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Poste Italiane investe sull’hub di Napoli · di vista dell’evoluzione tecnologica, per essere...

Date post: 17-Feb-2019
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IL GIORNALE DELL’INFORMATION & COMMUNICATION TECHNOLOGY DAL 13 AL 26 FEBBRAIO PAG.22 NEW BUSINESS, STRATEGIE, FINANZA Aziende&Mercati CORRIERENEWS Fondi per il riuso dei programmi Accorciare tempi e costi dei progetti per stimolare ulte- riormente la diffusione dellʼe-Government negli Enti locali, soprattutto quelli minori, attraverso lʼutilizzo di soluzioni tecnologiche già adottate da altri organismi per la modernizzazione della Pubblica amministrazione locale. È questo lʼobiettivo del bando che, per conto del Ministro per lʼInnovazione e le Tecnologie, il CNIPA- Centro Nazionale per lʼInformatica nella Pubblica Amministrazione ha appena promosso per co-finanziare, con una dotazione di 60 milioni di euro, le Regioni e gli Enti locali che utilizzeranno programmi già realizzati da altre amministrazioni nellʼambito della prima fase di e- Government, che ha coinvolto oltre 4 mila amministra- zioni di tutto il territorio nazionale. Wi-Max, accordo Alcatel-Samsung Alcatel e Samsung Electronics hanno siglato un accordo di collaborazione sullʼinteroperabilità tra lʼinfrastruttura per il Wi-MAX mobile basata su standard IEEE 802.16e (cosiddetto WiBro in Corea) e i terminali Wi-MAX mobile di Samsung. Questa collaborazione strategica permetterà alle due aziende di accelerare lʼintroduzione delle soluzioni Wi-MAX Mobile (WiBro) nel mercato mondiale. I test di interoperabilità mirano allʼintrodu- zione di una soluzione interoperabile Wi-MAX mobile per la seconda metà del 2006, che abiliterà lʼaccesso a servizi a larga banda da terminale mobile a velocità di diversi megabit, su reti complementari rispetto alle reti fisse e mobili, in tutto il mondo. Satelliti, nuovi partner per Eutelsat Eutelsat Communications ha scelto una nuova partnership industriale che mette insieme le competenze di EADS Astrium e di ISRO, lʼOrganizzazione Indiana per la Ricerca Spaziale, per costruire un satellite per le telecomunicazioni chiamato W2M. Il contratto finale sarà firmato a Delhi il 20 febbraio, alla presenza del Presidente francese e del Primo Ministro indiano. W2M gestirà normalmente 26 transpon- ders in banda KU con capacità fino a 32, a seconda delle modalità operative, per una durata operativa progettata di 15 anni. Il nuovo satellite è stato progettato per fornire ai clienti sicurezza addizionale e può essere utilizzato in una molteplicità di posizioni orbitali della flotta satellitare W, e in particolare nella posizione 10 gradi est. Cina, joint venture Sagem-Photar Sagem Communication ha annuncia una partnership con Guangdong Photar Digital & Electronics, finalizzata alla creazione di una joint venture in Cina per produrre e ven- dere fax sul mercato cinese: Photar Sagem Electronics. La Business licence che autorizza la creazione della joint venture risale allo scorso dicembre, dopo la firma del contratto tra i due partners. Con 10 milioni di euro di capitale (70% Sagem Communication e 30% Photar), la nuova Photar Sagem company ha sede nella provincia di Guangdong in He Yuan (250 km a nord di Shenzen), dove è situato lo stabilimento produttivo, e in Shenzen, dove risiedono i dipartimenti R&D, marketing e vendite. Tecnologia Nortel per La Mecca La Future Entertainment Works sta realizzando una delle reti convergenti IP più grande e avanzata al mondo, basata su tecnologia Nortel, per il progetto King Abdulaziz Endowment nella Città Santa della Mecca, in Arabia Saudita. Adiacente alla Grande Moschea, il KAEP è un progetto di sviluppo urbano composto di sei grattacieli residenziali e commerciali e da un albergo a cinque stelle, costruiti su di un podio a più piani. La rete allʼavanguardia e totalmente basata su IP del progetto KAEP fornirà a visitatori, ospiti e aziende una gamma di oltre 16 servizi IP innovativi come IPTV, video-on-demand, vendita al dettaglio, informazioni per il consumatore e pubblicità. Siemens per la presidenza austriaca Ue Siemens, già partner tecnologico in occasione della prima presidenza austriaca nel 1998 e della presidenza belga nel 2001, si occuperà durante il semestre europeo 2006 presieduta da Vienna del sistema dʼaccreditamento, dei controlli dʼaccesso, dei sistemi di interpretariato, degli impianti di amplificazione e dei sistemi video. Nelle atti- vità che fanno capo a Siemens rientrano lʼassemblaggio di workstations equipaggiate con telefono, fax e accesso a internet, nonchè lʼerogazione dellʼenergia e, in caso dʼemergenza, dellʼenergia in tutti gli ambienti. Inoltre, saranno dotate di tecnologia Siemens le sale stampa per oltre 1300 giornalisti e organizzazioni radio-televisive provenienti da tutto il mondo. Bilancio in attivo per Strhold Positivi i risultati finanziari per lʼanno 2005 di Strhold. Lʼazienda di Reggio Emilia operante nel settore della distribuzione a valore di tecnologie IT, ha chiuso il 2005 con un aumento di fatturato del 6,5% rispetto allʼanno precedente, attestandosi a 8.000.000 euro. Tra i brand distribuiti da Strhold, quello che registra la crescita più significativa è Norman, lʼazienda norvegese che svi- luppa programmi antivirus e antispam (+99%). Segue Cognos, operante nello sviluppo di soluzioni di Business Intelligence con un + 26%. Una banda larga quanto il mondo Di Giuseppe(Nortel):«Con Huawei saremo i leader della broadband» Enrico Gardumi Anche se non coniato apposita- mente, il neologismo inglese co-ope- tition descrive in modo molto preciso il senso dell’accordo di partnership che legherà i due colossi delle tele- comunicazioni Nortel e Huawei per i prossimi anni: “Mettere a fattor comune le rispettive eccellenze per ridurre i costi di produzione e le spese in ricerca e sviluppo - spiega Pierfrancesco Di Giuseppe, ammi- nistratore delegato di Nortell Italia – ma poi competere sul mercato liberamente, come due attori separati che operano nei rispettivi mercati di riferimento”. Nasce quindi da opportunità di carattere strategico l’accordo siglato dalle due multinazionali Telco che intende creare un pacchetto comune di prodotti per l’accesso a banda larga e ultra larga su scala mondiale. Un mercato, quello dell’accesso broadband, che nel 2005 ha sfiorato i 9 miliardi di dollari worldwide (dati Oro Group) un miliardo dei quali proveniente dal solo segmento IP-Dslam, le centraline nelle quali al doppino telefonico viene fornita la banda larga e di cui Huawei è primo produttore al mondo. Di Giuseppe, di che natura è il valore aggiunto che una compa- gnia cinese come Huawei può dare a Nortell? I volumi di produzione che solo un mercato come quello cinese può garantire. Una delle ragioni principali per le quali l’America ha beneficiato negli ultimi cinquant’anni di una leadership produttiva pressoché incontrastata, è stata l’ampiezza del mercato e quindi la possibilità di sviluppare un’economia di scala più competitiva. E la Cina è destinata a sostituire l’America in questo senso? L’ha già sostituita. Quello cinese però è un mercato molto più grande, dove al basso costo della manodopera si aggiungono i vantaggi di un’econo- mia di scala vastissima. Ma se a voi fa gioco avere un partner commerciale che produce hardware a basso costo e in nu- mero elevato, non era sufficiente appaltare in outsourcing la produ- zione manifatturiera? L’accordo con Huawey va molto oltre. Il volume produttivo maggiore, garantito dal loro mercato, permette di abbattere i costi in ricerca e svilup- po e quelli di avvio alla produzione di nuovi prodotti. In altre parole si uniscono le rispet- tive eccellenze ma si spalmano i costi: in questo modo i prodotti finali hanno un prezzo per unità molto inferiore. Questo è una lo- gica di mercato che funziona quando la componente hardware di una produzione è pre- ponderante? Direi di sì. Basso costo della manodo- pera e grandi volumi produttivi crea- no enormi vantaggi quando si tratta di sfornare milioni di esemplari di un prodotto tangibile. Per i software, ad esempio, dove la progettazione è con- centrata in piccoli centri d’eccellenza e il costo delle copie non esiste, i van- Il mercato Il fatturato mondiale dei sistemi di accesso rapido ad Internet ha sfiorato nel 2005 i 9 miliardi di dollari di cui uno nel segmento IP-Dslam (Oro Group) taggi sono senz’altro inferiori. Ma se Huawei vi consente di ab- battere i costi di produzione, voi cosa date a loro? Nortell è un’azienda che sta sul mercato delle tlc da più di cen- to anni. In questo lasso di tempo ha accumula- to know how tecnolo- gico, conoscenze sulle funzionalità avanzate e sulle prestazioni del- le reti di telecomuni- cazione. Una compa- gnia come Huawei ha bisogno di un partner come Nortel per ga- rantirsi una posizione privilegiata dal punto di vista dell’evoluzione tecnologica, per essere in prima linea. Ma con i numeri e le potenzialità del mercato cinese, non pensa che Huawei avrebbe potuto investire massicciamente in ricerca e svi- luppo e sviluppare una grande competitività per quanto riguarda la banda larga e le sue applicazioni evolute, come il triple play? La differenza tra i mercati occi- dentali e quello cinese, è che i primi, generalmente, hanno raggiunto un livello di maturazione tecnologica molto più avanzato. Parlo di livello dei servizi, di design dei prodotti e di politiche di marketing. Anche gli utenti sono differenti. Vuol dire che chi non è stato pre- sente o è appena arrivato su questi mercati non è in grado di operarci autonomamente? Sì, ma con meno successo. Huawei ha stretto una partnership lasciandone il controllo a Nortel, che ha il 51%, proprio perché riconosce il primato tecnologico della nostra compagnia e sa quanto può fruttargli in prospet- tiva. La nuova società integrerà le soluzioni di accesso in banda larga Huawei con le tecnologie per voce e reti di Nortel. Questa combinazio- ne consentirà di strutturare un’of- ferta triple play più competitiva? I nuovi prodotti consentiranno ai service provider di realizzare la con- vergenza dei servizi voce, video, dati e wireless per i clienti business e resi- denziali in un’unica piattaforma Ip in grado di supportare collegamenti in rame, fibra e reti wireless fisse. Quale sarà a suo parere il van- taggio maggiore della cosiddetta banda ultra-larga? Premetto che noi fabbrichiamo tec- nologia per la costruzione delle reti e non ci occupiamo di quello che ci fanno poi gli operatori. Se mi chiede un giudizio personale, comunque, credo che l’immagine sia il vero va- lore aggiunto della super banda larga. L’Agcom ha stabilito in una delibe- ra di qualche giorno fa, che alcuni aspetti regolamentari ed economici nel rapporto tra Telecom e gli altri operatori cambieranno. Ha un giu- dizio in proposito? Non sta a me dirlo, negli assetti re- golamentari c’è una forte componente politica a cui voglio rimanere esterno. Quello che posso dire, a nome di Nor- tel, è che qualunque misura che miri a un’evoluzione della banda larga e alla diminuzione dei prezzi per gli utenti finali ci trova d’accordo. Avete in mente qualche offerta particolare per l’Italia? No, l’offerta sarà uguale ovunque. Poste Italiane investe sull’hub di Napoli È già in fase operativa a Napoli l’implementazione del nuovo Centro di controllo della corrispondenza di Poste Italiane, un progetto innovativo che sarà realizzato in collaborazione con Elsag, azienda del Gruppo Finmec- canica già artefice dell’automazione di tutti i centri di gestione e smistamento della corrispondenza (dall’hardware al software) per conto di Poste Italiane. Il nuovo Centro è destinato al monitorag- gio e allo smistamento di 3,2 miliardi di lettere e prodotti postali generati me- diamente nel Sud Italia, cui si aggiun- gerà in futuro il management di tutta la corrispondenza nazionale. Il progetto partenopeo, primo nel suo genere, prevede un investimento triennale di 60 milioni di euro in nuo- ve tecnologie, che consentiranno non soltanto di controllare il funzionamen- to degli impianti di smistamento della corrispondenza, ma anche il trasporto della posta e dei pacchi, contribuendo a integrare la gestione dell’intero proces- so della rete distributiva degli sportelli italiani. Una metamorfosi in piena regola per la logistica postale, in linea con la nuo- va strategia di digitalizzazione di Poste Italiane, che negli ultimi anni ha visto lievitare i ricavi derivanti da attività che esulano dal suo core business, come ad esempio i prodotti finanziari, la gestio- ne di conti correnti e i servizi online. Un’operazione di ammodernamento in chiave hi-tech, quella messa in cantiere a Napoli da parte dell’amministratore delegato Massimo Sarmi, destinata al- l’automazione del tracking elettronico di pacchi e missive. La nuova struttura napoletana, che si inserisce nel più ampio progetto della Gestione dei livelli di servizio di Poste Italiane, affiancherà la Sala di control- lo della rete di telecomunicazioni e dei Sistemi informativi, realizzata a Roma nel 2005. Una sala multimediale, in grado di controllare quotidianamente un traffico dati derivante da 20 milioni di operazioni e transazioni finanziarie generate in 13.855 uffici postali disse- minati sul territorio nazionale. Sul fronte tecnologico, l’automa- zione del Centro di controllo della corrispondenza di Napoli, che diventa così il primo e unico hub distributivo di Poste, è affidata a Elsag, da tempo partner tecnologico del gruppo. Elsag, azienda specializzata in automazione industriale con particolare attenzione agli aspetti legati alla security e all’It, realizzerà il sistema di smistamento di buste e pacchetti. Un sistema sofi- sticato, che prevede il passaggio delle missive su un rullo, una specie di tapis roulant meccanico, del tutto simile a quello sul quale sono trasportati i baga- gli all’aeroporto dopo il check in, per l’ultimo screening di sicurezza prima dell’imbarco sull’aeromobile. Sul tapis roulant è montato un reticolo di sensori e scanner, in grado non soltanto di leggere via scanner – grazie ad un software proprietario di Elsag - il codi- ce a barre applicato su ogni busta, ma anche di registrare il nome manoscritto e il cap di destinazione. La svolta tecnologica impressa da Poste Italiane alla sua immagine non è una novità. A pesare positivamente sulla diversificazione delle attività del gruppo sono in particolare i nuovi servizi finanziari disponibili presso i 14.000 uffici postali, che impiegano 154.000 dipendenti, con 9 uffici re- gionali, 140 filiali e 60.000 sportelli di servizio. Nel dettaglio, nel primo semestre del 2005 i ricavi derivanti dal servizio BancoPosta sono aumentati del 12%, con un totale di 4,4 milioni di conti correnti (+5,3% in sei mesi), a fronte dell’emissione di 1,4 milioni di carte Postepay e oltre 5 milioni di carte di debito (+6,1% nei primi sei mesi del 2005). P.A. Automazione L’implementazione del sistema di smistamento affidata a Elsag Un budget di 60 milioni di euro per l’It del Centro di controllo della corrispondenza Obiettivo Fare della città partenopea il centro unico di monitoraggio della corrispondenza
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IL GIORNALE DELL’INFORMATION & COMMUNICATION TECHNOLOGYDAL 13 AL 26 FEBBRAIO

PAG.22

N E W B U S I N E S S , S T R A T E G I E , F I N A N Z AAziende&Mercati

CORRIERENEWSFondi per il riuso dei programmi Accorciare tempi e costi dei progetti per stimolare ulte-riormente la diffusione dellʼe-Government negli Enti locali, soprattutto quelli minori, attraverso lʼutilizzo di soluzioni tecnologiche già adottate da altri organismi per la modernizzazione della Pubblica amministrazione locale. È questo lʼobiettivo del bando che, per conto del Ministro per lʼInnovazione e le Tecnologie, il CNIPA-Centro Nazionale per lʼInformatica nella Pubblica Amministrazione ha appena promosso per co-finanziare, con una dotazione di 60 milioni di euro, le Regioni e gli Enti locali che utilizzeranno programmi già realizzati da altre amministrazioni nellʼambito della prima fase di e-Government, che ha coinvolto oltre 4 mila amministra-zioni di tutto il territorio nazionale.

Wi-Max, accordo Alcatel-SamsungAlcatel e Samsung Electronics hanno siglato un accordo di collaborazione sullʼinteroperabilità tra lʼinfrastruttura per il Wi-MAX mobile basata su standard IEEE 802.16e (cosiddetto WiBro in Corea) e i terminali Wi-MAX mobile di Samsung. Questa collaborazione strategica permetterà alle due aziende di accelerare lʼintroduzione delle soluzioni Wi-MAX Mobile (WiBro) nel mercato mondiale. I test di interoperabilità mirano allʼintrodu-zione di una soluzione interoperabile Wi-MAX mobile per la seconda metà del 2006, che abiliterà lʼaccesso a servizi a larga banda da terminale mobile a velocità di diversi megabit, su reti complementari rispetto alle reti fisse e mobili, in tutto il mondo.

Satelliti, nuovi partner per EutelsatEutelsat Communications ha scelto una nuova partnership industriale che mette insieme le competenze di EADS Astrium e di ISRO, lʼOrganizzazione Indiana per la Ricerca Spaziale, per costruire un satellite per le telecomunicazioni chiamato W2M. Il contratto finale sarà firmato a Delhi il 20 febbraio, alla presenza del Presidente francese e del Primo Ministro indiano. W2M gestirà normalmente 26 transpon-ders in banda KU con capacità fino a 32, a seconda delle modalità operative, per una durata operativa progettata di 15 anni. Il nuovo satellite è stato progettato per fornire ai clienti sicurezza addizionale e può essere utilizzato in una molteplicità di posizioni orbitali della flotta satellitare W, e in particolare nella posizione 10 gradi est.

Cina, joint venture Sagem-PhotarSagem Communication ha annuncia una partnership con Guangdong Photar Digital & Electronics, finalizzata alla creazione di una joint venture in Cina per produrre e ven-dere fax sul mercato cinese: Photar Sagem Electronics. La Business licence che autorizza la creazione della joint venture risale allo scorso dicembre, dopo la firma del contratto tra i due partners. Con 10 milioni di euro di capitale (70% Sagem Communication e 30% Photar), la nuova Photar Sagem company ha sede nella provincia di Guangdong in He Yuan (250 km a nord di Shenzen), dove è situato lo stabilimento produttivo, e in Shenzen, dove risiedono i dipartimenti R&D, marketing e vendite.

Tecnologia Nortel per La MeccaLa Future Entertainment Works sta realizzando una delle reti convergenti IP più grande e avanzata al mondo, basata su tecnologia Nortel, per il progetto King Abdulaziz Endowment nella Città Santa della Mecca, in Arabia Saudita. Adiacente alla Grande Moschea, il KAEP è un progetto di sviluppo urbano composto di sei grattacieli residenziali e commerciali e da un albergo a cinque stelle, costruiti su di un podio a più piani. La rete allʼavanguardia e totalmente basata su IP del progetto KAEP fornirà a visitatori, ospiti e aziende una gamma di oltre 16 servizi IP innovativi come IPTV, video-on-demand, vendita al dettaglio, informazioni per il consumatore e pubblicità.

Siemens per la presidenza austriaca UeSiemens, già partner tecnologico in occasione della prima presidenza austriaca nel 1998 e della presidenza belga nel 2001, si occuperà durante il semestre europeo 2006 presieduta da Vienna del sistema dʼaccreditamento, dei controlli dʼaccesso, dei sistemi di interpretariato, degli impianti di amplificazione e dei sistemi video. Nelle atti-vità che fanno capo a Siemens rientrano lʼassemblaggio di workstations equipaggiate con telefono, fax e accesso a internet, nonchè lʼerogazione dellʼenergia e, in caso dʼemergenza, dellʼenergia in tutti gli ambienti. Inoltre, saranno dotate di tecnologia Siemens le sale stampa per oltre 1300 giornalisti e organizzazioni radio-televisive provenienti da tutto il mondo.

Bilancio in attivo per StrholdPositivi i risultati finanziari per lʼanno 2005 di Strhold. L̓ azienda di Reggio Emilia operante nel settore della distribuzione a valore di tecnologie IT, ha chiuso il 2005 con un aumento di fatturato del 6,5% rispetto allʼanno precedente, attestandosi a 8.000.000 euro. Tra i brand distribuiti da Strhold, quello che registra la crescita più significativa è Norman, lʼazienda norvegese che svi-luppa programmi antivirus e antispam (+99%). Segue Cognos, operante nello sviluppo di soluzioni di Business Intelligence con un + 26%.

Una banda larga quanto il mondoDi Giuseppe(Nortel):«Con Huawei saremo i leader della broadband»

Enrico Gardumi

Anche se non coniato apposita-mente, il neologismo inglese co-ope-tition descrive in modo molto preciso il senso dell’accordo di partnership che legherà i due colossi delle tele-comunicazioni Nortel e Huawei per i prossimi anni: “Mettere a fattor comune le rispettive eccellenze per ridurre i costi di produzione e le spese in ricerca e sviluppo - spiega Pierfrancesco Di Giuseppe, ammi-nistratore delegato di Nortell Italia – ma poi competere sul mercato liberamente, come due attori separati che operano nei rispettivi mercati di riferimento”.

Nasce quindi da opportunità di carattere strategico l’accordo siglato dalle due multinazionali Telco che intende creare un pacchetto comune di prodotti per l’accesso a banda larga e ultra larga su scala mondiale.

Un mercato, quello dell’accesso broadband, che nel 2005 ha sfiorato i 9 miliardi di dollari worldwide (dati Oro Group) un miliardo dei quali proveniente dal solo segmento IP-Dslam, le centraline nelle quali al doppino telefonico viene fornita la banda larga e di cui Huawei è primo produttore al mondo.

Di Giuseppe, di che natura è il valore aggiunto che una compa-gnia cinese come Huawei può dare a Nortell?

I volumi di produzione che solo un mercato come quello cinese può garantire. Una delle ragioni principali per le quali l’America ha beneficiato negli ultimi cinquant’anni di una leadership produttiva pressoché incontrastata, è stata l’ampiezza del mercato e quindi la possibilità di sviluppare un’economia di scala più competitiva.

E la Cina è destinata a sostituire l’America in questo senso?

L’ha già sostituita. Quello cinese però è un mercato molto più grande, dove al basso costo della manodopera si aggiungono i vantaggi di un’econo-mia di scala vastissima.

Ma se a voi fa gioco avere un partner commerciale che produce hardware a basso costo e in nu-mero elevato, non era sufficiente appaltare in outsourcing la produ-zione manifatturiera?

L’accordo con Huawey va molto oltre. Il volume produttivo maggiore,

garantito dal loro mercato, permette di abbattere i costi in ricerca e svilup-po e quelli di avvio alla produzione di nuovi prodotti. In altre parole si uniscono le rispet-tive eccellenze ma si spalmano i costi: in questo modo i prodotti finali hanno un prezzo per unità molto inferiore.

Questo è una lo-gica di mercato che funziona quando la componente hardware di una produzione è pre-ponderante?

Direi di sì. Basso costo della manodo-pera e grandi volumi produttivi crea-no enormi vantaggi quando si tratta di sfornare milioni di esemplari di un prodotto tangibile. Per i software, ad esempio, dove la progettazione è con-centrata in piccoli centri d’eccellenza e il costo delle copie non esiste, i van-

Il mercatoIl fatturato mondialedei sistemi di accesso

rapido ad Internetha sfiorato nel 2005 i 9 miliardi di dollari

di cui uno nel segmentoIP-Dslam (Oro Group)

taggi sono senz’altro inferiori.Ma se Huawei vi consente di ab-

battere i costi di produzione, voi cosa date a loro?

Nortell è un’azienda che sta sul mercato delle tlc da più di cen-to anni. In questo lasso di tempo ha accumula-to know how tecnolo-gico, conoscenze sulle funzionalità avanzate e sulle prestazioni del-le reti di telecomuni-cazione. Una compa-gnia come Huawei ha bisogno di un partner come Nortel per ga-rantirsi una posizione privilegiata dal punto

di vista dell’evoluzione tecnologica, per essere in prima linea.

Ma con i numeri e le potenzialità del mercato cinese, non pensa che Huawei avrebbe potuto investire massicciamente in ricerca e svi-luppo e sviluppare una grande

competitività per quanto riguarda la banda larga e le sue applicazioni evolute, come il triple play?

La differenza tra i mercati occi-dentali e quello cinese, è che i primi, generalmente, hanno raggiunto un livello di maturazione tecnologica molto più avanzato. Parlo di livello dei servizi, di design dei prodotti e di politiche di marketing. Anche gli utenti sono differenti.

Vuol dire che chi non è stato pre-sente o è appena arrivato su questi mercati non è in grado di operarci autonomamente?

Sì, ma con meno successo. Huawei ha stretto una partnership lasciandone il controllo a Nortel, che ha il 51%, proprio perché riconosce il primato tecnologico della nostra compagnia e sa quanto può fruttargli in prospet-tiva.

La nuova società integrerà le soluzioni di accesso in banda larga Huawei con le tecnologie per voce e reti di Nortel. Questa combinazio-ne consentirà di strutturare un’of-ferta triple play più competitiva?

I nuovi prodotti consentiranno ai service provider di realizzare la con-vergenza dei servizi voce, video, dati e wireless per i clienti business e resi-denziali in un’unica piattaforma Ip in grado di supportare collegamenti in rame, fibra e reti wireless fisse.

Quale sarà a suo parere il van-taggio maggiore della cosiddetta banda ultra-larga?

Premetto che noi fabbrichiamo tec-nologia per la costruzione delle reti e non ci occupiamo di quello che ci fanno poi gli operatori. Se mi chiede un giudizio personale, comunque, credo che l’immagine sia il vero va-lore aggiunto della super banda larga. L’Agcom ha stabilito in una delibe-ra di qualche giorno fa, che alcuni aspetti regolamentari ed economici nel rapporto tra Telecom e gli altri operatori cambieranno. Ha un giu-dizio in proposito?

Non sta a me dirlo, negli assetti re-golamentari c’è una forte componente politica a cui voglio rimanere esterno. Quello che posso dire, a nome di Nor-tel, è che qualunque misura che miri a un’evoluzione della banda larga e alla diminuzione dei prezzi per gli utenti finali ci trova d’accordo.

Avete in mente qualche offerta particolare per l’Italia?

No, l’offerta sarà uguale ovunque.

Poste Italiane investe sull’hub di NapoliÈ già in fase operativa a Napoli

l’implementazione del nuovo Centro di controllo della corrispondenza di Poste Italiane, un progetto innovativo che sarà realizzato in collaborazione con Elsag, azienda del Gruppo Finmec-canica già artefice dell’automazione di tutti i centri di gestione e smistamento della corrispondenza (dall’hardware al software) per conto di Poste Italiane. Il nuovo Centro è destinato al monitorag-gio e allo smistamento di 3,2 miliardi di lettere e prodotti postali generati me-diamente nel Sud Italia, cui si aggiun-gerà in futuro il management di tutta la corrispondenza nazionale.

Il progetto partenopeo, primo nel suo genere, prevede un investimento triennale di 60 milioni di euro in nuo-ve tecnologie, che consentiranno non soltanto di controllare il funzionamen-to degli impianti di smistamento della corrispondenza, ma anche il trasporto della posta e dei pacchi, contribuendo a

integrare la gestione dell’intero proces-so della rete distributiva degli sportelli italiani.

Una metamorfosi in piena regola per la logistica postale, in linea con la nuo-va strategia di digitalizzazione di Poste Italiane, che negli ultimi anni ha visto lievitare i ricavi derivanti da attività che esulano dal suo core business, come ad esempio i prodotti finanziari, la gestio-ne di conti correnti e i servizi online. Un’operazione di ammodernamento in chiave hi-tech, quella messa in cantiere a Napoli da parte dell’amministratore delegato Massimo Sarmi, destinata al-l’automazione del tracking elettronico di pacchi e missive.

La nuova struttura napoletana, che si inserisce nel più ampio progetto della Gestione dei livelli di servizio di Poste Italiane, affiancherà la Sala di control-lo della rete di telecomunicazioni e dei Sistemi informativi, realizzata a Roma nel 2005. Una sala multimediale, in grado di controllare quotidianamente un traffico dati derivante da 20 milioni di operazioni e transazioni finanziarie generate in 13.855 uffici postali disse-minati sul territorio nazionale.

Sul fronte tecnologico, l’automa-zione del Centro di controllo della corrispondenza di Napoli, che diventa così il primo e unico hub distributivo di Poste, è affidata a Elsag, da tempo

partner tecnologico del gruppo. Elsag, azienda specializzata in automazione industriale con particolare attenzione agli aspetti legati alla security e all’It, realizzerà il sistema di smistamento di buste e pacchetti. Un sistema sofi-sticato, che prevede il passaggio delle missive su un rullo, una specie di tapis roulant meccanico, del tutto simile a quello sul quale sono trasportati i baga-gli all’aeroporto dopo il check in, per l’ultimo screening di sicurezza prima dell’imbarco sull’aeromobile. Sul tapis roulant è montato un reticolo di

sensori e scanner, in grado non soltanto di leggere via scanner – grazie ad un software proprietario di Elsag - il codi-ce a barre applicato su ogni busta, ma anche di registrare il nome manoscritto e il cap di destinazione.

La svolta tecnologica impressa da Poste Italiane alla sua immagine non è una novità. A pesare positivamente sulla diversificazione delle attività del gruppo sono in particolare i nuovi servizi finanziari disponibili presso i 14.000 uffici postali, che impiegano 154.000 dipendenti, con 9 uffici re-gionali, 140 filiali e 60.000 sportelli di servizio. Nel dettaglio, nel primo semestre del 2005 i ricavi derivanti dal servizio BancoPosta sono aumentati del 12%, con un totale di 4,4 milioni di conti correnti (+5,3% in sei mesi), a fronte dell’emissione di 1,4 milioni di carte Postepay e oltre 5 milioni di carte di debito (+6,1% nei primi sei mesi del 2005). P.A.

AutomazioneL’implementazione del sistema di smistamento affidata a Elsag

Un budget di 60 milioni di euro per l’It del Centro di controllo della corrispondenza

ObiettivoFare della città partenopea il centro unico di monitoraggio della corrispondenza

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