AUTORITRATTO - Gotta (1976) Olio su tavola, cm 100x70
Medaglia d'oro al Valore Civile
FRANCESCO GOTTAdetto il BradiBene, in personale presenta
PITTURA E AFORISMI
PIANI MORFOGENETICI DELLA LEGGE LOGICA
dal 18 maggio al 2 giugno 2013
SALA MOSTRE DELLA PROVINCIACorso Nizza 21, angolo c.so Dante - CUNEO
“Immedesimati e poi giudicami. Ecco quello che può vedere
e soltanto il mio occhio sinistro” (Francesco Gotta, 1976)
DEE DEI MARI - Gotta (1994) Olio su tavola, cm 186x149
La rappresentazione figurativa degli Infiniti soprastanti, invisibili, piani dei Campi
Morfici attraverso l’interpretazione dell’immaginazione creatrice, è portare nella
dimensione tridimensionale del mio tempo, una realtà dolcissima di bellezza che
allieta il mio cuore, fino a curare e guarire le ferite, e o malattie, ogni volta pro-
vocate dal mondo di collisioni, attraverso le quali si và manifestando la materia.
Francesco Gotta29-01-013 h 3,10
La presenza della S.V. sarà particolarmente gradita all’inaugurazionedella mostra che avrà luogo sabato 18 maggio 2013, ore 18
Orario apertura: dal lunedì alla domenica, ore 16 - 19
INGRESSO LIBERO Info: cell. 380.5404297
4/2013 - CS Provincia di Cuneo
FRANCESCO GOTTA detto il BradiBene
12041 BENE VAGIENNA (CN)
Frazione S. Stefano, 98
Cell. 380.5404297
Nota biografica
Pittore e scultore nato a Bra (CN) il 6 gennaio 1945. “C’è nell’opera di Francesco Gottadetto il BradiBene l’attualità di un rapporto emotivo con l’esistenza – come un diario nellecui pagine l’artista descrive la sua cronaca e la sua storia -; c’è l’affiorare di una nuovaesperienza metafisica, il desiderio di appropriarsi di nuovi strumenti di espressione traquelli classici, per arricchire – si direbbe quasi rinforzare – la capacità evocativa dell’im-magine pittorica. Non si dimenticano facilmente i suoi spazi misteriosi, il rigore delle pro-spettive inquietanti, le ispirate strutture geometriche esatte e raffinate”.
Principali mostre personali
1965: Sala Esp. Savona, Alba (Italia)
1974: Sala Esp. Cavalieri, Bra (Italia)
1976: Galleria Sogno, Cuneo (Italia)
1977: Museo S. Iffredo, Cherasco (Italia)
1977: Galleria La Maddalena, Alba (Italia)
1977: Sala Comunale Expos, Racconigi (Italia)
1978: Universidad Central de Venezuela, Caracas (Venezuela)
1978: Centro Comunale de Guarenas (Venezuela)
1979: Galeria Elena Pavlu, Caracas (Venezuela)
1979: Galeria A.Casian, Caracas (Venezuela)
1979: Galeria Rapanuy, Caracas (Venezuela)
1979: Galeria Ayacuchio, Caracas (Venezuela)
1979: Museo S.Iffedo, Cherasco (Italia)
1980: Chiesa S.Rocco, Bra (Italia)
1980: Teatro Nuovo, Torino (Italia)
1980: Palazzo Comunale, Cavallermaggiore (Italia)
1981: Chiesa S.Rocco, Bra (Italia)
1982: Casinò Municipale Sanremo (Italia)
1982: Sala Esposizione Cavalieri, Bra (Italia)
1982: Palazzo Comunale, Nizza Monferrato (Italia)
1995: Premio Biennale Venezia in Canareggio (collettiva), Venezia (Italia)
1997: Galleria Studio d’Arte 2, Tezze sul Brenta (Italia)
1997: Galleria Studio d’Arte 2, Venezia (Italia)
2004: Fiera internazionale dell’Arte, Lugano (Svizzera)
2013: Sala esposizioni La Confraternita, Baldissero d’Alba (Italia)
Principali note bibliografiche
1977: Enciclopedia Arte Italiana per il mondo
1979: Edizioni “Il Quadrato”
1980: Edizioni “Il Quadrato”
1975/76/77/78/79/80: Promotrice delle Belle Arti di Torino
1977: “Il Cuneo” Rivista mensile Italiana
1978: “La Cabala” Rivista mensile venezuelana
1995/96/97: Dizionario enciclopedico d’arte contemporanea Casa Editrice Alba Ferrara
Articoli pubblicati su settimanali e quotidiani italiani e stranieri, tra cui La Stampa, La Gazzetta, La Guida, Il
Braidese, Il Piccolo, El Mundo, El Universal, La voz de Guarenas, El Nacional, Informacio arte, El Universitario,
La Voz Italiana, La Voz Diaria, El 2001
A conclusione di un complesso percorso artistico che lo ha condotto a visitare con
estrosa felicità espressiva numerosi filoni della pittura moderna e contemporanea
Francesco Gotta è approdato con sovrana maestria in un continente astratto-figu-
rativo magico e inesplorato, dove il mistero in fiore si offre a chi è in grado di co-
glierlo e di assaporarne tutta la squisita fragranza. Perché oltre che pittore
Francesco Gotta è anche e soprattutto filosofo, non certamente un esangue acca-
demico professore di filosofia, abituato a distillare in oscuri bizantinismi l’impo-tentia coeundi dei propri squallidi conati speculativi, ma un autentico,
appassionato ricercatore della Verità, che di questa sofferta, estenuante ricerca ha
fatto la sua stessa ragione di vita e la linfa animatrice della propria arte. Visionario,
apocalittico, oniroide, ora immerso nelle oscure profondità dell’inconscio, ora
estaticamente librato nei cieli sfolgoranti della coscienza cosmica, il suo sguardo
indagatore non cessa di esplorare gli aspetti invisibili della realtà, rivelandone le
profonde valenze, destinate a rimanere lettera morta per le masse abbrutite dal-
l’ignoranza, ma ad essere scoperte ed apprezzate da chi sa distinguere gli autentici
valori in mezzo alla volgarità della società dei consumi. In questo tumultuoso
sprigionarsi di forme deliranti, immerse in un atmosfera metafisica grondante fa-
talità e sfrenatezza, misticismo e sensualità, il fruitore sensibile e attento sa rico-
noscere gli eterni archetipi dell’anima e del vertiginoso enigma della vita e della
morte, realizzando il mysterium tremendum dell’occulta interdipendenza degli op-
posti, del bene e del male, del positivo e del negativo, del maschile e del femmi-
nile, e come per un’improvvisa illuminazione accede a quello stato di coscienza
superiore in cui si avverte quella concordia oppositorum che giace alla base della
visione olistica ed acologica dell’esistenza. Se con la sua pittura Francesco Gotta
ha saputo suscitare negli animi questa coscienza nuova, ha fatto di più e di meglio
di tante fumose pagine di pseudo filosofia.
professor Gustavo Gasparini critico d’arte
Venezia 1997
Mostra culturale senza alcun fine mercantile.Le opere esposte non sono in vendita.