I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I AL E “A. M O N AC O” Vi Giulia, 9 – 87100 COSENZA Tel.: 0984/411881 Fax: 0984/411145
E-mail: [email protected] - pec
www.itimonaco-cosenza.gov.it
C.F.:8005090784– C.M.: CSTF01000C
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA
FORMATIVA 2019-2022
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
Elaborato dal collegio dei docenti nella seduta del 23 ottobre 2019
Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 23 ottobre 2019
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Sommario
PREMESSA 4
Scelte conseguenti ai risultati scolastici 5
Scelte conseguenti ai risultati delle prove Invalsi 6
Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza 7
IDENTITA’ DELL’ISTITUTO 8
Storia dell’istituto 9
Il contesto 10
ITI Monaco campione del mondo 11
Miteu show (2009-2011) 14
EURLAB (2014- 2017) 14
Rete internazionale Robocup JR (2011- 2015) 15
Mission e vision dell’istituto 18
SEZ.1 PROGETTAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA 21
IL CURRICOLO 23
Primo biennio 25
Indirizzo: "Elettronica ed Elettrotecnica 26
Indirizzo: "Informatica e Telecomunicazioni 29
Indirizzo: "Meccanica, Meccatronica ed Energia" 32
Corso serale 35
Progetto educativo e didattico 40
Valutazione 43
L’autovalutazione 43
Scrutinio intermedio 44
Certificazione competenze biennio 44
Criteri generali per gli scrutini 46
Deroghe 48
Comportamento 50
Tabella di valutazione del comportamento 50
Credito scolastico e formativo 51
Esami di idoneità ed esami integrativi 52
L’esame di stato 52
PROGETTO BOOK IN PROGRESS 53
SCUOLA IN OSPEDALE E ISTRUZIONE DOMICILIARE 54
INCLUSIONE 55
Monitoraggio e valutazione 59
Valutazione degli allievi bes (h-dsa-altri bes) 59
Valutazione degli alunni in situazione di handicap 60
Valutazione e verifica dsa 63
Gli alunni stranier:i la valutazione 64
Gli alunni con Bes non certificati 64
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RECUPERO E APPROFONDIMENTO 66
Interventi didattico-educativi di recupero 67
Iniziative per valorizzare le eccellenze 69
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA 70
ORIENTAMENTO 74
ALTERNANZA SCUOLA _LAVORO 77
Alternanza scuola-lavoro (a.s.2019-22) 78
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 81
Quadro sinottico progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa A.s. 2019-20 82
VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE 84
SEZIONE 2 –ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE 87
Tempo scuola 88
Risorse umane 90
Risorse amministrative 94
ORGANIGRAMMA E FUNZIONIGRAMMA 95
Piano di formazione 105
SEZIONE 3 -STRUTTURE E RISORSE MATERIALI 113
Risorse strutturali e laboratori 114
Reti 116
AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE 117
SEZIONE 4 -QUALITA’DEI SERVIZI E SICUREZZA 121
Qualita’ dei servizi 122
Organigramma della qualità 123
Attivita’ di autovalutazione 124
Gruppo di autovalutazione e gestione della qualita’ 124
Banca ore 125
Servizio di prevenzione e protezione 126
SEZIONE 5- Il Piano di Miglioramento 128
SEZIONE 6-ALLEGATI 143
Protocollo di accoglienza allievi BES 144
Piano annuale per l’inclusione 202
Patto educativo di corresponsabilita’ 216
Statuto degli studenti e delle studentesse 219
Regolamento d'istituto 223
Regolamento di disciplina 254
Carta dei servizi 269
Griglie 277
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PREMESSA
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in
Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/CSTF01000C/iti-monaco-
cosenza/valutazione/documenti.
Da un’analisi attenta risultano le seguenti PRIORITÀ, e i relativi TRAGUARDI ED OBIETTIVI.
Le priorità dell’Istituto, per il prossimo triennio, sono:
1. Aumentare la percentuale degli ammessi alla classe successiva e ridurre quella di alunni con
sospensione del giudizio.
2. Migliorare i risultati nelle prove standardizzate nazionali.
3. Migliorare gli esiti degli esami di stato.
I traguardi in relazione alle priorità sono:
1. Aumentare di un punto all'anno la percentuale di alunni ammessi alla classe
successiva e ridurre di un punto quella di alunni con giudizio sospeso
2. Colmare il gap formativo nelle prove invalsi di italiano e di matematica, rispetto ai dati
nazionali, per la maggior parte delle classi.
3. Aumentare la percentuale di allievi con votazione nelle fasce superiori a 70, prevedendo corsi di
potenziamento per le quinte classi.
le motivazioni:
Dall'analisi dei dati, risulta che le ammissioni alle classi successive sono nettamente migliorate
per quanto riguarda il biennio, anche in seguito alle azioni di recupero e di potenziamento
intraprese. Le percentuali di alunni non ammessi alla classe successiva o con sospensione del giudizio,
rappresentano delle criticità per il triennio. Pertanto, bisognerà insistere di più sul recupero
durante tutto l'anno scolastico, su metodologie didattiche attive e coinvolgenti. In particolare
in occasione della pausa didattica, saranno organizzati corsi di recupero mattutini per classi aperte
e gruppi di livello. Il leggero miglioramento rilevato nei risultati delle prove Invalsi di italiano e
matematica indica che le azioni intraprese sono state efficaci. Pertanto si intende continuare su
questa strada ed incrementare le esercitazioni su testi ad hoc ed in modo sistematico
calendarizzando le esercitazioni nella programmazione didattica centrata sul problem solving.
Scelte conseguenti ai risultati scolastici
L’analisi compiuta nella sezione 2.1 del RAV (Esiti degli scrutini) ha
messo in luce i seguenti punti di forza:
Rispetto al 2014-15 i non ammessi diminuiscono dal 15,5% al 10,6% al 9,38% al 7% , i sospesi in giudizio
diminuiscono inizialmente dal 33,9% al 28% poi al 18,87%,ma nell'anno in corso passano al 23%;
aumentano gli ammessi da 50,6% a 60% al 63%.Si è riusciti a sostenere il percorso scolastico di una
percentuale maggiore di studenti, attraverso azioni di recupero delle difficoltà formative connesse a
situazioni individuali di carenze di base, di disturbi specifici dell'apprendimento e con un rinnovamento
delle metodologie didattiche (innovazioni tecnologiche) e dell'approccio relazionale nei confronti degli
allievi.
i seguenti punti di debolezza:
La scuola non è in linea con i dati nazionali e locali, pertanto dovrà continuare ad adottare
strategie individualizzate e personalizzate, metodologie attive e tecnologie all'avanguardia
per vivacizzare le lezioni e coinvolgere attivamente gli allievi. Ogni docente, nello
svolgimento delle attività curricolari, dovrà svolgere attività di integrazione, recupero e
sostegno, al fine di agevolare le difficoltà di quegli alunni che pur dimostrando buona
volontà, denunciano ritardi di apprendimento e stentano a sintonizzarsi con i ritmi
programmati
pertanto
la scuola intende puntare sul rafforzamento delle discipline di base e di indirizzo per
ottenere il miglioramento dei risultati scolastici e avere una ricaduta positiva sull’intero
processo dell’apprendimento, intervenendo sulla meta- cognitività trasversale a tutte le
discipline. Gli interventi di sostegno e/o di recupero utilizzati dovranno mirare a
consolidare le Competenze utilizzando modalità didattiche diverse da quelle normalmente
utilizzate nell’attività curricolare (es. problem solving, lavori di gruppo, analisi di testo,
altro) e a costruire, ove possibile, setting alternativi alla lezione frontale (scoperta guidata,
lezione-applicazione, laboratorio, altro )anche attraverso l’uso di strumenti innovativi
(LIM,aule per Debate e Flip –Teaching , blended su piattaforma Moodle).
Ogni attività prevista, pertanto, non potrà essere limitata al semplice recupero delle carenze
rilevate in occasione delle valutazioni periodiche dei consigli di classe, ma dovrà
rappresentare una costante nell’azione didattica di ciascun docente e una priorità
dell’Istituto collegata al resto dell’offerta formativa.
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Scelte conseguenti ai risultati delle prove Invalsi
L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate
nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce
i seguenti punti di forza:
Nella scuola esiste un nucleo cospicuo di docenti sensibili e motivati ad adottare e sperimentare
strategie e metodologie innovative e coinvolgenti al fine di ridurre la dimensione del gap formativo
degli studenti con livelli di apprendimento sotto una determinata soglia. Ciò ha consentito di ridurre
le disparita' a livello di risultati tra gli alunni meno dotati e quelli piu' dotati .
ed i seguenti punti di debolezza:
Un alto tasso di pendolarismo e l'inefficienza dei trasporti condizionano la partecipazione attiva e
costante ad interventi didattici integrativi mirati al recupero delle competenze. Le condizioni socio-
economiche delle famiglie, spesso assenti, influiscono negativamente sul rendimento scolastico.
pertanto
la scuola intende puntare sul rafforzamento delle discipline di base per ottenere il
miglioramento degli esiti nelle prove Invalsi, operando
per quanto concerne la competenza linguistica sui seguenti processi.
INDIVIDUARE INFORMAZIONI
RICOSTRUIRE IL SIGNIFICATO DEL TESTO
INTERPRETARE E VALUTARE
RIFLETTERE SULLA LINGUA;
per quanto concerne la competenza matematica sui seguenti processi.
CONCETTI E PROCEDURE
RAPPRESENTAZIONI
MODELLIZZAZIONE
ARGOMENTAZIONE
Lo scopo è quello di migliorare le competenze meta-cognitive degli alunni, lavorando sui processi di
apprendimento e non sui contenuti; in tal modo si pongono le basi del successo formativo, non solo in
rapporto ai risultati delle prove invalsi, ma in senso più ampio e generale.
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Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza
Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del
territorio e dell’utenza come di seguito specificati:
Rete Robocup ,USR Calabria ,Enti e associazioni culturali presenti nel territorio ,Comune e Provincia.
Gli stakeholders hanno manifestato vivo interesse per l ‘attività di robotica, di alternanza scuola lavoro,
di cittadinanza attiva, educazione alla legalità e alla cultura d’impresa, di inclusione, di domotica, di
innovazione scientifica e tecnologica, di potenziamento della lingua inglese e delle discipline di base ed
in generale per tutte le attività motivanti ed accoglienti atte a creare un clima favorevole
all’apprendimento.
Dopo attenta valutazione, sentite le varie componenti dell’Istituto, famiglie, studenti, docenti, tenuto
conto delle risorse disponibili e delle compatibilità con gli altri obiettivi cui la scuola è vincolata, è stato
deciso di incorporare nel Piano i seguenti punti:
Promozione della robotica educativa nel territorio
• per le seconde classi due delle tre ore della disciplina SCIENZE E TECNOLOGIE
APPLICATE e per le prime classi una delle tre ore di TECNOLOGIE INFORMATICHE
saranno dedicate alla robotica, elemento caratterizzante dell’istituto nonché trasversale a tutti
gli indirizzi.
• far parte della rete internazionale Robocup, di Enti e Istituzioni Scolastiche la cui finalità
principale è quella di promuovere la robotica nelle scuole di ogni ordine e grado
(www.robocup.org).
• organizzare prove Under14 Dance e Rescue non competitiva rivolte alle scuole dell'infanzia e
del primo ciclo dell'istruzione dell'area territoriale
• organizzare ed ospitare le qualificazioni della Rescue Line per il Sud d’Italia.
Alternanza scuola- lavoro in modalità duale
Corsi di recupero in modalità e-learning blended e con i tutoring degli alunni
Corsi di formazione di primo soccorso per studenti
Progetti con enti e associazioni de territorio di educazione alla legalità e alla cultura d’impresa
Progetti d’istituto per l’innovazione tecnologica: domotica, nano scienze, energia.
Rafforzamento delle competenze di base con particolare attenzione alla lingua inglese.
Progetti per rafforzare le competenze trasversali e la motivazione allo studio.
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IDENTITA’ DELL’ISTITUTO
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Storia dell’istituto
Istituito negli anni Venti come “Scuola di Avviamento al Lavoro” e ubicato nei pressi dell’attuale Palazzo di Città,
l’Istituto Tecnico Industriale “A. Monaco” di Cosenza è oggi uno dei più grandi complessi scolastici del Meridione
d’Italia. Prima del secondo conflitto mondiale, la vecchia Scuola di Avviamento prevedeva due indirizzi:
Meccanica ed Ebanisteria ed era dotata di un reparto per la lavorazione della plastica. Nell’immediato dopoguerra,
riorganizzato il corso di studi, furono attivate due specializzazioni ancora ora in funzione, Meccanica
ed Elettrotecnica, che impegnavano complessivamente otto classi. Fino alla fine degli anni Sessanta la situazione
delle classi rimase pressoché invariata. Fu nel decennio successivo, trasferito presso la sede dell’ex GIL, che si
registrerà un vertiginoso aumento delle iscrizioni nell’Istituto. In questo periodo, si progetta e si avvia la
costruzione del complesso di edifici che costituiscono l’attuale sede dell’Istituto. La nuova definitiva sede di Via
Giulia, oggi affacciata su Viale G. Mancini, fu inaugurata nel 1968. L’Istituto fu intitolato ad Antonio Monaco,
capitano dei bersaglieri, caduto nel novembre del 1940, presso il fronte greco, insignito della medaglia d’oro al
valor militare. Nell’anno 1991, all’ingresso dell’Istituto, è stata posta una lapide, in suo onore. L’Istituto usufruisce
di una donazione, per volere della Famiglia Monaco, finalizzata a promuovere l’amore allo studio. Grazie ad essa
ogni anno gli allievi più meritevoli e bisognosi sono premiati con congrue borse di studio. Una serie di scelte,
frutto delle politiche scolastiche sostenute con consapevolezza dal Collegio dei Docenti, orientate verso nuove
metodologie d’insegnamento, la certificazione delle competenze, il costante aggiornamento e la formazione
continua del personale, in particolar modo nel settore delle TIC(Tecnologie dell’informazione e della
comunicazione), hanno contribuito ad elevare le competenze tecnologiche del “Monaco” tanto da soddisfare gli
standard internazionali di qualità , diventando Test center AICA. L’ITI “A. Monaco” è ora anche Istituto di
Formazione Superiore per il Settore Energia, unico nella provincia di Cosenza, gestito in collaborazione con
l’Università e con altri partner del territorio, rivolto a diplomati di scuola secondaria superiore. Grazie alle alte
competenze tecniche, la Scuola ha creato una rete di relazioni sul territorio con l’Università della Calabria, la
Provincia, la Regione, il Comune di Cosenza, la Confindustria, la Confartigianato, aziende, altre scuole, centri di
formazione professionale, diventando polo tecnologico di riferimento nel territorio nonché centro di Formazione
Professionale, accreditato presso la regione Calabria. Nel 2014 la provincia di Cosenza assegna al
“MONACO” un nuovo e moderno istituto, ubicato nella stessa area di quello gia’ esistente, aggiungendo alla già
ricca dotazione di palestre (due coperte e una sala pesistica) impianti sportivi esterni all’avanguardia .A conferma
del fatto che nell’istituto l’attività sportiva è stata da sempre strumento efficace di educazione dei giovani capaci
di trasmettere i valori più autentici legati al rispetto delle regole e all’impegno, come testimoniano anche i numerosi
premi vinti in varie discipline sportive e il titolo Italiano ai campionati sportivi studenteschi di corsa campestre
vinto nel 1991 a Treviso dall’allievo MAURIZIO LEONE unico calabrese a vincere un titolo nazionale.
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Il contesto
L’I.T.I. è l'unico Istituto tecnico industriale nella città di Cosenza. L’utenza si allarga, tuttavia, non
solo alla città e alla provincia di Cosenza, ma anche ad alcuni comuni delle province limitrofe. Lo
sviluppo reale del territorio non rende l'economia locale competitiva tanto da soddisfare la domanda
di occupazione e prima occupazione di giovani e adulti (è preoccupante il livello di disoccupazione
nella provincia),nonostante i livelli di formazione siano ormai piuttosto elevati, grazie anche alla forza
dell’Università della Calabria . Tuttavia, accanto ad un lavoro autonomo di prima generazione, con
strutture aziendali di tipo artigianale e familiare, emergono nell’area urbana, settori di attività atipiche,
piccole imprese ad alto contenuto d’ innovazione tecnologica o servizi avanzati ed innovativi (anche
nei settori sociali e culturali) come quello ambientale, l’agriturismo, cooperative sociali, il settore
informatico e delle nuove tecnologie. Fino a qualche anno fa era carente qualsiasi raccordo o
collegamento tra il sistema formativo ed il mercato del lavoro, anche sotto forma di osservatorio.
Si riscontrava spesso una divergenza tra domanda e offerta, perché le figure professionali in uscita dal
sistema scolastico e formativo erano notevolmente diverse da quelle necessarie alle imprese, agli enti,
alla promozione e creazione di nuove imprese, con particolare attenzione al settore dei servizi e delle
imprese sociali nel terzo settore. La tendenza attuale, alla quale il nostro Istituto ha dato un notevole
contributo, è quella di un forte coinvolgimento del mondo del lavoro in quello della formazione.
Inoltre la consapevolezza che per accedere al mercato del lavoro è sempre più importante e strategica
l’informazione, si traduce per il nostro istituto in azioni di orientamento che solo la scuola può offrire,
al fine di evitare che la ricerca del lavoro da parte del diplomato si indirizzi su percorsi inadeguati,
cioè senza toccare i settori e le aziende giuste per la propria professionalità, con la conseguenza che
la domanda e l’offerta non si incontrano. L’ITI “A. Monaco” ha fortemente incrementato i suoi
interventi in queste direzioni, soprattutto attivando una serie di contatti con grandi aziende locali per
una reale alternanza scuola lavoro. Pertanto, l’istituto risponde completamente alle esigenze culturali
e professionali di un territorio che negli anni ha richiesto sempre più tecnici specializzati in vari settori,
quali: meccanici, elettrici, informatici ed elettronici. I diplomati del “Monaco” sono perciò pienamente
inseriti nel tessuto produttivo del territorio, con positivi riscontri da parte delle aziende.
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ITI Monaco campione del mondo
Le attività curriculari dell’Istituto sono state da sempre orientate verso le tecnologie
dell’automazione, all’interno dei corsi storici di meccanica ed elettrotecnica. Successivamente,
verso quelle dell’informazione e della comunicazione (informatica, elettronica). Dal 2003 il
Monaco ha sviluppato attività innovative, con particolare riferimento alla robotica. L’Istituto ha
varato una serie di iniziative che lo hanno visto assumere, nel territorio, a livello nazionale e
internazionale , un ruolo di riferimento nell’ambito della robotica, sia in quella cosiddetta
‘educativa’ che in quella basata sull’uso sinergico di tecnologie varie, spesso con soluzioni
avanzate .La collaborazione tra le varie specializzazioni ha portato l’istituto a conquistare il titolo
di CAMPIONI DEL MONDO in tecnologia
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L' ITI "Monaco" e la Robotica: dieci anni di innovazione e successi.
E' il Centro Congressi di Joao Pessoa, città a nord di Rio de Janerio, la sede delle finali
internazionali Robocup 2014. Sono le ore 16:00 del 24 luglio 2014.
Il conduttore chiama sul palco i vincitori delle varie categorie di gara ed annuncia che la squadra
Itimonaco5 è "WORLD TECHNICAL CHAMPION" per la categoria Dance-Teather Under19.
Non sembra vero: una gioia incontenibile e una commozione straordinaria coglieva docenti e
studenti. Il titolo era nostro! E questo dopo avere gareggiato con squadre che rappresentavano
a loro volta tante scuole di Germania, Stati Uniti, Giappone, Israele, Hong Kong e altre ancora.
La Robocup è una rete internazionale che ha l'obiettivo di promuovere la robotica nelle scuole
di ogni ordine e grado, oltre che nelle università, di Europa, America, Asia, Africa.
A ciascun livello di età si può scegliere di partecipare a diverse categorie di gara (Dance-
Teather, Soccer, Rescue). Ogni anno si svolgono, in ognuna delle nazioni partecipanti, le
selezioni nazionali.
La squadra vincitrice nella propria categoria ha il compito di rappresentare la propria nazione
nelle finali mondiali che si svolgono a rotazione nei vari continenti.
Itimonaco5 è la squadra che nel 2014 ha rappresentato il 'Monaco' nella selezione nazionale
prima e nella trasferta brasiliana poi.
Sarebbe però limitativo motivare il risultato ottenuto in Brasile solo con le capacità, le intuizioni
e il lavoro svolto da un gruppo di studenti e docenti.
Alla base di questo successo, infatti, è stata la capacità di un intero istituto di rendere possibile
un evento oneroso sia dal punto di vista organizzativo (non è facile trasportare una grande
quantità di dispositivi tecnologici e di suppellettili a così grande distanza) che finanziario.
Se ci si sofferma, infatti, a valutare lo sforzo innovativo che l'Istituto 'Monaco' ha messo in atto
in quest’ ultimo decennio, appare evidente quanto il successo ottenuto in Brasile sia da
considerare il coronamento di un lungo percorso costellato da eventi, risultati, collaborazioni
intraprese e portate avanti con spirito innovativo. E ciò, sia nell'ambito della ricerca, sia nella
didattica attiva, con l'obiettivo di offrire ai propri allievi continue opportunità di crescita,
mettendosi in 'gioco' con le proprie competenze, la propria creatività, le proprie attitudini.
Ripercorriamo, dunque, le tappe fondamentali di questo ormai lungo cammino, che
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certamente resterà nella storia e nella memoria non solo del 'Monaco', ma di tutto il territorio
cui l'Istituto appartiene, quello della provincia di Cosenza e della Calabria.
(2004-2006) Avvio attività
Il "Monaco" è stato indubbiamente la prima scuola secondaria della nostra regione ad introdurre
la robotica nella propria didattica, iniziando già nel 2004-2005 le prime esperienze con la
cosiddetta 'robotica educativa'.Una pratica pedagogica, questa, con la quale non solo si
raccoglieva l'invito formulato dalla rete ENIS (European Network Innovative Schools), cui il
'Monaco' appartiene fin dal 2003, ma con cui addirittura si anticipavano le linee guida del
MIUR (Direttiva n°93 del Dicembre 2009) che indicavano tale innovativa metodologia
didattica come prioritaria in tema di ampliamento dell' Offerta Formativa, poiché offre agli
insegnanti nuovi strumenti che permettono una didattica attiva, in cui l’apprendimento è
stimolato e motivato.
Dal 2003 il Monaco ha assunto quindi, nel proprio territorio, un ruolo di riferimento nell'ambito
della robotica, sia in quella cosiddetta 'educativa' che nella robotica basata sull'uso sinergico di
tecnologie varie e spesso, come vedremo, con soluzioni tecnologicamente avanzate.
Una recente conferma del lavoro svolto dal nostro Istituto nel territorio è data dai brillanti
riconoscimenti ottenuti dall' IC Zumbini di Cosenza, sia nella fase nazionale della Robocup Jr
Under 14, che nelle finali mondiali tenutesi nel recente mese di Luglio a Hefei, Cina. Alunni e
docenti della Zumbini hanno saputo, infatti, mettere proficuamente a frutto le attività di
formazione e il continuo supporto tecnico che i docenti del 'Monaco' hanno loro fornito con
continuità e fattivo spirito di collaborazione.
EUROV (2006-2009)
EUROV (EUropeanROVer, 2006-2009), un Comenius multilaterale, è stato svolto in
partenariato tra sei scuole di Italia, Francia, Germania, Portogallo, Polonia, Spagna. Finalità di
EUROV è stata la progettazione e realizzazione di una rete di 'rover', controllabili sia in locale
che in remoto via web.
Una stretta integrazione, quindi, tra tecnologie robotiche (elettronica, meccanica, informatica)
e della comunicazione.
EUROV ha voluto creare una rete di sei rover, uno per ogni istituto partecipante, costituente un
sistema di esplorazione tra queste scuole e dando, quindi, una possibilità di collegamento e
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contatto permanente tra studenti europei di diversa nazionalità.
Gli allievi che hanno lavorato per circa due anni sulle varie fasi del progetto, in una continua
collaborazione e sinergia con altri studenti europei, hanno così seguito un percorso che è
sicuramente da considerare un valido esempio di progettualità concreta.
A conferma della bontà dell’idea progettuale, EUROV ha ottenuto l’E-Quality Label come
miglior Comenius nell’annualità 2009 sia in Francia che in Germania che in Italia
Miteu show (2009-2011)
MITEU (Music Innovation Technology European Show, 2009-2011) è un altro Comenius
multilaterale completamente ideato e coordinato dall'Istituto 'Monaco'.
Ha avuto come obiettivo la progettazione e realizzazione di uno show musicale-multimediale
eseguito da una 'band transnazionale' formata da docenti e studenti di Italia, Francia, Germania,
Grecia, Romania, Lettonia, Rep. Cecha. Tutto l'impianto musicale, scenografico, multimediale,
le tecnologie di scena, compreso l'uso di vari robot per l'arricchimento delle stesse, è stato
interamente definito e realizzato dai partecipanti.
Largo uso è stato fatto delle TIC non solo per lo scambio di dati e informazioni di progetto,
ma soprattutto per l'apprendimento e l'arrangiamento a distanza dei brani musicali.
Alla fine delle attività, sono stati realizzati, sempre con l'uso di competenze e software
comunemente trattati nei programmi scolastici:
o un sito web
o un CD contenente tutti i brani musicali
o un DVD con il completo racconto di tutte attività, in particolare dei live show.
Questi prodotti sono rimasti una testimonianza indelebile di un’esperienza che ha arricchito la
crescita professionale ma soprattutto umana dei protagonisti del progetto.
EURLAB (2014- 2017)
'EURLAB' (European Robotic Laboratory) è un ERASMUS+ KA2, recentemente approvato
e finanziato dalla Comunità Europea. Il progetto, di durata triennale (2014-2017), è stato
presentato in partenariato con il Liceo 'Louis Armand' di Parigi e con l'Istituto Tecnico Heinz-
Nixdorf di Dusseldorf. Un ulteriore consolidamento della collaborazione tra questi tre Istituti
che, da quasi un decennio, produce risultati lusinghieri, come i sopra descritti EUROV e
MITEU SHOW.
Nello spirito degli Erasmus Plus, recente misura dell'EU finalizzata a promuovere la
collaborazione e la mobilità tra studenti e docenti, EURLAB sintetizza le sue finalità
nell'acronimo CCC: Connect-Collaborate-Create.
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Il progetto, infatti, vuole mettere in connessione il più alto numero possibile di studenti delle
tre scuole, con l'obiettivo di sperimentare, attraverso una concreta collaborazione, metodologie
didattiche innovative, prendendo come ambito concreto quello della robotica e delle cosiddette
'fablab', i nuovi ambienti multidisciplinari di fabbricazione.
'Flippedclassroom', 'learning by doing', sono le metodologie didattiche che si vogliono
utilizzare nel processo di progettazione e realizzazione di dispositivi concreti, in questo caso
appartenenti al mondo della robotica. Tali metodologie didattiche mettono realmente l'allievo
al centro dell'attività formativa, impegnato in prima persona a pensare e realizzare esperienze
di progettualità concreta.
Insomma... una nuova grande opportunità per il 'Monaco'!
Rete internazionale Robocup JR (2011- 2015)
La prima partecipazione dell'Istituto 'Monaco' alla rete Robocup Junior si è svolta nell'anno
scolastico 2011-2012. L' Under 19 era il livello di età. La categoria di gara è stata, quell'anno e
nei successivi, la cosiddetta 'Dance-Theater'. Probabilmente la più impegnativa. La
'sfida',infatti, di chi compete in tale modalità è quella di costruire delle strutture robotiche che,
in modo creativo, eseguano delle 'performance' in sincronia con degli umani.
Riva del Garda (Trento) la sede delle selezioni nazionali Robocup Junior nel 2012. Itimonaco1
il nome della prima squadra del Monaco.
Un grosso lavoro di preparazione unito ad una lettura attenta dei regolamenti e alla grande
creatività dei componenti la squadra, ha fatto sì che si arrivasse a Riva del Garda con una
bellissima esibizione dal titolo 'No more walls', 'mai più muri'. Tutta la movimentazione di
scena si basava su un sofisticato sistema di sincronizzazione wireless tra i vari dispositivi
robotici. Anche le musiche, le immagini, i video sono stati completamente realizzati dai ragazzi
della squadra.
Risultato? PRIMO POSTO! Si! Incredibile! Successo pieno al primo tentativo!
Nell'edizione dell'anno successivo, tenutasi a Pescara, la nuova squadra, Itimonaco3,
consolidava la reputazione del nostro Istituto conquistando un brillante secondo posto.
Nell'edizione del 2014 a Pontedera-Pisa, Itimonaco5 preparava, conquistando nuovamente il
primo posto, le premesse per un’affermazione di livello internazionale.
Le finali mondiali di Joao Pessoa - Brasile, Luglio 2014, mostravano le stesse difficoltà di due
anni prima. Diversa, questa volta, l'esperienza maturata dai ragazzi e dai docenti del 'Monaco':
maggiore cura per la scenografia, i costumi, l'estetica di tutta l'esibizione. Senza diminuirne,
anzi aumentandola, la complessità tecnica che, a parere apertamente dichiarato da parte dei
giudici, è stata di fatto "INARRIVABILE" per le altre squadre. E le altre squadre
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provenivano da Stati Uniti, Giappone, Germania, Hong Kong ecc. 'Ilgirasoli felici' il titolo della
nostra prova: quattro girasoli robotizzati ed uno 'umano', uno alla volta irrigati da un
'giardiniere' robotico, assumevano la posizione eretta. Dopodiché i cinque girasoli, insieme ad
un intero campo fiorito proiettato in un video alle spalle dell'area di scena, seguivano in perfetta
sincronia tra loro il movimento 'alba-mezzogiorno-tramonto' di un sole, anch'esso robotico, che
autonomamente si muoveva ergendosi sulla scena .Complessa la movimentazione di tutti i
protagonisti in scena, e complessa la sincronizzazione tra loro, ottenuta dopo mesi di tentativi
e ricerca di soluzioni affidabili, utilizzando con una grande originalità tecnologie ormai di uso
comune (Arduino, Bluetooth, sensori vari)
Le competenze, la passione, la creatività di studenti e docenti, le capacità organizzative della
Dirigenza e di tutto il personale del 'Monaco' avevano dimostrato a tutti quello che per molti è
noto da anni: che per chi ha passione, disponibilità all' impegno, voglia di investire il proprio
tempo per migliorarsi in esperienze costruttive, l'ITIS 'A. Monaco' è la scuola delle opportunità.
Un epilogo "Presidenziale"!
Non si era ancora esaurito il piacere di assaporare la vittoria di Joao Pessoa, che un'altra
soddisfazione il nostro lavoro ancora ci regalava, come se la nostra gioia e la consapevolezza
di ciò che avevamo fatto si dovesse prolungare e confermare nel migliore dei modi!
E quale migliore epilogo, infatti, poteva essere più desiderabile che avere l'onore di essere
invitati dalla Rai, su segnalazione del Ministero della Pubblica Istruzione, ad aprire con la
nostra performance l'anno scolastico 2014-2015 dai giardini del Quirinale, presentati da
Fabrizio Frizzi, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Non è facile dire, senza cadere nella retorica, quale grande gratificazione sia stata per la
squadra, accompagnata e preparata dal prof. Remo Scavello e completata dal suo Dirigente,
Prof. Ennio Guzzo, ricevere la stretta di mano dallo stesso Presidente Napolitano, dopo averci
citato nel suo discorso di apertura dell'anno scolastico come un esempio da seguire in quanto
scuola di eccellenza.
Il futuro?
Varie le direzioni che l'ITI 'Monaco', intende perseguire nel futuro:
- continuare a proporsi come punto di riferimento per la robotica nella nostra Regione e nel
Meridione. Proprio in questi giorni, infatti, si stanno varando una serie di iniziative per formare
una rete 'meridionale' della Robocup Jr, che coinvolga tutte le scuole meridionali interessate
alla robotica. Di tale rete, ovviamente, all'ITI 'Monaco' spetterà il ruolo di capofila.
- allargare il numero di classi dell'Istituto che vedranno l'introduzione della robotica nella
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didattica curriculare. E' stato infatti approvato dal Collegio dei Docenti l'introduzione della
robotica in TUTTE le classi prime e seconde dell'Istituto. E questo, rappresenterà una valida
risposta a tutti quegli allievi che si sono iscritti nel nostro Istituto cercando innovazione
didattica e nuove opportunità.
- continuare la partecipazione alle competizioni della Robocup, sicuri in futuri ulteriori
successi.
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Mission e Vision dell’istituto
Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale
e progettuale dell'istituto. Esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed
organizzativa che la scuola adotta nell'ambito dell'autonomia, coerentemente con gli obiettivi
generali ed educativi degli orientamenti e dei programmi ministeriali. Richiama tutte le
componenti (dirigente, docenti, studenti, non docenti, genitori) a porre in atto le condizioni
idonee affinché la scuola sia luogo di condivisione responsabile dei progetti educativi, didattici
ed organizzativi.
Nel proporre il Piano dell’offerta formativa l’Istituto “A. MONACO”, facendo propri i principi
fondamentali del Dettato Costituzionale (con particolare attenzione all’art.3 della Costituzione)
e dello Statuto delle studentesse e dello studente (art.2 DPR n.249/98 e successive modifiche
del DPR 235/07), e considerando che la Scuola è chiamata a collocarsi al centro del processo
educativo, formativo ed informativo, propone, attraverso la sua Offerta Formativa, la seguente
MISSION:
1. Formazione di giovani capaci di inserirsi sia in percorsi accademici che nel
mercato del lavoro, oggi in continua evoluzione, con alte competenze scientifico-
tecnologiche, comunicative-relazionali al fine di rispondere alle nuove esigenze di una
frequente riqualificazione professionale.
2. Innovazione tecnologica e didattica laboratoriale per facilitare il processo di
insegnamento/ apprendimento attraverso la sperimentazione e il saper fare.
3. Inclusione intesa in senso ampio, come rispetto delle necessità o esigenze di tutti,
progettando ed organizzando gli ambienti di apprendimento e le attività, in modo da
permettere a ciascuno di partecipare alla vita di classe ed all’apprendimento, nella
maniera più attiva, autonoma ed utile possibile (per sè e per gli altri).
Lo sviluppo armonico della personalità del discente si ottiene costruendo un ambiente inclusivo
e collaborativo, in cui si persegue:
• La Formazione e la crescita in una visione globale dell’individuo che parte dalla
conoscenza di sé e delle potenzialità personali per raggiungere la piena formazione.
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La scuola promuove con tale obiettivo l’educazione alla cittadinanza, alla democrazia, alla
legalità, al rispetto delle regole attraverso strategie educative volte a potenziare la motivazione
ad apprendere, la scoperta e il pensiero critico.
La didattica digitale, con particolare riguardo all'utilizzo critico e consapevole dei social
network e dei media, le iniziative di volontariato, l’esercizio delle pratiche sportive sono tra gli
strumenti adottati dall’Istituto per favorire lo sviluppo della personalità dello studente.
• Il benessere individuale, inteso come attenzione ai bisogni specifici del singolo come tale e
come appartenente ad un gruppo.
• La promozione del merito con attività di approfondimento e certificazioni europee
ECDL (European Computer Driving Licence), CISCO Network Academy, partecipazione a
concorsi locali, provinciali, regionali e nazionali nell’ambito delle discipline di indirizzo e della
robotica educativa.
•La valorizzazione delle diversità attraverso l’integrazione degli studenti diversamente abili
con la predisposizione di adeguate strategie metodologiche e didattiche e l’utilizzo di strumenti
compensativi e di misure dispensative.
• L’accoglienza intesa a garantire a tutti i cittadini, italiani e non, l’acquisizione di una reale
esperienza di apprendimento e di inclusione sociale.
•La prevenzione dell’abbandono e della dispersione scolastica perseguita nella
consapevolezza che la scuola è un’opportunità di crescita, un diritto per ciascuno, un dovere
verso di sé e la società; si adottano attività specifiche come corsi di recupero, oltre a iniziative
individualizzate come lo sportello di ascolto.
•L’orientamento, inteso come processo formativo intrecciato con i percorsi didattici che guidi
ad una conoscenza di sé protesa verso una scelta consapevole del proprio futuro.
Inoltre, per formare giovani capaci di entrare nel mondo del lavoro con alte competenze per
la formazione dei quadri intermedi (Tecnici specializzati) e per l’accesso all’università con
un bagaglio culturale e scientifico- tecnologico di forte spessore, si potenziano le competenze
scientifico-tecnologiche e comunicative-relazionali.
Considerata l’alta obsolescenza dei saperi, l’innovazione gioca un ruolo fondamentale per
una formazione ampia e versatile che risponde alle nuove esigenze di una società in continuo
cambiamento che richiede figure professionali flessibili ai cambiamenti di ruolo e di
responsabilità, capaci di progettare e realizzare iniziative imprenditoriali innovative in armonia
con la vocazione economico-produttiva del territorio, con conoscenze e competenze nel campo
dell’informatica, dell’elettronica e della meccanica, senza trascurare però l’importanza delle
relazioni umane e della comunicazione. Tutto ciò è garantito dalla formazione continua del
personale che eroga un servizio di istruzione di elevata qualità,
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capace di inserire elementi innovativi sia di carattere scientifico-tecnologico, sia umanistico, al
fine di rendere sempre più omogenee e interdisciplinari le competenze nel percorso degli allievi.
La nostra VISION è:
• promuovere e valorizzare metodologie didattiche innovative e sperimentali.
L’istituto si pone l’obiettivo a lungo termine di estendere a tutte le discipline un contesto di
apprendimento rinnovato, già in uso nelle discipline di indirizzo, in cui gli studenti acquisiscono
il “sapere” attraverso il “saper fare”, imparando a lavorare in modo collaborativo, motivandosi
reciprocamente e valorizzando le particolarità individuali, sviluppando gradualmente
autonomia di lavoro e responsabilità nelle scelte.
• caratterizzare l’esperienza scolastica per l’apertura europea e multiculturale,
valorizzando le occasioni di incontri interculturali attraverso scambi, stage all’estero,
alternanza scuola-lavoro in realtà produttive diverse da quelle del territorio regionale.
• promuovere un sistema formativo aperto verso l’esterno, fondato sul rispetto della persona
e sulla valorizzazione dei rapporti interpersonali e inter-istituzionali, in cui le collaborazioni tra
gli enti locali, le istituzioni, le autonomie, le aziende, il mondo del lavoro, consolidino la
formazione di ogni alunno.
• fare dell’Istituto un Polo di Innovazione e Formazione che sia un riferimento per il
territorio;
• fare dell’Istituto un Centro di Aggregazione Culturale e Relazionale per i giovani, le
famiglie ed il territorio
• essere un punto di riferimento per l’inserimento nell’ambito lavorativo locale e
nazionale anche attraverso l’ITS, di cui l’istituto è l’ente promotore, scuola di eccellenza ad
alta specializzazione tecnologica.
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PROGETTAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA
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IL CURRICOLO
Al termine del primo biennio si completa l’obbligo scolastico. L’adempimento dell’obbligo
d’istruzione deve consentire l’acquisizione dei saperi e delle competenze previsti dai curricoli
relativi ai primi due anni degli istituti di istruzione secondaria superiore.
Le competenze sono articolate in:
• competenze degli assi culturali
• competenze-chiave di cittadinanza per l’apprendimento permanente, in coerenza con
gli obiettivi della Strategia di Lisbona.
Lo studente pertanto dovrà dimostrare di sapere:
Asse dei linguaggi
- Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.
- Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.
- Produrre testi di vario tipo riguardo ai differenti scopi comunicativi.
- Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi.
- Utilizzare e produrre testi multimediali
- Utilizzare gli strumenti informatici per trattare testi e dati e fare ricorso alla rete come
strumento di ricerca e di comunicazione.
Asse matematico
- Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo algebrico, rappresentandole anche sotto
forma grafica.
- Confrontare e analizzare figure geometriche, eventualmente individuando variabili e
relazioni e sapendone dimostrare le proprietà.
- Individuare strategie e modelli rappresentativi appropriati per la risoluzione di problemi.
- Analizzare dati, figure e rappresentazioni grafiche, interpretarli sviluppando deduzioni e
ragionamenti, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico.
- Enunciare, giustificare teoricamente, integrare e collegare i concetti acquisiti nell’ambito
dei diversi modelli, utilizzando in modo preciso e rigoroso il linguaggio matematico.
Asse scientifico-tecnologico
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- Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità. Analizzare
qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a
partire dall’esperienza.
- Riconoscere le potenzialità e i limiti delle tecno-scienze di base nel contesto culturale e
sociale in cui vengono applicate.
Asse storico-sociale
- Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto
fra aree geografiche e culturali.
- Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della
collettività e dell’ambiente.
- Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel
tessuto produttivo del proprio territorio.
- Riconoscere nei testi e nei documenti gli elementi caratterizzanti il contesto storico-
culturale di riferimento.
Nell’ambito invece delle competenze-chiave di cittadinanza, lo studente dovrà dimostrare di
saper:
Apprendere: organizzando le proprie conoscenze, individuando, scegliendo ed
utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione.
- Progettare: elaborando e attuando progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie
attività di studio e di lavoro, definendo strategie di azione e verificando i risultati
raggiunti.
- Comunicare: comprendendo messaggi di disuguale genere e complessità, trasmessi
utilizzando linguaggi diversi rappresentando eventi, fenomeni, principi, concetti,
norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando
linguaggi diversi e diverse conoscenze.
- Collaborare e partecipare: interagendo in gruppo, comprendendo i diversi punti di
vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità,
contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività
collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
- Agire in modo autonomo e responsabile sapendosi inserire in modo attivo e
consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni
riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le
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responsabilità.
- Risolvere problemi: affrontando situazioni problematiche costruendo e verificando
ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati,
proponendo soluzioni con l’utilizzo, secondo il tipo di problema, di contenuti delle
diverse discipline.
- Individuare collegamenti e relazioni: rappresentando ed elaborando argomentazioni
coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche
appartenenti a diversi ambiti disciplinari e lontani nello spazio e nel tempo,
cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed
incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
-
Il Secondo Biennio e il Quinto anno (TRIENNIO)
Nel secondo biennio i risultati di apprendimento sono focalizzati sullo sviluppo delle
conoscenze e delle abilità tecnico-professionali di indirizzo. Viene pertanto approfondita la
dimensione politecnica delle discipline, adottando metodologie condivise e linguaggi specifici;
il laboratorio rimane lo spazio elettivo di promozione di questo sapere unitario.
Il quinto anno fornisce allo studente, attraverso l'affinamento della preparazione culturale,
tecnica e professionale, strumenti idonei ad affrontare le scelte del proprio futuro di lavoro o di
studio.
Elementi caratterizzanti il secondo e terzo periodo di studi sono:
- l'attività di alternanza scuola-lavoro, stage e tirocini;
- il CLIL e lo sviluppo del plurilinguismo.
Il primo si configura come una metodologia didattica alternativa basata su un progetto
educativo di "saper fare" e sullo sviluppo di organici collegamenti tra scuola, mondo del lavoro
e delle professioni. In questo modo i diversi ambiti diventano permeabili e si attua uno scambio
reciproco di esperienze che concorrono alla formazione della persona (legge 52/2003 e decreto
legislativo 77/2005).
Il secondo elemento, ovvero il CLIL, è previsto dalle norme inserite nei Regolamenti di riordino
(DPR 89/2010) in cui è fatto obbligo, nel quinto anno, d’ insegnare una disciplina non
linguistica in lingua straniera secondo la metodologia CLIL. Per gli istituti tecnici la disciplina
non linguistica deve essere compresa nell'area di indirizzo del quinto anno e deve essere
insegnata obbligatoriamente in lingua inglese (per un monte ore non superiore al 50% di quelle
dedicate alla disciplina).
26
Primo biennio (Comune a tutti gli indirizzi)
PRIMO BIENNIO
Classi 1^ 2^
Discipline 1° biennio
Lingua e letteratura italiana 4 4
Storia,cittadinanza e costituzione 2 2
Lingua inglese 3 3
Matematica 4 4
Diritto ed economia 2 2
Scienze integrate(scienze della terra e biologia) 2 2
Scienze integrate(fisica)
di cui di laboratorio
3 3
1 1
Scienze integrate(chimica)
di cui di laboratorio
3 3
1 1
Tecnologia e tecniche di rappresentazione grafica
di cui di laboratorio
3 3
1 1
Tecnologie informatiche
di cui di laboratorio
3 ----------
2 ----------
Scienze e tecnologie applicate --------- 3
Geografia ---------- 1
Scienze motorie e sportive 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1
Totale 32 33
Il primo biennio degli istituti tecnici è propedeutico agli insegnamenti delle discipline degli
indirizzi di specializzazione. Si evidenziano quindi, in questo biennio, alcune materie
caratterizzanti:
TECNOLOGIE INFORMATICHE: insegnamento rivolto alla conoscenza della struttura del
computer e del sistema operativo, all'utilizzo dei programmi di elaborazione testi, calcolo e
presentazione multimediale, all'acquisizione dei concetti fondamentali della programmazione.
Gli argomenti studiati in questa disciplina preparano alcuni moduli della certificazione
ECDL
Per questo insegnamento il collegio ha deliberato che una delle tre ore venga dedicata alla
robotica.
SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE: questa disciplina prevede lo studio e la
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conoscenza di tecnologie tipiche dei vari indirizzi svolgendo anche una funzione di
orientamento nella scelta della specializzazione per il secondo biennio e quinto anno.
Sulla base dell’autonomia scolastica, il collegio dei docenti ha deliberato che per le seconde
classi due delle tre ore di tale disciplina siano dedicate alla robotica, elemento caratterizzante
dell’istituto nonché trasversale a tutti gli indirizzi.
Indirizzo: "Elettronica ed Elettrotecnica"
ELETTRONICA – ELETTROTECNICA
Discipline III IV V
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Storia, cittadinanza e costituzione 2 2 2
Lingua inglese 3 3 3
Matematica 3 3 3
Complementi di Matematica 1 1 ----
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici 5 5 6
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione 1 1 1
Articolazione Elettrotecnica
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici 5 5 6
Elettrotecnica ed Elettronica 7 6 6
Sistemi automatici 4 5 5
Articolazione Elettronica
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici 5 5 6
Elettrotecnica ed Elettronica 7 6 6
Sistemi automatici 4 5 5
Articolazione Automazione
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici 5 5 6
Elettrotecnica ed Elettronica 7 5 5
Sistemi automatici 4 6 6
Totale ore settimanali 32 32 32
Totale ore di laboratorio 8 9 10
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Il Diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica:
■ Ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei
sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione
e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione,
conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione;
■ Nei contesti produttivi d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo
di sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione;
■ E’ in grado di programmare controllori e microprocessori;
■ Opera nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici
complessi;
■ È in grado di sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti,
apparecchi e apparati elettronici;
■ Conosce le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato;
■ Integra conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire
nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è
in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese,
relativamente alle tipologie di produzione;
■ È in grado di esprimere le proprie competenze, nell’ambito delle normative vigenti, nel
mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, nonché di intervenire nel
miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle aziende;
In particolare:
• Nell’articolazione ELETTRONICA è approfondita la progettazione, la realizzazione e
gestione di sistemi e circuiti elettronici;
• Nell’articolazione ELETTROTECNICA è approfondita la progettazione, la realizzazione
e gestione d’ impianti elettrici civili e industriali.
• Nell’articolazione AUTOMAZIONE è approfondita la progettazione, la realizzazione e la
gestione di sistemi di controllo.
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LE COMPETENZE RIFERITE ALLE ARTICOLAZIONI SONO DIFFERENTEMENTE SVILUPPATE E
OPPORTUNAMENTE INTEGRATE IN COERENZA CON LA PECULIARITÀ DEL PERCORSO DI
RIFERIMENTO.
Sbocchi lavorativi:
Perito elettrotecnico
libera professione
assistenza tecnica ad installatori
installatore di impianti automatizzati
enti pubblici nel settore della sicurezza
imprese industriali con mansione di progettazione
manutentori di impianti
insegnamento negli Istituti Tecnici Industriali come insegnante tecnico-pratico
• accesso a tutte le Facoltà Universitarie.
Perito elettronico
inserimento in aziende del settore dell'elettronica
inserimento in aziende del settore delle telecomunicazioni
libera professione.
inserimento nel campo delle trasmissioni e ricezione dati a breve e a grandi distanze;
nel settore dell'installazione e dell'assistenza tecnica delle apparecchiature
informatiche;
nel settore dei servizi;accesso a tutte le Facoltà Universitarie
Perito in automazione
in tutti i settori che prevedono interventi di automatizzazione, movimentazione
controllata, robotica, domotica, monitoraggio remoto, teleassistenza, risparmio
energetico
• accesso a tutte le Facoltà Universitarie
libera professione.
progettazione, realizzazione e collaudo di impianti industriali automatizzati
progettazione, realizzazione e collaudo di impianti di produzione di energia
utilizzando fonti rinnovabili alternative in funzione del risparmio energetico.
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Indirizzo: "Informatica e Telecomunicazioni
“INFORMATICA ETELECOMUNICAZIONI” ARTICOLAZIONE “INFORM ATICA”
classi 3^ 4^ 5^
Discipline 2^biennio 5°anno
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Storia 2 2 2
Lingua inglese 3 3 3
Matematica 3 3 3
Complementi di Matematica 1 1 --------
Sistemi e reti di cui di laboratorio
4 4 4
2 2 2
Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni
di cui di
laboratorio
3 3 4
2 2 2
Gestione progetto e organizzazione d’impresa
di cui di laboratorio
------ ------ 3
----- ------ 2
Informatica
laboratorio
di cui di 6 6 6
2 3 4
Telecomunicazioni
laboratorio
di cui di 3 3 ----
2 2 -----
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1
TOTALE 32 32 32
31
“INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI” ARTICOLAZIONE “TELECOMUNICAZIONI”
classi 3^ 4^ 5^
Discipline 2^biennio 5°anno
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Storia 2 2 2
Lingua inglese 3 3 3
Matematica 3 3 3
Complementi di Matematica 1 1 --------
Sistemi e reti di cui di laboratorio 4 4 4
2 2 2
Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni
di cui di laboratorio
3 3 4
1 2 2
Gestione progetto e organizzazione d’impresa
di cui di laboratorio
------ ------ 3
----- ------ 2
Informatica
di cui di laboratorio
3 3 -----
2 2 ------
Telecomunicazioni
di cui di laboratorio
6 6 6
3 3 4
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1
TOTALE 32 32 32
Il Diplomato in Informatica e Telecomunicazioni:
■ ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione
dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di
comunicazione;
■ ha competenze e conoscenze che si rivolgono all’analisi, progettazione, installazione e
gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi
multimediali e apparati di trasmissione dei segnali;
■ ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che, sempre a
seconda della declinazione che le singole scuole vorranno approfondire, possono
rivolgersi al software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati
“incorporati”;
■ esprime le proprie competenze nella gestione di progetti, operando nel quadro di
normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni
e la protezione delle informazioni (“privacy”);
■ è in grado di esprimere le proprie competenze, nell’ambito delle normative vigenti, ai
fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di intervenire nel
32
miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle
imprese;
■ esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività di produzione dei
sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma
scritta che orale;
■ nell’analisi e realizzazione delle soluzioni ha un approccio razionale, concettuale e
analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, che esercita in contesti di lavoro
caratterizzati prevalentemente da una gestione in team;
■ possiede un’elevata conoscenza dell’inglese tecnico specifico del settore per interloquire in
un ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione; utilizza e redige
manuali d’uso.
In particolare:
nell’articolazione “INFORMATICA” viene approfondita l’analisi, la comparazione e la
progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni
informatiche;
Nell’articolazione “TELECOMUNICAZIONI” è approfondita l’analisi, la comparazione, la
progettazione, installazione e gestione di dispositivi e strumenti elettronici e sistemi di
telecomunicazione, lo sviluppo di applicazioni informatiche per reti locali e servizi a distanza.
LE COMPETENZE RIFERITE ALLE ARTICOLAZIONI SONO DIFFERENTEMENTE
SVILUPPATE E OPPORTUNAMENTE INTEGRATE IN COERENZA CON LA
PECULIARITÀ DEL PERCORSO DI RIFERIMENTO
Sbocchi professionali:
Perito informatico:
■ progettare e gestire sistemi per l’elaborazione, la trasmissione e l’acquisizione delle
informazioni.
■ nei settori industriali e dei servizi, ovunque vi sia esigenza di sviluppo del software,
acquisizione ed elaborazione dati, creazione di banche dati e sistemi gestionali.
■ programmatore e sistemista informatico
■ libera professione
■ accesso a tutte le Facoltà Universitarie
■ insegnamento negli Istituti Tecnici Industriali come insegnante tecnico-pratico
Perito in Telecomunicazioni:
■ libera professione
■ accesso a tutte le Facoltà Universitarie
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■ insegnamento negli Istituti Tecnici Industriali come insegnante tecnico-pratico
■ trovare impiego in aziende che operano nell’ambito delle tecnologie elettroniche e
delle telecomunicazioni
■ trovare impiego in aziende di Telefonia mobile.
Indirizzo: "Meccanica, Meccatronica ed Energia"
Il Diplomato in Meccanica, Meccatronica ed Energia:
■ ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti
e lavorazioni; inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle
industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti
economici;
■ nelle attività produttive d’interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione,
costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti e nella realizzazione dei processi
produttivi;
■ opera nella manutenzione preventiva e ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici
ed elettromeccanici complessi;
■ è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali;
■ nel campo dei trasporti, può approfondire e specializzare le sue competenze in ordine
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alla costruzione e manutenzione, ordinaria e straordinaria, dei mezzi terrestri, navali e
aerei;
■ integra le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi
informatici dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e
organizzazione;
■ interviene nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi,
rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico
e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei
prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi;
■ relativamente alle tipologie di produzione, interviene nei processi di conversione,
gestione ed utilizzo dell’energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo
energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente;
■ è in grado di operare autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della
sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale;
■ è in grado di pianificare la produzione e la certificazione dei sistemi progettati,
descrivendo e documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo
istruzioni tecniche e manuali d’uso;
Sbocchi lavorativi
■ Nell’ industria, con mansioni di progettazione, amministrazione, manutenzione degli
impianti, produzione, acquisti e vendite
■ Uffici tecnici delle pubbliche amministrazioni
■ Insegnamento negli istituti tecnici industriali come insegnante tecnico-pratico
■ Libera professione dopo esperienza maturata nel settore
■ Accesso a tutte le facoltà universitarie
■ Infortunistica stradale
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Corso serale
I corsi che si svolgono presso l’Istituto Tecnico Industriale “A. Monaco” di Cosenza sono
rivolti in generale agli adulti, lavoratori, casalinghe, disoccupati ed anche ai giovani studenti
che hanno un curriculum di studi non regolare o una esperienza non positiva con la scuola.
I corsi si collocano all’interno di un sistema formativo che non ha una struttura rigida, come
quella precedente all’autonomia scolastica, ma ha una struttura più decentrata e flessibile; i
corsi rispondono ai bisogni di chi intende rientrare nel sistema scolastico, bisogni che non
troverebbero una adeguata risposta in corsi serali con modelli e metodologie identici a quelli
previsti per gli studenti dei corsi diurni.
La stessa Unione Europea ha emanato direttive che tendono a focalizzare l’attenzione sulla
necessità di organizzare forme di intervento per il recupero delle carenze nella formazione di
base, la riconversione professionale e l’educazione permanente; i corsi serali hanno inoltre lo
scopo di stimolare la ripresa degli studi e di favorire l’inserimento nel mondo del lavoro.
I corsi serali, quindi, sono pensati e strutturati espressamente per valorizzare l'esperienza e il
vissuto degli studenti adulti attraverso un percorso flessibile che ha lo scopo di:
• qualificare giovani ed adulti privi di professionalità aggiornata per i quali la licenza media
non costituisce più una garanzia dall'emarginazione culturale e/o lavorativa;
• consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti nel mondo del lavoro che
vogliono ripensare o devono ricomporre la propria identità professionale.
Gli studi si concludono con il conseguimento del Diploma di Perito Tecnico Industriale che
si ottiene sostenendo un normale esame di stato.
Oggi il Diploma Tecnico è più che mai necessario, sia per l’inserimento nel mondo del
lavoro, che per riconvertirsi professionalmente e stare al passo con le nuove tecnologie.
L’Istituto Tecnico Industriale "A. Monaco" organizza i seguenti corsi scolastici:
■ Corsi triennali per il conseguimento dei diplomi dell'indirizzo Meccanica, Meccatronica
ed Energia
Il Perito Meccanico/Meccatronico:
Ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro
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trattamenti e lavorazioni;
Ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie
manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi;
Ha competenze nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei
prodotti e nella realizzazione dei processi produttivi;
• Opera nella manutenzione e nell’esercizio di sistemi meccanici ed
elettromeccanici complessi, è in grado di dimensionare, installare e gestire
semplici impianti industriali;
• Interviene nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell'energia e del
loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle
normative sulla tutela dell’ambiente.
■ Corsi triennali per il conseguimento dei diplomi dell'indirizzo Elettronica ed
Elettrotecnica
Il Perito Elettrico/Elettronico:
Ha competenze nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e
lavorazioni; sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie
manifatturiere, agrarie dei trasporti e dei servizi; nella progettazione,
costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti e nella realizzazione dei
processi produttivi;
• Opera nella manutenzione e nell’esercizio di sistemi meccanici ed
elettromeccanici complessi, è in grado di dimensionare installare e gestire
semplici impianti industriali;
• Interviene nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell’energia e del
loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle
normative sulla tutela dell'ambiente.
■ Corsi triennali per il conseguimento dei diplomi dell'indirizzo Informatica e
Telecomunicazioni
Il Perito Informatico/Telecomunicazione:
• Ha competenze nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione,
dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie web, delle reti e degli
apparati di comunicazione;
Ha conoscenze di analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi
informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e
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apparati di trasmissione dei segnali;
• Ha competenze nella gestione di progetti concernenti la sicurezza e la
protezione delle informazioni (“privacy").
Il perito meccanico potrà:
• Progettare elementi e gruppi meccanici;
• Programmare e controllare lo stato di avanzamento della produzione analizzandone e
valutandone i costi;
• Fabbricare e montare componenti meccanici elaborandone i cicli di lavorazione;
• Dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali;
• Controllare e collaudare materiali semilavorati, prodotti finiti ed impianti;
• Utilizzare impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e produzione.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE (indirizzo Meccanica-Meccatronica ed Energia)
DISCIPLINE ANNO
3° 4° 5°
Religione/attività alternative 1 1 1
Italiano 3 3 3
Storia 2 2 2
Lingua straniera 2 2 2
Matematica 3 3 3
Sistemi e automazione 3 3 2
Meccanica macchine ed energia 3 3 3
Tecnologie meccaniche di processo e prodotto 3 4 4
Disegno, progettazione ed organizzazione industriale 3 3 3
Sistemi ed automazione industriale 4 4 4
Il perito elettronico potrà:
• Analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari;
• Analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, di generazione,
elaborazione e trasmissione di suoni, immagini e dati;
• Partecipare al collaudo e alla gestione di sistemi di vario tipo (di controllo, di
comunicazione, di elaborazione delle informazioni) anche complessi, sovrintendendo
alla manutenzione degli stessi;
• Progettare, realizzare e collaudare sistemi semplici, ma completi, di automazione e di
telecomunicazioni, valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica
presente sul mercato;
• Descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei sistemi
progettati e scriverne il manuale d’uso;
• Comprendere manuali d’uso, documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni.
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QUADRO ORARIO SETTIMANALE (indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica)
DISCIPLINE ANNO
3° 4° 5°
Religione/attività alternative 1 1 1
Italiano 4 4 4
Storia 2 2 2
Lingua straniera 2 2 2
Matematica 3 3 3
Elettronica ed Elettrotecnica 4 5 5
Sistemi automatici 4 4 3
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici e elettronici 4 4 4
Il perito informatico potrà:
• Collaborare all'analisi di sistemi di vario genere ed alla progettazione di programmi
applicativi;
• Collaborare, per quanto riguarda lo sviluppo del software, alla progettazione di sistemi
industriali e di telecomunicazioni;
• Sviluppare piccoli pacchetti software nell'ambito di applicazioni di vario genere quali:
sistemi di automazione e di acquisizione dati, banche dati, calcolo tecnico-scientifico,
sistemi gestionali, ecc.
• Progettare e dimensionare sistemi di elaborazione dati in rete locale, con scelta e
dimensionamento di interfacce verso apparati esterni;
• Pianificare lo sviluppo delle risorse informatiche in piccole realtà produttive;
• Curare l'esercizio di sistema di elaborazione dati;
• Assistere gli utenti dei sistemi di elaborazione dati fornendo loro CONSULENZA e
FORMAZIONE sia su software che su hardware.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE (indirizzo Informatica e Telecomunicazioni)
DISCIPLINE ANNO
3° 4° 5°
Religione/attività alternative 1 1 1
Italiano 3 3 3
Storia 2 2 2
Lingua straniera 2 2 2
Matematica 3 3 3
Informatica 5 6 4
Gestione Progetto - - 2
Telecomunicazioni 2 2 -
Tpsit 2 2 3
Sistemi e reti 3 3 3
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CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
L’orario settimanale va dal Lunedì al Venerdì dalle 17:00 alle 22:00.
CREDITI FORMATIVI FORMALI E NON FORMALI
I crediti costituiscono il riconoscimento di competenze già possedute dagli studenti ed
acquisite in seguito a:
1) Studi compiuti e certificati da titoli conseguiti in istituti statali o legalmente riconosciuti
(crediti formali);
2) Esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali coerenti con l’indirizzo di studi
(crediti non formali).
Il loro riconoscimento è automatico nel primo caso, mentre nel secondo occorre una
valutazione caso per caso sulla base di specifici accertamenti. I crediti nei casi in cui
comportino una promozione anticipata in una o più discipline, determinano anche l’esonero
dalla frequenza delle materie per le quali sono stati riconosciuti. Essi, pertanto, consentono
accessi differenziati al percorso scolastico e possono essere accompagnati da un sistema
complementare di debiti.
Il Consiglio di Classe è l’organo collegiale che delibera il riconoscimento dei crediti e dei
debiti.
40
Progetto educativo e didattico
Le componenti fondamentali attorno alle quali si sviluppa il processo educativo sono le
seguenti:
■ Lo sviluppo della personalità (dimensione psicologica)
■ Il rapporto con gli altri (dimensione sociologica)
■ Il confronto con la realtà esterna (dimensione storico-umanistico-giuridica)
■ Il confronto con la realtà del settore (dimensione tecnico-scientifico-economica)
L’attività didattica è strutturata tenendo presenti la capacità, i tempi di concentrazione e di
attenzione degli studenti, alternando la lezione frontale con altre metodologie
d’ insegnamento quali le didattiche interattive, cooperative e collaborative .La didattica
laboratoriale è stata assunta come modalità privilegiata e distintiva del nostro Istituto, non solo
negli ambiti tecnico-scientifici, ma più in generale nel processo di insegnamento-
apprendimento. Oltre ai quelli tecnico-scientifici, l'Istituto dispone del laboratorio linguistico,
multimediale e musicale. Inoltre i laboratori sono stati attrezzati con la LIM (Lavagna
Interattiva Multimediale) .Accogliendo le indicazioni del Ministero relative al riordino degli
Istituti Tecnici, l’Istituto è impegnato nel promuovere una didattica per competenze. Le
competenze infatti contraddistinguono lo studente in quanto persona, ne mobilitano le
potenzialità di fronte ai compiti e alle opportunità della vita scolastica, sociale e poi
professionale. Nel contesto propriamente scolastico risulta perciò essenziale la messa a punto
di competenze durature e flessibili che prendono avvio e, gradualmente, si consolidino intorno
a quattro assi culturali, a fronte di saperi che hanno una loro specificità e un loro repertorio
informativo disciplinare. La progettazione curriculare, alla luce di quanto emerso nei vari
ambiti di lavoro, si realizza evidenziando obiettivi, contenuti, metodi, modalità di misurazione
e valutazione, prima in modo verticale (all'interno dei dipartimenti disciplinari) e poi in modo
orizzontale, sulle esigenze della singola classe (la programmazione individuale del docente
della disciplina).Il Consiglio di Classe si occupa della programmazione annuale per la singola
classe attraverso un documento in cui formalizza le scelte didattiche e le modalità di intervento
comuni al fine di :
■ rendere note le linee generali lungo le quali intende operare;
■ coordinare gli obiettivi, le metodologie, i contenuti, le modalità di verifica nelle
41
diverse materie, nella consapevolezza che tutte le discipline devono collaborare
alla formazione della persona;
■ uniformare le modalità di approccio organizzativo e di intervento sulla classe, sia
sul piano educativo, sia sul piano didattico.
Di seguito vengono riportati gli obiettivi trasversali educativi e cognitivi su cui operano i
Consigli di classe.
Obiettivi educativi
Per raggiungere le finalità sopra descritte ogni consiglio di classe promuoverà nel corso dei
cinque anni i seguenti obiettivi formativo-educativi:
RISPETTO
• Rispettare le strutture e l’ambiente in cui si opera e si vive
Rispettare le norme disciplinari d’Istituto
Assumere comportamenti corretti in relazione al linguaggio e agli atteggiamenti
Ascoltare con attenzione gli altri
Accettare le opinioni altrui
Rispettare e cogliere il valore di culture diverse
Saper esprimere in modo adeguato un dissenso critico
Diventare cittadini consapevoli
IMPEGNO
Predisporre, portare e avere cura del materiale scolastico
Svolgere in modo serio e regolare le consegne scolastiche
Rispettare scadenze e impegno concordati
• Aderire alle attività e ai progetti della scuola (stage, approfondimenti, gruppi di
studio)
PARTECIPAZIONE
Intervenire in modo preciso e pertinente
Intervenire in modo attivo e propositivo
Partecipare ai momenti di democrazia scolastica
Partecipare al dialogo formativo
Dare il proprio contributo alla vita scolastica in generale
COLLABORAZIONE
Collaborare con i compagni
Collaborare con gli insegnanti e il personale della scuola
• Condividere conoscenze e abilità
Lavorare in gruppo
• Manifestare solidarietà verso coloro che si trovano in difficoltà
AUTONOMIA
Assumere atteggiamenti positivi di fronte alle nuove proposte
• Diventare autonomi e aperti nell’acquisizione del sapere (metodo di studio)
• Diventare autonomi nel saper fare (metodo di lavoro; organizzazione; …)
Sapersi auto valutare in relazione al raggiungimento degli obiettivi prefissati
Obiettivi cognitivi
Di seguito vengono elencati gli obiettivi cognitivi e professionalizzanti individuati per il
42
primo biennio e per il triennio (secondo biennio e quinto anno)
Primo Biennio
■ Saper individuare, conoscere ed esprimere i contenuti principali delle singole
discipline.
■ Saper comprendere il linguaggio specifico delle singole discipline e farlo proprio.
■ Distinguere all’interno dei testi il nucleo centrale dalle informazioni secondarie.
■ Saper esprimere in modo ordinato e corretto il proprio pensiero.
■ Saper comunicare in modo efficace.
■ Essere in grado di comprendere e di analizzare le situazioni/argomenti.
■ Saper individuare le relazioni.
■ Individuare le basi del metodo sperimentale e i processi che portano alla
formulazione di una teoria scientifica.
■ Utilizzare modelli matematici e fisici per risolvere problemi di diversa natura.
■ Sviluppare la capacità operativa dimostrando un ruolo attivo in laboratorio.
Secondo Biennio e Quinto anno
■ Sviluppare la capacità di decisione e di scelta.
■ Sviluppare il senso di responsabilità nei confronti del proprio operato.
■ Maturare la capacità di partecipazione attiva alla vita sociale.
■ Sviluppare una coscienza democratica anche in rapporto alle diversità individuali ed
etniche.
■ Stabilire un rapporto cosciente con la natura e l’ambiente.
■ Potenziare le capacità di comunicazione, logico-analitiche e di pensiero critico.
■ Acquisire la capacità di trasferire e utilizzare le conoscenze acquisite ad ambiti,
situazioni, problemi concreti diversi.
■ Acquisire l’attitudine ad affrontare i problemi in termini sistemici.
■ Acquisire un’organica preparazione scientifica nell'ambito tecnologico.
■ Acquisire capacità valutative delle strutture produttive, con particolare
riferimento alle realtà aziendali.
■ Potenziare l’orientamento nelle scelte future, acquisendo informazioni sul mondo
del lavoro e della formazione post-secondaria
■ Saper utilizzare le tecnologie multimediali.
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Valutazione
Valutazione periodica degli apprendimenti.
La valutazione, strettamente correlata alla programmazione, consente all’insegnante di
acquisire gli elementi utili ad impostare, nel modo più adeguato ed efficace possibile, la sua
azione educativa, verificando il raggiungimento degli obiettivi prefissati ed attivando di volta
in volta i necessari correttivi.
Valutazione Iniziale: analisi prerequisiti
Il percorso
Valutazione In itinere: formativa
Valutazione Finale: sommativa
La valutazione iniziale terrà conto dei seguenti criteri:
analisi dei prerequisiti.
• attenzione alle situazioni personali (bisogni, interessi, background socio-culturale
provenienza, disabilità, ecc)
Individuazione degli obiettivi didattici minimi richiesti
La valutazione formativa terrà conto dei seguenti criteri:
• dell’impegno profuso nel seguire le lezioni
della frequenza ai corsi o lezioni di recupero in itinere
• dell’apprendimento: raggiungimento degli obiettivi cognitivi e metacognitivi, con
particolare attenzione al processo e non solo al prodotto
del miglioramento rispetto alla situazione di partenza
• delle conoscenze e competenze maturate nell’area disciplinare di
riferimento
dei risultati conseguiti nelle diverse tipologie di prove
dello stile di lavoro, se autonomo o guidato
44
La valutazione sommativa terrà conto dei seguenti criteri:
Partecipazione scolastica e impegno
Comportamento in classe e rapporto con compagni e docenti
Metodo di studio
Evoluzione del rendimento nel corso dell'anno, costatando, a partire dalla
situazione iniziale, se lo studente risulta, nel complesso delle materie, in progresso,
stazionario o in regresso;
Progressi ottenuti nel percorso formativo effettuato anche rispetto alle iniziative di
sostegno e recupero;
• Livello di conseguimento degli obiettivi minimi e trasversali stabiliti nella
programmazione d'inizio anno, considerando il senso di responsabilità dimostrato
verso le attività didattiche
• Conoscenza dei contenuti, le abilità linguistico–espressive, logico–matematico,
scientifico-tecnologiche e professionali-pratiche
• Produzione dei lavori svolti
L’autovalutazione
L’alunno
• Perviene gradualmente alla coscienza di sé
• Ricostruisce i propri processi culturali e cognitivi, i propri stili di apprendimento
• Valuta la validità dei mezzi scelti per il raggiungimento degli obiettivi
Secondo quanto deciso nei dipartimenti, i singoli docenti programmano le attività
didattiche secondo parametri omogenei, somministrano prove comuni di verifica per
classi parallele, da valutare in conformità ai parametri oggettivi condivisi e adottano
modalità e forme di verifica adeguate e funzionali all’accertamento degli obiettivi e dei
risultati di apprendimento (griglie) Definire in modo concorde uno standard qualitativo di
base, in funzione dei diversi momenti del percorso di apprendimento e gli strumenti per
individuarne il possesso, rende misurabili, certificabili e, quindi spendibili, conoscenze e
competenze acquisite.
Nell’ottica della misurazione, trovano ragion d’essere le prove oggettive (test a
risposta chiusa o multipla, quesiti a risposta breve, questionari, ecc.), che affiancano quelle
tradizionali. I test oggettivi, che vanno usati in tutte le discipline, devono essere attendibili e
validi, prevedere con esattezza le abilità e i contenuti che devono essere misurati. La verifica,
nell’ambito di ogni disciplina, si basa su criteri di accertamento che consentono di
individuare, da parte del docente e dello studente, lo stato di avanzamento del processo
culturale previsto dalla programmazione.
45
Scrutinio intermedio
Per quanto attiene gli scrutini intermedi, la formulazione della valutazione dei risultati
raggiunti in ciascuna disciplina sarà mediante un voto unico come nello scrutinio finale. Il
voto dovrà comunque essere espressione di sintesi valutativa e pertanto dovrà fondarsi su una
pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie
metodologico-didattiche adottate dai rispettivi dipartimenti. Ai fini della congruità del
numero di verifiche, si suggerisce che vengano effettuate, almeno tre verifiche per trimestre.
Per gli studenti che presentano insufficienze in una o più discipline, il consiglio di classe
predispone interventi di recupero delle carenze rilevate
Certificazione competenze biennio
La certificazione delle competenze acquisite dagli studenti nell’assolvimento dell’obbligo di
istruzione è uno strumento utile per sostenere e orientare gli studenti nel loro percorso di
apprendimento sino al conseguimento di un titolo di studio. In virtù del D.M. n.9 del
27/1/2010, i Consigli delle seconde classi, al termine delle operazioni di scrutinio finale,
compilano per ogni studente una scheda, su un modello ministeriale, che sarà conservata agli
atti dell’istituzione scolastica, attestante i livelli di competenza raggiunti nei vari ambiti
disciplinari. Nel caso in cui il livello base non sia stato raggiunto, va indicata nella scheda la
dicitura “livello di base non raggiunto”. La motivazione sarà riportata nel verbale del
Consiglio di classe, nel quale saranno indicate le proposte per sostenere lo studente nel
successivo percorso di apprendimento
46
voto
Indicatori di
conoscenze
Indicatori
di abilità
Indicatori di competenze
quin
dic
esim
i
Livello di certificazione delle
competenze di base(DM 9 del
27 gennaio 2010)
EQ
F
1/
2
Possiede conoscenze nulle
relativamente agli argomenti
disciplinari
Disattende le consegne Non sa orientarsi nell’analisi di
problemi semplici
1/2
Non ha raggiunto il livello
base delle competenze
3 Possiede scarse conoscenze
relativamente a
nozioni,concetti,regole
fondamentali della disciplina.
Risponde alle consegne con
assoluta incongruenza di
linguaggio e di
argomentazione
Non sa orientarsi nell’analisi di
problemi semplici
4
4 Possiede conoscenze carenti e
frammentarie relativamente a
nozioni, concetti, regole
fondamentali della disciplina.
Evidenzia imprecisioni e
carenze anche gravi
nell ‘elaborazione delle
consegne che svolge con
linguaggio disordinato e
scorretto
Si orienta a fatica nell’analisi di
problemi .
6
5 Possiede conoscenze superficiali e
non complete relativamente a
nozioni, concetti, regole
fondamentali della disciplina
Sviluppa le consegne in modo
sommario o incompleto.
Utilizza un linguaggio confuso
e non appropriato
Sa analizzare problemi semplici in
un numero limitato di contesti
8
6 Conosce nozioni, concetti, regole
fondamentali della disciplina
Comprende le consegne e
risponde in modo semplice ma
appropriato Utilizza il
linguaggio proprio della
disciplina
Sa analizzare problemi semplici e
orientarsi nelle scelte e
nell’applicazione delle strategie
risolutive
10 Livello Base:
Lo studente svolge semplici
compiti in situazioni note,
mostrando di possedere
conoscenze ed abilità
essenziali e di saper applicare
regole e procedure
fondamentali-
B
a
s
i
l
a
r
e
7 Conosce nozioni, concetti, regole e
li colloca correttamente nei diversi
ambiti disciplinari
Comprende e contestualizza le
consegne e le sviluppa
attraverso percorsi di
rielaborazione
complessivamente coerenti.
Sa impostare problemi di media
complessità e formulare in modo
appropriato le relative ipotesi di
risoluzione .
12
Livello Intermedio:
Lo studente svolge compiti e
risolve problemi complessiin
situazioni note,compie scelte
consapevoli mostrando di
sapere utilizzare le conoscenze
e le abilità acquisite
A
d
e
g
u
a
t
o
8 E’ in possesso di una conoscenza
completa e approfondita di tutte le
nozioni ,i concetti e le regole della
disciplina.
Comprende e sviluppa le
consegne rispondendo in
modo appropriato e sicuro
,operando collegamenti.
Sa impostare in modo appropriato
problemi, operando scelte coerenti
ed efficaci
13
Livello Avanzato:
Lo studente svolge compiti e
problemi complessi in
situazioni anche poco note,
mostrando padronanza
nell’uso delle conoscenze e
delle abilità. Sa proporre e
sostenere le proprie opinioni e
assumere autonomamente
decisioni consapevoli.
E
c
c
e
l
l
e
n
t
e
9 E’ in possesso di una
conoscenza completa e
approfondita e precisa di tutte
le nozioni ,i concetti e le regole
della disciplina.
Comprende e sviluppa le
consegne con rigore logico
,operando collegamenti
con appropriata scelta di
argomentazioni
Sa impostare in modo
appropriato problemi anche
complessi ,operando scelte
coerenti ed efficaci.
14
10 Mostra piena padronanza degli
ambiti disciplinari
E’ in grado di sviluppare
analisi autonome a partire
dalle consegne e di esporre
i risultati con pertinenza ed
efficacia. Effettua
collegamenti e confronti
tra i diversi ambiti di
studio
Sa impostare percorsi di studio
autonomi e analizzarli in modo
completo e approfondito.
Sa risolvere problemi
complessi mostrando capacità
di orientarsi con sicurezza. Sa
sostenere criticamente le
proprie tesi.
15
47
Criteri generali per gli scrutini
Il Collegio dei docenti, al fine di assicurare omogeneità di comportamento nelle decisioni di competenza
dei singoli Consigli di classe, ha deliberato i seguenti criteri generali, che guideranno gli scrutini finali
per l'anno in corso:
a) in sede di scrutinio, per tutti gli alunni, parallelamente al profitto, in senso strettamente tecnico, e
agli obiettivi di contenuto e formativi conseguiti, sono valutati con adeguata attenzione le capacità,
le attitudini, nonché gli altri elementi utili ad evidenziare la personalità dell'allievo, quali il
comportamento, inteso come interesse e partecipazione al dialogo educativo, la frequenza, la
volontà e la costanza nella applicazione.
b) il voto di profitto per ciascun alunno, deve scaturire dal maggior numero possibile di classificazioni.
c) la proposta di voto tiene conto anche delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio
nonché dell’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di
recupero precedentemente effettuati.
d) è tenuto nel debito conto, rispetto agli obiettivi, il miglioramento progressivo realizzato dall'allievo
durante l'anno scolastico attraverso buona volontà e costanza di impegno.
e) il Consiglio di classe delibera l’ammissione alla classe successiva degli studenti che presentano un
quadro di sufficienze o più; delibera l’ammissione alla classe successiva anche di quegli studenti
che ritiene possano recuperare con autonoma organizzazione di studio qualche lieve ritardo in
qualche disciplina;
f) per gli studenti che presentino insufficienze in una o più discipline, di norma non più di tre
discipline il Consiglio di classe valuta se l’alunno è in grado di raggiungere gli obiettivi formativi
e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico, attraverso la
frequenza di corsi di recupero estivi o studio individuale. In tale caso sospende il giudizio per
riprenderlo entro la fine dell’anno scolastico di riferimento;
g) il Consiglio di classe delibera la non ammissione alla classe successiva alla presenza di insufficienze
tali da non consentire, a suo giudizio, il raggiungimento degli obiettivi formativi e di contenuto delle
discipline interessate sia con interventi di recupero che con autonoma organizzazione di studio;
h) ) il Consiglio delle classi quinte delibera l’ammissione all’Esame di Stato, secondo l’Art. 6,
D.P.R. 122/09, per gli studenti che hanno conseguito la sufficienza in tutte le discipline e nel
comportamento,
i) il Consiglio di classe delibera la non ammissione alla classe successiva in presenza di
un’insufficienza nella valutazione del comportamento.
48
Deroghe
Ai sensi dell’art.14, comma 7 del DPR 22/06/09 n.122, per la validazione giuridica
dell’anno scolastico, è necessaria la frequenza di almeno i ¾ dell’orario annuale. Si può
derogare rispetto a tale limite in presenza di assenze documentate e continuate, se
queste, a giudizio del Consiglio di classe, non pregiudichino la possibilità di procedere alla
valutazione e non abbiano impedito il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici
previsti, anche in forza dell’impegno a recuperare dimostrato dall’allievo.
I seguenti criteri generali, deliberati dal Collegio dei Docenti, legittimano la deroga al limite
minimo di presenza, per assicurare omogeneità, equità e trasparenza:
1. assenze per ricovero ospedaliero o in casa di cura, documentato con certificato di ricovero e
di dimissione e successivo periodo di convalescenza, prescritto all’atto della dimissione e
convalidato da un medico del S.S.N;
2. assenze continuative di 5 giorni o più giorni motivate da patologie che impediscano la
frequenza scolastica, certificate da un medico del S.S.N;
3. assenze ricorrenti per grave malattia documentata con certificato di un medico del S.S.N
attestante la gravità della patologia;
4. visite specialistiche ospedaliere e day hospital (anche riferite ad un giorno);
5. allontanamenti temporanei disposti dall’autorità giudiziaria, assenze di più giorni per
testimonianza o altri;
6. procedimenti giudiziari;
7. gravi patologie e lutti certificati dei componenti del nucleo familiare entro il II grado sino ad
un massimo di 5 giorni;
8. esclusività di assistenza per familiari invalidi in situazione di gravità (Legge 104/92 art.3c.3);
9. rientro nel paese d’origine per motivi legali;
10. uscite anticipate per attività sportiva debitamente richieste e certificate dall’Associazione
Sportiva di appartenenza, per società riconosciute dal CONI;
11. esami o lezioni presso il Conservatorio Musicale Statale;
12. adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il
sabato come giorno di riposo.
49
Sarà compito del consiglio di classe verificare, nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti e
delle indicazioni della presente nota, se il singolo allievo abbia superato il limite massimo consentito
di assenze e se, pur rientrando nelle deroghe previste dal collegio dei docenti, tali assenze impediscano,
comunque, di procedere alla fase valutativa, considerata la non sufficiente permanenza del rapporto
educativo.
Per i frequentanti il corso serale oltre alle precedenti deroghe saranno tenuti in considerazione
impegni lavorativi opportunamente documentati;
trasferimenti di sede per motivi di lavoro e familiari;
periodi di ricerca di lavoro e conseguente disoccupazione,
posticipazione delle iscrizioni al 15 Novembre (circolare n.4 del 21 marzo 2017)*
con uno scorporo di ore di assenza non superiore al 35% del monte ore annuo.
Riguardo l’ultimo punto, il collegio dei docenti, considerato che nel Patto Formativo Individuale
Personalizzato vengono riconosciuti crediti e deroghe attuativi di scorporo ore di assenza, ritiene
che con il posticipo delle iscrizioni al 15 Novembre, non vengano pregiudicate nè la validità
dell’anno scolastico nè la possibilità di procedere alla valutazione disciplinare.
* ”Attesa la specificità dell’utenza, è possibile-in casi eccezionali-accogliere-nei limiti dell’organico assegnato- le
richieste di iscrizione ai suddetti percorsi di istruzione pervenute oltre il termine; a tal fine ,il collegio dei docenti definisce i
criteri generali e le fattispecie che legittimano la deroga”.
50
Comportamento
La valutazione del comportamento è espressa collegialmente dal Consiglio di
classe ai sensi della normativa vigente (DM 5/09) e concorre alla valutazione complessiva
dello studente. Se tale valutazione è inferiore a 6/10, in sede di scrutinio finale, comporta la
non ammissione automatica al successivo anno di corso o all’Esame di Stato.
L’attribuzione di un voto inferiore a 6/10 “presuppone che il Consiglio di classe abbia
accertato che lo studente nel corso dell’anno, sia destinatario di almeno una delle sanzioni
disciplinari” previste dal DPR n. 249/98 che comportino, anche alla luce del Regolamento
interno, “l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica per periodi superiori a
quindici giorni” e la mancanza di “apprezzabili e concreti cambiamenti” nel periodo
successivo alla sanzione.
Tabella di valutazione del comportamento VOTO INDICATORI
10 (devono essere
Comportamento responsabile e propositivo nei confronti di tutte le componenti scolastiche.
Partecipazione attiva, costruttiva e critica alle attività didattiche curriculari ed extracurriculari.
Senso di responsabilità e spirito di collaborazione. Ritardi e uscite anticipate complessivamente inferiori a 5 per trimestre
presenti almeno 5
parametri) Attiva partecipazione al dialogo educativo.
Frequenza assidua (assenze inferiori a 10 per trimestre).
Nessuna nota disciplinare.
9 (devono essere
presenti almeno5
parametri)
Comportamento corretto ed equilibrato nei confronti di tutte le componenti scolastiche .
Partecipazione attiva e responsabile alle attività didattiche curriculari ed extracurriculari.
Capacità di autocontrollo.
Buona partecipazione al dialogo educativo. Ritardi e uscite anticipate complessivamente inferiori a 7 per trimestre
Frequenza regolare (assenze inferiori a 12 per trimestre).
Nessuna nota disciplinare.
8 (devono essere
presenti almeno3
parametri)
Comportamento, nel complesso, corretto nei confronti di tutte le componenti scolastiche .
Attenzione efrequenza non sempre continue ,anche in presenza di un atteggiamento diligente.
Ritardi e uscite anticipate complessivamente inferiori a 10 per trimestre
Frequenza: assenze inferiori a 15 per trimestre
Nessuna nota disciplinare.
7 (deve essere
presente almeno
un parametro)
Comportamento non del tutto corretto nei confronti di tutte le componenti scolastiche
Partecipazione non sempreproduttiva.
Ritardi e uscite anticipate fino ad un max di 15 a trimestre
Frequenza: (assenze superiori a 15 per trimestre)
Note disciplinari da 1 a 3
6 (deve essere
presente almeno
un parametro)
Comportamento non adeguato al regolamento d’istituto.
Partecipazione incostante.
Ritardi e uscite anticipate superiori a 15 per trimestre
Frequenza :assenze superiori a 15 per trimestre
Note disciplinari superiori a 3.
Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni.
5 (deve essere
presente almeno
Comportamento gravemente irrispettoso nei confronti di tutte le componenti scolastiche.
Partecipazione disinteressata. Negligente.
Assenze molto numerose e/o ritardi o uscite molto frequenti e/o non giustificate.
un parametro) Allontanamento dalle lezioni superiore a 15 giorni
51
Credito scolastico e formativo
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Per tutte le fasce di livello e per tutte le classi del triennio l’attribuzione del punteggio più alto,
compreso nella banda di oscillazione corrispondente alla media dei voti di tutte le discipline,
tranne per gli alunni con giudizio sospeso, avverrà in presenza di almeno due dei seguenti
parametri:
Frequenza: sarà attribuito il punteggio aggiuntivo a quanti avranno frequentato
regolarmente le lezioni senza superare i 30 giorni di assenza nell’arco dell’anno
scolastico.
Partecipazione propositiva ad attività integrative interne ed esterne con almeno 20
presenze registrate (credito formativo)
Media dei voti: la parte decimale della media dovrà essere superiore a 0,5
Per gli alunni che hanno conseguito una valutazione superiore a “buono”
(otto/10) in religione o attività alternative, la parte decimale della media dovrà
essere superiore o uguale a 0,5.
Sarà attribuito il punteggio minimo:
• nel caso in cui allo scrutinio finale di giugno lo studente sia promosso
per voto consiglio;
• nel caso in cui lo studente sia ammesso alla classe successiva a seguito di
“sospensione del giudizio”.
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Esami di idoneità ed esami integrativi
Gli studenti provenienti da un'altra Scuola Secondaria Superiore, che intendono frequentare il
nostro istituto sono tenuti per legge a sostenere esami integrativi o di idoneità sui programmi
non presenti nel piano di studi della scuola frequentata. Gli esami di idoneità si sostengono per
accedere ad una classe successiva a quella per cui si possiede il titolo di ammissione; riguardano
i programmi integrali delle classi precedenti quella a cui il candidato aspira. Gli esami
integrativi, invece, permettono ad uno studente già iscritto ad una scuola secondaria di II grado
il passaggio a scuole di diverso ordine, tipo o indirizzo. Essi riguardano le materie, non
comprese nel corso di studio di provenienza relative a tutti gli anni già frequentati. Sia gli esami
integrativi che quelli di idoneità sono superati se il candidato consegue la sufficienza in tutte le
discipline oggetto d’esame
L’esame di stato
Per preparare adeguatamente gli studenti all’esame, i docenti programmano fin dall’inizio
dell’anno prove e simulazioni per le prova scritte. Inoltre avranno cura di preparare gli studenti
al colloquio orale, abituandoli al discorso pluridisciplinare.
Entro il 15 maggio il consiglio di classe elabora un documento sull’azione didattica ed
educativa realizzata nell’ultimo anno di corso. Tale documento, elaborato dai docenti del
consiglio di classe, certifica tutto quello che è stato fatto nel corso dell’anno:
• I contenuti disciplinari e pluridisciplinari
• Le attività curriculari ed extracurriculari
• Le attività di scuola-lavoro, stage e tirocinio
• Gli spazi, i mezzi, le attrezzature, i laboratori, i materiali didattici, i testi utilizzati
• I tempi dei singoli moduli, delle discipline, delle attività
• I criteri e gli strumenti della misurazione e della valutazione.
• Ogni altro elemento significativo del lavoro svolto e della preparazione degli allievi
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PROGETTO BOOK IN PROGRESS (Proff. Currò-Celestino)
L’ITI MONACO partecipa al progetto Book in Progress, un‘ interessante iniziativa
che vuole valorizzare la professionalità dei docenti, migliorare l'apprendimento degli
studenti e al contempo combattere il caro-libri. Sono infatti gli stessi docenti,
appartenenti alla rete nazionale con capofila l'ITIS Majorana di Brindisi, che diventano
i veri e propri autori dei libri di testo messi a disposizione da Book in Progress. Testi
scolastici con contenuti corrispondenti ai programmi stabiliti nei Dipartimenti, in
ragione delle nuove indicazioni ministeriali. Libri di assoluto valore scientifico
afferenti a tutte le discipline, che con un costo di circa 100€ sono stati
consegnati alle famiglie degli alunni delle prime classi. Ai testi, sempre nell’ottica della
promozione del successo formativo, si affiancano videolezioni e assistenza online a
favore degli studenti. I libri "Book in progress" sono materiali didattici disponibili in
versione cartacea, pdf modificabile e in versione multimediale - formato iBook - per
iPad. Gli e-book sono “in progress”, poiché vengono perfezionati di anno in anno a
seguito delle osservazioni che docenti e studenti fanno pervenire ai coordinatori dei
Dipartimenti nazionali di materia.
Attività del Gruppo sportivo scolastico a.s.2019-20
Atletica leggera Prof.Caira V.
Pallacanestro Prof.Carbone P.
Calcio a 11 Prof.Gradilone A.
Calcio a 5 Prof.Russo A.
Badminton Prof.Bove L.
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Scuola in ospedale e istruzione domiciliare
L’istruzione a domicilio, può essere garantita principalmente con due modalità:
• attraverso la predisposizione di uno specifico progetto a domicilio, che può essere presentato
in qualunque momento dell’anno scolastico in corso, a cura del consiglio di classe dell’alunno
interessato. Tale progetto, una volta autorizzato e finanziato dall’USR di appartenenza,
consente alla scuola di inviare il personale docente disponibile a domicilio dello studente per
la prestazione di ore di insegnamento per le discipline fondamentali del curricolo, in orario
aggiuntivo e concordato con la famiglia.
• attraverso l’attivazione di un progetto a distanza, supportato e garantito dalle nuove tecnologie,
che hanno la potenzialità di migliorare il processo di insegnamento/apprendimento, proprio in
virtù del fatto che esse favoriscono lo sviluppo di una pedagogia partecipativa, personalizzata
e produttiva. L’utilizzo delle tecnologie ha il vantaggio di consentire allo studente, che non può
frequentare, di seguire e partecipare in diretta alle attività della classe e di interagire con i
docenti e con i compagni di classe, senza oneri aggiuntivi.
Questo a conferma dell’inclusività della nostra scuola sempre attenta ai Bisogni Educativi Speciali
degli studenti.
L’ITI “A.Monaco” partecipa a “ Scuola in Ospedale”.Il progetto , oltre a consentire la
continuità degli studi, garantisce alle ragazze ed ai ragazzi ricoverati, il diritto a conoscere e ad
apprendere in ospedale, nonostante la malattia. Scopo principale delle attività svolte con i
degenti in età scolare, che si trovano ricoverati in ospedale, è quello di aiutarli a intraprendere
un percorso cognitivo, emotivo e didattico che consenta loro di mantenere i legami con il
proprio ambiente di vita scolastica. Inoltre, in molti casi, permette ai ragazzi e alle loro famiglie
di continuare a sperare, a credere ed a investire sul futuro.
La realizzazione del servizio di istruzione domiciliare, da non confondere con la Scuola in
Ospedale, presenta un iter piuttosto complesso tale da richiedere da parte della scuola
un’attenta pianificazione organizzativa ed amministrativa. La finalità perentoria dell’istruzione
a domicilio è la garanzia del diritto allo studio degli alunni, che a causa di una malattia o di
tempi più o meno lunghi di degenza a casa, sono impossibilitati alla frequenza scolastica..
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INCLUSIONE
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L’ Istituto, da sempre è impegnato nei settori d’avanguardia dell’apprendimento e crede con
forza che accogliere, sostenere lo svantaggio scolastico sia una grande sfida ed un’opportunità
per tutta la comunità scolastica, per crescere, mettersi in discussione, rileggersi e ri-orientarsi.
I docenti sono consapevoli che sperimentare le tecnologie multimediali, multimodali,
multisensoriali e l’esplorazione della “transcodificazione” a diversi livelli di astrazione in
relazione all’espressione dei diversi gradi di ritardo o di disturbo di apprendimento, insieme
alla cura della relazione docenti allievi e all’ascolto, non possono che migliorare l’efficacia
degli interventi della ricerca-azione, facilitare l’inclusione, garantire a tutti gli studenti pari
opportunità e successo formativo.
Più volte si è potuto constatare che alunni con svantaggio scolastico, (alunni disabili
«certificati» legge 104/92, allievi con disturbi evolutivi specifici di apprendimento DSA legge
n. 170/2010, difficoltà psicologiche, comportamentali e relazionali svantaggio socioculturale
per differenze linguistiche, etniche e culturali) opportunamente supportati, superano difficoltà
e aumentano l’autostima, raggiungendo obiettivi inimmaginabili.
L’ITIS Monaco è consapevole che l'inclusione alla luce della recente Direttiva del 27 Dicembre
e 6 Marzo, non può essere lasciata al caso, frutto d’improvvisazione legata all’emergenza, ma
deve scaturire da una “ritrovata” consapevolezza psicopedagogica del docente e da una sinergia
di interventi, un lavoro di rete ben coordinato, di compartecipazione di tutte le risorse che
appartengono alla scuola e al territorio. Per questo oltre alla fattiva collaborazione con l’AID,
l’istituto propone, come strumento di monitoraggio., un questionario on line, anonimo sulla
Inclusività al fine di migliorare, attraverso l’analisi delle risposte, la gestione, il grado di
inclusività ed il benessere scolastico. Un lavoro intenso di squadra, di risorse umane e
strumentali, di passione ci ha fatto entrare in gioco, passo dopo passo e passare dalla
sensibilizzazione, alla RETE sul territorio, facendo nascere un centro d’incontro e consulenza
sul territorio, un punto di riferimento per accogliere e indirizzare tutti coloro (allievi, genitori,
docenti) che vivono quotidianamente il disagio scolastico o che sono interessati a questa
problematica. Una scuola attenta ai BES, ha il dovere di “attrezzarsi”, essere pronta a cogliere
in tempo, differenze di modalità di apprendere e investire nella ricerca-azione, in ambienti di
apprendimento “nuovi” inclusivi, efficaci, a misura degli stili di apprendimento e dei punti di
forza e debolezza dei suoi allievi per “riorientarli” all’occorrenza in virtù delle attitudini
personali e non in base alle difficoltà! L’istituto, perciò, si è dotato di un protocollo di
accoglienza BES (vedi allegati) che è entrato a far parte del modello organizzativo denominato
"Sistema di Gestione per la Qualità" UNI EN ISO 9001:2008, presente sin dal 2003.
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La “speciale normalità”, chiama in campo: il Dirigente, il Vicario, vari docenti con formazione
mirata in didattica e psicopedagogia dei bisogni educativi speciali che hanno frequentato master
sui DSA e corsi di perfezionamento sui BES e maturato esperienza sulle nuove tecnologie e
disabilità, figure di responsabilità per l’inclusione (funzione strumentale sul disagio/Cic,
Referente DSA, Referente H, Funzione strumentale di accoglienza agli alunni e alle famiglie),
la comunità scolastica, le famiglie e il territorio; ognuno con specifiche funzioni, entra in gioco
per costruire significativi cambiamenti per la vita dei nostri allievi.
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
Risorse ITI
Flessibilità del tempo: La flessibilità dell’orario degli allievi e dei docenti per sfruttare al
meglio “il tempo scuola”; numero delle ore e distribuzione studiata in relazione al rilevamento
e all’inclusione dei casi BES per evitare prestazioni rigide e poco funzionali a favore del pieno
sviluppo delle potenzialità dello studente anche in orario extrascolastico: (Tutoring ed e-tutor
a distanza, piattaforma e-learning, "MonacOnline);
Spazi e ambienti della scuola garantiscono a tutti gli alunni la massima accessibilità sia interna
che esterna. Aule, laboratori multimediali e d’indirizzo, biblioteca, palestra sono attrezzati in
maniera ottimale e facilitante per l’apprendimento;
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Risorse extrascolastiche educative e formative: famiglia, realtà culturali,
economiche, sociali, sportive e associative presenti nel territorio sono raccordate con le attività
scolastiche per diventare degli efficacissimi mediatori, “nodi” della “rete” di relazioni di aiuto
formativo per tutti gli alunni e in particolare per quelli in difficoltà;
Interventi di assistenza e di aiuto personale sono richiesti riguardo alla condizione specifica
dell’alunno (richiesta alla Provincia e/o alla Regione di personale specifico su suggerimento
dell’ASL, assistenza specialistica per l’autonomia e la comunicazione a favore degli alunni con
handicap secondo legge Regionale 2785 “ Norme per il diritto allo studio” assistenti alla
comunicazione, educatori o ausiliari oppure collaboratori scolastici, all’interno delle funzioni
aggiuntive previste dal loro contratto collettivo di lavoro);”
Didattica di ricerca e attenta ai diversi stili cognitivi e di apprendimento degli alunni.
Occorre tenere presenti i diversi stili di apprendimento di tutti i nostri allievi e in particolar
modo adoperarsi nella scelta dei metodi correlati a questi, al fine di favorire il più largamente
possibile la “transcodificazione” dei saperi a vari livelli di difficoltà. Il modello cooperativo con
ruoli adeguati, il tutoring, la didattica per problemi reali diventa efficace nella stretta
collaborazione tra insegnanti curricolari che conoscono meglio un campo di sapere, la sua
epistemologia e docenti di sostegno, che conoscono meglio l’alunno, con le sue caratteristiche,
i suoi bisogni; la continua ricerca di punti di contatto tra obiettivi curricolari dei vari saperi
disciplinari e i livelli di performance degli allievi suffragata da strumenti innovativi non può
che tradurre una didattica inclusiva.
Sperimentazione della flessibilità e configurabilità delle soluzioni informatiche per molteplici
applicazioni e personalizzazioni;
Documentazione delle varie esperienze e delle buone prassi in modo da renderle facilmente
disponibili, consultabili ed eventualmente replicabili
Il bisogno di formazione specifico degli insegnanti è volto alla realizzazione di buone prassi
inclusive. L’aggiornamento continuo e permanente, non può che rendere sempre più speciale
la normalità, arricchendo la didattica e le relazioni educative.
Elementi innovativi del Piano Inclusivo
Ecco di seguito illustrata la scelta degli attrezzi di lavoro di prassi usate nelle nostre aule e
laboratori: ausili, software, hardware, strumenti, “facilitatori”, finalizzati a intervenire sul
disagio psicofisico, svantaggio, DSA, ma interessanti per tutti gli allievi.
Obiettivi trasversali correlati all’uso delle nuove tecnologie:
▪ Capacità di apprendere per “costruttivismo interazionista” e performance di tutorship,
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avvalendosi di una varietà di strumenti e risorse informatiche;
• Capacità di relazionarsi in attività di apprendimento guidato o problem solving
attraverso le nuove tecnologie
• Capacità di argomentare in modo reticolare e non lineare (nel gruppo classe-classi-
docenti Istituto-rete) in attività didattiche con insegnanti e allievi dello stesso e di
altri Istituti.
Obiettivi educative formativi:
▪ Potenziare i prerequisiti cognitivi di base: leggere, scrivere, ascoltare
▪ Potenziare la memoria, la concentrazione e la riflessione;
▪ Acquisizione del metodo sperimentale;
▪ Sviluppare la capacità di codificare in un linguaggio tecnico e scientifico;
▪ Educare ad un sapere unitario e multidisciplinare;
▪ Acquisizione di un metodo di studio efficace, che migliori il rendimento (che
economizzi il tempo e che eviti il nozionismo);
▪ Sapersi relazionare in modo adeguato con i coetanei e con gli adulti
nell’apprendimento cooperativo;
• Saper rispettare le regole all’interno del gruppo;
• Essere personalmente responsabili nel portare a termine gli impegni assunti;
Strategie
Le strategie metodologiche, per raggiungere gli obiettivi educativi e didattici, sono dai nostri
docenti, selezionate in relazione ai bisogni reali degli allievi e alle opportunità richieste dagli
argomenti di studio. L’innovazione tecnologica, diffusa nella didattica quotidiana, mirerà a
migliorare e a ottimizzare le modalità dell’apprendere.
Il passaggio da una didattica trasmissiva a una laboratoriale, interattiva per l’intera classe, dà
luogo ad un apprendimento condiviso, dove alunni e insegnanti insieme costruiscono il
processo che porta alla conoscenza, avvalendosi di linguaggi multimediali condividono,
manipolano contenuti anche a distanza e in tempo reale.
I mezzi e gli strumenti
Registri, Diari di bordo, Computer, scanner, scanner a penna, cuffie, microfono, webcam,
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schede operative organizzate su “quadernoni personalizzati”, e-book, progettati per avviare ad
un ordine metodologico, e mirate al potenziamento dei prerequisiti, dell’apprendimento
(attenzione, concentrazione, discriminazione, classificazione, organizzazione spazio-tempo,
comprensione e analisi del testo, di ortografia); libri di testo, libri digitali, testi alternativi,
schemi riassuntivi, immagini, disegni.
Metodologie:
Da preferire la lezione interattiva, partecipata, con attività di gruppo e “individualizzati” al
bisogno;
Metodo sperimentale per stimolare la curiosità, l’intuizione, la creatività e l’operatività, in modo
che la scoperta dei fenomeni diventi, non solo specifico apprendimento della disciplina, ma
sviluppo di abilità;
Ricerca della transcodificazione, degli obiettivi, performances filmabili, a volte non visibili, ma
preziose soprattutto con allievi diversamente abili che possono consentire delle microanalisi,
“ingrandimenti” sui singoli micro obiettivi;
Monitoraggio e valutazione
Il monitoraggio sull’andamento dell’Inclusione sarà garantito da un “gruppo di pilotaggio”
composto da alcuni docenti dell’Istituto esperti nel campo delle tecnologie, da rappresentanti
del CTS, dell’A.I.D. e dell’Unical.
Sarà cura del gruppo di pilotaggio raccogliere gli elementi di valutazione forniti dalle diverse
componenti (docenti, alunni, genitori, esperti, partecipanti alle azioni di formazione) ed
elaborare una sintesi valutativa sull'intero progetto.
Valutazione degli allievi BES (H-DSA-altri BES)
L’apprendimento, sarà valutato nelle sue diverse dimensioni: metacognitive, cognitive e
motivazionali.
Tra gli indicatori generali di valutazione: votazioni trimestrali, debiti formativi, progressi
rispetto alla situazione di partenza, analisi delle frequenze.
La valutazione dei percorsi personalizzati, (PDP/PEI) basate sui punti di forza e punti di
criticità, per tutte le categorie di BES, deve garantire, nei consigli di classe, scelte coerenti,
trasparenti, nei confronti degli allievi e assunzioni di responsabilità collegiali equilibrate, mirate
alla crescita dell’allievo come “persona”, non dettate dal buonismo/pietismo, nel concedere aiuti
non indispensabili o peggio nel pretendere risposte impossibili.
Valutazione degli effetti di ricaduta sul curricolo. La valutazione sarà effettuata attraverso
strumenti che mettano in luce non solo le competenze acquisite ma anche e soprattutto le
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potenzialità e i punti di forza dell’allievo, in modo da poter elaborare interventi didattici e
strategie d’apprendimento efficaci.
Le informazioni saranno raccolte attraverso appositi registri che andranno a tradurre oltre alle
conoscenze, competenze, abilità, l’osservazione diretta degli atteggiamenti affettivi e cognitivi
dello studente, test, questionari a risposta aperta e chiusa, schede di osservazione e check list.
Le verifiche correlate agli obiettivi specifici attivate dai software, hardware, strumenti
facilitatori saranno iniziali, intermedie e finali per accertare le competenze acquisite.
Tra gli indicatori generali di valutazione: votazioni trimestrali, debiti formativi, progressi
rispetto alla situazione di partenza, analisi delle frequenze.
Prove di verifiche oggettive correlate agli obiettivi specifici degli elementi innovativi e
osservazioni in itinere, per quanto riguarda:
• L’uso degli strumenti multimediali;
• Il livello di autonomia raggiunto nello studio;
• Il livello delle conoscenze e competenze acquisite nelle varie discipline;
Valutazione degli alunni in situazione di handicap
Legge del 5 febbraio 1992, n. 104
Gazzetta Ufficiale del 17 febbraio 1992, n. 39 S.O. n. 30
Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate
artt.12 e 13 della O.M. 90/2001.
Articolo 16 Valutazione del rendimento e prove d'esame. Art. 15 ( O.M.90/2001)
Diverse tipologie di “percorso scolastico” (ovvero di programmazione) può seguire un
allievo diversamente abile. Può avvalersi di una:
Programmazione uguale o equipollente a quella della classe (con obiettivi riconducibili a
quelli della classe).
Programmazione differenziata.
Programmazione uguale o equipollente a quella della classe. Il primo percorso è attuabile
con alunni con disabilità esclusivamente motoria o sensoriale (vista, udito) e in taluni casi di
disabilità cognitiva di grado lieve. Lo studente segue in tutte le materie il programma previsto
per la classe svolgendo le medesime prove di verifica (o equipollenti).E’quella che, seppur
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impropriamente, viene comunemente definita “programmazione per obiettivi minimi”.
Questo percorso prevede:
il raggiungimento degli obiettivi minimi comuni a tutta la classe.
I contenuti sono gli stessi dei compagni, anche se si punterà all’acquisizione delle conoscenze
e delle competenze fondamentali.
Per gli studenti che la seguono è possibile prevedere:
A) Un programma minimo, con la ricerca dei contenuti essenziali delle discipline.
B) Un programma equipollente, con la riduzione parziale e/o la sostituzione dei contenuti,
ma ricercando la medesima valenza formativa (art. 318 del D.L.vo 297/1994).
Le prove scritte di verifica sono le stesse della classe: possono tuttavia essere predisposte prove
equipollenti (art.16, legge 104 del 1992) che potranno adottare modalità diverse (es. prove di
V/F o a scelta multipla, anziché domande aperte), presentare un numero inferiore di esercizi o
prevedere un maggior tempo di esecuzione e sviluppare contenuti culturali e professionali
differenti.
Le interrogazioni saranno programmate. Potranno essere “frazionate” in più momenti o
circoscritte a pochi argomenti preventivamente concordati.
La valutazione è la stessa della classe, con una particolare attenzione alle specifiche difficoltà
certificate.
Gli alunni che seguono questa programmazione potranno sostenere gli esami e conseguire il
diploma, svolgendo anche prove equipollenti.
Le prove equipollenti, devono permettere l’accertamento di una preparazione globale
conforme a quella della classe e, nel caso di esame di Stato, il raggiungimento, da parte del
candidato, della soglia di competenza giudicata necessaria ai fini del rilascio del titolo di studio.
La prova equipollente deve quindi necessariamente essere elaborata tenendo presenti le
difficoltà dell’allievo (conseguenti al suo deficit) e le sue potenzialità, avendo allo stesso
modo ben chiari gli obiettivi che quella determinata prova si prefigge di verificare. La
predisposizione di tali prove richiede un lavoro di stretta collaborazione tra docente di sostegno
e docente disciplinare e, in generale, un lavoro di equipe dell’intero consiglio di classe.
E’ necessario sottolineare, perciò, che la sola presenza di una certificazione e quindi del docente
di sostegno, non pregiudica in alcun modo il percorso scolastico di un allievo né, tanto meno, il
conseguimento del diploma.
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Programmazione differenziata. Il secondo percorso è generalmente indicato per alunni con
disabilità cognitiva di grado medio o grave. Allo studente vengono proposti contenuti
disciplinari diversi da quelli della classe.
Questa programmazione prevede:
lo svolgimento di contenuti idonei e funzionali ai bisogni educativi e alle effettive potenzialità
dell’alunno. Particolare attenzione viene rivolta allo sviluppo delle abilità sociali e strumentali
di base finalizzate ad un possibile, successivo inserimento nel mondo del lavoro.
Le verifiche sono relative esclusivamente alle attività svolte.
La valutazione considera il percorso educativo compiuto dall’alunno e certifica le conoscenze
e le competenze acquisite. Il Consiglio di classe, valuta i risultati dell'apprendimento, con
l'attribuzione di voti relativi unicamente allo svolgimento del citato piano educativo
individualizzato e non ai programmi ministeriali per il perseguimento degli obiettivi del piano
educativo individualizzato. I predetti alunni possono, di conseguenza, essere ammessi alla
frequenza dell'anno successivo o dichiarati ripetenti anche per tre volte in forza del disposto di
cui all’art.316 del D.Lvo 16.4.1994, n.297. In calce alla pagella degli alunni medesimi, deve
essere apposta l’annotazione secondo la quale la votazione è riferita al P.E.I e non ai programmi
ministeriali ed è adottata ai sensi dell'art.14 dell’O.M.90/2001.
Gli alunni valutati in modo differenziato come sopra possono partecipare, al termine della
frequenza dell’ultimo anno di corso, possono partecipare all’esame di Stato (O.M.26/07)
svolgendo prove differenziate coerenti con il percorso svolto e finalizzate solo al rilascio di un
attestato di crediti formativi (art.17, comma 4, dell’O.M. n.29/2001). Tale attestazione può
costituire, in particolare quando il piano educativo personalizzato preveda esperienze di
orientamento, di tirocinio, di stage, di inserimento lavorativo, un credito formativo spendibile
nella frequenza di corsi di formazione professionale nell'ambito delle intese con le Regioni
e gli Enti locali.
All’inizio dell’anno scolastico, dopo un periodo di osservazione, il Consiglio di classe stabilisce
il percorso didattico più idoneo alle reali capacità ed esigenze dell’alunno in situazione di
handicap, in accordo con la famiglia.
La scelta del consiglio di classe in merito al percorso da far seguire ad uno studente,
assume pertanto un’importanza cruciale ai fini non solo dell’esito dell’iter scolastico ma
anche ai fini del progetto di vita della persona stessa. E’ una decisione che deve basarsi su dati
certi, raccolti dopo un periodo di osservazione. Tutto ciò, naturalmente per dare al maggior
numero di allievi con certificazione, tenendo conto delle loro difficoltà ma anche delle
loro potenzialità, la possibilità di seguire un percorso che, può portare al
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conseguimento di un titolo di studio avente valore legale. E’ importante ancora evidenziare
il ruolo cruciale e decisivo della famiglia in tema di valutazione. Se, infatti, un consiglio di
classe intende adottare una valutazione differenziata (percorso 2), in base al comma 5,
deve darne tempestiva comunicazione alla famiglia dello studente, la quale è chiamata ad
esprimere un formale consenso entro il termine fissato dalla scuola. Qualora la famiglia si
dichiari contraria alla modalità valutativa decisa dal consiglio di classe, l’alunno dovrà
essere valutato come gli altri suoi compagni, cioè in base agli artt. 12 e 13 della medesima
ordinanza ministeriale. Sempre l’art. 15 prevede la possibilità che un consiglio di classe,
qualora ritenga che uno studente, durante il percorso formativo, sia in grado di raggiungere gli
obiettivi didattici previsti dai programmi ministeriali, esprima la valutazione rifacendosi agli
artt. 12 e 13 (passando quindi da un percorso 2 ad un percorso 1), senza necessità di prove di
idoneità relative all’anno o agli anni precedenti, in quanto il consiglio stesso è già in possesso
di tutti gli elementi di valutazione (comma 4). Naturalmente, si può verificare anche il
passaggio contrario, ovvero da un percorso 1 ad un percorso 2.
Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche e sensoriali non si procede, di norma, ad
alcuna valutazione differenziata; è consentito, tuttavia, l'uso di particolari strumenti didattici
appositamente individuati dai docenti, al fine di accertare il livello di apprendimento non
evidenziabile attraverso un colloquio o prove scritte tradizionali. I tempi più lunghi
nell'effettuazione delle prove scritte e grafiche, previsti dal terzo comma dell’art.318 del D.Lvo
n.297/1994, riguardano le ore destinate normalmente alle prove ma non possono comportare di
norma un maggior numero di giorni rispetto a quello stabilito dal calendario degli esami.
Valutazione e verifica DSA
Predisposizione del Piano personalizzato (DM 5669 /2011 (decreto attuativo legge 170/2010) ,
M) n°8 del 6/3/2013, nota 2563 del 22/11/2013) e stesura relazione finale. Le modalità di
valutazione tengono conto dei progressi, ma anche delle conquiste e delle difficoltà in tutte
le discipline dove le DSA (dislessia, disortografia, discalculia, disgrafia) si manifestano; la
valutazione è correlata al Piano didattico personalizzato dove ogni docente
per la propria disciplina concorda con l’allievo e la famiglia (patto formativo), gli strumenti
compensativi, le misure dispensative, le strategie inclusive, gli obiettivi disciplinari
personalizzati e i parametri di valutazione adottati. La valutazione scolastica, periodica e finale,
degli alunni e degli studenti con DSA deve essere coerente con gli interventi
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pedagogico-didattici.
Strategie compensative tabella delle misure, tabelle delle formule, calcolatrice, registratore,
cartine geografiche e storiche, tabelle della memoria di ogni tipo computers con programmi di
videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale, commisurati al singolo caso cassette
registrate dizionari di lingua straniera computerizzati, tabelle, traduttori richiesta alle case
editrici di produrre testi anche ridotti e contenenti audiocassette o cd-rom.
Strumenti dispensativi: lettura a voce alta, scrittura veloce sotto dettatura, lettura di consegne,
uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline; dispensa dallo studio delle lingue
straniere in forma scritta a causa delle difficoltà rappresentate dalla differenza tra scrittura e
pronuncia; tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio, mediante una adeguata
organizzazione degli spazi ed un flessibile raccordo tra gli insegnanti; organizzazione di
interrogazioni programmate; assegnazione di compiti a casa in misura ridotta; possibilità d'uso
di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine.
Verifiche programmate e concordate con l’alunno\a; • Verifiche orali a compensazione di
quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera); • Valutazioni più attente alle conoscenze e alle
competenze di analisi, sintesi e collegamento piuttosto che alla correttezza formale; • Strumenti
e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe concettuali, mappe cognitive,
calcolatrice, tavola pitagorica…); • Prove informatizzate; • Tempi più lunghi per l’esecuzione
delle prove; • Pianificazione prove di valutazione formativa
Gli alunni stranieri: la valutazione Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, MIUR 2014 -Possibile
adattamento dei programmi per i singoli alunni -Formalizzazione di un vero e proprio piano
didattico personalizzato solo in via eccezionale -Valutazione che tenga conto, per quanto
possibile, della loro storia scolastica precedente, degli esiti raggiunti, delle caratteristiche delle
scuole frequentate, delle abilità e competenze essenziali acquisite. Non abbassare gli obiettivi
ma adattare gli strumenti e le modalità con cui attuare la valutazione
Gli alunni con BES non certificati
Si favorirà la personalizzazione e individualizzazione dell’apprendimento secondo quanto
stabilito dalla legge 28 marzo 2003, n. 53, in coerenza con il principio di autonomia delle
istituzioni scolastiche e secondo i principi sanciti dalla Costituzione" (art. 1), nel rispetto dei
ritmi dell'età evolutiva, delle differenze e dell'identità di ciascuno e delle scelte educative
66
della famiglia)
Per gli studenti in situazione di svantaggio, non sono previste modalità differenziate di verifica
e tuttavia i criteri di valutazione dovranno tener conto della situazione dello studente e del
progetto personalizzato (PEP) portato avanti in corso d’anno. Per altre situazioni di alunni con
difficoltà di apprendimento di varia natura, formalmente individuati dal Consiglio di classe,
devono essere fornite dal medesimo organo utili e opportune indicazioni per consentire a tali
alunni di sostenere adeguatamente l’esame di Stato
L’istituto ogni anno scolastico predispone il Piano per l’Inclusione, relazionando proprio sul
processo di inclusività agito, sullo stato dell’arte in merito agli interventi inclusivi attivati in
itinere e sul miglioramento globale che si intende realizzare attraverso tutte le specifiche risorse
possedute.
Si può visionare il Protocollo di Accoglienza alunni BES e il PAI nella sezione allegati
67
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
68
Interventi didattico-educativi di recupero
Le attività di sostegno e recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del Piano
dell’offerta formativa. Al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi d’ apprendimento e
contrastare l’insuccesso scolastico nonché favorire la motivazione, l’istituto mette in atto
diverse strategie per il recupero delle carenze evidenziate.
RECUPERO IN ITINERE
E’ rappresentato dalle attività di recupero proposte dal docente durante le ore curricolari e può
prevedere interventi in forma di
Riallineamento: è attivato nel primo mese di scuola ed è finalizzato ad eliminare eventuali
disparità relativamente al possesso dei prerequisiti ritenuti necessari per affrontare in modo
proficuo gli argomenti del nuovo anno scolastico
Pausa didattica: è effettuata in corso d’anno e consiste nell’interruzione del programma per
svolgere attività di recupero rivolte all’intero gruppo classe o differenziate in funzione dei
diversi livelli presenti nella classe. Le attività proposte sono definite in piena autonomia dal
docente e sono calibrate in funzione del tipo di difficoltà riscontrato, secondo la logica della
didattica su misura. Esse possono prevedere la proposta di esercitazioni e spiegazioni
aggiuntive anche in forma laboratoriale, lavori di gruppo, cooperative learning, utilizzo delle
nuove tecnologie e di audiovisivi, realizzazione di ricerche e prodotti multimediali.
Interventi individualizzati: l’insegnante dedica una parte della lezione per attività di recupero
rivolte ad un piccolo gruppo di allievi a cui assegna delle attività di rinforzo specifiche e/o delle
indicazioni di lavoro personalizzate.
RECUPERO EXTRACURRICOLARE
Si svolge in orario pomeridiano e si articola in:
Corsi di recupero:
Questa forma d’ intervento è attivata nei confronti degli alunni che in sede di valutazione
periodica e finale presentino una o più insufficienze. L’attività è seguita sempre da una verifica
per l’accertamento del recupero delle carenze. L’ attività svolta dovrà essere
69
debitamente documentata utilizzando l’apposito registro che, oltre alle eventuali verifiche
scritte e/o grafiche, dovrà contenere, per ogni alunno, l’indicazione del tipo di prova, degli
argomenti, della griglia di valutazione con relativo voto
RECUPERO CARENZE DOPO LO SCRUTINIO FINALE
Saranno attivati corsi di recupero nelle varie materie compatibilmente con le risorse finanziarie
disponibili e con la possibilità di costituire gruppi omogenei di studenti. I corsi saranno
organizzati per le materie d’ indirizzo e per quelle di base. Sarà di volta in volta valutata
l’opportunità di attivare moduli di recupero per altre discipline. Dopo lo scrutinio finale i corsi
di recupero saranno effettuati dopo la data fissata per la terza prova scritta dell’Esame di Stato
secondo il calendario che sarà esposto all’albo e sul sito web dell’Istituto. Nel recupero estivo
in caso di gruppi costituiti da alunni di classi diverse, il docente titolare della disciplina per
raccordarsi con il docente incaricato dell’intervento di recupero preparerà una scheda con gli
obiettivi minimi e i bisogni formativi dell’alunno al fine di predisporre gli strumenti idonei al
recupero. Particolare cura dovrà essere prestata nel documentare le attività svolte. Sull’apposito
registro, da ritirare in segreteria didattica, devono essere registrate:
le presenze al corso;
i contenuti svolti;
le prove effettuate.
Gli studenti, destinatari degli interventi di recupero, sono tenuti sia alla frequenza dei corsi che
all’obbligo di sottoporsi alle verifiche. Qualora i genitori o gli esercenti la patria potestà non
ritengano di avvalersi dell’opportunità offerta dalla scuola, debbono comunicarlo per iscritto
alla scuola stessa, pur mantenendo l’obbligo per l’alunno di sottoporsi alla verifica finale.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI
Per gli interventi di recupero estivo si affida al Dirigente Scolastico la scelta dei docenti
indicando le seguenti priorità:
docenti interni;
docenti esterni;
70
CALENDARIO VERIFICHE PER GLI ALLIEVI CON SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO
Il calendario delle verifiche finali di saldo dei debiti sarà affisso all’albo dell’istituto e
pubblicato sul sito web.
Iniziative per valorizzare le eccellenze
Al fine di promuovere e valorizzare gli studenti maggiormente dotati, motivati e impegnati,
l’ITIS promuove e partecipa ad attività che rappresentano un significativo complemento
dell’attività ordinaria.
Le iniziative tendono ad incoraggiare l’impegno, la partecipazione e l’interesse di tutti e a
creare un positivo clima di emulazione.
In particolare, l’Istituto partecipa:
• Alle Olimpiadi di Matematica organizzate con gare interne alla
scuola, gare provinciali, gare nazionali;
• Gare nazionali e internazionali di robotica educativa ;
• Gare nazionali di elettronica;
• Gare nazionali di Chimica
• Gare nazionali di informatica e problem solving;
• Certificazione CISCO
• Certificazione CAMBRIDGE
• Concorsi nazionali con il patrocinio del MIUR
71
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
72
RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
Per il raggiungimento del successo formativo, la scuola ritiene necessaria una collaborazione
costante e capillare con la famiglia attraverso diversi strumenti/modalità:
Patto educativo di corresponsabilità: approvato dal Collegio docenti, intende definire in
maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma,
studenti e famiglie (DPR 235/2007, art.3). Il Patto Educativo, sottoscritto dal Dirigente
Scolastico, da un genitore e dallo/a studente/ssa, ha validità pluriennale corrispondente agli
anni di frequenza dell’alunno;
Registro elettronico: Si tratta di un sistema avanzato di gestione dei dati relativi alla
valutazione e alla frequenza degli alunni. I genitori possono accedere, con una password
individuale, al servizio via Internet per conoscere i voti e le note disciplinari. Per accedere al
sistema ogni famiglia deve utilizzare un proprio CODICE PERSONALE e una PASSWORD
(forniti dalla segreteria scolastica). In tale modo è salvaguardata la riservatezza dei dati
personali. Il codice e la password seguiranno l'alunno in tutto il percorso scolastico;
Colloqui individuali settimanali: il ricevimento avviene in un dato giorno e in una data ora
scelta dal docente;
Incontro scuola-famiglia: i genitori hanno la possibilità di incontrare i docenti del consiglio
di classe. La data è comunicata tramite gli alunni e consultabile sul sito internet;
Consigli di classe aperti ai genitori e agli studenti programmati nel piano delle attività.
Per discutere particolari problemi è possibile convocare un Consiglio di Classe straordinario.
Il Consiglio di Classe può essere convocato dal Dirigente Scolastico al di fuori del normale
calendario, anche su richiesta dei docenti e/o dei rappresentanti dei genitori, quando si
73
verifichino situazioni di eccezionalità e di urgenza che richiedono il confronto tra tutte le
componenti del Consiglio di Classe.
Sito web dell’istituto www.itimonaco-cosenza.gov.it/dal quale è possibile avere tutte le
informazioni di carattere organizzativo più generale delle classi e dell’istituto, in particolare:
orario scolastico delle lezioni
libri di testo
orario di ricevimento dei genitori
albo online con tutte le circolari interne
news sulle iniziative didattiche
comunicazioni sui corsi di recupero o di sostegno rivolti agli studenti
calendario scolastico ed altro.
74
ORIENTAMENTO
75
ORIENTAMENTO
L’orientamento non deve essere inteso esclusivamente come educazione alla
decisionalità e alla scelta, ma cultura dell’innovazione, del cambiamento,
dell’intraprendere, dell’imprenditorialità personale, il tutto in un processo formativo
continuo.
In conformità con le Linee Guida in materia di Orientamento (C.M.43/09), dopo
un’attenta analisi dei bisogni, il Collegio Docenti ha discusso e programmato per l’attuale
anno scolastico, come parte integrante del POF, ma con una sua autonomia
progettuale e metodologica, un articolato insieme di interventi e attività.
L’istituto svolge, in collaborazione con le scuole medie, in una logica di continuità,
attività d’ informazione ed orientamento, accogliendo alunni della scuola media e/o
inviando propri docenti nelle loro sedi, per fornire a studenti e famiglie delle classi terze delle
scuole medie, elementi utili alla scelta del possibile indirizzo di studio.
L’attività di orientamento in ingresso, si sviluppa in maniera particolarmente intensa
tra dicembre e febbraio, nella fase delle iscrizioni, con iniziative varie ed innovative, quali:
• Predisposizione di una brochure che illustra le attività dell’Istituto e il
curricolo. Il pieghevole viene distribuito agli alunni delle Scuole Medie del bacino d’utenza
durante gli incontri di Promozione.
• Realizzazione DVD di Promozione dell’Istituto.
• Predisposizione e realizzazione di visite guidate da parte degli allievi delle 3^ classi
delle Scuole Medie nell’Istituto. I visitatori possono rendersi conto delle strutture e
delle attrezzature dei nostri laboratori anche attraverso la partecipazione ad
esperimenti. L’attività ha la finalità di fornire agli allievi delle scuole medie elementi
di giudizio per una scelta adeguatamente motivata.
• Partecipazione dei docenti del gruppo di lavoro ad incontri mattutini e/o pomeridiani
organizzati dalle Scuole Medie sia con gli allievi che con i loro genitori per illustrare
il PTOF dell’Istituto e per attivare dei mini corsi di robotica educativa ai futuri utenti
• Organizzazione e gestione della manifestazione “Open Day” durante la quale
l’Istituto accoglie gli studenti e le loro famiglie per illustrare concretamente il piano
dell’offerta formativa.
76
• Visite guidate ai laboratori dell’indirizzo Meccanica e meccatronica, Elettronica ed
Elettrotecnica, Informatica e Telecomunicazione, per acquisire maggiori elementi al
fine di effettuare una scelta motivata e convinta.
L’attività di Orientamento in uscita destinata agli alunni delle 5^ classi per il prosieguo
degli studi Universitari o l’inserimento nel mondo del lavoro si articola nelle seguenti fasi:
• Organizzazione e gestione di visite presso l’Università della Calabria
• Conferenze di Orientamento per la partecipazione a concorsi per l’accesso alla
carriera militare.
• Alternanza scuola-lavoro.
• Partecipazione a fiere, manifestazioni, convegni
L’orientamento longitudinale promuove l'apprendimento in tutto l'arco della vita e
assicura a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le
capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, coerenti con le attitudini e le
scelte personali. La centralità della fase formativa rimane un nodo strategico che porta gli
allievi a valutare se stessi e a chiedersi “chi sono?” e “dove vado?”, guidandoli verso una
gestione consapevole ed efficace delle scelte future. Per questo, l’istituto offre ai propri
studenti l'opportunità di mostrare e socializzare le competenze acquisite, la crescita personale
il raggiungimento dei propri obiettivi, attraverso E-PORTFOLIO.
77
ALTERNANZA SCUOLA _LAVORO
78
Organizzazione Alternanza Scuola Lavoro (ASL).
Soggetto Progettazione Gestione Valutazione Diffusione
Dirigente
Scolastico
Supervisiona le
progettazioni
provenienti dai
Consigli di classe. Monitora
l’andamento delle attività di alternanza.
Coordina l’organo di staff
dell’ASL e le attività dei
Consigli di classe
Monitoraggio interno della
qualità delle partnership
Analisi e valutazione dei
percorsi di ASL
Diffusione del
progetto e dei
risultati.
Promozione
attività di
orientamento
Dsga
Fornisce il budget di
spesa per le attività
ASL
Gestisce gli aspetti
finanziari- amministrativi,
giuridici dei progetti
Monitoraggio interno sulla
rendicontazione
Restituzione al
DS ed all’organo di
staff dei
feedback
inerenti gli aspetti giuridici
finanziari amministrativi
dei progetti
Organo di
staff ASL
Collabora con il DS e
con il DSGA ed in
concerto con tali
organi fornisce ai
Consigli di Classe i
parametri necessari
alla progettazione dei
percorsi di alternanza
scuola lavoro.
Predispone le convenzioni
con gli enti ospitanti.
Assistenza e formazione dei
tutor scolastici.
Aggiornamento della
sezione web Alternanza
Scuola Lavoro presente sul
sito istituzionale
scolastico.
Inserimento nel Portale Sidi
dei risultati dell’alternanza
Scuola Lavoro.
Controllo e riscontro della
presenza di tutta la
documentazione prevista dalla
L.107/15 in merito ai progetti
di Alternanza Scuola Lavoro.
Assistenza al reparto
amministrativo in merito ai
pagamenti per esperti esterni, tutors ed acquisto di materiali necessari ai percorsi di ASL
Riporta al
Dirigente
Scolastico i
risultati delle
attività ASL.
Pubblicazione
dei percorsi
nell’apposita
sezione web del
sito istituzionale
scolastico.
Consiglio
di
classe
Individua il
fabbisogno degli
studenti ed individua i
partners con cui
stipulare le
convenzioni
Individua le competenze da
raggiungere, in
relazione al profilo in
uscita dello studente.
Progetta o Co-
progetta con l’ente
ospitante partner
individuato, tenuto
conto della presenza
di allievi B.e.s. il
percorso formativo.
Elabora unità di
apprendimento attinenti.
Definisce ed approva il
percorso e l’articolazione
del progetto.
Individua la temporalità
delle fasi di alternanza.
Individua e nomina i tutor
interni (in base alla
candidatura volontaria,
possibilmente almeno 2).
Prende gli opportuni
provvedimenti in caso di
problematiche disciplinari
e/o di frequenza nei
percorsi di Alternanza
Scuola Lavoro.
Valutazione dei risultati
dell’unità di apprendimento.
Valutazione delle attività ASL
in sede di scrutinio.
Acquisizione delle
certificazioni sulle
competenze sviluppate;
procede:
a) alla valutazione degli esiti
delle attività di alternanza e
della loro ricaduta sugli
apprendimenti disciplinari e sul
voto di condotta;
b) all’attribuzione dei crediti
scolastici;
Monitoraggio e
diffusione dei
risultati degli
studenti
79
Valuta ed approva le
personalizzazioni dei
percorsi ASL tenuto
conto dei bisogni degli studenti/famiglie
Coordinatori
di indirizzo
Individua per ogni
indirizzo le strutture
ospitanti ed i percorsi
più idonei.
Comunica all’organo di
staff e suggerisce ai
Consigli di Classe i
percorsi ASL
Supporta il DS nella
valutazione delle strutture
ospitanti.
Elabora report
sulla qualità dei
percorsi.
Tutor
Scolastico
Elabora con il tutor
aziendale il percorso
di alternanza scuola
lavoro secondo le
indicazioni delle
Linee Guida
Ministeriali.
Individua le
competenze in entrata
degli studenti. Svolge
funzioni di
coordinamento per le
attività ASL
all’interno dei
Consigli di Classe
Raccorda l’esperienza in
aula con quella presso
l’ente ospitante.
Controlla la corretta tenuta
del Registro Presenze,
monitora la frequenza degli
studenti
coordinandosi con i tutor
aziendali e si raccorda con i
Consigli di classe per gli
opportuni provvedimenti in
caso di problematiche
disciplinari e/o di frequenza
ASL
Assiste e guida lo studente
nei percorsi di alternanza e
ne verifica il corretto
svolgimento.
Gestisce le relazioni con il
contesto in cui si sviluppa
l’esperienza.
Monitora le attività e
affronta le eventuali
criticità.
Distribuisce e raccoglie i
patti formativi verificandone la
completezza.
Valuta l’attuazione del
percorso formativo.
Elabora l’Abstract del progetto,
le Certificazioni delle
competenze, la Relazione
finale, il foglio presenze
riepilogativo (alunni e tutor
scolastico).
Verifica le schede di
valutazione elaborate dall’ente
ospitante, i Diari di bordo ed i
Test di gradimento elaborati
dagli studenti. Consegna tutta
la documentazione previste
dalle Linee Guida Ministeriali
all’Organo di Staff.
Diffonde in
seno al
Consiglio di
Classe esigenze
e criticità
emerse dai
percorsi.
Fornisce
feedback agli
organi di staff
ASL
Tutor
esterno
Partecipa all’idea
progettuale
Coopera con il tutor
scolastico per la
produzione
dell’abstract del
progetto e per le
competenze in uscita
secondo le indicazioni delle
Linee Guida
Ministeriali
Controllo frequenza
studenti presso l’ente
ospitante. Raccordo
esperienze esterne con
quella in aula.
Garantisce la formazione
degli studenti sui rischi
specifici aziendali e sui
regolamenti interni.
Pianifica ed organizza le
attività in base al progetto
formativo, coordinandosi
anche con altre figure
professionali presenti nella
struttura ospitante;
coinvolge lo studente nel processo di valutazione dell’esperienza;
Valuta l’attuazione del percorso
formativo.
Coopera con il tutor scolastico
per l’elaborazione delle
certificazioni delle
competenze, per
l’elaborazione report su
andamento attività formativa e
competenze acquisite.
Fornisce al tutor scolastico gli
elementi concordati per valutare
le attività dello studente e
l’efficacia del processo
formativo.
Valutazione
studenti. Fornisce i
feedback al
tutor scolastico.
Alunni
Partecipano all’idea
progettuale.
Aderiscono al
progetto consegnando
il patto di adesione
Elaborano il diario di
bordo delle attività
Elaborano il test di gradimento
dell’attività in alternanza.
Restituiscono i
feedback
sull’esperienza
al tutor scolastico.
80
Destinatari e ore:
tutti gli alunni delle classi terze per circa 80 ore, delle classi quarte per 70 ore e quinte per 0 ore. Sarà
favorito l’inserimento dell’intero gruppo classe in uno stesso percorso. In caso di modifiche normative
il numero delle ore sarà adattato in misura percentuale. Per le Terze classi il monte ore complessivo
comprende 12 ore di “Formazione sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro rischio medio”, da attuare
presso la scuola nel periodo di novembre/ dicembre, possibilmente in tre incontri di 4 ore e
concentrati in tre giornate consecutive; le attività presso l’ente si svolgeranno successivamente. Il
corso sulla sicurezza si concluderà con un test finale e una certificazione;
Location: strutture facilmente raggiungibili con mezzi pubblici. Le eventuali esperienze all’estero
saranno considerate facoltative.
Tematiche: saranno attinenti al corso di indirizzo nei limiti delle disponibilità espresse dagli enti
ospitanti ed in base alle convenzioni stipulate.
Periodi: le fasce orarie saranno programmate indicativamente dalle 8,30 alle 13,30 e dalle 14.30
17.30 durante il periodo scolastico possibilmente in moduli settimanali.
L’attuazione dei percorsi prediligerà il periodo immediatamente successivo all'inizio del secondo
trimestre e del terzo trimestre
Le attività saranno organizzate secondo la matrice organizzativa dei compiti.
La selezione degli enti ospitanti terrà conto delle esperienze pregresse, privilegiando strutture ubicate
in città o immediatamente circostanti, facilmente raggiungibili con mezzi pubblici.
Ove possibile sarà favorito l’inserimento dell’intero gruppo classe in uno stesso percorso;
La circolare n.3050 del 04 ottobre 2018 ricorda che la legge 108/2018 ha prorogato al 1° settembre
2019 la partecipazione all’asl quale requisito d’accesso all’esame di Maturità. Pertanto, il mancato
raggiungimento del monte ore non preclude agli studenti frequentanti le quinte classi l’ammissione
agli esami.
Al fine di coordinare le attività di alternanza scuola lavoro è istituito un organo di staff ASL contattabile
mediante e mail all’indirizzo [email protected] Inoltre, un’area del sito web www.itimonaco-
cosenza.gov.it, è appositamente dedicata all’alternanza scuola lavoro.
La proposta dei contenuti generali dei percorsi asl sarà a cura dei coordinatori di indirizzo, mentre il
dettaglio dei contenuti specifici è demandato ai Consigli di classe.
81
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
L’offerta formativa del nostro Istituto, è stata articolata in modo da soddisfare adeguatamente
i bisogni e gli interessi degli studenti, evidenziati attraverso il monitoraggio e la valutazione
dell’azione educativa, il dialogo con gli allievi e l’osservazione dei cambiamenti della società
e del territorio.
Accogliendo, quindi, le istanze della maggioranza di alunni e genitori, e constatata la validità
dei progetti attuati negli ultimi anni, quali strumenti efficaci e validissimi per l’innovazione
didattica, sono state programmate attività che, da un lato, tengono conto della necessità di
fornire agli allievi gli strumenti idonei ad un inserimento consapevole nella società odierna
(conoscenza delle lingue, padronanza dello strumento informatico, esperienza dei mezzi di
comunicazione e di informazione multimediali) e, dall'altro , agevolano l'apprendimento delle
materie curriculari, proponendo percorsi che rinforzino l'azione didattica tradizionale e
risultino, dunque, funzionali al raggiungimento del successo scolastico. Non è stato trascurato
il potenziamento delle aree che riguardano l'educazione civica, l'educazione alla legalità e alla
salute. Saranno, però, attivati solo i percorsi che prevedono almeno un gruppo classe di allievi
frequentanti. Ogni allievo è libero di partecipare a non più di due corsi pomeridiani, di seguito
presentati, scegliendo autonomamente, in base a interessi, attitudini, obiettivi personali.
Contenuti specifici, tempi e modi di realizzazione saranno comunicati non appena i
singoli progetti diventeranno operativi. Alla fine di ogni percorso, l’allievo, che abbia
frequentato con assiduità ed impegno, riceverà apposita certificazione
82
Quadro sinottico progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa
a.s. 2019-2020
Descrizione
Priorità Rav
Contenuti
Destinatari
Ampliamento
curriculare
Risorse
interne
Risorse
dell’organico
dell’autonomia
Risorse
esterne
Alternanza
scuola- lavoro
Competenze di
cittadinanza
Collegare
sistematicamente
la formazione in
aula con
l’esperienza pratica,
arricchendo i
percorsi con
l’acquisizione di
esperienze
spendibili nel
mondo del lavoro
AAlunni del
triennio
Obbligo di legge
Docenti
interni
Tutor
aziendali
PROGETTI PER LA VALORIZZAZIONE, IL POTENZIAMENTO E IL RECUPERO DELLE COMPETENZE MATEMATICHE –
TECNICHE E SCIENTIFICHE
Olimpiade di
Risultati
scolastici
Preparazione
alle gare
Alunni con
valutazione
Arricchimento Docenti
interni
informatica territoriali e
nazionali
positiva in
informatica
Olimpiadi di Risultati delle Preparazione Alunni con Ampliamento Docente
matematica prove nazionali
standardizzate
alle gare
territoriali e
nazionali
valutazione
positiva in
matematica
interno
Competenze Preparazione Studenti Ampliamento Referente
Robocup
digitali alle gare
territoriali-
nazionali e
internazionali
motivati della robotica
Risultati Preparazione Alunni Ampliamento Referente
Olimpiadi di
Robotica
scolastici alle gare
territoriali e
nazionali
motivati della robotica
Gare di elettronica
Risultati
scolastici
Preparazione alle
gare
territoriali e
nazionali
Alunni con
valutazione
positiva in
elettronica
Arricchimento Docenti
interni
Giochi della
chimica
Risultati
scolastici
Preparazione alle
gare territoriali e
nazionali
Alunni di II
con
valutazione
positiva in
chimica
Arricchimento Docenti
interni
Risultati Preparazione Alunni di II Arricchimento Docenti
Giochi di Anacleto scolastici alle gare
territoriali e
nazionali
con
valutazione
positiva in
fisica
interni
83
Team sviluppatori
ITIS
Competenze
digitali
Produzione di
software reale
Allievi del
triennio
Arricchimento Docente
interno
IOT per la salute Competenze di
cittadinanza
Produzione di un
apparecchio
elettromedicale
IV-V
elettronica
Arricchimento Docente
interno
Progetto Lauree
scientifiche
Orientamento Motivare gli
allievi a uno studio
attento delle
materie
scientifiche
Allievi del
triennio
Arricchimento Docente
interno
Realizzazione di un
blog
Competenze
digitali
Preparare gli
studenti a
realizzare un blog
VAI Arricchimento Docente
interno
Produzione di APP
per sistemi Mobile.
Competenze
digitali
Produrre App VAI Arricchimento Docente
interno
CERTIFICAZIONI
E.C.D.L. CoCompetenze
digitali
Moduli della
patente europea
del
computer
Alunni del
biennio
Ampliamento Docenti
interni
Step by step
Cambridge
certification
Competenze
linguistiche
Certificazioni
linguistiche
Alunni
dell’istituto
Arricchimento Docenti
interni
Cisco Competenze
digitali
Integrare i
contenuti
curriculari con
quelli previsti dal
syllabus CCNA
Exploration
Alunni
dell’istituto
Arricchimento Docenti
interni
PROGETTI PER LA VALORIZZAZIONE E IL POTENZIAMENTO DELLE DISCIPLINE MOTORIE
Attività motorie e
sportive extra-
curriculari
Competenze di
cittadinanza
Attività sportive:
Atletica
leggera,pallacanestro
,pallavolo,rafting
(con uscite
didattiche).ecc
Alunni
interessati+
H/BES/DSA
Ampliamento Referente
attività
sportiva
Collab. con gli
enti esterni
Progetto scuola
rugby
Competenze di
cittadinanza
rugby Alunni
interessati+
Ampliamento Docenti
interni
Collab.con gli
enti esterni
PROGETTI PER L’AMBIENTE
Guardiani della
costa
Competenze di
cittadinanza
Inquinamento e
biodiversità delle
coste
Alunni
interessati
Ampliamento Docenti
interni
Collab.con gli
enti esterni
Erasmus plus:
G.R.E.E.N
Competenze
di
cittadinanza
programmi
internazionali
di educazione,
gestione e
certificazione verde
Alunni
III IV V
Ampliamento Docenti
interni
Collab.con gli
enti esterni
Erasmus plus:
School green energy
and management
Competenze
di
cittadinanza
programmi
internazionali
di educazione,
gestione e
certificazione verde
Alunni
III IV V
Ampliamento Docenti
interni
Collab.con gli
enti esterni
84
PROGETTI PER L’EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETÀ
Telethon 2019 Competenze Gli alunni Ampliamento Docenti Collaborazione
di parteciperanno Alunni del interni di con enti
cittadinanza alla biennio chimica esterni
manifestazione delle classi I
organizzata da
Telethon con
e II sez
A,B,C,D
prodotti indirizzo inf
ottenuti in
laboratorio sfruttando le
; sez. A , B
D,indirizzo elettr+
conoscenze e le H/BES/DSA
competenze
acquisite
PROGETTI PER LA VALORIZZAZIONE E POTENZIAMENTO DELLA CULTURA UMANISTICA-
SOSTEGNO ALLA CREATIVITÀ
Progetto
“Cinema”
Competenze di
cittadinanza
è una manifestazione
che diffonde la
cultura attraverso il
cinema stimolando gli
allievi alla
riflessione e alla rielaborazione su
temi di grande attualità’
Tutti gli alunni
Ampliamento Docenti interni
Teatro in
note:”l’ascolto”
Competenze
di cittadinanza
Scrittura creativa
e cortometraggi
Alunni
interessati
Ampliamento Docenti
interni
Teatro in lingua
inglese Risultati
scolastici
Comprensione della
lingua inglese
Alunni
interessati
Ampliamento Docenti
interni
PROGETTI PER LA LEGALITA’
Progetto Ciak:
Competenze
di
cittadinanza
Educazione alla
legalità
Alunni
motivati di
II -III -IV
Ampliamento Docenti
interni
Collaborazione con
enti esterni
Pollicino e Alice:
Educazione
all’ affettività
Competenze
di
cittadinanza
Educazione ai
sentimenti
IIA inf-
IIBinf-
IIEinf
Ampliamento Docenti
interni
Collaborazione con
enti esterni
PROGETTI PER LA DISPERSIONE
Il laboratorio di
Fisica come
strumento di
crescita culturale
Risultati
scolastici
Recupero delle
competenze di base
Allievi con
difficoltà
Arricchimento
Dispersione
”0”
Risultati scolastici
Recupero delle competenze di
base
Allievi con difficoltà
nelle discipline di
base
Arricchimento
PROGETTI PER LA PROMOZIONE DELL’INCLUSIONE
Opencoesione
Competenze
di cittadinanza
Comprendere
come le politiche di coesione,
intervengono nella politica comunale
Allievi
interessati
Arricchimento
Sportello di
ascolto
Competenze
di cittadinanza
Prevenzione-
informazione-sostegno
per alunni e genitori
Allievi e genitori
85
PROGETTI PON e POR
La scuola offre agli alunni e ai docenti numerose attività extracurriculari grazie ai fondi
strutturali che l'Unione Europea mette a disposizione dei paesi membri per perseguire la
coesione e lo sviluppo economico-sociale nelle diverse regioni; fondi che l'Italia gestisce
attraverso il Quadro strategico nazionale - QSN ed i programmi operativi Nazionali e regionali
(PON e POR)
86
VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Le visite guidate (durata 1 giorno) i viaggi d'istruzione (durata più di 1 giorno) e le uscite
didattiche (orario curriculare) costituiscono un fondamentale arricchimento della formazione
umana e culturale dello studente. Le tre tipologie dovranno essere il risultato di progetto
realizzato in coerenza con le finalità della scuola. La caratteristica comune delle iniziative
didattico-culturali in argomento ha come finalità l’integrazione della normale attività della
scuola o sul piano della formazione generale della personalità degli alunni o sul piano del
complemento delle preparazioni specifiche in vista del futuro ingresso nel mondo del lavoro. È
necessario, perciò, che gli alunni siano preventivamente forniti di tutti gli elementi conoscitivi
e didattici idonei a documentarli sul contenuto delle iniziative stesse. I viaggi devono essere
funzionali agli obiettivi cognitivi, culturali e didattici peculiari della scuola Gli obiettivi
formativi che i viaggi si prefiggono consistono, per l'appunto, nell'arricchimento culturale e
professionale degli studenti che vi partecipano. I viaggi d'istruzione, così genericamente
denominati, comprendono una vasta gamma di iniziative, che si possono così sintetizzare:
• viaggi di integrazione culturale, in Italia, per promuovere negli alunni una migliore
conoscenza del loro paese nei suoi aspetti paesaggistici, monumentali, culturali; all'estero, per
constatare la realtà sociale, economica, tecnologica, artistica di un altro paese, specie dei paesi
aderenti all’Unione Europea;
viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo, essenzialmente finalizzati alle
acquisizioni di esperienze tecnico-scientifiche
. • viaggi-studio finalizzati al potenziamento della lingua inglese con l’opportunità di
effettuare uno stage linguistico con corso itinerante.
• visite guidate, presso complessi aziendali, mostre, monumenti, musei, gallerie, località
d'interesse storico-artistico, parchi naturali, ecc.
• viaggi connessi ad attività sportive, finalizzati a garantire agli allievi esperienze
differenziate di vita ed attività sportive.
Per i criteri relativi ai viaggi di istruzione consultare l’art.9 del regolamento di istituto
87
SEZIONE 2 –ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE
88
INFORMAZIONI GENERALI: Istituto Tecnico Industriale Statale “Antonio Monaco” SEDE: Cosenza, Via Giulia, 9 tel. e fax: 0984-411881 / 411145
SITO INTERNET: www.itimonaco-cosenza.gov.it
DIRIGENTE SCOLASTICO: Giancarlo Florio
DIRETTORE AMMINISTRATIVO: Costantino Ponti
PRIMO COLLABORATORE (VICARIO): Prof. Giuseppe Alimena
SECONDO COLLABORATORE: Prof. Massimo Bennardo
COORDINATORE ATTIVITA’ SPORTIVA :Prof. Vincenzo Caira
COORDINATORE CORSO SERALE: Proff. Gaeta Giuseppe e Gallo Giorgio
FUNZIONI STRUMENTALI
Area 1: GESTIONE DEL P.T.O.F. Prof.ssa Aiello L.
Area 2: SUPPORTO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA Prof. Rende F.
Area 3: SUPPORTO ALLA GESTIONE DEI PROGETTI D’ISTITUTO: PON POR ERASMUS Prof Bove L.
Area 4: SUPPORTO ALL'ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ PER RECUPERO IN ITINERE E
PER LA RIDUZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA Prof. Celestino D.
Area 5: ORIENTAMENTO Prof. Marino P.
REFERENTE PER L’INCLUSIONE-: Prof.ssa Orrico Francesca.
REFERENTE PER LA ROBOTICA: Prof. D’Ambrosio Michelangelo
89
Tempo scuola
Suddivisione del periodo delle lezioni
Il Collegio dei Docenti ha deliberato di adottare il trimestre poiché più proficuo in quanto
consente:
1. una più razionale organizzazione degli spazi temporali in rapporto alla programmazione
didattico-educativa;
2. una più organica distribuzione delle verifiche per monitorare costantemente il processo
di apprendimento nelle singole discipline al fine di attivare i necessari interventi di
recupero.
Inizio delle lezioni
Il Collegio dei docenti dell’ITI “A. MONACO” conferma il calendario scolastico stabilito dalla
Regione, deliberando l’inizio delle lezioni il 16 settembre del 2019 con termine 09 giugno 2020
Orario delle lezioni
Ora LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI SABATO
1^ 8.10-9.00 8.10-9.00 8.10-9.00 8.10-9.00 8.10-9.00 8.10-9.10
2^ 9.00-10.00 9.00-10.00 9.00-10.00 9.00-10.00 9.00-10.00 9.10-10.10
3^ 10.00-11.00 10.00-11.00 10.00-11.00 10.00-11.00 10.00-11.00 10.10-11.10
4^ 11.00-12.00 11.00-12.00 11.00-12.00 11.00-12.00 11.00-12.00 11.10-12.10
5^ 12.00-12.50 12.00-12.50 12.00-12.50 12.00-12.50 12.00-12.50
6^ 12.50-13.40 12.50-13.40 12.50-13.40 12.50-13.40
*le seconde classi usciranno quattro giorni alla settimana alle 13.40 ** anche la IAinf e la IAelettr usciranno quattro giorni alla settimana alle 13.40
Orario di funzionamento dell’Istituto
Uffici di Segreteria:
Orario di ricevimento del pubblico
tutti i giorni: 10.00 – 12.00
pomeridiano: martedì e giovedì 15.00-18.00
DSGA: tutti i giorni dalle 11.00 alle 12.00
Biblioteca: tutti i giorni come da orario delle lezioni
90
COORDINATORI DI CLASSE BIENNIO
CLASSE COORDINATORE
1AI Campolongo Marialuigia
2AI Chiodo Elvio
1BI Orrico Francesca
2BI De Luca Franca
1CI Benvenuto Francesca
2CI Marino Pasquale
1DI Ruffolo Maria
2DI Ruffolo Maria
1EI Curcio Loredana
2EI Naccarato Loredana
1FI Cozza Eugenio
2FI D’Ambrosio Donatella
1GI Rossi Michelino
1AE Ruffolo Daniela
2AE Genise Anna Rosa
1BE Marchianò Antonia
2BE Gallo Concetta
1CE Della Mura Giuseppina
2CE Marino Pasquale
1AM Della Mura Giuseppina
2AM Rossi Michelino
1BM Gallo Pasquale
Risorse umane
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COORDINATORI E TUTOR ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
TRIENNIO
CLASSE COORDINATORE TUTOR ALTERNANZA SCUOLA
LAVORO
3AI
Aiello Loriana Scrivano Luigi
4AI Gallo Pasquale Assunta Arcuri
5AI Arcuri Assunta Arcuri Assunta
3BI Olimpia Marini Gallo Pasquale
4BI De Luca Luigi Olimpia Marini
5BI Cicala Flavia De Luca Luigi
3CI Caira Vincenzo Nicoletti Giuseppe
4CI De Meco Vilma Rinaldi
5CI Leonetti Rende Francesco
3DI Iazzolino Ivo Iazzolino Ivo
4DI Allevato Nessuna nomina
5DI De Meco Guercio Elio
3EI Gallo Pasquale Gallo Pasquale
4EI Stefanizzi Massimo D’Elia Rosaria
3FI De Luca Concetta D’Ambrosio Michelangelo
4FI Bossio Serafino Scrivano Luigi
3AELN Squillace Lidia Serrago Mario
4AELN Imbrogno Annunciato Ceci Francesco
5AELN Ginese Antonio Nessuna nomina
3BELN Siciliano Giancarlo Micieli Franco Saverio
4BELN Micieli Franco Saverio Micieli Franco Saverio
5BEL De Luca Carmelo Nessuna nomina
3CELN Squillace Lidia Pupo Paola
3AELT Marisco Ruggiero De Luca Concetta
4AELT Rogano Nicola Luzzi Claudio
5AELT Bove Luciano Rovense Franco
3ATEL Iaccino Ernesto Iaccino Ernesto – Presta Francesco
4ATEL De Fiore Giuseppina Zanfino-Ceci
5ATEL Zanfino Fabio Presta Francesco –Iaccino Ernesto
3AM Currò Teresa Rosa Raffaele
4AM Matonti Stefania Dodaro Adriano
5AM Currò Teresa Dodaro Adriano
3BM Gullo Rosella Panza Gianfranco
4BM Manfredi S. Pezzi Salvatore
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COORDINATORI DI DIPARTIMENTO
Dipartimento di Elettronica – Elettrotecnica-
Telecomunicazioni Prof.F.Zanfino
Dipartimento Informatica Prof.P.Gallo
Dipartimento di Meccanica e Meccatronica Prof. G.Panza
Dipartimento di Matematica Prof.ssa L.Aiello
Dipartimento di Italiano e Storia Prof.ssa D.Celestino
Dipartimento di Scienze Integrate Prof. P.Marino
Dipartimento di Ed.Fisica Prof. A.Russo
Dipartimento di Diritto Prof. ssa R.Principe
Dipartimento di Religione Prof.ssa G. De Fiore
Dipartimento di Disegno e Tecnologie Prof. Cirillo
Dipartimento sostegno Prof.ssa F.Orrico
Dipartimento di Lingue Prof. A.De Luca
CONSIGLIO D’ISTITUTO
PRESIDENTE: CUPPARI S.
DIRIGENTE SCOLASTICO: GIANCARLO FLORIO;
D.S.G.A: COSTANTINO PONTI;
COMPONENTE DOCENTE:
BENNARDO M., NACCARATO L, CAMPANELLA F, PANZA G, CARBONE P , GAETA
G,PAGLIUSO A, CHIODO E.
COMPONENTE ATA:
CANNATARO L, CAPARELLI A.
COMPONENTE GENITORI:
RUSSO S, CUPPARI S, BENTIVOGLIO A.
COMPONENTE ALUNNI:
MARINGOLO F, CONFORTI G, RUBINO K. F, BENNARDO M.
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UFFICIO PERSONALE
Si occupa della gestione del personale
UFFICIO SEGRETERIA DIDATTICA
Si occupa della gestione degli studenti
UFFICIO PROTOCOLLO
Provvede alla registrazione degli atti d’ ufficio e alla gestione della corrispondenza in arrivo e in partenza
UFFICIO AMMINISTRATIVO
Si occupa della gestione finanziaria e degli affari generali
SERVIZI GENERALI/AREA TECNICA
ASSISTENTE TECNICO:
Collabora nella gestione dei laboratori
Provvede al riordino e custodia delle attrezzature
Gestisce le piccole manutenzioni
COLLABORATORE SCOLASTICO
Provvedere all’apertura e chiusura dei locali
Esegue la pulizia dei locali e degli arredi
Sorveglia l’accesso e il movimento del pubblico
Sorveglia gli studenti in caso di momentanea assenza degli insegnanti
Provvede all’uso delle fotocopiatrici
UFFICIO TECNICO (Prof M.Bennardo)
Analizza le caratteristiche tecniche delle strutture esistenti (aule, aule speciali e laboratori)
Valuta il fabbisogno di attrezzature e di laboratori riguardo agli indirizzi dell’istituto
Valuta i costi per i piani di adeguamento e sviluppo delle strutture e delle tecnologie della scuola
Elabora proposte/studi per il miglioramento di laboratori e/o la realizzazione di laboratori polifunzionali
COMMISSIONI RESPONSABILI
COMMISSIONE
ELETTORALE
Prof. Gradilone
Prof. Bennardo
NIV
Prof. Aiello L.
Prof. Forte M.
Prof. Principe R.
COMMISSIONE
ALTERNANZA
SCUOLA-LAVORO
Prof.ssa De Amicis
Prof.Pagliuso
UFFICIO STAMPA:
Prof.ssa Campolongo
ORARIO E ESAMI
INTEGRATIVI/IDONEITÀ
Prof.Gradilone
INVALSI/Cisco/
ECDL
Prof. De Luca L.
FORMAZIONE
Prof.sse Arcuri e Iannone
*Le commissioni, istituite in seno al Collegio dei docenti, hanno funzioni preparatorie rispetto alle delibere dello stesso.
DOCENTI PREPOSTI AL CONTROLLO
DELL’APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI
FUMO
SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE (Ing. Prof. Rovense)
Prof.Campanella
Prof.Torletti
Prof.Presta G.
E’un gruppo di lavoro organizzato dal Dirigente Scolastico ai sensi del D. Lgs. 81/08.
E’costituito dagli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione.
Provvede alla valutazione dei rischi nell’ambiente di lavoro e all’individuazione
delle relative misure di sicurezza
Elabora misure preventive, protettive e le procedure di sicurezza
Propone programmi d’ informazione e di formazione dei lavoratori in materia di
sicurezza sul lavoro
Risorse amministrative
94
ORGANIGRAMMA E FUNZIONIGRAMMA
Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, sono
istituite le seguenti figure:
□ primo collaboratore
□ secondo collaboratore
□ coordinatore corso serale
□ coordinatore di plesso
□ n° 5 funzioni strumentali
□ referente per l’inclusione
□ referente per la robotica
□ animatore digitale
□ coordinatori di classe
□ coordinatori di dipartimento
□ commissione elettorale
□ responsabile sicurezza, prevenzione, primo soccorso
□ nucleo di autovalutazione e miglioramento
□ responsabile del sistema gestione qualita’
□ responsabile ufficio stampa
□ responsabili di indirizzo
□ responsabili AS_L
Tecnico Dirigente
laboratorio I°Collaboratore Consigli di
dipartimento progetto
Assistenti A vi
Team
dell'i ione nnovaz
Scolastici Funzioni
95
Primo collaboratore
(Prof. Alimena)
□ Sostituire il Dirigente Scolastico in caso di assenza o di impedimento,
esercitandone tutte le funzioni anche negli Organi Collegiali, redigendo atti,
firmando documenti interni, curando i rapporti con l'esterno;
□ Organizzare le attività collegiali d’intesa con il Dirigente scolastico;
□ Redigere il verbale delle riunioni del Collegio dei docenti;
□ Curare l’organizzazione complessiva dell’Istituto;
□ Curare l’emanazione di circolari e avvisi;
□ Curare i rapporti con il MPI, l’USR, l’USP ed altri Enti (Regione, Provincia, Comune, ASL);
□ Coadiuvare il Dirigente nella tenuta della documentazione;
□ Coordinare la formazione dei neo assunti;
□ Curare i rapporti con gli organi collegiali;
□ Organizzare e coordinare il settore dell’extra curricularità rapportandosi alle
funzioni strumentali e alle altre figure che operano per la messa a punto e in opera
di progetti e altre iniziative, anche svolgendo funzioni di ricerca e proposta;
□ Svolgere compiti di supporto e consulenza nei rapporti con le altre istituzioni
scolastiche e culturali del territorio, con specifico riferimento alle reti di scuole
□ E’membro di diritto del Gruppo di lavoro per l’elaborazione dell’offerta formativa;
Secondo collaboratore
(Prof. Bennardo
□ Sostituire il Dirigente Scolastico assente per impegni istituzionali, malattia, ferie o
permessi, in caso di assenza del Primo collaboratore.
□ Occuparsi della calendarizzazione degli scrutini, dei Consigli di Classe e degli
incontri con le famiglie;
□ Provvedere al controllo dei verbali dei Consigli di classe e di dipartimento e
della programmazione dei docenti.
□ Collaborare con il dirigente nella gestione degli scrutini;
□ Organizzare i corsi di recupero;
□ Organizzare la sostituzione dei docenti temporaneamente assenti;
□ Collaborare alla diffusione delle comunicazioni ordinarie;
□ Gestire e rilevare le assenze, le note disciplinari, i ritardi e le uscite anticipate degli alunni.
□ Contattare le famiglie.
COORDINATORE DEI CORSI SERALI
(Proff.Gaeta-Gallo G.)
□ Collabora con il Dirigente scolastico ed il Primo Collaboratore per problemi
riguardanti la gestione organizzativa dei corsi serali dell’Istituto. Inoltre:
□ Partecipare alle riunioni di coordinamento indette dal Dirigente scolastico.
□ Organizzare e definire il calendario e l’o.d.g. dei Consigli di classe verificandone l’andamento.
□ Provvedere al controllo dei verbali dei Consigli di classe.
□ Provvedere al controllo delle relazioni dei docenti, delle programmazioni
individuali verificarne la coerenza rispetto agli obiettivi didattici dell’Istituto.
96
□ Collaborare nella predisposizione di circolari ed ordini di servizio.
Svolge inoltre altre mansioni su specifica delega del Dirigente scolastico, con particolare
riferimento a:
vigilanza e controllo della disciplina;
organizzazione interna della scuola, gestione dell'orario, uso delle aule e dei laboratori;
proposte sull'organizzazione dei corsi di ordinamento: classi, insegnanti, orari;
controllo dei materiali inerenti la didattica: verbali, calendari, circolari;
proposte di metodologie didattiche;
comunicazioni esterne e raccolta di documentazioni
COORDINATORE DI PLESSO (Proff.Forte-Campanella)
□ Facilita le relazioni tra le persone dell'ambiente scolastico, accoglie gli insegnanti
nuovi mettendoli a conoscenza della realtà del plesso, riceve le domande e le
richieste di docenti e genitori, collabora con il personale A.T.A..
□ Riferisce ai colleghi le decisioni della Dirigenza facendosi portavoce di
comunicazioni telefoniche ed avvisi urgenti
□ Fa rispettare il regolamento d’Istituto.
□ Inoltra all'ufficio tecnico segnalazioni di guasti, richieste di interventi di
manutenzione ordinaria e straordinaria, disservizi e mancanze improvvise.
□ Gestisce e rileva le assenze, le note disciplinari, i ritardi e le uscite anticipate degli alunni.
E’ istituita, per ogni consiglio di classe, la figura del COORDINATORE DI CLASSE che ha i seguenti
compiti in relazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola:
□ Coordina il Piano delle Attività formative di classe, garantendo la sua coerenza
con gli indirizzi contenuti nel PTOF;
□ Coordina e cura, in collaborazione con gli altri membri del Consiglio di Classe, la
stesura, la realizzazione e la verifica del PEI e del PDP per i casi previsti dalla
normativa vigente, in coerenza con quanto stabilito nel piano triennale;
□ si occupa della stesura del piano didattico della classe;
□ tiene regolarmente informato il DS e i colleghi sul profitto e sul comportamento, tramite
□ frequenti contatti con gli altri docenti del consiglio, e li informa sui fatti più significativi
□ della classe facendo presente eventuali problemi emersi;
□ è il punto di riferimento circa tutti i problemi specifici del consiglio di classe;
□ tiene, in collaborazione con gli altri docenti della classe, il contatto con la
rappresentanza dei genitori e mantiene, in particolare, la corrispondenza con i
genitori di alunni in difficoltà;
□ controlla regolarmente le assenze degli studenti ponendo particolare attenzione ai
casi di irregolare frequenza ed inadeguato rendimento;
□ presiede le sedute del CdC, in assenza del DS.
97
ANIMATORE DIGITALE
(Prof.Rende)
□ segue, per il prossimo triennio, il processo di digitalizzazione della scuola;
□ organizza attività e laboratori per formare la comunità scolastica sui temi del PNSD;
□ individua soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili (ambienti di
apprendimento integrati, biblioteche multimediali, ammodernamento di siti
internet, etc.);
□ lavora per la diffusione di una cultura digitale all’interno della scuola;
□ stimola la partecipazione e la creatività degli studenti.
COORDINATORE DI DIPARTIMENTO:
□ Predispone le linee generali della programmazione didattica delle materie con
riferimento agli obiettivi formativi, agli strumenti e ai criteri di valutazione per
ciascun livello di classe in coerenza con il PTOF;
□ Aggiorna e ristruttura i percorsi delle singole discipline in funzione di una
maggiore organicità del percorso complessivo e degli obiettivi trasversali dei
singoli indirizzi.
□ Elabora proposte, in coerenza con la programmazione didattica, per la
formulazione del Piano dell’Offerta Formativa
□ Formula i criteri per le attività integrative formative e collabora alla loro organizzazione
□ Formula proposte per l’aggiornamento dei Docenti del dipartimento
precisando contenuti, modalità e innovazioni didattiche.
IL REFERENTE DI PROGETTO:
□ predispone la documentazione utile per facilitare la realizzazione di attività
raccogliendo informazioni e notizie utili;
□ coordina i lavori;
□ richiede ad ogni docente coinvolto nell’attività l’espletamento del compito
assunto nonché la massima collaborazione per la riuscita dell’attività stessa;
□ controlla il raggiungimento degli obiettivi previsti;
□ relaziona al Dirigente scolastico su tutto lo svolgimento delle attività (obiettivi,
contenuti, problemi emersi, difficoltà, proposte per il futuro).
98
FUNZIONE STRUMENTALE:
Area Denominazione
dell’area
Funzioni/compiti/attività
1 GESTIONE DEL
P.O.F.
(Prof.Aiello)
• Revisionare il P.T.O.F. secondo le linee di indirizzo di
gestione ed amministrazione del DS.
• Seguire lo sviluppo organico delle attività e proposte
progettuali del PTOF, stimolandone la realizzazione.
• Assicurare il monitoraggio delle attività curriculari ed extra-
curriculari di ampliamento dell'offerta formativa.
• Predisporre i file da inserire nel sito della scuola.
• Organizzare e calendarizzare gli incontri delle funzioni
strumentali
• Gestire la documentazione
• Predisporre materiale informativo per le famiglie sul
P.T.O.F.
• Assicurare la puntuale informazione a tutti gli studenti circa le
attività e le iniziative del PTOF,
• promuovendone la più ampia partecipazione, nel rispetto dei
bisogni individuali, delle attitudini e degli interessi
• Tabulare i dati dei questionari sulla qualità del sevizio
(insegnanti, alunni, genitori).
• Produrre le statistiche sui risultati intermedi e finali degli
studenti
2 SUPPORTO
INFORMATICO PER
L’INNOVAZIONE
TECNOLOGICA
(Prof.Rende)
• Curare la gestione del sito istituzionale della scuola
• Supportare i docenti nell’uso del registro elettronico e
della piattaforma e-learnig dell'Istituto
• Gestire la piattaforma e-learning dell’Istituto e
collaborare nella gestione della piattaforma collegio
online.
• Supportare i docenti nei processi di innovazione
tecnologica (uso delle L.I.M, Classi virtuali etc)
• Monitorare la piattaforma “collegio online” sulla
presenza dei contenuti didattici (programmazioni)
prodotti dai Dipartimenti e dai docenti
• Informatizzare la somministrazione delle prove
parallele
• Redigere per fine anno un report contenente l’elenco dei
docenti che hanno utilizzato la piattaforma e-learnig con il
dettaglio dei documenti inseriti.
• Collaborare con l’ufficio di segreteria per
l’arricchimento dell’archivio della documentazione ove
inserire stampati, modelli di richieste, facsimili in uso
nella scuola, con criteri di archiviazione chiari ed
efficaci.
• Curare la comunicazione interna
99
3 SUPPORTO ALLA
GESTIONE DEI
PROGETTI
D’ISTITUTO – PON
POR ERASMUS
• Coordinamento, documentazione e informazione dei
progetti curriculari ed extracurricolari (Piano Integrato
PON
• – POR – ERASMUS- etc..) anche in fase di
rendicontazione. Stesura dei bandi e degli avvisi.
• Cura dei rapporti con l’area amministrativa e
gestionale d’Istituto e con il D.S. ai fini della stesura dei
bandi di gara, RDO su MEPA, valutazione delle offerte.
• Coordinamento, documentazione e supporto alla
realizzazione degli interventi del piano di formazione e
aggiornamento dei docenti
• Cura della comunicazione interna
(Prof.Bove)
4 SUPPORTO
ALL'ORGANIZZAZIO
NE DELLE ATTIVITÀ
PER RECUPERO IN
ITINERE, SUPPORTO
AGLI ALUNNI IN
DIFFICOLTA’ (BES -
DSA) E PER LA
RIDUZIONE DELLA
DISPERSIONE
SCOLASTICA
(Prof. Celestino)
• Coordinare i diversi aspetti legati all'accoglienza e al riallineamento
degli alunni provenienti da altre scuole o che passano da un indirizzo
all'altro dell'Istituto ed agevolarne l’inserimento in classe
• Monitorare l'andamento scolastico degli studenti di tutte le classi
dell'istituto in modo da organizzare ad hoc e in itinere attività di
recupero atte a ridurre l'insuccesso scolastico.
• Organizzare attività di recupero/approfondimento mediante
l’attivazione di classi aperte per gruppi di livello, come previsto nel
piano di miglioramento.
• Monitorare i risultati delle attività di recupero.
• Organizzare e predisporre interventi atti a ridurre in modo
significativo la dispersione scolastica e a favorire il recupero degli
studenti in difficoltà.
• Organizzare attività di recupero e sostegno e potenziamento (di
durata e di impegno diversificati) interni all’Istituto per l’ottimale
utilizzo delle ore di potenziamento
• Effettuare ad inizio anno scolastico una rilevazione degli alunni
certificati DSA attraverso una griglia inviata ad ogni docente per
l’osservazione degli alunni in ingresso
• Monitorare gli alunni in fase di certificazione DSA al fine di garantire
per gli stessi la possibilità di usufruire di una programmazione
semplificata in attesa di una diagnosi specifica
• Fornire chiarimenti ai docenti, attraverso circolari e materiale, sulle
note, nonché sulle circolari ministeriali e sulle indicazioni provenienti
dall’Ufficio Scolastico Regionale in merito all’individuazione di alunni
BES, agli eventuali strumenti di intervento ed alle direttive a cui
attenersi riguardo lo svolgimento delle prove INVALSI e degli Esami
di Stato per gli allievi con Bisogni Educativi Speciali.
• Coordinare, gestire e monitorare le attività realizzate per i BES e per
la valutazione della qualità del servizio scolastico.
• Supportare i consigli di classe all’atto della compilazione dei PDP per
gli alunni BES DSA
• Favorire e coordinare gli incontri tra i docenti ed i genitori degli
alunni con Bisogni Educativi Speciali, affinché possano conoscere e
concordare i contenuti dei Piani Didattici Personalizzati e delle
Relazioni Funzionali previsti per questi alunni.
• Compilare, in collaborazione con le altre funzioni strumentali, il
Piano Annuale per l’Inclusione.
100
5 ORIENTAMENTO
(Prof.Marino) • Coordinare l’orientamento e assicurare la progettazione di interventi
finalizzati all'orientamento interno ed esterno, in entrata ed in uscita
degli studenti
• Assicurare il coordinamento delle iniziative di informazione per le
Scuole Medie sui piani di studio, sulle opportunità formative e
didattiche offerte dal PTOF dell’Istituto.
• Realizzare un video di presentazione dell'istituto in collaborazione
con la FS dell’area 2
• Organizzare le attività di accoglienza
• Predisporre percorsi di continuità e di raccordo con la scuola media
• Organizzare eventi, manifestazioni, competizioni e gare in
collaborazione con il responsabile dell'Ufficio di presidenza e con il
responsabile dell'Ufficio tecnico
• Programmare e organizzare: visite, viaggi ed escursioni didattiche in
collaborazione con il responsabile dell'Ufficio di presidenza e con il
responsabile dell'Ufficio tecnico
• Coordinare le iniziative di prevenzione e di contrasto del bullismo e
del cyberbullismo, femminicidio, omofobia.
101
RESPONSABILE E ADDETTI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
(Prof.Rovense)
Il RSPP e gli ASPP scolastici hanno il compito di:
• mantenere aggiornato il Documento di valutazione dei rischi, individuando le necessarie
misure di prevenzione e protezione e programmando gli interventi migliorativi
• organizzare, coordinare e realizzare (per quanto di competenza) la formazione e
l’informazione del personale (docente e non docente) e degli allievi (se equiparati a
lavoratori), come previsto dal D.Lgs. 81/2008, dal D.M. 10/3/98 e dal D.M. 388/03,
individuando e rendendo disponibili, all’occorrenza, risorse umane ad integrazione di
quelle presenti all’interno del SPP e, più in generale, della scuola
• organizzare, verificare ed aggiornare il Piano d’Emergenza e tutti i relativi sottopiani
(Primo Soccorso, Antincendio ed Evacuazione)
• sovrintendere ai controlli periodici antincendio da parte degli addetti antincendio della
scuola e delle ditte esterne operanti per conto dell’Ente proprietario degli edifici
• coadiuvare il DS nei rapporti con l’Ente proprietario degli edifici e fornitore degli
arredi, con le ditte che, per suo conto, eseguono lavori nell’istituto, tenendo sotto
controllo gli aspetti legati alla sicurezza, all’igiene e all’ergonomia delle forniture e
sovrintendendo in particolare all’apertura e alla conduzione dei cantieri all’interno
della scuola
• coadiuvare l’Ufficio Tecnico dell’istituto nei rapporti con i fornitori di prodotti, materiali,
attrezzature, apparecchiature e macchine, verificando la conformità degli acquisti alle
norme di sicurezza (marchio CE, schede di sicurezza, ecc.) ed archiviando
la relativa documentazione
• coordinare gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria aventi lo scopo di
mantenere livelli accettabili di sicurezza e igiene all’interno dell’istituto
• raccogliere ed archiviare tutta la documentazione tecnica relativa alla sicurezza della
scuola (certificato di agibilità, CPI, dichiarazioni di conformità, ecc.), coadiuvando il DS
nell’eventuale richiesta all’Ente proprietario degli edifici
• coadiuvare il DS nei rapporti con l’organo di vigilanza competente per territorio, con i
Vigili del fuoco e con gli altri enti preposti alla sorveglianza degli ambienti di lavoro
• elaborare i dati relativi agli infortuni, e agli incidenti occorsi a scuola, anche ai fini della
• rendicontazione nelle riunioni periodiche previste dal D.Lgs. 81/2008 art. 35
• promuovere, coordinare e condurre (per quanto di competenza) attività ed interventi
didattici sui temi della sicurezza, anche attraverso il supporto alla loro realizzazione da
parte di altri docenti della scuola
• partecipare alle riunioni e alle attività di coordinamento e aggiornamento organizzate
dalla Rete di agenzie per la sicurezza a favore delle scuole aderenti
• coadiuvare il DS nel tenere informato il Consiglio di Istituto ed il Collegio dei
Docenti sulla gestione della sicurezza a scuola e sulle azioni svolte dal SPP
• coadiuvare il DS nell’organizzazione e conduzione delle riunioni periodiche di
prevenzione e protezione, previste ai sensi dell’art. 35 del D.Lgs. 81/2008 e per gli
altri momenti di consultazione dei RLS previsti dal decreto
• collaborare con il DS ed il DSGA per la stesura del DUVRI nei casi previsti
• collaborare con il DS per l’adozione di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul
lavoro conforme a quanto previsto dall’art. 30 D.Lgs. 81/08
102
NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO
(Prof.Aiello ,Principe ,Forte)
Per la stesura del rapporto di autovalutazione è stato istituito un nucleo costituito dal DS, alcuni
docenti e il DSGA, con la funzione di sintetizzare punti di forza e di debolezza
dell’Istituto per formulare le conseguenti strategie di miglioramento.
REFERENTE H
(Prof.Orrico)
Il docente referente H/INCLUSIONE
• Coordina i docenti di sostegno;
• Supervisiona i FASCICOLI PERSONALI di tutti gli allievi H d’Istituto ((la certificazione medica
ai sensi della legge104/92, il verbale 104 e DPCM con relativi comma di gravità, art 3
comma 3/1, la diagnosi funzionale; il Profilo Dinamico Funzionale; il Piano Educativo
Individualizzato PEI; la relazione di fine anno scolastico; altri documenti: relazioni, verbali,
verifiche, copia della scheda di valutazione finale);
• Collabora con il Dirigente, l’ASL territoriale alla ridistribuzione del monte ore del CSA in
relazione al comma rapporto/gravità disabilità, per aree, oltre che per continuità;
• Collabora con il Dirigente all’attribuzione dell’orario docenti di sostegno;
• Collabora con il Dirigente nell’accogliere, includere i BES nelle loro peculiarità e situazioni di
abbattimento delle barriere architettoniche e facilitatori degli ambienti di apprendimento;
• Collabora con il Dirigente nell’individuazione di un collaboratore scolastico con funzione
aggiuntiva di vigilanza e responsabilità per situazioni di gravità;
• Collabora con i docenti di sostegno, e rende sistematico il monitoraggio (con opportuna
calendarizzazione), rileva le necessità e i bisogni relativi agli allievi H , in un apposito diario di
bordo da riferire ai Referenti Asl scolastici;
• Collabora insieme ai docenti di sostegno, i docenti coordinatori nel redigere gli allegati al
Piano Educativo Individualizzato PEI (predispone in formato on line e cartaceo allegato e
Modello PEI);
• Facilita l’Integrazione didattica – relazione- affettività in gruppi di allievi di altre classi
• (Progetti Inclusivi/ progetti di vita), mettendo in risalto la figura dell’esperto,
come insegnante di sostegno mediatore, tra allievo H e gruppo esteso;
• Predispone insieme al DIPARTIMENTO H/ GLI, il cronoprogramma dell’Inclusione allievi
diversamente abili;
• Cura insieme alla segreteria, gli avvisi (richieste cartacee, telefoniche e on line) per gli
incontri gruppi H-d’Istituto e gruppi H Operativi;
• Cura insieme alla segreteria, le richieste ai genitori e operatori ASL per partecipare agli
incontri gruppi H-d’Istituto e gruppi H Operativi;
103
• Predispone insieme alla segreteria le giustifiche per la partecipazione agli incontri;
• Predispone insieme al GLI, il cronoprogramma dell’Inclusione allievi con BES;
• Componente del GLI, collabora alla stesura del PAI, autovalutazione del grado di
inclusività dell’Istituto;
• Redige insieme alla segreteria il prospetto per l’attribuzione dell’organico di sostegno con gli
organi di competenza;
• Collabora in Rete con L’ASL, Unità Multidisciplinare sia per pianificare gli incontri di Istituto e
gruppi operativi per caso;
• Propone al Consiglio d’Istituto dopo gruppo H d’Istituto, richiesta di acquisti di sussidi
didattici/ausili, facilitatori per la didattica speciale o Borsa di studio per allievi H
meritevoli nel profitto;
• Supporta i coordinatori e docenti di sostegno nell’elaborare per gli allievi di 5 classe la
redazione dell’allegato riservato al documento del 15 maggio
• Collabora con il Dirigente nell’individuare formazione/aggiornamento per l’integrazione degli
alunni disabili sulle strategie supporto dei colleghi curriculari per la gestione delle classi e dei
casi.
RESPONSABILE UFFICIO STAMPA
(Prof.Campolongo)
• Raccoglie e trasferisce alle figure di competenza, le informazioni sulle attività della scuola
per la realizzazione di materiale di pubblicità (manifesti, dépliant, libretti illustrativi Ptof,
filmati, CD-ROM);
• Coordina la comunicazione istituzionale interna (alunni, docenti ed ATA)
• Cura i rapporti con la stampa e le TV locali
RESPONSABILE PER LA ROBOTICA
(Prof.D’Ambrosio)
• Coordina e gestisce la rete Robocup junior Calabria.
• Cura l’organizzazione di gare locali, nazionali, internazionali.
COORDINATORE DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA
(Prof.Caira)
• cura l’organizzazione e il coordinamento delle attività, nonché la documentazione relativa.
• Cura la partecipazione a competizioni e gare
COMMISSIONE ELETTORALE
(Proff.Bennardo-Gradilone)
• verifica la regolarità delle liste;
• cura l’affissione all’albo dei risultati;
• forma ed aggiorna gli elenchi degli elettori;
104
• si occupa dei ricorsi contro l’erronea compilazione degli elenchi e contro i risultati
delle elezioni;
• designa i componenti dei seggi elettorali, nominati dal Preside;
• cura la stesura dei verbali;
• predispone le schede e altro materiale elettorale per le elezioni;
• cura le operazioni di scrutinio;
RESPONSABILI DI INDIRIZZO
(Proff.Arcuri-Panza-Rovense)
• curano l’unitarietà della programmazione;
• gestiscono eventuali innovazioni scientifiche e tecnologiche
REFERENTI PER L’ ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
(Proff.De Amicis-Pagliuso)
• Organizzano le attività di alternanza scuola-lavoro in collegamento con il Tutor aziendale
e in raccordo con il Tutor scolastico
• Coordinano il gruppo di progetto nella fase ideativa, attuativa e valutativa
• Coordinano le attività all’interno della scuola
• Garantiscono il rispetto degli standard condivisi
• Curano il monitoraggio delle diverse esperienze e delle diverse fasi dell’alternanza
• Sviluppano e mantengono rapporti con i diversi partner territoriali ed istituzionali
• Predispongono strumenti per il monitoraggio, controllo e valutazione delle procedure
• Controllano e revisionano la documentazione
105
Piano di formazione
Tale piano è finalizzato all’acquisizione di competenze per l'attuazione di interventi di
miglioramento e adeguamento alle nuove esigenze dell’Offerta Formativa Triennale.
Le priorità di formazione che la scuola intende adottare riflettono le Priorità, i Traguardi
individuati nel RAV, i relativi Obiettivi di processo e il Piano di Miglioramento.
L’Istituto organizza, sia singolarmente che in Rete con altre scuole, corsi di formazione
che concorrono al raggiungimento degli obiettivi di processo e che rispondono alle
esigenze dei docenti, individuate attraverso un questionario per la ricognizione dei
bisogni formativi (vedi allegato 1).
Il percorso formativo è strutturato in Unità Formative. L’impegno del docente va considerato
non solo per l’attività in presenza, ma per tutti quei momenti che contribuiscono allo
sviluppo delle competenze professionali, quali ad esempio:
▪ formazione in presenza e a distanza,
▪ sperimentazione didattica documentata e ricerca/azione,
▪ lavoro in rete,
▪ approfondimento personale e collegiale,
▪ documentazione e forme di restituzione/rendicontazione, con ricaduta nella scuola,
▪ progettazione
Le attività formative saranno documentate attraverso la creazione di un portfolio digitale per
ogni docente. Il docente propone e sottopone al vaglio della D.S. ogni anno scolastico il proprio
piano di formazione, in relazione all’offerta dell’Istituto e ai propri bisogni, indicando l’eventuale
adesione a offerte formative esterne e/o on line, purché in linea con gli obiettivi stabiliti dal piano.
Per ciascuna attività formativa:
• si provvederà a documentare le modalità di realizzazione e partecipazione;
• i docenti partecipanti inseriranno nel portfolio digitale eventuali documentazioni e materiali
prodotti e riferiranno in merito a innovazioni metodologiche introdotte nella didattica in classe in conseguenza del processo formativo realizzato;
• i docenti partecipanti ad attività esterne all’Istituto metteranno a disposizione dei colleghi il materiale prodotto o distribuito durante il corso;
• si renderà possibile la verifica di efficacia della formazione mediante la somministrazione di
specifici questionari di valutazione.
Il Piano di Formazione e Aggiornamento rappresenta, pertanto, un supporto utile al
raggiungimento di obiettivi trasversali attinenti la qualità delle risorse umane ed è pertanto
un’azione tendente a migliorare il clima nell’organizzazione, per creare condizioni favorevoli al
raggiungimento degli obiettivi del PTOF oltre che al tentativo di dare corpo ad attività di
confronto, di ricerca e sperimentazione previste dall’Autonomia. Esso tiene conto delle linee
generali indicate annualmente dal MIUR e degli orientamenti strategici della politica di Qualità
106
del nostro Istituto finalizzata al miglioramento continuo e si avvarrà di corsi organizzati dall’
USR, da altri enti territoriali o istituti, delle iniziative progettate dall’Istituto, autonomamente o
in rete con altre scuole.
Sono compresi nel piano di formazione dell’Istituto:
▪ i corsi di formazione organizzati da MIUR, per rispondere a specifiche esigenze
connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di
carattere strutturale o metodologico decise dall’Amministrazione;
▪ i corsi proposti dal MIUR, Enti e associazioni professionali, accreditati presso il
Ministero, coerenti con gli obiettivi sopra enunciati;
▪ i corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce;
▪ gli interventi formativi, sia in autoaggiornamento sia in presenza di tutor esterni
o interni, autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti
di Istituto previsti dal PTOF;
▪ attività individuali di formazione scelte liberamente ma in piena aderenza al RAV,
al Piano di Miglioramento e alle necessità formative individuate per questa
Istituzione Scolastica e debitamente autorizzate dal DS
▪ gli interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi
di legge (Decreto Legislativo 81/2008).
Il PIANO di FORMAZIONE per il triennio 2019-2022, è stato elaborato sulla base dei
risultati dell’analisi dei fabbisogni formativi dei docenti dell’istituto, tenendo in debita
considerazione le Linee di Indirizzo delineate dal MIUR e incentrate sui seguenti temi
strategici:
1. Autonomia organizzativa e didattica
2. Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base
3. Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento
4. Competenze di lingua straniera
5. Inclusione e disabilità
6. Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile globale
7. Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale
8. Scuola e Lavoro
9. Valutazione e miglioramento
Queste Priorità strategiche rappresentano l’intelaiatura entro la quale la scuola, coinvolgendo
i propri docenti, ha individuato i bisogni formativi specifici.
107
FINALITA’ DEL PIANO
Le attività di formazione avranno, pertanto, come finalità quelle di:
• perseguire gli obiettivi formativi presenti nel Piano Nazionale di Formazione;
• sostenere la ricerca-azione in riferimento alle innovazioni di struttura e ordinamento;
• sostenere l’innovazione metodologico-didattica all’interno dell’Istituto e la diffusione
della documentazione delle buone pratiche educative e didattiche.
• consentire ai docenti di potersi appropriare di strumenti e competenze ritenuti
indispensabili allo sviluppo ed al potenziamento della propria professionalità;
• consentire ai docenti di approfondire, sperimentare, implementare conoscenze e
competenze a supporto della qualità dell’azione didattica;
• favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità
professionale;
• migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando la reciproca collaborazione,
fornendo occasioni di riflessione sulle pratiche didattiche.
All1. QUESTIONARIO DI RILEVAZIONE DEI BISOGNI
FORMATIVI
PROF. ……………………………………………………………………………..
Indicare, al lato di ogni macroarea quella di maggior interesse in base alla priorità, da 1
(alta priorità) a 3 (bassa priorità)
COMPETENZE DI SISTEMA
Autonomia didattica e organizzativa - Valutazione e miglioramento -
Didattica per competenze e innovazione metodologica
COMPETENZE PER IL 21° SECOLO Lingue straniere - Competenze digitali e nuovi ambienti per
l’apprendimento- Scuola e lavoro
COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale - Inclusione
e disabilità - Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile
1. All’interno di ciascuna tematica, indicare, al lato dell'area, unicamente le tre aree di
maggior interesse in base alla priorità, da 1 (alta priorità) a 3 (bassa priorità) .
108
COMPETENZE DI SISTEMA
Autonomia didattica e organizzativa - Valutazione e miglioramento - Didattica per competenze e innovazione
metodologica
Autonomia didattica e organizzativa
Progettare nell’ambito dell’autonomia
Progettazione europea
Flessibilità organizzativa
Didattica modulare
Gestione della classe
Progettazione degli ambienti di apprendimenti
Gestione della quota di autonomia del curricolo di istituto
Utilizzo dell’organico dell’autonomia
Lavorare in gruppo
Tempo scuola
Organico potenziato e organico funzionale
Ruolo del middle management nella scuola
Progettazione del PTOF
Lavorare in reti ed in ambiti
Valutazione e miglioramento Valutazione formativa e sommativa: valutazione autentica,compiti di realtà, certificazione delle competenze, portfolio.
Valutazione professionale: profilo professionale, bilancio delle competenze, documentazione dei crediti, documentazione didattica
Valutazione della scuola: autovalutazione, processi di miglioramento, gestione rendicontazione e bilancio sociale
Didattica per competenze
Didattiche collaborative e costruttive
Rapporto tra saperi disciplinari e didattica per competenze
Rafforzamento delle competenze di base
Progressione degli apprendimenti
Compiti di realtà e apprendimento efficace
Imparare ad imparare
Metodologie:project based learning,cooperative learning, Peer teaching,peer tutoring,flipped classroom, learning by doing
Ambienti di apprendimento formali ed informali
Rubriche valutative
COMPETENZE PER IL 21° SECOLO Lingue straniere - Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento - Scuola e lavoro
Competenze digitali e nuovi ambienti di apprendimento Robotica educativa
Pensiero computazionale
Collaborazione e comunicazione in rete
109
Tecniche di costruzione di contenuti digitali per la didattica
Copyright e licenze aperte
Educazione ai media
Documentazione attività didattica
Archivi digitali online
Open source
Scenari e processi per l’integrazione degli ambienti digitali per la didattica e l’uso di dispositivi individuali a scuola.
Competenze di lingua straniera Metodologia CLIL
Dialogo interculturale e cittadinanza globale
Mobilità transnazionale
Verifica e valutazione dell’apprendimento linguistico in relazione al Quadro
Comune Europeo diriferimento
Lingue straniere: competenze linguistiche- comunicative
Competenze metodologiche per l’insegnamento delle lingue straniere
Curricula verticali
Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento
Scuola lavoro
Alternanza scuola lavoro
imprenditorialità
Inquadramento giuridico
Impresa formativa simulata
Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Orientamento
Validazione delle competenze
Educazione finanziaria
COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale - Inclusione e disabilità - Coesione sociale e
prevenzione del disagio giovanile
Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale Identità culturale
Interlingua e ambienteplurilingue
Mediazione linguistica e culturale
Spazio culturale europeo
Cittadinanza attiva e diritti del cittadino
Educazione ambientale
Educazione alimentare
Pari opportunità
Dialogo interculturale e interreligioso
Inclusione e disabilità Classi inclusive
Progettazione individualizzata e personalizzata
Valutazione degli apprendimenti e certificazione delle competenze
Autovalutazione e miglioramento dell’inclusione
PAI
110
Gestione della classe
Tecnologie digitali per l’inclusione
Ruolo del personale ATA e di altri soggetti del territorio
Progetto di vita
Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile Educazione al rispetto degli altri
La diversità come risorsa
Bullismo e cyberbullismo
Competenze di base e life skills
Progettazione interventi per la prevenzione e il recupero del disagio e della violenza a scuola
Gestione della classe
5. Tra quelle elencate qual è la modalità formativa più funzionale?
□ Formazione in aula con docenti, esperti ed esercitazioni/discussioni
□ Lezione e lavori di gruppo □ Formazione a distanza: partecipazione a forum e a laboratori on-line
□ Incontri di gruppo in autoaggiornamento/attività di ricerca-azione con i colleghi
□ Autoaggiornamento con lettura di libri, materiale digitale, ecc…
□ Altro
6. In relazione ai tempi, un futuro corso di formazione dovrebbe essere articolato in:
□ Orario concentrato in un breve periodo (per es. 3 incontri da 3 ore in max 10 gg)
□ Orario distribuito in più settimane (per es. 2 ore per 5 settimane, 1 volta la settimana)
□ Modalità on-line + incontri di condivisione dei materiali prodotti
7. Quale periodo temporale è preferibile per lo svolgimento dei corsi?
□ Settembre □ Febbraio-Aprile □ Ottobre-Dicembre □ Giugno
111
ANNUALITA’ 2019-20
COMPETENZE DI SISTEMA
TITOLO DEL CORSO
PERIODO
PREVISTO
ENTE
EROGANTE
DURATA:
ORE IN PRESENZA
ORE ON LINE
Didattica per
competenze e
innovazione
metodologia
Corsi su tematiche, prodotti e tecnologie di particolare interesse per i vari indirizzi
Da definire Da definire Da definire
COMPETENZE PER IL 21° SECOLO
TITOLO DEL CORSO
PERIODO
PREVISTO
ENTE
EROGANTE
DURATA:
ORE IN
PRESENZA
ORE ON LINE
Competenze
digitali e nuovi
ambienti per
l’ apprendimento
Strumenti di condivisione nella didattica
Da definire Da definire Da definire
Robo-Teach Da definire Da definire Da definire
COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA
TITOLO DEL CORSO
PERIODO
PREVISTO
ENTE
EROGANTE
DURATA:
ORE IN
PRESENZA
ORE ON LINE
Inclusione e
disabilità
Dislessia Amica
Da definire Da definire Da definire
.
112
PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA 2019-22
TEMA PERSONALE COINVOLTO
Primo soccorso D.Lgs. 81/08; Collaboratori Scolastici -Assistenti
Amministrativi e Tecnici
Addetto antincendio D.Lgs. 81/08; Collaboratori Scolastici-Assistenti Amministrativi
e Tecnici
Attivita’ negoziale-stipula contratti Assistenti Amministrativi e Tecnici
Segreteria digitale e dematerializzazione; Assistenti Amministrativi
Procedimenti amministrativi; Assistenti Amministrativi
L’innovazione digitale nell’amministrazione (Piano nazionale scuola digitale - PNSD);
Assistenti Amministrativi e Tecnici-DSGA
Accoglienza modalità di relazionarsi con l’utenza
Collaboratori Scolastici
Aspetti gestionali, educativi, relazionali,
psicologici dei servizi di inclusione per gli alunni con disabilità (L.104/1992)
Collaboratori Scolastici
La formazione deve essere certificata, cioè erogata da un soggetto accreditato dal MIUR. Tutte le scuole
statali e le Università sono automaticamente soggetti accreditati. Tutti gli altri devono riportare in calce agli
attestati gli estremi del decreto ministeriale che conferisce loro l’accreditamento. Il D.S. accerta l’avvenuta
formazione mediante “Attestato di partecipazione” o “Diploma di competenze acquisite” rilasciato
dall’Ente formatore
Il presente Piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in volta
proposte a livello nazionale, regionale e provinciale, cui l’Istituto aderisce.
113
SEZIONE 3 -STRUTTURE E RISORSE MATERIALI
114
L’ I.T.I. “A.Monaco” è costituito da tre edifici i primi due risalenti agli anni 1968-69, il terzo
realizzato nell’anno scolastico 2014-15. Allo stato attuale essi costituiscono un unico
complesso scolastico. Data la specificità degli indirizzi di studio, la scuola è particolarmente
attenta ai due aspetti inscindibili della didattica: teorico e pratico. Pertanto, nell’istituto sono
presenti diversi laboratori.
BIBLIOTECA Biblioteca con oltre 10000 volumi
LABORATORI
Laboratorio Ubicazione
FESR 1° Piano Centrale
INF. 4 Officine lato nord
INFORM. 5 (MAT.) Officine lato nord
INF. 6 Officine lato nord
SATELLITARE Officine lato nord
LAB. ELETTR. 3 Aula magna
L. MISURE EL. COSTA 1° piano sopra aula magna
L. SISTEMI EL. INTRIERI 1° piano sopra aula magna
LN2 Officine lato nord
TDP 1 Officine lato SUD
TDP 2 Officine lato SUD
CHIMICA Ed. Nuovo
FISICA Ed. Nuovo
LINGUISTICO 1° piano Central.
LAB. MECCANICA MACCHINE ED ENERGIA
Officine Lato Nord
LAB. SISTEMI E AUTOMAZIONE Officine Lato Nord
TEC. MECCANICHE OfficinaLato Nord
D.P.O. MECC. OfficinaLato Nord
TEC. E TECNICHE DI Officine lato sud
Risorse strutturali e laboratori
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RAPPRESENTAZ. GRAFICA 1
TEC. E TECNICHE DI RAPPRESENTAZ. GRAFICA 2
Officine lato sud
AULE
RIUNIONI
2 Sale insegnanti tradizionali
2 Sale insegnanti per la progettazione
didattica
Sala conferenze multimediale (250
posti)
Sala conferenze “San Martino”(in Via S.
Martino trav. Via Rivocati)
PALESTRA 2 Palestre coperte con campo da
basket e pallavolo.
3 Campi da gioco multifunzionali
(calcetto, pallavolo e basket) in erba
sintetica e con spalti .
1 palestra di potenziamento
UFFICI Ufficio Presidenza;
Ufficio DSGA;
Ufficio Vice-presidenza;
6 Uffici di Segreteria;
Ufficio tecnico
SERVIZI Magazzino
Servizio bar aperto in orario scolastico
Ascensore
Servizi di accesso per disabili
Spazi esterni per parcheggio auto e
motocicli
116
Reti
Le Istituzioni scolastiche possono promuovere o aderire ad accordi di rete, per lo
svolgimento in collaborazione di attività didattiche, di ricerca e di formazione; di
amministrazione e contabilità; di acquisto di beni e servizi; organizzative, o di altro tipo,
coerenti con le finalità delle scuole. Tali accordi, rappresentano unvero eproprio prototipo
di forma associativa tra autonomie funzionali, previsti e disciplinati dall’art. 7, commi 1-7,
del d.P.R. n. 275/1999 e dall’art. 56 del d.i. n. 44/2001, vengono distinti sia dai consorzi
(trattati al comma 10), sia dalle convenzioni (ai commi 8-9), senza, però, che i loro contorni
vengano tratteggiati chiaramente. Secondo il disposto dell’art. 7 del Regolamento
dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche (d.P.R. n. 275/1999), queste, nell’esercizio
dell’autonomia organizzativa, possono promuovere la stipulazione di accordi di rete tra di
loro, o aderire ad essi per un più efficace svolgimento dei propri compiti istituzionali.
▪ Rete ROBOCUP JUNIOR ACADEMY http://robocupjracademy.it/
▪ CALABRIA 003 -AMBITO TERRITORIALE 1-COSENZA
▪ BOOK in PROGRESS
▪ CAMBRIDGE ACADEMY OF ENGLISH FIVE IT087
▪ CTS: con adesione alla “Rete Provinciale di Scuole per l’Inclusività - Cosenza”;
▪ PROTOCOLLO D’INTESA SPORTELLO D’ASCOLTO CON ASSOCIAZIONE LOGOS SU RENDE
▪ SCUOLA IN OSPEDALE E ISTRUZIONE DOMICILIARE
117
AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
PREMESSA
Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56,il MIUR, con
D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Non solo una dichiarazione di
intenti, ma una vera e propria strategia complessiva di innovazione della scuola, come pilastro fondamentale del
disegno riformatore delineato dalla legge. Si tratta prima di tutto di un’azione culturale, che parte da un’idea
rinnovata di scuola, intesa come spazio aperto per l’apprendimento e non unicamente luogo fisico. In
questo paradigma, le tecnologie diventano abilitanti, quotidiane, ordinarie, al servizio dell’attività scolastica,
contaminando tutti gli ambienti della scuola: classi, ambienti comuni, spazi laboratoriali, spazi individuali e
spazi informali. È un’opportunità di innovazione incentrata sulle metodologie didattiche e sulle strategie
usate con gli alunni in classe, adeguando ad esse le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli
insegnanti e dell’organizzazione. Portare la scuola nell’era digitale non è solo una sfida tecnologica. È una sfida
organizzativa, culturale, pedagogica, sociale e generazionale.
Il Piano Nazionale disegna una politica complessiva (non una sommatoria di azioni) e pertanto il lavoro che
serve è anzitutto culturale: occorre elevare la propensione di tutti gli attori coinvolti verso la crescita
professionale, il cambiamento organizzativo e quello culturale.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) rappresenta lo strumento per mettere a sistema le finalità, i
principi e gli strumenti previsti nel PNSD. L’inserimento nel PTOF delle azioni coerenti con il PNSD, anche
seguendo lo stesso schema di tripartizione (Strumenti, Competenze e Formazione e gli ambiti al loro interno)
servirà a migliorare la programmazione di strategie di innovazione digitale delle istituzioni scolastiche.
Per facilitare tale processo di programmazione e di coordinamento delle azioni strategiche in ogni scuola è stato
individuato un Animatore Digitale, una nuova figura che coordina la diffusione dell’innovazione digitale a
scuola e le attività del PNSD. Saranno gli “animatori digitali” di ogni scuola, insieme ai dirigenti
scolastici e ai direttori amministrativi, adeguatamente formati su tutti i suoi contenuti, ad animare ed attivare
le politiche innovative contenute nel Piano e a coinvolgere tutto il personale, oltre che gli studenti e le loro
famiglie.
IL PROFILO DELL’ANIMATORE DIGITALE
L’Animatore Digitale è, per il MIUR, una figura fondamentale per l’accompagnamento del Piano Nazionale
Scuola Digitale. Nell’ambito della realizzazione delle azioni previste nel POF triennale, potrà sviluppare
progettualità su tre diversi ambiti.
FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso
l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità
scolastica alle attività formative.
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÁ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il
118
protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del
PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la
realizzazione di una cultura digitale condivisa.
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili
da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la
scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole),
coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica
condotta da altre figure.
PIANO DI INTERVENTO
Coerentemente con quanto previsto dal PNSD, il presente Piano di Intervento, redatto dall’Animatore Digitale
dell’Istituto, in collaborazione con il Dirigente Scolastico, intende configurare lo scenario di strategie, funzionali
e coerenti con la realtà della nostra scuola, per la realizzazione di quel cambiamento culturale, metodologico,
organizzativo richiesto dalla nuova realtà digitale. Le linee programmatiche tracciate nel piano sono un primo
passo nella direzione di una sua definizione sempre più dettagliata e aderente al contesto, quale emergerà nel
corso dei primi concreti interventi previsti, dai quali si raccoglieranno indicazioni e dati utili a ridefinirne i
contorni e gli obiettivi realmente perseguibili, nella logica della pratica riflessiva e del monitoraggio continuo e
trasparente delle azioni.
CONTESTO
L'attenzione ai bisogni ed alle esigenze di ciascuno, la valorizzazione dei talenti e del merito, la centralità della
persona, la formazione integrale, rappresentano i cardini imprescindibili dell’azione educativa. La sinergia,
promossa dalla nostra istituzione scolastica, con il tessuto culturale e socioeconomico che ci caratterizza, la
necessità di una formazione permanente, la comune volontà di “spendersi” per il miglioramento e la qualità dei
servizi da erogare a tutti i fruitori del servizio scolastico, ci prescrivono la predisposizione e l’attuazione di un
“Progetto di Scuola Digitale” che, attraverso le sue azioni, possa intervenire fattivamente a dare qualità alla
preparazione degli alunni e crescita culturale al territorio. Il piano nazionale richiede maggiore sistematicità e
coerenza nell’adozione delle buone pratiche diffuse e presenti nelle scuole, frutto perlopiù di iniziative autonome
di singoli docenti e non sempre adeguatamente supportate da visioni d’insieme e di lungo termine e/o da contesti
facilitanti, e suggerisce di iniziare il percorso verso l’adozione di approcci didattici innovativi proprio a partire
da riflessioni comuni sui punti di forza delle esperienze fatte. È costantemente ribadito nel piano scuola digitale
che le buone pratiche riflessive hanno il compito di supportare il rinnovamento della professionalità docente.
Risulta dunque fondamentale, in quest’ottica, stimolare all’interno della scuola, in ogni sua componente, la
condivisione delle competenze e delle esperienze e innescare una visione sistemica delle diverse azioni, dei suoi
molteplici attori, per dare concretezza ai cambiamenti che si rendono necessari.
Come recita il PNSD “L’obiettivo è migliorare la scuola, e il compito principale della scuola è fare buona
didattica con l’aiuto di buoni contenuti, rafforzare le competenze e gli apprendimenti degli studenti”. Questo
119
significa che le attività didattiche dovranno subire un cambiamento, certamente non sui contenuti, bensì nel
metodo. Ciò perché il dato digitale, per sua natura più facilmente accessibile e più agevolmente “manipolabile”,
permette e costringe la programmazione didattica a diventare più flessibile. La lezione “formale” e “frontale”
deve allora, in qualche modo, essere sostituita, per i modi propri in cui si rendono disponibili e fruibili i contenuti
digitali, da una lezione dove maggiore deve essere il contributo del discente.
L’alunno, nel contesto digitale, si vede coinvolto attivamente nella scelta dei contenuti, dei tempi, dei formati,
delle risorse, con i quali agire il suo approccio ai saperi, ciò induce anche a dover ripensare e riprogrammare le
aule e gli ambienti di apprendimento, per permettere l'accesso quotidiano ai contenuti digitali adottati ma anche
la creazione e l’integrazione di altri contenuti in funzione di un reale miglioramento dei processi didattici.
L’implementazione, l’organizzazione, la presenza e l’uso consapevole e sistematico delle risorse e delle
tecnologie digitali, deve facilitare e coadiuvare i docenti e soprattutto gli studenti e la nostra scuola nel suo
complesso nell’adozione di tutte quelle innovazioni ritenute utili e necessarie al raggiungimento dei risultati
fissati per il triennio all’interno della cornice complessiva del Piano Triennale dell’Offerta Formativa e del
Piano di Miglioramento:
• migliorare le competenze chiave degli studenti;
• consolidare lo sviluppo professionale dei docenti e del personale scolastico;
• diffondere le competenze digitali nelle scuole;
• sviluppare laboratori didattici e ambienti digitali;
• favorire una metodologia didattica digitale;
• sviluppare un’innovazione curriculare;
• migliorare l’uso di contenuti digitali (anche per le diverse situazioni di disabilità);
• Innalzare i livelli degli esiti delle prove INVALSI;
• migliorare le competenze chiave degli studenti.
AMBITI E AZIONI
Il presente piano presenta le azioni ritenute prioritarie e percorribili nel triennio 2018-2021. Esse sono
aggregate con riferimento ai tre ambiti progettuali assegnati dal PNSD all’animatore digitale ma è naturale che
tali ambiti non devono essere intesi come settori diversi e indipendenti dell’azione di innovazione che si vuole
promuovere, essi piuttosto vanno letti in un’ottica sistemica come necessari e complementari aspetti di un
progetto per il quale il successo può dipendere solo da un organico sviluppo delle sue parti. Per una più agevole
e logica lettura l’intero piano viene presentato nei suoi tre momenti temporali, corrispondenti alle tre annualità
cui si riferisce. Tutte le azioni che costituiscono il presente progetto verranno sottoposte a monitoraggio e a
rendicontazione circa i risultati ottenuti.
120
Ambito Intervento
• Creazione e mantenimento di uno
sportello permanente di assistenza ai
docenti (anche attraverso l’utilizzo di
classi virtuali)
Formazione
Interna
• Partecipazione alla rete territoriale e
Nazionale Animatori Digitali
• Formazione docenti sulla piattaforma Google Suite
• Formazione per l’uso di applicazioni
utili per l’inclusione
• Formazione sull’utilizzo della
piattaforma www.collegioonline.it
• Corso di formazione ROBO-TEACH
Coinvolgimento • Creazione di un gruppo di lavoro per il
miglioramento della comunicazione
interna
• Razionalizzazione revisione
dell’utilizzo dei social network nella
gestione dell’immagine dell’istituto
• Revisione della rete di istituto
• Favorire la partecipazione a gare ed
olimpiadi
della
comunità
scolastica
Creazione di
soluzioni
innovative
• Realizzazione di una piattaforma in
cloud (www.collegioonline.it) per la
gestione digitale del collegio dei docenti
per la gestione della registrazione delle
presenze e l’approvazione del verbale
attraverso l’utilizzo di una firma
elettronica semplificata.
• Sviluppo del pensiero computazionale
• Diffusione dell’utilizzo del coding nella
didattica
121
SEZIONE 4 -QUALITA’DEI SERVIZI E SICUREZZA
122
Qualita’ dei servizi
Per sviluppare e diffondere a tutti i livelli dell’organizzazione scolastica la cultura e le
metodologie della qualità, la nostra scuola ha avviato il Progetto Qualità a partire dall’anno
scolastico 2002-2003. Ad una prima fase, che è consistita in attività essenzialmente di carattere
formativo, ha fatto seguito una seconda che ha visto la sperimentazione sul "campo" (per opera
di un gruppo di lavoro denominato Gruppo Qualità) delle metodologie per l’attuazione di
miglioramenti relativi ad aspetti specifici che erano stati individuati come punti critici
dell’organizzazione scolastica. Nel 2003 l’Istituto, dopo essersi dotato di un modello gestionale
adatto a favorire il perseguimento della qualità della sua organizzazione, ha conseguito per la
prima volta la certificazione di conformità secondo la norma di riferimento UNI EN ISO
9001:2000, da parte di un Organismo di certificazione esterno, a ciò accreditato. Tale
certificazione è stata poi ri conseguita a conferma dell’andata a regime di tale modello
organizzativo, nel 2004 ,2005, 2006, 2007, 2008 e nel 2009 un altro Organismo di
Certificazione l’ha riconfermata secondo la nuova norma di riferimento UNI EN ISO
9001:2008.
Dal 2003, quindi, il nostro istituto ha elaborato un modello organizzativo denominato "Sistema
di Gestione per la Qualità", riportato in un documento “Manuale della Qualità “che descrive i
processi che riassumono i servizi offerti dalla scuola, definendone i relativi responsabili. Tale
modello prevede inoltre che venga definita dalla Dirigenza una "Politica della Qualità"
esplicitata attraverso l'individuazione di obiettivi misurabili e di cui sia possibile verificare il
conseguimento. Il controllo sulla corretta e puntuale applicazione del SGQ è affidato al Gruppo
Qualità che ha il compito di monitorare i risultati conseguiti in termini di prestazione dei
processi attraverso la misurazione di alcuni indicatori (Report indicatori per il monitoraggio dei
processi), di effettuare delle verifiche (Verifiche Ispettive Interne) riguardanti tutti i processi
descritti nel Manuale della Qualità.
123
Organigramma della qualità
124
Attivita’ di autovalutazione
Dall’a.s. 2014/15 l’istituto ha avviato una serie di iniziative di Total Quality Management,
finalizzate all’autovalutazione ed al miglioramento continuo.
Le più significative:
• Sperimentazione del modello CAF.
La scuola è stata ammessa al progetto PON H 1 – FSE – 2011 - 1 Miglioramento delle
performance scolastiche 2007- 2013 “Percorso di autovalutazione guidata CAF”, che
rappresenta una delle più importanti iniziative del Dipartimento della Funzione Pubblica, in
collaborazione con il Formez ed in partnership con il MIUR, per sostenere le istituzioni
scolastiche nei processi di miglioramento. Il progetto ha previsto un percorso, per realizzare
l’autovalutazione della performance organizzativa con il modello europeo CAF e il relativo
Piano di miglioramento. L’istituto ha ricevuto un feedback report , redatto dagli esperti del
Centro Risorse Nazionale CAF , in cui si evidenziano i punti di forza e si danno
suggerimenti sulle aree da migliorare .
• Adesione al progetto ministeriale “Sistema Nazionale di Valutazione “
Il nuovo sistema ministeriale prevede, per il prossimo triennio, la valutazione del sistema
educativo di istruzione attraverso determinati parametri quali la riduzione della dispersione
scolastica e dell' insuccesso scolastico; la riduzione delle differenze tra scuole e aree
geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti; il rafforzamento delle competenze di
base degli studenti rispetto alla situazione di partenza e la valorizzazione degli esiti a distanza
degli studenti con attenzione all'università e al lavoro. Il “Monaco” è una delle scuole italiane
che ha partecipato a tale progetto realizzando l’autovalutazione d’istituto, in una ricerca
partecipata all'insegna di un'autonomia scolastica responsabile e di qualità.
Il presente PTOF è stato redatto tenendo in debito conto il RAV (rapporto di
autovalutazione) e attivando tutte le strategie utili a raggiungere gli obiettivi di
processo evidenziati nel Piano di Miglioramento.
Gruppo di autovalutazione e gestione della qualita’
Responsabile di funzione SGQ: Rosa Principe
NIV: L. Aiello –R.Principe- M.Forte
125
Banca ore
L’istituito , alfine di organizzare le attività didattiche con continuità di presenza dei docenti
nelle classi e quindi di garantire le sostituzioni dei professori assenti durante il proprio orario
di lavoro ,per qualunque causa ad esclusione degli scioperi e delle assemblee sindacali ,
istituisce una Banca delle ore che coinvolge tutti i docenti i quali su base volontaria danno la
propria adesione ad uno scambio tra le ore effettivamente impiegate per sostituire i colleghi
assenti e le ore usufruite per permessi, brevi o per l’intera giornata. A ciascun docente che
aderisce alla banca è intestato un conto individuale, su cui potrà immettere o prelevare ore. Le
ore che possono essere conteggiate in tal conto sono solo quelle fatte oltre il normale orario di
cattedra per la sostituzione di colleghi assenti. L’utilizzo delle ore accantonate può avvenire in
modi differenti:
• Tramite permessi brevi secondo quanto previsto dal CCNL 2006/2009, art. 16,
comma 1 e comma 3,
• Concessione di giornata di ferie come da CCNL 2006/2009;
Le giornate maturate con la banca delle ore non vanno ad intaccare i normali giorni di ferie
maturati durante l’anno scolastico. L’andamento della banca è monitorato dai collaboratori
della Dirigenza.
Tutti i conti della banca delle ore intestati a ciascun docente saranno chiusi il 15 maggio di
ciascun anno scolastico.
126
Servizio di prevenzione e protezione
L’Istituto, per assicurare che le attività scolastiche si svolgano in condizioni di sicurezza, ha
elaborato e redatto un documento per la valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro (DVR) in
ottemperanza a quanto prescritto dal D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. .
Esso contiene:
• una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante
l'attività lavorativa, nella quale sono specificati i criteri adottati per la valutazione
stessa;
• l'indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di
protezione individuali adottati, a seguito della valutazione di cui all'articolo 17,
comma 1, lettera a) del D.Lgs. 81/08;
• il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo
dei livelli di sicurezza;
• l'individuazione delle procedure per l'attuazione delle misure da realizzare, e delle
figure che vi debbono provvedere, in possesso di adeguate competenze e poteri;
• l'individuazione delle mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici che
richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata
formazione e addestramento.
L’Istituto, inoltre, ha predisposto un Piano di emergenza ed evacuazione (PEE) di cui al D.M.
10/03/1998, prevedendo l’effettuazione di prove di evacuazione nel corso di ogni anno
scolastico. In esso sono state individuate le modalità di gestione e le procedure da attuare, nel
caso in cui si verifichino situazioni di pericolo grave, immediato ed inevitabile per gli occupanti
sia l’edificio vecchio che quello nuovo.
Il Piano tende a perseguire i seguenti obiettivi:
• prevenire o limitare pericoli alle persone sia all’interno che all’esterno all’edificio scolastico;
• coordinare gli interventi del personale a tutti i livelli, in modo che siano ben definiti tutti i
comportamenti e le azioni che ogni persona, presente nella scuola, deve mettere in atto per
salvaguardare la propria incolumità e, se possibile, per limitare i danni ai beni e alla struttura
dell’edificio;
intervenire, dove necessario, con un primo soccorso sanitario;
127
individuare tutte le emergenze che possano coinvolgere tutte le figure operanti nella scuola;
• definire esattamente i compiti da assegnare al personale docente e non, che opera all’interno
della scuola, durante la fase emergenza.
Per garantire che le attività scolastiche siano svolte in sicurezza, il DVR ed il PEE prevedono
che nell’Istituto operi il Servizio di Prevenzione e Protezione, costituito dal Coordinatore delle
emergenze (Dirigente Scolastico), dal Responsabile del Servizio (RSPP), da Addetti al Servizio
(ASPP) e da Squadre di emergenza (antincendio, primo soccorso, evacuazione) costituite da
personale docente, non docente e studenti.
Il Servizio di Prevenzione e Protezione provvede:
• all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione
delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro;
ad elaborare ed attuare, per quanto di competenza, misure e procedure preventive e
protettive ai fini della sicurezza;
ad affrontare eventuali emergenze fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti
sulla popolazione scolastica;
a pianificare le azioni necessarie per proteggere le persone sia da eventi interni che
esterni e coordinare i servizi di emergenza;
• fornire una base informativa didattica per la formazione del personale docente, non
docente e degli alunni per l’acquisizione delle procedure e dei comportamenti
individuati nel Piano. Il Servizio di controllo per il rispetto del divieto di fumo. Il
servizio è svolto da un Docente /ATA /Collaboratore scolastico , il quale controlla che
gli alunni ed il personale si attengano al rispetto del divieto di fumare (Legge
n°448/2001) all’interno dell’edificio compreso le aree all'aperto di pertinenza(D.L.
104/2013); inoltre è vietato l'utilizzo delle sigarette elettroniche .
128
SEZIONE V- Il Piano di Miglioramento
129
Nella sezione 5 del RAV, la scuola ha indicato alcuni obiettivi di processo che
intende perseguire per raggiungere i traguardi connessi alle priorità. Questi sono:
Risultati scolastici - Risultati delle prove INVALSI-Risultati a distanza.
La seguente tabella, mostra la relazione tra gli obiettivi di processo e le priorità
strategiche
Area di processo
Obiettivi di processo
E’ connesso alle
priorità… 1. Aumentare la
percentuale
degli ammessi
alla classe successiva e ridurre quella di alunni con sospensione del giudizio.
2. Ridurre il tasso
di dispersione 3. Migliorare gli
esiti delle P.I. 4. Migliorare gli
esiti degli esami di stato
5.Monitoraggio della situazione
a distanza dei
percorsi universitari/lav orativi dei diplomati dei vari indirizzi
Curricolo,
progettazione e
valutazione
Sportelli didattici/ascolto per la
personalizzazione degli insegnamenti.
Maggiore uso delle TIC per corsi di
recupero on line
X
Progettazione di percorsi mirati al recupero
delle lacune evidenziate dalle Prove Invalsi
nell'ambito del curricolo mattutino curvando le programmazioni
X
Misurazione dei livelli di apprendimento
per classi parallele e monitoraggio dei
risultati
X
Ambiente di
apprendimento
Potenziamento della dotazione
tecnologica delle classi, della
didattica basata sulle
tecnologie,ricerche, progetti come attivita'ordinaria in classe
X
Inclusione e differenziazione
Misurazione del grado di inclusività della
scuola,attraverso questionari anonimi on
line sulla pagina web dell'istituto
X
130
Continuità e orientamento
1
Orientamento
strategico e
organizzazione
1
2
3
Sviluppo e valorizzazione
delle eccellenze
1
2
3
Integrazione
con il territorio
e rapporti con le
famiglie
1
2
3
4
Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, è importante
compiere una stima della loro fattibilità. Ad ogni obiettivo si attribuisce un valore
di fattibilità e uno di impatto, determinando una scala di rilevanza.
Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto
(Al fine di calcolare la rilevanza dell’obiettivo utilizzare la tabella riportando le stime sulla fattibilità e
sull’impatto e il prodotto dei due valori numerici.)
Obiettivo di
processo elencati
Fattibilità
(da 1 a 5)
Impatto
(da 1 a 5)
Prodotto: valore
che identifica la
rilevanza
dell’intervento
1 Risultati scolastici
5 5 25
2
Risultati delle prove
standardizzate nazionali
4
5
20
3
Sperimentare attività
didattiche e
metodologie innovative
4
5
20
131
Ridefiniamo ora l’elenco degli obiettivi di processo e indichiamo i risultati
attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di
misurazione dei risultati.
Tabella 3 - Risultati attesi e monitoraggio
Obiettivo di
processo in via di
attuazione
Risultati
attesi
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
1
Risultati scolastici
Aumentare di un punto
all'anno la percentuale di
alunni ammessi alla
classe successiva e
ridurre di un punto
quella di alunni con
giudizio sospeso
Valutazione
trimestrale
di tutti gli studenti
Dati relativi ai corsi
di recupero
Campionamento
esiti delle
verifiche trimestrali,
controllo e confronto con
i dati degli anni
precedenti
2
Risultati delle prove
standardizzate
nazionali
Ridurre il gap negativo
nelle prove
standardizzate rispetto a
scuole con contesto
socio-economico e
culturale simile
Risultati delle
prove unitarie
nelle classi 2^
ogni trimestre, con
correzione
collegiale e
campionamento dei
risultati
Campionamento
esiti delle
prove unitarie e confronto con i risultati delle prove
standardizzate nazionali degli anni precedenti
3
Potenziamento della
dotazione
tecnologica e delle
attività didattiche e
metodologiche
innovative
Potenziamento della rete
Wifi dell’istituto
Potenziamento del
registro elettronico
Potenziamento della
dotazione tecnologica
delle classi
Potenziamento della
dotazione
tecnologica della
didattica
attraverso l’uso di
strumenti innovativi
(LIM,aule per Debate e
Flip –Teaching)
Realizzato si/no
Tasso/indice dei
docenti che
sperimentano
didattiche e
metodologie
innovative
Realizzato si / no
Relazioni finali dei
docenti.
Questionario docenti
Questionario alunni
Documenti pubblicati
Partecipazioni a gare
nazionali e internazionali
4
132
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di
processo
Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti
negativi e positivi a medio e a lungo termine
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Azione
prevista
Effetti positivi all’interno
della scuola a
medio termine
Effetti negativi all’interno
della scuola a
medio termine
Effetti positivi all’interno
della scuola a
lungo termine
Effetti negativi all’interno
della scuola a
lungo termine
Attività di
recupero di
Italiano
,Matematica e
Inglese nel biennio
Aumento
dell’autostima negli
alunni e conseguente
interesse verso lo
studio. Diminuzione
del numero di studenti
con debito formativo in
quelle discipline
oggetto del recupero.
Uno studio meno
intenso nelle materie
non oggetto di
recupero.
L’acquisizione da
parte degli studenti di
un efficace metodo di
studio
Un minor numero di
sospesi in giudizio e
un maggior numero
di ammessi alla
classe successiva
Perdita dell’autonomia
nello studio
Abituare gli
studenti ad usare
conoscenze, abilità
e capacità
personali, sociali
e/o
metodologiche, in
situazioni diverse.
Migliorare i risultati
delle prove
standardizzate sia di
italiano che di
matematica.
La didattica finirebbe
per convergere
sempre più
sull’obiettivo di
superare i test
d’apprendimento a
spese di creatività ed
elaborazione personale
Passare
automaticamente
dall’abilità alla
competenza, dal
sapere al saper fare e
al saper essere.
Eccessiva importanza
attribuita alle prove
Valutare gli insegnanti
Potenziare la
didattica
attraverso l’uso di
strumenti
innovativi
(LIM,aule per
Debate e Flip –
Teaching)
Migliorare la didattica,
l’apprendimento e gli
esiti scolastici
Maggiore sviluppo in
classe di confronto
critico, di relazioni e di
collaborazioni con i
propri compagni, di
interazione tra insegnante e studente e tra studenti.
I tempi di lavoro si
dilatano rispetto alla
lezione frontale
Creare esperienze
significative
replicabili
Precludersi ad altre
forme di innovazione
133
Rapportiamo gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Le azioni pianificate avranno effetti duraturi se incideranno sul raggiungimento di
obiettivi a breve termine, ma soprattutto se rappresenteranno un’occasione per
avviare un profondo processo di innovazione e cambiamento della scuola.
Nota
● Appendice A - obiettivi triennali descritti nella Legge 107/2015
● Appendice B - principi ispiratori alla base delle idee delle Avanguardie Educative su cui Indire sta lavorando per favorire la disseminazione di pratiche innovative nelle scuole
Caratteri innovativi
Caratteri innovativi dell’obiettivo riferimento Connessione con il quadro di cui
in Appendice A e B
Attivita’ di recupero e miglioramento Prove Invalsi
Appendice A
potenziamento delle competenze
matematico-logiche e scientifiche;
prevenzione e contrasto della dispersione
scolastica e di ogni forma di discriminazione
Appendice B
Riorganizzare il tempo del fare scuola
Didattica innovativa:
Flipped Classroom
Aule per Debate
Appendice A:
potenziamento delle competenze matematico-
logiche e scientifiche;
sviluppo delle competenze digitali degli
studenti;
potenziamento delle metodologie laboratoriali e
delle attività di laboratorio
valorizzazione di percorsi formativi
individualizzati e coinvolgimento degli alunni;
Appendice B:
Trasformare il modello trasmissivo della scuola
Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai
linguaggi digitali per supportare nuovi modi di
insegnare, apprendere e valutare
Creare nuovi spazi per l’apprendimento
Riconnettere i saperi della scuola e i saperi
della società della conoscenza
Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile
134
Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato
Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali
Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola
POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE E METODOLOGICHE INNOVATIVE
Figure
professionali
Tipologia di
attività
Ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Docenti interessati alla
sperimentazione
(robotica)
Sperimentazione delle
attività innovative nelle
classi
Fondo d’istituto
Vicepreside, Funzione
strumentale POF
Funzione strumentale
Multimedialità
Questionario
soddisfazione docenti
ed alunni
Controllo relazioni
finali docenti
calcolo percentuali di
soddisfazione
Monte ore FS e
Funzioni di sistema.
Fondo d’istituto
Impiego durante lo
Collaboratori scolastici svolgimento di eventuali corsi
Fondo d’istituto
pomeridiani
Fondo d’istituto
Assistenti tecnici Assistenza tecnica
Operazioni
Assistenti amministrativi amministrative Fondo d’istituto
143
RISULTATI SCOLASTICI
Figure
professionali
Tipologia di
attività
Ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Dirigente scolastico Stesura nomine
Collaboratori del
Dirigente
Calcolare il tasso complessivo di alunni che
presentano carenze, tasso suddiviso per indirizzo, per disciplina; inoltre si ritiene
utile individuare per ogni indirizzo e classi
il tasso delle carenze in italiano, matematica, inglese Tali dati dovranno essere riportati in report con valori assoluti, percentuali e grafici
Collaboratori del Dirigente
Stesura del progetto complessivo [fine primo /secondo trimestre, in
itinere dopo gli scrutini finali,],
recupero carenze con individuazione degli
obiettivi, dei destinatari, finalità, metodologie, tempi, risultati attesi
Funzione strumentale Calcolo del tasso di recupero delle carenze dopo attività di recupero, fine primo e secondo trimestre, in particolare, nelle tre discipline individuate. [report]
Docenti Registrazione sul Registro Elettronico dell’eventuale recupero delle carenze
Funzione strumentale Miglioramento dei risultati circa la sospensione del giudizio e gli ammessi alla classe successiva
tasso/indice di scostamento dai risultati attesi
Collaboratori scolastici Impiego durante lo svolgimento dei corsi di recupero pomeridiano
Assistenti tecnici Per l’eventuale utilizzo dei laboratori
Assistenti amministrativi
Operazioni amministrative
143
RISULTATI DELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI
Figure
professionali
Tipologia di
attività
Ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Coordinatori di
dipartimento di
Italiano e matematica
Individuazione degli
elementi fondanti le
discipline e
predisposizione di prove
relative alla
valutazione autentica.
FS
Docenti curriculari di
italiano e matematica
Somministrazione di tre
prove strutturate per
FS
classi parallele una per
trimestre al fine di
preparare gli studenti
alle prove invalsi
Docente Responsabile
INVALSI
Raccolta dei risultati delle somministrazioni
FS
effettuate ed analisi dei
risultati sulla base dell’individuazione degli
elementi fondanti delle
discipline.
Docenti interni Somministrazione Prove
standardizzate
FS
Docente Responsabile INVALSI
Analisi dei risultati, confronto con i risultati
FS
degli anni precedenti
confronto con i risultati
attesi
143
Definire i tempi di attuazione delle attività
Tabella 8 - Tempistica delle attività
RISULTATI SCOLASTICI
Attività Pianificazione delle attività
1
Sett.
2
Ott
3
Nov
4
Di
5
Gen
6
Feb
7
Mar
8
Apr
9
Mag
10
Giu
Nomina dei
componenti da parte del D.S.
x
Stesura del
progetto
complessivo
recupero
carenze
con
individuazione
degli obiettivi,
dei destinatari,
finalità,
metodologie,
tempi, risultati
attesi
x
x
x
Miglioramento
dei risultati
circa la
sospensione del
giudizio e gli
ammessi alla classe successiva
x
143
POTENZIAMENTO
ATTIVITÀ DIDATTICHE E METODOLOGICHE INNOVATIVE
Attività Pianificazione delle attività
1
Sett.
2
Ott
3
Nov
4
Di
c
5
Gen
6
Feb
7
Mar
8
Apr
9
Mag
10
Giu
Sperimentazione
delle attività
innovative nelle
classi
x
x
x
x
x
Controllo
relazioni attività
didattiche
sperimentali
Raccolta dati e
calcolo
percentuali
x
RISULTATI DELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI
Attività Pianificazione delle attività
1
Sett.
2
Ott
3
Nov
4
Di
c
5
Gen
6
Feb
7
Mar
8
Apr
9
Mag
10
Giu
Esiti relativi ai risultati scolastici
x
Esiti Prove
Invalsi
X
143
Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del
raggiungimento dell’obiettivo di processo
TABELLA 9 - Monitoraggio delle azioni
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche/
necessità
di
aggiustamenti
Fine marzo
Percentuale di
alunni i cui
esiti formativi
risultino
migliorati nel
confronto tra i
risultati del primo
trimestre e secondo
trimestre
Valutazioni
del recupero
maggio
Risultati prove
lnvalsi
Italiano e
Matematica classi
seconde
rispetto a:
- Media regionale,
Media nazionale
sud e Isole con
uguale
background
socio-culturale
Valutazioni
prove invalsi
Giugno Miglioramento Valutazioni dei risultati finali finali nelle discipline
coinvolte nella
sperimentazione
didattica rispetto
all’a.s.
precedente
143
Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di miglioramento
La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI
Priorità 1
Esiti degli
studenti
(dalla sez.
5 del RAV)
Traguardo
(dalla sez.
5 del RAV)
Data
rileva
-zione
Indicatori
scelti
Risultati
attesi
Risulta
ti
riscont
rati
Differenza
Considerazioni
critiche e
proposte di
integrazione
e/o modifica
Risultati
scolastici
Aumentare di
un punto
all'anno la
percentuale di
alunni
ammessi alla
classe
successiva e
ridurre di un
punto quella
di alunni con
giudizio sospeso
giugno
N° di
promossi
N° di alunni
sospesi
Aumentare
di un punto
all'anno la
percentuale
di alunni
ammessi alla
classe
successiva e
ridurre di un
punto quella
di alunni con
giudizio sospeso
Risultati
nelle prove
standardizzat
e nazionali
Ridurre il gap
negativo nelle
prove
standardizzat
e rispetto a
scuole con
contesto
socio-
economico e culturale simile
giugno
Percentuale
degli esercizi
esatti
Ridurre il
gap negativo
nelle prove
standardizza
te rispetto a
scuole con
contesto
socio-
economico e culturale simile
Potenziamen
to della
dotazione
tecnologica e
delle attività
didattiche e
metodologic
he innovative
Cablaggio
dell’istituto
nuovo,
attivazione
registro
elettronico
Potenziamen
to della
dotazione
tecnologica
delle classi
Potenziamen
to della dotazione tecnologica
giugno Realizzato
si/no
Tasso/indice
dei docenti
che
sperimentano
didattiche e
metodologie
innovative
Cablaggio
dell’istituto
nuovo,
attivazione
registro
elettronico
Potenziamen
to della
dotazione
tecnologica
delle classi
Potenziamen
to della dotazione tecnologica
143
della della
didattica didattica
attraverso attraverso
l’uso di l’uso di
strumenti strumenti
innovativi innovativi
(LIM,aule (LIM,aule
per Debate e per Debate e
Flip – Flip –
Teaching) Teaching
Descrivere i processi di condivisione del piano all’interno della scuola
Il Piano di Miglioramento messo in atto è efficace se coinvolge tutta la comunità
scolastica nelle azioni pianificate. Se è vero che il Nucleo di valutazione svolge un
compito di progettazione, coordinamento e valutazione, è però necessario programmare
le modalità con cui tutta l’organizzazione prenderà parte attivamente al suo sviluppo. E’
auspicabile anche che il processo, così attivato, incida sul miglioramento del clima e
delle relazioni interne.
Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento
Momenti di
condivisione
interna
Persone coinvolte
Strumenti
Considerazion
i nate dalla
condivisione
Collegio docenti
Dipartimenti disciplinari
Riunioni dei Consigli di
classe
Dirigente Scolastico
Docenti Personale ATA
Bacheca docenti
Sito Web della
scuola
143
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola
Tabella 12 - Le azioni di diffusione dei risultati interne alla scuola
Metodi/Strumenti
Destinatari
Tempi
Pubblicazione di comunicazioni
periodiche sulla Bacheca docenti
Pubblicazione di comunicazioni
periodiche sul sito web della
scuola
Diffusione di documenti
informatici nell’ambito dei
dipartimenti disciplinari, consigli
di classe ,collegio docenti
Docenti e ATA
Comunicazioni contestuali
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’esterno della scuola
Metodi/Strumenti Destinatari delle azioni Tempi
Sito Web della scuola Famiglie - alunni Comunicazioni contestuali
Convegni,
Manifestazioni
pubbliche, Open Day
,ecc
Famiglie-Enti Aziende, territorio Contestualmente ai risultati
ottenuti
144
Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di valutazione
.
Tabella 14 - Composizione del Nucleo di valutazione
Nome Ruolo
Giancarlo Florio Dirigente Scolastico
Rosa Principe Vicario
Loriana Aiello Funzione strumentale POF
Maria Carmela Forte Coordinatore di plesso
144
SEZIONE 6-ALLEGATI
188
Protocollo di accoglienza allievi BES (Prof. Orrico F.)
Finalità
Questo documento denominato Protocollo per l’Accoglienza è una sorta di “bussola”, che può
essere una guida nelle diverse fasi dell’anno, per l’inclusione e gestione degli allievi BES.
Tale strumento di lavoro, si spera possa tradurre pratiche condivise all’interno dell’Istituto,
garantire continuità di interventi inclusivi, nel percorso evolutivo degli allievi BES.
L’inclusione scolastica è stata individuata dal PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa)
come un obiettivo prioritario e viene monitorata con vari strumenti: RAV (Rapporto di
AutoValutazione), PDM (Piano Di Miglioramento) e PAI (Piano Annuale per l’Inclusione).
Descrizione BES - Quadro normativo
La differenziazione più significativa tra i BES e la normativa fondamentale di riferimento può
essere rappresentata in questo modo:
C.M. N.8 DEL
6/3/2013
DM 5668 +
LINEE GUIDA
2011
d.m. DEL
27/12/2012
LEGGE 170/2010
SVANTAGGI DISTURBI
EVOLUTIVI
SPECIFICI
BES
189
Diversi da chi? Raccomandazioni per l'integrazione degli alunni stranieri e
A cui vanno aggiunti:
soggetto in situazione di handicap
per l' intercultura. A cura
dell’Osservatorio nazionale per l'integrazione degli alunni stranieri e per l 'intercultura del Miur
gli allievi con bisogni educativi speciali
- Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di
Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e
paritarie.
Secondo la normativa
o Legge n. 517/1977: integrazione alunni disabili; 191
o Nota 27giugno 2013;
o Nota 22 novembre 2013;
o Nota prove INVALSI
o Linee guida alunni stranieri 19/02 2014;
o LA BUONA SCUOLA” LEGGE 13.7.2015 n.107;
o 21.01.Linee Guida Regione Calabria;
Descrizione del protocollo
L’intenzione del GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) di istituto è quella di dotare la scuola di uno
strumento concreto che possa, nella maniera più chiara, completa e funzionale possibile, illustrare le
procedure per l’inclusione e individuare i loro agenti con le rispettive funzioni e competenze. La parte
preponderante di questo documento ospiterà le procedure concrete e gli strumenti messi a disposizione di
tutti gli agenti per garantire l’inclusione.
In riferimento agli obiettivi di processo individuati nel RAV e PDM, il documento viene articolato in quattro parti:
1. Accoglienza degli studenti con BES, personalizzazione e monitoraggio
2. Il GLI come spazio di confronto
3. L’aggiornamento: la competenza e sensibilità dei docenti come strumento compensativo
4. Un archivio per l’inclusione
1. Accoglienza degli studenti con BES, personalizzazione e
monitoraggio Prevede l’accoglienza e la gestione durante le fasi
dell’anno di allievi:
➢ con certificazione di Disturbo Specifico dell’Apprendimento(L 170/2010);
➢ con diagnosi di Disturbo aspecifico/ altri Disturbi (L 170/2010 e recente normativa BES);
➢ senza diagnosi ma individuati con sospetto di BES;
➢ con certificazione BES in corso d’anno;
➢ con personalizzazione/individualizzazione su ben fondate considerazioni psicopedagogiche e
didattiche “Legge 53/2003 (in assenza di certificazioni, diagnosi, iter diagnostici);
➢ con svantaggio socioeconomico;
➢ con svantaggio linguistico e culturale:
➢ con certificazione di Disabilità (L104 del 1992);
190
Accoglienza e gestione a vari livelli:
➢ Amministrativo;
➢ Comunicativo e relazionale;
➢ Ambiente di apprendimento;
➢ Continuità verticale-continuità orizzontale;
➢ RETE con il territorio;
FASE 1: PREACCOGLIENZA (gennaio- febbraio anno scolastico precedente)
Giornate di orientamento- open day;
scolastico nei suoi spazi (attività che coinvolgeranno la comunità scolastica il team docenti, personale ATA, allievi);
FASE 2: prima dell’avvio del nuovo anno scolastico
Il Dirigente scolastico, la segreteria didattica e il Referente per l’Inclusione, prima dell’avvio del nuovo anno scolastico,
presa visione della documentazione presentata, valutano la determinazione della classe per l’allievo, tenendo in
considerazione come motivazioni favorevoli all’apprendimento:
allievo H;
FASE 3: Avvio del nuovo anno scolastico (Settembre - giugno)
“Benvenuti!”
Docenti tutor e allievi tutor guidano all’esplorazione degli spazi (aule, laboratori, servizi, ambienti di apprendimento)
Il referente di Inclusione di Istituto
aggiorna il quadro di monitoraggio
Il coordinatore di classe:
- Avvisa i docenti del Consiglio
di Classe
- Incontra la famiglia
- Predispone il PDP
La famiglia presenta in segreteria la documentazione che attesta il BES:
- Verbale di accertamento diagnosi di funzionamento (L. 104/1992 )
- Diagnosi clinica che deve essere rilasciata dalle strutture pubbliche e private
accreditate (L.170/2010) e aggiornate al cambio di ordine di scuola
- Segnalazione formale o informale (svantaggio socio-economico, linguistico,
culturale – D.M. del 27/12/2012)
La segreteria:
- Protocolla la documentazione
- Inserisce la documentazione nel fascicolo personale dello studente
- Avvisa il referente di Inclusione d’Istituto
a
191
e delle loro relative funzioni; attrezzature, servizi e di iniziative (progetti d’indirizzo, progetti inclusivi);
paziale, logistica delle classi e dei servizi, ruoli e funzioni, anche per contenere
l’iniziale smarrimento del “cambiamento” vengono allestite segnaletiche per piani (si spera anche in più lingue) e
piantine illustrative con guida di aule, laboratori, servizi da individuare (presidenza, segreteria, biblioteca, aule,
laboratori, uscite di sicurezza);
Per iniziare: conoscere l’orario della settimana; ord per
accesso registro on line (rete wireless); modulo per autorizzazioni a pubblicare immagini;
Conoscersi: la RELAZIONE
rispetto della privacy; (estrema cautela nel porre domande personali e sulla storia familiare oltre che tutela sui dati
sensibili).
TEMPI e le FASI di LAVORO
SCADENZE FIGURE COINVOLTE
OPERAZIONI DA SVOLGERE DOCUMENTI DA REDIGERE
Entro l’inizio della scuola
GLI
Segreteria
Comunica ai docenti i casi di studenti con BES:
BES
dell’iscrizione (classi prime e trasferimenti)
nuova documentazione
personalizzazione negli anni
precedenti
GLHO/Dipartim
ento sostegno
Raccoglie informazioni sul caso, per
“accogliere” i bisogni dell’allievo H
Verbale
Segreteria Richiesta alla scuola secondaria di
primo grado, (urgenza) il fascicolo
riservato dell’alunno H (PEI terza media)
Fascicolo
riservato
Dirigente
Scolastico
Referente H
Valutano la determinazione della classe
per l’allievo, tenendo in considerazione
come motivazioni favorevoli all’apprendimento:
Costituzione
classe con alunno
H
ministeriale n.6753 del 27/02/2015, art.
4 avente come oggetto “Classi con alunni
in situazione di disabilità”, al comma 2
viene chiarito che il numero degli alunni
nelle classi iniziali delle scuole ed istituti
di ogni ordine e grado che accolgono
alunni diversamente abili non può
superare il limite di 20 alunni, purché sia
esplicitata e motivata la necessità di tale
consistenza numerica, in rapporto alle
esigenze formative degli alunni disabili.);
5
192
SCADENZE FIGURE
COINVOLTE
OPERAZIONI DA SVOLGERE DOCUMENTI
DA REDIGERE
Entro il primo
consiglio di
classe
GLI Predispone:
Referente
inclusione/
Dipartimento sostegno
Verifica, visionando i fascicoli
personali degli studenti, la presenza di
studenti con BES e le caratteristiche
Tabella
riassuntiva caso
Primo
consiglio di
classe
Coordinatore
Docenti del CdC
una personalizzazione e compilano la
Tabella di rilevazione BES
attentamente la diagnosi) e compilano
le tabelle contenute nei PEI/PDP per
sintetizzare il profilo dello studente.
didattiche, gli strumenti
compensativi e le misure dispensative
Tabella di
rilevazione BES
da inviare, via
istituzionale, al
referente
inclusione alla
fine della riunione
anche se non se
ne sono rilevati
Entro il
secondo
consiglio di
classe
Coordinatore del
CdC e/o docente
di sostegno
specialisti/home tutor
PEI/PDP
Bozza PDP/PEI
Docenti del CdC la loro parte di PEI/PDP e la inviano
al coordinatore che preparerà la
bozza completa
Secondo
consiglio di
classe
(Novembre)
Docenti del CdC Approvano il PEI/PDP (firmato da tutti i
docenti) che verranno sottoposti
all’approvazione del Dirigente Scolastico
PEI/PDP firmati
da Consiglio di
Classe e Dirigente
Scolastico
Coordinatore e/o
Docente di
sostegno
fa
firmare ai genitori e/o allo studente6 le
due copie e le fa protocollare alla
segreteria;
a questo punto una copia viene inserita
nel fascicolo personale dello studente e
una copia viene riconsegnata alla
famiglia.
mail istituzionale del referente inclusione
PEI/PDP firmato
anche dai genitori
Referente
inclusione coordinatore l’avvenuta consegna).
personale dello studente
Foglio firme di
avvenuta
consegna dei
PEI/PDP
GLI stati protocollati
III Monitoraggio
BES
193
SCADENZE FIGURE
COINVOLTE
OPERAZIONI DA SVOLGERE DOCUMENTI
DA REDIGERE
Novembre GLHO Predisposizione PEI PEI firmato dall’ASL
Scrutini
trimestrali
Docenti del
Consiglio di
classe
Redigono un eventuale
aggiornamento del PEI/PDP
Eventuale
aggiornamento
del PEI/PDP
firmato da tutte le parti
Dopo ogni
scrutinio
trimestrali
Coordinatore e/o
docente di
sostegno
della situazione9
eventuale
aggiornamento
del PEI/PDP
Marzo La segreteria
insieme al
referente
Inclusione
primo grado, (urgenza) il fascicolo
riservato dell’alunno H iscritto
(diagnosi, PDF, PEI, verbale 104
DPCM con art 3 /commi);
RISERVATO dalla scuola media con
trasmissione on line/cartacea o lettera
riservata;
l fascicolo personale dell’alunno;
insieme al prospetto (format CSA) da
trasmettere al CSA, con il numero di
ore richieste per il sostegno didattico
da certificazione e conferma
dell’equipe Multidisciplinare ASL.
Aprile GLHO Monitoraggio PEI
Stesura allegato documento 15
maggio (solo per le quinte)
Eventuale PEI
aggiornato e
firmato
Allegato
documento 15
maggio (solo per
le quinte)
Consiglio di
maggio
Coordinatore e
Docenti del
consiglio di
classe delle sole
classi quinte
(RISERVATA) per il documento del
15 maggio da fornire alla
commissione dell’esame di stato
Relazione per il
documento del 15
maggio
segreteria
194
SCADENZE FIGURE
COINVOLTE
OPERAZIONI DA SVOLGERE DOCUMENTI
DA REDIGERE
Scrutinio di
fine anno
Coordinatore e/o
Docente di
sostegno
RELAZIONE FINALE previsto dal
modello di PEI/PDP
rilevazione degli esiti dei PEI/PDP
io
finale del
PEI/PDP da
consegnare al
referente
inclusione
affinché venga
allegato al
PEI/PDP
depositato nel
fascicolo
personale rilevazione degli
esiti dei PEI/PDP
(All.12)
Entro la fine di
giugno
GLI A partire dalle Tabelle per la
rilevazione degli esiti dei PEI/PDP,
compie il V Monitoraggio BES
Monitoraggio
BES inclusione al Collegio Docenti che
approva PAI per Collegio Docenti
Alunni BES
La famiglia potrà decidere di non rendere note le difficoltà del figlio alla classe o potrà rifiutare l’adozione
del PDP, si ricorda che (la certificazione DSA rientra nei dati sensibili secondo la normativa della privacy,
senza l’autorizzazione della famiglia questa condizione non può essere resa nota);
La famiglia se rifiuta il PDP, dovrà presentare una dichiarazione scritta, per assumersi la responsabilità di un
eventuale insuccesso formativo del figlio.
Alunni BES iscritti al quinto anno
Il Consiglio di Classe valuta tutta la normativa relativa agli Esami di Stato conclusivi e predispone
l’ALLEGATO RISERVATO per la serena partecipazione agli esami dei candidati con BES. Le informazioni
relative agli studenti con BES sono assolutamente riservate e, per tale ragione, nel Documento del 15 maggio
è importante fare riferimento, nella sezione relativa al quadro del profilo generale della classe, alla sola
presenza di alunni con BES. Si ricorda che non bisogna mai riportare la diagnosi, poiché il documento viene
affisso all'albo e quindi può essere letto da chiunque; inoltre si ricorda di non apporre per nessuna ragione la
sigla "BES" accanto al nome dell'alunno, quando esso viene inserito all'interno dell'elenco alfabetico dei
candidati. Tutte le informazioni relative agli studenti con BES vanno invece inserite in una relazione, allegata
al Documento del 15 maggio della classe di appartenenza, ma non affissa all'albo. Tale allegato va
esclusivamente consegnato alla Commissione degli Esami di Stato, al fine di dare un profilo chiaro della
situazione dello studente e per fornire tutte le indicazioni necessarie per il sereno svolgimento dell'esame
stesso. La stesura di tale documento, anch'esso atto del Consiglio di Classe, riveste un'importanza
fondamentale al pari del documento per l'intera classe, in quanto entra nello specifico delle indicazioni a cui
si dovranno strettamente attenere le Commissioni. La relazione con i suoi allegati va inserita nuovamente nel
fascicolo personale dello studente; la segreteria inserirà questo materiale tra quello che viene messo a
195
disposizione, al momento della plenaria, della Commissione per l’Esame di Stato.
Alunni che presentano la certificazione in corso d’anno
Per tali allievi si attivano comunque tutte le azioni sopra esposte seguendo la stessa scaletta ma con fasi
temporali correlate alla data della certificazione, all’attivazione della personalizzazione e individualizzazione
(La personalizzazione e l’individualizzazione della didattica secondo DPR 8 Marzo 1999 n°275; Norme in
materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche e Legge 53 /2003) ;
Alunni che non sono ancora diagnosticati ma individuati con sospetto di BES
eferente INCLUSIONE, il questionario (check-list distribuita all’inizio
dell’anno scolastico), guida al riconoscimento di situazioni sospette di DISTURBI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO e la scheda ( che si allega) segnalazione casi sospetto DSA-BES; tale scheda è compilata
dal consiglio di classe;
didattico, per gli allievi rilevati con sospetto di disturbo di apprendimento;.
e al coordinatore di classe, Dirigente, incontra la famiglia, quando si confermano
persistenti difficoltà nonostante l’attuazione di interventi mirati.
specialistica al
Servizio sanitario nazionale.
l’iter diagnostico:
➢ La famiglia si rivolge al medico (o al pediatra) e richiede un’impegnativa per una visita ai sensi
della L.170/2010;
➢ I genitori con l’impegnativa, prenotano la visita presso i servizi territoriali di competenza (equipe
delle strutture pubbliche o accreditate dalla regione);
➢ Qualora venissero confermate le difficoltà dello studente, lo specialista rilascerà una diagnosi che
dovrà essere presentata alla segreteria della scuola con una lettera di accompagnamento per il
protocollo.
Alunni con svantaggio socioeconomico
degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche”.
razioni psicopedagogiche e didattiche” presuppone che un alunno (in assenza
di diagnosi o certificazioni mediche), il quale mostra delle difficoltà di apprendimento legate al fatto di
provenire da un ambiente con svantaggio socio-economico, può essere aiutato dalla scuola con l’adozione di
percorsi individualizzati e personalizzati come strumenti compensativi e/o dispensativi (pag. 3 CM MIUR n°
8-561 del 6/3/2013) ma “non” è obbligata a fare il PDP, dunque sceglie in autonomia se fare o meno un PDP,
e questi interventi dovranno permanere per il tempo necessario all’aiuto in questione.
(…) avranno carattere transitorio ed attinente aspetti didattici, privilegiando dunque le strategie educative e
didattiche (…) più che strumenti compensativi e misure dispensative” (pag. 3 CM MIUR n° 8-561 del
6/3/2013).;
Alunni stranieri con svantaggio linguistico e culturale
via eccezionale (vedi nota ministeriale del 22 novembre 2013), il PDP viene
adottato per il tempo ritenuto strettamente necessario. Secondo la Nota INVALSI del 23.04.2013 non
possono utilizzare nessuno strumento compensativo o altre misure, indicate in un PDP. Quest’ultima Nota
196
esclude per loro la previsione del PDP e li parifica in tutto e per tutto agli alunni senza BES. La
personalizzazione e l’individualizzazione della didattica non sono concetti nuovi: si trovano nel DPR 8
Marzo 1999 n°275 (Norme in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche) e Legge 53 /2003 Riforma
Moratti; L’art. 45, comma 4, del
D.P.R. n.394 del 31 agosto 1999. Si fa riferimento al Protocollo elaborato dal MIUR
http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/focus190214http
Il GLI come spazio di confronto
Il GLI (gruppo di lavoro per inclusione) è preposto alla pianificazione e realizzazione delle azioni
strategiche messe in campo dalla scuola ai fini di promuovere l’inclusione facendo tesoro delle competenze
di dirigente, docenti referenti, studenti e genitori. Nel nostro istituto esso risulta infatti composto da:
I docenti referenti vengono individuati dal Dirigente Scolastico, mentre i rappresentanti di studenti e
genitori vengono individuati, in base alle disponibilità, in occasione del primo incontro (ottobre-novembre)
del “GLI ALLARGATO” a cui vengono invitati tutti gli studenti con BES dell’istituto e i loro genitori. In
questa occasione verranno eletti due rappresentanti degli studenti e dei genitori.
TEMPI e le FASI di LAVORO
SCADENZE FIGURE
COINVOLTE
OPERAZIONI DA
SVOLGERE
DOCUMENTI DA
REDIGERE
Ottobre-novembre GLI Convoca gli studenti
con BES e i relativi
genitori a un primo
INCONTRO DEL
GLI ALLARGATO per:
Lettera di
convocazione alla
prima riunione
allargata del GLI
Verbale
Questionario di
soddisfazione
studenti
Questionario di
soddisfazione
genitori
PAI redatto a giugno
degli esiti dei
Questionari di
soddisfazione
dell’anno scolastico
precedente
Protocollo di
inclusione
dei rappresentanti
degli studenti e dei
genitori da inserire
nel GLI per il nuovo
anno
Questionario di
soddisfazione per
studenti e genitori
197
Febbraio GLI II INCONTRO GLI
ALLARGATO
Monitoraggio PAI
Lettera di
convocazione alla
prima riunione
allargata del GLI Verbale
SCADENZE FIGURE
COINVOLTE
OPERAZIONI DA
SVOLGERE
DOCUMENTI DA
REDIGERE
Maggio GLI III INCONTRO GLI
ALLARGATO
Monitoraggio delle
azioni di inclusione
messe in atto nel
corso dell’anno
Rilevazione punti di
forza e criticità in
vista della
compilazione del
PAI
Somministra un
Questionario di
soddisfazione per
studenti e genitori
Lettera di
convocazione alla
prima riunione
allargata del GLI
Verbale
Questionario di
soddisfazione
studenti
Questionario di
soddisfazione
genitori
Giugno GLI Analizza gli esiti del
Questionario e li
illustra al Collegio
docenti
Redige il PAI finale
da far approvare in
Collegio Docenti
Stesura del PAI
Collegio Docenti Approvazione del PAI
Verbale
198
2. L’aggiornamento
Il migliore strumento compensativo per uno studente con BES, è un bravo insegnante
Nella convinzione che la sensibilità e la competenza dei docenti possano favorire il successo di una
personalizzazione, l’istituto informa il corpo docenti di proposte di aggiornamento esterne a cui in alcuni
casi aderisce anche come scuola.
3. Un archivio per l’inclusione
L’archivio per l’Inclusione permette di condividere tutti i materiali utili ai fini dell’inclusione. Gli spazi
individuati a questo scopo sono due: la piattaforma Collegioonline del nostro istituto, alla quale si può
accedere per caricare materiale, sito dell’Istituto.
RUOLI E FUNZIONI PER L’INCLUSIONE
All’interno dell’Istituzione Scolastica esistono tante figure che hanno funzioni e ruoli diversi, ma che
concorrono insieme ad uno stesso obiettivo: l’inclusione di tutti e di ciascuno. […]
Il Dirigente Scolastico:
degli art. 29 e 30 del Testo Unico in materia di trattamento dei dati personali D. Lgs. 196/03, CHIEDE al
DSGA DI NOMINARE in segreteria didattica, il responsabile del trattamento dei dati sensibili;
Il DSGA:
Il Referente Inclusione:
formazione per genitori ed insegnanti;
personale docente;
personalizzazione della didattica
dividualizzazione e
lusione;
iornamento per insegnanti;
oro per l’inclusione (GLI) e lo coordina;
Inclusione allievi con BES;
199
lia, studente e strutture del territorio;
Supervisiona i FASCICOLI PERSONALi di tutti gli allievi H d’Istituto (la certificazione medica ai sensi
della legge104/92, il verbale 104 e DPCM con relativi comma di gravità, art 3 comma 3/1, la diagnosi
funzionale; il Profilo Dinamico Funzionale; il Piano Educativo Individualizzato PEI; la relazione di fine
anno scolastico; altri documenti: relazioni, verbali, verifiche, copia della scheda di valutazione finale);
disabilità, per aree, oltre che per continuità;
delle barriere architettoniche e facilitatori degli ambienti di apprendimento;
vigilanza e responsabilità per situazioni di gravità;
itoraggio(con opportuna calendarizzazione) degli
alunni BES, rileva le necessità e i bisogni relativi agli allievi H , in un apposito diario di bordo da inserire come
allegato al PEI; redigere gli allegati al Piano Educativo
Individualizzato PEI e li predispone in formato on line e cartaceo.
– relazione- affettività in gruppi di allievi di altre classi (Progetti Inclusivi/
progetti di vita), mettendo in risalto la figura dell’esperto, come insegnante di sostegno mediatore, tra allievo H e
gruppo esteso;
on line) per gli incontri gruppi H-d’Istituto e gruppi H Operativi;
partecipare agli incontri gruppi H-d’Istituto e gruppi H Operativi;
ENTO di sostegno le giustifiche per la partecipazione agli incontri;
competenza;
operativi per caso;
anificare gli incontri di Istituto e gruppi
facilitatori per la didattica speciale o Borsa di studio per allievi H meritevoli nel profitto;
dell’allegato riservato al documento del 15 maggio.
Docente di sostegno coordinato dal referente Inclusione:
iascuno studente con disabilità certificata ai sensi della legge n° 104/92;
condivide le responsabilità del SUCCESSO formativo di TUTTI gli alunni;
edazione del PDF avvalendosi dell’apporto dei docenti curricolari, dell’equipe psicopedagogica, che ha
in cura lo studente e la famiglia dello studente.;
stesso;
coerenza con il PDF,
STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE inclusive
ed efficaci al caso;
200
di maturità; 35/2003.
L’ufficio di segreteria:.
dell’alunno;
classe:
Coordinatore di classe
della caratteristica del disturbo e del diritto all’utilizzo degli strumenti compensativi;
reciproco circa l’efficacia della personalizzazione
Il consiglio di classe:
coordinatore di classe e/o
docente di sostegno);
l’applicazione di adeguate attività di recupero didattico
mirato, al fine di avviare il percorso diagnostico;
compensative e dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche o sulla base della eventuale
documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia;
allievo per aiutarlo nel consolidamento dell’autostima;
vicini allo studente;
dimenti.
Il Gruppo di Lavoro sull’inclusione:
Collegio Docenti
documento nel fascicolo personale dell’alunno;
ra con i colleghi per la messa in atto delle strategie e degli strumenti compensative previsti dal PEI/PDP;
sti)
201
Dirigente Scolastico, Funzioni strumentali, referenti dei progetti dell’Istituto:
La famiglia:
l’apprendimento;
nello svolgimento dei compiti pomeridiani e gli insegnanti di classe;
-famiglia, previsto nel PDP scuola-famiglia;
DSA;
Lo studente:
ha diritto a:
scolastico sereno e ad essere rispettato nelle proprie peculiarità;
leggi;
re aiutato nel percorso di consapevolezza del proprio modo di apprendere;
oscrive il percorso didattico personalizzato;
li rispetta;
202
Anno scolastico 2018-2019
Piano Annuale per l’Inclusione
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
B. Risorse professionali specifiche
Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo SI
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
SI
AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo SI
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
SI
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo SI
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
SI
Funzioni strumentali /
coordinamento
SI
Referenti di Istituto SI
Psicopedagogisti e affini
esterni/interni
SI
Docenti tutor/mentor NO
Altro: NO
Altro: NO
A. Rilevazione dei BES presenti ( indicare il disagio prevalente ) :
n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 23
➢ Minorati vista 2
➢ Minorati udito 0
➢ Psicofisici 21
➢ Altro
2. disturbi evolutivi specifici 60
➢ DSA 54
➢ ADHD/DOP 1
➢ Borderline cognitivo
➢ Altro 5
3. svantaggio 0
➢ Socio-economico
➢ Linguistico-culturale
➢ Disagio comportamentale/relazionale
➢ Altro
Totali 83
% su popolazione scolastica 8,3%
N° PEI redatti dai GLHO 22
MOTIVAZIONE: Un alunno non ha frequentato
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 58
Motivazione: la famiglia di un alunno rinuncia ad attivare il PDP;
la diagnosi di un alunno è pervenuta a scuola a fine maggio
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 0
203
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
SI
Altro: NO
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
SI
Altro: NO
Altri docenti
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni NO
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva SI
Altro: NO
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili SI
Progetti di inclusione / laboratori integrati NO
Altro: NO
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva NO
Coinvolgimento in progetti di inclusione NO
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante NO
Altro: NO
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità SI
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili
SI
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità SI
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili SI
Progetti territoriali integrati NO
Progetti integrati a livello di singola scuola
Rapporti con CTS / CTI SI
Altro: NO
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati NO
Progetti integrati a livello di singola scuola SI
Progetti a livello di reti di scuole NO
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-
didattiche / gestione della classe SI
Didattica speciale e progetti educativo-
didattici a prevalente tematica inclusiva SI
Didattica interculturale / italiano L2 NO
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) NO
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…)
SI
204
PUNTI DI FORZA
• Classi dotate di strumenti didattici multimediali di supporto all’apprendimento (computer, LIM, software didattici ) anche se solo nel biennio; per il triennio sono previsti solo in laboratori per le materie di indirizzo
• Adattamento della didattica al “bisogno educativo speciale”
• Personalizzazione del curricolo (obiettivi semplificati o differenziati)
• Insegnamento basato sulla valorizzazione del gruppo classe come risorsa (tutoring, apprendimento cooperativo
lavori di gruppo, attività laboratoriali)
• Elaborazione di modelli d’Istituto per il PEI (per alunni disabili) e per il PDP (per alunni DSA e con BES)
• Collaborazione con associazione LOGOS con uno Sportello d’ascolto dedicato a genitori, studenti e docenti con
tematiche connesse all’apprendimento e problemi comportamentali;
• Laboratori inclusivi dotati di 3 PC portatili, utilizzabili anche in classe;
• Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
• Valorizzazione delle risorse esistenti: assistenti specialistici
• Formazione docenti: competenze - individuazione e gestione bes - funzione del coordinatore del sostegno - BES: sussidi, supporti, valutazione - didattica: il metodo analogico- formazione: Bullismo-cyberbullismo.
• Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i
diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. In fase di accoglienza (iscrizione) la scuola svolgerà incontri/colloqui con i genitori dei ragazzi delle scuole secondarie
di primo grado e/o con i docenti di sostegno. Saranno previsti anche progetti di rimotivazione e riorientamento.
• Referente per le attività di inclusione
• Costituzione GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusività)
• MONITORAGGIO dell’Inclusività della scuola mediante somministrazione questionario INDEX a fine anno
• Realizzazione di una identità scolastica con la creazione dei una email istituzionale per docenti e studenti
• Creazione della classe digitale (classrom) dove condividere materiale e cassetto degli attrezzi, per una didattica inclusiva;
• 53 classi hanno partecipato attivamente, 684 sono gli alunni che hanno aderito, 50 docenti hanno pubblicato
materiali.
• Realizzazione di classi aperte per il recupero della disciplina Chimica.
• Realizzazione di progetti contro la dispersione scolastica, disagio, DSA/BES
• Realizzazione di progetti inclusivi: Interventi Di Sostegno Agli Studenti Caratterizzati Da Particolari Fragilità,
Formazione In Servizio All'innovazione Didattica E Organizzativa, Attività Motorie E Sportive Extracurriculari, Monaco In ……….Musica, “ Pollicino E Alice” – Educazione All’affettività, Progetto Cinema, Telethon, Contro Il Bullismo E Il
Altro:
NO
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in
rapporto ai diversi servizi esistenti X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
X
Valorizzazione delle risorse esistenti X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo
X
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
205
Cyberbullismo; progetti di cittadinanza e costituzione: Una vita da Social: incontro con la Polizia Postale; Inconro con
un rifugiato;Progetto: la scuola al cinema, PROGETTO "Il patentino della robotica" di Pearson e Comau. Progetto Teatro in Note, Gare di robotica RJCAL 2019.
Alcuni di questi rivolti ai soli studenti del biennio,
• Presenza di 7 Assistenti Specializzati: Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione
PUNTI DI CRITICITA’
• Carenza della “cultura” dell’Inclusione (comprensione e accettazione delle disabilità, dei vari disturbi di apprendimento
e degli eventuali disagi temporanei) da parte di famiglia e allievi BES.
• Mancanza di un continuo e produttivo monitoraggio dell’inclusività scolastica (è previsto un questionario Index a fine
anno) ma la scarsa adesione da parte della comunità scolastica e non a tale questionario, lo rende non attendibile. • Difficoltà legate alla manutenzione degli strumenti multimediali in dotazione alla scuola:
• Ridotto numero di docenti che utilizzano tecnologie digitali da adottare come strumenti compensativi
• Ridotto numero di docenti di sostegno specializzati assegnati dal Provveditorato alla scuola a favore degli alunni con
disabilità certificate, soprattutto se gli alunni certificati sopraggiungono a inizio anno scolastico.
• Assenza di strumenti multimediali (LIM, PC Rete Internet) nelle classi del triennio
• Reperibilità non immediata di materiale didattico speciale specifico che molti docenti producono e utilizzano nelle classi
digitali.
• Mancanza dello sportello di ascolto dedicato a tutta la comunità scolastica.
206
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di
responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Il piano per l’inclusione intende proseguire e incrementare le azioni che già da anni la scuola attua per l’integrazione e il successo formativo di tutti gli alunni. Nel processo di miglioramento sono impegnate figure
individuali, gruppi di lavoro, organi collegiali, uffici amministrativi della scuola, famiglie e territorio. Al fine di incrementare i livelli d’inclusività, si predispone un protocollo di accoglienza di tutti gli alunni con
BES, ed in particolare:
• Nel caso di alunni con disabilità certificata l’istituto li accoglie organizzando le attività didattiche ed
educative con il supporto dei docenti specializzati, degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione, di tutto il personale docente ed Ata. In particolare
- il Referente Inclusione incontra i genitori e i docenti della scuola di provenienza dell’alunno per predisporre misure di accompagnamento e progetti per l’inclusione. Verifica la documentazione pervenuta e attiva risposte
di tipo organizzativo per accogliere l’alunno stesso.
- Il Dirigente Scolastico assegna l’insegnante di sostegno alla classe che accoglie l’alunno con disabilità, in contitolarità con i docenti curricolari.
- La scuola richiede l’Assistente per l’autonomia personale (AEC) qualora necessario. - Il docente di sostegno assegnato alla classe informa il Consiglio sulle problematiche dell’alunno.
- Gli insegnanti curricolari, il docente di sostegno, con la collaborazione dell’assistente educativo, degli operatori dell’Ente Locale e dell’Azienda Sanitaria sono ugualmente coinvolti nell’elaborazione del PEI. I genitori
dell’alunno condividono il PEI e sono informati circa il percorso ipotizzato.
• Nel caso di alunni con DSA (Legge 170 dell’8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011) occorre distinguere:
per gli alunni già accertati, viene applicato il protocollo, che prevede la redazione di un PDP da monitorare nel corso dell’anno scolastico; per gli alunni con sospetto DSA, dopo il colloquio con la famiglia, si indirizza l’alunno
alla ASL per l’eventuale formulazione della diagnosi. In particolare
- il Referente Inclusione incontra i genitori ed eventualmente i docenti della scuola di provenienza dell’alunno per formulare progetti per l’inclusione. Verifica la documentazione pervenuta e informa il consiglio di
classe/coordinatore di classe sulle problematiche dell’alunno. - Il consiglio di classe, informato, predispone il PDP.
• Nel caso di alunni con altri disturbi evolutivi specifici, e precisamente: deficit del linguaggio, deficit delle
abilità non verbali, deficit nella coordinazione motoria, deficit dell’attenzione e iperattività (in forma grave tale
da compromettere il percorso scolastico), funzionamento cognitivo limite, disturbo dello spettro autistico lieve (qualora non previsto dalla legge 104) ecc., se in possesso di documentazione clinica, si procederà alla
redazione di un PDP; in assenza di certificazione clinica, il Consiglio di classe assume proprie decisioni pedagogiche e didattiche opportunamente motivate e deliberate (DM 27/12/2012 e C.M. n.8/13).
• Nel caso di alunni che, “con continuità o per determinati periodi, possono manifestare Bisogni Educativi
Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali” il Consiglio di classe
dovrà individuarli motivando opportunamente le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche e riportarle a verbale per l’eventuale compilazione del PDP.
• Nel caso di alunni con svantaggio socioeconomico e culturale, la loro individuazione avverrà sulla base
di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali, oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche e gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio
(DM 27/12/2012 C.M. n.8/13).
• Nel caso di alunni con svantaggio linguistico e culturale (alunni stranieri), spetta ai Consigli di classe
individuarli sulla base di prove in ingresso ed indirizzarli a specifiche attività, organizzate dall’Istituto, anche sulla base di accordi con enti istituzionali, territoriali e di volontariato, che ne favoriscano l’inclusione.
In tutti i casi in cui non sia presente una certificazione clinica, i Consigli di classe, di fronte a individuate
situazioni di difficoltà negli apprendimenti, potranno utilizzare la scheda di rilevazione dei Bisogni Educativi
Speciali, predisposta dalla scuola, come punto di partenza per l’analisi della situazione ed eventualmente la presa in carico “pedagogica” dell’alunno.
Nella scuola è attiva la collaborazione con il centro LOGOS con apertura di uno sportello di ascolto (prenotabile
attraverso il sito) per alunni, genitori e docenti con tematiche connesse all’apprendimento e problemi
comportamentali. Si auspica che a scuola venga attivato uno sportello di ascolto psicopedagogico (con eventuale collaborazione
con la rete del CTS: sperimentazione in rete a cura della prof.ssa Gullo).
207
L’inclusione di alunni con BES comporta l’istituzione di una rete di collaborazione tra più soggetti impegnati nel
processo, e precisamente:
Orientamento Alunni: F.S. Orientamento in Ingresso; Referente Inclusione; Attività: la F.S. e il referente Inclusione predispongono iniziative volte a far conoscere le opportunità
dell’offerta formativa dell’Istituto. Il Referente Inclusione e i docenti del Dipartimento di Sostegno curano
gli incontri con le famiglie degli alunni con disabilità provenienti dalle scuole medie presenti sul territorio in sinergia con la referente Inclusione e i docenti di sostegno di detti ultimi istituti. Nell’ambito
dell’Orientamento in ingresso verranno organizzati e realizzati brevi incontri (open day) che favoriscano, per gli allievi DVA delle scuole medie, la conoscenza del nuovo ambiente tramite la visita guidata dell’Istituto e
la partecipazione a brevi attività di laboratorio. Per l’Orientamento in uscita verranno potenziati gli accordi e i protocolli utilizzati fino ad oggi con le Università.
Iscrizione Alunni: Famiglia; Segreteria Attività della famiglia: la famiglia procede all’iscrizione nei termini previsti dalla legge e cura la consegna
della documentazione cartacea per l’organizzazione del servizio (richiesta eventuale AEC, assistenza di base, trasporto, strumenti e ausili informatici ecc., individuazione area d’interesse prevalente per l’assegnazione
dell’orario al docente di sostegno). Per ottobre verranno eletti i rappresentanti: dei genitori degli alunni con
BES, degli alunni con BES che contribuiranno a monitorare e aumentare l’inclusività della scuola partecipando in modo attivo al GLI.
Attività della scuola a seguito dell’iscrizione, Segreteria: Per settembre verifica la consegna della
documentazione completa da parte della famiglia e si rapporta con il Referente Inclusione
Dirigente Scolastico: è il garante di tutto il processo di inclusione e a tal fine:
•riceve la diagnosi consegnata dalla famiglia, la acquisisce al protocollo e la condivide con il Referente
Inclusione e il rispettivo gruppo docente del Consiglio di classe;
• assicura il reperimento degli ausili nel caso di precise esigenze dell’alunno;
• formula la richiesta dell’organico di sostegno,
• convoca e presiede il GLI
• viene informato costantemente dal Referente Inclusione rispetto ai nuovi casi in esame e alla situazione di
tutti gli alunni con BES;
• viene informato dal Coordinatore di Classe rispetto agli sviluppi dei vari casi presenti;
• informa, in collaborazione con i docenti di classe, le famiglie dei nuovi alunni che necessitano di accertamenti
esterni.
• stimola e promuove ogni utile iniziativa finalizzata a rendere operative le indicazioni condivise con Organi
collegiali e famiglie;
• promuove attività di formazione/aggiornamento per il conseguimento di competenze specifiche diffuse;
• promuove e valorizza progetti mirati, individuando e rimuovendo ostacoli, nonché assicurando il
coordinamento delle azioni (tempi, modalità, finanziamenti);
• definisce, su proposta del Collegio dei Docenti, le idonee modalità di documentazione dei percorsi didattici
individualizzati e personalizzati di alunni e studenti con BES;
• gestisce le risorse umane e strumentali;
• promuove l’intensificazione dei rapporti tra i docenti e le famiglie di alunni e studenti con BES, favorendone
le condizioni e prevedendo idonee modalità di riconoscimento dell’impegno dei docenti;
• attiva il monitoraggio relativo a tutte le azioni messe in atto, al fine di favorire la riproduzione di buone
pratiche e procedure od apportare eventuali modifiche.
• svolge attività di coordinamento fra tutti i soggetti coinvolti, convoca e presiede le riunioni collegiali, prende
visione del PDP e/o PEI e li firma
• individua criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti nella scuola per
rispondere alle esigenze di inclusione;
•forma le classi;
• assegna i docenti di sostegno alle classi;
•costituisce e coordina il GLI;
•partecipa ad accordi o intese con le altre scuole, i servizi socio-sanitari territoriali ed eventuali associazioni
presenti nel territorio.
208
Referente Inclusione (DVA/DSA/BES): fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti;
• fornisce indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento
didattico il più possibile adeguato e personalizzato;
• offre supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione;
• diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento;
• aggiorna l’anagrafica degli alunni con BES;
• funge da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti;
• aggiorna e distribuisce il Vademecum sui Disturbi Specifici di Apprendimento;
•collabora con il Dirigente Scolastico;
• coordina il dipartimento di sostegno;
• cura i contatti con i referenti delle Aziende Sanitarie e con le famiglie;
•organizza le attività di sostegno;
• predispone le riunioni del GLH Operativo, che si terranno due volte l’ anno e precisamente le date dovranno
essere programmate ad inizio anno improrogabilmente nei mesi di novembre (primo incontro), aprile (secondo incontro);
• archivia i verbali di tutti gli incontri formali o informali tra docente di sostegno e referente ASL;
• promuove proposte didattiche utilizzabili dai docenti. Coordina gli incontri dei GLH Operativi per la stesura,
verifica stato di attuazione ed eventuale revisione dei PEI;
• coordina il coordinatore di classe per la stesura, verifica stato di attuazione ed eventuale revisione dei PDP;
• raccorda le diverse realtà (Scuola, ASL, famiglie, enti territoriali, cooperative, enti di formazione);
• relaziona al Collegio Docenti;
•controlla la documentazione in ingresso e predispone quella in uscita;
•si informa presso il CTS sul reperimento e uso di strumentazioni per disabili;
• fornisce indicazione su formazione e autoformazione di una didattica inclusiva.
Si avvale di eventuali figure di supporto, docenti con relativa nomina per la gestione di tutti gli impegni.
Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI): rileva i BES presenti nella scuola; raccoglie e documenta gli interventi didattico-educativi posti in essere,
anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni
strategiche dell’Amministrazione; effettua focus/confronto sui casi, fornisce consulenza e supporto ai docenti sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; rileva, monitora e valuta il livello di inclusività
nella scuola; coordina le proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze; elabora il PAI. Il GLI si riunisce nel corso dell'anno e in particolare:
• Nel mese di novembre per distribuire le risorse di sostegno effettivamente assegnate alla scuola e
individuare gli obiettivi e le attività da inserire nel PAI che verrà, poi, sottoposto al Collegio dei
Docenti
• Nel mese di febbraio per aggiornare eventualmente il PAI
• Nel mese di giugno per la stesura del PAI che verrà proposto nel Collegio dei Docenti di fine anno scolastico e per verificare i risultati raggiunti.
Gruppo di Lavoro H operativo (GLHO): elabora entro novembre il Piano Educativo Individualizzato; ne
monitora l’attuazione, verificandone in itinere i risultati e, se necessario, ne propone la modifica.
Docente di sostegno:
• partecipa alla programmazione educativa/didattica e alla valutazione della classe;
• cura gli aspetti metodologici e didattici funzionali a tutto il gruppo classe;
• svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didattici;
• favorisce l’integrazione, l’apprendimento, lo sviluppo della personalità, l’autonomia degli alunni con disabilità
in sinergia con i docenti curriculari.
Collegio dei Docenti:
• Su proposta del GLI delibera del PAI (mese di giugno);
• esplicitazione nel PTOF di un concreto impegno programmatico per l’inclusione;
• esplicitazione di criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti;
• verifica i risultati del Piano Annuale per l’Inclusione;
• delibera la partecipazione ad azioni di formazione concordate anche a livello territoriale oltre che di rete.
209
Consiglio di Classe:
esamina e valuta la situazione educativa, formativa ed inclusiva di ogni singolo alunno; in particolare:
• rileva alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale;
• produce attenta verbalizzazione delle considerazioni psicopedagogiche e didattiche che inducono ad
individua come BES alunni non in possesso di certificazione;
• definisce interventi didattico-educativi;
• individua strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti con BES al
contesto di apprendimento;
• definisce dei bisogni dello studente;
• progetta e condivide progetti personalizzati;
• individua e propone risorse umane strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi;
• discute, redige e approva i P.E.I. e i P.D.P., in presenza dei medici dell’ASL, degli educatori, gli assistenti e
famiglia dell’alunno che manifesta B.E.S.
• applica il Piano di Lavoro (PEI e PDP);
• condivide con l’insegnante di sostegno (se presente), elabora (nel GLHO), attua il PEI e verifica il
raggiungimento degli obiettivi da parte dell’alunno;
•collabora con le famiglie, al fine di creare “una stanza dell’apprendimento” costruttivo e collaborativo.
• informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con DSA.
In particolare ogni singolo docente deve:
• adeguare la propria didattica e le modalità di verifica come indicato nel PDP e/o PEI;
• selezionare e modulare gli obiettivi dei programmi ministeriali, facendo riferimento ai contenuti essenziali
della propria disciplina;
• utilizzare gli strumenti compensativi e dispensativi sulla base di quanto indicato nel PDP e/o PEI; • creare
un clima relazionale positivo, sostenere la motivazione, favorire l’autostima e lavorare sulla consapevolezza;
• firmare il PDP;
• preferire una didattica che vada incontro a uno stile di apprendimento di tipo visivo olistico, (sia all’inizio
che alla fine della lezione e dell’unità);
• proporre una didattica divisa in più tempi, tramite stimoli visivi e mappe concettuali ad alta valenza visiva.
Coordinatore di classe:
• raccoglie le segnalazioni pervenute dai singoli docenti sugli alunni con BES presenti nelle proprie classi;
•predispone tutto per la stesura dei PDP e cura i rapporti con le famiglie degli alunni con BES;
• informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con DSA.
Famiglia:
• consegna alla scuola la diagnosi di cui all’art. 3 della Legge 170/2010 e/o L. 104/92;
• condivide le linee elaborate nella documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati ed è chiamata a formalizzare con la scuola un patto educativo/formativo che preveda l’autorizzazione a tutti i docenti
del Consiglio di Classe nel rispetto della privacy e della riservatezza del caso; • provvede ad applicare ogni strumento compensativo e le strategie dispensative ritenute idonee, previste dalla
normativa vigente, tenuto conto delle risorse disponibili;
• prende consapevolezza e autorizza la scuola ad utilizzare tutti gli strumenti indicati per il raggiungimento del successo scolastico dell’alunno e si impegna a collaborare, anche per eventuali successive integrazioni.
Se la famiglia rifiuta l’adozione delle misure indicate nel PDP si assume anche la responsabilità di un suo eventuale insuccesso.
• informa il team docente o il coordinatore di classe della situazione;
• partecipa agli incontri con la scuola e con i servizi del territorio;
•condivide il progetto individualizzato/personalizzato e collabora alla sua realizzazione, attivando il proprio ruolo
e la propria funzione.
ASSISTENTE EDUCATORE (se presente):
• Collaborazione alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla
realizzazione del progetto educativo;
• collaborazione alla continuità nei percorsi didattici.
ASSISTENTE ALLA COMUNICAZIONE (se presente):
210
• Collaborazione alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla
realizzazione del progetto educativo con particolare attenzione alle strategie didattiche inerenti alla tipologia di disabilità sensoriale;
• collaborazione alla continuità nei percorsi didattici;
• trovare strumenti e metodologie che affrontino tali specifiche difficoltà senza mortificare le loro effettive
capacità intellettuali né incidere sulla loro autostima;
• garantire un adeguato percorso educativo e di apprendimento.
PERSONALE ATA:
• presta assistenza agli alunni disabili ove necessario e partecipa ai progetti di inclusione.
ASSISTENTE SPECIALISTICO:
• presta assistenza all’autonomia, all’inclusione e alla comunicazione
RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI:
• conoscono e condividono i progetti relativi all’inclusione
VOLONTARIATO E ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO:
• da coinvolgere per conoscere e condividere progetti
L’A.S.L.
• su richiesta dei genitori, si occupa degli alunni con disabilità, con problemi di sviluppo, globali e specifici,
comportamentali, emozionali, con disturbi psicopatologici attraverso funzioni di valutazione e di presa in carico;
• redige le certificazioni cliniche ed elabora i profili di funzionamento previsti entro i tempi consentiti;
• risponde agli adempimenti di legge in merito alla disabilità e all’inclusione scolastica;
• fornisce, nei limiti consentiti e con le modalità concordate, informazioni e consulenza ai docenti degli alunni
segnalati sulle rispettive problematiche, sui relativi bisogni speciali e sull’orientamento e/o linee guida all’intervento;
• collabora, insieme a scuola e famiglia, al progetto didattico/formativo più adeguato per l’alunno.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Attivazione di corsi di formazione/aggiornamento sulle tematiche dell’inclusione scolastica e sulle diverse metodologie didattiche inclusive. Nel Piano di Formazione Docenti della Rete di Ambito, al quale la Scuola
appartiene, per la Macroarea Competenze per una Scuola Inclusiva è prevista l’attuazione di Unità Formative
concernenti l’Inclusione e la Disabilità, obbligatorie per il referente Inclusione, ma con ricaduta sull’intero Collegio Docenti. Infatti per la formazione dei docenti saranno proposte nel corso dell'anno dei momenti di
autoformazione possibilmente collegiali) e comunicate tutte le iniziative ministeriali e non che promuovano corsi di aggiornamento riguardanti la disabilità, i Disturbi Specifici di Apprendimento e quelli che
approfondiscano le problematiche e le metodologie didattiche inclusive per tutti gli alunni con Bisogni
Educativi Speciali e non. Inoltre saranno valorizzate le risorse esistenti con la restituzione delle esperienze di formazione da parte dei docenti formati in seduta collegiale e mediante la diffusione di buone pratiche.
Sono previsti percorsi formativi specifici sull’uso delle tecnologie TIC nell’attività didattica progettata per gli alunni con BES con il supporto del CTS. Ogni anno saranno proposti ai docenti curricolari, ai docenti di
sostegno e al personale della scuola corsi di formazione interna e/o esterna sui temi di inclusione e
integrazione e sulle disabilità presenti nella scuola (es. corso autismo, corsi DSA). Si prevede l’attuazione d’interventi di formazione su:
• metodologie didattiche e pedagogia inclusiva; • strumenti compensativi e dispensativi per l'inclusione;
• nuove tecnologie per l'inclusione; • strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Per la valutazione in itinere e finale degli alunni BES si terrà conto del livello di partenza, degli obiettivi prefissati
e formalizzati nel PEI e nel PDP, delle abilità acquisite, dell’autonomia nel lavoro e della maturazione globale,
oltre che dell’impegno e dell’interesse dimostrati. In particolare, i docenti dovranno: - verificare e valutare gli obiettivi raggiunti dal singolo alunno, considerando le abilità in ingresso e le conquiste
ottenute in itinere e finali;
211
- valorizzare il processo di apprendimento dell’allievo, utilizzando laddove necessario, gli eventuali strumenti
compensativi e misure dispensative concordate nelle singole programmazioni.
Il consiglio di classe verificherà i risultati complessivi rispetto agli obiettivi prefissati nel Piano educativo individualizzato o nel PDP.
L'elemento protagonista dell'azione educativa scolastica sarà il diritto all'apprendimento degli alunni. È chiaro e scontato che l'impegno da parte dei docenti affinché gli obiettivi di cui sopra vengano raggiunti risulta essere
di primaria importanza, in relazione ai punti di partenza. I vari Consigli di Classe concorderanno e individueranno
in base alle discipline i contenuti e le competenze, stabiliranno modalità di verifica che prevedano anche prove assimilabili, calibrate sugli obiettivi minimi previsti dalle singole discipline, ai sensi dell’O.M. 90/2001, adottando
strategie di valutazione coerenti con le prassi inclusive, ai sensi della D.M. del 27/12/2012 e C.M. n. 8 del 06/03/2013. Per i BES si dovrà tener conto degli strumenti dispensativi e compensativi indicati nei PDP. Per i
DSA vi è la possibilità di effettuare valutazioni che privilegino le conoscenze e le competenze di analisi, sintesi e collegamento piuttosto che la correttezza formale. Saranno previste verifiche orali a compensazione di quelle
scritte (soprattutto per la lingua straniera). Si farà uso di strumenti e mediatori didattici nelle prove di verifica
sia scritte che orali (mappe concettuali, mappe mentali). Per gli alunni diversamente abili si terrà conto della collaborazione dell'intero Consiglio di Classe per definire gli obiettivi da raggiungere insieme al docente
specializzato. La programmazione con obiettivi minimi didattici riconducibili ai programmi ministeriali si divide in due precisi percorsi ma con uguale valenza formativa (art. 15 comma 3 dell’O.M. n.90 del 21/05/2001):
• Un programma minimo, con contenuti essenziali delle discipline;
• Un programma equipollente con la riduzione parziale e/o sostituzione dei contenuti ma con medesima valenza
formativa. (art 318 D. L.vo 297/1994).
Per gli alunni con BES in particolare sono previste interrogazioni programmate, con diversa modulazione
temporale; prove strutturate; prove scritte programmate.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola La sfida educativa che l’Istituto si pone è quello di concepire l’inclusione come una qualità imprescindibile
di contesto da strutturare in modo dinamico e flessibile, per comprendere e dar voce alla diversità di conoscenze e competenze, capacità e culture. L’Istituzione scolastica organizza attività e interventi di sostegno a favore di
tutti gli alunni, con particolare riguardo agli alunni portatori dei vari tipi di Bisogni Educativi Speciali
(D.M.27/12/2012), in ogni periodo dell’anno scolastico, a cominciare dalle fasi iniziali, allo scopo di prevenire l’insuccesso scolastico (O.M. n.92/2007 art.2 co.3).
Per l’organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola si terrà conto: - delle risorse professionali presenti nell’organico della scuola;
- della precedente esperienza scolastica dell’alunno;
- della documentazione medico-legale; - delle indicazioni fornite dalla famiglia;
- del PEI/PDP. Le risorse professionali impegnate nel processo inclusivo a favore degli alunni BES sono:
- docenti di sostegno; - coordinatore del dipartimento di sostegno;
- docente referente Inclusione;
- docenti curricolari, in particolare coordinatori di classe; - docenti tutor;
- assistenti specialistici; - specialisti socio-sanitari
- personale ATA.
La didattica per l’inclusione si avvarrà di metodologie quali:
• attività laboratoriali (learning by doing), attività per piccoli gruppi (cooperative learning), tutoring, peer education, attività individualizzate (mastery learning), classi aperte.
• Progetti finalizzati all’inclusione: gestione di una biblioteca digitale. In particolare si proverà a creare
una classe digitale comune organizzata per dipartimenti, nella quale saranno predisposti i materiali scolastici inclusivi (mappe, video, schemi, percorsi per gli esami di Stato, ecc); utili a tale scopo saranno
i materiali didattici prodotti dagli alunni e revisionati dai rispettivi docenti e i materiali didattici per discipline prodotti dai docenti.
• Allestimento di un laboratorio inclusivo e didattico.
• Uscite didattiche.
• Alternanza scuola-lavoro.
• Progetto alimentazione e salute.
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• Attivazione di uno sportello di ascolto.
Alunni con disabilità inseriti nelle classi quinte Gli alunni diversamente abili che concludono il ciclo di studi della scuola media superiore di secondo grado
hanno diritto allo svolgimento dell'esame come gli altri alunni in pari condizioni. i docenti di sostegno che verranno nominati dal Presidente di commissione (su esplicita richiesta del Consiglio di classe ) avranno il
compito di mettere a proprio agio gli alunni con disabilità. Il sostegno sarà svolto in maniera diversa a seconda
delle programmazioni svolte durante l'anno in corso con obiettivi minimi o differenziati. Per quelli che hanno seguito gli obiettivi minimi, possono essere predisposte, se necessario, prove equipollenti ad hoc, come recita
l’art. 22 dell’OM n 11 Prot. n. 320 del 29 maggio 2015 che possono consistere nell'utilizzo di mezzi tecnici o di modi diversi (per esempio, risposte vero/falso, prova strutturata, domande a scelta multipla, ecc…) ovvero
nello svolgimento di contenuti culturali e/o professionali differenti. Tali prove sono predisposte dalla Commissione d’esame, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, relativa alle attività
svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza prevista per l'autonomia e la comunicazione. Gli alunni che,
invece, hanno seguito un percorso didattico differenziato potranno sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell'attestazione di cui all'articolo 13 del decreto del Presidente della
Repubblica n. 323 del 1998. I testi delle prove scritte saranno elaborati dalle Commissioni sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe. Per la predisposizione delle prove d'esame, la commissione può
avvalersi di personale esperto; per il loro svolgimento la stessa si avvale, se necessario, dei medesimi operatori
che hanno seguito l'alunno durante l'anno scolastico. Il docente di sostegno e le eventuali altre figure a supporto dell’alunno con disabilità vengono nominati dal Presidente della Commissione sulla base delle indicazioni date
dal consiglio di classe.
Alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) inseriti nelle classi quinte Per gli alunni con DSA che affronteranno l’Esame di Stato conclusivo, il consiglio di classe inserirà nel documento
del 15 maggio di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 323 del 1998 il Piano Didattico Personalizzato
o altra documentazione predisposta ai sensi dell'articolo 5 del decreto ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011. Le Commissioni predisporranno adeguate modalità di svolgimento delle prove scritte e orali sulla base di tale
documentazione e di tutti gli elementi forniti dal consiglio di classe. Nello svolgimento delle prove scritte, i candidati possono utilizzare gli strumenti compensativi previsti dal Piano Didattico Personalizzato e tempi più
lunghi di quelli ordinari.
ATTENZIONE AL BISOGNO DEL SINGOLO
• Protocollo accoglienza alle classi prime;
• Percorsi sul metodo di studio per le classi prime;
• Attenzione alle fasi di transizione del percorso di studio, attraverso l’orientamento in entrata , in Uscita
e l’alternanza scuola lavoro.
VALORIZZAZIONE DEI TALENTI Progetti d’istituto che promuovono lo sviluppo delle inclinazioni e attitudini del singolo:
• Olimpiadi matematica
• Olimpiadi di chimica
• Crei-amo l’impresa
PROPOSTE INFORMATIVE
• Confronto tra docenti e famiglie attraverso colloqui e udienze valutative di ogni periodo.
• Monitoraggio di gradimento rivolto ai genitori di tutte le classi, sull’offerta formativa e la qualità didattica almeno tre volte all’anno (novembre, febbraio e aprile).
• Giornate informative (3 volte l’anno) rivolte alle classi del biennio e triennio
• Pubblicazione sulle classi digitali di una sezione INCLUSIONE SCOLASTICA - cassetto degli attrezzi.
213
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi
servizi esistenti
Si continueranno e incrementeranno le collaborazioni con i seguenti enti e figure: - CTS Cosentino;
- Azienda ASL e Servizi sociali di Cosenza, con incontri del GLHO; -Associazione Logos
- Associazioni e cooperative attive sul territorio per i percorsi di Alternanza Scuola Lavoro
- Enti Pubblici (Comune, Provincia)
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
Le famiglie, in base al patto di corresponsabilità, sono chiamate a condividere la responsabilità del percorso formativo. Sono coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi attraverso:
- la condivisione delle scelte effettuate e la partecipazione alla stesura dei PEI/PDP
- l'ascolto attraverso un opportuno sportello; - incontri ad inizio anno e nel corso dell’anno (cadenza bimestrale) finalizzati a monitorare i processi, individuare
azioni di miglioramento e ampliare la rete di rapporti con il territorio. - eleggere un rappresentante genitori degli alunni con BES per collaborare con il GLI al miglioramento del grado
di inclusività della scuola E’ emersa l’esigenza di sostenere le famiglie nella predisposizione del progetto di vita degli studenti una volta
usciti da scuola anche inserendoli in eventuali Progetti Individuali predisposti dal Comune di residenza e su
richiesta della famiglia al fine così di realizzare degli interventi inclusivi attraverso: • questionari di monitoraggio, al fine di verificare l'effettiva ricaduta delle azioni intraprese; • condivisione
delle scelte effettuate; • coinvolgimento nella redazione di PDP e PEI;
• partecipazione al GLI:
• partecipazione a incontri di approfondimento (compatibilmente con le risorse disponibili). Esse inoltre sono partecipi dei passaggi essenziali del percorso scolastico dei figli anche in termini di assunzione diretta della
corresponsabilità educativa. Saranno coinvolti enti e organizzazioni pubbliche e private del territorio (parrocchie, associazioni, gruppo scout,
aziende) per l’inserimento sociale e lavorativo futuro degli alunni con disabilità. Inoltre saranno organizzati interventi da parte della scuola per sensibilizzare tutte le componenti, in particolare
genitori e studenti, sull’inclusione; per diffondere in modo più ampio e capillare una “cultura” dell’Inclusione
(comprensione e accettazione delle disabilità, dei vari disturbi di apprendimento e degli eventuali disagi temporanei). Ottimo modo per combattere la discriminazione sociale. Attraverso il lavoro le persone disabili
possono sentirsi realizzate e integrate, migliorando l’autostima e la qualità della vita.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Negli incontri di dipartimento e nei consigli di classe vengono pianificati i curricoli che promuovono l’inclusione.
A tal fine viene favorita una didattica che privilegi l’uso di nuove tecnologie e attività di laboratorio. Ciascun docente realizza l’impegno programmatico per l’inclusione da perseguire nel senso della trasversalità negli
ambiti dell’insegnamento curricolare. I Curricoli sono costruiti con flessibilità oraria, obiettivi adeguati alle
diversità e collegati alle attività della classe. Viene garantito l’utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi. Vengono utilizzate strategie educative e didattiche specifiche condivise dalla classe e dall’Istituto
Alunni con disabilità certificata Finalità: successo formativo attraverso la predisposizione e attuazione del PEI Obiettivi: autonomia,
comunicazione, inclusione nella classe, nel contesto scolastico, nelle formazioni sociali esterne (parrocchia, centri, associazioni), acquisizione di alcune competenze di cittadinanza e, a seconda dei casi, conseguimento
obiettivi minimi disciplinari
Strumenti: mediatori didattici, facilitatori, abbattimento barriere, audiolibri, strumenti digitali: hardware e software specifici
Attività: laboratori creativi, gestione della biblioteca virtuale di istituto, gestione dell’orto, alfabetizzazione emotiva, attività sportive.
Alunni con disturbi evolutivi specifici
Finalità: successo scolastico e formativo attraverso l’attuazione del PDP e progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita;
Obiettivi: acquisizione competenze chiave e disciplinari; Strumenti: LIM, tablet, software specifici per DSA, formulari, mappe, calcolatrici
Attività: laboratori didattici, cooperative learning, peer tutoring, sportelli didattici
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Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e culturale
Finalità: successo scolastico e formativo attraverso l’attuazione del PDP e progettazioni didattico-educative
calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (con particolare riferimento a situazioni non certificate)
Obiettivi: acquisizione competenze chiave e disciplinari Strumenti: LIM e sussidi specifici, software per la strutturazione di mappe concettuali
Attività: laboratori didattici, cooperative learning, peer tutoring, sportelli didattici;
Valorizzazione delle risorse esistenti L’Istituto ha già una consolidata tradizione nell’accoglienza di alunni diversamente abili e nella gestione di
situazioni di difficoltà riconducibili ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) per i quali la scuola collaborerà con l’associazione AID ed il centro Logos. Da quest’anno inoltre sono state attivate le della classe
digitale (classroom) dove condividere materiale e cassetto degli attrezzi, per una didattica inclusiva; 53 classi
hanno partecipato attivamente, 684 sono gli alunni che hanno aderito, 50 docenti hanno pubblicato materiali. Inoltre durante il periodo dedicato al recupero degli apprendimenti (fine trimestre) è stato
sperimentato l’utilizzo delle classi aperte, predisposte in base agli obiettivi da recuperare, per il recupero della disciplina Chimica, ottenendo ottimi risultati.
È stata anche realizzata una identità scolastica con la creazione di una email istituzionale per docenti, studenti e personale della scuola.
ALUNNI DVA/DSA/BES: Si prevede di utilizzare gli alunni con BES e non, in rapporto alle proprie abilità e capacità, per lavorare al progetto classe digitale finalizzata alla realizzazione e al recupero di materiale inclusivo coadiuvato da tutti i docenti delle classi e/o dipartimenti. La scuola programmerà e attuerà visite degli studenti alle fattorie, ai vivai, presso aziende agricole presenti nel territorio; favorisce la conoscenza da
parte degli studenti del territorio in cui vivono: accesso all’ufficio postale e nei negozi per compiere semplici
operazioni finalizzate all’acquisizione delle autonomie.
AUTOFORMAZIONE: La scuola, al di là della formazione prevista nel Piano della Formazione di Ambito, propone ai docenti curricolari di seguire corsi di perfezionamento sulle metodologie didattiche per specifiche
disabilità (disturbi dello spettro autistico, DSA, ADHD). In particolare la valorizzazione delle risorse esistenti consisterà nella:
• Restituzione delle esperienze di formazione da parte dei docenti formati in seduta collegiale.
Diffusione di buone pratiche.
RISORSE UMANE: docenti con competenze specifiche (arte, teatro, musica, italiano L2, robotica,
multimedialità…) formati con Master sulla Dislessia, Corso Bullismo Cyberbullismo
DOCENTI DI SOSTEGNO con competenze specifiche di didattica speciale (CAA, ADHD, autismo, cooperative
learning); Sono presenti tra il personale dell’istituto docenti formati in tema di inclusione con Master Universitari e docenti specializzati per il sostegno. Lo scopo è quello di promuovere modalità di formazione
affidate alla partecipazione degli insegnanti, coinvolti non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità didattiche orientate all’integrazione efficaci nel normale contesto del fare
scuola quotidiano.
EDUCATORI - Nell’Istituto sono presenti 6 figure di educatori (per 6 ore settimanali) e 1 figura di assistente
alla comunicazione (per 10 ore settimanali) che collaborano con i docenti e affiancano e supportano gli alunni con gravi patologie nelle varie attività educative e didattiche, in particolare curano:
L’autonomia personale e scolastica dell’alunno/a La comunicazione
La socializzazione nel gruppo classe
Partecipano inoltre ai GLH Operativi e collaborano nel raggiungimento degli obiettivi indicati nel PEI
RISORSE MATERIALI: laboratori attrezzati di musica, informatica, scienze, biblioteca, palestre, LIM in tutte le classi del biennio, attivazione delle classi digitali.
215
PERSONALE ATA - Il personale non docente collabora con i docenti nell’ambito dell’assistenza fisica al disabile
nonché alla sorveglianza degli stessi nell’ambiente scolastico. Possono essere di ausilio materiale agli studenti
con disabilità nell’accesso dalle aree esterne alle strutture dell’Istituto, all’interno, o all’uscita da esse.
FAMIGLIA - Da sempre questa scuola ha promosso momenti di incontro e dialogo con i genitori degli alunni con BES e un’azione di collaborazione e di corresponsabilità nell’ambito educativo e didattico. Per gli alunni in
entrata è previsto un incontro di conoscenza del Dirigente scolastico o uno dei collaboratori e della funzione
strumentale con i genitori e gli alunni. Nel corso dell’anno oltre al ricevimento mensile dei docenti per i genitori viene organizzato il GLH Operativo per i disabili o degli incontri con tutor o altre figure specialistiche
per condividere gli obiettivi fissati nel PDP per alunni con BES.
CENTRI TERRITORIALI DI SUPPORTO (C.T.S.) Nel territorio è presente un Centro Territoriale di Supporto per le nuove Tecnologie e l’Handicap presso
l’istituto ITC “Cosentino” di Rende, a cui la scuola è iscritta. Questo C.T.S. si propone di:
• Fornire consulenza per raccogliere le diverse esigenze dei docenti referenti dell’integrazione e offrire
adeguate risposte
• Dare informazioni su ausili e nuove tecnologie
• Fornire ausili in comodato d’uso
• Attivare dei corsi di formazione per docenti
ASSOCIAZIONI - Da quest’anno anno si è attivata una fattiva collaborazione con l’Associazione Logos presente sul territorio: l’associazione organizza corsi di formazione per docenti, genitori e alunni al fine di
supportarli sulle problematiche di apprendimento e di comprendere le tappe cognitive dell’alunno; tale
sportello è prenotabile dal sito della scuola.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
Dall’ a.s. 2016/2017 grazie al fattivo sostegno dell’Amministrazione Provinciale, è attivo presso il nostro
Istituto la risorsa dell’Assistenza Specialistica (avuta tramite apposito bando da parte dell’Istituto e fondi messi a disposizione dalla Provincia); quest’anno è stato possibile quindi attivare dette figure specialistiche,
assegnate ai ragazzi con disabilità certificata, ad inizio anno scolastico; ciò ha permesso di accogliere fin dal primo giorno di scuola, tutti i ragazzi con disabilità certificate (anche in assenza del docente di sostegno, non
ancora assegnato) garantendo così una più proficua inclusione scolastica dei BES presenti a scuola. Si auspica
che ulteriori risorse esperte e dedicate di specialisti esterni, in sinergia con i docenti, possano affiancare gli alunni in difficoltà con interventi mirati, individuali o di classe, nell’ambito della prevenzione del disagio
scolastico e come supporto alle situazioni di svantaggio. Inoltre la scuola accetterà progetti per l’attivazione di uno sportello di ascolto con presenza di almeno tre figure (psicologo. pedagogista e assistente sociale)
coadiuvate da una risorsa interna, appositamente formata che è già inserita nella realtà scolastica.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo
L’Istituto promuoverà azioni di coordinamento con le scuole di grado inferiore. I contatti avranno inizio dal mese di novembre dell’a.s. precedente quello di iscrizione dell’alunno alla scuola di secondo grado e si
prolungheranno fino all’iscrizione definitiva, con incontri periodici in entrambe le sedi al fine di coordinare il
passaggio tra i due ordini di scuola e di garantire l’inserimento degli alunni con BES. Relativamente al post diploma e al progetto di vita verranno organizzate attività di Alternanza Scuola-Lavoro: progetto Biblioteca
digitale di dipartimento, partecipazione alle giornate dedicate, stage presso aziende e enti pubblici, realizzazione di oggettistica e allestimento degli spazi in occasione dei diversi eventi organizzati dalla scuola. Per
l’orientamento in uscita riguardante i soggetti con PEI, si solleciterà l’iscrizione degli alunni nelle liste di
occupabilità riservata ai disabili presso gli uffici territoriali per l’impiego, con i quali si intende attivare delle procedure di iscrizione presso l’Istituto scolastico per agevolare le procedure; inoltre la scuola prevede attività
di orientamento lavorativo e universitario, con particolare riferimento alle classi terminali. L'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazione è permettere agli studenti di sviluppare il proprio progetto di vita futura.
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 7/6/2019 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 14/06/2019
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Patto educativo di corresponsabilità
PREMESSA
Il Piano dell’Offerta formativa dell’ITIS “A. Monaco” di Cosenza si può realizzare solo attraverso
la partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica con l’assunzione di
specifici impegni, di seguito riportati, da parte dei docenti, dei genitori, degli studenti e di tutto il
personale della scuola.
Per raggiungere le finalità educative e didattiche indicate nel PTOF, come quelle di guidare gli
studenti nel processo di crescita culturale, personale e professionale per farne cittadini capaci corretti
e consapevoli dei propri diritti e doveri, bisogna che le parti coinvolte condividano i principi
fondamentali contenuti nel presente Patto educativo di corresponsabilità. La condivisione e il rispetto
delle regole del vivere e del convivere sono fondamentali e irrinunciabili, infatti, per costruire un
rapporto di fiducia reciproca e realizzare gli obiettivi che la scuola si è posta.
La sottoscrizione del Patto implica la conoscenza e il rispetto delle carte fondamentali dell’Istituto
(PTOF, Regolamento d’Istituto, e Statuto delle Studentesse e degli Studenti, Carta dei Servizi) che
sono pubblicati sul sito, distribuiti in ogni classe e consegnati, su richiesta, alle famiglie e ai docenti.
L’ISTITUZIONE SCOLASTICA E I DOCENTI SI IMPEGNANO A:
• Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto, favorendo lo sviluppo
delle conoscenze e delle competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno
nelle diverse abilità, l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta a ogni forma di
pregiudizio e di emarginazione.
• Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze e promuovere le motivazioni
all’apprendere.
Realizzare i curricoli disciplinari e le metodologie didattiche indicate nel PTOF.
• Rendere noti gli obiettivi delle prove di verifica e i criteri di valutazione.
• Avvertire la classe sulla data delle verifiche scritte e pratiche con congruo anticipo ascoltando
anche le eventuali proposte di variazione motivate avanzate dagli studenti e dai docenti.
• Procedere periodicamente alle attività di verifica e di valutazione motivando i risultati e
comunicando in modo trasparente e chiaro i risultati delle prove orali e scritte che devono essere
sempre riportati sul registro on line. Le prove scritte sono consegnate entro quindici giorni dalla
loro somministrazione, e comunque sempre prima della prova successiva, salvo casi particolari che
devono essere sempre motivati.
217
• Svolgere per ogni trimestre un numero adeguato di verifiche come prefissato dalle riunioni di
materia con prove di diverso tipo: scritte, orali, grafiche, pratiche, relazioni ecc .
• Fissare di norma una prova scritta assegnabile nello stesso giorno.
• Favorire il successo scolastico anche attraverso attività di recupero, sostegno e potenziamento in
tutti i momenti dell’anno scolastico quando se ne ravvisi la necessità.
• Informare le famiglie sull’andamento dell’intervento educativo sul livello di apprendimento e
sugli aspetti inerenti il comportamento e la condotta attraverso gli strumenti già previsti dal PTOF
(colloqui con le famiglie, consigli di classe, registro elettronico).
• Rispettare la riservatezza sui problemi degli studenti e delle famiglie.
• Essere puntuale alle lezioni e nella produzione delle programmazioni.
• Non usare il cellulare in classe.
Non fumare negli ambienti interni ed esterni all’istituto.
LE STUDENTESSE E GLI STUDENTI SI IMPEGNANO A:
• Conoscere e rispettare le regole stabilite dal regolamento d‘istituto e a condividerle.
• Svolgere il lavoro richiesto a scuola e a casa con cura e impegno costante, rispettando le scadenze
fissate per le verifiche.
• Mantenere atteggiamenti corretti e rispettosi nei confronti dei compagni e di tutto il personale
dell’Istituto sia durante le attività didattiche, sia durante gli spostamenti interni nell’edificio sia
durante le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione.
• Utilizzare correttamente macchinari, strutture e sussidi didattici.
• Usare un abbigliamento e un linguaggio consoni all’ambiente scolastico.
• Informare sempre la famiglia rispetto a quanto avviene nella vita scolastica consegnando sempre
tutte le comunicazioni che l’Istituto invia alle famiglie.
• Rispettare orari d’ingresso sia all’inizio delle lezioni che ai cambi di ora.
• Mantenere in ordine e pulita la propria aula e gli spazi frequentati.
• Non utilizzare cellulari, i-pod o strumenti simili durante le lezioni attenendosi al rispetto della
legge sulla privacy.
• Conoscere e seguire le norme di sicurezza e antinfortunistiche.
• Conoscere e seguire le norme riguardanti l’uso dei laboratori.
Rispettare gli ambienti della scuola perché valore di tutta la comunità.
Non fumare negli ambienti interni ed esterni all’istituto.
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I GENITORI SI IMPEGNANO A:
• Conoscere l’offerta formativa dell’Istituto, i regolamenti interni, condividerli e a farne oggetto di
riflessione con i propri figli per partecipare al dialogo educativo.
• Partecipare alle riunioni indette dall’istituto (consiglio di classe, assemblee, elezioni degli organi
collegiali) e ai colloqui con i docenti.
• Controllare in modo sistematico il registro elettronico, prendendo visione delle assenze ,dei ritardi,
delle annotazioni, delle note disciplinari e dei voti.
• Far rispettare l’orario d’ingresso e limitare le richieste di uscite anticipate.
• Giustificare ritardi e assenze nei tempi e modi previsti dal regolamento.
• Sensibilizzare i propri figli al rispetto del divieto d’uso del cellulare in classe e del fumo in tutti gli
ambienti interni ed esterni dell’istituto.
• Segnalare al Dirigente Scolastico e ai docenti eventuali problemi didattici e personali.
• Condividere le sanzioni disciplinari previste dal regolamento.
• Educare i propri figli al rispetto di tutto il personale della scuola e dei compagni.
Essere consapevole e informare i propri figli delle conseguenze che comporta il mancato rispetto
delle strutture e degli ambienti della scuola giacché ogni eventuale danno, volontario e involontario,
comporta il relativo risarcimento e l’eventuale sanzione come previsto dal Regolamento di Istituto.
• Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti nel rispetto della loro libertà d’insegnamento e
della loro competenza valutativa.
• Garantire il necessario supporto alle attività scolastiche con puntualità e senso di responsabilità
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Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria" DPR 24 giugno 1998, n. 249 Art. 1 (Vita della comunità scolastica)
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle
conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori
democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con
pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la
realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero
delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla
Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e
con i principi generali dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è
parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni
insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche
attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere,
del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il
raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle
conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di
coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono,
quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e
culturale.
Art. 2 (Diritti)
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti
e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità
delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni
personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di
formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative
autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto
dello studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la
vita della scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I
dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto,
attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di
programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di
220
criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto
a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione
che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio
rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola
gli studenti, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione
mediante una consultazione.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il
diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative
offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative
sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento
e delle esigenze di vita degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa
della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative
volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di
attività interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
• un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio
educativo-didattico di qualità;
• offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative
liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
• iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché
per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
• la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli
studenti, anche con handicap;
• la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
• servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione
e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di
associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli
e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte
degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono
inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.
Art. 3 (Doveri)
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente
agli impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del
personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che
chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a
mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.
221
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate
dai regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi
didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al
patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e
averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 4 (Disciplina)
1.I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che
configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al
corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni
specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e
il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.
2.I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del
senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità
scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni
disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna
infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del
profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera
espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5.Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e
ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono
conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la
possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica
sono sempre adottati da un organo collegiale.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere
disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori
ai quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto
con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.
9.L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche
quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal
caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al
permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del
comma 8.
10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata
dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di
appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra
scuola.
222
11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono
inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 5 (Impugnazioni)
1. Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 4, comma7, e per i relativi ricorsi
si applicano le disposizioni di cui all'articolo 328, commi 2 e 4, del decreto
legislativo 16 febbraio 1994, n. 297.
2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso
ricorso, da parte degli studenti entro 15 giorni dalla comunicazione della loro
irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e
disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte
almeno un rappresentante degli studenti.
3. L'organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia
interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del
presente regolamento.
4. Il dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui
reclami proposti dagli studenti o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente
regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere
vincolante di un organo di garanzia composto da due studenti designati dalla consulta provinciale, da
tre docenti e da un genitore
designati dal consiglio scolastico provinciale, e presieduto da una persona di
elevate qualità morali e civili nominata dal dirigente dell'Amministrazione
scolastica periferica.
Art. 6 (Disposizioni finali)
1.I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle diposizioni vigenti in
materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti.
2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione
scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione.
3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.
223
Regolamento d'istituto
>> Regolamento interno
Titolo I - Vita della comunità scolastica
Titolo II – Funzione docente
Titolo III – Diritti e doveri degli studenti
Titolo IV – Organi Collegiali
Titolo V – Vigilanza e Sicurezza
Il regolamento, di seguito riportato, vuole essere uno strumento, perfettamente integrato con lo
Statuto delle studentesse e degli studenti (promulgato con Decreto del Presidente della Repubblica
n. 249 del 24 giugno1998, pubblicato sulla G.U. il 29 luglio 1998), atto a garantire una
partecipazione reale, piena e attiva degli studenti, delle famiglie e di tutte le componenti scolastiche
alla vita della nuova scuola dell'autonomia. Esso esprime quei valori di libertà, responsabilità e
rispetto che consentono una crescita morale e civile della comunità, che hanno ispirato la nostra
Costituzione e sono alla base della identità comune della patria europea.
REGOLAMENTO INTERNO
TITOLO I - Vita della comunità scolastica
ART. 1 - Norme per l'entrata e l'uscita
ART. 2 - Assenze
ART. 3 – Comportamento
ART. 4 – Relazioni
ART. 5 - Iniziative per gli allievi più meritevoli e bisognosi
ART. 6 - Assemblee studentesche
ART. 7 - Assemblee dei genitori
ART. 8 - Provvedimenti disciplinari a carico degli alunni
ART. 9 - Viaggi e Visite d'istruzione
ART. 10 - Attrezzature scolastiche e Biblioteca
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ART. 11 - Uso dei Laboratori, palestre e campi di gioco
ART. 12 - Esonero Educazione fisica e Religione
ART. 13 - Attività ed iniziative culturali
ART. 15 - Assegnazione delle classi ai Docenti
ART. 14 - Formazione delle classi
ART. 16 - Orario di lezione e di servizio dei Docenti
ART.17 - Rapporti docente-discente
ART. 18 - Procedura di iscrizione
ART. 19- Rilascio di certificazioni e documenti
ART. 20 - Accesso ai documenti amministrativi
ART. 21 - Comunicazione agli studenti e alle famiglie
ART. 1 - Norme per l'entrata e l'uscita
1. 1.Gli alunni entreranno alle ore 8.05 per essere in aula alle ore 8.10, ora di inizio delle lezioni.
Tuttavia è consentita una tolleranza massima di dieci minuti, per casi eccezionali di forza maggiore,
per cui le porte d’ingresso saranno chiuse alle ore 8.20.
Il Collaboratore scolastico preposto all’ingresso principale, sorveglierà la porta di accesso che sarà
aperta alle ore 8.05 e chiusa alle 8.20.
Dopo le 8.20, il Collaboratore scolastico preposto all’ingresso principale potrà far entrare in ritardo
solo gli alunni con regolare permesso di entrata posticipata.
Il Docente della prima ora è tenuto ad essere in classe alle ore 8:00, anche in assenza degli alunni.
Gli insegnanti dovranno annotare il ritardo sul registro e i bidelli avranno l’obbligo di chiudere i
portoni alle ore 8.20 e di attenersi a quanto sopra esposto. Il ritardo abituale comporterà l'avviso alla
famiglia.
2. Gli alunni non possono lasciare l'istituto prima del termine delle lezioni. Eccezionalmente, per
gravi e documentati motivi, gli allievi minorenni potranno uscire anticipatamente, solo se prelevati
personalmente dai genitori o esercenti la patria potestà, sollevando in tal modo la scuola da ogni
responsabilità. Gli allievi maggiorenni, invece, potranno uscire anticipatamente, soltanto dopo che il
DS o uno dei collaboratori avrà vagliato la richiesta. Della autorizzazione all'uscita sarà fatta
annotazione sul registro di classe. Tali permessi non potranno essere concessi nell'ultimo mese di
lezione, se non per motivi eccezionali. Le uscite anticipate per attività sportiva saranno autorizzate
(ed annotate sul registro di classe come le altre) solo in base al calendario della società sportiva
interessata sottoscritto anche dal genitore. Si precisa che la partecipazione assidua alle lezioni
225
incide positivamente nell'attribuzione del credito scolastico, punteggio, relativo agli ultimi tre anni
di corso, computabile ai fini dell'assegnazione del voto finale agli Esami di Stato.
3. Al termine delle lezioni della giornata, gli alunni dovranno tenere un comportamento corretto e
responsabile, evitando urli, schiamazzi vari e spintoni. Ai contravventori saranno comminate
adeguate sanzioni disciplinari. Il personale ausiliario, ciascuno per la propria competenza, avrà cura
di facilitare l'uscita degli alunni provvedendo all'apertura di tutte le porte interne e i cancelli esterni
(presso i quali sarà necessaria la presenza, durante l'uscita, di almeno un'unità del personale
ausiliario), al fine di evitare resse e disordini, che potrebbero pregiudicare l'incolumità di tutti.
ART. 2 - Assenze
1. Gli studenti hanno l’obbligo della assidua e fruttuosa presenza alle lezioni e a tutte le altre attività
che vengono svolte nel contesto dei lavori scolastici.
2. Gli alunni che si assentano dalle lezioni sono ammessi in classe, dal docente della prima ora di
lezione del giorno del rientro, solo se muniti della giustificazione, debitamente compilata sul registro
on line da uno dei genitori o da altro soggetto legittimato a farne le veci o dallo studente stesso, se
maggiorenne.
3. Le comunicazioni con la famiglia saranno considerate valide solo se firmate dalle persone che
hanno depositato la firma. L'alunno è tenuto a fare firmare al genitore o a chi ne fa le veci, "per presa
visione" le comunicazioni della scuola.
4. Le assenze per periodi superiori a cinque giorni consecutivi di calendario devono essere giustificate
allegando alla giustificazione un certificato medico, attestante la malattia sofferta. Nel caso di assenze
dovute ad ingiustificate astensioni collettive degli studenti, i genitori, per far riammettere i propri figli
alle lezioni saranno tenuti ad accompagnarli.
5. Lo studente che si presenti al rientro senza giustificazione sarà ammesso con riserva e invitato a
regolarizzare la sua posizione il giorno successivo dal docente della prima ora. Qualora questo non
avvenisse, spetterà alla famiglia, debitamente avvisata, giustificare l'allievo inadempiente.
6. Il computo e il controllo delle assenze e dei ritardi verranno effettuati con regolare periodicità dalla
segreteria didattica e dal coordinatore di classe che comunicherà alle famiglie eventuali situazioni di
irregolarità e ne farà menzione nel fascicolo personale dell’alunno a tutti gli effetti di legge.
7. Le classi senza giustificato e documentato motivo, facessero registrare un numero di assenze
collettive superiore al 15% delle lezioni svolte, verranno escluse dal viaggio d'istruzione.
Saranno esclusi dai viaggi d’istruzione gli studenti con sospensioni dalle lezioni.
ART. 3 - Comportamento
226
1. E' dovere degli studenti, nell'ambito delle attività scolastiche e extrascolastiche, dentro e fuori
l'Istituto, tenere un contegno corretto, educato, responsabile, rispettoso del personale docente e non
docente e delle norme che regolano la vita scolastica.
2. Gli alunni non possono uscire dall'aula, dai laboratori, dai reparti e dalle palestre senza il permesso
dell'insegnante.
3. Gli alunni hanno l'obbligo di non sostare inutilmente nei corridoi e rientrare prontamente in classe
4. E' severamente vietato fumare nelle aule, nei corridoi e nei locali dell'Istituto, sia per le
disposizioni di legge sia per il rispetto dell'ambiente e della salute collettiva. E', altresì, proibito usare
telefoni cellulari nelle aule dell'Istituto. Le inadempienze saranno perseguite disciplinarmente. Gli
insegnanti sono tenuti a far rispettare tale disposizione e, in ogni caso, a non fare uscire dall’aula più
di un alunno per volta, non consentendo una nuova uscita prima del rientro di colui che è uscito in
precedenza, se non nei casi richiesti o consentiti dalla Presidenza e per motivi di salute; i bidelli
dovranno sorvegliare i corridoi e rinviare subito in classe gli studenti.
5. La diversità degli indirizzi di studi presenti nell'Istituto è causa di frequenti spostamenti degli
alunni nei vari laboratori, palestre, biblioteca, ecc. Durante tali spostamenti, la classe dovrà stare unita
ed attraversare i corridoi nel massimo silenzio, onde evitare l'arrivo frazionato e causare ritardo
all'inizio dell'attività didattica.
6. E' rigorosamente vietato uscire dall'aula durante il cambio delle ore di lezione; gli allievi sono
tenuti ad attendere in classe l'arrivo del docente, tenendo un comportamento educato e corretto.
7. Durante il cambio di ora di lezione, qualora la classe resti momentaneamente scoperta, è necessario
che il collaboratore scolastico del piano vigili sul comportamento degli alunni, onde evitare danni a
persone o cose; gli eventuali danni saranno addebitati a coloro che li hanno provocati, con la riserva
di denunziare i fatti all'autorità giudiziaria. La vigilanza è diretta ad assicurare, nel doveroso rispetto
della libertà di ciascuno, l'ordinato svolgimento della giornata scolastica. La vigilanza è assegnata ai
collaboratori scolastici, articolati per piano, che hanno il compito di sorvegliare il comportamento
degli alunni, al fine di evitare che arrechino pregiudizio alle persone e alle cose. Si auspica,
comunque, la diretta assunzione da parte degli allievi dell'attività di vigilanza, da intendere come
consapevole presa di coscienza della tutela e del rispetto dei diritti individuali e collettivi.
8. Le note disciplinari scritte dall'insegnante sul giornale di classe debbono essere comunicate subito
al DS o al collaboratore delegato che, sentito l'interessato, adotterà i dovuti provvedimenti.
227
9. Non è consentito portare all'interno dell'Istituto materiale estraneo all'attività scolastica; l'alunno
non deve lasciare nulla di suo nei locali dell'Istituto. Non è consentito agli allievi, al personale docente
e non docente conferire con persone estranee, non autorizzate, nei locali dell'Istituto.
10. L'Istituto non è responsabile di eventuali furti che dovessero verificarsi. Tutti hanno il dovere di
segnalare, sia pure in modo riservato, il nominativo di chi si rende reo di illeciti.
11. E' proibito, senza la preventiva autorizzazione, distribuire volantini od altro materiale di
propaganda ed affiggere manifesti nell'istituto o sui muri dello stesso. I volantini ed i manifesti
regolarmente autorizzati e contenenti il relativo visto, saranno affissi a cura del personale dell'istituto
negli appositi spazi.
12. E'vietato imbrattare con scritte varie i muri interni ed esterni dell'istituto.
13. Gli alunni non possono entrare nella sala docenti, salvo quelli autorizzati.
14. E' vietato effettuare collette o altre raccolte di denaro per qualsiasi scopo; analogo divieto sussiste
per qualsiasi operazione di tipo commerciale.
15. E' altresì vietato circolare all'interno dell'istituto con macchine, motociclette, ecc. Per venire
incontro ad eventuali esigenze del personale della scuola e degli alunni, le moto si possono
parcheggiare nell'atrio adiacente il cancello d'ingresso dal quale, però, possono essere mosse solo
quando il cancello viene aperto per tutti.
16. Per nessun motivo genitori ed estranei debbono essere ricevuti in aula.
17. Per gli spazi esterni, gli studenti responsabili di atti che degradano la pulizia, provvederanno
direttamente con la guida di docenti incaricati dalla dirigenza ad effettuare la pulizia di quanto
degradato, in alternativa alla sanzione disciplinare.
18. Gli studenti che superano il 15% delle assenze o che hanno note personali non possono
partecipare ai viaggi d'istruzione
19. È fatto divieto assoluto di fumare nelle aule, nei laboratori, nell’aula magna, in palestra, nella
sala docenti, nei servizi igienici, nei corridoi e nei locali esterni prospicienti gli edifici scolastici,
compreso giardini e area-parcheggio, ai sensi dell’art. 51 della L. 16 gennaio 2003, n. 3 e dell’art. 4
co 1,2, 3 del D.L. del 12 settembre 2013, n. 104 (convertito con modificazioni in L. n 128 del 8
/11/2013). È altresì vietato utilizzare le sigarette elettroniche nei locali chiusi delle istituzioni
scolastiche. La violazione dei suddetti divieti comporta l’applicazione delle sanzioni previste dalla
normativa vigente.
20. Durante le attività didattiche, in classe, in palestra, nei laboratori e ovunque essa si svolga, i
telefoni cellulari devono rimanere spenti. I cellulari, i tablets e i computers portatili possono essere
utilizzati durante lo svolgimento delle lezioni solo a fini didattici e previa autorizzazione dei docenti.
In caso di violazione del divieto, gli insegnanti provvedono al ritiro e al deposito
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dell'apparecchio presso la Presidenza, che provvederà alla successiva consegna ai genitori e alla
proposta di eventuali provvedimenti
21. Divieto atti di Bullismo/Cyberbullismo.
Sono da considerarsi atti di BULLISMO: la violenza fisica, psicologica, l’intimidazione del singolo
o del gruppo, specie se reiterata, l’intenzione di nuocere, l’isolamento della vittima.
Sono considerati atti di CYBERBULLISMO qualunque forma di pressione, aggressione, molestia,
ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identita', alterazione, acquisizione illecita,
manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via
telematica, nonche' la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o piu' componenti
della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o
un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo.
Lo studente che ha commesso atti di bullismo/cyberbullismo sarà soggetto a provvedimenti di natura
disciplinare così come disciplinati dal d.p.r.24 giugno 1998n.249(Statuto delle studentesse e degli
studenti), modificato ed integrato dal d.p.r.21 novembre 2007 n.235;
Gli episodi di bullismo e cyberbullismo saranno sanzionati, con sanzioni particolarmente incisive per
i fatti di estrema gravità, attivando percorsi educativi di recupero, mediante lo svolgimento di attività
di natura sociale, culturale e in generale a vantaggio della comunità scolastica;
Vengono considerate deplorevoli le condotte dei compagni sostenitori del bullo perché, pur non
partecipando direttamente alle prevaricazioni, con il loro assenso contribuiscono a rafforzare il
comportamento del bullo.
21 E' fatto obbligo a tutti di rispettare le succitate norme.
ART. 4 Relazioni
1. Per eventuali richieste e comunicazioni con la Presidenza, gli allievi dovranno rivolgersi ai
collaboratori delegati.
2. Il Capo d'Istituto, attraverso i propri collaboratori e i coordinatori del Consiglio di classe, mantiene
continui e proficui contatti con le famiglie degli allievi, comunicando ciò che attiene al loro profitto,
comportamento ed eventuali fenomeni di dispersione scolastica. Esse, inoltre, vengono informate dai
docenti delle discipline, in incontri periodici (circa quattro all'anno), sull'andamento didattico
disciplinare dei propri figli. Tuttavia, dal registro elettronico in tempo reale, le famiglie potranno
vedere assenze, ritardi, giustificazioni, note e valutazioni dei propri figli.
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3. I genitori possono incontrare settimanalmente i docenti, secondo un orario di ricevimento, reso
noto all'inizio dell'anno scolastico, per conoscere la situazione scolastica dei propri figli. Essi
possono, inoltre, chiedere un colloquio con il DS, telefonando e fissando un appuntamento.
4. I genitori, potranno scaricare il P.T.O.F. (Piano Triennale dell'Offerta Formativa) direttamente dal
sito della scuola.
5. Nell'Istituto opera il lo Sportello d’ascolto e di informazione per l’inclusione, in collaborazione
con l’AID. La finalità di questo servizio, rivolto a docenti, genitori, studenti del territorio della
provincia, è quella di:
• diffondere conoscenze/competenze sulle diverse tipologie di DSA attraverso chiarimenti,
informazioni, nonché per visionare pubblicazioni specifiche, questionari di rilevamento e
prove, software di potenziamento e di aiuto compensativo;
• sperimentare sul campo modalità di rilevamento (screening) e strategie educative-didattiche
efficaci;
• costruire rete di collaborazione fra docenti di ogni ordine e grado e formatori
sull’individuazione e potenziamento dei DSA;
6. Sono attivati, con modalità stabilite dal Collegio dei docenti, interventi integrativi, di sostegno e di
inclusione. All’interno dell’istituto esistono i seguenti gruppi operativi : il GLHI (Gruppo di Studio
e di Lavoro di Istituto per l’integrazione , composto da insegnanti, operatori dei servizi ed ASL,
familiari e studenti con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte
dal piano educativo) , il GLHO (Gruppo di lavoro operativo per l’integrazione, che prende in esame
le azioni concrete intraprese per ogni singolo alunno con disabilità.), il GLI (Gruppo di Lavoro per
l’Inclusione , che riguarda non solo gli alunni con disabilità, ma anche tutti gli altri alunni che, pur
non in possesso della certificazione ai sensi della legge 104/92, necessitano comunque di attenzioni
educative peculiari.)
7. Non è consentito ricevere genitori nell'ultimo mese dell'anno scolastico.
ART. 5 - Iniziative per gli allievi più meritevoli e bisognosi
1. Borse di studio
L’istituto assegna annualmente le borse di studio “Antonio Monaco e Massimo Gaudio” agli studenti
che si sono distinti per meriti particolari nelle diverse attività scolastiche, secondo i criteri deliberati
dal Consiglio d’Istituto.
ART. 6 - Assemblee studentesche
1. Le assemblee studentesche possono essere di classe o di istituto e per svolgersi devono essere
autorizzate dalla Presidenza.
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2. Le assemblee di classe e di istituto servono ad approfondire i problemi della scuola e della società,
in funzione della formazione culturale e civile degli alunni.
3. In relazione al numero degli alunni e fino a quando non si avranno a disposizione locali idonei,
l'assemblea d'istituto può articolarsi in assemblea di classi parallele o assemblee del comitato
studentesco, costituito dai rappresentanti degli alunni nei consigli di classe.
4. E' consentito lo svolgimento di un'assemblea d'istituto ed una di classe al mese, nel limite: la prima,
nelle ore di lezione di una giornata; la seconda, di due ore, non può essere tenuta sempre lo stesso
giorno della settimana durante l'anno scolastico. Altra assemblea mensile può svolgersi fuori
dell'orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali. L'assemblea di classe, la cui
autorizzazione deve essere annotata sul diario di classe, deve svolgersi con la presenza del docente.
Solo per discutere argomenti di carattere riservato, può essere consentito alla classe di riunirsi senza
la presenza del professore.
5. Alle assemblee d'istituto, svolte durante le ore di lezioni ed in numero non superiore a quattro, può
essere richiesta la presenza di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici. Detta
partecipazione e gli argomenti da inserire nell'ordine del giorno, devono essere autorizzati dal
Consiglio d'istituto.
6. Le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca,
di seminario e per lavori di gruppo. Su richiesta degli studenti il Dirigente Scolastico può autorizzare
due assemblee d'istituto del mese in corso e di quello precedente o successivo.
7. L'assemblea d'istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento, che viene inviato
per visione al Consiglio d'Istituto. Essa è convocata su richiesta della maggioranza degli studenti o
dal comitato studentesco. La data di convocazione e l'ordine del giorno dell'assemblea devono essere
preventivamente presentati al DS, almeno tre giorni prima.
8. Il comitato studentesco e il presidente, eletto dall'assemblea, garantiscono l'esercizio democratico
dei diritti dei partecipanti.
9. Alle assemblee possono assistere, altre al DS o un suo delegato, gli insegnanti, i genitori e gli
studenti facenti parte del Consiglio d'Istituto, che lo desiderano.
10. Il DS ha potere di intervenire nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatata
impossibilità di ordinato svolgimento dell'assemblea.
11. Nell'ultimo mese di lezione non possono aver luogo dette assemblee.
ART. 7 - Assemblee dei genitori
1. Le assemblee dei genitori possono essere di classe o di istituto.
2. I rappresentanti dei genitori eletti nei consigli di classe possono costituire un comitato dei
genitori dell'istituto.
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3. Le assemblee dei genitori si svolgono nei locali dell'istituto; la data e l'orario di svolgimento di
ciascuna di esse devono essere coordinate di volta in volta con il DS.
4. Convocazione, svolgimento e partecipazione del DS e dei docenti avviene secondo quanto
stabilisce l'art. 45 del DPR 31.5.1974, n° 416.
ART. 8 - Provvedimenti disciplinari a carico degli alunni
I provvedimenti disciplinari a carico degli alunni possono essere adottati dai docenti, dal Consiglio
di classe e/o dal DS, secondo le modalità stabilite nel Regolamento di disciplina.
ART. 9 - Viaggi e Visite d'istruzione
1. Si intende per viaggio di istruzione la gita scolastica di più giorni (la durata massima è di sei
giorni), con relativo pernottamento. E' richiesta la partecipazione di almeno i 2/3 degli alunni, e,
comunque, non meno della metà più uno degli allievi della classe. Al viaggio di istruzione può
essere consentita la presenza dei genitori, purché a proprie spese e con impegno a partecipare alle
relative attività, ma non sono ammessi estranei non familiari. È richiesta la presenza di un docente
accompagnatore ogni 15 alunni, appartenente alla classe e, preferibilmente di materie attinenti alle
finalità del viaggio. Nello stesso anno scolastico un docente, di norma, non può partecipare a più
viaggi. In ogni caso si farà in modo che vi sia una effettiva rotazione di quest'incarico, onde evitare
che lo stesso docente partecipi consecutivamente a più viaggi d'istruzione, come accompagnatore
ufficiale. Itinerario e obiettivi culturali del viaggio saranno decisi dal Consiglio di classe su
proposta del docente competente per materia. I viaggi d'istruzione devono essere approvati dal
Consiglio di classe, dal Collegio dei Docenti per gli aspetti didattico - culturali e dal Consiglio
d'Istituto. È richiesta l'autorizzazione scritta dei genitori; per gli alunni maggiorenni, invece, la
dichiarazione delle famiglie di essere informate,
2. Si intende per visita guidata la gita di un solo giorno senza pernottamento, per visite a mostre,
monumenti, musei, gallerie, località di interesse storico- artistico, connesse all'attività didattica. Il
docente accompagnatore (uno per Classe o per numero di alunni inferiore a 30) presenterà la
domanda almeno tre giorni prima dell’uscita; questa dovrà essere corredata dalle autorizzazioni
dei genitori degli alunni. Per il resto sono regolate dalle stesse norme fissate per i viaggi
d'istruzione.
3. Si intende per uscita didattica la partecipazione degli studenti a manifestazioni che impegnino la
sola mattinata per conferenze, spettacoli teatrali e cinematografici, mostre, musei, biblioteche e gare
sportive. Per effettuarla è necessaria l'autorizzazione del DS.
Procedura: Consenso dei docenti che mettono a disposizione le proprie ore, firma dell'insegnante
coordinatore, assunzione di responsabilità dei genitori. Non si applicano i limiti di durata e quelli di
accompagnamento previsti per i viaggi e le visite d'istruzione.
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4. Si intende per viaggi per attivita' sportive la partecipazione di alunni a gare ed attività sportive
legate alle diverse specialità operanti nell'Istituto. Per questa tipologia, connessa ad attività agonistica,
non vale la regola del numero minimo di partecipanti e la scelta degli accompagnatori cadrà sui
docenti di educazione fisica.
5. Per il 1°, 2°, 3°, 4° anno di corso, l'ambito territoriale, per compiere i viaggi e le visite di istruzione,
è quello nazionale; per il 5° anno di corso, è l'Italia e l'estero. Il viaggio all'estero è limitato alle classi
dell'ultimo anno di corso, preferibilmente con una meta unica.
6. I viaggi d'istruzione (ivi compresi i viaggi connessi ad attività sportive e le settimane bianche) e le
visite guidate e le uscite nell’ambito del Comune per la partecipazione ad iniziative culturali o
sportive, devono essere inserite in modo organico e coerente nella programmazione dell'attività
educativa e didattica della scuola. I viaggi d'istruzione devono essere programmati fin dall'inizio
dell'anno scolastico per permettere al Consiglio d’Istituto di provvedere alle delibere di sua
competenza. In fase di programmazione il Consiglio d'Istituto stabilirà, sulla base delle disponibilità
finanziarie, il limite massimo di spesa a carico dell'Istituto per ciascuna fascia di classi. Il periodo nel
quale concentrare i viaggi di istruzione è preferibilmente novembre primi di dicembre. Nel realizzare
tali iniziative, si dovrà tener conto che non possono essere chieste alle famiglie degli alunni quote di
partecipazione di rilevante entità o tali, comunque, da determinare situazioni discriminatorie che
vanificherebbero natura e finalità dei viaggi di istruzione.
7.I docenti accompagnatori saranno scelti dal Dirigente scolastico, se disponibili e prioritariamente
delle classi interessate ameno 1 ogni 15 studenti più il capo comitiva.
8. Per i viaggi all'estero si deve curare che almeno uno degli accompagnatori conosca la lingua
inglese/francese. Ai docenti accompagnatori è fatto obbligo di vigilanza attenta e assidua, con la
relativa assunzione di responsabilità. Al termine del viaggio o della visita gli insegnanti
accompagnatori relazioneranno al Dirigente scolastico.
9. In linea generale, ogni docente non può partecipare a più di un viaggio d'istruzione. Tale
limitazione non vale per le visite guidate. E'comunque auspicabile una rotazione dei docenti
accompagnatori al fine di evitare frequenti assenze dello stesso insegnante. Tutto questo qualora vi
siano docenti disponibili.
10. Nella programmazione delle mete dei viaggi d'istruzione si tengano presenti anche località
alternative alle consuete mete storico-artistiche, quali quelle di interesse ambientale. Si privilegino le
mete interne alla Regione Calabria (finanziate dalla legge sul turismo regionale), o di regioni vicine.
Per i viaggi all'estero si preferiscano i paesi della U.E. ovvero quelli confinanti con l'Italia e in
particolare quelli di cui si studia la lingua.
233
11. Viaggi e visite non possono essere effettuati nell'ultimo mese di lezione. Nel programmare tali
viaggi si evitino i periodi di alta stagione turistica e le giornate prefestive. E' fatto divieto, in via
generale, di intraprendere qualsiasi tipo di viaggio nelle ore notturne. E' fatta deroga a tale divieto per
i viaggi a lunga percorrenza.
12. I progetti per i viaggi d'istruzione e le settimane bianche devono essere indirizzati al Presidente
del Consiglio d'Istituto. All'inizio dell'anno scolastico, il DS, con propria circolare stabilirà i termini
entro cui le domande saranno presentate in segreteria. Le deliberazioni in proposito del Consiglio
d'Istituto saranno trasmesse dal Capo d'Istituto agli Uffici Scolastici provinciali per la prescritta
autorizzazione, entro i termini stabiliti. Il DS, ricevute le domande, pubblicherà un calendario di
massima ed i termini per i versamenti.
13. Le domande per le visite guidate devono essere presentate in Presidenza almeno 10 giorni prima
della loro effettuazione; 15 giorni prima se si dovrà provvedere al noleggio di autocorriere.
Unitamente alla domanda da presentarsi al DS devono essere allegate le autorizzazioni preventive dei
genitori e per gli alunni maggiorenni la dichiarazione delle famiglie di essere informate. I partecipanti
al viaggio o visita devono essere in possesso di un documento di identificazione e per i viaggi
all'estero di un documento valido per l'espatrio.
14. Gli alunni, anche maggiorenni, devono rispettare il programma del viaggio per non vanificarne
gli scopi didattici, cognitivo-culturali e relazionali. Saranno esonerati dalle attività di cui sopra,
interamente o parzialmente, gli alunni che, senza giustificato e documentato motivo, facessero
registrare un numero di assenze superiore al terzo delle lezioni svolte in ciascuna materia. Il
programma del viaggio non deve prevedere tempi morti, senza cioè la sorveglianza dell'insegnante.
15. L'organizzazione dei viaggi, delle visite, delle uscite e delle settimane bianche sarà affidata ad
una Commissione, costituita da un collaboratore del DS, da un docente del biennio, da un docente del
triennio, dai docenti accompagnatori e dal responsabile dell'Ufficio tecnico, nominata dal Consiglio
d'Istituto, che curerà tutti quei passaggi necessari all'effettuazione pratica delle attività succitate. La
Commissione terrà i contatti con la Presidenza e la Segreteria e provvederà ai relativi versamenti sul
c.c. della scuola. L'organizzazione dei viaggi d'istruzione, che comportino almeno un pernottamento
o l'uso di mezzi di trasporto privati, verrà affidata, previa gara d'appalto, dalla Commissione a una
agenzia turistica, dopo la deliberazione del Consiglio d'Istituto, tenendo conto oltre che della
economicità, anche della qualità del servizio.
16. Immediatamente dopo che il Consiglio d’Istituto avrà scelto l’agenzia turistica a cui assegnare
l’organizzazione del viaggio, gli allievi verseranno a titolo di caparra, la somma corrispondente al
50% della spesa prevista. Accertato che la partecipazione degli alunni risponda ai criteri di cui al
punto 1, il DS provvederà a dare esecuzione alla delibera del Consiglio e ad affidare
234
l’organizzazione del viaggio all’agenzia turistica prescelta. Gli alunni verseranno il saldo dopo che
l’agenzia avrà presentato il programma definitivo del viaggio. In caso di rinuncia valgono le clausole
di penale imposte dall'agenzia turistica. La Scuola può contribuire al pagamento della quota di
partecipazione degli studenti meno abbienti, su delibera del Consiglio d'Istituto. Gli studenti dovranno
presentare domanda motivata di contributo al Ds contestualmente alla richiesta di partecipazione al
viaggio d'istruzione. Per gli studenti minorenni la richiesta verrà controfirmata da un genitore. Tutti i
fondi concernenti l'organizzazione e l'effettuazione dei viaggi d'istruzione e delle visite guidate
saranno gestiti, a norma di legge, dall'ufficio di Segreteria.
17. La Commissione vigilerà affinché siano osservate le norme fin qui illustrate e verificherà che
l'organizzazione del viaggio, a cura dell'agenzia, compreso il trasporto, sia affidabile e corretta. Ai
lavori di detta Commissione possono essere chiamati a partecipare, quando richiesti, gli insegnanti
promotori dell'iniziativa.
18. E' ammessa, di norma l'effettuazione delle settimane bianche per un numero di alunni non
superiore a 150. Verranno privilegiate le classi che non hanno già avuto questa possibilità. Si darà
priorità a partire dalle classi quinte a scalare fino al raggiungimento delle 150 unità. In presenza di
classi parallele, si procederà, se necessario, per sorteggio. Valgono per le settimane bianche le regole
stabilite per i viaggi di istruzione. La durata massima della settimana bianca è di 6 giorni.
19. La programmazione delle attività su dette deve essere compatibile con la programmazione delle
attività scolastiche (scrutini, consigli di classe, incontri scuola-famiglia, corsi di
recupero/approfondimento).
20. In assenza di un nuovo regolamento, valga l'ultimo approvato. Per quanto non contemplato nel
presente regolamento si fa riferimento alle circolari ministeriali in vigore. Sarà cura del DS portare
a conoscenza dei Consigli di Classe il presente regolamento, all'inizio di ciascun anno scolastico.
ART. 10 - Attrezzature scolastiche e Biblioteca
1. Con delibera del Consiglio d'Istituto, sentito il Collegio dei Docenti, sono stabilite le concrete
modalità per l'uso delle attrezzature e dei locali della Scuola (Biblioteca, palestre e campi all'aperto,
Aula magna e laboratori vari), in modo da consentirne l'utilizzo, nei limiti del possibile, anche nelle
ore pomeridiane.
2. Il responsabile dell'aula attrezzata deve mantenere aggiornato l'inventario dell'aula affidatagli e
deve essere un riferimento per gli insegnanti che usufruiscono dell'aula per la didattica della propria
disciplina (segnalazione di attrezzature non perfettamente funzionanti, richieste di allestimenti
particolari, richieste di materiali, etc.).
3. Ai gruppi che si formano all'interno delle componenti scolastiche e che abbiano comunicato la loro
costituzione, è consentito, a richiesta del loro coordinatore, l'uso delle aule e delle attrezzature,
235
in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. Per i gruppi formati da soli studenti deve essere
comunque assicurata la presenza di un docente responsabile. Anche a gruppi estranei, se diretti a
conseguire obiettivi coerenti con le finalità culturali e formative dell'Istituto, può essere consentito, a
richiesta dei responsabili, l'uso delle attrezzature e delle aule.
4. Qualsiasi danno, da chiunque arrecato, dovrà comunque essere risarcito. L'attrezzatura non può
uscire dall'Istituto senza il consenso del Capo d'Istituto e previa dichiarazione di responsabilità da
parte di chi la utilizza e la necessità di utilizzarla, purché sia personale dell'Istituto e usata per
l'Istituto; se si tratta di riparazioni deve essere accompagnata da una bolla esplicativa.
5. Qualora si verifichino guasti alle attrezzature o al materiale scientifico didattico, l'insegnante
dell'ora annota il guasto sul registro dell'aula e l'Assistente Tecnico, presa visione dell'eventuale
annotazione del docente, provvede, se necessario, a chiamare il tecnico competente alla riparazione,
dandone comunicazione al Capo d'Istituto.
6. La Biblioteca d'Istituto si pone come strumento fondamentale della specifica comunità scolastica
dell'Istituto in tutte le sue componenti, per ogni tipo di attività ed iniziativa che essa richieda ed
esprima. Con deliberazione del Consiglio d'Istituto, che costituisce parte integrante del presente
regolamento, sono stabilite le seguenti modalità per il suo funzionamento; si dovrà comunque
assicurare un agevole accesso al prestito e alla consultazione, e la partecipazione degli studenti alla
scelta delle dotazioni librarie da acquistare.
7. La Biblioteca dell'Istituto rimane aperta a disposizione del personale docente, non docente e degli
alunni per consultazione dei testi in dotazione, dalle ore 8,30 alle ore 13.10 di tutti i giorni feriali, e
al pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.30, di martedì e giovedì.
8. Gli interessati sono ammessi al prestito previa compilazione dell'apposita scheda in tutte le sue
parti. I libri sono dati in prestito per la durata massima di un mese. Non si possono avere in prestito
più di tre volumi contemporaneamente.
9. Docenti e studenti sono responsabili dei libri avuti in prestito e sono tenuti a restituirli in buono
stato (senza segni, sottolineature, pagine strappate, ecc.), entro i termini stabiliti. In caso di
smarrimento di libri o di gravi danni ad essi arrecati, il responsabile è tenuto a provvedere nel più
breve tempo possibile (max. due mesi) alla sostituzione o, se questa non fosse possibile, al
risarcimento. Sono esclusi dal prestito agli studenti i libri facenti parte di collezioni ed enciclopedie,
pubblicazioni rare, non comuni e dizionari.
È possibile la consultazione in classe sotto la responsabilità dei docenti, i quali possono ottenere tali
volumi entro le ore di servizio della biblioteca. Per la consultazione valgono le procedure normali di
prestito. Nessuno e per nessuna ragione può asportare libri dalla biblioteca senza l'autorizzazione del
responsabile
236
ART. 11 - Uso dei Laboratori, palestre e campi di gioco
1. L'utilizzazione dei laboratori e aule speciali è demandata al responsabile, nominato dal Preside, su
delibera del Collegio docenti, all'inizio dell'anno scolastico, fermi restando i compiti degli aiutanti
tecnici, di cui al secondo comma dell'art. 6 del D.P.R. 420/1974.
2. L'orario di utilizzo dei laboratori è predisposto annualmente con l'entrata in vigore dell'orario
definitivo. All'inizio di ogni esercitazione l'alunno controllerà il funzionamento dell'impianto e lo
stato di conservazione dell'attrezzatura e dell'arredo, segnalando ogni eventuale anomalia. Dei danni
arrecati volontariamente o per negligenza all'impianto, all'attrezzatura e l'arredo sarà ritenuto
responsabile l'ultimo alunno che ha occupato il posto.
3. I laboratori sono utilizzabili dagli studenti solo se accompagnati dai docenti dell'Istituto; da
soggetti esterni solo se autorizzati dal DS. Gli utilizzatori (studenti, adulti, ecc.) devono prendere
visione del tavolo di lavoro e comunicare con tempestività all'insegnante o al responsabile del
laboratorio eventuali anomalie al funzionamento delle macchine e/o danni materiali alle stesse, alle
sedie, ai tavoli (scritte, macchie, incisioni,..). Alla chiusura della sessione di lavoro, gli utilizzatori
devono ripristinare la situazione iniziale, lasciare in ordine il tavolo, le sedie, rimuovere eventuali
dischetti e pulire, eventualmente, la lavagna. Tutti gli utilizzatori dei laboratori, interni ed esterni
all'Istituto, sono responsabili del software da loro utilizzato, secondo quanto stabilito dal D.L. 518/92,
relativo alla regolamentazione e alla tutela del software per elaboratori.
4. L'uso delle palestre e degli impianti sportivi è riservato, in orario scolastico, alle seguenti attività
degli alunni dell'Istituto:
a. lezioni di Educazione fisica e di ginnastica correttiva;
b. esercitazioni di avviamento alla pratica sportiva;
c. allenamenti per la partecipazione a tornei scolastici e interscolastici.
d. tornei interscolastici promossi dalla scuola, dall'U.S.R. e dal CSA
Per qualsiasi attività svolta dagli alunni in palestra deve essere assicurata la presenza di un insegnante
di Educazione fisica. La palestra e gli impianti sportivi possono inoltre essere dati in utilizzo ad enti,
associazioni e società sportive che ne facciano richiesta, secondo le modalità, condizioni e obblighi
previsti dal Consiglio d'Istituto. All'uso delle relative dotazioni sovrintendono gli insegnanti di
Educazione fisica, designati dal DS in qualità di responsabili, su delibera del Collegio Docenti.
All'attività sportiva presiede un coordinatore scelto dal DS tra i docenti di Educazione fisica, sentiti
il Collegio dei Docenti ed il Consiglio di Istituto, che sarà coadiuvato da eventuali altri collaboratori.
L'attività di avviamento alla pratica sportiva può essere effettuata, previa autorizzazione del Consiglio
d'Istituto anche in spazi messi a disposizione dell'Istituto da enti
237
pubblici o privati. L'insegnante di Educazione fisica non è responsabile per smarrimento o sottrazione
di oggetti e/o valori che gli alunni portino con loro.
NORME GENERALI PER I COLLABORATORI SCOLASTICI
Il controllo, lo stato d’uso ed il normale utilizzo degli spogliatoi, servizi ed accessori annessi sono
demandati ai Collaboratori Scolastici della palestra che ne curano anche la pulizia. Eventuali danni
alle attrezzature (grandi attrezzi, canestri, materassini, …) per usura e normale utilizzazione, vanno
segnalati ai docenti di Scienze Motorie e Sportive e all’ufficio Tecnico che ne prenderà nota per
possibili riparazioni o sostituzioni e informerà il Dirigente scolastico.
ART. 12 - Esonero Educazione fisica e Religione
1. Ai sensi della C.M. n. 216/87, l’esonero parziale o totale dalle lezioni di Educazione fisica va
chiesto tramite presentazione di regolare domanda, firmata dal genitore o dall’alunno maggiorenne,
corredata da certificato medico (nel caso di esonero prolungato occorre il certificato medico dell’
A.S.L.). Gli alunni esonerati parteciperanno cosi alle lezioni, compatibilmente alle loro condizioni di
salute. Durante le ore di Educazione fisica, tutti gli alunni indipendentemente dalle loro condizioni di
salute, devono abbandonare lo spogliatoio, che resterà chiuso a chiave, e seguire le indicazioni degli
insegnanti.
2. Gli studenti, all’atto dell’iscrizione, sceglieranno se avvalersi dell’insegnamento della Religione
cattolica. Coloro che abbiano scelto di non avvalersene, eserciteranno personalmente il diritto di
scelta, in ordine agli insegnamenti opzionali ed alle altre attività culturali e formative proposte dalla
scuola. Le attività culturali e formative, non che gli insegnamenti opzionali di cui sopra, sono
programmate dal Collegio dei docenti, tenuto conto delle proposte degli studenti, entro il primo mese
dall’ inizio delle lezioni.
ART. 13 - Attività ed iniziative culturali
1. Il Consiglio d'Istituto promuove iniziative educative e culturali e favorisce analoghe iniziative
provenienti da altri Organi Collegiali (seminari, presentazione di novità letterarie e scientifiche,
incontri e confronti su problemi di carattere didattico e metodologico, ecc.) . Con propria delibera il
Consiglio d'Istituto può disporre che a tali iniziative partecipino persone estranee alla comunità
scolastica. Al fine di promuovere tali iniziative, l'Istituto mette a disposizione dello studente laboratori
cinematografici, dotati di un televisore, di un videoregistratore e di una videoteca da aggiornare
annualmente. Lo scopo è quello di approfondire tutte le tematiche socio-culturali legate all'attualità,
attraverso il cinema, che serve ad affinare oltre che la sensibilità estetica, anche quella etica nonchè
la capacità di riflessione. Le nuove generazioni, in tal modo, si educano
all'armonia artistica e dei linguaggi. La scuola, attraverso la cinematografia, può meglio inserirsi nel
contesto sociale che muta velocemente e continuamente, e può rapportarsi più efficacemente a
238
quanto si apprende dai libri scolastici. Il Cinema integra appieno i percorsi didattico-programmatici
che il Collegio dei docenti stabilisce all'inizio di ogni anno scolastico.
ART. 14 - Formazione delle classi
Nel rispetto della normativa in vigore, viste le indicazioni del Consiglio d'Istituto e del Collegio dei
Docenti, il DS, al termine delle iscrizioni, procede alla formazione delle classi, tenendo presente le
seguenti indicazioni:
a. esigenze didattiche;
b. integrazione, ove possibile, degli allievi provenienti da località o scuole diverse. Per la formazione
delle classi si devono osservare i seguenti criteri: distribuire gli alunni in modo di avere, in base al
giudizio di promozione ed al numero, classi bilanciate ed equamente distribuite; rispettando, ove
possibile, la scelta effettuata dall'alunno. La richiesta d'iscrizione da parte di fratello o sorella nella
stessa classe dovrà, in linea di massima, essere accolta.In caso di concorrenza si userà il criterio del
merito.
ART. 15 - Assegnazione delle classi ai Docenti
L'assegnazione delle classi ai Docenti è fatta dal Capo d'Istituto, tenuto conto dei criteri stabiliti dal
Consiglio d'Istituto. Ove possibile il DS terrà conto del criterio della continuità didattica.
ART. 16 - Orario di lezione e di servizio dei Docenti
Nel rispetto della normativa in vigore, visti i criteri formulati dal Consiglio d'Istituto, sentite le
proposte formulate dal Collegio dei Docenti, ascoltate le richieste che dovessero pervenire dagli
insegnanti, dalle assemblee degli studenti, delle assemblee dei genitori, il Capo d'Istituto procede alla
formulazione dell'orario di servizio e di lezione del personale docente. L'orario di lezione e di servizio
dei Docenti va ispirato, il più largamente possibile, alle esigenze didattiche e del funzionamento del
servizio scolastico nel suo insieme. Quando se ne presenti la necessità, per esigenze didattiche o di
servizio, il DS può apportare modifiche temporanee all'orario di lezione e di servizio. Tali modifiche
vanno portate tempestivamente a conoscenza degli interessati con apposita circolare e annotazione
sul registro di classe. L'orario delle lezioni, quindi, compatibilmente con le disponibilità delle aule e
dei laboratori, deve essere stabilito, ove possibile, secondo i seguenti criteri: deve essere
didatticamente valido; deve evitare di collocare la stessa materia in giorni consecutivi, specie se le
ore assegnate sono due; deve evitare di collocare una disciplina sempre alla prima ora o sempre
all'ultima; deve non affollare eccessivamente i laboratori, i reparti di lavorazione e le palestre; deve
essere distribuito, a ciascun docente, in non meno di cinque giorni; deve fare in modo che a spostarsi
dal laboratorio sia preferibilmente il docente e non la classe; deve annualmente essere prevista la
rotazione delle classi che l’anno precedente erano dislocate nel seminterrato o in altre aule all’esterno
dell’edificio centrale .Per la composizione delle terze classi si
239
dovrà, in linea di massima, rispettare il numero vigente per le varie specializzazioni, salvo
incremento.
ART.17 - Rapporti docente-discente
I rapporti docente-discente saranno improntati al massimo rispetto reciproco e della dignità della
persona e saranno favoriti la comunicazione aperta, lo scambio continuo di informazioni, i processi
di apprendimento di ogni singolo alunno. Gli studenti saranno responsabilizzati ad una partecipazione
attiva a tutte le proposte didattiche; saranno accettate l'auto correzione e l'auto valutazione. Sarà
richiesta la frequenza assidua nel rispetto degli impegni della programmazione dell'attività della
classe e tali comportamenti verranno tenuti in debito conto sia per la valutazione del profitto che della
condotta la quale, a sua volta, riguarderà anche l'interesse e la partecipazione allo studio.
Art. 18 - Procedura di iscrizione
Il momento dell'iscrizione non è considerato come un mero termine amministrativo, ma è preceduto
da un'attività di informazione rivolta alle famiglie al fine di fornire loro un quadro il più ampio
possibile dell'offerta formativa dell'Istituto. La domanda di iscrizione degli studenti alla classe prima
viene presentata nei modi e nei termini previsti dalle Ordinanze ministeriali. Le domande di iscrizione
alle classi successive alla prima, devono essere presentate entro i termini previsti dalla legge e
corredate delle attestazioni dai versamenti dovuti. L'Istituto garantisce la collaborazione del personale
per il perfezionamento delle domande di iscrizione.
Art. 19- Rilascio di certificazioni e documenti
L'Istituto garantisce il rilascio della certificazione richiesta con la massima celerità. La consegna dei
certificati è effettuata nel normale orario di apertura degli Uffici al pubblico nei termini massimi sotto
indicati: certificati di iscrizione e frequenza tre giorni lavorativi; certificati con votazioni e/o giudizi:
cinque giorni lavorativi; certificati di servizio del personale: sette giorni lavorativi.
Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma possono essere richiesti a partire dal terzo giorno
lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali.
Art. 20 - Accesso ai documenti amministrativi
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi può essere esercitato dall'utente che abbia un
interesse personale e concreto per la tutela di una situazione giuridicamente rilevante. Il diritto di
accesso si esercita mediante richiesta, anche verbale, al DS se sua è la competenza a formare l'atto
conclusivo e a detenerlo stabilmente. E' possibile esercitare il diritto di accesso anche durante il corso
del procedimento dell'atto medesimo. La richiesta, esaminata immediatamente e senza formalità dal
DS, viene accolta mediante la modalità ritenuta più idonea: esibizione del documento, estrazione di
copia, ecc. Quando non sia possibile l'accoglimento immediato della richiesta
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informale, oppure sorgono dubbi sulla legittimazione del richiedente, sull'esistenza dell'interesse
personale o sull'accessibilità del documento, l'utente è invitato contestualmente a presentare istanza
formale, di cui l'Ufficio di Segreteria è tenuto a rilasciare ricevuta. Comunque il procedimento di
accesso deve concludersi entro trenta giorni della presentazione della richiesta al DS.
Art. 21 - Comunicazione agli studenti e alle famiglie
Le comunicazioni agli studenti e alle famiglie avvengono telefonicamente, on line e/o per iscritto,
secondo le modalità che verranno ritenute più idonee con riferimento alla importanza e all'urgenza.
La normativa vigente prevede che le comunicazioni postali in partenza dall'Istituto avvengano con
tasse a carico del destinatario.
TITOLO II: LA FUNZIONE DOCENTE
Art. 1 NORME GENERALI
(v. art. 395 D.Lgs. n. 297 del 16/4/1994; CCNL Comparto Scuola 2006/09)
1. La funzione docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo
sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni, sulla base delle finalità e degli
obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici definiti per i vari ordini e gradi dell'istruzione. La
funzione docente si fonda sull’autonomia culturale e professionale dei docenti; essa si esplica nelle
attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in
servizio.
2 .Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze disciplinari, psicopedagogiche,
metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, documentazione e valutazione tra
loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell'esperienza didattica, l'attività di
studio e di sistematizzazione della pratica didattica. I contenuti della prestazione professionale del
personale docente si definiscono nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale
di istruzione e nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano dell’offerta formativa della scuola. Gli
obblighi di lavoro del personale docente sono correlati e funzionali alle esigenze e sono articolati in:
- attività di insegnamento;
- attività funzionali alla prestazione di insegnamento.
241
Art. 2- DOVERI INERENTI LA FUNZIONE DOCENTE
1 .Tutti i docenti sono tenuti a conoscere e rispettare la normativa vigente che regola la propria
attività in classe e i rapporti con l’Amministrazione scolastica, nonché le comunicazioni indirizzate
agli alunni e alle famiglie, le norme e i regolamenti interni e le decisioni collegiali.
2. I docenti sono tenuti agli obblighi connessi alla propria funzione ai sensi degli artt. 26, 27, 28, 29
del CCNL Comparto Scuola 2006/009 e al rispetto del “Codice di comportamento dei dipendenti
delle pubbliche amministrazioni”.
3. Eventuali scambi di ore tra insegnanti, devono essere richiesti preventivamente per iscritto e
autorizzati dal Dirigente Scolastico.
4. docenti sono tenuti a partecipare alle riunioni degli organi collegiali di cui sono membri
5. I docenti sono tenuti ad adempiere l’obbligo della propria formazione continua
Art. 3-PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE.
1. Tutti i docenti sono tenuti a partecipare agli incontri stabiliti annualmente per impostare la
programmazione didattica.
2. Ogni insegnante, dovrà consegnare agli Uffici di Vicepresidenza e mettere a disposizione degli
studenti e dei genitori la programmazione personale, definita per ciascuna classe e per ciascuna
materia. Essa dovrà essere impostata nel rispetto dei programmi nazionali di insegnamento di ogni
materia e in coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa di istituto, con il PTOF nonché con le
decisioni assunte in sede di coordinamento.
3. La programmazione personale dovrà esplicitare:
• l’oggettivo accertamento della situazione di partenza degli alunni di ciascuna classe e i
metodi utilizzati per rilevarla;
• gli obiettivi generali e specifici della disciplina di insegnamento riferiti alla classe;
• l’organizzazione dell’attività didattica relativamente alla distribuzione temporale dei
contenuti da trasmettere e alla metodologia che si intende adottare;
• le procedure e le modalità di accertamento del profitto e di recupero dei debiti formativi e i
criteri di valutazione;
• i sussidi, tra quelli effettivamente disponibili, che si intendono utilizzare;
• le modalità di conduzione delle simulazioni delle prove d’esame nelle classi terminali.
242
Art. 4-REGISTRI E DOCUMENTAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE
1. I Docenti sono tenuti ad inserire ogni giorno sul registro elettronico tutte le attività svolte, con
espressa indicazione degli argomenti trattati e del calendario delle prove di verifica, nonché le
assenze degli alunni.
2. Il registro elettronico personale costituisce documento ufficiale e deve essere sempre aggiornato.
3. I docenti devono curare la corretta conservazione di tutta la documentazione della loro attività.
Cartelliere ed armadi adibiti alla custodia dei documenti ufficiali degli insegnanti devono essere
sempre tenuti chiusi a chiave.
4. In caso di assenza, tutto il materiale documentario dell’attività didattica e la programmazione
annuale devono essere sollecitamente messi a disposizione del docente supplente.
5 Tutti i docenti devono firmare, di ora in ora, il registro di classe e gli eventuali registri delle
attività di laboratorio.
6. I docenti sono tenuti a firmare quotidianamente il Registro delle presenze posto in sala professori
e i fogli di presenza predisposti in occasione di riunioni collegiali o di altre particolari situazioni.
Art. 5 : ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI
1. Non sono consentite variazioni al proprio orario di servizio se non preventivamente richieste per
iscritto e autorizzate. Parimenti non sono consentiti scambi di ore di lezione o scambi di classe tra
docenti senza esplicita preventiva autorizzazione della Dirigenza.
2. In caso di ritardo nella presenza in servizio, il docente è tenuto a dare tempestivamente
comunicazione in segreteria del suo arrivo. Quando il ritardo sia di una o più ore di lezione e,
comunque, quando sia già stata disposta la sostituzione in classe da parte di altro insegnante, sarà
attivata d’ufficio la procedura prevista per i permessi orari.
3. La mancata presenza in servizio, in coincidenza di scioperi del personale docente, viene
considerata partecipazione alla agitazione sindacale.
4. Le compresenze tra più docenti, ufficialmente incluse nell’orario delle lezioni, devono essere
sempre attuate per l’intera durata prevista, Qualora i docenti verificassero oggettive condizioni di
impossibilità ad attuare qualche compresenza programmata devono darne comunicazione agli Uffici
di Vicepresidenza.
243
TITOLO III: DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI
Il "Regolamento di Istituto" dell’ITIS ANTONIO MONACO fa suoi i primi tre articoli dello
"Statuto delle studentesse e degli studenti" (D.P.R. 24/6/1998, n° 249) che vengono di seguito
interamente riportati:
Art. 1 - Vita della comunità scolastica
1. La scuola è un luogo di formazione e di educazione mediante lo studio,
l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata
ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni.
In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la
formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo
delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggi, in
armonia con i principi generali dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale
in cui è incardinata, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità
delle relazioni insegnante - studente, contribuisce allo sviluppo della personalità
dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla
valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro
autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e
professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella
vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero,
di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la
compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera
ideologica, sociale e culturale.
Si considerano parte integrante del presente Regolamento le seguenti normative vigenti:
D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 - Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola
secondaria, integrato e modificato con D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007; Nota
esplicativa MIUR, Prot n. 3602/P0, del 4 luglio 2008;
D.P.R. del 16 aprile 2013, n. 62, Codice di comportamento dei dipendenti pubblici;
244
Art. 2 – Diritti degli Studenti
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata, che rispetti e
valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee.
La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli
studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di
sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello
studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della
scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Il Dirigente
Scolastico e i Docenti, con le modalità previste dal Regolamento di istituto, attivano con gli studenti
un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione
degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e
del materiale didattico.
5. Lo studente ha, inoltre, diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un
processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a
migliorare il proprio rendimento.
6. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola, gli
studenti, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante
una consultazione. Analogamente, negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere
consultati i loro genitori.
7. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di
scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola.
8.Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi
e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
9. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla
quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela
della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.
10. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo - didattico di
qualità;
b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente
assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
245
c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, nonché per la
prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche
con handicap;
e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
11. La scuola garantisce e disciplina nel proprio Regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di
assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso, di istituto.
12. E' garantito l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola ed il diritto degli
studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da
parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. E' favorito, inoltre, la continuità del
legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.
Art. 3 – Doveri degli Studenti
1. Gli Studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli
impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente di istituto, dei Docenti, del personale
tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
3.Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri, gli studenti sono tenuti a
mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui agli artt. 1 e 2 del presente
Regolamento
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal
presente Regolamento.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a
comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne
cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
7. La scuola, facendo propri i diritti e i doveri degli studenti sanciti nello Statuto degli Studenti e
delle Studentesse riconosce gli alunni come componente fondamentale della Comunità educativa, i
quali, assistiti dal Dirigente Scolastico, dai Docenti e da tutto il Personale scolastico, partecipano
attivamente alla vita della Scuola e si educano ai principi del dovere, dell’impegno,
dell’autodisciplina, dell’autocontrollo, della solidarietà.
246
8. Gli studenti hanno diritto:
- al rispetto della propria cultura, sesso, razza e religione (art 3 della Costituzione);
- di essere informati sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola;
- alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.
Art. 4 -COMPORTAMENTO CORRETTO E ABBIGLIAMENTO DECOROSO
(v. art. 3 comma 2 e 3 dello Statuto degli Studenti e Studentesse)
1 .Gli studenti sono tenuti ad assumere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei Docenti e di tutto
il Personale Scolastico il rispetto, anche formale, delle norme di buona educazione.
2. Gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto durante le ore di permanenza
nella struttura scolastica; sono chiamati ad essere puntuali e fedeli agli impegni, a partecipare al
dialogo educativo e all’attività didattica dando un costruttivo apporto alla vita scolastica.
3. Gli studenti sono tenuti ad adottare un abbigliamento consono all’istituzione scolastica e ai
luoghi frequentati per motivi didattici nel rispetto di loro stessi e degli altri.
Art. 5- ASSENZE DEGLI STUDENTI E GIUSTIFICAZIONI
1. Tutte le assenze devono essere giustificate utilizzando il Registro Elettronico con il PIN rilasciato
dalla segreteria didattica. Il Registro Elettronico è il mezzo di comunicazione ufficiale tra scuola e
famiglia per quanto riguarda assenze, entrate e uscite fuori orario, segnalazioni di problemi
didattico/educativi, richiesta incontri/colloqui con docenti, autorizzazioni a uscite e visite.
2. In caso di assenza gli studenti minorenni devono essere giustificati dai genitori o da chi ne fa
legalmente le veci. Lo studente che ha compiuto il 18° anno di età ha diritto di firmare le proprie
richieste di giustificazioni.
3. Il controllo della giustificazione viene effettuato di norma in aula dal docente della prima ora di
lezione. Se l’assenza ha la durata di oltre cinque giorni ed è determinata da motivi diversi da quello
di salute, l’alunno minorenne deve essere accompagnato da un genitore o da chi ne fa le veci.
Se l’assenza ha la durata di oltre cinque giorni, compresi quelli festivi intermedi ed è determinata,
da motivi di salute o da altri motivi, la richiesta di giustificazione da presentare al docente della
prima ora, deve essere corredata dal certificato medico attestante l’avvenuta guarigione e/o
l'idoneità dello studente a frequentare le lezioni.
4. Qualora l’alunno, dopo assenza fino a 5 giorni, si presenti a scuola privo di giustificazione, sarà
autorizzato ad entrare in classe con riserva. È obbligato a giustificare l’assenza il giorno successivo,
nei su menzionati modi, per non incorrere nel rischio di non essere ammesso in classe.
247
L’alunno maggiorenne non sarà ammesso in classe e sarà invitato a presentare il necessario
certificato medico; la scuola procederà a darne comunicazione alla famiglia.
5. La scuola informerà le famiglie dell’eccessivo numero di assenze, ritardi e/o uscite anticipate
segnalato dal Coordinatore di classe.
6. L'assiduità della frequenza scolastica, su delibera del Consiglio di Classe, è considerata elemento
che concorre, in sede di scrutinio finale, alla formulazione del "credito scolastico" degli studenti.
Art. 6-FREQUENZA SCOLASTICA E LIMITE ASSENZE
(v. D.P.R. 22 giugno 2009 n. 122, art. 14, comma 7)
1. Ai fini della validità degli anni scolastici - compreso l’ultimo anno di corso - per procedere alla
valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario
annuale personalizzato.
2. La scuola può stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite.
Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione che tali assenze non
pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli
alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle
deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe
successiva o all’esame finale di ciclo.
Art. 7- CORRETTO USO DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE (v. art. 3 comma 5 dello Statuto degli Studenti e Studentesse)
1. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne
cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Ogni studente è tenuto a conservare
con cura il proprio posto di lavoro e gli arredi presenti in aula e in tutti i luoghi in cui si svolge
l’attività scolastica.
2. Le attrezzature della scuola sono a disposizione di tutte le componenti scolastiche, nei limiti
della disponibilità del personale responsabile.
3. Chiunque danneggi, asporti o distrugga le attrezzature scolastiche è tenuto al risarcimento
materiale del danno, ferme restando le eventuali responsabilità disciplinari e penali . Qualora risulti
impossibile individuare il /i responsabile/i, tali danni dovranno essere risarciti da tutti gli alunni
della classe, se viene danneggiata l’aula, o da tutti gli studenti della scuola se risultino danneggiate
le strutture comuni. La Dirigenza può decidere di non autorizzare attività extrascolastiche per le
classi che abbiano arrecato danni alle strutture e può decidere di assegnare agli studenti una pulizia
o il ripristino degli arredi deteriorati
248
Art. 8: USO DEI SERVIZI IGIENICI
1.. Nel corso delle ore di lezione, di norma, gli studenti, tranne casi di assoluta necessità, possono
lasciare l’aula dopo la fine della prima ora e non più di uno alla volta per recarsi nei servizi igienici,
purché autorizzati dall’insegnante al quale sono affidati. Qualora qualche alunno, per particolari
motivi di salute, sia costretto a servirsi spesso dei servizi igienici, deve presentare presso la
Vicepresidenza la opportuna documentazione medica.
2. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare gli appositi cestini porta rifiuti, a mantenere i servizi
igienici puliti.
3. La violazione delle prescrizioni comportano l’applicazione di sanzioni disciplinari
Art. 9 OSSERVANZA DELLE DISPOSIZIONI DI SICUREZZA E ASSICURAZIONE
INFORTUNI
(v. art. 3 comma 4 dello Statuto degli Studenti e Studentesse)
1. Gli alunni sono tenuti ad osservare le disposizioni impartite dalla Scuola
2. Tutti gli studenti devono essere assicurati contro gli infortuni e per la responsabilità civile sin dal
primo giorno di scuola; la verifica effettiva dell’osservanza a tale norma spetta al Consiglio di
Istituto.
3. Gli alunni sono coperti da polizza assicurativa contro gli infortuni che possono verificarsi durante
le varie attività didattiche comprese visite guidate o viaggi di istruzione, stage, tirocinio.
.
TITOLO IV:ORGANI COLLEGIALI DELLA SCUOLA
Art 1.Gli organi collegiali dell’ istituto scolastico
Gli organi collegiali operanti nell’Istituto sono:
- il Consiglio d’Istituto,
- la Giunta esecutiva,
- il Collegio dei docenti,
- il Consiglio di classe,
- il Comitato studentesco.
Art.2-Il Comitato Studentesco
COMPOSIZIONE
1. Il Comitato studentesco è composto dai rappresentanti di classe e dai rappresentanti eletti nel
Consiglio d’Istituto e nella Consulta degli studenti ivi frequentanti.
249
2. All’interno del comitato vengono eletti un Presidente, un vicepresidente e un segretario.
FUNZIONI
1. Il Comitato studentesco svolge un ruolo di rappresentanza delle esigenze degli studenti nei
confronti dell’istituzione scolastica e di verifica del rispetto dei diritti e dei doveri degli studenti .Le
riunioni del Comitato possono svolgersi al di fuori dell’orario di lezione o anche in orario di
lezione, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico; queste ultime riunioni non possono superare
il monte ore complessivo di 6 ore in ciascun anno scolastico. Il Dirigente Scolastico o un suo
delegato può presenziare alle riunioni .Il Comitato potrà riunirsi nei locali della scuola previa
richiesta scritta, inoltrata dallo studente rappresentante del Consiglio d’Istituto eletto Presidente e
fatta pervenire almeno cinque giorni prima al Dirigente, e conseguente autorizzazione di
quest’ultimo.
TITOLO V: VIGILANZA e SICUREZZA
Art.1-OBBLIGHI DI VIGILANZA
( art. 2047 e 2048 del Codice Civile)
1. L’obbligo di vigilanza sugli alunni ha carattere prioritario su ogni altra attività e incombe su tutto
il personale della scuola, in particolare sui docenti e sui collaboratori scolastici.
2. Durante l’esercizio delle attività didattiche, il responsabile della vigilanza sugli alunni è il
docente assegnato alla classe in quella scansione temporale.
3. Il collaboratore scolastico non può rifiutare di svolgere la vigilanza su richiesta del docente e, in
caso d’omissione, è responsabile dei danni subiti dagli alunni.
Art. 2-NORME COMUNI
1. Il personale scolastico è tenuto ad esercitare la sorveglianza sugli studenti. Anche al fine di
evitare ogni “vuoto” nella vigilanza; tutto il personale è tenuto alla scrupolosa osservanza
dell’orario di servizio.
2. I collaboratori scolastici, per favorire nelle classi il cambio di turno dei professori e per
intervenire in caso di necessità (per es. per esigenze urgenti dei docenti, per interventi di
Antincendio e/o di Primo Soccorso, ecc.), sono tenuti a rispettare il proprio piano di servizio e a
presidiare costantemente il proprio settore. In particolare vigileranno sul passaggio degli studenti
nei corridoi di loro pertinenza e sull’uso corretto dei servizi igienici.
250
3. Le presenti misure organizzative tendono a prevenire il verificarsi di eventi dannosi nei confronti
degli alunni assicurando la necessaria vigilanza:
-durante lo svolgimento delle attività didattiche;
-dall’ingresso dell’edificio fino al raggiungimento dell’aula;
-durante i cambi di turno tra i professori;
-durante l’intervallo/ricreazione;
-durante il tragitto aula - uscita dal perimetro della scuola al termine delle lezioni;
-riguardo agli alunni DSA
Art. 3- VIGILANZA DALL’INGRESSO DELL’EDIFICIO FINO AL RAGGIUNGIMENTO
DELL’AULA.
1. L’obbligo di sorveglianza inizia dall’accesso di ciascun alunno all’area di pertinenza della
scuola dall’accesso al portone o al cancello (in presenza di aree scolastiche esterne recintate) fino
all’ingresso in aula segnalato dalla prima campanella.
2. Dopo l’ingresso in aula degli alunni, segnalato dalla seconda campana, portoni e cancelli vanno
chiusi ed è fatto divieto di accesso ai locali scolastici agli esterni non autorizzati.
3. Al fine di regolamentare l’ingresso degli alunni nell’edificio scolastico, si dispone che
all’ingresso dell’edificio sia presente un collaboratore scolastico con compiti di vigilanza sugli
alunni.
4. Gli altri collaboratori scolastici in servizio vigileranno sul passaggio degli alunni nei rispettivi
settori di servizio fino all’entrata degli stessi nelle aule.
5. Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in
classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni.
Art.4. VIGILANZA ALL’INIZIO DELLE LEZIONI IN CASO DI CLASSI SCOPERTE
1. In caso di assenza di un docente, comunicata dalla segreteria, l’Ufficio dei collaboratori
provvederà alla copertura delle classi secondo i criteri deliberati dal Collegio dei Docenti e secondo
le modalità stabilite per la sostituzione con personale interno a disposizione;
Art. 5. VIGILANZA DURANTE LO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA
1. Per tutta la durata delle lezioni i collaboratori scolastici dovranno garantire continuità di
sorveglianza. E’ fatto divieto di allontanarsi dal piano o dall’edificio senza preventiva
autorizzazione e adozione di misure organizzative specifiche.
251
2. Durante l’esercizio delle attività didattiche, il docente in orario è responsabile della vigilanza
sugli alunni della sua classe compresi gli studenti che, per motivi disciplinari, sono stati
temporaneamente allontanati dall’aula.
3. La vigilanza deve essere assicurata con la presenza del docente in classe o nelle immediate
prossimità della classe, anche durante le assemblee di classe autorizzate.
4. Il docente che, durante l’espletamento dell’attività didattica deve assentarsi temporaneamente
dalla classe, prima di allontanarsi, affida ad un collaboratore scolastico o ad un collega disponibile
la vigilanza sugli alunni sino al suo ritorno.
5. L’insegnante può consentire allo studente che lo richieda di uscire dall’aula o dal laboratorio
controllando, tuttavia, che l’assenza sia limitata al tempo strettamente necessario.
6. Durante le lezioni, non è consentito far uscire dall’aula più di uno studente alla volta.
Art. 6 - VIGILANZA NELLA FRAZIONE TEMPORALE INTERESSATA AI CAMBI DI
TURNO DEI DOCENTI
1. Il docente che, al termine della lezione, prosegue il suo orario presso un’altra classe, si
trasferisce tempestivamente verso quest’ultima affidando la sorveglianza temporanea ai
collaboratori scolastici.
2. Il docente che ha terminato il suo orario di servizio giornaliero rimane in classe assicurando la
sorveglianza fino all’arrivo del docente dell’ora successiva significando che, in caso di eccessivo
ritardo da parte di quest’ultimo, affidata la sorveglianza della classe ad un collaboratore scolastico,
segnala la circostanza all’Ufficio dei Collaboratori per l’eventuale sostituzione.
3. Il collaboratore scolastico, avuto l’affidamento della sorveglianza sugli alunni da parte del
docente, vigilerà sulla scolaresca finché non sarà giunto l’insegnante in servizio .
4. I collaboratori scolastici, all’inizio delle lezioni o ai cambi di turno dei docenti, devono accertarsi
di eventuali ritardi o di assenze dei docenti stessi nelle classi; in caso di ritardo o di assenza dei
docenti, i collaboratori scolastici sono tenuti a vigilare sugli alunni dandone, nel contempo, avviso
al Collaboratore del Dirigente Scolastico.
Art. 7- VIGILANZA DURANTE IL TRAGITTO AULA – USCITA DALL’AREA
PERIMETRALE DELLA SCUOLA AL TERMINE DELLE LEZIONI.
1. Al fine di regolamentare l’uscita degli alunni dall’area perimetrale della scuola al termine delle
lezioni, si dispone che, presso ciascuna porta di uscita dell’edificio, sia presente un collaboratore
scolastico con il compito di vigilare durante il transito degli alunni.
252
2. Gli altri collaboratori scolastici in servizio vigileranno il transito degli alunni nei rispettivi
settori di servizio.
3. I docenti dell’ultima ora di lezione assicurano la vigilanza sugli studenti sino all’uscita
dell’edificio.
ART. 8-SORVEGLIANZA DURANTE CONVEGNI, CONFERENZE E PROIEZIONI
Nelle occasioni di riunioni assembleari, nelle conferenze o proiezioni, ove si richieda un preciso
intervento a tutela dell'ordine e del corretto comportamento. tutti i docenti e non solo il docente della
classe, cui l’alunno o gli alunni appartengono, sono chiamati a dare il loro apporto, tenendo conto
dell'effetto diseducativo che si avrebbe per un loro mancato intervento.
ART. 9- VIGILANZA DURANTE IL PASSAGGIO AULA-LABORATORI/PALESTRE
Il passaggio degli alunni dalle aule ordinarie a quelle speciali dovrà avvenire in ordine e in silenzio e
con la responsabile collaborazione dei rappresentanti di classe. I docenti dovranno vigilare affinché
l'uscita dalle classi avvenga in modo ordinato e corretto, utilizzando la scala più prossima alla propria
aula.
Art. 10-VIGILANZA SUGLI STUDENTI DSA/H
1. La vigilanza sugli studenti DSA/H deve essere sempre assicurata dal docente di sostegno in
orario, dall’assistente personale e dal docente della classe coadiuvato, in caso di necessità, da
collaboratori scolastici in particolare da quelli dedicati ai sensi dell’art. 47, comma 1, lettera b) del
CCNL.
Art. 11-RILEVAZIONE PROBLEMI DI SICUREZZA DURANTE LE LEZIONI
In presenza di situazioni di rischio e di pericolo i docenti sono tenuti :
• ad adottare misure di prevenzione e protezione dettate dal buon senso e dall’esperienza e
dalle comuni regole per la sicurezza, sia per prevenire infortuni o fatti spiacevoli a danno
degli alunni, del personale, delle strutture, delle attrezzature della scuola, sia per
proteggere gli alunni e il personale da situazioni di pericolo riscontrate;
• a segnalare sempre le situazioni di pericolo tramite l’addetto al servizio di prevenzione e
protezione o, in sua assenza, direttamente, secondo le norme vigenti.
Art. 12- INFORTUNI E PICCOLI INCIDENTI
253
1. In caso di infortuni sarà avviata la PROCEDURA IN CASO DI INFORTUNIO, parte integrante
del PIANO DI EMERGENZA.
La segnalazione di infortuni deve essere effettuata per iscritto al Dirigente il giorno stesso, o al
massimo il giorno successivo, da parte dell’insegnante che al momento dell’incidente aveva la
responsabilità della classe (in caso di compresenza la dichiarazione sarà congiunta) .
2. Nel caso in cui la classe sia stata affidato dal docente al collaboratore scolastico dovrà essere lo
stesso docente a comunicare l’infortunio, indicando il motivo per il quale non era presente in classe
e la persona a cui aveva affidato la classe.
3. Nel caso di infortunio avvenuto nell’area di pertinenza della scuola prima o dopo le lezioni la
comunicazione dell’infortunio dovrà essere effettuato dal collaboratore scolastico in servizio al
momento.
4. E’ fatto obbligo di comunicare secondo le stesse modalità e tempi anche piccoli incidenti.
254
Regolamento di disciplina
• Premessa
• Art 1 –Diritti
• Art 2 –Doveri
• Art 3 - Disciplina e Mancanze Disciplinari
• Art 4- Bullismo/Cyberbullismo
• Art 5 - Sanzioni Disciplinari
• Art.6.- Precisazioni sulla finalità rieducativa delle sanzioni che comportino l’allontanamento dalla
comunità scolastica
• Art.7- Mancanze Disciplinari Durante Le Sessioni Di Esame
• Art.8- Procedura
• Art.9- Ricorsi, Reclami ed Impugnazioni
PREMESSA
Questo regolamento è stato elaborato secondo i criteri contenuti nello "Statuto delle
Studentesse e degli Studenti", D.P.R. n 249 del 24/6/98 e successive modificazioni e nel
Patto educativo di corresponsabilità. La prevenzione dei comportamenti che il
regolamento disciplinare definirà come sanzionabili ha lo stesso rilievo dell'attività
didattica. Va perseguita attraverso la fermezza e l'equità delle decisioni, l'attenzione ai
problemi, l'assolvimento delle responsabilità di sorveglianza e di tempestiva diagnosi,
sia del disagio che degli atteggiamenti che possono alterare quell'equilibrio di reciproco
rispetto, su cui si fonda la convivenza di una comunità.
Art 1 – DIRITTI
L'Istituto garantisce agli studenti i seguenti diritti:
1. una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle
255
idee, tesa a valorizzare l’identità di ogni studente;
2. la libertà di apprendimento e l’esercizio del diritto di scelta tra le attività curricolari
integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola;
3. iniziative e servizi per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio e per la
prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
4. servizi di sostegno e promozione della salute e assistenza psicologica;
5. una valutazione trasparente e tempestiva;
6. un'adeguata informazione sulle decisioni e le norme che regolano la vita della scuola;
7. la tutela della riservatezza e lo stesso rispetto, anche formale, che la scuola
richiede per tutti i suoi operatori;
8. la partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola;
9. un dialogo costruttivo in tema di programmazione e definizione degli obiettivi
didattici, di organizzazione, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del
materiale didattico;
10. il rispetto della libertà di manifestazione del pensiero;
11. il rispetto della vita culturale e religiosa della comunità di appartenenza degli studenti stranieri;
12. assemblee di classe, di corso e di istituto.
13. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona;
14. la libera associazione e l'utilizzo di spazi disponibili;
15. salubrità e sicurezza degli ambienti, adeguati anche a situazioni di handicap;
16. strumentazioni tecnologiche avanzate;
Art 2 – DOVERI
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare i corsi di studio con regolarità, senza effettuare
assenze strategiche e/o immotivate e rispettando gli orari di inizio e termine delle
lezioni. Per la regolamentazione delle assenze si veda l’art. 2 del Titolo I del
Regolamento di Istituto.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere, nei confronti del personale della scuola e dei loro
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compagni, lo stesso rispetto, anche formale, che richiedono per se stessi e sono tenuti
a mantenere un comportamento corretto e coerente con le regole richieste dalla
convivenza rispettosa della altrui personalità.
3. Gli studenti sono tenuti a condividere, con le altre componenti della scuola, la
responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come
importante fattore di qualità della vita dell'Istituto.
Art 3 - DISCIPLINA E MANCANZE DISCIPLINARI
1. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni
disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna
infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del
profitto.
2. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera
espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva della altrui personalità.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all'infrazione disciplinare ed
ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Allo studente può
essere offerta la possibilità di convertirle le sanzioni in attività in favore della comunità
scolastica.
3. Costituiscono mancanze ai doveri sopra descritti:
- assenze ricorrenti e/o numerose anche se giustificate;
- assenze collettive, escluse quelle per manifestazioni studentesche accertabile;
- ritardi abitudinari dovuti a negligenza;
- esprimersi in modo arrogante o utilizzando un linguaggio scurrile;
- imbrattare l'ambiente scolastico, danneggiare strumenti della scuola e
attrezzature didattiche dei compagni;
- esercitare qualsiasi comportamento di violenza fisica o psicologica atta ad
intimidire i compagni o a limitarne la libertà personale;
- atti di bullismo /cyberbullismo
- mancare di rispetto alle religioni, alle culture, alle etnie e alle caratteristiche
individuali del Capo d’Istituto, dei docenti, non docenti e compagni;
- assumere comportamenti che possano offendere le altrui convinzioni morali;
- assumere comportamenti che ostacolino il sereno e produttivo svolgimento
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delle lezioni;
- allontanarsi dall'Istituto senza autorizzazione scritta.
.
Art. 4-BULLISMO E CYBERBULLISMO
Premessa
Un capitolo a parte merita la problematica del Bullismo/Cyberbullismo, data
l’emergenza sociale che sta caratterizzando questo fenomeno.
Sono da considerarsi tipologie persecutorie qualificate come Bullismo:
• la violenza fisica, psicologica o l’intimidazione del gruppo, specie se reiterata;
• l’intenzione di nuocere;
• l’isolamento della vittima.
Rientrano nel Cyberbullismo:
• Flaming: Litigi on line nei quali si fa uso di un linguaggio violento e volgare.
• Harassment: molestie attuate attraverso l’invio ripetuto di linguaggi offensivi.
• Cyberstalking: invio ripetuto di messaggi che includono esplicite minacce fisiche, al
punto che la vittima arriva a temere per la propria incolumità.
• Denigrazione : pubblicazione all’interno di comunità virtuali , quali newsgroup, blog,
forum di discussione, messaggistica immediata, siti internet, ecc, di pettegolezzi e
commenti crudeli, calunniosi e denigratori.
• Outing estorto: registrazione delle confidenze – raccolte all’interno di un ambiente
privato creando un clima di fiducia e poi inserite integralmente in un blog pubblico.
• Impersonificazione: insinuazione all’interno dell’account di un’altra persona con
l’obiettivo di inviare dal medesimo messaggi ingiuriosi che screditino la vittima.
• Esclusione: estromissione intenzionale dall’attività on line.
• Sexting: invio di messaggi via smartphone ed Internet, corredati da immagini a
sfondo sessuale.
• Ulteriori comportamenti rientranti nelle fattispecie previste dalla Legge 71/2017
Il bullismo e il cyberbullismo devono essere combattuti da tutti in tutte le forme,
così come previsto:
-dagli artt. 3- 33- 34 della Costituzione Italiana;
-dal D.P.R. 249/98 e 235/2007 recante “Statuto delle studentesse e degli studenti”;
-dalle linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al
258
cyberbullismo, MIUR aprile 2015;
-dagli artt. 581-582-594-595-610-612-635 del Codice Penale;
-dagli artt. 2043-2047-2048 Codice Civile;
-dal Piano Nazionale per la Prevenzione del bullismo e del cyberbullismo, MIUR
Sanzioni disciplinari
La scuola, nella persona del Dirigente Scolastico, informa tempestivamente i genitori (o
chi esercita la responsabilità genitoriale), qualora venga a conoscenza di atti di
bullismo/cyberbullismo che non si configurino come reato.
I comportamenti, accertati, che si configurano come forme di bullismo e cyberbullismo
vengono considerati come infrazione grave e vengono sanzionati sulla base di quanto
previsto nel regolamento disciplinare degli studenti
Lo studente che ha commesso atti di bullismo/cyberbullismo sarà soggetto a
provvedimenti di natura disciplinare così come disciplinati dal d.p.r.24 giugno
1998n.249(Statuto delle studentesse e degli studenti), modificato ed integrato dal
d.p.r.21 novembre 2007 n.235;
Gli episodi di bullismo e cyberbullismo saranno sanzionati, con sanzioni particolarmente
incisive per i fatti di estrema gravità, attivando percorsi educativi di recupero, mediante
lo svolgimento di attività di natura sociale, culturale e in generale a vantaggio della
comunità scolastica;
Vengono considerate deplorevoli le condotte dei compagni sostenitori del bullo perché,
pur non partecipando direttamente alle prevaricazioni, con il loro assenso contribuiscono
a rafforzare il comportamento del bullo.
Il Dirigente in caso di constato episodio contatterà comunque la polizia postale che
può indagare e rimuovere, su autorizzazione dell’autorità giudiziaria, i contenuti
offensivi ed illegali e cancellare l’account del cyberbullo che non rispetta le regole di
comportamento.
Responsabilità penale degli insegnanti
L’insegnante, nello svolgimento della sua attività professionale, è equiparato al pubblico
ufficiale, previsto dall’art. 357 del codice penale.
L'insegnante può essere punito con una multa da 30 a 516 euro, “quando omette o
ritarda di denunciare all’Autorità Giudiziaria o ad un’altra Autorità che a quella abbia
obbligo di riferirne, un reato di cui ha avuto notizia nell’esercizio o a causa delle sue
259
funzioni “(art. 361 del c.p.).
Tale responsabilità trova fondamento anche nell’articolo 28 della Costituzione italiana
("Culpa in vigilando della Scuola").
L’ ART. 28 della Costituzionale Italiana recita che “I funzionari ed i dipendenti dello Stato
e degli Enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili ed
amministrative, degli atti compiuti in violazioni di diritti.
L’art. 2048 del codice civile, secondo comma, stabilisce che “i precettori e coloro che
insegnano un mestiere o un’arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito
dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza”.
Si tratta di una responsabilità aggravata in quanto la presunzione di colpa può essere
superata solamente laddove si dimostri di aver adeguatamente vigilato ovvero si dia la
prova del caso fortuito. Per superare la presunzione, la scuola dovrebbe dimostrare di
adottare “misure preventive” atte a scongiurare situazione antigiuridiche. Non è
sufficiente la sola dimostrazione di non essere stati in grado di spiegare un intervento
correttivo o repressivo, ma è necessario anche dimostrare di aver adottato, in via
preventiva tutte le misure disciplinari od organizzative idonee ad evitare il sorgere di
situazioni pericolose.
Culpa in organizzando della scuola
La vigilanza deve essere assicurata all'interno della Scuola e dunque anche fuori dalla
classe. Spetta alla direzione dell'istituto scolastico fare in modo che gli studenti siano
adeguatamente seguiti per tutto il tempo in cui si trovano all'interno dell'istituto stesso.
L’organizzazione Scuola che non prevenga atti di bullismo, prevedendo ad esempio
uffici ad hoc, consultorio ecc. può ritenersi anche colpevole di culpa in organizzando.
La Scuola Pubblica ha una responsabilità diretta nei confronti del Ministero della Pubblica
Istruzione che può agire in rivalsa sull’insegnate per culpa in vigilando in caso di dolo o
colpa grave (art. 61 della legge n. 312/1980).
Il decreto del Presidente della Repubblica n. 249/1998 all’art. 4 prevede, inoltre, che le
scuole adottino un proprio regolamento disciplinare con il quale si affrontino le questioni
legate al bullismo prevedendo procedure sanzionatorie. In particolare il comma 7
prevede in linea generale che “l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica
può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non
superiori a quindici giorni”. Tale limite, in base al comma 9, può essere derogato solo
qualora ricorrano due ipotesi di particolare gravità ovvero: quando siano stati commessi
reati o quando vi sia pericolo per l’incolumità delle
260
persone; in tali casi la durata dell’allontanamento “è commisurata alla gravità del reato
ovvero al permanere della situazione di pericolo”.
Inoltre, la legge n.71/2017 all’art. 7 recita:
Ammonimento
1. Fino a quando non e' proposta querela o non e' presentata denuncia per taluno dei
reati di cui agli articoli 594, 595 e 612 del codice penale e all'articolo 167 del codice per
la protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n.
196,commessi, mediante la rete internet, da minorenni di eta' superiore agli anni
quattordici nei confronti di altro minorenne, e' applicabile la procedura di ammonimento
di cui all'articolo 8, commi1 e 2, del decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11, convertito,
con modificazioni, dalla legge 23 aprile 2009, n. 38, e successive modificazioni.
2. Ai fini dell'ammonimento, il questore convoca il minore, unitamente ad almeno
un genitore o ad altra persona esercente la responsabilita' genitoriale.
3. Gli effetti dell'ammonimento di cui al comma 1 cessano al compimento della
maggiore eta'.
Art 5 - SANZIONI DISCIPLINARI
Il docente, nel caso riscontri personalmente, o gli venga segnalato dal personale A.T.A.,
o dagli alunni stessi, i comportamenti descritti all'art. 3, punto 3, può, in rapporto alla
gravità dei medesimi:
• ammonire lo studente verbalmente o per iscritto;
• allontanare dalla propria ora di lezione lo studente, che reiteratamente
assuma un comportamento scorretto, affidandolo al personale ausiliario
ed annotando il provvedimento sul registro elettronico;
• segnalare tale comportamento al Dirigente Scolastico o al suo
collaboratore.
Il Dirigente, sentito l’alunno, la famiglia, il coordinatore di classe, il docente che ha
segnalato l’infrazione disciplinare o chiunque sia informato dei fatti, potrà
sospendere dalle lezioni lo studente fino a 3 gg. o convocare la Giunta esecutiva o il
Consiglio di classe, salvo altri provvedimenti.
Il Consiglio di Classe o la Giunta Esecutiva, riunito dal Dirigente possono irrogare allo
studente le seguenti sanzioni:
• svolgimento di attività di ricerca e di studio volta alla riflessione sulla
mancanza commessa o attività utile alla comunità scolastica;
261
• l'allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo non
superiore a 15 giorni, per gravi o reiterate infrazioni disciplinari.
In tal caso saranno mantenuti i rapporti con i genitori e con lo studente per prepararne,
nel modo più adeguato, il rientro nell'Istituto. Il Consiglio di Classe o la Giunta Esecutiva,
prima di sanzionarne il comportamento scorretto, dovrà convocare lo studente,
invitandolo ad esporre le proprie ragioni. Il Dirigente, a seguito delle richieste dei docenti
e/o del Consiglio di classe, può:
• infliggere agli allievi la sanzione della censura (dichiarazione di biasimo
scritta e motivata);
• sospenderli dalle lezioni per un periodo non superiore a cinque giorni;
• prendere dei provvedimenti provvisori in attesa della sanzione disciplinare
definitiva, in caso di fatto molto grave;
• stabilire le modalità di riparazione del danno e l'eventuale risarcimento.
La riparazione del danno è applicata allorché il comportamento dello studente abbia
causato un pregiudizio risarcibile in denaro, tenuto conto della situazione personale dello
studente. La riparazione del danno è convertibile in attività in favore della comunità
scolastica. A titolo esemplificativo, tali attività possono individuarsi in:
• lavori di aiuto negli Uffici di segreteria;
• attività culturali e di biblioteca; ·
• attività manuali (pulizia, giardinaggio, tinteggiatura delle pareti degli
ambienti scolastici, verniciatura di porte e/o infissi, manutenzione varia, ecc.).
Integrazioni applicative
Qualora il comportamento dello studente sia configurabile come reato o metta in pericolo
l'incolumità delle persone, il Consiglio di classe lo allontana immediatamente dalla
comunità scolastica, in attesa delle decisioni dell'autorità giudiziaria o dei servizi sociali,
tempestivamente avvisati del fatto. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o
la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il
rientro nella comunità scolastica di appartenenza, la scuola concede il nulla osta per
l'iscrizione, anche in corso d'anno, ad altra scuola. Le sanzioni per le mancanze
disciplinari commesse durante le sessioni di esame sono inflitte dalla commissione di
esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
262
TABELLA RIASSUNTIVA
COMPORTAMENTI SANZIONATI E RELATIVI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI, CON
INDICAZIONE DELL’ORGANO COMPETENTE A METTERLI IN ATTO
Violazioni disciplinari Provvedimenti disciplinari
a) Frequenza: Ritardi nel rientro in classe
dall’intervallo o al cambio dell’ora.
Ammonizione orale da parte del DS, del docente dell’ora o del Coordinatore del Consiglio di classe nel caso di episodi isolati; Ammonizione scritta, se reiterati e frequenti, con comunicazione alla famiglia.
b) Frequenza: elevato numero di assenze, assenze ingiustificate, assenze di massa, ritardi e uscite anticipate oltre il consentito e non documentate, ritardi nel rientro in classe dall’intervallo o al cambio dell’ora.
Ammonizione orale o, secondo la valutazione del caso, scritta da parte del DS, del Docente dell’ora o del Coordinatore del Consiglio di classe e comunicazione alla famiglia.
c) Disturbo continuato della lezione
1) Ammonizione orale o scritta da parte del
DS, del docente dell’ora o del coordinatore
del Consiglio di classe.
2) Se il comportamento è reiterato, comunicazione alla famiglia e convocazione dei genitori.
d) Uso del telefono cellulare nonché di qualsiasi dispositivo elettronico in grado di scattare fotografie, realizzare filmati e registrazioni audio e video.
1) Il docente dell’ora prende in consegna lo strumento elettronico che sarà riconsegnato allo studente alla fine dell’orario delle lezioni
2) Se la violazione da parte dello studente è
reiterata, viene annotata sul registro elettronico.
e) Falsificazione della firma dei genitori. Ammonizione orale o scritta da parte del DS, del
docente dell’ora o del Coordinatore del Consiglio
di classe e comunicazione alla famiglia con convocazione dei genitori.
f) Manipolazione del registro di classe
1) Ammonizione orale o scritta da parte del DS, del
docente dell’ora o del coordinatore del Consiglio
di classe e comunicazione alla famiglia con
convocazione dei genitori.
2) Se la violazione è ripetuta, sospensione dalle
lezioni fino a tre giorni (DS / Consiglio di classe)
3)Quest’ultima sanzione, secondo la valutazione
del Consiglio di classe, al fine di favorire il
recupero educativo dello studente attraverso la
riflessione sul proprio comportamento, può essere
sostituita con lo svolgimento di un’attività di
servizio alla comunità scolastica quale il riordino
della biblioteca dell’Istituto o di un laboratorio, per
un tempo corrispondente a quello ipotizzato per la
sospensione dalle lezioni oppure con la produzione
di un elaborato (composizione scritta o artistica)
che induca lo studente ad una riflessione critica sul
proprio comportamento.
g) Uscita dalla Scuola o allontanamento 1)Ammonizione orale o scritta da parte del DS, del
263
temporaneo senza autorizzazione docente dell’ora o del coordinatore del Consiglio
di classe e comunicazione alla famiglia con
convocazione dei genitori.
2) Se la violazione è ripetuta, sospensione dalle
lezioni fino a cinque giorni.
3) Quest’ultima sanzione, secondo la
valutazione del Consiglio di classe, al fine di
favorire il recupero educativo dello studente
attraverso la riflessione sul proprio
comportamento, può essere sostituita con lo
svolgimento di un’attività di servizio alla comunità
scolastica quale il riordino della biblioteca
dell’Istituto o di un laboratorio, per un tempo
corrispondente a quello ipotizzato per la
sospensione dalle lezioni oppure con la produzione
di un elaborato (composizione scritta o artistica)
che induca lo studente ad una riflessione critica sul proprio comportamento.
h)Mancanza di rispetto verso gli altri studenti,
verso i docenti, verso il DS, verso il personale
non docente (insulti, termini volgari ed
offensivi, linguaggio che consapevolmente
tende ad offendere o ad emarginare l’altro,
mancanza di rispetto del materiale altrui), offese
alle Istituzioni.
1) Ammonizione orale o scritta da parte del DS, del
docente dell’ora o del coordinatore del Consiglio
di classe. Comunicazione alla famiglia con
convocazione dei genitori.
2) Se la violazione è ripetuta, sospensione dalle
lezioni fino a cinque giorni secondo la gravità del
fatto.
3) Quest’ultima sanzione, secondo la valutazione
del Consiglio di classe, al fine di favorire il
recupero educativo dello studente attraverso la
riflessione sul proprio comportamento, può essere
sostituita con lo svolgimento di un’attività di
servizio alla comunità scolastica quale il riordino
della biblioteca dell’Istituto o di un laboratorio, per
un tempo corrispondente a quello ipotizzato per la
sospensione dalle lezioni oppure con la produzione
di un elaborato (composizione scritta o artistica)
che induca lo studente ad una riflessione critica sul
proprio comportamento.
4) In alternativa, secondo la valutazione del
Consiglio di classe, sempre al fine di favorire il
recupero educativo dello studente grazie alla
riflessione che potrà derivare dallo svolgimento di
un’attività di valore sociale e rieducativo, se la
famiglia dello studente è d’accordo e autorizza la
Scuola a provvedere in tal senso, allo studente
stesso potrà essere prescritto l’impegno presso
un’associazione di volontariato operante
sul territorio, per un tempo corrispondente a quello
264
della sospensione dalle lezioni. Ciò potrà avvenire
previa sottoscrizione di una convenzione con
associazioni di volontariato disponibili a condividere tale percorso rieducativo.
Ammonizione orale o scritta da parte del DS, del docente dell’ora o del coordinatore del
Consiglio di classe, comunicazione alla famiglia con convocazione dei genitori, obbligo di
riparazione o di risarcimento del danno
Se la violazione è grave, si prevede la
sospensione dalle lezioni fino a tre giorni (DS /
Consiglio di classe),fermi restando la
convocazione dei genitori e l’obbligo di
riparazione o di risarcimento del danno. Se la
violazione è ripetuta, sospensione dalle lezioni fino
a quindici giorni (Consiglio di classe), secondo la
gravità del fatto.
i)Mancato mantenimento della pulizia
dell’ambiente scolastico, aule e spazi lasciati in
condizioni tali da pregiudicarne l’utilizzo per le
attività immediatamente successive,
danneggiamento volontario di muri, suppellettili
e attrezzature di laboratorio.
Queste ultime sanzioni, secondo la
valutazione del Consiglio di classe, al fine di favorire il recupero educativo dello studente
attraverso la riflessione sul proprio comportamento, possono essere sostituite con lo
svolgimento di un’attività di servizio alla comunità scolastica quale il riordino della biblioteca
dell’Istituto o di un laboratorio, per un tempo
corrispondente a quello ipotizzato per la sospensione dalle lezioni oppure con la produzione
di un elaborato (composizione scritta o artistica) che induca lo studente ad una riflessione critica sul proprio comportamento.
4)Qualora non emergesse la responsabilità
personale di singoli studenti, la classe cui è
riconducibile il fatto è tenuta a risponderne in solido
per quanto riguarda la riparazione o il risarcimento
del danno arrecato alla comunità scolastica
j) Violazione del divieto di fumare negli
ambienti scolastici.
Ammonizione orale da parte del DS, del docente
dell’ora o del coordinatore del Consiglio di classe
nel caso di un episodio isolato; scritta, se la
violazione è reiterata e frequente, con
comunicazione alla famiglia e obbligo da parte dello studente di svolgere una ricerca sui danni
derivanti dal fumo e da altre forme di dipendenza.
265
k) Furto ai danni della Scuola.
1) Convocazione immediata della famiglia da parte
del DS o del Coordinatore del Consiglio di classe,
obbligo di restituzione o di risarcimento del danno
e, secondo la gravità del fatto e l’eventuale
reiterazione, la sospensione dalle lezioni da uno a
quindici giorni (Consiglio di classe) .
2) Secondo la valutazione del Consiglio di classe,
al fine di favorire il recupero educativo dello
studente grazie alla riflessione che potrà derivare
dallo svolgimento di un’attività di valore sociale e
rieducativo, se la famiglia dello studente è
d’accordo e autorizza la Scuola a provvedere in tal
senso, allo studente potrà essere prescritto
l’impegno presso un’associazione di volontariato
operante sul territorio, per un tempo
corrispondente a quello della sospensione dalle
lezioni. Ciò potrà avvenire previa sottoscrizione di
una convenzione con associazioni
volontariato disponibili a condividere tale percorso rieducativo.
l) Reati che violano la dignità ed il rispetto
della persona umana (ricorso alla violenza
nei confronti degli altri mettendone in
pericolo l’incolumità, percosse, gravi atti di
bullismo, violenza sessuale), atti
vandalici (grave danneggiamento volontario di
attrezzature scolastiche), violazione
intenzionale delle norme di sicurezza,
cyberbullismo, introduzione nella scuola di
alcolici e droghe, interruzione arbitraria e con metodi violenti delle attività scolastiche.
Convocazione immediata della famiglia da parte
del DS. Sospensione per un periodo superiore ai
quindici giorni in base alla gravità del reato e al
permanere della situazione di pericolo (questo
provvedimento è di competenza del Consiglio di
Istituto). In particolare, per ciò che concerne i
reati di Bullismo /cyberbullismo saranno
applicabili le sanzioni previste dalla legge n.
71/2017 art.7
m) Recidiva in caso di reati che violino la
dignità e il rispetto per la persona, oppure
di atti di grave violenza o connotati da
una particolare gravità, tali da
determinare seria apprensione a livello
sociale.
Constatato che:
ricorrono situazioni di recidiva, nel caso di reati
che violino la dignità e il rispetto per la persona
umana, oppure atti di grave violenza o connotati
da una particolare gravità, tali da determinare
seria apprensione a livello sociale;
non sono esperibili interventi per un
reinserimento responsabile e tempestivo dello
studente nella comunità durante l’anno scolastico,
si prevede – secondo la valutazione dei fatti –
l’allontanamento dello studente dalla comunità
scolastica fino al termine dell’anno scolastico o,
nei casi più gravi, la non ammissione allo
scrutinio finale o la non ammissione agli esami di
Stato (le sanzioni previste sono di competenza del
Consiglio di Istituto).
266
NB. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunita' scolastica sono adottati dal consiglio di classe da uno a quindici giorni. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto. In casi di necessità e urgenza, sentito in tal senso il coordinatore di classe, il DS potrà sospendere l’alunno fino a tre giorni secondo la procedura richiamata dall’art. 5 del presente regolamento.
ART. 6- PRECISAZIONI SULLA FINALITÀ RIEDUCATIVA DELLE SANZIONI CHE COMPORTINO L’ALLONTANAMENTO DALLA COMUNITÀ SCOLASTICA
a) Con riferimento alle sanzioni che comportino l’allontanamento dello Studente dalla comunità
scolastica, occorrerà evitare – tranne, evidentemente, per il caso di non ammissione allo scrutinio
finale o agli esami di Stato – che la loro applicazione determini, quale effetto implicito, il superamento
dell’orario minimo di frequenza richiesto per la validità dell’anno scolastico. Per questa ragione dovrà
essere prestata una specifica e preventiva attenzione allo scopo di verificare che il periodo di giorni
per i quali si vuole disporre l’allontanamento dello studente non comporti automaticamente, per gli
effetti delle norme di carattere generale, il raggiungimento di un numero di assenze tale da
compromettere comunque la possibilità per lo studente di essere valutato in sede di scrutinio.
■ Durante l’eventuale periodo di allontanamento dello studente dalla comunità scolastica per effetto di
una sanzione disciplinare, la Scuola manterrà un rapporto con lo studente stesso e con i suoi genitori
al fine di preparare il rientro dello studente sanzionato nella comunità scolastica.
■ Nei periodi di allontanamento superiori a quindici giorni, la Scuola, per quanto possibile, promuoverà
– in coordinamento con la famiglia dello studente e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità
giudiziaria – un percorso di recupero educativo mirato all’inclusione, alla responsabilizzazione e al
reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.
■ Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla
famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo
studente è consentito di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola.
Art. 7 - MANCANZE DISCIPLINARI DURANTE LE SESSIONI DI ESAME
Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla
commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
267
Art. 8- PROCEDURA
• Le sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento dalla comunità scolastica possono
essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si
desuma che l’infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente
incolpato.
• Le sanzioni disciplinari comminate che comportino l’allontanamento dalla comunità scolastica
sono immediatamente applicate se prevedono una sospensione dalle lezioni fino a cinque giorni.
Quelle la cui durata superi i cinque giorni potranno essere concretamente applicate solo dopo
l’eventuale pronunciamento dell’Organo di Garanzia al quale sia stato presentato ricorso contro
la sanzione stessa.
• L’organo cui spetta la decisione instaura una procedura aperta da una breve istruttoria a porte
chiuse.
• Dopo aver effettuato la contestazione dell’addebito allo studente (e, nel caso di comportamenti
che prevedano come sanzione l’allontanamento dalla Scuola, alla famiglia), lo studente e le altre
persone eventualmente coinvolte nella violazione contestata vengono ascoltate dall’organo che
dovrà eventualmente irrogare la sanzione disciplinare, al fine di fornire chiarimenti sullo
svolgimento dei fatti. Lo studente cui è stata contestata la violazione ha il diritto di esporre la
propria versione dei fatti e di essere ascoltato anche in contraddittorio con chi eventualmente dia
dei fatti contestati una versione da cui emerga la responsabilità dello studente stesso.
• Esaurita questa fase l'organo collegiale torna a riunirsi a porte chiuse e decide sulla sanzione da
comminare. La decisione sulla sanzione disciplinare potrà essere assunta dall’organo
competente al termine di questo iter e dovrà essere comunicata allo studente interessato.
Art.9 - RICORSI, RECLAMI ED IMPUGNAZIONI
Contro le sanzioni disciplinari, tranne quelle che prevedano l'allontanamento temporaneo
dalla comunità scolastica, è ammesso ricorso da parte degli studenti, entro 15 giorni dalla
comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola.
L'Organo di garanzia decide, su richiesta degli studenti della scuola o di chiunque vi abbia
interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola, in merito all'applicazione
del seguente Regolamento. Tale Organo è costituito dal Dirigente da due docenti, un
genitore e da uno studente dell'Istituto, eletto nell'ambito della Consulta provinciale degli
studenti. Per ogni componente sono nominati altrettanti membri supplenti, i quali
parteciperanno alla riunione in caso di assenza del membro effettivo o quando lo stesso
abbia contribuito all'irrogazione della sanzione. L'Organo di garanzia si riunisce su
268
convocazione del Dirigente con preavviso di due giorni e comunica le sue decisioni
all'interessato entro 15 giorni. Contro le decisioni dei Consigli di classe, o della Giunta, che
abbiano previsto l'allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica, è
ammesso ricorso, entro trenta giorni dalla ricevuta comunicazione, all'Amministrazione
scolastica periferica, che decide in via definitiva, sentita la sezione del Consiglio scolastico
provinciale, avente competenza per la scuola secondaria superiore. Il dirigente
dell'Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami proposti dagli
studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, sia contro le
violazioni del regolamento, emanato DPR 24 giugno 1998, n. 249, sia contro quelle
contenute nel regolamento dell'Istituto. La decisione è assunta previo parere vincolante di
un Organo di garanzia, composto da due studenti designati dalla Consulta provinciale, da
tre docenti e da un genitore, designati dal Consiglio scolastico provinciale, e presieduto da
una persona di elevate qualità morali e civili, nominata dal dirigente dell'Amministrazione
scolastica periferica.
269
Carta dei servizi scolastici
Premessa
Principi Fondamentali:
1. Uguaglianza
2. Imparzialità e regolarità
3. Accoglienza e integrazione
4. Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza
5. Partecipazione, efficienza, trasparenza
6. Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale
PARTE I: Area Didattica
PARTE II: Servizi amministrativi
PARTE III: Condizioni ambientali della Scuola
PARTE IV: Procedure dei reclami e valutazione del servizio
PARTE V: Indicatori di qualità del servizio didattico-educativo e dei servizi amministrativi
PARTE VI: Attuazione della Carta dei Servizi Scolastici
Premessa
La Carta dei Servizi ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33 e 34 della
Costituzione Italiana.
Essa ribadisce la specificità del servizio dell'istruzione rispetto agli altri servizi pubblici, perché il
fruitore non è soggetto passivo, ma è chiamato a concorrere al proprio processo educativo in modo
sostanziale; l'interesse della Comunità scolastica e dell'allievo, in tal modo, si identificano in una
finalità educativa comune.
Essa, pertanto, richiede e prevede la partecipazione e la corresponsabilità di tutte le componenti, ai
fini della formazione e della crescita civile degli studenti.
Principi fondamentali
La carta dei servizi della scuola ha come fonte di ispirazione fondamentale gli artt. 3, 33 e 34 della
Costituzione italiana.
1. Uguaglianza
1.1 Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi
riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-
economiche.
270
2. Imparzialità e regolarità
2.1 I soggetti del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità.
2.2 La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l’impegno delle istituzioni collegate,
garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, anche in situazioni di
conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle
disposizioni contrattuali in materia.
3. Accoglienza e integrazione
3.1 La scuola si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori del
servizio, a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi
ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante
necessità.
Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli studenti lavoratori,
agli stranieri, a quelli degenti negli ospedali, a quelli in situazione di handicap, a quelli presenti nelle
istituzioni carcerarie.
3.2 Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli
interessi dello studente.
4. Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza
4.1. L’utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di
scelta si esercita tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva
di ciascuna di esse. In caso di eccedenza di domande va, comunque, considerato il criterio della
territorialità (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari, ecc.).
4.2 L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono
assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica da
parte di tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico.
5 Partecipazione, efficienza, trasparenza
5.1 Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della
“Carta”, attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure
vigenti.
I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio.
5.2 Le istituzioni scolastiche e gli enti locali si impegnano a favorire le attività extrascolastiche che
realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo
l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del servizio scolastico.
5.3 Le istituzioni scolastiche, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantiscono la
massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente.
5.4 L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, si informa a
criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilità, nell’organizzazione dei servizi amministrativi,
dell’attività didattica e dell’offerta formativa integrata.
5.5 Per le stesse finalità, la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale
in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie
di intervento definite dall’amministrazione.
6. Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale
6 . 1. Nel rispetto della libertà di insegnamento garantita dalla Costituzione (art. 33) e sancita dai
Decreti Delegati, recepiti dal D.L. 16.04.1994 n° 297, la scuola garantisce e favorisce la diversità e
la pluralità degli stili di insegnamento, perché la differenza e il confronto sono i principi primari ed
irrinunciabili della crescita civile ed intellettuale. La programmazione collegiale dell'azione
271
educativa e didattica garantisce altresì all'allievo l'adeguatezza della sua formazione, in relazione ai
criteri concordemente definiti e vincolanti per il docente. La libertà di insegnamento è, quindi, la
condizione necessaria per lo sviluppo armonico della personalità dello studente, nel rispetto degli
obiettivi nazionali e comunitari, generali e specifici.
6.2. L'aggiornamento e la formazione costituiscono un diritto-dovere per tutto il personale scolastico
e un compito per l'Amministrazione, cui spetta il compito di assicurare interventi organici e regolari
in adempimento ai criteri delineati dalla legislazione, dalla contrattazione sindacale e dalle
deliberazioni degli organi collegiali.
6. 3. L'Istituto promuove attività di aggiornamento e di formazione del personale in servizio, sia a
livello di elaborazione di progetti su incarico ministeriale sia a livello di diffusione distrettuale e
provinciale, nell'intento di adeguare la formazione dei docenti alle sempre nuove esigenze degli
allievi e, nel contempo, di fornire un servizio al territorio.
PARTE I
7 Area Didattica
7 .1. La scuola, con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed
il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle
attività volte all'istruzione e all'educazione e si impegna a garantirne l'adeguatezza alle richieste
culturali e formative. Nel rispetto degli obiettivi didattico-educativi propri dei diversi indirizzi,
l'Istituto elabora ed attua interventi didattico-educativi-integrativi e propone attività che mirano ad
arricchire la formazione degli allievi in relazione al contesto sociale (educazione alla salute, alla
legalità, all'ambiente, alla pace e alla solidarietà, all'interculturalità, all'europeismo, alla mondialità...
)..
7.2 La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi
ordini e gradi dell’istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli
alunni.
7. 3. Nel riconoscimento delle competenze disciplinari, pedagogiche, metodologiche, didattiche,
progettuali ed organizzativo-relazionali dei docenti, la Scuola assicura e garantisce la loro autonomia
culturale e professionale, nella dimensione individuale e collegiale, e ne definisce gli aspetti
pedagogico-didattici, nel Piano dell'Offerta Formativa.
7. 4. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, vengono assunti come criteri di
riferimento la rispondenza ai programmi di insegnamento, la validità culturale, la funzionalità in
rapporto agli obiettivi educativi, il costo.
7. 5. Nel rispetto degli obiettivi formativi e della programmazione didattico-educativa, al fine di
consentire e richiedere razionali tempi di studio, i Consigli di Classe si impegnano ad adottare criteri
di equa e coordinata distribuzione dei compiti e delle verifiche. Assumono altresì atteggiamenti atti
ad educare il discente ad organizzare in modo autonomo il proprio lavoro.
7. 6. I docenti nell'intento di creare positivi "climi di classe", indurranno i discenti a comportamenti
coerenti con regole autonomamente fissate dalla classe e discusse con il docente coordinatore.
7.7. Per quanto attiene alle scelte educative ed organizzative, ai criteri di utilizzazione delle risorse,
la Scuola fa riferimento al P.T.O.F. (Piano Triennale dell'Offerta Formativa). In particolare, il
P.T.O.F. pianifica le attività di sostegno, di recupero, di approfondimento, di orientamento, le attività
integrative ed extracurricolari e i progetti, che vengono attuati grazie alle competenze del
272
personale docente e non docente, secondo quanto stabilito nell'ambito della contrattazione nazionale
e decentrata.
7 .8. Nel P.T.O.F. sono contenuti, inoltre, i criteri relativi:
➢ al conseguimento degli obiettivi educativi, formativi e didattici, che l'Istituto si propone di
conseguire come agenzia educativa;
➢ all'area didattica, della ricerca e della sperimentazione, dell'organizzazione e a quella delle
risorse umane, di cui dispone;
➢ alla valutazione dell'efficacia della programmazione didattico-educativa, degli alunni, degli
IDEI, dello stesso PTOF e della qualità del sistema scolastico;
➢ all'utilizzo delle risorse, strutture e locali, di cui è dotato, da parte di utenti non solo interni,
ma anche esterni, che ne fanno un'agenzia di servizi;
➢ alla qualificante attività extracurricolare, che connota l'Istituto come centro di formazione
professionale per adulti, utenti interni ed esterni, che può contare su un notevole potenziale di
tecnologia elettrotecnica e meccanica, informatica ed elettronica di ultima generazione.
7. 9. Il PTOF sarà redatto entro il 31 ottobre e pubblicato all'albo entro il 15 novembre. È possibile
consultare il PTOF, nella sua versione integrale, sul sito Web dell'Istituto, al seguente indirizzo:
http://www.itimonaco-cosenza.gov.it , e scaricarne il file.
7 .10. Le norme relative alla vigilanza sugli studenti, ai ritardi, alle uscite, alle assenze e alle
giustificazioni, all'uso e alla conservazione di spazi e strumentazioni, alle modalità di comunicazione
con studenti e genitori, alla convocazione e allo svolgimento dei diversi livelli di assemblea previsti,
costituiscono materia del Regolamento d'Istituto, che si ispira ai principi fissati nella presente "Carta
dei Servizi Scolastici".
Ciò che invece attiene ai diritti e doveri, alla disciplina e alle impugnazioni, sarà oggetto del
Regolamento di disciplina, elaborato sulla base dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti
(D.P.R. n. 249 del 24/06/1998).
7.11. La programmazione educativa elaborata dal Collegio dei Docenti nelle sue diverse articolazioni
per aree disciplinari e per commissioni individua i percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle
finalità delineati nei programmi. Compito del Collegio dei Docenti è anche individuare gli strumenti
per la rilevazione della situazione iniziale e finale, per la verifica e per la valutazione dei percorsi
didattici. La programmazione educativa costituisce la parte centrale del P.T.O.F.
7 .12. Le attività riguardanti l'orientamento, gli interventi didattici educativi integrativi di recupero e
di approfondimento e le attività extracurricolari vengono deliberate dal Collegio dei Docenti, secondo
i criteri indicati dal Consiglio di Istituto e le risorse economiche disponibili.
7. 13. La programmazione didattica, elaborata nelle riunioni di Dipartimento e dai Consigli di classe,
➢ delinea il percorso formativo della classe in relazione alla situazione degli alunni e decide
gli adeguati interventi didattici;
➢ assume come proprio obiettivo l'individuazione del contributo delle varie aree disciplinari,
per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative;
➢ è sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, al fine di
adeguare l'azione didattica alle esigenze formative che emergono "in itinere".
7. 14. Nei limiti delle risorse economiche e della disponibilità dei singoli ad impegnarsi in attività
aggiuntive e di supporto al buon funzionamento dell'Istituto, i docenti assicurano l'assunzione di
compiti relativi:
273
al coordinamento della progettazione, dell'attuazione, della verifica e della valutazione del
progetto educativo;
al supporto organizzativo al capo d'Istituto;
al coordinamento di articolazioni del Collegio dei Docenti quali gruppi di ricerca e
commissioni di lavoro;
al coordinamento o referenza o partecipazione a progetti che possono coinvolgere altre
istituzioni scolastiche e non;
all'assistenza tutoriale;
alla produzione di materiali utili per la didattica, finalizzati al lavoro collegiale;
➢ ad ogni altra attività deliberata, quale attività formative integrative, utili ad un più completo
ed armonico sviluppo della personalità degli alunni;
alla partecipazione a progetti mirati al miglioramento dell'efficacia dell'insegnamento e del
servizio, e al sostegno dei processi di innovazione.
7. 15. Il patto formativo è la dichiarazione esplicita della partecipazione consapevole e vincolante
all'attività della scuola. Esso si stabilisce non solo tra il docente e l'allievo, ma coinvolge la classe, il
Consiglio di classe, gli organi d'Istituto, i genitori e gli Enti esterni interessati all'educazione
scolastica. Il principio fondante del patto formativo è la trasparenza, nonché l'assunzione di
responsabilità all'interno di un progetto collettivo. Sulla base del patto formativo, elaborato
nell'ambito ed in coerenza con gli obiettivi formativi definiti ai diversi livelli della collegialità e
dai diversi indirizzi:
l'allievo si impegna a:
➢ perseguire gli obiettivi del suo curricolo presentati dai docenti;
➢ dare il proprio contributo alla classe e cooperare con gli insegnanti per il raggiungimento
degli obiettivi cognitivi, comportamentali e affettivi stabiliti dalla programmazione;
➢ rispettare lo stile di insegnamento del docente e di apprendimento dei compagni;
il docente si impegna a:
➢ esprimere agli allievi ed ai genitori la propria proposta formativa, dichiarando gli obiettivi
didattici ed educativi, il percorso per raggiungerli e le fasi del curricolo;
➢ esplicitare e motivare i metodi di lavoro, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione;
➢ rispettare gli stili cognitivi degli allievi;
il genitore si impegna a:
➢ conoscere la proposta formativa della scuola;
➢ assumere un impegno costruttivo nei confronti della scuola, esprimendo pareri e proposte;
PARTE II
8. Servizi amministrativi
8. 1. La Scuola garantisce, entro i limiti delle sue possibilità logistiche e di personale:
➢ celerità delle procedure
➢ trasparenza nell'informazione
➢ riservatezza dell'informazione secondo le norme vigenti, per quanto attiene ai dati personali
➢ informatizzazione dei servizi
274
➢ flessibilità degli orari di apertura al pubblico secondo le necessità che emergono dal
territorio.
➢ Gli impegni, che esorbitino rispetto all'orario di lavoro del personale, sono remunerati nelle
forme previste dalle norme contrattuali vigenti.
8 .2. Il rilascio dei certificati di iscrizione e di frequenza verrà effettuato, nel normale orario di
apertura al pubblico, entro tre giorni lavorativi; mentre i certificati con votazione e giudizio non
saranno rilasciati prima di cinque giorni dall'effettuazione degli scrutini.
8. 3. E' di competenza del Capo d'Istituto o dei docenti incaricati la consegna, entro cinque giorni,
dei documenti di valutazione.
8. 4. Il Consiglio di Istituto, annualmente, delibera, sentito il parere degli utenti e delle componenti
interne, in merito all'orario di apertura degli uffici di Segreteria. L'orario di apertura sarà quanto più
possibile funzionale alle esigenze dell'utenza, prevedendo un'articolazione flessibile di mattina e di
pomeriggio, nei limiti della disponibilità di personale.
8. 5. L'ufficio di Presidenza è aperto al pubblico, sia su appuntamento sia secondo un orario reso noto
all'utenza.
8. 6. L'Istituto assicura spazi per l'informazione rivolta agli utenti per quanto riguarda:
- orario delle lezioni;
- orario di apertura degli uffici;
- organigrammi del personale e degli organi collegiali. Sono disponibili anche:
- bacheche sindacali;
- bacheche degli studenti;
- bacheche dei genitori;
- bacheche dei docenti.
8.7. La presente Carta dei servizi, il Regolamento d'Istituto e il Regolamento di disciplina, lo Statuto
degli studenti e delle studentesse contenuti nel P.T.O.F. sono presenti sul sito Web dell’istituto.
PARTE III
9. Condizioni ambientali della Scuola
9 .1. L'Istituto richiede agli Enti locali condizioni di sicurezza degli ambienti, che devono essere
adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap, e collabora, per la parte di competenza, garantendo
buone condizioni di igiene dei locali. Il personale docente si impegna ad esigere dagli utenti rispetto
degli ambienti e delle attrezzature didattiche.
9.2. Annualmente, nell'ambito del P.T.O.F., L'Istituto rende noto lo stato delle disponibilità logistiche
e strutturali, nonché delle dotazioni scientifico-didattiche. In particolare esplicita i principali servizi
di attività didattico-educativa presenti nell'Istituto.
PARTE IV
10. Procedure dei reclami e valutazione del servizio.
10. 1. I reclami devono contenere generalità e indirizzo del proponente, che li sottoscrive. Non si
terrà conto di reclami anonimi.
275
Il Capo d'Istituto darà risposta scritta entro quindici giorni, dopo avere esperito le indagini in merito
ed avere ascoltato le persone e in caso di fondatezza, dopo essersi attivato per rimuovere le cause che
lo hanno determinato.
Qualora il reclamo non sia di competenza del Capo d'Istituto, questi informa il proponente sulla
corretta destinazione di esso. Dei reclami e dei relativi provvedimenti il Capo d'Istituto formulerà una
relazione annuale, tenendo conto della riservatezza dovuta alle persone, da inserire nella relazione
generale del Consiglio d'Istituto.
1 0.2 . La valutazione del servizio offerto, per quanto attiene agli aspetti organizzativi didattici ed
amministrativi, è finalizzata al miglioramento del servizio stesso; essa viene attuata mediante metodi
e criteri deliberati dal Consiglio di Istituto, sentito il parere delle varie componenti. Il Collegio
Docenti, nelle sue articolazioni e tramite il Capo d'Istituto, sottopone al Consiglio d'Istituto una
relazione annuale sull'attività formativa della Scuola.
PARTE V
11. Indicatori di qualità del servizio didattico-educativo e dei servizi amministrativi
Indicatori di qualità del servizio didattico-educativo
L'Istituto individua i seguenti indicatori di qualità riferibili alle attività didattiche ed educative:
1. Numero e percentuale di studenti che conseguono la maturità in cinque anni; che conseguono la maturità con votazione superiore a 62/100; beneficiari di borse di studio concesse al merito.
2. Numero e percentuale di studenti promossi senza necessità di agevolazioni;
3. Numero e percentuale di studenti non promossi.
4. Numero di abbandoni.
5. Per classi: numero di note sul registro di classe, di provvedimenti disciplinari a carico degli
studenti, di segnalazioni di danni ad arredi, locali, attrezzature.
6. Per classi e per studente: percentuali di giorni di assenza, di ore di assenza per materia, di assenze
giustificate in ritardo, numero di ritardi e di uscite anticipate.
7. Per ogni materia: rapporto ore effettivamente effettuate/monte ore.
8. Per ogni materia: numero di valutazioni orali e scritte, percentuali di valutazioni insufficienti.
9. Percentuale di mancata consegna elaborati.
10. Numero di interventi didattici ed educativi integrativi (IDEI), di corsi di sostegno, di corsi di
approfondimento attivati, numero di studenti partecipanti e frequenza.
1 1. Numero di colloqui con i genitori.
12. Tasso di assenze dei docenti. 13. Copertura giornaliera di disponibilità di docenti per supplenze.
14. Attività della biblioteca (spese annue per acquisto libri, numero di prestiti libri, ore settimanali
di apertura).
15. Attività degli organi collegiali e commissioni (numero e durata complessiva delle riunioni,
numero delibere, ecc).
16. Corsi di aggiornamento organizzati dall'Istituto, attività di aggiornamento autonoma svolta dai
singoli docenti.
1 7. Attività extracurricolari svolte.
18. Numero dei viaggi e visite di istruzione, ecc.
1 9. Attività svolte dai docenti al di fuori delle loro competenze.
20. Spesa pro-capite per studente (complessiva e riferita all'acquisto di materiale di consumo, in
conto capitale, ecc.)
276
21. Ammontare delle risorse finanziarie per assicurare il diritto allo studio; numero ed importo
medio delle erogazioni.
22. Efficienza e fruibilità del servizio di fotocopie.
2 3. Numero di PC a disposizione degli studenti.
2 4. Ore di utilizzazione dei laboratori.
25. Efficacia, efficienza e trasparenza delle attività della dirigenza.
Indicatori di qualità dei servizi amministrativi
L'Istituto individua i seguenti indicatori di qualità riferibili alle attività amministrative, fra le quali
spicca l'armonia nell'ambiente di lavoro:
1. Orario di apertura dell'Istituto;
2. Rispetto orario di apertura sportelli al pubblico;
3. Tempi di rilascio dei certificati;
4. Rispetto delle scadenze degli adempimenti amministrativi e contabili;
5. Puntualità liquidazione stipendi personale docente e ATA con contratto a tempo determinato;
6. Puntualità liquidazione compensi vari dovuti al personale docente e non docente;
7. Completezza ed aggiornamento dei fascicoli del personale docente e non docente;
8. Tempi di registrazione e liquidazione delle fatture;
9. Tempi di espletamento pratiche collaudo o controllo materiali;
10. Tempi di emissione buoni di ordine dopo delibera;
11. Rintracciabilità della documentazione;
12. Tempi di aggiornamento degli inventari e delle tabelle di carico;
13. Tempi di aggiornamento degli impegni di spesa;
14. Tempi di registrazione dei movimenti di magazzino.
15. Numero di pratiche di acquisto perfezionate.
16. Orario di apertura di magazzino;
17. Frequenza di pulizia dei locali;
18. Presenza di sorveglianti ai piani;
19. Tempi di erogazione contributi agli studenti per libri di testo e trasporto;
20. Completezza pratiche relative a viaggi e visite di istruzione;
21. Tempi di emissione delle comunicazioni di servizio.
PARTE VI
11. Attuazione della Carta dei Servizi Scolastici
11. 1. Le indicazioni, contenute nella presente Carta, si applicano, secondo i criteri fissati dal
superiore M.P.I., fino a quando non intervengano disposizioni modificative, secondo i contratti
collettivi, o per norma di legge.
277
Griglie
278
MATEMATICA
Criteri comuni per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza, competenza e abilità
PUNTEGGIO MOTIVAZIONI
2
Non conosce le informazioni e rifiuta ogni forma e tentativo di
coinvolgimento (Non ha assolutamente conseguito gli obiettivi)
3
Non conosce le informazioni, le regole e la terminologia di base. Non è in
grado di applicare né di comunicare. (Non ha conseguito gli obiettivi)
4
Conosce in maniera frammentaria e superficiale informazioni, regole e
terminologia di base; commette gravi errori nell’applicazione e nella
comunicazione. (Ha conseguito solo in parte ed in maniera superficiale gli obiettivi)
5
Conosce e comprende le informazioni, le regole e il lessico di base che applica
con difficoltà anche in situazioni note; evidenzia carenze nella comunicazione. (Ha conseguito solo in parte gli obiettivi)
6
Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia di base pur
non riuscendo sempre ad applicarle in maniera autonoma in situazioni note. (Ha raggiunto gli obiettivi minimi)
7
Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia della
disciplina; applica e comunica con correttezza, in maniera autonoma in
situazioni note senza commettere gravi errori di analisi e di sintesi. (Ha conseguito gli obiettivi in maniera discreta)
8
Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia della
disciplina; applica anche in situazioni non note senza commettere errori gravi;
è capace di analisi e di sintesi; comunica in modo appropriato ed organico. (Ha conseguito gli obiettivi ad un buon livello)
9
Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia della
disciplina; applica correttamente anche in situazioni non note; sa collegare
argomenti diversi usando in modo pertinente analisi e sintesi; comunica in
modo preciso ed esauriente con qualche valutazione critica. (Ha conseguito gli obiettivi ad un ottimo livello)
10
Sa esprimere valutazioni critiche e trovare approcci personali alle
problematiche; ha un’ottima padronanza dei linguaggi specifici; sa affrontare
un problema in maniera multidisciplinare. (Ha conseguito gli obiettivi ad un livello eccellente)
GRIGLIE DI VALUTAZIONE PROVA ORALE
279
GRIGLIA PROVA SCRITTA MATEMATICA
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI
Partecipazione alla prova 2
Conoscenza a) Conoscenza dei contenuti teorici 0-3
b) Interpretazione della traccia 0-1
Competenza c)Linguaggio tecnico-scientifico e
procedura di svolgimento
0-1
d)Esattezza dei calcoli 0-1
Capacità e) Rielaborazione personale e completezza 0-1
f) Analisi e sintesi 0-1
Totale 10
280
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI APPREDIMENTI(Dip. Scienze integrate )
INDICATORI DESCRITTORI VOTO
conoscenze acquisite Non si organizza il lavoro e non recepisce i suggerimenti, esprime il 2/3
metodo di studio proprio pensiero in modo confuso. Non coglie la problematicità delle conoscenze
impegno nello studio situazioni e non instaura relazioni corrette nel contesto scolastico Scarse o
comunicazione nessuna
frequenza scolastica
conoscenze acquisite recepisce le sollecitazioni,ma non le applica, rimanendo 4
metodo di studio costantemente in ritardo, esprime il proprio pensiero in modo scarse
impegno nello studio disorganizzato, spesso non coglie la problematicità delle situazioni,i conoscenze
comunicazione comportamenti scolastici si prestano a continui richiami Frammentarie
frequenza scolastica e incomplete
conoscenze acquisite Accetta suggerimenti e sollecitazioni che consentono un lavoro 5
metodo di studio autonomo, talvolta esprime il proprio pensiero in modo non pertinente. insufficienti
impegno nello studio Cerca di affrontare situazioni problematiche, sa interagire in modo conoscenze
comunicazione semplice e corretto con gli altri Generiche e
frequenza scolastica non esaurienti
conoscenze acquisite Coglie suggerimenti per lo sviluppo di un lavoro, esprime il proprio 6
metodo di studio pensiero in modo pertinente, Cerca di affrontare situazioni sufficienti
impegno nello studio problematiche, ed abbozza processi risolutivi, E’ attento a non conoscenze
comunicazione infrangere le regole Complete ma
frequenza scolastica non
approfondite
conoscenze acquisite Sviluppa in modo autonomo un metodo di lavoro, realizza situazioni 7
metodo di studio comunicative caratterizzate da una certa dialettica, decide in modo conoscenze
impegno nello studio corretto anticipando talvolta le situazioni. Senza suggerimenti, Complete e
comunicazione rispetta le regole e sollecita gli altri a farlo approfondite
frequenza scolastica
conoscenze acquisite Sviluppa in modo autonomo un metodo di lavoro efficace, sa 8
metodo di studio proiettarsi su diverse possibilità di sviluppo del proprio percorso di Conoscenze
impegno nello studio apprendimento, affronta le situazioni problematiche in modo Complete e
comunicazione consapevole. Comunica correttamente,prestando attenzione approfondite
frequenza scolastica all’interlocutore. Stabilisce attivamente corrette relazioni con aspetti
delle regole.
conoscenze acquisite Sviluppa originali soluzioni metodologiche, affrontando le situazioni 9/10
metodo di studio problematiche con determinazione, sa organizzarsi, affrontare aspetti Conoscenze
impegno nello studio nuovi, comunica in modo in modo responsabile , rispettoso dei tempi Approfondite
comunicazione e dei ritmi della scuola. e personali
frequenza scolastica
281
PROVA SCRITTA D’ITALIANO * TIPOLOGIA A (analisi del testo)
INDICATORI
Valutazione in decimi / quindicesimi
Basso
0.5/1
Medio
1/2
Alto
2/3
ASPETTI
DEL
CONTENUTO
Comprensione,
interpretazione,
contestualizzazione
scarsa
accettabile
completa
analisi
scarsa
accettabile
completa
Elaborazione
critica e
personale
scarsa
poco
significativa
originale e
significativa
ASPETTI
FORMALI
Morfosintattici
scorretta
qualche errore
corretta
Rispetto delle
consegne
parziale
essenziale
Ampio ed
approfondito
Punteggio totale
Alunno data
Firma dell'alunno per presa visione -----------------------------------------------------------------
282
ROVA SCRITTA D’ITALIANO *TIPOLOGIA B2 (articolo di giornale)
INDICATORI
VALUTAZIONE IN DECIMI / QUINDICESIMI
Punteggi attribuibili
Basso medio alto
0.5/1 1/2 2/3
ATTINENZA E
PERTINENZA
scarsa
accettabile
completa
TRATTAZIONE DATI E
DOCUMENTI E CORRETTA
UTILIZZAZIONE
scarsa
accettabile
completa
ORIGINALITÀ' DELLE
ELABORAZIONI
scarsa
poco
significativa
originale e
significativa
CAPACITA’ CREATIVE E DI
STILE
scarsa
accettabile
adeguata
CORRETTEZZA MORFO-
SINTATTICA
scarsa
accettabile
adeguata
Punteggio totale
ALUNNO DATA
Firma dell’alunno per presa visione
283
PROVA SCRITTA DI ITALIANO*TIPOLOGIA B1 (saggio breve)
INDICATORI
Valutazione in decimi / quindicesimi
Punteggi attribuibili Basso medio alto
0.5/1 1/2 2/3
CONOSCENZE
Utilizzo dei
documenti,
correttezza e pertinenza dei
contenuti
scarsa
accettabile
completa
Coerenza delle
scarsa
accettabile
completa
CAPACITA Argomentazioni
LOGICO-
Elaborazione
personale
CRITICHE
ED
ELABORATIVE
inesistente
Accettabile originale e
significativa
COMPETENZE LINGUISTICHE
Morfo-sintattiche
scorretta
accettabile
Corretta ed appropriata
Proprietà lessicale
scarsa
accettabile
corretta
Punteggio totale:
ALUNNO data
Firma alunno per presa visione
284
PROVA SCRITTA DI ITALIANO*TIPOLOGIA C (tema storico);
TIPOLOGIA D (tema di carattere generale)
INDICATORI
Basso
1
Punteggi attribuibili
medio alto
2 3
CONOSCENZE
Correttezza e
pertinenza dei
contenuti
scarsa
accettabile
completa
CAPACITÀ
LOGICO-
CRITICHE
ED
ELABORATIVE
Coerenza delle
Argomentazioni ed
elaborazione
Personale
scarsa
accettabile
Completa e
significativa
COMPETENZE
LINGUISTICHE
Morfo-sintattiche
Lessicali
scarsa
accettabile
corretta
Punteggio totale in 15/esimi :
ALUNNO____________________________ DATA____________
Firma dell'alunno per presa visione
285
Griglia di correzione prove orali
VOTO INDICATORI
3 Scarsa conoscenza degli argom enti; incapacità ad organizzare ed analizzare criticam ente i contenuti.
4 Insufficiente conoscenza dei contenuti, difficoltà ad Organizzarli ed analizzarli; esposizione poco scorrevole e poco corretta, lim itate capacità ad effettuare collegam enti e confronti.
5 Superficiale conoscenza dei contenuti, lim itate capacità ad analizzarli criticam ente ;qualche difficoltà ad operare collegam enti e confronti; esposizione
generica e frammentaria degli argom enti.
6
Conoscenza dei contenuti, uso di una espressione
sufficientemente corretta e scorrevole, analisi di alcuni aspetti significativi dell'argom ento proposto ,capacità di sintesi.
7/ 8 Com pleta conoscenza dei contenuti, esposizione fluida e corretta, capacità di argom entare , di elaborare e collegare.
9/10 Am pia e approfondita conoscenza dei contenuti, esposizione fluida e organica, capacità di stabilire efficaci collegam enti, di rielaborare criticam ente i contenuti.
GRIGLIA DI CORREZIONE PROVE ORALI
286
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “A. MONACO” COSENZA
CRITERI DI VALUTAZIONE E GRIGLIA
PROVA SCRITTA TECNICO – SCIENTIFICA
Allievo: Classe Sez.
Specializzazione: Meccanica
PARAMETRI E INDICATORI MISURAZIONE PUNTI
Domande a risp multipla:
per ogni risp esatta 0,4 punti ------------------------------------------------------------
--------------------------
DiSCIPLINA 1a dom a risp aperta max punti 0,7 -----------------------------------------------------------
--------------------------
2adom a risp aperta max punti 0,7 --------------------------
Totale punti
VOTO Totale punti X 10/3
Valutazione quesito a risposta aperta
Indicatore Punti Indicatore Punti
Risposta mancante o errata 0 Risposta pertinente 0,5
Risposta non esauriente 0,3 Risposta pertinente ed esauriente 0,7
P.S. Il voto, se decimale, sarà arrotondato all’unità superiore se la cifra decimale è pari o superiore a 5
Data correzione
287
I CRITERI E LE GRIGLIE DI VALUTAZIONE
DIP INFORMATICA
CONOSCENZE CAPACITA’ COMPETENZE Voto in 10/mi
Nessun elemento di valutazione NC
Nessuna Nessuna Nessuna 2
Frammentarie e gravemente
lacunose
Applicazione parziale
stentata ed errata,
espressioni incerte ed
improprie
Difficoltà nella
gestione di situazioni
semplici
Sintesi scorrette
Scarsa autonomia
3 - 4
Lacunosa e Superficiale Applicazione incompleta
e imprecisa analisi
parziale
Stentata
rielaborazione,
difficoltà nel gestire
situazioni nuove anche se semplici
5
essenziale Applicazioni ed analisi
adeguate esposizione
semplice ma chiara e
corretta
Sufficiente
rielaborazione delle
informazioni
Gestione di problematiche nuove
6
Sicura anche se guidata Analisi complete e
coerenti esposizione
corretta ed appropriata
applicazione autonoma
Rielaborazione
autonoma e corretta
7
Completa consapevole ed
esauriente
Applicazione autonoma e
corretta Analisi completa
di correlazioni
esposizione curata e precisa
Rielaborazione
autonoma con buona
articolazione
concettuale
8
Completa ed approfondita Esposizione fluida e
pertinente Applicazione corretta ed autonoma
Rielaborazione
corretta organica e completa
9
Completa, approfondita,
coordinata ed ampliata
Analisi approfondita
applicazione autonoma
ed originale
Metodo rigoroso e
creativo
Rielaborazione
corretta con
approfondimenti
critici ed autonomia di valutazione
10
288
CRITERI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E ELETTROTECNICA
Voti Descrittori dei voti delle prove di verifica
1 Nessun elemento significativo per poter formulare un giudizio.
2
Scarsissima conoscenza anche degli argomenti fondamentali.
Assenza di comprensione e incapacità di applicazione delle conoscenze acquisite.
Gravi e numerosi errori e confusione nella comunicazione scritta e orale.
3
Scarsissima conoscenza anche degli argomenti fondamentali.
Assenza quasi totale di comprensione o incapacità di applicazione delle conoscenze acquisite.
Gravi e numerosi errori nella comunicazione scritta e orale.
4
Conoscenza carente o frammentaria degli argomenti significativi, difficoltà di esposizione.
Comprensione limitata o difficoltà evidente nell’applicazione delle conoscenze acquisite degli argomenti
fondamentali.
Numerosi errori nella comunicazione scritta e orale.
5
Conoscenza incompleta o superficiale, esposizione impacciata degli argomenti fondamentali.
Comprensione parziale con incertezze o limitata autonomia nell’applicazione degli argomenti appresi.
Errori nella comunicazione scritta e orale.
6
Conoscenza sostanziale degli argomenti fondamentali, anche se esposti con qualche inesattezza.
Capacità di cogliere gli aspetti essenziali degli argomenti trattati.
Comprensione o applicazione corretta dei contenuti fondamentali.
7
Conoscenza abbastanza sicura degli argomenti ed esposizione chiara e corretta.
Capacità di cogliere le relazioni tra i contenuti trattati.
Comprensione o applicazione corretta degli argomenti richiesti.
8
Conoscenza approfondita degli argomenti ed esposizione chiara, corretta, appropriata e personale.
Capacità di cogliere in maniera organica le relazioni tra i contenuti trattati.
Comprensione e applicazione corretta e autonoma degli argomenti richiesti.
9
Conoscenza approfondita degli argomenti ed esposizione chiara, corretta, appropriata e personale.
Capacità di padroneggiare argomenti e problematiche complesse e di organizzare le conoscenze sapendo
operare gli opportuni collegamenti interdisciplinari.
10
Livelli e capacità del descrittore precedente con caratteristiche di eccezionalità.