Pittrici e artiste del MedioevoDi come alcune donne seppero affermare se stesse e
la propria arte anche nelle gabbie dei castelli o dei conventi in cui furono rinchiuse
A fronte di milioni di donne oppresse dalla miseria, dall’ignoranza, dalle gravidanze che rendevano brevi le
loro vite, dalla loro condizione di sottomissione ai padri, ai mariti, alla Chiesa e anche ai figli, vi furono
alcune donne che attraverso l’arte, l’ingegno, la creatività seppero incidere il loro nome nel libro della
storia.
Regine che hanno regnato, intellettuali che hanno insegnato , artiste che hanno creato e dipinto opere
immortali, soprattutto se avevano avuto la possibilità di accostarsi alla cultura e alle bliblioteche ,
specialmente nei conventi
dott. Elisabetta Bodini
• A fronte di milioni di donne oppresse dalla miseria, dall’ignoranza, dalle gravidanze che rendevano brevi le loro vite, dalla loro condizione di sottomissione ai padri, ai mariti, alla Chiesa e anche ai figli, vi furono alcune donne che attraverso l’arte, l’ingegno, la creatività seppero incidere il loro nome nel libro della storia.
• Regine che hanno regnato, intellettuali che hanno insegnato , artiste che hanno creato e dipinto opere immortali, soprattutto se avevano avuto la possibilità di accostarsi alla cultura e alle bliblioteche , specialmente nei conventi
dott. Elisabetta Bodini
Claricia firma la sua opera
dott. Elisabetta Bodini
• Nella pagina iniziale di un salterio composto nel 1190 nell’Abbazia di Augusta in Germania, possiamo vedere la lettera iniziale della parola Quid , una Q molto grande e colorata, perfetta nell’esecuzione, originale nei colori e nelle eleganti volute che la compongono, in cui la gamba inferiore della lettera è in realtà una figura umana, per la precisione una donna, che, come Atlante, sembra reggere la lettera con le braccia sopra il suo capo. E fra le braccia e il capo leggiamo un nome : Claricia. Si tratta dell’autrice delle miniature del libro, che cosciente della bellezza e importanza della propria opera decide di firmarla addirittura con un autoritratto.
• Già è eccezionale che siffatta opera sia stata affidata ad una donna, ancora più eccezionale che questa donna l’abbia firmata per i posteri.
dott. Elisabetta Bodini
• Possiamo notare che non è vestita da suora, che ha i capelli lunghi e il capo scoperto, quindi era una laica una artista chiamata a realizzare il proprio lavoro presso il convento.
• L’abito con le larghe maniche, le trecce sulle spalle, la posa quasi languida con le braccia sollevate ci confermano che non può essere una religiosa, e così pure l’orgoglio di aver firmato il suo lavoro, non al termine dell’opera ma proprio all’inizio
• La firma apposta alla propria opera è indizio di consapevolezza di sè e della propria arte, è volontà di lasciare traccia per i posteri…. È un peccato di superbia e di orgoglio, ma che gran bel peccato, per noi che lo abbiamo scoperto.
dott. Elisabetta Bodini
ARAZZO DI BAYEUX - E’ un tessuto di lino grezzo, ricamato con fili di lana, diviso in nove pezzi per una lunghezza totale di 68 metri, alto circa 30 centimetri: documento
storico e di costume unico nel suo genere illustra, abiti, usi, vita quotidiana, costruzione delle navi, pranzi, battaglie, trasporti….
dott. Elisabetta Bodini
Contiene più di 600 figure umane, più di 700 animali, fra cavalli, muli, cani, pecore, mucche, galline, pesci, uccelli e animali mitologici: narra l’impresa della conquista
dell’Inghilterra come una storia a fumetti, semplificata, ma perfettamente leggibile
dott. Elisabetta Bodini
Fu commissionato dal Vescovo Odone, fratellastro di Guglielmo e la tradizione vuole che sia stato eseguito da Matilde e dalle dame del suo palazzo, che vi
lavorarono circa 10 anni.
dott. Elisabetta Bodini
Hildegarda di Bingen, entrò in convento giovanissima, dove potè approfondire la sua già vasta cultura e dedicarsi alla scrittura, alla pittura, alla medicina e alla scienza:
divenuta Badessa scrisse opere imponenti per contenuti e decorazionicome il “Liber Divinorum Operum” e il Liber Scivias contenenti preghiere, regole di
vita, visioni mistiche, canti musicati e soprattutto una serie di miniature
dott. Elisabetta Bodini
L’uomo è il centro dell’universo creato ed è abbracciato da Dio all’internodel cosmo di cerchi concentrici.
Ma l’uomo è il Cosmo stesso e come l’Universo è composto di aria, acqua,fuoco e terra.
La testa corrisponde al sole, alla luna e alle stelle nel cielo, il petto ai venti,l’addome alle acque e le membra alla terra
dott. Elisabetta Bodini
Hildegarde Badessa con le consorelle
dott. Elisabetta Bodini
Dio infonde la scienza ad Hildegarde attraverso le visioni
dott. Elisabetta Bodini
Illustrazione dal Liber Scivias
dott. Elisabetta Bodini
Ildegarde , ormai più che settantenne compì quattro viaggi di predicazionenelle principali città d’Europa e diffuse le sue opere piene di immaginimistiche, utilizzate proprio come strumento di educazione e divulgazione.
Le sue miniature descrivono l’uomo, il mondo, la verità la fede e anchel’armoniamusicale.
dott. Elisabetta Bodini
Altra grande mistica, studiosa e artista del XII secolo fu Herrade diLandsberg della cui vita sappiamo molto poco, se non che anch’essa entròin convento giovanissima, ne divenne badessa e dedicò tutta la vita allostudio e alla compilazione e illustrazione di opere letterarie.
La sua opera maggiore è l’Hortus Deliciarum, raccolta di testi tratti dallaBibbia e da lei illustrati, inframmezzati da preghiere, allegorie, poesie ebrani musicali.
La funzione delle immagini non è di puro ornamento , ma di spiegazione,approfondimento, illustrazione a fini didattici.
Di lei ci rimane un ritratto su una parete del convento di Mont Sainte Odile
dott. Elisabetta Bodini
dott. Elisabetta Bodini
Herrade con le sue consorelle
dott. Elisabetta Bodini
Fra le donne artiste del medioevo non vi furono solo monache, ma anchelaiche come Claricia.
Fra le più note ( ma solo perché ci sono pervenute molte loro opere) sonoBourgot le Noir, figlia e collaboratrice di Jean Le Noir, al servizio di Yolandedelle Fiandre e poi di Giovanni in Buono , per i quali composero eillustrarono il Libro delle Ore e il Salterio di Bonne
dott. Elisabetta Bodini
dott. Elisabetta Bodini
dott. Elisabetta Bodini
Guda firmò il suo lavoro, come Claricia, inserendo la propria immagine in una lettera maiuscola ornata e scrisse nel cartiglio che tiene in mano “Guda
peccatrice scrisse e dipinse questo libro”
dott. Elisabetta Bodini
Christine de Pizan è la più nota delle scrittrici e illustratrici laiche del tardo medioevo: nacque a Venezia da una famiglia di
origine emiliana che veniva da Pizzano, sull’Appennino bolognese, da cui il suo cognome, ma visse in Francia dove il
padre era astrologo di corte di Carlo V.
Ricevette una vasta ed approfondita educazione sia artistica che letteraria, per questo , rimasta vedova fondò una bottega di scrittura e con il suo lavoro riuscì a mantenere la numerosa
famiglia. Compose opere poetiche e filosofiche che illustrò magistralmente tanto da conquistarsi il successo, la fama e la
protezione di illustri personaggi
dott. Elisabetta Bodini
Christine sovente raffigura se stessa impegnata in numerose attività : qui riceve la Ragione, la Rettitudine e la Giustizia e costruisce la città delle donne
dott. Elisabetta Bodini
Qui presenta la sua opera a Luigi d’Orleans e alla Regina Isabella
dott. Elisabetta Bodini
Chirstine con Margherita di Borgogna
dott. Elisabetta Bodini
Nella Città delle Donne costruita secondo le indicazioni di Ragione, Rettitudine e Giustizia Christine racchiude sante,
eroine, poetesse, scienziate, regine che offrono un esempio dell’enorme potenziale che le donne possono
offrire alla società. Sostiene che l’inferiorità della donna è di tipo culturale, non naturale, isolata com’è tra le mura domestiche e impossibilitata ad accedere all’istruzione
dott. Elisabetta Bodini
Teresa Diez è considerata in assoluto la prima pittrice spagnola: tra il 1310 e il 1320 affrescò con un ciclo di dipinti sulla vita di Santa Cateria
d’Alessandria i l Monastero di Santa Clara del Toro a Zamora
dott. Elisabetta Bodini
Le vicende di Santa Caterina e di San Giovanni si susseguono in una serie di riquadri narrando le vite dei santi
dott. Elisabetta Bodini
Lo stile è modernissimo, pieno di movimento, pur essendo legata ancora alla bidimensionalità dello stile gotico, ma le immagini sono contornate da una linea come per contenere i colori e spiccano nitidamente dagli sfondi: sono chiaramente leggibili e comprensibili per la ricchezza di particolari e per la definizione fisiognomica dei personaggi, in quanto il loro scopo era prevalentemente didascalico cioè narrare storie sacre a chi non era in grado di leggere i libri.
Altri murali rappresentano San Cristoforo e altre Sante oltre a episodi della vita di Cristo.
La tecnica è quella del “fresco secco” che consisteva nel far asciugare completamente l’intonaco e poi bagnarlo e strofinarlo con acqua di calce prima della stesura del colore.
Gli affreschi sono firmati “Teresa fecit me”.
dott. Elisabetta Bodini
Una vicenda artisticamente strana è quella di Caterina de Vigris o Caterina da Bologna : artista e scrittrice valente e dotata, ma la cui fama fu oscurata dall’aura di venerazione e santità che la pervase fin da quando era ancora in vita.
Nata a Bologna nel 1413, fu donna colta e raffinata cresciuta alla corte estense; era figlia di una famiglia dotta di dignitari e avvocati, ma giovanissima si ritirò in meditazione e preghiera con alcune compagne entrando poi nell’ordine delle Clarisse .
Fondò il monastero del Corpus Domini, di cui fu badessa fino alla morte nel 1463. E’ stata canonizzata nel 1712 ed è considerata la patrona degli artisti.
dott. Elisabetta Bodini
Scrisse “le sette armi spirituali”, un Breviario e molti altri brani, poesie, riflessioni e preghiera, tutti illustrati dall’autrice e autografati, poi
riprodotti dalle consorelle in numerose copie.Di lei ci rimane gono molti frammenti originali e un quadro di
pregevole fattura : La Madonna del Pomo
dott. Elisabetta Bodini
dott. Elisabetta Bodini