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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019 · MACROAREE DI PROGETTO. A. INCLUSIONE e...

Date post: 16-Feb-2019
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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019 ultima revisione: 2/10/2017
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PIANO TRIENNALE

DELL’OFFERTA

FORMATIVA

2016/2019ultima revisione: 2/10/2017

INDICE SINTETICO

I. IDENTITÀ

II. INDIRIZZI DI STUDIO e QUADRI ORARIO

III. MACROAREE DI PROGETTO

A. INCLUSIONE e RECUPERO

B. DIFFERENZIAZIONE e AMPLIAMENTO

C. “AMBIENTE” DI APPRENDIMENTO

D. ORIENTAMENTO e ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

E. MEDIAZIONE DIDATTICA e VERIFICA-VALUTAZIONE

F. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

G. VALUTAZIONE DI SISTEMA

IV. PIANO DI MIGLIORAMENTO, ASSETTI ORGANIZZATIVI, GESTIONERISORSE

INDICE ANALITICO

I. IDENTITÀ storia della scuola contesto socio-culturale e caratteristiche dell'utenza valori di riferimento e finalità educative profilo formativo e risultati attesi

orientamento strategico: LICEO PER L’EUROPA, SCUOLA IN DIGITALE, CENTRALITA’ DELLO STUDENTE, ORIENTAMENTO

II. INDIRIZZI DI STUDIO e QUADRI ORARIO III. MACROAREE DI PROGETTO

A. INCLUSIONE e RECUPERO (sito: GIOIA PER TUTTI) A1. Disabilità A2. DSA, svantaggio psicosanitario, BES A3. Stranieri A4. Pari opportunità e prevenzione violenza di genere A5. Benessere: accoglienza prime, educazione alla salute, sport, alimentazione A6. Centro Ascolto A7. Recupero A8. Recupero in peer-education: Snoopy

B. DIFFERENZIAZIONE e AMPLIAMENTO (sito: GIOIA PER CIASCUNO)

B1. Flessibilità didattica B2. Opzionalità e convenzioni

B3. Eccellenze B4. Certificazioni Lingue europee e Informatica B5. Turismo scolastico: viaggi, stages linguistici, scambi B6. Mobilità studentesca all'estero B7. Cittadinanza attiva B8. Volontariato: emergenza e ambiti SVEP B9. Centro Sportivo Scolastico B10. Attività facoltative pomeridiane

C. “AMBIENTE” DI APPRENDIMENTO (sito: cfr specifici spazi)

Sedi, spazi, strumentazioni, servizi

C1. REGOLE, frequenza e comportamento C2. Colloqui e coinvolgimento FAMIGLIE C3. PARTECIPAZIONE studentesca: rappresentanze, assemblee e miniassemblee

C4. Giornale studentesco L'ACUTO C5. Radio studentesca GioiaWEB-RADIO C6. Musica per CORO E ORCHESTRA C7. CREATIVITÀ studentesca in RETE territoriale: GIRATIME C8. Protagonismo studentesco: bibliotecari, gruppo di lettura, cineforum…

C9. Animazione culturale: eventi al CAFFÈ LETTERARIO C10. EVENTI SPECIALI: Notte classici, Settimana Scienza, Festival Teatrale Lingue straniere C11. CULTURA e TERRITORIO: teatro, cinema, musica, arte, conferenze, …

C12. SITO istituzionale C13. Strumenti social (canale YT, pagina FB)

C14. BIBLIOTECA-MEDIATECA C15. CENTRO DOCUMENTAZIONE DIDATTICA C16. Pubblicazione collane: QUADERNI DEL GIOIA e BUONE PRATICHE

C17. RETI di scuole

D. ORIENTAMENTO (sito: GIOIAORIENTA) D1. Orientamento in INGRESSO: Scuola Aperta, Ragazzi in aula D2. Orientamento in USCITA e rapporti con università D3. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO D4. Risultati a distanza

E. MEDIAZIONE DIDATTICA E VERIFICA-VALUTAZIONE (sito:

DIDATTICA)

E1. PROGRAMMAZIONE - collegiale dei Consigli di classe (trasversalità formative) - disciplinare dei dipartimenti (competenze fondanti e prove di verifica di livello)

E2. METODOLOGIA, in particolare INNOVAZIONE tramite tecnologia DIGITALE E3. RICERCA, DOCUMENTAZIONE, PRODUZIONE LIBRI DI TESTO DIGITALI E4. VALUTAZIONE dell'apprendimento: criteri trasversali e disciplinari E5. RISULTATI scolastici / allineamento esiti INVALSI E6. CONTINUITÀ tra ordini di scuola

F. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO (sito: in DIDATTICA)

F1. Prospettiva triennale F2. Elementi permanenti

F3. Elementi specifici annuali

G. VALUTAZIONE SISTEMA (sito: VALUTAZIONE di SISTEMA)

G1. Valutazione INTERNA: questionari utenza e relazione finale docenti G2. Rapporto di AutoValutazione (RAV) G3. Valutazioni ESTERNE

IV. PIANO DI MIGLIORAMENTO,

ASSETTI ORGANIZZATIVI, GESTIONE RISORSE

PREMESSA (2015-16) «Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole Scuole adottano nell’ambito della loro autonomia» (ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. n. 275/1999 e dell’art. 14 della Legge di Riforma n. 107/2015). Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) non è solo il documento attraverso il quale l’istituzione dichiara all’esterno la propria identità ma, avvalendosi delle scelte progettuali degli anni precedenti, deve consolidare le azioni ritenute positive e avviare, sulla base degli elementi di miglioramento individuati dal RAV (Rapporto Autovalutazione Istituto), quelle attività volte alla promozione e alla valorizzazione delle risorse umane, per garantire il successo formativo di tutti gli studenti. La presente stesura (gennaio 2016) del primo piano triennale (2016-2019) rappresenta il tentativo di traghettare la consueta dichiarazione d'intenti contenuta nel POF annuale verso l'adempimento di quanto richiesto alle scuole dall'Amministrazione nel corrente anno scolastico, a partire dalla fase estiva della compilazione del RAV 2015. Pertanto il documento risulta ibrido: da una parte intende già dotarsi, avvalendosi dell'impianto e del lessico del RAV, di una struttura organica di pianificazione di tutto quanto si muove nella attuale scuola reale (cfr indice analitico), anche a costo di enunciare al momento i soli titoli delle attività; dall'altra non rinuncia ancora a ereditare quanto si è andato accumulando nel POF della scuola, sì in relazione alla progettazione annuale ma anche ad adempimenti legislativi in corso d'opera e ad adeguamento di trasparenza. Ne deriva la necessità di una revisione globale in tempi più distesi, finalizzata a correzione di inevitabili refusi, completamento di alcune parti, snellimento generale, uniformità di stesura, leggibilità da parte dell'utenza. Quanto attiene gli assetti organizzativi e la gestione delle risorse richiede poi la risoluzione da parte dell'Amministrazione di nodi strutturali tuttora estremamente problematici, relativi all'incrocio tra esigenze reali della scuola e disponibilità delle risorse materiali e professionali, tanto più complesso quanto determinato da contingenze esterne e non prevedibili a priori.

PREMESSA (2016-17)

La presente stesura (ottobre 2016) non modifica il contenuto del PTOF, ma ne migliora l’ORGANICITA’ complessiva: una più diffusa assimilazione dell’impianto e del lessico del RAV ha consentito un’accurata declinazione dell’indice (rappresentazione organica della complessa articolazione di tutto quanto si muove nella attuale scuola reale), con il vantaggio immediatamente operativo di configurare con maggiore trasparenza l’assetto-standard dell’Istituto. Si è infatti ritenuto che tale fosse la priorità operativa, indotta anche da contingenze: non può infatti che partire dalla condivisione collegiale dell’articolazione del PTOF la configurazione dell’organigramma della scuola e delle diffuse collaborazioni che ad esso fanno capo, il che dovrebbe trovare corollario nell’individuazione di elementi qualitativi di premialità.

La prospettiva, indicata nella precedente premessa 2015-16, di snellimento generale, funzionale a incremento di leggibilità da parte dell’utenza, ha avuto corso in modo indiretto: invece di ridurre il PTOF, che ci piace mantenere nella sua complessità ed estensione, abbiamo provveduto a dotarci di nuovo sito istituzionale, certamente pensato – nella sua impareggiabile immediatezza di fruizione digitale - anche per un’utenza estesa, ma comunque coerente all’organicità del PTOF, che inevitabilmente ne ha suggerito la struttura complessiva.

I primi passi nella direzione dell’adempimento di quanto promesso nel piano di miglioramento, e in particolare gli snodi di estrema complessità della didattica ordinaria (incremento di uniformità tra CdC, rilancio delle competenze trasversali, ricerca condivisa delle competenze fondanti disciplinari) trovano per ora riflesso solo nell’articolazione dell’indice (cfr III E): ne seguirà declinazione se la nostra scuola, nelle non facili condizioni di contesto generale, avrà saputo diffondere pratiche didattiche condivise che davvero provino ad affrontare tali complessità. Dalle dichiarazioni di intenti preferiamo astenerci, fino a quando la ricerca – avviata - di più efficaci strumenti di programmazione/valutazione (in fieri e pertanto condivisi solo in rete interna) non avrà prodotto diffusi e tangibili risultati.

I.

IDENTITÀ

denominazione Liceo Ginnasio “Melchiorre Gioia”

Istituzione 11 febbraio 1860 con denominazione “Regio Liceo”

indirizzi di studio classico / linguistico / linguistico internazionale /scientifico

Ubicazione Piacenza - Viale Risorgimento 1, con adiacenti succursali tel. 0523306209 fax: 0523332233 http://www.liceogioia.it e-mail: [email protected]

operatori

- Dirigente scolastico: Maurizio Sartini - Direttore amministrativo: 15/16 Concetta Cerasti- 16/17 Lucia Magistrali - Personale: 150 Docenti e 34 ATA di cui 11 assistenti amministrativi, 2 assistenti tecnici e 21

collaboratori scolastici organi della partecipazione

- Collegio dei Docenti e sue articolazioni - Comitato degli studenti, in relazione con Consulta Provinciale degli Studenti - Comitato dei genitori - Consiglio d’Istituto

STORIA DELLA SCUOLA: sempre tradizione, sempre innovazione Il Liceo Ginnasio Statale “Melchiorre Gioia” di Piacenza entra di diritto nel novero dei licei pluricentenari d’Italia. Nacque come “Regio Liceo” nel 1860 dal preesistente “Collegio Piacentino” istituito dai Gesuiti alla fine del ‘500 presso la Chiesa di S. Pietro, poi secolarizzato da Ferdinando Borbone nel 1768, quindi parificato alle scuole secondarie degli Stati Parmensi vigente la riforma di Maria Luigia (1831). La Scuola era finanziata dal Comune di Piacenza con il concorso dei Comuni della provincia. Vi erano ammessi i ragazzi che, dopo gli studi primari, “per volontà ed attitudine volevano indirizzarsi alle scienze, al sacerdozio e all’esercizio delle facoltà”. Comprendeva il Ginnasio (diviso in cinque classi, tre di grammatica latina e due di belle lettere) e il Liceo (un corso triennale filosofico da cui si accedeva alle Facoltà universitarie). Dal 1836 al 1848 l’insegnamento fu affidato ancora alla Compagnia di Gesù. Pur attraverso varie vicende e riforme legate ai sovvertimenti politici successivi, la Scuola di S. Pietro mantenne la sua vitalità fino al decreto del 1860 del Governatore della Regia Provincia dell’Emilia e all’applicazione della legge Casati: da allora il Regio Liceo di Piacenza condivise le sorti degli altri Licei governativi. L’intestazione a Melchiorre Gioja, celebre economista e pensatore piacentino che alla fine del Settecento fu tra i primi e più autorevoli sostenitori dell’unità nazionale italiana, è attestata per la prima volta nel 1866.

Melchiorre Gioja nasce a Piacenza nel 1767 dove studia dapprima nella Scuola di San Pietro, quindi nel Collegio Alberoni. Nel 1796 vince il concorso bandito dalla Società di Pubblica Istruzione di Milano sul tema "Quale dei governi liberi meglio convenga alla felicità d’Italia", con una dissertazione in cui sostiene la tesi di un'Italia libera, repubblicana, retta da istituzioni democratiche, indivisibile per i suoi vincoli geografici, linguistici, storici e culturali. Fu giornalista, storiografo, quindi economista. Morì a Milano nel 1829. Nel 1860 gli venne intitolato il Liceo Regio di Piacenza.

Nella nuova situazione, il Liceo si trovò da un lato a non essere più la sola scuola secondaria della provincia (è del 1860 la creazione dell’Istituto Tecnico, poi intitolato a Gian Domenico Romagnosi), dall’altro a collocarsi al vertice del sistema scolastico locale, per la chiusura delle facoltà universitarie in precedenza attive in città. Questo stato di cose si consolidò con la successiva riforma di Gentile, che ampliava lo spettro dei corsi liceali (nascevano anche a Piacenza lo scientifico e il “femminile”, poi Istituto Magistrale), stabilendo al centro di essi la cardinalità di quello classico; e non si sarebbe sostanzialmente modificato fino agli ultimi decenni del Novecento, allorché il “Gioia” iniziò a diversificare la sua proposta formativa mentre, per altro verso, la città tornava ad essere polo universitario via via più dinamico. In questo primo secolo della sua storia, entro un contesto socioculturale sostanzialmente stabile il Liceo si caratterizzò come: - uno dei centri di auto-organizzazione del ceto intellettuale locale, specie di spiriti risorgimentali e laici

(come attesta la storia della sua biblioteca, di rilevante interesse) e, correlativamente, di riproduzione di quel ceto stesso e dei suoi codici etico-culturali

- una delle sedi deputate alla formazione di un pubblico colto della letteratura, delle arti, delle scienze nel loro sviluppo così locale come nazionale

- luogo di formazione propedeutica all’esercizio delle professioni liberali (la giurisprudenza e la medicina tra tutte), a garantirne l’ereditarietà sociale per lo più, ma anche ad integrarvi prudentemente nuovi quadri, di diversa e più modesta estrazione.

Questo ruolo si è arricchito e modificato nel corso degli ultimi decenni. Nella radicale trasformazione della società italiana e, con ritmi più lenti, della comunità locale, il Liceo ha per un verso presidiato i valori della tradizione di contro all’accresciuta difficoltà di trasmetterli alle generazioni più giovani, e ha per altro verso cercato di interpretare la diversa domanda di formarsi e acculturarsi che da queste ultime emergeva. È del 1982 l’avvio di un fortunato corso linguistico, che inaugurava a Piacenza la stagione delle sperimentazioni e che non avrebbe solo modificato la composizione sociale dell’utenza, ma introdotto altresì stimoli culturali, capacità progettuali, prospettive didattiche e metodologiche assai innovative nel corpo docente. Ne sono manifestazione le successive modifiche al curricolo classico ordinamentale, con l’estensione a tutti i cinque anni degli insegnamenti di storia dell’arte e lingua straniera. L’espansione degli insegnamenti scientifici secondo quanto previsto dal Piano Nazionale Informatico, mentre corrispondeva ai solleciti di una rivoluzione tecnologica in atto, recuperava una vocazione secolare dell’Istituto, testimoniata dai prestigiosi gabinetti di scienze e di fisica ereditati dal Collegio San Pietro e rimasta attiva fino alla riforma Gentile, per essere poi rinverdita negli anni ’60 e ’70 dai Corsi Pilota di fisica e di biologia. La “mutazione antropologica” intervenuta nelle generazioni successive al ’68 avrebbe visto il “Gioia” farsi laboratorio di nuove esperienze volte al benessere e alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma nazionale di “Scuola orientata allo Studente”. La moltiplicazione dei contatti con le autorità scolastiche centrali ha portato infine, nel ‘97, all’inserimento del Liceo, con altri 21 del territorio nazionale, in quel “Progetto Autonomia” che più di ogni altro ne ha aggiornato i lineamenti: non solo per l’introduzione di un terzo corso liceale, quello scientifico, per il sensibile aumento delle iscrizioni e per il variare, tra gli studenti, di interessi culturali, stili cognitivi, modalità di aggregazione che ne sono conseguiti, ma soprattutto per la diversa fisionomia dei curricoli (tetto orario a 30/31 ore settimanali, insegnamenti in compresenza, nuove discipline quali Linguaggi non verbali e multimediali o Laboratorio di chimica e di fisica, “quota locale del curricolo” autonomamente definita dall’Istituto con l’inserimento nel triennio di insegnamenti opzionali) e per il capillare riassetto delle modalità organizzative e didattiche dell’intero servizio. Un’esperienza simile ha reso il Liceo interlocutore naturale dell’IRRE emiliano-romagnolo, così come dell’Università piacentina e degli Enti Locali, per tutte le esperienze “di frontiera” vissute dalla scuola o ad essa proposte. Oggi il territorio piacentino ha nel “Gioia” una delle presenze culturali più sensibili e dinamiche del suo panorama. In quella che resta una delle province più scolarizzate d’Italia, il ruolo del Liceo non è solo quello di disimpegnare un segmento per quanto ampio ed esigente della domanda di formazione, ma anche quello di trainare - per cooperazione e per concorrenza - l’intero sistema scolastico secondario verso obiettivi di qualità e di efficienza. Alle funzioni tradizionali di aggancio al passato e di riproduzione del presente si è aggiunta una più matura attenzione al futuro personale, professionale e sociale dei giovani in un contesto di estrema mobilità e incertezza. CONTESTO SOCIO-CULTURALE E CARATTERISTICHE DELL'UTENZA Il territorio di Piacenza è uno dei più importanti poli terziari e dei servizi a livello nazionale, mentre il settore manifatturiero presenta le sue eccellenze, in particolare, nella filiera agro-alimentare, nella meccanica avanzata (industria di precisione e meccatronica) e nell'industria dei materiali da costruzione. Il clima umido senza bruschi sbalzi di temperatura ed i grandi boschi solcati da torrenti formano da sempre l'ambiente ideale per l'allevamento, in particolare di suini. Fin dall'antichità, inoltre, il Piacentino è terra di vini: la Val Tidone, la Val Trebbia, la Val Nure e la Val d'Arda hanno tutte una spiccata vocazione per la coltivazione di vigneti. Un altro prodotto agricolo estremamente importante per l'economia piacentina è il pomodoro da industria. I risultati produttivi raggiunti sono di grande eccellenza, rendendo quella del pomodoro la più redditizia tra le grandi colture tradizionali del territorio. L'attività di trasformazione del pomodoro ha radici storiche molto forti nel territorio piacentino, ma attualmente solo pochi stabilimenti sono ubicati nella provincia, mentre circa metà del pomodoro piacentino viene lavorato

da imprese operanti nelle province limitrofe. Anche la filiera del latte costituisce un punto di forza dell'agricoltura locale, specie in pianura. Rimane poi significativa, pure in un contesto generale di abbandono, la presenza dell'attività di allevamento in montagna e nelle aree svantaggiate. Il latte piacentino trasformato dalle imprese locali è destinato principalmente alla produzione di Grana Padano di elevata qualità. Un altro settore significativo per l'economia provinciale è la robotica industriale, con la presenza di un importante polo di ricerca e costruzione. La specializzazione nella meccatronica è data dalla presenza di numerose aziende produttrici di macchine utensili, che presentano in genere una significativa struttura dimensionale e sono spesso leader di mercato (nello specifico settore in oggetto, le imprese piacentine rappresentano circa il 16% di tutte quelle attive in Italia). La posizione geografica di Piacenza ha, peraltro, accresciuto progressivamente la rilevanza di un settore strategico come quello logistico: oggi la città e il suo territorio svolgono, infatti, una funzione di cerniera tra il sistema metropolitano milanese e centro-padano e quello ad industrializzazione molecolare dell'Emilia. Il territorio piacentino vanta, in particolare, una diffusa cultura ed esperienza nel settore dei trasporti, con la presenza di numerose imprese specializzate nel trasporto terrestre, nella movimentazione merci e nel magazzinaggio. Questa vocazione territoriale ha indotto la Regione a localizzare a Piacenza l'Istituto sui Trasporti e la Logistica, punto di riferimento per la programmazione regionale in materia. Il tessuto produttivo locale gode della stretta collaborazione con le due Università che hanno deciso di insediarsi in città (Università Cattolica del Sacro Cuore e Politecnico di Milano), le quali sono impegnate in programmi e progetti finalizzati a consolidare l'ingente patrimonio tecnologico e produttivo disponibile in loco. Da tali sinergie ha avuto origine la specializzazione dell'economia locale in settori ad alto contenuto di conoscenza: oltre alla meccanica avanzata, si stanno notevolmente sviluppando la filiera delle energie rinnovabili ed il comparto dell'alta tecnologia informatica e telematica. Il settore dei servizi alle imprese è, infine, particolarmente diffuso sul territorio provinciale e registra significativi tassi di crescita: oltre agli sportelli bancari, sono presenti qualificate società di consulenza (anche in ambito tecnologico) in grado di assistere le imprese in tutte le fasi della loro attività.

DOMICILIO TOTALE

F M Tot

città Piacenza 32,46 18,66 51,12

provincia Piacenza 29,88 11,91 41,79

provincia Lodi 3,55 2,12 5,67

provincia Pavia 0,97 0,29 1,26

altre province 0,17 0,00 0,17

TOTALE 67,03 32,97 100,00

Il bacino di utenza è costituito al 51,12% dalla città di Piacenza e al 41,79% dai comuni della provincia, con prevalenza di quelli maggiormente vicini alla città. Una parte percentualmente ridotta (il 5,67%) ma numericamente consistente in termini assoluti (99 studenti), proviene dalla provincia di Lodi, da quei comuni che raggiungono con più facilità la città di Piacenza grazie al trasporto pubblico (Casalpusterlengo, Codogno, Guardamiglio) o che sono nell’immediato confine con Piacenza (San Rocco al Porto).

51,11641,786

5,667

1,259 ,172Piacenza

provinciaPiacenza

provinciaLodi

provinciaPavia

altre

Residuale (1,26% pari a 22 studenti) è la provenienza dalla provincia di Pavia grazie alla disponibilità del collegamento ferroviario con Piacenza. La provenienza dalla città è più alta nel liceo classico e, in misura più ridotta, nel liceo scientifico. Per quest’ultimo (diffuso anche in provincia) si accentua la provenienza dal lodigiano, il che testimonia un incremento di attrattività sul territorio. VALORI DI RIFERIMENTO E FINALITÀ EDUCATIVE Per un paradosso che sta scritto nell’etimo stesso della parola, la scuola è il tempo libero nella vita di un giovane, anzi nella vita di un essere umano. Paradosso solo apparente: è ben facile rendersi conto di come nell’età “scolare” si sia liberi da preoccupazioni materiali, la necessità di lavorare per mantenersi, ad esempio, e si sia liberi di dedicarsi alla costruzione di sé, di coltivarsi in ciò che è più congeniale, di dare forma al proprio progetto di esistenza. Quello che vale per ogni giovane studente, e per ogni persona che, a qualunque età, affranchi un po’ di tempo dalla tirannia del bisogno o del profitto per dedicarlo alla propria crescita spirituale, vale in modo eminente per un ragazzo o una ragazza di Liceo, che hanno scelto una prospettiva di scolarità lunga. Questa scelta, non finalizzata ad un rapido ingresso nel mondo del lavoro, consente un più libero esercizio della mente e del cuore, a contatto con quanto di meglio mente e cuore d’essere umano abbiano concepito dalle origini della nostra civiltà. Sopravvive davvero, in questo tipo di esperienza, qualcosa della classica scholé, la condizione di libertà dal lavoro che l’uomo antico - una ben ristretta scelta d’uomini, in verità - poteva investire nell’azione politica, nell’impresa atletica o militare, nello studio della natura, nella ricerca della bellezza: in tutto ciò che, in definitiva, avrebbe potuto sottrarlo per sempre al dominio della necessità, cioè alla morte, nel ricordo e nella devozione dei posteri. Certo quel mondo non è da rimpiangere, così come il nostro non è da celebrare acriticamente: in esso, del resto, i liceali di oggi non saranno propriamente delle comparse. Anche nel mondo del lavoro potranno avere maggiori strumenti di controllo sulle sue dinamiche, non ne saranno risucchiati o espulsi tanto facilmente, meglio sopravvivranno alle ricorrenti catastrofi tecnologiche, sapranno se necessario inventarselo o equilibrarlo con una ricca vita interiore. Saranno fecondamente “inattuali”, così come inattuale e feconda è la sfida che la “dimensione liceale” rappresenta nello scenario storico di oggi. Una simile sfida comporta per noi il riconoscimento e la difesa dei seguenti valori:

- la gratuità del sapere, in quanto non immediatamente finalizzato alla soddisfazione di un bisogno o al raggiungimento di un utile: donde la centralità dell’educazione alla bellezza, all’astrazione, alla complessità di tutto ciò che esiste, all’autonoma dignità della ricerca;

- la libertà dell’individuo, intesa come processo incessante di emancipazione dai condizionamenti materiali e spirituali, e come capacità della più ampia autodeterminazione;

- l’accettazione di sé, l’autostima, la cura di sé come di un bene primario, che merita di essere coltivato, migliorato, valorizzato;

- la coscienza morale come coraggio di concepire e abbracciare idee forti, cioè di uscire da sé e spendersi per qualcosa di utile al bene di tutti e alla comune libertà;

- l’unitarietà del sapere inteso come sistema di conoscenze e di strategie aperte ad una inesauribile attualizzazione;

- l’accettazione dell’altro nella sua diversità.

PROFILO FORMATIVO E RISULTATI ATTESI

PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE LICEALE

“I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilita e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”.

[art. 2 comma 2 del regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei…”] Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico:

- lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica - la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari - l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici

e di interpretazione di opere d’arte - l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche - la pratica dell’argomentazione e del confronto - la cura di una modalità espositiva scritta e orale corretta, pertinente, efficace e personale - l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DI TUTTI I PERCORSI LICEALI 1. Area metodologica

- aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita

- essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado di valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti

- saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline

2. Area logico-argomentativa

- saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui

- acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni

- essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione

3. Area linguistica e comunicativa

- padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia)

a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi

saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale

curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti - aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze

comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento

- saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche

- saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare

4. Area storico umanistica

- conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini

- conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri

- utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilita, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea.

- conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture

- essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione

- collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee

- saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive

- conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue

5. Area scientifica, matematica e tecnologica

- comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà

- possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate

- essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi

PROFILO IN USCITA DAL “GIOIA” Lo studente liceale del “Gioia” al termine della sua esperienza scolastica, dovrebbe dunque possedere:

1. buone capacità logiche, ovvero:

1.1. capacità di analisi per cui sia in grado - di cogliere e denominare gli elementi costitutivi di una realtà complessa

(un testo letterario, un articolo di fondo, un’opera pittorica, una struttura politica, un fenomeno naturale, un ambiente geofisico ….)

- individuare analogie e differenze in realtà esaminate con gli stessi parametri

1.2. capacità di astrazione e di sintesi per cui sappia - cogliere i concetti chiave di un testo di qualsiasi tipo - cogliere la struttura di una realtà (sociale, politica, scientifica, culturale, …)

e saperla rappresentare - ricostruire nelle linee essenziali un testo - individuare in situazioni e ambiti diversi elementi comuni - riconoscere in situazioni ed ambiti non esperiti nozioni e concetti appresi - trasferire da un ambito del sapere e della vita ad un altro concetti e modelli - definire realtà astratte

2. capacità critica per cui sia in grado di - riconoscere varie ottiche interpretative della realtà - esprimere un giudizio personale e motivato su ciò che conosce - armonizzare l’educazione razionale con la sfera degli affetti per esprimere in

modo più partecipato interessi, progetti, investimenti

3. capacità di comunicare per cui possa - intervenire in ogni situazione comunicativa in modo adeguato, cioè con

attenzione al destinatario e al contesto, con aderenza all’argomento, motivando le proprie opinioni

- decodificare i testi espressi nei linguaggi e negli ambiti del sapere a lui noti - usare in modo appropriato ed efficace i codici appresi (linguistici e non) - strutturare il discorso orale e scritto in modo chiaro, corretto e coerente,

rispettando l’argomento e usando un lessico specifico appropriato

4. capacità di storicizzare per cui sia in grado di - collocare personaggi, fatti e fenomeni culturali, sociali e politici nel tempo e nello

spazio - contestualizzare gli “eventi” e i “prodotti” culturali - individuare e descrivere genesi, dinamiche e sviluppi di un processo culturale - ricercare cause e conseguenze di fatti e fenomeni - confrontando realtà diverse, cogliere gli elementi di continuità e di novità - riconoscere nella cultura del presente i segni della cultura del passato - ipotizzare, motivandole culturalmente, le linee di tendenza della società attuale

5. metodo di lavoro, ovvero la capacità di fare ricerca individuale e/o con altri, quindi: - porsi problemi, individuare gli aspetti problematici di una realtà - raccogliere dati - formulare ipotesi motivate - leggere e selezionare i dati secondo criteri funzionali alla ricerca - giungere a tesi coerenti - rispettare le procedure tipiche di ogni fase di lavoro - utilizzare proficuamente il tempo e le risorse a disposizione

6. bagaglio culturale adeguato al proprio curriculum di studi - organico - fondato sullo statuto epistemologico delle discipline e aggiornato in ogni ambito

disciplinare - aperto a temi e problemi di attualità e a discipline non curricolari - improntato ad una dimensione europea

Lo studente liceale del “Gioia” inoltre dovrebbe essere diventato, al termine degli studi liceali, una persona

- responsabile e consapevole dei propri doveri

- precisa nell’adempimento dei propri compiti

- disponibile ad accettare correzioni e a mettersi in discussione ad affrontare nuove situazioni a confrontarsi a collaborare

- rispettosa degli altri e delle loro idee della diversità in ogni forma, situazione, accezione degli impegni e delle scadenze

- attenta e aperta alle esigenze degli altri ai fermenti di novità ai valori di ogni tempo e di ogni persona alla pluralità delle culture umane alla pacifica convivenza nella prospettiva del reciproco arricchimento e del

superamento di ogni ottica razzista

- autonoma, ovvero indipendente nel lavoro in grado di trovare soluzioni nelle situazioni problematiche culturali ed

esistenziali.

Gli alunni in uscita dal Liceo “Gioia” dovrebbero quindi aver acquisito la conoscenza di un patrimonio di civiltà e tradizione, sintesi di memoria storica e visione critica del presente. Questa dimensione formativa viene garantita dalle varie aree disciplinari, tutte con pari importanza e dignità, che offrono strumenti e conoscenze per la comprensione e l’interpretazione della realtà nei suoi aspetti molteplici, così da determinare la consapevolezza che una vera cultura non nasce solo dalla conoscenza delle auctoritates, ma anche da un approccio ad esse non dogmatico e critico.

ORIENTAMENTO STRATEGICO Il Liceo “M. Gioia” di Piacenza ritiene di dover dare adeguato rilievo, nella sua offerta formativa, ad alcune opzioni prioritarie di sviluppo, che corrispondono ad altrettante vocazioni costruite in anni recenti dalla Scuola.

1. DIMENSIONE INTERNAZIONALE: UN LICEO PER L'EUROPA Tradizionalmente perseguita con la valorizzazione delle lingue e culture straniere si realizza attraverso:

- conoscenza ravvicinata delle istituzioni e delle problematiche dell'Unione Europea - scambio e diretta collaborazione con scuole dei paesi europei - organizzazione dell'orario settimanale delle lezioni su cinque giorni secondo il

modello europeo (lunedì/venerdì) in tutte le classi

- specifici accordi con il Governo tedesco ed il Governo francese che portano al termine degli studi nell'indirizzo linguistico alla doppia valenza del titolo di studio (il titolo di studio italiano viene formalmente riconosciuto in Germania e Francia)

- grande potenziamento della lingua inglese come lingua veicolare, quindi non solo studiata, ma utilizzata in altre discipline

- certificazione internazionale della lingua inglese EDEXCEL IGCSE. In data 4 maggio 2012 il Liceo Gioia è diventato ufficialmente sede riconosciuta per esami internazionali Edexcel IGCSE, in qualità di International Academic Centre per il rilascio tale certificazione, riconosciuta in ambito universitario sia in Italia che all’estero: gli studenti, al termine di un percorso triennale di formazione linguistica, a richiesta, potranno sostenere gli esami per ottenere le certificazioni: IGCSE Biology, IGCSE Science Double Award (Physics and Chemistry), IGCSE History e IGCSE Geography

- certificazione internazionale della lingua francese come sede per l’esame DELF

(Diplome Elémentaire de Langue Française) di francese

- a partire dall’anno 2015 il Liceo Gioia è stato riconosciuto dall’ Instituto Cervantes di Milano come sede d’esame per la certificazione della lingua spagnola DELE (Diploma de Español como Lengua Extranjera), titolo ufficiale che accredita il livello di competenza e il dominio della lingua spagnola e viene conferito dal Ministero spagnolo di Educazione, Cultura e Sport. Si organizza la sessione d’esame del mese di maggio di ogni anno sia per gli allievi interni, che per quelli di altri istituti scolastici e per tutti i candidati esterni che desiderino acquisire la certificazione linguistica. L’esame accredita le competenze linguistiche per i seguenti livelli stabiliti dal Quadro Comune di Riferimento Europeo delle Lingue: A1, A2, B1, A2/B1 escolar (novità maggio 2015), B2, C1, C2. A partire da gennaio di ogni anno si organizzano corsi intensivi di preparazione ai vari livelli per un numero complessivo di 20 ore, tenuti sia da docenti di ruolo dell’Istituto accreditati come esaminatori DELE che da docenti esperti madrelingua.

- CLIL: sulla base della “Riforma Gelmini”, al triennio del Liceo Linguistico e al quinto anno del Liceo Classico e del liceo Scientifico una disciplina deve essere insegnata in lingua straniera secondo la metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning). Il Liceo “M. Gioia” adempie a tale obbligo legislativo articolando un'offerta formativa tesa al potenziamento delle competenze nelle quattro principali lingue europee: francese, inglese, spagnolo e tedesco.

2. SCUOLA IN DIGITALE - utilizzo della comunicazione informatica nei rapporti con le famiglie, che arricchisce

quella tradizionale (registro elettronico che consente un costante monitoraggio delle assenze, valutazioni e attività di classe)

- impiego di tecnologie informatiche avanzate nella didattica - studio e utilizzo dei linguaggi multimediali con produzione diretta da parte degli

studenti. Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) ha l’obiettivo di modificare gli ambienti di apprendimento per rendere l’offerta formativa di ogni istituto coerente con i cambiamenti della società della conoscenza e con le esigenze e gli stili cognitivi delle nuove generazioni. Il D.M. 851 del 27 ottobre 2015, in attuazione dell’art.1, comma 56 della legge n. 107/2015, ne ha previsto l’attuazione al fine di: - migliorare le competenze digitali degli studenti anche attraverso un uso consapevole delle stesse - implementare le dotazioni tecnologiche della scuola al fine di migliorare gli strumenti didattici e

laboratoriali ivi presenti - favorire la formazione dei docenti sull’uso delle nuove tecnologie ai fini dell’innovazione didattica - individuare un animatore digitale - partecipare a bandi nazionali ed europei per finanziare le suddette iniziative. Il progetto tende a favorire il processo di digitalizzazione della didattica e prevede l’introduzione della figura dell’Animatore Digitale. L’espletamento di tale funzione consisterà nelle seguenti mansioni: - stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l'organizzazione di

laboratori formativi, favorendo l'animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative

- favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell'organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui tempi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e agli altri attori del territorio

- individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all'interno degli ambienti della scuola: uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata pratica di una metodologia comune informazioni su innovazioni esistenti in altre scuole laboratorio di coding per tutti gli studenti.

La pianificazione attuativa di tale premessa è il PIANO PNSD-intervento triennale (cfr ALLEGATO in appendice finale), che costituisce parte integrante del presente PTOF.

Per la sperimentazione metodologico-didattica fondata sulla centralità della tecnologia digitale, cfr III E2: E-SCHOOL - SIAMO PRONTI PER IL FUTURO

3. CENTRALITÀ DELLO STUDENTE - attenzione allo studente come persona con l’attivazione di servizi

specificamente dedicati - Centro Ascolto e Educazione alla Salute - attività di supporto allo studio (tutoring disciplinare, progetto Snoopy, attività

di recupero) - attività di approfondimento (Settimana della Flessibilità, Assemblee e

Miniassemblee di istituto, attività aggiuntiva pomeridiana) - possibilità per il singolo studente di arricchimento del proprio percorso

scolastico (attività integrative a scelta) - riconoscimento valorizzazione delle esperienze formative extrascolastiche

individuali, anche grazie alle convenzioni sottoscritte con Conservatorio Musicale, CONI e SVEP

4. ORIENTAMENTO POST-LICEALE

- informazione specifica riservata alle classi quinte e contatti diretti con Università italiane e straniere

- organizzazione di stage lavorativi nel quarto anno (cfr alternanza scuola-lavoro)

- convenzioni con Enti pubblici e privati per attività di lavoro durante il periodo estivo

- corsi preparatori ai test di ingresso ai corsi universitari a numero programmato

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: (cfr. progettazione d’ambito) La legge 13 luglio 2015, n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, ha inserito organicamente questa strategia didattica nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzione. La legge n. 107/2015 stabilisce un monte ore obbligatorio per attivare le esperienze di alternanza che coinvolgeranno, a partire dalle classi terze, tutti gli studenti del secondo ciclo di istruzione per almeno 200 ore nei licei, da inserire nel Piano triennale dell’offerta formativa. Sulla base del progetto, messo a punto dalla scuola in collaborazione con i soggetti ospitanti, l’inserimento degli studenti nei contesti operativi può essere organizzato, tutto o in parte, nell’ambito dell’orario annuale dei piani di studio oppure nei periodi di sospensione delle attività didattiche come sviluppo di attività finalizzate al raggiungimento degli obiettivi formativi previsti nel progetto educativo personalizzato. Il periodo in contesti lavorativi nella struttura prescelta è preceduto da un periodo di preparazione in aula, con la partecipazione di esperti esterni e successivamente accompagnato da momenti di raccordo in aula tra i percorsi disciplinari e l’attività formativa esterna; si conclude con la valutazione congiunta dell’attività svolta dallo studente da parte del tutor interno e dal tutor esterno. La certificazione delle competenze sviluppate attraverso la metodologia dell’alternanza può essere acquisita negli scrutini intermedi e finali degli anni scolastici compresi nel secondo biennio e nell’ultimo anno del corso di studi. Sulla base della suddetta certificazione, il Consiglio di classe procede:

a. alla valutazione degli esiti delle attività di alternanza e della loro ricaduta sugli apprendimenti disciplinari e sul voto di condotta; le proposte di voto dei docenti del Consiglio di classe tengono esplicitamente conto dei suddetti esiti;

b. all’attribuzione dei crediti ai sensi del D.M. 20 novembre 2000, n. 429, in coerenza con i risultati di apprendimento in termini di competenze acquisite coerenti con l’indirizzo di studi frequentato.

A conclusione del percorso triennale di alternanza, l’istituzione scolastica attesta le competenze acquisite dallo studente, all’interno del certificato rilasciato ai sensi dell’articolo 11 del D.P.R. 89 del 2010 per i licei.

II.

INDIRIZZI DI STUDIO

e

QUADRI ORARIO

INDIRIZZO CLASSICO

«Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l’acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni fra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze a ciò necessarie»

[Art. 5 comma 1, D.I. n. 211 del 7/10/2010]

Discipline I II III IV V Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura latina 5 5 4 4 4 Lingua e cultura greca 4 4 3 3 3 Lingua e cultura inglese 3 3 3 3 3 Storia - - 3 3 3 Storia e Geografia 3 3 - - - Filosofia - - 3 3 3 Matematica 3 3 2 2 2 Fisica - - 2 2 2 Scienze naturali - 2 2 2 2 Storia dell’arte 2 - 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione 1 1 1 1 1 Totale ore 27 27 31 31 31

CLASSICO BASE E NEW MEDIA In questo corso di studi l’area artistico-espressiva viene potenziata con l’introduzione della disciplina Storia dell’arte nel primo anno, non prevista nei quadri orari della Riforma Gelmini. Inoltre il curricolo è arricchito da approfondimenti nelle discipline letterarie ed antichistiche supportati da laboratori finalizzati all'acquisizione di competenze in ambito tecnologico ed informatico. Il nuovo Liceo Classico NEW MEDIA propone i suoi contenuti sempre attuali e altamente formativi, riflettendo nel contempo sulla loro trasmissione nell’epoca delle nuove tecnologie. Gli studenti sono nativi digitali e hanno una familiarità istintiva con la comunicazione che avviene attraverso nuovi canali: nel New Media sviluppano consapevolezza di questi mezzi e li applicano su vasta scala alle discipline che da sempre identificano il Liceo classico, fino alla possibilità di accedere alle certificazioni riconosciute anche dal mondo del lavoro: ECDL, Latino, IELTS. Gli insegnanti curricolari si avvalgono di esperti esterni per una quota oraria significativa di almeno 25 ore annue.

CLASSICO con CERTIFICAZIONE IGCSE EDEXCEL Alle discipline curricolari si aggiungono 2 ore settimanali di Storia/Geografia in inglese, insegnamento impartito su 4 anni (240 ore) da docenti madrelingua in preparazione alla certificazione History Edexcel e/o Geography Edexcel di 4° anno. L’orario scolastico è di 29 ore settimanali al biennio, 32 al terzo e quarto anno (1 ora di compresenza Storia/Storia in inglese), 31 al quinto anno.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEL LICEO CLASSICO Gli studenti del liceo classico, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni (vedere Sezione 1 - Risultati di apprendimento di tutti i percorsi liceali), dovranno:

- aver raggiunto una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei suoi diversi aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico, istituzionale, filosofico, scientifico), anche attraverso lo studio diretto di opere, documenti ed autori significativi, ed essere in grado di riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione critica del presente

- avere acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei testi greci e latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche (morfosintattiche, lessicali, semantiche) e degli strumenti necessari alla loro analisi stilistica e retorica, anche al fine di raggiungere una più piena padronanza della lingua italiana in relazione al suo sviluppo storico

- aver maturato, tanto nella pratica della traduzione quanto nello studio della filosofia e delle discipline scientifiche, una buona capacita di argomentare, di interpretare testi complessi e di risolvere diverse tipologie di problemi anche distanti dalle discipline specificamente studiate

- saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e saper collocare il pensiero scientifico anche all’interno di una dimensione umanistica.

SCIENTIFICO BASE In questo corso di studi l’area scientifica viene potenziata con il ricorso ad una metodologia sperimentale e l’introduzione della disciplina Laboratorio di chimica nel biennio non prevista nei quadri orari della Riforma Gelmini, e l'aggiunta di 1 ora di Scienze naturali al quarto anno e 1 ora di Fisica al quinto anno.

SCIENTIFICO con CERTIFICAZIONE IGCSE EDEXCEL Alle discipline curricolari si aggiungono 2 ore settimanali di Scienze in inglese, insegnamento impartito su 4 anni (240 ore) da docenti madrelingua in preparazione alla certificazione Science Double Award (Biology & Physics/Chemistry) Edexcel di 4° anno. L’orario scolastico è di 29 ore settimanali al biennio, 32 al terzo e quarto anno, 30 ore al quinto anno.

SCIENTIFICO E-SCHOOL In questo corso di studi viene seguita la metodologia didattica Flipped-Classroom e le attività didattiche sono interamente digitali. Tutti gli studenti devono essere dotati dello stesso device digitale su cui sono caricati tutti i testi scolastici in formato digitale. Per ulteriori spiegazioni vedere il paragrafo E-SCHOOL - SIAMO PRONTI PER IL FUTURO? in III E2

INDIRIZZO SCIENTIFICO

«Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale»

[Art. 5 comma 1, D.I. n. 211 del 7/10/2010]

Discipline I II III IV V Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura latina 3 3 3 2 2 Lingua e cultura inglese 3 3 3 3 3 Storia e Geografia 3 3 - - - Storia - - 2 2 2 Filosofia - - 3 3 3 Matematica 5 5 4 4 4 Fisica – 2 3 3 4 Laboratorio di fisica 2 - - - - Scienze naturali 2 2 3 4 3 Laboratorio di chimica - 2 - - - Disegno e storia dell’arte 2 – 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione 1 1 1 1 1 Totale ore 27 27 30 30 30

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEL LICEO SCIENTIFICO Gli studenti del liceo scientifico, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni (vedere Sezione 1 - Risultati di apprendimento di tutti i percorsi liceali), dovranno:

- aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico

- saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica - comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della

matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale, e usarle in particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura

- saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi

- aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, biotecnologia) e, anche attraverso l’uso sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali

- essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti

- saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.

(a) comprese 33 ore annuali di conversazione con il docente di madrelingua LINGUISTICO

Nelle sezioni del Linguistico il Liceo “M. Gioia” introduce l’insegnamento di Diritto comunitario per avvicinare gli studenti alla conoscenza della legislazione e delle istituzioni europee.

LINGUISTICO con CERTIFICAZIONE IGCSE EDEXCEL

Alle discipline curricolari si aggiungono 2 ore settimanali di Storia/Geografia in inglese, insegnamento impartito su 4 anni (240 ore) da docenti madrelingua in preparazione alla certificazione History Edexcel e/o Geography Edexcel di 4° anno. L’orario scolastico è di 29 ore settimanali al biennio, 32 al terzo e quarto anno, 30 ore al quinto anno.

LINGUISTICO con POTENZIAMENTO DELLA LINGUA SPAGNOLA

Sul modello delle sezioni del Linguistico Internazionale l’insegnamento dello spagnolo si sviluppa in 7 ore settimanali per l’intero corso di studi così strutturate: 7 ore di lingua al primo anno, 5 ore di lingua e 2 due geografia in spagnolo al secondo, 4 ore di lingua e 3 di storia in spagnolo nel triennio. L’insegnamento di storia e geografia è impartito da docenti madrelingua. L’orario scolastico è di 30 ore settimanali al biennio, 32 al triennio.

INDIRIZZO LINGUISTICO DI BASE

«Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano e per comprendere criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse»

[Art. 5 comma 1, D.I. n. 211 del 7/10/2010]

Discipline I II III IV V Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua latina 3 3 - - - Lingua e cultura straniera 1 (a) 4 4 3 3 3 Lingua e cultura straniera 2 (a) 3 3 4 4 4 Lingua e cultura straniera 3 (a) - 2 4 4 4 Storia - - 2 2 2 Storia e Geografia 3 3 - - - Filosofia - - 2 2 2 Diritto comunitario 2 - - - - Matematica 3 3 2 2 2 Fisica - - 2 2 2 Scienze naturali 2 2 2 2 2 Storia dell’arte - - 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione 1 1 1 1 1 Totale ore 27 27 30 30 30

LINGUE STUDIATE La sequenza delle lingue studiate nelle classi del corso linguistico è:

Sezioni Lingua straniera 1 Lingua straniera 2 Lingua straniera 3

C Inglese Francese Spagnolo D-G-E (*) Inglese Tedesco Spagnolo

F (**) Inglese Spagnolo Francese

(*) sezione con potenziamento della lingua inglese

(**) sezione con potenziamento della lingua spagnola RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEL LICEO LINGUISTICO Gli studenti del liceo linguistico, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni (vedere Sezione 1 - Risultati di apprendimento di tutti i percorsi liceali), dovranno:

- avere acquisito in due lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento

- avere acquisito in una terza lingua moderna strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento

- saper comunicare in tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali utilizzando diverse forme testuali

- riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate ed essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro

- essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari - conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua,

attraverso lo studio e l’analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali, cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni

- sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di scambio.

INDIRIZZO LINGUISTICO SEZIONE AD OPZIONE INTERNAZIONALE FRANCESE

Discipline I II III* IV* V+ Italiano 4 4 4 4 4 Latino 4 4 2 2 - Francese (a) 5 5 4 4 4 Inglese (a) 4 4 4 4 4 Tedesco (a) - - 4 3 4 Storia in francese 3 3 2 2 3 Diritto / Geografia 2 2 - - - Filosofia - - 3 3 3 Linguaggi: cinema e arte 2 2 - - - Storia dell’arte - - 2 2 2 Matematica 3 3 2 3 3 Fisica - - 2 - - Scienze 2 2 - 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione 1 1 1 1 1 Potenziamento lingue tedesco/francese - - 2 2 2 Totale 32 32 32 32 32

* nel triennio vengono realizzate compresenze di Italiano/filosofia e di arte/inglese per un’ora settimanale LINGUISTICO INTERNAZIONALE con LINGUA VEICOLARE FRANCESE Tre ore settimanali di Storia nel biennio e due ore nel triennio sono insegnate in lingua francese. Nel biennio, l’insegnamento di Diritto è utilizzato per lo svolgimento dello studio di “Educazione alla cittadinanza Europea” per approfondire la conoscenza della legislazione e delle istituzioni europee. L'esame di Stato comprende una quarta prova scritta di Lingua e Letteratura Francese e di Storia in francese, nonché di un colloquio orale di Lingua e letteratura francese. Al termine del corso, oltre al diploma italiano, gli studenti conseguono il titolo di studio francese (Esabac). Il livello linguistico raggiunto è il livello B2/C1 del quadro di riferimento europeo.

INDIRIZZO LINGUISTICO SEZIONE AD OPZIONE INTERNAZIONALE TEDESCO

Discipline I II III* IV* V* Italiano 4 4 4 4 4 Latino 4 4 2 2 - Tedesco (a) 5 5 4 4 4 Inglese (a) 4 4 4 4 4 Francese (a) - - 4 3 4 Storia 3 3 2 2 3 Diritto / Geografia 2 2 - - - Filosofia - - 3 3 3 Linguaggi: cinema e arte 2 2 - - - Storia dell’arte - - 2 2 2 Matematica 3 3 2 3 3 Fisica - - 2 - - Scienze 2 2 - 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione 1 1 1 1 1 Potenziamento lingue tedesco/francese - - 2 2 2 Totale 32 32 32 32 32

* nel triennio vengono realizzate compresenze di Italiano/filosofia e di arte/inglese per un’ora settimanale LINGUISTICO INTERNAZIONALE con LINGUA VEICOLARE TEDESCA Tre ore settimanali di Storia nel biennio e due ore nel triennio e un’ora di Geografia nel biennio sono insegnate in lingua tedesca. Nel biennio, l’insegnamento di Diritto è utilizzato per lo svolgimento dello studio di “Educazione alla cittadinanza Europea” per approfondire la conoscenza della legislazione e delle istituzioni europee. L'esame di Stato comprende una quarta prova scritta di Storia e Letteratura in tedesco, nonché di un colloquio orale di Storia e di Lingua e letteratura tedesca. Al termine del corso, oltre al diploma italiano, gli studenti conseguono la certificazione che permette l’accesso diretto alle università tedesche senza dover sostenere esami di lingua. Il livello linguistico raggiunto è il livello B2/C1 del quadro di riferimento europeo.

III.

MACROAREE DI PROGETTO

A. INCLUSIONE e RECUPERO

B. DIFFERENZIAZIONE e AMPLIAMENTO

C. “AMBIENTE” DI APPRENDIMENTO

D. ORIENTAMENTO e ALTERNANZA

SCUOLA-LAVORO

E. MEDIAZIONE DIDATTICA e VERIFICA-VALUTAZIONE

F. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

G. VALUTAZIONE DI SISTEMA

A. INCLUSIONE e RECUPERO

A1. Disabilità A2. DSA, svantaggio psicosanitario, BES A3. Stranieri A4. Pari opportunità e prevenzione violenza di genere A5. Benessere: accoglienza prime, educazione alla salute, sport, alimentazione A6. CentroAscolto A7. Recupero A8. Recupero in peer-education: Snoopy

A1. DISABILITÀ

Interventi a favore degli studenti con disabilità certificata Il Liceo predispone il Piano Educativo Individualizzato (PEI) che descrive il progetto per il singolo studente, elaborato con il contributo di tutti i docenti e gli operatori coinvolti (docenti curricolari, docenti specializzati, assistenti educatori, facilitatori della comunicazione, operatori dei servizi e del territorio), attraverso l’osservazione pedagogica e la documentazione raccolta sullo studente e sul contesto scolastico e territoriale. Viene redatto nei primi mesi di ogni anno scolastico a cura del docente referente e diventa il documento base negli incontri di verifica e ri-progettazione tra gli operatori della scuola, la famiglia ed i servizi sanitari e/o sociali. Il PEI è anche un patto tra la scuola, la famiglia e lo studente stesso, perché in esso si evidenziano gli obiettivi, i risultati attesi e la valutazione. La famiglia, attraverso il PEI, è a conoscenza di ciò che si fa a scuola e collabora per la parte che le compete. I docenti, sottoscrivendolo, si impegnano, ciascuno per la propria parte, a realizzare il percorso previsto per lo studente. La valutazione intermedia e finale dello studente deve essere congruente con quanto definito nel PEI: - in caso di percorso semplificato, in una o più discipline per il raggiungimento degli obiettivi minimi

previsti, la valutazione fa riferimento al percorso della classe (sono previste le stesse prove degli altri studenti oppure sono consentite prove equipollenti con eventuali tempi più lunghi nello svolgimento e il superamento delle prove dell'Esame di Stato consente il rilascio del diploma)

- in caso di percorso differenziato, nell’apprendimento di una o più discipline, verrà espresso un giudizio di valutazione che tenga conto delle conoscenze di partenza e del percorso effettivamente svolto; di ciò va fatta menzione esplicita sul relativo certificato di competenze che viene rilasciato al posto del diploma (“votazione riferita al PEI e non ai programmi ministeriali ex art. 13 O.M. 80/1995”).

A2. DSA, svantaggio PSICOSANITARIO, BES (per maggiori informazioni vedere il Piano di Inclusività reperibile sul sito web) Interventi a favore degli studenti con DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA)

Con il termine Disturbo Specifico dell’Apprendimento si intende un disturbo che investe le funzioni relative ai processi di apprendimento delle abilità strumentali di base di lettura, scrittura e calcolo. Tali disturbi interessano uno specifico dominio di abilità, ma all’interno di un funzionamento intellettivo nella norma. Appartengono ai DSA, la dislessia (disturbo specifico della lettura), la disgrafia (disturbo specifico della scrittura negli aspetti prassici), la disortografia (disturbo specifico della scrittura intesa nelle sue

componenti fonologiche, metafonologiche e ortografiche), la discalculia (disturbo specifico delle abilità aritmetiche). Per gli studenti con DSA è elaborato un Piano Didattico Personalizzato (PDP) concordato fra docenti, famiglia ed eventuali altri operatori, che preveda misure dispensative e/o strumenti compensativi adottati, anche in via temporanea. In sede d’esame finale nel secondo ciclo d’istruzione, le prove non possono essere differenziate. Ciò significa che lo studente dovrà in ogni caso sostenere tutte le prove scritte, ma potrà avvalersi delle misure dispensative e degli strumenti compensativi utilizzati in corso d’anno, mantenendo le modalità di lavoro definite nel PDP. Interventi a favore degli studenti in situazioni di SVANTAGGIO PSICOLOGICO-SANITARIO Le situazioni di svantaggio psicologico e/o sanitario (ad esempio anoressia, trattamenti oncologici, attacchi di panico, epilessia, ecc.), anche temporanee, possono compromettere in modo significativo la frequenza ed il positivo svolgimento del percorso scolastico e formativo. L’assunzione del parere di uno specialista in psicologia o in neuropsichiatria, non necessariamente dell’ASL, ma ove presente, dello psicologo scolastico, favorisce una comprensione più approfondita e completa della situazione personale e socio/ambientale dello studente. Nei casi previsti dalla normativa vengono predisposti specifici progetti di istruzione ospedaliera e/o di istruzione domiciliare post-ricovero. Anche per gli studenti con situazioni di svantaggio è elaborato un Piano Didattico Personalizzato (PDP) concordato fra docenti, famiglia ed eventuali altri operatori. In sede di esame finale, per gli studenti in situazione di svantaggio, non sono previste modalità differenziate di verifica e tuttavia i criteri di valutazione dovranno tener conto della situazione dello studente e del progetto personalizzato (PDP) portato avanti in corso d’anno. Interventi a favore di studenti con BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) Il concetto di BES si fonda su una visione globale della persona che fa riferimento al modello della classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute (International Classification of Functioning, disability and health - ICF) come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002). Il Liceo “M. Gioia” è una scuola inclusiva che si impegna a fornire ausili ed interventi specifici agli studenti in qualunque modo svantaggiati, nell’intento di favorire la loro integrazione scolastica attraverso la valorizzazione delle differenze. A3. STRANIERI Anche le situazioni di svantaggio linguistico-culturale degli studenti stranieri neo-arrivati in Italia, possono compromettere in modo significativo la frequenza ed il positivo svolgimento del percorso scolastico e formativo. A tal fine (limitatamente al primo anno di arrivo in Italia) il Liceo “M. Gioia” individua un docente referente con il compito di curare:

- accoglienza e assistenza alle famiglie degli studenti stranieri neoarrivati - stesura del PDP (Piano Didattico Personalizzato) concordato fra docenti, famiglia ed eventuali

altri operatori - relazioni e coordinamento del Consiglio di classe con la famiglia per quanto riguarda la

comunicazione del PDP, dei risultati e della valutazione, promuovendo coinvolgimento e collaborazione

- attivazione di interventi individuali di alfabetizzazione della lingua italiana in orario curricolare

- sostegno allo studio con docenti o studenti tutor. La progettazione personalizzata (PDP) può presentare anche caratteristiche di differenziazione

consistente dal percorso regolare, sia nei contenuti disciplinari, sia per quanto riguarda la tipologia. La valutazione delle prove dovrà tenere conto della situazione particolare dello studente.

A4. PARI OPPORTUNITÀ E PREVENZIONE VIOLENZA DI GENERE Il MIUR ha firmato il 4 aprile 2014 un Protocollo d’intesa con il Soroptimist International, Associazione che promuove l’avanzamento della condizione femminile per prevenire e contrastare violenza e discriminazione e per sostenere le pari opportunità. Il protocollo ha l’obiettivo di sostenere, anche mediante percorsi formativi in ambito scolastico, la cultura del rispetto, dei diritti e delle pari opportunità nonché di prevenire e contrastare ogni tipo di violenza e discriminazione anche con il coinvolgimento delle Forze di Polizia, delle Associazioni e del Volontariato sociale. Si ipotizza di affrontare questi argomenti nel corso di assemblee, incontri, attività di formazione/ricerca rivolte a docenti/studenti. Le iniziative di studio, di riflessione e di formazione si collocano nel quadro più generale dell’educazione alla cittadinanza, alla legalità, alla convivenza civile, al fine di favorire nelle studentesse e negli studenti la costruzione dell’identità personale e la consapevolezza di essere titolari di diritti e doveri. A5. BENESSERE: ACCOGLIENZA PRIME, EDUCAZIONE ALLA SALUTE, SPORT,

ALIMENTAZIONE ACCOGLIENZA PRIME Star bene nella nuova scuola significa anche essere accolti: nel primo mese di scuola sono attivate una serie di attività socializzanti rivolte ai nuovi studenti, anche con il diretto coinvolgimento di studenti-tutor del triennio. Tra di esse: festa dell’Accoglienza, attività di orienteering al Parco della Galleana. EDUCAZIONE ALLA SALUTE Iniziativa di INFORMAZIONE E PREVENZIONE rivolte a tutte le classi ma in particolare alle classi terze, per le quali sono organizzate due specifiche “giornate della salute” Tale fascia di età è stata individuata per approfondimenti strutturati con l’ausilio di esperti ASL, associazioni del settore, peer educator. Il coinvolgimento degli studenti è previsto nella progettazione, nell'attuazione e verifica delle giornate della salute: le tematiche specifiche, quali dipendenze, pronto soccorso, stili di vita, ecc., sono condivise dal referente con gli studenti rappresentanti delle classi terze SPORT Il Liceo “M. Gioia” favorisce l’incontro con il valore educativo dello sport. I contenuti sportivi sono affrontati sia in palestra che al campo e diversificati in base alle classi e alle caratteristiche degli alunni. Inoltre, le proposte sportive del nostro Liceo sono ampliate da:

- specifica convenzione Sportiva da noi ideata stipulata con il CONI di Piacenza (consultabile sul sito web del Liceo)

- CENTRO SPORTIVO STUDENTESCO (cfr B9) - partecipazione alle competizioni studentesche in ambito provinciale e regionale (dove il

Gioia si è sempre distinto, ottenendo ogni anno diverse medaglie) - soggiorni e gare di istituto in montagna finalizzati alla pratica degli sport invernali - progetto sub con attività pomeridiana in piscina e conseguenti escursioni nel mare di Corsica

e Mar Rosso - calcetto, per le quinte, con i pazienti del Dipartimento Salute Mentale AUSL

- collaborazioni con le società sportive (ad es. Piacenza Rugby e Piacenza Calcio) per particolari progetti sportivi curricolari, tra cui di avviamento al rugby e alle arti marziali (Aikido, Ju-Jitsu)

- collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) finalizzata all’inserimento di alunni diversamente abili.

- attività sportiva durante le giornate di flessibilità: pallavolo, pallacanestro, tennis, ciclismo, espressività corporea, arrampicata, immersione…

- EDUCAZIONE STRADALE per alcune classi quarte ALIMENTAZIONE Il Liceo è nel circuito regionale “Scuole che promuovono la salute” e attua forme di collaborazione con enti esterni presenti sul territorio, non solo ASL ma anche il mondo del volontariato “medico”. Completano le valenze educative e salutiste delle lezioni di Scienze Motorie alcune proposte finalizzate al miglioramento dello stile di vita:

- iniziative di alimentazione sana - pratica di attività in ambiente naturale.

A6. CENTROASCOLTO Il Centro Ascolto è un servizio di "ascolto individuale" per problemi/bisogni degli studenti che si propone di

- stimolare la riflessione personale - favorire il riconoscimento dei problemi e la loro autonoma soluzione - agevolare la comunicazione (con i docenti, con il Consiglio di classe, con la famiglia) - indirizzare, se necessario, ai servizi per gli adolescenti già esistenti a scuola e/o sul territorio - offrire un periodo di affiancamento finalizzato al recupero del disagio scolastico quale

sostegno al successo formativo. Lo scopo degli incontri, individuali previo appuntamento, è quello di dare spazio e voce agli studenti per prevenire il disagio giovanile. Il Centro Ascolto, si avvale della consulenza di un esperto esterno e di insegnanti tutor. Questi accolgono lo studente in rapporto uno a uno, creando l’ambiente relazionale più adeguato per favorirne, nella riservatezza, l’apertura al dialogo. In tal modo svolgono un compito di orientamento didattico e promozione dello “star bene” degli allievi e collaborano con i docenti del consiglio di classe per favorire un clima di serena operosità. Gli studenti possono accedere al Centro Ascolto:

- contattando il docente referente - contattando un altro docente del Centro Ascolto - rivolgendosi al docente coordinatore o a un altro docente del consiglio di classe - scrivendo una mail a [email protected].

Per i genitori occorre la prenotazione telefonica attraverso la segreteria. In collegamento con il Centro Ascolto operano gli esperti dello SPORTELLO DISTURBI ALIMENTARI

A7. RECUPERO La normativa che riguarda i “debiti formativi” (termine che indica le insufficienze registrate nelle singole materie sia in sede di scrutinio intermedio, sia in sede di scrutinio finale) disciplina l’organizzazione degli interventi didattico-educativi di sostegno e di recupero durante il corso dell’anno e al termine dello scrutinio finale. Le principali modalità di recupero proposte dalla scuola sono le seguenti:

- attività di sostegno o recupero in orario curricolare (recupero “in itinere”), con la classe intera o articolata in gruppi, finalizzate al consolidamento dei pre-requisiti richiesti, alla migliore acquisizione di conoscenze e competenze ed all'acquisizione di un metodo di studio più adeguato

- lavoro individualizzato attraverso l'assegnazione di esercizi supplementari mirati al rafforzamento di conoscenze e competenze specifiche

- servizi di tutoring con personale adulto nel biennio e/o con altri studenti (tutoring fra pari “progetto Snoopy”)

- giornate della flessibilità: per un breve e determinato periodo, (di norma una settimana nel mese di febbraio), viene interrotta la normale programmazione nelle classi per effettuare attività di ripasso, di recupero, di riepilogo o di esercizio (per gli altri studenti sono organizzate attività di approfondimento, anche al di fuori della scuola)

- corsi di recupero: attività extracurricolare di recupero per gruppi di studenti su obiettivi raggiungibili nell'arco del tempo prescelto, sia disciplinari che relativi al metodo di studio, dopo gli scrutini intermedi e finali per gli alunni che presentano insufficienze in una o più materie.

Vengono effettuate prove di verifica della persistenza delle lacune individuate in occasione dello scrutinio intermedio, dopo l’effettuazione delle attività di recupero. Del superamento o della persistenza di tali lacune sarà data comunicazione alle famiglie. A8. RECUPERO IN PEER-EDUCATION: SNOOPY Nell’ambito del Centro Ascolto è allestito SNOOPY, un progetto di educazione tra pari (peer education) attivo dal 2009, in cui studenti del 3°, 4° e 5° anno affiancano in un’azione di tutoraggio individuale studenti del biennio in difficoltà. Obiettivi di questo progetto sono:

- favorire il benessere degli studenti - promuovere il successo scolastico - diffondere forme di partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola - consolidare il senso di appartenenza alla comunità scolastica - agevolare il recupero o l’inserimento di allievi a rischio di insuccesso o emarginazione.

Gli studenti in difficoltà sono affidati dalla responsabile del Centro Ascolto a tutor appartenenti allo stesso indirizzo o, quando è possibile, alla stessa sezione. In tal modo i tutor possono spendere non solo le loro competenze disciplinari, ma anche la propria esperienza personale. I tutor collaborano con i docenti della classe e in particolare con quelli della disciplina oggetto del recupero, che forniscono consigli e assistenza. Il rapporto uno a uno determina la creazione di relazioni empatiche fortemente motivanti per entrambi i soggetti e la personalizzazione dell’intervento.

B. DIFFERENZIAZIONE e AMPLIAMENTO B1. Flessibilità didattica B2. Opzionalità e convenzioni

B3. Eccellenze B4. Certificazioni Lingue europee e Informatica B5. Turismo scolastico: viaggi, stages linguistici, scambi B6. Mobilità studentesca all'estero B7. Cittadinanza attiva B8. Volontariato: emergenza e ambiti SVEP B9. Centro Sportivo Scolastico B10. Attività facoltative pomeridiane

B1. FLESSIBILITÀ didattica di Istituto: sospensione delle lezioni – in febbraio - per attività di recupero/approfondimento: cfr progettazione d’ambito B2. OPZIONALITÀ e CONVENZIONI Il Liceo ha stipulato convenzioni che hanno ricadute anche sulla valutazione mediante riconoscimento di crediti, con il Conservatorio di Musica "G. Nicolini" di Piacenza per gli studenti del liceo che seguono i suoi corsi, con il CONI provinciale per gli studenti che svolgono attività agonistica a livello nazionale (cfr A5), con lo SVEP per gli studenti che svolgono attività di volontariato (cfr B8). Una importante convenzione è stata stipulata con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Piacenza per il riconoscimento e l'utilizzo della biblioteca scolastica "M.G. Cherchi" quale biblioteca comunale aperta a tutta la cittadinanza. Convenzioni sono state stipulate con:

- Banca di Piacenza per poter accedere ad un prestito a tasso zero per sostenere spese inerenti l'attività scolastica

- Teatro "Gioco-Vita" di Piacenza per lo sviluppo di progetti di attività teatrale - Associazione "Phlox" per attività pomeridiane in favore di studenti DSA (anche di altri istituti

scolastici) - Associazione "Esagramma" di Milano per la formazione di docenti nell'ambito di un progetto

di musicoterapia per ragazzi diversamente abili (anche di altri istituti scolastici). Importante la collaborazione pluriannuale con l'Archivio di Stato, con l’ISREC e con l’Ass. Amici del Gioia per progettazione e realizzazione di progetti di ricerca e di studio.

B3. ECCELLENZE

- Forum filosofia - Olimpiadi di Filosofia - Olimpiadi Matematica - Olimpiadi Fisica - Giochi Chimica - Olimpiadi Italiano - Olimpiadi Lingue Classiche - Certamina letterari - Borse di studio (vedere sito web per bandi)

B4. CERTIFICAZIONI LINGUE EUROPEE

- certificazione internazionale della lingua inglese EDEXCEL IGCSE. In data 4 maggio 2012 il Liceo Gioia è diventato ufficialmente sede riconosciuta per esami internazionali Edexcel IGCSE, in qualità di International Academic Centre per il rilascio tale certificazione, riconosciuta in ambito universitario sia in Italia che all’estero: gli studenti, al termine di un percorso triennale di formazione linguistica, a richiesta, potranno sostenere gli esami per ottenere le certificazioni: IGCSE Biology, IGCSE Science Double Award (Physics and Chemistry), IGCSE History e IGCSE Geography

- certificazione internazionale della lingua francese come sede per l’esame DELF

(Diplome Elémentaire de Langue Française) di francese

- a partire dall’anno 2015 il Liceo Gioia è stato riconosciuto dall’ Instituto Cervantes di Milano come sede d’esame per la certificazione della lingua spagnola DELE (Diploma de Español como Lengua Extranjera), titolo ufficiale che accredita il livello di competenza e il dominio della lingua spagnola e viene conferito dal Ministero spagnolo di Educazione, Cultura e Sport. Si organizza la sessione d’esame del mese di maggio di ogni anno sia per gli allievi interni, che per quelli di altri istituti scolastici e per tutti i candidati esterni che desiderino acquisire la certificazione linguistica. L’esame accredita le competenze linguistiche per i seguenti livelli stabiliti dal Quadro Comune di Riferimento Europeo delle Lingue: A1, A2, B1, A2/B1 escolar (novità maggio 2015), B2, C1, C2. A partire da gennaio di ogni anno si organizzano corsi intensivi di preparazione ai vari livelli per un numero complessivo di 20 ore, tenuti sia da docenti di ruolo dell’Istituto accreditati come esaminatori DELE che da docenti esperti madrelingua.

INFORMATICA: ECDL Il Liceo Gioia dall’anno 2014 è Test Center accreditato da AICA, l’Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico, che verifica e garantisce il rispetto degli standard internazionali dettati dal CEPIS (Council of European Professional Informatics Societies). Presso il nostro Test Center si svolgono, previa prenotazione - gli esami dei moduli per il conseguimento DI TUTTE le certificazioni (da BASE ad ADVANCED) - corsi di 30 ore in cui vengono affrontati i contenuti, svolti esercizi e test sugli argomenti dei sette esami della Nuova ECDL Full Standard, che costituisce la certificazione più richiesta in quanto è il fondamento di un pieno utilizzo del digitale per le esigenze individuali, per il lavoro, per la scuola e l’Università. B5. TURISMO SCOLASTICO: VIAGGI, STAGES LINGUISTICI, SCAMBI

- viaggi - stages linguistici (francese, spagnolo e tedesco per gli studenti del liceo linguistico, inglese

per tutti e tre gli indirizzi) - scambi con l’estero (tra cui gemellaggio con il Königin-Katharina-Stift- Gymnasium di

Stoccarda, Germania, per lo scambio di studenti e docenti). cfr in sito viaggio in Grecia e viaggio della Memoria

B6. MOBILITÀ STUDENTESCA ALL'ESTERO Studiare presso una scuola all’estero è un’opportunità per conoscere una nuova realtà e sviluppare competenze non solo in campo linguistico, ma anche in quello culturale, confrontando la propria esperienza personale e i propri modelli di vita con quelli di altri Paesi con cultura e tradizioni differenti. Consente inoltre lo sviluppo di competenze trasversali quali l’autonomia e la responsabilità, in quanto lo studente è chiamato ad organizzare lo studio e la giornata in modo autonomo, relazionarsi con nuovi amici e svolgere con loro le attività preferite tra quelle offerte dalla scuola. Le esperienze di studio compiute all'estero da alunni del Gioia, attraverso i soggiorni individuali, sono valide per la riammissione nella classe di provenienza e sono valutate, ai fini degli scrutini, sulla base della loro coerenza con gli obiettivi didattici previsti dai programmi di insegnamento italiani. L’anno di studio all’estero, quindi, è valido a tutti gli effetti come anno di studio frequentato con risultati positivi nel territorio nazionale. da completare

B7. CITTADINANZA ATTIVA La scuola programmaticamente mira a sviluppare l’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA degli studenti, ossia

- il rispetto delle regole - la collaborazione e lo spirito di gruppo - lo sviluppo del senso di legalità e di un’etica della responsabilità - la pratica del volontariato - la consapevolezza digitale (prevenzione cyberbullismo) - la consapevolezza ambientale (raccolta differenziata) e planetaria (commercio

equosolidale). L’educazione alla cittadinanza viene assunta sia come potenziale trasversalità educativa dell’arricchimento didattico progettato dai consigli di classe, sia declinata in attività mirate e specifiche, come:

- il ripristino della materia “DIRITTO” nel biennio linguistico dopo la soppressione ministeriale, all’interno dell’autonoma flessibilità oraria

- la programmazione della materia alternativa a IRC in percorsi di discussione etica e di cittadinanza attiva

- la partecipazione strutturata annuale di varie classi al FESTIVAL DEL DIRITTO - la collaborazione con SVEP sul volontariato e con LIBERA su legalità e mafia - la collaborazione con la Polizia Postale per incontri di sensibilizzazione sui rischi del web - l’adesione alla rete ConCittadini, coordinata dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia-

Romagna, per sostenere percorsi su Memoria-Legalità-Diritti - la partecipazione a ricorrenze civili e anniversari (Memoria, Ricordo, Liberazione, Europa

etc), anche avvalendosi della collaborazione con Enti territoriali (ISREC, Archivio di Stato, ANPI, Istituto Cervi, Scuola di Pace di Monte Sole, Cedost, Assemblea Legislativa Regionale, ecc.)

- la promozione di particolari uscite didattiche/viaggi d’istruzione (per es. viaggi della Memoria organizzati dal Liceo Gioia, in collaborazione con ISREC e Ass.ne DEINA)

- il sostegno organizzativo a momenti assembleari studenteschi volti all’approfondimento di tematiche di particolare rilevanza sociale e civile.

B8. VOLONTARIATO: EMERGENZA E SVEP Volontariato è anzitutto sensibilità che la scuola cerca di coltivare nell’agire quotidiano, purtroppo talvolta segnato dall’emergenza: è in occasione della recente alluvione che il Liceo Gioia ha organizzato gruppi di studenti-volontari, proficuamente attivi e valorizzati con particolare riconoscenza dal Sindaco di FARINI. Emergenza continua ad essere anche la necessità alimentare degli indigenti che la CARITAS piacentina segnala e a cui gli studenti del Gioia cercano di rispondere, raccogliendo viveri ad essa destinati. Dimensione strutturale di stabile promozione di impegno civile è la CONVENZIONE fra il Liceo Gioia ed il Centro di Servizio per il Volontariato SVEP, che promuove i valori della solidarietà, della giustizia e della pace, incentivando la partecipazione degli studenti del triennio ad attività di volontariato. Agli studenti che svolgono nel corso dell’anno scolastico almeno 30 ore di volontariato viene riconosciuto l’indicatore di credito e vengono scalati tre giorni dal monte-ore delle assenze. Gli studenti e le studentesse in convenzione possono anche usufruire della settimana di flessibilità per svolgere attività di volontariato invece dei corsi di approfondimento (i corsi di recupero, invece, restano obbligatori). Inoltre, il Liceo Gioia valorizza l’esperienza attribuendole un peso specifico nella determinazione del voto di condotta, a riconoscimento dell’impegno profuso a vantaggio di tutta la collettività e della dimostrazione di una personalità sensibile e matura. Gli ambiti a cui è possibile rivolgere la propria preferenza sono:

• Assistenza anziani (animazione in circoli o case di riposo, ascolto telefonico...) • Cooperazione Internazionale (commercio equo e solidale, corsi di italiano per stranieri...) • Disabilità

• Emarginazione (servizi Caritas, casa accoglienza malati di Aids) • Infanzia/adolescenza (dopo scuola, laboratori creativi, sostegno alle mamme in comunità,

asili) • Socio - sanità (assistenza ai degenti in ospedale, hospice, attività di pubblica assistenza) • Tutela animali (gattile, clinica veterinaria, canile) • Tutela diritti

B9. CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO Il CSS costituisce il polo organizzativo per la promozione dell'attività sportiva a scuola (cfr A5). Si occupa di realizzare tutti gli eventi sportivi di Istituto, della partecipazione delle rappresentative del Liceo Gioia alle fasi dei Giochi Sportivi Studenteschi nelle varie discipline e dell'attività sportiva extracurricolare pomeridiana (cfr B10). Il CSS inoltre valuta e attiva proposte di collaborazione con società sportive ed esperti esterni del territorio, in modo da ampliare l'offerta sportiva curricolare. Alcune delle attivita’ organizzate: Gara di orienteering di Istituto, Corsa campestre di Istituto al campo Daturi, Gara di sci alpino di Istituto, Gare di atletica di Istituto al Dordoni, Giornata di beach volley con torneo. B10. ATTIVITÀ FACOLTATIVE POMERIDIANE

- Acuto e AcutoWeb: cfr C4 - GioaWebRadio: cfr C5 - Orchestra e Coro: cfr C6 - Corsi GIRATIME (exGirello) in rete territoriale (rock e rap, tecnico del suono, dj, laboratori

di fotografia, fumetto, moda, teatro...): cfr C7 - Animazione Biblioteca, Gruppo di Lettura, Cineforum: cfr C8 - Eventi culturali Caffè Letterario cfr C9

- Attività sportive (tornei calcio, pallavolo, ….) e Corso sub:

cfr A5-BENESSERE/SPORT e B9-CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO

- Lezioni d'arte in Galleria Ricci-Oddi - Corso ECDL per il conseguimento della patente europea di informatica cfr B4 - Corsi per lo studio di una seconda lingua comunitaria - Corsi di preparazione per le certificazioni linguistiche cfr B4 - Corsi di lingue “altre”: cinese, giapponese, arabo, russo, catalano, neo-greco.

C. “AMBIENTE” DI APPRENDIMENTO

Sedi, spazi, strumentazioni, servizi

C1. REGOLE, frequenza e comportamento C2. Colloqui e coinvolgimento FAMIGLIE C3. PARTECIPAZIONE studentesca: rappresentanze, assemblee e miniassemblee

C4. Giornale studentesco L'ACUTO C5. Radio studentesca GioiaWEB-RADIO C6. Musica per CORO E ORCHESTRA C7. CREATIVITÀ studentesca in RETE territoriale: GIRATIME C8. Protagonismo studentesco: bibliotecari, gruppo di lettura, cineforum…

C9. Animazione culturale: eventi al CAFFÈ LETTERARIO C10. EVENTI SPECIALI: Notte classici, Settimana Scienza, Festival Teatrale Lingue straniere C11. CULTURA e TERRITORIO

C12. SITO istituzionale C13. Strumenti social (canale YT, pagina FB)

C14. BIBLIOTECA-MEDIATECA C15. CENTRO DOCUMENTAZIONE DIDATTICA C16. Pubblicazione collane: QUADERNI DEL GIOIA e BUONE PRATICHE

C17. RETI di scuole

SEDI Il Liceo “M. Gioia” è ospitato in tre edifici scolastici, due dei quali di proprietà dell’Amministrazione Provinciale (sede centrale e succursale presso IISS “G.D. Romagnosi”) mentre il terzo (succursale di via della Ferma, ex Convento dei Gesuiti) appartiene alla Fondazione di Piacenza e Vigevano.

SEDE CENTRALE: PALAZZO BACIOCCHI

La sede centrale è Palazzo Baciocchi, in viale Risorgimento. L’edifico fu concepito e realizzato nel 1937 dall’architetto Mario Baciocchi, racchiuso in un blocco nella misura di una “insula” urbana piacentina quale richiamo alla struttura romana originaria della città. La facciata ha una zoccolatura inferiore realizzata in pietra grigia, mentre la parte superiore è realizzata con un rivestimento in cotto dello stesso colore del Palazzo Farnese. Sui fianchi della facciata sono realizzati due ordini giganti di pilastri. Nello spazio interno è inserita una scala a pianta circolare che rappresenta

l’elemento figurale ed iconico dell’edificio stesso.

Inizialmente fu sede del “Palazzo delle Mostre”, destinato ad ospitare una serie di stand commerciali e culturali. Fu solo nell’ottobre 1938 che il Regio Liceo “Melchiorre Gioia” traslocò dalla vecchia sede di via Taverna alla sede attuale, ma solo per pochi anni. Dopo l’8 settembre 1943 le truppe nazifasciste presero possesso dei locali. Il Liceo si spostò al Collegio Sant’Agostino, sullo stradone Farnese, da dove fece ritorno in viale Risorgimento solamente al termine del conflitto. SEDI LIMITROFE

succursale di via Bacciocchi succursale di via Della Ferma

SPAZI, STRUMENTAZIONI, SERVIZI

Uffici: Presidenza; Vicepresidenza; Direzione amministrativa; Segreteria amministrativa; Segreteria didattica; Ufficio personale.

Aule: n. 73 di cui 47 nella sede centrale (viale Risorgimento 1), 16 in sede staccata presso l’ex convento Gesuiti (via della Ferma 43), 10 nella sede staccata presso l’ISI “G.D. Romagnosi” (via Baciocchi 1)

Spazi per l’Educazione Fisica: palestra della S.E. “Mazzini”; palestra dell’Istituto “G.D. Romagnosi”, palestra della Canottieri “Vittorino da Feltre” (solo al mattino), palestra di via X Giugno; Arena Daturi, e (solo al pomeriggio) palestra Palacheope e palestra dell’Istituto “G. Marconi”

Aule speciali: Sala riunioni; Aula Magna (n. 2); sale insegnanti (n. 3 di cui 2 nelle sedi staccate); spazi studenti; Centro stampa

Laboratori per la didattica:

laboratorio di chimica laboratorio di biologia

laboratorio di fisica laboratorio delle T.I.C.

di chimica di biologia di fisica con radiotelescopio installato sul tetto del liceo; sede ufficiale della sezione

AIF di Piacenza delle tecnologie informatiche e della comunicazione (T.I.C.)

Strumentazioni informatiche Tutti i locali della scuola sono cablati; tutte le aule sono dotate di notebook, tutte le classi (72) sono dotate di videoproiettore e di LIM; ogni studente è in possesso di un device personale; ogni docente è in possesso di una chiave USB come registro personale e di classe.

Biblioteca multimediale “Grazia Cherchi” Convenzionata con gli Enti Locali territoriali per l’apertura al pubblico in orario mattutino e pomeridiano, è dotata di sala di lettura con circa 8.000 volumi disposti a scaffale aperto, 40 posti a sedere, postazione multimediale; Mediateca con circa 700 documenti audiovisivi e 200 documenti sonori, spazio ascolto individuale o di gruppo in cuffia, impianti hi-fi, postazione multimediale; aula conferenze e proiezioni, con circa 100 posti a sedere; spazio espositivo libri antichi e pregiati (circa 1000 documenti fra cui alcuni volumi del ‘500); ufficio catalogo con postazione multimediale.

Centro di documentazione didattica, annesso alla Biblioteca

Nei due anni di sperimentazione di organico funzionale in autonomia (2000-2002) il Liceo ha allestito un centro interno di documentazione didattica, in cui personale specializzato, formatosi in raccordo con il CDE provinciale, potesse avviare nella scuola pratiche ragionate di documentazione didattica, ossia di riflessione condivisa sul processo in corso di insegnamento/apprendimento, tramite raccolta e catalogazione di materiali di natura specificamente didattica, prodotti dalla scuola (anche in forma di materiale grigio) e acquisiti dall'esterno. Il servizio di Documentazione Didattica interno all’Istituto sopravvive oggi come azione di supporto alle necessità informativo/documentarie del sistema scuola e salvaguarda la fruibilità dei materiali mediante la catalogazione. Nell’attuale fase prevale il compito di garantire, in particolare ai docenti tramite accesso ad aree di condivisione digitale, l’accessibilità ai prodotti dell’Istituto (documenti generali di organizzazione, programma o verifica, preparatori e conclusivi Esame di Stato, elaborati di ampia ricaduta comune quali prove di livello, occasioni formative, modulistica didattica, procedure documentalistiche, …). Su tali rilevanze verte anche la ricognizione iniziale sulla scuola da parte dei nuovi docenti. La dotazione si arricchisce talvolta della documentazione prodotta volontariamente da docenti della scuola come riflessione sull’esperienza didattica, ossia sul processo di apprendimento / insegnamento attivato. Al catalogo della documentazione prodotta all’interno della scuola (oltre 700 elementi, organizzati per ambito didattico di produzione), si accompagna il catalogo dei materiali di natura didattica acquisiti dall’esterno (oltre 1600 voci). La scaffalatura a vista, presente nel locale attiguo alla biblio-mediateca, è organizzata per aree tematiche incentrate sulle trasversalità educative e sulle discipline.

Sala prove/laboratorio musicale/sede della Web radio Gioia

Caffè Letterario: presso la sede centrale; oltre al servizio di ristoro agli studenti, al personale ed ai visitatori, vi si allestiscono mostre ed eventi musicali e culturali vari (ad esempio Festival del Jazz, incontri con Autori, …): cfr C9

C1. REGOLE, frequenza e comportamento Il REGOLAMENTO INTERNO costituisce parte integrante del PTOF (vedere sito web), così come il REGOLAMENTO PER l’UTILIZZO DELLE PALESTRE (vedere sito web) FREQUENZA SCOLASTICA Il numero di assenze non incide sull’attribuzione dei voti delle singole discipline se si hanno sufficienti elementi per proporre un voto, ma incide preliminarmente perché, ai sensi dell’art. 11, c. 1 del D.Lgs. n. 59 del 19 febbraio 2004 e successive modificazioni, “ai fini della validità dell’anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato (…) Per casi eccezionali le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite”. Se uno studente non ha raggiunto la prevista frequenza per la validità dell’anno scolastico non può essere valutato (a meno che le assenze non ricadano nelle tipologie per cui il collegio dei docenti ha stabilito la deroga) e quindi automaticamente non è ammesso alla classe successiva o all’esame di Stato indipendentemente dalle votazioni riportate nelle altre discipline. Le deroghe individuate dal Collegio dei Docenti sono:

- gravi motivi di salute adeguatamente documentati - terapie e/o cure programmate - donazioni di sangue - ore di assenza previste per gli studenti che si avvalgono delle convenzioni stipulate dal Liceo

con Conservatorio di Musica “G. Nicolini”, CONI o SVEP - adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il

sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane sulla base dell’intesa stipulata il 27/2/1987).

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI L’art. 2 della Legge n. 169/2008 ha stabilito che il comportamento di ciascuno studente delle scuole secondarie di 2° grado debba essere valutato mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso in decimi, e che lo stesso comportamento concorre alla valutazione complessiva dello studente. L’attribuzione dei voti è di competenza del consiglio di classe che la effettua collegialmente sulla base di criteri stabiliti dal collegio dei docenti:

- senso di responsabilità e consapevolezza dei doveri che discendono da una esperienza di vita comunitaria, ovvero rispetto delle regole che la disciplinano, degli ambienti in cui si svolge, delle risorse e delle strutture di cui si serve

- disponibilità a confrontarsi e a collaborare con tutti gli attori della comunità scolastica, nel rispetto del loro ruolo e della loro funzione, in vista dell'adempimento della missione didattica e formativa propria dell'istituzione

- rispetto degli altri e delle loro idee ovvero attenzione alla pluralità delle culture e alla pacifica convivenza nella prospettiva del reciproco arricchimento e del superamento di ogni forma di esclusione

- partecipazione assidua e produttiva al complesso dell'attività didattica riscontrabile nella regolarità e puntualità della frequenza, nel vivo interesse per le proposte culturali, nell'attenzione per gli elementi di qualità del lavoro, ma anche nel rispetto degli impegni e delle scadenze, nel preciso adempimento dei compiti assegnati

- autonomia, ovvero indipendenza nel lavoro, capacità di trovare soluzioni nelle situazioni problematiche culturali, esistenziali o relazionali.

I comportamenti positivi ispirati a questi criteri si esprimono con la valutazione 8-10, mentre i comportamenti non positivi (descritti dal Regolamento di Istituto nella sezione Sanzioni disciplinari) si esprimono con la valutazione 6-7. La valutazione negativa del comportamento (voto 5) comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato indipendentemente dalle votazioni riportate nelle altre discipline, e viene assegnata secondo quanto previsto dalla normativa ministeriale.

C2. Colloqui e coinvolgimento FAMIGLIE Le modalità di informazione delle famiglie relativamente all'andamento scolastico dei propri figli sono stabiliti annualmente dal Consiglio di Istituto e consistono in:

- udienze generali: in giorni prefissati dal piano di lavoro annuale nel mese di dicembre e nel mese di maggio tutti i docenti sono a disposizione dei genitori per illustrare i risultati scolastici

- udienze settimanali: in periodi prestabiliti dell'anno scolastico (nel mese di novembre e nei mesi di marzo e aprile), tramite prenotazione sul registro elettronico, ciascun docente è a disposizione per incontrare i genitori

- registro elettronico: ciascun genitore all'atto dell'iscrizione al Liceo riceve una password per poter accedere alle pagine riservate al proprio figlio/a tramite il registro elettronico; in questo modo potrà tenere sotto controllo la frequenza scolastica (assenze, entrate in ritardo, uscite anticipate, giustificazioni), il profitto nelle diverse discipline (i voti conseguiti nelle verifiche), il comportamento (sanzioni disciplinari), gli argomenti svolti e le eventuali comunicazioni dei singoli docenti.

Come già accaduto in passato, con l’ausilio dei loro rappresentanti nel Consiglio di Istituto saranno allestiti incontri rivolti ai genitori su temi legati a problematiche relazionali e di sicurezza, quali corretto utilizzo dei social network e contrasto alle dipendenze (alcol, fumo, ecc.). C3. PARTECIPAZIONE studentesca: rappresentanze, assemblee e miniassemblee

da compilare C4. Giornale studentesco L'ACUTO L'Acuto è il giornale del Liceo Gioia. Pubblica due numeri cartacei all'anno (dicembre e giugno) e ha una versione blog acuto.wordpress.com. La redazione è composta da studenti dalla I alla V, dei tre indirizzi del Liceo. Ciascuno si occupa di un compito specifico: chi scrive, chi impagina e cura il blog, chi fotografa, chi corregge le bozze. Ogni anno vengono scelti tra gli alunni "anziani" un/una direttore/a che affianca l'insegnante referente nella scelta della linea editoriale ed un/una segretario/a di redazione che tiene i contatti tra i membri del gruppo e organizza le riunioni. Il lavoro giornalistico prevede la partecipazione a concorsi e iniziative riservate alle scuole sia locali che nazionali, come il Festival del Diritto o Teen Reporters. La redazione al completo si riunisce due volte al mese, in orario extrascolastico, per programmare le attività e aggiornare gli articoli; dall'anno scolastico 2015/2016 è previsto anche un specifico appuntamento durante la flessibilità d’istituto per incontrare giornalisti professionisti e approfondire tecniche di scrittura come l'intervista e il reportage. C5. Radio studentesca GioiaWEB-RADIO Una realtà unica nel panorama delle scuole piacentine, Gioia Web Radio è la sola radio liceale presente sul territorio piacentino, interamente gestita da studenti e coordinata da un’insegnante. Per ascoltarla è sufficiente collegarsi al sito (www.gioiawebradio.it) e selezionare la trasmissione desiderata dalla piattaforma Spreaker, sulla quale vengono raccolte, trasmesse e archiviate, tutte le registrazioni. I link per seguire la vita della radio sono tutti disponibili anche sulla relativa pagina Facebook/Gioia Web Radio (https://www.facebook.com/gioiawebradio/)

Scopo del progetto: dare voce alle molteplici anime della scuola, in modo innovativo e originale, attraverso trasmissioni mirate e diversificate, puntate in diretta dedicate alle tante iniziative che vengono proposte durante l’anno dal liceo Gioia; apprendere in modo divertente e operativo le basi di una professionalità specifica (giornalisti, speaker, tecnici); mantenere uno stretto legame con la città e gli studenti di altri istituti. C6. Musica per CORO E ORCHESTRA Il Gruppo Vocale Gioia, diretto da Maddalena Scagnelli, è aperto alla partecipazione di tutti gli studenti che amano la musica e il canto. Viene affinata la tecnica vocale e la capacità di lettura a più voci in modo da eseguire un repertorio ampio, che dalla musica classica arriva al gospel, alla world music e alla musica pop. La pratica vocale è spesso accompagnata da collaborazioni con strumentisti provenienti dal Liceo ma anche da altri contesti culturali. In particolare l’obiettivo è quello di collegare la musica alla letteratura, al teatro e alle altre arti. Il progetto principale dell’anno scolastico 2016-17 “MUSIC FOOD FOR LOVE“ prosegue la ricerca sulla musica all’epoca di William Shakespeare, con canti, musica da ballo, musica strumentale legati alle opere teatrali dello scrittore inglese . Il gruppo vocale si riunisce una volta alla settimana nel primo pomeriggio, dal mese di ottobre. L’Orchestra del Gioia, diretta da Franco Marzaroli, è costituita dagli studenti-musicisti del Liceo, è esperienza consolidata che ha ottenuto riconoscimento pubblico in numerosi eventi. C7. Creatività studentesca in rete territoriale: GIRATIME Il progetto “GIRATIME” (ex Girello) si colloca nel programma provinciale che fa riferimento all’art.14 della Legge regionale 14/2008 “Norme in materia di politiche per le nuove generazioni”. Promuove l’attuazione di attività extrascolastiche gratuite organizzate da una rete di scuole cittadine (Liceo M. Gioia; Ist. Romagnosi; L. Artistico Cassinari; ISII Marconi) e rivolti a tutta l’utenza giovanile piacentina. Negli anni passati i ragazzi si sono misurati con un ampio e differenziato scenario di possibilità: • laboratorio teatrale • laboratorio di fumetto • percussioni • produzione di musica rap • parkour • corso di fotografia • corso disegno per la moda • corso di rockband. I corsi hanno si svolgono tra novembre e marzo e richiedono una presenza settimanale. La scoperta del saper fare, saper imparare, riuscire ad interagire positivamente con coetanei ed adulti ed essere da questi riconosciuti, saper garantire una continuità di impegno, raggiungere dei risultati, tutto ciò costituisce una esperienza positiva che va, insieme ad altre, ad arricchire il proprio patrimonio di competenze e sicurezze, la propria autostima. Il Progetto assume quindi pienamente le finalità e le indicazioni previste dall’art. 14 della Legge regionale 14/2008, laddove recita: “La Regione valorizza il tempo extrascolastico dei bambini e degli adolescenti attraverso la promozione di iniziative e di servizi, gestite da soggetti pubblici o privati, che arricchiscano il percorso di crescita. Le iniziative e i servizi sono finalizzati allo sviluppo dell’autonomia personale e della vita di gruppo, favorendo l’esercizio del diritto di cittadinanza, anche tramite il protagonismo consapevole, l’educazione alla legalità e il rispetto delle persone e delle cose. I servizi sono, inoltre, luogo privilegiato per la valorizzazione delle diverse potenzialità, per l’integrazione e la socializzazione di bambini e adolescenti.”

C8. Protagonismo studentesco: bibliotecari, gruppo di lettura, cineforum… da compilare C9. Animazione culturale: eventi al CAFFÈ LETTERARIO Inaugurato nel 2013, il nostro Caffè Letterario vuole essere uno spazio di aggregazione e di incontro che vada oltre il concetto classico di esercizio pubblico, un nuovo circolo culturale e ricreativo nel cuore di una scuola da sempre all’avanguardia in termini di contaminazioni culturali e di apertura all’esterno: durante ogni anno scolastico è infatti teatro di presentazioni di libri, reading, concerti e altri eventi culturali, oltre che di “Bibliopedìa” e “Bookcrossing”, nei quali un ruolo rilevante viene assegnato al protagonismo dei ragazzi.

C10. CULTURA e TERRITORIO Il Liceo “M. Gioia” promuove la formazione culturale dei propri allievi attraverso l’incontro con la MUSICA e il TEATRO secondo diverse modalità:

- specifica convenzione con il Conservatorio di Musica “G. Nicolini” di Piacenza (consultabile sul sito web del Liceo)

- rapporto di partnership con il Teatro alla Scala (G.I.S. - Gruppo interesse alla Scala) grazie al quale è possibile organizzare attività di preparazione agli spettacoli al fine di promuovere una sensibilizzazione verso un patrimonio artistico di grande rilevanza culturale e civile

- allestimento dell’Orchestra del Gioia e del Coro del Gioia - progetto “Tutta un’altra musica” di musicoterapia orchestrale per alunni diversamente abili - convenzione con Teatro Gioco-Vita di Piacenza: laboratori per l’allestimento di spettacoli

teatrali e per la scrittura di recensioni, preparazione agli spettacoli in cartellone, promozione della campagna abbonamenti

- collaborazione con Il Piccolo Teatro di Milano: preparazione da parte di esperti e partecipazione ad alcuni spettacoli in cartellone

- adesione a proposte teatrali di interesse rilevante, anche da parte di altri enti teatrali milanesi - stagione di lirica, concertistica e danza.

Ricollegandosi ad uno dei più importanti elementi presenti nella fase-autonomia, l’insegnamento della materia CINEMA, il Liceo Gioia ha l’onore di ospitare il “Workshop di critica del cinema e concorso di recensioni - per ricordare Cat”. Il Premio Cat 2017 è l’omaggio dell’associazione Cinemaniaci e del Liceo Gioia di Piacenza al giornalista e critico di cinema Giulio Cattivelli nel ventennale della sua scomparsa. La duplice iniziativa del seminario e concorso di critica cinematografica costituisce un’occasione preziosa per promuovere l’educazione all’audiovisivo e l’elaborazione scritta nella forma breve che caratterizza la comunicazione contemporanea. Tra ottobre e dicembre 2016, presso il Liceo M. Gioia in orario pomeridiano, proponiamo una serie di workshop di critica cinematografica con ospiti prestigiosi provenienti dal mondo universitario, dei festival di cinema, dei quotidiani e delle riviste specializzate. Appuntamenti da non perdere per tutti i cinefili – studenti e non – di Piacenza con Gianni Canova (IULM, Sky), Pier Maria Bocchi (Torino Film Festival, Cineforum), Mauro Gervasini (Film TV, Mostra del cinema di Venezia), Emanuela Martini (Torino Film Festival) e Paolo Mereghetti (Corriere della Sera). In autonomia o grazie al sostegno di enti munifici, in particolare la FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO, si realizzano CONFERENZE, CONVEGNI, SEMINARI di livello accademico, frequentati dai docenti come momenti di approfondimento della propria disciplina, valorizzati per la formazione in servizio e aperti agli studenti, in particolare quelli degli ultimi anni. Si segnalano in particolare: LETTERATURA e FILOSOFIA: incontri all’Auditorium della Fondazione con i massimi studiosi del panorama italiano. ARTE: collaborazione con la locale GALLERIA RICCI-ODDI, i principali MUSEI italiani (tra cui MART di ROVERETO, MAMBO di BOLOGNA) ed il FAI. In tale ambito di promozione culturale, costante risulta dunque la collaborazione con i più attivi enti culturali locali (tra cui BIBLIOTECA PASSERINI LANDI, ARCHIVIO DI STATO, ISTITUTO STORICO), per la realizzazione di specifiche attività didattiche rivolte agli studenti.

C11. EVENTI SPECIALI: Notte classici, Scienza con Gioia, Festival Teatrale Lingue straniere

Notte nazionale del liceo classico L’indirizzo classico del Liceo si apre alla città Il Liceo Gioia ha aderito fin dalla prima edizione del 2015, insieme a 237 licei di tutta Italia, al progetto nazionale ideato dal Liceo Gulli e Pennisi di Acireale. Per una sera di metà gennaio, dalle 18 alle 24, studenti e docenti del liceo classico condividono con la città la passione che anima le giornate scolastiche e la forza di un percorso di formazione che arricchisce e fa crescere; i numerosi progetti sviluppati dalle classi del Liceo classico vengono esposti durante questa serata speciale dedicata interamente alla cultura classica. Nelle edizioni della manifestazione, i ragazzi recitano e leggono brani classici e moderni, danzano, suonano, cantano, realizzano video e interviste, creano installazioni, realizzano dibattiti, con il desiderio di mostrare come il liceo classico sia vivo e ricco. Mostre, spettacoli, cori, dibattiti… impegnano gli studenti nella risoluzione di problemi non solo teorici, ma di spazi, tempi, materiali, drammaturgia, organizzazione, allestimento… Nelle serate il liceo incontra anche ex studenti e vecchi amici e si presenta a chi non lo conosce; i corridoi e le aule illuminate e piene di voci, l’entusiasmo dei docenti e degli studenti, la curiosità della città sono sempre state la risposta a chi sostiene che oggi il liceo classico sia un po’ “fuori moda”.

Scienza con Gioia (Settimana della Scienza) Durante la rassegna il Liceo Gioia organizza eventi e laboratori didattici aperti alle scuole cittadine riguardanti scoperte scientifiche o studiosi, di cui si celebrano particolari ricorrenze nell’anno di svolgimento. Le numerose attività di laboratorio aperte alle scuole cittadine, studiate appositamente per le diverse età e classi scolastiche, ma anche per il pubblico adulto con differenti conoscenze della materia, accompagneranno tutti, proprio tutti, all’interno del mondo affascinante della scienza, fondamentale per comprendere molto di ciò che ci circonda. Festival Teatrale Lingue straniere da compilare C12. SITO istituzionale http://www.liceogioia.it/ C13. Strumenti social (canale YT, pagina FB) Attività DIGITALI sviluppate con la fattiva collaborazione degli studenti: Canale You Tube Liceo Gioia (https://www.youtube.com/user/liceogioia/) pagina web dove postare i video relativi ai vari progetti e/o attività svolti Pagina FaceBook Liceo Gioia (https://www.facebook.com/liceogioia) angolo social dove gli studenti del Liceo possono scambiarsi informazioni e notizie

Pagina Instagram Liceo Gioia (https://www.instagram.com/liceogioia/ ) angolo social dove gli studenti del Liceo possono scambiarsi informazioni e notizie

C14. BIBLIOTECA-MEDIATECA cfr C-spazi C15. CENTRO DOCUMENTAZIONE DIDATTICA cfr C-spazi C16. Pubblicazione collane: QUADERNI DEL GIOIA e BUONE PRATICHE Il Liceo ha sempre curato la sedimentazione e divulgazione della propria progettualità didattica, pubblicando all'interno della collana I QUADERNI DEL GIOIA, per lo più di natura letteraria, i volumi 1, 6, 9 (quest'ultimo sugli anni dell'Autonomia 1998-2010). Annualmente vengono prodotti e pubblicati dei volumi riportanti alcuni progetti nell’ambito di una collana denominata “LE BUONE PRATICHE”. Altre possibilità di messa in visione di prodotti laboratoriali vengono offerte dal sito istituzionale e dalla pagina Facebook del Liceo (accessibile dal sito web). Qui vengono postati dei video conclusivi di alcuni progetti o di attività svolte dalla scuola. C17. RETI di scuole Le Istituzioni scolastiche possono promuovere o aderire ad accordi di rete (art. 7, DPR n. 275/1999), per lo svolgimento in collaborazione di attività didattiche, di ricerca e di formazione; di amministrazione e contabilità; di acquisto di beni e servizi; organizzative, o di altro tipo, coerenti con le finalità delle scuole. Il Liceo “M. Gioia” ha aderito a reti permanenti (o quantomeno pluriannuali), ed a reti che vengono costituite per specifici progetti. RETE “AVANGUARDIE EDUCATIVE”

È una rete scolastica, avente come capofila l’Istituto Nazionale Di Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE) con sede a Firenze, che porta a sistema le esperienze più significative di trasformazione della scuola italiana. La rete è strutturata ad hub, con ciascuna delle 22 scuole fondatrici che, a sua volta, è capofila di una “idea”. Il Liceo “M. Gioia” è capofila nazionale dell’idea Flipped Classroom (“classe capovolta”) in cui l’idea base è che la lezione diventa compito a casa, mentre il tempo in classe è usato per attività collaborative, esperienze, dibattiti e laboratori. In questo contesto, il docente non assume il ruolo di attore protagonista, diventa piuttosto una sorta di “mentor”, il regista dell’azione pedagogica.

RETE REGIONALE DEI LICEI LINGUISTICI DELL’EMILIA-ROMAGNA A SUPPORTO DELLA METODOLOGIA CLIL

È una rete scolastica, avente come capofila il Liceo Statale “L. Galvani” di Bologna (che a sua volta fa parte della rete nazionale dei Licei Linguistici), che ha lo scopo di diffondere sul territorio regionale la metodologia CLIL. Il Liceo “M. Gioia” è capofila provinciale di tale rete con lo scopo di organizzare i corsi di formazione di docenti che vogliono insegnare la propria disciplina in lingua inglese mediante la metodologia CLIL. RETE REGIONALE CERTILINGUA®

È una rete scolastica, avente come capofila l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna, che si raccorda alla rete internazionale CertiLingua®, con lo scopo di promuovere l’eccellenza, il plurilinguismo e la mobilità tra gli studenti delle scuole secondarie di 2° grado tramite il rilascio dell’Attestato europeo di eccellenza CertiLingua® per gli studenti che abbiano:

- competenze linguistiche di livello B2 o superiore del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue, accertate tramite Ente Certificatore riconosciuto a livello internazionale, in almeno 2 lingue diverse dalla propria lingua madre

- frequenza di corsi CLIL (Content and Language Integrated Learning) in una o più

discipline, per almeno 70 ore nell’ultimo biennio (oppure 140 negli ultimi 4 anni) - competenze di cittadinanza europea a livello 4 del Quadro Comune per le

Competenze Europee realizzato da European Elos Network; competenze maturate tramite la partecipazione a progetti di cooperazione internazionale.

RETE INTERPROVINCIALE “LINKED TOGETHER & CONNECTEZ-VOUS”

È una rete interprovinciale, avente come capofila il Liceo Scientifico-Linguistico “G. Marconi” di Parma, che ha lo scopo di progettare e sperimentare moduli CLIL con l’ausilio delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (Information and Communications Technology - ICT) per l’insegnamento di discipline non linguistiche in lingua inglese e francese, nelle classi quinte dei licei. RETE FRA GLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI 2° GRADO DI PIACENZA “SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE E GIOVANI IMMIGRATI: UN PERCORSO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA PER VIVERE DA CITTADINI A PIACENZA”

È una rete, avente come capofila l’ISII “G. Marconi” di Piacenza, che lo scopo di: - favorire l’integrazione nella scuola e nel contesto sociale italiano degli studenti stranieri neo

arrivati e favorire il loro successo scolastico - orientare gli studenti stranieri nella scelta dell’indirizzo di studi

formare i docenti nelle metodologie di insegnamento verso allievi non italofoni.

RETE NAZIONALE DEI LICEI CLASSICI

È una rete nazionale in via di predisposizione, per la condivisione e la diffusione di buone pratiche e percorsi significativi di sperimentazione metodologica innovativa, di continuità ed orientamento, di alternanza scuola lavoro, di potenziamento e ri-organizzazione dei percorsi curricolari.

D. ORIENTAMENTO E ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

D1. Orientamento in INGRESSO: Scuola Aperta, Ragazzi in aula D2. Orientamento in USCITA e rapporti con università D3. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO D4. Risultati a distanza

D1. Orientamento in INGRESSO: Scuola Aperta, Ragazzi in aula Il rapporto di collaborazione con la scuola media, per un efficace Orientamento in entrata, rappresenta un'istanza particolarmente avvertita dal Liceo “M. Gioia”, a cui è rivolto l'impegno costante di docenti dello staff di presidenza. Vengono organizzati incontri presso le scuole medie del territorio, allo scopo di illustrare l’offerta formativa del Liceo, e sono calendarizzate giornate di apertura pomeridiana della scuola, in cui studenti e docenti del Liceo accolgono gli allievi delle scuole medie in “Scuola Aperta”, mostrando loro, in funzione di orientamento, attività didattiche laboratori ali qualificanti i diversi indirizzi presenti nella scuola. L'iniziativa che risponde in modo maggiormente efficace alle esigenze delle scuole medie sembra essere quella dell'inserimento nelle normali lezioni mattutine di gruppi di studenti di terza media, che vengono ospitati in aula, a seconda delle richieste e degli interessi prevalenti. Tali inserimenti rappresentano ormai una prassi consolidata, sempre meglio organizzata e sempre più valorizzata dai docenti ospitanti. D2. Orientamento in USCITA e rapporti con università locali L'Orientamento postliceale rappresenta da molti anni una preoccupazione costante del Liceo. Tale ambito (che ha trovato assetto a partire dai due anni 2000-2002 di sperimentazione di organico funzionale in autonomia) prevedeva che al termine della quarta tutti gli studenti dei vari indirizzi svolgessero uno stage lavorativo di due settimane (in orario curricolare ed extracurricolare, in quanto collocato nell'ultima settimana di scuola e in quella successiva) presso enti/realtà lavorative del territorio, secondo gli interessi censiti. Gli stage spesso trovano prolungamento facoltativo nel periodo estivo (alcuni minimamente retribuiti). L’applicazione della nuova normativa su alternanza scuola-lavoro valorizza tali precedenti e li declina, come richiesto, sull’intero triennio, mantenendo e sviluppando gli elementi qualificanti di tale precedente progettazione: cfr D3. Università e collegi di eccellenza (Bocconi di Milano e Normale di Pisa) propongono altri stage orientativi nel periodo estivo di fine classe quarta, di cui sono informati gli studenti meritevoli, che in caso di adesione vengono accompagnati da specifica presentazione predisposta dal coordinatore di classe. In tutte le classi quinte sono poi consuete le seguenti iniziative di orientamento: visite alle sedi universitarie di proprio interesse; organizzazione di “Gioia Orienta”, apposita mattinata di orientamento universitario, in cui presso la scuola vengono allestiti stand a cura delle Università sia locali (Cattolica, Politecnico) che di altre province e/o regioni, assieme a rappresentanti di strutture formative statali (Accademie delle Forze Armate: Marina, Esercito e Polizia), delle Accademie e dei Collegi di merito; divulgazione costante delle informazioni riguardo attività didattiche per le classi quinte delle università cittadine (Cattolica e Politecnico). Le università locali, inoltre, collaborano con il Liceo per lo svolgimento di progetti relativi a vari ambiti (ad esempio l’Università “Cattolica” organizza annualmente uno stage linguistico a Reims presso la locale università nonché seminari di approfondimento su determinate tematiche).

D3. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO vedere I. orientamento strategico (punto 4): ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO e specifica progettazione d’ambito D4. Risultati a distanza Gran parte degli studenti in uscita sceglie di iscriversi all’università e, qualunque sia l’ambito individuato, porta avanti il percorso acquisendo un numero di CFU superiore alle medie di riferimento. Inoltre i diplomati che hanno iniziato un rapporto di lavoro presentano un tempo d’attesa per il primo contratto in media con i valori di riferimento. È stato approntato e sarà ampliato nel corso dei prossimi anni scolastici, un sistema di monitoraggio dei risultati universitari degli studenti diplomati, al fine di ricavare informazioni utili alla predisposizione delle diverse programmazioni didattiche.

E. MEDIAZIONE DIDATTICA E VERIFICA-VALUTAZIONE

E1. PROGRAMMAZIONE

- collegiale dei Consigli di classe (trasversalità formative) - disciplinare dei dipartimenti (competenze fondanti e prove di verifica di livello)

E2. METODOLOGIA, in particolare INNOVAZIONE tramite tecnologia DIGITALE E3. RICERCA, DOCUMENTAZIONE, PRODUZIONE LIBRI DI TESTO DIGITALI E4. VALUTAZIONE dell'apprendimento: criteri trasversali e disciplinari E5. RISULTATI scolastici / allineamento esiti INVALSI E6. CONTINUITÀ tra ordini di scuola

E1. PROGRAMMAZIONE Il Liceo indica nel curricolo d’istituto gli obiettivi formativi comuni (capacità logiche, critiche, di comunicazione e di storicizzazione, bagaglio culturale e metodo di lavoro), che trovano declinazione in specifici profili di competenza all'interno delle singole materie. Il Liceo individua le competenze trasversali (in particolare: educazione a salute - benessere - socialità solidale - cittadinanza, consapevolezza digitale, orientamento, fruizione culturale di occasioni del territorio), considerandole trasversalità che permeano ricorsivamente l'attività ordinaria, in termini di arricchimento della didattica delle classi. In tal senso esse sono previste nel POF come ambiti coordinati da figure di sistema, che ne predispongono la configurazione annuale per i Consigli di Classe, i quali realizzano momenti formativi o più ampi progetti annuali. Anche le attività di ampliamento dell’offerta formativa sono progettate e selezionate in base a coerenza rispetto alle finalità formative indicate dal POF, oltre che efficacemente organizzate. Nel Liceo sono presenti dipartimenti disciplinari, coordinati da referenti, indicati annualmente dal Dirigente, secondo criteri di turnazione e di effettiva disponibilità all'incarico. Tali gruppi per materia effettuano una programmazione annuale soprattutto di attività aggiuntive d'Istituto e di specifici progetti, di cui gli stessi dipartimenti si fanno carico in quanto propositori e organizzatori (laboratori nella settimana di sospensione flessibilità ed extracurricolari, conferenze con esperti esterni, preparazione per concorsi di eccellenza, collaborazione con enti esterni ...). Tali gruppi per materia hanno elaborato in passato, in particolare nella fase dell'autonomia, curricoli disciplinari per competenza.

E2. METODOLOGIA, in particolare INNOVAZIONE tramite tecnologia DIGITALE Costante risulta essere la ricerca di modalità didattiche innovative: già dagli anni Novanta la maxisperimentazione di liceo linguistico ha contagiato gradualmente il tessuto didattico (in particolare circa il passaggio dai programmi alla programmazione), ulteriormente stimolato nella fase dell'Autonomia, in cui l'elaborazione dei curricoli disciplinari per competenza e una valutazione finale (già nello scrutinio intermedio) tramite voto unico di competenza (anche nelle materie tradizionalmente valutate come scritto/orale) hanno favorito il diffondersi di una didattica laboratoriale.

L'esperienza didattica più innovativa oggi risulta essere quella della FLIPPED CLASSROOM (una sezione del liceo scientifico al quarto anno di corso). Al di là degli aspetti peculiari che la caratterizzano, e che andranno monitorati sulla distanza, tale esperienza funge da utile provocazione, invitando alla riflessione in gruppo aperto “DidaLab” tutti coloro che intendano mantenere problematica la questione dell'efficacia del fare scuola.

Nelle classi e-school la parte preponderante delle “lezioni frontali” è sostituita da una serie di podcast, predisposti dai vari docenti, della durata di 15 minuti circa; ogni studente avrà cura di ascoltare le lezioni come compito a casa, a cadenza variabile ma non quotidiana. Gli studenti quindi arrivano a scuola ogni giorno avendo già ascoltato le spiegazioni del docente: i podcast in cui sono spiegati i concetti basilari utili alla lezione sono stati infatti postati qualche giorno prima su un cloud in Internet e i ragazzi sono stati avvisati della presenza del nuovo materiale sul gruppo Facebook della classe, a cui sono iscritti tutti gli studenti e tutti i docenti. In classe rimane quindi molto più tempo per chiarimenti su argomenti meditati, approfondimenti, laboratori: si discute sui problemi emersi durante l’ascolto della lezione e si lavora, singolarmente o a gruppi, su quegli argomenti, chiarendo dubbi e aumentando progressivamente il livello di difficoltà di quanto appreso; il tutto con la guida e la supervisione dell’insegnante. I tradizionali banchi scolastici sono sostituiti da banchi realizzati in materiali a forma di onda in modo da rendere immediata e semplice una qualunque configurazione che favorisca lavori di gruppo o laboratori. La cattedra è sostituita da una poltrona mobile con supporto per il materiale per il device, adatta a spostarsi velocemente nell’aula e affiancare i gruppi di lavoro. Inoltre due proiettori sono sempre a disposizione degli studenti per le presentazioni dei lavori prodotti, mentre il collegamento wireless al proiettore principale della LIM sempre attiva consente una rapida comunicazione con l’intera classe. Tutti i ragazzi sono dotati di un notebook dotato di software che, oltre a gestire in modo semplice la connessione a Internet degli studenti, permette il controllo del desktop alunni da remoto, lo scambio rapido di files, la realizzazione di rapidi indagini, di test e di tanto altro. I libri sono in versione digitale e sono tutti contenuti nel notebook. I quaderni per gli appunti non sono eliminati, però sono facoltativi e comunque dipendono dalle specifiche di ogni materia. La valutazione avviene in modo continuativo, tramite l’osservazione del lavoro, l’impegno e l’intraprendenza degli studenti durante i laboratori, il loro interesse e la partecipazione. Ogni trimestre vengono effettuate verifiche scritte, calendarizzate all’inizio dell’anno scolastico e somministrate negli ultimi 15 gg di ogni trimestre. Le verifiche orali invece possono variare a seconda delle diverse esigenze di ogni insegnante e in relazione alla disciplina. Nei quindici giorni successivi alla tornata di verifiche formalizzate si svolgono, solo per gli studenti interessati, attività aggiuntive di recupero nelle discipline in cui sono emerse difficoltà. La prova formale di recupero si svolge in orario pomeridiano, entro il mese successivo alla prova ufficiale ed è calendarizzata all’inizio dell’anno scolastico.

Per tutta la durata dell’anno scolastico un’ora settimanale (App!hour) è dedicata ad approfondimenti in compresenza tra due/più docenti della classe, quali: progetti pluridisciplinari, preparazione alla partecipazione a concorsi, utilizzo di pacchetti informatici, preparazione a certificazioni; nell'anno scolastico 2013-2014, per esempio, si sono svolti: - un corso per l'uso avanzato del foglio elettronico - attività che hanno portato alla realizzazione di un quotidiano online - un corso europeo sulle nanotecnologie. Ogni attività realizzata in queste ore viene valutata attraverso un prodotto multimediale realizzato dagli studenti.

Class’APP Il progetto si fonda sull’utilizzo, in tutte le discipline, delle metodologie Cooperative Learning (codificata da JOHNSON&JOHNSON negli USA a partire dagli anni Settanta) e Inquiry Based Learning (indicato dal National Research Council- USA- come la miglior pratica nell’educazione scientifica). Il “sistema didattico” Alunni, Insegnanti, Sapere e le relazioni fra essi esistenti viene riformulato: gli studenti affrontano lo studio delle varie discipline mediante processi di problem solving, collaborando tra loro e dando il proprio personale contributo al conseguimento degli obiettivi didattici; i docenti predispongono ambienti di apprendimento adeguati e assumono il ruolo di organizzatori delle varie attività e legittimatori delle conclusioni; i saperi sono ristrutturati a partire dai loro nodi concettuali. Le potenzialità didattiche delle tecnologie sono utilizzate nelle diverse attività, sia come ampliamento e potenziamento dei consueti linguaggi, sia per elaborare produzioni originali degli studenti.

Ricorrenti e significative, seppur non ordinarie, sono la collaborazione tra docenti di classi parallele su progetti proposti dalla scuola e/o da enti esterni e la didattica per classi aperte, con gruppi di ricerca interclasse, guidati da un docente-coach, spesso per concorsi e/o progetti.

Si realizzano occasioni di peer-education: gruppi di studenti formatisi in particolari ricerche didattiche “fanno lezione” ad altre classi. E3. RICERCA, DOCUMENTAZIONE, PRODUZIONE LIBRI DI TESTO DIGITALI da compilare

E4. VALUTAZIONE dell'apprendimento: criteri trasversali e disciplinari da rivedere Il Liceo "M. Gioia" ha avviata una riflessione metodologico-didattica sulla valutazione per competenze disciplinari, dotandosi degli idonei strumenti di rilevazione. Tale percorso, se da un lato ha portato ad articolare la valutazione tradizionale in forme più analitiche, per altro verso ha condotto a formulazioni più sintetiche della valutazione complessiva, mediante l’adozione del voto unico in tutte le discipline, unitamente alla suddivisione dell’anno scolastico in trimestre (dall'inizio delle lezioni alle vacanze natalizie) e pentamestre (da gennaio al termine delle lezioni). L’adozione del voto unico comporta:

- l’utilizzo in ogni materia di diverse modalità di verifica - l’individuazione di macrocompetenze disciplinari e la definizione di prove di verifica mirate

all’accertamento di una o più competenze - la comunicazione agli studenti:

al momento della definizione del piano annuale di lavoro di una mappa delle macrocompetenze delle singole discipline, a partire dalle quali sarà costruita la serie annuale delle verifiche maggiormente significative

prima di ogni verifica scritta: delle specifiche competenze monitorate che giustificano una certa configurazione della prova; degli indicatori di valutazione che giustificano l’attribuzione del voto e rendono possibile il recupero

per le verifiche orali e per i quesiti di simulazione di terza prova: degli indicatori di valutazione condivisi dal Consiglio di Classe che giustificano l’attribuzione del voto e rendono possibile il recupero.

La valutazione viene espressa in voti, secondo una scala decimale, in cui la sufficienza è fissata a 6/10. L’omogeneità dei criteri di valutazione è garantita dall’accordo stabilito dal Collegio dei Docenti nelle riunioni di Dipartimento. Ogni singolo Consiglio di classe resta comunque sovrano in sede di scrutinio, essendo questo momento la fase conclusiva di un percorso coerente, condiviso e monitorato in tutte le sue tappe. Il passaggio da una classe alla successiva (nonché l’ammissione all’esame di Stato conclusivo del 2° ciclo) avviene con decisione assunta collegialmente ed a maggioranza purché in ciascuna disciplina sia stato attribuito un voto non inferiore a sei decimi. Il giudizio di non ammissione alla classe successiva dipende dalla valutazione del singolo studente che il Consiglio di classe esprime, opportunamente motivandola, in ordine agli obiettivi minimi disciplinari. Viene espresso quando l’alunno, in riferimento alla classe di appartenenza, nonostante gli interventi di recupero messi in atto dalla scuola, continua a presentare nella preparazione lacune tali da non poter affrontare la classe successiva, neppure con un’attività di studio e recupero estivi. Per gli studenti che in sede di scrutinio finale, presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti, il consiglio di classe procede ad una valutazione della possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate nella classe successiva nonostante le predette lacune. In tale caso può procedere all’ammissione alla classe successiva anche se l’alunno non ha conseguito un voto non inferiore a sei decimi in tutte le discipline. Tale circostanza è comunicata alla famiglia mediante specifica nota nel documento individuale di valutazione. La sospensione del giudizio è deliberata dal Consiglio di classe, nello scrutinio di giugno, nei confronti di quegli allievi che non abbiano raggiunto in una o più discipline i livelli minimi di preparazione per poter accedere alla frequenza della classe successiva e presentino dunque valutazioni insufficienti. A tali studenti e alle loro famiglie viene data chiara e tempestiva comunicazione formale riguardo alle materie con giudizio sospeso e alle forme di recupero da mettere in atto nel corso dell’estate. Per gli allievi con giudizio sospeso si procede, nel mese di settembre, all’integrazione dello scrutinio finale, onde deliberare la loro ammissione o non ammissione alla frequenza della classe successiva, dopo che hanno sostenuto prove scritte e orali nelle materie valutate insufficienti, secondo il calendario stabilito dalla scuola.

Per fornire agli allievi gli strumenti con cui prevenire o superare la sospensione del giudizio, il Consiglio di Classe ricorre alle attività di recupero, curricolare e/o extracurricolare, anche durante l’estate, che si affiancano all’indispensabile attività di studio personale autonomo che ogni studente è chiamato a svolgere. Le famiglie si impegnano a far rispettare i percorsi di lavoro indicati. CRITERI DI AMMISSIONE/NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA Secondo quanto previsto dalla programmazione di inizio anno, dal Regolamento di istituto, dal D.M. n. 5 del 16/01/20091 e dalla delibera del Collegio dei Docenti del 18 maggio 2009, i parametri di giudizio in base ai quali deve essere formulata la valutazione sono i seguenti:

1. acquisizione dei contenuti e degli obiettivi minimi della disciplina individuati in sede di programmazione e verificata attraverso la misurazione dell’apprendimento

2. frequenza assidua e partecipazione attiva alla vita della classe e della scuola (valutata in base al coinvolgimento dello studente nel dialogo educativo)

3. interesse (motivazione allo studio) 4. impegno (lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento dei compiti assegnati e

fedeltà alle consegne, percorso individuale effettuato) 5. autonomia di lavoro (capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il

lavoro per superarle) 6. frequenza e rendimento nei corsi di recupero 7. voto del comportamento tenuto a scuola.

Nei confronti degli studenti che presentino un’insufficienza in una o più discipline, il Consiglio di Classe, procede ad una valutazione che tenga conto:

1. della possibilità dell’allievo di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate attraverso il lavoro estivo

2. della possibilità di seguire proficuamente il programma di studi nell’anno scolastico successivo; in particolare tali alunni vanno valutati sulla base delle attitudini ad organizzare il proprio studio in maniera autonoma ma coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti.

Il Consiglio di Classe nell’assumere la deliberazione finale, dovrà opportunamente valutare i giudizi nelle singole discipline, integrarli con ogni altro elemento a propria disposizione ed esprimere collegialmente le motivazioni di ammissione, non ammissione alla classe successiva o sospensione dello scrutinio. Per il Consiglio di Classe che deve valutare allievi stranieri inseriti nel corso dell’anno scolastico – per i quali i Piani Individualizzati prevedono interventi di educazione linguistica e di messa a punto curricolare – diventa fondamentale conoscere, per quanto possibile, la storia scolastica precedente, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole frequentate, le abilità e le competenze essenziali acquisite. In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella “certificativa”, si prendono in considerazione il percorso dell’allievo, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. In particolare, nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all’altra o da un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento a una pluralità di elementi fra cui non può mancare una previsione di sviluppo dell’allievo (Linee guida per l’accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri del febbraio 2014). Tutti gli studenti per i quali lo scrutinio è stato sospeso riceveranno una comunicazione scritta, come programmato, sostitutiva della pagella. Nella stessa occasione i docenti delle discipline insufficienti forniranno circostanziate indicazioni scritte per il lavoro estivo.

1 - Integrato dal D.P.R. n. 122 del 22/6/2009 “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la

valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169”.

Gli studenti non ammessi alla classe successiva riceveranno insieme alla pagella la motivazione scritta di non promozione, di cui avranno comunicazione preventiva. Tale giudizio dovrà contenere una breve sintesi del percorso scolastico dello studente all’interno del liceo e l’indicazione:

- delle attività di recupero proposte e seguite e del loro esito - delle comunicazioni messe in atto con la famiglia oltre al registro elettronico - del comportamento tenuto dallo studente - degli aspetti più problematici che hanno portato alla decisione.

IL SISTEMA DEI CREDITI Il credito scolastico è un punteggio che si ottiene durante il triennio della scuola secondaria di 2° grado e che dovrà essere sommato al punteggio ottenuto alle prove scritte e alle prove orali per determinare il voto finale dell’esame di Stato. Ai fini dell’attribuzione concorrono: la media dei voti di ciascun anno scolastico, il voto in comportamento, l’assenza o presenza di debiti formativi. Il punteggio massimo così determinato è di 25 crediti. L’attribuzione si basa sulla seguente tabella:

media dei voti

credito scolastico 3° anno

credito scolastico 4° anno

credito scolastico 5° anno

M = 6 3-4 3-4 4-5 6 < M < 7 4-5 4-5 5-6 7 < M < 8 5-6 5-6 6-7 8 < M < 9 6-7 6-7 7-8 9 < M < 10 7-8 7-8 8-9

Il punteggio di credito è modulato sulla base dei seguenti criteri:

- calcolo della media dei voti di scrutinio escludendo IRC o delle materie alternative - in presenza di almeno tre dei seguenti indicatori anche della stessa tipologia, si attribuisce il

massimo di fascia: profitto: media dei voti di scrutinio superiore o uguale a 6,5 - 7,5 - 8,5 - 9,5 frequenza alle lezioni: assenze non superiori al 10% del totale annuo delle ore

indipendentemente dalla motivazione corrispondente a 100 ore equivalenti a circa 20 giorni

partecipazione costruttiva alla vita della scuola: rappresentanza in OO.CC., sostegno alle attività della scuola, giornale del Liceo, orientamento in entrata, allestimento mostre, produzione di filmati, CD, attività di ricerca, partecipazione a gare disciplinari (anche sportive) in rappresentanza del Liceo), partecipazione con interesse all’IRC o alle materie alternative all’IRC (voto non inferiore a ottimo)

partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola: frequenza di almeno 20 ore anche se risultanti dalla partecipazione ad attività diverse

crediti formativi: attività extrascolastiche svolte in differenti ambiti (corsi di lingua, informatica, musica, attività sportive) di almeno 20 ore, certificazioni di competenza linguistica rilasciate da Enti riconosciuti dal MIUR, assegnazione di borse di studio per merito e stage estivi e frequenza ad attività di orientamento/approfondimento universitario pomeridiano di almeno 8 ore

- nel caso di sospensione dello scrutinio il credito verrà attribuito a settembre dopo la verifica del superamento delle lacune; in caso di promozione con voto di consiglio, verrà attribuito il punteggio minimo di fascia anche in presenza di tre indicatori.

ESAME DI STATO All'Esame di Stato sono ammessi gli studenti che hanno riportato nello scrutinio finale dell’ultima classe la sufficienza in ciascuna disciplina e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. In vista dell'Esame di Stato, viene steso, entro il 15 maggio, il Documento del Consiglio: esso contiene le relazioni dei Consigli di Classe e dei singoli docenti sulle classi quinte, relazioni che mettono in luce i metodi didattici adottati, i programmi svolti ed i risultati conseguiti; il documento è immediatamente affisso all'albo dell'istituto e consegnato in copia a ciascun candidato; chiunque ne abbia interesse può estrarne copia. Sulla base della normativa vigente, l'Esame di Stato consiste di:

- una prima prova scritta di Italiano - una seconda prova scritta di una disciplina caratterizzante il percorso di studi individuata

annualmente dal MIUR - una terza prova scritta pluridisciplinare su 4-5 discipline definite collegialmente dalla

commissione d'esame nell'ambito delle discipline rappresentate nella Commissione d'esame - una quarta prova scritta nella lingua straniera caratterizzante le sezioni internazionale

(francese per la 5AL - tedesco per la 5BL) - un colloquio pluridisciplinare nell'ambito delle discipline rappresentate nella Commissione

d'esame. PUNTEGGI D’ESAME

- il punteggio minimo complessivo per superare l'esame è 60/100 - credito scolastico: massimo 25 punti, per valorizzare la carriera scolastica dello studente (8

punti al terzo e 8 punti al quarto anno di studi, 9 punti al quinto anno di studi) - prove scritte: 45 il totale dei punti, ripartiti in ugual misura tra le prove (da 1 a 15 punti

ciascuna); a ciascuna delle prove scritte giudicata sufficiente non potrà essere attribuito un punteggio inferiore a 10

- colloquio orale: massimo 30 punti - bonus di 5 punti, ove il candidato abbia ottenuto un credito scolastico di almeno 15 punti (su

un massimo di 25) e un risultato complessivo della prova di esame pari almeno a 70 punti (su un massimo di 75)

- a coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire dell’integrazione può essere attribuita la lode dalla commissione a condizione che abbia riportato negli ultimi 3 anni scolastici valutazioni uguali o superiori a 8 per tutte le materie e che abbia conseguito il credito massimo ottenibile all’unanimità in tutti e tre gli anni del triennio.

LICEO LINGUISTICO ESABAC AD OPZIONE INTERNAZIONALE FRANCESE (5LA) Sulla base della normativa vigente, l'esame ESABAC comprende la quarta prova scritta di lingua e letteratura francese e di storia in francese, ed una prova orale di lingua e letteratura francese. Per il rilascio del diploma di Baccalauréat, previo superamento dell’esame di Stato, il candidato deve avere ottenuto nell’esame ESABAC un punteggio complessivo almeno pari alla sufficienza (10/15). LICEO LINGUISTICO AD OPZIONE INTERNAZIONALE TEDESCA (5LB) Sulla base della normativa vigente, l'esame internazionale di tedesco comprende una quarta prova scritta di lingua e letteratura tedesca, ed un colloquio orale di tedesco e di storia in lingua tedesca. Per il rilascio del diploma tedesco (Urkunde), previo superamento dell’esame di Stato, il candidato deve avere ottenuto nell’esame internazionale un punteggio complessivo almeno pari alla sufficienza (10/15).

E5. RISULTATI scolastici / allineamento esiti INVALSI da aggiornare

ESITI DEGLI SCRUTINI

Gli esiti degli scrutini delle classi intermedie e degli Esami di Stato per la classe quinta mostrano valori in linea con le corrispondenti medie regionali e nazionali (con percentuali di ammissione alla classe successiva però sempre maggiori). L’incidenza degli abbandoni è del tutto marginale, dalla prima alla quinta; non c’è correlazione neppure con l’indirizzo.

a.s. 2011/12 a.s. 2012/13 a.s. 2013/14 a.s. 2014/15 Esito n. % n. % n. % n. %

scrutinati (comprese le quinte) 1647 100,00 1731 100,00 1753 100,00 1775 100,00

ammessi a giugno 1333 80,94 1334 77,07 1392 79,40 1433 80,73

giudizio sospeso 272 16,51 344 19,87 319 18,20 298 16,79

respinti a giugno 42 2,55 53 3,06 42 2,40 44 2,48

ammessi a settembre 247 15,00 329 19,01 301 17,17 284 16,00

respinti a settembre 25 1,52 15 0,87 18 1,03 14 0,79

Anche i trasferimenti in uscita hanno valori medi uguali o minori di quelli regionali o nazionali. Si osserva una media leggermente superiore nelle classi prime dell’indirizzo linguistico: si tratta comunque di una fascia d’età in cui il riorientamento è ancora in corso. La presenza di tre indirizzi distinti nell’Istituto limita gli abbandoni e rende meno problematico il cambiamento di corso di studi. Le discipline caratterizzanti ogni indirizzo sono quelle in cui si registrano maggiori sospensioni di giudizio, ma il dato non è necessariamente negativo, poiché esprime una maggiore complessità incontrata dagli studenti nella costruzione del loro profilo specialistico. La scuola mostra quindi di essere inclusiva verso i propri studenti.

ESITI PROVE INVALSI 2014/2015 I risultati nella prova standardizzata INVALSI sia di italiano che di matematica sono superiori ai valori medi di regione, area, nazione sia come Istituto sia nel confronto con i licei. In particolare tutte le classi dell’indirizzo scientifico ottengono esiti migliori dei valori medi di regione, area e Italia. Inoltre gli esiti appaiono molto affidabili.

E6. CONTINUITÀ tra ordini di scuola In base a necessità di omogeneo incremento delle competenze di ITALIANO e MATEMATICA nel primo biennio (cfr E5 e vedere risultati prove Invalsi sul sito web), si delinea per il prossimo triennio una apposita iniziativa di formazione. INIZIATIVA PROVINCIALE di raccordo tra ordini di scuola per favorire continuità con la scuola media.

01020304050607080

74 70 696359 59 58

50

ITALIANOMATEMATICA

0

10

20

30

40

50

60

70

80

Liceo Classico LiceoLinguistico

LiceoScientifico

LICEO GIOIA

7470

77 74

5545

77

59

ITALIANOMATEMATICA

F. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

F1. Prospettiva triennale F2. Elementi permanenti F3. Elementi specifici annuali

La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per il personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle proprie professionalità. Ai sensi dell'art. 1, comma 124, della Legge n. 107/2015, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione. Il Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai docenti è deliberato dal Collegio dei docenti coerentemente con gli obiettivi e i tempi del POF, considerando anche esigenze ed opzioni individuali. Analogamente il DSGA predispone il piano di formazione per il personale ATA. Il piano di formazione del personale docente dovrà inevitabilmente recepire le criticità emerse dal RAV e le istanze rivenienti dal PDM, in coerenza con gli obiettivi formativi ritenuti prioritari ed evidenziati nel suddetto documento, privilegiando aspetti sia estensibili a tutte le istituzioni scolastiche, che circoscritti alle singole realtà. F1. Prospettiva triennale linea strategica permanente: mantenere operativi entrambi i versanti della formazione docente AGGIORNAMENTO FORMATIVO-CULTURALE: massima libertà di opzioni individuali AGGIORNAMENTO DIDATTICO: massima funzionalità rispetto a ciò che serve alla crescita del sistema (cfr RAV-PdM), valorizzando la ricerca didattica interna in condizioni di contesto già delineate:

- ruolo trainante dell'Istituto (capofila di reti di scuole, più o meno istituzionalizzate) in ambiti formativi individuati come prioritari già dall'Amministrazione Scolastica, per supportare l'effettivo adempimento urgente degli obblighi di legge (ad esempio CLIL, PIANO DIGITALE)

- iniziative formative stabilmente già presenti nella scuola (accoglienza nuovi docenti in servizio al Gioia per un inserimento efficace nella scuola, passaggi in ruolo, tirocini, occasioni culturali di livello universitario)

- ampia offerta di aggiornamento dal territorio (in particolare di enti accreditati istituzionali: iniziative isolate o strutturate in veri e propri seminari di formazione)

F2. Elementi permanenti

PROSSIMI PIANI ANNUALI DI FORMAZIONE-AGGIORNAMENTO

Formazione a livello di ISTITUTO Sarà realizzata secondo le rilevanze formative generali del sistema scolastico http://www.istruzione.it/allegati/2016/Piano_Formazione_3ott.pdf e in base agli specifici bisogni formativi emergenti dal Piano di Miglioramento del RAV, anche con l'ausilio di esperti esterni:

- successo scolastico alunni DSA-BES tramite predisposizione di PDP inclusivi - omogeneo incremento delle competenze di ITALIANO e MATEMATICA nel primo biennio

(cfr risultati Invalsi), con ampia valorizzazione della ricerca didattica interna e auspicabile progettazione nel corso del triennio di iniziativa di formazione provinciale in raccordo con gli altri ordini di scuola, per favorire continuità con la scuola media.

Formazione presso ENTI ESTERNI Rientrano nel Piano annuale di aggiornamento tutte quelle attività di formazione svolte a titolo individuale dai docenti presso altri Istituti scolastici statali o presso Enti esterni accreditati quali enti di formazione dal MIUR, o presso strutture universitarie statali o private. Formazione dei docenti neo-immessi in RUOLO Per i docenti neo-immessi in ruolo vengono organizzati momenti di formazione con l’ausilio di un docente tutor della stessa disciplina e con il supporto informativo-documentario del servizio di documentazione didattica. L’attività formativa, che viene impostata come riflessione di processo su un segmento vissuto di insegnamento-apprendimento, termina con la valutazione dell’attività didattica del docente in prova da parte del Comitato per la Valutazione del Servizio dei Docenti, che propone al dirigente scolastico la conferma in ruolo. Formazione TIROCINANTI universitari Il Liceo Statale "M. Gioia" di Piacenza collabora con diversi atenei sia statali (Parma, Bologna, Milano, Pavia) che privati (Cattolica) per le attività di tirocinio di studenti universitari che seguono corsi di studio per l’insegnamento. Formazione SICUREZZA e PRIMO SOCCORSO Rivolta a tutto il personale, docenti e ATA.

F3. Elementi specifici annuali

PIANO ANNUALE DI FORMAZIONE-AGGIORNAMENTO 2015-2016 Formazione “DIDATTICA DIGITALE”

- realizzazione di presentazioni multimediali con Prezi - realizzazione di podcast per la didattica - progettazione, realizzazione e gestione di un blog - progettazione, realizzazione e gestione di un semplice sito web - Social Network e didattica: come utilizzare in modo proficuo Twitter, Facebook, Whatsapp,

Instagram - come essere dei buoni e-Citizen: tutto quello che i nostri studenti dovrebbero conoscere e

saper fare nel web - ricerca, condivisione e catalogazione di siti utili alla didattica, trasversali e disciplinari - realizzare un e-book - progettazione e gestione di una stampante e di uno scanner 3D.

Formazione “CLIL” Il Liceo Statale "M. Gioia" di Piacenza è stato individuato dall'Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna quale organizzatore di corsi linguistico / comunicativi integrativi nella lingua inglese di formazione di docenti CLIL di tutti i licei ed istituti tecnici della provincia di Piacenza. In questo anno scolastico sarà allestito un corso di 130 ore di cui 60 ore in presenza e 70 ore on-line, destinato prioritariamente a docenti che insegnano discipline non linguistiche (DNL) con un livello di competenza nella lingua inglese pari al livello B1 o B2 da portare al livello C1. Rientrano nella formazione CLIL tutte quelle attività di apprendimento delle lingue straniere (francese, inglese, spagnolo e tedesco) svolte a titolo individuale dai docenti presso le scuole di lingua, anche private o all'estero, tese a conseguire una certificazione internazionale di competenza linguistica di livello non inferiore al B1, nonché la partecipazione a progetti di mobilità internazionale quali, ad esempio, Erasmus Plus.

PIANO ANNUALE DI FORMAZIONE-AGGIORNAMENTO 2016-2017 aggiornare

G. VALUTAZIONE DI SISTEMA G1. Valutazione INTERNA: questionari utenza e relazione finale docenti G2. Rapporto di AutoValutazione (RAV) G3. Valutazioni ESTERNE

Il Liceo “M. Gioia” prosegue la collaborazione con l’INVALSI e l’INDIRE intesa a definire strumenti comuni ed oggettivi per il monitoraggio del sistema scuola. Parallelamente, il Liceo svolge azione di monitoraggio e autovalutazione ormai da anni. Tutti gli operatori della Scuola e i suoi utenti costituiscono soggetto legittimo e pertinente per la valutazione dei risultati:

- gli insegnanti, come singoli e all’interno dei vari organi collegiali, sono impegnati a valutare l’efficacia dell’insegnamento attraverso i tempi e gli strumenti previsti dalla programmazione

- la dirigenza, attraverso una opportuna raccolta dati (tra cui le relazioni finali dei docenti, i questionari compilati da genitori e studenti, i risultati del profitto conseguito dagli studenti nelle varie materie), valuta l’efficienza dell’organizzazione e la funzionalità del servizio all’inizio e al termine dell’anno scolastico nelle sedi istituzionali (Collegio Docenti e Consiglio d’Istituto)

- i genitori e gli studenti esprimono una valutazione sull’efficacia dell’insegnamento e sull’organizzazione nel suo complesso nelle sedi istituzionali attraverso i propri rappresentanti e direttamente attraverso gli strumenti che l’Istituto mette loro a disposizione e che vengono annualmente predisposti.

G1. Valutazione INTERNA: questionari utenza e relazione finale docenti La riflessione sulla qualità degli esiti legata alla stesura del Rapporto di Auto Valutazione ha ampliato l’azione di monitoraggio che il Liceo “M. Gioia” porta avanti dal 2001. I docenti valutano l’efficacia dell’insegnamento attraverso tempi e strumenti della programmazione e tramite la relazione finale. Dall’anno scolastico 2006/2007 è stato avviato un processo di autovalutazione di istituto che ha coinvolto docenti, genitori e studenti per monitorare l’efficacia dell’azione didattica, individuarne le positività e le criticità, migliorare la qualità sia della didattica che dell’organizzazione di sistema. Gli strumenti utilizzati per tale processo sono:

- questionari somministrati agli studenti di tutte le classi dalla prima alla quarta - questionari somministrati agli studenti e ai genitori delle classi seconde e quinte (dall’anno

scolastico 2006/07 fino al 2013/14 la valutazione è stata condotta su un campione casuale di cinque studenti e cinque genitori per ciascuna classe seconda e quinta; a partire dal 2014/15 sulla totalità degli studenti e dei genitori delle classi suddette)

- relazioni finali compilate dai docenti. Dall’anno scolastico 2014/2015 la rilevazione è stata condotta predisponendo appositi link per la compilazione elettronica sia dei questionari per studenti e genitori sia delle relazioni finali dei docenti. La valutazione dei dati dei questionari delle classi dalla prima alla quarta viene svolta dal coordinatore di classe che comunica i dati rilevati ai componenti del Consiglio di classe in tutte le sue componenti (docenti, studenti e genitori) per individuare le azioni di miglioramento che il Consiglio deve predisporre. La valutazione dei dati delle relazioni finali dei docenti e dei questionari destinati a genitori e studenti delle classi seconde e quinte è affidata allo staff di dirigenza, che provvede a comunicare al Collegio dei Docenti l’esito di tale processo, depositato presso il Centro di documentazione didattica del liceo e disponibile per la consultazione sul sito web. I dati emersi dalla verifica dei risultati raggiunti nei vari ambiti costituiscono punto di riferimento e di attenzione per le attività educative e didattiche dell’anno successivo.

G2. Rapporto di AutoValutazione (RAV) (accessibile da “Scuola in Chiaro” ma anche pubblicato in versione integrale sul sito della scuola)

Con l’elaborazione del Rapporto di Autovalutazione (RAV), il Liceo “M. Gioia” ha individuato le priorità in termini di esiti, concretizzandole in traguardi da raggiungere tramite obiettivi di processo. Il POF recepisce tali priorità, come pure i traguardi e le azioni di miglioramento indicate nel PdM, inserendole nell’orizzonte triennale previsto dal nuovo quadro normativo. La coerenza tra i vari documenti assicura che gli obiettivi siano utili alla promozione di un processo innovativo in cui riveste un ruolo centrale il ciclo autovalutazione/miglioramento. La Scuola intende realizzare l’equità, intesa come garanzia di una offerta formativa di pari livello in ogni classe. Perciò l’impegno dei Dipartimenti disciplinari è verso una maggiore uniformità dei curricoli, nelle classi parallele dei differenti indirizzi. G3. Valutazioni ESTERNE L'impegno autovalutativo della scuola si affianca alla costante disponibilità a sottoporsi a VALUTAZIONE ESTERNA degli apprendimenti prodotti (progetto-pilota INVALSI già nel 2003, rilevazioni OCSE PISA dal 2006), oltre che ad altre valutazioni di sistema (l'ultima: INDIRE 2015). Il Liceo “M. Gioia” è stato oggetto di rilevazioni PISA (Programme for International Student Assessment) nel 2006, 2009 e 2012 mediante somministrazione a studenti di 15 anni di prove standardizzate nazionali in lettura, matematica e scienze. In tutte e tre le rilevazioni i risultati sono stati eccellenti (nel 2012, in matematica il punteggio medio ottenuto è stato di 570 contro 521 della media nazionale dei licei; in lettura 602 contro 537; in scienze 582 contro 530). VALUTAZIONE PISA 2012

VALUTAZIONE EDUSCOPIO

L’Istituto ottiene una ottima valutazione anche nell’indagine condotta da EDUSCOPIO (progetto della Fondazione Agnelli), su dati provenienti dal MIUR e dall’Anagrafe degli studenti universitari, che focalizza i risultati universitari degli studenti che si sono diplomati al Liceo Gioia: quasi il 90% degli allievi si iscrive all’università, scegliendo prevalentemente ambiti coerenti con l’indirizzo classico, linguistico o scientifico, frequentati e la gran parte di essi conclude il percorso di laurea triennale.

0

100

200

300

400

500

600

700

Matematica Lettura Scienze

570602 582

521 537 530

543 561 557

487 496

501485 490484 Liceo "Gioia"

Licei italianiLicei Emilia-RomagnaScuole Paesi OCSEScuole Italia

IV.

PIANO DI MIGLIORAMENTO

ASSETTI ORGANIZZATIVI

GESTIONE RISORSE

PIANO DI MIGLIORAMENTO Il Piano di Miglioramento del Liceo Statale "M. Gioia" parte dalle risultanze dell'autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. In particolare si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera il liceo, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV. Le priorità che il Liceo si è assegnato per il prossimo triennio sono:

1) risultati nelle prove standardizzate nazionali: a. riduzione del cheating b. incrementare la correlazione tra voto della classe e punteggio riportato nella prova

INVALSI 2) risultati a distanza sistematica rilevazione dei risultati universitari.

I traguardi che il Liceo si è assegnato in relazione alle priorità sono: 1) abbattimento dell'indice di cheating al di sotto dei livelli considerati fisiologici dall'INVALSI 2) portare la correlazione tra voto della classe e punteggio riportato nella prova Invalsi a livelli

di omogeneità 3) censimento dei risultati del primo anno di università dei diplomati.

e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: sono i tre elementi di maggiore debolezza riscontrati nell’autovalutazione.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

1) curricolo, progettazione e valutazione: a. circa le competenze trasversali (chiave e di cittadinanza) del POF: fornire ai diversi

CdC una scheda di progettazione organica e flessibile b. circa la valutazione: non abbandonare la prospettiva di prove di verifica di livello,

ricercandone la standardizzazione su competenze irrinunciabili 2) inclusione e differenziazione: incrementare le azioni di formazione dei docenti relativamente

agli alunni DSA o con BES 3) continuità e orientamento:

a. favorire la continuità tra ordini di scuola, ricercando un raccordo in ambito più specificamente metodologico e didattico-disciplinare

b. costruire un sistema di monitoraggio degli esiti universitari degli studenti diplomati 4) sviluppo e valorizzazione delle risorse umane:

a. incrementare le azioni di formazione, in particolare quelle sulle strategie didattiche per gli alunni con DSA o BES

b. cercare di costruire un sistema di premialità integrativo alla retribuzione standard 5) Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie: incrementare i rapporti con le

organizzazioni del mondo del lavoro (Confindustria e Confcommercio) e il Politecnico.

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: Gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità (in termini di risultati scolastici, anche a distanza, e di competenze chiave e di cittadinanza) in quanto una maggiore uniformità dei curricoli disciplinari sulla base di una comune struttura didattica per competenze e la condivisione di metodologie e fasi di verifica standardizzate per tempi e tipologie costituiscono gli elementi necessari a migliorare la pratica del curricolo e della trasparente valutazione. Anche la condivisione dei progetti e la diffusione di prodotti, così come l’uso pieno e consapevole della tecnologia digitale, farebbero circolare l’innovazione e stimolerebbero pratiche di aggiornamento costante, permettendo a tutti gli studenti di fruire di quelle esperienze (anche di eccellenza) vissute ora solo da pochi gruppi e/o classi. Una maggiore continuità con gli altri ordini di scuola e con il mondo universitario ed un più stretto rapporto con il mondo del lavoro, permetterebbero alla scuola di aprirsi verso realtà istituzionali esterne, anche extrascolastiche, reagendo positivamente agli stimoli e ai bisogni socio-culturali e formando così studenti capaci di diventare cittadini attivi e consapevoli. È l'orizzonte di riferimento verso cui la scuola si muove da anni, ma che stenta a mantenere a causa di rigidità organizzative, di risorse esigue, di scarso riconoscimento delle tante attività e delle specifiche professionalità che spesso agiscono su base individuale e volontaria.

SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI

L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:

I risultati nella prova standardizzata INVALSI sia di italiano che di matematica sono superiori ai valori medi di regione, area, nazione sia come Istituto sia nel confronto con i licei. In particolare tutte le classi dell’indirizzo scientifico ottengono esiti migliori dei valori medi di regione, area e Italia. Inoltre gli esiti appaiono molto affidabili. Il Liceo "Gioia" è stato anche oggetto di rilevazioni nazionali PISA nel 2006, 2009 e 2012 mediante somministrazione a studenti di 15 anni di prove standardizzate nazionali in lettura, matematica e scienze. In tutte e tre le rilevazioni i risultati sono stati eccellenti (nel 2012 in matematica 570 contro 521 sei licei italiani, in lettura 602 contro 537 dei licei italiani, in scienze 582 contro 530 dei licei italiani).

ed i seguenti punti di debolezza: I risultati nella prova standardizzata INVALSI di italiano sono affetti da cheating (indice di propensione alla copiatura). Da più parti è stato però sollevato il dubbio se l'indice di cheating come determinato dall'INVALSI, sia effettivamente in grado di determinare la propensione alla copiatura, soprattutto nelle classi di livello alto. Gli esiti di italiano delle singole classi sono molto diversi, anche nello stesso indirizzo. La varianza tra classi è molto elevata, mentre all’interno di ciascuna classe è piccola. Problematica è pure la bassa correlazione tra voto della classe e punteggio riportato nella prova Invalsi.

Per quanto riguarda la riduzione del cheating già nelle prove INVALSI 2015 i dati si sono ridotti drasticamente:

a) nella prova di Italiano in 11 classi su 14 è zero, e nelle restanti tre classi è 1,3 - 2,1 - 4,7 b) nella prova di Matematica in 10 classi su 14 è zero, e nelle restanti quattro classi è 0,7 - 3,3 -

3,6 - 4,7.

AZIONI DI MIGLIORAMENTO relative agli ESITI

ESITI STUDENTI Priorità 1 Traguardi Risultati 1 anno Risultati 2 anno Risultati 3 anno

Risultati scolastici

Risultati prove standardizzate

riduzione del cheating

abbattimento dell'indice di cheating al di sotto dei livelli considerati fisiologici dall'INVALSI

nelle prove relative all'a.s. 2014/2015 (i cui risultati non erano disponibili al momento della stesura del RAV) il cheating è già azzerato

incrementare la correlazione tra voto della classe e punteggio riportato nella prova INVALSI

portare a livelli di omogeneità la correlazione tra voto della classe e punteggio riportato nella prova Invalsi

maggior confronto tra docenti

analisi delle prove e condivisione per classi parallele delle competenze irrinunciabili

condivisione di programmazione e modalità verifica-valutazione in ITALIANO-BIENNIO dei tre indirizzi e in MATEMATICA-BIENNIO classico e linguistico

Competenze di cittadinanza

Risultati a distanza rilevazione dei risultati universitari sistema di rilevazione

censimento dei risultati del primo anno di università dei diplomati 2014/2015

prosecuzione prosecuzione

AZIONI DI MIGLIORAMENTO relative ai PROCESSI

AREA DI PROCESSO Obiettivi di processo PRIORITÀ 1 2

Curricolo, progettazione e valutazione

1. circa le competenze trasversali (chiave e di cittadinanza): omogeneità di programmazione dei CdC X

2. circa la valutazione: elaborazione prove di verifica di livello, standardizzate su competenze irrinunciabili X

Ambiente di apprendimento

Inclusione e differenziazione predisposizione PDP inclusivi per DSA e BES X

Continuità e orientamento 1. continuità tra ordini di scuola, tramite raccordo in ambito più

specificamente metodologico e didattico-disciplinare X

2. monitoraggio degli esiti universitari degli studenti diplomati X Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

1. incremento azioni di formazione, in particolare sulle strategie didattiche per gli alunni con DSA o BES X

2. sistema di premialità integrativo alla retribuzione standard X

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

rapporti con le organizzazioni del mondo del lavoro (Confindustria e Confcommercio) e il Politecnico X

per ARTICOLAZIONE COMPLETA cfr. allegato PIANO DI MIGLIORAMENTO

ASSETTI ORGANIZZATIVI

ORGANIGRAMMA

La complessità raggiunta dall'offerta formativa, in particolare a partire dalla fase dell'autonomia, richiede la definizione di ruoli professionali di sistema, ricoperti da docenti in collaborazione con il Dirigente. Tale ampia collaborazione nell'ultimo decennio è stata faticosamente garantita dalle figure dei collaboratori, delle funzioni strumentali, dei referenti di attività di sistema, il cui lavoro si è collocato finora all'interno dei margini ristrettissimi di “ore a disposizione” nell'orario-cattedra, almeno formalmente, sostanzialmente molto al di fuori dell'orario di lavoro retribuito (dal RAV 2015: “Si può quindi ritenere che il funzionamento complessivo del sistema si regga sulla disponibilità volontaria di tutti quei docenti che ancora accettano di collocarsi professionalmente anche al di fuori del loro già gravoso lavoro con le classi”). Si impone il passaggio ad una collocazione professionale dell'organico effettivamente funzionale alla tenuta e allo sviluppo del sistema, in relazione all'ORIENTAMENTO STRATEGICO della scuola (cfr. I IDENTITÀ) e all'articolazione indicata nelle MACROAREE DI PROGETTO (cfr. III), all'interno delle quali è dettagliato tutto quanto la scuola intende continuare a garantire (cfr. INDICE ANALITICO). A tali figure di sistema, ciascuna nel proprio specifico ambito di intervento, saranno affidati compiti di rilevazione dei bisogni e progettazione, organizzazione e coordinamento generale, sensibilizzazione e condivisione, verifica e riprogettazione. L'individuazione dei soggetti coinvolti in tali incarichi di sistema terrà conto anzitutto della attuale configurazione delle risorse: le non numerose disponibilità ad operare in ambito “non solo d'aula” sono e saranno valorizzate in relazione a riscontro di competenze professionali relative alle macroaree individuate. Si dovrà altresì garantire a tutto il personale la potenziale “investitura di sistema”, garantendo contemporaneamente continuità e ricambio del gruppo allargato di collaborazione alla Dirigenza: si prevede quindi di articolare nel triennio una modalità più precisa di censimento dei profili professionali del personale (curricolo, titoli, formazione, competenze organizzative) e di ricognizione costante delle eventuali disponibilità ad operare anche a livello di sistema.

Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, sono individuate le seguenti figure organizzative (non superiori al 10% dell'organico dell'autonomia):

A. Docenti Collaboratori della dirigenza ex art. 34 del CCNL 29/11/2007 I compiti loro attribuiti dal Dirigente Scolastico mediante apposita delega sono:

1) docente collaboratore vicario: - sostituire il Dirigente Scolastico in caso di brevi assenze, o di coincidenza di

impegni (funzione vicaria) - gestione dell’assetto organizzativo dell’Istituto - gestione delle relazioni esterne con l’amministrazione ed il territorio

2) docente collaboratore: - gestione dell’assetto organizzativo dell’Istituto ed in particolare i rapporti con

gli studenti eletti negli organi collegiali - gestione delle relazioni esterne con il territorio ed in particolare delle attività

di informazione alle scuole secondarie di 1° grado ed ai genitori ed agli alunni di tali scuole

B. Docenti Collaboratori della dirigenza ex art. 88 del CCNL 29/11/2007 I compiti loro attribuiti dal Dirigente Scolastico mediante apposita delega sono:

3) docente collaboratore: - gestione dei processi didattici e presenza nell’assetto organizzativo

dell’Istituto, in particolare nell'organizzazione e gestione dell'attività di recupero

4) docente collaboratore: - gestione dei processi didattici e presenza nell’assetto organizzativo

dell’Istituto, in particolare nell'organizzazione e gestione delle attività legate alla flessibilità

5) docente collaboratore: - gestione dei processi didattici e presenza nell’assetto organizzativo

dell’Istituto, in particolare nell'organizzazione e gestione della valutazione di sistema

C. Responsabili di sistema:

I compiti loro attribuiti dal Dirigente Scolastico mediante apposita delega sono stabiliti in relazione alla tenuta e allo sviluppo delle priorità strategiche della scuola e alle strutturali macroaree di progettazione (cfr. PTOF I. e III.). All’interno dell’organigramma si configurano, quindi, ruoli organizzativi di sistema, per progettazione e coordinamento generali dei seguenti ambiti: DIGITALIZZAZIONE, ORIENTAMENTO /ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO, INCLUSIONE- RECUPERO, DIFFERENZIAZIONE- AMPLIAMENTO, ANIMAZIONE CULTURALE, DIDATTICA, VALUTAZIONE SISTEMICA, FORMAZIONE DOCENTI. Ad alcuni dei docenti che ricoprono tali incarichi extra-aula, compatibilmente con le risorse disponibili, il Collegio Docenti attribuisce annualmente la “funzione strumentale”. È altresì istituita la figura del coordinatore, per ogni consiglio di classe, che ha i seguenti compiti in relazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola:

- essere portavoce delle esigenze delle componenti del Consiglio di Classe, cercando di armonizzarle tra loro

- informare il Dirigente Scolastico ed i suoi collaboratori sugli avvenimenti più significativi della classe, riferendo sui problemi rimasti insoluti

- mantenere il contatto con i genitori, fornendo loro informazioni globali sul profitto, sull'interesse e sulla partecipazione degli studenti

- fornire suggerimenti specifici in collaborazione con altri docenti della classe - preoccuparsi della corretta tenuta del registro di classe, controllare regolarmente le assenze

degli studenti, verificare l'esistenza di un equilibrato carico di lavoro a casa e di verifiche a scuola per le singole discipline

- preoccuparsi di una corretta organizzazione di visite guidate o viaggi di istruzione della classe

- essere il primo referente per il servizio di sportello nonché dei Referenti di Dipartimento Disciplinare, che hanno i seguenti compiti in relazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola:

- essere portavoce delle esigenze dei docenti del Dipartimento Disciplinare - proporre l'adozione dei libri di testo sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto e

dal Collegio dei Docenti - predisporre prove di livello per gli studenti in uscita dal biennio - predisporre prove di verifica unitarie per indirizzo e per tipologia scolastica per gli studenti

per i quali sono stati sospesi i giudizi - coordinare la ricerca sulla definizione delle competenze fondanti e degli standard di

apprendimento - coordinare la definizione dei contenuti imprescindibili delle discipline, coerentemente con

le indicazioni nazionali.

GESTIONE RISORSE Il Liceo “M. Gioia” offre all’utenza:

- sezioni liceali di indirizzo Classico, Linguistico e Scientifico, con curricoli ordinamentali recanti limitate modifiche ai quadri orari (autonomia 20%)

- due sezioni maxisperimentali di Liceo Linguistico ad opzione internazionale francese e tedesco, con curricoli e quadri orari propri.

Nell’anno scolastico in corso (2015-16) il Liceo risulta frequentato da circa 1800 studenti, in complessive 73 classi. Una sommaria analisi diacronica sui numeri dell’istituto consente di ricavare alcune ipotesi previsionali sul triennio a venire:

- da qualche anno stabilizzato il numero delle sezioni di Liceo Classico e di Liceo Linguistico/Linguistico Internazionale – rispettivamente 3 e 6 – pare lecito attendersi la conferma di questi numeri negli anni 2016/2019, con eventuali variazioni in eccesso

- soggetto ad oscillazione, invece, il numero delle sezioni del Liceo Scientifico, che risente di un’offerta territoriale molto articolata, incluse le opzioni Scienze applicate e Sportivo non presenti al Liceo “M. Gioia”; pur nella problematicità della previsione, appare credibile a fine triennio una stabilizzazione del Liceo Scientifico su 5 sezioni e, per conseguenza

- una stabilizzazione intorno a settanta del numero complessivo delle classi del Liceo “M. Gioia”. ORGANICO COMUNE Nella seguente tabella sono ricapitolati i numeri fondamentali che misurano, per il triennio 2016-2017, l’organico del Liceo “M.Gioia”:

Liceo Numero classi

2015-16 2016-17 2017-18 2018-19 Classico 15 15 15 15 Internazionale 10 10 10 10 Linguistico 21 21 21 21 Scientifico 27 26 24 24 TOTALE 73 72 70 70

Con riferimento allo stesso triennio 2016-2019, la tabella successiva articola l’organico del Liceo “M. Gioia” per classi di concorso, indicando per ciascuna numero di cattedre intere, ammontare dei residui orari e dei titolari in servizio. Va precisato che il numero complessivo dei docenti in servizio incrementa di 20/30 unità annue se si considerano i docenti impegnati su residui orari e part-time, quelli di religione e di materia alternativa alla religione e gli esperti madrelingua impegnati in insegnamenti aggiuntivi in lingua straniera (storia/geografia e scienze in inglese; storia in francese, in tedesco e in spagnolo). Dalla tabella emerge un quadro di sostanziale stabilità dell’organico del Liceo nel periodo considerato.

Classi di concorso a.s. 2015/2016 a.s. 2016/2017 a.s. 2017/2018 a.s. 2018/2019

cattedre ore residue cattedre ore

residue cattedre ore residue cattedre ore

residue A019 - Diritto* 1 - 1 - 1 0 1 0 A025 - Disegno e storia dell'arte* 2 8 2 8 2 0 2 0 A029 - Educazione fisica 8 2 8 0 7 14 7 14 A037 - Filosofia e storia 12 8 12 3 11 6 11 6 A049 - Matematica e fisica* 20 4 19 15 18 10 18 11 A050 - Italiano e storia 2 - 2 0 2 0 2 0 A051 - Italiano, latino e storia* 23 7 23 1 22 0 21 17 A052 - Lettere antiche 9 - 9 0 9 0 9 0 A060 - Scienze naturali* 9 - 8 11 8 6 8 6 A061 - Storia dell'arte* 3 10 3 10 3 10 3 10 A246 - Francese* 3 17 3 17 3 17 3 17 A346 - Inglese 13 4 13 1 12 13 12 13 A446 - Spagnolo* 3 8 3 8 3 8 3 8 A546 - Tedesco 4 6 4 6 4 6 4 6 C246 - Conversazione Francese* 1 - 1 0 1 0 1 0 C346 - Conversazione Inglese 1 13 1 13 1 13 1 13 C446 - Conversazione Spagnolo* 1 - 1 0 1 0 1 0 C546 - Conversazione Tedesco 1 - 1 0 1 0 1 0

TOTALI 116 87 114 93 109 103 108 121

Il carico orario delle classi di concorso contrassegnate da asterisco è stato modificato dal Collegio Docenti ai sensi dell'art. 10 del DPR n. 89/2010. Più precisamente: - A019 Diritto: già presente nel biennio del Liceo Linguistico Internazionale, aggiunge due ore nelle classi prime del Liceo Linguistico ordinamentale - A025 Disegno e storia dell'arte: l’insegnamento perde due ore nella classe seconda del Liceo Scientifico - A042 Informatica: già presente nel curricolo del Liceo Linguistico Internazionale e, in autonomia, sul triennio del Liceo Scientifico, l’insegnamento

viene eliminato dai curricola del Liceo a partire dall’a. s. 2015-2016 - A049 - Matematica e fisica: l’insegnamento di fisica acquisisce un’ora aggiuntiva sulla classe quinta del Liceo Scientifico - A051 - Italiano, latino e storia: l’insegnamento di latino acquisisce un’ora aggiuntiva sul biennio del Liceo Linguistico ordinamentale e perde un’ora

nelle classi quarta e quinta del Liceo Scientifico - A060 Scienze naturali: l’insegnamento perde due ore nella classe prima del Liceo Classico; aggiunge due ore - come Laboratorio di chimica - nella classe

seconda e un’ora nella classe quarta del Liceo Scientifico - A061 Storia dell'arte: l’insegnamento aggiunge due ore nella classe prima del Liceo Classico - A246 Francese: l’insegnamento, ove presente come terza lingua, è eliminato nelle classi prime del Liceo Linguistico e ridotto di un’ora nelle classi

seconde - A446 Spagnolo: l’insegnamento, ove presente come terza lingua, è eliminato nelle classi prime del Liceo Linguistico e ridotto di un’ora nelle classi

seconde - C246 Conversazione Francese: l’insegnamento è eliminato nelle classi prime del Liceo Linguistico ordinamentale ove il Francese è presente come terza

lingua - C446 Conversazione Spagnolo: l’insegnamento è eliminato nelle classi prime del Liceo Linguistico ordinamentale ove lo Spagnolo è presente come terza

lingua. In considerazione di quanto anticipato circa la gestione delle risorse pare ragionevole prevedere per il prossimo triennio un quadro di questo tipo:

1. organico comune: assestamento del fabbisogno su livelli prossimi/non superiori a quelli dell’organico del corrente anno scolastico (2015-2016)

2. organico di potenziamento: n. 8 posti come da tabella sotto riportata 3. organico per supplenze brevi: il fabbisogno per copertura supplenze brevi dovrebbe aggirarsi su 800

ore circa, recuperabili con l’utilizzo del personale incluso in organico di potenziamento.

ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO Anche l'organico di potenziamento sarà utilizzato per favorire la realizzazione di quanto già indicato come priorità di tenuta e di sviluppo del sistema, ossia in relazione all'ORIENTAMENTO STRATEGICO della scuola (cfr. I IDENTITÀ) e all'articolazione indicata nelle MACROAREE DI PROGETTO (cfr. III), all'interno delle quali è dettagliato tutto quanto la scuola intende continuare a garantire (cfr. INDICE ANALITICO). L'inserimento professionale di tali risorse di potenziamento sarà quindi stabilito in funzione della realizzazione di attività didattiche e/o particolari progetti riconducibili alle seguenti rilevanze, che costituiscono nel loro insieme organica rappresentazione del “sistema Gioia”:

A. INCLUSIONE e RECUPERO B. DIFFERENZIAZIONE e AMPLIAMENTO C. “AMBIENTE” DI APPRENDIMENTO D. ORIENTAMENTO e ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E. MEDIAZIONE DIDATTICA E VERIFICA-VALUTAZIONE F. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO G. VALUTAZIONE DI SISTEMA.

In ragione della dimensione della scuola ammontano ad 8 le risorse in organico di potenziamento destinate al Liceo. Nella tabella seguente si descrivono sommariamente per i docenti individuati le aree d’intervento ed i progetti su cui indirizzeranno la loro attività.

Classe di concorso

Ore da prestare

Esonero vicario

Supplenze brevi

Corsi di recupero /

potenziamento Progetti Ore di

insegnamento

A019 600 100 0 400 (2) (4) 100

A037 600 470 130 0 0 0

A037 600 100 100 200 (2) (3) 200

A037 600 100 100 200 (1) (6) 200

A049 (o A038 o A047) 600 100 150 150 (5) (7) 200

A060 600 130 70 60 80 (4) 260

A346 600 100 200 300 (2) (3) 0

A546 600 100 100 300 (2) (3) 100

TOTALE 4800 600 800 710 1630 1060

PROGETTI

Afferiscono alle seguenti MACROAREE DI PROGETTAZIONE:

(1) Macroarea A - INCLUSIONE E RECUPERO

(2) Macroarea B - DIFFERENZIAZIONE E AMPLIAMENTO

(3) Macroarea C - AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

(4) Macroarea D – ORIENTAMENTO E ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

(5) Macroarea E - MEDIAZIONE DIDATTICA E VERIFICA-VALUTAZIONE

(6) Macroarea F - FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

(7) Macroarea G - VALUTAZIONE DI SISTEMA. Posti aggiuntivi per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015

Tipologia n. Motivazioni

Assistente tecnico e relativo profilo

1 dell’area Informatica (RRA6)

la forte digitalizzazione del Liceo (vedere 4. Ambiente di apprendimento) richiede la presenza di una ulteriore

figura di personale tecnico specializzato per tutte le attività di monitoraggio e manutenzione dei

sistemi informatici

Le presenti Linee Guida, insieme al Rapporto di Autovalutazione, al Piano di Miglioramento, al Piano di Inclusività, al Patto di Corresponsabilità, al Regolamento interno e all’opuscolo informativo Sicurezza nella scuola, compongono il Piano Triennale dell’Offerta Formativa del Liceo “M. Gioia” per gli anni scolastici 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019. Tutti i documenti sono reperibili sul sito web del Liceo (www.liceogioia.it/PTOF) nella sezione dedicata.

Allegato - Progetti di partecipazione ai Programmi Operativi Nazionali (PON) 2014-2020

1. Progetto per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN

- PON/FESR Prot.n. AOODGEFID/9035 Roma, 13 luglio - Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo specifico - 10.8 - “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” - Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave.

Il progetto “Rete WiFi e gestione in Lan delle lezioni” è una opportunità che viene data al nostro Ente Scolastico per migliorare dal punto di vista dell’infrastruttura di rete e servizi ad essa legati. Questo sviluppo permetterà di ottenere una ricaduta notevole sia sulla didattica sia sul funzionamento e sull’organizzazione scolastica. Si potranno sviluppare e migliorare notevolmente servizi come l’E-Learning, la gestione dei contenuti digitali, le lezioni con LIM e la comunicazione scuola-famiglia; inoltre si otterrà un processo di miglioramento del Know-how tecnologico dei nostri docenti.

2. Progetto per la realizzazione di ambienti digitali per la gestione in TIC delle lezioni - PON

AOODGEFID/12810 del 15/10/2015 - Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo specifico - 10.8.1 - “Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori professionalizzanti e per l’apprendimento delle competenze chiave del PON per la scuola” - competenze e ambienti per l’apprendimento - 10.8.1.A 3 Ambienti multimediali.

Il progetto “Realizzazione di ambienti digitali” è una opportunità che viene data al nostro Ente Scolastico per migliorare dal punto di vista delle strumentazioni informatiche e delle attività didattiche ad esse legate. Questo sviluppo permetterà di ottenere una ricaduta notevole sia sulla didattica digitale che sul funzionamento e sull’organizzazione scolastica. Si potranno sviluppare e migliorare notevolmente servizi come l’E-Learning, la gestione dei contenuti digitali, le lezioni con LIM e la comunicazione scuola-famiglia; inoltre si otterrà un processo di miglioramento del know-how tecnologico dei nostri docenti.

Allegato - Piano PNSD: intervento triennale

Premessa Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Non solo una dichiarazione di intenti, ma una vera e propria strategia complessiva di innovazione della scuola, come pilastro fondamentale del disegno riformatore delineato dalla legge.

Si tratta prima di tutto di un’azione culturale, che parte da un’idea rinnovata di scuola, intesa come spazio aperto per l’apprendimento e non unicamente luogo fisico. In questo paradigma, le tecnologie diventano abilitanti, quotidiane, ordinarie, al servizio dell’attività scolastica, contaminando tutti gli ambienti della scuola: classi, ambienti comuni, spazi laboratoriali, spazi individuali e spazi informali.

È un’opportunità di innovazione incentrata sulle metodologie didattiche e sulle strategie usate con gli alunni in classe, adeguando ad esse le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione.

Portare la scuola nell’era digitale non è solo una sfida tecnologica. È una sfida organizzativa, culturale, pedagogica, sociale e generazionale. Il Piano Nazionale disegna una politica complessiva (non una sommatoria di azioni) e pertanto il lavoro che serve è anzitutto culturale: occorre elevare la propensione di tutti gli attori coinvolti verso la crescita professionale, il cambiamento organizzativo e quello culturale.

Il Piano Triennale dell’offerta formativa rappresenta lo strumento per mettere a sistema le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel PNSD. L’inserimento nel PTOF delle azioni coerenti con il PNSD, anche seguendo lo stesso schema di tripartizione (Strumenti, Competenze e Formazione e gli ambiti al loro interno) servirà a migliorare la programmazione di strategie di innovazione digitale delle istituzioni scolastiche.

Per facilitare tale processo di programmazione e di coordinamento delle azioni strategiche in ogni scuola è stato individuato un Animatore Digitale, una nuova figura che coordina la diffusione dell’innovazione digitale a scuola e le attività del PNSD.

Saranno gli “animatori digitali” di ogni scuola, insieme ai dirigenti scolastici e ai direttori amministrativi, adeguatamente formati su tutti i suoi contenuti, ad animare ed attivare le politiche innovative contenute nel Piano e a coinvolgere tutto il personale, oltre che gli studenti e le loro famiglie. In particolare, nell’ambito della realizzazione delle azioni previste nel POF triennale, l’AD potrà sviluppare progettualità su tre ambiti: Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi. Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. Uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa.

AMBITI E AZIONI Il presente piano presenta le azioni ritenute prioritarie e percorribili nel triennio 2016-2019. Tutte le azioni che costituiscono il presente progetto verranno sottoposte a monitoraggio e a rendicontazione circa i risultati ottenuti.

Piano di intervento Interventi dell’Animatore Digitale nel triennio 2016-2019

a.s. 2015/2016 – fase preliminare

Formazione interna

• Somministrazione di un questionario informativo/valutativo per la rilevazione delle conoscenze/competenze/tecnologie/aspettative in possesso dei docenti per l’individuazione dei bisogni sui 3 ambiti del PNSD (strumenti, curricolo, formazione).

• Elaborazione degli esiti dell'indagine conoscitiva e relative considerazioni sulle azioni successive da attuare.

• Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente.

• Formazione specifica per Animatore Digitale a cura del Polo Formativo Regionale.

• Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale.

• formazione base per tutti i docenti per l’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola

• Creazione di un blog per la segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.

• Formazione all’utilizzo registro elettronico (neoimmessi in ruolo/supplenti nel nostro istituto).

• Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. • Creazione e prime sperimentazioni inerenti uno spazio cloud: utilizzo

di cartelle condivise e documenti condivisi di Office365 per attività didattiche.

• Formazione di 30 ore su temi a richiesta inerenti la didattica digitale

Coinvolgimento della comunità

scolastica

• Progettazione del restyling grafico e strutturale del sito istituzionale per adeguarlo ai nuovi bisogni della scuola

• Creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio dedicato al PNSD per informare sul piano e sulle iniziative della scuola

• Creazione di un gruppo di lavoro costituito dal dirigente, dall’animatore digitale e progressivamente un piccolo staff costituito da coloro che sono disponibili a mettere a disposizione le proprie competenze in un’ottica di crescita condivisa con i colleghi

Creazione di soluzioni

innovative

• Revisione e integrazione, della rete wi-fi di Istituto mediante la partecipazione a progetti PON per migliorare la connettività in tutte le aree interne agli edifici scolastici delle diverse sedi.

• Realizzazione di nuovi ambienti di apprendimento di didattica digitale mediante la partecipazione a progetti PON. (es: progetto Vis&Pro)

• Ricognizione, mappatura ed eventuale revisione/integrazione delle attrezzature informatico-digitali presenti nella scuola

Interventi Triennio 2016-2019 FORMAZIONE INTERNA

A.S 2016-2017 A.S 2017-2018 A.S 2018-2019

• Creazione e mantenimento di uno sportello permanente di assistenza, per: l’utilizzo delle diverse funzioni del registro elettronico, di Office 365, della mail liceogioia.it la creazione/aggiornamento/integrazione da parte dei docenti del proprio e-portfolio. (cfr. azione #10 del PNSD) la stesura dell’e-portfolio di ogni studente per la registrazione delle attività svolte, del processo di sviluppo delle competenze e delle certificazioni acquisite (cfr. azione #9 del PNSD)

• Formazione specifica per Animatore Digitale - Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale

• Formazione specifica per Team per l’Innovazione e di dieci docenti

• Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale

• Formazione base per tutti i docenti per l’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola (LIM, registro, mail..)

• Formazione avanzata per un gruppo di docenti su argomenti a richiesta (dedotti dai bisogni rilevati dai questionari somministrati annualmente)

• Formazione per un migliore utilizzo degli ampliamenti digitali dei testi in adozione.

• Progettazione di nuovi ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata con l’utilizzo di nuove metodologie: webquest, EAS, BYOD, eTwinning

• Realizzazione di nuovi ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata con l’utilizzo di nuove metodologie: webquest, EAS, BYOD, eTwinning

• Proseguimento della sperimentazione di nuovi ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata con l’utilizzo di nuove metodologie: flipped classroom, BYOD

• Formazione per l’uso di strumenti per la realizzazione di test, web quiz

Formazione per l’uso degli strumenti da utilizzare per una didattica digitale integrata.

Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione.

• Utilizzo da parte dei docenti dell’e-portfolio (cfr. azione #10 del PNSD) e stesura dell’e-portfolio di ogni studente per la registrazione delle attività svolte, del processo di sviluppo delle competenze e delle certificazioni acquisite. (cfr. azione #9 del PNSD).

• Formazione sull’utilizzo di piattaforme di elearning (Moodle) per potenziare e rendere interattivo il processo di insegnamento/apprendimento e favorire la comunicazione tra i membri della comunità scolastica.

• Formazione base sulla redazione e gestione degli spazi web esistenti sul sito istituzionale

• Formazione all’utilizzo di cartelle e documenti condivisi di Office 365 • Formazione per utilizzo OneNote for Teachers. • Formazione all’utilizzo delle Apps di Office 365 per l’organizzazione e per la didattica

• Formazione sull’uso di ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata: soluzioni on line per la creazione di classi virtuali, social network.

• Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

Interventi Triennio 2016-2019 COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA

A.S 2016-2017 A.S 2017-2018 A.S 2018-2019

• Creazione di un gruppo di lavoro costituito dal dirigente, dall’animatore digitale, dal team per l’innovazione, dieci docenti e dal DSGA e, progressivamente, un piccolo staff costituito da coloro che sono disponibili a mettere a disposizione le proprie competenze in un’ottica di crescita condivisa con i colleghi

• Creazione di un Calendario condiviso per il piano delle attività pubblicato sul sito web.

• Coordinamento con il team per l’innovazione, con i dieci docenti formati, con le figure di sistema, con gli assistenti tecnici e del gruppo di lavoro.

• Creazione e implementazione di spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD.

• Realizzazione da parte di docenti e studenti di video utili alla didattica e alla documentazione di eventi/progetti di Istituto.

• Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato multimediale

• Utilizzo di cartelle e documenti condivisi di Office 365 per la formulazione e consegna di documentazione per favorire la dematerializzazione in tutti gli ambiti di esercizio delle attività: programmazioni relazioni finali richieste/comunicazioni certificazioni monitoraggi

• Attivazione e Utilizzo di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, community)

• Videoregistrazione di ogni evento rilevante organizzato dal Liceo per memoria storica eventi

• Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo)

• Realizzazione di workshop e programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie, comunità

Il piano di intervento proposto, essendo parte di un Piano Triennale, potrebbe essere modificato o subire delle modifiche in itinere, secondo le necessità espresse dal personale della scuola, dagli alunni, dal territorio in cui l’Istituzione Scolastica opera.

L’animatore digitale

Interventi Triennio 2016-2019 CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

A.S 2016-2017 A.S 2017-2018 A.S 2018-2019

• Azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi • Revisione, integrazione, della rete wi-fi di Istituto • Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale integrazione/revisione • Implementazione di una piattaforma di E-learning (Moodle)

per potenziare e rendere interattivo il processo di insegnamento/apprendimento

• Diffusione capillare della piattaforma Office 365 per potenziare e il processo di insegnamento/apprendimento e favorire la comunicazione tra i membri della comunità scolastica.

• Introduzione e sperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di dispositivi individuali (BYOD) • Accesso ad Internet wireless/LAN per tutti gli utenti della scuola

• Creazione di un laboratorio mobile sfruttando oltre alla tecnologia già in dotazione della scuola, la tecnologia in possesso degli alunni e dei docenti.

• Creazione e mantenimento di un repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto. • Creazione e implementazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a

cura della comunità docenti. • Aggiornamento dei curricola verticali per la costruzione di competenze digitali, disciplinari e/o trasversali e pubblicazione sul sito web

• Sviluppo di attività di alfabetizzazione civica del cittadino digitale. • Sperimentazione e Utilizzo di classi virtuali (comunity, classroom) Creazione e utilizzo di un Calendario condiviso per il piano delle attività pubblicato sul sito web. • Formazione di uno staff operativo sulla didattica digitale • Gestione del Canale Youtube per la raccolta di video delle attività svolte nella scuola • Videoregistrazione di ogni evento rilevante organizzato dal Liceo per memoria storica eventi • Produzione percorsi didattici disciplinari e interdisciplinari con particolare riferimento agli alunni BES • Attivazione servizi digitali della biblioteca scolastica • creazione di webinar (hangout) per le attività di recupero • Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola • Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD • Monitoraggio soluzioni innovative e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite dagli utenti • Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali


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