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istituto piccole ancelle di cristo re
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Istituto Piccole Ancelle di Cristo Re (D.P.R. N°33 DEL 12/01/1958) CASA DEL VOLTO SANTO SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA (Decreto n. 199 del 08/02/2002) Cod. mecc. : NA1A251002 SCUOLA PRIMARIA PARITARIA (Decreto n.43 del 06.02.2002) Cod. mecc.: NA1E058001 Via Ponti Rossi, 31 e 93 Tel. 081/7418423 – 081/7410352 – 081/7410746 80131 NAPOLI PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2011/2012
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Istituto Piccole Ancelle di Cristo Re(D.P.R. N°33 DEL 12/01/1958)

CASA DEL VOLTO SANTOSCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA

(Decreto n. 199 del 08/02/2002)Cod. mecc. : NA1A251002

SCUOLA PRIMARIA PARITARIA(Decreto n.43 del 06.02.2002)

Cod. mecc.: NA1E058001Via Ponti Rossi, 31 e 93

Tel. 081/7418423 – 081/7410352 – 081/741074680131 NAPOLI

PIANO DELL’OFFERTAFORMATIVA

a.s. 2011/2012

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“L’educazione è l’arma più potente che può

cambiare il mondo.”

N. Mandela

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Il livello socio-culturale è eterogeneo, la scuola rappresenta il punto in cui

confluiscono realtà diversificate. I docenti, tenendo conto delle condizioni socio

ambientali in cui si trovano ad operare, elaborano un Piano dell’Offerta Formativa che

sia in grado di promuovere lo sviluppo integrale del bambino favorendo l’acquisizione

di una mentalità fluida e flessibile, produttiva e creativa capace di raccordare le

conoscenze pluridisciplinari di base. L’idea formativa sarà pertanto la seguente:

- Sperimentare una pluralità di linguaggi per migliorare le capacità comunicative e le

competenze disciplinari in un ottica di integrazione interculturale.

OBIETTIVI DELLA SCUOLA

A tal fine la scuola si propone: l’articolazione organizzativa flessibile per gruppi di

apprendimento, distensione dei tempi di apprendimento e di socializzazione della

giornata scolastica, continuità curricolare, flessibilità e personalizzazione dei percorsi

formativi, arricchimento offerta formativa anche attraverso attività laboratoriali,

impiego di nuove tecnologie, multimedialità nella didattica, apertura e accordi con

enti locali.

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Per programmare in maniera adeguata alle esigenze degli alunni, è stata analizzata la

realtà sociale, culturale e territoriale nella quale essi vivono ed è stata effettuata

un’analisi strutturale e strumentale delle risorse. A tal fine i docenti della scuola

“Piccole ancelle di Cristo Re” intendono promuovere iniziative complementari ed

integrative all’iter formativo degli allievi, per creare occasioni e spazi d’incontro da

riservare loro al fine di favorire l’apertura della scuola alle istanze educativo - culturali

richieste dal Territorio, in coerenza con le finalità formative. Le iniziative favoriranno:

La conoscenza del contesto civile, sociale e produttivo del Territorio, lo sviluppo di

una cultura diffusa della legalità, la facilità dell’accesso ai nuovi linguaggi informatici

e multimediali, al fine di leggere ed integrare criticamente la realtà dei linguaggi e dei

media, l’organizzazione di attività per la lotta contro l’insuccesso scolastico

attraverso iniziative culturali, sociali, gemellaggi con le altre scuole, etc.

L’Istituto “Piccole Ancelle di Cristo Re”, Ente di Diritto Pontificio e giuridicamente riconosciuto con D.P.R. n°33 del 12/01/1958, è nato in Afragola il 20/10/1932 e vive una spiritualità cristocentrico - regale e francescana.

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVAFinalità, obiettivi, strategie

Le ragioni e gli obiettivi pedagogici di tale progetto si possono sintetizzare nella

necessità.

• Di garantire all’alunno un percorso formativo organico e completo

• Di promuovere un percorso articolato e multidimensionale della personalità

dell’alunno

• Di prevenire le difficoltà che si riscontrano nei passaggi tra i diversi ordini di

scuole

• Di prevedere opportune forme di coordinamento che rispettino le

differenziazioni proprie di ciascuna scuola

• Di considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente

che valorizzi le competenze già acquisite dall’alunno

• Di riconoscere la specificità e la pari dignità educativa di ciascuna scuola.

Per perseguire questi obiettivi i docenti hanno definito il piano di intervento mirante al

racconto tra i vari ordini che hanno collocato nelle programmazioni educative e

didattiche delle sezioni della scuola d’infanzia e nelle classi della scuola primaria.

Ciò ha comportato la conoscenza indispensabile e reciproca dei programmi nazionali

dei diversi gradi di scuola e la scelta dei percorsi ritenuti più adeguati per collegare

tra di loro i curricoli.

Sono state problematizzate e progressivamente armonizzate le personali concezioni

sulla scuola, sulle strategie didattiche, sugli stili educativi e sulle pratiche

d’insegnamento – apprendimento.

Particolare attenzione è stata rivolta al passaggio degli alunni dalla scuola

dell’infanzia alla scuola primaria e dalla scuola primaria alla scuola media.

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CARATTERI DELLA SCUOLA PRIMARIA METODOLOGIA EDUCATIVA

Punto di metodo fondamentale è il riferimento costante all'esperienza,

intendendo per esperienza non il fare soltanto, ma il fare consapevole, quindi il

riflettere, il prendere coscienza, il paragonare fatti e azioni con esperienze precedenti

o di altre persone, il confrontarle con ciò che si è riconosciuto vero per giungere ad

un giudizio.

In questo modo si educano la libertà del bambino, la sua passione per la verità

(educazione alla conoscenza) e la sua capacità di rapporto (educazione alla socialità).

METODOLOGIA DIDATTICA

Caratteristiche del lavoro nella scuola primaria sono:

a. il comunicare e proporre ciò che è essenziale;

b. la ricorsività, che consiste nel riprendere in modo sempre più approfondito e

consapevole ciò che si va conoscendo;

Un metodo caratterizzato da:

a. il rispetto per ciò che il bambino è, conosce, sa fare;

b. dalla stima per le sue possibilità e dalla fiducia in lui;

c. dalla necessità che l'alunno sia chiamato ad agire e a rischiare, perché possa

conoscere e conoscersi;

d. da un atteggiamento adeguato nei confronti del reale: che rispetti la prevalenza

di ciò che è sensibile, percettivo, concreto come condizione dello sviluppo

dell'intelligenza, della capacità di concettualizzazione, dell'affettività.

Tale metodo è reso possibile dalla presenza dell'insegnante che accompagna e guida

diventando punto di riferimento chiaro e tramite per un confronto leale con le

proposte, i suggerimenti, i passi che vengono indicati.

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Inoltre occorre ricordare che il bambino impara a partire da una domanda e quindi,

nell'impostare la lezione, è necessario tener presente le domande che emergono dal

bambino per ricondurle ad una conoscenza sistematica. In questo modo non si

incrementa solo la curiosità, si educa ad un lavoro, ad una disponibilità ad

apprendere da tutti e da tutto, si educa ed allena la memoria perché sia possibile

guardare l'esperienza in atto alla luce della ricchezza di quella passata (valore della

tradizione).

Oggetto dell'insegnamento non è la disciplina, ma la realtà che è una; l'unitarietà del

sapere si svolge attraverso diversi modi di aprirsi al reale e necessita del

coinvolgimento di tutta la persona del bambino: mente, cuore e corpo. Conoscere è

fondamentale per lo sviluppo della persona e le discipline insegnate a scuola sono

strumenti per crescere imparando.

Nella scuola l’educazione della persona si attua principalmente nella proposta

didattica e si indirizza in modo particolare su quelle aree disciplinari - linguistiche e

matematiche che caratterizzano per la loro funzione formativa, sia per il nesso più

esplicito e costante con la realtà, sia per la possibilità di incrementare la capacità di

lettura stessa. Le Unità di Apprendimento, nel rispetto delle Indicazioni Nazionali,

sono frutto del lavoro collegiale e sono esplicitate nei piani di Studio personalizzati

delle singole classi, nei diversi ambiti disciplinari. Oggetto dell’insegnamento non è la

disciplina, ma la realtà che è una; l’unitarietà del sapere si svolge attraverso diversi

modi di aprirsi al reale e necessità del coinvolgimento di tutta la persona del

bambino: mente, cuore e corpo. Conoscere è fondamentale per lo sviluppo della

persona e le discipline insegnate a scuola sono strumenti per crescere imparando.

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L’insegnamento della LINGUA ITALIANA è fondamentale nella scuola

primaria e intende, in primo luogo, far crescere l’esperienza della realtà e la sua

comprensione: dar nome alle cose,a partire dall’osservazione e dalla necessità di

distinguere, dar nome alle cose, a partire dall’osservazione e dalla necessità di

distinguere, dar nome alla propria esperienza, a partire dalla narrazione, e mira,

inoltre, a far crescere la capacità di comunicazione, nel rapporto con la maestra e con

la classe. La lingua viene curata in tutte le sue dimensioni di espressione verbale,

scrittura, lettura e riflessione linguistica

Anche per la MATEMATICA, la finalità è quella di favorire e incrementare

il rapporto del bambino con la realtà, attraverso domande e scoperte che muovono

dall’esperienza quotidiana. Guidato a riflettere sull’esperienza, il bambino diventa

cosciente delle dimensioni razionali e logiche e sviluppa capacità di simbolizzazione,

di astrazione, di generalizzazione e d’immaginazione.

L’insegnamento della lingua INGLESE ha lo scopo di fornire il bambino di

uno strumento che aumenti la sua capacità di conoscenza e di azione nel reale,

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tenendo conto che egli fa parte di un contesto in cui tale lingua gioca un ruolo attivo,

inoltre, imparando un codice linguistico nuovo, il bambino scopre che la realtà può

essere chiamata con nomi diversi pur rimanendo sempre la stessa. Tale

insegnamento vuole favorire la familiarizzazione con nuovi ritmi e cadenze e

l’approccio, in prima e nel primo biennio, è prevalentemente orale, mentre nel

secondo biennio si passa alla comprensione e produzione orale allo sviluppo di

abilità e conoscenza della lingua scritta.

Per l’insegnamento di Storia, Geografia e Scienze (Conoscenza

Antropologica e Scentifica) durante il primo anno e il primo biennio sono

necessari l’incontro diretto con la realtà, l’unitarietà del contenuto, il coinvolgimento

di tutta la persona nell’esperienza e la consapevolezza del percorso fatto. Nel

secondo biennio queste modalità permangono ma nel bambino si sviluppano una

maggiore padronanza linguistica e la capacità d’astrazione; il linguaggio diventa

mediatore della realtà: la parola letta o ascoltata permette di riferirsi a situazioni ed

avvenimenti lontani nel tempo e nello spazio, quindi non conoscibili attraverso

l’esperienza diretta, maturando così una nuova e più profonda coscienza del reale.

Importante è anche l’uso del sussidiario come strumento utile all’incontro,

all’esplorazione all’esperienza e alla presa di coscienza della realtà.

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SUONO E MUSICA sono considerati fondamentali perché sviluppano

armonicamente le facoltà sensoriali del bambino e contribuiscono alla sua crescita e

al suo arricchimento culturale; le vie seguite per avvicinare i bambini alla musica

sono il gioco e il canto.

L’EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE genera nei bambini uno sguardo

stupito e attento per la bellezza della realtà, attraverso un “fare”, infatti il senso

estetico e la creatività sono elementi presenti in ogni individuo fin dall’infanzia però

occorre svilupparli adeguatamente. Saranno proposte attività particolari riguardo alla

manipolazione, al colore e al segno e si privilegeranno l’osservazione della realtà e il

contatto con opere d’arte.

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Attraverso l’EDUCAZIONE MOTORIA, il bambino impara ad usare il

proprio corpo come strumento di conoscenza e di relazione, è quindi è necessario

porre molta cura all’aspetto fisico,percettivo,espressivo e di movimento. Il gioco,

libero o guidato, è un momento fondamentale perché permette la conoscenza di sé, il

misurarsi con l’altro e con la realtà, il condividere azioni ed emozioni, l’accettazione

delle regole.

Nell’insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA l’incontro con la persona

di Gesù avviene attraverso la storia della rivelazione e la proposta dell’esperienza

cristiana nella vita della chiesa che investe tutta l’esperienza del bambino,

valorizzando, in particolare, i tempi liturgici, le grandi feste del Natale e della Pasqua, i

momenti di preghiera comunitaria.

Nella scuola primaria TECNOLOGIA E INFORMATICA possono servire

ad integrare, in qualità di strumenti, il lavoro dell’insegnante supportando l’attività

didattica e permettendo di “fare meglio quello che si sta facendo”. L’alfabetizzazione

informatica va sviluppata in un contesto di apprendimento dotato di un alto

potenziale di trasversalità che la rende funzionale a tutti gli altri apprendimenti, per

tare ragione le insegnanti predispongono nel corso dell’anno delle attività collegate

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alle unità d’apprendimento che avvengono svolte nel laboratorio d’informatica con il

supporto di un’esperta.

VALUTAZIONE DELLA SCUOLALa valutazione della scuola intesa come corrispondenza e coerenza tra l’ideale

culturale e l’esperienza che nella scuola si propone e si vive, è responsabilità

dell’Ente Gestore.

La reale qualità della proposta è la crescita umana e culturale dei bambini sono

verificate in primo luogo dalle famiglie.

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� ACCOGLIE... creando un clima di serenità favorevole ad ogni bambino ed allo sviluppo di buone relazioni tra i soggetti del processo educativo

� EDUCA... all’uguaglianza, alla solidarietà e alla diversità come fonte di arricchimento reciproco, mediante la pratica quotidiana e la costruzione di specifici progetti

� FORMA... promuovendo l’armonico sviluppo psico-fisico di ciascun bambino per favorire la progressiva costruzione di un proprio progetto di vita

� SVILUPPA... le potenzialità, le risorse personali e gli interessi del bambino favorendone le capacità logiche,espressive e creative, anche mediante l’utilizzo di strumenti flessibili

� FAVORISCE... l’acquisizione di un metodo di studio e di buone conoscenze di base, anche mediante l’utilizzo delle tecnologie multimediali e progetti interdisciplinari

� PROPONE E CONDIVIDE... le proprie finalità educative in collaborazione con le famiglie e le agenzie del territorio

� È APERTA... al territorio di cui valorizza le risorse sociali, culturali, economiche ed ambientali

� PROMUOVE... la crescita delle competenze e della creatività professionale dei docenti.

FINALITÀ DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA(Legge n° 53/2003 e D. Lgs. n° 59/04)

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La Scuola dell’Infanzia concorre alla formazione integrale delle bambine e dei bambini, promuovendone le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento e ad assicurare un’effettiva eguaglianza delle opportunità educative, nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori.Riconosce come connotati essenziali del servizio: la relazione personale significativa, la valorizzazione del gioco, il rilievo al fare produttivo e alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali, l’ambiente sociale e la cultura.Il Piano dell’Offerta Formativa della Scuola dell’Infanzia “Piccole Ancelle Di Cristo Re” recepisce le linee di indirizzo e le indicazioni programmatiche introdotte dalla Riforma, riconoscendone le valenze educative fondamentali, in continuità con un progetto di scuola articolato ed unitario, che riconosce la priorità della famiglia sul piano educativo e l’importanza del territorio di appartenenza con le sue risorse sociali, culturali e istituzionali.

La Scuola dell’Infanzia promuove � la maturazione dell’identità� la conquista dell’autonomia� lo sviluppo delle competenze mediante un percorso educativo che si

articola in Unità di Apprendimento relative alle seguenti dimensioni:• il sé e l’altro• corpo,movimento,salute• fruizione e produzione di messaggi• esplorare, conoscere, progettare.

Le insegnanti, tenuto conto degli stili di apprendimento e delle motivazioni dei singoli bambini/e, utilizzano gli obiettivi specifici, del presente documento, per progettare Unità di Apprendimento che, mediante la scelta appropriata di metodi e di contenuti, consentano di trasformare le capacità personali di ogni bambino in competenze.

LA MATURAZIONE DELL’IDENTITA’ viene favorita mediante:- l’integrazione di tutti i suoi aspetti: biologici, psichici, motori, intellettuali, sociali, morali e religiosi;- il consolidamento di atteggiamenti di sicurezza;- la valorizzazione della stima di sé;- il rafforzamento della fiducia nelle proprie capacità;- la sollecitazione delle motivazioni esplorative e cognitive di ricerca;- l’apprendimento a vivere positivamente le dinamiche affettive ed emotive;- l’espressione e il controllo dei sentimenti e delle emozioni;- lo sviluppo della sensibilità per i sentimenti degli altri;

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- il riconoscimento e la valorizzazione di se stesso e degli altri nelle connessioni riferite alle differenze di genere (sesso);- la condivisione dei valori specifici e delle tradizioni esistenti nella comunità socio-culturale di appartenenza.

LA CONQUISTA DELL’AUTONOMIAsi articola in:- capacità di gestire autonomamente se stesso e le proprie cose (autonomia operativa);- capacità di interagire con gli altri (autonomia relazionale);- interazione costruttiva e accettazione del diverso da sé e del nuovo;- capacità di compiere scelte autonome in contesti relazionali e normativi diversi;- apertura alla scoperta, all’interiorizzazione e al rispetto di valori universalmente condivisibili; - riflessione personale su valori quali: libertà, rispetto di sé, degli altri, e dell’ambiente, solidarietà, giustizia, impegno;- possibilità di considerare la realtà da diversi punti di vista e di modificarne la propria visione in funzione del bene comune.

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEpunta concretamente a:- consolidare le capacità senso-percettive, motorie sociali, linguistiche e intellettive;- impegnare il bambino nelle prime forme di lettura delle proprie esperienze ed esplorazioni;- sollecitare il bambino alla scoperta intenzionale e organizzata della realtà di vita (in senso sociale, geografico, naturalistico, artistico e urbano);- rafforzare le capacità di trovare soluzione ai diversi problemi;- sviluppare le capacità cognitive necessarie per comprensione, interpretazione, rielaborazione e comunicazione delle conoscenze e delle abilità relative ai diversi campi di esperienza;- sollecitare produzioni e interpretazioni di messaggi, testi e situazioni mediante un’ampia varietà di linguaggi verbali e non verbali;- valorizzare la personale coerenza cognitiva e di comportamenti pratici;- avvalorare intuizione, immaginazione, creatività;- sviluppare il senso estetico, il pensiero scientifico e il conferimento di senso.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (3 ANNI)IL SÉ E L’ALTRO* Prendere coscienza di sé.* Conoscere l’ambiente scolastico.* Superare serenamente il distacco dalla famiglia.* Rafforzare l’autonomia.

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* Conoscere gli altri.* Conoscere e rispettare le prime regole.* Scoprire la differenza tra “io” e “tu”.* Scoprire momenti e situazioni che suscitano stupore e ammirazione.* Esprimere e comunicare sentimenti.* Prendere coscienza della diversità di genere.* Cogliere il senso di appartenenza e sentirsi parte della comunità.* Avviarsi alla formazione del gusto estetico.* Avviarsi alla creatività per lasciare “traccia di sé”.* Riconoscere momenti e situazioni che suscitano emozioni (paura/gioia).*.Ripercorrere le tappe del lavoro.* Riconoscere i progressi compiuti.CORPO, MOVIMENTO E SALUTE* Prendere coscienza di sé nel movimento (gioco).* Prendere coscienza di sé in rapporto agli oggetti.* Percepire lo schema corporeo.* Conoscere globalmente lo schema corporeo.* Conoscere l’ambiente scuola.* Rispettare me stesso.* Rispettare i miei compagni.* Utilizzare intenzionalmente il proprio corpo.* Condividere stati emozionali con i miei compagni.* Iniziare una prima forma di presa di coscienza della propria dominanza corporea.* Coordinare i movimenti degli arti.* Essere attento alla cura della mia persona.* Esplorare lo spazio che mi circonda.* Aver cura degli oggetti che mi appartengono.FRUIZIONE E PRODUZIONE DI MESSAGGI* Parlare con i grandi e con i coetanei.*Iniziare a distinguere i vari tipi di linguaggio. * Dare forma e colore all’esperienza, con una varietà di strumenti.* Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni.* Ascoltare, comprendere e provare a riesprimere narrazioni lette o improvvisate di favole, fiabe, storie.* Riconoscere testi della letteratura per l’infanzia.* Sperimentare diverse forme di espressione artistica.* Parlare, descrivere, raccontare, con fiducia nelle proprie capacità di espressione.* Ascoltare, comprendere e provare a riesprimere narrazioni o analoghi contenuti visti attraverso mass-media.ESPLORARE, CONOSCERE E PROGETTARE* Toccare, guardare, sentire, assaporare oggetti e materiali.* Dare un nome a ciò che si è toccato, assaggiato, ascoltato.* Manipolare materiali.* Discriminare i colori.* Promuovere atteggiamenti di rispetto per l’ambiente.* Intuire la successione degli eventi.

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* Essere capaci di porre in relazione eventi ed oggetti.* Ricordare e ricostruire ciò che si è visto, fatto, sentito.* Collocare persone e oggetti nel tempo e nello spazio.* Cogliere le diversità.* Cogliere uguaglianze tra forme geometriche.* Scoprire nella natura che si ridesta alcune categorie percettive.* Fare raggruppamenti.* Valutare la quantità (tanti/pochi).* Verbalizzare l’esperienza usando concetti di natura topologica.* Rilettura del “librone delle attività”.* Partecipare alle feste.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (4 ANNI)IL SÉ E L’ALTRO* Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità. * Rispettare gli altri.* Cercare di capire azioni e sentimenti degli altri.* Lavorare in gruppo per darsi regole di azione.* Ricostruire “la mia storia e la nostra”.* Registrare momenti e situazioni che suscitano stupore e ammirazione.* Riconoscere la diversità di genere(identificazione sessuale).* Sviluppare il senso di appartenenza.* Consolidare la formazione del gusto estetico.* Utilizzare la creatività come “traccia di sé”.* Riconoscere momenti e situazioni che suscitano emozioni (paura/gioia).* Conoscere la propria realtà territoriale.* Sensibilizzare i bambini verso le differenze culturali e religiose.* Ripercorrere le tappe del lavoro svolto insieme.* Riconoscere i progressi compiuti.* Documentare il proprio lavoro.CORPO, MOVIMENTO E SALUTE* Rafforzare la coscienza di sé.* Conoscere lo schema corporeo.* Coordinare i movimenti del mio corpo nello spazio.* Percepire in modo analitico lo schema corporeo.* Rispettare i compagni e gli adulti.* Rispettare l’ambiente.* Percepire il sé corporeo nel rapporto con gli oggetti.* Percepire il sé corporeo in movimento.* Condividere stati emozionali con i miei compagni.* Comprendere l’importanza di una buona alimentazione. * Conoscere le relazioni esistenti all’interno della scuola.* Essere attento alla cura della mia persona.* Padroneggiare il mio corpo nelle attività di motricità fine.* Muovermi nello spazio in base a suoni, rumori, musica.

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* Conoscere lo spazio che mi circonda.FRUIZIONE E PRODUZIONE DI MESSAGGI* Parlare con i grandi e con i coetanei.* Individuare le caratteristiche che differenziano gli atti dell’ascoltare e del parlare. * Distinguere i vari tipi di linguaggio.* Dare forma e colore all’esperienza, con una varietà di strumenti.* Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni.* Ascoltare, comprendere e riesprimere narrazioni lette o improvvisate di favole, fiabe , storie.* Riconoscere semplici storie tradizionali della letteratura dell’infanzia.

* Incontrare diverse espressioni di arte visiva e plastica presenti nel territorio.* Sperimentare diverse forme di espressione artistica.* Parlare , descrivere, raccontare, con fiducia nelle proprie capacità di espressione.* Scambiarsi domande, informazioni e sentimenti.* Ascoltare, comprendere e riesprimere narrazioni o analoghi contenuti visti attraverso mass - media.* Elaborare strategie in ordine a codici simbolici.* Individuare le caratteristiche che differenziano il disegno dalla scrittura.* Essere fiduciosi nelle proprie capacità espressive e comunicative.ESPLORARE, CONOSCERE E PROGETTARE* Ricordare, ricostruire attraverso oggetti, foto, documenti, le esperienze vissute.* Intuire il prima e il dopo di un’azione.* Individuare le proprietà percettive delle cose.* Discriminare forme e colori diversi.* Promuovere atteggiamenti di rispetto per l’ambiente.* Prendere coscienza di sé nel tempo. * Memorizzare una sequenza.* Intuire la sequenza numerica.* Usare quantificatori.* Intuire le trasformazioni degli elementi.* Collocare persone, oggetti e fati nel tempo e nello spazio e individuare i collegamenti.* Cogliere la diversità.* Cogliere uguaglianze e differenze tra forme geometriche. * Fare raggruppamenti in base ad uno o più attributi. * Fare corrispondenze.* Conoscere la realtà territoriale per scoprire e classificare le caratteristiche fisiche.* Verbalizzare l’esperienza usando concetti di natura topologica.* Rilettura delle proprie produzioni. * Costruzione della memoria storica.* Collaborare attivamente all’allestimento della festa.

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OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (5 ANNI)IL SÉ E L’ALTRO* Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità.* Rispettare ed aiutare gli altri.* Progettare insieme.* Imparare a collaborare.* Registrare momenti e situazioni che suscitano stupore, ammirazione, gratitudine.* Discutere insieme sul senso di questi sentimenti.* Rafforzare il senso di appartenenza: famiglia – scuola.* Consolidare la formazione del gusto estetico.* Utilizzare la creatività come “traccia di sé”.* Conoscere la propria realtà territoriale.* Acquisire un corretto atteggiamento verso le differenze culturali e religiose.* Ripercorrere le tappe del lavoro svolto insieme.* Riconoscere i progressi compiuti.* Documentare il proprio lavoro.CORPO, MOVIMENTO E SALUTE* Rafforzare la coscienza di sé.* Rafforzare la conoscenza dello schema corporeo.* Percepire il mio corpo in senso analitico.* Coordinare i movimenti del corpo nello spazio.* Orientarsi nello spazio - scuola.* Percepire il corpo in rapporto allo spazio.* Esprimere le proprie emozioni.* Vivere esperienze di vita sociale.* Muovermi nello spazio con sicurezza.* Condividere stati emozionali con i miei compagni.* Comprendere l’importanza di una buona alimentazione.* Acquisire la lateralità relativa al proprio corpo ed all’ambiente circostante.* Conoscere le relazioni esistenti all’interno della scuola.* Avere cura della persona.* Conoscere la relazione uomo - ambiente.* Padroneggiare il mio corpo nelle attività di motricità fine.* Muovermi nello spazio in base a suoni, rumori, musicaFRUIZIONE E PRODUZIONE DI MESSAGGI* Parlare con i grandi e con i coetanei.* Distinguere i vari tipi di linguaggio.* Dare forma e colore all’esperienza, con una varietà di strumenti. * Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni.* Ascoltare, comprendere e riesprimere diverse tipologie di testi.* Sperimentare diverse forme di espressione artistica.* Parlare, descrivere, raccontare, con fiducia nelle proprie capacità di espressione.* Scambiarsi domande, informazioni, giudizi e sentimenti.

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* Elaborare congetture e codici personali in ordine alla lingua scritta.* Ascoltare, comprendere e riesprimere diverse narrazioni o analoghi contenuti visti attraverso i mass-media.* Elaborare congetture in ordine a codici simbolici.* Individuare le caratteristiche che differenziano il disegno dalla scrittura.* Essere fiduciosi nelle proprie capacità espressive e comunicative.ESPLORARE, CONOSCERE E PROGETTARE* Comunicare ai compagni attraverso testimonianze e documenti, esperienze vissute.* Formulare ipotesi.* Elaborare istogrammi.* Cogliere i rapporti e le relazioni tra eventi.* Compiere esperienze di misurazione arbitrarie.* Effettuare raggruppamenti e classificazioni.* Elaborare successioni e contemporaneità. * Collocare in tempi specifici avvenimenti e ricorrenze.* Intuire le azioni connesse al contare, aggiungere e/o togliere.* Fare previsioni.* Negoziare una proposta.* Individuare la posizione di oggetti e persone. * Cogliere la diversità.* Utilizzare il linguaggio simbolico per esprimere propri sentimenti ed emozioni.* Identificare e nominare le forme geometriche.* Comprendere il ciclo di vita di una pianta e/o di un animale.* Rilettura del "librone delle attività".* Individuare strumenti di documentazione finale.* Scoprire che il ricordo e la ricostruzione possono anche differenziarsi.* Verbalizzare l’esperienza usando concetti di natura topologica.* Costruire una mappa.* Rilettura delle proprie produzioni.

RELIGIONE CATTOLICAOBIETTIVI SPECIFICI- osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi: Dono di Dio Creatore- scoprire la persona di Gesù di Nazareth come viene presentata dai Vangeli e come viene celebrata nelle Feste Cristiane- individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le espressioni del comandamento evangelico dell’amore testimoniato dalla Chiesa.OBIETTIVI FORMATIVI- scoprire la vita in sé e attorno a sé- intuire nel gesto della Creazione la bontà di Dio- favorire atteggiamenti di gioia e di stupore nell’osservare il Creato

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-favorire sentimenti di amore e rispetto per gli esseri viventi- scoprire la partecipazione degli uomini nella conservazione e nello sviluppo del Creato- scoprire che nell’amore dei Genitori c’è Dio- intuire nelle figure dei Santi la presenza di Dio- conoscere il significato cristiano del Santo Natale- conoscere la vita di Gesù- conoscere il messaggio e gli insegnamenti di Gesù- comprendere il significato cristiano della Santa Pasqua- intuire di far parte di una comunità- conoscere i segni e i simboli del pregare- scoprire il comandamento cristiano di amore reciproco- scoprire la Chiesa come luogo di incontro della comunità dei fedeli

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