta con schemi formalizzati

Il modello dovrebbe far riferimento al PIL diviso per il numero di abitanti (calcolati presuntivamente anche senza precisione)

8 Raggiungimento della soluzione La soluzione corretta è ovviamente l’Italia, ma ciò che conta è il procedimento utilizzato per arrivare alla soluzione

9 Argomentazione del procedimento con un linguaggio adeguato al tipo di problema

L’argomentazione deve far riferimento al PIL pro-capite anche senza utilizzare il termine specifico (per es. PIL per abitante).

INDICATORI PRESTAZIONI DELLO STUDENTE (C’E’ CHI LAVORA E CHI ….)

1 Focalizzazione del problema (obiettivo)

Riconoscere diversi tipi di relazioni fra organismi

2 Riconoscimento delle informazioni fornite dal testo

Alcune informazioni sono esplicite (specie di organismi), altre vanno dedotte dal racconto.

3 Individuazione delle conoscenze collegate al problema

Organismi viventi

Relazioni tra viventi

4 Individuazione degli strumenti adeguati alla ricerca di soluzioni

5 Formulazione di congetture (ipotesi)

Rielaborare le informazioni del testo in termini di relazioni biologiche

Individuare le possibili conseguenze nelle relazioni rispetto ad un cambiamento ambientale

7 Modellizzazione della situazione concreta con schemi formalizzati

8 Individuazione della soluzione Riconoscere gli organismi e le reciproche relazioni

Individuare gli effetti di un cambiamento

9 Argomentazione del procedimento con un linguaggio adeguato al tipo di problema

Nelle risposte alle domande aperte

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 79

INDICATORI PRESTAZIONI DELLO STUDENTE (MOLTIPLICAZIONE EGIZIA)

1 Focalizzazione del problema (obiettivo)

Capire l’algoritmo usato dagli Egizi per moltiplicare

2 Riconoscimento delle informazioni fornite dal testo

Il titolo parla di “moltiplicare… sommando”

Le frecce mettono in evidenza i termini che compongono 13

3 Individuazione delle conoscenze collegate al problema

Le proprietà delle operazioni + e x

4 Individuazione degli strumenti adeguati alla ricerca di soluzioni

5 Formulazione di congetture (ipotesi)

Nelle due colonne si passa al numero successivo moltiplicando per 2, poi ci si interessa solo ai termini che sommati danno 13: nella seconda colonna si ottiene in corrispondenza i termini che sommati danno il risultato.

6 Progettazione di una strategia risolutiva

In effetti si tratta di riconoscere una strategia più che progettarla

7 Modellizzazione della situazione concreta con schemi formalizzati

Sapere tradurre con una operazione in riga la procedura egizia.

8 Individuazione della soluzione Sapere riprodurre il metodo su altri esempi

Riconoscere che il metodo è basato sulla proprietà distributiva della moltiplicazione sull’addizione.

9 Argomentazione del procedimento con un linguaggio adeguato al tipo di problema

Nelle risposte alle domande aperte del primo punto .

INDICATORI PRESTAZIONI DELLO STUDENTE (VIETATO CIRCOLARE ……O NO?)

1 Focalizzazione del problema (obiettivo)

Identificare soluzioni rispetto l’inquinamento dell’aria in città

2 Riconoscimento delle informazioni fornite dal testo

Riconoscere dato utile ( orario)

Leggere un grafico e interpretarne i dati

3 Individuazione delle conoscenze collegate al problema

Grafici cartesiani

Fonti d’inquinamento atmosferico

4 Individuazione degli strumenti adeguati alla ricerca di soluzioni

Uso di righelli per confronto livelli

Collegare dato matematico con conseguenze

5 Formulazione di congetture (ipotesi) Interpretazione del grafico

Identificare possibili altri fattori che influenzino la distribuzione dei gas

7 Modellizzazione della situazione concreta con schemi formalizzati

8 Individuazione della soluzione

Individuare nelle fasce orarie il grado d’inquinamento non variato in modo adeguato

Attendibilità delle ipotesi sui fattori influenzanti le concentrazioni

9 Argomentazione del procedimento con un linguaggio adeguato al tipo di problema

Nelle risposte alle domande aperte

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INDICATORI PRESTAZIONI DELLO STUDENTE (IL MOTO DI RIVOLUZIONE DEI PIANETI)

1 Focalizzazione del problema (obiettivo)

Riconoscere in contesti diversi alcune proprietà dei triangoli

2 Riconoscimento delle informazioni fornite dal testo

Il disegno e la descrizione della costruzione della curva forniscono la chiave per ricercare la soluzione

3 Individuazione delle conoscenze collegate al problema

I triangoli e le loro proprietà

Le isometrie

Concetto di figure equivalenti e isoperimetriche

4 Individuazione degli strumenti adeguati alla ricerca di soluzioni

Il modello e la descrizione della costruzione sono uno strumento per dedurre

5 Formulazione di congetture (ipotesi) Rielaborare informazioni dal modello per dedurre proprietà

6 Progettazione di una strategia risolutiva

7 Modellizzazione della situazione concreta con schemi formalizzati

Operare sul disegno tracciando gli assi o il centro di simmetria

8 Individuazione della soluzione Individuare le simmetrie assiali e centrali che trasformano un triangolo nell’altro

9 Argomentazione del procedimento con un linguaggio adeguato al tipo di problema

Nelle risposte alle domande aperte (motivare i perché)

INDICATORI PRESTAZIONI DELLO STUDENTE (LA DEMOCRAZIA IN ITALIA)

1 Focalizzazione del problema (obiettivo)

Focalizzare il problema significa riconoscere che il concetto stesso di democrazia (sovranità del popolo) implica come requisito minimo il suffragio universale

2 Riconoscimento delle informazioni fornite dal testo

Il testo fornisce le informazioni essenziali sull’allargamento del suffragio in Italia, proponendo però anche alcune date che in realtà funzionano da “distrattori” pur avendo evidentemente a che fare con la storia della democrazia

3 Individuazione delle conoscenze collegate al problema

Conoscenza del significato di democrazia e di suffragio universale

4 Individuazione degli strumenti adeguati alla ricerca di soluzioni

Gli strumenti sono le date fornite dal testo

5 Formulazione di congetture (ipotesi)

Le ipotesi più probabili da parte dello studente sono 3:

1. il 2 giugno 1946 (data corretta)

2. il 1 gennaio 1948 (è ovvio che la Costituzione è fondamentale per la democrazia italiana, ma è il prodotto di un’Assemblea già democraticamente eletta)

3. il 18 aprile 1948 (ipotesi basata sul legame fra democrazia e Parlamento, che non è corretta in quanto il Parlamento esisteva già nell’Italia liberale)

7 Modellizzazione della situazione concreta con schemi formalizzati

La modellizzazione, che probabilmente gli studenti lasceranno implicita, è costituita dal rapporto fra democrazia e suffragio universale: democrazia governo del popolo suffragio universale

8 Raggiungimento della soluzione

La soluzione corretta è il 2 giugno 1946, ma con preciso riferimento al suffragio universale. Se il referendum e l’elezione dell’Assemblea Costituente fossero avvenuti con suffragio ristretto, non si potrebbe parlare di democrazia

9 Argomentazione del procedimento con un linguaggio adeguato al tipo di problema

L’argomentazione deve quindi far riferimento al suffragio universale, dimostrando che lo studente ha compreso il termine e ha capito che la percentuale del 61% e quindi l’esclusione di una parte del popolo dal voto è dovuta essenzialmente all’età.

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GRIGLIE DI CORREZIONE E VALUTAZIONE 0 = risposta non data o errata

PROBLEMA AREA RISPOSTA CORRETTA PUNTI

A. CONFRONTO ITALIA-CINA Ptot = 5

storico-sociale Soluzione corretta: Italia

Motivazione corretta: riferimento al rapporto fra ricchezza totale e numero di abitanti e quindi al concetto di PIL pro capite

Motivazione generica: riferimento al fatto che la Cina è molto più grande anche come popolazione

1 4 2

B. C’E’ CHI LAVORA E CHI…. Ptot = 8

scientifica B1 Farfalla Timo Formica (non sono accettabili larva e pupa in quanto non sono “specie”)

B2 I due organismi sono: formica adulta e larva di farfalla (pupa) Vantaggio della formica: ottenere facilmente miele (nutrimento) Vantaggio larva di farfalla: nutrirsi facilmente di larve di formiche nel formicaio

B3 Predatore: pupa di farfalla Preda: larva di formica B4 Parassita: larva di farfalla Ospite: timo

B5 La farfalla

Motivazione corretta: la larva di farfalla non ha più nutrimento e di conseguenza muore oppure: la formica può ottenere nutrimento in altri modi e quindi sopravvive comunque

(lo si può dedurre dal testo :”… se una

formica incontra una larva di farfalla…”)

0,5 0,5 0,5 1 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 2

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C. MOLTIPLICAZIONE EGIZIA P tot = 8

matematica C1

Colonna di sinistra: partendo da 1 si moltiplica sempre per 2… oppure: si scrivono le potenze di 2

Colonna di destra: partendo da 18 si moltiplica sempre per 2

Nella colonna di sinistra alcuni numeri sono segnalati con frecce perché: sono i numeri che danno come somma 13

Il criterio con cui sono stati selezionati i numeri della colonna di destra per ottenere 234 è: sono i numeri che corrispondono a quelli segnati da frecce nella colonna di sinistra

C2 Il procedimento della moltiplicazione: 13x18 = (1+4+8) x18 = 1x18 + 4x18 + 8x18 = 18 + 72 + 144 = 234 C3 21x15 =

>> 1 15 <<

2 30

>> 4 60 <<

8 120

>> 16 240 <<

1+4+16 = 21 15+60+240= 315

C4 La proprietà utilizzata è: la distributività della moltiplicazione rispetto all’addizione.

1

1 1 1 1 2 1

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D. VIETATO CIRCOLARE ….O NO? Ptot=6

scientifica

D1 1 sì 2 Motivazione corretta: le linee dei grafici

scendono dopo le ore 10 fino alle 17 circa

10 fino alle 17 circa ( CO)

D2 3 con durata limitata

4 le linee dei grafici ricominciano a salire dopo le 17 circa

D3 Fattori:

Altre fonti d’inquinamento gassoso (riscaldamento abitazioni, industrie..)

Il tempo atmosferico (pioggia, vento..)

…………..

D4

Proposte:

Utilizzare mezzi alternativi di trasporto

Utilizzare mezzi con carburanti meno inquinanti

……..

0.5 1 0,5 1 0,5 (se individua un solo fattore) 1,5 ( se individua più fattori) 1 (se individua un solo fattore) 1,5 ( se individua più fattori)

E. IL MOTO DI RIVOLUZIONE DEI PIANETI Ptot = 8

matematica E1 1. No 2. Motivazione corretta: riferimento a

triangoli con la stessa base e altezza diversa

Motivazione generica: per esempio:” il triangolo AFB è più piccolo di AEB”

E2 3. Sì 4. Motivazione corretta I triangoli sono

isoperimetrici perché la lunghezza del filo è costante ed è il perimetro dei triangoli Motivazione imprecisa: per esempio:” se misura il perimetro con il righello”

E3 ADB e AGB

ACB, AHB e AEB

E4

0,5 1,5 0,5 0,5 1,5 0,5 0,5 1 ( 0,5 se due soli triangoli)

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Simmetrie assiali: Coppia di triangoli: ADB e AGB Asse: rispetto all’asse orizzontale

Coppia di triangoli: ACB e AHB Asse: rispetto all’asse orizzontale

Coppia di triangoli: AEB e ACB Asse: rispetto all’asse verticale

Simmetria centrale

Coppia di triangoli: AEB e AHB Centro: il centro è il punto di incontro dei due assi (orizzontale e verticale)

Coppia di triangoli: ADB e AGB Centro: il centro è il punto di incontro dei due assi (orizzontale e verticale)

0,5 0,5 0,5 0,5 0,5

F. LA DEMOCRAZIA IN ITALIA Ptot = 5

storico-sociale Soluzione corretta: 2 giugno 1946 Motivazione corretta: suffragio universale (o uomini e donne)

2 3

P. totale=40 base intermedio avanzato

18 - 25 26 - 34 35 - 40

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SCHEDA DI RILEVAZIONE PER I DOCENTI

Nome e Cognome del docente somministratore: _____________________________________ Scuola: _____________________________________________________________________ Classe: ________ N. di allievi della classe: __________

N. di allievi che effettuano le prove: ____________ 1. La classe aveva affrontato la prova proposta in precedenza dal Progetto DOCC?

2. Il docente utilizza di solito prove di questo tipo? Sì No 3. Se sì, per verificare quale tipo di competenze trasversali?

4. Indicare nella tabella problemi di comprensione degli item delle varie prove.

PROVA N° ITEM DESCR. DEL PROBLEMA FREQUENZA

5. Le modalità di somministrazione sono risultate chiare? Sì No 6. Se no, indicare le criticità riscontrate.

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7. Le consegne date sono risultate chiare per gli allievi? Sì No 8. Se no, indicare le criticità riscontrate

9. I tempi stabiliti erano sufficienti? Sì No 10. Se no, indicare le criticità riscontrate

11. I risultati ottenuti sono coerenti con i livelli raggiunti dagli allievi? Sì No Osservazioni

12. Ritiene utile per il suo lavoro la somministrazione di prove di questo tipo? Sì No Osservazioni

Eventuali suggerimenti per il Gruppo di lavoro.

Grazie per la collaborazione

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I RISULTATI DELLA PROVA

La prova è stata somministrata il 16 dicembre 2009 e vi hanno partecipato 1282 studenti di 34 scuole secondarie di primo e di secondo grado delle province di Udine, Gorizia, Trieste e Pordenone, ripartiti come mostra il seguente grafico:

OSSERVAZIONI SUL CAMPIONE Il campione di scuole e studenti coinvolti nel percorso DOCC risulta numericamente significativo: infatti hanno partecipato all’attività 1282 studenti, pari all’1,7% dell’universo di riferimento. Il campione non appare invece statisticamente rappresentativo, essendosi auto selezionato in base alle adesioni degli Istituti Scolastici. Dal punto di vista della distribuzione fra secondaria di I e II grado, si registra una sovra rappresentazione della prima, i cui studenti costituiscono il 44% del nostro campione mentre a livello regionale, in base ai dati forniti dal MIUR, la percentuale è del 41%. Molto scarsa è stata al contrario la partecipazione degli Istituti tecnici, il 5% a fronte del 21% degli iscritti in Regione, mentre i Licei sono sovra rappresentati.

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 88

Per quanto riguarda la significatività dal punto di vista territoriale, la provincia di Udine, al contrario di quella di Trieste, appare adeguatamente rappresentata, mentre Pordenone e, soprattutto, Gorizia, hanno fatto registrare un’adesione molto maggiore.

Tali dati di confronto vengono forniti per ribadire che i risultati del progetto, inteso nell’ottica della ricerca-azione con finalità didattiche e non della ricerca sociologica con pretese di rappresentatività statistica, non possono venir utilizzati come indicatori delle competenze medie degli studenti del Friuli V.G. (come succede con i test OCSE-PISA), ma vogliono più semplicemente costituire strumenti utili alla riflessione e alla progettualità didattica con riferimento prevalente agli insegnanti e agli studenti coinvolti.

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 89

OSSERVAZIONI SUI RISULTATI COMPRENDERE

Per quanto riguarda nello specifico la prova, esaminando i risultati appare evidente la notevole discrepanza fra la prima parte, Comprendere, e la seconda, Risolvere problemi. Infatti, nelle prove relative a Comprendere, finalizzate a misurare competenze di base (“leggere” la pagina, comprendere le consegne, comprendere un testo, comprendere il lessico di base delle diverse discipline) che, qualora non vengano acquisite, precludono l’accesso a tutte le altre, gli studenti nel complesso hanno dimostrato di aver raggiunto il livello base; va però sottolineata l’assenza dal campione di Istituti, pur presenti nel nostro territorio, i cui studenti sono in larga misura non madrelingua.

COMPRENDERE

Emergono differenziazioni, in alcuni casi rilevanti, nelle percentuali relative al livello intermedio, sul quale si situa nei tecnici e nei professionali la quasi totalità degli studenti, e soprattutto all’avanzato, raggiunto dal 45% degli studenti liceali. Tali dati appaiono con maggiore evidenza analizzando i grafici successivi.

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 90

I risultati medi migliori, sommando il livello intermedio e quello avanzato, si evidenziano nella competenza lessicale, riguardo alla quale sono praticamente assenti il livello non certificabile e quello base (con una piccola eccezione negli Istituti professionali); la stragrande maggioranza degli studenti di secondarie di primo grado, di tecnici e professionali si colloca al livello intermedio, quella dei liceali all’avanzato. Rispetto ai dati generali, la competenza lessicale, in particolare per quanto riguarda il lessico settoriale, fa registrare nel livello avanzato differenze significative, che inevitabilmente sono destinate a ripercuotersi sull’approccio alle diverse discipline.

Nella prova di Comprensione del testo, rispetto alla precedente, si registrano risultati generalmente inferiori, dai quali si deduce con chiarezza che la competenza lessicale costituisce un prerequisito necessario, ma non sufficiente, per la comprensione dei testi, e questo parrebbe valere per tutti i tipi di scuola, in cui si registra la netta prevalenza del livello intermedio con il prevedibile miglior risultato dei liceali.

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 91

La maggior percentuale di livelli avanzati si annovera in Lettura della pagina, competenza che appare più diversificata, registrando in tutti i tipi di scuole anche i livelli non certificabili e base (sia pure in percentuali minoritarie), in quanto richiede l’attivazione di ulteriori competenze che in alcuni casi non risultano ancora acquisite.

Un ulteriore abbassamento dei risultati, rispetto a quelli degli altri esercizi, si può riscontrare in generale nella Comprensione delle consegne, e questo, come vedremo in seguito, giustifica in parte gli esiti negativi di Risolvere problemi e dimostra ulteriormente l’importanza fondamentale delle competenze di Comprendere in tutte le discipline. Si tratta della prova in cui appare più presente, rispetto alle altre, il livello base, con particolare rilevanza nei professionali.

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 92

RISOLVERE PROBLEMI

Nella prova Risolvere problemi le percentuali di competenze non certificabili sono impressionanti, andando dal 48% dei liceali al 94% dei professionali. Appare evidente, in particolare, un aspetto piuttosto sorprendente: i livelli non certificabili sono presenti in misura significativamente maggiore non solo negli istituti professionali, ma anche nei tecnici rispetto alle secondarie di I grado. Soltanto nei Licei si evidenziano competenze nettamente maggiori, per quanto in assoluto ancora piuttosto basse (solo il 19% fra livello intermedio ed avanzato).

RISOLVERE PROBLEMI

Dall’analisi dei risultati e della prova emergono alcune riflessioni o spunti di discussione.

Un problema richiede un’attenta lettura del testo per comprendere correttamente le consegne e individuare le informazioni necessarie; una lettura frettolosa e superficiale compromette la risoluzione.

Le domande aperte sicuramente richiedono da parte dell’alunno capacità di argomentare in modo sintetico ma corretto; si tratta di una competenza oggi “ difficile” per gli studenti

La tipologia dei problemi proposti non rientra nella categoria di esercizi tradizionali; i ragazzi forse sono poco addestrati a risolvere problemi in contesti disciplinari molto diversi

Le due prove somministrate lo stesso giorno, una di seguito all’altra, possono risultare eccessive rispetto alla concentrazione necessaria.

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 93

CONCLUSIONI APERTE: ASPETTI POSITIVI E CRITICITÀ In conclusione di questa esperienza, che ci auguriamo costituisca solo la prima tappa di un percorso condiviso su continuità, competenze ed orientamento, ci sembra di poter rilevare, come sempre accade nelle sperimentazioni con finalità innovative, sia punti di forza, da valorizzare nel futuro, sia aspetti problematici, che già hanno indotto il gruppo di lavoro ad una riflessione autocritica e che proponiamo a tutti i partecipanti per progettare insieme modalità più efficaci di didattica e valutazione. In realtà i punti di debolezza sono già emersi dalle osservazioni sui risultati, ma ci sembra opportuno sintetizzarli e metterli a confronto con gli aspetti positivi.

PUNTI DI FORZA CRITICITÀ Adesione numericamente rilevante delle scuole Mancanza di rappresentatività del campione sia per

tipo di scuola che per distribuzione territoriale Elevato grado di interesse e motivazione dei docenti coinvolti

Difficoltà a coinvolgere nell’esperienza i colleghi dei Consigli di classe

Sperimentazione di percorsi e prove idonei alla valutazione di competenze

Impossibilità di comparare i risultati sulle due competenze chiave in quanto sono state testate con strumenti diversi

Attendibilità qualitativa dei risultati che, purtroppo, tendono a confermare la tradizionale gerarchia dei diversi tipi di scuola superiore e la situazione più variegata delle secondarie di primo grado

Impossibilità di utilizzare i risultati come indicatori statistici delle differenze fra scuola per la mancata rappresentatività statistica del campione (che peraltro non costituiva un obiettivo del progetto)

Introduzione di possibili modelli di valutazione delle competenze nelle scuole

Alcuni, forse inevitabili, errori nei modelli di prova proposti, che andranno corretti tenendo presente soprattutto l’esigenza di testare competenze diverse con modalità simili (per es. con un ugual numero di domande chiuse ed aperte per ogni competenza)

Proposta di strumenti utili ad attivare la meta cognizione e l’auto orientamento degli studenti

Assenza di una raccolta di osservazioni relative all’utilità dello strumento

Superamento dei tradizionali steccati fra scuole ed attivazione di un confronto fra docenti dei diversi ordini e gradi

Assenza, finora, di una collaborazione istituzionale, non limitata a singoli progetti e percorsi

Sistema efficiente di trasmissione delle informazioni e dei materiali sia tramite il sito che in forma cartacea, durante gli incontri

Scarsi i feed-back tramite i forum

Le linee guida sull’obbligo di istruzione del 2007 affermano: “La centralità del giovane che apprende costituisce il primo riferimento per ogni azione di orientamento. L’obiettivo prioritario è la sua maturazione in termini di autonomia e responsabilità ai fini dell’acquisizione delle competenze chiave per l’esercizio della cittadinanza attiva.” Noi e voi abbiamo iniziato un percorso in tale direzione, ma evidentemente “ce n’est que un début”. “L’orientamento, e in esso la didattica orientativa, sono dimensioni che rendono quanto mai evidente che un’esperienza, per essere realmente metabolizzata e trasformarsi in competenza, deve coinvolgere mente, cuore, corpo ed essere riletta secondo categorie di significato che tengono conto sia della realtà esterna che del mondo interno e delle loro interconnessioni reciproche”1

1 Da: “Verso il domani. Un progetto sperimentale sull’orientamento a scuola”, Angeli 2008, a cura di C. Casaschi

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Piano nazionale di orientamento - Regione Friuli Venezia Giulia 94

INDICE I gruppi di lavoro pag.1 Prefazioni pag.3 Il progetto pag.5 Indicazioni bibliografiche e sitografiche pag.5 Diario di bordo pag.7 Competenze di cittadinanza europea, indicatori e livelli di padronanza: ascolto pag.8 Competenze di cittadinanza europea: lettura pag.9 Competenze di cittadinanza europea: risolvere problemi pag.10 Proposta di prova in itinere pag.11 La somministrazione della prova: istruzioni per gli studenti pag.12 La prova: “lettura” della pagina pag.13 La prova: comprensione del testo pag.15 La prova: comprensione delle consegne Pag.17 La prova: competenza lessicale pag.18 La prova: risolvere problemi pag.22 Griglia di valutazione finale delle competenze Pag.29 La prova: questionario di orientamento pag.30 La somministrazione della prova: istruzioni per gli insegnanti pag.32 Modalità individuali di approccio al lavoro - griglia di osservazione pag.33 Griglie di correzione e valutazione: lettura della pagina-comprensione del testo pag.34

Griglie: comprensione delle consegne- competenza lessicale pag.35

Griglie di correzione e valutazione: risolvere problemi pag.37

Scheda di rilevazione per docenti pag.43

Docenti - scheda di valutazione dell’attività preparatoria svolta pag.45 18 novembre 2009: secondo incontro. Ii risultati della riflessione collettiva pag.46 La prova regionale pag.52 La somministrazione della prova: istruzioni per gli studenti pag.53 La prova: “lettura” della pagina – Fascicolo I pag.54 La prova: comprensione del testo– Fascicolo II pag.56 La prova: comprensione delle consegne pag.59 La prova: competenza lessicale pag.61 La prova: risolvere problemi – Fascicolo III pag.65 Griglia di valutazione finale delle competenze pag.71 La prova: questionario di orientamento pag.72 La somministrazione della prova: istruzioni per gli insegnanti pag.74 Modalità individuali di approccio al lavoro - griglia di osservazione pag.75 Griglie di correzione e valutazione: lettura della pagina-comprensione del testo pag.76 Griglie: comprensione delle consegne- competenza lessicale pag.77 Griglie di correzione e valutazione: risolvere problemi Pag.78 Scheda di rilevazione per docenti Pag.85 I risultati della prova Pag.88


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