L’origine dell’urbanistica modernaTeorie, leggi e piani in Europa e in Italia nel secolo XIX (parte I)
Laboratorio di Urbanistica Analisi della città e del territorioprof. Andrea Arcidiacono prof. Emilio Guastamacchia
Politecnico di MilanoFacoltà di Architettura e SocietàCdL di 1° livello in ArchitetturaAnno accademico 2008 - 2009
La formazione della città industriale
La Rivoluzione industriale- Aumento della popolazione: diminuzione della mortalità e crescita della
natalità- Nuova organizzazione del lavoro- Evoluzione della tipologia della città: da luogo mercantile a luogo della
produzione- Sviluppo dei sistemi di trasporto (ferrovie, strade, canali)- Cambiamento della struttura insediativa con una nuova distribuzione
sul territorio (urbanesimo)
L’urbanesimo- Concentrazione della popolazione proletaria nelle aree urbane- Squilibrio territoriale tra città e campagna- Degrado delle condizioni igienico sanitarie, prevalentemente nei nuovi
quartieri operai
La formazione della città industriale
Aumento demograficoIn termini generali a partire dal sec. XVIII si verifica un aumento demografico in tutta Europa:inizio XIX secolo 170 milioni di abitantifine del XIX secolo 340 milioni di abitanti
All’inizio della Rivoluzione industriale solo 5 grandi città hanno più di 100.000 abitanti: Londra, Parigi, Amsterdam, Lisbona, NapoliAll’inizio dell’800 sono 22 le città sopra i 100.000 abitanti; solo Londra si avvicina al milione di abitanti.
Alla metà dell’800:Londra ha 2,5 milioni di abitantiParigi ha 1 milione di abitantiBerlino ha 420.000 abitanti
L’origine dell’urbanistica moderna
L’urbanistica moderna nasce come tentativo di correggere i problemi (patologie e mali) dell’industrializzazione, dell’urbanesimo e del traffico.Problemi legati ai processi di espansione urbanizzativa e di trasformazione del territorio, ma al tempo stesso problemi di tipo sociale, di disagioabitativo e di gravi condizioni igieniche sanitarie, che si manifestano in una sempre più diffusa protesta della popolazione.
Due i caratteri dei primi tentativi: nuove forme “ideali” di convivenza in contrapposizione alla città industriale; una risposta tecnica ancora settoriale ai problemi della città industriale.
L’urbanistica perde quella posizione di distacco dai conflitti sociali e di superiorità tecnica che aveva nei secoli precedenti e assume gradualmente il ruolo di disciplina tecnica e politica, utilizzata per governare e risolvere questi nuovi problemi della città e dei suoi abitanti.
La città moderna, che si sviluppa tra la fine del ‘700 e il corso dell’‘800, tende a rompere, prima figurativamente e poi fisicamente, i confini tradizionali della città passata.(L. Benevolo, Le origini dell’urbanistica moderna, Laterza, Milano, 1972)
Movimenti utopistiIl movimento cooperativo di Robert Owen (1817)
Charles Fourier e il Falansterio (1808)
Movimenti utopistiJean Baptiste Godinil Familisterio (1859)
Movimenti utopistiJohn BuckinghamVictoria (1849)
Manuali, scritti e teorieIldefonso Cerdà 1867 – Teoria general de la urbanizacion
Vengono individuate le quattro fasi ritenute fondanti nel processo di formazione del piano:
- le analisi- definizioni dei bisogni e delle funzioni- motivazione delle scelte- rappresentazione planimetrica
Cerdà ritiene che alla “nuova scienza urbanistica” siano necessari tre codici di scrittura:
- il testo scritto;- il disegno topografico- le cifre della statistica.
Il linguaggio della cartografia è oggettivo, ma limitato nei segni; il linguaggio del testo è ampio, ma ambiguo; il linguaggio delle cifre ha i caratteri positivi di entrambi ma per non essere arido deve essere integrato ai primi due.
Manuali, scritti e teorie
L’autore propone una duplice dimensione, descrittiva e fondatrice della teoria urbanistica.
prima parte - Le caratteristiche delle città esistente (demografia, questione delle abitazioni,
traffico). Particolare importanza all’utilizzo dei dati statistici e censuari;- I contenuti e le caratteristiche del piano urbanistico (esempi): progetto della
rete della viabilità, destinazioni funzionali e volumetriche e controllo della crescita urbana.
seconda parte- gli elementi tecnici della progettazione (viabilità, insediamenti, spazi pubblici,
verde, ma anche rete fognaria)terza parte- I compiti degli Uffici dei lavori pubblici;- La normativa dei regolamenti edilizi e di igiene (importanza della luce e
dell’aria nella progettazione dei nuovi insediamenti)quarta parte- Le questioni economiche dall’esproprio ai costi di urbanizzazione
Reinhard Baumeister 1867 - L’espansione urbana nei suoi aspetti tecnici, legislativi ed economici
Manuali, scritti e teorie
prima parte – principi fondamentali di urbanistica- esamina le abitazioni urbane, definendone le tipologie edilizie, i modi di
edificazione e le categorie sociali degli abitanti- problemi del traffico; diverse caratteristiche (radiale, anulare, longitudinale) e
tipologie (pedonale, a cavallo, automobilistico, ferroviario, tranviario) delle strade
seconda parte - organizzazione fisica e funzionale della città: modi di progettazione delle
parti urbane: isolati, strade, piazze, ferrovieterza parte- compiti spettanti allo Stato, al Comune, ai privati nell’attuazione del piano
regolatore, in particolare rispetto ai modi di esproprio e lottizzazione dei suoli
- il ruolo del regolamento edilizioquarta parte- aspetti tecnici nella progettazione delle reti e degli impianti
(approvvigionamento idrico, fognatura, elettrico, termico, illuminazione)quinta parte- descrive le diverse forme (tipologie) del verde urbano, quale elemento di
connessione principale delle diverse parti di città
Joseph Stübben 1890 – Der Städtebau
Manuali, scritti e teorie
Sitte contrasta il tecnicismo e la dimensione manualistica della disciplina urbanistica e rivendica il ruolo dell’arte nella progettazione degli spazi urbani, traendo dagli elementi della città storica (medievale) i principi ispiratori, alla ricerca di una epistemologia dello spazio urbano.
Il testo, incentrato sui problemi artistici ed estetici della città èsuddiviso in 12 capitoli, raggruppabili in tre parti:nella prima è esaminato il tema dello spazio urbano delle antiche cittànella seconda la città modernanella terza l’organizzazione spaziale futura
Attraverso la dichiarata contrapposizione tra passato e presente, Sitteintende farsi portatore di un’immagine urbana che salvaguardi la coesistenza tra continuità e innovazione e il cui modello sia la forma unitaria della città tradizionale, dalla costruzione della quale cerca di trarre regole e principi per una progettazione consapevole, al fine di reintrodurre nuovamente le ragioni dell’arte.
Camillo Sitte 1889 – Der Stadtebau
Manuali, scritti e teorie
Sitte ritiene si debba ricorrere ad un’analisi capace di riprodurre processi e regole un tempo conseguiti attraverso un “sentimento naturale”La costruzione della città secondo i suoi fondamenti artistici va allora intesa come impegno per una disciplina capace di ottenere mediante il raziocinio estetico ciò che prima si conseguiva attraverso il “senso artistico inconscio”.
Si giunge così ad un’idea di urbanistica come disciplina fondata sull’unità tra arte e tecnica.
Altro aspetto centrale in Sitte fa riferimento al posto che nel suo discorso ricopre l’esperienza sensibile, la percezione:sebbene la bella città si ottenga tramite l’applicazione di principi razionali, essa esiste unicamente per il cittadino che ne esplora i recessi. Il piacere del cittadino, riflesso della gioia di edificare, è criterio irrefutabile che verrà anteposto ad ogni sistema. L’estetica urbana è dunque il tema centrale della teoria di Sitte.
Camillo Sitte 1889 – Der Stadtebau
Ciudad Lineal 1883Arturo Soria Y Mata
Schema di Ciudad lineal
Strada centralelarga 40 metri, alberata e percorsa nel centro da una ferrovia elettrica (ferrocarril);Traverselunghe circa 200 metri e larghe 20Edifici potranno coprire solo 1/5 del terreno. Con tipologie a villino isolatoLotto minimo di 400 metri quadri, di cui 80 saranno destinati all'alloggio, il rimanente per il giardino.
Ciudad Lineal 1883Arturo Soria Y Mata
Schema di Ciudad linealStrada centralelarga 40 metri, alberata e percorsa nel centro da una ferrovia elettrica (ferrocarril);Traverselunghe circa 200 metri e larghe 20
Edifici potranno coprire solo 1/5 del terreno. Con tipologie a villino isolato
Lotto minimo di 400 metri quadri, di cui 80 saranno destinati all'alloggio, il rimanente per il giardino.
Garden Cities of Tomorrow 1902Ebenezer Howard
32.000 abitanti, di cui 2.000 nelle aree agricole2.400 ha di cui 2.000 per l’agricoltura e 400 per la città
210 ha residenza130 ha verde e servizi (40 mq/abitante)60 ha industriaDensità territoriale è di circa 80 abitanti per ettaro
Anello centrale Edifici pubblici e parcoAnello mediano Residenza e palazzo di cristallo commercialeGrand avenue centrale (130 metri)Anello esterno Industria Anello ferroviario
L’intero cerchio è suddiviso in 6 quartieri a spicchio di circa 5.000 abitanti
La cité industrielle 1901Tony Garnier
35.000 abitanti1/2 del suolo occupato destinato a verde pubblico
Suddivisione in zone funzionaliPianta a scacchieraTrasporto pubblico – tram elettrico
La cité industrielle 1901Tony Garnier
Macello
OspedaleQuartier Etas Unis
Riferimenti bibliografici
Aymonino C.,1971, Origini e sviluppo della città moderna, Marsilio, Venezia
Benevolo L.,1964, Le origini dell’urbanistica moderna, Laterza, Bari
Calabi D.,2004, Storia dell’urbanistica europea, Bruno Mondadori, Milano
Di Biagi P. (a cura di),2002, I classici dell’urbanistica moderna, Donzelli, Roma
Sica P.,1977, Storia dell’urbanistica. L’ottocento 1°, Laterza, Bari
Zucconi G.,2001, La città dell’ottocento, Laterza, Bari