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Politici inquisiti (Craxi, Berlusconi, Andreotti, Dell'Utri)

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Promemoria sui politici italiani più famosi inquisiti e/o condannati - tratto da Wikipedia
112
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PDF generato attraverso il toolkit opensource ''mwlib''. Per maggiori informazioni, vedi [[http://code.pediapress.com/ http://code.pediapress.com/]].PDF generated at: Fri, 23 Apr 2010 11:10:06 UTC

Politici inquisitiDa Wikipedia

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IndiceVoci

Giulio Andreotti 1Salvo Lima 21Vito Ciancimino 23Bettino Craxi 26Silvio Berlusconi 51Marcello Dell'Utri 87Cesare Previti 95Salvatore Cuffaro 100

NoteFonti e autori delle voci 106Fonti, licenze e autori delle immagini 108

Licenze della voceLicenza 110

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Giulio Andreotti 1

Giulio Andreotti

Presidente delConsiglio dei ministri

Giulio Andreotti

Luogo di nascita Roma

Data di nascita 14 gennaio 1919

Partito politico Democrazia Cristiana

Coalizione Pentapartito

Mandato 1972-1973, 1976 - 1979, 1989 - 1992

Titolo di studio Laurea in Giurisprudenza

Professione Giornalista e politico

Predecessore Emilio Colombo, Aldo Moro, Ciriaco De Mita

Successore Mariano Rumor, Francesco Cossiga, Giuliano Amato

Ministro dell'Interno

Coalizione Governo Fanfani I

Mandato 18 gennaio 1954 - 10 febbraio 1955

Predecessore Amintore Fanfani

Successore Mario Scelba

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Giulio Andreotti 2

Parlamento italianoSenato della Repubblica

Sen. Giulio Andreotti

Luogo nascita Roma

Data nascita 14 gennaio 1919

Partito Democrazia Cristiana fino al 1994, Partito Popolare Italiano (1994-2001),Democrazia Europea (2001-2002)

Legislatura X, XI, XII, XIII, XIV, XV, XVI

Gruppo UDC-SVP-AUT

Senatore a vita

Investitura Nomina presidenziale

Data 1º giugno 1991

Incarichi parlamentari

• Commissione speciale per l'esame di disegni di legge di conversione di decreti-legge • Commissione parlamentare d'inchiesta concernente il "dossier Mitrokhin" e l'attività d'intelligence italiana • Membro 3a Commissione permanente (Affari esteri, emigrazione)• Commissione speciale per la tutela e la promozione dei diritti umani • Delegazione italiana all'Assemblea parlamentare della organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE)

Pagina istituzionale [1]

Parlamento italianoCamera dei deputati

Partito Democrazia Cristiana

Legislatura I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X

Incarichi parlamentari

• Membro 1a Commissione (Affari Interni)• Commissione speciale per l'esame della proposta di legge De Francesco N.1459: "Norme generali sull'azione amministrativa" • Commissione speciale per l'esame del disegno di legge N.1264: "Norme in materia di locazioni e sublocazioni di immobili

urbani" e delle proposte di legge in materia di locazioni e sfratti

• Membro 5a Commissione (Bilancio e Partecipazioni Statali)

• Membro 7a Commissione (Difesa)• Componente della Giunta per il Regolamento

• Componente della 3a Commissione (Esteri)

• Presidente della 3a Commissione (Esteri)• Componente della Rappresentanza italiana al Parlamento Europeo

Pagina istituzionale [2]

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Giulio Andreotti 3

Parlamento italianoAssemblea costituente

Titolo di studio Laurea in Giurisprudenza

Professione Politico

Partito Democrazia Cristiana

Collegio XX (Roma)

Incarichi parlamentari

• 1a commissione per l'esame dei disegni di legge

Pagina istituzionale [3]

« Il potere logora chi non ce l'ha »(Giulio Andreotti, citando Talleyrand)

Giulio Andreotti (Roma, 14 gennaio 1919) è un politico, scrittore e giornalista italiano. È stato uno dei principaliesponenti della Democrazia Cristiana.Giulio Andreotti è stato al centro della scena politica italiana per tutta la seconda metà del XX secolo.Ha ricoperto più volte numerosi incarichi di governo:• sette volte Presidente del Consiglio (tra cui il governo di "solidarietà nazionale" durante il rapimento di Aldo

Moro (1978-1979), con l'appoggio del Partito Comunista Italiano, e il governo della "non-sfiducia" (1976-1977),con la prima donna-ministro, Tina Anselmi, al dicastero del Lavoro);

• otto volte ministro della Difesa;• cinque volte ministro degli Esteri;• tre volte ministro delle Partecipazioni Statali;• due volte ministro delle Finanze, ministro del Bilancio e ministro dell'Industria;• una volta ministro del Tesoro, ministro dell'Interno, ministro dei beni culturali (ad interim) e ministro delle

Politiche Comunitarie.È sempre stato presente all'Assemblea costituente e nel Parlamento italiano dal 1948, come deputato fino al 1991 esuccessivamente come senatore a vita.A riguardo della sua lunghissima carriera, è noto per aver fatto proprio l'aforisma di Talleyrand "Il potere logora chinon ce l'ha", che da molti gli viene erroneamente attribuito.È attualmente Presidente della Casa di Dante in Roma.

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Giulio Andreotti 4

Biografia

Inizio della carriera politica

Giulio Andreotti

Nato a Roma da genitori originari di Segni, intraprese la carrierapolitica nel corso degli studi universitari, durante i quali allacciòcontatti, poi mostratisi durevoli, con esponenti delle formazionicattoliche fra i quali Aldo Moro, al quale successe nell'incarico dipresidente nazionale della Federazione Universitaria Cattolica Italiana(1942-1944).

Fu segretario di Alcide De Gasperi. Secondo quanto si racconta, moltoprobabilmente un semplice aneddoto, si incontrarono durante laseconda guerra mondiale nella Biblioteca Vaticana, in cui De Gasperiera rifugiato (grazie alla extraterritorialità).

Durante la guerra scrisse per la Rivista del Lavoro, pubblicazione dipropaganda fascista, assumendo posizioni da taluni definitecompiacenti, se non proprio allineate al regime. Partecipò anche allaredazione clandestina de Il Popolo. Nel 1944 fu eletto nel ConsiglioNazionale della Democrazia Cristiana. Dopo la cessazione delleostilità, divenne responsabile dei settori giovanili del suo partito.

Nel 1946 fu eletto all'Assemblea costituente e, nel 1948, alla Cameradei deputati per la circoscrizione di Roma-Latina-Viterbo-Frosinone.

Il pragmatismo e i rapporti con De GasperiDel rapporto con De Gasperi, intenso e stretto nonostante le profonde differenze caratteriali e metodologiche, IndroMontanelli disse che "quando andavano in chiesa insieme, De Gasperi parlava con Dio, Andreotti col prete".[4] Il"motteggio" rende al meglio la peculiare inclinazione di Andreotti al pragmatismo, alla visione più marcatamenteconcreta della politica, per la quale gli obiettivi si perseguono usando i mezzi che consentono di farli ottenere.Altrettanto noto è l'aneddoto raccontato dall'interessato proprio per descrivere le ragioni di tale inclinazione, chesarebbero la necessità di rapportarsi con un elettorato semplice come quello ciociaro: dovendo tenere un comizioelettorale in un paesino del suo collegio noto per i suoi carciofi, Andreotti esordì chiedendo se gli astanti preferisseroparlare di civiltà cristiana o piuttosto di carciofi. Quasi ovviamente si parlò soltanto di questi ultimi ed Andreotti fueletto con amplissimo successo; naturalmente, nel narrare questo aneddoto, Andreotti volutamente sottovalutal'influenza che ebbe, nel suo successo elettorale, l'appoggio del vecchio ceto agrario e del "partito d'ordine"post-fascista, simboleggiato dalla pubblica apparizione che fece, in un suo comizio a Ceccano in quegli anni, ilmaresciallo Graziani.[5]

Non è facile, effettivamente, immaginare De Gasperi assumere un ruolo analogo in simili contesti; tuttavia ilsodalizio fu lungo, profondo e duraturo. Esso proiettò Andreotti al centro della fase costitutiva della democrazia deldopoguerra, tanto che portano la sua firma alcuni degli atti simbolicamente fondanti la stessa vita repubblicana: lascelta dell'Inno di Mameli come inno nazionale[6] ; la revisione, con circolare della Presidenza del consiglio,dell'ordine delle precedenze nel cerimoniale, introducendovi le autorità repubblicane e parlamentari ma mantenendoai cardinali di Santa romana chiesa la massima posizione dopo il Capo dello Stato.[7]

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I primi incarichi di governo: gli anni cinquanta e sessantaFu nel 1947 che Andreotti esordì come uomo di governo, diventando sottosegretario alla Presidenza del Consiglionel quarto governo De Gasperi carica mantenuta fino al 1954. A questa si sarebbero succeduti altri innumerevoliincarichi, tanto che Andreotti fu presente in quasi tutti i governi della Prima Repubblica.Nell'agosto 1958 fu coinvolto nello "scandalo Giuffrè" per la mancata vigilanza quando era Ministro delle Finanze,ma fu scagionato dalla Camera nel dicembre dello stesso anno. Venne invece censurato da una Commissioned'inchiesta parlamentare del 1961-1962 su alcune irregolarità nei lavori dell'aeroporto di Fiumicino.Quasi parallelamente all'affermarsi della segreteria nazionale di Fanfani, la corrente andreottiana nasce in queglianni, ereditando nella capitale i quadri della destra clericale che nel 1952 s'erano coalizzati - con la benedizione delVaticano - dietro il tentativo di espugnare il Campidoglio con la lista civica guidata da Luigi Sturzo. Essa esordì conla campagna di stampa che coinvolse il figlio del vicesegretario nazionale Piccioni nel delitto di Torvajanica, dove futrovata uccisa Vilma Montesi: eliminata così la vecchia guardia degasperiana dalla guida del partito, gli andreottianiaiutarono la neonata corrente dei dorotei a conseguire la maggioranza necessaria per scalzare Amintore Fanfani dallaPresidenza del consiglio e dalla segreteria della Democrazia cristiana. Si trattava di "una sorta di curva Sud delpartito (...) anche se marginale all'interno della Dc"[8] : Franco Evangelisti la battezzò "corrente Primavera",prendendo il nome in prestito dal gergo calcistico, ed in cambio del sostegno offerto ebbe mano libera nel gestire laspeculazione edilizia nella Capitale nel successivo ventennio.Il 20 novembre 1958 il consiglio nazionale del CONI nomina all'unanimità l'allora ministro del Tesoro Andreottipresidente del comitato organizzatore delle Olimpiadi di Roma 1960[9] .Fu Ministro della Difesa, nei primi anni sessanta quando esplose lo scandalo dei fascicoli SIFAR e del Piano Solo,un presunto progetto di un golpe neofascista promosso, secondo il settimanale L'Espresso, dal generale missinoGiovanni De Lorenzo[10] .L'incarico ministeriale rivestito da Andreotti fu onerato, da una successiva legge, della responsabilità delladistruzione dei fascicoli, con cui il Sifar aveva schedato importanti politici italiani, di cui aveva composto dei ritrattipoco favorevoli. Gli si addebita perciò una responsabilità quanto meno oggettiva nel fatto che - come è statoaccertato[11] - quei fascicoli fossero stati prima fotocopiati e poi passati alla P2 di Licio Gelli, che aveva portato queimateriali all'estero[12] , a dispetto del fatto che la commissione parlamentare d'inchiesta avesse deciso di far bruciarea Fiumicino, nell'inceneritore, i fascicoli abusivi. Quasi a rimarcare la differente cifra della sua condotta, FrancescoCossiga, che nella veste di sottosegretario alla Difesa procedette parallelamente all'espunzione con omissis delrapporto della commissione ministeriale di inchiesta del generale Manes sul piano Solo, ha sempre pubblicamentevantato il suo intervento censorio, dichiarando di averlo svolto nella piena legalità.

I primi anni settanta: Andreotti Presidente del Consiglio

In visita alla Casa Bianca nel 1973

Nel 1972, Giulio Andreotti diventa per la prima volta Presidente delConsiglio, incarico che reggerà, alla guida di due esecutivi dicentro-destra, fino al 1973. Continua a ricoprire incarichi di primopiano, nei successivi esecutivi.

Nel ruolo di ministro della difesa, rilascia una famosa intervista aMassimo Caprara con cui rivela le coperture istituzionali dell'indagatoper la strage di piazza Fontana, Guido Giannettini[13] (Andreotti saràprosciolto, nel 1982, dall'accusa di favoreggiamento nei confronti diGiannettini).

Nel ruolo di Ministro degli Esteri esalta le sue abilità di mediatore, già emerse nella capacità di mediare fra le varie correnti della DC. Infatti egli si impegnò a comporre importanti relazioni orientate verso la distensione. Sempre

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coerente con la scelta atlantica, fatta dal suo maestro, Alcide De Gasperi, nella divisione di schieramenti della guerrafredda, coltivò proficui rapporti anche con i paesi del Mediterraneo, aprendo il filone del filoarabismo che fino adallora era stato percorso solo in via non governativa (dall'ENI di Enrico Mattei). Dopo l'Atto di Helsinki, che diedevalenza internazionale alla richiesta occidentale di democratizzazione dell'Est, colse l'occasione per un'intensastagione di affari economici tra l'Italia e l'Unione Sovietica.

La non-sfiducia e la solidarietà nazionale: Andreotti ritorna a Palazzo Chigi

Da sinistra Andreotti con Takeo Fukuda, Jimmy Carter, HelmutSchmidt e Valéry Giscard d'Estaing al summit meeting del G7 a Bonn

1978

Nel 1976, il governo, presieduto da Aldo Moro, persela fiducia dei socialisti in Parlamento e il Paese si avviòalle elezioni anticipate, che videro un forte aumento delPartito Comunista Italiano, guidato da EnricoBerlinguer. La Democrazia Cristiana riuscì, anche sesolo per pochi voti, a restare il partito di maggioranzarelativa. Forte del buon risultato elettorale, Berlinguerpropose, appoggiato anche da Aldo Moro e AmintoreFanfani, di dare concretezza al compromesso storico,ovvero alla formazione di un governo di coalizione fraPCI e DC.

Helmut Schmidt, Pierre Trudeau, Valéry Giscardd'Estaing, James Callaghan, Jimmy Carter, GiulioAndreotti e Takeo Fukuda al summit del G7 nel

1977 a Londra

Fu proprio Andreotti ad essere prescelto per guidare il primoesperimento in questa direzione: egli varò nel luglio del 1976 il suoterzo governo, detto della "non sfiducia"[14] perché, pur essendo unmonocolore, si reggeva grazie all'astensione dei partiti dell'"arcocostituzionale" (tutti tranne il MSI-DN). Questo governo cadde perònel gennaio del 1978. Pochi giorni prima del suo sequestro, Aldo Morospinse alla creazione di un nuovo esecutivo, presieduto sempre daAndreotti, un monocolore democristiano: stavolta il sostegnoparlamentare di tutti i partiti (ad eccezione di MSI, PLI e SVP) siespresse con il voto favorevole alla fiducia, contrattata già prima delsequestro ma riconfermata con rafforzata decisione per fronteggiare ildelicato periodo che l'Italia viveva, con il sequestro da parte delle

Brigate Rosse, di Aldo Moro. Era la solidarietà nazionale, che nasceva nell'emergenza del rapimento Moro e venivaaccettata dal PCI "sia pure faticosamente e in modo non pienamente adeguato alla situazione", come ebbe a dire lamattina del rapimento Enrico Berlinguer alla Camera dando voce allo scontento interno al suo partito[15] , dovutoalla decisione di Andreotti di non accettare alcuna richiesta avanzata dal PCI (riduzione del numero dei ministri,inclusione di alcuni indipendenti, esclusione di ministri quali Antonio Bisaglia e Carlo Donat Cattin, apertamentecontrari alla politica di solidarietà nazionale).

Il ruolo di Andreotti nella gestione del sequestro Moro è tuttora incerto. Andreotti fu un teorico della "linea dellafermezza" e rifiutò ogni trattativa con i terroristi. La legge sul divieto di partecipazione alle manifestazioni pubblichea volto coperto rimonta a quei giorni e la decisione di Amintore Fanfani di rifiutare la sede deliberante (accordata daIngrao alla Camera) per la sua discussione in Senato fu letta come atto di ostilità verso la sua gestione bipartisan

della crisi: del resto, l'avvicinamento al PCI aveva provocato numerose critiche; all'interno della DC, Carlo Donat-Cattin fu autore dell'epigramma che rispondeva alla duplice domanda su quanto sarebbe costato il pane e chi

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sarebbe stato il premier dopo vent'anni: "Il pane costerà due rubli, ed il Presidente del Consiglio sarà GiulioAndreotti".Dopo l'omicidio di Moro, nel maggio del 1978, l'esperienza della solidarietà nazionale proseguì, portandoall'approvazione di importanti leggi, come la riforma sanitaria. La richiesta dei comunisti, per una partecipazione piùdiretta alle attività di governo, fu respinta dalla DC: di conseguenza Andreotti si dimise nel gennaio del 1979, ma perlungo tempo restò nell'immaginario il referente di quell'ipotesi di governo aperto al PCI[16] .

Andreotti e il Presidente americano Carter

In realtà, egli aveva in proposito teorizzato la"strategia dei due forni", secondo cui il partito dimaggioranza relativa avrebbe dovuto rivolgersialternativamente a PCI e PSI a seconda di chi deidue "facesse il prezzo del pane più basso". Sta difatto che ciò produsse per lungo tempo un pessimorapporto con Bettino Craxi: esso s'era degradatoquando Andreotti aveva fissato le elezionianticipate del 1979 ad una settimana dalle europeedi quell'anno (disattendendo la richiesta del PSI,che riteneva di avere maggiori chance ditrascinamento con la coincidenza tra le due date),ed era crollato definitivamente quando la vicendadi finanziamento illecito di correnti anticraxianedel PSI - che era dietro lo scandalo ENI-Petromin - fu (a torto od a ragione) ricondotta da Craxi ad ambientiandreottiani. Ne scaturì il veto ad incarichi di governo per tutta la successiva legislatura (quando - prematuramente -Craxi disse che "la vecchia volpe è finita in pellicceria"): si trattò dell'unico quadriennio della Prima Repubblica(oltre al periodo 1968-1971) in cui Andreotti non rivestì alcun incarico di governo.

Gli anni ottanta: Andreotti Ministro degli Esteri e per l'ultima volta presidente del consiglioAndreotti fu nominato, nel 1983, Ministro degli Esteri nel primo governo Craxi, incarico che mantenne neisuccessivi governi fino al 1989. Forte della sua pluridecennale esperienza di uomo politico, Andreotti favorì ildialogo fra USA e URSS, che in quegli anni si stava aprendo. All'interno del governo, si rese protagonista di diversiscontri con Craxi - prevalentemente surrettizi, come quando sussurrò ad un giornalista di essere stato "in Cina conCraxi e i suoi cari..."[17] - ma nella gestione filoaraba della politica estera fu oggettivamente in consonanza con ilpremier, schierandosi con lui nella questione della risoluzione negoziata del dirottamento della nave Achille Lauro.Anche grazie a questi sviluppi, svolse successivamente un ruolo di tramite fra Craxi e la Democrazia Cristiana, i cuirapporti erano tutt'altro che idilliaci. Gli scontri fra il carismatico leader socialista e il segretario democristianoCiriaco De Mita erano all'ordine del giorno, tanto che i giornali parlarono dell'esistenza del triangolo CAF(Craxi-Andreotti-Forlani): quando tale intesa sottrasse a De Mita la guida del governo, nel 1989, fu chiamatonuovamente alla presidenza del Consiglio, incarico che resse fino al 1992.Si trattò di un governo dal decorso turbolento: la scelta di restare alla guida del governo nonostante l'abbandono deiministri della sinistra democristiana - dopo l'approvazione della norma sugli spot televisivi (favorevole alle emittenzeprivate di Silvio Berlusconi, reso "oligopolista" dalla legge Mammì) - non impedì il riemergere di antichi sospetti erancori con Craxi (che alluse ad Andreotti quando disse che dietro il ritrovamento delle lettere di Moro in viaMontenevoso vedeva una "manina", guadagnandosi la sua piccata replica che forse c'era stata una "manona"); loscandalo Gladio e le "picconate" del presidente Francesco Cossiga lo videro destinatario di pressioni istituzionalifortissime, cui replicò con la consueta ma oramai consunta levità di spirito dichiarando che era "meglio tirare acampare che tirare le cuoia"[18] .

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Nel 1992, finita la legislatura, Andreotti rassegnò le sue dimissioni, non mancando di chiosare che facendo le valigieaveva trovato nei suoi cassetti alcune lettere del Presidente della Repubblica ancora chiuse. Eppure a quel Presidentedovette la sua sopravvivenza politica nella sua quarta età: l'anno prima era stato nominato senatore a vita proprio daCossiga.Priva di radicamento territoriale al di fuori del Lazio (dove si valeva di proconsoli territoriali come FrancoEvangelisti prima e Vittorio Sbardella poi, oltre che di "specialisti" nelle varie istituzioni come il magistrato diCassazione Claudio Vitalone ed il vescovo di Curia monsignor Angelini), la corrente andreottiana si alleavaperiodicamente con correnti espresse da altre realtà territoriali: da ultimo, negli anni ottanta furono organiciall'andreottismo le correnti napoletane di Enzo Scotti e Paolo Cirino Pomicino, quella veneta di Giovanni Prandini,quella romagnola di Nino Cristofori e quella palermitana di Salvo Lima; al di là delle espressioni geografiche, unlungo tratto di cammino insieme compirono anche le frange politiche di Comunione e liberazione, pur mantenendoun ampio margine di autonomia. Alle prime elezioni successive alla nomina come senatore a vita, i suoi voti in Lazioconversero sul nipote (da parte di moglie) Luca Danese.

Andreotti senatore a vitaIn quello stesso anno, il 1992, Andreotti era considerato uno dei candidati più papabili per la carica di presidentedella Repubblica, ma la sua corrente non si espose mai con una candidatura esplicita che portasse alla conta dei voti,preferendo l'esercizio di un'estenuante interdizione che tenne sulla corda gli altri candidati del CAF (fino a"bruciare", in due memorabili scrutini di metà maggio, la candidatura di Arnaldo Forlani, che non riuscì araggiungere il quorum per meno di trenta voti). Quella di Andreotti, che era studiata come una candidatura da faremergere dopo l'affossamento delle altre, divenne però a sua volta del tutto impraticabile dopo l'assassinio delgiudice Giovanni Falcone a Palermo: il fatto che due mesi prima fosse stato assassinato a Palermo Salvo Lima, dellamedesima corrente di Andreotti, fu giudicato in Parlamento un evento di scarsa presentabilità pubblica, in unasituazione di emergenza nazionale nella lotta alla mafia. Così si passò a considerare altri nomi più "istituzionali":prima il presidente del Senato Giovanni Spadolini e poi, con successo, quello della Camera Scalfaro, sostenuto anchedalla sinistra.Dall'ottobre del 1993, Giulio Andreotti diviene direttore del mensile internazionale 30 giorni nella Chiesa e nelMondo, in vendita solo nelle edicole intorno al Vaticano e nelle librerie Paoline, ma a cui è possibile abbonarsi[19] .Nel 1994, allo scioglimento della Democrazia Cristiana, aderì al Partito Popolare Italiano di Mino Martinazzoli,partito che lascerà nel 2001, in seguito alla nascita della Margherita.Nel febbraio del 2001 diede vita,insieme a Ortensio Zecchino e Sergio D'Antoni,al partito denominato DemocraziaEuropea, un partito di ispirazione cristiana che alle elezioni del 2001 si schierò al centro equidistante dalla Cdl diBelusconi e dall'Unione di Prodi.Democrazia europea nel 2002, sarà parte fondativa, insieme al CCD di Pierferdinando Casini, e al CDU di RoccoButtiglione, del partito UDC (Unione Democratici Cristiani e Democratici di Centro).Le elezioni politiche del 2006, che videro una vittoria di misura dell'Unione di Romano Prodi, con al Senato unleggero vantaggio di seggi tra lo schieramento vincente e la Casa delle Libertà, fecero discutere sui futuri assettiistituzionali e sulla necessità di ricompattare un'Italia sostanzialmente divisa in due. Perciò, da alcuni settori delcentro-destra era giunta la proposta di assegnare la Presidenza del Senato al senatore a vita Andreotti, ritenuto capacedi mediare tra i due schieramenti e tra le due anime del Paese.Il senatore a vita aveva dichiarato «Deciderò sul momento» se accordare o meno la fiducia all'eventuale governoProdi II. Sull'ipotesi di una sua elezione alla Presidenza del Senato, in un'intervista al quotidiano La Stampa del 22aprile 2006, si rese disponibile purché «In un'ottica di conciliazione». L'elezione di Andreotti, secondo alcune fonti,avrebbe dovuto ottenere i consensi di un'ampia fetta dei moderati del centrosinistra, fra La Margherita e l'Udeur diMastella, mettendo in crisi la scelta, data ormai per certa, del diellino Franco Marini.

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Ma l'elezione, tenutasi il 29 aprile, al terzo scrutinio, portò al ruolo di presidenza del Senato Franco Marini con 165voti (quelli della maggioranza più quelli di alcuni senatori a vita e, verosimilmente, alcuni provenienti dai gruppi diminoranza della Cdl), contro le 156 preferenze raccolte dall'ex-presidente del consiglio tra le file del centro-destra.L'elezione fu molto importante perché alcuni hanno ritenuto nei giorni precedenti, e soprattutto durante le prime duevotazioni, che la coalizione di centrosinistra non sarebbe stata in grado di avere una duratura maggioranza dei votiper l'attività del Senato.Il 19 maggio 2006 accordò la fiducia al governo Prodi II, assieme agli altri sei senatori a vita, suscitando vivepolemiche nella Casa delle Libertà, che aveva sostenuto la sua candidatura alla Presidenza del Senato.Successivamente, si è spesso consultato con il nuovo Presidente del Consiglio riguardo alla politica estera, checontinua a seguire in qualità di membro della Commissione Affari Esteri del Senato della Repubblica.Il 21 febbraio 2007 suscitò scalpore la sua astensione in Senato alla risoluzione della maggioranza di centrosinistra,relativa alle linee guida di politica estera illustrate dal Ministro degli Esteri Massimo D'Alema al Senato dellaRepubblica, che non ottenne il quorum di maggioranza, iniziando così la crisi di Governo che portò il Presidente delConsiglio Romano Prodi a rassegnare, in serata, le dimissioni dal suo incarico al Presidente della Repubblica GiorgioNapolitano.Il senatore a vita aveva annunciato il giorno prima il suo voto favorevole. L'indomani dichiarò ai mass media che ilsuo cambio di scelta fu dovuto al discorso di D'Alema, teso a marcare fortemente la discontinuità della politica esteradel centrosinistra rispetto all'esecutivo dell'ex premier Silvio Berlusconi; dichiarò inoltre il suo totale disaccordo sudi una politica tesa da un lato ad osannare il leader di Forza Italia e dall'altro a demonizzarlo[20] . Alcuni tracommentatori e giornalisti insinuarono che l'astensione di Andreotti fosse dovuta alla tensione politica tra il Vaticanoe il Governo Prodi sorta circa il disegno di legge sui DICO. Andreotti parteciperà nel maggio 2007 ad unamanifestazione "in difesa della famiglia" (Family Day)[21] .Il 29 aprile 2008, a seguito della rinuncia dei senatori Rita Levi Montalcini e Oscar Luigi Scàlfaro, Andreotti hasvolto le funzioni di presidente provvisorio del Senato della Repubblica in quanto senatore più anziano. Ha quindidiretto le votazioni che hanno portato all'elezione del senatore Renato Schifani alla seconda carica dello Stato.Il suo notevole archivio cartaceo (3.500 faldoni, dal 1944 in poi) che, negli ultimi anni della sua carrieraparlamentare, aveva sede nel suo ufficio di piazza in Lucina, è stato acquisito dalla Fondazione Sturzo[22] ed è tuttorautilizzato da Andreotti.

Vicende giudiziarie

Rapporti con la mafiaAndreotti è stato sottoposto a giudizio a Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa. Mentre la sentenza diprimo grado, emessa il 23 ottobre 1999, lo aveva assolto perché il fatto non sussiste, la sentenza di appello, emessa il2 maggio 2003, distinguendo il giudizio tra i fatti fino al 1980 e quelli successivi, stabilì che Andreotti aveva«commesso» il «reato di partecipazione all'associazione per delinquere» (Cosa Nostra), «concretamente ravvisabilefino alla primavera 1980», reato però «estinto per prescrizione». Per i fatti successivi alla primavera del 1980Andreotti è stato invece assolto.L'obiter dicta (parte di una sentenza che non "fa diritto") della sentenza della Corte di Appello di Palermo del 2maggio 2003, parla di «un'autentica, stabile ed amichevole disponibilità dell'imputato verso i mafiosi fino allaprimavera del 1980»[23] .Interrogato dalla procura di Palermo il 19 maggio 1993, il sovraintendente capo della polizia Francesco Stramandino,dichiarò di aver assistito il 19 agosto 1985, in qualità di responsabile della sicurezza dell'allora ministro degli EsteriAndreotti, ad un incontro tra lo stesso politico e quello che solo successivamente sarà identificato come boss AndreaManciaracina, all'epoca sorvegliato speciale e uomo di fiducia di Totò Riina.

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Lo stesso Andreotti ammise in aula l'incontro con Manciaracina, spiegando che il colloquio ebbe a che fare conproblemi relativi alla legislazione sulla pesca.La sentenza di primo grado definì «inverosimile» la «ricostruzione dell'episodio offerta dall'imputato». Purconfermando che Andreotti incontrò uomini appartenenti a Cosa Nostra anche dopo la primavera del 1980, iltribunale stabilì che mancava «qualsiasi elemento che consentisse di ricostruire il contenuto del colloquio». Laversione fornita dall'onorevole Andreotti, secondo il tribunale, potrebbe essere dovuta «al suo intento di nonoffuscare la propria immagine pubblica ammettendo di avere incontrato un soggetto strettamente collegato allacriminalità organizzata e di avere conferito con lui in modo assolutamente riservato».Sia l'accusa sia la difesa presentarono ricorso in Cassazione, l'una contro la parte assolutiva, e l'altra per cercare dirifiutare la prescrizione e consentire di indagare a fondo (come poté fare solo il giudice di primo grado). Tuttavia laCorte di Cassazione il 15 ottobre 2004 rigettò la richiesta di poter rifiutare la prescrizione (possibile solo nelprocesso civile) confermando la prescrizione per qualsiasi ipotesi di reato prima del 1980 e l'assoluzione per ilresto[24] .Nella motivazione della sentenza di appello confermata dalla cassazione si legge (a pagina 211):

« Quindi la sentenza impugnata, al di là delle sue affermazioni teoriche, ha ravvisato la partecipazione nel reato associativonon nei termini riduttivi di una mera disponibilità, ma in quelli più ampi e giuridicamente significativi di una concretacollaborazione. »

Se la sentenza definitiva fosse arrivata entro il 20 dicembre 2002 (termine per la prescrizione), Andreotti sarebbepotuto essere condannato in base all'articolo 416, cioè all'associazione "semplice", poiché quella aggravata di stampomafioso (416-bis) fu introdotta nel codice penale soltanto nel 1982, grazie ai relatori Virginio Rognoni (Dc) e Pio LaTorre (Pci).Nel dettaglio, il giudice di legittimità, scrive:

« Pertanto la Corte palermitana non si è limitata ad affermare la generica e astratta disponibilità di Andreotti nei confronti diCosa Nostra e di alcuni dei suoi vertici, ma ne ha sottolineato i rapporti con i suoi referenti siciliani (del resto in armonia conquanto ritenuto dal Tribunale), individuati in Salvo Lima, nei cugini Salvo e, sia pure con maggiori limitazioni temporali, inVito Ciancimino, per poi ritenere (in ciò distaccandosi dal primo giudice) l'imputato compartecipe dei rapporti da costorosicuramente intrattenuti con Cosa Nostra, rapporti che, nel convincimento della Corte territoriale, sarebbero statidall'imputato coltivati anche personalmente (con Badalamenti e, soprattutto, con Bontate) e che sarebbero stati per lui forieridi qualche vantaggio elettorale (certamente sperato, solo parzialmente conseguito) e di interventi extra ordinem,sinallagmaticamente collegati alla sua disponibilità ad incontri e ad interazioni (il riferimento della Corte territoriale è allaquestione Mattarella), oltre che alla rinunzia a denunciare i fatti gravi di cui era venuto a conoscenza. »

Ai fini di una valutazione più approfondita, anche sul piano storico, bisogna tenere presente che la Cassazione in piùpunti sottolinea l'opinabilità della ricostruzione fornita dalla Corte d'Appello. In particolare in due passi dellasentenza afferma:

« al termine di questo articolato excursus, il Collegio ritiene di dover riprendere l'osservazione iniziale: i giudici dei duegradi di merito sono pervenuti a soluzioni diverse; non rientra tra i compiti della Corte di Cassazione, come giàreiteratamente precisato, operare una scelta tra le stesse perché tale valutazione richiede l'espletamento di attività nonconsentite in sede di legittimità »

« La ricostruzione dei singoli episodi e la valutazione delle relative conseguenze è stata effettuata in base ad apprezzamentie interpretazioni che possono anche non essere condivise e a cui sono contrapponibili altre dotate di uguale forza logica, mache non sono mai manifestamente irrazionali e che, quindi, possono essere stigmatizzate nel merito, ma non in sede dilegittimità. »

La Cassazione, come risulta dai passi citati, afferma che rispetto a quella della Corte d'Appello sono possibili altre interpretazioni "dotate di uguale forza logica", pur non potendo per questo cassare la sentenza d'appello in quanto ciò

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richiederebbe un giudizio di merito che è sottratto alle competenze della Suprema Corte, giudice della solalegittimità delle sentenze.[25] .

Omicidio PecorelliAndreotti è stato anche processato per il coinvolgimento nell'omicidio Pecorelli avvenuto il 20 marzo 1979.Secondo i magistrati investigatori Andreotti commissionò l'uccisione del giornalista Mino Pecorelli, direttore delgiornale Osservatorio Politico (OP). Pecorelli - che aveva già pubblicato notizie ostili ad Andreotti, come quella sulmancato incenerimento dei fascicoli SIFAR sotto la sua gestione alla Difesa - aveva predisposto una campagna distampa su finanziamenti illegali del partito della Democrazia Cristiana e segreti riguardo il rapimento e l'uccisionedell'ex primo ministro Aldo Moro avvenuto nel 1978 ad opera delle Brigate Rosse. In particolare, il giornalista avevadenunciato connessioni politiche dello scandalo petroli, con una copertina intitolata "Gli assegni del Presidente" conl'immagine di Andreotti, ma accettò di fermare la pubblicazione del giornale già nella rotativa.Il pentito Tommaso Buscetta testimoniò che Gaetano Badalamenti gli raccontò che l'omicidio fu commissionatodai cugini Salvo per conto di Giulio Andreotti, il quale avrebbe avuto paura che Pecorelli pubblicasseinformazioni che avrebbero potuto distruggere la sua carriera politica.In primo grado nel 1999 la corte di assise di Perugia prosciolse Andreotti, il suo braccio destro Claudio Vitalone (exministro del commercio con l'estero), Gaetano Badalamenti, Giuseppe Calò, il presunto killer Massimo Carminati(uno dei fondatori del gruppo di estrema destra NAR - Nuclei Armati Rivoluzionari) e Michelangelo La Barbera.Successivamente, il 17 novembre 2002 la corte di appello ribaltò la sentenza di primo grado e Badalamenti edAndreotti furono entrambi condannati a 24 anni di carcere come mandanti dell'omicidio Pecorelli. Il 30 ottobre 2003la sentenza d'appello venne quindi annullata senza rinvio dalla Corte di Cassazione, annullamento che rese definitivala sentenza di assoluzione di primo grado.

Coinvolgimenti in altre vicende oscureLa figura di Andreotti è oggetto di interpretazioni e polemiche di varia natura. Le numerose contestazioni che glisono state volte hanno riguardato praticamente tutti i campi della sua attività e sono venute anche da politici egiornalisti illustri (come Indro Montanelli[26] ). In parte ciò è ascrivibile all'assolutamente inedito curriculumministeriale accumulato, che fece sì che anche senza più rivestire cariche formali egli fosse referente di altifunzionari e burocrati ministeriali e dei servizi di sicurezza, con un coinvolgimento personale in vicende che non loriguardavano più sotto il profilo istituzionale[27] .Accuse e sospetti gli sono stati rivolti a proposito delle sue relazioni con la loggia P2, Cosa Nostra, la Chiesacattolica e con alcuni individui legati ai più oscuri misteri della storia repubblicana. Tali voci - e specialmente ilreato relativo al rapporto con Cosa Nostra - hanno certamente danneggiato la sua immagine pubblica: come s'è vistonel 1992, scaduto il mandato del dimissionario Francesco Cossiga come Presidente della Repubblica, la candidaturadi Andreotti sembrava destinata ad avere la meglio finché, durante i giorni delle votazioni di maggio, la strage diCapaci orientò la scelta dei parlamentari verso Oscar Luigi Scalfaro.

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Andreotti e Dalla ChiesaNel 1982 Andreotti spinge molto sulla disponibilità del generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa adaccettare l'incarico propostogli di Prefetto di Palermo. In un diario un appunto del generale Carlo Alberto DallaChiesa datato 2 aprile 1982 al presidente del Consiglio Giovanni Spadolini scriveva che la corrente democristianasiciliana facente capo ad Andreotti sarebbe stata la famiglia politica più inquinata da contaminazioni mafiose.[28]

Sempre Dalla Chiesa, nel suo taccuino personale scrive: «Ieri anche l'on. Andreotti mi ha chiesto di andare [da lui,ndr] e, naturalmente, date le sue presenze elettorali in Sicilia, si è manifestato per via indiretta interessato alproblema; sono stato molto chiaro e gli ho dato però la certezza che non avrò riguardi per quella parte di elettoratoalla quale attingono i suoi grandi elettori.[...] Sono convinto che la mancata conoscenza del fenomeno [...] lo hacondotto e lo conduce a errori di valutazione e circostanze.»[29]

Rapporti con Michele SindonaSecondo la Corte di Perugia ed il Tribunale di Palermo «Andreotti aveva rapporti di antica data con molte dellepersone che a vario titolo si erano interessate della vicenda del banchiere della Banca Privata Italiana ed esponentedella loggia massonica P2 Michele Sindona, oltre che con lo stesso Sindona.»[30]Tali rapporti si intensificarono nel 1976, al momento del crac delle banche di Sindona: Licio Gelli, capo della loggiaP2, propose un piano per salvare la Banca Privata Italiana all'allora Ministro della Difesa Andreotti. Quest'ultimo,nonostante le dichiarazioni pubbliche di stima verso Sindona, definito "il salvatore della lira", non riuscì a fareaccettare il piano di salvataggio al Ministro del Tesoro Ugo La Malfa. In seguito, Andreotti negò ogni suocoinvolgimento, sostenendo che il suo interessamento per il salvataggio della Banca Privata Italiana era solo dinatura istituzionale. Tuttavia, anche durante la lunga latitanza di Sindona all'hotel Pierre di New York, Andreotticontinuò a mantenere contatti con il banchiere, pur rivestendo il ruolo di Presidente del Consiglio.Solo dopo il falso rapimento di Sindona, la sua estradizione e conseguente arresto per bancarotta fraudolenta e perl'omicidio del liquidatore della Banca Privata Italiana Giorgio Ambrosoli, Andreotti se ne distanziò pubblicamente.Sindona morì avvelenato da un caffè al cianuro il 22 marzo 1986 nel carcere di Voghera, due giorni dopo essere statocondannato all'ergastolo per l'omicidio di Ambrosoli. Tale morte venne archiviata come suicidio, poiché le prove e letestimonianze riguardo il veleno utilizzato ed il comportamento di Sindona stesso facevano supporre un tentativo diauto-avvelenamento: tale atto sarebbe stato compiuto nella speranza di una re-estradizione negli Stati Uniti, paesecon il quale l'Italia aveva un accordo sulla custodia del banchiere legato alla sicurezza e incolumità di quest'ultimo.Sindona, quindi, avrebbe messo in scena un avvelenamento e sarebbe morto a causa di un errore di dosaggio.Diversi osservatori, tra cui il giornalista e docente universitario Sergio Turone, ipotizzarono che fu Andreotti a farpervenire la bustina di zucchero contenente il cianuro fatale a Sindona, facendo credere a quest'ultimo che il caffèavvelenato gli avrebbe causato solo un malore. Secondo Turone, il movente del presunto omicidio sarebbe stato iltimore che Sindona rivelasse durante il processo d'appello segreti riguardanti i rapporti tra politici italiani, CosaNostra, e la P2: "fino alla sentenza del 18 marzo 1986 Sindona [aveva] sperato che il suo potente protettore[Andreotti] trovasse la via per salvarlo dall'ergastolo. Nel processo d'appello, non avendo più nulla da perdere,avrebbe detto cose che fin ora aveva taciuto."[31].Va tuttavia sottolineato che tale ipotesi non è stata suffragata da alcuna prova concreta che implichi in alcun modoAndreotti nella morte di Sindona.

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Andreotti e il Golpe BorgheseA seguito delle rivelazioni sull'indagine legata al tentativo di Golpe da parte di Junio Valerio Borghese, il 15settembre 1974 Giulio Andreotti, all'epoca Ministro della Difesa, consegnò alla magistratura romana un dossier delSID diviso in tre parti che descriveva il piano e gli obiettivi del golpe, portando alla luce nuove informazioni. Ildossier fu redatto dal numero due del SID, il generale Gianadelio Maletti, che avviò un'inchiesta sulle cospirazionimantenendolo nascosto anche a Vito Miceli, direttore del servizio. Scoperto il progetto Maletti fu costretto ascavalcare Miceli e a parlare direttamente con Andreotti.Andreotti per questo destituì Miceli e altri 20 generali e ammiragli. Ma nel 1991 si scoprì che le registrazioniconsegnate nel 1974 da Andreotti alla magistratura non erano in versione integrale. Vi erano infatti i nomi dinumerosi personaggi di spicco in ambito politico e militare, per cui Andreotti stesso ha recentemente dichiarato cheritenne di dover tagliare quelle parti per non renderle pubbliche, in quanto tali informazioni erano "inessenziali" peril processo in corso e, anzi, avrebbero potuto risultare "inutilmente nocive" per i personaggi ivi citati. Nelle particancellate vi era il nome di Giovanni Torrisi, successivamente Capo di Stato Maggiore della Difesa tra il 1980 e il1981; ma anche riferimenti a Licio Gelli e alla loggia massonica P2, che si doveva occupare del rapimento delPresidente della Repubblica Giuseppe Saragat; infine si facevano rivelazioni circa un "patto" stretto da Borghese conalcuni esponenti della mafia siciliana, secondo cui alcuni sicari della mafia avrebbero ucciso il capo della polizia,Angelo Vicari. L'esistenza di tale patto sarebbe poi stata confermata da vari pentiti di mafia, tra cui TommasoBuscetta.Grazie al Freedom of Information Act nel 2004 si è inoltre scoperto che il piano di Borghese era noto al governodegli Stati Uniti e che esso aveva l'"avallo" a condizione che fosse assicurato il coinvolgimento di un personaggiopolitico italiano "di garanzia". Il nome indicato fu quello di Andreotti, che sarebbe dovuto diventare una sorta dipresidente "in pectore" del governo post-golpe. Tuttavia non è accertato che Andreotti fosse al correntedell'indicazione statunitense. Il dottor Adriano Monti, complice di Junio Valerio Borghese nel tentato golpe, affermache il suo nome, come "garante politico" del colpo di stato, sarebbe stato fatto da Otto Skorzeny, promotoredell'organizzazione Geleme, una branca dei servizi segreti tedeschi durante la guerra, poi inserita tra leorganizzazioni di intelligence fiancheggiatrici della CIA.

Sinossi degli incarichi di Governo

Ministro Mandato Governo

Segretario del Consiglio dei Ministri 31 maggio 1947 - 23 maggio 1948 Governo De Gasperi IV

Segretario del Consiglio dei Ministri 23 maggio 1948 - 12 gennaio 1950 Governo De Gasperi V

Segretario del Consiglio dei Ministri 27 gennaio 1950 - 16 luglio 1951 Governo De Gasperi VI

Segretario del Consiglio dei Ministri 26 luglio 1951 - 29 giugno 1953 Governo De Gasperi VII

Segretario del Consiglio dei Ministri 16 luglio 1953 - 2 agosto 1953 Governo De Gasperi VIII

Segretario del Consiglio dei Ministri 17 agosto 1953 - 5 gennaio 1954 Governo Pella

Ministro dell'Interno 18 gennaio 1954 - 30 gennaio 1954 Governo Fanfani I

Ministro delle Finanze 6 luglio 1955 - 6 maggio 1957 Governo Segni I

Ministro delle Finanze 19 maggio 1957 - 19 giugno 1958 Governo Zoli

Ministro del Tesoro 1º luglio 1958 - 15 febbraio 1959 Governo Fanfani II

Ministro della Difesa 15 febbraio 1959 - 23 marzo 1960 Governo Segni II

Ministro della Difesa 25 marzo 1960 - 26 luglio 1960 Governo Tambroni

Ministro della Difesa 26 luglio 1960 - 21 febbraio 1962 Governo Fanfani III

Ministro della Difesa 21 febbraio 1962 - 21 giugno 1963 Governo Fanfani IV

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Ministro della Difesa 21 giugno 1963 - 4 dicembre 1963 Governo Leone I

Ministro della Difesa 4 dicembre 1963 - 22 luglio 1964 Governo Moro I

Ministro della Difesa 22 luglio 1964 - 23 febbraio 1966 Governo Moro II

Ministro dell'Industria, Commercio e Artigianato 23 febbraio 1966 - 24 giugno 1968 Governo Moro III

Ministro dell'Industria, Commercio e Artigianato 24 giugno 1968 - 12 dicembre 1968 Governo Leone II

Presidente del Consiglio 17 febbraio 1972 - 26 giugno 1972 Governo Andreotti I

Presidente del Consiglio 26 giugno 1972 - 7 luglio 1973 Governo Andreotti II

Ministro della Difesa 14 marzo 1974 - 23 novembre 1974 Governo Rumor V

Ministro del Bilancio e Programmazione Economica 23 novembre 1974 - 12 febbraio 1976 Governo Moro IV

Ministro del Bilancio e Programmazione Economica 12 febbraio 1976 - 29 luglio 1976 Governo Moro V

Presidente del Consiglio 29 luglio 1976 - 11 marzo 1978 Governo Andreotti III

Presidente del Consiglio 11 marzo 1978 - 20 marzo 1979 Governo Andreotti IV

Presidente del Consiglio 20 marzo 1979 - 4 agosto 1979 Governo Andreotti V

Ministro degli Affari Esteri 4 agosto 1983 - 1º agosto 1986 Governo Craxi I

Ministro degli Affari Esteri 1º agosto 1986 - 17 aprile 1987 Governo Craxi II

Ministro degli Affari Esteri e Ministro delle Politiche Comunitarie 17 aprile 1987 - 28 luglio 1987 Governo Fanfani VI

Ministro degli Affari Esteri 28 luglio 1987 - 13 aprile 1988 Governo Goria

Ministro degli Affari Esteri 13 aprile 1988 - 22 luglio 1989 Governo De Mita

Presidente del Consiglio 22 luglio 1989 - 12 aprile 1991 Governo Andreotti VI

Presidente del Consiglio 12 aprile 1991 - 28 giugno 1992 Governo Andreotti VII

La figura di Andreotti

SoprannomiAd Andreotti sono stati attribuiti una nutrita gamma di soprannomi:• Per via della personalità carismatica e pragmatica, è stato soprannominato "Divo Giulio" dal giornalista Mino

Pecorelli, prendendo spunto da Giulio Cesare, evidenziandone la "sacralità" nella politica italiana.• È stato chiamato anche "Zio Giulio", sia per l'epiteto con il quale sarebbe stato conosciuto dai clan mafiosi

secondo l'accusa rivoltagli al processo palermitano (Zù Giulio, secondo i pentiti), sia per il tono paterno con cuitante volte - durante la Seconda Repubblica - si è espresso nei suoi discorsi, atteggiandoli ad uno stile "superpartes" proprio di uno degli ultimi Costituenti ancora in vita.

• Soprannominato Belzebù in ambiente socialista, quando lo si volle distinguere da Belfagor, denominazioneapplicata a Licio Gelli.

• Da ricordare anche altri soprannomi citati nel film Il Divo: "Molok", "la Sfinge", "il Gobbo" e "il Papa Nero".• "La Volpe" o talvolta vecchia volpe è un altro soprannome con cui ci si è riferiti ad Andreotti.• Un ultimo appellativo usato più di frequente è anche "Indecifrabile"[32] .

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SatiraBersaglio molto frequente di strali satirici e di prese in giro sul suo difetto fisico (ha una pronunciata quantoinnascondibile cifosi), ha sempre risposto con una proverbiale ironia di scuola epigrammatica romana che nel tempolo ha reso fonte di una nutrita schiera di commenti e battute ancora oggi di uso comune (tra le più famose la già citata"Il potere logora chi non ce l'ha"). Fra i suoi imitatori più celebri vi sono Ugo Tognazzi, Enrico Montesano e OresteLionello. Pochi sanno tuttavia che Andreotti a dispetto della fama di gobbo (che farebbe presupporrenell'immaginario popolare, una statura particolarmente ridotta) non è basso, infatti, in una carta d'identità di moltianni fa, risulta alto 1,78, che è sicuramente una statura non elevata ma neanche catalogabile come bassa statura.Anche Beppe Grillo ha dedicato diversi commenti satirici ad Andreotti:

« Credo che Andreotti non abbia mai rubato, ma ha fatto tutto il resto... »

« Non sapremo mai la verità su Andreotti, la sapremo quando morirà e gli toglieranno la scatola nera dalla gobba... »

• Paolo Rossi in una scenetta dello spettacolo Su la testa! lo mostra, ormai morto, alla porta dell'Inferno; bussa e ildiavolo piantone, con voce infastidita, chiede: "Chi è?" ...; "Giulio Andreotti!" ed il diavolo piantone, mentrerealizza, comincia a sorridere per poi esultare: "È tornato papàààà!"

In un suo altro spettacolo teatrale Il signor Rossi e la Costituzione - Adunata Popolare di Delirio Organizzato ilcomico "recapita" una lettera [33] all'amministratore condominiale Andrea Giuliotti. Questo stesso sketch è statoriproposto nel programma di Enzo Biagi RT Rotocalco Televisivo.

Andreotti nel cinema, canzone e cultura popolare• Il Senatore a Vita è stato protagonista di un celebre cartone animato italiano, Giulio Andreotti (2000), firmato da

Mario Verger, trasmesso più volte dalla RAI [34] ;• È apparso nel film Il tassinaro, con Alberto Sordi dove con la solita acida ironia, suggerisce le Università a

numero chiuso, in modo da risolvere il problema dei laureati disoccupati.• È probabilmente ispirata alla figura di Andreotti anche L'Uomo Falco di Antonello Venditti.• A lui si ispira la figura del potente politico italiano Licio Lucchesi nel film Il padrino - Parte III di Francis Ford

Coppola, al quale, tra l'altro, viene pronunciata all'orecchio la celebre frase "Il potere logora chi non ce l'ha".• Totò nel film Gli onorevoli fa dire alla moglie che voterà per "Giulio" perché "non c'è rosa senza spine, non c'è

governo senza Andreotti".• Ne Il Commissario Lo Gatto, con Lino Banfi, alla fine del film un attore imita Andreotti che ringrazia il

commissario per il servigio reso alla DC grazie al polverone creato dalla sua inchiesta che aveva svelato il legamedi una soubrette con Bettino Craxi, allora presidente del Consiglio.

• Nel film I banchieri di Dio (2002) di Giuseppe Ferrara, nel quale vengono ricostruite le vicende del banchiereRoberto Calvi. Il film ha avuto problemi durante la lavorazione, in quanto la magistratura ha voluto accertarsidelle ricostruzioni ancora al vaglio.[35]

• Nell'album Nomi e cognomi di Francesco Baccini gli è dedicata la canzone dal titolo Giulio Andreotti.• Alla vita di Andreotti è ispirato il film Il Divo di Paolo Sorrentino, presentato al Festival di Cannes del 2008 e

vincitore del Premio della Giuria. Il film narra gli anni dal 1989 al 1993, cioè dalla fiducia all'ultimo governoAndreotti all'inizio del processo per associazione mafiosa. Il film è basato su documenti politici reali e libri che nefanno riferimento; Andreotti ha definito il film "una mascalzonata"[36] , salvo poi rettificare[37] .

• Nella trasmissione di Maurizio Costanzo, il Maurizio Costanzo Show su Canale 5 del 17 gennaio del 2009, perfesteggiare i 90 anni compiuti da Andreotti il 14 gennaio, Costanzo ricorda una frase detta in confidenza daAndreotti con la sua tipica ironia "A pensar male non si andrà in paradiso ma si dice la verità".

• Nel 2000 ha prestato immagine e voce per alcuni spot della Diners, dove reinterpretava alcune sue famose frasi.

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Opere su Andreotti

Filmografia• Giulio Andreotti film d'animazione di Mario Verger, 2000• Il Divo film di Paolo Sorrentino, 2008

ScrittiElenco parziale, in ordine cronologico

• Concerto a sei voci (1946)• Pranzo di magro per il Cardinale (1954)• De Gasperi e il suo tempo (1965)• La sciarada di Papa Mastai (1967)• I minibigami (1971)• Ore 13: Il Ministro deve morire (1975)• A ogni morte di Papa (1980)• Diari 1976-1979 (1981), vincitore del Premio Il Libro dell'Anno• Visti da vicino (1982)• Visti da vicino, seconda serie (1983)• Visti da vicino, terza serie (1986)• De Gasperi, visto da vicino (1986)• Onorevole stia zitto (1987)• L'URSS vista da vicino (1988)• Gli USA visti da vicino (1989)• Il potere logora, ma è meglio non perderlo (1990)• Governare con la crisi, dal 1944 ad oggi (1991)• Onorevole stia zitto, Atto secondo (1992)• Il Ministero dell'uomo in grigio (1993)• Cosa Loro. Mai visti da vicino.(1995)• De prima re publica (1996)• Operazione via Appia (1998)• A non domanda rispondo (1999)• I quattro del Gesù (1999)• Teneteli su e altri racconti (1999)• Piccola storia di Roma (2000), vincitore del Premio Cimitile• Sotto il segno di Pio IX (2000)• Volti del mio tempo. Personaggi della storia, della politica, della Chiesa (2000)• Un gesuita in Cina. 1552-1610: Matteo Ricci dall'Italia a Pechino (2001)• I nonni della Repubblica (2002)• Altri cento nonni della Repubblica (2003)• La fuga di Pio IX e l'ospitalità dei Borbone (2003)• 1947 (2005)• 1948 (2005)• 1949 (2006)• Concerto a sei voci (2006)• De Gasperi (2006)• 1953 (2007)

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• 2000 (2007)

Galleria Fotografica

Andreotti e il Presidente Nixon nel 1973 Andreotti incontra Carter nel 1978

Bibliografia• Massimo Franco, Andreotti. La vita di un uomo politico, la storia di un'epoca, Mondadori, 2008 ISBN

9788804581505• Antonio Nicaso, "Io e la mafia, la verità di Giulio Andreotti", Monteleone, [1995, ISBN 88-8027-016-8]

Voci correlate• Governo Andreotti I• Governo Andreotti II• Governo Andreotti III• Governo Andreotti IV• Governo Andreotti V• Governo Andreotti VI• Governo Andreotti VII• Operazione Gladio• Crisi di Sigonella• Stanotte e per sempre, racconto grottesco di Daniele Luttazzi su Andreotti e il caso Moro• Il Divo

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Altri progetti

• Wikimedia Commons contiene file multimediali su Giulio Andreotti• Wikiquote contiene citazioni di o su Giulio Andreotti

Collegamenti esterni• Scheda personale all'Assemblea Costituente [3]

• Scheda di attività senatoriale [38], sul sito istituzionale del Senato• Gli atti del processo Andreotti [39]

• Gli atti del processo Andreotti usati come materiale didattico per gli studenti di legge [40]

• Testo della sentenza del processo di Palermo [41]

• La sentenza Andreotti-Badalamenti della Corte di assise di appello di Perugia, 13-02-2003 [42]

• Il processo Andreotti secondo Marco Travaglio [43]

• Intervista a Gian Carlo Caselli sul caso Andreotti [44]

• Scheda [45] su Openpolis• Almerighi diffamato: Andreotti condannato in appello [46]

• Centro Studi Politici e Sociali Franco Maria Malfatti [47]

Predecessore: Presidente del Consigliodei ministri italiano

Successore:

Emilio Colombo 1972 - 1973 Mariano Rumor I

Aldo Moro 1976 - 1979 Francesco Cossiga II

Ciriaco De Mita 1989 - 1992 Giuliano Amato III

Presidenti del Consiglio dei ministri

Alcide De Gasperi | Giuseppe Pella | Amintore Fanfani | Mario Scelba | Antonio Segni | Adone Zoli | Fernando Tambroni |Giovanni Leone | Aldo Moro | Mariano Rumor | Emilio Colombo | Giulio Andreotti | Francesco Cossiga | Arnaldo Forlani |

Giovanni Spadolini | Bettino Craxi | Giovanni Goria | Ciriaco De Mita | Giuliano Amato | Carlo Azeglio Ciampi | SilvioBerlusconi | Lamberto Dini | Romano Prodi | Massimo D'Alema

Predecessore: Ministro della Difesa della RepubblicaItaliana

Successore:

AntonioSegni

1959 - 1966 RobertoTremelloni

I

MarioTanassi

1974 Arnaldo Forlani II

Predecessore: Ministro dell'Interno Successore:

AmintoreFanfani

18 gennaio 1954 - 10 febbraio1954

MarioScelba

Predecessore: Ministro degli Esteri della RepubblicaItaliana

Successore:

EmilioColombo

1983 - 1989 Gianni DeMichelis

Predecessore: Ministro per le Politiche Comunitarie Successore:

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Giulio Andreotti 19

istituito nel1987

17 maggio 1987 - 28 luglio 1987 Antonio LaPergola

Predecessore: Presidente del Consiglio dell'Unione europea Successore:

CharlesHaughey

1990 JacquesSanter

Note[1] http:/ / www. senato. it/ leg/ 16/ BGT/ Schede/ Attsen/ 00000074. htm[2] http:/ / legislature. camera. it/ chiosco. asp?cp=1& position=X%20Legislatura%20/ %20I%20Deputati& content=deputati/

legislatureprecedenti/ Leg10/ framedeputato. asp?Deputato=1d200021[3] http:/ / legislature. camera. it/ chiosco. asp?cp=1& position=Assemblea%20Costituente\I%20Costituenti& content=altre_sezioni/

assemblea_costituente/ composizione/ costituenti/ framedeputato. asp?Deputato=1d200021[4] Nell'intervista a Il Corriere del 14/11/2007 su il caso Moro Francesco Cossiga spiega che Andreotti era uomo di Papa Montini.[5] Fertilio Dario, A come Andreotti Giulio: Statista o Belzebù? - Corriere della Sera,19 novembre 2002, pagina 8.[6] Nel verbale del Consiglio dei Ministri del 12 ottobre 1946 si legge: "On. Cipriano Facchinetti, Ministro per la Guerra – In merito al

giuramento delle Forze armate avverte che sarà effettuato il 4 novembre. Quale inno si adotterà l'inno di Mameli (...)". Quel verbale, che restal'unico atto da cui emerge il valore conferito all'Inno, reca l'unica sigla del segretario del Consiglio dei ministri, cioè il sottosegretario allaPresidenza Giulio Andreotti.

[7] Circolare PdCM 92019/12840.16 del 26 dicembre 1950. Peraltro, il R.D. 16 dicembre 1927 n. 2210 all'art.2 già poneva i cardinali prima deiPresidenti delle Camere.

[8] Così Fernando Proietti, "Morto Franco Evangelisti il camerlengo di Andreotti", in Corriere della Sera, 12 novembre 1993, pagina 15, secondocui "Uno per tutti, tutti per Giulio" era il motto della squadra, fondata nel 1954 da Evangelisti.

[9] Le date da ricordare, dal sito del CONI (http:/ / www. coni. it/ fileadmin/ user_upload/ sessantesimo/ le_date_da_ricordare. pdf). URLconsultato il 02-04-2009.

[10] C. Ruta, Il processo. Il tarlo della Repubblica, Eranuova edizioni, Perugia 1994; Giuseppe De Lutiis, Storia dei servizi segreti in Italia,Editori riuniti, Roma 1985; Gallo Giuliano, Piano «Solo», fu vero golpe? De Lorenzo divide ancora, Corriere della Sera (17 giugno 2003-Pagina 18).

[11] SENATO DELLA REPUBBLICA-CAMERA DEI DEPUTATI, XII LEGISLATURA, Doc. XXXIV, n. 1, RELAZIONE DEL COMITATOPARLAMENTARE PER I SERVIZI DI INFORMAZIONE E SICUREZZA E PER IL SEGRETO DI STATO, § 4.2: "Appare credibilequanto affermato a suo tempo dall'ingegnere Francesco Siniscalchi e dai dottori Ermenegildo Benedetti e Giovanni Bricchi circa una possibiledonazione di fascicoli che l'ex capo del SIFAR Giovanni Allavena avrebbe effettuato a Gelli al momento di aderire alla loggia P2 nel 1967.Negli anni successivi, inoltre, l'adesione alla loggia di pressoché tutti i principali dirigenti del SID rende più che plausibile un travasoinformativo da questi ultimi a Gelli".

[12] Sergio Flamigni, Dossier Pecorelli, Kaos ed., 2005.[13] XII legislatura, Camera dei deputati-Senato della Repubblica, Doc. XXXIV n. 3, RELAZIONE DEL COMITATO PARLAMENTARE PER

I SERVIZI DI INFORMAZIONE E SICUREZZA E PER IL SEGRETO DI STATO SUI DOCUMENTI TRASMESSI DALLA PROCURADELLA REPUBBLICA DI MILANO - RILIEVI E VALUTAZIONI: "In particolare, nel 1974, egli aveva provocato una crisi nel SID, siaattraverso un'intervista a Massimo Caprara, per il settimanale "Il Mondo", rivelando la identità del neofascista Guido Giannettini, confidentedel Servizio, sia attraverso iniziative contro il generale Vito Miceli (allora Direttore del SID), in rapporto alle vicende del cosiddetto golpeBorghese e della "Rosa dei venti", sia offrendo, dal marzo 1974, come Ministro della difesa, un attivo sostegno al generale Gianadelio Maletti(allora Capo dell'Ufficio D), nello scontro interno che lo contrapponeva a Miceli".

[14] "Ho pertanto proposto al Capo dello Stato la nomina dei ministri che oggi con me si presentano per ottenere la fiducia o almeno la nonsfiducia del Senato e della Camera dei deputati." Seduta della Camera dei Deputati del 4 agosto 1976 (http:/ / legislature. camera. it/ _dati/leg07/ lavori/ stenografici/ sed0007/ sed0007. pdf)

[15] Discorsi parlamentari di Enrico Berlinguer, pubblicato dalla Camera dei Deputati, a cura di M.L. Righi, 2001, pag. 183.[16] Contribuì a questa percezione la geniale gestione della crisi di governo che portò alla mancata fiducia al governo Andreotti V: quando si

apprese che i secessionisti missini di Democrazia nazionale avrebbero potuto offrire il loro sostegno esterno al governo (predestinato allasconfitta parlamentare per il veti pronunciati da Berlinguer e Craxi) - piuttosto che rischiare una fiducia con confluenza di voti esterni all'arcocostituzionale proprio la corrente del premier all'interno della DC fece mancare la presenza in Senato del senatore Onio Della Porta ed ilgoverno cadde, consentendo ad Andreotti di gestire le elezioni promesse al PCI. Come sottoprodotto della manovra, la corrente andreottianapoté riassorbire nelle sue fila i voti dei missini che abbandonarono il partito senza più riconoscersi nel tentativo vano di Democrazia nazionale.

[17] Il riferimento è al viaggio diplomatico che Craxi fece in Cina con una delegazione ipertrofica, comprensiva di familiari: nonostante laconsegna del silenzio, seguita da buona parte della stampa (cfr. ((http:/ / valentini. blogautore. espresso. repubblica. it/ 2010/ 01/ 04/in-cina-con-craxi-e-i-suoi-cari/ )) ), la "battuta" di Andreotti contribuì a dare evidenza alla cosa, dando occasione a Beppe Grillo di farneoggetto di una barzelletta nell'ora di massimo ascolto del varietà serale di Rai 1.

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Giulio Andreotti 20

[18] Nota Ansa del 13 gennaio 2009, intitolata "L'ANDREOTTISMO SPIEGATO CON LE SUE BATTUTE", su ((http:/ / www. ansa. it/opencms/ export/ site/ notizie/ rubriche/ daassociare/ visualizza_new. html_851085871. html)).

[19] Trenta Giorni nella Chiesa e nel Mondo (http:/ / www. koinexpo. com/ scheda. html?id=3711& lingua=1& id_espositore=1). 2007. URLconsultato il 08-11-2008.

[20] Sebastiano Messina. «Andreotti e l'ombra della vendetta "Non sapevo di far cadere Prodi"» (http:/ / www. repubblica. it/ 2007/ 02/ sezioni/politica/ governo-battuto/ andreotti-dopo-voto/ andreotti-dopo-voto. html). La Repubblica, 22-02-2007. URL consultato in data 13-11-2008.

[21] Family Day, piazza San Giovanni gremita Gli organizzatori: siamo più di un milione - Diretta - Repubblica.it (http:/ / www. repubblica. it/2007/ 05/ dirette/ sezioni/ politica/ famigliapiazza/ famigliapiazza/ ). 12-05-2007. URL consultato il 13-11-2008.

[22] Fondazione Sturzo: Fondo Giulio Andreotti (http:/ / www. sturzo. it/ site/ it-IT/ Menu_principale/ Archivio_storico/Patrimonio_archivistico/ Fondi_storici/ Fondi_storici/ fondo_giulio_andreotti. html)

[23] «Andreotti assolto in appello "Non è un boss mafioso"» (http:/ / www. repubblica. it/ online/ politica/ giuliopalermo/ assolto/ assolto. html).La Repubblica, 02-05-2003. URL consultato in data 08-11-2008.

[24] «Andreotti, la Cassazione conferma l'appello» (http:/ / archivio. panorama. it/ home/ articolo/ idA020001028553). Panorama, 28-12-2004.URL consultato in data 13-11-2008.

[25] Diego Carmenati Editore - Processo Andreotti, la Sentenza (http:/ / www. diritto. net/ content/ view/ 709/ 8/ ). URL consultato il08-11-2008.

[26] http:/ / it. wikiquote. org/ wiki/ Giulio_Andreotti#Citazioni_su_Giulio_Andreotti[27] Massimo Teodori, P2: la controstoria (SUGARCO EDIZIONI - Dicembre 1985), ricorda ad esempio che il "dossier M.Fo.Biali rimase

chiuso nelle casseforti del SID senza che nessuno ne venisse a conoscenza. Solo Andreotti nell'aprile del 1975 ricevette una visita del generaleMaletti che gli riferì il contenuto esplosivo del fascicolo apprestato. L'allora ministro del Bilancio, che non aveva più alcuna giurisdizione sulSID, nega di aver saputo della parte riguardante il generale Giudice e la Guardia di Finanza, ma è contraddetto dai suoi interlocutori"; allaCommissione d'inchiesta sulla P2 il generale Maletti depose che riferì ad Anfdreotti della indagine "per cortesia , cioè ad uso personale",trattandosi della persona che aveva commissionato gli accertamenti contenuti nel dossier, nella veste di ministro della difesa, anche se almomento del completamento del dossier egli non rivestiva più quella carica. Anche nel caso Enimont l'ex direttore generale dellePartecipazioni statali Sergio Castellari scelse di fare visita a Giulio Andreotti, alle ore 8,30 della mattina del 18 febbraio 1993 in cuiscomparve: Andreotti non aveva più incarichi ministeriali, Castellari non era più al soppresso ministero delle Partecipazioni statali, eppurecome ultima persona con cui consigliarsi, prima del suicidio, Castellari scelse l'ex capo corrente del suo ministro, Franco Piga.

[28] Sono quattro le domande che restano senza risposta (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2002/ 09/ 02/sono-quattro-le-domande-che-restano-senza. html), articolo de "La Repubblica", del 2 settembre 2002

[29] Di Rita Di Giovacchino, Il libro nero della Prima Repubblica, Fazi Editore, 2005, ISBN 8881126338, 9788881126330, pag 287[30] http:/ / www. rifondazione-cinecitta. org/ andreotti-sindona. html[31] http:/ / www. rifondazione-cinecitta. org/ andreotti-sindona1. html[32] Le donne di Andreotti, dall'archivio storico del Corriere della Sera, riga 31 (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2008/ maggio/ 08/

donne_Andreotti_co_9_080508031. shtml). URL consultato il 02-04-2009.[33] http:/ / www. youtube. com/ watch?v=eet8SljtsXY[34] Andreotti diventa un eroe dei cartoni animati (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2000/ settembre/ 28/

Andreotti_diventa_eroe_dei_cartoni_co_0_00092810590. shtml), dal Corriere, 28 settembre 2000[35] Film su Calvi, soldi bloccati (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2001/ luglio/ 20/ Film_Calvi_soldi_bloccati__co_0_010720679. shtml).

Corriere della Sera, 20 luglio 2001[36] articolo di Repubblica del 15 maggio 2008 (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2008/ 05/ 15/

giulio-andreotti-andreotti-un-film. html)[37] articolo del Corriere della Sera dell'8 giugno 2008 (http:/ / www. corriere. it/ cinema/ 08_giugno_08/

andreotti_sorrentino_divo_51982c5c-355b-11dd-901f-00144f02aabc. shtml)[38] http:/ / www. senato. it/ leg/ 14/ BGT/ Schede/ Attsen/ 00000074. htm[39] http:/ / clarence. supereva. com/ contents/ societa/ memoria/ andreotti/[40] http:/ / www. pa. itd. cnr. it/ web/ progetti/ Andreotti/ Didattica/ indice. html[41] http:/ / www. diritto. net/ content/ view/ 709/ 8/[42] http:/ / www. magistraturademocratica. it/ md. php/ 20/ 795[43] http:/ / www. youtube. com/ watch?v=-sor7rK5DJM[44] http:/ / www. youtube. com/ watch?v=U-9Saud39vg[45] http:/ / www. openpolis. it/ politico/ 1456[46] http:/ / www. antimafiaduemila. com/ content/ view/ 12384/ 78/[47] http:/ / www. centrostudimalfatti. org/ index. php?option=com_content& view=article& id=23:giulio-andreotti& catid=10:a-c& Itemid=18

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Salvo Lima 21

Salvo Lima

Parlamento italianoCamera dei deputati

On. Salvo Lima

Luogo nascita Palermo

Data nascita 23 gennaio 1928

Luogo morte Palermo

Data morte 12 marzo 1992

Titolo distudio

Laurea in Giurisprudenza

Professione dirigente d'azienda

Partito Democrazia Cristiana

Gruppo Democrazia Cristiana

Collegio Palermo

Salvo Lima, all'anagrafe Salvatore Lima (Palermo, 23 gennaio 1928 – Palermo, 12 marzo 1992), è stato un politicoitaliano, parlamentare siciliano della DC.

BiografiaFiglio di Vincenzo Lima, parlamentare ed europarlamentare per vari anni Lima fu leader della corrente politicavicina all'attuale senatore a vita Giulio Andreotti. Precedentemente apparteneva alla corrente fanfaniana di GiovanniGioia. Nel 1951, a ventitré anni, Salvo Lima fu eletto per la prima volta Consigliere Comunale di Palermo. Nel 1954il Congresso Nazionale della Democrazia Cristiana si celebrò a Napoli e si concluse con il successo dell'onorevoleAmintore Fanfani. Anche in Sicilia si affermò la corrente fanfaniana detta Nuove Cronache e Lima vi aderì.Vicesindaco di Palermo dal 1956 al 1958 e primo cittadino del capoluogo siciliano dal 1959 al 1963 e poi dal 1965 al1968. La sua fine fu violenta: il 12 marzo del 1992, mentre stava per recarsi a lavoro dalla sua villa di Mondello abordo di un'auto civile guidata da un docente universitario, Alfredo Li Vecchi, con un suo collaboratore ed assessoreprovinciale, Nando Liggio, un commando con alla testa due uomini in motocicletta sparò alcuni colpi di arma dafuoco contro la vettura che fu bloccata. Gli altri occupanti del mezzo non furono stranamente presi di mira dagliassassini (che, contrariamente all'abitudine, non distrussero nemmeno la moto impiegata per il delitto) mentre Limascese dall'auto cercando di mettersi in salvo ma venne raggiunto dai killer e ucciso a colpi di pistola. La mano checommise il delitto fu sicuramente mafiosa.

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Salvo Lima 22

L'accusa di associazione mafiosaCome afferma nel 1996 un teste (l'ispettore della Polizia di Stato Salvatore Bonferraro) del processo a carico diGiulio Andreotti, Lima fu in rapporti di affari con Francesco Vassallo, notissimo costruttore palermitano, spessocitato nelle relazioni della Commissione antimafia:[1]

Ho svolto accertamenti anagrafici presso il Municipio di Palermo, dal quale accertamento è emerso cheLima Salvatore Achille Ettore di Vincenzo in altri atti generalizzato, ha risieduto anagraficamente dal04/08/1961 al 09/07/1979 in un appartamento sito al civico 175 della via Marchese di Villabianca. Viha risieduto per diciotto anni. La via Marchese di Villabianca comunemente è nota, per la maggiorparte dei palermitani, come via Roma Nuova. Per detto appartamento ho acquisito anche presso laConservatoria dei Registri Immobiliari di Palermo la nota di trascrizione 19866 del 15/07/1961 e dallaquale si evince che l'appartamento è stato acquistato, intestato a Lima Salvatore, dal costruttoreVassallo Francesco nato a Palermo il 18/07/1909 deceduto, noto come costruttore Ciccio Vassallo.

Nel 1974 Paolo Sylos Labini si dimise dal comitato tecnico-scientifico del ministero del Bilancio, di cui faceva parteda circa dieci anni, quando Giulio Andreotti, ministro in carica per quel dicastero, nominò come sottosegretarioSalvo Lima, che già all'epoca era comparso varie volte nelle relazioni della Commissione parlamentare antimafia edera stato oggetto di quattro richieste di autorizzazioni a procedere nei suoi confronti.[2]

Prima delle dimissioni, Sylos Labini sollevò il problema col presidente del consiglio Aldo Moro, il quale affermò dinon poter fare nulla in quanto «Lima è troppo forte e troppo pericoloso». Sylos Labini si rivolse allora direttamentead Andreotti, affermando: «O lei revoca la nomina di Lima, che scredita l'immagine del ministero, o mi dimetto».Andreotti non lo lasciò nemmeno finire e lo liquidò rinviando il discorso.[3] [4]

CuriositàCompare nel film Il Divo, dove è interpretato dall'attore Giorgio Colangeli.[5]

Collegamenti esterni• Relazione conclusiva della commissione antimafia - XIV Legislatura [6] (pdf), pp. 502 -506. Parlamento, 20

gennaio 2006. URL consultato il 7-3-2009.• Menghini Paolo, Nese Marco. La discesa cominciò con i pentiti [7]. Corriere della Sera, 13 marzo 1992. URL

consultato il 7-3-2009.

Predecessore: Sindaco diPalermo

Successore:

LucianoMaugeri

1958-1963 Francesco SaverioDiliberto

Predecessore: Sindaco diPalermo

Successore:

PaoloBevilacqua

1965-1968 PaoloBevilacqua

MPE italiano Gruppo Lista di elezione Partito italiano Area Preferenze

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Salvo Lima 23

1979 - 1984

1984 - 1989

1989 - mar1992

PPE-DE

PPE-DE

PPE-DE

DC

DC

DC

DC

DC

DC

-

-

-

-

-

-

Note[1] Processo Andreotti (http:/ / clarence. dada. net/ contents/ societa/ memoria/ andreotti/ tribunale/ and1_0522. html). Banca Dati della

Memoria. URL consultato il 7-3-2009.[2] (http:/ / legislature. camera. it/ _dati/ leg05/ lavori/ stampati/ pdf/ 004_122001. pdf) (http:/ / legislature. camera. it/ _dati/ leg05/ lavori/

stampati/ pdf/ 004_050001. pdf) (http:/ / legislature. camera. it/ _dati/ leg05/ lavori/ stampati/ pdf/ 004_137001. pdf) (http:/ / legislature.camera. it/ _dati/ leg06/ lavori/ stampati/ pdf/ 004_071001. pdf) (http:/ / legislature. camera. it/ _dati/ leg06/ lavori/ stampati/ pdf/004_081001. pdf) (http:/ / legislature. camera. it/ _dati/ leg06/ lavori/ stampati/ pdf/ 004_084001. pdf) (http:/ / legislature. camera. it/ _dati/leg06/ lavori/ stampati/ pdf/ 004_085001. pdf) (http:/ / legislature. camera. it/ _dati/ leg06/ lavori/ stampati/ pdf/ 004_213001. pdf) (http:/ /legislature. camera. it/ _dati/ leg07/ lavori/ stampati/ pdf/ 004_008001. pdf)

[3] Gli Intoccabili Saverio Lodato e Marco Travaglio, ed. BUR[4] Andreotti, la mafia, la storia d'Italia Di Salvatore Lupo, Ilvo Diamanti 1996 Donzelli Editore ISBN 88-7989-255-X pag 53[5] Divo, Il (2008) (http:/ / www. imdb. com/ title/ tt1023490/ ). Internet Movie Database. URL consultato il 7-3-2009.[6] http:/ / www. parlamento. it/ parlam/ bicam/ 14/ Antimafia/ documenti/ rel. conclusiva2. pdf[7] http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1992/ marzo/ 13/ discesa_comincio_con_pentiti_co_0_92031317219. shtml

Vito Ciancimino

Vito Alfio Ciancimino

Vito Alfio Ciancimino (Corleone, 2 aprile 1924 – Roma, 19 novembre 2002) è stato un politico e criminale italiano,appartenente alla Democrazia Cristiana, membro di Cosa Nostra e, secondo documenti resi pubblici dal figlioMassimo, affiliato di Gladio[1] .

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OriginiFiglio di un barbiere di Corleone, si diplomò ragioniere nel 1943 e ricoprì, nella città di Palermo, la carica diassessore comunale ai lavori pubblici dal 1959 al 1964.In questo periodo egli non si oppose al cosiddetto "Sacco di Palermo".

Alla guida del Comune di PalermoEletto sindaco di Palermo per la Democrazia Cristiana nel 1970, era insieme al suo predecessore Salvo Lima, illeader siciliano della corrente politica "Primavera", guidata a livello nazionale da Giulio Andreotti.Durante gli anni della speculazione edilizia palermitana, sotto il sindaco Ciancimino, venne emesso il numero recorddi licenze edilizie, gestite dalla mafia di Corleone ma che risultavano intestate invece a tre persone nullatenenti(cosiddetti prestanome).

Inizio delle voci di cointeressenze con la mafiaNel 1980 il giornale satirico Il male pubblicò un falso de “Il giornale di Sicilia”, che uscì con il titolo “Cianciminoparla. Ecco nomi e cognomi di mandanti e killers degli ultimi delitti”. Il giornale andò misteriosamente esaurito inpoche ore e, altrettanto misteriosamente, non fu possibile farne arrivare nuove copie in Sicilia.Dopo il delitto Dalla Chiesa Enrico Berlinguer concluse la direzione del PCI denunciando le collusioni con la mafiadi Vito Ciancimino e Salvo Lima; salvo l'Unità, la notizia non fu ripresa dai giornali nazionali.

Le inchieste penaliNel 1984 il pentito Tommaso Buscetta lo definisce "organico" alla cosca dei corleonesi: nello stesso annoCiancimino viene arrestato, e nel 2001 sarà condannato a tredici anni di reclusione per favoreggiamento e concorsoesterno in associazione mafiosa. Nel 1985 la DC lo espulse dal partito, e pochi giorni prima che morisse, il comunedi Palermo gli presentò un'ingente richiesta di risarcimento, pari a 150 milioni di euro, per danni arrecatiall'amministrazione comunale: di questi l'ex politico ne consegnò solo sette.Vito Ciancimino rappresenta la pagina più nera per l'amministrazione comunale di Palermo. I magistrati cheindagarono su di lui lo definiranno «la più esplicita infiltrazione della mafia nell'amministrazione pubblica»[2] .Secondo quanto ricostruito dal giornalista Gianluigi Nuzzi[3] che si è avvalso dell'archivio di monsignor RenatoDardozzi dall'Istituto per le Opere di Religione sarebbero stati manovrati dei soldi diretti a Ciancimino per contodella mafia. A tal proposito il figlio di Vito Ciancimino, Massimo, affermò:

« Le transazioni a favore di mio padre passavano tutte tramite i conti e le cassette dello IOR.[4] [5]  »

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Vito Ciancimino 25

Dopo la condannaNegli ultimi anni della sua vita, cercò di accreditare un suo ruolo di esperto di "cose di cosa nostra": tale ruolo - cheprodusse il sospetto che potesse essere "utilizzato" dalle cosche per avvalorare versioni di comodo[6] - è ritornatosotto scrutinio nel 2009, quando le rivelazioni del figlio Massimo hanno proposto una ricostruzione alternativa dellastrage di via D'Amelio.

Voci correlate• Mafia• Cosa Nostra• Corleonesi• Palermo• Sindaci di Palermo• Trattativa tra Stato Italiano e Cosa Nostra

Collegamenti esterni• Tratto da [7] Blu Notte, 25 giugno 2003

Predecessore: Sindaco diPalermo

Successore:

FrancescoSpagnolo

1970-1971 GiacomoMarchello

Note[1] Alfio Sciacca. «Ciancimino jr consegna ai pm il papello originale» (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2009/ ottobre/ 30/

Ciancimino_consegna_papello_originale_co_9_091030031. shtml). corriere.it, 30-10-2009. URL consultato in data 02-12-2009.[2] http:/ / legislature. camera. it/ _dati/ leg05/ lavori/ stampati/ pdf/ 004_135001. pdf[3] Vaticano S.p.a. di Gianluigi Nuzzi. Da un archivio segreto emerge una realtà fatta di soldi, trame, documenti cifrati, tangenti, denaro

sporco… | SFUEI DAL FRIÛL LIBAR (http:/ / www. ilgiornaledelfriuli. net/ 2009/ 05/ 31/vaticano-spa-di-gianluigi-nuzzi-da-un-archivio-segreto-emerge-una-realta-fatta-di-soldi-trame-documenti-cifrati-tangenti-denaro-sporco/ )

[4] Vaticano S.p.A., pag. 259[5] Vaticano S.p.A. - Da un archivio segreto la verità sugli scandali finanziari e politici della Chiesa - chiarelettere (http:/ / www. chiarelettere. it/

dettaglio/ 64896/ vaticano_spa)[6] Così la Commissione antimafia, che rifiutò di riceverlo in audizione nell'autunno del 1992 malgrado lui si fosse di fatto "proposto", con

l'intervista a Giampaolo Pansa a L'espresso in cui cercava di allontanare i sospetti della stagione stragista dalla mafia: cfr NON FU LA MAFIAAD ASSASSINARE LIMA E FALCONE , Repubblica — 01 novembre 1992, pagina 20

[7] http:/ / www. youtube. com/ watch?v=z8MhrMG89EA

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Bettino Craxi 26

Bettino Craxi

Presidente delConsiglio dei ministri

Bettino Craxi

Luogo di nascita Milano

Data di nascita 24 febbraio 1934

Luogo di morte Hammamet

Data di morte 19 gennaio 2000 (65 anni)

Partito politico Partito Socialista Italiano

Coalizione Pentapartito

Mandato 4 agosto 1983 - 17 aprile1987

Titolo di studio diploma di liceo classico

Professione dirigente politico, giornalista

Predecessore Amintore Fanfani

Successore Amintore Fanfani

Benedetto Craxi detto Bettino (Milano, 24 febbraio 1934 – Hammamet, 19 gennaio 2000) è stato un politicoitaliano.Fu il primo socialista a ricoprire, nella storia repubblicana, la carica di Presidente del Consiglio dei ministri dal 4agosto 1983 al 17 aprile 1987, in due governi consecutivi.È uno degli uomini politici più rilevanti della storia della prima Repubblica[1] , ma anche uno dei più controversi: ciòperché da latitante - in seguito alle indagini di Mani Pulite, che condussero, tra l'altro, all'incriminazione e ad unaduplice condanna definitiva in sede penale - "morì in solitudine, lontano dall'Italia (...) dopo che egli decise dilasciare il paese mentre erano ancora in pieno svolgimento i procedimenti giudiziari nei suoi confronti"[2] .

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Biografia

L'inizio della carriera politicaPrimogenito dell'avvocato Vittorio Craxi, la cui famiglia paterna era originaria di San Fratello, un comune dellaprovincia di Messina sui Nebrodi, e di Maria Ferrari, una casalinga di Sant'Angelo Lodigiano, Craxi nasce a Milanoil 24 febbraio 1934.Durante la seconda guerra mondiale, la famiglia decide di affidarlo al collegio cattolico "De Amicis" a Cantù, sia peril carattere turbolento, sia per allontanarlo dai pericoli che correva a causa dell'attività antifascista del padre che,dopo la liberazione, assumerà la carica di vice-prefetto a Milano e poi quella di prefetto a Como.Terminata la guerra, Bettino Craxi iniziò ad avvicinarsi giovanissimo alla politica; nel 1953 a diciannove anni entrònella federazione milanese del Partito Socialista, diventandone funzionario e quattro anni dopo, a ventitré anni, fueletto nel comitato centrale del PSI. Nel frattempo frequentò l'Università, diventando vicepresidente dell'Unuri, ilparlamentino degli studenti. Intanto proseguiva la sua ascesa all'interno del PSI: nel 1965 divenne membro delladirezione nazionale. Dopo un'esperienza di amministratore come consigliere comunale a Sant'Angelo Lodigiano eassessore nella sua Milano, iniziata nel 1960, nel 1968 veniva eletto per la prima volta in Parlamento.Poco dopo il fallimento dell'unificazione socialista (1969), nel 1970 diventò vicesegretario nazionale, su nomina diGiacomo Mancini. All'interno del partito fu un convinto sostenitore di Pietro Nenni e del centro-sinistra "organico"che in quegli anni governava l'Italia.Nel 1972 con l'elezione di Francesco De Martino a segretario nazionale del PSI, durante il congresso di Genova,Craxi viene confermato insieme a Giovanni Mosca nel ruolo di vicesegretario, ricevendo l'incarico di curare irapporti internazionali del partito. Da rappresentante del PSI presso l'Internazionale Socialista stringe legami conalcuni dei protagonisti della politica estera del tempo, da Willy Brandt a Felipe González, da François Mitterrand aMario Soares, da Michel Rocard ad Andreas Papandreou. A partire da quella funzione di responsabile del PSI per gliesteri, e per tutto il seguito della sua carriera politica, finanziò economicamente[3] alcuni partiti socialisti messi albando dalle dittature dei rispettivi Paesi, tra cui il Partito Socialista Operaio Spagnolo, il Partito Socialista Cileno diSalvador Allende, di cui Craxi era amico personale, e il Partito Socialista Greco.

L'elezione a segretario e il nuovo corsoNel 1976, un articolo sull'Avanti! del segretario socialista Francesco De Martino provocò la caduta del governoMoro, provocando le successive elezioni anticipate che si conclusero con una crescita impressionante del PCI diEnrico Berlinguer, mentre la Democrazia Cristiana riuscì a rimanere il partito di maggioranza relativa solo per pochivoti.Per il PSI invece, quelle elezioni furono una pesante sconfitta. I voti scesero sotto la soglia psicologica del 10%. DeMartino, che puntava ad una nuova alleanza con i comunisti, fu costretto alle dimissioni e si aprì all'interno delpartito una grave crisi. Alla ricerca di una nuova identità che rilanciasse il partito, il 16 luglio il comitato centrale siriunì in via straordinaria presso l'Hotel Midas di Roma ed elesse Bettino Craxi, da pochi giorni capogruppo allaCamera, nuovo segretario.La scelta di Craxi fu frutto di una mediazione fra le varie correnti socialiste che si presentavano fortementeframmentate e quindi incapaci di far emergere un segretario, appoggiato da una solida maggioranza. Emerse così lavolontà di eleggere un "segretario di transizione" che guidasse il partito fuori dalla crisi. Il primo a proporre il nomedi Craxi, fu Giacomo Mancini, che riuscì a far convergere sul suo nome anche i voti delle correnti guidate daClaudio Signorile ed Enrico Manca. Si opposero alla sua elezione soltanto i cosiddetti "demartiniani", ostili a coluiche era considerato il "pupillo di Nenni", i quali però al momento delle votazioni preferirono astenersi.Craxi mostrò da subito le sue doti politiche, dimostrando di essere tutt'altro che un semplice "segretario di transizione". Nominò suoi collaboratori personalità nuove, alcune molto giovani, tanto da dare inizio a quella che

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sarà chiamata la "rivoluzione dei quarantenni". Craxi si muove con determinazione ed energia, puntando al rilanciodel partito, che "partendo dalla sua grande tradizione, ritrovi il suo orgoglio e il coraggio di intraprendere nuovestrade, di dare inizio" a quello che il segretario chiama "il nuovo corso". Puntando a tracciare nuovi sentieri, Craxi sioppone al compromesso storico e delinea, per il futuro, una linea dell'alternanza, fra DC e il suo partito.Già nei primi anni di segreteria ci fu una rivalutazione del pensiero socialista libertario rispetto al marxismo, unariscoperta di Proudhon rispetto a Marx. Basta leggere un saggio scritto da Craxi stesso su «L'Espresso» e intitolato«Il Vangelo socialista», dove si ha una profonda critica del leninismo:«La profonda diversità dei «socialismi» apparve con maggiore chiarezza quando i bolscevichi si impossessarono delpotere in Russia. Si contrapposero e si scontrarono due concezioni opposte. Infatti c'era chi aspirava a riunificare ilcorpo sociale attraverso l'azione dominante dello Stato e c'era chi auspicava il potenziamento e lo sviluppo delpluralismo sociale e delle libertà individuali [...] La meta finale è la società senza Stato, ma per giungervi occorrestatizzare ogni cosa. Questo è, in sintesi, il grande paradosso del leninismo.Ma come è mai possibile estrarre lalibertà totale dal potere totale? Invece [...] Si è reso onnipotente lo Stato [...] Il socialismo non coincide con lostalinismo [...] è il superamento storico del pluralismo liberale, non già il suo annientamento.» [4]

Durante il sequestro Moro fu l'unico leader politico a dichiararsi disponibile ad una trattativa, attirandosi addossoparecchie critiche. In quello stesso anno, il 1978, si svolse a Torino il XLI congresso in cui Craxi, riuscì a farsirieleggere, malgrado la sua corrente dell'"Autonomia Socialista" avesse un duro scontro all'inizio con la correntelombardiana (guidata da Claudio Signorile) e con quella demartiniana (con a capo Enrico Manca), che lo avevanoappoggiato due anni prima.Craxi si presentò agli Italiani in una maniera totalmente nuova: da un lato prese esplicitamente le distanze dalleninismo rifacendosi a forme di socialismo non autoritario[5] , e dall'altro si mostrò attento ai movimenti dellasocietà civile e alle battaglie per i diritti civili, sostenute dai radicali, curava la propria immagine attraverso i massmedia e mostrava di non disdegnare la politica-spettacolo. Avviò una campagna per la "governabilità del governo",assumendo toni sempre più decisionisti, con quella che nei giornali sarà chiamata la "grinta di Craxi".

Craxi presidente del ConsiglioL'azione di Craxi viene aspramente criticata dalla sinistra interna, ma trascina il partito all'ottimo risultato raggiuntoalle elezioni del 1983. In seguito a ciò, Craxi – che nel 1979 aveva dovuto rinunciare ad un precedente incarico,conferitogli dal presidente Pertini – chiede e ottiene la presidenza del Consiglio. È il primo socialista che ci riesce.[6]

Il primo governo Craxi è sostenuto dal Pentapartito, un'alleanza fra Dc, Psi, Psdi, Pri e Pli. Quest'alleanza nascevanon da accordi pre-elettorali o da una comune identità di vedute, ma dall'opportunità, fortemente sfruttata da Craxi,offerta dal capovolgimento delle alleanze tra le correnti della Democrazia cristiana (la cui gestione interna s'eraassestata sulla linea del Preambolo di Donat Cattin, che aveva sostenuto la necessità di "tenere i comunisti fuori dalgoverno"): è l'unica maggioranza, in pratica, capace di potersi formare, senza coinvolgere in nessun modo il Pci.Nonostante ciò, il suo governo fu uno dei più lunghi nella storia della Repubblica e riuscì a lasciare una tracciaprofonda nella politica italiana.

Politica interna dei governi Craxi

Il 5 agosto 1983, appena un giorno dopo aver formato il suo primo governo, Craxi istituisce il Consiglio di Gabinetto, dando seguito ad un impegno assunto con i partiti del Pentapartito nel corso delle consultazioni: «Si tratta - disse allora Craxi - di un Consiglio nel quale saranno rappresentate tutte le forze politiche; un Consiglio politico, che dovrà consentire consultazioni più rapide su tutte le questioni che saranno poi sottoposte al vaglio del Consiglio dei ministri, su tutte le questioni di indirizzo importanti. Si tratta di un organismo autorevole in cui saranno rappresentati anche i ministeri politici ed economici più importanti». La prima riunione si svolge il 26 agosto e vi prendono parte, oltre naturalmente a Craxi, Arnaldo Forlani, vicepresidente del Consiglio e Giulio Andreotti, ministro degli Esteri, Giovanni Goria, ministro del Tesoro, Oscar Luigi Scalfaro, ministro dell'Interno in

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rappresentanza della Dc, Giovanni Spadolini, segretario del Pri e ministro della Difesa, Renato Altissimo ministrodell'Industria del Pli, Gianni De Michelis, Psi e ministro del Lavoro e il ministro del Bilancio del Psdi Pietro Longo.Fanno parte del Consiglio quindi i rappresentanti di tutti e cinque i partiti dell'alleanza di governo. Il Consiglio inseguito assunse un ruolo centrale e agì come sede di concertazione delle principali decisioni politiche nel successivotriennio, contribuendo alla fama di "governo forte" che assunse quell'Esecutivo. Presenziava alle riunioni ilsottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giuliano Amato (PSI).Furono diversi i provvedimenti varati dal governo Craxi, fra i più importanti:• il nuovo concordato con la Santa Sede, detto Accordi di Villa Madama perché firmato nel 1984 a Villa Madama

con il cardinale Agostino Casaroli Segretario di Stato vaticano; il cattolicesimo abbandonava la nozione di"religione di Stato" e veniva abolita la "congrua". Veniva istituito il contribuito dell'8 per mille per i finanziamentialla Chiesa cattolica e alle altre religioni e l'insegnamento facoltativo della religione cattolica nelle scuole[7] .

• il contestato taglio di quattro punti della Scala mobile, a seguito del cosiddetto "decreto di San Valentino",ottenuto con la sola concertazione della CISL e della UIL. La CGIL, invece, abbandonò le trattative e diede vita amassicce manifestazioni di massa, con la collaborazione del Pci, che nel frattempo scatenò in Parlamento unostruzionismo durissimo. Il decreto passò con la fiducia e in seguito venne avviata una raccolta di firme che portòad un referendum abrogativo. Al referendum, che si tenne nella primavera del 1985, Craxi partecipò attivamentealla campagna elettorale a sostegno della sua riforma, riuscendo ad ottenere, a sorpresa, la sconfitta degliabrogazionisti[8] .

• La politica economica dei suoi governi è stata molto discussa: da un lato l'inflazione, dal 1983 al 1987, scese dal16% al 4%, e lo sviluppo dell'economia italiana, secondo soltanto a quello del Giappone, vide sia una crescita deisalari (in quattro anni, di quasi due punti al di sopra dell'inflazione), sia il momentaneo sorpasso del redditonazionale e di quello pro-capite della Gran Bretagna, diventando il quinto paese industriale avanzato del mondo[9]

. In quegli stessi anni però il debito pubblico passò da 234 a 522 miliardi di euro (dati valuta 2006) e il rapportofra debito pubblico e PIL passò dal 70% al 90%[10] ). Ciò ha fatto dire che la sua gestione del bilancio - sul puntonon correttiva degli squilibri accumulativi nei conti pubblici nel decennio precedente - ha contribuito a provocareallo Stato l'enorme debito pubblico, decisamente superiore alla media europea. [11] [12]

• La battaglia agli evasori fiscali nel commercio al minuto, che produsse l'obbligo del registratore di cassa e delloscontrino fiscale grazie ad una battaglia condotta dal ministro delle finanze Bruno Visentini[13] .

• Il condono edilizio Nicolazzi del 1985: esso era inserito in una legge urbanistica, che non fu mai realmenteapplicata, che aveva l'ambizione di voltare pagina rispetto al passato ed introduceva un sistema di regole penali euna diretta attribuzione di responsabilità alle amministrazioni comunali per la repressione degli abusi[14] .

• Il "decreto Berlusconi", varato dopo la decisione dei pretori di Torino, Roma e Pescara di oscurare i canalitelevisivi della Fininvest di proprietà di Silvio Berlusconi, allora un semplice imprenditore con cui Craxi avevauna forte amicizia (fece da testimone al suo secondo matrimonio). Il decreto stabilì la legalità delle trasmissionidelle televisioni dei grandi network privati, ma suscitò aspre critiche nel Paese[15] e fu approvato dal Parlamentosolo tramite il voto di fiducia[16] .

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Silvio Berlusconi e Bettino Craxi nel 1984

Come ricordò anni dopo il presidente della Repubblica GiorgioNapolitano, "il discorso sulle riforme istituzionali che avevarappresentato, già prima dell'assunzione della Presidenza del Consiglio,l'elemento forse più innovativo della riflessione e della strategiapolitica dell'on. Craxi (...) non si tradusse in risultati effettivi di avviodi una revisione della Costituzione repubblicana. La consapevolezzadella necessità di una revisione apparve condivisa (...) ma (...) nonseguì alcuna iniziativa concreta, di sufficiente respiro, in sedeparlamentare. Si preparò piuttosto il terreno per provvedimenti cheavrebbero visto la luce più tardi, come la legge ordinatrice della

Presidenza del Consiglio e, su un diverso piano, significative misure di riforma dei regolamenti parlamentari"[17] .Rimase quindi "un inutile abbaiare alla luna" - come lo definì Craxi stesso con amarezza - il progetto di una "granderiforma" costituzionale in senso presidenzialista, che desse maggiore efficienza in senso decisionista ai poteripubblici italiani; non si raggiunse mai in Parlamento la maggioranza necessaria anche solo per affacciare l'ipotesi diapprovazione di un testo, sul quale peraltro vi erano forti oscillazioni nello stesso entourage craxiano (vi era chioptava per il presidenzialismo all'americana e chi per quello alla francese). Eppure, nel 1992, un'autorità in tema discienza politica come Norberto Bobbio osservò che, rispetto alle riforme costituzionali, "non si poteva negare cheCraxi fosse stato un precursore"[18] .

Altro fallimento fu la sua proposta – sulla scorta di analoghe operazioni effettivamente realizzate negli anni settantain Grecia e, negli anni cinquanta, nella Germania di Konrad Adenauer – della "lira pesante", un progetto per la paritàuno a mille della valuta, si disse con la possibile coniazione di una moneta con l'effigie di Garibaldi; l'operazione nonebbe alcun seguito[19] .Con i potentati economici del Nord il rapporto fu sempre alquanto dialettico: al congresso della CGIL del 1986accusò gli industriali di voler "lucrare senza pagare", ricevendo dalla platea sindacale un caloroso applauso[20] edando così l'impressione di un'efficacia redistributiva maggiore di quella che – dopo la marcia dei quarantamila, cheaveva visto spuntarsi le armi del sindacalismo confederale – era promessa dal massimalismo di sinistra facente capoal PCI.Di contro la Confindustria evidenziò polemicamente che da un lato si chiedeva agli industriali un contributo albenessere della collettività, ma a ciò non corrispondeva una buona condotta della politica nella gestione del denaropubblico. Infatti, dagli anni Settanta la spesa pubblica decollò e il sistema partitico non fece nulla per porvi unfreno[21] .Assai più criticati, perché rientranti in una nozione di ingerenza dello Stato nell'economia, furono gli interventi delgoverno Craxi per la fine del mandato di Enrico Cuccia come presidente di Mediobanca (elusa dal consiglio diamministrazione con la sua nomina a presidente onorario) e l'opposizione alla vendita del complesso alimentaredell'IRI – la SME – negoziata direttamente dal suo presidente Romano Prodi e smentita da una direttiva delGoverno[22] .

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Politica estera dei governi Craxi

Nella politica estera, il governo Craxi e il personale intervento del Presidente del Consiglio[23] "si caratterizzaronoper scelte coraggiose volte a sollecitare e portare avanti il processo d'integrazione europea, come apparve evidentenel semestre di presidenza italiana (1985) del Consiglio Europeo"[17] . Si tratta di un indirizzo che proseguì anche neisuccessivi governi a partecipazione socialista e che portò al deciso avallo del trattato di Maastricht nel 1992[24] .Craxi continuò anche la politica atlantista dei suoi predecessori, ai quali aveva dato l'appoggio del suo partito perl'installazione in Sicilia degli "euro-missili" posizionati contro l'URSS; secondo Zbigniew Brzezinski, l’ex segretariodi Stato di Carter, ”senza i missili Pershing e Cruise in Europa la guerra fredda non sarebbe stata vinta; senza ladecisione di installarli in Italia, quei missili in Europa non ci sarebbero stati; senza il PSI di Craxi la decisionedell’Italia non sarebbe stata presa. Il Partito Socialista italiano è stato dunque un protagonista piccolo, maassolutamente determinante, in un momento decisivo”[25] .Nel contempo, però, Craxi mantenne una linea di attenzione ad alcune cause terzomondiste, come già lasciavaprevedere - prima del suo arrivo alla guida del Governo - il sostegno dato all'Argentina nella Guerra delle Falkland,senza però interferire in alcun modo nel conflitto.Stipulò accordi con i governi della Jugoslavia e della Turchia; sostenne anche il dittatore della Somalia MuhammadSiad Barre, già segretario del Partito Socialista Rivoluzionario Somalo. Fornì un appoggio convinto alla causapalestinese e intrecciò relazioni diplomatiche con l'OLP e con il suo leader Yasser Arafat, di cui divenne amicopersonale, sostenendone le iniziative.Obiettivo dichiarato era quello di fare dell'Italia una potenza regionale nell'area del Mar Mediterraneo e del VicinoOriente. In quest'ambito, tre episodi sono considerati quelli più significativi, e tutti e tre coinvolsero gli Statirivieraschi di fronte alle coste italiane: Egitto, Libia e Tunisia.

Il bombardamento americano di Tripoli

All'epoca del bombardamento americano contro Tripoli, avvenuto il 14 aprile 1986, il ruolo di Craxi fu reputatoeccessivamente prudente e fu per questo criticato dalla stampa nazionale[26] per non aver reagito alla rappresaglialibica (il lancio di missili su Lampedusa, avvenuto il giorno successivo al raid americano). Oltre venti anni dopo èemersa una ben diversa descrizione dei fatti[27] secondo cui Craxi avvertì preventivamente Gheddafi dell'imminenteattacco statunitense su Tripoli, consentendogli in tal modo di salvarsi.Si tratta di una ricostruzione conforme con le note posizioni del governo italiano, che considerava la ritorsioneamericana, scaturita dalla politica di appoggio al terrorismo della Libia, come un atto improprio, che non dovevacoinvolgere come base di partenza dell'attacco il suolo italiano. Tale versione è coerente anche con alcunericostruzioni dei missili su Lampedusa, segnatamente quella[28] secondo cui i missili sarebbero stati un espedienteper coprire "l'amico italiano" agli occhi degli americani: lo dimostrerebbe la scarsa capacità offensiva dipenetrazione dei missili, che per altro sarebbero caduti in mare senza cagionare alcun danno.Tale tesi, nel contempo, però, non spiega come facesse Craxi a conoscere l'attacco due giorni prima, visto che esso fucondotto da navi della VI flotta alla fonda nel golfo della Sirte e che ostentatamente all'epoca si disse[29] che ilgoverno italiano - e nessun altro governo della NATO, ad eccezione di quello britannico - non era stato coinvoltonella sua preparazione[30] . Sul punto, però, è giunta recentemente una testimonianza diretta del consiglierediplomatico di Craxi a palazzo Chigi, l'ambasciatore Antonio Badini, secondo cui Reagan inviò Vernon Walters adinformare il governo italiano dell'imminente attacco a Gheddafi e Craxi, non essendo riuscito a convincere gliamericani a desistere[31] , decise di salvare la vita al leader libico per evitare un'esplosione di instabilità in un Paeseislamico di fronte all'Italia[32] .

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La deposizione di Bourghiba

Nel novembre 1987 la senescenza del padre della patria tunisina, Habib Bourguiba, indusse la diplomazia francese acercare di "teleguidare" un proprio candidato alla successione[33] : ma ventiquattr'ore prima della loro mossa, lasuccessione di Bourghiba avvenne con un colpo di Stato incruento di Zine El-Abidine Ben Ali, al qualeimmediatamente Craxi offrì il necessario sostegno internazionale.Dieci anni dopo, le memorie[34] dell'ammiraglio Fulvio Martini, allora capo del Sismi, rivelarono che non solo si eraavuto il prematuro (e concordato) riconoscimento internazionale italiano del nuovo governo tunisino, ma addiritturala scelta del nuovo Presidente "bruciando sul tempo" il candidato di Parigi.

Il secondo governo Craxi e la "staffetta"Una nuova crisi esplose nel 1986. Il segretario della Democrazia Cristiana, Ciriaco De Mita, ottenne che il secondoincarico conferito dal nuovo Capo dello Stato Francesco Cossiga a Craxi fosse vincolato ad un informale "patto dellastaffetta", che avrebbe visto un democristiano alternarsi alla guida del governo dopo un anno, per condurre al terminela legislatura. Dopo aver taciuto per mesi intorno a questo patto, avallandone implicitamente l'esistenza, Craxi – conl'ennesima dimostrazione di quella disinvoltura politica che gli fu più volte rimproverata come "arroganza" al limitedell'improntitudine, e che lui rivendicava invece come necessario indizio di decisionismo – sconfessò l'accordo inun'intervista a Giovanni Minoli nella trasmissione Mixer nel febbraio del 1987. La sfida così pubblicamente lanciatafu raccolta da De Mita, che fece nuovamente cadere il governo e, con un governo Fanfani, portò il Paese alle urne;con un gesto di sfida, Craxi dichiarò che non gli interessava guidare il governo durante il periodo elettorale, perché"non stiamo in America latina, dove è il prefetto che decide l'esito delle elezioni in una provincia". L'esito elettorale– che non portò molto avanti l'"onda lunga" del consenso del PSI, da lui ripetutamente vaticinata – si incaricò dismentire quest'assunto.Dal 1987 in poi, la DC non fu più disponibile a dare la fiducia a Craxi, preferendo sostenere come presidente delConsiglio prima Giovanni Goria e poi Ciriaco De Mita. Fu solo uno degli episodi degli scontri fra De Mita e Craxi,spiegabile forse nel fatto che il leader democristiano era anche il punto di riferimento della sinistra Dc, quella cioèpiù vicina al Pci. Anche alla luce di questo orientamento, Craxi resse il gioco a Forlani ed Andreotti nellaprogressiva sottrazione a De Mita della segreteria DC e poi della Presidenza del Consiglio. Rimase agli atti, di quellastagione di decisionismo senza Craxi presidente, l'approvazione della modifica dei Regolamenti parlamentari cheabolì il voto segreto nell'approvazione delle leggi di spesa; invano richiesta da Craxi per anni da Presidente delConsiglio, fu conseguita grazie alla sua politique d'abord, di attacco al governo De Mita.In questi anni Craxi ottenne importanti ruoli alle Nazioni Unite: fu rappresentante del segretario generale dell'ONUPeréz de Cuéllar per i problemi dell'indebitamento dei Paesi in via di sviluppo (1989); successivamente svolsel'incarico di consigliere speciale per i problemi dello sviluppo e del consolidamento della pace e della sicurezza(rinnovatogli nel marzo 1992 da Boutros Ghali).

La fine degli anni Ottanta

La rendita di posizione e la deriva partitocratica

Il ritorno al governo della Democrazia cristiana fu accompagnato da un'accentuata conflittualità, all'internodell'alleanza col PSI: Craxi inaugurò una tecnica di "movimentismo" (corredata di frequenti minacce di crisi digoverno, che rientravano dopo aver ottenuto dal partner di governo le concessioni richieste), che fu definita "renditadi posizione"[35] .Conseguenze furono importanti battaglie condotte - al di fuori del vincolo di maggioranza - a fianco di alleati occasionali: quella sulla responsabilità civile dei giudici a fianco di Pannella, quella sulla chiusura delle centrali nucleari a fianco dei Verdi, ambedue coronate dal successo referendario; quella sull'ora di religione e quella sulla penalizzazione del consumo di droghe a fianco dell'ala conservatrice dello schieramento politico. Ma la sensazione

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che se ne trasse fu di un'estrema disinvoltura tattica, lontana dalla rimozione delle cause del dissesto del Paese[36] efinalizzata solo ad acquisire vantaggi elettorali. La traduzione di questi vantaggi in cariche pubbliche - secondo unmetodo di spartizione assai accurato e, quel che è peggio, generalizzato a tutti i livelli della vita politica, sianazionale che locale, con capovolgimenti di alleanze locali in base ad esigenze nazionali - era foriera, invece, diun'estremizzazione dei vizi partitici già intrinseci al sistema politico italiano[37] .Uno degli assunti più reiterati della retorica craxiana - la facile polemica sull'assemblearismo ed il consociazionismo,che aveva "favorito nel nostro paese rendite di posizione (...) di coloro che hanno amministrato senza doverne daretroppo conto all'opposizione, che assai spesso è pervenuta ad accordi con la maggioranza"[38] , ritardando oimpedendo la modernizzazione del Paese - veniva quindi controbilanciato da un fenomeno gravido di conseguenzeproprio sul piano dell'efficienza del sistema: "la formazione della volontà politica non avviene più attraverso unprocesso pubblicistico e collegiale, quanto piuttosto attraverso un processo privatistico e contrattuale"[39] .Persino un momento di trasparenza della vita politica come l'abolizione del voto segreto nell'approvazione delleleggi di spesa - per il quale Craxi insistette fino ad ottenere, nel novembre 1988, l'apposita revisione dei regolamentiparlamentari - fu guardato con sospetto, dall'opinione pubblica: sin da allora ci si chiese se "l'estensione del votopalese andrà nel senso di rafforzare l'elemento pubblicistico e collegiale, oppure se la Camera dei deputati e il Senatodella Repubblica saranno chiamati semplicemente a ratificare accordi raggiunti nell'ambito delle coalizionigovernative"[40] .

Il dominio sul PSI, l'"unità socialista" e i rapporti col PCI

A partire dalla vittoria elettorale del 1983, con la crescita di consenso per il PSI, si estinse all'interno del partitosocialista l'opposizione a Craxi, tanto che nei successivi congressi, fu sempre rieletto con voti plebiscitari; l'unicacorrente ufficialmente non craxiana rimase quella di Michele Achilli, con meno del 2% degli iscritti. A porsi controCraxi rimasero alcuni esponenti, anche prestigiosi, che condussero solitarie battaglie. Uno su tutti Giacomo Mancini,che esclamò in un congresso "Questo non è più il partito socialista italiano; è il partito craxista italiano". Anche fra isostenitori di Craxi vi era coscienza della grande autorità che aveva il segretario nel partito, senza precedenti nellastoria del socialismo italiano.All'inizio degli anni ottanta, Craxi – che già nel 1979 aveva avviato una revisione ideologica, inneggiando alsocialismo umanitario di Proudhon in luogo di quello scientifico di Marx – proseguì ed incoraggiò una revisioneanche estetica del partito. Ad esempio, vennero cancellati dal programma politico alcuni termini che potevanoricondurre al marxismo; venne eliminato il termine autonomismo che venne sostituito con la parola riformismo,giudicata più inerente dalla corrente moderata e riformista. Venne inoltre abolito il termine "Comitato Centrale"(perché esso riconduceva immediatamente ai partiti comunisti), sostituito dal più neutro "Assemblea Nazionale",nella quale entrarono a far parte oltre ai politici anche uomini dello spettacolo, della moda, dello sport e della cultura.

« È immensa come una nave, oblunga e travolgente e sarebbe impossibile vedere lui (Bettino Craxi) se non irradiasse la suaimmagine elettronica dall'enorme piramide multimediale dell'architetto Filippo Panseca »(Giuseppe Genna, Dies irae)

Alcuni eccessi di spettacolarizzazione (celebri le scenografie congressuali ideate dall'architetto Filippo Panseca)furono criticati dai suoi stessi compagni di partito: Rino Formica coniò, per l'Assemblea Nazionale del 1991,l'eloquente immagine di una "corte di nani e ballerine". Si rinunciò al tradizionale anticlericalismo socialista (conl'approvazione del Concordato) e fu infine ridotta e poi eliminata (dal 1985) la falce e martello dal simbolo storicodel PSI, sostituendola col garofano rosso, che da allora divenne emblema del partito.Soprattutto dopo il 1989, (quando cadde il muro di Berlino), ritenendo ormai prossima la crisi del PCI, nelleintenzioni di Craxi [41] entrò anche il lancio di un progetto annessionistico a sinistra, con la parola d'ordine dell'"unitàsocialista", scritta che fu aggiunta al simbolo del partito.

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Il rapporto assai travagliato con il PCI risale agli anni della guerra fredda, quando citando Guy Mollet Craxi avevasostenuto che "I comunisti non sono a sinistra, sono a est": ma furono "i comunisti della seconda generazione, quelladopo Togliatti e Longo" quelli che "non apprezzano la sua posizione e gliela fanno pagare cara, avvalendosi anchedell'implacabile collaborazione del direttore di Repubblica, che pure nei lontani anni sessanta era stato fraternamenteappoggiato da Craxi, con Lino Jannuzzi, nella campagna elettorale"[42] . L'impulso ad una trasformazione del grandepartito della sinistra italiana in senso occidentale era impresso da Craxi con una metodica scevra dalle sudditanzepolitiche dei suoi predecessori, giovandosi della posizione di potere acquisita con i lunghi anni di governo con laDC, tanto che essa è descritta da Claudio Petruccioli come una disperante sindrome da "riserva indiana" in cui il PSIcostringeva in un ghetto politico il PCI ponendosi "all'imboccatura della valle" della politica di governo ed esigendoun pedaggio democratico che non gli venne mai concesso[43] .Quando però il PCI guidato da Achille Occhetto si stava per trasformare nel PDS, per costituire un'unica forzapolitica ispirata al riformismo socialdemocratico, la sua strategia non seppe adeguarsi altro che con la volontà diunificare PSI, PSDI e il nuovo partito, in una logica visibilmente annessionistica che fu particolarmente criticata dairiformisti del PCI (cosiddetta corrente "migliorista"), i quali videro nel mancato tentativo di arruolare GianfrancoBorghini nel PSI un'aggressione da rintuzzare con decisione (alla fine fu solo suo fratello, Giampiero Borghini, apassare dall'altra parte).Craxi fu anche favorevole all'entrata del neonato Partito Democratico della Sinistra nell'Internazionale Socialista (dicui Craxi fu vicepresidente fino al 1994 quando fu sostituito proprio da Achille Occhetto). Il progetto di alcunelimitatissime liste comuni, sperimentato nelle elezioni amministrative del 1992 (dove non riscosse molto successo),naufragò definitivamente in seguito alle inchieste di Tangentopoli.

Il CAF e i governi Andreotti

Nel 1989, Craxi torna alla carica contro la maggioranza della Democrazia cristiana espressione della sinistra interna:è deciso a ritornare a Palazzo Chigi, ma per farlo deve scalzare De Mita dalla guida del governo e del partito. Formaperciò con i democristiani Giulio Andreotti e Arnaldo Forlani un'alleanza di ferro: il C.A.F. (dalle iniziali deicognomi dei tre protagonisti), che fu definita la "vera regina d'Italia". Nel LXII congresso del PSI, Craxi dopo esserestato rieletto segretario con una maggioranza schiacciante, fa approvare una mozione che - anche per le modalità concui viene illustrata dal fidatissimo vicesegretario Claudio Martelli[44] , allora considerato il suo delfino 'in pectore' -suona come esplicita sfiducia al governo De Mita. De Mita rassegna le dimissioni da premier, dopo che aveva persogià la segreteria democristiana che era andata nelle mani di Arnaldo Forlani, alleato di Andreotti.Quest'ultimo, assume la guida di due governi che reggono fino al 1992. Sono anni "di assoluto immobilismo": ilgoverno sembra incapace di prendere decisioni concrete; nel Paese si diffonde un forte malcontento, accentuato daisospetti emersi con lo scandalo Gladio. Craxi confida apertamente in un logoramento democristiano e spera nellapossibilità di portare il partito socialista al centro della scena politica, assumendo quel ruolo-guida, che fino a quelmomento apparteneva alla Dc. Si mostra fiducioso di sé, anche quando il referendum sulla preferenza unica,promosso da Mario Segni – al quale Craxi si era opposto invitando gli italiani ad "andarsene al mare" – raccoglieinvece un larghissimo consenso.Il progetto di Craxi, coltivato a lungo, non si sarebbe però mai realizzato: secondo Giuliano Amato, dopo il crollo del muro di Berlino si finì per contare "più sulla definitiva disfatta dell'ex Pci che non sulla prospettiva di assumere noi la guida della sinistra. Sbagliammo: invece di attendere che il cadavere del Pds passasse sul fiume, avremmo dovuto invocare noi le ragioni della convergenza"[45] . Nella stessa circostanza Amato affermò che "forse ebbe un peso anche la sua malattia, molto seria, alla quale teneva testa solo grazie alla sua fibra veramente robusta, perché nei fatti non si curava, era sregolatissimo. Mi venne detto da medici esperti che l'incedere del diabete determina anche incertezze nuove nel carattere delle persone che ne soffrono. Può essere dunque che il suo ritrarsi da una decisione rischiosa fosse anche la conseguenza di un cattivo stato di salute"[45] ; in effetti, all'agosto 1990 risale il primo ricovero di Craxi al San Raffaele di Milano per le complicazioni derivate dal diabete mellito che lo avrebbe portato

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alla morte dieci anni dopo.Un'altra chiave di lettura è invece quella secondo cui "per un cattivo governo il momento più pericoloso è semprequello in cui comincia a riformarsi", secondo la "legge" enunciata da Alexis de Tocqueville e di cui in quegli stessianni sperimentarono la fondatezza altre "democrazie bloccate" come il Giappone monopolizzato dal partitoliberaldemocratico[46] .La recessione economica, la crisi politica della Prima Repubblica, l'aumento del già abnorme debito pubblico el'affermazione delle liste regionali (in particolare la Lega Lombarda) causarono il crollo del sistema politico di cuiegli fu grande protagonista. Inoltre, le inchieste giudiziarie avviate nei suoi confronti causarono la sua caduta,stavolta definitiva.

La caduta

L'impatto di Mani Pulite sulla fine della carriera politica

L'epicentro del potere socialista e craxiano era Milano, centro nevralgico della finanza e degli affari, con il cuiambiente il PSI finì per identificarsi. Nel dicembre del 1986 si avvicenda alla guida del comune Paolo Pillitteri,cognato di Craxi, sostituendo Carlo Tognoli, con una giunta pentapartito[47] [48] .Il 17 febbraio 1992, l'ingegnere Mario Chiesa, esponente del PSI, già assessore del comune di Milano conl'ambizione alla poltrona di sindaco, viene arrestato in flagrante per aver intascato una tangente da una ditta dipulizie. Craxi al TG3 del 3 marzo, a un mese dalle elezioni politiche, commenterà sostenendo che «una delle vittimedi questa storia sono proprio io... Mi trovo davanti a un mariuolo che getta un'ombra su tutta l'immagine di un partitoche a Milano, in 50 anni, non ha mai avuto un amministratore condannato per reati gravi contro la pubblicaamministrazione»[49] .Il 23 marzo Chiesa inizia a confessare svelando ai pubblici ministeri dell'inchiesta Mani Pulite il complesso sistemadi tangenti che coinvolgono i dirigenti milanesi del PSI[50] .Craxi, fiducioso che il crollo della DC sia imminente, organizza una massiccia campagna elettorale, puntando allapresidenza del Consiglio.Il 6 aprile l'intero Quadripartito del governo Andreotti VII esce dalle urne con un clamoroso 48,8%. Il PSI, dal cantosuo, passa dal 14,3 al 13,5%, ma a Milano c'è già un crollo di oltre 5 punti (dal 18,6 al 13,2%)[51] . «Un piccolo calo»commenta Craxi «rispetto alla crisi dei partiti di governo». In virtù di questo, Craxi chiede la guida del nuovogoverno, per poter portare «l'Italia fuori dal caos». Ma il nuovo Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfarorifiuta di concedere incarichi ai politici vicini agli inquisiti. Craxi è costretto a farsi da parte; al suo posto vienenominato il socialista Giuliano Amato.Dal maggio 1992 Mani Pulite era però ormai una questione nazionale, tanto da spingere Craxi il 3 luglio 1992 allaCamera, durante il discorso di fiducia al governo Amato I, a chiamare in correità tutto il Parlamento dichiarando«spergiuro» chi avesse negato di non aver fatto ricorso al finanziamento illecito dei partiti[52] . Il giuramento cuisfidò tutto il Parlamento non fu raccolto da nessuno[53] , ma fu per anni sentito come un silenzio ipocrita. SecondoGerardo D'Ambrosio il discorso craxiano fu «onesto»[54] , mentre il silenzio altrui era dovuto al fatto che «in quelperiodo gli altri partiti speravano di farla franca, anziché affrontare il problema lasciarono Craxi solo»[55] . Per PieroOstellino il discorso conteneva anche un appello "all’etica della responsabilità"[56] , un appello che "non è stato colto,per opportunismo e per viltà, ieri; non è colto, per conformismo e per incultura, oggi"[57] . Secondo Piero Fassino, inquell'occasione «non c’è dubbio che ci fu un silenzio assolutamente reticente e ambiguo da parte di tutta la classepolitica davanti al discorso che Craxi fece alla Camera e nel quale disse con parole crude che il problema delfinanziamento illegale non riguardava soltanto il PSI ma l’intero sistema politico»[58] .In un corsivo sull'Avanti! – firmato con il consueto pseudonimo "Ghino di Tacco" – attaccò[59] gli inquirenti e Di Pietro: "non è tutto oro, quello che luccica". Questo attacco, cui fece seguito il giudizio riferito da Rino Formica circa il "poker d'assi" che Craxi aveva mostrato in una direzione del suo partito sul conto di Di Pietro, non riuscì ad

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emanciparsi dall'impressione che Craxi difendesse sé stesso non con i fatti ma con vaghe teorie "complottistiche",volte a chiamare a raccolta sostenitori politici che non vennero mai allo scoperto[60] .L'impotenza politica di Craxi[61] si accentuò quando la situazione processuale precipitò, e fu compiuta dallamagistratura milanese la sua chiamata in correità, fino a quel momento solo adombrata: il 15 dicembre 1992 Craxiricevette il primo degli avvisi di garanzia della Procura di Milano[62] .Il sentimento anticraxiano esplose nel Paese: "fu un autentico contagio di massa, un meccanismo accusatorio" nelquale "non passava giorno senza che Craxi incontrasse per strada giovinastri che gli gridavano «Ladro!»mostrandogli i polsi incrociati. Nacque una specie di ritualità” nella pubblica riprovazione, tanto che un giorno "ilsosia televisivo Pier Luigi Zerbinati si nascose in un´auto per paura di essere scambiato per Craxi"[63] .Il 23 marzo 1993 gli avvisi di garanzia - tutti per episodi circostanziati di corruzione e finanziamento illecito dipartito - erano diventati undici[64] , ma già l'11 febbraio 1993 Craxi si era visto costretto a dimettersi dalla segreteriadel PSI[65] .

L'ultima difesa parlamentare e la contestazione pubblica

Il nuovo governo avrà una vita tutt'altro che semplice. Poco dopo l'avviso a Craxi una "pioggia di avvisi di garanzia"cade sulle teste dei principali leader politici nazionali. Il PSI è travolto dalle inchieste; la sua dirigenza èletteralmente decimata e perde la guida del governo dopo la mancata firma del presidente Scalfaro al decreto Conso.Craxi stesso cumula una ventina d'avvisi di garanzia e dopo aver accusato la Procura di Milano di muoversi dietro"un preciso disegno politico", si presenta alla Camera il 29 aprile del 1993 e in un famoso discorso tuonò: "Basta conl'ipocrisia!"; tutti i partiti –secondo Craxi– si servivano delle tangenti per autofinanziarsi, anche quelli "che quidentro fanno i moralisti". La sua linea di difesa fu incentrata sulla tesi secondo cui i finanziamenti illeciti sarebberostati necessari alla vita politica dei partiti e delle loro organizzazioni per il mantenimento delle strutture e per larealizzazione delle varie iniziative; il suo partito non si sarebbe discostato da questo generale comportamento[66] e,quindi, più che dichiarare sé stesso innocente, Craxi giungeva a sostenere che egli era colpevole né più né meno ditutti gli altri[67] .Il 29 aprile 1993, la Camera dei deputati negò l'autorizzazione a procedere nei suoi confronti provocando l'iradell'opinione pubblica e facendo gridare allo scandalo numerosi quotidiani. Nella stessa aula, seguono momenti ditensione, con cui i deputati della Lega e del MSI gridarono "ladri" ai colleghi che avevano votato a favore di Craxi.Alcuni ministri del governo Ciampi si dimisero in segno di protesta.Il 30 aprile in tutt'Italia si svolsero manifestazioni di dissenso: a Roma circa 200 giovani dell'istituto Einsteinavevano sostato in piazza Colonna scandendo slogan contro governo e Parlamento; un altro centinaio avevaprotestato davanti alla sede del PSI in via del Corso; un terzo gruppo, proveniente dal liceo Mamiani, aveva percorsoin corteo il centro storico soffermandosi sempre davanti alla sede del PSI dove però era stato disperso dalle forzedell'ordine. C'era una manifestazione del Movimento Sociale Italiano nella galleria Colonna - che aveva precedutoun incontro stampa del segretario Gianfranco Fini per sottolineare l'impossibilità di tenere in vita questo parlamento -ed un'altra dimostrazione si era tenuta in serata per iniziativa del PDS, la cui segreteria era stata all'uopo sospesa.Diverse migliaia di persone si erano radunate in piazza Navona per ascoltare i discorsi del segretario del PDSOcchetto, Rutelli e Ayala: essi tutti avevano incitato i presenti a protestare contro il voto parlamentare a favore diCraxi. Un piccolo corteo, organizzato dalla Lega Nord, sfilava infine da piazza Colonna al Pantheon. In coincidenzacon la fine del comizio tenutosi a Piazza Navona, una folla invase Largo Febo e attese Craxi all'uscita dell'hotelRaphael, l'albergo che da anni era la sua dimora romana.Quando Craxi uscì dall'albergo, i manifestanti lo bersagliarono con lanci di oggetti, insulti e soprattutto monetine ecantilene irridenti [68] . Con l'aiuto della polizia, Craxi riuscì a salire sull'auto e poi lasciò l'hotel. Quest'episodio,ritrasmesso centinaia di volte dai TG, viene preso come simbolo della fine politica di Craxi.[69] . Egli stesso definìquanto aveva subito "una forma di rogo" in una intervista a Giuliano Ferrara trasmessa su Canale 5.

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La fuga ad Hammamet, la latitanza e la morte

Nel corso del 1993 ed a seguito della sua testimonianza al processo Cusani emersero sempre più prove contro Craxi:con la fine della legislatura e l'abolizione dell'autorizzazione a procedere, si fece sempre più vicina la prospettiva diun suo arresto. Il 15 aprile 1994, con l'inizio della nuova legislatura in cui non era stato ricandidato, cessò il mandatoparlamentare elettivo che aveva ricoperto per un quarto di secolo e, di conseguenza, venne meno l'immunitàdall'arresto. Il 12 maggio 1994 gli venne ritirato il passaporto per pericolo di fuga[70] , ma era già troppo tardi perchéCraxi, si seppe solo il 18, era già in Tunisia[71] ad Hammamet, protetto dall'amico Ben Alì; già il 5 maggio era statoavvistato a Parigi[72] . Il 21 luglio 1995 Craxi sarà dichiarato ufficialmente latitante[73] . La fuga all'estero del leadersocialista fu percepita dall'opinione pubblica come un tentativo di sottrarsi all'esecuzione delle condanne penaliinflittegli[74] .Dalla latitanza in Tunisia, con fax e lettere aperte, Craxi continuò a commentare le vicende della politica italiana,perseverando nelle accuse rivolte al PDS e ai giudici di Mani Pulite. Si soffermò anche su alcuni suoi ex sodali,come Giuliano Amato, da lui dipinto come il becchino, in alcuni dei quadri, della cui pittura si dilettò nella partefinale della sua vita. Dall'estero, assistette alla fine del PSI, con la divisione dei suoi maggiori esponenti, confluiti inparte nel Polo delle Libertà, in parte nell'Ulivo.Ormai minato, affetto da cardiopatia, gotta e da molti anni malato di diabete, affetto da tumore ad un rene, BettinoCraxi morì il 19 gennaio del 2000 per un arresto cardiaco. L'allora presidente del Consiglio e leader dei Democraticidi Sinistra Massimo D'Alema propose le esequie di Stato, ma la sua proposta non fu accettata né dai detrattori diCraxi né dalla famiglia stessa di Craxi, che accusò l'allora governo di avere impedito al leader socialista di rientrarein patria per sottoporsi a un delicato intervento presso l'ospedale San Raffaele di Milano.Il funerale di Craxi ebbe luogo a Tunisi e vide una larga partecipazione della popolazione autoctona. Ex militanti delPSI e altri italiani giunsero in Tunisia per rendere l'ultimo saluto al loro leader. Le precedenti vicende dell'epocaMani Pulite, ancora vicine, non erano dimenticate dalla folla di socialisti giunta fuori alla cattedrale della cittàtunisina e la delegazione del governo D'Alema, formata da Lamberto Dini e Marco Minniti, venne bersagliata dainsulti e da un lancio di monete che voleva rappresentare la simbolica restituzione di quanto ricevuto con l'episodioall'Hotel Raphael[75] .La sua tomba è orientata in direzione dell'Italia[76] .

La tomba di Bettino Craxi ad Hammamet inTunisia

Giudizio storico ed accertamenti giudiziari

Il "craxismo" tra revisione "estetica" e rivoluzionemodernista

Sul mutamento introdotto da Craxi nella politica e nella societàitaliana, vi è chi ha sottolineato come, al di là delle estremizzazionimediatiche, il craxismo abbia "lanciato" una generazione di giovani dicui, ancora a vent'anni di distanza e dagli opposti fronti deglischieramenti parlamentari, le istituzioni e la gestione della cosapubblica ancora si avvalgono[77] . Ma il quesito storiografico è sequesta spinta modernizzatrice abbia avuto anche un valore in sé, oltre

all'emersione di una nuova generazione di politici e di amministratori[78] . Secondo alcuni[79] gli anni di Craxi “sonoil frutto di quell'idea di moderno in cui l'individualismo senza princìpi si sostituisce alle solidarietà tradizionali incrisi”, di cui quel governo seppe solo accelerare la “destrutturazione” senza sostituirvi nuovi valori. Secondo altri[80] ,invece, “Craxi interpreta le domande di dinamicità di una società che cambia e chiede alla politica di stare al passo”,

a differenza di chi vedeva “nei cambiamenti un'insidia, anziché un'opportunità”; la teoria - elaborata da Craxi insieme con Claudio Martelli - dei «meriti e bisogni», "che fu contrapposta all’egualitarismo delle culture politiche allora

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vigenti, ha fatto da apripista a quella meritocrazia della quale - almeno a parole - oggi nessuno riesce aprescindere"[81] .Certo è che dagli anni ottanta parole d'ordine come "governabilità" e "decisionismo" - dopo la deriva degli annisettanta, in cui ogni forma di autorità era osteggiata come potenziale fonte di autoritarismo - sono statesuccessivamente invocate da destra e da sinistra per proporre un approccio modernistico all'organizzazione delsistema-Paese. Vi è stato però chi ha sottovalutato l'apporto ideale di tale approccio, rilevando che esso andavaincontro ad una pulsione già presente nella politica italiana negli anni cinquanta ed all'epoca soddisfattadall'interventismo in economia del primo Fanfani e dalle ricette solidaristiche e stataliste dei morotei; Craxi avrebbesoltanto "aggiornato" le soluzioni offerte dalla politica degli anni Ottanta, sposando un moderato liberismoeconomico più in voga nell'epoca di Reagan e Thatcher. Da ciò la spiegazione della competizione senza quartiereche si scatenò tra PSI craxiano e sinistra DC per oltre un decennio, vista come deleteria dalla parte più tradizionalistadel Paese che vi leggeva il pericolo di un riformismo foriero di un tracollo delle strutture-partito su cui si fondava lademocrazia italiana del dopoguerra[82] .Come arma di tattica politica, volta a spezzare il connubio tra democristiani di sinistra e partito comunista che neglianni Settanta aveva compresso lo spazio di manovra del PSI, abbandonò la delimitazione dei rapporti politiciall'"arco costituzionale": ricevette Almirante nelle consultazioni di governo[83] e consentì all'elezione di un deputatodel partito di destra ad un organo parlamentare di garanzia[84] . Vi è stato chi, vent'anni dopo, ha ritenuto di leggereda tutto ciò un'apertura politica alla destra, anticipando lo "sdoganamento" di Fini da parte di Berlusconi nel"discorso di Casalecchio" del 1993[85] . Eppure, una testimonianza circa il ruolo consulenziale che avrebbe svoltoCraxi nel 1993 nei confronti dell'ingresso in politica di Silvio Berlusconi, esclude che nel suo disegno fossecoinvolta la destra post-fascista[86] .Quali che fossero destinati ad essere i suoi orientamenti tattici dopo la rovinosa caduta degli anni Novanta, la suaformazione personale e politica restava strategicamente di sinistra: per tutti gli anni Ottanta l'attenzione per ilprogresso sociale e le conquiste sociali della sinistra non fu da lui abbandonata, se è vero che, ancora vent'anni dopo,Massimo D'Alema indicava in Craxi uno dei due soli leader di partiti di sinistra che abbiano assunto la carica di capodel Governo nei 148 anni dall'Unità d'Italia[87] ; analoga posizione ha assunto Piero Fassino[88] .

Le sentenze di condannaCraxi è stato condannato con sentenza passata in giudicato a:• 5 anni e 6 mesi per corruzione nel processo Eni-Sai il 12 novembre 1996[89] ;• 4 anni e 6 mesi per finanziamento illecito per le mazzette della metropolitana milanese il 20 aprile 1999[90] .Per tutti gli altri processi in cui era imputato (alcuni dei quali in secondo o in terzo grado di giudizio), è statapronunciata sentenza di estinzione del reato a causa del decesso dell'imputato.Fino a quel momento Craxi era stato condannato a:• 4 anni e una multa di 20 miliardi di lire in primo grado per il caso All Iberian il 13 luglio 1998[91] , pena poi

prescritta in appello il 26 ottobre 1999[92] .• 5 anni e 5 mesi in primo grado per tangenti Enel il 22 gennaio 1999[93] ;• 5 anni e 9 mesi in appello per il conto protezione, sentenza poi annullata dalla Cassazione con rinvio il 15 giugno

1999[94] ;• 3 anni in appello bis per il caso Enimont il 1° ottobre 1999[95] ;Craxi fu anche rinviato a giudizio il 25 marzo 1998 per i fondi neri Montedison[96] e il 30 novembre 1998 per i fondineri Eni[97] .Le prove sulla base delle quali furono emesse le prime sentenze di condanna della vicenda giudiziaria di Craxi, secondo alcuni autori, si incaricheranno di smentire due dei suoi principali assunti difensivi. Il primo era quello secondo cui i reati erano stati compiuti solo per eludere le forme di pubblicità obbligatoria del finanziamento dei

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partiti, e non in contraccambio di atti amministrativi: in un caso (sentenza ENI-SAI) la sua condanna definitiva fuper corruzione[98] , e non solo per finanziamento illecito di partito (ciò spiega l'insistenza dei suoi eredi nell'attaccarela procedura di quella sentenza dinanzi alla Corte di Strasburgo).Il secondo era quello secondo cui i proventi dei reati contestatigli era destinato al partito e non a fini personali; variesentenze - non passate in giudicato solo per il decesso dell'imputato - sostennero in motivazione che Craxi avevautilizzato parte dei proventi delle tangenti (circa 50 miliardi di lire) per scopi personali (Finanziamento del canaletelevisivo Gbr di proprietà della sua concubina Anja Pieroni, acquisto di immobili, affitto di una casa in CostaAzzurra per il figlio)[99] ; durante le indagini (dopo un fallito tentativo di far rientrare tali proventi in Italia, bloccatodal nuovo segretario del Psi Ottaviano Del Turco) Craxi li versò sul conto di un prestanome, Maurizio Raggio[100] .La lettura di un uso privato dei fondi, ancora assai ricorrente, fu sostenuta da Vittorio Feltri all'epoca dei fatti, ma èstata dallo stesso abbandonata più di recente[101] venendo così sostanzialmente a coincidere con quanto sempresostenuto dai familiari circa l'esistenza di conti segreti ascrivibili al solo PSI[102] . Distinguendo tra movente ecomportamenti, uno dei giudici del pool anticorruzione di Milano, Gerardo D’Ambrosio, sostenne in proposito: «Lamolla di Craxi non era l’arricchimento personale, ma la politica»[103] .

I ricorsi a Strasburgo contro le sentenze di condannaIl 5 dicembre 2002 la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo ha emesso una sentenza che condanna lagiustizia italiana per la violazione dell'articolo 6 paragrafo 1 e paragrafo 3 lettera d (diritto di interrogare o fareinterrogare i testimoni) della Convenzione europea dei Diritti dell'Uomo in ragione dell'impossibilità di «contestarele dichiarazioni che hanno costituito la base legale della condanna», condanna formulata «esclusivamente sulla basedelle dichiarazioni pronunciate prima del processo da coimputati (Cusani, Molino e Ligresti) che si sono astenuti daltestimoniare e di una persona poi morta (Cagliari)». Tuttavia, la Corte ha rilevato anche che i giudici, obbligati adacquisire le dichiarazioni di questi testimoni dal codice di procedura penale, si sono comportati in conformità aldiritto italiano. Per quanto riguarda gli altri ricorsi valutati (diritto ad un equo processo, diritto di disporre del tempoe delle facilitazioni necessarie alla difesa) la corte non ha rilevato violazioni. Per la violazione riscontrata la cortenon ha comminato nessuna pena, in quanto ha stabilito che «la sola constatazione della violazione comporta di per séun'equa soddisfazione sufficiente, sia per il danno morale che materiale».[104]

La Corte ha emesso una seconda sentenza il 17 luglio 2003, questa volta riguardante la violazione dell'articolo 8della Convenzione (diritto al rispetto della vita privata). La Corte ha rilevato infatti che «lo Stato italiano non haassicurato la custodia dei verbali delle conversazioni telefoniche né condotto in seguito una indagine effettiva sullamaniera in cui queste comunicazioni private sono state rese pubbliche sulla stampa» e che «le autorità italiane nonhanno rispettato le procedure legali prima della lettura dei verbali delle conversazioni telefoniche intercettate». Comeequa soddisfazione per il danno morale, la Corte ha elargito un risarcimento di 2000 € per ogni erede di BettinoCraxi.[105]

Eredità politicaLa forte personalità di Bettino Craxi incise in tal modo sulla strutturazione stessa del PSI da determinarne, dopo lasua uscita di scena e anche a causa delle inchieste di Tangentopoli, il rapido e repentino disfacimento.Oggigiorno, alcuni esponenti socialisti già a lui fedeli hanno aderito a Forza Italia, il partito di Silvio Berlusconi (tragli altri, la figlia Stefania, candidatasi per le elezioni politiche del 2006, Fabrizio Cicchitto e Giulio Tremonti), altrisono andati a sinistra, aderendo prima ai Socialisti Italiani e successivamente al partito dei Socialisti DemocraticiItaliani, guidato da Enrico Boselli (tra cui Ugo Intini e Ottaviano Del Turco; quest'ultimo poi ha aderito al PartitoDemocratico), o confluendo nei DS (la Federazione Laburista di Valdo Spini e i Riformatori per l'Europa di GiorgioBenvenuto). Anche la corrente di maggioranza della CGIL (oggi vicina ai DS) è guidata da un ex-craxiano,Guglielmo Epifani; socialista era anche il giurista del diritto del lavoro Marco Biagi, poi assassinato dalle NuoveBrigate Rosse.

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Altro partito erede della politica craxiana è il Nuovo PSI, che vede nelle sue file uno dei più importanti esponentisocialisti degli anni ottanta, Gianni De Michelis, già ministro degli esteri; tuttavia, De Michelis e Bobo Craxi, figliosecondogenito di Bettino, a seguito di un infuocato congresso celebratosi verso la fine del 2005 si sono contesi conreciproche contestazioni la guida del partito, con strascichi anche giudiziari.L'oggetto del contendere furono le alleanze politiche: Bobo Craxi intendeva far entrare il Nuovo PSI, che finora haappoggiato i governi berlusconiani, nell'Unione di centrosinistra, mentre De Michelis, pur concordando nelridiscutere il rapporto con Berlusconi, si era dichiarato contrario a questa alleanza; anche Stefania Craxi, incontrapposizione con Bobo, si è fermamente opposta ad un passaggio nella coalizione prodiana. Tuttavia Bobo Craxiha fondato una sua lista in appoggio della coalizione dell'Ulivo, denominata I Socialisti. L'anno successivo, però,anche De Michelis ha abbandonato il centro-destra, per avvicinarsi, seppur brevemente e criticamente, alcentro-sinistra.Recentemente molti craxiani hanno aderito alla Costituente Socialista di Enrico Boselli, volta a ricostituire il PSI,che ha sancito la rinascita del Partito Socialista, seppur in forma ridotta, rispetto quello dell'epoca craxiana.A parte queste contese strettamente partitiche, l'eredità politica di Craxi è oggi contesa da parte del centrosinistra(oltre che dal rinato Partito Socialista Italiano, da numerosi esponenti del Partito Democratico, alcuni dei qualiprovenienti dal PSI craxiano), ma anche dal Popolo della Libertà (centro-destra).Nel libro Segreti e Misfatti, scritto dal suo fotografo personale e amico fidato fino agli ultimi giorni tunisini UmbertoCicconi, si scoprono molti retroscena curiosi ma anche di grande interesse politico, storico ed umano.Sempre lo stesso anno, la pubblicazione del libro di Bruno Vespa, L'Amore e il Potere, contenente anche gossip suCraxi e le sue presunte amanti, ha provocato la reazione del figlio Bobo, che definito il carattere del libro"particolarmente odioso".[106]

La Fondazione Craxi

« La mia libertà equivale alla mia vita »(Epitaffio della tomba di Bettino Craxi)

La Fondazione Craxi è una fondazione nata il 18 maggio 2000 allo scopo di tutelare la personalità, l'immagine, ilpatrimonio culturale e politico di Bettino Craxi attraverso la raccolta di tutti i documenti storici che riguardino la suastoria politica. Principale animatrice è la figlia Stefania Craxi, attualmente deputato del Popolo della Libertà. La sedeprincipale è a Roma, mentre un'altra importante sede si trova ad Hammamet, in Tunisia, luogo dove è sepolto BettinoCraxi.Tra le attività della fondazione vi è la costituzione e valorizzazione dell'"Archivio Storico Craxi", costituito riunendodocumenti conservati in diversi luoghi (Milano, Roma, Hammamet), costituiti essenzialmente da corrispondenza,memorie, discorsi, articoli, interviste, atti processuali.L'obiettivo generale è quello di "riabilitare" la figura dello statista italiano coinvolto nei processi di Mani Pulite e diriqualificarne l'importanza storica nonostante le svariate condanne penali riportate.La fondazione figura anche come organizzatrice di convegni e mostre inerenti alla vita e all'attività politica diBettino Craxi, cui affianca anche un'attività editoriale.

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RiconoscimentiA seguito del ricorrente tentativo di conseguire un atto ufficiale che esprima una condivisione pubblica dell'operatodel personaggio[107] , si apre periodicamente il dibattito sull'opportunità o meno di intitolare in Italia una strada alleader socialista. Ad una disamina condotta nel dicembre 2009, risultano i toponimi "piazza Bettino Craxi" nelcomune di Grosseto e "via Bettino Craxi" in quelli di Valmontone, Foggia, Lecce, Botrugno, Marano Marchesato eScalea [108] .Nella città di Aulla (provincia di Massa e Carrara) nel 2003 per iniziativa dell'allora sindaco Lucio Barani era stataeretta anche una statua di Craxi, oltre ad intitolargli una piazza[109] .Il governo tunisino ha provveduto, il 19 gennaio 2007, in occasione del settimo anniversario della sua morte, aintitolargli una via. Il 15 gennaio 2007 in un comune laziale di 2.500 anime, Sant'Angelo Romano, a 20 chilometri daRoma, l'amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Angelo Gabrielli, ex socialista, ha inaugurato unapiazza all'ex leader socialista. Il primato per il primo toponimo dedicato a Craxi spetta quindi all'Italia, quattro giorniprima della Tunisia.Per quanto riguarda le grandi città, violente polemiche hanno frenato la decisione toponomastica: sette anni dopo lasua morte aveva preso avvio il progetto di intitolare una strada di Roma a Bettino Craxi (la decisione è stata presa laprima volta dal sindaco della Capitale Walter Veltroni[110] , in accordo con la sua giunta di centro-sinistra, e poiribadita dal nuovo sindaco Alemanno in una con la scelta di intitolare strade ad altri personaggi politici); nove annidopo la proposta è stata avanzata dal sindaco di Milano Letizia Moratti.

Soprannomi• Per alcuni anni, dai suoi detrattori, fu soprannominato il "Cinghialone", dopo esser stato così definito in un

articolo di Vittorio Feltri sul quotidiano L'Indipendente; più raffinatamente Indro Montanelli, sul Giornale, nelgiorno delle sue dimissioni da segretario del PSI, lo definì un "imano", volendo intendere forse la parolaImam,[111] dandogli quindi il senso di un dignitario/satrapo orientale. Matt Frei[112] afferma che nella Romapolitica il suo epiteto sarebbe stato il "Maestro", in quanto padrone delle mille tattiche utili alla strategia politicache lo aveva posto al centro della vita nazionale per oltre un decennio.

• Nella polemica su Tangentopoli era comune in quel periodo storico sentire definito Craxi come "ladrone"detentore di un tesoro da Ali Baba[113] . Rispetto a questo tipo di definizioni - la cui ampia diffusionenell'opinione pubblica sfugge oramai ad un giudizio solo processuale, essendo la forma di percezione pubblica diun giudizio storico - più eleganti appaiono i richiami storici ricercati da autori di più auliche similitudini. Adesempio, Francesco De Gregori lo definì Nerone in una sua canzone[114] .

• Craxi usò lo pseudonimo Ghino Di Tacco, epiteto datogli da Eugenio Scalfari, per firmare articoli anonimi sulgiornale Avanti!. A volte il nome fu storpiato dagli avversari in Ghigno Di Tacco, in riferimento presuntoall'espressione facciale di Craxi. Giorgio Forattini, che allora lavorava per la Repubblica, il giornale diretto daScalfari, storpiò a sua volta questo soprannome in Benito di Tacco, perché era solito rappresentare Craxi incamicia nera e stivali, per via dei suoi modi "da Duce".

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Scritti• Socialismo e realtà, Milano, Sugar & C., 1973.• Soldado amigo, Milano, Studio Tecno Service, 1973.• Nove lettere da Praga, Milano, Sugar & C., 1974.• Socialismo da Santiago a Praga, Milano, Sugar & C., 1976.• Costruire il futuro, Milano, Rizzoli, 1977.• Lotta politica, Milano, SugarCo, 1978.• Pluralismo o leninismo, Milano, SugarCo, 1978.• Uscire dalla crisi costruire il futuro. Relazione e replica al XLI congresso Torino 29 marzo-2 aprile 1978, Roma,

Aesselibri, 1978.• L'Internazionale socialista, Milano, Biblioteca universale Rizzoli, 1979.• Prove. Marzo 1978 - gennaio 1980, Milano, SugarCo, 1980.• La campagna di primavera, Milano, Biblioteca rossa, 1980.• Un passo avanti, Milano, SugarCo, 1981.• Il riformismo socialista italiano, vol. 8, Il rinnovamento socialista, Venezia, Marsilio, 1981.• Rinnovamento socialista per il rinnovamento dell'Italia. Relazione e replica al XLII congresso Palermo 22-26

aprile 1981, Roma, Aesselibri, 1981.• Turati e Pertini. Discorso del segretario del Psi al convegno storico internazionale "Filippo Turati e il socialismo

europeo" Milano, dicembre 1982, Roma, Calanchini, 1982.• Cento anni dopo, Milano, Biblioteca rossa, 1982.• Cristianesimo e socialismo, Padova, Marsilio, 1983.• Tre anni, Milano, SugarCo, 1983.• Ignazio Silone, la via della verità. Testo integrale del discorso del Presidente del Consiglio, Pescina, 2 dicembre

1984, Roma, Edizioni del garofano, 1984.• L'Italia liberata, Milano, SugarCo, 1984.• Il rinnegato Silone, Roma, Edizioni del garofano, 1984.• Una società giusta una democrazia governante. Relazione e replica al XLIII congresso Verona 11-14 maggio

1984, Roma, Aesselibri, 1984.• Il progresso italiano, 2 voll., Milano, SugarCo, 1985-1989.• E la nave va, Roma, Edizioni del garofano, 1985.• L'Italia che cambia. Viaggi e discorsi di Bettino Craxi 1983-1985, Milano, SugarCo, 1985.• Il nuovo ruolo di pace di un'Italia sempre più integrata nell'economia mondiale, Roma, Edizioni Avanti, 1985.• La cultura dello sviluppo. Quattro anni di ripresa nella stabilita di governo attraverso i discorsi alla Fiera del

Levante, Bari, Laterza, 1986.• Fiducia nell'Italia che cambia, Roma, Edizioni Avanti, 1986.• Misura per misura. Ricordo di una tragedia, Roma, Edizioni Avanti, 1986.• Cresce l'Italia, Milano, SugarCo, 1987.• L'Italia che cambia e i compiti del riformismo. Relazione e replica al XLIV congresso Rimini 31 marzo-5 aprile

1987, Roma, Aesselibri, 1987.• Una responsabilita democratica, una prospettiva riformista per l'Italia che cambia. Relazione introduttiva del

segretario del PSI al XLIV Congresso. Rimini, 31 marzo - 5 aprile 1987, Roma, Edizioni Avanti, 1987.• Per il socialismo e per il progresso dell'Italia. Discorso di chiusura del XLIV Congresso del PSI Rimini 5 aprile

1987, Roma, Edizioni Avanti, 1987.• Un'onda lunga. Articoli, interviste, discorsi. Gennaio-dicembre 1988, Milano, SugarCo, 1988.• La politica socialista. Discorsi, articoli, interviste giugno 1987 - febbraio 1988, Roma, Aesselibri, 1988.• Una prospettiva d'avvenire. Articoli, interviste, discorsi. Gennaio-dicembre 1989, Roma, Aesselibri, 1989.• Al lavoro per il mondo più povero, Milano, Fiorin, 1990.

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• Pagine di storia della libertà, Firenze, Le Monnier, 1990.• Per il bene comune, Roma, Aesselibri, 1990.• Il caso C., Milano, Giornalisti editori, 1994.• Il caso C., (parte seconda), Milano, Giornalisti editori, 1995.• Il caso Cagliari, Milano, Giornalisti editori, 1995.• Capitolo finale, Milano, Giornalisti editori, 1995.• Garibaldi a Tunisi, Tunis, Med ed., 1995.• Il finanziamento della politica, Milano, Giornalisti editori, 1996.• Rosso giallo nero sporco e grigio, Milano, Giornalisti editori, 1996.• Guerra d'Africa, Milano, Giornalisti editori, 1997.• Memoria numero 1. Per una Commissione parlamentare di inchiesta su Tangentopoli, Milano, Giornalisti editori,

1998.• Quattro anni di governo, Milano, Giornalisti editori, 1998.• La Rivoluzione di Milano. Un cittadino di Porta romana, Milano, Giornalisti editori, 1998.• Ghino di Tacco. Gesta e amista di un brigante gentiluomo, Roma, Koine Nuove edizioni, 1999.• Sempre qualcosa di nuovo dall'Africa, Brescia, Edizione Di la dal fiume e tra gli alberi, 1999.• Craxi. Un artista tra dada e pop art, Roma, Cosmopoli, 2000.• Fax dall'esilio, Roma, L'Avanti!, 2001.• Pace nel Mediterraneo, Venezia, Marsilio, 2006.• Discorsi parlamentari, 1969-1993, Roma, GLF editori Laterza, 2007.• Passione garibaldina, Venezia, Marsilio, 2007.

Cinema• Milano, oh cara [115] .

Opere su Bettino Craxi• La Fondazione Bettino Craxi ha prodotto nel 2008 il documentario La mia vita è stata una corsa, realizzato dal

regista Paolo Pizzolante.[116]

• Il drammaturgo Massimiliano Perrotta nel 2008 ha dedicato a Craxi la tragedia Hammamet.[117]

Bibliografia• Giancarlo Galli, Benedetto Bettino, Milano, Bompiani, 1982.• Antonio Ghirelli, L'effetto Craxi, Milano, Rizzoli, 1982.• Craxi in prima pagina. L'occhio della stampa sul governo a guida socialista, Milano, La biblioteca rossa, 1984.• Ugo Intini, Tutti gli angoli di Craxi, Milano, Rusconi, 1984.• Guido Gerosa, Craxi. Il potere e la stampa, Milano, Sperling & Kupfer, 1984.• Giuseppe Montalbano, Craxi. Democrazia e riformismo, Palermo, s.n., 1984.• Eugenio Scalfari, L'anno di Craxi. O di Berlinguer?, Milano, A. Mondadori, 1984.• Paola Desideri, Il potere della parola. Il linguaggio politico di Bettino Craxi, Venezia, Marsilio, 1987.• Gianni Statera, Il caso Craxi. Immagine di un presidente, Milano, A. Mondadori, 1987.• Gino Pallotta, Craxi il leader della grande sfida. L'irresistibile ascesa di un abile segretario, d'uno stratega fine e

spregiudicato che, tra meriti, contraddizioni e asprezze di un carattere decisionista, ha dato al suo partito unnuovo ruolo sulla scena politica italiana, Roma, Newton Compton, 1989.

• Italo Pietra, E adesso Craxi, Milano, Rizzoli, 1990.• Alberto Benzoni, Il craxismo, Roma, Edizioni associate, 1991.

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• Paolo Ciofi, Franco Ottaviano, Il fattore Craxi. Dalla prima elezione a segretario agli anni di Cossiga, Roma,Datanews, 1992.

• Antonio Padellaro, Giuseppe Tamburrano, Processo a Craxi, Milano, Sperling & Kupfer, 1993.• Elio Veltri, Da Craxi a Craxi, Roma, Laterza, 1993.• Massimo Franco, Hammamet, Milano, A. Mondadori, 1995; Milano, Baldini & Castoldi, 2000.• Enzo Lo Giudice, Processo a Craxi. Una sentenza annunciata, Milano, Giornalisti editori, 1995.• Francesca Di Martino, Briganti. Autobiografia immaginaria di Bettino Craxi, Repubblica di San Marino, Aiep,

1999.• Massimo Emanuelli, Bettino. Adieu monsieur le president, Milano, Greco & Greco, 2000.• Arturo Gismondi, La lunga strada per Hammamet. Craxi e i poteri forti, Milano, Bietti, 2000.• Ugo Intini, Craxi, una storia socialista, Roma, MondOperaio, 2000.• Umberto Cicconi, Craxi. Una storia, s.l., Fondazione Craxi, 2001.• Enzo Catania, Bettino Craxi. Una storia tutta italiana, Novara, Boroli, 2003.• Bobo Craxi, Gianni Pennacchi, Route el Fawara. Hammamet, Palermo, Sellerio, 2003.• Massimo Pini, Craxi. Una vita, un'era politica, Milano, Mondadori, 2006.• Simona Colarizi et al., La cruna dell'ago. Craxi, il Partito Socialista e la crisi della Repubblica, Bari, Laterza,

2006.

Voci correlate• Governo Craxi I• Governo Craxi II• Crisi di Sigonella• Partito Socialista Italiano• Socialismo nazionale• Socialismo liberale• Socialdemocrazia• Socialismo libertario• Liberalsocialismo• Giulio Andreotti• Arnaldo Forlani• Partito Comunista Italiano• Enrico Berlinguer• Mani pulite• Corruzione• Nani e ballerine

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Altri progetti

• Wikimedia Commons contiene file multimediali su Bettino Craxi• Wikiquote contiene citazioni di o su Bettino Craxi

Collegamenti esterni• Il Boeing 737 di Sigonella. Tratto dai Dossier di Libbra.it [118]

• La crisi di Sigonella. Tratto da La storia siamo noi - Rai Educational [119]

• Video tratto da la storia siamo noi sul primo governo Craxi [120]

• Craxi: Fallen kingpin [121]. Articolo sulla morte di Bettino Craxi effettuato dalla BBC in Inglese.• Craxi sui gradini del Raphael nella notte della gogna pubblica [122] Articolo de Il Giornale sugli avvenimenti del

30 aprile 1993, giorno del famoso lancio delle monetine.• Sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo - Caso CRAXI contro ITALIA (n.1) [123]

• Sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo - Caso CRAXI contro ITALIA (n.2) [124]

• "Parola a Bettino Craxi" Audiovideo dall'archivo di RadioRadicale.it [125]

• "Craxi: ritratto di un leader" - documentario de 'La storia siamo noi', Rai Educational [126]

Predecessore: Presidente del Consigliodei ministri italiano

Successore:

Amintore Fanfani 1983 - 1987 Amintore Fanfani I

Presidenti del Consiglio dei ministri

Alcide De Gasperi | Giuseppe Pella | Amintore Fanfani | Mario Scelba | Antonio Segni | Adone Zoli | Fernando Tambroni |Giovanni Leone | Aldo Moro | Mariano Rumor | Emilio Colombo | Giulio Andreotti | Francesco Cossiga | Arnaldo Forlani |

Giovanni Spadolini | Bettino Craxi | Giovanni Goria | Ciriaco De Mita | Giuliano Amato | Carlo Azeglio Ciampi | SilvioBerlusconi | Lamberto Dini | Romano Prodi | Massimo D'Alema

MPE italiano Gruppo Lista di elezione Partito italiano Area Preferenze

giugno 1979-

agosto 1983

giugno 1989-

aprile 1992

Grupposocialista

Grupposocialista

PSI

PSI

PSI

PSI

-

-

-

-

Note[1] "Craxi ha rappresentato una delle grandi personalità di questo Paese e nella sinistra italiana probabilmente è stato il leader che ha avuto più

frecce al proprio arco": Peppino Caldarola, Un innovatore chiamato Bettino Craxi, Il Tempo, 19 gennaio 2009, p. 1.[2] Lettera del Presidente Napolitano alla signora Craxi nel 10° anniversario della scomparsa di Bettino Craxi, su ((http:/ / www. quirinale. it/

elementi/ Continua. aspx?tipo=Comunicato& key=9612)). Sulle conseguenze di tale scelta, è stato scritto che "Craxi non è stato né un esule,né un martire ma un segretario di partito e uomo di Stato che ha scelto di trasferirsi in una bella e assolata residenza tunisina per sfuggire algiudizio della magistratura evitando, quindi, di fornire spiegazioni su comportamenti che continuano ad ammorbare la vita politica italiana.Non è, tra l’altro, neanche detto che se avesse accettato di farsi processare, come avrebbe potuto e dovuto, sarebbe stato condannato. Forse, seavesse avuto il buonsenso di comportarsi come tutti gli altri cittadini, sarebbe uscito dalla sporca vicenda che lo ha riguardato a testa alta e,anzi, avrebbe potuto servirsene per rilanciare quella “grande riforma” che, meglio e più di altri, sarebbe stato in grado di realizzare. Ha, invece,sbagliato sottraendosi alla giustizia ed ha fatto del male a sé e agli altri." (CRAXI FUORI DAL MITO, di Francesco Pullia, consultato suNotizie radicali, ((http:/ / www. radicali. it/ newsletter/ view. php?id=151932& numero=12890& title=DOWNLOAD)).

[3] La Stampa, 15/1/2010, Spunta il Craxi anti-Pinochet. Vi si legge che Francesco Cossiga rivelò in una intervista a Raisat Extra: «A un certopunto gli dissi: caro Bettino, io so a chi è andata una fetta di denari prodotti dal finanziamento.... E lui, davanti al caminetto, me lo ricordo conla coperta, mi rispose: “Io non posso mischiare le mie vicende giudiziarie con grandi cause di libertà e di liberazione”».

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[4] Giorgio Galli, I partiti politici italiani (1943-2004), Nuova edizione aggiornata, BUR, 2001.[5] " Il Vangelo Socialista (http:/ / www. socialisti. net/ node/ 488)", articolo pubblicato su "L'espresso" nell'agosto 1978[6] ((http:/ / archiviostorico. gazzetta. it/ 2000/ gennaio/ 20/ Improvvisa_morte_Craxi_presidente_del_ga_0_0001204355. shtml))[7] Corriere della Sera (23 ottobre 2007- Pagina 15) : "Nel 1984 il patto di Craxi con la Chiesa"[8] "Lo strenuo braccio di ferro, che il Pci gli impose intorno al decreto sul costo del lavoro, rivelo' al dunque, cioè quando si giunse al

referendum del giugno 1985, che Craxi era stato capito dal Paese e che la maggioranza dei lavoratori lo aveva seguito. Fu l' apogeo della suafortuna politica": cfr. Lucio Colletti, Craxi, da leader a grande accusato, su Corriere della Sera (12 febbraio 1993 - Pagina 4).

[9] «Il maggior successo repubblicano è stato probabilmente l'annuncio, nel gennaio '87, sotto il governo Craxi, del quinto posto raggiunto tra iPaesi industrializzati del mondo, davanti alla Gran Bretagna»: così Giano Accame, "La storia della Repubblica vista da destra", su Corrieredella Sera, 25 ottobre 2000

[10] Evoluzione del debito pubblico - Studio ambrosetti (http:/ / www. ambrosetti. eu/ _modules/ download/ download/ it/ documenti/lettereclub/ LetteraClub_gen2007_V. pdf)

[11] Marco Travaglio, Bettino nostro che sei nei cieli, dal Passaparola del 5 gennaio 2009 (http:/ / www. beppegrillo. it/ 2009/ 01/passaparola_lun_11/ )

[12] Sandro Brusco, Le conseguenze economiche di Bettino Craxi, noiseFromAmeriKa.org, 20 Gennaio 2010 (http:/ / www. noisefromamerika.org/ index. php/ articoli/ 1669)

[13] DECRETO-LEGGE 19 DICEMBRE 1984, n. 853, su ((http:/ / www. italgiure. giustizia. it/ nir/ 1984/ lexs_107032. html))[14] DECRETO-LEGGE 23 APRILE 1985, n. 146, su ((http:/ / www. italgiure. giustizia. it/ nir/ 1985/ lexs_108077. html))[15] Oltre alle piccole emittenti, si segnalarono interventi di autorevoli costituzionalisti (Branca, Bonifacio, Beria d'Argentine, Roppa).[16] Atti parlamentari, Camera dei deputati, seduta del 31 gennaio 1985.[17] Lettera del Presidente Napolitano alla signora Craxi nel 10° anniversario della scomparsa di Bettino Craxi, su ((http:/ / www. quirinale. it/

elementi/ Continua. aspx?tipo=Comunicato& key=9612)).[18] Testimonianza del Presidente Napolitano alla cerimonia in occasione del centenario della nascita di Norberto Bobbio, Torino, 15/10/2009,

consultabile su ((http:/ / www. quirinale. it/ elementi/ Continua. aspx?tipo=Discorso& key=1662)).[19] Cecchini Marco, "Lira pesante. piaceva a Craxi e Amato, finì nel cestino", in Corriere della sera (21 marzo 1993) pagina 18.[20] così Alfredo Pieroni: Dizionario degli italiani che contano. – Milano : Sperling & Kupfer, 1986, dove si ricorda anche l'assai più fredda

reazione della platea nel congresso precedente[21] Così il vicepresidente degli imprenditori Franco Matteri, che sosteneva che la favorevole congiuntura economica in cui s'era collocato il

governo Craxi dopo il decreto di San Valentino era "un'occasione che deve essere assolutamente utilizzata dal governo per un programma dipolitica economica di medio e di lungo periodo. Un programma vero, capace di correzioni profonde e di interventi strutturali, capace di forzarelo sviluppo e di ridare competitività all'azienda Italia che invece mostra segni inequivocabili di degrado. A partire dalla spaventosa situazionedel deficit pubblico, dall'ennesimo buco nei conti dell'Inps, dell'alto costo del denaro per le imprese, dal peggioramento della BilanciaCommerciale" (LA CONFINDUSTRIA A CRAXI 'BISOGNA GOVERNARE L'ECONOMIA, su Repubblica — 11 luglio 1985, pagina 37).

[22] Massimo Pini, I giorni dell'Iri (Mondadori, 2000), pagina 51 e seguenti.[23] Cfr. CONSULTO TRA CRAXI E DELORS SUI GRANDI MALI DELL' EUROPA, su Repubblica — 12 gennaio 1985 pagina 8.[24] Nonostante questo trattato contenesse "in nuce" la fine della politica economica di debito pubblico su cui si era fondata la Prima repubblica,

compreso il quindicennio di governi a partecipazione socialista: cfr. pagina 17 de Il Corriere della Sera di giovedì 14 gennaio 2010, in cuiSalvatore Bragantini ricorda che “tutti i Paesi dell’Eurozone a alto debito sono condizionati dai vincoli di Maastricht, svuotare i quali vorrebbedire silurare l’Euro. Non è loro preclusa solo la leva della politica monetaria, anche lo spazio per quella fiscale si fa impervio, non c’è una lira,i soldi (pochi) vengono spessi per pagare gli interessi sul debito e quindi non c’è trippa per tagliare le tasse. Si può giostrare solo a parità digettito e la manovra è limitata dalle norme dell’Unione Europea, per esempio per l’Iva. In questo frangente, cosa fare in concreto per restare ungrande Paese, senza farsi pian piano relegare nella serie inferiore? Un’opinione pubblica disinformata potrebbe reagire prendendosela conl’Europa, mentre in realtà ce la dobbiamo prendere con noi stessi e, soprattutto, con chi oggi celebra Craxi.”

[25] L'OCCASIONE MANCATA DELLA SINISTRA ITALIANA di Ugo Intini, consultato il 4/11/2009 su ((http:/ / www. partitosocialista-mc.org/ 2009/ 11/ loccasione-mancata-della-sinistra. html)); lo stesso Intini spiega anche che "i tedeschi, con accanto il muro di Berlino e unaopinione pubblica in parte attratta dallo slogan “meglio rossi che morti”, chiarirono che, se un solo grande Paese avesse vacillato e negatol’installazione dei missili, la Germania si sarebbe tirata indietro e quindi non se ne sarebbe fatto nulla. (...) L’Italia fu subito vista come l’anellodebole, il “grande Paese europeo” che avrebbe potuto dire di no (...) L’anello debole dell’Alleanza Atlantica, l’Italia, era vicino a spezzarsi e sisarebbe spezzato senza la resistenza imprevista,testarda e durissima condotta dal Partito Socialista di Craxi. L’Italia alla fine installò i missili ecosì fecero pertanto tutti i Paesi europei."

[26] "Ma tenero è il governo", su Repubblica, 27 ottobre 1989, p. 2: "la linea del governo italiano (...) quando si tratta della Libia, è sempreincline ad una prudenza, per non dire una condiscendenza, che ha già sollevato in passato perplessità e critiche non solo in Italia, ma anche all'estero".

[27] Data da Abdel-Rahman Shalgam, ministro degli esteri della Libia, a margine del convegno italo-libico alla Farnesina del 30 ottobre 2008, econfermata in una recente intervista da Andreotti, allora ministro degli esteri, in Andreotti e il ministro libico confermano "Craxi avvertìGheddafi del bombardamento Usa" da Repubblica.it (http:/ / www. repubblica. it/ 2008/ 05/ sezioni/ esteri/ libia-italia/ attaccousa-conferma/attaccousa-conferma. html), vedere anche Corriere della Sera (http:/ / www. corriere. it/ politica/ 08_ottobre_31/craxi_tripolo_b3b07fa8-a715-11dd-90c5-00144f02aabc. shtml), che include riferimenti a precedenti rivelazioni nello stesso senso del senatoreSdi Cesare Marini.

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[28] Proposta da Cesare Marini nell'intervista a Il Riformista del 4/19/2003.[29] Loren Jenkins, “Libyan missile fire protested by Italy”, The Washington Post , April 16, 1986, p. A23.[30] Come ammesso dal Generale di Squadra Aerea Basilio Cottone, che ha dichiarato "so con certezza che non venimmo nemmeno avvisati del

raid contro Tripoli. Ricordo la sorpresa quella notte quando i nostri radar scoprirono gli aerei diretti in Libia" : "Il generale Cottone: maiarrivati missili a Lampedusa", intervista di Clara Salpietro del 20 settembre 2005 su Pagine di Difesa

[31] Anzi, dando per scontato che si trattasse di una "finta consultazione", in cui l'inviato americano era seduto ad ascoltare le opinioni deglialleati quando "ogni cosa era decisa ed ormai irreversibilmente decisa": L'Avanti, 16 aprile 1986, "Cose incredibili". Il corsivo, firmato G.d.T.,è conservato in fotocopia nel Fondo Bettino Craxi dell'Archivio storico del Senato della Repubblica ed è censito come riconducibile alla pennadi Craxi (Sezione I, Serie 8: Articoli e altri scritti; Sottoserie 1: Articoli pubblicati sull'«Avanti!»;Sottosottoserie 1: Corsivi a firma Ghino diTacco; UA 1: "G. di T. 1986").

[32] La Repubblica, 31 ottobre 2008, p. 19.[33] Corriere della sera, 4 ottobre 1996, «Roma intervenne e in una notte Parigi perse la Tunisia»[34] F. Martini, "Nome in codice: Ulisse": nel diciottesimo capitolo si legge, di Craxi e del suo ministro degli esteri: «Entrambi i politici si

comportarono, a mio avviso, con grande abilità. Su loro direttive, noi del Servizio facemmo la nostra parte, la più importante proponendo unasoluzione soddisfacente per tutti. E così la successione di Bourghiba avvenne con un trasferimento di poteri tranquillo e pacifico. L'unicavittima fu un capo Servizio europeo che ci rimise la poltrona perché al suo governo non piacque la nostra soluzione»

[35] Alla Camera il deputato Giovanni Russo Spena fece entrare la definizione, risalente ad Eugenio Scalfari, negli atti parlamentari: "Siamo difronte (...) ad un bivio importante, a suo modo storico per il nostro paese: siamo di fronte alla crisi di governabilità, al reinsediamento al centrodelle istituzioni e della società della leadership dorotea della democrazia cristiana. Siamo di fronte (...) alla sopravvenuta inefficacia dellarendita di posizione esercitata per dieci anni dal partito socialista; una rendita di posizione in termini di partito e nello stesso tempo di stabilitàgovernativa e di un movimentismo teso a ricondurre i movimenti della società dentro la camicia di ferro della totalizzante dimensioneistituzionale" (Atti Parlamentari, X LEGISLATURA, Camera dei deputati - DISCUSSIONI - Assemblea, SEDUTA DELL'8 MAGGIO 1989,pagina 32834).

[36] "Mi riferisco in particolare al tema centrale del rapporto fra produzione ed ambiente e delle relative scelte quotidiane, a quello dellaradicalità della critica ecologica al meccanismo di sviluppo" così il citato intervento del deputato Giovanni Russo Spena (Atti Parlamentari, XLEGISLATURA, Camera dei deputati - DISCUSSIONI - Assemblea, SEDUTA DELL'8 MAGGIO 1989, pagina 32834).

[37] "Si tratta di un'ulteriore forma di espressione della partitocrazia integrale (...): occorre prima conquistare la maggioranza all'interno delproprio partito, (...) e quindi assumerne il controllo, per poter poi giungere al controllo di Palazzo Chigi. Si vuole in sostanza configurare unaforma di accesso alla leadership istituzionale attraverso meccanismi partitici. Questa vicenda è vissuta da ciascuno di noi all'interno delproprio partito, ma è certo portata alle estreme conseguenze nei partiti della maggioranza : la leadership nazionale, l'individuazione delPremier, è definita da accordi tra i partiti di maggioranza. È un sistema che assomma in sé i difetti presenti nel sistema di Gabinetto ed inquello parlamentare. Il primo, come è noto configura una primazìa del Governo in Parlamento, che non deriva da un confronto elettorale; ilsecondo è invece gravato di tutti i vizi di assemblearismo e consociativismo che conosciamo. Ebbene, si tratta di eliminare questi difetti, nondi sommarli!" (intervento del deputato Franco Russo alla Camera, in Atti Parlamentari, X LEGISLATURA, Camera dei deputati, Assemblea,DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 1988, pagina 19537).

[38] La posizione era quella del relatore socialista Cardetti, come descritta da intervento del deputato Franco Russo alla Camera, in AttiParlamentari, X LEGISLATURA, Camera dei deputati, Assemblea, DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 1988, pagina 19537).

[39] intervento del deputato Franco Russo alla Camera, in Atti Parlamentari, X LEGISLATURA, Camera dei deputati, Assemblea,DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 1988, pagina 19537.

[40] intervento del deputato Franco Russo alla Camera, in Atti Parlamentari, X LEGISLATURA, Camera dei deputati, Assemblea,DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 1988, pagina 19537, che proseguiva: "Per evitare la consociazione e l'assemblearismo, voiesalterete il momento decisionale interno alle segreterie dei partiti. L'estensione del voto palese, infatti, toglierà l'ultimo diaframma che esistetra le istituzioni e i partiti.".

[41] Gianni Riotta, "Sconfitto dalla guerra fredda. La morte di Bettino Craxi", in La Stampa, 21 gennaio 2000[42] Dalla prefazione di Antonio Ghirelli al libro di Paolo Pillitteri "Quando Benedetto divenne Bettino" (Spirali, 2008)[43] Claudio Petruccioli, "Rendiconto", Il Saggiatore, 2001, pp. 4-5.[44] "Signori, si scende: tutti, a partire dal macchinista": intervento di Martelli al LXII congresso del PSI.[45] "Io, la sinistra e i meriti di Craxi", Intervista a Giuliano Amato, di Giancarlo Bosetti, «Reset» 22 agosto 2000.[46] Luigi Covatta sul suo ultimo libro "La legge di Tocqueville. Come nacque e morì la riforma della prima Repubblica italiana" (Edizioni

Diabasis)[47] FATICOSO ACCORDO A MILANO SULLA NUOVA GIUNTA PILLITTERI (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/

repubblica/ 1986/ 12/ 20/ faticoso-accordo-milano-sulla-nuova-giunta-pillitteri. html)[48] PILLITTERI: 'GIUDICATEMI FRA 3 MESI' (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 1986/ 12/ 23/

pillitteri-giudicatemi-fra-mesi. html)[49] "Chiesa ha ricattato anche noi" (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1992/ marzo/ 04/ Chiesa_ricattato_anche_noi__co_0_92030418819.

shtml)[50] Mani pulite, anno zero (http:/ / www. archivio900. it/ it/ articoli/ art. aspx?id=5379)[51] PSI. Un crollo annunciato sulla scia degli ultimi scandali. L'onda lunga del garofano ambrosiano perde quasi sei punti (http:/ /

archiviostorico. corriere. it/ 1992/ aprile/ 07/ PSI_crollo_annunciato_sulla_scia_co_0_9204076578. shtml)

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Bettino Craxi 48

[52] Craxi: spergiuro chi nega le tangenti (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1992/ luglio/ 04/Craxi_spergiuro_chi_nega_tangenti_co_0_9207043045. shtml)

[53] La cosa emerse anche al processo Cusani, come rilevato da L. Musella, "Questione morale" e costruzione pubblica di un giudizio neiprocessi ai politici degli anni Novanta, in Memoria e ricerca, fasc. 32, annata 2009: quando il pubblico ministero chiese all'indagato di reatoconnesso Craxi se, dopo le sue dichiarazioni alla Camera, si fosse alzato qualcuno a smentirlo, egli rispose: In quel momento non si è alzatonessuno! (tratto da A. Pamparana, Il processo Cusani, Milano, Mondadori, 1994, pp. 133-137).

[54] E D'Ambrosio a sorpresa su Craxi: nessuna prova di arricchimento personale (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1996/ febbraio/ 23/Ambrosio_sorpresa_Craxi_nessuna_prova_co_8_9602231874. shtml)

[55] Il leader del Garofano in Aula disse: la politica si finanzia così. E tutti tacquero (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1999/ ottobre/ 29/leader_del_Garofano_Aula_disse_co_0_9910291998. shtml)

[56] «Un finanziamento irregolare o illegale al sistema politico, per quante reazioni e giudizi negativi possa comportare e per quantedegenerazioni possa aver generato, non è e non può essere considerato un esplosivo per far saltare un sistema, per delegittimare una classepolitica, per creare un clima nel quale di certo non possono nascere né le correzioni che si impongono né un’opera di risanamento efficace, masolo la disgregazione e l’avventura»: tratto da Giorgio Fedel, «Tre discorsi politici – Frammenti di etica della responsabilità», Rubbettino.

[57] Secondo Ostellino, da ciò derivano "due pregiudizi che ancora avvelenano la vita del Paese. Il primo, che dalla nascita della Repubblical’Italia sia stata governata da mariuoli e che il solo partito immune da responsabilità politiche, e giudiziarie, fosse il Pci che traeva i proprifinanziamenti dall’Urss, nemica del sistema di alleanze internazionali dell’Italia. Il secondo pregiudizio è che la magistratura possa risolvere unproblema che è solo politico: quello dei costi, e del finanziamento, della politica, cioè dei rapporti fra società civile e società politica in unsistema di mercato e capitalistico". Cfr. Piero Ostellino, Tangentopoli che cosa resterà, Corriere della sera, 21 gennaio 2010.

[58] "Bettino fu un capro espiatorio" (http:/ / www. lastampa. it/ redazione/ cmsSezioni/ politica/ 200912articoli/ 50830girata. asp)[59] L'Avanti, 23 agosto 1992.[60] "Turati, Nenni e il poker d' assi di Bettino Craxi", Repubblica — 23 dicembre 2002, pagina 19.[61] Il ceto politico, a differenza di quanto era avvenuto nel 1974 con la legge sul finanziamento pubblico dei partiti dopo il primo scandalo dei

petroli, si sentì troppo screditato, coinvolto o in pericolo per percorrere la stessa strada, cui conduceva il discorso politico di Craxi: l'affacciarsidi responsabilità personali dei massimi leader politici ostò alla stessa soluzione ("Se l' uscita da Tangentopoli deve coincidere con uncambiamento, allora non puo' che avvenire attraverso la punizione di chi ha violato la legge e la costruzione di un nuovo sistema basato sullalegalità": Corriere della Sera, "Il giudice dello scandalo petroli: non ripetiamo certi errori", 1 marzo 1993 - Pagina 4).

[62] In diciotto pagine le accuse a Craxi (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1992/ dicembre/ 16/diciotto_pagine_accuse_Craxi_co_0_92121614801. shtml)

[63] Filippo Ceccarelli, "Oggi a destra si fa finta di niente ma allora tutti braccavano Bettino", Repubblica — 10 febbraio 2005-pagina 25,consultabile alla URL ((http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2005/ 02/ 10/ oggi-destra-si-fa-finta-di-niente. html)).L’episodio fu ripreso da Pingitore nel film Ladri si nasce, in cui Zerbinati interpreta se stesso scambiato per Craxi sorpreso libero per strada edestinatario degli insulti degli astanti.

[64] Nuovi avvisi: Citaristi 21 Craxi 11, entra Mensurati (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1993/ marzo/ 24/nuovi_avvisi_Citaristi_Craxi_entra_co_0_93032413715. shtml)

[65] Craxi getta la spugna, PSI spaccato (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1993/ febbraio/ 12/Craxi_getta_spugna_PSI_spaccato_co_0_9302126492. shtml)

[66] A questa categoria la sua difesa ascrisse anche la maxi-tangente ENIMONT: al processo Cusani essa fu da Craxi definita la "maxi-palla" siaper le dimensioni (che contestò, e che poi tutti i politici ridimensionarono defalcando dal totale loro addebitato le somme restituite da Cusani eBonifaci) sia per il titolo in virtù del quale fu percepita (che sostenne trattarsi non di corruzione ma di finanziamento illecito di partito); purdissentendo da tale ricostruzione, il p.m. Di Pietro dopo l'interrogatorio di Craxi sostenne che la sua sincerità "confessoria" giustificava ilmancato esercizio di uno stringente controinterrogatorio.

[67] Vi è però chi nel discorso vide anche una profonda valenza politica:"Il suo testamento finale, quel discorso parlamentare dedicato a ManiPulite, lo vede proteso a chiedere ai partiti uno scatto di autocritica e di orgoglio che avrebbe risparmiato all'Italia tante false rivoluzioni etante sofferenze": Peppino Caldarola, Un innovatore chiamato Bettino Craxi, Il Tempo, 19 gennaio 2009, p. 1.

[68] Parte dei dimostranti, sventolando banconote da 50 o 100 mila lire, intonavano in coro "Vuoi pure queste? Bettino vuoi pure queste?"sull'aria della canzone "Guantanamera".

[69] Video Bettino Craxi - Hotel Raphael - 30 aprile 1993 (http:/ / www. youtube. com/ watch?v=TgikVvKyc70)[70] "Può fuggire, via il passaporto a Craxi" (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1994/ maggio/ 13/

puo_fuggire_via_passaporto_Craxi_co_0_9405134606. shtml)[71] "Bettino è a Tunisi, ha avuto un infarto" "Sta proprio male, è sottoposto ad accertamenti però non ha perso il buon umore" "Qui abbiamo un

sacco di amici medici, ottimi specialisti di scuola francese" (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1994/ maggio/ 19/Bettino_Tunisi_avuto_infarto_Sta_co_0_9405195943. shtml)

[72] E CRAXI SBARCA A PARIGI (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 1994/ 05/ 05/ craxi-sbarca-parigi. html). Lacosa fu poi confermata dal suo fido autista Umberto Cicconi, secondo cui in quei giorni Craxi si trovava a Cap Ferrat, nell'appartamento presoin affitto qualche mese prima: "...infatti, prima di Hammamet il suo esilio doveva essere Parigi, perché sembrava che la Francia lo avrebbeaccolto. Del resto, non c'era motivo di dubitarne, dato che chiunque in passato vi aveva sempre trovato asilo per motivi politici, persino inrelazione ad accuse di terrorismo." (SEGRETI E MISFATTI - GLI ULTIMI VENT'ANNI CON CRAXI - RICORDI DI UMBERTOCICCONI, Sapere 2000 edizioni multimediali)

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Bettino Craxi 49

[73] Adesso è ufficiale Craxi "latitante" (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1995/ luglio/ 22/Adesso_ufficiale_Craxi_latitante__co_0_9507221903. shtml)

[74] Come dimostra, ancora a molti anni dai fatti, il dibattito svoltosi sul punto nel consiglio comunale di Verdellino: cfr. ((http:/ / www. comune.verdellino. bg. it/ docs. war/ interventi_delib_14. pdf))

[75] Craxi, l'ultimo saluto. Contestati governo e giudici (http:/ / www. repubblica. it/ online/ politica/ craxi1/ hammamet2/ hammamet2. html),articolo de La Repubblica del 22 gennaio 2000

[76] E. Esposito, "Il vento di Hammamet, gelido dall'Italia", consultabile su ((http:/ / www. calnews. it/ index. php?option=com_content&task=view& id=1617)).

[77] Giovanni Orsina, articolo su Il Mattino del 18 agosto 2008, p. 1.[78] Come sostenuto in "Il ritorno dei socialisti sulla ribalta politica fenomeno a tempo o segno di conservazione?" Intervista di Vassily Sortino a

Bianca Turando, su Ateneonline (www.ateneonline-aol.it) 7 luglio 2004; vi si legge che per la storia della vita politica italiana il governoCraxi del 1983 "ha rappresentato il tentativo di modernizzazione dell'Italia. Una modernizzazione almeno su tre direttrici. La prima era quelladi sviluppare gli elementi liberalsocialisti che erano insiti nel sistema politico italiano. Il secondo era modernizzare lo stato italiano, avendocome modello le democrazie avanzate europee. Terzo, Bettino Craxi tentò di far compiere al paese il passaggio da una democrazia ancoramolto poco sviluppata a una democrazia moderna e più vicina ai modelli europei"

[79] Intervista a Paolo Franchi di Luciano Violante, Corriere della Sera, 25 luglio 1996, pagina 6[80] Piero Fassino "Per passione", 2003; cfr. anche Walter Veltroni, il 15 luglio 2009, in occasione della presentazone del libro di Stefano

Rolando "Una voce poco fa. Politica, comunicazione e media nella vicenda del Psi dal 1976 al 1994", secondo cui Craxi «interpretò meglio diogni altro uomo politico come la società italiana stava cambiando (...) decise che bisognava cambiare gioco, porre la sinistra di fronte alproblema di una nuova leadership (...) in politica estera ci fu l’episodio di Sigonella ma anche la scelta di tenere l’Italia nella sfera occidentale,senza intaccare autonomia e dignità del Paese»: ((http:/ / www. corriere. it/ politica/ 09_luglio_15/Garibaldi_veltroni_berlinguer_b06da232-7107-11de-b1fb-00144f02aabc. shtml))

[81] Mario Ajello, "Bettino, pioniere della seconda Repubblica" su Il Mattino del 19 gennaio 2010.[82] S. Bonsanti, CRAXI E LA SINISTRA DC? 'GOLLISTI', Repubblica — 26 giugno 1990, pagina 7. Vi si legge, tra l'altro, di un fondo de "Il

Popolo" in cui si accusa la sinistra DC di aver appoggiato il referendum elettorale ("Al fine di ostacolare il presidenzialismo di Craxi scriveBertoldo i promotori del referendum non hanno trovato di meglio che invocare una repubblica gollista e lavorano in questa direzione con unozelo acefalo che ricorda il cieco determinismo delle api operaie. Chi ci salverà, chiede Bertoldo, da un' operazione che vede affiancatiOcchetto e Pininfarina, Pannella e padre Sorge, Il Giornale e la Repubblica?") e Craxi di volere un "presidente della Repubblica con i poteridell' esecutivo (...). Conclude Bertoldo: Se non è zuppa è pan bagnato".

[83] "Non ritenne di dover discriminare nessuno, e decise di consultare, quando formò il suo primo governo, anche il segretario del MsiAlmirante, e fu la prima volta che accadeva": Mauro Del Bue, Il socialismo liberale da Rosselli a Craxi, su ((http:/ / www. kore. it/ archivio/forum8/ 0000215f. htm))

[84] onorevole Enzo Trantino, presidente della Giunta delle elezioni della Camera dei deputati nella X legislatura.[85] "Craxi, non a caso, è solo un amico personale del presidente del Consiglio che in pratica ha il solo merito di averlo anticipato nello

sdoganamento della destra”: Ernesto Galli Della Loggia, Le ombre del passato, Corriere della sera, 30 marzo 2009[86] Ezio Cartotto, Operazione Botticelli. Gestione di un incubo: nasce Forza Italia, Feltrinelli ed., 2003, dichiara che nel 1993 Craxi - pure

incredibilmente aperto alla partecipazione della Lega di Bossi, nonostante un decennio di scontri furiosi - avrebbe concluso (sulla possibileadesione del MSI-DN di Fini, almeno al Sud) con la tassativa affermazione: "Silvio, con i fascisti mai".

[87] Intervista di Massimo D'Alema a Crozza Italia live del 30 novembre 2008, sulla emittente televisiva "La7", in cui il politico democraticoindica sé stesso e Craxi come gli unici Capi del Governo che furono leader di partiti di sinistra.

[88] La Stampa, "Bettino fu un capro espiatorio", 31/12/2009, in cui Fassino ha tra l'altro dichiarato: «Craxi è stato un politico della sinistra, nelsolco della storia del socialismo riformista. Ha rivitalizzato il Psi, ha intuito prima di altri quanto l’Italia avesse bisogno di unamodernizzazione economica ed istituzionale, su questo sfidò due grandi forze come la Dc e il Pci ed avvertendo il rischio di non farcela, nonsfuggì alla tentazione di un'alleanza con i poteri forti, come la P2 di Gelli, terreno sul quale è maturata la degenerazione e la corruzione».

[89] "Craxi corrotto": 5 anni e mezzo di carcere (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1996/ novembre/ 13/Craxi_corrotto_anni_mezzo_carcere_co_0_9611134952. shtml)

[90] Mm: condanna a Craxi confermata in Cassazione (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1999/ aprile/ 21/condanna_Craxi_confermata_Cassazione_co_0_990421407. shtml)

[91] Finanziamenti a Craxi, Berlusconi condannato (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1998/ luglio/ 14/Finanziamenti_Craxi_Berlusconi_condannato_co_0_9807143788. shtml)

[92] All Iberian, Craxi e Berlusconi non punibili (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1999/ ottobre/ 27/All_Iberian_Craxi_Berlusconi_non_co_0_9910271746. shtml)

[93] Enel, Greganti condannato per corruzione (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1999/ gennaio/ 23/Enel_Greganti_condannato_per_corruzione_co_0_9901233880. shtml)

[94] Craxi, condanna annullata (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1999/ giugno/ 16/ Craxi_condanna_annullata_co_0_9906163248. shtml)[95] Enimont: sconto di pena a Craxi e Martelli (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1999/ ottobre/ 02/

Enimont_sconto_pena_Craxi_Martelli_co_0_9910022893. shtml)[96] Fondi neri: 56 a giudizio tra politici e manager (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1998/ marzo/ 26/

Fondi_neri_giudizio_tra_politici_co_0_98032612042. shtml)

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Bettino Craxi 50

[97] Fondi neri Eni, 17 a processo (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1998/ dicembre/ 01/ Fondi_neri_Eni_processo_co_0_98120110276. shtml)[98] Marco Travaglio, Bettino nostro che sei nei cieli da Passaparola del 5 gennaio 2009 (http:/ / www. beppegrillo. it/ 2009/ 01/

passaparola_lun_11/ )[99] Sentenza di condanna di Bettino Craxi nel processo All Iberian da parte del Tribunale di Milano[100] . La sentenza della Corte d'appello 8 febbraio 2005, che confermava la condanna di Raggio per riciclaggio e ricettazione di proventi

patrimoniali illeciti, precisa che tali proventi discendevano solo da violazione della legge sul finanziamento illecito dei partiti e non dacorruzione: ciò pur sostenendo che "l'elargizione di finanziamenti occulti ai partiti politici ha alterato il leale svolgimento della dialetticademocratica violando la norma penale e certo non allevia la lesione l'osservazione per cui non ci sarebbe stato nulla di male se i finanziamentifossero stati “autorizzati”, ossia dichiarati e registrati".Sotto il profilo della politica del diritto, la tematica è stata sviluppata da un interventoparlamentare del senatore Felice Besostri: "ha un senso voler distinguere, di fronte alla commissione di un reato, se questo ha portatoall'arricchimento personale o meno; ma (...) mentre l'arricchimento personale è soggetto alla riprovazione sociale dei cittadini e perciò è unfenomeno destinato a non essere contagioso e quando uno viene colpito incontra anche il consenso per il fatto di essere punito, ilfinanziamento illecito senza arricchimento personale, magari per fini nobilissimi, è circondato invece da una considerazione tutto sommatopositiva, perlomeno sul piano etico, viene considerato che quell'individuo ha svolto quell'attività ma non lo ha fatto per sé bensì per unacausa superiore. Ma allora, siccome non sono separabili i canali della corruzione e gli strumenti, proprio l'esistenza di chi si è fattocorrompere o ha costituito uno dei canali per un illecito finanziamento di cause nobili rappresenta la copertura, la garanzia, l'usbergo di chiinvece all'interno di quel sistema si arricchisce personalmente. In ogni caso, poi, questo fatto, rendendo accettabile il finanziamento illecito,impedisce che ci sia una reazione nei confronti della sua repressione e non si possono distinguere i canali" (Senato della Repubblica,legislatura 13º - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 787 del 02/03/2000, intervento del senatore Felice Besostri).

[101] Editoriale su Libero del 19 dicembre 2008, secondo cui "i tangentocrati della Prima Repubblica rubavano per il partito, mentre questi dioggi rubano per la propria tasca".

[102] Corriere della sera, 12 gennaio 2010, «Mio padre Craxi e quei fondi del Psi», intervista ad Aldo Cazzullo di Stefania Craxi, secondo cui «Iltesoro di Craxi è una maxi-balla. Non è mai esistito. Esisteva il "tesoro" del partito: i conti esteri del Psi. Mio padre non se n’era mai occupato.Dopo la morte di Vincenzo Balzamo, l’amministratore, la sua segreteria comunicò a Bettino i numeri di alcuni conti esteri del Psi, quelli chesupponevano lui conoscesse: i conti del partito di Milano. Quindi solo una piccola parte del totale, visto che nel partito c’erano ras e correnti eognuno badava a se stesso. Mio padre mandò la busta al nuovo segretario, Giorgio Benvenuto. Che gliela rimandò indietro. Lo stesso fece ilsuccessore di Benvenuto, Ottaviano Del Turco. A quel punto Craxi passò i riferimenti a persone di cui pensava di potersi fidare (...) Raggio, ealtri. Mal gliene incolse. Ma mio padre era un uomo solo. In quel clima di intimidazione, era facile commettere errori. E anche lui necommise». Già secondo il Corriere della sera, 14 luglio 2008, "si parlò di una busta con i conti esteri, consegnata al nuovo segretario estrappata. «A Del Turco — racconta Bobo Craxi — fu fatto sapere che, come tutti i partiti "leninisti", anche il nostro aveva munizioni nascostein caso di guerra. Insomma, risorse altrove da usare per le calamità; e la calamità era arrivata. Lui rispose che non voleva saperne».".

[103] La Stampa, 16/1/2010 "I socialisti del dopo Psi divisi anche ad Hammamet".[104] Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (Strasburgo) CASO CRAXI contro ITALIA (n. 2) (op. cit.)[105] Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (Strasburgo) CASO CRAXI contro ITALIA (n.1) (op. cit.)[106] Bobo Craxi attacca Vespa: "Il gossip postumo è odioso" - LASTAMPA.it (http:/ / www. lastampa. it/ redazione/ cmsSezioni/ politica/

200710articoli/ 27132girata. asp)[107] Tentativo contraddittorio con la posizione della signora Anna Craxi, la coniuge del defunto che rifiuta di presenziare ad ogni

commemorazione pubblica in Italia (Corriere della sera, 14 gennaio 2010, «Tra me e Bettino una promessa: il suo corpo non tornerà mai inItalia») e che respinse il massimo atto ufficiale che si tributa ad un defunto, l'offerta dei funerali di Stato avanzata dal Consiglio dei ministridella Repubblica italiana. La spiegazione di tale posizione probabilmente riposa nelle parole di Antonio di Pietro, secondo cui "i finti e gliipocriti festeggiamenti per Craxi" oggi gli sarebbero tributati soprattutto da "quelli che ieri lo criticavano e lo tradirono" (cfr. ((http:/ / www.corriere. it/ politica/ 10_gennaio_15/ di-pietro-dossier_e8941136-01d6-11df-866a-00144f02aabe. shtml)).

[108] ((http:/ / www. corriere. it/ politica/ 09_dicembre_30/ craxi-via-polemiche_9225e69a-f55a-11de-8621-00144f02aabe. shtml))[109] ((http:/ / www. repubblica. it/ online/ politica/ hammamet/ aulla/ aulla. html))[110] ((http:/ / www. ilgiornale. it/ interni/ craxi_e_roma_veltroni_dedico_via/ 02-01-2010/ articolo-id=410659-page=0-comments=1))[111] Spesso confuso con la parola iman, che invece vuol dire "fede".[112] Matt Frei, «Italy. The unfinished revolution», Sinclair-Stevenson[113] Merlo Francesco, A ciascuno il suo Craxi, Corriere della Sera, 1 luglio 1996, p. 1.[114] La canzone "La ballata dell'Uomo Ragno" canta a suo riguardo: "è solo il capobanda ma sembra un faraone, ha gli occhi dello schiavo e lo

sguardo del padrone,si atteggia a Mitterrand ma è peggio di Nerone". Va anche notato che a distanza di 15 anni, De Gregori - la cui canzone"Viva l'Italia" accompagnò suo malgrado i congressi del PSI per tutto il quindicennio di gestione craxiana - afferma che "se ripenso a Craxicredo che intellettualmente sia molto superiore a tanti politici di oggi" Edmondo Berselli. E De Gregori riabilita Craxi "Era superiore aipolitici di oggi" (http:/ / www. repubblica. it/ 2006/ 11/ sezioni/ politica/ de-gregori-craxi/ de-gregori-craxi/ de-gregori-craxi. html). laRepubblica, 4 novembre 2006. URL consultato il 16-11-2007.

[115] Film inchiesta del 1963 di cui Craxi fu sceneggiatore e soggettista e Pillitteri regista; fu presentato alla Mostra del Cinema di Venezia diquell'anno.

[116] La Mia Vita è Stata una Corsa (2008), di Paolo Pizzolante - CinemaItaliano.info (http:/ / www. cinemaitaliano. info/lamiavitaestataunacorsa)

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[117] Gianni Pennacchi, «Hammamet»: la tragedia teatrale che riabilita Craxi (http:/ / js. ilgiornale. it/ a. pic1?ID=309292), Il Giornale,27/11/2008

[118] http:/ / www. libbra. it/ dossier/ dossier3. html[119] http:/ / www. lastoriasiamonoi. rai. it/ puntata. aspx?id=283[120] http:/ / www. lastoriasiamonoi. rai. it/ pop/ schedaVideo. aspx?id=130[121] http:/ / news. bbc. co. uk/ 1/ hi/ world/ europe/ 610659. stm[122] http:/ / digilander. libero. it/ edmond_dantes_17/ facci. htm[123] http:/ / www. dirittiuomo. it/ corte%20europea/ italia/ 2003/ craxi2003. htm[124] http:/ / www. dirittiuomo. it/ News/ News2002/ Craxi. htm[125] http:/ / www. radioradicale. it/ parola-a-bettino-craxi-lo-speciale-a-10-anni-dalla-morte[126] http:/ / www. lastoriasiamonoi. rai. it/ pop/ schedaVideo640480. aspx?id=708

Silvio Berlusconi

Presidente delConsiglio dei ministri

Silvio Berlusconi

Luogo di nascita Milano

Data di nascita 29 settembre 1936

Partito politico Il Popolo della Libertà,Partito Popolare Europeo

Mandato I. 10 maggio 1994 - 17 gennaio 1995II. 11 giugno 2001 - 23 aprile 2005III. 23 aprile 2005 - 17 maggio 2006IV. 8 maggio 2008 - attualmente in carica

Titolo di studio laurea in giurisprudenza; laurea honoris causa in ingegneriagestionale

Professione imprenditore; politico

Coniuge Veronica Lario

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Silvio Berlusconi 52

Predecessore I. Carlo Azeglio CiampiII. Giuliano AmatoIII. Silvio BerlusconiIV. Romano Prodi

Successore I. Lamberto DiniII. Silvio BerlusconiIII. Romano ProdiIV. in carica

Parlamento italianoCamera dei deputati

Legislatura XII, XIII, XIV, XV, XVI Legislatura

Circoscrizione XV Lazio 1 (XII legislatura), III Lombardia 1 (XIII, XIV legislatura), XIX Campania 1 (XV legislatura), XVIIIMolise (XVI legislatura)

Collegio Roma centro (XII leg), Milano 1 (XIII, XIV leg.)

Pagina istituzionale [1]

Silvio Berlusconi (Milano, 29 settembre 1936) è un politico e imprenditore italiano, detto "il Cavaliere" in ragionedell'onorificenza di cavaliere del Lavoro conferitagli nel 1977. È l'attuale presidente del Consiglio dei Ministri, incarica dall'8 maggio 2008 per il suo quarto mandato.Ha iniziato la sua attività imprenditoriale nel campo dell'edilizia. Nel 1978 ha fondato la società finanziaria Fininveste nel 1993 la società di produzione multimediale Mediaset. Secondo la rivista americana Forbes, nel 2010 SilvioBerlusconi è il terzo uomo più ricco d'Italia e il 74º più ricco del mondo, con un patrimonio stimato in 9,0 miliardi didollari USA.[2] [3]

Nel gennaio del 1994 ha fondato il movimento politico di centro-destra Forza Italia,[4] [5] [6] [7] poi confluito nel 2009nel Popolo della Libertà.Da uomo politico siede alla Camera dei deputati dal 1994, anno della sua prima elezione. Ha ottenuto quattromandati da presidente del Consiglio: il primo nella XII legislatura (1994), due consecutivi nella XIV (2001-2005 e2005-2006);[8] infine, l'attuale, nella XVI (2008). Complessivamente Silvio Berlusconi detiene il record di durata incarica come capo di governo dell'Italia repubblicana e ha presieduto il gabinetto di governo più longevo dellaRepubblica Italiana (Berlusconi II).[9] [10] [11] [12]

Silvio Berlusconi è stato imputato in oltre venti procedimenti giudiziari, nessuno dei quali si è concluso con unasentenza definitiva di condanna, per via di assoluzioni, declaratorie di prescrizione e depenalizzazioni dei reati.

Note biograficheÈ il primogenito di una famiglia della piccola borghesia milanese. Il padre Luigi[13] (Saronno, 1908 – Milano, 1989)era impiegato alla Banca Rasini, della quale nel 1957 divenne procuratore generale; la madre Rosa Bossi dettaRosella (Milano, 1911 – 2008) era casalinga, e in precedenza aveva lavorato come segretaria alla Pirelli. Dal loromatrimonio, oltre a Silvio, nacquero Maria Antonietta (Milano, 1943 – 2009), ex ballerina[14] , e Paolo (Milano,1949), anch'egli imprenditore.Nel 1954 conseguì la maturità classica al liceo salesiano Sant'Ambrogio di Milano e si iscrisse alla facoltà diGiurisprudenza presso l'Università Statale dove, nel 1961, si laureò in legge con lode discutendo una tesi in dirittocommerciale con relatore il professor Remo Franceschelli. La tesi, intitolata "Il contratto di pubblicità perinserzione", fu premiata con due milioni di lire dall’agenzia pubblicitaria Manzoni di Milano.[15] Dopo la laurea, nonsvolse il servizio militare.[16]

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Nel 1964 conobbe Carla Elvira Lucia Dall'Oglio (La Spezia, 1940), che sposò nel 1965 e dalla quale ebbe in seguitoi figli: Maria Elvira detta Marina (Milano, 1966) e Pier Silvio (Milano, 1969).[17] Nel 1980, al Teatro Manzoni diMilano conobbe l'attrice Veronica Lario, nome d'arte di Miriam Bartolini (Bologna, 1956), intraprendendo da subitocon lei una relazione extraconiugale, facendola trasferire a vivere insieme alla madre di lei nella sede operativa dellaFininvest, presso villa Borletti di via Rovani a Milano.[15] Nel 1985 Berlusconi divorziò da Carla Dall'Oglio eufficializzò la relazione con Veronica, che sposò con rito civile nel 1990, dopo la nascita dei figli: Barbara (1984),Eleonora (1986) e Luigi (1988). Il 2 maggio 2009 Veronica Lario ha annunciato di voler chiedere il divorzio.[18]

Attività imprenditoriale

EdiliziaDopo le prime saltuarie esperienze lavorative giovanili come cantante e intrattenitore sulle navi da crociera insiemeall’amico Fedele Confalonieri[19] e come venditore porta a porta di scope elettriche insieme all’amico Guido Possa[20]

, iniziò l’attività di agente immobiliare[21] e, nel 1961, fondò la Cantieri Riuniti Milanesi Srl insieme al costruttorePietro Canali. Il primo acquisto immobiliare fu un terreno in via Alciati a Milano, per 190 milioni di lire, grazie allafideiussione del banchiere Carlo Rasini (titolare e cofondatore della Banca Rasini, nella quale lavorava il padre diSilvio).[22]

Nel 1963 fonda la Edilnord Sas, in cui è socio d'opera accomandatario, mentre Carlo Rasini e il commercialistasvizzero Carlo Rezzonico sono soci accomandanti. In quest'azienda, Carlo Rezzonico fornisce i capitali attraverso lafinanziaria Finanzierungsgesellschaft für Residenzen AG di Lugano.[23] Gli anonimi capitali della finanziariasvizzera vengono in parte depositati presso l'International Bank di Zurigo e pervengono alla Edilnord attraverso laBanca Rasini.Nel 1964, l'azienda di Berlusconi apre un cantiere a Brugherio per edificare una città modello da 4.000 abitanti. Iprimi condominî sono pronti già nel 1965, ma non si vendono con facilità.[24]

Nel 1968 nasce la Edilnord Sas di Lidia Borsani e C. (la Borsani è cugina di Berlusconi), generalmente chiamataEdilnord 2, che acquista 712 mila m2 di terreni nel comune di Segrate, dove sorgerà Milano Due, a seguito alladichiarazione del 1971 con cui il consiglio dei Lavori Pubblici dichiara ufficialmente residenziale il suolo ed aseguito della concessione delle licenze edilizie da parte del comune di Segrate. La vicenda con cui ottenne a Roma ilcambio di talune rotte aeree dell'aeroporto di Linate - le cui intollerabili onde sonore, superiori a 100 decibel,rendevano arrischiato l'investimento e difficoltosa la vendita degli appartamenti - fu ricostruita da Camilla Cedernacome frutto di un'intensa attività di lobbying presso i Ministeri competenti[25] : lo stesso Berlusconi, ricordando annidopo la sua frequentazione dei ministeri romani di quegli anni, dichiarerà che offrire un mazzo di rose ad unasegretaria gli aprì le porte di molti uffici di direttori generali.Nel 1972 viene liquidata la Edilnord e creata la Edilnord Centri Residenziali Sas di Lidia Borsani, quest'ultima sociaaccomandante, con i finanziamenti della Aktiengesellschaft für Immobilienlagen in Residenzzentren AG di Lugano.Nel 1973 viene fondata la Italcantieri Srl, trasformata poi in SpA nel 1975, con Silvio Berlusconi quale presidente. Icapitali sono di due fiduciarie svizzere e precisamente della Cofigen[26] , legata al finanziere Tito Tettamanti e allaBanca della Svizzera Italiana[27] e della Eti AG Holding di Chiasso[28] il cui amministratore delegato è ErcoleDoninelli.[29] Nello stesso anno, tramite l'avvocato Cesare Previti, Berlusconi acquista ad Arcore, pagandola appena500 milioni di lire, la Villa San Martino ed alcuni terreni contigui.[30] La proprietà gli è venduta da Annamaria CasatiStampa di Soncino, ereditiera da una nota famiglia nobiliare lombarda, rimasta orfana nel 1970 e in difficoltàfinanziarie a causa di debiti con il fisco, di cui l'avvocato Previti è tutore legale.[30]

Nel 1974 viene costituita a Roma l'Immobiliare San Martino, amministrata da Marcello Dell'Utri (amico diBerlusconi fin dagli anni universitari con Fedele Confalonieri), con il finanziamento di due fiduciarie della BancaNazionale del Lavoro, la Servizio Italia Fiduciaria Spa e la Società Azionaria Fiduciaria.

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Nel 1977, a coronamento di questa ampia e riuscita attività edilizia, Silvio Berlusconi viene nominato cavaliere dellavoro dal presidente della Repubblica Giovanni Leone.Nel gennaio 1978, viene liquidata la Edilnord per dare vita alla Milano 2 Spa, costituita a Segrate dalla fusione conl'Immobiliare San Martino Spa.

Aspetti controversi dell'attività edilizia: i finanziamenti di origine ignota

Per avviare la sua attività imprenditoriale nel 1961 nel campo dell'edilizia Berlusconi ottenne una fideiussione dallaBanca Rasini, indicata da Michele Sindona e in diversi documenti della magistratura come la principale banca usatadalla mafia nel nord Italia per il riciclaggio di denaro sporco e fra i cui clienti si potevano elencare Totò Riina,Bernardo Provenzano e Pippo Calò[31] . Nella società fondata da lui e Pietro Canali impegnò 30 milioni di lire,provenienti, secondo quando da lui affermato, dalla liquidazione anticipata di suo padre Luigi, procuratore dellaBanca Rasini. Il resto venne da una fideiussione fornita dalla stessa banca.[32] .Riguardo invece all'origine di alcuni finanziamenti, provenienti da conti svizzeri alla Fininvest negli anni 1975-1978,dalla fondazione all'articolazione in 22 holding (i quali ammontavano a 93,9 miliardi di lire dell'epoca)[33]

Berlusconi, interrogato in sede giudiziaria dal pubblico ministero Antonio Ingroia, si avvalse della facoltà di nonrispondere[34] ; così, anche a causa delle leggi svizzere sul segreto bancario, non è stato possibile accedere alleidentità dei possessori dei conti cifrati inerenti al flusso di capitali transitato all'epoca e in piena disponibilità dellaFininvest.[35]

In particolare alcune delle "piogge di liquidità" contestate a Berlusconi, dal quotidiano la Padania, sono:• Il 26 settembre 1968, la Edilnord Sas acquistò dal conte Bonzi l'intera area dove Berlusconi avrebbe edificato

Milano 2. Berlusconi pagò il terreno 4.250 lire al metro quadro, per un totale di oltre tre miliardi di lire; inoltre neimesi successivi l'imprenditore edificò un cantiere che costava circa 500 milioni al giorno. All'epoca Berlusconiaveva 32 anni e nessun patrimonio a disposizione sua o della famiglia da cui attingere questa liquidità.[36]

• Il 2 febbraio 1973, Berlusconi fondò la Italcantieri Srl. Il 18 luglio 1975 questa piccola impresa diventò una Spacon un aumento di capitale fino a 500 milioni di lire. In seguito, questa cifra aumentò fino a due miliardi e lasocietà emise un prestito obbligazionario per altri due miliardi.[36]

• Il 22 maggio 1974, la Edilnord Centri Residenziali Sas aumentò il capitale sociale a 600 milioni di lire. Il 22luglio 1975, la medesima società eseguì un altro aumento di capitale, passando a due miliardi di lire.[36]

• Nel 1974, Berlusconi acquisì il controllo dell'Immobiliare Romana Paltano, una società con 12 milioni di capitale.L'anno successivo, cambiata la ragione sociale in Cantieri Riuniti Milanesi Spa, il capitale di tale società venneaumentato a 500 milioni e nel 1977 ad un miliardo.[36]

• Il 15 settembre 1977, la società Edilnord Sas cedette alla neo-costituita Milano2 Spa tutto il costruito di Milano 2più alcune aree ancora da edificare. In pochi giorni il capitale della Milano2 Spa passò da un milione a 500milioni, per arrivare il 19 luglio 1978 a due miliardi.[36]

• La holding capogruppo Fininvest nacque in due tappe. Il 21 marzo 1975, a Roma, Berlusconi diede vita allaFininvest Srl con 20 milioni di capitale; l'11 novembre dello stesso anno i 20 milioni divennero 2 miliardi. L'8giugno 1978 Berlusconi fondò la Finanziaria di Investimento Srl, ancora con 20 milioni di capitale iniziale, magià il 30 giugno 1978 (solo 22 giorni dopo la fondazione) quei 20 milioni aumentarono a 50 e il 7 dicembreraggiunsero quota 18 miliardi. In seguito le due società si fusero.[36]

• Il 4 maggio 1977, a Roma, Berlusconi fondò l'Immobiliare Idra con capitale di un milione di lire. L'annosuccessivo la società aumentò il capitale sociale a 900 milioni di lire.[36]

Al tempo in cui Luigi Berlusconi era procuratore generale della Banca Rasini, questa entrò in rapporti d'affari con la Cisalpina Overseas Nassau Bank, nel cui consiglio d'amministrazione figuravano Roberto Calvi, Licio Gelli, Michele Sindona e monsignor Paul Marcinkus, responsabile dello IOR (Istituto per le Opere Religiose), di fatto la banca dello Stato della Città del Vaticano. Tutti questi personaggi hanno poi avuto un grosso rilievo nella cronaca giudiziaria. Secondo Sindona e altri collaboratori di giustizia, la Banca Rasini era coinvolta nel riciclaggio di denaro

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di provenienza mafiosa (il che spiegherebbe la grossa presenza di finanziatori svizzeri nei primi anni di attività diBerlusconi).[37]

Nel 1999 Francesco Giuffrida, vicedirettore della Banca d'Italia a Palermo, durante il processo Dell'Utri, sostenne (inuna consulenza da lui eseguita per conto della Procura di Palermo riguardante la ricostruzione degli apportifinanziari intervenuti alle origini del gruppo Fininvest tra gli anni 1975-1984) che non era possibile identificare laprovenienza di alcuni fondi Fininvest del valore di 113 miliardi di lire dell'epoca, in contanti e assegni circolari(corrispondenti a circa trecento milioni di euro odierni).[38] La questione riguardava i sospetti di presunti contributidi capitali mafiosi all'origine della Fininvest.Querelato per diffamazione da Mediaset, nel 2007 Giuffrida giunse a un accordo transattivo con i legali di questa,per il quale il consulente della Procura ha riconosciuto i limiti delle conclusioni rassegnate nel proprio elaborato edelle dichiarazioni fornite durante il processo (definite incomplete e parziali a causa della scadenza dei termini diindagine, che non gli avevano permesso di approfondire a sufficienza l'origine di otto transazioni dubbie) e ladichiarazione conseguente che le «operazioni oggetto del suo esame consulenziale erano tutte ricostruibili e tali daescludere l'apporto di capitali di provenienza esterna al gruppo Fininvest».[39]

I legali di Giuffrida nel processo per diffamazione hanno comunque rilasciato una dichiarazione, riportatadall'ANSA, in cui sostengono di essere stati avvertiti solo pochi giorni prima (il 18 luglio) del fatto che i legaliMediaset avevano proposto una transazione al loro assistito, di non condividere né quel primo documento ("unabozza di accordo che gli stessi non hanno condiviso, ritenendo che quanto affermato nel documento noncorrispondesse alle reali acquisizioni processuali"), né la versione definitiva leggermente corretta ("nonsottoscriveranno non condividendo la ricostruzione dei fatti e le affermazioni in esso contenute").La perizia di Giuffrida era stata ritenuta dai giudici già al tempo basata su "una parziale documentazione", ma erastata ritenuta valida anche in virtù del fatto che non aveva "trovato smentita dal consulente della difesa Dell’Utri", inquanto lo stesso professor Paolo Iovenitti (perito della difesa), davanti alle conclusioni di Giuffrida, aveva ammessoche alcune operazioni erano "potenzialmente non trasparenti" e non aveva "fatto chiarezza sulla vicenda in esame,pur avendo il consulente della difesa la disponibilità di tutta la documentazione esistente presso gli archivi dellaFininvest".[40] [41]

Tale ritrattazione, contenuta nell'accordo transattivo raggiunto dai legali Mediaset ed il professor Giuffrida acomposizione della controversia instaurata dalla Mediaset stessa per diffamazione, non consente comunque di farechiarezza sulla provenienza dei capitali del gruppo societario facente capo a Silvio Berlusconi.Berlusconi, essendo iscritto alla loggia massonica Propaganda 2[42] di Licio Gelli[43] aveva accesso a finanziamentialtrimenti inottenibili: la Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica P2[44] , infatti, affermò, nellarelazione di maggioranza firmata da Tina Anselmi, che alcuni operatori appartenenti alla Loggia (tra cui Genghini,Fabbri e Berlusconi), trovarono appoggi e finanziamenti presso le banche ai cui vertici risultavano essere personaggiinclusi nelle liste P2 "al di là di ogni merito creditizio".[45]

La difesa

Le ipotesi di riciclaggio non hanno mai trovato conferma, anche a causa del segreto bancario vigente in Svizzera.Stando alle dichiarazioni dello stesso Silvio Berlusconi, fu la liquidazione del padre Luigi Berlusconi, divenuto poicollaboratore del figlio all'Edilnord e in molti altri momenti cruciali della sua vita imprenditoriale, che servì afinanziare gli inizi della sua attività imprenditoriale e a costituire la metà del capitale dei Cantieri Riuniti Milanesi.Silvio Berlusconi si definisce un "uomo che si è fatto da solo" perché il suo successo - stando a queste dichiarazioni -si basa sulle sue "capacità imprenditoriali", sul suo "fiuto per gli affari", sul suo "lavoro indefesso" e su una serie di"fortuite circostanze", che gli avevano garantito la fiducia dei vari finanziatori.[46]

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Televisioni

Silvio Berlusconi e Il Re del Quiz Mike Bongiorno, dal1979 al 2009 conduttore sulle televisioni commerciali

dell'imprenditore.

Dopo l'esperienza in campo edilizio Berlusconi allarga il proprioraggio d'affari anche al settore della comunicazione e dei media.Nel 1976, infatti, la sentenza n. 202 della Corte costituzionale aprela strada all'esercizio dell'editoria televisiva, fino ad alloraappannaggio esclusivo dello Stato, anche ad emittenti locali.

Nel 1978, Berlusconi rileva Telemilano dal fondatore GiacomoProperzj. Si tratta di una televisione via cavo, operantedall'autunno del 1974 nella zona residenziale di Milano 2. A talesocietà due anni dopo viene dato il nome di Canale 5 ed assume laforma di rete televisiva a livello nazionale, comprendente piùemittenti. Sempre nel 1978, Berlusconi fonda Fininvest, unaholding che coordina tutte le varie attività dell'imprenditore.

Il canale nel 1981 trasmette il Mundialito, un torneo di calcio franazionali sudamericane ed europee, compresa quella italiana. Per tale evento, nonostante gli iniziali parerisfavorevoli da parte di ministri del governo Forlani, ottiene dalla RAI l'uso del satellite e la diretta per latrasmissione in Lombardia, mentre nel resto d'Italia l'evento viene trasmesso in differita.

A partire dal 1981, Berlusconi inizia ad utilizzare la propria rete di emittenti locali come se fosse un'unica emittentenazionale: si registra con un giorno d'anticipo il palinsesto e le pubblicità e li si trasmette il giorno seguente incontemporanea in tutta Italia.Nel 1982 il gruppo si allarga con l'acquisto di Italia 1 dall'editore Edilio Rusconi e di Rete 4 nel 1984 dal gruppoeditoriale Arnoldo Mondadori Editore (all'epoca controllato dall'editore Mario Formenton).Nel 1984 i pretori di Torino, Pescara e Roma oscurano le reti Fininvest per violazione della legge che proibiva allereti private di trasmettere su scala nazionale. L'azione giudiziaria viene fermata dopo pochi giorni dal governoguidato da Bettino Craxi che con un apposito decreto legge legalizza la situazione della Fininvest.Il gruppo Fininvest riesce perciò, seppur con strumenti non legali per la legislazione di quegli anni, a spezzarel'allora monopolio televisivo RAI. Nel 1990 fu la Legge Mammì a stabilizzare le situazione presente rendendodefinitivamente legale la diffusione a livello nazionale di programmi radiotelevisivi privati.Negli anni seguenti il gruppo si diffonde in Europa: in Francia fonda, nel 1986, La Cinq (chiusa nel 1992), inGermania, nel 1987, Tele 5 (si legge Telefünf; chiuderà nel 1992, per poi riaprire nel 2002), in Spagna Telecinco(fondata nel 1990 e ancora oggi attiva).

Aspetti controversi delle attività nel campo televisivo

La creazione di un gruppo di canali televisivi appariva di fatto in contrasto con la legge in vigore e con le sentenzedella Corte costituzionale che, sin dal 1960 (n. 59/1960), aveva mostrato il suo orientamento in materia. Un temaripreso anche dal più recente pronunciamento del 1981, dove veniva riaffermata la mancanza di costituzionalitànell'ipotesi di permettere ad un soggetto privato il controllo di una televisione nazionale, considerando questapossibilità, visti gli spazi limitati a disposizione, come una lesione al diritto di libertà di manifestazione del propriopensiero, garantito dall'articolo 21 della Costituzione.Tre pretori da Roma, Milano e Pescara intervennero il 16 ottobre 1984, disponendo - in base al codice postaledell'epoca - il sequestro nelle regioni di loro competenza del sistema che permetteva la trasmissione simultanea nelPaese dei tre canali televisivi. In conseguenza di ciò e per protesta, le emittenti Fininvest interessate dalprovvedimento apposero sul video un messaggio, rinunciando a trasmettere la programmazione canonica.Dopo quattro giorni, il 20 ottobre 1984, il governo di Bettino Craxi intervenne direttamente nella questione aperta dalla magistratura, emanando un decreto legge in grado di rimettere in attività il gruppo. Ma il 28 novembre il

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Parlamento, invece di convertirlo in legge, lo rifiutò, giudicandolo incostituzionale e permettendo alla magistraturadi riprendere l'azione penale contro Fininvest. Craxi varò quindi il 6 dicembre 1984 un nuovo decreto, ponendo alParlamento la questione di fiducia, che ottenne. La Corte Costituzionale esaminò la legge solo tre anni dopo,mantenendola in vigore, ma sottolineandone la dichiarata transitorietà.L'approvazione del provvedimento fu da alcuni giustificata nella stretta e mai celata amicizia tra Bettino Craxi eSilvio Berlusconi. Secondo altri, invece, il disegno di modernizzazione del Paese del segretario socialista passava perlo scardinamento del monopolio culturale che - attraverso la RAI - era esercitato dalla Democrazia cristiana sullaprogrammazione radiotelevisiva nazionale; l'oligopolio a cui si giunse, però, probabilmente non corrispondeva allaratio con cui la Corte costituzionale nel 1976 (invocando l'articolo 21 della Costituzione) aveva ammesso a lateredella concessionaria pubblica un sistema plurale di molteplici reti, distribuite sul territorio a livello esclusivamentelocale.Il rapporto con Craxi fu documentato nell'archivio dell'ex-presidente del Consiglio, in cui fu trovata anche una letterea firma di Berlusconi:

« Caro Bettino grazie di cuore per quello che hai fatto. So che non è stato facile e che hai dovuto mettere sul tavolo la tuacredibilità e la tua autorità. Spero di avere il modo di contraccambiarti. Ho creduto giusto non inserire un riferimentoesplicito al tuo nome nei titoli-tv prima della ripresa per non esporti oltre misura. Troveremo insieme al più presto il modo difare qualcosa di meglio. Ancora grazie, dal profondo del cuore. Con amicizia, tuo Silvio.[47]  »

Nel 1990 con la legge Mammì si tornò a legiferare in materia e fu stabilito che non si poteva essere proprietari di piùdi tre canali, non introducendo però limiti che compromettessero l'estensione assunta dalle reti di Berlusconi.L'approvazione della legge rinnovò forti polemiche e cinque ministri del Governo Andreotti si dimisero per protesta.Berlusconi, essendo state decise anche norme volte a impedire posizioni dominanti contemporaneamente nell'editoriadi quotidiani, venne costretto a cedere le proprie quote della società editrice de Il Giornale, che vendette al fratelloPaolo.Nel 1994, una nuova sentenza della Corte (la n. 420) dichiarò incostituzionale parte della legge, richiamando lanecessità di porre limiti più stretti nella concentrazione di possedimenti in campo mediatico.

La legge Gasparri e il lodo Retequattro

La situazione di Retequattro è incerta dalla fine degli anni ottanta, dove si iniziò a discutere di concentrazione deimezzi di informazione, in seguito all'acquisto della Mondadori da parte di Fininvest. Tale situazione perdura tutt'ogginonostante la giurisprudenza si è pronunciata in più occasioni sulla destinazione del canale, il quale avrebbe dovutomigrare dal sistema analogico a quello digitale e le cui frequenze analogiche sarebbero dovute passare ad un diversoconcessionario, vincitore legittimo della gara d'appalto: Francesco Di Stefano, proprietario dell'emittente televisivaEuropa 7 . Con la legge Gasparri Retequattro ha potuto invece continuare a trasmettere in chiaro senza risolvere lasuccitata discriminazione. Tale legge a luglio 2006 è stata bocciata dall'Unione Europea, che ha chiesto all'Italia dicambiare le regole sulla tv, altrimenti scatterebbe una multa di 300.000 euro al giorno.[48]

Berlusconi continua ad operare nel settore (tramite l'azienda Mediaset) con concessioni a valenza transitoria.

Editoria e altri mediaNel campo editoriale diventa, ed è, il principale editore italiano nel settore libri e periodici; nel gennaio 1990acquisisce la maggioranza azionaria di Mondadori (in cui è confluita negli anni novanta la Silvio Berlusconi Editore,fondata dal magnate milanese negli anni ottanta e attiva nella stampa periodica, e che comprò Tv Sorrisi e Canzoni)con una manovra che causerà un contenzioso (vedi Lodo Mondadori) e la Giulio Einaudi Editore (comprata dallaprima), e di alcune rilevanti case minori (Elemond, Sperling & Kupfer, Grijalbo, Le Monnier, Pianeta scuola,Frassinelli, Electa Napoli, Riccardo Ricciardi editore, Editrice Poseidona).

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Nel campo della distribuzione audiovisiva, Berlusconi è stato socio dal 1994 al 2002, attraverso Fininvest, diBlockbuster Italia. Controlla inoltre il gruppo Medusa Film.Nel 2007, Berlusconi, tramite Trefinance (una controllata del gruppo Fininvest), ha finanziato OVO s.r.l., una mediacompany il cui progetto è realizzare una enciclopedia video formata da centinaia di brevi clip di carattereenciclopedico (storia, fisica, arte, letteratura, biografie, ecc.); uno dei canali della stessa doveva chiamarsiOVOpedia.Il progetto, sebbene non fosse ancora stato reso pubblico (il lancio era previsto nel primo trimestre del 2009), è statoaccusato di revisionismo, perché sarebbe stato teso a controbattere la storiografia dominante che secondo Berlusconisarebbe controllata dalla sinistra; la società è attualmente in liquidazione.[49]

Grande distribuzione e assicurazioniBerlusconi effettua anche investimenti nel settore delle grandi distribuzioni, acquisendo il gruppo Standa dallaMontedison nel 1988 e i Supermercati Brianzoli dalla famiglia Franchini nel 1991. Nel 1995 il gruppo Standa vendeEuromercato al gruppo Promodès-GS.

Logo Standa con lo slogan "La casa degliitaliani"

Nel 1998 scorpora e vende il gruppo Standa; la parte "non alimentare" algruppo Coin e la parte "alimentare" a Gianfelice Franchini, exproprietario dei Supermercati Brianzoli. A tal proposito Berlusconidichiarerà in seguito di esser stato costretto a vendere la Standasuccessivamente alla sua entrata in politica, affermando che in comunigestiti da giunte di centrosinistra non gli concedevano le necessarie

autorizzazioni per aprire nuovi punti vendita. Secondo i critici di Berlusconi l'acquisizione e la successiva venditadella Standa sarebbe stata determinata dalla volontà di creare una liquidità per il gruppo Fininvest, che attraversavaun difficile periodo tra il 1990 e il 1994 (egli stesso aveva asserito di essere esposto con le banche per una cifra inlire di diverse migliaia di miliardi).[50]

Il Gruppo Fininvest, con le partecipazioni nelle società Mediolanum e Programma Italia, ha una forte presenza anchenel settore delle assicurazioni e della vendita di prodotti finanziari.

SportDopo un iniziale interessamento all'acquisto dell'Inter[51] , dal 20 febbraio 1986 Silvio Berlusconi è proprietariodell'Associazione Calcio Milan, club calcistico del quale resse la presidenza dal giorno dell'acquisto fino al 21dicembre 2004, quando lasciò la carica a seguito dell'approvazione di una legge disciplinante i conflitti d'interesse.Ha ricoperto di nuovo la carica dal 15 giugno 2006 all'aprile 2008 quando è stato rieletto alla presidenza delConsiglio dei Ministri.Sotto la sua gestione, l'AC Milan si è laureato 7 volte campione d’Italia, 5 volte campione d’Europa e 3 voltecampione del mondo; ha vinto inoltre 5 Supercoppe nazionali e 5 europee nonché una Coppa Italia. L'unico trofeoufficiale che non è stato vinto durante la sua gestione è stata la Coppa UEFA, ora Europa League, dove in quattropartecipazioni la squadra ha ottenuto, come migliore risultato, una semifinale. Da notare che le quattro eliminazioniin questa competizione sono avvenute tutte contro le squadre che poi hanno perso in finale.Nei primi anni novanta, Berlusconi estese l’attività sportiva del Milan, cambiandone il nome in Athletic Club (permantenere l’acronimo) e trasformandolo in società polisportiva, costituita comprando i titoli sportivi di societàlombarde di varie discipline quali baseball, rugby, hockey su ghiaccio, pallavolo, e acquistando per importi mai vistiin precedenza i migliori giocatori a disposizione. La polisportiva si sciolse nel 1994, dopo la vittoria elettorale, e lesquadre in essa accorpate (Amatori Milano di rugby, Gonzaga Milano, già Mantova, di pallavolo, Devils Milano dihockey e Baseball Milano) seguirono destini diversi.

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Assetto societarioIn seguito all'entrata in politica Silvio Berlusconi ha lasciato la gestione delle società in suo possesso ai suoifamiliari, rimanendo tuttavia proprietario di quote in diverse aziende.Nel 2010 Forbes stima tutto il patrimonio del Cavaliere in 9,0 miliardi di dollari americani. Questa stima è fattatenendo conto che Silvio Berlusconi risulta in possesso del 99,5% delle azioni della società Dolcedrago S.p.A (ilrestante 0,5% è diviso in parti uguali tra i figli Marina e Piersilvio)[52] . La Dolcedrago possiede e gestisce leprincipali proprietà immobiliari di Berlusconi, tra cui la Villa San Martino ad Arcore, due ville a Porto Rotondo (leconfinanti Villa Certosa e Villa Stephanie), una a Macherio, Lesa, Lesmo e alle Bermuda. La Dolcedrago S.p.Acontrolla anche le quote di maggioranza di altre piccole e medie società immobiliari italiane e detiene il totalecontrollo della Videodue S.r.l, società che gestisce i diritti di 106 film.[52]

Silvio Berlusconi possiede inoltre il 61% di Fininvest[52] . La quota restante è nelle mani dei cinque figli (7,65% atesta per Marina e Piersilvio e 7,143% a testa a Barbara, Eleonora e Luigi). Fininvest controlla a sua volta Mediaset(38%), Mondadori (50%), A. C. Milan (100%), Mediolanum (35%) e Teatro Manzoni (100%).Intestati alla persona di Silvio Berlusconi risultano inoltre cinque appartamenti a Milano (di cui uno incomproprietà), un terreno in Antigua e Barbuda e tre imbarcazioni di varie dimensioni.[52]

Attività politica

Gli inizi e il sostegno al Partito Socialista Italiano

Silvio Berlusconi nel 1984 insieme a Bettino Craxi,allora a capo del governo italiano

Le primissime prese di posizione politiche di Berlusconi inpubblico risalgono al luglio 1977, allorché sostenne la necessitàche il Partito Comunista Italiano (che l'anno precedente avevasuperato il 34% dei voti) "rimanesse confinato all'opposizionedall'azione di una Democrazia Cristiana trasformata in modo darecuperare al governo il Partito Socialista Italiano"[53] , allasegreteria del quale era asceso nel luglio del 1976 il suo amicoBettino Craxi. L'incontro tra i due era stato propiziato nei primianni settanta dall'uomo di fiducia di Craxi, l'architetto milaneseSilvano Larini. Craxi e il PSI mostreranno per tutti gli annisuccessivi una significativa apertura verso le TV private,culminata con il varo del cosiddetto "decreto Berlusconi" del 16ottobre 1984 e con la sua reiterazione attraverso il "Berlusconi bis" nel successivo 28 novembre.

Nel corso degli anni ottanta e fino al 1992, Berlusconi sosterrà sui suoi network con molteplici spot elettorali il PSI el'amico Bettino. Nel 1984, Craxi è padrino di battesimo di Barbara Berlusconi. Nel 1990, alla celebrazione delmatrimonio tra Veronica Lario e Silvio Berlusconi, Anna Craxi (moglie del leader socialista) e Gianni Letta sono itestimoni di nozze per la sposa, mentre Craxi e Fedele Confalonieri lo sono per lo sposo.[54] [55] Come ulterioretestimonianza della vicinanza di Berlusconi a Craxi, va ricordata la realizzazione di uno spot televisivo di ben 12minuti, girato dalla regista Sally Hunter[56] e presentato nella primavera del 1992 per essere trasmesso sulle emittentidi Berlusconi nel corso della campagna elettorale, nel quale compare lo stesso Berlusconi vicino ad un pianoforteche, commentando l'esperienza dei governi presieduti da Bettino Craxi (1983-1987), dichiara:

« Ma c'è un altro aspetto che mi sembra importante, ed è quello della grande credibilità politica di quel governo. La grandecredibilità politica sul piano internazionale, che è - per chi da imprenditore opera sui mercati - qualcosa che è necessario perpoter svolgere un'azione positiva in ambienti anche politici sempre molto difficili per noi italiani, e qualche volta addiritturaostili.[53]  »

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In più occasioni, inoltre, Craxi, nel suo ruolo di presidente del Consiglio, affiderà sue esternazioni alle reti diBerlusconi e ignorerà la TV di stato.Infine, nell'ultimo periodo politico di Craxi (autunno del 1993), in occasione dell'ennesima autorizzazione aprocedere avanzata dalla magistratura contro Craxi e respinta dalla Camera, Berlusconi espresse pubblicamente lapropria solidale soddisfazione.

La "discesa in campo"

Tre presidenti degli Stati Uniti d'America (da sinistra, Bill Clinton,George H. W. Bush e il figlio George W. Bush) insieme a Silvio

Berlusconi

Nel novembre 1993, in occasione delle elezionicomunali di Roma, intervistato all'uscitadell'Euromercato di Casalecchio di Reno, auspicò lavittoria di Gianfranco Fini, all'epoca segretario delMovimento Sociale Italiano-Destra Nazionale, checorreva per la carica di sindaco contro FrancescoRutelli.

Nell'inverno del 1993, in seguito al vuoto politico chesi era formato dopo lo scandalo di Tangentopoli,Berlusconi decide di scendere direttamente in primapersona nell'arena politica italiana. Dall'esperienza deiclub dell'Associazione Nazionale Forza Italia, guidatida Giuliano Urbani e dalla diretta discesa in campo difunzionari delle sue imprese, soprattutto di Publitalia80, nasce così il nuovo movimento politico Forza Italia,uno schieramento di centrodestra che, nelle intenzioni,deve restituire una rappresentanza agli elettori moderati e contrapporsi ai partiti di centrosinistra. Allo stesso tempoBerlusconi dà le dimissioni da alcuni incarichi di imprenditore presso il gruppo da lui fondato (affidando la gestioneai figli o a persone di fiducia e mantenendone la proprietà).

L'eleggibilità di Berlusconi è anche oggetto di dibattito, in relazione all'articolo 10 della legge n. 361 del 1957,secondo cui «non sono eleggibili [...] coloro che [...] risultino vincolati con lo Stato [...] per concessioni oautorizzazioni amministrative di notevole entità economica». Nel luglio 1994 la Giunta per le elezioni (con un terzodei deputati assenti) respinge a maggioranza tre ricorsi che lamentavano l'illegittimità dell'elezione di Berlusconi.[57]

[58] [59] La stessa questione verrà ridiscussa nell'ottobre 1996 dalla Giunta per le elezioni che, a maggioranza,delibererà di archiviare i reclami per "manifesta infondatezza". [60]

Campagna elettorale ed elezioni del 1994Sovvertendo le previsioni espresse dai principali quotidiani nazionali,[61] [62] [63] [64] [65] le elezioni politiche del 27marzo 1994 si concludono con la vittoria elettorale di Forza Italia in corsa con la Lega Nord di Umberto Bossi nelleregioni settentrionali e l'MSI di Gianfranco Fini nel resto d'Italia. Negli ultimi mesi di campagna elettorale, alcuni frai volti più famosi delle reti Fininvest[66] dichiarano in televisione il loro appoggio politico, all'interno dei programmidi intrattenimento da loro condotti, scatenando reazioni che in seguito determineranno l'emanazione delle regole perla cosiddetta par condicio elettorale.La prima esperienza di governo di Silvio Berlusconi, avviata il 10 maggio 1994, ha però vita dura e breve, e si conclude nel dicembre dello stesso anno, quando la Lega Nord ritira l'appoggio al Governo e avvia una violenta campagna ai danni dell'ex alleato Berlusconi, esplicitamente accusato di appartenere alla mafia[67] . Il 22 dicembre Berlusconi rassegna le proprie dimissioni al presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Al suo posto viene formato un governo tecnico guidato dal ministro del Tesoro uscente, Lamberto Dini. Berlusconi, che aveva chiesto

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invano le elezioni anticipate, non sosterrà il nuovo governo. Negli anni successivi, Berlusconi attribuirà laresponsabilità della caduta del suo governo all'inaffidabilità di Bossi.[68] In seguito, anche per il riavvicinamento conla Lega Nord in occasione delle elezioni politiche del 2001, accuserà la magistratura e Scalfaro, il quale, secondo lostesso Berlusconi, avrebbe indotto Bossi a ritirare l'appoggio all'esecutivo[69] , compiendo «un golpe».[70]

Campagna elettorale 1996 e capo dell'opposizione fino al 2001Le successive elezioni sono vinte da L'Ulivo (con l'appoggio esterno di Rifondazione Comunista), la coalizione dicentrosinistra capeggiata da Romano Prodi. Berlusconi guida l'opposizione di centrodestra fino al 2001.Durante la legislatura collabora con Massimo D'Alema alla Bicamerale, che si occupa principalmente di riformecostituzionali e giudiziarie (per approfondimenti si veda la voce sulle riforme giudiziarie dell'Ulivo).

Campagna elettorale 2001 e capo del governo fino al 2006

Silvio Berlusconi nello Studio Ovale della Casa Bianca nel 2005insieme con George W. Bush, allora Presidente degli Stati Uniti

d'America

Le elezioni del 2001 portano alla vittoria la Casa delleLibertà, una coalizione capeggiata da Silvio Berlusconie comprendente, oltre a Forza Italia, i principali partitidi centrodestra (inclusa la Lega Nord), mentre ilcentrosinistra si presenta diviso. Durante la campagnaelettorale Berlusconi sigla, presso la trasmissione Portaa Porta di Bruno Vespa, il cosiddetto Contratto con gliitaliani: un accordo fra lui ed i suoi potenziali elettori incui si impegna, in caso di vittoria, a realizzare ingentisgravi fiscali, il dimezzamento della disoccupazione,l'avviamento di centinaia di opere pubbliche, l'aumentodelle pensioni minime e la riduzione del numero direati; impegnandosi altresì a non ricandidarsi allesuccessive elezioni nel caso in cui almeno quattro dei

cinque punti principali non fossero stati mantenuti.

L'11 giugno Berlusconi viene per la seconda volta nominato Presidente del Consiglio, dando inizio al GovernoBerlusconi II. Durante il secondo semestre del 2003 ricopre la carica di Presidente del Consiglio dell'Unione Europeain quanto capo del Governo italiano.

1° marzo 2006, Silvio Berlusconi parla innanzi al Congresso degliStati Uniti riunito in sessione plenaria.

Dopo la pesante sconfitta della Casa delle Libertà alleelezioni regionali del 2005, si apre una rapida crisi digoverno: Berlusconi si dimette il 20 aprile e dopo duegiorni viene varato il Governo Berlusconi III chericalca in gran parte come composizione e azionepolitica il precedente Governo Berlusconi II.

A marzo 2006, durante la visita ufficiale negli StatiUniti, è invitato a pronunciare un discorso ai due ramidel Congresso degli Stati Uniti riuniti in sedutacomune, come era precedentemente accaduto a DeGasperi, Craxi e Andreotti. Durante l'orazione, ilpresidente del Consiglio ringrazia gli Stati Uniti per laliberazione dell'Italia, durante la seconda guerramondiale.

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« Sarò sempre grato agli Stati Uniti per aver salvato il mio Paese dal fascismo e dal nazismo a costo del sacrificio di tantegiovani vite americane.[71]  »

Da sinistra, il capo del governo russo Vladimir Putin, il premier turcoRecep Tayyip Erdoğan e Silvio Berlusconi

Campagna elettorale 2006

Il periodo pre-elettorale è infiammato dallapubblicazione di sondaggi, commissionatiprevalentemente dai quotidiani nazionali, cheprevedono una vittoria de L'Unione, la coalizione dicentrosinistra formatasi a sostegno della ricandidaturadi Romano Prodi alla carica di capo del governo, concirca il 5% di vantaggio rispetto alla Casa delle Libertà.Solo tre sondaggi elaborati su commissione diBerlusconi da una società statunitense attribuiscono unlieve vantaggio per la Casa delle Libertà.

Silvio Berlusconi e Romano Prodi si incontrano in duedibattiti televisivi molto seguiti, andati in onda su

Raiuno. Berlusconi conclude il secondo dibattito il 3 aprile annunciando a sorpresa, di voler eliminare l'ImpostaComunale sugli Immobili (ICI) sulla prima casa.[72] Nei giorni successivi, durante la trasmissione Radio anch'io suRadio Uno e promette anche l'eliminazione della tassa sui rifiuti.[73]

L'esito delle elezioni del 2006 è caratterizzato da una forte incertezza perdurata fino al termine dello scrutinio delleschede e si risolve con una leggera prevalenza della coalizione di centrosinistra capeggiata da Romano Prodi, chevince le elezioni.Dopo l'esito del voto, Berlusconi inizialmente contesta il risultato delle votazioni denunciando brogli e chiedendo ilriconteggio dei voti. Successivamente giudica l'esito un «sostanziale pareggio», e suggerisce di formare un governoistituzionale di coalizione ispirato alla "Große Koalition" tedesca. La proposta è però rifiutata dai partiti delcentrosinistra e dalla Lega Nord. Il governo va così a Prodi e al centrosinistra.Le Giunte per le elezioni, attivatesi per il riconteggio delle schede bianche e nulle,[74] nel settembre 2007confermeranno il risultato elettorale.[75] Tuttavia Berlusconi non riconoscerà la vittoria dell'avversario.

La nascita del Popolo della Libertà e la vittoria del 2008

Silvio Berlusconi con il Presidente della Repubblica ItalianaGiorgio Napolitano, in occasione del pranzo offerto ai Capidi Stato partecipanti al G8 tenutosi a L'Aquila, 9 luglio 2009

Dal 16 al 18 novembre 2007 Berlusconi ha organizzato unapetizione popolare per richiedere elezioni anticipate, conl'obiettivo di raccogliere almeno 5 milioni di firme. Il risultatocomunicato da Sandro Bondi è stato di 7.027.734,[76] sebbeneci sia chi ha avanzato dubbi sulla cifra e sulla verifica dellaregolarità delle adesioni via Internet e via SMS.[77] Conquesta cifra alla mano, il 18 novembre durante un comizio inpiazza San Babila a Milano Berlusconi ha annunciato loscioglimento di Forza Italia e la nascita del Popolo dellaLibertà, un nuovo soggetto politico contro i «parrucconi dellapolitica», che fonderà insieme a Gianfranco Fini.[78] Il giornosuccessivo, in una conferenza stampa tenuta a Roma in Piazza

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di Pietra ha sostenuto che «il bipolarismo […] nella presente situazione italiana, con la frammentazione dei partitiche esiste, non è qualcosa che può funzionare per il governo del Paese»[79] e ha dichiarato la sua disponibilità atrattare per la realizzazione di un sistema elettorale proporzionale puro con sbarramento alto per evitare ilfrazionamento dei partiti.Berlusconi ha affermato che il nuovo partito «intende rovesciare la piramide del potere»[80] e che la scelta del nome,dei valori, dei programmi, dei rappresentanti e del leader del nuovo soggetto politico spetta ai cittadini e non allesegreterie. Una successiva petizione popolare tenutasi il 1° e 2 dicembre 2007 ha stabilito, con il 63,14% dellepreferenze, che il nome di tale formazione politica fosse Il Popolo della Libertà. Tale nome era già stato utilizzatoper definire i partecipanti alla manifestazione contro il Governo Prodi tenutasi il 2 dicembre 2006 che aveva visto,secondo gli organizzatori, scendere in piazza 2.200.000 persone.

Silvio Berlusconi nello Studio Ovale della Casa Bianca nel2009 insieme al Presidente degli Stati Uniti d'America

Barack Obama

Durante la XV Legislatura Berlusconi come deputato è statol'onorevole più assenteista: 4623 assenze su 4693 votazioniparlamentari.[81]

Il 14 aprile 2008 la coalizione formata da Popolo dellaLibertà, Lega Nord e Movimento per l'Autonomia a sostegnodella candidatura di Silvio Berlusconi a Presidente delConsiglio ha vinto le elezioni politiche con circa il 47% deivoti e ha ottenuto un'ampia maggioranza[82] in entrambi i ramidel Parlamento. Il successivo 8 maggio, con il giuramentonelle mani del presidente della Repubblica GiorgioNapolitano, Berlusconi ha inaugurato il suo quartogoverno.[83]

Il 29 marzo 2009 Silvio Berlusconi viene eletto all'unanimitàe per alzata di mano presidente del Popolo della Libertà.[84]

Aspetti controversi dell'attività politica

Licio Gelli, "Maestro Venerabile" della loggiamassonica P2

Appartenenza alla loggia massonica P2

L’iscrizione di Berlusconi alla loggia massonica P2 avviene il 26gennaio 1978 nella sede di via Condotti a Roma, all'ultimo piano delpalazzo che ospita il gioiellere Bulgari insieme a Roberto Gervaso [85] ;la tessera è la n. 1816, codice E. 19.78, gruppo 17, fascicolo 0625,come risulta dai documenti e dalle ricevute sequestrate ai capi dellaloggia. Berlusconi ha negato la sua partecipazione alla P2[86] , ma haammesso in tribunale di essere stato iscritto[87] . Nell'autunno del 1988(nel corso di un processo contro due giornalisti accusati di averlodiffamato celebrato dal tribunale di Verona[88] ), Berlusconi dichiarò:«Non ricordo la data esatta della mia iscrizione alla P2, ricordocomunque che è di poco anteriore allo scandalo. [...] Non ho maipagato una quota di iscrizione, né mai mi è stata chiesta»[89] .

Per tali dichiarazioni il pretore di Verona Gabriele Nigro ha avviato neiconfronti di Berlusconi un procedimento per falsa testimonianza. Al

termine il magistrato veronese ha prosciolto in istruttoria l'imprenditore perché il fatto non costituisce reato [88] . Il

sostituto procuratore generale Stefano Dragone ha però successivamente impugnato il proscioglimento[88] e la Corte d'appello di Venezia ha avviato un nuovo procedimento in esito al quale ha stabilito che «Berlusconi, deponendo

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davanti al Tribunale di Verona nella sua qualità di teste-parte offesa, ha dichiarato il falso» ma che «il reato attribuitoall’imputato va dichiarato estinto per intervenuta amnistia»[90] .Successivamente dichiarò: "Non sono mai stato piduista, mi mandarono la tessera e io la rispedii subito al mittente:comunque i tribunali hanno stabilito che gli iscritti alla P2 non commisero alcun reato, e quindi essere stato piduistanon è titolo di demerito".[86] In altra occasione, ha affermato che la P2 "per la verità allora appariva come unanormalissima associazione, come se fosse un Rotary, un Lions, e non c'erano motivi, per quello che se ne sapeva, perpensare che la cosa fosse diversa. Io resistetti molto a dare la mia adesione, e poi lo feci perché Gervaso insistetteparticolarmente dicendomi di rendere una cortesia personale a lui".[91]

Secondo la Commissione parlamentare d'inchiesta Anselmi la loggia massonica era "eversiva". Essa fu sciolta conun'apposita legge, la n. 17 del 25 gennaio 1982.[92]

La P2 era "un'organizzazione che mirava a prendere il possesso delle leve del potere in Italia attraverso il «piano dirinascita democratica», un elaborato a mezza via tra un manifesto e uno «studio di fattibilità». Conteneva una sorta diruolino di marcia per la penetrazione di esponenti della loggia nei settori chiave dello Stato, indicazioni per l'avvio diopere di selezionato proselitismo e anche un preventivo dei costi per l'acquisizione delle funzioni vitali delpotere".[93] Il Piano programmava la dissoluzione dei partiti e la costruzione di due poli organizzati in clubterritoriali e settoriali; tendeva al monopolio dell'informazione, al controllo della banche, alla Repubblicapresidenziale e al controllo della magistratura da parte del potere politico.[94] [95] [96]

Ricevuta di pagamento della quota di iscrizione di Silvio Berlusconi alla LoggiaP2.

Secondo il fondatore della P2 Licio Gelli,Berlusconi "ha preso il nostro Piano dirinascita e lo ha copiato quasi tutto".[97]

Anche il vescovo di Ivrea Luigi Bettazzirimprovera al primo governo Berlusconi, almomento della sua caduta (1995), di essere"l'attuazione fatta e programmata daBerlusconi del Piano di rinascitademocratica proposto dalla Loggia P2 giànel 1976".[98] D'altra parte, l'affermazione diGelli sembrerebbe sottointendere una certaestraneità di Berlusconi al tentativo che laloggia fece di attuare il suo piano, mentre, aldi là delle analogie reali o apparenti, icontatti tra Berlusconi e personaggi legatialla loggia appaiono piuttosto concreti eprovati e viaggiano per le vie degli affari, inparticolare attraverso il canaleinternazionale rappresentato dal BancoAmbrosiano. Nell'organigrammacomplessivo della P2, incentrato, comedetto, sulla segreta penetrazione dei più diversi luoghi del potere (finanza, politica, media), il ruolo dei giornali edella televisione appare decisivo. Lo stesso Gelli ha anche affermato: "Il vero potere risiede nelle mani di chi ha inmano i mass media".[99]

A partire dal 1985, gli archivi di Gelli testimoniano l'intervento della P2 nell'acquisizione da parte di Berlusconi dell’allora più diffuso settimanale popolare italiano[91] , Tv Sorrisi e Canzoni.[100] [101] La transazione, se vista come una delle tante compiute all'interno della stessa intricata ragnatela di imprese legate al sistema creditizio vaticano, risulta quasi solo un passaggio di consegna per la realizzazione del programma. È il giugno del 1983 quando la consociata all'estero Ambrosiano Group Banco Comercial di Managua cede a Berlusconi il 52% del pacchetto

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azionario della rivista. A interessarsi dell'affare sono i finanzieri Roberto Calvi e Umberto Ortolani. A seguito dellapresentazione delle conclusioni della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla P.2, la loggia fu sciolta per leggein ragione dei «fini eversivi» che si prefiggeva. Gelli fu condannato e arrestato, benché al riguardo Berlusconisostenne di essere «...sempre in curiosa attesa di conoscere quali fatti o misfatti siano effettivamente addebitati aLicio Gelli...».[102] [103]

Al momento del suo ingresso ufficiale in politica (1993), Berlusconi presentò un partito la cui struttura e programmaparvero ad alcuni, simili a quelle prefigurate nel disegno eversivo della P2: «Club dove siano rappresentati...operatori imprenditoriali, esponenti delle professioni liberali, pubblici amministratori» e solo «pochissimi eselezionati» politici di professione. Fin dal primo governo Berlusconi i titolari di diversi incarichi sono risultatiappartenenti alle liste segrete scoperte nella residenza di Licio Gelli a Castiglion Fibocchi[104] .Il 13 marzo 2006 la maggioranza parlamentare guidata da Berlusconi approvò una modifica dell'articolo 283 delCodice Penale sulla base del quale era stata messa sotto processo (e poi assolta) la P2. Il testo precedente era questo:

"Chiunque commette un fatto diretto a mutare la costituzione dello Stato, o la forma del Governo, con mezzinon consentiti dall'ordinamento costituzionale dello Stato, è punito con la reclusione non inferiore a dodicianni".

il testo modificato è invece il seguente:"Chiunque, con atti violenti, commette un fatto diretto e idoneo a mutare la Costituzione dello Stato o la formadi governo, è punito con la reclusione non inferiore a cinque anni".[105]

Conflitto di interessi

Un conflitto di interessi emerge in presenza di proprietari di imprese che vengono ad assumere cariche pubbliche. Lacontemporanea proprietà di società di assicurazione, di colossi dell'editoria, di imprese turistiche, e così via, acuiscequesto problema nella figura di Silvio Berlusconi.Secondo il settimanale britannico The Economist, Berlusconi, nella sua doppia veste di proprietario di Mediaset ePresidente del Consiglio, deteneva il controllo di circa il 90% del panorama televisivo italiano.[106] Questapercentuale include sia le stazioni da lui direttamente controllate, sia quelle su cui il suo controllo può essereesercitato in maniera indiretta attraverso la nomina (o l'influenza sulla nomina) degli organismi dirigenti dellatelevisione pubblica. Questa tesi viene respinta da Berlusconi che nega di controllare la RAI. Egli sottolinea il fattoche durante il suo governo siano stati nominati presidente della RAI persone facenti riferimento al centrosinistra, inprimo luogo Lucia Annunziata. Attualmente il presidente della RAI è Paolo Garimberti, di centro-sinistra, mentre ilruolo di direttore generale è ricoperto da Mauro Masi. Di fatto durante il governo Berlusconi il CdA della RAI era amaggioranza di nomina della Casa delle Libertà.Il vasto controllo sui media esercitato da Berlusconi è stato collegato da molti osservatori italiani e stranieri allapossibilità che i media italiani siano soggetti ad una reale limitazione delle libertà di espressione. L'Indaginemondiale sulla libertà di stampa (Freedom of the Press 2004 Global Survey), uno studio annuale pubblicatodall'organizzazione americana Freedom House, ha retrocesso l'Italia dal grado di "Libera" (Free) a quello di"Parzialmente Libera" (Partly Free)[107] sulla base di due principali ragioni, la concentrazione di potere mediaticonelle mani del Presidente del consiglio Berlusconi e della sua famiglia, e il crescente abuso di potere da parte delgoverno nel controllo della televisione pubblica RAI.[108] L'indagine dell'anno successivo ha confermato questasituazione con l'aggravante di ulteriori perdite di posizione in classifica.[109]

Reporter senza frontiere dichiara inoltre che nel 2004, «Il conflitto d'interessi che coinvolge il primo ministro SilvioBerlusconi e il suo vasto impero mediatico non è ancora risolto e continua a minacciare la libertà d'espressione».[110]

Nell'aprile 2004, la Federazione Internazionale dei Giornalisti si unisce alle critiche, obiettando al passaggio di unalegge firmata da Carlo Azeglio Ciampi nel 2003, che i detrattori di Berlusconi ritengono sia destinata a proteggere ilsuo controllo dichiarato del 90% dei media nazionali.[111]

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Lo stesso Berlusconi, per rispondere alle critiche su un suo conflitto di interessi, pochi giorni prima delle elezionipolitiche del 2001, in un'intervista al Sunday Times annunciò di aver contattato tre esperti stranieri («un americano,un britannico e un tedesco»"), di cui però non fece i nomi, che lo consigliassero nel trovare una soluzione allaquestione. Pochi giorni dopo ribadì al TG5 la sua decisione, specificando che:

« In cento giorni farò quel che la sinistra non ha fatto in sei anni e mezzo: approverò un disegno di legge che regolamenterà irapporti tra il Presidente del Consiglio e il gruppo che ha fondato da imprenditore »

a cui fecero eco le parole del presidente di AN Gianfranco Fini e di altri politici della CdL, i quali nei giorni seguenticonfermarono più volte che, in caso di vittoria alle elezioni, l'intenzione del governo era quella di presentare entro iprimi 100 giorni un disegno di legge per risolvere la questione tramite un blind trust. Non vennero mai resi noti inomi dei tre esperti stranieri che si sarebbero dovuti occupare della questione, ma venne presentato un disegno dilegge, poi approvato, che regolamentava il conflitto d'interesse.Il centrosinistra, al governo dal 1996 al 2001, non intervenne invece sul tema del conflitto d'interessi. Nel 2003Luciano Violante, allora capogruppo DS alla Camera, dichiarò in Parlamento che il centrosinistra aveva dato nel1994 la garanzia a Berlusconi e Letta che le "televisioni non sarebbero state toccate" con il cambio di governo.Inoltre sottolineò che nel 1994 ha votato a favore per l'eleggibilità di Berlusconi a deputato quando essa fu contestata(la Costituzione nega l'eleggibilità per i concessionari dello Stato) e rimarcò il fatto che durante il governo dicentrosinistra il fatturato di Mediaset era cresciuto di 25 volte[112] .Il 13 luglio 2004 il Parlamento Italiano varava la Legge n. 215, recante "Norme in materia di risoluzione dei conflittidi interessi", c.d. legge Frattini. Tale legge riceveva in seguito le dure critiche della Commissione di Venezia delConsiglio d'Europa[113] .A tutt'oggi il conflitto di interessi non è stato ancora risolto da nessun governo.[114]

Accuse di approvazione di leggi ad personam

Con la locuzione legge ad personam si intende un provvedimento approvato ad hoc a scopi prettamente personali.Durante i governi Berlusconi succedutisi tra il 1994 e il 2006 il Parlamento ha varato una serie di provvedimentilegislativi aspramente contestati dall'opposizione e da alcuni settori della stampa i quali ritenevano che questiprovvedimenti fossero stati approvati appositamente per favorire la posizione di Berlusconi. Dette leggi sarebberocollegate sia al conflitto di interessi del politico-imprenditore[115] , sia del politico imputato nei processi in corso[116]

. Altre ancora riferibili a familiari o colleghi di partito[117] . Tra queste vi sarebbero:• modifiche strutturali e di pena alla disciplina del falso in bilancio (legge n. 61/2002)

• la legge sulle rogatorie (legge n. 367/2001)

• l'introduzione del divieto di sottoposizione a processo delle cinque più alte cariche dello Stato tra le quali ilpresidente del Consiglio in carica ("Lodo Schifani", 140/2003), dichiarata incostituzionale dalla Corte costituzionale eriproposta nella attuale legislatura come Ddl con alcune modifiche rese necessarie dai rilievi della Corte[118] .,legge peraltro poi ugualmente bocciata dalla Corte Costituzionale

• la "legge Cirami" sul legittimo sospetto (Legge n. 248/2002)

• la riduzione della prescrizione (che cancellava gran parte dei fatti oggetto di contestazione nel processo sui dirittiTV verso Berlusconi e favoriva la scarcerazione dell'amico e collega di partito Cesare Previti) ("Legge ex-Cirielli",

251/2005)

• l'estensione del condono edilizio alle zone protette (legge delega 308/2004) (comprensiva la villa "La Certosa" diproprietà di Berlusconi)

• la legge "Legge Pecorella" (legge n.46/2006), proposta dal parlamentare Gaetano Pecorella, avvocato di SilvioBerlusconi, che sanciva l'inappellabilità da parte del pubblico ministero per le sole sentenze di proscioglimento(DL n. 3600), bocciata quasi integralmente nel 2007 dalla Corte Costituzionale[119]

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• la legge Gasparri sul riordino del sistema radiotelevisivo e delle comunicazioni (Legge 112/2004). Nel 2004 ilpresidente di Mediaset Fedele Confalonieri ha stimato i vantaggi derivanti dalla legge Gasparri per il gruppo diSilvio Berlusconi fra 1 e 2 miliardi di Euro.[120]

• il Lodo Alfano, riproposizione del Lodo Schifani, emanato poco prima della conclusione del processo percorruzione dell'avvocato David Mills in cui il Presidente Berlusconi era coimputato. David Mills è stato poicondannato a 4 anni e sei mesi per corruzione in atti giudiziari perché come riportato nelle motivazioni dellasentenza agì da falso testimone per consentire a Berlusconi e alla Fininvest l'impunità dalle accuse, o almeno, ilmantenimento degli ingenti profitti realizzati.[121] Dichiarata incostituzionale il 7 ottobre 2009.

• l' abolizione dell'IVA agevolata del 10% sulla pay tv via satellite (dominata da Sky Italia) che viene cosìequiparata all'IVA del 20% delle pay tv sul digitale terrestre (dominate da Mediaset). Un allineamento delleimposte era stato richiesto dalla Commissione UE in seguito ad un reclamo presentato alla commissionestessa[122] . L'iniziativa legislativa ha suscitato nell'opposizione (principalmente per voce di Antonio diPietro)[123] diverse polemiche poiché viene visto in questo provvedimento un desiderio di aiutare Mediasetpenalizzando la principale concorrenza privata.

Anche se non rientra nel novero delle leggi, possiamo citare a tal proposito il ricorso del governo contro la leggedella regione Sardegna al divieto di costruire a meno di due chilometri dalle coste (ricorso n. 15/2005 alla leggeregionale 8/2004) (che bloccava, tra l'altro, l'edificazione di "Costa Turchese", insediamento di 250.000 metri cubidella Edilizia Alta Italia di Marina Berlusconi).

Procedimenti giudiziari a carico di BerlusconiSilvio Berlusconi è stato oggetto di numerosi procedimenti penali, nessuno dei quali si è concluso con una sentenzadefinitiva di condanna.Alcuni di questi procedimenti sono stati archiviati in fase di indagine; a seguito di altri è stato instaurato un processonel quale Berlusconi è stato assolto. In altri processi, infine, sono state pronunciate, in primo grado o in appello,sentenze di condanna per reati quali corruzione giudiziaria, finanziamento illecito a partiti e falso in bilancio. Inalcuni casi, dopo un esito del primo o del secondo grado di giudizio sfavorevole a Berlusconi, i procedimenti non sisono conclusi con una sentenza di condanna: ciò grazie a sopravvenuta amnistia, al riconoscimento di circostanzeattenuanti che, influendo sulla determinazione della pena, hanno comportato il sopravvenire della prescrizioneoppure a nuove norme che hanno modificato le pene e la struttura di taluni reati a lui contestati, come nel caso delreato di falso in bilancio. Dette norme, approvate in Parlamento dalla maggioranza di centro-destra mentre SilvioBerlusconi ricopriva la carica di Presidente del consiglio, in taluni casi hanno imposto una valutazione di nonrilevanza penale di alcuni dei fatti contestati, poiché il fatto non è più previsto dalla legge come reato; in altri casi lariduzione della pene prevista per le fattispecie di reato contestate ha fatto sì che i termini di prescrizione maturasseroprima che fosse pronunciata sentenza definitiva.Di seguito viene fornito uno schema delle sentenze:

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Tipo di sentenza Procedimento

Sentenze di nondoversi procedere

Reati estinti per prescrizione • Lodo Mondadori, corruzione giudiziaria (attenuanti generiche,sentenza definitiva)

• All Iberian 1, 23 miliardi di lire in tangenti a Bettino Craxi(sentenza definitiva)

• Caso Lentini, falso in bilancio (sentenza definitiva)

Reati estinti per intervenutaamnistia

• Falsa testimonianza P2 (amnistia applicata in fase istruttoria)• Terreni Macherio, imputazione per uno dei due falsi in bilancio

(amnistia applicata in seguito al condono fiscale del 1992)

Sentenze diassoluzione

Assoluzioni per intervenutamodifica della legge (il fatto non

costituisce più reato)

• All Iberian 2, falso in bilancio (stralciato in base alla nuova leggesul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi)

• Sme-Ariosto 2, falso in bilancio (stralciato in base alla nuova leggesul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi)

Altre assoluzioni • Sme-Ariosto 1, imputazione su vendita Iri, corruzione giudiziaria(sentenza di I grado)

• Tangenti alla guardia di finanza (assolto per non aver commesso ilfatto, sentenza definitiva)

• Medusa cinematografica, falso in bilancio (assolto in quanto per lasua ricchezza potrebbe non essersene accorto, sentenza definitiva)

• Sme-Ariosto 1, corruzione in atti giudiziari per due versamenti aRenato Squillante (assoluzione per non aver commesso il fatto eperché il fatto non sussiste, sentenza definitiva)

• Terreni Macherio, imputazione per appropriazione indebita, frodefiscale, e uno dei due falsi in bilancio (sentenza definitiva)

• Diritti televisivi, falso in bilancio, frode fiscale, appropriazioneindebita (il fatto non sussiste, sentenza definitiva)

Procedimentiarchiviati

Archiviazioni per intervenutamodifica della legge (il fatto non

costituisce più reato)

• Bilanci Fininvest, falso in bilancio e appropriazione indebita(archiviato a causa della nuova legge sul falso in bilancio varata dalgoverno Berlusconi)

• Consolidato Fininvest, falso in bilancio (archiviato in base allanuova legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi)

Altre archiviazioni • Spartizione pubblicitaria Rai-Fininvest (archiviato per insufficienzadi prove)

• Traffico di droga • Tangenti fiscali Pay-tv • Stragi 1992-1993, concorso in strage • Concorso esterno in associazione mafiosa assieme a Marcello

Dell'Utri, riciclaggio di denaro sporco

Procedimenti in corso • Tangenti a David Mills, corruzione giudiziaria (rinviato a giudizio)• Frode fiscale, avrebbe creato fondi neri gestendo i diritti tv di

Mediaset[124]

• Inchiesta Mediatrade, Berlusconi insieme ad un socio occulto,l'egiziano Frank Agrama, si sarebbe appropriato di fondi dellasocietà[125]

• Corruzione nei confronti di senatori per far cadere il governo Prodi(atti trasferiti da Napoli a Roma per incompetenza territoriale[126] )

Su molti dei procedimenti giudiziari contro Berlusconi, alcuni dei quali ancora in corso, c'è acceso dibattito tra i suoisostenitori e i suoi detrattori.• Berlusconi ed i suoi sostenitori affermano che tutti i processi relativi alla sua attività imprenditoriale sono

cominciati dopo la sua discesa in campo, ed esclusivamente a scopo persecutorio nei suoi confronti. Sostengono che tali processi, che ritengono basati su mere illazioni (spesso definite, singolarmente, "teoremi") prive di riscontro probatorio, siano stati istruiti nell'ambito di una persecuzione giudiziaria orchestrata delle "toghe rosse",

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ossia da magistrati vicini ai partiti e alle ideologie di sinistra (iscritti a Magistratura democratica), cheutilizzerebbero illegittimamente la giustizia a fini di lotta politica.[127] [128] A questo proposito FedeleConfalonieri dichiarò che se Berlusconi non fosse entrato in politica sarebbe stato condannato o costretto alfallimento.[129] Essi affermano inoltre che Berlusconi è uscito a testa alta da tutti i processi, pienamentescagionato da ogni accusa.

• I critici di Berlusconi sostengono invece che i processi siano iniziati prima della discesa in campo, asserendo chese non fosse entrato in politica sarebbe finito in bancarotta e probabilmente in galera, e che, grazie alle cosiddetteleggi ad personam varate dal suo governo, avrebbe evitato di essere condannato[130] . Essi inoltre sottolineanoche, sebbene Berlusconi non abbia mai subìto alcuna condanna definitiva, svariate pronunce di proscioglimentonon ne dichiarano l'assoluzione, ma la sopravvenuta prescrizione del processo: affermano quindi che, se avessevoluto che fosse riconosciuta la propria innocenza anche in tali processi, avrebbe potuto rinunciare espressamentealla prescrizione[131] . Riguardo alle accuse di parzialità dei giudici, infine, essi osservano che Berlusconi, rispettoad altri imputati, abbia al contrario giovato del vedersi riconoscere dai giudici le attenuanti generiche.[132]

Silvio Berlusconi ha però più volte ribadito che le indagini hanno seguito la sua scesa in campo, e ha denunciato imagistrati milanesi, presso la procura di Brescia, per il reato di «attentato ad organo costituzionale»; la denuncia èstata archiviata, e nelle motivazioni si legge:

« Risulta dall'esame degli atti che, contrariamente a quanto si desume dalle prospettazioni del denunciante, le iniziativegiudiziarie [...] avevano preceduto e non seguito la decisione di "scendere in campo" »(Carlo Bianchetti, giudice per le udienze preliminari di Brescia, ordinanza di archiviazione della denuncia, 15 maggio 2001)

Critiche e aspetti controversi

Aspetti controversi delle modificazioni indotte nella società civileIl regista e drammaturgo Dario Fo, lo scrittore Umberto Eco, il regista Nanni Moretti e il comico Beppe Grillo hannorilasciato pubbliche dichiarazioni circa le conseguenze che i valori veicolati dai media di Berlusconi potrebberoavere, secondo la loro opinione, alla lunga sulla stessa società civile, indirizzandone gusti e tendenze allo scopo difavorire la sua parte politica.[133] [134] [135] A questo proposito, Dario Franceschini, leader del Partito Democratico, èarrivato a dire:

« Alle italiane e agli italiani vorrei rivolgere una semplice domanda: fareste educare i vostri figli da quest'uomo? Chi guidaun Paese ha il dovere di dare il buon esempio, di trasmettere valori positivi.[136]  »(Dario Franceschini)

Secondo questa linea di pensiero, la comparsa sulla scena politica di Berlusconi avrebbe causato profonde mutazionidi costume nel tessuto civile del Paese e tra le sue diverse componenti sociali. Essi sostengono che sarebbeimproprio, in un sistema democratico, esercitare al contempo azione di governo e di controllo su fonti diinformazione a causa dell'influenza che i mass media (tv, radio, stampa, Internet) possono esecitare sulla società.[137]

L'opposizione ha chiesto invano a Berlusconi di rinunciare alla proprietà dei mass media giudicando anomala unasimile concentrazione in mano al capo di una coalizione politica.[138] [139]

La tesi di tale denuncia è che in Italia ci sarebbe uno sbilanciamento mediatico, possibile veicolo di orientamento dell’opinione pubblica attraverso metodi di propaganda più o meno nascosta, e che guidare una coalizione politica e al contempo un gruppo mediatico editoriale risulta contrario ai principi di equilibrio stabiliti dalla Costituzione italiana; tali principi trovano concreta tutela anche per mezzo dell'articolo 10 t.u. 30 marzo 1957 n.361, ove si prevede la "ineleggibilità di coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o imprese private risultano vincolati allo Stato per contratti di opere o di somministrazioni oppure per concessioni o autorizzazioni

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amministrative di notevole entità economica".[140] [141]

I rapporti con Dell'Utri e ManganoNella prima metà degli anni settanta diverse organizzazioni criminali (non ultima la mafia) usavano ricorrere allapratica del sequestro di persona nei confronti di imprenditori (o di loro familiari) non molto noti al grande pubblicoper autofinanziarsi, e Berlusconi, all'epoca già padre di due figli, era tra questi: il 7 luglio 1974 l'avvocatopalermitano Marcello Dell'Utri (all'epoca collaboratore di Berlusconi e che in seguito fu eletto senatore per il partitoda quest'ultimo fondato), mise in contatto Berlusconi con Vittorio Mangano. L'incontro avvenne nella neoacquistatavilla San Martino ad Arcore, e il motivo ufficiale della presenza di Mangano fu quello di assumere le mansioni difattore e stalliere. In realtà, Mangano si occupò anche della sicurezza della villa e dell'incolumità dei figli di SilvioBerlusconi, che era solito anche accompagnare a scuola. Disse anni dopo Dell'Utri: «Berlusconi ha assuntoMangano, gliel'ho presentato io, è verissimo, tra tante persone che c'erano in concorso per quella posizione, e ai qualiBerlusconi ha addirittura affidato la casa, e il signor Mangano accompagnava anche i figli di Berlusconi a scuola.Non vedo niente di strano nel fatto che io abbia frequentato in questa maniera il signor Mangano, e lo frequentereiancora adesso».[142] Vittorio Mangano si licenziò nel 1976. A suo carico, nel periodo successivo all'impiego a villaSan Martino, vi furono una condanna per traffico di droga e un'altra per associazione mafiosa semplice. Fu inoltresospettato del rapimento di Luigi D'Angerio, avvenuto nella notte di Sant'Ambrogio del 1974, subito dopo una cenaad Arcore. La Procura della Repubblica di Palermo sostiene che Marcello Dell'Utri era a conoscenza dei precedentipenali di Mangano: al tempo in cui Dell'Utri, infatti, lasciò l'impiego in banca per diventare collaboratore diBerlusconi e successivamente chiamò Mangano ad Arcore, la locale stazione dei Carabinieri ricevette un'informativadai colleghi palermitani che segnalava Mangano quale persona con precedenti giudiziari e Dell'Utri quale personache era informata di ciò.[143]

Il 26 maggio 1975 una bomba esplose nella villa di Berlusconi in via Rovani a Milano[144] , provocando ingentidanni con lo sfondamento dei muri perimetrali e il crollo del pianerottolo del primo piano.Berlusconi, dopo aver ricevuto varie minacce, si trasferì per qualche mese con la famiglia in Svizzera esuccessivamente in Spagna.Il 28 novembre 1986 un altro attentato alla villa milanese creò danni unicamente alla cancellata esterna. Berlusconi,nel mezzo di un'intercettazione telefonica, commentò con Dell'Utri l'attentato definendolo scherzosamente un attofatto «con affetto», proseguendo sullo stesso tono che «secondo me, come un altro manderebbe una lettera o farebbeuna telefonata, lui metterebbe una bomba» e sottolineando che la natura del gesto è da ricercarsi nel fatto «che non sascrivere».[145] Contrariamente a quanto Berlusconi pensava, invece, l'attentato non è attribuibile a Mangano, cheall'epoca del fatto era detenuto. Esso è ascrivibile altresì (come risulta dalle dichiarazioni di Antonino Galliano) allamafia catanese: una volta raccordatosi con il suo sodale Nitto Santapaola di Catania, Totò Riina, il capo di Cosanostra, aveva, come si suol dire, «preso in mano la situazione» relativa a Berlusconi e Dell'Utri, che (per concordedichiarazione di Ganci, Anzelmo e Galliano) sarebbe stata sfruttata non soltanto per fini prettamente estorsivi, maanche per potere “agganciare” politicamente Bettino Craxi.Un rapporto della Criminalpol del 13 aprile 1981 recita che «L'aver accertato attraverso la citata intercettazionetelefonica il contatto tra Mangano Vittorio, di cui è bene ricordare sempre la sua particolare pericolosità criminale, eDell'Utri Marcello ne consegue necessariamente che anche la Inim spa e la Raca spa (società per le quali il Dell'Utrisvolge la propria attività), operanti in Milano, sono società commerciali gestite anch'esse dalla mafia e di cui la mafiasi serve per riciclare il denaro sporco, provento di illeciti».[146]

Sull'attività di Mangano nello stesso periodo in cui prestava servizio come stalliere di Berlusconi, il giudice PaoloBorsellino rilasciò, poco prima di essere ucciso in un attentato mafioso, un'intervista a un giornalista francese nellaquale definiva il Mangano come una delle teste di ponte di Cosa Nostra nel nord Italia.[147] Mangano morì in carcerenel 2000, pochi giorni dopo essere stato condannato all'ergastolo per duplice omicidio. Dell'Utri commentò, inseguito, che Mangano era un eroe [148] , concetto poi ribadito successivamente da Berlusconi stesso[149] .

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La procura di Palermo ha indagato su Silvio Berlusconi e su Marcello Dell'Utri per concorso esterno in associazionemafiosa e riciclaggio di denaro. Nel 1998 la posizione di Berlusconi è stata archiviata al termine delle indaginipreliminari, che erano state prorogate per la massima durata prevista dalla legge, mentre Dell'Utri è stato rinviato agiudizio. Nel 2004 Marcello Dell'Utri è stato poi condannato in primo grado a Palermo a 9 anni per concorso esternoin associazione mafiosa; secondo la sentenza, Forza Italia sarebbe stata fondata per fornire nuovi agganci politici allamafia e Dell'Utri sarebbe stato l'intermediario tra l'organizzazione mafiosa Cosa nostra e Silvio Berlusconi fin dal1974[150] . Il processo di appello è ancora in corso.

I rapporti con il mondo dell'informazione

Dichiarazione contro Biagi, Santoro e Luttazzi

Berlusconi e Biagi nel 1986

Il 18 aprile 2002, durante la visita di Stato a Sofia in BulgariaBerlusconi, da circa un anno Presidente del Consiglio rendeuna assai discussa dichiarazione (soprannominata dai suoioppositori il "diktat bulgaro" o l'"editto di Sofia"):

« L'uso che Biagi, come si chiama quell'altro...? Santoro, ma l'altro... Luttazzi, hanno fatto della televisione pubblica, pagatacoi soldi di tutti, è un uso criminoso. E io credo che sia un preciso dovere da parte della nuova dirigenza di non permetterepiù che questo avvenga. »

I tre non vennero più chiamati a condurre programmi in RAI: di fatto la nuova dirigenza RAI insediatasi all'epoca delgoverno Berlusconi e da esso spronata a prendere provvedimenti, espulse Biagi, Santoro e Luttazzi da tutte leprogrammazioni televisive. La situazione perdurò fino al 2006 quando, in seguito ad azioni giudiziarie che li hannovisti vincenti sulla dirigenza RAI, Biagi e Santoro hanno ripreso a condurre programmi giornalistici.

Dissapori con la TV pubblica

Berlusconi ha sempre avuto rapporti contrastati con la televisione pubblica, da lui spesso accusata di essere, se nontotalmente schierata a sinistra, per gran parte controllata dai partiti dell'opposizione (soprattutto Raitre, definita daBerlusconi «una macchina da guerra contro il Presidente del Consiglio»). Questa visione è ovviamente ribaltatasecondo il punto di vista dei suoi oppositori che lo accusano di averla pesantemente occupata nel periodo in cui èstato capo del governo.È del 12 marzo 2006 (durante la campagna elettorale per le elezioni politiche) la polemica, in occasione delprogramma di Raitre, "In 1/2 h" (In mezz'ora), tra Berlusconi che accusava la conduttrice Lucia Annunziata dimuoversi sulla base di posizioni di pregiudizio nei suoi confronti e di aperta partigianeria in appoggio della sinistra, ela giornalista stessa che gli rimproverava l'incapacità di trattare con i giornalisti. Silvio Berlusconi lasciò lo studiodopo 17 minuti.[151]

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Il caso Saccà

Nel 2007 la procura di Napoli apre un'inchiesta su Berlusconi (allora leader dell'opposizione) sospettato di avercorrotto Agostino Saccà, direttore generale della RAI. Tra gli atti dell'inchiesta c'è una intercettazione telefonica traidue imputati che viene pubblicata in tutti i media quando l'indagine è ancora in corso. [152] [153]

Nella telefonata si ascolta Saccà esprimere una posizione di appassionato appoggio politico a Berlusconi e di criticaper il comportamento degli alleati. Berlusconi sollecita Saccà a mandare in onda una trasmissione voluta da UmbertoBossi e Saccà si lamenta del fatto che ci sono persone che hanno diffuso voci su questo accordo provocandogliproblemi. Berlusconi poi chiede a Saccà di dare una sistemazione in una fiction ad una ragazza spiegando in modomolto esplicito che questo servirebbe per uno scambio di favori con un senatore della maggioranza che lo aiuterebbea far cadere il governo. Saccà saluta esortando Berlusconi a impadronirsi della maggioranza quanto primapossibile.[154]

Berlusconi ha sostenuto in sua difesa: "lo sanno tutti nel mondo dello spettacolo, in certe situazioni in Rai si lavorasoltanto se ti prostituisci oppure se sei di sinistra. Io ho fatto diversi interventi per personaggi che non sono di sinistrae che sono stati messi completamente da parte dalla Rai".[155]

L'indagine napoletana è giunta a Gennaio alla richiesta di rinvio a giudizio ma, prima che si aprisse il processo, nelluglio 2008 gli avvocati di Berlusconi chiesero ed ottennero dal GIP lo spostamento dell'indagine a Roma perincompetenza territoriale[156] . Nel 2008 i pm romani nuovi titolari dell'inchiesta hanno chiesto l'archiviazionedell'inchiesta e la distruzione delle intercettazioni argomentando che «Non c' è alcuna certezza del "do ut des". Lostretto legame tra l' onorevole Berlusconi e Saccà, che emerge con evidenza dall' attività investigativa, era tale daconsentire al primo di effettuare segnalazioni al secondo senza dover promettere o ottenere nulla in cambio».[157]

Il caso CarfagnaNel quarto governo Berlusconi, l'onorevole Mara Carfagna, ex showgirl, è stata scelta per ricoprire il ruolo diministro delle Pari Opportunità.Secondo il quotidiano argentino El Clarín alcune intercettazioni avrebbero prodotto materiale non penalmenterilevante riguardante presunti favori sessuali ottenuti dal Presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi in cambiodella poltrona da ministro.[158] Di tali intercettazioni esisterebbero ormai solo copie, essendo stati distrutti, ai sensidella legge, gli originali in quanto non rilevanti ai fini del processo per corruzione a carico di Berlusconi.[159]

Dell'esistenza delle intercettazioni parlarono prima Sabina Guzzanti durante la manifestazione di piazza Navona l'8luglio 2008,[160] poi il deputato PdL Paolo Guzzanti sul suo blog, ritenendo esistessero «proporzionati motivi pertemere che la signorina in questione occupi il posto per motivi che esulano dalla valutazione delle sue capacità diservitore dello Stato, sia pure apprendista».[161]

Le dichiarazioni sortirono una citazione in sede civile per Sabina Guzzanti.[162] Anche al padre, il deputato PdLPaolo Guzzanti arriva una minaccia di querela, a cui risponde: "Mi è capitato di imbattermi in persone, parlo dimembri del parlamento, che mi hanno raccontato di avere letto le intercettazioni e di avere da esse tratto certesensazioni e a loro parere fondate sulla vicenda. Se dovessi essere chiamato da un magistrato per difendermi sareipronto a dire i nomi di questi autorevoli membri del parlamento", la vicenda si conclude quindi con unariconciliazione formale e con una precisazione:" Parlavo di una questione più generale: se i ministri debbano esserenominati solo perché in rapporti molto personali".[163] [164] [165]

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Dichiarazioni e comportamenti controversiIn Italia e all'estero grande risalto mediatico hanno ricevuto alcune sue dichiarazioni, battute di spirito ecomportamenti irrituali che gli hanno dato una fama di gaffeur, contribuendo nel contempo a caratterizzare la suaimmagine pubblica.[166]

Nel settembre 2001, in seguito agli attentati terroristici sferrati da Al-Qaida agli Stati Uniti, dichiarò: «Noi[occidentali] dobbiamo essere consapevoli della superiorità della nostra civiltà, il nostro è un sistema che hagarantito il benessere, il rispetto dei diritti umani e, a differenza dei paesi islamici, il rispetto dei diritti religiosi epolitici. Un sistema che ha come valore la comprensione delle diversità e la tolleranza». L'affermazione suscitò leproteste di diverse nazioni islamiche e della Lega araba.[167] [168] [169] [170]

Nel 2003, particolarmente controversa fu la polemica che al Parlamento europeo – in occasione del suo esordiocome presidente del Consiglio dell'UE – lo vide opposto all'eurodeputato socialista tedesco Martin Schulz, che locriticò per i suoi problemi giudiziari, per il suo rapporto con l'informazione, e che lo accusò di avere un conflittod'interessi. Berlusconi replicò all'intervento dell'eurodeputato dicendo: «Signor Schulz, so che in Italia c'è unproduttore che sta facendo un film sui campi di concentramento nazisti. La suggerirò per il ruolo di kapò, lei sarebbeperfetto». Alle critiche da parte di alcuni europarlamentari, Berlusconi rispose rivolgendo un «turisti dellademocrazia» all'ala sinistra del Parlamento che lo contestava. Il presidente Pat Cox lo invitò a scusarsi, maBerlusconi replicò: «Il signor Schulz mi ha offeso gravemente e personalmente, era solo una battuta ironica e non laritiro». Accettò poi di scusarsi con il popolo tedesco, ma non con Schulz e l'Europarlamento. La controversiacoinvolse anche il cancelliere Schröder, che convocò l'ambasciatore italiano a Berlino spingendo il governo italianoa fare lo stesso con quello tedesco a Roma.[171] [172]

Successivamente Berlusconi dichiarò che in Italia «girano da anni storielle sull'Olocausto» perché «gli italiani sannoscherzare su tragedie come quella nel tentativo di superarle», provocando le proteste della comunità ebraica di Romae dell'ANED.[173] [174] [175] Qualche mese dopo, gli procurò altre critiche dalla comunità israelita, unite a quelle dialcuni familiari delle vittime dello squadrismo fascista, l'intervista rilasciata al periodico britannico The Spectator incui disse che Mussolini, a differenza di Saddam Hussein, non avrebbe «mai ammazzato nessuno» e si sarebbelimitato a mandare «la gente a fare vacanza al confino».[176] [177] Della stessa intervista fu contestato anche ilgiudizio espresso sui giudici, definiti «mentalmente disturbati», che spinse il presidente della Repubblica Ciampi adintervenire in difesa della magistratura.[178] [179]

Ripercussioni sul piano diplomatico ci furono anche in altre occasioni. Nel 2005, quando irritò il governo finlandesedicendo di aver «rispolverato tutte le arti da playboy» con Tarja Halonen, capo di Stato della nazione scandinava, perfare in modo che ritirasse la candidatura di Helsinki a sede dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare in favoredi Parma, non essendoci per lui «alcuna possibilità di confronto tra il culatello di Parma e la renna affumicata».[180]

[181] [182] Nel 2006, quando contrariò il governo cinese dichiarando durante un comizio: «Leggetevi il libro nero delcomunismo e scoprirete che nella Cina di Mao i comunisti non mangiavano i bambini, ma li bollivano per concimarei campi».[183]

Nel febbraio 2009, Berlusconi affermò in un comizio: «Di me hanno detto di tutto i signori della sinistra, [...] chesono come quel dittatore argentino che faceva fuori i suoi oppositori portandoli in aereo con un pallone, poi apriva losportello e diceva: C'è una bella giornata, andate fuori un po' a giocare. Fa ridere ma è drammatico». Il Ministerodegli esteri argentino convocò l'ambasciatore italiano Stefano Ronca per esprimere «la profonda preoccupazione» perle frasi dette sui cosidetti voli della morte,[184] per il governo italiano si trattò di uno stravolgimento delle parolepronunciate dal Presidente del Consiglio, un «finto caso».[185]

Sempre nel 2009, secondo indiscrezioni di un tabloid inglese, durante un vertice di capi di governo dell'Unione Europa a Bruxelles per discutere le questioni relative al cambiamento climatico in vista del summit di Copenhagen, alla presenza di leader quali Gordon Brown, Brian Cowen, Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, Berlusconi avrebbe scarabocchiato disegnini di "mutande femminili nel corso della storia" sotto il titolo "Mutandine da donna attraverso i secoli", passando i suoi bozzetti agli altri premier affinché potessero apprezzarli, creando ilarità e imbarazzo fra i

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presenti.[186] [187]

Hanno suscitato clamore anche alcuni comportamenti scherzosi tenuti in presenza di ministri e governanti stranieri.Nel 2002 fece discutere la foto di gruppo dei ministri degli Esteri riuniti a Cáceres, in cui Berlusconi, titolare adinterim della Farnesina, fu immortalato mentre faceva il gesto delle corna alle spalle del suo omologo spagnolo perdivertire un gruppo di boy-scout.[188] [189] Nel 2008, durante una conferenza stampa con il presidente russo uscenteVladimir Putin, dopo che una giornalista pose a quest'ultimo una domanda sgradita circa una sua presunta relazioneextra-coniugale, Berlusconi mimò un mitra che le sparava. Il gesto fu criticato dalla Federazione Nazionale StampaItaliana a causa dei numerosi casi di giornalisti assassinati in Russia. La cronista coinvolta successivamentepuntualizzò: «Ho visto il gesto del vostro presidente e so che scherza sempre. So che il gesto non avrà alcunaconseguenza».[190]

Lo stesso anno, in seguito all'elezione dell'afro-americano Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti,Berlusconi, durante una conferenza stampa congiunta con il nuovo presidente russo Dmitrij Medvedev al Cremlino,affermò: «Ho detto a Medvedev che Obama ha tutto per andare d'accordo con lui: è giovane, bello e ancheabbronzato». La frase suscitò polemiche poiché il termine "abbronzato" (in inglese tanned o suntanned) è statotalvolta impiegato in maniera dispregiativa nei confronti delle persone di colore. In seguito Berlusconi affermò che lasua intenzione era quella di rivolgere ad Obama «una carineria assoluta, un grande complimento», e definì«imbecilli» chi aveva criticato la dichiarazione. I media internazionali diedero ampio risalto alla vicenda.[191] [192]

[193]

L'anno successivo, durante la riunione del G20 a Londra, dopo la foto di rito Berlusconi chiamò il presidentestatunitense a voce alta attirando l'attenzione della regina Elisabetta II che, giratasi per capire da dove e da chiprovenisse il richiamo, apparentemente irritata esclamò: «Che cos'è? Ma perché deve urlare?» (What is it? Why doeshe have to shout?).[194] [195] L'episodio ricevé ampio eco mediatico da parte della stampa internazionale[196] . Ilgiorno successivo Buckingham Palace intervenne puntualizzando che la sovrana non era affatto infastiditadall'irritualità del capo di governo italiano.[197]

In Italia hanno sollevato polemiche alcune sue esternazioni rivolte agli avversari politici ed alla magistratura. Nel2006, in prossimità delle elezioni politiche che lo avrebbero contrapposto al candidato del centro-sinistra RomanoProdi, durante un discorso alla Confcommercio affermò: «Ho troppa stima dell'intelligenza degli italiani per pensareche ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare contro i propri interessi». Definì inoltre la magistratura «ilcancro del paese».[198] [199] Due anni dopo, alla Confesercenti, ribadì lo stesso concetto definendo «i giudici e i pmideologizzati» una «metastasi della nostra democrazia». L'ANM protestò per la dichiarazione temendo unadelegittimazione dell'intera categoria.[200] [201]

Nel 2009, fu protagonista di uno scontro istituzionale con il presidente della Repubblica Napolitano, che rifiutò difirmare il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri che avrebbe vietato l'interruzione dell'alimentazione edell'idratazione artificiale di Eluana Englaro.[202] Berlusconi, contrariato dalla mancata firma, dichiarò: «si voglionoattribuire dei poteri che secondo l'interpretazione mia e del governo non sono del capo dello Stato ma semmaispettano al governo», quindi sollecitò una riforma della Costituzione, da lui ritenuta necessaria «perché la Carta è unalegge fatta molti anni fa sotto l'influenza della fine di una dittatura e con la presenza al tavolo di forze ideologizzateche hanno guardato alla Costituzione russa come a un modello da cui prendere molte indicazioni».[203] [204] Ladichiarazione fu accolta da diverse polemiche a cui Berlusconi replicò: «Ho giurato sulla Costituzione. La rispetto. Èla prima legge alla base dello Stato. Non ho mai pensato di attaccarla», poi aggiunse: «La Costituzione però non è unMoloch: può evolvere con i tempi», ma ribadì: «Che i valori costituzionali abbiano guardato alla Carta dell'UnioneSovietica è una realtà storica».[205] [206]

Il 10 dicembre 2009, in una seduta del Partito Popolare Europeo, Berlusconi individua in un presunto "partito dellamagistratura di sinistra" un grave ostacolo per la propria attività di governo, affermando di voler cambiare questasituazione anche attraverso una riforma della Costituzione. Le affermazioni suscitano le reazioni del Presidente dellaRepubblica che esprime il suo rammarico, mentre il Presidente della Camera invita il premier a chiarire.[207]

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Il caso Letizia e le escortIl 28 aprile 2009, la moglie di Berlusconi, Veronica Lario, scrisse una e-mail all'ANSA, esprimendo il suo sdegnoper la scelta del marito di candidare giovani ragazze di bella presenza, alcune delle quali senza esperienza politica,per le vicine Elezioni europee.

Noemi Letizia al Festival di Venezia nel 2009.

Veronica Lario

Il 2 maggio del 2009, dopo aver saputo che Berlusconi si era recatoalla festa del diciottesimo compleanno di Noemi Letizia[208] [209] (unaragazza di Casoria), Veronica Lario ha affidato ad un avvocatol'incarico di presentare richiesta di separazione dal marito[210] . LaLario ha, a questo punto, fatto menzione di una supposta abitudine delmarito di frequentare minorenni: "Ho cercato di aiutare mio marito, hoimplorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come sifarebbe con una persona che non sta bene. È stato tutto inutile".[211]

Il 14 maggio il quotidiano La Repubblica pubblica un articolo in cuimostra le molte contraddizioni e discordanze della versione diBerlusconi concernente le sue frequentazioni con Noemi Letizia con ledichiarazioni degli altri protagonisti della vicenda, chiedendo alPresidente del Consiglio di rispondere a dieci domande[212] , poiriformulate. Berlusconi non ha mai ritenuto opportuno rispondere aqueste domande, e il 28 agosto dà mandato al suo avvocato, NiccolòGhedini, di intentare una causa civile di risarcimento contro ilquotidiano per il danno di immagine causatogli (lo stesso avvienecontestualmente anche nei confronti de L'Unità).

Il 28 maggio Berlusconi giura sulla testa dei suoi figli che non ha maiavuto relazioni "piccanti" con minorenni, e che se stesse mentendo sidimetterebbe immediatamente.[213] [214] La questione è stataampiamente trattata dalla stampa estera (per esempio dai quotidianibritannici The Times,[215] Financial Times[216] e dalla BBC).[217]

L'attenzione dei giornali è stata in seguito attirata da numerose foto cheil fotografo Antonello Zappadu aveva scattato in diverse occasioni:alcune documentano una vacanza del maggio 2008 nella residenzaestiva di Berlusconi a Porto Rotondo e vi appare l'allora primo ministrodella Repubblica Ceca Mirek Topolanek in veste adamitica: durante lafesta si vedono giovani ragazze in bikini o in topless.[218] Il 5 giugno2009 il quotidiano spagnolo El País pubblica 5 delle 700 foto dellafesta.[219] La Procura di Roma, su segnalazione di Berlusconi, hasequestrato il materiale fotografico per violazione della privacy.

Nel luglio 2009 il giornale L'Espresso pubblica sul suo sito leregistrazioni audio degli incontri tra Silvio Berlusconi e la escortPatrizia D'Addario (da lei stessa effettuate). Tali registrazioni risalgonoall'ottobre 2008 e sono state depositate dalla stessa D'Addario presso laProcura di Bari, che le ha ascoltate e pubblicate in quanto rilevanti - insieme ad altre intercettazioni - per far lucesulla natura dei rapporti tra Berlusconi e l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini indagato per corruzione eassociazione a delinquere nell'ambito di un'inchiesta su tangenti e affari a danno della sanità pugliese.[220]

Poco dopo il Premier dichiarò: "Non sono un santo, spero lo capiscano anche quelli di Repubblica". [221]

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Al di là dell'interesse di natura scandalistica, le vicende riguardanti i presunti rapporti extraconiugali di Berlusconicon escort e giovani ragazze dello spettacolo hanno attirato l'attenzione dell'opinione pubblica e di parte del mondopolitico, in quanto paiono essere in più punti intrecciate con la promessa di candidature politiche nelle liste del Pdl eaffiliate (La Puglia prima di tutto) in occasione delle elezioni europee e delle amministrative del giugno 2009[222]

[223] .

Le aggressioni• Il 31 dicembre 2004, in piazza Navona a Roma, Silvio Berlusconi venne colpito con il treppiede di una macchina

fotografica da Roberto Dal Bosco, un operaio di Mantova[224] . Dopo essere stato diciannove ore in arresto, DalBosco fu scarcerato e inviò le sue scuse al primo ministro italiano che decise di non sporgere denuncia. Ilcomitato "L'altrainformazione" e il senatore Mario Luzi ipotizzarono, in seguito, una possibilestrumentalizzazione di Silvio Berlusconi dell'aggressione subita[225] [226] .

• Il 13 dicembre 2009, dopo un comizio in piazza del Duomo a Milano, Silvio Berlusconi venne colpito al voltocon una riproduzione in miniatura del duomo, lanciata da distanza ravvicinata da Massimo Tartaglia, riportandodiverse ferite al volto, nonché la frattura del setto nasale e di due denti dell'arcata superiore.[227] Tartaglia, natonel 1967, incensurato e precedentemente in cura per problemi psichici, fu subito arrestato[228] e dal 1 febbraio2010 è agli arresti domiciliari in una comunità terapeutica.[229]

Riconoscimenti

Da sinistra, Jacques Chirac, George W. Bush, Tony Blair e SilvioBerlusconi

Cavaliere dell'Ordine al merito del Lavoro

«Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza conil massimo dei voti, decise di dar vita ad una attivitàindipendente nel settore dell'industria edile fondando laSocietà "Cantieri Riuniti Milanesi S.p.A.". Nel 1963 hacostituito la Società "Edilnord" che ha realizzato, tral'altro, in provincia di Milano, un centro per quattromilaabitanti, il primo in Lombardia dotato di centrocommerciale, centro sportivo, campi di giuoco, scuolematerne ed elementari. Dal 1969 al 1975, inapplicazione di una nuova concezione urbanistica,Silvio Berlusconi ha realizzato la costruzione di"Milano 2", una città per diecimila abitanti contigua aMilano, dotata di tutte le più moderne attrezzaturepubbliche e sociali, la prima unità urbana in Italia contre circuiti differenziali per auto, ciclisti e pedoni. ÈPresidente e Direttore Generale della Edilnord progettiS.p.A. e Presidente della Fininvest S.p.A.»

— 1977, nominato dal presidente della Repubblica Giovanni Leone.Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Stella di Romania

Cavaliere di Gran Croce di merito con placca d'oro del Sacro Militare Ordine Costantinianodi San Giorgio

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Laurea honoris causa in ingegneria gestionale dall'Università della Calabria — 27 novembre1991[230]

• Il 23 settembre 2003, a New York, gli è stato consegnato il premio "Statista dell'anno" dallaAnti-Defamation League, l'organizzazione ebraica che combatte l'antisemitismo nel mondo.[231]

• Il 2 marzo 2006, negli Stati Uniti d'America, durante l'annuale celebrazione del "saluto alla Libertà", la IntrepidFoundation, ente privato statunitense, lo ha insignito del premio Libertà Intrepid 2006 per «la coraggiosaleadership contro il terrorismo».

• Il 27 settembre 2006, gli viene riconosciuto il premio "Madonnina d'oro" offerto dalla Comunità Incontro di DonGelmini per il contributo personale dato alla ricostruzione di alcune strutture in Bolivia e in Thailandia, dopo lotsunami.

Rivisitazioni artistiche di Silvio BerlusconiLa figura dell'imprenditore milanese è stata rivisitata molto spesso da cineasti, cantanti, fumettisti e letterati.

Documentari• Citizen Berlusconi - The Prime Minister and the Press di Andrea Cairola e Susan Gray, PBS (2003)• Viva Zapatero! di Sabina Guzzanti (2005)• Quando c'era Silvio - Storia del periodo berlusconiano di Beppe Cremagnani, Enrico Deaglio e Ruben Oliva

(2006)• Uccidete la democrazia! Memorandum sulle elezioni di aprile di Beppe Cremagnani, Enrico Deaglio e Ruben H.

Oliva (2006)• Berlusconi, Affaire Mondadori di Mosco Boucault (2006)• Videocracy - Basta apparire di Erik Gandini (2009)

Voci correlate• Governo Berlusconi I• Governo Berlusconi II• Governo Berlusconi III• Governo Berlusconi IV• Forza Italia• Casa delle Libertà• Il Popolo della Libertà• Berlusconismo• Veronica Lario• Editto bulgaro• Procedimenti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi• Berluscones• No Berlusconi Day

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Collegamenti esterni• Scheda [232] su Openpolis

Uffici di governo

Predecessore: Presidente del Consiglio dell'Unione europea Successore:

CostasSimitis

luglio - dicembre 2003 BertieAhern

MPE italiano Gruppo Lista di elezione Partito italiano Area Preferenze

1999 - giu2001

PPE-DE Forza Italia Forza Italia - -

Predecessore: Presidente del Consigliodei ministri italiano

Successore:

Carlo Azeglio Ciampi 10 maggio 1994 - 17gennaio 1995

Lamberto Dini I

Giuliano Amato 11 giugno 2001 - 23aprile 2005

Silvio Berlusconi II

Silvio Berlusconi 23 aprile 2005 - 17maggio 2006

Romano Prodi III

Romano Prodi 8 maggio 2008 - incarica

in carica IV

Presidenti del Consiglio dei ministri

Alcide De Gasperi | Giuseppe Pella | Amintore Fanfani | Mario Scelba | Antonio Segni | Adone Zoli | Fernando Tambroni |Giovanni Leone | Aldo Moro | Mariano Rumor | Emilio Colombo | Giulio Andreotti | Francesco Cossiga | Arnaldo Forlani |

Giovanni Spadolini | Bettino Craxi | Giovanni Goria | Ciriaco De Mita | Giuliano Amato | Carlo Azeglio Ciampi | SilvioBerlusconi | Lamberto Dini | Romano Prodi | Massimo D'Alema

Predecessore: Ministro degli Esteri della RepubblicaItaliana

Successore:

RenatoRuggiero

dal 6 gennaio al 14 novembre 2002 (adinterim)

FrancoFrattini

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Predecessore: Ministro dell'Economia e delle Finanze della Repubblica Italiana Successore:

GiulioTremonti

dal 3 luglio al 16 luglio 2004 (ad interim) Domenico Siniscalco I

GiulioTremonti

dall'8 maggio al 17 maggio 2006 (ad interim) Tommaso PadoaSchioppa

II

Predecessore: Ministro della Salute della Repubblica Italiana Successore:

FrancescoStorace

dall'11 marzo al 17 maggio 2006 (adinterim)

LiviaTurco

Note[1] http:/ / www. camera. it/ cartellecomuni/ leg16/ include/ contenitore_dati. asp?tipopagina=& deputato=d35330&

source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml%2Easp& position=Deputati\La%20Scheda%20Personale& Pagina=Deputati/Composizione/ SchedeDeputati/ SchedeDeputati. asp%3Fdeputato=d35330& Nominativo=BERLUSCONI%20Silvio

[2] #74 Silvio Berlusconi & family (http:/ / www. forbes. com/ lists/ 2010/ 10/ billionaires-2010_Silvio-Berlusconi-family_EEPT. html). URLconsultato il 14-03-2010.

[3] «Forbes - The World's Billionaires 2010» (http:/ / www. forbes. com/ lists/ 2010/ 10/ billionaires-2010_The-Worlds-Billionaires_Rank. html).URL consultato in data 14-03-2010.

[4] http:/ / www. difesa. it/ Ministro/ Compiti+ e+ Attivita/ Dettaglio+ intervista. htm?DetailID=55 Ministero della Difesa, intervista all'On.Antonio Martino: "...Forza Italia è una creazione di Berlusconi ed è legata alla sua presenza. Finché c'è lui, esiste il partito..."

[5] http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1997/ ottobre/ 22/ Cerchiamo_rispettare_anagrafe_dei_tirolesi_co_0_9710221768. shtml articolo delCorriere della Sera: "...Berlusconi fondo' Forza Italia e si coalizzo' con la Lega nord..."

[6] http:/ / www. repubblica. it/ 2009/ 08/ sezioni/ politica/ berlusconi-divorzio-20/ vanity-fair-scandali/ vanity-fair-scandali. html Articolo de LaRepubblica: "...Nel '93 Berlusconi fonda un partito e diventa presidente del consiglio..."

[7] http:/ / personal. lse. ac. uk/ LARCINES/ reset_98_2006. pdf Articolo di Reset: "...Silvio Berlusconi fonda un partito dal niente e lo porta avincere le elezioni in due mesi

[8] Nel corso del quale ricoprì gli incarichi ad interim di ministro degli Esteri, dell'Economia, della Salute e della Funzione Pubblica[9] http:/ / www. asca. it/ news-BERLUSCONI__IERI_BATTUTO_RECORD_GIORNI_DI_DE_GASPERI_AL_GOVERNO-857938-ORA-.

html[10] http:/ / www. ilmessaggero. it/ articolo_app. php?id=21807& sez=HOME_INITALIA& npl=& desc_sez=[11] http:/ / www. repubblica. it/ 2009/ 06/ sezioni/ politica/ berlusconi-varie-2/ berlusconi-atreju/ berlusconi-atreju. html[12] http:/ / www. libero-news. it/ adnkronos/ view/ 181276[13] Alla memoria di Luigi Berlusconi, due anni dopo la morte, il figlio intitolerà un trofeo calcistico[14] MIO FRATELLO SILVIO, UN CUORE GRANDE COSI' (http:/ / quotidianonet. ilsole24ore. com/ politica/ 2007/ 06/ 14/

17935-silvio_cuore_grande_cos. shtml)[15] «Vita, opere e miracoli di Silvio» (http:/ / www. societacivile. it/ primopiano/ articoli_pp/ berlusconi/ vita. html). societacivile.it, 6-3-2002.

URL consultato in data 18/10/2009.[16] Lo scrittore Mario Guarino, ne L'orgia del potere: testimonianze, scandali e rivelazioni su Silvio Berlusconi, Dedalo, Bari, 2005, p. 18,

sostiene che fu dispensato per legge in quanto primo figlio, mentre altri biografi non indicano quale sia il motivo della dispensa.[17] Claudia Fusani, (http:/ / www. unita. it/ upload/ silviostory_1. pdf) Silvio story, L'Unità.[18] Dario Cresto-Dina. «Veronica, addio a Berlusconi "Ho deciso, chiedo il divorzio"» (http:/ / www. repubblica. it/ 2009/ 04/ sezioni/ politica/

elezioni-2009-2/ veronica-divorzio/ veronica-divorzio. html). la Repubblica, 3-5-2009. URL consultato in data 26-7-2009.[19] Silvio Berlusconi. «L’avventura imprenditoriale del fondatore della Ignis, un uomo che aveva fiducia nell’Italia: Borghi, un simbolo del

miracolo economico» (http:/ / www. palazzochigi. it/ Presidente/ Interventi/ testo_int. asp?d=17492). Governo italiano, 8-11-2002. URLconsultato in data 16/4/2008.

[20] Nel film Sua maestà Silvio Berlusconi, prodotto da CAPA PRESS T.V. di Parigi (regia di Stéphane Bentura), Guido Possa, viceministrodell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel governo Berlusconi I, direttore per molti anni della sua segreteria personale, amico fin daitempi del liceo dai padri Salesiani di Milano, ricorda come il suo primo lavoro sia stato di venditore porta a porta di scope elettriche.

[21] Il sito di Forza Italia parla di attività di direttore commerciale e, dopo sei mesi, di direttore generale (http:/ / www. forza-italia. it/silvioberlusconi/ 051_citta. htm).

[22] Una biografia di Berlusconi (http:/ / www. societacivile. it/ primopiano/ articoli_pp/ berlusconi/ vita. html) su societacivile.it.[23] Le due finanziarie che facevano capo a Carlo Rezzonico erano controllate dalla Discount Bank Overseas Limited, con sede a Tel Aviv e

filiali a Lugano, Ginevra e Milano.

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Silvio Berlusconi 80

[24] Il sito di Forza Italia parla di "terribile crisi del mercato edilizio", pur essendo quello un periodo di pieno boom economico. (http:/ / www.forza-italia. it/ silvioberlusconi/ 051_citta. htm).

[25] Camilla Cederna, Il nasetto di Silvio, Milano, 1977, v. ((http:/ / www. rifondazione-cinecitta. org/ silvioberlusconi1. html)).[26] La Cofigen era stata creata qualche settimana prima della Italcantieri ed era controllata per il 50% dalla Banca della Svizzera Italiana e per il

48% dalla Privat Kredit Bank; quest'ultima era controllata in gran parte dalla Cofi Compagnie de l'Occident pour la Finance et l'Industrie,creazione della stessa Banca della Svizzera Italiana, della Société de Banque Suisse e della Cassa Lombarda di Milano.

[27] Tettamanti di fatto controllava la Banca della Svizzera Italiana e sembra fosse implicato in diversi affari che hanno influenzato l'economiaitaliana come il caso Enimont e quello della Merchant Bank di Sergio Cragnotti.

[28] Di fatto era intestata ad un praticante notaio e ad una casalinga, Stefania Doninelli, moglie di Ercole Doninelli, che è amministratoredelegato. La società nasceva da un complesso sistema di scatole cinesi, al cui capo c'era la Interchange Bank, nata con capitali italiani, svizzerie venezuelani.

[29] Ercole Doninelli era titolare della Fimo di Chiasso, una finanziaria che in seguito si è trovata coinvolta in diverse indagini giudiziarie sulriciclaggio del denaro derivante dal narcotraffico colombiano e su diversi crack finanziari in Italia, Francia, Belgio e Paesi Bassi, comeriportato da indymedia.org (http:/ / italia. indymedia. org/ news/ 2001/ 08/ 12869. php). Doninelli fu anche amministratore delegato della EtiAG Holding.

[30] «Chi è Cesare Previti» (http:/ / www. corriere. it/ Primo_Piano/ Cronache/ 2003/ 04_Aprile/ 29/ schedaimisir. shtml). Corriere della Sera,29-4-2003. URL consultato in data 21/5/2008. Si tratta di una breve biografia di Cesare Previti. Parla diffusamente della vicenda il libro diGiovanni Ruggeri Berlusconi. Gli affari del Presidente, Kaos Edizioni, Milano, 1994, p. 79-90.

[31] La Padania, 11 domande a Berlusconi (http:/ / www. agoravox. it/ Berlusconi-e-la-Banca-Rasini)[32] Guzzanti vs Berlusconi - Pg 87[33] http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2001/ 04/ 28/ troppe-ombre-sul-cavaliere-con-lui-unitalia. html[34] «Berlusconi ai giudici: non rispondo su Dell'Utri» (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2002/ novembre/ 27/

Berlusconi_giudici_non_rispondo_Dell_co_0_0211274792. shtml). Corriere della Sera, 27-11-2002. URL consultato in data 28/5/2008.[35] Elio Veltri; Marco Travaglio, L'odore dei soldi. Origini e misteri delle fortune di Silvio Berlusconi (http:/ / files. meetup. com/ 206854/ E.

Veltri M. Travaglio - L'odore dei soldi. doc) (doc) Editori Riuniti, 2001. ISBN 88-359-5007-4 URL consultato il 09-11-2008.[36] Dal quotidiano La Padania del 19 agosto 1998.[37] cfr. J.Ziegler, La Svizzera lava più bianco, 1992, per approfondimenti.[38] http:/ / www. antimafiaduemila. com/ content/ view/ 1238/[39] «Mafia, Fininvest: “Teoremi smentiti” (http:/ / www. tgcom. mediaset. it/ cronaca/ articoli/ articolo372760. shtml), da Tgcom.it, 27 luglio

2007.[40] Mafia, Fininvest: "Teoremi smentiti" (http:/ / www. tgcom. mediaset. it/ cronaca/ articoli/ articolo372760. shtml), articolo di Tgcom del 27

luglio 2007.[41] Il caso Giuffrida: Perché Berlusconi non dice dove ha preso i capitali Fininvest? (http:/ / www. canisciolti. info/ articoli_dettaglio.

php?id=6912), articolo di Marco Travaglio, del 1º agosto 2007, che cita tra le altre cose la nota dell'ANSA degli avvocati difensori diGiuffrida e le dichiarazioni dei giudici e di Paolo Iovenitti.

[42] Per inquadrare il riferimento temporale, sebbene la loggia sia assurta alla cronaca nel 1981 con la scoperta degli elenchi degli associati,nondimeno essa era attiva fin dalla metà degli anni sessanta e, tra i mezzi che allora teorizzò per realizzare il c.d. Piano di RinascitaDemocratica, vi era anche quello di ottenere il controllo dell'opinione pubblica tramite il dissolvimento della TV di Stato e la crescita delle -allora - televisioni via cavo, e l'infiltrazione nelle redazioni dei maggiori quotidiani nazionali. (http:/ / www. esmartstart. com/ _framed/ 50g/berlusconi/ inchiesta/ start. htm)

[43] Il numero di tessera di Berlusconi era 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, data di affiliazione 26 gennaio 1978.[44] La Commissione era fornita di poteri ispettivi analoghi a quelli della magistratura, secondo la lettera della legge istitutiva 23 settembre 1981,

n. 527.[45] Nella sezione dedicata ai rapporti finanziari della loggia della relazione della Commissione emerse che «...non vanno peraltro trascurati

anche altri interventi con identici fini, anche se di portata minore, che la Loggia P2 pone in essere sia tramite il Banco Ambrosiano, sia tramitealtre banche ove alcuni operatori (Genghini, Fabbri, Berlusconi, ecc.), trovano appoggi e finanziamenti al di là di ogni merito creditizio. Moltidegli istituti bancari, ai cui vertici risultavano essere persone incluse nelle liste P2, non hanno effettuato in merito opportune indagini, mal'esistenza di una vasta rete di sostegno creditizio per le operazioni interessanti la loggia risulta provata dalla già citata inchiesta portata atermine dal Collegio sindacale dei Monte dei Paschi di Siena...». Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica P2 capitolo «Ilmondo degli affari - Il mondo degli affari e dell'editoria», Camera dei Deputati, 1983, cit. in LoggiaP2.com (http:/ / www. loggiap2. com/membri_p2. htm).

[46] «Berlusconi deve tirar fuori tutta la sua creatività e la sua tenacia. Lavora giorno e notte, sabato e domenica. Inventa nuove formule dipubblicità e di promozione diretta, di commercializzazione...» Frase una volta presente a questo indirizzo (http:/ / www. forzaitalia. it/silvioberlusconi/ 051_citta. htm), rimossa dopo il 1 aprile 2007 e recuperabile da qui (http:/ / web. archive. org/ web/ 20060502180445/ http:/ /forzaitalia. it/ silvioberlusconi/ 051_citta. htm).

[47] Il Psi, il governo, Tangentopoli ecco le carte dell'archivio Craxi - Repubblica.it (http:/ / www. repubblica. it/ 2007/ 12/ sezioni/ politica/archivio-craxi/ archivio-craxi/ archivio-craxi. html)

[48] Legge Gasparri, la Ue avvia la procedura d'infrazione (http:/ / www. repubblica. it/ 2006/ 07/ sezioni/ politica/ legge-gasparri/parte-infrazione/ parte-infrazione. html). La Repubblica, 19-07-2006

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Silvio Berlusconi 81

[49] http:/ / www. ilbenecomune. net/ 2008/ ovopedia-la-prima-enciclopedia-storica-in-videoclip-secondo-verso-berlusconiano/[50] Ettore Livini. «Berlusconi incassa 141 milioni Nel 2005 dividendi raddoppiati» (http:/ / www. repubblica. it/ 2006/ b/ sezioni/ politica/

berincassa/ berincassa/ berincassa. html). la Repubblica, 23-02-2006. URL consultato in data 19-12-2006.[51] Gino Bacci, Berlusconi, il premier e il mister, Eco libri, 2004[52] lastampa.it (http:/ / www. lastampa. it/ redazione/ cmsSezioni/ infografica/ 200905articoli/ 43421girata. asp). URL consultato il 13-05-2009.[53] Il periodo socialista di Silvio Berlusconi (http:/ / www. esmartstart. com/ _framed/ 50g/ berlusconi/ inchiesta/ cap3. 2. htm)[54] Silvio non rinnega mai gli amici (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1995/ novembre/ 24/ Silvio_non_rinnega_mai_gli_co_8_9511242321.

shtml), da Il corriere della Sera del 24 novembre 1995.[55] Vita di Berlusconi - Cronologia (http:/ / www. giannivattimo. it/ menu/ libro_berl. html), da giannivattimo.it.[56] Berlusconi testimonial per Craxi (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1992/ marzo/ 13/

Berlusconi_testimonial_per_Craxi_co_0_92031316422. shtml), Corriere della Sera, 13 marzo 1992].[57] Compatibili tv e mandato del Cavaliere (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1994/ luglio/ 21/

compatibili_mandato_del_Cavaliere_co_0_9407212114. shtml), Corriere della Sera, 21 luglio 1994.[58] GIUNTA ELEZIONI Si', il Cavaliere era eleggibile (http:/ / archivio. lastampa. it/ LaStampaArchivio/ main/ History/ tmpl_viewObj.

jsp?objid=1278598), la Stampa, 21 luglio 1994.[59] Noi Berlusconi l’Opposizione (http:/ / www. syloslabini. info/ online/ ?p=419), Paolo Sylos Labini, tratto da l'Unità, 24 novembre 2001.[60] Giunta delle elezioni del 19 ottobre 1996 (http:/ / leg13. camera. it/ _dati/ leg13/ lavori/ bollet/ 199610/ 1017/ pdf/ 16. pdf). camera.it. URL

consultato il 22-10-2009.[61] La Repubblica, "Scende in campo il ragazzo coccodè" (http:/ / www. repubblica. it/ 2004/ a/ sezioni/ politica/ festaforza/ coccode/ coccode.

html)[62] Corriere della Sera, "Lo strappo del Cavaliere" (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1994/ gennaio/ 27/

strappo_del_Cavaliere_co_0_9401277413. shtml)[63] La Stampa, SONDAGGIO CIRM Ppi-Segni e pds al 22% (http:/ / archivio. lastampa. it/ LaStampaArchivio/ main/ History/ tmpl_viewObj.

jsp?objid=1199323)[64] IL CASO <MESSAGGIO> AL PAESE Il Cavaliere regista di se stesso Trucchi e seduzioni nel giorno del debutto (http:/ / archivio.

lastampa. it/ LaStampaArchivio/ main/ History/ tmpl_viewObj. jsp?objid=1201336)[65] <FORZA ITALIA> Uno spottino in grigio per il timido Cavaliere (http:/ / archivio. lastampa. it/ LaStampaArchivio/ main/ History/

tmpl_viewObj. jsp?objid=1202829)[66] Tra questi Mike Bongiorno, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, Ambra Angiolini e Iva Zanicchi, che in un programma

d'intrattenimento della domenica pomeriggio dichiara che la sua mamma voterà per Silvio «perché i ricchi, essendosi già arricchiti, nonavrebbero interesse a rubare dalle tasche dei cittadini».

[67] http:/ / www. brianzapopolare. it/ sezioni/ politica/ berlusconi_mafioso_lega_2001feb16. htm[68] «Non mi siederò mai più ad un tavolo a cui ci sia il signor Bossi e non sosterrò mai più un governo che conti su Bossi come sostegno perché

è una persona totalmente inaffidabile.» Da una intervista televisiva (http:/ / video. google. com/ videoplay?docid=6851543285887127277&pl=true).

[69] In un'intervista pubblicata il 9 settembre 2003 sul quotidiano La voce di Cremona Berlusconi dice «nel 1994 il mio governo è caduto perchémi hanno accusato di corruzione e poi io sono stato assolto in appello e in cassazione, dopo sei anni, per non aver commesso il fatto. Eppurehanno fatto cadere il mio governo con quelle accuse. Perché il capo dello Stato di allora ha chiamato Bossi e gli ha detto "guarda che è sicuroche Berlusconi cada e ti porta con lui nel baratro" e Bossi poi me lo ha raccontato.» (Da welfareitalia.it (http:/ / www. welfareitalia. it/contents. php?cid=575)).

[70] «Nel 1994 ci fu un golpe. Scalfaro disse a Bossi: "Berlusconi è nel baratro, i giudici di Milano lo condanneranno. In quel baratro non finircianche tu". I giudici di Milano dopo sette anni mi assolsero, ma gli italiani nel frattempo non ci videro più al governo, ma all'opposizione». (repubblica.it Intervista (http:/ / www. repubblica. it/ 2006/ a/ sezioni/ politica/ versoelezioni7/ cassintegrato/ cassintegrato. html) di Berlusconia La Repubblica, 28 gennaio 2006.

[71] Il testo del discorso[72] Video su mediacenter.corriere.it (http:/ / mediacenter. corriere. it/ MediaCenter/ action/

player?uuid=6a7b8686-c35e-11da-9ad9-0003ba99c667)[73] Radio anch'io - Trasmissione del [[7 aprile (http:/ / www. radio. rai. it/ radio1/ radioanchio/ view. cfm?Q_EV_ID=171492)] 2006][74] Senato della Repubblica, Giunta elezioni e immunità parlamentari: scheda (http:/ / www. senato. it/ commissioni/ 4577/ 3666/ 101293/

101294/ 130034/ schedasedutacommissione. htm) della seduta del 6 dicembre 2006 ( Regolamento per la verifica dei poteri (http:/ / www.senato. it/ istituzione/ 29380/ genpagina. htm), si veda art. 12, c.2 e c.3)

[75] Senato della Repubblica, Giunta elezioni e immunità parlamentari: scheda (http:/ / www. senato. it/ commissioni/ 4577/ 3666/ 101293/132948/ 142830/ schedasedutacommissione. htm) della seduta del 18 settembre 2007

[76] «FI: raccolte oltre 7 milioni di firme contro il governo» (http:/ / www. adnkronos. com/ IGN/ Politica/ ?id=1. 0. 1570180192), daAdnKronos.com, 18 novembre 2007.

[77] «"In sette milioni per mandare via Prodi", ma restano i dubbi sul valore delle firme» (http:/ / www. repubblica. it/ 2007/ 11/ sezioni/ politica/cdl11/ gazebo-berlusconi/ gazebo-berlusconi. html), la Repubblica, 19 novembre 2007.

[78] Gian Antonio Stella. «La seconda discesa in campo contro i politici “parrucconi” (http:/ / www. corriere. it/ politica/ 07_novembre_19/stella_berlusconi_guerra_ai_parrucconi. shtml), Corriere.it, 19 novembre 2007

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Silvio Berlusconi 82

[79] Conferenza trasmessa in diretta su [[Rete 4 (http:/ / www. video. mediaset. it/ video. html?sito=tgcom& data=2007/ 11/ 19& id=26387&categoria=servizio/ cronaca& from=email)]]

[80] . «PDL: Berlusconi scrive a coordinatori FI, serviva svolta (http:/ / www. repubblica. it/ news/ ired/ ultimora/ politica/rep_politica_n_2701245. html), Repubblica.it, 18 novembre 2007.

[81] «L'assenteismo degli eletti: le classifiche con i dati delle presenze/assenze al voto dei parlamentari» (http:/ / www. ilsole24ore. com/includes2007/ speciali/ tools/ assenteismo-parlamentare/ assenteismo-parlamentare. shtml). Il Sole 24 Ore, 19-12-2007. URL consultato indata 28-5-2008.

[82] «Vince il Pdl, la Lega avanza» (http:/ / www. corriere. it/ Politica/ 2008/ elezioni08/ elezioni_dati_8868a4f4-0a1e-11dd-bdc8-00144f486ba6.shtml), da Corriere.it, 14 aprile 2008.

[83] Giuramento del Governo Berlusconi (http:/ / www. quirinale. it/ Comunicati/ Comunicato. asp?id=35776). Presidenza della Repubblica,08-05-2008. URL consultato il 08-05-2008.

[84] Berlusconi eletto Presidente del PdL (http:/ / it. euronews. net/ 2009/ 03/ 29/ berlusconi-eletto-presidente-del-pdl/ ) it.euronews.net[85] Kataweb News, Licio Gelli: “Berlusconi venne iniziato alla P2 con il rito della spada” (http:/ / news. kataweb. it/ item/ 524397/

licio-gelli-berlusconi-venne-iniziato-alla-p2-con-il-rito-della-spada)[86] La Repubblica, Bufera su Berlusconi La P2 setta segreta (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2000/ 03/ 08/

bufera-su-berlusconi-la-p2-setta-segreta. html)[87] La Repubblica Angius: Silvio, ex piduista ricco (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2000/ 10/ 04/

angius-silvio-ex-piduista-ricco. html)[88] La Repubblica, Berlusconi dal giudice per un interrogatorio sull'iscrizione alla P2 (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/

repubblica/ 1990/ 02/ 14/ berlusconi-dal-giudice-per-un-interrogatorio-sull. html)[89] Caffè Europa (http:/ / www. caffeeuropa. it/ attualita/ 75lettere-berlusca. html)[90] Repubblica, Quando Berlusconi testimoniò sulla P2 (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 1998/ 04/ 21/

quando-berlusconi-testimonio-sulla-p2. html)[91] Giovanni Ruggeri e Mario Guarino, Berlusconi: inchiesta sul signor tv (http:/ / www. esmartstart. com/ _framed/ 50g/ berlusconi/ inchiesta/

cap3. 3. htm).[92] Sentenza (http:/ / www. esoteria. org/ documenti/ massoneria/ sentenzastrasburgo. htm) della Corte Europea dei diritti dell'uomo di

Strasburgo del 2 agosto 2001 (nel caso Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani c. Italia), dove si fa riferimento alla legge 17/82,"attuazione dell'art. 18 della Costituzione in materia di associazioni segrete e quelle concernenti lo scioglimento dell'associazione denominataLoggia P2".

[93] Da repubblica.it (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2007/ 06/ 06/ quegli-ex-affiliati-alla-p2-di-gelli. html).[94] http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2007/ 06/ 06/ quegli-ex-affiliati-alla-p2-di-gelli. html[95] http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 1995/ 01/ 10/ bettazzi-berlusconi-realizza-il-piano-di. html[96] «Dalla P2 a Forza Italia autore=Simone Santi» (http:/ / www. controcorrente. info/ Dossier/ dallaP2pag1. htm). ControCorrente.info,

21-11-2003. URL consultato in data 2/9/2008.[97] Gianni Barbacetto. «La P2 ieri. La sua vittoria oggi» (http:/ / www. societacivile. it/ focus/ articoli_focus/ massoni/ p2. html).

SocietàCivile.it2001. URL consultato in data 2/9/2008.[98] http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 1995/ 01/ 10/ bettazzi-berlusconi-realizza-il-piano-di. html[99] M. Guarino - F. Raugei, Gli anni del disonore, edizioni Dedalo, 2006, pag. 35.[100] Massimo Teodori. «P.2, la controstoria: di fronte all’asse P.2 - Vaticano la Banca d’Italia arretra» (http:/ / www. radioradicale. it/ exagora/

p2-la-controstoria-17-di-fronte-allasse-p2-vaticano-la-banca-ditalia-arretra). RadioRadicale.it, 1°-12-1985. URL consultato in data 2/9/2008.[101] http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 1990/ 01/ 14/ la-benedizione-di-gelli. html[102] Antonino Caponnetto. Considerazioni sulla P.2 e Berlusconi (http:/ / digilander. libero. it/ xuxo/ Caponnetto-P2. htm). 4 1998. URL

consultato il 2/9/2008.[103] Antonino Caponnetto. «Quando Berlusconi testimoniò sulla P.2» (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 1998/ 04/

21/ quando-berlusconi-testimonio-sulla-p2. html). la Repubblica, 21-4-1998. URL consultato in data 2/9/2008.[104] Giovanni Ruggeri e Mario Guarino. «Berlusconi: Inchiesta sul signor TV» (http:/ / www. esmartstart. com/ _framed/ 50g/ berlusconi/

inchiesta/ start. htm)1994. URL consultato in data 2/9/2008.[105] http:/ / gazzette. comune. jesi. an. it/ 2006/ 60/ 3. htm[106] (EN) «Fit to run Italy?» (http:/ / www. economist. com/ displaystory. cfm?story_id=593654) dall’Economist, 16 aprile 2001.[107] Map of Press Freedom 2004, dal sito della Freedom House (http:/ / www. freedomhouse. org/ template. cfm?page=251& year=2004)[108] Freedom House Statement on Italy's Press Freedom Rating New York, 21 novembre 2005 (http:/ / gabrieleparadisi. splinder. com/ post/

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watch?v=GJUamGyaANY[113] Commissione di Venezia, Considerazioni della Dott.Ssa Sabrina Bono (Presidenza del Consiglio dei Ministri) sulla compatibilita' della

legge “Frattini” con gli standard del Consiglio d'Europa in materia di liberta’ di espressione e pluralismo dei media (http:/ / www. venice.

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Silvio Berlusconi 83

coe. int/ docs/ 2005/ CDL(2005)051-ita. asp), 13 giugno 2005,[114] http:/ / www. associazionedeicostituzionalisti. it/ dibattiti/ conflitto/ pace. html[115] repubblica.it (http:/ / www. repubblica. it/ 2008/ 05/ sezioni/ politica/ rai/ pd-polemiche/ pd-polemiche. html)[116] libero.it (http:/ / canali. libero. it/ affaritaliani/ leggiadpersonamscontroberlusconilega160608. html)[117] repubblica.it (http:/ / www. repubblica. it/ 2004/ j/ sezioni/ politica/ previtiemenda/ passaaula/ passaaula. html)[118] Corriere.it (http:/ / www. corriere. it/ politica/ 08_luglio_10/ napolitano_giustizia_cb2a0c9c-4e3e-11dd-a6e8-00144f02aabc. shtml)[119] Repubblica.it (http:/ / www. repubblica. it/ 2007/ 01/ sezioni/ politica/ pecorella-uno/ pecorella-uno/ pecorella-uno. html)[120] La Repubblica, 'Effetto governo per Berlusconi: patrimonio familiare triplicato' Repubblica.it (http:/ / www. repubblica. it/ 2005/ e/ sezioni/

economia/ patriberlu/ patriberlu/ patriberlu. html)[121] Repubblica.it (http:/ / www. repubblica. it/ 2009/ 05/ sezioni/ politica/ mills-condannato/ mills-condannato/ mills-condannato. html)[122] Articolo sul Sole24Ore (http:/ / www. ilsole24ore. com/ art/ SoleOnLine4/ Italia/ 2008/ 12/ sky-ue-iva-procedura.

shtml?uuid=c3fb7298-c135-11dd-b2c0-736ae4b7529a& DocRulesView=Libero& fromSearch)[123] Fonte Ilsole24ore.com (http:/ / www. ilsole24ore. com/ art/ SoleOnLine4/ Economia e Lavoro/ 2008/ 11/ berlusconi-mediaset-iva-sky.

shtml?uuid=f9a4f822-bee4-11dd-a7e6-159b8087b4f8& DocRulesView=Libero)[124] (http:/ / www. lastampa. it/ multimedia/ multimedia. asp?p=2& pm=2& IDmsezione=17& IDalbum=21161&

tipo=FOTOGALLERY#mpos)[125] (http:/ / www. lastampa. it/ multimedia/ multimedia. asp?p=2& pm=3& IDmsezione=17& IDalbum=21161&

tipo=FOTOGALLERY#mpos)[126] «Rai-Berlusconi, atti trasferiti a Roma» (http:/ / www. ilgiornale. it/ a. pic1?ID=274409). ilgiornale.it, 7-7-2008. URL consultato in data

7/7/2008.[127] Silvio Berlusconi intervistato da Bruno Vespa nel libro La scossa (Bruno Vespa, 2001, Mondadori, ISBN)[128] Dichiarazioni del 21 luglio 1994, 5 aprile 1995, 16 gennaio 1996, 8 agosto 1998, 17 marzo 1999 riportate sul libro Le mille balle blu, pp.

73, 77-79, 87 (Peter Gomez e Marco Travaglio, 2006, Rizzoli, ISBN).[129] Fedele Confalonieri intervistato su la Repubblica del 25 giugno 2000, p.11: «La verità è che, se Berlusconi non fosse entrato in politica, se

non avesse fondato Forza Italia, noi oggi saremo sotto un ponte o in galera con l'accusa di mafia. Col cavolo che portavamo a casa ilproscioglimento nel Lodo Mondadori».

• Articolo di Repubblica sul processo Sme (http:/ / www. repubblica. it/ 2008/ 01/ sezioni/ cronaca/ prescrizione-sme/ prescrizione-sme/prescrizione-sme. html)

• Dichiarazioni (http:/ / www. corriere. it/ cronache/ 08_gennaio_30/ sme_assolto_berlusconi_7c7a3ac2-cf13-11dc-8e3f-0003ba99c667.shtml) di Giovanni Russo Spena (dal Corriere della Sera)

• Accuse (http:/ / www. unita. it/ view. asp?IDcontent=71399) de l'Unità sul processo Mills

• Articolo de La Repubblica (http:/ / www. repubblica. it/ 2007/ 11/ sezioni/ cronaca/ mediaset-frode-fiscale/ mediaset-frode-fiscale/mediaset-frode-fiscale. html)

• Accuse (http:/ / www. unita. it/ view. asp?IDcontent=71399) de l'Unità sul processo Mills[132] "Art. 62 bis Codice penale - Attenuanti generiche: Il giudice, indipendentemente dalle circostanze prevedute nell'art. 62, può prendere in

considerazione altre circostanze diverse, qualora le ritenga tali da giustificare una diminuzione della pena. Esse sono considerate, in ogni caso,ai fini della applicazione di questo capo, come una sola circostanza, la quale può anche concorrere con una o più delle circostanze indicate nelpredetto articolo 62". La concessione delle attenuanti generiche è dunque rimessa alla valutazione discrezionale del giudice.

[133] «Nanni torna girotondino» (http:/ / magazine. libero. it/ cinema/ generali/ ne8523. phtml). LiberoNews.it, 15-8-2008. URL consultato indata 25/8/2008.Deborah Solomon. «Populismo e controllo totale dei media: rischio-Berlusconi anche in altri Paesi» (http:/ / www. repubblica.it/ 2007/ 11/ sezioni/ politica/ inte-eco/ inte-eco/ inte-eco. html). la Repubblica, 27-11-2007. URL consultato in data 25/8/2008.

[134] http:/ / www. repubblica. it/ 2003/ k/ sezioni/ spettacoli_e_cultura/ bicefalo/ chatforame/ chatforame. html[135] http:/ / www. repubblica. it/ 2008/ 04/ sezioni/ politica/ vaffa-day-25aprile/ v-day-25-aprile/ v-day-25-aprile. html[136] Agi News: FRANCESCHINI: EDUCHERESTE VOSTRI FIGLI DA BERLUSCONI? (http:/ / www. agi. it/ politica/ notizie/

200905271932-pol-rt11333-franceschini_fareste_educare_i_vostri_figli_da_berlusconi)[137] Gregor Auenhammer. «Il ritorno dell’One Man Show» (http:/ / italiadallestero. info/ archives/ 363). Der Standard, 29-6-2008. URL

consultato in data 25/8/2008.[138] http:/ / www. lastampa. it/ _web/ cmstp/ tmplRubriche/ editoriali/ grubrica. asp?ID_blog=40& ID_articolo=114& ID_sezione=55&

sezione=[139] http:/ / www. corriere. it/ Primo_Piano/ Politica/ 2006/ Notizie/ Politiche2006/ articoli/ 04_Aprile/ 13/ verderami. shtml[140] http:/ / www. ares2000. net/ ricerche/ conflitto/ documentazione. htm[141] http:/ / www. marcotravaglio. it/ conflitto. htm[142] Intervista a Marcello Dell'Utri dal Tgr Sicilia, Rai, 1º luglio 1996.[143] Atti citati in E. Veltri, M. Travaglio. L'odore dei soldi, 2001, pp. 27-28.[144] Mario Guarino, L'orgia del potere. Testimonianze, scandali e rivelazioni su Silvio Berlusconi, Bari, Dedalo, 2005, p. 90.[145] Video dell'intercettazione (http:/ / www. youtube. com/ watch?v=ZqjAuF-eyxU& mode=related& search=), da YouTube.com.[146] M. Guarino, L'orgia del potere, 2005, p. 162 (http:/ / books. google. com/ books?id=5af1MQ9Vcy4C& pg=PA162& dq=l+ aver+

accertato+ attraverso+ la+ citata+ intercettazione+ telefonica+ il+ contatto+ tra+ mangano+ vittorio& hl=it&sig=XFYxBoJ_XrWy-UNA0920ZsCejuc).

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Silvio Berlusconi 84

[147] L'intervista di Borsellino su Mangano a Milano www.youtube.com (http:/ / www. youtube. com/ watch?v=H3dUAsRljkg) e il testointegrale (http:/ / web. tiscali. it/ scudit/ mdfalconeinter. htm).

[148] La Repubblica, Berlusconi: "Perizie per i pm". Dell'Utri: "Mangano un eroe" (http:/ / www. repubblica. it/ 2008/ 04/ sezioni/ politica/verso-elezioni-18/ berlusconi-toghe/ berlusconi-toghe. html)

[149] Estense.com, Mangano eroe, Berlusconi: Dell'Utri dice bene (http:/ / www. estense. com/ ?module=displaystory& story_id=34702&format=html)

[150] Narcomafie (gruppo Abele), Dossier La sentenza Dell'Utri (http:/ / www. narcomafie. it/ articoli_2005/ dos_09_2005. htm)[151] il video (http:/ / www. media. rai. it/ mpmedia/ 0,,In1-2h^1881,00. html)[152] Giuseppe D'Avanzo. Inchiesta Berlusconi "Saccà va sospeso" - L'ex premier: "Solleva il morale del Capo" (http:/ / www. repubblica. it/

2007/ 12/ sezioni/ politica/ berlusconi-indagato/ berlusconi-regime/ berlusconi-regime. html). la Repubblica, 13 dicembre 2007. URLconsultato il 29-3-2008.

[153] Berlusconi indagato per corruzione - Avrebbe coinvolto Saccà, dirigente Rai, nel tentativo di convincere alcuni senatori a tradire Prodi(http:/ / www. corriere. it/ cronache/ 07_dicembre_12/ berlusconi_indagato_corruzione_sacca_a47dd26e-a884-11dc-8e86-0003ba99c53b.shtml). Corriere della Sera, 12 dicembre 2007. URL consultato il 29-3-2008.

[154] L'audio dell'intercettazione della conversazione tra Agostino Saccà e Silvio Berlusconi (http:/ / espresso. repubblica. it/ multimedia/1471644). L'espresso, 20 dicembre 2007. URL consultato il 29-3-2008.

[155] Berlusconi: «In Rai tutti raccomandati» (http:/ / www. corriere. it/ politica/ 07_dicembre_20/berlusconi_rai_sinistra_4933f5e8-aefe-11dc-8fe5-0003ba99c53b. shtml). Corriere della Sera, 20 dicembre 2007. URL consultato il 29-3-2008.

[156] http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2008/ luglio/ 05/ mossa_del_premier_portare_inchiesta_co_9_080705028. shtml[157] http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2009/ febbraio/ 26/ Distruggere_nastri_archiviare_chiude_caso_co_9_090226090. shtml[158] (ES) Julio Algañaraz. «Sexgate a la italiana: el escándalo salpica a Berlusconi y una ministra» (http:/ / www. clarin. com/ diario/ 2008/ 07/

05/ elmundo/ i-01708762. htm). El Clarin, 05-07-2008. URL consultato in data 22-12-2008.[159] Alessandro D'Amato (Gregorj). Le intercettazioni di Silvio distrutte? Meno male (http:/ / www. giornalettismo. com/ archives/ 1222/

le-intercettazioni-di-silvio-distrutte-meno-male/ ). 04-07-2008. URL consultato il 22-12-2008.[160] «Il 'No Cav Day' non risparmia nessuno Attacchi a Quirinale, Carfagna, Papa» (http:/ / www. corriere. it/ politica/ 08_luglio_08/

manifestazione_navona_di_pietro_grillo_32d649d8-4cf4-11dd-b408-00144f02aabc. shtml). Corriere della sera, 08-07-2008. URL consultatoin data 22-12-2008.

[161] Paolo Guzzanti. NON PARLIAMO DELLA SIGNORINA MARA CARFAGNA, CALENDARISTA DALLE PARI OPPORTUNITA', MA...(http:/ / www. paologuzzanti. it/ ?p=856). 02-11-2008. URL consultato il 22-12-2008.

[162] Sabina Guzzanti. calendario ottobre: carfagna posizione matrix (http:/ / www. sabinaguzzanti. it/ 2008/ 10/ 09/calendario-ottobre-carfagna-posizione-matrix/ ). 09-10-2008. URL consultato il 28-12-2008.

[163] http:/ / www. ilmessaggero. it/ articolo. php?id=34097& sez=HOME_INITALIA& ctc=40[164] «vorrei chiudere, per parte mia e unilateralmente, sempre pronto ad affrontare il processo penale che mi è stato preannunciato, la questione

con Mara Carfagna. [...] Mara Carfagna non è il mio obiettivo e le mando idealmente una rosa bianca in segno di pace»Paolo Guzzanti. CHIUDO OGGI LA QUESTIONE CARFAGNA: QUESTO BLOG E’ DIVENTATO ANCHE UN MATTATOIO, COLPA MIA,E VOGLIO DIRE PAROLE CHIARE SU QUESTA VICENDA CHE RICONDUCANO DIGNITA’ E POLITICA ALLA POLITICA DELLADIGNITA'. (http:/ / www. paologuzzanti. it/ ?p=857). 05-11-2008. URL consultato il 22-12-2008.

[165] «Una rosa bianca come segno di pace è sempre ben accetta prendo atto delle scuse e considero chiusa la vicenda»Carfagna, Paolo Guzzanti si scusa (http:/ / www. tgcom. mediaset. it/ politica/ articoli/ articolo432250. shtml). TGCOM, 05-11-2008. URLconsultato il 22-12-2008.

[166] Francesco Verderami. «Il premier e quei gesti pop: «Sembra un amico tra amici»» (http:/ / www. corriere. it/ politica/ 09_aprile_04/verderami_berlusconi_gesti_pop_amico_tra_amici_e6d3b1ca-20c8-11de-94b6-00144f02aabc. shtml). Corriere della Sera, 4-4-2009. URLconsultato in data 24-4-2009.

[167] «Berlusconi e la "superiorità dell'Occidente", dure le critiche» (http:/ / www. rainews24. rai. it/ Notizia. asp?NewsID=13709). RaiNews24,27-9-2001. URL consultato in data 24-4-2009.

[168] «Attacco agli USA. L'autogol di Berlusconi: la 'superiorità dell'Occidente' diventa caso diplomatico e politico» (http:/ / www. rainews24.rai. it/ notizia. asp?newsid=13738). RaiNews24, 27-9-2001. URL consultato in data 24-4-2009.

[169] «Occidente e Islam, accuse a Berlusconi» (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2001/ settembre/ 28/Occidente_Islam_accuse_Berlusconi_co_0_01092811052. shtml). Corriere della Sera, 28-9-2001. URL consultato in data 24-4-2009.

[170] Paola Di Caro. «Islam e Occidente, Berlusconi non torna indietro» (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2001/ settembre/ 28/Islam_Occidente_Berlusconi_non_torna_co_0_01092811105. shtml). Corriere della Sera, 28-9-2001. URL consultato in data 24-4-2009.

[171] «Il duello verbale Schulz-Berlusconi» (http:/ / www. repubblica. it/ online/ esteri/ semestredue/ litigio/ litigio. html). La Repubblica,2-7-2003. URL consultato in data 21-4-2009.

[172] Claudio Lindner. «Scontro all'esordio europeo di Berlusconi» (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2003/ luglio/ 03/Scontro_all_esordio_europeo_Berlusconi_co_0_030703022. shtml). Corriere della Sera, 3-7-2003. URL consultato in data 21-4-2009.

[173] «Berlusconi: "Chiedo scusa al popolo tedesco"» (http:/ / www. repubblica. it/ online/ esteri/ semestredue/ scuse/ scuse. html). LaRepubblica, 2-7-2003. URL consultato in data 21-4-2009.

[174] «Gli ebrei contro il Presidente del Consiglio "Un'offesa agli italiani"» (http:/ / www. repubblica. it/ online/ esteri/ semestredue/ ebrei/ ebrei.html). La Repubblica, 2-7-2003. URL consultato in data 21-4-2009.

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Silvio Berlusconi 85

[175] ««In Italia storielle sull'Olocausto». Offesa la comunità ebraica di Roma» (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2003/ luglio/ 03/Italia_storielle_sull_Olocausto_Offesa_co_0_030703004. shtml). Corriere della Sera, 3-7-2003. URL consultato in data 21-4-2009.

[176] «Berlusconi si corregge. "Mai difeso Mussolini"» (http:/ / www. repubblica. it/ 2003/ i/ sezioni/ politica/ berlugiudici/ spectator/ spectator.html). La Repubblica, 11-9-2003. URL consultato in data 21-4-2009.

[177] Marco Galluzzo. ««Mussolini non è Saddam, non ha ucciso nessuno»» (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2003/ settembre/ 12/Mussolini_non_Saddam_non_ucciso_co_0_030912002. shtml). Corriere della Sera, 12-9-2003. URL consultato in data 21-4-2009.

[178] «Berlusconi: «I giudici matti». Replica di Ciampi» (http:/ / www. corriere. it/ Primo_Piano/ Politica/ 2003/ 09_Settembre/ 04/ belrusconi.shtml). Corriere della Sera, 4-9-2003. URL consultato in data 21-4-2009.

[179] «Giustizia. Riesplode violenta la polemica. Berlusconi attacca i giudici Ciampi li difende» (http:/ / www. rainews24. rai. it/ notizia.asp?newsid=40836). RaiNews24, 5-9-2003. URL consultato in data 21-4-2009.

[180] ««Ho fatto il playboy per far vincere Parma»» (http:/ / www. corriere. it/ Primo_Piano/ Politica/ 2005/ 06_Giugno/ 21/ berlu. shtml).Corriere della Sera, 22-6-2005. URL consultato in data 23-4-2009.

[181] «Helsinki convoca ambasciatore italiano dopo le dichiarazioni di Berlusconi» (http:/ / www. repubblica. it/ 2005/ f/ sezioni/ politica/berluparma/ convfinl/ convfinl. html). La Repubblica, 22-6-2005. URL consultato in data 23-4-2009.

[182] Mario Porqueddu. «Finlandia, la tentazione di boicottare l’Italia» (http:/ / www. corriere. it/ Primo_Piano/ Cronache/ 2005/ 07_Luglio/ 06/finlandia. shtml). Il Corriere della Sera, 6-7-2005. URL consultato in data 23-4-2009.

[183] ««Bambini bolliti», la Cina protesta» (http:/ / www. corriere. it/ Primo_Piano/ Esteri/ 2006/ 03_Marzo/ 28/ cina. shtml). Corriere dellaSera, 29-3-2006. URL consultato in data 23-4-2009.

[184] Lorenzo Fuccaro. «Il premier e i desaparecidos. Un caso a Buenos Aires» (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2009/ febbraio/ 19/premier_desaparecidos_caso_Buenos_Aires_co_9_090219007. shtml). Corriere della Sera, 19-2-2009. URL consultato in data 24-4-2009.

[185] «L'Argentina protesta per la battuta di Berlusconi sui Desaparecidos» (http:/ / www. la7. it/ news/ dettaglio_video. asp?cat=esteri&id_video=22687). La7, 19-2-2009. URL consultato in data 2-1-2010.

[186] Enrico Franceschini. «Berlusconi, imbarazzo a Bruxelles. Al vertice disegna mutande da donna» (http:/ / www. repubblica. it/ 2009/ 10/sezioni/ politica/ berlusconi-varie-3/ berlusconi-disegni/ berlusconi-disegni. html). la Repubblica, 13-12-2009. URL consultato in data2-1-2010.

[187] Simon Walters. «Berlusconi's new bloomer as he sends EU leaders doodles of women's knickers at summit» (http:/ / www. dailymail. co.uk/ news/ worldnews/ article-1235414/ Berlusconis-new-international-bloomer-sends-EU-leaders-womens-underwear-doodles. html). MailOnline, 12-12-2009. URL consultato in data 3-1-2010.

[188] «Berlusconi fa le corna nella foto del vertice Ue» (http:/ / www. repubblica. it/ online/ politica/ gesto/ gesto/ gesto. html). La Repubblica,8-2-2002. URL consultato in data 25-4-2009.

[189] «Le corna fanno il giro d'Europa» (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2002/ 02/ 10/le-corna-fanno-il-giro-europa. html). La Repubblica, 10-2-2002. URL consultato in data 25-4-2009.

[190] «Putin, è vero che divorzia? E Berlusconi fa il gesto del mitra» (http:/ / www. repubblica. it/ online/ politica/ gesto/ gesto/ gesto. html). LaRepubblica, 18-4-2008. URL consultato in data 25-4-2009.

[191] «Berlusconi: «Obama? Bello e abbronzato»» (http:/ / www. corriere. it/ politica/ 08_novembre_06/berlusconi_obama_abbronzato_141c1e10-ac16-11dd-9d45-00144f02aabc. shtml?fr=box_primopiano). Corriere della Sera, 6-11-2008. URLconsultato in data 26-4-2009.

[192] «Berlusconi: "Obama è bello e abbronzato". La gaffe rimbalza sui media internazionali» (http:/ / www. rainews24. it/ Notizia.asp?NewsId=87987). RaiNews24, 6-11-2008. URL consultato in data 26-4-2009.

[193] «Berlusconi, la frase su Obama "abbronzato" fa il giro del mondo» (http:/ / www. repubblica. it/ 2006/ 05/ gallerie/ esteri/ gaffe-berlusconi/1. html). La Repubblica. URL consultato in data 26-4-2009.

[194] «E la regina rimprovera Silvio «Perché deve urlare così?»» (http:/ / www. corriere. it/ esteri/ 09_aprile_02/berlusconi_regina_foto_603b8cca-1f86-11de-956a-00144f02aabc. shtml). Corriere della Sera, 2-4-2009. URL consultato in data 26-4-2009.

[195] (EN) «'Why does he have to shout?' - video shows exasperated Queen ticking off Silvio Berlusconi» (http:/ / www. timesonline. co. uk/ tol/news/ world/ europe/ article6027841. ece). Times Online, 3-4-2009. URL consultato in data 26-4-2009.

[196] Elysa Fazzino. «Il rimbrotto della Regina a Berlusconi sui giornali stranieri» (http:/ / www. ilsole24ore. com/ art/ SoleOnLine4/ Italia/2009/ 04/ berlusconi-regina-urla. shtml?uuid=395c8012-2041-11de-8728-be8857ca1711& DocRulesView=Libero). Il Sole 24 Ore, 3-4-2009.URL consultato in data 26-4-2009.

[197] ««Berlusconi? La regina non si è offesa»» (http:/ / www. corriere. it/ esteri/ 09_aprile_03/regina_smentita_berlusconi_b28fca22-205d-11de-9058-00144f02aabc. shtml). Corriere della Sera, 3-4-2009. URL consultato in data26-4-2009.

[198] «Berlusconi: "Voto alla sinistra? Non ci sono tutti questi coglioni» (http:/ / www. repubblica. it/ 2006/ 04/ sezioni/ politica/elezioni-2006-3/ berlusconi-confcommercio/ berlusconi-confcommercio. html). La Repubblica, 4-4-2006. URL consultato in data 26-4-2009.

[199] «Berlusconi:«Non credo tanti coglioni....»» (http:/ / www. corriere. it/ Primo_Piano/ Politica/ 2006/ Notizie/ Politiche2006/ articoli/04_Aprile/ 04/ coglioni. shtml). Corriere della Sera, 6-4-2006. URL consultato in data 26-4-2009.

[200] «Berlusconi: «I giudici sono un cancro». E la Confesercenti fischia il premier» (http:/ / www. corriere. it/ politica/ 08_giugno_25/berlusconi_confesercenti_a63176fa-429f-11dd-94ab-00144f02aabc. shtml?fr=correlati). Corriere della Sera, 28-6-2008. URL consultato indata 26-4-2009.

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Silvio Berlusconi 86

[201] «Confesercenti, fischi a Berlusconi. "Giudici politicizzati, una metastasi» (http:/ / www. repubblica. it/ 2008/ 06/ sezioni/ politica/giustizia-3/ confesercenti-fischi/ confesercenti-fischi. html). La Repubblica, 28-6-2008. URL consultato in data 26-4-2009.

[202] «Caso Englaro: la lettera di Napolitano a Berlusconi» (http:/ / www. ilsole24ore. com/ art/ SoleOnLine4/ Italia/ 2009/ 02/lettera-napolitano-berlusconi. shtml?uuid=d4ce6c70-f465-11dd-abee-65a3c57bba01). Il Sole 24 Ore, 6-2-2009. URL consultato in data23-5-2009.

[203] «Berlusconi: «Costituzione ideologizzata»» (http:/ / www. corriere. it/ politica/ 09_febbraio_07/berlusconi_costituzione_bd1e8990-f53f-11dd-a70d-00144f02aabc. shtml). Corriere della Sera, 7-2-2009. URL consultato in data 27-4-2009.

[204] «Berlusconi attacca la Costituzione "E' filosovietica, va cambiata"» (http:/ / www. repubblica. it/ 2009/ 02/ sezioni/ cronaca/eluana-englaro-2/ eluana-chigi-quirinale/ eluana-chigi-quirinale. html). La Repubblica, 7-2-2009. URL consultato in data 27-4-2009.

[205] ««Ho giurato sulla Carta del '48 la rispetto ma si può cambiare»» (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2009/ 02/09/ ho-giurato-sulla-carta-del-48. html). La Repubblica, 9-2-2009. URL consultato in data 27-4-2009.

[206] ««Non ho mai attaccato la Costituzione»» (http:/ / www. corriere. it/ politica/ 09_febbraio_12/berlusconi_costituzione_9a614938-f8dc-11dd-bd31-00144f02aabc. shtml). Corriere della Sera, 12-2-2009. URL consultato in data27-4-2009.

[207] Berlusconi, nuovo attacco ai magistrati «Contro partito giudici cambiamo Carta» (http:/ / www. corriere. it/ politica/ 09_dicembre_10/berlusconi-partito-giudici-congresso-ppe_080f069e-e579-11de-9093-00144f02aabc. shtml) Corriere della Sera URL consultato il 12dicembre 2009

[208] Veronica, addio a Berlusconi Ho deciso, chiedo il divorzio (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2009/ 05/ 03/veronica-addio-berlusconi-ho-deciso-chiedo-il. html), la Repubblica, 3 maggio 2009.

[209] Politica under 18 (http:/ / voglioscendere. ilcannocchiale. it/ post/ 2238546. html)[210] Notizia su Reuters (http:/ / it. reuters. com/ article/ entertainmentNews/ idITMIE54200E20090503)[211] Lario Divorzio (http:/ / www. repubblica. it/ 2009/ 04/ sezioni/ politica/ elezioni-2009-2/ veronica-divorzio/ veronica-divorzio. html).[212] Dieci domande a Berlusconi (http:/ / temi. repubblica. it/ repubblicaspeciale-dieci-domande-a-berlusconi/ ). la Repubblica. URL consultato

il 24-5-2009.[213] Video della conferenza, da Il Corriere (http:/ / video. corriere. it/ ?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&

vxChannel=tuttiivideo& vxClipId=2524_bf1b3f46-4b79-11de-a6f4-00144f02aabc& vxBitrate=300)[214] Timesonline.co.uk (http:/ / www. timesonline. co. uk/ tol/ news/ world/ europe/ article6382925. ece)[215] Da timesonline.co.uk (http:/ / www. timesonline. co. uk/ tol/ news/ world/ europe/ article6211287. ece).[216] Ft.com (http:/ / www. ft. com/ cms/ s/ 0/ 9f53066a-4a22-11de-8e7e-00144feabdc0. html?nclick_check=1)[217] Bbc.co.uk (http:/ / news. bbc. co. uk/ 1/ hi/ world/ europe/ 8084694. stm)[218] Corriere.it (http:/ / www. corriere. it/ politica/ 09_maggio_30/ berlusconi_garante_foto_784e933c-4cdd-11de-82fb-00144f02aabc. shtml)[219] Elpais.com (http:/ / www. elpais. com/ articulo/ internacional/ The/ pictures/ vetoed/ by/ Berlusconi/ elpepuint/ 20090605elpepuint_3/ Tes)[220] (http:/ / corrieredelmezzogiorno. corriere. it/ bari/ notizie/ cronaca/ 2009/ 17-giugno-2009/

inchiesta-bari-fratelli-tarantini-spuntano-feste-palazzo-grazioli-1601473934032. shtml) corrieredelmezzogiorno.corriere.it[221] http:/ / www. corriere. it/ politica/ 09_luglio_22/ berlusconi_non_sono_un_santo_6731ad64-76ae-11de-829e-00144f02aabc. shtml[222] (http:/ / www. corriere. it/ politica/ 09_giugno_17/ sarzanini_patrizia_daddario_220cce4c-5b03-11de-8305-00144f02aabc. shtml)[223] (http:/ / www. affaritaliani. it/ politica/ inchiesta_bari_montereale_liste_interecettazioni_sicurezza_berlusconi230609. html)[224] «Un giovane turista aggredisce Berlusconi a piazza Navona» (http:/ / www. repubblica. it/ 2004/ l/ sezioni/ cronaca/ aggrebe/ aggrebe/

aggrebe. html). La Repubblica, 31-12-2004. URL consultato in data 14-12-2009.[225] «Berlusconi, scuse dell'aggressore ma è bufera sulla scarcerazione» (http:/ / www. repubblica. it/ 2004/ l/ sezioni/ cronaca/ aggrebe/

arrivato/ arrivato. html). La Repubblica, 02-01-2005. URL consultato in data 29-12-2009.[226] «Dal Bosco scrive a Berlusconi e il premier gli telefona» (http:/ / www. repubblica. it/ 2004/ l/ sezioni/ cronaca/ aggrebe/ fattapace/

fattapace. html). La Repubblica, 04-01-2005. URL consultato in data 29-12-2009.[227] Alessandro Sala. «Premier colpito al viso dopo il comizio «Sto bene, sto bene». Ma resta in ospedale» (http:/ / www. corriere. it/ politica/

09_dicembre_13/ berlusconi-colpito-al-viso-da-manifestante_0cd154c4-e80e-11de-8657-00144f02aabc. shtml). Corriere della Sera,13-12-2009. URL consultato in data 14-12-2009.

[228] «Arrestato l'aggressore: si chiama Massimo Tartaglia» (http:/ / www. corriere. it/ politica/ 09_dicembre_13/tartaglia-aggressore-berlusconi_f2d9378c-e815-11de-8657-00144f02aabc. shtml). Corriere della Sera, 13-12-2009. URL consultato in data14-12-2009.

[229] «Il gip decide su Tartaglia "Domiciliari in una comunità"» (http:/ / www. repubblica. it/ politica/ 2010/ 02/ 01/ news/aggressione_a_premier_tartaglia_esce_dal_carcere_agli_arresti_domicliari_in_comunit-2155444/ ). La Repubblica, 01-02-2010. URLconsultato in data 04-02-2010.

[230] [| dataarchivio = Guida degli studenti 2007-2008]. Università della Calabria. URL consultato il 21-04-2008. (archiviato dall'url originale)[231] La motivazione è stato per «il coraggio mostrato nell'appoggio a Israele, alla guerra degli Stati Uniti in Iraq e agli sforzi contro il

terrorismo»; in occasione di tale riconoscimento alcuni docenti americani, fra cui i tre premi Nobel per l'economia Franco Modigliani, PaulSamuelson e Robert Solow, hanno contestato Berlusconi per le affermazioni fatte sulla dittatura di Mussolini ( Tre Nobel contro Berlusconi(http:/ / www. repubblica. it/ 2003/ i/ sezioni/ politica/ berlugiudici2/ trenobel/ trenobel. html) Repubblica.it, 23 settembre 2003)

[232] http:/ / www. openpolis. it/ politico/ 204

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Marcello Dell'Utri

Parlamento italianoSenato della Repubblica

Sen. Marcello Dell'Utri

Luogo nascita Palermo

Data nascita 11 settembre 1941

Professione dirigente industriale

Partito Forza Italia- il Popolo della Libertà

Legislatura Camera XIII Senato XIV; XV; XVI

Coalizione il Popolo della Libertà

Circoscrizione Lombardia

Incarichi parlamentari

• Presidente della Commissione per la biblioteca e per l'archivio storico • Membro della 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali)

Marcello Dell'Utri (Palermo, 11 settembre 1941) è un politico italiano, attualmente senatore della Repubblica[1] peril Popolo della Libertà. Stretto collaboratore di Silvio Berlusconi sin dagli anni settanta e suo socio in Publitalia '80,nel 1993 fondò con lui Forza Italia.È stato condannato, in primo grado, a 9 anni per concorso esterno in associazione di tipo mafioso e ha patteggiatouna pena di due anni e tre mesi per frode fiscale.[2]

Biografia

Studi e attività di dirigente sportivo a Roma e bancario a PalermoConseguita la maturità classica a Palermo, compie dal 1961 a Milano gli studi universitari laureandosi ingiurisprudenza presso l'Università Statale. Qui conosce Silvio Berlusconi. Nel 1964, a 23 anni, lavora comesegretario per Berlusconi, che sponsorizza il Torrescalla, piccola squadra di calcio di cui Dell'Utri è allenatore.Successivamente (1965) si trasferisce a Roma, dove dirige per un paio di anni il Gruppo Sportivo ELIS nel quartiereTiburtino - Casal Bruciato, presso il Centro internazionale per la gioventù lavoratrice, nato nel 1964 per volontà diPapa Giovanni XXIII e gestito dall'Opus Dei. Torna poi (1967) a Palermo, dove opera di nuovo come direttoresportivo, presso l'Athletic Club Bacigalupo; durante questa esperienza, per sua esplicita ammissione, conosceVittorio Mangano e Gaetano Cinà, mafiosi appartenenti a Cosa Nostra.Dopo tre anni (1970) inizia a lavorare per la Cassa di Risparmio delle province siciliane a Catania e l'anno seguente (1971) viene trasferito alla filiale di Belmonte Mezzagno. Dopo due anni (1973) viene promosso alla direzione

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generale della Sicilcassa a Palermo, servizio di credito agrario.

Presso Edilnord a MilanoL'anno seguente (1974) torna a Milano per lavorare presso l'Edilnord, su richiesta di Silvio Berlusconi, per il qualesvolge anche la mansione di segretario; segue in particolare i lavori di ristrutturazione della villa di Arcore dopo cheBerlusconi l'ha acquistata ad un prezzo di favore dalla marchesina Annamaria Casati Stampa (di cui Cesare Previtiera il tutore legale)[3] .Il 7 luglio porta nella villa di Arcore Vittorio Mangano che, secondo il Tribunale di Palermo[4] , viene assunto daBerlusconi come "responsabile" per evitare che i familiari dell'imprenditore fossero vittima di sequestro di persona (enon come "stalliere", come affermato). Mangano è un giovane mafioso, divenuto successivamente esponente dispicco del clan di Porta Nuova a Palermo, e in quel periodo ha già a suo carico tre arresti e varie denunce econdanne, nonché una diffida risalente al 1967 come "persona pericolosa". Dopo l'arresto di Mangano sia Berlusconiche Dell'Utri hanno dichiarato ai carabinieri di non essere stati a conoscenza delle sue attività criminali, ma ilTribunale di Palermo ha affermato che Dell'Utri conosceva lo "spessore delinquenziale" di Mangano, e anzi, loavrebbe scelto proprio per tale "qualità".[4]

Il 24 ottobre 1976 Dell'Utri si trova insieme a Vittorio Mangano e ad altri mafiosi alla festa di compleanno del bosscatanese Antonino Calderone, al ristorante "Le Colline Pistoiesi" di Milano. [5]

Presso INIM e Bresciano CostruzioniNel 1977 si dimette da Edilnord e viene assunto alla Inim di Rapisarda, che ha relazioni con personalità di spiccodella mafia quali Ciancimino e i Cuntrera-Caruana. Diventa poi amministratore delegato della BrescianoCostruzioni, che dopo pochi anni va in bancarotta fraudolenta. Il 19 aprile dello stesso anno è a Londra, dovepartecipa al matrimonio di Girolamo Maria Fauci, più comunemente chiamato Jimmy Fauci, boss mafioso chegestisce il traffico di droga fra Italia, Gran Bretagna e Canada.

Carriera in Publitalia e FininvestNel 1982 inizia come dirigente la sua attività in Publitalia '80, la società per la raccolta pubblicitaria della Fininvest,una società fondata nel 1979 da Silvio Berlusconi, di cui diventa Presidente e Amministratore Delegato.Un anno dopo (1983), nell'ambito di un blitz di arresti compiuti a Milano contro la mafia dei casinò, viene trovatonella residenza del boss mafioso catanese Gaetano Corallo. [5]

Nel 1984 viene promosso ad amministratore delegato del gruppo Fininvest.Nel 1992 (gennaio-febbraio) Vincenzo Garraffa, ex senatore del Partito Repubblicano Italiano e presidente dellaPallacanestro Trapani, riceve la visita del boss trapanese Vincenzo Virga (poi latitante e condannato per omicidio,oggi in carcere): «Mi manda Dell'Utri», dice il boss venuto a riscuotere un presunto credito in nero preteso daDell'Utri. L'episodio, denunciato da Garraffa, è stato accertato dal tribunale di Milano, che nel maggio 2004 hacondannato Dell'Utri e Virga a 2 anni per tentata estorsione in primo grado, confermando la condanna in appello nel2007.

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Fondazione di Forza Italia e carriera politicaNel 1993 fonda Forza Italia insieme a Silvio Berlusconi, lasciando la carica di presidente di Publitalia '80. Nel 1996è deputato al Parlamento nazionale, dal 1999 è parlamentare europeo e nelle elezioni politiche del 2001 viene elettoSenatore della Repubblica.Nel 1995 viene arrestato a Torino con l'accusa di aver inquinato le prove nell'inchiesta sui fondi neri di Publitalia '80.

Deputato di Forza Italia (1996-2001)

Nel gennaio 1996, mentre è imputato a Torino per false fatture e frode fiscale e indagato a Palermo per Mafia,Dell'Utri diventa deputato di Forza Italia in Parlamento[6] .A proposito dell'inizio della sua carriera politica e della relazione tra questa e i suoi procedimenti giudiziari, Dell'Utriha commentato nel 2010[7] :

« Io sono politico per legittima difesa. A me delle politica non frega niente. Mi difendo con la politica, sono costretto. Micandidai nel 1996 per proteggermi. Infatti subito dopo mi arrivò il mandato di arresto [...] Mi difendo anche fuori [dalParlamento], ma non sono mica cretino. Quelli mi arrestano". »

Nei cinque anni di attività alla Camera, ha presentato due DDL: una riforma della normativa sull'industria deilatticini, e delle modifiche sulla tutela dei minori vittime di abusi o di violenze[6]

Nel 1999 viene condannato definitivamente - sentenza passata in giudicato - per frode fiscale e false fatture con unapena di 2 anni e 3 mesi di reclusione.

Eurodeputato di Forza Italia (1999-2004)

Nello stesso anno viene eletto parlamentare europeo per Forza Italia [8] . In cinque anni, è stato co-firmatario di treproposte di risoluzioni[9] e di 9 interrogazioni parlamentari[10] , di cui una sola come primo firmatario[11]

Senatore di Forza Italia (2001-08) e del PDL (2008)

Nel 2001 è eletto Senatore della Repubblica nel collegio 1 di Milano[12] . Come senatore ha ricoperto, tra le altre, lacarica di Presidente della Commissione per la Biblioteca del Senato, di cui attualmente è membro.È stato riconfermato nel 2006[13] . Nel 2007 è stato il senatore più assente: 673 assenze su 1637 (41,1%).Nel 2008 è stato ricandidato al Senato, ed eletto, nel PDL[14] nonostante nel frattempo sia stato condannato, seppurein primo grado, per concorso esterno in associazione di tipo mafioso.In dieci anni di attività parlamentare al Senato, non ha mai presentato un disegno di legge come primo firmatario[15]

[16] [17]

Attività culturali ed editorialiÈ presidente della Fondazione Biblioteca di via Senato e della Fondazione Il Circolo del Buon Governo. È ilfondatore del Circolo dell'Utri di Milano presso il quale ospita numerosi convegni culturali.Nel 2001 è membro del comitato scientifico che organizza la settima edizione della "Città del libro", rassegnanazionale degli editori, a Campi Salentina (Lecce).Nel 2002 fonda il settimanale di cultura "Il Domenicale", direttore Angelo Crespi, di cui è tuttora l'editore.L'8 febbraio 2007 Letizia Moratti, sindaco di Milano, lo nomina direttore artistico del prestigioso Teatro Lirico,provocando le proteste inferocite di Vittorio Sgarbi.Il 10 settembre 2007 entra nel consiglio d'amministrazione del gruppo editoriale E Polis, che pubblica 15 quotidianifree-press in tutta Italia e diventa presidente della concessionaria di pubblicità, denominata Publiepolis spa. Nelfebbraio 2008 dopo appena cinque mesi, si dimette[18] in maniera irrevocabile da entrambi gli incarichi.

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Marcello Dell'Utri 90

Nel febbraio 2010 Dell'Utri dichiara di aver letto un capitolo scomparso di Petrolio, ultimo e incompiuto romanzo diPier Paolo Pasolini, rubato dopo la morte del poeta, annunciandone l'esposizione alla XXI mostra del libro antico diMilano. Il capitolo, però, non è stato mai presentato alla mostra[19] .

Procedimenti giudiziari

Marcello Dell'Utri

Condanna a 9 anni per concorso esterno inassociazione mafiosa

Le indagini su Dell'Utri iniziano nel 1994, l'anno dell'entrata inpolitica, con le prime rivelazioni che confluiscono nel fascicolo6031/94 della Procura di Palermo.

Il 2 gennaio 1996 viene messo sotto accusa; nell'ottobre dellostesso anno il gip di Palermo lo rinvia a giudizio, e il processoinizia il 5 novembre 1997.

In data 11 dicembre 2004, il tribunale di Palermo ha condannatoMarcello Dell'Utri a nove anni di reclusione con l'accusa diconcorso esterno in associazione mafiosa. Il senatore è stato anchecondannato a due anni di libertà vigilata, oltre all'interdizioneperpetua dai pubblici uffici e il risarcimento dei danni (per untotale di 70.000 euro) alle parti civili, il Comune e la Provincia diPalermo.

Nel testo che motiva la sentenza[20] si legge:

« La pluralità dell'attività posta in essere da Dell'Utri, per la rilevanza causale espressa, ha costituito un concreto, volontario,consapevole, specifico e prezioso contributo al mantenimento, consolidamento e rafforzamento di Cosa nostra, alla quale èstata, tra l'altro offerta l'opportunità, sempre con la mediazione di Dell'Utri, di entrare in contatto con importanti ambientidell'economia e della finanza, così agevolandola nel perseguimento dei suoi fini illeciti, sia meramente economici chepolitici. »

Inoltre:[21]

« Vi è la prova che Dell’Utri aveva promesso alla mafia precisi vantaggi in campo politico e, di contro, vi è la prova che lamafia, in esecuzione di quella promessa, si era viepiù orientata a votare per Forza Italia nella prima competizione elettoraleutile e, ancora dopo, si era impegnata a sostenere elettoralmente l’imputato in occasione della sua candidatura al ParlamentoEuropeo nelle file dello stesso partito, mentre aveva grossi problemi da risolvere con la giustizia perché era in corso ildibattimento di questo processo penale. »

La ripresa del processo d'Appello, dopo la pausa estiva, è stata fissata per il 17 settembre 2009. Sono previste incalendario 10 udienze, una ogni venerdì, fino alla sentenza che si stima dovrebbe arrivare entro Natale 2009[22] [23] .Attualmente è in corso il processo di secondo grado alla Corte di Appello di Palermo. Il 16 aprile 2010 il procuratoregenerale di Palermo Nino Gatto ha chiesto la condanna a 11 anni di carcere per Dell'Utri. [24] [25] In vista delprocesso aveva affermato di essere entrato in politica e fare il parlamentare solo per difendersi dai processi, e diessere quindi pronto a lasciare l'incarico parlamentare qualora le accuse cadessero.[26] [27] La sentenza è attesa perl'11 giugno.[28]

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Marcello Dell'Utri 91

Lapsus sulla sua vicenda giudiziaria

Durante l'intervista rilasciata a Moby Dick l'11 marzo 1999 Marcello dell'Utri ha affermato:

« Come disse giustamente Luciano Liggio, se esiste l'antimafia vorrà dire che esiste pure la mafia. Io non sto né con lamafia, né con l'antimafia. Almeno non con questa antimafia che complotta contro di me attraverso pentiti pilotati. »

ed in conclusione di programma fece una gaffe, per meglio dire un lapsus linguae:

« è chiaro che io, purtroppo, essendo mafioso... cioè, essendo siciliano.. »

Su questo fatto il pentito Giusto Di Natale, affermò durante il processo a Dell'Utri (1 marzo 2004):

« Diciamo che a quel tempo eravamo in carcere e tutti si aspettavano una bella uscita del dottore Dell'Utri. Dopo l'intervista- che è andata male perché... o almeno così pensavano in carcere che aveva fatto una figuraccia con quei lapsus freudiani econ il dire allora che lui non sapeva se esisteva la mafia - l'indomani, quando si stava cercando di commentare questasituazione, insomma, si era sparsa la voce che a nessuno era permesso di commentare quell'intervista. [...] questa situazionearrivò dai Galattolo, se non sbaglio c'era pure il dottore Guttadauro. »

Successivamente ha dichiarato che l'antimafia costa troppo per quello che produce[29] .

Patteggiamento di 2 anni e 3 mesi per false fatture e frode fiscaleHa patteggiato la pena di due anni e tre mesi di reclusione per false fatture e frode fiscale nell'ambito della gestionedi Publitalia '80 a Torino [30] .

Processo per tentata estorsione (proscioglimento per prescrizione)È stato condannato in primo grado a Milano a due anni di reclusione per tentata estorsione ai danni di VincenzoGarraffa (imprenditore trapanese), con la complicità del boss Vincenzo Virga (trapanese anche lui).L' ex presidente della Pallacanestro Trapani Vincenzo Garraffa aveva ottenuto dalla Birra Messina (Heineken) unasponsorizzazione di 1,5 miliardi di lire, ma - secondo l' accusa - esponenti di Publitalia (la società di cui Dell'Utri eraamministratore delegato) gli avevano poi chiesto la retrocessione «in nero» di metà dei soldi, «per creare fondiocculti». La sentenza di condanna afferma che, al rifiuto di Garraffa, Dell'Utri lo avrebbe minacciato prima a parole(«Le consiglio di ripensarci, abbiamo uomini e mezzi che la possono convincere a cambiare opinione»), poi con lavisita del boss Virga in ospedale a parlargli del debito[31] .Il 15 maggio 2007 la terza corte d'appello di Milano conferma la condanna a due anni.[32] .

« (...). È significativo che Dell'Utri, anziché astenersi dal trattare con la mafia (come la sua autonomia decisionale dalproprietario ed il suo livello culturale avrebbero potuto consentirgli, sempre nell'indimostrata ipotesi che fosse stato lo stessoBerlusconi a chiederglielo), ha scelto, nella piena consapevolezza di tutte le possibili conseguenze, di mediare tra gliinteressi di Cosa nostra e gli interessi imprenditoriali di Berlusconi (un industriale, come si è visto, disposto a pagare pur distare tranquillo) »

Il 10 aprile 2008 il PG della Cassazione ha chiesto l'annullamento, con rinvio, della condanna a 2 anni inflitta alparlamentare Marcello Dell'Utri, ritenendo "inutilizzabili" alcune dichiarazioni accusatorie. La Corte di Cassazione,II sezione penale, accoglie la richiesta, annullando la sentenza di appello con rinvio ad altra sezione[33] .Il 14 aprile 2009 I giudici della quarta Corte d'Appello di Milano hanno derubricato il reato da tentata estorsione aminaccia (la cosiddetta «desistenza volontaria» -articolo 56 comma 3 c.p.) e hanno dichiarato quindi il «non doversiprocedere», nei confronti di Dell'Utri e anche del boss mafioso Vincenzo Virga, prosciogliendoli per intervenutaprescrizione del reato.[31] [34]

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Processo per calunnia pluriaggravata (assoluzione)Imputato a Palermo per calunnia aggravata ai danni di alcuni pentiti, è stato successivamente assolto dopo che inprimo grado era stato condannato a 9 anni. Secondo l'accusa avrebbe organizzato un complotto con dei falsi pentitiper screditare dei veri pentiti che accusavano lui ed altri imputati. Per questa accusa, il gip di Palermo disposel'arresto (per un'azione, come giudicò poi il tribunale d'appello in via definitiva, mai avvenuta) di Dell'Utri nel 1999,ma il Parlamento lo bloccò[35] .La Procura aveva chiesto una condanna di 7 anni. I giudici della quinta sezione di Palermo hanno assolto MarcelloDell'Utri, «per non avere commesso il fatto» in base all'art. 530, secondo comma del codice di procedura penale,dall'accusa di calunnia aggravata, era stato accusato di aver organizzato una combine con alcuni pentiti, perscreditare tre collaboratori di giustizia che lo accusavano nel processo per concorso esterno in associazione mafiosa.

Prese di posizione e controversie• Amicizia con Nicola Latorre

Nel 2007 invitò Nicola Latorre (all'epoca vicecapogruppo dell'Ulivo al Senato, braccio destro di D'Alema e noto suimedia come dalemiano di ferro) a un convegno. La cosa destò un certo interesse dei media che chiesero a entrambiun commento.Dell'Utri disse:

« Ho stilato io la lista dei possibili relatori [36] , certo. E Nicola Latorre, non lo nascondo, è tra quelli che stimo di più... Vaaggiunto anche il fatto che Latorre è persona perbene, illuminata e pacata. Insomma, uno che ragiona. Non è un fanatico, e ifanatici io non li amo mai, sia se sono a destra, sia se sono a sinistra. Stimo Nicola umanamente e politicamente, ed è statocoraggioso ad aver accettato l'invito[37] . »

e Latorre aggiunse:

« Con il senatore Dell'Utri esiste un rapporto di grande cordialità e di stima reciproca. La mia impressione su di lui èestremamente positiva: penso sia una persona pacata, sensibile e di spessore[37] . »

D'altronde ci sono sempre stati apprezzamenti di stima tra Dell'Utri e i dalemiani. Infatti, in più di un'intervista,Dell'Utri ha dichiarato la propria simpatia per D'Alema dicendo di lui che è un "interlocutore assolutamentecredibile"[38] , con il quale Berlusconi potrebbe andare a braccetto[39] .• Su Vittorio Mangano

A pochi giorni dalle elezioni politiche del 2008, in un'intervista rilasciata a Klaus Davi, afferma che VittorioMangano è stato «un eroe, a modo suo» perché, mentre era in carcere (dal 1995 al 2000 - anno di morte - permolteplici reati[40] ), avrebbe rifiutato - nonostante ripetute pressioni - di fare dichiarazioni contro di lui e SilvioBerlusconi in cambio della scarcerazione[41] .• Su Mussolini e il fascismo

Nel corso degli anni non ha mai nascosto le sue simpatie per il regime del ventennio fascista e all'inizio del maggio2009, in un'intervista al giornalista Klaus Davi, ha dichiarato che Mussolini è stato un dittatore troppo buono perriuscire a vincere la guerra.

« Mussolini ha perso la guerra perché era troppo buono. Non era affatto un dittatore spietato e sanguinario come potevaessere Stalin. [42]  »

Ha dichiarato inoltre: «se eletto farà di tutto per avviare la revisione dei libri di storia», a cominciare dal periododella Resistenza[43] .• I presunti diari segreti di Mussolini

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Marcello Dell'Utri 93

L'11 febbraio 2007 Dell'Utri annuncia di aver ricevuto dai figli di un partigiano deceduto (di cui si rifiuta di rivelareil nome) cinque presunti diari manoscritti da Benito Mussolini, contenenti appunti dal 1935 al 1939. Alcuni storicicome Francesco Perfetti si esprimono in favore dell'autenticità, altri come Giovanni Sabatucci, Valerio Castronovo,Emilio Gentile e Denis Mack Smith si esprimono al riguardo con scetticismo. Pochi giorni più tardi L'Espressoannuncia che uno studio smentisce l'autenticità dei diari, che del resto vennero già smascherati come falsi dal Timedi Londra nel 1980 e da Sotheby's negli anni '90.

Bibliografia• Marco Travaglio; Elio Veltri. L'odore dei soldi - Origini e misteri delle fortune di Silvio Berlusconi, Editori

Riuniti, 2001. ISBN 88-359-5007-4.• Simone Falanca. Alfa e Beta. Cosa c'entrano Berlusconi e Dell'Utri con la stagione delle bombe 1992-93?.

Fratelli Frilli Editori, 2003. ISBN 88-87923-99-X.• Marco Travaglio; Peter Gomez. L'amico degli amici. Perché Marcello Dell'Utri è stato condannato a nove anni

in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa. La requisitoria dei PM e la memoria della difesa,BUR Biblioteca Universale Rizzoli, 2005. ISBN 88-17-00707-2.

• Saverio Lodato; Marco Travaglio. Intoccabili. Perché la mafia è al potere. Dai processi Andreotti, Dell'Utri & C.alla normalizzazione. Le verità occultate sui complici di Cosa Nostra nella politica e nello Stato. Introduzione diPaolo Sylos Labini, , pg. 296-309. BUR Biblioteca Universale Rizzoli, 2005. ISBN 88-17-00537-1.

• Nicola Andrucci. Stato a Rovescio. Il Processo a Marcello Dell'Utri per concorso esterno in associazionemafiosa. La sua amicizia e gli affari con Silvio Berlusconi. Una storia iniziata negli anni '70 e giunta fino aigiorni nostri. 2007 licenza creative-commons. Internet free download. Scaricabile da qui: [44]

• Autori vari, La Grande Truffa, Previti, Berlusconi e l'eredità Casati Stampa, Kaos, 1998. ISBN 88-7953-070-4

Voci correlate• Silvio Berlusconi• Forza Italia

Altri progetti

• Wikiquote contiene citazioni di o su Marcello Dell'Utri• Articolo su Wikinotizie: Secondo l'Espresso, i diari di Mussolini sono dei falsi

• Articolo su Wikinotizie: Confermata condanna a Dell'Utri e Vincenzo Virga per tentata estorsione

Collegamenti esterni• Scheda di attività al Senato - XIV Legislatura [45]

• Scheda di attività al Senato - XV Legislatura [46]

• Scheda [47] su Openpolis• Sito ufficiale [48]

MPE italiano Gruppo Lista di elezione Partito italiano Area Preferenze

1999 - 2004 PPE-DE Forza Italia Forza Italia - -

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Note[1] La pagina di Marcello Dell'Utri nel sito web del Senato della Repubblica (http:/ / www. senato. it/ leg/ 16/ BGT/ Schede/ Attsen/ 00004406.

htm)[2] «Berlusconi assolto Dell'Utri patteggia» (http:/ / www. repubblica. it/ online/ politica/ macherio/ macherio/ macherio. html). La Repubblica,

28-10-1999. URL consultato in data 30-11-2009.[3] La Grande Truffa, 1998, op. cit..[4] Sentenza del tribunale di Palermo (http:/ / www. narcomafie. it/ sentenza_dellutri. pdf), pp. 1761-1762. Narcomafie, 11 dicembre 2004. URL

consultato il 3-12-2008.[5] Marco Travaglio. «L'amico degli amici» (http:/ / www. zam. it/ 1. php?articolo_id=1855& id_autore=2414). zam.it. URL consultato in data

19-02-2010.[6] Scheda (http:/ / newfr. camera. it/ chioschetto. asp?content=deputati/ composizione/ leg13/ composizione/ schede_/ d00193. asp) su

Camera.it, XIII Legislatura[7] intervista di Beatrice Borromeo su Il Fatto Quotidiano, 10 febbraio 2010, citato in JulieNews.it (http:/ / www. julienews. it/ notizia/ politica/

dellutri-sono-in-politica-per-sfuggire-allarresto/ 41375_politica_0. html)[8] Scheda (http:/ / www. europarl. europa. eu/ members/ archive/ alphaOrder/ view. do?language=IT& id=4394) del Parlamento Europeo[9] Proposte di Risoluzione del Parlamento Europeo a firma di Marcello Dell'Utri (http:/ / www. europarl. europa. eu/ sidesSearch/ search.

do?type=MOTION& language=IT& term=5& author=4394)[10] Interrogazioni parlamentari (http:/ / www. europarl. europa. eu/ sidesSearch/ search. do?type=QP& language=IT& term=5& author=4394) al

Parlamento Europeo a firma di Marcello Dell'Utri[11] INTERROGAZIONE SCRITTA di Marcello Dell'Utri (PPE-DE) alla Commissione (http:/ / www. europarl. europa. eu/ sides/ getDoc.

do?pubRef=-/ / EP/ / TEXT+ WQ+ E-1999-1753+ 0+ DOC+ XML+ V0/ / IT& language=IT), Oggetto: Utilizzazione delle strutture diinformazione ai cittadini, 1° ottobre 1999

[12] Scheda (http:/ / www. senato. it/ leg/ 14/ BGT/ Schede/ Attsen/ 00004406. htm) su Senato.it, XIV Legislatura[13] Scheda (http:/ / www. senato. it/ leg/ 15/ BGT/ Schede/ Attsen/ 00004406. htm) su Senato.it, XV Legislatura[14] Scheda (http:/ / www. senato. it/ leg/ 16/ BGT/ Schede/ Attsen/ 00004406. htm) su Senato.it, XVI Legislatura[15] Iniziativa legislativa (http:/ / www. senato. it/ leg/ 14/ BGT/ Schede/ Attsen/ 00004406_iniz. htm), XVI Legislatura[16] Iniziativa legislativa (http:/ / www. senato. it/ leg/ 15/ BGT/ Schede/ Attsen/ 00004406_iniz. htm), XV Legislatura[17] Iniziativa legislativa (http:/ / www. senato. it/ leg/ 16/ BGT/ Schede/ Attsen/ 00004406_iniz. htm), XVI Legislatura[18] Quo Media, le dimissioni da E Polis (http:/ / quomedia. diesis. it/ news/ 11599/ dellutri-lascia-e-polis)[19] (http:/ / www. newnotizie. it/ 2010/ 03/ 12/ milano-la-mostra-del-libro-antico-inaugurata-senza-il-pasolini-scomparso/ )[20] Testo integrale della sentenza (http:/ / www. narcomafie. it/ sentenza_dellutri. pdf) (p. 1763) da Dossier La sentenza Dell'Utri (http:/ / www.

narcomafie. it/ articoli_2005/ dos_09_2005. htm), settembre 2005 su narcomafie.it.[21] Testo integrale della sentenza (http:/ / www. narcomafie. it/ sentenza_dellutri. pdf) (p. 1555) da Dossier La sentenza Dell'Utri (http:/ / www.

narcomafie. it/ articoli_2005/ dos_09_2005. htm), settembre 2005 su narcomafie.it.[22] Dell’Utri Appello 2009 (http:/ / www. ilpasticciaccio. net/ storie-dati-sentenze/ sentenze/ dellutri-appello-2009/ )[23] Processo Dell'Utri: a luglio requisitoria Pg (http:/ / www. antimafiaduemila. com/ index2. php?option=com_content& do_pdf=1& id=17300)

Ansa 28 Maggio 2009[24] http:/ / www. ansa. it/ web/ notizie/ rubriche/ politica/ 2010/ 04/ 16/ visualizza_new. html_1763405390. html[25] http:/ / www. agi. it/ iphone/ notizie/ 201004161241-cro-rom0068-mafia_pg_chiede_11_anni_per_dell_utri[26] http:/ / www. libero-news. it/ news/ 391840/ Dell_Utri__chiesti____anni_di_carcere. html[27] http:/ / palermo. repubblica. it/ cronaca/ 2010/ 04/ 16/ news/ dell_utri_il_tramite_della_mafia_oggi_si_conclude_la_requisitoria-3383626/[28] http:/ / www. adnkronos. com/ IGN/ News/ Cronaca/ Mafia-processo-DellUtri-sentenza-prevista-l11-giugno_260881017. html[29] Dichiarazioni di Dell'Utri su «Antimafia, la sentenza di Dell'Utri"Costa troppo per quello che produce"» (http:/ / www. repubblica. it/ 2008/

11/ sezioni/ politica/ dell-utri-parla/ dell-utri-parla/ dell-utri-parla. html). La Repubblica, 04-11-2008. URL consultato in data 18-10-2009.[30] Silenzio, si mafia - di Marco Travaglio (http:/ / www. megachip. info/ modules. php?name=News& file=article& sid=4415) L'Unità, 17

maggio 2007[31] «Dell' Utri, prescrizione: «Sentenza pilatesca»» (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2009/ aprile/ 15/

Dell_Utri_prescrizione_Sentenza_pilatesca_co_9_090415012. shtml). Corriere della Sera, 15-4-2009, pag. 4. URL consultato in data18-10-2009.

[32] Confermata in appello condanna Dell'Utri per tentata estorsione (http:/ / today. reuters. it/ news/ newsArticle. aspx?type=topNews&storyID=2007-05-15T103459Z_01_ROS536880_RTRIDST_0_OITTP-DELLUTRI-APPELLO-CONFERMA. XML& archived=False) suReuters.it - 15 maggio 2007

[33] Dell'Utri, processo da rifare (http:/ / www. ansa. it/ site/ notizie/ awnplus/ topnews/ news/ 2008-04-10_110205881. html)[34] http:/ / www. ilmessaggero. it/ articolo. php?id=54456& sez=HOME_INITALIA Il Messaggero, 14 aprile 2009[35] Doc. IV, n. 18-A (http:/ / www. camera. it/ _dati/ leg13/ lavori/ documentiparlamentari/ indiceetesti/ iv/ 018a/ frontesp. htm) richiesta

dell'On. Giovanni Meloni di intercettare telefonicamente Dell'Utri, 6 aprile 1999[36] Ci si riferisce ai relatori delle lezioni di etica e politica del Circolo Dell'Utri di Milano.

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[37] Marco Travaglio. «Da Pio La Torre a Nicola Latorre» (http:/ / www. repubblica. it/ 2003/ k/ rubriche/ cartacanta/ 16-marz/ 16-marz. html).La Repubblica, 16-3-2007. URL consultato in data 18-10-2009.

[38] Felice Cavallaro. «Dell' Utri: siamo pronti a votare Massimo, Silvio lo sdogani» (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2006/ maggio/ 05/Dell_Utri_siamo_pronti_votare_co_9_060505032. shtml). Corriere della Sera, 5-5-2006. URL consultato in data 18-10-2009.

[39] Felice Cavallaro. «Dell' Utri: «Voglio Silvio a braccetto con D' Alema»» (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2007/ febbraio/ 23/Dell_Utri_Voglio_Silvio_braccetto_co_9_070223046. shtml). Corriere della Sera, 23-2-2007, pag. 8. URL consultato in data 18-10-2009.

[40] «E' morto Vittorio Mangano l'ex stalliere di Berlusconi» (http:/ / www. repubblica. it/ online/ cronaca/ mangano/ morto/ morto. html). LaRepubblica, 23-7-2000. URL consultato in data 18-10-2009.

[41] «Berlusconi: "Perizie per i pm" Dell'Utri: "Mangano un eroe"» (http:/ / www. repubblica. it/ 2008/ 04/ sezioni/ politica/ verso-elezioni-18/berlusconi-toghe/ berlusconi-toghe. html). La Repubblica, 8-4-2008. URL consultato in data 18-10-2009.

[42] Intervista al Sen. Marcello Dell'Utri (http:/ / www. youtube. com/ watch?v=XN_7KMCf0iY) Klaus Condicio, 4 maggio 2009[43] Maria Antonietta Calabrò. ««Resistenza, se vinciamo rivedere i libri di storia»» (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2008/ aprile/ 09/

Resistenza_vinciamo_rivedere_libri_storia_co_9_080409024. shtml). Corriere della Sera, 9-4-2008, pag. 5. URL consultato in data18-10-2009.

[44] http:/ / www. ilpassatore. it/ 2007/ 10/ 15/ scarica-gratuitamente-il-libro-stato-a-rovescio/[45] http:/ / www. senato. it/ leg/ 14/ BGT/ Schede/ Attsen/ 00004406. htm[46] http:/ / www. senato. it/ leg/ 15/ BGT/ Schede/ Attsen/ 00004406. htm[47] http:/ / www. openpolis. it/ politico/ 1548[48] http:/ / www. marcellodellutri. it

Cesare Previti

Parlamento italianoCamera dei deputati

On. Previti Cesare

Luogo nascita Reggio Calabria,  Italia

Data nascita 21 ottobre 1934

Titolo di studio laurea in giurisprudenza

Professione politico e avvocato

Partito Forza Italia

Legislatura XIII, XIV

Circoscrizione XV (Lazio)

Incarichi parlamentari

componente IV commissione (Difesa) dal 20 giugno 2001 al 27 aprile 2006

Parlamento italianoSenato della Repubblica

Legislatura XII

Cesare Previti (Reggio Calabria, 21 ottobre 1934) è un avvocato e politico italiano. Ha ricoperto la carica diministro della Difesa nel primo governo Berlusconi. Condannato in via definitiva nel 2006 per il processo IMI-SIR enel 2007 per il processo Lodo Mondadori, dopo aver beneficiato dell'indulto[1] , ha scontato la pena sotto forma diaffidamento ai servizi sociali. E' interdetto in perpetuo dai pubblici uffici.

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BiografiaNato in Calabria, è cresciuto a Roma, dove si laurea in giurisprudenza e diviene avvocato. È in questo periodo chePreviti aderisce al Movimento Sociale Italiano[2] .Dopo pochissimo tempo collabora con Silvio Berlusconi e, in qualità di amministratore dei beni di Anna MariaCasati Stampa di Soncino (orfana dopo il suicidio del padre), nel 1974 si occupa della cessione di villa San Martinoad Arcore allo stesso Berlusconi per la cifra di 500 milioni di lire in titoli azionari (di società all'epoca non quotate inborsa), pagamento dilazionato nel tempo. La giovane non riuscì a monetizzare, se non con un accordo con gli stessiPreviti e Berlusconi, che li riacquistarono per 250 milioni, ossia la metà di quanto avrebbero dovuto valere, la villa inprecedenza fu valutata circa 3 miliardi e mezzo di lire. In seguito Previti lavora per Fininvest, guadagnando lareputazione di avvocato molto efficiente.Nel 1994, da esponente di Forza Italia, Previti diviene senatore e Berlusconi, ottenuto l'incarico di formare ungoverno, tenta di farlo nominare Ministro di Grazia e Giustizia, ma trova l'opposizione del Presidente dellaRepubblica Oscar Luigi Scalfaro;[3] quindi Berlusconi lo propone per il Ministero della Difesa, carica che Previtiottiene e conserva dal maggio al dicembre 1994 (e per interim fino al gennaio 1995).La sua entrata nel governo rischiò di essere minata da un piccolo scandalo che lo coinvolse: qualche sera dopo laconclusione delle elezioni politiche, si fece sorprendere in un'osteria romana mentre intonava canzoni del ventenniofascista[4] . Quando si scoprì la vicenda, Berlusconi lo difese e la carriera politica di Previti non venne minata.Eletto deputato alla Camera, sempre per Forza Italia, nel 1996 e nel 2001, si trova al centro di un numero crescentedi vicende giudiziarie relative a illeciti commessi in qualità di avvocato di Fininvest (ad esempio quelle correlate alcosidetto Processo SME). È stato nuovamente proclamato deputato della Repubblica Italiana il 21 aprile 2006 inseguito alla sua elezione nella circoscrizione XV (Lazio 1) per Forza Italia. Il 31 luglio del 2007, la Camera deideputati si riunisce per discutere la relazione della Giunta delle elezioni nella quale si proponeva di annullare, permotivi di ineleggibilità sopravvenute (in seguito alla condanna per il processo IMI-SIR di interdizione perpetua daipubblici uffici[5] ), l'elezione del deputato Previti. Durante il dibattito Previti comunica in extremis di volerrassegnare le proprie dimissioni. L'assemblea ha sospeso l'esame della proposta della Giunta delle elezioni perdiscutere ed accogliere con voto segreto le dimissioni[6] .Dal 29 agosto 2007 Previti può svolgere servizi sociali anziché stare agli arresti domiciliari, per la disposizione deltribunale di sorveglianza di Roma in applicazione del condono della pena consentito dall'indulto approvato nel 2006.Come attività potrà svolgere il servizio di consulente legale al Centro italiano di solidarietà (Ceis) dalle 7 alle 23[7] .

Procedimenti giudiziari

Processo SMENel 2000 Previti, viene messo sotto inchiesta per la corruzione di giudici del tribunale di Roma nel 1985, per farrigettare i ricorsi giudiziari del gruppo CIR nell'ambito della vicenda SME, i quali se accolti avrebbero danneggiatola cordata composta da Barilla, Ferrero e Fininvest.Il 22 novembre 2003, dopo molti rinvii (comunque ininfluenti nel computo della prescrizione), il processo giungealla sentenza di primo grado, in cui Previti viene condannato a 5 anni di reclusione, a fronte di una richiesta da partedell'accusa di 11 anni.Il 2 dicembre 2005 la Corte d'Appello di Milano emette la sentenza di secondo grado, riconoscendolo colpevole dicorruzione semplice e confermando la condanna di primo grado a 5 anni di reclusione.Infine, il 30 novembre 2006 la Corte Suprema di Cassazione annulla entrambe le precedenti sentenze di merito relative al processo SME emesse dal tribunale di Milano, per incompetenza territoriale, ritenendo la commissione del fatto corruttivo verificatosi in Roma. Viene quindi disposto il trasferimento degli atti al tribunale di Perugia competente a giudicare i reati di competenza ordinaria del tribunale di Roma nei quali siano però coinvolti magistrati

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della capitale; peraltro, essendo il termine di prescrizione fissato per aprile 2007 è molto probabile che il processoverrà dichiarato prescritto.

Processo IMI-SIRLa sentenza di primo grado, emessa dalla IV sezione penale del Tribunale di Milano il 29 aprile 2003 lo hariconosciuto colpevole condannandolo alla pena di undici anni di reclusione ed all'interdizione perpetua dai pubbliciuffici.La sentenza è stata appellata ed il 23 maggio 2005 la Corte di Appello di Milano lo ha condannato a sette anni direclusione.[8]

Il 4 maggio 2006 la Cassazione esprime il verdetto definitivo, condannando Previti a 6 anni di detenzione perl'accusa di corruzione in atti giudiziari nell'ambito del processo IMI-SIR. Di fatto, Previti scontò a Rebibbia solopochi giorni per effetto della legge ex Cirielli (approvata qualche mese prima, quando Previti era ancoraeffettivamente in carica).Il 19 gennaio 2010 la Corte europea dei diritti dell'uomo ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato daPreviti.[9]

Compatibilità con la carica di deputatoIn base alla sentenza di primo grado del processo IMI-SIR, Previti è stato condannato all'interdizione perpetua daipubblici uffici[10] , pena accessoria lasciata intatta dalla sentenza d'appello e confermata in via definitiva il 4 maggio2006 dalla VI sezione della Corte di Cassazione[11] .Poiché il deputato Previti, al mese di luglio 2007, non ha mai presentato le sue dimissioni, è stato riconosciutocompito della Camera deliberare sulla sua deposizione dalla carica di deputato. Il 9 luglio la giunta per le elezionidella Camera, con il voto contrario dei rappresentanti dell'opposizione, ha approvato la proposta di decadenza, dasottoporre entro 20 giorni al voto dell'aula per la decisione finale[12] .La proposta di decadenza era in calendario per essere votata il 31 luglio del 2007, ma prima che la votazione avesseinizio, il deputato forzista Elio Vito ha letto una dichiarazione di Previti che annunciava le proprie dimissioni. Aquesto punto la Camera dei deputati non ha più votato la decadenza del deputato, ma le sue dimissioni; queste sonostate accettate con 462 voti favorevoli, 66 voti contrari e 6 astenuti[13] .

Processo lodo MondadoriIl 13 luglio 2007, la II sezione penale della Cassazione ha reso definitiva la condanna ad un anno e sei mesi perCesare Previti, ed altri imputati, comminata in secondo grado. Questa sentenza stabilisce in modo definitivo che lasentenza del 14 gennaio del 1991 con cui la Corte di appello di Roma (relatore ed estensore della sentenza il giudiceVittorio Metta, anche lui condannato) dava la maggioranza della Mondadori a Silvio Berlusconi era frutto dicorruzione. La sentenza di appello del processo Mondadori a carico di Previti, confermata dalla Cassazione, diceesplicitamente che il Cavaliere aveva “la piena consapevolezza che la sentenza era stata oggetto di mercimonio”. Delresto, “la retribuzione del giudice corrotto è fatta nell’interesse e su incarico del corruttore”, cioè di Silvio Berlusconi.Il denaro adoperato per la corruzione proviene dal conto “All Iberian”, che, secondo i suoi stessi avvocati, era unconto personale di Berlusconi. Berlusconi, nel processo per il lodo Mondadori era stato prescritto avendo ottenuto leattenuanti generiche, ma il reato era stato constatato, né lo stesso Silvio Berlusconi aveva deciso di rinunciare allaprescrizione per essere assolto nel merito. A seguito di questa sentenza l'imprenditore Carlo De Benedetti, a cui lasentenza di Metta portò via la Mondadori, ha annunciato che chiederà il risarcimento di un miliardo di euro.

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Altri procedimenti giudiziariL'11 dicembre 2006 viene stabilita la data di un nuovo processo per calunnia a carico di Previti e di GiacomoBorrione, presidente del Comitato Nazionale per la Giustizia (organismo vicino a Forza Italia in Umbria). La vicendariguarda una querela rivolta dai due presso il tribunale di Brescia contro i magistrati del tribunale di Milano,accusandoli di aver nascosto prove dell'innocenza di Silvio Berlusconi e altri imputati nella vicenda "toghe sporche".In seguito all'indagine risultata nel proscioglimento dei magistrati, è stata disposta l'apertura di un fascicolo a caricodi Previti e Borrione per il reato di calunnia, che ha portato al rinvio a giudizio di Previti con sentenza del Gip ElianaGenovese in data 16 novembre 2007.Novembre 2009 - Cesare Previti viene assolto dall'accusa di calunnia nei confronti dei magistrati Ilda Boccassini eGherardo Colombo, i due PM di Milano che lo avevano querelato. La vicenda riguarda l’iter procedurale del famoso“fascicolo 9520” datato 1995, ovvero le carte che a Milano diedero il via a due grandi processi: Imi-Sir, LodoMondadori e Sme-Ariosto. Secondo Cesare Previti, finito alla sbarra nei procedimenti scaturiti da quelle indagini, ipm Ilda Boccassini e Gherardo Colombo avevano commesso una serie di irregolarità nei suoi confronti: abuso eomissione di atti d’ufficio, falso ideologico in atto pubblico, omesso deposito e occultamento di atti utili alla difesa.La sentenza di assoluzione è irrevocabile.’Ordine degli Avvocati ha radiato Cesare Previti dal proprio albo professionale, nella sezione romana. Lo scrive IlSole 24 Ore: la scelta nei confronti dell’ex legale di Silvio Berlusconi è arrivata dopo il passaggio in giudicato dellasentenza della Cassazione che ha sancito la condanna definitiva di Previti a 6 anni di carcere per la corruzione delgiudice Vittorio Metta nel processo Imi-Sir.La radiazione non è ancora esecutiva perché la difesa di Previti nel procedimento disciplinare ha presentato ricorso ea breve dovrà arrivare l’intervento del Consiglio nazionale forense. La sentenza del Cnf, questa sì, sarà esecutiva, maancora soggetta a un possibile grado di giudizio davanti a un giudice togato, le Sezioni unite della Cassazione. E c’èda scommetterci che Cesare vi adirà, ma con scarse probabilità di successo visto quanto accaduto. La coincidenza trail capo d’imputazione deontologico e quello penale ha fatto sì che l’ordine romano si sia mosso solo dopo che lacondanna per corruzione ha ricevuto il timbro finale della Cassazione. Va sottolineato che è lo stesso ordinamentoforense a imporre l’avvio di un procedimento disciplinare una volta che sia stata emessa una condanna penale. Tantopiù se diventata ormai defiitiva. Naturalmente la sanzione disciplinare sarà poi commisurata alla gravità dell’illecitoaccertato. E in questo caso, ci sono pochi dubbi che fosse l’unica sentenza possibile.Previti, tra l’altro, contro la condanna per Imi Sir presentato ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Ma, inattesa della sentenza di Strasburgo, la giustizia interna all’ordine forense ha rotto gli indugi e scelto di procedere. E,in attesa di buone notizie dalla Corte europea, l’avvocato di Silvio aveva cercato di prendere tempo, sostenendo nelprocedimento disciplinare che una decisione dell’ordine sarebbe stata possibile solo una volta spirati i 5 anni diinterdizione che fanno parte delle sanzioni accessorie della condanna alla detenzione del maggio 2006. Lacancellazione in via amministrativa avrebbe cioè prevalsa sull’eventuale procedimento disciplinare. ll Consigliodell’ordine si sarebbe così potuto pronunciare non prima della primavera del 2011. Una tesi piuttosto originale, che,almeno per ora, non è stata accolta dall’ordine romano. Nel 2010 la Corte Europea respinge il ricorso[14]

Vita privataÈ sposato dal 1982 in seconde nozze con Silvana Pompili, ex attrice.Ha un figlio, Umberto Previti, classe 1990, calciatore (nel ruolo di portiere) nella formazione Primavera della S.S.Lazio. Quando, a settembre 2007, circolavano voci sul suo possibile debutto addirittura in Champions League, moltisi sono chiesti se ciò derivasse da una raccomandazione del padre, prontamente smentita da responsabili epresidente[15] . Cesare Previti, infatti, è un acceso tifoso della Lazio.Il valore di quelle smentite però, sembra venir messo seriamente in discussione dalle intercettazioni effettuate dalla procura di Roma nell'ambito di un processo contro alcuni ultrà, comparse pochi mesi dopo sui giornali[16] , dove

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risultano evidenti le pressioni di Cesare Previti sulla dirigenza biancoceleste.

Bibliografia• Elio Veltri – Marco Travaglio, L'odore dei soldi, Editori Riuniti, 2001, ISBN 88-359-5007-4• Peter Gomez – Marco Travaglio, Lo chiamavano Impunità, Editori Riuniti, 2003, ISBN 88-359-5437-1.

Altri progetti• Articolo su Wikinotizie: Processo SME condannato Previti a 5 anni 2005 2 dicembre 2005

• Articolo su Wikinotizie: Pubblicate le motivazioni della sentenza SME 28 marzo 2006

• Articolo su Wikinotizie: Imi-Sir: Cassazione, 6 anni a Previti 4 maggio 2006

• Articolo su Wikinotizie: Previti ammesso a Rebibbia 5 maggio 2006

• Articolo su Wikinotizie: Previti è ancora in carcere: attende gli arresti domiciliari 8 maggio 2006

• Articolo su Wikinotizie: Accettate le dimissioni di Previti dalla Camera 31 luglio 2007

• Wikiquote contiene citazioni di o su Cesare Previti

Collegamenti esterni• Scheda [17] su Openpolis

Predecessore: Ministro della Difesa della RepubblicaItaliana

Successore:

Fabio Fabbri 1994 - 1995 DomenicoCorcione

Note[1] la Repubblica, 2006 (http:/ / www. repubblica. it/ 2006/ 07/ sezioni/ politica/ indulto-di-pietro/ scalfari-indulto/ scalfari-indulto. html)[2] "Un ex MSI molto popolare come Cesare Previti" (http:/ / sostenibile. blogosfere. it/ 2006/ 04/ uomini-di-parol. html)[3] Video con dichiarazione di Scalfaro (http:/ / www. youreporter. it/ video_Scalfaro_Berlusconi_voleva_Previti_Ministro_Giustizia_1), 29

giugno 2009[4] Andrea Colombo, Le due crociate del Cavaliere pag. 42, Manifestolibri, 2005[5] Imi-Sir, Previti gioca d'anticipo: si dimette ed evita di essere dichiarato decaduto (http:/ / www. repubblica. it/ 2007/ 07/ sezioni/ politica/

previti-giunta/ previti-dimissioni/ previti-dimissioni. html) da Repubblica.it[6] Resoconto Sommario della seduta del 31 luglio 2007 (http:/ / www. camera. it/ _dati/ leg15/ lavori/ stenografici/ sed198/ pdfsomm. pdf), da

www.camera.it[7] Previti riammesso ai servizi sociali (http:/ / www. ilmessaggero. it/ articolo. php?id=7837) da Il messaggero[8] Articolo sulla sentenza di secondo Grado del processo IMI-SIR (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2005/ 05/ 24/

imi-sir-sette-anni-previti-assoluzione-per-il. html)[9] Imi-Sir, la Corte europea di Strasburgo "Inammissibile il ricorso di Previti" - Repubblica.it (http:/ / www. repubblica. it/ politica/ 2010/ 01/

19/ news/ previti_strasburgo-2003256/ )[10] Dispositivo della sentenza del 29 aprile 2003, riportato da Repubblica: (http:/ / www. repubblica. it/ online/ politica/ imisirnove/ dispositivo/

dispositivo. html)[11] Dispositivo della sentenza del 4 maggio 2006, riportato da Repubblica: (http:/ / www. repubblica. it/ 2006/ 04/ sezioni/ cronaca/ imi-sir/

dispositivo-sentenza/ dispositivo-sentenza. html)[12] Corriere della Sera online: 10 luglio 2007 (http:/ / www. corriere. it/ Primo_Piano/ Politica/ 2007/ 07_Luglio/ 09/ previti_mandato_giunta.

shtml)[13] La Repubblica.it: 31 luglio 2007 (http:/ / www. repubblica. it/ 2007/ 07/ sezioni/ politica/ previti-giunta/ previti-dimissioni/

previti-dimissioni. html)[14] Imi-Sir, la Corte europea di Strasburgo "Inammissibile il ricorso di Previti" (http:/ / www. repubblica. it/ politica/ 2010/ 01/ 19/ news/

previti_strasburgo-2003256/ ) La Repubblica, 19 gennaio 2010

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[15] Corriere, 9 settembre 2007 (http:/ / www. corriere. it/ Primo_Piano/ Cronache/ 2007/ 09_Settembre/ 19/ caccia_previti_figlio_portiere_lazio.shtml)

[16] Repubblica, 29 ottobre 2007 (http:/ / www. repubblica. it/ 2007/ 10/ sezioni/ sport/ calcio/ rossi-lotito/ lotito-previti/ lotito-previti. html)[17] http:/ / www. openpolis. it/ politico/ 663

Salvatore Cuffaro

Salvatore Cuffaro

Presidente della Regione SicilianaDurata mandato

17 luglio 2001 – 18 gennaio 2008

Predecessore Vincenzo Leanza

Successore Nicola Leanza (interim)Raffaele Lombardo

Partito politico Unione dei Democratici Cristiani e di Centro

Parlamento italianoSenato della Repubblica

Sen. Salvatore Cuffaro

Luogo nascita Raffadali

Data nascita 21 febbraio 1958

Titolo di studio laurea in medicina

Professione politico, medico

Partito UDC

Legislatura XV, XVI

Gruppo UDC-SVP

Coalizione Unione di Centro

Circoscrizione Sicilia

Incarichi parlamentari

Membro della 5ª Commissione permanente (Bilancio), membro della 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici,comunicazioni)

Pagina istituzionale [1]

Salvatore Cuffaro (Raffadali, 21 febbraio 1958) è un politico e medico italiano, senatore vicesegretario nazionaledell'UDC[2] .È stato presidente della Regione siciliana dal 17 luglio 2001 al 18 gennaio 2008.

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BiografiaÈ sposato e padre di due figli. Alle medie e alle superiori ha studiato presso i Salesiani del collegio "Don BoscoSampolo" di Palermo. Negli anni ottanta si è laureato in medicina e chirurgia, ed ha fatto parte del Consiglio diFacoltà e del Consiglio di amministrazione dell'Università di Palermo in rappresentanza degli studenti. Dopo averottenuto la specializzazione in radiologia, ha partecipato alla fondazione del "Centro siciliano Don Luigi Sturzo".

Gli inizi in politicaDa studente ha aderito alla Democrazia Cristiana, di cui è stato delegato regionale del movimento giovanile edirigente organizzativo in Sicilia. Nel 1980 è stato eletto consigliere comunale di Raffadali, dove ha rivestito il ruolodi capogruppo. Alla fine degli anni Ottanta viene eletto consigliere del Comune di Palermo nelle file della DC.Nel maggio 1991, con una buona affermazione personale (79.970 voti di preferenza su 287.166 della lista DC),diviene deputato del collegio di Palermo all'Assemblea Regionale Siciliana. In quella legislatura è stato componentedella Commissione attività produttive e vice presidente della Commissione regionale antimafia. Nel settembre 1991Cuffaro, all'epoca deputato regionale, intervenne ad una puntata speciale della trasmissione televisiva Samarcandacondotta da Michele Santoro in collegamento con il Maurizio Costanzo Show e dedicata alla commemorazionedell'imprenditore Libero Grassi, ucciso dalla mafia. In quella occasione, Cuffaro - presente tra il pubblico - si scagliòcon veemenza contro conduttori ed intervistati, sostenendo come le iniziative portate avanti da un certo tipo di"giornalismo mafioso" fossero degne dell'attività mafiosa vera e propria, tanto criticata e comunque lesive delladignità della Sicilia. Giovanni Falcone, presente in trasmissione, fece cenno a Costanzo di non conoscerlo, mentreCuffaro parlò di certa magistratura (riferendosi all'allora sostituto procuratore di Trapani Francesco Taurisano) "chemette a repentaglio e delegittima la classe dirigente siciliana", con chiaro riferimento a Mannino, in quel momentouno dei politici più influenti della Dc.[3] Nell'ottobre 2009 Cuffaro ha denunciato per "diffamazione e minacce" i piùdi 5000 utenti di Youtube che hanno commentato il video [4] dello show televisivo.[5]

Con la temporanea uscita dalla scena politica di Calogero Mannino per problemi giudiziari (accusato di concorsoesterno in associazione mafiosa e successivamente assolto)[6] , Cuffaro, da sempre vicino alle sue posizioni politiche,gli subentra in ruoli di primo piano nel partito in Sicilia. Lascia il Partito Popolare Italiano, seguendo RoccoButtiglione, e viene rieletto nel 1996 deputato all'Assemblea regionale siciliana (15.988 voti di preferenza su 61.367)nella lista dei Cristiani Democratici Uniti (CDU), il nuovo partito di Buttiglione, nato dopo la scissione avvenuta nelPPI, il partito che riprese l'eredità della Democrazia Cristiana. Nella XIII legislatura, ha rivestito la carica diassessore per l'agricoltura e le foreste nei cinque governi regionali, dal 50° al 54°.Dopo i primi due governi di centro destra (presidenti Provenzano e Drago), partecipa al 52° e al 53° governoregionale, guidati dal DS Angelo Capodicasa, con una coalizione di centrosinistra. Aveva, infatti, abbandonato ilCDU nel 1998, per aderire all'UDEUR di Clemente Mastella, partito con cui si candida alle elezioni europee del1999, ottenendo 89.471 voti (risulta il candidato dell'UDEUR più votato in Italia, pur non ottenendo il seggio). Nel1998, buona parte del CDU e del Centro Cristiano Democratico in Sicilia era confluita nell'UDEUR, determinando il"ribaltino" e la sostituzione del presidente della regione Giuseppe Drago alla guida di una giunta di centrodestra, conCapodicasa. In entrambi, Cuffaro è ancora assessore all'agricoltura e foreste.

Presidente della RegioneMentre il centrosinistra pensa di candidarlo sindaco di Palermo, la caduta del secondo governo Capodicasa, nel 2000,determina il suo ritorno nel centrodestra e nel CDU, con l'appoggio del governo presieduto da Vincenzo Leanza,sempre come assessore all'agricoltura. Il 17 luglio 2001, come candidato presidente della coalizione di centrodestranella prima elezione diretta del presidente del governo regionale, è risultato eletto con il 59% dei voti, battendo altridue candidati accomunati dalla comune provenienza democristiana: Leoluca Orlando (37%) e Sergio D'Antoni (4%).

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Gli viene affidato anche l'incarico di Commissario straordinario per l'emergenza idrica e di Commissario delegatoper l'emergenza rifiuti, il che gli permette di occuparsi della riorganizzazione del sistema degli acquedotti, facendosequestrare numerosi pozzi privati e della predisposizione del piano energetico. Con il CDU ha partecipato allafondazione dell'Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro (UDC), che ha unito a livello nazionalepartiti che si richiamavano alla Democrazia Cristiana e che erano favorevoli a un'alleanza all'interno della coalizionedi Silvio Berlusconi.Eletto nell'Elezioni europee del 2004 come capolista dell'UDC nella circoscrizione Isole, ha rinunciato al seggio infavore del primo dei non eletti, Raffaele Lombardo. Nel 2005 è stato nominato vice-segretario nazionale dell'UDC,quando Lorenzo Cesa è subentrato a Marco Follini nella carica di segretario nazionale.Il 9 aprile 2006, è stato eletto senatore, come capolista dell'UDC nella circoscrizione Sicilia, ma si è dimesso il 24luglio, vista l'incompatibilità con la carica di presidente della Regione Siciliana, dove è stato rieletto il 28 maggio2006, come candidato del centrodestra e del'Movimento per l'Autonomia, battendo la candidata del centrosinistraRita Borsellino, sua principale avversaria, con il 53% contro il 41,6%. Il 13 aprile 2008 è stato nuovamente elettosenatore, stavolta senza problemi di incompatibilità.

Le dimissioni da Presidente della RegioneDopo meno di due anni dalla seconda elezione, il 26 gennaio 2008, si dimette dinanzi all'Ars dalla carica dipresidente delle Regione Siciliana, dopo la condanna in primo grado a 5 anni ed all'interdizione perpetua dai pubbliciuffici per i reati di favoreggiamento e rivelazione di segreto d'ufficio, dopo giorni di pressioni da parte dell'opinionepubblica. Da non dimenticare che nello stesso periodo cadeva il governo Prodi, motivo per cui si prospettavanonuove elezioni e possibili incarichi più prestigiosi anche per il Presidente della regione. Il 28 gennaio, delega lefunzioni di Presidente della Regione al vice presidente Nicola Leanza. Il 30 gennaio è stato sospeso da deputatoregionale dalla Presidenza del Consiglio (in forza della legge 55/1990) a decorrere dal 18 gennaio. Nulli quindi tuttigli atti compiuti dopo quella data. Il 1º febbraio, però, il Governo regionale solleva un conflitto di attribuzionedavanti alla Corte Costituzionale per la sua sospensione. Il 22 ottobre 2008 la Corte Costituzionale dichiara il ricorsonon fondato, confermando la sospensione a decorrere dal 18 gennaio e dichiarando nulli gli atti firmatisuccessivamente a quella data.Nel febbraio dello stesso anno, Cuffaro viene nominato da Cesa commissario straordinario dell'UDC di Catania, datoche il precedente segretario provinciale ha abbandonato il movimento per aderire al Popolo della Libertà[7] . In vistadelle elezioni politiche del 2008, Pierferdinando Casini definisce Cuffaro un "perseguitato politico" ed annuncia cheegli sarà candidato alle consultazioni nazionali, violando dunque la promessa, in campagna elettorale, di noncandidatura per chi avesse subito condanne[8] .Il 14 aprile 2008 Cuffaro viene eletto per la seconda volta senatore nel collegio Sicilia per l'UDC e dal 24 febbraio2009 è membro della Commissione di Vigilanza Rai.

I procedimenti giudiziari penaliDurante la sua prima presidenza alla Regione Siciliana Cuffaro è entrato, insieme ad altri, nel registro degli indagatiper il reato di concorso esterno in associazione mafiosa nell'ambito dell'inchiesta sui rapporti tra il clan di Brancaccioe ambienti della politica locale[9] .Con gli elementi raccolti, gli inquirenti ritengono che, attraverso AntonioBorzacchelli e Miceli (precedentemente assessore UDC al Comune di Palermo, legato a Cuffaro) e grazie alle talpepresenti nella Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, Cuffaro abbia informato Giuseppe Guttadauro, bossmafioso ma anche collega medico di Miceli all'Ospedale Civico di Palermo, e Michele Aiello, importanteimprenditore siciliano nel settore della sanità, indagato per associazione mafiosa, di notizie riservate legate alleindagini in corso che li vede coinvolti.

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Nel settembre del 2005, Cuffaro per questi fatti, negati dall'interessato, è stato rinviato a giudizio perfavoreggiamento aggravato alla Mafia e rivelazione di notizie coperte da segreto istruttorio, mentre non è stataaccolta l'accusa di concorso esterno. Secondo il GUP è accertato che abbia fornito all'imprenditore Aielloinformazioni fondamentali per sviare le indagini, grazie a una fonte non ancora nota, incontrandolo da solo incircostanze sospette, riferendo che le due talpe che gli fornivano informazioni sulle indagini che lo riguardavanoerano state scoperte. Nell'incontro, anche una discussione riguardante l'approvazione del tariffario regionale daapplicarsi alle società di diagnosi medica posseduta dall'imprenditore. Aiello ha ammesso entrambi i fatti, Cuffaroafferma soltanto che si sia discusso delle tariffe. Il GUP ipotizza inoltre che il mafioso Guttadauro sia venuto aconoscenza da Cuffaro delle microspie, in funzione del suo rapporto con Aiello, sempre per via del contatto con idue marescialli corrotti, in servizio ai nuclei di polizia giudiziaria della Procura di Palermo, uno dei quali è statol'autore del piazzamento delle microspie. Secondo una perizia ordinata dal tribunale nel corso del processo a Miceli,nei momenti in cui si è scoperta a casa di Guttadauro la microspia, sarebbero state confermate le testimonianzesecondo le quali la moglie del boss mafioso ha dato merito a Totò Cuffaro del ritrovamento[10] .Nel dicembre 2006, Miceli è stato condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa[11] ,condanna confermata in appello il 16 ottobre 2008, con pena ridotta a sei anni e mezzo[12] [13] .

I "cannoli del presidente"

Il 15 ottobre 2007 il procuratore aggiuntodel processo a Cuffaro Giuseppe Pignatoneha chiesto 8 anni di reclusione per l'attualePresidente della Regione Siciliana, perquanto riguarda i seguenti capid'imputazione:

1. favoreggiamento a Cosa Nostra2. rivelazione di segreto d'ufficio[14] [15]

Il 18 gennaio 2008 Cuffaro viene dichiaratocolpevole di favoreggiamento semplice nelprocesso di primo grado per le 'talpe' allaDda di Palermo. La sentenza di primo gradocondanna Cuffaro a 5 anni di reclusionenonché all'interdizione perpetua dai pubbliciuffici.

Cuffaro assiste alla lettura della sentenza nell'aula bunker di Pagliarelli e dichiara immediatamente di non essereintenzionato ad abbandonare il suo ruolo di presidente della Regione Siciliana. Nel frattempo, la pubblicazione diuna serie di foto che lo ritraggono con un vassoio di cannoli, mentre apparentemente festeggia per non essere statocondannato per favoreggiamento della mafia[16] , provoca un grande imbarazzo[17] . Il 24 gennaio 2008 l'Assemblearegionale siciliana respinge la mozione di sfiducia (53 voti contro 32) presentata dal centrosinistra[18] . Nonostante ilvoto di fiducia del Parlamento siciliano, Cuffaro si dimette due giorni dopo, nel corso di una seduta straordinariadell'Assemblea[19] . Il processo d'appello è iniziato il 15 maggio 2009 alla terza sezione della Corte d'appello diPalermo.[20]

È inoltre accusato dal pentito di mafia Massimo Ciancimino (figlio dell'ex sindaco mafioso Vito Ciancimino) di averintascato tangenti, per questo è iscritto nel registro degli indagati della DDA di Palermo per concorso in corruzioneaggravata dal favoreggiamento di Cosa Nostra assieme ai politici dell'Udc Saverio Romano e Salvatore Cintola e delPdl Carlo Vizzini[21] .La condanna all'interdizione perpetua dai pubblici uffici non gli impedisce di sedere in Parlamento come Senatorenelle file dell'UDC.

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Salvatore Cuffaro 104

Nell'ottobre del 2009 il pentito Gaspare Romano, imprenditore condannato per aver favoreggiato Giovanni Brusca,accusa Cuffaro di aver partecipato ad un pranzo con i mafiosi Santino Di Matteo, uno degli assassini di GiovanniFalcone, ed Emanuele Brusca, fratello di Giovanni[22] .Nello stesso periodo gli perviene un nuovo avviso di conclusione delle indagini per concorso esterno in associazionemafiosa, fatto che presuppone un nuovo rinvio a giudizio. La Magistratura presume che Cuffaro sia stato sostenutoelettoralmente dalla mafia sin dall'inizio degli anni novanta e che perciò sia a disposizione delle cosche[23] .Il 23 gennaio 2010 la Corte d'Appello di Palermo condanna Cuffaro a sette anni di reclusione per favoreggiamentoaggravato nel processo 'talpe alla Dda'. Rispetto alla sentenza di primo grado la pena è stata inasprita di ulteriori dueanni, con l'aggravante di aver favorito Cosa Nostra. Dopo la sentenza Cuffaro ha annunciato di lasciare ogni incaricodi partito e di voler ricorrere alla Corte di Cassazione.[24] [25] .

Curiosità• È stato soprannominato da alcuni giornalisti "Totò vasa vasa" ("bacia bacia" in siciliano) per la sua abitudine a

salutare tutti quelli che incontra con due baci sulla guancia[26] .

Altri progetti

• Wikiquote contiene citazioni di o su Salvatore Cuffaro

Collegamenti esterni• Sito personale [27]

• Schede di attività all'Assemblea Regionale Siciliana [28]

• Scheda di attività al Senato XV Legislatura [29]

• Scheda [30] su Openpolis• Collegamenti tra il mafioso Campanella e Cuffaro [31]

• Video:Cuffaro polemizza al Costanzo-Samarcanda (presente anche Falcone) [32]

• Cuffaro e il processo talpe alla Dda di Palermo [33]

• Video:Cuffaro risponde alla polemica sul video diffuso sull'intervento a Costanzo-Samarcanda (presente ancheFalcone) [34]

Predecessore: Presidente della Regione Siciliana Successore:

VincenzoLeanza

17 luglio 2001 - 18 gennaio2008

RaffaeleLombardo

Note[1] http:/ / www. senato. it/ leg/ 16/ BGT/ Schede/ Attsen/ 00022728. htm[2] Organigramma (http:/ / www. udc-italia. it/ Content/ Default. aspx?IDContent=evtl2) in Sito ufficiale Unione di Centro. URL consultato il

22-01-2010.[3] Il video su YouTube (http:/ / video. google. com/ videoplay?docid=-5294192942084481252) e Mannino non è mafioso e il caso viene

archiviato (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 1991/ 10/ 12/ mannino-non-mafioso-il-caso-viene. html) su LaRepubblica del 12 ottobre 1991, pagina 6.

[4] http:/ / www. youtube. com/ watch?v=F5MZmJLMQ9Y[5] «Di Pietro difende gli utenti denunciati da Cuffaro» (http:/ / www. webnews. it/ news/ leggi/ 11720/

di-pietro-difende-gli-utenti-denunciati-da-cuffaro/ ). Webnews.it, 23-10-2009. URL consultato in data 23-10-2009.[6] Felice Cavallaro. «Mannino e l'accusa di mafia Assolto dopo diciassette anni» (http:/ / www. corriere. it/ politica/ 10_gennaio_15/

mannino_cassazione_sentenza_95e09b06-01b5-11df-866a-00144f02aabe. shtml). Corriere della Sera, 15-01-2010. URL consultato in data22-01-2010.

[7] «L'arrivo di Cuffaro a Catania sgretola l'Udc : Drago al Pdl, a ruota Mancuso» (http:/ / www. cataniaomnia. it/ index.php?option=com_content& task=view& id=5550& Itemid=1407). Catania Omnia, 15-02-2008. URL consultato in data 04-10-2009.

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Salvatore Cuffaro 105

[8] «Casini: "Cuffaro sarà nelle liste Udc. Totò è un perseguitato dai giudici" Napolitano: "I toni restino pacati"» (http:/ / qn. quotidiano. net/politica/ 2008/ 02/ 15/ 64990-casini_cuffaro_sar_nelle_liste. shtml). Quotidiano Nazionale, 15-02-2008. URL consultato in data 04-10-2009.

[9] «Informazione di garanzia a Cuffaro indagato per mafia» (http:/ / www. repubblica. it/ online/ cronaca/ cuffaro/ cuffaro/ cuffaro. html). LaRepubblica, 26-06-2003. URL consultato in data 04-10-2009.

[10] «Cuffaro tradito da una microspia» (http:/ / espresso. repubblica. it/ dettaglio-local/ Cuffaro tradito da una microspia/ 1312251). L'espresso,22-06-2006. URL consultato in data 04-10-2009.

[11] «Cuffaro condannato a 5 anni per favoreggiamento ai mafiosi: «Resto al mio posto»» (http:/ / www. ilsole24ore. com/ art/ SoleOnLine4/Italia/ 2008/ 01/ Cuffaro-cinque-anni. shtml?uuid=a95a6e4a-c5e5-11dc-8b22-00000e251029& DocRulesView=Libero). Il Sole 24ORE01-2008. URL consultato in data 04-10-2009.

[12] «Mafia, 6 anni e mezzo in appello per l'ex Udc Domenico Miceli» (http:/ / www. siciliainformazioni. info/ giornale/ cronacaregionale/31970/ mafia-anni-mezzo-appello-domenico-miceli. htm?a=comment). SiciliaInformazioni, 16-10-2008. URL consultato in data 04-10-2009.

[13] «Condannato a 6 anni e 6 mesi l'ex assessore Domenico Miceli» (http:/ / www. guidasicilia. it/ ita/ main/ news/ index. jsp?IDNews=32220).Guida Sicilia. URL consultato in data 04-10-2009.

[14] «Mafia, chiesti otto anni per Cuffaro» (http:/ / www. lastampa. it/ redazione/ cmsSezioni/ cronache/ 200710articoli/ 26679girata. asp). LaStampa, 15-10-2007. URL consultato in data 04-10-2009.

[15] Articolo da [[La Sicilia (http:/ / www. lasicilia. it/ articoli. nsf/ (ArticoliLaSiciliait)/1FCBA15D4AB2AEA0C125737500401F11?OpenDocument)] del 15 ottobre 2007].

[16] Foto pubblicata dal Corriere della Sera (http:/ / www. corriere. it/ Media/ Foto/ 2008/ 01/ 20/ CANNOLI. JPG)[17] «Cuffaro all'Assemblea regionale Possibili le dimissioni del governatore» (http:/ / www. repubblica. it/ 2007/ 10/ sezioni/ cronaca/

cuffaro-processo/ assemblea-straordinaria/ assemblea-straordinaria. html). La Repubblica, 26-01-2008. URL consultato in data 04-10-2009.[18] «Ars, respinta la sfiducia a Cuffaro» (http:/ / www. lasiciliaweb. it/ index. php?id=954). La Sicilia, 24-01-2008. URL consultato in data

04-10-2009.[19] «Cuffaro si è dimesso» (http:/ / www. lasiciliaweb. it/ index. php?id=1065& template=lasiciliaweb). La Sicilia, 26-01-2008. URL consultato

in data 04-10-2009.[20] Dal 15 maggio l'appello per Cuffaro (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2009/ 02/ 18/

dal-15-maggio-appello-per-cuffaro. html). la Repubblica, 18-02-2009. URL consultato il 16-03-2009.[21] «Indagini sul tesoro di Ciancimino. Vizzini si dimette dall'Antimafia» (http:/ / palermo. repubblica. it/ dettaglio/

indagini-sul-tesoro-di-ciancimino-vizzini-si-dimette-dallantimafia/ 1649662). La Repubblica, 11-06-2009. URL consultato in data04-10-2009.

[22] «"Cuffaro a pranzo con due boss"» (http:/ / palermo. repubblica. it/ dettaglio/ cuffaro-a-pranzo-con-due-boss/ 1738065). La Repubblica,03-10-2009. URL consultato in data 04-10-2009.

[23] «"È a disposizione della mafia" Cuffaro verso un nuovo processo» (http:/ / palermo. repubblica. it/ dettaglio/è-a-disposizione-della-mafia-cuffaro-verso-un-nuovo-processo/ 1737125). La Repubblica, 02-10-2009. URL consultato in data 04-10-2009.

[24] «Cuffaro condannato a 7 anni in appello» (http:/ / www. corriere. it/ cronache/ 10_gennaio_23/cuffaro-condanna-appello_e6fdcbe6-0807-11df-b78d-00144f02aabe. shtml). Corriere della Sera, 23-01-2010. URL consultato in data23-01-2010.

[25] Alessandra Ziniti. «Processo Talpe alla Dda, 7 anni a Cuffaro riconosciuto il favoreggiamento alla mafia» (http:/ / palermo. repubblica. it/dettaglio/ processo-talpe-alla-dda-7-anni-a-cuffaro-riconosciuto-il-favoreggiamento-alla-mafia/ 1837295). La Repubblica, 23-01-2010. URLconsultato in data 23-01-2010.

[26] Totò Cuffaro.Totò, Peppino e la Malapolitica (http:/ / www. societacivile. it/ focus/ articoli_focus/ Cuffaro. html) in societacivile.it. URLconsultato il 04-10-2009.

[27] http:/ / www. totocuffaro. it[28] http:/ / www. ars. sicilia. it/ deputati/ scheda. jsp?idDeputato=607[29] http:/ / www. senato. it/ leg/ 15/ BGT/ Schede/ Attsen/ 00022728. htm[30] http:/ / www. openpolis. it/ politico/ 1532[31] http:/ / www. corriere. it/ Primo_Piano/ Cronache/ 2005/ 12_Dicembre/ 13/ mastella. shtml[32] http:/ / www. youtube. com/ watch?v=ZYvzFpQ4Hz4& mode=related& search=[33] http:/ / www. narcomafie. it/ articoli_2007/ dos1_11_2007. htm[34] http:/ / www. youtube. com/ watch?v=wMGlTXIuow0

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Fonti e autori delle voci 106

Fonti e autori delle vociGiulio Andreotti  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=31597855  Autori:: .anaconda, .mau., Agharti, Ale Cresta, Alebic, Alexander VIII, Alfio, AmonSûl, Andre86, AndreA,Andrea.dematteis.1987, Andreabrugiony, Angelo Iovine, Angelojr, AnjaQantina, Archeologo, Arres, Artesios, Arturo.c, Ary29, Asdino, Ask21, AttoRenato, BMF81, Bartimeo, Beechs,Bellini.raf, Biografista2008, Blackberry, Blakwolf, Blueduster, Borgolibero, Buggia, Caramella90, Carbar, Caulfield, Chem, Civvì, Cloj, Codas, CommonsDelinker, Consbuonomo,Costadilevante, Crisarco, DUILIO SCALICI, Daviduzzu, Demart81, Django, DominusViarum, Dread83, Duroy, EMajor, EUR 42, Ediedi, Edowikip, Eggenbergurbock23, Emanuele Romeres,Erinaceus, Erre999, F l a n k e r, Ferdy V, Fiaschi, Ficarello, Filippo2192, Filippof, Flippo, Formica rufa, FrancescoPx, Francisco83pv, Frapir, Fredericks, Furyo Mori, Gac, Gacio, Gelo4,Gggg81, Giac83, Giamma 92, Giancarlo Rossi, Ginosal, Giovanni Parisi, Giovannigobbin, Giuliano56, Guidomac, Gusme, Gvf, HAL9000, Hals, Hashar, Helios, Hellis, Hi-Oh, Hill, Honey986,Hrundi V. Bakshi, Ico-Neko, Ignlig, Iiiioo, Ilario, Illy78, Ivanm, Jaakko, Jaqen, Juan, Juanm, KS, Kaboot, Karmine, Kasper2006, Kaspo, Kibira, Klaudio, L'osservatore, Lampica, LigaDue,Lineagoticafight, Lochness, Lord Hidelan, Lotho2, Luca P, Lucas, Lucio Di Madaura, Lucretius, Luigi.Vampa, Luke86, LukeWiller, Lulo, Lumage, M7, Malemar, MapiVanPelt, Marcel Bergeret,Marcok, Marcol-it, Marius, Marko86, Massimiliano Lincetto, Massimo Macconi, Massimo874, Mats1990ca, Mau db, Melos, Midnight bird, MirkoBortolotto, Mmmarcello, Moroboshi, Mr buick,Mr.white2, Nallox, Netino, Nevermindfc, Nick, Nick84, Nickel Chromo, Nicoli, Ninja, Nitya Dharma, Numbo3, Olando, Pablowsky, Paginazero, Paolotacchi, Pap3rinik, Pdn, Pequod76,Piccadillo, Pickwick, Pierpao (patrolling), Pino alpino, Pokipsy76, Privi, Puppybarf, Puzza87, Qbert88, Quandary, RanZag, Ranma25783, Razzairpina, Rdocb, Remulazz, Retaggio, Rics1299,Rifrodo, Ripepette, Roberto Mura, Rollopack, Rutja76, SalvatoreSperanza, Sannita, Sbazzone, Sbisolo, Seba89, Senpai, Senza nome.txt, Sesquipedale, Shaka, Sid-Vicious, Signor C, SignorAl,Simo1987, Simo82, Simone, Simone angelini2, Sirabder87, Skyluke, Snowdog, Soblue, SoloTitano, Spigolino, Square87, Stef Mec, Stefano Tordi, Stefano d'oh, StefanoRR, Stellarossa,Superfranz83, Tempiese, Tener, The White Duke, Tia solzago, TierrayLibertad, Tizi101, Tnd, Tomi, Toobaz, Topowiki, Torsolo, Triph, Trowa, Turgon, Twice25, Unideanet, Utente 7, Vajotwo,Vecchiaguardia, Villamaina, Vituzzu, Watcheach, Xavier121, Ylebru, Yoggysot, Yoruno, Ysogo, Yuma, Zeitbloom, Zeuslnx, 441 Modifiche anonime

Salvo Lima  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=30679873  Autori:: .jhc., AttoRenato, BMF81, Beechs, Buggia, Civvì, DonPaolo, Fantasma, Fredericks, Gac, Giancarlo Rossi,Grigio60, Hellis, Iiiioo, Inviaggio, Jaqen, L'osservatore, Lupo rosso, M7, Malemar, Marko86, Martina14, Maxx1972, Minuteman, Moroboshi, Mr buick, Nicoli, Pablowsky, PacoSoares, Sarcelles,Schickaneder, Sf71177, Silas Flannery, Squattaturi, Toobaz, Twice25, 59 Modifiche anonime

Vito Ciancimino  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=31562979  Autori:: Alberto di Cristina, AttoRenato, Codas, Consbuonomo, Desyman, Fantasma, Fiaschi, Griffo83,Guidomac, Gvnn, ITA32, Kaspo, Kaus, Malemar, Marcok, Marcoranuzzi, Marcuscalabresus, Mau db, Moroboshi, Nicoli, No2, P1978, PacoSoares, QazxcxzaQ, Razzairpina, Rifrodo, Rojelio,Salento81, Sarcelles, Sf71177, Squattaturi, Tommy.snello, Yuma, 27 Modifiche anonime

Bettino Craxi  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=31534761  Autori:: .anaconda, .mau., .snoopy., 4v4l0n42, Adhi, Al Pereira, AleR, Alexander VIII, Alfio, Alpi84genova,Andre86, Andreprato, Angelo.romano, Anmo1, Arcani, Archenzo, Arek' Fu, Ares, Armi e ritagli, Arres, Arturo.c, Ary29, AttoRenato, Austroungarika, Avemundi, Ayers, BRussell, Barbuto,Barone Birra 91, Basilero, Bella Situazione, Bettinocraxi, Bixxio, Blackcat, Blues 1911, Borgolibero, Bramfab, Bronzino, Buggia, Buonomojus, Calabash, Calvinweb, Captivo, Caramella90,Carbar, Caulfield, CavalloRazzo, Ceccorossi, ChemicalBit, Cialz, Civvì, Clash87, Cloj, Cobb, Codas, Consbuonomo, Contedicavour, Corsetto, Crisarco, Crosbi, Cruccone, Danilo.sarnataro,Danmaz74, Dantadd, Dardorosso, Darth Kule, Davbenwel1977, Davidegat, Dedda71, Demart81, Dispe, Django, Dread83, Dvarrazzo, EMajor, Elcaracol, Elios66, Elwood, Emanuele1982,Erinaceus, Estempo, F l a n k e r, F. Cosoleto, Fabexplosive, Formica rufa, Frazzone, Freddyballo, Frieda, Furin, Furyo Mori, Gac, Gacio, Gamberetto, Ghino di Tacco, Giacomo4444,Giammy85, Gian punk, Gian-, Giancarlo Rossi, Giancarlodessi, Gianfranco, Giovannigobbin, Gp 1980, Grigio60, Gspinoza, Guidomac, Guildenstern, Gwilbor, Hal8999, Heimdall, Hellis, Hill,Ianezz, Ignlig, Iiiioo, Ilario, Illy78, Ilsocialista, Imrahil, Interwiki de, Jaqen, Jg87, Jork, KS, Kal-El, Kaspo, Kebab1974, Kiado, Kibira, Kontrasto, Kotik, L'osservatore, Laboratorioumano,Lampante, Leoman3000, Leonardo25, Ligabo, Lion 86, Lirico, Loge, Lord Hidelan, Lord nietzche, Loroli, Lou Crazy, Lucio Di Madaura, Ludor, LukeWiller, M7, MM, Macondo82, Malemar,MapiVanPelt, Marcel Bergeret, Marco 27, Marcok, Marcol-it, Marcoranuzzi, Marcus81, Maria armeni, Marius, Massimo Macconi, Mathemathikos, Micione, Mio1982, Mizardellorsa, Morza, Mrbuick, Nbsawe, NicFer, Niccolò 90, Nickel Chromo, Nicoli, No2, Obeso24, Olando, Oliver10203040, Orenoren, Orzetto, P tasso, Paginazero, Pap3rinik, Pdn, Pegua, Pepe Carvalho, Perozzi,Phyk, Piddu, Piero Montesacro, Pino Pinto, Pino alpino, Pivo, Pracchia-78, Privi, Rago, RamblerBiondo, Raptor87, Razzabarese, Razzairpina, Rdocb, Red devil 666, Remulazz, Restu20,Retaggio, Ripepette, Roberto Momesso, RobertoITA, Rominopower, Ror, Rosario Scollo, Ruthven, Sailko, Sailor-Sun, Saint-Just, Salento81, Sandcreek, Sarabiga, Sarcelles, Saxings, Sbazzone,Senpai, Senza nome.txt, Shaka, Shinchanfan, Simo1987, Simone Sapienza, Skyluke, Smallpox, Snowdog, Spigolino, Squittinatore, Stef81, StefanoRR, Steve candela, Stiffmaister, Taccolamat,The White Duke, TheCadExpert, TheDRaKKaR, Tia solzago, Tomi, Tooby, Torredibabele, Trixt, Truman Burbank, Tuttigiu, Twice25, Urumbamba, Valendur, Vatiste, Vega84, Vento, Vipera,Vituzzu, WILuB, Wiskandar, Xmlcafe, Ylebru, Yoggysot, Ysogo, Yuma, Yupa, Zibaldone, Zombieontheroad, Zurlo, 472 Modifiche anonime

Silvio Berlusconi  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=31429174  Autori:: *Alby*, *Raphael*, .anaconda, .mau., .snoopy., 19andrew87, ARCHIsavio, Accurimbono, Adg, Agharti,Airesis2001, Airon90, Al-Nablusi, AlaVerde, Alador, Alberteinstein, Alberto di Cristina, Aldolat, Ale Cresta, Ale.rusconi, Alearr, Alebus1975, Alec, Aledire, Alek007, Aleperi, Alesmuc,Alessio1972, Alessio541, Alexander VIII, Alexandre Gilbert, Alfio, Alfovel, Alien life form, Amarvudol, Amnet, AmonSûl, Amux, AndreaC, Andreabrugiony, Andrenico, Andy87, Andylong,Angelo.romano, Angelojr, Angelosante, AnjaQantina, Antonellawww, Antonio de Trizio, Antonyhide, Anymore91, Archenzo, Archeologo, Armi e ritagli, ArtDMaster, Ary29, Asdgt, Asfo,Ask21, Askeron, Asymmetric, AttoRenato, Austroungarika, Ayers, Azrael555, B3t, BMF81, Balloto, Bandagenzano, Bangoo, Bartleby08, Baruneju, Basilero, Battlelight, Bebibo, Beechs,Bender84, Benettis, Beppers, Beppinu, Bertulot, Beta16, BigJohn 81, Biscionecanale5, Bisco, Blackcat, Blakwolf, Blatta, Blues 1911, Blueyachting, BobGray, Borsanova, Bouncey2k, Bronzino,Brownout, Bruceleo1978, Buggia, BùR20, Calabiyau, Campera, Canepina, Carlo.milanesi, Carlomorino, Carobar, Castagna, Caulfield, Ceccorossi, Celini, Cerbarolo, Checco, Chem, Chessstoria,ChiaraLovesNY, Cialz, Cicciocosta, Cilento Marco, CinescaSara, Cletus, Cloj, Cls-classic, Codas, Col, Commander, Condor1975, Consbuonomo, Cornolio, CorradoM, Corsetto, Cotton,Cowboys from hell CFH, Crepuscolo1910, Crisarco, Cristian1989, Cruccone, Csertorio, Cuore Viola, Cyberuly, DANNY^METAL, Dalembertalfa, Dalesilvio, DanGarb, Danilo, Dano92, Dans,Dardorosso, Darth Kule, Daĉjo, Delfo, Demart81, Der Schalk, Desertstorm90, Desyman, Deus1983, Devilslord, DexCrash, Dexter, Dexter High, Dino246, Disgusto, Dispe, Django, Djdani,Doctor Dodge, DominusViarum, DoubleD, Dr Zimbu, Drago9992, Dread83, Drugonot, Druz, Duncan.I, Dusk, Dwerk, E-2 Hawkeye, EMajor, Eddiestubbard, Edoardo C., Edocolombo,Edowikip, Elbloggers, Elcaracol, Elwood, Emanuele Saiu, Empire, Emysimo, Endymion, Enok, Enpi, Enrico Cartmanno, Erinaceus, Ermy2, Escortdimension, Etrusko25, Eustace Bagge, EvaMathiasch, Existearly, Exorcist Z, F l a n k e r, F. Cosoleto, FFC, Fabbosko, Fabcava, Fabexplosive, Fabio.Medici, Fabiocorato, Falcodigiada, Fanistefano, Fdalboni92, Federico cuccu,Federico.giampietro, Feltribis, Felyx, Ferdinand.bardamu, Fiaschi, Figiu, Filippof, Finizio, Flobrino di Gnippo, Fra 125, FraF, Francescost, Francisco83pv, Franco2008, Frank87, Frankie191,Frankie688, Frazzone, Freddyballo, Fredericks, Freelabs, Freepenguin, Frieda, Fucsas, Furyo Mori, G ghirardi, Gac, Gacio, Gaetanogambilonghi, Gala.martin, Gamberetto, Garretgian, Gazin,Gce, Gdmercury, Gelo4, Geminiano, Generale Lee, Gennaro forcella, Giacobino illuminista, Giacomo Augusto, Gian, Giancarlodessi, Giancy, Giangra, GianoM, Giasone87, Gierre, Gigi erGigliola, Gimmiolsen, Ginosal, Giovanni Panuccio, Giovannibrazzoli, Giovannigobbin, Giuseppe ME, Gliange, Gmacar, Gmagma, Gmvolpi, Godsalvo, Goemon, Goldeneye, GordonF, Govoch,Gregoriustremens, Grifter72, Guidomac, Guillermo Hispano, Gusme, Guybrush Threepwood, Happyhour, Harlock 77, Hauteville, Hce, Helios, Hellis, Helloworld93aosta, Hermes86, Hill,Holdeneye, Hybris77, IPork, Icopisky, Ignlig, Igorolla, Il Demiurgo, Il deodatese, IlBeso, Ilario, Ilcesanese, Illy78, Ilwolvie, Ilzappatore, Indigesto, IngFrancesco, Insilvis, Inviaggio, Io', Ironman, Jack2008, Janus, Jaqen, Jcer, Jig, Jollyroger, Joyrom, Jsbrigo, Juan, Juanm, Junio, Kaa78, Kal-El, Kanchelskis, Karzac Fabio, Kaspo, Ketamino, Kevor, Khornetto, Killer BOB, Klaudio,Knight.93, Koji, Krdan, Krypto, Kuro, L'osservatore, LAME, Larry the legend, Lauratailz, Laurusnobilis, Lceline, Lenore, Leoman3000, Leonardo25, Leopold, Lipe Cvatu, Lmedugno19,Lombardelli, Longbeach, Lord Hidelan, Lord Koria, Lord Voldemort, LordZero, Loredb3, Lorenz-pictures, Lorenzo II, LorenzoFX, Lorenzoznerol, Lou Crazy, Lp, Luca P, LucaG83, Lucas,Lucretius, LukeWiller, Lulo, Lunobi, Lupoandreas, M.Salva, M7, MASSERIA CARDONE, MM, MaEr, Mac9, Mad283, Madaki, Magicwillow84, Malemar, Mangiabambini, Manuel M,Maori19, Maquesta, Marchesa Casati, Marco 27, Marco Rosellini, Marco.parrilla, Marcod, Marcodianti, Marcok, Marcol-it, Marcoranuzzi, Marcordb, Marcus89, Marietto2009, Marius,Marrabbio2, Marte77, Martin Mystère, Martinrusso, Marvelmarco1977, Marymetal1993, Massimiliano Lincetto, Massimo negrotti, Mats1990ca, Matteo Muzio, Mattia Rial, Matwy, Maudig,Mauro S, Megab11, MeloCrisafulli, Melos, Menion89, Mess, MiGz, Michele Bergadano, Michele-sama, Michele2008, Midnight bird, MikyT, Miliardair, Minox, Mirkocav, Miss Brightside,Mister XYZ, Mitchan, Mone94, Monnezzaro, Montymuro, Moongateclimber, Moroboshi, Motuproprio, Mpitt, Mr buick, Mundi incola, Murray, Mykez, Nargal, Neccoregatto,NederlandsNederlands, Nemo bis, Nemo76, Neomayhe, Neq00, Nevermindfc, NicFer, Nick Code, Nick1915, Nick84, Nickel Chromo, Nicolabel, Nicoli, Nikkoll, Ninù, Nivola, Nocciolino,Nsotgiu, O--o, OSSERVATORE, Oinotna95, Oiudeisnemo, Olando, Oliver10203040, Om2506, Oni link, Orauno, OrbiliusMagister, Orion21, Osa, Osk, Otello Felarinnonz, P tasso, PMM,Paginazero, Pakman, Panapp, Pandrea91, Paolo parioli, Paolotacchi, Pap3rinik, Paruccini, Paskal007r, Patagarraiu, Pcampoli, Pdn, Pelusu, Pequod76, PersOnLine, Phoenix2, Pierlum, PieroMontesacro, Pietrodn, Pifoyde, Pil56, Pingon, Pinosauro, Pinturix, Pippolini, Pipposantini, Piteur, Poison Oak, Pokipsy76, Porosildiplomatico, Preciso, Privi, Pterodattilounto, Quatar, Quick99,Rael, RaminusFalcon, RanZag, Ranma25783, Razzairpina, Rdocb, Red devil 666, Red1975, Redalexander, Remulazz, Renzotrento, Resigua, Rest1992, Restu20, Retaggio, RiccardoP1983,Rifrodo, Ripepette, RobertoITA, Robertodimo, Roger ita, Rojelio, Rollopack, Romolo e remolo, Rosario9, Rutja76, Sailko, Salvatore Ingala, Salvo da Palermo, Samoano, Sampdoriano94,Sandr0, Sanna66, Sannita, Satanetto, Sconvolpi74, Segnali dallo spazio, Semolo75, Senet, Senpai, Sentruper, Sergio s93, Sesquipedale, Shaka, Shardanaa, Sibi.inco, Signor C, Simo1987, Simo82,Simon, Simon.baraldi, Simone, Sir marek, Siropik, Sky without clouds, Skyluke, Slacer, Slowdancing, Smg, Snowdog, Socho-sama, Solvequite, Spigolino, Spurs0454, Sputnik77, Square87,Squittinatore, Starwars, Stef Mec, Stefano Tordi, Stefano.gogioso, StefanoRR, Stefanox1985, Stemby, Steven chiefa, Stonehead, StuporesMundi, Superchilum, Svante, Svello89, Syddolo, Tabeta,Talmid3, Talon, Tano-kun, Tener, Tharkun, The Black Prince, The White Duke, TheLoneRanger, Thedge86, Theferro, Tia solzago, Tiapavo, Ticket2009082110052454, TierrayLibertad,Timiotatongenos, Tommyfor, Toobaz, Tooby, Toponomastica, Torredibabele, Traffyk, Trastasi, Trixt, Turillazzo, Tvlocali, Twice25, Una giornata uggiosa '94, Unuomo, Ururu, Utente 7, UtenteEsemplare, V39, Vajotwo, Vale.libera, Valepert, Valuccia, Vega84, Ventoacqua, Viscontino, Vito Calise, Vittorio Alvino, Vituzzu, Vmoscarda, Volgograd, Von, Von Clausewitz, Vu Duc Thang,Waglione, Waraxe, Watcheach, Wayl, Webmasto, Whatnwas, Wiki4ever, Wikiknowledge, WinstonSmith, WlaFoca, Xxtr93, Yerul, Ylebru, Yocoandra, Yoggysot, Yuma, Yutatime, Zarrafolk,Zibaldone, Zizi-IT, Zolla9, Zoologo, 151 Modifiche anonime

Marcello Dell'Utri  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=31441130  Autori:: .anaconda, .mau., Airon90, Alca Impenne, AleR, Alearr, Alebus1975, Alemixi, Algor65, Amarvudol, Angelo.romano, Argento, ArtAttack, Ask21, BMF81, Baltar, Barba Nane, Barbaking, Beechs, Brownout, Buggia, Calabash, Carlomorino, Cirasino, Cloj, Codas, Crisarco, Cruccone, Dalembertalfa, DanGarb, Dans, Dark, Davbenwel1977, Demart81, DexCrash, Diverso, Django, Djorky, DominusViarum, Dread83, Elwood, Etrusko25, Eva Mathiasch, F. Cosoleto, Fabruzum,

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Fonti e autori delle voci 107

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Cesare Previti  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=31427063  Autori:: .snoopy., Ale.rusconi, AleR, Alessio1972, Alezangrilli, Alleborgo, Andylong, Archenzo, Archeologo,Ary29, Aushulz, Bartluca86, Basilero, Beechs, Biagiotti, Brownout, Carlomorino, Caulfield, ChDario92, Cruccone, Csertorio, Cvp, Dalembertalfa, Dark, Demart81, Dismalsheen, Django, ElMacaracachimba, Emanzamp, Enzino, Etrusko25, F. Cosoleto, Fioravante Patrone, Flaber, Fluctuat, Fotogian, Franco2005rsm, Gacio, Ggonnell, Giovanni Panuccio, Ian postuma, IlPisano, Illy78,Iluvatar85, Jalo, Jaqen, Jfniss, John Blutarsky, Jurohi, Kaboot, Kaus, Klaudio, Kuro, L'osservatore, Lenore, Luigi82, Mac9, Malemar, Manuel Sossi, Marco corso, Marcok, Maurizio Milano,Mitchan, Mr buick, Nadira, Nevermindfc, Nick, Nicoli, Oliva18, Patty, Pifoyde, Rael, Rdocb, Rominopower, Salli, Samuele, Sannita, Sbazzone, Sbisolo, Sentruper, Senza nome.txt, Sesquipedale,Sir marek, Snowdog, Spiderscai, Starwars, Sumail, The White Duke, Tooby, Traiano, Travis, Trek00, Vipstano, Vituzzu, Wappi76, Xylon, Ylebru, Zdanov, Zeitbloom, Zombieontheroad, 154Modifiche anonime

Salvatore Cuffaro  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=30999059  Autori:: Aboliamoli.eu, Akbg, Akela, Aldib, AleR, Alessio Rolleri, Amarvudol, Anakletos, Ary29, Asdino,Beechs, Bestiarosa, Bjs, BlackMew9z, Brunocip, Caulfield, Cialz, Civa61, Cloj, Codas, Crisarco, Dantadd, Daviduzzu, Dedda71, Edowikip, Elcairo, Elenacic, Emme17, F. Cosoleto, Fantastic 00,Fazen, Fertility, Figiu, Frankie5, Gacio, Gatto Nero, Gggg81, Gianluca91, Ginosal, Giovanni Panuccio, Guidomac, Ignlig, Iiiioo, Ilario, Illy78, Ilsocialista, Iluvatar85, Indavidseve, Jova, Kaboot,Kaimol, Kar.ma, Kaspo, Kaus, Kelvin, Klone123, L'osservatore, Leoman3000, Lepido, Luigi Proietto, Luisa, MM, Malemar, Manuel Trujillo Berges, Marco.zampini, Marcocris123,Marcostovini, Matrixmorbidoso, Maurizio78, Maximix, Melkores93, Metralla, Moroboshi, Nemo bis, Nevermindfc, Okkupatotutto, Osk, Paduan, Pakdooik, Panairjdde, Paolo.ghilardi,Pasquino79, Patrick08, Pdn, Pequod76, Progettualita, Roberto Mura, Rutja76, Salvux, Satanetto, Sbazzone, Sesquipedale, Sicilgolem, Silas Flannery, Simone, Sirabder87, Snowdog, Spigolino,Squattaturi, Starwars, Superfranz83, Tanarus, Tano-kun, Terrasque, Tommy.snello, Triquetra, Twice25, Una giornata uggiosa '94, Vituzzu, WinstonSmith, Yerul, Yuma, 216 Modifiche anonime

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Fonti, licenze e autori delle immagini 108

Fonti, licenze e autori delle immaginiImmagine:Flag_of_prime_minister_of_Italy.svg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Flag_of_prime_minister_of_Italy.svg  Licenza: Creative CommonsAttribution-Sharealike 3.0  Autori:: User:F l a n k e rImmagine:Italy-Emblem.svg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Italy-Emblem.svg  Licenza: Public Domain  Autori:: User:F l a n k e rImmagine:Giulio andreotti.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Giulio_andreotti.jpg  Licenza: sconosciuto  Autori:: Giac83, IardoImmagine:MinisteroInterno.svg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:MinisteroInterno.svg  Licenza: sconosciuto  Autori:: Vajotwo, YumaFile:Logo del Senato della Repubblica Italiana.svg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Logo_del_Senato_della_Repubblica_Italiana.svg  Licenza: sconosciuto  Autori:: F l an k e rFile:Logo della Camera dei deputati.svg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Logo_della_Camera_dei_deputati.svg  Licenza: sconosciuto  Autori:: Basilicofresco, F l a n k e r,M7, Riccardo630, 1 Modifiche anonimeFile:Flag of Italy.svg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Flag_of_Italy.svg  Licenza: Public Domain  Autori:: see belowImmagine:Andreotti ritratto.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Andreotti_ritratto.jpg  Licenza: sconosciuto  Autori:: Carbar, MarcokImmagine:Andreotti Sinatra Nixon.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Andreotti_Sinatra_Nixon.jpg  Licenza: Public Domain  Autori:: Kightlinger, Jack E.; White HousephotoImmagine:G7 leaders 1978.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:G7_leaders_1978.jpg  Licenza: Public Domain  Autori:: White House photoImmagine:G7 leaders 1977.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:G7_leaders_1977.jpg  Licenza: Public Domain  Autori:: White House photoImmagine:Carter Andreotti 1977.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Carter_Andreotti_1977.jpg  Licenza: Public Domain  Autori:: White House Staff Photographers.(01/20/1977 - 01/20/1981)Immagine:Nixon Andreotti 1973.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Nixon_Andreotti_1973.jpg  Licenza: Public Domain  Autori:: White House photo by Robert MooreImmagine:Carter Andreotti 1978.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Carter_Andreotti_1978.jpg  Licenza: Public Domain  Autori:: White House photoImmagine:Commons-logo.svg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Commons-logo.svg  Licenza: logo  Autori:: User:3247, User:GruntImmagine:Wikiquote-logo.svg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Wikiquote-logo.svg  Licenza: sconosciuto  Autori:: -xfi-, Dbc334, Doodledoo, Elian, Guillom, Jeffq,Maderibeyza, Majorly, Nishkid64, RedCoat, Rei-artur, Rocket000, 11 Modifiche anonimeImmagine:Flag of prime minister of Italy.svg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Flag_of_prime_minister_of_Italy.svg  Licenza: Creative Commons Attribution-Sharealike3.0  Autori:: User:F l a n k e rImmagine:Flag of Europe.svg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Flag_of_Europe.svg  Licenza: Public Domain  Autori:: User:-xfi-, User:Dbenbenn, User:Funakoshi,User:Jeltz, User:Nightstallion, User:Paddu, User:Verdy p, User:Zscout370File:Lima.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Lima.jpg  Licenza: sconosciuto  Autori:: IiiiooImmagine:Palermo-Stemma.png  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Palermo-Stemma.png  Licenza: sconosciuto  Autori:: Dapa19, GJo, Gvf, Jalo, Snowdog, 1 ModificheanonimeImmagine:Ciancimino.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Ciancimino.jpg  Licenza: sconosciuto  Autori:: RazzairpinaImmagine:Craxi1.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Craxi1.jpg  Licenza: sconosciuto  Autori:: PriviFile:Berlusconi 1984.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Berlusconi_1984.jpg  Licenza: sconosciuto  Autori:: LucasFile:tombacraxi.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Tombacraxi.jpg  Licenza: Creative Commons Attribution-Sharealike 3.0  Autori:: User:ValendurImmagine:Berlusconi incaricato premier 2008 - 2.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Berlusconi_incaricato_premier_2008_-_2.jpg  Licenza: Attribution  Autori::unknownFile:Silvio Berlusconi e Mike Bongiorno anni 80.JPG  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Silvio_Berlusconi_e_Mike_Bongiorno_anni_80.JPG  Licenza: sconosciuto Autori:: Insilvis, Sailko, 1 Modifiche anonimeImmagine:Logo-standa-fininvest1.PNG  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Logo-standa-fininvest1.PNG  Licenza: sconosciuto  Autori:: Afnecors, Cristian1989File:Bill Clinton, George H. 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