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POF 2010-2011

Date post: 26-Mar-2016
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Piano dell'offerta formativa
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Piano dell’Offerta Formativa 27 0 CIRCOLO DIDATTICO "GIOVANNI CAGLIERO” codice fiscale 80246110581 - XVII DISTRETTO SCOLASTICO Largo Volumnia, 11 - 00181 Roma 78 03 254 -7840931 Fax 7803254 Plesso " G. RODARI" Via Norcia, 19 Tel-Fax 06-78 42978 [email protected] www.27circolodiroma.it MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio
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Page 1: POF 2010-2011

Piano dell’Offerta Formativa

270 CIRCOLO DIDATTICO "GIOVANNI CAGLIERO”

codice fiscale 80246110581 - XVII DISTRETTO SCOLASTICO

Largo Volumnia, 11 - 00181 Roma – 78 03 254 -7840931 –

Fax 7803254 Plesso " G. RODARI" Via Norcia, 19 Tel-Fax 06-78 42978

[email protected]

www.27circolodiroma.it

MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio

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PRINCIPI ISPIRATORI

Nel rispetto del quadro normativo vigente e dei compiti propri dell‟Istituzione scolastica, tenuto conto delle

indicazioni espresse dal Consiglio di Circolo,

IL PIANO EDUCATIVO DI ISTITUTO TRAE FINALITÀ E SCELTE METODOLOGICHE

dai principi e dai valori espressi nella Costituzione

dalle caratteristiche essenziali della società contemporanea e del territorio

dal rispetto della personalità e del vissuto di ciascun alunno.

CHI SIAMO

Il 27° Circolo Didattico opera nel territorio del IX Municipio del comune di Roma e comprende.

- La scuola dell‟Infanzia statale ( presso il plesso Cagliero)

- La scuola primaria : plesso Giovanni Cagliero

plesso Gianni Rodari.

Il XX CTP ( Centro Territoriale Permanente per l‟educazione in età adulta)

L‟Istituzione scolastica accoglie un cospicuo numero di alunni non appartenenti alla Comunità Europea,

figli di migranti e nomadi di diverse etnie. La presenza di alunni provenienti da culture e contesti diversi

costituisce per tutti un'opportunità di arricchimento e di crescita in un clima di positiva convivenza.

Il 27° Circolo Didattico opera in rete con le scuole del XVII distretto con lo scopo di promuovere le

tematiche dell‟innovazione di sistema.

Inoltre in un sistema di sussidiarietà interistituzionale il nostro Istituto è collegato in rete con diverse

agenzie e istituzioni.

LE RISORSE DELLA SCUOLA

La scuola fa riferimento al “curricolo implicito”, ossia a quelle regole e quelle prassi quotidiane che

creano il sistema di valori e che devono essere documentate dalla loro presa di coscienza e dalla loro

successiva dichiarazione, il cui significato possiamo rintracciarlo nel Contratto formativo, di cui al

DPCM del 7/6/1995 “Carta dei Servizi”.

IL CONTRATTO FORMATIVO

Il contratto formativo chiarisce le responsabilità del Capo d‟Istituto, dei docenti, del personale

ausiliario, degli alunni e delle loro famiglie nel dialogo educativo.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Stralcio dell‟Art. 25 Bis Dlgs 165/01 cc. 2,3,4

2. Il dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, e'

responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati deI servizio. Nel

rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi

poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare, il

dirigente scolastico organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative

ed e' titolare delle relazioni sindacali.

3. Nell'esercizio delle competenze di cui al comma 2, il dirigente scolastico promuove gli interventi

per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali,

sociali ed economiche del territorio, per l'esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come

libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica, per l'esercizio della libertà di scelta educativa

delle famiglie e per l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni.

4. Nell'ambito delle funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche, spetta al dirigente l'adozione dei

provvedimenti di gestione delle risorse e del personale.

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I DOCENTI

Sono preposti all'opera di trasmissione e di elaborazione della cultura, sono responsabili dell'attività

educativa e didattica delle classi loro affidate.

- Programmano l'azione educativa e didattica e, tenendo conto dei livelli di partenza, dei bisogni e

degli interessi degli alunni, individuano i percorsi più idonei al conseguimento di risultati

adeguati;

- Costruiscono il raccordo didattico e educativo con la scuola dell‟infanzia, la scuola primaria e la

scuola secondaria di primo grado;

- Collaborano con la famiglia nella realizzazione del progetto formativo rispettandone le scelte,

riconoscendo che la scuola, nell'esercizio della propria responsabilità e nel quadro della propria

autonomia progettuale, non esaurisce tutte le funzioni educative, ma ricerca l‟interazione con la

famiglia;

- S‟impegnano a costruire un clima sociale positivo nella vita quotidiana della classe;

- Chiariscono, nella programmazione didattica, le strategie scelte per raggiungere un obiettivo,

indicano gli strumenti per le verifiche e i criteri per la valutazione, secondo le direttive

concordate con i docenti FF.SS.responsabili;

- Contribuiscono alla definizione consapevole delle decisioni collegiali e s‟impegnano a

rispettarle;

- Contribuiscono al miglioramento della qualità dell'istruzione anche attraverso la formazione in

servizio;

- Curano i rapporti con il Dirigente Scolastico in uno spirito di libera dialettica educativa e

ricercano unitariamente le soluzioni ai problemi;

- S‟impegnano alla riservatezza, assumendo un atteggiamento discreto nei confronti delle

informazioni sulla famiglia e sugli studenti e le comunicano solo se sono utili al lavoro

educativo e al bene degli alunni.

I COLLABORATORI SCOLASTICI

A questi soggetti è affidato lo svolgimento dei seguenti compiti:

- Effettuare l'apertura e la chiusura dei locali della scuola e dei cancelli e svolgere attività di

sorveglianza nell'edificio e nelle pertinenze. Stazionare nel sito loro assegnato per sorvegliare gli

ingressi;

- Controllare gli alunni che si recano nei bagni, rispondere alle eventuali chiamate degli insegnanti

o del superiore gerarchico;

- Vigilare sugli alunni nei casi di particolare necessità, quale l'assenza momentanea

dell'insegnante, e durante l'entrata e l'uscita dalla scuola;

- Impedire che gente estranea entri nelle aule, a meno che non sia autorizzata per iscritto dal

Dirigente Scolastico;

- Segnalare al responsabile della sicurezza del piano e al Dirigente Scolastico tutte le situazioni di

pericolo che dovessero presentarsi nella scuola o nelle adiacenze;

- Curare carico, scarico, trasporto e sistemazione di materiale vario, didattico e non;

- Collaborare per il trasporto, funzionamento e la conservazione degli strumenti audiovisivi e

d‟altri sussidi didattici;

- Essere sempre presenti sul posto di lavoro e non allontanarsi se non per motivi validi, solo dopo

aver ottenuto il permesso dal Dirigente o da un suo delegato;

- Effettuare commissioni all'esterno della scuola, solo su richiesta degli uffici di Direzione o di

Segreteria;

- Collaborare con i colleghi ed essere disponibili a sostituirli in caso d‟assenza;

- Svolgere il lavoro straordinario solo su disposizione del Dirigente;

- Mantenere con tutti un contegno improntato a gentilezza, correttezza e buona educazione;

- Credere nella dignità del proprio lavoro, indispensabile per lo svolgimento proficuo dell'attività

della scuola;

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GLI ORGANI COLLEGIALI

Per quanto concerne la composizione, le competenze e la funzionalità degli Organi collegiali interni

della scuola si rimanda al D.D. 416 del 31/5/74 e successive modifiche e integrazioni, disponibili

presso l'Ufficio della Segreteria.

I SERVIZI AMMINISTRATIVI

La scuola individua, fissandone e pubblicandone gli standard e garantendone altresì l'osservanza e il

rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi:

- Celerità delle procedure;

- Trasparenza;

- Informatizzazione dei servizi di segreteria;

- Rispetto degli orari dei servizi a contatto con il pubblico.

STUDENTI, FAMIGLIE, TERRITORIO, SOCIETÀ

Il 27° Circolo di Roma è una Scuola che, con l‟apporto delle competenze professionali del personale e

con la collaborazione e il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile

della qualità delle attività educative e si impegna a garantirne l‟adeguatezza delle esigenze culturali e

formative degli alunni, nel rispetto degli obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità

istituzionali.

STUDENTI

Sono i primi soggetti e i diretti fruitori del servizio scolastico. Sono i protagonisti del processo

d‟apprendimento e hanno il diritto-dovere di parteciparvi direttamente. In particolare hanno diritto ad

avere:

- Una scuola organizzata in funzione dei loro bisogni di formazione e d‟istruzione;

- Il riconoscimento e la valorizzazione della loro identità personale, culturale, etnica e religiosa;

- Il rispetto delle diversità individuali e sociali anche in presenza di disabilità;

- Un insegnamento individualizzato e personalizzato coerente con le capacità d‟apprendimento e i

ritmi di sviluppo personali;

- La possibilità di fruire di una buona qualità d‟insegnamento;

- Un'informazione chiara e completa sul funzionamento della scuola e sull'organizzazione e attuazione

dell'attività didattica;

- Una valutazione e un orientamento che siano adeguati, trasparenti e uniformi nei criteri e nelle forme

della sua espressione;

- La possibilità di vivere le ore di lezione con serenità e, perché no, con gioia;

- Un tempo libero da impegni scolastici per dedicarsi ad attività ricreative anche fuori dell'ambito

scolastico.

Gli alunni hanno il dovere di:

- Impegnarsi nelle attività didattiche, educative e laboratoriali con continuità;

- Partecipare attivamente alla vita della scuola;

- Eseguire con diligenza i compiti domestici;

- Rispettare le regole e le decisioni assunte democraticamente nella sezione;

- Attenersi scrupolosamente alle norme di comportamento e d‟igiene indicate nel Regolamento

d‟Istituto e proposte dagli Insegnanti, anche in collaborazione con i genitori.

FAMIGLIE

Per diritto costituzionale sono titolari dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli e,

pertanto, hanno il dovere di condividere con la scuola la responsabilità del compito.

- Possono partecipare alla vita della scuola secondo le norme previste dall'ordinamento scolastico, cioè

attraverso la partecipazione agli organi collegiali;

- Costruiscono con i docenti un dialogo improntato alla fiducia e al rispetto delle scelte reciproche;

- Seguono con attenzione i progressi del bambino, sostenendolo nelle difficoltà, senza pretendere

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sforzi superiori alle sue possibilità, la qual cosa sarebbe continua fonte di frustrazione;

- Garantiscono un impegno costante nell'esercitare il controllo sullo studio domestico;

- Hanno diritto di conoscere i percorsi formativi che riguardano i loro figli e ad essere informati d‟ogni

evento significativo, positivo e negativo, che li interessi;

- Hanno diritto ai colloqui con i docenti e coni Il Dirigente Scolastico per

discutere e trovare insieme le soluzioni migliori al problemi.

TERRITORIO E SOCIETÀ

Il territorio per il suo profilo storico-culturale ed economico e per le sue strutture, offre innumerevoli

occasioni di interazioni soprattutto con gli Enti Locali e il privato sociale.

In una società che si modifica e si evolve in modo sempre più rapido sotto il profilo socio-culturale e

tecnologico, coesistono vari aspetti fondamentali:

- la complessità

- la specificità

- l‟identità culturale

- l‟intercultura

- la solidarietà

- la capacità critica

- la flessibilità intellettuale

- la mentalità aperta al cambiamento

che la scuola ha il compito di stimolare lungo un percorso educativo ed umano.

L’ORGANIZZAZIONE SISTEMICA

Unifica le scelte di organizzazione educative e didattiche.

Mette la scuola in relazione con il territorio e la proietta verso il futuro.

Offre a ciascuno alunno/studente un ambiente sereno nel quale vivere esperienze motivanti

per:

- conoscere se stesso;

- interagire con gli altri;

- scoprire il mondo intorno a sé;

- acquisire conoscenze e competenze;

- imparare ad essere consapevole e responsabile;

- costruire la propria identità nella dimensione di una totale cittadinanza attiva, nazionale e

sovranazionale;

- sapere consapevolmente che la formazione dura per tutta la vita (long life learning) e che ad essa

si può accedere tramite le istituzioni in ogni momento.

ORGANIGRAMMA E FUNZIONIGRAMMA

Dirigente Scolastico :

• Dott.ssa Laura Cialè

All’interno del 27° Circolo Didattico per l’a.s. 2010-11 sono stati individuati dal Dirigente Scolastico

come collaboratori i docenti:

ins. Graziella Faviani - docente vicario

ins. Beatrice Sezzani - collaboratore vicario plesso Rodari

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Coordinatori di plesso:

Cagliero: ins.Vilma Apostoli, ins. Serenella Romoli, ins. Salvatore Corrado

Rodari: ins. Gloria Calmanti, Azzurra Floro, Barbara. P. Russo

Sono stati eletti Funzioni Strumentali al POF:

• ins. Rita Arcese (area alunni e integrazione);

• ins. Rita D'Ascia (area NT)

• ins. Loredana Montillo, ins. Giuseppe Masi, ins. Daniela Sposato, ins. Barbara

P.Russo ( gestione del POF)

• ins. Laura Riccardi (valutazione e autovalutazione di sistema)

• inss.ti Laura Abbinante, Antonella Latini (Continuità)

• ins. Fracchiolla (XX CTP )

Inoltre sono stati individuati i seguenti docenti coordinatori:

• per la scuola dell’Infanzia: ins. Patrizia Salerno.

Per i laboratori

Scuola Cagliero Scuola Rodari

Ins. Brinchi (scienze) Ins. Pessina (scienze)

Ins. Bava (scienze motorie e sportive) Ins. Cassenti (scienze motorie e sportive)

Ins. Giarrusso(L2-progetti europei) Ins. Jacobitti (lab. L2)

Ins. Urso (teatro) Ins. FS Laura Abbinante (teatro)

Ins. De Santis e ins. Sannicola(musica) Ins. Di Stefano (musica)

Ins. Migliore (arte e immagine) Ins. Margherita Di Rienzo (arte-immagine)

Ins. Stella (audiovisivi) Ins. Vallescura (audiovisivi polifunzionale)

Ins F.S. D’Ascia (informatica) Ins. F.S. D’Ascia (informatica)-LIM

Ins. Faviani -LIM Ins. Augruso (IRC)

Ins. Romoli (IRC) Ins. Evangelisti (Biblioteca)

Ins. Latini FS (Infanzia- informatica)

Ins. Mummolo (Infanzia – manipolazione)

Ins. Angelini (infanzia –psicomotricità)

Ins. Maglio (Biblioteca)

Commissione gite

Ins. Abbinante Ins. Asprea

Ins. Sposato Ins. Spataro

Ins. Vecchiato Ins. Volpicelli

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Comitato di valutazione dei servizi docenti eletti per l' a.s. 2010 - 2011

Scuola Primaria Scuola dell' Infanzia

Ins. Stolfi Caterina (effettivo) Ins. Antonella Latini

Ins. Sinibaldi Carla (effettivo) Ins. Iolanda Spataro

Ins. Vilma Apostoli (effettivo) Ins. Rosalba Mummolo

Ins. Margherita Di Rienzo (supplente)

Ins. Graziella Faviani (supplente)

XX CTP

Ins. Paola Tubino

Ins. Paolo Caravaggi Mazzona

Commissione elettorale

Inss.ti Spiriti, Evangelisti

Commissione Organizzazione tempo scuola

Scuola Cagliero Scuola Rodari

Apostoli Floro

Romoli Russo B. P.

Corrado Calmanti

Faviani Sezzani

Commissione Valutazione e Invalsi

Riccardi

Vallescura

Di Rienzo

Arcese

Zurlo

Nicotera

Stolfi

Faviani

Fabbroni

Morfù

Vergelli

Zara

FF.SS

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ORARI DI SEGRETERIA

PERSONALE

ALUNNI

CONTABILITÀ

Lunedì ore 12,00- 14,00

Mercoledì ore 8,30-10,30

Giovedì ore 13,00-15,00

Lunedì ore 12,00- 14,00

Mercoledì ore 8,30-10,30

Giovedì ore 13,00-15,00

Lunedì ore 12,00- 14,00

Mercoledì ore 8,30-10,30

Giovedì ore 13,00-15,00

CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE

Martedì ore 11,00 – 12,00

Mercoledì ore 11,00 – 12,00

Giovedì ore 13,00 – 14,00

SERVIZI E TEMPI SCUOLA

Il 27° C.D. offre i seguenti servizi:

Scuola dell’Infanzia:

statale e comunale nel plesso Cagliero;

comunale nel plesso Rodari.

Scuola primaria :

t.p. per un totale di h. 39 settimanali con mensa per 5 gg.

Lunedì – giovedì 8.30 – 16,30

Venerdì 8,30 - 15,30

t.n. per un totale di h.30 settimanali con mensa per 2 gg.

Lunedì, mercoledì, giovedì 8.30 – 13.30

Martedì 8.30 – 16.30 venerdì 8,30 - 15,30

t.n. per un totale di 27 ore settimanali con mensa per 1 g.

Lunedì, martedì, mercoledì,giovedì 8,30 – 13,30

Venerdì 8,30 – 15,30

Attività Parascolastiche, con un insegnante, con mensa per 5 gg. (solo scuola Cagliero)

Pre -scuola e post-scuola (a pagamento) con l’Associazione “Il Bosco” Scuola Rodari e

Cagliero.

Direttore dei Servizi Generali Amministrativi (D.S.G.A.)

Dott.ssa Patrizia Canetta

Medico scolastico

Dott.ssa Giovanna Orlando

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Nella scuola vengono attuati percorsi disciplinari, multidisciplinari e trasversali per

l’arricchimento formativo, svolti nelle seguenti strutture:

-aula di inglese-biblioteca

-aula di informatica

-aula di scienze

-aula di musica

-aula per attività grafico- pittorica- manipolativa

-palestra

-teatro ( Cagliero)

Nella scuola Cagliero opera il XX° Centro Territoriale Permanente per l’educazione degli adulti

(C.T.P).

SCUOLA, RIFORMA E ORGANIZZAZIONE

Per l‟anno scolastico 2010/11 la scuola del 27° Circolo si è impegnata a soddisfare, come per il passato,

tutte le richieste e le preferenze delle famiglie relative all‟orario scolastico, con un‟organizzazione

funzionale e articolata.

Dall‟anno scolastico in corso partirà la riforma prevista dalla Legge 169/08 che prevede un nuovo assetto

organizzativo, per ciò che riguarda il tempo scuola. Le famiglie hanno avuto la possibilità di scegliere il

tempo scuola tra quattro opzioni 24, 27, 30 e 40.

Il 27° Circolo, ha adottato la seguente organizzazione:

30 e 27 ore per il tempo normale

39 ore per il tempo pieno

La scelta delle 39 ore è stata effettuata per dare la possibilità alle famiglie che ne hanno fatto richiesta di

usufruire del tempo pieno anche se non concesso dall‟Amministrazione e allo stesso tempo per garantire un

certo numero di ore di risorsa.

Per l‟organizzazione del tempo pieno sono state assegnate due insegnanti per classi con un orario frontale

senza compresenze; per il tempo normale è stata prevista la figura di un insegnante prevalente con il

supporto di altri docenti per il completamento orario.

Sono state assicurate, comunque le continuità di insegnamento nelle classi già in corso, con la

riorganizzazione del curricolo di scuola per attività didattiche frontali e attività didattiche laboratoriali (per

classi o per gruppi) ai fini del conseguimento degli obiettivi previsti dalle Indicazioni nazionali sui piani di

studio.

E‟ il caso comunque di richiamare all‟attenzione che la continuità organizzativa delle classi e del tempo

scuola per gli anni successivi, sarà strettamente connessa alle disponibilità di docenti che il Ministero

garantirà per gli anni futuri.

TUTOR-AZIONE E COLLOQUIO DOCENTI-GENITORI

La scuola garantisce la programmazione di colloqui personalizzati in un rapporto diretto docenti-

genitori.

I colloqui per ragioni di privacy, non saranno più generali, ma verranno cadenzati in specifici incontri

dai docenti con un calendario di appuntamenti, destinati ad ogni singola famiglia, che sarà comunicato

direttamente dai docenti di classe ai genitori. Ulteriori colloqui straordinari potranno essere richiesti

reciprocamente dai docenti o dai genitori. In caso di urgenti comunicazioni i docenti possono convocare

i genitori o, viceversa, gli stessi genitori possono chiedere un appuntamento che verrà concordato

direttamente dai docenti, nel proprio orario di servizio, in momenti che non disturbino l‟attività didattica

della classe e la continuità di vigilanza sui minori.

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Inoltre vengono effettuate le seguenti:

ASSEMBLEE CON I GENITORI

Scuola Infanzia

Scuola Primaria

Assemblee Consegna Documento

di Valutazione

07/09/10 21/9/2010 15/02/2011

05/10/10 05/10/2010 17/06/2011

26/10/2010 18/01/2011

25/01/11 auditing 31/05/2011

08/02/11 auditing

5/04/04/11 assemblea

19/04/11 auditing

03/05/11 auditing

I colloqui individuali con i genitori per la Scuola primaria saranno calendarizzati a cura del gruppo docente

assegnato alla classe e si svolgeranno su appuntamento destinato ad ogni singola famiglia nei seguenti

giorni:

1° quadrimestre

12/10/2010

19/10/2010

23/11/2010

21/12/2010

2° quadrimestre

01/03/2011

22/03/2011

12/04/2011

17/05/2011

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CONSIGLI DI INTERCLASSE E INTERSEZIONE

Il Collegio dei Docenti ha calendarizzato gli incontri con i genitori e con le loro rappresentanze elette nei

consigli di intersezione/interclasse:

CONSIGLI INTERSEZIONE/INTERCLASSE

Sc. dell’infanzia Sc. primaria

16/11/2010 26/10/2010

11/01/2011 14/12/2010

07/06/2011 25/01/2011

22/02/2011

20/04/2011

10/05/2011

Consigli di intersezione/interclasse:

In questo caso gli incontri saranno rivolti ai soli genitori eletti nell'assemblea del 5/10/2010; essi si

faranno portatori di proposte per il miglioramento dell'offerta formativa e del servizio scolastico da

discutere nei due organi collegiali deliberanti: Collegio dei Docenti e Consiglio di Circolo .

PROGRAMMAZIONE DELL’INTERVENTO FORMATIVO

Le “Indicazioni Nazionali per il Curricolo” del Settembre 2007 pur definendo i livelli essenziali di

prestazioni ai quali le scuole sono tenute, garantiscono alle scuole stesse ampi margini di libertà.

Attraverso il curricolo la scuola realizza il contratto formativo e la sua valenza pedagogico-sociale; il

curricolo viene elaborato dai docenti e non centralmente dal Ministero, non è unico dappertutto o per

sempre.

Parte dai contenuti definiti centralmente, ma delinea tappe e percorsi di apprendimento in modo essenziale e

progressivo.

Come previsto dal DPR 275/‟99 sull‟Autonomia Scolastica, i docenti del 27° Circolo didattico assumono le

Indicazioni Nazionali come base di partenza per l‟elaborazione di esperienze didattiche significativa,

attuabili in relazione al curricolo e alle linee guida sulle competenze costruite dal Collegio Docenti nella rete

di Scuole del XVII Distretto, tenendo conto sia delle reali condizioni sociali, culturali, ambientali in cui si

opera, sia delle risorse disponibili.

La pianificazione dell‟intervento formativo prevede:

o l‟analisi della situazione iniziale;

o la definizione

di obiettivi generali di tipo pedagogico

di obiettivi disciplinari efficaci alla formazione e all‟apprendimento dell‟alunno

di obiettivi formativi essenziali che la scuola si impegna comunque a perseguire per la

generalità degli alunni;

o la selezione dei contenuti tenendo presenti le esperienze e le competenze già maturate dagli

alunni/studenti;

o la selezione delle metodologie e delle strategie;

o l‟individuazione di percorsi personalizzati più adatti a ciascun alunno;

o la ricerca di procedure di verifica e valutazione.

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IMPIANTO PEDAGOGICO-DIDATTICO

Nel nostro istituto vengono attuati percorsi disciplinari, multidisciplinari e trasversali per l‟arricchimento

formativo, svolti nei seguenti ambienti:aula di inglese, biblioteca, aula di informatica, aula di scienze, aula di

musica, aula per attività grafico- pittorica -manipolativa, palestra, teatro ( Cagliero).

La scuola si adopera a ricercare e creare le condizioni che consentano ad ogni alunno di: conoscere in

modo progressivo e sistematico il suo percorso personale di crescita e maturazione. Il 27° circolo (con

delibera del 27-5-04) ha adottato il modello organizzativo sistemico unitario, per cui tutta l’azione

formativa interessa ogni momento della vita scolastica. Pertanto l’attività curricolare, il tempo mensa e

dopo mensa saranno parte unitaria ed integrante del processo educativo di ciascun alunno.

Con la riforma si è avviato un processo di riorganizzazione strutturale delle attività scolastiche e didattiche

nella scuola. Esse, che trovano corrispondenza nel POF, vengono sviluppate in:

attività curricolari costituiscono l‟attività didattica delle discipline e delle educazioni anche mediante

attività di laboratorio, di approfondimento e di potenziamento ad esse afferenti;

attività formative sono organizzate, in forza dell‟art. 2 del DPR 275/1999 – Autonomia delle Istituzioni

scolastiche-, in giornate di attività formativa destinate ad attività di potenziamento e ad attività

formative integrate al curricolo di scuola elaborato dal Collegio dei docenti per il raggiungimento degli

obiettivi previsti dalle Indicazioni nazionali per piani di studio, nella logica della personalizzazione.

Viene valorizzato il tempo mensa che assume un alto valore educativo trasversale.

SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola dell‟Infanzia è un ambiente educativo che favorisce e promuove esperienze concrete le quali

garantiscono il raggiungimento degli apprendimenti. Le modalità che normalmente vengono adottate

passano attraverso le differenti forme del fare, del sentire, del pensare, dell‟agire relazionale, dell‟esprimere

e del comunicare.

FINALITÀ

Concorrere all‟educazione armonica ed integrale delle bambine e dei bambini indipendentemente dal loro

stato sociale, razza e religione.

OBIETTIVI GENERALI

Rafforzare l‟identità personale

Conquista dell‟autonomia

Sviluppare le competenze

AREE DI APPRENDIMENTO

1. Il sé e l‟altro.

2. Il corpo e il movimento.

3. Linguaggi, creatività, espressione.

4. I discorsi e le parole.

5. La conoscenza del mondo.

IL SÉ E L’ALTRO

In questo ambito confluiscono tutte le esperienze e le attività, esplicitamente finalizzate, che stimolano il

bambino a comprendere la necessità di darsi e riferirsi a norme di comportamento e di relazione.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

1. rafforzare l‟autonomia, la stima di sé e l‟identità

2. rispettare ed aiutare gli altri

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3. riconoscere ed accettare le differenze

4. scoprire ed interiorizzare norme che regolano il vivere comune

5. conoscere la realtà territoriale propria e degli altri

6. riconoscere sentimenti e sensazioni (gioia, paura, stupore, ecc)

7. soffermarsi sul valore della vita e sul fondamentale ruolo dell‟uomo nell‟universo

IL CORPO E IL MOVIMENTO

È l‟ambito di esperienza specifico della corporeità e della motricità sia fine che globale.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

1. interiorizzare e rappresentare in modo completo e strutturato la figura umana

2. prendere coscienza della propria dominanza corporea e della lateralità

3. muoversi spontaneamente e in modo guidato esprimendosi in base a suoni, rumori, musica ed

indicazioni

4. prendersi cura della propria persona, degli oggetti personali, dei materiali comuni e dell‟ambiente.

5. ri-conoscere la propria affettività e le proprie emozioni

LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE

Questo ambito considera tutte le attività inerenti alla comunicazione e all‟espressione manipolativa–visiva;

sonoro–musicale; drammatico-teatrale; audiovisuale–mass mediale e il loro continuo intreccio

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

1. Comunicare, esprimere emozioni e raccontare utilizzando diverse forme di rappresentazione e

drammatizzazione

2. superare il condizionamento “acritico” dovuto all‟eccessiva e assidua esperienza quotidiana

extrascolastica con i mass media (dal computer alla TV)

3. disegnare, dipingere, dare forma e colore all‟esperienza con una varietà creativa di strumenti e

materiali, lasciando “traccia di sé”

4. utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre ed inventare suoni, rumori e melodie.

5. sperimentare diverse forme di espressione artistica attraverso l‟uso di strumenti e materiali, anche

multimediali.

I DISCORSI E LE PAROLE

E‟ il campo specifico di tutte le attività che offrono al bambino la possibilità di imparare ad utilizzare la

lingua in tutte le sue funzioni e nelle forme necessarie per addentrarsi nei diversi campi di esperienza.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

1. Partecipare attivamente alle conversazioni con i coetanei e le insegnanti

2. esprimere e comunicare agli altri le proprie idee, le emozioni i pensieri e le opinioni personali

3. ascoltare, comprendere e rielaborare storie, favole, racconti e vissuto personale

4. elaborare congetture (strategie, dinamiche) e codici personali in ordine alla lingua scritt

LA CONOSCENZA DEL MONDO

È l‟ambito delle esplorazioni, delle scoperte, delle prime sistemazioni delle conoscenze sul mondo della

realtà naturale ed artificiale

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

1. coltivare con continuità e concretezza i propri interessi e le proprie aspirazioni

2. esplorare, conoscere e discriminare attraverso le capacità sensoriali

3. classificare, raggruppare seriare ed ordinare per:

forma

colore

grandezza

4. ricostruire sequenze cronologiche

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5. collocare eventi ed esperienze del presente, passato e futuro

6. esplorare, manipolare, ricercare ed inventare

7. risolvere problemi formulando ipotesi e previsioni

Le scelte didattiche si articoleranno in:

Attività all‟interno della sezione di appartenenza

Attività di laboratorio sui seguenti temi:

1 “RICICREANDO” per i bambini di 3 anni

2 “RICICOLORIAMO” per i bambini di 4 anni

3 “IO RICICLO, TU RICICLI?“ per quelli di 5 anni

4 “CONTINUITÀ ” per i bambini di 5 anni

Per la messa in opera delle attività programmate nei diversi progetti, si utilizzeranno anche gli spazi

attrezzati a laboratorio presenti al piano terra e al primo piano.

LE SCELTE DIDATTICHE

Per i bambini che non si avvalgono dell‟insegnamento della religione cattolica le insegnanti propongono un

progetto di attività linguistica: “ C’era una volta…..”

CONTINUITÀ DIDATTICA

Anche per questo anno scolastico si prevede l‟organizzazione della Continuità Didattica: Scuola

dell‟Infanzia – Asilo nido; Scuola dell‟Infanzia – scuola Elementare.

SCHEDA DI PASSAGGIO per i bambini di 5 anni in cui riportare gli effettivi livelli di

maturazione, identità e competenze raggiunti durante la permanenza del bambino nella Scuola

dell‟infanzia.

GRIGLIA DI OSSERVAZIONE PER I BAMBINI CON HANDICAP con verifiche intermedie e

finali redatta dall‟insegnante di sostegno in collaborazione con le insegnanti di sezione

Le insegnanti delle 4 sezioni della scuola dell‟infanzia presentano, anche per l‟anno scolastico 2010-2011,

una programmazione di plesso che ruota intorno al seguente tema:

NOI, PICCOLI CITTADINI DEL MONDO

Prosegue infatti il percorso avviato lo scorso anno scolastico centrato sull‟educazione civile e alla

cittadinanza. Lo scorso anno sono stati affrontati i diritti del bambino, quest‟anno la programmazione sarà

centrata sul rispetto dell‟ambiente e sull‟importanza del “riciclo”.

Quest‟anno il percorso “NOI PICCOLI CITTADINI DEL MONDO” è articolato in diverse fasi in cui

vengono proposte attività di vario tipo (conversazioni, drammatizzazioni, storie, canzoni, giochi, attività

grafico pittoriche), che guideranno il bambino alla conoscenza del mondo che lo circonda e dei

comportamenti utili alla sua tutela.

SCUOLA PRIMARIA

Nel nostro istituto vengono attuati percorsi disciplinari, multidisciplinari e trasversali per l‟arricchimento

formativo, svolti nei seguenti ambienti:aula di inglese, biblioteca, aula di informatica, aula di scienze, aula di

musica, aula per attività grafico- pittorica -manipolativa, palestra, teatro ( Cagliero).

La scuola si adopera a ricercare e creare le condizioni che consentano ad ogni alunno di: conoscere in modo

progressivo e sistematico il suo percorso personale di crescita e maturazione. Il 27° circolo (con delibera del

27-5-04) ha adottato il modello organizzativo sistemico unitario, per cui tutta l‟azione formativa interessa

ogni momento della vita scolastica. Pertanto l‟attività curricolare, il tempo mensa e dopo mensa saranno

parte unitaria ed integrante del processo educativo di ciascun alunno.

Con la riforma si è avviato un processo di riorganizzazione strutturale delle attività scolastiche e didattiche

nella scuola. Esse, che trovano corrispondenza nel POF, vengono sviluppate in:

attività curricolari costituiscono l‟attività didattica delle discipline e delle educazioni anche mediante attività

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di laboratorio, di approfondimento e di potenziamento ad esse afferenti;

attività formative sono organizzate, in forza dell‟art. 2 del DPR 275/1999 – Autonomia delle Istituzioni

scolastiche-, in giornate di attività formativa destinate ad attività di potenziamento e ad attività formative

integrate al curricolo di scuola elaborato dal Collegio dei docenti per il raggiungimento degli obiettivi

previsti dalle Indicazioni nazionali per piani di studio, nella logica della personalizzazione.

attività di mensa in occasione della consumazione del pasto in refezione scolastica, vengono a configurarsi,

come attività curricolari di educazione alimentare e educazione alla socialità, all‟ affettività, peraltro previste

dal nostro POF e dalle stesse indicazioni ministeriali.

Viene valorizzato il tempo mensa che assume un alto valore educativo trasversale.

Grande risalto viene dato al tema “Cittadinanza e Costituzione” che, così come indicato nel documento di

indirizzo del MIUR del 04/03/2009, viene considerato materia di studio non isolata ma come sintesi

pedagogica di tutte le attività proposte e introdotta nei programmi di tutte le scuole di ogni ordine e grado

dalla legge 169 del 30/10/2008.

Cittadinanza e Costituzione è un insegnamento con propri contenuti che devono essere, gradualmente,

conosciuti e approfonditi, e che si articola in una dimensione specifica integrata alle discipline e in una

educativa che attraversa e interconnette l‟intero processo di insegnamento/apprendimento.

I contenuti specifici riguardano le conoscenze relative all‟ordinamento della Repubblica, così come

aggiornato di recente, all‟organizzazione politica ed economica dell‟Europa, agli organismi internazionali. I

contenuti trasversali riguardano i temi della legalità e della coesione sociali, dell‟appartenenza nazionale ed

europea, nel quadro di una comunità internazionale e interdipendente, dei diritti umani, del rispetto delle

diversità, del dialogo interculturale, della tutela del patrimonio artistico e culturale; oltre ai temi significativi

che attengono alla sicurezza nelle sue varie dimensioni e stradale in particolare, alla solidarietà e alla

cittadinanza attiva.

La scuola, nell‟ambito della propria autonomia progettuale e metodologica, assicura la coerenza degli

approcci integrato e trasversale, favorendo la continuità orizzontale e verticale individuando e consolidando

negli studenti una cultura civico-sociale e della cittadinanza che li renda consapevoli di:

Accogliere e rispettare gli altri nelle diverse comunità sociali

Attivare atteggiamenti di ascolto/conoscenza di sé e di relazione positiva nei confronti degli altri e

dell‟ambiente

Interagire sperimentando il valore delle regole, facendo propri, gradualmente, i principi della

Costituzione intesa come “mappa di valori”.

ISTANZE DELLE FAMIGLIE SUL TEMPO SCUOLA Con delibera del Consiglio di Circolo sono state accolte le istanze dei genitori riguardo la possibilità di

usufruire del tempo lungo per tutte le classi che ne hanno fatto richiesta. Ciò ha determinato la necessità di

organizzare l‟orario in modo da sopperire alle carenze di organico. Il tempo lungo è di 39 ore, il tempo

normale è confermato a 30 ore.

Inoltre hanno richiesto la conferma del pre - scuola e post - scuola per entrambi i plessi affidato quest‟anno

all‟Associazione “Il Bosco”; il rafforzamento dei rapporti interistituzionali del territorio, ivi comprese le reti

per la formazione e per l‟attuazione di curricoli-percorsi, con relativi protocolli d‟intesa.

LABORATORI DIDATTICI

Le attività di laboratorio, afferenti le scelte, organizzative, educative e metodologiche del 27° Circolo,

sono parte integrante dell‟attività didattica e funzionali allo sviluppo formativo unitario. Strettamente

collegate ai progetti del POF, presentano una forte caratterizzazione interdisciplinare che implementa le

competenze e la formazione di capacità.

Propongono un apprendimento attivo, curioso e produttivo, tramite il quale l‟alunno: costruisce il

proprio sapere attraverso l‟esperienza, in un processo dinamico, basato sull‟osservazione, sulla

manipolazione, sulla riflessione, sulla ricerca, sulla soluzione dei problemi ecc..sperimenta le fasi della

progettazione e realizzazione di un lavoro.

A partire da quest‟anno i due plessi del 27° Circolo Didattico sono dotati ciascuno di una Lavagna

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Interattiva Multimediale (LIM), che rappresenta un‟innovazione tecnologica che può cambiare in

positivo il modo di fare scuola, di insegnare e di apprendere, fornendo agli alunni strumenti ed

esperienze più coinvolgenti e al passo con i tempi che cambiano. Lo scopo è di promuovere

l’interattività, che è quella caratteristica dei moderni sistemi digitali, secondo la quale si hanno risposte

variabili sulla base degli input dati. Attraverso la LIM, intesa come strumento sociale, è possibile una

fruizione collettiva dei contenuti e delle esperienze in un‟ottica di continua crescita.

Le attività di laboratorio scaturiscono dagli interessi e dai bisogni concreti degli alunni, i quali sono

coinvolti direttamente in un‟azione di condivisione e di cooperazione che favorisce la crescita emotiva,

affettiva, relazionale e cognitiva.

Possiamo dire che l‟intera Scuola costituisce uno spazio laboratoriale, perché fonda

l‟apprendimento/insegnamento su una didattica laboratoriale, entrambi le sedi sono comunque dotate

di spazi strutturati, attrezzati e finalizzati a specifiche attività.

Ad ogni classe è garantito l‟utilizzo di ciascun laboratorio per almeno un‟ora a settimana secondo

l‟orario interno convenuto

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PUNTI FORTI

L‟attività laboratoriale costituisce una metodologia didattica che promuove e sviluppa tutti i diversi

momenti ed articolazioni del percorso formativo ed è da ricomprendere in un quadro didattico e

organizzativo unitario.

Attraverso la didattica laboratoriale all‟alunno è data la migliore opportunità di apprendere in un

rapporto di interscambio tra compagni e adulti. Il laboratorio non è inteso solo come ambiente fisico

attrezzato ma come un contesto culturale all‟interno del quale il bambino impara un diverso tipo di

utilizzazione dei materiali, degli oggetti e stabilisce un rapporto nuovo con il mondo esterno.

LABORATORI SCUOLA CAGLIERO LABORATORI SCUOLA RODARI

Scuola dell’infanzia statale Scuola primaria

AULA INGLESE E INFORMATICA ARTE E IMMAGINE-CERAMICA

AULA PSICOMOTRICITÀ MUSICA

AULA POLIVALENTE BIBLIOTECA

PALESTRA SCIENZE

CORTILE LINGUA INGLESE

INFORMATICA

Scuola primaria PALESTRA

ARTE E IMMAGINE AU LIM: AULA POLIFUNZIONALE E

AUDIOVISIVI TEATRO

MUSICA TEATRO (attività svolta da tutte le classi;

manca una struttura idonea alle

rappresentazioni)

BIBLIOTECA

SCIENZE GIARDINO

LINGUA INGLESE

INFORMATICA

PALESTRA

SALA AUDIOVISIVI

CORTILE

LIM: AULA POLIFUNZIONALE E

AUDIOVISIVI

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INDIVIDUAZIONE DEI GRUPPI

Per quanto riguarda l‟individuazione dei gruppi di alunni, in modo particolare per l‟attuazione di laboratori

per il recupero, si ritiene valida l‟organizzazione per “gruppi di livello”, da definirsi all‟interno delle singole

interclassi, anche sulla base dei risultati delle schede di screening. Le risorse sono recuperate

nell‟organizzazione oraria docente. Per altri laboratori ( musica, arte, informatica…) si ritiene valida e

funzionale l‟organizzazione per “gruppi eterogenei” per livello cognitivo e stili di apprendimento.

LABORATORIO DI INTEGRAZIONE: CULTURALE E INTERCULTURALE

Il nostro Collegio Docenti per la configurazione della sua popolazione scolastica è da anni punto di

riferimento per il Comune di Roma e per il MPI per l‟integrazione interculturale e interreligiosa.

Pertanto i processi di insegnamento/apprendimento trovano riscontro nell‟elaborazione di percorsi

personalizzati a carattere interculturale che in situazione didattica si traducono nei laboratori integrati.

Il laboratorio di integrazione è inteso come laboratorio integrato rispetto ai PSP e al Piano dell‟Offerta

Formativa, attuando una interconnessione inter-poli-transdisciplinare tra i vari laboratori. Presuppone un

articolato lavoro di équipe che individui un fil rouge, una matrice comune che connoti le varie attività.

A CHI E’ RIVOLTO

a tutti gli alunni italiani e stranieri ponendo particolare attenzione a formare gruppi eterogenei in

modo da permettere il mutuo insegnamento, il lavoro cooperativo, la circolarità nella comunicazione

e nei rapporti interpersonali e l‟apprendimento delle reciproche culture di provenienza.

RISORSE

insegnanti individuati nell‟organigramma

tutti i docenti individuati in base ai piani orari in funzione delle esigenze delle classi

MODALITÀ DI ATTUAZIONE

I docenti elaborano il percorso ad alta definizione attraverso incontri calendarizzati stabilendo

collettivamente i criteri di scelta per la formazione dei gruppi affinché siano funzionali alla riuscita del

progetto.

In ogni caso il gruppo non dovrà superare le sei unità a docente per ottimizzare gli interventi.

Il gruppo potrà essere allargato solo in attività progettate nelle quali operino più docenti in azione sinergica.

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI L‟istituzione scolastica è tradizionalmente sede di frequenza di alunni di etnie e culture diverse che

richiedono precise istanze formative di alfabetizzazione, conoscenza e supporto all‟inserimento nel nuovo

contesto abitativo e di vita.

L‟azione della Scuola è rivolta non soltanto agli alunni comunitari, extracomunitari e delle comunità rom

ma si allarga anche ai rispettivi contesti familiari dal momento che ciascun processo di inserimento,

formazione ed integrazione non può prescindere dal considerare ogni alunno un unicum su cui riflettere per

poter progettare.

Sono queste le riflessioni ed i principi metodologico-operativi su cui tutta l‟istituzione scolastica fonda la

qualità degli interventi, le scelte progettuali, le modalità di rapportarsi con il territorio e con le istituzioni che

lo rappresentano.

La fitta rete di incontri, scambi, relazioni scuola-territorio, permettono alla scuola di essere concretamente

parte integrante del territorio e fanno sì che l‟utenza fuori della scuola si senta ancora accompagnata nel

percorso di educazione – formazione -inserimento- autonomia sociale.

Contestualmente pari attenzione viene rivolta alle esigenze degli alunni diversamente abili del Circolo

L‟analisi dei bisogni esplicitata all‟interno dei GLH di Istituto, trova la sua applicazione metodologica e

didattica nei GLH operativi, negli incontri mensili con i diversi operatori che a vario titolo intervengono sui

diversi alunni, negli incontri di auditing con i genitori e nella completa disponibilità all‟ascolto di tutta

l‟Istituzione.

L‟idea, quindi, che ogni diversità è fonte di arricchimento diventa il terreno sul quale si impiantano

progettualità condivise , didattiche laboratoriali, metodologie di peer tutoring e di apprendimento peer to

peer. Per gli alunni diversamente abili, la stesura del PDF (profilo dinamico funzionale) definito con il

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contributo comune di ASL, Scuola, specialisti e terapeuti, è lo strumento di partenza per la stesura del PEI

(piano educativo individualizzato), per gli alunni che necessitano di un intervento mirato, una progettualità,

attenta, e funzionale nelle risposte ai bisogni, è il punto di partenza per un‟azione didattica flessibile nella

sua dinamicità ma pur sempre riconducibile nel quadro didattico ed organizzativo unitario e che utilizza

risorse a progettualità anche offerte dal territorio .

Obiettivi formativi

Potenziare e sviluppare le abilità relazionali, organizzative e cooperative.

Sviluppare la capacità di riconoscere somiglianze e differenze nella consapevolezza del valore dell‟unicità e

delle diversità degli individui.

Sviluppare la capacità di ascolto di se stessi e degli altri.

Imparare ad identificare, riconoscere ed esprimere emozioni, sentimenti e bisogni.

Enti di riferimento nel Territorio

Municipio IX

ASL RMC ed Enti autorizzati

Dipartimento XI

Collaborazioni

Associazione Filo della Torre- Roma

Istituto di Ortofonologia- Roma

Istituto di Salute mentale- Via dei Sabelli- Roma

PTV- Roma Tre

ANFFAS- Roma

DIDASCO –Roma

PROGETTO DI POTENZIAMENTO E ARRICCHIMENTO

Il 27° Circolo di Roma, Scuola Cagliero-Rodari, in virtù del DPR n.275/‟99 sull‟autonomia, segue

un‟organizzazione che prevede attività di potenziamento da svolgere nel corso dell‟anno scolastico.

Ciò è in linea di continuità con quanto già realizzato dall‟Istituzione Scolastica nei precedenti anni con

riscontri particolarmente significativi su diversi aspetti:

ha favorito l‟integrazione e il confronto tra gli alunni;

ha stimolato situazioni motivanti particolarmente significative trasformandole in momenti privilegiati di

apprendimento;

ha favorito l‟interscambio e la crescita nell‟intera comunità educante.

Si prevedono, per tali attività i seguenti periodi:

DICEMBRE Dal 16 a l 17; dal 20 al 22

5 giorni

MARZO Il giorno 5 (sabato di Carnevale. Apertura scuola orario

antimeridiano).)

MAGGIO Dal 17 al 20

4 giorni

Totale 10 giorni

In tali giorni si attuano attività di arricchimento volte a potenziare e sviluppare conoscenze e competenze

espressivo-relazionali

realizzando gli obiettivi di:

- Potenziare e sviluppare le abilità relazionali, organizzative e cooperative;

- Liberare le energie affettive ed emotive per l‟acquisizione di equilibrio, sicurezza e autostima;

- Potenziare le abilità linguistiche, matematiche, espressive ed artistiche;

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attraverso le seguenti attività:

- Partecipazione a eventi di carattere corale che favoriscano il senso di appartenenza alla comunità

scolastica;

- realizzazione di manifestazioni e spettacoli teatrali e musicali;

- realizzazione di manufatti di vario tipo;

- progettazione di momenti di visibilità della produttività didattica con allestimento di mostre;

giornate tematiche (matematica, scienze, musica, 150° Unità d‟Italia, eventuali altre proposte,

- progettazione di attività specifiche che investono le abilità linguistiche, espressive, logiche,

matematiche, scientifiche e di esplorazione.

Le attività previste sono strettamente connesse in modo interdisciplinare abbracciando vari aspetti, in

particolare:

educazione alla relazionalità e alla socialità

italiano,

storia e geografia,

matematica, scienze e tecnologia

lingue straniere,

attività artistiche ed espressive e motorie

innovazione digitale

Ci può essere spazio per manifestazioni, mostre, spettacoli teatrali, realizzazione di manufatti, giochi logici,

elaborazione di giornalini, libretti che raccolgano un lavoro svolto ecc.

Le attività di potenziamento si integrano perfettamente nel percorso formativo unitario.

ARRICCHIMENTO OFFERTA FORMATIVA

Il piano delle visite guidate, dei viaggi di istruzione dei campi scuola costituisce ampliamento dell'Offerta

formativa della didattica ordinaria in quanto le esperienze di apprendimento sul campo, la conoscenza diretta

di luoghi, documenti e situazioni, pongono l'alunno a contatto immediato con la realtà circostante e con la

cultura di cui esso stesso è attore protagonista, consentono la costruzione di apprendimenti centrati sul

principio del realismo conoscitivo, favoriscono la motivazione allo studio e la riflessione sui temi forti

dell‟arte, dell‟ambiente, dei linguaggi dell‟umanità.

Il piano proposto dai docenti e condiviso con i genitori nelle riunioni di classe e di interclasse viene

deliberato dal Consiglio di Istituto per motivi di legittimità istituzionale, di sicurezza degli alunni, di

congruenza con l‟adozione del POF, di cui fa parte integrante in relazione alla C. MIUR n° 623/96 e del

Regolamento del Consiglio di Istituto 18/11/2009.

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Offerta formativa del XX° Centro Territoriale Permanente

Anno scolastico 2010/2011

Il 20° CTP è istituito dal Ministero della Pubblica Istruzione

Finalità generali

Il POF del C.T.P. nelle sue finalità generali, in accordo con quanto espresso dai documenti in materia di

EDA si propone di:

- Promuovere la convivenza pacifica fra individui appartenenti a culture diverse, nella consapevole

conoscenza e accettazione di se stessi e degli altri, nel rispetto della pari dignità di ogni diversità, sia essa

individuale, sociale o culturale convivenza intesa come processo attivo e dinamico della società in cui

viviamo;

- Stimolare i processi che portano alla formazione culturale e all‟autonomia di giudizio;

- Combattere ogni forma di emarginazione dovuta a vecchi e nuovi analfabetismi;

- Facilitare il rientro in formazione della popolazione;

Perché tali finalità si traducano in obiettivi e in azioni per migliorare il sistema dell‟istruzione e

dell‟educazione permanente viene ricercata e attivata ogni possibile sinergia con le varie agenzie formative

presenti sul territorio.

Le azioni si rivolgono a tutti i cittadini appartenenti e non alla comunità europea, individuando di volta in

volta fasce di popolazione alle quali indirizzare interventi specifici, tenendo sempre presenti le esigenze del

territorio in cui opera il CTP.

Obiettivi Generali

-Creare le condizioni perché si sviluppi l‟interesse nei confronti della propria e dell‟altrui civiltà.

-Approfondire criticamente la conoscenza di sé e dei propri modelli culturali.

-Fare in modo che ognuno prenda consapevolezza di quali sono i valori condivisi della propria civiltà.

-Riconoscere il valore della diversità in quanto stimolo al confronto e alla riflessione.

-Fare in modo che culture diverse possano conoscersi e confrontarsi nel rispetto reciproco.

-Far sì che la creatività sia il mezzo di sviluppo di una società multietnica e multiculturale.

-Operare perché le fasce più deboli e a più alto rischio di emarginazione possano accedere ai servizi e alle

attività proposte dal territorio, con particolare attenzione ai settori dell‟istruzione e della formazione.

-Promuovere la conoscenza dei nuovi linguaggi.

Azioni

Il CTP nell’ambito delle finalità dell’istruzione attiva corsi per l’alfabetizzazione di base per i

cittadini a più alto rischio di emarginazione sociale (tenendo conto sia del conseguimento della licenza

media, sia delle esigenze promosse dai nuovi linguaggi).

Promuove momenti di consulenza e ascolto.

Opera per il riconoscimento delle competenze culturali e professionali dei cittadini italiani e stranieri.

Individualizza i percorsi di formazione concordando con gli utenti il patto formativo.

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Attiva corsi di lingua italiana come seconda lingua (Italiano L2: I, II e III livello). corsi di lingua

inglese e altre lingue (I, II e III livello), corsi di informatica(I e II livello). Nell‟ambito delle finalità dell‟educazione permanente attiva corsi d‟interesse storico, letterario, artistico,

scientifico; promuove iniziative culturali (visite guidate, partecipazione a spettacoli teatrali, proiezioni di

film, ecc…), che facilitino scambi, interazioni culturali, relazioni tra le persone, conoscenza del territorio in

cui si vive.

Opera per proporre nuove iniziative educative o progettare e seguire con altri soggetti pubblici o privati

percorsi specifici, anche finalizzati alla formazione professionale.

Italiano L2

Secondo una linea di trasferibilità di “buone pratiche”, i docenti del 20° CTP fanno proprie le esperienze e

gli approfondimenti che colleghi di varia provenienza hanno messo in campo, a disposizione di tutti, al fine

di creare una metodologia comune di operare e intendere l‟educazione degli adulti, nello specifico di adulti

migranti.

La presente introduzione attinge ai lavori del “Tavolo EDA italiano L2 del Lazio, a.s. 2004-2005 “,del

“Vademecum di Italiano L2 dell‟IRRE Toscana” e del “Progetto IRRE-FARE della regione Emilia

Romagna”.

Vengono condivise le analisi qui riportate secondo cui “ l‟offerta formativa deve essere stabilita

«secondo singoli percorsi negoziati, articolati per gruppi di livello, di interesse, attività laboratoriali, stage,

attività individualizzate». Questa negoziazione del percorso formativo, in base alle esigenze e alle

conoscenze dell‟adulto, deve avvenire nella fase dell‟accoglienza, che svolge un ruolo fondamentale per la

definizione del percorso.

L‟importanza attribuita all‟accoglienza è ribadita sia nelle disposizioni organizzative che nella definizione

dei compiti del docente; infatti, si afferma chiaramente che la negoziazione del percorso e il patto formativo

scaturiscono dai dati informativi che il docente raccoglie durante l‟accoglienza.

Anche se il testo non si riferiva esplicitamente ai cittadini provenienti da altri paesi, con il bisogno di

apprendere la nostra lingua, appare chiaro che l‟ordinanza 455 ha dato ai Centri la possibilità di organizzare

corsi che vengono incontro alla domanda espressa da questa fascia d‟utenza, pur non rientrando nel sistema

formale dell‟istruzione.

Un‟altra fondamentale innovazione riguarda le certificazioni da rilasciare ai corsisti.

I Centri, tramite l‟Ente giuridico del quale fanno parte, possono rilasciare oltre ai titoli istituzionali anche

certificati o attestati che indicano i percorsi seguiti e i risultati ottenuti (art. 3, c. 6; art. 7).

A seguito della riforma del Titolo V della Costituzione, all‟accordo Stato Regioni, che prevede un

potenziamento dell‟educazione degli adulti, al passaggio delle competenze dall‟ex Provveditorato all‟Ufficio

regionale e all‟emanazione della Direttiva 22 del 06/02/2001 sono stati avviati ulteriori cambiamenti, ancora

oggi in atto. Tuttavia, si sottolinea che la nascita delle numerose attività svolte dai Centri ha preso impulso

principalmente dall‟OM 455. I compiti assegnati da tale ordinanza ai CTP sono attuati e attuabili sia in

relazione alla necessità di rispondere ai bisogni dell‟utenza sia alla possibilità di certificarne i percorsi, pur

nel complesso scenario che va costituendosi nel sistema integrato dell‟EDA.”

La normativa esistente non solo delinea i compiti dei CTP, ma definisce anche le funzioni dei docenti che vi

operano. La professionalità del docente EDA si definisce in base alla capacità di svolgere le seguenti

funzioni:

- Analisi dei bisogni, consulenza educativa individuale. Per il docente giungere a un patto formativo

significa essere in grado di aiutare gli allievi a valutare le competenze possedute, i valori e le mete finali

della formazione, a confrontare le prestazioni di partenza con quelle desiderate, a individuare i requisiti

necessari per ottenerle. Quindi a costruire piani per lo sviluppo delle competenze e, più in generale, della

persona.

- La facilitazione dell’apprendimento. Il docente attiva processi di apprendimento guidato rivolgendosi a

un pubblico estremamente eterogeneo, quindi deve essere in grado di organizzare sia interventi di

alfabetizzazione strumentale che attività di approfondimento culturale, creare e sviluppare consapevolezza

cognitiva e socio-affettiva, in modo da potenziare le competenze comunicative e relazionali.

- La progettazione e la programmazione. Il docente definisce pacchetti educativi, obiettivi, finalità,

progetti, in funzione delle necessità formative che emergono dal territorio in cui opera.

- La ricerca. Il docente analizza, cerca, scopre e sviluppa nuovi dati, traducendoli in modelli didattici e

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23

organizzativi; crea e produce dispositivi e materiali da usare nella formazione.- La valutazione. Il docente

deve prevedere, misurare, verificare l‟impianto progettuale, organizzativo e didattico in funzione

dell‟efficacia dell‟apprendimento, valutare in itinere e alla conclusione del percorso le prestazioni

dell‟apprendente e stimolare l‟autovalutazione.

- L’amministrare risorse. Il docente deve avere la capacità di partecipare ad assicurare le risorse, gli

strumenti e i servizi di supporto per lo svolgimento delle attività. Inoltre deve essere in grado di stabilire

contatti, relazioni, accordi, convenzioni, contratti d‟opera con Enti pubblici e privati.

- L’organizzazione. Il docente organizza la struttura dei percorsi dalla fase dell‟accoglienza, alla

certificazione finale delle competenze acquisite e deve essere capace di estrema flessibilità nel tener conto

dei cambiamenti che possono verificarsi in itinere.

- L’intercultura. Il docente ha il compito di documentarsi ampiamente sulle molteplici realtà socioculturali

che caratterizzano la società, al fine di valorizzare le diversità per il dialogo e il confronto interculturale,

relativizzando le differenze, le visioni etnocentriche per il superamento di pregiudizi e atteggiamenti

xenofobi.

Secondo i dati pubblicati dal MIUR (2003) la fascia d‟età più presente è quella tra i 25 e i 40 anni, seguita da

quella tra i 16 ed i 24 anni e infine quella dai 40 anni in poi. Pur variando secondo le zone, non ci sono

sostanziali differenze numeriche fra la presenza degli uomini e delle donne.

La popolazione straniera si caratterizza anche per un‟elevata mobilità territoriale, sebbene sia sempre

maggiore il numero di chi si stabilisce per periodi prolungati in un‟area, gli alloggi e il lavoro sono spesso

precari e impongono trasferimenti da zona a zona, da comune a comune.

- L‟individuazione dei livelli di alfabetizzazione degli apprendenti presenta una realtà complessa ed

eterogenea: dagli analfabeti nella lingua madre, agli alfabetizzati in un alfabeto diverso da quello latino,

dagli alfabetizzati in alfabeto latino con livelli di scolarizzazione bassa a quelli con livelli di scolarizzazione

universitaria.

- La richiesta formativa da parte degli utenti dei CTP è prevalentemente riconducibile all‟esigenza di

apprendere la lingua italiana per motivazioni legate al lavoro. Ciò riguarda coloro che sono appena arrivati

in Italia o coloro che vogliono migliorare la propria condizione lavorativa. Tuttavia motivazioni non meno

importanti sono a carattere culturale e riguardano da un lato la necessità di integrarsi nella realtà italiana - è

il caso di coloro che, avendo già soddisfatto bisogni “primari” vogliono sviluppare ulteriormente le proprie

competenze comunicative -, dall‟altro il desiderio di conoscere e comprendere la cultura del nostro paese. Vi

sono infine motivazioni di tipo strumentale connesse al conseguimento di un titolo di studio; si pensi, per

esempio, agli studenti universitari Erasmus e a tutti quanti lavorano e studiano per un determinato periodo in

Italia.

- Per quanto riguarda le scelte di chi opera nei CTP relativamente all‟accoglienza della domanda,

l‟orientamento è quello di accettare sia le domande provenienti dalle fasce a maggior rischio

d‟emarginazione sociale, sia quelle di cittadini stranieri già inseriti nel tessuto sociale italiano. Offrire un

servizio che venga incontro alle esigenze comunicative di profili diversi di apprendenti, ai vari livelli di

competenza, permette all‟utente socialmente più disagiato di intrattenere rapporti sociali con chi ha meno

difficoltà sul piano dell‟integrazione, evitando così forme di ghettizzazione all‟interno del sistema

formativo.

- Relativamente alle azioni didattiche svolte all‟interno dei CTP e rivolte ad apprendenti adulti stranieri, è

importante sottolineare che esse, per essere efficaci, devono tener conto dei modelli culturali degli

apprendenti in relazione ai sistemi formativi di provenienza e agli stili cognitivi che variano sensibilmente

da cultura a cultura e da persona a persona.

- Alcuni degli interventi più significativi realizzati nei CTP riguardano:

• l‟organizzazione delle fasi dell‟accoglienza (colloqui, iscrizioni, test d‟ingresso, compilazione del libretto

dello studente, patto formativo ecc.);

• l‟individualizzazione dei percorsi didattici;

• le attività di tutoraggio a studenti lavoratori che non possono frequentare i corsi;

• la strutturazione dei corsi d‟italiano L2 organizzati per moduli di livello di

competenza;

• il riconoscimento dei crediti culturali e l‟eventuale modularizzazione dei percorsi per il conseguimento

della licenza media;

• la riorganizzazione degli obiettivi didattici e delle strategie d‟insegnamento secondo un approccio

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pragmatico e sociolinguistico;

• l‟analisi dei materiali didattici in commercio e dei materiali prodotti dai docenti;

• la riflessione sull‟insegnamento modulare, l‟unità didattica, l‟unità di lavoro;

• gli esami interni ai CTP per certificare i livelli di competenza in italiano L2 (cfr. OM 455/97 del 29/07/97,

Direttiva 22/01);

• gli esami di certificazione delle competenze in L2, del Centro CILS dell’Università per Stranieri di

Siena con cui il 20° CTP ha stipulato una convenzione

• la pianificazione dell‟offerta formativa del CTP e la sua presentazione all‟interno del POF della scuola da

cui esso dipende.

Il contesto europeo

L‟Unione Europea, nel suo progressivo definirsi come punto di riferimento per i singoli Stati membri,

stimola e promuove notevoli cambiamenti nelle politiche relative a vari settori della vita pubblica e sociale.

Fulcro della vita comunitaria è senz‟altro la possibilità di muoversi all‟interno degli Stati membri, pertanto il

Consiglio d‟Europa sostiene progetti che favoriscono la conoscenza delle lingue comunitarie. In quest‟ottica

nel 1996-1997 nasce il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento

insegnamento, valutazione; il documento europeo, fin dall‟inizio, rappresenta un utile quadro di

riferimento utilizzabile dagli insegnanti di lingue dei CTP per la definizione dei livelli di competenza, per

tutte le questioni inerenti la didattica e per la progettazione e organizzazione dei corsi di italiano come

seconda lingua.

Per quanto riguarda specificamente i livelli di competenza linguistico comunicativa, nel Quadro comune

europeo di riferimento per le lingue:apprendimento, insegnamento, valutazione (Consiglio d‟Europa [2001]

2002) si individuano tre livelli, a loro volta suddivisi in due sottolivelli:

- Livello basico (Contatto A1, Sopravvivenza A2);

- Livello indipendente (Soglia B1, Progresso B2);

- Livello competente (Efficacia C1, Padronanza C2).

Si riporta qui di seguito un adattamento sintetico della descrizione dei livelli comuni di riferimento ripresa

dal documento del Consiglio d‟Europa.

Livello competenza (C2, C1) Sono considerati i livelli in cui l‟apprendere ha accesso a un‟ampia gamma di strumenti linguistici che

permettono una comunicazione sciolta e spontanea.

Il livello C2 non intende indicare la competenza del parlante nativo, ma definire il grado di precisione,

appropriatezza e scioltezza linguistica che caratterizza il discorso di apprendenti eccellenti.

Il livello C1 permette di esprimersi con scioltezza, spontaneità e con una buona padronanza essicale, per

scopi sociali accademici e professionali dimostrando un sicuro controllo delle strutture discorsive e dei

meccanismi di coesione.

Livello indipendenza (B2, B1) Sono considerati i livelli in cui l‟apprendente riesce ad agire più efficacemente nell‟interazione sociale e a

far fronte in modo autonomo e flessibile a problemi di vita quotidiana.

Il livello B2 è caratterizzato dalla capacità di agire in modo più efficace nell‟interazione sociale e da un

nuovo grado di consapevolezza linguistica. Conversa in modo naturale mette a fuoco e argomenta

adeguatamente il proprio punto di vista.

Il livello B1 è caratterizzato dalla capacità di interagire in modo efficace ottenendo che si desidera. Consente

di comprendere i punti principali di un testo scritto e orale e di una discussione informale di intervenire e

risolvere ostacoli in modo flessibile in situazioni di vario tipo, sostenendo le proprie opinioni.

Livello basico (A2, A1) Sono considerati i livelli più bassi della competenza che permettono di generare e produrre lingua in

situazioni semplici di vita quotidiana, familiare e sociale.

Il livello A2 è quello caratterizzato da descrittori relativi alle funzioni familiari e sociali quali cambi

comunicativi e aspetti legati ad ambiti di immediata rilevanza sociale (famiglia, lavoro, spostamenti ecc). Vi

sono inoltre descrittori riguardanti semplici transazioni in negozi, uffici postali banche ecc.

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Il livello A1 è il momento in cui l‟apprendente è in grado di interagire in modo semplice, rispondere a

domande facili su se stesso e su ciò che lo circonda, formulare e reagire a enunciati semplici riguardanti i

bisogni più immediati.

LA MODULARITÀ NEI CORSI DI ITALIANO PER STRANIERI:

ASPETTI TEORICI ED ORGANIZZATIVI

La modularità e i corsi di italiano L2 dei CTP

All‟interno del panorama delineato dalla rete dell‟educazione degli adulti, molteplici sono le linee di

intervento che è possibile attuare per dare una risposta valida alla domanda di formazione e di sviluppo della

persona in età adulta. Concentrando l‟attenzione alla rete dei CTP di Roma e del Lazio, emerge con forza

che un numero considerevole di richieste d‟intervento riguarda l‟alfabetizzazione funzionale, relativa cioè

allo sviluppo ed al mantenimento di conoscenze e competenze di base, propedeutiche alla possibilità di

imparare in una dimensione di autoapprendimento.

L‟acquisizione dell‟italiano come seconda lingua si colloca quindi prioritariamente, nel senso di urgenza

strategica rispetto al soddisfacimento dei bisogni emersi, in questo contesto: il maneggiare la lingua del

paese nel quale si è giunti in seguito ad un progetto migratorio, infatti, è la condizione basilare per il

successo dello stesso e per l‟esercizio del diritto di cittadinanza nella sua più piena accezione.

Ponendo la necessaria attenzione alla soggettività biografica nell‟apprendimento adulto e tendendo così

(come chiaramente indicato anche nella Direttiva n°22 del 6/2/2001) alla massima personalizzazione degli

insegnamenti e degli apprendimenti, la scelta di una organizzazione modulare dei percorsi diventa obbligata

e vincente. Dare una risposta a bisogni urgenti e basilari come quelli relativi alla comunicazione, nel senso

più largo del termine, vuol dire accostarsi ad un universo di persone ognuna portatrice del proprio vissuto e

del proprio progetto ed accogliere questa diversità amplificandone le potenzialità in merito

all‟apprendimento della lingua. Per fare ciò, occorre una struttura altamente flessibile, che consenta il

raggiungimento di obiettivi chiaramente specificabili e verificabili, segmentati in percorsi che rispecchino

l‟andamento temporale dei bisogni stessi da soddisfare. La modularità dei percorsi consente di ottimizzare

le risposte in funzione di una corretta analisi dei bisogni individuali, che sfoci poi in un convinto Progetto

Personale di Sviluppo.

Sintetizzando, una struttura modulare nei percorsi di italiano L2 presenta le seguenti caratteristiche:

identifica un percorso delimitato nel tempo (minimo 40, massimo 120 ore in un periodo di non

oltre 4 mesi): ciò permette all‟adulto di inserire in maniera agevole il proprio progetto formativo nell‟ambito

dei suoi spazi di vita quotidiana, consentendo la frequenza e quindi il raggiungimento degli obiettivi anche a

chi non può seguire un percorso intensivo sul lungo periodo;

risponde in maniera ottimale alle modalità dell’apprendimento adulto, sia in riferimento agli

specifici processi cognitivi, sia in relazione alle motivazioni ed alla interazione e mediazione tra contenuti

del sapere e storia personale;

è flessibile, quindi coniuga un percorso rigoroso e centrato sull‟acquisizione di competenze

linguistico-comunicative con l‟imprevedibilità della domanda sociale e delle situazioni in cui i CTP sono

chiamati ad operare;

identifica degli obiettivi espliciti, raggiungibili, valutabili e certificabili in sede di accreditamento

delle competenze raggiunte, facendo il più possibile riferimento ad uno standard condiviso e definisce un

percorso in sé concluso che ne favorisce il riconoscimento. Si acquisiscono saperi essenziali, significativi,

stabili;

consente di attestare/certificare le competenze acquisite in un periodo di tempo determinato,

comunicato al momento dell‟iscrizione al corso, consentendo anche a chi desideri o possa accedere solo ad

un percorso “breve”, di veder riconosciuti i propri apprendimenti;

consente di contribuire oltre che all’acquisizione, anche al mantenimento delle competenze

acquisite, tenendo presente l‟alta frequenza di cambiamenti nelle esigenze personali, lavorative e sociali

delle persone in formazione.

Per quanto attiene ai contenuti propri di ogni livello e modulo, si rimanda al piano di programmazione del

team degli insegnanti di italiano L2 del 20° CTP, elaborato dopo la rilevazione dei bisogni degli utenti

iscritti e della formazione dei gruppi. Completano l‟offerta formativa approfondimenti culturali, un corso di

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lingua italiana in internet e un cineforum con filmografia italiana che ripercorre la stroria e la cultura del

nostro Paese dall‟Unità d‟Italia ai giorni nostri.

Fanno parte del team i docenti :

Anna Fracchiolla

Claudia Sgammotta

Le sedi in cui saranno attivati i corsi di italiano L2 sono : la scuola G. Cagliero

l.go Volumnia, 11 ubicato nel IX Municipio di Roma.

INFORMATICA I LIVELLO

Il corso di informatica di primo livello si propone di avvicinare il lavoratore all‟uso del PC, di porre le

corrette cognizioni alla base di un processo di apprendimento dell‟uso del computer e della sua conoscenza.

Si forniscono inoltre all‟alunno gli strumenti fondamentali per l‟utilizzo della video scrittura (MS Word) e

del foglio elettronico (Ms-Excel).

INFORMATICA II LIVELLO Il corso di informatica di secondo livello si propone di approfondire la conoscenza del P.C. e la padronanza

dell‟uso di Ms-Word e di Ms-Excel, fornendo anche gli strumenti fondamentali per la gestione di archivi di

dati (Data Base Management, Ms-Access).

Infine l‟alunno acquisirà le abilità fondamentali per la elaborazione di presentazioni multimediali ( Ms-

PowerPoint).

LA MODULARITÀ NEL CORSO DI LICENZA MEDIA, ASPETTI TEORICI ED

ORGANIZZATIVI. Il corso si articola in 3 principali aree didattiche:

□ Area antropologica e letteraria con titolare la Prof. Paola Tubino

□ Area scientifica la cui titolare è la Prof.ssa Benfatta Angela

□ Lingua straniera, inglese con il Prof. Paolo Caravaggi Mazzonna.

□ Educazione Tecnica/Tecnologica Prof. Italia Barbieri, Prof. Marianna Brancia

Nel rispetto delle diverse esigenze di approfondimento, recupero, integrazione, di apprendimenti pregressi,

ciascun corsista potrà accedere a diversi moduli didattici per le diverse aree, individuando un percorso

formativo anche personalizzato insieme ai docenti, e sostenere a fine anno l‟esame di licenza media

consistente in una prova scritta per l‟area letteraria, una prova scritta per l‟area scientifica, un colloquio orale

a carattere di cultura generale, in base al programma svolto.

L‟orario di frequenza è flessibile , in quanto sarà garantita la presenza dei docenti in due fasce orarie del

pomeriggio e sera; ciascuno di essi svolgerà nelle diverse fasce orarie moduli didattici cui ogni corsista potrà

partecipare dopo accertamenti periodici dei livelli acquisiti.

Le attività iniziali avranno una articolazione individuale o a piccoli gruppi, sia per testare i livelli di

preparazione, sia le eventuali necessità di messa a livello degli studenti.

Nel corso dell‟anno saranno previsti momenti di consolidamento con lezioni personalizzate per il recupero

di alunni in difficoltà di apprendimento (sospensioni didattiche ).

SESSIONI STRAORDINARIE DI ESAME CONCLUSIVO DELLA SCUOLA MEDIA

Qualora fosse necessario,saranno attivate sessioni straordinarie di esame per consentire a quegli studenti

che nel corso dell‟anno precedente non abbiano ottemperato al numero minimo di presenze previsto dalla

normativa o che a livello di competenze richiedessero ulteriori tempi di apprendimento.

ARTICOLAZIONE COMPLESSIVA DELLE ATTIVITÀ

Sono previste inoltre ore di compresenza tra docenti, ore in cui si potranno individuare proposte didattiche

nell‟articolazione ed espressione delle diverse esigenze di gruppi di corsisti (giovani, stranieri, meno giovani

ecc..). Momenti di orientamento attraverso colloqui e attività guidate da specialisti in collaborazione con gli

insegnanti In questa ottica e in base alle esperienze precedenti sono state proposte per quest‟anno in corso le

seguenti offerte formative che affiancano quelle istituzionali:

1) Sportello di accoglienza-orientamento

2) Corso di lingua inglese (I – II – III livello)

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3) Corsi di Informatica di I e II livello

4) Visite didattiche finalizzate alla conoscenza storico-artistica della nostra città

Con il contributo economico degli utenti:

Corsi di Francese

Corsi di Spagnolo

Corsi di Disegno e Pittura

Storia dell‟arte di Roma con visite guidate

Disegno e storia dell‟arte

Educazione Alimentare

Alle iniziative 2 e 3 possono accedere con una minima quota di iscrizione (se già non paganti in altri corsi

del XX CTP) anche corsisti esterni alla licenza media. Tali corsi prevedono un contributo da parte dei

frequentanti.

Potranno essere attivati altri corsi a richiesta degli utenti.

Completano l‟offerta formativa alcuni progetti in prosecuzione dallo scorso anno scolastico:

IL COMITATO LOCALE EDA DEL IX E X MUNICIPIO E LO

SPORTELLO DIFFUSO EDA

…… non perdere il filo della tua conoscenza … per tutto l’arco della vita……

Ragionare sui bisogni formativi in età adulta nell‟ambito del Comitato locale

assume un valore preponderante soprattutto per chi ha vissuto interamente il percorso dalla sperimentazione

alla determinazione del progetto istituzionale, iniziato nel 2005 e ormai istituzionalizzato nei Comitati locali

per l‟EDA tramite determinazione del Comune di Roma in accordo con l‟USR Lazio e la Regione.

Le fasi del “costruire”, realizzate mediante un approccio di team building, hanno trovato senso nella

dichiarazione reciproca di un intento comune che si è venuto ad attualizzare attraverso il programma di

azioni centrato soprattutto sul riconoscimento dei bisogni dei pubblici utenti, elaborati con strumenti di

indagine sia sui sistemi istituzionali sia, in particolar modo, su biografie generaliste dei target di riferimento,

in rapporto alla domanda formativa, esplicita ed implicita, e sui flussi di utenza, reale e sommersa.

Un altro aspetto forte è stato quello di riferirsi sempre all‟idea di governo delle politiche e di gestione dei

servizi rispetto alla domanda formativa tanto da connotare non in modo esclusivo ogni istituzione facente

parte della rete integrata per gli scopi a cui è preposta. Anzi, è stato determinante operare costruendo un

quadro di azioni in cui “le politiche” e le “strategie” fossero il risultato di una combinazione fattoriale di elementi, in cui ciascun attore istituzionale e professionale, oltre ad apportare in modo differenziato il

proprio contributo all‟interno della rete, producesse materiale per l‟elaborazione collettiva, quale valore

aggiunto di un sistema in cui il significato della collettività è dato da tutti i soggetti: Chi elabora Cosa “per

chi” e “con chi” è potenziale soggetto in formazione.

Il terzo elemento che vale comunicare è dato dal processo di apprendimento/autoapprendimento che ha

sviluppato il gruppo nascente dalla sperimentazione CL 1° e 9° e che continua a svilupparsi nell‟ambito

delle azioni del costituitosi CL 4° attraverso una forma di reciprocal teaching durante gli incontri

istituzionali.

Gli impegni notevoli da mantenere ed implementare, inoltre, hanno costituito e costituiscono oggi la vera

azione di sistema a livello cittadino perché assegnano significati innovativi ai servizi istituzionali locali e

territoriali, municipali e statali, utilizzando strumenti diffusi di apertura e comunicazione al pubblico,

centrati sul problema, aperti al dialogo e all‟orientamento, mirati alla ricerca continua di spazi e soluzioni

che riescono a svolgere contemporaneamente un‟azione sia di formazione che di coesione sociale.

Il Comitato Locale con propria volontà “determina l’azione” sul versante istituzionale e “dà forma

all’azione” sul piano formativo condividendo i tre obiettivi dichiarati dal Comune di Roma per rispondere ai

bisogni emergenti della popolazione adulta della capitale:

1. Elevare il livello di istruzione;

2. Adeguare le conoscenze e le competenze ed elevare il livello culturale;

3. Riconoscere, valorizzare e formalizzare il patrimonio di conoscenze, competenze e abilità dei cittadini.

Per questo agire sui bisogni significa:

vedere come funziona il sistema EDA nei vari sottosistemi istituzionali, nel terzo settore, nei settori sociali

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28

e occupazionali;

capire qual è la domanda pubblica in rapporto alle differenze di utenza;

agire sul contesto che è principalmente locale/territoriale ma che indifferibilmente trova riscontro nel

quadro europeo;

abbattere gli ostacoli sia materiali che immateriali che non consentono l‟espressione e l‟indirizzo dei

bisogni formativi e di qualificazione personale e sociale;

costruire i facilitatori intesi come strumenti al cittadino ma anche come processi che aiutino a potenziare

il personale progetto di vita nello stesso quadro europeo

Operare nel contesto e sul contesto implica, quindi, svolgere azioni necessarie e nel contempo validare le

azioni già in atto riconducendole a sistema attraverso scelte pedagogicamente mirate

all‟educazione/formazione degli adulti, facendo sì che la questione principale da far emergere nella

complessa gestione delle problematiche si preoccupi di alcuni elementi chiave , quali il contatto con le

persone, l’informazione, l’ascolto delle biografie individuali, il tracciamento dei background sociali,

l’identificazione delle differenti identità culturali,la rimotivazione allo studio, l’orientamento, il

riconoscimento dei diritti alla formazione e al lavoro, attraverso lo sportello diffuso in ogni Istituzione

del Comitato Locale 4.

Tutto ciò da intendersi come sfondo ai percorsi di istruzione/formazione che vanno intesi nel flusso continuo

del Long Life Learning poiché non possono verificarsi apprendimenti significativi se non si punta

all’apprendimento complessivo della persona, nella sua unicità di singolo compreso nella totalità dei

rapporti che esso instaura nell‟ambiente in cui vive, in senso diacronico e sincronico.

Al contempo agire sui bisogni significa anche analizzare e predisporre gli ambienti, gli strumenti e i

contenuti idonei per la domanda che viene posta al territorio, sia che si tratti di domanda esplicita che

implicita, tanto da produrre organismi ordinati e facilmente riconoscibili che si traducono in servizi

istituzionali per i pubblici di riferimento.

Ecco allora lo strutturarsi progressivo in seno al Comitato Locale di un’organizzazione policentrica che,

pur avendo il suo polo di riferimento presso la sede municipale, si espande a raggera sull‟intero territorio, a

partire dai punti più conosciuti, il CTP, i corsi serali, le diverse scuole di formazione. Poli di formazione e di

orientamento al lavoro che non si sovrappongono tra loro per opportunità di offerta e di contenuti, bensì si

integrano mediante ulteriori strumenti di decisione diffusa: lo sportello informativo presso il Municipio, la

banca dati dei servizi formativi, l‟orientamento alle differenti opportunità presso il COL.

Tutti i Corsi Curricolari avranno termine entro le ore 20

Nel corso dell’anno saranno attivati percorsi formativi anche progettuali derivanti dalle opportunità

offerte dal territorio contiguo o a più vasto raggio.

LE RETI ISTITUZIONALI

Il 27° Circolo didattico e il XX CTP fanno parte di rete interistituzionali che garantiscono una maggior

qualità ai percorsi formativi.

Il sistema di aggregazione in rete si fonda sui seguenti principi:

• Condivisione delle medesime finalità: formative o di servizio.

• Coordinamento tra diverse istituzioni.

• Sussidiarietà tra le istituzioni che fanno parte della stessa rete di progetto.

• Economicità/equilibrio/razionalità degli interventi che spesso vengono ripartiti in una logica sistemica

rispetto alle fasi, articolazioni dei progetti e si avvalgono di un maggior numero di risorse.

• Diffusività dell‟impegno che viene realizzato in favore di un maggior numero di utenti.

• Scambio e confronto delle competenze esperte che spesso si completano a vicenda in rapporto agli

obiettivi da perseguire.

Il XX° CTP è sede di ESAMI PER IL CONSEGUIMENTO DELLE

CERTIFICAZIONI “CILS” per la competenza in italiano L2 e per le

CERTIFICAZIONI “DITALS”(Certificazione di Competenza in

Didattica dell’Italiano a Stranieri)

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29

• Utilizzo di sistemi in rete multimediale su apposite piattaforme.

• Dialogicità tra istituzioni.

• “Glocalità”, ovvero centratura dell‟azione nel rapporto interconnesso tra dimensioni locali e spinte

evolutive globali.

• Equità delle azioni progettate per lo sviluppo di effettivi processi di personalizzazione in favore della

popolazione utente.

• Superamento dell‟autoreferenzialità istituzionale;

• Accrescimento dell‟autoriflessività professionale di tipo progettuale in relazione al monitoraggio e alla

valutazione.

• Promozione di percorsi di ricerca-azione che seguono la logica della promozione, dell‟implementazione

e dello sviluppo.

• Riferimento alle normative vigenti nazionali ed europee: DPR 275/97 (autonomia delle istituzioni

scolastiche), D. L.gs 112/92 (autonomie locali), Conferenza Stato-Regioni, Libro Bianco(Verso una

società conoscitiva), Trattato di Lisbona (2000)… .

Ogni percorso progettuale di rete trova il suo riscontro in specifici atti negoziali: accordi di rete e di

programma, protocolli d‟intesa, convenzioni, contratti di servizi e prestazioni d‟opera.

Siamo in rete con:

tutte le II.SS. dell‟obbligo del 17° distretto rispetto a diversi programmi di azione/formazione;

tutti i Centri Territoriali Permanenti del Lazio per l‟EDA;

Sperimentazione 1° e 9° Municipio e Comune di Roma per la costituzione del Comitato Locale per la

formazione integrata in applicazione del D. L.gs 112/92;

Integrazione per gli alunni/studenti diversamente abili;

Rete di progetto con Istituti superiori del IX e X Municipio, sedi di corsi serali, per la formazione

continua e per il rientro nel circuito formativo formale degli studenti ai fini dell‟acquisizione di un

diploma di scuola superiore;

Rete cittadina per l‟educazione degli adulti anche per l‟attuazione dell‟accordo quadro “Modalità di

svolgimento del test di conoscenza della lingua italiana, previsto dall‟art. 9 del Dlgs 25/07/98 n° 286,

introdotto dall‟art.1, cm22, lettera i) della Legge n° 94/2009.

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PROGETTI DEL POF

Le attività progettuali sono individuabili in 7 macroaree:

Sezione 1 - Descrittiva

La scuola dell’Infanzia è un ambiente educativo che promuove esperienze concrete e

apprendimenti riflessivi attraverso le differenti forme del fare, del sentire, del pensare, dell’agire

relazionale,dell’esprimere, del comunicare.

1.2 - FINALITÀ

Concorrere all’educazione armonica ed integrale delle bambine e dei bambini

1.3 - OBIETTIVI GENERALI

Rafforzare l’identità personale

Conquista dell’autonomia

Sviluppare le competenze

1.4 - AMBITI DI ESPERIENZA (categorie)

6. il sé e l’altro

7. il corpo e il movimento

8. linguaggi, creatività, espressione

9. i discorsi e le parole

10. la conoscenza del mondo

1.5 - PROGETTI

1. Ricicreando - per i bambini di 3 anni

2. Ricicoloriamo – per i bambini di 4 anni

3. Io riciclo…. Tu ricicli? – per i bambini di 5 anni

4. Continuità S. I. – S. E. - per i bambini di 5 anni

555... Inglese - per i bambini di 4 e 5 anni (con il contributo delle famiglie)

Il sé e l’altro

In questo ambito confluiscono tutte le esperienze e le attività, esplicitamente finalizzate, che

stimolano il bambino a comprendere la necessità di darsi e riferirsi a norme di comportamento e di

relazione

Obiettivi specifici di apprendimento

8. rafforzare l’autonomia, la stima di sé e l’identità

9. rispettare ed aiutare gli altri

10. riconoscere ed accettare le differenze

11. scoprire ed interiorizzare norme che regolano il vivere comune

12. conoscere la realtà territoriale propria e degli altri

13. riconoscere sentimenti e sensazioni (gioia, paura, stupore, ecc)

14. soffermarsi sul valore della vita e sul fondamentale ruolo dell’uomo nell’universo

A.S. 2010/ 2011

SCUOLA DELL’INFANZIA

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Corpo movimento e salute

È l’ambito di esperienza della corporeità e della motricità

obiettivi specifici di apprendimento

6. interiorizzare e rappresentare in modo completo e strutturato la figura umana

7. prendere coscienza della propria dominanza corporea e della lateralità

8. muoversi spontaneamente e in modo guidato esprimendosi in base a suoni, rumori, musica

ed indicazioni

9. prendersi cura della propria persona, degli oggetti personali, dei materiali comuni e

dell’ambiente.

10. controllare l’affettività e le emozioni.

Linguaggi, creatività, espressione

Questo ambito considera tutte le attività inerenti alla comunicazione e all’espressione

manipolativo – visivo ; sonoro – musicale; drammatico – teatrale; audiovisuale – mass mediale e il

loro continuo intreccio

obiettivi specifici di apprendimento

6. comunicare, esprimere emozioni e raccontare utilizzando diverse forme di rappresentazione

e drammatizzazione

7. superare il condizionamento “acritico” dovuto all’eccessiva e assidua esperienza

quotidiana extrascolastica con i mass media (dal computer alla TV)

8. disegnare dipingere, dare forma e colore all’esperienza con una varietà creativa di

strumenti e materiali, lasciando “traccia di sé”

9. utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre ed inventare suoni, rumori e melodie

10. sperimentare diverse forme di espressione artistica attraverso l’uso di strumenti e

materiali, anche multimediali

I discorsi e le parole

E’ il campo specifico di tutte le attività che offrono al bambino la possibilità di imparare ad

utilizzare la lingua in tutte le sue funzioni e nelle forme necessarie per addentrarsi nei diversi

campi di esperienza

obiettivi specifici di apprendimento

a. partecipare attivamente alle conversazioni con i coetanei e le insegnanti

b. esprimere e comunicare agli altri le proprie idee, le emozioni i pensieri e le opinioni

personali

c. ascoltare, comprendere e rielaborare storie, favole, racconti e vissuto personali

d. elaborare congetture (strategie, dinamiche) e codici personali in ordine alla lingua

scritta

La conoscenza del mondo

È l’ambito delle esplorazioni, delle scoperte, delle prime sistemazioni delle conoscenze sul mondo

della realtà naturale ed artificiale

obiettivi specifici di apprendimento

8. coltivare con continuità e concretezza i propri interessi e le proprie aspirazioni

9. esplorare, conoscere e discriminare attraverso le capacità sensoriali

10. classificare, raggruppare seriare ed ordinare per: forma, colore grandezza

11. ricostruire sequenze cronologiche

12. collocare eventi ed esperienze del presente, passato e futuro

13. esplorare, manipolare, ricercare ed inventare

14. risolvere problemi formulando ipotesi e previsioni

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32

1.6 - LE SCELTE DIDATTICHE

Le scelte didattiche si articoleranno in: attività all’interno della sezione di appartenenza e attività

di laboratorio. Per la messa in opera delle attività programmate nei diversi progetti, si

utilizzeranno gli spazi attrezzati a laboratorio presenti al piano terra e al primo piano.

1.7 - PROGETTO PER L’INSEGNAMENTO DELLA LINGUA INGLESE

Tale lavoro verrà attivato attraverso la scelta di una associazione esterna con la contribuzione da

parte delle famiglie sulla base di un contratto di prestazione d’opera effettuato dalla scuola.

1.8 - CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Ogni bambino avrà una apposita documentazione che lo seguirà nel prosieguo della vita

scolastica. Tale documentazione risulterà essere un valido contributo per la conoscenza del

bambino e sarà un indispensabile strumento operativo per la stesura della programmazione.

Questa serie di documenti, che faranno parte dei diversi curricoli, verranno elaborati dalle

insegnanti della Scuola dell’Infanzia e sono così articolati:

questionario per i genitori (all’ingresso nella Scuola dell’Infanzia)

scheda di passaggio per i bambini di 5 anni in cui riportare gli effettivi livelli di

maturazione, identità e competenze raggiunti durante i 3 anni di permanenza.

griglia di osservazione per i bambini con handicap con verifiche intermedie e finali redatta

dall’insegnante di sostegno in collaborazione con le insegnanti di sezione

1.9 - Durata: un anno finanziario

1.10 - Risorse umane: Tutti i docenti di scuola dell’infanzia statale.

Docenti referenti per la continuità ins. Funzione strumentale Antonella Latini.

Docente coordinatore ins. Patrizia Salerno

1.11 - Beni e servizi. Materiali didattici e di facile consumo. Contratto di prestazione d’opera con

la Società “Dea Plus” per l’insegnamento della lingua inglese a totale carico delle famiglie.

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33

A.S. 2010/2011

SCUOLA PRIMARIA

Per quanto riguarda la scuola primaria la macro area di progetto, considerate le articolazioni del curricolo

e i diversi livelli di potenziamento delle attività didattiche che ne derivano, si

sviluppano, in accordo con il Collegio docenti, in quattro sub aree.

Sub Area 1: Ambiente/ Storia ed Antropologia/ Cittadinanza e Costituzione

Sezione 1 - Descrittiva

In base alle Indicazioni nazionali sui piani di studio, tutte le classi del monoennio, del 1° e del 2°

biennio svilupperanno gli apprendimenti per l’acquisizione delle competenze in tale area e rispetto

alle diverse discipline del curricolo. In particolare, ” Cittadinanza e Costituzione” rappresenta il

legame per procedere alla conoscenza consapevole dei diritti e dei doveri, del senso di

appartenenza e di cittadinanza societaria, soprattutto nel contesto multiculturale e multietnico del

nostro istituto. E’ di fondamentale importanza, infatti, porre le basi per l’esercizio della

“cittadinanza attiva”, promossa attraverso esperienze significative che consentono di apprendere

il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente, oltre a favorire forme di

cooperazione e di solidarietà.

A questa sub area fanno riferimento le seguenti attività progettate intenzionalmente per

l’implementazione del curricolo:

1. Lo spazio verde di Roma nel tempo (con il comune di Roma)

2. Scuola sul campo-campi scuola (con il comune di Roma e altre agenzie)

3. La Costituzione tra i banchi di scuola

4. Adottiamo una Scuola in Mozambico (con i frati comboniani)

5. Traguardi sulla strada

6. Fuoriclasse cup 9^ edizione

7. Amico poliziotto

8. 150° Anniversario dell’Unità d’Italia

1.2 - Obiettivi Porre le basi per l’esercizio della “cittadinanza attiva”, promossa attraverso esperienze

significative che consentono di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e

dell’ambiente, oltre a favorire forme di cooperazione e di solidarietà.

Alcune attività progettate saranno realizzate in sinergia con il Comune di Roma.

1.3 - Durata

Un anno finanziario

1.4 - Risorse umane

Docenti e ATA in servizio nell’istituto, esperti esterni in convenzione per interventi formativi e

servizi.

1.5 - Beni e servizi

Acquisto materiali e sussidi didattici, prestazione di servizi da terzi, effettuazione visite guidate e

campi scuola ( a carico delle famiglie o sovvenzionate dal Comune di Roma); introitamento fondi a

seguito partecipazione a concorsi e progetti banditi dal Comune di Roma

1.6 - Responsabili del progetto: Ins.ti Funzioni strumentali Loredana Montillo, Giuseppe Masi,

Daniela Sposato, Barbara Pasqualina Russo e docenti coordinatori di progetto

Page 34: POF 2010-2011

34

Sezione 1 - Descrittiva

In base alle Indicazioni nazionali sui piani di studio, tutte le classi del monoennio, del 1° e del 2°

biennio svilupperanno gli apprendimenti per l’acquisizione delle competenze in tale area e

rispetto alla disciplina linguistica ed espressiva del curricolo.

In particolare lo sviluppo delle competenze linguistiche, quale elemento della progressione della

conoscenza superiore, trova riscontro in molteplici attività di tipo disciplinare e trasversale.

A questa sub area fanno riferimento le seguenti attività progettate intenzionalmente per

l’implementazione del curricolo:

1. Leggere per ballare

2. Un libro per amico e progetto biblioteca;

3. Un libro per giocare

4. Progetto musicale DO RE MI

5. Forme colori e creatività

6. CLIL (Content and Language Integrated Learning – Apprendimento

integrato di lingua e contenuto)

7. Il Divertinglese

8. Attività parascolastiche: Mille bambini a Via Margutta, Progetto

“L’Unità d’Italia”

1.2 - Obiettivi Valorizzare le potenzialità comunicative ed espressive che le discipline offrono e l’apprendimento

sempre più autonomo delle forme utili a rappresentare la personalità e il mondo che ci circonda…

privilegiando i codici tipici delle discipline, allo scopo di apprezzare, valutare e utilizzare la

varietà di espressioni a disposizione

Alcune attività progettate saranno realizzate in sinergia con le scuole del territorio.

1.3 – Durata

Un anno finanziario

1.4 - Risorse umane

Docenti e ATA in servizio nell’istituto, eventuali esperti esterni

1.5 - Beni e servizi

Acquisto materiali e sussidi didattici, effettuazione visite guidate ( a carico delle famiglie), servizi

esterni per stampa giornalino scolastico

1.6 - Responsabili del progetto : Ins.ti Funzioni strumentali Loredana Montillo, Giuseppe Masi,

Daniela Sposato, Barbara Pasqualina Russo e docenti coordinatori di progetto

A.S. 2010/2011

Scuola Primaria

Sub Area 2: Linguistico/Espressiva

Sub Area 2: Linguistico / Espressiva

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Sezione 1 – Descrittiva

In base alle Indicazioni nazionali sui piani di studio, tutte le classi del monoennio, del 1° e del 2°

biennio svilupperanno gli apprendimenti per l’acquisizione delle competenze in tale area e

rispetto alle discipline logiche matematiche e scientifiche del curricolo.

L’apprendimento scientifico nella società digitale assume un valore irrinunciabile per lo sviluppo

dei reticoli di conoscenza che processualmente si dirigono verso forme sempre più complesse di

apprendimento. Inoltre la conoscenza informatica e multimediale, divenuta ormai, disciplina di

studio, procede da apprendimenti basilari di tipo intuitivo ad apprendimenti logici che

supportano l’azione e il pensiero dell’alunno del XXI secolo. Tali attività si svolgeranno

prevalentemente nei laboratori attrezzati (uno per ciascun plesso).

A questa sub area fanno riferimento le seguenti attività progettate intenzionalmente per

l’implementazione del curricolo:

1 Progetto Cl@ssi 2.0

2. Sviluppo tecnologie: dai laboratori multimediali al laboratorio

conoscitivo.

3. English movies/What about?

4. Giornalino on line

1.2 Obiettivi

Valorizzare la componente operativa delle tecnologie e delle sue dimensioni culturali, anche in

rapporto allo sviluppo delle capacità di progettazione autonoma. Acquisizione delle competenze

basilari riguardo le discipline con sviluppi nelle attività di laboratorio per tutte le classi della

scuola primaria.

Alcune attività progettate saranno realizzate in sinergia con le scuole del territorio e il Comune

di Roma.

1.3 Durata

Un anno finanziario, eccetto il Progetto Cl@ssi 2.0 con durata triennale.

1.4 Risorse umane

Docenti e ATA in servizio nell’istituto, esperti esterni per acquisizione di interventi e di servizi

1.5 Beni e servizi

Acquisto materiali e sussidi didattici: strumentazioni multimediali e strumenti audiovisivi,

effettuazione visite guidate ( a carico delle famiglie ), hardware e software, installazioni di

apparecchiature e programmi multimediali

1.6 Responsabile del progetto: Ins. Funzione strumentale Rita D’Ascia, ins.te Vicaria Faviani

Graziella e docenti coordinatori di laboratorio.

A.S.. 2010 - 2011

Scuola Primaria

Sub Area 3: Scientifica / Tecnologica

P

Page 36: POF 2010-2011

36

Sezione 1 – Descrittiva

In base alle Indicazioni nazionali sui piani di studio, tutte le classi del monoennio, del 1° e del 2°

biennio svilupperanno gli apprendimenti per l’acquisizione delle competenze in tale area e

rispetto alle nuove discipline di educazione alimentare ed educazione affettiva, declinate in

socialità e relazionalità. Mediante la scelta operata dal Collegio dei docenti le educazioni

sopraccitate sono parte integrante del curricolo di scuola soprattutto nei momenti di mensa e

dopomensa, essendo trasversali ed interdisciplinari. A questa sub area fa riferimento la seguente

attività progettata intenzionalmente per l’implementazione del curricolo:

1. Sapere i sapori (finanziato interamente dall’IRRE Lazio);

1.2 Obiettivi

Acquisire le conoscenze nutrizionali attraverso un dialogo pedagogico, del quale il bambino,

opportunamente supportato da adeguati strumenti di comunicazione, si faccia promotore e

animatore. Alcune attività progettate saranno realizzate in sinergia con le scuole del territorio ed

Enti e Agenzie territoriali

1.3 Durata

Un anno finanziario

1.4 Risorse umane

Docenti e ATA in servizio nell’istituto

1.5 Beni e servizi

Acquisto materiali e sussidi didattici, prestazioni d’opera scaturenti dagli incarichi ai referenti del

progetto regionale “Sapere i sapori” (finanziato direttamente dall’IRRE Lazio)

1.6 Responsabile del progetto : Ins.ti Funzioni strumentali Loredana Montillo Giuseppe Masi,

Daniela Sposato, Barbara Pasqualina Russo e docenti coordinatori di progetto

A.S. 2010 - 2011

Scuola Primaria

Sub Area 4: Educazione Alimentare ed Educazione alla socialità – relazionalità

Page 37: POF 2010-2011

37

Sezione 1 – Descrittiva

Anche per questo anno scolastico si prevede la l’organizzazione della Continuità Didattica:

Scuola dell’Infanzia – Asilo nido; Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria; Scuola Primaria –

scuola secondaria di I grado.

Il progetto è tradizionale per il nostro POF ed è finalizzato ad assicurare lo sviluppo della

continuità e dell’orientamento fra scuola dell’infanzia primaria e secondaria di I grado per la

costruzione di un curricolo continuo, al fine della certificazione delle competenze in uscita dal

primo ciclo di istruzione. Continuità oggi maggiormente rafforzata dai processi di innovazione

scolastica e dalle prospettive di riforma. A tal scopo la scuola è impegnata a sostenere

funzionalmente esperienze e iniziative fra docenti e tra alunni oltre che tra i Dirigenti scolastici

delle scuole del territorio.

Sono stati programmati concerti e attività teatrali con la scuola secondaria di I grado

“Petrarca” oltre alle consuete attività di progettazione e valutazione tra docenti appartenenti

ai diversi gradi di scuola: percorsi formativi integrati, schede di passaggio e portfolio

Il progetto si riferisce anche alla Rete di scuole dei Dirigenti scolastici del XVII distretto per

quanto concerne le attività trasversali di tipo territoriale e, da quest’anno, con le secondarie di

II grado oltre che con il Municipio IX. La Direzione Generale USR Lazio che ha riconosciuto

ufficialmente la Rete esponendo in una recente pubblicazione i processi di innovazione attivati.

1.2 Obiettivi

Realizzazione di incontri e di attività comuni tra docenti e alunni di scuola dell’infanzia, scuola

primaria e scuola secondaria di primo e di secondo grado. Progettazione di attività della Rete

di scuole del XVII distretto in raccordo locale con il Municipio IX.

1.3 Durata

Un anno finanziario

1.4 Risorse umane

Docenti e ATA in servizio nell’istituto e nelle scuole della Rete. Esperti esterni

1.5 Beni e servizi

Acquisto materiali e sussidi didattici; contratti e convenzioni con esterni.

1.6 Responsabile del progetto : Ins.ti Funzioni strumentali Laura Abbinante, Antonella

Latini e docenti coordinatori di progetto

A.S. 2010 - 2011

CONTINUITA’ EDUCATIVO-DIDATTICA

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38

Sezione 1 – Descrittiva

Il progetto prevede l’ampliamento della didattica rivolta al recupero degli alunni in condizione

di disabilità o di svantaggio socio-culturale, facilitandone i rapporti comunicativi, relazionali e

linguistici attraverso il lavoro di equipe scuola/e-ASL-servizi sociali-Municipio IX. Per gli alunni

diversamente abili.

Esso si suddivide inoltre in due sub programmi didattici :

- Manipolando cucino, che prevede la manipolazione di sostanze alimentari come la pasta,

la farina per un miglior contatto con la realtà degli alunni più gravi

- Azzurro è il mio mondo che prevede l’apprendimento delle più elementari norme

igieniche e dell’uso dell’acqua.

Per gli alunni svantaggiati, di altre etnie , Rom.

Si definisce nei programmi didattici:

Rischio immigrazione: i colori della diversità (Popoli del mondo, Italiano come L2, non

solo un’occasione di pari opportunità, progetto cucina, Azzurro è il mio mondo)

Scuole Aperte

Dal seme al seme

Il progetto trova riscontro nell’attività in rete promossa dai Dirigenti scolastici del XVII

distretto.

1.2 - Obiettivi Potenziare e sviluppare le abilità relazionali, organizzative e cooperative.

Sviluppare la capacità di riconoscere somiglianze e differenze nella consapevolezza del valore

dell’unicità e delle diversità degli individui.

Sviluppare la capacità di ascolto di se stessi e degli altri.

Imparare ad identificare, riconoscere ed esprimere emozioni, sentimenti e bisogni.

1.3 Durata

Un anno finanziario

1.4 Risorse umane

Dirigenti, docenti e operatori ASL e del IX Municipio del XVII distretto .

1.5 Beni e servizi Sono previsti acquisti di tecnologie, anche informatiche, materiali didattici differenziati e sussidi

specifici per l’handicap.

1.6 Referente di progetto: ins. Funzione strumentale Rita Arcese

A.S. 2010 - 2011

INTEGRAZIONE

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39

Sezione 1 – Descrittiva

1.1 Denominazione progetto: CTP (Centro territoriale permanente per l’educazione in età

adulta)

E’ il progetto complessivo del Centro che, anche se con specificità diverse fa parte integrante del

POF dell’Istituto. Il progetto va declinato in:

Progetto Base CTP: Alfabetizzazione: italiano per stranieri L2

Licenza Media per gli adulti

Corsi brevi di lingue straniere

Lo sportello diffuso EDA

Il Comitato locale EDA del IX e X Municipio

Il XX° CTP è sede di ESAMI PER IL CONSEGUIMENTO DELLE CERTIFICAZIONI

“CILS” per la competenza in italiano L2 e per le CERTIFICAZIONI “DITALS”(Certificazione

di Competenza in Didattica dell’Italiano a Stranieri)

1.2 Obiettivi

Creare le condizioni perché si sviluppi l’interesse nei confronti della propria e dell’altrui civiltà.

Approfondire criticamente la conoscenza di sé e dei propri modelli culturali. Fare in modo che

ognuno prenda consapevolezza di quali sono i valori condivisi della propria civiltà. Riconoscere il

valore della diversità in quanto stimolo al confronto e alla riflessione. Fare in modo che culture

diverse possano conoscersi e confrontarsi nel rispetto reciproco. Far sì che la creatività sia il

mezzo di sviluppo di una società multietnica e multiculturale. Operare perché le fasce più deboli e

a più alto rischio di emarginazione possano accedere ai servizi e alle attività proposte dal

territorio, con particolare attenzione ai settori dell’istruzione e della formazione. Promuovere la

conoscenza dei nuovi linguaggi.

1.3 Durata

Un anno finanaziario

1.4 Beni e servizi

Acquisto di materiali di consumo e inventariabili, sussidi linguistici, strumentazioni informatiche,

arredi. Pagamento utenza telefonica.

Contratti di prestazione d’opera e servizi da terzi.

1.5 Responsabile del progetto: Dirigente scolastico Laura Cialè e ins. Funzione strumentale

Anna Fracchiolla

A.S. 2010 - 2011

CTP

P

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40

Sezione 1 – Descrittiva

La formazione del personale rientra tra gli obiettivi prioritari dell’istituzione. Essa va intesa sia

come riqualificazione professionale che come processo di formazione permanente che abbia una

efficace e valutabile ricaduta sui processi lavorativi e sulla cultura professionale.

E’ indirizzata a tutto il personale della scuola e prevede articolazioni per i docenti e per gli ATA

con diverse motivazioni:

la scelta motivata e autonoma del Collegio dei docenti e dell’assemblea ATA (in rete e per

singola scuola)

- ATA: sulle tecnologie e sugli aggiornamenti dei programmi SISSI;

- DOCENTI: sulle dinamiche relazionali e sulla didattica;

Corsi in rete per i Dirigenti scolastici.

Per questo necessita di un cospicuo finanziamento.

DOCENTI

Corso di formazione e sperimentazione sulle modalità valutative con l’intervento di esperti

esterni.

Percorso di ricerca-azione al fine di individuare criteri condivisi per la

costruzione,somministrazione e verifica di prove comuni

Progetto “I Care” “ Integrare l’Integrazione” ricerca-azione sulle tematiche della disabilità

ATA

Corso SIDI

Corso sul D.Lgs 626/’94

1.2 - Responsabile del progetto Il Dirigente scolastico Dott.ssa Laura Cialè

A.S. 2010 - 2011

FORMAZIONE DEL PERSONALE

P

Page 41: POF 2010-2011

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Sezione 1 – Descrittiva

E’ in corso un gruppo di lavoro misto docenti-genitori rivolto al miglioramento della relazione

comunicativa tra le due componenti fondamentali della scuola.

1.1 - Finalità: ci si propone di implementare ancora di più il rapporto di comunicazione e di

collaborazione tra Scuola e Famiglia

1.2 - Obiettivi:

Migliorare la quantità e la qualità della comunicazione e delle informazioni

scambiate;

Favorire momenti di crescita e di condivisione;

Ampliare la possibilità da parte della Scuola di rendere accessibili e condivisibili le

proprie finalità, i propri obiettivi e i propri percorsi.

Il progetto vuole incidere in modo significativo prevedendo le seguenti linee:

Valorizzare il ruolo del Rappresentante di Interclasse;

Valorizzare il tempo dedicato ai Consigli d’Interclasse;

Acquisizione di una modalità on line come strumento sussidiario per la comunicazione

scuola-famiglia;

Previsione di momenti di incontro tra la Commissione e le Famiglie su tematiche

inerenti il regolamento degli alunni, le uscite ed entrate, il Regolamento d’Istituto, i

rapporti con il medico scolastico, la normativa e l’innovazione (Indicazioni Nazionali

e curricoli).

1.3 - Responsabile del progetto Il Dirigente scolastico Dott.ssa Laura Cialè

A.S. 2010 - 2011

PROGETTO COMUNICAZIONE SCUOLA FAMIGLIA

P

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1 Scuola dell’Infanzia

“Ricicreando”

Referenti: ins.te Faraglia Maria Letizia – Sez. B

Con tale progetto s„intende rispondere al bisogno del bambino di conoscere la realtà attraverso il contatto

diretto con i diversi materiali al fine di sviluppare la motricità fine, il senso di collaborazione e di

comunicazione nel lavoro di gruppo. Dall‟improvvisazione alla creazione di semplici manufatti attraverso

un primo approccio con diversi materiali per far conoscere ai bambini i concetti di consistenza,

classificazione e comparazione. Il progetto è aperto a tutti i bambini di tre anni. I tenpi di attuazione:

gennaio 2010/maggio 2011.

“Ricicoloriamo”

Referenti: ins.te Spataro Iolanda (Sez. D)

Nel precedente anno scolastico si sono realizzati giochi, rappresentazioni grafico-pittoriche, schede su

attività mirate, elaborati individuali e di gruppo. Tale progetto si propone rappresentazioni grafico-pittoriche

su carta riciclata utilizzando colori estratti da sostanze naturali quali: caffè, pomodori, verdura, frutta, fango

ed altro. Il progetto coinvolgerà i bambini di quattro anni e si svolgerà da gennaio 2010 a maggio 2011.

“Io riciclo tu ricicli”

Referente: ins.te Nola Fiorella

Tale progetto si popone di educare il bambino al rispetto dell‟ambiente. Sviluppare capacità logiche e

linguistiche e creatività attraverso la realizzazione di oggetti con materiali di riciclo. I tempi di attuazione:

Gennaio 2011/Maggio 2012.

“Progetto “Continuità”

Referente: ins.te Latini Antonella (Sez. C)

Tale progetto ha favorito un passaggio graduale e sereno dei bambini dalla scuola dell‟infanzia alla scuola

primaria. Ci si propone di favorire l‟approccio dei bambini di 5 anni al mondo scolastico “Dei grandi” e far

acquisire ai bambini di 6 anni della Scuola primaria la consapevolezza della loro avvenuta crescita. Si

svolgerà nel mese di febbraio e marzo con incontri settimanali di h. 1,15

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43

“Lingua Inglese” (Gestito da Agenzia esterna)

Referente: ins.te Salerno (Sez. A)

Il progetto è stato eseguito nel precedente anno scolastico attraverso attività ludiche hanno

permesso di acquisire vocaboli e frasi di lingua inglese. Tale progetto continua il lavoro iniziato lo

scorso anno. E‟ rivolto ai bambini di 4 e 5 anni: I tempi di attuazione: da novembre a giugno con lezione

settimanale di h 1,30.

2 Scuola Primaria

Sub Area 1: Ambiente/Storia ed Antropologia/Educazione alla convivenza civile

Lo spazio verde di Roma nel tempo

Referente: ins.te Maurizia Benedetti

Il progetto viene attuato da circa 10 anni e ha come fine la conoscenza dei parchi di Roma; si inizia dalle

ville vicine (lo spazio vicino) per poi uscire dal quartiere (lo spazio lontano) con riferimenti storici adatti

all‟età degli alunni

Il progetto è rivolto a tutti

Per quest‟anno ci si propone di realizzare uscite e visite guidate, cartelloni e libretti inerenti il rispetto e la

salvaguardia del verde cittadino come patrimonio storico- artistico.

Scuola sul campo

Referenti ins.te Graziella Faviani

ins.te Beatrice Sezzani

Il progetto riguarda la partecipazione a campi scuola nel corso dell‟anno per l‟attuazione di una vera scuola

“sul campo”, per un approfondimento strettamente legato a unità di apprendimento strutturate dalle classi.

E‟ rivolto a tutti.

La Costituzione tra i banchi di scuola

Referente: ins.te Francesca Zurlo

Il progetto è stato attuato negli anni precedenti.Sono stati letti alcuni articoli della Costituzione, ricercati in

essi quelli che sono i valori fondanti della nostra società. Sono state insegnate filastrocche, letti racconti

significativi di Anna Salfatti. Gli alunni hanno realizzato cartelloni, filastrocche e un calendario delle regole

nelle classi 1^ e 2^. Il progetto prevede un approfondimento del “diritto alla parità” , attraverso la lettura

degli articoli della Costituzione inerenti l‟argomento, fiabe rovesciate, fumetti ecc. Per le classi 3^, 4^ e 5^ si

proporranno riflessioni su libri di autori specializzati in tale argomento.

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Adottiamo una scuola in Mozambico

Referenti ins.ti Antonietta Augruso , Serenella Romoli

Il progetto è stato realizzato negli anni precedenti stimolando gli alunni alla partecipazione delle diverse

iniziative. Prevede un incontro con un Padre colombiano, la diffusione di depliant informativi sui bambini

del Mozambico, una mostra-vendita di Natale, una di peluches, nonchè la vendita dei diari a maggio, il cui

ricavato va in beneficenza. E‟ rivolto a tutte le classi. Ci si propone di potenziare la conoscenza delle diverse

culture, sviluppare il senso di responsabilità nell‟uso delle risorse, conoscere situazioni di “povertà” e

maturare il senso di solidarietà cosmica e di sobrietà.

Traguardi sulla strada

Referente ins.te Sabina Nobili

Il progetto è stato avviato nell‟a.s. 2006/07.

Sono state realizzate attività di educazione stradale con collegamenti inter-poli-transdisciplinari e visite

didattiche al Parco Scuola del Traffico della S.I.C.E.S. S.r.L. di Roma.

Il progetto è rivolto agli alunni della Scuola Primaria e della Scuola dell‟Infanzia.

Per il corrente anno scolastico sono previste attività didattiche, come ad esempio: riconoscimento della

segnaletica stradale, percorsi strutturati in palestra, realizzazione di cartelloni, DVD, testi di vario tipo

(poesie, filastrocche, cronache, descrizioni…) da ampliare e approfondire per le classi che hanno partecipato

e da iniziare per quelle di nuovo inserimento. Sono previste, inoltre, visite didattiche al Parco Scuola del

Traffico della S.I.C.E.S. S.r.L. di Roma.

Fuoriclasse cup 9 edizione

Referente ins.te Paolino Calogero Cassenti

Il progetto è stato realizzato dall‟anno scolastico 2005/2006 a tutt‟oggi.

Si sono svolti cinque campionati di calcetto, quattro manifestazioni di fine anno con la premiazione di tutte

le classi partecipanti, nell anno scolastico 2006-2007 la classe vincitrice ha partecipato alla fase Provinciale

prevista dal progetto. Il progetto è rivolto a tutti gli alunni delle classi terze, quarte e quinte del 27° Circolo

Didattico.Tutte le classi partecipanti hanno realizzato elaborati di diverso genere: disegni, interviste, poesie e

testi. Lo scopo di questo progetto è quello promuovere una sana cultura dello sport e sensibilizzare i bambini

sull‟importanza di uno stile di vita attivo, di favorire la cooperazione, la lealtà del comportamento, il rispetto

delle regole e l‟aiuto reciproco, di potenziare la stima e la fiducia in se stessi, la solidarietà, l‟amicizia e

l‟integrazione di alunni con difficoltà. Si realizzerà il “l’Ottavo torneo di palla rilanciata”

Amico poliziotto

Referenti: ins.te Faviani Graziella.

Il progetto ha visto l‟intervento nelle clans dei poliziotti di quartiere per 3 gg alla settimana nel turno

antimeridiano. Gradualmente a seguito di richieste, dalle classi quinte il progetto si è esteso fino alle seconde

prevedendo anche le prime classi quando si è trattato di vedere la macchina della polizia posizionata nel

cortile della scuola. Il progetto è rivolto a tutti gli alunni delle 2°, 3°. 4°, 5° Circolo. Ci si propone un

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45

avvicinamento alle figure deputate della legalità. Il progetto infatti nell‟ambito dell‟educazione della legalità

e dell‟educazione e all‟esercizio della cittadinanza attiva. I tempi di attuazione: un anno scolastico.

150° Anniversario Unità d’Italia

Referente:ins.te Masi Giuseppe

Nell‟ambito della disciplina Cittadinanza e Costitituzione, tale progetto ha l‟obiettivo di offrire alcuni

strumenti e spunti didattici che aiutino a comprendere il significato ed il senso di appartenenza alla patria –

nazione – popolo Italia. L‟identità di cittadini quali gli alunni sono soggetti e protagonisti. Il progetto si

propone, inoltre, di abbracciare trasversalmente le altre progettualità già articolate. Saranno realizzati alcuni

eventi tra cui una Mostra Museo ed in collaborazione con Enti esterni e promotori del Comitato per il 150°

Anniversario dell‟Unità Nazionale. I tempi d‟attuazione: dal mese di novembre a maggio.

Percorsi già individuati:

• Risorgimento italiano – Unità d’Italia

• Ins. Bava Gina

Ci si propone di realizzare di sviluppare i seguenti argomenti: la storia d‟italia dall‟Unità d‟italia ad oggi;

come nacque il Regno d‟Italia; la conquista dell‟Italia meridionale ad opera di Garibaldi; cenni sui

personaggi come Cavour e Mazzini. Il progetto è rivolto alle classi III C e III D. I tempi di attuazione: dal

mese di gennaio a giugno.

• 150 anni dell’Unità d’Italia a cura delle

• Ins.ti Russo Raffaella, Capuani Laura

Si intende realizzare una sintesi adattata e semplificata del percorso storico dell‟Unità d‟Italia attraverso

canti patriottici, poesie, piccole rappresentazioni e cartellonistica. E‟ rivolto agli alunni della classe III B. i

tempi di attuazione: dal mese di febbraio.

Sub Area 2: Linguistico/Espressiva

Leggere per ballare

Referente: ins.te Maurizia Benedetti

Il progetto è stato già attuato dal 2005/06 al 2007/08.

Punto di partenza sarà il libro, inteso come momento di codificazione del pensiero: dal testo preso in esame,

verrà individuato il percorso culturale ed artistico da eseguire. La danza, diventerà quindi, una forma di

comunicazione che renderà possibili, anche attraverso la musica, rapporti di conoscenza tra giovani di

diverse culture. La conclusione del progetto sarà a teatro e la rappresentazione finale sarà l‟epilogo

dell‟attività di un intero anno scolastico.

Per i balletti, come già negli anni precedenti, sarà necessario richiedere l‟intervento di Yuri Tatiana

Maraschi, che verrà gratuitamente e munita di regolare assicurazione contro infortuni come esperto esterno.

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Un libro per amico Referente ins.te M. Antonietta Evangelisti

Il progetto è rivolto a tutti gli alunni della scuola “Gianni Rodari e ai bambini della scuola dell‟infanzia

comunale “Gianni Rodari” che frequenteranno nel prossimo anno la scuola elementare. Le classi, con

alternanza quindicinale, frequentano la biblioteca con attività diversificate, come da progetto presentato. Il

progetto è continuazione del progetto iniziale dell‟a.s. 1991/1992 e ha consentito e consente il pieno

funzionamento della biblioteca scolastica, con attività di laboratorio di lettura, quali l‟animazione alla

lettura, il prestito e la ricerca, con incontri con gli autori, con adesioni a concorsi nazionali ed iniziative del

Comune di Roma, gioco-libri, tornei di lettura, mostre di Natale e fine anno…….. La biblioteca scolastica è

un ambiente proprio e curato, ricco di testi, incrementati con il fondo scolastico, con le donazioni del

Comune di Roma, con donazioni di genitori, alunni ed insegnanti. Ci si propone di avvicinare ulteriormente

al libro e alla lettura gli alunni della scuola dell‟infanzia ed elementare ; Creare un ambiente che incuriosisce

i bambini verso il libro, con percorsi che partono inizialmente dalla lettura o racconto di fiabe e storie da

parte dell‟insegnante e propongono una serie di attività di laboratorio che impegnano, divertono,

gratificano gli alunni, rafforzando capacità personali e dinamica di gruppo; Favorire con l‟attività di

prestito fin dalla prima classe la possibilità del bambino-lettore per essere da adulto futuro lettore.

Valorizzare il lavoro in team, svolto dall‟insegnante bibliotecaria con gli insegnanti di classe, come

momento di reciproco arricchimento professionale.

Un libro per giocare

Referente: ins.te Patrizia Gelatini

La finalità del progetto è quella di offrire agli alunni un‟ulteriore possibilità di scoprire ed amare il libro

come “compagno di viaggio”.

La biblioteca è lo spazio proprio per intraprendere tale viaggio, avendo una dotazione molto ricca di testi

rispondenti alle esigenze delle varie fasce di età.

Si propongono una serie di giochi su testi letti individualmente dagli alunni, lettori delle classi 3^, 4^ e 5^,

così individuati:

Il gioco libro

Il processo

I giochi con le carte

Geronimo Stilton

Alcuni di essi prevedono attività laboratoriali di educazione all‟immagine, da svolgere in classe.

Il progetto si svolgerà durante tutto l‟anno scolastico.

Progetto musicale per lo studio di uno strumento “DO RE MI”

Referente: ins.te Doriana Di Stefano

Lo scopo principale di tale progetto è quello di avvicinare gli studenti al mondo della musica , per arrivare,

gradatamente, allo studio di uno strumento per poter formare un‟orchestra di classe.

E‟ rivolto a tutte le classi del plesso.

Si svolgerà durante tutto l‟anno scolastico.

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Forme, colori………creatività Referente ins.te Margherita Di Rienzo

Il progetto è partito nell‟anno scolastico 1996/1997 con un‟esperienza di auto-aggiornamento sul tema

dell‟educazione all‟immagine, intesa non solo come veicolo per lo sviluppo di abilità specifiche e per la

conoscenza del codice visivo, ma anche come mezzo per lo sviluppo delle capacità percettive, cognitive e

creative. In questi anni il riscontro dell‟incidenza sul piano formativo degli alunni è stato significativo e le

produzioni sono state molteplici. E‟ rivolto a tutte le classi del 27° circolo. Ci si propone di realizzare:

Obiettivi formativi: Sviluppare capacità percettive, cognitive, creative. Competenze: Conoscere il codice

visivo e sperimentare tecniche e mezzi diversificati per produrre composizioni personali e creative e per

fruire il mondo delle immagini con consapevolezza e capacità critica.

CLIL (Content and Language Integrated Learning – Apprendimento integrato

di lingua e contenuto)

Referente ins.te Maria Luisa Jacobitti

Il progetto è stato avviato nell‟anno scolastico 2007/2008. E‟ rivolto agli alunni di entrambi i plessi. Sono

stati progettati e sperimentati percorsi di apprendimento in cui la lingua inglese è stata usata per richiamare,

consolidare e veicolare contenuti disciplinari e interdisciplinari

Si è inoltre avviata una raccolta di materiali CLIL adattati o elaborati dalle insegnanti coinvolte.

Oltre a promuovere una piena integrazione della lingua straniera nel curricolo, si ritiene che tale approccio

contribuisca a:

migliorare l‟efficacia dell‟apprendimento della lingua inglese, esponendo i bambini a contesti

linguistici gradualmente più ricchi e ampliando l‟opportunità di comunicare in situazioni

significative

consolidare, sviluppare e potenziare conoscenze acquisite dagli alunni in altre aree disciplinari

sviluppare strategie di apprendimento trasferibili ad altre aree curricolari, in quanto impegna i

bambini in elaborazioni cognitive ampliare la competenza metodologica dei docenti

Nell‟‟elaborazione e sperimentazione di materiali CLIL sarà coinvolta quest‟anno l‟assistente assegnata al

nostro istituto che opererà in entrambi i plessi.

Il Divertinglese in Rete

Referente ins.te Loredana Montillo

Negli anni precedenti l‟utilizzo didattico delle trasmissioni del Divertinglese ha coinvolto alcune classi del

plesso Rodari, che hanno programmi nel curricolo di lingua inglese anche con l‟utilizzo dei materiali

didattici di supporto disponibili sul web. In particolare, elaborati prodotti da una classe terza e ispirati ad un

cartone animato del Divertinglese hanno ricevuto il secondo premio nel Concorso Nazionale “ Little Script

Writers” indetto dal MIUR e da RAI Educational.

E‟ rivolto alle classi di scuola primaria e secondaria di primo grado del XVII Distretto di Roma.

Si propone di:

integrare nel curricolo la programmazione TV del Divertinglese e dei correlati sussidi didattici on

line, per sviluppare competenze comunicative in lingua inglese in modo divertente;

Garantire l‟esposizione a situazioni comunicative che consentano di utilizzare il codice in contesti

d‟uso significativi;

Raccordare e ricondurre a sistema le esperienze pratiche/prassi già in atto riguardo all‟utilizzo del

Divertinglese nei diversi istituti e avviare pratiche di ricerca-azione finalizzate all‟innovazione e

modellizzazione di strategie di intervento condivise.

Page 48: POF 2010-2011

48

Attività parascolastiche:

1) Mille bambini a Via Margutta. 2) L’Unità d’Italia

Referente: ins.te Maria Garzillo laboratorio attività parascolastiche Scuola Cagliero

Il progetto è rivolto alle seguenti classi della Scuola Cagliero:

1) E‟ rivolto agli alunni delle classi I B, C, D; II B; III A, B, C, D; IV D; V A e ai bambini delle attività

parascolastiche.

Il progetto è stato attuato già negli anni precedenti e sono stati realizzati con gli alunni del 1° ciclo

quadri con rappresentazioni di favole, miti, leggende o copie naif; con gli alunni del 2° ciclo copie di

quadri d‟autore.

Ci si propone di portare tutti gli alunni a saper riprodurre graficamente un personaggio o un paesaggio,

rispettando l‟autore nelle sfumature, poi dei colori acquarelli o tempera.

Con il 1° e il 2° ciclo si riprodurranno e conosceranno i vari pittori e le loro caratteristiche.

Tempi di attuazione: da ottobre a maggio, mese in cui ci sarà la manifestazione di fine anno.

2) Il progetto è rivolto agli alunni del 2° ciclo che frequentano il laboratorio artistico

operativo: III A,B,C,D; IV D e V A. E‟ un progetto di nuova attuazione che prevede la realizzazione di

un plastico con gesso e cartapesta ;personaggi del Risorgimento con fili di ferro e das per gli alunni

della classe quinta; il busto di uno o due personaggi con cartapesta per la classe quarta e un mosaico per

le terze.

Tempi di attuazione: da ottobre a maggio con la relativa mostra di fine anno.

Sub Area 3: Scientifica/Tecnologica

What about?/English movies

Referente:

ins.te; Maria Luisa Iacobitti plesso Rodari

Il progetto è rivolto agli alunni delle classe quinta A Rodari.

E‟ un progetto di nuova attuazione. Il cinema è una attività interdisciplinare in grado di favorire un

percorso di apprendimento che abbraccia globalmente le varie discipline utilizzando un patrimonio di

immagini già posseduto dagli alunni. Quest‟ anno, al fine di fornire una prima acquisizione delle

competenze pragmatiche –comunicative in una lingua straniera comunitaria (inglese), attraverso l‟

Offerta Formativa “English movies” si propone come tema portante il ” vedere gli altri , vedere se

stessi, vedersi con gli occhi degli altri”. Si propongono due proiezioni di film dello stesso regista nel

corso dell‟anno scolastico in corso in aggiunta a quelli già visionati in lingua originale. i film proposti

sono scelti in base alla didattica attuata nelle varie classi e si prevedono temi vari legati alla cultura e

tradizioni del mondo anglosassone , a filmati sulle principali città e regioni, senza tralasciare cartoons

classici e moderni, animazioni e film per ragazzi in lingua originale.

What about?

Referente ins.te Giarrusso Cristina plesso Cagliero

ll progetto nasce come un cineforum a misura di bambino e in particolare degli alunni della scuola

primaria Cagliero per stimolare ed arricchire l‟apprendimento della L2-Inglese.

Classi partecipanti si intende coinvolgere il maggior numero possibile di classi e a tale scopo appare

opportuno individuare delle fasi a cui possono partecipare alunni e classi per livello di età e di abilità.

Attività Le attività consisteranno nella presentazione e nella visione di video in inglese con sottotitoli in

Page 49: POF 2010-2011

49

inglese, seguite dalla discussione ed elaborazione di schede con le osservazioni degli alunni. Essi dopo

aver assistito alla proiezione saranno stimolati ad analizzarne il contenuto, ad evidenziarne i personaggi

e le loro caratteristiche, a descrivere azioni ed avventure fino a scoprire gli scopi comunicativi del

filmato. Dal punto di vista linguistico saranno guidati ad apprendere ed esprimere con corretta pronuncia

ciò che hanno osservato.

Sviluppo nuove tecnologie: dai laboratori multimediali al laboratorio conoscitivo.

Referenti: ins.ti D’Ascia – Faviani

Il progetto è attivo senza soluzione di continuità dal 1999 con l‟avvio del PSTD. In questi anni sono stati

implementati e/o realizzati ambienti di apprendimento dedicati all‟utilizzo dell N. T. Lo scorso anno si

sono avuti interventi di potenziamento nei due laboratori di informatica e sono state realizzate le aule

LIM.

Il progetto si rivolge a tutta l‟utenza del Circolo: docenti e discenti.

Ci si propone di continuare la promozione di una didattica con i nuovi linguaggi di comunicazione. A

questo fine infatti si è predisposto il progetto “Cl@sse 2.0” bandito dal MIUR. Sono inoltre allo studio

soluzioni strutturali per il potenziamento del WI-FI nel plesso Rodari in subordine nel plesso Cagliero.

I tempi d‟attuazione: l‟intero anno scolastico in continuità con il passato per il prosieguo nel futuro.

Progetto cl@ssi 2.0

Referenti: ins.ti Faviani – D’Ascia

Il Piano Nazionale “Scuola Digitale” prevede, per quest‟anno, la realizzazione dell‟azione Cl@ssi 2.0 anche

per le scuole statali primarie. Lo scopo è favorire la diffusione delle tecnologie digitali nell‟insegnamento,

ad integrazione degli strumenti didattici già esistenti, attraverso la realizzazione di ambienti di

apprendimento adatti ad un utilizzo costante e diffuso dei nuovi linguaggi nella quotidianità scolastica. Ogni

istituzione scolastica può candidare una sola classe, l‟azione è destinata ad una classe terza e le attività

saranno realizzate nel triennio scolastico 2010/2013. Nella regione Lazio verranno selezionate 10 classi delle

scuola primaria. Nella nostra istituzione scolastica si propone la candidatura delle classi III A del Plesso

Cagliero e III A del Plesso Rodari. La realizzazione del progetto avverrà con le seguenti modalità: la classe

III A del plesso Rodari sarà la classe sperimentale, mentre la classe III A del plesso Cagliero sarà la classe di

controllo. La valutazione delle candidature verrà effettuata da apposite commissioni. I requisiti di

ammissibilità sono quelli indicati nel Bando del 6 settembre 2010, Prot. N°3333. Tra questi si sottolinea: la

disponibilità della scuola a cooperare con tutte le realtà individuate dal MIUR; la disponibilità ad avvalersi

del supporto di associazioni, organizzazioni e imprese che, di intesa con il MIUR, si propongono di

contribuire alla realizzazione del progetto; la partecipazione alle attività di monitoraggio e valutazione

esterna condotte da enti individuati dal MIUR; la disponibilità del team docente a partecipare ad incontri e

corsi di formazione. Anche le famiglie degli alunni saranno fattivamente coinvolte nella realizzazione

dell‟azione Cl@ssi 2.0. Gli interventi dei docenti partecipanti all‟incontro vertono sui seguenti argomenti:

componenti e strumenti dell‟aula digitale e multimediale

caratteristiche e modalità di lavoro della classe sperimentale e di quella di controllo

progettazione di unità di apprendimento inter-multi disciplinari

reperibilità e creazione dei contenuti delle unità di apprendimento

modalità di valutazione degli apprendimenti in funzione della particolare situazione sperimentale

ricerca in rete di software specifico

.

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50

Giornalino online

Referente: ins. Giuseppe Masi

Il progetto ha l‟obiettivo di facilitare un approccio sistematico alla comunicazione digitale e favorire quella

sociale, attraverso la realizzazione di un “Giornalino online”. In cooperative learning: sarà organizzata una

redazione, verranno presentati i criteri per scegliere una notizia, come scrivere un articolo, come reperire le

fonti, il titolo, sommario e occhiello, le pagine del giornalino dalla cronaca allo sport. Il giornalino realizzato

sarà mandato in rete. Il soft che si utilizzerà è : Publisher del pacchetto Office. L‟esperienza è aperta a tutte

le classi. I tempi di realizzazione: dal mese di novembre ad aprile.

Sub Area 4: Educazione Alimentare ed Educazione alla socialità- relazionalità

Sapere i sapori

Referente ins.te Salvatore Corrado

Il progetto è stato realizzato già da diversi anni con elaborazione di testi, disegni, CD, mostre, allestimento

mostra mercato-banco alimentare..

E‟ rivolto a tutti gli alunni.

Per quest‟anno ci si propone di organizzare e di allestire un banco alimentare il cui ricavato possa essere

devoluto al progetto “Adottiamo una scuola in Mozambico”.

3 Continuità educativo didattica

Progetto Continuità Educativa e Didattica

Referenti: ins.ti Laura Abbinante, Antonella Latini

Il progetto relativo alla Continuità Educativa e Didattica ha lo scopo principale di garantire agli alunni un

percorso formativo unitario, graduale e armonico, rispondente ai bisogni specifici di ciascuno. Le attività

condotte in tale ambito hanno come obiettivo quello di favorire il dialogo e la condivisione tra tutte le

componenti che operano nella scuola, nonché di realizzare esperienze di apprendimento significative e

motivanti per gli alunni, al fine di prepararli ad affrontare con consapevolezza e serenità il passaggio da un

ordine di scuola al successivo. Il progetto si concretizza attraverso la programmazione intenzionale e

organizzata di azioni positive di raccordo tra le scuole e con l'extrascuola.

In sintesi le finalità del Progetto Continuità Educativa e Didattica sono le seguenti:

promuovere la continuità nel processo educativo;

valorizzare le specificità delle singole realtà scolastiche;

promuovere e sviluppare il senso di appartenenza alla comunità scolastica.

I criteri metodologici tendono a:

valorizzare le esperienze e le conoscenze degli alunni;

concretizzare interventi significativi adeguati alle specifiche esigenze, anche rispetto alle diversità;

favorire un approccio improntato alla esplorazione e alla scoperta delle conoscenze;

favorire l‟apprendimento collaborativo

Si propone di conseguire i seguenti obiettivi .

- promuovere la continuità nel processo educativo.

- Valorizzare le specificità delle singole realtà scolastiche.

Page 51: POF 2010-2011

51

- Promuovere e sviluppare il senso di appartenenza alla comunità scolastica.

Criteri metodologici:

1. valorizzare l‟esperienza e le conoscenze degli alunni;

2. attuare interventi adeguati rispetto alle diversità;

3. favorire l‟esplorazione e la scoperta;

incoraggiare l‟apprendimento collaborativo

4 Integrazione

I colori della diversità (-Popoli nel mondo Italiano come L2, Non solo un’occasione di

pari opportunità, Progetto cucina, Azzurro è il mio mondo)

Referente ins.te Rita Arcese

Il progetto si articola in due sottoprogetti “Azzurro è il mio mondo” e “ Progetto cucina”, in più prevede

con italiano come L2tutte quelle azioni di recupero, integrazione, approfondimento delle discipline

curricolari per gli alunni stranieri o svantaggiati. E‟ rivolto a gruppi eterogenei per composizione, ma

omogenei per livello di alunni in cui siano inseriti anche alunni disabili o svantaggiati.

Le attività laboratoriali del progetto “Popoli nel mondo”sono finalizzate a favorire lo scambio interpersonale

e lo star bene a scuola.

E, pertanto, verrà favorito

l‟apprendimento attraverso attività laboratoriali in un processo

metodologico di peer – tutoring, al fine di

sviluppare il senso della condivisione;

stimolare il rispetto delle culture altre;

attivare processi di conoscenza delle diversità come valore.

Dal seme al seme

Referente ins.te Rita Arcese

Il progetto realizzato già negli anni scorsi è finalizzato ad educare gli alunni ad avere cura

delle piante che in questo caso vengono coltivate in serra

Il progetto è rivolto agli alunni diversamente abili del plesso Rodari, inseriti in piccoli gruppi di classe o

trasversali

Ci si propone di realizzare delle attività mirate a favorire:

l‟educazione al rispetto per le piante,e, in generale, per la natura attraverso l‟acquisizione di capacità

essenziali per la cura delle piante e l‟osservazione del loro processo di crescita;

il riconoscimento delle piante aromatiche di uso più diffuso;

Il piantare e far crescere l‟insalata che poi verrà mangiata insieme in refettorio.

5 XX C .T .P.

Corsi di alfabetizzazione per stranieri

Corsi di licenza media

Informatica

Lingue straniere

Coordinatore Dirigente scolastico Laura Cialè – Referente ins. Anna Fracchiolla

All‟interno del panorama delineato dalla rete dell‟educazione degli adulti, molteplici sono le linee di

intervento che è possibile attuare per dare una risposta valida alla domanda di formazione e di sviluppo della

persona in età adulta. Concentrando l‟attenzione alla rete dei CTP di Roma e del Lazio, emerge con forza

che un numero considerevole di richieste d‟intervento riguarda l‟alfabetizzazione funzionale, relativa cioè

Page 52: POF 2010-2011

52

allo sviluppo ed al mantenimento di conoscenze e competenze di base, propedeutiche alla possibilità di

imparare in una dimensione di autoapprendimento per finalizzarle all‟acquisizione di titoli di studio e al

rientro nel circuito formativo. Il XX CTP è una istituzione del MIUR che opera per l‟utenza in età adulta dei

Municipi IX e X che, oltre a collocarsi nella dimensione specifica del Long Life Learning, partecipa

istituzionalmente ai tavoli di progettazione della rete cittadina e regionale, come:

Lo sportello diffuso EDA

Il Comitato locale EDA del IX e X Municipio

L’attuazione del D.Lgs 4/06/2010 in seno all’Accordo quadro tra Ministero dell’Interno e

MIUR per gli immigrati

6 Formazione del personale

Per i Docenti Corso di formazione sulla didattica digitale e LIM.

Progetto “I Care” “Integrare l‟integrazione” ricerca-azione sulle tematiche della disabilità in

particolare sulle potenziali competenze che un soggetto disabile può acquisire per trasformare

un progetto educativo-didattico in un progetto di vita.

Per gli ATA Corsi SIDI

Corso sulla sicurezza

7 Progetto comunicazione scuola-famiglia

Referenti: Genitori del Consiglio di Istituto

E‟ in corso un gruppo di lavoro misto docenti-genitori rivolto al miglioramento della

relazione comunicativa tra le due componenti fondamentali della scuola. Nell‟Istituzione

scolastica appare ineludibile il rapporto Scuola-Famiglia, fondato sulla condivisione dei

valori e su una fattiva collaborazione delle parti nel reciproco rispetto delle competenze. Ciò è

riconosciuto come un punto di forza necessario per dare agli alunni la più alta opportunità di

sviluppo armonico e sereno. Le Indicazioni Nazionali - Settembre 2007- sottolineano che “La

scuola perseguirà costantemente l‟obiettivo di costruire un‟alleanza educativa con i genitori”.

Finalità: ci si propone di implementare ancora di più il rapporto di comunicazione e di collaborazione tra

Scuola e Famiglia

Obiettivi:

Migliorare la quantità e la qualità della comunicazione e delle informazioni scambiate;

Favorire momenti di crescita e di condivisione;

Ampliare la possibilità da parte della Scuola di rendere accessibili e condivisibili le proprie

finalità, i propri obiettivi e i propri percorsi.

Si prevede la costituzione di una Commissione, formata da tre docenti, che lavori sulla Continuità

orizzontale, in particolare per favorire la comunicazione e i rapporti Scuola-Famiglia. Si può prospettare un

lavoro su alcune linee suscettibili di possibili implementazioni:

Valorizzare il ruolo del Rappresentante di Interclasse;

Valorizzare il tempo dedicato ai Consigli d‟Interclasse;

Acquisizione di una modalità on line come strumento sussidiario per la comunicazione scuola-

famiglia;

Previsione di momenti di incontro tra la Commissione e le Famiglie su tematiche inerenti il

regolamento degli alunni, le uscite ed entrate, il Regolamento d‟Istituto, i rapporti con il medico

scolastico, la normativa e l‟innovazione (Indicazioni Nazionali e curricoli).

Page 53: POF 2010-2011

53

VERIFICA – VALUTAZIONE – AUTOVALUTAZIONE – ETEROVALUTAZIONE

E‟ compito del Collegio dei Docenti valutare le modalità e gli strumenti da adottare per la verifica al fine di

effettuare un‟analisi attenta, completa e sistematica del lavoro svolto. Come ribadiscono le “Indicazioni per

il Curricolo” del Settembre 2007, “agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della

documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai

competenti organi collegiali. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva

le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine.

Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di

stimolo al miglioramento continuo.”

La nostra Istituzione scolastica fa proprio che la valutazione non si limita all‟apprezzamento del

rendimento scolastico in quanto è tesa all’ottimizzazione degli interventi.

I risultati dell‟azione valutativa retroagiscono attraverso il feedback sugli interventi di

progettazione.

La valutazione si fonda su principi di collegialità, corresponsabilità, coerenza, trasparenza.

Importanza è assegnata alla valutazione formativa in itinere, che consente un monitoraggio

frequente per sostenere l’apprendimento e per attivare strategie ad hoc.

La valutazione dei processi attivati è da ricomprendere nell‟ottica di una Valutazione di Sistema

che sappia cogliere aspetti da reindirizzare, dimensioni da implementare per rispondere in modo

sempre più adeguato alle esigenze formative della comunità scolastica.

L‟istituzione scolastica del 27° circolo da anni ha curato in modo attento la ricerca e lo studio dei

processi di valutazione. In modo particolare, nell‟anno scolastico 2006/07, un gruppo di studio ha

approfondito la tematica ed è stato realizzato un documento di autovalutazione: E‟ emersa l‟esigenza

di portare l‟alunno a prendere consapevolezza di sè in una riflessione metacognitiva, superando una

concezione tradizionale di valutazione come momento giudicante e classificatorio.

Inoltre, nello stesso anno scolastico, l‟Istituto, in rete con alcune scuole del distretto, ha realizzato un

percorso di formazione e approfondimento relativo al “ Sistema di valutazione continua nelle scuole

del XVII distretto di Roma” con particolare riferimento alla continuità formativa e valutazione.

In tale contesto sono stati individuati indicatori comuni per i tre ordini di scuola (infanzia-primaria -

secondaria di I grado) e sono state estrapolate delle competenze fondamentali in uscita, poste in senso

longitudinale. Ciò ha portato, nell‟anno scolastico 2007/08, in collaborazione con l‟Università Cà

Foscari di Venezia,ad un percorso di ricerca-azione che ha individuato un format condiviso e comune

fra reti di scuole sulle competenze in uscita dalla scuola dell‟infanzia alla scuola secondaria di primo

grado. E‟ stato realizzato un libro dal titolo “Lo studente competente” presentato il 23/05/08 come

prima tappa di un percorso in continua evoluzione.

In tale prospettiva è stato avviato un ulteriore percorso di ricerca sulle tematiche della disabilità in

particolare sulle potenziali competenze che un soggetto disabile può acquisire per effettuare un percorso

di vita. Tale lavoro ha portato nell‟a.s. 2009/10 alla pubblicazione del libro “I Care: integrare

l’integrazione” nel quale il modello dell‟integrazione del soggetto nei domini vitali si inverte dal polo

negativo: quale paradigma della malattia e del deficit, al polo positivo: il paradigma dell‟approccio

sistemico che, pur conservando le criticità della situazione clinica e la valenza strategica dell‟area

sanitaria, le orienta alla logica della salute e delle potenzialità funzionali in un contesto di opportunità e

facilitazione nei vari ambienti e domini di vita, fra i quali la scuola.

Dall‟anno scolastico 2007/08 sono stati realizzati due corsi sulle “Metodologie qualitative nella ricerca e

nella pratica didattica” in collaborazione con l‟Università di Roma Tre, attraverso una sperimentazione

nelle classi sulla valutazione dei processi cognitivi degli alunni. Inoltre il Progetto “Cosa farò/sarò da

grande”, teso all‟integrazione totale della persona, ha offerto una concreta possibilità di espressione

costruendo un percorso di autoconsapevolezza per la graduale definizione di un progetto di vita.

E‟ stato possibile in questo modo ancorare il momento valutativo a quello di autovalutazione e di

costruzione del sé. Il percorso compiuto ha portato alla pubblicazione di un libro che ha raccolto e

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54

permesso di dare visibilità al lavoro svolto. Inoltre nell‟anno scolastico 2008/09 è stata avviata una

sperimentazione sulle modalità valutative, con analisi e riflessioni inerenti i livelli di acquisizione delle

competenze prendendo come punto di partenza la comparazione tra scala di misurazione decimale e

la corrispondente valutazione analitica. E‟ stato condotto un dibattito sui punti forti e deboli rispetto

alla validità del nuovo strumento valutativo e si è proceduto a tabulare le votazioni inerenti a tutte le

discipline e riguardanti tutte le classi del circolo, al fine di individuare i vari livello di competenza

raggiunti.

Nell‟anno scolastico 2009/10 tutte le interclassi del Circolo hanno elaborato prove di verifica comuni

soffermandosi in particolare su uno studio attento alle varie tipologie di prove: a risposta chiusa, a

risposta aperta e prove semistrutturate. E‟ stata condotta un‟analisi per la costruzione di griglie di

correzione anche avvalendosi della consulenza di esperti dell‟Università di Roma Tre. Per il corrente

anno verranno riproposte prove di verifica comuni prendendo le mosse dal lavoro già compiuto che

costituisce un prezioso contributo in un‟ottica di arricchimento. Saranno rivisti e riaggiornati i curricoli

di tutte le discipline per la pianificazione attenta di percorsi sistematici tesi ad individuare le diverse

esigenze formative degli alunni in riferimento al contesto. Sarà posta un‟attenzione particolare alle

competenze che ciascun alunno dovrà acquisire per saper agire in contesti svariati. Infatti la finalità è la

reale acquisizione di abilità, conoscenze, per la maturazione del sé al fine di saper agire in contesti

svariati. Non ci si ferma ad abilità e conoscenze, ma a come lo studente sa agire in un contesto e sa

trasferire quanto appreso per trarne dei significati, per maturare e crescere. La valutazione è di sostegno

all‟apprendimento anche perché contribuisce a fornire il senso di ciò che l‟alunno sta apprendendo.

Attraverso questo percorso di “autoriflessione condivisa” sarà possibile affinare i mezzi con i quali

poter “leggere” l’evoluzione dell’acquisizione delle competenze di ciascun alunno.

REGOLAMENTO CONSIGLIO D’ISTITUTO

Si fa riferimento al Regolamento deliberato dal Consiglio d‟Istituto depositato agli atti della Scuola che fa

parte integrante del presente POF.

Adattamento del calendario scolastico per il corrente anno

Il Collegio dei Docenti ha deliberato il 9/9/2010 l‟allegato planning.

Giornate di chiusura degli uffici

Gli uffici resteranno chiusi dal 12 agosto 2011 al 20 agosto 2011 compresi.

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55

SETTEMBRE 2010 OTTOBRE 2010 NOVEMBRE 2010

1. Inizio A.S. 2010/11

1. 1. Tutti i Santi

2. COLLEGIO DOCENTI 2. 2. Vacanza regionale

3. Gruppi di lavoro

Riunione organizzativa

collegiale (3 ore) CTP

3. 3. Consigli collegiali del

CTP

(2 ore)

4. 4. 4.

5. 5. Assemblea sezione/classe

per elezione rappr.

Genitori

5. PROVE DI EVACUAZ.

6. Gruppi di

lavoro/formazione classi

prime. Analisi revisione

POF CTP (3 ore)

6. 6.

7. Gruppi di

lavoro/formazione classi

prime Gruppo di lavoro

CTP (3 ore) Assemblea

genitori

S. infanzia (1 ora)

7. 7.

8. Gruppi di lavoro primaria

Riunione organizzativa

CTP (3 ore) –

Aggiornamento LIM

8. 8.

9. COLLEGIO DOCENTI

Strutturazione corsi CTP (3

ore)

9. 9. COLLEGIO DOCENTI

10. Allestimento aule 10. 10.

11. 11. Strutturazione corsi CTP (3

ore)

Incontro collegiale con

l‟utenza CTP (2 ore)

11.

12. 12. Programmazione/colloqui

12.

13. Inizio didattica 2010/11

13. 13.

14. Programmazione *

Strutturazione corsi CTP (3

ore)

14. 14.

15.

15. Consegna in Direzione

piano uscite didattiche

15.

16.

16. 16. Programmazione**

Incontro revisione

curricoli

Consiglio di Intersezione

S. Infanzia (2 ore)

17.

17. 17.

Page 56: POF 2010-2011

56

18. 18. 18.

19.

19. Programmazione/colloqui 19.

20. 20. 20.

21. Assemblea dei genitori

(ore 16,45-18,15)

21. 21.

22. 22. 22.

23. 23. 23. Programmazione *1h a

seguire h. 1,40/colloqui

24. 24. 24.

25. 25.

25.

26. 26. Consigli interclasse

(1h tecnica; 1h genitori)

Assemblea genitori SI (1

h) Programmazione SI

(1,30 h)

26.

27. 27. 27.

28. Programmazione *

(ore 16,40-17,50)

Programmazione **Primo

avvio del lavoro di

revisione dei curricoli (ore

17,50-19,20)

28. 28.

29. 29. 29. 30. 30. 30. Programmazione **

prove di verifica comuni

31.

Page 57: POF 2010-2011

57

DICEMBRE 2010 GENNAIO 2011 FEBBRAIO 2011

1. Consigli collegiali del CTP

(2 ore)

1. Vacanze natalizie 1. Programmazione *

2. 2. Vacanze natalizie 2.

3. 3. Vacanze natalizie 3.

4. 4. Vacanze natalizie 4.

5. 5. Vacanze natalizie 5.

6. 6. Vacanze natalizie 6.

7. 7. Vacanze natalizie 7.

8. Festa dell’Immacolata 8. 8. Programmazione** lavoro di revisione dei

curricoli

Auditing S. infanzia

(h 2,30)

9. 9. 9.

10. 10. 10.

11. 11. Programmazione *

Consiglio di

Intersezione S. Infanzia

(1 ora) Program. S.

Infanzia (1,30 h)

11.

12. 12. 12.

13. 13. 13.

14. Consiglio di Interclasse

(1h tecnica: organizzazione

prove di verifica comuni.

1h genitori: progetto di

potenziamento)

14. 14.

15. 15. 15. Consegna documento

di valutazione I quad.

(16,45-18,15)

16. Potenziamento 16. 16.

17. Potenziamento 17. 17.

18. 18. Assemblea genitori

(16,45-18,15)

18.

19. 19. 19.

20. Potenziamento 20. 20.

21. Potenziamento

Programmazione/colloqui

21. 21.

22. Potenziamento 22. 22. Consigli interclasse

(1h tecnica; 1h

genitori)

23. Inizio vacanze natalizie Cal.

Reg.le

23. 23.

24. Vacanze natalizie 24. 24.

25. Vacanze natalizie 25. Consigli di classe

Auditing S. Infanzia

(h 2,30)

25.

Page 58: POF 2010-2011

58

*date da registrare sull’agenda

**incontri tra docenti per confronto comunicativo, didattico-organizzativo, progettuale

26. Vacanze natalizie 26. 26.

27. Vacanze natalizie 27. COLLEGIO

DOCENTI

27.

28. Vacanze natalizie 28. 28.

29. Vacanze natalizie 29.

30. Vacanze natalizie 30.

31.

Page 59: POF 2010-2011

59

MARZO 2011 APRILE 2011 MAGGIO 2011

1. Programmazione/colloqui

Programmazione S.

infanzia

(2 ore)

1. 1. Festa del Lavoro

2. Consigli collegiali del

CTP

(2 ore)

2. 2.

3. 3. 3. Programmazione *

Auditing S. Infanzia

(h 2,30)

4. 4. 4. Consigli collegiali del

CTP (2 ore)

5. Potenziamento

Sabato di Carnevale.

Apertura scuola orario

antimeridiano

5. Programmazione *

Assemblea S. Infanzia (1h)

Program. S. Infanzia (1 h)

5.

6. 6. Consigli collegiali del CTP

(2 ore) 6.

7. 7. 7.

8. Programmazione * 8. 8.

9. 9. 9.

10. 10. 10. Consigli interclasse

(1h tecnica: prove di

verifica comuni, adozioni

libri di testo;

1h genitori: adozioni libri

di testo)

11. PROVE DI EVACUAZ. 11. 11.

12. 12. Programmazione/colloqui

12.

13. 13. 13.

14. 14. 14.

15. COLLEGIO DOCENTI 15. 15.

16. 16. 16.

17. 17.

17. Potenziamento

Programmazione/colloq

ui

18. 18. 18. Potenziamento

19. 19. Programmazione **

progettazione e

organizzazione prove di

verifica comuni II quadr.

Auditing S. infanzia (h

2,30)

19. Potenziamento

20. 20. 20. Potenziamento

21. 21. Vacanze pasquali 21.

22. Programmazione/colloqui 22. Vacanze pasquali 22.

23. 23. Vacanze pasquali 23.

24. 24. Vacanze pasquali 24. COLLEGIO DOCENTI

25. 25. Vacanze pasquali 25.

26. 26. Vacanze pasquali 26.

Page 60: POF 2010-2011

60

27. 27. Vacanze pasquali 27.

28. 28. 28.

29. Programmazione **

lavoro di revisione dei

curricoli

29. 29.

30. 30. 30.

31.

31. Assemblea genitori

(16,45-18,15)

*date da registrare sull’agenda

**incontri tra docenti per confronto comunicativo, didattico-organizzativo, progettuale

Page 61: POF 2010-2011

61

*date da registrare sull’agenda

**incontri tra docenti per confronto comunicativo, didattico- organizzativo, progettuale

N.B. Le h 5 e 20’ mancanti al raggiungimento del monte ore annuale risultante dalle 2 ore settimanale

di servizio per la programmazione saranno espletate nel mese di giugno in occasione dei lavori

propedeutici al POF a.s. 2011-12

GIUGNO 2011

LUGLIO 2011 AGOSTO 2011

1. 1. 1.

2. Festa nazionale 2. 2.

3. Adattamento calendario

C.d.I.

3. 3.

4. 4. 4.

5. 5. 5.

6. 6. 6.

7. Programmaz./Consigli di

classe per non ammissioni

Consiglio di Intersezione

S.I.

(1 h) Programmazione S.I.

(1 h)

7. 7.

8. Scrutini

Incontri per valutazioni

finali CTP

8. 8.

9. Scrutini 9. 9.

10. Termine didattica scuola

primaria A.S. 10/11

10. 10.

11. 11. 11.

12. 12. 12. Chiusura uffici

13. 13. 13. Chiusura uffici

14. 14. 14.

15. 15. 15.

16. 16. 16. Chiusura uffici

17. Consegna schede di

valutazione II quad.

Consegna documenti.

17.

17. Chiusura uffici

18. 18. 18. Chiusura uffici

19. 19. 19. Chiusura uffici

20. 20. 20. Chiusura uffici

21. 21. 21.

22. COLLEGIO DOCENTI 22. 22.

23. 23. 23.

24. 24. 24.

25. 25. 25.

26. 26. 26.

27. 27. 27.

28. Termine didattica scuola

infanzia A.S. 10/11

28. 28.

29. 29. 29.

30. 30. 30.

31 31.


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