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Piano regionale delle dotazioni infrastrutturali per le …Il Piano regionale delle dotazioni...

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Regione Autonoma della Sardegna Regione Autonoma della Sardegna Regione Autonoma della Sardegna Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dell’Industria Assessorato dell’Industria Assessorato dell’Industria Assessorato dell’Industria Unione Europea Unione Europea Unione Europea Unione Europea POR 2000/2006 Asse IV – Azione 4.1.g (b) Piano regionale delle dotazioni Piano regionale delle dotazioni Piano regionale delle dotazioni Piano regionale delle dotazioni infrastrutturali per le attività produttive infrastrutturali per le attività produttive infrastrutturali per le attività produttive infrastrutturali per le attività produttive Dicembre 2005
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Regione Autonoma della SardegnaRegione Autonoma della SardegnaRegione Autonoma della SardegnaRegione Autonoma della Sardegna Assessorato dell’IndustriaAssessorato dell’IndustriaAssessorato dell’IndustriaAssessorato dell’Industria

Unione EuropeaUnione EuropeaUnione EuropeaUnione Europea

POR 2000/2006 Asse IV – Azione 4.1.g (b)

Piano regionale delle dotazioni Piano regionale delle dotazioni Piano regionale delle dotazioni Piano regionale delle dotazioni infrastrutturali per le attività produttiveinfrastrutturali per le attività produttiveinfrastrutturali per le attività produttiveinfrastrutturali per le attività produttive

Dicembre 2005

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Indice

pag. 1 1. Introduzione

“ 2 1.1 Obiettivi

“ 3 1.2 Il campo di osservazione

“ 3 1.3 Le priorità

“ 3 1.4 Il monitoraggio delle infrastrutture

“ 4 1.5 Il monitoraggio della dinamica localizzativa

“ 4 1.6 Struttura del documento

“ 6 2. Le fonti dei dati e la costruzione degli indicatori

“ 7 2.1 Le fonti

“ 7 2.2 Gli indicatori

“ 9 3. Monitoraggio

“ 10 3.1 Sezione offerta aree infrastrutturate

“ 11 3.1.1 Inquadramento

“ 13 3.1.2 Situazione insediativa

“ 15 3.1.3 Costi insediativi

“ 17 3.1.4 Costi per i servizi idrici

“ 22 3.1.5 Infrastrutturazione di base

“ 31 3.1.6 Infrastrutturazione a rete

“ 37 3.1.7 Infrastrutturazione per la mobilità

“ 41 3.1.8 Servizi di base

“ 49 3.1.9 Servizi alle imprese

“ 62 3.1.10 Servizi alle persone

“ 74 3.1.11 Infrastrutture e finanziamenti PIP

“ 78 3.2 Sezione domanda di localizzazione imprenditoriale

“ 79 3.2.1 Localizzazione d’impresa nelle aree industriali e nei sistemi locali del lavoro

“ 101 3.2.2 Localizzazione d’impresa su base comunale

“ 120 3.3 Carte sinottiche per agglomerato industriale

“ 121 3.3.1 Alcuni aspetti dell’offerta e della domanda per agglomerato industriale

“ 145 3.3.2 Descrizione dei punti di forza e di debolezza degli agglomerati consortili

“ 151 4. Proposta metodologica per la costruzione di uno strumento di supporto alle decisioni

“ 152 4.1 Descrizione della metodologia

“ 153 4.2 Spiegazione puntuale del metodo

“ 154 4.3 Livello di analisi delle aree industriali di importanza regionale

“ 155 4.4 Livello di analisi delle aree produttive locali (PIP)

“ 157 5. Allegati

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1. Introduzione

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1.1 Obiettivi

Il Piano regionale delle dotazioni infrastrutturali per le attività produttive, strumento di

coordinamento e programmazione di settore, secondo quanto prescritto nel Complemento di

Programmazione, Azione 4.1.g (b), nasce con l’obiettivo di realizzare un monitoraggio del

sistema delle aree produttive regionali dal punto di vista della dotazione e del grado di

completamento infrastrutturale, dei relativi investimenti realizzati ed in itinere, della

popolazione industriale servita e quella potenziale, nonché degli aspetti legati alla tutela

ambientale. In questo senso il Piano rappresenta uno strumento neutro a supporto delle

decisioni di completamento o realizzazione di nuove infrastrutture, sulla base dei risultati del

monitoraggio dell’offerta e della domanda insediativa e delle priorità individuate

dall’Amministrazione Regionale. Nella tabella 1.1 sono riportati in sintesi i punti salienti del

piano: il campo di osservazione, le priorità infrastrutturali e le attività di monitoraggio.

Tabella 1.1

CAMPO DI OSSERVAZIONE: - Aree industriali- PIP- Aree dismesse

MONITORAGGIO SITUAZIONE INFRASTRUTTURALE - Infrastrutture primarie e secondarie - Servizi tecnologici - Costi insediamento - Costo erogazione servizi - Disponibilità aree per nuovi insediamenti

MONITORAGGIO LOCALIZZAZIONE INDUSTRIALE - Attrazione - Grado di copertura - Spec. produttiva - Dinamica insediativa

PRIORITA’

a) interventi di completamento in aree già sature

b) recupero aree e fabbricati degradati o dismessi da destinare

all'insediamento di nuove attività produttive

c) interventi per facilitare l’accesso alle aree attrezzate, al fine di

evitare l’insistenza sul territorio di aree logisticamente isolate

d) interventi di riqualificazione delle infrastrutture in relazione

allo stato di manutenzione

e) realizzazione presidi ambientali (impianti di depurazione, reti

di rilevamento delle emissioni industriali e civili, ecc.)

f) interventi finalizzati alla riduzione degli impatti acustici ed

atmosferici legati al traffico

g) realizzazione infrastrutture idriche che consentano

un’ottimizzazione dell’utilizzo della risorsa idrica

h) interventi che prevedono attività di riduzione di rifiuti speciali

pericolosi, non comprendendo in questa categoria la realizzazione

di infrastrutture ambientali comuni

i) progetti che prevedono forti risparmi energetici o l’utilizzazione

di fonti energetiche rinnovabili

l) interventi volti alla realizzazione di servizi alla persona

finalizzati alla salvaguardia delle pari opportunità

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1.2 Il campo di osservazione

Il campo di osservazione riguarda 16 Consorzi Industriali ed oltre 180 Piani di Insediamento

Produttivo (PIP) comunali. Il Piano si appoggia su un’imponente base informativa, in costante

implementazione ed aggiornamento, le cui fonti principali risultano essere il SITAI (Sistema

Informativo Territoriale delle Aree Industriali della Sardegna) e l’Archivio Statistico Regionale

delle Imprese (ASTRI), entrambi realizzati dall’Osservatorio Economico. Le altre fonti

riguardano i dati di finanziamento provenienti dal Servizio Politiche per l’Impresa

dell’Assessorato dell’Industria e i dati sulla mobilità di fonte ISTAT. La base informativa più

completa è quella riferita ai Consorzi industriali. Di questi si dispone infatti di diversi dati di

tipo infrastrutturale e localizzativo, ottenuti tramite la somministrazione di appositi questionari

(strade, stato dei lotti, impianti, illuminazione, disponibilità lotti infrastrutturati, ecc.). Per

quanto riguarda i 180 PIP, si dispone al momento dei dati aggiornati relativi ai finanziamenti

per infrastrutture ottenuti nel corso degli anni. Negli allegati verranno forniti i dati relativi ad

un monitoraggio infrastrutturale realizzato nel 2002.

1.3 Le priorità

La Sardegna è la regione italiana con il maggior numero di Consorzi Industriali. La numerosità

degli agglomerati (26 operativi) comporta un’attività di monitoraggio allo stesso tempo

complessa e necessaria, se si vuole provvedere ad una razionalizzazione degli interventi che

miri ad incentivare i territori dove esiste una domanda localizzativa effettiva. Il piano delle

infrastrutture propone un monitoraggio sistematico delle dotazioni fisiche e della dinamica

localizzativa imprenditoriale al fine di meglio orientare gli interventi infrastrutturali a sostegno

delle imprese secondo un elenco di priorità individuato nei documenti del POR e del CdP. Le

linee di pianificazione generali sono guidate dall’esigenza di razionalizzare e, dove possibile,

concentrare l’offerta insediativa infrastrutturale, privilegiando gli interventi di completamento

infrastrutturale dove esiste una struttura produttiva già consolidata e/o una dinamica

localizzativa effettiva. In questo contesto strategico le priorità infrastrutturali riguardano tra

l’altro il recupero di aree dismesse, l’accessibilità alle aree, la salvaguardia ambientale,

l’ottimizzazione delle risorse idriche, il risparmio energetico e il trattamento di rifiuti speciali o

pericolosi.

1.4 Il monitoraggio delle infrastrutture

La non omogeneità della base informativa ha richiesto un approccio metodologico diverso per

le due realtà insediative. Per quanto riguarda le aree industriali il monitoraggio ha comportato

nel corso del 2005 la rilevazione delle infrastrutture interne alle aree industriali consortili,

nonché l’individuazione delle opere previste nell’ambito degli strumenti di programmazione

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d’area approvati ed in corso di approvazione e le priorità per le nuove realizzazioni od

ampliamenti. Il piano consente pertanto di leggere le informazioni infrastrutturali da un punto

di vista cartografico d’insieme, mentre per ciascun agglomerato industriale è stata prodotta

una scheda sinottica contenente le informazioni relative alla dotazione infrastrutturale, il suo

grado di completamento, la popolazione industriale servita e quella potenziale sulla base delle

aree di espansione interna, il grado di saturazione industriale, i costi di insediamento, i costi

dei servizi presenti, la specializzazione produttiva e il grado di attrazione imprenditoriale

rispetto al Sistema Locale del Lavoro di riferimento. La scheda contiene inoltre

l’inquadramento geografico e la planimetria dell’area, la distribuzione dei viaggi intercomunali

con destinazione le aree industriali, la situazione insediativa, le priorità infrastrutturali.

Per quanto riguarda i PIP, con la base dati relativa ai finanziamenti concessi per la

realizzazione di infrastrutture, è stata prodotta una cartografia che evidenzia il grado di

finanziamento ottenuto da ciascun’area artigianale nel corso degli anni, mettendone in

evidenza la dinamica infrastrutturale per periodi di tempo predefiniti. Lungi dall’essere un

qualche indicatore di dinamica localizzativa, il dato cartografato permette una lettura ragionata

di quale sia stata l’evoluzione dal punto di vista finanziario e infrastrutturale dei PIP

attualmente esistenti in Sardegna.

1.5 Il monitoraggio della dinamica localizzativa

Questa fase ha comportato un monitoraggio della dinamica localizzativa imprenditoriale delle

aree industriali e la sua contestualizzazione rispetto ai territori di riferimento, individuati nei

Sistemi Locali del Lavoro. L’obiettivo è quello di fornire un supporto conoscitivo che consenta

di orientare possibili nuovi interventi sulla base di un’effettiva domanda localizzativa. A tale

scopo sono stati prodotti diversi documenti analitici, quali tabelle, grafici e carte tematiche che

permettono di individuare le vocazioni economiche e il peso di ciascuna area industriale

rispetto al SLL di riferimento e la dinamica localizzativa imprenditoriale all’interno e all’esterno

delle aree infrastrutturate nel corso degli anni.

1.6 Struttura del documento

Il Piano presenta la seguente struttura. Il prossimo capitolo contiene una descrizione più

accurata della base informativa utilizzata. Il terzo capitolo raccoglie la documentazione

risultante dall’attività di monitoraggio ed è strutturato in tre sezioni. La prima propone un

monitoraggio del sistema delle aree industriali dal lato dell’offerta infrastrutturale,

comprendente delle cartografie riferite all’inquadramento, alla situazione insediativa dal punto

di vista dei lotti, delle infrastrutture (di base e a rete), dei servizi disponibili e dei relativi costi.

La cartografia riferita ai PIP riguarda il quadro dei finanziamenti per la realizzazione di

infrastrutture concessi nel corso degli anni.

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La seconda sezione raccoglie la cartografia su alcune caratteristiche della domanda di

localizzazione imprenditoriale, mettendo in evidenza le dinamiche interne ed esterne alle aree

industriali rispetto ai sistemi locali del lavoro di riferimento. Nello specifico sono stati

cartografati gli Indici di Specializzazione Produttiva riferiti alle attività manifatturiere e la

dinamica imprenditoriale tra il 1996 e il 2002 per quanto riguarda gli Agglomerati industriali, i

Sistemi Locali del Lavoro e, in ambito PIP, dei Comuni.

La terza sezione raccoglie le schede sinottiche lato offerta (finanziamenti, tipologia,

consistenza, costo, priorità) e lato domanda (imprese presenti, grado di occupazione e di

attrattività, specializzazione produttiva) di ciascun agglomerato industriale, seguito da

un’analisi descrittiva dei punti di forza e di debolezza. Nel quarto ed ultimo capitolo viene

discussa una metodologia analitica applicabile alle future edizioni del piano. Il Piano è inoltre

accompagnato da una sezione di allegati che raccoglie la documentazione analitica realizzata

nel corso del 2005 come attività di monitoraggio del sistema delle aree produttive

infrastrutturate regionali.

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2. Le fonti dei dati e la costruzione degli

indicatori

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2.1 Le fonti

ASTRI

I dati sulle unità locali e sui dipendenti provengono da un’elaborazione ad hoc dell’archivio

ASTRI (Archivio Statistico Regionale delle Imprese) finalizzata a stimare le unità locali attive

all’interno e all’esterno delle aree industriali. Le annualità prese in considerazione sono il 1996

e il 2002. Dal punto di vista dei confronti temporali, è necessario precisare che il 1996 è stato

costruito utilizzando tre fonti (INPS, INAIL e CERVED) mentre per il 2002 non è stata utilizzata

la fonte INAIL. Anche i metodi di costruzione degli archivi sono parzialmente diversi. In questo

senso il dato 2002 va letto con una certa cautela se confrontato con il 1996, mentre

rappresenta un’informazione consistente se letta a se stante. E’ importante inoltre precisare

che l’archivio al 2002 al tempo delle elaborazioni della base dati utilizzata non era stato ancora

completato, pertanto le stime prodotte in queste tabelle sono suscettibili di parziali rettifiche

una volta che sarà aggiornata la base informativa per il prossimo monitoraggio.

SITAI

L’Osservatorio Economico provvede all’aggiornamento periodico delle dotazioni infrastrutturali

delle aree industriali e delle imprese localizzate attraverso il SITAI (Sistema Informativo delle

Aree Industriali). L’aggiornamento delle informazioni sulle infrastrutture del 2005 è stato

realizzato tenendo conto da un lato delle necessità informative del SITAIWEB, uno strumento

per favorire la scelta localizzativa all’interno delle aree industriali via Internet, dall’altro delle

esigenze contingenti di programmazione provenienti dall’Assessorato dell’Industria.

ISTAT

La fonte è stata utilizzata per acquisire i dati al 2001 sugli spostamenti intercomunali

giornalieri per motivi di lavoro e per la costruzione dei Sistemi Locali del Lavoro.

Assessorato dell’Industria

L’Assessorato dell’industria ha fornito i dati sui finanziamenti erogati ai comuni per la

realizzazione di infrastrutture all’interno dei Piani di Insediamento Produttivo. Il periodo di

tempo considerato è dal 1981 al 2005.

2.2 Gli indicatori

La sezione relativa alla cartografia della domanda insediativa ha comportato la costruzione dei

seguenti indicatori.

2.1.1.Indice di specializzazione produttiva

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ISPij = (aij/∑iaij)/( ∑jaij/∑i∑jaij)

dove a è il numero degli addetti, i indica le aree industriali (o i Sistemi Locali del Lavoro) e j i

settori di attività economica. Un indice di specializzazione maggiore di 1 significa che l’area

industriale o il SLL risulta specializzato nel settore di attività economica preso in

considerazione. Per favorire la confrontabilità tra ISP delle aree industriali e gli SLL gli indici

sono stati standardizzati.

2.1.2 Tasso di variazione medio annuo delle unità locali

TVMi = ((yi(2002)/yi(1996))1/6-1)*100

dove y è il numero di unità locali rispettivamente al tempo 1996 e 2002.

2.1.3 Tasso di variazione medio annuo pesato

TVMPc = (((y2002/y1996)1/6-1)*100)*Wi2000

Dove il tasso di variazione precedente viene ponderato sulla base del peso di ciascun SLL in

termini di unità locali rispetto al totale del 2002.

2.1.4 Tasso di imprenditorialità

TIMPi = (ULi/Popresi)*100

Dove i indica il territorio di riferimento (comune, SLL) UL sono le unità locali, Popres la

popolazione residente

2.1.5 Distribuzione degli spostamenti pendolari intercomunali con motivazione lavoro

Dia = (Via/V.a)*100

Il dato rappresenta il rapporto percentuale degli spostamenti per lavoro effettuati con qualsiasi

mezzo aventi come destinazione il comune (o il gruppo di comuni) a su cui insiste l'area

industriale e come origine un altro comune i della Sardegna, rispetto al totale dei viaggi

intercomunali attratti dal comune a. L’indicatore non tiene quindi conto degli spostamenti

all’interno dello stesso comune a. La fonte è il censimento della popolazione ISTAT 2001.

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3. Monitoraggio

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3.1

SEZIONE OFFERTA AREE INFRASTRUTTURATE

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3.1.1 INQUADRAMENTO

Tavola 1a: Inquadramento geografico e dimensionale degli agglomerati industriali

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3.1.2 SITUAZIONE INSEDIATIVA

Tavola 2a: Rapporto tra lotti liberi e lotti totali per ciascun agglomerato

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3.1.3 COSTI INSEDIATIVI

Tavola 3a: Costi delle superfici

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3.1.4 COSTI PER I SERVIZI IDRICI

Tavola 4a: Costo medio totale

Tavola 4b: Depurazione dei reflui fognari

Tavola 4c: Fornitura industriale

Tavola 4d: Fornitura potabile

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3.1.5 INFRASTRUTTURAZIONE DI BASE

Tavola 5a: Cabina di trasformazione

Tavola 5b: Depuratore per reflui fognari

Tavola 5c: Discarica di rifiuti solidi

Tavola 5d: Impianto di sollevamento

Tavola 5e: Inceneritore di rifiuti solidi

Tavola 5f: Potabilizzatore consortile

Tavola 5g: Impianto di smaltimento dei fanghi

Tavola 5h: Trattamento dei reflui industriali

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3.1.6 INFRASTRUTTURAZIONE A RETE

Tavola 6a: Distribuzione di energia

Tavola 6b: Distribuzione idrica

Tavola 6c: Illuminazione

Tavola 6d: Telecomunicazioni

Tavola 6e: Indice di infrastrutturazione

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3.1.7 INFRASTRUTTURAZIONE PER LA MOBILITÀ

Tavola 7a: Presenza di aeroporto

Tavola 7b: Presenza di porto industriali

Tavola 7c: Presenza di raccordo ferroviario

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3.1.8 SERVIZI DI BASE

Tavola 8a: Servizio Antincendio

Tavola 8b: Centro servizi

Tavola 8c: Servizio di manutenzione dell’area consortile

Tavola 8d: Parcheggio consortile

Tavola 8e: Raccolta dei rifiuti solidi

Tavola 8f: Trasporto Merci

Tavola 8g: Vigilanza

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3.1.9 SERVIZI ALLE IMPRESE

Tavola 9a: Analisi industriali e merceologiche

Tavola 9b: Associazioni d’Impresa

Tavola 9c: Consegna a domicilio di vagoni ferroviari

Tavola 9d: Guardia di finanza

Tavola 9e: Impresa di pulizie

Tavola 9f: Laboratori scientifici e di ricerca

Tavola 9g: Manutenzioni tecniche ed industriali

Tavola 9h: Montaggi Industriali

Tavola 9i: Recuperi Industriali Vari

Tavola 9j: Servizi Commerciali

Tavola 9k: Spazio per eventi, convegni, etc.

Tavola 9l: Spazio per manovre automezzi pesanti

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3.1.10 SERVIZI ALLE PERSONE

Tavola 10a: Servizio bancomat

Tavola 10b: Centro ricerche

Tavola 10c: Poliambulatorio

Tavola 10d: Mensa consortile

Tavola 10e: Rivenditore carburante

Tavola 10f: Scuole

Tavola 10g: Servizi commerciali

Tavola 10h: Sportello bancario

Tavola 10i: Strutture sportive

Tavola 10j: Trasporto collettivo

Tavola 10k: Ufficio postale

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3.1.11 INFRASTRUTTURE E FINANZIAMENTI PIP

Tavola 11a: Situazione infrastrutturale per comune

Tavola 11b: Finanziamenti totali erogati per PIP

Tavola 11c: Dinamiche dei finanziamenti erogati per quinquenni

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3.2

SEZIONE DOMANDA DI LOCALIZZAZIONE

IMPRENDITORIALE

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3.2.1 LOCALIZZAZIONE D’IMPRESA NELLE AREE INDUSTRIALI E NEI SISTEMI

LOCALI DEL LAVORO

Tavola 12a: Peso delle aree industriali sui SLL in termini di addetti (anno 2002)

Tavola 12b: Dipendenti per SSL nel 2002

Tavola 12c: Dipendenti insediati nelle aree industriali per SLL (anno 2002)

Tavola 12d: Variazione pesata delle unità locali per SLL e area industriale (periodo 1996-2002)

Tavole 12e – 12t: Indici di specializzazione delle aree industriali e dei SLL per attività

produttiva

Tavola 12u: Indice di imprenditorialità dei SLL nel 2002

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3.2.2 LOCALIZZAZIONE D’IMPRESA SU BASE COMUNALE

Tavola 13a: Variazone delle unità locali per comune (periodo 1996-2002)

Tavole 13b – 13q: Indici di specializzazione comunali per attività produttiva

Tavola 13r: Indice di imprenditorialità dei comuni nel 2002

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3.3

CARTE SINOTTICHE PER AGGLOMERATO

INDUSTRIALE

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3.3.1 ALCUNI ASPETTI DELL’OFFERTA E DELLA DOMANDA PER AGGLOMERATO

INDUSTRIALE

Tavola 14a: Agglomerato di Elmas

Tavola 14b: Agglomerato di Macchiareddu

Tavola 14c: Agglomerato di Sarroch

Tavola 14d: Agglomerato di Ottana

Tavola 14e: Agglomerato del Sarcidano

Tavola 14f: Agglomerato di Sologo

Tavola 14g: Agglomerato di Suni

Tavola 14h: Agglomerato di Alghero

Tavola 14i: Agglomerato di Porto Torres

Tavola 14j: Agglomerato di Truncu Reale

Tavola 14k: Agglomerato di Arbatax

Tavola 14l: Agglomerato di Chilivani

Tavola 14m: Agglomerato di Iglesias

Tavola 14n: Agglomerato di Macomer

Tavola 14o: Agglomerato di Olbia

Tavola 14p: Agglomerato di Oristano

Tavola 14q: Agglomerato di Portovesme

Tavola 14r: Agglomerato di Pratosardo

Tavola 14s: Agglomerato di Predda Niedda

Tavola 14t: Agglomerato di Siniscola

Tavola 14u: Agglomerato di Tempio Pausania

Tavola 14v: Agglomerato della Valle del Tirso

Tavola 14z: Agglomerato di Villacidro

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3.3.2 Descrizione dei punti di forza e di debolezza degli agglomerati consortili

ASI CAGLIARI - ELMAS

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Vicinanza al capoluogo. Aeroporto,

porto industriale e commerciale

Infrastrutture Alto indice di infrastrutturazione Costi d’insediamento e dei servizi

Localizzazione imprenditoriale Crescita delle UL 96-02

Potenzialità Area quasi satura

ASI CAGLIARI - MACCHIAREDDU

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Porto industriale.

Infrastrutture Alto indice di infrastrutturazione.

Localizzazione imprenditoriale Forte presenza imprese industriali

Crescita delle UL 96-02

Potenzialità Aree disponibili. Polo telematico

ASI CAGLIARI - SARROCH

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Porto industriale.

Infrastrutture Alto indice di infrastrutturazione.

Localizzazione imprenditoriale Forte concentrazione prodotti

petroliferi

Potenzialità Area quasi satura

ASI NUORO - OTTANA

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Vicinanza 131 BIS Lontananza da porti ed aeroporti

Infrastrutture Basso costo insediamento

Localizzazione imprenditoriale Crescita delle UL 96-02 Crisi settori chimico e tessile

Potenzialità Recupero aree dismesse. SLL con

una certa dinamicità

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ASI NUORO – SARCIDANO

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Lontananza da porti ed aeroporti e

principali reti viarie

Infrastrutture Basso costo insediamento

Localizzazione imprenditoriale Buona crescita delle UL 96-02.

Riferimento per la localizzazione

industriale del SLL

Potenzialità

ASI NUORO - SOLOGO

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Lontananza da porti ed aeroporti

Infrastrutture Basso costo insediamento

Localizzazione imprenditoriale

Potenzialità Potenziale concorrenza dai PIP vicini

ASI NUORO - SUNI

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Lontananza da porti ed aeroporti e

principali reti viarie

Infrastrutture Basso costo insediamento

Localizzazione imprenditoriale

Potenzialità Crisi del settore tessile e

abbigliamento.

ASI SASSARI - ALGHERO

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Vicinanza ad aeroporto

Infrastrutture Indice di infrastrutturazione

Localizzazione imprenditoriale Crescita delle UL 96-02 Solo il 20 % dei dipendenti

industriali localizzati

Potenzialità Basso rapporto lotti liberi/lotti

occupati

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147

ASI SASSARI – PORTO TORRES

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Porto industriale e commerciale

Infrastrutture Indice di infrastrutturazione

Localizzazione imprenditoriale Importante presenza industriale

Area di riferimento rispetto al SLL

Contrazione delle UL 96-02

Potenzialità Polo energetico Basso rapporto lotti liberi/lotti

occupati

ASI SASSARI – TRUNCU REALE

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Vicinanza ad altre aree industriali

già avviate

Infrastrutture Basso indice di infrastrutturazione

Localizzazione imprenditoriale Bassa localizzazione industriale

Potenzialità

NI ARBATAX

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Porto industriale Lontananza da reti viarie principali

Infrastrutture Costi localizzazione più alti della

media regionale

Localizzazione imprenditoriale Attrazione dei dipendenti industriali

rispetto al SLL di riferimento

superiore al 40%. UL in crescita.

Potenzialità Recupero aree dismesse

ZIR CHILIVANI - OZIERI

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Lontananza da porti e aeroporti

Infrastrutture Indice di infrastrutturazione più

basso della media regionale

Localizzazione imprenditoriale Sensibile crescita delle UL 96-02.

Potenzialità Disponibilità lotti liberi

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148

ZIR IGLESIAS

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Lontananza da porti e aeroporti

Infrastrutture Costi di insediamento Indice di infrastrutturazione più

basso della media regionale

Localizzazione imprenditoriale Buona crescita delle UL 96-02. Forte

attrazione dei dipendenti industriali

rispetto al SLL di riferimento

Potenzialità SLL in crisi

ZIR MACOMER

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Posizione interna baricentrica e

vicinanza rete viaria principale

Lontananza da porti e aeroporti

Infrastrutture Alto indice di infrastrutturazione

Localizzazione imprenditoriale Buona crescita delle UL 96-02. Forte

attrazione dei dipendenti industriali

rispetto al SLL di riferimento

Crisi polo tessile

Potenzialità Area industriale e SLL dinamici

NI OLBIA

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Porto industriale e commerciale,

aeroporto, vicinanza rete viaria

principale e a centro urbano

Infrastrutture Alto indice di infrastrutturazione Alti costi di localizzazione

Localizzazione imprenditoriale Sensibile crescita delle UL 96-02.

Forte attrazione dei dipendenti

rispetto al SLL di riferimento.

Potenzialità Area prossima alla saturazione

NI ORISTANO

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Porto industriale e commerciale,

vicinanza rete viaria principale e a

centro urbano (zona nord)

Infrastrutture Costi di insediamento e dei servizi

Localizzazione imprenditoriale Crescita delle UL 96-02. Buona

attrazione dipendenti industriali e

servizi rispetto al SLL

Potenzialità Sviluppo portualità specializzazione

agroalimentare

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149

NI PORTOVESME

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Porto industriale Lontananza rete viaria principale ed

aeroporti

Infrastrutture Indice di infrastrutturazione al di

sotto della media regionale

Localizzazione imprenditoriale Significativa attrazione dei

dipendenti industriali rispetto al SLL

di riferimento

Potenzialità Sviluppo portualità industriale SLL in crisi

ZIR PRATOSARDO

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Prossimità ad un centro urbano e

alla rete viaria principale

Lontananza da porti e aeroporti

Infrastrutture Accessibilità alla rete viaria

principale. Infrastrutture di base

Localizzazione imprenditoriale Crescita delle UL 96-02

Potenzialità Area in espansione in un territorio

con una certa dinamicità

ZIR PREDDA NIEDDA

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Prossimità ad un centro urbano e

alla rete viaria principale

Infrastrutture Buona situazione delle infrastrutture

a rete

Alti costi di localizzazione

Localizzazione imprenditoriale Sensibile crescita delle UL 96-02.

Forte presenza imprenditoriale

Area a prevalenza commerciale

Potenzialità Area vicina alla saturazione

ZIR SINISCOLA

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Prossimità alla rete viaria principale

Infrastrutture Costi localizzazione superiori alla

media

Localizzazione imprenditoriale Crescita delle UL 96-02

Potenzialità Riconversione aree dismesse Crisi settore tessile

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150

ZIR TEMPIO

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Area distrettuale Distanza da porti, aeroporti e rete

viaria principale

Infrastrutture Buon indice di infrastrutturazione

Localizzazione imprenditoriale Crescita delle UL 96-02. Distretto

del sughero

Potenzialità Area industriale dinamica

coincidente con un distretto

industriale

Area vicina alla saturazione,

necessità di ampliamenti

ZIR VALLE DEL TIRSO

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Distanza da porti, aeroporti e rete

viaria principale

Infrastrutture Basso indice di infrastrutturazione

Localizzazione imprenditoriale Nessuna localizzazione significativa

Potenzialità

ZIR VILLACIDRO

Punti di forza Punti di debolezza

Inquadramento Distanza da porti, aeroporti e rete

viaria principale

Infrastrutture Buon livello di infrastrutturazione

Localizzazione imprenditoriale Crescita delle UL 96-02. Buona

attrazione dei dipendenti industriali,

dei servizi e del commercio rispetto

al SLL di riferimento

Potenzialità Aree disponibili per nuovi

insediamenti

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151

4. Proposta Metodologica per la

Costruzione di uno Strumento di Supporto

alle Decisioni

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152

4.1 Descrizione della metodologia

L’attività di monitoraggio descritta nel presente documento costituisce una piattaforma per

una più ampia attività di pianificazione attraverso la quale è possibile sviluppare degli

strumenti di aiuto al decisore in materia di scelte di infrastrutturazione, di priorità e di

localizzazione dei finanziamenti. Una rappresentazione schematica di tale metodologia è

riportata nella figura 4.1.

Figura 4.1: Schema di metodologia per gli sviluppi del Piano delle Dotazioni Infrastrutturali

Analisi Statistiche e a Criteri Multipli

Obiettivi e Strategie Generali di Pianificazione e Sviluppo Territoriale in Sardegna

Sono gli obiettivi di programmazione e di politica economica decisi a livello politico e resi pubblici in documenti ufficiali e attraverso tavoli di discussione

Base informativa delle dinamiche regionali industriali in atto in Sardegna

Rappresenta la base delle informazioni e dei dati a disposizione dei soggetti

coinvolti nel Piano, relative alle realtà industriali della Sardegna, sia in termini di servizi infrastrutturali che di dinamiche d’impresa.

ISTAT

SITAI

PIANI TRIENNALI

DEI CONSORZI

ASSIND ASTRI

Costruzione di indicatori

A partire dalla base informativa a disposizione si compiono delle elaborazioni sui dati per la costruzione di descrittori

delle dinamiche industriali in Sardegna

Priorità degli interventi e scale di preferibilità degli investimenti

Attraverso delle analisi fattoriali e a criteri multipli si stabiliscono le priorità tra realtà territoriali riguardo agli interventi per il miglioramento della dotazione

infrastrutturale dei territori oggetto dello studio

Sfera politica

Sfera tecnica e analitica

SISA

Scelta dei piani di indagine sulle realtà territoriali oggetto dello studio

Analisi di Cluster

mirata

Elaborazioni dei dati

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Una sintesi esplicativa dello schema è la seguente: gli obiettivi generali in termini di strategie

di sviluppo del territorio sono di competenza della sfera politica e sottendono le indicazioni in

termini di azioni e priorità che scaturiscono dal Piano. Essi inoltre influenzano la costruzione

degli indicatori, i quali devono in qualche modo fare riferimento a classi di descrittori

funzionali alla valutazione degli interventi, dunque coerenti con gli obiettivi generali. Gli

indicatori vengono costruiti per mezzo di elaborazioni effettuate sulla base informativa a

disposizione degli attori che intervengono nella stesura del Piano. L’analisi e la comparazione

di realtà territoriali industriali in funzione dei descrittori ottenuti permette di individuare delle

priorità nelle strategie di sviluppo e negli interventi di infrastrutturazione. Gli oggetti della

valutazione, ossia le realtà territoriali industriali regionali e locali, vengono confrontate tra

loro sulla base delle informazioni e delle tecniche scelte dagli analisti e sempre, e soprattutto,

sulla base delle strategie territoriali di fondo inerenti alla sfera politica.

Una lettura bottom-up (dal basso) del processo decisionale evidenzia la parte di indagine e

validazione delle fonti, nonché di elaborazione dei dati che ha portato alla realizzazione del

presente documento. La parte restante, in cui è auspicabile una forte interazione tra le due

sfere, dovrebbe condurre alla costruzione di uno strumento dinamico per l’aiuto alle decisioni.

Essa rappresenta uno dei possibili sviluppi futuri del Piano.

4.2 Spiegazione puntuale del metodo

4.2.1 Esistono due sfere decisionali entro le quali il Piano viene definito: una sfera politica,

che può essere identificata nell’Assessorato all’Industria della RAS, all’interno della quale

vengono prese le decisioni di ordine superiore in merito alle strategie e agli obiettivi generali di

sviluppo industriale del territorio regionale. Tali strategie vengono rese esplicite attraverso i

documenti di programmazione della Regione Autonoma della Sardegna e vengono descritte in

maniera puntuale nel primo capitolo di introduzione del presente lavoro. La seconda è la sfera

tecnico-analitica di cui può fare parte come attore l’Osservatorio Economico della Sardegna. A

questo livello decisionale viene stabilita la base informativa sulla quale operare elaborazioni ed

analisi, nonché la natura delle tecniche da utilizzare ai fini della esplicitazione dello strumento

di aiuto alla decisione. Le due sfere si intersecano nelle fasi di costruzione degli indicatori,

come già precedentemente illustrato, e nella fase conclusiva del piano in cui si stabiliscono

gradi di preferibilità tra le realtà territoriali industriali in merito alle politiche di localizzazione

del finanziamento infrastrutturale secondo scale di priorità.

4.2.2 La scelta dei piani di indagine entro i quali stabilire graduatorie di preferibilità per la

localizzazione infrastrutturale è fondamentalmente dettata dalle politiche economiche regionali

e dalle politiche di finanziamento esistenti. Per piano di indagine si intende in questo contesto

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154

un insieme di realtà territoriali industriali che vengono analizzate attraverso le stesse tecniche

e per mezzo degli stessi indicatori. Anche se l’informazione non emerge chiaramente dalla

documentazione ufficiale sulla programmazione regionale in merito ai finanziamenti per le

infrastrutture, le indicazioni che provengono dal livello decisionale politico porterebbero ad

operare una separazione a livello analitico tra le seguenti categorie1:

� aree industriali di importanza regionale, ovvero le aree produttive gestite da apposito

consorzio. Si tratta quindi dell’insieme delle Zone Industriali Regionali (ZIR), delle Aree di

Sviluppo Industriale (ASI) e dei Nuclei di Industrializzazione (NI) presenti nel territorio

regionale. Questo primo livello di indagine mette a confronto un totale di 16 insediamenti.

� aree per gli insediamenti produttivi locali, ovvero l’insieme degli insediamenti produttivi

(PIP) presenti a livello comunale ed intercomunale. Gli insediamenti che formano questo

secondo insieme potranno venire ulteriormente suddivisi attraverso una specifica analisi di

cluster sulla base della loro dimensione e di alcune caratteristiche economico-territoriali quali

la dinamicità imprenditoriale, il livello di infrastrutturazione già esistente, la domanda

insediativa, etc.

1 Tale separazione è peraltro già evidente nella parte descrittiva di monitoraggio che costituisce il presente documento

A partire da questa suddivisione dettata da strategie ed indirizzi appartenenti alla sfera

politica, si seguono due analisi separate ciascuna relativa ad un livello di indagine, descritte

nei paragrafi seguenti.

4.3 Livello di analisi delle aree industriali di importanza regionale

La scelta tecnica per l’analisi delle preferibilità/opportunità dei finanziamenti infrastrutturali

potrebbe ricadere in questo caso su una metodologia multicriteriale strutturata

gerarchicamente (metodo AHP – Analytic Hierarchy Process) per valutare la preferibilità di

localizzazione dei finanziamenti in funzione di specifici macrocriteri sintetici sia infrastrutturali

(sull’offerta) che economici (sulla domanda), che a loro volta fanno capo ad obiettivi specifici e

generali di sviluppo industriale.

Il metodo consiste nel gerarchizzare il processo di valutazione secondo una logica top-down o

bottom-up. La scelta del primo metodo prevede una presa di posizione del decisore che

attribuisce giudizi di importanza relativa (pesi) tra obiettivi specifici rispetto ad un obiettivo

generale e tra macroindicatori rispetto a ciascun obiettivo specifico. Il passo successivo è

quello di attribuire giudizi di preferibilità delle alternative (in questo caso le realtà industriali

della Sardegna) sulla base dei valori assunti da ciascun indicatore per ciascun insediamento.

Page 39: Piano regionale delle dotazioni infrastrutturali per le …Il Piano regionale delle dotazioni infrastrutturali per le attività produttive, strumento di coordinamento e programmazione

155

Nei procedimenti bottom-up i passi di attribuzione dei giudizi avvengono a partire dagli ultimi

livelli del processo gerarchico. La figura 2.2 è esplicativa di una strutturazione gerarchica del

problema decisionale, in cui si suppone che esistano tre obiettivi specifici, M criteri ed N

alternative.

Figura 2.2: Strutturazione gerarchica a quattro livelli di un problema decisionale

Ciascun giudizio viene espresso in maniera qualitativa e successivamente trasformato in un

punteggio. Il risultato finale della valutazione consiste in diverse graduatorie di preferibilità tra

le alternative, una per ciascun macrocriterio utilizzato. I risultati dell’analisi sono in seguito

corroborati da una verifica sulla sensitività delle graduatorie di preferibilità rispetto ai pesi

assunti (cioè quanto variano i risultati finali in funzione dei parametri costitutivi della

valutazione). È sempre auspicabile che i risultati ottenuti attraverso il processo descritto sopra

mostrino una certa inerzia alla variazione dei parametri di valutazione.

4.4 Livello di analisi delle aree produttive locali (PIP)

A questo livello di indagine, sulla base delle indicazioni fornite dall’ASSIND, si può operare

un’analisi preliminare tra gli oggetti della valutazione sulla base di alcune caratteristiche

economiche e territoriali in modo da ottenere una macro-suddivisione in due gruppi di

OG

OS2 OS3OS1 Livello degli obiettivi specifici

Livello dei criteri/ macroindicatori

Obiettivo Generale

CR

1

CR

2

CR

M

….. …..

….. …..

Alt1

Alt2

Alt N

…..

Livello delle alternative

…..

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156

insediamenti produttivi locali, quelli di carattere locale e quelli di carattere sovra-locale.

Questo potrà servire al decisore come ulteriore strumento di aiuto per le proprie politiche di

finanziamento infrastrutturale al livello dei PIP.

L’analisi può essere fatta attraverso una riduzione ai componenti principali di alcune

caratteristiche socio-economiche e territoriali degli insediamenti produttivi locali. Sulla base

dei dati a disposizione si può operare una analisi fattoriale sulle seguenti caratteristiche:

- finanziamenti totali erogati in migliaia di euro dal 1990 in poi;

- numero di imprese insediate nell’area produttiva;

- numero di addetti impiegati nell’area produttiva.

Gli ultimi due dati rappresentano un’approssimazione a basso margine di errore del valore

reale (non in possesso dell’analista) ottenuta tramite un’elaborazione dei dati ASTRI su base

comunale.

La riduzione della variabilità in componenti principali permette di operare un successivo

raggruppamento degli insediamenti in classi, e quindi una separazione degli stessi sulla base

delle loro caratteristiche dimensionali. I valori assunti dai fattori per ciascun insediamento

fornisce un’informazione utile al decisore per la costruzione di graduatorie di preferibilità degli

stessi ai fini delle politiche di finanziamento infrastrutturale.

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157

5. Allegati

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Allegato A

Elenco dei PIP che hanno ottenuto finanziamenti dal 1981 al 2005

SASSARI NUORO CAGLIARI ORISTANO 090003 Alghero 091001 Aritzo 092001 Arbus 095001 Abbasanta 090009 Berchidda 091003 Atzara 092004 Ballao 095004 Ales 090011 Bonnanaro 091004 Austis 092006 Barumini 095006 Arborea 090012 Bono 091008 Birori 092010 Calasetta 095007 Ardauli 090013 Bonorva 091009 Bitti 092012 Carbonia 095012 Baressa 090017 Budduso' 091010 Bolotana 092015 Decimomannu 095013 Bauladu 090018 Bultei 091011 Borore 092016 Decimoputzu 095014 Bidoni' 090022 Cargeghe 091012 Bortigali 092017 Dolianova 095016 Boroneddu 090025 Chiaramonti 091014 Budoni 092019 Domusnovas 095017 Busachi 090030 Giave 091017 Dorgali 092020 Donori' 095018 Cabras 090033 Ittiri 091021 Escolca 092021 Fluminimaggiore 095019 Cuglieri 090034 Laerru 091022 Esterzili 092026 Giba 095020 Fordongianus 090039 Martis 091024 Fonni 092028 Gonnesa 095021 Ghilarza 090041 Monti 091025 Gadoni 092029 Gonnosfanadiga 095023 Gonnosno' 090046 Nulvi 091028 Gavoi 092030 Guamaggiore 095024 Gonnostramatza 090048 Olmedo 091030 Gergei 092031 Guasila 095025 Marrubiu 090049 Oschiri 091032 Ilbono 092032 Guspini 095026 Masullas 090051 Ossi 091035 Jerzu 092033 Iglesias 095027 Milis 090052 Ozieri 091036 Laconi 092035 Lunamatrona 095029 Mogoro 090055 Pattada 091037 Lanusei 092036 Mandas 095033 Norbello 090056 Perfugas 091039 Loceri 092038 Monastir 095035 Nurachi 090057 Ploaghe 091042 Lotzorai 092040 Musei 095041 Paulilatino 090059 Pozzomaggiore 091043 Lula 092041 Narcao 095045 Samugheo 090061 Romana 091046 Mamoiada 092042 Nuraminis 095047 Santa Giusta 090067 Sennori 091047 Meana Sardo 092044 Ortacesus 095049 Santu Lussurgiu 090069 Sorso 091052 Nuragus 092045 Pabillonis 095051 Scano di Montiferro 090071 Thiesi 091053 Nurallao 092048 Pimentel 095052 Sedilo 090075 Tula 091054 Nurri 092049 Portoscuso 095053 Seneghe 090077 Usini 091055 Oliena 092050 Pula 095054 Senis 090078 Villanova Monteleone 091060 Oniferi 092052 Samassi 095056 Siamaggiore 090084 Loiri Porto San Paolo 091061 Orani 092053 Samatzai 095060 Sini 090085 Sant'Antonio di Gallura 091062 Orgosolo 092054 San Basilio 095062 Solarussa 090086 Tergu 091063 Orosei 092055 San Gavino Monreale 095063 Sorradile 091064 Orotelli 092057 Sanluri 095065 Terralba 091065 Orroli 092059 San Sperate 095067 Tresnuraghes 091066 Ortueri 092062 Sant'Anna Arresi 095072 Villaurbana 091070 Ottana 092063 Sant'Antioco 095077 Curcuris 091071 Ovodda 092064 San Vito 091072 Perdasdefogu 092065 Sardara 091073 Posada 092067 Segariu 091074 Sadali 092068 Selargius 091082 Seulo 092069 Selegas 091083 Silanus 092070 Senorbi' 091084 Sindia 092072 Serramanna 091086 Sorgono 092075 Settimo San Pietro 091087 Suni 092079 Silius 091088 Talana 092080 Sinnai 091089 Tertenia 092088 Ussana 091093 Tonara 092089 Ussaramanna 091098 Ulassai 092091 Vallermosa 091099 Urzulei 092092 Villacidro 091101 Villagrande Strisaili 092093 Villamar 091104 Lodine 092094 Villamassargia 092096 Villanovafranca 092098 Villasalto 092100 Villasimius 092101 Villasor 092102 Villaspeciosa 092103 Masainas


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