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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abb. postale - D.L ...per la Metro 2, il cui progetto Ç stato...

Date post: 15-Jul-2020
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L'Eco del Chisone - 12/02/2020 Pagina : 001 Copyright (c)2020 L'Eco del Chisone, Edition 12/02/2020 Febbraio 19, 2020 11:13 am (GMT -1:00) Powered by TECNAVIA La corsa della Pmt verso il fallimento «Noi lavoratori costretti a fare da soli» n Giovedì 6 alla Pmt si è tenu- ta un’assemblea tra lavoratori e sigle sindacali. Si è discusso del futuro dell’azienda e delle prospettive. Dai volti e dalle parole che abbiamo visto e raccolto fuori dai cancelli del- la fabbrica la sensazione che prevale è quella della rasse- gnazione. Rassegnazione per il fallimento sempre più con- creto e sempre più vicino. Ma rassegnazione anche verso le istituzioni, la politica e la diri- genza. Questi operai e questi impiegati devono fare i conti ancora una volta con il morso feroce della crisi. In molti negli anni se ne sono andati. Chi è ri- masto si aggrappa ad una pos- sibilità: una cooperativa di di- pendenti che prendano in ma- no l’azienda e l’attività. Una possibilità remota, che neces- sita di soldi e professionalità. STE. NA. / 11
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Page 1: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abb. postale - D.L ...per la Metro 2, il cui progetto Ç stato approvato a Torino. Il costo del tracciato, che arrive-r¿ fino a Orbassano, Ç

L'Eco del Chisone - 12/02/2020 Pagina : 001

Copyright (c)2020 L'Eco del Chisone, Edition 12/02/2020Febbraio 19, 2020 11:13 am (GMT -1:00) Powered by TECNAVIA

MERCOLEDÌ 12 FEBBRAIO 2020

SETTIMANALE DEL PINEROLESE – FONDATO NEL 1906 Anno 115 - N. 6 - www.ecodelchisone.it - Euro 1,50 (con supplemento L’EcoExtra 2 Euro)

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COMMENTOOliviero Toscaniha offeso, maandiamo oltreSOFIA D’AGOSTINO

n Il ponte Morandi di Ge-nova, nel cui crollo periro-no 43 persone, quattro dellequali di Pinerolo, addoloranel profondo nuovamentequesta città. Questa volta,a gettare sale sulla feritaaperta sono state le paroledel fotografo Oliviero To-scani che in una trasmissio-ne radiofonica ha fattou n’affermazione che suo-nava più o meno così: ”Achi vuole che importi se ca-de un ponte”.È una brutta storia. Ma èanche una storia molto,molto umana, pertantofatta di errori, di dolore, disuperficialità, assunzionedi colpa e anche di forza,per andare oltre e potercontinuare a sopravviverenel ricordo dei propri cari.Capiamo l’amarezza e ildolore che ha suscitatoquella sciagurata frase. Lacapiamo perché anche noine siamo rimasti offesi.Ciò nonostante, non rite-niamo che la mostra al Ca-stello di Miradolo dedicataai lavori fotografici di Oli-viero Toscani debba chiu-dere. Buttare il bambinocon l'acqua sporca, nonserve a nessuno. Diciamoquesto perché quella mo-stra non celebra l’uomo –Toscani appunto – ma lesue creazioni artisticheconcepite in anni di studio,che non contengono il ri-verbero di questo triste epi-sodio. Toscani è maestronel raccontare, anche conuna buona dose di provo-cazione il suo/nostro tem-po. Ha detto una frase chesuona becera, su questonon ci piove, ma non pos-siamo per questo stracciareanni di lavoro intelligente esensibile. Che ha scanda-lizzato, urtato, ma ha per-messo di mettere in luce te-matiche importanti, cheattendevano di essere pale-sate: l’anoressia, l’Aids, lesocietà multiculturali, tan-to per fare tre esempi.

SEGUE / 2

Anna non è stata uccisada un raptus, ma da un uomon Emergenza nazionale.Così se ci fosse bisogno di un’ulteriore conferma, è statadefinita in molte relazione diapertura dell'anno giudizia-rio la questione “femminici-di”. Nel solo mese di gennaiosono state dieci le donne uc-cise. E chi le ha ammazzateaveva quasi sempre le chiavidi casa. Una strage.E a queste vittime, giovedì 6si è aggiunta Anna Marochki-na: era un’architetta di 32 an-ni di origine russe. Il marito,che si è poi tolto la vita, era undanese. Una coppia cometante, giovane, della classemedia. Anche questo un’ul-teriore conferma della tra-sversalità di una violenzainaudita, che non conoscebarriere sociali o di naziona-lità, ma che si alimenta dellapovertà emotiva di uominiche si riconoscono solamen-te nella violenza. E che consi-derano la donne una pro-prietà che non funziona piùcome si vorrebbe si può an-che distruggere. S. D’A.

PAOLO POLASTRI / 35

È qui la festa! Il Pinerolese tra i coriandolin Tutto il territorio si prepara ad ospitare bambini in maschera e animazioni. Qualcuno,come a San Pietro, ha già iniziato a festeggiare. A Pinerolo si è tenuta la conferenzastampa, il 15 Gianduja avrà in mano le chiavi della città e il 22 le vie del centro sembreran-no una piccola Lucca Comics .

NELLE PAGINE INTERNE

InchiestaLa Pineroloche non passacon il rosson Le sanzioni diminuisconoe così la somma incassata dalComune. Nel 2019 a Pinerolole sanzioni elevate dalla Mu-nicipale sono state 12.829,quasi tremila in meno rispettoall’anno precedente. Meritodegli automobilisti? Piuttostocausa della carenza di perso-nale tra i civic, attivi soprattut-to nelle Zone Blu per pizzicarechi non paga il tagliando.

MIRKO MAGGIA / 13

Samuelal cancelletto:vittoria dellosport di tuttin Il volto migliore dello sportsenza barriere: agli SpecialOlympics in Friuli, il 14enne diPinerolo Samuele Tron haconquistato anche un Oro nel-lo sci. Partecipata kermesse ri-volta a sportivi con disabilitàintellettivo-motorie. A Pine-rolo un progetto scolastico fada base alla candidatura, suscala mondiale, per SpecialOlympics invernali del 2025.

ALDO PEINETTI / 15

n La presa di coscienzanei confronti dell’e m e r-genza ambientale non è ro-ba che possa esaurirsi in unsolo giorno. Dopo una mas-siccia e rumorosa parteci-pazione alle manifestazio-ni per il Friday for future, leterze e quinte primaria diVillar Perosa ogni venerdìsaltano l’intervallo percantare sotto l’ala comuna-le rivolgendosi agli adulti.

PROT / 21

Villar Perosa:Fridayfor futureogni venerdì

17 Febbraiofesta dei diritticivili (non solodei valdesi)n Il 17 febbraio i valdesi fe-steggiano la concessione daparte di re Carlo Alberto deidiritti civili, avvenuta attra-verso le Lettere Patenti del1848.A Torino quest’evento vienepartecipato con la comunitàebraica. Per l’occasione dal13 al 17 febbraio sulla MoleAntonelliana sarà proiettatala scritta “17 febbraio: Valde-si ed Ebrei - No all’antisemiti-smo”.Tante le iniziative nel Pinero-lese: mostre e incontri cultu-rali. Domenica 16 i tradizio-nali fuochi della libertà nelleValli e a Pinerolo.

/ 9 e cronache

AttualitàLa scuola percombatterei pregiudizin Accoglienza e memoria.Questi i temi che sono stati af-frontati all’Engim di Pinerolocon il progetto “Una pietrad’inciampo”. Molti i laborato-ri organizzati: teatro, poesia,musica, disegno; ma ancheapprofondimenti, visite, testi-monianze. Abbiamo sentitoalcuni studenti che hannoaderito all’iniziativa, qualcosaper loro è cambiato. Anche Ni-chelino fa la sua parte: i giova-ni che raccontano ad altri gio-vani dell’orrore di Auschwitz.

STE. NA. E LU. BA. / 6-7

Sfm5 in ritardo, traguardoancora lontano per la Metro2

Scuolesuperiori: i datidelle matricole

Vista reda Pastadi Rivalta

n Chiuse le iscrizioni per lescuole superiori. Pinerolo e ilPinerolese si confermano poliscolastici molto attrattivi gra-zie all’ampia offerta formati-va che copre ogni esigenza.

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n Sarà attivo fra un paio dimesi l’occhio elettronico delnuovo Vista red installato aPasta di Rivalta. Un giro di viteimposto dall’Am mi n is t ra zi o-ne per avere più sicurezza.

PAOLO POLASTRI / 36

nÈ un ritardo annunciato, dialmeno due anni, quello neilavori di realizzazione dellalinea ferroviario-metropoli-tana Sfm5. L’opera, salvo in-toppi, nella realizzazione del-la stazione del San Luigi di Or-bassano sarà pronta entro il2024. Tempi ben più lunghi

per la Metro 2, il cui progetto èstato approvato a Torino. Ilcosto del tracciato, che arrive-rà fino a Orbassano, è di 5 mi-liardi di euro. A fronte di un fi-nanziamento statale che oggiammonta a soli 828 milioni.

PAOLO POLASTRI / 37

La corsa della Pmt verso il fallimento«Noi lavoratori costretti a fare da soli»nGiovedì 6 alla Pmt si è tenu-ta un’assemblea tra lavoratorie sigle sindacali. Si è discussodel futuro dell’azienda e delleprospettive. Dai volti e dalleparole che abbiamo visto eraccolto fuori dai cancelli del-la fabbrica la sensazione cheprevale è quella della rasse-

gnazione. Rassegnazione peril fallimento sempre più con-creto e sempre più vicino. Marassegnazione anche verso leistituzioni, la politica e la diri-genza. Questi operai e questiimpiegati devono fare i contiancora una volta con il morsoferoce della crisi. In molti negli

anni se ne sono andati. Chi è ri-masto si aggrappa ad una pos-sibilità: una cooperativa di di-pendenti che prendano in ma-no l’azienda e l’attività. Unapossibilità remota, che neces-sita di soldi e professionalità.

STE. NA. / 11

La Sanremo che hail sapore di casa nostran I riflettori del palco più po-polare della musica italiana sisono spenti e tanti giovani pi-nerolesi tornano a casa conuna fantastica esperienza nelcuore. Silvio Merlin alza al cie-lo la vittoria nel Sanremo NewTalent, categoria Senior. Al-berto Cipolla ha diretto l’esibi -

zione degli Eugenio in Via diGioia. E poi la vocal coachFrancesca Ficara, a caccia ditalenti, il giornalista Gian Ma-ria Aliberti Gerbotto, e Ludo-vico Sanmartino, che si è esibi-to a due passi dall’Ariston.

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L'Eco del Chisone - 12/02/2020 Pagina : 011

Copyright (c)2020 L'Eco del Chisone, Edition 12/02/2020Febbraio 19, 2020 11:13 am (GMT -1:00) Powered by TECNAVIA

11ECONOMIAMERCOLEDÌ12 FEBBRAIO 2020

Crisi PMT «Noi lavoratoricostretti a fare da soli»Si discute di una cooperativa di dipendenti, ma c’è rassegnazionenChe il futuro della PMT nonsia roseo lo si era già capitonelle scorse settimane. Allostato attuale delle cose il cura-t o r e f a l l i m e n t a r e , P o m a(2017) può contare sugli affittidegli immobili pagati fino agiugno. La realtà è che si temeun fallimento definitivo giànelle prossime settimane. Peri lavoratori ciò significa anda-re avanti sotto Cassa integra-zione fino a dicembre e poiNaspi. Giovedì 6 nei locali del-la mensa si è tenuta un’assem -blea tra dipendenti e sigle sin-dacali. Come Eco non aveva-mo l’autorizzazione per en-trare in fabbrica, siamo statifuori dai cancelli, per racco-gliere le impressioni di chiquesta crisi la deve vivere sullapropria pelle e fare i conti ognifine del mese.Molte le facce tese, poche leparole. «Non ho voglia di par-lare, mi scusi. Contatti i sinda-c at i ». «Meglio che ciò che si èdetto rimanga lì dentro, c’èmolto in gioco». Qualcuno in-vece non nasconde il malcon-tento: «Ci sentiamo abbando-nati da tutti. Non possiamoneanche protestare. A chi ci ri-volgiamo? La dirigenza si è fat-ta viva una volta, ha fatto la ce-

na di Natale, un’americanata ,e poi sparita. Non serve neppu-re fare sciopero. È da quandoho 18 anni che lavoro qua. Noioperai siamo sempre venuti in-contro alle esigenze dell’azien -da, non sempre siamo stati ri-cambi ati». Rabbia anche ver-so le istituzioni e la situazionedi totale appiattimento: «Nel -la crisi del 2017 si era creata co-munità. Si sono fatti cortei e ipolitici sono venuti a dare il lo-

ro sostegno. Il sindaco non puòfare molto, questo lo capiamo.Chi poteva fare qualcosa a suotempo si è limitato alle parole.Ora manco più questo». All’o-rizzonte si intravede ancheun’inaspettata, difficile, pos-sibilità di uscita: una coopera-tiva di dipendenti che prendain mano l’azienda. Questa op-zione comporta mettere ingioco molto: prima di tuttosoldi. Tanti. E si è proposto di

mettere insieme tutti i contri-buti della Naspi. Vuol dire pe-rò anche mettere insieme fi-gure professionali importanti:ingegneri e disegnatori, diri-genti, contabili, pianificatori.Figure che nel protrarsi dellediverse crisi hanno deciso so-vente di andarsene quandoancora era possibile trovarericollocazione.

STE.NA.

MahleAl via la cassaintegrazioneper i 452 operain Venerdì 7 febbraio, l’ulti-mo giorno utile prima dellachiusura dalle trattative, laRegione ha ratificato in viadefinitiva un accordo tra laMahle e i lavoratori sui quali aottobre è piombata la notiziaimprovvisa della chiusura de-gli stabilimenti di Saluzzo e LaLoggia. Il licenziamento col-lettivo è stato ritirato e per lo-ro scatta la Cassa integrazio-ne per cessata attività, ma laproduzione in entrambi i sitiverrà interrotta entro la finedel primo trimestre dell’a n-no. L’accordo firmato il 6 feb-braio ricalca gli impegni presid al l’azienda il 30 gennaio,quando sindacati, dipendentie i vertici aziendali si sono in-contrati davanti al Ministeroper lo sviluppo economico.La multinazionale del settoreautomotive aveva annuncia-to lo scorso 23 ottobre lo stopdelle attività nei due stabili-menti piemontesi ex MondialPiston, dove lavorano 452persone, lasciando intendereche non ci sarebbero statipassi indietro. La stessa sorteera toccata a Volvera nel 2009,quando molte delle mae-stranze erano state ricolloca-te proprio nelle due fabbricheche oggi subiscono la crisi.

MBIA

PezzanaCrisi rientratasenza cambidi contratton Un aumento salariale, nuo-vi livelli e un bonus welfare.L’agitazione sindacale allaPezzana di Frossasco sembrarientrata grazie a un nuovo ac-cordo di secondo livello sigla-to. Qualche giornata di sciope-ro, un’assemblea pubblica, di-chiarazioni forti su Facebook,poi è intervenuta una trattativacon l’azienda che ha portato isuoi frutti nel mese di gennaio.A ottobre alcuni lavoratori delcaseificio, impiegati attraversola Keep Srls, avevano dato il viaa una manifestazione con tan-to di striscioni davanti ai can-celli dell’azienda in via Pinero-lo, guidati dal sindacato inter-categoriale Si Cobas. I lavora-tori e i loro rappresentantichiedevano l’applicazione delContratto Nazionale Alimen-taristi, sostenendo che quelloapplicato, il Multiservizi, noncorrispondesse alle attivitàsvolte. A circa un mese dall’ini -zio delle proteste Andrea Ber-tinetto, il dipendente che erastato il volto e la voce dei dipen-denti, aveva trovato un nuovoimpiego e Si Cobas era statoestromesso dalla trattativa.«La committenza ha dimostra-to che l’appalto è genuino -spiega Michele Galasso, Fil-cams Cisl -, ma in effetti c’eraqualche irregolarità tra i con-tratti. Alcune mansioni eranoborder line e il Multiservizi nonera sempre applicato nel modocorretto». Il 1° gennaio, riferi-sce il sindacato, è partito il con-tratto con l’applicazione deinuovi livelli. «Il nuovo accordocon l’azienda comprende un“premio”che verrà quantifica-to nei prossimi mesi», e che peril momento si è tradotto in unbonus da 150 euro.

MBIA

L’ingresso della PMT di Pinerolo. All’orizzonte futuro turbolento. Foto Costantino

BeinascoMercatoneUno: Tribunaledelude attesen Continua la beffa per i di-pendenti e i clienti di Merca-tone Uno, il mobilificio ita-liano, chiuso a maggio perfall imento dalla societàShernon Holding, che ha la-sciato senza lavoro circa1.800 dipendenti e 20milaclienti privi della merce giàordinata per un totale di ac-conti pari a 3,8 milioni di eu-ro. Secondo il Tribunale diBologna, però, la colpa diquesto crac finanziario nonsarebbe della proprietà pre-cedente alla cessione delmarchio, infatti i sei imputatiper bancarotta fraudolentasono stati tutti assolti. Ad es-sere rinviati a giudizio al ter-mine dell’indagine condottadalla Guardia di Finanza,erano state le figlie del fon-datore di Mercatone UnoRomano Cenni, gli ex ammi-nistratori dell’azienda IlaroGhiselli e Giovanni Beccari eGianluca Valentini, figlio delsecondo fondatore dell’a-zienda di Imola, Luigi. Pertutti l’accusa era quella diaver distratto dai fondiaziendali 300 milioni di eurocon una serie di operazionimirate. Il gip del Tribunale diBologna, Domenico Truppa,non ha accolto le richiestedel pm, non ravvisando ille-galità nelle operazioni com-piute dagli imputati. Ovvia lasoddisfazione da parte degliavvocati difensori per il rico-noscimento delle operazionicome “assolutamente legitti-me e corrette”.A questo punto, quindi, l’at-tenzione del Tribunale sisposta esclusivamente sullagestione finanziaria dellaShernon Holding, conside-rata responsabile del falli-mento del noto marchiocommerciale. Da quanto siapprende dalla documenta-zione fornita, sembrerebbeche già negli ultimi mesi del2018 la Shernon, nonostantela piena consapevolezza del-la impossibilità di far frontealle obbligazioni assunte, te-stimoniata dall’assoluta ca-renza di merce nei magazzi-ni per la mancanza di finan-ziamenti e liquidità, abbiacontinuato, come se nullafosse, ad accettare dai con-sumatori acconti e paga-menti per merci che, di fatto,non sarebbero e non sonomai state ordinate ai fornito-ri, né consegnate. La rabbiadei clienti, che ora rischianodi perdere l’acconto versatosenza che la merce ordinatavenga loro consegnata, cosìcome quella dei dipendenti,dall’oggi al domani impossi-bilitati ad accedere ai localiaziendali e ora in Cassa inte-grazione, è forte e il futuro dàpoche speranze vista anchel'incertezza che circonda l'o-p e r a t o d e i C o m m i s s a r istraordinari a cui è stata affi-data l'azienda e sulla possi-bilità di trovare acquirenti senon attraverso uno spezzati-no dell'azienda e dei suoipunti vendita.A lato della vicenda, inoltre,la decisione del Tribunale diMonza di vendere all’asta, astock, tutti i beni presenti neimagazzini e già acquistati(per intero o col versamentodi caparra) da parte deiclienti. Un’ulteriore beffa pergli acquirenti.

ELEONORA ROBUSCHI


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