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PON MIUR Beni Culturali Ambientali Paesaggistici
Progetto La storia sotto i nostri piedi
I.C. Bernardini (già via Laurentina 710)
Dispensa N° 2
Il Laurentino: Ambiente ed Aree Naturali Protette di prossimità A cura di M. Pacifici
Introduzione
Nella seconda Dispensa sono approfonditi i caratteri ambientali dell’intorno all’I.C.
Bernardini, ben testimoniati dai lembi residui della “Campagna Romana”.
Viene poi introdotto l’innovativo concetto, mutuato da visioni economicistiche, di Capitale
Naturale, e fornite indicazioni sul Paesaggio, accompagnate da Schede utili ai laboratori
ambientali. Si arriva quindi a presentare la articolata realtà dei territori naturali protetti,
con un focus su quelli più prossimi al Bernardini.
Concludono la Dispensa i riferimenti a siti tematici, per ampliare la visione su quanto si
muove nel mondo delle Aree Naturali Protette (AANNPP).
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Le caratteristiche ambientali del quartiere
Il quartiere Laurentino 38 si è sviluppato ai margini nord occidentali dell’apparato
vulcanico dei Colli Albani e la contermine Riserva Naturale (RN) Laurentino Acquacetosa
costituisce un lembo residuo della cosiddetta Campagna Romana.
Le colate piroclastiche che si sono succedute negli ultimi 600.000 anni, prevalenti rispetto
alle effusioni di lava (colata di Capo di Bove ove impostato la Via Appia Antica), hanno dato
luogo ad un territorio morfologicamente dolce ma articolato in un sistema di altopiani e
valli dal fondo piatto, incise da un sistema idrografico ad andamento radiale. La
permeabilità dei terreni ha poi consentito l’infiltrazione in falda delle meteoriche, dando
luogo a sorgenti minerali, di cui le fonti Acqua Acetosa, Egeria e Appia costituiscono
concreta testimonianza. La natura pedologica dei suoli, con buona fertilità dovuta ai
minerali vulcanici, ha da sempre consentito la pratica agricola e l’allevamento estensivo nei
grandi latifondi di proprietà di famiglie patrizie; numerosi i casali e torri di avvistamento
isolate, a dare - ove il paesaggio si è mantenuto integro - i caratteri salienti all’Agro
Romano, ben apprezzati dai viaggiatori del Gran Tour.
Un primo inquadramento delle componenti ambientali presenti del comprensorio
(geologia, vegetazione, clima, flora e fauna) può essere desunto dalla disamina dei siti web
delle AANNPP dell’intorno: Appia Antica, Castelli Romani, presentati nei paragrafi
successivi.
https://www.parcoappiaantica.it/home/il-parco/natura
https://www.parcoappiaantica.it/home/il-parco/paesaggio
http://www.parcocastelliromani.it/vegetazione
http://www.parcocastelliromani.it/geologia
http://www.parcocastelliromani.it/fauna
Dalle risorse ambientali al concetto di Capitale Naturale
Il concetto di “Capitale Naturale” è stato strumentalmente mutuato dal settore economico
per indicare il valore in termini fisici, monetari e di benessere offerto dalla biodiversità al
genere umano, anche con il fine di orientare le scelte dei decisori pubblici. Comprende
l’insieme (stock) di beni naturali - organismi viventi, aria, acqua, suolo e risorse geologiche
- che contribuiscono a fornire beni e servizi di valore, diretto o indiretto, per l’uomo, e che
sono necessari per la sopravvivenza dell’ambiente stesso da cui sono generati. Da tali stock
derivano pertanto il benessere e la prosperità economica di un determinato comprensorio,
quali: terreni fertili, acque potabili, aria pura, impollinazione, prevenzione delle alluvioni,
regolazione del clima (“servizi ecosistemici”).
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Una perdita di biodiversità può indebolire un ecosistema, compromettendo
conseguentemente la fornitura dei servizi ecosistemici, con negativi impatti anche
sull’attrattività e la qualità della vita dei residenti.
http://www.minambiente.it/pagina/capitale-naturale-e-servizi-ecosistemici
Il Paesaggio e la sua valutazione
Il concetto di paesaggio assume differenti accezioni, in relazione alla disciplina di
riferimento.
Secondo il Codice dei Beni Culturali “si intende il territorio espressivo di identità, il cui
carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni”.
https://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/Norme-e-
Pareri/Evidenza/visualizza_asset.html_1095508472.html
Per la Convenzione europea del paesaggio, invece, “una determinata parte di territorio, così
come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e(o
umani e dalle loro interrelazioni”.
http://www.convenzioneeuropeapaesaggio.beniculturali.it/index.php?id=2&lang=it
Componenti quindi fisiche, biotiche e umane che hanno nel tempo modellato i territori,
determinando quanto a noi percepibile.
Per l’importanza che un paesaggio assume nel dare valore ad un territorio (si pensi, ad
esempio, ai paesaggi collinari toscani, con profilo dei poggi segnati dai cipressi e poderi o le
idilliche cartoline dolomitiche, con malghe, prati e cime), e con riferimento alla
commistione di elementi naturali e antropici nei paesaggi del quartiere Laurentino, viene
presentato un metodo atto a valutarne la qualità, utilizzando la Scheda del Boureau of Land
Management degli USA, ripresa da Gisotti e Bruschi nel volume Valutare l’Ambiente Carocci
(1990). Il metodo analizza sette componenti del paesaggio, classificate secondo criteri e
punteggi, variabili da un minimo di – 4 ad un massimo di + 6 e presentate su 3 colonne.
Per una utile pratica di laboratorio sul campo, i docenti trovano quindi nella sezione Fonti /
Testi di riferimento:
la Scheda 1 sulla Qualità visiva del paesaggio. Con osservazione da una visuale
aperta e significativa, tenendo come riferimento i criteri e i punteggi indicati nella
2^ colonna (valori massimi), 3^ (medi) e 4^ (minimi), si arriva per sommatoria delle
7 componenti al valore complessivo, che nel metodo varia da un minimo di 0 ad un
massimo di 33. In una esperienza di gruppo, trattandosi di un metodo qualitativo,
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alla fine della valutazione sarà bene confrontare i risultati ottenuti tra i vari
partecipanti, discutendo sul perché delle eventuali oscillazioni registrate.
la Scheda 2, rielaborata da Castiglioni B. (2010), Educare al Paesaggio,
Montebelluna, Museo di Storia Naturale e Archeologia, già proposta per una
esperienza di lettura del paesaggio in un BIOBLITZ al Parco Castelli Romani.
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Le Aree Naturali Protette
La Legge nazionale 6 dicembre 1991, n. 394 - Legge quadro per le Aree Naturali Protette,
individua nel nostro Paese le seguenti tipologie:
Parchi Nazionali;
Riserve Naturali dello Stato;
Riserve Statali Marine;
Altre aree marine protette
Parchi Nazionali Regionali;
Riserve Naturali Regionali;
Altre Aree Protette
A ciascuna di queste tipologie corrispondono differenti criteri di tutela e gestione.
Distinte le motivazioni che hanno portato alla nascita del Sistema nazionale delle AANNPP,
di tipo:
culturale (salvaguardia di risorse faunistiche e botaniche uniche),
sociale (miglioramento della qualità della vita delle popolazioni),
economico (presupposto per uno sviluppo sostenibile del territorio circostante).
Attualmente la percentuale complessiva del territorio nazionale tutelata dalle AANNPP
raggiunge l’11%, il 22 % se si considera anche Rete Natura 2000.
Un ulteriore ma distinto livello di protezione è offerto dalla Rete Natura 2000 della UE,
tema meglio dettagliato nel seguito della presente Dispensa.
La Regione Lazio, con la Legge regionale n. 29/1997 "Norme in materia di aree naturali
protette regionali", si é dotata di uno strumento che recepisse i contenuti della L. 394/91, al
fine di garantire e promuovere, in maniera unitaria ed in forma coordinata con lo Stato e gli
Enti locali, la conservazione e la valorizzazione del proprio patrimonio naturale.
Escludendo Rete Natura 2000, ad oggi la Regione Lazio comprende 83 AANNPP terrestri
per un totale di superficie protetta pari a 230.664 ettari, che corrispondono a circa il 13,5%
del territorio regionale. Le 83 AANNPP ricomprendono:
3 parchi nazionali;
16 parchi regionali;
4 riserve naturali statali;
31 riserve naturali regionali;
29 monumenti naturali.
http://www.regione.lazio.it/prl_ambiente/?vw=contenutidettaglio&id=117
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Obiettivi e gestione
Obiettivo prioritario delle AANNPP é la conservazione della biodiversità e la salvaguardia
dei sistemi ecologici. A tale obiettivo generale sono legati diversi obiettivi specifici:
Tutela dei suoli e delle acque
Gestione dei sistemi idrografici e difesa dalle alluvioni;
Conservazione della copertura vegetale dei suoli poveri;
Conservazione delle risorse genetiche di animali e piante selvatiche;
Protezione di specie in pericolo;
Conservazione degli habitat per la riproduzione di specie cacciabili;
Salvaguardia e valorizzazione di tradizioni culturali;
Sviluppo locale;
Mantenimento sostenibile di popolazioni e di specie autoctone;
Mantenimento del numero e della distribuzione di comunità e habitat;
Educazione ambientale;
Ricerca scientifica.
Ma cosa fanno le AANNPP e come gestiscono il capitale naturale a loro disposizione?
Strumento di gestione é il Piano del Parco, in generale e, in particolare per i Parchi
nazionali o per alcuni Parchi regionali, il Piano Territoriale di Coordinamento approvato dal
Consiglio direttivo e dalle Regioni.
Il Piano Pluriennale Economico e Sociale viene invece approvato dalla comunità del Parco,
costituita dai comuni ricompresi nell’Area Protetta.
Il Regolamento del Parco viene approvato dal Consiglio direttivo e dal Ministero
dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Educazione Ambientale
Accanto alle tematiche proprie della conservazione, quello dell'Educazione ambientale (EA)
costituisce un aspetto prioritario, volto ad indurre, con la sensibilizzazione e l’educazione
di giovani ed adulti, comportamenti virtuosi, funzionali allo sviluppo sostenibile.
Si rimanda alla specifica Dispensa 3 per approfondimenti, anche incentrati sulle specifiche
attività di EA nelle AANNPP.
Promozione e Comunicazione territoriale
Le campagne di comunicazione possono risultare fondamentali per il successo di un’ANP,
sia per la creazione del consenso delle popolazioni locali sulle sue finalità, che per la
promozione dell’area protetta e della sua economia verso il pubblico in generale.
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Lo strumento fondamentale per la comunicazione é il Piano di comunicazione, strumento
che serve a programmare le azioni di comunicazione di un’ ANP in un certo arco temporale.
Solitamente un buon Piano di comunicazione dovrà definire:
Perché comunicare (finalizzazione);
Chi dovrà comunicare;
Verso chi comunicare
Cosa si dovrebbe realizzare;
Con quali strumenti;
Con quali risorse;
Quando comunicare, distintamente per i vari target individuati.
La Certificazione Ambientale di un’ANP
La certificazione ambientale si basa sulla scelta volontaria di un’Organizzazione di:
• certificare le proprie prestazioni ambientali;
• assumere l’impegno costante al miglioramento della performance in tale ambito.
Nel settore Pubblico la certificazione ambientale é quindi uno strumento a disposizione di
una Amministrazione che gestisce gli aspetti ambientali di un determinato territorio
(Regione, Provincia, Comune, Comunità Montana, Ente ANP) per migliorare costantemente
le proprie performance ambientali.
Negli ultimi anni la certificazione ambientale é risultata quindi un utile strumento per gli
Enti gestori delle Aree Protette per ottimizzare le loro attività gestionali.
Si accenna ora ai riconoscimenti ambientali tributati esclusivamente alle AANNPP.
La Carta Europea del Turismo e dell’Agricoltura Sostenibile di Federparchi
La Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS) é uno strumento
metodologico che permette di arrivare alla certificazione di una ANP, funzionale ad una
gestione in linea con lo sviluppo del turismo sostenibile.
http://www.parks.it/federparchi/cets.php
Una più recente iniziativa tesa alla estensione e valorizzazione delle attività sostenibili nelle
AANNPP, è la Carta Europea Agricoltura Sostenibile, sempre promossa da Federparchi:
http://www.parks.it/news/dettaglio.php?id=41592
Gli argomenti legati all’intimo rapporto tra l’ANP e la produzione agricola di qualità, specie
in relazione alle specificità dell’Agro Romano, sono presentati in Dispensa 3, mentre quelli
con il turismo in Dispensa 4.
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MAB (Man and the Biosphere) di Unesco
Il Programma MAB è stato avviato dall’UNESCO negli anni ’70 allo scopo di migliorare il
rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di
ricerca e capacity-building.
Il programma ha portato al riconoscimento delle Riserve della Biosfera: aree marine e/o
terrestri che gli Stati membri s’impegnano a gestire nell’ottica della conservazione delle
risorse e dello sviluppo sostenibile, nel pieno coinvolgimento delle comunità locali.
Allo stato sono 14 le AANNPP riconosciute in Italia, tra cui il PN del Circeo nel Lazio.
http://www.unesco.it/it/ItaliaNellUnesco/Detail/186
Geoparks
Un Geoparco europeo è un territorio che possiede un certo numero di siti geologici di
particolare importanza in termini di qualità scientifica, rarità, valore estetico o educativo,
ed una specifica strategia di sviluppo sostenibile sorretta da un idoneo programma; deve
inoltre avere confini ben definiti e una sufficiente estensione per consentire uno sviluppo
economico efficace del comprensorio.
La gran parte delle valenze ambientali devono essere rappresentate dal patrimonio
geologico, non escludendo risorse di interesse dal punto di vista archeologico, ecologico,
storico o culturale.
http://www.europeangeoparks.org/?lang=it
Green List della IUCN
Tale riconoscimento è dato dalla Unione Mondiale per la Conservazione della Natura
(IUCN) alle AANNPP che rispettano gli obiettivi di conservazione e favoriscono una
gestione e una governance equa. L'approccio Green List, promosso in Italia da Federparchi,
costituisce quindi una metodologia per la valutazione di efficacia, attraverso il quale
migliorare la qualità e l'efficienza delle attività di gestione.
L'Italia è uno dei pochi paesi al mondo dove questo approccio è stato fino a oggi testato sul
campo e il parco nazionale Gran Paradiso è stato inserito, nel corso del congresso mondiale
dei parchi a Sydney nel novembre 2014, nella prima lista di aree Green List IUCN, eccellenza
a livello planetario.
https://www.iucn.org/theme/protected-areas/our-work/iucn-green-list
http://www.pngp.it/ente-parco/riconoscimenti
Per contro, ormai da tempo a livello nazionale le AANNPP hanno concesso Marchi di qualità
ad esercizi commerciali / produttori del proprio territorio.
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In primo luogo segnaliamo il progetto di attestazione ambientale/marketing territoriale
avviato del PR Adamello Brenta per diffondere la filosofia della qualità ambientale,
coinvolgendo il tessuto economico/sociale.
Il Parco concede l’utilizzo del logo Qualità Parco a quelle aziende che rispondono a requisiti
di tutela ambientale e legame col territorio e aderiscono alla sua vision. In tal modo si
incentiva la crescita di un turismo sostenibile in linea con gli obiettivi di valorizzazione e
tutela del territorio, diffondendo nel tessuto economico e sociale locale il concetto di
qualità ambientale certificata.
https://www.pnab.it/principale/marchio-di-qualita/
Anche l’esperienza promossa dal Parco Nazionale Gran Paradiso con l’iniziativa
“Ambasciatori del Parco” è nata con l’intento di coinvolgere operatori turistici e
commerciali che operano nell’ANP. L’obiettivo è di sensibilizzare ed informare il pubblico
sull’importanza e le possibilità fornite dall’ANP, tramite gestori di alberghi e rifugi, maestri
di sci, guide alpine e istruttori di discipline sportive che ogni giorno vivono il territorio e
possono raccontarlo in prima persona.
Il titolo di “Ambasciatore del Parco” viene riconosciuto a tutti coloro che hanno condiviso il
progetto dell’Ente Parco partecipando ad alcuni incontri approfondimento, tenuti dal
personale dell’ANP e da esperti esterni. Gli operatori afferenti a strutture ricettive che
ottengono il titolo di ambasciatore dispongono di un logo identificativo dell’Ente Parco
presso la propria struttura; in tal modo si dà ai turisti un'immediata indicazione visiva dei
luoghi in cui poter trovare personale in grado di fornire informazioni sul Parco.
http://www.pngp.it/iniziative-del-parco/ambasciatori-del-parco
Un ulteriore esempio è dato dall’esperienza condotta dal Parco Naturale Regionale
Bracciano Martignano, riservato a esercizi turistici e a produttori agroalimentari:
http://www.parcobracciano.it/27/marchio-di-qualita.html
A testimoniare lo sforzo dei Parchi nella tutale dei prodotti tipici, va segnalata la
pubblicazione del PNGSML Quaderno Mangia Parco; nello stesso link si trova un esempio di
10 itinerari nell’ANP pensati su base esclusivamente gastronomica:
http://www.gransassolagapark.it/pagina.php?id=100
Sempre in tema di marchi di qualità rivolti specificamente ai prodotti agroalimentari e alle
strutture ricettive, il Parco rivolti Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise ha implementato un
progetto di promozione nel proprio territorio. La concessione dell'emblema ai produttori è
regolamentata da uno specifico protocollo che detta le norme per la sua concessione, previa
verifica dei requisiti degli esercizi richiedenti:
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http://www.parcoabruzzo.it/pagina.php?id=205
Analogamente per l’Atlante e il Marchio promossi nell’ambito del progetto Natura in
campo, finalizzato alla promozione delle produzioni agroalimentari nelle AANNPP della
Regione Lazio:
http://www.parchilazio.it/pp-1-natura_in_campo
La Rete Natura 2000 della UE
I temi delle politiche sulla natura e biodiversità, ben presenti all’Unione Europea, si
sostanziano con “Rete Natura 2000”, il principale strumento per la conservazione della
biodiversità. Istituita nel 1992 ai sensi della Direttiva 92/43/CEE "Habitat", “Natura 2000”
costituisce una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'Unione ed ha lo scopo di
garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e
fauna, minacciati o rari.
Rete Natura 2000 é costituita dai Siti di Interesse Comunitario (SIC), identificati dagli Stati
Membri secondo quanto stabilito dalla Direttiva Habitat; comprende anche le Zone di
Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva 2009/147/CE "Uccelli" del 1979,
concernente la conservazione degli uccelli selvatici.
Escludendo le sovrapposizioni tra SIC e ZPS, Rete Natura 2000 nel nostro Paese tutela circa
il 19,29 % a terra e il 3,81 % a mare del territorio nazionale, ed é rappresentata da oltre
2.613 aree, distribuite nelle 3 regioni biogeografiche rappresentative: Alpina, Continentale,
Mediterranea; ricomprende talora anche Aree Naturali Protette, come peraltro avviene in
Regione Lazio.
http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/statistiche_ambientali/n
atura2000_dicembre2017.pdf
Natura 2000 non é un sistema di aree a rigida protezione, in cui le attività umane sono
escluse: molte di queste sono aree private in cui sono esercitate attività agricole
tradizionali.
L’identificazione di un Sito di Interesse Comunitario e/o di una Zona di Protezione Speciale
é legata alla presenza di una singola specie o habitat; l’aver istituito tale Rete di Aree
Protette costituisce un obbligo della Commissione Europea nei confronti della Convenzione
delle Nazioni Unite sulla Biodiversità.
Stati e Regioni stabiliscono per i SIC e le ZPS misure di conservazione sotto forma di piani
di gestione specifici o integrati e misure regolamentari, amministrative o contrattuali.
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Più prossime al Bernardini, ed entro i limiti comunali di Roma figurano: SIC Sughereta di Castel di Decima; ZPS Castel Porziano (Tenuta presidenziale); Castel Porziano (querceti igrofili); Castel Porziano (fascia costiera); Macchia Grande di Ponte Galeria; SIC Villa Borghese e Villa Pamphili.
http://www.regione.lazio.it/prl_ambiente/?vw=contenutidettaglio&id=206
Si consiglia la visione della pagina della UE sul tema, in cui trovare info sintetiche, e la possibilità di scaricare il testo di riferimento sulla biodiversità:
http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/index_en.htm
https://publications.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/e4d56202-545d-
43d8-972c-6be52cc8fec3
Di utile riferimento anche la pagina web del Ministero dell’Ambiente:
http://www.minambiente.it/pagina/rete-natura-2000
con la Direttiva Habitat:
http://www.minambiente.it/pagina/direttiva-habitat
e la Direttiva Uccelli:
http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/biodiversita/Direttiva_u
ccelli_2009.pdf
Infine l’elenco dei SIC ZSC e ZPS esistenti in Italia:
http://www.minambiente.it/pagina/sic-zsc-e-zps-italia
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Ente Roma Natura
Nel sito web di Roma Natura, Ente Regionale preposto alla Gestione del Sistema delle Aree
Naturali Protette nel Comune di Roma, l’utente può’ trovare numerosi spunti per
approfondire la conoscenza dell’ambiente naturale capitolino.
In particolare, nella sezione I Parchi sono i link descrittivi delle: 9 Riserve Naturali, 2 Parchi
regionali, 3 Monumenti Naturali, 1 Area Marina Protetta, della rete gestita dall’Ente,
complessivamente rappresentata da una superficie superiore ai 16.000 ettari di territorio
protetto.
Pure di interesse appare la sezione Educazione ambientale, svolta dall’Ente a favore delle
scuole; si trovano quindi le proposte relative alle visite guidate, alle visite specificamente
rivolte alle scuole, ai laboratori nelle Fattorie educative e ai progetti attuati; utile pertanto
tenersi informati sulle attività in corso iscrivendosi alla apposita newsletter.
Nella sezione Comunicazione e stampa, inoltre, si possono trovare le numerose
Pubblicazioni edite, in parte scaricabili o commentate da relative schede, e un utile link al
progetto di valorizzazione della Via Francigena passante nelle 2 ANP dell’Insugherata e di
Monte Mario.
Non trascurare infine, per i più tecnologici, la sezione Multimedia, con le app realizzate per
le Aree Protette gestite e per la via Francigena, oltre ad alcuni video di riferimento sul
canale You Tube.
Al fine di programmare una visita più consapevole, la sezione Cartografia consente di
scaricare varie tipologie di mappe, con i perimetri e le basi topografiche delle Aree Protette
gestite, nonché alcuni dei Piani di Assetto approvati.
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Parco Naturale Regionale Appia Antica
Il ricco e articolato sito web del Parco, offre al docente notevoli spunti di approfondimento
sul territorio protetto, esteso dalle pendici dei Castelli Romani sin quasi al centro di Roma.
Nella sezione di presentazione:
https://www.parcoappiaantica.it/home/il-parco/presentazione
si hanno le abituali pagine tematiche su Paesaggio, Flora e Fauna dell’ANP, oltre ad
approfondimenti sulla Via Appia e sulla figura di Antonio Cederna, che a lungo si è battuto
per la protezione dei beni storico ambientali della Regina Viarum.
Anche di grande interesse le sezioni relative all’educazione ambientale, per vari utenti, e i
servizi per le aree didattiche:
https://www.parcoappiaantica.it/home/servizi/a-scuola-nel-parco
https://www.parcoappiaantica.it/home/servizi/aree-didattiche
come pure quella al calendario di eventi, utile per programmare visite:
https://www.parcoappiaantica.it/home/risorse-e-
utilita/calendario/month.calendar/2018/10/15/-
e quello dedicato alle visite guidate:
https://www.parcoappiaantica.it/home/servizi/visite-guidate
Da non trascurare la sezione Itinerari, con i link ai vari ambiti in cui composto il Parco, tra
cui la Tenuta di Tor Marancia, più prossima al Bernardini:
https://www.parcoappiaantica.it/home/itinerari/tor-marancia
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Parco Naturale Regionale Castelli Romani
La vicinanza alla Capitale e l’intensa urbanizzazione della seconda metà del secolo scorso,
unita alla storica frequentazione dei luoghi non scalfiscono certo il fascino degli ambienti
lacuali e boschivi del Parco. Nell’articolato sito web si possono trovare spunti di
approfondimento a partire dalla sezione Ambiente e Territorio, con pagine distinte
dedicate alla geologia, alla vegetazione, alla fauna, alla Storia e Archeologia - quest’ultima
con ulteriori pagine di approfondimento sui vari periodi storici.
Ulteriori link della stessa sezione rimandano a Rete Natura 2000 con le schede dei SIC / ZPS
(Siti di Importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale) presenti, e alle Carte del
Parco, in cui di interesse risultano per programmi didattici la Carta escursionistica e quella
Turistica, entrambe scaricabili.
Ulteriori testi, guide e cartografie - tutte scaricabili - sono contenute nella sezione Altre
Pubblicazioni, utili per impostare progetti di interpretazione territoriale e per
programmare visite tematiche più consapevoli sul territorio.
Nella sezione Servizi si trova un link Educazione Ambientale con una scheda esplicativa e il
pdf scaricabile delle proposte formative per l’anno scolastico in corso.
Qualora si vogliano trattare problematiche legate allo sviluppo sostenibile, nella sezione
“Servizi” si possono trovare approfondimenti su Acquisti verdi delle Pubbliche
Amministrazioni e normativa ambientale:
http://www.parcocastelliromani.it/gpp
http://www.parcocastelliromani.it/normativa
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Le AANNPP di ROMA CITTA’ METROPOLITANA
Una cintura verde più esterna di quella di Roma Natura, è costituita dalle sei AANNPP
gestite dalla ex Provincia di Roma:
Riserva Naturale (RN) del Monte Soratte,
RN della Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco,
RN di Nomentum,
RN di Monte Catillo,
RN Villa Borghese di Nettuno,
Monumento naturale della Palude di Torre Flavia.
Boschi, radure, fontanili, specchi d’acqua, ruscelli, colline si incontrano con le colture
tradizionali, i seminativi, gli ortaggi e la frutta a formare il prezioso e apprezzato “Agro
Romano”. Insieme ai numerosi prodotti tipici, l’Agro Romano costituisce una indiscutibile
ricchezza agro-ambientale.
A partire dal link dell’Ente:
http://www.cittametropolitanaroma.gov.it/area-di-intervento/i-parchi-della-citta-
metropolitana-di-roma-capitale/
si hanno le descrizione delle caratteristiche naturalistiche, gli indirizzi e i contatti utili per la visita delle sei AANNPP di pertinenza.
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Riserva Naturale Regionale Tor Caldara
L’ANP, gestita dal comune di Anzio, si estende per circa 44 ettari sul litorale a sud di Roma
nel Comune di Anzio. Sito di importanza comunitaria è un vero scrigno di tesori: una
testimonianza ormai rara delle antiche foreste litoranee che occupavano l'intero settore
costiero del Lazio meridionale.
http://www.parchilazio.it/torcaldara
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I siti tematici per la conoscenza delle AANNPP nazionali e regionali
Nel portale della Federazione Italiana Parchi:
http://www.parks.it/
possono essere reperite info sulle AANNPP Nazionali e Regionali, con link ai siti web
ufficiali.
Sul tema della fruizione attiva nelle AAANNPP regionali, si segnala il progetto Le strade dei
Parchi,
http://www.parchilazio.it/pp-2-le_strade_dei_parchi
a suo tempo promosso dell’Agenzia Regionale Parchi del Lazio, volto a:
diffondere una maggiore consapevolezza sui valori naturali e culturali del Lazio,
attraverso azioni di interpretazione di paesaggi e territori e di educazione
ambientale;
favorire la scoperta, o la riscoperta di angoli nascosti della nostra regione, dei quali i
parchi molto spesso conservano l’identità più autentica;
stimolare le attività ricettive, artigianali e agricole tradizionali nei luoghi lambiti dai
diversi itinerari.
Sullo stesso sito link agli appuntamenti nei Parchi e sui progetti di educazione ambientale
promossi a livello regionale:
http://www.parchilazio.it/ricerca_appuntamenti
http://www.parchilazio.it/ricerca_programmi_progetti
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SCHEDA 2
1 - Gli elementi del paesaggio
Inserisci nella seguente tabella alcuni degli elementi che puoi riconoscere nel paesaggio che stai osservando, tra i più importanti secondo te nel determinarne le caratteristiche. Puoi considerare sia singoli elementi (casa, albero, campo), sia insiemi omogenei di essi (edifici simili, bosco, montagna, paese, ...).
N° Elemento riconosciuto 1
2
3
4
5
6
Degli elementi sopra riconosciuti, scegli solo quelli che ritieni importanti, descrivendoli con cura, sempre utilizzando le informazioni dalla tua visuale:
N° elemento
Descrizione
2 - I valori e i significati del paesaggio
Osserva ora il paesaggio dalla tua visuale, e prova a rispondere alle seguenti domande:
Cosa TI piace?
Cosa NON ti piace?
Cosa è importante?
Perché?
Che cosa infine provi dall’osservazione?
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3 - I fattori del paesaggio
Completa la prima colonna della tabella con gli elementi riconosciuti nel primo esercizio. Rifletti poi sulle domande: perché questo elemento si trova qui? Quali fattori ne sono responsabili? Collega infine con frecce gli elementi ai fattori, stabilendo in tal modo un legame di causa / effetto per te ragionevole.
N° Elemento riconosciuto Fattori 1 Climatici
2 Biologici
3 Geologici
4 Idrologici
5 Sociali
6 Demografici
7 Economici
8 ….
4 - I cambiamenti del paesaggio
Completa la tabella attraverso l’osservazione e fai delle ipotesi sui possibili cambiamenti avvenuti nel paesaggio. Cosa ritieni sia cambiato negli ultimi 30 anni? Quali elementi erano presenti allora ed oggi appaiono solo come testimonianza del passato? Quali si sono conservati? Quali hanno cambiato le loro caratteristiche e/o la loro funzione? Quali sono gli elementi nuovi oggi presenti?
ELEMENTI
Conservati Modificati Nuovi Perduti
Sulla base delle conoscenze che hai acquisito negli esercizi precedenti, prova ad immaginare come sarà questo paesaggio nel futuro (per esempio tra 100 anni).
Come cambierà? Perché? Cosa pensi di queste trasformazioni? E tu come vorresti che fosse?
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Fonti / Testi di riferimento:
Dato il taglio delle Dispense, rivolte precipuamente ai temi della conoscenza territoriale e
dell’Educazione Ambientale, si segnalano ulteriori fonti che consentono approfondimenti
sotto gli aspetti geomorfologici, vegetazionali e faunistici, facilmente reperibili dal web.
Un buon inquadramento geomorfologico sulla grandi sistemi ambientali responsabili della
configurazione del territorio e del paesaggio dell’area romana, con una disamina delle
georisorse presenti, può essere tratto da:
http://www.italianostraedu.org/wp-content/uploads/2016/02/De-Rita.pdf
Si continua con l’elenco ufficiale delle AANNPP del Ministero Ambiente:
http://www.minambiente.it/pagina/aree-naturali-protette
per passare poi alle agili pubblicazioni di carattere monografico con l’intento di
promuovere la conoscenza di habitat a particolare rischio di degrado o di scomparsa sono
rappresentate da I quaderni degli Habitat del Ministero dell’Ambiente:
http://www.minambiente.it/pagina/i-quaderni-habitat-collana
Il paesaggio è una delle espressioni storicamente più rappresentative dell'identità culturale
del Paese. Sul tema della educazione alla sua lettura, si veda la vecchia monografia a stampa
del TCI, ormai solo reperibile in vendita on line, ove sono descritti a livello italiano i vari
tipi di paesaggio, naturale e antropico:
Touring Club Italiano (1963): Il paesaggio – Collana Conosci l’Italia Vol. 7
Sul tema si vedano anche i molto più recenti contributi di Italia Nostra, rispettivamente
dedicati al paesaggio culturale dell’Agro Romano e ad una esperienza attuata sul campo da
un CEA:
http://www.italianostraedu.org/wp-content/uploads/2014/06/Nocco_Arti-e-fonti-Agro-
Romano.pdf
http://www.italianostraedu.org/wp-content/uploads/2014/06/Missoni-
Ledda_Laboratorio-lettura-paesaggio.pdf
Il valore del paesaggio italiano nell'ambito del patrimonio culturale dell'Umanità è ben
testimoniato dal Catalogo del Paesaggi rurali storici, di cui è disponibile un abstract al link:
http://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4480
Più specialistico, in tema di rete Natura 2000, il Manuale di gestione dei SIC del MATTM:
http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/rete_natura_2000/manu
ale_gestione_siti_natura2000.pdf
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e di ISPRA, i Quaderni formazione ambientale acqua, suolo, cultura, ….:
http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/quaderni/educazione-e-formazione-
ambientale
Sulla Geodiversità nel Lazio - Pubblicazione della Agenzia Regionale Parchi:
http://www.parchilazio.it/documenti/pubblicazioni/2956_allegato1.pdf
Sugli itinerari a carattere geologico, urbani e regionali, fondamentali 2 testi a stampa:
Funiciello et Alii (): Roma i sette colli. Guida geologica a una Roma mai vista. Raffello
Cortina
Società Geologica Italiana (a cura di) (1993): Guide geologiche regionali Vol. 14
LAZIO BE.MA ed.
Si segnala infine, un recente testo a stampa, utile alla consapevolezza su un tema di
fondamentale importanza per le generazioni attuali e per quelle future:
AA.VV. Ministero dell’Ambiente (2018): Il Capitale Naturale in Italia - Edizioni
Ambiente