Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 2/68
INDICE
1. Presentazione del Piano ………………………………………………….. Pag. 4
2. Sintesi delle informazioni di interesse per il cittadino e gli stakeholder esterni ………………………………………………. “ 5
2.1 Chi siamo ……………………………………………………………. “ 5
2.2 Cosa facciamo ……………………………………………………….. “ 6
2.3 Come operiamo ……………………………………………………… “ 6
3. Identità …………………………………………………………………. “ 10
3.1 L’amministrazione “in cifre” ….………………………………………. “ 10
3.2 Le Risorse finanziarie ……………………………………………….. “ 12
3.3 L’Organizzazione …………………………………………………….. “ 13
3.4 Mandato istituzionale e missione ……………………………………… “ 14
3.5 Albero della performance ……………………………………………... “ 16
4. Analisi del contesto ……………………………………………………… “ 17
5. Gli obiettivi strategici ……………………………………………………... “ 19
6. Dagli obiettivi strategici agli obiettivi operativi ……………………….. “ 23
7. Il processo seguito e le azioni di miglioramento del Ciclo di gestione delle performance ………………………………………………………. “ 25
7.1 Premessa e Riferimenti Normativi …………………………………… “ 25
7.2 Fasi del Ciclo di gestione della Performance…………………………… “ 28
7.3 Oggetto della valutazione ……….. ……………………………………. “ 29
7.4 Scopo della valutazione annuale della Performance individuale………… “ 30
7.5 Organi di Valutazione…………………………………………………….. ” 31
7.6 Percorso valutativo della Performance individuale………………………. ” 32
7.7 Strumenti di valutazione della Performance: le schede di valutazione…. ” 34
7.8 Sistema di incentivazione aziendale …………………………………… ” 35
7.9 Strumenti per premiare il merito e la professionalità…………………… ” 37
7.10 Azioni di miglioramento del ciclo di gestione della Performance……… “ 37
8. Integrazione del Piano della Performance con il Piano della Trasparenza e Anticorruzione ……………………………………………………. “ 38
9. Iniziative aziendali per promuovere la Trasparenza e la cultura della Legalità …………………………………………………………………….. “ 41
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9.1 Sito web aziendale ……………………………………………………….. pag. 41
9.2 Posta Elettronica Certificata ( P.E.C.)…………………………………… “ 43
9.3 Carta Aziendale dei Servizi ………………………………………………. “ 44
9.4 Guide per il Paziente ……………………………………………………… “ 44
9.5 carta dei Servizi delle Unità Operative …………………………………… “ 44
9.6 Indagini di Customer Satisfaction ……………………………………… ” 44
9.7 Promozione della Informatizzazione globale …………………………… “ 45
9.8 Monitoraggio interno su attuazione del Programma……………………... “ 45
10. Iniziative aziendali per la prevenzione della Corruzione………………. “ 46
11. Allegati tecnici
Allegato 1 - Analisi SWOT ………………………………………………… “ 48
Allegato 2 – schede di valutazione individuale della Performance………… “ 50
Allegato 3 - Schede obiettivi/indicatori …………………………………… “ 55
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Il Piano della performance è adottato ai sensi dell’articolo 5, comma 2, lett. B) del
Decreto Legislativo 27 ottobre 2009 n. 150, di seguito decreto, al fine di assicurare la
qualità, comprensibilità ed attendibilità dei documenti di rappresentazione della
performance.
L’ANAC ( Autorità Nazionale AntiCorruzione, subentrata alla CIVIT ), con
Comunicato del 13 Gennaio 2014, ha fornito indicazioni alle Amministrazioni
Pubbliche, sia centrali sia territoriali, ai fini dell’avvio del ciclo della performance 2014-
2016. In particolare, è stata sottolineata la necessità di integrazione del ciclo della
Performance con gli strumenti e i processi relativi alla qualità dei servizi, alla
trasparenza, all’integrità e in generale alla prevenzione della anticorruzione.
In considerazione di quanto sopra, questa Azienda, nella redazione del presente Piano
triennale della Performance ha tenuto conto anche dell’evoluzione del quadro normativo
sull’anticorruzione e, in particolare, dell’emanazione nel 2013 dei decreti legislativi n.
33 e n. 39 – sul riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità e
trasparenza e il regime delle inconferibilità e incompatibilità degli incarichi presso le
Pubbliche Amministrazioni.
Il presente Piano della Performance costituisce, pertanto, lo strumento programmatico,
per il triennio 2014-2016, con cui l’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta
intende garantire il collegamento tra Performance e Prevenzione della Corruzione.
In tale ottica di integrazione e coerenza, richiamata anche nell’Allegato 1 del Piano
Nazionale Anticorruzione, il Piano aziendale della Performance 2014 – 2016 , di seguito
illustrato, è costituito da una parte relativa alla valutazione della Performance, sia
organizzativa che individuale, sia da una parte relativa al Piano di prevenzione della
corruzione, con particolare riguardo ad una sezione dello stesso costituita dal Piano
1. Presentazione del Piano
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 5/68
triennale della Trasparenza, esplicitando per ognuna di esse obiettivi, indicatori e target
relativi ai risultati da conseguire.
2.1 – Chi siamo
L’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta è Azienda del Servizio Sanitario
Regionale, costituita con Legge Regionale n. 5 del 14/04/2009 e derivata
dall’accorpamento di tre ex Aziende Sanitarie. Essa eroga prestazioni sanitarie di
prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione attraverso strutture ospedaliere ed
extraospedaliere dislocate nel territorio della provincia di Caltanissetta.
L’Azienda, operativa dal 1 settembre 2009, ha sede legale a Caltanissetta in Via G.
Cusmano 1 ed è dotata di natura giuridica pubblica e di autonomia imprenditoriale.
Rappresentante Legale dell’Azienda è il Direttore Generale.
Il sito web aziendale è www.asp.cl.it
L’organizzazione ed il funzionamento dell’Azienda sono disciplinati con Atto
Aziendale approvato con Decreto Assessoriale n. 2456 del 19/10/2010.
L’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta ha come bacino di utenza la
popolazione residente nella provincia di Caltanissetta costituita da 272.289 abitanti
distribuiti su un territorio di 2.128 km² che comprende 22 Comuni.
I principali stakeholder dell’Azienda sono:
- pazienti/utenti;
- dipendenti;
- istituzioni
- fornitori
- terzo settore.
2.2 – Cosa facciamo
L’Azienda svolge funzioni di tutela e promozione della salute degli individui e della
collettività residente e/o presente nella provincia di Caltanissetta attraverso attività di
2. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e gli stakeholder esterni
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 6/68
prevenzione, cura degli stati di malattia e di recupero della salute, volte a consentire la
migliore qualità di vita dei cittadini. Tale obiettivo viene perseguito dall’ASP di
Caltanissetta fornendo servizi erogati direttamente o da altre Aziende del SSN,
pubbliche o private, garantendo l’erogazione delle prestazioni comprese nei Livelli
Essenziali di Assistenza - LEA, lo sviluppo del sistema per la qualità aziendale e
la sicurezza del paziente, la migliore accessibilità dei servizi all’utente,
l’integrazione tra assistenza territoriale e ospedaliera, lo sviluppo delle cure
primarie, la collaborazione con gli enti locali, le altre organizzazioni sanitarie e le
organizzazioni di rappresentanza degli utenti e del volontariato.
Le attività da svolgere vengono definite dall’ASP mediante il Piano Attuativo di
durata triennale, adottato dal Direttore Generale previo parere della Conferenza dei
Sindaci, con il quale vengono recepiti gli indirizzi, gli obiettivi e i vincoli della
programmazione sanitaria regionale e di bacino Il Piano Attuativo si realizza mediante
la definizione di programmi annuali di attività.
2.3 – Come operiamo
L’Azienda svolge le proprie funzioni assegnata dalla legge perseguendo l’obiettivo
di assicurare il più appropriato livello di risposta alla domanda di salute in
ambito clinico e assistenziale, preventivo, diagnostico-terapeutico, palliativo e
riabilitativo. Nell’ambito delle risorse disponibili, l’Azienda impronta pertanto la
propria attività a criteri di appropriatezza clinica, organizzativa e gestionale nel rispetto
degli obiettivi posti dagli atti della programmazione nazionale e regionale.
Per il perseguimento della propria missione l’Azienda riconosce la centralità del
cittadino, quale titolare del diritto alla tutela della salute, nella definizione delle
prestazioni sanitarie e nella fruizione dei servizi. In tale ottica obiettivo prioritario è
rappresentato dal servizio al cittadino e dal sistema di relazione e comunicazione con il
cittadino stesso, singolo o rappresentato da associazioni.
Per lo svolgimento della propria attività l’Azienda persegue inoltre il principio di
separazione tra funzioni di programmazione - indirizzo - controllo e funzioni di
gestione, al fine di garantire il decentramento operativo e gestionale, in applicazione
della normativa vigente.
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 7/68
L’Azienda mediante il proprio Atto Aziendale, approvato con Decreto Assessoriale
n. 2546 del 19/10/2010, ha individuato la struttura organizzativa aziendale e le
competenze, proprie o delegate, attribuite ai Direttori di Dipartimento ed agli altri
Direttori di struttura complessa.
I dirigenti, secondo quanto previsto dell’atto aziendale, esercitano le proprie
funzioni di attuazione e gestione degli atti di indirizzo e programmazione annuale delle
attività e dei contratti, nel rispetto delle proprie competenze professionali o gestionali ed
in relazione agli obiettivi di budget concordati. Entro tali limiti, spetta, in particolare, ai
dirigenti l’adozione di tutte le decisioni, atti e provvedimenti, compresi quelli che
impegnano l’Azienda verso l’esterno, nonché la gestione finanziaria, tecnica,
amministrativa e di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo.
Essi sono responsabili dell’attività e della gestione negli ambiti di competenza e dei
relativi risultati.
L’assetto organizzativo di tipo dipartimentale è il modello ordinario di gestione
operativa di tutte le attività dell’Azienda.
I Dipartimenti strutturali hanno la responsabilità gestionale diretta delle risorse loro
assegnate ivi compresa la gestione del personale e la gestione degli accessi degli
operatori del Dipartimento, agli istituti contrattuali nei limiti di spesa fissati dalla
Direzione Generale.
I Dipartimenti funzionali hanno come principale obiettivo quello di migliorare la
pratica clinico–assistenziale, favorendo l’acquisizione e il mantenimento di
competenze tecnico-professionali adeguate, definendo percorsi diagnostico-
terapeutico-assistenziali che possono caratterizzare le diverse articolazioni
organizzative afferenti.
Le Strutture Complesse (o Unità Operative Complesse) sono articolazioni aziendali
in cui si concentrano competenze professionali e risorse (umane, tecnologiche e
strumentali), finalizzate allo svolgimento di funzioni di amministrazione, di
programmazione, oppure di produzione di prestazioni e di servizi sanitari. In virtù di
tale “complessità”, queste strutture costituiscono centri di responsabilità all’interno
del processo di budget.
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Le Strutture Semplici (o Unità Operative Semplici) sono contrassegnate da un
sistema di produzione con significativo valore economico (sia in termini di tecnologie
utilizzate che di risorse umane assegnate) che assicuri attività riconducibili ad una linea
di produzione chiaramente individuabile.
All’interno dell’Azienda la funzione dello staff direzionale si associa a compiti
caratterizzati da precisa specializzazione professionale, flessibilità organizzativa,
orientamento ai risultati e capacità di innovazione. Appartengono allo staff le seguenti
competenze:
• Programmazione e Controllo di Gestione;
• Politiche per il Personale e Formazione;
• Sistemi Informativi;
• Comunicazione istituzionale ed interna;
• Gestione Rischio Clinico
• Qualità.
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3.1 L’amministrazione “in cifre”
L’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta ha come bacino di utenza la
popolazione residente nella provincia di Caltanissetta costituita da 272.289 abitanti
distribuiti su un territorio di 2.128 km² che comprende 22 Comuni.
L’ASP di Caltanissetta è articolata in 2 Distretti Ospedalieri ed in un’Area
Territoriale , a sua volta suddivisa in 4 Distretti Sanitari che assicurano le attività
di prevenzione collettiva, assistenza di base e specialistica, assistenza riabilitativa. In
ogni distretto sanitario è prevista l’allocazione di un PTA che svolge funzioni
complesse di cure primarie, garantisce la continuità assistenziale, rappresenta il
Punto Unico di accesso alle prestazioni. All’interno del PTA è allocato lo sportello per
le cure domiciliari.
Nell’ambito dei distretti ospedalieri dell’Azienda sono presenti i seguenti Presidi
Ospedalieri con i sottoelencati posti letto per acuti:
Distretto Ospedaliero CL 1
residenti 151.566
Distretto Ospedaliero CL 2 residenti
120.723
Presidio
Ospedaliero
Posti
letto per
acuti
Posti
letto post
acuti
Presidio
Ospedaliero
Posti letto
per acuti
Posti letto
post acuti
“S. Elia”
Caltanissetta –
“M. Raimondi”
San Cataldo
358 28
“V.
Emanuele”
Gela 212 14
“M. I. Longo”
Mussomeli 54 28
“S. Stefano”
Mazzarino 26 16
“Suor C.
Basarocco”
Niscemi
26 30
Totale 412 56 Totale 297 60
3. Identità
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 11/68
Nella nuova organizzazione dell’Azienda sanitaria provinciale, così come
previsto dalla L.R. n° 5 del 14/04/2009 sono stati istituiti n. 4 Distretti Sanitari di Base
che costituiscono strutture di riferimento per le cure territoriali.
DISTRETTO SANITARIO Comun i Affer ent i Popo laz ione res idente
CALTANISSETTA
(n. 1 PTA)
Tota le resid ent i 91 .598
Cal tan isset ta 60 .245
Del ia 4.573
Resu ttan o 2.241
Santa Cater ina 5.776
Sommat ino 7.415
Riesi 11 .348
GELA
(n. 1 PTA a Gela
E 1 UTAP a Mazzar in o)
Tota le resid ent i 120.723
Gela 77 .117
Butera 5.020
Mazzar ino 12 .063
Niscemi 26 .523
MUSSOM ELI
(n. 1 PTA)
Tota le resid ent i 22 .645
Mu ssomel i 11 .239
Acqu aviva P l . 1 .066
Campofranco 3.319
Sutera 1.511
Val lelun ga 3.753
Vi l la lba 1757
SAN CATALDO
(n. 1 PTA)
Tota le resid ent i 37 .333
San Catald o 23.247
Bonp en siere 625
Mar ianop ol i 2 .105
Mi len a 3.255
Montedoro 1.667
Serradi fa lco 6.434
All’interno dell’Azienda è inoltre presente una Centrale Operativa 118 che gestisce
la risposta all’emergenza nei confronti delle province di Caltanissetta, Enna e
Agrigento.
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Per il perseguimento delle finalità istituzionali l’ASP di Caltanissetta possiede una
dotazione di 2.889 dipendenti (pianta organica anno 2010) distribuita secondo i ruoli e i
profili professionali riportati nella successiva tabella.
Dotazione organica ASP Caltanissetta
Ruolo Profilo N. %
Sanitario
Dirigenti medici e veterinari
639 22,2 %
Dirigenti non medici 107 3,7 %
Comparto 1.294 44,8 %
Tecnico Dirigenti 3 0,1 %
Comparto 537 18,6 %
Professionale Dirigenti 6 0,2 %
Comparto 1 0,03 %
Amministrativo Dirigenti 21 0,7 %
Comparto 281 9,7 %
Totale dotazione organica 2.889 100 %
Il personale dell’ASP di Caltanissetta vede la prevalenza delle figure del comparto
sanitario, costituito da infermieri, tecnici di radiologia, tecnici di laboratorio,
fisioterapisti, ecc, con 1.294 figure pari a circa il 45% del totale. Tra le figure
dirigenziali prevalgono inoltre i dirigenti del ruolo sanitario dell’area medica e
veterinaria (639 unità pari a 22,2% del totale).
3.2 Le risorse finanziarie
Le risorse finanziarie ed economiche di cui l’Azienda dispone per il compimento
della propria “missione” appaiono fondamentali per sostenere i costi della produzione
delle prestazioni sanitarie rese all’Utenza.
Esse derivano, principalmente, dalle assegnazioni effettuate dal Fondo Sanitario
regionale ( assessorato regionale per la Salute ), sulla base della cosiddetta “ quota
capitaria”, mentre una piccola quota deriva dal Fondo Sanitario Nazionale.
L’Azienda, come per gli altri anni, utilizzerà, per il triennio economico 2014-2016,
gli schemi del Conto Economico ( modelli CE) previsti dal Ministero della salute
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 13/68
( D.M. 11 Febbraio 002), in cui si espongono in termini presuntivi i valori della
produzione e dei costi della produzione, fermo restando che si avrà cura di rispettare
eventuali nuove indicazioni, nonché nuovi modelli, che dovessero essere forniti da parte
del Ministero della Salute.
3.3 L’Organizzazione
L’Organizzazione dell’ASP è composta da numerose strutture: Unità Operative
complesse e Unità Operative Semplici.
La struttura aziendale si articola, quindi, in numerose Macrostrutture:
- N. 14 Dipartimenti – di cui 13 Sanitari e 1 Amministrativo;
- N. 4 Distretti Sanitari – per l’area Territoriale della provincia di Caltanissetta.
- N. 2 Distretti Ospedalieri: CL1 e CL2.
L’ASP ha definito le proprie Unità Operative Complesse ed il numero delle Unità
Operative Semplici che costituiscono l’articolazione di ciascuna Macrostruttura.
Ogni Unità Operativa coincide con un Centro di Responsabilità e può corrispondere ad
uno o più Centri di Costo.
Si riporta di seguito un quadro sintetico delle UU.OO. aziendali.
Strutture Dirett. Dipartimento/Distretto
Dirett. UU.OO. complesse
Dirig. UU.OO. semplici
Area Staff 0 4 16
Distretto Osp. CL1 0 1 1
P.O. Caltanissetta 0 27 33
P.O. S. Cataldo 0 1 9
P.O. Mussomeli 0 4 8
Distretto Osp. CL2 0 1 1
P.O. Gela 0 19 23
P.O. Mazzarino 0 1 7
P.O. Niscemi 0 1 7
Dip. Osp. Medicina 1 0 0
Dip. Osp. Chirurgia 1 0 0
Dip. Osp. Servizi 1 0 0
Dip. Osp. Testa-collo 1 1 0
Dip. Emerg.-urgenza 1 1 0
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Area Territoriale 0 7 0
Distretto Caltanissetta 1 0 7
Distretto Gela 1 0 7
Distretto Mussomeli 1 0 5
Distretto San Cataldo 1 0 6
Dip. Prev. Medico 1 7 13
Dip. Prev. Veter. 1 4 7
Dip. Salute Mentale 1 3 10
Dip. Materno-Infant. 1 1 1
Dip. Riabilitazione 1 1 1
Dip. Integr. Socio-San. 1 2 2
Dip. del Farmaco 1 2 6
Dip. Scienze Radiol. 1 1 0
Dip. Amm.vo 1 5 9
TOTALE 18 94 179
3.4 Mandato istituzionale e “missione”
Ai sensi dell’art. 13 della L.R. n. 5/2009 l’Azienda si integra all’interno del sistema
sanitario regionale, nel rispetto dei suoi principi fondamentali, assicurando l’erogazione
di prestazioni sanitarie, relative alla gestione di patologie ad alta complessità, attraverso
l’utilizzo di un approccio multidisciplinare e la definizione ed applicazione di modelli e
linee guida per il miglioramento dei percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali.
L’Azienda pone a fondamento della propria azione i seguenti principi:
a) rispetto della dignità umana, equità ed etica professionale;
b) centralità del valore salute e orientamento ai bisogni del paziente –utente;
c) sviluppo delle cure primarie, appropriatezza clinica e organizzativa;
d) garanzia per l’utente del servizio in campo assistenziale, didattico e di
ricerca;
e) garanzia della coerenza, qualità, continuità e compatibilità etica ed
economica nell’erogazione del servizio;
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 15/68
f) compatibilità tra le risorse disponibili ed il costo dei servizi offerti, nel
quadro degli indirizzi regionali;
g) programmazione dell’impiego delle risorse disponibili secondo criteri di
costo-efficacia, in funzione del soddisfacimento prioritario dei bisogni
fondamentali di salute;
h) diffusione dell’assistenza di primo livello, al fine di assicurare in modo
generalizzato e coordinato la protezione e la promozione della salute, la
prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie, la riabilitazione dei
pazienti, l’assistenza alle persone sofferenti, a quelle disabili ed ai malati
terminali;
i) sviluppo del sistema di emergenza-urgenza SUES 118 anche in relazione alla
presenza della Centrale Operativa 118 e del presidio Ospedaliero Sant’Elia,
presidio di 3° livello per l’emergenza;
j) miglioramento continuo nell’erogazione del prodotto e nel processo
produttivo;
k) appropriatezza delle performance cliniche e gestionali;
l) valorizzazione delle risorse interne, integrazione delle professionalità e
responsabilizzazione del personale sugli obiettivi aziendali;
m) flessibilità organizzativa in relazione ai bisogni espressi dalla comunità che
insiste sul territorio di riferimento;
n) partecipazione alla propria attività dei singoli cittadini e delle loro
associazioni, nel rispetto delle norme vigenti.
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3.5 Albero della performance
L‟albero della performance è una mappa logica che rappresenta i legami tra mandato
istituzionale, missione, visione, aree strategiche, obiettivi strategici, e piani d‟azione. Esso
fornisce una rappresentazione articolata, completa, sintetica ed integrata della performance
dell’Amministrazione.
L’albero della performance è realizzato partendo dagli indirizzi di programmazione
regionali e dagli obiettivi annuali assegnati alla Direzione Generale, integrate con le
esigenze correlate all’analisi del contesto interno ed esterno. Partendo da tale analisi
vengono definite le aree strategiche da cui derivare gli obiettivi strategici a loro volta
declinati in piani e obiettivi operativi assegnati ai dirigenti.
Premialità Incentivazione risultati
Valutazione delle
prestazioni UU.OO. e individuali
Monitoraggi
in corso d’opera
Obiettivi individuali al
Personale delle UU.OO.
Obiettivi
operativi alle UU.OO.CC.
Mandato istituzionale Mission az.le
Obiettivi strategici
az.li
Efficacia Efficienza
Empowerment
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 17/68
L’attività dell’Azienda risulta caratterizzata dall’entrata in vigore delle disposizioni
relative al riordino del SSR contenute nella legge regionale n. 5 /2009, da cui è derivata
l’istituzione di una nuova realtà aziendale costituita dall’accorpamento di tre preesistenti
aziende sanitarie, con profonda ridefinizione dell’articolazione organizzativa e
gestionale.
Il documento programmatico che riassume l’ articolazione aziendale, la missione e
la vision, è l'Atto Aziendale, redatto nel corso dell’anno 2010 e approvato con atto di
giunta regionale di governo, a cui è seguita la rideterminazione organica del personale
secondo logiche moderne di governance delle risorse umane.
La visione dello sviluppo aziendale tiene conto di numerose variabili che, in
massima parte, sono esterne alla realtà organizzativa.
Prima fra tutte la variabilità della domanda sanitaria, tesa sia al soddisfacimento di
bisogni di salute ma anche ad uno standard sempre più elevato per i servizi accessori
(pulizia, comfort,accoglienza, cortesia, facilità di accesso e fruibilità).
Analogamente si tiene sempre più conto delle istanze di natura economica tendenti
alla razionalizzazione della spesa contenute nel Piano di rientro regionale.
L’attività dell’Azienda è caratterizzata da fattori di contesto che vanno analizzati
secondo la metodologia SWOT al fine di consentire la programmazione degli obiettivi
a breve e medio termine.
Punti di debolezza:
• elevata fuga di pazienti verso strutture sanitarie extraprovinciali
• critiche condizioni oro geografiche del territorio e presenza di diseguaglianze nella
popolazione a causa di condizioni socio-economiche sfavorevoli;
• difficoltà legate all’accorpamento delle tre ex Aziende relativamente
all’integrazione dei sistemi di gestione delle risorse umane e di supporto organizzativo-
contabili;
• inquinamento ambientale in alcune zone ad elevato impatto antropico;
4. Analisi del contesto
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• elevato tasso di ospedalizzazione ed inappropriato uso dell’ospedale
• scarsa diffusione della cultura organizzativa aziendale.
Punti di forza:
• miglioramento del sistema sanitario regionale per effetto dell’entrata in vigore del
processo di riordino e dell’emanazione di indirizzi di programmazione regionale;
• Miglioramento dei livelli di offerta per effetto della rimodulazione dei servizi su
base provinciale, a seguito dell’accorpamento delle aziende preesistenti, e di
rifunzionalizzazione di alcuni presìdi ospedalieri, ( es. P.O. “M. Raimondi” di San
Cataldo), con conseguente soppressione di servizi duplicati e non più funzionali alle
esigenze sanitarie, e di una maggiore integrazione ospedale/territorio;
Opportunità:
• Riqualificazione dei servizi a seguito dell’attivazione di nuove linee di attività;
• Miglioramento della qualità ed efficacia per effetto delle iniziative di sviluppo
delle risorse umane legate all’avvio del nuovo sistema di misurazione e valutazione
della performance;
• Possibilità di una gestione unitaria dei servizi e dei professionisti del territorio per
effetto dell’accorpamento delle preesistenti aziende;
• Sviluppo dell’assistenza territoriale extraospedaliera.
Minacce:
• Difficoltà del rispetto dei vincoli di pareggio dei bilanci, sempre più ristretti per
effetto del Piano di rientro;
• Esistenza di fattori di distorsione in grado di favorire l’inappropriatezza degli
interventi e la fuga dei pazienti.
• elevata incidenza della spesa farmaceutica convenzionata.
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 19/68
Gli obiettivi strategici hanno lo scopo di tradurre l’identità (mandato e missione) in
obiettivi misurabili e correlati ai servizi erogati. Il conseguimento degli obiettivi
costituisce condizione per l’erogazione degli incentivi previsti dalla contrattazione
integrativa. Gli obiettivi, strumento di governo e di conduzione aziendale, sono distinti
in obiettivi strategici, riferiti ad un arco temporale di lungo periodo, ed obiettivi
operativi, di breve periodo.
Per l’ASP di Caltanissetta la definizione degli obiettivi strategici non può non essere
correlata agli interventi di sistema e di potenziamento previsti dalla Programmazione
Regionale, quale riferimento per la programmazione nel medio termine ed elemento di
valutazione della performance.
Sulla base degli obiettivi regionali, infatti, l’ASP di Caltanissetta, nel corso del
triennio precedente, ha organizzato la propria attività, dando priorità agli obiettivi con
ricaduta più diretta nei confronti dei Cittadini/utenti.
Quanto sopra al fine di ottenere un maggiore coinvolgimento di tali Stakeholder
esterni ed un loro contributo nell’attività di monitoraggio sulla qualità dei servizi resi,
per un miglioramento continuo miglioramento degli stessi, soprattutto nell’ambito
dell’efficacia, trasparenza, accessibilità e tempestività.
Particolare attenzione, altresì, è stata riservata - e se ne continuerà a riservare negli
anni a seguire- agli obiettivi rivolti a realizzare una gestione integrata Ospedale-
Territorio, con la creazione di “reti” aziendali e di gruppi interdisciplinari e
multiprofessionali.
Quanto sopra si è realizzato, ad esempio: 1) nell’ambito della gestione integrata del
diabete mellito ( Medici di Medicina Generale e Specialisti ambulatoriali); 2) nella
gestione integrata della gravidanza fisiologica ( Consultori Familiari e Punti Nascita
ospedalieri), al fine di aumentare l’uso appropriato dei Servizi Sanitari; 3) nell’ambito
dell’Assistenza domiciliare integrata; 4) nell’utilizzo integrato, dei servizi- territoriali e
ospedalieri- di radiologia, di diagnostica di laboratorio, di anestesia, di farmacia.
5. Gli obiettivi strategici
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 20/68
Il compito istituzionale dell’ASP, di tutelare e assicurare lo stato di salute della
Collettività e del Cittadino, attraverso l’erogazione delle prestazioni sanitarie essenziali
ed appropriate ( Livelli essenziali di Assistenza ), è stato perseguito, sia direttamente
che attraverso l’acquisizione da parte delle strutture accreditate che operano sullo stesso
territorio provinciale.
Per la migliore realizzazione del proprio mandato, l’azienda ha puntato, quindi, sullo
sviluppo dei sistemi di Qualità, massima accessibilità ai servizi, sull’Equità delle
prestazioni, sulla solidarietà nei confronti dei soggetti fragili, cronici o, comunque
disagiati, sul raccordo con gli enti locali e sul collegamento con altre Organizzazioni
sanitarie, socio-sanitarie e di volontariato, nello spirito di massima integrazione delle
risorse e delle risposte assistenziali da garantire all’Utente.
Si è, altresì, proceduto alla pianificazione degli interventi relativi ai Progetti - Obiettivo
del Piano Sanitario Nazionale.
Per quanto sopra gli obiettivi strategici aziendali, per il triennio 2014-2016, saranno
quelli che, per ogni anno, l’Assessorato Regionale alla Salute assegnerà all’Azienda.
Altresì, si continuerà il percorso già avviato negli anni precedenti, relativo alla
realizzazione delle Linee di attività previste nei Progetti-Obiettivo del Piano Sanitario
Nazionale, di seguito specificatamente indicate, nel rispetto di eventuali nuove
indicazioni regionali e/o nazionali:
- Potenziamento dell’assistenza h 24, finalizzata alla riduzione degli accessi impropri
al Pronto Soccorso e al miglioramento della rete assistenziale;
- Potenziamento dei Punti Unici di Accesso ( PUA ) e rafforzamento della rete
territoriale con il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale, servizi
sociali, Organizzazioni di volontariato e utenti;
- Progettazione e/o Realizzazione di specifici Servizi dedicati ( Centri diurni) per
pazienti affetti da demenza/Alzheimer;
- Creazione di specifici percorsi assistenziali per i soggetti in Stato Vegetativo e
programmazione di Speciali Unità di accoglienza Permanente ( SUAP);
- Potenziamento del Sistema Aziendale delle Cure Palliative e della Terapia del
dolore: con coinvolgimento attivo delle Organizzazioni di Volontariato, tramite
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 21/68
appositi programmi di formazione per favorire l’autonomia e la qualità di vita
(Empowerment) dei pazienti con patologie croniche;
- Potenziamento del supporto psicologico nei reparti ad alta criticità ( Pronto
Soccorso, Cardiologia, Chirurgia, Ostetricia);
- Rafforzamento dei servizi specificatamente dedicati alla presa in carico dei pazienti
con sindrome autistica;
- Potenziamento dei servizi dedicati alla diagnosi, presa in carico e cura dei pazienti
con disturbi alimentari ( Bulimia e Anoressia );
- Programma formativo rivolto agli Operatori aziendali per il potenziamento di
competenze utili a sostenere e prendersi in carico minori vittime di violenza
- Interventi e potenziamento di strutture dedicate a soggetti psicotici;
- Interventi non convenzionali e di tipo motivazionale e riabilitativo rivolti agli utenti
con problematiche di dipendenza da sostanze stupefacenti, alcoolismo e nuove
dipendenze;
- Piano di Prevenzione in Edilizia, finalizzato alla sicurezza nei cantieri e nella
prevenzione di incidenti sul lavoro;
- Piano per la emersione delle malattie professionali;
- Screening oncologici;
Si continuerà, altresì, nelle seguenti attività già avviate relative a:
- Piano per i tempi di attesa;
- Percorso integrato su paziente adulto con Diabete Mellito;
- Percorso integrato su paziente con scompenso cardiaco.
In linea di massima, comunque, gli obiettivi strategici, come emerso dalla descrizione
delle attività del triennio precedente, sono riconducibili alle tre aree strategiche indicate
nell’albero della performance, ovvero: Efficacia, Efficienza, Empowerment, come di
seguito illustrato.
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 22/68
Ciascuna delle aree strategiche individuate concorre al raggiungimento degli
indirizzi di programmazione regionale e nazionale e contribuisce al miglioramento della
qualità dei servizi ed alla soddisfazione dei bisogni degli utenti assistiti.
Area strategica 1 Area strategica 2 Area strategica 3
Efficacia
Efficienza
Empowerment
Obiettivo strategico 1.1
Accessibilità e fruibilità dei servizi
Appropriatezza dei percorsi assistenziali
Obiettivo strategico 1.2
Appropriatezza nell’utilizzo delle risorse
Obiettivo strategico 2.1
Equilibrio economico
Obiettivo strategico 2.2
Coinvolgimento e soddisfazione cittadino
Informazione e comunicazione verso tutti i
portatori di interesse
Obiettivo strategico 3.1
Obiettivo strategico 3.2
Prevenzione
Obiettivo strategico 1.3
Innovazione tecnologica
Obiettivo strategico 2.2
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 23/68
Le politiche e le strategie aziendali sono definite dalla Direzione all’interno della
mission e recepiscono le linee di indirizzo regionali. Le politiche e le strategie vengono
declinate in obiettivi assegnati alle singole strutture attraverso il processo di
programmazione e budgeting.
Attraverso tale processo, per ciascuna delle aree strategiche e degli obiettivi
strategici vengono individuati obiettivi operativi da realizzare attraverso la
collaborazione del personale dirigente inquadrato all’interno delle diverse strutture
aziendali territoriali ed ospedaliere, sia sanitarie che di supporto tecnico-amministrativo.
Attraverso opportuna reportistica viene monitorato l’andamento della gestione
confrontandola con gli obiettivi prefissati al fine di porre in essere, in caso di
scostamenti e/o criticità, eventuali correttivi.
Le strategie, i relativi obiettivi e i risultati attesi vengono divulgati ai portatori di
interesse attraverso le più opportune iniziative (Comitato Consultivo Aziendale,
Comitato di Partecipazione e Vigilanza, ecc).
Gli obiettivi aziendali vengono definiti dalla Direzione Aziendale con cadenza
annuale e/o triennale, sulla base degli indirizzi definiti dalla Regione e delle risultanze
del monitoraggio adottato.
Il percorso per l’avvio del ciclo della performance ed il coinvolgimento a cascata
del personale prevede i seguenti passaggi:
- la Direzione Aziendale con il supporto dell’U.O. Programmazione e Controllo
di Gestione predispone specifiche schede di budget ed avvia la negoziazione
con i dirigenti titolari di Centri di Responsabilità definendo le risorse
necessarie, gli indicatori e la tempistica di raggiungimento degli obiettivi;
- i responsabili di Unità Operativa Complessa avranno cura di redigere, sulla
base degli obiettivi assegnati, specifici piani annuali di lavoro coinvolgendo, in
fase di elaborazione e di attuazione, tutti i responsabili di struttura semplice
6. Dagli obiettivi strategici agli obiettivi operativi
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 24/68
afferenti nonché tutto il personale in servizio della dirigenza e del comparto
assegnato;
- nei piani di lavoro annuale vengono esplicitate le iniziative che si intendono
avviare per il raggiungimento degli obiettivi specifici nel rispetto dei
programmi e degli obiettivi strategici dell’Azienda.
- i piani di lavoro elaborati dai titolari di Centri di Responsabilità e trasmessi alla
Direzione Aziendale (U.O. Programmazione e Controllo di Gestione);
- ciascun titolare di Centro di Responsabilità verifica il grado di coinvolgimento
e di partecipazione del personale assegnato al conseguimento degli obiettivi
negoziati, ponendo in essere tutti gli adempimenti propedeutici all’applicazione
dei sistemi di valutazione e verifica, anche ai fini della retribuzione di risultato;
- la Direzione Aziendale, attraverso gli uffici ed organi a ciò deputati, procede,
secondo i tempi e le modalità previste, alla verifica e valutazione dei risultati
raggiunti dalle U.O. rispetto ai contenuti dei piani annuali di lavoro ed agli
obiettivi negoziati;
- L’Organismo Indipendente di Valutazione valuta a fine anno il grado di
raggiungimento degli obiettivi in riferimento agli indicatori individuati.
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 25/68
Il processo del Ciclo di gestione per la valutazione della Performance si inserisce
nel contesto del più complessivo processo di pianificazione strategica e di
programmazione operativa dell’Azienda.
Il punto di partenza è costituito dagli indirizzi di programmazione emanati dalla
Regione Siciliana, dagli obiettivi individuati ed assegnati alla direzione Generale e dal
vigente Piano Regionale per la Salute.
La Direzione Generale, in coerenza con gli indirizzi di programmazione regionale,
definisce le proprie linee strategiche che vengono assegnati ai Dirigenti titolari di centri
di responsabilità attraverso un processo di concertazione.
7.1 Premessa e Riferimenti Normativi
Il D.L.vo n. 150/2009 ha introdotto disposizioni sulla misurazione e valutazione della
Performance del Personale dipendente dalle Pubbliche Amministrazioni.
In applicazione del summenzionato D.L.vo l’Assessorato Regionale alla Salute, con
D.A. n. 1821 del 26 Settembre 2011, ha emanato le “ Linee di indirizzo regionali in
materia di verifica e di valutazione del Personale dipendente del S.S.R.
Tali Linee di indirizzo sono state finalizzate a : a) formalizzare, da parte di ciascuna
Azienda del Servizio Sanitario Regionale, un Sistema di Valutazione in linea con le
disposizioni normative e contrattuali vigenti in materia; b) realizzare un sistema
integrato di valutazione della performance; c) uniformare le azioni e i comportamenti da
porre in essere; d) attivare un Organismo Regionale deputato ad un supporto
metodologico agli organi di valutazione aziendale, al monitoraggio delle attività poste
in essere e al miglioramento continuo del Sistema.
A tal proposito, infatti, l’Assessorato della Salute - con D.A. n. 1557 del 31 Luglio
2012 - ha istituito “l’Organismo Regionale di monitoraggio e supporto del sistema di
misurazione e valutazione della Performance del Personale dipendente del S.S.R”.
I Decreti sopracitati, inoltre, hanno previsto che ogni Amministrazione si dotasse di un
7. Il processo seguito per la realizzazione del Ciclo di gestione per la Valutazione delle Performance
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 26/68
Organismo Indipendente di Valutazione ( O.I.V.) e che, a supporto dello stesso, fosse
costituita una Struttura Tecnica Permanente per la misurazione della Performance,
dotata delle risorse necessarie all’esercizio delle proprie funzioni e il cui Responsabile
fosse in possesso di una specifica professionalità nel campo della misurazione della
Performance nelle Pubbliche Amministrazioni.
In applicazione delle sopracitate norme questa Azienda, altresì, ha provveduto alla
costituzione dell’Organismo Indipendente di Valutazione (con atto deliberativo n. 19 del
10/09/2012 ) ed alla istituzione della Struttura Tecnica Permanente - presso l’OIV, in
Staff alla Direzione Generale- (con atti deliberativi n. n. 1477 del 13/09/2013 e
successiva integrazione con delibera n. 2127 del 31/12/2013 ), nominandone, senza
nuovi o maggiori oneri a carico dell’Azienda, un Dirigente Medico, già titolare di
Struttura Semplice, che ha partecipato allo specifico percorso formativo previsto dal
D.A. n. 1821 del 26 Settembre 2011, organizzato dall’Assessorato Regionale alla
Salute, tramite il CEFPAS, finalizzato a sviluppare nel Personale, individuato
dall’Azienda per la composizione della Struttura Tecnica Permanente, le competenze
metodologiche fornendone adeguata certificazione.
All’O.I.V. delle Aziende del S.S.R. risultano assegnate, per previsione delle linee di
indirizzo di cui al D.A. n. 1821/2011 del 26 settembre 2011, oltre che le competenze
delineate all’art. 14 del decreto legislativo n. 150/09, quelle proprie del Nucleo di
Valutazione in materia di valutazione, in seconda istanza, delle capacità gestionali del
dirigente di struttura complessa ed anche di struttura semplice nel rispetto della disciplina di
cui ai vigenti CC.CC.NN.LL. dell’Area della Dirigenza.
Specificatamente, l’O.I.V.:
a) Sostituisce i servizi di controllo interno, comunque denominati, di cui al decreto
legislativo 30 luglio 1999, n. 286;
b) Esercita le attività di controllo strategico ( articolo 6, comma 1, decreto legislativo n.
286 del 1999);
c) Monitora il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della
trasparenza e integrità dei controlli interni ed elabora una relazione annuale sullo stato
dello stesso;
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 27/68
d) Comunica le criticità riscontrate ai competenti organi interni di governo ed
amministrazione, nonché alla Corte dei conti, all'Ispettorato per la funzione
pubblica e alla Commissione di cui all'articolo 13;
e) Valida la Relazione sulla performance e ne assicura la visibilità attraverso la
pubblicazione sul sito istituzionale dell'Amministrazione;
f) Garantisce la correttezza dei processi di misurazione e valutazione, nonché
dell'utilizzo dei premi di incentivazione e/o di produttività;
g) Propone all'organo di indirizzo politico-amministrativo, la valutazione annuale dei
dirigenti di vertice e l'attribuzione ad essi dei premi di incentivazione;
h) E’ responsabile della corretta applicazione delle linee guida, delle metodologie e
degli strumenti predisposti dalla Commissione di cui all'articolo 13;
i) Promuove e attesta l'assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza e
all'integrità;
l) Verifica i risultati e le buone pratiche di promozione delle pari opportunità;
m) Realizza indagini annuali sul personale dipendente volte a rilevare sia il livello di
benessere organizzativo che il grado di condivisione del sistema di valutazione.
La Struttura Tecnica Permanente ( STP ), composta da Personale in possesso di una
specifica professionalità nel campo della misurazione della performance nelle
Amministrazioni pubbliche, svolge attività di supporto dell'Organismo Indipendente di
Valutazione, negli adempimenti di cui sopra.
Sin dalla istituzione della Struttura Tecnica Permanente, pertanto, il Responsabile della
stessa ha posto in essere tutti gli adempimenti di competenza al fine supportare l’OIV
nello svolgimento dei propri compiti, nel rispetto delle relative scadenze temporali
previste dalle delibere CIVIT ed ANAC, per l’Anno 2013.
Di seguito si esplicita quanto realizzato:
- Implementazione del Programma operativo proposto dall’Assessorato regionale;
- Predisposizione del Regolamento del Sistema di valutazione della Performance, ai
sensi del D.L.vo 150/2009 e del D.A. 1821 del 26 Settembre 2011. Si fa presente
che nella redazione del sopracitato Regolamento si è tenuto conto delle linee di
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 28/68
indirizzo regionali e di quanto acquisito nel corso del percorso formativo
regionale, al fine di uniformare il sistema con le altre Aziende Sanitarie della
Regione. Del Regolamento è stata data la prevista informativa sindacale alle
OO.SS., al fine di acquisirne eventuali proposte di modifica e/o integrazione.
Altresì, il Regolamento è stato posto alla valutazione dell’OIV, che ne ha preso
atto e ne ha espresso parere favorevole. Considerato che le OO.SS. non hanno
fatto pervenire alcuna nota di modifica e/o integrazione, il Regolamento verrà
formalmente approvato dalla Direzione, per rappresentare uno strumento
operativo, relativamente alla valutazione aziendale della performance, a partire
dall’Anno 2013.
- Attestazione OIV sulla relazione della Performance relativa al 2012;
- Processo di valutazione finale delle schede di budget 2012 relative alle UU.OO.
Sanitarie ed Amministrative dei Distretti Ospedalieri CL1 e CL2, nonché
dell’Area Territoriale;
- Assolvimento degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.L.vo n. 33/2013, con
relativo adeguamento del sito web aziendale e la prevista Attestazione OIV.
- Approvazione del Piano Triennale della Trasparenza ( che rappresenta una sezione
del Piano della Corruzione ), con relativa pubblicazione sul sito web aziendale );
- Approvazione da parte dell’OIV del Codice di Comportamento aziendale, adottato
con atto deliberativo.
- Presa d’atto ed approvazione delle schede predisposte dalla Civit per
l’effettuazione sul Personale dell’indagine sul benessere organizzativo ed il
grado di condivisione del sistema di valutazione, da realizzare annualmente, a
partire dall’Anno 2014.
7.2 Fasi del ciclo di gestione della performance
Il ciclo di gestione della performance, previsto dall’art. 4 del decreto è stato
dettagliatamente descritto all’interno del sopracitato Regolamento sul Sistema
aziendale per la Valutazione della Performance, che disciplina, in applicazione delle
linee di indirizzo regionali emanate con D.A. n. 1821/2011 del 26 settembre 2011, le
attività e le modalità di monitoraggio, verifica dei risultati e valutazione del personale
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 29/68
(comparto/dirigenza), ai sensi dei vigenti CC.CC.NN.LL. e nel rispetto del decreto
legislativo n. 150/09.
Il ciclo di gestione della performance si articola nelle seguenti fasi:
a) definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori
attesi di risultato e dei rispettivi indicatori;
b) collegamento, di norma, tra gli obiettivi e l'allocazione delle risorse;
c) monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi;
d) misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale;
e) utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito;
f) rendicontazione dei risultati ai vertici delle amministrazioni, nonché ai competenti
organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi.
7.3 Oggetto della valutazione
La Performance è il contributo, risultato e modalità che un soggetto, una
organizzazione, una Unità organizzativa o un singolo individuo apporta attraverso la
propria azione al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi per la quale
l’organizzazione è stata costituita.
La Performance deve essere misurabile e valutabile e, pertanto, richiede di:
- Fissare gli obiettivi;
- Stabilire gli indicatori;
- Rilevare sistematicamente il valore degli indicatori;
- Interpretare il contributo e argomentare quanto, come e perché tale contributo abbia
inciso sul raggiungimento delle finalità dell’organizzazione.
L’ambito di misurazione e valutazione della Performance organizzativa è rappresentato
da:
- Efficienza- Efficacia- Equità;
L’ambito di misurazione e valutazione della Performance individuale è rappresentato
da:
- Quantità del contributo ( risultati);
- Qualità del contributo ( competenze);
- Individuo e gruppo.
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 30/68
Formano, pertanto, oggetto della valutazione per l’Area della dirigenza il
comportamento e la capacità professionale, la capacità gestionale e manageriale, la
produttività in termini di performance individuale che tenga conto degli obiettivi
assegnati, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori.
Per il personale del comparto formano oggetto di valutazione le competenze e le
attitudini professionali, il comportamento e l’impegno globale nel lavoro, lo “stile”
relazionale, il livello quali – quantitativo delle prestazioni rese.
Per i dipendenti titolari di incarico di posizione organizzativa ovvero di funzioni di
coordinamento costituisce, altresì, oggetto di valutazione l’attitudine alla leadership e la
capacità organizzativa.
7.4 Scopo della valutazione annuale della performance individuale
Costituisce scopo prioritario della misurazione e valutazione della performance
individuale:
1. evidenziare l’importanza del contributo individuale del personale valutato rispetto
agli obiettivi dell’azienda nel suo insieme e della struttura organizzativa di
appartenenza;
2. chiarire e comunicare che cosa ci si attende – in termini di risultati e comportamenti –
dalla singola persona;
3. supportare le singole persone nel miglioramento della loro performance (generare
allineamento con gli obiettivi complessivi dell’azienda);
4. valutare la performance e comunicare i risultati e le aspettative future alla singola
persona (supportare l’allineamento);
5. contribuire a creare e mantenere un clima organizzativo favorevole;
6. premiare la performance attraverso opportuni sistemi incentivanti;
7. promuovere una corretta gestione delle risorse umane.
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 31/68
7.5 Organi di valutazione:
Sono Organi di valutazione aziendale:
1. Il Dirigente di struttura immediatamente sovraordinata - Valutatore di I^ istanza
2. Il Collegio Tecnico, Valutatore di II^ istanza per la verifica delle capacità
professionali.
3. L’ Organismo Indipendente di Valutazione, Valutatore di II ^ istanza per la verifica
della produttività in termini di performance organizzativa ed individuale e per la
valutazione della capacità gestionale e manageriale.
Sono Valutatori di I^ istanza : - per il Personale del Comparto
Per il personale del comparto la valutazione è effettuata dal Dirigente Responsabile
dell’U.O. e se direttamente afferente alla Direzione Aziendale, la valutazione sarà
effettuata dal Direttore dello Staff Direzione Generale e per la parte Amministrativa,
dal Direttore Amm.vo.
- per i Dirigenti: I Dirigenti Responsabili in posizione gerarchica immediatamente superiore. - per i Direttori di Struttura Complessa: a) nei Dipartimenti Strutturali sanitari, il Direttore di Dipartimento cui afferisce la UOC
o, in assenza e in caso di incompatibilità, il Direttore Sanitario Aziendale ;
b) nei Dipartimenti Funzionali sanitari ospedalieri e territoriali, rispettivamente il
Coordinatore Sanitario del Distretto ospedaliero e dell’Area territoriale cui afferisce la
UOC o, in assenza e in caso di incompatibilità, il Direttore Sanitario Aziendale;
c) nel Dipartimento Amministrativo, il Direttore del Dipartimento, o in assenza e in
caso di incompatibilità, il Direttore Amministrativo Aziendale;
d) per i Direttori di Distretto e i Servizi Territoriali non inseriti nei Dipartimenti
Strutturali il Coordinatore delle attività territoriali o, in mancanza, il Direttore Sanitario
aziendale,
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 32/68
e) per il Direttore della U.O.C. in Staff alla Direzione Aziendale la valutazione è
effettuata dal Direttore Generale.
- per i Direttori di Dipartimento/Coordinamento: il Direttore Sanitario Aziendale o il Direttore Amministrativo Aziendale a seconda delle
aree di pertinenza;
7.6 Percorso valutativo delle Performance individuali ( Dirigenti e Personale del Comparto Il percorso valutativo delle performance individuali annuali si svolge con fasi e tempi
comuni al Comparto e alle due aree dirigenziali.
La Direzione aziendale, sulla base degli obiettivi ed essa assegnati dagli organismi
regionali e della relativa pianificazione, procede alla definizione e assegnazione degli
obiettivi operativi annuali alle macro strutture aziendali
(Dipartimento/Coordinamento/Strutture Complesse).
I Responsabili delle macro strutture, coadiuvati dai Dirigenti delle Strutture coordinate,
entro trenta giorni dalla fine della negoziazione si impegnano a:
− comunicare a tutto il personale gli obiettivi negoziati con la Direzione aziendale;
− comunicare le modalità previste per il raggiungimento degli stessi;
− informare tutti i dipendenti sui criteri e le modalità di valutazione delle performance
individuali;
− effettuare i colloqui di assegnazione degli obiettivi, individuali o di gruppo.
L’assegnazione degli obiettivi deve essere formalizzata mediante la compilazione e la
firma di apposita scheda/verbale che sarà utilizzata per la valutazione.
Nel corso dell’anno il valutatore effettua le attività per verificare l’andamento della
performance attivando gli eventuali interventi correttivi.
Per i dipendenti che cambiano struttura nel corso dell’anno, la valutazione sarà curata
dai dirigenti delle strutture interessate per i periodi di rispettiva competenza.
Il dirigente valutatore che cessa dal servizio nel corso dell’anno di riferimento dovrà
provvedere a predisporre la valutazione dei dipendenti operanti presso la propria
struttura per il periodo di competenza, prima della cessazione.
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 33/68
Le valutazioni infra-annuali, coperte dalle garanzie previste per le valutazioni annuali,
dovranno essere trasmesse alla Struttura Tecnica Permanente per il successivo
monitoraggio.
In caso di mancata effettuazione della valutazione da parte del Dirigente valutatore
cessato a qualsiasi titolo dal servizio durante l’anno di riferimento, la valutazione per
l’intero anno sarà curata dal Responsabile della struttura in cui il valutato si trovava al
31.12. dell’anno cui si riferisce la valutazione, previa acquisizione degli elementi
conoscitivi utili al fine della formulazione del giudizio annuale.
Il valutatore effettua la valutazione a conclusione del periodo di riferimento, formulando
i giudizi conclusivi e attribuendo i relativi punteggi, e motivando per iscritto, negli
appositi spazi o attraverso documentazione allegata alla scheda, eventuali giudizi al di
sotto del livello di adeguatezza; il dipendente valutato è tenuto a firmare la scheda di
valutazione per presa visione.
In caso di non condivisione della valutazione ricevuta, il valutato può formulare
eventuali osservazioni all’atto della sottoscrizione per presa visione della scheda,
utilizzando l’apposito spazio previsto, ovvero con separata comunicazione da effettuare
entro i successivi 10 giorni.
Il Responsabile della macrostruttura (Dipartimento/Coordinamento/Direttore di
Struttura Complessa), predispone e trasmette gli elenchi del personale valutato,
unitamente alle schede di valutazione, presso la Struttura Tecnica Permanente, che
opera a supporto dell’OIV.
La corretta e puntuale compilazione delle schede di valutazione annuali di prima
istanza, nonché l’invio delle stesse nei tempi debiti alla Struttura competente,
rappresenta responsabilità diretta del Dirigente valutatore.
Le valutazioni definite dall’O.I.V. sono trasmesse all’U.O. Trattamento Economico per
il pagamento delle spettanze ai Dipendenti nel rispetto del Sistema incentivante.
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 34/68
7.7 Strumenti per la valutazione della performance: le schede di valutazione
La valutazione di equipe avviene attraverso l’utilizzo di indicatori quantizzati in
maniera oggettiva.
Tali indicatori servono a misurare il raggiungimento percentuale (%) degli obiettivi
nel rispetto di eventuali pesi differenziali assegnati. La percentuale cumulativa
raggiunta determina la quota di fondo che verrà distribuita.
La valutazione della performance individuale avviene attraverso l’impiego di indicatori
anche di comportamento. I valori assegnati diventano il differenziale per il calcolo della
quota economica individuale. A valutazioni uguali, nella stessa Equipe. corrispondono
retribuzioni uguali a parità di Area contrattuale e qualifica.
Il processo di valutazione della Performance di Equipe si alimenta con le stesse
grandezze del processo di Budget ed, infatti, gli obiettivi assegnati nel budget vengono
replicati nel sistema incentivante. Il processo di valutazione della Performance
individuale si alimenta attraverso indicatori non necessariamente impiegati nel budget
ed, infatti, può definire indicatori ritenuti dallo stesso opportuni per la propria
configurazione organizzativa.
Gli indicatori utilizzati per la valutazione delle performance individuali trovano
opportuna efficacia nel mettere in relazione le attività con gli esiti del processo e si
possono distinguere in due macroaree: Professionale e Comportamentale.
Una volta che sono stati selezionati i criteri/indicatori ne vanno definiti i range,
all’interno dei quali può variare la valutazione. Tali range servono a definire i valori che
verranno impiegati.
Nella definizione dei range va tenuto conto se l’indicatore valorizza la performance in
senso crescente ( es. numero di presenze, disponibilità alla sostituzione ), oppure in
senso decrescente ( es. richiami formali, numero di assenze ).
Per l’assegnazione del punteggio individuale vanno selezionati 5 indicatori per ogni
sezione della scheda. Ognuno di essi può assumere un valore compreso tra 1 e 5. Tali
valori devono essere misurati singolarmente, rapportati ai range preventivamente
definiti, nonché tradotti in punteggio individuale in riferimento all’indicatore in
interesse.
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 35/68
Il risultato derivante dalla somma dei punteggi viene fatto ricadere all’interno di un
range preventivamente concordato e rappresenterà il punteggio individuale
cumulativo, il cui valore farà da discriminante per il calcolo della quota economica,
differenziandola all’interno dell’Equipe.
La Valutazione delle Performance individuali annuali viene documentata attraverso la
compilazione delle schede per la valutazione del Comparto e della Dirigenza.
La scheda di valutazione, con i singoli fattori, obiettivi individuali e/o di gruppo e
punteggi conseguibili nelle rispettive aree, viene illustrata dal valutatore e condivisa con
il valutato in occasione del primo colloquio di valutazione.
Le variabili oggetto di valutazione che compongono le schede di valutazione del
Comparto possono essere raggruppate nelle seguenti sezioni ed aree di valutazione : Sezione 1: Area Professionale: Indicatori di Operatività; Sezione 2: Area Comportamentale: Indicatori di Disponibilità, di Partecipazione, di Comportamento. Le due Sezioni sopradescritte sono presenti anche nelle schede di valutazione per la
Dirigenza che, contengono, altresì la :
Sezione 3 : Area Capacità Manageriali: Indicatori di Capacità Manageriali.
Le schede predisposte per la Dirigenza e per il Comparto sono allegate al Regolamento
aziendale per il Sistema di valutazione della Performance.
7.8 Sistema di incentivazione aziendale
Il sistema di incentivazione individuale si applica a tutto il Personale (Dirigenti e
Comparto) dell’ASP di Caltanissetta, con rapporto di lavoro esclusivo, a tempo
determinato e a tempo indeterminato.
Il Personale a tempo determinato con incarico non inferiore a 6 mesi nell’anno di
riferimento partecipa alla realizzazione degli obiettivi e percepisce il premio
incentivante.
L’erogazione dei compensi incentivanti è subordinata alla verifica annuale da parte del
Dirigente preposto e dell’O.I.V.
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 36/68
Costituisce condizione inderogabile per l'accesso al sistema premiante la validazione, da
parte dell’O.I.V., della Relazione sulla performance, nel rispetto dei principi di
selettività e di meritocrazia.
Sino alla stipulazione dei nuovi contratti nazionali di lavoro, le tre fasce di merito
“chiuse”, di cui all’art. 19 del decreto legislativo n. 150/09, per il trattamento accessorio
collegato alla performance individuale, sono disapplicate.
Ferme restando le modalità di calcolo per la costituzione del “Fondo di Produttività”
della Dirigenza e del Comparto, annualmente rideterminato secondo gli accordi di cui ai
vigenti CC.NN.LL., le quote teoriche di produttività individuale , sono differenziate nel
rispetto di parametri prestabiliti, in correlazione al ruolo ricoperto.
Le quote reali di produttività individuale saranno assegnate dall’OIV, in relazione al
punteggio che ogni singolo dipendente avrà raggiunto nella valutazione di I istanza,
nonché, in percentuale al raggiungimento degli obiettivi che avrà raggiunto la Struttura
di appartenenza.
Per la valutazione della Performance delle strutture e, pertanto, del grado di
raggiungimento degli obiettivi, l’OIV basa le sue determinazioni sull’esame delle
singole schede di budget negoziate, nelle quali saranno esposti sinteticamente i passaggi
progettuali concordati e i corrispondenti indicatori di risultato.
L’OIV provvederà ad elaborare la percentuale complessiva di raggiungimento degli
obiettivi tenendo conto dei dati forniti dal Controllo di Gestione e delle relazioni
prodotte dai Responsabili delle Unità Operative.
La percentuale di raggiungimento degli obiettivi sarà data dalla somma dei pesi relativi
ai singoli obiettivi raggiunti.
Per quanto riguarda la valutazione delle Performance individuali l’OIV esaminerà le
singole schede individuali verificando il punteggio raggiunto da ogni singolo
Dipendente, ed il grado percentuale di risultati raggiunti, differenziata in funzione del
diverso peso attribuito per Dirigenza e Comparto.
Si concorda di riservare una percentuale pari al 5% dei fondi per la produttività
collettiva e per la retribuzione di risultato finalizzato alla realizzazione di obiettivi di
particolare rilevanza e non preventivamente programmabili, fermo restando che le
risorse non utilizzate ritorneranno al fondo dell’anno di riferimento, e che gli obiettivi
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 37/68
predetti, e le relative modalità di espletamento/misurazione, dovranno essere
preventivamente condivisi dall’O.I.V.
7.9 Strumenti per premiare il merito e la professionalità
Per premiare il merito e la professionalità, l’ASP di Caltanissetta utilizza, oltre che il
fondo di produttività/risultato di cui all’articolo precedente, gli strumenti di cui
all'articolo 20, comma 1, lettere c), d), e) ed f), del decreto legislativo n. 150/09, nel
rispetto dell’apposita regolamentazione aziendale riferita a ciascun istituto contrattuale,
ed in particolare.
- le progressioni economiche;
- le progressioni di carriera;
- l'attribuzione di incarichi e responsabilità;
- l'accesso a percorsi di alta formazione e di crescita professionale, in ambito nazionale
e internazionale.
7.10 Azioni per il miglioramento del Ciclo di gestione delle performance
Il Ciclo di gestione della performance prevede l’integrazione di flussi informativi,
linee di indirizzo regionali e ministeriali, esigenze prioritarie legate al contesto locale.
L’implementazione del sistema della performance potrà pertanto richiedere
l’aggiornamento delle strategie e degli obiettivi proposti e l’apporto di eventuali
correttivi al Piano.
Nel corso del triennio 2014-2016 il Piano potrà essere oggetto di revisione in
considerazione degli obiettivi legati alla Pianificazione Regionale oltrechè di altre
eventuali disposizioni normative o modifiche organizzative.
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 38/68
Come già indicato nella parte relativa alla presentazione del presente Piano, l’ANAC
( Autorità Nazionale AntiCorruzione, subentrata alla CIVIT ) ha sottolineato la
necessità di integrazione del ciclo della Performance con gli strumenti e i processi
relativi alla qualità dei servizi, alla trasparenza, all’integrità e in generale alla
prevenzione della anticorruzione.
In questa sezione, pertanto, si farà riferimento a quanto previsto in merito a quanto
sopra, all’interno del Piano anticorruzione e, più specificatamente, in una sezione dello
stesso, ovvero il Piano triennale della Trasparenza adottato dall’Azienda con atto
deliberativo n.1692 del 29/10/2013.
La trasparenza, secondo la vigente disciplina normativa, è oggi intesa come accessibilità
totale delle informazioni concernenti l'Organizzazione e l'attività delle pubbliche
Amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento
delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche.
Nelle Aziende Sanitarie, la Trasparenza e l’integrità riguardano non solo il personale
coinvolto nei tradizionali procedimenti amministrativi (es: gestione del personale,
acquisizione di risorse, maneggio di denaro, realizzazione di strutture, etc), ma anche
tutti gli altri operatori che, in modo diretto e indiretto, sono coinvolti nei processi
aziendali amministrativi e assistenziali (es: valutazione del personale, scelta e l’utilizzo
di farmaci e dispositivi medici, rilascio di certificati, organizzazione dell’assistenza,
etc.).
La Trasparenza si inserisce nell’ottica del “miglioramento continuo” dei servizi
pubblici, connaturato al ciclo della performance e che si sviluppa anche grazie al
necessario apporto partecipativo degli stakeholders.
Con il Programma triennale per la Trasparenza l’ASP definisce una serie di azioni,
anche di miglioramento, che consentano di fornire, principalmente ai Cittadini, ma
anche agli altri stakeholders aziendali, gli strumenti volti ad un controllo sulla
performance ed alla conoscenza dei servizi che si possono ottenere, delle loro
caratteristiche quantitative e qualitative e delle modalità di erogazione.
8. Integrazione del Piano della Performance con il Piano della Trasparenza e Anticorruzione
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 39/68
Il Programma aziendale per la Trasparenza, nel recepire le vigenti previsioni normative in
materia, rende note le iniziative che l’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta intende
intraprendere nel triennio di riferimento, garantendo l’accessibilità alle notizie ed
informazioni utili a consentire la partecipazione dei cittadini ad ogni fase del ciclo di
gestione delle performance aziendali, nonché a garantire la piena conoscenza dei servizi resi
e le caratteristiche qualitative delle modalità di erogazione degli stessi, rendendo pienamente
trasparente l’attività amministrativa onde promuovere ed affermare i principi di integrità e
legalità.
Esso è indirizzato a favorire forme diffuse di controllo sull’attività istituzionale, ed è
pertanto funzionale alle seguenti finalità:
• Assicurare ai cittadini la conoscenza dei servizi resi dall’A.S.P. di Caltanissetta,
delle relative caratteristiche quantitative e qualitative, nonché delle modalità di
erogazione di essi
• Prevenire fenomeni corruttivi e promuovere l’integrità, quest’ultima da
intendersi in relazione al carattere strumentale che la pubblicazione presenta, al
fine della prevenzione della corruzione nelle P.A. (la trasparenza è il mezzo
attraverso cui prevenire varie forme di illecito e di conflitto di interessi ).
Nell’ambito del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità sono specificati:
• le modalità di attuazione
• i tempi di attuazione
• le risorse dedicate
• gli strumenti di verifica dell'efficacia delle iniziative
La trasparenza, intesa come accessibilità totale, viene perseguita anche attraverso la
pubblicazione di specifiche tipologie di dati sul sito web aziendale onde consentire la
conoscenza e la fruizione di tutti i documenti collegati all’azione amministrativa pur nel
pieno rispetto dei principi in materia di privacy. Infatti la pubblicazione on line delle
informazioni deve rispettare i limiti posti dalla legge, valutando in particolare le sfere di
possibile interferenza tra la disciplina della trasparenza e quella della protezione dei dati
personali (decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196), in modo da realizzare, in sede di
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 40/68
concreta applicazione, un punto di continuo bilanciamento tra i valori che esse
riflettono.
La disciplina di riferimento per la pubblicazione delle informazioni della Pubblica
Amministrazione è il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della
disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni
da parte delle pubbliche amministrazioni”.
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 41/68
Al fine di garantire il principio di legalità e promuovere la trasparenza, l’Azienda si pone
quale specifico obiettivo la formazione del personale dipendente, mirata su tali temi.
In tale prospettiva, verranno pianificati interventi formativi aziendali trasversali, in materia di
Trasparenza, Integrità e Legalità, con la collaborazione della competente U.O. Formazione,
allo scopo di far acquisire conoscenze e nozioni atte a consentire al personale dipendente
l’identificazione delle aree sensibili e dei comportamenti a rischio.
In tale ottica si inserisce la più ampia pubblicizzazione dei Codici di comportamento,
quale strumenti atti ad orientare l’agire di tutto il personale operante nell'Azienda.
Inoltre, l’Azienda, promuoverà la partecipazione alle giornate della Trasparenza,
specificamente previste dalla normativa vigente, anche attraverso la partecipazione a
progettualità con altre amministrazioni presenti nel proprio territorio
L’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta, altresì, promuove la trasparenza
attraverso specifiche iniziative rivolte a cittadini ed utenti sotto riportate:
9.1 Sito web aziendale Il sito web aziendale (www.asp.cl.it), rappresenta il principale e più immediato strumento di
comunicazione offerto ad utenti e cittadini. Esso fornisce informazioni utili sui servizi offerti e
sulle modalità di accesso agli stessi, sulle Strutture Aziendali nonché sull’organizzazione
dell’Azienda, consentendo di diffondere, in modo chiaro e aperto, notizie in merito alla
gestione dell’Azienda. Il sito web aziendale viene costantemente aggiornato e monitorato al
fine di migliorare il servizio offerto agli utenti.
Il sito web aziendale ha previsto un’apposita sezione denominata: “Amministrazione
Trasparente”, organizzata in sottosezioni di primo e secondo livello, denominate
conformemente a quanto indicato nell’allegato A D.Lgs 33/2013, per l’inserimento al
proprio interno di documenti, informazioni e dati previsti dal medesimo Decreto.
9. Iniziative aziendali per promuovere la Trasparenza
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 42/68
- Dati soggetti a pubblicazione
L’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta pubblica tutte le informazioni e i dati
concernenti le procedure di conferimento degli incarichi di Direttore Generale, Direttore
Sanitario e Direttore Amministrativo, nonché degli incarichi di Responsabile di
Dipartimento e di Strutture Semplici e Complesse, ivi compresi i bandi e gli avvisi di
selezione, lo svolgimento delle relative procedure, gli atti di conferimento.
Alla Dirigenza Sanitaria, fatta eccezione per i responsabili di strutture semplici, si
applicano gli obblighi di pubblicazione di cui all’articolo 15. Per attività professionali,
ai sensi del comma 1, lettera c) dell’articolo 15, si intendono anche le prestazioni
professionali svolte in regime intramurario.
L’Azienda pubblica e aggiorna con cadenza annuale, l’elenco delle strutture sanitarie
private accreditate nonché gli accordi intercorsi con le stesse.
L’Azienda pubblica sul proprio sito Web, in una apposita sezione denominata “Liste di
attesa”, i tempi di attesa previsti e i tempi medi effettivi di attesa per ciascuna tipologia
di prestazione erogata.
Tra le informazioni per le quali l’Azienda ha obblighi di pubblicazione, rientrano gli
obiettivi, gli indicatori ed i risultati attesi delle varie articolazioni organizzative
dell’A.S.P. di Caltanissetta, con relativa individuazione degli elementi sui quali deve
essere basata la misurazione e valutazione della performance, presenti nel Programma
triennale della Performance, essendo strettamente legate all’attuazione dei principi di
trasparenza. Altresì, va reso pubblico il consuntivo dei risultati raggiunti rispetto agli
agli obiettivi aziendali programmati.
- Accesso civico
L’obbligo normativamente previsto in capo alle pubbliche amministrazioni, di
pubblicare documenti, informazioni o dati comporta correlativamente il diritto di
chiunque di richiedere i medesimi (cd Accesso Civico), nei casi in cui sia stata
omessa la loro pubblicazione.
L’istanza di Accesso Civico va redatta sull’apposito modello disponibile nella sezione
“Amministrazione Trasparente” del sito web aziendale e va indirizzata al Responsabile
Aziendale della Trasparenza.
Dopo avere valutato l’ammissibilità e la fondatezza della richiesta di accesso civico di cui al
precedente articolo, il Responsabile Aziendale della Trasparenza:
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 43/68
• qualora il documento/dato/informazione risulti già pubblicato in conformità alla
normativa vigente, indica al richiedente il collegamento ipertestuale alla sezione
“Amministrazione Trasparente”;
• se il dato non risulta pubblicato, trasmette la richiesta al Dirigente/Responsabile
dell’U.O./Struttura competente alla pubblicazione del documento/dato/informazione.
9.2 Posta Elettronica Certificata (P.E.C.) L’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta è dotata di casella istituzionale di posta
elettronica certificata (P.E.C.).
L’indirizzo P.E.C. è il seguente: [email protected]
Dell’indirizzo P.E.C. è data evidenza nella homepage del sito web aziendale e detto
indirizzo P.E.C. è registrato sul sito web dell'Indice delle Pubbliche Amministrazioni
(www.indicepa.gov.it), come previsto dalla vigente normativa.
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 44/68
9.3 La Carta Aziendale dei Servizi
La Carta dei Servizi dell’Azienda rappresenta un valido strumento di conoscenza del servizio
sanitario e di tutela per i cittadini ed è consultabile sul sito web aziendale, mediante
collegamento presente sulla home page.
9.4 Le Guide per il paziente L’Azienda promuove la redazione di guide/opuscoli, in grado di fornire ai pazienti ed utenti
informazioni utili in ordine all’accesso alle Strutture Aziendali ed ai percorsi diagnostici e/o
terapeutici. Gli opuscoli saranno consultabili sul sito web aziendale.
9.5 La Carta dei Servizi delle Unità Operative
L’Azienda promuove la redazione di Carte dei servizi delle varie Unità Operative aziendali.
Tali Carte costituiscono un fondamentale strumento di comunicazione in quanto contengono
tutte le informazioni che possono essere utili ai cittadini e agli utenti (informazioni sul
personale, sui recapiti telefonici, sulle sedi e sulle modalità per raggiungerle, sugli orari, sui
servizi che vengono forniti dalle strutture, sulle modalita con cui ottenere le prestazioni
erogabili ecc.). Le Carte dei Servizi delle singole Unità Operative saranno consultabili sul sito
web aziendale.
9.6 Indagini di Customer Satisfaction
Periodicamente l’Azienda procede ad analisi di customer satisfaction per misurare il grado di
soddisfazione degli utenti in ordine ai servizi offerti. Tali indagini permettono di conoscere le
opinioni degli utenti al fine di poter apportare miglioramenti alle azioni svolte nonché nel
rapporto con i pazienti. L’Azienda predisporrà un percorso che consenta di rendere noti e
comprensibili gli esiti delle indagini svolte e le azioni di miglioramento intraprese.
L’Azienda si impegna a migliorare la qualità dei servizi offerti anche tenendo conto dei
suggerimenti, delle proposte e dei reclami, a renderli informati e partecipi in ordine alle scelte
organizzative ed al miglioramento e la promozione della salute.
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 45/68
9.7 Promozione dell’Informatizzazione globale Le scelte strategiche dell’Azienda sono prioritariamente orientate verso una sempre più
completa informatizzazione dei servizi al cittadino oltre che verso l’informatizzazione
globale delle procedure interne.
La Direzione Strategica Aziendale promuoverà l’adozione di regolamenti a cura delle
UU.OO. /Strutture competenti, che disciplinino puntualmente le procedure e le attività i
cui contenuti sono soggetti a pubblicazione sul sito web aziendale.
In relazione a tale obiettivo verranno valutate le ulteriori azioni organizzative e
strutturali ritenute necessarie.
9.8 Monitoraggio interno sull’attuazione del Programma In aderenza a quanto disposto dalla normativa in materia nonché dalle delibere CIVIT si
procederà, con cadenza semestrale, ad un monitoraggio sull’attuazione del Programma della
Trasparenza, in quanto attività necessaria a verificare la progressiva esecuzione delle azioni
programmate e la conseguente verifica del raggiungimento degli obiettivi.
Il superiore monitoraggio verrà condotto dal Referente per la Trasparenza che
provvederà ad inviare i reports appositamente predisposti al Responsabile della
Trasparenza ed all’O.I.V il quale li utilizzerà per le attività di verifica, per
l’attestazione sull’assolvimento degli obblighi di trasparenza e per la segnalazione di
eventuali inadempimenti che danno luogo a responsabilità ai sensi della vigente
normativa.
Successivamente, sulla base dei risultati del monitoraggio condotto dal Referente per la
Trasparenza, dovrà essere riportato nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito
web aziendale, con analoga cadenza semestrale, un prospetto riepilogativo sullo stato di
attuazione del Programma formulato del Responsabile della Trasparenza, nel quale
saranno indicati gli scostamenti dal Programma originario con le relative motivazioni,
nonché le eventuali nuove azioni programmate per il raggiungimento degli obiettivi (c.d.
relazione semestrale).
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 46/68
L’Azienda si è dotata di un apposito Piano triennale Anticorruzione, redatto sulla base
delle indicazioni fornite dalla legge 190/2012 “Disposizioni per la prevenzione e la
repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione”, nonché
dalle linee di indirizzo del Comitato interministeriale (D.P.C.M. 16 gennaio 2013) e
dalla circolare n. l della Presidenza del Consiglio dei Ministri D.F.P. 4355 del
25/01/2013.
La finalità del suddetto Piano è stata quella di fornire una valutazione del diverso
livello di esposizione al rischio di corruzione, stabilendo gli interventi organizzativi
volti a prevenire detto rischio ed a individuare le strategie ritenute prioritarie per la
prevenzione ed il contrasto della corruzione e dell’illegalità, garantendone l’adozione,
all’interno dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta.
Con lo stesso Piano sono state definite procedure appropriate per selezionare e
formare i dipendenti chiamati ad operare in settori particolarmente esposti alla
corruzione.
Esso, al fine di indicare quali siano, a livello aziendale, le strategie finalizzate a
contrastare la corruzione ed a promuovere la legalità, :
• fornisce la mappatura di tutte le attività svolte presso le diverse strutture
aziendali;
• individua e descrive le aree di attività nelle quali il rischio di corruzione è più
elevato, tenendo conto del diverso livello di esposizione al rischio di
corruzione anche in relazione alle specifiche attività istituzionalmente
considerate a rischio dall’art.1 comma 16 della legge 190/12 e più
precisamente: autorizzazioni e concessioni, scelta del contraente
nell’affidamento di lavori, forniture e servizi, concessione ed erogazioni di
sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, concorsi e prove selettive
per l’assunzione del personale;
• indica le modalità di coinvolgimento dei dirigenti e di tutto il personale
addetto alle aree a più elevato rischio, nell’attività di analisi e valutazione, di
proposta e definizione delle misure di prevenzione e di monitoraggio;
10. Iniziative aziendali per la prevenzione della Corruzione e promozione della cultura della Legalità
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 47/68
• indica le procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti
dell'Azienda chiamati ad operare in settori particolarmente esposti al rischio
di corruzione ed a quelli che curano l’ottemperanza delle disposizioni del
presente piano
• indica gli interventi operativi volti a prevenire il rischio corruzione anche
definendo procedure appropriate per formare i dipendenti operanti nei settori
di attività particolarmente esposti alla corruzione, prevedendo la rotazione di
dirigenti e funzionari;
• prevede, riguardo alle attività maggiormente esposte al rischio di corruzione,
obblighi di informazione nei confronti del Responsabile per la Prevenzione
della Corruzione;
• definisce le procedure appropriate per monitorare il rispetto dei termini
previsti dalla legge o dai regolamenti per la conclusione dei procedimenti
nonchè i rapporti tra l’Amministrazione ed i soggetti che con la stessa
stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione,
concessione erogazione di vantaggi economici ovvero di qualunque altro
genere;
• individua ulteriori obblighi specifici di trasparenza rispetto a quelli previsti
dalla legge;
• introduce adeguate forme interne di controllo dirette alla prevenzione e
all’emersione di vicende di possibile esposizione al rischio corruttivo.
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 48/68
AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE
CALTANISSETTA
Piano della Performance
Triennio 2014 – 2016
Allegati tecnici
Allegato n. 1
Analisi SWOT
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 49/68
Analisi SWOT Strengths
Miglioramento capacità di risposta per effetto del processo di riordino del SSR Miglioramento dei livelli di offerta per effetto della rimodulazione dei servizi su base provinciale e per effetto di una maggiore integrazione ospedale /territorio
Weaknesses
Elevata mobilità passiva Problematiche connesse all’accorpamento delle ex Aziende Sanitarie Condizioni oro geografiche critiche Inquinamento ambientale elevato in alcune zone Carenza di offerta per talune specialità Elevato tasso di ospedalizzazione Scarsa diffusione cultura organizzativa
Opportunities
Attivazione Emodinamica Avvio servizio di Radioterapia Acquisizione di nuove apparecchiature diagnostiche e ammodernamento strutturale Riorganizzazione percorso nascita Rimodulazione dei servizi su base provinciale e sviluppo servizi territoriali e di prevenzione
Threats
Vincoli economico-finanziari Resistenza al cambiamento Contenimento spesa per personale entro valori predefiniti Elevata incidenza spesa farmaceutica convenzionata
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 50/68
AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE
CALTANISSETTA
Piano della Performance
Triennio 2014 – 2016
Allegati tecnici
Allegato n. 2
Schede di valutazione individuale
( Personale di Comparto e Dirigenti )
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 51/68
Scheda di Valutazione Performance individuale
Personale Comparto
Operatore: _______________________________ Unità Operativa: _______________________
Responsabile Valutazione: _____________________________
Livello di apporto concordato :
I SEZIONE
Area Competenze Professionali
Indicatori di operatività
II SEZIONE
Area Comportamentale
Indicatori di: disponibilità – partecipazione - comportamento
INDICATORE PUNTEGGIO ( da 1 a 5 )
1)
2)
3)
4)
5)
Totale
INDICATORE PUNTEGGIO ( da 1 a 5 )
1)
2)
3)
4)
5)
Totale
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 52/68
Motivazioni
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Firma del Valutato Firma del Responsabile
_______________________ __________________________
Eventuali osservazioni del Valutato
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 53/68
Scheda di Valutazione Performance individuale
Personale Dirigente
Operatore: _______________________________ Unità Operativa: _______________________
Responsabile Valutazione: _____________________________
Livello di apporto concordato :
I SEZIONE
Area Competenze Professionali
Indicatori di operatività
II SEZIONE
Area Comportamentale
Indicatori di: disponibilità – partecipazione - comportamento
INDICATORE PUNTEGGIO ( da 1 a 5 )
1)
2)
3)
4)
5)
Totale
INDICATORE PUNTEGGIO ( da 1 a 5 )
1)
2)
3)
4)
5)
Totale
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 54/68
III SEZIONE
Area Manageriale
Indicatori di: comportamento gestionale e/o manageriale
Motivazioni
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Firma del Valutato Firma del Responsabile
_______________________ __________________________
Eventuali osservazioni del Valutato
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
INDICATORE PUNTEGGIO ( da 1 a 5 )
1)
2)
3)
4)
5)
Totale
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 55/68
AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE
CALTANISSETTA
Piano della Performance
Triennio 2014 – 2016
Allegati tecnici
Allegato n. 3
Schede obiettivi/indicatori
( di assegnazione e a consuntivo )
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 56/68
CDR: Area di
risultatoObiettivo Indicatore Peso Note
Attività:
Scheda BUDGET 2012
U.O._______________
Valore atteso
A.S.P. CaltanissettaDistretto ________Presidio Ospedaliero ________
Il Responsabile dell'U.O. Il Coordinatore Sanitario Distretto____________
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 57/68
CDR:
Area di risultato
Obiettivo Indicatore Peso valore
verificato
Obiettivo raggiunto
SI/NO
Attività:
Attività:
Il Responsabile Ospedalità Pubblica e Privata
I Componenti dell'O.I.V Totale raggiungimento obiett ivo
Scheda BUDGET 2012
U.O.C. _______ - Responsabile dr. _______
Valore atteso
A.S.P. CaltanissettaDistretto __________Presidio Ospedaliero _______
Il Responsabile Co. Ge. Il Responsabile STP
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 58/68
Area strategica 1 – Efficacia
Obiettivo strategico
Obiettivo operativo Indicatore Monitoraggio
Correlazione con P.O.
2010-2012 e P.O.C.S
2014-2016
Macro aree aziendali coinvolte
Accessibilità e fruibilità
Rivisitazione del piano provinciale della specialistica ambulatoriale - sulla riorganizzazione della diagnostica e sugli investimenti, con particolare riferimento alla integra-zione ospedale/territorio.
Verifica sulla realizzazione del Piano provinciale relativamente a: 1. risorse umane e tecnologiche impiegate; 2. offerta in termini sia quantitativi che qualitativi; 3. azioni di riorganizzazione nel rispetto del crono programma.
Monitoraggio effettuato , semestralmente, con la verifica delle scadenze temporali previste nel cronoprogramma allegato al piano.
• Area Territoriale • Distretti Sanitari • Distretti Ospedalieri • Direzioni Mediche di
Presidio Ospedaliero • Staff Direzione Generale
Accessibilità e fruibilità
Rivisitazione del processo di riqualificazione e riorganizzazione della specialistica ambulatoriale - con particolare riferimento alla integrazione ospedale/territorio: gestione specialistica integrata ospedale – territorio sulla cronicità. I target prioritari per il triennio sono rappresentati da: pazienti con diabete mellito di tipo 2, con scompenso cardiaco, post-ictus e post-infarto del miocardio.
Numero totale di pazienti -appartenenti ai target -gestiti con piano integrato ospedale – territorio.
Verifica su :a) Esistenza di un piano che includa dati di contesto, disegno della rete provinciale, azioni e relative responsabilità e crono programma. b) Piena attivazione della rete di collegamento tra le UU.OO. di degenza ed il Referente delle dimissioni protette e tra questo e le strutture territoriali c) stato della gestione operativa d) la presenza, per i pazienti con diabete mellito di tipo 2 e con scompenso cardiaco di ambulatori specialistici in grado di soddisfare la domanda; e) la presenza di processi operativi per la gestione integrata dei pazienti, che prevedano l’invio dei casi più complessi agli ambulatori operanti nei setting più attrezzati (ospedali e PTA); f) un sistema di monitoraggio e valutazione delle attività svolte.
• Area Territoriale • Distretti Sanitari • Distretti Ospedalieri • Direzioni Mediche di
Presidio Ospedaliero • Staff Direzione Generale
Accessibilità e fruibilità
Attivazione degli ambulatori di gestione integrata delle patologie croniche (AGI)
N. AGI attivati e funzionanti al 31/12/2011 secondo il crono programma
Rispetto del crono programma
• Area Territoriale • Distretti Sanitari • Distretti Ospedalieri • Direzioni Mediche di
Presidio Ospedaliero
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 59/68
Obiettivo strategico
Obiettivo operativo Indicatore Monitoraggio
Correlazione con P.O.
2010-2012 e P.O.C.S
2014-2016
Macro aree aziendali coinvolte
• Staff Direzione Generale
Accessibilità e fruibilità
Tutela delle fragilità: Livello di assistenza Percentuale di anziani trattati in ADI Come da Programma Operativo 2010-2012 e
del P.O.C.S.
• Area Territoriale • Distretti Sanitari • Staff Direzione Generale
Accessibilità e fruibilità
Tutela delle fragilità: potenziamento della rete regionale delle RSA
Numero posti disponibili al 31/12/2013 Secondo crono programma.
• Area Territoriale • Distretti Sanitari • Staff Direzione Generale
Accessibilità e fruibilità
Tempestività di risposta delle commissioni di invalidità
n. visite programmate oltre 90 gg dopo la richiesta
Monitoraggio mensile delle pratiche in giacenza, a partire dal mese di maggio, da concordare con l’INPS.
• Area Territoriale • Distretti Sanitari • Staff Direzione Generale
Appropriatezza dei percorsi assistenziali
Appropriatezza delle procedure (tipologia di intervento e tempestività) – applicazione delle linee guida: Intervento chirurgico in seguito a frattura femore entro 48h dal ricovero su pazienti over 65 (rif. Popolazione residente)
Interventi effettuati entro 48h dal ricovero / numero totale di casi di frattura femore su pazienti over 65 residenti nella provincia
Verifica ,entro il 30/4/ 2014, sui processi realizzati, con l’analisi delle cause più probabili di scostamento e pianificazione degli interventi (attività, tempi, responsabilità) per il miglioramento dell’indicatore; - a partire dal 1/5/2014 verifica sulla attuazione degli interventi programmati in funzione della pianificazione di cui al punto precedente e monitoraggio sistematico del miglioramento all’interno delle strutture.
• Distretti Ospedalieri • Direzioni Mediche di
Presidio Ospedaliero • U.O. Ospedaliere
coinvolte • Staff Direzione Generale
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 60/68
Obiettivo strategico
Obiettivo operativo Indicatore Monitoraggio
Correlazione con P.O.
2010-2012 e P.O.C.S
2014-2016
Macro aree aziendali coinvolte
Appropriatezza dei percorsi assistenziali
Incidenza parti cesarei % parti cesarei su parti di donne non precesarizzate residenti nella provincia
- Entro il 30/4: analisi dei processi coinvolti, identificazione delle cause più probabili di scostamento, pianificazione degli interventi (attività, tempi, responsabilità) per il miglioramento dell’indicatore; - a partire dal 1/5: attuazione degli interventi programmati in funzione della pianificazione di cui al punto precedente e monitoraggio sistematico del miglioramento all’interno delle strutture.
• Distretti Ospedalieri • Direzioni Mediche di
Presidio Ospedaliero • U.O. Ospedaliere area
materno infantile • Staff Direzione Generale
Appropriatezza dei percorsi assistenziali
Effettuazione PTCA su pazienti ricoverati per infarto miocardico acuto STEMI
PTCA effettuate entro il giorno (data) successivo a quello del ricovero / numero totale di IMA diagnosticati su pazienti residenti nella provincia
- Entro il 30/4: analisi dei processi coinvolti, identificazione delle cause più probabili di scostamento, pianificazione degli interventi (attività, tempi, responsabilità) per il miglioramento dell’indicatore; - a partire dal 1/5: attuazione degli interventi programmati in funzione della pianificazione di cui al punto precedente e monitoraggio sistematico del miglioramento all’interno delle strutture.
• Distretti Ospedalieri • Direzioni Mediche di
Presidio Ospedaliero • U.O. Ospedaliere
coinvolte • Staff Direzione Generale
Appropriatezza – Gestione
rischio clinico
Adozione del piano aziendale per il rischio clinico in coerenza con le linee guida regionali
Applicazione delle direttive regionali Come da DA attuativo e relative linee guida
• U.O. Rischio Clinico • U.O. Qualità
Appropriatezza – Gestione
rischio clinico
Attivazione dei percorsi di miglioramento nell’ambito del progetto Emergency Department
Numero azioni di miglioramento attivate con risultati documentabili e in linea con i programmi in termini di tempi e risultati/numero di azioni programmate
Come da Progetto Emergency Department.
• U.O. Rischio Clinico • U.O. Qualità
Prevenzione
Copertura vaccinale (Allegato A tabella 2 DA 01819 del 13 luglio 2010)
% vaccinati su popolazione target Rispetto del calendario vaccinale regionale
• Area Territoriale • Dipartimento di
Prevenzione
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 61/68
Obiettivo strategico
Obiettivo operativo Indicatore Monitoraggio
Correlazione con P.O.
2010-2012 e P.O.C.S
2014-2016
Macro aree aziendali coinvolte
Prevenzione
Estensione degli screening a cervice uterina, mammella, colon retto;
Popolazione invitata / popolazione target
Per ogni trimestre, inviti a una percentuale della popolazione target come da obiettivi regionali
• Area Territoriale • Distretti Sanitari • Dipartimento di
Prevenzione
Prevenzione Adesione agli inviti alle campagne di screening
Popolazione testata / popolazione invitata
Per ogni trimestre, adesioni /inviti secondo le indicazioni regionali
• Area Territoriale • Distretti Sanitari • Dipartimento di
Prevenzione
Prevenzione
Controlli veterinari Rispetto dei tempi di ricontrollo delle aziende bovine e ovicaprine infette da brucellosi e/o tubercolosi.
Intervallo temporale tra gli interventi sanitari. Numero medio di giorni che intercorre tra un controllo e il successivo nelle aziende infette fino a estinzione del focolaio.
I tempi di ricontrollo dovrebbero essere allineati all’obiettivo fin dal primo trimestre per tutte le aziende in cui è stato accertato un focolaio.
• Area Territoriale • Dipartimento di
Prevenzione Veterinaria
Prevenzione
Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro: ispezioni aziende agricole e cantieri edili
Numero sopralluoghi (aziende agricole e cantieri edili); Numero malattie professionali trattate secondo lo standard “MALPROF”/ numero segnalazioni annue.
Effettuazione, in ogni trimestre, dell’attività programmata a livello regionale.
• Area Territoriale • Dipartimento di
Prevenzione
Prevenzione Monitoraggio dei fattori di rischio comportamentali
a) n. interviste attese/effettuate alla data del 31/12 di ogni anno (il n.ro interviste attese per ASP viene stabilito dalla circolare 1271 del 23/6/10 e successive modifiche - monitoraggio nazionale andamento via web http://www.passidati.it); b) trasmissione all’OERD file tracciato record standard SIND attraverso l’OEDP entro il 31 gennaio di ogni anno, con riferimento all’anno precedente (n. Sert in grado di produrre record individuali/n. Sert previsti)
a) Verifica sulle interviste effettuate secondo le indicazioni regionali; b) Verifica sulla trasmissione dei tracciati, secondo le indicazioni regionali.
• Area Territoriale • Distretti Sanitari • Dipartimento di
Prevenzione
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 62/68
Obiettivo strategico
Obiettivo operativo Indicatore Monitoraggio
Correlazione con P.O.
2010-2012 e P.O.C.S
2014-2016
Macro aree aziendali coinvolte
Cure palliative Potenziamento rete cure palliative
N. hospice attivati e n. pazienti assistiti rispetto al target
Secondo cronoprogramma
• Area Territoriale • Staff Direzione Generale
Cure territoriali Implementazione dei PTA secondo il cronoprogramma
N. PTA attivati alle scadenze previste Secondo cronoprogramma
• Area Territoriale • Staff Direzione Generale
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 63/68
Area strategica 2 – Efficienza
Obiettivo strategico
Obiettivo operativo Indicatore Monitoraggio
Correlazione con P.O.
2010-2012
Macro aree aziendali coinvolte
Efficienza organizzativa - Appropriatezza utilizzo risorse
Realizzazione del piano attuativo per il completamento della rimodulazione della rete ospedaliera.
Completamento della rimodulazione entro i tempi richiesti dall’Assessorato, attestato tramite report delle unità operative e presidi disattivati o riconvertiti in coerenza con il piano attuativo
Verifica, entro i termini previsti dall’Assessorato, relativamente a: 1) dismissione delle funzioni non più previste nei DA di rimodulazione nella misura prevista dall’Assessorato; 2) accorpamento delle UU.OO.CC., come previsto nei decreti di rimodulazione a livello aziendale e dismissione delle funzioni non più previste nei DA di rimodulazione nella misura prevista; 3) completamento della dismissione delle funzioni non più previste nei DA di rimodulazione nella misura prevista e report delle unità operative/presidi disattivati/riconvertiti.
• Distretti Ospedalieri • Direzioni Mediche di
Presidio Ospedaliero • Staff Direzione
Generale
Efficienza organizzativa - Appropriatezza utilizzo risorse
Riduzione della mobilità passiva extraregionale
Numero DRG “CRITICI” prodotti nella provincia
Per ogni trimestre, verifica dell’incremento rispetto all’omologo trimestre dell’anno precedente.
• Distretti Ospedalieri • Direzioni Mediche di
Presidio Ospedaliero • Staff Direzione
Generale
Efficienza organizzativa - Appropriatezza utilizzo risorse
Riduzione della mobilità passiva
Tasso di ospedalizzazione per 1000 abitanti
Report a fine anno
• Staff Direzione Generale
Efficienza organizzativa - Appropriatezza utilizzo risorse
Interventi in day service
% interventi in day service sui DRG tariffati come da decreti.
La percentuale di interventi in Day Service dovrebbe corrispondere all’obiettivo, previsto dagli specifici decreti, in ogni periodo.
• Distretti Ospedalieri • Direzioni Mediche di
Presidio Ospedaliero • Staff Direzione
Generale
Efficienza economica – Equilibrio economico
Incremento produzione emazie
Produzione totale emazie (n. unità prodotte)
Il monitoraggio periodico dell’obiettivo risulterà assicurato dai flussi informativi afferenti al Servizio Trasfusionale e forniti con cadenza trimestrale.
• Staff Direzione Generale
• Distretti Ospedalieri
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 64/68
Obiettivo strategico
Obiettivo operativo Indicatore Monitoraggio
Correlazione con P.O.
2010-2012
Macro aree aziendali coinvolte
Efficienza economica – Equilibrio economico
Riduzione della spesa farmaceutica
DDD / 1000 abitanti: allineamento alla media nazionale, in merito
Verifica in merito agli adempimento con cadenza trimestrale
• Staff Direzione Generale
• Dipartimento del Farmaco
Efficienza gestionale – gestione risorse umane
Verifica delle dotazioni organiche dell’ azienda
Monitoraggio trimestrale andamento del personale (unità e costi) attraverso la tab. D.1.2
Trimestrale
• U.O. Gestione Risorse Umane
• U.O. Economico Finanziario
Efficienza gestionale – gestione risorse umane
Rideterminazione definitiva dei fondi contrattuali (art.16 L5/09)
Adozione provvedimenti di rideterminazione dei fondi contrattuali
Determinazione annuale
• Staff Direzione Generale
• U.O. Gestione Risorse Umane
Efficienza gestionale – gestione risorse umane
Aggiornamento dei fascicoli personali dei dipendenti
Aggiornamento dei fascicoli dei dipendenti Annuale
• U.O. Gestione Risorse Umane
Efficienza gestionale – Acquisto beni e servizi
Programmazione interaziendale di Bacino
Raggiungimento obiettivi regionali Secondo cronoprogramma Azione 10.1
• U.O. Provveditorato ed Economato
• Staff Direzione Generale
Efficienza gestionale – Acquisto beni e servizi
Procedure di gara regionale
Partecipazione a gare regionali per farmaci e vaccini e per servizi di consulenza e brokeraggio assicurativo
Secondo cronoprogramma Azione 10.2
• U.O. Provveditorato ed Economato
• Staff Direzione Generale
Efficienza gestionale – controllo di gestione
Consulenza direzionale ed operativa di cui al D.A.799 del 12.03.2010
Partecipazione alle iniziative regionali previste Secondo cronoprogramma Azione 7.1
• Staff Direzione Generale
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 65/68
Obiettivo strategico
Obiettivo operativo Indicatore Monitoraggio
Correlazione con P.O.
2010-2012
Macro aree aziendali coinvolte
Efficienza gestionale – spesa farmaceutica
Monitoraggio soglie prescrittive D.A. 15/12/2010
Incidenza minima di farmaci equivalenti delle classi A02BC, C10AA, N06AB, C09CA. Incidenza minima dei principi a minore costo classe C09.
Report trimestrale da inviare ai medici prescrittori
• Area Territoriale • Dipartimento del
Farmaco • Staff Direzione
Generale
Efficienza gestionale – spesa farmaceutica
Adozione primo ciclo terapeutico per i pazienti dimessi da ricovero ordinario
N. dimessi con primo ciclo/totale dimessi aventi diritto = 100%
Report trimestrale
• Distretti Ospedalieri • Dipartimento del
Farmaco
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 66/68
Area strategica 3 – Empowerment
Obiettivo strategico Obiettivo operativo Indicatore Monitoraggio
Correlazione con P.O.
2010-2012
Macro aree aziendali coinvolte
Coinvolgimento e soddisfazione dei cittadini
Somministrazione dei questionari di valutazione dei servizi di ricovero e cura in ospedale
Numero questionari somministrati / numero dimissioni ricoveri ordinari = 100%
Report trimestrale
• U.O. Qualità • U.O. Rischio Clinico
Coinvolgimento e soddisfazione dei cittadini
Somministrazione dei questionari di valutazione dei servizi diagnostici e ambulatoriali
Numero questionari somministrati / numero utenti = 100%
Report trimestrale
• U.O. Qualità • U.O. Rischio Clinico
Coinvolgimento e soddisfazione dei cittadini
Esiti dei questionari di valutazione dei servizi di ricovero e cura in ospedale
1 – Produzione di una relazione contenente: A) l’elaborazione e analisi dei dati raccolti per U.O., per presidio e per azienda B) azioni di miglioramento progettate 2 - Pubblicazione della relazione su sito WEB aziendale, entro gennaio di ogni anno, con riferimento all’anno precedente
L’elaborazione dei dati dovrebbe essere fatta trimestralmente, in modo da identificare in itinere le aree di miglioramento e poter pubblicare i risultati entro fine gennaio di ogni anno, con riferimento all’anno precedente
• U.O. Qualità • U.O. Rischio Clinico • Staff Direzione
Generale
Coinvolgimento e soddisfazione dei cittadini
Esiti dei questionari di valutazione dei servizi diagnostici e ambulatoriali
1 – Produzione di una relazione contenente: A) l’elaborazione e analisi dei dati raccolti per U.O., per presidio e per azienda B) azioni di miglioramento progettate 2 - Pubblicazione della relazione su sito WEB aziendale entro gennaio di ogni anno, con riferimento all’anno precedente
L’elaborazione dei dati dovrebbe essere fatta trimestralmente, in modo da identificare in itinere le aree di miglioramento e poter pubblicare i risultati entro fine gennaio di ogni anno, con riferimento all’anno precedente
• U.O. Qualità • U.O. Rischio Clinico • Staff Direzione
Generale
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 67/68
Obiettivo strategico Obiettivo operativo Indicatore Monitoraggio
Correlazione con P.O.
2010-2012
Macro aree aziendali coinvolte
Coinvolgimento e soddisfazione dei cittadini
Miglioramento dei tempi di attesa sulle prestazioni ambulatoriali
numero di prestazioni critiche erogate oltre i tempi stabiliti.
Verifica su: 1) numero di prestazioni critiche erogate oltre i tempi stabiliti, sulla base di quanto rilevato con le agende informatizzate. 2) rispetto delle procedure di gestione delle agende; 3) liste di attesa, delle classi di priorità e delle modalità di drop out. Entro il 30/6/2014 deve essere disponibile una rilevazione almeno per le prestazioni critiche per poter misurare il livello di raggiungimento dell’obiettivo.
• Staff Direzione Generale
• Area Territoriale • Distretti Ospedalieri
Coinvolgimento e soddisfazione dei cittadini
Riorganizzazione della gestione delle urgenze di competenza territoriale - Attivazione Punti di Primo Intervento (PPI)
N. PPI attivati e funzionanti al 31/12/2014 secondo il crono programma.
Rispetto del crono programma
• Staff Direzione Generale
• Area Territoriale
Coinvolgimento e soddisfazione dei cittadini
Patient safety – applicazione standard JCI
Numero di piani di miglioramento inseriti a sistema / numero di elementi valutati come critici (score da 0 a 0,75) nelle autovalutazioni o nelle on site visit effettuate nel 2013.
Il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi sarà valutato per mezzo del software SAT (Self-Assessment Tool) secondo le seguenti modalità: • valutazione della completezza dei piani da parte di Joint Commission International (analisi della presenza di: professionista responsabile, tempi di attuazione, data di scadenza e contenuti dei piani) • valutazione della coerenza dei piani rispetto ai contenuti dell’elemento misurabile e alle esigenze del Presidio da parte di Joint Commission International.
• Staff Direzione Generale
• U.O. Qualità • U.O. Rischio Clinico
Informazione e comunicazione
Comunicazione, informazione, formazione e assistenza per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro
Numero di iniziative realizzate annualmente, e organizzate conformemente alle indicazioni della DG DASOE
una iniziativa in ogni trimestre, a partire dal mese di marzo.
• Dipartimento di Prevenzione
Informazione e comunicazione
Tempestività, completezza e adeguatezza qualitativa dei flussi informativi verso gli stakeholder: Trasmissione dei flussi all’Assessorato
Numero di flussi completi inviati nei tempi previsti / Numero dei flussi previsti = 100%
Verifica, in ogni trimestre, dei flussi pervenuti
• Staff Direzione Generale
• Area Territoriale • Distretti Ospedalieri
Piano della performance – Triennio 2014 – 2016 68/68
Obiettivo strategico Obiettivo operativo Indicatore Monitoraggio
Correlazione con P.O.
2010-2012
Macro aree aziendali coinvolte
Informazione e comunicazione
Completezza dei dati trasmessi all’agenzia delle entrate , applicazione dell’art 50 della legge 326/2003
% di prescrizioni incomplete (senza il medico attribuito)
Verifica mensile dei dati disponibili sul portale SOGEI
• Staff Direzione Generale
• Area Territoriale • Distretti Ospedalieri
Informazione e comunicazione
Implementazione dei flussi informativi vs INPS
Invio sistematico dei flussi Verifica mensile di avanzamento
• Staff Direzione Generale
• Area Territoriale • Distretti Ospedalieri
Informazione e comunicazione – sicurezza degli operatori
Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
Applicazione a regime del D. Lgs. 81/2008 s.m.i. e della Circolare Assessoriale n. 1273 del 26/7/2010, “Linee guida sull’assetto organizzativo e funzionale dei Servizi di Prevenzione e Protezione (SPP) delle strutture sanitarie della Regione“
Rispetto dei programmi di volta in volta definiti.
• Dipartimento di Prevenzione
Tutela della privacy Rispetto misure Documento
Programmatico della Sicurezza
Numero di non conformità riguardanti la tutela della privacy
Audit annuale
• U.O. Qualità • U.O. Rischio Clinico • Staff Direzione
Generale
Umanizzazione dell’assistenza
Predisposizione di materiale informativo su accesso e modalità di utilizzo dei servizi. Pubblicazione sul portale web aziendale del materiale predisposto. Diffusione presso gli URP e le strutture sanitarie
N° di U.O. che hanno predisposto materiale /totale UU.OO. aziendali
Audit interno a cadenza semestrale
• U.O. Qualità • U.O. Rischio Clinico • U.O. di diagnosi e cura