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PIANO STRATEGICO TRIENNALE -...

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PIANO STRATEGICO TRIENNALE 2012 – 2014 1 PIANO STRATEGICO TRIENNALE 2012 - 2014
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PIANO STRATEGICO TRIENNALE 2012 – 2014

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PIANO STRATEGICO

TRIENNALE

2012 - 2014

PIANO STRATEGICO TRIENNALE 2012 – 2014

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INTRODUZIONEINTRODUZIONEINTRODUZIONEINTRODUZIONE

Nel corso del 2011 l’Istat ha perseguito gli obiettivi indicati nel Programma Strategico Triennale (PST) 2011-2013, conseguendo importanti risultati in termini di efficienza ed efficacia, migliorando il servizio all’utenza e ponendo le basi per lo sviluppo dell’Istituto e della statistica ufficiale italiana a medio termine, sia in termini organizzativi che tecnologici. Di conseguenza, grazie anche all’investimento effettuato nel corso del 2010 sugli strumenti di programmazione, la preparazione del PST 2012-2014 è stata più agevole e rapida, in quanto si è partiti da una struttura più consolidata. Il PST è suddiviso in due parti:

- la componente strategica e di quadro complessivo;

- la componente gestionale più connessa agli aspetti operativi della programmazione.

Per preparare il PST 2012-2014 a ciascuna direzione è stato richiesto di elaborare un primo documento di base, seguendo uno schema predefinito, nel quale indicare le principali linee di sviluppo per il prossimo triennio, le attività innovative e quelle da sospendere, le criticità ed una valutazione delle risorse necessarie. Dopo una prima sistematizzazione di questi contributi, operata anche a seguito dei colloqui bilaterali organizzati dalla Presidenza con i singoli direttori, ciascuna direzione, partendo dal bilancio previsionale 2011 e dal precedente PST 2011-2013, ha compilato le schede operative del PST 2012-2014, nelle quali ha indicato le azioni previste, le risorse necessarie e le esigenze di acquisizioni di beni e servizi, le quali saranno la base analitica per la preparazione del bilancio di previsione ad ottobre e per l’avvio di tutti gli adempimenti amministrativi. Visto il processo seguito, appare evidente come la coerenza complessiva del PST con le risorse effettivamente disponibili sia stato maggiore rispetto alla precedente versione del Programma strategico triennale, confermando così la bontà del percorso disegnato nel corso del 2010.

Va poi sottolineato che il presente PST 2012-2014 è stato realizzato a struttura organizzativa vigente, pur nella consapevolezza che le modifiche previste per le strutture tecniche richiederanno importanti riallocazioni e riaggregazioni delle attività e dei relativi costi tra direzioni e tra dipartimenti. Tale riaggregazione verrà effettuata in occasione della preparazione del Piano annuale 2012, la quale, a sua volta, costituirà la base per la predisposizione del PST 2013-2015, il quale risulterà pienamente allineato con l’organizzazione futura.

Infine, va notato come il Consiglio abbia recentemente confermato la struttura degli obiettivi strategici definiti nel corso del 2009 e posti alla base della costruzione del PST 2011-2013. Peraltro, alcune delle linee già contenute in quest’ultimo documento sono state ulteriormente discusse con il Sistema statistico nazionale nel corso della Conferenza nazionale di statistica, tenutasi a dicembre 2010. Di conseguenza, nella parte generale del PST 2012-2014 si ritrovano molte delle idee già contenute nel precedente Piano, opportunamente aggiornate e ulteriormente sviluppate, ove necessario.

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PARTE I PARTE I PARTE I PARTE I ---- IL QUADRO GENERALE IL QUADRO GENERALE IL QUADRO GENERALE IL QUADRO GENERALE

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IL CONTESTO DI RIFERIMENTO E LE PRINCIPALI LINEE STRATEGICHEIL CONTESTO DI RIFERIMENTO E LE PRINCIPALI LINEE STRATEGICHEIL CONTESTO DI RIFERIMENTO E LE PRINCIPALI LINEE STRATEGICHEIL CONTESTO DI RIFERIMENTO E LE PRINCIPALI LINEE STRATEGICHE

Statistica 2.0Statistica 2.0Statistica 2.0Statistica 2.0

La statistica pubblica si trova, in Italia e nei principali paesi sviluppati, di fronte ad una sfida vitale per il proprio futuro. L’utilizzazione dei dati statistici non è mai stata così pervasiva, ma allo stesso tempo la fiducia della collettività nella statistica “ufficiale” è bassa e, in molti paesi, in diminuzione. La politica utilizza la statistica per programmare e valutare la propria azione, ma i fondi per gli istituti di statistica vengono ridotti anno dopo anno. L’innovazione tecnologica procede rapidamente, consentendo la raccolta ed elaborazione di masse di dati inimmaginabili pochi anni fa, ma questo ha portato molti più soggetti a produrre statistiche, non sempre di qualità, con il risultato di confondere molti utilizzatori. Le imprese hanno investito ingenti capitali per sfruttare al meglio i dati prodotti dai loro sistemi informativi, ma mostrano evidente insofferenza verso l’aumento del carico derivante dall’aumento della domanda di informazione statistica. Gli analisti hanno affinato le loro capacità di condurre ricerche, specialmente su microdati, ma le regole poste a tutela della confidenzialità limitano l’accesso ai dati individuali, generando insoddisfazione e critiche nei confronti degli istituti di statistica.

Queste sono solo alcune delle contraddizioni che oggi un istituto di statistica moderno si trova ad affrontare. Per superarle è necessario modificare non solo i processi e i prodotti, ma la cultura stessa con cui gli istituti hanno costruito e presentato se stessi nel corso dell’ultimo decennio. È a questo cambiamento, indispensabile quanto difficile, che vogliamo alludere con la definizione di “statistica 2.0”. La statistica pubblica deve dimostrarsi in grado di saper cambiare non solo per sopravvivere, ma per accrescere il proprio ruolo di fondamento del funzionamento delle società democratiche nell’era dell’informazione. La X Conferenza nazionale di statistica, tenutasi a Roma nel dicembre 2010, dal titolo “Statistica 2.0: the next level”, ha mostrato la portata “storica” delle tendenze sopra richiamate e la necessità che vengano perseguite lungo le linee direttrici già sviluppate nel precedente PST 2011-2013. In particolare, sei sono le linee principali lungo le quali muoversi:

- innovare i processi per recuperare efficienzainnovare i processi per recuperare efficienzainnovare i processi per recuperare efficienzainnovare i processi per recuperare efficienza, anche grazie ad investimenti nelle infrastrutture corporate (ad esempio, sulla raccolta e la diffusione dei dati), così da risparmiare risorse per reinvestirle nelle nuove attività;

- accelerare il miglioramento della qualitàaccelerare il miglioramento della qualitàaccelerare il miglioramento della qualitàaccelerare il miglioramento della qualità dei processi e dei prodotti statistici, puntando alla pertinenza ed alla tempestività come elementi prioritari, stimolando cooperazione tra settori produttivi e con soggetti esterni operanti nel mondo della ricerca, dell’associazionismo professionale e della società civile;

- innovare i prodotti, i servizi e l’immagineinnovare i prodotti, i servizi e l’immagineinnovare i prodotti, i servizi e l’immagineinnovare i prodotti, i servizi e l’immagine dell’Istituto, stabilendo alleanze con altre componenti del mondo produttivo e della società civile, per accrescere l’autorevolezza della statistica ufficiale e l’uso dei dati;

- definire le infrastrutture per la statistica del prossimo decenniodefinire le infrastrutture per la statistica del prossimo decenniodefinire le infrastrutture per la statistica del prossimo decenniodefinire le infrastrutture per la statistica del prossimo decennio, in termini di reti e strumenti di rilevazione, di archivi amministrativi e del loro utilizzo a fini statistici, di superamento dei censimenti classici, ecc.

- riformare il Sistema statistico nazionaleriformare il Sistema statistico nazionaleriformare il Sistema statistico nazionaleriformare il Sistema statistico nazionale, non solo attraverso nuovi strumenti normativi, ma anche mediante un diverso modo di interagire tra strutture centrali e autonomie locali, beneficiando delle opportunità offerte dall’innovazione istituzionale e tecnologica;

- innovare la cultura innovare la cultura innovare la cultura innovare la cultura di chi opera nel Sistema statistico nazionale e di chi utilizza l’informazione statistica, specialmente i media e le nuove generazioni, anche attraverso l’istituzione della “Scuola superiore di statistica e di analisi sociali ed economiche”

Il programma è estremamente ambizioso, ma indispensabile. E’ probabile, infatti, che nei prossimi due-tre anni si determinerà il futuro della statistica pubblica italiana del prossimo decennio. Opportunità e rischi sono numerosi e di grande impatto potenziale, sia in senso positivo che negativo. Per questo l’Istat, dopo le innovazioni apportate e in corso di realizzazione nel biennio 2010-2011, ha sviluppato il presente PST, il quale rappresenta una risposta in grado di consentire all’Istat ed al Sistema statistico nazionale di rafforzare la loro posizione, sia a livello nazionale, che internazionale.

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Le linee strategiche di lungo periodoLe linee strategiche di lungo periodoLe linee strategiche di lungo periodoLe linee strategiche di lungo periodo

Nell’ottobre 2009 il Consiglio dell’Istat ha definito una struttura di obiettivi strategici a lungo termine, recentemente confermati con piccole modifiche. Essi discendono da una riflessione sul posizionamento strategico dell’Istat non solo come fornitore centrale dell’informazione statistica al Paese e al resto del mondo, ma anche come contributore allo sviluppo di una conoscenza dei fenomeni ambientali, sociale ed economici a tutti i livelli della società, come descritto nella mission.

Svolgere appieno questo ruolo è difficile non solo per i vincoli esistenti in termini di risorse umane e strumentali, ma soprattutto a causa del cambiamento che sta avvenendo nelle società odierne, anche grazie allo sviluppo delle Information and Communication Technologies (ICT). L’uso dell’ICT, infatti, ha abbattuto i costi di produzione dell’informazione non solo per l’Istat, ma specialmente per altri soggetti, pubblici e privati, i quali hanno dimostrato la capacità di raccogliere, elaborare e comunicare dati statistici come mai prima d’ora. Nell’ambito della “società dell’informazione” gli Istituti di statistica non sono più i produttori esclusivi di dati statistici, ma solo uno dei soggetti che concorrono a tale processo: le statistiche sono divenuta una commodity, la cui produzione, gestione e diffusione deve seguire regole alquanto diverse da quelle vigenti in “mercati di nicchia”.

Lo stesso si può dire per la comunicazione dei dati e delle analisi che ne derivano: qui la competizione è ancora più forte grazie allo sviluppo del web 2.0, il quale sta cambiando i rapporti tra produttori ed utilizzatori dell’informazione, creando la figura del cosiddetto “prosumer”, parola che combina i termini “producer” e “consumer”. Le implicazioni per gli Istituti di statistica del passaggio al web 2.0 e dello sviluppo dei social networks sono ancora tutte da definire. Ciò che si può dire ad oggi è che il web 2.0 ha cambiato il modo nel quale gli utenti di Internet (ed in particolare le giovani generazioni) guardano ai produttori “classici” dell’informazione, statistica e non. Acquisire e mantenere “fiducia”, “autorevolezza”, “legittimità” impone agli statistici ufficiali un ripensamento del modo di svolgere il proprio ruolo.

Decodificare questi segnali, disegnare un percorso di evoluzione che ponga l’Istat al centro di questo mondo in cambiamento, porre l’innovazione di processo e di prodotto al centro della propria attività, identificare nuovi linguaggi attraverso i quali proporsi agli utenti, raggiungere nuove categorie di utilizzatori è molto difficile. Per questo l’Istat si sta ponendo al centro di una rete di soggetti interessati, superando gli steccati tra statistici ed esperti di altre discipline, stabilendo alleanze con soggetti vecchi e nuovi che possano contribuire a tale processo. possono contribuire a tale processo. Vanno in questa direzione i contati con la comunità “Open Data”, con gli altri istituti di statistica per lo sviluppo di infrastrutture condivise e l’istituzione del Consiglio nazionale degli utenti. L’apertura che deve caratterizzare l’azione dell’Istituto nel complesso e di ogni suo dipendente rappresenta un fattore indispensabile per disegnare e gestire il cambiamento.

D’altra parte, solo un Istituto efficiente può disporre di quelle flessibilità necessarie per cogliere le nuove opportunità, riorientare i prodotti seguendo l’evoluzione della domanda, avviare la raccolta di nuove informazioni, integrare i dati esistenti per rispondere a esigenze informative sempre più dettagliate e orientate a comprendere i comportamenti dei singoli soggetti economici e sociali. Su questo l’Istat può e deve fare molto, ponendosi l’obiettivo di sviluppare nuove e avanzate infrastrutture tecniche di raccolta, elaborazione e diffusione dei dati.

Naturalmente, il prossimo triennio si caratterizzerà per la conclusione delle operazioni censuarie e ad esse verranno dedicate risorse e attenzioni particolari. Ma la tornata censuaria in corso va utilizzata anche per realizzare una serie di attività propedeutiche al superamento dei censimenti classici, attraverso il potenziamento e il miglioramento di qualità degli archivi amministrativi, lo sviluppo di nuove infrastrutture statistiche riguardanti i soggetti e il territorio (come l’archivio dei numeri civici) e l’impostazione di un “censimento continuo”, sulla scia delle migliori esperienze maturate in alcuni paesi OCSE.

Vediamo ora, per ciascun obiettivo strategico, alcune delle “idee chiave” che guideranno lo sviluppo dell’Istat nel prossimo triennio.

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1. Valutare le esigenze informative attraverso un dialogo continuo con gli utenti

L’Istat ha una lunga tradizione di dialogo con gli utilizzatori, specializzati e non. Spesso, però, questo dialogo è stato frammentario, discontinuo e diseguale, nel senso che ai buoni rapporti con utilizzatori istituzionali “classici” (ministeri, enti pubblici, enti locali, ecc.), con il mondo della ricerca e alcuni media, si sono affiancati contatti più sporadici con i rappresentanti della società civile, le associazioni professionali e i nuovi media. Di frequente, i contatti con gli utenti si stabiliscono su base settoriale, cosicché l’Istituto si trova di fronte ad una lista di desideri, spesso disattesi a causa della limitatezza delle risorse e forieri di frustrazione, sia negli utenti, sia nel personale dell’Istituto più interessato al dialogo.

Questa situazione deve essere affrontata e risolta:

- stabilendo forme più strutturate e continue di dialogo con i portatori di interessi, favorendo l’emergere di posizioni condivise tra questi ultimi e superando la logica della wishlist;

- utilizzando le moderne tecnologie per coinvolgere i portatori di nuove esigenze, gli utenti individuali, i giovani ed estraendone le preferenze ed i bisogni;

- facendo sì che ogni contatto con l’Istituto possa rappresentare un’occasione per rafforzare la “fidelizzazione” degli utenti effettivi e potenziali.

Tutto ciò richiede un approccio culturale che non è scontato e che non si ritrova, attualmente, in tutto l’Istituto. Gli investimenti nei rapporti con l’utenza vengono talvolta visti, in maniera molto “miope”, come una perdita di tempo, non comprendendo che, nei momenti in cui l’Istituto può finire sotto attacco da parte dei media o di un particolare gruppo d’interesse, è proprio la disponibilità di una “rete” di autorevoli voci che può intervenire per ristabilire la correttezza dell’informazione. Per questo si intende costituire il Consiglio Nazionale degli Utenti dell’Informazione Statistica (CNUIS).

Discorso a parte merita poi il rapporto con le autorità comunitarie, dalla quale proviene ormai gran parte della domanda d’informazione statistica “obbligatoria”. Se l’Istituto vuole rafforzare il proprio ruolo nei confronti dell’Eurostat esso deve essere in grado di “rappresentare il Paese” e non solo se stesso in sede comunitaria. Ciò richiede lo sviluppo di una rete di consultazione permanente di esperti delle varie materie, così da evitare, da un lato, lo spiazzamento della domanda interna da parte di quella comunitaria, dall’altro di rafforzare le posizioni espresse dall’Istat in sede comunitaria.

2. Produrre informazione statistica rilevante per gli utenti nazionali e internazionali secondo i più elevati standard qualitativi e rigorosi principi etico-professionali

Questo aspetto rappresenta il cuore dell’attività dell’Istituto. Su questi temi, l’Istat non teme confronti, ferma restando la necessità di migliorare continuamente la qualità e quantità dell’informazione. La disponibilità di esperti di grande professionalità sui vari domini tematici, ivi comprese le questioni metodologiche, rappresenta il capitale umano imprescindibile su cui costruire lo sviluppo futuro della statistica italiana ed europea.

Ciononostante, gli spazi per il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia della produzione statistica sono tutt’altro che trascurabili. L’Istat, come altri istituti di statistica, soffre di un approccio alla produzione statistica troppo frammentata in singoli processi, che aumenta i costi, diminuisce la produttività del lavoro, riduce la soddisfazione dei lavoratori. Qui la vera sfida sta nel definire assetti produttivi più integrati ed efficienti, in grado di spostare continuamente la frontiera della qualità, stimolando l’uso delle migliori pratiche e favorendo l’integrazione dei prodotti e dei processi.

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3. Condurre ricerche metodologiche e applicate allo scopo di migliorare i processi di produzione dell’informazione statistica e contribuire alla conoscenza della realtà economica, sociale e ambientale dell’Italia

L’Istat è un ente di ricerca, di diritto e di fatto. La produzione scientifica appare significativa, la partecipazione a progetti nazionali ed internazionali di ricerca in crescita, i riconoscimenti da parte di soggetti esterni sono sempre numerosi. Ciononostante, risulta evidente

- il sottoutilizzo di alcune risorse disponibili all’interno

- la discontinuità nella collaborazione con alcune reti di ricerca esterne

- la mancanza di una chiara direzione strategica nell’identificazione dei temi fondamentali, compresi quelli di frontiera, su cui concentrare le risorse disponibili

il limitato riuso di prodotti sviluppati da altri soggetti del Sistema Statistico Europeo.

Nel corso dei prossimi tre anni l’Istituto intende fare un salto di qualità nell’organizzazione interna della ricerca, nello sviluppo di procedure interne volte a stimolare e realizzare l’innovazione, nel porsi nei confronti delle reti esterne. La creazione del Comitato Innovazione e Ricerca, l’avvio del sistema di audit sui processi produttivi, un maggiore coordinamento della partecipazione ai progetti europei, una più ampia condivisione dei risultati ottenuti, la creazione della rete dei metodologi e l’identificazione dei centri di eccellenza su singoli temi sono solo alcune delle iniziative prese nel 2010 che devono essere completate e rafforzate nel prossimo triennio. Ogni anno verrà sviluppato il piano degli investimenti metodologici, da legare strettamente agli obiettivi a breve termine definiti dal Consiglio. Una maggiore continuità dei rapporti con le reti di ricerca esterne verrà realizzata grazie al rafforzamento delle relazioni con le società scientifiche italiane. Il Rapporto Annuale deve divenire il catalizzatore di ricerche programmate con ampio anticipo. L’avvio dei convegni biennali volti ad un maggiore sfruttamento dei microdati consentirà la mobilitazione di risorse interne ed esterne su temi di rilievo e la creazione di nuove basi informative.

4. Sviluppare il Sistema Statistico Nazionale per accrescere l’offerta e la qualità dell’informazione statistica fornita alla collettività

La riforma del Sistema statistico nazionale (Sistan), avviata nel 2010, rappresenta un’importante opportunità per migliorare il funzionamento del Sistema, aggiornandone gli strumenti di gestione. L’adozione del Codice italiano della statistica ufficiale, a sua volta, può costituire un potente strumento per favorire il cambiamento e lo sviluppo del Sistema, identificandone le debolezze, proponendo soluzioni e monitorandone la realizzazione. Come detto nell’introduzione, sempre più frequentemente gli enti pubblici elaborano e diffondono statistiche, la cui qualità deve essere assicurata in tutte le sue dimensioni (comprese quelle legate all’indipendenza ed all’autonomia). Il Codice deve diventare, nel prossimo triennio, patrimonio comune del Sistema e produrre un’ondata di innovazione a tutti i livelli territoriali.

Allo stesso tempo, il Sistema presenta ancora duplicazioni di prodotti e di processi, mentre la divisione di compiti tra Istat e altri enti non appare del tutto funzionale. Nel corso del prossimo triennio si intende rivedere la situazione attuale in alcune aree tematiche, così da migliorare la qualità e quantità di dati disponibili e sviluppare le attività in un’ottica di sistemi informativi tematici.

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5. Favorire lo sviluppo coordinato dei sistemi informativi della pubblica amministrazione e la loro utilizzazione per fini statistici, così da accrescere l’informazione disponibile, massimizzando l’integrazione delle fonti e minimizzando il carico statistico sui rispondenti

Sempre più spesso le attività delle pubbliche amministrazioni danno origine alla produzione di dati amministrativi, potenzialmente molto utili per la conoscenza dei fenomeni ambientali, sociali ed economici. Trasformare dati amministrativi in dati statistici richiede un lavoro non banale, per il successo del quale è spesso cruciale l’integrabilità delle diverse fonti. Di conseguenza, favorire uno sviluppo coordinato dei sistemi informativi delle amministrazioni pubbliche diviene cruciale per l’efficienza del Sistema. Tale attività va in primo luogo impostata realizzando quel coordinamento della modulistica utilizzata per fini amministrativi che la legge assegna all’Istat, nonché la definizione dei formati di trasmissione dei dati e dei metadati.

Nei prossimi tre anni l’Istat intende promuovere l’uso degli standard internazionali SDMX e XBRL per lo scambio dei dati tra pubbliche amministrazioni e tra queste ultime e le imprese, in collaborazione con DigitPA e le altre istituzioni operanti in questo campo. Inoltre, si sta avviando un lavoro sistematico sulla modulistica amministrativa, volta a massimizzare l’integrabilità dei dati raccolti e la loro riutilizzabilità a fini statistici.

I risultati dei prossimi censimenti e i prodotti legati a questi ultimi (basi territoriali, archivio di numeri civici, ecc.) costituiranno una straordinaria opportunità per aiutare le pubbliche amministrazioni ad utilizzare i propri sistemi informativi anche per soddisfare la domanda d’informazione statistica, attraverso infrastrutture comuni. In questo modo, lo sforzo economico fatto per la realizzazione dei censimenti verrà compensato con una ricchezza informativa nettamente superiore rispetto al passato.

6. Contribuire allo sviluppo del Sistema Statistico Europeo e favorire la cooperazione internazionale in campo statistico

Nel corso del 2010 il Sistema Statistico Europeo (SSE) è stato sottoposto a forti pressioni derivanti dalla “crisi Greca” e dalle critiche mosse alla capacità dell’Eurostat di monitorare con accuratezza il comportamento dei singoli istituti nazionali di statistica. L’instabilità finanziaria che ha investito l’area dell’euro ha reso evidente l’importanza

di avere istituzioni statistiche indipendenti e dati di qualità. D’altra parte, con l’avvio della Strategia “Europa 2020” la domanda di statistiche e indicatori comparabili crescerà ulteriormente. L’Istat è fortemente impegnato nello sviluppo del SSE, sia attraverso il contributo di carattere strategico fornito in numerosi comitati dell’Eurostat, sia con numerosi progetti di ricerca (Essnet) che coordina o a cui partecipa. Nel prossimo triennio la sfida maggiore del SSE sarà rappresentato dall’attuazione della nuova “vision” proposta dall’Eurostat, con il passaggio da attività divisa per settori ad un approccio più integrato. Alla realizzazione di una tale strategia l’Istat deve collaborare sia sul piano tecnico che con un maggiore coordinamento interno delle sue attività internazionali e di cooperazione. La realizzazione di infrastrutture comuni europee (per la diffusione dei censimenti, la realizzazione del registro dei gruppi europei, la creazione di una rete di laboratori per l’accesso ai microdati, ecc.) vedrà l’Istat impegnato direttamente in vario modo.

7. Diffondere e comunicare in modo efficace l’informazione statistica e le analisi realizzate per favorire la conoscenza della realtà economica, sociale ed ambientale dell’Italia e migliorare i processi decisionali dei soggetti privati e delle istituzioni pubbliche

Nei prossimi tre anni verranno realizzate nuove infrastrutture di diffusione di macrodati e microdati, migliorando significativamente la fruibilità dell’informazione prodotta, costruendo sul nuovo sito web messo a disposizione dell’utenza nel 2011. Nuovi strumenti

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di visualizzazione verranno adottati per consentire agli utenti una più agevole comprensione dei fenomeni che caratterizzano l’economia e la società italiana. L’utilizzazione dei social networks per raggiungere un pubblico sempre più vasto verrà sperimentata ed eventualmente generalizzata. Le strategie di comunicazione legate ai censimenti generali consentiranno di raggiungere un vasto pubblico, rinnovando l’immagine della statistica e dell’Istat presso la popolazione italiana. Lo sviluppo di pubblicazioni a carattere divulgativo su tematiche specifiche consentirà di mettere a disposizione di un pubblico più vasto il patrimonio informativo dell’Istituto.

8. Promuovere la cultura statistica per migliorare la comprensione, a livello istituzionale e dei singoli cittadini, dell’informazione prodotta sulla realtà sociale, economica ed ambientale dell’Italia e per favorire un suo corretto utilizzo

Specifiche azioni verranno svolte nei confronti dei mezzi di comunicazione e del pubblico più giovane per accrescere la cultura statistica, anche in connessione con l’operazione censuaria. Il progetto per portare la statistica a scuola entrerà nel vivo e dovrebbe consentire di avvicinare coloro che frequentano la scuola media inferiore e superiore. Corsi di formazione nei confronti dei giornalisti verranno avviati in collaborazione con le scuole di giornalismo esistenti. Contatti verranno avviati con i media classici (televisione in primis) per utilizzare le nuove tecniche di visualizzazione dei dati.

9. Sostenere la produzione statistica attraverso processi amministrativi e gestionali di elevata qualità

L’aumento dell’efficienza dell’Istituto è una condizione necessaria per la sua sopravvivenza. La razionalizzazione dei processi amministrativi e gestionali deve essere una delle priorità dell’Istituto nel prossimo triennio, per liberare risorse, aumentare la produttività, rendere l’Istat più flessibile ed in grado di cogliere le opportunità che si presenteranno. La riorganizzazione dell’Istituto con l’eliminazione di duplicazioni di funzioni e l’adozione di tecniche efficienti di programmazione, gestione e rendicontazione si deve sposare con una forte azione di dematerializzazione dei flussi informativi e gestionali. In questo ambito, la continua innovazione nelle infrastrutture tecnologiche e nel software gestionale deve accompagnare questo processo.

10. Sviluppare il capitale umano e migliorare le condizioni di lavoro del personale

Le recenti decisioni del Governo sulla riduzione delle spese per formazione del personale rappresentano un rischio notevole. Stabilire sinergie con altri enti pubblici e privati diventa vitale per il futuro di questa funzione e nei prossimi tre anni diverse iniziative verranno avviate in questa direzione. In questo senso l’avvio della “Scuola superiore di statistica e di analisi sociali ed economiche” fornirà uno strumento per l’aggiornamento continuo ad alto livello e per la valorizzazione delle competenze dei più diversi destinatari. Inoltre, nell’ambito della Scuola Superiore di Statistica e Analisi Sociali ed Economiche, la quale, dopo la fase di primo impianto, vedrà nel triennio 2012-2014 svilupparsi appieno la sua attività. Inoltre, l’Istituto continuerà ad investire nel miglioramento delle sedi, per adeguarle agli standard di sicurezza e qualità, nonché per affrontare nuovamente il tema della sede di Pietralata, secondo quanto verrà a breve deciso dal Consiglio.

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IL PIANO STRATEGICO TRIENNALE: UNA SINTESI IL PIANO STRATEGICO TRIENNALE: UNA SINTESI IL PIANO STRATEGICO TRIENNALE: UNA SINTESI IL PIANO STRATEGICO TRIENNALE: UNA SINTESI

I principali progetti statistici e i risultati attesiI principali progetti statistici e i risultati attesiI principali progetti statistici e i risultati attesiI principali progetti statistici e i risultati attesi

L’insieme delle azioni previste nel triennio dovrebbero consentire all’Istituto di operare una significativa trasformazione dei processi di acquisizione, elaborazione e diffusione dei dati. Da questo punto di vista, al termine del triennio, l’Istituto dovrebbe disporre di:

- un sistema profondamente rinnovato per la cattura dei daticattura dei daticattura dei daticattura dei dati presso le imprese, le famiglie e le istituzioni pubbliche. Vanno in questa direzione:

o lo sviluppo del “portale delle imprese”, da sviluppare in collaborazione con l’Unioncamere e il Dipartimento dell’Innovazione;

o l’utilizzazione del linguaggio XBRL per la raccolta dei dati di bilancio presso le imprese, anche per fini statistici, da sviluppare in collaborazione con l’omonimo consorzio, di cui l’Istat è entrato a far parte;

o la riorganizzazione del sistema di raccolta dati di carattere demografico e sociale presso le istituzioni pubbliche e private;

o il completamento del passaggio ad un sistema CAWI nel settore delle statistiche agricole;

o la razionalizzazione del trasferimento all’Istat dei dati amministrativi da parte delle amministrazioni centrali dello Stato e delle autonomie locali;

o un profondo cambiamento nelle tecniche di rilevazione campo delle indagini sulle famiglie attraverso l’abbandono progressivo delle indagini PAPI presso le famiglie per aumentare qualità e tempestività ed in particolare:

� il passaggio da PAPI a CAPI dell’indagine sui Consumi e di EU SILC;

� il progressivo abbandono delle tecniche esclusivamente CATI, dati i problemi di copertura e la sperimentazione di tecniche di indagine miste CAPI-CATI-CAWI nell’ambito delle indagini multiscopo a partire dall’indagine sulla formazione continua nel 2012.

- Una maggiore standardizzazione e armonizzazione delle tecniche di trattamento, gestione trattamento, gestione trattamento, gestione trattamento, gestione ed archiviazione dei dati e metadati statisticied archiviazione dei dati e metadati statisticied archiviazione dei dati e metadati statisticied archiviazione dei dati e metadati statistici. Tra i progetti di maggiore rilievo in questo ambito si segnalano:

o lo sviluppo di un sistema integrato di metadati, che riunisca e semplifichi l’insieme dei sistemi esistenti, adottando lo standard SDMX, riduca l’onere per i produttori dei dati, l’utilità per gli utenti ed il riuso dei metadati nell’ambito del Sistan;

o l’ulteriore sviluppo della piattaforma ARMIDA per l’archiviazione dei microdati validati al termine dei processi di trattamento dei dati statistici; in questo ambito, verrà studiata la possibilità di costruire un data warehouse integrato di microdati d’impresa;

o la realizzazione di una piattaforma ARMIDA per i dati amministrativi ricevuti da altri enti e validati dall’Istat, così da facilitarne il riuso da parte di vari processi produttivi dell’Istituto;

o la reingegnerizzazione del sistema informativo della Contabilità Nazionale, in preparazione e a supporto dell’introduzione del nuovo Sistema dei Conti Nazionali;

o il potenziamento degli strumenti software generalizzati a supporto della produzione statistica;

o il completamento del sistema di disaster recovery, grazie al quale l’Istituto metterà in piena sicurezza il proprio patrimonio informativo;

o la realizzazione del sistema informativo geografico, fondamentale infrastruttura per la gestione e la diffusione dei dati georeferenziati.

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- Un sistema pienamente operativo per l’audit della qualitàaudit della qualitàaudit della qualitàaudit della qualità, dopo le sperimentazioni condotte nella prima parte del 2010 e 2011, motore per l’innovazione metodologica ed organizzativa.

La politica di comunicazione è in fase di profonda revisione, secondo le linee approvate dal Consiglio. Essa punta ad un maggiore efficacia della diffusione e comunicazione esternaefficacia della diffusione e comunicazione esternaefficacia della diffusione e comunicazione esternaefficacia della diffusione e comunicazione esterna (miglioramento dei rapporti con i media classici, aumento dell’offerta informatica, miglioramento della tempestività e della fruibilità, ecc.) in quanto condizione necessaria, ancorché non sufficiente, per un aumento del valore aggiunto fornito dall’Istat al Paese. Tale miglioramento, insieme ad iniziative orientate al grande pubblicoiniziative orientate al grande pubblicoiniziative orientate al grande pubblicoiniziative orientate al grande pubblico quali le campagne di comunicazione istituzionale integrata o singole azioni verso i cittadini e pubblici intermedi (giornalisti) e i progetti orientati ai giovani e alle scuole, le quali dovrebbero produrre un cambiamento significativo dell’immagine dell’Istituto sia all’interno delle istituzioni, sia presso il grande pubblico, con benefici effetti sulla fiducia nei confronti dell’Istat e sulla considerazione della statistica ufficiale, anche da un punto di vista delle risorse da destinare ad essa.

In termini di rapporto con l’utenza e di nuovi strumenti per rendere il patrimonio informativo dell’Istat più accessibile e fruibile, nel corso del triennio 2012-2014 le principali azioni che si intende realizzare sono le seguenti:

- andata a regime del Consiglio nazionale degli utenti dell’informazione statistica (CNUIS)Consiglio nazionale degli utenti dell’informazione statistica (CNUIS)Consiglio nazionale degli utenti dell’informazione statistica (CNUIS)Consiglio nazionale degli utenti dell’informazione statistica (CNUIS), luogo di interazione con l’utenza e di identificazione delle priorità da porre alla base dell’azione dell’Istituto e del resto del Sistema statistico nazionale;

- completamento del datawarhouse I.Statcompletamento del datawarhouse I.Statcompletamento del datawarhouse I.Statcompletamento del datawarhouse I.Stat, così da ricomprendere in esso tutta informazione prodotta dall’Istat, inclusi i sistemi informativi tematici la cui gestione non richiede piattaforme di diffusione ad hoc;

- potenziamento della diffusione integrata dei dati territorialidiffusione integrata dei dati territorialidiffusione integrata dei dati territorialidiffusione integrata dei dati territoriali, sia sviluppando ipercubi integrati di dati regionali all’interno del datawarehouse I.Stat, sia attraverso lo sviluppo del Sistema informativo geografico dell’Istituto, realizzato a partire dalle basi territoriali realizzate in occasione del censimento;

- miglioramento dell’accesso ai microdati dell’Istitutoaccesso ai microdati dell’Istitutoaccesso ai microdati dell’Istitutoaccesso ai microdati dell’Istituto, attraverso il completamento dell’accesso al laboratorio ADELE attraverso gli uffici regionali ed il rilascio di nuovi file per la ricerca, maggiormente adatti al soddisfacimento delle esigenze degli utenti. In questo ambito si inquadra anche il progetto per la realizzazione del Data Archiverealizzazione del Data Archiverealizzazione del Data Archiverealizzazione del Data Archive per l’Italia, in collaborazione con la Banca d’Italia;

- l’adozione di avanzati strumenti di visualizzazione dei datiavanzati strumenti di visualizzazione dei datiavanzati strumenti di visualizzazione dei datiavanzati strumenti di visualizzazione dei dati proseguirà, in linea con gli sviluppi del settore, così da favorire l’utilizzo dell’informazione prodotta da parte di un pubblico più ampio e meno specializzato. Inoltre, l’utilizzazione di strumenti di social strumenti di social strumenti di social strumenti di social networknetworknetworknetwork dovrebbe ampliare l’uso dei dati da parte della collettività, accrescendo la reputazione dell’Istat;

- dopo gli sviluppi del 2011, la completa digitalizzazione della bibliotecadigitalizzazione della bibliotecadigitalizzazione della bibliotecadigitalizzazione della biblioteca renderà fruibile il patrimonio librario in essa contenuto ad un pubblico più vasto, in linea con le migliori pratiche adottate a livello internazionale;

- lo sviluppo dell’editoria digitalesviluppo dell’editoria digitalesviluppo dell’editoria digitalesviluppo dell’editoria digitale consentirà una più agevole utilizzazione dei prodotti dell’Istituto, ridurrà i costi di produzione e consentirà di sviluppare nuove collaborazioni con il mondo editoriale.

Accanto alle attività direttamente orientate a migliorare l’efficienza e la qualità della produzione dell’Istat, il prossimo triennio vedrà importanti innovazioni dirette al Sistema statistico nazionale. In particolare:

• la messa a regime delle azioni per l’applicazione del Codice italiano della statistica ufficialeazioni per l’applicazione del Codice italiano della statistica ufficialeazioni per l’applicazione del Codice italiano della statistica ufficialeazioni per l’applicazione del Codice italiano della statistica ufficiale, così da assicurare un miglioramento complessivo della qualità dei dati prodotti dal Sistema;

• le innovazioni apportate alla struttura ed al funzionamento dei circoli di qualitàcircoli di qualitàcircoli di qualitàcircoli di qualità consentiranno l’elaborazione di un Programma Statistico Nazionale 2014-2016 più

PIANO STRATEGICO TRIENNALE 2012 – 2014

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coerente, accrescendo l’integrazione tra i dati prodotti dai vari enti del Sistema e minimizzando le eventuali duplicazioni tra le attività di questi ultimi;

• un maggiore impegno dell’Istat nel coordinamento della modulisticamodulisticamodulisticamodulistica utilizzata a fini amministrativi e nella definizione dei formati per lo scambio di dati statisticiformati per lo scambio di dati statisticiformati per lo scambio di dati statisticiformati per lo scambio di dati statistici tra le pubbliche amministrazioni consentirà un aumento dell’efficienza delle attività in questo campo, facilitando l’integrazione tra le fonti e la riutilizzabilità dei dati;

• l’estensione del datawarehouse I.Statestensione del datawarehouse I.Statestensione del datawarehouse I.Statestensione del datawarehouse I.Stat al fine di ricomprendere dati prodotti da altri enti del Sistan (all’interno del Portale della Pubblica Amministrazione, da sviluppare insieme al Dipartimento per la funzione pubblica) consentirà di migliorare l’accessibilità e interpretabilità delle informazioni disponibili, nonché di offrire agli enti meno dotati di risorse tecnologiche adeguate una piattaforma mediante la quale raggiungere gli utenti finali, dando visibilità alla funzione statistica;

• l’Istat avvierà relazioni con numerosi ministeri e altri enti del Sistan allo scopo di meglio meglio meglio meglio definire le rispettive competenze nella pdefinire le rispettive competenze nella pdefinire le rispettive competenze nella pdefinire le rispettive competenze nella produzione di dati di natura settorialeroduzione di dati di natura settorialeroduzione di dati di natura settorialeroduzione di dati di natura settoriale. Le aree sulle quali si concentrerà l’attenzione nel prossimo triennio riguardano: l’agricoltura, l’istruzione, la giustizia, le migrazioni, il lavoro, la sanità e la gestione delle anagrafi.

Nell’area della produzione statistica molti sono i progetti innovativi che verranno sviluppati nel prossimo triennio. In estrema sintesi, essi riguardano:

- la realizzazione dei censimenti generalicensimenti generalicensimenti generalicensimenti generali del 2011-2012 e lo sviluppo della strategia poststrategia poststrategia poststrategia post----censuariacensuariacensuariacensuaria, specialmente per ciò che concerne la popolazione, allo scopo di superare la tecnica classica basata su indagini decennali e impiantare un sistema di censimento continuo, in pieno raccordo con la produzione delle statistiche demografiche, ormai previste da un regolamento comunitario e con il sistema di indagini sulle famiglie;

- lo sviluppo dei registrisviluppo dei registrisviluppo dei registrisviluppo dei registri delle unità economiche (registro europeo dei gruppi di imprese, completamento e velocizzazione dell’aggiornamento del registro ASIA, registro della aziende agricole e registri satellite di ASIA, ecc.), al quale si affiancherà un progetto per la costruzione di un registro delle persone fisiche, in grado di essere strumento di integrazione di dati amministrativi e statistici multifunzione;

- la riorganizzazione di alcuni importanti segmela riorganizzazione di alcuni importanti segmela riorganizzazione di alcuni importanti segmela riorganizzazione di alcuni importanti segmenti della produzionenti della produzionenti della produzionenti della produzione statistica:

o le statistiche strutturali sulle imprese;

o la contabilità nazionale, la cui revisione generale è prevista per il 2014, e lo sviluppo di conti satellite (ambiente, ricerca e sviluppo, turismo);

o le statistiche sull’istruzione e la cultura;

o le statistiche sanitarie;

o le statistiche sulla criminalità;

o l’indagine sui consumi delle famiglie;

o l’indagine EU SILC;

o l’indagine sulla domanda turistica;

o il sistema di indagini multiscopo.

Progetti rilevanti riguarderanno anche lo sviluppo di nuovi indicatori sui prezzi al consumo, l’ampliamento del sistema informativo statistico del commercio estero con la produzione di statistiche sugli scambi con l'estero di merci, servizi e sulle attività delle imprese multinazionali, la revisione delle statistiche sui trasporti e il turismo, di quelle sui presidi socio-assistenziali. Lo sviluppo degli indicatori sullo sviluppo sostenibile e sul benessere sarà completato, mettendo in pratica le raccomandazioni della Commissione “Stiglitz” e della tavole rotonda Istat-Cnel, dalla quale scaturirà nel 2012 il primo rapporto sul progresso del Paese. Attenzione verrà posta allo sviluppo di azioni idonee a migliorare l’offerta informativa sui temi della criminalità e dell’immigrazione e a potenziare ulteriormente le statistiche sulle pubbliche amministrazioni, come richiesto dalla legge finanziaria per il 2008.

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A seguito del trasferimento delle funzioni principali dell’Istituto Studi e Analisi Economiche (ISAE) verrà potenziata la funzione di analisi economicaverrà potenziata la funzione di analisi economicaverrà potenziata la funzione di analisi economicaverrà potenziata la funzione di analisi economica e di quella previsionale e di quella previsionale e di quella previsionale e di quella previsionale, con un investimento significativo nello sviluppo della modellistica econometrica, di carattere sia macroeconomico, sia microeconomico. Verrà poi rivisto l’assetto metodologico delle inchieste congiunturali trasferite all’Istat, così da migliorarne la qualità, la rappresentatività territoriale e l’integrazione dei risultati con quelli delle altre rilevazioni congiunturali.

Gli obiettivi complessivi da conseguire nel prossimo triennio per tutta la produzione statistica sono quelli di aumentare la tempestività nel rilascio dei dati (specialmente nell’area delle statistiche economiche congiunturali e delle statistiche sociali) edi migliorare la coerenza dei prodotti guadagnando in efficienza. In questo ambito, si valuterà la possibilità di disegnare una nuova rilevazione mensile sulle famiglie su benessere e qualità della vita a partire dal 2013, riorganizzando il sistema di indagini multiscopo.

Particolarmente importante sarà la riorganizzazione della funzione informaticariorganizzazione della funzione informaticariorganizzazione della funzione informaticariorganizzazione della funzione informatica, a seguito dell’audit realizzato nel 2011.

Una regia complessiva di tutti questi processi dovrà essere assicurata dal progetto Stat2015progetto Stat2015progetto Stat2015progetto Stat2015, il quale deve allo stesso tempo disegnare l’assetto futuro della produzione Istat (e le sue connessioni con il Sistan) a cinque anni ed assicurare che i nuovi progetti che verranno varati e realizzati nel prossimo triennio siano coerenti con questa visione di lungo termine, così da evitare inutili ridefinizioni di processi e attività nel medio termine.

La «Scuola superiore di statistica e di analisi sociali ed economiche» costituirà l’innovazione più significativa riguardo alle attività di formazione e di facilitazione dei processi di condivisione delle conoscenze. La Scuola è attesa far evolvere profili di competenza di professionisti e operatori impegnati nella misurazione e nell’analisi quantitativa di fenomeni sociali ed economici. Si svilupperà in continuità con l’attività svolta fino ad oggi per il personale dell’Istat e del Sistan e si aprirà con una nuova offerta didattica verso ambiti pubblici e privati nazionali e internazionali.

L’innovazione organizzativaL’innovazione organizzativaL’innovazione organizzativaL’innovazione organizzativa

Molti sono i progetti avviati per migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’azione programmatoria, amministrativa e gestionale dell’Istituto. In estrema sintesi, gli obiettivi specifici da perseguire nel prossimo triennio, finalizzati a trasformare in profondità l’azione delle strutture “di supporto” alla produzione statistica possono essere così sintetizzate:

- andata a regime del sistema di risk managementsistema di risk managementsistema di risk managementsistema di risk management avviato nel 2011, che consenta all’Istituto di evitare situazioni critiche e migliori il controllo di gestione su tutte le attività, statistiche e non;

- l’introduzione dell’audit interno per i processi amministrativiaudit interno per i processi amministrativiaudit interno per i processi amministrativiaudit interno per i processi amministrativi, analogamente a quanto fatto per i processi statistici, allo scopo di esercitare una continua pressione per il miglioramento dei servizi forniti alle strutture statistiche e l’adozione delle migliori pratiche;

- l’andata a regime del nuovo sistema di programmazione e gestione delle gareprogrammazione e gestione delle gareprogrammazione e gestione delle gareprogrammazione e gestione delle gare, con particolare riferimento alla gestione del contratto e all’uso degli strumenti previsti dal novo Codice degli appalti;

- un forte investimento per la dematerializzazione dei flussi documentalidematerializzazione dei flussi documentalidematerializzazione dei flussi documentalidematerializzazione dei flussi documentali e il miglioramento miglioramento miglioramento miglioramento del sistema di office automationdel sistema di office automationdel sistema di office automationdel sistema di office automation, così da semplificare le procedure e migliorare l’efficienza delle segreterie: a tale processo verrà associata un’analisi dettagliata dei carichi informativi attualmente posti sulle strutture di produzione, così da ridurli al massimo. L’Istat realizzerà appieno quanto previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale, ponendo l’Istituto all’avanguardia in questo campo;

- ulteriore perfezionamento del sistema di programmazionesistema di programmazionesistema di programmazionesistema di programmazione e sviluppo di indicatori di indicatori di indicatori di indicatori di reporting strategicoreporting strategicoreporting strategicoreporting strategico, così da migliorare la valutazione delle performance delle singole strutture;

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- miglioramento del sistema delle sanzionimiglioramento del sistema delle sanzionimiglioramento del sistema delle sanzionimiglioramento del sistema delle sanzioni nei confronti dei non rispondenti alle indagini statistiche.

Nel prossimo triennio le strutture amministrative dovranno ancora fronteggiare impegni molto gravosi per sostenere le attività censuarie. Inoltre allo scopo di migliorare il funzionamento complessivo dell’Istituto, si porteranno a termine i lavori per lo sviluppo del “codice etico”, il quale sarà oggetto di specifica formazione.

Infine, continuerà l’impegno per migliorare a qualità delle sedi di lavoro e verrà ripreso il percorso per giungere alla realizzazione della sederealizzazione della sederealizzazione della sederealizzazione della sede dell’Istat.

LE AREE ANCORA SCOPERTE E I RISCHI LE AREE ANCORA SCOPERTE E I RISCHI LE AREE ANCORA SCOPERTE E I RISCHI LE AREE ANCORA SCOPERTE E I RISCHI

Il PST 2012-2014 qui brevemente descritto non riesce, a causa della scarsità delle risorse disponibili, a soddisfare interamente le esigenze poste dall’utenza in sede di predisposizione del PSN 2011-2013. Alcune aree identificate in quest’ultimo richiederebbero ulteriori interventi e sviluppi, ma non tutte sono coperte dalle azioni programmate dall’Istat. In alcuni casi si tratta di attività di competenza di altre amministrazioni, in altre esse richiederebbero un maggiore investimento di risorse da parte dell’Istituto, alle prese con un vincolo di bilancio molto stringente.

Nella preparazione del PST sono stati anche valutati i principali rischi che potrebbero impedire all’Istat di conseguire i risultati attesi. Naturalmente, il principale rischio è rappresentato dalla indisponibilità delle risorse finanziarieindisponibilità delle risorse finanziarieindisponibilità delle risorse finanziarieindisponibilità delle risorse finanziarie di cui l’Istituto ha bisogno per svolgere la propria attività. Grazie ai risparmi realizzati nel 2010 e all’aumento degli stanziamenti previsti per il triennio 2011-2013 il bilancio preventivo per il biennio 2012-2013 dovrebbe chiudersi in sostanziale equilibrio. Ma le norme contenute nella manovra di finanza pubblica del 2010 ridurranno significativamente i margini per l’acquisizione di risorse umane adeguate per sostituire quelle che andranno in pensione, nonché per la formazione ed altre attività correnti. Ciò richiederà un impegno straordinario nel miglioramento dell’efficienza e nella ridefinizione di un rapporto diverso con il mercato in grado di offrire servizi utili al funzionamento dell’Istituto.

Per ciò che concerne le infrastrutture dell’Istitutoinfrastrutture dell’Istitutoinfrastrutture dell’Istitutoinfrastrutture dell’Istituto, con la dismissione dei magazzini di Via Licoride, l’acquisizione della sede di Viale dell’Oceano Pacifico (in sostituzione di quella di Via Ravà) e la ristrutturazione delle sedi di Via Tuscolana, via Balbo e Via Depretis 74 la situazione dovrebbe evolvere positivamente, con un miglioramento delle condizioni di lavoro del personale. In termini di infrastrutture informatiche, il risultato dell’audit ha fornito indicazioni chiare sulle direzioni da prendere per assicurare la sostenibilità di talearchitettura ed il miglioramento delle performance. In questa area rischi possono derivare dalla mancanza di risorse specializzate in talune aree a forte innovazione tecnologica.

In termini di risorse umanerisorse umanerisorse umanerisorse umane molte sono le aree dell’Istituto già sottoposte a forte pressione a causa della mancanza di personale. Nelle prossime settimane si procederà all’acquisizione di personale non solo per i censimenti, ma anche per progetti sottoposti a regolamento e per le attività della contabilità nazionale. Complessivamente si tratta di circa 200 persone, le quali certamente consentiranno di fronteggiare molte emergenze riducendo il rischio di inadempienza. D’altra parte, si tratta di personale a tempo determinato, le cui prospettive di lungo termine appaiono fortemente incerte.Nel prossimo triennio andrà poi affrontato il tema della gestione del personale a termine assunto per le operazioni censuarie e per alcune attività coperte da regolamenti.

Altri elementi di rischioelementi di rischioelementi di rischioelementi di rischio che potrebbero avere un impatto sulle strutture di produzione sono stati segnalati nelle parti specifiche, ma ha notato come gran parte di quelli segnalati nel PST dello scorso anno sono stati affrontati e in gran parte minimizzati.

- possibile incoerenza tra la disponibilità di fonti adeguate per la compilazione dei conti nazionali, sia in termini di periodicità e tempestività, sia di coerenza definitoria e classificatoria per le prime ed i secondi.

Questi rischi vanno attentamente valutati per aggiustare il PST alle effettive disponibilità di risorse ed agli eventuali condizionamenti che verranno da cambiamenti delle normative di riferimento. Per selezionare le priorità operative, sulla cui base verrà definito il PAA 2012, si farà riferimento al lavoro già svolto in occasione della preparazione del PAA 2011.

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LE RISORSE NECESSARIE E IL QUADRO FINANZIARIO 2012LE RISORSE NECESSARIE E IL QUADRO FINANZIARIO 2012LE RISORSE NECESSARIE E IL QUADRO FINANZIARIO 2012LE RISORSE NECESSARIE E IL QUADRO FINANZIARIO 2012----2014201420142014

Dal PST 2012-2014 emergono numerose indicazioni riguardanti il fabbisogno di risorse delle strutture dell’Istituto, ma finalmente, dopo il lavoro di riallineamento dell’intero processo di programmazione realizzato nel 2010, le previsioni formulate dalle diverse strutture dell’Istituto appaiono vicine a quelle ragionevolmente immaginabili sulla base del quadro finanziario disponibile. Infatti, le iniziative che le strutture hanno proposto di mettere in campo per il prossimo triennio comportano esigenze di risorse quantificate, sulla base delle risorse date, in circa 199 milioni di euro, al netto delle attività censuarie (tavola 1). Tale importo è stato ipotizzato sulla base di quanto indicato nel bilancio triennale 2011 – 2013 per l’anno 2012 tenendo conto di un avanzo di amministrazione presunto pari a circa 5 milioni di euro che allo stato attuale, tuttavia, si può stimare in incremento. Il livello su cui si dovrebbe invece assestare il bilancio stesso per il 2012 ed anni seguenti è almeno pari a quello attuale del bilancio di previsione 2011 aggiornato con le variazioni al mese di maggio 2011 pari a circa 205 milioni di euro. Dalla tavola 1 (redatta come anzidetto sulla base delle risorse date). Appare evidente, pertanto, che la differenza di circa 6 milioni di euro dovrà essere coperta attraverso maggiori risorse o attraverso risparmi nel corso del corrente esercizio.

Tavola 1Tavola 1Tavola 1Tavola 1 –––– STANZIAMENTI 2011 E PREVISIONI 2012STANZIAMENTI 2011 E PREVISIONI 2012STANZIAMENTI 2011 E PREVISIONI 2012STANZIAMENTI 2011 E PREVISIONI 2012 (al netto dei(al netto dei(al netto dei(al netto dei censimenti) censimenti) censimenti) censimenti)

CODICE CODICE CODICE CODICE CACACACATEGORIATEGORIATEGORIATEGORIA

DenominazioneDenominazioneDenominazioneDenominazione

ANNO 2011ANNO 2011ANNO 2011ANNO 2011 PREVISIONI PREVISIONI PREVISIONI PREVISIONI INIZIALI INIZIALI INIZIALI INIZIALI DI DI DI DI

COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA

ANNO 20ANNO 20ANNO 20ANNO 2011 11 11 11 PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI INIZIALI

RETTIFICATERETTIFICATERETTIFICATERETTIFICATE (Al 2(Al 2(Al 2(Al 26/5/20116/5/20116/5/20116/5/2011)))) * * * *

PREVISIONI 201PREVISIONI 201PREVISIONI 201PREVISIONI 2012** 2** 2** 2**

Titolo I Titolo I Titolo I Titolo I ---- SPESE CORRENTI SPESE CORRENTI SPESE CORRENTI SPESE CORRENTI 181.752.198181.752.198181.752.198181.752.198 187.748.758187.748.758187.748.758187.748.758 183.737.360183.737.360183.737.360183.737.360

1111 SPESE DI SPESE DI SPESE DI SPESE DI FUNZIONAMENTOFUNZIONAMENTOFUNZIONAMENTOFUNZIONAMENTO

152.216.598152.216.598152.216.598152.216.598 157.354.558157.354.558157.354.558157.354.558 153.537.160153.537.160153.537.160153.537.160

1.10 Spese per gli organi dell'Istituto

869.100 869.100 869.100

1.20 Oneri per il personale in attività di servizio

119.860.668 124.248.628 124.198.230

1.25 Spese per il personale non dipendente

100.000 350.000 350.000

1.30

Spese per l'acquisizione di beni di consumo e di servizi

27.316.830 28.106.830 25.049.830

1.60 Interessi passivi, oneri finanziari e tributari

1.125.000 1.125.000 1.125.000

1.80 Spese non classificabili in altre voci

2.945.000 2.655.000 1.945.000

2222 SPESE PER SPESE PER SPESE PER SPESE PER INTERVENTIINTERVENTIINTERVENTIINTERVENTI

29.535.60029.535.60029.535.60029.535.600 30.394.20030.394.20030.394.20030.394.200 30.200.20030.200.20030.200.20030.200.200

2.10

Spese per la raccolta, l'elaborazione e la diffusione dei dati statistici

29.109.600 29.968.200 29.968.200

2.20

Spese per la promozione della diffusione dei prodotti e dell'immagine dell'Istituto

426.000 426.000 232.000

PIANO STRATEGICO TRIENNALE 2012 – 2014

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Titolo II Titolo II Titolo II Titolo II ---- SPESE IN CONTO CAPITALE SPESE IN CONTO CAPITALE SPESE IN CONTO CAPITALE SPESE IN CONTO CAPITALE 17.425.00017.425.00017.425.00017.425.000 17.425.00017.425.00017.425.00017.425.000 15.315.315.315.325.00025.00025.00025.000

6666 SPESE PER SPESE PER SPESE PER SPESE PER INVESTIMENTIINVESTIMENTIINVESTIMENTIINVESTIMENTI

7.125.0007.125.0007.125.0007.125.000 7.125.0007.125.0007.125.0007.125.000 5.825.0005.825.0005.825.0005.825.000

6.10 Acquisizione di risorse informatiche

2.200.000 2.200.000 1.800.000

6.30 Altre immobilizzazioni materiali

4.925.000 4.925.000 4.025.000

7777 ALTRE SPESE IN ALTRE SPESE IN ALTRE SPESE IN ALTRE SPESE IN CONTO CAPITALECONTO CAPITALECONTO CAPITALECONTO CAPITALE

10.000.00010.000.00010.000.00010.000.000 10.000.10.000.10.000.10.000.000000000000 9.200.0009.200.0009.200.0009.200.000

7.10

Indennità al personale cessato dal servizio

10.000.000 10.000.000 9.200.000

8888

ESTINZIONE DI ESTINZIONE DI ESTINZIONE DI ESTINZIONE DI MUTUI, MUTUI, MUTUI, MUTUI, ANTICIPAZIONI E ANTICIPAZIONI E ANTICIPAZIONI E ANTICIPAZIONI E DEBITI DIVERSIDEBITI DIVERSIDEBITI DIVERSIDEBITI DIVERSI

300.000300.000300.000300.000 300.000300.000300.000300.000 300.000300.000300.000300.000

8.10 Estinzione debiti diversi

300.000 300.000 300.000

TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE 199.177.198199.177.198199.177.198199.177.198 205.205.205.205.173.758173.758173.758173.758 199.062.360199.062.360199.062.360199.062.360

* Dati comprensivi del I elenco di variazioni al bilancio deliberato a seguito del decreto n. 26624 dell’11 marzo 2011, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, trasmesso all’Istat con nota n. 46928 del 23 marzo 2011, con il quale vengono assegnate le risorse, in termini di competenza e di cassa, in applicazione dell’art. 7, comma 18 del decreto legge n. 78/2010, convertito nella legge n. 122/2010, in base al quale, al fine di razionalizzare e semplificare le funzioni di analisi e studio in materia di politica economica, l’ISAE è stato soppresso e le relative funzioni sono state trasferite al Ministero dell’economia e delle finanze e all’Istat.

** I dati relativi alle previsioni 2012 derivano da una previsione che integra i dati del bilancio triennale 2011-2013 (al netto dei censimenti) tenendo conto della dotazione 2012 prevista dal Decreto di cui sopra (ex ISAE) e di un incremento delle spese per la raccolta, elaborazione e diffusione dei dati statistici.

La tavola 2 mostra una prima stima di come nel primo anno del triennio la spesa complessiva si ripartirebbe tra gli obiettivi strategici e tra le aree tematiche, al netto dei costi diretti relativi ai censimenti.

PIANO STRATEGICO TRIENNALE 2012 – 2014

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Tavola 2 Tavola 2 Tavola 2 Tavola 2 ---- Costi per obiettivo strategico Costi per obiettivo strategico Costi per obiettivo strategico Costi per obiettivo strategico ---- stima 2012 stima 2012 stima 2012 stima 2012

OBIETOBIETOBIETOBIETTIVO STRATEGICO TIVO STRATEGICO TIVO STRATEGICO TIVO STRATEGICO LUNGO TERMINELUNGO TERMINELUNGO TERMINELUNGO TERMINE

DETTAGLIO OBIETTIVO OS 02DETTAGLIO OBIETTIVO OS 02DETTAGLIO OBIETTIVO OS 02DETTAGLIO OBIETTIVO OS 02 COSTI COSTI COSTI COSTI

PERSONALEPERSONALEPERSONALEPERSONALE AAAAltri costi ltri costi ltri costi ltri costi direttidirettidirettidiretti

TotaleTotaleTotaleTotale Costi direttiCosti direttiCosti direttiCosti diretti

COSTI COSTI COSTI COSTI GENERALIGENERALIGENERALIGENERALI

COSTI COSTI COSTI COSTI TOTALITOTALITOTALITOTALI

Valutare le esigenze informative 4.374.963 36.630 4.411.593 1.180.375 5.591.968 Produrre informazione statistica rilevante Assicurare il rispetto dei regolamenti

statistici 37.941.000 25.998.858 63.939.858 10.236.570 74.176.427

Censimenti generali 13.217.548 0 13.217.548 3.566.125 16.783.674 Archivi 3.595.465 825.560 4.421.025 970.065 5.391.090 Produrre informazione statistica rilevante 11.745.626 4.414.800 16.160.426 3.168.997 19.329.423

Produrre informazione statistica rilevanteProdurre informazione statistica rilevanteProdurre informazione statistica rilevanteProdurre informazione statistica rilevante TotaleTotaleTotaleTotale 66.499.63966.499.63966.499.63966.499.639 31.239.21831.239.21831.239.21831.239.218 97.738.85797.738.85797.738.85797.738.857 17.941.75717.941.75717.941.75717.941.757 115.680.614115.680.614115.680.614115.680.614

Condurre ricerche metodologiche e applicate 7.379.291 11.452 7.390.743 1.990.950 9.381.693

Sviluppare il Sistan 2.559.175 27.400 2.586.575 690.471 3.277.046

Favorire lo sviluppo dei sistemi informativi della PA 3.726.111 250.797 3.976.908 1.005.313 4.982.221

Contribuire allo sviluppo del SSE 1.799.021 176.592 1.975.613 485.380 2.460.994

Diffondere e comunicare l'informazione statistica e le analisi 8.995.517 374.194 9.369.711 2.427.011 11.796.723

Promuovere la formazione e la cultura statistica 969.289 73.720 1.043.009 261.517 1.304.526

Sviluppare processi amministrativi e gestionali 32.841.360 1.582.570 34.423.929 8.860.675 43.284.605

Migliorare capitale umano e condizioni di lavoro 1.025.334 0 1.025.334 276.637 1.301.971

TOTALETOTALETOTALETOTALE 130.169.700130.169.700130.169.700130.169.700 33.772.57233.772.57233.772.57233.772.572 163.942.273163.942.273163.942.273163.942.273 35.120.08735.120.08735.120.08735.120.087 199.062.360199.062.360199.062.360199.062.360

Fonte: Programma Annuale delle Attività 2011 e Bilancio di Previsione 2011

Note: La ripartizione dei costi generali è stata parametrata ai costi di personale, Il personale comprende circa 316 risorse aggiuntive e relativi costi.

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Appendice 1 Appendice 1 Appendice 1 Appendice 1 ---- Principali attività previste nel triennio 2011Principali attività previste nel triennio 2011Principali attività previste nel triennio 2011Principali attività previste nel triennio 2011----2013 per obiettivo 2013 per obiettivo 2013 per obiettivo 2013 per obiettivo strategicostrategicostrategicostrategico

1. Valutare le esigenze informative attraverso un dialogo continuo con gli utenti Valutare le esigenze informative attraverso un dialogo continuo con gli utenti Valutare le esigenze informative attraverso un dialogo continuo con gli utenti Valutare le esigenze informative attraverso un dialogo continuo con gli utenti

- Istituzione del Consiglio Nazionale degli Utenti e rilevazione delle esigenze informative

2. Produrre informazione statistica rilevante per gli utenti nazionali e internazionali Produrre informazione statistica rilevante per gli utenti nazionali e internazionali Produrre informazione statistica rilevante per gli utenti nazionali e internazionali Produrre informazione statistica rilevante per gli utenti nazionali e internazionali secondo i più elevati standard qualitativi e rigorosi principi eticosecondo i più elevati standard qualitativi e rigorosi principi eticosecondo i più elevati standard qualitativi e rigorosi principi eticosecondo i più elevati standard qualitativi e rigorosi principi etico----professionaliprofessionaliprofessionaliprofessionali

- Statistiche sociali o Sviluppo delle statistiche sulle migrazioni e delle statistiche demografiche o Miglioramento dell’archivio INA-SAIA, anche in relazione alle attività censuarie o Sviluppo di un sistema informativo sui servizi sociali o Andata a regime del sistema informativo sulle professioni o Nuova indagine su presidi socio-assistenziali con acquisizione dati via web o Riorganizzazione delle statistiche su istruzione e cultura o Riorganizzazione delle statistiche sanitarie o Razionalizzazione dell’indagine sugli incidenti stradali o Rilevazioni sugli sbocchi professionali del dottori di ricerca, dei laureati e dei

diplomati o Rilevazione sui musei non statali o Rilevazione sui servizi all’infanzia o Indagine su nascite e parti

- Conti nazionali o Revisione dei conti nazionali per la nuova classificazione NACE o Revisione dei conti nazionali per l’introduzione del nuovo SEC o Potenziamento delle statistiche sulla finanza pubblica o Revisione delle metodologie di stima dell’economia sommersa o Sviluppo del conto satellite del turismo o Sviluppo di un prototipo di conto satellite per la ricerca e sviluppo o Integrazione della distribuzione del reddito nei conti nazionali o Ulteriore sviluppo della contabilità ambientale finalizzato al miglioramento

della tempestività e del dettaglio territoriale

- Statistiche economiche o Completamento delle indagini trimestrali sul fatturato dei servizi o Nuova indagine sui prezzi all’importazione o Nuova indagine sui prezzi dell’output dei servizi o Completamento della ristrutturazione delle indagini sui trasporti o Riorganizzazione delle indagini sul turismo o Aumento della tempestività delle statistiche strutturali sul costo del lavoro e

sulle retribuzioni (LCS e SES) o Sviluppo di nuove tipologie di indicatori strutturali e congiunturali sull’input di

lavoro o Sviluppo di un indicatore trimestrale della produzione dei servizi o Riorganizzazione delle statistiche strutturali sulle imprese o Aggiornamento del sistema delle statistiche agricole e sviluppo di indicatori

socio-economici, agroambientali ed infrastrutturali relativi alle aree del piano di sviluppo strategico delle aree rurali

o Ampliamento del sistema informativo statistico del commercio estero con la produzione di statistiche sugli scambi con l'estero di merci, servizi e sulle attività delle imprese multinazionali

o Nuovi indicatori sui prezzi al consumo o Sviluppo del portale delle Pubbliche Amministrazioni

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- Censimenti, registri ed attività post-censuarie o Censimenti della popolazione, delle abitazioni, dell’industria e dei servizi, del

non-profit o Produzione e valorizzazione delle informazioni geo-statistiche di dettaglio sub

comunale, con particolare attenzione alla geo-codifica di archivi statistici di fonte amministrativa

o Sviluppo del registro statistico delle aziende agricole o Sviluppo del registro statistico del non-profit e rilancio delle rilevazioni

campionarie o Studio per la realizzazione di un censimento continuo della popolazione o Sviluppo del registro delle persone fisiche e delle famiglie o Revisione post censuaria delle basi territoriali o Produzione delle aree di censimento o Realizzazione e aggiornamento dell’archivio nazionale di strade e numeri civici

geo-codificati alle sezioni di censimento o Completamento del registro sulle imprese o Sviluppo dell’Euro group register o Aumento della tempestività del rilascio del registro ASIA Sviluppo degli archivi satellite di settore (imprese-lavoratori, punti vendite)

3. Condurre ricerche metodologiche e applicate allo scopo di migliorare i processi di Condurre ricerche metodologiche e applicate allo scopo di migliorare i processi di Condurre ricerche metodologiche e applicate allo scopo di migliorare i processi di Condurre ricerche metodologiche e applicate allo scopo di migliorare i processi di produzione dell’informazione statistica e contribuire alla conoscenza della realtà produzione dell’informazione statistica e contribuire alla conoscenza della realtà produzione dell’informazione statistica e contribuire alla conoscenza della realtà produzione dell’informazione statistica e contribuire alla conoscenza della realtà economica, sociale e ambientale dell’Italeconomica, sociale e ambientale dell’Italeconomica, sociale e ambientale dell’Italeconomica, sociale e ambientale dell’Italiaiaiaia - Potenziamento delle tecniche di acquisizione e gestione dei dati

o Potenziamento della cattura dati via web dalle imprese e per le indagini agricole o Reingegnerizzazione della cattura dati dalle istituzioni (Istatel, Modem) o Sviluppo del nuovo sistema di acquisizione dati prezzi al consumo o Reingegnerizzazione dell’acquisizione dei dati amministrativi

- Gestione e diffusione dati e metadati o Sviluppo di un sistema integrato di metadati e dell’uso di SDMX o Messa in sicurezza e sviluppo dell’archivio dei microdati (ARMIDA) o Sviluppo del data warehouse di microdati amministrativi validati (ARMIDA) o Revisione del sistema informativo della contabilità nazionale o Potenziamento degli strumenti software generalizzati o Completamento del sistema di disaster recovery o Realizzazione del sistema informativo geografico o Reingegnerizzazione delle indagini strutturali imprese

- Messa a regime delle review di qualità

4. Sviluppare il Sistema Statistico Nazionale per accrescere l’offerta e la qualità Sviluppare il Sistema Statistico Nazionale per accrescere l’offerta e la qualità Sviluppare il Sistema Statistico Nazionale per accrescere l’offerta e la qualità Sviluppare il Sistema Statistico Nazionale per accrescere l’offerta e la qualità dell’informazione statistica fornita alladell’informazione statistica fornita alladell’informazione statistica fornita alladell’informazione statistica fornita alla collettività collettività collettività collettività - Revisione del d. lgs. 322/89 - Nuovo sito web Sistan - Rilancio dei circoli di qualità - Nuove procedure di approvazione del PSN - Andata a regime del Codice della statistica italiana - Estensione di I.Stat ad altri enti SISTAN - Ridefinizione dei compiti tra Istat e altri enti Sistan per i seguenti settori:

o Agricoltura o Istruzione o Giustizia o Migrazioni o Lavoro o Sanità

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5. Favorire lo sviluppo coordinato dei sistemi informativi della pubblica amministrazione e Favorire lo sviluppo coordinato dei sistemi informativi della pubblica amministrazione e Favorire lo sviluppo coordinato dei sistemi informativi della pubblica amministrazione e Favorire lo sviluppo coordinato dei sistemi informativi della pubblica amministrazione e la loro utilizzazione per fini statistici, così da ala loro utilizzazione per fini statistici, così da ala loro utilizzazione per fini statistici, così da ala loro utilizzazione per fini statistici, così da accrescere l’informazione disponibile, ccrescere l’informazione disponibile, ccrescere l’informazione disponibile, ccrescere l’informazione disponibile, massimizzando l’integrazione delle fonti e minimizzando il carico statistico sui massimizzando l’integrazione delle fonti e minimizzando il carico statistico sui massimizzando l’integrazione delle fonti e minimizzando il carico statistico sui massimizzando l’integrazione delle fonti e minimizzando il carico statistico sui rispondentirispondentirispondentirispondenti - Sviluppo dei web service per le classificazioni - Sviluppo delle iniziative sulla modulistica amministrativi - Produzione e integrazione di nuova informazione statistica a supporto dei processi

di valutazione delle politiche di sviluppo

6. Contribuire allo sviluppo del Sistema Statistico Europeo e favorire la cooperazione Contribuire allo sviluppo del Sistema Statistico Europeo e favorire la cooperazione Contribuire allo sviluppo del Sistema Statistico Europeo e favorire la cooperazione Contribuire allo sviluppo del Sistema Statistico Europeo e favorire la cooperazione internazionale in campo statisticointernazionale in campo statisticointernazionale in campo statisticointernazionale in campo statistico - Sviluppo dei progetti di cooperazione prioritariamente verso il Mediterraneo e i

Balcani - Sviluppo dei progetti europei di R&S e della partecipazione alle reti Essnet - Sviluppo del Census Hub europeo

7. Diffondere e comunicare in modo efficace l’informazione statistica e le analisi realizzDiffondere e comunicare in modo efficace l’informazione statistica e le analisi realizzDiffondere e comunicare in modo efficace l’informazione statistica e le analisi realizzDiffondere e comunicare in modo efficace l’informazione statistica e le analisi realizzate ate ate ate per favorire la conoscenza della realtà economica, sociale ed ambientale dell’Italia e per favorire la conoscenza della realtà economica, sociale ed ambientale dell’Italia e per favorire la conoscenza della realtà economica, sociale ed ambientale dell’Italia e per favorire la conoscenza della realtà economica, sociale ed ambientale dell’Italia e migliorare i processi decisionali dei soggetti privati e delle istituzioni pubblichemigliorare i processi decisionali dei soggetti privati e delle istituzioni pubblichemigliorare i processi decisionali dei soggetti privati e delle istituzioni pubblichemigliorare i processi decisionali dei soggetti privati e delle istituzioni pubbliche - Implementazione della nuova strategia di comunicazione - Potenziamento del nuovo sito web - Sviluppo delle pagine regionali di I.Stat - Completamento, messa in esercizio e sviluppo di I.Star - Integrazione in I.Stat dei sistemi informativi tematici - Sviluppo del datawarehouse per i dati censuari e gli archivi - Adozione di nuovi strumenti di visualizzazione - Attivazione della diffusione di comunicati stampa da parte degli uffici regionali - Miglioramento dell’accesso e della diffusione dei servizi personalizzati e dei dati per

la ricerca - Attivazione diffusione da parte degli uffici regionali tramite Laboratorio ADELE - Digitalizzazione della biblioteca - Passaggio ad un nuovo modello di editoria digitale - Potenziamento degli strumenti di diffusione dell’informazione statistica, attraverso

la realizzazionen di analisi e di prodotti innovativi - Utilizzazione di tecniche web 2.0 nei rapporti con l’utenza - Sviluppo di wikicis - Potenziamento del sistema SMART per stime per piccole aree - Newsletter Istat

8. Promuovere la cultura statistica per migliorare la comprensione, a livello istituzionale e Promuovere la cultura statistica per migliorare la comprensione, a livello istituzionale e Promuovere la cultura statistica per migliorare la comprensione, a livello istituzionale e Promuovere la cultura statistica per migliorare la comprensione, a livello istituzionale e dei singoli cittadindei singoli cittadindei singoli cittadindei singoli cittadini, dell’informazione prodotta sulla realtà sociale, economica ed i, dell’informazione prodotta sulla realtà sociale, economica ed i, dell’informazione prodotta sulla realtà sociale, economica ed i, dell’informazione prodotta sulla realtà sociale, economica ed ambientale dell’Italia e per favorire un suo corretto utilizzoambientale dell’Italia e per favorire un suo corretto utilizzoambientale dell’Italia e per favorire un suo corretto utilizzoambientale dell’Italia e per favorire un suo corretto utilizzo - Realizzazione del progetto per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia - Iniziative verso i giovani - Avvio di corsi sull’uso delle statistiche per giornalisti

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9. Sostenere la produzione statistica attraverso processi amministrativi e gestionali di Sostenere la produzione statistica attraverso processi amministrativi e gestionali di Sostenere la produzione statistica attraverso processi amministrativi e gestionali di Sostenere la produzione statistica attraverso processi amministrativi e gestionali di elevata qualitàelevata qualitàelevata qualitàelevata qualità - Andata a regime del sistema informativo del personale - Piena integrazione dei processi di pianificazione e controllo e sviluppo di

indicatori di reporting strategico - Miglioramento delle procedure sanzionatorie - Nuovo sistema di posta elettronica con strumenti di lavoro collaborativo - Sviluppo di nuovi strumenti di gestione degli asset patrimoniali informatici - Sviluppo del sistema di risk management - Sviluppo dell’internal auditing per i servizi amministrativi - Nuovi sistemi di programmazione, assegnazione, gestione dei contratti - Nuovi standard per la definizione delle procedure e revisione degli oneri

informativi sulle strutture di produzione

10.10.10.10. Sviluppare il capitale umano e migliorare le condizioni di lavoro del personale Sviluppare il capitale umano e migliorare le condizioni di lavoro del personale Sviluppare il capitale umano e migliorare le condizioni di lavoro del personale Sviluppare il capitale umano e migliorare le condizioni di lavoro del personale - Avvio della Scuola Superiore di Statistica - Realizzazione della banca dati competenze - Nuovo sistema di valutazione dei dirigenti e del personale - Miglioramento delle procedure di acquisizione del personale - Investimenti per migliorare la qualità delle sedi - Progettazione della sede unica

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PARTE II PARTE II PARTE II PARTE II –––– IL QUADRO DETTA IL QUADRO DETTA IL QUADRO DETTA IL QUADRO DETTAGLIATO PER DIREZIONEGLIATO PER DIREZIONEGLIATO PER DIREZIONEGLIATO PER DIREZIONE

1. PRESIDENZA (PRES)

ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE (OIV)

2. DIREZIONE GENERALE – (DGEN, RAG, PEC)

3. Direzione centrale del personale (DCPF, ATG, EPL)

4. Direzione per attività amministrative e gestione del patrimonio (DCAP, ABS, LTA)

5. Direzione per affari istituzionali, giuridici e legali (DCIG, ALC, AGO)

6. DIPARTIMENTO PER LA PRODUZIONE STATISTICA E IL COORDINAMENTO TECNICO

SCIENTIFICO (DPTS, CIS)

7. Direzione centrale per lo sviluppo e il coordinamento del Sistema statistico nazionale e della

rete territoriale (DCSR, SIS, LPS, AUI, Sedi regionali, CAM, SIC)

8. Direzione centrale per le esigenze degli utilizzatori, integrazione e territorio (DCET, GIO, INT,

SID, QRC)

9. Direzione centrale registri statistici, dati amministrativi e statistiche sulla Pubblica

Amministrazione (DCAR, REG, DAM, SIP)

10. Direzione centrale comunicazione ed editoria (DCCE, COM, EDI)

11. Direzione centrale per le tecnologie e il supporto metodologico (DCMT, GIT, SVS, MMS)

12. Direzione centrale dei censimenti generali (DCCG, MTC, SCD, SCE, SAC)

13. Direzione centrale della contabilità nazionale (DCCN, OBS, CSA, DDR, FIP)

14. Direzione centrale delle Statistiche economiche congiunturali (DCSC, SCI, SER, OCC)

15. Direzione centrale delle Statistiche strutturali sulle imprese, agricoltura, commercio con

l’estero e prezzi al consumo (DCSP, PRE, COE, SAG, SSI)

16. Direzione centrale per le Statistiche e le indagini sulle Istituzioni sociali (DCIS, DEM, ISC, SAN)

17. Direzione centrale per le indagini su condizioni e qualità della vita (DCCV, CEF, FOL, SDS,

AMB)

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PRESIDENZAPRESIDENZAPRESIDENZAPRESIDENZA

1111 Presidenza (Presidenza (Presidenza (Presidenza (PRESPRESPRESPRES))))

Nel corso del triennio 2012-2014 le strutture della Presidenza saranno fortemente impegnate non solo nell’attività corrente legata al coordinamento tecnico-scientifico delle attività dell’Istituto, ivi compreso quella che concerne le relazioni internazionali, ma nel consolidamento del processo di riorganizzazione, iniziato con l’approvazione del decreto di riordino .

La Presidenza intensificherà la propria funzione di indirizzo volta alla promozione dell’innovazione e della qualità delle attività e dei prodotti dell’Istituto, attraverso la programmazione di incontri strategici con il management e i dipendenti, ai fini del consolidamento del ridisegno della governance complessiva interna dell’Istituto.

In particolare, l’istituzione del Comitato di Presidenza, la convocazione delle riunioni periodiche del Comitato Innovazione e Ricerca e degli altri incontri, anche con l’obiettivo di potenziare le capacità di collaborazione e di networking che coinvolgono l’Istituto, il sistema e gli altri soggetti pubblici e privati, rafforzeranno le funzioni strategiche e di supporto della Presidenza alle attività dell’Istituto e degli organi di governo dell’Ente.

Inoltre, la Presidenza sarà impegnata nel miglioramento della gestione delle informazioni, delle comunicazioni e dei flussi documentali al suo interno e con le altre strutture dell’Istituto, grazie all’utilizzo di tecnologie atte alla condivisione dell’informazione e alla semplificazione e dematerializzazione dei flussi informativi e documentali.

La Presidenza sarà anche fortemente coinvolta nelle attività di avvio della "Scuola superiore di statistica e di analisi sociali ed economiche", nella definizione del suo assetto definitivo e nell’attuazione di strategie di indirizzo e iniziative formative.

Per quanto concerne le relazioni internazionali, si rafforzeranno i rapporti con le Istituzioni dell’Unione Europea, gli organismi internazionali e gli Istituti nazionali di statistica degli altri paesi, anche attraverso la partecipazione ai gruppi di lavoro tematici a livello europeo ed internazionale. La partecipazione del Presidente nel ruolo di membro nel Comitato del Sistema Statistico Europeo, nel Partnership Group, nella Commissione Statistica dell’ONU, nel Comitato statistico dell’OCSE e nel Bureau della Conferenza degli statistici europei rappresenterà una importante opportunità per svolgere un ruolo più incisivo nei processi decisionali europei ed internazionali.

Per il sistema della rotazione semestrale per la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, come previsto dalla Decisione del Consiglio del 1 gennaio 2007 relativa all'ordine dell'esercizio della presidenza del Consiglio (2007/5/CE, Euratom), nel corso del 2014, l’Istituto sarà impegnato nella preparazione e guida del semestre di Presidenza di turno nel settore della statistica.

Scuola superiore di statistica e di analisi sociali ed economiche: formazioScuola superiore di statistica e di analisi sociali ed economiche: formazioScuola superiore di statistica e di analisi sociali ed economiche: formazioScuola superiore di statistica e di analisi sociali ed economiche: formazione per il personale ne per il personale ne per il personale ne per il personale Istat, Sistan e per l’utenza esternaIstat, Sistan e per l’utenza esternaIstat, Sistan e per l’utenza esternaIstat, Sistan e per l’utenza esterna

La «Scuola superiore di statistica e di analisi sociali ed economiche», prevista dal DPR n. 166 del 7 ottobre 2010, costituirà l’innovazione più significativa per le attività di formazione e di facilitazione dei processi di condivisione delle conoscenze sia all’interno dell’Istat e del Sistema statistico nazionale sia in altri ambiti pubblici e privati. Sarà curata la fase fondativa della Scuola, sotto il profilo organizzativo, sotto quello delle fonti di finanziamento e del consolidamento della struttura partenariale, in particolare attraverso gli accordi con la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione e con la Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze. L’offerta formativa si esprimerà attraverso un primo piano di azione che assicurerà

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continuità di investimenti verso l’Istat e il Sistan e un secondo che, rappresentando il salto di paradigma, avvierà le attività per generare l’offerta verso gli stakeholders esterni al Sistan (università, enti pubblici e privati, soggetti stranieri). Le attività per il personale dell’Istat manterranno i tratti distintivi maturati, pur nei limiti del taglio di risorse disposto dalla Legge n. 122/10 e dalla Direttiva Dipartimento Funzione Pubblica n. 10/10. Riguarderanno: la formazione dirigenziale, legata in particolare alle situazioni di cambiamento che impegnano la responsabilità della dirigenza; la formazione tecnico-istituzionale (statistica, economica, demo-sociale), da calibrare in modo da contemperare le esigenze di medio-lungo periodo e le esigenze più pressanti relative ai cicli produttivi; la formazione informatica; la formazione di area organizzativo-manageriale e giuridica orientata agli adeguamenti alla normativa e all’evoluzione di taluni più significativi processi di produzione. Gli investimenti in formazione verso il Sistan agevoleranno le diverse fasi di sviluppo e aggiornamento del Sistema. Gli interventi verso gli altri ambiti pubblici e privati attraverseranno una fase obbligata di conoscenza della nuova utenza. Alcuni prodotti già maturi costituiranno la prima presentazione ‘pubblica’ della Scuola: corsi in partenariato con le università; iniziative con la SSPA e la SSEF anche per i processi di reclutamento e formazione iniziale della dirigenza; offerta di tirocini; formazione verso l’utenza straniera (come i corsi per l’European Statistical Training Programme e la formazione per la cooperazione statistica internazionale). Vi saranno in parallelo azioni di progettazione e ricerca orientate alla proposta formativa della fase centrale e conclusiva del triennio, che conterrà, tra l’altro, e-learning blended e cicli di seminari, anche nella forma innovativa del webinar.

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DIREZIONE GENERALEDIREZIONE GENERALEDIREZIONE GENERALEDIREZIONE GENERALE

2222 Direzione Generale (DGEN, Direzione Generale (DGEN, Direzione Generale (DGEN, Direzione Generale (DGEN, RAG, PECRAG, PECRAG, PECRAG, PEC))))

2.2.2.2.1111 Sintesi delle attiSintesi delle attiSintesi delle attiSintesi delle attività delvità delvità delvità del triennio triennio triennio triennio Superata la fase sperimentale di introduzione del Risk, la programmazione delle attività per il prossimo triennio è indirizzata al completamento del Sistema di Risk Managementcompletamento del Sistema di Risk Managementcompletamento del Sistema di Risk Managementcompletamento del Sistema di Risk Management, attraverso un percorso graduale e parallelo, esteso a tutti i processi organizzativi e gestionali. L’obiettivo finale è la predisposizione di un quadro metodologico e procedurale, integrato e pervasivo, che consenta lo svolgimento coerente e controllato delle attività dell’Istituto nonché di accrescere la qualità dei processi di supporto alla produzione, grazie alla rimozione totale o parziale di eventuali fattori ostativi e poter disporre tempestive azioni di risposta ai rischi che si manifestano nella gestione delle attività. Nel primo anno, 2012, saranno, pertanto, completate le analisi dei processi e predisposti i cataloghi dei rischi relativi ai singoli asset organizzativi dell’Istituto, formalizzati gli indicatori di segnalazione e, dopo l’elaborazione della Mappa delle criticità aziendali, verranno predisposte e monitorate le azioni di risposta. Pertanto, relativamente al primo anno si prevede di analizzare i 2/3 dei macro processi dell’Istituto, e di completare l’analisi con la contestuale entrata a regime del Sistema. Contestualmente si intende sviluppare un sistema di reporting e dalle azioni di risposta, sia preventive che successive, così che divenga parte integrante dell’intero sistema di Risk management.

Un altro obiettivo principale è quello di una sempre maggiore coincidenza tra bilancio di coincidenza tra bilancio di coincidenza tra bilancio di coincidenza tra bilancio di previsione aprevisione aprevisione aprevisione annuale e Piano annuale delle Attività,nnuale e Piano annuale delle Attività,nnuale e Piano annuale delle Attività,nnuale e Piano annuale delle Attività, al fine migliorare l’attendibilità degli strumenti di previsione adottati e diminuire l’onere per i rispondenti. La misurazione del risultato avverrà attraverso la predisposizione di Report che analizzino la coerenza dei dati, misurando:

1. gli scostamenti rilevanti tra le voci di bilancio coerenti con il Programma annuale delle attività ed i dati forniti da Dipartimenti e Direzioni ai fini della costruzione del bilancio di previsione annuale;

2. gli scostamenti rilevanti tra voci di bilancio coerenti con il piano triennale dei fabbisogni di personale e i dati forniti dalla Direzione del Personale ai fini della costruzione del bilancio di previsione annuale.

Nel corso del 2011, è prevista la verifica dell’estensione di LIBRA alle funzioni di Pianificazione e Bilancio in modo da raggiungere, negli anni successivi, una piena integrazione degli strumenti di pianificazione. Inoltre, la coerenza tra piano annuale delle attività e piani settoriali, nonché lo sviluppo di azioni previste dal piano della performance ma inserite nel PAA, dovrà essere il necessario completamento dell’obiettivo di integrazione di tutti gli strumenti di pianificazione.

Il processo di programmazione e controllo rappresenta il motore del controllo interno oltre ad essere un elemento essenziale per assumere decisioni a vari livelli di responsabilità. Esso si articola nella Pianificazione Strategica di lungo periodo, nella Programmazione di medio periodo e nel Controllo di Gestione; l’attività di monitoraggio appare al momento la più critica per l’Istituto. I principali strumenti economici della Programmazione e del Controllo di Gestione, sui quali si interverrà nel prossimo futuro, sono: il Budget, la Contabilità analitica ed il Sistema di Reporting. In particolare, la Contabilità analiticaContabilità analiticaContabilità analiticaContabilità analitica assume un’utilità fondamentale per la valutazione delle attività programmate anche in termini economici, confrontando i costi sostenuti con l’utilità generata dalle risorse investite. La Contabilità analitica, obbligatoria per legge, in realtà, da ormai oltre un decennio, consentirebbe finalmente di imputare i costi sostenuti e le entrate percepite all’organizzazione nel suo complesso, ai centri di responsabilità e ai singoli progetti/servizi. D’altra parte, il BudgetBudgetBudgetBudget,

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essendo uno strumento di programmazione e controllo che evidenzia i risultati in termini economico-finanziari e le risorse economiche necessarie, valutate in ragione del deperimento e dell’utilità dei beni consumati è fondamentale per fornire i parametri economico-finanziari con cui confrontare i risultati conseguiti e motivare il management con la fissazione di parametri-obiettivo eventualmente abbinati al sistema di valutazione. Il monitoraggio delle monitoraggio delle monitoraggio delle monitoraggio delle attivitàattivitàattivitàattività, a sua volta, dovrà essere supportato da un adeguato sistema di Reporting direzionale diretto, innanzitutto:

- ad evitare la presenza di dati diversi relativi alla stessa informazione; - a consentire la tempestività dell’informazione; - ad esprimere sinteticamente e chiaramente le informazioni di supporto al processo

decisionale; - a salvaguardare l’integrità dei dati e la trasparenza delle informazioni.

Nel triennio, si prevede di completare il percorso di verifica di compatibilità delle norme attinenti la contabilità economica con l’organizzazione dell’Istituto e di promuovere le iniziative necessarie ad introdurre la sperimentazione di queste nuove forme contabili. A seguito dei risultati conseguiti, l’Istat disporrà degli elementi necessari per decidere la tipologia degli strumenti di contabilità e budget di cui dotarsi.

L’auditing dei servizi e dei processi di produzione della pubblica amministrazione rappresenta la base di una buona governance del settore pubblico e la sua introduzione all’interno dell’Istituto consentirà di adempiere ai propri doveri di accountability verso i cittadini, perseguendo efficacemente, efficientemente ed eticamente i propri obiettivi. Dopo la fase di studio degli standard internazionali e delle best practice che governano l’attività di audit e gli approfondimenti sulle disposizioni in materia, sia a livello nazionale che internazionale, sono stati analizzati con spirito critico alcuni esempi di applicazione del sistema di auditing all’interno della pubblica amministrazione per avere uno strumento di benchmarking utile alla formazione della funzione di audit. Tale fase deve ritenersi propedeutica alla costituzione di una funzione indipendente in grado di garantire la corretta governance dell’Istituto. L’entrata a regime della funzione permetterà di generare un valore aggiunto per l’Istituto in quanto migliorerà i processi di governance, di controllo e di gestione dei rischi. In quest’ultimo settore l’attività di internal audit svolge un ruolo strategico, sia in fase di impostazione della metodologia, sia in fase di esercizio del sistema attraverso le attività di assurance sui processi di gestione e valutazione dei rischi, di valutazione del sistema di reporting dei rischi principali e di revisione della gestione delle principali criticità dell’Istituto.

A partire dall’aprile 2010, è stata attivata l’utenza di Posta Elettronica Certificata (PEC)Posta Elettronica Certificata (PEC)Posta Elettronica Certificata (PEC)Posta Elettronica Certificata (PEC) che ha avuto come utilizzo primario quello di ricevere le istanze dei cittadini attraverso la cosiddetta “PEC gratis al cittadino”. Per rendere ancora più immediata la comunicazione con i cittadini sono state attivate due ulteriori caselle PEC dedicate ai Censimenti Generali.

Per rafforzare il dialogo con il mondo esterno e soprattutto per utilizzare la PEC nell’interscambio tra pubbliche amministrazioni, è in corso di sviluppo un apposito piano che prevederà l’attivazione di altre utenze certificate in modo da rendere la comunicazione più immediata e la trasmissione di documenti più sicura.

Nel prossimo triennio le attività saranno rivolte alla messa a regime del fascicolo personale elettronico per il personale dipendente, in modo da mantenere sempre aggiornata la posizione curriculare ed agevolare eventuali valutazioni dei titoli in fase di concorso senza rischi di duplicazione delle informazioni o perdita delle stesse.

Nel corso del triennio sarà, inoltre, messo in opera il nucleo minimo del protocollo informatico, e sarà sviluppato il sistema di gestione informativo dei flussi documentali.

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2.22.22.22.2 Principali innovazioni e variazioniPrincipali innovazioni e variazioniPrincipali innovazioni e variazioniPrincipali innovazioni e variazioni Si intende rafforzare l’integrazione con i processi di pianificazione e controllo e di valutazione delle performance, al fine di garantire una miglior trattamento del rischio anche sotto il profilo di una adeguata distribuzione delle risorse. In tal senso, il sistema di Risk management deve divenire parte integrante del PAA che includerà tutte le attività di mantenimento del sistema e le azioni di risposta ai rischi. Inoltre, saranno potenziate le attività di formazione del personale per permettere una maggior diffusione della cultura del rischio all’interno dell’Istituto e sviluppati gli strumenti di condivisione delle esperienze, utilizzando anche per un interscambio delle esperienze e delle conoscenze il sito http://risk.istat.it , rilasciato in lingua italiana e inglese. Tramite lo sviluppo del sistema di reporting verranno forniti gli strumenti informativi per verificare che l’Istituto sia allineato con le azioni definite in sede di programmazione al fine di evidenziare con tempestività il sorgere di eventuali problemi e/o opportunità nelle aree critiche della gestione, mantenendo la direzione a conoscenza di quanto accade all’interno dell’organizzazione. Questo consentirà di conoscere i risultati particolari e globali della gestione e utilizzarli nel processo decisionale, in modo da poter promuovere le adeguate azioni di miglioramento. A tale scopo saranno costruiti adeguati indicatori di rischio sia di tipo “preventivo” aventi lo scopo di segnalare l’insorgenza di situazioni critiche (early warnings), che di tipo “consuntivo” collegati alle azioni di miglioramento, che avranno lo scopo di verificare il superamento o meno della criticità rilevata. Infine, contestualmente all’estensione del Sistema a tutti i macroprocessi dell’Istituto, verranno avviate e sviluppate le iniziative finalizzate all’integrazione con il Sistema della qualità adottati per i processi statistici e per la gestione della sicurezza sul lavoro.

Nel corso del triennio le principali innovazioni che ci si prefigge di raggiungere riguardano sia aspetti di pianificazione che aspetti di contabilità. In relazione al primo aspetto, l’obiettivo principale riguarda il raggiungimento dell’integrazione di tutti i sistemi di pianificazione attraverso l’ampliamento dell’attuale sistema alla funzione di bilancio e di Pianificazione. In relazione al secondo aspetto, per allinearsi alla riforma della contabilità pubblica (Dlgs 196/09), l’Istituto in attesa del decreto legislativo per l’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle amministrazioni pubbliche, provvederà ad adeguare la propria struttura di bilancio predisponendo gli strumenti informatici e rimodulando i contenuti. Infine, lo sviluppo degli strumenti di contabilità economica, che prevedono l’articolazione dello schema di bilancio in programmi e missioni, favorirà anche l’avvio dei processi di budget all’interno dell’Istituto e degli altri strumenti di programmazione economica.

Le principali innovazioni collegate al sistema di Pianificazione programmazione e controllo che saranno apportate in Istituto avranno ricadute positive sia sulla contabilità analitica, sia sul budget che sul reporting. In relazione alla Contabilità analiticaContabilità analiticaContabilità analiticaContabilità analitica, tali ricadute si sostanziano nella:

- responsabilizzazione dei soggetti che effettivamente utilizzano le risorse; - verifica della corretta destinazione delle disponibilità acquisite; - quantificazione dell’efficienza del sistema produttivo (processi, strutture, ecc.).

L’imputazione dei costi per destinazione e non per natura, dovrebbe avvicinare il modello di programmazione ad una visione processuale e rispondere agli obblighi derivanti dalla recente riforma della contabilità pubblica (Dlgs. 196/09). Per allinearsi alla suddetta Riforma, l’Istituto, provvederà ad adeguare la propria struttura di bilancio predisponendo gli strumenti informatici e rimodulando i contenuti, e prevedendo l’articolazione del bilancio in Programmi e Missioni, equiparabili, di fatto, al criterio di destinazione delle risorse. Per quel che attiene il BudgetBudgetBudgetBudget, i punti di forza risiedono nell’articolazione per Centri di Responsabilità, in conformità alla normativa e ai regolamenti in corso di emanazione, nella ripartizione per intervalli di tempo infrannuali e nella traduzione degli obiettivi in termini economico-finanziari. Inoltre, l’introduzione di un sistema di budgeting, strumento essenziale per determinare il livello di conseguimento degli obiettivi assegnati, risulterà utile anche ai fini della valutazione della performance dei dirigenti così come previsto dai principi contenuti nel D. Lgs. 198/2009 e nel

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D. Lgs. 150/2009, in materia di definizione degli standard di qualità dei servizi pubblici e di misurazione e valutazione della performance.

Per quanto riguarda il Sistema di Reporting direzionaleSistema di Reporting direzionaleSistema di Reporting direzionaleSistema di Reporting direzionale, dovranno convivere ed essere sviluppati nel prossimo triennio:

a. il Reporting operativo connesso all’elaborazione del PST e PAA; b. il Reporting del Sistema di gestione dei rischi; c. il Reporting delle performance e della produttività delle strutture e individuale; d. il Reporting della contabilità analitica; e. le altre analisi di supporto agli organi direzionali e di governo dell’Istituto.

Il modello che si intende adottare per introdurre l’audit della qualità dei processi amministrativi è di tipo risk-based, ovvero finalizzato all’analisi dell’organizzazione a partire dall’analisi e della gestione delle criticità, onde convergere verso l’applicazione dell’Enterprise Risk Management (con particolare riferimento al Co.So. Framework: Internal Control – Integrated Framework/ 2004:2009) e accertare che le azioni e le procedure poste in essere per la risposta al rischio vengano adeguatamente rispettate. Per l’avvio dell’applicazione, sarà determinante il rapporto di coinvolgimento e di collaborazione tra le strutture coinvolte e il lavoro di coordinamento svolto dalla Commissione Tecnica per lo sviluppo del Sistema di Risk Management; saranno inoltre interessati in modo particolare altri organismi titolari di funzioni di audit in settori specifici presenti all’interno dell’Istituto, quali:

- l’Audit informatico che, di concerto con la Commissione Tecnica e coerentemente con il lavoro di analisi svolto dalla Commissione Tecnica per l’Audit Informatico, ha evidenziato le criticità ostative al raggiungimento degli obiettivi del settore, poi utilizzate per la redazione del Catalogo dei Rischi dei macroprocessi IC;.

- Audit di qualità, in quanto, nell’ambito dell’introduzione del Risk Management, la qualità dei processi statistici appare come un’area di rilevanza strategica. Pertanto, verranno sviluppate le attività per la realizzazione di un sistema integrato di gestione di tutte le fasi dei processi di produzione statistica a supporto del livello operativo del Risk Management, così da consentire guadagni in qualità ed efficienza dei processi statistici dell’Istituto nonché della qualità dei dati.

Inoltre, sarà dedicato particolare impegno nel rafforzare la funzione di audit in termini di conoscenze e competenze, allo scopo di garantire un sostegno sempre più qualificato all’operato dell’Istituto, rafforzando l’interazione con gli Organi sopra citati. Il progetto sarà supportato da un adeguato percorso di affiancamento e di formazione delle risorse interne in modo da provare a incidere anche sull’atteggiamento culturale attuale, anche se sommerso, di forte diffidenza verso ogni sistema di valutazione e controllo.

Per meglio gestire le informazioni relative ai dipendenti dell’Istituto, è in corso di introduzione il fascicolo personale elettronicofascicolo personale elettronicofascicolo personale elettronicofascicolo personale elettronico che rappresenta un modulo del nuovo sistema di gestione del personale URBI introdotto in Istituto. Questo strumento consentirà di gestire a livello informatico tutte le informazioni relative al personale dal momento del reclutamento e fino alla conclusione del rapporto lavorativo. Sono, inoltre, in corso iniziative specifiche al fine di adeguare l’Istituto a quanto previsto dalla normativa ed ottemperare alle specifiche indicazioni e prescrizioni richieste dal nuovo codice dell’Amministrazione Digitale e, in particolare, per dotare l’Istituto di un sistema di protocollo informatico e per la gestione elettronica dei flussi documentali. La progressiva digitalizzazione dei processi amministrativi porterà ad aumentare l’efficienza aziendale, a ridurre gli errori ed i tempi di esecuzione dei processi, garantendo una maggiore sicurezza ed integrità del documento.

2.32.32.32.3 Risorse, criticità, rischiRisorse, criticità, rischiRisorse, criticità, rischiRisorse, criticità, rischi La principale criticità nella costruzione del sistema di risk management risiede nella scarsa “cultura del rischio” esistente in Istituto e nella conseguente diffidenza nei confronti di un sistema fondato su un approccio di “autodiagnosi”, basato sull’analisi dei processi, da parte di

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ciascuna struttura coinvolta, allo scopo di individuarne le criticità che ostacolano il conseguimento degli obiettivi. Inoltre, un altro fattore critico di non semplice soluzione, è rappresentato dal necessario coordinamento con il Sistema di Pianificazione dell’Istituto e le strutture competenti in materia al fine di ottenere una piena integrazione tra tutti gli strumenti di pianificazione esistenti in Istituto. Degno di considerazione è, inoltre, la necessità di sviluppare adeguati sistemi informativi di supporto, dopo aver esplorato la possibilità di estendere le potenzialità dell’attuale sistema informativo al sistema di gestione dei rischi. Infine, le azioni adottate per il trattamento del rischio costituiranno parte integrante del processo di pianificazione e controllo, il cui monitoraggio, effettuato tramite gli strumenti del controllo di gestione, confluirà nell’applicativo informatico ad esso dedicato, embedded o satellite rispetto a quello attualmente adottato per la programmazione delle attività dell’Istituto.

La criticità più rilevante nell’integrazione tra bilancio e programmazione è legata ai tempi di emanazione del Decreto legislativo necessario per poter procedere all’adeguamento del sistema di bilancio dell’Istituto a quanto richiesto dal Dlgs 196/09. Di non poco conto sarà l’attività di analisi del sistema informativo, necessaria per revisionare il sistema attualmente in uso e poterlo allineare a quanto disposto dalla riforma. In relazione alle risorse umane, è sicuramente utile predisporre un apposito piano di formazione che consenta uno sviluppo delle competenze del personale, sia in relazione al disposto del Dlgs 196/09, sia rispetto alla riforma della pubblica amministrazione. Un primo fattore di rischio è riconducibile al sistema informativo attualmente in uso che dovrà essere predisposto in modo da recepire le disposizioni della riforma e da consentire l’integrazione di tutti gli strumenti di pianificazione, per avere una visione unitaria dell’intera programmazione economico-finanziaria. Inoltre, sarà necessario agire sul lato delle risorse umane attraverso la previsione di un apposito piano di formazione che sviluppi le competenze professionali necessarie all’espletamento delle attività previste nel triennio.

Un primo fattore di rischio nell’introduzione dell’audit dei processi amministrativi è riscontrabile sul fronte delle risorse umane. Sotto questo punto di vista, l’attenzione dovrà essere canalizzata su un duplice binario: da una parte, sulla formazione specialistica dovrà riguardare il personale coinvolto nella funzione di audit al fine di fornire strumenti metodologici e conoscenze che ne rafforzino e sviluppino le necessarie competenze professionali; dall’altra, sulla istituzione di figure specializzate in materia di audit che siano riconosciute anche dall’amministrazione come tali. Da non trascurare, la diffidenza verso un sistema di valutazione e controllo come quello dell’audit, che impone di provare ad incidere sull’atteggiamento di chiusura, proprio del personale nel suo complesso, affinchè tale funzione non sia più percepita come una semplice attività di controllo ispettivo ma come un valido strumento di supporto all’ intera gestione delle attività dell’istituto. Un ulteriore fattore di rischio è riscontrabile nello sviluppo del Sistema di Qualità, attualmente da implementare, e nella verifica della compatibilità dei principi dell'audit con i criteri gestionali e amministrativi dell'Istituto.

La principale criticità nello sviluppo del sistema di gestione dei flussi documentali è rappresentata dai tempi necessariamente lunghi per la completa digitalizzazione delle informazioni relative al personale presente in Istat. Un ulteriore fattore si ravvisa nella presenza delle competenze tecniche necessarie alla realizzazione del sistema di protocollo informatico per la gestione elettronica dei flussi documentali. Un rischio legato alla digitalizzazione dei documenti può essere quello di dover ridisegnare i processi, in particolare quelli a più alta intensità documentale, modificando sostanzialmente la gestione dei flussi informativi sottostanti, che potrebbero, tuttavia, condurre a notevoli miglioramenti delle performance di processo. Un ulteriore problematica riguarda la soluzione delle criticità dei Sistemi informatici di gestione del processo di digitalizzazione, che consentano di costruire strumenti informatici che tengano conto delle peculiarità del contesto giuridico-amministrativo e realizzare un sistema informativo di supporto che sia semplice da utilizzare e gestibile attraverso risorse interne.

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3333 Direzione centrale del personaleDirezione centrale del personaleDirezione centrale del personaleDirezione centrale del personale (DCPF, (DCPF, (DCPF, (DCPF, ATG, EPLATG, EPLATG, EPLATG, EPL))))

3.13.13.13.1 Sintesi delle attività del triennioSintesi delle attività del triennioSintesi delle attività del triennioSintesi delle attività del triennio Con riferimento all’introduzione di nuovi sistemi di reclutamento e avanzamento, sono in corso di sviluppo nel triennio 2012-2014, le seguenti proposte:

1. la messa a regime, nel 2012, del sistema informativo del personale con riferimento al trattamento giuridico, al reclutamento del personale ed alle progressioni interne;

2. l’automatizzazione delle procedure di verifica del possesso dei requisiti formali per la partecipazione ai concorsi;

3. la redazione manuale per gli addetti alla gestione delle nuove procedure concorsuali 4. la predisposizione del fascicolo personale elettronico.

L’implementazione del nuovo sistema informativo del personale URBI avverrà in tre fasi:

1. Completamento della migrazione dei dati attualmente esistenti; 2. Gestione parallela con l’attuale sistema del personale (SIGED); 3. Entrata in esercizio del nuovo sistema del personale (URBI).

Per ciò che attiene al secondo punto, il progetto prevede la realizzazione graduale della informatizzazione dalla trasmissione della domanda di partecipazione al concorso fino a comprendere i relativi allegati. Ciò consentirà nel breve periodo l’automatizzazione delle procedure di verifica del possesso dei requisiti formali per la partecipazione ai concorsi e la dematerializzazione della domanda di partecipazione al concorso. L’informatizzazione dell’inoltro delle domande prevede l’adozione in primis del protocollo informatico, poi della firma digitale nonché l’integrazione con il sistema informativo del personale URBI, in particolare con il modulo di gestione concorsi. Il ricorso ad un form web consentirebbe non soltanto il ricevimento delle domande tramite PEC, ma anche l’acquisizione automatica delle domande in un archivio informatico appositamente creato. In merito al terzo punto, la redazione di un nuovo regolamento per le collaborazioni esterne consentirà la razionalizzazione dei procedimenti relativi all’acquisizione e al trattamento economico del personale esterno. L’adozione di un sistema trasparente e comparabile per la retribuzione degli incarichi dei collaboratori esterni è parte fondamentale del percorso che l’Ente ha intrapreso nell’adeguamento alle disposizioni del Dlgs. 150/2009 e della delibera 105/2010 della Commissione indipendente per la valutazione la trasparenza e l'integrità delle Amministrazioni pubbliche (Civit).

Con riferimento alla revisione ed innovazione dei procedimenti relativi al trattamento economico e previdenziale sono in corso di sviluppo le seguenti proposte:

- messa a regime del sistema informativo del personale con riferimento al trattamento economico, previdenziale e pensionistico, assistenziale e gestione orario di lavoro;

- revisione e innovazione della procedura di determinazione del trattamento economico e previdenziale;

- ottimizzazione dei tempi di espletamento delle attività relative agli adempimenti fiscali.

Per quanto attiene al primo punto, la gestione informatizzata dell’intero processo (integrata con il trattamento giuridico del personale) relativo ai diversi moduli, quali il trattamento economico, previdenziale, assistenziali e dell’orario di lavoro, potrà offrire spunti di riflessione e di ridisegno delle procedure che eliminino le ridondanze e consentano l’utilizzo ottimale delle risorse.

Per ciò che riguarda il secondo punto, la revisione e innovazione della procedura per la determinazione del trattamento economico e previdenziale ha la finalità sia di analizzare alcune procedure interne agli uffici che curano la gestione economica e previdenziale del personale sia di apportare innovazioni organizzative sotto il profilo della informatizzazione dei processi.

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Relativamente al terzo punto l’obiettivo è ottimizzare i tempi di elaborazione ai fini del rispetto dei termini previsti dalla normativa vigente nonché migliorare l’assistenza e i rapporti con il personale.

3.23.23.23.2 Principali innovazioni e variazioniPrincipali innovazioni e variazioniPrincipali innovazioni e variazioniPrincipali innovazioni e variazioni La finalità del nuovo sistema informativo del personale è di dotare l’Istituto di un sistema web, dotato di una interfaccia univoca, che renda immediatamente disponibili alla Direzione del personale tutte le informazioni riguardanti i dipendenti e i collaboratori dell’Istituto.

Le principali caratteristiche del nuovo sistema sono:

- un'unica base di dati integrata contenente tutte le informazioni riguardanti il personale dell’Istituto;

- facilità di adeguamento del sistema a mutamenti normativi; - un ambiente web-based.

L’obiettivo persegue importanti risultati in termini di innovazione organizzativa permettendo, sia la semplificazione delle attività svolte dalla Direzione del personale, sia un aumento dell’efficienza dei processi amministrativi, garantendo al contempo trasparenza ed uniformità di gestione.

L’adozione del nuovo sistema informativo del personale URBI comporterà un grande sforzo in termini di coordinamento e integrazione delle diverse funzioni coinvolte e di formazione del personale addetto. Dare attuazione al progetto di informatizzazione delle funzioni giuridiche del personale consentirà importanti recuperi di efficienza anche in termini di accesso ai dati, garantendo al contempo un elevato livello di sicurezza nella gestione degli stessi, con particolare riferimento alle procedure concorsuali.

Nel corso del triennio, saranno sperimentate forme di semplificazione delle procedure concorsuali che permetteranno la gestione automatizzata di intere fasi delle stesse attraverso la compilazione on line delle domande di accesso alle procedure concorsuali, per poi giungere anche alla completa ricezione digitale degli allegati richiesti.

L’adozione di un nuovo sistema del personale, con la costituzione di un’unica base-dati integrata contenente tutte le informazioni relative alla vita lavorativa del personale dell’Istituto consentirà finalmente la creazione del fascicolo personale elettronico con notevole recuperi di efficacia ed efficienza in merito a :

- accesso e gestione delle informazioni; - gestione delle procedure di reclutamento ed avanzamento; - creazione della banca dati delle competenze; - sicurezza nel trattamento delle informazioni.

Dopo la necessaria fase di sperimentazione, la banca dati delle competenze professionali, risulterà lo strumento fondamentale per il reperimento delle risorse adeguate al fabbisogno manifestato dalle strutture, esplorando la sussistenza delle figura professionali idonee internamente all’Istituto prima di ricorrere alle procedure di acquisizione dall’esterno, con notevoli vantaggi di economicità.

Le linee di attività consentiranno di realizzare, non solo una maggiore integrazione ed efficienza interna dei processi trasversali relativi al trattamento economico, previdenziale, assistenziale e all'orario di lavoro, ma anche di definire con maggiore attenzione una politica dei costi del personale volta al contenimento degli stessi, pur tenendo conto delle differenti prestazioni, in un quadro di recupero della produttività e dell’efficienza, con i risultati di :

- contribuire al completamento delle attività connesse all’implementazione del nuovo sistema informativo del personale – URBI dei processi di competenza del Servizio Trattamento economico, previdenziale e norme di lavoro: stipendi, orario di lavoro e liquidazione trattamento economico al personale esterno.

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- facilitare la migrazione delle basi dati nel nuovo sistema informativo del personale – URBI

- informatizzare le situazioni giuridico-economiche (sge) per tutto il personale - migliorare i rapporti con l’utenza al fine di soddisfare esigenze informative - migliorare la qualità dei servizi offerti - informatizzare la gestione dei documenti prodotti (es. creazione e aggiornamento del

fascicolo previdenziale) - migliorare l’archiviazione interna degli atti dei processi amministrativi - In particolare, per il triennio a venire, sono previste le seguenti iniziative: - l’aggiornamento e riorganizzazione degli archivi giuridici ed economici del personale

ed elaborazione informatizzata delle situazioni giuridico-economiche - la creazione di un sistema di calcolo del trattamento pensionistico rivolto al personale

in regime previdenziale misto, che al 31 dicembre 1995 non ha maturato 18 anni di contributi.

- lo studio progettuale per l’informatizzazione del fascicolo previdenziale, in linea con le attività di parametrizzazione e di implementazione del modulo sul fascicolo personale elettronico in URBI e con le indicazioni fornite dal Gruppo di lavoro sul fascicolo personale.

In merito agli "adempimenti fiscali", l’obiettivo primario che ci si pone nel breve, è quello di anticipare il calcolo del Conguaglio fiscale al 31 dicembre dell'anno di competenza evitando che si determini una consistente variazione del netto (positivo o negativo) in busta rispetto a quello che si percepisce nel corso dell'anno. L'osservanza di tale scadenza si rifletterebbe sul rispetto dei termini legali previsti per i successivi adempimenti fiscali (CUD, 770 e 730), con notevoli miglioramenti nell’assistenza fiscale al personale.

3.33.33.33.3 Risorse, criticità, rischiRisorse, criticità, rischiRisorse, criticità, rischiRisorse, criticità, rischi Un primo fattore critico riguarda le risorse umane addette all’adozione del nuovo sistema informativo del personale, le quali dovranno ricevere un’adeguata formazione affinchè si possa realizzare un’unica banca dati del personale integrata.

In merito alla gestione automatizzate di alcune fasi delle procedure concorsuali, un fattore critico è riscontrabile nel problema dell’autenticazione della firma del candidato, la quale costituisce elemento essenziale per la validità dell’autenticazione dei documenti; risulta pertanto determinante l’introduzione della firma digitale, che consentirà tale acquisizione.

Un’altra criticità è riscontrabile nell'impatto organizzativo che la gestione informatizzata dell'intero processo comporta, sia in termini di personale coinvolto, sia in termini di tempo necessario alla realizzazione del processo stesso, con particolare riguardo alla complessità che comporta la migrazione dei dati dai sistemi attualmente in uso al nuovo sistema informativo del personale URBI, riferiti alla carriera giuridica ed economica del personale presente e cessato.

Da non sottovalutare è l’aspetto collegato alla definizione del sistema informativo di supporto. Al momento, infatti, l’Istituto non dispone di uno strumento adeguato: sarà, quindi, necessario provvedere, preliminarmente, alla definizione del suo nucleo minimo attraverso l’analisi dei requisiti necessari alla sua implementazione.

Infine, un fattore di rischio è riscontrabile sul lato delle risorse umane. Sotto questo punto di vista, occorrerà prevedere un programma di formazione che fornisca, al personale coinvolto, gli strumenti e le conoscenze necessarie a gestire la revisione dei procedimenti relativi al trattamento economico previdenziale, assistenziale e all’orario di lavoro previsti nel triennio

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4444 Direzione centrale per l’attività amministrativa e la gestione deDirezione centrale per l’attività amministrativa e la gestione deDirezione centrale per l’attività amministrativa e la gestione deDirezione centrale per l’attività amministrativa e la gestione del l l l patrimoniopatrimoniopatrimoniopatrimonio (DCAP, (DCAP, (DCAP, (DCAP, ABS, LTAABS, LTAABS, LTAABS, LTA))))

4.1 4.1 4.1 4.1 Sintesi delle attivitàSintesi delle attivitàSintesi delle attivitàSintesi delle attività del trienniodel trienniodel trienniodel triennio La Direzione Centrale per l’attività amministrativa e la gestione del patrimonio nell’ambito degli obiettivi a lungo e medio termine nel corso del triennio 2012-2014 sarà profondamente impegnata nella revisione e miglioramento dei processi amministrativi e gestionali a supporto dell’attività dell’Istituto.

In particolare sarà ancora impegnata nel seguire le esecuzioni contrattuali derivanti dalle gare espletate nel corso del 2011 per i servizi relativi ai Censimenti Generali e nell’espletamento delle gare per assicurare la divulgazione dei risultati dei Censimenti stessi.

Proseguirà lo sviluppo dei processi amministrativi per l’introduzione dei nuovi sistemi di programmazione e gestione delle gare avviate nel corso del 2011 con i primi studi di fattibilità di accordi quadro.

Sarà particolarmente curato ed ampliato un sistema di cooperazione tra esperti giuridici-amministrativi della DCAP e i Dirigenti tecnici nell’ambito di ogni Dipartimento tecnico previsto dal nuovo assetto organizzativo.

Sarà curata l’attuazione della messa in sicurezza delle procedure amministrative attraverso l’introduzione del sistema di controllo dei rischi organizzativi nonché con una programmazione delle attività aderente alle esigenze produttive e costantemente monitorate anche con un piano di azione di risposta ai rischi. Inoltre appena approvato entrerà a regime il nuovo manuale di acquisizione di lavori, beni e servizi in ottemperanza a quanto stabilito dal Regolamento di attuazione del Codice degli Appalti e la nuova procedura per la formazione e gestione dell’elenco fornitori.

Obiettivo importante sarà anche quello di sviluppare interventi volti a realizzare il benessere organizzativo attraverso il miglioramento della sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, sviluppando le azioni di prevenzione e protezione dei rischi. Primaria importanza sarà dato al miglioramento della qualità delle sedi di Roma dell’Istituto come pure degli UU.RR, con lo sviluppo di investimenti relativi ad interventi di ristrutturazione e adeguamento alle norme vigenti e per l’acquisizione della nuova sede dell’Istituto.

La DCAP sarà notevolmente impegnata nella nuova funzione assunta nel corso del 2011, relativa a procedimenti per l’irrogazione delle sanzioni amministrative e relativo contenzioso. Questa attività di elevata importanza e delicatezza sarà particolarmente impegnativa in considerazione delle numerosità delle sanzioni da applicare prevista per il Censimento Popolazione che si effettuerà a fine 2011.

4.2 4.2 4.2 4.2 Principali innovazioni e variazioniPrincipali innovazioni e variazioniPrincipali innovazioni e variazioniPrincipali innovazioni e variazioni Nel triennio saranno stipulati e gestiti gli accordi quadro relativi ai prodotti editoriali e alle indagini statistiche CATI/CAPI, i cui studi di fattibilità sono stati approntati nel corso del 2011. Saranno anche avviati studi e stipulati accordi quadro per altri servizi di primaria importanza per l’Istituto e che rivestendo carattere di continuità nel tempo potranno essere oggetto di accordi quadro quali, ad esempio, servizi di registrazione dati, di lettura ottica, di editing, di formazione, di comunicazione e di organizzazione eventi.

Nel triennio 2012 – 2014 sarà necessario riprendere con grande decisione le attività legate alla gestione tecnica del patrimonio edilizio dell’Istituto e rafforzare e integrare le attività di facility management (FM) e Building Management System (BMS).

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Le principali aree di intervento saranno le seguenti:

1. Riavvio dei grandi lavori per l’adeguamento delle sedi Saranno riavviati i grandi lavori relativi alle tre sedi di proprietà o demaniali e in particolare: - Completamento dei lavori di adeguamento della sede centrale di via Balbo alle norme

di salute e sicurezza, alla prevenzione incendi ed alla regolarità impiantistica - Realizzazione dei lavori di adeguamento alla prevenzione incendi, completamento dei

lavori di adeguamento degli impianti elettrici, lavori complementari di ripristino delle condizioni di decoro della sede di viale Liegi

- Ultimazione dei lavori di ristrutturazione e adeguamento alle normative di salute e sicurezza della sede di via Depretis 74

- Appalto per la manutenzione aperta ordinaria delle sedi in locazione e di manutenzione ordinaria e straordinaria delle sedi in proprietà o demaniali.

2. A seguito delle decisione che saranno adottate dal vertice dell’Istituto la DCAP sarà coinvolta nella predisposizione delle necessarie procedure per l’attuazione della nuova sede dell’Istat.

3. Rafforzamento delle attività di manutenzione programmata, predittiva e ordinaria L’introduzione delle attività di FM e BMS è stato uno dei punti di forza maggiormente innovativi si è rapidamente evoluto negli ultimi anni portando ad una completa reingegnerizzazione delle procedure di intervento e gestione documentale. Nel triennio le attività di FM e BMS saranno implementate con l’ausilio di moduli software evoluti con analisi predittive ed energetiche per l’ottimizzazione dei costi di gestione e interventi mirati al contenimento dei consumi.

4. Razionalizzazione delle procedure di presidio delle sedi È in fase di evoluzione un nuovo disegno programmatico della gestione operativa delle sedi Istat, di tutti i servizi generali e dei rapporti trasversali con le strutture. Nel triennio 2012 – 2014 verrà implementato un progetto di gestione operativa delle sedi funzionalmente integrato e complementare alle attività di FM e BMS

5. Organizzazione e ottimizzazione degli spazi In misura parallela alle attività dei punti precedenti si andrà ad evolvere nel triennio il nuovo disegno di gestione organizzativa degli spazi anch’esso strumentalmente inserito nei moduli di FM e BMS per la realizzazione di un sistema che consenta simulazioni in tempo reale e aggiornamenti delle situazioni contingenti e di quelle programmatiche con accesso diretto dell’utente finale.

Nel corso del triennio 2012-2014 la DCAP sarà, inoltre, fortemente impegnata nell’espletamento di gare per l’affidamento di numerosi servizi generali in scadenza nel triennio di riferimento quali ad esempio: servizi di pulizia e manutenzione apparecchiature igienico-sanitarie, facchinaggio, vigilanza, servizi di gestione bar e tavola calda interni alle sedi di Roma, servizio di elaborazione, stampa e trattamento di documenti e servizio di recapito (ex PEIE), eventuali servizi formativi in varie aree, spedizione e ritiro a mezzo corriere, trasporto cose e persone, acquisto pubblicazioni ed abbonamenti a riviste italiane e straniere, rassegna stampa informatizzata, sorveglianza sanitaria e corsi di formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Nel corso del triennio inoltre sono in scadenza i contratti di locazione di 17 sedi Istat di cui 15 Uffici Regionali e 2 sedi in Roma; dovranno pertanto essere posti in atto tutti gli adempimenti necessari per prorogare i contratti stessi o individuare laddove necessario nuove sedi più idonee.

Nell’ambito della DCAP, per i prossimi tre anni, saranno poste in essere attività finalizzate a raggiungere l’obiettivo di introdurre il protocollo informatico (gestione informatica dei documenti) ai sensi di quanto previsto dal dpr 445/2000 e dal Codice dell’amministrazione digitale in un contesto corretto di classificazione e fascicolazione dei documenti e di progressiva informatizzazione dei documenti.

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L’intento, quindi, è di avviare un sistema di gestione informatica unitaria per tutto l’ente che risponda a quanto previsto dal legislatore con specifico riferimento ai seguenti aspetti:

- protocollazione-acquisizione dei documenti - organizzazione dell’archivio mediante un sistema coerente e unitario di

classificazione e fascicolazione digitale che consenta la corretta e adeguata gestione di sistemi ibridi

- conservazione dei documenti digitali - gestione dei processi di selezione e scarto - gestione integrata dei messaggi di posta elettronica - utilizzo del web per la predisposizione di documenti informatici debitamente

profilati per la comunicazione interna e per il rispetto dei principi di trasparenza

Il progetto verrà attuato gradualmente per fasi ed eventualmente attraverso l’individuazione di uffici pilota. Si ritiene che le attività necessarie allo sviluppo del progetto includano in una prima fase:

- l’acquisizione di un adeguato sistema informatico per la gestione dei documenti - l’analisi delle attuali procedure di gestione documentaria con particolare

riferimento ai sistemi di organizzazione, classificazione e fascicolazione dei documenti

- la ricognizione delle sedimentazioni archivistiche esistenti presso gli uffici e le segreterie di direzione (in termini di archivi correnti)

- la definizione di un piano di classificazione/fascicolazione coerente con le esigenze di conservazione e scarto

- la predisposizione di un manuale di gestione per le procedure documentarie.

Nel prossimo triennio sarà attuato un processo di miglioramento continuo dell’attività sanzionatoria volto alla semplificazione ed informatizzazione delle singole fasi procedurali in cui si estrinseca, a tal fine si è valutata l’opportunità di procedere all’attivazione del Servizio Integrato Notifiche (SIN Giallo) di Poste Italiane, così da consentire una gestione più efficiente del procedimento sanzionatorio, attraverso un monitoraggio puntuale e costante degli esiti di postalizzazione e degli eventuali pagamenti connessi che possa integrarsi con il sistema informativo attualmente in uso nell’Istituto, garantendo un tempestivo e continuo aggiornamento delle informazioni relative ai processi di notifica degli atti di contestazione emessi dall’Ufficio Sanzioni e una più esatta definizione delle successive fasi operative.

Si ritiene, in un’ottica di programmazione triennale, che il ricorso al Servizio SIN Giallo sia un supporto operativo indispensabile all’attività dell’Ufficio Sanzioni, a cui deve necessariamente associarsi un potenziamento delle risorse dedicate, per poter così fronteggiare e gestire l’impatto dirompente che il prossimo Censimento della Popolazione, come è lecito attendersi, avrà sui processi produttivi e gestionali associati all’attività sanzionatoria della rilevazione censuaria.

Le norme in materia di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro hanno subito negli ultimi anni una profonda trasformazione, in particolare con l’emanazione del testo Unico Dlgs 81/08, e delle successive modifiche ed integrazioni è necessario adeguare i processi di valutazione del rischio e le misure di prevenzione e protezione ai nuovi requisiti di legge e alle nuove indicazioni tecniche richieste dalle norme vigenti. Il Nuovo testo Unico in materia di salute e sicurezza focalizza la sua attenzione sull’organizzazione della sicurezza e sull’efficacia delle misure di prevenzione e protezione attuabili ed attuate. Il percorso di miglioramento va garantito negli anni e deve essere adeguato alle trasformazioni aziendali e tecniche e ai rischi presenti nell’istituto.

Nel triennio 2012-2014 verranno sviluppati interventi volti a migliorare: l’analisi e la valutazione dei rischi, l’efficacia delle misure di prevenzione e protezione, l’adeguamento del protocollo sanitario, la gestione delle emergenze, il percorso della valutazione e gestione del benessere organizzativo, la percezione del Servizio di Prevenzione e Protezione all’interno

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dell’istituto quale strumento tecnico di competenze specifiche in materia di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro che ha la funzione di assistere tecnicamente il datore di lavoro per consentire una corretta applicazione delle norme vigenti. Inoltre il Servizio di Prevenzione e Protezione parteciperà alla formulazione e verifica dei piani formativi previsti dalla norma per le diverse figure dell’istituto ai fini di ridurre comportamenti scorretti da parte dei lavoratori e ridurre i rischi lavorativi per la salute e per la sicurezza. La finalità di tutte le azioni volte nel triennio sarà quella di migliorare l’organizzazione del sistema della sicurezza dell’istituto per raggiungere livelli di soddisfazione della qualità dei servizi resi (interventi a domanda e interventi su programmazione) al personale e migliorare la corretta percezione dei rischi professionali e le condizioni di salute e sicurezza del lavoro.

4.34.34.34.3 Risorse, criticità, rischiRisorse, criticità, rischiRisorse, criticità, rischiRisorse, criticità, rischi Un elevato fattore di rischio è rappresentato dalla scarsità delle risorse a disposizione della DCAP, anche dal punto di vista delle qualifiche. I funzionari sono pochi e fortemente impegnati in Commissioni di gara, sono sempre a rincorrere emergenze per la scarsa programmazione e l’eccessivo duplicarsi di fabbisogni espressi dalle Direzioni tecniche, pertanto con pochissimo tempo a disposizione per svolgere una attività, essenziale per la buona riuscita degli obiettivi prefissati, di supporto e affiancamento ai dirigenti tecnici.

La carenza di risorse a disposizione inoltre per alcune attività viene accentuata anche dalle caratteristiche del lavoro da svolgere spesso presso tutte le sedi romane dell’Istituto e spesso anche presso gli Uffici Regionali.

Per assicurare una dotazione organica idonea ad affrontare gli ingenti impegni che graveranno sulla DCAP nel corso del triennio 2012-2014 si prevede la necessità di poter disporre di ulteriori risorse rispetto a quelle attualmente in organico pari ad almeno n. 2 di III livello professionale, n. 2 di IV livello professionale e n. 8 di VI livello professionale, tenendo conto anche che nel triennio di riferimento si avranno uscite di almeno n. 10 unità. E’ da tener presente, inoltre, che ben n. 12 risorse assegnate alla DCAP sono a tempo determinato ed i contratti scadranno a fine 2012 inizio 2013.

Fattore di rischio importante è inoltre, rappresentato dai vincoli di bilancio che possono non permettere l’attuazione del programma dei lavori previsto, così come di tutti gli interventi per migliorare il benessere organizzativo dell’Istituto.

Per l’attuazione della revisione e miglioramento dei processi amministrativi e gestionali a supporto dell’attività dell’Istituto un fattore di rischio importante è rappresentato da una non puntuale programmazione dei fabbisogni e da un eccessivo frazionamento delle richieste con scarsi livelli di standardizzazione e semplificazione dei fabbisogni stessi.

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5555 Direzione centrale per gli affari istituzionali, giuridici e legaliDirezione centrale per gli affari istituzionali, giuridici e legaliDirezione centrale per gli affari istituzionali, giuridici e legaliDirezione centrale per gli affari istituzionali, giuridici e legali (DCIG, (DCIG, (DCIG, (DCIG, ALC, AGOALC, AGOALC, AGOALC, AGO))))

5.15.15.15.1 Sintesi delle attivitàSintesi delle attivitàSintesi delle attivitàSintesi delle attività del trienniodel trienniodel trienniodel triennio La Direzione Centrale per gli Affari Istituzionali, Giuridici e Legali (DCIG) a partire dal 2010 svolge, tra le altre, a alcune delle attività già attribuite al servizio DGEN/AIL e al servizio DPTS/AGP, e cura, inoltre, le ulteriori attività rese necessarie dal processo di adeguamento dell’organizzazione e dell’attività dell’Istituto alle innovazioni normative recentemente intervenute a livello internazionale, comunitario e nazionale.

Tra i principali provvedimenti normativi che hanno determinato la necessità di innovare l’ordinamento e l’organizzazione dell’ente si ricordano il Regolamento (CE) n. 223/2009, che ha ridefinito il quadro dei principi e delle regole delle statistiche europee, il DPR n. 166/2010, recante il decreto di riordino dell’ISTAT, l’art. 50 del decreto legge n. 78/2010, che ha finanziato i censimenti generali.

Dall’adozione di tali atti è, infatti, scaturita l’esigenza di procedere all’elaborazione di nuove regole riguardanti l’organizzazione ed il funzionamento dell’Istituto.

In particolare, l’elaborazione di tali regole è orientata alla definizione di nuovi atti di regolamentazione e di organizzazione, di provvedimenti a carattere generale, della disciplina attuativa in materia di censimenti.

Principali linee di sviluppo per il triennio 2012Principali linee di sviluppo per il triennio 2012Principali linee di sviluppo per il triennio 2012Principali linee di sviluppo per il triennio 2012----2014201420142014.... Le principali attribuzioni di competenza della Direzione si articolano, da un lato, nella cura degli affari generali e istituzionali, giuridici e legali, al fine di assicurare un adeguato supporto agli organi di governo ed al direttore generale, dall’altro lato, nella gestione del contenzioso istituzionale, organizzativo ed originato dall’attività statistica, nonché del contenzioso inerente i fornitori e le procedure concorsuali devolute alla giurisdizione amministrativa e il diritto di accesso. La Direzione, inoltre, si occupa di assicurare un indirizzo unitario di prevenzione del contenzioso e di predisporre atti normativi e regolamentari di carattere generale e statistico. Essa svolge altresì attività giuridica di supporto alla produzione statistica, predispone le convenzioni non onerose, i protocolli d’intesa e di ricerca e cura le azioni finalizzate alla tutela della riservatezza.

Alla Direzione Centrale per gli Affari Istituzionali, Giuridici e Legali sono assegnati, inoltre, obiettivi di tipo strumentale che comportano, cioè, lo svolgimento di attività non direttamente legate alla produzione statistica, ma che ne consentono l’effettuazione e lo sviluppo.

Alla realizzazione di queste attribuzioni devono aggiungersi, per il triennio di riferimento, le attività connesse alla definizione delle regolamentazioni necessarie a dare concreta attuazione al riordino dell’ente, in ossequio a quanto disposto dal DPR n. 166/2010, in particolare attraverso lo studio e la predisposizione di nuovi atti di regolamentazione e di organizzazione che assicurino la funzionalità dell’Istituto, secondo criteri di trasparenza che garantiscano l’allineamento alle recenti riforme della pubblica amministrazione ed il miglioramento delle performance individuali e collettive. Tale attività di regolamentazione dovrà, altresì, tendere al recepimento delle principali innovazioni in atto a livello internazionale e comunitario e dovrà articolarsi in azioni finalizzate al complessivo ridisegno delle strutture organizzative interne e alla individuazione di regole etiche per i dipendenti dell’ente.

Le ulteriori attività demandate alla Direzione dovranno riguardare la riorganizzazione della regolamentazione interna in materia di tutela della riservatezza, al fine di renderla maggiormente coerente rispetto al mutato assetto organizzativo e rispondente alla specificità delle funzioni istituzionali dell’ente ( statistiche e non), oltre che adeguata alle innovazioni tecnologiche in atto.

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L’Istituto si è dato l’obiettivo di diventare una istituzione di riconosciuta utilità per i cittadini, la comunità scientifica, gli amministratori, le istituzioni, la scuola, la collettività tutta, attraverso una revisione dei fondamenti legislativi del sistema e l’instaurarsi di un nuovo rapporto tra produttori e utilizzatori delle statistiche ufficiali.

La realizzazione di studi ed analisi di natura giuridica e organizzativa funzionali al processo di riforma del decreto legislativo n. 322/1989 può rappresentare l’occasione per contribuire concretamente alla attuazione del suddetto obiettivo.

5.2 5.2 5.2 5.2 Attività innovative e attività da sospendere Attività innovative e attività da sospendere Attività innovative e attività da sospendere Attività innovative e attività da sospendere Nel corso del triennio 2012-2014, la nuova fase di lavoro della Direzione dovrebbe concretizzarsi nelle seguenti attività:

- definizione di nuove regole giuridiche ed organizzative per l’ISTAT e riorganizzazione interna delle strutture, in armonia con gli standard europei e internazionali;

- definizione di nuove regole giuridiche ed organizzative per il SISTAN; - definizione di nuove regole sistematiche idonee ad assicurare la tutela della riservatezza

dei dati raccolti e trattati a fini statistici; - definizione di una banca dati relativa ai provvedimenti giurisdizionali in materia di

contenzioso statistico e istituzionale. La Direzione dovrebbe, inoltre, migliorare e rendere più efficiente la propria attività di supporto giuridico- organizzativo agli organi di governo.

Criticità e valutazione delle risorse necessarieCriticità e valutazione delle risorse necessarieCriticità e valutazione delle risorse necessarieCriticità e valutazione delle risorse necessarie Un elemento di rischio è costituito dalla complessità delle attività giuridico-organizzative di riordino dell’ente, le quali necessitano di strutture adeguate soprattutto nella fase di transizione dal vecchio al nuovo assetto organizzativo nella quale deve essere comunque assicurata la funzionalità dell’ente.

Sotto tale profilo, la semplificazione delle procedure e la riorganizzazione degli uffici sarà indispensabile per ovviare a ridondanze ed evitare rallentamenti dell’iter attuativo del processo di riordino.

Occorre poi segnalare che nel triennio 2012- 2014 la Direzione Centrale per gli Affari Istituzionali Giuridici e Legali sarà investita, in aggiunta ai compiti ordinari prima richiamati, dal carico di lavoro eccezionale derivante dalla cura degli aspetti giuridici inerenti ai censimenti generali. Il rischio maggiore che si prospetta al riguardo è rappresentato dalla concentrazione delle attività nei ristretti tempi connessi al riordino ed alla realizzazione dei censimenti.

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DIPARTIMENTO PER LA PRODUZIONE STATISTICA E IL DIPARTIMENTO PER LA PRODUZIONE STATISTICA E IL DIPARTIMENTO PER LA PRODUZIONE STATISTICA E IL DIPARTIMENTO PER LA PRODUZIONE STATISTICA E IL COORDINAMENTO TECNICO SCIENTIFICO COORDINAMENTO TECNICO SCIENTIFICO COORDINAMENTO TECNICO SCIENTIFICO COORDINAMENTO TECNICO SCIENTIFICO

6666 Dipartimento per la produzione statistica e il coordinamentoDipartimento per la produzione statistica e il coordinamentoDipartimento per la produzione statistica e il coordinamentoDipartimento per la produzione statistica e il coordinamento tecnico tecnico tecnico tecnico----scientifico (DPTS, scientifico (DPTS, scientifico (DPTS, scientifico (DPTS, CISCISCISCIS))))

6.16.16.16.1 Sintesi delleSintesi delleSintesi delleSintesi delle attività del triennioattività del triennioattività del triennioattività del triennio L’Istituto ha tra i propri fini quello di diventare una istituzione di riconosciuta utilità per i cittadini, la comunità scientifica, gli amministratori, le istituzioni, la scuola, la collettività tutta. Questo scopo si potrà perseguire con un diverso approccio alla produzione dell’informazione statistica ufficiale che sia al tempo stesso più ricca e attuale, con un diverso assetto di relazione tra i produttori, ma anche con un metodo di governance in cui entra in gioco una revisione dei fondamenti legislativi del sistema e un nuovo rapporto tra produttori e utilizzatori. La riforma del 322 sarà una occasione per dare corpo a molte di queste innovazioni.

Questo processo di trasformazione si inscrive nell’ambito dell’obiettivo strategico Stat2015 che prefigura un percorso di rinnovamento complessivo sia dei processi di produzione e diffusione dei dati sia dell’ambiente organizzativo e dei processi di relazione con gli stakeholder, in primo luogo i nostri rispondenti.

In questo percorso il triennio si configura come un periodo di straordinario impegno e al tempo stesso una grande occasione di innovazione che richiederà uno stretto coordinamento delle attività di supporto tecnico sia di natura infrastrutturale (acquisizione risorse e servizi, utilizzo del supporto informatico e delle reti, basi dati territoriali), sia di natura statistica (utilizzo della basi dati amministrative, rapporto con le basi dati esistenti economiche, demografiche e sociali, metodi di stima). Di conseguenza, le strutture del Dipartimento saranno intensamente dedicate ad un forte supporto ai processi che chiamano in causa una molteplicità di settori (come i censimenti e la revisione della contabilità nazionale) e particolarmente rivolte alla realizzazione delle seguenti attività:

- innovazione dei processi di raccolta, elaborazione e organizzazione dei dati seguendo una filosofia di integrazione sia di natura contenutistica (con particolare attenzione all’integrazione di dati statistici e dati amministrativi) sia di natura infrastrutturale (con particolare attenzione alle tecnologie di supporto);

- progettazione e realizzazione di un ambiente unitario di metadati dell’Istituto che possa agire da cardine sia dei processi di produzione sia dei processi di rilascio e diffusione

- sistematizzazione dei metodi di realizzazione, gestione e organizzazione delle attività statistiche;

- implementazione e completamento del sistema di audit per la qualità dei processi statistici

- revisione del sistema sanzionatorio per i non rispondenti

6.26.26.26.2 Principali innovazioni e variazioniPrincipali innovazioni e variazioniPrincipali innovazioni e variazioniPrincipali innovazioni e variazioni Sono ormai diversi anni che gli Istituti di statistica, tra cui il nostro, si sono attrezzati per innovare le tecniche di raccolta introducendo una graduale strategia di digitalizzazione dell’acquisizione dati verso tutti i rispondenti adottando, caso per caso, la tecnologia più funzionale al tipo di rispondente e ai contenuti dell’indagine. Con l’acquisizione digitale, infatti, si elimina la fase di stampa dei modelli, si riducono drasticamente la spedizione dei questionari e le conseguenze dovute a disguidi nelle consegne, si accelerano i tempi della raccolta dati, si eliminano i disguidi nel ritorno dei questionari, si migliora la qualità dell’informazione raccolta, si può attuare un monitoraggio puntuale e si può intervenire tempestivamente laddove richiesto, si migliorano i processi correlati (come i solleciti ai

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rispondenti) e quelli collegati alle sanzioni degli inadempienti, si riducono, di conseguenza, i tempi di diffusione e rilascio dei dati.

Tuttavia questo è avvenuto nel tempo, con stratificazione di soluzioni diversificate e spesso isolate anche all’interno delle stesse direzioni o addirittura all’interno degli stessi servizi di produzione. Nel 2009 è stata adottata dall’Istituto una direttiva per passare ad un re-engineering complessivo dei sistemi diretti di raccolta con l’obiettivo di portare tutti i processi di acquisizione su piattaforme digitali, nelle forme più adeguate. L’esito di questa direttiva sarà il passaggio da un insieme di casi di digitalizzazione ad una amministrazione digitale con una infrastruttura portante ed una organizzazione adeguata e commisurata ordinariamente alla gestione ottimale di processi del tutto digitali. In particolare:

- l’utilizzo della Pec e della firma digitale in combinazione con l’acquisizione digitale diretta consentirà (soprattutto per le imprese e le istituzioni) di avere canali certi di comunicazione con i rispondenti attraverso cui intervenire sia nelle fasi di avvio delle rilevazioni, sia nelle fasi di controllo e monitoraggio. Tenuto conto del valore legale della Pec essa consentirà inoltre di attivare, con grande economicità e in tempi certi, le eventuali procedure di contestazione e sanzione;

- per i diversi tipi di rispondenti le soluzioni tecniche e organizzative da adottare saranno differenti, ma tutte dovranno essere accomunate da un ambiente unitario e condiviso di metadati che rappresenteranno lo strumento prioritario di comunicazione e integrazione tra processi e tra fasi dei processi. A questo fine nell’arco del triennio 2012-2014 gli obiettivi prioritari da perseguire sono:

- l’adozione di un sistema unitario di metadati di processo e di prodotto;

- la progettazione, sperimentazione e messa in esercizio di un portale unico di acquisizione dati sulle imprese e sulle istituzioni, anche in collaborazione con i soggetti istituzionali interessati e in particolare con Unioncamere e Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione con cui l’Istituto ha sottoscritto un apposito protocollo d’intesa;

- l’adozione del protocollo xbrl e la sua integrazione con sdmx per l’acquisizione dei dati statistici sui bilanci delle imprese e delle istituzioni;

- l’avvio di sperimentazioni per la migrazione di complessi processi di duplice natura, statistica e amministrativa, su piattaforme digitali (come i certificati della cause di morte). Considerata ad esempio l’attuale procedura per la trasmissione telematica delle certificazioni di malattia è ipotizzabile una sua positiva evoluzione anche per i certificati di morte (naturalmente in collaborazione con le Regioni, il Ministero della Salute e il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione);

- la migrazione dei processi di raccolta dati sulle famiglie verso le tecnologie CATI e CAPI o una loro combinazione.

Il re-engineering dei processi di raccolta va anche legato al nuovo ruolo che hanno e sempre di più avranno i dati amministrativi nella produzione statistica ufficialedati amministrativi nella produzione statistica ufficialedati amministrativi nella produzione statistica ufficialedati amministrativi nella produzione statistica ufficiale. La necessità di raccolta di alcune informazioni potrà essere in misura crescente soddisfatta con il ricorso al pieno sfruttamento delle fonti amministrative esistenti o di quelle in corso di definizione. Peraltro, il ruolo delle fonti amministrative non è solo dato dal loro grande potenziale informativo-statistico, ma anche dalla loro organizzazione e stabilità. Occorre dunque investire in un più intenso utilizzo di fonti amministrative, ma anche in un più forte sistema di garanzie. Questa prospettiva, di recente rafforzata dal decreto di riordino dell’Istituto, deve trovare basi concrete anche in una diversa organizzazione e in un nuovo sistema di relazioni e di partnership dentro il Sistan. Un sistematico rapporto con DigitPa e con la Civit darà basi più robuste a questo percorso tenendo anche conto di quanto contenuto nella revisione del codice dell'amministrazione digitale con le modifiche apportate adesso dal d.lgs 235/2010 pubblicato in G.U. il 10 Gennaio 2011. Nella sua formulazione originaria il comma 2 dell’art. 58 del CAD prevedeva che “Le pubbliche amministrazioni possono stipulare tra loro convenzioni finalizzate alla fruibilità informatica dei dati di cui siano titolari”. Quindi era

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prevista la mera “possibilità” di stipulare delle Convenzioni per la fruibilità informatica dei dati, ed era posta in capo a Digitpa la responsabilità di definirne gli schemi generali.

Il testo modificato prevede che la predisposizione di tali Convenzioni sia obbligatoria, e la responsabilità stia in capo alle singole pp.aa. E l’importanza dell’obbligo è tale che, in caso di loro inerzia, è prevista la misura estrema della nomina di un commissario ad acta incaricato di predisporle in loro luogo.

Strettamente collegato al tema del re-engineering dei processi di raccolta vi è il tema delle reti reti reti reti di rilevazionedi rilevazionedi rilevazionedi rilevazione. Il panorama delle reti di rilevazione dell’Istituto è oggi molto ampio e nel triennio subirà grandi trasformazioni in funzione della evoluzione dei processi e delle infrastrutture tecnologiche, delle esigenze degli utilizzatori e delle opportunità e sinergie che si possono sviluppare anche localmente. D’altra parte, i processi di raccolta dati diretta presso i rispondenti sono alquanto diversificati in funzione di vari criteri, tra cui: il tipo di rispondente (istituzioni, piccole imprese, grandi imprese, famiglie, individui); le unità di analisi (eventi, individui, collettività, servizi, altre unità come fabbricati, certificazioni); il contenuto; la complessità e lunghezza del questionario; i tempi del processo (indagini congiunturali, strutturali, occasionali).

La diversità dei processi non sempre giustifica la diversità delle reti e dei sistemi. Nel tempo le scelte si sono stratificate, sacrificando l’appropriatezza delle soluzioni alla tradizione e alla continuità.

In questo quadro così articolato le questioni da affrontare sono molteplici e vanno dalla organizzazione di una rete sul territorio, di una eventuale strutturazione per tipologia di indagine, di un percorso di qualificazione professionale per i rilevatori di cui direttamente o indirettamente ci avvaliamo. Tra le possibilità da valutare vi è anche quella della istituzione di un albo/registro dei rilevatori che costituisca, sul territorio, un serbatoio qualificato di riferimento per tutti i soggetti del Sistema statistico nazionale. Non è infatti da trascurare l’importanza che questa problematica riveste all’interno del Sistan e la possibilità di adottare soluzioni di partnership e/o di sistema. Naturalmente, per questa prospettiva saranno decisivi il ruolo della Scuola superiore di statistica che potrà rappresentare un’infrastruttura fondamentale di riferimento e la collaborazione che verrà instaurata con Usci, Anci ed altri enti Sistan per la formazione di queste figure.

Il sistema sanzionatoriosistema sanzionatoriosistema sanzionatoriosistema sanzionatorio dell’istituto per l’irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dal d.lgs. 322/89 in caso di violazione dell’obbligo di risposta è oggi in vigore per le rilevazioni statistiche dirette sulle grandi imprese con questionario autocompilato. E’ stata formalmente adottata la procedura sanzionatoria che descrive le attività e le responsabilità delle strutture dell’Istat coinvolte nel processo e sono stati impostati i sistemi di gestione e monitoraggio di tutto l’iter sanzionatorio.

Tuttavia, molto resta ancora da fare e i prossimi obiettivi da realizzare sono: la formalizzazione di una procedura per le indagini sulle istituzioni pubbliche; l’adozione di una procedura per le indagini con organi intermedi di rilevazione e la modifica delle basi legislative verso una maggiore flessibilità del sistema.

L’esperienza di questi tre anni ha inoltre messo in luce un rilevante rischio di deriva di delegittimazione “de facto” delle indagini statistiche con l’affiorare di comportamenti opportunistici che inducono in alcuni casi i rispondenti a sottrarsi all’obbligo di risposta in virtù della non sanzionabilità per specifici segmenti di imprese o per tutte le imprese nel caso di rilevazioni non inserite nel DPR apposito.

Per questa ragione è necessario tornare sulla procedura per adottare meccanismi probabilistici nella selezione dei rispondenti da sanzionare affermando così il principio che nessuno può considerarsi, con certezza, esente dal procedimento sanzionatorio e stimolare comportamenti più cooperativi.

Nel 2010 e nel 2011 l’Istituto ha avviato e sperimentato una organizzazione e una procedura di auditauditauditaudit per la qualità dei processi statisticiper la qualità dei processi statisticiper la qualità dei processi statisticiper la qualità dei processi statistici. Molti risultati sono già stati raggiunti e la fase

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sperimentale è ormai chiusa, cosicché oggi si dispone di procedure per garantire la qualità delle nuove indagini e per la valutazione ed il monitoraggio della qualità dei processi statistici correnti. Il prossimo triennio sarà quindi un periodo di attività di audit a regime. Tra il 2012 e il 2014 sarà sottoposta ad audit una parte rilevante di indagini statistiche e i risultati saranno diffusi, il sistema verrà completato con i fondamentali processi di elaborazione (statistiche derivate, come ad esempio la Contabilità nazionale) e l’approccio verrà esteso anche a rilevazioni condotte da altri enti Sistan.

6.36.36.36.3 Risorse, criticiRisorse, criticiRisorse, criticiRisorse, criticità, rischità, rischità, rischità, rischi Al momento l’Istituto è in una fase di transizione che porterà entro pochi mesi ad un diverso assetto organizzativo. Gli obiettivi qui illustrati sono obiettivi strategici per l’Istituto che andranno quindi perseguiti anche e maggiormente nel nuovo assetto organizzativo. Il rischio più rilevante in questa fase è quello di una dispersione di responsabilità e di un deficit di governance in quanto sarà necessario chiarire ruoli e responsabilità, verso questi obiettivi, di tutte le strutture che svolgono attività trasversali e di supporto al processo di produzione statistica. Un rischio da governare sarà anche quello della capacità di lavorare in maniera trasversale e per progetti non proprietari. Si tratta di un fattore culturale che però andrà affrontato e previsto nel piano di “change management” e della formazione. Naturalmente agiscono alcuni fattori di rischio di natura contestuale come la gestione dei servizi in outsourcing (che possono condizionare in maniera rilevante sia i processi straordinari di innovazione che quelli ordinari di gestione) e la variabilità del contesto normativo che può pesantemente influire in negativo sulla programmazione delle attività e delle risorse, ma anche in positivo su nuove opportunità (come ad esempio la normativa sulle certificazioni digitali).

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7777 Direzione centrale per Direzione centrale per Direzione centrale per Direzione centrale per lo sviluppo e il coordinamento del Sistema lo sviluppo e il coordinamento del Sistema lo sviluppo e il coordinamento del Sistema lo sviluppo e il coordinamento del Sistema statistico nazionale e della rete territorialestatistico nazionale e della rete territorialestatistico nazionale e della rete territorialestatistico nazionale e della rete territoriale (DC(DC(DC(DCSR, SR, SR, SR, SIS, LPS, AUI, SSIS, LPS, AUI, SSIS, LPS, AUI, SSIS, LPS, AUI, Sedi edi edi edi regionaliregionaliregionaliregionali, CAM, SIC, CAM, SIC, CAM, SIC, CAM, SIC))))

7.17.17.17.1 Sintesi delle attività del triennioSintesi delle attività del triennioSintesi delle attività del triennioSintesi delle attività del triennio La direzione centrale per lo Sviluppo e il coordinamento del Sistema statistico nazionale e della Rete territoriale (DCSR) ha il compito di coniugare in chiave sinergica le funzioni di promozione dello sviluppo e del coordinamento del Sistan a livello centrale e territoriale. Svolge, inoltre, attività di supporto nella conduzione delle indagini statistiche, con particolare riguardo ai processi di formazione degli organi di rilevazione e di controllo della qualità dei dati. Pertanto, attraverso l’impegno delle sedi Istat territoriali e della struttura centrale, interviene su un pluralità di ambiti: quello dei processi di produzione delle statistiche, in particolare da indagine e – con intensità progressivamente crescente – derivate da processi di trattamento e integrazione di archivi amministrativi per la costruzione di sistemi informativi; quello della diffusione e della comunicazione, in particolare attraverso lo sviluppo delle pagine regionali esposte sul sito Istat e attraverso l’interazione con gli enti del Sistema statistico nazionale via portale del Sistan; quello del supporto alla crescita dei livelli qualitativi delle informazioni generate dal sistema. A tal fine la DCSR ha il compito di curare le iniziative funzionali all’applicazione del codice delle statistiche ufficiali da parte degli enti del Sistan e al coordinamento – in collaborazione con la DCAR - della modulistica veicolo di dati di fonte amministrativa utilizzati per finalità statistiche. Ancora, la DCSR è espressamente chiamata a svolgere attività di coordinamento dei progetti:

- “Iniziative per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia”; - “Rapporti Istat-Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali per lo sviluppo

delle statistiche ufficiali”; - “Rapporto sulla coesione sociale”.

Inoltre, assicura le funzioni di segreteria del Comstat, cura la predisposizione del PSN e ne segue l’iter di approvazione, coordina la Relazione al parlamento sull'attività dell'Istat, sulla raccolta, trattamento e diffusione dei dati statistici della pubblica amministrazione, nonché sullo stato di attuazione del programma statistico nazionale in vigore, redige il piano di attuazione del PSN. Svolge il ruolo di sostegno organizzativo e di valutazione delle attività svolte dai circoli di qualità e – unitamente alla DCET - di quelle di analisi e definizione della domanda svolte dal Comitato nazionale degli utenti dell’informazione statistica. Contribuisce, infine, al processo di costituzione della Scuola superiore della statistica ufficiale e a quello di analisi e proposta per la riforma del dlgs. 322/89. Un significativo impulso, anche e soprattutto in chiave di sostegno alla crescita del sistema statistico nazionale e della sua capacità di produrre statistiche di elevata qualità, proverrà nel prossimo triennio dall’azione della rete territoriale. Verranno progressivamente ridotte al minimo le attività tradizionali di supporto alle indagini e acquisteranno peso crescente quelle innovative riguardanti – in particolare - le funzioni di formazione dei rilevatori e degli organi di rilevazione attraverso lo sviluppo di piattaforme e-learning multipurpose e di organizzazione, in presenza o in modalità web-conference, di momenti di formazione e/o istruzione basati sull’impiego di nuove tecnologie (lavagne interattive multimediali) che consentono l’organizzazione di corsi ed esercitazioni in rete (lan locale o via internet). Saranno sviluppate collaborazioni strutturate con le università per stabilire rapporti di carattere continuativo con la comunità scientifica per la conduzione di progetti congiunti di ricerca e didattica. Sarà accelerato il processo di copertura in modalità telematica della cattura dei dati anagrafici comunali e saranno avviate le necessarie azioni di sostegno all’evoluzione verso il censimento continuo della popolazione. Verranno messe in atto iniziative per lo sviluppo di tecnologie di interconnessione via web fra dati di fonte amministrativa e sarà dato impulso alle collaborazioni – sostitutive di quelle tradizionali – per l’implementazione delle pagine regionali sul sito Istat e la condivisione con le amministrazioni pubbliche (in

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particolare le regioni) dei prodotti realizzati in modalità run time in collegamento con I.stat, attraverso l’alimentazione del repository con statistiche di proprio interesse da parte delle amministrazioni compartecipanti. Saranno incentivati i progetti di georeferenziazione e rappresentazione dei fenomeni attraverso strumenti evoluti di visualizzazione e navigazione cartografica, in connessione con le esperienze maturate dall’Istat in materia di basi territoriali. Una sintesi delle tematiche su cui si eserciterà la spinta all’innovazione - e che andrà di pari passo con quella per la diffusione della cultura dell’autovalutazione e del peer reviewing per la concreta applicazione del codice italiano della statistica ufficiale – è riportata nel prospetto seguente. In tutti i filoni di attività, i progetti previsti implicano lo sviluppo delle capacità di lavoro in rete, con interazioni forti fra sedi territoriali, fra queste e le strutture centrali, fra ambedue le strutture e gli enti del sistema.

Prospetto …Prospetto …Prospetto …Prospetto … ---- ALCUNI OBIETTIVI DELLE SEDI TERRITORIALI DELL’ISTATALCUNI OBIETTIVI DELLE SEDI TERRITORIALI DELL’ISTATALCUNI OBIETTIVI DELLE SEDI TERRITORIALI DELL’ISTATALCUNI OBIETTIVI DELLE SEDI TERRITORIALI DELL’ISTAT

DESCRIZIONE OBIETTIVODESCRIZIONE OBIETTIVODESCRIZIONE OBIETTIVODESCRIZIONE OBIETTIVO Attività progettualeAttività progettualeAttività progettualeAttività progettuale

Promozione e sviluppo del Sistan

Sviluppo, assistenza e formazione enti Sistan e non (anche in modalità e-learning) Sviluppo dell'utilizzo di procedure di trasmissione telematica per le statistiche demografiche Progetto scuola Progetto Health for all Audit e peer review per monitoraggio applicazione codice italiano della statistica ufficiale

Diffusione

Attivazione a livello territoriale degli accessi al laboratorio ADELE Sviluppo di wikicis Atlanti tematici territoriali - prodotti GIS Prodotti editoriali di approfondimento tematico Sviluppo e gestione delle Pagine regionali del sito Istat

Progetti interregionali

Sistema informativo sulle professioni Rilevazione sugli incidenti stradali / Osservatorio incidentalità stradale presso le Prefetture Sperimentazione decentramento della rilevazione sul turismo Sviluppo dei sistemi informativi territoriali sulle prestazioni sanitarie Sperimentazioni metodi di stima per piccole aree

Censimento economico

Partecipazione alle attività di conduzione dell’indagine IULGI allargata e sperimentazione della regionalizzazione del processo di costruzione di ASIA

Studio di fattibilità di una indagine congiunturale nazionale sulla micro e piccola impresa da fonti amministrative

Produzione di dati congiunturali nazionali sulla micro e piccola impresa (Progetto TREND-CNA)

Diffusione e sviluppo dei sistemi informativi statistici locali

Messa in esercizio / Attuazione

Studio per l'individuazione di indicatori di qualità della vita

Analisi di indicatori di interesse locale Progetti congiunti con amministrazioni locali per la stima del benessere equo e sostenibile

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7777.2 Principali innovazioni e variazioni.2 Principali innovazioni e variazioni.2 Principali innovazioni e variazioni.2 Principali innovazioni e variazioni Rispetto alle attività tradizionalmente di competenza delle strutture che compongono la DCSR non sono previste, nel 2011, sospensioni o riduzioni di un qualche rilievo, se non per il fatto che nel 2011 si è conclusa l’attività di partecipazione alle operazioni del censimento dell’agricoltura che ha costituito un impegno straordinario e particolarmente complesso per tutte le sedi territoriali, in particolare per quelle in cui le amministrazioni regionali hanno optato per la formula a partecipazione integrativa e per il Lazio. In un’ottica di medio periodo, la DCSR proseguirà le azioni di miglioramento organizzativo e funzionale già attivate nel corso dell’ultimo anno, con la parallela introduzione di innovazioni di carattere strutturale, anche per contribuire al conseguimento di obiettivi la cui titolarità principale spetta ad altre direzioni. Tali azioni vedranno pertanto una ulteriore intensificazione nel 2012. Le principali attività previste per il prossimo anno riguardano i seguenti aspetti:

• Sostegno organizzativo al funzionamento del consiglio Nazionale degli Utenti dell’informazione Statistica (CNUIS): istituito in forma sperimentale nel 2011, tale organismo - che dovrà costituire il luogo di formazione della domanda a fronte della quale i circoli di qualità nel loro nuovo assetto organizzativo provvederanno a formulare l’offerta da accogliere nel Programma statistico nazionale – svolgerà pienamente le sue funzioni nel 2012. Al temine di tale anno, in occasione della XI Conferenza nazionale di statistica, si prevede di organizzare una sorta di “stati generali” degli utilizzatori delle statistiche: sarà un momento di discussione attraverso il quale il CNUIS - dopo aver operato in forma ristretta e a titolo sperimentale – si confronterà con la platea dei propri stakeholder diretti e potrà decidere l’adattamento della sua configurazione organizzativa e le forme di consultazione permanenti più adeguate. Le attività saranno condotte in collaborazione con la DCET;

• supporto alla conduzione del censimento della popolazione e del censimento economico. Con riferimento al primo, ricade nella diretta responsabilità della DCSR la conduzione delle attività di formazione, coordinamento e monitoraggio del processo di rilevazione sul territorio. In tale contesto è previsto un significativo contributo della rete territoriale nella realizzazione e conduzione di importanti fasi del processo di formazione con modalità innovative (FAD/blended) dei responsabili UCC e dei coordinatori comunali nonché degli UPC; la rete provvederà anche all’assistenza tecnica, al monitoraggio e controllo di qualità della rilevazione. Con riferimento al censimento economico la DCSR collaborerà alla realizzazione dell’indagine IULGI allargata e verrà sperimentata una prima forma di decentramento del processo di costrizione di ASIA;

• supporto alla produzione corrente dell’Istituto, con intervento nelle fasi di impianto, organizzazione, formazione ed esecuzione di alcune indagini economiche a breve termine, economiche strutturali, sociali e demografiche. In particolare si curerà la progressiva attuazione di modalità più efficienti ed efficaci nel rapporto con le direzioni responsabili delle indagini interagendo con esse nelle diverse fasi della rilevazione, a partire dalla progettazione e dalla valutazione e definizione degli aspetti organizzativi e non solo in quella della esecuzione; a tale scopo è stato costituito un pool di esperti delle sedi territoriali che, da un lato, contribuirà alle attività di audit/valutazione secondo le linee dettate dal Comitato qualità e, dall’altro, interagirà con le direzioni di produzione per la soluzione concordata dei problemi emergenti e per contribuire alla razionalizzazione delle diverse fasi dei processi di indagine;

• sviluppo del portale del Sistan. In particolare il nuovo portale, sviluppato nella sua struttura fondamentale nel corso del 2011 adottando per alcune sezioni un approccio Web 2.0, verrà progressivamente popolato di contenuti nel 2012 e sarà garantita la gestione di una serie di tools per favorire:

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o la semplificazione, il miglioramento e lo sviluppo del lavoro cooperativo svolto dagli operatori statistici facenti parte della rete dei soggetti pubblici e privati fornitori dell’informazione statistica ufficiale;

o la messa a disposizione dell’utenza di un unico punto di accesso rapido e completo all’informazione statistica ufficiale tramite avanzati motori di ricerca semantici;

o l’agevole accesso all’informazione sul funzionamento del sistema e sulle attività svolte dai soggetti Sistan;

o l’utilizzo esteso di utilities per i diversi organismi di riferimento del sistema (Cogis, Comstat, Cnuis, circoli di qualità, commissione per il coordinamento della modulistica);

o la pubblicizzazione e condivisione delle innovazioni e la messa a fattor comune di buone pratiche e progetti di ricerca di rilievo strategico.

• Sviluppo delle iniziative per l’applicazione del Codice italiano della statistica ufficiale. Il processo di progressiva attuazione riguarderà gli enti del Sistan sia a livello territoriale che centrale, attraverso il coinvolgimento della rete delle sedi regionali dell’Istat e l’interazione con le strutture centrali preposte alle azioni di controllo e valutazione della qualità dei prodotti e dei processi. La principale e sistematica azione di monitoraggio su cui sarà basato il primo rapporto da presentare al Comstat è prevista per il 2012, ma prime sperimentazioni sono già state realizzate e la fase di impianto strutturato si concluderà nel 2011;

• favorire lo sviluppo coordinato dei sistemi informativi della pubblica amministrazione e la loro utilizzazione per fini statistici, così da accrescere l’informazione disponibile, massimizzando l’integrazione delle fonti e minimizzando il carico statistico sui rispondenti. A tal fine si darà attuazione alla normativa sulla modulistica amministrativa e sui formati per lo scambio dei dati statistici, in collaborazione con la DCAR. Il sistema organizzativo è stato progettato e avviato nel 2011, dopo discussione ed approvazione da parte del Consiglio dell’Istituto e del Comstat. Nel 2012 diventerà operativa la Commissione per il coordinamento della modulistica e la rete di esperti a supporto delle istruttorie, che saranno organizzate da una struttura dedicata.

In tale ambito, saranno ulteriormente sviluppati progetti quali “il sistema informativo delle professioni” e “il sistema di diffusione delle classificazioni ufficiali mediante web service e strumenti evoluti di navigazione”;

• rilancio della funzione di diffusione e comunicazione sul territorio secondo standard di omogeneità e modalità innovative: in particolare, da un lato entrerà nella fase di gestione operativa il decentramento del laboratorio Adele e si procederà allo sviluppo ulteriore di wikicis, unitamente alla DCET, al fine di disporre di uno strumento aggiornato di informazione e meta-informazione a supporto dell’attività di diffusione svolta dai Centri di Informazione Statistica (CIS) attivi nelle sedi territoriali; dall’altro lato, in collaborazione con la DCCE, entrerà a regime l’attività di popolamento delle pagine regionali esposte sul nuovo sito dell’Istat, con la realizzazione di prodotti di approfondimento tematico, anche in collaborazione con enti territoriali e centri di ricerca locali e con il costante arricchimento degli annuari regionali on-line: quest’ultima innovazione consentirà di generare strumenti di informazione aggiornati in tempo reale e diversificati secondo le caratteristiche rilevanti di ciascun territorio e permetterà, al contempo, di liberare risorse da dedicare alla più complessa attività di cura delle pagine regionali, veicolo di possibile coinvolgimento in progetti di analisi e ricerca anche di altri soggetti Sistan presenti sul territorio;

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• realizzazione di progetti innovativi in vari campi, favorendo la collaborazione di altri enti locali e centrali: alcuni di tali progetti sono stati già avviati ma daranno risultati concreti nel corso del 2012: si ricordano il progetto “Sigeos” per lo sviluppo di strumenti web di rappresentazione e navigazione cartografica con la regione Basilicata, il progetto per la costruzione di misure del “Benessere equo e sostenibile” con la provincia di Pesaro-Urbino, il progetto “TREND” per l’elaborazione di stime a livello congiunturale e regionale sulla micro-impresa con CNA-R.ETE. Imprese Italia;

• Sviluppo di progetti per la ristrutturazione delle procedure di formazione delle reti di rilevazione attraverso la realizzazione di piattaforme e-learning per indagini a titolarità Istat e di altri soggetti Sistan e l’organizzazione di modalità complesse blended (FAD/in presenza) differenziate per tipologia di utente. Tali progetti interesseranno in particolare le indagini campionarie sulle famiglie per le quali si sta transitando ad un uso esteso di reti di rilevatori professionali.

7777.3.3.3.3 Risorse, criticità, rischi Risorse, criticità, rischi Risorse, criticità, rischi Risorse, criticità, rischi Riguardo alla rete territoriale, la principale criticità che ancora permane è rappresentata dall’assenza di figure dirigenziali e/o di II livello professionale in diverse sedi (Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Lazio, Calabria, Basilicata). Se per l’Abruzzo è in corso di espletamento un concorso nazionale per l’acquisizione di un dirigente di ricerca, prossimamente la sede per la Toscana e, nel 2012, quella per il Veneto resteranno senza dirigente per pensionamento di quello attualmente in servizio. A regime sarebbe necessario che, indipendentemente dalla attribuzione del ruolo di capo servizio, in ogni sede territoriale sia presente almeno una figura professionale di I livello e una di II livello.

Riguardo alla struttura centrale della direzione e, in particolare, al servizio SIS, le difficoltà ancora presenti sono legate all’assenza di figure di II livello professionale cui assegnare la direzione di due unità operative, che sono attualmente dirette ad interim dal dirigente il servizio SIS. Sarebbe anche necessario disporre di una ulteriore figura di I livello cui assegnare la direzione di attività di particolare rilievo strategico.

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8888 Direzione centrale per le esigenze degli utilizzatori, integrazione e Direzione centrale per le esigenze degli utilizzatori, integrazione e Direzione centrale per le esigenze degli utilizzatori, integrazione e Direzione centrale per le esigenze degli utilizzatori, integrazione e tttterritorioerritorioerritorioerritorio (DCET(DCET(DCET(DCET, , , , GIO, INT, SID, QRCGIO, INT, SID, QRCGIO, INT, SID, QRCGIO, INT, SID, QRC))))

8.1 Sintesi delle attività del triennio8.1 Sintesi delle attività del triennio8.1 Sintesi delle attività del triennio8.1 Sintesi delle attività del triennio La DCET, successivamente alla riorganizzazione di fine 2008, ha avuto in carico nuove funzioni (da ultimo a febbraio 2011) che ne connotano decisamente la vocazione trasversale e accentuano l’esigenza di integrare le diverse componenti, al fine di assicurare i risultati innovativi perseguiti.

In attesa della ridefinizione complessiva dell’organigramma, il modo di operare “per priorità e progetti”, attuato per privilegiare le trasversalità e il lavoro comune, ha prodotto indubbi risultati positivi (Noi Italia, Rapporto annuale, I.STAT, basi territoriali, audit per la qualità, Biblioteca digitale, evoluzione di ARMIDA, …). Questa articolazione, tuttavia, nel prossimo triennio, anche in relazione all’imminente riorganizzazione delle strutture tecniche, necessita di un consolidamento in termini organizzativi, volto a garantire non soltanto il raggiungimento dei risultati, ma anche e soprattutto nuovi sviluppi in senso innovativo.

Per il triennio 2012-14, la Direzione perseguirà obiettivi relativi allo sviluppo, al potenziamento e all’arricchimento delle linee strategiche che si illustrano di seguito:

1. Patrimonio informativo dell’Istituto. 2. Offerta informativa all’utenza. 3. Nuovi prodotti e strumenti per l’uso dell’informazione statistica verso pubblici “non

specialistici”. 4. Sistema integrato di metadati e miglioramento della qualità di processo e di

prodotto. 5. Sistema di analisi economiche e previsioni. 6. Progetti internazionali e attività di cooperazione. 7. Promozione della cultura statistica.

8888.2 Principali innovazioni e variazioni.2 Principali innovazioni e variazioni.2 Principali innovazioni e variazioni.2 Principali innovazioni e variazioni Le innovazioni che si intendono perseguire si pongono in linea di continuità con l’approccio di integrazione finora adottato, a titolo sperimentale, per la realizzazione di I.STAT; tuttavia, l’esperienza acquisita consente di prefigurare livelli più elevati e ambiziosi di convergenza tra attività diverse, a prescindere dalla loro articolazione organizzativa. Di seguito si illustrano gli aspetti innovativi che qualificheranno ciascuna delle diverse linee strategiche.

Per quanto riguarda il Patrimonio informativo dell’Istituto, questa linea è caratterizzata dalla centralità del data warehouse I.STAT – che in prospettiva deve rappresentare il nucleo centrale e il motore dei processi di integrazione del patrimonio informativo dell’Istituto, all’interno di una visione che procede dal dato, all’informazione, alla conoscenza. Esso si propone, secondo un’ottica integrata e attraverso un processo di graduale realizzazione, il rilascio di prodotti innovativi che arricchiscono l’offerta di informazione statistica. Si articola, pertanto, nelle seguenti attività:

• gestione dell’archivio dei microdati contenuti in ARMIDA, finalizzato ad alimentare I.STAT, a rilasciare i file di microdati all’utenza, a contribuire alla produzione e gestione dei metadati; in questo contesto si inserisce anche la messa in sicurezza e l’analisi della qualità dell’archivio dei microdati validati in ARMIDA

• gestione del datamart per le funzioni di elaborazione, caricamento e visualizzazione, tramite I.STAT, dei microdati provenienti da ARMIDA;

• visualizzazione di grafici dinamici (con l’introduzione di NComVA eXplorer come strumento corporate), sia come complemento generalizzato per la visualizzazione dei dati del data warehouse I.STAT, sia come strumento di authoring ed e-publishing per le pubblicazioni flagship, sia come strumento di presentazione online (tramite vislet, come già fatto per l’edizione 2011 di Noi Italia);

• gestione di I.STAT per il rilascio dei dati su web, per i sistemi tematici e per i portali;

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• realizzazione, in stretta connessione con I.STAT, del sistema informativo geografico dell’Istituto e utilizzo delle basi territoriali in un’ottica di superamento del solo sostegno alla conduzione dei censimenti; produzione e valorizzazione delle informazioni geo-statistiche di dettaglio sub comunale, quale la geo-codifica di archivi statistici di fonte amministrativa;

• gestione, in stretta connessione con I.STAT, del Laboratorio Adele e sviluppo di forme di accesso ai dati elementari e di nuovi canali di rilascio di informazione statistica;

• sviluppo e adozione dello standard SDMX, sia come strumento di interscambio di dati e metadati con Eurostat e altre organizzazioni internazionali, sia come strumento “interno” di integrazione light tra sistemi informativi in una logica federata, sia come punto di accesso all’informazione rilasciata dall’Istituto in una prospettiva open data.

Le attività relative alla linea strategica Sviluppo e arricchimento dell’offerta all’utenza sono caratterizzate dalla centralità della collaborazione con altri soggetti per soddisfare le esigenze degli utilizzatori e puntano al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

• soddisfazione delle esigenze degli utilizzatori in connessione con i soggetti SISTAN e con le indicazioni del Comitato nazionale utenti (CNUIS);

• miglioramento dei servizi personalizzati (face to face, elaborazioni ad hoc, accesso diretto all’informazione);

• sviluppo di un sistema di CRM (citizen relationship management), soprattutto nei confronti del mondo della ricerca e degli altri soggetti impegnati nell’ambito dell’Open Data;

• implementazione della Biblioteca digitale e apertura al pubblico dell’Archivio storico.

La linea strategica relativa allo Sviluppo e potenziamento di nuovi prodotti e strumenti per l’uso dell’informazione statistica verso pubblici “non specialistici”sono caratterizzate dall’esigenza di produrre “nuova informazione” integrando una pluralità di fonti, attraverso le seguenti attività:

• predisposizione di analisi e realizzazione di prodotti innovativi (pubblicazioni flagship quali Noi Italia, Rapporto annuale, Annuario e Compendio statistico italiano);

• produzione e integrazione di nuova informazione statistica a sostegno dei processi di valutazione delle politiche di sviluppo e a sostegno delle politiche strutturali per il periodo 2011-2015 (attività finanziata a valere su sovvenzioni esterne della Commissione europea e del Dipartimento di sviluppo e coesione del MISE).

La linea strategica volta allo Sviluppo di un sistema integrato di metadati e miglioramento della qualità è caratterizzata dal perseguimento della qualità dell’informazione statistica in tutti i diversi aspetti, attraverso le seguenti attività:

• sviluppo di un sistema integrato di metadati di Istituto in stretta connessione con il SISTAN;

• messa a regime delle procedure di audit per la qualità dei processi e dei prodotti statistici;

• implementazione del Codice della statistica ufficiale, in stretta collaborazione con DCSR, soprattutto attraverso la diffusione di best practices, la realizzazione di linee-guida, la sperimentazione di processi di audit e il rilascio di “certificazioni” di qualità;

• sviluppo della “qualità di prodotto” accanto alla “qualità di processo”.

� la linea strategica Analisi economiche e territoriali e previsioni è caratterizzata dall’esigenza di integrare le funzioni di previsione (in precedenza svolte dall’ISAE), con il ruolo istituzionale di produzione, rivestito dall’Istituto e comporta le seguenti attività:

• analisi macro economiche (studi sulla struttura economica, sulla finanza pubblica e sul sistema del welfare; analisi delle politiche economiche perseguite attraverso il bilancio pubblico e la regolamentazione

• analisi territoriali, con particolare riferimento ai fenomeni dello sviluppo locale, del consumo di suolo, della definizione di zonizzazioni funzionali,

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• modelli di micro simulazione dei comportamenti delle famiglie e delle imprese, mettendo a fattor comune e sviluppando le esperienze e le competenze presenti in Istat ed ereditate con l’accorpamento dell’ex-Isae;

• previsioni macroeconomiche trimestrali e annuali.

• la linea strategica Progetti internazionali e cooperazione include le seguenti attività:.

• cooperazione con gli Istituti di statistica del Kosovo e dell’Albania e visite di studio di vari paesi dei Balcani e del Mediterraneo;

• adozione di nuove strategie di comunicazione della cooperazione tecnica volte a fornire maggiore trasparenza dei processi decisionali relativi a tali attività;

� impostazione di nuove strategie per dare maggior respiro, nel medio e lungo periodo, alla cooperazione tecnica dell’Istat; in particolare, impostazione di rapporti più intensi con la Banca Mondiale, la Cina, l’Ecuador e vari paesi africani, come concordato con la Commissione statistica dell’ONU.

La linea strategica finalizzata alla Promozione della cultura statistica si dispiegherà – in stretta collaborazione con la Scuola superiore di statistica e di analisi sociali ed economiche – attraverso iniziative volte al coinvolgimento dei giovani e degli studenti, anche attraverso l’uso di strumenti interattivi di presentazione/rappresentazione dei dati e in collaborazione con le sedi regionali dell’Istituto e partner privati interessati alla promozione della cultura statistica. Si articolerà, conseguentemente, nelle seguenti attività:

• sviluppo di iniziative sperimentali nei diversi ordini e gradi delle scuole per l'individuazione di buone pratiche successivamente esportabili su web;

• collaborazione con il Ministero dell’istruzione e della ricerca per la realizzazione di uno studio progettuale su struttura e contenuti di pagine web per la diffusione della cultura statistica tra i giovani/scuole;

• progetti sperimentali sull’utilizzo di strumenti di visualizzazione avanzata (grafici dinamici) come sostegno didattico nelle scuole.

8888.3 Risorse, criticità, rischi.3 Risorse, criticità, rischi.3 Risorse, criticità, rischi.3 Risorse, criticità, rischi Il quadro delle risorse della DCET è definito nel PAA 2011 che ne dettaglia l’impiego, in puntuale connessione con le attività di attuazione dei progetti-obiettivo. Per quel che riguarda i fabbisogni aggiuntivi per il triennio di programmazione, si individuano distintamente le richieste di risorse aggiuntive a tempo indeterminato – così come illustrato nella richiesta di risorse inviata per la prima call per la mobilità interna. In particolare, si tratta della richiesta di n. 41 persone, distribuite secondo le esigenze delle varie aree di attività. L’entità della richiesta è dovuta al mancato ripristino di sei pensionamenti e tre trasferimenti avvenuti nel 2010, ai quali si devono aggiungere quattro pensionamenti e un trasferimento nel 2011. Per quanto riguarda le richieste di personale a tempo determinato, si fa riferimento a un quadro basato sugli accordi, sui Grant europei e sulle esigenze censuarie, per un totale di: quattro unità di III livello, cinque di IV livello e otto di VI livello. L’attuale situazione delle risorse, insieme a un quadro organizzativo che necessita di essere chiarito, frena la piena operatività delle strutture e comporta rischi nei termini che si illustrano di seguito: difficoltà a realizzare prodotti se non a livello sperimentale o prototipale, a dare sistematicità alle attività e ai risultati conseguiti; rallentamento nell’azione di estensione e applicazione degli strumenti generalizzati sviluppati a nuove aree di produzione statistica; esigenza continua di riallocare le risorse volta per volta sui progetti individuati come critici, con conseguente incremento dei tempi di realizzazione. Inoltre, soprattutto per una direzione con forti connotazioni “trasversali”, gli obiettivi delineati risultano fortemente condizionati dalla capacità di intervento tempestivo e di collaborazione delle direzioni di produzione e delle strutture di supporto amministrativo, infrastrutturale, informatico e metodologico dell’Istituto.

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9999 Direzione Direzione Direzione Direzione centrale registri statistici, dati amministrativi e statistiche centrale registri statistici, dati amministrativi e statistiche centrale registri statistici, dati amministrativi e statistiche centrale registri statistici, dati amministrativi e statistiche sulla Pubblica Amministrazionesulla Pubblica Amministrazionesulla Pubblica Amministrazionesulla Pubblica Amministrazione (DCAR, (DCAR, (DCAR, (DCAR, REG, DAM, SIPREG, DAM, SIPREG, DAM, SIPREG, DAM, SIP))))

9.1 Sintesi delle attività del triennio9.1 Sintesi delle attività del triennio9.1 Sintesi delle attività del triennio9.1 Sintesi delle attività del triennio I compiti istituzionali della Direzione riguardano: a) la costituzione e la gestione di registri statistici sulle persone giuridiche e sulle persone fisiche; b) il coordinamento dei processi di acquisizione e gestione delle fonti amministrative, attraverso due filoni principali: i) sviluppo di azioni per promuovere una sempre maggiore adozione degli standard delle statistica ufficiale da parte degli Enti titolari (interventi ex-ante); ii) interazione con gli Enti titolari finalizzata a gestire il processo di interscambio dati e di sviluppo delle collaborazioni con tali enti (interventi ex-post); c) le statistiche sulle Pubbliche amministrazioni, per rilanciare la produzione di statistiche su struttura e funzionamento e su customer satisfaction.

Le linee che guideranno lo sviluppo delle attività nel prossimo triennio concernono:

• il completamento dei sistema di registri delle persone giuridiche per tutte le attività economiche (agricoltura, non-profit e PA) e per ulteriori variabili (come da regolamento Ue), la realizzazione del registro delle aziende agricole e la realizzazione dell’ archivio statistico delle persone fisiche;

• la realizzazione del censimento “virtuale” delle imprese per la parte relativa alla struttura delle unità (imprese e unità locali) e agli occupati, utilizzando fonti amministrative;

• una nuova tempistica nella diffusione dei registri statistici sulle imprese, utile a supportare al meglio il sistema di indagini strutturali e congiunturali e la CN e consentire la diffusione di dati provvisori (a sei mesi dal periodo di riferimento) utili per le analisi a sull’evoluzione del sistema produttivo;

• l’attività di manutenzione e aggiornamento della classificazione delle attività economiche, quest’ultima prevista da Eurostat a partire dall’anno 2013;

• la ottimizzazione dei processi di acquisizione, gestione e archiviazione degli archivi amministrativi;

• lo sviluppo e la razionalizzazione dell’uso di dati amministrativi e l’implementazione di archivi satellite dei registri statistici, cioè archivi di microdati relativi a persone giuridiche e fisiche utili per lo svolgimento di indagini e come base informativa per nuove analisi;

• miglioramento delle statistiche sulla pubblica amministrazione, anche in funzione delle esigenze di razionalizzazione/riorganizzazione delle amministrazioni, che richiedono alla statistica ufficiale di riorganizzare ed ampliare la produzione di settore.

9999.2 Principali innovazioni e variazioni.2 Principali innovazioni e variazioni.2 Principali innovazioni e variazioni.2 Principali innovazioni e variazioni Il sistema dei registri sulle unità statistiche Asia, anche per soddisfare quanto richiesto dai regolamenti europei, deve essere esteso in termini di: campo di osservazione (settori agricoltura, PA e non profit), unità di analisi (gruppi di imprese nazionali e multinazionali) e caratteri (opzionali, ma rilevanti, quelli dell’occupazione a tempo pieno). In particolare, la realizzazione del nuovo Registro Europeo sui Gruppi multinazionali (EGR, operativo dal 2012), accanto alla definizione di nuove tecniche di Global profiling, rende vincolante l’aggiornamento e l’analisi dei gruppi multinazionali a controllo Italiano. Inoltre, la produzione su demografia e imprenditorialità, che progressivamente diventeranno oggetto di regolamento (comunque già sollecitata a livello internazionale da OECD, Eurostat), resta una necessità informativa risolta solo parzialmente. Oltre a nuovi indicatori su demografia e imprenditorialità (High Growth, Gazelle, Employer, HG enterprises), sono sempre più richieste analisi sugli imprenditori, sulle performance e sui fattori di crescita.

Il censimento virtuale delle imprese e delle Unità locali, che si realizzerà a partire dal 2012 e i cui risultati saranno diffusi nel corso del 2013, sarà possibile grazie ad una contestuale revisione del sistema di produzione dei registri Asia, attraverso l’utilizzo di nuove fonti amministrative e lo sviluppo di nuove metodologie per il loro trattamento. Questo garantirà

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sia l’aggiornamento annuale dei nuovi contenuti informativi (ad es. occupati per genere, per tipo di rapporto, ecc.), sia tempi di aggiornamento significativamente più brevi (Asia imprese provvisorio a t+6, Asia imprese definitivo a t+13, Asia Unità locali a t+16). Inoltre è prevista una revisione globale dei sistemi di diffusione, attraverso la realizzazione del nuovo datawarehouse (di secondo livello) dei registri Asia e del sistema informativo geografico delle Unità locali, tramite l’associazione, a ciascuna unità locale, della sezione di censimento e delle coordinate geografiche.

Nell’ambito della ristrutturazione del processo di Asia di rilievo è anche il progetto di “regionalizzazione del sistema Asia”, che consiste nella cessione di parte delle attività di controllo e aggiornamento puntuale delle unità alle sedi regionali dell’Istat, utile a i) migliorare la qualità del prodotto, ii) migliore l’utilizzo delle risorse presenti presso le sedi regionali e iii) ridurre le esigenze di personale presente presso la sede di Roma. La effettiva realizzazione del progetto è vincolata ai risultati di una sperimentazione che sarà effettuata nel corso del 2012, a partire dallo studio di fattibilità avviato nella nel 2011. Entrambe le fasi sono realizzate in stretta collaborazione con la direzione che coordina le attività degli uffici Istat regionali (DCSR).

Un ulteriore strumento strategico per l’Istat è Asia punti vendita. Il registro costituisce la base della nuova indagine per la rilevazione dei prezzi al consumo ed è il risultato di un “incremento informativo” (con dati su principali prodotti venduti e relativo fatturato) di Asia UL per il sottoinsieme dei punti vendita. La messa a regime di questo archivio satellite, programmata nel triennio 2012-2014, è subordinata alle sperimentazioni sul campo effettuate nel corso del 2012.

E’ ormai evidente che un sistema di registri ha anche l’obiettivo di sostituire le informazioni tradizionalmente acquisite da operazioni censuarie. Come visto, il sistema Asia, che sostituisce il censimento industria e servizi, è in fase di ultimazione, mentre sono in fase di sviluppo le attività che hanno l’obiettivo di costruire i registri in grado di sostituirsi al censimento dell’agricoltura (CA) e a quello della popolazione (CP).

Le innovazioni prodotte per il CA del 2010, che ha utilizzato come universo una lista di aziende agricole ottenuta sostanzialmente da fonti amministrative, sono il presupposto per lo sviluppo di un Registro delle aziende agricole che diventi la base delle indagini e delle analisi strutturali di settore. In questa ottica il CA2010 assume anche il carattere di indagine di verifica della qualità delle fonti e dei metodi utilizzati per costruire la lista. Tale prodotto è il passo intermedio necessario per arrivare ad un vero e proprio Registro e rendere quindi disponibile un Censimento continuo basato su fonti amministrative (utilizzando la definizione adottata nella Interconferenza sui censimenti). Lo sviluppo del Registro delle Aziende agricole a partire dal 2012 è legato all’individuazione di risorse attualmente non disponibili.

Più lungo e complesso è il percorso per superare le modalità con cui tradizionalmente è svolto il CP. Il CP2011, svolto già con significative innovazioni, è comunque una opportunità da utilizzare nell’ottica di un suo superamento. La disponibilità delle anagrafi comunali (acquisite dalla DCCG) unitamente all’archivio statistico degli individui predisposto dalla DCAR ha consentito di realizzare nel corso del 2011 le Liste Integrative da Fonti Amministrative (LIFA), costituite per supportare la valutazione sulla qualità delle anagrafi comunali. A partire dalle risultanze del CP, saranno verificate le metodologie adottate per la realizzazione delle LIFA e dell’Archivio statistico delle persone fisiche, con l’obiettivo di mettere a regime il loro aggiornamento annuale. Questo archivio, come già verificato con le direzioni più interessate (DCIS e DCCV), può assumere, per le statistiche socio-demografiche, un ruolo analogo a quello svolto dai registri ASIA per le imprese. Disporre di una base informativa da cui estrarre campioni di famiglie e/o individui consente di i) rendere autonoma l’Istat in tale importante attività e di ii) costruire archivi satelliti in cui le singole unità di analisi sono descritte con un insieme di caratteri, provenienti da altri archivi amministrativi, a oggi disponibili (se disponibili) solo a livello campionario.

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Prioritario, dopo un’adeguata fase di sviluppo, è il consolidamento del ruolo di riferimento svolto dalla Direzione per la gestione, il trattamento e la validazione statistica dei dati amministrativi sia verso utenti interni sia verso gli enti titolari:

- sul fronte interno, la centralizzazione delle attività di acquisizione, trattamento e archiviazione delle fonti amministrative costituisce la condizione essenziale per assicurare la necessaria omogeneità dei processi di trattamento di dette fonti e per costituire un repository unico delle fonti amministrative disponibili e validate. Il raggiungimento di questi obiettivi consentirebbe di ottenere indubbi vantaggi: eliminare duplicazioni e sovrapposizioni di attività, con conseguente ottimizzazione delle risorse impiegate; migliorare la qualità delle informazioni prodotte, riducendo i rischi di incoerenza tra dati prodotti, da strutture diverse, a partire da una stessa fonte. In questo ambito, realizzato nel corso del 2011 il sistema informativo degli archivi amministrativi (DARCH), integrato con SIDI e MAPROS, a partire dal 2012 si provvederà alla alimentazione dello stesso, definendo (tramite il Comitato di gestione dei dati amministrativi dove condividere le soluzioni con tutte le strutture interessate) le procedure più adeguate;

- sul fronte esterno è fondamentale proseguire la strada della promozione presso gli enti titolari dell’uso degli standard (definizioni e classificazioni) della statistica ufficiale, al fine di semplificare le attività di validazione svolte per integrare le fonti acquisite nei sistemi informativi della statistica ufficiale. Questo tenendo conto anche della nuova normativa (dl n.166, del 7 settembre 2010) che evidenzia il ruolo dell’Istat nella definizione della modulistica amministrativa utile a fini statistici (questa ultima attività è svolta in collaborazione con la DCSR);

- sempre sul fronte esterno, a partire dal 2012 si avranno i primi risultati della partecipazione a progetti Eurostat finalizzati alla definizione condivisa di criteri di valutazione e utilizzo dei dati di fonte amministrativa: principalmente saranno definiti e prodotti indicatori di qualità di tali dati, che consentano un loro impiego consapevole e corretto nei processi di produzione statistica dei paesi UE.

L’avvio del progetto che abbiamo definito censimento “virtuale” delle imprese, con le relative risorse che da esso si renderanno disponibili, consentirà una accelerazione delle attività, già avviate, per la realizzazione di archivi satellite. In particolare, del LinkedEmployerEmployee Database (LEED), che ha l’obiettivo di consentire analisi sulle caratteristiche degli occupati (reddito lordo e netto, tipo di contratto, caratteristiche del lavoratore, posizione, ecc.) connesse alle caratteristiche dell’impresa presso cui svolge l’attività lavorativa.

Sempre per gli archivi satellite, nel corso del 2012 è prevista la conclusione della realizzazione degli archivi satellite su occupazione femminile e ruolo nelle imprese e su presenza dei lavoratori disabili nelle imprese, al fine di descrivere le caratteristiche del rapporto di lavoro che lega questi segmenti dell’universo dei lavoratori alle imprese.

Anche la realizzazione del progetto di “Sistema Informativo Integrato di dati amministrativi per l'analisi ed il monitoraggio dei mercati del lavoro locali”, fortemente sollecitato da Regioni ed Enti locali (progetto GUIDA), subirà una accelerazione visto il co-finanziamento che si prevede di acquisire nel corso del 2011.

Per quanto riguarda le statistiche sulla pubblica amministrazione, il Portale Statistico della PA costituisce una risposta alle norme che richiedono all’Istat di sviluppare la produzione di tali informazioni (vedi, tra l’altro, la finanziaria 2008) e alle nuove esigenze informative sul settore. La realizzazione del portale è oggetto di un progetto triennale (inizialmente previsto per il triennio 2010-2012) per il quale è stata avanzata richiesta di co-finanziamento. In attesa di verificare la reale disponibilità del finanziamento, visto il carattere strategico del progetto e le carenze nell’informazione attualmente prodotta dall’Istat, si sono comunque avviate le fasi di minor costo del progetto: nel corso del 2011 sono stati quindi realizzati la struttura informatica e il popolamento del sistema a partire dalle informazioni già disponibili in Istat; a partire dal 2012 si procederà a razionalizzare gli esistenti flussi di acquisizione, individuare ed inserite nel sistema ulteriori informazioni disponibili in ambito Sistan, definire un insieme organico di indicatori sulla struttura e la performance delle amministrazioni pubbliche. Su

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quest’ultimo aspetto, proseguiranno le collaborazioni con la Società italiana di economia pubblica, con l’UPI, e con la Provincia di Rovigo nell’ambito del progetto Elistat. Sempre in merito alla definizione di indicatori sulla PA, va anche ricordato che nel 2010 è stato deliberato dalla CIVIT (ma ancora in fase di perfezionamento) un finanziamento all’Istat per la definizione di un set di indicatori di output/outcome nel settore Sanità, assistenza e formazione continua, che sarà utile a definire una base più solida e, possibilmente, condivisa per la valutazione del funzionamento della PA. L’assenza di finanziamenti adeguati non può non comportare un allungamento dei tempi di realizzazione del progetto, almeno all’anno 2013.

La domanda di informazioni e di statistiche sulle amministrazioni pubbliche ha subito negli ultimi anni un grande mutamento anche su impulso di analisi e ricerche internazionali, come la pubblicazione Government at a glance dell’OECD, che si propongono di cogliere aspetti qualitativi sul funzionamento delle amministrazioni pubbliche. Il nuovo bisogno informativo in materia non è legato al solo livello delle prestazioni, ma anche al grado di capacità di quest’ultime di contribuire a una sorta di funzione di benessere sociale, i cui argomenti risiedono nella trasparenza, nel grado di raggiungimento di obiettivi prefissati (performance), nel grado di corruzione di un paese e via dicendo. In questo ambito, la partecipazione ai lavori del gruppo interistituzionale del CNEL può costituire un impulso positivo per l’innovazione dell’impianto e la successiva realizzazione di statistiche sulla pubblica amministrazione, anche per il ruolo di punto di coordinamento delle varie iniziative in atto che esso può assumere. Tutto ciò in considerazione del merito del lavoro CNEL - valutazione della performance - e delle istituzioni che vi partecipano, che, a vario titolo, sono in grado di esprimere e soddisfare la nuova domanda di statistiche sulla PA.

Una attenzione particolare sarà data al settore giustizia per due ordini di problemi: la vetustà della tecnologia di acquisizione e trattamento delle informazioni dagli Enti titolari e la necessità di ridefinire le caratteristiche dell’output. In particolare è prevista, in parallelo alla ridefinizione degli aspetti tecnologici, la ridefinizione delle informazioni da acquisire per rinnovare il settore delle statistiche sulla giustizia civile e amministrativa (innanzitutto se e dove possibile passare all’acquisizione dei microdati di base e non di elaborati statistici). Per quanto riguarda l’output, appare prioritario i) un approfondimento del tasso di litigiosità per materia del contenzioso e secondo una disaggregazione regionale, ii) la definizione di indicatori più specifici sui costi individuali e sociali della giustizia civile e iii) l’avvio di analisi del disagio economico a partire da dati giudiziari (fallimenti, pignoramenti, protesti, decreti ingiuntivi).

9999.3 Risorse, criticità, rischi.3 Risorse, criticità, rischi.3 Risorse, criticità, rischi.3 Risorse, criticità, rischi A fine 2011 la direzione, tenuto conto delle informazioni a oggi disponibili, disporrà di 103 unità, di cui 27 a tempo determinato (TD), 2 in part time e 6 in telelavoro. Rispetto alla situazione di fine 2010 la situazione è sicuramente migliorata. L’inserimento di 27 TD (acquisiti, in gran parte, con finanziamenti esterni) ha parzialmente compensato le perdita di risorse avvenuta negli ultimi due anni, rendendo possibile superare la situazione di estrema criticità che si era messa in evidenza in precedenti relazioni. Si sottolinea comunque la criticità che si determina nell’utilizzare TD per attività a carattere strategico, che, tra l’altro, comportano un elevato costo di formazione.

Tale situazione è da mettere in relazione con un PAA2011 approvato senza sostanziali tagli, visto il carattere strategico di tutte le attività della direzione, e che prevedeva attività da svolgere con risorse aggiuntive. Tra queste risultano ancora in situazione critica: l’aggiornamento continuo delle grandi imprese e la lista S13. Nel corso del 2011 si sono aggiunte attività che avranno un impatto rilevante nelle attività del triennio 2012-2014: messa a regime del registro delle aziende agricole; messa a regime dell’Archivio statistico delle Persone fisiche; realizzazione del Censimento generale dell’industria e servizi (CIS) per la parte di competenza della direzione come approvato dal Consiglio dell’Istituto. Per quest’ultimo punto, di particolare rilevanza e impegno, è in fase di definizione il progetto operativo che individuerà anche le risorse necessarie alla sua attuazione.

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Fin da ora si possono comunque sottolineare i maggiori fattori di rischio. Per la realizzazione del censimento “virtuale” delle imprese, è necessario reperire un numero di risorse atte a gestire l’indagine IULGI per il 2012. Tale indagine assume una valenza fondamentale per i risultati censuari, in quanto sarà lo strumento per ricalibrare le metodologie di stima e per una valutazione qualitativa sulla struttura delle unità locali e dell’occupazione a livello comunale. Per tale ragione è previsto un allargamento del campione (35/40 mila imprese rispetto alle 10/15 mila delle ultime edizioni) con un stima di risorse aggiuntive – rispetto a quelle disponibili presso la Direzione e gli UURR – di circa 20 unità per 4 mesi. Il fattore di rischio di questa attività è dovuto al fatto che le risorse devono essere disponibili ad inizio 2012.

Inoltre, se pure molte delle attività connesse al censimento virtuale delle imprese non possono che essere realizzate, per la necessità di skills specifici, con risorse “statistiche” interne alla Direzione c’è la necessità di acquisire risorse indispensabili a garantire le attività a regime della DCAR e risorse informatiche e tecnologiche non disponibili in misura adeguata agli impegni previsti per il CIS.

Al netto, delle risorse necessarie per il CIS, le risorse aggiuntive previste nel PAA 2011 sono 21, di cui una parte già finanziata con progetti Eurostat e una parte finanziabile con fondi censuari (registro delle aziende agricole). A queste si devono aggiungere le risorse previste per il Portale statistico della PA e il progetto Guida (da acquisire in base ai finanziamenti reperiti).

Alle criticità determinate dalle carenze di risorse ne vanno sommate altre, che confermano in questo PST quanto già evidenziato in precedenza. La prima è connessa alla capacità di garantire l’utilizzo in tempi certi e brevi dei finanziamenti esterni. L’assenza di procedure adeguate ha portato alla perdita di finanziamenti Eurostat (fondi restituiti e lavoro comunque da effettuare). In proposito è stata definita, ad inizio 2011, una procedura atta a superare tale criticità e che si spera possa essere operativa al più presto.

Dato il ruolo strategico per il sistema delle statistiche sulle imprese, per i registri sulle imprese si evidenziano due rischi: i) l’obsolescenza del sistema informativo che gestisce il sistema Asia e i pericoli che ne derivano (il SW che lo gestisce data al 1996); ii) la necessità della definizione di una procedura di gestione della lista S13 (la cui rilevanza è sottolineata dal ruolo ad essa assegnato dalla recente legge finanziaria).

Infine, per ciò che concerne l’utilizzo dei dati amministrativi, visto che una gestione centralizzata delle fasi di acquisizione, trattamento e archiviazione di tali fonti consente di migliorare la qualità della produzione statistica e di ottimizzare le risorse impegnate in tali attività, si ritiene opportuno un intervento organizzativo che, nell’ambito della riorganizzazione dell’Istituto, definisca chiaramente una struttura di coordinamento di queste attività, in cui condividere, con tutte le strutture interessate, le strategie e le priorità con cui sviluppare questa attività.

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10 10 10 10 Direzione centrale comunicazione ed editoriaDirezione centrale comunicazione ed editoriaDirezione centrale comunicazione ed editoriaDirezione centrale comunicazione ed editoria (DCCE, (DCCE, (DCCE, (DCCE, COM, EDICOM, EDICOM, EDICOM, EDI))))

10.1 Sintesi delle attività del triennio10.1 Sintesi delle attività del triennio10.1 Sintesi delle attività del triennio10.1 Sintesi delle attività del triennio Il triennio 2012-2014 si configura come cruciale per l’affermazione della nuova mission dell’Istituto, che vede rafforzato il suo ruolo di principale produttore, nella piena autonomia, di statistica ufficiale e di certificatore della statistica pubblica tout court, ma anche di fornitore di informazioni statistiche e analisi a cittadini, ricercatori, policy maker, mezzi di informazione oltre che di supporto delle politiche del governo, delle parti sociali e dell’attività del parlamento. Gli obiettivi tradizionalmente perseguiti - progettare, organizzare e realizzare le attività di comunicazione esterna, interna e verso i media e curare la produzione editoriale dell’Istituto - si orienteranno ancora di più per assicurare la conoscenza diffusa del percorso d’innovazione intrapreso dall’ente e dei suoi risultati, così da diminuire eventuali inerzie o resistenze al “nuovo” Istat e mettere a sistema il notevole capitale intellettuale e relazionale dell’Istituto.

Un ruolo centrale per lo sviluppo della strategia complessiva di comunicazione dei nuovi valori e attività dell’Istituto continuerà ad averlo il sito istituzionale, rinnovato nel 2011, ma più in generale sarà l’assunzione piena di una politica imperniata sull’adozione di soluzioni tecnologiche in grado di favorire il lavoro collaborativo e sull’utilizzo della multimedialità al fine di fornire ai giornalisti, ai decisori pubblici e privati nonché ai singoli cittadini, informazioni chiare e facilmente fruibili. Nel corso del periodo, saranno sviluppate nuove funzionalità e rilasciate versioni più avanzate del sito, che lo trasformeranno in uno strumento formidabile al servizio di cittadini, policy maker, opinion leader e utenti professionali. Ad esempio verranno agevolati e articolati secondo i diversi pubblici l’accesso all’informazione statistica (I.Stat, banche dati, biblioteca digitale) e ai servizi offerti dall’istituto, anche di natura amministrativa, organizzativa e gestionale (trasparenza, concorsi, e-recruitment, documentazione attinente lo svolgimento delle gare, ecc.). Verrà inoltre ampliata la platea degli utilizzatori attraverso una forte presenza sui social network e un ampio ricorso a visualizzazioni, podcast, webnair, widget, rubriche interattive e altri strumenti 2.0. Anche i giornalisti saranno i destinatari di nuovi servizi 2.0 al fine di facilitare il loro lavoro e soddisfare i loro nuovi e diversi bisogni (l’uso sempre più diffuso del web per le news, la necessità di avere percorsi privilegiati per il giornalismo d’inchiesta e approfondimento). A sostegno di ciò sarà inoltre realizzato un rafforzamento del BackOffice tecnologico.

Il sito web e la presenza sui social media rappresentano importanti canali per conoscere gli utenti e i loro bisogni. Le nuove funzioni permettono, infatti, la profilazione dell’utenza web attraverso la ricostruzione dei percorsi di navigazione (browsing: punto di accesso, successione delle pagine visitate, download effettuati, tempi dedicati a ciascun passaggio, punti di uscita e/o abbandono della navigazione) e l’analisi dei comportamenti di ricerca sul web (searching).

Un altro strumento di veicolazione delle ricerche ed esperienze é NewsStat, la newsletter dell’Istituto nazionale di statistica e del Sistema statistico nazionale, che nel corso del triennio sarà consolidata al fine di diventare un mezzo di primaria importanza per scambiare idee su come far crescere la statistica pubblica italiana. Inoltre saranno intensificate le collaborazioni tra livelli centrali e locali e il dialogo con gli utenti, in modo da realizzare prodotti in grado di soddisfare le loro esigenze. Insieme a NewsStat verrà rafforzata la nuova newsletter per la cooperazione internazionale , redatta in inglese a cadenza quadrimestrale, orientata alla rete di soggetti che operano in questo campo in Italia e all’estero.

Un impegno eccezionale sarà profuso nell’attuazione dei Piani di comunicazione integrata ideati e redatti per la tornata censuaria avviata del 2010 con il censimento dell’agricoltura e che si concluderà nel 2014 con la diffusione dei dati dei censimenti dell’industria e servizi, delle istituzioni e del no profit. Tra tutti il più importante è quello che promuove il censimento della popolazione, che prevede un uso massivo di social network, nuovi strumenti multimediali e piattaforme tecnologiche collaborative, siti dedicati 2.0. Anche il piano

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pubblicitario è imperniato sui nuovi media anche se forme di pubblicità più tradizionali come l’affissione, sono pensate per raggiungere gli stranieri . Ma il vero protagonista della campagna è il territorio, che sarà interessato da una serie di azioni ad alta pervasività. Ad esempio nei 100 comuni di maggiori dimensioni, in luoghi di forte aggregazione quali centri commerciali, piazze, stazioni, saranno collocati dei census point; 700 comuni di piccole e medie dimensioni saranno visitati da furgoni itineranti che stazioneranno per un’intera giornata in ciascun comune. La campagna prevede inoltre una forte attività di sensibilizzazione dei ragazzi con il censimento a scuola, concorsi vari e altre promozioni A ciò si accompagnerà un’attività di partnership con soggetti emergenti e fortemente accreditati presso i cittadini, intesi anche come prosumer, e infine sarà perseguita una strategia complessiva per fare rete con gli altri attori del censimento, che vedrà coinvolte importanti istituzioni.

Anche il rinnovamento dei prodotti editoriali, sia in termini di contenuti che di modalità di veicolazione, contribuirà al rafforzamento della nuova identità dell’Istat. Verrà ideata una nuova veste editoriale di alcuni dei prodotti flagship che dovrebbe accompagnare il rinnovamento dei loro contenuti. Assisteremo alla nascita di nuove pubblicazioni. In particolare, saranno impostati e pubblicati oggetti editoriali pensati e realizzati attraverso strumenti web 2.0. Alla definizione dei primi due prototipi di e-book, uno di area tematica e uno di area metodologica realizzati nel corso del 2011, seguirà la diffusione su dispositivi on line e off line.

In questo quadro, appare strategico il potenziamento della comunicazione interna per assicurare la conoscenza diffusa dei processi in atto e stimolare un atteggiamento di partecipazione attiva agli obiettivi da raggiungere in un clima di condivisione e consenso verso le novità all’orizzonte. Diverse le iniziative da presidiare e da implementare, ad esempio l’intensificazione degli incontri del vertice con il personale, l’utilizzo di strumenti di visualizzazione per la veicolazione più efficace di informazioni e comunicazioni per il personale, l’organizzazione di eventi di condivisione della mission e del cambiamento organizzativo in atto, l’avvio di campagne di sensibilizzazione verso nuovi valori come, ad esempio, la difesa dell’ambiente . Infine, l’attivazione di una rete dei referenti della comunicazione interna, per facilitare la condivisione di conoscenze, buone pratiche, innovazioni, risultati tra tutte le strutture dell’Istituto.

Nel corso del triennio saranno pianificati e gestiti anche i restanti piani annuali degli eventi, delle pubblicazioni e dei rilasci.

Saranno realizzate le prossime edizioni della Conferenza nazionale di statistica (XI e XII, rispettivamente nel 2012 e nel 2014) che rappresenteranno occasioni di significativa rilevanza per rafforzare la statistica ufficiale, i suoi attori e l’immagine dell’Istat oltre che di dialogo con i cittadini. L’edizione del 2012 in particolare coinciderà con la diffusione dei dati con dettaglio comunale del Censimento della popolazione e sarà l’occasione per un primo bilancio dei risultati conseguiti dopo lo “sdoganamento della statistica 2.0” e i cambiamenti del sistema statistico nazionale avviati negli anni precedenti;

Saranno infine realizzati i piani di azioni, redatti ad hoc, per le celebrazioni della Giornata Mondiale della statistica, un appuntamento a cadenza annuale che si è dimostrato un’occasione di forte visibilità per la statistica ufficiale.

10.2 Principali innovazioni e variazioni10.2 Principali innovazioni e variazioni10.2 Principali innovazioni e variazioni10.2 Principali innovazioni e variazioni Per quanto riguarda il sito saranno perseguiti diversi obiettivi di innovazione e di potenziamento del suo utilizzo in chiave web 2.0 al fine di stressarne l’orientamento al servizio, assicurando l’ottimale interconnessione con gli altri sistemi (principalmente I.Stat) e valorizzando i sistemi di visualizzazione grafica. L’apertura di sezioni per utenze specifiche sarà finalizzata ad incentivare la propagazione dell’informazione disponibile sul sito. In particolare, con la pubblicazione del My Istat (tab personalizzate) l’utente potrà selezionare e memorizzare la propria pagina Istat, creare il proprio grafico, incorporare widget (calendario delle diffusione, ecc); inoltre gli utenti potranno ricevere informazioni attraverso feed

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automatici e seguendo l’Istat attraverso Twitter, accedere a versioni del sito per mobile e tablet, consultare audio e video, scaricare fotografie, accedere alle slide dei ricercatori Istat, taggate su Slideshare, partecipare alle iniziative e alle attività dell’istituto per cui si aprono canali dedicati su Facebook.

Per l’editoria, sarà progressivamente messa a regime la realizzazione di prodotti editoriali attraverso l’utilizzo di piattaforme collaborative e la creazione di pubblicazioni digitali per la diffusione su diverse tipologie di dispositivi. Altra innovazione significativa, che si completerà nel triennio, sarà il passaggio marcato verso l’utilizzo del web anche per gli strumenti di comunicazione con i media. Infine si prevede una riorganizzazione dei contenuti della Intranet e della sua architettura tecnologica capace di conciliare efficacemente le tradizionali esigenze di condivisione di conoscenze, buone pratiche, innovazioni, risultati tra tutte le strutture dell’Istituto con quelle tipicamente 2.0, di tipo reticolare e collaborativo.

Eventi di rilevante visibilità come la Conferenza nazionale di statistica saranno realizzati, nel solco dell’ultima Conferenza, con una forte connotazione tecnologica. Sarà intensificato l’utilizzo degli strumenti più innovativi del web, come ad esempio i social network e le nuove tecnologie, per favorire la valorizzazione delle esperienze innovative e di eccellenza del territorio che potranno essere presentate in spazi dedicati. Questo anche per “rilanciare” la rete del Sistan, in un ottica di visibilità, integrazione, condivisione della conoscenza.

Infine una nuova attività sarà quella delle relazioni esterne che avrà come obiettivo il rafforzamento della presenza dell’Istat in contesti pubblici e privati di interesse generale. A tal fine verranno promosse collaborazioni, partenariato, progetti comuni di comunicazione, saranno pianificate attività volte a rafforzare l’immagine dell’Istituto tra i principali stakeholder e attuate specifiche iniziative in funzione di singoli gruppi di utenti.

10.3 Risorse, criticità, rischi 10.3 Risorse, criticità, rischi 10.3 Risorse, criticità, rischi 10.3 Risorse, criticità, rischi Come è noto, le strategie di comunicazione (esterna, interna e verso i media) per la natura stessa della funzione subiscono spesso aggiustamenti e anche rimodulazioni a causa di fattori esogeni e non programmabili. Tutto ciò può avere effetti diretti sui contenuti e sull’organizzazione del lavoro. L’intera direzione sarà oltretutto costretta ad una grande flessibilità organizzativa dalla stagione censuaria che è un momento di forte esposizione dell’Istituto in termini di identità e scopo nei confronti della intera popolazione, delle istituzioni, delle sue strutture produttive e del mondo del volontariato.

Anche la realizzazione e gestione dei Piani annuali (eventi, pubblicazioni, rilasci) diventa sempre più impegnativa. In particolare quello degli eventi è sempre più gravoso, in termini di numerosità degli appuntamenti nazionali e internazionali che presentano forti complessità logistiche, gestionali e di offerta di servizi resi. Per tali ragioni è necessario che cresca tra le strutture la cultura di fare rete, condividendo visione strategica, obiettivi comuni, modalità di lavoro.

Tra l’altro la collocazione di diverse funzioni della DCCE, situate alla fine del processo di produzione, potrebbe determinare, in mancanza o in difetto di programmazione e di integrazione, un rischio nel raggiungimento del un risultato finale sperato.

Certo è che la dislocazione in quattro sedi della direzione che, per la natura delle attività di competenza, dovrebbe agire in modo fortemente trasversale e integrato, rappresenta un’ altra forte criticità . Ulteriore elemento di cui tener conto è la necessità di allineare skill e competenze del personale ai profondi cambiamenti in atto (tecnologici, delle modalità di comunicazione ecc.), in modo da garantire sempre elevati livelli di qualità delle performance.

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11111111 Direzione centrale per le tecnologie e il supporto metodologicoDirezione centrale per le tecnologie e il supporto metodologicoDirezione centrale per le tecnologie e il supporto metodologicoDirezione centrale per le tecnologie e il supporto metodologico (DCMT, (DCMT, (DCMT, (DCMT, GIT, SVS, MMSGIT, SVS, MMSGIT, SVS, MMSGIT, SVS, MMS))))

11.1 Sintesi delle attività del triennio11.1 Sintesi delle attività del triennio11.1 Sintesi delle attività del triennio11.1 Sintesi delle attività del triennio Nel corso del 2011 vengono realizzate importanti innovazioni nei settori della governance, del rapporto con gli utenti, della messa in sicurezza dei sistemi, delle tecnologie e del rilascio di nuovi sistemi informativi che costituiscono la base di partenza delle azioni previste per il triennio 2012-2014. In particolare per quanto riguarda l’area ICT si conclude l’audit della funzione informatica in cui si evidenzia la necessità di avviare un processo finalizzato alla conversione da un modello di realizzazione dei sistemi informativi senza regole a un modello più strutturato che garantisca requisiti minimi di qualità e sicurezza. Si è avviata con successo l’azione delle reti tematiche degli informatici e dei metodologi che costituiranno le strutture a sostegno delle innovazioni organizzative, metodologiche e tecnologiche che saranno realizzate nel triennio.

La definizione della strategia ICT nel prossimo triennio è formulata tenendo presente le priorità delle azioni definite dalla dirigenza dell’Istituto, in modo da assicurare lo strategic alignment delle azioni ICT con le esigenze del business, cioè delle Direzioni di produzione. Particolare attenzione sarà posta sulla messa in sicurezza dei sistemi informativi secondo le indicazioni provenienti dall’Audit. Si terrà conto delle indicazioni di e-government, delle opportunità tecnologiche e dell’evoluzione delle strategie di armonizzazione in ambito europeo e internazionale. Dare attuazione alle indicazioni provenienti dall’Audit implicherà la progettazione e la conduzione di un importante progetto di change management in cui si dovrà gestire il cambiamento organizzativo e lo stile di lavoro. In questo progetto, la Direzione sarà coinvolta di concerto alle strutture che gestiscono la funzione informatica nei Dipartimenti tematici. Le opportunità tecnologiche riguardano essenzialmente i nuovi paradigmi di cloud computing che sarà sperimentato per la fornitura di alcuni importanti servizi comuni. Le strategie di armonizzazione in ambito Europeo saranno condotte in stretta cooperazione con la parte metodologica e sono finalizzate all’implementazione della Vision della Commissione Europea.

Coerentemente a quanto indicato nella visione proposta da Eurostat ed accolta dalla Commissione Europea, le principali finalità che guideranno le azioni di innovazione metodologica nel triennio 2011-2013 saranno: (i) la standardizzazione dei metodi e degli strumenti, finalizzata alla standardizzazione dei processi e (ii) l’ottimizzazione dell’utilizzo dell’informazione esistente ai fini di una riduzione del carico sui rispondenti.

11111111....2 Principali innovazioni e variazioni2 Principali innovazioni e variazioni2 Principali innovazioni e variazioni2 Principali innovazioni e variazioni

Area ICTArea ICTArea ICTArea ICT

Il prossimo triennio sarà cruciale per l’area ICT della DCMT, e più in generale per tutte le strutture informatiche dell’Istituto, perché sarà avviato il processo che recepisce le raccomandazioni dell’Audit appena concluso. I principali processi su cui focalizzare l’attenzione saranno: (i) la governance, (ii) l’organizzazione, (iii) l’architettura. L’area ICT risente del contesto organizzativo generale dell’Istituto, quindi per conseguire risultati soddisfacenti è necessario innalzare il livello di maturità di tutti i processi dell’Istat, secondo il modello CMMI, introducendo una governance basata sull’EA (Enterprise Architecture) e che preveda un ruolo centrale del Comitato di Presidenza sulle decisioni inerenti alla strategia ICT, all’architettura, al portafoglio dei progetti, agli investimenti. Per ciò che riguarda lo sviluppo e la messa in esercizio dei Sistemi Informativi, l’indicazione generale derivante dal rapporto di Audit è quella di adottare procedure che fanno riferimento ai comuni standard internazionali.

Di seguito sono descritte le principali azioni della Direzione con un maggiore livello di dettaglio operativo, finalizzato a concretizzare le indicazioni provenienti dai progetti di audit e risk management.

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Messa in sicurezza, qualità e industrializzazione dei processi

L’innovazione per il miglioramento della governance, la qualità e per l’industrializzazione e messa in sicurezza dei processi produttivi sarà condotta in modo trasversale a differenti progetti e prevede cinque linee d’azione:

- la revisione organizzativa e dei modelli di progettazione e gestione dei sistemi informativi per adeguarli agli standard internazionali di riferimento (Itil, Cobit, …);

- la formazione mirata ai responsabili dei processi ICT (nella DCMT e nelle Direzioni di produzione) sugli standard di riferimento;

- la revisione e industrializzazione di importanti processi di produzione; in una prima fase ci si concentrerà sui processi produttivi connessi allo sviluppo, manutenzione e messa in esercizio dei siti web dell’Istituto in modo da superare le criticità gestionali, di efficienza e di sicurezza del modello produttivo attuale derivanti dall’eterogeneità delle piattaforme adottate generalmente di tipo artigianale e che non fanno uso di Content Management Systems evoluti;

- il consolidamento di quanto già in corso per ciò che concerne la qualità dei processi; questa azione consentirà la certificazione del rilascio in esercizio dei sistemi. Nel 2011 è stato avviato un processo strutturato di testing (stress, performance e penetration test) per la messa in esercizio di sistemi critici (censimento, sito istituzionale, …) il cui modello sarà esteso a livello generale;

- l’introduzione di architetture SOA (service-oriented architecture) che consentiranno la progettazione e lo sviluppo da parte della DCMT dei servizi comuni a cui la produzione statistica potrà far riferimento.

Le linee d’azione su-esposte consentiranno di limitare le criticità derivanti dal fatto che l’Istituto è esposto a rischi non completamente prevedibili ogni volta che sono messi in esercizio applicativi realizzati in modo non accurato in quanto mancano regole condivise e seguite che obblighino i vari centri di produzione a sviluppare e gestire i sistemi informativi in modo ordinato e sicuro secondo procedure e metodologie definite. Il completamento della messa in sicurezza del patrimonio informativo sarà realizzato anche attraverso importanti azioni di tipo infrastrutturale e sistemistico. Il progetto più rilevante in tale ambito è quello di disaster recovery e business continuity finalizzato alla duplicazione dei centri elettronici di Balbo e di Viale Oceano Pacifico con relativa sincronizzazione delle informazioni. Un rilevante investimento sarà realizzato per la virtualizzazione completa dell’infrastruttura sistemistica.

Un importante impatto sull’efficienza organizzativa e sull’industrializzazione dei processi sarà conseguito anche dalle azioni trasversali finalizzate a migliorare i modelli interni di comunicazione. In questo ambito si sperimenteranno i nuovi paradigmi di cloud computing per la fornitura dei servizi di Unified Comunication e Collaboration. Sarà adeguato e potenziato il sistema di videoconferenza, mediante la messa in esercizio nelle sedi periferiche e in quelle regionali delle lavagne interattive multimediali utilizzate anche per la formazione a distanza sincrona.

Con riferimento alle strategie di armonizzazione in ambito europeo, l’Istat ha un ruolo di primo piano nell’azione di rafforzamento degli standard utilizzati nei processi di produzione e diffusione delle statistiche all’interno del Sistema Statistico Europeo. Il tema prioritario di intervento della Direzione è l’implementazione si esplicita nell’ambito del progetto progetto ESSnet CORE che ha la finalità di rendere operative le specifiche architetturali definite in CORA che costituiscono la base per la definizione di un Enterprise Architecure comune tra i vari Istituti Nazionali di statistica.

Rispetto ai progetti strategici dell’Istituto, la Direzione informatica offrirà supporto nelle modalità di seguito descritte.

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Progetti legati ai software gestionali

Sulla base delle specifiche funzionali definite dalla Direzione Generale, verranno condotte le opportune azioni per la scelta, acquisizione e personalizzazione degli applicativi per la Pianificazione generale e settoriale, per il protocollo informatico, la gestione documentale e l’asset management.

Progetti di comunicazione e diffusione

Sarà offerto supporto sistemistico e infrastrutturale per:

- la gestione, manutenzione ed evoluzione di I.Stat e del portale della Pubblica Amministrazione centrale e locale;

- l’esercizio e l’evoluzione dei Laboratori ADELE regionali e l’accesso remoto;

- la predisposizione dell’ambiente (server, rete, sistemi di sicurezza,…) che ospiterà il nuovo sito istituzionale e realizzazione completa delle funzionalità legate al motore di ricerca.

Inoltre sarà sviluppato ulteriormente il sistema SMART1 (SMall ARea estimation Tool) a partire dalle rilevazioni sulle famiglie, così da soddisfare una domanda crescente di dati per analisi e politiche locali.

Produzione statistica

Sarà offerto supporto

- per la realizzazione del Censimento dell’industria e servizi e per lo sviluppo della strategia post-censuaria (progetto DIDAC), adottando uno stile di lavoro che consenta il riuso degli applicativi per le indagini correnti;

- al progetto di sviluppo dei registri delle unità economiche (registro europeo dei gruppi di imprese, completamento e velocizzazione dell’aggiornamento del registro ASIA, registro della aziende agricole e registri satellite di ASIA, ecc);

- per la reingegnerizzazione dei processi produttivi adottati in Contabilità Nazionale e la migrazione tecnologica dei corrispondenti applicativi in ambiente di data base relazionale (RDBMS).

Stat 2015

Nel corso del triennio saranno posti in esercizio importanti portali tematici che costituiranno le piattaforme di raccolta dati, di interazione e comunicazione e di differenti classi di utenti (portale delle Imprese, portale delle statistiche socio-demografiche, portale del Sistan). Lo sviluppo di questi portali consentirà di industrializzare standardizzare la fase di cattura dati e di interazione con gli utenti.

Area metodologica Area metodologica Area metodologica Area metodologica

La vision proposta da Eurostat a tutto il Sistema Statistico Europeo si fonda sul superamento dello stovepipe model e sull’adozione di un modello basato sull’integrazione dei dati e dei processi di produzione. La standardizzazione dei processi, che è condizione necessaria per tale integrazione, permette un guadagno complessivo di efficienza, unitamente ad un incremento della qualità del prodotto. Integrazione e standardizzazione costituiranno quindi gli obiettivi-chiave anche per il triennio 2012-2014. Essi verranno perseguiti attraverso il mantenimento dell’impegno sul fronte degli strumenti generalizzati, l’investimento su una serie di azioni mirate, l’impulso alla costruzione della rete per l’innovazione metodologica e la partecipazione a progetti europei. Inoltre, con la stessa modalità con cui per l’area ICT si vuole tendere ad un’architettura SOA, anche per questa area sarà studiata e definita un’architettura

1 Il sistema SMART, è un sito web già disponibile su Internet che attualmente consente a ciascun utente di produrre stime (mediante le tecniche di piccole aree) di occupati e persone in cerca di occupazione per qualsiasi ambito territoriale ottenuto come aggregazione di comuni. Le stime sono corredate dalle corrispondenti stime dell’accuratezza.

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basata sui servizi comuni di tipo metodologico che saranno successivamente rilasciati attraverso appositi tool applicativi.

Strumenti generalizzati

Proseguirà l’impegno per il rilascio e il sostegno all’uso di strumenti software generalizzati per importanti fasi del processo produttivo, quali il campionamento, la raccolta dati, le operazioni di codifica, il trattamento della mancata risposta parziale, dei valori errati e degli outlier, e la produzione delle stime. I risultati previsti per il 2011 prevedono in particolare:

1. la messa a disposizione di un nuovo sistema per il calcolo delle stime e delle varianze campionarie, evoluzione del sistema attuale (Genesees);

2. la produzione di un prototipo di sistema per l’acquisizione dei dati, utilizzabile con qualsiasi tecnica d’indagine (CAPI, CATI e CAWI) e in grado di superare i limiti dei sistemi esistenti;

3. la sperimentazione di uno strumento per l’individuazione ed il trattamento degli outlier e dei valori anomali, basato su metodi di editing selettivo.

Investimenti metodologici

Le azioni saranno sempre più mirate all’uso di dati amministrativi attraverso tecniche di integrazione e ad un miglioramento dell’accuratezza mediante l’adozione di strategie di campionamento che - considerando congiuntamente le fasi di campionamento, raccolta dati e stima - consentano di sfruttare al meglio le informazioni provenienti da ogni fonte disponibile (amministrativa, altre indagini, ecc.). Un tema connesso è quello della coerenza delle stime sulle stesse variabili diffuse a diversi livelli di aggregazione, ottenibile mediante il calcolo di pesi campionari opportunamente costruiti ed integrati in un sistema di riferimento comune (“piattaforma delle stime”).

Censimento continuo

Il coinvolgimento della Direzione riguarderà essenzialmente l’approfondimento teorico-applicativo dei metodi per la stima da modello e delle tecniche di stima per piccole aree, su cui è previsto un importante investimento metodologico.

Tali metodi consentono infatti l’aumento dell’informazione statistica diffusa sfruttando al massimo i dati disponibili. Utilizzando approcci all’inferenza fondati sui modelli e sull’utilizzo del patrimonio informativo esistente, è possibile fornire stime accurate per aggregati (territoriali o d’altro tipo), non ottenibili con i metodi tradizionali.

L’evoluzione del sistema SMART fornirà l’infrastruttura metodologica e applicativa su cui si potrà fondare il progetto del censimento continuo.

La rete per l’innovazione metodologica nei processi di produzione

Nel corso del 2011 si è conclusa la costruzione di una rete che coinvolge tutti i ricercatori dell’Istituto in possesso di competenze metodologiche. Il triennio 2012-2014 sarà dedicato a rendere pienamente operativa tale rete, mediante la piena attivazione dei centri di competenza. (che si avvarrà dei risultati di una rilevazione ad hoc condotta in Istituto) e il lancio di rilevanti progetti di ricerca che mettano a fattor comune le iniziative delle varie Direzioni.

La partecipazione ai progetti europei

Nel corso del triennio saranno proseguite le attività all’interno dei seguenti progetti: - Progetto europeo Blue-Ets, in cui il coinvolgimento della DCMT è finalizzato

all’approfondimento di tecniche avanzate di stima per le indagini sulle imprese caratterizzate da variabili quantitative fortemente asimmetriche.

- Essnet DI (“Data Integration”), centrato sulle metodologie per l’integrazione dei dati (record linkage, statistical matching e micro-integrazione).

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- Essnet SAE (“Small Area Estimation”), avente l’obiettivo di standardizzare e rendere applicabili per la statistica ufficiale i metodi di stima per piccole aree.

- Memobust (“Methodology for Modern Business Statistics”), finalizzato alla definizione di linee-guida per il disegno e la conduzione di indagini economiche.

- STAND-PREP (“Preparation of standardisation”), progetto voluto dal DIME di Eurostat per porre le premesse per la standardizzazione dei processi di produzione e diffusione delle informazioni statistiche a livello europeo.

11111111....3 Risorse, criticità, rischi3 Risorse, criticità, rischi3 Risorse, criticità, rischi3 Risorse, criticità, rischi La Direzione sarà coinvolta in un importante processo di change management per dare attuazione alle indicazioni provenienti dall’audit. Si tratterà quindi di realizzare un delicato processo di cambiamento organizzativa, dovendo al contempo garantire la sicurezza, la funzionalità e l’introduzione delle necessarie innovazione dei sistemi informativi esistenti. Per minimizzare i rischi è opportuno che la Direzione si avvalga dei servizi professionali di una società esperte nella gestione di progetti di change management organizzativo nell’area ICT.

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12121212 Direzione centrale Direzione centrale Direzione centrale Direzione centrale dei censimenti generalidei censimenti generalidei censimenti generalidei censimenti generali (DC(DC(DC(DCCGCGCGCG, , , , MTC, SCD, SCE, MTC, SCD, SCE, MTC, SCD, SCE, MTC, SCD, SCE, SACSACSACSAC))))

12.1 Sintesi delle attività del triennio12.1 Sintesi delle attività del triennio12.1 Sintesi delle attività del triennio12.1 Sintesi delle attività del triennio Le attività proposte per il triennio seguono le linee già specificate nel Programma Statistico Nazionale 2012-2014, dando la priorità:

- alla conclusione del 6° Censimento generale dell’agricoltura, con le elaborazioni finali dei dati e la loro diffusione soprattutto tramite web;

- alla esecuzione del 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, i cui risultati dovranno essere trasmessi ad Eurostat entro aprile 2014 in conformità a quanto stabilito dal Regolamento (CE) del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 763/2008;

- alla esecuzione del 9° Censimento generale dell’industria e servizi, che sarà organizzato in tre rilevazioni distinte per campo di osservazione (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni private non profit).

A queste prioritarie linee di azione si affiancano studi progettuali volti ad avviare attività propedeutiche al definitivo superamento del censimento demografico di tipo tradizionale e a impostare sperimentazioni necessarie a dare concretezza alla prospettiva strategica del “censimento continuo” mediante rilevazioni campionarie e l’ampliamento sistematico dell’uso censuario dei dati da fonti amministrative.

12.212.212.212.2 Principali innovazioni e variazioniPrincipali innovazioni e variazioniPrincipali innovazioni e variazioniPrincipali innovazioni e variazioni Sono note le innovazioni di metodi, tecniche e organizzazione approntate per i censimenti del 2010-2011 con gli obiettivi di semplificare l’impatto organizzativo sulle amministrazioni pubbliche e in particolare sui comuni, ampliare l’uso dei dati amministrativi, recuperare tempestività nella diffusione dei dati definitivi, ridurre il fastidio statistico sulle unità di rilevazione.

Le principali innovazioni anticipano un indirizzo strategico per le successive tornate censuarie, fondato sul progressivo consolidamento dell’uso dei dati amministrativi e delle tecniche di campionamento al fine di produrre dati riferiti a territori comunali e subcomunali con frequenza maggiore di quella decennale.

In questa prospettiva nel PST 2012-2014 vengono inclusi importanti lavori volti a definire in modo circostanziato i nuovi metodi e le tecniche, come anche le rilevazioni sperimentali per:

- produrre dati aggiornabili annualmente o per predefiniti intervalli pluriennali, anche a livello di grande dettaglio territoriale, mantenendo le caratteristiche di universalità e coerenza temporale dei dati;

- promuovere la continuità delle operazioni di rilevazione, con conseguente ripartizione in più anni del finanziamento statale e dello sforzo organizzativo dei comuni.

Questo obiettivo strategico è perseguibile mediante l’ulteriore intensificazione dell’uso statistico delle fonti amministrative locali e centrali e con contestuali cicli multi-annuali di rilevazioni. L’obiettivo è di disporre - con tempestività, continuità e a costi contenuti - di dati relativi ai principali mutamenti strutturali, di tipo demografico e socio-economico, riferiti ai territori di livello comunale e subcomunale, anche ricorrendo all’integrazione delle numerose informazioni già disponibili presso gli archivi di amministrazioni pubbliche, centrali e locali.

Le anagrafi comunali sono la fonte principale da valorizzare e sfruttare con periodicità annuale, ma debbono essere ricercate soluzioni efficaci che garantiscano il rispetto di standard di qualità, nonché l’aggiornamento costante e documentato del registro di popolazione da parte di tutti i comuni.

Una attività fondamentale riguarda perciò la pianificazione dell’acquisizione e trattamento

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annuale delle Liste anagrafiche Comunali (LAC), consolidando fin dal 2012 le operazioni in corso di realizzazione per il censimento del 2011 con i progetti “Sistema di acquisizione delle LAC” (STARLAC) e “Sistema di standardizzazione e controllo delle LAC” (TRASLAC). Analogamente, a partire dal 2012, viene iscritta nel PST l’acquisizione e il trattamento dei dati individuali relativi ai permessi di soggiorno di stranieri con cittadinanza extra Unione Europea.

Occorre poi progettare e sperimentare la rilevazione campionaria areale “C” (Conteggio), che ha l’obiettivo di produrre, a partire dalle LAC, dati di conteggio della popolazione e di struttura delle famiglie con regolarità annuale, per predefiniti cicli pluriennali.

In particolare la rilevazione “C” sarà finalizzata al controllo sistematico della qualità delle anagrafi comunali e alla correzione statistica degli errori di sovracopertura e sottocopertura di cui esse sono normalmente affette. La rilevazione sarà progettata nel corso del 2012 e del 2013 e verrà condotta sperimentalmente la prima volta nel 2014 con il metodo cattura-ricattura su un campione di sezioni di censimento e/o numeri civici. A regime dal 2016, essa fornirà stime a livello comunale e subcomunale (per aree di censimento nei comuni con più di 20.000 abitanti) e interesserà a rotazione tutti i comuni in un ciclo al massimo quinquennale, con l’obiettivo di concludere il primo ciclo non sperimentale entro l’anno censuario 2021.

Sotto il profilo del conteggio della popolazione legale, la rilevazione offe il considerevole vantaggio di favorire un’applicazione del metodo omogenea su tutto il territorio nazionale, a maggiore garanzia della terzietà dell’informazione statistica relativa alla popolazione residente nei comuni, quale parametro fondamentale per la ripartizione delle risorse pubbliche in un ordinamento statuale basato sul federalismo fiscale.

Nel programmare questa innovazione, si è consapevoli che il nuovo metodo di determinazione della popolazione legale tenderà a disgiungere le operazioni di carattere amministrativo, proprie della tenuta dei registri locali di popolazione, da quelle statistiche di accertamento della popolazione abitualmente dimorante nel territorio di ciascun comune. E’ perciò indispensabile avviare un processo di adeguamento delle norme al nuovo contesto tecnico e metodologico che caratterizza la strategia del censimento continuo. Per questo motivo nel PST viene iscritto per gli anni 2013 e 2014 un progetto denominato “Predisposizione di documenti tecnici per l’organizzazione e il finanziamento dei censimenti continui” da condurre in collaborazione con la DCIG.

E’ anche indispensabile valutare l’impatto del nuovo metodo di conteggio della popolazione legale sulla produzione delle statistiche demografiche correnti. Per questo motivo nel PST vengono iscritti per gli anni 2013 e 2014 due lavori denominati rispettivamente “Metodi di integrazione tra statistiche demografiche correnti e dati del censimento continuo” e “Predisposizione di documenti tecnici per la revisione del regolamento anagrafico e degli standard ecografici e topografici”, da condurre in collaborazione con la DCIS.

Un’ulteriore innovazione di rilievo riguarda la progettazione di una rilevazione campionaria a rotazione pluriennale “D” (Dati socio economici) con questionario lungo simile a quello adottato per il 15° Censimento generale della popolazione del 2011, mantenendo operativa una parte della struttura organizzativa censuaria comunale. La rilevazione “D” dovrà essere disegnata per produrre stime di ipercubi di dati socio economici su famiglie e individui per soddisfare le esigenze nazionali ed internazionali (in modo simile alla US American Community Survey). La rilevazione sarà progettata nel corso del 2012 e del 2013 e verrà condotta sperimentalmente la prima volta nel 2014, per entrare a regime dal 2016 interessando tutti i comuni a rotazione in un ciclo al massimo quinquennale, con l’obiettivo di concludere il primo ciclo non sperimentale entro l’anno censuario 2021.

Nel preparare il censimento demografico del 2011 l’Istat, con la collaborazione dei comuni e di altre istituzioni, ha realizzato infrastrutture statistiche importanti che, nella strategia del censimento continuo, devono essere ulteriormente rafforzate e aggiornate con periodiicità almeno annuale. Si tratta dell’archivio statistico dei numeri civici geocodificati alle sezioni di

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censimento da alimentare, a partire dal 2013 mediante la rilevazione RNC nei comuni con popolazione non inferiore a 20.000 abitanti e la rilevazione ANSC nei comuni con meno di 20.000 abitanti, quest’ultima in collaborazione con Agenzia del Territorio.

La delimitazione delle aree di censimento nei centri abitati dei comuni di maggiori dimensioni demografiche costituisce una ulteriore infrastruttura di rilievo che, creata in occasione del censimento del 2011, dovrà essere tenuta aggiornata per consentire all’Istat di disegnare i campioni necessari all’implementazione delle indagini “C” e “D”.

Nel corso del 2012 e del 2013 saranno analizzati i risultati del 6° Censimento generale dell’agricoltura al fine di definire, in collaborazione con la DCAR, il processo atto a realizzare annualmente il registro statistico delle aziende agricole, fondamentale per l’esecuzione delle indagini periodiche sulla struttura delle aziende agricole previste nel periodo intercensuario.

Inoltre, insieme alla DCAR, sarà sviluppata la collaborazione con i soggetti detentori di archivi amministrativi del settore agricolo, al fine di valorizzare il contenuto informativo in essi presenti, anche alla luce dei risultati conseguiti nel censimento agricolo e delle novità che saranno introdotte a partire dal 2013 nella Politica Agricola Comune (PAC). L’obiettivo di questa attività è la diffusione annuale di dati strutturali sulle aziende agricole.

Il Censimento delle imprese sarà realizzato secondo un modello organizzativo articolato e complesso che prevede un ampio uso dei registri statistici e delle fonti amministrative per acquisire informazioni statistiche da diffondere a livello censuario, la rilevazione sulle unità locali (IULGI allargata), per aggiornare le informazioni strutturali di ASIA e verificare sul campo la sottocopertura del registro a livello di unità locali, e una nuova rilevazione campionaria MULTISCOPO sulle imprese, per consentire il completamento delle informazioni necessarie a formare il quadro delle stime di dati relativi ad aree tematiche e riferiti all’universo delle imprese italiane.

La Direzione sarà in particolare impegnata nell’esecuzione di quest’ultima rilevazione che prevede:

- rilevazione totale delle imprese medie e grandi;

- rilevazione totale delle imprese per alcune selezionate classi di ATECO;

- rilevazione campionaria sulle restanti imprese.

La rilevazione avrà inizio entro maggio 2012, al fine di consegnare entro il 2012 i file dei dati elementari revisionati alla DCSP per il successivo processo di controllo e correzione, l’elaborazione delle stime e la diffusione degli ipercubi nel corso del 2013.

I contenuti informativi della rilevazione MULTISCOPO saranno attinenti a temi di competitività, sostenibilità �, conoscenza, mentre moduli specifici saranno dedicati a investimenti informativi dell’Istituto per l’arricchimento sistematico delle statistiche strutturali sulle imprese. La rilevazione prevede tecniche differenziate di raccolta dei dati (mixed mode) a seconda del segmento della popolazione delle imprese. In particolare, sono previste le seguenti modalità di rilevazione:

- mediante rilevatori specializzati per interviste a gruppi di imprese e grandi imprese;

- mediante CAPI, con personale qualificato (competenze contabili);

- mediante auto compilazione e trasmissione via web con assistenza di rilevatore nei casi di recupero dei non rispondenti.

Scopo del Censimento delle istituzioni non profit, che si svolgerà nel corso del 2012, è di produrre un quadro informativo statistico sulla struttura del settore in Italia. Tra gli obiettivi specifici che l’Istat intende perseguire vi è quello di consentire l’aggiornamento e la validazione del registro statistico dedicato alle istituzioni non profit e fondato sull’uso di fonti amministrative. L’analisi dei risultati censuari consentirà di predisporre la metodologia atta a realizzare l’aggiornamento annuale del registro statistico delle istituzioni non profit, a partire dall’anno 2013.

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La Direzione sarà inoltre impegnata nel definire le linee strategiche delle rilevazioni intercensuarie connesse alle istituzioni non profit, attraverso la predisposizione di un quadro strutturato dei principali settori da analizzare, del tipo di indagine da effettuare (campionaria o censuaria di settore), del calendario delle rilevazioni intercensuarie. Nella seconda metà del 2013 verrà effettuato lo studio progettuale relativo alle linee strategiche delle rilevazioni intercensuarie, che saranno svolte a partire dal 2014.

In merito al Censimento delle istituzioni pubbliche, è obiettivo della Direzione sviluppare il collegamento con le altre amministrazioni pubbliche per garantire l’aggiornamento continuo di alcune informazioni tipicamente censuarie. Il raccordo con le altre rilevazioni, effettuate da diverse istituzioni pubbliche, consentirà di sviluppare sinergie organizzative al fine di realizzare, nel periodo intercensuario, rilevazioni che mirino ad acquisire informazioni non raccolte da altre rilevazioni continue, in parte iscritte in PSN da altri enti del Sistan. Nella seconda metà del 2013 si svilupperanno le linee strategiche di tali rilevazioni che l’Istituto potrà realizzare nel periodo intercensuario.

11112222.3.3.3.3 Risorse, criticità, rischiRisorse, criticità, rischiRisorse, criticità, rischiRisorse, criticità, rischi L’ incompleta copertura dei quadri professionali della Direzione centrale dei censimenti costituisce un primo tipo di rischio, con particolare riferimento a risorse professionali esperte nel campo delle statistiche sulle istituzioni pubbliche (Servizio SCE) e nel controllo dell’esecuzione dei contratti di servizi in appalto (Servizio SAC).

Il processo di controllo, correzione e validazione dei dati del 6° Censimento generale 6° Censimento generale 6° Censimento generale 6° Censimento generale dell’agricolturadell’agricolturadell’agricolturadell’agricoltura è avanzato in modo sostanziale, il processo di elaborazione dei risultati continuerà fino ad aprile 2012, mese entro il quale è programmato che siano diffusi i dati definitivi di struttura delle aziende agricole. Allo stato attuale il maggior rischio attiene alla progettazione dell’ambiente web di diffusione dei dati definitivi che dovrebbe impegnare anche alcune direzioni trasversali (DCMT e DCET).

Riguardo al 11115° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni5° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni5° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni5° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni si evidenziano criticità, legate ai ritardi nell’approvazione del finanziamento erariale, che hanno determinato una riduzione considerevole del tempo disponibile per:

- completare i passaggi istituzionali necessari a formalizzare il Piano Generale di Censimento,

- effettuare le numerose e rilevanti gare per l’appalto dei servizi di stampa, spedizione, raccolta e registrazione dei questionari, assistenza telefonica ai rispondenti e per l’appalto della campagna pubblicitaria e quella di pubbliche relazioni.

Tenuto conto che la progettazione della costituzione della rete organizzativa territoriale e le operazioni precensuarie di acquisizione delle liste anagrafiche comunali (LAC), di determinazione delle aree di censimento (ACE) e di rilevazione dei numeri civici (RNC) sono state anticipate, i rischi maggiori si concentrano sulla efficace e tempestiva esecuzione dei contratti di appalto dei servizi censuari ai quali la Direzione dovrà dedicare rilevante attenzione in termini di verifiche dell’esecuzione e di intervento su criticità emergenti.

Un’ulteriore criticità è connessa alla progettazione dell’ambiente web di diffusione dei dati che dovrebbe essere centrato su un sistema tematico per il censimento all’interno di I.Stat e da moduli di gestione delle richieste ad hoc di elaborazioni, entrambi a partire da un DWH primario di micro dati, tenendo conto anche delle conseguenze del campionamento sulla quadratura dei totali marginali di ipercubi diversi. La soluzione del rischio connesso a questa criticità si ritiene debba essere organizzativamente incentrata sulla collaborazione tra DCMT, DCET e DCCG con la immediata costituzione di un Progetto “Diffusione dei Dati Censuari (DIDAC)” e di un Comitato di indirizzo e controllo dei metodi e delle tecniche di diffusione dei dati censuari.

Rischi specifici si manifestano: - nelle difficoltà di organizzazione della rilevazione da parte di alcuni comuni di grande

dimensione; a tal fine, in collaborazione con la DCSR, si dovranno predisporre

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interventi di sostegno e di affiancamento ai responsabili degli Uffici comunali di censimento (UCC);

- nella preparazione della rilevazione campionaria di controllo della copertura e della qualità del censimento (PES) che dovrebbe essere assegnata alla responsabilità primaria di struttura diversa dalla DCCG, in quanto responsabile della rilevazione censuaria.

Nella esecuzione del 9° Censimento dell’industria e dei servizi9° Censimento dell’industria e dei servizi9° Censimento dell’industria e dei servizi9° Censimento dell’industria e dei servizi – rilevazione sulle imprese – si ravvisano rischi di tipo organizzativo derivanti dall’assegnazione a diverse strutture dirigenziali del DPTS di parti realizzative del complessivo processo produttivo; ulteriori rischi, di carattere metodologico e statistico, derivano dalla complessità dei procedimenti innovativi di stime campionarie per specifici domini, di integrazione di dati provenienti da fonti diverse.

Si evidenziano, altresì, rischi rilevanti connessi alle prospettive del censimento continuo. In particolare, la strategia del censimento continuo necessita di adeguamenti normativi e della rete organizzativa territoriale, nonché di copertura finanziaria in tempi adeguati per consentire la sperimentazione delle rilevazioni “C” e “D” a partire dal 2014.

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13 13 13 13 DirezioneDirezioneDirezioneDirezione centralecentralecentralecentrale delladelladelladella contabilitàcontabilitàcontabilitàcontabilità nazionalenazionalenazionalenazionale (DCCN, (DCCN, (DCCN, (DCCN, OBS, CSA, OBS, CSA, OBS, CSA, OBS, CSA, DDR, FIPDDR, FIPDDR, FIPDDR, FIP))))

13.1 Sintesi delle attività del triennio13.1 Sintesi delle attività del triennio13.1 Sintesi delle attività del triennio13.1 Sintesi delle attività del triennio Nel triennio 2012-2014 le attività della Direzione saranno finalizzate al miglioramento della qualità e all’ampliamento della base informativa collegata ai conti nazionali, tenendo in debito conto le sollecitazioni provenienti dalla domanda nazionale e nel rispetto degli obblighi stabiliti dai Regolamenti europei e dai vari accordi nazionali e internazionali.

In particolare, nel 2012 saranno completate le operazioni di benchmark , portando a termine tutte le ricostruzioni delle serie storiche degli aggregati dei conti nazionali e regionali secondo la classificazione delle attività economiche Nace Rev.2.

Le attività del triennio saranno poi essenzialmente caratterizzate dai lavori volti alla adozione, nel 2014, del nuovo Sistema dei Conti Nazionali (SEC2010) che comporterà una nuova attività di benchmarking delle serie dei conti nazionali.

Nel triennio, quindi, la Direzione sarà fortemente impegnata:

- nel lavoro di revisione del SEC95lavoro di revisione del SEC95lavoro di revisione del SEC95lavoro di revisione del SEC95. Il nuovo sistema (SEC2010) verrà adottato con un Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio , che sarà definitivamente approvato nel 2012. Tale processo è iniziato nel 2008 e prevede un impegno sia nelle attività finalizzate all’approvazione del nuovo Regolamento, sia nella fase successiva della sua implementazione, programmata per il 2014, che comporterà alcune modifiche di rilievo nei contenuti degli aggregati e nel programma di trasmissione dei dati (nazionali, regionali e provinciali) a Eurostat, provocando un forte impatto sulla statistica ufficiale;

- nel campo delle statistiche della finanza pubblica. statistiche della finanza pubblica. statistiche della finanza pubblica. statistiche della finanza pubblica. Si dovrà, in primo luogo, garantire una qualità sempre maggiore delle informazioni da trasmettere nell’ambito della Procedura dei deficit eccessivi, così come richiesto dal Regolamento n. 479/2009, recentemente modificato attraverso la ristrutturazione delle attuali fonti informative e dei processi interni di produzione dei dati;

- nel miglioramento delle metodologie di stima e nella pubblicazione dei Conti Conti Conti Conti Patrimoniali annuPatrimoniali annuPatrimoniali annuPatrimoniali annuali per settore istituzionaleali per settore istituzionaleali per settore istituzionaleali per settore istituzionale;

- nel completamento delle procedure e verifica della qualità per la presentazione dei flussi dei conti nazionali in forma matricialeflussi dei conti nazionali in forma matricialeflussi dei conti nazionali in forma matricialeflussi dei conti nazionali in forma matriciale;

- nella misurazione dell’economia sommersaeconomia sommersaeconomia sommersaeconomia sommersa, con particolare attenzione alla misura della sottodichiarazione dei redditi da parte delle imprese, la sovra-dichiarazione dei costi intermedi e l’utilizzo del lavoro non regolare. Proseguirà anche lo sviluppo di stime su alcune attività illegaliattività illegaliattività illegaliattività illegali (traffico di sostanze stupefacenti, contrabbando di tabacco e alcol, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione) che rappresentano una quota di produzione del reddito nazionale non compresa, finora, nelle stime ufficiali;

- nella revisione e nell’aggiornamento del modello di stima dell’occupazione che tenga conto dei prossimi risultati censuari, delle modifiche di importanti fonti amministrative come, ad esempio, quelle rese disponibili dall’INPS e degli archivi sui lavoratori attivi. Il nuovo modello dovrà, inoltre, garantire la coerenza tra le diverse misure di occupazione, in particolare tra le unità di lavoro e le ore lavorate sia a livello nazionale sia regionale;

- nello sviluppo dei conti satelliteconti satelliteconti satelliteconti satellite e delle attività legate allo studio e all’implementazione di nuovi indicatori di benessere e di sviluppo nuovi indicatori di benessere e di sviluppo nuovi indicatori di benessere e di sviluppo nuovi indicatori di benessere e di sviluppo sostenibilesostenibilesostenibilesostenibile, si tratta di obiettivi a lunga scadenza, destinati ad innovare e arricchire profondamente il sistema delle stime di

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contabilità nazionale, ma già entro il terzo trimestre del 2013 occorrerà trasmettere ad Eurostat i dati fisici e monetari previsti in un primo pacchetto di conti ambientaliconti ambientaliconti ambientaliconti ambientali incluso in un Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio la cui approvazione è attesa a breve.

Alla luce degli obiettivi per il triennio 2012-2014 sopra descritti, sarà necessario un importante investimento nello sviluppo del sistema informativo della contabilità nazionale, che garantisca la messa in sicurezza degli archivi di base, la tracciabilità di tutte le operazioni, la predisposizione di diversi livelli di controllo e la replicabilità completa delle procedure, per rispettare i sempre più stringenti standard di qualità richiesti in ambito nazionale e internazionale e adeguare i sistemi di controllo e supervisione alle raccomandazioni effettuate dalla Corte dei Conti Europea con riferimento alle stime del Reddito Nazionale Lordo, e a quelle della Commissione europea per le statistiche di finanza pubblica. Lo sviluppo del sistema informativo e la messa in sicurezza degli archivi richiederà una allocazione nella Direzione della contabilità nazionale di risorse informatiche attualmente non presenti, che consenta di fare procedere in parallelo le attività relative alle elaborazioni correnti e quelle di reingegnerizzazione dei processi.

In particolare, nel quadro dei lavori per l’applicazione del SEC2010 e per lo sviluppo della contabilità satellite, sarà necessario ridisegnare l’assetto delle fonti statistiche necessarie per la contabilità nazionale, evidenziando le modifiche da apportare alle indagini esistenti e le modalità di utilizzo delle fonti amministrative. Un tale processo dovrà essere coordinato dalla Direzione della contabilità nazionale, ma perché si possa realizzare con successo dovrà avere un forte supporto da parte di tutto l’Istituto ed essere accompagnato da un’efficace azione di informazione e coinvolgimento dei principali utilizzatori istituzionali.

13.2 Principali innovazioni e variazioni13.2 Principali innovazioni e variazioni13.2 Principali innovazioni e variazioni13.2 Principali innovazioni e variazioni La nuova strategia di trasmissione dei dati all’Eurostat richiesta dall’implementazione del SEC2010 prevede un piano diverso e più articolato rispetto al precedente, che deve essere condiviso con altri organismi, nazionali e internazionali. Nel quadro di questo programma, deve essere segnalata la richiesta di un significativo aumento della tempestività nella fornitura dei dati del PIL (a 30 giorni dalla fine del trimestre di riferimento per la stima preliminare e a 60 per il quadro completo) e nella trasmissione dei conti trimestrali per settore istituzionale, inclusi quelli del settore delle Amministrazioni Pubbliche (a 80 giorni). La possibilità di rispettare le nuove scadenze per questi indicatori, che fanno parte del gruppo dei PEEIs (Principal European Economic Indicators), è strettamente legata ad un miglioramento della tempestività degli indicatori economici di base e richiede quindi un coinvolgimento di altri settori dell’Istituto, nonché degli Enti esterni fornitori di dati di base.

Per ciò che concerne la compilazione dei conti delle Amministrazioni pubbliche e degli indicatori previsti dal patto di stabilità e crescita, i prossimi anni vedranno una sempre maggiore assunzione di responsabilità da parte degli Istituti di Statistica. Il regolamento del Consiglio n.479/2010 e la Comunicazione della Commissione del marzo 2011 sul rafforzamento dei poteri di controllo sui dati di finanza pubblica dei paesi membri dell’Ue implicano per gli Istituti di statistica un ruolo più esteso rispetto a quello svolto sinora, in quanto dovranno essere controllate anche la qualità e la completezza di tutti i flussi informativi (bilanci e altri documenti contabili) che dagli enti classificati nel settore delle Amministrazioni pubbliche arrivano alla contabilità nazionale.

Uno sforzo particolare sarà dedicato alla valutazione dell’impatto sull’indebitamento e sul debito pubblico delle operazioni di partenariato pubblico-privato (PPP): a tale scopo la DCCN intensificherà la collaborazione con la Direzione degli Archivi (DCAR) e con altri soggetti istituzionali esterni all’Istat. In tal senso, è già in atto un’iniziativa specifica tra l’Istat e l’Unità Tecnica Finanza di Progetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (UTPF) (che prevede anche un coinvolgimento del Ministero dell’economia e della Banca d’Italia), per l’avvio dell’attività di ricognizione delle operazioni e di quantificazione dei flussi finanziari.

Con riferimento alle stime sul debito pensionistico, previste dal futuro programma di trasmissione per il SEC2010, è stato inserito nella programmazione del triennio uno studio

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progettuale per la sperimentazione di un sistema di valutazione di questo stock nei sistemi di assicurazione sociale (compresi, quindi, quelli di sicurezza sociale gestiti dalle Amministrazioni pubbliche). Anche in questo caso, è rilevante il coinvolgimento del Ministero dell’Economia, dell’INPS e della Banca d’Italia. Dovrà essere avviato, inoltre, un progetto sui conti territoriali delle Amministrazioni Pubbliche, le cui prime sperimentazioni risalgono al 1995, ma che ora appare sempre più importante per le analisi legate alla attuazione del federalismo fiscale. La trasmissione di questi dati dovrebbe inoltre diventare obbligatoria con il nuovo regolamento SEC2010.

Rispetto alla precedente programmazione triennale della Direzione le innovazioni di maggiore rilievo sono quelle relative allo sviluppo dei conti satellite e all’analisi della distribuzione quantitativa del reddito disponibile delle famiglie.

Una delle cinque azioni fondamentali proposte dalla Commissione Ue nella sua comunicazione al Consiglio e al Parlamento Europeo COM(2009) 433 “Non solo PIL - Misurare il progresso in un mondo in cambiamento” prevede di estendere i conti nazionali alle questioni ambientali e sociali. In tale prospettiva, agli impegni del nucleo centrale della contabilità nazionale si aggiungono ulteriori specifiche attività rientranti nella contabilitcontabilitcontabilitcontabilità à à à satellitesatellitesatellitesatellite. In primo luogo per quanto riguarda i conti satellite dell’ambiente a seguito dell’entrata in vigore nel 2011 del già citato Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio. Nel contesto nazionale, inoltre, il lavoro sui conti satellite – in particolare ambientali – dovrà sostenere l’attuazione della normativa recentemente introdotta per la riforma della contabilità e della finanza pubblica (L. 196/2009), la quale prevede, in relazione alla classificazione delle entrate e delle spese dello Stato, che la classificazione economica e quella funzionale si conformino anche ai criteri adottati nei conti satellite e che il rendiconto generale dello Stato contenga in apposito allegato l’illustrazione delle risultanze delle spese ambientali, secondo un sistema di indicatori di risultato.

Per quanto concerne i conti satelliti dell’ambiente, da sviluppare in linea con la Strategia europea per la contabilità ambientalecontabilità ambientalecontabilità ambientalecontabilità ambientale e secondo le linee guida del SEEA – standard internazionale a partire dal 2012 – sono obiettivi generali prioritari: la disaggregazione territoriale dell’informazione fornita; una maggiore tempestività dei dati, trattandosi in particolare di puntare a diffondere i principali aggregati di contabilità ambientale congiuntamente con quelli principali del nucleo centrale della contabilità nazionale; una specifica accresciuta attenzione alle esigenze di diffusione e comunicazione di dati e analisi. La cooperazione istituzionale sarà ulteriormente allargata e approfondita e includerà tra l’altro, oltre ai Ministeri dell’ambiente, dell’economia, dello sviluppo economico, anche amministrazioni regionali e l’UPI.

Tra le altre attività in programma nell’ambito della contabilità satellite, oltre ai conti economici conti economici conti economici conti economici dell'agricolturadell'agricolturadell'agricolturadell'agricoltura e ai conti della protezconti della protezconti della protezconti della protezione socialeione socialeione socialeione sociale, previsti rispettivamente dai regolamenti comunitari 138/2004 e 458/2007 e già da tempo regolarmente pubblicati, l’elemento maggiormente innovativo è la costruzione di un prototipo di conto satellite del turismoconto satellite del turismoconto satellite del turismoconto satellite del turismo: lo sviluppo di questo conto è oggetto di una specifica convenzione con il Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo, volta a garantire una risposta alle crescenti sollecitazioni provenienti dalla domanda nazionale e internazionale di statistiche integrate riguardo a questo settore. Infine, nell’ambito dei lavori per l’adozione del SEC2010, dovrà essere sviluppato un prototipo di conto satellite per la ricerca e sviluppoconto satellite per la ricerca e sviluppoconto satellite per la ricerca e sviluppoconto satellite per la ricerca e sviluppo, previsto dal nuovo programma di trasmissione dei dati.

Come contributo per il raggiungimento dell’obiettivo strategico sullo sviluppo di un sistema integrato per la misurazione del benessere, la Direzione si dovrà impegnare in una serie di progetti che riguardano la misurazione del capitale umano, naturale e socialecapitale umano, naturale e socialecapitale umano, naturale e socialecapitale umano, naturale e sociale. Per rispondere alle sempre maggiori richieste di informazioni sulla distribudistribudistribudistribuzionezionezionezione del del del del reddito delle famigliereddito delle famigliereddito delle famigliereddito delle famiglie si procederà allo sviluppo dell’analisi sulle fonti e all’individuazione delle metodologie da adottare per la costruzione di indicatori distributivi, anche attraverso la partecipazione alle iniziative messe in campo dall’Ocse e dall’Eurostat su questo tema.

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Infine, tra le sollecitazioni espresse a livello internazionale dai nuovi Regolamenti relativi al Sistema Europeo dei Conti Nazionali emergono anche le questioni legate alla globalizzazione, ai fini di una corretta registrazione dei flussi e degli stock da parte della statistica ufficiale; tali tematiche sono oggetto di particolare attenzione da parte della comunità scientifica internazionale per le implicazioni che hanno su occupazione, produttività e distribuzione del valore aggiunto. Inoltre, i policy makers e gli economisti hanno sempre messo in luce la rilevanza di indicatori di produttività totale e parziale dei fattori nel valutare la crescita del sistema economico. A questo riguardo, verranno intensificati gli interventi di aggiornamento e implementazione del database EU-KLEMS sugli input produttivi (capitale, lavoro, energia, materiali e servizi), sviluppato con finanziamento comunitario e attualmente gestito da Eurostat che coordina l’attività tra i diversi Istituti di statistica con l’intento di provvedere a una diffusione ufficiale dei dati nel 2012.

13.3 13.3 13.3 13.3 Risorse, criticità, rischiRisorse, criticità, rischiRisorse, criticità, rischiRisorse, criticità, rischi Le risorse attualmente disponibili presso la Direzione (125 persone) non sono sufficienti per sviluppare tutte le attività programmate, che richiedono un fabbisogno stimato in 143 anni-persona. I lavori relativi alla messa in sicurezza degli archivi, la reingegnerizzazione dei processi legati all’implementazione del nuovo Sistema nel 2014 (benchmark 2014) e la successiva ricostruzione delle serie storiche comportano uno sforzo aggiuntivo rispetto alle attività correnti e un investimento in professionalità informatiche e di ricerca in campo statistico-econometrico.

E’ assolutamente necessario, in particolare, dotare di risorse adeguate il servizio che cura i conti delle amministrazioni pubbliche, che da alcuni anni risulta manifestamente sottodimensionato rispetto ai crescenti impegni istituzionali (nazionali e internazionali) che deve assolvere. Le competenze necessarie per lo svolgimento delle attività nel campo della finanza pubblica sono competenze per le quali è richiesto un lungo periodo di formazione, pertanto il potenziamento deve avvenire nel triennio attraverso il reclutamento di personale a tempo indeterminato. L’investimento in risorse umane dovrà riguardare in particolare le professionalità da impiegare: a) nell’analisi della affidabilità dei dati di base e della loro armonizzazione con le definizioni del SEC, alla luce del ruolo di maggiore responsabilità affidato agli istituti nazionali di statistica a seguito dell’approvazione del regolamento del Consiglio 479/2010; b) nel lavoro di verifica dei nuovi criteri stabiliti dal SEC2010 per la classificazione delle unità nel settore delle Amministrazioni pubbliche (S-13).

Per quanto riguarda la contabilità ambientale, le risorse attualmente disponibili appaiono sufficienti in relazione al primo pacchetto di tematiche incluso nei regolamenti comunitari attesi nel triennio, ma al costo di concentrare in tale lavoro tutto lo sforzo, togliendo in tal modo risorse ad obiettivi corrispondenti ad obblighi comunitari previsti in seconda battuta; particolarmente critico in tal senso è il caso della spesa ambientale e delle eco-industrie.

Anche le competenze attribuite alla contabilità nazionale nell’ambito delle attività relative alla costruzione di un sistema integrato di indicatori di benessere richiedono un elevato livello di investimento in termini di ricerca e attività di sperimentazione, non compatibile con il livello attuale delle risorse.

Complessivamente il fabbisogno aggiuntivo necessario per lo svolgimento delle attività del programma è stato stimato in circa 18 anni persona: le professionalità richieste attengono al profilo di ricercatore, tecnologo informatico, collaboratore tecnico degli enti di ricerca.

Si possono poi individuare due fattori di criticità legati alla carenza di risorse. Il primo è il rischio che, nel perseguimento dell’obiettivo del passaggio di tutto il sistema dei conti al nuovo SEC2010 non si riesca a mettere in sicurezza il patrimonio di elaborazioni ed assicurare la replicabilità dei risultati e la loro qualità. Il secondo quello di trascurare i progetti innovativi a favore della routine. Infine, una carenza di risorse per la contabilità ambientale comporterebbe future inadempienze in ambito comunitario, un mancato contributo ai processi avviati con la legge di contabilità e finanza pubblica e una significativa riduzione del contributo ai processi avviati con la Comunicazione COM(2009) 433, in particolare per quanto concerne la tempestività dei dati.

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14 14 14 14 Direzione centrale Direzione centrale Direzione centrale Direzione centrale delle Statistiche delle Statistiche delle Statistiche delle Statistiche economiche congiunturalieconomiche congiunturalieconomiche congiunturalieconomiche congiunturali (DCSC, (DCSC, (DCSC, (DCSC, SCI, SER, OCCSCI, SER, OCCSCI, SER, OCCSCI, SER, OCC))))

14.1 Sintesi delle attività del triennio14.1 Sintesi delle attività del triennio14.1 Sintesi delle attività del triennio14.1 Sintesi delle attività del triennio Le attività della DCSC riguardano la produzione di un ampio insieme di statistiche economiche, appartenenti a diversi domini informativi. La missione centrale sia rispetto alla domanda esterna, sia in termini di risorse dedicate, è quella riguardante la compilazione e diffusione di tutti gli indicatori che compongono il sistema delle statistiche congiunturali, secondo gli standard di copertura settoriale, di articolazione informativa, tempestività e qualità fissati a livello europeo (in primo luogo attraverso il regolamento STS). A questo compito se ne affiancano altri relativi alla produzione di un ulteriore insieme di statistiche a elevata priorità, quali:

- gli indicatori di clima di fiducia, provenienti dalle indagini qualitative, inserite nel programma europeo gestito dalla DG ECFIN dell’EC (e in precedenza prodotti dall’Isae);

- le statistiche dei trasporti e quelle del turismo, su cui si esercita una forte pressione della domanda degli utilizzatori;

- le statistiche strutturali sui permessi di costruire;

- le informazioni sull’input di lavoro (posti vacanti e LCI) e quelle strutturali su retribuzioni e costo del lavoro.

Gli impegni di produzione statistica sono vincolati, in primo luogo, dal quadro legislativo europeo che, attraverso Regolamenti e Direttive, copre gran parte delle rilevazioni condotte dalla DCSC; per quel che riguarda gli indicatori di clima di fiducia, il vincolo è posto dalla partecipazione al programma europeo (sulla base di un accordo triennale con la CE firmato nell’aprile 2011). Una eccezione alla presenza di obblighi europei riguarda la rilevazione sulle retribuzioni contrattuali che è, peraltro, richiamata da molte fonti normative nazionali. Per altro verso, la produzione degli indicatori congiunturali è organizzata sulla base del calendario ufficiale di diffusione tarato sui più alti livelli di tempestività attualmente possibili.

Per giungere al pieno allineamento con i requisiti già fissati (in molti casi, da diversi anni) dai regolamenti europei occorre procedere in due direzioni:

- la produzione statistica della DCSC deve ancora ampliarsi in maniera sostanziale, in particolare verso la misurazione dell’evoluzione di breve termine dell’attività produttiva dei servizi (tanto in valore che in volume) e, più in generale, dell’attività economica; tale ampliamento fornirà un contributo essenziale al rafforzamento della base informativa sottostante ai conti nazionali;

- in risposta alla domanda degli utilizzatori, debbono essere conseguiti nuovi guadagni di tempestività, riguardanti sia alcuni indicatori congiunturali (con ricadute dirette sulla tempistica dei conti nazionali trimestrali), sia le statistiche del turismo e dei trasporti.

Nel corso del triennio 2012-2014 si deve consolidare l’obiettivo cardine e imprescindibile del superamento di tutti i problemi di compliance rispetto ai regolamenti europei (nei domini STS, turismo, trasporti, LCI, SES) che si erano determinati in precedenza. In questa maniera, al di là di garantire il rispetto degli obblighi regolamentari, si allineerebbe il sistema italiano ai fabbisogni informativi che gli attori di politica economica e gli utilizzatori professionali ritengono indispensabili per il monitoraggio di un’economia avanzata.

14141414.2 Principali innovazioni e variazioni.2 Principali innovazioni e variazioni.2 Principali innovazioni e variazioni.2 Principali innovazioni e variazioni Per quel che riguarda gli indicatori economici congiunturaliindicatori economici congiunturaliindicatori economici congiunturaliindicatori economici congiunturali (Regolamento STS) l’impostazione dei progetti relativi a nuovi indicatori è iniziata, per la maggior parte di essi, nel 2010 e 2011, ma la messa a regime della trasmissione a Eurostat, prima, e della diffusione

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nazionale, poi, è programmabile per gli anni successivi, potendo essere completata entro il 2013. Ciò riguarda, in particolare:

- il completamento del programma di indicatori trimestrali del fatturato dei servizi, con la messa a regime di quattro nuove ampie rilevazioni e la produzione di nuovi 14 indici (a fronte dei 17 già prodotti); tre delle rilevazioni sono state avviate all’inizio nel 2011 e l’ultima dovrà essere lanciata entro la fine dell’anno, mentre nel 2011 comincerà la diffusione dei primi indicatori compilati.

- la produzione degli indici dei prezzi all’importazione dei prodotti industriali; la nuova rilevazione presso le imprese che, lanciata a fine 2010, sarà portata a regime successivo durante il 2011 e darà luogo a una diffusione nazionale non prima del 2012;

- la produzione di indici trimestrali dei prezzi dell’output dei servizi (relativi alle transazioni business to business); poiché si tratta di rilevare i prezzi per un insieme ampio e differenziato di settori, lo sviluppo di nuove rilevazioni dovrà essere preceduto, nei casi complessi, da studi di settore approfonditi. Di conseguenza, il programma di implementazione si estenderà perlomeno su tutto il 2011 e porterà a una messa a regime dell’intero programma nel 2012/2014.

Riguardo agli indicatori di clima di fiduciaindicatori di clima di fiduciaindicatori di clima di fiduciaindicatori di clima di fiducia, occorre procedere alla piena integrazione delle rilevazioni nel programma di produzione statistica dell’Istituto. Il processo, iniziato ex-novo nei primi mesi del 2011, deve procedere su più dimensioni: inserimento nel processo di diffusione e documentazione; verifica della qualità e, dove necessario, adeguamento dei disegni delle rilevazioni agli standard qualitativi dell’Istituto. In particolare, si dovrà operare una analisi complessiva del contenuto dei questionari, verificando le possibilità di razionalizzazione e di aggiustamento, in modo da potenziare la capacità delle indagini mensili sul clima di misurare in tempi rapidi fenomeni/variabili rilevanti. Per le indagini relative alle imprese (in particolare manifattura e servizi) andrà verificata la possibilità di aumentare il grado di disaggregazione territoriale degli indicatori diffusi, con un eventuale ampliamento e ridisegno dei campioni di indagine.

Nel campo delle statistiche dei trasportistatistiche dei trasportistatistiche dei trasportistatistiche dei trasporti è necessario completare i processi di ristrutturazione e rafforzamento già in corso. In particolare, per la rilevazione del trasporto marittimo l’obiettivo del triennio riguarda l’estensione a tutto il territorio nazionale del modello di acquisizione elettronica dei dati, il pieno utilizzo di dati di natura amministrativa provenienti dalle Capitanerie di porto e l’integrazione con le informazione amministrative raccolte dall’agenzia delle dogane. Per la rilevazione del trasporto merci su strada il principale sviluppo programmato è l‘introduzione di un modello elettronico di raccolta dei dati. Obiettivo importante per il settore è un approfondito studio progettuale che verifichi la possibilità, a partire dai dati disponibili, di produrre indicatori sulla ripartizione, per modalità, dei trasporti in Italia e sulla co-modalità. Per il trasporto aereo, si progetta di passare all’acquisizione, tramite le società di gestione degli aereoporti, di dati con un livello maggiore di dettaglio rispetto agli attuali.

Per quel che riguarda le statistiche sul turismostatistiche sul turismostatistiche sul turismostatistiche sul turismo, si intende sviluppare un progetto di riorganizzazione delle due indagini (capacità delle strutture ricettive e movimento dei clienti nelle stesse) che renda possibile, tra l’altro, il rispetto dei nuovi requisiti di tempestività (trasmissione di una stima rapida a 56 giorni) previsti nel regolamento attualmente in fase di definizione e che dovrà essere rispettato a partire dal 2012. Entro il 2014, inoltre, si dovrà necessariamente valutare la possibilità di passare a una indagine campionaria per quanto riguarda i dati sul movimento tramite uno studio di fattibilità che valuti tempi e modi di realizzazione del progetto, in particolare in termini di disponibilità di archivi di riferimento.

Riguardo alle statistiche sull’input di lavoro, è necessario un netto miglioramento nei tempi di produzione delle statisticstatisticstatisticstatistiche strutturali sul costo del lavoro e sulla retribuzionehe strutturali sul costo del lavoro e sulla retribuzionehe strutturali sul costo del lavoro e sulla retribuzionehe strutturali sul costo del lavoro e sulla retribuzione (Regolamenti LCS e SES), con la convergenza agli obblighi di tempestività per la wave riguardante la SES del 2010 (da trasmettere nel giugno 2012) e la LCS 2012 (da trasmettere nel giugno 2014). Il

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progetto di recupero dovrà poggiare su un forte aumento dell’integrazione e dell’utilizzo dei dati amministrativi.

Per quanto riguarda gli indicatori LCI e Orosindicatori LCI e Orosindicatori LCI e Orosindicatori LCI e Oros un altro obiettivo dettato dagli sviluppi regolamentari è l’estensione della copertura settoriale a livello di singole sezioni di attività economica O-S che verrà realizzato non solo procedendo al già programmato allargamento della Rilevazione Oros alle imprese e istituzioni private delle sezioni P, Q, R e S ma anche attraverso l’integrazione con le stime trimestrali di Contabilità Nazionale.

Un importante obiettivo che occorre perseguire nel corso del triennio è il miglioramento della il miglioramento della il miglioramento della il miglioramento della tempestività degli indicatoritempestività degli indicatoritempestività degli indicatoritempestività degli indicatori, e in particolare di quelli più utilizzati per il monitoraggio del ciclo: indici di produzione e di fatturato, tanto per i settori industriali che per quelli dei servizi. Per questi ultimi, tra l’altro, il parallelo sviluppo degli indici di prezzo dell’output renderà possibile affrontare, nell’ultima parte del triennio, il tema della compilazione di un indice infra-annuale della produzione dei servizi, in analogia con la pratica che si va diffondendo in vari paesi. Riguardo alla tempestività, la necessità di riprendere un percorso di miglioramento è da connettere anche all’emergere, a livello europeo, di una forte spinta verso l’obiettivo di anticipare la stima dei conti economici trimestrali. Questo obiettivo, per essere perseguito necessita di avanzamenti coerenti per gli indici di produzione e fatturato industriale, mentre potrebbe beneficiare del rafforzamento, già implicito nel programma di diffusione sopra accennato, delle stime anticipate relative agli indici delle vendite al dettaglio e del fatturato degli altri servizi. Lo sviluppo del programma di adeguamento agli obblighi fissati dai regolamenti porrebbe le condizioni per un salto di qualità in termini di diffusione, con la pubblicazione degli indicatori STS già prodotti ma attualmente forniti soltanto a Eurostat (indicatori trimestrali dei permessi di costruire, stima rapida dell’indice delle vendite e indici deflazionati delle vendite, stime degli occupati provenienti da Oros). Al fine di pianificare la diffusione in forma anticipata, o con maggiore frequenza, o ex-novo, per indicatori non ancora pubblicati, è necessario porre in sicurezza i relativi processi, ridurre l’errore di revisione lì dove risulta ampio, risolvere alcune questioni di presentazione (è il caso degli indicatori di occupazione Oros che si aggiungono ad altre due importanti fonti: CN e FL). Potenziamenti e maggiore tempestività nella diffusione delle statistiche dei trasporti e del turismo potranno essere conseguiti a partire dal 2012.

Nel triennio di programmazione si intende procedere allo sviluppo di un progetto di costruzione di basi di dati longitudinali ad alta frequenza (mensile o trimestrale) provenienti dall’aggancio di più indagini congiunturali. Il progetto riguarderà in primo luogo le imprese industriali, per le quali è più ricco il patrimonio di informazioni raccolto su ciascuna unità, con indagini in cui prevale la struttura panel. E’, tuttavia, importante esplorare anche la possibilità di costruire basi di microdati longitudinali per le attività dei servizi, sulle quali attualmente sono particolarmente limitate le possibilità di analisi dei comportamenti di impresa.

Per quel che riguarda le innovazioni della gestione della produzione statisticainnovazioni della gestione della produzione statisticainnovazioni della gestione della produzione statisticainnovazioni della gestione della produzione statistica, i principali progetti che si intendono sviluppare nel corso del triennio 2012-2014 attengono all’integrazione del processo di raccolta delle informazioni di base tra rilevazioni diverse, giungendo al ridisegno dei meccanismi di acquisizione e utilizzo delle informazioni di fonte amministrativa. Per le rilevazioni basate su raccolta diretta delle informazioni presso le imprese si deve perseguire una generalizzazione della pratica della cattura dei dati via web, puntando alla costruzione di una strumentazione integrata da mettere a disposizione delle unità rispondenti. Allo stesso tempo, si lancerà un progetto di riesame complessivo delle rilevazioni che insistono su domini analoghi (l’industria, da un lato, gli altri servizi, dall’altro, l’input di lavoro delle imprese quale terzo candidato), con l’obiettivo sia di individuare possibili razionalizzazioni del contenuto informativo dei diversi questionari (sino all’integrazione parziale o totale di rilevazioni), sia di verificare la fattibilità di una integrazione dei processi di cattura dell’informazione di base. Tale linea di azione dovrà confrontarsi con lo sviluppo del progetto riguardante la costruzione del portale delle imprese, procedendo a successivi passi di integrazione all’interno delle rilevazioni congiunturali (incluse quelle

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relative ai climi di fiducia) e tra queste e altre rilevazioni condotte dall’Istat e, eventualmente, da altri enti del Sistan.

Per quanto riguarda le variabili riferite all’input di lavoro, miglioramenti nei processi di raccolta e trattamento dei dati e consistenti economie di scala a livello di Direzione e di Istituto saranno perseguiti: 1) riorganizzando e integrando le attuali rilevazioni congiunturali per il segmento delle imprese con oltre 500 dipendenti (Rilevazione mensile sulle Grandi imprese e Rilevazione trimestrale VELA) al fine di ottimizzare l’efficienza e l’efficacia della raccolta dei dati e al contempo alleggerire il carico statistico sui rispondenti; 2) utilizzando nuove e vecchie fonti amministrative in modo estensivo e integrato.

Coerentemente con il superamento del modello a canne d’organo si intende andare verso l’utilizzazione delle diverse fonti (amministrative e d’indagine) non più su linee verticali parallele, sostanzialmente indipendenti, ma concentrandosi su “prodotti intermedi” integrati, funzionali alla produzione di diversi output finali, congiunturali e strutturali, riferiti alle imprese o ai lavoratori. Ciò implicherà una parziale riorganizzazione funzionale delle stesse linee di attività, coerente con un modello di raccolta e produzione dei dati maggiormente integrato, oltre che una efficiente divisione del lavoro e sinergia organizzativa con altre direzioni dell’Istituto (DCAR e DCSP in primo luogo) che verrà realizzata a partire dai lavori del Censimento industria e servizi 2011. Questo processo dovrà condurre a una maggiore coerenza nelle misure delle medesime variabili, effettuate in ambiti statistici diversi. Inoltre, consentirà di soddisfare nuovi bisogni informativi, in primo luogo tramite la produzione di statistiche retributive annuali da diffondere a livello nazionale con un notevole dettaglio in termini di caratteristiche del lavoratore (territorio, qualifica, genere, età, eccetera) oltre a quelle tradizionali d’impresa.

14141414.3 Risorse, criticità, rischi.3 Risorse, criticità, rischi.3 Risorse, criticità, rischi.3 Risorse, criticità, rischi L’ampio programma delle attività relative alla messa in sicurezza della produzione statistica rispetto ai requisiti regolamentari europei richiede oltre ai rilevanti investimenti in termini di risorse umane, capacità progettuale e di pianificazione delle diverse fasi di sviluppo, con la pronta attivazione delle strutture di supporto amministrativo, infrastrutturale e metodologico dell’Istituto. Analogamente, i progetti di riorganizzazione di alcuni processi di produzione statistica, coinvolgendo in primo luogo la fase di acquisizione dell’informazione, sia tramite raccolta diretta sia tramite dati amministrativi, richiedono diffuse collaborazioni all’esterno della direzione, con la progettazione e realizzazione di infrastrutture e meccanismi organizzativi trasversali, soprattutto nel campo del data capturing su web e della riorganizzazione degli archivi amministrativi.

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15151515 Direzione centrale Direzione centrale Direzione centrale Direzione centrale delle Statdelle Statdelle Statdelle Statistiche strutturali sulle imprese, istiche strutturali sulle imprese, istiche strutturali sulle imprese, istiche strutturali sulle imprese, agricoltura, commercio con l’estero e prezzi al consumoagricoltura, commercio con l’estero e prezzi al consumoagricoltura, commercio con l’estero e prezzi al consumoagricoltura, commercio con l’estero e prezzi al consumo (DCSP, (DCSP, (DCSP, (DCSP, PRE, PRE, PRE, PRE, COE, SAG, SSICOE, SAG, SSICOE, SAG, SSICOE, SAG, SSI))))

15.1 Sintesi delle attività del triennio15.1 Sintesi delle attività del triennio15.1 Sintesi delle attività del triennio15.1 Sintesi delle attività del triennio Le attività di produzione statistica della direzione centrale DCSP previste per il triennio 2012-2014 sono da un lato caratterizzate dalla sempre maggiore pervasività delle statistiche comunitarie, dall’altra dall’introduzione di significative innovazioni di processo e di prodotto, con modifiche sostanziali nell’approccio ai rispondenti in termini di contenuto e di tecnologie utilizzate, l’uso massiccio di dati amministrativi, l’ulteriore intensificazione dell’integrazione tra fonti diverse, la copertura di nuove aree informative.

In particolare:

- per le statistiche sui prezzistatistiche sui prezzistatistiche sui prezzistatistiche sui prezzi, dopo le innovazioni di processo e di prodotto introdotte nel 2010-2011 (nuovo sistema di raccolta dati e di gestione della rilevazione, completa reingegnerizzazione dei processi, modifica della classificazione e ribasamento degli indici temporali, calcolo delle parità regionali del potere d’acquisto), ci si concentrerà soprattutto sull’allargamento dei prodotti informativi offerti (indici dei prezzi al consumo per sotto-popolazione, indici temporali dei prezzi delle abitazioni; statistiche sui livelli dei prezzi al consumo, indicatori di filiera);

- il settore commercio estero e attività internazionali delle impresecommercio estero e attività internazionali delle impresecommercio estero e attività internazionali delle impresecommercio estero e attività internazionali delle imprese intensificherà le attività innovative nei processi e aumenterà ulteriormente la gamma di prodotti informativi offerti, con l’integrazione tra le diverse fonti informative rilevanti per l’analisi dei processi di internazionalizzazione (dati sui flussi di beni e servizi, imprese esportatrici, multinazionali);

- le statistiche strutturali sulle imprese industriali e dei servizistatistiche strutturali sulle imprese industriali e dei servizistatistiche strutturali sulle imprese industriali e dei servizistatistiche strutturali sulle imprese industriali e dei servizi introdurranno un nuovo approccio ai rispondenti (uso di piattaforme integrate, restituzione di informazioni alle imprese), verranno ristrutturate in termini contenutistici, produrranno sempre più informazioni integrate (dati economici e dati tematici). Un ruolo importante sarà svolto dalla rilevazione multiscopo del Censimento dell’industria e dei servizi, che consentirà di approfondire la conoscenza dei fattori di competitività dell’apparato produttivo italiano e riorientare alcuni processi di rilevazione, con particolare riferimento alle microimprese ed alle unità economiche complesse;

- nel settore delle statistiche agricolestatistiche agricolestatistiche agricolestatistiche agricole la normativa comunitaria in continua evoluzione e la complessità del quadro dei soggetti Sistan coinvolti nella produzione statistica hanno reso necessaria un’intensificazione delle attività di presidio, di innovazione e di visibilità dei dati prodotti dall’Istat (si pensi al nuovo sistema di diffusione web dei dati).

15151515.2 Principali innovazioni e variazioni.2 Principali innovazioni e variazioni.2 Principali innovazioni e variazioni.2 Principali innovazioni e variazioni Nel settore dei prezzi al consumoprezzi al consumoprezzi al consumoprezzi al consumo::::

- le attività relative a innovazioni di prodotto riguarderanno in primo luogo il sistema di indicatori di prezzo delle abitazioni: OOH (Owner Occupied Housing), HPI (House Price Indices), indici relativi ai costi di acquisizione delle case. Coerentemente con la strategia europea di un approccio “multiscopo” agli indicatori di prezzo, verranno prodotte statistiche derivate sui livelli medi dei prezzi per numerosi prodotti di largo consumo, in modo da confrontarne il livello tra i diversi paesi europei e consentire così di monitorare gli effetti e le eventuali distorsioni del mercato unico. Per quanto riguarda gli indici dei prezzi al consumo, verrà ampliato il livello di dettaglio degli indici diffusi, con riferimento alla nuova Classificazione COICOP a 5 e 6 cifre; verranno prodotti in modo sistematico indici dei prezzi al consumo riferite a particolari sottopopolazioni (pensionati, famiglie con bassi livelli di spesa per consumi ecc.); verranno prodotti indicatori sul “grado di diffusione” dei processi inflattivi e sulla filiera dei prezzi; verrà rafforzato il sostegno agli

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osservatori locali sui prezzi, tramite la fornitura di dati dettagliati territorialmente e di elaborazioni che mettano in rilievo le differenze spaziali dell’inflazione. In base alle risorse disponibili, verrà definito un programma di indagini a supporto del sistema di calcolo delle Parità del Potere di Acquisto Regionali, che comunque vedrà confermato il ruolo centrale dell’utilizzo dei dati raccolti per l’indagine mensile per gli indici dei prezzi al consumo.

- Le innovazioni di processo riguarderanno il miglioramento nel processo di determinazione del sistema di ponderazione di vari indici dei prezzi al consumo. In seguito all’introduzione del nuovo regolamento UE N.2454/97 del 1.12.2010 i Paesi UE devono armonizzare i loro metodi di calcolo dei pesi relativi ai numeri indici. Per l’Italia, i cui metodi sono già coerenti con le nuove regole, ciò consisterà in una razionalizzazione tra fonti statistiche, definizioni e concetti relativi al sistema di indici dei prezzi al consumo, alla contabilità nazionale e alle statistiche sui bilanci delle famiglie. Inoltre, il processo di ampliamento del numero di città partecipanti all’indagine territoriale sui prezzi al consumo verrà ulteriormente stimolato attraverso un’intensificazione delle attività di formazione di personale degli Uffici Comunali di Statistica. Le innovazioni nel disegno d’indagine potranno beneficiare dell’atteso avanzamento del progetto di costruzione dell’archivio ASIA punti vendita, necessario per la selezione probabilistica delle unità di rilevazione dell’indagine mensile territoriale. Allo scopo di implementare il progetto “statistiche multiscopo dei pezzi al consumo” verranno pianificate ex-ante sinergie tra l’indagine sulle Parità del Potere d’acquisto Internazionali e l’indagine sui prezzi al consumo. Infine, è prevista l’attivazione di sperimentazioni, nell’ambito dell’indagine mensile sui prezzi al consumo, orientate allo sfruttamento delle potenzialità fornite dai data base della grande distribuzione basati sui dati scanner e la loro classificazione standardizzata.

Per quanto riguarda il settore del commercio estero e internazionalizzazione:settore del commercio estero e internazionalizzazione:settore del commercio estero e internazionalizzazione:settore del commercio estero e internazionalizzazione:

- le innovazioni di prodotto vedranno la realizzazione di nuove statistiche sull’interscambio di servizi con i paesi dell’’area UE27, la messa a regime di un sistema di produzione corrente integrato di indicatori sulle imprese che realizzano scambi con l’estero e sulle imprese multinazionali (indicatori sulle caratteristiche ed i risultati economici delle imprese esportatrici ed importatrici, statistiche territoriali sulle attività delle imprese a controllo estero che operano in Italia; nuove variabili per le imprese a controllo nazionale residenti all’estero). Inoltre, è prevista una maggiore valorizzazione del patrimonio informativo del commercio estero, con la programmazione di focus settoriali e pubblicazioni tematiche, nuove classificazioni.

- le principali innovazioni di processo vedranno l’ulteriore miglioramento delle metodologie di revisione e validazione dei dati sugli scambi con l’estero, con l’obiettivo di conseguire un’ulteriore razionalizzazione delle attività di produzione e garantire la corretta misurazione statistica di flussi specifici (transazioni di navi aerei, energia), anche tramite lo sviluppo di nuove metodologie e l’impiego di nuove fonti informative. Questo processo prevede la messa a regime del nuovo sistema informativo di produzione. Andrà poi valutato l’impatto atteso di modifiche radicali nelle modalità di rilevazione degli scambi di merci a livello intra UE27 (semplificazione delle classificazioni merceologiche in primo luogo) e lo sviluppo di classificazioni, metodologie e elaborazioni statistiche finalizzate a misurare in modo più efficace i fenomeni “emergenti” del commercio con l’estero.

Nel settore delle settore delle settore delle settore delle statistiche strutturali sulle impresestatistiche strutturali sulle impresestatistiche strutturali sulle impresestatistiche strutturali sulle imprese, si conferma il carattere “sistemico” delle innovazioni, allo scopo di modificare in misura sostanziale il sistema delle fonti, il frame di riferimento delle indagini, le soluzioni tecnologiche di rilevazione diretta, l’approccio alle unità complesse. In particolare:

- le innovazioni di prodotto si concretizzeranno in primo luogo nella copertura di nuove aree informative (soggette a regolamento europeo), quali la rilevazione sul consumo dell’energia da parte delle imprese (condotta in via sperimentale nel 2012 per essere poi

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messa a regime negli anni seguenti) e il focus annuale sulla struttura dettagliata dei diversi settori dei servizi, che verranno indagati a rotazione. E’ previsto inoltre il rinnovo della Convenzione con il Dipartimento per l’innovazione tecnologica per una collaborazione relativa all’effettuazione della rilevazione dell’indagine ICT nelle amministrazioni locali. Nuove informazioni non raccolte fino ad oggi (relazioni tra imprese, responsabilità sociale etc.) con le indagini tematiche strutturali sulle imprese, con l’estensione della copertura dimensionale alle microimprese, verranno rilevate e diffuse con una indagine “multiscopo” di grande dimensione progettata nell’ambito del Censimento Industriale. Infine, il potenziamento e la sistematizzazione dell’integrazione tra le diverse fonti a livello micro permetteranno la disponibilità di analisi integrate sulle imprese. Le innovazioni di prodotto vedranno la realizzazione di un data-warehouse di indicatori annuali complessi di natura strutturale, con la copertura di tutti i domini statistici previsti dai regolamenti europei e la costruzione di statistiche derivate su tematiche come il grado di concorrenza dei settori, la loro variabilità interna, l’efficienza delle imprese, l’internazionalizzazione.

- per quanto riguarda le innovazioni di processo, dovranno essere capitalizzati i vantaggi potenziali derivanti dalla Legge 248/2006 in materia di deposito degli atti societari, inclusi i bilanci, al registro delle imprese delle Camere di Commercio in formato elaborabile mediante l'utilizzo di XBRL. Sempre in ambito Consorzio XBRL si sta operando per predisporre una tassonomia statistica che permetterà di raccogliere dati statistici direttamente dai sistemi informativi aziendali, in particolare per le classi delle imprese di medie e grandi dimensioni. Inoltre, il portale statistico delle imprese dovrà costituire un elemento strategico per migliorare i rapporti con i rispondenti, innovando i processi di cattura dei dati e realizzando un flusso di ritorno informativo personalizzato alle imprese. La rilevazione multiscopo del Censimento dell’industria e servizi richiederà uno sforzo progettuale rilevante dal punto di vista metodologico, con l’introduzione di disegni d’indagine complessi e nuove soluzione in termini di imputazione e stima. L’occasione dei censimenti permetterà l’adozione di nuove tecniche di approccio e rilevazione per le grandi imprese ed i gruppi. Infine, il sempre maggiore utilizzo delle fonti amministrative (soprattutto fiscali e contabili) consentirà di costruire un frame complesso di convergenza delle diverse rilevazioni, che incorporerà anche la stima di variabili economiche relativamente a stratificazioni molto dettagliate, alla cui base c’è il registro delle imprese. Questo consentirà la successiva convergenza di tutte le stime per area all’interno di un unico sistema integrato di riferimento.

Per le statistiche sull’agricolturastatistiche sull’agricolturastatistiche sull’agricolturastatistiche sull’agricoltura

- continueranno le attività di innovazione di prodotto basate sulla elaborazione di dati precedentemente raccolti per altre finalità. A questo proposito sono stati avviati studi per la produzione di indicatori di performance economica basati su dati amministrativi per alcuni settori industriali vicini al mondo della produzione agricola come ad esempio la produzione di fertilizzanti. Si conferma quanto segnalato per il triennio 2011-2013 circa l’esigenza di colmare il gap informativo sulle modalità di applicazioni in campo e l’uso dei fertilizzanti minerali e organici, per il quale è necessaria una nuova rilevazione e la necessità di produrre informazioni inerenti gli impieghi di materiali legnosi da destinare alla produzione di energia e la produzioni di indicatori economici relativi alle performance delle aziende esclusivamente forestali. Si prevede di proseguire nell’azione di miglioramento della completezza delle informazioni statistiche. attraverso un sempre maggiore coordinamento delle attività di diffusione tra le statistiche prodotte dall’Istat, dal Ministero dell’Agricoltura e dalle principali istituzioni produttrici di informazioni statistiche nel settore primario, in particolare Regioni, Inea ed Ismea. A tal fine nel triennio di riferimento si prevede entreranno a regime le collaborazioni in via di definizione con l’Inea per la produzione di indicatori statistici riferiti alla partizione del territorio di riferimento per Piano di Sviluppo Nazionale e i corrispondenti Piani di Sviluppo Regionali su cui si basa la politica agricola, e con l’Ismea per l’analisi delle filiere produttive, dei prezzi dei fondi agricoli e dei prezzi dei prodotti agricoli. Tra gli eventi che caratterizzeranno il triennio 2012 e 2014 si ricorda l’avvio del nuovo ciclo delle indagini

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strutturali sulle aziende agricole. In particolare l’indagine sulla struttura e produzione delle principali coltivazioni legnose agrarie (che si svolgerà a cavallo tra il 2012 e il 2013) e l’indagine sulla struttura delle aziende agricole che verrà svolta a cavallo tra il 2013 e il 2014. Sono le prime indagini su larga scala che verranno svolte dall’Istat in collaborazione con le Regioni e Province autonome dopo la conclusione delle operazioni censuarie.

- Le innovazioni di processo riguarderanno in primo luogo la possibilità di utilizzare il registro delle aziende agricole post-censuario, che dovrà essere aggiornato annualmente dai competenti settori dell’Istat allo scopo di consentire la disponibilità di un frame annuale aggiornato, analogamente a quanto avviene per le statistiche sulle imprese industriali e dei servizi. Questo è un passaggio fondamentale per la modernizzazione del sistema delle statistiche sull’agricoltura e per garantire la possibilità di evolvere verso un sistema integrato di indicatori statistici. Inoltre, verranno introdotte nella gestione delle indagini correnti in agricoltura alcune soluzioni tecnologiche e metodologiche utilizzate nel corso del censimento agricolo. Proseguiranno le azioni mirate all’aggiornamento degli strumenti di analisi e di raccolta dei dati per le indagini già in corso in particolare la predisposizione di strumenti più semplici da utilizzare per le unità che dovranno rispondere ai questionari Istat: vi sarà il completamento del passaggio al data capturing per le indagini del settore foreste e mezzi di produzione; il completamento della ristrutturazione dell’indagine sui prezzi dei prodotti forestali che sarà allineata a quella sui prezzi dei prodotti venduti ed acquistati dagli agricoltori; l’ammodernamento del processo produttivo delle indagini estimative sulle coltivazioni; e si sperimenterà l’acquisizione dei dati tramite il portale delle imprese relativamente alle imprese connesse alla filiera agricola.

15151515.3 Risorse, criticità, rischi.3 Risorse, criticità, rischi.3 Risorse, criticità, rischi.3 Risorse, criticità, rischi Lo scenario delineato presenta elementi di rischio connessi da un lato all’elevato tasso di innovazione incorporato nel programma, dall’altro a fattori critici derivanti dalle attività infrastrutturali esterne alla DCSP (qualità dei registri delle unità economiche in primo luogo, infrastrutture informatiche, attività amministrative) rilevanti per il successo dei processi statistici, sia consolidati sia innovativi.

Inoltre, lo scenario delle risorse umane permane critico. Le risorse presenti nelle strutture della direzione, pari a 224 unità di personale, sono uguali in numero a quelle del 2011, confermando la diminuzione del 25% (76 unità di personale in meno) dal 2005 ad oggi dall’altro, in uno scenario che vedrà nei prossimi tre anni un consistente numero di pensionamenti, stimato fra le 25 e le 35 unità, particolarmente sensibile nei settori delle statistiche del commercio estero e dell’internazionalizzazione e delle statistiche agricole.

Infine, un ultimo punto di criticità è costituito dagli spazi disponibili per la Direzione. Ciò riguarda in particolare le strutture del polo centrale, e soprattutto il servizio PRE, dislocato nella sede di via Torino.

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16 16 16 16 Direzione centraleDirezione centraleDirezione centraleDirezione centrale per le Statistiche e le indagini sulle istituzioni per le Statistiche e le indagini sulle istituzioni per le Statistiche e le indagini sulle istituzioni per le Statistiche e le indagini sulle istituzioni socialisocialisocialisociali (DCIS, (DCIS, (DCIS, (DCIS, DEM, ISC, SANDEM, ISC, SANDEM, ISC, SANDEM, ISC, SAN))))

16.1 Sintesi delle attività del triennio16.1 Sintesi delle attività del triennio16.1 Sintesi delle attività del triennio16.1 Sintesi delle attività del triennio Sul versante delle statistiche demografichestatistiche demografichestatistiche demografichestatistiche demografiche nel corso del triennio saranno consolidati gli strumenti programmati e parzialmente realizzati nel corso del 2011 per far fronte al riassetto del Sistema Popolazione a seguito del Censimento (aggiornamenti e ricostruzioni) e assicurare il rispetto del Regolamento sulle statistiche migratorie e dell’imminente Regolamento sulle statistiche demografiche. A supporto di questi grandi impegni sarà completata la riorganizzazione dei processi di acquisizione (de-materializzazione, Istatel e Modem), trattamento (monitoraggio via-Stargame e editing generalizzato) e diffusione (Portale delle Statistiche demografiche, I.Stat e Demo, Data-sharing). Nel triennio proseguirà la produzione di stime mensili comunali a livello di singolo anno di nascita, sesso e cittadinanza assicurata dal sistema POP_EYE (finalizzata principalmente alla Rilevazione sulle Forze lavoro), la costruzione dell’”archivio statistico dei permessi di soggiorno” (anche con metodologie innovative di record-linkage). Le indagini condotte in ambito sanitario e sanitario e sanitario e sanitario e socio assistenzialesocio assistenzialesocio assistenzialesocio assistenziale dovranno rispondere alla crescente domanda che proviene dal livello locale, nazionale e internazionale. La strategia del prossimo triennio dovrà pertanto agire sul piano a) del rafforzamento della collaborazione con gli interlocutori/attori istituzionali che collaborano all’acquisizione e alla costruzione del dato statistico (con particolare attenzione ai soggetti che gestiscono i sistemi informativi regionali); b) dell’ampliamento dell’offerta informativa per rispondere alle esigenze di governo regionale e centrale e c) del rafforzamento dell’interscambio informativo con il Nuovo Sistema Informativo Sanitario del Ministero della Salute al fine di ottemperare al Regolamento comunitario in materia di sanità pubblica. Sempre a tal fine, inoltre, si adeguerà il processo produttivo relativo a) alle cause di decesso (rientra in questo ambito ad esempio lo studio progettuale con le Regioni per la revisione del flusso di acquisizione dei dati di mortalità) e agli ambiti dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria (long term care). Sul versante della disabilità si segnalano: la messa a regime dell’indagine sull'inserimento degli alunni con disabilità nelle scuole e la diffusione di indicatori di integrazione sociale calcolati sui dati dell’indagine di ritorno sulle persone con disabilità, mentre sul fronte dell’implementazione della classificazione ICF proseguiranno le attività legate al Washington Group on Disability Statistics” di UN per il rilascio di quesiti armonizzati per misurare la disabilità dei bambini.

Con riferimento alle statistiche sull’istruzionestatistiche sull’istruzionestatistiche sull’istruzionestatistiche sull’istruzione, nel triennio la Direzione sarà coinvolta in un processo di razionalizzazione dei flussi informativi su istruzione e formazione, in raccordo con il MIUR e con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Proseguiranno le attività correnti di analisi dei dati di fonte MIUR ai fini della diffusione, mentre sul versante delle indagini nel triennio si procederà alla diffusione dei dati raccolti con le indagini campionarie sugli sbocchi professionali di diplomati e laureati e alla realizzazione delle due indagini. Si svolgerà inoltre la seconda edizione dell’Indagine sull’inserimento lavorativo dei dottori di ricerca. Si completerà, inoltre, la revisione e l’aggiornamento della classificazione nazionale dei titoli di studio (con adeguamento alla nuova ISCED 2011) e, su tale base, si definirà il collegamento tra il sistema italiano di programmi di istruzione e formazione e di qualifiche e quello europeo. Proseguiranno le attività relative alla ridefinizione del Sistema informativo “Scuola, università e mondo del lavoro” (SITIL) e del Sistema informativo “Cultura in cifre” al fine di garantirne l’integrazione con I.Stat, aggiornandone e sviluppandone i contenuti informativi. Sul versante delle statstatstatstatistiche culturaliistiche culturaliistiche culturaliistiche culturali, si procederà al consolidamento e al miglioramento della produzione di informazioni statistiche a sostegno delle decisioni dei policy-makers, tramite l’integrazione e la valorizzazione dei dati prodotti nell’ambito dell’Istat (occupazione, istruzione e formazione, consumi, turismo, prezzi, imprese, istituzioni non-profit eccetera), anche in collaborazione con i più significativi soggetti produttori di informazioni, siano esse di natura statistica o di tipo amministrativo.

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16.16.16.16.2 Principali 2 Principali 2 Principali 2 Principali innovazioni e variazioniinnovazioni e variazioniinnovazioni e variazioniinnovazioni e variazioni Per quanto concerne il riassetto del SistemaSistemaSistemaSistema PopolazionePopolazionePopolazionePopolazione occorrerà procedere a) agli aggiornamenti post-censuari di popolazione per tutti i domini d’interesse; b) alle ricostruzioni intercensuarie di livelli e stock di popolazione per tutti i domini d’interesse; c) alla ricostruzione di tutte le serie parametriche demografiche nello stesso intervallo intercensuario (sopravvivenza, fecondità, nuzialità, migratorietà, etc..). Tutto ciò sarà necessario anche per gli allineamenti e le ricostruzioni per le Forze lavoro e per la Contabilità Nazionale. A tal fine sarà strategico definire un “calendario operativo integrato” che fisserà gli snodi critici dei rilasci per la diffusione dei dati di popolazione (tra il 1° gennaio 2012 e il 31 dicembre 2014, con allineamento del sistema POP_EYE dei dati mensili) e di quelli su Forze lavoro e Contabilità nazionale. Tutti questi obiettivi andranno realizzati nel contemporaneo rispetto dei vincoli regolamentari imposti dal vigente Regolamento 862/2007 sulle statistiche migratorie e dell’approvando Regolamento sulle statistiche demografiche.

Al termine delle operazioni censuarie (aggiornamenti e ricostruzioni), si procederà alla progettazione della reingegnerizzazione dell’intero processo di “demographic accounting” sulla base dei microdati di flusso. L’obiettivo è determinare i bilanci demografici comunali definitivi attraverso la contabilizzazione dei flussi di microdati (nascite, decessi, iscrizioni e cancellazioni), anziché mediante l’anticipazione dei bilanci di sommario aggregati. In tal modo si avrebbe (come in altri paesi Ue) un primo accounting provvisorio da macrodati (entro maggio) e un secondo, definitivo e da microdati, entro novembre. Il raggiungimento di questo obiettivo presuppone la drastica ulteriore contrazione dei tempi di acquisizione e la messa a regime operativa della rilevazione individuale sulle “cancellazioni anagrafiche per decesso”. Nel triennio, inoltre, andrà rafforzata l’interazione con la DCCG per lo sfruttamento delle fonti attivate in occasione del Censimento (LAC, LIAC, LIFA …) e alle prospettive di revisione dell’assetto tradizionale del Censimento della popolazione e, in collaborazione con la DCAR, saranno approfondite le potenzialità dell’Archivio statistico delle persone fisiche per la produzione e le analisi di competenza della DCIS. Da ultimo, a seguito dell’avvio dell’indagine campionaria sulle nascite e del progetto di dematerializzazione dei dati su separazioni e divorzi, si procederà alla costruzione di un sistema integrato sulle unioni coniugali e la riproduttività (con utilizzo di metodologie innovative di record-linkage).

Nell’ambito delle statistiche sanitariestatistiche sanitariestatistiche sanitariestatistiche sanitarie e assistenziali e assistenziali e assistenziali e assistenziali saranno introdotte importanti innovazioni di processo e di prodotto. L’innovativa e flessibile architettura informatica predisposta per l’Indagine sulla Spesa sociale dei Comuni sarà sfruttata per a) estendere il campo di osservazione alle prestazioni sociali erogati dalle Regioni; b) realizzare un’indagine sperimentale sui servizi eventualmente erogati dalle Province per conto dei Comuni; c) realizzare una mappatura degli enti gestori dei servizi sociali e dei loro assetti organizzativi da pubblicare online. Per quel che concerne i servizi socio-educativi per l’infanzia nel 2012 si procederà, sempre usando la stessa architettura informatica, alla rilevazione del numero di strutture pubbliche e private e dei posti complessivamente disponibili e nel 2013-2014, in collaborazione con le Regioni, il Dipartimento delle politiche per la famiglia e il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e il MEF, si realizzerà la prima indagine sui servizi educativi per la prima infanzia.

Nel triennio si metterà a regime la nuova indagine sui Presidi residenziali socio-sanitari in collaborazione con le Regioni e si procederà all’attivazione di un sistema CATI di supporto all’acquisizione dei dati via web.

Nel prossimo triennio assumerà rilevanza centrale la sperimentazione di un sistema più efficiente che regoli il flusso nazionale dei dati sui decessi (sperimentazione condotta con gli Uffici di statistica delle Regioni) e si valuterà la possibilità di acquisizione dati su piattaforme digitali. A tal fine sarà utile prevedere un impegno dell’Istat nello sviluppo del software IRIS (sviluppato da un pool di esperti a livello europeo) che prevede funzionalità di trattamento del testo altamente specializzate in grado di gestire dati provenienti da certificazione elettronica.

Sul piano dei sistemi informativi si attiveranno iniziative innovative per a) lo sviluppo del sistema su Sanità e Salute “Health for All- Italia” e la sua integrazione con I.Stat; b) la

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realizzazione di un Data warehouse per la stima del personale operante in Sanità (in collaborazione con il Ministero della Salute) e per la diffusione di un sistema di stime anticipate su aggregati rilevanti per il settore sanitario (quali il volume di ricoveri ospedalieri e la spesa sanitaria per funzioni); c) lo sviluppo di un datawarehouse a supporto del Sistema informativo sulla disabilità (sino ad oggi sostenuto finanziariamente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali). Per quel che riguarda la rilevazione sugli Incidenti stradali si procederà a) alla definizione di un nuovo assetto organizzativo dell’Indagine alla luce del Protocollo di intesa recentemente approvato in sede di Conferenza Unificata e delle indicazioni contenute nel nuovo codice della strada; b) alla messa a regime di un sistema di diffusione dei dati provvisori destinato ai soggetti compartecipanti; c) alla definizione di un sistema di acquisizione web; d) alla messa in esercizio di un sistema di formazione diffusa sul territorio basato su una piattaforma di e-learning.

Nel settore dell’istruzione istruzione istruzione istruzione nell’ambito del Protocollo d’intesa Istat-Miur proseguiranno le attività dei Gruppi di lavoro per a) ottimizzare i flussi informativi tra il Ministero e l’Istat; b) coordinare la partecipazione negli organismi internazionali e verificare la coerenza della modulistica amministrativa prodotta dal Ministero con gli standard definiti dal SISTAN; c) progettare e implementare un’architettura di interscambio informativo-informatico tra il Sistema informativo delle Professioni dell’Istat e i sistemi informativi del Ministero; d) promuovere la cultura statistica nella scuola; e) valutare e proporre nuovi assetti di sistema per la produzione di statistiche ufficiali sugli sbocchi professionali dei laureati.

Le attività, inoltre, riguarderanno anche il contributo che, sul versante dell’istruzione secondaria e universitaria, nonché della formazione professionale, il servizio offrirà al Sistema informativo sulle professioni, che è sviluppato in collaborazione con l’ISFOL, altre Direzioni dell’Istituto (DCSR, DCCV) e numerosi soggetti del Sistan.

Nel triennio, con riferimento alle statistiche della sanità, dell’assistenza, dell’istruzione e della formazione continua potrà continuare la collaborazione con la CIVIT per la definizione di indicatori di performance utili alla valutazione del funzionamento della PA.

Nel settore delle statistiche sulla cultura statistiche sulla cultura statistiche sulla cultura statistiche sulla cultura si prevede di effettuare la progettazione e la realizzazione della nuova rilevazione sui Musei, previste dal Protocollo d’intesa tra Istat, Conferenza delle regioni e delle province autonome e Mibac. Nel quadro delle attività connesse al sistema delle statistiche culturali, proseguiranno le attività di ridefinizione dei contenuti informativi al fine di valorizzare i dati di fonte Istat. In questa prospettiva, le linee di attività, da sviluppare anche con forme di collaborazione con diversi partner istituzionali (Sistan e non Sistan), riguardano a) la costruzione di un repertorio delle professioni e delle occupazioni culturali e la stima dell’occupazione culturale, sulla base del modello proposto da Eurostat; b) la classificazione e quantificazione delle imprese culturali, per la descrizione delle dimensioni e delle caratteristiche produttive del settore culturale; c) la costruzione di un modello di descrizione e di analisi dei processi formativi delle professioni culturali; d) la realizzazione di studi prototipali per la costruzione di una geografia dinamica della cultura.

Dall’analisi dei processi produttivi svolti dalla Direzione sono emerse necessità riguardanti l’esigenza di razionalizzare e standardizzare l’acquisizione l’acquisizione l’acquisizione l’acquisizione, , , , il monitoraggio e il trattamento deil monitoraggio e il trattamento deil monitoraggio e il trattamento deil monitoraggio e il trattamento dei i i i dati statisticidati statisticidati statisticidati statistici. I due prodotti “Stargame“ e “ArCo” (implementati dal Servizio ISC) assumeranno un ruolo centrale per l’innovazione del processo di produzione dei dati prodotti da tutta la Direzione, generalizzando le funzionalità di monitoraggio del processo, di cartografia dinamica e di gestione dei contatti. Il sistema ArCo, inoltre, sarà condiviso con altre Direzioni dell’Istat (in primis DCCV, DCSR e DCCG). Le potenzialità e la flessibilità dei due sistemi integrati ArCo e Stargame prefigurano, altresì, la possibilità (ormai, la necessità) di procedere verso la costituzione di un sistema misto (Istat – ditta esterna) di comunicazione strutturata con le unità istituzionali rispondenti. Le funzioni esternalizzabili presso un “Contact Centre evoluto” (gestione dei solleciti, monitoraggio di alcune fasi dei processi, indirizzamento e accompagnamento dei rispondenti verso i questionari su web, organizzazione delle interviste, gestione degli appuntamenti telefonici e, in casi residui, effettuazione di interviste telefoniche) potranno pertanto integrarsi in un sistema complesso supportato (in ambiente

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web) dai flussi di dati gestionali assicurati da ArCo e Stargame e dai flussi di dati già gestiti dalla Direzione in ambiente web (Portale statistiche demografiche, monitoraggio della qualità sul campo, questionari web per le indagini su Spesa sociale dei Comuni, Presidi socio-residenziali, Disabili nella scuola, Dottori di ricerca etc.).

16.16.16.16.3 Risorse, criticità, rischi3 Risorse, criticità, rischi3 Risorse, criticità, rischi3 Risorse, criticità, rischi Alcune nuove criticità sono determinate dalle innovazioni introdotte. L’acquisizione dei dati e la comunicazione strutturata con i rispondenti via web necessitano di strumenti e servizi di supporto anche esterni all’Istituto unitamente ad una riorganizzazione del back-office per non incorrere in danni di immagine all’Istituto.

Nell’innovativo scenario di acquisizione dei dati e sviluppo dei sistemi informativi anche la tutela della privacy richiederà una maggiore e condivisa attenzione da parte dell’Istituto.

Sotto il profilo delle risorse umane la Direzione vede una ulteriore potenziale riduzione di oltre 10 unità nei prossimi anni. Inoltre, si avvale per talune specifiche funzioni, di personale non di ruolo, per tempi limitati in relazione ai tempi minimi necessari per l’inserimento nei processi e per l’effettivo sostegno delle innovazioni programmate. Negli anni la riduzione del personale della DCIS è andata oltre il “taglio programmato” da provvedimenti di contenimento della spesa pubblica e pertanto la sua gestione può richiedere una revisione della portata degli impegni strategici, la individuazione di misure con carattere di urgenza, il favorire la mobilità interna a copertura di domanda su processi con particolari criticità già nel 2012: impegni post-censuari per le statistiche demografiche; parallelismo tra indagini correnti e revisioni degli assetti strategici interistituzionali sul sistema della transizioni scuola-lavoro; gestione dell’innovazione per la rilevazione sui decessi per causa; produzione di nuove informazioni sul versante dell’assistenza sociale e dell’incidentalità stradale). Il drastico contenimento del budget rende più complessa la valorizzazione e la motivazione delle risorse interne, elementi invece fondamentali nei periodi caratterizzati da forte innovazione, che può incidere sul senso di appartenenza e di condivisione degli obiettivi .

Sotto il profilo patrimoniale l’integrazione non ancora a regime dei sistemi di pianificazione e gestione rende più oneroso il necessario aggiornamento continuo delle basi informative per la programmazione e una efficace valutazione delle componenti di spesa (stampa, registrazione, servizi in outsourcing, risorse informatiche etc.). Le già note criticità connesse con la eccessiva dipendenza da servizi in outsourcing invita a improntare i piani di acquisizione e le clausole di tutela con una tempistica che garantisca continuità ai processi produttivi. La governance di tali principali fattori di rischio viene attuata attraverso un regolare ciclo di controllo curato dai dirigenti finalizzato per la prevenzione laddove possibile, ma per l’adozione di adeguate azioni decisionali ed operative utili al conseguimento della auspicata “messa in sicurezza” dei processi.

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17 17 17 17 Direzione centraleDirezione centraleDirezione centraleDirezione centrale per le indagini su condizioni e qualità della vita per le indagini su condizioni e qualità della vita per le indagini su condizioni e qualità della vita per le indagini su condizioni e qualità della vita (DCCV, (DCCV, (DCCV, (DCCV, CEF, FOCEF, FOCEF, FOCEF, FOL, SDS, AMBL, SDS, AMBL, SDS, AMBL, SDS, AMB))))

17.1 Sintesi delle attività del triennio17.1 Sintesi delle attività del triennio17.1 Sintesi delle attività del triennio17.1 Sintesi delle attività del triennio Le indagini sociali presso le famiglie e ambientali dovranno fronteggiare una domanda istituzionale crescente su aree tematiche emergenti, sia internazionale per il crescente peso assunto dai regolamenti in campo sociale, sia nazionale sulla base delle crescenti richieste di Ministeri, soprattutto su tematiche di frontiera più difficili da rilevare.

Le attività previste impegneranno il personale nel garantire i regolamenti già approvati (forze di lavoro, eu silc, ict, turismo) e in via di approvazione( salute, vittimizzazione, formazione continua); nella conduzione o nel completamento di alcune rilevanti indagini di frontiera derivanti da accordi con ministeri/enti che indagheranno su fenomeni emergenti: discriminazione (Ministero pari opportunità), integrazione sociale degli stranieri (Ministero della salute e Ministero pari opportunità), homeless (Ministero del lavoro e delle politiche sociali), professioni (ISFOL), consumi energetici delle famiglie (ENEA), violenza sulle donne (Dipartimento Pari Opportunità), salute (Conferenza Stato-Regioni), fenomeno migratorio in tre grandi città (Ministero dell’Interno), condizione dell’infanzia (Ministero del lavoro) e disabili (ministero del Lavoro); nell’avvio della nuova indagine sui Consumi e l’anticipo di quella EU SILC; nel portare a compimento l’indagine multiscopo Famiglia e soggetti sociali e nel provvedere alla riprogettazione dell’indagine sull’uso del tempo prevista dalla legge sui congedi parentali; nello sviluppo e consolidamento delle statistiche ambientali; nel consolidare una maggiore qualità e tempestività delle statistiche sulla criminalità e diventare un attore fondamentale, visibile e riconosciuto nella produzione e diffusione dei dati sulla criminalità; nello sviluppo delle statistiche sul benessere; nello sviluppo delle analisi integrate tra archivi amministrativi e indagini campionarie (ricoveri, salute, cause di morte) o dell’archivio delle persone fisiche.

Le innovazioni di processo saranno profonde e permetteranno la rifondazione del modo di condurre le indagini di popolazione e quelle ambientali e un maggiore sforzo di integrazione tra statistiche di fonte amministrativa e indagini campionarie. Si completerà il passaggio a CAPI e a tecniche miste di tutte le indagini sulle famiglie, si analizzerà in ottica sociale l’archivio delle persone fisiche, verrà migliorata la qualità delle statistiche ambientali.

17.217.217.217.2 Principali innovazioni e variazioni Principali innovazioni e variazioni Principali innovazioni e variazioni Principali innovazioni e variazioni Il triennio rappresenterà una vera e propria rivoluzione per i processi di produzione delle indagini sulle famiglie perché si completerà un cambiamento radicale nei processi di rilevazione attraverso l’utilizzo integrato di diverse tecniche di indagine (CAPI CATI), la sperimentazione del CAWI, l’aumento della tempestività nel quadro di un aumento parallelo della qualità e il progressivo abbandono delle PAPI gestite dai Comuni. Per fare questo la direzione si organizza attraverso una task force coordinata centralmente che ha il compito di guidare tutti i servizi in modo armonizzato nella transizione al CAPI, garantendo il trasferimento di know how anche ai servizi che avevano utilizzato meno queste tecniche di indagine come il CEF. Questo aspetto rappresenterà l’elemento cruciale di innovazione di tutti i processi di produzione della direzione e necessiterà di un investimento formativo fondamentale. L’acquisizione diretta delle LAC permetterà inoltre di estrarre i campioni direttamente senza dover richiedere l’estrazione direttamente ai Comuni per ogni indagine.

Una seconda innovazione riguarderà la criminalità, il lavoro messo in atto permetterà di costruire un sistema di indicatori significativi che dia il polso sull’andamento della criminalità e sulla situazione delle carceri in modo da garantire un flusso continuo di informazioni non solo dalle indagini di popolazione ma anche di fonte amministrativa. In particolare verrà portato a termine il processo di modernizzazione avviato nell’ambito delle statistiche di fonte amministrativa. Sempre con riferimento alla criminalità il triennio sarà l’occasione per avviare

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la seconda edizione dell’indagine sulla violenza contro le donne che permette di misurare lo stalking, la violenza fisica, sessuale e psicologica contro le donne.

Di particolare rilevanza l’anticipazione della rilevazione EUSILC che permetterà di fornire i risultati con molto anticipo anche rispetto agli obiettivi europei. Questo sarà reso possibile dal passaggio a CAPI dell’indagine, e dall’anticipo della rilevazione all’inizio dell’anno a partire dal 2013.

Verrà varata la nuova indagine sui Consumi che, oltre ad assumere la nuova classificazione COICOP, è stata ristrutturata dopo una lunga serie di sperimentazioni, ridefinendo i periodi di riferimento delle informazioni in modo da minimizzare l’errore non campionario, allungando il periodo di rilevazione delle informazioni da diario a 14 giorni, e modificandone l’impostazione grafica per rendere il diario più friendly per le famiglie. A partire dal 2012 verrà messa in atto la sovrapposizione tra indagine vecchia e nuova per la ricostruzione della serie.

Il triennio sarà l’occasione per completare la diffusione di dati mai prodotti prima dall’Istat a partire da alcune indagini di frontiera condotte nel 2011. Verranno diffusi i risultati definitivi sugli homeless che permetterà di fornire un quadro della povertà estrema nei medi e grandi comuni sulla base di un censimento sui servizi per homeless sul territorio e poi l’intervista degli homeless a partire dalle strutture censite. Verrà completata la diffusione dei dati relativi all’indagine sulla discriminazione in base al genere, all’orientamento sessuale e all’appartenenza etnica, ciò sarà l’occasione per fare il punto su una delle forme di discriminazioni per più lungo tempo invisibile. Anche l’indagine sull’integrazione sociale degli stranieri sarà elaborata e diffusa nel triennio, la prima indagine condotta dall’Istat sul tema, ciò permetterà di far luce sui processi di integrazione oltre che sui percorsi migratori dei migranti, e sul grado di soddisfazione della vita quotidiana oltre che su aspetti relativi alle condizioni di salute e alla prevenzione. Di particolare importanza l’indagine estesa a livello di tre grandi comuni : Roma, Napoli, Milano.

Si progetterà e condurrà la nuova indagine sull’uso del tempo nel 2013-2014, sarà così possibile verificare i miglioramenti in atto nella divisione dei ruoli nella coppia e come sta variando l’organizzazione dei tempi di vita nei differenti segmenti di popolazione. Allo stesso tempo, la ripetizione a quattro anni di distanza dell’indagine sulle professioni consentirà di consolidare il patrimonio informativo acquisito nella precedente rilevazione sui profili delle professioni esistenti nel mercato del lavoro, nonché di testare la validità del nuovo assetto della classificazione delle professioni (CP2011) elaborata per adeguare l’impianto classificatorio alla nuova struttura adottata a livello internazionale (ISCO-08).

Nel triennio è prevista anche la rilevazione sulle risorse idriche, ovvero sul ciclo dell’acqua potabile dal prelievo alla depurazione, riferita al 2012 . Tale rilevazione ingloberà alcune recenti innovazioni, come il questionario via web che è stato introdotto per la rilevazione annuale sull’Ambiente Urbano e una nuova formulazione dei quesiti. La qualità delle statistiche ambientali verrà potenziata. Infine, particolarmente innovativo è il progetto relativo al progresso-benessere che permetterà di sviluppare un set di indicatori adeguato che integri il PIL anche attraverso un lavoro congiunto con il CNEL soggetto che si è fatto carico di presidiare la discussione a livello nazionale. Due commissioni , una cnel e una scientifica saranno preposte a sviluppare questo lavoro. In questo quadro dal punto di vista della produzione la DCCV avvierà la sperimentazione di una indagine mensile sul benessere con tecnica di indagine mista per verificarne la fattibilità e passare poi alla fase operativa. Accanto a questa sperimentazione verranno migliorate le informazioni prodotte dalle altre indagini quali ad esempio EU-SILC, Consumi delle famiglie e Multiscopo sulle famiglie che trattano dati relativi al benessere soggettivo ed oggettivo e verrà potenziata la progettazione di nuovi moduli sulla situazione ambientale. È previsto inoltre un contributo specifico per lo sviluppo, nell’ambito di I.Stat, di una sezione relativa al progresso-benessere. La DCCV inoltre continuerà il lavoro di raccordo del tema all’interno dell’Istituto collaborando con le altre direzioni interessate.

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Con riferimento all’ambito internazionale, all’interno del processo di modernizzazione delle statistiche sociali condotto da Eurostat, la Direzione sarà impegnata nella sperimentazione del two pillars model (Eu-Silc e Forze di Lavoro) e nel potenziamento dell’integrazione tra dati amministrativi e indagini campionarie sia a fini di analisi che a fini di controllo e correzione dei dati. In questo senso di particolare rilevanza è lo sfruttamento dell ’ archivio delle persone fisiche che verrà analizzato in un’ottica sociale e la continuazione del progetto di linkare tra indagine sulla salute, cause di morte e ricoveri.

17171717.3 Risorse, criticità, rischi.3 Risorse, criticità, rischi.3 Risorse, criticità, rischi.3 Risorse, criticità, rischi Le risorse al momento disponibili nella DCCV ammontano a 206 unità, ma il carico di lavoro che deriva dalle attività assegnate alla Direzione rende necessario nel prossimo triennio l’ingresso di risorse aggiuntive e il cambiamento di caratteristiche delle stesse per continuare a garantire l’intero complesso degli obiettivi con gli standard qualitativi finora osservati e in linea con i traguardi da raggiungere.

A tal fine sono state richieste nel piano 15 risorse a tempo determinato di III e VI livello su finanziamenti esterni. Per quanto riguarda le risorse di ruolo sono state previste 3 risorse aggiuntive per le statistiche sulla criminalità dato l’obiettivo di emergere come un polo visibile e affidabile della produzione e diffusione statistica di dati sulla criminalità, 1 risorsa aggiuntiva per l’obiettivo relativo al benessere, 4 risorse per supportare il servizio delle Statistiche Ambientali in forte carenza di ricercatori con competenze statistiche, 6 risorse in sostituzione di quelle andate in pensione o che andranno in pensione nell’arco del 2011,3 risorse saranno fondamentali per garantire lo sfruttamento dell’archivio degli individui in un’ottica sociale integrata.

In primo luogo saranno fondamentali le competenze dimostrate dalle società esterne cui sono state aggiudicate lo svolgimento delle indagini CAPI perché al momento non esistono esperienze di pari entità sul mercato. Le ditte pertanto dovranno essere in grado di reggere l’impatto della vastità di rilevazioni con un campione molto numeroso. Un’altra criticità è rappresentata dal fatto che una stessa società ha vinto due bandi.

Di particolare importanza è il rispetto della tempistica prevista da parte della ditta incaricata del servizio di stampa dei modelli d’indagine e il rapporto che si stabilisce fra le strutture di produzione e le ditte erogatrici di servizio a vario titolo, questo al fine di ottenere nei tempi previsti la più corretta fornitura del servizio. Ovviamente tale criticità è destinata a ridursi con il tempo perché diminuiscono le indagini basate sul questionario cartaceo.

Di uguale portata la criticità legata ai ritardi nella registrazione dei dati tramite ditta esterna e alla corretta espletazione delle procedure di gara per l’assegnazione alle ditte di servizi connessi allo svolgimento delle rilevazioni. Vi sono poi fattori di rischio legati alle competenze professionali in possesso del personale che in alcuni casi sarà necessario formare adeguatamente in conformità ai nuovi obiettivi prefissati. Il passaggio alle indagini CAPI rappresenta una vera e propria rivoluzione sul fronte delle rilevazioni statistiche tale da necessitare l’adeguamento dei profili professionali ai nuovi bisogni.

Vi è poi da rilevare un ulteriore elemento di criticità legato all’eventuale mancata sottoscrizione o a un ritardo nella firma della Convenzione con il Dipartimento per le Pari Opportunità relativamente all’indagine sulla violenza sulle donne e con conferenza Stato-Regioni per l’indagine Multiscopo sulle famiglie “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari”. L’accordo con la Conferenza è stato già raggiunto ma i tempi si sono notevolmente allungati. La tempistica al momento segnalata già tiene conto di tale criticità ma gli eventi potrebbero comportare un ulteriore slittamento. Soprattutto relativamente al previsto anticipo dell’indagine Eu-Silc è da segnalare la criticità in relazione ad una eventuale mancata firma della convenzione con il ministero del lavoro che avrebbe dovuto garantire l’arrivo di 8 risorse indispensabili a tale scopo.

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Un importante fattore di rischio infine, da prendere in considerazione, perché gli effetti negativi sono già stati sperimentati in passato, è la perdita di risorse umane cruciali nel processo di produzione, che se avvenisse comprometterebbe seriamente importanti tasselli dell’intero sistema produttivo. Da ciò scaturisce la necessità di far sì che l’acquisizione delle risorse umane necessarie avvenga nei tempi concordati.

La situazione delle statistiche ambientali ha raggiunto, per quanto riguarda le risorse assegnate, un punto di minimo in quanto da anni non è mai avuto assegnata alcuna risorsa.

Infine è doveroso sottolineare che il raggiungimento del complesso dell’obiettivo sul benessere è subordinato sia al potenziamento in termini di risorse umane che alla capacità di condivisione dell’obiettivo con le altre direzioni coinvolte, data la particolare natura trasversale del progetto.


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