Date post: | 22-Mar-2016 |
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INDICE
ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE
PREMESSA
1. IDENTITÀ
1.1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO 01
1.1.1. SCHEDA DELL’ISTITUTO 02
1.2. COLLEGIALITÀ ED ORGANIZZAZIONE RISORSE UMANE, PROFESSIONALI ESTRUTTURALI 03
1.2.1. FUNZIONI 03
1.2.2. COLLEGIO DEI DOCENTI 04
1.2.3. CONSIGLI DI CLASSE 04
1.2.4. CONSIGLIO DI ISTITUTO 04
1.2.5. ORGANISMI STUDENTESCHI 05
1.2.6. ORGANIGRAMMA 06
A – LICEO CLASSICO
A.1. IDENTITÀ DEL LICEO CLASSICO
A.1.1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO 08
A.1.1.1. CONTESTO ECONOMICO - CULTURALE 08
A.1.1.2. ATTIVITA’ CULTURALI E TEMPO LIBERO 09
A.1.1.3. STORIA DELL’ISTITUTO 09
A.1.1.4. I BISOGNI FORMATIVI 10
A.1.2. ORGANIZZAZIONE RISORSE UMANE, PROFESSIONALI E STRUTTURALISPECIFICHE DEL LICEO CLASSICO 11
A.1.2.1. FUNZIONI 11
A.1.2.2. FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 12
A.1.2.3. INDIRIZZI DI STUDIO 12
A.1.2.4. GRUPPI DI LAVORO E DI PROGETTO 13
A.1.2.5. ORGANIZZAZIONE ORARIO SCOLASTICO 13
A.1.2.6. CALENDARIO SCOLASTICO 14
A.1.2.7. RISORSE STRUTTURALI 15
A.2. PROGRAMMAZIONE
A.2.1. INDIRIZZI DI STUDIO E PERCORSI FORMATIVI 15
A.2.1.1 PROFILO FORMATIVO FINALE: TRAGUARDI IRRINUN CIABILI 15
A.2.1.2 CORSI DI STUDIO 17
A.2.1.2.1 CORSO MINISTERIALE 17
A.2.1.2.2 CORSO TRADIZIONALE 17
A.2.1.2.3 CORSO BROCCA 18
A.2.1.2.4 CORSO SPERIMENTALE “PNI” 19
A.2.1.2.5 CORSO “LINGUISTICO” 20
A.2.2. OFFERTA FORMATIVA 21
A.2.2.1. SCELTE FORMATIVE 21
I
A.2.2.2 SCELTE ORGANIZZATIVE, METODOLOGICO-DIDATTIC HE 21
A.2.2.3 LA VALUTAZIONE 22
A.2.2.3.1 LA VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO DEGLI STUDENTI 22
A.2.2.3.2 VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA: CRITERI DI V ALUTAZIONE 24
A.2.2.4 CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEL CREDITO SCOLAST ICO 25
A.2.2.5 ATTIVITA’ ESTERNE RICONOSCIUTE PER IL CRED ITO FORMATIVO 25
A.2.2.6 AREA DELLA RICERCA E DELLO SVILUPPO 26
A.2.2.7 RECUPERO, SOSTEGNO E POTENZIAMENTO 26
A.2.2.8 PIANO ORGANIZZATIVO 27
A.2.2.8.1 CALENDARIO ANNUALE PROVE COMUNI 27
A.2.2.8.2 CALENDARIO E DISCIPLINE DELLE SIMULATE II I PROVASCRITTA ESAMI DI STATO 27
A.3. PROGETTAZIONE
A.3.1. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA - PROGETT I 28
A.3.1.1 CANALI EDUCATIVI 28
A.3.1.2 PROGETTI DI INTEGRAZIONE CURRICOLARE DELL’OFFERTAFORMATIVA. 32
A.3.1.3 ATTIVITA’ AGGIUNTIVE FACOLTATIVE DI AMPLIAM ENTO DELL’OFFERTAFORMATIVA.
33
A.3.1.4. VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE 39
B – LICEO ARTISTICO/IsArte
PREMESSA
B.1. IDENTITÀ DEL LICEO ARTISTICO/ISARTE
B.1.1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO 47
B.1.1.1. COLLOCAZIONE TERRITORIALE E RAPPORTI CON G LI ENTI 47
B.1.1.2. STORIA DELL’ISTITUTO 48
B.1.1.3. ATTIVITÀ SVOLTE NEGLI ANNI 48
B.1.1.4. I BISOGNI FORMATIVI 50
B.1.2. ORGANIZZAZIONE RISORSE UMANE, PROFESSIONALI E STRUTTURALISPECIFICHE DEL LICEO ARTISTICO/ISARTE 51
B.1.2.1. FUNZIONI 51
B.1.2.2. FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERT A FORMATIVA 53
B.1.2.3. AREE DIPARTIMENTALI E DIPARTIMENTI DISCIPL INARI 54
B.1.2.3.1. COMPOSIZIONE AREE DIPARTIMENTALI 54
B.1.2.3.2. COMPITI DEL REFERENTE D'AREA 55
B.1.2.4. INDIRIZZI DI STUDIO 55
B.1.2.5. GRUPPI DI LAVORO E DI PROGETTO 55
B.1.2.6. ORGANIZZAZIONE ORARIO SCOLASTICO 55
B.1.2.7. CALENDARIO SCOLASTICO 56
B.1.2.8. RISORSE STRUTTURALI 56
B.2. PROGRAMMAZIONE
II
B.2.1. INDIRIZZI DI STUDIO E PERCORSI FORMATIVI 56
B.2.1.1. FINALITÀ GENERALI 56
B.2.1.2. CORSI TRADIZIONALI 57
B.2.1.2.1. GRAFICA PUBBLICITARIA E FOTOGRAFIA 57
B.2.1.2.2. QUADRO ORARIO GRAFICA PUBBLICITARIA E FO TOGRAFIA 58
B.2.1.3. CORSI SPERIMENTALI MICHELANGELO 58
B.2.1.3.1. DISEGNO INDUSTRIALE 58
B.2.1.3.2. MODA E COSTUME 59
B.2.1.3.3. QUADRO ORARIO DISEGNO INDUSTRIALE - MODA E COSTUME 59
B.2.1.4. CORSO SPERIMENTALE MICHELANGELO – DIPLOMA DI LICEOARTISTICO 60
B.2.1.4.1. RILIEVO E CATALOGAZIONE DEI BENI CULTURA LI 60
B.2.1.4.2. QUADRO ORARIO RILIEVO E CATALOGAZIONE DE I BENICULTURALI 60
B.2.1.5. CORSI DI LICEO ARTISTICO 61
B.2.1.5.1. PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIO NALE DEILICEI 61
B.2.1.5.2. RISULTATI DI APPRENDIMENTO COMUNI A TUTT I I PERCORSILICEALI
61
B.2.1.5.3. RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEL LICEO ART ISTICO 62
B.2.1.5.4. PIANO DEGLI STUDI PRIMO BIENNIO 62
B.2.2. OFFERTA FORMATIVA 63
B.2.2.1. OBIETTIVI DELL’INTERVENTO FORMATIVO 63
B.2.2.2. AREA EDUCATIVA E DEI COMPORTAMENTI 63
B.2.2.2.1. VOTO DI CONDOTTA 64
B.2.2.3. OBIETTIVI DIDATTICO-DISCIPLINARI 64
B.2.2.3.1. COMPETENZE DI BASE OBBLIGO DI ISTRUZIONE 65
B.2.2.3.2. PROGRAMMAZIONE DIDATTICO- DISCIPLINARE 66
B.2.2.4. SEDI E MOMENTI DELLA FORMAZIONE 67
B.2.2.5. VERIFICA E VALUTAZIONE 67
B.2.2.5.1 GRIGLIA VALUTAZIONE DISCIPLINE 68
B.2.2.6. SOSTEGNO E RECUPERO 69
B.2.2.7. SCRUTINI INTERMEDI E RELATIVI ADEMPIMENTI 6 9
B.2.2.8. SCRUTINI FINALI E RELATIVI ADEMPIMENTI 69
B.2.2.9. CRITERI DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCC ESSIVA 70
B.2.2.10. CRITERI DI NON AMMISSIONE ALL’ESAME DI LI CENZA 70
B.2.2.11. INTERVENTI SUCCESSIVI ALLO SCRUTINIO FINA LE 70
B.2.2.12. ESAME DI STATO 71
B.2.2.13. INTEGRAZIONE ED INCLUSIONE ALUNNI DIVERSA MENTE ABILI 72
B.2.2.13.1. Obiettivi Formativi 72
B.2.2.13.2. Obiettivi Didattici 72
B.2.2.13.3. Organizzazione - compiti e funzioni 73
III
B.2.2.13.3.1. Figura coordinatrice delle attività di sostegno 73
B.2.2.13.3.2. Gruppo di Lavoro H Operativo 74
B.2.2.13.3.3. Gruppo di Lavoro H d’Istituto 74
B.2.2.13.3.4. Insegnante di sostegno (ex art.13 co mma 6 L.104/92) 74
B.2.2.13.3.5. Strumenti dell’integrazione scolasti ca 74
B.2.2.13.3.6. Incontri con genitori di alunni div ersamente abili 75
B.2.2.13.4. Normativa di riferimento 75
B.2.2.14. DISTURBI SPECIFICI D'APPRENDIMENTO – DSA 7 5
B.2.2.14.1 Finalità generali delle attività 75
B.2.2.14.2 Obiettivi didattici 75
B.2.2.14.3. Attività previste e risultati attesi 76
B.3. PROGETTAZIONE
B.3.1. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA - PROGETT I 77
B.3.1.1. ATTIVITÀ CURRICULARI ED EXTRACURRICULARI 77
B.3.1.2. VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE 78
ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE
4. IL SISTEMA DELLE REGOLE
4.1. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA 79
4.2. REGOLAMENTO D’ISTITUTO 79
4.3. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ 79
4.4. AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE DELL'ISTITUTO 79
4.5. RECLAMI 79
ALLEGATI
UNO - REGOLAMENTO D'ISTITUTO
- PATTO EDUCATIVO
- REGOLAMENTO BIBLIOTECA
DUE - ATTIVITÀ CURRICULARI ED EXTRACURRICOLARI
- MODELLO DI CERTIFICAZIONE CREDITO FORMA TIVO
IV
PREMESSA
Il Piano dell’Offerta formativa (P.O.F.), previsto dal Regolamento dell’Autonomia(D.P.R.n.275/1999), è il documento che definisce le linee programmatiche generali del servizioofferto dall’Istituto di Istruzione Superiore e sul quale si fonda l’impegno educativo – didatticodella comunità scolastica.
Il POF definisce:1. L'IDENTITÀ dell’Istituto. Definisce il quadro delle scelte e delle finalità della politica
scolastica;2. LA PROGRAMMAZIONE. Le scelte didattiche, formative, culturali, nel quadro delle
finalità del sistema scolastico nazionale;3. LA PROGETTAZIONE. Le attività curricolari ed extracurricolari con Progetti che mirano
ad ampliare ed arricchire l’offerta formativa e a collegare la comunità scolastica alterritorio.
4. IL SISTEMA DELLE REGOLE. Disposizioni finalizzate alla organizzazione della vitainterna della Scuola e delle risorse a disposizione.
1. IDENTITÀ - I.I.S. “M.T. VARRONE”
1.1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
A partire dall’anno scolastico 2010 – 2011 si è delineata la costituzione dell’Istituto diIstruzione Superiore “ M.T. Varrone” composto dal Liceo Classico Marco Terenzio Varrone,dal Liceo Artistico e Istituto Statale d’Arte Antonino Calcagnadoro.
Indirizzo Sede Principale Rieti, Piazza Mazzini n.1.
Posta elettronica: [email protected]
Telefono 0746 480132/64
Fax 0746 491325
Siti web: www.liceoclassicovarronerieti.it www.liceoartisticorieti.it
Gli uffici di Segreteria, collocati in Piazza Mazzini n. 1, sono aperti al pubblico dal Lunedì alSabato dalle ore 8,30 alle ore 11,15 e il Martedì e Venerdì anche dalle ore 15,30 alle ore 17,00.
Sedi:
Ginnasio : Via Cesi (c/o ITC) Tel. 0746 253318 Fax 0746 253318
Liceo Classico : Piazza Mazzini n.1 Tel. 0746 480132/64 Fax 0746 491325
Liceo Artistico/IsArte : Via Palmiro Togliatti snc Tel. 0746 483593 Fax 0746 200009
1
1.1.1. SCHEDA DELL’ISTITUTO
Liceo Classico Liceo Artistico IsArte
Alunni iscritti
Ginnasio 184Liceo Artistico 87
Corsi Sperimentali 59
Classico 287 Corsi Tradizionali 36
Totale 471 Totale 87 Totale 95
Totale generale Alunni n. 653
Numero classi
Ginnasio 8Liceo Artistico 4
Corsi Sperimentali 3
Classico 13 Corsi Tradizionali 3
Totale 21 Totale 4 Totale 6
Totale generale Classi n. 31
Corsi di studio
Corso Ministeriale Grafica1 Grafica Pubblicitaria eFotografia2
Corso Tradizionale Industrial Design1 Disegno Industriale3
Corso Brocca Design Moda1 Moda e Costume3
Corso “PNI”Arti Figurative1
Rilievo e Catalogazione deiBeni Culturali4Corso Linguistico
DocentiGinnasio/Classico 44 Artistico/IsArte 40
Totale Docenti n. 84
Personale ATA
Assistenti Amministrativi n. 5
Assistenti Tecnici 2 Assistenti Tecnici 3
Totale Assistenti Tecnici n. 5
CollaboratoriScolastici 7(5) Collaboratori Scolastici
4
Totale Collaboratori Scolastici n. 11
AlunniRappresentanti diIstituto
3 1
AlunniRappresentantidella ConsultaStudentesca
1 1
1) Indirizzi, appartenenti al Nuovo Ordinamento, attivabili a partire dall’a.s. 2012-20132) Corso tradizionale in sostituzione dal Nuovo Ordinamento3) Corsi sperimentali Michelangelo in sostituzione dal Nuovo Ordinamento4) Corso sperimentale Michelangelo Liceo Artistico IsArte in sostituzione dal Nuovo Ordinamento5) Ginnasio n.2 – Classico n. 4 – Palestra n. 1
2
1.2. COLLEGIALITÀ ED ORGANIZZAZIONE RISORSE UMANE, PROFE SSIONALI ESTRUTTURALI
1.2.1. FUNZIONIDirigente Scolastico Prof. Giovanni Lorenzini
Direttore Servizi Generali Amministrativi Dott.ssa Rossella Graziani
Collaboratori del Dirigente ScolasticoProf.ssa Tiziana Santoprete (Vicaria)Prof. Vincenzo Bucci
Staff di DirigenzaCollaboratori del Dirigente ScolasticoFunzioni strumentali
Coordinatori di Sede GinnasioProf. Sergio CarmesiniProf.ssa Mariella Russo
Liceo ArtisticoProf. Vincenzo BucciFunzioni Strumentali
Gestiscono l’organizzazione delle sostituzioni deiDocenti assenti e delle assenze e/o ritardi deglistudenti; sostituiscono il Dirigente Scolastico in casodi assenza; coordinano la gestione del personaledocente e l’organizzazione delle assembleestudentesche. Curano la logistica dell’Istituto.
Funzioni Strumentali al P.O.F . AREA 1 – Gestione del POFProf.ssa Giuliana Giorgetti (L.C.)Prof. Ubaldo Munzi (L.A.)
AREA 2 – Rapporti InterniProf.ssa Mariella Russo (L.C.)Prof.ssa Sabrina Bartolomei (L.A.)
AREA 3 – Rapporti EsterniProf. Vincenzo Scasciafratti (L.C.)Prof. Paolo Mariannantoni (L.A.)
Curano la gestione del P.O.F.Curano l'aggiornamento del sito web dell'Istituto.Si occupano del sostegno al lavoro dei Docenti. Curano gli interventi e i servizi per gli studenti. Realizzano progetti formativi d’intesa con enti eistituzioni esterne. Curano l’autoanalisi d’Istituto e il “monitoraggio degliapprendimenti” in collaborazione con l’INVALSI. Curano l’attività di monitoraggio funzionale al P.O.Fe della soddisfazione delle parti interessate. Coordinano le commissioni, i gruppi di lavoro ed ireferenti dei progetti dell'Istituto
Commissione per il Monitoraggio eautovalutazione d'Istituto:- Funzioni Strumentali- Referenti Aree Disciplinari
Monitora il livello di soddisfazione degli studenti, deigenitori, del personale che lavora nell’Istituto e dieventuali altre categorie di persone o enti esterniall’Istituto, in relazione all’offerta dei servizi ritenutiprioritari, e si propone di poter individuare le aree dimiglioramento e di adeguamento necessarie agarantire che le prestazioni effettuate siano in lineacon le aspettative degli interessati.
Responsabili di Laboratorio – Assistenti Tecnici: Liceo Classico- Oreste Ottaviani (Lab. Informatico)- Ezio Rosatelli (Lab. Fisica e Chimica)Liceo Artistico- Maria Comparato (Lab. Informatico)- Luigi Durante (Lab. Informatico)- Xenia Olga Assaf (Lab. Disegno Industriale)
Sono responsabili della gestione, dell’organizzazione edell’uso dei laboratori da parte dei Docenti e degliStudenti. Curano la gestione delle attrezzature. Collaborano con la Funzione Strumentale Area 1
Commissione tecnico - scientifica: - Dirigente Scolastico- Direttore Amministrativo- Sig.ra Maria Pia Sopranzi- Sig. Oreste Ottaviani- Sig. Ezio Rosatelli- Prof. Claudio Inches- Prof. Paolo Mariannantoni
Coordinata dal Dirigente Scolastico, valuta e determinagli acquisti di attrezzature tecniche e scientifiche eprovvede al successivo collaudo. Collabora con la Funzione Strumentale Area 1
3
Commissione elettorale:Prof.ssa Annamaria Aleandri (L.C.)Prof.ssa Anita Marchili (L.C.)Prof. Vincenzo Bucci (L.A.)Prof. Adriano Berretta (L.A.)
La commissione ha una funzione ordinatoriadell’intera procedura ed è chiamata a dirimere tuttele controversie interpretative che possonopresentarsi nel corso delle operazioni elettorali.
Responsabile Servizio Protezione e Prevenzione :Dott. Massimo PodriniRLS (Rappresentanti Lavoratori Sicurezza) Liceo ClassicoAdriana ColapicchioniLiceo ArtisticoProf. Nicola Gabriele
Cura l’attuazione del Piano della Sicurezza per gliaspetti di sua competenza.
Assistenti amministrativi:- Maria Pia Sopranzi (Settore amministrativo e contabile)- Adriana Colapicchioni (Settore personale Direttivo e docente)- Paola Branciani (Settore Alunni)- Rosanna Ianni (Settore Alunni)- Carla Dalprà (Settore Protocollo e Personale A.T.A.)
1.2.2. COLLEGIO DEI DOCENTI Il Collegio, composto da n. 84 Docenti, elabora il Piano dell'Offerta Formativa, i criteri metodologici, indica gliobiettivi formativi e le strategie educative generali, i metodi e le tecniche di insegnamento, prevedel'organizzazione degli interventi didattico-educativi integrativi a favore degli alunni, individua e attribuisce lefunzioni strumentali al P.O.F., in coerenza con lo stesso Piano dell'Offerta Formativa e determina lecompetenze professionali necessarie per il perseguimento di tali funzioni.
1.2.3. CONSIGLI DI CLASSE • Formulano al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica ed ad iniziative e
sperimentazioni. • Traducono le finalità e gli obiettivi stabiliti dal Collegio dei Docenti in obiettivi trasversali da perseguire
attraverso le discipline. • Agevolano ed estendono i rapporti reciproci tra docenti, genitori e studenti. • Elaborano, per le commissioni d'esame, i documenti relativi all'azione educativa e didattica realizzata
nell'ultimo anno di corso. • Procedono alle valutazioni degli allievi e all'attribuzione del credito scolastico.
1.2.4. CONSIGLIO D'ISTITUTO Elabora ed adotta gli indirizzi generali dell'Istituto; adotta il Piano dell'Offerta Formativa, approva gli accordi direte con altre agenzie del territorio, organizza e programma le attività della Scuola; delibera le iniziativecomplementari ed integrative volte a realizzare la funzione della scuola come centro di formazione culturale,sociale e civile; delibera il progetto proposto dai genitori per favorire la loro partecipazione alle scelte culturaliformative ed organizzative dagli organi collegiali della scuola, in relazione alle attività di educazione allasalute e di prevenzione di comportamenti a rischio. Il Consiglio di Istituto elegge nel suo seno i rappresentanti della Giunta Esecutiva.
Componenti n. 19Presidente Blasetti EmanueleVice Presidente Salini GiulioDirigente Scolastico Giovanni LorenziniComponente ATA (2) Di Cesare Beatrice Sopranzi Maria Pia Componente Docenti (8)
Iacoboni CorradoInches ClaudioMillesimi InesMunzi Ubaldo
4
Rosati LetiziaRusso MariellaSantoprete TizianaSolfaroli Camillocci Paola
Componente Genitori (4 inclusi il Presidente ed il Vice Presidente)Angeletti AntonellaRossetti Andreina
Componente Alunni (4)Battisti MatteoColasanti Federica Fontana NicolòRanalli Saverio
Il Consiglio di Istituto elegge nel suo seno i rappresentanti della Giunta Esecutiva.
Giunta EsecutivaSopranzi Maria PiaMunzi UbaldoRossetti AndreinaColasanti Federica
1.2.5. ORGANISMI STUDENTESCHIGli alunni saranno stimolati ad assumere un ruolo attivo e responsabile all’interno della Istituzione scolasticaed a sfruttare al massimo gli spazi democratici previsti dalla normativa in vigore attraverso i seguentiinterventi:
• Informazione adeguata sullo Statuto degli Studenti e delle Studentesse e sul ruolo degli studentinegli Organi Collegiali;
• informazione ulteriore a tutte le classi, nella fase precedente alle elezioni studentesche, sul ruolo deiRappresentanti di Classe, di Istituto e del Comitato Studentesco nonché sulla adeguata utilizzazionedelle Assemblee di Classe e di Istituto;
• informazione sul ruolo e le attività della Consulta Provinciale; • stimolo alla partecipazione attiva alle attività del CIC, luogo di promozione di competenze
psicosociali (autoconsapevolezza, relazioni interpersonali, comunicazione efficace, problem-solving,pensiero creativo).
Consulta provincialeE’ formata da due rappresentanti degli studenti per ciascuna scuola, eletti con le stesse modalità deirappresentanti del consiglio d’Istituto. La consulta detiene i seguenti compiti:
• assicurare il confronto tra studenti• integrare in rete le iniziative extracurricolari• formulare proposte d’intervento che superino gli interessi del singolo istituto• esprimere pareri al Provveditorato ed agli Enti locali• collaborare all’istituzione di uno sportello informativo degli studenti• promuovere iniziative di carattere transnazionale
Comitato studentescoI rappresentanti di classe degli studenti costituiscono il comitato studentesco di Istituto che ha i seguenticompiti:
• convocare l’assemblea d’istituto • garantire esercizio democratico dei diritti dei partecipanti all’assemblea• esprimere pareri e formulare proposte direttamente al consiglio d’istituto.
Rappresentanti degli studentiIl decreto delegato DPR 416/74 ha previsto per le scuole secondarie superiori la presenza di unarappresentanza degli studenti in alcuni organi collegiali:
• due rappresentanti nel Consiglio di classe• quattro rappresentanti nel Consiglio d’istituto• un rappresentante nella Giunta Esecutiva
5
6
A.1. IDENTITÀ LICEO CLASSICO
A.1.1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
A.1.1.1. CONTESTO ECONOMICO - CULTURALE
Circa il 75 % dell’utenza :o Risiede nel capoluogo;o Impiega un tempo massimo di 15 – 20 minuti per raggiungere la Scuola ed usa mezzi pubblici
e/o privati;o Proviene ed è abituato alla frequentazione di ambienti che offrono stimoli ed opportunità di
crescita culturale;o Appartiene ad una fascia sociale di livello medio–alto (liberi professionisti, imprenditori),
nella quale ad un buon tenore di vita corrisponde un livello culturale medio – alto , che risultaun valido sostegno all’impegno di formazione della Scuola.
Circa il 25 % dell’utenza:o Risiede in piccoli centri della Provincia, paesi pedemontani, in cui mancano significative
opportunità di crescita culturale, più che sufficientemente collegati con il territorio;o Utilizza mezzi pubblici con tempi di percorrenza che vanno dai 20 ai 60 minuti. o Proviene da ambienti culturalmente più diversificati e meno uniformi rispetto al contesto
culturale delle famiglie del capoluogo;o appartiene ad una fascia sociale che – pur godendo di discreto benessere economico -
presenta un livello culturale medio. __________________________
Circa il 60 % delle famiglie degli studenti delle c lassi IV Ginnasiali :
• è costituita di una media di quattro – cinque persone;• si aspetta dalla Scuola una solida preparazione culturale, necessaria per il futuro
professionale del proprio figlio;• sul piano dell’impegno di studio, ritiene questa Scuola molto impegnativa;• aiuta il proprio figlio nello studio a casa;• esplicita l’aspettativa di collaborare con la Scuola nella progettazione delle scelte educativo –
didattiche e di ricevere tempestive comunicazioni su assenze, disciplina e profitto dei proprifigli;
• considera utili le diverse occasioni di incontro che la Scuola intende offrire alle famiglie(incontri assembleari, appuntamenti culturali etc..)
• ritiene che la Scuola offra informazioni esaustive alle famiglie.
Circa l’80% delle famiglie
• Ritiene che – sul piano organizzativo - La Scuola risponda alle esigenze delle famiglie e realizzi realmentequello che nel P.O. F. dichiara di fare.
8
A.1.1.2. ATTIVITA’ CULTURALI E TEMPO LIBERO
TEMPO LIBERO classi IV V I II II
Ogni studente ha fornito più di una risposta
A.1.1.3 STORIA DELL’ISTITUTO
Il Liceo Classico di Rieti "Marco Terenzio Varrone" è di sicuro, tra le Scuole Superiori reatine, la più antica,anche se l'intitolazione al massimo erudito latino compare soltanto nel 1901. Il 21 gennaio 1816, però,Scipione Colelli (1), insigne dantista e filologo, fonda a Rieti il Liceo Comunale. Il nuovo Liceo, accanto aidocenti di Retorica, Grammatica, Umanità, Aritmetica e di Lingua e Grammatica greca(2), si serve dei piùmeritevoli alunni come monitori, precursori degli odierni tutors tanto decantati come innovazione destinata arivoluzionare l'insegnamento
La popolazione scolastica è, all'inizio, di centocinquanta alunni che vengono ospitati in un dignitoso, seppurevetusto, edificio ubicato ai piedi della Via Pennina, a ridosso del Teatro dei Condomini. A causa di un sismaverificatosi nel 1852 e per la numerosa affluenza di studenti, il liceo è trasferito, nel 1857, nella CasaArchidiaconale.Il 29.X.1860, a seguito della Legge Casati del 1859, è istituito a Rieti un Liceo governativo di III classe, perl'insegnamento filosofico e letterario. A dirigerlo è chiamato Basilio Sisti, ma la stagione della scuolagovernativa, nata con l'Unità d'Italia, è di brevissima durata: il 1° luglio 1861, per carenza di fond i, il Liceochiude e viene restituito per il funzionamento al Comune, che solo nel 1865 è in grado di riattivarlo. ComeLiceo Comunale continua, quindi, a funzionare fino alla Regificazione avvenuta nel 1887. Il Ginnasio, invece,funziona come Parificato fino al 1907, quando, regificato anch'esso, viene unito al Liceo sotto la comunedenominazione "Regio Liceo Ginnasio Marco Terenzio Varrone". Fin dal 1860 Basilio Sisti, Rettore delGinnasio, ha proposto al Comune di unificare le cinque classi del Ginnasio alle tre del Liceo e trasferirle nelConvitto Comunale ospitato nell'ex Convento di S. Agostino, dove sono accolte in seguito al terremoto del1898 che lesiona gravemente la Casa Archidiaconale. Trent'anni dopo, nel 1927 la scuola si trasferisce nellasua sede attuale, costruita in pochi anni sui terreni prima occupati da piccole case fatiscenti ed orti, a ridosso
9
1) Il 95% dell’utenza possiede e/o utilizza un personal computer2) La maggior parte degli studenti utilizza il tempo libero in attività di relazioni sociali,
volontariato, sport e musica
238
110150
79
63
73
95 Amici
Televisione
Musica
Lettura
Passeggiate
Computer
Sport
delle mura cittadine.Insigni e numerosi furono i docenti che profusero per decenni la loro attività nell’educare generazioni distudenti e non potendo ricordarli tutti, ai quali, deve andare, comunque, il nostro grato ricordo, è doverosocitarne alcuni che restarono nella memoria, chi per la lunga durata del magistero, chi per l’indiscussaprofessionalità e severità, chi, come Domenico Petrini (3), perché troppo presto scomparve, lasciando unvuoto nella cultura locale e nazionale.Tra i docenti che hanno insegnato in questo Liceo, i più famosi sono stati: Luca Bernardinetti , AngeloSacchetti Sassetti , più tardi Sindaco della città ed insigne studioso delle memorie locali, Michele Puglisi ,Alfredo Amelotti , Gioacchino Gesmundo (caduto alle Fosse Ardeatine), Tina Tomassetti Gusmano ,Raffaele Giomini .
La popolazione scolastica conosce negli anni tra il 1940 ed il 1960 un forte incremento; negli anni '70 vi sonomomenti di flessione nelle iscrizioni che tornano a crescere in maniera notevole negli anni fra 1'80 ed il '95.L'Associazione ex alunni del Liceo Classico, costituita con lo scopo di tener viva la memoria e la funzionedella scuola attraverso legami di collaborazione nell'educazione e nella formazione delle giovani generazionidi Liceali, si è fatta, insieme con la Scuola, promotrice di iniziative lodevoli, come nel 1997 le celebrazioni peril 110° anniversario della Regificazione del Liceo, ed alcuni incontri di interesse culturale e civile.Nel 2003, la Scuola, l'Associazione Ex-Alunni e la fondazione CARIRI hanno promosso il I CertamenVarronianum Reatinum che si svolge ogni anno nel mese di Aprile.
Famosi sono divenuti anche alcuni degli allievi, fra cui lo storico Renzo De Felice , Domenico Musti , titolaredella cattedra di Storia greca all'Università di Roma "La Sapienza", Indro Montanelli , Franco Marini ,Deputato europeo, Giuliano Ranucci , Docente di Lingua e Letteratura Latina all'Università Statale di Pisa,Marco Salvati , astrofisico.
A.1.1.4 I BISOGNI FORMATIVI
Il Liceo Classico risponde – con i suoi Corsi di Studio – a particolari esigenze del contesto culturale, socialeed economico del territorio.Si configura come luogo dove si acquisisce una solida cultura di base, che coniuga il passato con lacontemporaneità.Il bisogno di formazione degli studenti è caratterizzato dalla esplicita richiesta di ricevere una solidaformazione culturale e adeguati strumenti per interpretare la complessità contemporanea, utilizzando una benstrutturata conoscenza del passato.Così a discipline classiche – come il latino, il greco, la filosofia, la storia dell’arte – si affiancano discipline diarea scientifica - come la matematica, l’informatica, la fisica, le scienze della terra e – nel Corso Brocca –discipline di area giuridica, come Diritto ed Economia.Circa l’ 80% ha scelto questo Istituto autonomamente , perché lo ha ritenuto quello più rispondente ai suoiinteressi culturali e alle sue attitudini, nonché per le sue scelte organizzative e didattiche.Non mancano nell’utenza e nelle famiglie degli studenti delle classi IV ginnasiali (circa il 40 %)preoccupazioni , soprattutto relative sia al timore di una demotivazione per eventuali iniziali insuccessiscolastici sia alle difficoltà di apprendimento di discipline nuove,come le due lingue classiche (il latino e ilgreco) sia alla paura di essere in possesso di un metodo di studio non adeguato all’impegno di lavoro che laScuola richiede.In alcuni studenti delle classi IV ginnasiali – in particolare in quelli provenienti dalla Provincia – emerge ancheuna preoccupazione di tipo affettivo – relazionale: quella di non trovare, all’interno della Scuola, unambiente umano che faciliti la loro integrazione, che rispetti e valorizzi le loro personalità, che permetta unacrescita armonica della loro persona.Pertanto, l’aspettativa più forte di questi ultimi è prioritariamente quella di riuscire a creare intorno a sé unarelazionalità solida: fondata su rapporti di amicizia con i coetanei; impostata su un rapporto di reciprocorispetto con i docenti, da cui ci si aspetta comprensione e preparazione culturale ma ai quali ,al tempo stesso,si chiede autorevolezza e rigore.
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A.1.2. ORGANIZZAZIONE RISORSE UMANE, PROFESSIONALI E STR UTTURALISPECIFICHE DEL LICEO CLASSICO
A.1.2.1. FUNZIONI
Organizzazione e pianificazione attività didattiche :
Prof.ssa Giuliana Giorgetti (referente)Prof.ssa Annamaria Aleandri
Curano la realizzazione dell’orario delle lezioni
Coordinatori di ClasseIVA- SpoletiniIVB- Solfaroli CamillocciIVC- PasquettiVA – Di PietroVB – MarchiliVC - RotilioVD - CarmesiniVE - GiorgettiIA - LottiIB - D’Angeli
IC - PerriID - AleandriIE - Fagiolo IIA - Scopigno IIB - OrtenziIIC - De MartinoIID - LaudaziIIIA - ScasciafrattiIIIB - Perotti M.T.IIIC - MagiIIID – Santoprete
I coordinatori di classe sono il punto di riferimento per idocenti, alunni e genitori di una singola classe. Ècompito del coordinatore di classe raccogliere leprogrammazioni delle singole discipline per formularela programmazione di classe e verificarne l'effettivosvolgimento come anche fungere da tramite con glialtri organismi dell'Istituto. Coordina e autorizza leassemblee di classe e la scelta dei libri di testo. Collabora con la Funzione strumentale Area 2.
Referenti Dipartimenti:Dipartimento di italiano: Prof.ssa V. PerriDipartimento di latino e greco: Prof.ssa A. D’AngeliDipartimento di storia e filosofia: Prof.ssa B. DeMartinoDipartimento di lingue: Prof.ssa M. RussoDipartimento di matematica e fisica: Prof.ssa M.T.PerottiDipartimento di scienze-ed.fisica: Prof.ssa S. Coruzzi
Elaborano e monitorano in itinere la programmazionedidattica disciplinare annuale, attività di recupero,potenziamento e sostegno, criteri di valutazionedisciplinare, proposte di piani di studio P.O.F. Proponee/o organizza progetti curricolari ed extracurricolari.
Commissione Monitoraggio e Prove INVALSI: Referente - Prof.ssa Maria Teresa Perotti
Effettua attività di monitoraggio e di autovalutazionedel servizio formativo.Cura le fasi di lavoro delle Prove Invalsi delle classi Vginnasio. Collabora con la funzione strumentale areauno.
Visite Guidate e Viaggi d'Istruzione:Referente - Prof.ssa Manuela Marinelli
Collabora con la Funzione strumentale area 3, con icoordinatori di classe e/o con i docenti responsabilidella progettazione dei viaggi di istruzione.
Commissione Innovazione: Referente - Prof.ssa Tiziana Santoprete (vicaria)
Coordina le attività della scuola.Elabora proposte dei Piani di studio del P.O.F. e ilP.O.F. Elabora proposte di innovazione metodologico –didattica, di flessibilità didattica ed organizzativa, diautonomia.
Commissione Orientamento: Referente - Prof.ssa Annamaria Magli (in entrata) Prof.ssa Isabella Figorilli (in uscita)
Pubblicizza il P.O.F della scuola presso le scuolemedie del territorio.Organizza l’attività di accoglienza classi IV ginnasiali.Organizza attività di orientamento culturale eprofessionale in uscita.Collabora con le Funzioni strumentali
Commissione Progetti Europa e DEURE: Referente - Prof. Claudio Inches
Promuove la dimensione europea dell’insegnamento.Promuove Progetti Europei e della Rete DEURE.Organizza scambi culturali e stage formativi in Europa.
C.I.CReferente - Prof.ssa Mariella Russo
Promuove e coordina progetti di Educazione allasaluteOrganizza attività di accoglienza alle classi IVginnasio.
Commissione Rinnovo O.O.C.C.Referenti - Prof.ssa Annamaria Aleandri – AnitaMarchili
Elabora il piano di attività relativo alle elezioni degliO.O.C.C. e ne cura le fasi organizzative
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Commissione Tutors Progetti Interculturali: Referente – Prof.ssa Tiziana Santoprete
Cura le fasi di preparazione, di tutoraggio, direinserimento degli studenti borsisti vincitori deiprogrammi di Intercultura,Predispone le fasi di lavoro e i tempi delle proceduredi riammissione degli studenti
Commissione attività di recupero ReferentI - Prof.ssa Annamaria Aleandri
Organizza tempi, modalità e calendario delle attivitàdidattiche di recupero, potenziamento e sostegno.
A.1.2.2. FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Aree FunzioniArea 1Gestione del POF
Prof.ssa Giuliana Giorgetti
Gestione dell’offerta formativaPredisposizione ed elaborazione P.O.F.• Coordinamento delle attività del P.O.F.• Coordinamento dei Dipartimenti e definizioneobbligo scolastico e progetti
Area 2Rapporti Interni (Sostegno lavoro docenti - Interventi e servizi per glistudenti)
Prof.ssa Mariella Russo
Sostegno e servizi per studenti e famiglie• Promozione e coordinamento dei rapportiScuola Famiglia• Cura del coordinamento delle attività dellaConsulta• Cura del coordinamento delle attività ricreativedegli studenti• Coordinamento delle iniziative di ampliamentodel P.O.F.
Rapporti Esterni
Prof. Vincenzo Scasciafratte
Attuazione dei progetti formativi d’intesa con entie istituzioni esterne alla scuola:• Individuazione di iniziative nell’ambito delrapporto scuola-lavoro• Organizzazione per la partecipazione alleiniziative di orientamento al mondo del lavoro• Cura e realizzazione delle iniziative• Monitoraggio e verifica dei risultati• Relazioni con agenzie per l’organizzazione diviaggi di istruzione e scambiGestione del piano di formazione degli insegnanti:• Raccolta dei bisogni formativi del personale• Proposta di progetti di aggiornamento• Organizzazione e realizzazione dei progetti• Verifica dei risultati
A.1.2.3. INDIRIZZI DI STUDIO
Il Liceo classico M.T.Varrone prevede :
• l’indirizzo di Liceo classico con Piano di Studio previsto dalla Riforma Gelmini, in vigore dall’annoscolastico 2010-2011: riservato agli studenti delle classi IVA (classe articolata, con ampliamento dell’offerta formativa per alcuni alunni di due ore di seconda lingua) e VA;
• l’Indirizzo di Liceo classico con Piano di Studio che – rispetto alla Riforma Gelmini – prevede un’ampliamento dell’offerta formativa con 1 ora settimanale di Matematica per tutto ilquinquennio(Indirizzo scientifico: IVB-VB-VE), con due ore di seconda lingua straniera (Francese ospagnolo) a scelta dello studente per tutto il quinquennio (Indirizzo Linguistico: VD) e una classe con1 ora settimanale di Matematica e due ore di seconda lingua straniera (Francese o spagnolo) a sceltadello studente per tutto il quinquennio(classe IVC) .
• l’Indirizzo di Corso tradizionale (Sez. A) per le I – II –III Liceo;• l’Indirizzo PNI (Sez. B e E) per le I – II –III Liceo;• l’Indirizzo Bilinguismo (Sez. D) per le I – II –III Liceo;• l’Indirizzo Sperimentale Brocca (Sez. C) per le I – II –III Liceo.
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A.1.2.4. GRUPPI DI LAVORO E DI PROGETTO 10)10)10)10) Prof. B.De Martino Cinema e Storia 11)11)11)11) Prof.ssa M. R. Rotilio Certamen Varronianum12)12)12)12) Prof.ssa N. Laudazi Progetto Il Ratto delle Sabine13)13)13)13) Prof.ssa C. Inches DEURE
Progetto Leonardo14)14)14)14) Proff.ri Malatesta-Inches-Minichetti Certificazioni Internazionali di Lingua15)15)15)15) Prof .ssa Manuela Marinelli Cineforum 16)16)16)16) Prof. Sergio Carmesini Laboratorio Teatrale e di scenografia17)17)17)17) Prof.ssa Tiziana Santoprete Laboratorio Musicale
Laboratorio Studi Letterari Annuario scolastico
18)18)18)18) Prof. Vincenzo Scasciafratte Giornalino scolastico 19)19)19)19) Prof. Roberto Guidobaldi Giochi studenteschi
A.1.2.5. ORGANIZZAZIONE ORARIO SCOLASTICO
Orario delle lezioni
1° ora 08.15 - 09.10
2° ora 09.10 - 10.05
3° ora 10.05 - 10.55
Intervallo 10.55 - 11.05
4° ora 11.05 - 11.55
5° ora 11.55 - 12.50
6° ora 12.50 - 13.45
ORARIO POMERIDIANO T utte le attività di ampliamento facoltativo (extracurricolari) Alcu ne attività di ampliamento obbligatorio Attività di recupero ( Corsi e / o Sportelli didattici )
ORARIO FLESSIBILE Attività di area dell’integrazione del curricolo Visite guidate e viaggi di Ist ruzione Rientri pomeridiani per classi e/o gruppi di alunni, per ampliamenti, approfondimenti.
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A.1.2.6. CALENDARIO SCOLASTICOCalendario scolastico Inizio anno scolastico 12 Settembre 2011 Termine anno scolastico 10 Giugno 2012 Il Dirigente Scolastico, preso atto dei criteri dettati dal Consiglio di Istituto e acquisito il parere del Collegio deidocenti, ha disposto il seguente assetto organizzativo relativo all’articolazione oraria delle lezioni :
1 ) giorni di lezione della settimana : 6 gg. dal Lunedì al Sabato;2 ) Durata dell’ora di Lezione : 55 minuti
12 Settembre 2011 Inizio attività didattiche12-14 Settembre 2011 Attività di "Accoglienza" Classi IV Ginnasiali15-22 Settembre 2011 Prove di ingresso
05-06 Ottobre 2011Consigli di classe (definizione Progetto didattico annuale di classe)
Classi IV-V-I-II-III
29 Ottobre 2011Elezioni per il rinnovo dei rappresentanti dei genitori e deglistudenti nei C.d.C.
Classi IV-V-I-II-III
31 Ott. - 1 Nov. 2011 Sospensione attività didattiche
08 Novembre 2011Termine della prima fase delle attività didattiche delTrimestre
Classi IV-V-I-II-III
09-11 Novembre 2011 Consigli di classe (valutazione intermedia degli studenti) Classi IV-V-I-II-III
15 Novembre 2011Incontro Scuola–Famiglia- Ore 15.00-18.00
Ginnasio:Classi IV-V
18 Novembre 2011Incontro Scuola–Famiglia- Ore 15.00-18.00
Liceo:Classi I-II-III
23 Dicembre 201108 Gennaio 2012
Sospensione attività didattiche Festività natalizie
09-10-16-17-18 Gennaio2012
Consigli di classe (Scrutinio Trimestre)
Classi IV-V-I-II-III
20 Gennaio 2012Consegna delle pagelle e comunicazione attività di recupero- Ore 16.00-18.30
Ginnasio e Liceo
23 Gen. - 03 Mar. 2012(date e tempi dadefinire)
Corsi e/o attività di recupero, sostegno e potenziamento Classi IV-V-I-II-III
07–08–09 Marzo 2012Consigli di classe (valutazione intermedia degli studenti)Predisposizione del pagellino
Classi IV-V-I-II-III
27 Marzo 2012
- Ore 15.00-18.00Incontro Scuola–Famiglia- Ore 15.00-16.00Consegna dei pagellini a cura dei coordinatori
Liceo:Classi I-II-III
30 Marzo 2012
- Ore 15.00-18.00Incontro Scuola–Famiglia- Ore 15.00-16.00Consegna dei pagellini a cura dei coordinatori
Ginnasio:Classi IV-V
05-10 Aprile 2012 Sospensione attività didattiche Festività pasquali
Aprile 2012Sospensione attività didattiche(Data da definire)
10° CertamenVarronianum
25 Aprile 2012 Sospensione attività didattiche Festa nazionale30 Aprile 2012 Sospensione attività didattiche01 Maggio 2012 Sospensione attività didattiche Festa nazionale
02-03-04 Maggio 2012Consigli di classe (Adozione libri di testo)
Classi IV-V-I-II-III
02 Giugno 2012 Sospensione attività didattiche Festa nazionale
09 Giugno 2012 Termine attività didattiche
08-16 Giugno 2012Consigli di classe (scrutinio finale a.s. 2011/2012)
Classi IV-V-I-II-III
20 Giugno 2012 Inizio Esami di Stato Classi III Liceo
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A.1.2.7. RISORSE STRUTTURALI
La Scuola dispone di adeguate strutture, che consentono agli studenti di mettere in pratica ciò che hannoappreso e di misurare le loro competenze tecnico – pratiche.•••• LABORATORIO INFORMATICO SUCCURSALE –referente prof. S. Carmesini
E’ preposto alla programmazione in ambito multimediale e all’utilizzo dei linguaggi informatici.•••• LABORATORIO MULTIMEDIALE–referente prof.ssa M. T. P erotti
E’ dotato di 16 postazioni multimediali collegate in rete, con accesso ad Internet. Anche questo èpreposto alla programmazione in ambito multimediale e all’utilizzo dei linguaggi informatici.
•••• LABORATORIO DI FISICA–referente prof.ssa A. Fagiolodove si effettuano le attività didattiche di pratica di laboratorio.
6) LABORATORIO DI SCIENZE E CHIMICA–referente prof.ssa E. Marroni dove si effettuano le attività didattiche di pratica di laboratorio.
7)7)7)7) LABORATORIO LINGUISTICO–referente prof. C. InchesE’ riservato alle attività didattiche di pratica dell’ascolto e di dialogo per le Lingue straniere, che siinsegnano nel Liceo (Inglese, Francese, Spagnolo).
8) LABORATORIO MUSICALE–referente prof.ssa T. Santopr eteE’ utilizzato soprattutto per le attività curricolari ed extracurricolari di pratica corale e strumentale, diDidattica dell’ascolto musicale , per le lezioni individuali di strumento, per attività formative ( stage) diambito coreutica.
9) BIBLIOTECA–referente prof. V. OrtenziConserva 10.400 volumi, tra i quali alcuni di particolare pregio risalenti al XVI secolo. I lavori diristrutturazione, realizzati nel 1984, sono stati curati dalla Cassa di Risparmio di Rieti, come riporta latarga affissa all’esterno della Biblioteca “Arredata e risistemata con il contributo della Cassa di Risparmiodi Rieti. Anno 1984”.
10)10)10)10) PALESTRA–referente prof. D. MillefioriniE’ utilizzato soprattutto per le attività di educazione fisica
N. 13 AULE DIDATTICHE IN SEDE CENTRALE
N. 8 AULE DIDATTICHE IN SEDE SUCCURSALE - Ginn asio
N. 1 AULA C.I.C., presso la Sede Centrale
N. 1 AULA SDOPPIAMENTO LINGUE STRANIERE
N. 1 AULA MAGNA , utilizzata anche per Conferenze aperte alla città, presso la Sede Centrale
A.2 PROGRAMMAZIONE
A.2.1 INDIRIZZI DI STUDIO E PERCORSI FORMATIVI
A.2.1.1 PROFILO FORMATIVO FINALE: TRAGUARDI IRRINUNCIABILI
Il percorso del Liceo Classico approfondisce conoscenze e competenze necessarie allo studio dellaciviltà classica ed umanistica, assicurando l’acquisizione di rigore metodologico all’interno di unquadro culturale, che riserva attenzione anche alla Matematica e alle Scienze Sperimentali.Trasmette, inoltre, una solida formazione problematica e critica, idonea a comprendere la realtà nellasua dimensione sincronica e diacronica.Al termine del quinquennio di studi, indipendentemente dall’Indirizzo frequentato, lo studente del LiceoClassico Varrone acquisirà un Profilo formativo, conseguendo i seguenti traguardi finali, irrinunciabiliper uno studente europeo (Lisbona 2010 ):
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COMPETENZEArea educativa e dei comportamenti
Possedere autocontrollo;Essere capace e consapevole di pensiero critico, giudizio autonomo e divergente;Interrogarsi e comprendere la realtà storicamente e criticamente;Essere consapevole di sé : delle proprie possibilità, della propria affettività, del proprio ambiente /
Rappresentarsi e valutarsi Essere cittadino “attivo” e sensibile ad una “cittadinanza globale” e al dialogo interculturale;Essere responsabile delle proprie azioni e delle proprie scelte;Esercitare i propri diritti ed assolvere ai propri doveri;Avere rispetto di sé, degli altri, dell’ambiente, delle regole sociali;Tutelare e valorizzare il patrimonio artistico, culturale ed ambientale;Rispettare la diversità di opinioni, di atteggiamenti, di scelte come valore;Essere consapevole delle varie forme di diversità e di emarginazione: riconoscere stereotipi, pregiudizi,unilateralità di giudizio dovuti all’etnocentrismo;Rispettare e promuovere il rispetto per la dignità e per i diritti dell’uomo;Superare punti di vista egocentrici e soggettivi;Porsi in relazione dialettica con interlocutori diversi e in contesti comunicativi eterogenei culturalmente;Socializzare, integrarsi e collaborare con gli altri, autonomamente e consapevolmente;Essere consapevole della propria identità culturale : di cittadino italiano ed europeo.
PER la FORMAZIONE INTEGRALE DELLA PERSONA, nell’ambito della convivenza civile.
Area cognitiva e metacognitivaUsare strutture mentali e modalità di indagine, funzionali alla comprensione del mondo umano, naturale edartificiale;Essere fruitore e produttore della pluralità dei linguaggi verbali e non verbali;Usare le nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione e produrre testi multimediali;Conoscere il proprio corpo e la sua espressività;Utilizzare strumenti espressivi e competenze specifiche della lingua italiana e delle Lingue europee studiate,in contesti comunicativi ed operativi diversi(saper parlare);Utilizzare strumenti argomentativi , per gestire la comunicazione in vari contesti comunicativi;Produrre testi di diversa tipologia: orali, scritti e in forma multimediale, nella lingua italiana, nelle lingueclassiche, nelle lingue europee (saper scrivere);Leggere, analizzare ed interpretare testi di diverse tipologie – letterari e non – e in contesti diversi;
Selezionare, analizzare, interpretare dati, sviluppando deduzioni e ragionamenti (saper giustificare);Utilizzare strategie per risolvere problemi;Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso ilconfronto tra epoche e sincronica, attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali ( saper trasferire egiustificare);Osservare, descrivere ed analizzare la realtà circostante ( anche in riferimento al proprio territorio) ericonoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità;Saper valutare la qualità del proprio lavoro, del proprio apprendimento, delle proprie performance(autovalutazione);Saper prevedere, prevenire, pianificare, progettare, verificare, valutare.
CONOSCENZE1) Conoscere la struttura propria delle discipline del Piano di Studi: evoluzione storica/teorie/Linguaggi/
Metodologia; 2) Conoscere le strutture e i codici espressivi di diversi sistemi linguistici (Lingua madre/ Latino/ Greco/
Lingue europee comprese nel Piano di Studi);3) Conoscere i più diffusi sistemi informatici;4) Conoscere la flessibilità e il cambiamento dei sistemi linguistici in relazione al cambiamento dei tempi:
alle vicende storiche, culturali e di costume di diverse civiltà.
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A.2.1.2 CORSI DI STUDIO
A.2.1.2.1 CORSO MINISTERIALECORSO LICEO CLASSICO Ministeriale
Riforma Gelmini
E' il corso che fornisce solide conoscenze umanistiche e saperi essenziali in ambito scientificoindirizzati all'acquisizione di capacità critiche per orientarsi nella complessità della culturacontemporanea.
MATERIE IV V I II III
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua e cultura latina 5 5 4 4 4
Lingua e cultura greca 4 4 3 3 3
Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3
Storia 3 3 3
Storia e Geografia 3 3
Filosofia 3 3 3
Matematica 3 3 2 2 2
Fisica 2 2 2
Scienze naturali 2 2 2 2 2
Storia dell’arte 2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1
Totale ore 27 27 31 31 31
Il curricolo del Primo biennio comune agli altri Licei previsti dalla Riforma Gelmini permette allostudente di riorientarsi anche nel corso dell’anno scolastico in altri Indirizzi di studio.
L’orario è distribuito convenzionalmente per settimana, ma può essere diversamente ripartito, fermorestando il monte – ore equivalente, nel corso del I Biennio, del II Biennio e del quinto anno.
L’orario annuale delle attività di insegnamento nel I Biennio è corrispondente a 27 ore settimanali; enel Triennio è corrispondenti a 31 ore in I - II III Liceo.
La durata del Corso e la fisionomia dell’Indirizzo offrono l’opportunità di
• Iscriversi a qualsiasi facoltà universitaria.• Partecipare a Concorsi che richiedono un Corso di Studi quinquennale.
Questo Piano di Studio è ampliato per l’intero quin quennio con un’ora di Matematica nei Corsi Bed E; con due ore di lingua e cultura francese o s pagnola nei Corsi D (Spagnolo) e C (Francese)e 1 ora di matematica per la classe IVC.
A.2.1.2.2 CORSO TRADIZIONALECORSO TRADIZIONALE
E' il corso che fornisce solide conoscenze umanistiche e saperi essenziali in ambito scientifico indirizzatiall'acquisizione di capacità critiche per orientarsi nella complessità della cultura contemporanea.
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MATERIE I II IIILingua e lettere italiane 4 4 4Lingua e lettere latine 4 4 4Lingua e lettere greche 3 3 3Storia 3 3 3Filosofia 3 3 3Geografia - - -Lingua e lettere straniere 3 3 3Matematica 3 2 2Fisica - 2 3Storia dell'arte 1 1 2Scienze naturali, chimica, geografia 4 3 2Educazione fisica 2 2 2Religione 1 1 1TOTALE ORE 31 31 32
Il curricolo comune agli altri Indirizzi del Liceo permette allo studente di riorientarsi anche nel corsodell’anno scolastico in altri Indirizzi di studio.
L’orario è distribuito convenzionalmente per settimana, ma può essere diversamente ripartito, fermorestando il monte – ore equivalente, nel corso del Biennio e del Triennio.
L’orario annuale delle attività di insegnamento è corrispondente a 26 ore settimanali; e nel Triennio ècorrispondente a 31 ore in I e II Liceo e a 32 ore in III Liceo.
La durata del Corso e la fisionomia dell’Indirizzo offrono l’opportunità di
• Iscriversi a qualsiasi facoltà universitaria.• Partecipare a Concorsi che richiedono un Corso di Studi quinquennale.
A.2.1.2.3 CORSO BROCCACORSO SPERIMENTALE "BROCCA"
E' il corso che, oltre ai saperi classici, favorisce il possesso di abilità intellettuali e pratiche atte asviluppare autonomia di giudizio e assunzione di responsabilità nella risoluzione di situazioniproblematiche, di natura multidisciplinare, che presuppongono esperienze scolastiche significativeanche su terreni non tradizionali.
MATERIE I II IIILingua e lettere italiane 4 4 4Lingua straniera 3 3 2Lingua e lettere latine 4 4 4Lingua e lettere greche 3 3 3Arte e/o Musica - - -Storia dell'arte 2 2 2Storia 3 3 3Filosofia 3 3 3Diritto ed Economia - - -Diritto 2 2 -Economia - - 2Geografia - - -
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Matematica PNI 3 3 3Scienze della terra - - -Biologia - - 3Fisica - 4 2Chimica 4 - -Educazione fisica 2 2 2Religione 1 1 1TOTALE ORE 34 34 34
Il curricolo comune agli altri Indirizzi del Liceo permette allo studente di riorientarsi anche nel corsodell’anno scolastico in altri Indirizzi di studio
L’orario è distribuito convenzionalmente per settimana, ma può essere diversamente ripartito, fermorestando il monte – ore equivalente, nel corso del Biennio e del Triennio.
La durata del Corso e la fisionomia dell’Indirizzo offrono l’opportunità di
• Iscriversi a qualsiasi facoltà universitaria.• Partecipare a Concorsi che richiedono un Corso di Studi quinquennale.• Sbocchi professionali nella tutela dei Beni culturali ed ambientali.
A.2.1.2.4 CORSO SPERIMENTALE “PNI”CORSO SPERIMENTALE "PNI"
E' il corso che amplia i saperi classici con il supporto di solide conoscenze scientifiche adeguate adorientarsi nel mondo delle scienze e della tecnica.
MATERIE I II IIILingua e lettere italiane 4 4 4Lingua e lettere latine 4 4 4Lingua e lettere greche 3 3 3Storia 3 3 3Filosofia 3 3 3Geografia - - -Lingua e lettere straniere 3 3 3Matematica PNI 3 3 3Fisica PNI 2 2 2Storia dell'arte 1 1 2Scienze naturali, chimica, geografia 4 3 2Educazione fisica 2 2 2Religione 1 1 1TOTALE ORE 33 32 32
Il curricolo comune agli altri Indirizzi del Liceo permette allo studente di riorientarsi anche nel corsodell’anno scolastico in altri Indirizzi di studio
L’orario è distribuito convenzionalmente per settimana, ma può essere diversamente ripartito, fermorestando il monte – ore equivalente, nel corso del Biennio e del Triennio.
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La durata del Corso e la fisionomia dell’Indirizzo offrono l’opportunità di
• Iscriversi a qualsiasi facoltà universitaria.• Partecipare a Concorsi che richiedono un Corso di Studi quinquennale.
A.2.1.2.5 CORSO “LINGUISTICO”CORSO "LINGUISTICO"
E' il corso che amplia i saperi classici con lo studio della lingua inglese e francese/spagnolo in tutto ilquinquennio. Mira a fornire conoscenze e competenze adeguate ad orientarsi nel contesto socio-culturale europeo.
MATERIE I II IIILingua e lettere italiane 4 4 4Lingua e lettere latine 4 4 4Lingua e lettere greche 3 3 3Storia 3 3 3Filosofia 3 3 3Geografia - - -Lingua e lettere straniere* 3+3 3+3 3+3Matematica PNI 3 3 3Fisica - 2 3Storia dell'arte 1 1 2Scienze naturali, chimica, geografia 4 3 2Educazione fisica 2 2 2Religione 1 1 1TOTALE ORE 34 35 36
• 1° lingua Inglese 3 ore• 2° lingua Francese o Spagnolo 3 ore
Il curricolo comune agli altri Indirizzi del Liceo permette allo studente di riorientarsi anche nel corso dell’annoscolastico in altri Indirizzi di studio
L’orario è distribuito convenzionalmente per settimana, ma può essere diversamente ripartito, fermo restandoil monte – ore equivalente, nel corso del Biennio e del Triennio.
La durata del Corso e la fisionomia dell’Indirizzo offrono l’opportunità di
• Iscriversi a qualsiasi facoltà universitaria.• Partecipare a Concorsi che richiedono un Corso di Studi quinquennale• Sbocchi occupazionali in tutti i settori che richiedono la conoscenza delle Lingue straniere.
Il Corso prevede la preparazione degli studenti per gli Esami delle Certificazioni Internazionali diLingue straniere
20
A.2.2. OFFERTA FORMATIVA
L’assicurare ad ogni studente il conseguimento dei traguardi formativi finali irrinunciabili ( esplicitati nellasezione III del P.O.F.) no è da considerare semplice dichiarazione di intenti , ma impegno che siconcretizza nelle scelte formative e nelle scelte organizzative, metodologico – didattiche , ritenute le piùidonee e funzionali.Si ritiene, altresì, necessario individuare e avviare un percorso di lavoro finalizzato ad innalzare la qualitàdell’ insegnamento / .apprendimento
A .2.2.1. SCELTE FORMATIVE
Tutti i docenti si impegnano a :1) Adottare percorsi contenutistici idonei a sviluppare le competenze e capacità già possedute da
ciascun docente, che vengono riconosciute e dalle quali è necessario partire;2) Problematizzare i contenuti del sapere;3) Coinvolgere studenti e famiglie nelle scelte e nell’arricchimento del curricolo;4) Riconoscere e valorizzare le differenze culturali e sociali proprie di ciascun studente;5) Utilizzare diversificate strategie di insegnamento;6) Realizzare forme organizzative flessibili relativamente a gruppi di studenti;7) Organizzare spazi di ricerca personale e di gruppo;8) Adottare comportamenti funzionali al miglioramento del clima relazionale tra le varie componenti.
A.2.2.2 SCELTE ORGANIZZATIVE, METODOLOGICO-DIDATTICH E
La progettazione educativo – didattica è articolata in tre livelli.
I LIVELLO : PROGRAMMAZIONE PER DIPARTIMENTI DISC IPLINARIAll’inizio dell’anno scolastico i docenti dei Dipartimenti disciplinari predispongono un Piano didattico perclassi parallele e tenendo conto delle indicazioni ministeriali previste per i diversi Indirizzi di Studio .Questa programmazione dipartimentale indica:• Prerequisiti ritenuti necessari ai successivi apprendimenti;• Obiettivi trasversali e disciplinari;• Obiettivi minimi ( competenze, capacità, conoscenze) irrinunciabili;• Contenuti;• Metodologia;• Strumenti e sussidi didattici;• Tipologia e tempi di verifiche;• Calendario prove comuni per classi parallele;• Criteri di valutazione.
II LIVELLO : PROGRAMMAZIONE DEI CONSIGLI DI CL ASSEAll’inizio dell’a.s. ogni C.d.c. definisce il Progetto educativo –didattico annuale :• Obiettivi trasversali ( competenze, capacità, conoscenze)previsti per la classe;• Metodologie e strumenti didattici;• ( eventuali) contenuti comuni a più discipline;• Attività di formazione integrata e/o di flessibilità didattico – organizzativa (Progetti curricolari, visite
guidate, spettacoli teatrali , visioni di film, Mostre, Conferenze, Scambi culturali );• Viaggio di Istruzione;• Modalità e tempi di verifica;• Criteri di valutazione, secondo le indicazioni riportate nel P.O.F.Modalità e tempi di attività didattiche di recupero, potenziamento, sostegno.
III LIVELLO : PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDIVIDUA LE I ) Elaborata dai singoli docenti per la propria disciplina, adattata a :
• accertati prerequisiti di ingresso degli allievi;• conseguenti bisogni formativi degli studenti;• tempi e stili di apprendimento;
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• profili di classe ( affettivo – relazionale/ disciplinare / cognitivo).
II ) comunicata alle classi e alle famiglie nel primo C.d.c. plenario dell’anno scolastico ( Novembre);
III ) fondata su scelte formative stabilite dal Collegio dei docenti, come sopra riportato.
Fermo restando la libertà didattico – metodologica di ogni docente, si indicano alcune tipologie diorganizzazione e conduzione del lavoro didattico, ispirate a nuovi principi didattici, applicate all’interno delLiceo:
USO DELLA DIMENSIONE METACOGNITIVA DELL’INSEGNAMENT O – APPRENDIMENTO
• Didattica modulare;
• Multimedialità;
• Cooperative learning;
• Utilizzo nuovi codici di comunicazione ( cfr. Radi o Web)
5) Didattica laboratoriale
A .2.2.3 LA VALUTAZIONE
A .2.2.3.1 LA VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO DEGLI STUDENTI
In relazione alla valutazione dell’apprendimento degli studenti, il Liceo opera attraversotre fasi:
I FASE : VERIFICA PREDITTIVAE’ effettuata all’inizio dell’anno scolastico per le classi IV Ginnasiali e I Liceo .Si tratta di una verifica finalizzata non alla valutazione dell’apprendimento, ma specificatamenteall’accertamento e alla rilevazione di dati documentativi, intesi come prerequisiti in possesso deglistudenti:• Competenze;• Capacità - abilità;• Conoscenze;• Situazione socio – culturale e affettivo – relazionale ( Progetto accoglienza classi IVginnasiali).Tale accertamento è funzionale alla definizione della Programmazione educativo – didattica deiConsigli di classe .A tal fine strumenti di rilevazione – consistenti in test strutturati e semistrutturati, quesiti a diversatipologia di risposta, analisi testuali – saranno prove di ingresso comuni per gli studenti di tutte leclassi IV ginnasiali e I Liceo, predisposte relativamente a:1. Italiano; Matematica ( per le classi IV Ginnasio)
II FASE : VERIFICA FORMATIVAE’ effettuata sistematicamente dai docenti delle discipline per tutte le classi del Liceo.Si tratta di una verifica finalizzata al “controllo” del percorso dell’apprendimento degli studenti inrelazione agli obiettivi intermedi, previsti dal piano di lavoro dei singoli docenti e ad una ripartizionedei contenuti, delle attività didattiche e delle metodologie inizialmente programmate.A tal fine gli strumenti di rilevazione sono :• Verifiche orali ( individuali e collettive);• Esercitazioni orali di diversa tipologia, effettuate in classe;• Esercitazioni scritte, assegnate per casa.
III FASE : VERIFICA SOMMATIVA
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E’ effettuata sistematicamente da tutti i docenti delle discipline per tutte le classi del Liceo.E’ finalizzata a :6) Analisi del divario tra gli “obiettivi intermedi” fissati e i risultati conseguiti dagli studenti;7) Valutazione intesa come “attribuzione di senso e di valore” – del “prodotto” dell’apprendimentodegli studenti.A tal fine, gli strumenti di rilevazione saranno griglie di valutazione , deliberate dal Collegio deidocenti, predisposte dai docenti di ogni Dipartimento disciplinare, relative alle diverse tipologie diprove somministrate, accertanti il “ livello di possesso” delle competenze richieste da ogni disciplina.
CRITERI DI VALUTAZIONELIVELLI DELLE COMPETENZE; ABILITA’/CAPACITA’;CONOSC ENZE
MEDIA LIVELLO COMPETENZALINGUISTICO-ESPRESSIVA E
MORFOSINTATTICA
COMPETENZAAPPLICATIVAE OPERATIVA
ABILITA’/CAPACITA’Di analisi,sintesi e
rielaborazione
ABILITA’/CAPACITA’Di operareraccordi e
collegamenti
CONOSCENZA DEI
CONTENUTI
8<M≤10 1 Chiara, corretta,adeguata al contesto,
uso linguaggiospecifico
Corretta,efficace,
autonoma eoriginale
Completa,autonoma epersonale
Raccordiarticolati ecomplessi,
argomentati eoriginale
Pertinente,completa,
approfondita
7<M≤8 2 Chiara, corretta,adeguata al contesto,parzialmente efficace
Precisa,corretta, efficace
Completa eprecisa
Raccordicomplessi,
argomentati epertinenti
Pertinente ecompleta,
6<M≤7 3 Parzialmente chiara,corretta, adeguatama non sempre
efficace
Sostanzialmentecorretta eprecisa,
parzialmenteefficace
Ordinata ecompleta negliaspettiessenziali
Raccordisemplici,
pertinenti eargomentatiin manieraessenziale
Precisa ecompleta
negli aspettiessenziali
5<M≤6 4 Parzialmente chiara,corretta, parzialmenteadeguata al contesto
Parzialmentecorretta,
parzialmenteefficace
Parziale esuperficiale
Raccordiparziale,
parzialmentepertinenti eargomentati
in modogenerico
Parzialmentepertinente e
completa
4<M≤5 5 Non corretta egenerica
Imprecisa,parziale
Generica,parziale,imprecisa
Raccordigenerici,
imprecisi, nonargomentati
Generica esuperficiale
M≤4 6 Non corretta, nonchiara, inadeguata
Inefficace,generica
Assenza disintesi e
rielaborazione
Assenza dioperazioni di
raccordo
Frammentaria e lacunosa
Relativamente alle verifiche sommative, i docenti hanno predisposto anche una griglia diValutazione di competenze trasversali relativa alla tipologia A, B e C della III Prova scritta degliEsami di Stato.Relativamente a questa prova d’Esame, i docenti hanno predisposto – per le classi III Liceo - uncalendario di 2 prove simulate, che prevedono le medesime discipline per lo stesso Indirizzo di Studi. _________________Inoltre, secondo le indicazioni della normativa vigente e in conformità con una politica dicollaborazione tra la Scuola e le famiglie, i Consigli di classe - al termine del II Bimestre (Marzo)dell’anno scolastico – predispongono una scheda informativa per le famiglie. Essa rileva il “livello di apprendimento” conseguito dagli allievi, al fine di comunicare eventualicarenze formative nella preparazione, tali che – se non colmate - possano determinare debitiformativi disciplinari, al termine dell’anno scolastico.
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A .2.2.3.2 VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA: CRITERI DI VALUTAZIONE
Il Collegio dei docenti – a partire dall’anno scolastico 2008-2009 – ha definito i seguenti criteri divalutazione per la condotta degli allievi, che, secondo la normativa vigente, costituisce elemento didefinizione della media del profitto finale degli stessi
NOTE SULL’UTILIZZO DELLA SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DICONDOTTAINDICATORI DESCRITTORI PUNTE
GGIO
A.RISPETTO DEGLI ALTRI
Comportamento individuale che nondanneggi la morale altrui /garantisca l’armonioso svolgimentodelle lezioni / favorisca le relazionisociali
Instaura sempre con tutti rapporti corretti, collaborativi ecostruttivi
Assume comportamenti adeguati al contesto
Assume comportamenti non sempre improntati a correttezza
Incontra difficoltà nell’instaurare rapporti collaborativi /comportamenti oppositivi - provocatori
4
3
2
1
B. RISPETTO DELLE REGOLEALL’INTERNO DELL’ISTITUZIONEE ALL’ESTERNO / RISPETTODELL’AMBIENTE
Comportamento individualerispettoso:- del regolamento d’istituto- delle norme di sicurezza e chetutelano la salute- delle strutture e delle attrezzature
NOTA
Punto B Rispetto delle regole…,tenere conto :1)della puntualità nellagiustificazione delle assenze: leassenze devono essere giustificateentro il terzo giorno dal rientro ascuola
Evidenzia consapevolezza del valore delle norme cheregolano la vita della scuola e costituiscono la base del viverecivile
Rispetta le norme che regolano la vita scolastica
Fa rilevare episodiche inosservanze alle norme che regolanola vita scolastica
Fa rilevare gravi e reiterate inosservanze alle norme,unitamente alla mancanza di concreti cambiamenti nelcomportamento
4
3
2
1
C. PARTECIPAZIONE/INTERESSE/ IMPEGNO
Comportamento individualecostruttivo durante le lezioni, nelleattività proposte dal P.O.F., negliadempimenti scolastici
NOTAPunto C Partecipazione…, tenereconto:1)della partecipazione alle iniziativepromosse dalla scuola2)della partecipazione alle provesimulate per le classi terze3)dello svolgimento regolare deicompiti assegnati in tutte lediscipline
Dimostra partecipazione e interesse motivati e propositivi /assolvimento regolare e consapevole dei doveri scolastici
Dimostra partecipazione e interesse attivi e motivati ma nonpropositivi / assolvimento regolare e costante dei doveriscolastici
Dimostra partecipazione e interesse alle lezioni scarsi e/o solose sollecitati / assolvimento irregolare dei doveri scolastici
Evidenzia assenteismo e/o istigazione dei compagniall’assenteismo alle lezioni / mancanza di una qualsiasi formadi partecipazione e interesse alle lezioni / inadempienza aidoveri scolastici
4
3
2
1
D. FREQUENZA SCOLASTICA
Comportamento individuale che noncomprometta il regolaresvolgimento delle attività didattichegarantite dal curricolo
- Fino a 15 gg di assenza
- Fino a 25 gg di assenza
- Superiore a 25 gg di assenza
3
2
1
24
E. NOTE DISCIPLINARI - Nessuna
- Una
- Due / più note
3
2
1
A .2.2.4 CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Classi I e II e III Liceo :si applicano le nuove Tabelle (Tabella A) previste dal D. M. del .22.10.2009 .
Media dei voti Credito scolastico (Punti) I Anno II Anno III Anno
Media = 6 3 -4 3 -4 4 -56 ≤ 7 4 -5 4 -5 5 - 67 ≤ 8 5 -6 5 -6 6 - 78 ≤ 9 6 -7 6 -7 7 - 8 9 ≤ 10 7 -8 7 -8 8 - 9
Si accede al punteggio massimo delle fasce di livello ( con l’acquisizione di + 1pt attribuito dalla Scuoladi appartenenza) secondo le seguenti modalità:
1)Frequenza regolareSi intende assidua la frequenza con numero di assenze non superiori a25 giorniSei ritardi = un giorno di assenzaTre uscite anticipate = un giorno di assenza
0,20
Per ogni attività integrativa organizzata dalla Scuola ( attività interne)
• Progetti di ampliamento dell’O.F. di Istituto
0,40
Per ogni attività esterna utile all’attribuzione del credito formativo ,da conseguire nell’anno scolastico incorso e riconosciuto dal Collegiodei docenti
La partecipazione deve essere documentata da certificazione che attestila durata delle attività e le competenze acquisite, coerenti con l’Indirizzodi studio.
0,40
N.B. Arrotondamento per eccesso da 0,60 ( compreso) in poi 1
2) L’’assegnazione del punteggio massimo previsto da ogni fascia (determinata dalla media dei voti) saràautomatica per coloro che abbiano conseguito una media dei voti pari o superiore a 0.51 dalla primaalla penultima fascia e per coloro che abbiano conseguito una media ≥9
A.2.2.5 ATTIVITA’ ESTERNE RICONOSCIUTE PER IL CRED ITO FORMATIVO
Elenco di attività esterne che danno accesso al credito formativo
• Attività didattico – culturali ( svolte per minimo di 30 h)• superamento di Concorsi, a livello almeno provinciale, a seguito di preparazione documentata;• Superamento di Esami al termine di Corsi multimediali (E. C. D.L. simili)• Attività artistiche ( danza, teatro, musica, grafica, canto, pittura )• Partecipazione a laboratori di scrittura • Partecipazione a laboratori di arti figurative ( per Istituto d’ Arte e Liceo Artistico)
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• Attività musicali (Conservatorio, Accademia, bande musicali)• Certificazioni internazionali di lingua (PET,FCE,DELF,TOEFL, )o diplomi riconosciuti dai certificatori
internazionali preposti• Esperienze di studio presso Scuole straniere, documentate da certificato di iscrizione e frequenza
( Programmi Intercultura ).
Il periodo di svolgimento delle attività deve essere quello in cui è prevista l’attività didattica della Scuolad’appartenenza.
• Attività socio - assistenziali ( svolte per minimo di 30 h)• Volontariato e solidarietà• Volontari del soccorso (Croce Rossa, A.V.I.S. etc..)• Protezione civile
Il periodo di svolgimento delle attività deve essere quello in cui è prevista l’attività didattica della Scuolad’appartenenza.
• Attività sportive a livello agonistico ( svolte per minimo di 30 h)• Attività previste nei Campionati studenteschi, come da elenco ufficiale del CONI.
Il periodo di svolgimento delle attività deve essere quello in cui è prevista l’attività didattica della Scuolad’appartenenza.
4) Esperienze lavorative coerenti con il profil o formativo dell’Indirizzo dell’Istituto (svolte per minimo di 30 h)• Esperienze di attività e/ o collaborazione con Enti ed Associazioni sociali e culturali• Collaborazione con testate giornalistiche (minimo otto articoli)• Esperienze lavorative all’estero previste dai Progetti europei.
Il periodo di svolgimento delle attività deve essere quello in cui è prevista l’attività didattica della Scuolad’appartenenza.N.B . Le certificazioni relative a Progetti, organizzati dalla Scuola in collaborazione con Enti esterni chene siano promotori in prima istanza (la Cittadella di Assisi e Seminario di Filosofia, Enti Locali, organizzazioniculturali, testate giornalistiche etc..)debbono essere rilasciate dagli Enti promotori .
N.B. Nel caso in cui la certificazione sia rilasciata dalla Scuola, sarà valida solo ai fini del credito scolasticointerno.
N.B . Le certificazioni relative ad attività di studio all’estero o Campus di lavoro svolte nei mesi estivi, durante iquali le attività didattiche sono sospese, non sono valide ai fini dell’attribuzione del credito scolastico.
A .2.2.6 AREA DELLA RICERCA E DELLO SVILUPPO
Le innovazioni introdotte dall’Amministrazione centrale richiedono alla Scuola, e in particolare ai docenti, uncambiamento culturale e fanno della formazione in servizio ( lifelong learning) una risorsa per individuare,progettare , sorreggere l’azione formativa.Il ruolo e le competenze richieste , in particolare ai docenti, necessitano di una formazione costante e di unadimensione di ricerca didattica intorno ad ambiti di prioritaria importanza per la Scuola di oggi.A tal fine il Piano della formazione – aggiornamento del personale docente, per l’anno scolastico in corso,prevede i seguenti Corsi:
• La valutazione delle competenze• La valutazione
A .2.2.7 RECUPERO, SOSTEGNO E POTENZIAMENTO
TIPOLOGIA DI ATTIVITA’Ogni consiglio di classe definisce attività, tempi, modalità, metodologie e strategie didattiche.
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• Attività di potenziamento e/o sostegno in itinere :2. Sistematicamente nel corso dell’intero anno scolastico, in particolare al termine del primo
bimestre e del terzo bimestre.
Metodologia:o Lezioni frontali con esercizi applicativi;o Laboratorio di traduzione ( per latino e Greco)o Laboratorio di scrittura.
Modalità:• Per fasce di livello all’interno della stessa classe;• Per fasce di livello, a classi aperte.
• Sportelli e corsi di recupero pomeridianiSportelli pomeridiani alla fine del trimestre e corsi di recupero alla fine del pentamestre di latino,Greco, Matematica, Lingue straniere, finalizzati al recupero delle carenze formative, emerse nelloscrutinio intermedio e in quello finale.
Modalità:• In orario pomeridiano, al termine del trimestre;• In orario antimeridiano e/o pomeridiano, al termine del pentamestre.
Tempi di realizzazione( da definire):• Febbraio – Marzo 2012• Al termine delle attività didattiche ( periodo da definire).
A .2.2.8 PIANO ORGANIZZATIVO
A .2.2.8.1 CALENDARIO ANNUALE PROVE COMUNI
MESE ITALIANO LATINO GRECO MATEMATICA TERZAPROVA
Settembre
15: classi IV (provaingresso )
16: classi V(prova ingresso )
Febbraio
18: classi V 25 classi III
Marzo09 : classi IV 26 : classi II - III
Aprile 26 : classi III 12 classi IIIMaggio
* Qualora sia previsto Latino scritto (II Prova) dagli Esami di Stato dell’a.s.2011 – 2012. Nel caso in cui gli Esami prevedano lo Scritto di Greco, nelle stesse date si effettueranno prove di greco.
A .2.2.8.2 CALENDARIO E DISCIPLINE DELLE SIMULATE III PROVA SCRITTA ESAMI DI STATO
25 FEBBRAIO 2011 ORE 8.15 – 10.50TIPOLOGIA A Trattazione sintetica degli argomentiArgomenti significativi anche a carattere pluridisciplinare, con indicazione del numero Max di righe.Può essere presentata anche mediante un breve testo. MAX 14 righe per quesito
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SEZIONE A SEZIONE B SEZIONE C SEZIONE D SEZIONE ELatino o Grecodisciplina previstaper l’orale
Latino o Grecodisciplina previstaper orale
Latino o Grecodisciplina previstaper orale
Latino o Grecodisciplina previstaper orale
Latino o Grecodisciplina previstaper l’orale
Filosofia Filosofia Filosofia Filosofia FilosofiaFisica Fisica Fisica Fisica FisicaEducazione fisica Inglese Inglese Inglese IngleseScienze Scienze Scienze Scienze Scienze
12 APRILE 2011 ORE 11. 00 – 13.30TIPOLOGIA B Quesiti a risposta singolaPossono essere articolati in una o più domande chiaramente esplicitate, con l’indicazione del numero Maxdi righe.(Due - tre quesiti per disciplina. MAX 8-10 righe per quesito )
SEZIONE A SEZIONE B SEZIONE C SEZIONE D SEZIONE ELatino o Grecodisciplina previstaper l’orale
Latino o Grecodisciplina previstaper orale
Latino o Grecodisciplina previstaper orale
Latino o Grecodisciplina previstaper orale
Latino o Grecodisciplina previstaper l’orale
Storia Storia Storia Storia StoriaMatematica Matematica Matematica Matematica MatematicaArte Arte Arte Arte Arte Scienze Inglese Economia Francese Inglese
A.3 PROGETTAZIONE
A.3.1 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.3.1.1 CANALI EDUCATIVIAl fine di
• consolidare gli obiettivi previsti dal P.O.F.;• Rispondere ai bisogni formativi di tutti gli studenti;• Educare alla convivenza democratica
il Liceo utilizza – per integrare la Programmazione didattica degli Indirizzi di studio – i seguenti canalieducativi trasversali.
EDUCAZIONE ALLA SALUTE a cura del C .I .C .
Finalità• Favorire la conoscenza di sé;• Favorire la rimozione di disagi personali di varia natura;• Favorire la conoscenza degli altri e dell’ambiente;• Favorire la co - progettazione attiva.
Attività• Accoglienza classi IV Ginnasiali;• Organizzazione Assemblee di Istituto – dibattito con la presenza di esperti esterni;• Attività di Sportello di ascolto per un giorno settimanale, tenuto dall’equipe composta dalla docente
responsabile, dalla psicologa e dall’assistente sociale;• Incontri con i genitori su problematiche adolescenziali e relazionali all’interno della Scuola,della
famiglia, tra Scuola e famiglia.• Progetto Bullismo ( per le classi V );
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• Progetto sull’uso di droghe;• Conferenza - dibattito sul tema Malattie sessualmente trasmissibili;• Conferenza - dibattito sul tema Educazione alla affettività e alla sessualità• Corso di Formazione per studenti – tutors .
Risorse1. Funzione strumentale Area II ;2. Operatori della ASL Rieti;
3. AVIS;4. Questura di Rieti5. Esperti esterni;6. Studenti e genitori.
EDUCAZIONE AI DIRITTI UMANI E ALLA LEGALITA’
Finalità• Favorire la coscienza civile;• Educare ai valori della democrazia;• Educare al rispetto delle regole, degli altri, dell’ambiente, della diversità di opinioni e di scelte;• Educare al rispetto dei diritti dell’uomo;• Far leggere il presente storico alla luce delle problematiche del passato;
Attività4) Celebrazione della Giornata Internazionale dei Diritti della Infanzia e dell’Adolescenza ( Novembre);5) Visita al museo della liberazione in via Tasso a Roma;6) Incontro con Amnisty International.
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA ED EUROPEA
Finalità• Favorire la coscienza civile;• Educare ai valori della democrazia;• Educare alla tolleranza e al rispetto delle regole, degli altri, dell’ambiente, della diversità di opinioni e
di scelte;• Far leggere il presente storico alla luce delle problematiche del passato;• Sollecitare la memoria storica;• Rendere consapevoli i giovani della identità culturale.
Attività• Progetto Verso una scuola amica ;• Commemorazione del Giorno del Ricordo : incontro con Prof Pasquini;• Visita al Parlamento e al Quirinale• Costituzione redazione di Radio Web Varrone, trattante tematiche di forte valenza sociale, a cura degli
studenti della classe III D.• Corso di Educazione stradale Il patentino a Scuola.
Risorse7. Funzioni strumentali Area I e Area II ;8. Responsabile Orientamento 9. Dirigenti e Docenti delle Scuole in Rete;10. Docenti Dipartimento Storia e Filosofia;11. Docenti Dipartimento Italiano12. Proff.sse D.Millefiorini e Silvana Coruzzi.13. Esperti esterni
EDUCAZIONE ALLA INTERCULTURALITA’ E ALLA MONDIALITA ’
Finalità
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• Educare alla tolleranza e al rispetto della diversità di culture costumi, modi di pensare;• Educare ai valori del pluralismo;• Seguire – prima, durante, dopo – gli studenti del Liceo che decidono di affrontare la complessa
esperienza della frequenza in una Scuola straniera per un periodo abbastanza lungo ( 6 mesi – 1 anno)e di facilitare il loro reinserimento nella classe di appartenenza , curando i rapporti studente – docenti estudenti – compagni di classe.;responsabilizzare gli studenti italiani sui loro doveri , in funzione del reinserimento nella Scuola italiana;
• Assicurare una corretta valutazione dell’esperienza all’estero ai fini del reinserimento e dell’attribuzionedei crediti;
• Incoraggiare e favorire la diffusione dell’esperienza interculturale ai fini di una crescita partecipata di tuttol’Istituto;
• Utilizzare la presenza degli studenti stranieri per promuovere un confronto culturale con gli studenti delLiceo;
• Accogliere gli studenti dei Progetti Intercultura , per evitare situazioni di disagio , e sostenerli nelledifficoltà di inserimento.
Attività• Progetti Leonardo;• Progetti RETE DEURE;• Scambio culturale con Ginnasio musicale di Rubynsk e con Scuole di altri Paesi europei;• Inserimento di studenti provenienti da diverse nazionalità del mondo in classi del Liceo;• Assistenza prima, durante, dopo l’esperienza di studio all’estero di studenti del Liceo : definizione di
fasi e tempi di procedure di (ri)ammissione e dei criteri di valutazione dell’esperienza formativa, perdefinire parametri di attribuzione del credito scolastico.
Destinatari2) Studenti italiani partecipanti allo Scambio culturale;3) Studenti stranieri iscritti in classi della Scuola ( Progetti Intercultura);4) Studenti italiani che frequentano un Corso di studi all’estero ( Progetti Intercultura).
Metodologia• Collaborazione del Tutor con i Consigli di classi
Risorse• F. S. Area I;• Commissione Europea;• Docente Responsabile dello Scambio culturale; • Comitato tecnico di Progetto, costituito dai tutors, dai docenti coordinatori di classe e dal coordinatore dei
Progetti di Educazione interculturale del Liceo.• Consigli di classe coinvolti.
EDUCAZIONE AI BENI AMBIENTALI E CULTURALI
Finalitào Educare alla tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale del territorio;o Rendere consapevoli della naturalità e dei processi selettivi che in essa operano;o Acquisire consapevolezza dell’importanza delle riserve naturalistiche e dei metodi di indagine utilizzati
per monitorare la salute dell’ambiente.
Attività• Corso sul consumo sostenibile;• Corso di educazione alimentare per studenti e docenti• Escursione al Parco Acrobatico del Terminillo;• Visita al Bioparco.
Risorse1) F. S. Area I;2) Commissione Beni culturali;
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3) Dipartimento di Scienze.
ORIENTAMENTO : IN ENTRATA E IN USCITA
ORIENTAMENTO IN ENTRATA
(1) Realizzazione video – depliant su P.O.F.(2) Open-day scolastico nel mese di novembre e febbraio(3) Sportello informativo per le famiglie degli studenti interessati all’iscrizione (4) Corso di alfabetizzatone di greco presso il liceo, riservato agli studenti delle classi III interessati(5) Laboratorio di scrittura creativa in collaborazione con le scuole medie di Rieti.
ORIENTAMENTO IN USCITA
OBIETTIVI
Negli ultimi due anni di corso:• Guidare gli studenti alle scelte relative al proseguimento degli studi nell’ambito universitario o in altri
ambiti• Selezionare e presentare agli studenti dell’ultimo anno le proposte che pervengono alla Scuola
dall’università• Organizzare incontri con Enti Locali e Forze dell’Ordine per presentare Bandi di Concorso e prospettive
professionali• Organizzare uscite con gli studenti degli ultimi due anni per incontrare agenzie, imprese, meeting
universitari• Organizzare in sede incontri con esperti della formazione e rappresentanti dell’Università• Valorizzare le eccellenze attraverso la selezione di studenti particolarmente meritevoli per la
partecipazione a stage, concorsi o altro in Scuole superiori di prestigio in Italia e in Europa.• Nell’arco dell’intero quinquennio :• sostenere gli alunni nel cammino di maturazione della propria personalità favorendo in loro la presa di
coscienza delle proprie attitudini e dei propri interessi.
ATTIVITA’:
• Vaglio, selezione e disseminazione di materiale informativo proveniente dalle diverse agenzieformative (intero anno scolastico);
• Partecipazione alla Manifestazione Campus Orienta • Somministrazione di test agli studenti delle terze liceali per la raccolta di dati sulle scelte universitarie
allo scopo di organizzare attività di orientamento più mirate ed efficaci (entro Ottobre); • Contatti con organismi o persone preposti all’Orientamento presso Università degli Studi statali vicine
al territorio (L’Aquila, Perugia e Teramo) per organizzare incontri in sede in orario prevalentementecurricolare ma anche pomeridiano (in particolare ci si avvarrà della collaborazione della Prof.ssaViceconte, già docente del Liceo, attualmente impegnata presso l’Università di Teramo) (intero annoscolastico);
• Con l’ausilio della Prof.ssa Russo (lingua e letteratura inglese) e del Prof. Inches (Lingua e letteraturafrancese), si offriranno informazioni agli alunni eventualmente interessati a proseguire i propri studiall’estero, relativamente alle modalità di accesso e all’offerta formativa di alcune Università straniere(intero anno scolastico);
• Incontro con i responsabili del Campus CILO (centro iniziativa locale per occupazione) di Rieti;• Incontri con Forze dell’Ordine in orario curricolare (Esercito italiano, Guardia di Finanza, Carabinieri e
Polizia di Stato). • Selezione di studenti meritevoli (che abbiano riportato la media di almeno otto al termine dell’ultimo
anno scolastico frequentato) per la partecipazione a stage di orientamento presso l’UniversitàNormale di Pisa, l’Istituto di Studi Superiore S. Anna di Pisa, la Bocconi di Milano, ecc. ;
• Partecipazione ad eventuali conferenze, seminari e mostre sull’Orientamento (intero anno scolastico);• Infine, ricordando che l’attività di orientamento è basilare nell’intero processo formativo dell’alunno e
non dovrebbe essere relegata all’ultimo anno di scuola superiore, si indicherà espressamente aiCoordinatori delle classi del triennio di prevedere, nelle Programmazioni di classe di inizio anno,
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attività di orientamento che ogni docente può effettuare all’interno della propria disciplinad’insegnamento.
TEMPI : intero anno scolastico
DESTINATARI : Le attività suddette si rivolgono agli alunni delle seconde e delle terze Liceo.
RISORSE strutturali:Aula Magna del Liceo, Internet, Videoproiettore, Computer, Materiale cartaceo, Fotocopie, test, depliantinformativi, ecc.
RISORSE umane:Esterne :rappresentanti di Enti, Istituzioni, UniversitàInterne: docenti dell’Istituto, studenti rappresentanti degli O.O.C.C.
A.3.1.2 PROGETTI DI INTEGRAZIONE CURRICOLARE DELL’OFFERTA FORMATIVA.
I ) EDUCAZIONE MOTORIA• Gruppo sportivo
II) EDUCAZIONE INTERCULTURALE E DI LABORATORIO• Progetti Leonardo • Candidature per Parlamento europeo Giovani • Stage linguistici di Lingue Francese e Spagnolo classi indirizzo bilinguismo• Progetti Intercultura classi V e I • Laboratorio di scrittura classi IV• Laboratorio di lettura classi V+IVC
( all’interno di Laboratorio Studi letterari)
III ) EDUCAZIONE AI DIRITTI UMANI E ALLA LEGALITA’ • Giornata della memoria • Giornata del ricordo • Seminario di Assisi “Per un’altra politica” Classi III
IV ) EDUCAZIONE ALL’IDENTITA’ CULTURALE• Laboratori di studio per Certamen Varronianum classi II• Progetto La Roma dei Flavi IC ID IE• Progetto Memoteca-Le radici profonde non gelano VD VE IA IB
V ) EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA • Progetto Verso una scuola amica (III annualità) classi V• RADIO WEB : la radio incontra la società III D
VII ) EDUCAZIONE ALLA SALUTE ( a cura del C.I.C.)• Progetto Bullismo VB VD VE• Progetto Sessualità e affettività VA VC• Progetto Tossicodipendenza IB• Progetto Uso di droghe IA
VIII ) ESPERIENZE DI RICERCA – AZIONE, DI STAGE, DI STUDIO- LAVOROStage teorico-pratico di scrittura giornalistica (Prof L.Viganò) classi IV
IX ) ATTIVITA’, STAGE IN COLLABORAZIONE CON SOGG ETTI DEL TERRITORIOVisite di Orientamento Universitario e /o professionale presso classi III Campus universitari, Aziende del territorio etc..
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Incontri di orientamento con rappresentanti di Istituzioni, Forze dell’Ordine etc.. classi IIIStage presso Redazione di testata giornalistica locale classi II-III
A.3.1.3 ATTIVITA’ AGGIUNTIVE FACOLTATIVE DI AMPLIAM ENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA.
LABORATORIO TEATRALE
Obiettivi didattici di apprendimento misurabili• conoscere lo spazio teatrale;• conoscere e decodificare il linguaggio teatrale ;• conoscere,riconoscere ed usare le tecniche per rendere espressivo il proprio corpo come strumento
comunicativo ed operativo (padroneggiare strumenti espressivi per gestire l’interazione comunicativa verbale e non verbale) ;• conoscere la struttura di una sceneggiatura,gli strumenti di interpretazione e di lettura;• collegare il movimento alla acquisizione di abilità relative alla comunicazione gestuale e mimica, alla
drammatizzazione e al rapporto con la musica ;• possedere sensibilità estetica;• possedere atteggiamenti di collaborazione e partecipazione nei rapporti inter personali , in modo
autonomo e consapevole (competenze trasversali di cittadinanza).• acquisire il senso dell’identità culturale .( competenze trasversali –chiave europee )• consolidare l’utilizzo dei mezzi espressivi della lingua madre.
Destinatari : • tutti gli studenti dell’Istituto,interessati a partecipare alle iniziative del Laboratorio Teatrale.• Gli Studenti di Scuole Superiori di Rieti e del territorio,che assisteranno allo Spettacolo finale del
Laboratorio teatrale.• Cittadini di Rieti e del suo territorio.
Calendario attività culturali
Corso di Dizione e recitazione : 1 incontro settimanale di due ore per complessive 70 ore di Corso.
• 04 Dicembre 2011 Rieti, Sala Consiliare Palazzo Com unale Letture in Manifestazione PREMIO DI CULTURA “Come Barbara” in “Santa Barbara nel mondo”
• 24 Gennaio 2012 Rieti, Sala Convegni Sabina Univers itasLetture testi Letteratura italiana, nell’incontro culturale “Ahi, serva Italia”
• Maggio 2012 Iscrizione a Concorso Nazionale relativo al teatro classico, secondo le proposte che sipresenteranno nel corso dell’anno scolastico
• Giugno 2012 Rieti, Teatro Flavio Vespasiano Spettacolo teatrale “Baccanti ” di Euripide, traduzione di Prof Sergio Carmesini
Allestimento Mostra su Maschere greche , presso il Foyer del Teatro, in occasione dello spettacolo.
LABORATORIO DI SCENOGRAFIA
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Obiettivi didattici di apprendimento misurabili• Conoscere la funzione della maschera nelle diverse società;• Conoscere tipologie di maschere;• Disegnare e realizzare maschere;• Progettare una scenografia;• Realizzare una scenografia.
Destinatari : • tutti gli studenti dell’Istituto,interessati a partecipare al Corso di Scenografia
Tempi 1 incontro settimanale della durata di 1 ora e 30 minuti per una durata complessiva di n. 30 ore.
LABORATORIO MUSICALE
FINALITA’Favorire l’espressione e la sicurezza di sé;favorire la capacità di socializzare e di integrarsi con gli altri;favorire la capacità di conoscersi, di rappresentarsi e di rappresentare;favorire la capacità di comprendere diversi linguaggi espressivi;far affinare la percezione e la capacità di rielaborazione creativa degli stimoli sensoriali;favorire la capacità di riflessione sul linguaggio musicale;educare alla cittadinanza attiva “globale”e solidale e ai diritt i umani come formazione integrale
della persona, nell’ambito della convivenza civile;.promuovere l’idea di Scuola come “comunità inclusiva e accogliente ”,per lo sviluppo del “senso
di appartenenza” negli studenti e nelle loro famiglie.
Obiettivi di apprendimento misurabili A: Conoscere gli elementi base della lettura cantata;B: Conoscere e saper individuare il profilo connotativo dei generi musicali, della loro evoluzione ,
dei veicoli di trasmissione;.C: Conoscere e applicare tecniche funzionali alla lettura a prima vista e all’esecuzione
estemporanea di brani di musica vocale e strumentale di insieme;D: Eseguire ed interpretare facili repertori d’insieme corali e strumentali , seguendo le indicazioni
verbali e gestuali del Maestro;E: Ascoltare e valutare se stessi e gli altri nelle esecuzioni di gruppo;F: Comprendere la relazione esistente tra un prodotto musicale e il popolo da cui è prodotto;G: Conoscere, sapersi rappresentare e valutare se stessi,i propri interessi e attitudini ;H: Conoscere gli altri: attraverso la cultura musicale di diverse aree geografiche dell’Italia e di
Paesi d’Europa , valorizzare costumi , abitudini e tradizioni diverse dalle proprie come fonte dipersonale arricchimento umano e culturale;
I: essere sensibili ad una “cittadinanza globale” e al dialogo interculturale;J: rispettare e promuovere il rispetto per la dignità e per i diritti dell’uomo.
DESTINATARI• Coro Giovanile polifonico ed Orchestra del Liceo Classico“M. T.Varrone” ;• Studenti di tutte le classi dell’Istituto, interessati alla pratica corale;Dalle schede di adesione ai Progetti extracurricolari risultano interessati alla Pratica corale e
strumentale n. 52 studenti , che hanno già formalizzato la loro iscrizione.Studenti delle Scuole Medie Inferiori e degli Istituti Superiori della città e del territorio(che, peraltro,
attesta una consolidata vocazione culturale nel settore della coralità);Scuole partners della Rete scolastica in cui il Liceo “M.T.Varrone” è inserito;Cori giovanili partners italiani ed europei;Utenza della città di Rieti e del suo territorio.
TEMPI E FASI DI REALIZZAZIONEIl Corso di pratica corale e strumentale si svolgerà da Ottobre 2011 a Giugno 2012.
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Per l’a. s. 2011-2012 il corso si terrà nel seguente modo:I) Ottobre – Dicembre 2011 • un incontro settimanale - il Venerdì – della durata di due ore ( 14.00 – 16.00) riservato al Coro
Giovanile, finalizzato a affinare le potenzialità vocali dei componenti dell’organico corale e allo studio diun repertorio polifonico, di tradizione sacra e profana,sia colto che popolare.
II) Gennaio – Giugno 2012• due incontri settimanali – presumibilmente il martedi’ e il venerdì – della durata di due ore per incontro
(14.00 – 16.00), riservati uno al Coro Giovanile e l’altro all’Orchestra.
Calendario attività culturali
04 Dicembre 2011 – ore 17.00 - Rieti, Sala Consili are Palazzo Comunale ore 17..30 Concerto per Premio Cultura “Come Barbara” all’interno della Rassegna “Santa Barbara nel mondo”
Aprile 2012 ore 21.00 Rieti, luogo da definireConcerto per Certamen Varronianum
Aprile 2012 ore 21.00 -RybinskII Fase di Scambio culturale con il Coro polifonico del Liceo Gymnasium di Rybinsk
Aprile 2012 Cisterna, luogo da definireRassegna “Incontriamoci…in musica” con la Rete interregionale delle Scuole a Indirizzo musicale di Lazioed Umbria
Maggio 2012 ore 21.00 Rieti, Aula Magna del Liceo C lassico “M. T. Varrone” Stage Danze storiche del XIX secolo, tenuto dalla M° di riconosciuta fama internazionale Maria Cristin aEsposito
Giugno 2012 Rieti, luogo da definire“Suggestioni romantiche”- Serata di salotto tra musiche e danze storiche del XIX secolo.
LABORATORIO STUDI LETTERARI
Finalità• Favorire nei giovani la coscienza civile (educazione alla cittadinanza “globale” ) ;• Educare ai valori del pluralismo e della accettazione e del rispetto della diversità come valore ;• Far acquisire la capacità di leggere il presente storico alla luce delle problematiche del passato;• Potenziare le capacità di lettura, di analisi e di interpretazione di un testo letterario di diversa tipologia e
appartenente a differenti contesti storico – politici-culturali;• Stimolare l’autonomia di pensiero divergente e di giudizio critico e il confronto con l’altro;• Stimolare il “piacere” della lettura del testo letterario antico e/o moderno.• Promuovere l’idea della Scuola come “comunità inclusiva ed accogliente ”.
Obiettivi di apprendimento misurabili trasversali
• Porsi in relazione dialettica con interlocutori diversi e in contesti comunicativi eterogenei culturalmente;• Rispettare e promuovere il rispetto per la diversità di opinioni, di atteggiamenti, di scelte come valore ;• Superare punti di vista egocentrici e soggettivi;• Individuare natura, caratteri specifici,funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo
letterario;• Interpretare e valutare un testo letterario con pensiero critico,divergente ed autonomo.
Fasi e tempi di realizzazione Il Progetto si svolgerà nel periodo Novembre 2011 – Maggio 2012
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Attività il Laboratorio prevede
• un calendario di n. 4 incontri culturali con autori, che si svolgeranno in orariopomeridiano (ore 16.00 – 18.30).
• un Bando di Concorso di scrittura letteraria, da svolgersi nel periodo Febbraio –Marzo2012
Calendario degli incontri
21 Novembre 2011 ore 16.00 Rieti –Aula Magna del L iceo Classico “M.T. Varrone” CLASSI V-IVCGIORNATA Internazionale Dei diritti dell’Infanzia e dell’AdolescenzaIncontro con l’opera SorellaRelatore: scrittore Marco Lodoli.Al Convegno saranno presenti il Prefetto di Rieti, il Garante dei Minori presso la Regione Lazio, il PresidenteRegionale e il Presidente Provinciale di Unicef.
24 Gennaio 2012 ore 16.00 Rieti – Sala convegni Sabina Universitas ” CLASSI II e IIIAlhi, serva ItalicaRelatore : Prof. Vincenzo Jacomuzzi
27 Febbraio 2012 ore 16.00 Rieti – Sala convegni Sabina Universitas ” CLASSI IIIIncontro con l’opera Non tutti i bastardi sono di Vienna (Premio Campiello 2011)Relatore: Prof. Molesini
Marzo 2012 ore 16.00 Rieti – Aula Magna del Liceo Classico “M. T. Varrone” Incontro con Stefano Benni
La Conferenza sarà associata ad uno stage sulla scrittura giornalistica - aperto alle classi IV , per lanell’ambito del Progetto Laboratorio di scrittura, tenuto dal giornalista L.Viganò
CINEFORUM
Obiettivi didattici di apprendimento misurabilisviluppare la capacità di analisi e di interpretazione dei nuovi Linguaggi;consolidare capacità di giudizio autonomo e critico e competenze estetiche e culturali in grado di fornire unaforma efficace di “vaccino”di fronte al dilagare di spettacoli di basso profilo;conoscere il cinema d’autore;riconoscere il linguaggio stilistico di alcuni grandi maestri del cinema;decodificare il linguaggio filmico;identificare la poetica del regista.
Calendario degli incontri
Michael Radford – Il Mercante di VeneziaP. Paolo Pasolini – Orestiade Mario Monicelli – L’ armata Brancaleone
Charlie Chaplin – Luci della città
Federico Fellini – La dolce vita
François Truffaut – Il ragazzo selvaggio.
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LABORATORIO DI LINGUAGGIO FILMICO
Cinema e Storia Corso di Linguaggio Filmico. Destinatari : classi II Liceo. RISORSE UMANE :
• docenti del Dipartimento di Storia e Filosofia• Facoltà di Scienze della Comunicazione – Università degli Sudi di Perugia – Prof Bono.
LABORATORIO LINGUE STRANIERE
FINALITA’• fornire agli studenti più motivati una occasione di perfezionamento linguistico mediante conoscenze e
competenze misurabili secondo i parametri del framework (quadro comune europeo di riferimento); • fare acquisire agli studenti la consapevolezza che la certificazione internazionale delle proprie competenze
linguistiche è occasione ineludibile di crescita culturale e, nel medio e lungo termine, professionale.
ATTIVITA’Corsi di potenziamento linguistico per Lingua Inglese, Lingua Francese e Lingua Spagnola per preparazionedegli Esami di Certificazioni Internazionali
DESTINATARIStudenti interessati
DURATA DI OGNI CORSO : 24 ore ( Inglese, Francese, Spagnolo)
TEMPI DI SVOLGIMENTO : Gennaio – Febbraio 2011
TIPOLOGIALingua Inglese : PET – FCE (30 ore)Lingua Francese DELF A2 (8 ore) – DELF B1 (8 ore) – DELF B2 (8 ore)Lingua Spagnola : DELE B1 – B2 (24 ore)
RISORSE UMANE : docenti del Dipartimento di Lingue Straniere (Proff.ri Malatesta - Minichetti – Inches)
ANNUARIO SCOLASTICO
FINALITA’
Favorire l’espressione e la sicurezza di sé;favorire la capacità di conoscersi, di rappresentarsi e di rappresentare;favorire la capacità di socializzare, di integrarsi e di collaborare con gli altri;favorire la capacità di comprendere diversi linguaggi espressivi;far affinare la capacità di rielaborazione creativa;promuovere l’idea di Scuola come “comunità inclusiva e accogliente ”,per lo sviluppo del “senso diappartenenza” negli studenti e nelle loro famiglie.
Obiettivi didattici di apprendimento misurabili
• Conoscersi, rappresentarsi e valutarsi ;• possedere atteggiamenti di collaborazione e partecipazione nei rapporti inter personali , in modo
autonomo e consapevole (competenze trasversali di cittadinanza).
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• prevedere,progettare, cambiare, verificare,valutare in modo autonomo ( relativamente agli studenti che predisporranno il progetto grafico dell’Annuario);• essere fruitori e produttori di linguaggi verbali e non verbali.;• essere fruitori ed utilizzare i più diffusi strumenti e programmi multimediali ( relativamente agli studenti che predisporranno il progetto grafico dell’Annuario)
Destinatari : • tutti gli studenti dell’Istituto, interessati a partecipare al Corso.• Dalle schede di adesione ai Progetti extracurricolari risultano interessati n. 26 studenti, che hanno già
formalizzato la loro iscrizione.• tutti gli studenti dell’Istituto, interessati ad acquistare l’Annuario.• Tutto il personale della Scuola, interessato ad acquistare l’Annuario
ATTIVITA’
I FASE Definizione delle esperienze scolastiche che si intende documentare ; Gennaio 2012 II FASE Raccolta documentazione Febbraio 2012
III FASE Realizzazione del Progetto grafico. Febbraio - Marzo 2012
IV FASE Stampa presso una Tipografia. Aprile - Maggio 2012
GIORNALINO SCOLASTICO
• Conoscersi, rappresentarsi e valutarsi ;• possedere atteggiamenti di collaborazione e partecipazione nei rapporti inter personali ;• prevedere, progettare, cambiare, verificare, valutare in modo autonomo;• essere fruitori e produttori di linguaggi verbali e non verbali;• essere fruitori ed utilizzare i più diffusi strumenti e programmi multimediali
Destinatari : • tutti gli studenti dell’Istituto, interessati a partecipare alle attività della Redazione del giornalino.
ATTIVITA’• raccolta materiale e documentazione per elaborazione degli articoli giornalistici;• elaborazione degli articoli dei numeri del giornalino;• progettazione veste grafica.
CERTAMEN VARRONIANUM
Finalita’Il Certamen – giunto quest’anno alla sua decima edizione – si propone:
• la promozione dello studio delle opere dell’erudito Marco Terenzio Varrone;• la conoscenza di un metodo scientifico di ricerca, che si incentri sulla lettura e sull’analisi dei testi
antichi, latini in particolare.
Obiettivi didattici di apprendimento misurabiliindividuare dai testi elementi caratterizzanti la società romana;riconoscere nei testi le caratteristiche delle varietà linguistiche diacroniche e sincroniche;operare confronti tra contenuti e competenze di ambiti disciplinari differenti;possedere autonomia di pensiero divergente e di giudizio critico;
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collaborare con gli altri autonomamente.
Destinatari : • Gli studenti delle classi II Liceo, che approfondiranno tematiche(da definire) inerenti i contenuti del
Certamen..• Progetto classi IIA e IIB
ATTIVITA’• percorsi di approfondimento tematico e realizzazione di testi cartacei e/o materiali video ed
audiovisivi, da presentare nei tre giorni del Certamen Varronianum;• organizzazione di visite guidate in ambito artistico – naturalistico sul territorio;• Certamen di traduzione dal latino all’italiano di un testo di M. T. Varrone o di altro autore della latinità
di testi sull’agricoltura.
TEMPI DI SVOLGIMENTO : Gennaio – Aprile 2012
A.3.1.4 VISITE GUIDATE / MOSTRE / SPETTACOLI TEATRA LI VIAGGI DI ISTRUZIONE
In genere, sono organizzate per classi dello stesso anno e sono inserite nella Progettazione annuale deiC.d.C. le seguenti attività facoltative:
Partecipazione ai CAMPIONATI STUDENTESCHI
Partecipazione a CONCORSI nazionali ed internazionali
Partecipazione a SPETTACOLI TEATRALI, PROIEZIONE DI FILM, MOSTRE ( prospetto in allegato)
VISITE GUIDATE ( prospetto in allegato) Quelle di durata di intera giornata non sono superiori a due ( per le classi III) e a tre per le classi IV – V - I - II ), secondo quanto previsto dal Regolamento di Istituto.
VIAGGI DI ISTRUZIONE (prospetto in allegato)
SCAMBI CULTURALI : Scambio con il Gymnasium Musicale di Rubynsk (Russia) I Fase : Aprile 2012 II Fase : da definire
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VIAGGI DIISTRUZIONE
Classiinteressate
Itinerario Tempi e durata Docente/i accompagnatore / i Note
1) Cerveteri
2) Itinerariomanzoniano+museo della scienzaa Milano
3 ) Ercolano –Pompei
4) Siracusa e Siciliaorientale
5) Parigi/Praga
IVA IVB IVC
V A VB VC VDVE
I B IC(brocca) IE
II A IIB II CII D
III A –III BIII C III D
Da definire
Da definire
Da definire
Da definire
Da definire
Aprile 2012 – 1 g.
Aprile 2012 – 3 gg.
Aprile – 2 gg
Maggio – 4 gg. in aereo
5 gg
Si veda progetto di classe
Si veda progetto di classe
Si veda progetto di classe
Si veda progetto di classe
Si veda progetto di classe
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SPETTACOLITEATRALI/PROIEZIONI DIFILM
Classiinteressate
Durata Tempo e luogo Docente/i accompagnatore / i Not e
1) “L’uomo, labestia, la virtù”
2) “L’Iliade”
3) “Prometeo”
4) “Baccanti”
5)“I discorsi di Lisia”
6 ) “Così è se vipare”
7) Spettacoloteatrale in linguafrancese
8) Spettacoloteatrale in linguainglese ( “Westside story”)9) Spettacolo
V D VE
IA IB IE
Classi II
Classi II
Classi II IIIA IIIB IIIC IIID
IIIA IIIB IIIC IIID
IVA IV C VC V D ID II D III D
VA VB IB IC ID IEIIA
IIB IIC IID
Antimeridiano
Pomeridiano
Antimeridiano
Pomeridiano
Antimeridiano
Antimeridiano
Antimeridiano
24/11/2011RI- Teatro Moderno
14/11/2011RI-Teatro FlavioVespasiano
Viaggio istruzioneSiracusa
Viaggio istruzioneSiracusa
dicembre 2011Rieti
10-29/04/2012RM –Teatro Eliseo
Data da definireRI- Teatro Moderno
Roma
Roma
Si veda progettazione di classe
“” “”
“” “”
“” “”
“” “”
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teatrale in linguainglese ( “OscarWilde”)
NB.I consigli di classe precisano che si riservano di accogliere eventuali altre proposte teatrali , che si presenteranno nel corso dell’anno scolastico.
VISITE GUIDATE Classiinteressate
Durata Tempo e luogo Docente/i accompagnatore / i Not e
1 Parco acrobaticodel monte Terminillo
2. Bioparco
3. Museo viaTasso Roma
4. Quirinale
6.-Parlamento
5. Museo Villa Giulia
6. Ostia Antica
7 . Casa di Moravia
IVA IVB IVC VC VE
IVA IVB IVC VA V B VC V E
VA VCClassi II
IA -IBIC(bilinguismo)
ID IE IC(Brocca)
IB
IC ID IE
IIIA IIIB IIIC IIID
1 g
1 g
½ g.
Da definire
Da definire
Da definire
Da definire
Pomeridiano 10-29/04/2012
Si veda progettazione di classe
“” “” “”
“” “” “”
“” “” “”
“” “” “”
“””” “” ” “” “”
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8. Visite diOrientamento professionale edUniversitario (c/o campusuniversitari/ Aziendedel territorio)
Classi III tutte “” “”
CONFERENZE /MOSTRE Classi interessate Durata Tempo e l uogo Docente responsabile
1 Incontri conrappresentantidell’Università, Forzedell’Ordine, perOrientamento in uscita
2. Incontro con Prof S.Pasquini (Giorno del ricordo)
3. Laboratorio Studiletterari ( 4 incontri)
4. Incontro con Prof Bono (Facoltà Scienze dellaComunicazione)per analisi Film su Storia
Classi III ( tutte)
Classi III ( tutte)
Tutte
IIB -II C
IB
Antimeridiani(Max 2 incontri)
2 orepomeridiane
2 orepomeridiane
Antimeridiano
Antimeridiano
Date da definireAula magna – Liceo
10/02/2012Aula magna – Liceo
Aula magna – Liceo e Sala Convegni Sabina UniversitasDate indicate nel calendario annuale
PerugiaFacoltà scienze della formazione
Ottobre-Febbraio 2012Aula magna – Liceo Classico
Proff.ri Figorilli - Scasciafratti
Dipartimento di Filosofia
Docenti di Italiano, Storia(Prof.ssa Tiziana Santoprete )
Dipartimento di Filosofia
Prof.ssa Russo - CIC
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del Novecento
5.Progetto“tossicodipendenza”(SERT)
6. Educazione allasessualità e alla affettività
7.Educazione a malattiesessualmente trasmissibili(incontro con dott. Marchili)
8.Progetto “-Bullismo”
9.Incontro con AmnistyInternational
10.Progetto “Uso didroghe”
10.Giornata Internazionalediritti dell’infanzia edell’adolescenza
11. Incontro con il dott.Tolumello
VA VC
Classi III tutte
VB VD VE
Classi II tutte
IA
IVCVA VB VC VD VE
IIC
Classi III tutte
IVA IVB IV CIA IB IC ID IEIIA IIB
IA IB IE IIDIIIC
Antimeridiano
Antimeridiano
Antimeridiano
Antimeridiano
Antimeridiano
2 orePomeridiane
Antimeridiano
Antimeridiano
Antimeridiano
Da definireAula magna – Liceo Classico
Da definireAula magna – Liceo Classico
Febbraio-Aprile 2012Aula magna – Liceo Classico
Gennaio – Febbraio 2012Aula magna – Liceo Classico
Aula magna – Liceo Classico
21/11/2011Aula Magna – Liceo Classico
Gennaio-Febbraio Aula magna –Liceo Classico
24-26 Novembre 2011Assisi
Novembre- Dicembre 2011 RI – Museo Civico
Aprile-giugno 2012RI – Museo Civico
Prof.ssa Russo - CIC
Prof.ssa Russo - CIC
Prof.ssa Russo - CIC
Prof.ssa Russo - CIC
Prof.ssa Russo - CIC
Dipartimento Italiano
Dipartimento di Filosofia
Dipartimento di Filosofia
Dipartimento Latino e Greco
Dipartimento Latino e Greco
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12.Seminario di filosofia
MOSTRE4. “Etruschi, Sabini, Latinialle origini di Roma edell’Italia”
5.“S. Francesco e ilfrancescanesimo”
6 . Scuderie al Quirinale(Mostra su Botticelli)+Museo della liberazione
IIA IIB IIC IID 1 g Prima metà di gennaio 2012Roma
Dipartimento di Filosofia
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PREMESSAIl Liceo Artistico/IsArte “A. Calcagnadoro” rappresenta per il territorio della Provincia di Rieti l'unica istituzionescolastica ad indirizzo artistico. Tale peculiarità determina la presenza di utenti provenienti da tutte le aree delterritorio provinciale: Alta Valle del Velino, l’Amatriciano, la Sabina, le propaggini nord della provincia di Romae chiaramente il capoluogo. Per il corrente anno scolastico si è dotato del presente Piano dell’Offerta Formativa, fortemente imperniatosulla propria consolidata identità culturale.Tale caratteristica si riflette sia nella programmazione delle attività curricolari sia nella serie di articolateproposte di tipo progettuale, finalizzate a garantire agli alunni il conseguimento di una concreta formazione dibase nelle aree d’indirizzo.Quanto sopra attraverso l’acquisizione di competenze specifiche, l’attuazione di una capillare attività diorientamento (in entrata, in itinere, in uscita), e la continua attenzione alle esperienze di integrazionematurate attraverso il pluralismo ed il confronto democratico con le varie componenti scolastiche. Alla piena attuazione di tali obiettivi convergono la programmazione didattico-disciplinare, l’attivazione deiprogetti finalizzati a sollecitare e valorizzare potenzialità attitudini ed interessi, la realizzazione di un orarioflessibile che tiene conto delle necessità delle famiglie e dei ragazzi.È questa la “mission” dei docenti, molti dei quali impegnati anche nelle attività culturali, artistiche eprofessionali di settore della città e del suo territorio, con ricadute positive per il Liceo.
B.1. IDENTITÀ - LICEO ARTISTICO/ISARTE
B.1.1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
B.1.1.1 COLLOCAZIONE TERRITORIALE E RAPPORTI CON GL I ENTI Come già accennato il bacino di utenza non è costituito in modo prevalente da alunni provenienti dalle scuolemedie cittadine, bensì da un indotto piuttosto ampio che coinvolge molte zone della Provincia e, anche se inmodo limitato, le province limitrofe; vario il livello culturale ed economico delle famiglie; eterogeneo il livello inentrata degli studenti. Al di là dei rapporti istituzionali con gli organismi centrali, M.I.U.R., Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio,Ufficio Scolastico Provinciale di Rieti, il Liceo si è segnalato nel corso degli anni per molteplici collaborazionicon Enti ed Associazioni:Regione Lazio Ass.to alla CulturaProvincia di Rieti Comune di RietiFondazione VarroneSoprintendenza ai BB.CC. ed AA, della Regione Lazio Università “La Sapienza”l’ANISA (Associazione Nazionale degli insegnanti di Storia dell’Arte per l’educazione all’arte) Centro Sperimentale di Cinematografia RomaRotary Club RietiCAI RietiRearte Servizi per la cultura
In particolare si ricordano le collaborazioni con la facoltà di Scienze della Comunicazione della “Sapienza” diRoma, con la quale sono stati ideati e realizzati in passato due corsi post-diploma che hanno formato unelevato numero di giovani sui profili professionali “Esperto in produzione audiovisiva multimediale” e “Freenetdirector per la gestione dei beni culturali”.Da sottolineare anche la realizzazione, in collaborazione con la facoltà di Architettura, Valle Giulia del Corso“Tecnico informatico per la lettura del bene architettonico e la sua conservazione”.Vanno inoltre segnalati i corsi EDA (Educazione permanente degli Adulti), finanziati dalla Regione Lazio sullaCeramica, la Fotografia, l’Alfabetizzazione Informatica, le Reti e la Storia dell’Arte del Territorio. L’Istituto inoltre promuove la cultura di un alto artigianato artistico legato alla tradizione del territorio dellaSabina attraverso la produzione di manufatti che fedelmente riproducono i reperti archeologici rinvenuti nellenecropoli e nelle aree archeologiche. Particolarmente rilevante l’ampia collaborazione per la rete di scuole e di soggetti che hanno fatto sistema perla realizzazione del progetto “Biblioscuole in rete della provincia di Rieti”. Nell’ambito della formazione permanente, in collaborazione con la Fondazione Mondo digitale che nelle setteedizioni romane è riuscita a coinvolgere seimila internauti over 60, l’IsArte ha promosso il corso dialfabetizzazione informatica “Nonni su Internet”, destinato alla Terza età affinché non si senta esclusa dalmodo di comunicare di oggi.
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B.1.1.2. STORIA DELL’ISTITUTOL’Istituto d’Arte, attuale Liceo Artistico, nasce come istituto provinciale nel 1968 su deliberazione della GiuntaProvinciale e con la collaborazione degli Istituti d’Arte delle province limitrofe (Terni e L'Aquila) checontribuirono con la loro esperienza all’attivazione dei 3 corsi di Arte della ceramica, Arte dei metalli ed Artedel tessuto.Inizialmente la direzione fu affidata al prof. Arduino Angelucci, pittore e cultore delle arti figurative, che costituìun punto di riferimento imprescindibile per l’istituzione scolastica. Nell’anno scolastico 1970-71 il MPIriconosce legalmente l’istituto: tre anni più tardi i corsi triennali erano ormai attivi a pieno regime.Successivamente fu attivato il biennio superiore che consentiva l’acquisizione del Diploma di Maturità e quindila possibilità di accedere all’Università.Nel 1977 l’Istituto ebbe il definitivo riconoscimento della statalizzazione e fu accorpato all’Istituto Stataled'Arte di Terni come sede staccata, fino a quando nel 1979 ottenne l’autonomia.Nel 1989 fu istituita la Sezione di Arte della Grafica Pubblicitaria.Nel 1992 fu attuata la prima sperimentazione di Catalogazione dei Beni Culturali modellata sul ProgettoBrocca. Nel 1996 ha avuto inizio il Corso Sperimentale Progetto Michelangelo, Rilievo e Catalogazione deiBeni culturali, su disegno del Ministero della Pubblica Istruzione, Area dei Beni Culturali. Si sottolinea che il titolo di studio conseguito al termine del quinquennio è quello del Liceo Artistico.Il corso Michelangelo è successivamente cresciuto con l’attivazione dei due indirizzi di Moda e costume e diDisegno Industriale. Nel corso degli anni, vista la continua crescita delle attività e la necessita di maggiori e nuovi spazi, la sededell’Istituto si è spostata in più di un edificio: dalla storica sede di Palazzo Potenziani in via S. Francesco, aquella dell’Ospedale Vecchio, fino a quella di via Moise Di Gaio.Dal settembre 2006 l'Istituto è ubicato nel nuovo stabile di Via Togliatti che, sebbene non più in CentroStorico, si caratterizza per i grandi spazi sia esterni che interni al complesso.La struttura è dotata di ampie aule con grandi finestre; corridoi, atrio d’ingresso, spazi comuni e servizi igienicisono realizzati con criteri di ampiezza e funzionalità generali.La nuova sede, organizzata su due piani, è immersa nel verde in prossimità dell’ex ospedale psichiatrico, leaule sono attrezzate per rispondere alle esigenze didattiche dei cinque indirizzi presenti, concepite per esseremultifunzionali e duttili alle necessità sia delle didattiche tradizionali-frontali, che di quelle scritto-grafiche-laboratoriali.
B.1.1.3. ATTIVITÀ SVOLTE NEGLI ANNIFin dai primi anni di attività l'Istituto d'Arte si è impegnato nella sensibilizzazione e nella promozione dellacultura artistica sul territorio mediante l'allestimento di mostre, l'organizzazione e la partecipazione ad incontrie convegni, la collaborazione con Enti culturali.Di seguito l’elenco delle attività principali svolte nel corso degli ultimi anni. Per conoscere in dettaglio obiettivi,finalità e descrizione si rimanda al sito www.liceoartisticorieti.it
CRONOLOGIA ATTIVITÀ DAL 1993 AD OGGISfilata di moda (1993-94)Formelle per la Via Crucis (1993-94)Meeting Internazionale di atletica leggera (1994-95)Un presepe ritrovato (1994-95)Ascolta il colore del tuo sogno (1995-96)Lo specchjo di Clio (1995-98)Metalla. Istruzione Arte e Cultura nella lavorazione dei metalli (1995-96)Vertice mondiale sull’alimentazione (1996-97Nell'idea di Leonardo (1997-98)Le Muse di Calcagnadoro nel Teatro F. Vespasiano (1997-98)Logo dell'Istituto (1997-98)Tobiolo e l'Angelo nella chiesa di S.Rufo (1998-99)La memoria che resta (1998-99)Educare alla creatività (1998-99)Pannelli decorativi pensiline ASM (1998-99)Raccolta differenziata e arte del riciclo (1998-99 e 2002-04)ISArte Porte aperte (1999-2000 e 2003-08)La scuola è mia e l'abbellisco io (1999-2001)Peano. Scultura da vivere (1999-2000)IG Students I e II (1999-2002)Corsi IFTS (2000-02 e 2003-06)ISArcheo. L'Istituto d'Arte incontra l'archeologia (2000-01)
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La scuola adotta un monumento - La chiesa di S.Scolastica in Rieti (2000-02)Calendario BMW (2000-01)Sicurezza alla EEMS (2000-01)Progetto Socrates: scambi culturali dalla Spagna all'Europa del Nord (2000-02 e 2003-05)Laboratorio teatrale (2001-2010)I Dolia restaurati (2001-04)J'm Istituto d'Arte (2001-02)Aqua. Un tema dai mille riflessi (2001-02)I segreti delle antiche tecniche nel Museo di Villa Borghese (2001-04)Didattica dei Beni Culturali (2001-02)Percorso nel linguaggio cinematografico attraverso la personalità e l'opera di Truffaut (2001-02)Noi e la pubblicità (2001-02)100 classi. Per la diffusione della cultura scientifica (2002-03 e 2005-07)Gioca con il Museo in rete (2002-04)Mostra di Antonio Gherardi (2002-03)La scuola adotta un monumento - Il palazzo e i giardini della Prefettura di Rieti (2002-04)L'Arte fino al 2000. E domani? (2002-03)Presepe per la Cattedrale di Bruxelles (2003-04)I grandi dell’Arte (2003-05)Pigotte (2003-04)Scopriamoci talenti. Logo della Società Sportiva Sport Terapia (2003-04)Espositori per prodotti tipici (2003-04)Il fregio del Comune di Borgovelino (2003-04)C/Arte in gioco. I luoghi dell'Arte a portata di mano (2004-05) Anello della Condivisione (2004-05 e 2006-07)Biblioscuole. La lettura non finisce mai, per me e per gli altri (2007-08)Laurea (2004-06)Terre, anima e colore oltre il confine: per una catalogazione scientifica delle opere dell’artista Lin Delija(2004-06)Giornata della Memoria (2005-06)Proposte contro il doping. Dai giovani, per i giovani una proposta etica (2005-06)Rieti, percorsi tra storia, ambiente e cultura (2005-06)Linux day (2005-06)Realizzare pubblicare gestire un portale scolastico (2005-08)Progettare l'etichetta dei vini, grappa e spumante Azienda Vini Lorenzoni (2006-10)Calcagnadoro Rieti-Roma andata e ritorno. Un viaggio nella didattica museale. (2006-07)Murales (2006-07) I Care (2007-11)Identifichiamoci nell’ISArte (2007-08)Gemellaggio Rieti- Senno (2007-09)Insieme per l’Ambiente (2007-08)Isolina e le Altre…. Riflessioni intorno alla violenza sulle donne (2007-08)Marchio Premio letterario Città di Rieti - Centro Italia (2007-08)Via Carolingia (2007-09)Restauro e identità Le problematiche connesse all’Allegoria del Sangue di Cristo - Antrodoco (2007-08)Quarant'anni di IsArte 1968-2008 (2008)IsArte Porte Aperte: Nonni su Internet (2008-09)Biblioscuole (2008-09)Educinema (2008-11)Educazione al Consumo (2008-09)Special Olimpics - Progetto Volontariato (2008-11)Gemellaggio Lungo la Via Carolingia con l’IsArte di Mantova (2009-10)Mostra di Arte Contemporanea a sostegno dei terremotati dell’Aquila (2009-10)Fare Futurismo - Sperimentare l’idea (2009-10)Logo per la raccolta differenziata del Comune di Rieti (2009-10)“Diversamente” - Progetto a favore dell’integrazione (2009-10)Planetario per il sentiero naturalistico del Terminillo (2009-10)Ratto delle Sabine (2010-11)EcoArte – Partecipazione e Gestione Concorso Artistico sull'Ambiente (2010-11)
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S.I.S.T.e M.I. - Creazione del Marchio (2010-11)C.A.I. - Realizzazione progettazione Depliant e Mascotte (2010-11)Chiesa di Sant'Antonio Abate in Rieti – Convegno (2010-11) – Inchiesta (2005-06)
Una menzione particolare merita “Quarant’anni dell’IsArte 1968-2008”Tale ricorrenza è stata celebrata con un grande evento che ha occupato un lungo arco temporale dal 9 al 13dicembre 2008 e che ha coinvolto il corpo docente dell'Istituto, il personale ATA, studenti ed ex studentidell’IsArte, offrendo ai genitori e alla città occasioni di incontro, studio e dibattito, nonché mostre, spettacoliteatrali, concerti e convegni, dislocati in vari punti della città e del territorio, e non solo nei locali dell'Istituto.Le celebrazioni della nascita dell’IsArte hanno avuto alcuni momenti nodali importanti che vale la pena citare:un convegno sulla riforma dell’istruzione artistica con relatori del Ministero della Pubblica Istruzione, delCentro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dell’ANISA, tra gli altri; la pubblicazione del book fotograficodell’Istituto, memoria storica delle tante attività dell’IsArte; la presentazione di un volume dedicato ad unrestauro problematico che ha visto la collaborazione dell'Istituto con progetti di conservazione del beneculturale sul territorio; le mostre, i concerti e le performance di ex alunni, alcuni ormai affermati artisti,fotografi, grafici, musicisti o designers; la mostra-installazione relativa a ciò che l’Istituto rappresenta e harappresentato negli anni sul territorio; un’attività ludico-laboratoriale rivolta alle scuole secondarie di primogrado presso la pinacoteca del Museo Civico di Rieti…ed altro ancora. B.1.1.4. I BISOGNI FORMATIVICompito della scuola è formare “l'uomo e il cittadino”. All'interno di questa ambiziosa e doverosa finalitàgenerale, l'istruzione artistica trova la sua naturale collocazione perché esalta le qualità uniche ed irripetibilidella persona che trovano quindi piena espressione del sé attraverso il saper, il saper far e il saper essere. Ilprocesso educativo è finalizzato a valorizzare i talenti, le potenzialità e le peculiarità dell'individuo,stimolando processi di lettura dei codici espressivi antichi, moderni e contemporanei attraverso unametodologia didattica di ricerca-azione laboratoriale.A tale scopo la scuola ha sempre attivamente collaborato con le istituzioni che nel territorio e non solo, sonopromotrici di eventi culturali nei diversi settori della comunicazione visiva e del cinema, del Design e dellaModa, della conservazione del patrimonio storico-artistico al fine di promuovere sempre l'originalità e lacreatività di giovani talenti in erba. La filosofia che ha ispirato le scelte pedagogiche del collegio docentiritiene infatti fondamentale la centralità dello studente che deve essere un protagonista attivo e consapevoledel proprio processo formativo.
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B.1.2. ORGANIZZAZIONE RISORSE UMANE, PROFESSIONALI E S TRUTTURALISPECIFICHE DEL LICEO ARTISTICO
B.1.2.1. FUNZIONI
Organizzazione e pianificazione attività didattiche : Prof. Vincenzo Bucci, Prof. Ubaldo Munzi
Cura la realizzazione dell’orario delle lezioni e di utilizzo delle aulee dei laboratori.Collabora con la Funzione Strumentale Area 1
Coordinatori di Classe,Professori:
I coordinatori di classe sono il punto di riferimento per i docenti,alunni e genitori di una singola classe. È compito del coordinatoredi classe raccogliere le programmazioni delle singole disciplineper formulare la programmazione di classe e verificarne l'effettivosvolgimento come anche fungere da tramite con gli altri organismidell'Istituto.Predispone il Piano educativo personalizzato per alunni con DSA.Collabora con la Funzione strumentale Area 2.
IA - G. ReggiIB - P. CeccarelliIIA - L. RosatiIIB - M.E. GianfeliceIIIA - I. MillesimiIIIC - N. Gabriele
IVA - S. BartolomeiIVC - M.L. MalfattiVA - P.MariannantoniVC - M. Cerafogli
Referenti Aree Dipartimentali:Area UmanisticaProf.ssa Maria Lucilla MalfattiArea Scientifico TecnologicaProf.ssa Maria Elisa GianfeliceArea Plastico PittoricaProf.ssa Beatrice VallettaArea Tecnico ProgettualeProf.ssa Paola Ceccarelli
Coordinano i lavori dei Dipartimenti Disciplinari.Predispongono le linee programmatiche trasversali con riferimentoall’organizzazione didattica annuale in merito agli obiettivi, aimetodi e ai criteri di verifica nel biennio e nel triennio; Pianificano l’uso delle risorse materiali e tecniche di pertinenza deldipartimento in modo funzionale alla didattica e segnala eventualiesigenze/carenze degli stessi. (cfr. punto B.1.2.3)Collaborano con la Funzione Strumentale Area 1
Referenti Assi Culturali:Asse dei LinguaggiProf.ssa Maria Lucilla MalfattiAsse Storico SocialeProf.ssa Letizia RosatiAsse MatematicoProf.ssa Maria Elisa GianfeliceAsse Scientifico TecnologicoProf.ssa Annasira Bernardinetti
Coordinano le attività necessarie per il rilascio della certificazionerichiesta dal regolamento emanato dal Ministero dell’Istruzionecon decreto del 22 agosto 2007, n. 139 e del D.M. del 27 gennaio2010 n. 9 relativi alle Competenze di Base acquisitenell’assolvimento dell’obbligo di istruzione. (cfr. punto B.2.2.3.1.)Collaborano con la Funzione Strumentale Area 2
INVALSI:Funzione Strumentale Area 2 Prof.ssa Sabrina Bartolomei (referente)Prof.ssa Maria Rosaria De Rosa (italiano)Prof. Marcello Cerafogli (italiano)Prof.ssa Anna Ortenzi (matematica)Prof.ssa Maria Elisa Gianfelice (matematica)
Attivano le procedure per la realizzazione della rilevazione degliapprendimenti degli studenti nell'ambito del Servizio Nazionale diValutazione (SNV)
Referenti d'Indirizzo:GraficaPro.ssa Sabrina BartolomeiDisegno IndustrialeProf.ssa Paola CeccarelliModaProf.ssa Margherita GrillottiRilevo e Catalogazione Beni Culturali Prof.ssa Ines MillesimiArti figurativeFulvia Di Simone
Si occupano, per l'indirizzo di appartenenza, del coordinamentodelle attività curricolari ed extracurricolari, dei materiali necessarialle singole discipline d'indirizzo e di di quanto necessario alfunzionamento dell’indirizzo stesso.Partecipano alle attività di Orientamento. Collaborano con la Funzioni strumentali Area 1, 2 e 3
Visite Guidate e Viaggi d'Istruzione:Prof.ssa Ines Millesimi (referente)Prof.ssa Letizia Rosati
La referente cura la realizzazione di viaggi, gite di istruzione, visiteguidate in coerenza della programmazione didattica e culturaledella scuola ai fini del reale perseguimento di obiettivi formativi.Segue le indicazioni dei Referenti degli Assi Dipartimentali,collabora con la funzione Strumentale Area 2
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Commissione GLH d’Istituto: Dirigente Scolastico: Prof. Gianni LorenziniProf.ssa Cinzia Ippoliti (referente)Prof. Adriano BerrettaProf. Gianfranco Guercilena (segretario)Rappresentante genitori: Andreina RossettiRappresentante alunni: Agnese MartellucciReferente ASL: Dott.ssa Daniela Damasi
Cura la gestione delle problematiche relative all’inserimento deglialunni diversamente abili. Collabora con la Funzione Strumentale Area 2 e 3.
Attività di Integrazione e Sostegno:Prof.ssa Cinzia Ippoliti (referente)
Organizza e coordina le attività del gruppo di lavoro H. Raccordale scuole e gli Enti Territoriali competenti. Si confrontasistematicamente con le famiglie. Sostiene i colleghi favorendo unclima di attiva collaborazione.Collabora con la Funzione Strumentale Area 2.
DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento)Prof.ssa Letizia Rosati (referente)
- Può fornire informazioni, materiali didattici e di valutazionespecifici- È in contatto con AID e con gli enti di formazione- È coinvolto o interviene nella programmazione didattica e nellasoluzione dei problemi nella classe quando ci sono alunni conDSA- Promuove azioni di formazione-sensibilizzazione all'interno delleclassi ove ci sono allievi con DSA- Può mediare i conflitti e interagire con un livello di maggiorecompetenza tra i colleghi, le famiglie e gli operatori dei servizisanitari- Promuove azioni di formazione-aggiornamento presso il Collegiodei Docenti - Rende disponibile ed aggiorna la normativa vigente - Fornisce supporto ai docenti nell'adozione di Percorsi EducativiPersonalizzati- Collabora con la Funzione Strumentale area 2
Responsabile Palestra, Area sportiva ed attrezzatur emobili: Prof.ssa Annasira Bernardinetti
Si occupa dell’organizzazione e della gestione della Palestra, deigruppi sportivi e delle relative gare. Collabora con la Funzione Strumentale Area 3.
Referenti progetti e attività:(cfr. punto B.3.1.1.)
Coordinano i progetti e le attività di cui al punto B.3.1.1. ecollaborano con la Funzione Strumentale di riferimento.
Commissione Orientamento: Referente - Prof.ssa Letizia RosatiReferenti d’IndirizzoFunzioni Strumentali
Organizza le attività finalizzate alla conoscenza dell’istituto pressole scuole primarie di tutta la provincia coinvolgendo anche lerealtà delle provincia di Roma NordSi rapporta con le agenzie territoriali che si occupano diorientamento sia in entrata che in uscitaCoordina il servizio di orientamento in uscita per le classi quintaDiffonde presso gli alunni i materiali prodotti dagli Enti che sioccupano di istruzione superioreCoordina gli studenti per l'organizzazione degli open daysCollabora con le Funzioni strumentali
Gruppo di lavoro per la produzione di materialeinformativo e divulgativo: Prof. Gabriele Reggi (referente)- Referenti degli indirizzi
Progetta e coordina la veste grafica e la realizzazione di tutto ilmateriale informativo e divulgativo.Collabora con la Funzione Strumentale Area 3.
Fund RaisingPro.f Adriano Berretta (referente)
Sviluppa ricerche ed azioni necessarie ad incrementare i fondi persostenere le attività della scuola, senza fini di lucro.Collabora con la Funzione Strumentale Area 3
Archiviazione produzione didatticaProf. Gabriele Reggi (referente)
Coinvolge i docenti nella raccolta dei migliori lavori didatticiprodotti dagli alunni nel corso dell’anno scolastico nei diversiindirizzi. Allestisce un archivio consultabile delle produzioni.Collabora con il referente del Portale Scolastico. Collabora con leFunzioni Strumentali.
Infrastrutture Informatiche:Prof. Ubaldo Munzi (referente)
Si occupa della gestione e delle strategie necessarie per l'utilizzodelle infrastrutture informatiche dell'Istituto.Coordina le attività degli Assistenti Tecnici incaricati allamanutenzione delle attrezzature informatiche.Collabora con le Funzioni Strumentali Area 1 e 2
Portale scolastico:Prof. Ubaldo Munzi (referente)
Gestisce la pubblicazione dei materiali da inserire nel Portale dellaScuolaCollabora con le Funzioni Strumentali
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B.1.2.2. FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVAAREE Funzioni Commissioni e gruppi di lavoro afferenti
all'area. Coordinamento.Area 1Gestione delPOF
Prof. UbaldoMunzi
• Coordina e dà impulso alle attività previste nel P.O.F.• È componente dello Staff di Presidenza• Sostituisce il Collaboratore del Dirigente Scolastico nella
sede del Liceo Artistico• È referente per il monitoraggio della soddisfazione delle parti
interessate e l'autovalutazione d'Istituto• Collabora con le altre funzioni strumentali attraverso la
sistematica veicolazione di informazioni relative allafunzione sociale della scuola in regime di autonomia e allefinalità formative che essa deve perseguire
• Compie azioni di raccordo fra il Collegio dei docenti, ilConsiglio d'Istituto ed il Capo d'Istituto per consentire formedi interazione indispensabili alla attuazione dell'autonomia
• È componente della commissione orientamento• Coordina le commissioni e i gruppi di lavoro afferenti all'area• Relaziona al Collegio dei Docenti sui risultati raggiunti
rispetto agli obiettivi fissati
• Organizzazione e pianificazioneattività didattiche
• Assi Culturali• Commissione Monitoraggio e
Autovalutazione d'Istituto • Referenti d'Indirizzo• Commissione Orientamento• Assistenti Tecnici Responsabili dei
Laboratori • Portale scolastico• Infrastrutture informatiche• Archiviazione dei prodotti didattici
Area 2Rapporti Interni (Sostegnolavoro docenti -Interventi eservizi per glistudenti)
Prof.ssaSabrinaBartolomei
• È componente dello Staff di Presidenza• Sostituisce il Collaboratore del Dirigente Scolastico nella
sede del Liceo Artistico• Assicura accoglienza e tutoring ai nuovi docenti• Individua e analizza i bisogni formativi dei docenti• Cura interventi e servizi per i docenti• Cura interventi e servizi per l'attività didattica curriculare, la
produzione di materiale, l'innovazione didattica.• Coordina il monitoraggio degli apprendimenti in
collaborazione con l'lNVALSI e i docenti incaricati per leprove
• Collabora al monitoraggio della soddisfazione delle partiinteressate e l'autovalutazione d'Istituto
• Coordina interventi e servizi per gli studenti• Coordina gli interventi extracurriculari, l'accoglienza, le
educazioni, le assemblee studentesche ed il CIC • Comunica i bisogni degli studenti e delle famiglie• Coordina i rapporti tra scuola e famiglia• È componente della commissione orientamento• Coordina le commissioni e i gruppi di lavoro afferenti all'area• Relaziona al Collegio dei Docenti sui risultati raggiunti
rispetto agli obiettivi fissati
• Coordinatori di classe• Attività di integrazione e sostegno• DSA• Visite guidate e viaggi d'istruzione• GLH d’Istituto• Commissione Orientamento• Al cinema insieme• Laboratorio multimodale• Accoglienza• Volontariato• Patentino• CIC• La Roma dei Flavi
Area 3Rapporti Esterni
Prof. PaoloMariannantoni
• È componente dello Staff di Presidenza• Sostituisce il Collaboratore del Dirigente Scolastico nella
sede del Liceo Artistico• Collabora al monitoraggio della soddisfazione delle parti
interessate e l'autovalutazione d'Istituto• Ricerca/azione di progetti formativi d'intesa con enti ed
istituzioni esterne• Coordina i rapporti con Enti pubblici e Università, Centri di
formazione, scuole, aziende e agenzie del III settore• Promuove le attività della scuola• Ricerca sponsorizzazioni • Coordina le attività ed i progetti esterni all'Istituto• Coordina attività di alternanza scuola-lavoro• Coordina eventi e attività presso le scuole medie• Coordina la produzione di materiale divulgativo• È componente della commissione orientamento• Coordina le commissioni e i gruppi di lavoro afferenti all’area• Relaziona al Collegio dei Docenti sui risultati raggiunti
rispetto agli obiettivi fissati
• Scenografia per RTR• Erbario del Fiume Velino• Concorsi esterni• Commissione Orientamento• Produzione di materiale informativo
e divulgativo• Busto Calcagnadoro• Scuola, creatività ed innovazione
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B.1.2.3. AREE DIPARTIMENTALI E DIPARTIMENTI DISCIP LINARI
La cultura della progettazione, emersa con la scuola dell'autonomia, si basa sempre meno su programmiunivoci da svolgere individuando nella dimensione collegiale e collaborativa dei docenti un'attivitàimprescindibile. Le Aree Dipartimentali sono l'insieme di docenti di discipline affini, mentre il dipartimento disciplinare èl'organismo formato dai docenti di una medesima disciplina ed ha il compito di concordare scelte comuni circail valore formativo e le scelte didattico-metodologiche di un preciso sapere disciplinare attraverso la gestionedella programmazione didattica, delle scansioni modulari dei contenuti, delle verifiche e delle valutazioni.Compiti specifici delle aree dipartimento sono:
• predisporre le linee programmatiche trasversali con riferimento all’organizzazione didattica annuale inmerito agli obiettivi, ai metodi e ai criteri di verifica nel biennio e nel triennio;
• pianificare l’uso delle risorse materiali e tecniche di pertinenza del dipartimento in modo funzionalealla didattica e segnalare eventuali esigenze/carenze degli stessi.
B.1.2.3.1. COMPOSIZIONE AREE DIPARTIMENTALI
AREA DIPARTIMENTI REFERENTI AREA
SO
STE
GN
O E
D IN
TEG
RA
ZIO
NE
– R
EF.
Pro
f.ssa
Cin
zia
IPP
OLI
TI
UMANISTICA
Italiano
Prof.ssa Maria LucillaMALFATTI
Storia
Filosofia
Religione
Diritto
Storia dell'Arte
Inglese
SCIENTIFICOTECNOLOGICA
Matematica
Prof.ssa Maria ElisaGIANFELICE
Fisica
Educazione f.
Scienze
Chimica
Tecnologia
PLASTICO PITTORICA
Disc. Plastiche
Prof.ssa BeatriceVALLETTA
Disc. Pittoriche
Lab. Artistico
Ed. Visiva
Ril. Plastico e Pittorico
TECNICOPROGETTUALE
Disc. Geometriche
Prof.ssa PaolaCECCARELLI
Rilievo Architett.
Dis. Professionale
Progettazione
Laboratori
Catalogazione B.C.
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B.1.2.3.2. COMPITI DEL REFERENTE D'AREA
OGGETTO COMPITI ATTIVITA’
STANDARD MINIMICOORDINA ILLAVORO DEI
DOCENTI
nella definizione degli standard minimi in relazione alle conoscenze, abilità ecompetenze per conseguire la sufficienza nella disciplina e nella redazione deldocumento “REQUISITI MINIMI DI PROGRAMMA”
MODULIUNITÀ/DIDATTICHE
COORDINA ILLAVORO DEI
DOCENTI
nella definizione delle unità didattiche fondamentali della disciplina da trattare in tutte leclassi parallele, stabilendo, nel contempo, una coincidenza, anche flessibile, nei tempie nei modi della trattazione degli stessi.
VERIFICACOORDINA ILLAVORO DEI
DOCENTI
nella definizione di criteri di verifica comuni, strutturando prove di tipologia simile inrelazione sia ai livelli di complessità degli argomenti che delle tematiche oggettod’indagine, anche in vista di eventuali prove comuni in tutte le classi parallele dasomministrare in determinati periodi dell’anno scolastico da concordare e per la provadi verifica del superamento delle carenze di fine anno.
VALUTAZIONECOORDINA ILLAVORO DEI
DOCENTI
nella strutturazione di una griglia di valutazione rigorosa che definisca unacorrispondenza il più possibile oggettiva tra descrittori e voti
METODOLOGIEDIDATTICHE
COORDINA ILLAVORO DEI
DOCENTI
nel confronto sulle metodologie didattiche finalizzando la discussione sull’eliminazionedelle discrepanze degli stili formativi ed educativi dei docenti che potrebbero produrredisparità significative di valutazione nelle varie classi
RACCORDO TRABIENNIO ETRIENNIO
COORDINA ILLAVORO DEI
DOCENTI
nell'individuazione di un raccordo tra biennio e triennio per gestire lo scostamento tra gliobiettivi in uscita del biennio e i prerequisiti del triennio necessari affinché gli studentisiano in grado di affrontare con conoscenze, competenze e abilità accettabili il corsotriennale di studi
RIUNIONEDIPARTIMENTO
CONVOCAgli incontri con i docenti per organizzare le attività in questione e per monitorare ilprocesso di realizzazione degli obiettivi.
INNOVAZIONE INFORMA i docenti in merito alla normativa scolastica relativa ai processi di riforma
RIUNIONE CON LEFS
PARTECIPAagli incontri con le FS per fornire informazioni sullo stato dei lavori e acquisireindicazioni sulle attività didattiche da svolgere
RIUNIONE CON LACOMMISSIONE
DIDATTICAPARTECIPA
agli incontri con la FS ed i coordinatori di classe per fornire informazioni sullo stato deilavori e acquisire indicazioni sulle attività didattiche da svolgere
MONITORAGGIO PRODUCE dati sullo stato dei lavori attraverso la rilevazione quantitativa delle attività svolte
MODULISTICA PRODUCE schemi, moduli, tabelle, ecc. per organizzare e facilitare l’attività didattica
ARCHIVIOREGISTRA E
ARCHIVIAtutto il materiale prodotto in formato cartaceo e digitale
B.1.2.4. INDIRIZZI DI STUDIOViene nominato annualmente un docente referente per ciascun indirizzo, il quale si occupa delcoordinamento di quanto riguarda in modo specifico l’indirizzo stesso.
• Indirizzo di Grafica, Prof.ssa Sabrina Bartolomei• Indirizzo di Moda, Prof.ssa Margherita Grillotti• Indirizzo di Disegno Industriale, Prof.ssa Paola Ceccarelli• Indirizzo di Rilievo e Catalogazione, Prof.ssa Ines Millesimi• Indirizzo di Arti Figurative, Prof.ssa Fulvia Di Simone
B.1.2.5. GRUPPI DI LAVORO E DI PROGETTOSi tratta di gruppi, più o meno numerosi, di docenti che lavorano alla progettazione e realizzazione di unprogetto. Sono coordinati dal responsabile di progetto che ne pianifica le attività coadiuvato, quandonecessario, dal personale tecnico. Il responsabile di progetto riferisce tutte le necessità e problematiche allaFunzione Strumentale dell’area di appartenenza del progetto.
B.1.2.6. ORGANIZZAZIONE ORARIO SCOLASTICOAlla luce delle esigenze emerse nei passati anni scolastici si è predisposta una particolare scansione oraria,moduli da 25 minuti, ampiamente condivisa e deliberata da tutti gli organismi della scuola. Le lezioni del mattino iniziano alle 8.15 e terminano o alle ore 13.20, oppure alle ore 13.45 in funzione delmonte-ore delle singole classi. Per le classi del vecchio ordinamento, classi terze-quarte e quinte, data l'ampiezza del curriculum scolastico a39/40 ore settimanali, è previsto un rientro settimanale dalle ore 14.00 alle ore 15.40.
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B.1.2.7. CALENDARIO SCOLASTICOIl calendario delle lezioni per il corrente a.s., previsto dalla Regionale Lazio, dal 12 settembre 2011 al 09giugno 2012 è stato modificato dai competenti Organi Collegiali: inizio lezioni, per le classi del biennio, 05settembre per le classi del triennio 08 settembre. La scansione annuale è suddivisa in un trimestre ed un pentamestre. I consigli di classe sono calendarizzatinel modo seguente: ottobre: consigli per il progetto didattico annualenovembre: consigli per le verifiche intermedie con comunicazione alle famigliagennaio: scrutini, rilevazione delle carenze formative e con consegna delle valutazioni alla famigliamarzo: consigli per le verifiche intermedie con comunicazione alle famiglia e consegna del pagellinomaggio: consigli per i libri di testo consigli ammissione classi terze consigli elaborazione documento del 15 maggio classi quintegiugno: consigli scrutini finali
B.1.2.8. RISORSE STRUTTURALIL’Istituto si caratterizza per la presenza delle seguenti strutture:
• Un’aula della Videoconferenza con circa 70 posti • Cinque aule informatizzate polifunzionali, al primo piano, con 66 postazioni informatiche per la
didattica d’indirizzo. Software specialistici per la progettazione grafica (Photoshop, Illustrator,InDesign, Dreamweaver, Premiere), per il disegno 2D e 3D (AutoCAD, Rhinoceros). Tutte le aulesono dotate di scanner e stampanti ed hanno l’accesso ad Internet. La rete è interna ad ognilaboratorio che a sua volta è in rete con gli altri. Ogni classe e/o disciplina hanno una passwordaffinché tutti i lavori siano protetti ed allo stesso tempo fruibili solo agli interessati
• Un’aula informatica per i docenti• Due aule di Discipline Plastiche con forni per la cottura delle ceramiche• Due aule di Discipline pittoriche• Due aule di Discipline geometriche• Un laboratorio con le attrezzature per Disegno Industriale• Un laboratorio fotografico con camera oscura dotato di fotocamere, videocamere digitali ecc.• Un laboratorio Moda e stampa dei tessuti• Una Biblioteca organizzata con quattro postazioni informatizzate, una stampante. Il patrimonio librario
è classificato in modalità SBN per costituire un polo consultabile anche on-line all’interno delll’OPAClocale.
• Un’aula destinata all’attività di Educazione Fisica.
B.2. PROGRAMMAZIONE
B.2.1. INDIRIZZI DI STUDIO E PERCORSI FORMATIVII percorsi formativi scaturiscono dalle elaborazioni delle singole Aree Dipartimentali in base alle indicazioniministeriali.
B.2.1.1. FINALITÀ GENERALILe conoscenze Al termine degli studi il diplomato deve possedere le conoscenze per sapere:
• usare in modo corretto la lingua italiana nella sua espressione scritta ed orale • usare in modo corretto i linguaggi specifici delle discipline umanistiche e scientifiche• usare una metodologia progettuale di tipo grafico-operativo attraverso lfuso degli strumenti grafici,
informatici, multimediali nonché della moderna comunicazione visiva• avere un’autonoma capacità di lettura e decodificazione del linguaggio dell’arte • avere una conoscenza delle problematiche fondamentali dell’uomo contemporaneo ed una sensibilità
verso coloro che sono i “diversi”• riconoscere l'importanza della storia e della cultura come risultato di una molteplicità di testimonianze
tra le quali, di primario significato, è quella che si deduce dal patrimonio dei beni culturali, da tutelare
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e conservare come tale, proprio al fine di preservarne le potenzialità di comunicazione Le competenzeAl termine degli studi il diplomato deve avere le “competenze” per “saper fare”:
• un percorso attraverso “il progettare” che si articola nelle fasi di analisi e definizione del problema,nella ricerca degli strumenti operativi per affrontarlo e risolverlo, nella sintesi critica dei risultatiraggiunti, nella comunicazione del risultato conseguito attraverso l’uso dei codici linguistico-espressiviadeguati.
• deve dimostrare flessibilità mentale per traslare tale abilità in altri contesti ed in particolare nell’ambitoartistico-professionale.
• sviluppare i processi conoscitivi e comunicativi partendo dall’analisi del reale, tramite il metodo dellaraccolta dati
B.2.1.2. CORSO TRADIZIONALEQuesto corso a partire dall’anno scolastico 2010 – 2011 è stato progressivamente sostituito dalNuovo Ordinamento del Liceo ArtisticoI corsi tradizionali sono suddivisi in un triennio ed un biennio. Al termine del triennio l’esame di qualificapermette di conseguire l’attestato di Maestro d’arte; a conclusione del biennio si sostiene l’esame di stato checonferisce il Diploma di maturità d’Arte Applicata di Arte della Grafica Pubblicitaria e Fotografia . I corsi tradizionali hanno come obiettivo principale quello di formare un’attitudine al “progettare”, intesa comepossesso delle capacità di analisi e sintesi, interazione tra attività teoriche e pratiche e quindi tra momentocreativo e momento esecutivo. L’impostazione pre-professionale si condensa nel triennio in cui le disciplineumanistiche e scientifiche si modellano per soddisfare due esigenze: quella del conseguimento di abilitàtrasversali comuni di tipo metodologico ed espressivo, e, quella della propria specificità attraverso lo studiosistematico dei loro contenuti. Al contrario, il biennio si caratterizza per una maggiore presenza dellediscipline teoriche che trovano spazio ed articolazione intorno alla progettazione, disciplina centrale delpercorso creativo e di indirizzo.
B.2.1.2.1. GRAFICA PUBBLICITARIA E FOTOGRAFIAProfilo in uscitaPremessaE’ opportuno precisare che il seguente profilo in uscita non è professionalizzante, offre un approccio teorico-pratico alle tematiche grafiche e multimediali, formando il ragazzo a una visione aperta e flessibile.Conoscenza:
• conosce gli strumenti tecnico-progettuali per realizzare prodotti tradizionali e digitali (fotografici evideo).
• conosce le tecnologie delle produzioni visive e multimediali.Competenza:
• decodifica in modo interattivo i fenomeni connessi con la realtà socio-economica e artistica.• sa coniugare gli aspetti teorici con quelli pratico-applicativi della comunicazione.• ha competenze specifiche riguardo la produzione e la gestione di pagine web.• gestisce gli strumenti della comunicazione visiva e produce messaggi che la diffondono attraverso
conoscenze digitali e artistiche.• ha capacità proprie del regista multimediale: allestimento di CD Rom, Ipermedia, Siti Web, montaggio
audio-video.• possiede abilità di Web Design e Web Master.
Sbocchi professionali immediatiPossiede competenze e abilità per inserirsi nella specifica realtà produttiva delle industrie tipografiche, deglistudi grafici e delle agenzie pubblicitarie e multimediali.Prosieguo degli studiGenerali:
• al termine del terzo anno viene rilasciato il Diploma di Maestro d’Arte che da accesso all’Accademia diBelle arti, e consente un primo livello lavorativo nel settore grafico-digitale
• al quinto anno viene rilasciato il Diploma di superamento dell’Esame di Stato conclusivo del corso distudi, che da accesso a tutte le facoltà universitarie.
Specifici:• possibilità di accedere all’ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Grafica Pubblicitaria) • accesso al DAMS (Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo) settore Linguaggi Multimediali.• accesso a tutte le scuole di perfezionamento di Design Grafico e Multimediale attive sul territorio.
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B.2.1.2.2. QUADRO ORARIO GRAFICA PUBBLICITARIA E FO TOGRAFIA
DISCIPLINE 3 4 5
RELIGIONE 1 1 1
ITALIANO - STORIA 4 6 6
STORIA DELL'ARTE 2 4 4
MATEMATICA - FISICA 3 5 5
SCIENZE, GEOGRAFIA, CHIMICA 2 4 4
SOCIOLOGIA-ECONOMIA - 1 1
DISEGNO GEOMETRICO 4 - -
GEOMETRIA DESCRITTIVA - 4 4
DISEGNO DAL VERO 4 - -
DISCIPLINE PLASTICHE 4 - -
EDUCAZIONE VISIVA - 2 2
EDUCAZIONE FISICA 2 2 2
Discipline di IndirizzoDISCIPLINE 3 4 5
TECNOLOGIA 1 - -
DISEGNO PROFESSIONALE 4 - -
PROGETTAZIONE 6 6
LABORATORIO 8 4 4
B.2.1.3. CORSI SPERIMENTALI MICHELANGELOQuesti corsi a partire dall’anno scolastico 2010 – 2011 saranno progressivamente sostituiti dal NuovoOrdinamento del Liceo ArtisticoIl corso nasce dall’esigenza di ridefinire, in termini didatticamente e culturalmente innovativi, l’esperienzaformativa degli istituti secondari di istruzione artistica come si va prefigurando nel riordino dei cicli scolastici.In tale ottica, detto “progetto Michelangelo” rappresenta il modello di riferimento del futuro ciclo dell’istruzioneartistica, nella prospettiva di una aggiornata e consapevole progettualità. Si articola in un percorsoquinquennale strutturato in un biennio comune ed un triennio di approfondimento artistico-professionale sugliindirizzi attivati (Moda e costume, Disegno industriale ). Il titolo di studio per Disegno Industriale èDisegnatore d’Architettura e Arredamento. Il titolo di studio per Moda e Costume è Diploma di Arte Applicata,Arte Moda e Costume.
B.2.1.3.1. DISEGNO INDUSTRIALEProfilo in uscitaIl corso triennale di indirizzo è finalizzato all'acquisizione dei fondamenti storico-culturali, teorici ed applicatividel Design Industriale, ovvero delle implicazioni di carattere estetico, produttivo e di mercato del prodottoindustriale.Conoscenzequanto sopra previsto consentirà all'alunno di dotarsi di un bagaglio di conoscenze teorico-pratiche sull'usodei materiali utilizzati (metalli, legno, tessuti, ceramica, resine, materiali sintetici etc.) nella ideazione deglioggetti e successiva realizzazione dei modelli nel laboratorio.Competenzeciò porterà l'alunno ad acquisire sia competenze generali riferibili alle problematiche del Design nel processodi comunicazione di massa che più specifiche nei vari settori dei laboratori funzionanti presso l'Istituto.Sbocchi professionali immediatiEssi fanno riferimento prevalentemente alla possibilità di essere inseriti in studi professionali che si occupanodi progettazione, oppure con contratti di formazione-lavoro presso aziende industriali produttrici di oggetti didesign (arredi e complementi di arredo).Prosieguo degli studiPuò essere consentito il proseguimento degli studi a livello universitario su indirizzi generali (Facoltà diArchitettura, Disegno Industriale, Accademie di BB.AA.) e su settori specifici inerenti la professionalitàacquisita (istituti superiori di disegno industriale, corsi di laurea di primo livello in D.I.).
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B.2.1.3.2. MODA E COSTUMEProfilo in uscitaAl termine del triennio di studi l’alunno deve possedere le seguenti conoscenze, competenze a capacità:Conoscenze
• Conoscere le fondamentali evoluzioni stilistiche del costume in rapporto al contesto storico, artistico-culturale e socio economico.
• Saper descrivere e riprodurre graficamente il costume e gli accessori che lo caratterizzano. • Utilizzare gli elementi stilistici per ideare proposte originali in campo progettuale e tecnico sartoriale.
Competenze• descrive e riproduce graficamente il costume e gli accessori che lo caratterizzano.• utilizza gli elementi stilistici per ideare proposte originali in campo progettuale e tecnico sartoriale.• applica una progressiva autonomia operativa nell'iter progettuale• applica i passaggi dalla elaborazione bozzettistica alla messa a fuoco del prototipo con disegno
esplicativo tecnico e relazione tecnologica.• elabora una piccola collezione moda • ricerca creatività ed originalità nell'ideazione e nella proposta dei modelli in coerenza con i temi
indicati.• utilizza in modo appropriato ed efficace le tecniche di rappresentazione grafiche e pittoriche.• stilizza in modo autonomo e personale un figurino.
Sbocchi professionali immediati• Possiede le competenze e le abilità per svolgere la libera professione.• Inserimento in aziende produttrici o in studi professionali del settore.
Prosieguo degli studiGenerali:
• Al termine del ciclo degli studi viene rilasciato il diploma di superamento dell'esame di stato, che daaccesso alle Accademie e a tutte le facoltà universitarie.
• Le Scuole ed Accademie di moda mirano a preparare e formare le figure professionali più richiestedalle aziende, rilasciando Qualifiche immediate spendibili sul mercato della moda
Specifici:• stilista o designer di moda• modellista-modellistica industriale-cad• figurinista• confezionista• responsabile di prodotto
B.2.1.3.3. QUADRO ORARIO DISEGNO INDUSTRIALE - MODA E COSTUME
DISCIPLINE 3 4 5
RELIGIONE 1 1 1
ITALIANO - STORIA 5 5 5
INGLESE 3 3 3
FILOSOFIA 2 2 2
MATEMATICA 3 3 3
FISICA 2 2 2
EDUCAZIONE FISICA 2 2 2
STORIA DELL'ARTE 3 3 3
CHIMICA 3 3 -
Discipline di IndirizzoDISCIPLINE 3 4 5
GEOMETRIA DESCRITTIVA 2 2 2
PROGETTAZIONE 6 6 6
LABORATORIO 8 8 11
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B.2.1.4. CORSO SPERIMENTALE MICHELANGELO – DIPLOMA DI LICEO ARTISTICOQuesto corso a partire dall’anno scolastico 2010 – 2011 sarà progressivamente sostituito dal NuovoOrdinamento del Liceo ArtisticoIl corso nasce dall’esigenza di ridefinire, in termini didatticamente e culturalmente innovativi, l’esperienzaformativa degli istituti secondari di istruzione artistica come si va prefigurando nel riordino dei cicli scolastici.In tale ottica, detto “progetto Michelangelo” rappresenta il modello di riferimento del futuro ciclo dell’istruzioneartistica, nella prospettiva di una aggiornata e consapevole progettualità. Si articola in un percorsoquinquennale strutturato in un biennio comune ed un triennio di approfondimento artistico-professionalesull'indirizzo di Rilievo e Catalogazione dei Beni Culturali . Il titolo di studio conseguito è il Diploma di LiceoArtistico. B.2.1.4.1. RILIEVO E CATALOGAZIONE DEI BENI CULTURA LIProfilo in uscitaAl termine del triennio di studi l’alunno deve possedere le seguenti conoscenze, competenze e capacità:Conoscenze
• conoscenze di base della teoria e dela tecnica del restauro, della museologia e della museografia,delle tecniche e i materiali del rilievo pittorico e plastico nonché dei vari sistemi della catalogazione
• conoscenze della legislazione artistica attuale e della sua storia• conoscenze in materia di conservazione di beni culturali anche in rapporto al territorio• buona conoscenza dell’inglese
Competenze• uso autonomo del computer• uso autonomo del C.A.D.• compilazione di schede cartacee ed informatizzate secondo i modelli dell’ICCD• redigere e leggere elaborati tecnici e di progetto• avere competenze linguistiche e comunicative• riprodurre plasticamente e graficamente un manufatto anche con l’ausilio di calchi
Sbocchi professionali• supporto a operatori museali o culturali per allestimenti ed organizzazione di eventi culturali presso
enti e cooperative accreditate nelle Soprintendenze o in musei comunali• supporto per archeologi o restauratori• guide turistiche• stage di catalogazione con istituzioni territoriali
Prosieguo degli Studi• Iscrizione a qualsiasi facoltà universitaria ed in particolare: Architettura, Lettere con indirizzo
archeologico e storico-artistico, Conservazione dei beni Culturali, Accademie di Belle Arti. • I.C.R. (Istituto centrale per il restauro, Roma)• Scuole professionali nel settore del restauro e della conservazione o della catalogazione
B.2.1.4.2. QUADRO ORARIO RILIEVO E CATALOGAZIONE DE I BENI CULTURALIDISCIPLINE 3 4 5
RELIGIONE 1 1 1
ITALIANO - STORIA 5 5 5
INGLESE 3 3 3
FILOSOFIA 2 2 2
MATEMATICA 3 3 3
FISICA 2 2 2
EDUCAZIONE FISICA 2 2 2
STORIA DELL'ARTE 3 3 3
CHIMICA 3 3 -
Discipline di Indirizzo dal III anno
DISCIPLINE 3 4 5
GEOMETRIA DESCRITTIVA 2 2 2
PROGETTAZIONE 6 6 6
LABORATORIO 8 8 11
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B.2.1.5. CORSI DI LICEO ARTISTICOA partire dall’anno scolastico 2010 – 2011 il Nuovo Ordinamento di Liceo Artistico sostituiràprogressivamente negli anni sia i Corsi Tradizional i che i Corsi Sperimentali Michelangelo.
B.2.1.5.1. PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIO NALE DEI LICEI Il sistema dei licei consente allo studente di raggiungere risultati di apprendimento in parte comuni, in partespecifici dei distinti percorsi . La cultura liceale consente di approfondire e sviluppare conoscenze e abilità,maturare competenze e acquisire strumenti nelle aree metodologica; logico argomentativa; linguistica ecomunicativa; storico-umanistica; scientifica, matematica e tecnologica.B.2.1.5.2. RISULTATI DI APPRENDIMENTO COMUNI A TUTT I I PERCORSI LICEALI A conclusione dei percorsi di ogni liceo gli studenti dovranno:Area metodologica
• Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche eapprofondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturaleprosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l'intero arco della propria vita.
• Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado divalutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.
• Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline Area logico argomentativa
• Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui.• Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ed identificare i problemi e a individuare possibili
soluzioni.• Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di
comunicazione.Area linguistica e comunicativa
• Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:o dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli
più avanzati ( sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario especialistico) modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;
o saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e lesfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativocontesto storico e culturale;
o curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.• Aver acquisito in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative
corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.• Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e
antiche.• Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca,
comunicare.Area storico-umanistica
• Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali edeconomiche, con riferimento particolare all'Italia e all'Europa, e comprendere i diritti e i doveri checaratterizzano l'essere cittadini.
• Conoscere ,con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, lastoria d'Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall'antichità sino ai nostri giorni.
• Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale) concetti (territorio,regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo) e strumenti(carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) dellageografia per la lettura dei processi storici e per l'analisi della società contemporanea.
• Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica,religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensieropiù significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture.
• Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artisticoitaliano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarloattraverso gli strumenti della tutela e della conservazione.
• Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologichenell'ambito più vasto della storia delle idee.
• Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, lamusica, le arti visive.
• Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano lelingue.
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Area scientifica, matematica e tecnologica• Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche
del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base delladescrizione matematica della realtà.
• Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia,scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, ancheper potersi orientare nel campo delle scienze applicate.
• Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e diapprofondimento; comprendere la valenza metodologica dell'informatica nella formalizzazione emodellizzazione dei processi complessi e nell'individuazione di procedimenti risolutivi.
B.2.1.5.3. RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEL LICEO ART ISTICO“Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favoriscel’acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi edelle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nelsuo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore nella società odierna. Guida lostudente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarieper dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell’ambito delle arti” (art. 4 comma 1)Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni,dovranno:
• conoscere la storia della produzione artistica e architettonica e il significato delle opere d’arte neidiversi contesti storici e culturali anche in relazione agli indirizzi di studio prescelti;
• cogliere i valori estetici, concettuali e funzionali nelle opere artistiche;• conoscere e applicare le tecniche grafiche, pittoriche, plastico-scultoree, architettoniche e multimediali
e saper collegare tra di loro i diversi linguaggi artistici;• conoscere e padroneggiare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo appropriato tecniche
e materiali in relazione agli indirizzi prescelti;• conoscere e applicare i codici dei linguaggi artistici, i principi della percezione visiva e della
composizione della forma in tutte le sue configurazioni e funzioni;• conoscere le problematiche relative alla tutela, alla conservazione e al restauro del patrimonio
artistico e architettonico.A partire dall’anno scolastico 2012 – 2013 nel nost ro Istituto potranno essere attivati i seguentiindirizzi di Liceo Artistico:
• Indirizzo Arti Figurative• Indirizzo Industrial Design• Indirizzo Design Moda • Indirizzo Grafica
Si rimanda al sito d’Istituto www.liceoartisticorieti.it per l’approfondimento sui singoli indirizzi.
B.2.1.5.4. PIANO DEGLI STUDI PRIMO BIENNIO1° biennio
1° anno 2° anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale
Lingua e letteratura italiana 132 132
Lingua e cultura straniera 99 99
Storia e geografia 99 99
Matematica* 99 99
Scienze naturali** 66 66
Storia dell'arte 99 99
Discipline grafiche e pittoriche 132 132
Discipline geometriche 99 99
Discipline plastiche e scultoree 99 99
Laboratorio artistico**** 99 99
Scienze motorie e sportive 66 66
Religione cattolica o Attività alternative 33 33
Totale ore 1122 1122*con informatica al primo biennio
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**Biologia, Chimica e Scienze della Terra**** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali
N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamentiobbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esseannualmente assegnato.
B.2.2. OFFERTA FORMATIVA
B.2.2.1. OBIETTIVI DELL’INTERVENTO FORMATIVOEducano al diritto/dovere degli studenti in un clima di partecipazione attiva e di rispetto reciproco delle regole.Tali obiettivi aiutano l’alunno nella crescita consapevole di una progressiva autonomia.
B.2.2.2. AREA EDUCATIVA E DEI COMPORTAMENTI Al termine del quinquennio di studi, indipendentemente dall’indirizzo frequentato, lo studente acquisirà un“profilo formativo“, conseguendo i seguenti traguardi finali, irrinunciabili per uno studente europeo (Lisbona2010)
• Rispetto delle scadenze (giustificazioni)• Rispetto degli orari scolastici (entrata/uscita durante tutte le ore)• Rispetto delle regole comuni (uso-abuso dei telefonini, fumo etc.) ,rispetto degli ambienti e delle cose
comuni • Rispetto degli impegni scolastici inteso come: frequenza continua e non opportunistica, sistematicità
e regolarità nelle verifiche, consegna puntuale degli elaborati scritto-grafici.• Partecipazione attiva e consapevole ai progetti inseriti all’interno della classe e alle visite
guidate/viaggi d’istruzione.• Possedere autocontrollo• Essere consapevoli di sé: delle proprie possibilità, della propria affettività del proprio ambiente.• Essere cittadino “attivo” e sensibile a una “cittadinanza globale” e al dialogo interculturale.• Essere consapevole delle proprie azioni e delle proprie scelte• Essere consapevole delle varie forme di diversità e delle varie forme di emarginazione: riconoscere
stereotipi, pregiudizi, unilateralità di giudizio dovuti all’etnocentrismo.• Rispettare e promuovere il rispetto per la dignità e per i diritti dell’uomo.• Superare punti di vista egocentrici e soggettivi.• Socializzare e collaborare con gli altri autonomamente e consapevolmente.• Essere consapevole della propria identità culturale: di cittadino italiano ed europeo.
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B.2.2.2.1. VOTO DI CONDOTTAIl voto di condotta viene assegnato dal Consiglio di classe nel rispetto della seguente griglia che tiene contodella valutazione sufficiente (dal 6 al 10). Per le valutazioni insufficienti si fa riferimento a quanto deliberatonel Regolamento di Disciplina (Allegato A)Griglia di valutazione per l’attribuzione del voto in condotta
INDICATORI LIVELLI
Comportamento con gli adulti
Assume comportamenti oppositivi/provocatori
Seleziona le situazioni in cui assumere un comportamento corretto e rispettoso
Stabilisce sempre rapporti corretti e rispettosi
Comportamento con i
coetanei
Ha difficoltà nell’instaurare rapporti collaborativi
Ha un comportamento vivace ma cerca di mantenere rapporti corretti
Instaura con tutti rapporti collaborativi e costruttivi
Rispetto delle regole
Non rispetta le regole fondamentali di comportamento e reagisce ai richiami in forma
oppositiva
Decide autonomamente come e quando rispettare le regole
E’ rispettoso delle regole scolastiche
Partecipazione
Interesse
Impegno
E’ coinvolto dalla vita scolastica solo nei momenti ludici e ricreativi e, a volte, rappresenta un
elemento di disturbo
Partecipa saltuariamente alle attività proposte: l’interesse e l’impegno non sono costanti
Partecipa in modo vivace e ricco di spunti personali, interviene in modo pertinente; segue
con attenzione le attività proposte offrendo il proprio contributo personale
Punteggio (P) 4-5 6-7 8-9 10-11 12
Voto 6 7 8 9 10Il voto di condotta sarà inferiore a sei in presenza di specifici provvedimenti disciplinari. In caso diformulazione del giudizio di sospensione dalle lezioni, l’Organo Collegiale potrà decidere la sospensione conobbligo di frequenza onde evitare l’aggravarsi del profitto scolastico. In particolare nel primo periodo dell’anno scolastico, il Consiglio di Classe, in presenza di comportamenti nonrispettosi delle regole e/o di note disciplinari, uniti ad un profitto scadente, potrà usare il voto di condottainferiore a sei come strumento educativo. Tale sanzione è finalizzata a promuovere nello studente unamaggiore responsabilità e consapevolezza nei confronti delle regole scolastiche e del rispetto delle persone edegli impegni.
B.2.2.3. OBIETTIVI DIDATTICO-DISCIPLINARIPer quanto attiene alle CONOSCENZE (abilità) specifiche delle singole discipline, ogni Dipartimentoindividua i saperi “massimi, medi e minimi”. Questi ultimi rappresentano la soglia della sufficienza.Per quanto attiene alle COMPETENZE (capacità) va ricordato che sono abilità trasversali legate allacomunicazione scritta ed orale, anche in lingua straniera, scritto-grafica ed all’uso del computer. E’ importantequindi trovare all’interno dei consigli di classe paralleli una trasversalità visto che dette competenze vannocertificate all’esterno in caso di interruzione degli studi o di cambiamento di istituto al II anno.
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B.2.2.3.1. COMPETENZE DI BASE OBBLIGO DI ISTRUZIONEA seguito del regolamento emanato dal Ministero dell’Istruzione con decreto del 22 agosto 2007, n. 139 e delD.M. del 27 gennaio 2010 n. 9 relativi alle Competenze di base acquisite nell’assolvimentodell’obbligo di istruzione, al termine del biennio verrà rilasciato il seguente attestato con irelativi livelli raggiunti:
Asse dei linguaggi LIVELLI
lingua italiana:- padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l'interazionecomunicativa verbale in vari contesti- leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo- produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
lingua straniera- utilizzare la lingua Inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi
altri linguaggi- utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario- util izzare e produrre testi multimediali
Asse matematico
- utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto formagrafica- confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni- individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi- analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l'ausilio dirappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte daapplicazioni specifiche di tipo informatico
Asse scientifico-tecnologico
- osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscerenelle varie forme i concetti di sistema e di complessità- analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partiredall'esperienza- essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cuivengono applicate
Asse storico-sociale
- comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso ilconfronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali- collocare l'esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei dirittigarantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell'ambiente- riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessutoproduttivo del proprio territorio
Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente conriferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui all'allegato 2 del regolamento citato in premessa:• Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fontie varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempidisponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.• Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro,utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando ivincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.• Comunicare:
o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessitàdiversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediantediversi supporti (cartacei, informatici e multimediali);
o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo,emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverseconoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
• Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie ele altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delleattività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.• Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e farvalere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, leregole, le responsabilità.• Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti ele risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema,contenuti e metodi delle diverse discipline.
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• Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti,collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, elontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze edincoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.• Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta neidiversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti eopinioni.
Livelli relativi all'acquisizione delle competenze di ciascun asse:Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilitàessenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentaliNel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l'espressione "livello base non raggiunto ", conl'indicazione della relativa motivazioneLivello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelteconsapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilita acquisiteLivello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrandopadronanza nell'uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumereautonomamente decisioni consapevoli.
REFERENTIASSE CULTURALE
(Biennio)MATERIE REFERENTE DI ASSE TRASVERSALI
LINGUAGGIItaliano
MALFATTI
CO
MP
ET
EN
ZE
CH
IAV
E D
I C
ITT
AD
INA
NZ
A
Inglese
STORICO SOCIALE
Storia
ROSATIReligione
Storia dell'Arte
MATEMATICO Matematica GIANFELICE
SCIENTIFICOTECNOLOGICO
ScienzeBERNARDINETTI
Educazione Fisica
B.2.2.3.2. PROGRAMMAZIONE DIDATTICO- DISCIPLINAREL’attività didattica è programmata per moduli e/o unità didattiche.
Classi I e IILa programmazione è curvata sugli Assi Culturali secondo la Legge n. 296 del 27/12/2006 relativa all’obbligoscolastico.
Classi III, IV, VLa programmazione è scandita da moduli in cui si indicheranno: le carenze pregresse e i risultati di eventualitest d’ingresso, le finalità specifiche della disciplina, gli obiettivi di apprendimento, gli obiettivi minimi, icontenuti, i metodi, gli strumenti di verifica, le verifiche, il recupero, i tempi, i mezzi o strumenti. La valutazione verrà fatta dai docenti delle singole discipline in itinere, mentre gli obiettivi trasversali sarannooggetto di discussione e verifica nei consigli di classe.. Il non raggiungimento degli obiettivi sarà la base perimpostare corsi di recupero o ipotesi di creazione, nello stesso gruppo classe, di percorsi individualizzati diapprendimento; l’uso di classi aperte parallele ed accorpabili in due livelli di apprendimento, può costituire labase per potenziare e permettere agli alunni più meritevoli di esprimersi e agli alunni in difficoltà di svolgere ilprogramma con un progressivo raggiungimento degli obiettivi prefissati.Tenendo in debito conto che nella scuola superiore è prevista l’alternanza ed il passaggio tra diverseistituzioni scolastiche, gli alunni dovranno raggiungere obiettivi trasversali spendibili anche in altre realtà.A tale proposito l’area umanistica contribuirà al rafforzamento linguistico-espressivo, mentre l’area scientificapotenzierà le capacità logico-deduttive.La verifica degli obiettivi trasversali, con scansione modulare, sarà lo strumento che permetterà al Consigliodi classe di rendere oggettivabili i crediti formativi degli alunni, preparandoli ad un eventuale cambio diindirizzo scolastico; la scuola potrà pertanto certificare con esattezza gli obiettivi raggiunti nel sapere e nelsaper fare.In tale programmazione si dovrà prevedere la possibilità per gli alunni provenienti da altre scuole di accederea moduli di recupero di contenuti peculiari dell’area artistica.
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Nel biennio del corso Michelangelo, è stata inserita, nell’ambito delle ore di Laboratorio Orientamento, un’oradi Fotografia Digitale (II anno), e due ore di Informatica (II anno).
B.2.2.4. SEDI E MOMENTI DELLA FORMAZIONE Obiettivo finale dell'insegnamento è quello di formare una personalità consapevole dei diritti e dei doveri chederivano dall'essere parte di una società tollerante, aperta al confronto, rispettosa dell'ambiente naturale e delpatrimonio artistico culturale, una personalità convinta che l'apprendimento deve essere un processo attivo ecostante. Le sedi e i momenti della formazione sono precisati: • nel Collegio dei Docenti che ne individua le linee direttive generali; • nelle riunioni di indirizzo che coordinano le attività del corso; • nelle riunioni di dipartimento che definiscono gli obiettivi trasversali e garantiscono rispondenza dei i vari
corsi; • nei Consigli di classe che traducono in maniera operativa a "livello di classe" le direttive degli altri organi
collegiali e garantiscono il collegamento interdisciplinare e pluridisciplinare; • nel docente che progetta e realizza il suo intervento didattico le cui linee di intervento saranno comunicate
agli studenti. Sono compiti delle riunioni collegiali: • Progettare, analizzare in itinere e verificare la validità degli interventi didattici.
B.2.2.5. VERIFICA E VALUTAZIONELe verifiche saranno finalizzate ad un controllo costante del processo di apprendimento. Verranno
effettuate prove scritte, orali, grafiche e pratiche come indicato nelle singole programmazionidisciplinari. Alle prestazioni verrà assegnato un voto decimale così come stabilito in sede didipartimento. Verrà inoltre effettuata una valutazione intermedia con un pagellino. Al termine delprocesso formativo la valutazione finale terrà conto anche di elementi quali: l’evoluzione rispettoalla situazione di partenza, la partecipazione attiva, il senso di iniziativa e di responsabilità.
L’alunno potrà in tal modo rendersi conto del suo progredire nel sapere e il docente potrà verificare evalutare l’andamento del proprio operato. Per le verifiche verranno utilizzate prove orali, test, analisi testuali, relazioni, dibattiti, produzioniindividuali. Le valutazioni sono espresse da 1 a 10. I risultati delle prove orali vanno comunicati immediatamente,quelli delle prove scritte, scritto/grafiche entro una settimana o al massimo due dallo svolgimento dellaprova. Ogni valutazione va motivata per permettere allo studente di crescere sui propri errori.
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B.2.2.5.1. Griglia generale di riferimento per la v alutazione di tutte le discipline
Impegno
Assente 0
Discontinuo 1 -3
Scarso 4
Modesto 5
Costante e partecipato 6 - 7
Attivo 8
Cooperativo 9
Totale 10
Abilità espressiva
Non corretta 1 - 2
Inadeguata 3 - 4
Carente 5
elementare 6
Corretta 7
Appropriata 8
Articolata e sicura 9
Autonoma e selezionata 10
Conoscenza
Nulla 0
Scarsa 1 - 2
Lacunosa 3
Superficiale 4 - 5
Completa ma generica 6
Completa e approfondita 7
Completa, organica e articolata 8 - 9
Organica e ampliata in modo personale 10
Comprensione
Imprecisa 1 – 3
Parziale 4
Incompleta 5
Essenziale 6
Accettabile 7
Adeguata 8
Completa 9
Completa e critica 10
Applicazione
Assente 0
Saltuaria 1 - 4
Circoscritta 5
essenziale 6
Adeguata 7
Autonoma 8
Valida 9
Corretta e intuitiva 10
I parametri sopra indicati sono di riferimento per esprimere il giudizio di non sufficienza al termine delloscrutinio intermedio e finale (O.M. n° 92 del 2007) .
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B.2.2.6. SOSTEGNO E RECUPEROIn attuazione della normativa in materia di adempimento dell’obbligo scolastico ( Legge n. 296 del 27dicembre 2006) e sostegno all’apprendimento (DM 42/2007; DM 80 /2007 e OM 92/2007), l’Istitutoorganizzerà le attività di recupero come parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa,secondo interventi così struttura
Modalità di organizzazione e realizzazione degli in terventi di recupero e sostegno In base alle insufficienze riscontrate nelle singole discipline e/o aree disciplinari nei consigli di classe o insede di scrutinio finale, verranno attivati interventi di recupero e/o sostegno. Nell’ assegnare il numerodegli interventi e la consistenza oraria, si avrà cura di definire in modo coerente il numero degli studentiche necessitano dell’intervento in una disciplina e quanti corsi attivare in base alle risorse.
Individuazione dei modelli didattico-metodologici d i recuperoPercorsi individuali di recupero, realizzati attraverso attività ed esercizi mirati, da svolgere a casa,controllati e corretti sistematicamente dal docente Attività di recupero durante le ore di lezione, “in itinere”, con modalità diverse a seconda delle classi:attività periodiche di rinforzo in classe, pause didattiche, classi aperte, Corsi di recupero pomeridiani: moduli programmati su obiettivi specifici individuati dai docenti della classe,per gruppi di massimo dieci alunni, con prove di verifica e valutazione finale, diretti al recupero di una o piùcarenze disciplinari individuate dal Consiglio di Classe. I corsi possono essere finalizzati al recupero dicontenuti disciplinari specifici per il triennio, e/o al potenziamento delle abilità trasversali, e/o alraggiungimento delle competenze di base previste dai quattro assi culturali per il biennio.“Tutoring” di sostegno e recupero: un insegnante del Consiglio di classe o un suo compagno di classeassumono il compito di “guida” dell’alunno che presenti difficoltà generali di apprendimento, di espressione edi organizzazione del lavoro. Potenziamento dell’eccellenza: per il riconoscimento ed il potenziamento degli stili cognitivi e dei livelli dieccellenza saranno utilizzate metodologie fondate sul lavoro individuale e/o di gruppo che esaltino lacreatività, valorizzino le capacità, rinforzino il gusto della ricerca e l’interesse alla conoscenza.Per gli alunni delle classi quinte, potranno essere organizzati corsi pomeridiani di approfondimento, surichiesta del Consiglio di Classe e/o degli alunni stessi, in vista della preparazione dell’esame di Stato. . B.2.2.7. SCRUTINI INTERMEDI E RELATIVI ADEMPIMENTIIl Collegio dei docenti, tenendo conto delle innovazioni introdotte dal Decreto ministeriale 3 ottobre 2007, n.80, determina i criteri da seguire per lo svolgimento degli scrutini, al fine di assicurare omogeneità nelleprocedure e nelle decisioni di competenza dei singoli consigli di classe. Per gli studenti che in sede di scrutinio intermedio, presentano insufficienze in una o più discipline, il consigliodi classe predispone interventi di recupero delle carenze rilevate, dopo aver proceduto ad un’analisi attentadei bisogni formativi di ciascuno studente e della natura delle difficoltà rilevate nell’apprendimento delle variediscipline, nonché della possibilità degli studenti di raggiungere autonomamente gli obiettivi formativi stabilitidai docenti. L’organizzazione delle iniziative di recupero programmate dal consiglio di classe è portata a conoscenza dellefamiglie degli studenti interessati. Ove le medesime non intendano avvalersi di tali iniziative devono darne allascuola comunicazione formale. Sia che ci si avvalga o che non ci si avvalga delle iniziative di recupero, glistudenti hanno l’obbligo di sottoporsi alle verifiche programmate dal consiglio di classe che ne comunical’esito alle famiglie.
Verifiche intermedieAl termine di ciascun intervento di recupero realizzato nel corso dell’anno scolastico, i docenti delle disciplineinteressate svolgono verifiche documentabili, volte ad accertare l’avvenuto superamento delle carenzeriscontrate. Le modalità di realizzazione delle succitate verifiche sono deliberate dai consigli di classe che, inrelazione alla natura della o delle discipline oggetto degli interventi di recupero, possono prevedere verifichescritte o scrittografiche e/o orali. I giudizi espressi dai docenti, al termine delle verifiche, oltre ad accertare il grado di competenza acquisitodallo studente, costituiscono occasione per definire ulteriori forme di supporto volte sia al completamento delpercorso di recupero che al raggiungimento di obiettivi formativi di più alto livello.
B.2.2.8. SCRUTINI FINALI E RELATIVI ADEMPIMENTIIl collegio dei docenti, tenendo conto delle innovazioni introdotte dal Decreto ministeriale 3 ottobre 2007, n.80, determina i criteri da seguire per lo svolgimento degli scrutini, al fine di assicurare omogeneità nelleprocedure e nelle decisioni di competenza dei singoli consigli di classe. Il docente della disciplina propone ilvoto in base agli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante l’ultimo periodo, tenendo conto anchedelle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio nonché dell’esito delle verifiche relative ad eventuali
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iniziative di sostegno e di recupero precedentemente effettuate. Si procede al giudizio finale nei confronti degli studenti per i quali il consiglio di classe abbia espresso unavalutazione positiva, anche a seguito degli interventi di recupero seguiti, nonché nei confronti degli studentiche presentino insufficienze tali da comportare un immediato giudizio di non promozione.
B.2.2.9. CRITERI DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCC ESSIVAFermo restando la sovranità del consiglio di classe l’eventuale giudizio di non ammissione alla classesuccessiva è determinato dall’accertamento della presenza di: • TRE gravi insufficienze• DUE gravi insufficienze unitamente ad altre insufficienze in discipline scritte e/o orali• MEDIOCRITÀ diffuse (cinque), che unitamente al mancato conseguimento degli obbiettivi trasversali
siano collegate organicamente ad un giudizio negativo sulle attitudini, l’impegno e la mancataacquisizione dei moduli fondanti disciplinari e siano tali per numero e /o qualità da non far ritenerepossibile la frequenza proficua della classe successiva, anche attraverso la frequenza degli interventi direcupero
• Valutazione del comportamento inferiore a sei decimi
B.2.2.10. CRITERI DI NON AMMISSIONE ALL’ESAME DI LI CENZA Fermo restando la sovranità del consiglio di classe, l’alunno non è ammesso a sostenere l'esame di licenza diMaestro d'arte in presenza di gravi insufficienze o mediocrità diffuse.
B.2.2.11. INTERVENTI SUCCESSIVI ALLO SCRUTINIO FINA LEIn caso di sospensione del giudizio finale , all’albo dell’Istituto viene riportata solo la indicazione della“sospensione del giudizio”.La scuola, subito dopo le operazioni di scrutinio finale, comunica a ciascuna famiglia, per iscritto, le decisioniassunte dal consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate dai docenti delle singole discipline e ivoti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali lo studente non abbia raggiunto lasufficienza. Contestualmente vengono comunicati le modalità e i tempi degli interventi didattici finalizzati alrecupero e le date delle relative verifiche che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’annoscolastico (eccezionalmente entro l’inizio delle lezioni dell’a.s. successivo).Ove le famiglie non ritengano di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla scuola, debbonocomunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche finali.Verifiche finali e integrazione dello scrutinio fin aleLe operazioni di verifica sono organizzate dal consiglio di classe e condotte dai docenti delle disciplineinteressate, con l’assistenza di altri docenti del medesimo consiglio di classe. Le verifiche finali vanno inserite nel nuovo contesto dell’attività di recupero e pertanto devono tener conto deirisultati conseguiti dallo studente non soltanto in sede di accertamento finale, ma anche nelle varie fasidell’intero percorso dell’attività di recupero.Il consiglio di classe, nella medesima composizione di quello che ha proceduto alle operazioni di scrutiniofinale, alla luce delle verifiche effettuate, delibera la integrazione dello scrutinio finale, espresso sulla base diuna valutazione complessiva dello studente, che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione dellostesso alla frequenza della classe successiva. In tale caso, risolvendo la sospensione di giudizio vengonopubblicati all’albo dell’istituto i voti riportati in tutte le discipline con la indicazione “ammesso”. In caso di esitonegativo del giudizio finale, sulla base di una valutazione complessiva dello studente, il relativo risultato vienepubblicato all’albo dell’istituto con la sola indicazione “non ammesso”.Nei confronti degli studenti per i quali sia stata espressa una valutazione positiva in sede di integrazione delloscrutinio finale al termine del terzultimo e penultimo anno di corso, il consiglio di classe procede altresìall’attribuzione del punteggio di credito scolastico.
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B.2.2.12. ESAME DI STATOPunteggio finaleIl voto finale si ottiene dalla somma dei punteggi del credito scolastico accumulato negli ultimi tre anni delcorso di studi (secondo i criteri indicati dal DM 22 maggio 2007, n. 42) e delle prove d’esame. Per l’attribuzione del punteggio relativo al credito scolastico, si prendono in considerazione i seguentiparametri:
Credito scolastico (DM 22 maggio 2007, n. 42)Tabella 1
Media dei voti Credito scolastico (Punti)
I annoClassi TERZE
II annoClassi QUARTE
III annoClassi QUINTE
M = 6 3-4 3-4 4-5
6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6
7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7
8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8
9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9Al punteggio corrispondente indicato da tab. 1 per il valore intero di M, fermo restando il valore massimo di25, viene sommato il punteggio ricavato dalla seguente tabella 2, dove X può assumere valori compresi tra 6e 9.
Tabella 2
da X,01 a X,25 da X,26 a X,50 da X,51 a X,75 da X,76 a X+1
Punti 0,20 0,30 0,40 0,50
Considerazioni conclusive:Il valore P, pari alla somma dei punteggi A (tab. 1), B, C, D, non deve superare 1 punto per ciascun annoscolastico; in presenza di cifre decimali, dovrà essere arrotondato al valore intero.
Il credito scolastico (max 25 punti) viene attribuito dal Consiglio di Classe secondo i seguenti criteri:K: profitto negli studi, con particolare riferimento alla media dei voti di fine anno M, secondo le precedenti
tabelle 1 e 2.L: frequenza scolastica: si vogliono premiare, attribuendo loro un punteggio pari a 0,40 quegli alunni che
nel corso dell’anno hanno avuto una frequenza del 90% dei giorni di lezione previsti dal calendarioscolastico.
M: premio qualità: viene attribuito un punteggio pari a 0,40 a quei ragazzi che vengono riconosciutimeritevoli dal consiglio di classe: • per l’eccellenza in una particolare disciplina, unitamente ad una media di 7/10 e all’assenza diinsufficienze; • per la partecipazione ad attività extracurricolari e integrative debitamente documentate, anche di
carattere umanitario e sociale. N: crediti formativi: viene riconosciuto un punteggio pari a 0,40 per ciascuna qualificata esperienza ,
acquisita al di fuori della scuola, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferiscel’esame di stato (DM. 12 novembre 1998, n. 452), e debitamente certificata secondo il modello disponibilein segreteria, da compilarsi a cura dell’Ente che rilascia la certificazione, che si riporta di seguito.
A seguito delle modifiche inserite nel 2007 la valutazione dell’esame di stato è la seguente:
PROVE SCRITTEA ciascuna prova scritta giudicata sufficiente non puòessere attribuito un punteggio inferiore a 10. Il punteggio massimo è 15
COLLOQUIOIl colloquio è giudicato sufficiente se consegue almeno 22punti. Il punteggio massimo è 30
Fermo restando a 100 il punteggio massimo, la commissione può, motivatamente, integrare il punteggio finoad un massimo di 5 punti ove il candidato abbia ottenuto un credito scolastico di almeno 15 punti ed unrisultato complessivo nella prova d’esame pari almeno a 70 punti. Dall’anno scolastico 2006-07, è consentita l’attribuzione della lode a coloro che all’esame finale avrannoconseguito il massimo di 100 punti senza usufruire del bonus integrativo di cinque punti.
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B.2.2.13. INTEGRAZIONE ED INCLUSIONE ALUNNI DIVERSA MENTE ABILICoerentemente con quanto disposto dalla L. 289/02 e dal successivo Regolamento di attuazione, inapplicazione dell’art. 12 della legge 104/92 e dalla recente L.3 Marzo 2009, n.18 (art. 24). l’Istituto mette adisposizione degli allievi diversamente abili risorse umane e tecniche per favorire l’integrazione, nellaconsapevolezza che la loro presenza costituisce un prezioso arricchimento per tutta la comunità scolastica eun’importante occasione per attivare processi di innovazione della scuola dal punto di vista didattico,educativo ed organizzativo.Il diritto all’integrazione è reso effettivo attraverso l’attivazione di percorsi formativi finalizzati alla crescitaeducativa di tutti gli alunni, la valorizzazione delle diversità e la promozione dello sviluppo di ciascunonell’apprendimento, nella comunicazione, nella relazione e nella socializzazione. Alla predisposizione di talipercorsi concorrono, ognuno per il proprio ambito di competenza.“L'integrazione non è un processo che prevede l'adattamento di una parte al tutto, ma in cui ciascuno possagiovarsi del tutto per rispondere ai suoi bisogni, per migliorare il suo livello di relazione con la realtàcircostante”.In ottemperanza delle disposizioni contenute nella legge quadro 104/92, la comunità scolastica nel suoinsieme persegue l’obiettivo di promuovere, nell’ottica di una cultura dell’inclusione, l’integrazione scolasticaoltre che sociale degli alunni diversamente abili. Il raggiungimento di tale obiettivo passa attraverso unasistematica interazione con la famiglia e il territorio, volta a tutelare sia il diritto all’istruzione che il successoformativo degli alunni diversamente abili i quali hanno bisogni educativi speciali che devono trovare rispostain una scuola che rende significativa ogni singola presenza.Per la persona diversamente abile integrazione significa essere presente:
• dal punto di vista relazionale - essere accolto, avere amicizie, avere un ruolo• dal punto di vista cognitivo - imparare cose nuove, a pensare, a risolvere problemi• dal punto di vista psicologico - crescere nell’autostima, nell’identità, nell’espressione delle emozioni
Pertanto l’istituzione scolastica, nel ribadire come proprio fondamento le centralità di ogni alunno,riconoscendone la specificità, promuove la socializzazione, l’autonomia ed il miglioramento della sferacognitiva degli alunni diversamente abili, definendo percorsi di sviluppo che vanno oltre la scuola, perdiventare un progetto di vita che si proietta in archi temporali più ampi.Nei confronti degli alunni diversamente abili l'Istituto persegue le seguenti finalità:
• favorire l'integrazione, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto dei fondamentali diritticostituzionali di tutti i cittadini, con particolare riferimento al diritto all'educazione e all'istruzione.
• soddisfare al meglio le esigenze differenziate degli alunni diversamente abili per favorire il diritto dicrescere con i loro pari ed esprimere al meglio le proprie potenzialità.
B.2.2.13.1. Obiettivi Formativi• Favorire l’integrazione degli alunni diversamente abili;• coordinare le attività di sostegno dell’Istituto;• verificare in itinere la funzionalità dell’intervento educativo con le agenzie del territorio;• promuovere il successo formativo attraverso un percorso coerente ed unitario che assicuri la continuità
tra i vari ordini di scuola.
B.2.2.13.2. Obiettivi DidatticiL’Istituto effettua attività di raccordo con le Scuole medie di primo grado e coi familiari degli alunni in ingressocon le quali collabora in sede di orientamento, attraverso il referente d’Istituto, per la definizione del progettodi massima, in base alle:
• caratteristiche individuali dell’alunno (diagnosi funzionale)• progetto di vita personale.
Sulla base di detti elementi è possibile definire due percorsi:A. programmazione ministerialeB. programmazione differenziata
Dette programmazioni sono definite da ciascun consiglio di classe, con la consulenza del personaleindividuato per il coordinamento delle attività di integrazione, in accordo con i familiari degli alunni ed i mediciche hanno redatto la diagnosi dopo un preliminare periodo di osservazione.Per progettazione ministeriale si intende quella che fa riferimento agli obiettivi previsti dai programmiministeriali, che sono riconosciuti come risultati compatibili con le caratteristiche psichiche dell’alunno (intesecome l'insieme delle funzioni che danno all'individuo autocoscienza, determinandone l'agire).Può prevedere una modifica o una riduzione dei contenuti affrontati purché ciò non determini ostacolo nelraggiungimento degli obiettivi previsti dal curricolo, in termini di competenze terminali.Per Progettazione differenziata si intende il percorso individuale proposto ad un alunno le cui competenze ocaratteristiche psichiche siano tali da non consentire l’accesso ai contenuti/obiettivi previsti dai programmiministeriali, per parte o tutte le discipline previste dal curricolo.
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Per tutto quanto concerne la valutazione degli alunni diversamente abili, si fa riferimento alla O.M. 80/95.La valutazione deve seguire i descrittori comuni alla classe là dove la programmazione sia ministeriale.Possono comunque essere adottati strumenti di valutazione differenziati o equipollenti (capaci cioè diverificare i medesimi obiettivi) ma i criteri o le regole di valutazione devono restare quelli della classe. Lavalutazione delle prove sommative non può essere individualizzata (nel senso del fare riferimento a criteriindividuali), mentre detta valutazione può essere utilizzata in sede di valutazione formativa. La valutazione èindividualizzata totalmente (criteri, soglie, strumenti…) là dove si faccia riferimento alla programmazionedifferenziata in quanto deve essere tale da mettere in luce i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi previsti dalPEI. Le prove pertanto devono essere strutturare in modo da testare detti obiettivi e non devononecessariamente essere utilizzati i medesimi strumenti in uso nella classe. I criteri di valutazione delle proveindividualizzate sono da ritenersi parimenti individualizzati. La valutazione, per il suo valore formativo, deveessere comunque espressa anche per le attività che sono svolte all’esterno della classe, in base a quantostabilito nel PEI, su apposita scheda descrittiva tanto dell’attività svolta che di risultati conseguiti.
“Ciò che conta non è il fatto che una persona in situazione di handicap trovi una collocazioneall'interno dell'istituzione scolastica, quanto che le persone che intervengono nella relazione educativa sisforzino di rispondere a quelli che si presume possano essere i bisogni specifici di questo alunno nel contestoin cui si trova. L'accoglienza è reale quando comporta piccoli adattamenti e il processo di insegnamento èefficace quando si adatta agli individui cui si rivolge”. (A. Canevaro)
B.2.2.13.3. Organizzazione - compiti e funzioni
B.2.2.13.3.1. Figura coordinatrice delle attività di sostegnoDa un punto di vista organizzativo viene individua una figura di riferimento per tutto l’Istituto, che svolge ilruolo di coordinamento generale delle attività e delle procedure relative all’integrazione degli alunni disabili, icui compiti sono:a) attività di orientamento in ingresso:- raccordo con le scuole medie di primo grado per:
• acquisizione informazioni rispetto alle attività svolte e ai risultati conseguiti;• valutazione della compatibilità delle caratteristiche individuali con il percorso professionale individuato;• verifica dell’aggiornamento delle diagnosi funzionali;• proposta progettuale di massima;
- raccordo con i medici referenti per:• acquisizione di informazioni relative alla diagnosi funzionale;• impostazione generale del progetto scolastico/ progetto di vita;
- raccordo con Enti locali per definizione di un eventuale intervento di personale educativo/assistenziale;- collaborare nella formazione classi.b) avvio anno scolastico:- collaborazione con il Dirigente Scolastico per l’attribuzione insegnante di sostegno secondo le linee indicate
dal Gruppo H d’Istituto: area, competenze individuali, specializzazione disciplinare;- trasmissione dati ai Consigli di Classe con illustrazione dell’ipotesi progettuale di massima definito in sede di
orientamento in ingresso;- collaborazione alla definizione e alla progettazione delle attività di accoglienza.c) attività di progettazione/integrazione:- in collaborazione con la Dirigenza: definizione del quadro orario insegnante di sostegno (in relazione a
quanto definito nel Progetto di massima)- verifica della progettazione delle attività dell’insegnante di sostegno;- coordinamento azioni insegnanti di sostegno;- consulenza tecnica Consigli di Classe per l’individualizzazione delle attività:
1. parere motivato sul tipo di programmazione2. indicazioni sulle possibili modalità di mediazione didattica ad opera del docente di sostegno3. consulenza sulle possibili modalità di mediazione didattica ad opera del docente disciplinare
(raccordo con la programmazione disciplinare della classe).d) esiti:- orientamento in uscita- raccordo con Enti locali per l’inserimento lavorativo:
1. organizzazione stage/alternanza;2. progettazione scolastica in caso di prosecuzioni;
- prosecuzioni interne: progettazioni individualizzate dopo il terzo anno di frequenza in caso di nonraggiungimento della qualifica professionale;
- passaggi ad altro Ente di formazione.
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B.2.2.13.3.2. Gruppo di Lavoro H OperativoPer ogni alunno disabile iscritto presso l’Istituto, opera collegialmente un gruppo di lavoro interprofessionale,denominato Gruppo di Lavoro (GLHO). Esso è costituito da:- Dirigente Scolastico o suo delegato;- dal Consiglio di Classe ;- dagli operatori Psico-Socio-Sanitari referenti per il caso;- dai genitori dell’alunno.Inoltre partecipano ai lavori del GLHO gli eventuali operatori educativi-assistenziali e/o tecnici del Comune, icollaboratori scolastici e tutte le altre figure istituzionali e professionali di interesse per l’integrazionedell’alunno.Il gruppo si riunisce in date prestabilite secondo il calendario concordato e provvede a elaborare e verificare ilP.E.I.
B.2.2.13.3.3. Gruppo di Lavoro H d’IstitutoCostituito ai sensi dell’art 12, comma 5, della L.104/92 è formato dai seguenti componenti:- Dirigente scolastico o da un suo delegato, che lo presiede;- coordinatrice attività di sostegno;- due docenti curriculari;- operatore servizi A.S.L. referente d’ Istituto;- un rappresentante delle famiglie;- un rappresentante degli studenti.Il GLHI svolge le sue funzioni attraverso riunioni periodiche, nel corso delle quali:- definisce le linee della politica per l’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili dell’Istituto;- individua gli indicatori di qualità dell’integrazione scolastica per gli alunni diversamente abili da inserire nel
POF della Scuola;- si esprime in merito alla richiesta di ore di sostegno da avanzare al competente USP;- determina i criteri di ripartizione ed eventuale adattamento delle esigenze della scuola dell’assegnazione di
ore di sostegno agli alunni nel rispetto delle proposte avanzate all’USP.;- propone azioni volte a favorire il successo del/i processo/i di integrazione.
B.2.2.13.3.4. Insegnante di sostegno (ex art.13 co mma 6 L.104/92)La scuola richiede per ogni allievo disabile un insegnante specializzato. Le ore di sostegno, proposte dalGruppo “H” ed assegnate dal C.S.A., sono determinate in relazione alla tipologia dell’handicap ed ai suoieffettivi bisogni formativi.A norma dell’art.15, comma 10, dell’O.M. 90/01, l’insegnante di sostegno:- assume la contitolarità delle classi in cui opera;- partecipa alla stesura di tutti i documenti e progetti per l’integrazione scolastica;- partecipa a pieno titolo alle operazioni di valutazione con diritto di voto per tutta la classe;- cura i rapporti con le famiglie degli allievi diversamente abili e con gli operatori socio-sanitari.
B.2.2.13.3.5. Strumenti dell’integrazione scolastic a a) Certificato o attestazione di handicap (ex D.P.R. 24 febbraio 1994): viene rilasciato dallo specialista,
ovvero lo psicologo esperto dell’età evolutiva, in servizio presso l’A.S.L. di competenza, su richiesta deigenitori dell’allievo. E’ un documento che ha validità provvisoria. Contiene indicazioni relative allo stato digravità e alla necessità di assistenza.
b) Diagnosi Funzionale : descrive in modo analitico la compromissione funzionale dello stato psicofisicodell’alunno diversamente abile. Evidenzia le difficoltà e le potenzialità nelle diverse aree (cognitiva,linguistica, relazionale, sensoriale, motorio-prassica, neuropsicologica e autonomia).• È condizione indispensabile per l’attivazione delle procedure di erogazione di risorse e servizi da
parte della scuola e degli altri enti competenti;• offre elementi conoscitivi che consentono di predisporre l’ambiente per l’accoglienza e l’integrazione
dell’alunno;• viene redatto dall’unità multidisciplinare dell’età evolutiva composta dal medico della patologia
segnalata, dallo specialista in Neuropsichiatria Infantile, dallo psicologo e dai terapisti dellariabilitazione, su segnalazione dei genitori.
c) Profilo dinamico funzionale : è un documento conseguente alla Diagnosi funzionale e preliminare allaformulazione del P.E.I. Definisce la situazione di partenza e le tappe di sviluppo dell’allievo disabile nelbreve e nel medio periodo è redatto dal “GLH operativo” al termine di ogni ciclo di studi.
d) Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) nel quale vengono affrontati i seguenti punti:1. conoscenza degli alunni sotto il profilo psicologico, socio- relazionale e cognitivo, attraverso una
attenta e sistematica osservazione dei soggetti nelle varie situazioni.2. individuazione delle aree di maggiore potenzialità degli alunni, tenendo conto delle indicazioni della
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famiglia, degli operatori sanitari e scolastici.3. stesura di un piano educativo
• individualizzato, cioè calibrato sulle potenzialità del singolo,• integrato con la programmazione della classe.
4. verifica e valutazione del piano di lavoro, mediante un’attenta registrazione dei progressi degli alunni.e) Assistenza specialistica : è garantita all’allievo diversamente abile con difficoltà di autonomia e
comunicazione. Il servizio è fornito dalla Provincia, previa richiesta del Dirigente scolastico (L.104/92, art.13 comma 3 ).
f) Tutela della privacy : a norma dell’art.22 della legge 675/96, le informazioni sugli allievi diversamente abilisono considerati “dati sensibili” ed in quanto tali custoditi in luogo separato e controllato.
B.2.2.13.3.6. Incontri con genitori di alunni diver samente abiliSi tratta di un’iniziativa promossa per rispondente alle richieste dei genitori di avere uno spazio di confrontosull’integrazione dei propri figli. Ugualmente preziosa risulta per gli operatori scolastici: si favorisce lapossibilità di descrivere e conoscere i bisogni “speciali” dei genitori e quelli degli insegnanti, di esprimere leaspettative dei professori verso le famiglie e viceversa, nell’ottica di una collaborazione costruttiva edialogante. Altri obiettivi degli incontri sono:
• far circolare informazioni su iniziative, esperienze e servizi del territorio;• rendere il ruolo del genitore attivo e propositivo nella scuola;• creare strategie comuni volte a favorire l’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili;• promuovere, seppur gradualmente, un cambiamento culturale.
B.2.2.13.4. Normativa di riferimentoArt.3 e art.434 Costituzione; Legge 118/71 e Legge 517/77;Legge 104/92; DPR 24 febbraio 1994;Legge n. 18 del 3/3/09; O.M. n. 80/95O.M. n. 90/01 C.M. n. 125 del 20/07/01D.P.R. 31/10/75, n° 970, art.9
B.2.2.14. DISTURBI SPECIFICI D'APPRENDIMENTO – DSAL'Istituto, da sempre attento ai temi dell'integrazione giovanile, ha costruito professionalità attente alleproblematiche umane e cognitive di coloro che vivono in situazione di disagio per le ragioni più diverse. In talsenso sono stati sempre attivati progetti, curricolari o extra-curricolari, finalizzati all'integrazione, all'autostima,all'acquisizione dell'autonomia degli allievi. Per quanto detto, la scuola ritiene di essere una candidataprivilegiata per la realizzazione del progetto A scuol@ di dislessia (che proposto dal MIUR, non è al momentoattivabile essendo ancora indefinita la selezione delle candidature delle scuole), avendo investito molte dellesue professionalità, energie e risorse, anche informatiche, in tale direzione. Nonostante ciò il Calcagnadoro,attiverà quanto previsto dalla recente normativa sui DSA (Disturbi specifici di apprendimento), L. 170/2010 esuccessivi Regolamenti, per facilitare il successo formativo degli allievi dislessici.
B.2.2.14.1. FINALITÀ GENERALI DELLE ATTIVITÀ1. Potenziare l'autostima nel ragazzo dislessico/discalculico attraverso un percorso di crescita congiunto
al gruppo classe in cui la problematica non è nascosta, ma, palesata e collegialmente affrontata.2. Integrare l'allievo con DSA attraverso l'accettazione della diversità non come limite ma
potenzialità/peculiarità positiva.3. Stimolare l'emersione di altre ed eventuali situazioni di difficoltà/disagio non certificate, ma presenti
e/o latenti in altri allievi dell'istituto.
B.2.2.14.2. OBIETTIVI DIDATTICI• Acquisizione degli strumenti automatici per la lettura e la scrittura: le lettere e i numeri come segni grafici
con finalità espressivo-simbolica attraverso il potenziamento della memoria visiva.• Potenziamento delle capacità comunicative grazie alla didattica laboratoriale tipica delle discipline
connotanti l'istruzione artistica: Storia dell'arte, Laboratorio artistico, Discipline pittoriche, Disciplineplastiche e Discipline geometriche. Dette discipline consentono l'esplicitazione della capacità immaginificaassai frequente nei dislessici particolarmente vocati nell'area della creatività, dotati di buona memoriavisiva, necessario strumento compensativo anche nel controllo delle abilità scritto-grafiche.
• Attraverso l'affezione/scoperta del patrimonio culturale territoriale, stimolare una partecipazione attiva emotivante in cui tutti gli studenti, ed in particolare quelli più in difficoltà, possono trovare leve interessanti epeculiari. In tale ambito la scuola ha un ricco e lungo curriculum come si può verificare dal sitowww.liceoartisticorieti.it/valorizzazione del patrimonio artistico , in cui si intersecano il sapere ed il saperfare, che, centrali nell'istruzione artistica, denotano la didattica laboratoriale per piccoli gruppi.
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B.2.2.14.3. ATTIVITÀ PREVISTE E RISULTATI ATTESIFermo restando che la Dislessia è una patologia non rimovibile, si ritiene doveroso tentare tutte quelle
strategie per migliorare la performance scolastica degli allievi con tale problematica ritenendo che siafondamentale impostare un discorso pluriennale e non limitato al biennio, affinché l'allievo possa affrontaresenza particolari frustrazioni o ansie, le prove INVALSI della fine del secondo anno di corso, oppure quelledell'esame di stato al quinto ed ultimo anno. Obiettivo ultimo della scuola infatti, è formare l'uomo e ilcittadino, mettere la persona al centro di un modello educativo e pedagogico in un modello antropologico checonsenta ai giovani di essere domani adulti positivi, tenaci e responsabili certi dei propii mezzi espressivi,comunicativi e culturali. A tale scopo, sarà pertanto fondamentale l’ utilizzo di strumenti compensativiinformatici per la lettura e scrittura, nonché per la rappresentazione grafica delle informazioni, a supportodelle difficoltà specifiche.
La ricerca e la letteratura di settore riconoscono, infatti, l’alta potenzialità degli strumenti informaticiper agevolare l’apprendimento degli alunni con DSA, che consentono a detti allievi di compensare specifichedifficoltà di lettura (tramite, ad es, software di sintesi vocale), di scrittura e di calcolo, così come di supportareadeguatamente le loro necessità di organizzazione e memorizzazione degli argomenti di studio ad esempiocon mappe concettuali.
Un utilizzo rigido dello strumento informatico e una mancata attivazione di adeguate strategie diapprendimento rischiano, di non dare alcun risultato deludendo le speranze che gli alunni con DSA, possanoapprendere in autonomia con minor fatica e maggior profitto. Per questo l’efficacia degli strumenti informaticisi esplica al meglio solo se gli studenti sono aiutati dai loro insegnanti ad un approccio attivo e consapevole,che renda possibile l’adozione di strategie e stili di apprendimento che rispondano alla necessità di migliorarele abilità di comprensione, di memoria e reperimento lessicale, di rielaborazione orale e scritta dei contenuti.
Al fine di garantire quanto auspicato, l'istituto stimolerà la comunicazione con le famiglie deglistudenti con tale certificazione per poter comunicare alle classi, in cui questi ragazzi sono inseriti, quanto lalegge 170/2010, dispone. Solo dopo l'autorizzazione delle famiglie e del minore, saranno illustrati alle classi iperché dell'uso degli strumenti compensativi ed i criteri di valutazione per le prove scritte ed orali di dettiallievi.
Per quanto concerne le attività didattiche si rimanda al progetto Vespasiano e la scuola che ècalibrato anche su queste problematiche specifiche.
Compatibilmente con le risorse finanaziarie e le op portunità offerte la scuola promuoverà:• La Formazione dei docenti con un esperto dell'AID per la ulteriore definizione delle strategie
didattiche allo scopo di offrire una conoscenza di strumenti e metodologie didattiche atte a facilitare lemodalità di apprendimento dei ragazzi con DSA, attraverso un percorso teorico e unasperimentazione diretta dei diversi software specifici per la compensazione delle difficoltà legate aiDSA
• La Sperimentazione di semplici strategie di studio, consone ai diversi stili cognitivi, abbinate all’utilizzodel mezzo informatico e quindi utili non solo alle capacità di apprendimento dei ragazzi con DSA, ma,anche di tutti gli alunni
• Stimolare un percorso formativo nei docenti simulando il punto di vista del dislessico: riflessione sulledifficoltà, sugli strumenti tecnologici e sulle strategie per affrontare il problema dell'apprendimento.
• L'uso del PC come libro e quaderno per lo studio: libro digitale, mappe, registratore per lo studio
Primo trimestre- Incontro-lezione con le classi in cui è inserito l'allievo con DSA, insieme ad un esperto dell'AID e invideoconferenza da Vicenza con Filippo Barbera ragazzo dislessico autore del libro Un'insolita compagna: ladislessia, (Editrice veneta, 2010). In tale occasione Barbera racconterà la sua storia per far comprendere atutti gli studenti il tipo di difficoltà che incontrano ragazzi con questo tipo di problematica e come si possonoaffrontare/compensare difficoltà strutturali di tipo neurologico. Scopo primario dell'incontro è il potenziamentodell'autostima negli allievi con dislessia. A tale incontro parteciperanno la IA, IIB, IIA, e la IVC in cui è inseritoun altro ragazzo dislessico con certificazione. - Visione a scuola del film Stelle sulla Terra , (titolo originale: Taare Zameen, sito ufficialehttp://www.taarezameenpar.com) primo film indiano ad essere distribuito dalla Walt Disney HomeEntertainment che narra la storia di un ragazzino dislessico di otto anni, Ishaan Awasthi, con grandi difficoltàa scuola, in cui è bistrattato, ed in famiglia, ove il padre non accetta l'umiliazione di un figlio maschioincapace di essere ai livelli dei coetanei. Il protagonista, sfugge al dolore, alla sua incomprensibilecondizione, rifugiandosi in un mondo sognante e immaginifico, ricco di colori e fantasia, per superare le fortiumiliazioni subite, fino a quando non incontra un maestro di arte, Ram Shankar Nikumbh, anch'essodislessico, che individua la causa di tante frustrazioni: la dislessia. Il film, ambientato in una famiglia allostesso tempo moderna e tradizionalista, è molto toccante anche perché indaga le problematiche che incontrauna coppia di genitori di fronte ad una situazione incomprensibile ed all'inizio inaccettabile.
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B.3. PROGETTAZIONE
B.3.1. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA - PROGETTIAl fine di ampliare l’offerta formativa l’Istituto ha programmato numerose attività per contribuire a motivare glistudenti e limitare la dispersione scolastica.Gli insegnanti dell’Istituto opereranno in gruppi di lavoro per fissare gli obiettivi e l’organizzazione dei progettiposti in essere.Nelle classi prima è svolta un’attività di accoglienza di tre giornate per guidare i nuovi iscritti non solo nellaconoscenza degli spazi e delle aule speciali, ma verso un’affezione nei confronti dell’arte e dei suoi linguaggiantichi e contemporanei. Tale attività è svolta attraverso moduli tematici dedicati al museo, all’ambiente, allacondivisione con le famiglie dei punti salienti del Regolamento d’Istituto per una maggiore consapevolezza erispetto degli altri e degli spazi comuni.
B.3.1.1. ATTIVITÀ CURRICULARI ED EXTRACURRICULARIPROGETTI E ATTIVITÀ DESTINATARI REFERENTE BREVE DESCRIZIONEIntegrazione
Accoglienza Classi Prime Bartolomei
Promuove l'integrazione degli alunni delle primeclassi favorendo lo scambio e la conoscenza traprofessori e studenti, nonché l'inserimento nel nuovoambiente scolastico.
C.I.C. Educazione allaSalute * Studenti Gianfelice
Fornisce all'alunno conoscenze, principi e valori perpromuovere e difendere la salute, nell'interessepersonale e comunitario.
Volontariato * Studenti Berretta Rafforzare il concetto di solidarietà promuovere lacondivisione e l'integrazione sociale
Al cinema * Studenti BartolomeiConoscere il linguaggio del cinema riflettendo suimezzi, le tecniche di ripresa, le inquadrature, ilsuono e il montaggio
Laboratorio Multimodale* Studenti BartolomeiFavorisce l'interesse dei giovani alla tutela delpatrimonio ambientale e naturalistico del territorioattraverso i vari modi della comunicazione.
Valorizzazioni artistiche
La Roma dei Flavi * Studenti Rosati
Attraverso lo studio delle fonti scritte, archeologicheed iconografiche approfondire il ruolo dell'artista,dell'architetto e dell'imprenditore nella societàromana ed in particolar modo nell'età dei Flavi.
Buongiorno Calcagnadoro Studenti Millesimi
Avvicinare gli studenti dell’indirizzo di Ril. e Cat. deibeni culturali alla figura e all’opera di AntoninoCalcagnadoro (Rieti 1876-Roma 1935), in occasionedel dono alla scuola, da parte degli eredi, di un bustoche raffigura l’artista negli anni Venti.
Scenografia per R.T.R. * Studenti GuercilenaRealizzazione dei fondali per lo studio televisivodella rete locale RTR utili per le esigenze ditrasmissioni.
L’Erbario del Fiume Velino Studenti Mariannantoni
Realizzazione di una pubblicazione con la tecnicadell'acquerello avente come tema un erbario. Lepiante prese in esame sono quelle che nasconospontaneamente lungo il fiume Velino.
Via del Campo * Studenti VallettaAzione performance legata all’esecuzione del testodella canzone di Fabrizio De Andrè.
Maschere e Paesaggi Studenti Berretta
Concorso fotografico per la promozione del Territoriopromosso da:Ministero per i Beni e le Attività Culturali MIURAgenzia NazionaleDirezione Generale per il Paesaggio per lo Sviluppodell’Autonomiale Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Scolastica - NucleoTerritorialeContemporanee - DG PaBAAC del Lazio
Concorsi Studenti Docentid’indirizzo
Le classi durante l'anno scolastico saranno libere dipartecipare a concorsi di diversa natura, tale da
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favorire lo scambio di idee e il confronto con altrerealtà del territorio. Si ritiene fondamentale ilconfronto per la crescita dell'individuo.
Comunicazione
Etichetta per una nuovaBirra
Studenti ReggiRealizzazione di un'etichetta per la Birra “Menabrea”che la Ditta Lorenzoni di Magliano Sabina siaccingerà a mettere in produzione.
Realtà Aumentata Studenti Munzi
Realizzazione di produzioni di AR riferite ad alcunimonumenti della Città e di un modello di AR per lapresentazione del nostro Istituto da collocareall'interno del portale scolastico.
Scuola, Creatività edInnovazione
Studenti MunziRealizzare progetti inediti riferiti a prodotti/servizinell’ambito dei beni culturali e del territorio;
Orientamento * Studenti Rosati
Attività di orientamento rivolto agli alunni in entrata euscita dalla scuola. Verranno individuate le miglioristrategie comunicative dalla commissione che siandrà a formare.
Ampliamento del curricolo
Patentino * Studenti BucciCorso per il conseguimento della patente delciclomotore.
Visite guidate e Viaggid’Istruzione Studenti Millesimi
La realizzazione di viaggi, gite di istruzione, visiteguidate segue in piena coerenza laprogrammazione didattica e culturale della scuola aifini del reale perseguimento di obiettivi formativi.
Formazione e Informazione
Personalizzazione einclusione: una didattica chefaccia bene a tutti e nonescluda nessuno
Docenti RosatiCorso di formazione sui DSA, in rete con altri istitutiscolastici ed in collaborazione con AID(Associazione Italiana Dislessia)
La valutazione dellecompetenze
Docenti Bartolomei
Corso di formazione, in rete con altri Istituti, conl'obiettivo di fornire ai docenti una valida occasionedi formazione in servizio e di riflessione sulle propriepratiche didattiche
LIM Docenti Bartolomei Iniziativa di formazione sull'uso della LIM (LavagnaInterattiva Multimediale)
Vecchie nuove sostanzed'abuso
Alunni Bartolomei Incontro con i giovani delle classi terze organizzatodalla ASL
Convegno disensibilizzazione “Epatite C” Docenti - Alunni Bartolomei
Convegno formativo di sensibilizzazione sul temadell'Epatite C.
* attività extracurricolari
B.3.1.2. VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONEPoiché i viaggi d’istruzione e le visite guidate costituiscono parte integrante della didattica intesa anche comecompletamento, ampliamento, approfondimento dell’attività svolta all’interno della scuola, le mete individuatee proposte dal Dipartimento di Storia dell’arte per il corrente anno scolastico, sono scaturite dalla riflessionesui progetti da inserire nel P.O.F. d’Istituto, dal momento di particolare crisi economica che ha coinvolto tuttele famiglie (in particolare questo elemento pesa sulla scelta delle mete e giorni di permanenza dei viaggi diistruzione) e tenendo presenti gli eventi e/o mostre nazionali particolarmente significativi al momentopubblicizzati e di cui si è a conoscenza. Su tali basi è stata redatta la proposta presentata, organizzatasecondo la scansione trimestrale di seguito indicata, che in alcuni casi è stata obbligata dalla tempistica deglieventi cui si è accennato. Si propone inoltre una revisione dei criteri di partecipazione degli alunni alle visiteguidate, superando l’applicazione del limite dei due terzi di ciascun gruppo classe e ritenendo di doverattribuire il giusto peso, soprattutto per la partecipazione ai viaggi d’istruzione, al profitto e al voto di condottadel singolo alunno.Nel caso in cui, nel corso dell’anno scolastico, sia previsto un evento-mostra al momento non pubblicizzato,ma di notevole interesse, il dipartimento si riserva di poter valutare la fattibilità a parteciparvi. Oltre alle visiteguidate organizzate dalle scuola, il dipartimento informa, stimola e propone la visita a mostre, musei o eventitemporanei a cui gli alunni possono partecipare autonomamente, in orario extrascolastico.
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ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE4. IL SISTEMA DELLE REGOLE4.1. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIAL’Istituto collabora con le famiglie degli allievi nel processo didattico, educativo e formativo attraverso: • incontri per definire la partecipazione ai diversi progetti proposti; • la diffusione del POF nella prima parte dell’anno scolastico; • incontri individuali con i docenti; • incontri per dare informazioni sulle iniziative di orientamento in uscita; • incontri con il Dirigente Scolastico e/o con i suoi collaboratori per la gestione di situazioni
complesse; • incontri con i docenti coordinatori dei Consigli di classe per contrastare la dispersione scolastica; • consegna delle pagelle e dei pagellini per l’informazione sull’andamento scolastico Durante l’anno scolastico sono organizzati:• tre incontri pomeridiani:
2. a novembre colloquio con le famiglie3. a gennaio per la consegna della pagella da parte del coordinatore di classe4. a marzo per la consegna del pagellino
• incontri mensili (prima settimana intera del mese) secondo il calendario inviato alle famiglie per darela possibilità a tutti i genitori di seguire in modo attento e costante l’andamento scolastico dei lori figlinell’arco dell’anno.
4.2. REGOLAMENTO D’ISTITUTO Il Regolamento d’Istituto è pubblicato sui siti dell'Istituto - www.liceoartisticorieti.it ,www.liceoclassicovarronerieti.it - inoltre è allegato al presente POF e a disposizione di chiunque nefaccia richiesta presso la Segreteria scolastica.4.3. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀIl Patto Educativo di Corresponsabilità è pubblicato sul sito della Scuola www.liceoartisticorieti.it nellasezione “LA SCUOLA” ; inoltre è allegato al presente POF e a disposizione di chiunque ne facciarichiesta presso la Segreteria scolastica.4.4. AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE DELL'ISTITUTOAttraverso questionari viene monitorato il livello di soddisfazione degli studenti, dei genitori, del personaleche lavora nell’Istituto e di eventuali altre categorie di persone o enti esterni all’Istituto, in relazione all’offertadei servizi ritenuti prioritari, e si propone di poter individuare le aree di miglioramento e di adeguamentonecessarie a garantire che le prestazioni effettuate siano in linea con le aspettative degli interessati.4.5. RECLAMI I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono conteneregeneralità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali e telefonici devono, successivamente, essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono presi in considerazione, se non circostanziati. Il Dirigente Scolastico, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, di norma in formascritta, con celerità e, comunque, non oltre quindici giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hannoprovocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente Scolastico, al reclamante saranno forniteindicazioni circa il corretto destinatario. Annualmente, il Dirigente Scolastico formula per il Consiglio d'Istituto una relazione analitica dei reclamie dei successivi provvedimenti. Tale relazione è inserita nella relazione generale del Consiglio di Istitutorelativa all’anno scolastico. II Piano dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2011-2012 è stato deliberato dal Collegio dei Docentinella seduta del giorno 16 novembre 2011 e dal Consiglio di Istituto nella seduta del giorno 22 novembre2011
Il Dirigente Scolastico (Prof. Giovanni Lorenzini)
Allegati:Uno-Regolamento d'Istituto-Patto educativo-Regolamento Biblioteca
Due-Attività curriculari edextracurriculari-Modello di certificazionecredito formativo
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