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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2019-2022 EX … · I S T I T U T O T E C N I C O I N D U...

Date post: 25-May-2020
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I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I AL E “A. M O N AC O” Vi Giulia, 9 87100 COSENZA Tel.: 0984/411881 Fax: 0984/411145 E-mail: [email protected] - pec [email protected] www.itimonaco-cosenza.gov.it C.F.:8005090784C.M.: CSTF01000C PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2019-2022 EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. Elaborato dal collegio dei docenti nella seduta del 23 ottobre 2019 Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 23 ottobre 2019 1
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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA

FORMATIVA 2019-2022

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

Elaborato dal collegio dei docenti nella seduta del 23 ottobre 2019

Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 23 ottobre 2019

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Sommario

PREMESSA 4

Scelte conseguenti ai risultati scolastici 5

Scelte conseguenti ai risultati delle prove Invalsi 6

Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza 7

IDENTITA’ DELL’ISTITUTO 8

Storia dell’istituto 9

Il contesto 10

ITI Monaco campione del mondo 11

Miteu show (2009-2011) 14

EURLAB (2014- 2017) 14

Rete internazionale Robocup JR (2011- 2015) 15

Mission e vision dell’istituto 18

SEZ.1 PROGETTAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA 21

IL CURRICOLO 23

Primo biennio 25

Indirizzo: "Elettronica ed Elettrotecnica 26

Indirizzo: "Informatica e Telecomunicazioni 29

Indirizzo: "Meccanica, Meccatronica ed Energia" 32

Corso serale 35

Progetto educativo e didattico 40

Valutazione 43

L’autovalutazione 43

Scrutinio intermedio 44

Certificazione competenze biennio 44

Criteri generali per gli scrutini 46

Deroghe 48

Comportamento 50

Tabella di valutazione del comportamento 50

Credito scolastico e formativo 51

Esami di idoneità ed esami integrativi 52

L’esame di stato 52

PROGETTO BOOK IN PROGRESS 53

SCUOLA IN OSPEDALE E ISTRUZIONE DOMICILIARE 54

INCLUSIONE 55

Monitoraggio e valutazione 59

Valutazione degli allievi bes (h-dsa-altri bes) 59

Valutazione degli alunni in situazione di handicap 60

Valutazione e verifica dsa 63

Gli alunni stranier:i la valutazione 64

Gli alunni con Bes non certificati 64

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RECUPERO E APPROFONDIMENTO 66

Interventi didattico-educativi di recupero 67

Iniziative per valorizzare le eccellenze 69

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA 70

ORIENTAMENTO 74

ALTERNANZA SCUOLA _LAVORO 77

Alternanza scuola-lavoro (a.s.2019-22) 78

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 81

Quadro sinottico progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa A.s. 2019-20 82

VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE 84

SEZIONE 2 –ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE 87

Tempo scuola 88

Risorse umane 90

Risorse amministrative 94

ORGANIGRAMMA E FUNZIONIGRAMMA 95

Piano di formazione 105

SEZIONE 3 -STRUTTURE E RISORSE MATERIALI 113

Risorse strutturali e laboratori 114

Reti 116

AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE 117

SEZIONE 4 -QUALITA’DEI SERVIZI E SICUREZZA 121

Qualita’ dei servizi 122

Organigramma della qualità 123

Attivita’ di autovalutazione 124

Gruppo di autovalutazione e gestione della qualita’ 124

Banca ore 125

Servizio di prevenzione e protezione 126

SEZIONE 5- Il Piano di Miglioramento 128

SEZIONE 6-ALLEGATI 143

Protocollo di accoglienza allievi BES 144

Piano annuale per l’inclusione 202

Patto educativo di corresponsabilita’ 216

Statuto degli studenti e delle studentesse 219

Regolamento d'istituto 223

Regolamento di disciplina 254

Carta dei servizi 269

Griglie 277

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PREMESSA

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel

Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in

Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:

http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/CSTF01000C/iti-monaco-

cosenza/valutazione/documenti.

Da un’analisi attenta risultano le seguenti PRIORITÀ, e i relativi TRAGUARDI ED OBIETTIVI.

Le priorità dell’Istituto, per il prossimo triennio, sono:

1. Aumentare la percentuale degli ammessi alla classe successiva e ridurre quella di alunni con

sospensione del giudizio.

2. Migliorare i risultati nelle prove standardizzate nazionali.

3. Migliorare gli esiti degli esami di stato.

I traguardi in relazione alle priorità sono:

1. Aumentare di un punto all'anno la percentuale di alunni ammessi alla classe

successiva e ridurre di un punto quella di alunni con giudizio sospeso

2. Colmare il gap formativo nelle prove invalsi di italiano e di matematica, rispetto ai dati

nazionali, per la maggior parte delle classi.

3. Aumentare la percentuale di allievi con votazione nelle fasce superiori a 70, prevedendo corsi di

potenziamento per le quinte classi.

le motivazioni:

Dall'analisi dei dati, risulta che le ammissioni alle classi successive sono nettamente migliorate

per quanto riguarda il biennio, anche in seguito alle azioni di recupero e di potenziamento

intraprese. Le percentuali di alunni non ammessi alla classe successiva o con sospensione del giudizio,

rappresentano delle criticità per il triennio. Pertanto, bisognerà insistere di più sul recupero

durante tutto l'anno scolastico, su metodologie didattiche attive e coinvolgenti. In particolare

in occasione della pausa didattica, saranno organizzati corsi di recupero mattutini per classi aperte

e gruppi di livello. Il leggero miglioramento rilevato nei risultati delle prove Invalsi di italiano e

matematica indica che le azioni intraprese sono state efficaci. Pertanto si intende continuare su

questa strada ed incrementare le esercitazioni su testi ad hoc ed in modo sistematico

calendarizzando le esercitazioni nella programmazione didattica centrata sul problem solving.

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Scelte conseguenti ai risultati scolastici

L’analisi compiuta nella sezione 2.1 del RAV (Esiti degli scrutini) ha

messo in luce i seguenti punti di forza:

Rispetto al 2014-15 i non ammessi diminuiscono dal 15,5% al 10,6% al 9,38% al 7% , i sospesi in giudizio

diminuiscono inizialmente dal 33,9% al 28% poi al 18,87%,ma nell'anno in corso passano al 23%;

aumentano gli ammessi da 50,6% a 60% al 63%.Si è riusciti a sostenere il percorso scolastico di una

percentuale maggiore di studenti, attraverso azioni di recupero delle difficoltà formative connesse a

situazioni individuali di carenze di base, di disturbi specifici dell'apprendimento e con un rinnovamento

delle metodologie didattiche (innovazioni tecnologiche) e dell'approccio relazionale nei confronti degli

allievi.

i seguenti punti di debolezza:

La scuola non è in linea con i dati nazionali e locali, pertanto dovrà continuare ad adottare

strategie individualizzate e personalizzate, metodologie attive e tecnologie all'avanguardia

per vivacizzare le lezioni e coinvolgere attivamente gli allievi. Ogni docente, nello

svolgimento delle attività curricolari, dovrà svolgere attività di integrazione, recupero e

sostegno, al fine di agevolare le difficoltà di quegli alunni che pur dimostrando buona

volontà, denunciano ritardi di apprendimento e stentano a sintonizzarsi con i ritmi

programmati

pertanto

la scuola intende puntare sul rafforzamento delle discipline di base e di indirizzo per

ottenere il miglioramento dei risultati scolastici e avere una ricaduta positiva sull’intero

processo dell’apprendimento, intervenendo sulla meta- cognitività trasversale a tutte le

discipline. Gli interventi di sostegno e/o di recupero utilizzati dovranno mirare a

consolidare le Competenze utilizzando modalità didattiche diverse da quelle normalmente

utilizzate nell’attività curricolare (es. problem solving, lavori di gruppo, analisi di testo,

altro) e a costruire, ove possibile, setting alternativi alla lezione frontale (scoperta guidata,

lezione-applicazione, laboratorio, altro )anche attraverso l’uso di strumenti innovativi

(LIM,aule per Debate e Flip –Teaching , blended su piattaforma Moodle).

Ogni attività prevista, pertanto, non potrà essere limitata al semplice recupero delle carenze

rilevate in occasione delle valutazioni periodiche dei consigli di classe, ma dovrà

rappresentare una costante nell’azione didattica di ciascun docente e una priorità

dell’Istituto collegata al resto dell’offerta formativa.

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Scelte conseguenti ai risultati delle prove Invalsi

L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate

nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce

i seguenti punti di forza:

Nella scuola esiste un nucleo cospicuo di docenti sensibili e motivati ad adottare e sperimentare

strategie e metodologie innovative e coinvolgenti al fine di ridurre la dimensione del gap formativo

degli studenti con livelli di apprendimento sotto una determinata soglia. Ciò ha consentito di ridurre

le disparita' a livello di risultati tra gli alunni meno dotati e quelli piu' dotati .

ed i seguenti punti di debolezza:

Un alto tasso di pendolarismo e l'inefficienza dei trasporti condizionano la partecipazione attiva e

costante ad interventi didattici integrativi mirati al recupero delle competenze. Le condizioni socio-

economiche delle famiglie, spesso assenti, influiscono negativamente sul rendimento scolastico.

pertanto

la scuola intende puntare sul rafforzamento delle discipline di base per ottenere il

miglioramento degli esiti nelle prove Invalsi, operando

per quanto concerne la competenza linguistica sui seguenti processi.

INDIVIDUARE INFORMAZIONI

RICOSTRUIRE IL SIGNIFICATO DEL TESTO

INTERPRETARE E VALUTARE

RIFLETTERE SULLA LINGUA;

per quanto concerne la competenza matematica sui seguenti processi.

CONCETTI E PROCEDURE

RAPPRESENTAZIONI

MODELLIZZAZIONE

ARGOMENTAZIONE

Lo scopo è quello di migliorare le competenze meta-cognitive degli alunni, lavorando sui processi di

apprendimento e non sui contenuti; in tal modo si pongono le basi del successo formativo, non solo in

rapporto ai risultati delle prove invalsi, ma in senso più ampio e generale.

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Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza

Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del

territorio e dell’utenza come di seguito specificati:

Rete Robocup ,USR Calabria ,Enti e associazioni culturali presenti nel territorio ,Comune e Provincia.

Gli stakeholders hanno manifestato vivo interesse per l ‘attività di robotica, di alternanza scuola lavoro,

di cittadinanza attiva, educazione alla legalità e alla cultura d’impresa, di inclusione, di domotica, di

innovazione scientifica e tecnologica, di potenziamento della lingua inglese e delle discipline di base ed

in generale per tutte le attività motivanti ed accoglienti atte a creare un clima favorevole

all’apprendimento.

Dopo attenta valutazione, sentite le varie componenti dell’Istituto, famiglie, studenti, docenti, tenuto

conto delle risorse disponibili e delle compatibilità con gli altri obiettivi cui la scuola è vincolata, è stato

deciso di incorporare nel Piano i seguenti punti:

Promozione della robotica educativa nel territorio

• per le seconde classi due delle tre ore della disciplina SCIENZE E TECNOLOGIE

APPLICATE e per le prime classi una delle tre ore di TECNOLOGIE INFORMATICHE

saranno dedicate alla robotica, elemento caratterizzante dell’istituto nonché trasversale a tutti

gli indirizzi.

• far parte della rete internazionale Robocup, di Enti e Istituzioni Scolastiche la cui finalità

principale è quella di promuovere la robotica nelle scuole di ogni ordine e grado

(www.robocup.org).

• organizzare prove Under14 Dance e Rescue non competitiva rivolte alle scuole dell'infanzia e

del primo ciclo dell'istruzione dell'area territoriale

• organizzare ed ospitare le qualificazioni della Rescue Line per il Sud d’Italia.

Alternanza scuola- lavoro in modalità duale

Corsi di recupero in modalità e-learning blended e con i tutoring degli alunni

Corsi di formazione di primo soccorso per studenti

Progetti con enti e associazioni de territorio di educazione alla legalità e alla cultura d’impresa

Progetti d’istituto per l’innovazione tecnologica: domotica, nano scienze, energia.

Rafforzamento delle competenze di base con particolare attenzione alla lingua inglese.

Progetti per rafforzare le competenze trasversali e la motivazione allo studio.

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IDENTITA’ DELL’ISTITUTO

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Storia dell’istituto

Istituito negli anni Venti come “Scuola di Avviamento al Lavoro” e ubicato nei pressi dell’attuale Palazzo di Città,

l’Istituto Tecnico Industriale “A. Monaco” di Cosenza è oggi uno dei più grandi complessi scolastici del Meridione

d’Italia. Prima del secondo conflitto mondiale, la vecchia Scuola di Avviamento prevedeva due indirizzi:

Meccanica ed Ebanisteria ed era dotata di un reparto per la lavorazione della plastica. Nell’immediato dopoguerra,

riorganizzato il corso di studi, furono attivate due specializzazioni ancora ora in funzione, Meccanica

ed Elettrotecnica, che impegnavano complessivamente otto classi. Fino alla fine degli anni Sessanta la situazione

delle classi rimase pressoché invariata. Fu nel decennio successivo, trasferito presso la sede dell’ex GIL, che si

registrerà un vertiginoso aumento delle iscrizioni nell’Istituto. In questo periodo, si progetta e si avvia la

costruzione del complesso di edifici che costituiscono l’attuale sede dell’Istituto. La nuova definitiva sede di Via

Giulia, oggi affacciata su Viale G. Mancini, fu inaugurata nel 1968. L’Istituto fu intitolato ad Antonio Monaco,

capitano dei bersaglieri, caduto nel novembre del 1940, presso il fronte greco, insignito della medaglia d’oro al

valor militare. Nell’anno 1991, all’ingresso dell’Istituto, è stata posta una lapide, in suo onore. L’Istituto usufruisce

di una donazione, per volere della Famiglia Monaco, finalizzata a promuovere l’amore allo studio. Grazie ad essa

ogni anno gli allievi più meritevoli e bisognosi sono premiati con congrue borse di studio. Una serie di scelte,

frutto delle politiche scolastiche sostenute con consapevolezza dal Collegio dei Docenti, orientate verso nuove

metodologie d’insegnamento, la certificazione delle competenze, il costante aggiornamento e la formazione

continua del personale, in particolar modo nel settore delle TIC(Tecnologie dell’informazione e della

comunicazione), hanno contribuito ad elevare le competenze tecnologiche del “Monaco” tanto da soddisfare gli

standard internazionali di qualità , diventando Test center AICA. L’ITI “A. Monaco” è ora anche Istituto di

Formazione Superiore per il Settore Energia, unico nella provincia di Cosenza, gestito in collaborazione con

l’Università e con altri partner del territorio, rivolto a diplomati di scuola secondaria superiore. Grazie alle alte

competenze tecniche, la Scuola ha creato una rete di relazioni sul territorio con l’Università della Calabria, la

Provincia, la Regione, il Comune di Cosenza, la Confindustria, la Confartigianato, aziende, altre scuole, centri di

formazione professionale, diventando polo tecnologico di riferimento nel territorio nonché centro di Formazione

Professionale, accreditato presso la regione Calabria. Nel 2014 la provincia di Cosenza assegna al

“MONACO” un nuovo e moderno istituto, ubicato nella stessa area di quello gia’ esistente, aggiungendo alla già

ricca dotazione di palestre (due coperte e una sala pesistica) impianti sportivi esterni all’avanguardia .A conferma

del fatto che nell’istituto l’attività sportiva è stata da sempre strumento efficace di educazione dei giovani capaci

di trasmettere i valori più autentici legati al rispetto delle regole e all’impegno, come testimoniano anche i numerosi

premi vinti in varie discipline sportive e il titolo Italiano ai campionati sportivi studenteschi di corsa campestre

vinto nel 1991 a Treviso dall’allievo MAURIZIO LEONE unico calabrese a vincere un titolo nazionale.

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Il contesto

L’I.T.I. è l'unico Istituto tecnico industriale nella città di Cosenza. L’utenza si allarga, tuttavia, non

solo alla città e alla provincia di Cosenza, ma anche ad alcuni comuni delle province limitrofe. Lo

sviluppo reale del territorio non rende l'economia locale competitiva tanto da soddisfare la domanda

di occupazione e prima occupazione di giovani e adulti (è preoccupante il livello di disoccupazione

nella provincia),nonostante i livelli di formazione siano ormai piuttosto elevati, grazie anche alla forza

dell’Università della Calabria . Tuttavia, accanto ad un lavoro autonomo di prima generazione, con

strutture aziendali di tipo artigianale e familiare, emergono nell’area urbana, settori di attività atipiche,

piccole imprese ad alto contenuto d’ innovazione tecnologica o servizi avanzati ed innovativi (anche

nei settori sociali e culturali) come quello ambientale, l’agriturismo, cooperative sociali, il settore

informatico e delle nuove tecnologie. Fino a qualche anno fa era carente qualsiasi raccordo o

collegamento tra il sistema formativo ed il mercato del lavoro, anche sotto forma di osservatorio.

Si riscontrava spesso una divergenza tra domanda e offerta, perché le figure professionali in uscita dal

sistema scolastico e formativo erano notevolmente diverse da quelle necessarie alle imprese, agli enti,

alla promozione e creazione di nuove imprese, con particolare attenzione al settore dei servizi e delle

imprese sociali nel terzo settore. La tendenza attuale, alla quale il nostro Istituto ha dato un notevole

contributo, è quella di un forte coinvolgimento del mondo del lavoro in quello della formazione.

Inoltre la consapevolezza che per accedere al mercato del lavoro è sempre più importante e strategica

l’informazione, si traduce per il nostro istituto in azioni di orientamento che solo la scuola può offrire,

al fine di evitare che la ricerca del lavoro da parte del diplomato si indirizzi su percorsi inadeguati,

cioè senza toccare i settori e le aziende giuste per la propria professionalità, con la conseguenza che

la domanda e l’offerta non si incontrano. L’ITI “A. Monaco” ha fortemente incrementato i suoi

interventi in queste direzioni, soprattutto attivando una serie di contatti con grandi aziende locali per

una reale alternanza scuola lavoro. Pertanto, l’istituto risponde completamente alle esigenze culturali

e professionali di un territorio che negli anni ha richiesto sempre più tecnici specializzati in vari settori,

quali: meccanici, elettrici, informatici ed elettronici. I diplomati del “Monaco” sono perciò pienamente

inseriti nel tessuto produttivo del territorio, con positivi riscontri da parte delle aziende.

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ITI Monaco campione del mondo

Le attività curriculari dell’Istituto sono state da sempre orientate verso le tecnologie

dell’automazione, all’interno dei corsi storici di meccanica ed elettrotecnica. Successivamente,

verso quelle dell’informazione e della comunicazione (informatica, elettronica). Dal 2003 il

Monaco ha sviluppato attività innovative, con particolare riferimento alla robotica. L’Istituto ha

varato una serie di iniziative che lo hanno visto assumere, nel territorio, a livello nazionale e

internazionale , un ruolo di riferimento nell’ambito della robotica, sia in quella cosiddetta

‘educativa’ che in quella basata sull’uso sinergico di tecnologie varie, spesso con soluzioni

avanzate .La collaborazione tra le varie specializzazioni ha portato l’istituto a conquistare il titolo

di CAMPIONI DEL MONDO in tecnologia

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L' ITI "Monaco" e la Robotica: dieci anni di innovazione e successi.

E' il Centro Congressi di Joao Pessoa, città a nord di Rio de Janerio, la sede delle finali

internazionali Robocup 2014. Sono le ore 16:00 del 24 luglio 2014.

Il conduttore chiama sul palco i vincitori delle varie categorie di gara ed annuncia che la squadra

Itimonaco5 è "WORLD TECHNICAL CHAMPION" per la categoria Dance-Teather Under19.

Non sembra vero: una gioia incontenibile e una commozione straordinaria coglieva docenti e

studenti. Il titolo era nostro! E questo dopo avere gareggiato con squadre che rappresentavano

a loro volta tante scuole di Germania, Stati Uniti, Giappone, Israele, Hong Kong e altre ancora.

La Robocup è una rete internazionale che ha l'obiettivo di promuovere la robotica nelle scuole

di ogni ordine e grado, oltre che nelle università, di Europa, America, Asia, Africa.

A ciascun livello di età si può scegliere di partecipare a diverse categorie di gara (Dance-

Teather, Soccer, Rescue). Ogni anno si svolgono, in ognuna delle nazioni partecipanti, le

selezioni nazionali.

La squadra vincitrice nella propria categoria ha il compito di rappresentare la propria nazione

nelle finali mondiali che si svolgono a rotazione nei vari continenti.

Itimonaco5 è la squadra che nel 2014 ha rappresentato il 'Monaco' nella selezione nazionale

prima e nella trasferta brasiliana poi.

Sarebbe però limitativo motivare il risultato ottenuto in Brasile solo con le capacità, le intuizioni

e il lavoro svolto da un gruppo di studenti e docenti.

Alla base di questo successo, infatti, è stata la capacità di un intero istituto di rendere possibile

un evento oneroso sia dal punto di vista organizzativo (non è facile trasportare una grande

quantità di dispositivi tecnologici e di suppellettili a così grande distanza) che finanziario.

Se ci si sofferma, infatti, a valutare lo sforzo innovativo che l'Istituto 'Monaco' ha messo in atto

in quest’ ultimo decennio, appare evidente quanto il successo ottenuto in Brasile sia da

considerare il coronamento di un lungo percorso costellato da eventi, risultati, collaborazioni

intraprese e portate avanti con spirito innovativo. E ciò, sia nell'ambito della ricerca, sia nella

didattica attiva, con l'obiettivo di offrire ai propri allievi continue opportunità di crescita,

mettendosi in 'gioco' con le proprie competenze, la propria creatività, le proprie attitudini.

Ripercorriamo, dunque, le tappe fondamentali di questo ormai lungo cammino, che

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certamente resterà nella storia e nella memoria non solo del 'Monaco', ma di tutto il territorio

cui l'Istituto appartiene, quello della provincia di Cosenza e della Calabria.

(2004-2006) Avvio attività

Il "Monaco" è stato indubbiamente la prima scuola secondaria della nostra regione ad introdurre

la robotica nella propria didattica, iniziando già nel 2004-2005 le prime esperienze con la

cosiddetta 'robotica educativa'.Una pratica pedagogica, questa, con la quale non solo si

raccoglieva l'invito formulato dalla rete ENIS (European Network Innovative Schools), cui il

'Monaco' appartiene fin dal 2003, ma con cui addirittura si anticipavano le linee guida del

MIUR (Direttiva n°93 del Dicembre 2009) che indicavano tale innovativa metodologia

didattica come prioritaria in tema di ampliamento dell' Offerta Formativa, poiché offre agli

insegnanti nuovi strumenti che permettono una didattica attiva, in cui l’apprendimento è

stimolato e motivato.

Dal 2003 il Monaco ha assunto quindi, nel proprio territorio, un ruolo di riferimento nell'ambito

della robotica, sia in quella cosiddetta 'educativa' che nella robotica basata sull'uso sinergico di

tecnologie varie e spesso, come vedremo, con soluzioni tecnologicamente avanzate.

Una recente conferma del lavoro svolto dal nostro Istituto nel territorio è data dai brillanti

riconoscimenti ottenuti dall' IC Zumbini di Cosenza, sia nella fase nazionale della Robocup Jr

Under 14, che nelle finali mondiali tenutesi nel recente mese di Luglio a Hefei, Cina. Alunni e

docenti della Zumbini hanno saputo, infatti, mettere proficuamente a frutto le attività di

formazione e il continuo supporto tecnico che i docenti del 'Monaco' hanno loro fornito con

continuità e fattivo spirito di collaborazione.

EUROV (2006-2009)

EUROV (EUropeanROVer, 2006-2009), un Comenius multilaterale, è stato svolto in

partenariato tra sei scuole di Italia, Francia, Germania, Portogallo, Polonia, Spagna. Finalità di

EUROV è stata la progettazione e realizzazione di una rete di 'rover', controllabili sia in locale

che in remoto via web.

Una stretta integrazione, quindi, tra tecnologie robotiche (elettronica, meccanica, informatica)

e della comunicazione.

EUROV ha voluto creare una rete di sei rover, uno per ogni istituto partecipante, costituente un

sistema di esplorazione tra queste scuole e dando, quindi, una possibilità di collegamento e

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contatto permanente tra studenti europei di diversa nazionalità.

Gli allievi che hanno lavorato per circa due anni sulle varie fasi del progetto, in una continua

collaborazione e sinergia con altri studenti europei, hanno così seguito un percorso che è

sicuramente da considerare un valido esempio di progettualità concreta.

A conferma della bontà dell’idea progettuale, EUROV ha ottenuto l’E-Quality Label come

miglior Comenius nell’annualità 2009 sia in Francia che in Germania che in Italia

Miteu show (2009-2011)

MITEU (Music Innovation Technology European Show, 2009-2011) è un altro Comenius

multilaterale completamente ideato e coordinato dall'Istituto 'Monaco'.

Ha avuto come obiettivo la progettazione e realizzazione di uno show musicale-multimediale

eseguito da una 'band transnazionale' formata da docenti e studenti di Italia, Francia, Germania,

Grecia, Romania, Lettonia, Rep. Cecha. Tutto l'impianto musicale, scenografico, multimediale,

le tecnologie di scena, compreso l'uso di vari robot per l'arricchimento delle stesse, è stato

interamente definito e realizzato dai partecipanti.

Largo uso è stato fatto delle TIC non solo per lo scambio di dati e informazioni di progetto,

ma soprattutto per l'apprendimento e l'arrangiamento a distanza dei brani musicali.

Alla fine delle attività, sono stati realizzati, sempre con l'uso di competenze e software

comunemente trattati nei programmi scolastici:

o un sito web

o un CD contenente tutti i brani musicali

o un DVD con il completo racconto di tutte attività, in particolare dei live show.

Questi prodotti sono rimasti una testimonianza indelebile di un’esperienza che ha arricchito la

crescita professionale ma soprattutto umana dei protagonisti del progetto.

EURLAB (2014- 2017)

'EURLAB' (European Robotic Laboratory) è un ERASMUS+ KA2, recentemente approvato

e finanziato dalla Comunità Europea. Il progetto, di durata triennale (2014-2017), è stato

presentato in partenariato con il Liceo 'Louis Armand' di Parigi e con l'Istituto Tecnico Heinz-

Nixdorf di Dusseldorf. Un ulteriore consolidamento della collaborazione tra questi tre Istituti

che, da quasi un decennio, produce risultati lusinghieri, come i sopra descritti EUROV e

MITEU SHOW.

Nello spirito degli Erasmus Plus, recente misura dell'EU finalizzata a promuovere la

collaborazione e la mobilità tra studenti e docenti, EURLAB sintetizza le sue finalità

nell'acronimo CCC: Connect-Collaborate-Create.

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Il progetto, infatti, vuole mettere in connessione il più alto numero possibile di studenti delle

tre scuole, con l'obiettivo di sperimentare, attraverso una concreta collaborazione, metodologie

didattiche innovative, prendendo come ambito concreto quello della robotica e delle cosiddette

'fablab', i nuovi ambienti multidisciplinari di fabbricazione.

'Flippedclassroom', 'learning by doing', sono le metodologie didattiche che si vogliono

utilizzare nel processo di progettazione e realizzazione di dispositivi concreti, in questo caso

appartenenti al mondo della robotica. Tali metodologie didattiche mettono realmente l'allievo

al centro dell'attività formativa, impegnato in prima persona a pensare e realizzare esperienze

di progettualità concreta.

Insomma... una nuova grande opportunità per il 'Monaco'!

Rete internazionale Robocup JR (2011- 2015)

La prima partecipazione dell'Istituto 'Monaco' alla rete Robocup Junior si è svolta nell'anno

scolastico 2011-2012. L' Under 19 era il livello di età. La categoria di gara è stata, quell'anno e

nei successivi, la cosiddetta 'Dance-Theater'. Probabilmente la più impegnativa. La

'sfida',infatti, di chi compete in tale modalità è quella di costruire delle strutture robotiche che,

in modo creativo, eseguano delle 'performance' in sincronia con degli umani.

Riva del Garda (Trento) la sede delle selezioni nazionali Robocup Junior nel 2012. Itimonaco1

il nome della prima squadra del Monaco.

Un grosso lavoro di preparazione unito ad una lettura attenta dei regolamenti e alla grande

creatività dei componenti la squadra, ha fatto sì che si arrivasse a Riva del Garda con una

bellissima esibizione dal titolo 'No more walls', 'mai più muri'. Tutta la movimentazione di

scena si basava su un sofisticato sistema di sincronizzazione wireless tra i vari dispositivi

robotici. Anche le musiche, le immagini, i video sono stati completamente realizzati dai ragazzi

della squadra.

Risultato? PRIMO POSTO! Si! Incredibile! Successo pieno al primo tentativo!

Nell'edizione dell'anno successivo, tenutasi a Pescara, la nuova squadra, Itimonaco3,

consolidava la reputazione del nostro Istituto conquistando un brillante secondo posto.

Nell'edizione del 2014 a Pontedera-Pisa, Itimonaco5 preparava, conquistando nuovamente il

primo posto, le premesse per un’affermazione di livello internazionale.

Le finali mondiali di Joao Pessoa - Brasile, Luglio 2014, mostravano le stesse difficoltà di due

anni prima. Diversa, questa volta, l'esperienza maturata dai ragazzi e dai docenti del 'Monaco':

maggiore cura per la scenografia, i costumi, l'estetica di tutta l'esibizione. Senza diminuirne,

anzi aumentandola, la complessità tecnica che, a parere apertamente dichiarato da parte dei

giudici, è stata di fatto "INARRIVABILE" per le altre squadre. E le altre squadre

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provenivano da Stati Uniti, Giappone, Germania, Hong Kong ecc. 'Ilgirasoli felici' il titolo della

nostra prova: quattro girasoli robotizzati ed uno 'umano', uno alla volta irrigati da un

'giardiniere' robotico, assumevano la posizione eretta. Dopodiché i cinque girasoli, insieme ad

un intero campo fiorito proiettato in un video alle spalle dell'area di scena, seguivano in perfetta

sincronia tra loro il movimento 'alba-mezzogiorno-tramonto' di un sole, anch'esso robotico, che

autonomamente si muoveva ergendosi sulla scena .Complessa la movimentazione di tutti i

protagonisti in scena, e complessa la sincronizzazione tra loro, ottenuta dopo mesi di tentativi

e ricerca di soluzioni affidabili, utilizzando con una grande originalità tecnologie ormai di uso

comune (Arduino, Bluetooth, sensori vari)

Le competenze, la passione, la creatività di studenti e docenti, le capacità organizzative della

Dirigenza e di tutto il personale del 'Monaco' avevano dimostrato a tutti quello che per molti è

noto da anni: che per chi ha passione, disponibilità all' impegno, voglia di investire il proprio

tempo per migliorarsi in esperienze costruttive, l'ITIS 'A. Monaco' è la scuola delle opportunità.

Un epilogo "Presidenziale"!

Non si era ancora esaurito il piacere di assaporare la vittoria di Joao Pessoa, che un'altra

soddisfazione il nostro lavoro ancora ci regalava, come se la nostra gioia e la consapevolezza

di ciò che avevamo fatto si dovesse prolungare e confermare nel migliore dei modi!

E quale migliore epilogo, infatti, poteva essere più desiderabile che avere l'onore di essere

invitati dalla Rai, su segnalazione del Ministero della Pubblica Istruzione, ad aprire con la

nostra performance l'anno scolastico 2014-2015 dai giardini del Quirinale, presentati da

Fabrizio Frizzi, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Non è facile dire, senza cadere nella retorica, quale grande gratificazione sia stata per la

squadra, accompagnata e preparata dal prof. Remo Scavello e completata dal suo Dirigente,

Prof. Ennio Guzzo, ricevere la stretta di mano dallo stesso Presidente Napolitano, dopo averci

citato nel suo discorso di apertura dell'anno scolastico come un esempio da seguire in quanto

scuola di eccellenza.

Il futuro?

Varie le direzioni che l'ITI 'Monaco', intende perseguire nel futuro:

- continuare a proporsi come punto di riferimento per la robotica nella nostra Regione e nel

Meridione. Proprio in questi giorni, infatti, si stanno varando una serie di iniziative per formare

una rete 'meridionale' della Robocup Jr, che coinvolga tutte le scuole meridionali interessate

alla robotica. Di tale rete, ovviamente, all'ITI 'Monaco' spetterà il ruolo di capofila.

- allargare il numero di classi dell'Istituto che vedranno l'introduzione della robotica nella

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didattica curriculare. E' stato infatti approvato dal Collegio dei Docenti l'introduzione della

robotica in TUTTE le classi prime e seconde dell'Istituto. E questo, rappresenterà una valida

risposta a tutti quegli allievi che si sono iscritti nel nostro Istituto cercando innovazione

didattica e nuove opportunità.

- continuare la partecipazione alle competizioni della Robocup, sicuri in futuri ulteriori

successi.

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Mission e Vision dell’istituto

Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale

e progettuale dell'istituto. Esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed

organizzativa che la scuola adotta nell'ambito dell'autonomia, coerentemente con gli obiettivi

generali ed educativi degli orientamenti e dei programmi ministeriali. Richiama tutte le

componenti (dirigente, docenti, studenti, non docenti, genitori) a porre in atto le condizioni

idonee affinché la scuola sia luogo di condivisione responsabile dei progetti educativi, didattici

ed organizzativi.

Nel proporre il Piano dell’offerta formativa l’Istituto “A. MONACO”, facendo propri i principi

fondamentali del Dettato Costituzionale (con particolare attenzione all’art.3 della Costituzione)

e dello Statuto delle studentesse e dello studente (art.2 DPR n.249/98 e successive modifiche

del DPR 235/07), e considerando che la Scuola è chiamata a collocarsi al centro del processo

educativo, formativo ed informativo, propone, attraverso la sua Offerta Formativa, la seguente

MISSION:

1. Formazione di giovani capaci di inserirsi sia in percorsi accademici che nel

mercato del lavoro, oggi in continua evoluzione, con alte competenze scientifico-

tecnologiche, comunicative-relazionali al fine di rispondere alle nuove esigenze di una

frequente riqualificazione professionale.

2. Innovazione tecnologica e didattica laboratoriale per facilitare il processo di

insegnamento/ apprendimento attraverso la sperimentazione e il saper fare.

3. Inclusione intesa in senso ampio, come rispetto delle necessità o esigenze di tutti,

progettando ed organizzando gli ambienti di apprendimento e le attività, in modo da

permettere a ciascuno di partecipare alla vita di classe ed all’apprendimento, nella

maniera più attiva, autonoma ed utile possibile (per sè e per gli altri).

Lo sviluppo armonico della personalità del discente si ottiene costruendo un ambiente inclusivo

e collaborativo, in cui si persegue:

• La Formazione e la crescita in una visione globale dell’individuo che parte dalla

conoscenza di sé e delle potenzialità personali per raggiungere la piena formazione.

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La scuola promuove con tale obiettivo l’educazione alla cittadinanza, alla democrazia, alla

legalità, al rispetto delle regole attraverso strategie educative volte a potenziare la motivazione

ad apprendere, la scoperta e il pensiero critico.

La didattica digitale, con particolare riguardo all'utilizzo critico e consapevole dei social

network e dei media, le iniziative di volontariato, l’esercizio delle pratiche sportive sono tra gli

strumenti adottati dall’Istituto per favorire lo sviluppo della personalità dello studente.

• Il benessere individuale, inteso come attenzione ai bisogni specifici del singolo come tale e

come appartenente ad un gruppo.

• La promozione del merito con attività di approfondimento e certificazioni europee

ECDL (European Computer Driving Licence), CISCO Network Academy, partecipazione a

concorsi locali, provinciali, regionali e nazionali nell’ambito delle discipline di indirizzo e della

robotica educativa.

•La valorizzazione delle diversità attraverso l’integrazione degli studenti diversamente abili

con la predisposizione di adeguate strategie metodologiche e didattiche e l’utilizzo di strumenti

compensativi e di misure dispensative.

• L’accoglienza intesa a garantire a tutti i cittadini, italiani e non, l’acquisizione di una reale

esperienza di apprendimento e di inclusione sociale.

•La prevenzione dell’abbandono e della dispersione scolastica perseguita nella

consapevolezza che la scuola è un’opportunità di crescita, un diritto per ciascuno, un dovere

verso di sé e la società; si adottano attività specifiche come corsi di recupero, oltre a iniziative

individualizzate come lo sportello di ascolto.

•L’orientamento, inteso come processo formativo intrecciato con i percorsi didattici che guidi

ad una conoscenza di sé protesa verso una scelta consapevole del proprio futuro.

Inoltre, per formare giovani capaci di entrare nel mondo del lavoro con alte competenze per

la formazione dei quadri intermedi (Tecnici specializzati) e per l’accesso all’università con

un bagaglio culturale e scientifico- tecnologico di forte spessore, si potenziano le competenze

scientifico-tecnologiche e comunicative-relazionali.

Considerata l’alta obsolescenza dei saperi, l’innovazione gioca un ruolo fondamentale per

una formazione ampia e versatile che risponde alle nuove esigenze di una società in continuo

cambiamento che richiede figure professionali flessibili ai cambiamenti di ruolo e di

responsabilità, capaci di progettare e realizzare iniziative imprenditoriali innovative in armonia

con la vocazione economico-produttiva del territorio, con conoscenze e competenze nel campo

dell’informatica, dell’elettronica e della meccanica, senza trascurare però l’importanza delle

relazioni umane e della comunicazione. Tutto ciò è garantito dalla formazione continua del

personale che eroga un servizio di istruzione di elevata qualità,

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capace di inserire elementi innovativi sia di carattere scientifico-tecnologico, sia umanistico, al

fine di rendere sempre più omogenee e interdisciplinari le competenze nel percorso degli allievi.

La nostra VISION è:

• promuovere e valorizzare metodologie didattiche innovative e sperimentali.

L’istituto si pone l’obiettivo a lungo termine di estendere a tutte le discipline un contesto di

apprendimento rinnovato, già in uso nelle discipline di indirizzo, in cui gli studenti acquisiscono

il “sapere” attraverso il “saper fare”, imparando a lavorare in modo collaborativo, motivandosi

reciprocamente e valorizzando le particolarità individuali, sviluppando gradualmente

autonomia di lavoro e responsabilità nelle scelte.

• caratterizzare l’esperienza scolastica per l’apertura europea e multiculturale,

valorizzando le occasioni di incontri interculturali attraverso scambi, stage all’estero,

alternanza scuola-lavoro in realtà produttive diverse da quelle del territorio regionale.

• promuovere un sistema formativo aperto verso l’esterno, fondato sul rispetto della persona

e sulla valorizzazione dei rapporti interpersonali e inter-istituzionali, in cui le collaborazioni tra

gli enti locali, le istituzioni, le autonomie, le aziende, il mondo del lavoro, consolidino la

formazione di ogni alunno.

• fare dell’Istituto un Polo di Innovazione e Formazione che sia un riferimento per il

territorio;

• fare dell’Istituto un Centro di Aggregazione Culturale e Relazionale per i giovani, le

famiglie ed il territorio

• essere un punto di riferimento per l’inserimento nell’ambito lavorativo locale e

nazionale anche attraverso l’ITS, di cui l’istituto è l’ente promotore, scuola di eccellenza ad

alta specializzazione tecnologica.

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PROGETTAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA

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IL CURRICOLO

Al termine del primo biennio si completa l’obbligo scolastico. L’adempimento dell’obbligo

d’istruzione deve consentire l’acquisizione dei saperi e delle competenze previsti dai curricoli

relativi ai primi due anni degli istituti di istruzione secondaria superiore.

Le competenze sono articolate in:

• competenze degli assi culturali

• competenze-chiave di cittadinanza per l’apprendimento permanente, in coerenza con

gli obiettivi della Strategia di Lisbona.

Lo studente pertanto dovrà dimostrare di sapere:

Asse dei linguaggi

- Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire

l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

- Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.

- Produrre testi di vario tipo riguardo ai differenti scopi comunicativi.

- Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi.

- Utilizzare e produrre testi multimediali

- Utilizzare gli strumenti informatici per trattare testi e dati e fare ricorso alla rete come

strumento di ricerca e di comunicazione.

Asse matematico

- Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo algebrico, rappresentandole anche sotto

forma grafica.

- Confrontare e analizzare figure geometriche, eventualmente individuando variabili e

relazioni e sapendone dimostrare le proprietà.

- Individuare strategie e modelli rappresentativi appropriati per la risoluzione di problemi.

- Analizzare dati, figure e rappresentazioni grafiche, interpretarli sviluppando deduzioni e

ragionamenti, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da

applicazioni specifiche di tipo informatico.

- Enunciare, giustificare teoricamente, integrare e collegare i concetti acquisiti nell’ambito

dei diversi modelli, utilizzando in modo preciso e rigoroso il linguaggio matematico.

Asse scientifico-tecnologico

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- Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e

riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità. Analizzare

qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a

partire dall’esperienza.

- Riconoscere le potenzialità e i limiti delle tecno-scienze di base nel contesto culturale e

sociale in cui vengono applicate.

Asse storico-sociale

- Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica

attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto

fra aree geografiche e culturali.

- Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco

riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della

collettività e dell’ambiente.

- Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel

tessuto produttivo del proprio territorio.

- Riconoscere nei testi e nei documenti gli elementi caratterizzanti il contesto storico-

culturale di riferimento.

Nell’ambito invece delle competenze-chiave di cittadinanza, lo studente dovrà dimostrare di

saper:

Apprendere: organizzando le proprie conoscenze, individuando, scegliendo ed

utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione.

- Progettare: elaborando e attuando progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie

attività di studio e di lavoro, definendo strategie di azione e verificando i risultati

raggiunti.

- Comunicare: comprendendo messaggi di disuguale genere e complessità, trasmessi

utilizzando linguaggi diversi rappresentando eventi, fenomeni, principi, concetti,

norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando

linguaggi diversi e diverse conoscenze.

- Collaborare e partecipare: interagendo in gruppo, comprendendo i diversi punti di

vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità,

contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività

collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

- Agire in modo autonomo e responsabile sapendosi inserire in modo attivo e

consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni

riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le

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responsabilità.

- Risolvere problemi: affrontando situazioni problematiche costruendo e verificando

ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati,

proponendo soluzioni con l’utilizzo, secondo il tipo di problema, di contenuti delle

diverse discipline.

- Individuare collegamenti e relazioni: rappresentando ed elaborando argomentazioni

coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche

appartenenti a diversi ambiti disciplinari e lontani nello spazio e nel tempo,

cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed

incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

-

Il Secondo Biennio e il Quinto anno (TRIENNIO)

Nel secondo biennio i risultati di apprendimento sono focalizzati sullo sviluppo delle

conoscenze e delle abilità tecnico-professionali di indirizzo. Viene pertanto approfondita la

dimensione politecnica delle discipline, adottando metodologie condivise e linguaggi specifici;

il laboratorio rimane lo spazio elettivo di promozione di questo sapere unitario.

Il quinto anno fornisce allo studente, attraverso l'affinamento della preparazione culturale,

tecnica e professionale, strumenti idonei ad affrontare le scelte del proprio futuro di lavoro o di

studio.

Elementi caratterizzanti il secondo e terzo periodo di studi sono:

- l'attività di alternanza scuola-lavoro, stage e tirocini;

- il CLIL e lo sviluppo del plurilinguismo.

Il primo si configura come una metodologia didattica alternativa basata su un progetto

educativo di "saper fare" e sullo sviluppo di organici collegamenti tra scuola, mondo del lavoro

e delle professioni. In questo modo i diversi ambiti diventano permeabili e si attua uno scambio

reciproco di esperienze che concorrono alla formazione della persona (legge 52/2003 e decreto

legislativo 77/2005).

Il secondo elemento, ovvero il CLIL, è previsto dalle norme inserite nei Regolamenti di riordino

(DPR 89/2010) in cui è fatto obbligo, nel quinto anno, d’ insegnare una disciplina non

linguistica in lingua straniera secondo la metodologia CLIL. Per gli istituti tecnici la disciplina

non linguistica deve essere compresa nell'area di indirizzo del quinto anno e deve essere

insegnata obbligatoriamente in lingua inglese (per un monte ore non superiore al 50% di quelle

dedicate alla disciplina).

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Primo biennio (Comune a tutti gli indirizzi)

PRIMO BIENNIO

Classi 1^ 2^

Discipline 1° biennio

Lingua e letteratura italiana 4 4

Storia,cittadinanza e costituzione 2 2

Lingua inglese 3 3

Matematica 4 4

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate(scienze della terra e biologia) 2 2

Scienze integrate(fisica)

di cui di laboratorio

3 3

1 1

Scienze integrate(chimica)

di cui di laboratorio

3 3

1 1

Tecnologia e tecniche di rappresentazione grafica

di cui di laboratorio

3 3

1 1

Tecnologie informatiche

di cui di laboratorio

3 ----------

2 ----------

Scienze e tecnologie applicate --------- 3

Geografia ---------- 1

Scienze motorie e sportive 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1

Totale 32 33

Il primo biennio degli istituti tecnici è propedeutico agli insegnamenti delle discipline degli

indirizzi di specializzazione. Si evidenziano quindi, in questo biennio, alcune materie

caratterizzanti:

TECNOLOGIE INFORMATICHE: insegnamento rivolto alla conoscenza della struttura del

computer e del sistema operativo, all'utilizzo dei programmi di elaborazione testi, calcolo e

presentazione multimediale, all'acquisizione dei concetti fondamentali della programmazione.

Gli argomenti studiati in questa disciplina preparano alcuni moduli della certificazione

ECDL

Per questo insegnamento il collegio ha deliberato che una delle tre ore venga dedicata alla

robotica.

SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE: questa disciplina prevede lo studio e la

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conoscenza di tecnologie tipiche dei vari indirizzi svolgendo anche una funzione di

orientamento nella scelta della specializzazione per il secondo biennio e quinto anno.

Sulla base dell’autonomia scolastica, il collegio dei docenti ha deliberato che per le seconde

classi due delle tre ore di tale disciplina siano dedicate alla robotica, elemento caratterizzante

dell’istituto nonché trasversale a tutti gli indirizzi.

Indirizzo: "Elettronica ed Elettrotecnica"

ELETTRONICA – ELETTROTECNICA

Discipline III IV V

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Storia, cittadinanza e costituzione 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

Matematica 3 3 3

Complementi di Matematica 1 1 ----

Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici 5 5 6

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione 1 1 1

Articolazione Elettrotecnica

Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici 5 5 6

Elettrotecnica ed Elettronica 7 6 6

Sistemi automatici 4 5 5

Articolazione Elettronica

Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici 5 5 6

Elettrotecnica ed Elettronica 7 6 6

Sistemi automatici 4 5 5

Articolazione Automazione

Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici 5 5 6

Elettrotecnica ed Elettronica 7 5 5

Sistemi automatici 4 6 6

Totale ore settimanali 32 32 32

Totale ore di laboratorio 8 9 10

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Il Diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica:

■ Ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei

sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione

e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione,

conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione;

■ Nei contesti produttivi d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo

di sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione;

■ E’ in grado di programmare controllori e microprocessori;

■ Opera nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici

complessi;

■ È in grado di sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti,

apparecchi e apparati elettronici;

■ Conosce le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato;

■ Integra conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire

nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è

in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese,

relativamente alle tipologie di produzione;

■ È in grado di esprimere le proprie competenze, nell’ambito delle normative vigenti, nel

mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, nonché di intervenire nel

miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle aziende;

In particolare:

• Nell’articolazione ELETTRONICA è approfondita la progettazione, la realizzazione e

gestione di sistemi e circuiti elettronici;

• Nell’articolazione ELETTROTECNICA è approfondita la progettazione, la realizzazione

e gestione d’ impianti elettrici civili e industriali.

• Nell’articolazione AUTOMAZIONE è approfondita la progettazione, la realizzazione e la

gestione di sistemi di controllo.

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LE COMPETENZE RIFERITE ALLE ARTICOLAZIONI SONO DIFFERENTEMENTE SVILUPPATE E

OPPORTUNAMENTE INTEGRATE IN COERENZA CON LA PECULIARITÀ DEL PERCORSO DI

RIFERIMENTO.

Sbocchi lavorativi:

Perito elettrotecnico

libera professione

assistenza tecnica ad installatori

installatore di impianti automatizzati

enti pubblici nel settore della sicurezza

imprese industriali con mansione di progettazione

manutentori di impianti

insegnamento negli Istituti Tecnici Industriali come insegnante tecnico-pratico

• accesso a tutte le Facoltà Universitarie.

Perito elettronico

inserimento in aziende del settore dell'elettronica

inserimento in aziende del settore delle telecomunicazioni

libera professione.

inserimento nel campo delle trasmissioni e ricezione dati a breve e a grandi distanze;

nel settore dell'installazione e dell'assistenza tecnica delle apparecchiature

informatiche;

nel settore dei servizi;accesso a tutte le Facoltà Universitarie

Perito in automazione

in tutti i settori che prevedono interventi di automatizzazione, movimentazione

controllata, robotica, domotica, monitoraggio remoto, teleassistenza, risparmio

energetico

• accesso a tutte le Facoltà Universitarie

libera professione.

progettazione, realizzazione e collaudo di impianti industriali automatizzati

progettazione, realizzazione e collaudo di impianti di produzione di energia

utilizzando fonti rinnovabili alternative in funzione del risparmio energetico.

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30

Indirizzo: "Informatica e Telecomunicazioni

“INFORMATICA ETELECOMUNICAZIONI” ARTICOLAZIONE “INFORM ATICA”

classi 3^ 4^ 5^

Discipline 2^biennio 5°anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Storia 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

Matematica 3 3 3

Complementi di Matematica 1 1 --------

Sistemi e reti di cui di laboratorio

4 4 4

2 2 2

Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni

di cui di

laboratorio

3 3 4

2 2 2

Gestione progetto e organizzazione d’impresa

di cui di laboratorio

------ ------ 3

----- ------ 2

Informatica

laboratorio

di cui di 6 6 6

2 3 4

Telecomunicazioni

laboratorio

di cui di 3 3 ----

2 2 -----

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1

TOTALE 32 32 32

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31

“INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI” ARTICOLAZIONE “TELECOMUNICAZIONI”

classi 3^ 4^ 5^

Discipline 2^biennio 5°anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Storia 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

Matematica 3 3 3

Complementi di Matematica 1 1 --------

Sistemi e reti di cui di laboratorio 4 4 4

2 2 2

Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni

di cui di laboratorio

3 3 4

1 2 2

Gestione progetto e organizzazione d’impresa

di cui di laboratorio

------ ------ 3

----- ------ 2

Informatica

di cui di laboratorio

3 3 -----

2 2 ------

Telecomunicazioni

di cui di laboratorio

6 6 6

3 3 4

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1

TOTALE 32 32 32

Il Diplomato in Informatica e Telecomunicazioni:

■ ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione

dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di

comunicazione;

■ ha competenze e conoscenze che si rivolgono all’analisi, progettazione, installazione e

gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi

multimediali e apparati di trasmissione dei segnali;

■ ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che, sempre a

seconda della declinazione che le singole scuole vorranno approfondire, possono

rivolgersi al software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati

“incorporati”;

■ esprime le proprie competenze nella gestione di progetti, operando nel quadro di

normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni

e la protezione delle informazioni (“privacy”);

■ è in grado di esprimere le proprie competenze, nell’ambito delle normative vigenti, ai

fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di intervenire nel

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miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle

imprese;

■ esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività di produzione dei

sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma

scritta che orale;

■ nell’analisi e realizzazione delle soluzioni ha un approccio razionale, concettuale e

analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, che esercita in contesti di lavoro

caratterizzati prevalentemente da una gestione in team;

■ possiede un’elevata conoscenza dell’inglese tecnico specifico del settore per interloquire in

un ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione; utilizza e redige

manuali d’uso.

In particolare:

nell’articolazione “INFORMATICA” viene approfondita l’analisi, la comparazione e la

progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni

informatiche;

Nell’articolazione “TELECOMUNICAZIONI” è approfondita l’analisi, la comparazione, la

progettazione, installazione e gestione di dispositivi e strumenti elettronici e sistemi di

telecomunicazione, lo sviluppo di applicazioni informatiche per reti locali e servizi a distanza.

LE COMPETENZE RIFERITE ALLE ARTICOLAZIONI SONO DIFFERENTEMENTE

SVILUPPATE E OPPORTUNAMENTE INTEGRATE IN COERENZA CON LA

PECULIARITÀ DEL PERCORSO DI RIFERIMENTO

Sbocchi professionali:

Perito informatico:

■ progettare e gestire sistemi per l’elaborazione, la trasmissione e l’acquisizione delle

informazioni.

■ nei settori industriali e dei servizi, ovunque vi sia esigenza di sviluppo del software,

acquisizione ed elaborazione dati, creazione di banche dati e sistemi gestionali.

■ programmatore e sistemista informatico

■ libera professione

■ accesso a tutte le Facoltà Universitarie

■ insegnamento negli Istituti Tecnici Industriali come insegnante tecnico-pratico

Perito in Telecomunicazioni:

■ libera professione

■ accesso a tutte le Facoltà Universitarie

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■ insegnamento negli Istituti Tecnici Industriali come insegnante tecnico-pratico

■ trovare impiego in aziende che operano nell’ambito delle tecnologie elettroniche e

delle telecomunicazioni

■ trovare impiego in aziende di Telefonia mobile.

Indirizzo: "Meccanica, Meccatronica ed Energia"

Il Diplomato in Meccanica, Meccatronica ed Energia:

■ ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti

e lavorazioni; inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle

industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti

economici;

■ nelle attività produttive d’interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione,

costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti e nella realizzazione dei processi

produttivi;

■ opera nella manutenzione preventiva e ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici

ed elettromeccanici complessi;

■ è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali;

■ nel campo dei trasporti, può approfondire e specializzare le sue competenze in ordine

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alla costruzione e manutenzione, ordinaria e straordinaria, dei mezzi terrestri, navali e

aerei;

■ integra le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi

informatici dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e

organizzazione;

■ interviene nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi,

rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico

e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei

prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi;

■ relativamente alle tipologie di produzione, interviene nei processi di conversione,

gestione ed utilizzo dell’energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo

energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente;

■ è in grado di operare autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della

sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale;

■ è in grado di pianificare la produzione e la certificazione dei sistemi progettati,

descrivendo e documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo

istruzioni tecniche e manuali d’uso;

Sbocchi lavorativi

■ Nell’ industria, con mansioni di progettazione, amministrazione, manutenzione degli

impianti, produzione, acquisti e vendite

■ Uffici tecnici delle pubbliche amministrazioni

■ Insegnamento negli istituti tecnici industriali come insegnante tecnico-pratico

■ Libera professione dopo esperienza maturata nel settore

■ Accesso a tutte le facoltà universitarie

■ Infortunistica stradale

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Corso serale

I corsi che si svolgono presso l’Istituto Tecnico Industriale “A. Monaco” di Cosenza sono

rivolti in generale agli adulti, lavoratori, casalinghe, disoccupati ed anche ai giovani studenti

che hanno un curriculum di studi non regolare o una esperienza non positiva con la scuola.

I corsi si collocano all’interno di un sistema formativo che non ha una struttura rigida, come

quella precedente all’autonomia scolastica, ma ha una struttura più decentrata e flessibile; i

corsi rispondono ai bisogni di chi intende rientrare nel sistema scolastico, bisogni che non

troverebbero una adeguata risposta in corsi serali con modelli e metodologie identici a quelli

previsti per gli studenti dei corsi diurni.

La stessa Unione Europea ha emanato direttive che tendono a focalizzare l’attenzione sulla

necessità di organizzare forme di intervento per il recupero delle carenze nella formazione di

base, la riconversione professionale e l’educazione permanente; i corsi serali hanno inoltre lo

scopo di stimolare la ripresa degli studi e di favorire l’inserimento nel mondo del lavoro.

I corsi serali, quindi, sono pensati e strutturati espressamente per valorizzare l'esperienza e il

vissuto degli studenti adulti attraverso un percorso flessibile che ha lo scopo di:

• qualificare giovani ed adulti privi di professionalità aggiornata per i quali la licenza media

non costituisce più una garanzia dall'emarginazione culturale e/o lavorativa;

• consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti nel mondo del lavoro che

vogliono ripensare o devono ricomporre la propria identità professionale.

Gli studi si concludono con il conseguimento del Diploma di Perito Tecnico Industriale che

si ottiene sostenendo un normale esame di stato.

Oggi il Diploma Tecnico è più che mai necessario, sia per l’inserimento nel mondo del

lavoro, che per riconvertirsi professionalmente e stare al passo con le nuove tecnologie.

L’Istituto Tecnico Industriale "A. Monaco" organizza i seguenti corsi scolastici:

■ Corsi triennali per il conseguimento dei diplomi dell'indirizzo Meccanica, Meccatronica

ed Energia

Il Perito Meccanico/Meccatronico:

Ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro

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trattamenti e lavorazioni;

Ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie

manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi;

Ha competenze nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei

prodotti e nella realizzazione dei processi produttivi;

• Opera nella manutenzione e nell’esercizio di sistemi meccanici ed

elettromeccanici complessi, è in grado di dimensionare, installare e gestire

semplici impianti industriali;

• Interviene nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell'energia e del

loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle

normative sulla tutela dell’ambiente.

■ Corsi triennali per il conseguimento dei diplomi dell'indirizzo Elettronica ed

Elettrotecnica

Il Perito Elettrico/Elettronico:

Ha competenze nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e

lavorazioni; sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie

manifatturiere, agrarie dei trasporti e dei servizi; nella progettazione,

costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti e nella realizzazione dei

processi produttivi;

• Opera nella manutenzione e nell’esercizio di sistemi meccanici ed

elettromeccanici complessi, è in grado di dimensionare installare e gestire

semplici impianti industriali;

• Interviene nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell’energia e del

loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle

normative sulla tutela dell'ambiente.

■ Corsi triennali per il conseguimento dei diplomi dell'indirizzo Informatica e

Telecomunicazioni

Il Perito Informatico/Telecomunicazione:

• Ha competenze nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione,

dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie web, delle reti e degli

apparati di comunicazione;

Ha conoscenze di analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi

informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e

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apparati di trasmissione dei segnali;

• Ha competenze nella gestione di progetti concernenti la sicurezza e la

protezione delle informazioni (“privacy").

Il perito meccanico potrà:

• Progettare elementi e gruppi meccanici;

• Programmare e controllare lo stato di avanzamento della produzione analizzandone e

valutandone i costi;

• Fabbricare e montare componenti meccanici elaborandone i cicli di lavorazione;

• Dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali;

• Controllare e collaudare materiali semilavorati, prodotti finiti ed impianti;

• Utilizzare impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e produzione.

QUADRO ORARIO SETTIMANALE (indirizzo Meccanica-Meccatronica ed Energia)

DISCIPLINE ANNO

3° 4° 5°

Religione/attività alternative 1 1 1

Italiano 3 3 3

Storia 2 2 2

Lingua straniera 2 2 2

Matematica 3 3 3

Sistemi e automazione 3 3 2

Meccanica macchine ed energia 3 3 3

Tecnologie meccaniche di processo e prodotto 3 4 4

Disegno, progettazione ed organizzazione industriale 3 3 3

Sistemi ed automazione industriale 4 4 4

Il perito elettronico potrà:

• Analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari;

• Analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, di generazione,

elaborazione e trasmissione di suoni, immagini e dati;

• Partecipare al collaudo e alla gestione di sistemi di vario tipo (di controllo, di

comunicazione, di elaborazione delle informazioni) anche complessi, sovrintendendo

alla manutenzione degli stessi;

• Progettare, realizzare e collaudare sistemi semplici, ma completi, di automazione e di

telecomunicazioni, valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica

presente sul mercato;

• Descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei sistemi

progettati e scriverne il manuale d’uso;

• Comprendere manuali d’uso, documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni.

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QUADRO ORARIO SETTIMANALE (indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica)

DISCIPLINE ANNO

3° 4° 5°

Religione/attività alternative 1 1 1

Italiano 4 4 4

Storia 2 2 2

Lingua straniera 2 2 2

Matematica 3 3 3

Elettronica ed Elettrotecnica 4 5 5

Sistemi automatici 4 4 3

Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici e elettronici 4 4 4

Il perito informatico potrà:

• Collaborare all'analisi di sistemi di vario genere ed alla progettazione di programmi

applicativi;

• Collaborare, per quanto riguarda lo sviluppo del software, alla progettazione di sistemi

industriali e di telecomunicazioni;

• Sviluppare piccoli pacchetti software nell'ambito di applicazioni di vario genere quali:

sistemi di automazione e di acquisizione dati, banche dati, calcolo tecnico-scientifico,

sistemi gestionali, ecc.

• Progettare e dimensionare sistemi di elaborazione dati in rete locale, con scelta e

dimensionamento di interfacce verso apparati esterni;

• Pianificare lo sviluppo delle risorse informatiche in piccole realtà produttive;

• Curare l'esercizio di sistema di elaborazione dati;

• Assistere gli utenti dei sistemi di elaborazione dati fornendo loro CONSULENZA e

FORMAZIONE sia su software che su hardware.

QUADRO ORARIO SETTIMANALE (indirizzo Informatica e Telecomunicazioni)

DISCIPLINE ANNO

3° 4° 5°

Religione/attività alternative 1 1 1

Italiano 3 3 3

Storia 2 2 2

Lingua straniera 2 2 2

Matematica 3 3 3

Informatica 5 6 4

Gestione Progetto - - 2

Telecomunicazioni 2 2 -

Tpsit 2 2 3

Sistemi e reti 3 3 3

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CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE

L’orario settimanale va dal Lunedì al Venerdì dalle 17:00 alle 22:00.

CREDITI FORMATIVI FORMALI E NON FORMALI

I crediti costituiscono il riconoscimento di competenze già possedute dagli studenti ed

acquisite in seguito a:

1) Studi compiuti e certificati da titoli conseguiti in istituti statali o legalmente riconosciuti

(crediti formali);

2) Esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali coerenti con l’indirizzo di studi

(crediti non formali).

Il loro riconoscimento è automatico nel primo caso, mentre nel secondo occorre una

valutazione caso per caso sulla base di specifici accertamenti. I crediti nei casi in cui

comportino una promozione anticipata in una o più discipline, determinano anche l’esonero

dalla frequenza delle materie per le quali sono stati riconosciuti. Essi, pertanto, consentono

accessi differenziati al percorso scolastico e possono essere accompagnati da un sistema

complementare di debiti.

Il Consiglio di Classe è l’organo collegiale che delibera il riconoscimento dei crediti e dei

debiti.

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Progetto educativo e didattico

Le componenti fondamentali attorno alle quali si sviluppa il processo educativo sono le

seguenti:

■ Lo sviluppo della personalità (dimensione psicologica)

■ Il rapporto con gli altri (dimensione sociologica)

■ Il confronto con la realtà esterna (dimensione storico-umanistico-giuridica)

■ Il confronto con la realtà del settore (dimensione tecnico-scientifico-economica)

L’attività didattica è strutturata tenendo presenti la capacità, i tempi di concentrazione e di

attenzione degli studenti, alternando la lezione frontale con altre metodologie

d’ insegnamento quali le didattiche interattive, cooperative e collaborative .La didattica

laboratoriale è stata assunta come modalità privilegiata e distintiva del nostro Istituto, non solo

negli ambiti tecnico-scientifici, ma più in generale nel processo di insegnamento-

apprendimento. Oltre ai quelli tecnico-scientifici, l'Istituto dispone del laboratorio linguistico,

multimediale e musicale. Inoltre i laboratori sono stati attrezzati con la LIM (Lavagna

Interattiva Multimediale) .Accogliendo le indicazioni del Ministero relative al riordino degli

Istituti Tecnici, l’Istituto è impegnato nel promuovere una didattica per competenze. Le

competenze infatti contraddistinguono lo studente in quanto persona, ne mobilitano le

potenzialità di fronte ai compiti e alle opportunità della vita scolastica, sociale e poi

professionale. Nel contesto propriamente scolastico risulta perciò essenziale la messa a punto

di competenze durature e flessibili che prendono avvio e, gradualmente, si consolidino intorno

a quattro assi culturali, a fronte di saperi che hanno una loro specificità e un loro repertorio

informativo disciplinare. La progettazione curriculare, alla luce di quanto emerso nei vari

ambiti di lavoro, si realizza evidenziando obiettivi, contenuti, metodi, modalità di misurazione

e valutazione, prima in modo verticale (all'interno dei dipartimenti disciplinari) e poi in modo

orizzontale, sulle esigenze della singola classe (la programmazione individuale del docente

della disciplina).Il Consiglio di Classe si occupa della programmazione annuale per la singola

classe attraverso un documento in cui formalizza le scelte didattiche e le modalità di intervento

comuni al fine di :

■ rendere note le linee generali lungo le quali intende operare;

■ coordinare gli obiettivi, le metodologie, i contenuti, le modalità di verifica nelle

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diverse materie, nella consapevolezza che tutte le discipline devono collaborare

alla formazione della persona;

■ uniformare le modalità di approccio organizzativo e di intervento sulla classe, sia

sul piano educativo, sia sul piano didattico.

Di seguito vengono riportati gli obiettivi trasversali educativi e cognitivi su cui operano i

Consigli di classe.

Obiettivi educativi

Per raggiungere le finalità sopra descritte ogni consiglio di classe promuoverà nel corso dei

cinque anni i seguenti obiettivi formativo-educativi:

RISPETTO

• Rispettare le strutture e l’ambiente in cui si opera e si vive

Rispettare le norme disciplinari d’Istituto

Assumere comportamenti corretti in relazione al linguaggio e agli atteggiamenti

Ascoltare con attenzione gli altri

Accettare le opinioni altrui

Rispettare e cogliere il valore di culture diverse

Saper esprimere in modo adeguato un dissenso critico

Diventare cittadini consapevoli

IMPEGNO

Predisporre, portare e avere cura del materiale scolastico

Svolgere in modo serio e regolare le consegne scolastiche

Rispettare scadenze e impegno concordati

• Aderire alle attività e ai progetti della scuola (stage, approfondimenti, gruppi di

studio)

PARTECIPAZIONE

Intervenire in modo preciso e pertinente

Intervenire in modo attivo e propositivo

Partecipare ai momenti di democrazia scolastica

Partecipare al dialogo formativo

Dare il proprio contributo alla vita scolastica in generale

COLLABORAZIONE

Collaborare con i compagni

Collaborare con gli insegnanti e il personale della scuola

• Condividere conoscenze e abilità

Lavorare in gruppo

• Manifestare solidarietà verso coloro che si trovano in difficoltà

AUTONOMIA

Assumere atteggiamenti positivi di fronte alle nuove proposte

• Diventare autonomi e aperti nell’acquisizione del sapere (metodo di studio)

• Diventare autonomi nel saper fare (metodo di lavoro; organizzazione; …)

Sapersi auto valutare in relazione al raggiungimento degli obiettivi prefissati

Obiettivi cognitivi

Di seguito vengono elencati gli obiettivi cognitivi e professionalizzanti individuati per il

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primo biennio e per il triennio (secondo biennio e quinto anno)

Primo Biennio

■ Saper individuare, conoscere ed esprimere i contenuti principali delle singole

discipline.

■ Saper comprendere il linguaggio specifico delle singole discipline e farlo proprio.

■ Distinguere all’interno dei testi il nucleo centrale dalle informazioni secondarie.

■ Saper esprimere in modo ordinato e corretto il proprio pensiero.

■ Saper comunicare in modo efficace.

■ Essere in grado di comprendere e di analizzare le situazioni/argomenti.

■ Saper individuare le relazioni.

■ Individuare le basi del metodo sperimentale e i processi che portano alla

formulazione di una teoria scientifica.

■ Utilizzare modelli matematici e fisici per risolvere problemi di diversa natura.

■ Sviluppare la capacità operativa dimostrando un ruolo attivo in laboratorio.

Secondo Biennio e Quinto anno

■ Sviluppare la capacità di decisione e di scelta.

■ Sviluppare il senso di responsabilità nei confronti del proprio operato.

■ Maturare la capacità di partecipazione attiva alla vita sociale.

■ Sviluppare una coscienza democratica anche in rapporto alle diversità individuali ed

etniche.

■ Stabilire un rapporto cosciente con la natura e l’ambiente.

■ Potenziare le capacità di comunicazione, logico-analitiche e di pensiero critico.

■ Acquisire la capacità di trasferire e utilizzare le conoscenze acquisite ad ambiti,

situazioni, problemi concreti diversi.

■ Acquisire l’attitudine ad affrontare i problemi in termini sistemici.

■ Acquisire un’organica preparazione scientifica nell'ambito tecnologico.

■ Acquisire capacità valutative delle strutture produttive, con particolare

riferimento alle realtà aziendali.

■ Potenziare l’orientamento nelle scelte future, acquisendo informazioni sul mondo

del lavoro e della formazione post-secondaria

■ Saper utilizzare le tecnologie multimediali.

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43

Valutazione

Valutazione periodica degli apprendimenti.

La valutazione, strettamente correlata alla programmazione, consente all’insegnante di

acquisire gli elementi utili ad impostare, nel modo più adeguato ed efficace possibile, la sua

azione educativa, verificando il raggiungimento degli obiettivi prefissati ed attivando di volta

in volta i necessari correttivi.

Valutazione Iniziale: analisi prerequisiti

Il percorso

Valutazione In itinere: formativa

Valutazione Finale: sommativa

La valutazione iniziale terrà conto dei seguenti criteri:

analisi dei prerequisiti.

• attenzione alle situazioni personali (bisogni, interessi, background socio-culturale

provenienza, disabilità, ecc)

Individuazione degli obiettivi didattici minimi richiesti

La valutazione formativa terrà conto dei seguenti criteri:

• dell’impegno profuso nel seguire le lezioni

della frequenza ai corsi o lezioni di recupero in itinere

• dell’apprendimento: raggiungimento degli obiettivi cognitivi e metacognitivi, con

particolare attenzione al processo e non solo al prodotto

del miglioramento rispetto alla situazione di partenza

• delle conoscenze e competenze maturate nell’area disciplinare di

riferimento

dei risultati conseguiti nelle diverse tipologie di prove

dello stile di lavoro, se autonomo o guidato

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44

La valutazione sommativa terrà conto dei seguenti criteri:

Partecipazione scolastica e impegno

Comportamento in classe e rapporto con compagni e docenti

Metodo di studio

Evoluzione del rendimento nel corso dell'anno, costatando, a partire dalla

situazione iniziale, se lo studente risulta, nel complesso delle materie, in progresso,

stazionario o in regresso;

Progressi ottenuti nel percorso formativo effettuato anche rispetto alle iniziative di

sostegno e recupero;

• Livello di conseguimento degli obiettivi minimi e trasversali stabiliti nella

programmazione d'inizio anno, considerando il senso di responsabilità dimostrato

verso le attività didattiche

• Conoscenza dei contenuti, le abilità linguistico–espressive, logico–matematico,

scientifico-tecnologiche e professionali-pratiche

• Produzione dei lavori svolti

L’autovalutazione

L’alunno

• Perviene gradualmente alla coscienza di sé

• Ricostruisce i propri processi culturali e cognitivi, i propri stili di apprendimento

• Valuta la validità dei mezzi scelti per il raggiungimento degli obiettivi

Secondo quanto deciso nei dipartimenti, i singoli docenti programmano le attività

didattiche secondo parametri omogenei, somministrano prove comuni di verifica per

classi parallele, da valutare in conformità ai parametri oggettivi condivisi e adottano

modalità e forme di verifica adeguate e funzionali all’accertamento degli obiettivi e dei

risultati di apprendimento (griglie) Definire in modo concorde uno standard qualitativo di

base, in funzione dei diversi momenti del percorso di apprendimento e gli strumenti per

individuarne il possesso, rende misurabili, certificabili e, quindi spendibili, conoscenze e

competenze acquisite.

Nell’ottica della misurazione, trovano ragion d’essere le prove oggettive (test a

risposta chiusa o multipla, quesiti a risposta breve, questionari, ecc.), che affiancano quelle

tradizionali. I test oggettivi, che vanno usati in tutte le discipline, devono essere attendibili e

validi, prevedere con esattezza le abilità e i contenuti che devono essere misurati. La verifica,

nell’ambito di ogni disciplina, si basa su criteri di accertamento che consentono di

individuare, da parte del docente e dello studente, lo stato di avanzamento del processo

culturale previsto dalla programmazione.

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45

Scrutinio intermedio

Per quanto attiene gli scrutini intermedi, la formulazione della valutazione dei risultati

raggiunti in ciascuna disciplina sarà mediante un voto unico come nello scrutinio finale. Il

voto dovrà comunque essere espressione di sintesi valutativa e pertanto dovrà fondarsi su una

pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie

metodologico-didattiche adottate dai rispettivi dipartimenti. Ai fini della congruità del

numero di verifiche, si suggerisce che vengano effettuate, almeno tre verifiche per trimestre.

Per gli studenti che presentano insufficienze in una o più discipline, il consiglio di classe

predispone interventi di recupero delle carenze rilevate

Certificazione competenze biennio

La certificazione delle competenze acquisite dagli studenti nell’assolvimento dell’obbligo di

istruzione è uno strumento utile per sostenere e orientare gli studenti nel loro percorso di

apprendimento sino al conseguimento di un titolo di studio. In virtù del D.M. n.9 del

27/1/2010, i Consigli delle seconde classi, al termine delle operazioni di scrutinio finale,

compilano per ogni studente una scheda, su un modello ministeriale, che sarà conservata agli

atti dell’istituzione scolastica, attestante i livelli di competenza raggiunti nei vari ambiti

disciplinari. Nel caso in cui il livello base non sia stato raggiunto, va indicata nella scheda la

dicitura “livello di base non raggiunto”. La motivazione sarà riportata nel verbale del

Consiglio di classe, nel quale saranno indicate le proposte per sostenere lo studente nel

successivo percorso di apprendimento

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46

voto

Indicatori di

conoscenze

Indicatori

di abilità

Indicatori di competenze

quin

dic

esim

i

Livello di certificazione delle

competenze di base(DM 9 del

27 gennaio 2010)

EQ

F

1/

2

Possiede conoscenze nulle

relativamente agli argomenti

disciplinari

Disattende le consegne Non sa orientarsi nell’analisi di

problemi semplici

1/2

Non ha raggiunto il livello

base delle competenze

3 Possiede scarse conoscenze

relativamente a

nozioni,concetti,regole

fondamentali della disciplina.

Risponde alle consegne con

assoluta incongruenza di

linguaggio e di

argomentazione

Non sa orientarsi nell’analisi di

problemi semplici

4

4 Possiede conoscenze carenti e

frammentarie relativamente a

nozioni, concetti, regole

fondamentali della disciplina.

Evidenzia imprecisioni e

carenze anche gravi

nell ‘elaborazione delle

consegne che svolge con

linguaggio disordinato e

scorretto

Si orienta a fatica nell’analisi di

problemi .

6

5 Possiede conoscenze superficiali e

non complete relativamente a

nozioni, concetti, regole

fondamentali della disciplina

Sviluppa le consegne in modo

sommario o incompleto.

Utilizza un linguaggio confuso

e non appropriato

Sa analizzare problemi semplici in

un numero limitato di contesti

8

6 Conosce nozioni, concetti, regole

fondamentali della disciplina

Comprende le consegne e

risponde in modo semplice ma

appropriato Utilizza il

linguaggio proprio della

disciplina

Sa analizzare problemi semplici e

orientarsi nelle scelte e

nell’applicazione delle strategie

risolutive

10 Livello Base:

Lo studente svolge semplici

compiti in situazioni note,

mostrando di possedere

conoscenze ed abilità

essenziali e di saper applicare

regole e procedure

fondamentali-

B

a

s

i

l

a

r

e

7 Conosce nozioni, concetti, regole e

li colloca correttamente nei diversi

ambiti disciplinari

Comprende e contestualizza le

consegne e le sviluppa

attraverso percorsi di

rielaborazione

complessivamente coerenti.

Sa impostare problemi di media

complessità e formulare in modo

appropriato le relative ipotesi di

risoluzione .

12

Livello Intermedio:

Lo studente svolge compiti e

risolve problemi complessiin

situazioni note,compie scelte

consapevoli mostrando di

sapere utilizzare le conoscenze

e le abilità acquisite

A

d

e

g

u

a

t

o

8 E’ in possesso di una conoscenza

completa e approfondita di tutte le

nozioni ,i concetti e le regole della

disciplina.

Comprende e sviluppa le

consegne rispondendo in

modo appropriato e sicuro

,operando collegamenti.

Sa impostare in modo appropriato

problemi, operando scelte coerenti

ed efficaci

13

Livello Avanzato:

Lo studente svolge compiti e

problemi complessi in

situazioni anche poco note,

mostrando padronanza

nell’uso delle conoscenze e

delle abilità. Sa proporre e

sostenere le proprie opinioni e

assumere autonomamente

decisioni consapevoli.

E

c

c

e

l

l

e

n

t

e

9 E’ in possesso di una

conoscenza completa e

approfondita e precisa di tutte

le nozioni ,i concetti e le regole

della disciplina.

Comprende e sviluppa le

consegne con rigore logico

,operando collegamenti

con appropriata scelta di

argomentazioni

Sa impostare in modo

appropriato problemi anche

complessi ,operando scelte

coerenti ed efficaci.

14

10 Mostra piena padronanza degli

ambiti disciplinari

E’ in grado di sviluppare

analisi autonome a partire

dalle consegne e di esporre

i risultati con pertinenza ed

efficacia. Effettua

collegamenti e confronti

tra i diversi ambiti di

studio

Sa impostare percorsi di studio

autonomi e analizzarli in modo

completo e approfondito.

Sa risolvere problemi

complessi mostrando capacità

di orientarsi con sicurezza. Sa

sostenere criticamente le

proprie tesi.

15

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47

Criteri generali per gli scrutini

Il Collegio dei docenti, al fine di assicurare omogeneità di comportamento nelle decisioni di competenza

dei singoli Consigli di classe, ha deliberato i seguenti criteri generali, che guideranno gli scrutini finali

per l'anno in corso:

a) in sede di scrutinio, per tutti gli alunni, parallelamente al profitto, in senso strettamente tecnico, e

agli obiettivi di contenuto e formativi conseguiti, sono valutati con adeguata attenzione le capacità,

le attitudini, nonché gli altri elementi utili ad evidenziare la personalità dell'allievo, quali il

comportamento, inteso come interesse e partecipazione al dialogo educativo, la frequenza, la

volontà e la costanza nella applicazione.

b) il voto di profitto per ciascun alunno, deve scaturire dal maggior numero possibile di classificazioni.

c) la proposta di voto tiene conto anche delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio

nonché dell’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di

recupero precedentemente effettuati.

d) è tenuto nel debito conto, rispetto agli obiettivi, il miglioramento progressivo realizzato dall'allievo

durante l'anno scolastico attraverso buona volontà e costanza di impegno.

e) il Consiglio di classe delibera l’ammissione alla classe successiva degli studenti che presentano un

quadro di sufficienze o più; delibera l’ammissione alla classe successiva anche di quegli studenti

che ritiene possano recuperare con autonoma organizzazione di studio qualche lieve ritardo in

qualche disciplina;

f) per gli studenti che presentino insufficienze in una o più discipline, di norma non più di tre

discipline il Consiglio di classe valuta se l’alunno è in grado di raggiungere gli obiettivi formativi

e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico, attraverso la

frequenza di corsi di recupero estivi o studio individuale. In tale caso sospende il giudizio per

riprenderlo entro la fine dell’anno scolastico di riferimento;

g) il Consiglio di classe delibera la non ammissione alla classe successiva alla presenza di insufficienze

tali da non consentire, a suo giudizio, il raggiungimento degli obiettivi formativi e di contenuto delle

discipline interessate sia con interventi di recupero che con autonoma organizzazione di studio;

h) ) il Consiglio delle classi quinte delibera l’ammissione all’Esame di Stato, secondo l’Art. 6,

D.P.R. 122/09, per gli studenti che hanno conseguito la sufficienza in tutte le discipline e nel

comportamento,

i) il Consiglio di classe delibera la non ammissione alla classe successiva in presenza di

un’insufficienza nella valutazione del comportamento.

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48

Deroghe

Ai sensi dell’art.14, comma 7 del DPR 22/06/09 n.122, per la validazione giuridica

dell’anno scolastico, è necessaria la frequenza di almeno i ¾ dell’orario annuale. Si può

derogare rispetto a tale limite in presenza di assenze documentate e continuate, se

queste, a giudizio del Consiglio di classe, non pregiudichino la possibilità di procedere alla

valutazione e non abbiano impedito il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici

previsti, anche in forza dell’impegno a recuperare dimostrato dall’allievo.

I seguenti criteri generali, deliberati dal Collegio dei Docenti, legittimano la deroga al limite

minimo di presenza, per assicurare omogeneità, equità e trasparenza:

1. assenze per ricovero ospedaliero o in casa di cura, documentato con certificato di ricovero e

di dimissione e successivo periodo di convalescenza, prescritto all’atto della dimissione e

convalidato da un medico del S.S.N;

2. assenze continuative di 5 giorni o più giorni motivate da patologie che impediscano la

frequenza scolastica, certificate da un medico del S.S.N;

3. assenze ricorrenti per grave malattia documentata con certificato di un medico del S.S.N

attestante la gravità della patologia;

4. visite specialistiche ospedaliere e day hospital (anche riferite ad un giorno);

5. allontanamenti temporanei disposti dall’autorità giudiziaria, assenze di più giorni per

testimonianza o altri;

6. procedimenti giudiziari;

7. gravi patologie e lutti certificati dei componenti del nucleo familiare entro il II grado sino ad

un massimo di 5 giorni;

8. esclusività di assistenza per familiari invalidi in situazione di gravità (Legge 104/92 art.3c.3);

9. rientro nel paese d’origine per motivi legali;

10. uscite anticipate per attività sportiva debitamente richieste e certificate dall’Associazione

Sportiva di appartenenza, per società riconosciute dal CONI;

11. esami o lezioni presso il Conservatorio Musicale Statale;

12. adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il

sabato come giorno di riposo.

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49

Sarà compito del consiglio di classe verificare, nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti e

delle indicazioni della presente nota, se il singolo allievo abbia superato il limite massimo consentito

di assenze e se, pur rientrando nelle deroghe previste dal collegio dei docenti, tali assenze impediscano,

comunque, di procedere alla fase valutativa, considerata la non sufficiente permanenza del rapporto

educativo.

Per i frequentanti il corso serale oltre alle precedenti deroghe saranno tenuti in considerazione

impegni lavorativi opportunamente documentati;

trasferimenti di sede per motivi di lavoro e familiari;

periodi di ricerca di lavoro e conseguente disoccupazione,

posticipazione delle iscrizioni al 15 Novembre (circolare n.4 del 21 marzo 2017)*

con uno scorporo di ore di assenza non superiore al 35% del monte ore annuo.

Riguardo l’ultimo punto, il collegio dei docenti, considerato che nel Patto Formativo Individuale

Personalizzato vengono riconosciuti crediti e deroghe attuativi di scorporo ore di assenza, ritiene

che con il posticipo delle iscrizioni al 15 Novembre, non vengano pregiudicate nè la validità

dell’anno scolastico nè la possibilità di procedere alla valutazione disciplinare.

* ”Attesa la specificità dell’utenza, è possibile-in casi eccezionali-accogliere-nei limiti dell’organico assegnato- le

richieste di iscrizione ai suddetti percorsi di istruzione pervenute oltre il termine; a tal fine ,il collegio dei docenti definisce i

criteri generali e le fattispecie che legittimano la deroga”.

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Comportamento

La valutazione del comportamento è espressa collegialmente dal Consiglio di

classe ai sensi della normativa vigente (DM 5/09) e concorre alla valutazione complessiva

dello studente. Se tale valutazione è inferiore a 6/10, in sede di scrutinio finale, comporta la

non ammissione automatica al successivo anno di corso o all’Esame di Stato.

L’attribuzione di un voto inferiore a 6/10 “presuppone che il Consiglio di classe abbia

accertato che lo studente nel corso dell’anno, sia destinatario di almeno una delle sanzioni

disciplinari” previste dal DPR n. 249/98 che comportino, anche alla luce del Regolamento

interno, “l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica per periodi superiori a

quindici giorni” e la mancanza di “apprezzabili e concreti cambiamenti” nel periodo

successivo alla sanzione.

Tabella di valutazione del comportamento VOTO INDICATORI

10 (devono essere

Comportamento responsabile e propositivo nei confronti di tutte le componenti scolastiche.

Partecipazione attiva, costruttiva e critica alle attività didattiche curriculari ed extracurriculari.

Senso di responsabilità e spirito di collaborazione. Ritardi e uscite anticipate complessivamente inferiori a 5 per trimestre

presenti almeno 5

parametri) Attiva partecipazione al dialogo educativo.

Frequenza assidua (assenze inferiori a 10 per trimestre).

Nessuna nota disciplinare.

9 (devono essere

presenti almeno5

parametri)

Comportamento corretto ed equilibrato nei confronti di tutte le componenti scolastiche .

Partecipazione attiva e responsabile alle attività didattiche curriculari ed extracurriculari.

Capacità di autocontrollo.

Buona partecipazione al dialogo educativo. Ritardi e uscite anticipate complessivamente inferiori a 7 per trimestre

Frequenza regolare (assenze inferiori a 12 per trimestre).

Nessuna nota disciplinare.

8 (devono essere

presenti almeno3

parametri)

Comportamento, nel complesso, corretto nei confronti di tutte le componenti scolastiche .

Attenzione efrequenza non sempre continue ,anche in presenza di un atteggiamento diligente.

Ritardi e uscite anticipate complessivamente inferiori a 10 per trimestre

Frequenza: assenze inferiori a 15 per trimestre

Nessuna nota disciplinare.

7 (deve essere

presente almeno

un parametro)

Comportamento non del tutto corretto nei confronti di tutte le componenti scolastiche

Partecipazione non sempreproduttiva.

Ritardi e uscite anticipate fino ad un max di 15 a trimestre

Frequenza: (assenze superiori a 15 per trimestre)

Note disciplinari da 1 a 3

6 (deve essere

presente almeno

un parametro)

Comportamento non adeguato al regolamento d’istituto.

Partecipazione incostante.

Ritardi e uscite anticipate superiori a 15 per trimestre

Frequenza :assenze superiori a 15 per trimestre

Note disciplinari superiori a 3.

Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni.

5 (deve essere

presente almeno

Comportamento gravemente irrispettoso nei confronti di tutte le componenti scolastiche.

Partecipazione disinteressata. Negligente.

Assenze molto numerose e/o ritardi o uscite molto frequenti e/o non giustificate.

un parametro) Allontanamento dalle lezioni superiore a 15 giorni

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Credito scolastico e formativo

CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

Per tutte le fasce di livello e per tutte le classi del triennio l’attribuzione del punteggio più alto,

compreso nella banda di oscillazione corrispondente alla media dei voti di tutte le discipline,

tranne per gli alunni con giudizio sospeso, avverrà in presenza di almeno due dei seguenti

parametri:

Frequenza: sarà attribuito il punteggio aggiuntivo a quanti avranno frequentato

regolarmente le lezioni senza superare i 30 giorni di assenza nell’arco dell’anno

scolastico.

Partecipazione propositiva ad attività integrative interne ed esterne con almeno 20

presenze registrate (credito formativo)

Media dei voti: la parte decimale della media dovrà essere superiore a 0,5

Per gli alunni che hanno conseguito una valutazione superiore a “buono”

(otto/10) in religione o attività alternative, la parte decimale della media dovrà

essere superiore o uguale a 0,5.

Sarà attribuito il punteggio minimo:

• nel caso in cui allo scrutinio finale di giugno lo studente sia promosso

per voto consiglio;

• nel caso in cui lo studente sia ammesso alla classe successiva a seguito di

“sospensione del giudizio”.

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Esami di idoneità ed esami integrativi

Gli studenti provenienti da un'altra Scuola Secondaria Superiore, che intendono frequentare il

nostro istituto sono tenuti per legge a sostenere esami integrativi o di idoneità sui programmi

non presenti nel piano di studi della scuola frequentata. Gli esami di idoneità si sostengono per

accedere ad una classe successiva a quella per cui si possiede il titolo di ammissione; riguardano

i programmi integrali delle classi precedenti quella a cui il candidato aspira. Gli esami

integrativi, invece, permettono ad uno studente già iscritto ad una scuola secondaria di II grado

il passaggio a scuole di diverso ordine, tipo o indirizzo. Essi riguardano le materie, non

comprese nel corso di studio di provenienza relative a tutti gli anni già frequentati. Sia gli esami

integrativi che quelli di idoneità sono superati se il candidato consegue la sufficienza in tutte le

discipline oggetto d’esame

L’esame di stato

Per preparare adeguatamente gli studenti all’esame, i docenti programmano fin dall’inizio

dell’anno prove e simulazioni per le prova scritte. Inoltre avranno cura di preparare gli studenti

al colloquio orale, abituandoli al discorso pluridisciplinare.

Entro il 15 maggio il consiglio di classe elabora un documento sull’azione didattica ed

educativa realizzata nell’ultimo anno di corso. Tale documento, elaborato dai docenti del

consiglio di classe, certifica tutto quello che è stato fatto nel corso dell’anno:

• I contenuti disciplinari e pluridisciplinari

• Le attività curriculari ed extracurriculari

• Le attività di scuola-lavoro, stage e tirocinio

• Gli spazi, i mezzi, le attrezzature, i laboratori, i materiali didattici, i testi utilizzati

• I tempi dei singoli moduli, delle discipline, delle attività

• I criteri e gli strumenti della misurazione e della valutazione.

• Ogni altro elemento significativo del lavoro svolto e della preparazione degli allievi

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PROGETTO BOOK IN PROGRESS (Proff. Currò-Celestino)

L’ITI MONACO partecipa al progetto Book in Progress, un‘ interessante iniziativa

che vuole valorizzare la professionalità dei docenti, migliorare l'apprendimento degli

studenti e al contempo combattere il caro-libri. Sono infatti gli stessi docenti,

appartenenti alla rete nazionale con capofila l'ITIS Majorana di Brindisi, che diventano

i veri e propri autori dei libri di testo messi a disposizione da Book in Progress. Testi

scolastici con contenuti corrispondenti ai programmi stabiliti nei Dipartimenti, in

ragione delle nuove indicazioni ministeriali. Libri di assoluto valore scientifico

afferenti a tutte le discipline, che con un costo di circa 100€ sono stati

consegnati alle famiglie degli alunni delle prime classi. Ai testi, sempre nell’ottica della

promozione del successo formativo, si affiancano videolezioni e assistenza online a

favore degli studenti. I libri "Book in progress" sono materiali didattici disponibili in

versione cartacea, pdf modificabile e in versione multimediale - formato iBook - per

iPad. Gli e-book sono “in progress”, poiché vengono perfezionati di anno in anno a

seguito delle osservazioni che docenti e studenti fanno pervenire ai coordinatori dei

Dipartimenti nazionali di materia.

Attività del Gruppo sportivo scolastico a.s.2019-20

Atletica leggera Prof.Caira V.

Pallacanestro Prof.Carbone P.

Calcio a 11 Prof.Gradilone A.

Calcio a 5 Prof.Russo A.

Badminton Prof.Bove L.

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Scuola in ospedale e istruzione domiciliare

L’istruzione a domicilio, può essere garantita principalmente con due modalità:

• attraverso la predisposizione di uno specifico progetto a domicilio, che può essere presentato

in qualunque momento dell’anno scolastico in corso, a cura del consiglio di classe dell’alunno

interessato. Tale progetto, una volta autorizzato e finanziato dall’USR di appartenenza,

consente alla scuola di inviare il personale docente disponibile a domicilio dello studente per

la prestazione di ore di insegnamento per le discipline fondamentali del curricolo, in orario

aggiuntivo e concordato con la famiglia.

• attraverso l’attivazione di un progetto a distanza, supportato e garantito dalle nuove tecnologie,

che hanno la potenzialità di migliorare il processo di insegnamento/apprendimento, proprio in

virtù del fatto che esse favoriscono lo sviluppo di una pedagogia partecipativa, personalizzata

e produttiva. L’utilizzo delle tecnologie ha il vantaggio di consentire allo studente, che non può

frequentare, di seguire e partecipare in diretta alle attività della classe e di interagire con i

docenti e con i compagni di classe, senza oneri aggiuntivi.

Questo a conferma dell’inclusività della nostra scuola sempre attenta ai Bisogni Educativi Speciali

degli studenti.

L’ITI “A.Monaco” partecipa a “ Scuola in Ospedale”.Il progetto , oltre a consentire la

continuità degli studi, garantisce alle ragazze ed ai ragazzi ricoverati, il diritto a conoscere e ad

apprendere in ospedale, nonostante la malattia. Scopo principale delle attività svolte con i

degenti in età scolare, che si trovano ricoverati in ospedale, è quello di aiutarli a intraprendere

un percorso cognitivo, emotivo e didattico che consenta loro di mantenere i legami con il

proprio ambiente di vita scolastica. Inoltre, in molti casi, permette ai ragazzi e alle loro famiglie

di continuare a sperare, a credere ed a investire sul futuro.

La realizzazione del servizio di istruzione domiciliare, da non confondere con la Scuola in

Ospedale, presenta un iter piuttosto complesso tale da richiedere da parte della scuola

un’attenta pianificazione organizzativa ed amministrativa. La finalità perentoria dell’istruzione

a domicilio è la garanzia del diritto allo studio degli alunni, che a causa di una malattia o di

tempi più o meno lunghi di degenza a casa, sono impossibilitati alla frequenza scolastica..

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INCLUSIONE

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L’ Istituto, da sempre è impegnato nei settori d’avanguardia dell’apprendimento e crede con

forza che accogliere, sostenere lo svantaggio scolastico sia una grande sfida ed un’opportunità

per tutta la comunità scolastica, per crescere, mettersi in discussione, rileggersi e ri-orientarsi.

I docenti sono consapevoli che sperimentare le tecnologie multimediali, multimodali,

multisensoriali e l’esplorazione della “transcodificazione” a diversi livelli di astrazione in

relazione all’espressione dei diversi gradi di ritardo o di disturbo di apprendimento, insieme

alla cura della relazione docenti allievi e all’ascolto, non possono che migliorare l’efficacia

degli interventi della ricerca-azione, facilitare l’inclusione, garantire a tutti gli studenti pari

opportunità e successo formativo.

Più volte si è potuto constatare che alunni con svantaggio scolastico, (alunni disabili

«certificati» legge 104/92, allievi con disturbi evolutivi specifici di apprendimento DSA legge

n. 170/2010, difficoltà psicologiche, comportamentali e relazionali svantaggio socioculturale

per differenze linguistiche, etniche e culturali) opportunamente supportati, superano difficoltà

e aumentano l’autostima, raggiungendo obiettivi inimmaginabili.

L’ITIS Monaco è consapevole che l'inclusione alla luce della recente Direttiva del 27 Dicembre

e 6 Marzo, non può essere lasciata al caso, frutto d’improvvisazione legata all’emergenza, ma

deve scaturire da una “ritrovata” consapevolezza psicopedagogica del docente e da una sinergia

di interventi, un lavoro di rete ben coordinato, di compartecipazione di tutte le risorse che

appartengono alla scuola e al territorio. Per questo oltre alla fattiva collaborazione con l’AID,

l’istituto propone, come strumento di monitoraggio., un questionario on line, anonimo sulla

Inclusività al fine di migliorare, attraverso l’analisi delle risposte, la gestione, il grado di

inclusività ed il benessere scolastico. Un lavoro intenso di squadra, di risorse umane e

strumentali, di passione ci ha fatto entrare in gioco, passo dopo passo e passare dalla

sensibilizzazione, alla RETE sul territorio, facendo nascere un centro d’incontro e consulenza

sul territorio, un punto di riferimento per accogliere e indirizzare tutti coloro (allievi, genitori,

docenti) che vivono quotidianamente il disagio scolastico o che sono interessati a questa

problematica. Una scuola attenta ai BES, ha il dovere di “attrezzarsi”, essere pronta a cogliere

in tempo, differenze di modalità di apprendere e investire nella ricerca-azione, in ambienti di

apprendimento “nuovi” inclusivi, efficaci, a misura degli stili di apprendimento e dei punti di

forza e debolezza dei suoi allievi per “riorientarli” all’occorrenza in virtù delle attitudini

personali e non in base alle difficoltà! L’istituto, perciò, si è dotato di un protocollo di

accoglienza BES (vedi allegati) che è entrato a far parte del modello organizzativo denominato

"Sistema di Gestione per la Qualità" UNI EN ISO 9001:2008, presente sin dal 2003.

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La “speciale normalità”, chiama in campo: il Dirigente, il Vicario, vari docenti con formazione

mirata in didattica e psicopedagogia dei bisogni educativi speciali che hanno frequentato master

sui DSA e corsi di perfezionamento sui BES e maturato esperienza sulle nuove tecnologie e

disabilità, figure di responsabilità per l’inclusione (funzione strumentale sul disagio/Cic,

Referente DSA, Referente H, Funzione strumentale di accoglienza agli alunni e alle famiglie),

la comunità scolastica, le famiglie e il territorio; ognuno con specifiche funzioni, entra in gioco

per costruire significativi cambiamenti per la vita dei nostri allievi.

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

Risorse ITI

Flessibilità del tempo: La flessibilità dell’orario degli allievi e dei docenti per sfruttare al

meglio “il tempo scuola”; numero delle ore e distribuzione studiata in relazione al rilevamento

e all’inclusione dei casi BES per evitare prestazioni rigide e poco funzionali a favore del pieno

sviluppo delle potenzialità dello studente anche in orario extrascolastico: (Tutoring ed e-tutor

a distanza, piattaforma e-learning, "MonacOnline);

Spazi e ambienti della scuola garantiscono a tutti gli alunni la massima accessibilità sia interna

che esterna. Aule, laboratori multimediali e d’indirizzo, biblioteca, palestra sono attrezzati in

maniera ottimale e facilitante per l’apprendimento;

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Risorse extrascolastiche educative e formative: famiglia, realtà culturali,

economiche, sociali, sportive e associative presenti nel territorio sono raccordate con le attività

scolastiche per diventare degli efficacissimi mediatori, “nodi” della “rete” di relazioni di aiuto

formativo per tutti gli alunni e in particolare per quelli in difficoltà;

Interventi di assistenza e di aiuto personale sono richiesti riguardo alla condizione specifica

dell’alunno (richiesta alla Provincia e/o alla Regione di personale specifico su suggerimento

dell’ASL, assistenza specialistica per l’autonomia e la comunicazione a favore degli alunni con

handicap secondo legge Regionale 2785 “ Norme per il diritto allo studio” assistenti alla

comunicazione, educatori o ausiliari oppure collaboratori scolastici, all’interno delle funzioni

aggiuntive previste dal loro contratto collettivo di lavoro);”

Didattica di ricerca e attenta ai diversi stili cognitivi e di apprendimento degli alunni.

Occorre tenere presenti i diversi stili di apprendimento di tutti i nostri allievi e in particolar

modo adoperarsi nella scelta dei metodi correlati a questi, al fine di favorire il più largamente

possibile la “transcodificazione” dei saperi a vari livelli di difficoltà. Il modello cooperativo con

ruoli adeguati, il tutoring, la didattica per problemi reali diventa efficace nella stretta

collaborazione tra insegnanti curricolari che conoscono meglio un campo di sapere, la sua

epistemologia e docenti di sostegno, che conoscono meglio l’alunno, con le sue caratteristiche,

i suoi bisogni; la continua ricerca di punti di contatto tra obiettivi curricolari dei vari saperi

disciplinari e i livelli di performance degli allievi suffragata da strumenti innovativi non può

che tradurre una didattica inclusiva.

Sperimentazione della flessibilità e configurabilità delle soluzioni informatiche per molteplici

applicazioni e personalizzazioni;

Documentazione delle varie esperienze e delle buone prassi in modo da renderle facilmente

disponibili, consultabili ed eventualmente replicabili

Il bisogno di formazione specifico degli insegnanti è volto alla realizzazione di buone prassi

inclusive. L’aggiornamento continuo e permanente, non può che rendere sempre più speciale

la normalità, arricchendo la didattica e le relazioni educative.

Elementi innovativi del Piano Inclusivo

Ecco di seguito illustrata la scelta degli attrezzi di lavoro di prassi usate nelle nostre aule e

laboratori: ausili, software, hardware, strumenti, “facilitatori”, finalizzati a intervenire sul

disagio psicofisico, svantaggio, DSA, ma interessanti per tutti gli allievi.

Obiettivi trasversali correlati all’uso delle nuove tecnologie:

▪ Capacità di apprendere per “costruttivismo interazionista” e performance di tutorship,

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avvalendosi di una varietà di strumenti e risorse informatiche;

• Capacità di relazionarsi in attività di apprendimento guidato o problem solving

attraverso le nuove tecnologie

• Capacità di argomentare in modo reticolare e non lineare (nel gruppo classe-classi-

docenti Istituto-rete) in attività didattiche con insegnanti e allievi dello stesso e di

altri Istituti.

Obiettivi educative formativi:

▪ Potenziare i prerequisiti cognitivi di base: leggere, scrivere, ascoltare

▪ Potenziare la memoria, la concentrazione e la riflessione;

▪ Acquisizione del metodo sperimentale;

▪ Sviluppare la capacità di codificare in un linguaggio tecnico e scientifico;

▪ Educare ad un sapere unitario e multidisciplinare;

▪ Acquisizione di un metodo di studio efficace, che migliori il rendimento (che

economizzi il tempo e che eviti il nozionismo);

▪ Sapersi relazionare in modo adeguato con i coetanei e con gli adulti

nell’apprendimento cooperativo;

• Saper rispettare le regole all’interno del gruppo;

• Essere personalmente responsabili nel portare a termine gli impegni assunti;

Strategie

Le strategie metodologiche, per raggiungere gli obiettivi educativi e didattici, sono dai nostri

docenti, selezionate in relazione ai bisogni reali degli allievi e alle opportunità richieste dagli

argomenti di studio. L’innovazione tecnologica, diffusa nella didattica quotidiana, mirerà a

migliorare e a ottimizzare le modalità dell’apprendere.

Il passaggio da una didattica trasmissiva a una laboratoriale, interattiva per l’intera classe, dà

luogo ad un apprendimento condiviso, dove alunni e insegnanti insieme costruiscono il

processo che porta alla conoscenza, avvalendosi di linguaggi multimediali condividono,

manipolano contenuti anche a distanza e in tempo reale.

I mezzi e gli strumenti

Registri, Diari di bordo, Computer, scanner, scanner a penna, cuffie, microfono, webcam,

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schede operative organizzate su “quadernoni personalizzati”, e-book, progettati per avviare ad

un ordine metodologico, e mirate al potenziamento dei prerequisiti, dell’apprendimento

(attenzione, concentrazione, discriminazione, classificazione, organizzazione spazio-tempo,

comprensione e analisi del testo, di ortografia); libri di testo, libri digitali, testi alternativi,

schemi riassuntivi, immagini, disegni.

Metodologie:

Da preferire la lezione interattiva, partecipata, con attività di gruppo e “individualizzati” al

bisogno;

Metodo sperimentale per stimolare la curiosità, l’intuizione, la creatività e l’operatività, in modo

che la scoperta dei fenomeni diventi, non solo specifico apprendimento della disciplina, ma

sviluppo di abilità;

Ricerca della transcodificazione, degli obiettivi, performances filmabili, a volte non visibili, ma

preziose soprattutto con allievi diversamente abili che possono consentire delle microanalisi,

“ingrandimenti” sui singoli micro obiettivi;

Monitoraggio e valutazione

Il monitoraggio sull’andamento dell’Inclusione sarà garantito da un “gruppo di pilotaggio”

composto da alcuni docenti dell’Istituto esperti nel campo delle tecnologie, da rappresentanti

del CTS, dell’A.I.D. e dell’Unical.

Sarà cura del gruppo di pilotaggio raccogliere gli elementi di valutazione forniti dalle diverse

componenti (docenti, alunni, genitori, esperti, partecipanti alle azioni di formazione) ed

elaborare una sintesi valutativa sull'intero progetto.

Valutazione degli allievi BES (H-DSA-altri BES)

L’apprendimento, sarà valutato nelle sue diverse dimensioni: metacognitive, cognitive e

motivazionali.

Tra gli indicatori generali di valutazione: votazioni trimestrali, debiti formativi, progressi

rispetto alla situazione di partenza, analisi delle frequenze.

La valutazione dei percorsi personalizzati, (PDP/PEI) basate sui punti di forza e punti di

criticità, per tutte le categorie di BES, deve garantire, nei consigli di classe, scelte coerenti,

trasparenti, nei confronti degli allievi e assunzioni di responsabilità collegiali equilibrate, mirate

alla crescita dell’allievo come “persona”, non dettate dal buonismo/pietismo, nel concedere aiuti

non indispensabili o peggio nel pretendere risposte impossibili.

Valutazione degli effetti di ricaduta sul curricolo. La valutazione sarà effettuata attraverso

strumenti che mettano in luce non solo le competenze acquisite ma anche e soprattutto le

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potenzialità e i punti di forza dell’allievo, in modo da poter elaborare interventi didattici e

strategie d’apprendimento efficaci.

Le informazioni saranno raccolte attraverso appositi registri che andranno a tradurre oltre alle

conoscenze, competenze, abilità, l’osservazione diretta degli atteggiamenti affettivi e cognitivi

dello studente, test, questionari a risposta aperta e chiusa, schede di osservazione e check list.

Le verifiche correlate agli obiettivi specifici attivate dai software, hardware, strumenti

facilitatori saranno iniziali, intermedie e finali per accertare le competenze acquisite.

Tra gli indicatori generali di valutazione: votazioni trimestrali, debiti formativi, progressi

rispetto alla situazione di partenza, analisi delle frequenze.

Prove di verifiche oggettive correlate agli obiettivi specifici degli elementi innovativi e

osservazioni in itinere, per quanto riguarda:

• L’uso degli strumenti multimediali;

• Il livello di autonomia raggiunto nello studio;

• Il livello delle conoscenze e competenze acquisite nelle varie discipline;

Valutazione degli alunni in situazione di handicap

Legge del 5 febbraio 1992, n. 104

Gazzetta Ufficiale del 17 febbraio 1992, n. 39 S.O. n. 30

Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate

artt.12 e 13 della O.M. 90/2001.

Articolo 16 Valutazione del rendimento e prove d'esame. Art. 15 ( O.M.90/2001)

Diverse tipologie di “percorso scolastico” (ovvero di programmazione) può seguire un

allievo diversamente abile. Può avvalersi di una:

Programmazione uguale o equipollente a quella della classe (con obiettivi riconducibili a

quelli della classe).

Programmazione differenziata.

Programmazione uguale o equipollente a quella della classe. Il primo percorso è attuabile

con alunni con disabilità esclusivamente motoria o sensoriale (vista, udito) e in taluni casi di

disabilità cognitiva di grado lieve. Lo studente segue in tutte le materie il programma previsto

per la classe svolgendo le medesime prove di verifica (o equipollenti).E’quella che, seppur

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impropriamente, viene comunemente definita “programmazione per obiettivi minimi”.

Questo percorso prevede:

il raggiungimento degli obiettivi minimi comuni a tutta la classe.

I contenuti sono gli stessi dei compagni, anche se si punterà all’acquisizione delle conoscenze

e delle competenze fondamentali.

Per gli studenti che la seguono è possibile prevedere:

A) Un programma minimo, con la ricerca dei contenuti essenziali delle discipline.

B) Un programma equipollente, con la riduzione parziale e/o la sostituzione dei contenuti,

ma ricercando la medesima valenza formativa (art. 318 del D.L.vo 297/1994).

Le prove scritte di verifica sono le stesse della classe: possono tuttavia essere predisposte prove

equipollenti (art.16, legge 104 del 1992) che potranno adottare modalità diverse (es. prove di

V/F o a scelta multipla, anziché domande aperte), presentare un numero inferiore di esercizi o

prevedere un maggior tempo di esecuzione e sviluppare contenuti culturali e professionali

differenti.

Le interrogazioni saranno programmate. Potranno essere “frazionate” in più momenti o

circoscritte a pochi argomenti preventivamente concordati.

La valutazione è la stessa della classe, con una particolare attenzione alle specifiche difficoltà

certificate.

Gli alunni che seguono questa programmazione potranno sostenere gli esami e conseguire il

diploma, svolgendo anche prove equipollenti.

Le prove equipollenti, devono permettere l’accertamento di una preparazione globale

conforme a quella della classe e, nel caso di esame di Stato, il raggiungimento, da parte del

candidato, della soglia di competenza giudicata necessaria ai fini del rilascio del titolo di studio.

La prova equipollente deve quindi necessariamente essere elaborata tenendo presenti le

difficoltà dell’allievo (conseguenti al suo deficit) e le sue potenzialità, avendo allo stesso

modo ben chiari gli obiettivi che quella determinata prova si prefigge di verificare. La

predisposizione di tali prove richiede un lavoro di stretta collaborazione tra docente di sostegno

e docente disciplinare e, in generale, un lavoro di equipe dell’intero consiglio di classe.

E’ necessario sottolineare, perciò, che la sola presenza di una certificazione e quindi del docente

di sostegno, non pregiudica in alcun modo il percorso scolastico di un allievo né, tanto meno, il

conseguimento del diploma.

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Programmazione differenziata. Il secondo percorso è generalmente indicato per alunni con

disabilità cognitiva di grado medio o grave. Allo studente vengono proposti contenuti

disciplinari diversi da quelli della classe.

Questa programmazione prevede:

lo svolgimento di contenuti idonei e funzionali ai bisogni educativi e alle effettive potenzialità

dell’alunno. Particolare attenzione viene rivolta allo sviluppo delle abilità sociali e strumentali

di base finalizzate ad un possibile, successivo inserimento nel mondo del lavoro.

Le verifiche sono relative esclusivamente alle attività svolte.

La valutazione considera il percorso educativo compiuto dall’alunno e certifica le conoscenze

e le competenze acquisite. Il Consiglio di classe, valuta i risultati dell'apprendimento, con

l'attribuzione di voti relativi unicamente allo svolgimento del citato piano educativo

individualizzato e non ai programmi ministeriali per il perseguimento degli obiettivi del piano

educativo individualizzato. I predetti alunni possono, di conseguenza, essere ammessi alla

frequenza dell'anno successivo o dichiarati ripetenti anche per tre volte in forza del disposto di

cui all’art.316 del D.Lvo 16.4.1994, n.297. In calce alla pagella degli alunni medesimi, deve

essere apposta l’annotazione secondo la quale la votazione è riferita al P.E.I e non ai programmi

ministeriali ed è adottata ai sensi dell'art.14 dell’O.M.90/2001.

Gli alunni valutati in modo differenziato come sopra possono partecipare, al termine della

frequenza dell’ultimo anno di corso, possono partecipare all’esame di Stato (O.M.26/07)

svolgendo prove differenziate coerenti con il percorso svolto e finalizzate solo al rilascio di un

attestato di crediti formativi (art.17, comma 4, dell’O.M. n.29/2001). Tale attestazione può

costituire, in particolare quando il piano educativo personalizzato preveda esperienze di

orientamento, di tirocinio, di stage, di inserimento lavorativo, un credito formativo spendibile

nella frequenza di corsi di formazione professionale nell'ambito delle intese con le Regioni

e gli Enti locali.

All’inizio dell’anno scolastico, dopo un periodo di osservazione, il Consiglio di classe stabilisce

il percorso didattico più idoneo alle reali capacità ed esigenze dell’alunno in situazione di

handicap, in accordo con la famiglia.

La scelta del consiglio di classe in merito al percorso da far seguire ad uno studente,

assume pertanto un’importanza cruciale ai fini non solo dell’esito dell’iter scolastico ma

anche ai fini del progetto di vita della persona stessa. E’ una decisione che deve basarsi su dati

certi, raccolti dopo un periodo di osservazione. Tutto ciò, naturalmente per dare al maggior

numero di allievi con certificazione, tenendo conto delle loro difficoltà ma anche delle

loro potenzialità, la possibilità di seguire un percorso che, può portare al

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conseguimento di un titolo di studio avente valore legale. E’ importante ancora evidenziare

il ruolo cruciale e decisivo della famiglia in tema di valutazione. Se, infatti, un consiglio di

classe intende adottare una valutazione differenziata (percorso 2), in base al comma 5,

deve darne tempestiva comunicazione alla famiglia dello studente, la quale è chiamata ad

esprimere un formale consenso entro il termine fissato dalla scuola. Qualora la famiglia si

dichiari contraria alla modalità valutativa decisa dal consiglio di classe, l’alunno dovrà

essere valutato come gli altri suoi compagni, cioè in base agli artt. 12 e 13 della medesima

ordinanza ministeriale. Sempre l’art. 15 prevede la possibilità che un consiglio di classe,

qualora ritenga che uno studente, durante il percorso formativo, sia in grado di raggiungere gli

obiettivi didattici previsti dai programmi ministeriali, esprima la valutazione rifacendosi agli

artt. 12 e 13 (passando quindi da un percorso 2 ad un percorso 1), senza necessità di prove di

idoneità relative all’anno o agli anni precedenti, in quanto il consiglio stesso è già in possesso

di tutti gli elementi di valutazione (comma 4). Naturalmente, si può verificare anche il

passaggio contrario, ovvero da un percorso 1 ad un percorso 2.

Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche e sensoriali non si procede, di norma, ad

alcuna valutazione differenziata; è consentito, tuttavia, l'uso di particolari strumenti didattici

appositamente individuati dai docenti, al fine di accertare il livello di apprendimento non

evidenziabile attraverso un colloquio o prove scritte tradizionali. I tempi più lunghi

nell'effettuazione delle prove scritte e grafiche, previsti dal terzo comma dell’art.318 del D.Lvo

n.297/1994, riguardano le ore destinate normalmente alle prove ma non possono comportare di

norma un maggior numero di giorni rispetto a quello stabilito dal calendario degli esami.

Valutazione e verifica DSA

Predisposizione del Piano personalizzato (DM 5669 /2011 (decreto attuativo legge 170/2010) ,

M) n°8 del 6/3/2013, nota 2563 del 22/11/2013) e stesura relazione finale. Le modalità di

valutazione tengono conto dei progressi, ma anche delle conquiste e delle difficoltà in tutte

le discipline dove le DSA (dislessia, disortografia, discalculia, disgrafia) si manifestano; la

valutazione è correlata al Piano didattico personalizzato dove ogni docente

per la propria disciplina concorda con l’allievo e la famiglia (patto formativo), gli strumenti

compensativi, le misure dispensative, le strategie inclusive, gli obiettivi disciplinari

personalizzati e i parametri di valutazione adottati. La valutazione scolastica, periodica e finale,

degli alunni e degli studenti con DSA deve essere coerente con gli interventi

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pedagogico-didattici.

Strategie compensative tabella delle misure, tabelle delle formule, calcolatrice, registratore,

cartine geografiche e storiche, tabelle della memoria di ogni tipo computers con programmi di

videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale, commisurati al singolo caso cassette

registrate dizionari di lingua straniera computerizzati, tabelle, traduttori richiesta alle case

editrici di produrre testi anche ridotti e contenenti audiocassette o cd-rom.

Strumenti dispensativi: lettura a voce alta, scrittura veloce sotto dettatura, lettura di consegne,

uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline; dispensa dallo studio delle lingue

straniere in forma scritta a causa delle difficoltà rappresentate dalla differenza tra scrittura e

pronuncia; tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio, mediante una adeguata

organizzazione degli spazi ed un flessibile raccordo tra gli insegnanti; organizzazione di

interrogazioni programmate; assegnazione di compiti a casa in misura ridotta; possibilità d'uso

di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine.

Verifiche programmate e concordate con l’alunno\a; • Verifiche orali a compensazione di

quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera); • Valutazioni più attente alle conoscenze e alle

competenze di analisi, sintesi e collegamento piuttosto che alla correttezza formale; • Strumenti

e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe concettuali, mappe cognitive,

calcolatrice, tavola pitagorica…); • Prove informatizzate; • Tempi più lunghi per l’esecuzione

delle prove; • Pianificazione prove di valutazione formativa

Gli alunni stranieri: la valutazione Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, MIUR 2014 -Possibile

adattamento dei programmi per i singoli alunni -Formalizzazione di un vero e proprio piano

didattico personalizzato solo in via eccezionale -Valutazione che tenga conto, per quanto

possibile, della loro storia scolastica precedente, degli esiti raggiunti, delle caratteristiche delle

scuole frequentate, delle abilità e competenze essenziali acquisite. Non abbassare gli obiettivi

ma adattare gli strumenti e le modalità con cui attuare la valutazione

Gli alunni con BES non certificati

Si favorirà la personalizzazione e individualizzazione dell’apprendimento secondo quanto

stabilito dalla legge 28 marzo 2003, n. 53, in coerenza con il principio di autonomia delle

istituzioni scolastiche e secondo i principi sanciti dalla Costituzione" (art. 1), nel rispetto dei

ritmi dell'età evolutiva, delle differenze e dell'identità di ciascuno e delle scelte educative

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della famiglia)

Per gli studenti in situazione di svantaggio, non sono previste modalità differenziate di verifica

e tuttavia i criteri di valutazione dovranno tener conto della situazione dello studente e del

progetto personalizzato (PEP) portato avanti in corso d’anno. Per altre situazioni di alunni con

difficoltà di apprendimento di varia natura, formalmente individuati dal Consiglio di classe,

devono essere fornite dal medesimo organo utili e opportune indicazioni per consentire a tali

alunni di sostenere adeguatamente l’esame di Stato

L’istituto ogni anno scolastico predispone il Piano per l’Inclusione, relazionando proprio sul

processo di inclusività agito, sullo stato dell’arte in merito agli interventi inclusivi attivati in

itinere e sul miglioramento globale che si intende realizzare attraverso tutte le specifiche risorse

possedute.

Si può visionare il Protocollo di Accoglienza alunni BES e il PAI nella sezione allegati

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RECUPERO E APPROFONDIMENTO

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Interventi didattico-educativi di recupero

Le attività di sostegno e recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del Piano

dell’offerta formativa. Al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi d’ apprendimento e

contrastare l’insuccesso scolastico nonché favorire la motivazione, l’istituto mette in atto

diverse strategie per il recupero delle carenze evidenziate.

RECUPERO IN ITINERE

E’ rappresentato dalle attività di recupero proposte dal docente durante le ore curricolari e può

prevedere interventi in forma di

Riallineamento: è attivato nel primo mese di scuola ed è finalizzato ad eliminare eventuali

disparità relativamente al possesso dei prerequisiti ritenuti necessari per affrontare in modo

proficuo gli argomenti del nuovo anno scolastico

Pausa didattica: è effettuata in corso d’anno e consiste nell’interruzione del programma per

svolgere attività di recupero rivolte all’intero gruppo classe o differenziate in funzione dei

diversi livelli presenti nella classe. Le attività proposte sono definite in piena autonomia dal

docente e sono calibrate in funzione del tipo di difficoltà riscontrato, secondo la logica della

didattica su misura. Esse possono prevedere la proposta di esercitazioni e spiegazioni

aggiuntive anche in forma laboratoriale, lavori di gruppo, cooperative learning, utilizzo delle

nuove tecnologie e di audiovisivi, realizzazione di ricerche e prodotti multimediali.

Interventi individualizzati: l’insegnante dedica una parte della lezione per attività di recupero

rivolte ad un piccolo gruppo di allievi a cui assegna delle attività di rinforzo specifiche e/o delle

indicazioni di lavoro personalizzate.

RECUPERO EXTRACURRICOLARE

Si svolge in orario pomeridiano e si articola in:

Corsi di recupero:

Questa forma d’ intervento è attivata nei confronti degli alunni che in sede di valutazione

periodica e finale presentino una o più insufficienze. L’attività è seguita sempre da una verifica

per l’accertamento del recupero delle carenze. L’ attività svolta dovrà essere

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debitamente documentata utilizzando l’apposito registro che, oltre alle eventuali verifiche

scritte e/o grafiche, dovrà contenere, per ogni alunno, l’indicazione del tipo di prova, degli

argomenti, della griglia di valutazione con relativo voto

RECUPERO CARENZE DOPO LO SCRUTINIO FINALE

Saranno attivati corsi di recupero nelle varie materie compatibilmente con le risorse finanziarie

disponibili e con la possibilità di costituire gruppi omogenei di studenti. I corsi saranno

organizzati per le materie d’ indirizzo e per quelle di base. Sarà di volta in volta valutata

l’opportunità di attivare moduli di recupero per altre discipline. Dopo lo scrutinio finale i corsi

di recupero saranno effettuati dopo la data fissata per la terza prova scritta dell’Esame di Stato

secondo il calendario che sarà esposto all’albo e sul sito web dell’Istituto. Nel recupero estivo

in caso di gruppi costituiti da alunni di classi diverse, il docente titolare della disciplina per

raccordarsi con il docente incaricato dell’intervento di recupero preparerà una scheda con gli

obiettivi minimi e i bisogni formativi dell’alunno al fine di predisporre gli strumenti idonei al

recupero. Particolare cura dovrà essere prestata nel documentare le attività svolte. Sull’apposito

registro, da ritirare in segreteria didattica, devono essere registrate:

le presenze al corso;

i contenuti svolti;

le prove effettuate.

Gli studenti, destinatari degli interventi di recupero, sono tenuti sia alla frequenza dei corsi che

all’obbligo di sottoporsi alle verifiche. Qualora i genitori o gli esercenti la patria potestà non

ritengano di avvalersi dell’opportunità offerta dalla scuola, debbono comunicarlo per iscritto

alla scuola stessa, pur mantenendo l’obbligo per l’alunno di sottoporsi alla verifica finale.

CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI

Per gli interventi di recupero estivo si affida al Dirigente Scolastico la scelta dei docenti

indicando le seguenti priorità:

docenti interni;

docenti esterni;

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70

CALENDARIO VERIFICHE PER GLI ALLIEVI CON SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO

Il calendario delle verifiche finali di saldo dei debiti sarà affisso all’albo dell’istituto e

pubblicato sul sito web.

Iniziative per valorizzare le eccellenze

Al fine di promuovere e valorizzare gli studenti maggiormente dotati, motivati e impegnati,

l’ITIS promuove e partecipa ad attività che rappresentano un significativo complemento

dell’attività ordinaria.

Le iniziative tendono ad incoraggiare l’impegno, la partecipazione e l’interesse di tutti e a

creare un positivo clima di emulazione.

In particolare, l’Istituto partecipa:

• Alle Olimpiadi di Matematica organizzate con gare interne alla

scuola, gare provinciali, gare nazionali;

• Gare nazionali e internazionali di robotica educativa ;

• Gare nazionali di elettronica;

• Gare nazionali di Chimica

• Gare nazionali di informatica e problem solving;

• Certificazione CISCO

• Certificazione CAMBRIDGE

• Concorsi nazionali con il patrocinio del MIUR

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71

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

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72

RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA

Per il raggiungimento del successo formativo, la scuola ritiene necessaria una collaborazione

costante e capillare con la famiglia attraverso diversi strumenti/modalità:

Patto educativo di corresponsabilità: approvato dal Collegio docenti, intende definire in

maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma,

studenti e famiglie (DPR 235/2007, art.3). Il Patto Educativo, sottoscritto dal Dirigente

Scolastico, da un genitore e dallo/a studente/ssa, ha validità pluriennale corrispondente agli

anni di frequenza dell’alunno;

Registro elettronico: Si tratta di un sistema avanzato di gestione dei dati relativi alla

valutazione e alla frequenza degli alunni. I genitori possono accedere, con una password

individuale, al servizio via Internet per conoscere i voti e le note disciplinari. Per accedere al

sistema ogni famiglia deve utilizzare un proprio CODICE PERSONALE e una PASSWORD

(forniti dalla segreteria scolastica). In tale modo è salvaguardata la riservatezza dei dati

personali. Il codice e la password seguiranno l'alunno in tutto il percorso scolastico;

Colloqui individuali settimanali: il ricevimento avviene in un dato giorno e in una data ora

scelta dal docente;

Incontro scuola-famiglia: i genitori hanno la possibilità di incontrare i docenti del consiglio

di classe. La data è comunicata tramite gli alunni e consultabile sul sito internet;

Consigli di classe aperti ai genitori e agli studenti programmati nel piano delle attività.

Per discutere particolari problemi è possibile convocare un Consiglio di Classe straordinario.

Il Consiglio di Classe può essere convocato dal Dirigente Scolastico al di fuori del normale

calendario, anche su richiesta dei docenti e/o dei rappresentanti dei genitori, quando si

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73

verifichino situazioni di eccezionalità e di urgenza che richiedono il confronto tra tutte le

componenti del Consiglio di Classe.

Sito web dell’istituto www.itimonaco-cosenza.gov.it/dal quale è possibile avere tutte le

informazioni di carattere organizzativo più generale delle classi e dell’istituto, in particolare:

orario scolastico delle lezioni

libri di testo

orario di ricevimento dei genitori

albo online con tutte le circolari interne

news sulle iniziative didattiche

comunicazioni sui corsi di recupero o di sostegno rivolti agli studenti

calendario scolastico ed altro.

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ORIENTAMENTO

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75

ORIENTAMENTO

L’orientamento non deve essere inteso esclusivamente come educazione alla

decisionalità e alla scelta, ma cultura dell’innovazione, del cambiamento,

dell’intraprendere, dell’imprenditorialità personale, il tutto in un processo formativo

continuo.

In conformità con le Linee Guida in materia di Orientamento (C.M.43/09), dopo

un’attenta analisi dei bisogni, il Collegio Docenti ha discusso e programmato per l’attuale

anno scolastico, come parte integrante del POF, ma con una sua autonomia

progettuale e metodologica, un articolato insieme di interventi e attività.

L’istituto svolge, in collaborazione con le scuole medie, in una logica di continuità,

attività d’ informazione ed orientamento, accogliendo alunni della scuola media e/o

inviando propri docenti nelle loro sedi, per fornire a studenti e famiglie delle classi terze delle

scuole medie, elementi utili alla scelta del possibile indirizzo di studio.

L’attività di orientamento in ingresso, si sviluppa in maniera particolarmente intensa

tra dicembre e febbraio, nella fase delle iscrizioni, con iniziative varie ed innovative, quali:

• Predisposizione di una brochure che illustra le attività dell’Istituto e il

curricolo. Il pieghevole viene distribuito agli alunni delle Scuole Medie del bacino d’utenza

durante gli incontri di Promozione.

• Realizzazione DVD di Promozione dell’Istituto.

• Predisposizione e realizzazione di visite guidate da parte degli allievi delle 3^ classi

delle Scuole Medie nell’Istituto. I visitatori possono rendersi conto delle strutture e

delle attrezzature dei nostri laboratori anche attraverso la partecipazione ad

esperimenti. L’attività ha la finalità di fornire agli allievi delle scuole medie elementi

di giudizio per una scelta adeguatamente motivata.

• Partecipazione dei docenti del gruppo di lavoro ad incontri mattutini e/o pomeridiani

organizzati dalle Scuole Medie sia con gli allievi che con i loro genitori per illustrare

il PTOF dell’Istituto e per attivare dei mini corsi di robotica educativa ai futuri utenti

• Organizzazione e gestione della manifestazione “Open Day” durante la quale

l’Istituto accoglie gli studenti e le loro famiglie per illustrare concretamente il piano

dell’offerta formativa.

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76

• Visite guidate ai laboratori dell’indirizzo Meccanica e meccatronica, Elettronica ed

Elettrotecnica, Informatica e Telecomunicazione, per acquisire maggiori elementi al

fine di effettuare una scelta motivata e convinta.

L’attività di Orientamento in uscita destinata agli alunni delle 5^ classi per il prosieguo

degli studi Universitari o l’inserimento nel mondo del lavoro si articola nelle seguenti fasi:

• Organizzazione e gestione di visite presso l’Università della Calabria

• Conferenze di Orientamento per la partecipazione a concorsi per l’accesso alla

carriera militare.

• Alternanza scuola-lavoro.

• Partecipazione a fiere, manifestazioni, convegni

L’orientamento longitudinale promuove l'apprendimento in tutto l'arco della vita e

assicura a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le

capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, coerenti con le attitudini e le

scelte personali. La centralità della fase formativa rimane un nodo strategico che porta gli

allievi a valutare se stessi e a chiedersi “chi sono?” e “dove vado?”, guidandoli verso una

gestione consapevole ed efficace delle scelte future. Per questo, l’istituto offre ai propri

studenti l'opportunità di mostrare e socializzare le competenze acquisite, la crescita personale

il raggiungimento dei propri obiettivi, attraverso E-PORTFOLIO.

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ALTERNANZA SCUOLA _LAVORO

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Organizzazione Alternanza Scuola Lavoro (ASL).

Soggetto Progettazione Gestione Valutazione Diffusione

Dirigente

Scolastico

Supervisiona le

progettazioni

provenienti dai

Consigli di classe. Monitora

l’andamento delle attività di alternanza.

Coordina l’organo di staff

dell’ASL e le attività dei

Consigli di classe

Monitoraggio interno della

qualità delle partnership

Analisi e valutazione dei

percorsi di ASL

Diffusione del

progetto e dei

risultati.

Promozione

attività di

orientamento

Dsga

Fornisce il budget di

spesa per le attività

ASL

Gestisce gli aspetti

finanziari- amministrativi,

giuridici dei progetti

Monitoraggio interno sulla

rendicontazione

Restituzione al

DS ed all’organo di

staff dei

feedback

inerenti gli aspetti giuridici

finanziari amministrativi

dei progetti

Organo di

staff ASL

Collabora con il DS e

con il DSGA ed in

concerto con tali

organi fornisce ai

Consigli di Classe i

parametri necessari

alla progettazione dei

percorsi di alternanza

scuola lavoro.

Predispone le convenzioni

con gli enti ospitanti.

Assistenza e formazione dei

tutor scolastici.

Aggiornamento della

sezione web Alternanza

Scuola Lavoro presente sul

sito istituzionale

scolastico.

Inserimento nel Portale Sidi

dei risultati dell’alternanza

Scuola Lavoro.

Controllo e riscontro della

presenza di tutta la

documentazione prevista dalla

L.107/15 in merito ai progetti

di Alternanza Scuola Lavoro.

Assistenza al reparto

amministrativo in merito ai

pagamenti per esperti esterni, tutors ed acquisto di materiali necessari ai percorsi di ASL

Riporta al

Dirigente

Scolastico i

risultati delle

attività ASL.

Pubblicazione

dei percorsi

nell’apposita

sezione web del

sito istituzionale

scolastico.

Consiglio

di

classe

Individua il

fabbisogno degli

studenti ed individua i

partners con cui

stipulare le

convenzioni

Individua le competenze da

raggiungere, in

relazione al profilo in

uscita dello studente.

Progetta o Co-

progetta con l’ente

ospitante partner

individuato, tenuto

conto della presenza

di allievi B.e.s. il

percorso formativo.

Elabora unità di

apprendimento attinenti.

Definisce ed approva il

percorso e l’articolazione

del progetto.

Individua la temporalità

delle fasi di alternanza.

Individua e nomina i tutor

interni (in base alla

candidatura volontaria,

possibilmente almeno 2).

Prende gli opportuni

provvedimenti in caso di

problematiche disciplinari

e/o di frequenza nei

percorsi di Alternanza

Scuola Lavoro.

Valutazione dei risultati

dell’unità di apprendimento.

Valutazione delle attività ASL

in sede di scrutinio.

Acquisizione delle

certificazioni sulle

competenze sviluppate;

procede:

a) alla valutazione degli esiti

delle attività di alternanza e

della loro ricaduta sugli

apprendimenti disciplinari e sul

voto di condotta;

b) all’attribuzione dei crediti

scolastici;

Monitoraggio e

diffusione dei

risultati degli

studenti

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79

Valuta ed approva le

personalizzazioni dei

percorsi ASL tenuto

conto dei bisogni degli studenti/famiglie

Coordinatori

di indirizzo

Individua per ogni

indirizzo le strutture

ospitanti ed i percorsi

più idonei.

Comunica all’organo di

staff e suggerisce ai

Consigli di Classe i

percorsi ASL

Supporta il DS nella

valutazione delle strutture

ospitanti.

Elabora report

sulla qualità dei

percorsi.

Tutor

Scolastico

Elabora con il tutor

aziendale il percorso

di alternanza scuola

lavoro secondo le

indicazioni delle

Linee Guida

Ministeriali.

Individua le

competenze in entrata

degli studenti. Svolge

funzioni di

coordinamento per le

attività ASL

all’interno dei

Consigli di Classe

Raccorda l’esperienza in

aula con quella presso

l’ente ospitante.

Controlla la corretta tenuta

del Registro Presenze,

monitora la frequenza degli

studenti

coordinandosi con i tutor

aziendali e si raccorda con i

Consigli di classe per gli

opportuni provvedimenti in

caso di problematiche

disciplinari e/o di frequenza

ASL

Assiste e guida lo studente

nei percorsi di alternanza e

ne verifica il corretto

svolgimento.

Gestisce le relazioni con il

contesto in cui si sviluppa

l’esperienza.

Monitora le attività e

affronta le eventuali

criticità.

Distribuisce e raccoglie i

patti formativi verificandone la

completezza.

Valuta l’attuazione del

percorso formativo.

Elabora l’Abstract del progetto,

le Certificazioni delle

competenze, la Relazione

finale, il foglio presenze

riepilogativo (alunni e tutor

scolastico).

Verifica le schede di

valutazione elaborate dall’ente

ospitante, i Diari di bordo ed i

Test di gradimento elaborati

dagli studenti. Consegna tutta

la documentazione previste

dalle Linee Guida Ministeriali

all’Organo di Staff.

Diffonde in

seno al

Consiglio di

Classe esigenze

e criticità

emerse dai

percorsi.

Fornisce

feedback agli

organi di staff

ASL

Tutor

esterno

Partecipa all’idea

progettuale

Coopera con il tutor

scolastico per la

produzione

dell’abstract del

progetto e per le

competenze in uscita

secondo le indicazioni delle

Linee Guida

Ministeriali

Controllo frequenza

studenti presso l’ente

ospitante. Raccordo

esperienze esterne con

quella in aula.

Garantisce la formazione

degli studenti sui rischi

specifici aziendali e sui

regolamenti interni.

Pianifica ed organizza le

attività in base al progetto

formativo, coordinandosi

anche con altre figure

professionali presenti nella

struttura ospitante;

coinvolge lo studente nel processo di valutazione dell’esperienza;

Valuta l’attuazione del percorso

formativo.

Coopera con il tutor scolastico

per l’elaborazione delle

certificazioni delle

competenze, per

l’elaborazione report su

andamento attività formativa e

competenze acquisite.

Fornisce al tutor scolastico gli

elementi concordati per valutare

le attività dello studente e

l’efficacia del processo

formativo.

Valutazione

studenti. Fornisce i

feedback al

tutor scolastico.

Alunni

Partecipano all’idea

progettuale.

Aderiscono al

progetto consegnando

il patto di adesione

Elaborano il diario di

bordo delle attività

Elaborano il test di gradimento

dell’attività in alternanza.

Restituiscono i

feedback

sull’esperienza

al tutor scolastico.

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80

Destinatari e ore:

tutti gli alunni delle classi terze per circa 80 ore, delle classi quarte per 70 ore e quinte per 0 ore. Sarà

favorito l’inserimento dell’intero gruppo classe in uno stesso percorso. In caso di modifiche normative

il numero delle ore sarà adattato in misura percentuale. Per le Terze classi il monte ore complessivo

comprende 12 ore di “Formazione sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro rischio medio”, da attuare

presso la scuola nel periodo di novembre/ dicembre, possibilmente in tre incontri di 4 ore e

concentrati in tre giornate consecutive; le attività presso l’ente si svolgeranno successivamente. Il

corso sulla sicurezza si concluderà con un test finale e una certificazione;

Location: strutture facilmente raggiungibili con mezzi pubblici. Le eventuali esperienze all’estero

saranno considerate facoltative.

Tematiche: saranno attinenti al corso di indirizzo nei limiti delle disponibilità espresse dagli enti

ospitanti ed in base alle convenzioni stipulate.

Periodi: le fasce orarie saranno programmate indicativamente dalle 8,30 alle 13,30 e dalle 14.30

17.30 durante il periodo scolastico possibilmente in moduli settimanali.

L’attuazione dei percorsi prediligerà il periodo immediatamente successivo all'inizio del secondo

trimestre e del terzo trimestre

Le attività saranno organizzate secondo la matrice organizzativa dei compiti.

La selezione degli enti ospitanti terrà conto delle esperienze pregresse, privilegiando strutture ubicate

in città o immediatamente circostanti, facilmente raggiungibili con mezzi pubblici.

Ove possibile sarà favorito l’inserimento dell’intero gruppo classe in uno stesso percorso;

La circolare n.3050 del 04 ottobre 2018 ricorda che la legge 108/2018 ha prorogato al 1° settembre

2019 la partecipazione all’asl quale requisito d’accesso all’esame di Maturità. Pertanto, il mancato

raggiungimento del monte ore non preclude agli studenti frequentanti le quinte classi l’ammissione

agli esami.

Al fine di coordinare le attività di alternanza scuola lavoro è istituito un organo di staff ASL contattabile

mediante e mail all’indirizzo [email protected] Inoltre, un’area del sito web www.itimonaco-

cosenza.gov.it, è appositamente dedicata all’alternanza scuola lavoro.

La proposta dei contenuti generali dei percorsi asl sarà a cura dei coordinatori di indirizzo, mentre il

dettaglio dei contenuti specifici è demandato ai Consigli di classe.

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81

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

L’offerta formativa del nostro Istituto, è stata articolata in modo da soddisfare adeguatamente

i bisogni e gli interessi degli studenti, evidenziati attraverso il monitoraggio e la valutazione

dell’azione educativa, il dialogo con gli allievi e l’osservazione dei cambiamenti della società

e del territorio.

Accogliendo, quindi, le istanze della maggioranza di alunni e genitori, e constatata la validità

dei progetti attuati negli ultimi anni, quali strumenti efficaci e validissimi per l’innovazione

didattica, sono state programmate attività che, da un lato, tengono conto della necessità di

fornire agli allievi gli strumenti idonei ad un inserimento consapevole nella società odierna

(conoscenza delle lingue, padronanza dello strumento informatico, esperienza dei mezzi di

comunicazione e di informazione multimediali) e, dall'altro , agevolano l'apprendimento delle

materie curriculari, proponendo percorsi che rinforzino l'azione didattica tradizionale e

risultino, dunque, funzionali al raggiungimento del successo scolastico. Non è stato trascurato

il potenziamento delle aree che riguardano l'educazione civica, l'educazione alla legalità e alla

salute. Saranno, però, attivati solo i percorsi che prevedono almeno un gruppo classe di allievi

frequentanti. Ogni allievo è libero di partecipare a non più di due corsi pomeridiani, di seguito

presentati, scegliendo autonomamente, in base a interessi, attitudini, obiettivi personali.

Contenuti specifici, tempi e modi di realizzazione saranno comunicati non appena i

singoli progetti diventeranno operativi. Alla fine di ogni percorso, l’allievo, che abbia

frequentato con assiduità ed impegno, riceverà apposita certificazione

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82

Quadro sinottico progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa

a.s. 2019-2020

Descrizione

Priorità Rav

Contenuti

Destinatari

Ampliamento

curriculare

Risorse

interne

Risorse

dell’organico

dell’autonomia

Risorse

esterne

Alternanza

scuola- lavoro

Competenze di

cittadinanza

Collegare

sistematicamente

la formazione in

aula con

l’esperienza pratica,

arricchendo i

percorsi con

l’acquisizione di

esperienze

spendibili nel

mondo del lavoro

AAlunni del

triennio

Obbligo di legge

Docenti

interni

Tutor

aziendali

PROGETTI PER LA VALORIZZAZIONE, IL POTENZIAMENTO E IL RECUPERO DELLE COMPETENZE MATEMATICHE –

TECNICHE E SCIENTIFICHE

Olimpiade di

Risultati

scolastici

Preparazione

alle gare

Alunni con

valutazione

Arricchimento Docenti

interni

informatica territoriali e

nazionali

positiva in

informatica

Olimpiadi di Risultati delle Preparazione Alunni con Ampliamento Docente

matematica prove nazionali

standardizzate

alle gare

territoriali e

nazionali

valutazione

positiva in

matematica

interno

Competenze Preparazione Studenti Ampliamento Referente

Robocup

digitali alle gare

territoriali-

nazionali e

internazionali

motivati della robotica

Risultati Preparazione Alunni Ampliamento Referente

Olimpiadi di

Robotica

scolastici alle gare

territoriali e

nazionali

motivati della robotica

Gare di elettronica

Risultati

scolastici

Preparazione alle

gare

territoriali e

nazionali

Alunni con

valutazione

positiva in

elettronica

Arricchimento Docenti

interni

Giochi della

chimica

Risultati

scolastici

Preparazione alle

gare territoriali e

nazionali

Alunni di II

con

valutazione

positiva in

chimica

Arricchimento Docenti

interni

Risultati Preparazione Alunni di II Arricchimento Docenti

Giochi di Anacleto scolastici alle gare

territoriali e

nazionali

con

valutazione

positiva in

fisica

interni

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83

Team sviluppatori

ITIS

Competenze

digitali

Produzione di

software reale

Allievi del

triennio

Arricchimento Docente

interno

IOT per la salute Competenze di

cittadinanza

Produzione di un

apparecchio

elettromedicale

IV-V

elettronica

Arricchimento Docente

interno

Progetto Lauree

scientifiche

Orientamento Motivare gli

allievi a uno studio

attento delle

materie

scientifiche

Allievi del

triennio

Arricchimento Docente

interno

Realizzazione di un

blog

Competenze

digitali

Preparare gli

studenti a

realizzare un blog

VAI Arricchimento Docente

interno

Produzione di APP

per sistemi Mobile.

Competenze

digitali

Produrre App VAI Arricchimento Docente

interno

CERTIFICAZIONI

E.C.D.L. CoCompetenze

digitali

Moduli della

patente europea

del

computer

Alunni del

biennio

Ampliamento Docenti

interni

Step by step

Cambridge

certification

Competenze

linguistiche

Certificazioni

linguistiche

Alunni

dell’istituto

Arricchimento Docenti

interni

Cisco Competenze

digitali

Integrare i

contenuti

curriculari con

quelli previsti dal

syllabus CCNA

Exploration

Alunni

dell’istituto

Arricchimento Docenti

interni

PROGETTI PER LA VALORIZZAZIONE E IL POTENZIAMENTO DELLE DISCIPLINE MOTORIE

Attività motorie e

sportive extra-

curriculari

Competenze di

cittadinanza

Attività sportive:

Atletica

leggera,pallacanestro

,pallavolo,rafting

(con uscite

didattiche).ecc

Alunni

interessati+

H/BES/DSA

Ampliamento Referente

attività

sportiva

Collab. con gli

enti esterni

Progetto scuola

rugby

Competenze di

cittadinanza

rugby Alunni

interessati+

Ampliamento Docenti

interni

Collab.con gli

enti esterni

PROGETTI PER L’AMBIENTE

Guardiani della

costa

Competenze di

cittadinanza

Inquinamento e

biodiversità delle

coste

Alunni

interessati

Ampliamento Docenti

interni

Collab.con gli

enti esterni

Erasmus plus:

G.R.E.E.N

Competenze

di

cittadinanza

programmi

internazionali

di educazione,

gestione e

certificazione verde

Alunni

III IV V

Ampliamento Docenti

interni

Collab.con gli

enti esterni

Erasmus plus:

School green energy

and management

Competenze

di

cittadinanza

programmi

internazionali

di educazione,

gestione e

certificazione verde

Alunni

III IV V

Ampliamento Docenti

interni

Collab.con gli

enti esterni

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84

PROGETTI PER L’EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETÀ

Telethon 2019 Competenze Gli alunni Ampliamento Docenti Collaborazione

di parteciperanno Alunni del interni di con enti

cittadinanza alla biennio chimica esterni

manifestazione delle classi I

organizzata da

Telethon con

e II sez

A,B,C,D

prodotti indirizzo inf

ottenuti in

laboratorio sfruttando le

; sez. A , B

D,indirizzo elettr+

conoscenze e le H/BES/DSA

competenze

acquisite

PROGETTI PER LA VALORIZZAZIONE E POTENZIAMENTO DELLA CULTURA UMANISTICA-

SOSTEGNO ALLA CREATIVITÀ

Progetto

“Cinema”

Competenze di

cittadinanza

è una manifestazione

che diffonde la

cultura attraverso il

cinema stimolando gli

allievi alla

riflessione e alla rielaborazione su

temi di grande attualità’

Tutti gli alunni

Ampliamento Docenti interni

Teatro in

note:”l’ascolto”

Competenze

di cittadinanza

Scrittura creativa

e cortometraggi

Alunni

interessati

Ampliamento Docenti

interni

Teatro in lingua

inglese Risultati

scolastici

Comprensione della

lingua inglese

Alunni

interessati

Ampliamento Docenti

interni

PROGETTI PER LA LEGALITA’

Progetto Ciak:

Competenze

di

cittadinanza

Educazione alla

legalità

Alunni

motivati di

II -III -IV

Ampliamento Docenti

interni

Collaborazione con

enti esterni

Pollicino e Alice:

Educazione

all’ affettività

Competenze

di

cittadinanza

Educazione ai

sentimenti

IIA inf-

IIBinf-

IIEinf

Ampliamento Docenti

interni

Collaborazione con

enti esterni

PROGETTI PER LA DISPERSIONE

Il laboratorio di

Fisica come

strumento di

crescita culturale

Risultati

scolastici

Recupero delle

competenze di base

Allievi con

difficoltà

Arricchimento

Dispersione

”0”

Risultati scolastici

Recupero delle competenze di

base

Allievi con difficoltà

nelle discipline di

base

Arricchimento

PROGETTI PER LA PROMOZIONE DELL’INCLUSIONE

Opencoesione

Competenze

di cittadinanza

Comprendere

come le politiche di coesione,

intervengono nella politica comunale

Allievi

interessati

Arricchimento

Sportello di

ascolto

Competenze

di cittadinanza

Prevenzione-

informazione-sostegno

per alunni e genitori

Allievi e genitori

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85

PROGETTI PON e POR

La scuola offre agli alunni e ai docenti numerose attività extracurriculari grazie ai fondi

strutturali che l'Unione Europea mette a disposizione dei paesi membri per perseguire la

coesione e lo sviluppo economico-sociale nelle diverse regioni; fondi che l'Italia gestisce

attraverso il Quadro strategico nazionale - QSN ed i programmi operativi Nazionali e regionali

(PON e POR)

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VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

Le visite guidate (durata 1 giorno) i viaggi d'istruzione (durata più di 1 giorno) e le uscite

didattiche (orario curriculare) costituiscono un fondamentale arricchimento della formazione

umana e culturale dello studente. Le tre tipologie dovranno essere il risultato di progetto

realizzato in coerenza con le finalità della scuola. La caratteristica comune delle iniziative

didattico-culturali in argomento ha come finalità l’integrazione della normale attività della

scuola o sul piano della formazione generale della personalità degli alunni o sul piano del

complemento delle preparazioni specifiche in vista del futuro ingresso nel mondo del lavoro. È

necessario, perciò, che gli alunni siano preventivamente forniti di tutti gli elementi conoscitivi

e didattici idonei a documentarli sul contenuto delle iniziative stesse. I viaggi devono essere

funzionali agli obiettivi cognitivi, culturali e didattici peculiari della scuola Gli obiettivi

formativi che i viaggi si prefiggono consistono, per l'appunto, nell'arricchimento culturale e

professionale degli studenti che vi partecipano. I viaggi d'istruzione, così genericamente

denominati, comprendono una vasta gamma di iniziative, che si possono così sintetizzare:

• viaggi di integrazione culturale, in Italia, per promuovere negli alunni una migliore

conoscenza del loro paese nei suoi aspetti paesaggistici, monumentali, culturali; all'estero, per

constatare la realtà sociale, economica, tecnologica, artistica di un altro paese, specie dei paesi

aderenti all’Unione Europea;

viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo, essenzialmente finalizzati alle

acquisizioni di esperienze tecnico-scientifiche

. • viaggi-studio finalizzati al potenziamento della lingua inglese con l’opportunità di

effettuare uno stage linguistico con corso itinerante.

• visite guidate, presso complessi aziendali, mostre, monumenti, musei, gallerie, località

d'interesse storico-artistico, parchi naturali, ecc.

• viaggi connessi ad attività sportive, finalizzati a garantire agli allievi esperienze

differenziate di vita ed attività sportive.

Per i criteri relativi ai viaggi di istruzione consultare l’art.9 del regolamento di istituto

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SEZIONE 2 –ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE

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INFORMAZIONI GENERALI: Istituto Tecnico Industriale Statale “Antonio Monaco” SEDE: Cosenza, Via Giulia, 9 tel. e fax: 0984-411881 / 411145

SITO INTERNET: www.itimonaco-cosenza.gov.it

DIRIGENTE SCOLASTICO: Giancarlo Florio

DIRETTORE AMMINISTRATIVO: Costantino Ponti

PRIMO COLLABORATORE (VICARIO): Prof. Giuseppe Alimena

SECONDO COLLABORATORE: Prof. Massimo Bennardo

COORDINATORE ATTIVITA’ SPORTIVA :Prof. Vincenzo Caira

COORDINATORE CORSO SERALE: Proff. Gaeta Giuseppe e Gallo Giorgio

FUNZIONI STRUMENTALI

Area 1: GESTIONE DEL P.T.O.F. Prof.ssa Aiello L.

Area 2: SUPPORTO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA Prof. Rende F.

Area 3: SUPPORTO ALLA GESTIONE DEI PROGETTI D’ISTITUTO: PON POR ERASMUS Prof Bove L.

Area 4: SUPPORTO ALL'ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ PER RECUPERO IN ITINERE E

PER LA RIDUZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA Prof. Celestino D.

Area 5: ORIENTAMENTO Prof. Marino P.

REFERENTE PER L’INCLUSIONE-: Prof.ssa Orrico Francesca.

REFERENTE PER LA ROBOTICA: Prof. D’Ambrosio Michelangelo

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Tempo scuola

Suddivisione del periodo delle lezioni

Il Collegio dei Docenti ha deliberato di adottare il trimestre poiché più proficuo in quanto

consente:

1. una più razionale organizzazione degli spazi temporali in rapporto alla programmazione

didattico-educativa;

2. una più organica distribuzione delle verifiche per monitorare costantemente il processo

di apprendimento nelle singole discipline al fine di attivare i necessari interventi di

recupero.

Inizio delle lezioni

Il Collegio dei docenti dell’ITI “A. MONACO” conferma il calendario scolastico stabilito dalla

Regione, deliberando l’inizio delle lezioni il 16 settembre del 2019 con termine 09 giugno 2020

Orario delle lezioni

Ora LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI SABATO

1^ 8.10-9.00 8.10-9.00 8.10-9.00 8.10-9.00 8.10-9.00 8.10-9.10

2^ 9.00-10.00 9.00-10.00 9.00-10.00 9.00-10.00 9.00-10.00 9.10-10.10

3^ 10.00-11.00 10.00-11.00 10.00-11.00 10.00-11.00 10.00-11.00 10.10-11.10

4^ 11.00-12.00 11.00-12.00 11.00-12.00 11.00-12.00 11.00-12.00 11.10-12.10

5^ 12.00-12.50 12.00-12.50 12.00-12.50 12.00-12.50 12.00-12.50

6^ 12.50-13.40 12.50-13.40 12.50-13.40 12.50-13.40

*le seconde classi usciranno quattro giorni alla settimana alle 13.40 ** anche la IAinf e la IAelettr usciranno quattro giorni alla settimana alle 13.40

Orario di funzionamento dell’Istituto

Uffici di Segreteria:

Orario di ricevimento del pubblico

tutti i giorni: 10.00 – 12.00

pomeridiano: martedì e giovedì 15.00-18.00

DSGA: tutti i giorni dalle 11.00 alle 12.00

Biblioteca: tutti i giorni come da orario delle lezioni

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90

COORDINATORI DI CLASSE BIENNIO

CLASSE COORDINATORE

1AI Campolongo Marialuigia

2AI Chiodo Elvio

1BI Orrico Francesca

2BI De Luca Franca

1CI Benvenuto Francesca

2CI Marino Pasquale

1DI Ruffolo Maria

2DI Ruffolo Maria

1EI Curcio Loredana

2EI Naccarato Loredana

1FI Cozza Eugenio

2FI D’Ambrosio Donatella

1GI Rossi Michelino

1AE Ruffolo Daniela

2AE Genise Anna Rosa

1BE Marchianò Antonia

2BE Gallo Concetta

1CE Della Mura Giuseppina

2CE Marino Pasquale

1AM Della Mura Giuseppina

2AM Rossi Michelino

1BM Gallo Pasquale

Risorse umane

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COORDINATORI E TUTOR ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

TRIENNIO

CLASSE COORDINATORE TUTOR ALTERNANZA SCUOLA

LAVORO

3AI

Aiello Loriana Scrivano Luigi

4AI Gallo Pasquale Assunta Arcuri

5AI Arcuri Assunta Arcuri Assunta

3BI Olimpia Marini Gallo Pasquale

4BI De Luca Luigi Olimpia Marini

5BI Cicala Flavia De Luca Luigi

3CI Caira Vincenzo Nicoletti Giuseppe

4CI De Meco Vilma Rinaldi

5CI Leonetti Rende Francesco

3DI Iazzolino Ivo Iazzolino Ivo

4DI Allevato Nessuna nomina

5DI De Meco Guercio Elio

3EI Gallo Pasquale Gallo Pasquale

4EI Stefanizzi Massimo D’Elia Rosaria

3FI De Luca Concetta D’Ambrosio Michelangelo

4FI Bossio Serafino Scrivano Luigi

3AELN Squillace Lidia Serrago Mario

4AELN Imbrogno Annunciato Ceci Francesco

5AELN Ginese Antonio Nessuna nomina

3BELN Siciliano Giancarlo Micieli Franco Saverio

4BELN Micieli Franco Saverio Micieli Franco Saverio

5BEL De Luca Carmelo Nessuna nomina

3CELN Squillace Lidia Pupo Paola

3AELT Marisco Ruggiero De Luca Concetta

4AELT Rogano Nicola Luzzi Claudio

5AELT Bove Luciano Rovense Franco

3ATEL Iaccino Ernesto Iaccino Ernesto – Presta Francesco

4ATEL De Fiore Giuseppina Zanfino-Ceci

5ATEL Zanfino Fabio Presta Francesco –Iaccino Ernesto

3AM Currò Teresa Rosa Raffaele

4AM Matonti Stefania Dodaro Adriano

5AM Currò Teresa Dodaro Adriano

3BM Gullo Rosella Panza Gianfranco

4BM Manfredi S. Pezzi Salvatore

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COORDINATORI DI DIPARTIMENTO

Dipartimento di Elettronica – Elettrotecnica-

Telecomunicazioni Prof.F.Zanfino

Dipartimento Informatica Prof.P.Gallo

Dipartimento di Meccanica e Meccatronica Prof. G.Panza

Dipartimento di Matematica Prof.ssa L.Aiello

Dipartimento di Italiano e Storia Prof.ssa D.Celestino

Dipartimento di Scienze Integrate Prof. P.Marino

Dipartimento di Ed.Fisica Prof. A.Russo

Dipartimento di Diritto Prof. ssa R.Principe

Dipartimento di Religione Prof.ssa G. De Fiore

Dipartimento di Disegno e Tecnologie Prof. Cirillo

Dipartimento sostegno Prof.ssa F.Orrico

Dipartimento di Lingue Prof. A.De Luca

CONSIGLIO D’ISTITUTO

PRESIDENTE: CUPPARI S.

DIRIGENTE SCOLASTICO: GIANCARLO FLORIO;

D.S.G.A: COSTANTINO PONTI;

COMPONENTE DOCENTE:

BENNARDO M., NACCARATO L, CAMPANELLA F, PANZA G, CARBONE P , GAETA

G,PAGLIUSO A, CHIODO E.

COMPONENTE ATA:

CANNATARO L, CAPARELLI A.

COMPONENTE GENITORI:

RUSSO S, CUPPARI S, BENTIVOGLIO A.

COMPONENTE ALUNNI:

MARINGOLO F, CONFORTI G, RUBINO K. F, BENNARDO M.

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UFFICIO PERSONALE

Si occupa della gestione del personale

UFFICIO SEGRETERIA DIDATTICA

Si occupa della gestione degli studenti

UFFICIO PROTOCOLLO

Provvede alla registrazione degli atti d’ ufficio e alla gestione della corrispondenza in arrivo e in partenza

UFFICIO AMMINISTRATIVO

Si occupa della gestione finanziaria e degli affari generali

SERVIZI GENERALI/AREA TECNICA

ASSISTENTE TECNICO:

Collabora nella gestione dei laboratori

Provvede al riordino e custodia delle attrezzature

Gestisce le piccole manutenzioni

COLLABORATORE SCOLASTICO

Provvedere all’apertura e chiusura dei locali

Esegue la pulizia dei locali e degli arredi

Sorveglia l’accesso e il movimento del pubblico

Sorveglia gli studenti in caso di momentanea assenza degli insegnanti

Provvede all’uso delle fotocopiatrici

UFFICIO TECNICO (Prof M.Bennardo)

Analizza le caratteristiche tecniche delle strutture esistenti (aule, aule speciali e laboratori)

Valuta il fabbisogno di attrezzature e di laboratori riguardo agli indirizzi dell’istituto

Valuta i costi per i piani di adeguamento e sviluppo delle strutture e delle tecnologie della scuola

Elabora proposte/studi per il miglioramento di laboratori e/o la realizzazione di laboratori polifunzionali

COMMISSIONI RESPONSABILI

COMMISSIONE

ELETTORALE

Prof. Gradilone

Prof. Bennardo

NIV

Prof. Aiello L.

Prof. Forte M.

Prof. Principe R.

COMMISSIONE

ALTERNANZA

SCUOLA-LAVORO

Prof.ssa De Amicis

Prof.Pagliuso

UFFICIO STAMPA:

Prof.ssa Campolongo

ORARIO E ESAMI

INTEGRATIVI/IDONEITÀ

Prof.Gradilone

INVALSI/Cisco/

ECDL

Prof. De Luca L.

FORMAZIONE

Prof.sse Arcuri e Iannone

*Le commissioni, istituite in seno al Collegio dei docenti, hanno funzioni preparatorie rispetto alle delibere dello stesso.

DOCENTI PREPOSTI AL CONTROLLO

DELL’APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI

FUMO

SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE (Ing. Prof. Rovense)

Prof.Campanella

Prof.Torletti

Prof.Presta G.

E’un gruppo di lavoro organizzato dal Dirigente Scolastico ai sensi del D. Lgs. 81/08.

E’costituito dagli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione.

Provvede alla valutazione dei rischi nell’ambiente di lavoro e all’individuazione

delle relative misure di sicurezza

Elabora misure preventive, protettive e le procedure di sicurezza

Propone programmi d’ informazione e di formazione dei lavoratori in materia di

sicurezza sul lavoro

Risorse amministrative

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ORGANIGRAMMA E FUNZIONIGRAMMA

Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, sono

istituite le seguenti figure:

□ primo collaboratore

□ secondo collaboratore

□ coordinatore corso serale

□ coordinatore di plesso

□ n° 5 funzioni strumentali

□ referente per l’inclusione

□ referente per la robotica

□ animatore digitale

□ coordinatori di classe

□ coordinatori di dipartimento

□ commissione elettorale

□ responsabile sicurezza, prevenzione, primo soccorso

□ nucleo di autovalutazione e miglioramento

□ responsabile del sistema gestione qualita’

□ responsabile ufficio stampa

□ responsabili di indirizzo

□ responsabili AS_L

Tecnico Dirigente

laboratorio I°Collaboratore Consigli di

dipartimento progetto

Assistenti A vi

Team

dell'i ione nnovaz

Scolastici Funzioni

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Primo collaboratore

(Prof. Alimena)

□ Sostituire il Dirigente Scolastico in caso di assenza o di impedimento,

esercitandone tutte le funzioni anche negli Organi Collegiali, redigendo atti,

firmando documenti interni, curando i rapporti con l'esterno;

□ Organizzare le attività collegiali d’intesa con il Dirigente scolastico;

□ Redigere il verbale delle riunioni del Collegio dei docenti;

□ Curare l’organizzazione complessiva dell’Istituto;

□ Curare l’emanazione di circolari e avvisi;

□ Curare i rapporti con il MPI, l’USR, l’USP ed altri Enti (Regione, Provincia, Comune, ASL);

□ Coadiuvare il Dirigente nella tenuta della documentazione;

□ Coordinare la formazione dei neo assunti;

□ Curare i rapporti con gli organi collegiali;

□ Organizzare e coordinare il settore dell’extra curricularità rapportandosi alle

funzioni strumentali e alle altre figure che operano per la messa a punto e in opera

di progetti e altre iniziative, anche svolgendo funzioni di ricerca e proposta;

□ Svolgere compiti di supporto e consulenza nei rapporti con le altre istituzioni

scolastiche e culturali del territorio, con specifico riferimento alle reti di scuole

□ E’membro di diritto del Gruppo di lavoro per l’elaborazione dell’offerta formativa;

Secondo collaboratore

(Prof. Bennardo

□ Sostituire il Dirigente Scolastico assente per impegni istituzionali, malattia, ferie o

permessi, in caso di assenza del Primo collaboratore.

□ Occuparsi della calendarizzazione degli scrutini, dei Consigli di Classe e degli

incontri con le famiglie;

□ Provvedere al controllo dei verbali dei Consigli di classe e di dipartimento e

della programmazione dei docenti.

□ Collaborare con il dirigente nella gestione degli scrutini;

□ Organizzare i corsi di recupero;

□ Organizzare la sostituzione dei docenti temporaneamente assenti;

□ Collaborare alla diffusione delle comunicazioni ordinarie;

□ Gestire e rilevare le assenze, le note disciplinari, i ritardi e le uscite anticipate degli alunni.

□ Contattare le famiglie.

COORDINATORE DEI CORSI SERALI

(Proff.Gaeta-Gallo G.)

□ Collabora con il Dirigente scolastico ed il Primo Collaboratore per problemi

riguardanti la gestione organizzativa dei corsi serali dell’Istituto. Inoltre:

□ Partecipare alle riunioni di coordinamento indette dal Dirigente scolastico.

□ Organizzare e definire il calendario e l’o.d.g. dei Consigli di classe verificandone l’andamento.

□ Provvedere al controllo dei verbali dei Consigli di classe.

□ Provvedere al controllo delle relazioni dei docenti, delle programmazioni

individuali verificarne la coerenza rispetto agli obiettivi didattici dell’Istituto.

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□ Collaborare nella predisposizione di circolari ed ordini di servizio.

Svolge inoltre altre mansioni su specifica delega del Dirigente scolastico, con particolare

riferimento a:

vigilanza e controllo della disciplina;

organizzazione interna della scuola, gestione dell'orario, uso delle aule e dei laboratori;

proposte sull'organizzazione dei corsi di ordinamento: classi, insegnanti, orari;

controllo dei materiali inerenti la didattica: verbali, calendari, circolari;

proposte di metodologie didattiche;

comunicazioni esterne e raccolta di documentazioni

COORDINATORE DI PLESSO (Proff.Forte-Campanella)

□ Facilita le relazioni tra le persone dell'ambiente scolastico, accoglie gli insegnanti

nuovi mettendoli a conoscenza della realtà del plesso, riceve le domande e le

richieste di docenti e genitori, collabora con il personale A.T.A..

□ Riferisce ai colleghi le decisioni della Dirigenza facendosi portavoce di

comunicazioni telefoniche ed avvisi urgenti

□ Fa rispettare il regolamento d’Istituto.

□ Inoltra all'ufficio tecnico segnalazioni di guasti, richieste di interventi di

manutenzione ordinaria e straordinaria, disservizi e mancanze improvvise.

□ Gestisce e rileva le assenze, le note disciplinari, i ritardi e le uscite anticipate degli alunni.

E’ istituita, per ogni consiglio di classe, la figura del COORDINATORE DI CLASSE che ha i seguenti

compiti in relazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola:

□ Coordina il Piano delle Attività formative di classe, garantendo la sua coerenza

con gli indirizzi contenuti nel PTOF;

□ Coordina e cura, in collaborazione con gli altri membri del Consiglio di Classe, la

stesura, la realizzazione e la verifica del PEI e del PDP per i casi previsti dalla

normativa vigente, in coerenza con quanto stabilito nel piano triennale;

□ si occupa della stesura del piano didattico della classe;

□ tiene regolarmente informato il DS e i colleghi sul profitto e sul comportamento, tramite

□ frequenti contatti con gli altri docenti del consiglio, e li informa sui fatti più significativi

□ della classe facendo presente eventuali problemi emersi;

□ è il punto di riferimento circa tutti i problemi specifici del consiglio di classe;

□ tiene, in collaborazione con gli altri docenti della classe, il contatto con la

rappresentanza dei genitori e mantiene, in particolare, la corrispondenza con i

genitori di alunni in difficoltà;

□ controlla regolarmente le assenze degli studenti ponendo particolare attenzione ai

casi di irregolare frequenza ed inadeguato rendimento;

□ presiede le sedute del CdC, in assenza del DS.

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ANIMATORE DIGITALE

(Prof.Rende)

□ segue, per il prossimo triennio, il processo di digitalizzazione della scuola;

□ organizza attività e laboratori per formare la comunità scolastica sui temi del PNSD;

□ individua soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili (ambienti di

apprendimento integrati, biblioteche multimediali, ammodernamento di siti

internet, etc.);

□ lavora per la diffusione di una cultura digitale all’interno della scuola;

□ stimola la partecipazione e la creatività degli studenti.

COORDINATORE DI DIPARTIMENTO:

□ Predispone le linee generali della programmazione didattica delle materie con

riferimento agli obiettivi formativi, agli strumenti e ai criteri di valutazione per

ciascun livello di classe in coerenza con il PTOF;

□ Aggiorna e ristruttura i percorsi delle singole discipline in funzione di una

maggiore organicità del percorso complessivo e degli obiettivi trasversali dei

singoli indirizzi.

□ Elabora proposte, in coerenza con la programmazione didattica, per la

formulazione del Piano dell’Offerta Formativa

□ Formula i criteri per le attività integrative formative e collabora alla loro organizzazione

□ Formula proposte per l’aggiornamento dei Docenti del dipartimento

precisando contenuti, modalità e innovazioni didattiche.

IL REFERENTE DI PROGETTO:

□ predispone la documentazione utile per facilitare la realizzazione di attività

raccogliendo informazioni e notizie utili;

□ coordina i lavori;

□ richiede ad ogni docente coinvolto nell’attività l’espletamento del compito

assunto nonché la massima collaborazione per la riuscita dell’attività stessa;

□ controlla il raggiungimento degli obiettivi previsti;

□ relaziona al Dirigente scolastico su tutto lo svolgimento delle attività (obiettivi,

contenuti, problemi emersi, difficoltà, proposte per il futuro).

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FUNZIONE STRUMENTALE:

Area Denominazione

dell’area

Funzioni/compiti/attività

1 GESTIONE DEL

P.O.F.

(Prof.Aiello)

• Revisionare il P.T.O.F. secondo le linee di indirizzo di

gestione ed amministrazione del DS.

• Seguire lo sviluppo organico delle attività e proposte

progettuali del PTOF, stimolandone la realizzazione.

• Assicurare il monitoraggio delle attività curriculari ed extra-

curriculari di ampliamento dell'offerta formativa.

• Predisporre i file da inserire nel sito della scuola.

• Organizzare e calendarizzare gli incontri delle funzioni

strumentali

• Gestire la documentazione

• Predisporre materiale informativo per le famiglie sul

P.T.O.F.

• Assicurare la puntuale informazione a tutti gli studenti circa le

attività e le iniziative del PTOF,

• promuovendone la più ampia partecipazione, nel rispetto dei

bisogni individuali, delle attitudini e degli interessi

• Tabulare i dati dei questionari sulla qualità del sevizio

(insegnanti, alunni, genitori).

• Produrre le statistiche sui risultati intermedi e finali degli

studenti

2 SUPPORTO

INFORMATICO PER

L’INNOVAZIONE

TECNOLOGICA

(Prof.Rende)

• Curare la gestione del sito istituzionale della scuola

• Supportare i docenti nell’uso del registro elettronico e

della piattaforma e-learnig dell'Istituto

• Gestire la piattaforma e-learning dell’Istituto e

collaborare nella gestione della piattaforma collegio

online.

• Supportare i docenti nei processi di innovazione

tecnologica (uso delle L.I.M, Classi virtuali etc)

• Monitorare la piattaforma “collegio online” sulla

presenza dei contenuti didattici (programmazioni)

prodotti dai Dipartimenti e dai docenti

• Informatizzare la somministrazione delle prove

parallele

• Redigere per fine anno un report contenente l’elenco dei

docenti che hanno utilizzato la piattaforma e-learnig con il

dettaglio dei documenti inseriti.

• Collaborare con l’ufficio di segreteria per

l’arricchimento dell’archivio della documentazione ove

inserire stampati, modelli di richieste, facsimili in uso

nella scuola, con criteri di archiviazione chiari ed

efficaci.

• Curare la comunicazione interna

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99

3 SUPPORTO ALLA

GESTIONE DEI

PROGETTI

D’ISTITUTO – PON

POR ERASMUS

• Coordinamento, documentazione e informazione dei

progetti curriculari ed extracurricolari (Piano Integrato

PON

• – POR – ERASMUS- etc..) anche in fase di

rendicontazione. Stesura dei bandi e degli avvisi.

• Cura dei rapporti con l’area amministrativa e

gestionale d’Istituto e con il D.S. ai fini della stesura dei

bandi di gara, RDO su MEPA, valutazione delle offerte.

• Coordinamento, documentazione e supporto alla

realizzazione degli interventi del piano di formazione e

aggiornamento dei docenti

• Cura della comunicazione interna

(Prof.Bove)

4 SUPPORTO

ALL'ORGANIZZAZIO

NE DELLE ATTIVITÀ

PER RECUPERO IN

ITINERE, SUPPORTO

AGLI ALUNNI IN

DIFFICOLTA’ (BES -

DSA) E PER LA

RIDUZIONE DELLA

DISPERSIONE

SCOLASTICA

(Prof. Celestino)

• Coordinare i diversi aspetti legati all'accoglienza e al riallineamento

degli alunni provenienti da altre scuole o che passano da un indirizzo

all'altro dell'Istituto ed agevolarne l’inserimento in classe

• Monitorare l'andamento scolastico degli studenti di tutte le classi

dell'istituto in modo da organizzare ad hoc e in itinere attività di

recupero atte a ridurre l'insuccesso scolastico.

• Organizzare attività di recupero/approfondimento mediante

l’attivazione di classi aperte per gruppi di livello, come previsto nel

piano di miglioramento.

• Monitorare i risultati delle attività di recupero.

• Organizzare e predisporre interventi atti a ridurre in modo

significativo la dispersione scolastica e a favorire il recupero degli

studenti in difficoltà.

• Organizzare attività di recupero e sostegno e potenziamento (di

durata e di impegno diversificati) interni all’Istituto per l’ottimale

utilizzo delle ore di potenziamento

• Effettuare ad inizio anno scolastico una rilevazione degli alunni

certificati DSA attraverso una griglia inviata ad ogni docente per

l’osservazione degli alunni in ingresso

• Monitorare gli alunni in fase di certificazione DSA al fine di garantire

per gli stessi la possibilità di usufruire di una programmazione

semplificata in attesa di una diagnosi specifica

• Fornire chiarimenti ai docenti, attraverso circolari e materiale, sulle

note, nonché sulle circolari ministeriali e sulle indicazioni provenienti

dall’Ufficio Scolastico Regionale in merito all’individuazione di alunni

BES, agli eventuali strumenti di intervento ed alle direttive a cui

attenersi riguardo lo svolgimento delle prove INVALSI e degli Esami

di Stato per gli allievi con Bisogni Educativi Speciali.

• Coordinare, gestire e monitorare le attività realizzate per i BES e per

la valutazione della qualità del servizio scolastico.

• Supportare i consigli di classe all’atto della compilazione dei PDP per

gli alunni BES DSA

• Favorire e coordinare gli incontri tra i docenti ed i genitori degli

alunni con Bisogni Educativi Speciali, affinché possano conoscere e

concordare i contenuti dei Piani Didattici Personalizzati e delle

Relazioni Funzionali previsti per questi alunni.

• Compilare, in collaborazione con le altre funzioni strumentali, il

Piano Annuale per l’Inclusione.

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100

5 ORIENTAMENTO

(Prof.Marino) • Coordinare l’orientamento e assicurare la progettazione di interventi

finalizzati all'orientamento interno ed esterno, in entrata ed in uscita

degli studenti

• Assicurare il coordinamento delle iniziative di informazione per le

Scuole Medie sui piani di studio, sulle opportunità formative e

didattiche offerte dal PTOF dell’Istituto.

• Realizzare un video di presentazione dell'istituto in collaborazione

con la FS dell’area 2

• Organizzare le attività di accoglienza

• Predisporre percorsi di continuità e di raccordo con la scuola media

• Organizzare eventi, manifestazioni, competizioni e gare in

collaborazione con il responsabile dell'Ufficio di presidenza e con il

responsabile dell'Ufficio tecnico

• Programmare e organizzare: visite, viaggi ed escursioni didattiche in

collaborazione con il responsabile dell'Ufficio di presidenza e con il

responsabile dell'Ufficio tecnico

• Coordinare le iniziative di prevenzione e di contrasto del bullismo e

del cyberbullismo, femminicidio, omofobia.

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RESPONSABILE E ADDETTI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

(Prof.Rovense)

Il RSPP e gli ASPP scolastici hanno il compito di:

• mantenere aggiornato il Documento di valutazione dei rischi, individuando le necessarie

misure di prevenzione e protezione e programmando gli interventi migliorativi

• organizzare, coordinare e realizzare (per quanto di competenza) la formazione e

l’informazione del personale (docente e non docente) e degli allievi (se equiparati a

lavoratori), come previsto dal D.Lgs. 81/2008, dal D.M. 10/3/98 e dal D.M. 388/03,

individuando e rendendo disponibili, all’occorrenza, risorse umane ad integrazione di

quelle presenti all’interno del SPP e, più in generale, della scuola

• organizzare, verificare ed aggiornare il Piano d’Emergenza e tutti i relativi sottopiani

(Primo Soccorso, Antincendio ed Evacuazione)

• sovrintendere ai controlli periodici antincendio da parte degli addetti antincendio della

scuola e delle ditte esterne operanti per conto dell’Ente proprietario degli edifici

• coadiuvare il DS nei rapporti con l’Ente proprietario degli edifici e fornitore degli

arredi, con le ditte che, per suo conto, eseguono lavori nell’istituto, tenendo sotto

controllo gli aspetti legati alla sicurezza, all’igiene e all’ergonomia delle forniture e

sovrintendendo in particolare all’apertura e alla conduzione dei cantieri all’interno

della scuola

• coadiuvare l’Ufficio Tecnico dell’istituto nei rapporti con i fornitori di prodotti, materiali,

attrezzature, apparecchiature e macchine, verificando la conformità degli acquisti alle

norme di sicurezza (marchio CE, schede di sicurezza, ecc.) ed archiviando

la relativa documentazione

• coordinare gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria aventi lo scopo di

mantenere livelli accettabili di sicurezza e igiene all’interno dell’istituto

• raccogliere ed archiviare tutta la documentazione tecnica relativa alla sicurezza della

scuola (certificato di agibilità, CPI, dichiarazioni di conformità, ecc.), coadiuvando il DS

nell’eventuale richiesta all’Ente proprietario degli edifici

• coadiuvare il DS nei rapporti con l’organo di vigilanza competente per territorio, con i

Vigili del fuoco e con gli altri enti preposti alla sorveglianza degli ambienti di lavoro

• elaborare i dati relativi agli infortuni, e agli incidenti occorsi a scuola, anche ai fini della

• rendicontazione nelle riunioni periodiche previste dal D.Lgs. 81/2008 art. 35

• promuovere, coordinare e condurre (per quanto di competenza) attività ed interventi

didattici sui temi della sicurezza, anche attraverso il supporto alla loro realizzazione da

parte di altri docenti della scuola

• partecipare alle riunioni e alle attività di coordinamento e aggiornamento organizzate

dalla Rete di agenzie per la sicurezza a favore delle scuole aderenti

• coadiuvare il DS nel tenere informato il Consiglio di Istituto ed il Collegio dei

Docenti sulla gestione della sicurezza a scuola e sulle azioni svolte dal SPP

• coadiuvare il DS nell’organizzazione e conduzione delle riunioni periodiche di

prevenzione e protezione, previste ai sensi dell’art. 35 del D.Lgs. 81/2008 e per gli

altri momenti di consultazione dei RLS previsti dal decreto

• collaborare con il DS ed il DSGA per la stesura del DUVRI nei casi previsti

• collaborare con il DS per l’adozione di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul

lavoro conforme a quanto previsto dall’art. 30 D.Lgs. 81/08

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NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO

(Prof.Aiello ,Principe ,Forte)

Per la stesura del rapporto di autovalutazione è stato istituito un nucleo costituito dal DS, alcuni

docenti e il DSGA, con la funzione di sintetizzare punti di forza e di debolezza

dell’Istituto per formulare le conseguenti strategie di miglioramento.

REFERENTE H

(Prof.Orrico)

Il docente referente H/INCLUSIONE

• Coordina i docenti di sostegno;

• Supervisiona i FASCICOLI PERSONALI di tutti gli allievi H d’Istituto ((la certificazione medica

ai sensi della legge104/92, il verbale 104 e DPCM con relativi comma di gravità, art 3

comma 3/1, la diagnosi funzionale; il Profilo Dinamico Funzionale; il Piano Educativo

Individualizzato PEI; la relazione di fine anno scolastico; altri documenti: relazioni, verbali,

verifiche, copia della scheda di valutazione finale);

• Collabora con il Dirigente, l’ASL territoriale alla ridistribuzione del monte ore del CSA in

relazione al comma rapporto/gravità disabilità, per aree, oltre che per continuità;

• Collabora con il Dirigente all’attribuzione dell’orario docenti di sostegno;

• Collabora con il Dirigente nell’accogliere, includere i BES nelle loro peculiarità e situazioni di

abbattimento delle barriere architettoniche e facilitatori degli ambienti di apprendimento;

• Collabora con il Dirigente nell’individuazione di un collaboratore scolastico con funzione

aggiuntiva di vigilanza e responsabilità per situazioni di gravità;

• Collabora con i docenti di sostegno, e rende sistematico il monitoraggio (con opportuna

calendarizzazione), rileva le necessità e i bisogni relativi agli allievi H , in un apposito diario di

bordo da riferire ai Referenti Asl scolastici;

• Collabora insieme ai docenti di sostegno, i docenti coordinatori nel redigere gli allegati al

Piano Educativo Individualizzato PEI (predispone in formato on line e cartaceo allegato e

Modello PEI);

• Facilita l’Integrazione didattica – relazione- affettività in gruppi di allievi di altre classi

• (Progetti Inclusivi/ progetti di vita), mettendo in risalto la figura dell’esperto,

come insegnante di sostegno mediatore, tra allievo H e gruppo esteso;

• Predispone insieme al DIPARTIMENTO H/ GLI, il cronoprogramma dell’Inclusione allievi

diversamente abili;

• Cura insieme alla segreteria, gli avvisi (richieste cartacee, telefoniche e on line) per gli

incontri gruppi H-d’Istituto e gruppi H Operativi;

• Cura insieme alla segreteria, le richieste ai genitori e operatori ASL per partecipare agli

incontri gruppi H-d’Istituto e gruppi H Operativi;

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• Predispone insieme alla segreteria le giustifiche per la partecipazione agli incontri;

• Predispone insieme al GLI, il cronoprogramma dell’Inclusione allievi con BES;

• Componente del GLI, collabora alla stesura del PAI, autovalutazione del grado di

inclusività dell’Istituto;

• Redige insieme alla segreteria il prospetto per l’attribuzione dell’organico di sostegno con gli

organi di competenza;

• Collabora in Rete con L’ASL, Unità Multidisciplinare sia per pianificare gli incontri di Istituto e

gruppi operativi per caso;

• Propone al Consiglio d’Istituto dopo gruppo H d’Istituto, richiesta di acquisti di sussidi

didattici/ausili, facilitatori per la didattica speciale o Borsa di studio per allievi H

meritevoli nel profitto;

• Supporta i coordinatori e docenti di sostegno nell’elaborare per gli allievi di 5 classe la

redazione dell’allegato riservato al documento del 15 maggio

• Collabora con il Dirigente nell’individuare formazione/aggiornamento per l’integrazione degli

alunni disabili sulle strategie supporto dei colleghi curriculari per la gestione delle classi e dei

casi.

RESPONSABILE UFFICIO STAMPA

(Prof.Campolongo)

• Raccoglie e trasferisce alle figure di competenza, le informazioni sulle attività della scuola

per la realizzazione di materiale di pubblicità (manifesti, dépliant, libretti illustrativi Ptof,

filmati, CD-ROM);

• Coordina la comunicazione istituzionale interna (alunni, docenti ed ATA)

• Cura i rapporti con la stampa e le TV locali

RESPONSABILE PER LA ROBOTICA

(Prof.D’Ambrosio)

• Coordina e gestisce la rete Robocup junior Calabria.

• Cura l’organizzazione di gare locali, nazionali, internazionali.

COORDINATORE DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA

(Prof.Caira)

• cura l’organizzazione e il coordinamento delle attività, nonché la documentazione relativa.

• Cura la partecipazione a competizioni e gare

COMMISSIONE ELETTORALE

(Proff.Bennardo-Gradilone)

• verifica la regolarità delle liste;

• cura l’affissione all’albo dei risultati;

• forma ed aggiorna gli elenchi degli elettori;

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• si occupa dei ricorsi contro l’erronea compilazione degli elenchi e contro i risultati

delle elezioni;

• designa i componenti dei seggi elettorali, nominati dal Preside;

• cura la stesura dei verbali;

• predispone le schede e altro materiale elettorale per le elezioni;

• cura le operazioni di scrutinio;

RESPONSABILI DI INDIRIZZO

(Proff.Arcuri-Panza-Rovense)

• curano l’unitarietà della programmazione;

• gestiscono eventuali innovazioni scientifiche e tecnologiche

REFERENTI PER L’ ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

(Proff.De Amicis-Pagliuso)

• Organizzano le attività di alternanza scuola-lavoro in collegamento con il Tutor aziendale

e in raccordo con il Tutor scolastico

• Coordinano il gruppo di progetto nella fase ideativa, attuativa e valutativa

• Coordinano le attività all’interno della scuola

• Garantiscono il rispetto degli standard condivisi

• Curano il monitoraggio delle diverse esperienze e delle diverse fasi dell’alternanza

• Sviluppano e mantengono rapporti con i diversi partner territoriali ed istituzionali

• Predispongono strumenti per il monitoraggio, controllo e valutazione delle procedure

• Controllano e revisionano la documentazione

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Piano di formazione

Tale piano è finalizzato all’acquisizione di competenze per l'attuazione di interventi di

miglioramento e adeguamento alle nuove esigenze dell’Offerta Formativa Triennale.

Le priorità di formazione che la scuola intende adottare riflettono le Priorità, i Traguardi

individuati nel RAV, i relativi Obiettivi di processo e il Piano di Miglioramento.

L’Istituto organizza, sia singolarmente che in Rete con altre scuole, corsi di formazione

che concorrono al raggiungimento degli obiettivi di processo e che rispondono alle

esigenze dei docenti, individuate attraverso un questionario per la ricognizione dei

bisogni formativi (vedi allegato 1).

Il percorso formativo è strutturato in Unità Formative. L’impegno del docente va considerato

non solo per l’attività in presenza, ma per tutti quei momenti che contribuiscono allo

sviluppo delle competenze professionali, quali ad esempio:

▪ formazione in presenza e a distanza,

▪ sperimentazione didattica documentata e ricerca/azione,

▪ lavoro in rete,

▪ approfondimento personale e collegiale,

▪ documentazione e forme di restituzione/rendicontazione, con ricaduta nella scuola,

▪ progettazione

Le attività formative saranno documentate attraverso la creazione di un portfolio digitale per

ogni docente. Il docente propone e sottopone al vaglio della D.S. ogni anno scolastico il proprio

piano di formazione, in relazione all’offerta dell’Istituto e ai propri bisogni, indicando l’eventuale

adesione a offerte formative esterne e/o on line, purché in linea con gli obiettivi stabiliti dal piano.

Per ciascuna attività formativa:

• si provvederà a documentare le modalità di realizzazione e partecipazione;

• i docenti partecipanti inseriranno nel portfolio digitale eventuali documentazioni e materiali

prodotti e riferiranno in merito a innovazioni metodologiche introdotte nella didattica in classe in conseguenza del processo formativo realizzato;

• i docenti partecipanti ad attività esterne all’Istituto metteranno a disposizione dei colleghi il materiale prodotto o distribuito durante il corso;

• si renderà possibile la verifica di efficacia della formazione mediante la somministrazione di

specifici questionari di valutazione.

Il Piano di Formazione e Aggiornamento rappresenta, pertanto, un supporto utile al

raggiungimento di obiettivi trasversali attinenti la qualità delle risorse umane ed è pertanto

un’azione tendente a migliorare il clima nell’organizzazione, per creare condizioni favorevoli al

raggiungimento degli obiettivi del PTOF oltre che al tentativo di dare corpo ad attività di

confronto, di ricerca e sperimentazione previste dall’Autonomia. Esso tiene conto delle linee

generali indicate annualmente dal MIUR e degli orientamenti strategici della politica di Qualità

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del nostro Istituto finalizzata al miglioramento continuo e si avvarrà di corsi organizzati dall’

USR, da altri enti territoriali o istituti, delle iniziative progettate dall’Istituto, autonomamente o

in rete con altre scuole.

Sono compresi nel piano di formazione dell’Istituto:

▪ i corsi di formazione organizzati da MIUR, per rispondere a specifiche esigenze

connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di

carattere strutturale o metodologico decise dall’Amministrazione;

▪ i corsi proposti dal MIUR, Enti e associazioni professionali, accreditati presso il

Ministero, coerenti con gli obiettivi sopra enunciati;

▪ i corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce;

▪ gli interventi formativi, sia in autoaggiornamento sia in presenza di tutor esterni

o interni, autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti

di Istituto previsti dal PTOF;

▪ attività individuali di formazione scelte liberamente ma in piena aderenza al RAV,

al Piano di Miglioramento e alle necessità formative individuate per questa

Istituzione Scolastica e debitamente autorizzate dal DS

▪ gli interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi

di legge (Decreto Legislativo 81/2008).

Il PIANO di FORMAZIONE per il triennio 2019-2022, è stato elaborato sulla base dei

risultati dell’analisi dei fabbisogni formativi dei docenti dell’istituto, tenendo in debita

considerazione le Linee di Indirizzo delineate dal MIUR e incentrate sui seguenti temi

strategici:

1. Autonomia organizzativa e didattica

2. Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base

3. Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento

4. Competenze di lingua straniera

5. Inclusione e disabilità

6. Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile globale

7. Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale

8. Scuola e Lavoro

9. Valutazione e miglioramento

Queste Priorità strategiche rappresentano l’intelaiatura entro la quale la scuola, coinvolgendo

i propri docenti, ha individuato i bisogni formativi specifici.

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FINALITA’ DEL PIANO

Le attività di formazione avranno, pertanto, come finalità quelle di:

• perseguire gli obiettivi formativi presenti nel Piano Nazionale di Formazione;

• sostenere la ricerca-azione in riferimento alle innovazioni di struttura e ordinamento;

• sostenere l’innovazione metodologico-didattica all’interno dell’Istituto e la diffusione

della documentazione delle buone pratiche educative e didattiche.

• consentire ai docenti di potersi appropriare di strumenti e competenze ritenuti

indispensabili allo sviluppo ed al potenziamento della propria professionalità;

• consentire ai docenti di approfondire, sperimentare, implementare conoscenze e

competenze a supporto della qualità dell’azione didattica;

• favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità

professionale;

• migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando la reciproca collaborazione,

fornendo occasioni di riflessione sulle pratiche didattiche.

All1. QUESTIONARIO DI RILEVAZIONE DEI BISOGNI

FORMATIVI

PROF. ……………………………………………………………………………..

Indicare, al lato di ogni macroarea quella di maggior interesse in base alla priorità, da 1

(alta priorità) a 3 (bassa priorità)

COMPETENZE DI SISTEMA

Autonomia didattica e organizzativa - Valutazione e miglioramento -

Didattica per competenze e innovazione metodologica

COMPETENZE PER IL 21° SECOLO Lingue straniere - Competenze digitali e nuovi ambienti per

l’apprendimento- Scuola e lavoro

COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale - Inclusione

e disabilità - Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile

1. All’interno di ciascuna tematica, indicare, al lato dell'area, unicamente le tre aree di

maggior interesse in base alla priorità, da 1 (alta priorità) a 3 (bassa priorità) .

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COMPETENZE DI SISTEMA

Autonomia didattica e organizzativa - Valutazione e miglioramento - Didattica per competenze e innovazione

metodologica

Autonomia didattica e organizzativa

Progettare nell’ambito dell’autonomia

Progettazione europea

Flessibilità organizzativa

Didattica modulare

Gestione della classe

Progettazione degli ambienti di apprendimenti

Gestione della quota di autonomia del curricolo di istituto

Utilizzo dell’organico dell’autonomia

Lavorare in gruppo

Tempo scuola

Organico potenziato e organico funzionale

Ruolo del middle management nella scuola

Progettazione del PTOF

Lavorare in reti ed in ambiti

Valutazione e miglioramento Valutazione formativa e sommativa: valutazione autentica,compiti di realtà, certificazione delle competenze, portfolio.

Valutazione professionale: profilo professionale, bilancio delle competenze, documentazione dei crediti, documentazione didattica

Valutazione della scuola: autovalutazione, processi di miglioramento, gestione rendicontazione e bilancio sociale

Didattica per competenze

Didattiche collaborative e costruttive

Rapporto tra saperi disciplinari e didattica per competenze

Rafforzamento delle competenze di base

Progressione degli apprendimenti

Compiti di realtà e apprendimento efficace

Imparare ad imparare

Metodologie:project based learning,cooperative learning, Peer teaching,peer tutoring,flipped classroom, learning by doing

Ambienti di apprendimento formali ed informali

Rubriche valutative

COMPETENZE PER IL 21° SECOLO Lingue straniere - Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento - Scuola e lavoro

Competenze digitali e nuovi ambienti di apprendimento Robotica educativa

Pensiero computazionale

Collaborazione e comunicazione in rete

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Tecniche di costruzione di contenuti digitali per la didattica

Copyright e licenze aperte

Educazione ai media

Documentazione attività didattica

Archivi digitali online

Open source

Scenari e processi per l’integrazione degli ambienti digitali per la didattica e l’uso di dispositivi individuali a scuola.

Competenze di lingua straniera Metodologia CLIL

Dialogo interculturale e cittadinanza globale

Mobilità transnazionale

Verifica e valutazione dell’apprendimento linguistico in relazione al Quadro

Comune Europeo diriferimento

Lingue straniere: competenze linguistiche- comunicative

Competenze metodologiche per l’insegnamento delle lingue straniere

Curricula verticali

Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento

Scuola lavoro

Alternanza scuola lavoro

imprenditorialità

Inquadramento giuridico

Impresa formativa simulata

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Orientamento

Validazione delle competenze

Educazione finanziaria

COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale - Inclusione e disabilità - Coesione sociale e

prevenzione del disagio giovanile

Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale Identità culturale

Interlingua e ambienteplurilingue

Mediazione linguistica e culturale

Spazio culturale europeo

Cittadinanza attiva e diritti del cittadino

Educazione ambientale

Educazione alimentare

Pari opportunità

Dialogo interculturale e interreligioso

Inclusione e disabilità Classi inclusive

Progettazione individualizzata e personalizzata

Valutazione degli apprendimenti e certificazione delle competenze

Autovalutazione e miglioramento dell’inclusione

PAI

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Gestione della classe

Tecnologie digitali per l’inclusione

Ruolo del personale ATA e di altri soggetti del territorio

Progetto di vita

Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile Educazione al rispetto degli altri

La diversità come risorsa

Bullismo e cyberbullismo

Competenze di base e life skills

Progettazione interventi per la prevenzione e il recupero del disagio e della violenza a scuola

Gestione della classe

5. Tra quelle elencate qual è la modalità formativa più funzionale?

□ Formazione in aula con docenti, esperti ed esercitazioni/discussioni

□ Lezione e lavori di gruppo □ Formazione a distanza: partecipazione a forum e a laboratori on-line

□ Incontri di gruppo in autoaggiornamento/attività di ricerca-azione con i colleghi

□ Autoaggiornamento con lettura di libri, materiale digitale, ecc…

□ Altro

6. In relazione ai tempi, un futuro corso di formazione dovrebbe essere articolato in:

□ Orario concentrato in un breve periodo (per es. 3 incontri da 3 ore in max 10 gg)

□ Orario distribuito in più settimane (per es. 2 ore per 5 settimane, 1 volta la settimana)

□ Modalità on-line + incontri di condivisione dei materiali prodotti

7. Quale periodo temporale è preferibile per lo svolgimento dei corsi?

□ Settembre □ Febbraio-Aprile □ Ottobre-Dicembre □ Giugno

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ANNUALITA’ 2019-20

COMPETENZE DI SISTEMA

TITOLO DEL CORSO

PERIODO

PREVISTO

ENTE

EROGANTE

DURATA:

ORE IN PRESENZA

ORE ON LINE

Didattica per

competenze e

innovazione

metodologia

Corsi su tematiche, prodotti e tecnologie di particolare interesse per i vari indirizzi

Da definire Da definire Da definire

COMPETENZE PER IL 21° SECOLO

TITOLO DEL CORSO

PERIODO

PREVISTO

ENTE

EROGANTE

DURATA:

ORE IN

PRESENZA

ORE ON LINE

Competenze

digitali e nuovi

ambienti per

l’ apprendimento

Strumenti di condivisione nella didattica

Da definire Da definire Da definire

Robo-Teach Da definire Da definire Da definire

COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA

TITOLO DEL CORSO

PERIODO

PREVISTO

ENTE

EROGANTE

DURATA:

ORE IN

PRESENZA

ORE ON LINE

Inclusione e

disabilità

Dislessia Amica

Da definire Da definire Da definire

.

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112

PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA 2019-22

TEMA PERSONALE COINVOLTO

Primo soccorso D.Lgs. 81/08; Collaboratori Scolastici -Assistenti

Amministrativi e Tecnici

Addetto antincendio D.Lgs. 81/08; Collaboratori Scolastici-Assistenti Amministrativi

e Tecnici

Attivita’ negoziale-stipula contratti Assistenti Amministrativi e Tecnici

Segreteria digitale e dematerializzazione; Assistenti Amministrativi

Procedimenti amministrativi; Assistenti Amministrativi

L’innovazione digitale nell’amministrazione (Piano nazionale scuola digitale - PNSD);

Assistenti Amministrativi e Tecnici-DSGA

Accoglienza modalità di relazionarsi con l’utenza

Collaboratori Scolastici

Aspetti gestionali, educativi, relazionali,

psicologici dei servizi di inclusione per gli alunni con disabilità (L.104/1992)

Collaboratori Scolastici

La formazione deve essere certificata, cioè erogata da un soggetto accreditato dal MIUR. Tutte le scuole

statali e le Università sono automaticamente soggetti accreditati. Tutti gli altri devono riportare in calce agli

attestati gli estremi del decreto ministeriale che conferisce loro l’accreditamento. Il D.S. accerta l’avvenuta

formazione mediante “Attestato di partecipazione” o “Diploma di competenze acquisite” rilasciato

dall’Ente formatore

Il presente Piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in volta

proposte a livello nazionale, regionale e provinciale, cui l’Istituto aderisce.

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SEZIONE 3 -STRUTTURE E RISORSE MATERIALI

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L’ I.T.I. “A.Monaco” è costituito da tre edifici i primi due risalenti agli anni 1968-69, il terzo

realizzato nell’anno scolastico 2014-15. Allo stato attuale essi costituiscono un unico

complesso scolastico. Data la specificità degli indirizzi di studio, la scuola è particolarmente

attenta ai due aspetti inscindibili della didattica: teorico e pratico. Pertanto, nell’istituto sono

presenti diversi laboratori.

BIBLIOTECA Biblioteca con oltre 10000 volumi

LABORATORI

Laboratorio Ubicazione

FESR 1° Piano Centrale

INF. 4 Officine lato nord

INFORM. 5 (MAT.) Officine lato nord

INF. 6 Officine lato nord

SATELLITARE Officine lato nord

LAB. ELETTR. 3 Aula magna

L. MISURE EL. COSTA 1° piano sopra aula magna

L. SISTEMI EL. INTRIERI 1° piano sopra aula magna

LN2 Officine lato nord

TDP 1 Officine lato SUD

TDP 2 Officine lato SUD

CHIMICA Ed. Nuovo

FISICA Ed. Nuovo

LINGUISTICO 1° piano Central.

LAB. MECCANICA MACCHINE ED ENERGIA

Officine Lato Nord

LAB. SISTEMI E AUTOMAZIONE Officine Lato Nord

TEC. MECCANICHE OfficinaLato Nord

D.P.O. MECC. OfficinaLato Nord

TEC. E TECNICHE DI Officine lato sud

Risorse strutturali e laboratori

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RAPPRESENTAZ. GRAFICA 1

TEC. E TECNICHE DI RAPPRESENTAZ. GRAFICA 2

Officine lato sud

AULE

RIUNIONI

2 Sale insegnanti tradizionali

2 Sale insegnanti per la progettazione

didattica

Sala conferenze multimediale (250

posti)

Sala conferenze “San Martino”(in Via S.

Martino trav. Via Rivocati)

PALESTRA 2 Palestre coperte con campo da

basket e pallavolo.

3 Campi da gioco multifunzionali

(calcetto, pallavolo e basket) in erba

sintetica e con spalti .

1 palestra di potenziamento

UFFICI Ufficio Presidenza;

Ufficio DSGA;

Ufficio Vice-presidenza;

6 Uffici di Segreteria;

Ufficio tecnico

SERVIZI Magazzino

Servizio bar aperto in orario scolastico

Ascensore

Servizi di accesso per disabili

Spazi esterni per parcheggio auto e

motocicli

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Reti

Le Istituzioni scolastiche possono promuovere o aderire ad accordi di rete, per lo

svolgimento in collaborazione di attività didattiche, di ricerca e di formazione; di

amministrazione e contabilità; di acquisto di beni e servizi; organizzative, o di altro tipo,

coerenti con le finalità delle scuole. Tali accordi, rappresentano unvero eproprio prototipo

di forma associativa tra autonomie funzionali, previsti e disciplinati dall’art. 7, commi 1-7,

del d.P.R. n. 275/1999 e dall’art. 56 del d.i. n. 44/2001, vengono distinti sia dai consorzi

(trattati al comma 10), sia dalle convenzioni (ai commi 8-9), senza, però, che i loro contorni

vengano tratteggiati chiaramente. Secondo il disposto dell’art. 7 del Regolamento

dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche (d.P.R. n. 275/1999), queste, nell’esercizio

dell’autonomia organizzativa, possono promuovere la stipulazione di accordi di rete tra di

loro, o aderire ad essi per un più efficace svolgimento dei propri compiti istituzionali.

▪ Rete ROBOCUP JUNIOR ACADEMY http://robocupjracademy.it/

▪ CALABRIA 003 -AMBITO TERRITORIALE 1-COSENZA

▪ BOOK in PROGRESS

▪ CAMBRIDGE ACADEMY OF ENGLISH FIVE IT087

▪ CTS: con adesione alla “Rete Provinciale di Scuole per l’Inclusività - Cosenza”;

▪ PROTOCOLLO D’INTESA SPORTELLO D’ASCOLTO CON ASSOCIAZIONE LOGOS SU RENDE

▪ SCUOLA IN OSPEDALE E ISTRUZIONE DOMICILIARE

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AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

PREMESSA

Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56,il MIUR, con

D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Non solo una dichiarazione di

intenti, ma una vera e propria strategia complessiva di innovazione della scuola, come pilastro fondamentale del

disegno riformatore delineato dalla legge. Si tratta prima di tutto di un’azione culturale, che parte da un’idea

rinnovata di scuola, intesa come spazio aperto per l’apprendimento e non unicamente luogo fisico. In

questo paradigma, le tecnologie diventano abilitanti, quotidiane, ordinarie, al servizio dell’attività scolastica,

contaminando tutti gli ambienti della scuola: classi, ambienti comuni, spazi laboratoriali, spazi individuali e

spazi informali. È un’opportunità di innovazione incentrata sulle metodologie didattiche e sulle strategie

usate con gli alunni in classe, adeguando ad esse le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli

insegnanti e dell’organizzazione. Portare la scuola nell’era digitale non è solo una sfida tecnologica. È una sfida

organizzativa, culturale, pedagogica, sociale e generazionale.

Il Piano Nazionale disegna una politica complessiva (non una sommatoria di azioni) e pertanto il lavoro che

serve è anzitutto culturale: occorre elevare la propensione di tutti gli attori coinvolti verso la crescita

professionale, il cambiamento organizzativo e quello culturale.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) rappresenta lo strumento per mettere a sistema le finalità, i

principi e gli strumenti previsti nel PNSD. L’inserimento nel PTOF delle azioni coerenti con il PNSD, anche

seguendo lo stesso schema di tripartizione (Strumenti, Competenze e Formazione e gli ambiti al loro interno)

servirà a migliorare la programmazione di strategie di innovazione digitale delle istituzioni scolastiche.

Per facilitare tale processo di programmazione e di coordinamento delle azioni strategiche in ogni scuola è stato

individuato un Animatore Digitale, una nuova figura che coordina la diffusione dell’innovazione digitale a

scuola e le attività del PNSD. Saranno gli “animatori digitali” di ogni scuola, insieme ai dirigenti

scolastici e ai direttori amministrativi, adeguatamente formati su tutti i suoi contenuti, ad animare ed attivare

le politiche innovative contenute nel Piano e a coinvolgere tutto il personale, oltre che gli studenti e le loro

famiglie.

IL PROFILO DELL’ANIMATORE DIGITALE

L’Animatore Digitale è, per il MIUR, una figura fondamentale per l’accompagnamento del Piano Nazionale

Scuola Digitale. Nell’ambito della realizzazione delle azioni previste nel POF triennale, potrà sviluppare

progettualità su tre diversi ambiti.

FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso

l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità

scolastica alle attività formative.

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÁ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il

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protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del

PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la

realizzazione di una cultura digitale condivisa.

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili

da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la

scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole),

coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica

condotta da altre figure.

PIANO DI INTERVENTO

Coerentemente con quanto previsto dal PNSD, il presente Piano di Intervento, redatto dall’Animatore Digitale

dell’Istituto, in collaborazione con il Dirigente Scolastico, intende configurare lo scenario di strategie, funzionali

e coerenti con la realtà della nostra scuola, per la realizzazione di quel cambiamento culturale, metodologico,

organizzativo richiesto dalla nuova realtà digitale. Le linee programmatiche tracciate nel piano sono un primo

passo nella direzione di una sua definizione sempre più dettagliata e aderente al contesto, quale emergerà nel

corso dei primi concreti interventi previsti, dai quali si raccoglieranno indicazioni e dati utili a ridefinirne i

contorni e gli obiettivi realmente perseguibili, nella logica della pratica riflessiva e del monitoraggio continuo e

trasparente delle azioni.

CONTESTO

L'attenzione ai bisogni ed alle esigenze di ciascuno, la valorizzazione dei talenti e del merito, la centralità della

persona, la formazione integrale, rappresentano i cardini imprescindibili dell’azione educativa. La sinergia,

promossa dalla nostra istituzione scolastica, con il tessuto culturale e socioeconomico che ci caratterizza, la

necessità di una formazione permanente, la comune volontà di “spendersi” per il miglioramento e la qualità dei

servizi da erogare a tutti i fruitori del servizio scolastico, ci prescrivono la predisposizione e l’attuazione di un

“Progetto di Scuola Digitale” che, attraverso le sue azioni, possa intervenire fattivamente a dare qualità alla

preparazione degli alunni e crescita culturale al territorio. Il piano nazionale richiede maggiore sistematicità e

coerenza nell’adozione delle buone pratiche diffuse e presenti nelle scuole, frutto perlopiù di iniziative autonome

di singoli docenti e non sempre adeguatamente supportate da visioni d’insieme e di lungo termine e/o da contesti

facilitanti, e suggerisce di iniziare il percorso verso l’adozione di approcci didattici innovativi proprio a partire

da riflessioni comuni sui punti di forza delle esperienze fatte. È costantemente ribadito nel piano scuola digitale

che le buone pratiche riflessive hanno il compito di supportare il rinnovamento della professionalità docente.

Risulta dunque fondamentale, in quest’ottica, stimolare all’interno della scuola, in ogni sua componente, la

condivisione delle competenze e delle esperienze e innescare una visione sistemica delle diverse azioni, dei suoi

molteplici attori, per dare concretezza ai cambiamenti che si rendono necessari.

Come recita il PNSD “L’obiettivo è migliorare la scuola, e il compito principale della scuola è fare buona

didattica con l’aiuto di buoni contenuti, rafforzare le competenze e gli apprendimenti degli studenti”. Questo

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significa che le attività didattiche dovranno subire un cambiamento, certamente non sui contenuti, bensì nel

metodo. Ciò perché il dato digitale, per sua natura più facilmente accessibile e più agevolmente “manipolabile”,

permette e costringe la programmazione didattica a diventare più flessibile. La lezione “formale” e “frontale”

deve allora, in qualche modo, essere sostituita, per i modi propri in cui si rendono disponibili e fruibili i contenuti

digitali, da una lezione dove maggiore deve essere il contributo del discente.

L’alunno, nel contesto digitale, si vede coinvolto attivamente nella scelta dei contenuti, dei tempi, dei formati,

delle risorse, con i quali agire il suo approccio ai saperi, ciò induce anche a dover ripensare e riprogrammare le

aule e gli ambienti di apprendimento, per permettere l'accesso quotidiano ai contenuti digitali adottati ma anche

la creazione e l’integrazione di altri contenuti in funzione di un reale miglioramento dei processi didattici.

L’implementazione, l’organizzazione, la presenza e l’uso consapevole e sistematico delle risorse e delle

tecnologie digitali, deve facilitare e coadiuvare i docenti e soprattutto gli studenti e la nostra scuola nel suo

complesso nell’adozione di tutte quelle innovazioni ritenute utili e necessarie al raggiungimento dei risultati

fissati per il triennio all’interno della cornice complessiva del Piano Triennale dell’Offerta Formativa e del

Piano di Miglioramento:

• migliorare le competenze chiave degli studenti;

• consolidare lo sviluppo professionale dei docenti e del personale scolastico;

• diffondere le competenze digitali nelle scuole;

• sviluppare laboratori didattici e ambienti digitali;

• favorire una metodologia didattica digitale;

• sviluppare un’innovazione curriculare;

• migliorare l’uso di contenuti digitali (anche per le diverse situazioni di disabilità);

• Innalzare i livelli degli esiti delle prove INVALSI;

• migliorare le competenze chiave degli studenti.

AMBITI E AZIONI

Il presente piano presenta le azioni ritenute prioritarie e percorribili nel triennio 2018-2021. Esse sono

aggregate con riferimento ai tre ambiti progettuali assegnati dal PNSD all’animatore digitale ma è naturale che

tali ambiti non devono essere intesi come settori diversi e indipendenti dell’azione di innovazione che si vuole

promuovere, essi piuttosto vanno letti in un’ottica sistemica come necessari e complementari aspetti di un

progetto per il quale il successo può dipendere solo da un organico sviluppo delle sue parti. Per una più agevole

e logica lettura l’intero piano viene presentato nei suoi tre momenti temporali, corrispondenti alle tre annualità

cui si riferisce. Tutte le azioni che costituiscono il presente progetto verranno sottoposte a monitoraggio e a

rendicontazione circa i risultati ottenuti.

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Ambito Intervento

• Creazione e mantenimento di uno

sportello permanente di assistenza ai

docenti (anche attraverso l’utilizzo di

classi virtuali)

Formazione

Interna

• Partecipazione alla rete territoriale e

Nazionale Animatori Digitali

• Formazione docenti sulla piattaforma Google Suite

• Formazione per l’uso di applicazioni

utili per l’inclusione

• Formazione sull’utilizzo della

piattaforma www.collegioonline.it

• Corso di formazione ROBO-TEACH

Coinvolgimento • Creazione di un gruppo di lavoro per il

miglioramento della comunicazione

interna

• Razionalizzazione revisione

dell’utilizzo dei social network nella

gestione dell’immagine dell’istituto

• Revisione della rete di istituto

• Favorire la partecipazione a gare ed

olimpiadi

della

comunità

scolastica

Creazione di

soluzioni

innovative

• Realizzazione di una piattaforma in

cloud (www.collegioonline.it) per la

gestione digitale del collegio dei docenti

per la gestione della registrazione delle

presenze e l’approvazione del verbale

attraverso l’utilizzo di una firma

elettronica semplificata.

• Sviluppo del pensiero computazionale

• Diffusione dell’utilizzo del coding nella

didattica

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SEZIONE 4 -QUALITA’DEI SERVIZI E SICUREZZA

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Qualita’ dei servizi

Per sviluppare e diffondere a tutti i livelli dell’organizzazione scolastica la cultura e le

metodologie della qualità, la nostra scuola ha avviato il Progetto Qualità a partire dall’anno

scolastico 2002-2003. Ad una prima fase, che è consistita in attività essenzialmente di carattere

formativo, ha fatto seguito una seconda che ha visto la sperimentazione sul "campo" (per opera

di un gruppo di lavoro denominato Gruppo Qualità) delle metodologie per l’attuazione di

miglioramenti relativi ad aspetti specifici che erano stati individuati come punti critici

dell’organizzazione scolastica. Nel 2003 l’Istituto, dopo essersi dotato di un modello gestionale

adatto a favorire il perseguimento della qualità della sua organizzazione, ha conseguito per la

prima volta la certificazione di conformità secondo la norma di riferimento UNI EN ISO

9001:2000, da parte di un Organismo di certificazione esterno, a ciò accreditato. Tale

certificazione è stata poi ri conseguita a conferma dell’andata a regime di tale modello

organizzativo, nel 2004 ,2005, 2006, 2007, 2008 e nel 2009 un altro Organismo di

Certificazione l’ha riconfermata secondo la nuova norma di riferimento UNI EN ISO

9001:2008.

Dal 2003, quindi, il nostro istituto ha elaborato un modello organizzativo denominato "Sistema

di Gestione per la Qualità", riportato in un documento “Manuale della Qualità “che descrive i

processi che riassumono i servizi offerti dalla scuola, definendone i relativi responsabili. Tale

modello prevede inoltre che venga definita dalla Dirigenza una "Politica della Qualità"

esplicitata attraverso l'individuazione di obiettivi misurabili e di cui sia possibile verificare il

conseguimento. Il controllo sulla corretta e puntuale applicazione del SGQ è affidato al Gruppo

Qualità che ha il compito di monitorare i risultati conseguiti in termini di prestazione dei

processi attraverso la misurazione di alcuni indicatori (Report indicatori per il monitoraggio dei

processi), di effettuare delle verifiche (Verifiche Ispettive Interne) riguardanti tutti i processi

descritti nel Manuale della Qualità.

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Organigramma della qualità

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Attivita’ di autovalutazione

Dall’a.s. 2014/15 l’istituto ha avviato una serie di iniziative di Total Quality Management,

finalizzate all’autovalutazione ed al miglioramento continuo.

Le più significative:

• Sperimentazione del modello CAF.

La scuola è stata ammessa al progetto PON H 1 – FSE – 2011 - 1 Miglioramento delle

performance scolastiche 2007- 2013 “Percorso di autovalutazione guidata CAF”, che

rappresenta una delle più importanti iniziative del Dipartimento della Funzione Pubblica, in

collaborazione con il Formez ed in partnership con il MIUR, per sostenere le istituzioni

scolastiche nei processi di miglioramento. Il progetto ha previsto un percorso, per realizzare

l’autovalutazione della performance organizzativa con il modello europeo CAF e il relativo

Piano di miglioramento. L’istituto ha ricevuto un feedback report , redatto dagli esperti del

Centro Risorse Nazionale CAF , in cui si evidenziano i punti di forza e si danno

suggerimenti sulle aree da migliorare .

• Adesione al progetto ministeriale “Sistema Nazionale di Valutazione “

Il nuovo sistema ministeriale prevede, per il prossimo triennio, la valutazione del sistema

educativo di istruzione attraverso determinati parametri quali la riduzione della dispersione

scolastica e dell' insuccesso scolastico; la riduzione delle differenze tra scuole e aree

geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti; il rafforzamento delle competenze di

base degli studenti rispetto alla situazione di partenza e la valorizzazione degli esiti a distanza

degli studenti con attenzione all'università e al lavoro. Il “Monaco” è una delle scuole italiane

che ha partecipato a tale progetto realizzando l’autovalutazione d’istituto, in una ricerca

partecipata all'insegna di un'autonomia scolastica responsabile e di qualità.

Il presente PTOF è stato redatto tenendo in debito conto il RAV (rapporto di

autovalutazione) e attivando tutte le strategie utili a raggiungere gli obiettivi di

processo evidenziati nel Piano di Miglioramento.

Gruppo di autovalutazione e gestione della qualita’

Responsabile di funzione SGQ: Rosa Principe

NIV: L. Aiello –R.Principe- M.Forte

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Banca ore

L’istituito , alfine di organizzare le attività didattiche con continuità di presenza dei docenti

nelle classi e quindi di garantire le sostituzioni dei professori assenti durante il proprio orario

di lavoro ,per qualunque causa ad esclusione degli scioperi e delle assemblee sindacali ,

istituisce una Banca delle ore che coinvolge tutti i docenti i quali su base volontaria danno la

propria adesione ad uno scambio tra le ore effettivamente impiegate per sostituire i colleghi

assenti e le ore usufruite per permessi, brevi o per l’intera giornata. A ciascun docente che

aderisce alla banca è intestato un conto individuale, su cui potrà immettere o prelevare ore. Le

ore che possono essere conteggiate in tal conto sono solo quelle fatte oltre il normale orario di

cattedra per la sostituzione di colleghi assenti. L’utilizzo delle ore accantonate può avvenire in

modi differenti:

• Tramite permessi brevi secondo quanto previsto dal CCNL 2006/2009, art. 16,

comma 1 e comma 3,

• Concessione di giornata di ferie come da CCNL 2006/2009;

Le giornate maturate con la banca delle ore non vanno ad intaccare i normali giorni di ferie

maturati durante l’anno scolastico. L’andamento della banca è monitorato dai collaboratori

della Dirigenza.

Tutti i conti della banca delle ore intestati a ciascun docente saranno chiusi il 15 maggio di

ciascun anno scolastico.

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Servizio di prevenzione e protezione

L’Istituto, per assicurare che le attività scolastiche si svolgano in condizioni di sicurezza, ha

elaborato e redatto un documento per la valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro (DVR) in

ottemperanza a quanto prescritto dal D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. .

Esso contiene:

• una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante

l'attività lavorativa, nella quale sono specificati i criteri adottati per la valutazione

stessa;

• l'indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di

protezione individuali adottati, a seguito della valutazione di cui all'articolo 17,

comma 1, lettera a) del D.Lgs. 81/08;

• il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di sicurezza;

• l'individuazione delle procedure per l'attuazione delle misure da realizzare, e delle

figure che vi debbono provvedere, in possesso di adeguate competenze e poteri;

• l'individuazione delle mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici che

richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata

formazione e addestramento.

L’Istituto, inoltre, ha predisposto un Piano di emergenza ed evacuazione (PEE) di cui al D.M.

10/03/1998, prevedendo l’effettuazione di prove di evacuazione nel corso di ogni anno

scolastico. In esso sono state individuate le modalità di gestione e le procedure da attuare, nel

caso in cui si verifichino situazioni di pericolo grave, immediato ed inevitabile per gli occupanti

sia l’edificio vecchio che quello nuovo.

Il Piano tende a perseguire i seguenti obiettivi:

• prevenire o limitare pericoli alle persone sia all’interno che all’esterno all’edificio scolastico;

• coordinare gli interventi del personale a tutti i livelli, in modo che siano ben definiti tutti i

comportamenti e le azioni che ogni persona, presente nella scuola, deve mettere in atto per

salvaguardare la propria incolumità e, se possibile, per limitare i danni ai beni e alla struttura

dell’edificio;

intervenire, dove necessario, con un primo soccorso sanitario;

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individuare tutte le emergenze che possano coinvolgere tutte le figure operanti nella scuola;

• definire esattamente i compiti da assegnare al personale docente e non, che opera all’interno

della scuola, durante la fase emergenza.

Per garantire che le attività scolastiche siano svolte in sicurezza, il DVR ed il PEE prevedono

che nell’Istituto operi il Servizio di Prevenzione e Protezione, costituito dal Coordinatore delle

emergenze (Dirigente Scolastico), dal Responsabile del Servizio (RSPP), da Addetti al Servizio

(ASPP) e da Squadre di emergenza (antincendio, primo soccorso, evacuazione) costituite da

personale docente, non docente e studenti.

Il Servizio di Prevenzione e Protezione provvede:

• all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione

delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro;

ad elaborare ed attuare, per quanto di competenza, misure e procedure preventive e

protettive ai fini della sicurezza;

ad affrontare eventuali emergenze fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti

sulla popolazione scolastica;

a pianificare le azioni necessarie per proteggere le persone sia da eventi interni che

esterni e coordinare i servizi di emergenza;

• fornire una base informativa didattica per la formazione del personale docente, non

docente e degli alunni per l’acquisizione delle procedure e dei comportamenti

individuati nel Piano. Il Servizio di controllo per il rispetto del divieto di fumo. Il

servizio è svolto da un Docente /ATA /Collaboratore scolastico , il quale controlla che

gli alunni ed il personale si attengano al rispetto del divieto di fumare (Legge

n°448/2001) all’interno dell’edificio compreso le aree all'aperto di pertinenza(D.L.

104/2013); inoltre è vietato l'utilizzo delle sigarette elettroniche .

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SEZIONE V- Il Piano di Miglioramento

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Nella sezione 5 del RAV, la scuola ha indicato alcuni obiettivi di processo che

intende perseguire per raggiungere i traguardi connessi alle priorità. Questi sono:

Risultati scolastici - Risultati delle prove INVALSI-Risultati a distanza.

La seguente tabella, mostra la relazione tra gli obiettivi di processo e le priorità

strategiche

Area di processo

Obiettivi di processo

E’ connesso alle

priorità… 1. Aumentare la

percentuale

degli ammessi

alla classe successiva e ridurre quella di alunni con sospensione del giudizio.

2. Ridurre il tasso

di dispersione 3. Migliorare gli

esiti delle P.I. 4. Migliorare gli

esiti degli esami di stato

5.Monitoraggio della situazione

a distanza dei

percorsi universitari/lav orativi dei diplomati dei vari indirizzi

Curricolo,

progettazione e

valutazione

Sportelli didattici/ascolto per la

personalizzazione degli insegnamenti.

Maggiore uso delle TIC per corsi di

recupero on line

X

Progettazione di percorsi mirati al recupero

delle lacune evidenziate dalle Prove Invalsi

nell'ambito del curricolo mattutino curvando le programmazioni

X

Misurazione dei livelli di apprendimento

per classi parallele e monitoraggio dei

risultati

X

Ambiente di

apprendimento

Potenziamento della dotazione

tecnologica delle classi, della

didattica basata sulle

tecnologie,ricerche, progetti come attivita'ordinaria in classe

X

Inclusione e differenziazione

Misurazione del grado di inclusività della

scuola,attraverso questionari anonimi on

line sulla pagina web dell'istituto

X

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130

Continuità e orientamento

1

Orientamento

strategico e

organizzazione

1

2

3

Sviluppo e valorizzazione

delle eccellenze

1

2

3

Integrazione

con il territorio

e rapporti con le

famiglie

1

2

3

4

Scala di rilevanza degli obiettivi di processo

Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, è importante

compiere una stima della loro fattibilità. Ad ogni obiettivo si attribuisce un valore

di fattibilità e uno di impatto, determinando una scala di rilevanza.

Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto

(Al fine di calcolare la rilevanza dell’obiettivo utilizzare la tabella riportando le stime sulla fattibilità e

sull’impatto e il prodotto dei due valori numerici.)

Obiettivo di

processo elencati

Fattibilità

(da 1 a 5)

Impatto

(da 1 a 5)

Prodotto: valore

che identifica la

rilevanza

dell’intervento

1 Risultati scolastici

5 5 25

2

Risultati delle prove

standardizzate nazionali

4

5

20

3

Sperimentare attività

didattiche e

metodologie innovative

4

5

20

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131

Ridefiniamo ora l’elenco degli obiettivi di processo e indichiamo i risultati

attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di

misurazione dei risultati.

Tabella 3 - Risultati attesi e monitoraggio

Obiettivo di

processo in via di

attuazione

Risultati

attesi

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

1

Risultati scolastici

Aumentare di un punto

all'anno la percentuale di

alunni ammessi alla

classe successiva e

ridurre di un punto

quella di alunni con

giudizio sospeso

Valutazione

trimestrale

di tutti gli studenti

Dati relativi ai corsi

di recupero

Campionamento

esiti delle

verifiche trimestrali,

controllo e confronto con

i dati degli anni

precedenti

2

Risultati delle prove

standardizzate

nazionali

Ridurre il gap negativo

nelle prove

standardizzate rispetto a

scuole con contesto

socio-economico e

culturale simile

Risultati delle

prove unitarie

nelle classi 2^

ogni trimestre, con

correzione

collegiale e

campionamento dei

risultati

Campionamento

esiti delle

prove unitarie e confronto con i risultati delle prove

standardizzate nazionali degli anni precedenti

3

Potenziamento della

dotazione

tecnologica e delle

attività didattiche e

metodologiche

innovative

Potenziamento della rete

Wifi dell’istituto

Potenziamento del

registro elettronico

Potenziamento della

dotazione tecnologica

delle classi

Potenziamento della

dotazione

tecnologica della

didattica

attraverso l’uso di

strumenti innovativi

(LIM,aule per Debate e

Flip –Teaching)

Realizzato si/no

Tasso/indice dei

docenti che

sperimentano

didattiche e

metodologie

innovative

Realizzato si / no

Relazioni finali dei

docenti.

Questionario docenti

Questionario alunni

Documenti pubblicati

Partecipazioni a gare

nazionali e internazionali

4

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132

SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di

processo

Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti

negativi e positivi a medio e a lungo termine

Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni

Azione

prevista

Effetti positivi all’interno

della scuola a

medio termine

Effetti negativi all’interno

della scuola a

medio termine

Effetti positivi all’interno

della scuola a

lungo termine

Effetti negativi all’interno

della scuola a

lungo termine

Attività di

recupero di

Italiano

,Matematica e

Inglese nel biennio

Aumento

dell’autostima negli

alunni e conseguente

interesse verso lo

studio. Diminuzione

del numero di studenti

con debito formativo in

quelle discipline

oggetto del recupero.

Uno studio meno

intenso nelle materie

non oggetto di

recupero.

L’acquisizione da

parte degli studenti di

un efficace metodo di

studio

Un minor numero di

sospesi in giudizio e

un maggior numero

di ammessi alla

classe successiva

Perdita dell’autonomia

nello studio

Abituare gli

studenti ad usare

conoscenze, abilità

e capacità

personali, sociali

e/o

metodologiche, in

situazioni diverse.

Migliorare i risultati

delle prove

standardizzate sia di

italiano che di

matematica.

La didattica finirebbe

per convergere

sempre più

sull’obiettivo di

superare i test

d’apprendimento a

spese di creatività ed

elaborazione personale

Passare

automaticamente

dall’abilità alla

competenza, dal

sapere al saper fare e

al saper essere.

Eccessiva importanza

attribuita alle prove

Valutare gli insegnanti

Potenziare la

didattica

attraverso l’uso di

strumenti

innovativi

(LIM,aule per

Debate e Flip –

Teaching)

Migliorare la didattica,

l’apprendimento e gli

esiti scolastici

Maggiore sviluppo in

classe di confronto

critico, di relazioni e di

collaborazioni con i

propri compagni, di

interazione tra insegnante e studente e tra studenti.

I tempi di lavoro si

dilatano rispetto alla

lezione frontale

Creare esperienze

significative

replicabili

Precludersi ad altre

forme di innovazione

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133

Rapportiamo gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo

Le azioni pianificate avranno effetti duraturi se incideranno sul raggiungimento di

obiettivi a breve termine, ma soprattutto se rappresenteranno un’occasione per

avviare un profondo processo di innovazione e cambiamento della scuola.

Nota

● Appendice A - obiettivi triennali descritti nella Legge 107/2015

● Appendice B - principi ispiratori alla base delle idee delle Avanguardie Educative su cui Indire sta lavorando per favorire la disseminazione di pratiche innovative nelle scuole

Caratteri innovativi

Caratteri innovativi dell’obiettivo riferimento Connessione con il quadro di cui

in Appendice A e B

Attivita’ di recupero e miglioramento Prove Invalsi

Appendice A

potenziamento delle competenze

matematico-logiche e scientifiche;

prevenzione e contrasto della dispersione

scolastica e di ogni forma di discriminazione

Appendice B

Riorganizzare il tempo del fare scuola

Didattica innovativa:

Flipped Classroom

Aule per Debate

Appendice A:

potenziamento delle competenze matematico-

logiche e scientifiche;

sviluppo delle competenze digitali degli

studenti;

potenziamento delle metodologie laboratoriali e

delle attività di laboratorio

valorizzazione di percorsi formativi

individualizzati e coinvolgimento degli alunni;

Appendice B:

Trasformare il modello trasmissivo della scuola

Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai

linguaggi digitali per supportare nuovi modi di

insegnare, apprendere e valutare

Creare nuovi spazi per l’apprendimento

Riconnettere i saperi della scuola e i saperi

della società della conoscenza

Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile

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134

Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato

Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali

Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola

POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE E METODOLOGICHE INNOVATIVE

Figure

professionali

Tipologia di

attività

Ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Docenti interessati alla

sperimentazione

(robotica)

Sperimentazione delle

attività innovative nelle

classi

Fondo d’istituto

Vicepreside, Funzione

strumentale POF

Funzione strumentale

Multimedialità

Questionario

soddisfazione docenti

ed alunni

Controllo relazioni

finali docenti

calcolo percentuali di

soddisfazione

Monte ore FS e

Funzioni di sistema.

Fondo d’istituto

Impiego durante lo

Collaboratori scolastici svolgimento di eventuali corsi

Fondo d’istituto

pomeridiani

Fondo d’istituto

Assistenti tecnici Assistenza tecnica

Operazioni

Assistenti amministrativi amministrative Fondo d’istituto

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143

RISULTATI SCOLASTICI

Figure

professionali

Tipologia di

attività

Ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Dirigente scolastico Stesura nomine

Collaboratori del

Dirigente

Calcolare il tasso complessivo di alunni che

presentano carenze, tasso suddiviso per indirizzo, per disciplina; inoltre si ritiene

utile individuare per ogni indirizzo e classi

il tasso delle carenze in italiano, matematica, inglese Tali dati dovranno essere riportati in report con valori assoluti, percentuali e grafici

Collaboratori del Dirigente

Stesura del progetto complessivo [fine primo /secondo trimestre, in

itinere dopo gli scrutini finali,],

recupero carenze con individuazione degli

obiettivi, dei destinatari, finalità, metodologie, tempi, risultati attesi

Funzione strumentale Calcolo del tasso di recupero delle carenze dopo attività di recupero, fine primo e secondo trimestre, in particolare, nelle tre discipline individuate. [report]

Docenti Registrazione sul Registro Elettronico dell’eventuale recupero delle carenze

Funzione strumentale Miglioramento dei risultati circa la sospensione del giudizio e gli ammessi alla classe successiva

tasso/indice di scostamento dai risultati attesi

Collaboratori scolastici Impiego durante lo svolgimento dei corsi di recupero pomeridiano

Assistenti tecnici Per l’eventuale utilizzo dei laboratori

Assistenti amministrativi

Operazioni amministrative

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143

RISULTATI DELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI

Figure

professionali

Tipologia di

attività

Ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Coordinatori di

dipartimento di

Italiano e matematica

Individuazione degli

elementi fondanti le

discipline e

predisposizione di prove

relative alla

valutazione autentica.

FS

Docenti curriculari di

italiano e matematica

Somministrazione di tre

prove strutturate per

FS

classi parallele una per

trimestre al fine di

preparare gli studenti

alle prove invalsi

Docente Responsabile

INVALSI

Raccolta dei risultati delle somministrazioni

FS

effettuate ed analisi dei

risultati sulla base dell’individuazione degli

elementi fondanti delle

discipline.

Docenti interni Somministrazione Prove

standardizzate

FS

Docente Responsabile INVALSI

Analisi dei risultati, confronto con i risultati

FS

degli anni precedenti

confronto con i risultati

attesi

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143

Definire i tempi di attuazione delle attività

Tabella 8 - Tempistica delle attività

RISULTATI SCOLASTICI

Attività Pianificazione delle attività

1

Sett.

2

Ott

3

Nov

4

Di

5

Gen

6

Feb

7

Mar

8

Apr

9

Mag

10

Giu

Nomina dei

componenti da parte del D.S.

x

Stesura del

progetto

complessivo

recupero

carenze

con

individuazione

degli obiettivi,

dei destinatari,

finalità,

metodologie,

tempi, risultati

attesi

x

x

x

Miglioramento

dei risultati

circa la

sospensione del

giudizio e gli

ammessi alla classe successiva

x

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143

POTENZIAMENTO

ATTIVITÀ DIDATTICHE E METODOLOGICHE INNOVATIVE

Attività Pianificazione delle attività

1

Sett.

2

Ott

3

Nov

4

Di

c

5

Gen

6

Feb

7

Mar

8

Apr

9

Mag

10

Giu

Sperimentazione

delle attività

innovative nelle

classi

x

x

x

x

x

Controllo

relazioni attività

didattiche

sperimentali

Raccolta dati e

calcolo

percentuali

x

RISULTATI DELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI

Attività Pianificazione delle attività

1

Sett.

2

Ott

3

Nov

4

Di

c

5

Gen

6

Feb

7

Mar

8

Apr

9

Mag

10

Giu

Esiti relativi ai risultati scolastici

x

Esiti Prove

Invalsi

X

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143

Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del

raggiungimento dell’obiettivo di processo

TABELLA 9 - Monitoraggio delle azioni

Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

del processo

Strumenti di

misurazione

Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche/

necessità

di

aggiustamenti

Fine marzo

Percentuale di

alunni i cui

esiti formativi

risultino

migliorati nel

confronto tra i

risultati del primo

trimestre e secondo

trimestre

Valutazioni

del recupero

maggio

Risultati prove

lnvalsi

Italiano e

Matematica classi

seconde

rispetto a:

- Media regionale,

Media nazionale

sud e Isole con

uguale

background

socio-culturale

Valutazioni

prove invalsi

Giugno Miglioramento Valutazioni dei risultati finali finali nelle discipline

coinvolte nella

sperimentazione

didattica rispetto

all’a.s.

precedente

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143

Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di miglioramento

La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI

Priorità 1

Esiti degli

studenti

(dalla sez.

5 del RAV)

Traguardo

(dalla sez.

5 del RAV)

Data

rileva

-zione

Indicatori

scelti

Risultati

attesi

Risulta

ti

riscont

rati

Differenza

Considerazioni

critiche e

proposte di

integrazione

e/o modifica

Risultati

scolastici

Aumentare di

un punto

all'anno la

percentuale di

alunni

ammessi alla

classe

successiva e

ridurre di un

punto quella

di alunni con

giudizio sospeso

giugno

N° di

promossi

N° di alunni

sospesi

Aumentare

di un punto

all'anno la

percentuale

di alunni

ammessi alla

classe

successiva e

ridurre di un

punto quella

di alunni con

giudizio sospeso

Risultati

nelle prove

standardizzat

e nazionali

Ridurre il gap

negativo nelle

prove

standardizzat

e rispetto a

scuole con

contesto

socio-

economico e culturale simile

giugno

Percentuale

degli esercizi

esatti

Ridurre il

gap negativo

nelle prove

standardizza

te rispetto a

scuole con

contesto

socio-

economico e culturale simile

Potenziamen

to della

dotazione

tecnologica e

delle attività

didattiche e

metodologic

he innovative

Cablaggio

dell’istituto

nuovo,

attivazione

registro

elettronico

Potenziamen

to della

dotazione

tecnologica

delle classi

Potenziamen

to della dotazione tecnologica

giugno Realizzato

si/no

Tasso/indice

dei docenti

che

sperimentano

didattiche e

metodologie

innovative

Cablaggio

dell’istituto

nuovo,

attivazione

registro

elettronico

Potenziamen

to della

dotazione

tecnologica

delle classi

Potenziamen

to della dotazione tecnologica

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143

della della

didattica didattica

attraverso attraverso

l’uso di l’uso di

strumenti strumenti

innovativi innovativi

(LIM,aule (LIM,aule

per Debate e per Debate e

Flip – Flip –

Teaching) Teaching

Descrivere i processi di condivisione del piano all’interno della scuola

Il Piano di Miglioramento messo in atto è efficace se coinvolge tutta la comunità

scolastica nelle azioni pianificate. Se è vero che il Nucleo di valutazione svolge un

compito di progettazione, coordinamento e valutazione, è però necessario programmare

le modalità con cui tutta l’organizzazione prenderà parte attivamente al suo sviluppo. E’

auspicabile anche che il processo, così attivato, incida sul miglioramento del clima e

delle relazioni interne.

Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento

Momenti di

condivisione

interna

Persone coinvolte

Strumenti

Considerazion

i nate dalla

condivisione

Collegio docenti

Dipartimenti disciplinari

Riunioni dei Consigli di

classe

Dirigente Scolastico

Docenti Personale ATA

Bacheca docenti

Sito Web della

scuola

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143

Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola

Tabella 12 - Le azioni di diffusione dei risultati interne alla scuola

Metodi/Strumenti

Destinatari

Tempi

Pubblicazione di comunicazioni

periodiche sulla Bacheca docenti

Pubblicazione di comunicazioni

periodiche sul sito web della

scuola

Diffusione di documenti

informatici nell’ambito dei

dipartimenti disciplinari, consigli

di classe ,collegio docenti

Docenti e ATA

Comunicazioni contestuali

Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’esterno della scuola

Metodi/Strumenti Destinatari delle azioni Tempi

Sito Web della scuola Famiglie - alunni Comunicazioni contestuali

Convegni,

Manifestazioni

pubbliche, Open Day

,ecc

Famiglie-Enti Aziende, territorio Contestualmente ai risultati

ottenuti

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144

Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di valutazione

.

Tabella 14 - Composizione del Nucleo di valutazione

Nome Ruolo

Giancarlo Florio Dirigente Scolastico

Rosa Principe Vicario

Loriana Aiello Funzione strumentale POF

Maria Carmela Forte Coordinatore di plesso

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144

SEZIONE 6-ALLEGATI

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188

Protocollo di accoglienza allievi BES (Prof. Orrico F.)

Finalità

Questo documento denominato Protocollo per l’Accoglienza è una sorta di “bussola”, che può

essere una guida nelle diverse fasi dell’anno, per l’inclusione e gestione degli allievi BES.

Tale strumento di lavoro, si spera possa tradurre pratiche condivise all’interno dell’Istituto,

garantire continuità di interventi inclusivi, nel percorso evolutivo degli allievi BES.

L’inclusione scolastica è stata individuata dal PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa)

come un obiettivo prioritario e viene monitorata con vari strumenti: RAV (Rapporto di

AutoValutazione), PDM (Piano Di Miglioramento) e PAI (Piano Annuale per l’Inclusione).

Descrizione BES - Quadro normativo

La differenziazione più significativa tra i BES e la normativa fondamentale di riferimento può

essere rappresentata in questo modo:

C.M. N.8 DEL

6/3/2013

DM 5668 +

LINEE GUIDA

2011

d.m. DEL

27/12/2012

LEGGE 170/2010

SVANTAGGI DISTURBI

EVOLUTIVI

SPECIFICI

BES

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189

Diversi da chi? Raccomandazioni per l'integrazione degli alunni stranieri e

A cui vanno aggiunti:

soggetto in situazione di handicap

per l' intercultura. A cura

dell’Osservatorio nazionale per l'integrazione degli alunni stranieri e per l 'intercultura del Miur

gli allievi con bisogni educativi speciali

- Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di

Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e

paritarie.

Secondo la normativa

o Legge n. 517/1977: integrazione alunni disabili; 191

o Nota 27giugno 2013;

o Nota 22 novembre 2013;

o Nota prove INVALSI

o Linee guida alunni stranieri 19/02 2014;

o LA BUONA SCUOLA” LEGGE 13.7.2015 n.107;

o 21.01.Linee Guida Regione Calabria;

Descrizione del protocollo

L’intenzione del GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) di istituto è quella di dotare la scuola di uno

strumento concreto che possa, nella maniera più chiara, completa e funzionale possibile, illustrare le

procedure per l’inclusione e individuare i loro agenti con le rispettive funzioni e competenze. La parte

preponderante di questo documento ospiterà le procedure concrete e gli strumenti messi a disposizione di

tutti gli agenti per garantire l’inclusione.

In riferimento agli obiettivi di processo individuati nel RAV e PDM, il documento viene articolato in quattro parti:

1. Accoglienza degli studenti con BES, personalizzazione e monitoraggio

2. Il GLI come spazio di confronto

3. L’aggiornamento: la competenza e sensibilità dei docenti come strumento compensativo

4. Un archivio per l’inclusione

1. Accoglienza degli studenti con BES, personalizzazione e

monitoraggio Prevede l’accoglienza e la gestione durante le fasi

dell’anno di allievi:

➢ con certificazione di Disturbo Specifico dell’Apprendimento(L 170/2010);

➢ con diagnosi di Disturbo aspecifico/ altri Disturbi (L 170/2010 e recente normativa BES);

➢ senza diagnosi ma individuati con sospetto di BES;

➢ con certificazione BES in corso d’anno;

➢ con personalizzazione/individualizzazione su ben fondate considerazioni psicopedagogiche e

didattiche “Legge 53/2003 (in assenza di certificazioni, diagnosi, iter diagnostici);

➢ con svantaggio socioeconomico;

➢ con svantaggio linguistico e culturale:

➢ con certificazione di Disabilità (L104 del 1992);

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190

Accoglienza e gestione a vari livelli:

➢ Amministrativo;

➢ Comunicativo e relazionale;

➢ Ambiente di apprendimento;

➢ Continuità verticale-continuità orizzontale;

➢ RETE con il territorio;

FASE 1: PREACCOGLIENZA (gennaio- febbraio anno scolastico precedente)

Giornate di orientamento- open day;

scolastico nei suoi spazi (attività che coinvolgeranno la comunità scolastica il team docenti, personale ATA, allievi);

FASE 2: prima dell’avvio del nuovo anno scolastico

Il Dirigente scolastico, la segreteria didattica e il Referente per l’Inclusione, prima dell’avvio del nuovo anno scolastico,

presa visione della documentazione presentata, valutano la determinazione della classe per l’allievo, tenendo in

considerazione come motivazioni favorevoli all’apprendimento:

allievo H;

FASE 3: Avvio del nuovo anno scolastico (Settembre - giugno)

“Benvenuti!”

Docenti tutor e allievi tutor guidano all’esplorazione degli spazi (aule, laboratori, servizi, ambienti di apprendimento)

Il referente di Inclusione di Istituto

aggiorna il quadro di monitoraggio

Il coordinatore di classe:

- Avvisa i docenti del Consiglio

di Classe

- Incontra la famiglia

- Predispone il PDP

La famiglia presenta in segreteria la documentazione che attesta il BES:

- Verbale di accertamento diagnosi di funzionamento (L. 104/1992 )

- Diagnosi clinica che deve essere rilasciata dalle strutture pubbliche e private

accreditate (L.170/2010) e aggiornate al cambio di ordine di scuola

- Segnalazione formale o informale (svantaggio socio-economico, linguistico,

culturale – D.M. del 27/12/2012)

La segreteria:

- Protocolla la documentazione

- Inserisce la documentazione nel fascicolo personale dello studente

- Avvisa il referente di Inclusione d’Istituto

a

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191

e delle loro relative funzioni; attrezzature, servizi e di iniziative (progetti d’indirizzo, progetti inclusivi);

paziale, logistica delle classi e dei servizi, ruoli e funzioni, anche per contenere

l’iniziale smarrimento del “cambiamento” vengono allestite segnaletiche per piani (si spera anche in più lingue) e

piantine illustrative con guida di aule, laboratori, servizi da individuare (presidenza, segreteria, biblioteca, aule,

laboratori, uscite di sicurezza);

Per iniziare: conoscere l’orario della settimana; ord per

accesso registro on line (rete wireless); modulo per autorizzazioni a pubblicare immagini;

Conoscersi: la RELAZIONE

rispetto della privacy; (estrema cautela nel porre domande personali e sulla storia familiare oltre che tutela sui dati

sensibili).

TEMPI e le FASI di LAVORO

SCADENZE FIGURE COINVOLTE

OPERAZIONI DA SVOLGERE DOCUMENTI DA REDIGERE

Entro l’inizio della scuola

GLI

Segreteria

Comunica ai docenti i casi di studenti con BES:

BES

dell’iscrizione (classi prime e trasferimenti)

nuova documentazione

personalizzazione negli anni

precedenti

GLHO/Dipartim

ento sostegno

Raccoglie informazioni sul caso, per

“accogliere” i bisogni dell’allievo H

Verbale

Segreteria Richiesta alla scuola secondaria di

primo grado, (urgenza) il fascicolo

riservato dell’alunno H (PEI terza media)

Fascicolo

riservato

Dirigente

Scolastico

Referente H

Valutano la determinazione della classe

per l’allievo, tenendo in considerazione

come motivazioni favorevoli all’apprendimento:

Costituzione

classe con alunno

H

ministeriale n.6753 del 27/02/2015, art.

4 avente come oggetto “Classi con alunni

in situazione di disabilità”, al comma 2

viene chiarito che il numero degli alunni

nelle classi iniziali delle scuole ed istituti

di ogni ordine e grado che accolgono

alunni diversamente abili non può

superare il limite di 20 alunni, purché sia

esplicitata e motivata la necessità di tale

consistenza numerica, in rapporto alle

esigenze formative degli alunni disabili.);

5

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192

SCADENZE FIGURE

COINVOLTE

OPERAZIONI DA SVOLGERE DOCUMENTI

DA REDIGERE

Entro il primo

consiglio di

classe

GLI Predispone:

Referente

inclusione/

Dipartimento sostegno

Verifica, visionando i fascicoli

personali degli studenti, la presenza di

studenti con BES e le caratteristiche

Tabella

riassuntiva caso

Primo

consiglio di

classe

Coordinatore

Docenti del CdC

una personalizzazione e compilano la

Tabella di rilevazione BES

attentamente la diagnosi) e compilano

le tabelle contenute nei PEI/PDP per

sintetizzare il profilo dello studente.

didattiche, gli strumenti

compensativi e le misure dispensative

Tabella di

rilevazione BES

da inviare, via

email

istituzionale, al

referente

inclusione alla

fine della riunione

anche se non se

ne sono rilevati

Entro il

secondo

consiglio di

classe

Coordinatore del

CdC e/o docente

di sostegno

specialisti/home tutor

PEI/PDP

Bozza PDP/PEI

Docenti del CdC la loro parte di PEI/PDP e la inviano

al coordinatore che preparerà la

bozza completa

Secondo

consiglio di

classe

(Novembre)

Docenti del CdC Approvano il PEI/PDP (firmato da tutti i

docenti) che verranno sottoposti

all’approvazione del Dirigente Scolastico

PEI/PDP firmati

da Consiglio di

Classe e Dirigente

Scolastico

Coordinatore e/o

Docente di

sostegno

fa

firmare ai genitori e/o allo studente6 le

due copie e le fa protocollare alla

segreteria;

a questo punto una copia viene inserita

nel fascicolo personale dello studente e

una copia viene riconsegnata alla

famiglia.

mail istituzionale del referente inclusione

PEI/PDP firmato

anche dai genitori

Referente

inclusione coordinatore l’avvenuta consegna).

personale dello studente

Foglio firme di

avvenuta

consegna dei

PEI/PDP

GLI stati protocollati

III Monitoraggio

BES

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193

SCADENZE FIGURE

COINVOLTE

OPERAZIONI DA SVOLGERE DOCUMENTI

DA REDIGERE

Novembre GLHO Predisposizione PEI PEI firmato dall’ASL

Scrutini

trimestrali

Docenti del

Consiglio di

classe

Redigono un eventuale

aggiornamento del PEI/PDP

Eventuale

aggiornamento

del PEI/PDP

firmato da tutte le parti

Dopo ogni

scrutinio

trimestrali

Coordinatore e/o

docente di

sostegno

della situazione9

eventuale

aggiornamento

del PEI/PDP

Marzo La segreteria

insieme al

referente

Inclusione

primo grado, (urgenza) il fascicolo

riservato dell’alunno H iscritto

(diagnosi, PDF, PEI, verbale 104

DPCM con art 3 /commi);

RISERVATO dalla scuola media con

trasmissione on line/cartacea o lettera

riservata;

l fascicolo personale dell’alunno;

insieme al prospetto (format CSA) da

trasmettere al CSA, con il numero di

ore richieste per il sostegno didattico

da certificazione e conferma

dell’equipe Multidisciplinare ASL.

Aprile GLHO Monitoraggio PEI

Stesura allegato documento 15

maggio (solo per le quinte)

Eventuale PEI

aggiornato e

firmato

Allegato

documento 15

maggio (solo per

le quinte)

Consiglio di

maggio

Coordinatore e

Docenti del

consiglio di

classe delle sole

classi quinte

(RISERVATA) per il documento del

15 maggio da fornire alla

commissione dell’esame di stato

Relazione per il

documento del 15

maggio

segreteria

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194

SCADENZE FIGURE

COINVOLTE

OPERAZIONI DA SVOLGERE DOCUMENTI

DA REDIGERE

Scrutinio di

fine anno

Coordinatore e/o

Docente di

sostegno

RELAZIONE FINALE previsto dal

modello di PEI/PDP

rilevazione degli esiti dei PEI/PDP

io

finale del

PEI/PDP da

consegnare al

referente

inclusione

affinché venga

allegato al

PEI/PDP

depositato nel

fascicolo

personale rilevazione degli

esiti dei PEI/PDP

(All.12)

Entro la fine di

giugno

GLI A partire dalle Tabelle per la

rilevazione degli esiti dei PEI/PDP,

compie il V Monitoraggio BES

Monitoraggio

BES inclusione al Collegio Docenti che

approva PAI per Collegio Docenti

Alunni BES

La famiglia potrà decidere di non rendere note le difficoltà del figlio alla classe o potrà rifiutare l’adozione

del PDP, si ricorda che (la certificazione DSA rientra nei dati sensibili secondo la normativa della privacy,

senza l’autorizzazione della famiglia questa condizione non può essere resa nota);

La famiglia se rifiuta il PDP, dovrà presentare una dichiarazione scritta, per assumersi la responsabilità di un

eventuale insuccesso formativo del figlio.

Alunni BES iscritti al quinto anno

Il Consiglio di Classe valuta tutta la normativa relativa agli Esami di Stato conclusivi e predispone

l’ALLEGATO RISERVATO per la serena partecipazione agli esami dei candidati con BES. Le informazioni

relative agli studenti con BES sono assolutamente riservate e, per tale ragione, nel Documento del 15 maggio

è importante fare riferimento, nella sezione relativa al quadro del profilo generale della classe, alla sola

presenza di alunni con BES. Si ricorda che non bisogna mai riportare la diagnosi, poiché il documento viene

affisso all'albo e quindi può essere letto da chiunque; inoltre si ricorda di non apporre per nessuna ragione la

sigla "BES" accanto al nome dell'alunno, quando esso viene inserito all'interno dell'elenco alfabetico dei

candidati. Tutte le informazioni relative agli studenti con BES vanno invece inserite in una relazione, allegata

al Documento del 15 maggio della classe di appartenenza, ma non affissa all'albo. Tale allegato va

esclusivamente consegnato alla Commissione degli Esami di Stato, al fine di dare un profilo chiaro della

situazione dello studente e per fornire tutte le indicazioni necessarie per il sereno svolgimento dell'esame

stesso. La stesura di tale documento, anch'esso atto del Consiglio di Classe, riveste un'importanza

fondamentale al pari del documento per l'intera classe, in quanto entra nello specifico delle indicazioni a cui

si dovranno strettamente attenere le Commissioni. La relazione con i suoi allegati va inserita nuovamente nel

fascicolo personale dello studente; la segreteria inserirà questo materiale tra quello che viene messo a

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195

disposizione, al momento della plenaria, della Commissione per l’Esame di Stato.

Alunni che presentano la certificazione in corso d’anno

Per tali allievi si attivano comunque tutte le azioni sopra esposte seguendo la stessa scaletta ma con fasi

temporali correlate alla data della certificazione, all’attivazione della personalizzazione e individualizzazione

(La personalizzazione e l’individualizzazione della didattica secondo DPR 8 Marzo 1999 n°275; Norme in

materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche e Legge 53 /2003) ;

Alunni che non sono ancora diagnosticati ma individuati con sospetto di BES

eferente INCLUSIONE, il questionario (check-list distribuita all’inizio

dell’anno scolastico), guida al riconoscimento di situazioni sospette di DISTURBI SPECIFICI DI

APPRENDIMENTO e la scheda ( che si allega) segnalazione casi sospetto DSA-BES; tale scheda è compilata

dal consiglio di classe;

didattico, per gli allievi rilevati con sospetto di disturbo di apprendimento;.

e al coordinatore di classe, Dirigente, incontra la famiglia, quando si confermano

persistenti difficoltà nonostante l’attuazione di interventi mirati.

specialistica al

Servizio sanitario nazionale.

l’iter diagnostico:

➢ La famiglia si rivolge al medico (o al pediatra) e richiede un’impegnativa per una visita ai sensi

della L.170/2010;

➢ I genitori con l’impegnativa, prenotano la visita presso i servizi territoriali di competenza (equipe

delle strutture pubbliche o accreditate dalla regione);

➢ Qualora venissero confermate le difficoltà dello studente, lo specialista rilascerà una diagnosi che

dovrà essere presentata alla segreteria della scuola con una lettera di accompagnamento per il

protocollo.

Alunni con svantaggio socioeconomico

degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche”.

razioni psicopedagogiche e didattiche” presuppone che un alunno (in assenza

di diagnosi o certificazioni mediche), il quale mostra delle difficoltà di apprendimento legate al fatto di

provenire da un ambiente con svantaggio socio-economico, può essere aiutato dalla scuola con l’adozione di

percorsi individualizzati e personalizzati come strumenti compensativi e/o dispensativi (pag. 3 CM MIUR n°

8-561 del 6/3/2013) ma “non” è obbligata a fare il PDP, dunque sceglie in autonomia se fare o meno un PDP,

e questi interventi dovranno permanere per il tempo necessario all’aiuto in questione.

(…) avranno carattere transitorio ed attinente aspetti didattici, privilegiando dunque le strategie educative e

didattiche (…) più che strumenti compensativi e misure dispensative” (pag. 3 CM MIUR n° 8-561 del

6/3/2013).;

Alunni stranieri con svantaggio linguistico e culturale

via eccezionale (vedi nota ministeriale del 22 novembre 2013), il PDP viene

adottato per il tempo ritenuto strettamente necessario. Secondo la Nota INVALSI del 23.04.2013 non

possono utilizzare nessuno strumento compensativo o altre misure, indicate in un PDP. Quest’ultima Nota

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196

esclude per loro la previsione del PDP e li parifica in tutto e per tutto agli alunni senza BES. La

personalizzazione e l’individualizzazione della didattica non sono concetti nuovi: si trovano nel DPR 8

Marzo 1999 n°275 (Norme in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche) e Legge 53 /2003 Riforma

Moratti; L’art. 45, comma 4, del

D.P.R. n.394 del 31 agosto 1999. Si fa riferimento al Protocollo elaborato dal MIUR

http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/focus190214http

Il GLI come spazio di confronto

Il GLI (gruppo di lavoro per inclusione) è preposto alla pianificazione e realizzazione delle azioni

strategiche messe in campo dalla scuola ai fini di promuovere l’inclusione facendo tesoro delle competenze

di dirigente, docenti referenti, studenti e genitori. Nel nostro istituto esso risulta infatti composto da:

I docenti referenti vengono individuati dal Dirigente Scolastico, mentre i rappresentanti di studenti e

genitori vengono individuati, in base alle disponibilità, in occasione del primo incontro (ottobre-novembre)

del “GLI ALLARGATO” a cui vengono invitati tutti gli studenti con BES dell’istituto e i loro genitori. In

questa occasione verranno eletti due rappresentanti degli studenti e dei genitori.

TEMPI e le FASI di LAVORO

SCADENZE FIGURE

COINVOLTE

OPERAZIONI DA

SVOLGERE

DOCUMENTI DA

REDIGERE

Ottobre-novembre GLI Convoca gli studenti

con BES e i relativi

genitori a un primo

INCONTRO DEL

GLI ALLARGATO per:

Lettera di

convocazione alla

prima riunione

allargata del GLI

Verbale

Questionario di

soddisfazione

studenti

Questionario di

soddisfazione

genitori

PAI redatto a giugno

degli esiti dei

Questionari di

soddisfazione

dell’anno scolastico

precedente

Protocollo di

inclusione

dei rappresentanti

degli studenti e dei

genitori da inserire

nel GLI per il nuovo

anno

Questionario di

soddisfazione per

studenti e genitori

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Febbraio GLI II INCONTRO GLI

ALLARGATO

Monitoraggio PAI

Lettera di

convocazione alla

prima riunione

allargata del GLI Verbale

SCADENZE FIGURE

COINVOLTE

OPERAZIONI DA

SVOLGERE

DOCUMENTI DA

REDIGERE

Maggio GLI III INCONTRO GLI

ALLARGATO

Monitoraggio delle

azioni di inclusione

messe in atto nel

corso dell’anno

Rilevazione punti di

forza e criticità in

vista della

compilazione del

PAI

Somministra un

Questionario di

soddisfazione per

studenti e genitori

Lettera di

convocazione alla

prima riunione

allargata del GLI

Verbale

Questionario di

soddisfazione

studenti

Questionario di

soddisfazione

genitori

Giugno GLI Analizza gli esiti del

Questionario e li

illustra al Collegio

docenti

Redige il PAI finale

da far approvare in

Collegio Docenti

Stesura del PAI

Collegio Docenti Approvazione del PAI

Verbale

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198

2. L’aggiornamento

Il migliore strumento compensativo per uno studente con BES, è un bravo insegnante

Nella convinzione che la sensibilità e la competenza dei docenti possano favorire il successo di una

personalizzazione, l’istituto informa il corpo docenti di proposte di aggiornamento esterne a cui in alcuni

casi aderisce anche come scuola.

3. Un archivio per l’inclusione

L’archivio per l’Inclusione permette di condividere tutti i materiali utili ai fini dell’inclusione. Gli spazi

individuati a questo scopo sono due: la piattaforma Collegioonline del nostro istituto, alla quale si può

accedere per caricare materiale, sito dell’Istituto.

RUOLI E FUNZIONI PER L’INCLUSIONE

All’interno dell’Istituzione Scolastica esistono tante figure che hanno funzioni e ruoli diversi, ma che

concorrono insieme ad uno stesso obiettivo: l’inclusione di tutti e di ciascuno. […]

Il Dirigente Scolastico:

degli art. 29 e 30 del Testo Unico in materia di trattamento dei dati personali D. Lgs. 196/03, CHIEDE al

DSGA DI NOMINARE in segreteria didattica, il responsabile del trattamento dei dati sensibili;

Il DSGA:

Il Referente Inclusione:

formazione per genitori ed insegnanti;

personale docente;

personalizzazione della didattica

dividualizzazione e

lusione;

iornamento per insegnanti;

oro per l’inclusione (GLI) e lo coordina;

Inclusione allievi con BES;

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199

lia, studente e strutture del territorio;

Supervisiona i FASCICOLI PERSONALi di tutti gli allievi H d’Istituto (la certificazione medica ai sensi

della legge104/92, il verbale 104 e DPCM con relativi comma di gravità, art 3 comma 3/1, la diagnosi

funzionale; il Profilo Dinamico Funzionale; il Piano Educativo Individualizzato PEI; la relazione di fine

anno scolastico; altri documenti: relazioni, verbali, verifiche, copia della scheda di valutazione finale);

disabilità, per aree, oltre che per continuità;

delle barriere architettoniche e facilitatori degli ambienti di apprendimento;

vigilanza e responsabilità per situazioni di gravità;

itoraggio(con opportuna calendarizzazione) degli

alunni BES, rileva le necessità e i bisogni relativi agli allievi H , in un apposito diario di bordo da inserire come

allegato al PEI; redigere gli allegati al Piano Educativo

Individualizzato PEI e li predispone in formato on line e cartaceo.

– relazione- affettività in gruppi di allievi di altre classi (Progetti Inclusivi/

progetti di vita), mettendo in risalto la figura dell’esperto, come insegnante di sostegno mediatore, tra allievo H e

gruppo esteso;

on line) per gli incontri gruppi H-d’Istituto e gruppi H Operativi;

partecipare agli incontri gruppi H-d’Istituto e gruppi H Operativi;

ENTO di sostegno le giustifiche per la partecipazione agli incontri;

competenza;

operativi per caso;

anificare gli incontri di Istituto e gruppi

facilitatori per la didattica speciale o Borsa di studio per allievi H meritevoli nel profitto;

dell’allegato riservato al documento del 15 maggio.

Docente di sostegno coordinato dal referente Inclusione:

iascuno studente con disabilità certificata ai sensi della legge n° 104/92;

condivide le responsabilità del SUCCESSO formativo di TUTTI gli alunni;

edazione del PDF avvalendosi dell’apporto dei docenti curricolari, dell’equipe psicopedagogica, che ha

in cura lo studente e la famiglia dello studente.;

stesso;

coerenza con il PDF,

STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE inclusive

ed efficaci al caso;

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200

di maturità; 35/2003.

L’ufficio di segreteria:.

dell’alunno;

classe:

Coordinatore di classe

della caratteristica del disturbo e del diritto all’utilizzo degli strumenti compensativi;

reciproco circa l’efficacia della personalizzazione

Il consiglio di classe:

coordinatore di classe e/o

docente di sostegno);

l’applicazione di adeguate attività di recupero didattico

mirato, al fine di avviare il percorso diagnostico;

compensative e dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche o sulla base della eventuale

documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia;

allievo per aiutarlo nel consolidamento dell’autostima;

vicini allo studente;

dimenti.

Il Gruppo di Lavoro sull’inclusione:

Collegio Docenti

documento nel fascicolo personale dell’alunno;

ra con i colleghi per la messa in atto delle strategie e degli strumenti compensative previsti dal PEI/PDP;

sti)

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201

Dirigente Scolastico, Funzioni strumentali, referenti dei progetti dell’Istituto:

La famiglia:

l’apprendimento;

nello svolgimento dei compiti pomeridiani e gli insegnanti di classe;

-famiglia, previsto nel PDP scuola-famiglia;

DSA;

Lo studente:

ha diritto a:

scolastico sereno e ad essere rispettato nelle proprie peculiarità;

leggi;

re aiutato nel percorso di consapevolezza del proprio modo di apprendere;

oscrive il percorso didattico personalizzato;

li rispetta;

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202

Anno scolastico 2018-2019

Piano Annuale per l’Inclusione

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

B. Risorse professionali specifiche

Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

Funzioni strumentali /

coordinamento

SI

Referenti di Istituto SI

Psicopedagogisti e affini

esterni/interni

SI

Docenti tutor/mentor NO

Altro: NO

Altro: NO

A. Rilevazione dei BES presenti ( indicare il disagio prevalente ) :

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 23

➢ Minorati vista 2

➢ Minorati udito 0

➢ Psicofisici 21

➢ Altro

2. disturbi evolutivi specifici 60

➢ DSA 54

➢ ADHD/DOP 1

➢ Borderline cognitivo

➢ Altro 5

3. svantaggio 0

➢ Socio-economico

➢ Linguistico-culturale

➢ Disagio comportamentale/relazionale

➢ Altro

Totali 83

% su popolazione scolastica 8,3%

N° PEI redatti dai GLHO 22

MOTIVAZIONE: Un alunno non ha frequentato

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 58

Motivazione: la famiglia di un alunno rinuncia ad attivare il PDP;

la diagnosi di un alunno è pervenuta a scuola a fine maggio

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 0

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203

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro: NO

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro: NO

Altri docenti

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni NO

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI

Altro: NO

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SI

Progetti di inclusione / laboratori integrati NO

Altro: NO

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e

psicopedagogia dell’età evolutiva NO

Coinvolgimento in progetti di inclusione NO

Coinvolgimento in attività di promozione

della comunità educante NO

Altro: NO

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati sulla disabilità SI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

SI

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità SI

Procedure condivise di intervento su

disagio e simili SI

Progetti territoriali integrati NO

Progetti integrati a livello di singola scuola

Rapporti con CTS / CTI SI

Altro: NO

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati NO

Progetti integrati a livello di singola scuola SI

Progetti a livello di reti di scuole NO

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-

didattiche / gestione della classe SI

Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica inclusiva SI

Didattica interculturale / italiano L2 NO

Psicologia e psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) NO

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,

sensoriali…)

SI

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204

PUNTI DI FORZA

• Classi dotate di strumenti didattici multimediali di supporto all’apprendimento (computer, LIM, software didattici ) anche se solo nel biennio; per il triennio sono previsti solo in laboratori per le materie di indirizzo

• Adattamento della didattica al “bisogno educativo speciale”

• Personalizzazione del curricolo (obiettivi semplificati o differenziati)

• Insegnamento basato sulla valorizzazione del gruppo classe come risorsa (tutoring, apprendimento cooperativo

lavori di gruppo, attività laboratoriali)

• Elaborazione di modelli d’Istituto per il PEI (per alunni disabili) e per il PDP (per alunni DSA e con BES)

• Collaborazione con associazione LOGOS con uno Sportello d’ascolto dedicato a genitori, studenti e docenti con

tematiche connesse all’apprendimento e problemi comportamentali;

• Laboratori inclusivi dotati di 3 PC portatili, utilizzabili anche in classe;

• Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

• Valorizzazione delle risorse esistenti: assistenti specialistici

• Formazione docenti: competenze - individuazione e gestione bes - funzione del coordinatore del sostegno - BES: sussidi, supporti, valutazione - didattica: il metodo analogico- formazione: Bullismo-cyberbullismo.

• Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i

diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. In fase di accoglienza (iscrizione) la scuola svolgerà incontri/colloqui con i genitori dei ragazzi delle scuole secondarie

di primo grado e/o con i docenti di sostegno. Saranno previsti anche progetti di rimotivazione e riorientamento.

• Referente per le attività di inclusione

• Costituzione GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusività)

• MONITORAGGIO dell’Inclusività della scuola mediante somministrazione questionario INDEX a fine anno

• Realizzazione di una identità scolastica con la creazione dei una email istituzionale per docenti e studenti

• Creazione della classe digitale (classrom) dove condividere materiale e cassetto degli attrezzi, per una didattica inclusiva;

• 53 classi hanno partecipato attivamente, 684 sono gli alunni che hanno aderito, 50 docenti hanno pubblicato

materiali.

• Realizzazione di classi aperte per il recupero della disciplina Chimica.

• Realizzazione di progetti contro la dispersione scolastica, disagio, DSA/BES

• Realizzazione di progetti inclusivi: Interventi Di Sostegno Agli Studenti Caratterizzati Da Particolari Fragilità,

Formazione In Servizio All'innovazione Didattica E Organizzativa, Attività Motorie E Sportive Extracurriculari, Monaco In ……….Musica, “ Pollicino E Alice” – Educazione All’affettività, Progetto Cinema, Telethon, Contro Il Bullismo E Il

Altro:

NO

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento

degli insegnanti X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in

rapporto ai diversi servizi esistenti X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel

sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

inserimento lavorativo

X

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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205

Cyberbullismo; progetti di cittadinanza e costituzione: Una vita da Social: incontro con la Polizia Postale; Inconro con

un rifugiato;Progetto: la scuola al cinema, PROGETTO "Il patentino della robotica" di Pearson e Comau. Progetto Teatro in Note, Gare di robotica RJCAL 2019.

Alcuni di questi rivolti ai soli studenti del biennio,

• Presenza di 7 Assistenti Specializzati: Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione

PUNTI DI CRITICITA’

• Carenza della “cultura” dell’Inclusione (comprensione e accettazione delle disabilità, dei vari disturbi di apprendimento

e degli eventuali disagi temporanei) da parte di famiglia e allievi BES.

• Mancanza di un continuo e produttivo monitoraggio dell’inclusività scolastica (è previsto un questionario Index a fine

anno) ma la scarsa adesione da parte della comunità scolastica e non a tale questionario, lo rende non attendibile. • Difficoltà legate alla manutenzione degli strumenti multimediali in dotazione alla scuola:

• Ridotto numero di docenti che utilizzano tecnologie digitali da adottare come strumenti compensativi

• Ridotto numero di docenti di sostegno specializzati assegnati dal Provveditorato alla scuola a favore degli alunni con

disabilità certificate, soprattutto se gli alunni certificati sopraggiungono a inizio anno scolastico.

• Assenza di strumenti multimediali (LIM, PC Rete Internet) nelle classi del triennio

• Reperibilità non immediata di materiale didattico speciale specifico che molti docenti producono e utilizzano nelle classi

digitali.

• Mancanza dello sportello di ascolto dedicato a tutta la comunità scolastica.

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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di

responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

Il piano per l’inclusione intende proseguire e incrementare le azioni che già da anni la scuola attua per l’integrazione e il successo formativo di tutti gli alunni. Nel processo di miglioramento sono impegnate figure

individuali, gruppi di lavoro, organi collegiali, uffici amministrativi della scuola, famiglie e territorio. Al fine di incrementare i livelli d’inclusività, si predispone un protocollo di accoglienza di tutti gli alunni con

BES, ed in particolare:

• Nel caso di alunni con disabilità certificata l’istituto li accoglie organizzando le attività didattiche ed

educative con il supporto dei docenti specializzati, degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione, di tutto il personale docente ed Ata. In particolare

- il Referente Inclusione incontra i genitori e i docenti della scuola di provenienza dell’alunno per predisporre misure di accompagnamento e progetti per l’inclusione. Verifica la documentazione pervenuta e attiva risposte

di tipo organizzativo per accogliere l’alunno stesso.

- Il Dirigente Scolastico assegna l’insegnante di sostegno alla classe che accoglie l’alunno con disabilità, in contitolarità con i docenti curricolari.

- La scuola richiede l’Assistente per l’autonomia personale (AEC) qualora necessario. - Il docente di sostegno assegnato alla classe informa il Consiglio sulle problematiche dell’alunno.

- Gli insegnanti curricolari, il docente di sostegno, con la collaborazione dell’assistente educativo, degli operatori dell’Ente Locale e dell’Azienda Sanitaria sono ugualmente coinvolti nell’elaborazione del PEI. I genitori

dell’alunno condividono il PEI e sono informati circa il percorso ipotizzato.

• Nel caso di alunni con DSA (Legge 170 dell’8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011) occorre distinguere:

per gli alunni già accertati, viene applicato il protocollo, che prevede la redazione di un PDP da monitorare nel corso dell’anno scolastico; per gli alunni con sospetto DSA, dopo il colloquio con la famiglia, si indirizza l’alunno

alla ASL per l’eventuale formulazione della diagnosi. In particolare

- il Referente Inclusione incontra i genitori ed eventualmente i docenti della scuola di provenienza dell’alunno per formulare progetti per l’inclusione. Verifica la documentazione pervenuta e informa il consiglio di

classe/coordinatore di classe sulle problematiche dell’alunno. - Il consiglio di classe, informato, predispone il PDP.

• Nel caso di alunni con altri disturbi evolutivi specifici, e precisamente: deficit del linguaggio, deficit delle

abilità non verbali, deficit nella coordinazione motoria, deficit dell’attenzione e iperattività (in forma grave tale

da compromettere il percorso scolastico), funzionamento cognitivo limite, disturbo dello spettro autistico lieve (qualora non previsto dalla legge 104) ecc., se in possesso di documentazione clinica, si procederà alla

redazione di un PDP; in assenza di certificazione clinica, il Consiglio di classe assume proprie decisioni pedagogiche e didattiche opportunamente motivate e deliberate (DM 27/12/2012 e C.M. n.8/13).

• Nel caso di alunni che, “con continuità o per determinati periodi, possono manifestare Bisogni Educativi

Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali” il Consiglio di classe

dovrà individuarli motivando opportunamente le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche e riportarle a verbale per l’eventuale compilazione del PDP.

• Nel caso di alunni con svantaggio socioeconomico e culturale, la loro individuazione avverrà sulla base

di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali, oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche e gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio

(DM 27/12/2012 C.M. n.8/13).

• Nel caso di alunni con svantaggio linguistico e culturale (alunni stranieri), spetta ai Consigli di classe

individuarli sulla base di prove in ingresso ed indirizzarli a specifiche attività, organizzate dall’Istituto, anche sulla base di accordi con enti istituzionali, territoriali e di volontariato, che ne favoriscano l’inclusione.

In tutti i casi in cui non sia presente una certificazione clinica, i Consigli di classe, di fronte a individuate

situazioni di difficoltà negli apprendimenti, potranno utilizzare la scheda di rilevazione dei Bisogni Educativi

Speciali, predisposta dalla scuola, come punto di partenza per l’analisi della situazione ed eventualmente la presa in carico “pedagogica” dell’alunno.

Nella scuola è attiva la collaborazione con il centro LOGOS con apertura di uno sportello di ascolto (prenotabile

attraverso il sito) per alunni, genitori e docenti con tematiche connesse all’apprendimento e problemi

comportamentali. Si auspica che a scuola venga attivato uno sportello di ascolto psicopedagogico (con eventuale collaborazione

con la rete del CTS: sperimentazione in rete a cura della prof.ssa Gullo).

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L’inclusione di alunni con BES comporta l’istituzione di una rete di collaborazione tra più soggetti impegnati nel

processo, e precisamente:

Orientamento Alunni: F.S. Orientamento in Ingresso; Referente Inclusione; Attività: la F.S. e il referente Inclusione predispongono iniziative volte a far conoscere le opportunità

dell’offerta formativa dell’Istituto. Il Referente Inclusione e i docenti del Dipartimento di Sostegno curano

gli incontri con le famiglie degli alunni con disabilità provenienti dalle scuole medie presenti sul territorio in sinergia con la referente Inclusione e i docenti di sostegno di detti ultimi istituti. Nell’ambito

dell’Orientamento in ingresso verranno organizzati e realizzati brevi incontri (open day) che favoriscano, per gli allievi DVA delle scuole medie, la conoscenza del nuovo ambiente tramite la visita guidata dell’Istituto e

la partecipazione a brevi attività di laboratorio. Per l’Orientamento in uscita verranno potenziati gli accordi e i protocolli utilizzati fino ad oggi con le Università.

Iscrizione Alunni: Famiglia; Segreteria Attività della famiglia: la famiglia procede all’iscrizione nei termini previsti dalla legge e cura la consegna

della documentazione cartacea per l’organizzazione del servizio (richiesta eventuale AEC, assistenza di base, trasporto, strumenti e ausili informatici ecc., individuazione area d’interesse prevalente per l’assegnazione

dell’orario al docente di sostegno). Per ottobre verranno eletti i rappresentanti: dei genitori degli alunni con

BES, degli alunni con BES che contribuiranno a monitorare e aumentare l’inclusività della scuola partecipando in modo attivo al GLI.

Attività della scuola a seguito dell’iscrizione, Segreteria: Per settembre verifica la consegna della

documentazione completa da parte della famiglia e si rapporta con il Referente Inclusione

Dirigente Scolastico: è il garante di tutto il processo di inclusione e a tal fine:

•riceve la diagnosi consegnata dalla famiglia, la acquisisce al protocollo e la condivide con il Referente

Inclusione e il rispettivo gruppo docente del Consiglio di classe;

• assicura il reperimento degli ausili nel caso di precise esigenze dell’alunno;

• formula la richiesta dell’organico di sostegno,

• convoca e presiede il GLI

• viene informato costantemente dal Referente Inclusione rispetto ai nuovi casi in esame e alla situazione di

tutti gli alunni con BES;

• viene informato dal Coordinatore di Classe rispetto agli sviluppi dei vari casi presenti;

• informa, in collaborazione con i docenti di classe, le famiglie dei nuovi alunni che necessitano di accertamenti

esterni.

• stimola e promuove ogni utile iniziativa finalizzata a rendere operative le indicazioni condivise con Organi

collegiali e famiglie;

• promuove attività di formazione/aggiornamento per il conseguimento di competenze specifiche diffuse;

• promuove e valorizza progetti mirati, individuando e rimuovendo ostacoli, nonché assicurando il

coordinamento delle azioni (tempi, modalità, finanziamenti);

• definisce, su proposta del Collegio dei Docenti, le idonee modalità di documentazione dei percorsi didattici

individualizzati e personalizzati di alunni e studenti con BES;

• gestisce le risorse umane e strumentali;

• promuove l’intensificazione dei rapporti tra i docenti e le famiglie di alunni e studenti con BES, favorendone

le condizioni e prevedendo idonee modalità di riconoscimento dell’impegno dei docenti;

• attiva il monitoraggio relativo a tutte le azioni messe in atto, al fine di favorire la riproduzione di buone

pratiche e procedure od apportare eventuali modifiche.

• svolge attività di coordinamento fra tutti i soggetti coinvolti, convoca e presiede le riunioni collegiali, prende

visione del PDP e/o PEI e li firma

• individua criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti nella scuola per

rispondere alle esigenze di inclusione;

•forma le classi;

• assegna i docenti di sostegno alle classi;

•costituisce e coordina il GLI;

•partecipa ad accordi o intese con le altre scuole, i servizi socio-sanitari territoriali ed eventuali associazioni

presenti nel territorio.

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Referente Inclusione (DVA/DSA/BES): fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti;

• fornisce indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento

didattico il più possibile adeguato e personalizzato;

• offre supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione;

• diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento;

• aggiorna l’anagrafica degli alunni con BES;

• funge da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti;

• aggiorna e distribuisce il Vademecum sui Disturbi Specifici di Apprendimento;

•collabora con il Dirigente Scolastico;

• coordina il dipartimento di sostegno;

• cura i contatti con i referenti delle Aziende Sanitarie e con le famiglie;

•organizza le attività di sostegno;

• predispone le riunioni del GLH Operativo, che si terranno due volte l’ anno e precisamente le date dovranno

essere programmate ad inizio anno improrogabilmente nei mesi di novembre (primo incontro), aprile (secondo incontro);

• archivia i verbali di tutti gli incontri formali o informali tra docente di sostegno e referente ASL;

• promuove proposte didattiche utilizzabili dai docenti. Coordina gli incontri dei GLH Operativi per la stesura,

verifica stato di attuazione ed eventuale revisione dei PEI;

• coordina il coordinatore di classe per la stesura, verifica stato di attuazione ed eventuale revisione dei PDP;

• raccorda le diverse realtà (Scuola, ASL, famiglie, enti territoriali, cooperative, enti di formazione);

• relaziona al Collegio Docenti;

•controlla la documentazione in ingresso e predispone quella in uscita;

•si informa presso il CTS sul reperimento e uso di strumentazioni per disabili;

• fornisce indicazione su formazione e autoformazione di una didattica inclusiva.

Si avvale di eventuali figure di supporto, docenti con relativa nomina per la gestione di tutti gli impegni.

Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI): rileva i BES presenti nella scuola; raccoglie e documenta gli interventi didattico-educativi posti in essere,

anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni

strategiche dell’Amministrazione; effettua focus/confronto sui casi, fornisce consulenza e supporto ai docenti sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; rileva, monitora e valuta il livello di inclusività

nella scuola; coordina le proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze; elabora il PAI. Il GLI si riunisce nel corso dell'anno e in particolare:

• Nel mese di novembre per distribuire le risorse di sostegno effettivamente assegnate alla scuola e

individuare gli obiettivi e le attività da inserire nel PAI che verrà, poi, sottoposto al Collegio dei

Docenti

• Nel mese di febbraio per aggiornare eventualmente il PAI

• Nel mese di giugno per la stesura del PAI che verrà proposto nel Collegio dei Docenti di fine anno scolastico e per verificare i risultati raggiunti.

Gruppo di Lavoro H operativo (GLHO): elabora entro novembre il Piano Educativo Individualizzato; ne

monitora l’attuazione, verificandone in itinere i risultati e, se necessario, ne propone la modifica.

Docente di sostegno:

• partecipa alla programmazione educativa/didattica e alla valutazione della classe;

• cura gli aspetti metodologici e didattici funzionali a tutto il gruppo classe;

• svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didattici;

• favorisce l’integrazione, l’apprendimento, lo sviluppo della personalità, l’autonomia degli alunni con disabilità

in sinergia con i docenti curriculari.

Collegio dei Docenti:

• Su proposta del GLI delibera del PAI (mese di giugno);

• esplicitazione nel PTOF di un concreto impegno programmatico per l’inclusione;

• esplicitazione di criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti;

• verifica i risultati del Piano Annuale per l’Inclusione;

• delibera la partecipazione ad azioni di formazione concordate anche a livello territoriale oltre che di rete.

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Consiglio di Classe:

esamina e valuta la situazione educativa, formativa ed inclusiva di ogni singolo alunno; in particolare:

• rileva alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale;

• produce attenta verbalizzazione delle considerazioni psicopedagogiche e didattiche che inducono ad

individua come BES alunni non in possesso di certificazione;

• definisce interventi didattico-educativi;

• individua strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti con BES al

contesto di apprendimento;

• definisce dei bisogni dello studente;

• progetta e condivide progetti personalizzati;

• individua e propone risorse umane strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi;

• discute, redige e approva i P.E.I. e i P.D.P., in presenza dei medici dell’ASL, degli educatori, gli assistenti e

famiglia dell’alunno che manifesta B.E.S.

• applica il Piano di Lavoro (PEI e PDP);

• condivide con l’insegnante di sostegno (se presente), elabora (nel GLHO), attua il PEI e verifica il

raggiungimento degli obiettivi da parte dell’alunno;

•collabora con le famiglie, al fine di creare “una stanza dell’apprendimento” costruttivo e collaborativo.

• informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con DSA.

In particolare ogni singolo docente deve:

• adeguare la propria didattica e le modalità di verifica come indicato nel PDP e/o PEI;

• selezionare e modulare gli obiettivi dei programmi ministeriali, facendo riferimento ai contenuti essenziali

della propria disciplina;

• utilizzare gli strumenti compensativi e dispensativi sulla base di quanto indicato nel PDP e/o PEI; • creare

un clima relazionale positivo, sostenere la motivazione, favorire l’autostima e lavorare sulla consapevolezza;

• firmare il PDP;

• preferire una didattica che vada incontro a uno stile di apprendimento di tipo visivo olistico, (sia all’inizio

che alla fine della lezione e dell’unità);

• proporre una didattica divisa in più tempi, tramite stimoli visivi e mappe concettuali ad alta valenza visiva.

Coordinatore di classe:

• raccoglie le segnalazioni pervenute dai singoli docenti sugli alunni con BES presenti nelle proprie classi;

•predispone tutto per la stesura dei PDP e cura i rapporti con le famiglie degli alunni con BES;

• informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con DSA.

Famiglia:

• consegna alla scuola la diagnosi di cui all’art. 3 della Legge 170/2010 e/o L. 104/92;

• condivide le linee elaborate nella documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati ed è chiamata a formalizzare con la scuola un patto educativo/formativo che preveda l’autorizzazione a tutti i docenti

del Consiglio di Classe nel rispetto della privacy e della riservatezza del caso; • provvede ad applicare ogni strumento compensativo e le strategie dispensative ritenute idonee, previste dalla

normativa vigente, tenuto conto delle risorse disponibili;

• prende consapevolezza e autorizza la scuola ad utilizzare tutti gli strumenti indicati per il raggiungimento del successo scolastico dell’alunno e si impegna a collaborare, anche per eventuali successive integrazioni.

Se la famiglia rifiuta l’adozione delle misure indicate nel PDP si assume anche la responsabilità di un suo eventuale insuccesso.

• informa il team docente o il coordinatore di classe della situazione;

• partecipa agli incontri con la scuola e con i servizi del territorio;

•condivide il progetto individualizzato/personalizzato e collabora alla sua realizzazione, attivando il proprio ruolo

e la propria funzione.

ASSISTENTE EDUCATORE (se presente):

• Collaborazione alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla

realizzazione del progetto educativo;

• collaborazione alla continuità nei percorsi didattici.

ASSISTENTE ALLA COMUNICAZIONE (se presente):

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• Collaborazione alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla

realizzazione del progetto educativo con particolare attenzione alle strategie didattiche inerenti alla tipologia di disabilità sensoriale;

• collaborazione alla continuità nei percorsi didattici;

• trovare strumenti e metodologie che affrontino tali specifiche difficoltà senza mortificare le loro effettive

capacità intellettuali né incidere sulla loro autostima;

• garantire un adeguato percorso educativo e di apprendimento.

PERSONALE ATA:

• presta assistenza agli alunni disabili ove necessario e partecipa ai progetti di inclusione.

ASSISTENTE SPECIALISTICO:

• presta assistenza all’autonomia, all’inclusione e alla comunicazione

RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI:

• conoscono e condividono i progetti relativi all’inclusione

VOLONTARIATO E ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO:

• da coinvolgere per conoscere e condividere progetti

L’A.S.L.

• su richiesta dei genitori, si occupa degli alunni con disabilità, con problemi di sviluppo, globali e specifici,

comportamentali, emozionali, con disturbi psicopatologici attraverso funzioni di valutazione e di presa in carico;

• redige le certificazioni cliniche ed elabora i profili di funzionamento previsti entro i tempi consentiti;

• risponde agli adempimenti di legge in merito alla disabilità e all’inclusione scolastica;

• fornisce, nei limiti consentiti e con le modalità concordate, informazioni e consulenza ai docenti degli alunni

segnalati sulle rispettive problematiche, sui relativi bisogni speciali e sull’orientamento e/o linee guida all’intervento;

• collabora, insieme a scuola e famiglia, al progetto didattico/formativo più adeguato per l’alunno.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Attivazione di corsi di formazione/aggiornamento sulle tematiche dell’inclusione scolastica e sulle diverse metodologie didattiche inclusive. Nel Piano di Formazione Docenti della Rete di Ambito, al quale la Scuola

appartiene, per la Macroarea Competenze per una Scuola Inclusiva è prevista l’attuazione di Unità Formative

concernenti l’Inclusione e la Disabilità, obbligatorie per il referente Inclusione, ma con ricaduta sull’intero Collegio Docenti. Infatti per la formazione dei docenti saranno proposte nel corso dell'anno dei momenti di

autoformazione possibilmente collegiali) e comunicate tutte le iniziative ministeriali e non che promuovano corsi di aggiornamento riguardanti la disabilità, i Disturbi Specifici di Apprendimento e quelli che

approfondiscano le problematiche e le metodologie didattiche inclusive per tutti gli alunni con Bisogni

Educativi Speciali e non. Inoltre saranno valorizzate le risorse esistenti con la restituzione delle esperienze di formazione da parte dei docenti formati in seduta collegiale e mediante la diffusione di buone pratiche.

Sono previsti percorsi formativi specifici sull’uso delle tecnologie TIC nell’attività didattica progettata per gli alunni con BES con il supporto del CTS. Ogni anno saranno proposti ai docenti curricolari, ai docenti di

sostegno e al personale della scuola corsi di formazione interna e/o esterna sui temi di inclusione e

integrazione e sulle disabilità presenti nella scuola (es. corso autismo, corsi DSA). Si prevede l’attuazione d’interventi di formazione su:

• metodologie didattiche e pedagogia inclusiva; • strumenti compensativi e dispensativi per l'inclusione;

• nuove tecnologie per l'inclusione; • strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Per la valutazione in itinere e finale degli alunni BES si terrà conto del livello di partenza, degli obiettivi prefissati

e formalizzati nel PEI e nel PDP, delle abilità acquisite, dell’autonomia nel lavoro e della maturazione globale,

oltre che dell’impegno e dell’interesse dimostrati. In particolare, i docenti dovranno: - verificare e valutare gli obiettivi raggiunti dal singolo alunno, considerando le abilità in ingresso e le conquiste

ottenute in itinere e finali;

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- valorizzare il processo di apprendimento dell’allievo, utilizzando laddove necessario, gli eventuali strumenti

compensativi e misure dispensative concordate nelle singole programmazioni.

Il consiglio di classe verificherà i risultati complessivi rispetto agli obiettivi prefissati nel Piano educativo individualizzato o nel PDP.

L'elemento protagonista dell'azione educativa scolastica sarà il diritto all'apprendimento degli alunni. È chiaro e scontato che l'impegno da parte dei docenti affinché gli obiettivi di cui sopra vengano raggiunti risulta essere

di primaria importanza, in relazione ai punti di partenza. I vari Consigli di Classe concorderanno e individueranno

in base alle discipline i contenuti e le competenze, stabiliranno modalità di verifica che prevedano anche prove assimilabili, calibrate sugli obiettivi minimi previsti dalle singole discipline, ai sensi dell’O.M. 90/2001, adottando

strategie di valutazione coerenti con le prassi inclusive, ai sensi della D.M. del 27/12/2012 e C.M. n. 8 del 06/03/2013. Per i BES si dovrà tener conto degli strumenti dispensativi e compensativi indicati nei PDP. Per i

DSA vi è la possibilità di effettuare valutazioni che privilegino le conoscenze e le competenze di analisi, sintesi e collegamento piuttosto che la correttezza formale. Saranno previste verifiche orali a compensazione di quelle

scritte (soprattutto per la lingua straniera). Si farà uso di strumenti e mediatori didattici nelle prove di verifica

sia scritte che orali (mappe concettuali, mappe mentali). Per gli alunni diversamente abili si terrà conto della collaborazione dell'intero Consiglio di Classe per definire gli obiettivi da raggiungere insieme al docente

specializzato. La programmazione con obiettivi minimi didattici riconducibili ai programmi ministeriali si divide in due precisi percorsi ma con uguale valenza formativa (art. 15 comma 3 dell’O.M. n.90 del 21/05/2001):

• Un programma minimo, con contenuti essenziali delle discipline;

• Un programma equipollente con la riduzione parziale e/o sostituzione dei contenuti ma con medesima valenza

formativa. (art 318 D. L.vo 297/1994).

Per gli alunni con BES in particolare sono previste interrogazioni programmate, con diversa modulazione

temporale; prove strutturate; prove scritte programmate.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola La sfida educativa che l’Istituto si pone è quello di concepire l’inclusione come una qualità imprescindibile

di contesto da strutturare in modo dinamico e flessibile, per comprendere e dar voce alla diversità di conoscenze e competenze, capacità e culture. L’Istituzione scolastica organizza attività e interventi di sostegno a favore di

tutti gli alunni, con particolare riguardo agli alunni portatori dei vari tipi di Bisogni Educativi Speciali

(D.M.27/12/2012), in ogni periodo dell’anno scolastico, a cominciare dalle fasi iniziali, allo scopo di prevenire l’insuccesso scolastico (O.M. n.92/2007 art.2 co.3).

Per l’organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola si terrà conto: - delle risorse professionali presenti nell’organico della scuola;

- della precedente esperienza scolastica dell’alunno;

- della documentazione medico-legale; - delle indicazioni fornite dalla famiglia;

- del PEI/PDP. Le risorse professionali impegnate nel processo inclusivo a favore degli alunni BES sono:

- docenti di sostegno; - coordinatore del dipartimento di sostegno;

- docente referente Inclusione;

- docenti curricolari, in particolare coordinatori di classe; - docenti tutor;

- assistenti specialistici; - specialisti socio-sanitari

- personale ATA.

La didattica per l’inclusione si avvarrà di metodologie quali:

• attività laboratoriali (learning by doing), attività per piccoli gruppi (cooperative learning), tutoring, peer education, attività individualizzate (mastery learning), classi aperte.

• Progetti finalizzati all’inclusione: gestione di una biblioteca digitale. In particolare si proverà a creare

una classe digitale comune organizzata per dipartimenti, nella quale saranno predisposti i materiali scolastici inclusivi (mappe, video, schemi, percorsi per gli esami di Stato, ecc); utili a tale scopo saranno

i materiali didattici prodotti dagli alunni e revisionati dai rispettivi docenti e i materiali didattici per discipline prodotti dai docenti.

• Allestimento di un laboratorio inclusivo e didattico.

• Uscite didattiche.

• Alternanza scuola-lavoro.

• Progetto alimentazione e salute.

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• Attivazione di uno sportello di ascolto.

Alunni con disabilità inseriti nelle classi quinte Gli alunni diversamente abili che concludono il ciclo di studi della scuola media superiore di secondo grado

hanno diritto allo svolgimento dell'esame come gli altri alunni in pari condizioni. i docenti di sostegno che verranno nominati dal Presidente di commissione (su esplicita richiesta del Consiglio di classe ) avranno il

compito di mettere a proprio agio gli alunni con disabilità. Il sostegno sarà svolto in maniera diversa a seconda

delle programmazioni svolte durante l'anno in corso con obiettivi minimi o differenziati. Per quelli che hanno seguito gli obiettivi minimi, possono essere predisposte, se necessario, prove equipollenti ad hoc, come recita

l’art. 22 dell’OM n 11 Prot. n. 320 del 29 maggio 2015 che possono consistere nell'utilizzo di mezzi tecnici o di modi diversi (per esempio, risposte vero/falso, prova strutturata, domande a scelta multipla, ecc…) ovvero

nello svolgimento di contenuti culturali e/o professionali differenti. Tali prove sono predisposte dalla Commissione d’esame, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, relativa alle attività

svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza prevista per l'autonomia e la comunicazione. Gli alunni che,

invece, hanno seguito un percorso didattico differenziato potranno sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell'attestazione di cui all'articolo 13 del decreto del Presidente della

Repubblica n. 323 del 1998. I testi delle prove scritte saranno elaborati dalle Commissioni sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe. Per la predisposizione delle prove d'esame, la commissione può

avvalersi di personale esperto; per il loro svolgimento la stessa si avvale, se necessario, dei medesimi operatori

che hanno seguito l'alunno durante l'anno scolastico. Il docente di sostegno e le eventuali altre figure a supporto dell’alunno con disabilità vengono nominati dal Presidente della Commissione sulla base delle indicazioni date

dal consiglio di classe.

Alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) inseriti nelle classi quinte Per gli alunni con DSA che affronteranno l’Esame di Stato conclusivo, il consiglio di classe inserirà nel documento

del 15 maggio di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 323 del 1998 il Piano Didattico Personalizzato

o altra documentazione predisposta ai sensi dell'articolo 5 del decreto ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011. Le Commissioni predisporranno adeguate modalità di svolgimento delle prove scritte e orali sulla base di tale

documentazione e di tutti gli elementi forniti dal consiglio di classe. Nello svolgimento delle prove scritte, i candidati possono utilizzare gli strumenti compensativi previsti dal Piano Didattico Personalizzato e tempi più

lunghi di quelli ordinari.

ATTENZIONE AL BISOGNO DEL SINGOLO

• Protocollo accoglienza alle classi prime;

• Percorsi sul metodo di studio per le classi prime;

• Attenzione alle fasi di transizione del percorso di studio, attraverso l’orientamento in entrata , in Uscita

e l’alternanza scuola lavoro.

VALORIZZAZIONE DEI TALENTI Progetti d’istituto che promuovono lo sviluppo delle inclinazioni e attitudini del singolo:

• Olimpiadi matematica

• Olimpiadi di chimica

• Crei-amo l’impresa

PROPOSTE INFORMATIVE

• Confronto tra docenti e famiglie attraverso colloqui e udienze valutative di ogni periodo.

• Monitoraggio di gradimento rivolto ai genitori di tutte le classi, sull’offerta formativa e la qualità didattica almeno tre volte all’anno (novembre, febbraio e aprile).

• Giornate informative (3 volte l’anno) rivolte alle classi del biennio e triennio

• Pubblicazione sulle classi digitali di una sezione INCLUSIONE SCOLASTICA - cassetto degli attrezzi.

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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi

servizi esistenti

Si continueranno e incrementeranno le collaborazioni con i seguenti enti e figure: - CTS Cosentino;

- Azienda ASL e Servizi sociali di Cosenza, con incontri del GLHO; -Associazione Logos

- Associazioni e cooperative attive sul territorio per i percorsi di Alternanza Scuola Lavoro

- Enti Pubblici (Comune, Provincia)

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

Le famiglie, in base al patto di corresponsabilità, sono chiamate a condividere la responsabilità del percorso formativo. Sono coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi attraverso:

- la condivisione delle scelte effettuate e la partecipazione alla stesura dei PEI/PDP

- l'ascolto attraverso un opportuno sportello; - incontri ad inizio anno e nel corso dell’anno (cadenza bimestrale) finalizzati a monitorare i processi, individuare

azioni di miglioramento e ampliare la rete di rapporti con il territorio. - eleggere un rappresentante genitori degli alunni con BES per collaborare con il GLI al miglioramento del grado

di inclusività della scuola E’ emersa l’esigenza di sostenere le famiglie nella predisposizione del progetto di vita degli studenti una volta

usciti da scuola anche inserendoli in eventuali Progetti Individuali predisposti dal Comune di residenza e su

richiesta della famiglia al fine così di realizzare degli interventi inclusivi attraverso: • questionari di monitoraggio, al fine di verificare l'effettiva ricaduta delle azioni intraprese; • condivisione

delle scelte effettuate; • coinvolgimento nella redazione di PDP e PEI;

• partecipazione al GLI:

• partecipazione a incontri di approfondimento (compatibilmente con le risorse disponibili). Esse inoltre sono partecipi dei passaggi essenziali del percorso scolastico dei figli anche in termini di assunzione diretta della

corresponsabilità educativa. Saranno coinvolti enti e organizzazioni pubbliche e private del territorio (parrocchie, associazioni, gruppo scout,

aziende) per l’inserimento sociale e lavorativo futuro degli alunni con disabilità. Inoltre saranno organizzati interventi da parte della scuola per sensibilizzare tutte le componenti, in particolare

genitori e studenti, sull’inclusione; per diffondere in modo più ampio e capillare una “cultura” dell’Inclusione

(comprensione e accettazione delle disabilità, dei vari disturbi di apprendimento e degli eventuali disagi temporanei). Ottimo modo per combattere la discriminazione sociale. Attraverso il lavoro le persone disabili

possono sentirsi realizzate e integrate, migliorando l’autostima e la qualità della vita.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Negli incontri di dipartimento e nei consigli di classe vengono pianificati i curricoli che promuovono l’inclusione.

A tal fine viene favorita una didattica che privilegi l’uso di nuove tecnologie e attività di laboratorio. Ciascun docente realizza l’impegno programmatico per l’inclusione da perseguire nel senso della trasversalità negli

ambiti dell’insegnamento curricolare. I Curricoli sono costruiti con flessibilità oraria, obiettivi adeguati alle

diversità e collegati alle attività della classe. Viene garantito l’utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi. Vengono utilizzate strategie educative e didattiche specifiche condivise dalla classe e dall’Istituto

Alunni con disabilità certificata Finalità: successo formativo attraverso la predisposizione e attuazione del PEI Obiettivi: autonomia,

comunicazione, inclusione nella classe, nel contesto scolastico, nelle formazioni sociali esterne (parrocchia, centri, associazioni), acquisizione di alcune competenze di cittadinanza e, a seconda dei casi, conseguimento

obiettivi minimi disciplinari

Strumenti: mediatori didattici, facilitatori, abbattimento barriere, audiolibri, strumenti digitali: hardware e software specifici

Attività: laboratori creativi, gestione della biblioteca virtuale di istituto, gestione dell’orto, alfabetizzazione emotiva, attività sportive.

Alunni con disturbi evolutivi specifici

Finalità: successo scolastico e formativo attraverso l’attuazione del PDP e progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita;

Obiettivi: acquisizione competenze chiave e disciplinari; Strumenti: LIM, tablet, software specifici per DSA, formulari, mappe, calcolatrici

Attività: laboratori didattici, cooperative learning, peer tutoring, sportelli didattici

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Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e culturale

Finalità: successo scolastico e formativo attraverso l’attuazione del PDP e progettazioni didattico-educative

calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (con particolare riferimento a situazioni non certificate)

Obiettivi: acquisizione competenze chiave e disciplinari Strumenti: LIM e sussidi specifici, software per la strutturazione di mappe concettuali

Attività: laboratori didattici, cooperative learning, peer tutoring, sportelli didattici;

Valorizzazione delle risorse esistenti L’Istituto ha già una consolidata tradizione nell’accoglienza di alunni diversamente abili e nella gestione di

situazioni di difficoltà riconducibili ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) per i quali la scuola collaborerà con l’associazione AID ed il centro Logos. Da quest’anno inoltre sono state attivate le della classe

digitale (classroom) dove condividere materiale e cassetto degli attrezzi, per una didattica inclusiva; 53 classi

hanno partecipato attivamente, 684 sono gli alunni che hanno aderito, 50 docenti hanno pubblicato materiali. Inoltre durante il periodo dedicato al recupero degli apprendimenti (fine trimestre) è stato

sperimentato l’utilizzo delle classi aperte, predisposte in base agli obiettivi da recuperare, per il recupero della disciplina Chimica, ottenendo ottimi risultati.

È stata anche realizzata una identità scolastica con la creazione di una email istituzionale per docenti, studenti e personale della scuola.

ALUNNI DVA/DSA/BES: Si prevede di utilizzare gli alunni con BES e non, in rapporto alle proprie abilità e capacità, per lavorare al progetto classe digitale finalizzata alla realizzazione e al recupero di materiale inclusivo coadiuvato da tutti i docenti delle classi e/o dipartimenti. La scuola programmerà e attuerà visite degli studenti alle fattorie, ai vivai, presso aziende agricole presenti nel territorio; favorisce la conoscenza da

parte degli studenti del territorio in cui vivono: accesso all’ufficio postale e nei negozi per compiere semplici

operazioni finalizzate all’acquisizione delle autonomie.

AUTOFORMAZIONE: La scuola, al di là della formazione prevista nel Piano della Formazione di Ambito, propone ai docenti curricolari di seguire corsi di perfezionamento sulle metodologie didattiche per specifiche

disabilità (disturbi dello spettro autistico, DSA, ADHD). In particolare la valorizzazione delle risorse esistenti consisterà nella:

• Restituzione delle esperienze di formazione da parte dei docenti formati in seduta collegiale.

Diffusione di buone pratiche.

RISORSE UMANE: docenti con competenze specifiche (arte, teatro, musica, italiano L2, robotica,

multimedialità…) formati con Master sulla Dislessia, Corso Bullismo Cyberbullismo

DOCENTI DI SOSTEGNO con competenze specifiche di didattica speciale (CAA, ADHD, autismo, cooperative

learning); Sono presenti tra il personale dell’istituto docenti formati in tema di inclusione con Master Universitari e docenti specializzati per il sostegno. Lo scopo è quello di promuovere modalità di formazione

affidate alla partecipazione degli insegnanti, coinvolti non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità didattiche orientate all’integrazione efficaci nel normale contesto del fare

scuola quotidiano.

EDUCATORI - Nell’Istituto sono presenti 6 figure di educatori (per 6 ore settimanali) e 1 figura di assistente

alla comunicazione (per 10 ore settimanali) che collaborano con i docenti e affiancano e supportano gli alunni con gravi patologie nelle varie attività educative e didattiche, in particolare curano:

L’autonomia personale e scolastica dell’alunno/a La comunicazione

La socializzazione nel gruppo classe

Partecipano inoltre ai GLH Operativi e collaborano nel raggiungimento degli obiettivi indicati nel PEI

RISORSE MATERIALI: laboratori attrezzati di musica, informatica, scienze, biblioteca, palestre, LIM in tutte le classi del biennio, attivazione delle classi digitali.

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PERSONALE ATA - Il personale non docente collabora con i docenti nell’ambito dell’assistenza fisica al disabile

nonché alla sorveglianza degli stessi nell’ambiente scolastico. Possono essere di ausilio materiale agli studenti

con disabilità nell’accesso dalle aree esterne alle strutture dell’Istituto, all’interno, o all’uscita da esse.

FAMIGLIA - Da sempre questa scuola ha promosso momenti di incontro e dialogo con i genitori degli alunni con BES e un’azione di collaborazione e di corresponsabilità nell’ambito educativo e didattico. Per gli alunni in

entrata è previsto un incontro di conoscenza del Dirigente scolastico o uno dei collaboratori e della funzione

strumentale con i genitori e gli alunni. Nel corso dell’anno oltre al ricevimento mensile dei docenti per i genitori viene organizzato il GLH Operativo per i disabili o degli incontri con tutor o altre figure specialistiche

per condividere gli obiettivi fissati nel PDP per alunni con BES.

CENTRI TERRITORIALI DI SUPPORTO (C.T.S.) Nel territorio è presente un Centro Territoriale di Supporto per le nuove Tecnologie e l’Handicap presso

l’istituto ITC “Cosentino” di Rende, a cui la scuola è iscritta. Questo C.T.S. si propone di:

• Fornire consulenza per raccogliere le diverse esigenze dei docenti referenti dell’integrazione e offrire

adeguate risposte

• Dare informazioni su ausili e nuove tecnologie

• Fornire ausili in comodato d’uso

• Attivare dei corsi di formazione per docenti

ASSOCIAZIONI - Da quest’anno anno si è attivata una fattiva collaborazione con l’Associazione Logos presente sul territorio: l’associazione organizza corsi di formazione per docenti, genitori e alunni al fine di

supportarli sulle problematiche di apprendimento e di comprendere le tappe cognitive dell’alunno; tale

sportello è prenotabile dal sito della scuola.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

Dall’ a.s. 2016/2017 grazie al fattivo sostegno dell’Amministrazione Provinciale, è attivo presso il nostro

Istituto la risorsa dell’Assistenza Specialistica (avuta tramite apposito bando da parte dell’Istituto e fondi messi a disposizione dalla Provincia); quest’anno è stato possibile quindi attivare dette figure specialistiche,

assegnate ai ragazzi con disabilità certificata, ad inizio anno scolastico; ciò ha permesso di accogliere fin dal primo giorno di scuola, tutti i ragazzi con disabilità certificate (anche in assenza del docente di sostegno, non

ancora assegnato) garantendo così una più proficua inclusione scolastica dei BES presenti a scuola. Si auspica

che ulteriori risorse esperte e dedicate di specialisti esterni, in sinergia con i docenti, possano affiancare gli alunni in difficoltà con interventi mirati, individuali o di classe, nell’ambito della prevenzione del disagio

scolastico e come supporto alle situazioni di svantaggio. Inoltre la scuola accetterà progetti per l’attivazione di uno sportello di ascolto con presenza di almeno tre figure (psicologo. pedagogista e assistente sociale)

coadiuvate da una risorsa interna, appositamente formata che è già inserita nella realtà scolastica.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo

L’Istituto promuoverà azioni di coordinamento con le scuole di grado inferiore. I contatti avranno inizio dal mese di novembre dell’a.s. precedente quello di iscrizione dell’alunno alla scuola di secondo grado e si

prolungheranno fino all’iscrizione definitiva, con incontri periodici in entrambe le sedi al fine di coordinare il

passaggio tra i due ordini di scuola e di garantire l’inserimento degli alunni con BES. Relativamente al post diploma e al progetto di vita verranno organizzate attività di Alternanza Scuola-Lavoro: progetto Biblioteca

digitale di dipartimento, partecipazione alle giornate dedicate, stage presso aziende e enti pubblici, realizzazione di oggettistica e allestimento degli spazi in occasione dei diversi eventi organizzati dalla scuola. Per

l’orientamento in uscita riguardante i soggetti con PEI, si solleciterà l’iscrizione degli alunni nelle liste di

occupabilità riservata ai disabili presso gli uffici territoriali per l’impiego, con i quali si intende attivare delle procedure di iscrizione presso l’Istituto scolastico per agevolare le procedure; inoltre la scuola prevede attività

di orientamento lavorativo e universitario, con particolare riferimento alle classi terminali. L'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazione è permettere agli studenti di sviluppare il proprio progetto di vita futura.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 7/6/2019 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 14/06/2019

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Patto educativo di corresponsabilità

PREMESSA

Il Piano dell’Offerta formativa dell’ITIS “A. Monaco” di Cosenza si può realizzare solo attraverso

la partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica con l’assunzione di

specifici impegni, di seguito riportati, da parte dei docenti, dei genitori, degli studenti e di tutto il

personale della scuola.

Per raggiungere le finalità educative e didattiche indicate nel PTOF, come quelle di guidare gli

studenti nel processo di crescita culturale, personale e professionale per farne cittadini capaci corretti

e consapevoli dei propri diritti e doveri, bisogna che le parti coinvolte condividano i principi

fondamentali contenuti nel presente Patto educativo di corresponsabilità. La condivisione e il rispetto

delle regole del vivere e del convivere sono fondamentali e irrinunciabili, infatti, per costruire un

rapporto di fiducia reciproca e realizzare gli obiettivi che la scuola si è posta.

La sottoscrizione del Patto implica la conoscenza e il rispetto delle carte fondamentali dell’Istituto

(PTOF, Regolamento d’Istituto, e Statuto delle Studentesse e degli Studenti, Carta dei Servizi) che

sono pubblicati sul sito, distribuiti in ogni classe e consegnati, su richiesta, alle famiglie e ai docenti.

L’ISTITUZIONE SCOLASTICA E I DOCENTI SI IMPEGNANO A:

• Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto, favorendo lo sviluppo

delle conoscenze e delle competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno

nelle diverse abilità, l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta a ogni forma di

pregiudizio e di emarginazione.

• Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze e promuovere le motivazioni

all’apprendere.

Realizzare i curricoli disciplinari e le metodologie didattiche indicate nel PTOF.

• Rendere noti gli obiettivi delle prove di verifica e i criteri di valutazione.

• Avvertire la classe sulla data delle verifiche scritte e pratiche con congruo anticipo ascoltando

anche le eventuali proposte di variazione motivate avanzate dagli studenti e dai docenti.

• Procedere periodicamente alle attività di verifica e di valutazione motivando i risultati e

comunicando in modo trasparente e chiaro i risultati delle prove orali e scritte che devono essere

sempre riportati sul registro on line. Le prove scritte sono consegnate entro quindici giorni dalla

loro somministrazione, e comunque sempre prima della prova successiva, salvo casi particolari che

devono essere sempre motivati.

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• Svolgere per ogni trimestre un numero adeguato di verifiche come prefissato dalle riunioni di

materia con prove di diverso tipo: scritte, orali, grafiche, pratiche, relazioni ecc .

• Fissare di norma una prova scritta assegnabile nello stesso giorno.

• Favorire il successo scolastico anche attraverso attività di recupero, sostegno e potenziamento in

tutti i momenti dell’anno scolastico quando se ne ravvisi la necessità.

• Informare le famiglie sull’andamento dell’intervento educativo sul livello di apprendimento e

sugli aspetti inerenti il comportamento e la condotta attraverso gli strumenti già previsti dal PTOF

(colloqui con le famiglie, consigli di classe, registro elettronico).

• Rispettare la riservatezza sui problemi degli studenti e delle famiglie.

• Essere puntuale alle lezioni e nella produzione delle programmazioni.

• Non usare il cellulare in classe.

Non fumare negli ambienti interni ed esterni all’istituto.

LE STUDENTESSE E GLI STUDENTI SI IMPEGNANO A:

• Conoscere e rispettare le regole stabilite dal regolamento d‘istituto e a condividerle.

• Svolgere il lavoro richiesto a scuola e a casa con cura e impegno costante, rispettando le scadenze

fissate per le verifiche.

• Mantenere atteggiamenti corretti e rispettosi nei confronti dei compagni e di tutto il personale

dell’Istituto sia durante le attività didattiche, sia durante gli spostamenti interni nell’edificio sia

durante le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione.

• Utilizzare correttamente macchinari, strutture e sussidi didattici.

• Usare un abbigliamento e un linguaggio consoni all’ambiente scolastico.

• Informare sempre la famiglia rispetto a quanto avviene nella vita scolastica consegnando sempre

tutte le comunicazioni che l’Istituto invia alle famiglie.

• Rispettare orari d’ingresso sia all’inizio delle lezioni che ai cambi di ora.

• Mantenere in ordine e pulita la propria aula e gli spazi frequentati.

• Non utilizzare cellulari, i-pod o strumenti simili durante le lezioni attenendosi al rispetto della

legge sulla privacy.

• Conoscere e seguire le norme di sicurezza e antinfortunistiche.

• Conoscere e seguire le norme riguardanti l’uso dei laboratori.

Rispettare gli ambienti della scuola perché valore di tutta la comunità.

Non fumare negli ambienti interni ed esterni all’istituto.

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I GENITORI SI IMPEGNANO A:

• Conoscere l’offerta formativa dell’Istituto, i regolamenti interni, condividerli e a farne oggetto di

riflessione con i propri figli per partecipare al dialogo educativo.

• Partecipare alle riunioni indette dall’istituto (consiglio di classe, assemblee, elezioni degli organi

collegiali) e ai colloqui con i docenti.

• Controllare in modo sistematico il registro elettronico, prendendo visione delle assenze ,dei ritardi,

delle annotazioni, delle note disciplinari e dei voti.

• Far rispettare l’orario d’ingresso e limitare le richieste di uscite anticipate.

• Giustificare ritardi e assenze nei tempi e modi previsti dal regolamento.

• Sensibilizzare i propri figli al rispetto del divieto d’uso del cellulare in classe e del fumo in tutti gli

ambienti interni ed esterni dell’istituto.

• Segnalare al Dirigente Scolastico e ai docenti eventuali problemi didattici e personali.

• Condividere le sanzioni disciplinari previste dal regolamento.

• Educare i propri figli al rispetto di tutto il personale della scuola e dei compagni.

Essere consapevole e informare i propri figli delle conseguenze che comporta il mancato rispetto

delle strutture e degli ambienti della scuola giacché ogni eventuale danno, volontario e involontario,

comporta il relativo risarcimento e l’eventuale sanzione come previsto dal Regolamento di Istituto.

• Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti nel rispetto della loro libertà d’insegnamento e

della loro competenza valutativa.

• Garantire il necessario supporto alle attività scolastiche con puntualità e senso di responsabilità

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Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria" DPR 24 giugno 1998, n. 249 Art. 1 (Vita della comunità scolastica)

1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle

conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.

2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori

democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con

pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la

realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero

delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla

Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e

con i principi generali dell'ordinamento italiano.

3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è

parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni

insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche

attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere,

del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il

raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle

conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.

4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di

coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono,

quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e

culturale.

Art. 2 (Diritti)

1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti

e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità

delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni

personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di

formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative

autonome.

2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto

dello studente alla riservatezza.

3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la

vita della scuola.

4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I

dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto,

attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di

programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di

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criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto

a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione

che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio

rendimento.

5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola

gli studenti, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione

mediante una consultazione.

6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il

diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative

offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative

sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento

e delle esigenze di vita degli studenti.

7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa

della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative

volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di

attività interculturali.

8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:

• un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio

educativo-didattico di qualità;

• offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative

liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;

• iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché

per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;

• la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli

studenti, anche con handicap;

• la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;

• servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.

9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione

e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.

10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di

associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli

e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte

degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono

inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.

Art. 3 (Doveri)

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente

agli impegni di studio.

2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del

personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che

chiedono per se stessi.

3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a

mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.

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4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate

dai regolamenti dei singoli istituti.

5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi

didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al

patrimonio della scuola.

6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e

averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

Art. 4 (Disciplina)

1.I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che

configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al

corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni

specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e

il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.

2.I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del

senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità

scolastica.

3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni

disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna

infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del

profitto.

4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera

espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.

5.Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e

ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono

conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la

possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.

6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica

sono sempre adottati da un organo collegiale.

7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere

disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori

ai quindici giorni.

8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto

con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.

9.L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche

quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal

caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al

permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del

comma 8.

10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata

dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di

appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra

scuola.

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11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono

inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

Art. 5 (Impugnazioni)

1. Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 4, comma7, e per i relativi ricorsi

si applicano le disposizioni di cui all'articolo 328, commi 2 e 4, del decreto

legislativo 16 febbraio 1994, n. 297.

2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso

ricorso, da parte degli studenti entro 15 giorni dalla comunicazione della loro

irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e

disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte

almeno un rappresentante degli studenti.

3. L'organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia

interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del

presente regolamento.

4. Il dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui

reclami proposti dagli studenti o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente

regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere

vincolante di un organo di garanzia composto da due studenti designati dalla consulta provinciale, da

tre docenti e da un genitore

designati dal consiglio scolastico provinciale, e presieduto da una persona di

elevate qualità morali e civili nominata dal dirigente dell'Amministrazione

scolastica periferica.

Art. 6 (Disposizioni finali)

1.I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle diposizioni vigenti in

materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti.

2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione

scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione.

3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.

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Regolamento d'istituto

>> Regolamento interno

Titolo I - Vita della comunità scolastica

Titolo II – Funzione docente

Titolo III – Diritti e doveri degli studenti

Titolo IV – Organi Collegiali

Titolo V – Vigilanza e Sicurezza

Il regolamento, di seguito riportato, vuole essere uno strumento, perfettamente integrato con lo

Statuto delle studentesse e degli studenti (promulgato con Decreto del Presidente della Repubblica

n. 249 del 24 giugno1998, pubblicato sulla G.U. il 29 luglio 1998), atto a garantire una

partecipazione reale, piena e attiva degli studenti, delle famiglie e di tutte le componenti scolastiche

alla vita della nuova scuola dell'autonomia. Esso esprime quei valori di libertà, responsabilità e

rispetto che consentono una crescita morale e civile della comunità, che hanno ispirato la nostra

Costituzione e sono alla base della identità comune della patria europea.

REGOLAMENTO INTERNO

TITOLO I - Vita della comunità scolastica

ART. 1 - Norme per l'entrata e l'uscita

ART. 2 - Assenze

ART. 3 – Comportamento

ART. 4 – Relazioni

ART. 5 - Iniziative per gli allievi più meritevoli e bisognosi

ART. 6 - Assemblee studentesche

ART. 7 - Assemblee dei genitori

ART. 8 - Provvedimenti disciplinari a carico degli alunni

ART. 9 - Viaggi e Visite d'istruzione

ART. 10 - Attrezzature scolastiche e Biblioteca

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ART. 11 - Uso dei Laboratori, palestre e campi di gioco

ART. 12 - Esonero Educazione fisica e Religione

ART. 13 - Attività ed iniziative culturali

ART. 15 - Assegnazione delle classi ai Docenti

ART. 14 - Formazione delle classi

ART. 16 - Orario di lezione e di servizio dei Docenti

ART.17 - Rapporti docente-discente

ART. 18 - Procedura di iscrizione

ART. 19- Rilascio di certificazioni e documenti

ART. 20 - Accesso ai documenti amministrativi

ART. 21 - Comunicazione agli studenti e alle famiglie

ART. 1 - Norme per l'entrata e l'uscita

1. 1.Gli alunni entreranno alle ore 8.05 per essere in aula alle ore 8.10, ora di inizio delle lezioni.

Tuttavia è consentita una tolleranza massima di dieci minuti, per casi eccezionali di forza maggiore,

per cui le porte d’ingresso saranno chiuse alle ore 8.20.

Il Collaboratore scolastico preposto all’ingresso principale, sorveglierà la porta di accesso che sarà

aperta alle ore 8.05 e chiusa alle 8.20.

Dopo le 8.20, il Collaboratore scolastico preposto all’ingresso principale potrà far entrare in ritardo

solo gli alunni con regolare permesso di entrata posticipata.

Il Docente della prima ora è tenuto ad essere in classe alle ore 8:00, anche in assenza degli alunni.

Gli insegnanti dovranno annotare il ritardo sul registro e i bidelli avranno l’obbligo di chiudere i

portoni alle ore 8.20 e di attenersi a quanto sopra esposto. Il ritardo abituale comporterà l'avviso alla

famiglia.

2. Gli alunni non possono lasciare l'istituto prima del termine delle lezioni. Eccezionalmente, per

gravi e documentati motivi, gli allievi minorenni potranno uscire anticipatamente, solo se prelevati

personalmente dai genitori o esercenti la patria potestà, sollevando in tal modo la scuola da ogni

responsabilità. Gli allievi maggiorenni, invece, potranno uscire anticipatamente, soltanto dopo che il

DS o uno dei collaboratori avrà vagliato la richiesta. Della autorizzazione all'uscita sarà fatta

annotazione sul registro di classe. Tali permessi non potranno essere concessi nell'ultimo mese di

lezione, se non per motivi eccezionali. Le uscite anticipate per attività sportiva saranno autorizzate

(ed annotate sul registro di classe come le altre) solo in base al calendario della società sportiva

interessata sottoscritto anche dal genitore. Si precisa che la partecipazione assidua alle lezioni

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incide positivamente nell'attribuzione del credito scolastico, punteggio, relativo agli ultimi tre anni

di corso, computabile ai fini dell'assegnazione del voto finale agli Esami di Stato.

3. Al termine delle lezioni della giornata, gli alunni dovranno tenere un comportamento corretto e

responsabile, evitando urli, schiamazzi vari e spintoni. Ai contravventori saranno comminate

adeguate sanzioni disciplinari. Il personale ausiliario, ciascuno per la propria competenza, avrà cura

di facilitare l'uscita degli alunni provvedendo all'apertura di tutte le porte interne e i cancelli esterni

(presso i quali sarà necessaria la presenza, durante l'uscita, di almeno un'unità del personale

ausiliario), al fine di evitare resse e disordini, che potrebbero pregiudicare l'incolumità di tutti.

ART. 2 - Assenze

1. Gli studenti hanno l’obbligo della assidua e fruttuosa presenza alle lezioni e a tutte le altre attività

che vengono svolte nel contesto dei lavori scolastici.

2. Gli alunni che si assentano dalle lezioni sono ammessi in classe, dal docente della prima ora di

lezione del giorno del rientro, solo se muniti della giustificazione, debitamente compilata sul registro

on line da uno dei genitori o da altro soggetto legittimato a farne le veci o dallo studente stesso, se

maggiorenne.

3. Le comunicazioni con la famiglia saranno considerate valide solo se firmate dalle persone che

hanno depositato la firma. L'alunno è tenuto a fare firmare al genitore o a chi ne fa le veci, "per presa

visione" le comunicazioni della scuola.

4. Le assenze per periodi superiori a cinque giorni consecutivi di calendario devono essere giustificate

allegando alla giustificazione un certificato medico, attestante la malattia sofferta. Nel caso di assenze

dovute ad ingiustificate astensioni collettive degli studenti, i genitori, per far riammettere i propri figli

alle lezioni saranno tenuti ad accompagnarli.

5. Lo studente che si presenti al rientro senza giustificazione sarà ammesso con riserva e invitato a

regolarizzare la sua posizione il giorno successivo dal docente della prima ora. Qualora questo non

avvenisse, spetterà alla famiglia, debitamente avvisata, giustificare l'allievo inadempiente.

6. Il computo e il controllo delle assenze e dei ritardi verranno effettuati con regolare periodicità dalla

segreteria didattica e dal coordinatore di classe che comunicherà alle famiglie eventuali situazioni di

irregolarità e ne farà menzione nel fascicolo personale dell’alunno a tutti gli effetti di legge.

7. Le classi senza giustificato e documentato motivo, facessero registrare un numero di assenze

collettive superiore al 15% delle lezioni svolte, verranno escluse dal viaggio d'istruzione.

Saranno esclusi dai viaggi d’istruzione gli studenti con sospensioni dalle lezioni.

ART. 3 - Comportamento

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1. E' dovere degli studenti, nell'ambito delle attività scolastiche e extrascolastiche, dentro e fuori

l'Istituto, tenere un contegno corretto, educato, responsabile, rispettoso del personale docente e non

docente e delle norme che regolano la vita scolastica.

2. Gli alunni non possono uscire dall'aula, dai laboratori, dai reparti e dalle palestre senza il permesso

dell'insegnante.

3. Gli alunni hanno l'obbligo di non sostare inutilmente nei corridoi e rientrare prontamente in classe

4. E' severamente vietato fumare nelle aule, nei corridoi e nei locali dell'Istituto, sia per le

disposizioni di legge sia per il rispetto dell'ambiente e della salute collettiva. E', altresì, proibito usare

telefoni cellulari nelle aule dell'Istituto. Le inadempienze saranno perseguite disciplinarmente. Gli

insegnanti sono tenuti a far rispettare tale disposizione e, in ogni caso, a non fare uscire dall’aula più

di un alunno per volta, non consentendo una nuova uscita prima del rientro di colui che è uscito in

precedenza, se non nei casi richiesti o consentiti dalla Presidenza e per motivi di salute; i bidelli

dovranno sorvegliare i corridoi e rinviare subito in classe gli studenti.

5. La diversità degli indirizzi di studi presenti nell'Istituto è causa di frequenti spostamenti degli

alunni nei vari laboratori, palestre, biblioteca, ecc. Durante tali spostamenti, la classe dovrà stare unita

ed attraversare i corridoi nel massimo silenzio, onde evitare l'arrivo frazionato e causare ritardo

all'inizio dell'attività didattica.

6. E' rigorosamente vietato uscire dall'aula durante il cambio delle ore di lezione; gli allievi sono

tenuti ad attendere in classe l'arrivo del docente, tenendo un comportamento educato e corretto.

7. Durante il cambio di ora di lezione, qualora la classe resti momentaneamente scoperta, è necessario

che il collaboratore scolastico del piano vigili sul comportamento degli alunni, onde evitare danni a

persone o cose; gli eventuali danni saranno addebitati a coloro che li hanno provocati, con la riserva

di denunziare i fatti all'autorità giudiziaria. La vigilanza è diretta ad assicurare, nel doveroso rispetto

della libertà di ciascuno, l'ordinato svolgimento della giornata scolastica. La vigilanza è assegnata ai

collaboratori scolastici, articolati per piano, che hanno il compito di sorvegliare il comportamento

degli alunni, al fine di evitare che arrechino pregiudizio alle persone e alle cose. Si auspica,

comunque, la diretta assunzione da parte degli allievi dell'attività di vigilanza, da intendere come

consapevole presa di coscienza della tutela e del rispetto dei diritti individuali e collettivi.

8. Le note disciplinari scritte dall'insegnante sul giornale di classe debbono essere comunicate subito

al DS o al collaboratore delegato che, sentito l'interessato, adotterà i dovuti provvedimenti.

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9. Non è consentito portare all'interno dell'Istituto materiale estraneo all'attività scolastica; l'alunno

non deve lasciare nulla di suo nei locali dell'Istituto. Non è consentito agli allievi, al personale docente

e non docente conferire con persone estranee, non autorizzate, nei locali dell'Istituto.

10. L'Istituto non è responsabile di eventuali furti che dovessero verificarsi. Tutti hanno il dovere di

segnalare, sia pure in modo riservato, il nominativo di chi si rende reo di illeciti.

11. E' proibito, senza la preventiva autorizzazione, distribuire volantini od altro materiale di

propaganda ed affiggere manifesti nell'istituto o sui muri dello stesso. I volantini ed i manifesti

regolarmente autorizzati e contenenti il relativo visto, saranno affissi a cura del personale dell'istituto

negli appositi spazi.

12. E'vietato imbrattare con scritte varie i muri interni ed esterni dell'istituto.

13. Gli alunni non possono entrare nella sala docenti, salvo quelli autorizzati.

14. E' vietato effettuare collette o altre raccolte di denaro per qualsiasi scopo; analogo divieto sussiste

per qualsiasi operazione di tipo commerciale.

15. E' altresì vietato circolare all'interno dell'istituto con macchine, motociclette, ecc. Per venire

incontro ad eventuali esigenze del personale della scuola e degli alunni, le moto si possono

parcheggiare nell'atrio adiacente il cancello d'ingresso dal quale, però, possono essere mosse solo

quando il cancello viene aperto per tutti.

16. Per nessun motivo genitori ed estranei debbono essere ricevuti in aula.

17. Per gli spazi esterni, gli studenti responsabili di atti che degradano la pulizia, provvederanno

direttamente con la guida di docenti incaricati dalla dirigenza ad effettuare la pulizia di quanto

degradato, in alternativa alla sanzione disciplinare.

18. Gli studenti che superano il 15% delle assenze o che hanno note personali non possono

partecipare ai viaggi d'istruzione

19. È fatto divieto assoluto di fumare nelle aule, nei laboratori, nell’aula magna, in palestra, nella

sala docenti, nei servizi igienici, nei corridoi e nei locali esterni prospicienti gli edifici scolastici,

compreso giardini e area-parcheggio, ai sensi dell’art. 51 della L. 16 gennaio 2003, n. 3 e dell’art. 4

co 1,2, 3 del D.L. del 12 settembre 2013, n. 104 (convertito con modificazioni in L. n 128 del 8

/11/2013). È altresì vietato utilizzare le sigarette elettroniche nei locali chiusi delle istituzioni

scolastiche. La violazione dei suddetti divieti comporta l’applicazione delle sanzioni previste dalla

normativa vigente.

20. Durante le attività didattiche, in classe, in palestra, nei laboratori e ovunque essa si svolga, i

telefoni cellulari devono rimanere spenti. I cellulari, i tablets e i computers portatili possono essere

utilizzati durante lo svolgimento delle lezioni solo a fini didattici e previa autorizzazione dei docenti.

In caso di violazione del divieto, gli insegnanti provvedono al ritiro e al deposito

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dell'apparecchio presso la Presidenza, che provvederà alla successiva consegna ai genitori e alla

proposta di eventuali provvedimenti

21. Divieto atti di Bullismo/Cyberbullismo.

Sono da considerarsi atti di BULLISMO: la violenza fisica, psicologica, l’intimidazione del singolo

o del gruppo, specie se reiterata, l’intenzione di nuocere, l’isolamento della vittima.

Sono considerati atti di CYBERBULLISMO qualunque forma di pressione, aggressione, molestia,

ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identita', alterazione, acquisizione illecita,

manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via

telematica, nonche' la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o piu' componenti

della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o

un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo.

Lo studente che ha commesso atti di bullismo/cyberbullismo sarà soggetto a provvedimenti di natura

disciplinare così come disciplinati dal d.p.r.24 giugno 1998n.249(Statuto delle studentesse e degli

studenti), modificato ed integrato dal d.p.r.21 novembre 2007 n.235;

Gli episodi di bullismo e cyberbullismo saranno sanzionati, con sanzioni particolarmente incisive per

i fatti di estrema gravità, attivando percorsi educativi di recupero, mediante lo svolgimento di attività

di natura sociale, culturale e in generale a vantaggio della comunità scolastica;

Vengono considerate deplorevoli le condotte dei compagni sostenitori del bullo perché, pur non

partecipando direttamente alle prevaricazioni, con il loro assenso contribuiscono a rafforzare il

comportamento del bullo.

21 E' fatto obbligo a tutti di rispettare le succitate norme.

ART. 4 Relazioni

1. Per eventuali richieste e comunicazioni con la Presidenza, gli allievi dovranno rivolgersi ai

collaboratori delegati.

2. Il Capo d'Istituto, attraverso i propri collaboratori e i coordinatori del Consiglio di classe, mantiene

continui e proficui contatti con le famiglie degli allievi, comunicando ciò che attiene al loro profitto,

comportamento ed eventuali fenomeni di dispersione scolastica. Esse, inoltre, vengono informate dai

docenti delle discipline, in incontri periodici (circa quattro all'anno), sull'andamento didattico

disciplinare dei propri figli. Tuttavia, dal registro elettronico in tempo reale, le famiglie potranno

vedere assenze, ritardi, giustificazioni, note e valutazioni dei propri figli.

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3. I genitori possono incontrare settimanalmente i docenti, secondo un orario di ricevimento, reso

noto all'inizio dell'anno scolastico, per conoscere la situazione scolastica dei propri figli. Essi

possono, inoltre, chiedere un colloquio con il DS, telefonando e fissando un appuntamento.

4. I genitori, potranno scaricare il P.T.O.F. (Piano Triennale dell'Offerta Formativa) direttamente dal

sito della scuola.

5. Nell'Istituto opera il lo Sportello d’ascolto e di informazione per l’inclusione, in collaborazione

con l’AID. La finalità di questo servizio, rivolto a docenti, genitori, studenti del territorio della

provincia, è quella di:

• diffondere conoscenze/competenze sulle diverse tipologie di DSA attraverso chiarimenti,

informazioni, nonché per visionare pubblicazioni specifiche, questionari di rilevamento e

prove, software di potenziamento e di aiuto compensativo;

• sperimentare sul campo modalità di rilevamento (screening) e strategie educative-didattiche

efficaci;

• costruire rete di collaborazione fra docenti di ogni ordine e grado e formatori

sull’individuazione e potenziamento dei DSA;

6. Sono attivati, con modalità stabilite dal Collegio dei docenti, interventi integrativi, di sostegno e di

inclusione. All’interno dell’istituto esistono i seguenti gruppi operativi : il GLHI (Gruppo di Studio

e di Lavoro di Istituto per l’integrazione , composto da insegnanti, operatori dei servizi ed ASL,

familiari e studenti con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte

dal piano educativo) , il GLHO (Gruppo di lavoro operativo per l’integrazione, che prende in esame

le azioni concrete intraprese per ogni singolo alunno con disabilità.), il GLI (Gruppo di Lavoro per

l’Inclusione , che riguarda non solo gli alunni con disabilità, ma anche tutti gli altri alunni che, pur

non in possesso della certificazione ai sensi della legge 104/92, necessitano comunque di attenzioni

educative peculiari.)

7. Non è consentito ricevere genitori nell'ultimo mese dell'anno scolastico.

ART. 5 - Iniziative per gli allievi più meritevoli e bisognosi

1. Borse di studio

L’istituto assegna annualmente le borse di studio “Antonio Monaco e Massimo Gaudio” agli studenti

che si sono distinti per meriti particolari nelle diverse attività scolastiche, secondo i criteri deliberati

dal Consiglio d’Istituto.

ART. 6 - Assemblee studentesche

1. Le assemblee studentesche possono essere di classe o di istituto e per svolgersi devono essere

autorizzate dalla Presidenza.

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2. Le assemblee di classe e di istituto servono ad approfondire i problemi della scuola e della società,

in funzione della formazione culturale e civile degli alunni.

3. In relazione al numero degli alunni e fino a quando non si avranno a disposizione locali idonei,

l'assemblea d'istituto può articolarsi in assemblea di classi parallele o assemblee del comitato

studentesco, costituito dai rappresentanti degli alunni nei consigli di classe.

4. E' consentito lo svolgimento di un'assemblea d'istituto ed una di classe al mese, nel limite: la prima,

nelle ore di lezione di una giornata; la seconda, di due ore, non può essere tenuta sempre lo stesso

giorno della settimana durante l'anno scolastico. Altra assemblea mensile può svolgersi fuori

dell'orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali. L'assemblea di classe, la cui

autorizzazione deve essere annotata sul diario di classe, deve svolgersi con la presenza del docente.

Solo per discutere argomenti di carattere riservato, può essere consentito alla classe di riunirsi senza

la presenza del professore.

5. Alle assemblee d'istituto, svolte durante le ore di lezioni ed in numero non superiore a quattro, può

essere richiesta la presenza di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici. Detta

partecipazione e gli argomenti da inserire nell'ordine del giorno, devono essere autorizzati dal

Consiglio d'istituto.

6. Le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca,

di seminario e per lavori di gruppo. Su richiesta degli studenti il Dirigente Scolastico può autorizzare

due assemblee d'istituto del mese in corso e di quello precedente o successivo.

7. L'assemblea d'istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento, che viene inviato

per visione al Consiglio d'Istituto. Essa è convocata su richiesta della maggioranza degli studenti o

dal comitato studentesco. La data di convocazione e l'ordine del giorno dell'assemblea devono essere

preventivamente presentati al DS, almeno tre giorni prima.

8. Il comitato studentesco e il presidente, eletto dall'assemblea, garantiscono l'esercizio democratico

dei diritti dei partecipanti.

9. Alle assemblee possono assistere, altre al DS o un suo delegato, gli insegnanti, i genitori e gli

studenti facenti parte del Consiglio d'Istituto, che lo desiderano.

10. Il DS ha potere di intervenire nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatata

impossibilità di ordinato svolgimento dell'assemblea.

11. Nell'ultimo mese di lezione non possono aver luogo dette assemblee.

ART. 7 - Assemblee dei genitori

1. Le assemblee dei genitori possono essere di classe o di istituto.

2. I rappresentanti dei genitori eletti nei consigli di classe possono costituire un comitato dei

genitori dell'istituto.

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3. Le assemblee dei genitori si svolgono nei locali dell'istituto; la data e l'orario di svolgimento di

ciascuna di esse devono essere coordinate di volta in volta con il DS.

4. Convocazione, svolgimento e partecipazione del DS e dei docenti avviene secondo quanto

stabilisce l'art. 45 del DPR 31.5.1974, n° 416.

ART. 8 - Provvedimenti disciplinari a carico degli alunni

I provvedimenti disciplinari a carico degli alunni possono essere adottati dai docenti, dal Consiglio

di classe e/o dal DS, secondo le modalità stabilite nel Regolamento di disciplina.

ART. 9 - Viaggi e Visite d'istruzione

1. Si intende per viaggio di istruzione la gita scolastica di più giorni (la durata massima è di sei

giorni), con relativo pernottamento. E' richiesta la partecipazione di almeno i 2/3 degli alunni, e,

comunque, non meno della metà più uno degli allievi della classe. Al viaggio di istruzione può

essere consentita la presenza dei genitori, purché a proprie spese e con impegno a partecipare alle

relative attività, ma non sono ammessi estranei non familiari. È richiesta la presenza di un docente

accompagnatore ogni 15 alunni, appartenente alla classe e, preferibilmente di materie attinenti alle

finalità del viaggio. Nello stesso anno scolastico un docente, di norma, non può partecipare a più

viaggi. In ogni caso si farà in modo che vi sia una effettiva rotazione di quest'incarico, onde evitare

che lo stesso docente partecipi consecutivamente a più viaggi d'istruzione, come accompagnatore

ufficiale. Itinerario e obiettivi culturali del viaggio saranno decisi dal Consiglio di classe su

proposta del docente competente per materia. I viaggi d'istruzione devono essere approvati dal

Consiglio di classe, dal Collegio dei Docenti per gli aspetti didattico - culturali e dal Consiglio

d'Istituto. È richiesta l'autorizzazione scritta dei genitori; per gli alunni maggiorenni, invece, la

dichiarazione delle famiglie di essere informate,

2. Si intende per visita guidata la gita di un solo giorno senza pernottamento, per visite a mostre,

monumenti, musei, gallerie, località di interesse storico- artistico, connesse all'attività didattica. Il

docente accompagnatore (uno per Classe o per numero di alunni inferiore a 30) presenterà la

domanda almeno tre giorni prima dell’uscita; questa dovrà essere corredata dalle autorizzazioni

dei genitori degli alunni. Per il resto sono regolate dalle stesse norme fissate per i viaggi

d'istruzione.

3. Si intende per uscita didattica la partecipazione degli studenti a manifestazioni che impegnino la

sola mattinata per conferenze, spettacoli teatrali e cinematografici, mostre, musei, biblioteche e gare

sportive. Per effettuarla è necessaria l'autorizzazione del DS.

Procedura: Consenso dei docenti che mettono a disposizione le proprie ore, firma dell'insegnante

coordinatore, assunzione di responsabilità dei genitori. Non si applicano i limiti di durata e quelli di

accompagnamento previsti per i viaggi e le visite d'istruzione.

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4. Si intende per viaggi per attivita' sportive la partecipazione di alunni a gare ed attività sportive

legate alle diverse specialità operanti nell'Istituto. Per questa tipologia, connessa ad attività agonistica,

non vale la regola del numero minimo di partecipanti e la scelta degli accompagnatori cadrà sui

docenti di educazione fisica.

5. Per il 1°, 2°, 3°, 4° anno di corso, l'ambito territoriale, per compiere i viaggi e le visite di istruzione,

è quello nazionale; per il 5° anno di corso, è l'Italia e l'estero. Il viaggio all'estero è limitato alle classi

dell'ultimo anno di corso, preferibilmente con una meta unica.

6. I viaggi d'istruzione (ivi compresi i viaggi connessi ad attività sportive e le settimane bianche) e le

visite guidate e le uscite nell’ambito del Comune per la partecipazione ad iniziative culturali o

sportive, devono essere inserite in modo organico e coerente nella programmazione dell'attività

educativa e didattica della scuola. I viaggi d'istruzione devono essere programmati fin dall'inizio

dell'anno scolastico per permettere al Consiglio d’Istituto di provvedere alle delibere di sua

competenza. In fase di programmazione il Consiglio d'Istituto stabilirà, sulla base delle disponibilità

finanziarie, il limite massimo di spesa a carico dell'Istituto per ciascuna fascia di classi. Il periodo nel

quale concentrare i viaggi di istruzione è preferibilmente novembre primi di dicembre. Nel realizzare

tali iniziative, si dovrà tener conto che non possono essere chieste alle famiglie degli alunni quote di

partecipazione di rilevante entità o tali, comunque, da determinare situazioni discriminatorie che

vanificherebbero natura e finalità dei viaggi di istruzione.

7.I docenti accompagnatori saranno scelti dal Dirigente scolastico, se disponibili e prioritariamente

delle classi interessate ameno 1 ogni 15 studenti più il capo comitiva.

8. Per i viaggi all'estero si deve curare che almeno uno degli accompagnatori conosca la lingua

inglese/francese. Ai docenti accompagnatori è fatto obbligo di vigilanza attenta e assidua, con la

relativa assunzione di responsabilità. Al termine del viaggio o della visita gli insegnanti

accompagnatori relazioneranno al Dirigente scolastico.

9. In linea generale, ogni docente non può partecipare a più di un viaggio d'istruzione. Tale

limitazione non vale per le visite guidate. E'comunque auspicabile una rotazione dei docenti

accompagnatori al fine di evitare frequenti assenze dello stesso insegnante. Tutto questo qualora vi

siano docenti disponibili.

10. Nella programmazione delle mete dei viaggi d'istruzione si tengano presenti anche località

alternative alle consuete mete storico-artistiche, quali quelle di interesse ambientale. Si privilegino le

mete interne alla Regione Calabria (finanziate dalla legge sul turismo regionale), o di regioni vicine.

Per i viaggi all'estero si preferiscano i paesi della U.E. ovvero quelli confinanti con l'Italia e in

particolare quelli di cui si studia la lingua.

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11. Viaggi e visite non possono essere effettuati nell'ultimo mese di lezione. Nel programmare tali

viaggi si evitino i periodi di alta stagione turistica e le giornate prefestive. E' fatto divieto, in via

generale, di intraprendere qualsiasi tipo di viaggio nelle ore notturne. E' fatta deroga a tale divieto per

i viaggi a lunga percorrenza.

12. I progetti per i viaggi d'istruzione e le settimane bianche devono essere indirizzati al Presidente

del Consiglio d'Istituto. All'inizio dell'anno scolastico, il DS, con propria circolare stabilirà i termini

entro cui le domande saranno presentate in segreteria. Le deliberazioni in proposito del Consiglio

d'Istituto saranno trasmesse dal Capo d'Istituto agli Uffici Scolastici provinciali per la prescritta

autorizzazione, entro i termini stabiliti. Il DS, ricevute le domande, pubblicherà un calendario di

massima ed i termini per i versamenti.

13. Le domande per le visite guidate devono essere presentate in Presidenza almeno 10 giorni prima

della loro effettuazione; 15 giorni prima se si dovrà provvedere al noleggio di autocorriere.

Unitamente alla domanda da presentarsi al DS devono essere allegate le autorizzazioni preventive dei

genitori e per gli alunni maggiorenni la dichiarazione delle famiglie di essere informate. I partecipanti

al viaggio o visita devono essere in possesso di un documento di identificazione e per i viaggi

all'estero di un documento valido per l'espatrio.

14. Gli alunni, anche maggiorenni, devono rispettare il programma del viaggio per non vanificarne

gli scopi didattici, cognitivo-culturali e relazionali. Saranno esonerati dalle attività di cui sopra,

interamente o parzialmente, gli alunni che, senza giustificato e documentato motivo, facessero

registrare un numero di assenze superiore al terzo delle lezioni svolte in ciascuna materia. Il

programma del viaggio non deve prevedere tempi morti, senza cioè la sorveglianza dell'insegnante.

15. L'organizzazione dei viaggi, delle visite, delle uscite e delle settimane bianche sarà affidata ad

una Commissione, costituita da un collaboratore del DS, da un docente del biennio, da un docente del

triennio, dai docenti accompagnatori e dal responsabile dell'Ufficio tecnico, nominata dal Consiglio

d'Istituto, che curerà tutti quei passaggi necessari all'effettuazione pratica delle attività succitate. La

Commissione terrà i contatti con la Presidenza e la Segreteria e provvederà ai relativi versamenti sul

c.c. della scuola. L'organizzazione dei viaggi d'istruzione, che comportino almeno un pernottamento

o l'uso di mezzi di trasporto privati, verrà affidata, previa gara d'appalto, dalla Commissione a una

agenzia turistica, dopo la deliberazione del Consiglio d'Istituto, tenendo conto oltre che della

economicità, anche della qualità del servizio.

16. Immediatamente dopo che il Consiglio d’Istituto avrà scelto l’agenzia turistica a cui assegnare

l’organizzazione del viaggio, gli allievi verseranno a titolo di caparra, la somma corrispondente al

50% della spesa prevista. Accertato che la partecipazione degli alunni risponda ai criteri di cui al

punto 1, il DS provvederà a dare esecuzione alla delibera del Consiglio e ad affidare

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l’organizzazione del viaggio all’agenzia turistica prescelta. Gli alunni verseranno il saldo dopo che

l’agenzia avrà presentato il programma definitivo del viaggio. In caso di rinuncia valgono le clausole

di penale imposte dall'agenzia turistica. La Scuola può contribuire al pagamento della quota di

partecipazione degli studenti meno abbienti, su delibera del Consiglio d'Istituto. Gli studenti dovranno

presentare domanda motivata di contributo al Ds contestualmente alla richiesta di partecipazione al

viaggio d'istruzione. Per gli studenti minorenni la richiesta verrà controfirmata da un genitore. Tutti i

fondi concernenti l'organizzazione e l'effettuazione dei viaggi d'istruzione e delle visite guidate

saranno gestiti, a norma di legge, dall'ufficio di Segreteria.

17. La Commissione vigilerà affinché siano osservate le norme fin qui illustrate e verificherà che

l'organizzazione del viaggio, a cura dell'agenzia, compreso il trasporto, sia affidabile e corretta. Ai

lavori di detta Commissione possono essere chiamati a partecipare, quando richiesti, gli insegnanti

promotori dell'iniziativa.

18. E' ammessa, di norma l'effettuazione delle settimane bianche per un numero di alunni non

superiore a 150. Verranno privilegiate le classi che non hanno già avuto questa possibilità. Si darà

priorità a partire dalle classi quinte a scalare fino al raggiungimento delle 150 unità. In presenza di

classi parallele, si procederà, se necessario, per sorteggio. Valgono per le settimane bianche le regole

stabilite per i viaggi di istruzione. La durata massima della settimana bianca è di 6 giorni.

19. La programmazione delle attività su dette deve essere compatibile con la programmazione delle

attività scolastiche (scrutini, consigli di classe, incontri scuola-famiglia, corsi di

recupero/approfondimento).

20. In assenza di un nuovo regolamento, valga l'ultimo approvato. Per quanto non contemplato nel

presente regolamento si fa riferimento alle circolari ministeriali in vigore. Sarà cura del DS portare

a conoscenza dei Consigli di Classe il presente regolamento, all'inizio di ciascun anno scolastico.

ART. 10 - Attrezzature scolastiche e Biblioteca

1. Con delibera del Consiglio d'Istituto, sentito il Collegio dei Docenti, sono stabilite le concrete

modalità per l'uso delle attrezzature e dei locali della Scuola (Biblioteca, palestre e campi all'aperto,

Aula magna e laboratori vari), in modo da consentirne l'utilizzo, nei limiti del possibile, anche nelle

ore pomeridiane.

2. Il responsabile dell'aula attrezzata deve mantenere aggiornato l'inventario dell'aula affidatagli e

deve essere un riferimento per gli insegnanti che usufruiscono dell'aula per la didattica della propria

disciplina (segnalazione di attrezzature non perfettamente funzionanti, richieste di allestimenti

particolari, richieste di materiali, etc.).

3. Ai gruppi che si formano all'interno delle componenti scolastiche e che abbiano comunicato la loro

costituzione, è consentito, a richiesta del loro coordinatore, l'uso delle aule e delle attrezzature,

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in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. Per i gruppi formati da soli studenti deve essere

comunque assicurata la presenza di un docente responsabile. Anche a gruppi estranei, se diretti a

conseguire obiettivi coerenti con le finalità culturali e formative dell'Istituto, può essere consentito, a

richiesta dei responsabili, l'uso delle attrezzature e delle aule.

4. Qualsiasi danno, da chiunque arrecato, dovrà comunque essere risarcito. L'attrezzatura non può

uscire dall'Istituto senza il consenso del Capo d'Istituto e previa dichiarazione di responsabilità da

parte di chi la utilizza e la necessità di utilizzarla, purché sia personale dell'Istituto e usata per

l'Istituto; se si tratta di riparazioni deve essere accompagnata da una bolla esplicativa.

5. Qualora si verifichino guasti alle attrezzature o al materiale scientifico didattico, l'insegnante

dell'ora annota il guasto sul registro dell'aula e l'Assistente Tecnico, presa visione dell'eventuale

annotazione del docente, provvede, se necessario, a chiamare il tecnico competente alla riparazione,

dandone comunicazione al Capo d'Istituto.

6. La Biblioteca d'Istituto si pone come strumento fondamentale della specifica comunità scolastica

dell'Istituto in tutte le sue componenti, per ogni tipo di attività ed iniziativa che essa richieda ed

esprima. Con deliberazione del Consiglio d'Istituto, che costituisce parte integrante del presente

regolamento, sono stabilite le seguenti modalità per il suo funzionamento; si dovrà comunque

assicurare un agevole accesso al prestito e alla consultazione, e la partecipazione degli studenti alla

scelta delle dotazioni librarie da acquistare.

7. La Biblioteca dell'Istituto rimane aperta a disposizione del personale docente, non docente e degli

alunni per consultazione dei testi in dotazione, dalle ore 8,30 alle ore 13.10 di tutti i giorni feriali, e

al pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.30, di martedì e giovedì.

8. Gli interessati sono ammessi al prestito previa compilazione dell'apposita scheda in tutte le sue

parti. I libri sono dati in prestito per la durata massima di un mese. Non si possono avere in prestito

più di tre volumi contemporaneamente.

9. Docenti e studenti sono responsabili dei libri avuti in prestito e sono tenuti a restituirli in buono

stato (senza segni, sottolineature, pagine strappate, ecc.), entro i termini stabiliti. In caso di

smarrimento di libri o di gravi danni ad essi arrecati, il responsabile è tenuto a provvedere nel più

breve tempo possibile (max. due mesi) alla sostituzione o, se questa non fosse possibile, al

risarcimento. Sono esclusi dal prestito agli studenti i libri facenti parte di collezioni ed enciclopedie,

pubblicazioni rare, non comuni e dizionari.

È possibile la consultazione in classe sotto la responsabilità dei docenti, i quali possono ottenere tali

volumi entro le ore di servizio della biblioteca. Per la consultazione valgono le procedure normali di

prestito. Nessuno e per nessuna ragione può asportare libri dalla biblioteca senza l'autorizzazione del

responsabile

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ART. 11 - Uso dei Laboratori, palestre e campi di gioco

1. L'utilizzazione dei laboratori e aule speciali è demandata al responsabile, nominato dal Preside, su

delibera del Collegio docenti, all'inizio dell'anno scolastico, fermi restando i compiti degli aiutanti

tecnici, di cui al secondo comma dell'art. 6 del D.P.R. 420/1974.

2. L'orario di utilizzo dei laboratori è predisposto annualmente con l'entrata in vigore dell'orario

definitivo. All'inizio di ogni esercitazione l'alunno controllerà il funzionamento dell'impianto e lo

stato di conservazione dell'attrezzatura e dell'arredo, segnalando ogni eventuale anomalia. Dei danni

arrecati volontariamente o per negligenza all'impianto, all'attrezzatura e l'arredo sarà ritenuto

responsabile l'ultimo alunno che ha occupato il posto.

3. I laboratori sono utilizzabili dagli studenti solo se accompagnati dai docenti dell'Istituto; da

soggetti esterni solo se autorizzati dal DS. Gli utilizzatori (studenti, adulti, ecc.) devono prendere

visione del tavolo di lavoro e comunicare con tempestività all'insegnante o al responsabile del

laboratorio eventuali anomalie al funzionamento delle macchine e/o danni materiali alle stesse, alle

sedie, ai tavoli (scritte, macchie, incisioni,..). Alla chiusura della sessione di lavoro, gli utilizzatori

devono ripristinare la situazione iniziale, lasciare in ordine il tavolo, le sedie, rimuovere eventuali

dischetti e pulire, eventualmente, la lavagna. Tutti gli utilizzatori dei laboratori, interni ed esterni

all'Istituto, sono responsabili del software da loro utilizzato, secondo quanto stabilito dal D.L. 518/92,

relativo alla regolamentazione e alla tutela del software per elaboratori.

4. L'uso delle palestre e degli impianti sportivi è riservato, in orario scolastico, alle seguenti attività

degli alunni dell'Istituto:

a. lezioni di Educazione fisica e di ginnastica correttiva;

b. esercitazioni di avviamento alla pratica sportiva;

c. allenamenti per la partecipazione a tornei scolastici e interscolastici.

d. tornei interscolastici promossi dalla scuola, dall'U.S.R. e dal CSA

Per qualsiasi attività svolta dagli alunni in palestra deve essere assicurata la presenza di un insegnante

di Educazione fisica. La palestra e gli impianti sportivi possono inoltre essere dati in utilizzo ad enti,

associazioni e società sportive che ne facciano richiesta, secondo le modalità, condizioni e obblighi

previsti dal Consiglio d'Istituto. All'uso delle relative dotazioni sovrintendono gli insegnanti di

Educazione fisica, designati dal DS in qualità di responsabili, su delibera del Collegio Docenti.

All'attività sportiva presiede un coordinatore scelto dal DS tra i docenti di Educazione fisica, sentiti

il Collegio dei Docenti ed il Consiglio di Istituto, che sarà coadiuvato da eventuali altri collaboratori.

L'attività di avviamento alla pratica sportiva può essere effettuata, previa autorizzazione del Consiglio

d'Istituto anche in spazi messi a disposizione dell'Istituto da enti

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pubblici o privati. L'insegnante di Educazione fisica non è responsabile per smarrimento o sottrazione

di oggetti e/o valori che gli alunni portino con loro.

NORME GENERALI PER I COLLABORATORI SCOLASTICI

Il controllo, lo stato d’uso ed il normale utilizzo degli spogliatoi, servizi ed accessori annessi sono

demandati ai Collaboratori Scolastici della palestra che ne curano anche la pulizia. Eventuali danni

alle attrezzature (grandi attrezzi, canestri, materassini, …) per usura e normale utilizzazione, vanno

segnalati ai docenti di Scienze Motorie e Sportive e all’ufficio Tecnico che ne prenderà nota per

possibili riparazioni o sostituzioni e informerà il Dirigente scolastico.

ART. 12 - Esonero Educazione fisica e Religione

1. Ai sensi della C.M. n. 216/87, l’esonero parziale o totale dalle lezioni di Educazione fisica va

chiesto tramite presentazione di regolare domanda, firmata dal genitore o dall’alunno maggiorenne,

corredata da certificato medico (nel caso di esonero prolungato occorre il certificato medico dell’

A.S.L.). Gli alunni esonerati parteciperanno cosi alle lezioni, compatibilmente alle loro condizioni di

salute. Durante le ore di Educazione fisica, tutti gli alunni indipendentemente dalle loro condizioni di

salute, devono abbandonare lo spogliatoio, che resterà chiuso a chiave, e seguire le indicazioni degli

insegnanti.

2. Gli studenti, all’atto dell’iscrizione, sceglieranno se avvalersi dell’insegnamento della Religione

cattolica. Coloro che abbiano scelto di non avvalersene, eserciteranno personalmente il diritto di

scelta, in ordine agli insegnamenti opzionali ed alle altre attività culturali e formative proposte dalla

scuola. Le attività culturali e formative, non che gli insegnamenti opzionali di cui sopra, sono

programmate dal Collegio dei docenti, tenuto conto delle proposte degli studenti, entro il primo mese

dall’ inizio delle lezioni.

ART. 13 - Attività ed iniziative culturali

1. Il Consiglio d'Istituto promuove iniziative educative e culturali e favorisce analoghe iniziative

provenienti da altri Organi Collegiali (seminari, presentazione di novità letterarie e scientifiche,

incontri e confronti su problemi di carattere didattico e metodologico, ecc.) . Con propria delibera il

Consiglio d'Istituto può disporre che a tali iniziative partecipino persone estranee alla comunità

scolastica. Al fine di promuovere tali iniziative, l'Istituto mette a disposizione dello studente laboratori

cinematografici, dotati di un televisore, di un videoregistratore e di una videoteca da aggiornare

annualmente. Lo scopo è quello di approfondire tutte le tematiche socio-culturali legate all'attualità,

attraverso il cinema, che serve ad affinare oltre che la sensibilità estetica, anche quella etica nonchè

la capacità di riflessione. Le nuove generazioni, in tal modo, si educano

all'armonia artistica e dei linguaggi. La scuola, attraverso la cinematografia, può meglio inserirsi nel

contesto sociale che muta velocemente e continuamente, e può rapportarsi più efficacemente a

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quanto si apprende dai libri scolastici. Il Cinema integra appieno i percorsi didattico-programmatici

che il Collegio dei docenti stabilisce all'inizio di ogni anno scolastico.

ART. 14 - Formazione delle classi

Nel rispetto della normativa in vigore, viste le indicazioni del Consiglio d'Istituto e del Collegio dei

Docenti, il DS, al termine delle iscrizioni, procede alla formazione delle classi, tenendo presente le

seguenti indicazioni:

a. esigenze didattiche;

b. integrazione, ove possibile, degli allievi provenienti da località o scuole diverse. Per la formazione

delle classi si devono osservare i seguenti criteri: distribuire gli alunni in modo di avere, in base al

giudizio di promozione ed al numero, classi bilanciate ed equamente distribuite; rispettando, ove

possibile, la scelta effettuata dall'alunno. La richiesta d'iscrizione da parte di fratello o sorella nella

stessa classe dovrà, in linea di massima, essere accolta.In caso di concorrenza si userà il criterio del

merito.

ART. 15 - Assegnazione delle classi ai Docenti

L'assegnazione delle classi ai Docenti è fatta dal Capo d'Istituto, tenuto conto dei criteri stabiliti dal

Consiglio d'Istituto. Ove possibile il DS terrà conto del criterio della continuità didattica.

ART. 16 - Orario di lezione e di servizio dei Docenti

Nel rispetto della normativa in vigore, visti i criteri formulati dal Consiglio d'Istituto, sentite le

proposte formulate dal Collegio dei Docenti, ascoltate le richieste che dovessero pervenire dagli

insegnanti, dalle assemblee degli studenti, delle assemblee dei genitori, il Capo d'Istituto procede alla

formulazione dell'orario di servizio e di lezione del personale docente. L'orario di lezione e di servizio

dei Docenti va ispirato, il più largamente possibile, alle esigenze didattiche e del funzionamento del

servizio scolastico nel suo insieme. Quando se ne presenti la necessità, per esigenze didattiche o di

servizio, il DS può apportare modifiche temporanee all'orario di lezione e di servizio. Tali modifiche

vanno portate tempestivamente a conoscenza degli interessati con apposita circolare e annotazione

sul registro di classe. L'orario delle lezioni, quindi, compatibilmente con le disponibilità delle aule e

dei laboratori, deve essere stabilito, ove possibile, secondo i seguenti criteri: deve essere

didatticamente valido; deve evitare di collocare la stessa materia in giorni consecutivi, specie se le

ore assegnate sono due; deve evitare di collocare una disciplina sempre alla prima ora o sempre

all'ultima; deve non affollare eccessivamente i laboratori, i reparti di lavorazione e le palestre; deve

essere distribuito, a ciascun docente, in non meno di cinque giorni; deve fare in modo che a spostarsi

dal laboratorio sia preferibilmente il docente e non la classe; deve annualmente essere prevista la

rotazione delle classi che l’anno precedente erano dislocate nel seminterrato o in altre aule all’esterno

dell’edificio centrale .Per la composizione delle terze classi si

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dovrà, in linea di massima, rispettare il numero vigente per le varie specializzazioni, salvo

incremento.

ART.17 - Rapporti docente-discente

I rapporti docente-discente saranno improntati al massimo rispetto reciproco e della dignità della

persona e saranno favoriti la comunicazione aperta, lo scambio continuo di informazioni, i processi

di apprendimento di ogni singolo alunno. Gli studenti saranno responsabilizzati ad una partecipazione

attiva a tutte le proposte didattiche; saranno accettate l'auto correzione e l'auto valutazione. Sarà

richiesta la frequenza assidua nel rispetto degli impegni della programmazione dell'attività della

classe e tali comportamenti verranno tenuti in debito conto sia per la valutazione del profitto che della

condotta la quale, a sua volta, riguarderà anche l'interesse e la partecipazione allo studio.

Art. 18 - Procedura di iscrizione

Il momento dell'iscrizione non è considerato come un mero termine amministrativo, ma è preceduto

da un'attività di informazione rivolta alle famiglie al fine di fornire loro un quadro il più ampio

possibile dell'offerta formativa dell'Istituto. La domanda di iscrizione degli studenti alla classe prima

viene presentata nei modi e nei termini previsti dalle Ordinanze ministeriali. Le domande di iscrizione

alle classi successive alla prima, devono essere presentate entro i termini previsti dalla legge e

corredate delle attestazioni dai versamenti dovuti. L'Istituto garantisce la collaborazione del personale

per il perfezionamento delle domande di iscrizione.

Art. 19- Rilascio di certificazioni e documenti

L'Istituto garantisce il rilascio della certificazione richiesta con la massima celerità. La consegna dei

certificati è effettuata nel normale orario di apertura degli Uffici al pubblico nei termini massimi sotto

indicati: certificati di iscrizione e frequenza tre giorni lavorativi; certificati con votazioni e/o giudizi:

cinque giorni lavorativi; certificati di servizio del personale: sette giorni lavorativi.

Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma possono essere richiesti a partire dal terzo giorno

lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali.

Art. 20 - Accesso ai documenti amministrativi

Il diritto di accesso ai documenti amministrativi può essere esercitato dall'utente che abbia un

interesse personale e concreto per la tutela di una situazione giuridicamente rilevante. Il diritto di

accesso si esercita mediante richiesta, anche verbale, al DS se sua è la competenza a formare l'atto

conclusivo e a detenerlo stabilmente. E' possibile esercitare il diritto di accesso anche durante il corso

del procedimento dell'atto medesimo. La richiesta, esaminata immediatamente e senza formalità dal

DS, viene accolta mediante la modalità ritenuta più idonea: esibizione del documento, estrazione di

copia, ecc. Quando non sia possibile l'accoglimento immediato della richiesta

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informale, oppure sorgono dubbi sulla legittimazione del richiedente, sull'esistenza dell'interesse

personale o sull'accessibilità del documento, l'utente è invitato contestualmente a presentare istanza

formale, di cui l'Ufficio di Segreteria è tenuto a rilasciare ricevuta. Comunque il procedimento di

accesso deve concludersi entro trenta giorni della presentazione della richiesta al DS.

Art. 21 - Comunicazione agli studenti e alle famiglie

Le comunicazioni agli studenti e alle famiglie avvengono telefonicamente, on line e/o per iscritto,

secondo le modalità che verranno ritenute più idonee con riferimento alla importanza e all'urgenza.

La normativa vigente prevede che le comunicazioni postali in partenza dall'Istituto avvengano con

tasse a carico del destinatario.

TITOLO II: LA FUNZIONE DOCENTE

Art. 1 NORME GENERALI

(v. art. 395 D.Lgs. n. 297 del 16/4/1994; CCNL Comparto Scuola 2006/09)

1. La funzione docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo

sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni, sulla base delle finalità e degli

obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici definiti per i vari ordini e gradi dell'istruzione. La

funzione docente si fonda sull’autonomia culturale e professionale dei docenti; essa si esplica nelle

attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in

servizio.

2 .Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze disciplinari, psicopedagogiche,

metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, documentazione e valutazione tra

loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell'esperienza didattica, l'attività di

studio e di sistematizzazione della pratica didattica. I contenuti della prestazione professionale del

personale docente si definiscono nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale

di istruzione e nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano dell’offerta formativa della scuola. Gli

obblighi di lavoro del personale docente sono correlati e funzionali alle esigenze e sono articolati in:

- attività di insegnamento;

- attività funzionali alla prestazione di insegnamento.

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Art. 2- DOVERI INERENTI LA FUNZIONE DOCENTE

1 .Tutti i docenti sono tenuti a conoscere e rispettare la normativa vigente che regola la propria

attività in classe e i rapporti con l’Amministrazione scolastica, nonché le comunicazioni indirizzate

agli alunni e alle famiglie, le norme e i regolamenti interni e le decisioni collegiali.

2. I docenti sono tenuti agli obblighi connessi alla propria funzione ai sensi degli artt. 26, 27, 28, 29

del CCNL Comparto Scuola 2006/009 e al rispetto del “Codice di comportamento dei dipendenti

delle pubbliche amministrazioni”.

3. Eventuali scambi di ore tra insegnanti, devono essere richiesti preventivamente per iscritto e

autorizzati dal Dirigente Scolastico.

4. docenti sono tenuti a partecipare alle riunioni degli organi collegiali di cui sono membri

5. I docenti sono tenuti ad adempiere l’obbligo della propria formazione continua

Art. 3-PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE.

1. Tutti i docenti sono tenuti a partecipare agli incontri stabiliti annualmente per impostare la

programmazione didattica.

2. Ogni insegnante, dovrà consegnare agli Uffici di Vicepresidenza e mettere a disposizione degli

studenti e dei genitori la programmazione personale, definita per ciascuna classe e per ciascuna

materia. Essa dovrà essere impostata nel rispetto dei programmi nazionali di insegnamento di ogni

materia e in coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa di istituto, con il PTOF nonché con le

decisioni assunte in sede di coordinamento.

3. La programmazione personale dovrà esplicitare:

• l’oggettivo accertamento della situazione di partenza degli alunni di ciascuna classe e i

metodi utilizzati per rilevarla;

• gli obiettivi generali e specifici della disciplina di insegnamento riferiti alla classe;

• l’organizzazione dell’attività didattica relativamente alla distribuzione temporale dei

contenuti da trasmettere e alla metodologia che si intende adottare;

• le procedure e le modalità di accertamento del profitto e di recupero dei debiti formativi e i

criteri di valutazione;

• i sussidi, tra quelli effettivamente disponibili, che si intendono utilizzare;

• le modalità di conduzione delle simulazioni delle prove d’esame nelle classi terminali.

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242

Art. 4-REGISTRI E DOCUMENTAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

1. I Docenti sono tenuti ad inserire ogni giorno sul registro elettronico tutte le attività svolte, con

espressa indicazione degli argomenti trattati e del calendario delle prove di verifica, nonché le

assenze degli alunni.

2. Il registro elettronico personale costituisce documento ufficiale e deve essere sempre aggiornato.

3. I docenti devono curare la corretta conservazione di tutta la documentazione della loro attività.

Cartelliere ed armadi adibiti alla custodia dei documenti ufficiali degli insegnanti devono essere

sempre tenuti chiusi a chiave.

4. In caso di assenza, tutto il materiale documentario dell’attività didattica e la programmazione

annuale devono essere sollecitamente messi a disposizione del docente supplente.

5 Tutti i docenti devono firmare, di ora in ora, il registro di classe e gli eventuali registri delle

attività di laboratorio.

6. I docenti sono tenuti a firmare quotidianamente il Registro delle presenze posto in sala professori

e i fogli di presenza predisposti in occasione di riunioni collegiali o di altre particolari situazioni.

Art. 5 : ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI

1. Non sono consentite variazioni al proprio orario di servizio se non preventivamente richieste per

iscritto e autorizzate. Parimenti non sono consentiti scambi di ore di lezione o scambi di classe tra

docenti senza esplicita preventiva autorizzazione della Dirigenza.

2. In caso di ritardo nella presenza in servizio, il docente è tenuto a dare tempestivamente

comunicazione in segreteria del suo arrivo. Quando il ritardo sia di una o più ore di lezione e,

comunque, quando sia già stata disposta la sostituzione in classe da parte di altro insegnante, sarà

attivata d’ufficio la procedura prevista per i permessi orari.

3. La mancata presenza in servizio, in coincidenza di scioperi del personale docente, viene

considerata partecipazione alla agitazione sindacale.

4. Le compresenze tra più docenti, ufficialmente incluse nell’orario delle lezioni, devono essere

sempre attuate per l’intera durata prevista, Qualora i docenti verificassero oggettive condizioni di

impossibilità ad attuare qualche compresenza programmata devono darne comunicazione agli Uffici

di Vicepresidenza.

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243

TITOLO III: DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI

Il "Regolamento di Istituto" dell’ITIS ANTONIO MONACO fa suoi i primi tre articoli dello

"Statuto delle studentesse e degli studenti" (D.P.R. 24/6/1998, n° 249) che vengono di seguito

interamente riportati:

Art. 1 - Vita della comunità scolastica

1. La scuola è un luogo di formazione e di educazione mediante lo studio,

l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.

2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata

ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni.

In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la

formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo

delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggi, in

armonia con i principi generali dell'ordinamento italiano.

3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale

in cui è incardinata, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità

delle relazioni insegnante - studente, contribuisce allo sviluppo della personalità

dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla

valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro

autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e

professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella

vita attiva.

4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero,

di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la

compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera

ideologica, sociale e culturale.

Si considerano parte integrante del presente Regolamento le seguenti normative vigenti:

D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 - Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola

secondaria, integrato e modificato con D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007; Nota

esplicativa MIUR, Prot n. 3602/P0, del 4 luglio 2008;

D.P.R. del 16 aprile 2013, n. 62, Codice di comportamento dei dipendenti pubblici;

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Art. 2 – Diritti degli Studenti

1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata, che rispetti e

valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee.

La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli

studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di

sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.

2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello

studente alla riservatezza.

3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della

scuola.

4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Il Dirigente

Scolastico e i Docenti, con le modalità previste dal Regolamento di istituto, attivano con gli studenti

un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione

degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e

del materiale didattico.

5. Lo studente ha, inoltre, diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un

processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a

migliorare il proprio rendimento.

6. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola, gli

studenti, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante

una consultazione. Analogamente, negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere

consultati i loro genitori.

7. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di

scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola.

8.Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi

e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.

9. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla

quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela

della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.

10. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:

a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo - didattico di

qualità;

b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente

assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;

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c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, nonché per la

prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;

d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche

con handicap;

e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;

f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.

11. La scuola garantisce e disciplina nel proprio Regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di

assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso, di istituto.

12. E' garantito l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola ed il diritto degli

studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da

parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. E' favorito, inoltre, la continuità del

legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.

Art. 3 – Doveri degli Studenti

1. Gli Studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli

impegni di studio.

2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente di istituto, dei Docenti, del personale

tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.

3.Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri, gli studenti sono tenuti a

mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui agli artt. 1 e 2 del presente

Regolamento

4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal

presente Regolamento.

5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a

comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.

6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne

cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

7. La scuola, facendo propri i diritti e i doveri degli studenti sanciti nello Statuto degli Studenti e

delle Studentesse riconosce gli alunni come componente fondamentale della Comunità educativa, i

quali, assistiti dal Dirigente Scolastico, dai Docenti e da tutto il Personale scolastico, partecipano

attivamente alla vita della Scuola e si educano ai principi del dovere, dell’impegno,

dell’autodisciplina, dell’autocontrollo, della solidarietà.

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8. Gli studenti hanno diritto:

- al rispetto della propria cultura, sesso, razza e religione (art 3 della Costituzione);

- di essere informati sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola;

- alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.

Art. 4 -COMPORTAMENTO CORRETTO E ABBIGLIAMENTO DECOROSO

(v. art. 3 comma 2 e 3 dello Statuto degli Studenti e Studentesse)

1 .Gli studenti sono tenuti ad assumere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei Docenti e di tutto

il Personale Scolastico il rispetto, anche formale, delle norme di buona educazione.

2. Gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto durante le ore di permanenza

nella struttura scolastica; sono chiamati ad essere puntuali e fedeli agli impegni, a partecipare al

dialogo educativo e all’attività didattica dando un costruttivo apporto alla vita scolastica.

3. Gli studenti sono tenuti ad adottare un abbigliamento consono all’istituzione scolastica e ai

luoghi frequentati per motivi didattici nel rispetto di loro stessi e degli altri.

Art. 5- ASSENZE DEGLI STUDENTI E GIUSTIFICAZIONI

1. Tutte le assenze devono essere giustificate utilizzando il Registro Elettronico con il PIN rilasciato

dalla segreteria didattica. Il Registro Elettronico è il mezzo di comunicazione ufficiale tra scuola e

famiglia per quanto riguarda assenze, entrate e uscite fuori orario, segnalazioni di problemi

didattico/educativi, richiesta incontri/colloqui con docenti, autorizzazioni a uscite e visite.

2. In caso di assenza gli studenti minorenni devono essere giustificati dai genitori o da chi ne fa

legalmente le veci. Lo studente che ha compiuto il 18° anno di età ha diritto di firmare le proprie

richieste di giustificazioni.

3. Il controllo della giustificazione viene effettuato di norma in aula dal docente della prima ora di

lezione. Se l’assenza ha la durata di oltre cinque giorni ed è determinata da motivi diversi da quello

di salute, l’alunno minorenne deve essere accompagnato da un genitore o da chi ne fa le veci.

Se l’assenza ha la durata di oltre cinque giorni, compresi quelli festivi intermedi ed è determinata,

da motivi di salute o da altri motivi, la richiesta di giustificazione da presentare al docente della

prima ora, deve essere corredata dal certificato medico attestante l’avvenuta guarigione e/o

l'idoneità dello studente a frequentare le lezioni.

4. Qualora l’alunno, dopo assenza fino a 5 giorni, si presenti a scuola privo di giustificazione, sarà

autorizzato ad entrare in classe con riserva. È obbligato a giustificare l’assenza il giorno successivo,

nei su menzionati modi, per non incorrere nel rischio di non essere ammesso in classe.

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L’alunno maggiorenne non sarà ammesso in classe e sarà invitato a presentare il necessario

certificato medico; la scuola procederà a darne comunicazione alla famiglia.

5. La scuola informerà le famiglie dell’eccessivo numero di assenze, ritardi e/o uscite anticipate

segnalato dal Coordinatore di classe.

6. L'assiduità della frequenza scolastica, su delibera del Consiglio di Classe, è considerata elemento

che concorre, in sede di scrutinio finale, alla formulazione del "credito scolastico" degli studenti.

Art. 6-FREQUENZA SCOLASTICA E LIMITE ASSENZE

(v. D.P.R. 22 giugno 2009 n. 122, art. 14, comma 7)

1. Ai fini della validità degli anni scolastici - compreso l’ultimo anno di corso - per procedere alla

valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario

annuale personalizzato.

2. La scuola può stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite.

Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione che tali assenze non

pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli

alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle

deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe

successiva o all’esame finale di ciclo.

Art. 7- CORRETTO USO DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE (v. art. 3 comma 5 dello Statuto degli Studenti e Studentesse)

1. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne

cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Ogni studente è tenuto a conservare

con cura il proprio posto di lavoro e gli arredi presenti in aula e in tutti i luoghi in cui si svolge

l’attività scolastica.

2. Le attrezzature della scuola sono a disposizione di tutte le componenti scolastiche, nei limiti

della disponibilità del personale responsabile.

3. Chiunque danneggi, asporti o distrugga le attrezzature scolastiche è tenuto al risarcimento

materiale del danno, ferme restando le eventuali responsabilità disciplinari e penali . Qualora risulti

impossibile individuare il /i responsabile/i, tali danni dovranno essere risarciti da tutti gli alunni

della classe, se viene danneggiata l’aula, o da tutti gli studenti della scuola se risultino danneggiate

le strutture comuni. La Dirigenza può decidere di non autorizzare attività extrascolastiche per le

classi che abbiano arrecato danni alle strutture e può decidere di assegnare agli studenti una pulizia

o il ripristino degli arredi deteriorati

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Art. 8: USO DEI SERVIZI IGIENICI

1.. Nel corso delle ore di lezione, di norma, gli studenti, tranne casi di assoluta necessità, possono

lasciare l’aula dopo la fine della prima ora e non più di uno alla volta per recarsi nei servizi igienici,

purché autorizzati dall’insegnante al quale sono affidati. Qualora qualche alunno, per particolari

motivi di salute, sia costretto a servirsi spesso dei servizi igienici, deve presentare presso la

Vicepresidenza la opportuna documentazione medica.

2. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare gli appositi cestini porta rifiuti, a mantenere i servizi

igienici puliti.

3. La violazione delle prescrizioni comportano l’applicazione di sanzioni disciplinari

Art. 9 OSSERVANZA DELLE DISPOSIZIONI DI SICUREZZA E ASSICURAZIONE

INFORTUNI

(v. art. 3 comma 4 dello Statuto degli Studenti e Studentesse)

1. Gli alunni sono tenuti ad osservare le disposizioni impartite dalla Scuola

2. Tutti gli studenti devono essere assicurati contro gli infortuni e per la responsabilità civile sin dal

primo giorno di scuola; la verifica effettiva dell’osservanza a tale norma spetta al Consiglio di

Istituto.

3. Gli alunni sono coperti da polizza assicurativa contro gli infortuni che possono verificarsi durante

le varie attività didattiche comprese visite guidate o viaggi di istruzione, stage, tirocinio.

.

TITOLO IV:ORGANI COLLEGIALI DELLA SCUOLA

Art 1.Gli organi collegiali dell’ istituto scolastico

Gli organi collegiali operanti nell’Istituto sono:

- il Consiglio d’Istituto,

- la Giunta esecutiva,

- il Collegio dei docenti,

- il Consiglio di classe,

- il Comitato studentesco.

Art.2-Il Comitato Studentesco

COMPOSIZIONE

1. Il Comitato studentesco è composto dai rappresentanti di classe e dai rappresentanti eletti nel

Consiglio d’Istituto e nella Consulta degli studenti ivi frequentanti.

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2. All’interno del comitato vengono eletti un Presidente, un vicepresidente e un segretario.

FUNZIONI

1. Il Comitato studentesco svolge un ruolo di rappresentanza delle esigenze degli studenti nei

confronti dell’istituzione scolastica e di verifica del rispetto dei diritti e dei doveri degli studenti .Le

riunioni del Comitato possono svolgersi al di fuori dell’orario di lezione o anche in orario di

lezione, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico; queste ultime riunioni non possono superare

il monte ore complessivo di 6 ore in ciascun anno scolastico. Il Dirigente Scolastico o un suo

delegato può presenziare alle riunioni .Il Comitato potrà riunirsi nei locali della scuola previa

richiesta scritta, inoltrata dallo studente rappresentante del Consiglio d’Istituto eletto Presidente e

fatta pervenire almeno cinque giorni prima al Dirigente, e conseguente autorizzazione di

quest’ultimo.

TITOLO V: VIGILANZA e SICUREZZA

Art.1-OBBLIGHI DI VIGILANZA

( art. 2047 e 2048 del Codice Civile)

1. L’obbligo di vigilanza sugli alunni ha carattere prioritario su ogni altra attività e incombe su tutto

il personale della scuola, in particolare sui docenti e sui collaboratori scolastici.

2. Durante l’esercizio delle attività didattiche, il responsabile della vigilanza sugli alunni è il

docente assegnato alla classe in quella scansione temporale.

3. Il collaboratore scolastico non può rifiutare di svolgere la vigilanza su richiesta del docente e, in

caso d’omissione, è responsabile dei danni subiti dagli alunni.

Art. 2-NORME COMUNI

1. Il personale scolastico è tenuto ad esercitare la sorveglianza sugli studenti. Anche al fine di

evitare ogni “vuoto” nella vigilanza; tutto il personale è tenuto alla scrupolosa osservanza

dell’orario di servizio.

2. I collaboratori scolastici, per favorire nelle classi il cambio di turno dei professori e per

intervenire in caso di necessità (per es. per esigenze urgenti dei docenti, per interventi di

Antincendio e/o di Primo Soccorso, ecc.), sono tenuti a rispettare il proprio piano di servizio e a

presidiare costantemente il proprio settore. In particolare vigileranno sul passaggio degli studenti

nei corridoi di loro pertinenza e sull’uso corretto dei servizi igienici.

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3. Le presenti misure organizzative tendono a prevenire il verificarsi di eventi dannosi nei confronti

degli alunni assicurando la necessaria vigilanza:

-durante lo svolgimento delle attività didattiche;

-dall’ingresso dell’edificio fino al raggiungimento dell’aula;

-durante i cambi di turno tra i professori;

-durante l’intervallo/ricreazione;

-durante il tragitto aula - uscita dal perimetro della scuola al termine delle lezioni;

-riguardo agli alunni DSA

Art. 3- VIGILANZA DALL’INGRESSO DELL’EDIFICIO FINO AL RAGGIUNGIMENTO

DELL’AULA.

1. L’obbligo di sorveglianza inizia dall’accesso di ciascun alunno all’area di pertinenza della

scuola dall’accesso al portone o al cancello (in presenza di aree scolastiche esterne recintate) fino

all’ingresso in aula segnalato dalla prima campanella.

2. Dopo l’ingresso in aula degli alunni, segnalato dalla seconda campana, portoni e cancelli vanno

chiusi ed è fatto divieto di accesso ai locali scolastici agli esterni non autorizzati.

3. Al fine di regolamentare l’ingresso degli alunni nell’edificio scolastico, si dispone che

all’ingresso dell’edificio sia presente un collaboratore scolastico con compiti di vigilanza sugli

alunni.

4. Gli altri collaboratori scolastici in servizio vigileranno sul passaggio degli alunni nei rispettivi

settori di servizio fino all’entrata degli stessi nelle aule.

5. Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in

classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni.

Art.4. VIGILANZA ALL’INIZIO DELLE LEZIONI IN CASO DI CLASSI SCOPERTE

1. In caso di assenza di un docente, comunicata dalla segreteria, l’Ufficio dei collaboratori

provvederà alla copertura delle classi secondo i criteri deliberati dal Collegio dei Docenti e secondo

le modalità stabilite per la sostituzione con personale interno a disposizione;

Art. 5. VIGILANZA DURANTE LO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA

1. Per tutta la durata delle lezioni i collaboratori scolastici dovranno garantire continuità di

sorveglianza. E’ fatto divieto di allontanarsi dal piano o dall’edificio senza preventiva

autorizzazione e adozione di misure organizzative specifiche.

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2. Durante l’esercizio delle attività didattiche, il docente in orario è responsabile della vigilanza

sugli alunni della sua classe compresi gli studenti che, per motivi disciplinari, sono stati

temporaneamente allontanati dall’aula.

3. La vigilanza deve essere assicurata con la presenza del docente in classe o nelle immediate

prossimità della classe, anche durante le assemblee di classe autorizzate.

4. Il docente che, durante l’espletamento dell’attività didattica deve assentarsi temporaneamente

dalla classe, prima di allontanarsi, affida ad un collaboratore scolastico o ad un collega disponibile

la vigilanza sugli alunni sino al suo ritorno.

5. L’insegnante può consentire allo studente che lo richieda di uscire dall’aula o dal laboratorio

controllando, tuttavia, che l’assenza sia limitata al tempo strettamente necessario.

6. Durante le lezioni, non è consentito far uscire dall’aula più di uno studente alla volta.

Art. 6 - VIGILANZA NELLA FRAZIONE TEMPORALE INTERESSATA AI CAMBI DI

TURNO DEI DOCENTI

1. Il docente che, al termine della lezione, prosegue il suo orario presso un’altra classe, si

trasferisce tempestivamente verso quest’ultima affidando la sorveglianza temporanea ai

collaboratori scolastici.

2. Il docente che ha terminato il suo orario di servizio giornaliero rimane in classe assicurando la

sorveglianza fino all’arrivo del docente dell’ora successiva significando che, in caso di eccessivo

ritardo da parte di quest’ultimo, affidata la sorveglianza della classe ad un collaboratore scolastico,

segnala la circostanza all’Ufficio dei Collaboratori per l’eventuale sostituzione.

3. Il collaboratore scolastico, avuto l’affidamento della sorveglianza sugli alunni da parte del

docente, vigilerà sulla scolaresca finché non sarà giunto l’insegnante in servizio .

4. I collaboratori scolastici, all’inizio delle lezioni o ai cambi di turno dei docenti, devono accertarsi

di eventuali ritardi o di assenze dei docenti stessi nelle classi; in caso di ritardo o di assenza dei

docenti, i collaboratori scolastici sono tenuti a vigilare sugli alunni dandone, nel contempo, avviso

al Collaboratore del Dirigente Scolastico.

Art. 7- VIGILANZA DURANTE IL TRAGITTO AULA – USCITA DALL’AREA

PERIMETRALE DELLA SCUOLA AL TERMINE DELLE LEZIONI.

1. Al fine di regolamentare l’uscita degli alunni dall’area perimetrale della scuola al termine delle

lezioni, si dispone che, presso ciascuna porta di uscita dell’edificio, sia presente un collaboratore

scolastico con il compito di vigilare durante il transito degli alunni.

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2. Gli altri collaboratori scolastici in servizio vigileranno il transito degli alunni nei rispettivi

settori di servizio.

3. I docenti dell’ultima ora di lezione assicurano la vigilanza sugli studenti sino all’uscita

dell’edificio.

ART. 8-SORVEGLIANZA DURANTE CONVEGNI, CONFERENZE E PROIEZIONI

Nelle occasioni di riunioni assembleari, nelle conferenze o proiezioni, ove si richieda un preciso

intervento a tutela dell'ordine e del corretto comportamento. tutti i docenti e non solo il docente della

classe, cui l’alunno o gli alunni appartengono, sono chiamati a dare il loro apporto, tenendo conto

dell'effetto diseducativo che si avrebbe per un loro mancato intervento.

ART. 9- VIGILANZA DURANTE IL PASSAGGIO AULA-LABORATORI/PALESTRE

Il passaggio degli alunni dalle aule ordinarie a quelle speciali dovrà avvenire in ordine e in silenzio e

con la responsabile collaborazione dei rappresentanti di classe. I docenti dovranno vigilare affinché

l'uscita dalle classi avvenga in modo ordinato e corretto, utilizzando la scala più prossima alla propria

aula.

Art. 10-VIGILANZA SUGLI STUDENTI DSA/H

1. La vigilanza sugli studenti DSA/H deve essere sempre assicurata dal docente di sostegno in

orario, dall’assistente personale e dal docente della classe coadiuvato, in caso di necessità, da

collaboratori scolastici in particolare da quelli dedicati ai sensi dell’art. 47, comma 1, lettera b) del

CCNL.

Art. 11-RILEVAZIONE PROBLEMI DI SICUREZZA DURANTE LE LEZIONI

In presenza di situazioni di rischio e di pericolo i docenti sono tenuti :

• ad adottare misure di prevenzione e protezione dettate dal buon senso e dall’esperienza e

dalle comuni regole per la sicurezza, sia per prevenire infortuni o fatti spiacevoli a danno

degli alunni, del personale, delle strutture, delle attrezzature della scuola, sia per

proteggere gli alunni e il personale da situazioni di pericolo riscontrate;

• a segnalare sempre le situazioni di pericolo tramite l’addetto al servizio di prevenzione e

protezione o, in sua assenza, direttamente, secondo le norme vigenti.

Art. 12- INFORTUNI E PICCOLI INCIDENTI

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1. In caso di infortuni sarà avviata la PROCEDURA IN CASO DI INFORTUNIO, parte integrante

del PIANO DI EMERGENZA.

La segnalazione di infortuni deve essere effettuata per iscritto al Dirigente il giorno stesso, o al

massimo il giorno successivo, da parte dell’insegnante che al momento dell’incidente aveva la

responsabilità della classe (in caso di compresenza la dichiarazione sarà congiunta) .

2. Nel caso in cui la classe sia stata affidato dal docente al collaboratore scolastico dovrà essere lo

stesso docente a comunicare l’infortunio, indicando il motivo per il quale non era presente in classe

e la persona a cui aveva affidato la classe.

3. Nel caso di infortunio avvenuto nell’area di pertinenza della scuola prima o dopo le lezioni la

comunicazione dell’infortunio dovrà essere effettuato dal collaboratore scolastico in servizio al

momento.

4. E’ fatto obbligo di comunicare secondo le stesse modalità e tempi anche piccoli incidenti.

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Regolamento di disciplina

• Premessa

• Art 1 –Diritti

• Art 2 –Doveri

• Art 3 - Disciplina e Mancanze Disciplinari

• Art 4- Bullismo/Cyberbullismo

• Art 5 - Sanzioni Disciplinari

• Art.6.- Precisazioni sulla finalità rieducativa delle sanzioni che comportino l’allontanamento dalla

comunità scolastica

• Art.7- Mancanze Disciplinari Durante Le Sessioni Di Esame

• Art.8- Procedura

• Art.9- Ricorsi, Reclami ed Impugnazioni

PREMESSA

Questo regolamento è stato elaborato secondo i criteri contenuti nello "Statuto delle

Studentesse e degli Studenti", D.P.R. n 249 del 24/6/98 e successive modificazioni e nel

Patto educativo di corresponsabilità. La prevenzione dei comportamenti che il

regolamento disciplinare definirà come sanzionabili ha lo stesso rilievo dell'attività

didattica. Va perseguita attraverso la fermezza e l'equità delle decisioni, l'attenzione ai

problemi, l'assolvimento delle responsabilità di sorveglianza e di tempestiva diagnosi,

sia del disagio che degli atteggiamenti che possono alterare quell'equilibrio di reciproco

rispetto, su cui si fonda la convivenza di una comunità.

Art 1 – DIRITTI

L'Istituto garantisce agli studenti i seguenti diritti:

1. una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle

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idee, tesa a valorizzare l’identità di ogni studente;

2. la libertà di apprendimento e l’esercizio del diritto di scelta tra le attività curricolari

integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola;

3. iniziative e servizi per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio e per la

prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;

4. servizi di sostegno e promozione della salute e assistenza psicologica;

5. una valutazione trasparente e tempestiva;

6. un'adeguata informazione sulle decisioni e le norme che regolano la vita della scuola;

7. la tutela della riservatezza e lo stesso rispetto, anche formale, che la scuola

richiede per tutti i suoi operatori;

8. la partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola;

9. un dialogo costruttivo in tema di programmazione e definizione degli obiettivi

didattici, di organizzazione, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del

materiale didattico;

10. il rispetto della libertà di manifestazione del pensiero;

11. il rispetto della vita culturale e religiosa della comunità di appartenenza degli studenti stranieri;

12. assemblee di classe, di corso e di istituto.

13. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona;

14. la libera associazione e l'utilizzo di spazi disponibili;

15. salubrità e sicurezza degli ambienti, adeguati anche a situazioni di handicap;

16. strumentazioni tecnologiche avanzate;

Art 2 – DOVERI

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare i corsi di studio con regolarità, senza effettuare

assenze strategiche e/o immotivate e rispettando gli orari di inizio e termine delle

lezioni. Per la regolamentazione delle assenze si veda l’art. 2 del Titolo I del

Regolamento di Istituto.

2. Gli studenti sono tenuti ad avere, nei confronti del personale della scuola e dei loro

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compagni, lo stesso rispetto, anche formale, che richiedono per se stessi e sono tenuti

a mantenere un comportamento corretto e coerente con le regole richieste dalla

convivenza rispettosa della altrui personalità.

3. Gli studenti sono tenuti a condividere, con le altre componenti della scuola, la

responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come

importante fattore di qualità della vita dell'Istituto.

Art 3 - DISCIPLINA E MANCANZE DISCIPLINARI

1. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni

disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna

infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del

profitto.

2. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera

espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva della altrui personalità.

Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all'infrazione disciplinare ed

ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Allo studente può

essere offerta la possibilità di convertirle le sanzioni in attività in favore della comunità

scolastica.

3. Costituiscono mancanze ai doveri sopra descritti:

- assenze ricorrenti e/o numerose anche se giustificate;

- assenze collettive, escluse quelle per manifestazioni studentesche accertabile;

- ritardi abitudinari dovuti a negligenza;

- esprimersi in modo arrogante o utilizzando un linguaggio scurrile;

- imbrattare l'ambiente scolastico, danneggiare strumenti della scuola e

attrezzature didattiche dei compagni;

- esercitare qualsiasi comportamento di violenza fisica o psicologica atta ad

intimidire i compagni o a limitarne la libertà personale;

- atti di bullismo /cyberbullismo

- mancare di rispetto alle religioni, alle culture, alle etnie e alle caratteristiche

individuali del Capo d’Istituto, dei docenti, non docenti e compagni;

- assumere comportamenti che possano offendere le altrui convinzioni morali;

- assumere comportamenti che ostacolino il sereno e produttivo svolgimento

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delle lezioni;

- allontanarsi dall'Istituto senza autorizzazione scritta.

.

Art. 4-BULLISMO E CYBERBULLISMO

Premessa

Un capitolo a parte merita la problematica del Bullismo/Cyberbullismo, data

l’emergenza sociale che sta caratterizzando questo fenomeno.

Sono da considerarsi tipologie persecutorie qualificate come Bullismo:

• la violenza fisica, psicologica o l’intimidazione del gruppo, specie se reiterata;

• l’intenzione di nuocere;

• l’isolamento della vittima.

Rientrano nel Cyberbullismo:

• Flaming: Litigi on line nei quali si fa uso di un linguaggio violento e volgare.

• Harassment: molestie attuate attraverso l’invio ripetuto di linguaggi offensivi.

• Cyberstalking: invio ripetuto di messaggi che includono esplicite minacce fisiche, al

punto che la vittima arriva a temere per la propria incolumità.

• Denigrazione : pubblicazione all’interno di comunità virtuali , quali newsgroup, blog,

forum di discussione, messaggistica immediata, siti internet, ecc, di pettegolezzi e

commenti crudeli, calunniosi e denigratori.

• Outing estorto: registrazione delle confidenze – raccolte all’interno di un ambiente

privato creando un clima di fiducia e poi inserite integralmente in un blog pubblico.

• Impersonificazione: insinuazione all’interno dell’account di un’altra persona con

l’obiettivo di inviare dal medesimo messaggi ingiuriosi che screditino la vittima.

• Esclusione: estromissione intenzionale dall’attività on line.

• Sexting: invio di messaggi via smartphone ed Internet, corredati da immagini a

sfondo sessuale.

• Ulteriori comportamenti rientranti nelle fattispecie previste dalla Legge 71/2017

Il bullismo e il cyberbullismo devono essere combattuti da tutti in tutte le forme,

così come previsto:

-dagli artt. 3- 33- 34 della Costituzione Italiana;

-dal D.P.R. 249/98 e 235/2007 recante “Statuto delle studentesse e degli studenti”;

-dalle linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al

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cyberbullismo, MIUR aprile 2015;

-dagli artt. 581-582-594-595-610-612-635 del Codice Penale;

-dagli artt. 2043-2047-2048 Codice Civile;

-dal Piano Nazionale per la Prevenzione del bullismo e del cyberbullismo, MIUR

Sanzioni disciplinari

La scuola, nella persona del Dirigente Scolastico, informa tempestivamente i genitori (o

chi esercita la responsabilità genitoriale), qualora venga a conoscenza di atti di

bullismo/cyberbullismo che non si configurino come reato.

I comportamenti, accertati, che si configurano come forme di bullismo e cyberbullismo

vengono considerati come infrazione grave e vengono sanzionati sulla base di quanto

previsto nel regolamento disciplinare degli studenti

Lo studente che ha commesso atti di bullismo/cyberbullismo sarà soggetto a

provvedimenti di natura disciplinare così come disciplinati dal d.p.r.24 giugno

1998n.249(Statuto delle studentesse e degli studenti), modificato ed integrato dal

d.p.r.21 novembre 2007 n.235;

Gli episodi di bullismo e cyberbullismo saranno sanzionati, con sanzioni particolarmente

incisive per i fatti di estrema gravità, attivando percorsi educativi di recupero, mediante

lo svolgimento di attività di natura sociale, culturale e in generale a vantaggio della

comunità scolastica;

Vengono considerate deplorevoli le condotte dei compagni sostenitori del bullo perché,

pur non partecipando direttamente alle prevaricazioni, con il loro assenso contribuiscono

a rafforzare il comportamento del bullo.

Il Dirigente in caso di constato episodio contatterà comunque la polizia postale che

può indagare e rimuovere, su autorizzazione dell’autorità giudiziaria, i contenuti

offensivi ed illegali e cancellare l’account del cyberbullo che non rispetta le regole di

comportamento.

Responsabilità penale degli insegnanti

L’insegnante, nello svolgimento della sua attività professionale, è equiparato al pubblico

ufficiale, previsto dall’art. 357 del codice penale.

L'insegnante può essere punito con una multa da 30 a 516 euro, “quando omette o

ritarda di denunciare all’Autorità Giudiziaria o ad un’altra Autorità che a quella abbia

obbligo di riferirne, un reato di cui ha avuto notizia nell’esercizio o a causa delle sue

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funzioni “(art. 361 del c.p.).

Tale responsabilità trova fondamento anche nell’articolo 28 della Costituzione italiana

("Culpa in vigilando della Scuola").

L’ ART. 28 della Costituzionale Italiana recita che “I funzionari ed i dipendenti dello Stato

e degli Enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili ed

amministrative, degli atti compiuti in violazioni di diritti.

L’art. 2048 del codice civile, secondo comma, stabilisce che “i precettori e coloro che

insegnano un mestiere o un’arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito

dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza”.

Si tratta di una responsabilità aggravata in quanto la presunzione di colpa può essere

superata solamente laddove si dimostri di aver adeguatamente vigilato ovvero si dia la

prova del caso fortuito. Per superare la presunzione, la scuola dovrebbe dimostrare di

adottare “misure preventive” atte a scongiurare situazione antigiuridiche. Non è

sufficiente la sola dimostrazione di non essere stati in grado di spiegare un intervento

correttivo o repressivo, ma è necessario anche dimostrare di aver adottato, in via

preventiva tutte le misure disciplinari od organizzative idonee ad evitare il sorgere di

situazioni pericolose.

Culpa in organizzando della scuola

La vigilanza deve essere assicurata all'interno della Scuola e dunque anche fuori dalla

classe. Spetta alla direzione dell'istituto scolastico fare in modo che gli studenti siano

adeguatamente seguiti per tutto il tempo in cui si trovano all'interno dell'istituto stesso.

L’organizzazione Scuola che non prevenga atti di bullismo, prevedendo ad esempio

uffici ad hoc, consultorio ecc. può ritenersi anche colpevole di culpa in organizzando.

La Scuola Pubblica ha una responsabilità diretta nei confronti del Ministero della Pubblica

Istruzione che può agire in rivalsa sull’insegnate per culpa in vigilando in caso di dolo o

colpa grave (art. 61 della legge n. 312/1980).

Il decreto del Presidente della Repubblica n. 249/1998 all’art. 4 prevede, inoltre, che le

scuole adottino un proprio regolamento disciplinare con il quale si affrontino le questioni

legate al bullismo prevedendo procedure sanzionatorie. In particolare il comma 7

prevede in linea generale che “l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica

può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non

superiori a quindici giorni”. Tale limite, in base al comma 9, può essere derogato solo

qualora ricorrano due ipotesi di particolare gravità ovvero: quando siano stati commessi

reati o quando vi sia pericolo per l’incolumità delle

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persone; in tali casi la durata dell’allontanamento “è commisurata alla gravità del reato

ovvero al permanere della situazione di pericolo”.

Inoltre, la legge n.71/2017 all’art. 7 recita:

Ammonimento

1. Fino a quando non e' proposta querela o non e' presentata denuncia per taluno dei

reati di cui agli articoli 594, 595 e 612 del codice penale e all'articolo 167 del codice per

la protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n.

196,commessi, mediante la rete internet, da minorenni di eta' superiore agli anni

quattordici nei confronti di altro minorenne, e' applicabile la procedura di ammonimento

di cui all'articolo 8, commi1 e 2, del decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11, convertito,

con modificazioni, dalla legge 23 aprile 2009, n. 38, e successive modificazioni.

2. Ai fini dell'ammonimento, il questore convoca il minore, unitamente ad almeno

un genitore o ad altra persona esercente la responsabilita' genitoriale.

3. Gli effetti dell'ammonimento di cui al comma 1 cessano al compimento della

maggiore eta'.

Art 5 - SANZIONI DISCIPLINARI

Il docente, nel caso riscontri personalmente, o gli venga segnalato dal personale A.T.A.,

o dagli alunni stessi, i comportamenti descritti all'art. 3, punto 3, può, in rapporto alla

gravità dei medesimi:

• ammonire lo studente verbalmente o per iscritto;

• allontanare dalla propria ora di lezione lo studente, che reiteratamente

assuma un comportamento scorretto, affidandolo al personale ausiliario

ed annotando il provvedimento sul registro elettronico;

• segnalare tale comportamento al Dirigente Scolastico o al suo

collaboratore.

Il Dirigente, sentito l’alunno, la famiglia, il coordinatore di classe, il docente che ha

segnalato l’infrazione disciplinare o chiunque sia informato dei fatti, potrà

sospendere dalle lezioni lo studente fino a 3 gg. o convocare la Giunta esecutiva o il

Consiglio di classe, salvo altri provvedimenti.

Il Consiglio di Classe o la Giunta Esecutiva, riunito dal Dirigente possono irrogare allo

studente le seguenti sanzioni:

• svolgimento di attività di ricerca e di studio volta alla riflessione sulla

mancanza commessa o attività utile alla comunità scolastica;

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• l'allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo non

superiore a 15 giorni, per gravi o reiterate infrazioni disciplinari.

In tal caso saranno mantenuti i rapporti con i genitori e con lo studente per prepararne,

nel modo più adeguato, il rientro nell'Istituto. Il Consiglio di Classe o la Giunta Esecutiva,

prima di sanzionarne il comportamento scorretto, dovrà convocare lo studente,

invitandolo ad esporre le proprie ragioni. Il Dirigente, a seguito delle richieste dei docenti

e/o del Consiglio di classe, può:

• infliggere agli allievi la sanzione della censura (dichiarazione di biasimo

scritta e motivata);

• sospenderli dalle lezioni per un periodo non superiore a cinque giorni;

• prendere dei provvedimenti provvisori in attesa della sanzione disciplinare

definitiva, in caso di fatto molto grave;

• stabilire le modalità di riparazione del danno e l'eventuale risarcimento.

La riparazione del danno è applicata allorché il comportamento dello studente abbia

causato un pregiudizio risarcibile in denaro, tenuto conto della situazione personale dello

studente. La riparazione del danno è convertibile in attività in favore della comunità

scolastica. A titolo esemplificativo, tali attività possono individuarsi in:

• lavori di aiuto negli Uffici di segreteria;

• attività culturali e di biblioteca; ·

• attività manuali (pulizia, giardinaggio, tinteggiatura delle pareti degli

ambienti scolastici, verniciatura di porte e/o infissi, manutenzione varia, ecc.).

Integrazioni applicative

Qualora il comportamento dello studente sia configurabile come reato o metta in pericolo

l'incolumità delle persone, il Consiglio di classe lo allontana immediatamente dalla

comunità scolastica, in attesa delle decisioni dell'autorità giudiziaria o dei servizi sociali,

tempestivamente avvisati del fatto. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o

la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il

rientro nella comunità scolastica di appartenenza, la scuola concede il nulla osta per

l'iscrizione, anche in corso d'anno, ad altra scuola. Le sanzioni per le mancanze

disciplinari commesse durante le sessioni di esame sono inflitte dalla commissione di

esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

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TABELLA RIASSUNTIVA

COMPORTAMENTI SANZIONATI E RELATIVI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI, CON

INDICAZIONE DELL’ORGANO COMPETENTE A METTERLI IN ATTO

Violazioni disciplinari Provvedimenti disciplinari

a) Frequenza: Ritardi nel rientro in classe

dall’intervallo o al cambio dell’ora.

Ammonizione orale da parte del DS, del docente dell’ora o del Coordinatore del Consiglio di classe nel caso di episodi isolati; Ammonizione scritta, se reiterati e frequenti, con comunicazione alla famiglia.

b) Frequenza: elevato numero di assenze, assenze ingiustificate, assenze di massa, ritardi e uscite anticipate oltre il consentito e non documentate, ritardi nel rientro in classe dall’intervallo o al cambio dell’ora.

Ammonizione orale o, secondo la valutazione del caso, scritta da parte del DS, del Docente dell’ora o del Coordinatore del Consiglio di classe e comunicazione alla famiglia.

c) Disturbo continuato della lezione

1) Ammonizione orale o scritta da parte del

DS, del docente dell’ora o del coordinatore

del Consiglio di classe.

2) Se il comportamento è reiterato, comunicazione alla famiglia e convocazione dei genitori.

d) Uso del telefono cellulare nonché di qualsiasi dispositivo elettronico in grado di scattare fotografie, realizzare filmati e registrazioni audio e video.

1) Il docente dell’ora prende in consegna lo strumento elettronico che sarà riconsegnato allo studente alla fine dell’orario delle lezioni

2) Se la violazione da parte dello studente è

reiterata, viene annotata sul registro elettronico.

e) Falsificazione della firma dei genitori. Ammonizione orale o scritta da parte del DS, del

docente dell’ora o del Coordinatore del Consiglio

di classe e comunicazione alla famiglia con convocazione dei genitori.

f) Manipolazione del registro di classe

1) Ammonizione orale o scritta da parte del DS, del

docente dell’ora o del coordinatore del Consiglio

di classe e comunicazione alla famiglia con

convocazione dei genitori.

2) Se la violazione è ripetuta, sospensione dalle

lezioni fino a tre giorni (DS / Consiglio di classe)

3)Quest’ultima sanzione, secondo la valutazione

del Consiglio di classe, al fine di favorire il

recupero educativo dello studente attraverso la

riflessione sul proprio comportamento, può essere

sostituita con lo svolgimento di un’attività di

servizio alla comunità scolastica quale il riordino

della biblioteca dell’Istituto o di un laboratorio, per

un tempo corrispondente a quello ipotizzato per la

sospensione dalle lezioni oppure con la produzione

di un elaborato (composizione scritta o artistica)

che induca lo studente ad una riflessione critica sul

proprio comportamento.

g) Uscita dalla Scuola o allontanamento 1)Ammonizione orale o scritta da parte del DS, del

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temporaneo senza autorizzazione docente dell’ora o del coordinatore del Consiglio

di classe e comunicazione alla famiglia con

convocazione dei genitori.

2) Se la violazione è ripetuta, sospensione dalle

lezioni fino a cinque giorni.

3) Quest’ultima sanzione, secondo la

valutazione del Consiglio di classe, al fine di

favorire il recupero educativo dello studente

attraverso la riflessione sul proprio

comportamento, può essere sostituita con lo

svolgimento di un’attività di servizio alla comunità

scolastica quale il riordino della biblioteca

dell’Istituto o di un laboratorio, per un tempo

corrispondente a quello ipotizzato per la

sospensione dalle lezioni oppure con la produzione

di un elaborato (composizione scritta o artistica)

che induca lo studente ad una riflessione critica sul proprio comportamento.

h)Mancanza di rispetto verso gli altri studenti,

verso i docenti, verso il DS, verso il personale

non docente (insulti, termini volgari ed

offensivi, linguaggio che consapevolmente

tende ad offendere o ad emarginare l’altro,

mancanza di rispetto del materiale altrui), offese

alle Istituzioni.

1) Ammonizione orale o scritta da parte del DS, del

docente dell’ora o del coordinatore del Consiglio

di classe. Comunicazione alla famiglia con

convocazione dei genitori.

2) Se la violazione è ripetuta, sospensione dalle

lezioni fino a cinque giorni secondo la gravità del

fatto.

3) Quest’ultima sanzione, secondo la valutazione

del Consiglio di classe, al fine di favorire il

recupero educativo dello studente attraverso la

riflessione sul proprio comportamento, può essere

sostituita con lo svolgimento di un’attività di

servizio alla comunità scolastica quale il riordino

della biblioteca dell’Istituto o di un laboratorio, per

un tempo corrispondente a quello ipotizzato per la

sospensione dalle lezioni oppure con la produzione

di un elaborato (composizione scritta o artistica)

che induca lo studente ad una riflessione critica sul

proprio comportamento.

4) In alternativa, secondo la valutazione del

Consiglio di classe, sempre al fine di favorire il

recupero educativo dello studente grazie alla

riflessione che potrà derivare dallo svolgimento di

un’attività di valore sociale e rieducativo, se la

famiglia dello studente è d’accordo e autorizza la

Scuola a provvedere in tal senso, allo studente

stesso potrà essere prescritto l’impegno presso

un’associazione di volontariato operante

sul territorio, per un tempo corrispondente a quello

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della sospensione dalle lezioni. Ciò potrà avvenire

previa sottoscrizione di una convenzione con

associazioni di volontariato disponibili a condividere tale percorso rieducativo.

Ammonizione orale o scritta da parte del DS, del docente dell’ora o del coordinatore del

Consiglio di classe, comunicazione alla famiglia con convocazione dei genitori, obbligo di

riparazione o di risarcimento del danno

Se la violazione è grave, si prevede la

sospensione dalle lezioni fino a tre giorni (DS /

Consiglio di classe),fermi restando la

convocazione dei genitori e l’obbligo di

riparazione o di risarcimento del danno. Se la

violazione è ripetuta, sospensione dalle lezioni fino

a quindici giorni (Consiglio di classe), secondo la

gravità del fatto.

i)Mancato mantenimento della pulizia

dell’ambiente scolastico, aule e spazi lasciati in

condizioni tali da pregiudicarne l’utilizzo per le

attività immediatamente successive,

danneggiamento volontario di muri, suppellettili

e attrezzature di laboratorio.

Queste ultime sanzioni, secondo la

valutazione del Consiglio di classe, al fine di favorire il recupero educativo dello studente

attraverso la riflessione sul proprio comportamento, possono essere sostituite con lo

svolgimento di un’attività di servizio alla comunità scolastica quale il riordino della biblioteca

dell’Istituto o di un laboratorio, per un tempo

corrispondente a quello ipotizzato per la sospensione dalle lezioni oppure con la produzione

di un elaborato (composizione scritta o artistica) che induca lo studente ad una riflessione critica sul proprio comportamento.

4)Qualora non emergesse la responsabilità

personale di singoli studenti, la classe cui è

riconducibile il fatto è tenuta a risponderne in solido

per quanto riguarda la riparazione o il risarcimento

del danno arrecato alla comunità scolastica

j) Violazione del divieto di fumare negli

ambienti scolastici.

Ammonizione orale da parte del DS, del docente

dell’ora o del coordinatore del Consiglio di classe

nel caso di un episodio isolato; scritta, se la

violazione è reiterata e frequente, con

comunicazione alla famiglia e obbligo da parte dello studente di svolgere una ricerca sui danni

derivanti dal fumo e da altre forme di dipendenza.

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k) Furto ai danni della Scuola.

1) Convocazione immediata della famiglia da parte

del DS o del Coordinatore del Consiglio di classe,

obbligo di restituzione o di risarcimento del danno

e, secondo la gravità del fatto e l’eventuale

reiterazione, la sospensione dalle lezioni da uno a

quindici giorni (Consiglio di classe) .

2) Secondo la valutazione del Consiglio di classe,

al fine di favorire il recupero educativo dello

studente grazie alla riflessione che potrà derivare

dallo svolgimento di un’attività di valore sociale e

rieducativo, se la famiglia dello studente è

d’accordo e autorizza la Scuola a provvedere in tal

senso, allo studente potrà essere prescritto

l’impegno presso un’associazione di volontariato

operante sul territorio, per un tempo

corrispondente a quello della sospensione dalle

lezioni. Ciò potrà avvenire previa sottoscrizione di

una convenzione con associazioni

volontariato disponibili a condividere tale percorso rieducativo.

l) Reati che violano la dignità ed il rispetto

della persona umana (ricorso alla violenza

nei confronti degli altri mettendone in

pericolo l’incolumità, percosse, gravi atti di

bullismo, violenza sessuale), atti

vandalici (grave danneggiamento volontario di

attrezzature scolastiche), violazione

intenzionale delle norme di sicurezza,

cyberbullismo, introduzione nella scuola di

alcolici e droghe, interruzione arbitraria e con metodi violenti delle attività scolastiche.

Convocazione immediata della famiglia da parte

del DS. Sospensione per un periodo superiore ai

quindici giorni in base alla gravità del reato e al

permanere della situazione di pericolo (questo

provvedimento è di competenza del Consiglio di

Istituto). In particolare, per ciò che concerne i

reati di Bullismo /cyberbullismo saranno

applicabili le sanzioni previste dalla legge n.

71/2017 art.7

m) Recidiva in caso di reati che violino la

dignità e il rispetto per la persona, oppure

di atti di grave violenza o connotati da

una particolare gravità, tali da

determinare seria apprensione a livello

sociale.

Constatato che:

ricorrono situazioni di recidiva, nel caso di reati

che violino la dignità e il rispetto per la persona

umana, oppure atti di grave violenza o connotati

da una particolare gravità, tali da determinare

seria apprensione a livello sociale;

non sono esperibili interventi per un

reinserimento responsabile e tempestivo dello

studente nella comunità durante l’anno scolastico,

si prevede – secondo la valutazione dei fatti –

l’allontanamento dello studente dalla comunità

scolastica fino al termine dell’anno scolastico o,

nei casi più gravi, la non ammissione allo

scrutinio finale o la non ammissione agli esami di

Stato (le sanzioni previste sono di competenza del

Consiglio di Istituto).

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266

NB. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunita' scolastica sono adottati dal consiglio di classe da uno a quindici giorni. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto. In casi di necessità e urgenza, sentito in tal senso il coordinatore di classe, il DS potrà sospendere l’alunno fino a tre giorni secondo la procedura richiamata dall’art. 5 del presente regolamento.

ART. 6- PRECISAZIONI SULLA FINALITÀ RIEDUCATIVA DELLE SANZIONI CHE COMPORTINO L’ALLONTANAMENTO DALLA COMUNITÀ SCOLASTICA

a) Con riferimento alle sanzioni che comportino l’allontanamento dello Studente dalla comunità

scolastica, occorrerà evitare – tranne, evidentemente, per il caso di non ammissione allo scrutinio

finale o agli esami di Stato – che la loro applicazione determini, quale effetto implicito, il superamento

dell’orario minimo di frequenza richiesto per la validità dell’anno scolastico. Per questa ragione dovrà

essere prestata una specifica e preventiva attenzione allo scopo di verificare che il periodo di giorni

per i quali si vuole disporre l’allontanamento dello studente non comporti automaticamente, per gli

effetti delle norme di carattere generale, il raggiungimento di un numero di assenze tale da

compromettere comunque la possibilità per lo studente di essere valutato in sede di scrutinio.

■ Durante l’eventuale periodo di allontanamento dello studente dalla comunità scolastica per effetto di

una sanzione disciplinare, la Scuola manterrà un rapporto con lo studente stesso e con i suoi genitori

al fine di preparare il rientro dello studente sanzionato nella comunità scolastica.

■ Nei periodi di allontanamento superiori a quindici giorni, la Scuola, per quanto possibile, promuoverà

– in coordinamento con la famiglia dello studente e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità

giudiziaria – un percorso di recupero educativo mirato all’inclusione, alla responsabilizzazione e al

reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.

■ Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla

famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo

studente è consentito di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola.

Art. 7 - MANCANZE DISCIPLINARI DURANTE LE SESSIONI DI ESAME

Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla

commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

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Art. 8- PROCEDURA

• Le sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento dalla comunità scolastica possono

essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si

desuma che l’infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente

incolpato.

• Le sanzioni disciplinari comminate che comportino l’allontanamento dalla comunità scolastica

sono immediatamente applicate se prevedono una sospensione dalle lezioni fino a cinque giorni.

Quelle la cui durata superi i cinque giorni potranno essere concretamente applicate solo dopo

l’eventuale pronunciamento dell’Organo di Garanzia al quale sia stato presentato ricorso contro

la sanzione stessa.

• L’organo cui spetta la decisione instaura una procedura aperta da una breve istruttoria a porte

chiuse.

• Dopo aver effettuato la contestazione dell’addebito allo studente (e, nel caso di comportamenti

che prevedano come sanzione l’allontanamento dalla Scuola, alla famiglia), lo studente e le altre

persone eventualmente coinvolte nella violazione contestata vengono ascoltate dall’organo che

dovrà eventualmente irrogare la sanzione disciplinare, al fine di fornire chiarimenti sullo

svolgimento dei fatti. Lo studente cui è stata contestata la violazione ha il diritto di esporre la

propria versione dei fatti e di essere ascoltato anche in contraddittorio con chi eventualmente dia

dei fatti contestati una versione da cui emerga la responsabilità dello studente stesso.

• Esaurita questa fase l'organo collegiale torna a riunirsi a porte chiuse e decide sulla sanzione da

comminare. La decisione sulla sanzione disciplinare potrà essere assunta dall’organo

competente al termine di questo iter e dovrà essere comunicata allo studente interessato.

Art.9 - RICORSI, RECLAMI ED IMPUGNAZIONI

Contro le sanzioni disciplinari, tranne quelle che prevedano l'allontanamento temporaneo

dalla comunità scolastica, è ammesso ricorso da parte degli studenti, entro 15 giorni dalla

comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola.

L'Organo di garanzia decide, su richiesta degli studenti della scuola o di chiunque vi abbia

interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola, in merito all'applicazione

del seguente Regolamento. Tale Organo è costituito dal Dirigente da due docenti, un

genitore e da uno studente dell'Istituto, eletto nell'ambito della Consulta provinciale degli

studenti. Per ogni componente sono nominati altrettanti membri supplenti, i quali

parteciperanno alla riunione in caso di assenza del membro effettivo o quando lo stesso

abbia contribuito all'irrogazione della sanzione. L'Organo di garanzia si riunisce su

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convocazione del Dirigente con preavviso di due giorni e comunica le sue decisioni

all'interessato entro 15 giorni. Contro le decisioni dei Consigli di classe, o della Giunta, che

abbiano previsto l'allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica, è

ammesso ricorso, entro trenta giorni dalla ricevuta comunicazione, all'Amministrazione

scolastica periferica, che decide in via definitiva, sentita la sezione del Consiglio scolastico

provinciale, avente competenza per la scuola secondaria superiore. Il dirigente

dell'Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami proposti dagli

studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, sia contro le

violazioni del regolamento, emanato DPR 24 giugno 1998, n. 249, sia contro quelle

contenute nel regolamento dell'Istituto. La decisione è assunta previo parere vincolante di

un Organo di garanzia, composto da due studenti designati dalla Consulta provinciale, da

tre docenti e da un genitore, designati dal Consiglio scolastico provinciale, e presieduto da

una persona di elevate qualità morali e civili, nominata dal dirigente dell'Amministrazione

scolastica periferica.

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269

Carta dei servizi scolastici

Premessa

Principi Fondamentali:

1. Uguaglianza

2. Imparzialità e regolarità

3. Accoglienza e integrazione

4. Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza

5. Partecipazione, efficienza, trasparenza

6. Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale

PARTE I: Area Didattica

PARTE II: Servizi amministrativi

PARTE III: Condizioni ambientali della Scuola

PARTE IV: Procedure dei reclami e valutazione del servizio

PARTE V: Indicatori di qualità del servizio didattico-educativo e dei servizi amministrativi

PARTE VI: Attuazione della Carta dei Servizi Scolastici

Premessa

La Carta dei Servizi ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33 e 34 della

Costituzione Italiana.

Essa ribadisce la specificità del servizio dell'istruzione rispetto agli altri servizi pubblici, perché il

fruitore non è soggetto passivo, ma è chiamato a concorrere al proprio processo educativo in modo

sostanziale; l'interesse della Comunità scolastica e dell'allievo, in tal modo, si identificano in una

finalità educativa comune.

Essa, pertanto, richiede e prevede la partecipazione e la corresponsabilità di tutte le componenti, ai

fini della formazione e della crescita civile degli studenti.

Principi fondamentali

La carta dei servizi della scuola ha come fonte di ispirazione fondamentale gli artt. 3, 33 e 34 della

Costituzione italiana.

1. Uguaglianza

1.1 Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi

riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-

economiche.

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2. Imparzialità e regolarità

2.1 I soggetti del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità.

2.2 La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l’impegno delle istituzioni collegate,

garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, anche in situazioni di

conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle

disposizioni contrattuali in materia.

3. Accoglienza e integrazione

3.1 La scuola si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori del

servizio, a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi

ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante

necessità.

Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli studenti lavoratori,

agli stranieri, a quelli degenti negli ospedali, a quelli in situazione di handicap, a quelli presenti nelle

istituzioni carcerarie.

3.2 Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli

interessi dello studente.

4. Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza

4.1. L’utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di

scelta si esercita tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva

di ciascuna di esse. In caso di eccedenza di domande va, comunque, considerato il criterio della

territorialità (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari, ecc.).

4.2 L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono

assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica da

parte di tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico.

5 Partecipazione, efficienza, trasparenza

5.1 Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della

“Carta”, attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure

vigenti.

I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio.

5.2 Le istituzioni scolastiche e gli enti locali si impegnano a favorire le attività extrascolastiche che

realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo

l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del servizio scolastico.

5.3 Le istituzioni scolastiche, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantiscono la

massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente.

5.4 L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, si informa a

criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilità, nell’organizzazione dei servizi amministrativi,

dell’attività didattica e dell’offerta formativa integrata.

5.5 Per le stesse finalità, la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale

in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie

di intervento definite dall’amministrazione.

6. Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale

6 . 1. Nel rispetto della libertà di insegnamento garantita dalla Costituzione (art. 33) e sancita dai

Decreti Delegati, recepiti dal D.L. 16.04.1994 n° 297, la scuola garantisce e favorisce la diversità e

la pluralità degli stili di insegnamento, perché la differenza e il confronto sono i principi primari ed

irrinunciabili della crescita civile ed intellettuale. La programmazione collegiale dell'azione

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educativa e didattica garantisce altresì all'allievo l'adeguatezza della sua formazione, in relazione ai

criteri concordemente definiti e vincolanti per il docente. La libertà di insegnamento è, quindi, la

condizione necessaria per lo sviluppo armonico della personalità dello studente, nel rispetto degli

obiettivi nazionali e comunitari, generali e specifici.

6.2. L'aggiornamento e la formazione costituiscono un diritto-dovere per tutto il personale scolastico

e un compito per l'Amministrazione, cui spetta il compito di assicurare interventi organici e regolari

in adempimento ai criteri delineati dalla legislazione, dalla contrattazione sindacale e dalle

deliberazioni degli organi collegiali.

6. 3. L'Istituto promuove attività di aggiornamento e di formazione del personale in servizio, sia a

livello di elaborazione di progetti su incarico ministeriale sia a livello di diffusione distrettuale e

provinciale, nell'intento di adeguare la formazione dei docenti alle sempre nuove esigenze degli

allievi e, nel contempo, di fornire un servizio al territorio.

PARTE I

7 Area Didattica

7 .1. La scuola, con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed

il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle

attività volte all'istruzione e all'educazione e si impegna a garantirne l'adeguatezza alle richieste

culturali e formative. Nel rispetto degli obiettivi didattico-educativi propri dei diversi indirizzi,

l'Istituto elabora ed attua interventi didattico-educativi-integrativi e propone attività che mirano ad

arricchire la formazione degli allievi in relazione al contesto sociale (educazione alla salute, alla

legalità, all'ambiente, alla pace e alla solidarietà, all'interculturalità, all'europeismo, alla mondialità...

)..

7.2 La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi

ordini e gradi dell’istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli

alunni.

7. 3. Nel riconoscimento delle competenze disciplinari, pedagogiche, metodologiche, didattiche,

progettuali ed organizzativo-relazionali dei docenti, la Scuola assicura e garantisce la loro autonomia

culturale e professionale, nella dimensione individuale e collegiale, e ne definisce gli aspetti

pedagogico-didattici, nel Piano dell'Offerta Formativa.

7. 4. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, vengono assunti come criteri di

riferimento la rispondenza ai programmi di insegnamento, la validità culturale, la funzionalità in

rapporto agli obiettivi educativi, il costo.

7. 5. Nel rispetto degli obiettivi formativi e della programmazione didattico-educativa, al fine di

consentire e richiedere razionali tempi di studio, i Consigli di Classe si impegnano ad adottare criteri

di equa e coordinata distribuzione dei compiti e delle verifiche. Assumono altresì atteggiamenti atti

ad educare il discente ad organizzare in modo autonomo il proprio lavoro.

7. 6. I docenti nell'intento di creare positivi "climi di classe", indurranno i discenti a comportamenti

coerenti con regole autonomamente fissate dalla classe e discusse con il docente coordinatore.

7.7. Per quanto attiene alle scelte educative ed organizzative, ai criteri di utilizzazione delle risorse,

la Scuola fa riferimento al P.T.O.F. (Piano Triennale dell'Offerta Formativa). In particolare, il

P.T.O.F. pianifica le attività di sostegno, di recupero, di approfondimento, di orientamento, le attività

integrative ed extracurricolari e i progetti, che vengono attuati grazie alle competenze del

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personale docente e non docente, secondo quanto stabilito nell'ambito della contrattazione nazionale

e decentrata.

7 .8. Nel P.T.O.F. sono contenuti, inoltre, i criteri relativi:

➢ al conseguimento degli obiettivi educativi, formativi e didattici, che l'Istituto si propone di

conseguire come agenzia educativa;

➢ all'area didattica, della ricerca e della sperimentazione, dell'organizzazione e a quella delle

risorse umane, di cui dispone;

➢ alla valutazione dell'efficacia della programmazione didattico-educativa, degli alunni, degli

IDEI, dello stesso PTOF e della qualità del sistema scolastico;

➢ all'utilizzo delle risorse, strutture e locali, di cui è dotato, da parte di utenti non solo interni,

ma anche esterni, che ne fanno un'agenzia di servizi;

➢ alla qualificante attività extracurricolare, che connota l'Istituto come centro di formazione

professionale per adulti, utenti interni ed esterni, che può contare su un notevole potenziale di

tecnologia elettrotecnica e meccanica, informatica ed elettronica di ultima generazione.

7. 9. Il PTOF sarà redatto entro il 31 ottobre e pubblicato all'albo entro il 15 novembre. È possibile

consultare il PTOF, nella sua versione integrale, sul sito Web dell'Istituto, al seguente indirizzo:

http://www.itimonaco-cosenza.gov.it , e scaricarne il file.

7 .10. Le norme relative alla vigilanza sugli studenti, ai ritardi, alle uscite, alle assenze e alle

giustificazioni, all'uso e alla conservazione di spazi e strumentazioni, alle modalità di comunicazione

con studenti e genitori, alla convocazione e allo svolgimento dei diversi livelli di assemblea previsti,

costituiscono materia del Regolamento d'Istituto, che si ispira ai principi fissati nella presente "Carta

dei Servizi Scolastici".

Ciò che invece attiene ai diritti e doveri, alla disciplina e alle impugnazioni, sarà oggetto del

Regolamento di disciplina, elaborato sulla base dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti

(D.P.R. n. 249 del 24/06/1998).

7.11. La programmazione educativa elaborata dal Collegio dei Docenti nelle sue diverse articolazioni

per aree disciplinari e per commissioni individua i percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle

finalità delineati nei programmi. Compito del Collegio dei Docenti è anche individuare gli strumenti

per la rilevazione della situazione iniziale e finale, per la verifica e per la valutazione dei percorsi

didattici. La programmazione educativa costituisce la parte centrale del P.T.O.F.

7 .12. Le attività riguardanti l'orientamento, gli interventi didattici educativi integrativi di recupero e

di approfondimento e le attività extracurricolari vengono deliberate dal Collegio dei Docenti, secondo

i criteri indicati dal Consiglio di Istituto e le risorse economiche disponibili.

7. 13. La programmazione didattica, elaborata nelle riunioni di Dipartimento e dai Consigli di classe,

➢ delinea il percorso formativo della classe in relazione alla situazione degli alunni e decide

gli adeguati interventi didattici;

➢ assume come proprio obiettivo l'individuazione del contributo delle varie aree disciplinari,

per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative;

➢ è sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, al fine di

adeguare l'azione didattica alle esigenze formative che emergono "in itinere".

7. 14. Nei limiti delle risorse economiche e della disponibilità dei singoli ad impegnarsi in attività

aggiuntive e di supporto al buon funzionamento dell'Istituto, i docenti assicurano l'assunzione di

compiti relativi:

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al coordinamento della progettazione, dell'attuazione, della verifica e della valutazione del

progetto educativo;

al supporto organizzativo al capo d'Istituto;

al coordinamento di articolazioni del Collegio dei Docenti quali gruppi di ricerca e

commissioni di lavoro;

al coordinamento o referenza o partecipazione a progetti che possono coinvolgere altre

istituzioni scolastiche e non;

all'assistenza tutoriale;

alla produzione di materiali utili per la didattica, finalizzati al lavoro collegiale;

➢ ad ogni altra attività deliberata, quale attività formative integrative, utili ad un più completo

ed armonico sviluppo della personalità degli alunni;

alla partecipazione a progetti mirati al miglioramento dell'efficacia dell'insegnamento e del

servizio, e al sostegno dei processi di innovazione.

7. 15. Il patto formativo è la dichiarazione esplicita della partecipazione consapevole e vincolante

all'attività della scuola. Esso si stabilisce non solo tra il docente e l'allievo, ma coinvolge la classe, il

Consiglio di classe, gli organi d'Istituto, i genitori e gli Enti esterni interessati all'educazione

scolastica. Il principio fondante del patto formativo è la trasparenza, nonché l'assunzione di

responsabilità all'interno di un progetto collettivo. Sulla base del patto formativo, elaborato

nell'ambito ed in coerenza con gli obiettivi formativi definiti ai diversi livelli della collegialità e

dai diversi indirizzi:

l'allievo si impegna a:

➢ perseguire gli obiettivi del suo curricolo presentati dai docenti;

➢ dare il proprio contributo alla classe e cooperare con gli insegnanti per il raggiungimento

degli obiettivi cognitivi, comportamentali e affettivi stabiliti dalla programmazione;

➢ rispettare lo stile di insegnamento del docente e di apprendimento dei compagni;

il docente si impegna a:

➢ esprimere agli allievi ed ai genitori la propria proposta formativa, dichiarando gli obiettivi

didattici ed educativi, il percorso per raggiungerli e le fasi del curricolo;

➢ esplicitare e motivare i metodi di lavoro, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione;

➢ rispettare gli stili cognitivi degli allievi;

il genitore si impegna a:

➢ conoscere la proposta formativa della scuola;

➢ assumere un impegno costruttivo nei confronti della scuola, esprimendo pareri e proposte;

PARTE II

8. Servizi amministrativi

8. 1. La Scuola garantisce, entro i limiti delle sue possibilità logistiche e di personale:

➢ celerità delle procedure

➢ trasparenza nell'informazione

➢ riservatezza dell'informazione secondo le norme vigenti, per quanto attiene ai dati personali

➢ informatizzazione dei servizi

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➢ flessibilità degli orari di apertura al pubblico secondo le necessità che emergono dal

territorio.

➢ Gli impegni, che esorbitino rispetto all'orario di lavoro del personale, sono remunerati nelle

forme previste dalle norme contrattuali vigenti.

8 .2. Il rilascio dei certificati di iscrizione e di frequenza verrà effettuato, nel normale orario di

apertura al pubblico, entro tre giorni lavorativi; mentre i certificati con votazione e giudizio non

saranno rilasciati prima di cinque giorni dall'effettuazione degli scrutini.

8. 3. E' di competenza del Capo d'Istituto o dei docenti incaricati la consegna, entro cinque giorni,

dei documenti di valutazione.

8. 4. Il Consiglio di Istituto, annualmente, delibera, sentito il parere degli utenti e delle componenti

interne, in merito all'orario di apertura degli uffici di Segreteria. L'orario di apertura sarà quanto più

possibile funzionale alle esigenze dell'utenza, prevedendo un'articolazione flessibile di mattina e di

pomeriggio, nei limiti della disponibilità di personale.

8. 5. L'ufficio di Presidenza è aperto al pubblico, sia su appuntamento sia secondo un orario reso noto

all'utenza.

8. 6. L'Istituto assicura spazi per l'informazione rivolta agli utenti per quanto riguarda:

- orario delle lezioni;

- orario di apertura degli uffici;

- organigrammi del personale e degli organi collegiali. Sono disponibili anche:

- bacheche sindacali;

- bacheche degli studenti;

- bacheche dei genitori;

- bacheche dei docenti.

8.7. La presente Carta dei servizi, il Regolamento d'Istituto e il Regolamento di disciplina, lo Statuto

degli studenti e delle studentesse contenuti nel P.T.O.F. sono presenti sul sito Web dell’istituto.

PARTE III

9. Condizioni ambientali della Scuola

9 .1. L'Istituto richiede agli Enti locali condizioni di sicurezza degli ambienti, che devono essere

adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap, e collabora, per la parte di competenza, garantendo

buone condizioni di igiene dei locali. Il personale docente si impegna ad esigere dagli utenti rispetto

degli ambienti e delle attrezzature didattiche.

9.2. Annualmente, nell'ambito del P.T.O.F., L'Istituto rende noto lo stato delle disponibilità logistiche

e strutturali, nonché delle dotazioni scientifico-didattiche. In particolare esplicita i principali servizi

di attività didattico-educativa presenti nell'Istituto.

PARTE IV

10. Procedure dei reclami e valutazione del servizio.

10. 1. I reclami devono contenere generalità e indirizzo del proponente, che li sottoscrive. Non si

terrà conto di reclami anonimi.

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275

Il Capo d'Istituto darà risposta scritta entro quindici giorni, dopo avere esperito le indagini in merito

ed avere ascoltato le persone e in caso di fondatezza, dopo essersi attivato per rimuovere le cause che

lo hanno determinato.

Qualora il reclamo non sia di competenza del Capo d'Istituto, questi informa il proponente sulla

corretta destinazione di esso. Dei reclami e dei relativi provvedimenti il Capo d'Istituto formulerà una

relazione annuale, tenendo conto della riservatezza dovuta alle persone, da inserire nella relazione

generale del Consiglio d'Istituto.

1 0.2 . La valutazione del servizio offerto, per quanto attiene agli aspetti organizzativi didattici ed

amministrativi, è finalizzata al miglioramento del servizio stesso; essa viene attuata mediante metodi

e criteri deliberati dal Consiglio di Istituto, sentito il parere delle varie componenti. Il Collegio

Docenti, nelle sue articolazioni e tramite il Capo d'Istituto, sottopone al Consiglio d'Istituto una

relazione annuale sull'attività formativa della Scuola.

PARTE V

11. Indicatori di qualità del servizio didattico-educativo e dei servizi amministrativi

Indicatori di qualità del servizio didattico-educativo

L'Istituto individua i seguenti indicatori di qualità riferibili alle attività didattiche ed educative:

1. Numero e percentuale di studenti che conseguono la maturità in cinque anni; che conseguono la maturità con votazione superiore a 62/100; beneficiari di borse di studio concesse al merito.

2. Numero e percentuale di studenti promossi senza necessità di agevolazioni;

3. Numero e percentuale di studenti non promossi.

4. Numero di abbandoni.

5. Per classi: numero di note sul registro di classe, di provvedimenti disciplinari a carico degli

studenti, di segnalazioni di danni ad arredi, locali, attrezzature.

6. Per classi e per studente: percentuali di giorni di assenza, di ore di assenza per materia, di assenze

giustificate in ritardo, numero di ritardi e di uscite anticipate.

7. Per ogni materia: rapporto ore effettivamente effettuate/monte ore.

8. Per ogni materia: numero di valutazioni orali e scritte, percentuali di valutazioni insufficienti.

9. Percentuale di mancata consegna elaborati.

10. Numero di interventi didattici ed educativi integrativi (IDEI), di corsi di sostegno, di corsi di

approfondimento attivati, numero di studenti partecipanti e frequenza.

1 1. Numero di colloqui con i genitori.

12. Tasso di assenze dei docenti. 13. Copertura giornaliera di disponibilità di docenti per supplenze.

14. Attività della biblioteca (spese annue per acquisto libri, numero di prestiti libri, ore settimanali

di apertura).

15. Attività degli organi collegiali e commissioni (numero e durata complessiva delle riunioni,

numero delibere, ecc).

16. Corsi di aggiornamento organizzati dall'Istituto, attività di aggiornamento autonoma svolta dai

singoli docenti.

1 7. Attività extracurricolari svolte.

18. Numero dei viaggi e visite di istruzione, ecc.

1 9. Attività svolte dai docenti al di fuori delle loro competenze.

20. Spesa pro-capite per studente (complessiva e riferita all'acquisto di materiale di consumo, in

conto capitale, ecc.)

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21. Ammontare delle risorse finanziarie per assicurare il diritto allo studio; numero ed importo

medio delle erogazioni.

22. Efficienza e fruibilità del servizio di fotocopie.

2 3. Numero di PC a disposizione degli studenti.

2 4. Ore di utilizzazione dei laboratori.

25. Efficacia, efficienza e trasparenza delle attività della dirigenza.

Indicatori di qualità dei servizi amministrativi

L'Istituto individua i seguenti indicatori di qualità riferibili alle attività amministrative, fra le quali

spicca l'armonia nell'ambiente di lavoro:

1. Orario di apertura dell'Istituto;

2. Rispetto orario di apertura sportelli al pubblico;

3. Tempi di rilascio dei certificati;

4. Rispetto delle scadenze degli adempimenti amministrativi e contabili;

5. Puntualità liquidazione stipendi personale docente e ATA con contratto a tempo determinato;

6. Puntualità liquidazione compensi vari dovuti al personale docente e non docente;

7. Completezza ed aggiornamento dei fascicoli del personale docente e non docente;

8. Tempi di registrazione e liquidazione delle fatture;

9. Tempi di espletamento pratiche collaudo o controllo materiali;

10. Tempi di emissione buoni di ordine dopo delibera;

11. Rintracciabilità della documentazione;

12. Tempi di aggiornamento degli inventari e delle tabelle di carico;

13. Tempi di aggiornamento degli impegni di spesa;

14. Tempi di registrazione dei movimenti di magazzino.

15. Numero di pratiche di acquisto perfezionate.

16. Orario di apertura di magazzino;

17. Frequenza di pulizia dei locali;

18. Presenza di sorveglianti ai piani;

19. Tempi di erogazione contributi agli studenti per libri di testo e trasporto;

20. Completezza pratiche relative a viaggi e visite di istruzione;

21. Tempi di emissione delle comunicazioni di servizio.

PARTE VI

11. Attuazione della Carta dei Servizi Scolastici

11. 1. Le indicazioni, contenute nella presente Carta, si applicano, secondo i criteri fissati dal

superiore M.P.I., fino a quando non intervengano disposizioni modificative, secondo i contratti

collettivi, o per norma di legge.

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277

Griglie

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278

MATEMATICA

Criteri comuni per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza, competenza e abilità

PUNTEGGIO MOTIVAZIONI

2

Non conosce le informazioni e rifiuta ogni forma e tentativo di

coinvolgimento (Non ha assolutamente conseguito gli obiettivi)

3

Non conosce le informazioni, le regole e la terminologia di base. Non è in

grado di applicare né di comunicare. (Non ha conseguito gli obiettivi)

4

Conosce in maniera frammentaria e superficiale informazioni, regole e

terminologia di base; commette gravi errori nell’applicazione e nella

comunicazione. (Ha conseguito solo in parte ed in maniera superficiale gli obiettivi)

5

Conosce e comprende le informazioni, le regole e il lessico di base che applica

con difficoltà anche in situazioni note; evidenzia carenze nella comunicazione. (Ha conseguito solo in parte gli obiettivi)

6

Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia di base pur

non riuscendo sempre ad applicarle in maniera autonoma in situazioni note. (Ha raggiunto gli obiettivi minimi)

7

Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia della

disciplina; applica e comunica con correttezza, in maniera autonoma in

situazioni note senza commettere gravi errori di analisi e di sintesi. (Ha conseguito gli obiettivi in maniera discreta)

8

Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia della

disciplina; applica anche in situazioni non note senza commettere errori gravi;

è capace di analisi e di sintesi; comunica in modo appropriato ed organico. (Ha conseguito gli obiettivi ad un buon livello)

9

Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia della

disciplina; applica correttamente anche in situazioni non note; sa collegare

argomenti diversi usando in modo pertinente analisi e sintesi; comunica in

modo preciso ed esauriente con qualche valutazione critica. (Ha conseguito gli obiettivi ad un ottimo livello)

10

Sa esprimere valutazioni critiche e trovare approcci personali alle

problematiche; ha un’ottima padronanza dei linguaggi specifici; sa affrontare

un problema in maniera multidisciplinare. (Ha conseguito gli obiettivi ad un livello eccellente)

GRIGLIE DI VALUTAZIONE PROVA ORALE

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279

GRIGLIA PROVA SCRITTA MATEMATICA

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI

Partecipazione alla prova 2

Conoscenza a) Conoscenza dei contenuti teorici 0-3

b) Interpretazione della traccia 0-1

Competenza c)Linguaggio tecnico-scientifico e

procedura di svolgimento

0-1

d)Esattezza dei calcoli 0-1

Capacità e) Rielaborazione personale e completezza 0-1

f) Analisi e sintesi 0-1

Totale 10

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI APPREDIMENTI(Dip. Scienze integrate )

INDICATORI DESCRITTORI VOTO

conoscenze acquisite Non si organizza il lavoro e non recepisce i suggerimenti, esprime il 2/3

metodo di studio proprio pensiero in modo confuso. Non coglie la problematicità delle conoscenze

impegno nello studio situazioni e non instaura relazioni corrette nel contesto scolastico Scarse o

comunicazione nessuna

frequenza scolastica

conoscenze acquisite recepisce le sollecitazioni,ma non le applica, rimanendo 4

metodo di studio costantemente in ritardo, esprime il proprio pensiero in modo scarse

impegno nello studio disorganizzato, spesso non coglie la problematicità delle situazioni,i conoscenze

comunicazione comportamenti scolastici si prestano a continui richiami Frammentarie

frequenza scolastica e incomplete

conoscenze acquisite Accetta suggerimenti e sollecitazioni che consentono un lavoro 5

metodo di studio autonomo, talvolta esprime il proprio pensiero in modo non pertinente. insufficienti

impegno nello studio Cerca di affrontare situazioni problematiche, sa interagire in modo conoscenze

comunicazione semplice e corretto con gli altri Generiche e

frequenza scolastica non esaurienti

conoscenze acquisite Coglie suggerimenti per lo sviluppo di un lavoro, esprime il proprio 6

metodo di studio pensiero in modo pertinente, Cerca di affrontare situazioni sufficienti

impegno nello studio problematiche, ed abbozza processi risolutivi, E’ attento a non conoscenze

comunicazione infrangere le regole Complete ma

frequenza scolastica non

approfondite

conoscenze acquisite Sviluppa in modo autonomo un metodo di lavoro, realizza situazioni 7

metodo di studio comunicative caratterizzate da una certa dialettica, decide in modo conoscenze

impegno nello studio corretto anticipando talvolta le situazioni. Senza suggerimenti, Complete e

comunicazione rispetta le regole e sollecita gli altri a farlo approfondite

frequenza scolastica

conoscenze acquisite Sviluppa in modo autonomo un metodo di lavoro efficace, sa 8

metodo di studio proiettarsi su diverse possibilità di sviluppo del proprio percorso di Conoscenze

impegno nello studio apprendimento, affronta le situazioni problematiche in modo Complete e

comunicazione consapevole. Comunica correttamente,prestando attenzione approfondite

frequenza scolastica all’interlocutore. Stabilisce attivamente corrette relazioni con aspetti

delle regole.

conoscenze acquisite Sviluppa originali soluzioni metodologiche, affrontando le situazioni 9/10

metodo di studio problematiche con determinazione, sa organizzarsi, affrontare aspetti Conoscenze

impegno nello studio nuovi, comunica in modo in modo responsabile , rispettoso dei tempi Approfondite

comunicazione e dei ritmi della scuola. e personali

frequenza scolastica

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281

PROVA SCRITTA D’ITALIANO * TIPOLOGIA A (analisi del testo)

INDICATORI

Valutazione in decimi / quindicesimi

Basso

0.5/1

Medio

1/2

Alto

2/3

ASPETTI

DEL

CONTENUTO

Comprensione,

interpretazione,

contestualizzazione

scarsa

accettabile

completa

analisi

scarsa

accettabile

completa

Elaborazione

critica e

personale

scarsa

poco

significativa

originale e

significativa

ASPETTI

FORMALI

Morfosintattici

scorretta

qualche errore

corretta

Rispetto delle

consegne

parziale

essenziale

Ampio ed

approfondito

Punteggio totale

Alunno data

Firma dell'alunno per presa visione -----------------------------------------------------------------

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282

ROVA SCRITTA D’ITALIANO *TIPOLOGIA B2 (articolo di giornale)

INDICATORI

VALUTAZIONE IN DECIMI / QUINDICESIMI

Punteggi attribuibili

Basso medio alto

0.5/1 1/2 2/3

ATTINENZA E

PERTINENZA

scarsa

accettabile

completa

TRATTAZIONE DATI E

DOCUMENTI E CORRETTA

UTILIZZAZIONE

scarsa

accettabile

completa

ORIGINALITÀ' DELLE

ELABORAZIONI

scarsa

poco

significativa

originale e

significativa

CAPACITA’ CREATIVE E DI

STILE

scarsa

accettabile

adeguata

CORRETTEZZA MORFO-

SINTATTICA

scarsa

accettabile

adeguata

Punteggio totale

ALUNNO DATA

Firma dell’alunno per presa visione

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283

PROVA SCRITTA DI ITALIANO*TIPOLOGIA B1 (saggio breve)

INDICATORI

Valutazione in decimi / quindicesimi

Punteggi attribuibili Basso medio alto

0.5/1 1/2 2/3

CONOSCENZE

Utilizzo dei

documenti,

correttezza e pertinenza dei

contenuti

scarsa

accettabile

completa

Coerenza delle

scarsa

accettabile

completa

CAPACITA Argomentazioni

LOGICO-

Elaborazione

personale

CRITICHE

ED

ELABORATIVE

inesistente

Accettabile originale e

significativa

COMPETENZE LINGUISTICHE

Morfo-sintattiche

scorretta

accettabile

Corretta ed appropriata

Proprietà lessicale

scarsa

accettabile

corretta

Punteggio totale:

ALUNNO data

Firma alunno per presa visione

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284

PROVA SCRITTA DI ITALIANO*TIPOLOGIA C (tema storico);

TIPOLOGIA D (tema di carattere generale)

INDICATORI

Basso

1

Punteggi attribuibili

medio alto

2 3

CONOSCENZE

Correttezza e

pertinenza dei

contenuti

scarsa

accettabile

completa

CAPACITÀ

LOGICO-

CRITICHE

ED

ELABORATIVE

Coerenza delle

Argomentazioni ed

elaborazione

Personale

scarsa

accettabile

Completa e

significativa

COMPETENZE

LINGUISTICHE

Morfo-sintattiche

Lessicali

scarsa

accettabile

corretta

Punteggio totale in 15/esimi :

ALUNNO____________________________ DATA____________

Firma dell'alunno per presa visione

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285

Griglia di correzione prove orali

VOTO INDICATORI

3 Scarsa conoscenza degli argom enti; incapacità ad organizzare ed analizzare criticam ente i contenuti.

4 Insufficiente conoscenza dei contenuti, difficoltà ad Organizzarli ed analizzarli; esposizione poco scorrevole e poco corretta, lim itate capacità ad effettuare collegam enti e confronti.

5 Superficiale conoscenza dei contenuti, lim itate capacità ad analizzarli criticam ente ;qualche difficoltà ad operare collegam enti e confronti; esposizione

generica e frammentaria degli argom enti.

6

Conoscenza dei contenuti, uso di una espressione

sufficientemente corretta e scorrevole, analisi di alcuni aspetti significativi dell'argom ento proposto ,capacità di sintesi.

7/ 8 Com pleta conoscenza dei contenuti, esposizione fluida e corretta, capacità di argom entare , di elaborare e collegare.

9/10 Am pia e approfondita conoscenza dei contenuti, esposizione fluida e organica, capacità di stabilire efficaci collegam enti, di rielaborare criticam ente i contenuti.

GRIGLIA DI CORREZIONE PROVE ORALI

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286

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “A. MONACO” COSENZA

CRITERI DI VALUTAZIONE E GRIGLIA

PROVA SCRITTA TECNICO – SCIENTIFICA

Allievo: Classe Sez.

Specializzazione: Meccanica

PARAMETRI E INDICATORI MISURAZIONE PUNTI

Domande a risp multipla:

per ogni risp esatta 0,4 punti ------------------------------------------------------------

--------------------------

DiSCIPLINA 1a dom a risp aperta max punti 0,7 -----------------------------------------------------------

--------------------------

2adom a risp aperta max punti 0,7 --------------------------

Totale punti

VOTO Totale punti X 10/3

Valutazione quesito a risposta aperta

Indicatore Punti Indicatore Punti

Risposta mancante o errata 0 Risposta pertinente 0,5

Risposta non esauriente 0,3 Risposta pertinente ed esauriente 0,7

P.S. Il voto, se decimale, sarà arrotondato all’unità superiore se la cifra decimale è pari o superiore a 5

Data correzione

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287

I CRITERI E LE GRIGLIE DI VALUTAZIONE

DIP INFORMATICA

CONOSCENZE CAPACITA’ COMPETENZE Voto in 10/mi

Nessun elemento di valutazione NC

Nessuna Nessuna Nessuna 2

Frammentarie e gravemente

lacunose

Applicazione parziale

stentata ed errata,

espressioni incerte ed

improprie

Difficoltà nella

gestione di situazioni

semplici

Sintesi scorrette

Scarsa autonomia

3 - 4

Lacunosa e Superficiale Applicazione incompleta

e imprecisa analisi

parziale

Stentata

rielaborazione,

difficoltà nel gestire

situazioni nuove anche se semplici

5

essenziale Applicazioni ed analisi

adeguate esposizione

semplice ma chiara e

corretta

Sufficiente

rielaborazione delle

informazioni

Gestione di problematiche nuove

6

Sicura anche se guidata Analisi complete e

coerenti esposizione

corretta ed appropriata

applicazione autonoma

Rielaborazione

autonoma e corretta

7

Completa consapevole ed

esauriente

Applicazione autonoma e

corretta Analisi completa

di correlazioni

esposizione curata e precisa

Rielaborazione

autonoma con buona

articolazione

concettuale

8

Completa ed approfondita Esposizione fluida e

pertinente Applicazione corretta ed autonoma

Rielaborazione

corretta organica e completa

9

Completa, approfondita,

coordinata ed ampliata

Analisi approfondita

applicazione autonoma

ed originale

Metodo rigoroso e

creativo

Rielaborazione

corretta con

approfondimenti

critici ed autonomia di valutazione

10

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288

CRITERI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E ELETTROTECNICA

Voti Descrittori dei voti delle prove di verifica

1 Nessun elemento significativo per poter formulare un giudizio.

2

Scarsissima conoscenza anche degli argomenti fondamentali.

Assenza di comprensione e incapacità di applicazione delle conoscenze acquisite.

Gravi e numerosi errori e confusione nella comunicazione scritta e orale.

3

Scarsissima conoscenza anche degli argomenti fondamentali.

Assenza quasi totale di comprensione o incapacità di applicazione delle conoscenze acquisite.

Gravi e numerosi errori nella comunicazione scritta e orale.

4

Conoscenza carente o frammentaria degli argomenti significativi, difficoltà di esposizione.

Comprensione limitata o difficoltà evidente nell’applicazione delle conoscenze acquisite degli argomenti

fondamentali.

Numerosi errori nella comunicazione scritta e orale.

5

Conoscenza incompleta o superficiale, esposizione impacciata degli argomenti fondamentali.

Comprensione parziale con incertezze o limitata autonomia nell’applicazione degli argomenti appresi.

Errori nella comunicazione scritta e orale.

6

Conoscenza sostanziale degli argomenti fondamentali, anche se esposti con qualche inesattezza.

Capacità di cogliere gli aspetti essenziali degli argomenti trattati.

Comprensione o applicazione corretta dei contenuti fondamentali.

7

Conoscenza abbastanza sicura degli argomenti ed esposizione chiara e corretta.

Capacità di cogliere le relazioni tra i contenuti trattati.

Comprensione o applicazione corretta degli argomenti richiesti.

8

Conoscenza approfondita degli argomenti ed esposizione chiara, corretta, appropriata e personale.

Capacità di cogliere in maniera organica le relazioni tra i contenuti trattati.

Comprensione e applicazione corretta e autonoma degli argomenti richiesti.

9

Conoscenza approfondita degli argomenti ed esposizione chiara, corretta, appropriata e personale.

Capacità di padroneggiare argomenti e problematiche complesse e di organizzare le conoscenze sapendo

operare gli opportuni collegamenti interdisciplinari.

10

Livelli e capacità del descrittore precedente con caratteristiche di eccezionalità.


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