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PMS Family News

Date post: 28-Jul-2016
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Il finale di stagione regolare per conquistare i playout, dove poter poi lottare per la permanenza in serie B. Obiettivo dichiarato e sensibile per l’Allmag PMS Basketball e per Christian Villani, approdato in gialloblù dopo la brutta parentesi vissuta a Napoli. L’esordio con Udine, la seconda partita con Lecco, la chiusura con Costa Volpino per poi provare, in caso di conqujista dei playout, a strappare l’insperata salvezza. “La situazione è delicata - esordisce Villani - in 20 giorni dobbiamo portare la squadra prima ai playout, poi alla salvezza. Sono arrivato con la consapevolezza che sarà difficile portare a termine questa missione, ma sono carico. Ho scelto Moncalieri perchè ha passato importante, farò di tutto per ottenere la salvezza in serie B”. Ad inizio carriera ha ricoperto il ruolo di playmaker, passando poi a quello di guardia, di ala e, a seconda delle necessità, di pivot tattico: “Il mio ruolo preferito è il “tre”, ma sono uno che si adatta ai quattro ruoli. L’importante è dare qualcosa in più alla squadra, indipendentemente dal ruolo. Sono principalmente un attaccante, mi piace mettere i compagni nelle migliori condizioni per far bene. Un modello di giocatore a cui mi sono ispirato? Non sono mai stato un sentimentale, non ho mai fatto caso a queste cose. Anche se un debole particolare ce l’ho per Magic Johnson: altro livello”. Con la fine dell’avventura partenopea, le richieste per Villani non mancavano, eppure la firma è stata apposta sul contratto che lo legherà per questa stagione alla PMS Basketball, con opzione per la stagione successiva: “Devo essere sincero: quando ho ricevuto la chiamata ero scettico, avevo offerte di categorie superiori. Ma quando mi hanno parlato del progetto, della voglia di crescere e della necessità di salvare la squadra per fare bene il prossimo anno, ho scelto PMS”. Infine, dopo aver conosciuto il professionista, due parole anche per l’uomo: “Sono un ragazzo semplice, trasparente, non sono complicato. Tifoso? Il calcio non mi interessa assolutamente, per quanto riguarda il basket tifo per Brindisi, dove sono nato, ma simpatizzo per tante squadre in cui giocano amici come Cerella, Forray e molti altri”. Domenico Marchese VILLANI: “SALVEZZA? SONO CARICO!” #pmsfamily www.pmsbasketball.com 1 #pmsfamily NEWS Anno 1, No. 1 Aprile 2016 NEWS SABATO 16 APRILE - ORE 20.30 PALAEINAUDI MONCALIERI ALLMAG PMS BASKETBALL GIMAR BASKET LECCO PRESENTA LA TUA COPIA DI #PMSFAMILY NEWS ED ENTRI GRATIS!
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Page 1: PMS Family News

Il finale di stagione regolare per conquistare i playout, dove poter poi lottare per la permanenza in serie B. Obiettivo dichiarato e sensibile per l’Allmag PMS Basketball e per Christian Villani, approdato in gialloblù dopo la brutta parentesi vissuta a Napoli. L’esordio con Udine, la seconda partita con Lecco, la chiusura con Costa Volpino per poi provare, in caso di conqujista dei playout, a strappare l’insperata salvezza. “La situazione è delicata - esordisce Villani - in 20 giorni dobbiamo portare la squadra prima ai playout, poi alla salvezza. Sono arrivato con la consapevolezza che sarà difficile portare a termine questa missione, ma sono carico. Ho scelto Moncalieri perchè ha passato importante, farò di tutto per ottenere la salvezza in serie B”.Ad inizio carriera ha ricoperto il ruolo di playmaker, passando poi a quello di guardia, di ala e, a seconda delle necessità, di pivot tattico: “Il mio ruolo preferito è il “tre”, ma sono uno che si adatta ai quattro ruoli. L’importante è dare qualcosa in più alla squadra, indipendentemente dal ruolo. Sono principalmente un attaccante, mi piace mettere i compagni nelle migliori condizioni

per far bene. Un modello di giocatore a cui mi sono ispirato? Non sono mai stato un sentimentale, non ho mai fatto caso a queste cose. Anche se un debole particolare ce l’ho per Magic Johnson: altro livello”.Con la fine dell’avventura partenopea, le richieste per Villani non mancavano, eppure la firma è stata apposta sul contratto che lo legherà per questa stagione alla PMS Basketball, con opzione per la stagione successiva: “Devo essere sincero: quando ho ricevuto la chiamata ero scettico, avevo offerte di categorie superiori. Ma quando mi hanno parlato del progetto, della voglia di crescere e della necessità di salvare la squadra per fare bene il prossimo anno, ho scelto PMS”.Infine, dopo aver conosciuto il professionista, due parole anche per l’uomo: “Sono un ragazzo semplice, trasparente, non sono complicato. Tifoso? Il calcio non mi interessa assolutamente, per quanto riguarda il basket tifo per Brindisi, dove sono nato, ma simpatizzo per tante squadre in cui giocano amici come Cerella, Forray e molti altri”.

Domenico Marchese

VILLANI: “SALVEZZA? SONO CARICO!”

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1#pmsfamily NEWS

Anno 1, No. 1Aprile 2016 NEWS

SABATO 16 APRILE - ORE 20.30 PALAEINAUDI MONCALIERI

ALLMAG PMSBASKETBALL

GIMAR BASKETLECCO

PRESENTA LA TUA COPIA DI

#PMSFAMILY NEWS

ED ENTRI GRATIS!

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La quinta stagione di BEA è, ad oggi, una stagione ricca di soddisfazioni. Partiamo con la Prima Squadra, al debutto in serie D: la salvezza matematicamente raggiunta (con possibilità di playoff), il roster giovanissimo e con 11 giocatori cresciuti nel nostro settore giovanile sono motivo d’orgoglio per la nostra Prima Squadra. Domenica 10/04, alle ore 21.00, si giocherà l’ultima partita di stagione regolare della nostra Serie D e vogliamo che sia un momento di festa: immaginiamo il Palasport di Via San Silvestro stracolmo di genitori ed atleti. Quale evento migliore per accorrere a dare manforte ai nostri ragazzi? Siateci! Il progetto “Leopardi” vuol essere sinonimo di qualità ed in grado di preparare i propri atleti a competere al massimo livello al quale possono puntare. Avere fra i convocati nella Nazionale Maschile Under 18 Andrea Giustetto, giocatore classe ‘98, nato e cresciuto cestisticamente fra le file nero-arancio, è sicuramente motivo d’orgoglio per tutta la nostra società. Con lui altri ragazzi sono stati premiati quest’anno dalle convocazioni dei raduni Provinciali federali (Danilo Tagliano e Andrea Scalenghe, classe 2002). Nel chierese mai erano state organizzate tante attività, fra tornei e manifestazioni; BEA, di fatto, non sta mai ferma e lo dimostra organizzando e partecipando a numerose attività: sui propri campi prenderanno atto l’ormai consolidato “Torneo di Enrico”, in memoria di Enrico “Airaldi”, il “Torneo dell’Asparago” a Santena. BEA parteciperà inoltre con diverse categorie al torneo nazionale “Movimento è vita” in quel di Arezzo ed al memorial “Don Aldo Rabino”. La stagione ha già visto in campo gli arancioni a “La Colomba fa canestro”, la 1a Leopardi Easter Egg Cup e molti raduni minibasket. Si è attivi su molti fronti, e lo si vorrà essere sempre più: per non farci mancare nulla organizziamo un campionato intero. Avete capito bene: BEA coordina e gestisce il campionato Minibasket UISP inaugurato quest’anno per le categorie Folletti, Gnomi ed Elfi, comprendente al 1°anno di attività oltre 300 atleti. Le finali saranno il 21 e 22 maggio presso il PalaPertini di Trofarello..venite e trovarci!5X1000 - Come tutte le società, ricevere una mano fa sempre piacere: se vi va, potrete destinare il vostro 5x1000 a BEA indicando nel campo “Associazioni Sportive Dilettantistiche” il codice fiscale 90006180013. Ogni vostro contributo è per noi prezioso.. GRAZIE!IL PUNTO SULLA STAGIONE - Parliamo delle nostre squadre Senior e di Settore Giovanile e Minibasket, snocciolando i traguardi raggiunti fino a questo momento in stagione: la salvezza al 1∞ anno della Serie D maschile e l’attuale 4° posto della Serie C femminile che proietta la squadra ai Playoffs, rappresentano un buon risultato del progetto tecnico e vogliono essere da esempio e slancio per ogni atleta BEA.I buoni risultati del settore giovanile (Under 20 che funge con efficacia da serbatoio per la squadra Senior; Under 18 1^classificata nel proprio girone e pronta ad affrontare la 2^ fase per il Titolo Regionale; Under 16 approdata alla fase TOP del campionato Elite; Under 15 2^ classificata nel proprio girone in procinto di affrontare la 2^ fase da outsider; Under 14 Elite nel girone dal 7° al 12° posto; Under 13 Elite nel girone dal 21° al 24° posto, con la voglia di lottare fino in fondo alla stagione), sono la cartina tornasole di quanto svolto in palestra ed il fatto che per il primo anno si abbiano a Chieri 3 squadre in Elite ne è la dimostrazione.Per concludere il Minibasket: con 6 Centri Minibasket, quasi 300 iscritti, un campionato del quale BEA è vera e propria commissioner per la UISP, squadra Esordienti Femminile iscritta per il 1° anno al campionato, squadre EsordIenti ed Aquilotti competitivi qualificate alle 2^e fasi, si può dire che BEA stia facendo un buon lavoro..no?

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Per il primo numero di PMS Family News abbiamo intervistato Salvatore Morena, Dirigente di riferimento del BEA Chieri e responsabile dell’area tecnica.- Chi è BEA ?? “Ottima domanda, siamo una realtà giovane ed in molti si confondono. Siamo l’A.S.D. B.E.A. CHIERI dove BEA sta per basket e amicizia. Poichè ci muoviamo su più comuni e un po’ per vezzo abbiamo anche un nickname o un nome franchigia: LEOPARDI”. - Giovane, ma cresciuta: c’è un prima e un dopo? Da dove siete partiti? “Io e Stefano Piccionne siamo partiti da due punti in comune semplici e potenti: il basket e l’amicizia. Il progetto affonda le radici nel 2011/2012 con i Centri Minibasket di Cambiano,

Santena e Poirino; con l’immediata collaborazione con PMS e con il CMB Trofarello Sec. Nella seconda stagione di progetto è arrivato il Settore Giovanile, la Prima Squadra, la presenza in Chieri”. - Perchè due professionisti virano e cercano di creare un progetto in questi territori ? “Il primo step è stato quello di andare dove non c’era praticamente mai stata pallacanestro, per poter partire da zero con il Nostro modo di fare pallacanestro”.

- A Chieri c’era pallacanestro da anni e lei ne ha fatto parte con Pallacanestro Chieri 2009 sopratutto. Perchè Chieri come faro del Progetto? “Sono stato per diverse stagioni coach di squadre chieresi culminando con la panchina della Prima Squadra del progetto Pallacanestro Chieri 2009, ovvero il tentativo delle antiche forze locali di strutturarsi e dare una risposta più qualitativa. In campo raggiungemmo gli obiettivi, fuori dal campo il tentativo di unione di Arcobaleno e Basket Chieri fallì e le due realtà tornarono in maniera autonoma a fare un livello base. Fui però colpito dalle potenzialità di questo territorio che subito vennero ripagate”.

- Si riferisce ai Titoli Vinti ? “Anche, alla prima stagione come BEA sul settore giovanile, nel 2012/2013 siamo diventati campioni Regionali Under 15 e Under 17. A Chieri mai nessuno aveva vinto un titolo Regionale, noi ci siamo riusciti con due categorie. Non sono però solo i titoli a mostrare come questo territorio (tutto il territorio BEA) possa dare qualità con i vari record che i nostro progetto tecnico ad ogni stagione batte in città”. - Quali record? “Il nostro progetto tecnico ha mandato 9 atleti e atlete in

maglia azzurra con la Nazionale Italiana. E’ notizia recente che Andrea Giustetto abbia anche fatto canestro nella vittoria sugli USA della Nazionale U18. Altrettanti sono in prestito in categorie nazionali con le società con cui collaboriamo, PMS in primis. Molte le convocazioni nelle selezioni Provinciali e Regionali sia maschile sia femminile. In questa stagione abbiamo disputato 3 campionati di Elite Regionale (ndr, a basket la categoria denominata Regionale è in realtà il campionato Provinciale. L’Elite è il vero campionato Regionale), mai successo a Chieri. Abbiamo una Prima squadra maschile in serie D ed una femminile in serie C. Siamo qualificati alle seconde fasi di tutti i campionati Regionali e degli Enti di promozione sportiva con 5 squadre con le quali proveremo ad allungare la serie di Titoli in bacheca. Per essere il 5° anno di attività direi che siamo molto soddisfatti”. - Quindi BEA punta solo alla qualità delle proprie squadre? “Direi proprio di no e lo dicono i fatti. BEA è un laboratorio di artigianato con l’obiettivo di formare i giocatori. Con giocatori migliori ci saranno squadre più vincenti ma questa è una conseguenza. Un esempio è la nostra Under 18, abbiamo dato in prestito in categorie superiori 8 atleti e rifatto la squadra, il risultato ad oggi è stato migliorare il piazzamento dello scorso anno vincendo il nostro girone”. - Lei parla di formare giocatori e di categorie di livello, ma non tutti sono baciati dal talento. BEA pensa anche a chi ama questo sport senza velleità? “BEA pensa a tutti, ed è impegnata della penetrazione nel territorio e nel sociale. Siamo l’unica associazione a regalare corsi di minibasket in TUTTE le scuole della città in forma gratuita. Abbiamo da quest’anno aperto al minibasket

con prezzi popolari ma impiegando ugualmente istruttori qualificati ad ogni lezione con grandi risultati ed entusiasmo da parte delle famiglie e dei bambini. La mission è far giocare tutti ! Per questo a qualsiasi età abbiamo almeno 2 squadre per categorie dal minibasket, passando per il settore giovanile, sino all’attività senior. Garantiamo un percorso completo ed a tutti la gioia della partita. Iscriversi a più campionati è un investimento e uno sforzo organizzativo, ma in questi anni a nessuno è mai stata negata l’attività o la possibilità di partecipare ad un campionato, anche quando si è trattato di ragazzi e adulti alla prima esperienza”. - Quali sono gli obiettivi di BEA ? Quali le difficoltà?“Crescere facendo crescere i nostri ragazzi e ragazze. Creare un movimento cestistico credibile e stabile. Ad oggi le maggiori difficoltà sono rappresentate dalle strutture, spesso chiediamo alle famiglie dei nostri ragazzi molti sacrifici, credo che le risorse strutturali, ovvero le palestre, potrebbero e dovrebbero essere sfruttate con più efficienza a servizio delle famiglie”. - Cosa vi aspetta per questo finale di stagione? “Siamo in primavera, ci sono i playoff di tutti i campionati di grandi e piccini e con diverse squadre possiamo giocarcela fino in fondo, poi l’estate con i camp e l’estate ragazzi. Ci aspetta il meglio che può dare una stagione “!

LEOPARDI NEWS

BEA, LABORATORIO CESTISTICO DALLE GRANDI POTENZIALITA’BEA LEOPARDI

www.bealeopardi.it

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Società storica del panorama torinese, il Kolbe ha scelto di intervistare Luca Nasi, Responsabile Tecnico del Centro Minibasket Kolbe Torino.

- Hai due righe per presentarti“Ciao, sono Luca e da 4 anni sono il responsabile tecnico del centro MB Kolbe. A maggio compio cinquant’anni, sono istruttore di minibasket, allenatore di base di basket e, da un anno, referente provinciale CNA Torino”.

- Com’è organizzato il centro MB Kolbe?“Attualmente abbiamo sviluppato due ambiti integrati e sinergici di attività: quello delle scuole e quello dei gruppi minibasket. Con il primo organizziamo corsi di MB nelle principali scuole del nostro territorio, con il secondo svolgiamo la normale attività FIP minibasket dalla categoria Pulcini a quella Esordienti”.

- Da dove vuoi incominciare a raccontarci l’attività svolta quotidianamente per amore del basket?“Penso che l’ambito più importante per il nostro centro MB sia l’attività svolta nelle scuole sia a livello curriculare la mattina, sia a livello post curriculare il pomeriggio. Sono corsi di avviamento alla pallacanestro con iscritti di tutte le classi ma prevalentemente di prima e di seconda elementare, che sono la principale fonte di reclutamento per il settore Minibasket. Attualmente siamo presenti in una decina di scuole con circa 160 iscritti nei corsi pomeridiano e più del doppio di partecipanti durante l’orario scolastico. Come già indicato,ogni anno organizziamo un “Torneo delle Scuole” a cui partecipano squadre miste con sfide, partite per dar modo a tutti di giocare una partita e premiazioni finali”.

- Fate attività indistintamente per maschi e femmine?“No, il nostro interesse principale resta rivolto ai maschi, ma abbiamo stipulato un accordo con La Polismile per supportare tecnicamente questa società, dedicata al settore femminile, aprendo le sezioni MB e basket. I risultati e le sinergie sono molto positive con ottimo gradimento da parte dei genitori e degli iscritti.

- Per i gruppi MB invece cosa ci racconti?“I nostri gruppi minibasket coprono tutte le categorie FIP da Pulcini ad Esordienti, spesso con più squadre a parità di categoria; parliamo quindi di bambini che vanno dalla prima elementare fino alle prima media. I risultati sono positivi ed in continua crescita, con più di 100 iscritti al nostro centro MB. Per i più piccoli, fino ad Aquilotti primo anno, l’attività è quasi esclusivamente orientata agli aspetti ludici e di socializzazione, garantendo comunque ad ogni squadra uno staff tecnico preparato e tecnicamente aggiornato. Per i più “grandi” delle categorie aquilotti secondo anno ed Esordienti, la componente tecnica è maggiormente sviluppata attraverso iniziative collaterali quali la partecipazione a tornei, ed eventi in aggiunta a quelli dei campionati federali”.

- Hai parlato di staff tecnico: come siete organizzati?“Oltre ovviamente ai bambini praticanti, la vera ricchezza del nostro centro MB sono le istruttrici e gli istruttori che con passione, impegno e grande costanza portano avanti tutte le attività e si lanciano in ogni nuova sfida che la società decide di di fare proprie. Tutto lo staff è impegnato sia sulle scuole con i relativi corsi, sia sui gruppi di minibasket nel ruolo di primo istruttore o di assistente. Periodicamente ed a seconda delle necessità, ci incontriamo per organizzare le diverse iniziative del nostro centro e per scambiarci opinioni e suggerimenti sulla gestione dei gruppi e delle attività.- Con quali risultati?“Molto positivi. Sappiamo che nel MB i risultati intesi come vittorie e sconfitte contano relativamente poco: si vince e si perde a seconda dei catechismi, delle gite scolastiche, delle epidemie di influenza, della bravura degli avversari, della poca concentrazione e così via. Ma il dato importante sono il crescente coinvolgimento dei bambini e delle famiglie lungo il percorso che dal minibasket porta al settore giovanile del basket. Ad ogni bambino viene offerto lo spazio ed il tempo a lui necessario per provare, apprezzare e proseguire il suo percorso di crescita in società.

- E’ già ora di pensare all’estate?Certo che si! Da alcune settimane stiamo già lavorando per la seconda edizione del Memorial Luigi Pellanda che organizziamo non appena finite le scuole (9-11 giugno) per la categoria Esordienti. E ciò avviene nello storico campo all’aperto dell’Oratorio di via Monginevro, sede dell’indimenticabile torneo Chiarion del Kolbe. Nella settimana successiva, dal 13 al 17 giugno partirà la V edizione del city CAMP alla scuola Fattori, aperto per tutti i bimbi/e delle scuole elementari e medie. Ma la grande novità di quest’anno sarà la possibile partecipazione dei ragazzi/e delle categorie Esordienti ed Under 13, alla seconda edizione del CAMP residenziale montano utilizzando la struttura della Magdeleine grazie a La Polismile: dal 20 al 25 giugno”.

- Tante cose: ma fate tutto da soli o avete delle collaborazioni?“Si, grazie anche alla collaborazione con La Polismile per la parte “A Scuola di Basket” e le attività estive, ed essere entrati a far parte della famiglia PMS non può che darci lo sprono per fare di più e meglio di quello che stiamo facendo”.

- Per concludere?“Per concludere, un augurio a noi tutti per questa iniziativa editoriale e per il lavoro che faremo nelle scuole e nelle palestre, un ringraziamento per l’intervista e per lo spazio dedicatoci, ed un arrivederci a tutti sui migliori campi di basket”.

KOLBE, DA ANNI RIFERIMENTO PER TUTTO IL BASKET TORINESE

KOLBE NEWS

KOLBE TORINOwww.kolbetorino.it

Per il primo numero, il Kolbe dedica il suo spazio ad una panoramica sul settore Scuole e Minibasket della società.Nel prossimo numero presenteremo le attività relative al settore giovanile ed alla partecipazione al campionato di serie C Silver, con una squadra composta quasi completamente da giocatori under.

TORNEO DELLE SCUOLE: QUINTA EDIZIONESabato 19 marzo, erano già in tanti alle 8,45 ad aspettare nell’atrio della Trecate per poter accedere agli spogliatoi della palestra per l’inizio della prima giornata della V edizione del Torneo delle Scuole relativo al progetto “A Scuola di basket”, ideato dalle società Kolbe & La Polismile. Con il raggiungimento di 90 iscritti provenienti dai nostri corsi nelle scuole delle Circoscrizioni 3 e 4, si è confermato e superato il successo della precedente edizione. Prima parte della mattinata organizzata sotto forma di sfide

fra squadre omogenee per età e collegate da un percorso del “gioco dell’Oca” ovviamente adattato dagli istruttori in versione basket. Coinvolgimento totale e continuativo per tutti , con grande attenzione ed impegno da parte dei nostri mini campioni. Dopo la merenda di metà mattinata, seconda parte dedicata a partite vere e proprie di 3c3 o 4c4 a seconda delle categorie di età. Anche in questo caso

grande partecipazione e tifo alle stelle per alcune giocate e realizzazioni di pregevole ... fortuna!!! Alla fine l’ha spuntata la squadra dei Gialli che si sono portati a casa la meritatissima medaglia d’oro. Prossimo appuntamento, da non perdere e sicuramente con altre nuove sorprese, sabato 16 aprile, sempre alle 9,00, sempre presso la palestra Trecate.

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Sabato 26 marzo ore 6:30 facce ancora addormentate si ritrovano per la partenza verso Cesenatico, 43 giocatori e 7 allenatori/accompagnatori, tutte le squadre del Reba dai piccoli dell’Under 13, alla loro prima esperienza, ai veterani dell’Under 20, passando per Under 15 e una mista Under 16/18. Via, veloci verso il mare, perché i piccoli già nel primo pomeriggio affronteranno la loro prima fatica e, a seguire, anche le altre squadre si confronteranno con il loro primo avversario.Primo giorno: la partenza non è delle migliori, vuoi per la stanchezza del viaggio, vuoi per l’emozione della prima volta. I nostri piccoli incappano subito in una brutta sconfitta, li seguono a ruota Under 15 e Under 16/18, che si adeguano per spirito di società, ma niente è perduto, c’è tempo e modo per rimediare. L’unica che non si adegua è l’Under 20 che decide di vincere… è il segno di quel che sarà.Secondo giorno: rivincita è la parola del giorno! I piccoli si giocano l’accesso alla parte alta della classifica e, nonostante alcune difficoltà, riescono a portare a casa la vittoria; l’Under 15, che jellatissima continua a perdere pezzi, con i magnifici sette rimasti si imbatte in un’altra sconfitta e dice addio ai sogni di gloria; l’Under 18 con una prova d’orgoglio, infila due vittorie consecutive e vede, anche lei, la parte alta della classifica. L’Under 20 rullo compressore continua a vincere…. che noia!!!!!!!!!!!!!Terzo giorno: è il giorno della verità, oggi non ci si può nascondere, si giocano le partite che contano, quelle che decideranno la classifica. I piccoli in mattinata cominciano con una vittoria, che li porta in finale per il nono posto, ma la stanchezza accumulata è troppa e, nonostante la buona volontà, nella finale del pomeriggio non riescono a reggere il confronto con avversari più attrezzati fisicamente e tecnicamente; arrivano decimi, comunque un ottimo risultato alla prima partecipazione. L’Under 15 in mattinata decide che è arrivato il momento di mordere e con una super prestazione conquista la prima vittoria; nel pomeriggio l’indicatore carburante segna “riserva” e, anche lottando,

non riescono a reggere la fisicità degli avversari che portano a casa la vittoria, si chiude al diciottesimo posto. L’under 18 vince la partita del mattino e nel pomeriggio incappa in una sconfitta contro una rivale dal tiro micidiale che non si riesce a contrastare in nessun modo, alla fine un decimo posto conquistato meritatamente. L’under 20 continua la sua marcia e, nonostante una sconfitta, conquista il diritto di giocarsi la finale per il primo posto.Quarto giorno: è il giorno del ritorno! Mentre le altre squadre riposano, l’Under 20 si prepara per la finale, che giocherà contro l’unica squadra capace di batterla nei gironi di qualificazione, quindi pericolosa. Il cobra è in agguato, lascia l’iniziativa all’avversario per tutta la partita facendolo stancare e, negli ultimi minuti, sferra l’attacco decisivo. Il 1° posto è suo e si torna a casa con l’ennesimo trofeo.Ore 15:30 stanchi, ma contenti dei risultati raggiunti e dell’esperienza vissuta, saliamo sul pullman per il ritorno a casa…. da domani ci aspettano nuovi traguardi!

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Dieci domande a MARCO Federico, direttore sportivo del Reba Basket

- In quale contesto e con quali motivazioni è nato il Reba Basket e come si è evoluto nel tempo?“Il gruppo sportivo Reba Basket nasce nel lontano 1954 con un gruppo di ragazzini che svolgevano competizioni amichevoli all’interno dell’oratorio Rebaudengo. Solo nel 1997 si è deciso di fondare una vera società per cercare di creare un movimento cestistico all’interno dell’oratorio che, negli anni, si è poi sviluppato creando una struttura tecnico-amministrativa che potesse rispondere in modo adeguato agli incrementi del numero di tesserati.”

- Quali sono i valori di fondo della vostra società?“L’ Ass. Dil. P.G.S. Reba Basket svolge la propria attività’ sportiva a servizio dei ragazzi/e, dei giovani e degli adulti dell’oratorio Rebaudengo e del territorio, ispirandosi agli insegnamenti pedagogici di Don Bosco, e perseguendo finalità’ educative, culturali e sociali”.

- Quali sono secondo voi i fattori fondamentali per una società di successo?I fattori fondamentali sono i principi educativi/sociali, che creano poi quello che si chiama, in gergo popolare, “lo stile societario”. I principi di una società fanno si che si possa puntare al successo oppure no, anche se siamo ben consapevoli che da soli questi non bastano; il potere economico viaggia a braccetto con i principi e se non hai entrambe le cose non puoi puntare a nulla...”

Quali sono gli attori che contribuiscono a far crescere la società?“Gli attori che contribuiscono a far crescere la società sono il Presidente che rappresenta la guida, il cervello che gestisce, lo Staff Tecnico che è il corpo e gli Atleti che sono le gambe e le mani della società.”

- Quali obbiettivi vi proponete a livello tecnico ed educativo?“Come Associazione, offrire un servizio ai ragazzi/e ed ai giovani del territorio, come prevenzione al disagio giovanile ed occupazione del tempo libero;Come Educatori, partecipare alla crescita ed alla progressiva formazione dei giovani, trasmettendo loro i valori educativi e di socializzazione;Come Sportivi, proporre un percorso che, a partire da una formazione di base ludico-motoria, possa essere finalizzato alla maturazione della personalità di ciascun atleta.Logicamente si spera, dal punto di vista tecnico, come in tutte le realtà’, di riuscire a creare, tra le proprie file, il futuro Alessandro Abbio e vederlo un domani giocare in una prima squadra di serie A..”

- Il vostro bacino d’utenza quale zone di Torino comprende?“Il nostro bacino d’utenza ormai comprende tutta la

Circoscrizione 6, ma abbiamo anche diversi ragazzi che arrivano dalla cintura torinese e dalle circoscrizioni limitrofe”.

- A quali campionati partecipate in questa stagione agonistica?“In questa stagione abbiamo, i seguenti gruppi :Under 13, Under 15 elite, Under 16, Under 18, Under 20 elite, Serie C silver e Promozione in collaborazione con la società’ Polisportiva Dynamica Torino a.s.d., oltre a diversi gruppi minibasket in collaborazione con la Polisportiva GandhiSperiamo, dalla prossima stagione, di iniziare a creare anche gruppi femminili nel settore basket dopo tre anni di vuoto”.

- Nella bacheca dei trofei quali titoli potete vantare?“Il Reba Basket può vantare diversi trofei nei campionati degli enti promozionali come PGS o CSI e diversi piazzamenti importanti quando ancora non esisteva la suddivisione regionale, elite, eccellenza a livello giovanile.Nella scorsa stagione è arrivato il primo titolo giovanile, da quando è stata effettuata la riforma dei campionati giovanili, con il gruppo Under 19 regionale che ha vinto il titolo di categoria. A livello Senior negli ultimi anni abbiamo conquistato i titoli di 1^ Divisione Maschile, Promozione Maschile, Serie D Maschile Regionale”.

- Nella prima squadra ci sono giocatori cresciuti in casa?“La Prima squadra è composta da 10 giocatori senior e da

giocatori del settore giovanile che completano il gruppo e che già da due anni fanno parte della rosa della squadra.Nella scorsa stagione in serie D hanno esordito, con almeno una presenza e con qualche minuto di gioco , 12 giocatori del settore giovanile e di questi almeno 5 hanno accumulato più presenze. Del gruppo senior ci sono 2 giocatori provenienti dall’intero percorso giovanile. Negli anni scorsi erano anche di più i ragazzi Senior usciti dal settore giovanile, ma l’asticella della Serie D prima e Serie C dopo ha portato a percorsi sportivi differenti.L’obiettivo, nel medio termine, è riuscire ad incrementare i senior provenienti dal vivaio, in grado di reggere il livello tecnico del campionato, a cui la società’ parteciperà per meriti sportivi”.

- Perché un ragazzo che gioca a basket dovrebbe scegliere il Reba?“Perché il mondo Reba non illude i ragazzi e li mette di fronte alla cruda realta’, dove solo il lavoro in palestra fa si che si possano raggiungere dei risultati.I genitori devono sapere che il Reba si pone l’obbiettivo di far crescere, tramite lo sport, i ragazzi in un ambiente sano e con principi sani, in modo che possano, un domani, affrontare a testa alta le avversità della vita quotidiana, che incontreranno fuori dalla palestra..”

REBA NEWS

REBABASKET, FAR CRESCERE I RAGAZZI IN UN AMBIENTE SANOREBA BASKET

www.rebabasket.it


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